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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 140 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 21 febbraio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” BIO è BELLO IL PRIMATO NELLAGRICOLTURA BIOLOGICA. LO SVILUPPO DELLENOGASTRONOMIA. SIENA, LOLIO E LA CUCINA Alle pagine 6 e 10

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I l prImato nell ’ agrIcoltura bIologIca . l o svIluppo dell ’ enogastronomIa . s Iena , l ’ olIo e la cucIna Alle pagine 6 e 10 Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 140 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 21 febbraio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” a c astelnuovo b erardenga u na orIgInale Giuliano Catoni esperIenza 3 R enato P aglietti

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 140 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 21 febbraio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

bio è belloIl prImato nell’agrIcoltura bIologIca.

lo svIluppo dell’enogastronomIa.sIena, l’olIo e la cucIna

Alle pagine 6 e 10

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a pezzi e bocconi

Con la stipula del Concordato con la Chiesa del 25 aprile 1851 il Granducato di Toscana s’impegnò a di-fendere “la moralità, il culto e la religione”, nonché a “rimuovere gli scandali”, che potevano nascere dalle idee di matrice laicista. A Siena l’arcivescovo Mancini si affrettò quindi a richiamare severamente il principe di Liechtenstein, che comandava le truppe di occupa-zione, affinché i suoi soldati frequentassero con assidu-ità i sacramenti e seguissero diligentemente le lezioni di catechismo.«Nude e magiche parole» – scrisse poi nella Pastora-le del gennaio 1853 – ebbero la virtù di pervertire il mondo [...] Popolo, diritti dell’uomo, progresso, li-bertà, uguaglianza e comunismo furono simboli di un piano diretto a togliere dall’universo ogni principio religioso, a rovesciare tutte le leggi dell’ordine morale, a contradire alle opere di natura, a formare il caos”. Chissà come si sarebbe scandalizzato se avesse saputo che Giuseppina Giorgi, moglie di Lorenzo Mancini, ultimo esponente della sua famiglia, nel biennio 1907-1908 sarebbe stata la protagonista di una tumultuosa passione con quell’erotomane di Gabriele d’Annunzio (vedi il diario “Solus ad Solam”, pubblicato postumo nel 1939).Non ostante fosse di norma assai poco incline alle no-vità, Mancini non disdegnò qualche piccolo viaggio sul “cavallo di ferro”, che ingoiava carbone, fischiava, ansitava e che da molti – da quando fu inaugurata la prima ferrovia Napoli-Portici nel 1839 – fu giudicato con estrema diffidenza. Proprio un consigliere del re delle Due Sicilie Ferdinando II scrisse al proposito: «Si inizia l’era del mal di petto! Quel fumo nero e denso ammalerà i nostri polmoni indifesi. Il fegato, la bile, tutto l’apparato digerente sarano danneggiati dal con-tinuo traballio dei vagoni. La vista ne soffrirà per il rapido susseguirsi delle immagini sulla retina a causa della velocità del treno. Le donne gravide rischieranno la maternità».Altri scrissero che le scintille delle locomotive avreb-bero potuto bruciare i campi e il rumore delle ruote avrebbe spaventato le mucche, impedendo loro di pro-durre latte. Mancini, invece, dopo aver apprezzato un viaggio Lucca-Pisa in soli 35 minuti, seduto “in una co-modissima carrozza mossa dal vapore” nel luglio 1847, benedisse due anni dopo la via ferrata Siena-Empoli, non partecipando alle critiche sul viadotto di Malizia, sulla galleria di Montarioso e sull’apertura della “bar-riera di S. Lorenzo”. Del viadotto si disse che il treno avrebbe potuto deragliare; della galleria, che le venefi-che esalazioni delle locomotive avrebbero avvelenato i viaggiatori e infine che l’apertura delle mura era stato “un atto vandalico”. «Atterrare quelle mura semplici e gigantesche» per giungere alla stazione – si legge sul giornale “Lo Statuto” del l° novembre 1850 – non solo aveva provocato l’eliminazione di un riparo per la città “dai freddi venti del nord”, ma anche (e questo è scritto sull’altro giornale “Il Costituzionale” del 20 novembre 1850) da una possibile difesa “contro una nemica in-vasione!”

il pericolo della tramontana

Giuliano Catoni

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Alfieri: il mitoe il contemporAneo

una orIgInale esperIenza

a castelnuovo berardenga

Renato Paglietti

cinque spettacoli legati dal filo conduttore dei “miti e personaggi epici tra passato e presente” andranno a comporre la rassegna “libero circuito 2011” al teatro Alfieri di castelnuovo berardenga. Ad aprire il sipario venerdì 25 febbraio, alle ore 21.15, sarà la compagnia radio orchestra con “Andando in onda”, uno spettacolo che mette scena

la radio, strumento di propaganda di molti regimi ma anche canale con cui comunicare una nuova e diversa idea di libertà. in occasione della serata, sarà inaugurata anche la mostra di apparecchi

radiofonici d’epoca di mirco roppolo, dal titolo “memorie Sonore”, allestita presso gli spazi del teatro, da venerdì 25 a domenica 27 febbraio. l’edi-

zione 2011 della rassegna porta con sé anche una nuova iniziativa dal titolo “io vivo d’arte” che permette agli abbonati e a tutte le contrade di Siena e alle scuole aderenti all’iniziativa a sostegno dello spettaco-lo dal vivo, di ricevere riduzioni speciali sui biglietti di ingresso alla rassegna.

i successivi appuntamenti con libero circuito a castelnuovo berar-denga sono in programma sempre alle ore 21.15, venerdì 11 marzo, con

“Se non accade nulla” della compagnia con-fusione; venerdì 25 marzo, con “ercole e le stalle di Augia” del teatro dell’elce; venerdì 8 aprile con “povero mostro” di Diesis teatrango e, infine, sabato 16 aprile, con “il processo per l’ombra dell’asino” di ensarte-ensemble Artisti & tecnici. «Quella di quest’anno – spiega martina Guideri, direttore artistico del cartellone – è una stagione che propone diverse riletture contemporanee

del mito. Visioni ironiche, talvolta disincantate, spesso irriverenti e fu-namboliche su quanto di davvero umano resta dell’uomo e del suo ruolo nel mondo come lavoratore, eroe, avventuriero oppure come diverso».

Dopo la messa in scena lunedì scorso dello spettacolo “rendez-vous” presso il teatro Alfieri di castelnuovo berardenga, prose-gue la rassegna di danza “move off 2011”, organizzata dal- la compagnia motus, in col-laborazione con il co-mune di ca-stelnuovo, nuove iniziative sono infatti in programma a marzo e aprile. Grande successo intanto per le coreografie di Simona cieri, interpretate lunedì da Veroni-ca Abate, martina Agricoli, maurizio cannalire, Simona Gori, federica morettini, riccardo pardini e dalla stessa Simona cieri, lo spettacolo, presentato per la prima vol-ta nel luglio 2010 al teatro nazionale di tuzla, in bosnia erzegovina nell’ambito del

festival internazionale Kaleidoskop, af-frontava il tema del paradosso dell’incomu-nicabilità nell’era della comunicazione di massa, con ironia e un pizzico di cinismo. l’uomo d’oggi, in perenne comunicazione attraverso e-mail, internet, fax, cellulari e

ogni altro mezzo elettronico è condanna-to all’illusione di essere in perenne con-

tatto con tutti ma, in realtà, si ritrova ammutolito, chiuso nel suo guscio

mediatico e sempre più incapace a comunicare con l’altro con vero interesse e partecipazio-

ne.il costo del biglietto per gli spettacoli è di 10 euro. per maggiori informazio-

ni e prenotazioni è possibile inviare una e-mail all’indirizzo

[email protected] o telefonare allo 0577 – 286980, dalle ore 16

alle ore 18.

