gazzettino 143 b

16
Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 143 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 14 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” IN QUESTO NUMERO DE IL GAZZETTINO SENESE ROMANTICI E PATRIOTI RISPONDERE AI CAMBIAMENTI OLYMPIAKOS, GIGANTE DA ABBATTERE PAGINA 3 PAGINA 5 DA PAGINA 7 A PAGINA 9 PAGINA 13 L’ITALIA UNITA MERITA LA FESTA

Upload: claudia-gasparri

Post on 23-Mar-2016

231 views

Category:

Documents


5 download

DESCRIPTION

r omantIcI o lympIakos , GIGante da abbattere paGIna 13 da paGIna 7 a paGIna 9 aI cambIamentI e patrIotI Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 143 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 14 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” contattare Marilena Masia [email protected] - 0577 905316 i giorni della festa InDIPenDentI Da CHI? Roberto Barzanti 3 m artIna c ennI

TRANSCRIPT

Page 1: Gazzettino 143 b

Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 143 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 14 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

In questo numero de Il GazzettIno senese

romantIcIe patrIotI

rIspondereaI cambIamentI

olympIakos,GIGante da abbattere

paGIna 3 paGIna 5

da paGIna 7 a paGIna 9

paGIna 13

l’ItalIa unItamerIta la festa

Page 2: Gazzettino 143 b

terza pagina

Per la vostra pubblicità su

contattare Marilena [email protected] - 0577 905316

i giorni della festa

Page 3: Gazzettino 143 b

terza pagina 3

ROMANTICIE PATRIOTI

martIna cennI

La mostra “L’anima e la musica. L’espe-rienza romantica e l’età del Risorgimen-to”, che si è aperta il 12 marzo al Santa Maria della Scala, rappresenta una no-

vità che è importante sottolineare, sia sul versan-te dei contenuti che su quello dell’allestimento e della capacità di trasmissione culturale che sa produrre.In questi giorni, finalmente, si fa un gran parlare dell’Unità d’Italia e dei 150 anni che si celebrano. Non va dimenticato, però, che il Risorgimento fu per molti aspetti anche un avvenimento europeo, che affondava le sue radici nella lunga battaglia eu-ropea contro il conservatorismo e l’oscurantismo della Santa Alleanza che aveva sconfitto Napoleo-ne, di cui le rivoluzioni del 1848 e l’esplodere della «primavera dei popoli» sono state l’esperienza più grande e significativa.Inserire il Risorgimento nel suo contesto europeo vuol dire sottolinearne soprattutto l’esperienza cul-turale, l’essere stato una rivoluzione culturale che apre la lunga stagione della modernità e modifica il modo con cui guardare il mondo e se stessi.

Il Romanticismo è la vittoria della soggettività, pone al centro della vita l’individuo, la sponta-neità, la libertà dalle regole. E’ un movimento che predilige l’emozione, la spiritualità, la fede rispetto all’intelletto e alla ragione. Che vuole creare rappresentazioni (pittoriche, liriche, nar-rative, musicali, fiabesche) del sogno, del mera-viglioso, del fantastico, dell’irreale. Al centro del Romanticismo è l’immaginazione, la sensibilità, l’amore e la venerazione per la natura, il fasci-no del passato e dei miti, da quelli medievali a quelli orientali, dalle leggende nordiche ai versi della poesia popolare. Gli artisti romantici rin-novano il linguaggio, più fresco e spontaneo, più vicino alla loro epoca, sono attratti dal selvaggio e dal grottesco, dalla melanconia sentimentale e dal sogno, dall’idealizzazione della natura e della vita agreste, dai canti e dalle ballate popolari. I confini tra le forme e i linguaggi sono ridisegna-ti per esplorare le regioni misteriose del sogno, dell’inconscio, della passione, della follia. L’emo-zione romantica è al tempo stesso psicologica e politica, pone al centro l’individuo ma si riflette

sulla vita pubblica, si ribella alle convenzioni e alle regole dominanti.Come raccontare questa esperienza? La mostra ha cercato di inventare un nuovo linguaggio, mesco-lando e intrecciando aspetti diversi - la presenza di numerosi quadri da importanti musei europei, la musica dei grandi romantici che accompagna attra-verso le sale, la voce di scrittori e artisti che punteg-gia e fa da controcanto alle immagini - e legandoli assieme con una invenzione multimediale che per-mette di calarsi in pieno, con le immagini e i suoni, nella vista e nell’esperienza romantica dell’epoca. La tecnologia più avanzata, affiancata all’esuberan-za inventiva e alla eleganza dell’allestimento, guida lo spettatore in modo più completo, più emotivo, lungo gli aspetti più originali del romanticismo (l’amore, i notturni, il viaggio) e all’interno della ce-lebrazione patriottica del Risorgimento. Una rico-struzione che sembra indicare altre strade, rispetto a quelle già sperimentate, che le grandi mostre po-tranno intraprendere per aumentare le possibilità di linguaggi e soluzioni capaci di interessare e affa-scinare il pubblico.

Il monumento commemorativo dei caduti per l’Indipendenza della patria fu trasferito tanti anni fa, per volontà del Consiglio comunale, a San Prospero, nei giardini di viale Arturo Pannilunghi. Non si può dire in coscienza che versi in buone condizioni. E sarebbe davvero il caso di rimediare a tanta trascuratezza, che accresce l’estrosità dell’ubicazione. Chi avesse la pazienza di sfogliare i verbali di una discussione consiliare accesissima si divertirebbe non poco a rinvenirvi perplessità accorate e proposte bizzarre. Sicuramente la delibera fu assunta a cuor leggero. Uno dei propugnatori più appassionati ne fu Alessandro Raselli, che in fatto di oratoria conosceva tutti i trucchi del mestiere. Grandi lodi per il manufatto, ultimato da Tito Sarrocchi nel 1879, ma ferma determinazione a sloggiarlo – è proprio il caso di dire – dalla piazza all’Indipendenza dedicata. Eppure il suo posto era quello. Vi si ergeva come su una ribalta e le Logge che facevano da sfondo lo valorizzavano oltremodo. Averlo privato della sua scena, averlo portato di peso – come la Casa di Loreto – in altro sito, gli ha dato un che di mesto e di banale: l’impaccio di un’attrice che recita fuori dal Teatro, la desolazione di un’osannata interprete finita per strada. Il bello è che l’atto fu giustificato coi fastidi che la statua stava recando al traffico veicolare. Che di lì a poco sarebbe stato in buona misura saggiamente tolto dal centro antico della città. Si credé di fare un’operazione molto moderna e innovativa, ma oggi i più sono convinti che sarebbe stato preferibile essere moderni, anzi contemporanei, in altro modo: ridisegnando quella piazza secondo l’ispirazione originale e semmai arretrando un po’ la marmorea Donna. Qualche hanno fa Letizia Franchina lanciò l’idea di riportarla nel luogo per il quale era stata progettata e eseguita. Ma non se ne fece di nulla. Alcuni s’avventurarono nell’ipotizzare altre collocazioni. Per carità! O ritorna dove era o resta dove ora si trova: restaurata e ripulita il tanto che è necessario. Ora è annerita e offesa da minacciose scritte. Le tortuose vicissitudini sembrano avere qualcosa di allegorico, al pari della statua. Certo che l’indipendenza alla quale l’opera allude ha un preciso e datato connotato politico: l’obiettivo in quegli anni drammatici all’ordine del giorno era stato quello dell’indipendenza dall’Austria più che quello dell’Unità, che venne di conseguenza e prese forma d’improvviso, per una serie di impreviste circostanze. L’indipendenza del lessico corrente, poi, è un bene rarissimo, molto difficile da raggiungere e da affermare: in politica, nell’amministrazione e nel proprio lavoro. È complicato conservarla con rigore e darle il posto centrale che merita.

al contrarioInDIPenDentI Da CHI?Roberto Barzanti

Page 4: Gazzettino 143 b

I CanCellatorI

fratellI D’ItalIa

Diciamo la verità, non è mai piaciuta a nessuno. La scultura del celeberrimo artista Tony Cragg che era stata piazzata in Piazza Sant’Agostino, per poi es-sere ricollocata più prudentemente negli Orti dei Tolomei versa in un cattivo stato, coperta di scritte

e sostanzialmente abbandonata. È giusto combattere il degrado di quest’opera, che in realtà avrebbe rappresen-tato una goccia d’acqua, ma non la facciamo passare per un capolavoro.

Si allarga il parco dei candidati per le municipali di maggio. Liste civiche e “Terzo Polo” rompono gli indugi e annunciano la candidatura – abbondante-mente anticipata – di Gabriele Corradi. Nella com-

pagine anche un nome storico, l’ex ministro Clau-dio Martelli, che dovrebbe essere il capogruppo nel

futuro consiglio comunale. La lista di sinistra Città Domani punta invece su Laura Vigni, già responsa-

bile dell’Ufficio Stampa del Comune e dell’Ar-chivio Comunale.

