corriere cesenate 44-2013

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Giovedì 5 dicembre 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 44 euro 1,20 - contiene I.P. 44 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 S arà un Natale diverso quello di quest’anno. La crisi economica si acuisce e incide sempre di più sulle famiglie. Si festeggerà all’insegna della sobrietà. Anche chi non è colpito in maniera diretta dalla perdita del lavoro, di certo non ha cuore e coraggio sufficienti per mettere mano al portafogli e spendere in libertà. Un diffuso senso di precarietà si è impadronito del Vecchio continente. In particolare, in Italia si respira un clima di insicurezza, dalle prospettive indecifrabili. Rete, tv, radio e giornali ci sommergono con notizie negative. Rischiamo di essere travolti da un’onda di paura alimentata dal tam tam quotidiano di un’informazione invadente. Il mondo sembra andare a rotoli. Eppure. Sì, nonostante tutto questo, noi possiamo ancora affermare che c’è un eppure. Da domenica scorsa siamo entrati nel periodo di Avvento, quello che precede e prepara il Natale. Se anche i più tenaci talvolta finiscono per soccombere, poi si rialzano, con lo sguardo puntato in Alto. Anzi, proprio grazie a quello sguardo rivolto verso ciò che vale riescono a trovare le forze necessarie per ripartire, con energie nuove e con l’entusiasmo dei neofiti. Questa è l’esperienza che l’Avvento propone. Un nuovo inizio, ogni anno. Una ripartenza da vivere ogni mattina al momento del risveglio. “L’uomo avverte il bisogno di una speranza che vada oltre. Egli si rende conto – ha scritto il teologo don Marco Doldi per l’agenzia Sir - che può bastargli solo qualcosa di infinito, qualcosa che sarà sempre più di ciò che egli possa mai raggiungere con le sole sue forze. Avverte il desiderio della speranza grande, verso cui si sente attratto”. Ecco il punto, il centro, il fulcro della nostra esistenza, messo sotto la lente proprio nei giorni che precedono il Santo Natale. Un desiderio da cui si viene attratti. Siamo in attesa, fin dal giorno della nostra nascita. Veniamo al mondo per rispondere a una chiamata, quella che fa diventare la vita lieta e il peso da portare leggero. Non mancano le cadute, ma poter contare su un Dio che si fa uomo rende ogni istante pieno di significato per tutti. Lui, incommensurabile, si è fatto piccolissimo. Questo è il tempo propizio per un po’ di silenzio e di raccoglimento. Sostiamo, ogni tanto. Non corriamo sempre. Il Signore ci aspetta, nel tabernacolo, in famiglia, nel vicino di casa che non salutiamo, nel mendicante che incontriamo per strada e a cui non facciamo neppure caso. E’ il momento opportuno anche per chiedere perdono e per riconoscere, se lo avessimo dimenticato, che la vita è sempre un dono. Averlo ben presente costituisce lo snodo decisivo dell’esperienza umana. Editoriale Un desiderio attraente di Francesco Zanotti Cesenatico 20 Luci al presepe sul Portocanale e a Villalta Verghereto 19 Consorzio di allevatori apre nuovo negozio Cesena 15 Una campagna contro il gioco d’azzardo Longiano 18 Dai frati il mercatino missionario Oltre 8 milioni di euro, nove anni di lavoro, un patrimonio librario di oltre 300mila volumi. Sono i numeri della Nuova Malatestiana di Cesena che sarà inaugurata il 14 dicembre. Il sindaco Paolo Lucchi ha affermato che i cesenati che conoscono la Malatestiana sono in numero ridotto. Con il recupero di parte dell’ex liceo classico, altri duemila metri quadrati sono stati destinati alla biblioteca. La nuova organizzazione è stata pensata dall’esperta Antonella Agnoli. Il suo progetto prevede “un’integrazione fra passato e futuro con una bi- blioteca per tutti”. Emergono anche alcune perplessità sulla disponibilità dei libri. Primo piano alle pagg. 4-5 Una nuova casa per la cultura Grande Malatestiana, inaugurazione a Cesena sabato 14 dicembre Diocesi 8 Avvento: raccolta a sostegno delle nostre missioni 14 dicembre 9 Padre Guglielmo La salma torna a Cesena I l vescovo Douglas invi- ta a gesti di solidarietà a favore dell’opera dioce- sana di Carupano, in Ve- nezuela I l frate rimase dai cap- puccini a Cesena fino al 1980. È morto a Faenza nel 1999. Sarà sepolto presso il convento Azione Cattolica Quattro pagine speciali Inserto PropostAc I-IV I n vista dell’8 dicembre, che tradizionalmente dà il via all’adesione, l’Ac diocesana si rac- conta Basilica del Monte 23 Duecento anni fa l’Incoronazione della Madonna V enerdì 6 dicembre alle 17 sarà presentato il volume “Santa Maria del Monte. Di cent’anni in cento. 1814-1914-2014” LA FACCIATA DELLA NUOVA MALATESTIANA A CESENA, IN PIAZZA BUFALINI

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Corriere Cesenate di giovedì 5 dicembre 2013

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Giovedì 5 dicembre 2013anno XLVI (nuova serie)numero 44 euro 1,20 - contiene I.P.

44Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Sarà un Natale diverso quello diquest’anno. La crisi economica si acuiscee incide sempre di più sulle famiglie. Si

festeggerà all’insegna della sobrietà. Anche chinon è colpito in maniera diretta dalla perditadel lavoro, di certo non ha cuore e coraggiosufficienti per mettere mano al portafogli espendere in libertà. Un diffuso senso diprecarietà si è impadronito del Vecchiocontinente. In particolare, in Italia si respiraun clima di insicurezza, dalle prospettiveindecifrabili.Rete, tv, radio e giornali ci sommergono connotizie negative. Rischiamo di essere travoltida un’onda di paura alimentata dal tam tamquotidiano di un’informazione invadente. Ilmondo sembra andare a rotoli. Eppure. Sì,nonostante tutto questo, noi possiamo ancoraaffermare che c’è un eppure. Da domenicascorsa siamo entrati nel periodo di Avvento,quello che precede e prepara il Natale. Se anche i più tenaci talvolta finiscono persoccombere, poi si rialzano, con lo sguardopuntato in Alto. Anzi, proprio grazie a quellosguardo rivolto verso ciò che vale riescono atrovare le forze necessarie per ripartire, conenergie nuove e con l’entusiasmo dei neofiti.Questa è l’esperienza che l’Avvento propone.Un nuovo inizio, ogni anno. Una ripartenza davivere ogni mattina al momento del risveglio.“L’uomo avverte il bisogno di una speranzache vada oltre. Egli si rende conto – ha scrittoil teologo don Marco Doldi per l’agenzia Sir -che può bastargli solo qualcosa di infinito,qualcosa che sarà sempre più di ciò che eglipossa mai raggiungere con le sole sue forze.Avverte il desiderio della speranza grande,verso cui si sente attratto”. Ecco il punto, ilcentro, il fulcro della nostra esistenza, messosotto la lente proprio nei giorni che precedonoil Santo Natale. Un desiderio da cui si vieneattratti.Siamo in attesa, fin dal giorno della nostranascita. Veniamo al mondo per rispondere auna chiamata, quella che fa diventare la vitalieta e il peso da portare leggero. Nonmancano le cadute, ma poter contare su unDio che si fa uomo rende ogni istante pieno disignificato per tutti. Lui, incommensurabile, siè fatto piccolissimo. Questo è il tempopropizio per un po’ di silenzio e diraccoglimento. Sostiamo, ogni tanto. Noncorriamo sempre. Il Signore ci aspetta, neltabernacolo, in famiglia, nel vicino di casa chenon salutiamo, nel mendicante cheincontriamo per strada e a cui non facciamoneppure caso. E’ il momento opportunoanche per chiedere perdono e per riconoscere,se lo avessimo dimenticato, che la vita èsempre un dono. Averlo ben presentecostituisce lo snodo decisivo dell’esperienzaumana.

EditorialeUn desiderio attraentedi Francesco Zanotti

Cesenatico 20Luci al presepesul Portocanale e a Villalta

Verghereto 19Consorzio di allevatori aprenuovo negozio

Cesena 15Una campagnacontro il giocod’azzardo

Longiano 18Dai frati il mercatino missionario

Oltre 8 milioni di euro, nove anni di lavoro, un patrimonio librario di oltre300mila volumi. Sono i numeri della Nuova Malatestiana di Cesena chesarà inaugurata il 14 dicembre. Il sindaco Paolo Lucchi ha affermato chei cesenati che conoscono la Malatestiana sono in numero ridotto. Con ilrecupero di parte dell’ex liceo classico, altri duemila metri quadrati sonostati destinati alla biblioteca.La nuova organizzazione è stata pensata dall’esperta Antonella Agnoli. Ilsuo progetto prevede “un’integrazione fra passato e futuro con una bi-blioteca per tutti”. Emergono anche alcune perplessità sulla disponibilitàdei libri.

Primo piano alle pagg. 4-5

Una nuova casaper la cultura

Grande Malatestiana, inaugurazione a Cesena sabato 14 dicembre

Diocesi 8Avvento: raccoltaa sostegnodelle nostre missioni

14 dicembre 9Padre GuglielmoLa salma torna a Cesena

Il vescovo Douglas invi-ta a gesti di solidarietà a

favore dell’opera dioce-sana di Carupano, in Ve-nezuela

Il frate rimase dai cap-puccini a Cesena fino al

1980. È morto a Faenza nel1999. Sarà sepolto pressoil convento

Azione CattolicaQuattro pagine speciali

Inserto PropostAc I-IV

In vista dell’8 dicembre,che tradizionalmente

dà il via all’adesione,l’Ac diocesana si rac-conta

Basilica del Monte 23Duecento anni fal’Incoronazionedella Madonna

Venerdì 6 dicembre alle17 sarà presentato il

volume “Santa Maria delMonte. Di cent’anni incento. 1814-1914-2014”

LA FACCIATA DELLA NUOVA MALATESTIANAA CESENA, IN PIAZZA BUFALINI

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Giovedì 5 dicembre 2013 3Opinioni

I catecumeni in piazza San Pietroa conclusione dell’Anno della Fede

conclusione dell’Anno della fede, papa Francescoha incontrato quanti, da adulti, hanno deciso didiventare cristiani e intraprendere un camminoche dura almeno tre anni per cominciare. E poi

tutta la vita!Questo incontro vuole essere un segno: “L’Anno dellafede” termina, ma continua per ogni cristiano l’impegno arispondere quotidianamente al Signore Gesù che invita aessere suoi discepoli, manda nel mondo ad annunciare ilVangelo e a testimoniare con la vita la gioia della fede.A questo incontro sono stati invitati tutti i catecumeni,con i loro catechisti e con quanti nelle comunità cristianeli accompagnano nell’itinerario di preparazione allacelebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana.L’Anno della fede e i suoi germogli. Accanto a loromigliaia di catechisti, accompagnatori, familiari e ancheneo battezzati delle nostre diocesi di questi ultimi anni.Alla mente si affaccia un pensiero, un dubbio o un puntodi domanda. Il mondo multietnico e multireligioso èquello in cui noi stessi viviamo. È così il mondo del lavoro,della scuola, della via in cui abitiamo. È una realtà chesalta agli occhi tanto quanto i segni cristiani tradizionaliche stanno attorno a noi.Quei “ germogli” timidamente portano un messaggio pertutti. Quel fatto è un richiamo profetico. Fa sentire ilbisogno di un risveglio, di un sussulto per la nostracoscienza cristiana.Non vale dire “non c’è bisogno di tanta fatica e tantotempo perso per una sola persona. Con tutto quello cheabbiamo da fare!”. L’importanza della sceltacatecumenale ha valore, prima ancora che per il numerodelle persone, per il significato della sua funzioneeducativa nella pastorale e per il futuro della Chiesa. Nelleparrocchie è straordinaria occasione di rinnovamento insenso missionario. E il segno di una freschezza semprenuova del Vangelo sia per chi è cresciuto nella Chiesa, siaper chi non crede. Per questo il modello catecumenale èesemplare per ogni percorso di iniziazione cristiana e diriscoperta della fede.

A

Percorso da valorizzare in ogni diocesi

Una Esortazione da brivido evangelico

Vaticano, 30 novembre: papa Francesco ha ricevuto in udienza bambini am-malati di tumori e leucemie, da Wroclaw (Polonia). (Foto L’Osservatore Ro-mano www.photo.va/Sir)

La fotografia

S

Nella nostra diocesi questo è il decimo anno di esperienza in questo servizio dipastorale, nuovo e appassionante. Molte considerazioni ci fanno percepire checi è data l’opportunità di fare passi in avanti, nuovi e qualificati. E tutto comedono del Signore, per le nostre parrocchie e anche per ognuno di noi. Perciòprendiamo tutto con fede, coraggio gioia ed entusiasmo. Ci sono aspetti da migliorare? Ci sono da vincere diffidenza e preconcetti versoqueste persone che si affacciano sulla soglia. E questo continua a richiamarcicome comunità a un’accoglienza “ricostruttiva” di affetti e rapporti sereni esinceri.A noi tutti sta a cuore portare nuove persone a conoscere meglio questo serviziocatechistico e desideriamo che l’esperienza del Catecumenato venga conosciutameglio dalle varie comunità ecclesiali e dai sacerdoti.Le nostre comunità devono riflettere su queste novità. È un fatto che interpellatutti, credenti e non credenti. Si ripercuote come richiamo per unariqualificazione più incisiva della nostra fede e, soprattutto della testimonianzanella società in cui viviamo.L’esperienza vissuta a Roma ci racconta che non c’è bisogno di aspettare ancoraper dire a tutti che questa è la “porta” attraverso cui la mia fede, la tua e quelladella nostra Chiesa deve osare passare.

Morena Sirotti

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Giovedì 5 dicembre 20134 Primo piano

Cesena Sulla Biblioteca pubblicati due libri che ne sottolineano il ruolo centrale in città. Sonoediti da "Stampare" e "Il Ponte Vecchio". Gli autori sono Pier Giovanni Fabbri e Paolo Turroni

Malatestiana: santuario dellamemoriaMarino Mengozzi

l maggior"quattrocentista" dellastoria cesenate è, perunanime e oggettivo

riconoscimento, PierGiovanni Fabbri. Lo è nonsolo per la quantità deglistudi, che pure svetta sulpennone delle indaginistoriche e delle risultanzestoriografiche, quanto per ilrigore del metodo, perl’esclusiva dipendenza dallefonti inedite, per la capacitàanalitica dei dati e la lorovalutazione, sempredialogata e discussa in chiaveunitaria, riconducendocostantemente il particolareall’universale, il dettaglio allacornice di riferimento eall’insieme storico, politico,economico e culturale. Milimito a citare, per la loroimportanza, i quattro volumie i numerosi contributi editidalla Società di StudiRomagnoli e la serie delleVite dei Cesenati, ormaigiunte al vol. VII con cadenzaannua. Il miglior attestato diuna lunga fedeltà, dunque.

STUDI IMPORTANTIOggi intendiamo salutare unvolume miscellaneo dedicatoa quello che senza dubbio èl’amore preferito di Fabbri(una sorta di predilezione’monogamica’ che ciascunstorico serio possiede e chediscende dall’inevitabile,necessaria, progressivaspecializzazione): laMalatestiana. Egli hachiamato a raccolta unasestina di amici-studiosicesenati, tutti convocati nelnome della mirabile creaturadi Malatesta Novello e di quelQuattrocento cui dobbiamola stagione più alta esignificativa della nostra cittàe della nostra cultura urbana:ne è così nato un importantelibro a più voci, che vuolessere il quaderno numero 1di "Le Vite dei Cesenati" (undisegno indubbiamentecoraggioso, considerati itempi). Carico di novità esuggestioni, il libro spaziafelicemente efruttuosamente: dalle muraquattrocentesche di Cesena,avviate nel 1444 sotto ladirezione di Matteo Nuti (perle mani, le più esperte in re,di Pino Montalti che ce nesquaderna i costruttori), airelativi pagamenti (grazie aMaurizio Abati, che individuauna schiera di mastricomacini e maestranzeferraresi); dal convincenteprofilo di Violante diMontefeltro, donna-moglieaffascinante e dotta che ama(riamata) Cesena e cheunisce tratti da misticamedievale e da coltaumanista (articolata daFrancesca Baronio neivent’anni della "magnificadomina" e nei ventisettedella "paupercula indignaabbatissa", le dueapparentemente antitetichestagioni di una signora chenon sfigura nella cortigiana

I

schiera femminile del suotempo), ai graffitimalatestiani (le firme diantichi frequentatori lasciatesulle pareti dell’aula del Nutie considerate da Paola Erraniquasi come una sorta disingolare paratesto); dallasuggestiva biografiaromanzata di Jean d’Epinal (ilcelebre amanuense cheMarzia Persi delinea convivida narrazione sul binariodi fantasia e storia), aimedaglioni dei maggioriesponenti della famigliaVerardi (ancora la Errani, cheopportunamente evidenzia illoro lascito d’arte custoditonella cattedrale); dal corposocontributo che lo stessoFabbri dedica ai Cesenati nelQuattrocento e alla Biblioteca(fino a penetrare nei codici ea indagare i sentimenti e lepassioni scatenati nei lettorie celati in note ora curioseora misterriose), al ritrattodel bibliotecarionovecentesco ManlioTorquato Dazzi (lo delineaAlberto Gagliardo conpuntuale documentazione),figura moderna elungimirante cui capitò disuccedere per unquinquennio a Renato Serra,il "fenomeno spirituale" checon gioia sapeva "accostare legrandi cose belle […] ognimattina".Questi studi, oltre adallungare il percorso dellaconoscenza storica (edunque a incarnareun’indomabilemissione/vocazione),ribadiscono che laMalatestiana è illungimirante lascito delmagnifico signore che lavolle: ricca, austera, solenne,preziosa, necessaria, utile,pubblica, punto d’arrivo e dipartenza (le coordinatedell’umanesimo di ieri e dioggi, il percorso dell’uomoche studia perché cerca ecerca perché studia), affidataalla responsabilità

comunitativa per il bene e lacrescita di tutti. Oggi èpossibile vederla - meglio,contemplarla - così com’ègrazie a una conservazione ea una tutela scaturite non dacalcoli eruditi o materiali mada una recondita energiaspirituale (non vadimenticato che era la"libraria" del Novello e deiFrancescani, un connubio adun tempo inseparabile edistinto); chi ne cammina lanavata non può non sentirela spinta ascensionale chesquarcia e solleva le volte,incapaci di contenerel’universale depositato inquei plutei, apparentementeincatenato ma in realtàlibrato sulle strade sconfinatedel tempo e dello spazio, chepoi sono le strade dell’uomodi ieri (quand’egli ne eraconsapevole fino adesiderarlo) e di oggi(quando il torpore culturale eforse l’ottusità del cuoreaddormentano quell’anelito,scambiato per fastidiosoincommodo o, peggio, ospiteinatteso e sgradito).

STAGIONE NUOVAOra il complesso chechiamiamo Malatestiana (loscrigno del Novello in primis,la Pïana, la Comandini, laComunale, la Ragazzi, i fondie le raccolte) si appresta asignificativi mutamenti:pensata come "grande", saràbattezzata "nuova" (più perrealismo o disincanto?), conle inevitabili querelle sugiusto e ingiusto, lecito e non,ragionevole e immoderato,comprensibile e avventato(più spazi-meno libri, bar sì-bar no, poliedrico-polifunzionale, moderno-dissacrante, conservatore-all’avanguardia, chiuso-aperto, ecc.); certo una sana eopportuna dialettica(purtroppo tardiva?), peraltroaccelerata - e non potevaessere diversamente - datalune affermazioni (al limite

di boutade provocatoria eirriguardosa) di AntonellaAgnoli, cui sono stati affidatidestinazione e allestimentodei nuovi spazi: non ha infattinascosto di aver pensato alristoro e alla musica, aitortellini e all’uncinetto perportare lettori in biblioteca!In tal modo denunciando unpunto di vista più centratosui lettori che sui libri: è veroche un libro esiste se c’è illettore, ma senza libri non c’èbiblioteca (e tale è se vasta esmisurata, potenzialmentesenza fine; se anzi seguiamoJorge Luis Borges, labiblioteca, "modellodell’universo", consta di "unnumero indefinito, e forseinfinito"). Bisogna anchescegliere "se si vuoleproteggere i libri o farlileggere", come ha scrittoUmberto Eco: al quale nondispiacerebbe il modelloAgnoli, dal momento ch’eglipensa a un lettore "anchegaio", a una biblioteca"anche con la possibilità delcappuccino, anche con lapossibilità per due studentiin un pomeriggio di sedersisul divano" e consumarvi"parte del loro flirt". Né sipotrà dimenticare quantoprescrive l’Unesco: "che ilettori possano accederedirettamente agli scaffali". Guai alla nostra città sedimentica che la veragrandezza e la vera novitàresta pur sempre e soltantol’impresa culturale delNovello (e di Violante), contutto quanto si è aggiunto masempre innestato in quellauniversale realizzazione; laricchezza del depositumpreservato dall’aula del Nutiè costituita ancor di più dallagiovinezza del suo messaggio- nihil humani alienum,nulla di quanto interessal’uomo può essermi estraneo!- che si trasformaperennemente in attualità: eforse giunge piùcontemporaneo dei nostri

schemi, magari digitali mapur sempre rigidi, menoelastici e più senescenti(riflettiamo: davvero Omero,Virgilio e Dante sono semprepiù giovani, computer etablet sempre più vecchi!).Marguerite Yourcenar ci hadetto che "fondarebiblioteche è come costruiregranai pubblici, ammassareriserve contro l’inverno dellospirito" e che una bibliotecaè "un baluardo alladecadenza, un simboloconcreto con cui opporsi allavolgarità del presente".Rimane dunque lameravigliosa verità dellaMalatestiana, oggipatrimonio e responsabilitànon più soltanto di Cesenama dal 2005 (Unesco dixit!)del mondo: con essadobbiamo continuare a fare iconti. E si dica che loregistriamo con autenticoorgoglio.

NUOVA GUIDAUn luogo ricco e complessocome la Biblioteca cesenatenecessita di una guida: unostrumento utile ’dentro’ maanche ’fuori’, finalizzato purea quel rivedere che dilata erinnova quanto visto. Allavigilia dell’inaugurazionedella nuova Malatestiana,Paolo Turroni ci fornisce unfresco strumentopropedeutico-conoscitivo delpiù importante monumentocittadino. Chi avevaconsuetudine con la guidaapprontata da GiordanoConti (La BibliotecaMalatestiana, Milano, FabbriEditori, I ediz. 2000, II ediz.2005, pp. 112, figg. 101,ancora disponibile)s’interrogherà sullecaratteristiche della nuova,che sono molte e varie.L’autore - che con questaprova arrotonda e corona lasua poliedricità, specie dopoi rubiconici successi dellascorsa estate - fornisce unampio e articolato testo,distribuito in cinque capitoli:un succinto quadro storico, lavisita alla Malatestiana(perlustrata passo passo e divano in vano), uno sguardoalle opere d’arte, un viaggiodentro ai codici e una schedasul lascito Comandini (unabiblioteca dentro laBiblioteca, come la Pïana). Acorredo, come s’addice a unaguida, molte immaginipressoché tutte a colori.Dunque uno strumento agilee fitto fitto di notizie, cheforse poteva essere arricchitodi traduzione inglese,integrale o sintetica,considerati gli esiti delriconoscimento Unesco._____________________- Cesena e la Malatestiana, acura di Pier Giovanni Fabbri,Cesena, Stampare Edizioni,2013, pp. 319, 15 euro

- Paolo Turroni, La BibliotecaMalatestiana di Cesena.Memoria del Mondo, Cesena,Società Editrice "Il PonteVecchio", 2013, pp. 110, figg.68, 10,90 euro

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Giovedì 5 dicembre 2013 5Primo piano

Passato e futuronella NuovaMalatestianaL’inaugurazione della biblioteca si terrà il 14dicembre. Sono stati recuperati nuovi spazi,quelli che prima facevano capo al liceoclassico. I lavori non sono finiti: manca il terzostralcio, ma mancano pure i soldi

Francesca Siroli

onto alla rovescia perl’inaugurazione della NuovaMalatestiana, fissata per sabato 14dicembre. Un restauro non solo

strutturale, complessivamente costato 8,4milioni di euro per nove anni di lavoro,quello che ha interessato il cuore pulsantedella conoscenza a Cesena, dotato di unpatrimonio librario di oltre 300mila volumi,di cui diverse migliaia antichi.Il sindaco Paolo Lucchi, nel corso dellapresentazione pubblica lo scorso 29ottobre, non ha nascosto come i "cesenatiche conoscono la Malatestiana siano innumero ridotto rispetto a quello chevorremmo". Ma "essere cesenati significaconoscere e far parte della storia dellaMalatestiana: costruzione che segnò ungrande passaggio di modernità", rilevaAngelo Varni, presidente dell’Istituto per ibeni artistici, culturali e naturali dell’EmiliaRomagna. E ora una nuova sfida attende la ’Memoriadel mondo’, raro riconoscimento assegnatodall’Unesco.

Una ’biblioteca per tutti’In mancanza di un direttore (da quando unanno fa è andata in pensione DanielaSavoia) per scarsità di risorse economiche,la nuova organizzazione è stata predispostadall’esperta Antonella Agnoli, che haricevuto lo scorso marzo l’incaricodall’Amministrazione comunale. La sfida èambiziosa: trasformare la Malatestiana inun palcoscenico bibliografico dove passatoe futuro si integrano, una "biblioteca pertutti", dove la conoscenza non rimangaprigioniera delle pagine, ma sia fruibile dachiunque, attirando chi finora non vi hamai messo piede. Se da un lato la biblioteca cesenate vanta

Cun numero di prestiti di tutto rispetto(99.684 nel 2012), dall’altro sconta untempo di frequentazione moltobasso."Dovrà diventare una sintesi perfettadel moderno concetto di biblioteca: nonsolo un luogo di archiviazione oconservazione della conoscenza, ma unorganismo vivente e dinamico", sottolineaAgnoli, fedele alla filosofia per cui lebiblioteche devono evolversi divenendoluoghi di aggregazione dove prevalgano lasocialità, le nuove tecnologie e l’ascolto alleesigenze delle giovani generazioni."L’obiettivo è trovare un giusto equilibriotra la conservazione di un patrimoniostraordinario e una nuova idea culturale,che passa attraverso i moderni strumentitecnologici e le opportunità di incontro",dice l’assessore alla cultura Elena Baredi.

Nuovi spazi e più serviziCon il recupero di parte dell’ex liceoclassico, quasi 2mila metri quadrati sonostati restituiti a nuova vita. Fra queste muratroveranno spazio, tra gli altri, la mediateca(che trasloca dal San Biagio), lo spaziofumetti, la caffetteria, la biblioteca ragazzi’Bettini’ con l’area dedicata ai più piccoli, lasala conferenze e lo spazio ’scaffale aperto’.Qui saranno disposti 12mila volumi, gli altri60mila (ad eccezione di quelli mai richiesti)rimarranno nell’attuale collocazione,sempre disponibili al pubblico. Gli orarisaranno ampliati con apertura al sabatopomeriggio e la domenica mattina.

Una biblioteca da 8,4 milioni di euroIl progetto, originario del 2003, porta lafirma dell’architetto bolognese Pier LuigiCervellati. Il bilancio complessivo delleopere per il primo e secondo lotto è di 8,4milioni di euro, così finanziati: 6 milioni dalComune di Cesena, 700mila euro dallaRegione Emilia-Romagna e 1,7 milioni dal

La nuovaorganizzazione è stata predispostadall’esperta AntonellaAgnoli, che ha ricevutolo scorso marzol’incaricodall’Amministrazionecomunale

Il sindaco PaoloLucchi: "I cesenati che conosconola Malatestiana sonoin numero ridotto Vorremmo che fosseromolti di più"

La ristrutturazione non è finita.Manca infatti il terzo stralcio (1.580metri quadrati) che riguarda la ri-funzionalizzazione dell’intero im-mobile adiacente la biblioteca: quidovrebbe trovare collocazione defi-nitiva la biblioteca ragazzi. Esiste unprogetto di massima ma l’importo,di 4 milioni, non è stato ancora fi-nanziato. E in tempi di ’vacche ma-gre’ per le casse comunali e i tagli nelsettore della cultura il futuro non èdei più rosei. Alla Malatestiana manca poi unacornice di prestigio, ma in questo ca-so i tempi dovrebbero essere più bre-vi. Il progetto vincitore (con capo-gruppo l’architetto Marco Ceredi)del concorso per la riqualificazionedelle piazze Bufalini, Almerici e Fab-bri - costo ipotetico di 2,5 milioni dieuro - prevede lo spostamento del-l’edicola e del chiosco della piadinasul retro del palazzo del Ridotto, l’in-stallazione di panche in pietra bian-ca e in porfido e una serie di fontanea pavimento. In piazza Fabbri conti-nueranno a transitare le auto e l’iso-la ecologica sarà collocata alla finedi via Montalti. (Fs)

Altri lavori✎

Ministero dei Beni culturali. Il contributostatale però è tutt’altro che certo:"L’accordo di programma, sottoscritto annifa, non è stato coperto", informa GualtieroBernabini, dirigente Edilizia pubblica delComune.