“move off” È arrivato alla sua terza edizione

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Harakiri

due mari bloccata

Una potente eruzione solare ha innescato un’enorme tempesta elet-tromagnetica che ha già disturbato le comunicazioni via radio in cina. Gli astronomi di tutto il mondo si sono allertati per seguire questo fenomeno, il più potente degli ultimi anni. Secondo gli esperti, potranno subire variazioni le comunica-

zioni terra-aria, mare-terra, le trasmissioni ad onda corta e quelle dei radioamatori. Sempre secondo gli esperti il Sole si sta risvegliando dal punto di vista dei bagliori e questo potrebbe essere la prima di una serie di eruzioni.

barack obama ha convocato gli stati genera-li del web. l’obiettivo è quello di cooperare per promuovere investimenti e occupazione nel settore. All’incontro hanno partecipato tra gli altri dirigenti mark Zuckerberg, deus ex machina di facebook, l’Amministratore delegato di Google eric Schmidt e il

fondatore di Apple Steve Jobs. Da qualche par-te non si ha paura di coinvolgere le parti sociali nelle decisioni.

Dopo la tunisia e l’egitto, ecco la libia. Anche i cittadini libici si sono sollevati contro il regime di Gheddafi, con la dif-ferenza che il buon amico di berlusconi oltre all’esercito ha il controllo di una sua milizia.

e non ha tardato a far scorrere il sangue, come quando i cecchini hanno sparato sulla folla du-rante il funerale di alcuni insorti a bengasi, la-sciando sull’asfalto decine di cadaveri.

e pensare che non voleva neppure andarci. Sul palco dell’Ariston ce l’ha quasi trascinato di peso Gianni morandi, come lui stesso ha am-messo. eppure il professore, come è conosciuto roberto Vecchioni, ha stravinto con Chiamami ancora amore il festival segnato dalla grande performance di benigni

che tanta eco ha avuto anche a Siena, riuscendo nell’impresa ti-tanica di spezzare il dominio dei prodotti di Amici.

Gli olandesi sono i “campioni” della bicicletta. non stiamo parlando di ciclismo agonistico – dove pure gli orange vantano una buona tradizione – ma di comuni biciclette. in olanda, ci dice l’agen-zia Ansa, le bici sono infatti usate per il 26% degli spostamenti della popolazione. Segue la

Danimarca con il 19%, poi la Germania con il 10%. fa-nalino di coda? indovinate un po’? è proprio l’italia, con il 4% degli spostamenti.

cieco da un occhio, ma operava in cliniche private. lo scandalo riguarda un ex aiuto del reparto di ortopedia delle Scotte, consi-derato allora – scrive il Corriere di Siena – «il mago di una tecnica mininvasiva per trattare le ernie discali e cervicali». Dal 2000 aveva ottenuto l’esonero dall’attività dall’Usl senese e aveva smesso di operare. Solo alle Scotte, però, perché a quanto pare il chirurgo senese ha conti-nuato a fare interventi in varie cliniche private. il suo occhio, dice lui, ora funziona perfettamente.

Grandissimo risul-tato per filippo co-stanti dell’Uisp Sie-na. l’atleta senese ha colto il bronzo nella finale dei 400 metri

ai campionati italiani assoluti indoor che si sono tenuti al banca marche pa-las di Ancona. il chiusdinese si è aggiudicato la medaglia con un tempo di 49.14, una settimana dopo aver conquistato l’argento nella categoria Under 23. complimenti!

forma di suicidio rituale di anti-che origini, storicamente praticata dai samurai giapponesi, consisteva nell’infliggersi un colpo di arma da taglio al ventre. Quello del Siena di sabato contro il piacenza è sembra-to un vero e proprio harakiri, con la dife-renza che i colpi sono stati tre. D’accordo per l’arbitro, ma per la promozione queste partite sono da vincere.

caos sulla “Due mari” per un incidente nella zona dei cantieri poco dopo San rocco a pilli. forse l’asfalto bagnato è stato la causa dell’in-cidente. il conducente di un suv ha perso il controllo e ha sbattuto violentemente sul guard rail, coinvolgendo un’altra auto. tre persone sono rimaste ferite, fortunatamente in maniera non grave, ma sono dovuti inter-venire i pompieri per liberare una delle per-sone coinvolte e il traffico è andato in tilt.

l’Antartide è più vicina. come? Grazie ai radioamatori, protagoni-sti anche a Siena della Settimana mondiale dell’Antartide. fino al 27 i radioamatori senesi si metteranno in contatto con la base scientifica italiana presente in Antartide, a baia terra nova e saranno inoltre presenti al Dipartimento di scienze della terra dell’università di Siena per illustrare le proprie attività e per collegarsi con le altre stazioni radio installate per l’occasione in ogni parte del mondo, attraverso una stazione speciale operante in Hf (onde corte) con il nomi-nativo io5Ant.

rileggendole notizie della settimana

FUori le mUradentro le mUra

26SabaTo

24GioVeDi

28LUneDi

occHio non vede

400 metri di bronzo

cHiamata per il polo sud

sole ribelle

cooperazione 2.0

sangue e proteste

luci a sanremo

tulipani a due ruote

25VeneRDi

27DoMenica

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il personaggio della settimanaSAni, lA DinAStiA Delle cUcineHa fatto scalpore quando, prenden-do la parola al recente forum di ban-ca mps, aveva espresso, senza tanti fronzoli, il suo parere su cosa oggi si dovrebbe fare per rilanciare l’economia a Siena e in italia. Aveva già fatto parlare di se quan-

do, l’anno scorso, aveva pilotato da presidente-manager la bianconera squadra della pianese addirittura in

serie D. Ha fatto, infine, scalpore la grande attenzione che questo lunedì, Affari e finanza, inser-to economico de La Repubblica

ha dedicato un rilevante servizio giornalisti-

co su la Stosa, la azienda di cucine della quale è stato cofondatore e poi anima e conduttore. è maurizio Sani, pianese doc, im-prenditore capace di costruire, passo dopo passo, “una realtà fa-

miliare che s i confronta da qualche anno con i grandi g r u p p i

del settore” e che ora apre il primo “Stosa-point” a roma per conquista-re anche il mercato nazionale. è lui, con pieno merito, il personaggio di

cui parliamo questa settimana, colle-gandolo alla storia

della famiglia Sani.

erano i primi anni sessanta e piancastagnaio, come quasi tutti gli altri paese dell’Amiata, viveva attorno all’economia delle miniere. l’Amiata era una mon-tagna ancora isolata, in bilico tra tradizioni e stili di vita ottocenteschi e le prime modernità sbarcate con

il boom economico. ci voleva un bel coraggio, in quel contesto, a mettere in piedi un’azienda. eppu-re tre pianesi lo fecero, mostrando sul campo uno dei caratteri pregnanti degli abitati di quel paese. furono perseo Stolzi, già sindaco e appassionato militante del pci, e i due fratelli Sani, bruno e

maurizio, che avevano una antica bottega di fale-gnameria artigianale nel centro storico, in borgo per

l’esattezza. l’azienda che nasce nel 1964 prende proprio il nome di Stosa, unione delle prime sillabe

dei soci fondatori. fin dagli inizi, nella fabbrica che si trova nella parte nuova del paese, alle spalle dell’antico convento, si producono mobili da cuci-na che, attenti ai gusti del tempo, sono in laminato tipo formica: erano l’emblema in quasi tutte le case della modernità. ma ben presto si tornò alla materia

prima per cui l’Amiata era famosa, cioè il legno, e così le cucine tornarono ad esser fatte con le essenze

legnose del castagno, del rovere, del ciliegio e del noce facendo imboccare all’azienda quel modello di

produzione che è tuttora il suo vanto.

la chiave del successo è tutta nella fa-miglia, dalla moglie ai figli che hanno

saputo incrementare e portare al successo quell’idea originaria e hanno saputo inno-varsi. ora con un mercato internazionale in crisi arriva, come scrive Repubblica, la svolta di accentuare la presenza sul mer-

cato nazionale. Due anni fa il primo Stosa point fu inaugurato a taranto ora l’azien-

da sbarca a roma.