Venticinque tir incolonnati sulla Siena-Firenze per dire no al pedaggio voluto dal Governo. I trasportatori si sono ritrovati nel parcheggio sotto il PalaEstra alla presenza del pre-sidente della Provincia Bezzini e hanno proceduto lentamente fino

a Poggibonsi per poi tornare indietro fino a Siena. Un modo per protestare contro una gabella che colpirà pesantemente an-che i trasportatori.

Una domenica leggera, una volta tanto, per Simone Pianigiani. Il lupaiolo era infatti impegnato in veste di allenatore della Nazionale nell’All Star Game del

campionato italiano giocato a Milano. La sua Na-zionale – pur orfana dei tre giocatori Nba – ha vinto contro i migliori stranieri, il che non guasta. In queste serate più del risultato conta lo spettacolo ma Simone evidentemente non vuole perdere le buone abitudini.

Nuovo allarme nel centro storico di Siena per un pezzo di corni-cione caduto. I detriti sono infatti crollati rischiando di colpire gli ignari passanti.È successo nella centralissima via dei Termini. I pompieri hanno immediatamente transennato l’area, all’altezza

del Banco di Roma, e fortunatamente nessuno è rimasto ferito dai detriti. Nella mente dei senesi è ancora vivo lo shock per la tragedia dello scorso agosto in piazza Tolomei, dove perse la vita il capo della delegazione della città di Avignone.

Un Berlusconi incerottato ha presentato con enfasi il progetto di riforma della giustizia che, dice lui, così com’è «avrebbe impedito “Mani pulite”». Non ne dubitiamo assolutamente, ma il Cavaliere illu-strando il progetto con un disegnino come ai “bei” tempi si è voluto svincolare dalla riforma. «Non c’entra assolutamente niente con i miei pro-cessi, ho la pretesa di venire assolto come in passato».

Il Giappone è lacerato da un ter-remoto di una potenza migliaia di volte superiore a quello de L’Aqui-la. Gli edifici giapponesi, costruiti su rigidi principi antisismici hanno retto alle scosse, ma non all’urto del tremendo tsunami causato dal sisma. Mi-gliaia le vittime e tanta paura per un’esplo-sione verificatasi in una centrale nucleare a Fukushima.

Sir David Tang, noto imprenditore di Hong Kong, ha lanciato nei giorni scorsi un’impresa particolare. Si chiama ICorrect.com e sarà la soluzione ai problemi di molti personaggi pubblici. L’azienda si occupa infatti di ottenere ret-tifiche o smentite alle notizie false e inventate che si diffondono

sul web. Non è fa-cile infatti ottenere smen-tite da blogger o anche da siti anonimi. Il signor Tang promette di riuscirci.

Bel regalo fatto da La7 agli sportivi italiani. La repli-ca in chiaro della vittoriosa partita della Nazionale di Rugby contro i Bleus francesi. Al di là dei conte-nuti sportivi di una partita emozionante conclusa da una rimonta mozzafiato degli azzurri – grazie soprattutto ai calci e all’ottima prestazione di Mirco Bergamasco – l’incontro è stato un vero e proprio spot dell’italianità nei giorni in cui il Paese festeggia i 150 anni della sua Unità.

Lo storico Shuttle della Nasa, Discovery, è uscito definitivamente di scena. A prendere il suo posto dovrebbe arrivare Skylon, scintillante

e sottile navicella sviluppata dalla compagnia aerospaziale britan-nica Reaction Engines. Il prototipo, che sembra uscito

dalla saga di Guerre Stellari, è concepi-to per appoggiare future missioni anche sulla

Luna e su Marte. La navicella, lunga 90 metri, è pensata per trasportare passeggeri e apparati satellitari.

rileggendole notizie della settimana

FUori le mUradentro le mUra

10GioVEDi

14lUnEDi

GIustIZIa InCerrottata

la GranDe onDa

sHuttle In PensIone

Pera D’autore

tuttI aI bloCCHI

no PeDaGGIo

stella fra le stelle

Paura CrollI

dI pIetro FantaccI

11VEnErDi

12SaBato

13DoMEnica

Page 5: Gazzettino 143 b

il Fatto della settimanaRISPONDERE AI CAMBIAMENTI

ATENEO E INFRASTRUTTURE

IL RUOLO DELLE BANCHE

CONFRONTO COL NUOVO

SGUARDO AL NORDAFRICA

«A quali di queste situazioni problema-tiche della città lei metterebbe mano: alle infrastrutture, all’aeroporto oppure all’università?». La domanda non è assolu-tamente banale e la risposta ha ancora più valore dato che il quesito è stato posto dal giornalista Bruno Manfellotto, direttore del settimanale L’Espresso, al presidente della Banca Mps e dell’Abi (l’Associazione bancaria italiana) Giuseppe Mussari: «Di solito non parlo di queste cose perché io sono un ospite di questa città e se lo faccio cerco di dire la mia con il rispetto che deve portare chi non è senese – ha replicato con grande modestia il massimo dirigente di Rocca Salimbeni –. Comunque se me lo chiede le rispondo che sono tutte e tre fon-damentali per il futuro di Siena, ma l’uni-versità tra queste è la più imprescindibile, in quanto rappresenta veramente l’humus del tessuto senese. È anche indispensabi-le riuscire a collegarsi in modo rapido con l’alta velocità che passa da Firenze. Questo discorso vale sia per i senesi che devono uscire dalla città per viaggio o per lavoro, sia per i turisti che arrivano qui. Perché pure il turismo sarà una questione cruciale per la crescita».Università e infrastrutture, quindi. Questa è una delle ricette per fare uscire anche il territorio senese dalle difficoltà dell’ulti-mo periodo, fatto di crisi nell’ateneo e in molte piccole e medie imprese della pro-vincia. Forse proprio perché si sono visti tempi migliori la cittadinanza sembra oggi più che nel recente passato molto attenta a quello che sta succedendo a Siena e inte-ressata a quello che potrà essere il suo futu-ro. Le elezioni comunali si avvicinano e in tanti cercano di capire in quale maniera la città proverà a crescere nei prossimi anni.

Centinaia di senesi hanno parteCipato al “dialogo sull’eConomia” promosso

dall’assoCiazione “per siena”. nella Conversazione tra mussari

e manfellotto i temi della finanza nazionale e della situazione eConomiCa loCale.

1

3

4

2

Gennaro Groppa

E non è quindi un caso che circa trecento persone abbiano partecipato venerdì po-meriggio all’incontro-intervista organizza-to dall’associazione “Per Siena” nella Sala delle Balie (ribattezzata Sala Italo Calvino) del Santa Maria della Scala. Il direttore de L’Espresso ha incalzato il presidente Mus-sari con domande che hanno riguardato l’universo bancario ma anche l’attualità po-litica ed economica. E il numero uno della Rocca si è accalorato nel momento in cui la

E poi, in giorni di ritrovato nazionali-smo (ma non di tutti) per l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia, il presi-dente della Banca Mps ha voluto vedere il bicchiere mezzo pieno e ricordare ciò che in Italia va per il meglio: «Nel nostro Paese abbiamo alcune cose che funzio-nano bene – ha affermato Mussari – , penso proprio alle banche, ma anche alla manifattura o al grande risparmio delle famiglie che non ha eguali in altri Paesi europei. Cerchiamo di considerare sem-pre i punti nei quali continuiamo ad avere delle eccellenze, salvaguardiamo i nostri ‘campioni’ nazionali».

Manfellotto non ha perso l’occasione per chiedere al numero uno della Rocca un giudizio sul periodo delle acquisizioni bancarie e sulla nascita dei grandi gruppi: «Abbiamo passato un momento nel corso del quale abbiamo tutti detto che piccolo era bello – ha detto il direttore de L’Espres-so –, poi abbiamo cambiato idea e abbia-mo sostenuto che grande fosse meglio: e oggi cosa dobbiamo pensare?». Precisa la risposta di Mussari: «Se guardiamo ai nu-meri questi dicono che è stato giusto fare acquisizioni, l’efficienza è aumentata e poi stiamo tutti dentro una fase nuova. Quat-tro anni fa saremmo stati qui a parlare di tutt’altre questioni. La cosa più importante è riuscire a confrontarci con il nuovo». E questo discorso, aggiungiamo noi, dovreb-be valere sia per la Banca che per la città in generale.

conversazione si è spostata sui recenti fat-ti avvenuti in Nordafrica: «Quello che sta succedendo – ha detto – non si misura con il rialzo del Pil o con l’aumento del prezzo del petrolio. Si è messo in moto un pezzo di storia e lo ha fatto con modalità innova-tive e con nuovi metodi di comunicazione. In Egitto Mubarak è stato scalzato anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie e di facebook. Bisognerà vedere cosa succederà adesso e se questo movimento si fermerà al Nordafrica oppure arriverà a toccare altri Paesi. Sta cambiando un pezzo di equili-brio del mondo».

