gazzettino 93 b

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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 93 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 22 febbraio 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” In alto la Coppa LA MENS SANA MONTEPASCHI CONQUISTA PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO LA COPPA ITALIA BATTENDO, ANCORA UNA VOLTA, I BOLOGNESI. Servizi e foto da pagina 7 a pagina 10

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La c oppa i taLia battendo , ancora una voLta , i boLognesi . per iL secondo anno consecutivo Servizi e foto da pagina 7 a pagina 10 Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 93 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 22 febbraio 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” NOTIZIE IN BREVENOTIZIEINBREVE

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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 93 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.itChiuso in redazione il 22 febbraio 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

In alto la CoppaLa Mens sana Montepaschi conquista

per iL secondo anno consecutivo La coppa itaLia battendo,

ancora una voLta, i boLognesi. Servizi e foto

da pagina 7 a pagina 10

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NOTIZIE IN BREVENOTIZIE IN BREVE

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 34culTuRa

Jacopo e gli altri maestriIl 26 marzo apre la mostra sulle arti a Siena nel primo Rinascimento. Oltre trecento le opere esposte

FotoArchivio Lensini

Per ora gira l’Europa per presentarsi (l’ultima c’è stata a Roma

la settimana scorsa) ma il prossimo 26 marzo aprirà finalmente i bat-tenti: è la mostra sul Ri-

nascimento senese. Quando aprirà sarà possibile gustare circa 300 opere tra le quali una ventina di po-littici ricostruiti per l’occasione e le molte opere

restaurate per l’oc-casione. Molti dei capolavori esposti sono prestiti che vengono dalle più prestigiose istitu-zioni museali del mondo e da colle-zionisti privati. È la mostra Da Jacopo della Quercia a Do-natello. Le arti a Sie-

na nel primo Rina-scimento, curata

da Max Seidel, che avrà come sede principale il Santa Maria

della Scala, ma che porterà il pubblico a visitare itinerari particolari di una città, Siena, che nei primi decenni del Quattrocento visse, parallelamente a Firenze, una straordinaria stagione arti-stica, che vide il passaggio dal Gotico al Rinascimento.L’esposizione si aprirà con una sezione monografica dedicata a Jacopo dellaQuercia, il grande scultore che seppe essere il più rilevante artista della città

nel primo Quattrocento ed esponente di spicco del Gotico “internazio-nale” europeo. Di Jacopo saranno esposte la monu-mentale “Madonna della melagrana”, alcuni dei marmi scolpiti per la Fon-te Gaia e sculture in legno policromo, come “l’An-nunciazione della Colle-giata di San Gimignano” e la Madonna col Bambino del Louvre. Accanto alle opere di Jacopo ci saran-no anche quelle degli altri primi attori della scultura senese di quel tempo: da Francesco di Valdambrino a Domenico di Niccolò “dei cori”.La mostra avrà poi due sezioni tema-tiche dedicate alla pittura. La prima è dedicata alla fortuna della quale conti-nuarono a godere, presso i pittori senesi del Quattrocento, certi prototipi dei fra-telli Lorenzetti e di Simone Martini: un fenomeno che ha il suo manifesto nella pala di San Pietro a Ovile in cui Mat-teo di Giovanni ricopia fedelmente la celeberrima Annunciazione di Simone del 1333. La seconda presenta i maestri forestieri che, lavorando in città nel cor-so degli anni venti, giocarono un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’arte senese verso il Rinascimento: tra questi Lorenzo Ghiberti e Donatello, coinvolti insieme con Jacopo e altri, nel cantiere del nuovo Fonte battesimale, al qua-le apparteneva il bellissimo Spiritello tamburino che dal Bode Museum di Berlino torna per la prima volta a Siena. Dal Museo Nazionale di Pisa arriverà, inoltre, La Madonna dell’umiltà che racconta del passaggio senese di Genti-le da Fabriano. «Era la generazione del “Rinascimento umbratile” – come spie-gano i curatori – che ha i suoi campioni in Giovanni di Paolo (del quale si è rico-struito, per quanto possibile, il giovanile polittico destinato nel 1426 all’altare Malavolti della chiesa di San Domeni-co), in Stefano di Giovanni detto il Sas-setta (di cui si sono raccolti per la prima volta tutti i frammenti della pala dipinta nel 1423-1424 per l’Arte della Lana, insieme con altri capolavori) e nei suoi stretti seguaci: da Pietro di Giovanni d’Ambrogio, al Maestro dell’Osservan-

za (ben rappresenta-to dalla pala eponi-ma e quasi dall’intera serie delle famose Storie di Sant’Anto-nio Abate) e Sano di Pietro (del quale si mostra il restaurato polittico dei Gesuati del 1444). Chiude il gruppo Domenico di Bartolo: un senese atipico che, come di-mostra la Madonna dell’umiltà firmata e datata 1433, seppe essere più fiorentino degli stessi fiorentini,

tanto da poter confrontare le sue opere con quelle di Filippo Lippi e Luca della Robbia».La successiva sezione illustrerà il peso avuto da Donatello sui nuovi protagoni-sti dell’arte senese come Lorenzo di Pie-tro detto il Vecchietta e Matteo di Gio-vanni. Lo spettacolare accostamento tra il bronzeo San Giovanni Battista lasciato alla Cattedrale da Donatello, i Santi Pie-tro e Vittore scolpiti dal Vecchietta e dal Federighi per la Loggia della Mercanzia e la luminosa pala di Spedaletto, dipinta dallo stesso Vecchietta per una grancia prossima a Pienza, testimoniano i formi-dabili esiti di questa combinazione.Dopo l’esperienza del percorso crono-logico, la mostra offrirà la conoscenza dell’universo artistico del primo Rina-scimento senese attraverso alcuni altaro-li e dipinti per devozione privata, cofani, cassoni e un significativo nucleo di codi-ci miniati, oltre che una serie di preziosi e rari manufatti tessili quattrocenteschi. Nel procedere verso l’uscita si transite-rà, infine, attraverso il colorato ambien-te della sagrestia vecchia dell’ospedale, affrescato dal Vecchietta tra il 1446 e il 1449 con un ciclo di Articoli del Credo per poi giungere alla sala del Pellegrina-io (istoriato tra il 1440 e il 1444 dal Vec-chietta, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia) con una serie di Episodi della storia e della vita dell’ospedale che rappresentano il maggiore ciclo di affre-schi della Siena quattrocentesca.Una catena di articolate appendici pro-lungherà la mostra. A pochi passi di distanza dal Santa Maria della Scala c’è il Duomo, il tempio cui furono destina-