Dopo una fase di transizione e di ridefinizione degli assetti societari l’azienda arriva, con il possesso dell’intero capitale

sociale, nella mani di maurizio Sani e della sua famiglia. con l’azienda che cresce diventa obbligatorio il trasferimento della fabbrica: vengono così costruiti nuovi e ampi locali nella zona industriale del comune di radicofani. Siamo negli anni ottanta

e oltre al trasferimento viene messa mano ad una innovativa riorganizzazione produttiva prevalentemente basata sull’as-

semblaggio di componenti semi-finiti.Senza questo passaggio non si capirebbe quel che poi è accaduto e i tanti successi in-

dustriali sia in italia che all’estero.

le origini 12

3

la famiglia

grandi in europa

un nuovo capitano

FRancesco tunda

4

il sito della Stosa offre la possibilità non solo di vedere il gran pregio della produzione ma anche di seguire da vi-cino le tappe che hanno portato l’azienda al successo: nel 1996 c’è un nuovo trasferimento degli apparati produt-tivi vengono nelle adiacenze della vecchia struttura, lungo la cassia. nel settembre del 2001 la Stosa diventa una

Società per Azioni e si avvia a essere annoverata, per volumi di fatturato, tra i primi 6 produttori italiani di mobili da cucina. nel 2008 viene deciso un ulteriore ampliamento di 15.000 mq della struttura produttiva sia per incor-pare nuove tecnologie produttive sia per aumentare la propria capacità produttiva con una produzione annuale di cucine di oltre 30.000 unità e distribuita su una superficie di 40.000 mq coperti. nel corso di questi decenni

l’azienda è stata caratterizzata da forte investimenti ed evoluzioni stimolati dalla famiglia Sani e «questo associato ad una strategia di marketing aggressiva ed orientata alla distribuzione tradizionale ha costituito – come è scritto nel sito dell’azienda – i presupposti per le successive performances commerciali, caratterizzate da una continua

crescita del fatturato passato dai 2,5 milioni di euro nel 1985 fino ai circa 69 milioni di euro del 2008».

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Nel corso del vivace e affollato Forum della cultura promosso dal Pd si è tornati a parlare di un dilemma tante volte evocato. Si è ribadito che Siena deve liberarsi dal “sogno gotico” che l’ha a lungo avvolta e ab-bandonarsi con trasporto ad un “sogno contemporaneo”. Al di là degli slogan: ci si dovrebbe occupare di più, non solo in chiave espositiva e non esclusivamente negli spazi del Santa Maria della Scala, della creatività dei nostri giorni. Il proposito è sacrosanto ed è salutare rilanciarlo. Marco Pierini, scelto tra una rosa di 47 candidati come direttore della Galleria civica di Modena, ha avuto in un’intervista pubblicata su “exibart” parole molto amare e ha sottolineato che sia la sua nuova responsabilità sia quella di Lorenzo Fusi alla Biennale di Liverpool sono (anche) “un riconoscimento del buon lavoro fatto” in una città che viene troppo sbrigativamente considerata pigra e passatista. Al di là di riflessioni e bilanci, non sarebbe male tentar di chiarire almeno i termini della questione, senza enfasi polemiche o semplificazioni propagandistiche. Prima di tutto precisando che – vicenda delle Papesse a parte – non è corretto rappresentare Siena come una nobildonna nostalgica delle sue passate bellezze. Che l’eredità di grandi tradizioni abbia qui sovrastato l’inventività non soltanto nelle arti più reputate è fenomeno universalmente acquisito. Non è stato certo un guaio. Se la città ha conquistato, almeno dagli albori del Novecento, una posizione di eccezionale rilievo nell’immaginario – nel sogno? – cosmopolita di tanti viaggiatori entusiasti e ora nell’opinione più diffusa lo si deve all’inquieta fedeltà, talvolta ossessiva e narcisistica, ai suoi caratteri profondi. Ma nessuno si attarda più a inchiodare la presa estetica della città alle tavole auree della fioritura gotica: matrice, piuttosto, di variazioni e arricchimenti che hanno via via eccitato autori, manufatti, oggetti, fantasie. E quanti innesti o tradimenti o rotture vere e proprie! Che cosa, allora, è contemporaneo? Non si creda che sia facile rispondere e basti, per essere contemporanei, guardarsi intorno e – risorse permettendo – imbastire mostre, laboratori, corsi all’insegna della modernità più in voga. Sarebbe una ben misera formula cronologica. Ora che non ha più senso parlare di “arte” e son da rifiutare rigidi canoni, essere contemporanei significa non farsi abbagliare dai linguaggi trionfanti, dal successo dei consumi, dalle invadenti astuzie del meraviglioso a buon mercato. Giorgio Agamben ha offerto una delle risposte più ardue: “Può dirsi contemporaneo soltanto chi non si lascia accecare dalle luci del secolo e riesce a scorgere in esse la parte dell’ombra, la loro intima oscurità”. Il confine non passa tra passato e presente – e dove poi fissarlo? – e non esclude stili o scuole. Duccio è contemporaneo come lo può essere un autore dei nostri giorni. Dipende da come un’opera esiste, da come sorprende – e sospende – il nostro quotidiano cammino. A occhi aperti. I sogni non c’entrano.

non cI saranno prImarIe. Il centrosInIstra compattato sul deputato

aL conTRaRiose il gotico È contemporaneoRoberto Barzanti

c’è un solo candidato certo: franco ceccuzzi

6 sUccede in città

capitaledella cucinaitaliana

Milena sguaRdi

c’è solo una cosa certa ad oggi nella campagna elettorale che sta per prendere il via: franco ceccuzzi non è più solo il candidato a sindaco del pd ma dell’intero centro sinistra. tutto è stato chiarito sul finire della scorsa settimana quando dopo lunghe trattative la coalizione formata da pd, federazione della Sinistra,

riformisti-partito Socialista, Sel e Siena futura si è compattata attorno a franco ceccuzzi ed ha annunciato, con una conferenza stampa, che non ci saranno le annunciate primarie di coalizione. Quindi franco ceccuzzi è finora l’unico candidato ufficiale. ci sarebbe, a dire il vero, anche un’altra candidata, loretana battistini, indicata dalla lega e che do-vrebbe rappresentare anche il pdl. ma l’incertezza regna sovrana in tutto il centro destra. Sarà la battistini a essere il candidato delle forze che esprimono il governo nazionale o dovrà cedere il passo ad uno dei tanti nomi (da Stelo a nannini) circolati di recente? la stessa confusione sembra esistere nel così detto terzo polo, che a Siena si presenta in un’inedita alleanza con le liste civiche: anche in questo caso circola più di un nome, anche se i riflettori si sono accesi in particolare su quello di corradi, padre del giocatore dell’Udinese. Qualche sito ha riportato anche una notizia che sembra aver lasciato qualche strascico nello stesso centro destra: l’ex sindaco e animatore delle liste civiche pierluigi piccini, si sarebbe incontrato – e non in modo segreto – con l’ex sindaco Vittorio mazzoni Della Stella e l’ex ministro socialista claudio martelli. Si è trattato solo di un incontro amicale? Si è parlato di Siena e di roma o solo di Siena? tutto ciò potrebbe modificare il panorama che esiste nel centro e nel centro destra senese?

la città di Siena diventa capitale della cucina italiana domenica 27 febbraio, in occasione de “le Stagio-ni dell’olio”. presso enoteca italiana (ente nazio-nale Vini) andrà in scena il Teatro dell’extravergine: showcooking – “Da zero a duecento, le temperature dell’olio extravergine d’oliva in un giorno”.Grandi nomi del mondo della gastronomia italiana come carmine calò, carlo cracco, Vito Giannuzzi, oliver Glowing, marco Gubbiotti, luca montersi-no, paolo lopriore e Davide Zunino, mostreranno un nuovo modo di concepire la cucina, realizzando ma-gnifiche ricette davanti al pubblico con divertenti tec-niche evolute, dando vita ad un vero e proprio show. la mattina sarà di scena l’olio come condimento per insalate e pinzimonio, per verdure e piatti vegetariani, per pesce e carne. il pomeriggio invece scopriremo l’extravergine pri-ma a bassa temperatura utilizzato in padella sia per la cottura che per la preparazione di varie frittate e poi via via a temperature sempre più elevate. l’olio sarà analizzato, discusso e cucinato in tutte le sue varianti, ma saranno anche spiegate e mostrate le sue proprie-tà dal nutrizionista raffaele Sacchi, professore presso la cattedra dell’Università federico ii di napoli. Un format originale dedicato agli appassionati di olio ex-travergine di qualità. infine, sempre domenica 27 febbraio dalle 17 alle 20, le porte dell’enoteca italiana si apriranno anche a

“Degustolio”: banchi d’assaggio dei migliori extravergine.

oltre 100 etichet-te, provenienti da tutto lo sti-vale, saranno

degus ta te g r a t u i t a -

mente. la manifestaz ione

nazionale è organizza-ta da enoteca italiana in

collaborazione con l’Associa-zione nazionale città dell’olio e l’Associazione città del bio e con il contributo del ministero delle politi-che agricole, alimentari e forestali.con questa iniziativa l’enoteca italiana continua nella ormai affermata tradizione di unire il meglio della cu-cina italiana abbinandola con la degustazione dei vini. tanto più importante in una settimana come quest’ul-tima che ha visto riuniti a montalcino i maggiori produttori di brunello e di chianti, e mentre anche le maggiori testate televisive si stanno interessando ripetutamente a queste tematiche. nelle altre pagine di questo stesso numero de Il Gazzettino Senese è te-stimoniato il grande interesse dell’opinione pubblica e dei media sulle tematiche dell’agroalimentare, cioè del bere e del mangiare sano.per informazioni sui vari appuntamenti de “le Stagio-ni dell’olio” è possibile telefonare allo 0577/228811-19 oppure consultare il sito www.enoteca-italiana.it.