Page 6: Gazzettino 143 b

6 sUccede in città

CorraDI Per Il terZo Poloe sI CanDIDa laura vIGnI

È PrImavera,arIa DI PalIotuffo nel Passato

temPo DI IsCrIZIonI

lav alla CarICa

CentrosInIstra, trasParenZa eD etICa nella “Carta DI sIena” sIena s’È Desta

Nello scorso numero avevamo tracciato un panorama delle candidature per la poltrona di sindaco e avevamo lasciato una casella vuota, accennando a un certo “Mister X”, la cui identità era ancora – seppur già an-ticipata – ancora da annunciare. L’attesa è finita venerdì scorso quando Liste Civi-che Senesi e Terzo Polo (Api, Fli e Udc) hanno ufficializzato la candidatura a sindaco di Ga-briele Corradi. A sorpresa si è addirittura aggiunto un altro nome alla rosa dei candidati: si tratta di Laura Vigni, la se-conda donna che si cimenterà in questa competizione eletto-rale, che rappresenterà “Sinistra per Siena”. I due nuovi candidati si aggiungono quindi a Loretana Battistini (Lega Nord), Franco Cec-cuzzi (Centro-Sinistra) e Alessandro Nannini (Pdl).La candidatura di Corradi, come det-to, era già stata anticipata e non ha destato particolari sorprese. Le sorprese casomai le ha riservate il ritorno alla politica attiva di un personaggio di spicco del-la storia politica nazionale. Si tratta di quel Claudio Martelli, ex ministro della Repubblica

ed ex delfino di Craxi, che dopo anni di assenza ha deciso di tuffarsi nella scena

politica senese. La sua è stata una vera e propria entrata a gamba tesa, dal momento che ha parlato di una città in

decadenza. Affermazioni che sono state stigmatizzate dal segretario dell’Unione

comunale del Pd Alessandro Mugnaioli: «Da Martelli ci sa-remmo aspettati più umiltà e rispetto per i senesi».Un compito difficile è quello che aspetta Laura Vigni, che dovrà innanzitutto superare l’ostacolo della raccolta delle firme necessarie per formaliz-

zare la candidatura e poi dovrà sapersi ri-tagliare uno spazio a sinistra. La Vigni si è detta disponibile al confronto politico con gli altri candidati, ma difficilmente il suo ruolo potrà essere significativo, a

meno che l’esito delle elezioni non si ri-solva al ballottaggio.

Infine qualche incertezza, dopo le recen-ti discussioni interne al partito di Bossi, resta sulla candidatura della Battistini:

è probabile un suo ritiro a favore di Nannini se si definirà nelle prossime ore l’accordo regio-nale e nazionale tra Pdl e Lega.

Il maltempo rinvia l’inizio della “provincia” del 2011. La pioggia ha infatti fatto annullare la gior-nata di corse prevista per domenica scorsa in quel di Legnano, per la delusione di molti dirigenti di Contrada e di addetti ai lavori che si erano già pre-parati per la trasferta in terra lombarda.Intanto, si sono chiusi venerdì scorso i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’Al-bo dei proprietari dei cavalli da Palio. Ben 148 sono le richieste pervenute all’Amministrazione co-munale. Adesso i proprietari che non hanno ancora provveduto dovranno affrettarsi, perché il termine ultimo per l’iscrizione dei cavalli al relativo Albo è fissato per le ore 12 di venerdì prossimo 18 marzo.

Un tuffo nel passato, un ritorno ai colori e i sapo-ri della Siena “dei nostri nonni”. È quello che ci propone il laboratorio Rigacci. A metà del secolo scorso le caramelle riscossero un grande successo con il marchio La Senese di Sani e Salvadori.La confezione odierna, realizzata dal laboratorio Rigacci, ricorda il sacchetto elegante di allora, cre-ato dal pittore senese Vittorio Zani con gli stemmi disegnati delle diciassette contrade ed altri fregi. Anche il sapore e l’apparenza dei dolci sono state ricreate in modo da ricordare molto da vicino quel-le delle caramelle originarie. Le varietà dei gusti è la stessa, in quanto Cecilia Rigacci si è documen-tata sul prodotto di allora, insieme a Margherita Anselmi Zondadari e con i suggerimenti di Vero-nica Randon. La confezione di oggi, come quella di ieri, contiene una nota introduttiva,che allora era di Aldo Lusini, mentre oggi è firmata da un esperto di vita e storia senese come Carlo Fini. Anche il Consorzio per la Tutela del Palio di Sie-na ha dato la sua approvazione al progetto e oggi I bambini del 2011 potranno sapere cosa mangiava-no nonni e zii negli anni 50.

Gli animalisti di nuovo alla carica. Stavolta l’obiettivo sono le tradizionali “Corse a Vuoto” di Ronciglione, nelle quali in occasione del Carnevale i cavalli ven-gono lanciati al galoppo senza fantino – o scossi per dirla alla senese – lungo le vie del paese. Durante una delle batterie di qualificazione Tiffany, una cavalla, ha sbattuto violentemente contro le transenne e ha finito la sua vita sul selciato. Il tragico epilogo della batteria e le polemiche divampate hanno determinato l’annul-lamento della finale. La Lav ha presentato un esposto alla Procura affinché il sindaco di Ronciglione e il Co-mitato organizzatore del palio vengano perseguiti per uccisione e maltrattamento di animali. Il sindaco, da parte sua, ha assicurato che le corse rispettano in pie-no le disposizioni dell’Unire e che quindi il prosegui-mento del palio non può essere considerato a rischio.

Etica, trasparenza, partecipazione, efficienza dell’amministrazione comunale. Sono questi, in estrema sin-tesi i temi al centro della “Carta di Siena”, frutto del lavoro svolto in questi mesi dal Forum della buona politica, promosso dal Partito democratico. La Carta, presentata lo scorso 14 marzo, contiene linee guida e principi che dovranno guidare l’azione di governo della prossima amministrazione comunale. Per la prima volta in Italia il candidato sindaco del centrosinistra e i candidati al consiglio comunale sottoscriveranno una Carta comune, dove si prenderanno un “impegno pubblico” con i cittadini sul fronte della partecipa-zione, della valorizzazione del merito e delle competenze; della trasparenza sulle indennità e sulle nomine; della riduzione dei compensi e della non cumulabilità degli incarichi; dell’inacandidabilità per ci condan-

nati e per chi ha pendenze con la giustizia. «La Carta di Siena dell’etica e della partecipazione è un vero e pro-prio patto di fiducia del terzo millennio fra amministratori e cittadi-ni. Così l’abbiamo fatta nascere – dice Daniele Magrini, coordinatore del Forum della buona politica – dal confronto appassionato tra tutti coloro che hanno voluto partecipare al Forum del Pd, aperto anche ai non iscritti. Tre mesi di intenso dibattito, in cui abbiamo lavora-to insieme”.Due filoni portanti della Carta di Siena, il primo, l’etica con i principi e gli impegni; e il secondo le linee di indirizzo della partecipazione, anche con le opportunità delle nuove tecnologie. La carta nasce da un esigenza comune: partecipare, affermare il proprio diritto a offrire le proprie idee per la propria città, e utilizzare l’op-portunità del Forum per uscire dall’angusto spazio del mugugno, del disinteresse, con un’affermazione nuova e antica nello stesso tempo: mi interessa».

Page 7: Gazzettino 143 b

sUccede in città

sIena s’È DestaCi siamo! Dopo una preparazione du-rata mesi e una lunga serie di iniziative dedicate,

siamo arrivati al grande giorno. La giornata di domani entrerà a pieno titolo nella storia del nostro paese: si festeggiano i 150 dell’Unità d’Italia. Per un paese antico come il nostro per quanto riguar-da le radici culturali e storiche, ma giovane se pensato in termini di Stato unitario si tratta di una pietra miliare di grandissimo valore. Anche la città di Siena sta festeggiando nella maniera più degna questo anniversario. Sono moltissime le istituzioni che hanno risposto agli appelli lanciati mesi fa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva ammonito tutti sull’importanza della ricorrenza. I cittadini hanno a disposizione un’ampia scelta di manifestazioni ed eventi per ricordare il periodo in cui si è costruita la nostra identità nazionale: si va dalle mostre ai convegni, dagli spettacoli ai concerti. Molte di queste iniziative potrete trovarle in queste pagine.Alcuni senesi si sono organizzati per un’iniziativa di grande valore. Si trat-terà di un raduno sotto la statua dell’Indipendenza, poco conosciuta dai senesi, che si trova in San Prospero. Tutti i cittadini sono invitati a parteci-pare, indossando una coccarda tricolore – chiamata affettuosamente il “Bri-gidino” – o un indumento tipo una camicia rossa, che ricordi l’esperienza risorgimentale. Al raduno seguirà una sfilata per le strade cittadine, che culminerà con la consegna, sotto il Palazzo Pubblico, di una bandiera trico-

