corriere cesenate 01-2013

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Giovedì 3 gennaio 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 1 euro 1,20 - contiene I.P. 1 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Cesena 15 Si sono accese le telecamere di Icarus Cesena 15 Alla Malatestiana una tecnologia innovativa Sport 21 A Gambettola un volley senza confini Gatteo Mare 16 Gli albergatori analizzano la stagione turistica Diocesi 7 Cesena 14 Il cardinale Ruini ai Dialoghi per la città La Diocesi piange don Larini e padre Stacchini I l primo appunta- mento è in program- ma a Cesena lunedì 14 gennaio alle 21 I l sacerdote e il frate cappuccino sono morti nei giorni precedenti il Natale Attenzione a non ipotecare il futuro Opinioni 3 U n governo forte e stabile rappresen- terà l’ossigeno per tut- to il Paese “Siamo qua da voi signori, canterini e suonatori...”. Inizia così una delle strofe della Pasquella più famosa, il canto tradizionale che ral- legra la notte che precede l’Epifania. Gruppi di Pasquaroli, con la ti- pica capparella e il cappello a falde, girano di casa in casa per annunciare la Pasqua. In cambio ricevono da bere e da mangiare e l’invito a tornare l’anno seguente. Nel territorio si tengono rassegne in cui i gruppi sono invitati ad esibirsi. Parrocchie, circoli, teatri, piazze sono i luoghi in cui i Pasquaroli intonano il canto popolare, nato dalla tradizione cristiana. Primo piano alle pagg. 4-5 Editoriale Risanare i debiti di Francesco Zanotti U na psicologa del centro Don Milani interviene sul tema del- l’identità sessuale Pagina Aperta 23 Un incontro con “parole in libera uscita” L’ora dei Pasquaroli Si rinnova la tradizione nella notte dell’Epifania I Pasquaroli di San Rocco la sera dell’Epifania 2012 (foto Gian Maria Zanotti) È partita la campagna elettorale. I toni sono subito durissimi. Tornano gli slogan, gli insulti, le urla. Impazzano le presenze nei talk show. L’ex premier Silvio Berlusconi non perde occasione, su ogni canale, pubblico o privato, per ribadire che oggi stiamo peggio di un anno fa, l’innalzamento dello spread è un falso problema, l’Imu si può abolire e i poteri forti, guidati dalla Germania, sono quelli che orientano Mario Monti. Nella conferenza stampa di fine anno, il professore non le ha mandate a dire. Ha ricordato di diffidare di chi promette di togliere le tasse e soprattutto ha fatto leva sulla capacità di memoria e di giudizio da parte degli italiani. “È facile dimenticare la drammaticità dei momenti dello scorso anno”, ha rimarcato davanti ai giornalisti di mezzo mondo. Un anno fa l’Italia era a pezzi. Eravamo sull’orlo del fallimento. Monti ha messo in sicurezza il Paese, cioè i nostri risparmi, le banche, il sistema economico verso il quale, nel mondo, nessuno più nutriva fiducia. In quella drammatica situazione, non venivano più sottoscritte le nuove emissioni di Bot, quelle con le quali paghiamo gli interessi su quell’immenso stock di titoli di Stato che è una montagna di 2mila miliardi di euro. Una cifra iperbolica, che tradotta in vecchie lire ammonta a quattro milioni di miliardi. Recuperare credibilità significa ridare fiducia ai risparmiatori di ogni latitudine perché decidano di investire ancora nei bond italiani. Significa ritrovare quel buon nome che abbiamo perso per politiche lassiste, poco improntate al necessario rigore che questi tempi difficili richiedono. C’è voluto un governo tecnico per rimettere a posto, appena in tempo, una situazione che si stava facendo catastrofica. Questi sono i fatti recenti. Con il debito pubblico in default vanno in polvere i risparmi di tutti noi, nessuno escluso, come avvenne con l’Argentina solo qualche anno fa e come ricordano migliaia di risparmiatori italiani. Non è questione di banche o non meglio precisate centrali decisionali. Forse non è sempre facile da comprendere, ma è impensabile che si possano buttare a mare i sacrifici fatti in questo primo anno di crisi. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco in un’intervista al Corriere della sera di qualche settimana fa. Lo ha ribadito lo stesso Monti il 23 dicembre. Non è di certo finita qui, l’amara medicina. Eppure, i conti vanno risanati e i buchi coperti. Quale padre, avendone piena coscienza, lascerebbe in eredità ai propri figli un mare di debiti? Se in tempo, farebbe di tutto per ripianare i propri bilanci. Così ora tocca a noi.

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Corriere Cesenate di giovedì 03 gennaio 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 01-2013

Giovedì 3 gennaio 2013anno XLVI (nuova serie)numero 1euro 1,20 - contiene I.P.

1Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Cesena 15Si sono accesele telecamere di Icarus

Cesena 15Alla Malatestianauna tecnologiainnovativa

Sport 21A Gambettola un volley senza confini

Gatteo Mare 16Gli albergatorianalizzano la stagione turistica

Diocesi 7 Cesena 14Il cardinale Ruiniai Dialoghiper la città

La Diocesi piangedon Larini e padre Stacchini

Il primo appunta-mento è in program-

ma a Cesena lunedì 14gennaio alle 21

Il sacerdote e il fratecappuccino sono

morti nei giorni precedenti il Natale

Attenzione a non ipotecareil futuro

Opinioni 3

Un governo forte estabile rappresen-

terà l’ossigeno per tut-to il Paese

“Siamo qua da voi signori, canterini e suonatori...”. Inizia così unadelle strofe della Pasquella più famosa, il canto tradizionale che ral-legra la notte che precede l’Epifania. Gruppi di Pasquaroli, con la ti-pica capparella e il cappello a falde, girano di casa in casa perannunciare la Pasqua. In cambio ricevono da bere e da mangiare el’invito a tornare l’anno seguente. Nel territorio si tengono rassegnein cui i gruppi sono invitati ad esibirsi. Parrocchie, circoli, teatri,piazze sono i luoghi in cui i Pasquaroli intonano il canto popolare,nato dalla tradizione cristiana. Primo piano alle pagg. 4-5

EditorialeRisanare i debitidi Francesco Zanotti

Una psicologa delcentro Don Milani

interviene sul tema del-l’identità sessuale

Pagina Aperta 23Un incontrocon “parole in libera uscita”

L’ora dei PasquaroliSi rinnova la tradizione nella notte dell’Epifania

I Pasquaroli di San Rocco la sera dell’Epifania 2012

(foto Gian Maria Zanotti)