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centrodestra: Incerta la battIstInI. È la settImana del toto candIdato

c’è un solo candidato certo: franco ceccuzzi

sUccede in città sUccede in città

la ricerca di nuovi farmaci “made in italy”

7

intanto il pd manda avanti la discussione nei forum (l’ultima riunione è stata sul tema dell’econo-mia) e ascolta i propri iscritti con riunioni in tutti i circoli cittadini dove il candidato, com’ è avve-nuto domenica nel circolo di Sant’Agostino, presenta le sue ipotesi di governo. il programma vero in realtà scaturirà, com’è stato detto nella conferenza stampa, dal confronto sulle linee elaborate nel tavolo che ha portato alla costruzione della coalizione. coalizione della quale, com’è arcinoto, non fa parte ad oggi il partito di Di pietro, nonostante le sollecitazioni dei dirigenti nazionale e regionali di quel partito. Di certo l’articolo uscito lunedì sul fatto Quotidiano a firma Daniele martini sulle vicende dell’aeroporto di Ampugnano, non faciliterà la ricucitura di questi rapporti. Aspettando che l’italia dei Valori decida cosa fare è sorta intanto a sinistra un’altra lista alternativa a ceccuzzi. Alessandro Vigni a nome del circolo città Domani Sinistra per Siena: disturba, come scrive lui stesso, il clima di apparente “unità della mogia coalizione che si è stretta attorno al carro del vincitore, ma non corrisponde al vero che il centro sinistra appoggi compatto la candidatura di franco ceccuzzi”. Vigni conferma la decisione di “presentare una lista autonoma, aperta ad altre componenti e disposta ad allearsi con formazioni politiche della sinistra che non accettano il degra-do che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni della vita politica cittadina”. Dovrebbe dunque essere questa la settimana decisiva per capire quali forze si presenteranno alle prossime elezioni amministrative, quali saranno le alleanze e quali i candidati. la lentezza nella scel-ta di questi ultimi impedisce infatti di iniziare un serio confronto sui programmi e di capire quali saranno le scelte per il governo dei prossimi cinque anni. i cittadini in realtà vorrebbero discutere di questo e mostrano di non appassionarsi più molto alle ormai note totocandidature.

è ormai noto che la corea di Huntington è causata da una espansione della tripletta cAG nel gene dell’huntingtina che porta alla sintesi di una proteina mutata, caratte-rizzata da un tratto di glutammine ripetute più lungo del normale (polyQ). nono-stante si conosca la causa genetica, non è ancora chiaro come questa mutazione porti a meccanismi di tossicità e a morte cellulare. Sebbene siano disponibili alcuni tratta-menti sintomatici per i pazienti, ancora non è stata trovata una terapia che contrasti l’istaurarsi e il progredire della malattia. la corea di Huntington è la più studiata e meglio caratterizzata fra un gruppo di malattie neurodegenerative causate da espan-sione della tripletta cAG con cui condivide meccanismi di tossicità e degenerazione, in particolare con le Atassie Spino-cerebellari. Si è tenuta martedì un’importante conferenza stampa in occasione della presentazione del “progetto per la ricerca & Sviluppo di nuovi farmaci “made in italy” presso l’ Auditorium del Medicines Research Centre di Siena biotech. Sono intervenuti Gabriello mancini – presidente della fondazione mps – ,Vittorio Galgani – presidente di Siena biotech –, Giovanni

Gaviraghi – Amministratore Delegato di Siena biotech–, canio Giovanni mazzaro – presidente e Amministratore Delegato di pierrel S.p.A. – e luigi Visani, presidente e Amministratore Delegato di pierrel research international AG.nel frattempo Siena biotech annuncia anche la nascita di un’importante sinergia per la lotta alla malattia di Huntington. Siena biotech S.p.A e cHDi inc, la primaria organizzazione scientifica statunitense dedita esclusivamente alla ricerca e allo svi-luppo di nuovi farmaci per la patologia di Huntington, hanno infatti sottoscritto un accordo di collaborazione per la validazione di bersagli molecolari ed il loro utilizzo nello sviluppo di nuove ed efficaci terapie in questa patologia neurodegenerativa. la malattia di Huntington (o corea di Huntington) è infatti una patologia genetica che porta a morte neuronale progressiva e selettiva ed è caratterizzata da corea cronica progressiva e demenza. l’origine genetica della malattia era conosciuta fin dalla pri-ma descrizione della malattia nel 1872, ma il gene responsabile, l’huntingtina, è stato identificato solo nel 1993.

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in toscana di feste civiche, o di festeggiamenti che ambiscono a coinvolgere città intere e a rispecchiarne la vicenda, esiste una quantità esorbitante. Studiarle per capirci qualcosa di più è salutare e divertente. la raccolta di saggi curata da Aurora Savelli sulla “toscana rituale”, frutto di un convegno organizzato dal circit (centro interuniversitario di ricerca sulla storia delle città toscane) svoltosi a firenze, al Vieusseux, il 16 giugno 2009, serve allo scopo. mentre finora sono state oggetto d’indagine le feste rurali e dominante è stata un’ottica antropologica, ora si è voluto dilatare l’ambito geografico, accordando il dovuto spazio a grandi centri urbani – Siena, firen-ze, pisa, pistoia e Arezzo – e bilanciando il quintetto con altri cinque casi, relativi a iniziative più recenti e meno complesse: Scarperia, torrita, castel del piano, prato e montepulciano. la stessa Savelli riconosce che da questa zigzagante escursione «scaturisce un mosaico composto da tessere molto diverse», e non solo per la diversità oggettiva dei casi, ma anche per i punti di vista disciplinari adottati. Sono numerosi i sindaci di giunte di sinistra, perlopiù co-munisti, che rivolgono alla festa della loro comunità una cura spasmodica. mario fabiani persegue il progetto della rinascita – dalla primavera del 1947 – del calcio storico fiorentino con una tenacia sorprendente e incurante delle critiche che provenivano da “il nuovo corriere”, l’organo per eccellenza dell’intellettualità della “gauche”, il quale non si peritava a sentenziare: «Quando una tradizione è morta nell’animo popolare, non c’è quadro vivente che possa risuscitarla». A Siena il sindaco comunista ilio bocci non doveva in-ventare o resuscitare niente. ogni parallelismo è quindi fuorviante. Semmai c’è da sottolineare la rispettosa e so-lerte collaborazione che instaura con il rettore del ma-gistrato delle contrade, il conte Guido chigi Saracini: anche lui,quindi, in controtendenza rispetto a malumori o riserve che albergavano in aree di militanza socialista. nel denso capitolo su “palio e politica” che luca luchini ha inserito nel suo ammirevole e divertente “Siena 1944-1950. le contrade tornano a sorridere” si cita un articolo molto significativo di Wolfango Valsecchi, che – nell’agosto 1946, commentando le deliberazioni municipali in tema di corteo storico del palio – esprimeva la sua “soddi-sfazione per la rivincita sul pregiudizio della incompatibilità fra socialismo e contrada (un po’ come tra socialismo e pasta asciutta) nel vedere socialisti e comunisti, Sindaco in testa, occuparsi insieme agli altri con intelletto di amore di un argomento che prima sarebbe sembrato eresia”. il fatto è che la festa civica era un tipico spazio di incontro, che consentiva – ammetteva – usi ambivalenti o ambigui. l’accostamento – del tutto incongruo – tra calcio fiorentino e palio senese fa toccare, però, con mano quanto poco produttivo sia un comparativismo privo di senso storico. in effetti il palio invoca un “eccezionalismo” che lo sottragga del tutto a riferimenti abissalmente lontani dalla sua impervia e secolare continuità e dal suo unico e supremo spessore. non ebbe torto marcello tarì ad escluderlo dalla rassegna di giochi storici toscani – una trentina – che articolò in un quaderno (2003) di ottima e onesta redazione. fece semplicimente notare – e ne prese atto – che i contradaioli “non riconoscono alla dizione ‘gioco storico’ il potere linguistico di esprimere la complessità e l’originalità cul-turale della loro festa”. e a ragione.