te diverse testimonianze artistiche ammirate nel percorso espositi-vo mentre nel vicino Museo dell’Opera sarà allestita una sezione dedicata alla so-pravvivenza del Gotico nella Siena dei primi decenni del Quattrocento (protagonisti Gregorio di Cecco, Dome-nico di Niccolò “dei Cori” e altri). Nella così detta “cripta”, al di là dell’atrio decorato con emozionan-ti pitture murali duecentesche, si scoprirà il mondo dell’oreficeria sene-se del Quattrocento: intorno alla para-digmatica Lupa di Giovanni di Turino ruota-no calici, cro-ci e reliquiari luccicanti d’oro, d’argento e di smalti. Infine nel Battiste-ro, sotto la volta affrescata dal Vecchiet-ta, sarà possibile vedere il grandioso Fonte battesimale. In occasione della mostra Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le Arti a Siena nel Primo Rinascimento, le APT di Siena e di Chianciano Terme Val di Chiana, in collaborazione con la Fon-dazione Musei Senesi, offriranno ai vi-sitatori l’opportunità di approfondire la conoscenza di questo periodo storico, percorrendo itinerari che si snodano in città e nei luoghi del territorio se-nese segnati dai più significativi artisti dell’epoca. I percorsi tematici, passando per sette musei del territorio dove ver-ranno allestite postazioni multimediali touchscreen, attraverseranno le antiche pievi, le fortezze, i magnifici palazzi e le colline di una terra che si configura un sorprendente museo a cielo aperto.

Anna Maria Di Battista

Mostra a cura di

Max Seidel

con

FranceSco caglioti eliana carrara

laura cavazzini Marco ciatti

eliSabetta cioni andrea de Marchi

gabriele Fattorini aldo galli

lucia SiMonato

direzione Mostra

anna Maria guiducci

allestiMento

Studio aleSSandro bagnoli

catalogo

Federico Motta editore organizzazione generale

vernice Progetti culturali Srl

orari

coMPleSSo MuSeale Santa Maria della Scala

tutti i giorni coMPreSi i FeStivi: 10.30-19.30duoMo

dal lunedì al Sabato: 10.30-20.00doMenica e FeStivi: 13.30-18.00(le viSite Sono SoSPeSe durante

lo SvolgiMento delle ceriMonie religioSe)cripta e Battistero

9.30-20.00oratorio di san Bernardino

13.30-19.00pinacoteca nazionale di siena

lunedì 8.30-13.30da Martedì a Sabato 8.15-19.15. doMenica e FeStivi 8.30-13.15

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 4 3 NOTIZIE IN BREVEculTuRa

Eccellenza che danzaSarà intitolata a Banca Mps l’edizione 2010 de “L’Italia che danza”

Si terrà a Firenze, in Fortezza da Basso, dal 25 al 28 febbraio, “Danzainfiera” che al suo interno avrà il r iconoscimento che da quest’an-no è stato deno-minato “Premio Montepaschi – L’Italia che dan-za”. Il premio verrà consegnato sabato 28 febbra-io alle ore 19 nel Padiglione Ron-da e vedrà come protagonisti i più grandi maestri della danza che si sono distinti nei rispettivi settori di attività.Alla manifesta-zione sarà presente uno stand di Banca Monte dei Paschi di Siena dove sarà possibile acquistare online alcuni prodotti quali “Conto Online” e “Carta Spi-der”, e dove verrà pubblicizzata l’offerta “Banca In-finita”, la linea di prodotti bancari online promossa dal Gruppo Montepaschi e il servizio di multicanalità integrata, e saranno disponibili per eventuali infor-mazioni, nel corso delle quattro giornate dell’even-

to. Sarà inoltre attivo allo stand fisso della fiera uno sportello bancario tradizionale.

Nel corso della sua attività Banca Monte dei Paschi di Siena si è sempre resa protagonista di iniziative di elevato spessore culturale sia a carattere na-zionale, che locale. D’altro canto, dalla sua stessa fonda-zione, che trae ori-gine nel 15° secolo dal Monte di pietà della Repubblica di Siena, l’Istituto ha sempre svilup-pato un modo di fare banca parti-

colarmente attento al mecenatismo e alla vicinanza alle iniziative storiche, artistiche e culturali del territorio di riferimento. Con la partecipazione a questa interessante iniziativa Banca Monte dei Paschi conferma il sostegno da sempre tributato alle eccellenze italiane, a cui appar-tiene anche il mondo della danza del nostro Paese, con nomi noti anche a livello internazionale, che, come la Banca, rappresentano al meglio “Una storia italiana”.

Va in scena, ai Rinnovati, da martedì 23 a giovedì 25 febbra-io, lo spettacolo Roman e il suo cucciolo, opera di Reinaldo Po-vod, recentemente scomparso, tradotta e adattata da Edoardo Erba con la regia di Alessandro Gassman. Roman e il suo cucciolo affronta i delicati temi della presenza de-gli immigrati nelle nostre città e quello della tossicodipendenza. Così il regista spiega la scelta di aver scelto di rappresentare l’opera: «Con Edoardo Erba ab-biamo deciso di ambientare la vicenda in una periferia urbana del nostro paese, all’interno di una comunità rumena, dove con-fluiscono personaggi di altra ra-dice etnica. Operazione che non tradisce il testo originale ameri-cano, e fa coesistere personaggi di diverse razze, culture e reli-gioni. Uno sguardo neutrale, non ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà di maniera».

AlessAndro GAssmAn

Ai rinnovAti

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 54culTuRa

aL contrario

Di Premi Siena abbonda e ne è talmente invasa che non le basta consegnarne uno o due alla volta. Ogni premiazione è una sequenza di onorificenze e insigni-ti, tra laudativi discorsi e mazzi di fiori, tra medaglie e trofei. Il Santa Caterina d’Oro Città di Siena è arri-vato – chi l’avrebbe detto? – alla sedicesima edizione. Centinaia sono stati i destinatari dell’aurea statuetta. L’arcivescovo Buoncristiani, stupito da tanta generosi-tà si provò a raffreddare gli entusiasmi, si meravigliò di qualche nome invero poco consono, ma poi ha do-vuto rassegnarsi al quieto vivere. La capacità – o la volontà – di selezione critica si è pressoché azzerata. Alla ribalta salgono anche persone degnissime. E la cerimonia lascia il tempo che trova: qualche applauso più o meno convinto, qualche mugugno, e tutti a casa. Tra i premiati di quest’anno – l’originalità non è il for-te degli ideatori – ecco apparire l’onnipresente Guido Bertolaso. Già il Consiglio della Regione Toscana gli aveva conferito poco fa il Gonfalone d’argento, tessen-done sperticate lodi. Non so se questo berlusconoide Uomo della Provvidenza si presenterà al Teatro dei Rozzi il prossimo 27 febbraio. La Santa di Fontebran-da è stata accoppiata a operazioni così lontane dai suoi intendimenti e accostata a persone tanto distanti dai suoi voleri! Ma sarebbe preferibile non tirarla dentro le beghe immonde di una viziosa e corrotta Italietta, che, anche quando si dà l’aria di darsi da fare per pro-teggere dalle calamità si distrae – bene che vada – di fronte ai birban- telli che truffano sugli appalti, e non si accorge dei furbetti e dei mariu- oli affaccendati in cifrati m e s - saggi e miracolosi mas-

saggi. Come quello annunciato dal “Sala-ria sport village”, con sollievo, dalla brava Monica, il 14 dicem-bre 2008: “Tutto sicuro...non fece niente...ho fatto un massaggio me-raviglioso...lui ha visto le stelle”.