Èpartita la campagna elettorale. I tonisono subito durissimi. Tornano glislogan, gli insulti, le urla. Impazzano le

presenze nei talk show. L’ex premier SilvioBerlusconi non perde occasione, su ognicanale, pubblico o privato, per ribadire cheoggi stiamo peggio di un anno fa,l’innalzamento dello spread è un falsoproblema, l’Imu si può abolire e i poteri forti,guidati dalla Germania, sono quelli cheorientano Mario Monti.Nella conferenza stampa di fine anno, ilprofessore non le ha mandate a dire. Haricordato di diffidare di chi promette ditogliere le tasse e soprattutto ha fatto levasulla capacità di memoria e di giudizio daparte degli italiani. “È facile dimenticare ladrammaticità dei momenti dello scorsoanno”, ha rimarcato davanti ai giornalisti dimezzo mondo.Un anno fa l’Italia era a pezzi. Eravamosull’orlo del fallimento. Monti ha messo insicurezza il Paese, cioè i nostri risparmi, lebanche, il sistema economico verso il quale,nel mondo, nessuno più nutriva fiducia. Inquella drammatica situazione, non venivanopiù sottoscritte le nuove emissioni di Bot,quelle con le quali paghiamo gli interessi suquell’immenso stock di titoli di Stato che èuna montagna di 2mila miliardi di euro. Unacifra iperbolica, che tradotta in vecchie lireammonta a quattro milioni di miliardi.Recuperare credibilità significa ridare fiduciaai risparmiatori di ogni latitudine perchédecidano di investire ancora nei bonditaliani. Significa ritrovare quel buon nomeche abbiamo perso per politiche lassiste,poco improntate al necessario rigore chequesti tempi difficili richiedono.C’è voluto un governo tecnico per rimettere aposto, appena in tempo, una situazione chesi stava facendo catastrofica. Questi sono ifatti recenti. Con il debito pubblico in defaultvanno in polvere i risparmi di tutti noi,nessuno escluso, come avvenne conl’Argentina solo qualche anno fa e comericordano migliaia di risparmiatori italiani.Non è questione di banche o non meglioprecisate centrali decisionali.Forse non è sempre facile da comprendere,ma è impensabile che si possano buttare amare i sacrifici fatti in questo primo anno dicrisi. Lo ha detto il cardinale AngeloBagnasco in un’intervista al Corriere dellasera di qualche settimana fa. Lo ha ribadito lostesso Monti il 23 dicembre. Non è di certofinita qui, l’amara medicina. Eppure, i contivanno risanati e i buchi coperti. Quale padre,avendone piena coscienza, lascerebbe ineredità ai propri figli un mare di debiti? Se intempo, farebbe di tutto per ripianare i propribilanci. Così ora tocca a noi.

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Giovedì 3 gennaio 2013 3Opinioni

Il Corano e il Vangelo. Davvero possiamo credereche l’uno si possa armare contro l’altro?

angue è sangue. Non conta il colore della pelle, non contal’appartenenza etnica, non conta l’adesione religiosa: sangue èsempre sangue di persona umana. Sangue non può che generare sangue, violenza accrescere

violenza, l’esponente crescerà a dismisura. Osserviamo i notiziari, i giornali, sono striati di sangue, ormai abbiamovarcato il confine del rispetto: non esiste più giornata degna di tregua, dipace. Ad onor del vero se il Natale di Gesù Cristo è diventato il generico “tempodi festa” non c’è molto da meravigliarsi. Smarritane la ragione profonda, tutto diventa lecito: balzano in primopiano gli interessi economici, le miniere di diamanti e di pietre preziose, igiacimenti di petrolio o di minerali rari. Tutto questo ben presto sitraduce nel dio denaro che consente di ottenere potere, dominio, sfarzodinanzi alla povertà e alla miseria altrui. Almeno lo si dichiarasse intermini espliciti, ma è ben noto che la menzogna, e la ricerca compulsivae spasmodica del dio denaro lo è, non genera verità. La coltre dellareligione invece pretende di coprire e giustificare. Possiamo davvero credere che Vangelo e Corano si armino l’un control’altro solo per motivi di fede? Non lo si può davvero sostenere. Quando si travalica verso l’ideologia religiosa tutto muta, ma ancora sipuò purificare. Dinanzi al montare degli interessi, nazionali o personali,la reazione si fa quasi impossibile, il dio denaro non solo contagia, mamodifica, plasma a suo modo con la forza subdola che gli è propria. Chi non è direttamente interessato e coinvolto negli sporchi giochi dipotere, possiede uno sguardo più oggettivo e con una diagnosi accuratapuò mettere il dito nella piaga, forse gli riuscirà di far spurgare lacorruzione. Noi che viviamo il quotidiano, banale e semplice, nelle nostre città e nellenostre famiglie e ci diciamo cristiani, che cosa dobbiamo pensare e fare? Dobbiamo ascoltare il nostro Pastore Benedetto XVI: ai cristiani non èlecito armarsi. Non è lecito rispondere alla violenza con la violenza, chesarebbe la reazione più spontanea e, forse più legittima, al doloreinsostenibile dinanzi alla strage dei propri familiari e dei propri amici. La nostra strada è un’altra, Gesù Cristo ha sparso il suo sangue, vittima diviolenza politica e ideologica, non ha reagito, anche quando lo avrebbepotuto, con pari violenza, facendo spargere altro sangue: bastò e basta ilsuo. Radunati per la Messa di mezzanotte nel momento storico in cui si

S

accoglie il Re della pace e venire assaliti e uccisi: non èproditorio? Lo è sotto il profilo di ogni religione, di ognicredenza. Anche la debole persona umana può camminare alla sequela diGesù Cristo? Stefano, il primo martire lo dimostra: lapidato nonha reagito, ha opposto solo la forza invincibile del perdono.Senza diagnosi politiche o economiche, senza appelliideologici, semplicemente guardando a Colui che lo avevapreceduto.

Cristiana Dobner

Una riflessione dopo il massacro in Nigeria La Vignetta

arlando di soldi e lavoro, non è stata un’ottima annata,questo 2012 che si chiude come s’era aperto: male. Che lepolitiche restrittive in termini di bilancio, promesse dal

neonato governo Monti, non facessero presagire orizzonti luminosi,questo era chiaro già da gennaio. Ma noi italiani siamo disabituatida anni alle ristrettezze, e quindi si pensava - si sperava - che un po’di sacrifici ci avrebbero rimesso rapidamente in carreggiata.Così non è stato. Ma uno, della medaglia può e deve vedere pure l’altro lato. Eravamosull’orlo di un baratro, non ci siamo caduti. E la caduta sarebbestata disastrosa, se guardiamo ai tumulti di piazza in Grecia e alladisoccupazione mostruosa in Spagna. Ed è stata proprio la stretta dicinghia imposta dal governo Monti a rassicurare il mondo che lanostra è una Repubblica fondata sul lavoro, e non una repubblicadelle banane. Più d’uno - anche tra i politici più in vista - non ha ancora capitoche l’Italia chiede qualche miliardo di euro ogni giorno (sottolineo:ogni giorno) ai mercati finanziari per sostenere il proprio debitopubblico. Sono come l’ossigeno, per noi. E ottenerli a costi nonproibitivi - il famigerato spread - era ed è vitale per non impiegaretutte le nostre risorse per pagare gli interessi sul debito.