segue a pagina 8

la Festa nazIonale per I 150 annI

dell’unItà d’ItalIa

Page 8: Gazzettino 143 b

Il saluto Del PresIDente Della ProvInCIa

sIenas’È Desta

lore al sindaco, a secolare testimonianza del ricordo celebrato dai senesi il 17 marzo 2011.Non è mancato neppure l’impegno delle contrade: il Magistrato delle Contrade ha infatti comunicato che le Contrade di Siena, in occasione del 150° anno dell’Unità d’Italia effettueranno una apertura stra-ordinaria dei loro musei nel dopocena di mercoledì 16 e giovedì 17 marzo (con orario 10-13 e 16-19).Al Risorgimento nel nostro territorio è stato de-dicato anche un portale internet. Eventi, mostre, luoghi, personaggi, storie e curiosità. Sono questi i contenuti del portale www.storiediunita.it, realiz-zato da Fondazione Musei Senesi, grazie al coor-dinamento della Prefettura di Siena e al supporto dell’amministrazione provinciale, per raccontare, in modo nuovo e dinamico, personaggi e vicende che hanno fatto l’Unità d’Italia nel territorio. Sarà, quindi, possibile conoscere il Ciaramella, il Bachic-che, Policarpo Bandini, Celso Marzucchi, Tommaso Pendola, i Girondini di San Vigilio, il battaglione universitario senese a Curtatone e Montanara e tan-ti altri protagonisti del risorgimento a Siena. Il portale, inoltre, permetterà al cittadino e al vi-sitatore di accedere, tramite un’unica piattaforma digitale, alle informazioni sulle iniziative culturali dedicate al Centocinquantesimo, sia in città che in provincia. Attraverso un calendario navigabile per tipo di iniziativa – dalle mostre ai concerti, fino a conferenze e altri appuntamenti – per area geo-grafica e per data, sarà possibile programmare la partecipazione agli eventi e tenersi continuamente aggiornati sulle iniziative.«Il sito – aggiunge Luigi Di Corato, direttore della Fondazione Musei Senesi – oltre a unificare tutti gli eventi promossi, raccoglie anche alcune micro-storie di Unità che, attraverso luoghi significativi, personaggi di rilievo, date cruciali e curiosità diver-tenti, hanno contribuito a fare la grande storia, va-lorizzando e tutelando, in tal senso, un patrimonio immateriale di fondamentale valore culturale legato alle varie comunità».Anche la Cgil ha fatto sentire la sua voce orga-nizzando nelle principali Camere del Lavoro la proiezione del film La Cgil e il Novecento italiano accompagnato dalla lettura degli articoli della Co-stituzione italiana, in particolare di quelli legati al tema del lavoro.

segue da pagina 9

All’indomani delle guerre risorgimentali, cui i senesi parteciparono attivamente prima con i numerosi volontari nei battaglioni universitari che si distinsero a Curtatone e poi con i molti che ingrossarono le file dei garibaldini, con il compimento dell’Unità d’Italia Siena si trovò nella condizione nuova di città tra le più nobili città d’Italia, grazie principalmente alla sua illustre caratteristica di capitale di un antico stato e non più solo di affascinante ma decaduto e piccolo centro del Granducato. Questa nuova situazione diede da una parte impulso a tutte le attività che in città erano presenti e anche e soprattutto a quelle realtà, come l’Accademia d’Arte, che tanta gloria passata e presente erano in grado di testimoniare e di ripresentare nuovamente. Grazie alla lunga direzione di Giuseppe Mussini, capofila del Purismo, e al sostegno di alcune istituzioni benefiche create per sostenere i giovani artisti come l’Alunnato Biringucci, l’Accade-mia era divenuta una vera e propria fabbrica di personaggi e di imprese volte a narrare la grandezza d’Italia, attraverso le vicende più notevoli ripescate in un arco di tempo vastissimo, dai fasti dell’Impero romano fino alla grande stagione del Rinascimento. I più affermati allievi di Mussini furono Amos Cassioli, Piero Aldi e Cesare Maccari, anche se non si possono dimenticare figure del calibro di Angiolo Visconti, Gaetano Marinelli o altri che poi volsero i loro interessi alla stagione del verismo popolare, come Paride Pascucci. Se a Cassioli non fu consentito di percorrere sentieri più innovativi a causa dei continui richiami del Mussini e se Aldi non potè sviluppare la sua freschissima vena naturalista, venendo a mancare in giovanissima età, Mac-cari ebbe invece l’abilità e la fortuna di essere impegnato nelle più grandi imprese pittoriche del tempo, come il Santuario di Loreto, il nuovo Senato del Regno e il Palazzaccio, sede del tribunale di Roma, per limitarsi ai più conclamati interventi.

il paG inonE

Anche il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini interviene sulla festività dei 150 anni dell’Unità: «Il 17 marzo festeggeremo con solennità il 150° compleanno dell’Italia unita, ricorderemo insieme che siamo una nazione e abbiamo un’identità e una storia comune. Lo fare-mo cercando di non farne una burocratica celebrazione, ma un momento serio di riflessione che prende spunto dal valore storico e civile dell’uni-ficazione politica della penisola, per parlare dell’oggi e di cosa, nell’Italia del 2011, significa essere un paese unito. A prescindere dal colore politico, dalla posizione sociale o dalla collocazione territoriale, la storia e i valori condivisi che l’unità racchiude, possono essere il nostro minimo comun

denominatore per affrontare le grandi sfide del futuro che abbiamo di fronte». Bezzini sottolinea la necessità di celebrare la ricorrenza partico-larmente in un momento in cui riaffiorano egoismi territoriali e corporati-vi: «Celebrare il compleanno dell’Italia unita potrebbe essere una via per ritrovare quella coesione d’intenti e di obiettivi che ci serve per ripartire e aiutare il Paese ad uscire dalla sfiducia che la crisi economica, il pro-gressivo arretramento sociale, la mancanza di lavoro per i nostri giovani, la contrapposizione tra nord e sud hanno reso modus vivendi diffuso. Il sentimento di unità, se spontaneo e profondo, potrebbe essere una linfa nuova che ci guida verso un decennio di riscossa e nuova speranza».

Page 9: Gazzettino 143 b

un brInDIsI sPeCIale

a pEzzi E Bocconi

In una lettera inviata il 5 agosto 1852 al Prefetto di Siena, il Delegato di governo Landi scriveva: “I non pochi delitti di sangue proditoriamente avvenuti in pochissimo tempo in questa città a danno di perso-ne affezionate all’augusto nostro Sovrano e suo go-verno, e segnatamente l’omicidio del Commesso di pubblica vigilanza Falconi e il ferimento del signor Lorenzo Mori Delegato, hanno posto in uno stato di intimidazione non solo gl’impiegati, ma anche la maggior parte di questa popolazione, che attri-buisce questi avvenimenti alla Setta demagogica , che dicesi esistere bene organizzata in questa città, e affiliata non solo alle altre della Toscana, ma ancora all’estero, e segnatamente alla ben nota e temibilis-sima Mazziniana”.Accurate indagini e severe perquisizioni nella case di “noti demagoghi” portarono alla cattura di alcuni cittadini, poi condannati a pene varie dopo un lun-go processo, il cui principale imputato fu il conte Girolamo Spannocchi. Gli atti processuali rivelano quali erano i luoghi frequentati dai liberali senesi, oltre il già noto Caf-fè dei Quattro Cantoni, il cui proprietario Carlo Cimballi si ostinava a incartare i panforti con fogli bianchi rossi e verdi. Riunioni segrete, con lettura e distribuzione di “scritti incendiari”, si svolgevano nelle locande del Re e delle Nuove Donzelle di Francesco Mac-cari, nella trattoria “S.Martino” di Marcello Socini, nell’osteria di Anastasio Maccari a San Giusto e nella bottega del calzolaio Vignali. Qui si recitavano poesie satiriche contro alcune dame, come la signora Forteguerri, che riceveva in casa propria ufficiali della milizia austriaca ,e qui si cercava di dar vita a un Comitato insurreziona-le, che avrebbe dovuto, a tempo debito, prendere il potere col seguente programma: imporre contributi straordinari ai ricchi; dichiarare estinti i debiti ar-retrati dei coloni verso i proprietari; abolire la tas-sa sul macinato e il giuoco del lotto; disporre delle proprietà ecclesiastiche per sovvenzionare la guerra d’indipendenza.Dopo l’attentato al duca di Parma nel 1854, fu rinforzata la sorveglianza sui forestieri. Si teneva, infatti, che alcuni agenti rivoluzionari ed emissari mazziniani giungessero in città, “armati di stili e quasi tutti senza barba per meglio riconoscersi fra loro”, col proposito “di commettere esecrabili ec-cessi fino al punto di rinnovare gli orrendi delitti” compiuti nel ducato parmense.L’anno seguente nuovi sospetti allertarono le auto-rità, preoccupate per supposte riunioni segrete, al fine di organizzare aiuti ai combattenti in Crimea; ciò avrebbe dimostrato la volontà di aderire al regno sabaudo, dato che Cavour aveva deciso di partecipa-re a quella strana guerra per poi sedersi con qualche pretesa al tavolo della pace, come in effetti fu.