Premidi troppo

Roberto Barzanti

Come una rivista di 116 anni finì in ReteIl Bullettino Senese di Storia Patria sul web e su facebook

Si può scoprire la “rete” a 116 anni? Non sapremmo dire se ci siano esseri umani ancora vivi per farlo, ma di certo lo ha fatto un’ultracentenaria rivista, il Bullettino Senese di Storia Patria, gloriosa testata fondata nel 1894 e che, da allora, si pubblica ininterrottamente (continuò a uscire anche in tempo di guerra e solo negli anni Sessanta ebbe un ritrado di alcuni numeri, poi

prontamente recuperati quando la direzione fu affidata a un infaticabile e pieno di idee Giuliano Catoni) con

i suoi stu- di di storia, arte, letteratura e cultura senesi.Oggi il Bullettino (che non ha mai dismesso la sua veste cartacea, con la copertina color terra di Siena e una grafica teneramente retrò, alla quale tutti sono affezionati, diven-tate entrambe bandiere della rivista stessa) naviga nelle avventurose acque del web e dell’on-line sulla barca (questa sì gloriosamente ul-tracentenaria: ha ormai poco meno di cinquecento anni) dell’Accade-

mia Senese degli Intronati, ufficialmente considerata la più antica accademia al mondo fra quelle ancora attive, che da tempo si è dotata di un sito (www.accademiaintronati.it) attraverso il quale pubblicizza le sue iniziative. All’interno di questo, il Bullettino ha le sue pagine sulle quali, chi vuole, può leggere in anteprima le recensioni ai libri che riguardano Siena, gli abstracts (in italia-no e in inglese) dei saggi che sono in corso di pubblicazione e, ormai da due numeri (quelli del 2007 e 2008), l’intera rivista in formato pdf. Ad essi, fra pochi mesi, andrà ad affiancarsi, con accesso libero a tutti, anche il pdf del numero uscito nell’autunno del 2009 (stiamo studiando come mettere on line tutti i 116 numeri: abbiamo bisogno di un po’ di tempo e, soprattutto, abbiamo bisogno che qualcuno ci dia un po’ di soldi per farlo).Il Bullettino da alcune settimane ha scoperto anche facebook, strumento che, ovviamente, in questo caso non serve a chattare e a scambiarsi confidenze e osservazioni, ma a segnalare le iniziative della rivista stessa. Chi è su questo social network, pertanto, se vuole, può col-legarsi al profilo digitando Bullettino Senese (di Storia Patria era troppo lungo e l’iscrizione lo rifiutava: pazienza). Il profilo ha anche una sua e-mail: per ogni necessità potete scrivere a [email protected].È successa anche una buffa cosa: come ogni utente di facebook sa, al momento dell’iscrizione viene richiesto di specificare il sesso della new entry: uomo o donna. Non si prevedono eccezioni per soggetti “non biologici” e quindi il Bullettino è stato registrato come “uomo” (non si offen-dano le redattrici, collaboratrici e studiose che leggono la rivista). Così, è capitato che un con-tatto abbia mandato in rete uno dei tanti quesiti che dovrebbero servire a animare discussioni e chat fra gli utenti e abbia chiesto “ritieni che Bullettino pensi troppo all’amore”? Siamo rimasti interdetti: fra gli scopi culturali della rivista, i Padri Fondatori del 1894 questo non ce l’avevano messo. Vedremo di pensarci e di attrezzarci. Del resto the times are changing, no?

Duccio Balestracci

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 6 3 NOTIZIE IN BREVEculTuRa

Siena potrebbe accogliere uno dei quaranta licei musicali e coreutici, previsti in tutta Italia dalla nuova riforma della scuola superiore. È quanto si legge nella lettera indirizzata al Ministero della pubblica istruzione e alla Regione Toscana da Si-monetta Pellegrini, assessore provinciale all’istru-zione e da Maria Teresa Fabbri, assessore all’istru-zione del Comune di Siena. «Siena – si legge nella lettera – può vantare una lunga tradizione musica-le, grazie alla presenza di prestigiose istituzioni che

la rendono un polo di eccellenza importantissimo: dall’Accademia Chigiana, alla Fondazione Siena Jazz fino all’Istituto superiore degli studi musicali Rinaldo Franci. L’accademia musicale Chigiana ha richiamato a Siena, negli anni, musicisti di fama internazionale che sono entrati a far parte del corpo docente: da Salvatore Accardo e Severino Gazzelloni; da Franco Gull a Kenneth Gilbert per arrivare a Raina Kabaivanska. Nelle stanze dell’ac-cademia si sono formati giovani studenti che oggi

sono fra i più celebri artisti nel campo musicale mondiale, come Zubin Metha, Claudio Abbado e Uto Ughi». «Nella nostra città – continua la lette-ra – abbiamo, poi, l’onore di ospitare la Fondazio-ne Siena Jazz, polo didattico qualificato e punto di riferimento nazionale per il perfezionamento, l’alta qualificazione e la valorizzazione di giovani musicisti e l’Istituto Franci, istituzione pareggiata ai conservatori e di Stato».

Francesca Guglielmi

Olio extra vergine nelle mense scolastiche

L’olio delle mense scola-stiche sarà extra vergine di oliva e prodotto nei frantoi sociali locali. Investendo circa 34 mila euro, infatti, l’amministrazione provin-ciale di Siena intende offrire un sostegno concreto alla produzione olivicola e avvicinare i ragazzi ad un’alimentazione sana ed ecocom-patibile, in quan-to di provenienza locale. L’iniziativa, promossa dall’am-ministrazione provin-ciale in collaborazione con i Comuni, si colloca nell’ambito del progetto di Catena alimentare di filiera corta, approvato all’interno del pacchetto anticrisi della Provin-cia che coinvolge ventiquattro su trentasei Co-muni senesi. La disponibilità di tutti i frantoi cooperativi del-la provincia a fornire il prodotto della raccolta 2009 ad un prezzo promozionale, concordato con l’amministrazione provinciale, ha consenti-to di garantire la fornitura di oltre 12 mila litri di olio extra vergine di oliva locale preventivamen-te sottoposto ad analisi chimiche ed organolet-tiche. L’olio extra vergine di oliva locale, inoltre, sarà consumato nelle mense per tutto l’anno scolastico in corso.