P Quindi ci siamo salvati la pelle, ma lamalattia è ancora in corso. L’effetto diquella stretta di cinghia (più tasse,meno spesa pubblica, meno pensioni)ha inevitabilmente depresso i consumi:abbiamo meno soldi in tasca, quindi nespendiamo di meno. Ciò ha significatomeno vendite, meno produzione,meno posti di lavoro. E se il Pil, lo spread, le percentuali sonostati l’assillo dei primi sei mesi,l’occupazione è diventata il problemanumero uno di questi ultimi sei. E losarà nei prossimi dodici mesi, che sipreannunciano inizialmente difficilicome ora: non c’è la bacchetta magicaper sistemare le cose con un tocco dellastessa. Il discrimine tra buio pesto eun’aurora all’orizzonte sarà alla fine diquesto inverno: gli italiani tornerannoa votare. Cosa c’entri un’elezionepolitica con l’andamentodell’economia, è cosa da capire incontroluce. Nessun leader, nessungoverno o coalizione ha appunto quellabacchetta magica: né qui, né a Madrid,Parigi o Berlino. Ma il problema è unaltro: il timore di chi ci osserva (di chi ènostro creditore) è che non riusciremoa dotarci di un esecutivo stabile e forte;con idee chiare e realizzabili. Insomma,si teme il ripetersi diquell’ingovernabilità iniziata a metà deldecennio scorso e che ci ha portatosull’orlo del burrone.Secondariamente, che un governo purforte e stabile decida di smontare pezzodopo pezzo la cintura di sicurezza cheabbiamo attorno, magari per cavalcarela folle corsa del debito pubblico. L’ottimismo ci dice che pure i sassihanno capito in che pantano siamoimmersi, e che l’Europa non puòpermettersi un’Italia verso una derivadi stampo argentino; il pessimismo cisegnala che niente è cambiato - diquelle pre-condizioni diingovernabilità - negli ultimi dodicimesi. Si dice che l’Italia da sempre va, aprescindere da chi la governa. Leggisbagliate? Le aggiriamo. Mercatointerno gelido? Si cerca di sfondare inquelli esteri. Prodotti vecchi? Largo adinventiva e capacità. Se siamo arrivativivi e vegeti fino ad oggi, qualchemerito gli italiani sicuramente cel’hanno. Quindi: se è un buon governo, meglio;altrimenti sappiamo arrangiarci. Maquesta volta il destino non è nellenostre mani (ma in quelle di chi ci haprestato i soldi); e siamo indeboliti:non abbiamo forze sufficienti percontrastare un cattivo governo. Percattivo governo, sul fronte economico,intendiamo quello che preferiràipotecare il futuro per godere di unmigliore o comunque diverso presente.

Nicola Salvagnin

Attenzione a non ipotecare il futuro

L’EFFETTO DELLASTRETTA DI CINGHIA

(PIÙ TASSE, MENOSPESA PUBBLICA,MENO PENSIONI)

HA DEPRESSOI CONSUMI.

ABBIAMO MENOSOLDI IN TASCA,

QUINDI NE SPENDIAMODI MENO (FOTO SIR)

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Giovedì 3 gennaio 20134 Primo piano

I Pasquaroli di PioppaI Vir Pasquarul dla Piopa

GambettolaLongiano

I Pasquaroli Avis CaliseseUn gruppo dell’Altavalle

GRUPPO DI PONTE PIETRA

PASQUAROLI DI MONTALETTO SCUOLE IL GRUPPO DI MARTORANO

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Giovedì 3 gennaio 2013 5Primo piano

5 gennaio Già nel 1818 il canto tradizionale della notte dell’Epifania era citato come usoconsolidato. Oggi sono tanti i gruppi che allietano case, famiglie, parrocchie e piazze

La Pasquella, tradizione anticaCristiano Riciputi

ella notte dellavigiliadell’Epifaniacorrono di casa

in casa in folla giovani eanziani, a fronte della cattivastagione, a cantare constorielle, violini e chitarre;raccogliendo uova, pane,formaggio, salsiccia".Michele Placucci di Forlìriporta queste informazioni nelsuo "Usi e pregiudizi de’contadini della Romagna",un’opera datata 1818 in cui sidice che il canto dellaPasquella già all’epoca era unuso consolidato fra i contadinidelle campagne romagnole.Lui, in particolare, si riferiva aimodi di fare delle zone di Forlìe di Cesena. Passati ormai due secoli, nelCesenate sono tanti i gruppiche, nelle sere precedentil’Epifania, si organizzano perportare avanti questatradizione. Si va da quelli piùorganizzati, che cominciano leprove mesi prima e sonomuniti anche di divisa ufficiale,fino ai gruppi più improvvisatiche si ritrovano un paio di sereprima tanto per rinfrescare ilrepertorio. Di seguito riportiamo unelenco, di certo non completo,dei Pasquaroli che porterannol’annuncio della Pasqua neiprossimi giorni.

I PASQUAROLI DELLA PIOPPA"Siamo nati una quarantina dianni fa - spiega il presidenteAristide Gnoli - e all’inizio lanostra attività si svolgeva solo il4 e 5 gennaio. Oggi siamorichiesti tutto l’anno, come ungruppo del folclore romagnolo.In estate, ad esempio, spessosiamo nella Riviera a rallegrarele vacanze dei turisti. Rispettoall’Epifania, in estate variamoun po’ il repertorio. Quandosiamo al completo, siamo circa30 fra cantanti e musicisti". Le offerte raccolte vengono inbuona parte destinate adadozioni a distanza e il gruppoconta una trentina di bambini,residenti nei paesi più poveri,che vive grazie al sostegno deiPasquaroli di Pioppa di Cesena.

GATTEO A MAREE’ un gruppo prettamenteparrocchiale, sorto a Gatteo aMare nel 1980. A differenza dialtri sodalizi, il gruppo accoglieanche donne. "Portiamo laPasquella alle persone sole, allefamiglie della parrocchia -spiega il coordinatore MarcoFantini - e partecipiamo anchea rassegne locali. Il 6 gennaio,nel pomeriggio, ci esibiamodavanti al presepio aGambettola. Nello stessopomeriggio andremo anche aSant’Angelo e a Cesenatico".Secondo Fantini negli ultimi 10anni la tradizione deiPasquaroli ha ritrovato vigore."Quaranta anni fa sembravauna forzatura, mentre oggi c’èun ritorno, un po’ come ilpresepe. I giovani ci tengono afar parte dei gruppi. Sarà lacapparella, sarà il senso diappartenenza, il sentirsiromagnoli, fatto sta che i

N"

gruppi sono tanti e tutticercano di fare sempremeglio".

I VIR PASQUARUL DLA PIOPANati da una costola deiPasquaroli di Pioppa, i VirPasquarul dla Piopa sono ungruppo di 15 persone con 4-5"suonatori". "Non siamo intanti - afferma il trascinatoredel gruppo Roberto Pieri - ma èmeglio così: le case, soprattuttoquelle moderne, sono piccoleed è meglio non essere tropponumerosi. Le nostre serate vanno dal 3 al6 gennaio e partecipiamoanche alle rassegne.Quest’anno andremo aMontiano, a Pontecucco, alMontefiore". Pieri spiega chefra i musicisti vi è un’ottimafisarmonica, Luca Olivieri, chesa valorizzare al meglio lecanzoni di Secondo Casadei. "Concluderemo l’Epifania 2013- dice Pieri - in una casa diCarpineta dove ci si trovainsieme a quattro famiglie".