la setta DemaGoGICa

Giuliano Catoni

il paG inonEl’ottoCento In una sala

Furono proprio Cassioli, Aldi e Maccari ad essere chiamati per portare a termine l’impresa della decorazione della Sala del Risorgimento in Palazzo Pubblico, il monu-mento che Siena, con vera originalità ma recuperando l’antica usanza repubblicana, volle dedicare al primo Re d’Italia un ciclo di affreschi che, sull’esempio delle rasse-gne medievali già presenti in Palazzo Pubblico, doveva “raccontare” ai senesi e agli ospiti della città, le testimonianze tangibili degli avvenimenti che avevano portato i senesi, come gli altri italiani, a dover serbare memoria e gratitudine a tanto augusto personaggio. Peraltro, oltre alla accurata narrazione di scadenze storiche fondamentali per la rea-lizzazione dell’Unità nazionale, il ciclo di pitture ospita un vero e proprio pantheon di personaggi illustrati nel contesto delle loro imprese con cura esatta da biografi, tanto da risultare una delle icone maggiormente celebrate del periodo delle vicende risorgimentali.Precisamente la sequenza è così articolata: Pietro Aldi, L’incontro a Vignale di Vitto-rio Emanuele II ed il Maresciallo Radetzky dopo la battaglia di Novara (1886); Amos Cassioli, La battaglia di Palestro (1886), La battaglia di S.Martino (1886); Pietro Aldi, L’incontro di Teano (1886); Cesare Maccari, La presentazione del Plebiscito di Roma a Vittorio Emanuele II (1886), I funerali di Vittorio Emanuele II al Pantheon (1887).Al centro della volta, entro la ricca decorazione di Giorgio Bandini, Alessandro Franchi dipinse “L’Allegoria dell’Italia” (1887). Sui pennacchi sono rappresentate le “Regioni d’Italia” opera di Gaetano Marinelli, Ricciardo Meacci e Antonio Ridolfi.

mauro cIvaI

Un brindisi speciale quello che ha organizzato Enoteca Italiana per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Giovedì 17 marzo, dalle ore 17 alle 21, le porte dell’Ente Vini si apri-ranno per una degustazione speciale dedicata alle migliori etichette italiane. Ben 60 vini autoctoni tra i più rappresentativi d’Italia (da nord a sud isole comprese) potranno essere assaggiati per festeggiare la “bandiera italiana”. La riscoperta dei vitigni autoctoni sarà la prerogativa dell’appuntamento. Circa 60 vini rappresentativi di tutte le regioni italiane, si alterneranno per celebrare l’Unità d’Italia come espressione della biodiversità, grande patrimonio enologico nazionale, il cui valore sta proprio nella sua forte differenziazione territoriale.Per accompagnare la degustazione il ristorante Millevini preparerà un gusto-so abbinamento di alta qualità, all’insegna delle eccellenze biologiche e DOP italiane.

Page 10: Gazzettino 143 b

ComPuteCH, la ComunICaZIonePubblICa al mICrosCoPIo

mPs,InCetta DI PremI

“ProGettI”, sPot DI axafIrmato Da Paolo vIrZì

I sotterraneI Del santa marIa

yan pontIs Il dIecI marzo sI è aperto Il cIclo deI semInarI

sulle tematIche InnovatIve del settore

10 comUnicazione tecnologie

Come consuetudine da qualche anno a que-sta parte, si è aperto ,il dieci marzo scorso, il ciclo di seminari su comunicazione pubblica e tecnologie. Il progetto, organizzato dai docenti Maurizio Masini, Sabrina Bennati e Alessandro Lovari, è costruito su quattro semi-nari e una tavola rotonda su tematiche innovative riguardanti nello spe-cifico il settore della comunicazione pubblica e istituzionale, mettendo in luce l’evoluzione che ha investito l’ambito della comunicazione dal 2000 ad oggi accompagnato al grande sviluppo di internet.

Come nelle edizioni passate i seminari, rivolti a studenti universitari e dipendenti pubblici ope-ranti in comunicazione e informazione, saranno articolati in due fasi, dove nella prima i temi vengono affrontati da un punto di vista teorico,

mentre nella seconda, i parteci-panti divisi in gruppo, si confronteranno per mezzo di esercitazioni e lavori specifici sui temi trattati. Centrali nel

programma saranno in questa edizione l’evolu-

zione della comunicazione pubblica e il rapporto tra cittadini, Pubblica Ammi-

nistrazione e social media

(tematiche affrontate nella prima due giorni tra il 10 e il 14 marzo e che saranno riprese durante l’incontro del 23 marzo che tratterà nello speci-fico del rapporto tra cittadinanza digitale e open government). Durante le ultime due giornate di lavori, che pervedono l’ultimo seminario il 31 marzo e una tavola rotonda il giorno seguente, tema centrale sarà quello della promozione del territorio. Più specificatamente di strumenti e tecnologie per la promozione e rapporto tra so-cial media, comunicazione pubblica e promozio-ne del territorio.

Il Gruppo Montepaschi fa incetta di premi al Mi-lano Finanza Global Awards 2011. Nella sede di Borsa Italiana a Milano sono stati assegnati i tra-dizionali riconoscimenti che il gruppo editoriale – a cui fanno capo Class, Italia Oggi, MF, Class Cnbc e numerose altre testate – riserva ogni anno ai principali protagonisti del mondo finanziario italiano.Giuseppe Mussari, presidente di Banca Mps e dell’Abi si è aggiudicato il premio più importante, in-titolato a Guido Carli, come “banchiere dell’anno”. Il vicedirettore generale, Nicola Romito, ha ritirato il

trofeo dedicato ai prodotti più in-novativi e convenienti, mentre

David Rossi, il responsabile dell’Area Comunicazione, ha ricevuto il “Leone d’Oro” come “miglior uomo comu-nicazione 2010”. Alla serata, a cui ha partecipato anche il direttore generale di Banca

Mps, Antonio Vigni, erano presenti i principali manager delle banche, delle istituzioni

finanziarie italiane e delle case d’investimento

europee. La ce-rimonia è stata preceduta dal t rad iz iona le messaggio del Governatore della Banca d’Italia, Ma-rio Draghi.

Prosegue all’insegna dell’eccellenza la nuova comunicazione di casa Montepaschi. Al centro della campagna è la joint venture bancassicurativa tra AXA, compagnia assicurativa di caratura inter-nazionale, e MPS. Alla campagna firmata da Marco Belloccio con la musica di Rino Gaetano, fa seguito il lavoro di un altro talentuoso regista, Paolo Virzì, con musica di Franco Battiato.La campagna, a firma dell’agenzia Catoni Associati e intitolata “Progetti”, racconta in maniera originale il tema della protezione. Il filo conduttore dell’opera è il segno, la scrittura, in quanti dietro ogni segno c’è un progetto di vita concreto, piccolo o grande. Attraverso disegno e scrittura, sulle note del brano “La Cura” di Battiato, si visualizzano progetti che AXA MPS aiutano a proteggere. I tagli degli spot sono due soggetti da 30” e quattro da 15”, due dei quali dedicati singolarmente alle soluzioni di protezione per la famiglia e la previdenza.Attraverso il linguaggio cinematografico due leader del panorama finanziario e assicurativo italia-no e internazionale, scelgono di parlare di protezione, puntando a rivoluzionare il modo di conce-pire l’assicurazione in banca e trasformando ogni filiale in un luogo di protezione.

Stasera, mercoledì 16 marzo, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anno dall’Uni-tà d’Italia, Siena assiste alla prima apertura al pubblico dei sotterranei del Santa Maria della Scala. L’immenso complesso museale ha ospita-to infatti nelle scorse settimane la “Life Throu-ght Culture”, la scuola di design e Disegno Industriale in collaborazione con l’Università di Eindhoven, che propone la realizzazione di modalità innovative per conoscere e scoprire i bellissimi spazi di uno dei più antichi ospedali europei. Il progetto che ha visto la partecipazione di 12 studenti, sei dell’Università olandese e sei dell’Ateneo senese, è una sfida importante che

tenta di conciliare cultura, arte, storia e nuove tecnologie e di mutare profondamente le carat-teristiche della visita museale, trasformandola in un’esperienza, un percorso conoscitivo e personale. Il visitatore viene immaginato infatti come il pellegrino dei secoli scorsi, che faceva tap-pa proprio in questi luoghi nel suo cammino lungo la via Francigena verso Roma. Diviene quindi attore del percorso e usa il suo corpo per muoversi e conoscere, per illuminare ed illuminarsi. Non a caso il suo cammino sarà, come quello del pellegrino, un percorso dall’oscurità alla luce, in una visita sensoriale ed emotiva.