Q u a t t r o -cento ap-

puntamenti in programma a

Siena nel 2010 in una chiavetta che apre le

porte della Città: questa è Siena Anteprima 2010, appuntamento ormai tradizionale in cui viene presen-tato il programma degli eventi che, nell’arco dell’anno, si svolgeranno nel territorio del comune di Siena. Con Siena Anteprima la Città si è presentata al tradizionale appuntamento della principale fiera turistica italiana, la BIT di Milano. La novità di quest’anno è rappresenta-ta dal supporto digitale: non un CD, come negli anni scorsi, ma una “chiavetta”, oggetto che consente a chi usa un computer di portare con sé un piccolo ma ca-piente archivio digitale. Piccolo come un portachiavi, l’oggettino ha una forte valenza simbolica sottolineata a chiare lettere in sede di presentazione dell’iniziativa: “una chiavetta che apre le porte della Città”. In più si può utilizzare, nello spazio che avanza, per copiare e sal-vare i propri dati: un regalo decisamente gradito per chi utilizza un computer. Un elenco infinito di eventi grandi e piccoli, catalogati per sezioni: arte e mostre, musica e concerti, teatri, cinema, festival e danza, mercati e fie-re, enogastronomia, convegni, conferenze, corsi, sport, eventi religiosi, Palio e contrade.Un menù ricco e articolato: per ogni evento c’è una scheda descrittiva che, oltre a illustrarne le caratteri-stiche, fornisce tutte le informazioni utili al turista o al

cittadino. Numeri e indirizzi utili, prenotazioni on line, riferimenti preziosi che sono a disposizione anche sul sito internet del Comune, dove vengono costantemente aggiornati. Un lavoro minuzioso, disegnato, sviluppato e impaginato scheda per scheda dalla Cooperativa So-gno Telematico, sotto l’attenta supervisione dell’Asses-sorato al Turismo. A partire dalla costruzione di un grande archivio di dati e di riferimenti e dalla verifica qualitativa degli stessi, con l’uso delle più moderne tecnologie, scritto in italiano e tradotto in inglese. Impreziosito da tre video da 40 secondi ciascuno, realizzati da Ars Nova e Loading Lab, di grande qualità: “Siena città della musica”, incentrato sui Festival Micat in Vertice, Siena Jazz e Città Aromatica, per mostrare una città in festa dove la musica si ascolta e si impara. “Sie-na città del Medioevo”, che illustra le iniziative che hanno caratterizzato la celebrazione del Costituto: pièces teatrali nei musei, mostre, convegni e lo spet-tacolare mercato in Piazza del Campo. “Siena città del Trekking urbano” che presenta l’edizione 2010 della giornata nazionale in calendario il 31 ottobre. I trekkers utilizzeranno vista, udito, tatto, olfatto e per-sino odorato per riscoprire la città e concluderanno la serata di Halloween a tavola con un piatto creato dai ristoratori senesi. Un “piccolo ma importantissi-mo biglietto d’invito a Siena”: così lo ha definito l’As-sessore al Turismo Donatella Cinelli Colombini nella presentazione ufficiale che si è svolta nei giorni scorsi nella Sala Maccherini.

La città in chiaveSiena Anteprima presentata in occasione del BIT di Milano

Tutti d’accordo: Siena vuole un liceo musicale

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VITa DI cONTRaDa

lA montepAschi è AncorA sul tetto d’itAliA

La Montepaschi è ancora sul tetto d’Italia, con la Coppa Italia che è tornata ancora una volta a Siena, per la seconda volta con-secutiva. Per la meravigliosa Mens Sana di questi bellissimi anni è l’undicesimo trofeo conquistato a partire dallo storico 30 aprile 2002 quando conquistammo la Coppa Saporta. Da quel giorno sono arri-vati quattro Scudetti, quattro Supercoppa Italiana, e due Coppa Italia. Un progetto speciale, ammiratissimo da tutta l’Italia e l’Europa che Minucci tenacemente ha creato e portato avanti da quando è alla guida della squadra. Il primo pensiero è giusto che vada a lui, visto che negli ul-timi tempi troppe malelingue avevano parlato a sproposito. Non si tratta di una rivincita, perché nulla Minucci aveva da ribaltare o da dimostrare. La Coppa Italia di Avellino ha semplicemente ribadito che Siena è fatta di numeri uno. Punto. Nei tre giorni irpini è stato speciale tutto lo staff, i giocatori e ovviamente anche Simone Pianigiani, a tutti gli effetti il migliore di tutti, detto con poche e sintetiche parole. Merita la panchina azzurra e merita tut-to il bene che su di lui viene detto. Per i

giocatori vale la medesima analisi. Tutti e dodici meritano un applauso fortissimo e deciso, senza tante mezze misure. Su due di loro è giusto però soffermarsi: Stonero-ok e Carraretto. Il capitano ha giocato in condizioni fisiche precarie, con i problemi delle scorse settimane con la fascite plan-tare alla quale si sono sommate due forti botte ad una mano. Nonostante questo è stato l’Mvp della finale, giocando prati-camente con un arto fasciato, un vero e proprio condottiero, un leone che si esal-ta nelle partite che contano. Un applauso speciale va anche a Marco Carraretto. In campo c’è stato soltanto tre minuti, poi necessità tattiche lo hanno fatto tornare in panchina. Questo tempo è stato però sufficiente a Marco per fare cinque punti consecutivi e dare una spallata decisiva al match al termine del terzo quarto. Anche lui è il simbolo della Mps che sa soffrire e dare il massimo quando è necessario, senza deludere mai. Decisivo anche Ress nella semifinale contro Biella, dove a re-alizzato 20 punti consentendo alla squa-dra di vincere in scioltezza risparmiando energie preziose.