MARTORANOLa parrocchia di Martorano, daormai 30 anni, porta avanti latradizione della Pasquella conun gruppo di oltre 20componenti che spaziano daigiovanissimi fino ai veterani. Ingenere il gruppo va di casa incasa nelle sere del 4 e del 5gennaio, per lo più nellefamiglie della parrocchia che lochiedono. Negli anni, non sonomancate esibizioni presso festeprivate, ad esempio delComitato della scuola, oppurein case di riposo o centrid’accoglienza. Il repertorio ètradizionale, con la Pasquella(le strofe sono quelle di

Bruchìn) e canti romagnoli. Fragli strumenti non mancano lechitarre, il rullante, lafisarmonica, la tromba. Lamattina del 6 gennaio ètradizione suonare la Pasquellaalla fine della messa delle 11,fuori dalla chiesa.

SAN ROCCOUn gruppo di ragazzi dellaparrocchia di San Rocco, maallargato anche ad altri amici,ogni anno si ritrova per cantarela Pasquella. Le vie del centrostorico di Cesena e alcune casesono tappe obbligate del lorogiro. I canti sono quellitradizionali romagnoliaccompagnati dalle strofe dellaPasquella. A coordinare ilgruppo è Gabriele Pieri.

TAGLIATAUn gruppo di Pasquaroli diCervia e uno di Cesenaticoalcuni anni fa hanno unito leforze. E per non privilegiarenessuna delle due cittàd’origine, si sono trovati a metàstrada, cioè a Tagliata. "Siamouna ventina - esordisceGiovanni Giunchi - edebuttiamo il 3 gennaio alcircolo di Borella. Il 6 gennaiodovremmo essere presenti aCervia quando un gruppo di’matti’ farà il consueto bagnoinvernale buttandosinell’Adriatico. Ma nelle sereprecedenti ci dedicheremo allefamiglie. Il nostro repertorio èdavvero classico, con pezzi diliscio, del maestro SecondoCasadei, e poi la Pasquella divecchio stampo, senza tanticambiamenti".

MONTALETTO SCUOLEIl gruppo prende il nome dallazona del paese di Montalettoda cui proviene. La sera del 5suonerà in parrocchia aCesenatico, nel teatrino di SanGiacomo. Questa è unarassegna ormai consolidata. "Ilgiorno dell’Epifania - diceFiorenzo Montanari - andremoin diverse piazze e cisposteremo fra Cesena eCervia. Nelle case la nostra

merenda è con un bicchiere divino e un pezzo di piadina". Lasezione strumenti si avvale disax, rullante e duefisarmoniche.

CALABRINAIl gruppo dei Pasquaroli dellaparrocchia di Calabrina ècoordinato da Thomas Altini."Siamo un gruppo misto, congente di tutte le età. La nostraunica pretesa è quella di stareinsieme, senza avere velleità diessere perfetti. Cantiamo esuoniamo nelle case dellaparrocchia: il 4 gennaio, allasera, animiamo la festa deibambini che organizza lanostra comunità. Vi sarannoanche altri gruppi. Il 6 gennaioporteremo musica e allegria inalcune case di riposo".

AVIS CALISESEDal 1978 il gruppo deiPasquaroli dell’Avis portaavanti la tradizione. Uno deicoordinatori è Andrea Torri ilquale afferma che “l’aria difesta e di allegria che portiamoin giro devono essere sempreaccompagnate dalla serietà edal rispetto. Il 4 gennaiosaremo al teatro di Ponteabbadesse, alle 21; il 5 gennaioin piazza a Calisese alle 16; il 6gennaio in piazza del Popolo aCesena alle 16 e, alle 21, alPetrella di Longiano.

PONTE PIETRAIl gruppo dei Pasquaroli diPonte Pietra è composto da piùdi 20 elementi. Domenica 6gennaio alle 20,30 il sodalizioparteciperà alla rassegna che sisvolge al Petrella di Longiano.L’età media è molto bassa,attorno ai 25 anni. Il gruppoprende con molta serietàl’impegno e le prove vengonosvolte una volta la settimanadal mese di novembre, comespiega il coordinatore ManuelMengozzi.

LONGIANOIl gruppo "I Sgumbié adLunzén", nato nel 2011, contaattualmente 37 componenti

che, oltre a cantare "LaPasquela" tradizionalepropongono canzoniromagnole in italiano e indialetto. Le loro voci sonoaccompagnate dalla chitarra diStefano e dalla fisarmonica diIvan. Il gruppo sarà impegnatogiovedì 3 gennaio a Montiano,Calabrina e Cervia. Venerdì 4 aBorella, sabato 5 a Cesenatico ea Ponte Abbadesse. Domenica 6, festadell’Epifania, saranno aBalignano, nel pomeriggio inpiazza del Popolo a Cesena e lasera al Petrella con i PasquaroliAvis di Calisese, di PonteAbbadesse e Ponte Pietra.

GAMBETTOLAIl Gruppo Idea Coop Strazer deBosch, è un gruppo diPasquaroli che è nato alla finedel 2000 per volontà diValentino Calbucci, MassimoBaldini, Luigi Battaglia e LucaDecarli. Sono una ventina icomponenti del gruppo cheogni anno nel periododell’Epifania si spostano dicasa in casa, di teatro in teatro,senza dimenticare le piazze. Lacaratteristica principale deiPasquaroli gambettolesi è lapresenza in superioritànumerica delle donne che conla loro voce squillante, dannoun tocco speciale ad unatradizione che in passato erafatta solo da uomini. L’allegra comitiva inizierà il suoviaggio ben augurante sabato 5gennaio a Gambettola doveporteranno il loro saluto nelcircolo parrocchiale Anspi divia Ravaldini e nella sala Felliniin corso Mazzini (dove sisvolgono le tombole).Domenica 6 gennaio sarannopresenti alla mini rassegna di"pasquaroli" che ci saràdavanti la capanna del GrandePresepe in piazza foro Boario aGambettola e in seguito lungoil porto canale di Cesenatico.La tappa conclusiva del loroviaggio sarà venerdì 18 gennaionel cine-teatro Metropol incorso Mazzini a Gambettola,nella "Serata della tradizione edel folclore". (Piero Spinosi)

ALTOSAVIOLa tradizione della "Pasquella"è ancora molto viva in AltoSavio, e proprio l’anno scorso siè affacciato sulla scena unnuovo e giovane gruppo. Sonoormai una decina i gruppi chedalla sera della vigilia al giornodella Befana girano e cantanoper bar e ristoranti.Sabato 5 alla sera i gruppi sidanno appuntamento a SanPiero al teatro Garibaldi edall’Asilo delle Grazie dove, unodietro l’altro, cantano la "lietanovella".Ci sono Pasquellanti e gruppiancorati alla tradizione,accompagnati dalla figura del"Befanotto", anche se nondisdegnano qualche cantoironico, come il Gruppo delCentro Sociale, la Pasquella diGinestra e Binella, la Pasquellad’Alto Savio, di Acquapartita eSelvapiana. C’è la "PasquellaSuperstar", composta in granparte di bambini (ed ex-bambini) dell’Asilo delleGrazie. (Alberto Merendi)

Le strofe si perdononella nottedei tempiLa versione più diffusa è quella di Bruchìn