Page 11: Gazzettino 143 b

C’è teatro

e teatro,

c’è evento e evento. E c’è ristorante e ristorante. Il panorama è molto

vasto, anche nella ristorazione senese:

a farlo percepire meglio, possibilmente

valorizzando le professionalità, punta

MangiareaSiena.it: è il primo portale

dedicato ai luoghi della ristorazione della Provincia di

Siena, promosso da Confesercenti Siena e Camera di Commercio di Siena e presentato ieri. “Primo”, perché punta ad offrire una

vista d’insieme, finora mai realizzata, della

variegata offerta gastronomica senese,

e al tempo stesso ad aiutare i singoli

ristoratori a far fronte ai cambiamenti nelle abitudini dei consumi

delle persone. Da ieri infatti è on line una inedita mappa della ristorazione

in Provincia di Siena, contenente le informazioni specifiche sui

ristoranti, osterie, pizzerie, trattorie ma

anche le curiosità legate ai piatti, alla storia dei locali e dei loro gestori. Tramite un sistema

di ricerca avanzata, MangiareaSiena permette di selezionare il locale in termini di gusto e di struttura, ma anche di prezzo.

Apposite icone evidenziano, per esempio, la presenza o meno di menù per bambini o facilità di accesso per disabili, le possibilità di parcheggio o gli eventuali tavoli all’aperto. In più, il portale inaugura una sezione

specifica dedicata agli eventi organizzati dai singoli ristoranti, dove verranno segnalate anche le manifestazioni enogastronomiche organizzate

in Provincia di Siena, così da svolgere una doppia funzione: aiutare i ristoratori nella promozione della serata e supportare il cliente nella scelta

del posto giusto per una serata particolare, nella convinzione che anche questa possa essere una componente importante dell’offerta di attrazioni del territorio senese. Non manca la possibilità di un contatto diretto con i visitatori del sito: si può offrire un giudizio sui vari locali, usando una scala di forchette che va da uno a cinque, così da poter offrire anche un

aiuto sia ai consumatori, che al ristorante stesso.

F5manGIareasIena.It

on lIne Il Portale Per Il 150° ComPleanno Dell’ItalIa

paGIna a cura dI rosalba botta

comUnicazione tecnologie 11

Il CorrIere DI sIenaÈ onlIne

Da qualche giorno è possibile leggere la copia quotidiana e consultare l’archivio del Corriere di Siena. Basta collegarsi all’indirizzo www.corrieredisiena.it/edicola e si può acqui-stare una copia delle edizioni di Siena, Arezzo, Maremma/Grosseto, Umbria, Viterbo e Rieti. Inoltre si può consultare l’archivio delle edizioni precedenti e fare una ricerca per parole-chiave. Con facilità ed imme-diatezza si possono consultare le edizioni quotidiane, archi-viarle e fare ricerche focalizzandoli su specifiche tematiche. L’acquisto permette una consultazione del quotidiano anche su iPhone e iPad. Insomma è consultabile ovunque si di-sponga di una connessione ad internet. Anche l’informazio-ne locale a portata di click!

Eventi, mostre, luoghi, personaggi, storie e curiosità. Sono questi i contenuti del portale dedicato al Risorgimento nelle Terre di Siena, www.storiediunita.it, realizzato da Fondazione Musei Senesi, grazie al coordinamento della Prefettura di Siena e al supporto dell’ammi-nistrazione provinciale, per raccontare, in modo nuovo e dinamico, personaggi e vicende che hanno fatto l’Unità d’Italia nel territorio. Sarà, quindi, possibile conoscere il Ciaramella, il Bachicche, Policar-po Bandini, Celso Marzucchi, Tommaso Pendola, i Girondini di San Vigilio, il battaglione universitario senese a Curtatone e Montanara e tanti altri protagonisti del rinascimento a Siena.Il portale, inoltre, permetterà al cittadino e al visitatore di accede-re, tramite un’unica piattaforma digitale, alle informazioni sulle ini-ziative culturali dedicate al Centocinquantesimo, sia in città che in provincia. Attraverso un calendario navigabile per tipo di iniziativa - dalle mostre ai concerti, fino a conferenze e altri appuntamenti - per area geografica - Siena, Val di Merse, Val di Chiana, Val d’Elsa, Val d’Orcia, Chianti e Crete - e per data, sarà possibile programmare la partecipazione agli eventi e tenersi continuamente aggiornati sulle iniziative.In collaborazione con SienaNews.it l’iniziativa “Storie di Unità: la mia storia”, indirizzata a tutti i lettori e le scuole di Siena e provincia. Il progetto prevede che i lettori e gli alunni si confrontino sul tema dell’Unità d’Italia, in occasione del 150° anniversario dalla nascita dello stato italiano. Tutti possono inviare a [email protected] i video con l’inter-pretazione particolare e originale dell’inno italiano e i ragazzi pen-seranno ad uno slogan e svilupperanno un elaborato (di circa 3000 battute inviato preferibilmente in formato digitale) sul tema “Storie di Unità: la mia storia”. I bambini delle scuole materne faranno un disegno per celebrare al meglio il “compleanno” del nostro Paese che compie 150 anni.Un invito quindi rivolto a tutti i lettori e agli studenti, così da spin-gerli ad approfondire quelle che sono anche le loro origini e la loro storia. Tutti i progetti realizzati verranno poi pubblicati in una sezione ap-positamente riservata “150 ANNI: STORIE DI UNITA’”.

Page 12: Gazzettino 143 b

Un derby che lascia l’amaro in bocca, perché si poteva vincere. Bastava che Vergassola spingesse in porta quel pallone comodo comodo alla fine e la classifica, con Atalanta e Novara inchiodate sul pareggio, sa-rebbe migliorata in modo quasi decisivo. Invece resta il rimpianto di

non aver portato a casa una vittoria parsa quasi inevitabile, vista la differenza tra le squadre in campo. Ma, oltre al rammarico per le occasioni perse, c’è da prendersi anche la responsabilità del mancato risultato. Senza drammi, perché un pareggio non è una sconfitta, perché la squadra non ha mai rischiato niente, perché la classi-fica è rimasta invariata ed un’altra giornata è passata. Però non si può nascondere che qualcosa è cambiato, in questo Siena. E non in meglio. Perché la squadra non segna più? Quattro centri nelle ultime sette partite, due dei quali contro il Pia-cenza, in una gara persa che grida ancora vendetta. Non è un passo da squadra spregiudicata che domina il campionato. Che è una corsa lunga e presenta momenti migliori e peggiori, questo non lo dimentica nessuno. Patiti il pressing e la voglia degli empolesi all’inizio, il Siena si è spostato in avanti per inerzia nella ripresa, trovando freschezza e imprevedibilità solo con l’ingresso di Sestu. Il ripetersi delle situazioni tattiche, con cambi sempre uguali e con un copione che diventa ogni volta più prevedibile, hanno fatto il resto. Posto che il Siena riesca a centrare sen-za patemi la promozione, come tutti auspicano, sarà obbligatorio cambiare molto, in estate, per presentarsi in condizioni di competere nella categoria superiore. Il prossimo turno vedrà la Robur impegnata nella lontana Crotone, dove si spera in un successo che riporti in media i ragazzi di Conte, dopo il pareggio interno. I calabresi, dopo un avvio molto promettente, hanno perso posizioni in classifica, ma non vanno sottovalutati, perché schierano buoni elementi in tutti i settori e già all’andata sono usciti indenni, con un po’ di fortuna, dalla sfida del Rastrello. Ripartire col giusto piglio sarebbe importante.

«Il Comune non può realizzare uno stadio di proprietà». Sono parole del candidato sindaco del centrosinistra Franco Ceccuzzi, che ha citato come motivo principale l’inadeguata capacità di indebitamento che ha il Comune in questo particolare fran-gente. Un ulteriore motivo è da ricercarsi nel fatto che in un futuro abbastanza pros-simo gli stadi dovranno essere – forse anche per legge – di proprietà delle società. «Il nostro obiettivo – prosegue Ceccuzzi – è quello di creare le condizioni ideali perché la Robur possa costruire un grande futuro. Per questo la nuova amministra-zione aprirà subito un confronto con la società e i tifosi per trovare una soluzione».

NERO

BIANCO

paGIna a cura dI pancrazIo anFusopaGIna a cura dI pancrazIo anFuso

PerCHé I bIanConerInon seGnano PIù?PerCHé I bIanConerInon seGnano PIù?PerCHé I bIanConerInon seGnano PIù?

12

in & oUt

semPre menoGol

CrIstIanoDel GrossoHa affrontato la retrocessione da uomo, Cristiano Del Grosso. Era nel mirino di buona parte della tifoseria, più per il suo essere uomo di fiducia di Giampaolo che per il cattivo rendimento in campo. Il giocatore non aveva brillato, l’anno scorso, ma non era stato neanche tra i peggiori. Nella media, in una stagione balorda. Del Grosso non ha voluto lasciare Siena in estate. Magari qualcuno non era nemmeno contento, ma poi, in campo, piano piano ha riconquistato la fi-ducia dei tifosi. Giocatore di mezzi fisici non eccelsi, Del Grosso in campo fa la sua parte mantenendo sempre la lucidi-tà e i nervi saldi. È il classico elemento che non va mai sotto la sufficienza. Nella partita con l’Empoli, una delle migliori di-sputate quest’anno, ha riportato un trauma facciale in uno scontro con Nardini, fratturandosi il naso. Un contrattempo doloroso che non gli impedirà di rappresentare un punto di forza della Robur nella volata della promozione. Auguri a Cristiano per una pronta guarigione.