Servizi di Lello GinanneschiFoto di Paolo Lazzeroni

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8 3 4 mercoledì 17 febbraio 2010 4

lA mens sAnA e il suo pubblico

Non c’era certo bisogno della “prova d’amo-re” fra la Montepaschi ed i suoi tifosi, visto che l’affetto e la vicinanza è sempre stata esemplare. Sono stati tanti i tifosi che sono stati presenti sugli spalti del Pala Del Mauro, alcuni dei quali hanno fatto avanti e indietro con Siena il venerdì. Sicuramente la Monte-paschi ha avuto il gruppo dei tifosi più nu-merosi e corretti. In finale erano poco più di venti (altri sparsi in tribuna) i supporter della Virtus! L’oscar della simpatia va allo striscio-ne di Montegranaro che chiedeva che arbi-trare la partita contro Siena fosse Brazauskas (quello di Istanbul per intenderci), segno che le sue “gesta” non sono passate inosservate neppure a Montegranaro!Un applauso grandissimo deve andare al pub-blico di Avellino. Ha incitato la sua squadra per tutta la semifinale persa con Bologna, per poi applaudirla quando è uscita sconfitta dal parquet. Nella finale ha dedicato una stan-ding ovation alla Montepaschi al momento dell’ingresso in campo dei biancoverdi per poi spellarsi le mani al momento della pre-miazione. Qualcuno si ostina a dire che Siena non sia amata dal grande pubblico. Certo che a Bologna, Cantù o Roma difficilmente ammetteranno che siamo bravi in tutto, ma

per il resto basta girare l’Italia per capire quanto Siena sia ammirata in tutto e per tut-to e da Cremona ad Avellino si susseguano le standing ovation prima e dopo le partite. Le immagini tv testimoniano chiaramente tutto ciò. L’organizzazione è stata perfetta, con i piccoli difetti inevitabili visti i pochi giorni che hanno avuto a disposizione.

un’aLtra prova d’aMore

BIaNcOVERDE

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VITa DI cONTRaDa 4 mercoledì 17 febbraio 2010 4 94BIaNcOVERDE

Una domenica di festa

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 10 3 NOTIZIE IN BREVEculTuRa10 3 4 mercoledì 17 febbraio 2010 4 BIaNcOVERDE

euroleGA

Giovedì la Montepaschi si lancerà ancora in Europa, volando Madrid per una partita importantissima per la classifica. Per Siena sarà decisiva (in senso po-sitivo) solo in caso di vittoria, men-tre per il Real il ko casalingo vor-rebbe dire abbandonare (o quasi) la manifestazione. Per la Mens Sana il classico bicchiere sarebbe mezzo pieno anche in caso di sconfitta con la differenza canestri a nostro favore (+ 7 al PalaMensSana) o comunque con un passivo limitato. Nel frattempo l’Efes affronterà in casa il Maccabi, nel così detto “gi-rone di ferro”, che appare ancora equilibratissimo. Chi riuscirà a far saltare il fattore campo vincendo in trasferta otterrà quasi certamente la qualificazione, altrimenti dopo l’ul-tima giornata dovrà essere guardata la differenza canestri complessiva delle partite del Top 16.La Montepaschi deve dunque vivere alla giornata, senza fare troppi cal-coli, affrontando le partite una alla volta. Dopo la trasferta a Madrid i bian-coverdi voleranno a Tel Aviv per sfi-dare il Maccabi, per poi chiudere il Top 16 a Siena contro l’Efes. Nei do-dici ci sarà anche Ksistof Lavrinovic, anche se la sua condizione di forma è precaria dopo qualche settimana di essenza a causa delle botte prese alla schiena.

a Madrid una partita

iMportantissiMa

Una domenica di festa

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I gatti hanno occupato la scena. Questa volta non per esser stati protagonisti di un cartone animato o di una fiaba, ma perché stavano per finire in for-no, pronti a esser serviti in tavola al meglio, perché «sono molto più buoni di tanti altri animali». Una particolare ricetta è stata infatti fornita ai telespet-tatori de “La prova del cuoco”, da Beppe Bigazzi, giornalista toscano con una grande passione per la gastronomia. Per la particolare ricetta del «gatto in umido» Beppe Bigazzi è stato immediatamente “so-speso» dal programma. «Mi accusano – ha dichiarato Bigazzi – a destra e a manca, dopo la sospensione – di aver sottolineato la bontà della carne del gatto. Io ho detto altre cose, ho ricordato che negli anni della mia gioventù ho mangiato la carne del gatto come tante altre persone. È una cosa che è accaduta tanti anni fa e non me ne vergogno. Sono cose che oggi, evidentemente, non si possono capire». Tutto è suc-cesso mercoledì 10 febbraio quando, all’interno della trasmissione, Beppe Bigazzi ha spiegato – ricordando una tradizione del passato – come si fa a cucinare, appunto, il gatto. Ricordando quando «lo si teneva per tre giorni nell’acqua del torrente» per preparare al meglio «le sue carnine bianche». Evidentemente il popolare gastronomo si è lasciato andare nel ricorda-re con troppa enfasi il passato che poi, con calma, ha ripercorso in una versione più appropriata e meno of-fensiva della sensibilità degli animalisti. Negli anni ‘30 e ‘40 agli abitanti del Valdarno, a Febbraio, pote-va capitare di mangiare il gatto al posto del coniglio, così come c’era chi mangiava il pollo o chi, non aven-do proprio niente, si buttava a cercar funghi e tartufi che allora non erano bocconi da ricchi. «Del resto liguri e vicentini facevano lo stesso, come ricordano i proverbi. E di proverbi ce n’è uno delle mie parti che dice: “A Berlingaccio (Carnevale) chi non ha ciccia ammazza il gatto”. Questo non vuol assolutamente dire che invito a mangiare il gatto oggi: troppo diver-se sono le condizioni in cui viviamo e profondamente cambiate sono le sensibilità». Inevitabili le proteste, esplose anche sul web, di tutto il mondo animalista. Carla Rocchi, presiden-te dell’ENPA, ha mobilitato gli avvocati mentre

Cristina Morelli, dei Verdi, ha sottolineato il ruolo “delicato” di chi parla in televisione. «Dobbiamo ricordargli – ha spiegato Morelli – che i gatti, come tutti gli altri animali d’affezione, sono tutelati dalla legge 281 del 1991 che nell’articolo 1 comma 1 re-cita: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambien-te”». La leghista Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, ha ritenuto di una «gravità assoluta quanto avvenuto nella trasmissione della Rai» assi-curando il pronto intervento del governo. Sul web la protesta è stata ancor più radicale ed estesa: il filmato delle sgradevoli parole del «cuo-co-filosofo del Valdarno» sono state ascoltate e viste miglia e migliaia di volte su You Tube, un gruppo fondato su Facebook, “Fuori Bigazzi dalla Rai – Mangia i gatti” ha raggiunto in poche ore centinaia di adesioni. E la vicenda è destinata a non fermarsi qui.Ben diversa è la vicenda dei gatti del Papa finiti sulla stampa per colpa non del clamore ma del si-lenzio. Nella rubrica “Riservato” di questa settima-na, L’Espresso pubblica la notizia sul silenzio che sarebbe stato imposto ai media cattolici sui gatti del Pontefice. Scrive il settimanale: «La parola d’ordine è stata chiara: non si parla dei gatti del Papa. Gli organi d’informazione della Santa Sede (...) hanno ricevuto direttive dragoniane. A quanto pare, le alte gerarchie vaticane non vogliono che la forte passio-ne per i felini del Santo Padre diventi motivo di una propaganda animalista sotto le insegne di San Pietro». Il settimanale afferma che la passione del Papa per i gatti è arcinota ma che verrebbe tenuto sotto silenzio il fatto che nel suo ppartamento vivo-no circa cinque felini. «Ma non si deve far sapere – scrive L’Espresso – così come – questa pare sia la direttiva – si dovrà sempre smentire che sulle ginoc-chia del Papa dorma serenamente, nei momenti di relax, qualche fortunato felino».