I Pasquaroli di Calabrina

in una casa

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Giovedì 3 gennaio 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi

Cappella dell’ospedale (noal sabato)

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San GiuseppeArtigiano, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauroin Valle, Ponte Pietra,San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Giorgio, San Pio X,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano,San Cristoforo, Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuariodell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale,San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Case Finali, Osservanza,Bulgarnò, Diegaro,Madonna delle Rose,San Paolo, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano,Ponte Pietra

20.00 San Giovanni Bono, San Pio X, Villachiaviche,Gattolino, Bulgaria,Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;

10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;

Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18.30 (sabato);8 / 11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato),9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 6 gennaio - Anno CEpifania del SignoreIs 60,1-6; Salmo 71;Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12

Epifania, ossia manifestazione.A Betlemme, Gesù si eramanifestato al popolo ebreo

attraverso i pastori. Oggi simanifesta ai popoli pagani,rappresentati dai Magi.Essi sono venuti dall’Oriente aGerusalemme, seguendo unastella. Sono per noi modello dellaricerca del Signore. Si sonoscomodati non poco per cercareGesù. Hanno capito che la stellaindicava la nascita del re deigiudei.Si recano dalle autorità perchiedere informazioni,a Betlemme di Giudea.Erode trasmette questainformazione e chiede di farglielosapere, perché anche lui possaandare ad adorarlo. La stellaricomincia a guidarli. Così videro ilbambino con Maria sua Madre e,prostratisi, lo adorarono, poiaprirono i loro scrigni e glioffrirono in dono oro, incenso emirra.Nel 2005 il Papa convocò a Coloniala Giornata mondiale della

Gioventù, con tema “Siamo venutiper adorarlo”. I Magi incontraronoGesù a Betlemme, che significa“casa del pane”, scrive il Papa.Nell’umile grotta di Betlemmegiace, su un po’ di paglia,il chicco di grano che, morendo,porterà molto frutto.Lo stesso Redentore è presentenel sacramento dell’Eucaristia.La Messa diviene il veroappuntamento d’amorecon Colui che ha dato tuttose stesso per noi.Cari giovani, affidate anche voi alSignore l’oro della vostra esistenza,la libertà di seguirlo per amore,l’incenso della vostra preghiera.Spalancate il vostro cuore a Dio.Lasciatevi sorprendere da Cristo.Concedetegli il diritto di parlarvi,in questi giorni.Chi fa entrare Cristo nella propriavita non perde nulla di ciò cherende la vita libera,bella e grande. La Chiesaha bisogno di autentici testimoniper la nuova evangelizzazione,la cui vita sia trasformatadall’incontro con Cristo Gesù.La Chiesa ha bisogno di santi.E solo i santi possono rinnovarel’umanità.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORETi adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra

lunedì 7 gennaiosan Raimondode Peñafort1Gv 3,22-4,6; Sal 2;Mt 4,12-17.23-25

martedì 8san Severino abate1Gv 4,7-10; Sal 71;Mc 6,34-44

mercoledì 9san Giuliano1Gv 4,11-18; Sal 71;Mc 6,45-52

giovedì 10san Aldo eremita1Gv 4,19-5,4;Sal 71;Lc 4,14-22a

venerdì 11san Igino papa1Gv 5,5-13;Sal 147;Lc 5,12-16

sabato 12 san Modesto martire1Gv 5,14-21;Sal 149;Gv 3,22-30

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

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Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 46 del 20 dicembre 2012: 8.000 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di venerdì 28 dicembre 2012

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO99ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiatoDomenica 13 gennaio celebrazione a Santo Stefano di Cesena“Migrazioni. Pellegrinaggio di fede e di speranza” è il temadella 99ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, chesi celebra domenica 13 gennaio. Gli Uffici Migrantes,Missioni, Caritas ed Ecumenismo della Diocesi di Cesena-Sarsina invitano alla celebrazione presieduta dal vescovoDouglas Regattieri, che si terrà il 13 gennaio alle 15,30 nellachiesa di Santo Stefano (in via Friuli a Cesena). Seguirà unmomento di festa del folklore etnico, con canti e balli tipici.

✎ CHIESA INFORMAUnitalsi e Cvs, festa del RingraziamentoDomenica 13 gennaio a San Paolo di CesenaNegli ambienti della parrocchia di San Paolo di Cesena, nelpomeriggio di domenica 13 gennaio l’Unitalsi e il Cvs(Centro volontari della sofferenza) di Cesena invitano soci esimpatizzanti alla festa del Ringraziamento. Alle 15 la messa;alle 16 proiezione del video “Monsignor Novarese”; seguiràun momento di condivisione con tombola e merenda.

Cammino spirituale per separati o divorziati soliIn questo anno dedicato alla riscoperta della nostra fede,continua il percorso spirituale per i separati sul testo delCredo: “Rinascere nello Spirito, per la gioia del cuore. Pro-fesso un solo Battesimo per il perdono dei peccati”. L’appun-tamento è per lunedì 7 gennaio alle 21 presso il seminario, aCase Finali di Cesena. L’incontro è rivolto a chi vuole appro-fondire la condizione della sua separazione coniugale all’in-terno di un cammino umano e spirituale. Per informazioni:Ivan e Floriana 3886186867, don Virgilio 3393191586.

Incontri per divorziati risposati e separati conviventiIl prossimo incontro, promosso dall’Ufficio per la pastoraledella famiglia, per divorziati risposati e separati conviventi, èper sabato 12 gennaio alle 18,30, in seminario a Cesena.Per info: Sabrina e Andrea Delvecchio, [email protected].,338 1424377.

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Giovedì 3 gennaio 2013 7Vita della Diocesi

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

a quinta edizione dei “Dialoghi per la città”si aprirà lunedì 14 gennaio con la presenza

del cardinale Camillo Ruini, già presidentedella Conferenza episcopale italiana (Cei), oraalla guida del Progetto culturale della Chiesaitaliana e coordinatore della Commissioneinternazionale sulle apparizioni diMedjugorje.

L

Il cardinale Camillo Ruinial primo dei “Dialoghi per la città”

“La fede in Dio, oggi” è il tema assegnato alporporato che certamente non mancherà diparlare anche del suo recente volume“Intervista su Dio” (edizioni Mondadori),pubblicato in settembreassieme al giornalista Andrea Galli.L’incontro, aperto a tutti, come negli anniscorsi si terrà lunedì 14 gennaio nell’aulamagna della facoltà di Psicologia, in piazzaleMarx a Cesena (di fronte alla stazioneferroviaria), con inizio alle 21.I quattro incontri avranno come tema“Dilatare gli spazi della ragione”.

Gli incontri successivi vedranno lapartecipazione, lunedì 11 febbraio, dell’excalciatore dell’Inter e della Nazionale SandroMazzola (“Le ragioni del cuore”).Il terzo incontro, lunedì 11 marzo, avrà comeprotagonista il rettore dell’Università diBologna, professor Ivano Dionigi, insignelatinista, che tratterà del tema “La ragionedel sapere”. Chiuderà il ciclo 2013 l’astrofisico MarcoBersanelli, esperto dell’universo primordiale,che interverrà su “Scienza e fede: una lungaamicizia”.