Non a tutti pare perfetto, così come annun-ciato, il progetto della Grande, o nuova, Ma-latestiana relativo alla gestione dopo l’inau-gurazione. Fra le varie perplessità sonoemerse quelle di Claudio Riva, ricercatorecesenate, il quale le ha già in parte manife-state durante la serata di presentazione del29 ottobre."Non contesto il progetto generale delladottoressa Agnoli - dice Riva - ma rimango-no dubbi circa l’idea di gestione che sta ve-nendo avanti. Mi pare più una filosofia dabiblioteca nuova, da quartiere residenzialedi nuova istituzione dove, accanto al centroculturale, può esserci anche un centro di ag-gregazione sociale. Ma per una istituzioneche è ’memoria del mondo’ e che ha allespalle oltre 550 anni di storia, il centro di ag-gregazione va inteso in ben altro modo. Inpoche parole la Malatestiana non può esse-

re considerata una specie di centro com-merciale dove si vuole portare e intrattene-re gente a tutti i costi senza curare l’interes-se principale per la lettura. Ecco perché hocontestato l’apertura del bar: ce ne sono giàabbastanza in centro a Cesena". Pare anche che nella sezione ’ragazzi’ i vo-lumi disponibili immediatamente diminui-scano, passando da 25mila a cinquemila."In zona stazione c’è un magazzino - conti-nua Riva - con un ampio deposito di libri. Iricercatori e i lettori devono attendere il ser-vizio di consultazione di mercoledì in mer-coledì quando il personale della Malate-stiana si reca al magazzino per ri-deposita-re i libri consultati e prelevare quelli dellenuove richieste. L’auspicio era che, con inuovi spazi, il patrimonio librario venissesubito unito, ma ad oggi non si sa ancoraquando il servizio verrà attivato. Spero che

la consultazione in Sala Verde, vale a diredove si studiano i manoscritti e le fonti pre-ziose e rare, torni ad essere aperta ai ricer-catori e agli studiosi per sei giorni la setti-mana. Dico questo perché pare concreto ilrischio che i giorni di consultazione venga-no ridotti".Riva non dimentica tutto il lavoro svolto fi-no ad oggi: "Se la Biblioteca Malatestianaha ricevuto il riconoscimento dell’Unescolo si deve nel recente passato all’opera del-l’ex sindaco Giordano Conti, della direttriceDaniela Savoia, del Consiglio di biblioteca edi tutto il personale. Non vorrei - concludeil ricercatore - che il rinnovo delle strutturevenga inteso come una partenza da zeronella gestione. Quanto è stato portato avan-ti fino ad ora è sempre stato fatto nell’inte-resse di tutti".

Cristiano Riciputi

Biblioteca Claudio Riva manifesta dubbi sulla futura gestione

"Non sia solo centro di aggregazione"EventiAppuntamenti di rilievo scandisconol’apertura della Nuova Malatestiana. Al viasabato 7 dicembre, e fino al 9 febbraio, lamostra ’Boccaccio in Romagna’, realizzata incollaborazione con la Biblioteca Classense,dove è stata ospitata nei mesi scorsi.L’esposizione ricorda il VII centenario dellanascita di Giovanni Boccaccio presentandogli esiti di una ricognizione nellebiblioteche romagnole delle sue operemanoscritte e stampate nei secoli XV e XVI. Ipezzi esposti - 10 manoscritti, 6 incunabolie 69 edizioni del XVI secolo - ’raccontano’della storia editoriale e insieme dellalettura dei libri posseduti da sedicibiblioteche, presenti nelle tre provinceromagnole, e dalla biblioteca di Stato di SanMarino. Il 14 dicembre alle 15.30 nella salaSan Giorgio, sarà la volta del convegno ’Lalettera di Macchiavelli a Francesco Vettoridel 10 dicembre 1513’ con relatoriGianmario Anselmi dell’Università diBologna e Maurizio Viroli dell’Università diPrinceton, in occasione dei 500 anni dallacomposizione de ’Il Principe’. (Fs)

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Giovedì 5 dicembre 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale,

San Paolo, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,

Roversano9,00 Istituto San Giuseppe

(corso U. Comandini)Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Bagnile,Montereale

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del Cimitero18.00 Cattedrale, Osservanza,

San Rocco, San Domenico

18.30 Cappuccini, San Pietro19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

Luzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,Sant’Egidio,Villachiaviche, Diegaro,Madonna delle Rose,Bulgarnò, San Mauro inValle, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Pio X, Gattolino,

Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Ruffio,Pioppa, Ponte Pietra,Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina, San

Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 Gatteo a Mare20,30 Sala, Villalta;21 San Giacomo

Festivi: 8 Bagnarola, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta;

10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti, SanGiacomo, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe), 9,30 (chiesa

parrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.

ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villadi Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 43 del 21 novembre 2013: 8.050 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 3 dicembre 2013

Domenica 8 dicembre - Anno ASeconda domenica di AvventoIs 11,1-10; Salmo 71;Rm 15,4-9; Mt 3,1-12

Spesso, quando si parla di Maria,sembra di sentire una favola. Ladevozione popolare ha

talmente arricchito la sua immagineda renderla distante, una sorta di“semi-dea”. Modello sì diammirazione, ma così lontano dalritmo ordinario delle nostregiornate, fatte di fragilità, di cadutee di dubbi, da accrescere semmai lanostra frustrazione. Frustrazioneche sembra trasparire dalle paroledi un vecchio canto della tradizionepopolare che qualifica Maria conl’aggettivo “irraggiungibile”.Bisogna, allora, ripartire dalVangelo, per scoprire con rinnovatostupore che la santità si declina neltessuto quotidiano delle nostreesistenze, nella comune fatica delcredere.Il singolare privilegio di cui Mariaha potuto godere non le ha reso piùfacile la vita. Anzi, la purezza delcuore acuisce la sensibilità di frontealle prove. Se così non fosse, Mariaavrebbe recitato un copione degnodella migliore attrice di Hollywood.Maria non si è arresa passivamente

alla volontà di Dio; la sua rispostanon è un “sì” immediato, ma unadomanda: “come avverrà questo?”.Porre domande a Dio non èmancanza di fede, ma è staredavanti a Lui con tutta la dignità difigli, con maturità econsapevolezza, senza consegnarela nostra intelligenza a un vuotofideismo, ma dilatandola sulmistero di un Dio che vuoleprendere casa in noi. Ed è bellocontemplare il rischio o forse lascommessa che Dio è sempredisposto a lanciarci: fare alleanzacon noi, con la nostra fragilità, perrenderci partecipi di quel progettodi salvezza che non prende la stradadell’evidenza, della grandezza,dell’efficienza, della sacralità delTempio, ma della piccolezza edell’innocenza di una ragazzinapoco più che tredicenne. L’irruzionedi Dio, ancora una volta, cisorprende, perché ci costringe arivedere le nostre categorie.Azzardando un po’, potremmo direche al tempio, rappresentato dallafigura del sacerdote Zaccaria, Diopreferisca la casa, rappresentata daMaria; alle liturgie solenni odorantidi incenso, Dio preferisca il trantran quotidiano fatto di pentolefumanti e di servizi domestici.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNORESantità, elogio della quotidianità

lunedì 9 dicembreImmacolataB.V. MariaGen 3,9-15.20;Sal 97;Ef 1,3-6.11-12;Lc 1,26-38

martedì 10Madonna di LoretoIs 40,1-11; Sal 95;Mt 18,12-14

mercoledì 11san Damaso papaIs 40,25-31; Sal 102;Mt 11,28-30

giovedì 12B.V. Mariadi GuadalupeIs 41,13-20; Sal 144;Mt 11,11-15

venerdì 13santa LuciaIs 48,17-19; Sal 1;Mt 11,16-19

sabato 14san Giovannidella CroceSir 48,1-4.9-11;Sal 79; Mt 17,10-13

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOIl seminarista Fabrizio Ricci diventa diaconoL’ordinazione domenica 8 dicembre in CattedraleFabrizio Ricci, seminarista trentunenne di Mercato Saraceno, saràordinato diacono per le mani del vescovo Douglas Regattieri, dome-nica 8 dicembre alle 18 in Cattedrale a Cesena. Il diaconato è per Fa-brizio l’ultimo ‘passo’ prima dell’ordinazione presbiterale.

Luce della Pace, Veglia diocesana dei giovaniSabato 14 dicembre alle 20 dall’istituto “Comandini”“Luce della Pace... da Betlemme a Cesena”. Le comunità Masci, laPastorale giovanile, il gruppo Scout Cesena 8 e le parrocchie di Ma-cerone e Sant’Egidio invitano in modo particolare tutti i giovani allaVeglia diocesana dei giovani. La luce sarà accolta con ritrovo pressoil piazzale antistante l’istituto superiore “Comandini” (via Boscone,200, Cesena), per accompagnarla fino alla chiesa di Sant’Egidio (cheresterà aperta tutta la notte). Presiederà il vescovo Douglas Regat-tieri. La processione avverrà anche in caso di pioggia.

Consiglio pastorale diocesanoDomenica 15 dicembre alle 15 in Seminario a CesenaÈ convocato per domenica 15 dicembre alle 15, in Seminario a Ce-sena, il Consiglio pastorale diocesano. Il vescovo Douglas introdurràil tema del prossimo anno pastorale sulla Famiglia. A seguire, mon-signor Walter Amaducci introdurrà al quinto convegno ecclesialedella Chiesa italiana che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015

✎ CHIESA INFORMAUnitalsi, giornata dell’AdesioneDomenica 8 dicembre a Calabrina di CesenaLa sottosezione cesenate dell’Unitalsi celebra domenica 8 dicem-bre la giornata dell’Adesione, un’occasione importante per volon-tari e amici per rinnovare l’appartenenza all’Unitalsi e al suocarisma di servizio e carità. È anche un’opportunità per incontrareamici e pellegrini con i quali si è condivisa l’esperienza dei pellegri-naggi ai santuari mariani. L’appuntamento è per domenica 8 di-cembre alle 10,30 nella chiesa di Calabrina di Cesena; a seguire,pranzo sociale presso le opere parrocchiali.Per info: Giovanna, 333 2995808, Umberto, 0547 610399.

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Giovedì 5 dicembre 2013 7Vita della Diocesi

Cinque nuovi diaconi per la Chiesa di Cesena-Sarsina | Le ‘destinazioni’ nelle parrocchie

Cinque nuovi diaconi a servizio della Chiesa di Cesena-Sarsina. Franco Bisacchi, Se-condo Brandinelli, Andrea Delvecchio, Ettore Rossi (della parrocchia San Giacomo di Ce-senatico) e Luciano Veneri (di San Rocco di Cesena)sono stati consacrati dal vescovoDouglas durante la concelebrazione eucaristica di domenica 24 novembre in Cattedralea Cesena, Celebrazione a “sigillo” dell’Anno della Fede.SUL SITO CORRIERECESENATE.IT È DISPONIBILE UN’AMPIA FOTOGALLERY DELLA CELEBRAZIONE IN CATTEDRALE(fotoservizio Riccardo Muccioli)

Oltre ai servizi che già svolgono, Franco Bisacchi èdestinato alla parrocchia di Santa Maria Goretti,nel quartiere “Madonnina” di Cesenatico, mentre An-drea Delvecchio, che assieme alla moglie Sabrina ea don Virgilio Guidi ha la responsabilità dell’Ufficiodiocesano per la pastorale familiare, è stato desti-nato a quella di Boschetto sempre di Cesenatico.Gli altri due nuovi diaconi, Ettore Rossi e SecondoBrandinelli, continueranno il loro servizio in favoredella loro parrocchia di origine, quella di San Gia-como, a Cesenatico. Luciano Veneri, collaboratoredell’Ufficio diocesano pellegrinaggi, della parrocchiadi San Rocco, viene inviato dal vescovo in aiuto allaparrocchia di Santo Stefano, a Cesena.

In Cattedrale

■ A Cesenail cardinal BagnascoLa relazione del cardinalesul sito corrierecesenate.it,sezione “Archivio Documenti”“La fedecome luceper ilcamminodell’uomo”.Questo iltemasviluppatovenerdì sera22 novembrea Cesena dal cardinale Angelo Bagnasco,arcivescovo di Genova e presidente dellaConferenza episcopale italiana in unaCattedrale gremita di gente, tra cui ilvescovo emerito di Cesena-Sarsina, LinoGaravaglia e quello di Makeni (SierraLeone), il cesenate monsignor GiorgioBiguzzi.Accolto dal vescovo di casa, DouglasRegattieri, che lo ha ringraziato dellapresenza “nella città che ha dato i natali adue papi” cioè Pio VI (GiannangeloBraschi) e Pio VII (Barnaba Niccolò MariaLuigi Chiaramonti) il cardinale hapercorso in tre tappe l’enciclica Lumenfidei. Una lettera scritta a quattro mani daFrancesco e dal papa emerito BenedettoXVI. La fede è una luce - ha detto comeprimo punto il cardinale Bagnasco - cheillumina e scalda la vita dell’uomo nellasua interezza” perché chi incontra Cristorinasce. Facendo conoscere il cuore di Dioall’uomo, “Gesù ci fa capire anche chisiamo. L’uomo infatti è un mistero perfinoa se stesso, e solo conoscendo che Dio èPadre e che è misericordioso, l’uomocapisce di provenire non dal caso, ma daun disegno sapiente, di non essere solo,ma di avere la dignità di figlio, di nonprocedere verso il nulla, ma verso ladimora stessa di Dio, verso un destino,Cristo”. Quindi il presidente della Cei haaggiunto: “Essere cristiani significa vivereriferiti a Cristo. Credere vuol dire vivereabbandonati a Dio, perché Dio è piùaffidabile di me stesso”.SUL SITO CORRIERE CESENATE.IT ÈDISPONIBILE UN’AMPIA PHOTOGALLERY

“Dio è colui che Cristoci ha rivelato, un Dio bambino”

na meditazione del vescovo Douglasda utilizzare in vista del Natale. “Dioè umile” è il titolo del libretto che si

compone di 24 pagine tutte dedicate allariflessione sull’umiltà.Monsignor Regattieri parte dall’umiltàdell’Incarnazione: “L’Onnipotente simanifesta nella debolezza, un Dio-bambino”, si trova scrittonell’introduzione alle tre parti dedicateall’umiltà di Dio, del discepolo e dellaChiesa.Ripercorrendo il brano evangelico di Lucain cui si narra della nascita di Gesù, ilvescovo individua tre scene che poneall’attenzione del lettore. Prima di tuttol’evento in sé: “Niente di eccezionale o distraordinario, niente di miracoloso, unanascita fortuita, come accade anche oggi,un fatto assolutamente essenziale,normale, che sarebbe sfuggito a chiunquese non fosse stato annunciato”.La seconda scena è dedicata a un fattostraordinario: un’apparizione di angeli aipastori e il conseguente annunciosconvolgente: il Salvatore è un bambino.È in questo paradosso l’anima delVangelo. La terza scena è data all’incontrodei pastori con il bambino. Dio ci chiededi farci bambini, come si trova scritto in

U tutto il Vangelo, annota il vescovo: Dio ècolui che Cristo ci ha rivelato, un Diobambino. In questo è il senso dell’umiltàdi Dio. Egli che era grande si è fattopiccolo.Per descrivere l’umiltà del discepolo, ilvescovo va a prestito della regola di SanBenedetto che descrive nei dodici gradinidell’umiltà: avere timore di Dio; reprimerela propria volontà; sottomettersi allavolontà dei superiori; obbedire anche allecose più dure e difficili; manifestareall’abate ai propri errori; contentarsi dellecose misere grossolane; credere non soloa parole ma col cuore che siamopeccatori; non fare nulla contro la regola eseguire il consiglio degli anziani;dominare la lingua osservandofedelmente il silenzio; soffocare il risoscomposto; esprimersi pacatamente eseriamente, con umiltà e gravità;manifestare all’esterno l’interiore umiltà.Sembra impossibile salire questa scala,ma il vescovo Douglas avverte: “I santi,che sono stati come noi deboli e fragili, cel’hanno fatta”. E indica l’esempio dellaserva di Dio Angelina Pirini di Sala diCesenatico, un “povero pulcino senzapenne”, come lei stessa si definì in unadelle sue lettere pubblicate nel 2004.

Infine l’umiltà della Chiesa. “La Chiesa ècome la luna - scrive il vescovo -; nonsplende di luce propria; è tutta riferita aGesù. Essa trae la sua forza da Gesùrisorto che sta sempre al centro della suavita. La Chiesa nella predicazione e nellacatechesi non parla di sé, ma di Dio e delsuo vangelo; nella liturgia non celebra sestessa ma le meravigliose opere di Dio;nella carità non serve se stessa ma Dionei fratelli. Perciò la Chiesa è e deveessere umile”. In conclusione, aggiungemonsignor Regattieri, “sperimentare lacarità di Dio significa necessariamentetrasfonderla nell’amore ai fratelli”.

Avvento 2013, in un libretto una meditazione del vescovo Douglas

L’opuscolo è a disposizionepresso il Centro Pastoraledi Palazzo Ghini,in corso Sozzi a Cesena

Spazio Ascolto Famiglia

Un servizio dell’Ufficio Famigliain aiuto alla persona e alla coppia

Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia desidera farconoscere l’attività di “Saf, Spazio Ascolto Famiglia”, l’aiuto di

consulenti familiari alla persona, alla coppia e alla famiglia.Spazio Ascolto Famiglia offre alle persone in difficoltà un luogo diaccoglienza, ascolto, confronto e orientamento, anche in unadimensione spirituale. Si rende disponibile per una relazione di aiutonelle situazioni di crisi e di difficoltà, di disorientamento e diincomprensione.È a disposizione di persone, coppie e famiglie che vivono situazioni didisagio relazionale, anche legato all’esperienza della separazione edel divorzio.Gli operatori di Spazio Ascolto Famiglia sono consulenti familiarivolontari, diplomati alla scuola Sicof (Scuola italiana consulentifamiliari) di Roma, sensibili al bene della famiglia, formati sulleproblematiche del disagio familiare e relazionale e all’ascoltoempatico.Il servizio è offerto gratuitamente (su appuntamento) nei giorni dilunedì, giovedì, venerdì, dalle 15 alle 18; per appuntamenti telefonaredal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17, al numero 346 3694421. Lasede è presso l’Istituto Ancelle Sacro Cuore di San Carlo (accanto allascuola materna), via San Carlo 316, San Carlo di Cesena.Info: www.noifamiglia.it; email: [email protected]

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Giovedì 5 dicembre 20138 Vita della Diocesi

Bella scoperta! rubrica a cura dell’Ufficio diocesano per l’Arte sacra e i Beni culturali

Duemila visitatori al GhiniNon sarà un record, ma duemila visitatori in poco più di un mese e

nel solo fine settimana è davvero una cifra ragguardevole. Tanti,infatti, sono stati i cesenati (ma non sono mancati i forestieri) chehanno visitato, con stupito interesse, il restaurato salone di PalazzoGhini, il complesso ciclo pittorico di Giacomo Bolognini (1659-1737) ela prospiciente loggia: inaugurati il 27 settembre scorso grazieall’importante sinergia tra Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena eCentro Opere Cattoliche Palazzo Ghini. La gente ama il bello, loriconosce, lo apprezza ed è disposta a mobilitarsi per fruirne gli effetti,a beneficio di occhi, mente e cuore: non è una notizia da poco, specie intempi come quelli che viviamo. Detto in altri termini, questo si chiamacultura! Lo ripeteremo fino alla noia (ma repetita iuvant!): l’esperienzadella bellezza è un nutrimento indispensabile per l’uomo, che lacultura nobilita ed eleva insegnandogli a riflettere, a valutare e ascegliere con il criterio della passione per dare sapore alla conoscenza ealla vita. Perché si conosce solo ciò che si ama, si ama soltanto ciò che siconosce.Il prossimo 8 dicembre (ore 15,30) il salone del Ghini farà da cornice alprimo concerto della “Domenica in musica” promossa dallaFondazione Crc: un ‘matrimonio’ fra arte e musica che promette letiziae incanto.

Marino Mengozzidirettore Ufficio Arte sacra

In vista del NataleIl vescovo Douglas Regattiericelebra la Messain aziende e banche

ome già negli anniprecedenti, sono diverse le

aziende private, banche ed entidel comprensorio cesenate che, inprossimità del Natale, invitano ilvescovo Douglas per unacelebrazione eucaristicaall’interno dei propri ambienti.Ne pubblichiamo un primoelenco.Lunedì 9 dicembre alle 18 monsignor Regattieri sarànella ditta di San Vittore di Cesena F.lli CasalboniFrigoriferi. Alle 17,30 di giovedì 12 Messa nella sededella Banca di Cesena, in viale Bovio, mentre allaCassa di Risparmio di Cesena Messa per dirigenti edipendenti lunedì 16 dicembre alle 17. Nell’aziendadi Mauro Bonacci “Amico Sole”, appuntamento permartedì 17 dicembre alle 17; a Borello, nella RighiGroup, mercoledì 18 alle 16. Nella sede dell’Orogel, aPievesestina di Cesena, Messa con il vescovo Douglasvenerdì 20 dicembre alle 17.

C

Raccolta d’Avventoa sostegno della missionedi Carupano, in Venezuela

na fede partecipata” è iltitolo del depliant, allegatoalla Meditazione per ilNatale scritta dal vescovo

Douglas, che ha la funzione di illustrare laproposta di vivere anche quest’anno“l’Avvento e il Natale nello spirito della caritàmissionaria”. La capacità di vivere la fedenella carità, lo ricordava anche papaFrancesco nel Messaggio per la Giornatamissionaria mondiale del 2013, misura la solidità dellanostra fede sia livello personale che comunitario.Siamo invitati, come comunità diocesana, a caratterizzareil prossimo Avvento come tempo per vivere una fraternitàconcreta con i fratelli della diocesi di Carupano, inVenezuela. Verso questa diocesi esiste un legame nato inpassato dall’impegno missionario di diversi sacerdoti,religiosi e laici e ora tenuto saldo dai sacerdoti diocesanidon Giorgio Bissoni e don Derno Giorgetti, partito nelsettembre scorso.A Carupano stanno proseguendo i lavori di costruzionedella mensa e della cucina della Casa de la Caridad “SantaAna” e del salone comunitario presso il Centro pastoraledi Hato Romar con quanto è stato generosamente offertonei periodi di Avvento 2011 e 2012.Quest’anno il nostro vescovo, dopo aver accolto laproposta del vescovo di Carupano monsignor JaimeVillaroel, ci invita a sostenere due progetti di formazione.

U“Il primo consisterà nel contribuire a conseguire undiploma in pastorale vocazionale presso Itepal, InstitutoTeologico Pastoral - Bogotà (Colombia) per un sacerdotedella diocesi di Carupano.Il secondo progetto sarà rivolto a sostenere gli studi per ilconseguimento di un diploma di pastorale catechetica,sempre presso Itepal, per due laici della diocesi diCarupano impegnati negli uffici diocesani. L’impegno perla formazione di educatori per l’animazione dei giovani èstato definito dai vescovi, riuniti nell’ultimo Sinodo, come“impegno urgente”. Il vescovo Jaime Villaroel, consideratala situazione della diocesi di Carupano, ritiene questoimpegno prioritario.Per la nostra comunità diocesana questo Avvento sipresenta come un tempo in cui preparare la stradaall’incontro con Cristo rafforzando quella coscienzamissionaria che deve riguardare tutti. La missione, infatti,è un compito di tutti i battezzati e rappresenta la vera

natura della Chiesa o la “massima sfida”, per citare larecente esortazione apostolica Evangelii Gaudium dipapa Francesco.“Dio è umile” è il titolo della meditazione per il Natale chepropone il nostro vescovo, e ciò che fa umile il credente èla “verità della fede che, più che possederla noi, è essa checi abbraccia e ci possiede. La fede ci mette in cammino erende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti”(Lumen Fidei, 34 - papa Francesco). La fede ci mette incammino sulle strade del mondo che in questo Avventohanno una direzione precisa: Carupano (Venezuela).Quanto raccolto in questo periodo presso parrocchie,chiese non parrocchiali (cimitero urbano, Suffragio, ecc.)e aggregazioni laicali (associazioni, movimenti, gruppi dipreghiera, ecc.) sarà consegnato al vescovo, in Cattedralea Cesena, in occasione della festa di San Mauro,domenica 19 gennaio.

Marco Castagnoli

L’invito del vescovo Douglas in aiuto alle comunità dove operano don Giorgio Bissoni e don Derno Giorgetti

In particolare, i fondi raccoltiserviranno per la formazionedi un sacerdote e di un catechista.Le offerte saranno consegnatein Cattedrale a Cesena domenica19 gennaio, festa di San Mauro

“Identità, reciprocità, progettualità:là ti darò il mio cuore”Due testimonianze di ritorno da una due giornidel percorso diocesano per giovani “coppie in costruzione”

a pastorale familiare e l’Ufficio vocazioni diocesani hanno proposto un ritiro dicomunione e condivisione aperto a tutte le giovani coppie della nostra diocesi,all’interno dell’itinerario annuale “Coppie in costruzione”.

“Là ti darò il mio cuore: identità, reciprocità, progettualità”: questo è il titolo dato ai duegiorni, sabato 9 e domenica 10 novembre, nei quali le coppie si sono conosciute econfrontate, sia nei momenti di preghiera e d’incontro che in quelli di gioco. Anche lavista del mare, dalle vetrate dell’hotel Miramare di Cesenatico che ospitava l’evento,donava l’atmosfera e il calore giusti per l’occasione. Il tutto sembrava combinato perfavorire un clima di accoglienza e familiarità difficile da sperimentare altrove.Negli incontri si è partiti dall’io, dall’identità intima della persona, unica e irripetibile,poiché Dio ci ha davvero voluti fin dal principio. È stato bello riscoprire nel profondoche noi siamo il culmine della creazione, ognuno di noi vale più dell’intero universo.Come ben sappiamo, però, non c’è un “io” senza un “tu”. Ed ecco il secondo tema:reciprocità, accogliere l’altro come fosse un dono, prendersi cura perfino delle suedebolezze. Infine, siamo stati condotti a riscoprire il valore di un “noi” tenendo vivo losguardo verso l’amore vero, l’amore di Dio che continuamente ravviva il nostro cuore eil nostro stare insieme. Queste tematiche vissute in una tale convivenza fraterna hanno

L permesso che ogni cuore venisse toccato,nonostante le differenze di età e diesperienze, cosicché ogni condivisionepersonale risultasse spontanea e fonte diricchezza per tutti.Un grazie di cuore a chi ha reso possibile econcreta questa esperienza.

Miriam e Daniele* * *

Matrimonio e vita consacrata: due espressionidello stesso Amore. Per me che vivo lasponsalità e la maternità nella vita religiosa,condividere momenti ed esperienze difraternità con gli sposi cristiani è sempremotivo di gioia e grande arricchimento.Accompagnare ragazzi e ragazze che stannosperimentando la costruzione della loro

relazione di coppia è fare per me ognivolta esperienza di Dio. Ho incontratoCristo nei loro sguardi, nei sorrisi enelle carezze date ai bambini, neimomenti di silenzio e riflessione eanche nella semplicità e nella gioia distare insieme. La presenza di Dio neinostri incontri e dentro di noi illuminadi straordinario quello che solitamenteè ordinario. Con Lui ogni rapporto diamore e di amicizia diventa più intenso,

più pieno, più profondo. Scegliere di seguire ilSignore ti apre a territori inesplorati che tiportano verso la pienezza della vita. Alloraincontrarsi, innamorarsi, scegliere di sposarsie di avere figli - tutte esperienze ritenute‘comuni’ - con Cristo diventano pienezza divita. Lo puoi vedere nell’amore rispettoso etenero degli sposi, nella sorpresa dei ragazziche si aprono all’amore, intuendo in esso unachiamata al vero Amore, e anche nellagratitudine dei consacrati, che accolgono eridonano con gioia l’abbraccio e il calore delloSposo. Questa è la Chiesa, pienezza diumanità, e ognuno di noi ha potutosperimentarne la bellezza accogliendo il donodi questi due giorni.

suor Sara

IL VESCOVO DOUGLAS REGATTIERI DURANTE LA VISITAALLA MISSIONE DI CARUPANO, IN VENEZUELA (GENNAIO 2012)

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Giovedì 5 dicembre 2013 9Vita della Diocesi

Formando Giovani in Europa è un’iniziativa fortemente vo-luta dalla Fondazione Dalle Fabbriche e dalla Bcc ravennate e

imolese: dal 2008 a oggi è stata co-finanziata l’attività di mobilitàinternazionale dei giovani attraverso tirocini formativi di quattromesi in imprese europee, assegnando settantanove borse per unvalore medio di risorse finanziarie messe a disposizione dal-l’Unione Europea pari a 230mila euro da destinare a giovani delterritorio ravennate e imolese. Altre dieci borse sono già in pro-gramma per la primavera 2014.Dei settantanove giovani partiti, dieci sono attualmente in fase dichiusura del tirocinio all’estero. Sul restante campione di sessan-tanove beneficiari di borse di studio Leonardo da Vinci, ben il 35per cento ha potuto capitalizzare la propria esperienza all’estero, ri-cevendo una proposta dall’azienda ospitante a conclusione dellostage (22 per cento) o decidendo di rimanere nel Paese ospitante equi trovare lavoro (13 per cento). Un altro 16 per cento ha trovatolavoro poco dopo la conclusione dello stage. L’11 per cento ha ri-preso a svolgere il proprio lavoro, al rientro in Italia, in quanto leborse sono state rese disponibili anche a giovani lavoratori. L’ini-ziativa “Formando Giovani in Europa” si è attivata partecipandocome partner a sei Progetti Leonardo da Vinci in collaborazionecon il promotore Educazione all’Europa di Ravenna, specializzatoin euro-progettazione.Un percorso insieme ai giovani. Dietro al valore economico delleborse di studio destinate a coprire i costi di viaggio e di residen-

zialità, c’è un percorso di accompagnamento al lavoro che è stato so-stenuto con un servizio di consulenza orientativa, prima e dopo lostage. In questi anni l’iniziativa ha catalizzato l’interesse del tessutoproduttivo locale: tra i partner dei progetti realizzati da Educazioneall’Europa per la provincia di Ravenna hanno aderito l’Eurosportellodella Camera di Commercio, Confindustria, Cna, Confartigianato,Confcooperative e Legacoop, oltre a Confartigianato e Confcoope-rative del circondario imolese.Come è nata l’idea di formare giovani in Europa? Dietro l’idea c’èla volontà di essere coerenti alla mission della Fondazione Dalle Fab-briche che ha identificato una serie di azioni che valorizzino i giovanicome risorsa per il territorio attraverso diverse tipologie di investi-mento professionale e di studio, per accompagnamento al lavoro peri disoccupati e di crescita e avanzamento professionale per i giovanilavoratori. Grazie alla collaborazione con Educazione all’Europa,

che gode di una rete stabile di oltre cinquanta partner europei, igiovani sono stati ospitati da Pmi, Camere di Commercio, Ong,Società di consulenza per i servizi alle imprese, società di lobby ethink tank, centri di ricerca, circuiti museali in Belgio, Francia, Ir-landa, Regno Unito, Germania, Spagna, Grecia, Portogallo eMalta.Il potenziale raccordo con le imprese locali del territorio. In-centivare il raccordo gli attori economici dello sviluppo locale,può concorrere a creare un consenso diffuso tra le imprese, at-torno al valore della mobilità professionale dei giovani, come vo-lano per la competitività delle stesse. Questo raccordo vienefavorito orientando il più possibile l’investimento professionaledei beneficiari delle borse, al fine di poter avere un profilo inuscita più facilmente spendibile e appetibile per le imprese e age-volare il ruolo di intermediazione che la Fondazione GiovanniDalle Fabbriche, insieme a Bcc ravennate e imolese, può averecon successive eventuali azioni di accompagnamento al lavoro alrientro in Italia.La Fondazione resta disponibile a valutare la disponibilità di altripartner del nostro territorio, interessati ad avviare una collabora-zione per la formazione di giovani in imprese europee, attraversocomuni partnership attorno al Progetto Leonardo.