Il Siena segna sempre meno, pur creando abba-stanza, almeno in casa. Sarà mica per colpa dell’al-ternanza tra le punte? Ogni attaccante ha il pro-prio spazio, nelle gerarchie di Conte. Calaiò gioca un’ora, per poi uscire. Mastronunzio resta in campo qualche minuto in più. Larrondo entra sempre nella ripresa, Caputo si adatta negli spazi rimasti liberi, mentre Brienza è definitivamente migrato sulla fa-scia destra. Coincidenza, da quando il fantasista na-poletano gira al largo dalla porta il Siena ha smesso di segnare. Sarà stata una scelta giusta? È’ vero che la squadra schiera attaccanti di prima qualità, ma se si va a fare di conto si scopre che Mastronunzio, partito alla grande, ha avuto nei mesi invernali una media bassissima. Anche Calaiò ha perso un po’ di smalto: all’inizio deliziava la platea con grandi gio-cate, ora sembra meno in palla. In generale, questa gestione degli spazi sembra avere qualche ripercus-sione negativa. E se Conte scegliesse due titolari e smettesse con questa gestione del reparto? Magari restituendo a Brienza la guida dell’attacco…

lo staDIo non sI farà

Page 13: Gazzettino 143 b

13

paGIna a cura dI nIcola panzIerIpaGIna a cura dI nIcola panzIerI

olYmPIaKos, un GIGante Da abbattereolYmPIaKos, un GIGante Da abbattereolYmPIaKos, un GIGante Da abbattere

BIANCOBIANCO VErDE

VErDE

L’anticipo di campionato di giove-dì con Teramo sarà l’occasione per i biancoverdi per scaldare i motori in vista della trasferta

ateniese e – per i tifosi – per trasmettere ai loro beniamini tutto l’entusiasmo e la voglia di proseguire un sogno che potrebbe finire ancora una volta sulla costa spagnola.Tra la Montepaschi ed il suo sogno si frap-pone un ultimo ostacolo, che a dirla tutta ha proprio l’aspetto di un muro quasi invalica-bile. Si tratta dell’Olympiakos di Atene, una delle corazzate europee e una delle squadre che hanno Fatto la storia dell’Eurolega. I rossi del Pireo furono sconfitti in finale dal Barcellona stellare l’anno scorso e inseguo-no un trionfo europeo dal 1997, anno in cui l’Olympiakos trionfò nelle Final 4 di Roma – guarda caso proprio contro il Barcellona – trascinato da David Rivers e Dragan Tar-lac. Anello di congiunzione tra l’odierna squadra e quella del 1997 è il santone slavo Dusan Ivkovic, artefice in panchina dell’ulti-mo successo ateniese, richiamato in servizio quest’anno per tentare ancora il colpaccio.Lo sguardo d’insieme al roster dei greci ri-vela un panorama spaventoso. A partire dai pivot, ruolo in cui evoluiscono giocatori del calibro di Rasho Nesterovic, riportato in Europa a suon di palanche, il pivot della na-zionale ellenica Ioannis Bouroussis e, ruota

Ci sono persone che non sanno perdere. Ce ne sono anche alcune che proprio non rie-scono ad essere perdenti. In questa categoria rientra sicu-ramente Simone Pianigiani. Il coach-Ct infatti non ne vuole proprio sapere di vedere gli avversari che esultano, anche quando allena in una partita di esibizione come l’All Star Game di domenica scorsa. Possiamo immaginarci qualche urlaccio di Pianigiani nell’intervallo, quando la sua Italia ave-va già sul groppone un divario di 18 punti. Il tasso tecnico della compagine estera era evi-dentemente superiore a quello degli Azzurri, ma il coach ha spronato la squadra ad onorare al meglio l’impegno mettendoci quel pizzico di cattiveria agonistica che ha portato l’Italia a sgretolare punto dopo punto il vantaggio accumulato dagli uomini di Peterson, fino ad arri-vare a vincere, trascinati da Melli, Mancinelli e Datome.

ScoUtinG rEportall star Game

di scorta, il gigantesco Glyniadakis. I “4” sono l’esperto australiano Matt Nielsen, il croato Erceg e l’ex romano Mavrokefalidis. Una pattuglia estremamente fisica, ma anche duttile, ben assortita e soprattutto tremen-damente lunga. Poco confortante anche la ricognizione sugli esterni. Play titolare è il serbo Milos Teodosic, Mvp dell’ultima Eu-rolega, cambiato da un certo Theo Papalou-kas, ovvero uno dei giocatori più vincenti del vecchio continente. Al fianco del play parte Vassilis Spanoulis, uno dei migliori giocatori di tutta l’Eurolega. Le sue alter-

native sono l’esperto israeliano Halperin e l’americano Jamon Lucas-Gordon, la cui im-portanza a livello difensivo è spesso sottova-lutata. Il ruolo di ala piccola è una questione tra due giovani promesse, il ventenne Kostas Papanikolau e il serbo Marko Keselj, tiratore in dubbio per un piccolo infortunio. Forse è proprio questo il ruolo su cui la Montepaschi può sperare di far leva. La solidità di Moss e le potenzialità finalmente messe in mostra da Hairston potrebbero essere un grimaldel-lo fondamentale per scardinare un sistema in apparenza difficilmente scalfibile.

Page 14: Gazzettino 143 b

Emily era uno scheletrino. Il suo padrone la teneva chiusa in terrazza e se abbaiava la chiudeva nell’ar-madio. È stata salvata e portata in una pensione per cani in attesa di adozione. Ma ora è tanto che è lì e nessuno l’ha mai chiesta. È buona, affettuosa e intel-ligente. È di media, piccola taglia.Per informazioni: Cinzia 349 3228057www.sienadozioni.itanapana.siena.adozioni@gmail.comwww.adottaunpelosino.it

14

Da aDottareemIlY

farmaCIe

DIstrIbutorI

meteo

Sabato 19 MaRZo e DoMenica 20 MaRZo

FARMACIA PARENTIvia Banchi di Sopra, 390577 288955giornaliero

FARMACIA RAVACCIANOviale Lippo Memmi, 240577 280515giornaliero e notturno a chiamata

DoMenica 20 MaRZo

ESSO via Cassia SudSHELL via Celso CittadiniAGIP viale BracciTAMOIL S.S. 73 LevanteESSO (ANCHE GPL) via FiorentinaAGIP SABIA S.S. Senese Aretina

MERCOLEDI 16

GIOVEDI 17

VENERDI 18

SABATO 19

DOMENICA 20

LUNEDI 21

MARTEDI 22

MERCOLEDI 23

7,9°

6,1°

7,7°

6,8°

6,3°

5,4°

5,3°

5,4°

12,5°

11,4°

12,7°

12,7°

11,3°

11,1°

11,5°

11,4°

il mago di ozarIeteDopo il bigliettino anonimo all’amata e la riga anonima sulla macchina del vicino di casa rumoroso, forse è vento il momento di ve-nire allo scoperto, cari

amici dell’Ariete. Dopo tutto non potete continuare a ver-gognarvi di tutto, recuperare un po’ di autostima vi farà bene e anche gli altri apprezzeranno. Soprattutto il vostro analista. Per non dire del vostro avvocato. Timorosi.

leoneLa ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia vi ha fatto riscoprire tutto il vostro senso di appartenenza: trico-lore alla finestra, solo made in Italy e inno a

tutto volume in casa. Domani non vi perderete una ceri-monia, in giro per monumenti illuminati (da non perdere il castello di Monteriggioni). Unica raccomandazione: non dimenticatevene appena passata la festa. PaTrioTTici.

saGIttarIoSembra che vada-no molto di moda le risse e le denunce, ultimamente. Vicini che si accapigliano, ex-coppie che liti-gano sugli alimenti, cause per mobbing e

stalking. E noi sappiamo che a voi che siete così buoni e civili ve ne dolete. Il vostro conto in banca meno: complimenti, l’avvocatura paga sempre. ricercaTi.