(r.b.)

eccezionalitàdel palio

È salutare e dIvertente studIare le feste cIvIche della nostra regIone. Il mosaIco rIcostruIto nella raccolta dI saggI curata da aurora savellI

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Intanto anche fuori dalle mura senesi c’è chi vuole proteggere il retaggio delle tradizioni po-polari, soprattutto i giochi e gli sport che han-no accompagnato lo sviluppo di diversi centri nei secoli. Il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno per “Tutelare le manife-stazioni di sport tradizionale e di rievocazione storica della Toscana”. «Abbiamo approvato all’unanimità un ordine del giorno che ci im-pegna a riaprire un tavolo di discussione con i comuni interessati al fine di trovare conver-genze fattive e utili percorsi di confronto per dare tutela e dignità alle manifestazioni di rie-vocazione storica in Toscana. I comuni di Tor-rita di Siena, Foiano della Chiana, Monte San Savino, Chiusi e Sinalunga stiano tranquilli che il voto negativo di oggi sulla loro proposta di legge di iniziativa popolare non libera il Consiglio Regionale dall’impegno di valorizza-zione degli sport della tradizione. Lavoreremo per inquadrarli in una cornice legislativa più ampia». Così Rosanna Pugnalini, consigliere regionale Pd, si esprime sul voto dell’aula. Il Consiglio Regionale si è impegnato quindi «a sollecitare l’assessore competente e l’Ufficio di presidenza della Commissione Cultura al fine di valorizzare e promuovere le manifestazioni di rievocazione storica della Toscana».

si tutela ancHele manifestazioni di sport tradizionale e di rievocazione storica

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dure – di cui saranno organizzate delle degusta-zioni. «essere presenti alla biofach insieme alla città di norimberga – sottolinea l’assessore bet-ti – ci fa onore. è un riconoscimento del lavoro della provincia, ma anche delle tante aziende che hanno creduto nel biologico e continuano a crederci». è un primato davvero invidiabile dunque che sarà sviluppato ancora.

biondi santisu rai2

ancHe per l’olio istituitoun disciplinare di filiera

25 mila ettari di terreno condotti con il metodo biologico, prima provincia d’italia per superficie coltivata, e 660 aziende bio, di cui ben 190 allevano be-

stiame. con questi numeri la provincia di Siena è sbar-cata come ospite d’onore a biofach 2011, la più grande manifestazione europea dedicata al bio-logico, con oltre 2500 espositori e un’affluenza media di 40 mila visitatori ogni anno. All’even-to, che si è svolto nella città tedesca di no-rimberga dal 16 al 19 febbraio, la provincia di Siena ha condiviso lo stand con l’associazione città del bio e la città di norimberga, con cui ha recentemente siglato un protocollo d’intesa per lo scambio di conoscenze e buone pratiche sui filoni delle sviluppo sostenibile, della biodi-versità e delle produzioni biologiche. l’obiettivo era quello di presentare l’eccellen-za biologica in terra di Siena e di raccontare l’impegno dell’amministrazione provinciale a sostegno della produzione biologica e a favore del consumo locale di prodotti del territorio, a partire dalle mense scolastiche. in occasione della biofach, la provincia ha re-alizzato una brochure delle aziende biologiche e dei relativi prodotti – si va dai cereali alla marmellata, dal formaggio allo zafferano, dalla grappa al miele, passando per carne, vino e ver-

nel mondo con l’agricoltura bio

la provincia di Siena sbarca a biofach conun primato invidiabile

luca siePi

10 enogastronomia tecnologie

in contemporanea con la serata finale del pro-gramma più amato/odiato dagli italiani (stiamo parlando del festival, ovviamente) è andato in onda su raiDue la puntata di “tg2 Storie” dedicata al vino. Un filmato di circa 30’ denso di storie, rac-conti, aneddoti, affidati a personaggi del mondo del vino del calibro di franco biondi Santi. pro-prio il racconto di biondi Santi, nel corso del quale è stato menzionato più volte il libro “Questa è la mia terra” edito da protagon (del quale è nelle librerie anche la versione inglese) ha, come si dice in televisione, “bucato lo schermo” grazie alla si-gnorilità e alle capacità affabulatorie del “re” del brunello, che ha saputo – e sa – raccontare questo vino come nessun’altro al mondo.

la crisi che ha investito l’economia mondiale negli ultimi anni non ha risparmiato neppure il mercato dell’extravergine di qualità, che pure inizia a mostrare timidi segnali di una certa ri-presa.Su questo tema così importante ecco il pare-re di Gennaro Sicolo, presidente del cno, il consorzio nazionale olivicoltori: «il consor-zio nazionale degli olivicoltori – spiega – è impegnato da anni, insieme alle altre Unioni di produttori, nella sensibilizzazione dei propri aderenti al miglioramento della qualità garan-tita e certificata. la risposta del mercato alla nostra proposta di “tracciabilità garantita” è stata buona, anche se il consumatore ha spes-so difficoltà a riconoscere la reale qualità del prodotto e spesso si lascia guidare dal prezzo o dalle promesse pubblicitarie. D’altra parte i produttori, non adeguatamente remunerati, non possono pensare ad investi-menti pubblicitari paragonabili a quelli dell’in-dustria. è chiaro che, nella concorrenza con altri

paesi produttori, che hanno costi assi minori dei nostri, l’offerta italiana può essere vincente solo se dimostra un’indiscutibile superiorità qualita-tiva. per questo il cno, assieme alle altre Unioni di produttori, ha pensato di creare una nuova certi-ficazione, in grado di guidare il consumatore alla ricerca dell’eccellenza. è stato perciò elaborato un Disciplinare di filiera per il Settore olivico-lo-oleario che definisce tutte le buone pratiche in ogni fase di produzione, distribuzione e stoc-caggio di un prodotto così prezioso e delicato come l’olio extravergine di oliva, così da cre-are una nuova categoria merceologica premium: l’“Alta Qualità”. ora però è necessario che il ministero delle politiche Agricole, Alimentari e forestali attui in tempi brevi il riconoscimen-to ufficiale di tale Disciplinare, così da dare al consumatore gli strumenti per individuare un prodotto assolutamente perfetto e da consentire contemporaneamente al produttore una giusta remunerazione degli sforzi sostenuti».

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Guardando nella Rete, nell’universo della rete ci si rende

conto che non esiste solo Facebook come social network, è il più popolato e conosciuto in Italia e in tutto l’occidente, ma esistono altre piattaforme sociali che si contendono la piazza

virtuale in particolare in Asia e Sud-America. In queste zone del globo Facebook non riesce a spopolare. Particolare è il caso dell’ex-Unione

Sovietica dove a dominare è V Kontakte, che nasce nel 2006 su un�idea simile a quella di Palo Alto. Infatti anche l’interfaccia ne richiama le

sembianze, e attinge la altre funzionalità anche da MySpace per i fole audio e da YouTube per i file video e anche la possibilità di inserire annunci

di lavoro. Attualmente conta circa 100 milioni di iscritti. Oltre a questo social network ne esistono altri meno popolari come OdnoKlassniki, dove

si cercano i compagni di scuola con 50 milioni di utenti e il “clone” di LinkedIn, MoiKrug focalizzato soprattutto sul mercato del lavoro.

Nell’area dell’Asia Centrale, in particolar modo in Cina, domina Qzone, che oltre alle consuete funzionalità di iscrizione e bella mostra di proprie foto, offre anche dei servizi a pagamento. Annesso a questa piattaforma il

servizio di messaggistica QQ Messenger che conta da solo quasi 600 milioni di iscritti.