informazione publiredazionale

In Europa con la Fondazione Dalle Fabbricheincontrocon un gruppodi stagistial ritornoin Italia

La salma di padre Guglielmotrasferita a Cesena

● Deceduto nel 1999 a Faenza,il frate tanto amatorimase in città fino al 1980

● Lo spostamentoal convento dei Cappucciniavverrà sabato 14 dicembre

oltre dieci anni dalla morte dipadre Guglielmo Gattiani, la suasalma torna a Cesena, dove

riposerà per sempre.Le spoglie dell’umile frate sarannotraslate sabato 14 dicembre dall’attualetomba dei Cappuccini a Faenza aquella appositamente predisposta nelconvento dei Cappuccini, sul colleGarampo, a Cesena. “Lo spazio scelto èquello nella loggetta sotto la statuadella Pietà, sul lato sinistro primadell’ingresso della chiesa. I lavorihanno comportato un costo di 30milaeuro circa - dice padre Giorgio Busni,promotore della causa di beatificazionedi padre Guglielmo, che fin da subito siè attivato per trasferire la salma incittà -. A Cesena padre Guglielmo hacompiuto la maggior parte del suocammino spirituale: qui visse pertrentaquattro anni lasciando un segnoindelebile, tanto da essere consideratoun santo quando era ancora in vita. Etantissimi ancora oggi lo amano e sirivolgono a lui nelle preghiere. È beneche riposi qui”.Padre Giorgio, che per tanti anni ha

A vissuto al convento dei Cappuccini diCesena, è attualmente parroco nellachiesa del Santissimo Crocifisso diFaenza, la stessa dove padre Guglielmoha trascorso gli ultimi anni di vita.La traslazione avviene giusto in tempoper il 14esimo anniversario della mortedi padre Guglielmo, che verrà ricordatocon due appuntamenti: sabato 14dicembre alle 18 in Cattedrale a Cesenasi tiene la solenne celebrazionepresieduta da monsignor LinoGaravaglia, vescovo emerito delladiocesi di Cesena-Sarsina, e da MatteoGhisini, ministro provinciale deiCappuccini dell’Emilia Romagna. Altramessa è prevista domenica 15dicembre alle 21 al convento deiCappuccini.Padre Guglielmo Gattiani è nato a Badidi Castel di Casio (Bologna) l’11novembre 1914 ed è entrato nell’Ordine

dei Cappuccini a Cesena nel ’29, a 15anni. È proprio qui che, dopo esserestato ordinato sacerdote nel ’38, la suavita spirituale prese nuovo slancioquando fu nominato maestro dei novizicappuccini nel ’46. Rimase a Cesenafino all’80 quando, dopo una riccaesperienza spirituale in Terra Santa, isuperiori lo destinarono a Faenza, dovesi spense serenamente il 15 dicembredel ’99. A lui è dedicata la statua dibronzo, opera dello scultore cesenateLeonardo Lucchi, posta di fronte alconvento in cui visse per tanti anni(dove il 15 di ogni mese i suoi ’devoti’continuano a ritrovarsi).Novità positive anche per quantoriguarda la causa di beatificazione(avviata nel 2006, la fase diocesana si èconclusa nel 2011 e padre Guglielmo haottenuto il titolo di ‘Servo di Dio’), la cuipratica è ora al vaglio della

SABATO 14 DICEMBREALLE 18 IN CATTEDRALESI TIENE LA SOLENNECELEBRAZIONEPRESIEDUTA DA LINOGARAVAGLIA, VESCOVOEMERITO DELLA DIOCESIDI CESENA-SARSINA,E DA MATTEO GHISINI,MINISTRO PROVINCIALEDEI CAPPUCCINIDELL’EMILIA ROMAGNA.ALTRA MESSAÈ PREVISTA DOMENICA15 ALLE 21 AL CONVENTODEI CAPPUCCINI

Congregazione delle cause deisanti a Roma. “Lo scorso giugno èstato emesso il decreto sullavalidità del processo diocesano.Inizia ora la parte più difficile: laCongregazione deve stabilirel’esistenza o meno delle virtùeroiche del candidato in base alle‘prove’ documentarie chiamata‘Positio’. In caso affermativo, padreGuglielmo verrà dichiarato‘venerabile’”, informa padreGiorgio Busni.

Francesca Siroli

STATUA DIPADRE GUGLIELMODAVANTI AL CONVENTODEI CAPPUCCINI,A CESENA, OPERADELLO SCULTORE CESENATELEONARDO LUCCHI(FOTO MAURO ARMUZZI)

Sarsina, nuovi spazi per il Museo diocesanoDue stanze e un piccolo monolocale andranno a potenziare gli attuali ambienti della mostra. E l’archivio storico sarà spostato a Cesena, a Santa Cristina

l Museo diocesanodi Sarsina si allarga.Lo ha annunciato il

vescovo DouglasRegattieri, in una letterainviata domenica 1dicembre ai fedeli diSarsina e ai parrocidella Cattedrale, donRenzo Marini, don EzioOstolani, don FiorenzoCastorri, don GiuseppeCalandrini. Il vescovo,visto il ricco patrimonioracchiuso nelle saledell’ex seminario

vescovile (paramenti sacri, dipinti, tele, sculture provenienti per lo più dachiese appartenenti alla ex diocesi di Sarsina e dalla Cattedrale di SanVicinio) ha ritenuto opportuno prendere questa decisione sfruttando lestanze ora riservate all’archivio storico sarsinate. Quest’ultimo verrà quindi

I spostato nella chiesa di Santa Cristina aCesena, sede attrezzata dell’archiviodiocesano.“Da quando sono entrato in Diocesi -scrive il vescovo nella missiva - avendovisitato con cura la Basilica e tutti gliambienti annessi, mi sono reso contodell’importanza di questi luoghi. Inparticolare ho notato l’apprezzamentodella gente, dei pellegrini, nonché deituristi del Museo diocesano. Tuttavia èsotto gli occhi di tutti come si rendanonecessari e improcrastinabili lavori dirisistemazione secondo una logicamuseale e catechetico-didattica piùadeguata. La necessità, poi, di collocarenel Museo una serie di quadrirecentemente restaurati rende ancorapiù urgente tale operazione”.Due stanze e un piccolo monolocale

andranno a potenziare il Museodiocesano che negli ultimi tempi ha vistoun aumento di visitatori grazie aivolontari che lo tengono aperto e a unaspeciale convenzione sottoscritta traComune, Bcc di Sarsina, seminariovescovile e diocesi.Lo spostamento dell’archivio sarsinate,non in ottime condizione edifficilmennte consultabile allo statoattuale, “renderà possibile - scrive ilvescovo - non solo un’adeguatacatalogazione e conservazione deidocumenti storici, ma anche una piùfacile fruizione di questa preziosa ereditàarchivistica che altrimenti resterebbeinaccessibile e in uno stato dideplorevole conservazione come ètutt’ora”.

Michela Mosconi

IN ONDA SU VIDEOREGIONE L’INTERVISTA AL BIOGRAFO DI PADRE GUGLIELMOIn occasione della Traslazione da Faenza a Cesena del Servo di Dio “Padre Guglielmo Gattiani” di cuiè in corso la Causa di beatificazione, l’emittente televisiva Canale 11 del Gruppo Videoregione tra-smetterà un’intervista al suo biografo padre Paolo Berti, dell’Ordine Francescano Cappuccino, martedì10 e mercoledì 11 dicembrealle 13,45 e alle 18.

SCORCIODEL MUSEODIOCESANODI SARSINA

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Giovedì 5 dicembre 201310 Vita della Chiesa

✎8 DICEMBRE, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE | di Secondo Zanelli

8 dicembre la Chiesacelebra una delle più bellefeste della Beata Vergine

Maria: la sua ImmacolataConcezione. Papa Pio IX, nel1854, con la bolla “IneffabilisDeus”, proclama la “donnavestita di sole” esente dalpeccato originale, tutta pura,cioè Immacolata. È celebre larisposta fornita dalla Vergine allagiovane Bernadette che il 25marzo 1858, a Lourdes, alla Grottadi Massabielle, le chiedeva coninsistenza chi fosse: “Io sonol’Immacolata Concezione”. Ildogma dell’Immacolata era statoproclamato solo quattro anniprima, nel 1854, da Pio IX. MaLourdes non è il primo caso in cuila Beata Vergine si definisceImmacolata. A Parigi, il 27novembre 1830, quindi 24 anniprima della definizione deldogma, la Vergine appare a SantaCaterina Labouré. Intorno allasua figura compaiono questeparole a forma di arco: “O Mariaconcepita senza peccato, pregaper noi che a te ricorriamo”. A

’L

Fatima i riferimenti sono ancorapiù espliciti. Qui la Madonnachiede, come riferisce suor Lucia,che il Papa “faccia, in unione contutti i vescovi del mondo, laconsacrazione della Russia al miocuore immacolato”. Un episodioapparentemente inspiegabile ècapitato proprio al Papa. Durantela solenne cerimonia in SanPietro, il Pontefice venne investitoda un intenso fascio di luceproveniente dall’alto. Eppurenella stagione invernale, danessuna finestra della basilicavaticana entra un fascio di luceche può investire direttamentel’abside dove si trova il Papa. PioIX commentò: “È il sorriso diMaria”. “Tra tutte le donne, Dio hascelto proprio Maria di Nazareth

per la sua umiltà”, come Madredel suo Figlio.La liturgia odierna saluta Mariacon le parole che il sommo poetaDante pone in bocca a SanBernardo nell’ultimo canto delParadiso: “Vergine Maria, figliadel tuo Figlio, / umile e alta piùcreatura, / termine fisso d’eternoconsiglio”. Prosegue l’Inno: “Tu se’colei che l’umana natura /nobilitasti sì, che ’l suo fattore /non disdegnò di farsi sua fattura”.In lei “s’adunano” tutte le virtùumane. Maria è stata scelta primadella creazione del mondo, santae immacolata al cospetto di Dio,predestinata a dare al mondoGesù, Figlio di Dio. Oggi con laChiesa veneriamo Maria, la“piena di grazia”, l’”immacolata”.

Tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Mariadi Nazareth per la sua umiltà, come Madre del suo Figlio

Ella rispose con fedeleobbedienza a ogni richiesta di Dioe disse: “Eccomi, sono la serva delSignore, avvenga di me quello chehai detto”. Queste parole letroviamo scritte in latino dietrol’altare maggiore della chiesadell’Osservanza, a Cesena: “Ecceancilla Domini, fiat mihisecundum verbum tuum” (Lc1,38). La Madonna continua avenire sulla Terra perché desideraparlare con le sue apparizioni, davera madre, si preoccupa. E si fapresente, cerca di parlare allagente in modo diretto, con unlinguaggio molto concreto. E lagente accorre perché sente che habisogno di questa concretezza, hafame di qualcosa che le manca,come la presenza di Dio,

l’incontro con Dio. Quando leeresie si diffusero in Europa persconvolgere la Chiesa, laMadonna è apparsa a Lourdes, aFatima e in tanti altri luoghi. Larinascita cattolica in Europaavviene sotto il segnodell’Immacolata. È importanteconoscere di più Maria perchéc’è troppa superficialitànell’amore alla Madre di Dio,forse causata proprio dal fattoche non la si conosceabbastanza.

MADONNA DI LOURDES

SETTIMANALI CATTOLICI. Il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco è intervenutoall’Assemblea della Federazione. Tra gli impegni consegnati, “Fare spazio ai giovani e alla loropreparazione, e curare la formazione di tutti, sia a livello culturale e professionale che a livello spirituale”

Servizio alla verità e servizio al pubblico

Eletto il nuovo Consiglio nazionale dellaFisc, la Federazione di cui fanno parte 187settimanali cattolici italiani. L’elezione èavvenuta nel corso della XVII assembleanazionale elettiva, dedicata al tema “L’al-tra faccia della luna. L’etica del giornalistatra carta e web”, che conclusasi a Roma sa-bato 30 novembre dopo tre giorni di intensilavori.L’assemblea elettiva è un appuntamentotriennale volto a costituire, appunto, ilnuovo Consiglio nazionale, che eleggeràpoi la presidenza del prossimo triennio. Ivotanti sono stati 137. Sono risultati eletti:con 117 voti Francesco Zanotti (“CorriereCesenate”, diocesi di Cesena-Sarsina),Mauro Ungaro 85 voti (“Vita Isontina”,diocesi di Gorizia), Giuseppe Longo 71(“Prospettive”, Catania), Chiara Genisio 65(“Agenzia giornali diocesani”, Piemonte),Giulio Donati 58 (“Il Piccolo”, Faenza-Mo-digliana), Mario Barbarisi 58 (“Il Ponte”,Avellino), Francesca Cipolloni 52 (“Em-maus”, diocesi di Macerata-Tolentino-Re-canati-Cingoli-Treia), Carmine Mellone 49(“Agire”, Salerno), Adriano Bianchi 44 (“LaVoce del Popolo”, Brescia), Bruno Cescon 35(“Il Popolo”, Concordia-Pordenone), EzioBernardi 32 (“La Guida”, Cuneo), AntonioRizzolo 31 (“Gazzetta d’Alba”). Nel Consiglio nazionale della Fisc, oltreagli eletti, siederanno anche i delegati re-gionali: Corrado Avagnina (Piemonte-Val-le d’Aosta-Liguria), Alessandro Repossi(Lombardia), Lucio Bonomo (Triveneto),Davide Maloberti (Emilia Romagna),Claudio Turrini (Toscana), Carlo Cammo-ranesi (Marche), Alessandro Paone (Lazio),Antonio De Caro (Campania), EmanueleFerro (Puglia), Claudio Tracanna (Abruz-zo-Molise), Enzo Gabrieli (Calabria), Giu-seppe Vecchio (Sicilia), Marco Piras (Sarde-gna), Antonio Simeoni (delegazione este-ra). Durante l’assemblea è stato eletto an-che il Comitato tecnico consultivo: SergioCriveller 19 voti (“La Vita del Popolo”, dio-cesi di Treviso), Walter Matten 14 (“L’Amicodel Popolo”, Belluno), Luciano D’Amato 11(“Fermento”, Amalfi-Cava de’ Tirreni), Ro-berto Giuglard 10 (“Vita Diocesana Pinero-lese”, diocesi di Pinerolo), Raffaele Scionti 9(“Parola di Vita”, Cosenza-Bisignano), An-nunciata Barbaglio 5 (“Il Nuovo Torrazzo”,diocesi di Crema), Rita D’Addona 1 (“Moli-sinsieme”, Molise).

Gli eletti in Consiglio✎emoria e futuro. Corre lungoquesti due binari la storia dei187 settimanali cattolici,riuniti nella Fisc, la

Federazione che li rappresenta. Lamemoria: rimanda ai “padri fondatori”,alle origini di una professione, quellagiornalistica, oggi fortemente in crisi,agli obiettivi con cui venne pensata lastessa Federazione, nel solco delConcilio Vaticano II: “Fare opinionepubblica nel Paese e nella Chiesa e farcircolare idee ed esperienze tra isettimanali”. Il futuro: parla delledifficoltà del momento presente maanche della sfida delle nuove tecnologie.Memoria e futuro: i due binari guidanoogni appuntamento della Fisc. Ne dàtestimonianza la XVII assembleanazionale elettiva, che si è svolta a Romadal 28 al 30 novembre, sul tema “L’altrafaccia della luna. L’etica del giornalistatra carta e web”. È un appuntamentotriennale volto a costituire il nuovoConsiglio nazionale, che eleggerà poi lapresidenza del prossimo triennio.Memoria e futuro, per comprendereun’esperienza ecclesiale unica nel suogenere.

La crisi della professione giornalistica. Asottolineare questa unicità è stato ilcardinale Angelo Bagnasco, arcivescovodi Genova e presidente della Cei, che hatenuto la prolusione con cui si sonoaperti i lavori dell’assemblea. Il cardinaleha analizzato diffusamente la crisi, “noncerto in primis economica”, vissuta dalsettore dell’informazione, invitando a“cogliere l’opportunità di cambiamento,orientandolo verso una crescita disenso”. Nello specifico, ha sottolineatol’arcivescovo, “un certo affanno dellaprofessione giornalistica è evidente inmolte sue derive”: “Uso strumentale edestabilizzante di notizie non verificate”;“uso voyeuristico e acritico del ’diritto dicronaca’”; violazione della privacy;“generalizzazioni indebite”. Senzadimenticare il ricorso agli slogan e “lapresenza di proprietà editoriali invadentie comunque molto più versate alla tuteladei propri interessi che alla qualitàdell’informazione”. C’è, insomma, unacrisi di credibilità del giornalismo. Da quil’importanza di “una seria valutazionedel proprio operato”. Un impegno,questo, cui “il giornalismo cattolico nonpuò esimersi”. Coscienti che “se sapretedire una parola di senso, di

M

comprensione, di ascolto e diconsolazione davanti alla vita e alle suevicende liete e tristi, saprete ritrovare lapiù nobile missione del giornalismo”.

Due tratti irrinunciabili e tre scelte.Due, ha proseguito il cardinale, sono “itratti irrinunciabili” della professionegiornalistica che “la crisi, prima di tuttodeontologica, ci sollecita a riscoprire”: “Ilservizio alla verità e il servizio alpubblico, nella gestione attenta di quelbene comune fondamentale che è oggi,nella società complessa, l’informazione”.Il giornalista, ha spiegato Bagnasco,“non è un demiurgo, un deus exmachina, ma un mediatore, untraduttore, un facilitatore. Il giornalistacattolico, poi, ha una freccia in piùall’arco della sua capacità dimediazione: la libertà. In altre parole,l’essere ’nel mondo, ma non del mondo’consente al giornalista cattolico unaoriginale prospettiva capace diconiugare la responsabilità e l’impegnoappassionato insieme alla libertà dagliinteressi di parte”. Ed è questa ancheuna chiave di lettura con cui affrontare“l’evoluzione digitale” da “abitare erendere abitabile con lo sguardooriginale” della fede. Tre, infine, gliimpegni consegnati dal cardinaleall’assemblea Fisc per i prossimi anni:“Fare spazio ai giovani e alla loropreparazione professionale”; “curare laformazione di tutti, sia a livello culturalee professionale che a livello spirituale”;“sviluppare un rapporto più organico tra

Fisc e Ucsi (Unione cattolica stampaitaliana)” per “far emergere unapresenza di qualità” nel Paese.

I lettori e il territorio. Sfide e compitiaccolti con entusiasmo dai direttori deisettimanali cattolici. Nelle parole delpresidente della Federazione, FrancescoZanotti, il tratto distintivo di questigiornali: “Per noi i lettori sono personeche pensiamo una a una. Noi scriviamoper loro, per favorire quell’Incontro (conla I maiuscola) che può essere decisivo.Basta sfogliare i nostri giornali perrendersi conto che non sonodisincarnati. Il giornale si fa compagnodi viaggio, si rende vicino a chi soffre, achi domanda aiuto. È il nostro ruolo, iericome oggi, nonostante gli scenari sianomolto mutati. Non è mutato il bisognodi senso, che alberga nel cuore di ogniuomo”. Ecco, dunque, la memoria e ilfuturo: 187 giornali, 900mila copiesettimanali, oltre 100 siti, 500dipendenti, oltre 200 giornalisti emigliaia di collaboratori. I problemilegati al Fondo editoria, alle tariffepostali e ai contratti di lavoro. I nuoviprogetti legati al web, tra cui lacostituzione di un grande networkdigitale con il Sir. Questa è la storia dellaFisc... Una storia che ha sempreguardato al “territorio”, inteso come“l’umano e non come un sempliceconfine geografico”. Una storia checontinua a correre lungo i binari dellamemoria e del futuro.

Vincenzo Corrado

DAL 28 AL 30 NOVEMBRESI È SVOLTA A ROMA

LA 17ESIMA ASSEMBLEAELETTIVA DELLA FISC,

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI.

IN APERTURA DEI LAVORI,L’INTERVENTO

DEL CARDINALEANGELO BAGNASCO

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 5 dicembre 2013 11Vita della Chiesa

e degli Istituti Azionisti:Cassa di Risparmio di Cesena

Banca di RomagnaBanca CRV Cassa di Risparmio di Vignola

Cassa di Risparmio di CentoCassa di Risparmio di Rimini

Cassa di Risparmio di Fabrianoe Cupramontana

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empo di attesa e tempo disperanza, l’Avvento: “La portaoscura del tempo, del futuro èstata spalancata - scrive

Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi -chi ha speranza vive diversamente; gli èstata donata una vita nuova”. Matteo, nelsuo Vangelo, ci chiede di essere semprepronti ad accogliere il Signore, di“custodire”, per usare un verbo caro aFrancesco, la speranza. Gesù è sul montedegli Ulivi, aveva detto ai suoi discepoliche il tempio sarebbe diventato unmucchio di rovine, senza specificare,rispondendo a una loro domanda, né ilgiorno, né l’ora. Ecco allora l’invito avegliare, e a custodire la propria fede.Matteo scrive queste cose in un tempodi crisi profonda della comunità dei suoidiscepoli: c’erano ostilità e persecuzioni,e per di più il Signore tardava a tornare.Ed ecco che Matteo cerca di tirare su isuoi, dicendo che l’atteggiamento deldiscepolo è di sorpresa, di attesa vigile; elo fa con una similitudine, ricordandoNoè e il diluvio: gli uomini e le donnecompivano gesti e azioni simili a quelleche possiamo compiere noi ogni giorno.Erano concentrati sulle cose chefacevano, una ordinarietà di azioni che sisono trasformate in una sorta dianestesia totale, che ha annullato ognisenso spirituale. Così quando è arrivatoil diluvio non si sono resi conto dellagravità della situazione. Il Signore noncondanna né deplora la quotidianitàdella vita, ma, come ci ricorda PapaFrancesco, invita a non cedere allamondanità.Il verbo custodire ci porta a leggere inmodo più attento la prima lettura, Isaia,che parla di un tempo nuovo in cui cisarà pace nel mondo, invito a guardareal monte del tempio del Signore. Dice

papa Francescoall’Angelus: “Da lì,da Gerusalemme,è venuta larivelazione delvolto di Dio e dellasua legge. Larivelazione hatrovato in GesùCristo il suocompimento, e il’tempio delSignore’ è diventato lui stesso, il verbofatto carne: è lui la guida ed insieme lameta del nostro pellegrinaggio, delpellegrinaggio di tutto il popolo di Dio; ealla sua luce anche gli altri popolipossono camminare verso il Regno dellagiustizia, verso il Regno della pace”.Gerusalemme è la città cui guardano icredenti, è la città della promessa che sirealizza. E la vigilanza, l’attenzione aisegni, la pazienza e il discernimentosono gli atteggiamenti che cipermettono di camminare su quellalinea del “già e non ancora”. Ed è la cittàdella pace per definizione, anche se,purtroppo, il Medio Oriente ancora nonla conosce. Così Francesco pronuncia leparole del profeta Isaia: “spezzeranno leloro spade e ne faranno aratri, delle lorolance faranno falci; una nazione nonalzerà più la spada contro un’altranazione, non impareranno più l’artedella guerra”. Un sogno anche ai giorninostri, nel tempo delle guerredimenticate, dei conflitti regionali, dellaviolenza terroristica. “Ma quandoaccadrà questo?” si chiede Francesco.“Che bel giorno sarà, nel quale le armisaranno smontate, per esseretrasformate in strumenti di lavoro! Chebel giorno sarà quello! E questo èpossibile! Scommettiamo sulla speranza,

sulla speranza della pace”.Cammino mai concluso dice Francesco:“Come nella vita di ognuno di noi c’èsempre bisogno di ripartire, di rialzarsi,di ritrovare il senso della mèta dellapropria esistenza, così per la grandefamiglia umana è necessario rinnovaresempre l’orizzonte comune verso cuisiamo incamminati. L’orizzonte dellasperanza”.Il tempo di Avvento, dunque, è propriol’attesa di un futuro pieno di speranza.Invito a guardare a Betlemme allanascita che cambia la storia dell’uomo. Èil tempo, dice papa Francesco, che “cirestituisce l’orizzonte della speranza,una speranza che non delude perché èfondata sulla Parola di Dio”. In questotempo di attesa e di speranza Francescoci chiede di lasciarci guidare da unasemplice ragazza di paese, dal nomeMaria. Lei “porta nel cuore tutta lasperanza di Dio. Nel suo grembo, lasperanza di Dio ha preso carne, si è fattauomo, si è fatta storia: Gesù Cristo”. E ildiscepolo, il credente, è come quel servoche ha ricevuto dal padrone un compitopreciso e che ogni giorno attende ilritorno del suo signore: la sua venuta èimprovvisa ed è lui che il discepolo deveattendere.

Fabio Zavattaro

T

All’Angelus del 1° dicembre, papa Francesco parla dell’Avvento, tempo di speranza

Dice Francesco: “Come nella vita di ognunodi noi c’è sempre bisogno di ripartire,di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta dellapropria esistenza, così per la grande famigliaumana è necessario rinnovare semprel’orizzonte comune verso cui siamoincamminati. L’orizzonte della speranza”

Catholicadi Stefano Salvi

CHIUSURA DELL’ANNODELLA FEDEA Nazareth il 17 novembre 7mila fedeli si sonoriuniti per celebrare la Giornata internazionaledella fede. Nell’omelia il cardinale Fouad Twal,Patriarca latino di Gerusalemme, ha detto:“L’importanza della fede non è una sempliceadesione intellettuale a delle verità su Dio, ma èuna libera adesione, in piena fiducia, comequella che manifesta un bimbo ai suoi genitori”.In Sri Lanka, dopo la solenne chiusura del-l’Anno della Fede, il 30 novembre nell’arcidio-cesi di Colombo ci sarà l’apertura dell’AnnoMariano perché “Maria è il migliore esempiopossibile di come si vive una vita di fede”; dal 14al 17 maggio i cattolici dell’isola sono invitati apartecipare al pellegrinaggio al santuario ma-riano di Madhu. A Jakarta, in Indonesia, la na-zione musulmana più popolosa al mondo, dove icattolici sono circa 7 milioni, pari al 3 per centodella popolazione totale, il 23 novembre oltre5mila giovani hanno partecipato al grande ra-duno voluto dai vescovi e presieduto dal cardi-nale Stanislaw Rylko, presidente del PontificioConsiglio per i Laici. Almeno 2mila cattolici il 21novembre hanno partecipato alla chiusuradell’Anno della Fede nella parrocchia di Tej-gaon, la più antica del Bangladesh, fondata nel1677 e che oggi ha 30mila fedeli; ha celebrato lamessa il vescovo di Dhaka, presidente dellaConferenza Episcopale del Paese.

SOLIDARIETÀ NEL MONDO PER LEVITTIME DEL TIFONE NELLE FILIPPINEIl cardinale Louis Antonio Tagle, arcivescovo diManila, ha presieduto nella sua diocesi una ve-glia di preghiera per le vittime del super-tifoneHaiyan, ribattezzato nelle Filippine Yolanda. Daidati riportati dall’agenzia “AsiaNews” del 21 no-vembre hanno riportato danni di varia naturaoltre 10 milioni di persone, il 10 per cento deltotale della nazione in 10.716 villaggi e 44 pro-vince; secondo la protezione civile dell’arcipe-lago le vittime erano 5.613 e i feriti 18.557. Ilcardinale, invitando i cattolici a rimanere saldinella fede, ha affermato: “Anche nel momento dilutto vi è sempre la speranza”. Da tutto il mondosono arrivati aiuti per la popolazione. Perfino laCina, con la quale vi era un’aspra tensione terri-toriale, ha inviato una nave ospedale, per con-tribuire ad allentare l’emergenza sanitaria. Il 21novembre papa Francesco ha incontrato la co-munità filippina presente a Roma, in occasionedella benedizione del mosaico di San Pedro Ca-lungsod, martire della fede ucciso il 2 aprile1672.

Nomina dalla Santa SedeMonsignor Andrea Turazzinuovo vescovo di San Marino

abato 30 novembre papa Francesco ha nominatovescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro

(Italia-San Marino) monsignor Andrea Turazzi, delclero dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, finoraparroco della parrocchia della “Sacra Famiglia” inFerrara e delegato arcivescovile per il diaconatopermanente e per l’”Ordo Virginum”.