Francesco Tunda

I gatti del Bigazzi e quelli del Papa

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iL pd eLenca i teMi iMportanti per La città: infrastrutture, Manifatturiero e sostegno aLLa candidatura

di siena a capitaLe europea deLLa cuLtura. iL sostegno aLLa candidatura di enrico rossi.

inizia La caMpagna eLettoraLe con una corsa a quattro.

4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 12 3 NOTIZIE IN BREVEpOlITIca

A poco più di un mese dalle elezioni regionali del 28 e 29 marzo prossimi, le “grandi manovre” degli schieramenti di centrosinistra e centrodestra entra-no nel vivo. La tornata elettorale primaverile, infatti, avrà un valore politico che va al di là del risultato regionale, già di per sé importante. Per il centrosini-stra sarà un banco di prova importante per saggiare le sue ambizioni di alternativa di governo, mentre per il centrodestra sarà un passaggio decisivo per valutare la compattezza della coalizione e il consen-so popolare, alla vigilia di un percorso di riforme annunciato per il Paese. In Toscana la corsa verso la presidenza della Regione sarà una corsa a quattro: Francesco Bosi, sostenuto dall’Udc; Enrico Rossi, appoggiato da Partito democratico, Sinistra ecolo-gia e libertà; Italia dei valori, Partito socialista, Ver-di della Toscana e Federazione della Sinistra (Prc e Pdci) e Monica Faenzi, candidata del Popolo delle Libertà, mentre per la lista Bonino-Pannella correrà l`imprenditore Alfonso De Virgiliis.A Siena, il Partito democratico ha già in messo in

moto, da diverse settimane, la macchina della cam-pagna elettorale e, nei giorni scorsi, ha presentato al Pd toscano e al candidato Enrico Rossi, un con-tributo di idee e proposte per la Provincia senese da inserire nel programma di governo della Regione per i prossimi cinque anni. Infrastrutture, rilancio del manifatturiero e del-lo sviluppo economico, sostegno alla candidatu-ra di Siena capitale della cultura del 2019. Sono questi i tre elementi centrali emersi nel corso dell’assemblea programmatica dei democratici senesi e sui quali i democratici senesi chiedono il sostegno di Enrico Rossi. “Sul fronte imprese – ha detto Alberto Taccioli, responsabile provin-ciale programma del Pd – dobbiamo continuare a sostenere il manifatturiero, investendo in in-novazione e ricerca. Da questo punto di vista le esperienze di TLS, del Centro servizi di Torrita di Siena e di Siena Nanotech sono molto impor-tanti. Il turismo è un’altra risorsa decisiva che ha bisogno di strategie e strumenti di sistema ade-

guati, puntando a costruire una filiera integrata per consolidare e qualificare il sistema provin-ciale, potenziandone i caratteri di eccellenza in un mercato sempre più globale e competitivo. Decisivo, infine, il tema delle infrastrutture, a partire da quelle su ferro, fino a quelle su gom-ma, dal quale passeranno le possibilità di svilup-po, non solo della provincia di Siena, ma di tutto il sud della regione”. Intanto i cinque candidati senesi del Pd al consiglio regionale, Rosanna Pu-gnalini; Francesco Frizzi; Luisa Zambon; Marco Spinelli e Alberto Monaci stanno già battendo, palmo a palmo, la provincia per raccogliere pro-poste, istanze e suggerimenti dai cittadini, dai la-voratori e da tutti i soggetti della società che, nei prossimi anni dovranno essere rappresentanti in consiglio regionale. Il dado, tratto dal Pd senese, ora, dovrà essere rilanciato anche dalle altre for-ze politiche, in una competizione che si annuncia appassionante.

Massimiliano Danesi

«Queste le nostre priorità»

Il Psi senese ricorda Sandro PertiniSono 20 anni che è morto Sandro Pertini, uno dei Presidenti della Repubblica più amati e stimati. Sandro Pertini, socialista e partigiano, viene ricordato, proprio in occasione di questo anniversario, dal Psi di Siena. «Sarebbe inutile fare la sua biografia, raccontare – scrivono i socialisti senesi in un documento – delle sue battaglie per la libertà lungo due guerre, le sue prigionie, il suo impegno nella rifondazione del Partito Socialista Italiano dopo la seconda guerra mondiale. Il suo ricordo, è sempre vivo in tutti gli italiani ed anche nei Socialisti di Siena che nell’anniversario della sua scomparsa lo ricorderanno». L’appuntamento è per oggi, mercoledì 24 febbraio, alle ore 17.30 presso il

la sala bar del Grand Hotel Continental (Banchi di Sopra, 85) sul Corso di Siena, dove un “Caffè Riformista” sarà dedicato tutto a Sandro Pertini. Gra-zie a Mauro Barni (ex sindaco di Siena, socialista) sarà ricordato il rapporto con la nostra città di Pertini, mentre la figura storica dell’ex presidente sarà ricostruita da Marco Baglioni. La serata è ovviamente aperta a tutti gli inte-ressati e si svolgerà in modo assolutamente semplice e conviviale, un dialogo libero e aperto sulla figura di Sandro Pertini: dalle prime battaglie sull’Isonzo al suo impegno nella Resistenza, dalla militanza nel Partito Socialista e nelle Istituzioni del Paese.