L’appuntamentoè per lunedì14 gennaio alle 21nell’aula magnadi Psicologia, aCesena di fronte allastazione ferroviaria

è un grido di salvezza, diliberazione che si alza dalmondo intero, dagli uomini

assetati di pace e di giustizia, dallediverse situazioni di morte e di tenebrache avvolgono l’umanità. È un gridoinsistente, che non cessa di farsisentire e che giunge ancora oggi agliorecchi di Dio. Oggi come ieri.Abbiamo infatti ascoltato nella liturgiadi questa Notte santa: un popolo checamminava nelle tenebre, sette secoliprima di Cristo… vede una grande luce(cfr Is 9,1-6) e si mette in cammino:ecco il grido ascoltato. Così San Paolo,a pochi anni dalla venuta della luceche è Cristo Signore, riconosce che idesideri mondani sono soppiantati daldesiderio e dal grido di qualcosa dinuovo, di stabile e di sicuro: la giustiziae la pietà finalmente hanno trovatodimora mondo: la gloria del nostrogrande Dio e salvatore Gesù Cristo sisono manifestati (cfr Tt 2, 11-14). E

nelle campagne diBetlemme, inquell’anno a settesecoli dalla fondazione

di Roma..., è risuonata la risposta algrido di pace per ogni uomo e per tuttii popoli, per bocca di angeli che aipastori addormentati dopo unagiornata di duro lavoro, gridarono: viannunciamo una cosa bella e nuova: viè nato un Salvatore! (cfr Lc 2,1-14).

Quando Gesù tornerà ci sarà ancorafede? Ma questo grido c’è davvero ancoraoggi nel cuore dell’uomo? Vorreirispondere a questo interrogativo,perché sono stato sollecitato da unafrase che mi è ritornata con una certafrequenza in questi ultimi giorni dellapreparazione al santo Natale. LaLiturgia l’ha inserita come antifona nelbreviario della Chiesa e ce l’ha fattaripetere più volte: è la domanda diGesù riportata dal Vangelo di Luca:“Quando il Figlio dell’uomo verràtroverà fede sulla terra?” (Lc 18,8).Gesù pone questa domanda dopo aver

raccontato la parabola dellavedova importuna cheinsistentemente chiede algiudice giustizia. E ilgiudice, pressato dallarichiesta della donna, le fa giustizia.Non farà così anche Dio verso i suoifigli che gridano a lui? Questo grido deifigli è la fede di chi implora da Diol’aiuto, di chi si affida a Dio e attendeda lui la salvezza, di chi non cessa didomandare a Dio. Ecco perché Gesùpone la domanda: ci sarà alla fine lafede sulla terra? Perché Gesù intuivache sarebbe venuti tempi in cui l’uomoavrebbe voluto fare da solo… non sisarebbe umiliato a chiedere, nonavrebbe ammesso la sua debolezza,avrebbe smorzato questo grido disalvezza.

L’indifferenza: nuovo nomedell’ateismo Ma a venti secoli questo grido disalvezza si è proprio spento nel cuoredegli uomini? Essi non gridano più aDio? Non cercano più? Non desideranopiù? Stanno forse sopprimendo

’C

MonsignorDouglas RegattieriL’omelia del vescovoalla concelebrazionedella Notte Santain Cattedrale a Cesena

Indifferenzaè il nuovonomedell’ateismo

quell’anelito che si portano dentro:anelito di assoluto, di pienezza, di vita e digioia? Cercano forse le risposte da altreparti? In altre cose? in altri assoluti dibasso respiro? Forse è proprio così:l’indifferenza è il nome nuovo e forse piùpericoloso dell’ateismo della societàsecolarizzata contemporanea.Prendo a prestito alcune riflessioni di unautorevole uomo di Chiesa dei nostrigiorni per affermare che oggi “Dio non ècombattuto, ma ignorato; non è oggetto dicontestazione, ma è considerato un temainsignificante, fastidioso e noioso. Spessoalla base c’è l’equivoco che identifica toutcourt religiosità generica e fede autentica.La pratica religiosa infatti di non pochi

cristiani si rivela segnata daipocrisia, da compromessimorali, da un’adesionepassiva alle tradizioni, da unperbenismo etico, dainteressi politici e così via”(Ravasi). È questaindifferenza che general’estinzione del grido,dell’anelito edell’interrogativo spiritualecon il conseguenteinaridimento morale e unosvuotamento di senso.

Religiosità generica o fedeautentica?Fratelli carissimi, con

rispetto e discrezione mi permetto diporvi questa domanda: non è chel’indifferenza verso i valori dello spirito,verso il vangelo, verso la Chiesa, in ultimaanalisi, verso Dio ha preso anche noi?Anche se qualche volta preghiamo, anchese qualche volta facciamo un piccolaofferta per i poveri, anche se a Nataleandiamo in Chiesa per la Messa? Ecco,appunto la religiosità del ’qualche volta’ enon una scelta vera, libera, cosciente eresponsabile.Amerei che ognuno di noi, stanotte,facesse emergere e tirasse fuori dal suocuore questo grido che spinge dentro e loindirizzasse a Colui che solo può salvarcida una vita sciapa, senza senso, spessovuota e superficiale.È questo il mio augurio natalizio: cheognuno di noi dia una risposta sensata,coraggiosa e veritiera alla domanda diGesù: quando verrò a bussare alla tuaporta troverò la fede?

LA NATIVITÀ, NELL’AIUOLA ALLESTITA DI FRONTE ALLA CATTE-DRALE, A CESENA. NELLA CRIPTA DELLA CATTEDRALE È POS-SIBILE VISITARE FINO ALL’8 GENNAIO IL PRESEPE ALLESTITODALLA FAMIGLIA GUALTIERI DI MONTIANO.A DESTRA, IL VESCOVO DOUGLAS REGATTIERI

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Giovedì 3 gennaio 20138 Vita della Chiesa

Angelus a Santo Stefano. Ieri come oggi la testimonianza di quanti rispondono all’odio con l’Amore

“Santo Stefano è un modello per tutticoloro che vogliono mettersi al serviziodella nuova evangelizzazione. Egli dimostrache la novità dell’annuncio non consisteprimariamente nell’uso di metodio tecniche originali, ma nell’essere ricolmidi Spirito Santo e lasciarsi guidare da Lui”

n invito a lasciarsi attirare da Cristo:è venuto, nel giorno di SantoStefano, da Benedetto XVI, in

occasione dell’Angelus, recitato con ifedeli giunti da tutto il mondo in piazzaSan Pietro, in occasione della festa disanto Stefano.