S

La domenica del Papa

Vegliaree custodire la fede

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Giovedì 5 dicembre 2013 13Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

L’ODISSEA DI ELISA

Un viaggio di quaranta minuti che si tra-sforma in un’odissea. Cinquanta chilometripassati quasi fosse una clandestina su untreno regionale, incastrata con la sua sedia aruote su un vagone non attrezzato per i disa-bili. È la storia di Elisa Bortolazzi, vent'anni,che tutte le mattine per raggiungere Bolognada San Felice sul Panaro, zona terremotata inprovincia di Modena, affronta una viaggioche sfiora l'assurdo: una vera sorpresa perElisa, che tutto si aspettava, quando nel 2012si è iscritta al primo anno di Giurisprudenzaall’Università di Bologna, tranne che nonpoter raggiungere le aule universitarie.“Secondo le Ferrovie dovrei sempre comu-nicare su che treno viaggio, in qualunqueparte d’Italia - racconta Elisa, che da grandesogna di diventare magistrato - e aspettarel’autorizzazione per salire. Una pratica dav-vero complessa, che mi limita nell’autono-mia”. Oltretutto la stazione di San Felice sulPanaro non è attrezzata per il trasporto dipersone disabili e quindi l’autorizzazioneche le permetterebbe di viaggiare in pienaregola non arriva mai. Elisa sale ugualmenteogni giorno su una carrozza grazie all’aiutodella madre che si vede così costretta a chie-dere continui permessi sul lavoro. Le inco-gnite però non sono poche: “Non so mai sepassa un treno che abbia le porte adatte odevo aspettare quello dell’ora successiva -racconta amareggiata Elisa -. È un misteroanche l’ascensore: potrei partire la mattinacon l’elevatore funzionante e, al mio rientro,trovarlo bloccato”.Un problema, quello con i mezzi pubblici,che non è nuovo per Elisa: “Ho frequentatole scuole superiori in un paese a 10 chilome-tri da San Felice e mi hanno sempre dovutoaccompagnare - racconta -. L’azienda deltrasporto pubblico non si è preoccupata, no-nostante le mie pressioni, di mettermi a di-sposizione un mezzo accessibile e adattoalle mie esigenze”. Ma, necessità di accom-pagnatore a parte, Elisa, che è appena rien-trata nella sua casa dopo il terremoto delloscorso anno, nei suoi viaggi “non autoriz-zati” rischia giornalmente una multa e incaso di necessità per qualche guasto al trenoo incidente non sarebbe coperta da assicu-razione. Oltre al danno, la beffa: ovviamente,non essendo autorizzata e quindi per le Fer-rovie dello Stato inesistente sul treno, unavolta arrivata a Bologna, Elisa non può nem-meno sfruttare i servizi che, invece, alla sta-zione centrale del capoluogo emilianoromagnolo, sono funzionanti. Da più di unanno vorrebbe viaggiare in piena sicurezza eprovvista di autorizzazione, ma “il no arrivada Roma”, racconta Elisa. Mi permettereb-bero di partire da Poggio Rusco, ma è lon-tano più di quaranta chilometri da casa mia:come ci arrivo?”.”A Bologna, invece, Elisa ha ricevuto un’acco-glienza inaspettata: “Sono molti i compagnidi corso che si sono resi disponibili per aiu-tarmi ad arrivare dalla stazione in Facoltà”.Ora anche l’Università, nei limiti delle suepossibilità, sostiene la studentessa cercandoun confronto con le Ferrovie.

il Periscopio di Zeta

Un’idea regalo in vista del Natale:“Cosa fa vivere gli uomini”, di Lev Tolstoj

Letture da consigliare

Ho letto d’un fiato un volumetto che merita. E non lo dico percircostanza. Lo affermo perché ne vale assolutamente la pena.Siano in vista del Natale e le pagine del racconto di Tolstoj

possono davvero essere un’ottima idea per un dono prezioso a unapersona cara. Sì, perché, come dice qui sotto il direttore del settimanaleforlivese “Il Momento”, Luciano Sedioli, si tratta di “un piccolo gioiello daleggere e meditare”. Nel frastuono incredibile e indecifrabile in cui siamoimmersi, un tuffo in qualche pagine di valore è un’esperienza dadiffondere e da fare provare ad amici e conoscenti. Ecco perché lascioquesto spazio al commento del racconto dello scrittore russo.

Ho ricevuto in questi giorni da un piccolo editore, Ivo Forza, copia delracconto di Tolstoj “Cosa fa vivere gli uomini”, un piccolo gioiello daleggere e meditare.Il signor Forza ha accompagnato la copia del libro con un breve raccontodella sua vicenda umana. Grafico, a 60 anni è rimasto senza lavoro;nauseato da un mondo ridotto ad un grande mercato dove la logica delprofitto la fa da padrone supportata da una comunicazione pubblicitariamalata, si è chiesto cosa fare per rendere la “casa degli uomini” più

abitabile. Così, sfruttando la precedente esperienzalavorativa e con una buona dose di rischio, hadato vita ad una piccola attività editoriale. “È inquesto contesto - mi scrive - che si colloca il piccolo

lavoro che ho portato alla sua cortese attenzione:da una parte si tratta del mio ‘pane’, e dall’altra sitratta di una parte (per me importante) del miocontributo per un mondo migliore”.Signor Forza le sono grato per il bel libro che nonmancherò di promuovere ma soprattutto peraver creduto che un mondo migliore sia ancorapossibile.

Tolstoj va al nocciolo delle faccende umane.Non fa giri di parole, ma porta il lettore su unpercorso solido, che non lascia nulla al caso.Sarebbe sufficiente aprire le pagine a caso:ovunque si trovano parole che fanno riflettere.“Ho imparato che ogni uomo vive non giàperché sa prendersi cura di se stesso, ma perchéè l’amore che vive in lui che lo fa vivere”, si leggetra le pagine densissime, da assaporare e dagustare, su cui è opportuno ritornare, per unapprofondimento personale. Di una sola cosahanno realmente bisogno gli uomini:“dell’amore, perché se sono vivi lo sono soltantoperché è l’amore che dimora in loro che li favivere. Chi vive nell’amore vive in Dio, e Dio vivein lui, perché Dio è Amore!”. (818)

na tragedia dei nuovi schiavicinesi. Un qualcosa che, in questeproporzioni, non si era mai visto.

Nel rogo del capannone di domenica 1dicembre a Prato si contano sette cinesimorti - cinque uomini e due donne, masolo di una donna l’identificazione almomento è certa - due feriti in gravicondizioni, due lievi e un numero didispersi che a lungo è rimasto incerto (ilnumero preciso degli occupanti non erainfatti noto). Ma dopo una notte dilavoro da parte dei vigili del fuoco, sitende al momento a escludere di poterritrovare altri cadaveri e il bilancio paredefinitivo. Domenica primo dicembre,alle 7 del mattino nella fabbrica-dormitorio cinese al Macrolotto, allaperiferia di Prato, si è consumataun’ecatombe. Al momento non siesclude nessuna pista sulle origini delrogo e il capannone è stato posto sottosequestro. Quella che emerge è unatragedia dei nuovi schiavi che nelcapannone, come in tanti altri simili aPrato, lavoravano - la fabbrica era un“pronto moda”, una confezione tessile -e dormivano, in loculi di cartongessodove hanno trovato la morte. La maggiorparte degli occupanti del capannone,infatti, sono stati colti dalle fiamme nelsonno; chi ha potuto e non ha trovato leuscite ostruite dagli stracci e dalmateriale delle lavorazioni tessili, èfuggito in pigiama.

La triste conta dei cadaveri. I vigili delfuoco, arrivati sul posto con numerosesquadre, hanno spento le fiamme eincominciato la conta dei cadaveri checon le ore ha assunto connotati semprepeggiori. Fra le storie, quella di unbambino di appena quattro anni, anchelui nel capannone, salvato dalla madre

poi ricoverata alNuovo Ospedale diPrato dove poi ilbimbo le è statoriaffidato. O ancora lastoria del volontariodell’associazionecarabinieri incongedo che ha datol’allarme e si èprecipitato nel capannone in fiammeriuscendo a portare in salvo duepersone.

Necessaria una reazione unanime. Giànel pomeriggio di domenica, il vescovodi Prato, monsignor Franco Agostinelli,ha lanciato un messaggio dai toni forti:“Sono sgomento di fronte a una tragediache ricorda i tempi della rivoluzioneindustriale. Eppure è avvenuta oggi, trale strade delle nostre zone produttive,nella Prato civile ed evoluta benchémorsa dalla crisi economica”,ha scritto, lanciando poi un monitoaccorato alla città e non solo. “Unaparola si impone sulle altre: ’basta!’. Perla nostra città è l’ora di mettere da parteposizioni ideologiche preconcette etatticismi strumentali. È l’ora di unareazione unanime e di un soprassalto diumanità. ’Basta!’ a situazioni di lavoronon degne dell’uomo e delle conquistesociali degli ultimi decenni; bastaall’illegalità, che troppo spesso combinainsieme gli interessi immorali di moltipratesi e le attività disinvolte di tantiimprenditori cinesi; basta allosfruttamento della manodoperaimmigrata cinese, anche quandoassume i connotatidell’autosfruttamento. La Chiesa diPrato lo ha affermato con chiarezza damolto tempo”.

Appello agli imprenditori orientali. Permonsignor Agostinelli attività repressivae prevenzione non sono sufficienti: “Era- e da oggi lo è in modo ancora piùstringente - ineludibile una nuova ecoraggiosa politica (quella con la Pmaiuscola, se occorresse precisarlo) chenon si attardi su quel che è stato fino adoggi ma guardi al futuro, un futuro dovel’immigrazione non è più un’emergenza,ma un dato strutturale con cuiconfrontarsi. Intendo una politicacondivisa, da istituzioni, partiti,categorie sociali e associazionismo e chemetta al centro i diritti, la giustizia e losviluppo. Ognuno deve tornareresponsabilmente a fare la sua parte peril bene comune e impegnarsi perabbattere i muri dell’incomunicabilitàtra cinesi e italiani”. Le parole delvescovo di Prato sono dirette agliimprenditori orientali che lavoranonella città toscana: “Avvertanol’imperativo morale del dialogo e silascino aiutare a bonificare le imprese eil lavoro”. Ma anche a imprenditori esindacati italiani: “Siano la prima lineadi questa frontiera. La nostra grandePrato merita questo impegno. Ce loimpone ancora prima la nostracoscienza. I sette morti del Macrolotto 1ce lo chiedono oggi e ne saranno monitofuturo”.

Damiano Fedeli

URogo in fabbrica, “è ora di dire basta!”

Il vescovo di Prato ha preso posizione sulla morte di sette cinesi

Tragedia in un’azienda tessile

“Basta! A situazioni di lavoro non degne dell’uomoe delle conquiste sociali; all’illegalità,che troppo spesso combina insieme gli interessiimmorali di molti pratesi e le attività disinvoltedi tanti imprenditori cinesi; allo sfruttamentodella manodopera immigrata cinese, anchequando assume i connotati dell’autosfruttamento”

LA COPERTINADEL LIBROEDITODA IVOSFORZANEL 2013(PAGG. 64,7 EURO)

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Giovedì 5 dicembre 201314 Cesena

Si confezionano cesti natalizi

La qualità al vostro servizio

Buone feste

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Banca di Cesena | Borse di studio agli studentiBorse di studio per ifigli dei soci dellaBanca di Cesena chesi sono diplomati elaureati con ilmassimo dei voti. Ipremiati sono stati:Sofia Mazzotti(diplomata); GiorgiaGurioli, ValentinaRinaldi, EnricoMartini, ElisaCampana, MattiaAverardi, SophiaBattistini, EleonoraSantucci, BarbaraTisselli (laurea triennale); Ilaria Mazzotti, Federica Turroni, Elisa Sinagra, Enrico Casadei, Rosaria DeCanditiis, Eleonora Baronio, Lucia Biguzzi, Romeo Macchini, Federica Cinque, Beatrice Fabbri, MartinaMarchi, Anna Tappi, Michela Mazzoni, Lucia Aguzzoni, Davide Battistini, Alberto Manuzzi, Agnese Aguzzoni,Alice Petrini. Nella stessa giornata, il 20 novembre, sono stati premiati i soci da 25 anni con un diploma euna medaglia d’oro realizzata da Ilario Fioravanti. I premiati sono stati Gianfranco Alessandri, GiovanniManuzzi, Davide Arfilli, Mario Balzoni, Agostina Fabbri.

hiesto maggior impegno per la sicu-rezza. Qualche settimana fa, in viaRuffio, un’auto ha sbandato ed ha

sfondato la recinzione della scuola mater-na di Bulgaria. Lo segnala l’abbonato An-drea Rossi il quale aggiunge che "fortuna-tamente i bimbi si trovavano altrove. I ge-nitori hanno chiesto al Comune di Cesenadi provvedere alla costruzione di un mu-retto antisfondamento per tutelare i bam-bini che, di solito giocano in giardino. IlComune ha comunicato di non avere i sol-di e ha vietato di far giocare i bambini nelgiardino".A questo punto il lettore esprime il suo di-sappunto, condiviso da altri residenti e damolti genitori, perché nello stesso periodoin zona sono stati spesi soldi per servizinon indispensabili. "Da molti anni l’Am-ministrazione rimanda l’ampliamento del

cimitero di Bulgaria per mancanza di fon-di. Eppure, in questi giorni, sono stati in-stallati altri sei pali per illuminare a giornoil piccolo parcheggio, già illuminato indi-rettamente dai pali presenti in via Ruffio. Amio parere si tratta di una spesa inutile vi-sto che nel cesenate diverse strade traffi-cate e abitate sono prive di illuminazionepubblica".Con molta tranquillità, e con spirito di cri-tica costruttiva, Rossi conclude: "I soldiper il muretto non ci sono, i soldi per inuovi loculi non ci sono, mentre quelli perilluminare a giorno il piccolo parcheggiosono stati stanziati. Credo che se si met-tessero insieme i fondi spesi per operepubbliche, grandi o piccole che siano, nonindispensabili, dirottandoli verso quelledavvero utili alla collettività, le cose fun-zionerebbero meglio".

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Bulgaria Un’auto ha divelto la cancellata e il Comune non ha i soldi per il muretto

Scuola materna: per i bimbi giardino "off limits"

La scuola materna di via Ruffio

Nuova sede per Altromercato

Nel pomeriggio di sabato 23 novembre è stata inaugurata in viaCarbonari 10 a Cesena la nuova sede della Bottega Altromercato.L’attuale negozio di Piazza del Popolo rimarrà comunque operativofino al 31 dicembre. Nella foto un momento dell’inaugurazione,animata dall’associazione Kilombo - Arti Danze e Musiche popolari.

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PPrrooppoossttAACCInserto a cura dell’Azione Cattolica di Cesena-Sarsina Numero 52 Dicembre 2013

✎I FRUTTI DELL’ANNO DELLA FEDE | di Ernesto Diacotto milioni e mezzo di

pellegrini alla tomba diPietro e un numero

incalcolabile di iniziativespirituali e formative in tutte lediocesi del mondo.Sono i numeri dello specialeAnno della Fede, conclusodomenica 24 novembre conuna solenne celebrazionepresieduta dal Papa in piazzaSan Pietro.Questo, almeno, il bilanciovisibile perché i frutti piùprofondi dell’evento - volutoda Benedetto XVI e conclusoda Francesco - restanoconsegnati alle coscienze deitanti che hanno accolto l’invitoa dare nuovo impulso etestimoniare pubblicamente lafede in Gesù, centrodell’esperienza cristiana edella storia.Questi, infatti, erano gliobiettivi dell’Anno, costellatodi momenti dal forte valoresimbolico. Basti citare gliultimi tre promossi dalPontificio Consiglio per la

Opromozione dellanuovaevangelizzazione,l’organismovaticano a cui èstata affidata lacomplessamacchinaorganizzativacentrale. Si trattadella visita delPapa allemonache diclausura delmonasterocamaldolesesull’Aventino,dell’incontro deicatecumeni

provenienti dai diversi continenti delmondo e dell’esposizione, mai avvenutaprima, delle reliquie dell’apostolo Pietro,conservate sotto l’altare della Confessionenella basilica vaticana. Il silenzio del

chiostro, gli adulti che chiedono ilbattesimo, il solido fondamentodegli apostoli e dei martiri:questi i tre elementi sceltiper esprimere il cuore della fede,il consegnare cioè la propria vitanelle mani del Signore crocifissoe risorto.Oltre ai tanti momenti che resterannonella memoria - a cominciaredal passaggio di testimone fraBenedetto e Francesco, non a caso letto daalcuni in rapporto al primato della fede -un dono ulteriore è quello che papaBergoglio ha voluto fare consegnando allaChiesa l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, secondo documentoufficiale del suo pontificato, dopol’enciclica “Lumen fidei”. La lucedella fede e la gioia del Vangelo:in un mondo spesso disorientatoe ubriaco di piaceri effimeri,l’”ospedale da campo” della Chiesa ha laricetta che guarisce davvero.

La ricetta dell’”ospedale da campo” della Chiesa

Tempo di adesioneAc, un presidenteparrocchiale si raccontaEcco il punto di vista di un presidenteparrocchiale che, pur fra le tante fatiche,ripropone l’associazione in parrocchia ecura l’adesione.

Quando mi è stato chiesto dalla miapresidente parrocchiale di darle il cambionell’incarico ho accettato con entusiasmo.Ho sempre amato l’Azione Cattolica. Per meè una particolare vocazione. Sì, perchétanti anni fa alcune persone che amanoGesù, la Chiesa e l’Ac mi hanno chiamata afarne parte quando ancora non laconoscevo se non per sentito dire, mihanno voluto bene e mi hanno dato fiduciaaffidandomi degli incarichi che io stessanon credevo di poter portare avanti. Poil’Ac è diventata per me uno stile di vita, unmio modo di appartenere alla Chiesa e didare il mio piccolo contributo alla suaedificazione. Quindi, che c’è di più belloche diffondere e far conoscere le tantebelle iniziative che la nostra associazionepropone per la nostra crescita spirituale, lanostra formazione cristiana ed ecclesiale,la nostra “famiglia” Ac?Con le tante gioie però (vedi i ragazzinidell’Acr che rispondono sempre conentusiasmo) sono arrivate anche ledifficoltà, proprio come in una verafamiglia: alcuni tesserati che non voglionopiù rinnovare la tessera perché la vedonocome un’altra tassa, gli anziani chebrontolano perché se si va in diocesi non sela sentono di venire, se stiamo inparrocchia, siamo pochi, i giovani con cui èdifficile dialogare…Mi sono accorta che curare l’associazione inparrocchia, mettere d’accordo le diversegenerazioni, creare una vera comunione tranoi non è affatto semplice. Per fortuna ilSignore è più grande delle nostre mancanzee mi hanno sempre detto che “scrive sullenostre righe storte”, perciò al di là di quellosiamo riusciti a realizzare comeassociazione parrocchiale, al di là dei mieilimiti come presidente, quello che rimane èil nostro bisogno d’incontrare Gesù. Ciò chemi affascina dell’Ac è il desiderio di“guardare in alto”. Le persone che siprendono l’impegno diocesano o nazionaleci ricordano sempre che c’è qualcosa di piùgrande per cui vale la pena vivere. Cisollecitano a tendere a una fede matura, aconoscere la vita dei santi e dei testimonidel nostro tempo, a curare la coppia e lafamiglia, a non dimenticare leproblematiche sociali e politiche, aconoscere le opere culturali e artistiche.Sono per me dei testimoni che mi stimolanoa non perdere tempo in cose vane e cercareil senso della vita.Quindi… certo che ha ancora senso aderireall’Ac! Anzi, chissà quante persone aBagnarola, a Cesena, magari attraverso noidell’Azione Cattolica, aspettano una“chiamata”?

Simona Zavattapresidente parrocchiale di Bagnarola

Indice

Le prossime iniziative IIDal convegno regionale IIConsigli per la lettura IIL’Assemblea diocesana elettiva IIICome eravamo IIINotizie in pillole... dai Settori IVProssimi appuntamenti IV

Venite alla festacon la vestedel Battesimo

al diario del servo:“Il padrone è impazzito: ha preparato lafesta più grandiosa di tutti i tempi e ci

chiede di andare a invitare tutti, anche quelliche non lo conoscono, anche i ciechi, glistorpi, i poveri.... mah! Io gli voglio un granbene, ma proprio non lo capisco! Ha dettoproprio così: Quelli che troverete, chiamateli!Per il bene che gli voglio mi preparo ed esco.Ho un po’ di paura però... e se mi prendono acalci come l’ultima volta? A qualcuno è finitaanche peggio... Non mi importa: saròconvincente, andrò alle periferie, nellestradine, nei vicoli, ai crocicchi, suonerò icampanelli, entrerò nelle botteghe e nei bar,inviterò tutti!”.Dal diario del Padre:“Sono felice e convinto: alla festa devonovenire tutti! I miei collaboratori penserannoche sono diventato matto, e in fondo è così:sono pazzo d’amore per tutte le persone,desidero condividere la mia gioia con loro, nonc’è rifiuto che tenga! Vado ad attenderli, voglioaccogliere tutti a braccia aperte!”.Dal diario di un invitato:“Qualcuno ha bussato alla mia porta: mihanno invitato a una festa! Incredibile: non micerca mai nessuno... Vado! Oooops: non devodimenticarmi il vestito!”.E nel nostro diario cosa scriveremo? Siamostati invitati e ora tocca a noi rispondere. Nonc’è dubbio: si va con la veste battesimale allafesta! Ma qual è questa festa? La festa è già orae già qui, Madeleine Delbrel ci ricorda che lavita è una festa se accogliamo questo Signorepazzo d’amore per noi nelle nostre giornate. Eda invitati diventiamo a nostra volta inviati perchiamare tutti, perché, come ci ricorda papaFrancesco nella sua nuova esortazioneapostolica, il Vangelo ci riempie il cuore di unagioia incontenibile che ci fa andare nellestrade e nelle piazze, nei nostri luoghi di lavoroe a scuola con il desiderio grande di farcicompagni di strada di tutti, nessuno escluso!Ci metto la faccia, ci ricordano i giovani, cimetto tutto me stesso, rischiando anche di nonessere capito, perché... non c’è gioco senza te,vero cari Acierrini?!?In questo anno associativo così speciale ciricordiamo (cioè rimettiamo nel nostro cuore)l’impegno di servire il Signore invitando tuttialla festa, ringraziando le persone che a lorovolta hanno invitato noi e continuando la bella“cordata” di inviti che non si spezza mai!Buon nuovo anno liturgico, buon nuovo annoassociativo!

Carmelina Labruzzopresidente diocesana di Ac

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L’iniziativa annuale 2013-2014 dell’AzioneCattolica: un invito a cui risponderecon gioia e un mandato a uscire nelle piazze

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Giovedì 5 dicembre 2013II PropostAc

Proposta per GiovanissimiA Padovasulle orme di Sant’AntonioPerché venire alla 3gg giovanissimi a Padova? Tidiamo dieci validi motivi!1. Perché le vacanze di Natale, tanto speratedurante l’anno scolastico, siano ancora piùdivertenti e ricche di incontri.2. Per rivedere alcuni amici degli anni passati eper conoscere altri ragazzi che come te vanno inparrocchia per la Messa oppure all’incontrosettimanale.3. Per conoscere meglio Sant’Antonio, che conle sue parole, ma soprattutto con le sue opere,ha difeso e rinnovato la Chiesa in tempi nonsemplici.4. Per scoprire come libertà e obbedienza sianoin realtà due facce della stessa medaglia.5. Per capire quanto sia importante spendersiper le persone che ti sono state messe accanto,soprattutto quelle che hanno più bisogno dellatua vicinanza e del tuo ascolto.6. Per scegliere di vivere a pieno, anche quandola scelta più giusta da fare non è la più facileoppure quella preferita dalla maggioranza dellepersone.7. Per coltivare e avere a cuore le tue passioni e ituoi sogni. La vera libertà infatti ti porta arealizzare ciò che desideri, ma soprattutto testesso!8. Perché Gesù non è un entità astratta, ma ungrande amico che con discrezione ti è accanto eti fa vedere il mondo e il futuro con occhi diversie con grande speranza.9. Per rispondere alla Sua chiamata: unachiamata alla gioia!10. Perché... insieme c’è più festa!Allora che aspetti? Non stare troppo a pensarcisu. Vieni dal 27 al 29 dicembre alla tre giorni!

Giulia Nucci

La famigliagenerasperanza

l tempo di Natale è per l’Ac un momentospeciale per vivere, a livello diocesano,esperienze di spiritualità. C’è la tre giorni

Acr, quella dei giovanissimi e i giovani già pi-ma di Natale hanno vissuto il loro momentoinsieme… E gli adulti? Le famiglie?Già da qualche anno c’è un bel momento dispiritualità, condivisione e fraternità: la Duegiorni adulti e famiglie.La Famiglia genera speranza sarà il tema cheaccompagnerà le nostre riflessioni e le no-stre condivisioni: ci sembrava molto bellonon lasciare cadere le ripetute sollecitazioniche papa Francesco in tante occasioni ha fat-to a tutti: Non lasciatevi rubare la speranza!.

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nale, di lavoro di coppia e/o ingruppi, oltre che il confrontoinsieme.Per i bambini e i ragazzi pre-senti sarà presente un serviziodi animazione, perciò ancheper i più piccoli sarà possibilevivere momenti di gioco, di ri-flessione, per generare speran-za.La due giorni si svolgerà l’11 e12 gennaio 2014.Inizieremo i lavori nel pome-riggio di sabato 11 gennaio alle16 e termineremo domenicaentro le 17. La Messa verrà ce-lebrata dal nostro assistenteadulti don Pier Giulio Diaco. Al-loggeremo presso Bristol Sport

& Domus Mea Hotel, via del Fortino 9 aCesenatico.Per informazioni e iscrizioni (entro il 20dicembre) consultare il volantino sul sitowww.cliccaci.org.Vi aspettiamo!

Massimiliano e ValentinaArea Famiglia&Vita

Pensiamo che oggi più che mai queste paro-le siano fondamentali per la vita e nella vitadelle nostre famiglie e delle nostre comunità.Guideranno le nostre riflessioni Maurizio eDaniela Bellomaria, dell’Ac della diocesi diRoma, responsabili nazionali dell’Area fami-glia e vita nel triennio scorso. Come sempreci saranno momenti di meditazione perso-

◆ L’11 e 12 gennaio 2014, a Cesenatico, l’appuntamento per adulti e famiglie

Figli dati al mondoEducare oggi in famigliadi Raffaella Iafrate e Anna Bertoni

Se educare è prima di tutto condurre fuori(ex-ducere) attraverso un’emersione dal pro-fondo della parte più vera del sé, non può es-serci contesto più idoneo della famiglia peravviare e accompagnare questo percorso. Lafamiglia appare il luogo più accreditatoentro il quale la persona può trovare occa-sioni per realizzare la sua più autentica eprofonda natura, per incontrare relazioniche la guidino a realizzare ciò che è, impa-rando a riconoscere l’obiettivo per il quale èvenuta al mondo.L’educazione dovrebbe necessariamenteprendere il via dalle relazioni che una per-sona stringe dal primo momento in cui vieneal mondo, in particolare dall’incontro colmaterno e il paterno che l’hanno generata,dalle relazioni intergenerazionali entro cuiaffondano le sue radici, dai legami socialiche connotano la cultura entro la qualeprende avvio la sua esistenza.Eppure oggi tutto ciò è messo fortemente indiscussione dalla nostra cultura che, da unaparte, censura il tema dell’origine e tende anegare la dimensione relazionale della per-sona e che, dall’altra parte, mette in discus-sione l’identità della famiglia, assimilandolaa una qualunque esperienza affettiva umanasignificativa. Paradossalmente, oggi niente èfamiglia e tutto può esserlo.In un dialogo continuo tra famiglia e sociale,tra istanze individuali e relazionali, la sfidadi questo volume è dunque quella di pro-porre una riflessione sui cambiamenti aiquali è stata sottoposta la famiglia, ma altempo stesso richiamare il senso dell’edu-care per capire in che modo sia ancora possi-bile parlare di educazione nel contestofamiliare.Esiste un nesso stretto tra educare e gene-rare, recitano gli Orientamenti Pastorali peril decennio 2010-2020 della Cei. Quest’ul-tima pubblicazione della collana AVE Edu-care oggi può fornire a ogni lettoreun’occasione per rintracciare tale nesso e re-cuperare il senso dell’essere adulto, che ètale perché generativo, e pertanto chiamatoa farsi carico responsabilmente del percorsoeducativo delle nuove generazioni.

Ivan Fusconi(per informazioni: 347 3663169,[email protected])

Consigli per la lettura

La festa più importantedella nostra vita

ual è la nostra reazione quandoriceviamo un invito improvviso,inaspettato proprio da quella

persona che mai al mondo ci saremmoaspettati ci invitasse? Cosa ci smuovedentro? Il primo pensiero comunesicuramente è: Vado o non vado? Gli altriandranno? Chi ci sarà?. Poiinevitabilmente ci porremo altre milledomande Ma cosa ci sarà a questa festa?Cosa mi devo aspettare? Che tipo di festaattendo?, e se ci venisse addiritturachiesto di portare degli amici, o ancor piùdifficile, portare chiunque incontriamoper strada?!Il gioco si fa sempre più duro. Ma è solouna festa! Dovrò impazzire così tanto peruna festa?!. Sì. Bisogna impazzire cosìtanto, al punto di doversi addiritturapreoccupare di trovare l’abito giusto,l’abito perfetto per parteciparvi.Certo sembra assurdo doversipreoccupare di tutte queste cose solo perun invito a una festa, ma se la festa fossela festa più importante della mia vita,quella festa che segnerà e cambierà lamia vita? Beh, allora cambia tutto, miverrà più facile e spontaneo pensare atutti questi particolari, anzi, vorrò esserecosì pronto alla perfezione che inizierò aprepararmi mesi e mesi prima!

Q In fin dei conti, considerareuna festa importante fino aquesto punto non è altro cheun atto di fiducia, un atto difede. Dal semplice invitofacciamo fatica a capirequanto questa festa siaimportante, dipende tutto dachi ci invita, da chi vuolecondividere la gioia di quellafesta. E se la festa in questionesono le nozze, la gioia saràdavvero tanta!Ognuno di noi ogni giorno èinvitato, chiamato a prendereparte alla festa più importante,alle nozze che Dio hapreparato tra suo Figlio e laChiesa, tra Cristo e l’uomo,promettendoci, con questoinvito, una gioia enorme cheriempie ogni vuoto. Ma sta a noi fidarci eaffidarci al punto da superare tutte leperplessità e prendervi parte,ricordandoci che Dio ci fa questoimmenso dono, ma al tempo stesso cichiede di presentarci con l’abito giusto,l’abito della Carità, dell’Amore, delBattesimo.Dal 27 al 29 dicembre presso Gatteo aMare tutti gli acierrini sono invitati alla

grande festa della 3giorni diocesana dove,con l’aiuto di Matteo (22, 1-14),scopriremo insieme a quale festa siamochiamati, Chi ci ha rivolto l’invito e comedobbiamo prepararci… Chissà che non civenga davvero voglia di prendervi parte!Per qualsiasi informazione contattareStefania Di Leo [email protected], oGiacomo Biguzzi [email protected]

Chiara Natali

Dal 27 al 29 dicembre la tre giorni Acr a Gatteo a Mare

❚❚ Al convegno regionale una riflessione su democrazia e gratuità nel servizio

Partecipazione e responsabilitàn vista del cammino assembleare, la delegazione regionaledell’Emilia Romagna ha organizzato sabato 16 novembre unconvegno con padre Francesco Occhetta, gesuita e teologo,

dal titolo Democrazia: partecipazione e responsabilità.L’incontro è servito ai responsabili associativi presenti perconfrontarsi sul tema della democrazia oggi e di come è cam-biata e sta cambiando in questi anni.L’Azione Cattolica ha da sempre custodito la democrazia e hauna tradizione di pratiche di partecipazione che potrebberoessere di grande aiuto per la politica nazionale. In politica il te-stimone è un arciere, le sue parole sono frecce, un’intensa vitaspirituale dà forza alle sue parole. C’è bisogno oggi di testimo-ni credibili e non di persone credute. C’è poi il problema deicandidati, sempre più imposti dai partiti e quindi slegati dalterritorio, che spesso hanno perso la gratuità del servizio.Padre Occhetta ha poi ripreso le parole di un articolo del Presi-dente nazionale Ac Franco Miano.In queste settimane, in Azione Cattolica stiamo rinnovandoun’esperienza che si ripete ogni tre anni: le elezioni degli orga-nismi democratici dell’associazione su base parrocchiale. Ri-porto alcune caratteristiche di questo voto: l’apertura delle ur-

I ne è preceduta da riunioni programmatiche in cui sonocoinvolti tanto i bambini quanto gli anziani, passandoper gli adolescenti, i giovani e gli adulti; sono elettori at-tivi i ragazzi dai 15 anni in su (l’impatto formativo diquesta esperienza è, per loro, formidabile); gli incarichisono di durata triennale e rinnovabili una sola volta, sen-za alcuna deroga; le funzioni esecutive sono esercitatenon da un solo uomo al comando, ma da un presidenteinsieme a un consiglio espressione dell’assemblea (e ov-viamente, per la natura ecclesiale dell’associazione, in-sieme al parroco). La stessa procedura, con le stesse re-gole, si ripeterà nei prossimi mesi a livello diocesano, re-gionale e nazionale, coinvolgendo circa 300mila soci e al-trettanti simpatizzanti (i quali, pur esclusi dal voto, sonocoinvolti in pieno nella fase programmatica). Bene, hoavuto la possibilità di partecipare a molte di queste ele-zioni, nei piccoli paesi di montagna e nelle grandi città,al Nord, al Centro e al Sud: ovunque è un fluire di entu-siasmo, serietà e coinvolgimento che mi ha lasciato mol-ta speranza.