GemellIFinito il carnevale ini-zia la Quaresima, do-vreste saperlo, amici dei Gemelli. Che vuol dire misura, digiuno, astinenza dalle carni, ma soprattutto dal

peccato. Riflettete quindi quotidianamente sulle vo-stre scelte e cercate di non cadere in tentazione (se vi riesce, convincete anche gli anonimi Arieti). Come dite? Quanto dura questa Quaresima? PeccaTori.

bIlanCIaIl sospetto è che il tipo che in piscina continua a sommergervi d’ac-qua sia interessato a voi e non sappia in quale altro modo co-municarvelo. E forse anche l’anonimo Arie-

te che vi scrive bigliettini. E magari anche il vigile che vi ha fatto la multa. L’importante, si sa, care Bilance, è essere convinti. E tutelare la vostra autostima. ammiraTi.

aCQuarIoNon ha funzionato nemmeno questa di diete. Dopo quella dell’ananas, quella dei funghi e quella del brodo di pollo, è andata male anche

questa. Sembrava perfetta, la dieta zona avrebbe sicuramente funzionato. Niente, non vi resta che provare con quella a uomo. Magari non funziona ma almeno è divertente. VolenTerose.

toroNon va e non va, cari amici del Toro. Le state provando tutte ma la stagione non si risolleva. Il corno rosso napo-

letano in tasca non ha funzionato, il santino meno che meno, il rito voodoo vi spaventa e l’esorcista non sta sull’elenco del telefono. Orione consiglia: aspettate ancora un po’ e poi provate con la Ma-donnina di San Quirico. sforTunaTi.

verGIneLe immagini giap-ponesi vi hanno pro-fondamente colpito. Vorreste fare qualcosa e vi interrogate sul futuro. Vi sembra che madre Natura possa da un momento all’al-

tro scrollarsi di dosso noi piccoli esseri umani. Però dovete cercare di reagire e riniziare a guardare avanti. Iniziate uscendo da sotto il letto, intanto. sPaVenTaTi.

CaPrICornoVi preoccupa il lavo-ro? Vi danno l’ansia le notizie dei tg? I tagli alla cultura? Quelli alla scuola pubblica? Ai servizi di trasporto pubbli-

co? L’ipotesi del pedaggio sulla Siena-Firenze? La soluzioni, cari amici del Capricorno, non sono gli ansiolitici, tanto meno il tritolo. Ci vogliono le ele-zioni. oPPosiTori.

CanCroÈ primavera, anche se piove, e voi lo sa-pete, è inutile che gli altri vi diano del citrullo. Lo dice la luce, lo dice la tem-peratura, lo dicono i

calli dei piedi e gli starnuti dell’allergia. Non resta che aspettare ancora un po’ e se ne convinceranno anche gli altri. Però mettetevi tranquilli, potrebbero volerci settimane e settimane. anTiciPaTori.

sCorPIoneC’è sempre in giro qualche genio che si mette a saltella-re come il giovane portiere dell’Empo-li, convinto di avervi battuto. Ma non vi

conoscono bene, cari amici dello Scorpione, e non hanno capito che saltella bene chi saltella ultimo. Riparliamone alla fine, intanto guardateli dall’alto. VincenTi.

PesCITutta quest’acqua do-vrebbe farvi felici, cari amici dei Pesci, eppu-re vi vediamo un po’ in difficoltà. Sembrate annaspare, come car-

pe fuor d’acqua. Mancanza di fosforo? Di omega 3? Avete provato con le alghe? Diffidate se qualcuno vi propone di provare con l’olio bollente. In giro è pieno di pescatori di frodo che non i preoccupano proprio della vostra salute. sommersi.

Page 15: Gazzettino 143 b

il mago di oz

Il GazzettIno

Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta,Giuliano Catoni, Martina Cenni, Mauro Civai, Anna Maria Di Battista, Pietro Fantacci, Claudia Gasparri, Gennaro Groppa, Nicola Panzieri, Yan Pontis.

Fotografie: Fabio Di PietroGrafica di: Claudia Gasparri

Pubblicità: Marilena MasiaTel. 0577 905316 - [email protected]

Stampa:

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

inviate le vostre domande e le vostre proposte alla nostra redazione:

[email protected]

15

in MoStra

il caMpo DEi Miracoli

InsIeme sotto Il trIColore

a Cura DI maura martelluCCI

Da VEDErE

Da aScoltarE

Per tutti gli appassionati del genere da lunedì è in programmazione alla mul-tisala di Sinalunga l’ultimo film di animazione di Gore Verbinski. Rango, il titolo del cartoon, è la storia di un bizzarro camaleonte la cui massima aspira-zione è quella di diventare un eroe di “cappa e spada”. Si ritroverà invece, suo malgrado, a dare la caccia a banditi e fuorilegge in una polverosa cittadina nel Deserto del Mojave. Il film, più adatto ad un pubblico adulto che ai bambini, è un western in piena regola, che rivisita in un percorso ironico e vagamente surreale tutte le epoche vissute dal genere: dal periodo classico di John Ford e Howard Hawks allo “spaghetti western” di Sergio Leone, dal periodo re-visionista di Sam Peckinpah al nichilismo contemporaneo di Clint Eastwood e Kevin Conster. La visione di Rango vale senza dubbio il costo del biglietto considerata la bellezza delle immagini, grazie anche ad un direttore della fo-tografia competente come Roger Deakins, e alla particolarità della sceneg-giatura firmata da John Logan. Oltre a questo la presenza di Johnny Depp è un ulteriore punto di forza. Verbiski lo ha voluto ancora una volta, come già era stato per I pirati dei Carabi, nel ruolo del protagonista. Depp infatti non si è limitato a doppiare il pavido camaleonte, ma ha recitato integralmente la parte e sui suoi movimenti è stata poi modellata la figura verdastra di Rango.

Grande musica al Sonar. Sabato 19 si esibirà nel locale (località Molinuzzo 3, Gracciano/Colle Val d’Elsa) il James Taylor Quar-tet. Si tratta di un complesso britannico, che spazia nei generi dell’acid-jazz, del funk e del soul. Fondato nel 1985, il gruppo è capitanato da James Taylor, un vero e proprio mago dell’organo Hammond e vanta una trentina di album al suo attivo.La notorietà al grande pubblico arriva ad inizio degli anni novanta con la rivisitazione in chiave “hammondistica” della sigla del fa-moso telefilm “Starsky & Hutch”, ma il gruppo ha sempre dato un grande risalto alle performance live, che sono il vero motivo che li ha portati alla ribalta internazionale. La band ha all’attivo oltre mille esibizioni in tutte le parti del mon-do, nelle quali è stato possibile godere appieno del loro talento virtuosistico e trascinante. Una parte centrale degli show del James Taylor Quartet è quella incentrata sugli assoli, ma un ruolo fondamentale la band inglese lo riserva proprio al coinvolgimento del pubblico.

La partecipazione degli studenti senesi alla battaglia di Curtatone e Montana-ra nella Prima guerra d’indipendenza sarà uno dei temi centrali di una Mostra articolata su un ampio percorso: dai primi fermenti sul finire del ‘700; alle tappe principali di tutto il processo di unificazione nazionale, alla successiva memoria locale del risorgimento, che contribuì anche a saldare il rapporto tra la città e il suo ateneo. Il materiale esposto comprende una vasta documen-tazione prodotta dall’Ateneo in tutto il periodo risorgimentale, oltre a car-teggi, materiale iconografico, timbri, bandiere, uniformi, manifesti, giornali. La Mostra sarà affiancata da un Catalogo che oltre a ricostruire la presenza e diffusione di componenti eterogenee, terrà presenti altri aspetti del mon-do universitario e cittadino. Particolare rilievo verrà dato all’inserimento dell’Italia nel processo di progresso e modernità che nel periodo risorgimen-tale si affermava in tutta Europa, trovando nell’Università di Siena signifi-cativi contributi nello sviluppo dei mezzi di comunicazione. Previste alcune manifestazioni parallele, quali recupero ed esecuzione di brani musicali in collaborazione con altre istituzioni cittadine, visite guidate delle scolaresche di tutta la provincia e ulteriori iniziative che permetteranno la massima par-tecipazione della cittadinanza.

“Impresa” e “sociale” fino a non molti decenni fa era un binomio antitetico: impresa parlava di aziendalismo, utili, guadagni; sociale parlava di aiuto, as-sistenza, no profit.Queste due parole stanno insieme dagli anni Ottanta del secolo passato quando, con la chiusura di istituzioni come i manicomi, sono nate forme organizzative che operano sul mercato con lo scopo di impiegare totalmente i profitti di impresa nella creazione di beni e opere di utilità sociale. Una risposta questa anche a bisogni che i servizi pubblici e lo Stato non sono in grado di soddisfare. Così, i concetti di imprenditoria e lucro si sono evoluti e hanno dato vita a realtà (le cooperative sociali ne sono un esempio) che mettono al primo posto “l’individuo”. Queste realtà pensano che una crescita di fatturato equivalga ad una crescita di azione sociale nella “qualità” del lavoro e nel numero di persone che di esso beneficiano. Può sembrare una rivoluzione di culture. È vero: lo è.

ranGodi Gore verbInsKI

james taYlor Quartetsonar - Colle val D’elsa

ImPresa soCIale:un bInomIo PossIbIle?

occhio e orecchio

Page 16: Gazzettino 143 b