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 134pOlITIca

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia troverete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it

«Alla politica serve etica»Alessandro Cannamela, nato a Siena 22 anni fa, è sta-to eletto portavoce provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà: una scelta che guarda al rinnovamento, ma che ti addossa un peso particolare. Cosa ne pensi?Ho accettato quest’incarico con la consapevolezza della sua importanza e delle difficoltà di fronte alle quali mi troverò in questi mesi: la fiducia che mi hanno assegnato tante e tanti all’interno di SEL mi dà una carica in più per affrontare questa responsa-bilità con entusiasmo e voglia di fare.SEL nasce come un progetto nuovo, innovativo in cui evidentemente il mio non è un caso isolato: po-tremmo dire che il nostro è un soggetto che pratica quel ricambio generazionale da molti auspicato, ma realizzato da pochissimi.La politica mostra il suo lato peggiore in questo perio-do. L’affaire Balducci-Bertolaso, le tangenti, i sistemi di potere, che toccano anche il nostro territorio. Pensa ad una nuova tangentopoli?Questi imprenditori italiani, che come in un sa-turnale di cattivo gusto, ridono del terremoto aquilano nella notte della tragedia pensando a quanti appalti potranno pilotare, sono semplice-mente disgustosi.Io penso però che non sia sufficiente cedere alla tenta-zione del bieco giustizialismo, arrivare a facili condan-ne, morali e giudiziarie. Bisogna, credo, interrogarsi anche sulla nostra società e sulle corde che impiccano il senso umano di tutti noi; bisogna chiederci cosa è successo agli uomini e alle donne di questo paese in-ghiottiti nella trappola dell’individualismo selvaggio, sempre più soli in questa corsa senza staffetta che è la vita di ciascuno di noi oggi. Oggi credo viviamo una crisi etica che trascende il campo della politica ed in-vade il percorso di vita di troppe persone: la politica penso sia chiamata a porsi delle domande su questo, a chiedersi come può arrestare questa deriva.Per farlo però dev’essere eticamente intoccabile. Non mi pare che sia così.La politica è al centro di questi malcostumi, al cen-tro di questo problema. E ne ha molti altri. Spesso non si percepisce la sua utilità, perchè non riesce ad influenzare positivamente le nostre vite, a cambiare le cose: per me fare politica oggi, significa innanzi-

tutto lanciare questa sfida, dotare la politica di nuovi strumenti per farle cambiare il mondo, per non farla ridurre a mera amministrazione dell’esistente.La vittoria di Nichi Vendola in Puglia vi ha dato un grosso stimolo: quale pensi che sia la ragione del suo successo?Nichi ha imposto alla sinistra di ricordarsi perchè esiste; glielo ha imposto con la voce gentile e lo sguardo fermo, con lo stile e la classe di chi osa per-chè sa di poterlo fare, di chi si definisce solo quando sa di avere dietro 200000 concittadini.Ha vinto perchè ha saputo raccontare il suo terri-torio, perchè lo conosce e lo capisce e soprattutto perchè è l’esempio di come la politica può cambiare lo stato di cose.Nichi è, ovviamente, un esempio arduo da replica-re e che vive anche di una sua contingenza; eppure noi dobbiamo provare a far vivere quelle chiavi di lettura, dobbiamo provare a muovere i gangli della partecipazione, a produrre società, a narrare i vizi di questo sistema e ad ascoltare e proporre soluzioni.Alle regionali con Enrico Rossi. Su cosa baserete la vostra campagna elettorale?Su ciò che ha colpito di più questo territorio, su ciò che la gente vive ogni giorno da un anno a questa parte: la drammatica crisi economica che ha deva-stato l’assetto produttivo di questa nostra regione: dobbiamo tracciare un programma che mettendo al centro le nuove energie e l’alta tecnologia faccia ripartire il sistema toscana e ci ponga come un mo-dello per le altre regioni.

Orlando Paris

Alessandro Cannamela, giovane di 22 anni, è il nuovo portavoce provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà

Il Comitato provinciale costituente di Sie-na, nella sua seconda riunione, ha nominato l’esecutivo che accompagnerà il portavoce provinciale Alessandro Cannamela durante la campagna elettorale per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo.I componenti dell’esecutivo, oltre al porta-voce, sono Alessandro Francesconi, Tiziana Tarquini, Pasquale D’Onofrio e Alessandro Cicero. Parteciperanno, inoltre, l’assessore provinciale Gabriele Berni e il capogruppo in consiglio provinciale, Roberto Renai. I

Continua a essere difficile la difficile situazio-ne della Makor, azienda specializzata in mac-chinari e impianti di componenti lignei, la cui volontà di riorganizzare il personale ha messo in grave allarme gli oltre novanta dipenden-ti. L’allarme è stato lanciato, lo scorso fine settimana, da Loriana Bettini, responsabile provinciale welfare e lavoro del Pd: «La grave crisi che sta colpendo l’azienda Makor di Si-nalunga desta in noi grande preoccupazione per il futuro dei novanta lavoratori, i quali stanno vivendo il dramma della possibile per-dita del proprio posto di lavoro. A loro va tut-ta la nostra solidarietà e il nostro sostegno.Le difficoltà della Makor – prosegue Betti-ni – dimostrano quanto sia ancora acuta la crisi che stiamo vivendo anche in provincia di Siena».

il nuovo esecutivo

difficoltàAllA mAkor

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Un pareggio con il Napoli che va stretto al Sienai. La quota salvezza è ora distante sette punti. La prossima partita con il Livorno è di quelle che valgono doppio

Salvata la faccia e la dignità14 3 4 mercoledì 17 febbraio 2010 4 BIaNcOVERDE

Siena-Napoli finisce a reti inviolate, e ai più sembra un pareggio inutile per entrambe. Ma non è così, almeno per il Siena. Il risultato ottenuto al Franchi è confor-tante sotto molti aspetti e il punto ottenuto potrebbe rivelarsi prezioso. Intanto perché è arrivato contro una delle migliori squadre del campionato, che ha mo-strato in campo condizione, coesione e solidità, come sempre fanno le squadre allenate dall’ottimo Mazzarri. Poi perché è arrivato a premiare una buona prestazio-ne, accorta ma non rinunciataria. Il Siena ha dato sem-pre l’impressione di poter pungere il Napoli in con-tropiede e ha avuto, a conti fatti, le migliori occasioni per segnare, con il Napoli che ha avuto nettamente il sopravvento in un paio di fasi della partita, non riu-scendo a concretizzare la propria pressione in occa-sioni da gol. Merito dell’ottima quadratura trovata da Malesani, che ha confermato lo schieramento vittorio-so a Verona, con la sola variante di Maccarone al posto di Calaiò. La crescita graduale di Tziolis, sempre più a suo agio con i compagni e sempre meno affannato fisi-