Gennaro Bucci

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Giovedì 5 dicembre 2013 IIIPropostAc

l cammino assembleare in AzioneCattolica a tutti i livelli è un tempoprezioso di progettazione e di

esercizio di responsabilità. Significastare dentro la storia per animare ilfuturo con il cuore della Chiesa; maanche dare sostanza a quella sceltademocratica che coinvolge tutti gliaderenti dell’Ac nella scelta di queiresponsabili che avranno il compito dicondurre l’associazione nei prossimianni.Sperimentare la fatica dellaresponsabilità nelle assemblee elettivedell’Ac è quindi un richiamo a viverequotidianamente quella responsabilitàche è parte integrante del progettoformativo dell’Azione Cattolica. Laresponsabilità è intrecciataprofondamente con la nostra umanità:siamo uomini nella misura in cui siamoresponsabili!Già le prime pagine della Bibbiariportano la domanda di Dio ad Adamo:Dove sei? (Gen 3,9). È la domanda chericorda ad Adamo la realtà che è unacreatura! Noi siamo fatti a immagine esomiglianza di Dio, e allora questadomanda ci pone di fronte al legame conDio che facendoci creature libere cichiede di vivere questo legame nellaresponsabilità. La responsabilità è larisposta al dono della vita che Dio ci hafatto.Ma responsabili di chi e di che cosa?Responsabili verso noi stessi, cioè versola nostra vocazione per diventareuomini e donne secondo il disegno diDio; ma anche responsabili verso la

qualità della nostraumanità e quindiverso la nostraformazione.Responsabili verso glialtri! È la domanda delSignore a Caino: Dov’ètuo fratello? (Gen 4,1-16). Siamoresponsabili delnostro fratello e in particolare delpovero, del sofferente, del piccolo.Responsabili verso il Creato perché lacreazione è da capire, da sottometterecon intelligenza, da custodire con la curadi chi riceve un dono da trasmettere.Responsabili verso la città degli uomini,come espressione di quellaresponsabilità verso la nostracittadinanza terrena che ci fa interessaredel contesto organizzato di cui siamoparte.L’Azione Cattolica, con la sua identitàprofonda, sostiene e alimenta questeresponsabilità che sono di ogni membrodell’Associazione, e diventanoriconoscibili nel volto concreto dei suoiresponsabili educativi e associativi.Quest’ultime sono figure importanti chesostengono la vita dell’Ac, rispondendoa una logica di servizio che ha precisedimensioni: vocazionale, umana erelazionale, ecclesiale e associativa. Ogniservizio nasce all’interno di un camminodi sequela del Signore che devecomunque fare sintesi fra crescitapersonale e testimonianza/missione.Ogni membro dell’Azione Cattolica èquindi responsabile della vita

dell’Associazione, prendendosi curadelle attività, dando vita a organismiattraverso cui l’Ac si esprime ai varilivelli.Il cammino assembleare esprimeun’Azione Cattolica capace di gestire lasua vita, individuando persone dispostea prendersene cura, garantendo perquesto la sua stessa esistenza. Ilpercorso democratico vissuto nelleassemblee è una scelta di libertà cheesprime il livello adulto dell’Ac, così chein una comune responsabilità vengonoscelti i responsabili non come leader diturno, ma come aderenti disponibili peruno specifico servizio, in un determinatotempo.Un percorso faticoso e forse lento, masicuramente ricco e fecondo per lamaturazione di quella responsabilità chedeve contraddistinguere i laici di Ac.L’invito per tutti è quello di assumere leresponsabilità con gioia perché convintiche anche queste contribuiranno atrasformare la nostra esistenza umana,rendendoci creature responsabili diquella libertà che ci ha fatto a immaginee somiglianza di Dio.

Gilberto Zoffoli

I

Sabato 25 gennaio 2014si terrà l’Assembleadiocesana elettivadi Azione Cattolica.Sarà l’occasioneper rinnovare gli incarichie progettare il camminodel prossimo triennio

Responsabile,altro nomedell’Ac

Tu sei unico come tutti

■ Il documentoassembleare

Felici e credentiper generare la speranzaQuesto il titolo del Documento assembleare con ilquale l’Azione Cattolica di Cesena-Sarsina siappresta a svolgere la XV assemblea diocesana(nel pomeriggio di sabato 25 gennaio 2014). Untesto agile, approvato dal Consiglio diocesanonello scorso novembre, che viene consegnato nellamani delle associazioni parrocchiali perché vengaspezzato e diventi un documento partecipatoformativo e di discernimento.Il documento assembleare, ritmato dalle paroledel Santo Padre Francesco, del vescovo DouglasRegattieri e delle figure di santità locali, sicompone di due linee di fondo e tre mete, avendocome sfondo le tre consegne che il beato papaGiovanni Paolo II ha lasciato a Loreto.Anche l’Azione Cattolica di Cesena-Sarsina haproseguito nella via della contemplazione,vivendo l’aspetto spirituale, di preghiera ediscernimento; ha promosso la comunione, nelservizio e nell’apertura alla Chiesa Universale ealla nostra bella Chiesa locale; ha vissuto lamissione nella tensione forte e costante diapertura agli altri, perché nessuno si sentaescluso.La prima linea pone al cuore della nostra propostaformativa la custodia dell’interiorità, che siconcretizza nella cura di un’autentica spiritualitàlaicale e nell’accompagnamento personale ecomunitario.La seconda linea nasce da una fede gioiosa chegenera un forte desiderio di portare la speranzanei luoghi ordinari che vanno custoditi e abitaticon convinzione e passione. Abitare la famiglia e ilegami buoni che in essa maturano, significariscoprire la bellezza del dialogo tra le generazionie la gratuità della condivisione nella quotidianitàper accompagnare le diverse vocazioni che sigenerano e toccare la solitudine di chi è indifficoltà. Nella parrocchia, Chiesa che vive tra lecase degli uomini, l’Ac vuole contribuire arealizzare una comunità dove ciascuno possasentirsi a casa sua, con un’attenzione particolare aquanti sono lontani. L’Ac vuole impegnarsi conslancio e generosità nell’abitare la cittàcontribuendo a promuovere il bene comune, inparticolare nel mondo della scuola e del lavoro.Da queste linee di fondo scaturiscono tre mete.Prima di tutto ACCOGLIERE, perché Dio stesso èapertura e accoglienza, non soltanto di chi èdiverso o lontano da noi, ma anche di chi ci èaccanto e più simile a noi.La seconda meta ci invita a USCIRE da noi stessiper andare alle periferie dell’esistenza, per andareincontro all’altro senza schemi e amarlo per quelloche è, come irripetibile dono di Dio alla nostravita.E infine ACCOMPAGNARE, un verbo che rimandaalla gratuità nel prendersi cura del cammino difede delle persone che ci vengono affidate.Come bussola del cammino che sta per ripartire,viene riconsegnato a tutti il regalo prezioso dellaregola di vita spirituale, per vivere ogni giorno conil Vangelo in tasca e non lasciarci rubare laSperanza!

Francesco Biguzzi

COME ERAVAMO: scatti dall’archivio dell’Azione Cattolica diocesana

1980, CONVEGNO ACR IN SEMINARIO

29 GENNAIO 2011, A PALAZZO GHINI LA 14ESIMA ASSEMBLEA DIOCESANADELL’AZIONE CATTOLICA DI CESENA-SARSINA

A PALAZZO GHINIIL 20ESIMO CONVEGNO

DELLA GIOVENTÙ FEMMINILE

PALAZZO GHINI DI CESENA, IL GIAC RIUNITOCAMPO SCUOLA IN MONTAGNA

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Giovedì 5 dicembre 2013IV PropostAc

Prossimi appuntamenti Ac✒ Venerdì 20 dicembre alle 21, Lectio

divina al Santuario del Suffragio (viaZefferino Re, Cesena)

✒ 27-29 dicembre, a Padova: Tre giornigiovanissimi

✒ 27-29 dicembre a Gatteo a Mare:Tre giorni Acr

✒ Mercoledì 1° gennaio: Marcia dellaPace

✒ Martedì 7 gennaio: presentazione delMese della Pace

✒ 11 e 12 gennaio: Due giorni Adulti eFamiglie a Cesenatico

✒ Dal 15 al 19 gennaio, settimana dicondivisione per i Giovani

✒ Sabato 18 gennaio alle 20,45, pressola parrocchia di Sant’Egidio incontroper giovani coppie “Amori in corso”

✒ Sabato 25 gennaio alle 14,30, pressoil Seminario a Cesena, Assembleadiocesana elettiva

✒ Sabato 25 gennaio alle 21, in Semi-nario, Veglia per la pace

Felicitazionidall’Ac diocesana a

VALENTINA MONDARDINIe NICOLA GARBIN

per la nascita diTOMMASO

FIOCCO AZZURRO

Che bello essere amicii è svolta domenica 26ottobre la consueta Festadel Ciao. Dalle 9,30 alle

15,30 più di 300 tra ragazzi eanimatori hanno animato ilcortile della parrocchia diSant’Anastasia, a Gattolino.L’evento ha coronato il meseche l’ha preceduto, appunto ilmese del Ciao, nel quale in unaserie di incontri gli acierrinihanno riflettuto sul “fare festa”,che dipende da come noi siamofesta, riscoprendo l’importanzadell’invito agli altri a partecipare alla vera festa: stare uniti in Gesù!Tutti i ragazzi, con la forza dello Spirito, hanno trasformato quella chepareva fosse destinata ad essere una giornata uggiosa in una stupenda,quasi estiva domenica!Sono tanti i volti che hanno sparso sorrisi e gioia sul grigio piazzale:grappoli di allegri ragazzi dai 7 ai 13 anni assieme agli animatori dallamaglietta, ops, penna gialla hanno giocato insieme provenienti da Sala,Gattolino, Sant’Egidio, San Paolo, San Pio X, Santa Maria Nuova, CaseFinali, “Pieve”, “e Bosch”, Budrio, Borello, Bagnarola... e perdonino chiscrive chi non è stato menzionato per difetti di memoria.

S I ragazzi hannocostruito momenti dicoesione, attraverso leprove del grande gioco,e anche piccole fatiche,visto che il pranzo èstato fatto insieme in unorario insolito, nelcampo sportivo dopo labrillante eucaristia, nonsolo per il sole, maanche perchè celebratadall’assistente don

Claudio!È da risaltare come il tutto sia stato guarnito dalmeraviglioso sorriso di Giulia, chicco di luce di Dio,che sempre esultava quando la band Acr guidata daUgo suonava fantastici bans!Concludendo, sappiate che: “Insieme c’e più festa!Che gioia! È bello essere amici, gridiamo a chi vieneall’Acr e anche a chi non è con noi!”. Buon inizioanno associativo!

Chiara Vincenzi

om’è consuetudine ormai da anni,il Msac (Movimento Studenti diAzione Cattolica) si è ritrovato pertrascorrere quattro giorni di

convivenza all’insegna dello studio, dellacondivisione, della preghiera edell’informazione. È questo lo spirito cheper una ventina di ragazzi delle scuolesuperiori ha animato un week end diinizio novembre, trascorso presso ilconvento dei frati cappuccini, a Cesena,ad approfondire le tematiche legate algiornalismo.In questi giorni la solita routine si èarricchita con momenti di gioco,riflessioni e soprattutto il proprio esserestudenti in modo attivo. Sfondo di tuttociò il tema del giornalismo edell’informazione, nel quale ci siamoaddentrati chiedendoci cosa definisca unvero giornalista, concentrandoci sulladiffusione delle notizie on-line e su cartastampata. L’intervento del direttore delCorriere Cesenate Francesco Zanotti, cheha trascorso con noi il sabato pomeriggio,

COcchi aperti e sguardo critico

Ai Cappuccini la Quattro giorni Msac sul tema dell’informazione

ci ha illuminato su come approcciarci allalettura dei quotidiani, rivelandoci qualchetrucco del mestiere.Speriamo ora di tornare alle nostre realtàcon occhi più aperti e curiosi verso ilmondo, pronti a testimoniare ciò cheaccade e a far valere ciò che abbiamoimparato con i mezzi a nostradisposizione.La parola ad alcuni dei protagonisti.Nome, età, scuola.Marta: Marta, 16 anni, frequento il Liceodelle Scienze Umane.Lorenzo: Lorenzo, 16 anni, vivo a Cesenama frequento l’Itis di Forlì.Pietro: Pietro, 16 anni, frequentoGeometri.

È la tua prima 4giorni?Marta: Sì.Lorenzo: No, è la mia terza.Pietro: È la seconda.

Cosa ti ha spinto a venire?Marta: Curiosità nata dal tema che si

sarebbe affrontato, voglia di cambiare lasolita routine e conoscere gente nuova.Lorenzo: Sono venuto perché ormai sono“dipendente dal Msac” e non me ne possopiù liberare!Pietro: Già l’anno scorso mi ero divertito evolevo rivedere degli amici; èun’esperienza unica che non rifareialtrove.

Cosa ti ha colpito di più?Marta: L’atmosfera in generale, il clima diamicizia che si è creato subito, la simpatiae la disponibilità di tutti.Lorenzo: Vedere molte persone nuovepartecipare e appassionarsi.Pietro: L’incontro con Francesco Zanotti,che mi ha spiegato come leggerecriticamente i giornali e altri aspettidell’essere giornalista.

Il tema del giornalismo può ancora inte-ressare i ragazzi?Marta: Sì, è una cosa attuale che dovrebbeinteressare a livello personale, e puòaiutare a chiarirsi le idee e far nascerespunti per altre riflessioni, ma è necessarioche altre persone ci invitino alla lettura.Lorenzo: Secondo me non interessa a tutti iragazzi, presi da altre cose, ma se si potessefar capire loro la forza e l’importanza delleparole e l’influenza che esse hanno su dinoi si interesserebbero di più.Pietro: In generale poco, anche iopersonalmente non li leggo (a parte losport); dopo le attività mi è però nata lavoglia di comprare e leggere i quotidianiper ampliare il mio lessico e informarmisu quello che accade nel mondo.

I ragazzi del Msac Cesena

l 2 e il 3 novembre a La Verna, in un’atmosferadavvero particolare, i giovani dell’Azione Cattolicadi Cesena-Sarsina hanno

avuto la gioia di gustare una meravigliosaDue giorni di spiritualità.Una ricetta davvero squisita, ispirata e guidata dalleparole di papa Francesco alla Gmg di Rio de Janeiro(le quali invitano i giovani ad allenarsi ogni giorno percoltivare il proprio rapporto con Dio e diventare “veriatleti di Cristo”) e ben condita da tanti ingredienti,alcuni da tempo collaudati e tanti altri semplicementeinaspettati. Complice lo straordinario climaautunnale, con i suoi colori caldi, la pioggia sottile, ilvento chiacchierone e la nebbia silenziosa,che hanno reso le giornate e il paesaggio quasisurreali, complice il luogo meraviglioso che ci haospitati e coccolati, così denso di storia e spiritualità eper questo così capace di favorire il raccoglimento e lapreghiera,complice la gioia e l’entusiasmo di tanti giovanianimati dal grande desiderio di trascorrere un po’ ditempo in compagnia di Gesù e dei fratelli, complice la

I

presenza sapiente e spiritosa difra’ Michele, che ha guidato gliincontri con le sue stuzzicantiparole di spiegazione,incoraggiamento, sfida econsiglio, questa Due giorni èstata davvero speciale edeliziosa.

Francesca Massanova

ADULTI VIPVivere l’Azione CattolicaVivaci, Impegnati, ProtagonistiIn questa era di grandi e potenti mezzi dicomunicazione, ancora una volta il modomigliore per comunicare e trasmettere unmessaggio rimane quello dell’incontro. Le parolescritte per sms o tramite un social network nonpotranno mai sostituire le parole dette a voce etutto quell’insieme di linguaggio non verbale,fatto di espressione del corpo, movimenti delviso, luce degli occhi, che accompagna earricchisce le nostre parole quando presentiamoqualcosa ad altre persone.Partendo da questo presupposto anchequest’anno il settore adulti dell’Ac diocesana hadeciso di dar vita all’evento “Adulti vip”, giuntocosì alla seconda edizione, dove “vip” non sta per“very important person”, ma per “vivaci,impegnati e protagonisti”.Gli obiettivi che ci siamo dati eranofondamentalmente due: il primo è stato quello diportare nelle varie zone pastorali, attraverso ilmetodo dell’incontro di cui sopra, l’abbraccio e lavicinanza del settore adulti di Ac trasmettendocosì quel senso di coralità che permette allenostre comunità di non sentirsi mai sole; ilsecondo obiettivo è stato quello di presentare laguida 2013/14 proposta dall’Ac nazionale per ilpercorso formativo dei gruppi adulti e ilprogramma dei vari appuntamenti pensati dalsettore adulti diocesano per il nostro cammino difede di quest’anno pastorale.Ogni incontro è cominciato con la celebrazionedella messa in memoria che dei soci Ac defunti.Concludendo, abbiamo anche quest’annol’occasione per rendere questa chiesa dove siamocresciuti ancora più bella e splendente. L’invito èquello di viverla da Vip, vivaci, impegnati eprotagonisti. Buon cammino a tutti!

Stefano Gazzoni

A La Verna una Due giornitutta da gustare

Trecento ragazzi dell’Acrdomenica 26 ottobre a Gattolinoper la tradizionale Festa del Ciao

L’Azione Cattolica diocesanapartecipa al lutto per la morte di

ANDREA FERRI(45 anni) di Diegaro di Cesena,avvenuta venerdì 29 novembre

“E poi il nostro Signore mi ha dato segnitangibili della sua presenza e non mi hamai abbandonato, aiutandomi sempre intutte le situazioni, soprattutto grazie atutte le preghiere che le meravigliosepersone che mi circondano non hanno maifatto mancare”.

Da una mail di Andrea, 20 ottobre 2013

Certi che il Signore ha già accolto Andreatra le Sue braccia, ci sentiamo vicini a Sa-brina e Gaia, a tutta la famiglia Ferri ealla comunità parrocchiale di Diegaro.Sappiamo adesso che dal cielo con la suasimpatica ironia e la sua gioia contagiosaAndrea ci guarda sorridendo, ci protegge,ci invita ad amare la vita e ad essere sem-pre contenti…Ti vogliamo bene Andrea e ti ringraziamoper averci fatto dono della tua amicizia.

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Giovedì 5 dicembre 2013 15Cesena

Nuova doppia divisa per il gruppo archeologico “Giorgio Albano” di Cesena. Nei giorniscorsi i volontari del sodalizio, guidati da Dimitri Degli Angeli, e con responsabile dellasegretaria l’ex preside Mario Mercuriali, si sono ritrovati per preparare il programma2014 delle iniziative culturali. Nell’occasione hanno ricevuto in dono dalla Bcc Sala diCesenatico le nuove divise. Si tratta di maglie di colore blu per le occasioni istituzionalie di colore giallo per le ricognizioni in cantiere.

Scuola | Open day all’Immacolata

Il prossimo anno il Liceo "Immacolata" si rinnoverà attivando il primo Liceo scientificosportivo. Per spiegare a studenti e famiglie questa grande novità, la scuola apre i battenti(nei locali del Seminario a Case Finali) giovedì 12 dicembre e giovedì 16 gennaio dalle18,30 alle 20. "La scuola rimane aperta - spiega la dirigente Regina di Attanasio - per lefamiglie e gli studenti delle medie che desiderano conoscere la struttura, il piano di studie la proposta dell’offerta formativa".

Gruppo archeologico | Nuove divise

Al Suffragiopreghiera per l’ItaliaUn gruppo di persone, su proposta diArturo Alberti, si ritrova ogni secondolunedì del mese per un momento dipreghiera per l’Italia.L’appuntamento, con la recita delrosario, è per lunedì 9 dicembre alSuffragio a partire dalle ore 19.

Al Bufalini contro l’abortoLa Comunità Papa Giovanni XXIII invitaal momento di preghiera control’aborto e a sostegno delle mamme indifficoltà. Si tiene ogni primo venerdìdel mese alle 7 di fronte all’ingressoprincipale dell’ospedale Bufalini diCesena. Il prossimo appuntamento èper venerdì 6 dicembre.

Brevi

Palazzo Ghini◗"Domenica in Musica"Prenderà il via la XIX stagione musicalepromossa dalla Fondazione Crc. Domenica 8dicembre alle 15,30 a Palazzo Ghinisaranno proposte brani di Brahms eCiakovski da Paolo Chiavacci e FedericoGuglielmo al violino, Olga Arzilli e EnricoBalboni alla viola, Alfredo Persichilli e LuigiPuxeddu al violoncello.

Continua la lottaal gioco d’azzardo

ensibilizzare le persone suipossibili rischi legati al giocod’azzardo patologico econtrastare la piaga di questa

dipendenza sempre più diffusa, anchenel cesenate. Questi gli obiettivi dellacampagna informativa che sta perdecollare a Cesena, per iniziativa delConsiglio comunale di Cesena e dell’Ausl- Servizio per le dipendenze patologiche(Ser.T) in stretta collaborazione con Acli,Fiepet, Confesercenti, Fipe,Confcommercio, Arci e l’AssociazioneMim (Molecole in Movimento),l’adesione della Prefettura di Forlì-Cesena e con il coinvolgimento direttodegli esercizi commerciali della città.Saranno affisse in particolare proprionegli esercizi pubblici le locandinerealizzate per questa campagna.Esplicito il messaggio che contengono:"Gioco, gioco... ma cosa mi gioco? Nongiocarti il futuro. Il gioco d’azzardopatologico è un problema che si puòaffrontare".Dopo l’avvio di questa campagna, inprevisione ci sono già altri interventi. Inprimo luogo un’attività di prevenzione

Srivolta alle scuole: già previsto un primomomento di riflessione il 13 dicembreattraverso una conferenza spettacoloche sta raccogliendo grande adesione tragli studenti delle scuole superioriSi sta lavorando, inoltre, per attuare unintervento concreto - con gli Operatoridi strada - nelle sale gioco, negli esercizicommerciali e nelle tabaccherie chedaranno la loro disponibilità, per’fotografare’ il fenomeno a livello localeed acquisire elementi suicomportamenti dei giocatori, oltre cheper diffondere il materiale informativopredisposto per la campagna. Peraffrontare questo impegno gli Operatoridi strada stanno completando unpercorso formativo specifico, ed entro

l’anno si prevede di svolgere anche unincontro con i gestori per definire leprime linee di intervento."L’intero Consiglio Comunale - riferiscela presidente Rita Ricci - ha deciso didestinare la somma di 5mila euro, cherappresenta un terzo delle risorseassegnate all’attività dei gruppinell’anno 2012, per dar vita a questoprogetto. E’ la prima volta che accade, e la scelta diimpegnarsi sul fronte della prevenzionedei rischi legati al gioco d’azzardo non ècasuale. La sensibilità su questo tema ètrasversale a tutte le forze politiche,tanto che già un anno fa si era registratoun accordo quasi unanime nelcontrastare i rischi del gioco d’azzardo".

Gli esercizi pubbliciesporranno dellelocandinecon lo slogan:"Non giocarti il futuro"

Il Comune finanzia un progetto

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Giovedì 5 dicembre 201316 Cesena

7/12/2009 - 7/12/2013

“Il tuo volto, Signore, io cerco.Non nascondermo il tuo volto”

(Salmo 26)

Nel quarto anniversario dellanascita al Cielo la famiglia

e i tanti che gli hannovoluto bene ricordano

DON PINO ZOFFOLIMesse saranno celebrate

sabato 7 dicembre alle 17,30a Santa Maria Goretti;

sabato 7 dicembre alle 18a Sant’Egidio; domenica

8 dicembre alle 10 a Villalta

ANNIVERSARIO ANNIVERARIO

9/12/2012 - 9/12/2013

DON PINO MONTALTI

La santa messa di suffragio

sarà celebrata lunedì 9 dicembre alle 20

nella chiesa di San Mauro in Valle

Pranzo senza confini Un evento che ha avvicinato popoli, tradizioni, culture

Al Cantiere 411 le suore della SacraFamiglia e i volontari hanno messoa tavola le famiglie e i bambiniche frequentano il centro educativo,promosso dall’associazioneIl Pellicano

paghetti vietnamiti;enpanadas colombiane; cuscus con verdure e pollo;polpette di pesce marocchine;

pasta e fagioli italiana; pollo con ilbrodo tunisino. ecco alcuni dei piattiprotagonisti del grande pranzo senzaconfini che si è tenuto nelle scorsesettimane al Cantiere 411 di viaMami, zona San Rocco. L’iniziativa,giunta alla sua terza edizione, harichiamato oltre 400 persone didiverse nazionalità, per condividereuna giornata alla scoperta di sapori egusti nuovi. Tanti i paesi rappresentati: Marocco,Tunisia, Nigeria, Senegal, BurkinaFaso, Moldavia, Colombia, Ecuador,Brasile, Albania, Vietnam, Italia. "Ilpranzo - spiega Annamaria, unavolontaria - è stato ideato allo scopodi raccogliere fondi per sostenere leattività del Cantiere 411, un centroeducativo pomeridiano gratuito,avviato nel 2005 dall’associazione dipromozione sociale "Il Pellicano" eche accoglie bambini e ragazzi dallaprima elementare fino alla terzamedia, in qualche caso anche ragazzidelle superiori". Al Cantiere 411, dalle 14.30 alle 16, iragazzi possono giocare e in alcuniperiodi dell’anno partecipare alaboratori creativi mentre lo studio,aiutati dai volontari, viene svoltodalle 16 alle 18. I ragazzi chefrequentano il centro sono per lo piùstranieri nati o arrivati in Italia da

S Un mondo di sapori

poco, residenti nel quartiere OltreSavio, zona San Mauro. "Attualmentefrequentano il centro - spiega suorDaniela della Sacra Famiglia cheopera al Cantiere - una trentina dibambini e di ragazzi equamentedivisi tra elementari, medie esuperiori". "Questo pranzo - dice Annamaria -non è solo un modo perautofinanziarci, ma è anchel’occasione per incontrare tante

famiglie dei ragazzi che frequentanoil centro. Siamo riusciti a coinvolgerele mamme straniere che spesso nonescono molto di casa, rendendoleprotagoniste del pranzo. Infatti ipiatti sono stati preparati per lamaggior parte dalle famiglieextracomunitarie. Noi abbiamoofferto le materie prime, suindicazione delle signore, e poi lorohanno cucinato e preparato i piattidelle loro terre. Nel frattempo iragazzi del centro e i genitori delMasci di San Paolo si sono occupatidell’allestimento dei diversi stand.Siamo riusciti a creare uno spaziobellissimo in cui culture, etnie etradizioni diverse si sono incontrate eunite insieme".Durante il pranzo ogni partecipantedopo aver acquistato dei coupon da 2euro, ha potuto presentarsi nei diversistand e scegliere i vari piatti: inquesto modo c’è stata l’opportunitàdi assaggiare un po’ di tutto."Noi abbiamo organizzato anche iltavolo con del caffè - conclude - conle varie miscele e anche un buffet didolci preparato dalle mamme dellaparrocchia di San Paolo".Il pranzo, che ha portato alla raccoltadi circa tremila euro, è stato resopossibile anche dal contributogratuito di alcune aziende delterritorio quali: Piraccini Secondoortofrutta, gruppo Martini e ilristorante Rugantino".

Barbara Baronio

San Carlo | 101 anni per suor Imelde

Festa grande a San Carlo per i 101 anni di suor Imelde Assirelli, in paese dal2001 presso la comunità delle Ancelle del Sacro Cuore. Ha vestito l’abitotalare delle Ancelle nel 1935. Diplomata maestra elementare, ha insegnato aRoma e poi in varie scuole in Emilia, prima di arrivare a San Carlo dovecontinua a partecipare alla vita comunitaria e parrocchiale e tutt’oggi dedicatempo alla preghiera e alla coltivazione di fiori.

Studenti premiatiLiceo Scientifico sugli scudi. Glistudenti del Righi hannoconquistato due dei tre premimessi in palio dal concorso per lescuole superiori di Cesenapromosso dall’AmministrazioneComunale in occasionedell’apertura del nuovo SportelloFacile. Rivolto agli studenti dellealle classi quarte e quinte degliIstituti Secondari di Secondogrado, il concorso chiedeva airagazzi di svolgere un tema daltitolo “La Pubblica Amministrazionee Internet. Un scommessa vinta?”.Il primo premio lo ha conquistatoLorenzo Galbucci del Liceo dellaComunicazione, ma gli altri duepremi sono andati ai ragazzi delRighi. Al secondo posto si èclassificato il lavoro di grupposvolto da Matteo Ceccarelli, MarcoAlessandri, Alberto Pasolini, MattiaMorelli, Fabio Abbondanza della IVD, mentre sul terzo gradino delpodio si sono classificate duecoppie di ragazze, tutte della IV E:si tratta di Rita Siroli, SofiaBuscherini, Silvia Montanari e AnaGabriella Foschi.