Il primo martire. “Ogni anno,all’indomani del Natale del Signore, laliturgia ci fa celebrare la festa di santoStefano, diacono e primo martire - haricordato il Papa -. Il libro degli Atti degliApostoli ce lo presenta come uomo pienodi grazia e di Spirito Santo; in lui si èverificata in pieno la promessa di Gesù

U

Il filo rosso dei martiririportata dal testo evangelico odierno,che cioè i credenti chiamati a renderetestimonianza in circostanze difficili epericolose non saranno abbandonati eindifesi: lo Spirito di Dio parlerà in loro”.Il diacono Stefano, in effetti, “operò,parlò e morì animato dallo Spirito Santo,testimoniando l’amore di Cristo finoall’estremo sacrificio. Il primo martireviene descritto, nella sua sofferenza,come imitazione perfetta di Cristo, la cuipassione si ripete fino nei dettagli”. Lavita di santo Stefano, ha chiarito ilPontefice, “è interamente plasmata daDio, conformata a Cristo; nel momentofinale della morte, in ginocchio, egliriprende la preghiera di Gesù sulla croce,affidandosi al Signore e perdonando isuoi nemici: ’Signore, non imputare loroquesto peccato’. Ricolmo di SpiritoSanto, mentre i suoi occhi stanno perspegnersi, egli fissa lo sguardo su ’Gesùche stava alla destra di Dio’, Signore ditutto e che tutti attira a Sé”.

Aprirsi alla luce. “Nel giorno di santoStefano - ha sottolineato il Santo Padre -,anche noi siamo chiamati a fissare losguardo sul Figlio di Dio, che nel clima

gioioso del Natale contempliamo nelmistero della sua incarnazione. Con ilbattesimo e la cresima, con il preziosodono della fede alimentata dai sacramentidella Chiesa, specialmente dall’Eucaristia,Gesù Cristo ci ha legati a Sé e vuolecontinuare in noi, con l’azione delloSpirito Santo, la sua opera di salvezza, chetutto riscatta, valorizza, eleva e conduce alcompimento”. Così “lasciarsi attirare daCristo, come ha fatto santo Stefano,significa aprire la propria vita alla luce chela richiama, la orienta e le fa percorrere lavia del bene, la via di un’umanità secondoil disegno di amore di Dio”.

Testimonianza convinta. Infine, hasottolineato Benedetto XVI, “santo Stefanoè un modello per tutti coloro che voglionomettersi al servizio della nuovaevangelizzazione. Egli dimostra che lanovità dell’annuncio non consisteprimariamente nell’uso di metodi otecniche originali, che certo hanno la loroutilità, ma nell’essere ricolmi di SpiritoSanto e lasciarsi guidare da Lui”. La novitàdell’annuncio, ha sostenuto il Papa, “stanella profondità dell’immersione nelmistero di Cristo, dell’assimilazione della

sua parola e della sua presenzanell’Eucaristia, così che Lui stesso, Gesùvivo, possa parlare e agire nel suo inviato”.In sostanza, “l’evangelizzatore diventacapace di portare Cristo agli altri inmaniera efficace quando vive di Cristo,quando la novità del Vangelo si manifestanella sua stessa vita”.

Rinnovare la fede. Dopo l’Angelus, neisaluti in varie lingue, dopo aver rispostoagli auguri dei fedeli, in francese il SantoPadre ha fatto notare che “il martirio deldiacono Stefano dimostra che la nascitadel Figlio di Dio ha inaugurato un’eranuova, quella dell’amore. L’amore abbattele barriere tra gli uomini. E li rende fratellinel conciliare il perdono, donato ericevuto. Che l’intercessione di santoStefano, fedele al Signore sino alla fine,sostenga i cristiani perseguitati e che lanostra preghiera li incoraggi! Seguendolui, testimoniano senza paura, concoraggio e determinazione la nostra fede”.Anche in inglese ha invitato a seguirel’esempio di santo Stefano: “Come lui,possiamo noi essere benedetti dalla graziadi Dio per avere il coraggio di parlare edifendere la verità della nostra fede inpubblico, con carità e costanza”. La festadi santo Stefano, ha detto Benedetto XVIin spagnolo, “diventa un invito a chiedereal Bambino Gesù che rinnovi la nostrafede e la renda più attiva attraverso lacarità. A Lui chiediamo anche chel’esempio di fedeltà al Vangelo di questoprimo martire aiuti i cristiani a vincerepaure e inerzie, per dare ragione dellasperanza a chi lo chiede, con audacia esapienza”. In polacco, “commemorandoSan Stefano, primo martire, per suaintercessione - ha affermato - chiediamo aDio affinché nella vita quotidiana non cimanchino la saggezza e il coraggio, la fedee l’amore, che trovano il loro compimentonella gloria del Signore”. In italiano, ilPontefice ha salutato in particolare igiovani del Movimento dei Focolariprovenienti da molti Paesi del mondo:“Cari giovani, l’esempio della beata ChiaraBadano vi aiuti nel cammino della fede!”.“A tutti auguro una buona festa, nella lucee nella pace del Natale del Signore. Buonafesta e tanta gioia”, ha concluso.

“Come i pastori, siamo invitatiad andare verso gli altri senza indugio”

● Il cardinale Angelo Bagnasco il giorno diNatale ha presieduto le messe inCattedrale a Genova e nel carcere

● “I limiti ci ricordano che l’uomo si realizzasolo nel dono di sé, cioè quando vive larelazione con gli altri e ne accetta i legami”

iscoprire la “cultura dellimite”, perché il limite è unfatto costitutivo della natura

umana. È l’invito che l’arcivescovo diGenova e presidente della Cei,cardinale Angelo Bagnasco, harivolto nell’omelia pronunciatadurante la Messa del giorno diNatale. “La contingenza dura chestiamo vivendo - ha affermato - deveessere vissuta come limite che cispinge a guardarci con occhi dibenevolenza; ci spinge a mettereinsieme le risorse di intelligenza e dicuore per costruire con fiducia undomani più sereno per tutti, acominciare dai più deboli”. E sequello di quest’anno è “un Natale diprova” l’invito del cardinale è ad“allargare lo sguardo e stringere ilegami dell’amore”.

Ciascuno ha bisogno dell’altro.L’arcivescovo aveva prima affermatoche “oggi, una certa cultura cerca disuperare i limiti, siano essi fisici omorali o psichici, li vede come unacondanna, mentre invece portano

R con loro una grazia”. “Potremmo dire- ha proseguito - che c’è bisogno diuna vera cultura del limite” perché “ilimiti umani - anche se si cerca disuperarli nelle giuste forme e misure- ricordano che ciascuno ha bisognodegli altri e che gli altri hannobisogno di Dio. Ci ricordano chel’uomo si realizza solo nel dono di sé,cioè quando vive la relazione con glialtri e ne accetta i legami che - nellafamiglia, con gli amici, nel lavoro,nella società - non sono il contrariodella libertà, ma la sua condizione”.“La società odierna - ha proseguito -cammina sul sentierodell’individualismo esasperato, mava verso il baratro del disumano,dove sopravvive chi è più forte escaltro”. Il rimedio è fare come ipastori del Presepe che “sono l’invitoa uscire da noi stessi per andareverso gli altri, e umilmente chiederee donare ascolto, comprensione,sostegno”.