Anche in Giappone spopola il modello occidentale, con Mixi e Gree, con la specificazione di una orientata al web e l’altra al mobile e incentrate soprattutto sull’intrattenimento: si creano micro-comunità e si dialoga,

gioca e ci si incontra sulla base di interessi comuni.In Occidente resiste il solo Sud America, dove in Brasile spopola Orkut,

il social network di Google che stranamente in questo paese ha attecchito moltissimo.

Il primato di Facebook è comunque incontrastato in circa 115 nazioni su 132.

Ci sono delle realtà locali che reggono in Olanda con Hyves, in Iran con Cloob, in Lituania con Draugiem. Piccole realtà che riescono comunque a

creare e raccogliere una comunità locale in un mondo virtuale globalizzato.Siena potrebbe proporre il primo modello italiano di comunità virtuale

in rete, progettando e implementando una piattaforma sociale in cui raccogliere i cittadini, gli studenti in un dialogo perpetuo. Chissà se il

mondo 2.0 non si riservi anche questa occasione e questa novità!

F5un siena-networknel nostro futuro

nasce il sito webdi simone vergassola

Pagina a cuRa di Rosalba botta

enogastronomia tecnologie 11

è on line da oggi il sito ufficiale del capitano della robur Simone Vergas-sola, www.simonevergassola.it, presentato ufficialmente nella sala stampa “paolo maccherini” di palazzo berlinghieri. il sito è patrocinato e ricono-sciuto dall’Ac Siena ed è nato grazie alla collaborazione con l’Associazione comitato Aurora onlus, che assiste bambini affetti da adrenoleucodistrofia e malattie neurodegenerative. nicola cilento del comitato Aurora ha descritto la struttura del sito: «Ab-biamo conosciuto Simone nel 2006 e non ci siamo più lasciati. Da questa grande amicizia è nato questo sito che si propone di divulgare il concetto di cultura sportiva, di dare e costruire qualcosa con i ragazzi. è un modo diver-so per lanciare un messaggio importante ai giovani, per far conoscere questi bambini colpiti da malattie che pochi di noi conoscono». il capitano Simone Vergassola ha ringraziato «il comune per l’ospitalità e il comitato Aurora per avermi permesso di realizzare il sito, senza di loro non ce l’avrei fatta. Un sito che ha un solo obiettivo: sconfiggere l’adrenoleucodi-strofia, una malattia rara neurodegenerativa, che ha portato via nicolò. èper lui che è nato questo comitato: grazie ai suoi genitori paolo e Silvia e a nico-lò che da lassù ci guida. Speriamo un giorno di riuscire a sconfiggere queste malattie che colpiscono i bimbi e vincere questa importante battaglia».

storie d’italia su sienanewsSienanews.it lancia l’iniziativa “Storie di Unità: la mia storia”, indirizzata a tutti i lettori e le scuole di Siena e provincia. il progetto prevede che i lettori e gli alunni si confrontino sul tema dell’Unità d’italia, in occasione del 150° anniversario dalla nascita dello stato italiano. tutti possono inviare a [email protected] i video con l’interpretazione particolare e originale dell’inno italiano e i ragazzi penseranno ad uno slogan e svilupperanno un elaborato (di circa 3000 battute inviato preferibilmente in formato digitale) sul tema “Storie di Unità: la mia storia”. i bambini delle scuole materne faranno un disegno per celebrare al meglio il “compleanno” del nostro paese che compie 150 anni.Un invito quindi rivolto a tutti i lettori e agli studenti, così da spingerli ad approfondire quelle che sono anche le loro origini e la loro storia. tutti i progetti realizzati verranno poi pubblicati in una sezione appositamente riservata “150 Anni: Storie Di UnitÀ”.l’iniziativa è rivolta alle scuole materne (solo disegno e slogan), elementari, medie inferiori, medie superiori (elaborato e slogan). i ragazzi potranno esprimere la loro creatività e allo stesso tempo approfondire uno dei temi più importanti della storia italiana, quella lotta che ha portato alla nascita di uno stato che per secoli è stato soltanto immaginato nella mente dei grandi pensatori e dei grandi politici. Adesso tocca a tutti i lettori cimentarsi nella registrazione di un video amatoriale che interpreti in modo originale il nostro inno italiano.Anche gli alunni delle scuole senesi sono chiamate a rendere omaggio a quegli uomini che, con sprezzo del pericolo, hanno preso un ammasso di staterelli disuniti e ne hanno fatto l’italia.

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Sembrava un pomeriggio tranquillo: un bel sole che riscaldava la gente as-siepata sugli spalti del rastrello, la commozione per il saluto tributato a lorenzo Guasparri da tutto lo stadio, un Siena pimpante e risoluto che an-dava subito in vantaggio, il gol segnato dall’attaccante all’esordio di fronte

al pubblico amico. Un quadro confortante, quasi rilassante. Appunto. il Siena ha pensato bene di rilassarsi, gettando al vento un doppio vantaggio più che rassi-curante, facendosi raggiungere e poi superare dal piacenza, volenterosa squadra

che si difende e riparte, aggrappata a un centravanti di lusso per la categoria. Una sconfitta che è arrivata più che inattesa, sia per i pronostici a senso unico della vigilia, sia per l’andamento della prima parte della gara. era una robur che proseguiva la sua mar-cia trionfale tra le mura interne, anche se affioravano già nel pri-

mo tempo segnali che altre volte avevano fatto storcere il naso ai tifosi. Soprattutto quel po’ di sufficienza con cui la squa-

dra concludeva l’azione, quasi annoiata dalla propria chiara superiorità. l’azione che si trasforma in un

fraseggio lezioso, che porta a costruire trame ri-cercate e suggestive ma non a concludere con

la giusta determinazione verso la porta avversaria. così, alla lunga teoria delle occasioni sprecate, s’è aggiunto un bel gol imbroccato da cacia, considerato un incidente di percorso che, invece, si ri-peterà nella ripresa, quando l’incredulo avversario raggiungerà e

supererà il Siena nel finale, con un gol del beffardo ex Guzman, ricordato da queste parti più che altro per aver trasformato uno sciupafemmine come le Grottaglie in uno scolaretto timorato e pio. S’impreca alla dabbenaggine dei bianconeri, alla fine, perché è assurdo soltanto cercare una ragione tecnico-tattica o psicologica a questa sconfitta. trattasi di fesseria, da riscattare subito. l’occasione si presenterà al bra-glia di modena, contro i canarini locali che sono una squadra da non sottovalutare, con un bravo allenatore e qualche giocatore valido. con il passo tenuto dal Siena in trasferta non c’è da sentirsi corsari in partenza, ma la frustata rimediata col piacen-za, in un turno in cui gli atalantini hanno frenato e il novara è franato, avrà lasciato il segno e sarà uno stimolo a ripartire subito. ci contiamo.

NERO

BIANCO

Pagina a cuRa di PancRazio anFusoPagina a cuRa di PancRazio anFuso

un pomeriggio di ordinaria folliaun pomeriggio di ordinaria folliaun pomeriggio di ordinaria follia

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in & oUT

antonio conte

francescocaputo

francesco caputo è una continua sorpresa per i tifosi del Siena. Sorprendente è stato il suo arrivo, che non è stato preceduto dai soliti rumors provenienti dal mer-cato. A guardarne il curriculum più di qualcuno ha cominciato a ricredersi, visto che il ragazzo aveva buo-ne credenziali per la categoria. Divertente il racconto dell’esultanza esagerata con cui ha messo k.o. il suo compagno belmonte, ex robur di breve e sfortunatis-sima milizia. ma non si pensava di vedere il ragazzo gettato nella mischia così presto. invece conte, che lo conosce bene, gli ha fatto assaggiare l’infuocata sfida di bergamo e poi lo ha schierato dal primo minuto col piacenza, in luogo di un appannato mastronun-zio. Dalle tribune si è notata soltanto, inizialmente, la differente criniera. ma è stato un attimo: caputo era deciso a sfruttare al massimo la possibilità concessa dall’allenatore. e al primo tentativo ha fatto centro: un bel colpo di testa su cross al bacio di un Del Grosso in grande spolvero. roba che manco nei sogni più ar-diti… il risveglio, ahilui, è arrivato subito: una brutta botta alla coscia e la sostituzione tra le lacrime. ma ca-puto è stato la vera nota positiva di giornata.