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Giovedì 5 dicembre 2013 17Cesena

Verande demoliteIl caso si complica

on c’è pace all’ombra delleverande cesenati. Anche perchéa Cesena ormai, da quando èscoppiato il caso, non è rimasta

l’ombra di una veranda pubblica. Inmolti casi quelle di alcuni esercizicommerciali superavano addirittura lasuperficie interna. Tanto che alcuneattività, senza l’appendice esterna, sonostate obbligate a chiudere i battenti (sipensi al caso del Caino, del McDonald’sdi viale Marconi o del ristorante I Gessi). Il problema nasce dalle autorizzazioniprovvisorie per realizzare spazi coperti,concesse dal Comune una decina d’annifa. Concessioni in contrasto con lenorme regionali, tanto che, dopo ilsequestro di diverse pratiche edilizie daparte della Procura di Forlì nel 2009,l’Amministrazione era stata costretta amettere un freno a questo tipo diautorizzazioni, bloccando i rinnovi eordinando rimozioni. A complicare lecose, sul finire della scorsa legislatura(primavera 2009), il Consiglio comunaleaveva abrogato l’articolo delRegolamento edilizio che prevedeva leautorizzazioni temporanee. Nel 2010

Nvenne poi istituita una commissioneconsiliare straordinaria per cercare disbrogliare la matassa e, alla fine dellostesso anno, si modificarono ilRegolamento edilizio, quello dioccupazione del suolo pubblico, e il Prg.Queste ultime modifiche hannopermesso di dare certezze a molti bar eristoranti, provvisti o meno di veranda.Per i casi precedenti la palla è ormai nelcampo della magistratura. Secondo i datidel Comune, negli ultimi quattro annisono stati discussi 425 casi (civili,amministrativi, tributari e di lavoro), 342definiti con esito favorevole al Comune e24 parzialmente positivo. Nel caso in cui dall’operato degliamministratori precedenti dovessero

derivare danni economici per ilComune, il sindaco e la Giunta"chiamerebbero gli stessi arisponderne".Un’affermazione che ha fatto"trasecolare" Antonella Celletti(capogruppo Lega nord), da sempreattenta al caso verande, sul quale hacontinuamente sollecitato risposte daparte dell’Amministrazione: "Si rimaneallibiti di fronte al gioco delloscaricabarile. Non possiamo dimenticareche gli uffici tecnici sono sempre glistessi, che componenti della passataGiunta sono presenti anche oggi e chetutta la partita del nuovo regolamento ela gestione del caso de I Gessi sonoavvenuti durante la sindacatura Lucchi".

Se dalla vicendaderiveranno danni per il Comune, la Giuntaattuale potrebberivalersi su quella precedente

Questione autorizzazioni temporanee SpettacoloPietro Sarubbia Sant’AgostinoCon lo spettacolo "Il mio nome è Pietro"viene inaugurata la campagna "Tende diNatale 2013". Protagonista sarà l’attorePietro Sarubbi, noto per averinterpretato il ruolo di Barabba nel filmThe Passion di Mel Gibson. Lo spettacolosi terrà nella chiesa di Sant’Agostinogiovedì 5 dicembre alle 21. Il ricavato(ingresso 10 euro) sarà devoluto aiprogetti delle Tende di Natale, iniziativavoluta dall’associazione di volontariatointernazionale Avsi fondata a Cesena daArturo Alberti agli inizi degli anniSettanta.Quest’anno la campagna ha per titolo"Storie di un nuovo mondo. I progetti di

Avsi peraccogliere,educare, avviareal lavoro". Iprogetti in camporiguardano ilsostegno airifugiati siriani eun intervento infavore delladiocesi di Aleppo;un finanziamento

alle attività educative alla scuola diOtunga a Nairobi, in Kenya; sostegni perdare un lavoro a giovani in Perù, a Lima;una casa per ragazzi a Kharkov, inUcraina."Tante persone - dice il responsabileGiovanni Taioli - si recano alle Tende perpiccoli acquisti di artigianato in vista delNatale, ma non manca anche chi siorganizza in maniera diversa. Adesempio, l’anno scorso una parrucchieraha raccolto tra le clienti 350 euro. Unapersona ha donato 500 euro in memoriadel figlio morto due anni prima, mentreuna dottoressa dell’ospedale ha vendutovasetti di marmellata di propriaproduzione ricavando 80 euro. Gesticome questi sono commoventi".A Cesena l’associazione Orizzontiorganizza, a supporto delle Tende, ilmercatino di solidarietà in piazza dellaLibertà 17, dal lunedì al sabato dalle 9alle 12,30 e dalle 15 alle 19; la domenicae i festivi dalle 15 alle 19, fino al 24dicembre.

Sacro Cuore: dall’olio di qualità le borse di studioE’ giunta al quinto anno l’iniziativa "oliodell’emergenza educativa" promossadall’associazione Gi.Pre in collaborazione con Agesc.L’Associazione riunisce un gruppo di genitori che hariconosciuto il valore educativo dell’esperienzavissuta dai propri figli nelle scuole della FondazioneSacro Cuore.Attraverso la vendita di olio extra vergine di oliva deiMonti Sabini si vuole contribuire al Fondo borse di

studio messo a disposizione dalla scuola per lefamiglie in difficoltà, nell’auspicio che la propostaeducativa possa essere offerta ad un numero sempremaggiore di allievi. Come ogni anno è possibilescegliere tra olio extravergine di prima spremituraoppure quello di produzione biologica.Per avere informazioni: [email protected] 0547/1791149 (fax). Tutti i prodotti ordinatisaranno consegnati la settimana del 16 dicembre.

Mercoledì 27 novembre Banca d’Italia hacommissariato Banca RomagnaCooperativa. Questo il comunicato inviatodai commissari. "Con decreto del ministrodell’economia e delle finanze del 13novembre, su proposta di Banca d’Italia, laBanca Romagna Cooperativa-Credito

Banca Romagna Cooperativain mano ai commissari

Cooperativo Romagna Centro e Macerone -Società Cooperativa con sede nel comune diCesena, è stata sottoposta alla procedura diamministrazione straordinaria, ai sensidell’articolo 70, comma 1, lettera a) e b)del Testo unico bancario. Conprovvedimento della Banca d’Italia del 19novembre 2013, in luogo dei discioltiorgani amministrativi e di controllo, sonostati nominati, quali commissaristraordinari, Claudio Giombini e FrancoZambon e, quali componenti del Comitatodi sorveglianza, Mario Pace, Maria Teresa

Bianchi e Alessandro Portolano. Gli organistraordinari si sono insediati in data 27novembre 2013 presso la Banca.La gestione della banca è affidata agliorgani straordinari che operano sotto lasupervisione della Banca d’Italia.L’adozione di tali provvedimenti noncomporta alcuna interruzione dell’attivitàdella banca che prosegue regolarmente intutte le sue funzioni. Pertanto, la clientelapuò continuare ad operare, come diconsueto, con fiducia presso gli sportellidella banca".

Banca d’Italia haazzerato il Consigliodi amministrazionedell’istituto di creditoche ha sede al Montefiore

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Giovedì 5 dicembre 201318 Valle del Rubicone

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO (Cesena): in piccolo contesto di sole 4 unità,appartamento su due livelli recentemente ristrutturato composto da ampio sog-giorno/pranzo, cucina abitabile, studio, 2 bagni, camera matrimoniale con cabinaarmadio, 2 camere singole, garage e corte esterna. Ottime finiture, riscaldamentoa pavimento, aria condizionata e pannelli solari. Trattativa riservata / Rif. 1370

SANT’EGIDIO (Cesena): in piccola palazzina al secondo e ultimo piano apparta-mento in parte ristrutturato composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 2 bagni, 2 balconi, cantina e garage. Impianti autonomi. € 210.000 / Rif. 1254

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anno riaperto, presso i localidel santuario del SantissimoCrocifisso di Longiano, lemostre missionarie e il grande

presepe che dal 2005 è allestito daifratelli Gualtieri di Montiano. Si tratta di uno dei presepi meccanicipiù antichi e visitati dell’Emilia-Romagna. Molte statue e meccanismidel presepe sono stati realizzatiquarant’anni fa dal compianto padreGiovanni Lambertini e sono utilizzati, a

H

Longiano si animacon mostre e presepe

Le iniziative organizzate dai frati francescani del santuario

rotazione, dalle comunità francescanedi Longiano, Faenza e Bologna."Il tema di quest’anno - spiega fraMirko Montaguti, nuovo rettore delSantuario - è "Gesù povero e profugo",scelto sulla scia dei messaggi di papaFrancesco in seguito a recenti fatti dicronaca. Tre sono le scenerappresentate: la ricerca di un alloggioda parte di Maria e Giuseppe, la nascitadi Gesù nella grotta di Betlemme e lafuga in Egitto".

Come da tradizione, nelle sale cheprecedono il presepe, sarà possibileacquistare libri, oggetti sacri, presepi,mobili, minerali, articoli da regalo,prodotti del monastero di Camaldoli emiele del longianese Dario Procucci.Saranno in vendita anche prodotti delmercato equo e solidale che costruiscecon i produttori al sud del mondorelazioni paritarie e continuative,assicurando prezzi equi, finanziamentianticipati e sostegno a progetti disviluppo. Tutti i proventi saranno devoluti inbeneficenza alla missione francescanain Indonesia.Presepe e mostre missionarieresteranno aperti fino a domenica 26gennaio 2014. Dal 15 dicembre al 6gennaio saranno visitabili tutti i giornidalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Neglialtri periodi solo il sabato e ladomenica, oppure su richiesta.In queste settimane i visitatoripotranno collaborare con un’offerta almantenimento e al decoro delSantuario. "Si sono resi necessari - dicefra Mirko - alcuni interventi dimanutenzione. È già stato rinnovato emesso a norma l’impianto dielettrificazione delle campane, cosìpure la cella campanaria è statarinforzata e ripulita. Ora sono urgentialcuni lavori di riparazione del tetto delSantuario ma la comunità francescananon ha le possibilità economiche percoprire tutte le spese".

Matteo Venturi

GambettolaIl presepein piazza BoarioSarà la Gambettola del 1944,dell’immediato dopoguerra, lo scenariodella natività del grande presepemeccanico animato allestito dallafamiglia Fantini, per contodell’associazione Folclore Gambettolesepresieduta da Remigio Pirini.L’associazione, da oltre un quarto disecolo, mantiene viva la tradizione delpresepe allestendolo all’interno di unacapanna montata in piazza Foro Boario,sua migliore collocazione da dieci anni. "I costi della realizzazione sono copertida numerose aziende del cesenate chesostengono l’iniziativa benefica -precisa il presidente Pirini -, checonsente, con il ricavato delle offertedei visitatori, di continuare a manteneretre adozioni a distanza".Dopo essere stata predisposta la grandecapanna (oltre 100 metri quadrati)grazie all’ausilio dei collaboratoridell’associazione, già da qualche giornosono all’opera gli artisti Marco Fantiniinsieme ai suoi genitori Luciano Fantinie Teresa Lombardi, che si occupa deivestiti delle statue, per realizzare lascenografia del presepe.L’inaugurazione si terrà nel pomeriggiodi sabato 14 dicembre.Quest’anno, grazie alla documentazionefotografica, ci saranno il ponte Baileysulla Rigossa, il Palazzone, la chiesaparrocchiale di Sant’Egidio abate con ilmonumento ai caduti e alcuni edifici dicorso Mazzini.

Piero Spinosi

❚❚ Longiano: a pareggio con l’avanzo del 2012

Bilancio col fiato grossoL’assestamento generale del bilancio2013 è stato all’ordine del giorno della se-duta del Consiglio comunale di Longianoche si è tenuta a fine novembre."I conti del Comune - ha detto l’assesso-re al bilancio, Massimo Ciappini - regi-strano incertezze per quel che riguardail capitolo dei trasferimenti da parte del-lo Stato". La soppressione della prima rata del-l’Imu ha prodotto un mancato introito di376mila euro. C’è stato un mancato in-casso di 125mila euro, dovuto a elusionefiscale, per quanto riguarda la Tares e sihanno circa 70mila euro in meno, rispet-to alle previsioni, nel capitolo delle san-zioni per le violazioni al codice della stra-da."Il disavanzo fra le maggiori uscite e leminori entrate - ha detto Ciappini - è sta-to colmato con l’avanzo di amministra-

zione 2012. Possiamo chiudere il bilan-cio in pareggio, rispettando il patto distabilità, senza aumentare la pressionefiscale".È stata poi rivisitata, grazie a una recen-te norma dello Stato, la disciplina del-l’Imu sugli immobili concessi in como-dato d’uso gratuito a parenti in linea ret-ta di primo grado (genitori-figli). Vengo-no equiparati all’abitazione principale,qualora il nucleo familiare del soggettopassivo abbia un reddito Isee inferiore a15mila euro annui.L’assise ha infine approvato all’unanimi-tà un ordine del giorno che esprime soli-darietà ai Comuni alluvionati della Sar-degna e aderisce alla proposta dell’Anciche chiede al Governo risorse certe perla salvaguardia della popolazione dai ri-schi presenti sul territorio comunale.

Mv

❚❚ Gatteo, prove tecniche per le sedute

Il Consiglio in direttaL’Amministrazione comunale di Gatteointende dotarsi di un nuovo sistema divideoripresa e trascrizione delle sedutedel consiglio che ne consenta la trasmis-sione in diretta streaming su internet ela successiva consultazione, in modo daportare i lavori del Consiglio alla cono-scenza di tutti i cittadini. A spiegare lemotivazioni alla base di questa novità è ilsindaco Gianluca Vincenzi: "Il Comunedi Gatteo - ricorda il sindaco - si è dotatosin dall’inizio del nostro mandato di unregolamento idoneo a disciplinare la tra-smissione delle sedute dell’assise. Stia-mo sperimentando il Magnetofono, unsistema di videoripresa e verbalizzazioneproposto dalla ditta Cedat 85, conven-zionata con Anci e con una consolidataesperienza di collaborazione con le isti-tuzioni pubbliche. Le seduta sarà visibi-le in diretta streaming sul sito internet

del Comune e resterà successivamenteconsultabile con le stesse modalità"."Oltre alla videoregistrazione e trasmis-sione in streaming del consiglio - sottoli-nea Vincenzi - il sistema renderà dispo-nibile on-line il verbale della seduta intempi brevissimi, grazie ad un softwaredi riconoscimento vocale che consentela trascrizione e indicizzazione degli in-terventi. Sarà sufficiente inserire una pa-rola o un nome nel campo di ricerca e ilprogramma segnalerà tutti i momentidella seduta in cui si cita la parola o il no-me desiderato. Chiunque, in qualsiasi momento, colle-gandosi al sito del Comune potrà proce-dere alla ricerca automatica di ciò che in-teressa. La sottotitolazione consentirà,inoltre, di rendere accessibile il dibattitoanche ai non udenti.

Cristina Fiuzzi

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Giovedì 5 dicembre 2013 19Valle del Savio

Un consorzio di Alfero sta per aprire un nuovo punto vendita a Pieve Santo Stefano

n terzo punto vendita per ilConsorzio MoiaCarni. Dopo inegozi di Alfero e Verghereto,nei prossimi giorni sarà

aperto anche quello a Pieve SantoStefano (Arezzo). Una bella sfida perle aziende associate che hanno datovita tre anni fa a MoiaCarni.Lorenzo Belluzzi, 40 anni, èportavoce del Consorzio: "Siamonati allo scopo di valorizzare la carnedei nostri allevamenti. Il problema èche i supermercati vogliono pagarepoco e non fanno differenze fra l’altaqualità e i prodotti standard. Adesempio, la nostra carne è biologica,ha il riconoscimento diIdentificazione geografica tipica, manei banchi dei supermercati nonviene caratterizzata per quel chevale. Così abbiamo deciso di fare lavendita diretta e mettere aconoscenza i consumatori dellenostre tipicità".I soci del consorzio sono le aziendeagricole Fusini, Lanzi, La Radice eBelluzzi. Oltre a carne di vitello(razza Romagnola e Limousine) fradi loro c’è chi produce suino einsaccati, latte fresco, formaggi eprodotti tipici del territorio."Abbiamo deciso di aprire un terzonegozio - aggiunge l’allevatore - perincrementare le vendite anche nelperiodo invernale. In estate, grazie alturismo, abbiamo buoni risultati chepoi si riducono già dall’autunno.Pieve Santo Stefano, in territorio

U La carne di qualitàsi trova in Appennino

toscano, è un centro di una certaimportanza, si trova a pochichilometri e abbiamo trovato unlocale idoneo. Così non è avvenuto aMercato Saraceno: avremmo volutoaprire lì, ma per 10 centimetri cisiamo rassegnati a rinunciare". Ilproblema, di natura burocratica, èpresto detto: il Consorzio avevatrovato un bel locale dove aprire ilnegozio, ma il bagno avevaun’altezza inferiore di 10 centimetririspetto alla normativa. Per adeguare

il locale si sarebbero dovuti investiremigliaia di euro in uno stabile inaffitto. Da qui la rinuncia.Il gruppo comunque cerca didifferenziare le vendite. "Da qualchetempo si è aperto un nuovo mercatoconclude Belluzzi - quello deiGruppi di acquisto solidale (Gas) conordinativi fatti su internet.Riforniamo il Gas di Rimini e, unavolta la settimana, ci arriva l’ordine.Noi prepariamo il pacco e poifacciamo un’unica consegna. Un lororeferente effettua il ritiro per tutti ipoi sono autonomi nelladistribuzione. E’ un canale valido, unfilo diretto con il consumatore.Un’opportunità in più per farconoscere il nostro prodotto".

Cristiano RiciputiBovini di razza romagnola. Sotto,

il negozio MoiaCarni ad Alfero

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in ITALIA... nel MONDO

Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

Buon successo di pubblico per la primagiornata di "Autunno archeologico", ras-segna di visite guidate alla scoperta del-l’archeologia e dei musei della Romagna,grazie alla collaborazione tra AmphoraSoc. Coop. (Forlimpopoli), l’associazione"Di Arte in Arte" (Sarsina), e la Cooperati-va sociale Koinè (Savignano sul Rubico-ne). Domenica scorsa si è svolto il primoappuntamento al museo Archeologico diSarsina (gli altri sono per sabato 7 dicem-bre a Forlì, per la visita alla mostra “San-tarelli, Mambrini, Aldini. Curatori delleantichità”, e domenica 15 dicembre a Sa-vignano sul Rubicone per la visita al Mu-seo Archeologico del Compito "Don Gior-gio Franchini").Tamara Bosi e Stefania Perini dell’asso-ciazione sarsinate di promozione territo-riale "Di Arte in Arte" hanno accompa-

gnato, domenica primo dicembre, ungruppo di persone alla scoperta del patri-monio archeologico del Museo sarsinate.Il sodalizio tutto al femminile opera sulterritorio da alcuni anni. Nasce infatti nelsettembre del 2010 con lo scopo di pro-muovere e valorizzare il patrimonio stori-co, artistico, cultuale, naturalistico edenogastronomico di Sarsina e della valla-ta attraverso visite guidate, itinerari turi-stici ad hoc e laboratori didattici per bam-bini ed adulti. Di Arte in Arte ha al suo interno guide tu-ristiche abilitate e qualificate nonchèesperti di didattica museale. Da semprecollabora a stretto contatto con l’ente co-munale e la Soprintendenza per i Beni Ar-cheologici dell’Emilia-Romagna per sup-portare la conoscenza e la valorizzazionedel Museo archeologico, della Cattedrale e

di tutto il potenziale del territorio di val-lata. Anche quest’anno ha svolto visite guidatea titolo gratuito in diverse occasioni, qua-li le giornate nazionali del Patrimonio cul-turale, la Notte dei musei, la Sagra dellapagnotta, la Festa Romana fino all’ap-puntamento di domenica scorsa. L’inizia-tiva permette di avvicinare e di far cono-scere agli appassionati del tema, il patri-monio archeologico dell’entroterra roma-gnolo. Ogni anno Di Arte in Arte offre visi-te guidate gratuite alle classi V che hannoin programma la storia romana e si avva-le del fondamentale supporto, come sot-tolineano le ragazze, "di istituti di creditoquali la Banca di Credito Cooperativo diSarsina, la Cassa di Risparmio di Cesena eassociazioni di categoria quali Confarti-gianato".

Buon successo di pubblico per l’iniziativa di domenica scorsa

Di Arte in Arte al museo di SarsinaPagnoDopo l’inaugurazione dei lavori,avvenuta il 1° settembre scorso, unaltro momento importante per lapiccola chiesa della Madonna di Pagno.Questa chiesa non aveva di per sé untitolo proprio di dedicazione: erasemplicemente chiamata "chiesa dellaBeata Vergine". Cercando neidocumenti d’archivio per redigere unpiccolo opuscolo distribuito appunto insettembre, si è scoperto che la chiesaera dedicata alla Concezione di Mariaancor prima che la Chiesa ne definisseil Dogma nel 1854. Ed è così che ilgiorno dell’Immacolata verrà celebrataalle 16 la Messa. Dal 2009 la chiesa era chiusa al cultoper l’instabilità del tetto e, dopo annidi lavori e imprevisti, l’antico gioiello ètornato all’originario splendore. Iparrocchiani sono riconoscenti verso ilparroco, monsignor Lorenzo Marini,che ha voluto preservare questoedificio.

Daniele Bosi

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L’Istituto statale di istruzione superiore "Leo-nardo da Vinci" di Cesenatico, come è ormai tra-dizione, ha organizzato "La giornata del meritoscolastico" giunta quest’anno all’undicesimaedizione. La manifestazione si è svolta il 23 novembrepresso la sala congressi del Palazzo del Turismodi Cesenatico."L’iniziativa - si legge in una nota della scuola -è resa possibile grazie al proficuo rapporto dicollaborazione instaurato ormai da vari annicon la Croce Rossa Italiana comitato locale diCesenatico, che elargisce le borse di studio a 5alunni individuati, tra gli altri, per le attività divolontariato che hanno svolto e per il tipo dicomposizione del nucleo familiare. La CroceRossa ha voluto in questo modo essere vicinaalle famiglie e agli studenti, con un apporto con-creto e significativo".Anche quest’anno, grazie alla pittrice cesenati-

cense Franca Pericoli, sono state assegnate dueborse di studio, a Nicole Navarra dell’Istitutotecnico economico e Sara Vincenzi del LiceoScientifico che hanno conseguito brillanti risul-tati nell’anno scolastico 2012/13 e che si sonoparticolarmente distinte nelle discipline artisti-che. L’iniziativa ha avuto nil sostegno della Bccdi Sala. Nel corso della stessa cerimonia sono stati con-segnati i diplomi ai 141 alunni che hanno supe-rato l’esame di stato nell’anno scolastico2012/2013: 16 alunni hanno ottenuto il massi-mo dei voti, di cui due con la lode. Questi "supermaturi" sono: Lucia Benaglia, Marina Camagni,Marco Gardini, Lorenzo Rossi, Angelo Massari,Consuelo Antonioli Fantini, Michela Baldisser-ri, Jessica Bonoli (con lode), Cecilia Ferri (conlode), Rachele Angeli, Riccardo Bertozzi, PietroAlbertazzi, Luca Buratti, Martina Creddo, TomasMastellari, Giulia Faedi.

Borse di studio del comitato locale della Croce Rossa a cinque giovani impegnati nel sociale

"Leonardo da Vinci", ecco gli studenti meritevoli

VillaltaIl presepesi illuminaIl presepe di tutto un paese. Domenica8 dicembre alle 20,15 a Villalta, nelgiardini pubblici di via Cesenaticoangolo via Caduti di tutte le Guerre,viene inaugurato il presepe in strada.L’evento, giunto alla sesta edizione,potrà contare sulla presenza delvescovo Douglas Regattieri e delsindaco Roberto Buda. L’iniziativa è del locale ComitatoCulturale "Il Mulino" che dal 2008,partendo dai personaggi della SacraFamiglia, ha costruito anno dopo annoaltre dodici statue, tutte a grandezzanaturale, vestite grazie alle veleofferte dal Circolo Velico e dallaCongrega Velisti di Cesenatico e allavoro artigianale di Enrico Ridolfi.Si tratta di un presepe della tradizioneFrancescana, ambientato sotto ilportico di una casa colonica tipicadelle campagne cesenati, chequest’anno si arricchisce di un altropastore e di un piccolo gregge dipecore.E’ un grande progetto che ha ilpatrocinio del Comune di Cesenatico,realizzato grazie all’aiuto di BancaRomagna Cooperativa e al lavoropaziente di un gruppo di persone che"con la loro opera - come affermaDavide Ceccarelli, lo scultore delgruppo - vogliono far riscoprire, nonsolo alla comunità locale, ma anche atutti coloro che percorrono viaCesenatico, la bellezza del presepe".

Luci accese sul presepee sulle iniziative di Natale

In parrocchia a San Giacomo attivo il mercatino di solidarietà

on l’accensione del presepe dellamarineria, Cesenatico ha dato ilvia ufficialmente al periodonatalizio. Domenica scorsa

tantissima la gente che ha affollato ilPortocanale per assistere all’accensionedelle luci. Presenti, fra le tante autorità, ilsindaco di Cesenatico Roberto Buda, ilvescovo Douglas Regattieri, il prefettoErminia Rosa Cesari, il vicesindacoVittorio Savini, i rappresentanti delleforze dell’ordine e il questore.Ad allietare il pomeriggio è stata labanda della Magnifica comunità diFolgaria, accompagnata dal sindacoMaurizio Toller. Il maestoso abete,addobbato ad albero di Natale eposizionato in piazza Garibaldi, provienedai boschi trentini ed è stato donatodalla città di Folgaria.Presso la parrocchia di San Giacomo ilmercatino della solidarietà, legato aiprogetti delle Tende di Natale, è statomolto frequentato da chi volevaacquistare un regalo natalizio, ma chefosse di artigianato di qualità, senzadimenticare lo scopo benefico delmercatino.Nel museo della Marineria è statainaugurata la mostra fotografica “Fissareil tempo”, con immagini della Cesenaticodei primi del Novecento, a cura diAgostino Lelli Mami. La mostra rimarràaperta fino al 12 gennaio. In piazza Ciceruacchio è in piena attivitàil palavetro, il tendone che ospita eventie serate musicali.

Cristiano Riciputi

C

Da sinistra

Cecilia Ferri,

il sindaco Buda

e Jessica Bonoli

Fotogallery sul sito www.corrierecesenate.com

Giovedì 5 dicembre 201320 Cesenatico

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Giovedì 5 dicembre 2013 21Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Crisi: boom di venditedi case in nuda proprietà

Aumentano le vendite immobiliari innuda proprietà: nei primi dieci mesi del2013 c’è stato un +12,5 per centorispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente. In Italia 85mila anzianihanno scelto questa formula,soprattutto nelle grandi città. È quantoemerge dall’analisi di Confabitare,associazione di proprietari immobiliari. Ipensionati coinvolti hanno un’età mediadi 75 anni e percepiscono una pensionemedia mensile di poco superiore ai 1.100euro. Le transazioni in nuda proprietà(che rappresentano il 7,3 per cento deltotale), vedono un calo degli atti trafamiliari (per motivi successori e fiscali)e un aumento di quelli propriamente dimercato. A vendere, nella maggior partedei casi (soprattutto al nord e nellegrandi città) sono persone anziane chehanno scarsi legami con la famiglia,oppure sono privi di eredi diretti, ehanno bisogno di liquidità percontinuare a mantenersi, conservando ladisponibilità dell’immobile. Nel 2013 ilricorso a questa formula è cresciuto del32 per cento a Bologna, del 31 per centoa Roma, del 29 per cento a Torino, del28,5 per cento a Milano, del 27 per centoa Firenze.

Ocse: precari da giovani,poveri da anzianiI giovani italiani che oggi hanno unlavoro precario rischiano di ritrovarsipoveri da anziani. È l’allarme lanciatodall’Ocse nel suo ultimo rapporto suisistemi previdenziali, che purpromuovendo il passaggio al metodocontributivo invoca ulterioriaggiustamenti per tener conto delleevoluzioni del mondo del lavoro.

La riforma del dicembre 2011, spiegal’organizzazione, è stata un passoimportante per garantire la sostenibilitàfinanziaria della previdenza italiana sullungo termine, ma il suo metodo dicalcolo della pensione, strettamentelegato alla quantità di contributi versati,è molto svantaggioso per chi, come moltigiovani oggi, si trova a vivere carriereintermittenti, lavori precari e malretribuiti. Problema accentuato dal fattoche in Italia non esiste una forma dipensione sociale complementare per iredditi più bassi e dallo scarso sviluppodei piani pensionistici privati (la cuicopertura, a fine 2010, era ferma al 13,3per cento della popolazione). Diconseguenza, sottolinea il rapportodell’Ocse, l’adeguatezza dei redditipensionistici potrà essere un problemaper le future generazioni, che siritroveranno ben più esposte al rischiopovertà in vecchiaia dei loropredecessori.

Un popolo che non rispettai nonni non ha futuro“Dio ci insegni a rispettare i nonni,tesoro della nostra società, perché nellaloro memoria c’è il futuro di un popolo.Un popolo che non rispetta i nonni èsenza memoria e dunque senza futuro”.Con queste parole, pronunciate durantel’omelia della messa celebrata nelladomus di Santa Marta in Vaticano, papaFrancesco riporta l’attenzione su unargomento a noi molto caro. “Noiviviamo in un tempo - osserva Jorge

I sindacati pensionati di Cesena Fnp Cisl, Spi Cgil eUilp Uil hanno inviato alla Presidenza delConsiglio, al ministro del Welfare, ai capi gruppodel Pd e del Nuovo Centro Destra e ai parlamentarisenatrice Laura Bianconi e onorevole Enzo Lattucala seguente lettera aperta.I sindacati, unitamente agli oltre 30mila pensionatiiscritti del territorio di Cesena, sono con la presentea comunicare la propria totale insoddisfazionesulle scelte che il Governo sta compiendo circa lamancata rivalutazione delle pensioni oltre tre volteil minimo e più complessivamente sui contenutidella legge di stabilità che si sta discutendo in questigiorni in Parlamento.In particolare, i pensionati ritengono non più

tollerabile che per l’ennesima volta si continui afare cassa taglieggiando gli assegni di pensione, inparticolare quelli più bassi, non riconoscendo ildiritto di avere le proprie pensioni rivalutate diquanto dovuto, soprattutto dopo il blocco totale (icui effetti saranno definitivi) per gli anni 2012 e2013 e a fronte di un’evidente e progressivariduzione del potere d’acquisto delle pensioni diquesti anni che ha portato migliaia di pensionate epensionati in condizioni di grande difficoltà. Perquesti motivi i sindacati chiedono con forza unrapido, netto e sostanziale cambiamento deicontenuti della legge in linea con i bisogni, leaspettative e le necessità di chi, dopo una vita disacrificio e lavoro, è oggi in pensione.