camente, regala una notevole tenuta al centrocampo, dove Ekdal si conferma tonico e prezioso nella nuova collocazione davanti alla difesa. Il trio, completato da Vergassola, filtra a dovere e rilancia l’azione senza sprecare una palla: proprio la maggiore sicurezza in disimpegno è uno dei miglioramenti che salta all’oc-chio e mostra la bontà del lavoro tecnico e psicologico fatto da Malesani, che merita sempre di più una con-ferma sulla panchina, a prescindere dal risultato del campionato. Le sette squadre che precedono il Siena in classifica hanno perso tutte. Restano, però, molto lontane. La quota salvezza è sette punti più avanti: per sapere se il Siena ha delle possibilità ci vorranno altri risultati, da ottenere subito e in sequenza. La ritrovata solidità difensiva si può misurare facilmente: oltre a non subire gol da due partite, la squadra regala po-chissime situazioni favorevoli agli avversari. Bisogna insistere in questa direzione e migliorare le proprie percentuali sotto porta. L’attacco un po’ preoccupa, perché al momento il Siena sembra poter contare solo su Maccarone. Calaiò si è un po’ involuto, Ghezzal non ha avuto una stagione positiva, Larrondo deve

recuperare terreno nelle gerarchio. Resta la qualità di Reginaldo. Servirà che i centrocampisti trovino qual-che gol. La prossima partita è di quelle che valgono doppio: il Siena è atteso a Livorno dalla squadra ama-ranto del polemico Cosmi, che attraversa un momento di difficoltà, almeno nei risultati. Il ricordo corre alla gara dell’andata, che il Siena non seppe aggiudicarsi nonostante la remissiva prova dell’avversario, in infe-riorità numerica, asserragliato nella propria area per tutta la partita. Si stava consumando, gara dopo gara, la fine dell’avventura tecnica di Giampaolo. Il tecnico ebbe parole d’elogio per una prova incolore oltre ogni ragionevole dubbio. Un segno di forte distanza dalla realtà disastrosa di una squadra che solo oggi sembra ritrovarsi. Troppo tardi, forse, per recuperare in clas-sifica. In tempo, comunque, per salvare la faccia e la dignità. Con un nuovo binomio presidente/allenatore che sta tentando tutto quello che è nelle sue possibilità per far continuare il sogno bianconero. Un motivo di consolazione non da poco, in una stagione disgraziata nella quale, però, nasce qualcosa che produrrà risulta-ti importanti nel tempo.

Pancrazio Anfuso

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4 mercoledì 24 febbraio 2010 4 154Il magO DI OZ

ARIETEPronti, prontissimi, via. Par-tireste adesso, partireste per ovunque, partirete comun-que, ma non con chiunque. Di fronte a voi mille possibili destinazioni, ma non fatevi

trattenere troppo da chi non sa decidersi: sempre meglio soli che male accompagnati o fermati. Scattanti.

TOROVi meritereste una casa più grande anche voi, cari amici del Toro: una camera in più per i vostri dischi, un giardino per figli, cani e gatti. E un mu-tuo in più per la banca, sempre

a vostra disposizione: i tassi scendono, vi diranno. Il vostro sti-pendio pure, potreste rispondergli. ESpanSiOniSti.

GEmELLIDi prova costume non parla ancora nessuno eppure a voi è già presa l’ansia. Sì, la pan-cetta c’è e gli addominali non sono più quelli di una volta ma avete ancora davanti mesi di

ginnastica, corsa, nuoto, insomma attività fisica per migliora-re. Sarà semmai almeno il caso di iniziarne una. pigri.

LEOnEQualcuno in famiglia prima o poi farà dei soldi veri, voi ne siete sicuri. È ormai solo questione di settimane, mesi. E siete certi anche del fatto che a quel punto si ricorderà

di voi, con impagabile senso di riconoscenza. Poi sull’impa-gabile ci sarà modo di mettersi d’accordo. FiduciOSi.

BILAnCIASì, cari amici della Bilancia, il vostro è il segno del perfetto equilibrio tra intelligenza e bel-lezza, lo sappiamo. Basta guar-darvi e parlarvi per capirlo. ma cercate di non approfittarvene,

anche gli altri segni hanno i loro pregi. Se smetterete di guar-darvi allo specchio potrete notarli. Forse. immOdESti.

SAGITTARIOnoi, però, ve lo avevamo detto (anche se si trattava di legge-re tra le righe). non potevate risolvere una situazione tan-to ingarbugliata in così poco tempo. Ci vorrà un po’ di più

ma voi ne verrete a capo, perché siete più forti delle avversità. E poi non dite che le stelle non vi stimano. cOraggiOSi.

ACQUARIOSe continua così, vi converrà cercare di stringere amici-zia con qualche meccanico. Donne e motori sono ormai solo dolori per voi. Con le pri-me rischiate l’esaurimento

nervoso ma con i secondi il dissanguamento economico. L’ideale sarebbe un meccanico donna. prOpOSitivi.

CAnCROMa non è che con tutte queste trasferte di lavoro qualcuno potrebbe iniziare a pensare male? Ieri al convegno, doma-ni al meeting e nel mezzo una cena di lavoro. Se iniziassero a

chiedervi di portare delle prove sareste messi male. Giove con-siglia: attenti agli scontrini nelle tasche. dOppiOgiOchiSti.

SCORPIOnELa primavera è dietro l’angolo ed è davvero la vostra stagio-ne, cari amici del Leone. Tor-nerete sorridenti a sedere ai tavolini di piazza per un caffè e a passeggiare per il corso

tra amici sorridenti (chi più chi meno). Plutone consiglia: salutate tutti, anche quelli che non vi salutano. cOrtESi.

CAPRICORnOIl dubbio è di quelli amleti-ci: lui o l’altro? La bionda o la mora? I due contendenti mostreranno tutti i loro argo-menti per convincervi e que-sto vi assicura una stagione

di grandi piacevolezze. Alla fine, però, dovreste scegliere. A meno che non li/le convinciate entrambi/e. FaScinOSi.

PESCIPer una volta fate abboccare gli altri, lanciate l’amo e re-state sulla riva ad attendere. non il cadavere del vostro nemico, come dice il saggio orientale, ma la bella pescio-

lina che potrebbe cadere nella vostra rete. Semmai porta-tevi da leggere, se l’attesa dovesse protrarsi. pEScatOri.

Da adottare Nanetta il GAzzettino

inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

Editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Duccio Balestracci, Ro-berto Barzanti, Sonia Boldrini, massimiliano Danesi, Anna maria Di Battista, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, Francesca Guglielmi, Orlando Paris, Francesco Tunda.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

Stampa AL.SA.BA. Grafiche, Siena

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

VERGInEPotrebbe non essere facile de-cidere. Se cederete subito (si fa per dire) alle sue lusinghe potrebbe pensare male di voi. ma potrebbe pensare ancora peggio se l’attesa dovesse es-

sere troppo lunga. E comunque potrebbe venirgli il mal di testa a furia di pensare. Risparmiateglielo. piEtOSE.

Meticcina dolcissima e vivace di appena 7 mesi, cerca una casa dove vivere. Pur-troppo non possono portarla fuori quindi la sua vita è stare chiusa in casa. Taglia medio piccola.

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