Una giornataccia, per Antonio conte. la scelta di caputo aveva pagato per contanti, con l’attaccan-te agile e tonico che mostrava una grande voglia di fare. Subito in gol, subito fuori. Una botta ricevuta ha lasciato il segno, e il ragazzo ha dovuto lasciare il campo tra gli applausi. Di conte sono stati criticati a gran voce i cambi: soprattutto l’ingresso di troia-niello per brienza, che in realtà ha inciso molto poco. il fantasista aveva concluso poco sulla fascia, il suo sostituto ha portato un po’ di velocità sbagliando qualche appoggio di troppo, ma la gara si è decisa altrove. forse far entrare larrondo per calaiò, con reginaldo un po’ sulle gambe, è stato un errore. re-sta la sensazione di una squadra criticata oltre i reali demeriti in campo, anche se nella circostanza l’ha fatta grossa. Un feeling che non è scattato, tra con-te e lo stadio: c’è rispetto, ma l’apprezzamento per l’operato del mister non è sempre ai massimi livelli. Dispiace, perché conte porta una cultura e un’espe-rienza fondamentali per crescere. Qualche risultato in più riporterà il sorriso, però il dubbio resta. emu-lare papadopulo, forse, aiuterà conte a entrare final-mente nel cuore dei senesi.

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Pagina a cuRa di nicola PanzieRiPagina a cuRa di nicola PanzieRi

eurolega, i giornidecisivi per il futuroeurolega, i giornidecisivi per il futuroeurolega, i giorni decisivi per il futuro

BIANCOBIANCO VeRDe

VeRDe

Una vittoria tutto cuore. ecco come si può definire il successo della settimana scorsa contro i campio-ni slavi del partizan. la partita,

inutile nasconderlo, non sarà certo ricordata negli annali per il contenuto tecnico o per il bel gioco messo in mostra dalla montepaschi. D’altronde, era difficile chiedere di più ad una squadra che già doveva fare i conti con l’emergenza infortuni e che per di più veni-va dal fine settimana tremendo e dispendioso della coppa italia. il partizan invece è già di suo una squadra giovane e che fa della forza fisica e dell’atletismo la sua cifra strutturale. i bianconeri si sono presentati a Siena freschi e riposati e la differenza di condizione si è vista, eccome.ciò nonostante, i ragazzi di pianigiani sono ri-usciti a rintuzzare ogni tentativo di fuga slavo, riuscendo a giocare sul terreno del partizan, quello dell’intensità e della ferocia agonistica e a rispondere colpo su colpo – è il caso di dirlo – a Vesely e soci. Una vittoria d’oro, resa ancora più brillante dalla grande prestazio-ne del real madrid di messina che, per una volta, fa un favore ai biancoverdi andando ad espugnare il parquet finora inviolato dell’efes pilsen. Una vittoria che però potrà diventare addirittura di platino, se la mens Sana saprà sfruttare l’occasione che le si è presentata battendo giovedì l’efes pilsen nello scontro diretto.inutile dire che la partita sarà durissima, anzi sicuramente la più dura della stagione. per entrambe le formazioni si tratta di una partita da “dentro o fuori”, con i turchi che hanno il

parterre d’eccezione per la partita con il partizan. la presenza di tanti giovani prospetti ha richiamato nel palazzetto senese gli scout di

dieci club nba tra cui gli italiani crippa (San Antonio), baiesi (Detroit) e i fratelli Adam e Jason filippi (la-

kers e portland), oltre a molti agenti. presente a Siena addirittura maurizio Gherardini, vice presi-dente delle basketball operations dei toronto rap-

tors, che avevano in campo il colossale nathan Jawai, “prestato” dalla franchigia canadese al partizan. inutile

dire che l’attrazione principale era Jan Vesely, giovane ester-no ceko con i centimetri di un pivot e la grazia di un ballerino,

nominato miglior giovane europeo nel 2010 e già da tempo nei taccuini degli osservatori d’oltreoceano. Vesely non ha di certo tra-dito le aspettative, mettendo in piedi un vero e proprio show nei primi 20 minuti, ma gli scout hanno potuto anche osservare altri gioctori come il già citato Jawai, Gist, Jerrells e il nostro Hairston.

ScoUTinG RepoRTosservatori nba al palaestra

piccolo vantaggio di potersi permettere una sconfitta di uno o due punti. Ai biancoverdi invece serve soltanto una vittoria con uno scarto dai tre punti in su, per ribaltare la dif-ferenza canestri con i turchi e conquistare una qualificazione che gli infortuni e le prime ro-cambolesche sconfitte facevano sembrare un miraggio.

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Stupendo Guardiano di Mosca che è considerata una razza benché ancora non sia stato riconosciuto uffi-cialmente dalla federazione internazionale.Quando serve è donatore di sangue.Ha un carattere docilissimo.Si trova all’interno di un canile lagerPer informazioni: Laura 347 4728515 – 0577 563324 ore seraliwww.sienadozioni.itanapana.siena.adozioni@gmail.comwww.adottaunpelosino.it

arieteSe continuano a ripeter-velo tutti, un motivo ci sarà: riposo, dice il dot-tore, riposo dice il capo, riposo dicono in famiglia,

riposo dicono tutti gli amici che avete. Ma come fate a riposarvi con tutte le cose che avete da fare, cari amici dell’Ariete? Forse vogliono dirvi qualche altra cosa: controllate tra i sinonimi di riposo sul vocabolario. E magari smettete di rispondere ur-lando a tutti. StreSSati.

leoneIl vostro ritrovato fa-scino non è passato inosservato, ardimen-tosi Leoni e splendenti Leonesse. In molti lo hanno notato, si sono

fatti domande sulle cause ma, soprattutto, spera-no di poter verificare più da vicino. Voi, che come al solito farete la parte del leone, concedetevi ma con stile. Evitate di leccarvi i baffi in pubblico, per esem-pio. ammalianti.

sagittarioVoi la sentite già nell’aria da tempo, cari Sagittari, la primavera. Ed è vero che il peggio dovrebbe essere passato, salvo ri-cadute marzoline, e che

le giornate si sono già decisamente allungate ma an-cora è presto per parlare di primavera. E forse per la giacca leggera è presto, e anche per la scarpetta chiara. Uranio consiglia: rimettetevi la maglia, i tempi stanno per cambiare. FeStoSi.

gemelliAi saldi avete dato del vostro meglio e anche in vista della primave-ra non vi state facendo mancare niente, cari

amici dei Gemelli. La via della remise en forme, d’altronde, si sa, è lunga, perigliosa e dissemina-ta di ardue prove. Resistere a cenci e frittelle, per esempio. Ma è quendo il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare. A giocare, non a mangiare, dice il detto. ingordi.

bilanciaUn giorno di questi vi verrà in mente cos’è che continua a sfuggirvi, di cosa continuate a dimen-ticarvi. Non è l’ombrello, non è un appuntamento.

Non è l’agenda, non è un numero di telefono. Eppu-re, qualcosa c’è. Solo che non sapreste dire cosa. E quando infine ve ne ricorderete potrebbe essere trop-po tardi. Natale, per esempio, è già passato da un pezzo. Smemorati.

acQuarioLa tv vi annoia mortal-mente, la radio passa solo musichette alla moda, al cinema passati i cinepanettoni temete le cinecolombe. Insomma,

difficile accontentarvi. Provate con l’on-demand. Cioè, scegliete quello che volete voi. Indagini socio-logiche, opera, docu-fiction. La formula perfetta per quelli esigenti come voi, cari Acquari. Domandate. E sperate che vi rispondano. ProFeSSionali.

toroLa stagione dell’amore viene e va, cantava qual-cuno qualche anno fa. Ma da qui, cari amici del Toro, è da un po’ che non passa,

purtroppo. Possibile che proprio voi, così attenti, così carini, così amabili, incontriate tutte queste difficol-tà nella ricerca di un partner? Cosa potrebbe muta-re il vostro destino di single incalliti? Giove consiglia: provate con un deodorante, qualche doccia e un buon profumo. SenSibili.

vergineIl carnevale vi lascia da sempre piuttosto indiffe-renti, lo sappiamo. Carri, sfilate, mascherine non sono cose che fanno per voi. Coriandoli e stelle fi-lanti, poi, quasi vi irritano.