Lettera aperta alla Presidenza del Consiglio

“Questa storia - spiega il Papa - mi hafatto tanto bene, per tutta la vita. Inonni sono un tesoro. Davvero lavecchiaia tante volte è un po’ brutta, perle malattie che porta. Ma la sapienza chehanno i nostri nonni è l’eredità che noidobbiamo ricevere. Un popolo che noncustodisce i nonni, un popolo che nonrispetta i nonni, non ha futuro, perchénon ha memoria, ha perso la memoria.Gli anziani - conclude Francesco - sono iltesoro della nostra società”.

Legge Stabilità: Governoreintroduca rivalutazione pensioni“Reintrodurre la rivalutazione dellepensioni per restituire ai pensionati ilpotere d’acquisto che è stato tolto loro

nel corso degli ultimi anni”. È con questeparole che il segretario generale dellaCisl Pensionati, Gigi Bonfanti, hacommentato il ritiro dell’emendamentoalla Legge di Stabilità sullarivalutazione delle pensioni. “In unmomento di crisi come quello attuale -ha proseguito il segretario della Fnp Cisl- tale decisione sarebbe un gestoimportante che dimostrerebbe lavolontà di ascoltare le nostre continuerichieste per evitare che i pensionaticontinuino a pagare il prezzo più alto diquesta crisi. Piuttosto che far finta dinon vedere - conclude Bonfanti - ilGoverno si muova nella giusta direzionee cominci a prendere decisioni cheristabiliscano finalmente condizioni diequità”.

Mario Bergoglio - nel quale gli anzianinon contano. È brutto dirlo, ma siscartano, perché danno fastidio. Glianziani sono quelli che ci portano lastoria, che ci portano la dottrina, che ciportano la fede e ce la danno in eredità -ricorda -. Sono quelli che, come il buonvino invecchiato, hanno questa forzadentro per darci un’eredità nobile”. PapaFrancesco racconta anche un aneddoto:“In una famiglia c’era un nonno chequando mangiava la zuppa si sporcava lafaccia e allora il papà compra untavolinetto e lo fa mangiare in disparte.Quando torna a casa dal lavoro vede cheuno dei figli gioca con il legno e chiedecosa stia facendo. “Un tavolino per te,papà, per quando tu diventi vecchiocome il nonno...”, è la sua risposta.

Dal prossimo anno l’associazione di volontariato presterà soccorsosanitario e assistenza sociale alla popolazione palestinese

La Misericordia in Terra SantaSede a Betlemme

a Misericordia ampliail suo orizzonte,sempre fedele

all’antico motto “Dio te nerenda merito”. Dal prossimoanno presterà attività anchenella martoriata Terra Santa,prestando soccorso sanitarioe assistenza sociale allapopolazione palestinese. Atal fine, lo scorso 21novembre è stata inauguratala nuova sede di Betlemme.Nella delegazione italianaera presente anche Israel DeVito, consigliere nazionaledella Misericordia egovernatore dellaconfraternita di Valle Savio.L’acquisto della sede è statafinanziata dalla

L

“Parallelamente, in Italia,l’attività si articolerà su piùfronti: innanzitutto,attraverso l’invio di giovanivolontari delle Misericordie,in turni settimanali oquindicinali, a cui sarà dataanche l’opportunità diavvicinarsi alla lingua e allacultura araba - spiega IsraelDe Vito -. In secondo luogo, igiovani palestinesi cheopereranno allaMisericordia di Betlemmepotranno essere ospitati inItalia, presso alcuneMisericordie che ne darannodisponibilità, per favorire laconoscenza e lo scambio diculture di pace,consentendo loro anche diavere modelli diversi disolidarietà, fratellanza, comevengono vissuti nelle nostre

confraternite. Infine, laConfederazione e leConferenze regionali,organizzerannoperiodicamentepellegrinaggi in Terra Santaal fine di diffondere nelMovimento l’attenzione perquesti luoghi e lasensibilizzazione verso icristiani di Palestina”.La confederazione delleMisericordie riunisce oltre800 confraternite, alle qualiaderiscono circa 800milaiscritti, di cui oltre 200milaimpegnatipermanentemente in operedi carità. Sono diffuse intutt’Italia (con la solaeccezione della Valled’Aosta) e hanno avuto unforte sviluppo nel centro-sud dove, a causa di eventicalamitosi del passato, sono

Operano in moltepliciservizi nell’ambito socio-sanitario e la loro azioneè diretta, da sempre,a soccorrere chi si trovanel bisogno e nellasofferenza, con ogniforma di aiuto possibile,sia materiale che morale

nate numerose associazioni.Diffuse in tutta Europa e nelresto del mondo, è in Italia chese ne rintracciano le fontidocumentali più antiche con lafondazione, nel 1244, dellaMisericordia di Firenze.Operano in molteplici servizinell’ambito socio-sanitario e laloro azione è diretta, da sempre,a soccorrere chi si trova nelbisogno e nella sofferenza, conogni forma di aiuto possibile,sia materiale che morale.

Francesca Siroli

Confederazione nazionaledelle Misericordie d’Italia, incollaborazione con laFondazione Giovanni PaoloII, mentre i lavori diristrutturazione hannoricevuto un contributodall’Autorità Palestinese edallo Stato svedese.

FACCIATA DELLA SEDE DELLA MISERICORDIA, A BETLEMME. NELLA FOTO PICCOLA, ISRAEL DE VITO, CONSIGLIERE NAZIONALE EGOVERNATORE DELLA CONFRATERNITA DI VALLE SAVIO

Crisi e società

■ Telefono Amico“Il malessere psico-fisico degli italiani”“La crisi economica che ormai perdura dacinque anni, il senso di precarietàgeneralizzato, il disagio e le faticosecondizioni di vita degli italiani,confermano uno stato di malesserepsicologico-emotivo e un senso disolitudine in una fascia della popolazioneancora attiva”.È quanto afferma Dario Briccola,presidente nazionale di Telefono AmicoItalia, presentando il Rapporto 2012dell’associazione, realizzato con lacollaborazione del Laboratorio distatistica dell’Università Cattolica.Sono state circa 50mila le telefonatericevute nel corso dell’anno dalleventuno sedi locali dell’associazione.La maggioranza degli appellanti (32,5 percento) ha fra i 46-55 anni, conpercentuali notevoli anche fra i 36-45(20,6 per cento) e 56-65 anni (18,2 percento).Tra le richieste espresse dagli appellanti,quella di ascolto copre la quasi totalitàdelle chiamate (81 per cento). “Oggi piùche mai - conclude il presidente -nonostante il bombardamento dimessaggi, la coesistenza di diversi canalidi comunicazione e la possibilità diinteragire con chi è lontano migliaia dichilometri, le persone hanno bisogno diessere ascoltate. E ciò che cercano è unascolto empatico che permettea chi è in difficoltà di raccontare lapropria sofferenza, recuperarela propria storia personale e, in un lentocammino di crescita, la fiducia in se stessie nelle relazioni con gli altri.Questo è il prezioso lavoro che svolgono inostri volontari”.

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Venerdì 7 dicembreAl teatro Bogart di Sant’Egidio“Sciarada musicalcomedy 3d”

ndrà in scena venerdì 7 dicembre alle 21,al teatro “Bogart” di Sant’Egidio di Cesena

“Sciarada musical comedy 3d”, un musical perfamiglie, originale e diretto da Maria CristinaFilippi e messo in scena dalla compagniateatrale di Forlimpopoli “Notte Stellata”.Giovani e giovanissimi gli interpreti delmusical realizzato in due anni di lavoro, conscenografie in 3D e originali costumi di scenae maschere teatrali, dove sapientemente sonomiscelati canto, ballo, danza, recitazionecomico-cabarettistica e recitazionedrammatica, in un clima di crescentesuspense. Partecipazione straordinaria diDomenico Dell’Anno, direttore artistico della“Dante Academy” di Salerno.Per info e prenotazioni: 347 4415203,[email protected]: 18 euro dai 17 anni; 10 dai 16 agli 11anni; 8 euro dai 10 ai 6 anni; gratuito fino a 5anni.

A

MADONNADEL MONTEDuecento anni fal’IncoronazioneUna serie di iniziative ricorderanno l’anniversariodell’evento accaduto nell’Abbazia di Cesena nelmaggio 1814 per le mani di papa Pio VII il cesenateBarnaba Chiaramonti. Venerdì 6 dicembre alle 17nella sala Pio VII del Monte la presentazione del libro“Santa Maria del Monte. Di cent’anni in cento”

l termine dell’omelia detta a Santa Maria delMonte, durante la celebrazione eucaristica dellaFesta dell’Assunta, il 15 agosto scorso, dando inizioalle celebrazioni annuali in onore della Madonna,

il vescovo Douglas così si esprimeva: “O Maria, ci attendeuna ricorrenza che ti vedrà protagonista: 200 anni fa, il 1°maggio 1814, papa Chiaramonti, il nostro Pio VII, in questabasilica, durante una solenne celebrazione, ti incoronavanostra Regina”.Facendosi eco a questo annuncio, la diocesi, la comunitàmonastica e la benemerita Società Amici del Monte hannomesso in cantiere una serie di iniziative per vivere con fedee nella fedeltà alla tradizione vissuta dai nostri padri,questo appuntamento di grazia.Una delle prime iniziative è la pubblicazione - la Stilgrafancora una volta ha fatto bene il suo mestiere - di unnumero straordinario del bollettino “La Madonna delMonte”, con il titolo “Santa Maria del Monte. Di cent’anniin cento, 1814-1914-2014”. Se ne è assunto la cura domGiovanni Spinelli, monaco dell’Abbazia benedettina di SanGiacomo a Pontida, che al Monte è di casa essendo ilresponsabile del Centro storico benedettino italiano che hasede presso l’abbazia di Cesena.Il volume è introdotto da una puntuale presentazione delvescovo Douglas Regattieri, quasi una sua letteraindirizzata a tutta la Chiesa di Cesena-Sarsina e a quanti, inRomagna, pur non assidui frequentatori delle liturgiedomenicali, avvertono tuttavia nel profondo del cuore ilfascino misterioso e reale che la Madonna del Monte haesercitato lungo i secoli della nostra storia e continua aesercitare sulle genti di Romagna.Nel primo capitolo Giovanni Maroni propone, con rigore distorico e filiale omaggio di devoto della Madonna, ilcontesto storico e culturale che ha configurato la Chiesa ela società a Cesena, nel primo decennio del secolo XIX,quando il vescovo Giovanni Cazzani promosse lecelebrazioni del primo centenario dell’incoronazione dellastatua della Madonna, avvenuta, appunto, il 1° maggio1814 per mano del pontefice Pio VII, il cesenate GregorioBarnaba Chiaramonti, a suo tempo novizio di quellacomunità benedettina, di ritorno dalla Francia dove avevasubìto, con umiltà evangelica, le violenze del prepotente diturno, l’imperatore Napoleone Bonaparte.È un capitolo quanto mai importante della storia dellaChiesa di Cesena, guidata in quei tempi dal giovane

A

vescovo Giovanni Cazzani, impegnato ad accompagnare,pur tra tante difficoltà, la comunità dei fedeli a lui affidata,per portare il lievito del Vangelo in una società attraversatada contrastanti ideologie trasformatesi in partiti di lottapolitica, con forte connotazione anticlericale.La ricostituita comunità monastica che, dopo lesoppressioni decretate dal Regno d’Italia, aveva ripreso ilsuo “ora et labora”, fu riferimento di forte fecondità perquesto rinnovato impegno pastorale, pur situato nellatemperie drammatica di un tempo che ben presto avrebbesciaguratamente fatto precipitare l’Europa nella “inutilestrage” del conflitto mondiale, come ebbe a definirla poiprofeticamente Benedetto XV che, quasi alla vigilia della

sua elezione al soglio pontificio,da Bologna era salito al Monteper suggellare con un solennepontificale le celebrazioni delprimo centenario.Nel secondo capitolo domGiovanni Spinelli documenta levicende che hanno intessuto lastoria della comunità monasticadi Santa Maria del Monte dal1814 al 1914. Pagine che aiutanoa cogliere brani di storia chevanno ben oltre le mura delmonastero.Segue poi un profilo (autore ilsottoscritto) del vescovoGiovanni Cazzani, che fu aCesena dal 1904 al 1915,quando fu trasferito alla sedeepiscopale di Cremona.Facendo riferimento anche agliscritti biografici del vescovo diFerrara Natale Mosconi, e alleefficaci annotazioni scritte dadon Cesare Angelini, chiamatoda Pavia a Cesena dal vescovoGiovanni per dare più spessorealle scuole del seminario (e fu inquei giorni che nacquel’amicizia tra don Cesare e ildirettore della MalatestianaRenato Serra), si puòreincontrare la figura e lo stilepastorale di un vescovo cheseppe mettere mano a quella“riforma” che consente, in ognitempo, di affrontare con la forzadel Vangelo le sfide del mondo edella storia.Filippo Panzavolta, giovaneinsegnante che ha già scrittocon efficacia letteraria circa leopere d’arte che ornano lepareti del santuario, documentai restauri già pensati dall’abateBonifacio Krug, dopo il ritorno

dei monaci che erano stati allontanati dallesoppressioni napoleoniche, grazie alla volontà“sovrana e filiale” dell’antico confratello Pio VIIe messi in cantiere dal priore CelestinoMercuro. Restauri che avevano interessatotutta l’architettura del presbiterio e compiutisicon la ri-consacrazione del santuario nellafatidica giornata del 1° maggio 1914, per ilministero del vescovo Giovanni.Panzavolta ha potuto attingere alle pagine del“bollettino” che iniziò, appunto, le suepubblicazioni nel dicembre 1912 peraccompagnare i lavori e le iniziative delcomitato promotore per le feste centenarie e alvolume ricordo stampato nel maggio del 1914.Pagine opportunatamente stampate inedizione anastatica, assieme a quelle delnumero unico dell’agosto 1914, comeappendice del volume.A cura di Giulio Zamagni è pubblicato il riccocalendario delle celebrazioni centenarie, apartire dal 1° maggio fino all’8 settembre 1914.Un calendario che riporta interessantiinformazioni e annotazioni che tengono contoanche delle drammatiche vicende, ormai allavigilia dello scoppio della guerra mondiale.A conclusione, sempre di Zamagni, una breveillustrazione della medaglia del centenario,coniata su disegno di dom AdalbertoGresnicht, monaco dell’Abbazia di Maredsous,esponente di punta della scuola artistica diBeuron (Germania) che aveva lavorato aMontecassino con l’abate Bonifacio MariaKrug, già abate di Santa Maria del Monte.

Piero Altieri

CELEBRAZIONI PER IL BICENTENARIODELL’INCORONAZIONE DELLA MADONNA

DEL MONTE (maggio 1814)Le celebrazioni dell’incoronazione costitui-scono una riflessione legata alla fede, a cuifaranno da cornice eventi culturali.Papa Pio VII (al secolo Barnaba GregorioChiaramonti, entrato in Monastero all’etàdi 13 anni) volle ringraziare solennementela Madonna del Monte, dopo la liberazionedalla pluriennale prigionia napoleonica,partendo in processione da Porta Santi (1°maggio 1814).

EVENTI PREVISTI- Celebrazione eucaristica presieduta dalcardinale Caffarra (maggio 2014)- Presentazione del libro “Di cent’anni incent’anni” (venerdì 6 dicembre alle 17nella sala Pio VII del monastero).- Presentazione del libro di monsignor Wal-ter Amaducci sugli ex voto realizzati e do-nati da Ilario Fioravanti (probabilmente 11febbraio 2014)- Mostra d’arte “Lo sguardo verso l’Asso-luto. La Madonna del Monte, Pio VII e ilMonte”, a Palazzo Ghini o a San Zenone(aprile 2014)- Conferenza sul ciclo di affreschi “Vita Ma-riae” di Girolamo Longhi (1563) riscopertinel 1914 (erano stati nascosti per lungotempo da una improvvida tinteggiatura).Relatore F. Panzavolta (aprile 2014)- Maggio 2014, chiesa di Santa Cristina:Mostra di documenti e cimeli riguardantiPio VII e conferenze storiche relative al pe-riodo di questo Papa.- I Suoni dello Spirito (Pio VII e il suotempo – 4 serate in agosto)- I Suoni del Tempo (la musica all’epoca diPio VII, luglio 2014)- Mostra fotografica “Il Monte dal 1914 al2014” (agosto 2014)- Le manifestazioni culturali si conclude-ranno con la pubblicazione di ricerche distorici che ricostruiranno il periodo e le vi-cende legati a Pio VII (fine estate 2014)

La diocesi di Cesena-Sarsina, l’Abbazia di SantaMaria del Monte, la Società Amici del Monte, invitanoVENERDì 6 DICEMBRE ALLE 17, NELLA SALA PIO VIIdell’Abbazia del Monte alla presentazione del libro

SANTA MARIA DEL MONTEDI CENT’ANNI IN CENTO, 1814-1914-2014

a cura di dom Giovanni Spinelli, osb(Stilgraf editrice)

Sarà presente il vescovo di Cesena-Sarsinamonsignor Douglas Regattieri

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

LA BELLEZZA DELLA FEDEdi Valentina Rapino - Ed. San Paolo, 2013 (24,50 euro)

In occasione dell’Anno della Fede, la San Paolo ha pubblicato illibro della storica dell’arte Valentina Rapino “La bellezza dellafede”. Come scrive l’autrice nella prefazione: “In questo volumepercorreremo un viaggio attraverso sette cicli d’affreschi italiani,testimonianze significative della nostra cultura e di quel filorosso che accompagna da generazioni la vita del fedele: il Credo.Il Credo trova la sua prima formulazione nel Simbolo apostolico,il più antico testo della professione di fede cristiana attribuitoagli apostoli. Il Credo era ed è un atto personale e insiemecomunitario, una preghiera che fin dai primi secoli dellacristianità conferma le promesse assunte con il battesimo erimuova l’impegno per una vita vissuta nella fede. Attraverso labellezza dell’arte, la bellezza della fede”.Il libro dunque ci aiuta a meditare il Credo nella formulazione delSimbolo degli Apostoli, attraverso la visione di alcuni ciclipittorici. Per aiutarci a essere più consapevoli di che cosa vogliadire “Credo in Dio”, il libro ci mostra il ciclo di storie dell’AnticoTestamento, tratte dai libri della Genesi, dell’Esodo e di Giobbe,dipinto nella Collegiata di San Gemignano da Bartolo di Fredi nel1367.Il “Credo in Gesù Cristo” è commentato da due cicli pittorici: laparte relativa all’espressione “Fu concepito di Spirito Santo,

nacque da Maria Vergine” mostra gli affreschidi Bernardino di Betto detto il Pinturicchio chenegli anni 1500-1501 da dipinto a Spello laCappella Baglioni; l’espressione “Fucrocifisso, morì e fu sepolto… il terzo giornorisuscitò da morte” è commentata dal ciclopresente nella chiesa milanese di SanMaurizio al Monastero Maggiore, dipinta dal1510 agli anni ’70 del 1500 in tre fasi da variautori lombardi, fra i quali la famiglia Luini, ilCampi, i fratelli Piazza e il Peterzano.Il terzo capitolo commenta l’espressione “Dilà verrà a giudicare i vivi e i morti” attraverso ilciclo che Giacomo Borlone detto de Buschisha dipinto negli anni 1484-1485 nell’oratoriodei disciplinati di Clusone in Val Seriana.L’espressione “Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica”viene commentata dal ciclo della bottega di Pietro da Rimini, dipintanegli anni 1324-1325 a Tolentino nel Cappellone, con storie dellaVergine, del Cristo e di san Nicola da Tolentino.Il “Credo la remissione dei peccati” viene illustrato da Jacopo eLorenzo Salimbeni che nel 1416 hanno dipinto le storie della vita disan Giovanni Battista nell’oratorio di Urbino.Infine sono i dipinti di Luca Signorelli sul giudizio universale deglianni 1499-1504 nella Cappella Nova o della Madonna di San Brizio nelDuomo di Orvieto a commentare “Credo la vita eterna”.

Giovedì 5 dicembre 2013 23Cultura&Spettacoli

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Giovedì 5 dicembre 201324 Cesena & Comprensorio

Cesena flashCollezione CantoreVentotto capolavori antichi della mostra "IlVisibile Narrare", allestita fino al 26 gennaioal Palazzo del Ridotto, fanno parte dellacollezione dell’antiquario modenese PietroCantore. Orari di apertura: mercoledì, sabatoe domenica dalle 9,30 alle 12,30; alpomeriggio tutti i giorni dalle 16,30 alle19,30. L’ingresso è gratuito.

La TraviataAl Victor di San Vittore, sabato 7 dicembrealle 17,30, in diretta dal teatro alla Scala diMilano, sarà trasmessa l’opera lirica diGiuseppe Verdi "La Traviata". DirettoreDaniele Gatti. In visione giovedì 5,sabato 7,domenica 8 e martedì 10 dicembre alle 21 ilfilm "Stai lontano da me". Domenica 8 alle15 e alle 17 il film d’animazione "Turbo".Ingresso 3,50 euro. Venerdì 6 alle 21 lacompagnia "La Broza" porterà in scena "Ebar dla piaza", tre atti brillanti di AntonioGuidetti. Ingresso 7 euro.

Dante e MachiavelliA cura dell’Ute-Fnp Cisl, venerdì 6 dicembrealle 15 nella sala Fantini in via Renato Serra,Marino Biondi dell’Università di Firenze terràuna conferenza su "Dante oggi. Incantatidalla Commedia" di Franco Palmieri. Martedì10 alle 15,30 Gianfranco Morra tratterà iltema "Il Principe di Machiavelli, cinquecentoanni dopo".

ConcertoNella chiesa di Sant’Egidio, domenica 8dicembre alle 16, terranno un concerto ilcoro dell’Accademia musiCaesena, ilquartetto Archi del Corelli, il sopranoRoberta Bigi, i contralti Claudia Bettoli eCarolyn Kadas, il tenore Davide Camorani, ilbaritono Roberto Gentili. Dirigerà SilviaBiasini. Ingresso a offerta libera.

La povertà nel CesenateSu questo argomento avrà luogo una tavolarotonda, martedì 10 dicembre alle 15 nellasala Auser in via Mura Valzania.Parteciperanno l’assessore SimonaBenedetti, Adolfo Zanuccoli per la Caritas e ilpresidente della San Vincenzo Ettore Lucchi.

Cesena◗Concerto al BonciVenerdì 6 dicembre alle 21, incollaborazione con associazionePolonia e Consolato generale diPolonia in Milano, il Bonci proponeil concerto della pianista polaccaDominika Szlezynger, classe 1981. Per i suoi meriti artistici haottenuto riconoscimenti dal Ministero della Cultura polacca edal governo italiano, con la borsa di studio presso l’AccademiaChigiana di Siena, nel 2008.

Cesena◗Commedia dialettaleNella sala "Primavera 3 Auser" invia Mura Valzania, venerdì 6dicembre alle 21, la compagnia"Tpt Doppio Gioco" di Faenzapresenterà "Ad chi eli stal’pianell", tre atti di sua produzione.Ingresso 5 euro.

❚❚ Al "Silvio Pellico" di Sarsina

Cinema parrocchialeSi punta a spettacoliper i più piccoli

itornano le proiezioni al cineteatroparrocchiale Silvio Pellico di Sarsina.La struttura, operativa con le sale adi-

bite a catechismo, a momenti ricreativi pergruppi e famiglie, e per le attività della Casadel Giovane, torna ad ospitare anche le pro-iezioni cinematografiche. Aderente all’Acec,(Associazione cattolica esercenti cinema.Il Silvio Pellico è rimasto l’unico cinema del-la vallata e offre un servizio prezioso, conun’attenzione particolare per i bambini. Aloro sono dedicate le visioni del periodo na-talizio, con proiezioni tutti i fine settimanadal 7 dicembre al 5 di gennaio. Dopo un pe-

R domenica 22 (ore 15,30) è la volta di Mon-sters University, film d’animazione. Sabato28 (ore 21) e domenica 29 (ore 21), spazio al-la commedia Sole a Catinelle, con CheccoZalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Ro-bert Dancs, Ruben Aprea, Valeria Cavalli,Orsetta De Rossi, Matilde Caterina. Sabato 4gennaio (ore 21) e domenica 5 gennaio (ore15,30) I Puffi 2, film d’animazione/comme-dia con Neil Patrick Harris, Brendan Glee-son, Jayma Mays, Hank Azaria.

Michela Mosconi

riodo di attività conproiezioni continuedurante tutta la stagione invernale, il cine-ma parrocchiale negli ultimi anni ha vistocalare precipitosamente le presenze in salae la scelta al momento è stata quella di pri-vilegiare i più piccoli con la proiezioni difilm d’animazione.Queste le proiezioni del periodo natalizio.Sabato 7 (ore 21) e domenica 8 dicembre(ore 15,30) è in programma "Cattivissimo",film d’animazione. Sabato 14 (ore 21) e do-menica 15 (ore 15,30) verrà proiettato Tur-bo, film d’animazione. Sabato 21 (ore 21) e

Bagno di Romagna◗Mostra al Palazzo del CapitanoResterà aperta fino a domenica 8 dicembrela mostra "Renzo con gli artisti. Operedella donazione Ravegnani alla BibliotecaMalatestiana di Cesena". Questi gli orari:giovedì dalle 15,30 alle 17,30 e dalle 20,30alle 22; venerdì dalle 20,30 alle 22; sabatodalle 10 alle 12, dalle 15,30 alle 17,30 edalle 20,30 alle 22; domenica dalle 10 alle12 e dalle 15,30 alle 17,30.

Cesena◗Il teatro all’italianaProseguono a cura della sezionecesenate del Fai le conferenze diPietro Lenzini sul teatro dalMedioevo al Novecento. Martedì 10dicembre alle 17 nella sala Morellinidel Bonci parlerà del "Teatroall’italiana e la sua fortuna".

Cesena◗Poesie romagnoleSerata di poesie in dialettoromagnolo, mercoledì 11 dicembrealle 20,45 presso il circolo Endas diRonta. Reciteranno Radames Gardiadi Bertinoro, Oscar Zanotti diCesena e Tonina Facciani di MercatoSaraceno.

Cesenatico ◗Festival organisticoSi terrà domenica 8 dicembre alle 14,45 nellachiesa di San Giacomo il concerto vocalestrumentale, 2° appuntamento della primaedizione del festival organistico invernale,promosso da Adac e parrocchia, con la direzioneartistica di Sylvia Angelini. Allievi dell’Istituto"Arcangelo Corelli" di Cesena proporranno branidei grandi autori italiani e stranieri e cantinatalizi.

Gambettola◗7 film per 7 euroAvrà inizio giovedì 5 dicembre alle 21 larassegna cinematografica"Metrofestival" con la proiezione delfilm "Una canzone per Marion " di PaulAndrew Williams, con replica venerdì 6.Altre sei pellicole saranno in visione igiovedì e venerdì di dicembre e gennaio.

Cesenatico◗Musica classicaAl teatro comunale, domenica 8dicembre alle 16,30, eseguirannomusiche di Debussy, Ravel e MozartLuisa Prandina all’arpa, Marco Zonial flauto e Giuseppe Rurro Rossi allaviola. Ingresso 7 euro.

Longiano◗Tre concertiIl chitarrista e cantautore Niccolò Bossini con la suaband darà un concerto venerdì 6 dicembre alle 21 alteatro Petrella. Ingresso 12 euro, ridotto 10. Nellasala del Castello malatestiano, a cura dellaFondazione Balestra, sabato 7 dicembre alle 21 siesibirà l’Ensemble Aurora diretto da Enrico Gatti.Ingresso libero. Ancora al Petrella, domenica 8dicembre alle 15,30, concerto della Coralepolifonica malatestiana

Gatteo◗Andar per presepiCon partenza dall’oratorio di SanRocco alle 20,30 di venerdì 6dicembre si potrà passeggiare lungole vie del paese per ammirare i presepiallestiti da scuole e cittadini.Resteranno esposti per tutto ilperiodo natalizio. Accompagnamentomusicale da parte di zampognari.

Montiano◗Presepe nella RoccaSarà il vescovo Douglas Regattieri ainaugurare sabato 7 dicembre alle 18 ilpresepe realizzato nella Rocca dallafamiglia Gualtieri, a cura della Pro loco eAmici del presepe. Si potrà visitare ilsabato, la domenica e nei giorni festividalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Surichiesta nei giorni feriali al cell.3485464840.

Gatteo◗Premio di poesiaRitorna il premio di poesia dialettale romagnola dedicato aipoeti di Gatteo "Alberto Andreucci e Pino Ceccarelli", a curadell’associazione Capit. I concorrenti possono presentare in5 copie una poesia e/o zirudela, inedita, entro sabato 25gennaio 2014 al presidente Andrea Pivato c/o hotelImperiale, viale Giulio Cesare 82, 47043 Gatteo a Mare. Lapremiazione avverrà il 22 marzo al Palazzo del Turismo.Richiedere le norme tecniche a [email protected]. oal cell. 335 6534555.

Cesena◗Festa di AcistomAcistom Cesena organizza, per domenica 8 dicembredalle 14,30 alle 19, la festa del Natale allo scopo diraccogliere fondi per l’acquisto di apparecchiaturemediche a favore dei malati stomizzati e per laricerca contro i tumori. Il pomeriggio si svolgerà aCesena alla sala Hobby Terza età in zona Ippodromo.Ci saranno il gruppo dei Pasquaroli di PonteAbbadesse, giochi per bambini, intrattenimento,merenda e l’estrazione dei premi della lotteria.

"Tu es Petrus" è lo spettacolo teatrale che il gruppocesenate "Facce da schiaffi" porterà in scena domenica 8dicembre alle 21 al Teatro Bonci di Cesena. Scritto damonsignor Walter Amaducci, parroco di San Pietro evicario episcopale per la pastorale della Diocesi diCesena-Sarsina, lo spettacolo racconta le ultime ore diSan Pietro, prigioniero a Roma, alla vigilia del martirio eripercorre la sua storia di discepolo in un susseguirsi dieventi ed emozioni. "L’allestimento del musical - si leggein una nota della Compagnia - ci ha impegnati perdiciotto mesi ed è stato sostenuto da Banca di Cesena eSoloAffitti. Le musiche sono di Gianni della Vittoria e la

regia di Claudio Sbrighi". "La parrocchia - continua la nota - non può esimersi dalfare proposte per il tempo libero dei giovani. Spronata daciò, nell’ottobre del 2002 l’associazione culturale "PietreVive" propone ai ragazzi la realizzazione del musicaldialettale "La fola dla mi nona". I ragazzi siappassionano e si forma un gruppo straordinario, "Facceda schiaffi", formato da quindici giovani che si ritrovanoanche al di fuori del teatro. Il teatro diventa così unluogo di crescita in cui si sperimentano l’accoglienza el’amicizia e un richiamo anche per le famiglie". Molti genitori iniziano a impegnarsi in lavori di sartoria o

falegnameria, collaborando così all’allestimento deglispettacoli."Nel 2003 la compagnia "Facce da Schiaffi" - concludela nota - porta in scena il musical ’Stasera ci proviamonoi’, nel 2004 ’Il Cerchio della Vita’, nel 2006 ’Uomo oscimmia?’. Nel 2008 ’La Vera Storia della Stregadel’Ovest’ tratto dal musical ’Wicked’. Nel 2010 il musicaloriginale ’Il pianeta delle dune’. Ora la sfida di ’Tu esPetrus’, musical tutto cesenate dall’ideazione alla messain scena".Per info: 335 7274198 (Gerardo); platea e palchi 13 euro,loggione 10 euro.

“Tu esPetrus”al teatroBonci

Sarsina◗Mostra di VersariSarà inaugurata sabato 7 dicembrealle 17 al centro esposizioni in via IVNovembre la mostra "Totem,fontane, spiritelli" di PasqualinoVersari. Rimarrà aperta fino al 22dicembre il sabato dalle 15 alle 17,la domenica dalle 10 alle 12 e dalle15 alle 17,30. E’ promossa da Proloco, Bcc di Sarsina e Comune.

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Giovedì 5 dicembre 2013 25Sport

Il Cesena col Padovaa caccia dei tre punti

oncluso il doppio impegno intrasferta, è tempo di tornare alManuzzi. Dopo i due 0-0 diBrescia e Avellino, il Cesena è

chiamato a raccogliere i 3 punti difronte al pubblico amico venerdì 6dicembre contro il Padova. Si giocainfatti a Cesena l’anticipo della17esima giornata del campionato diserie B e il fischio d’inizio è previstoper le 20,30. Nonostante la prevedibiletemperatura alquanto rigida, ibianconeri di Romagna hannobisogno di tutto il calore degliappassionati cesenati. Dopo i due pareggi in trasferta da nondisprezzare, c’è la necessità dicorroborare la classifica con unoslancio in avanti che solo una vittoriapuò dare. Una vittoria che manca dalla partitacol Bari del 19 ottobre. La classificaattuale vede il Cesena al settimoposto, sempre in zona play-off con 25punti in 16 gare. Di fronte questa voltac’è un Padova assetato di punti chelangue al penultimo posto ingraduatoria con soli 13 punti all’attivo.

CLa formazione biancorossa non riesceancora a tirarsi fuori dai pericolosibassifondi della cadetteria, ed èreduce dal pareggio interno a retiinviolate contro il Crotone.Si sa che il Cesena in casa cercasempre di fare la partita e dopo averregistrato la difesa che nelle ultimedue gare lontano dal Manuzzi non haincassato reti, è giunto il momento ditornare ad essere prolifici in attacco.Molto ci si aspetta da un ex patavinoattesissimo come Davide Succi, cheassieme a Renzetti e De Feudis havestito la maglia biancoscudataveneta. Dall’altra parte giocano oraCeccarelli e Iori che hanno lasciato ilCavalluccio Marino. Quello che si è

evinto dalle trasferte ravvicinate diBrescia e Avellino, è il fatto che lasquadra di Bisoli sembra più tonica ecompatta. Non subisce reti e hariacquisito una vena più propositiva.Manca solo il gol a questo punto.Succi e compagni sono quindiproiettati a colmare questa mancanza.Ad Avellino sabato scorso, i romagnolipotevano anche trovare il colpacciocontro una corazzata del torneo che alPartenio ha concesso solo briciole agliavversari. Un tempo a testa hacomunque emesso un pareggiosalomonico ed apprezzabile, anche sel’Avellino ha mostrato i muscoli nellaripresa.

Eric Malatesta

La partita si gioca venerdì seraalle 20,30 allo stadio Manuzzi

Dopo il buon pareggio ad Avellino Calcio serie DRomagna Centroal secondo postoContinua a salire e a stupire il RomagnaCentro. La squadra di Martorano, nuova alcampionato di serie D, è sempre piùseconda nel girone D del massimocampionato dilettantistico nazionale. Iragazzi allenati da mister Filippo Medrihanno fatto un sol boccone anche delThermal Ceccato di Abano, sconfiggendo laformazione veneta per 3-1. Con l’ottavavittoria e un pareggio nelle ultime novegare, i biancazzurri sono ora a sole duelunghezze di distanza dalla capolistaCorreggese. Se i reggiani hanno sinoraraccolto 33 punti in 14 partite, il RomagnaCentro si è portato a quota 31, appaiatoalla blasonata Lucchese. Una posizioneinvidiabile che sta andando oltre ogni piùrosea aspettativa per il sodalizio cesenatecapitanato dal presidente Daniele Martini.La squadra gioca un gran bel calcio e ilgruppo, composto da ottime individualità,è la vera forza della "Martora". Contro i padovani del Thermal Ceccato, unprimo tempo giocato a livelli altissimi daibiancazzurri, aveva già rivelato qualefosse il peso specifico in campo. La rete diNicolini su rigore ha aperto le marcature,poi nella ripresa, con gli ospiti già in 10per l’espulsione di Marangon, il Martoranoha raddoppiato con Fariselli. Poco dopo lapartita veniva riaperta sul 2-1, ma il grangol finale di Roccati ha siglato il 3-1 finale. Domenica 8 dicembre è in programma latrasferta di Castelfranco Emilia. Imodenesi occupano la nona posizione con19 punti.

Em

Il Volley Club Cesena conferma il buon pe-riodo ed espugna anche Sassuolo in quellache rappresenta per le romagnole il secon-do successo esterno consecutivo e il terzonelle ultime quattro sfide. Coach Bazzocchisi affida al consueto sestetto titolare forma-to da Poggiali in regia, in diagonale con l’op-posto Altini, Zebi e Di Fazio in banda, capi-tan Cancellieri e Gardini al centro e Fabbri li-bero. Le giovanissime padrone di casa (tut-te under 18) guidate da coach Roberta Ma-ioli rispondono invece con la palleggiatriceNicolini, l’opposto Brina, le schiacciatrici Al-binelli e Pampana, le centrali Cigarini eSgherza e il libero Venturelli.

PRIMO SET. Il match si preannuncia equi-librato e l’avvio di match ne è la dimostra-zione. Ad entrambi i time-out tecnici del pri-mo set sono le cesenati ad avere il cambio-

palla a favore, seppur con il minimo vantag-gio (7-8 e 15-16). Il set si mantiene tale fino al 20 pari, quan-do Cancellieri e compagne sono bravissimead evidenziare la differenza di esperienzacon le proprie avversarie che subiscono unparziale di cinque punti e lasciano alle ospi-ti la vittoria: 20-25

SECONDO SET. Continua l’altalena di emo-zioni al Pala Paganelli con le giovanissimegiocatrici dell’Anderlini che giocano alla pa-ri buona parte del parziale, ma poi quandoi palloni iniziano a farsi pesanti crollano, piùdal punto di vista psicologico che da quellotecnico e fisico e lasciano vita facile alle ce-senati che al contrario alzano il proprio li-vello di gioco in tutti i fondamentali. Lasquadra di Bazzocchi tiene la testa sin dal-l’inizio e va a vincere 16-25

TERZO SET. Con la partita ormai in cassa-forte, Cesena mostra un leggero calo di ten-sione e perde il set 25-23.

QUARTO SET. Cancellieri e compagne sonodeterminate a conquistare il pieno bottino enon lasciano scampo ad alcun tentativo dirimonta da parte delle padrone di casa. Il settermina 15-25

La Bazzocchi-band sale così a quota 11 pun-ti in classifica, distanziando ulteriormentela zona rossa della classifica ed avvicinan-dosi prepotentemente alle posizioni play-off. Posizioni occupate al momento dalla BancaLecchese Picco Lecco (13 punti) che saran-no le prossime avversarie delle romagnole,nel secondo impegno esterno consecutivodi sabato 7 dicembre alle 20.30.

Pallavolo femminile B2F Prossima partita sarà la trasferta a Lecco

Il Volley club ha ingranato la quartaRugbyIl Romagna RFC manca i primi punti dellastagione e viene fermata in casa dal Veronasul 23 a 14, nell’incontro valido per l’VIIIgiornata di campionato.L’equilibrio della partita, che ha visto ilRomagna avanti per buona partedell’incontro, si è sbilanciato a favore deiveneti, che con due mete messe a segno nelfinale hanno negato ai galletti anche ilpunto di bonus difensivo.La prima occasione di fare punti si presentasubito in avvio del match a favore delRomagna, ma Righi non centra i pali dacalcio di punizione. Per sbloccare il risultatobisogna aspettare il 30’, con il calcio dipunizione assegnato ai padroni di casaquesta volta messo a segno da Righi. Larisposta del Verona non si fa attendere e al34’ arriva la meta di Mariani, che vale il 5 a 3dopo la mancata trasformazione di DelBubba. Il finale del primo parziale è però nelsegno del Romagna, che al 39’ pareggia iconti con la meta di Cacciagrano e si riportaavanti per 8 a 5. Nella ripresa il botta erisposta continua, fino al definitivo 23 a 14per i veneti.

Pippofoto

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Giovedì 5 dicembre 201326 Sport Csi

Csi story | Il Centro sportivo di ieri e di oggi

ANNO 1956,GRUPPO SPORTIVOAQUILOTTIDI GAMBETTOLANel mese di ottobre1956 il Grupposportivo Aquilottipartecipa a Romaal raduno nazionaledel Centro sportivoitaliano, in occasio-ne del decennaledella sua fondazio-ne.

✎RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE CSI MASSIMO ACHINIassimo Achini,

presidente nazionale delCsi (nella foto archivio

Sir), rivolgendosi all’opinionepubblica, rammenta che lesocietà sportive di base sonoattualmente in grande difficoltà,tante di queste non ce la fannopiù e sono pericolosamente arischio chiusura. Di fronte aquesta situazione il verodramma è costituitodall’indifferenza generale: pochisembrano prendere sul serio ilproblema e capire che bisognafare qualcosa subito. Ènecessario - ribadisce MassimoAchini - dare voce allo sport dibase, richiamare l’attenzione sulruolo e sui problemi dellesocietà sportive sul territorio enel Paese, fare qualcosa percambiare la situazione.Per questo motivo, ormai più dianno fa, alcuni enti dipromozione sportiva (Csi, Uisp,Us Acli, Aics, Acsi) si erano messiinsieme e avevano convocato aRoma un’assemblea aperta atutte le società sportive di base.

M

Le stesse realtà hanno convocatonel mese di novembre diquest’anno una conferenzastampa aperta a Roma pressol’hotel Nazionale in piazzaMontecitorio, invitandorappresentanti del Parlamento,del Governo, delle Regioni edelle Amministrazioni locali.L’obiettivo era quello dirisvegliare e tenere altal’attenzione e di dare voce aiproblemi delle società sportivedi base ( che in Italia sono oltre90mila), luoghi dove non si cercadi fabbricare i campioni didomani, ma dove (con pazienzae passione) si cerca di crescerenuove generazioni di bravi eonesti cittadini, facendoincontrare loro i veri valori della

vita attraverso lo sport. Sonoluoghi - afferma il presidentenazionale - che traggono forzadalla ’potenza positiva’ di unvolontariato generoso eappassionato, aperto a tutti,dove trovano ’casa’ i bravi e imeno bravi, quelli che hannotalento e quelli che sono negati,ma hanno voglia di giocare edivertirsi. Si tratta di vere eproprie agenzie educative che’cambiano’ la vita delle personee del territorio. A mandarle incrisi non è stata solo laquestione economica, ma ancheil fatto di ritrovarsi a lottare ognigiorno contro la burocrazia,contro l’assenza di palestre,impianti e campi, che in certicasi, laddove esistono, sono

A Montecitorio per tornare a dare voceallo sport di base

fatiscenti, contro istituzioniche a volte sembrano fredde edistaccate, contro una culturasportiva che non c’è (bastipensare al problema deigenitori, troppo spesso cattivimaestri), contro norme enormative complicate… e,infine, contro la crisieconomica che attanaglia ilnostro tempo. Serve unoscossone positivo, poiché ènecessario comprenderel’immenso lavoro educativo esociale che queste realtàsvolgono sul territorio,riconoscere che rappresentanoun patrimonio di umanità dalvalore inestimabile per il Paese eaiutarle e sostenerle davvero enon solo a parole. Bisogna -

conclude Achini - ridurre laburocrazia, introdurreagevolazioni (si pensi adesempio a tariffe ridotte perluce, gas e acqua negli impiantisportivi), investire sullaformazione di allenatori e didirigenti, gettare le basi perinterventi legislativi a favoredelle società sportive di base.

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Prossimi tornei

Coppe di Calcio a 7e a 5 maschileDal 9 dicembre sino al 31 gennaio 2014 sidisputerà la prima fase (a gironi e per zonegeografiche) della 7ª Coppa di calcio a 7maschile.A oggi risultano iscritte 22 società: AsdRomagnaSport, Galaxy Forlì - Team Fitness, Gp Vigne Old,Il Ritorno Autotrasporti Bragagni, BellariaMonte, Pagigi, Gs Santa Paola, Atletico IlPassatore, Real Mosquito Beach, Pol. SanLorenzo, Asd Romagnano, Pol. Osservanza 1980,I Grandi del Piccolo Zenit, San Pietro, SanCristoforo 1985, Fuori Orario Cafè, Gs PontePietra, Montiano Montenovo, Ki Burdel SanMauro Mare, Bar Rinascita - Ristorante Da Mario,Collinello Calcio 1964, Torpedo Montecastello.Sempre nello stesso periodo si svolgerà la 6ªCoppa di calcio a 5 maschile, che vedràimpegnate in due raggruppamenti formazioni:del gironeA fanno parte il Circolo TennisSantagatese, la Dinamo Rontagnano, l’Of MorettiSarsina, la Sanitaria La Rocca, la Pol. Soglianese;del girone B la Pol. 1980, la Torre, la Pol. Savio5-4 Fighting, il Parkins Cesenatico, il BorgorossoGitani.

Coppa di calcio“Gianfranco Valentini”La Coppa di calcio intitolata a GianfrancoValentini, indimenticato arbitro, dirigente epresidente del Csi Cesena, giunta alla sua 26ªedizione, prenderà avvio con la disputa dellegare di andata della prima fase nel weekend del14-15 dicembre, mentre quelle di ritorno sidisputeranno nel weekend del 21-22 dicembre.La Coppa si configura da anni come una delle piùinteressanti competizioni di calcio amatoriale,alla quale partecipano società iscritte nelcampionato di calcio dilettanti, indetto dalcomitato cesenate del Csi.A oggi, risultano iscritte 24 formazioni: CesenaOver 35, Asd San Cristoforo Nonsolobar, Pol.Boschetto,Quartiere Cesare, Real Pinarella BarTimes, Pol. Sidermec F.lli Vitali, Pol. Rubicone-Calisese, Pol. San Mauro in Valle, Usd Real Budrio1982, Ideal Sport Bulgaria, Ss Body Art, Pol.2000 Calcio, A.S.D. Diegaro , U.S. Mercatese 1931Asd Pol. Bulgarnò, Asd Pol. Il Compito, AsdBadia, Us Capannaguzzo, Refugium Corpolò,Asics Cannucceto, Asd Valle 86, Climagas PontePietra, Asd Montaletto-Villa Inferno, Pol.Cesuola.

Pallavolo CsiFacciamo il punto

partita l’intensa attività di pallavolo, che coinvolge i diversicomitati provinciali Csi della Romagna - tra cui anche quellodi Cesena - nell’organizzazione di varie competizioni.

Per quanto concerne il 29esimo Campionato Volley OpenFemminile, suddiviso in raggruppamenti, registriamo l’adesione di28 società: alla serie Eccellenza sono iscritte l’Olimpia Russi, il

È

Volley, il Macerone Volley, laPallavolo Cervia, la Pgs Pianta,la Lumira Volley e la FeniceVolley, nel girone B il MespicFaenza, il Rapid San Bartolo, ilCrald Ausl Ravenna, ilRedentore, lo Speed Volley laPgs Maccabeus Voltana, il CsrcPortuali Ravenna, il Volley InProgress-Evoluzione, il VolleyLugo e il Cral Enrico Mattei.Infine, per quanto concerne il13esimo Campionato di VolleyOpen Misto, le 15 squadre

Predappio, la Pgs Pianta Promo,l’Otello Buscherini, ilCastrocaro Volley, l’Scs Volley,l’Aics-Libertas Cava, lo Swat e ilFluidifikas. Il 32esimoCampionato di Volley OpenMaschile vede la presenzacomplessiva di 20 formazioniche danno vita a dueraggruppamenti: nel girone Asono iscritte il Santa Caterina, laLibertas Volley, la Pgs Pianta, laFenice Volley Mulino Senni , ilTeam Bota, l’Imc Gambettola

Pontesanto Cesi, i SevenFighters, l’Atletico Zolino, ilCella, il Redentore B, laSammartinese, la CscMarradese, la Pgs Pianta LePinguine e la Pol. Raggisolaris;al girone A della seriePromozione la Libertas Volley, laPallavolo Collinello, la PgsPianta Enigma, il LokomotivCesenatico, l’Usd San Marco,l’Arcobaleno Forlimpopoli,l’Imc Volley, il Volley ClubCesena e il San Giorgio; algirone B della stessa serie ilGaleata Volley, il Sant’Antonio

iscritte sono state suddivise indue raggruppamenti: nella serieEccellenza troviamo l’Us.Ciupino, il Rainbow, ilForlinvolley, il Santa Caterina ’2- 3 , i Disidratati, i CiupaaFriends, l’Imc Gambettola el’Alveare Volley, mentre nellaserie Promozione sono presentiil Gks Santa Sofia, il Koteka, laLibertas Casper, la Pgs PiantaVolley, la Bradipo Libertas, laDragoni Libertas e il CusbCesena.

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Giovedì 5 dicembre 2013 27Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Prosegue il dibattito sul ruolo del giornaleIl Corriere è un luogo di confronto aperto a tutti

Caro direttore, poiché hai aperto il dibattito, devodire che sono uno di quelli che ritengono che ilCorriere Cesenate abbia dato troppo spazio

alle primarie del centrosinistra, addiritturainformando sulle modalità di voto. Si tratta pursempre di una questione interna a un partito. Detto questo, non credo che il problema sia quello delbilancino, di dare a tutti una certa percentuale divisibilità o di attenzione. La soluzione non è laneutralità o il silenzio politico.Invece, nelle nostre comunità e parrocchie vige unasorta di non expedit di fatto, di non intervento nellecose politiche non dichiarato. Non si può parlare dipolitica, per non essere divisivi, in considerazione deicattolici che si impegnano negli opposti schieramenti,a partire dai “diversamente cattolici” come Marino(favorevole all’eutanasia), Vendola (favorevole aimatrimoni gay), Pisapia (che a Milano ha istituito iregistri delle coppie di fatto), o Marzano(propugnatrice della legge liberticida sull’omofobia).Altri, pur non sostenendo posizioni di distruzionedell’uomo e della famiglia, collaborano di fatto con iprimi, con una scelta a mio avviso suicida, non solo alivello antropologico ma della stessa dottrina socialedella chiesa.Quest’ultima ha infatti fondamenti e principiincompatibili con la galassia della sinistra italiana,che propone un’etica morale pubblica che stravolgequella del magistero della Chiesa. Propone unopposto concetto di libertà educativa (riconoscendocome pubblica la sola scuola statale) e religiosa(negando il diritto all’identità religiosa dei popoli, emischiando tutto nel nuovo mito – già fallito – delmulticulturalismo). Propone il progressismo comemito per l’uomo, indipendentemente dai disastriprovocati (nuove forme di eugenetica, utilizzocommerciale del materiale genetico, mercato degliembrioni). Propone nuove “forme” di famiglia. Ha undiverso concetto di sussidiarietà, considerando tale ilricorso al privato per “coprire” buchi di interventopubblico, sotto il controllo di quest’ultimo e negliambiti decisi dal pubblico (mentre sussidiarietà èincentivare e sostenere la libera iniziativa del privatosociale a supporto di un intervento pubblico chedovrebbe intervenire solo in via residuale). Ha unconcetto di democrazia come legalità (è legale ciò chedecide la maggioranza), invece che come giustizia (ègiusto ciò che va incontro al bene di ciascuna persona,anche della più piccola creatura, anche contro ilpensiero omologante della maggioranza). Afferma lapriorità dello stato sulla società e della società sullapersona. Auspica un nuovo ateismo, proponendol’abolizione della manifestazione esterna dellareligiosità tradizionale e cattolica del nostro popolo,per paura di offendere le coscienze altrui.Eppure, noi cattolici stiamo in silenzio. Anzi, siamospesso conniventi con chi propone questa visionedella società. Se anche si ha il coraggio in pochiambienti di affrontare temi cosiddetti divisivi, comel’emergenza antropologica o la libertà di educazione,lo si fa senza mai collegare conseguenze politiche adetto giudizio, come se le due cose – contenuto politicoe impegno in una certa parte politica – potesserocamminare su binari diversi. Ma ne stiamo pagandoforte le conseguenze. La società sta cambiando a ritmiaccelerati e noi versiamo lacrime postume, e ciindigniamo anche… ma lasciamo che il non expeditfaccia il suo corso. Il centrodestra in questi anni ha proposto ai moderatiun’alternativa alla presenza ingombrante dello statonella società e al pensiero unico sul fronte dei “nuovi”

✎ Il direttore risponde

Cesena, pieno centro storico. I tavolini sono addossati alla Cattedrale. Nonservono ulteriori commenti.

diritti individuali della sinistra italiana, facendo inmodo che non venissero stravolte le coordinate umane esociali proprie della dottrina sociale della chiesa. Oggi,con un’operazione forse chiarificatrice, a fianco diBerlusconi e di Forza Italia, nasce un nuovocentrodestra che si dice pronto a sostenere il governo perrealizzare le riforme necessarie al paese, e che ècomposto da quei politici (non solo cattolici) che più dialtri hanno a cuore una certa visione della personaumana e della famiglia.Sarà forse possibile al mondo cattolico – al netto dellacrisi della politica in quanto tale, che meriterebbe unaltro approfondimento – accantonare il non expedit eriappropriarsi di una dignità politica che nasca daicontenuti proposti, senza la pregiudiziale condannaformulata da un presunto e illusorio partito deglionesti?

Stefano Spinelli

Carissimo direttore, le scrivo come lettrice del vostrogiornale. Ho notato che, oltre alle questioni religiose,spazia in altri campi, tra i quali la politica. Ciò mi puòanche andare bene, ma c’è un piccolo appunto (enemmeno tanto piccolo). Noto che si parla solo edesclusivamente del sindaco Lucchi e della suaamministrazione ed in generale del Pd. Ho notato cheha dato largo spazio alle primarie del Pd (sinceramenteuna farsa) e al premio dello sport ricevuto. Non simenziona minimamente quello che fa il Movimento 5Stelle... le battaglie che porta avanti per la città edintorni, così pure non si parla minimamente delleproposte elettorali che son state messe in rete e non si èparlato affatto degli eventi organizzati con iparlamentari 5 Stelle. Io penso che un giornale che sirispetti debba spaziare in tutti i sensi e non soffermarsisolo in un senso. So che quasi tutti i giornali non sonoobbiettivi purtroppo e nemmeno imparziali, ma in ungiornale come il suo io vorrei vedere e sentire piùrespiro, più informazioni a tutto tondo. Grazie perl'attenzione, distinti ossequi.

Claudia

Carissimi, non torno sulla faccenda delle primarie delcentrosinistra (e non del Pd). Ho risposto già conampiezza la volta scorsa e quindi non sto qui aripetermi. È questione di punti di vista, esattamentecome dimostrano con un’evidenza magistrale levostre due lettere. Vi lamentate tutti e due, ma daposizioni opposte. Noi qui, invece, non partiamo daconcetti di parte. Certo, prendiamo parte neldibattito, e ci mancherebbe altro. Diamo un giudiziosui fatti. Ci viene chiesto anche quello. Per partenostra cerchiamo di aprire spazi di dialogo, dicostruire ponti, di andare incontro alle persone, distare in ascolto del territorio, come domanda coninsistenza papa Francesco alla Chiesa di questi tempinuovi. Certo, qua non possiamo, ma neppurevogliamo, dare patenti a nessuno. Non è nostraintenzione e non sta nei nostri compiti. Ospitiamotutti, senza censure e senza pregiudizi, consapevoliche questo settimanale è un luogo privilegiato,“giornale della gente e tra la gente, una palestra diconfronto e di dibattito leale fra opinioni diverse”,come ci disse papa Benedetto XVI il 25 novembre2006 quando ricevette i direttori della Fisc in udienzaprivata in sala Clementina.In ogni caso, su questi e su altri temi, la discussioneresta apertissima.Cordialità.

Francesco [email protected]

Andare controcorrenteLa consegna di papa FrancescoEgregio direttore,in un periodo così difficile per la Chiesa, la Divina Provvidenza ha vo-luto che fosse eletto un Papa “insolito”, fuori degli schemi tradizionali.Questo straordinario Papa colpisce tutti per la sua grande umiltà e coe-renza con il dettato del Cristianesimo. Una Chiesa povera per i poveridentro la quale il credente deve potersi riconoscere.Non è di parte, dimostrando sul campo che è pronto a dialogare conchiunque lo permetta.Dice le cose con semplicità e con la giusta severità e enfasi, per risve-gliare le coscienze dal torpore nel quale sono cadute.Le sue omelie toccano tutti i problemi di una società secolarizzata che,in parte, ha perso molti dei valori del Cristianesimo.Ai giovani ha raccomandato di “andare controcorrente” ma, per nonsmentirsi, il primo a farlo è proprio lui stesso. Ha rotto tutti i protocolli,comprese le procedure di sicurezza, perché cerca il contatto fisico conla gente con particolare affetto verso i più deboli e i bambini, costi quelche costi. Chi avrebbe mai pensato di “toccare” un Papa senza il bene-stare della sicurezza? È una “rivoluzione”, in generale, che certamenteha “spiazzato” più di qualcuno nelle alte gerarchie della Chiesa. Gio-vanni Paolo II ha certamente contribuito alla caduta del “muro di Ber-lino” e Francesco ce la metterà tutta per una Chiesa più trasparente ecredibile agli occhi del mondo.Pensando alla situazione di stallo politico in corso nel Paese e alle vi-cissitudini dell’ex Pdl, sono dell’opinione, che l’uscita di diversi parla-mentari, di dichiarata fede cattolica, sia dovuta alla coerenza che ilPapa chiede a chi è impegnato in politica. Forse, per Francesco, non èpiù tempo di compromessi con quella politica che non promuove ilbene comune.Da laico, sportivo, non mi rimane altro che gridare: “Forza Francesco”.

Marino Savoia

Il gruppo si dà appuntamento negli ambienti parrocchiali una volta al mese, da sei anni. Tra esperienze e confronti, gli incontri per coppie sono guidati da coordinatori

osa significa essere cristiani nei tempiche stiamo vivendo? Come seguire oggi ivalori di una religione il cui cuore, come

disse Gesù, è "Ama il prossimo come testesso?". Basta darsi un’occhiata intorno peraccorgersi di quanto sia difficile. I valori delcristianesimo ai più appaiono oggi inattuali,inopportuni o, peggio, inutili. Viviamo in unmondo dove tutti corrono e nessuno vuole opuò accorgersi di chi sta peggio; in un mondoche sembra premiare la "furbizia" di chi vuoleottenere un risultato, un bene quale esso sia,anche a scapito del prossimo, a qualunquecosto; in un mondo dove è il male a far notiziae trovare sempre più spazio nei modernimezzi d’informazione a tal punto da non farpiù scandalo, ma quasi affascinare e farproselitismo.In una società così la vera notizia puòdiventare quella di un gruppo di famiglie chesi riunisce per pregare Gesù, per la gioia distare insieme e per confrontarsi sui problemi

C quotidiani della famiglia che vuole vivereall’insegna dei valori cristiani.Il gruppo famiglie a Cannucceto è anche questo,ma non solo. Ogni anno viene tracciato unpercorso tematico ("la Famiglia oggi", adesempio) portato avanti dai coordinatori chesvolgono un ruolo di guida, orientando leriflessioni servendosi anche dell’ausilio digiornate di condivisione (come la recentepartecipazione alla Giornata delle famiglie aRoma che ha avuto il suo culmine con la Messacelebrata da papa Francesco), oppure dellapresenza di ospiti esterni anche laici chearricchiscono il percorso con la propriaesperienza e il proprio punto di vista su alcunitemi, quali ad esempio "La diversità comericchezza di coppia", oppure "Genitori custodidei figli". Nell’ambito del tema principale, tuttisono invitati a contribuire attraversotestimonianze, in un clima di confronto aperto elibero con le altre coppie.Il gruppo famiglie si riunisce, da sei anni a

questa parte,una volta almese. Icoordinatori,grazie allapresenza di unvero e proprioservizio dibaby sitting,danno lapossibilità allecoppie diconcentrarsisul temapropostomentre i bambini si divertono a giocare.Al termine di ogni incontro, la cena dicondivisione.Il lavoro proposto dal gruppo famiglie aCannucceto può aiutare alcune famiglie aritrovare quella serenità nei rapporti enelle dinamiche della convivenza che

spesso viene minata dal modelloconsumistico e frenetico che la vitaquotidiana della nostra società ciimpone. Affrontare i propri problemiinsieme a altre coppie che vivonosituazioni analoghe aiutavicendevolmente a non sentirsi soli.

Famiglie e condivisione, l’esperienza di Cannucceto

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2013

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

TUTTO PRONTO

PER LA NUOVABIBLIOTECA

MALATESTIANAPadre Guglielmo

La salma torna a Cesena