Ma le prossime settimane andranno così, cari amici e care amiche della Vergine, e tanto vale adeguarsi, date retta a Giove. Se poi il problema è che voi sembrate ma-scherati tutto l’anno, rilassatevi! orgoglioSi.

capricornoLo sci, se vi piace la mon-tagna. Il nuoto, se prefe-rite l’acqua. La corsa, se non vi dà pensiero il fango. Insomma qualco-sa dovete fare. Il divano,

il telecomando, la pizza e la birra necessitano di un qualche contraltare. Se stentate a convincervene, guardate i buchi nuovi che avete fatto fare alla cintu-ra e contate quanti altri ne ce n’entrano prima che la cintura sia finita. aPPeSantiti.

cancroVi sentite un po’ cosi, amici del Cancro. Avevate già vinto e alla fine avete perso tutto inesorabil-mente. Cos’è successo nel frattempo? Anche noi

siamo qui a domandarcelo. Avete perso concentra-zione? Vi siete distratti in un momento di relax? Cer-cate di dedicare la settimana a capire come è andata veramente. Ma soprattutto cercate di non ripetervi. inconcludenti.

scorpioneTorna ogni anno, pun-tuale, nella vostra vita il momento delle grandi la-mentazioni in coincidenza con la scadenze lavorati-ve. Dichiarazioni IVA, ver-

samenti, chiusure e inventari e a voi viene il mal di pancia. La soluzione è cambiare lavoro, lo ripetete ogni anno. Forse anche città e paese. L’anno scorso anche moglie. Provate a cambiare una cosa sola sta-volta, l’atteggiamento. Provati.

pesciIl pericolo è il vostro me-stiere, si sa, cari amici dei Pesci. Salta di qua, scap-pa di là, sfuggi a un pre-datore, evita un pescatore

e soprattutto un attraente amo con esca. Ma anche voi ogni tanto verrete fatalmente colti dalla stanchezza. Un po’ di ammollo senza pensieri, non farebbe davve-ro male ogni tanto. È ancora inverno, però, e Saturno consiglia decisamente acqua calda, per carità, e at-tenti alle sirene. vigili.

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da adottarevito

farmacie

distributori

meteo

Sabato 26 febbraio e Domenica 27 febbraio

Farmacia Quattro cantoni

via di San Pietro, 40577 280036giornaliero

Farmacia minucci

Viale Vittorio Emanuele II, 430577 47254giornaliero e notturno a chiamata

Domenica 27 febbraio

Esso via Cassia SudEsso viale Mazziniagip via Cassia Sudtamoil Petriccioagip tEmpori via Pescaiaip (anchE gpl) viale Toselli

mErcolEdì 23

giovEdì 24

vEnErdì 25

sabato 26

domEnica 27

lunEdì 28

martEdì 01

mErcolEdì 02

2,2°

1,1°

1,1°

1,7°

2,3°

3,2°

2,6°

7,4°

6,1°

6,5°

7,4°

8,4°

8,6°

9,2°

il mago di oz

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il mago di oz

Il GazzettIno

Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta,Giuliano Catoni, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Renato Paglietti, Nicola Panzieri, Milena Sguardi, Luca Siepi, Francesco Tunda.

Fotografie: Fabio Di PietroGrafica di: Claudia Gasparri

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io sottoscritta di nome beatricedenuncio il fare ostinato e assillante

di un mio concittadino, un certo Dante,e la tenacia sua persecutrice.

ei mi segue, mi guarda... e nulla dicemi strizza l’occhio con fare ammiccante

e mi scrive poesie... tante... tante...e dice ch’io son madonna e ispiratrice.

mi scrive che lo mando in paradisoe in altri mille modi lui mi tedia

ma se lo guardo anch’io... lui gira ‘l viso.

insomma tutti i giorni è questa scena... ... ma invece di fa tutta ‘sta commedia almeno una volta m’invitasse a cena!

per informazioni: www.francescoburroni.it.

iL SoneTTo

in MoSTRa

stalking(verbale di denuncia alla Questura di firenze)

gHirlandaiouna famiglia di pittori tra firenze e scandicci

A cura del “Laboratorio del Sonetto in vernacolo senese”

Da VeDeRe

Da aScoLTaRe

tra i film in programmazione nelle sale della provincia di Siena spicca il nuo-vo lavoro dei fratelli coen, “il Grinta”, in programma al multisala Uci cine-mas di Sinalunga. Si tratta del remake di un film del 1969 – con il quale John Wayne vinse il suo unico oscar –, a sua volta tratto dal romanzo True Grit di charles portis. è la storia di mattie, ragazzina quattordicenne che ha perso il padre per mano di una banda di fuorilegge e decisa a vendicarlo si affida a rooster cogburn, vecchio sceriffo con la fama di implacabile cacciatore di uomini, e al ranger texano laboeuf. il film è “coeniano” fino al midollo: la grande forza della pellicola infatti risiede nella caratterizzazione dei perso-naggi. nello sceriffo cogburn, cieco da un occhio, alcolizzato, sovrappeso, trasandato e un po’ sciroccato, è impossibile non vedere un contraltare del mitico Drugo lebowski. non a caso il ruolo è stato affidato proprio a Jeff bridges, il protagonista di The big Lebowski. ma a sorpresa a reggere il con-fronto con il grandissimo Jeff ci ha pensato una ragazzina, la quindicenne Hailee Stenfeld, che si è guadagnata anche la nomination all’oscar. D’altron-de la true grit, la “vera grinta” del titolo del libro e del film originale non era riferita al personaggio di cogburn, bensì alla straordinaria decisione di un’adolescente disposta a rischiare la pelle pur di vendicare il torto subito.

Se siete appassionati di musica d’autore, non potrete farvi sfuggire bobo rondelli in concerto al teatro Dante di campi bisenzio (24 feb-braio alle ore 21:00, nell’ambito della rassegna Andrea cambi). per quelli che non lo conoscessero, rondelli è un cantautore livornese che solo recentemente si sta facendo conoscere su tutto il territorio nazio-nale. Dopo una carriera con il gruppo ottavo padiglione negli anni novanta, roberto – o bobo come è più semplicemente conosciuto – si è lanciato nella carriera da solista. proprio da solista, rondelli è sta-to insignito dell’onorificienza più alta alla quale un cantautore possa aspirare: il premio ciampi. Vanta collaborazioni con Stefano bollani, nada e altri grandi artisti; il suo album Per Amor Del Cielo ha ottenuto ottime recensioni da parte della critica e un buon successo di pubblico. il disco è arrivato tra i 5 finalisti del premio tenco come miglior Album dell’Anno. nel mese di maggio è uscito addirittura un film L’Uomo Che Aveva Picchiato La Testa, per la regia di paolo Virzì. Si tratta di un film con bobo rondelli, sulla sua vita e su livorno: hanno partecipato infatti musicisti, poeti e artisti in generale della città labronica. Una sorta di livorno Social club.

in attesa dell’ormai prossima apertura della mostra “l’anima e la musica. l’esperienza romantica e l’età del risorgimento” in programma al complesso museale Santa maria della Scala dal prossimo 12 marzo, gli appassionati d’arte senesi possono cogliere l’occasione per fare una “scampagnata” fino al castello dell’Acciaiolo a Scandicci dove fino al primo maggio si tiene la mostra “Ghirlan-daio. Una famiglia di pittori tra firenze e Scandicci”, dedicata a quella che fu la griffe della dinastia di artisti-imprenditori che, dalla seconda metà del Quattro-cento, dominò per un secolo la scena del rinascimento fiorentino. Ghirlandaio fu il capostipite Domenico (1449-1494) e Ghirlandaio sono stati i fratelli David (1452-1525) e benedetto (1458-1497), il fratellastro Giovambattista, il cognato bastiano, il figlio ridolfo (1483-1561). Alla loro scuola si formarono decine di artisti (michelangelo e Granacci i più celebri) che contribuirono a diffonderne in italia e in europa la fama di magistrali illustratori di firenze e della sua civitas.Dal castello dell’Acciaiolo a Scandicci parte con 15 opere questa mostra che abbraccia tutto il territorio nel quale operarono i pittori. Da qui un doppio itinerario conduce il visitatore per decine di tavole, pale e affreschi in musei grandi e piccoli, palazzi e chiese, ville e abbazie. Un viaggio affascinante nel rinascimento fiorentino, tra visite guidate, incontri per famiglie, concorsi per le scuole, laboratori didattici, un premio per studenti e artigiani.

il grintadi Joel ed etHan coen

per amor del cielodi bobo rondelli

occhio e orecchio

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