Verso la luce. “A volte si hal’impressione che la nostra cultura

cammini in senso inverso, allaricerca non dell’umile grotta dellaluce, ma verso palazzi che moltopromettono e tutto tolgono delladignità della persona e della vita,dove gli umili e i deboli non possonoentrare”. Ha detto ancora il cardinalespiegando che “in nome di unalibertà male intesa si predica chel’uomo è il padrone assoluto di sestesso, che deve farsi da solo”. Ma, hadomandato, “qual è il risultato di talevisione? Che l’uomo è più solo: pernon voler dipendere da nessuno, sirinchiude sempre più in se stesso,nel proprio piccolo mondo e cosìmuore di solitudine”. Il cardinale hainvitato a guardare ai pastori, che“vanno senza perdere tempo, verso illuogo indicato”. L’immagine deipastori, ha affermato ancora ilcardinale, “interpella ciascuno dinoi, uomini contemporanei cheviviamo nella frenesia delle cose, deiritmi, degli impegni quotidiani. Noiche siamo non solo incalzati, ma nondi rado siamo governati dalle cose dafare, così che, anziché agire, siamo

agiti! Crediamo di essere attivi perché continuamenteoccupati, perché impegnati in molte cose”. “Ma - haaggiunto - quando gli impegni allentano la presa,rischiamo di perdere tempo, di cadere nella pigriziatravestendola da doveroso riposo, e facilmenteindugiamo credendo di essere in credito con la tiranniadel tempo. Allora cerchiamo di “ammazzare il tempo”,mentre in realtà è il tempo che ammazza noi”.

Per il riscatto dei detenuti. In precedenza il cardinaleaveva celebrato la tradizionale Messa di Natale tra idetenuti nel carcere di Marassi. Le carceri, ha affermatounendosi in questo alle parole del cardinale AngeloScola che aveva celebrato la Messa nel carcere di SanVittore di Milano, siano “ambienti sempre meglioadeguati” e la permanenza in carcere possa “aiutare dipiù il reintegro di ciascuno”. “Sarebbe bello - ha detto ilporporato nell’omelia - che la società intera fosseimpegnata perché i tempi della pena per il proprioriscatto potessero essere vissuti in un modo piùcongruo, migliore, che potesse anche aiutare di più ilreintegro e la purificazione interiore di ciascuno”. “Ciauguriamo che rapidamente la società intera possariflettere in modo più adeguato perché una parte deipropri figli, dei propri cittadini, possa ricostruire sestessa nella giustizia, però possa ricostruirsi in modopiù congruo, in ambienti sempre meglio adeguati”, haaggiunto.

Page 9: Corriere Cesenate 01-2013

Giovedì 3 gennaio 2013 9Attualità

PORTA TROVA - VIA PIAVE: appartamento al quarto piano con ascensore com-posto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto di ampie di-mensioni, 1 bagno, 2 balconi, cantina e garage. € 155.000 / Rif. 1198

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Villaggio globaledi Ernesto Diaco

QUANDO L’ITALIARIPARTIVA...Poco consi-derata neicurricoli sco-lastici, da al-cuni anni lastoria rag-giunge ilgrande pub-blico – e lu-singhieri risultati – mediante il piccoloschermo. Programmi di divulgazione eformat incentrati sui filmati d’archiviocontano fette non trascurabili di spetta-tori, attirando anche l’attenzione dei piùgiovani. Canali televisivi dedicati, appli-cazioni e portali internet portano i fattidel passato fin sui telefonini, intrec-ciando interessanti collegamenti con laletteratura, la filosofia, le scienze. Nel-l’epoca digitale, la storia conosce unnuovo revival.Su questo terreno si confronta ora ancheTv2000, l’emittente dei cattolici italianivisibile sul canale 28 del digitale terrestree sul 142 di Sky. Dal 22 dicembre, infatti,il sabato sera, in seconda serata, va inonda “Quando l’Italia”, talk show suglianni della ricostruzione e del miracoloeconomico.A condurlo in studio è Francesco Bonini,docente all’Università Lumsa di Roma.Accanto a lui, Gabriella Facondo, altristorici ed esperti e un folto gruppo di gio-vani studenti curiosi di approfondire uncapitolo importante della nostra storia.Un periodo ormai lontano, ma forse ca-pace di parlare anche all’oggi di un Paesebisognoso di risollevarsi. Fra i protagoni-sti delle prime puntate ci sono infattiAdriano Olivetti, Enrico Mattei, Alcide DeGasperi e tanti altri testimoni del mondodella politica, dell’economia, dell’indu-stria e della cultura che hanno contri-buito a far crescere il nostro Paese.La scommessa di Tv2000 non è da poco,considerando le illustri e consolidate pre-senze televisive in questo campo, fortiper di più di teche e archivi ricchi comeuna miniera d’oro. Ciononostante, il ri-sultato è pregevole: ogni puntata pro-pone una cifra stilistica e narrativa riccadi aspetti, di immagini, di approfondi-menti, indagando con un linguaggio pre-ciso ma accessibile il coraggio e lacreatività di un’Italia che riparte dopo laguerra, con “capacità di visione” e di fareleva sulle sue forze migliori.Servendosi dei filmati scovati nell’archi-vio dell’Istituto “Luigi Sturzo” e dell’Eni,“Quando l’Italia” alza il sipario su unPaese diviso ma anche proiettato inavanti, raccontando le trasformazionidella vita quotidiana nelle città e nellecampagne e quei cambiamenti epocalinella società e nell'economia, le cuitappe sono circoscritte a pochissimi annima i cui effetti durano tutt’ora. Un tas-sello che si aggiunge al coloratissimo mo-saico di Tv2000, sempre più premiataanche dagli ascolti.

ra le preoccupazioni degli europei inquesto Natale 2012 e Capodanno2013 spiccano gli argomenti

economici: la situazione generale di crisi,il lavoro (che non c’è), il livello dei prezzi,lo stato di salute delle finanze pubblichenazionali. Non era forse necessario unsondaggio di Eurobarometro percertificarlo, eppure i dati diffusi primadelle festività dall’istituto demoscopicodell’Ue contribuiscono a tener destal’attenzione sulle priorità indicate daicittadini.Come sempre, Eurobarometro nel suosondaggio semestrale - realizzato inquesto caso lo scorso novembre - hatastato il polso di un amplissimocampione di persone: precisamente32.731, nei 27 Stati membri dell’Unione enei Paesi candidati. Ne risulta che i"principali motivi di preoccupazione"dei cittadini europei sono ladisoccupazione (48 per cento, due puntipercentuali in più rispetto allarilevazione di primavera), la concretarealtà economica generale (37 per cento,+2), l’inflazione (24 per cento) e il debitopubblico (17 per cento). Per gli europei,le "questioni più urgenti" da fronteggiaresono, ancora, la crisi economica (53 percento), la disoccupazione (36 per cento)e i conti statali (32 per cento).Prima del deflagrare della recessione, glieuropei ponevano in cima a questa lista itemi della sicurezza e dell’immigrazione(influenzati dall’attentato alle Torrigemelle e dai flussi migratori in arrivosulle coste e alle frontiere Ue), ilcambiamento climatico e, alcuni,l’invecchiamento della popolazionecorrelata anche alla denatalità. Dal 2008in poi il panorama è cambiatoradicalmente: le famiglie fanno i conticon la mancanza di lavoro, con redditi

decrescenti, con le poche opportunità diriuscita nel mondo professionale per ipropri figli. Non mancano, peraltro, significativedifferenze da un Paese all’altro e, oggi piùche mai, il vecchio continente apparesegnato da una nuova frontiera - non piùtra est e ovest, come ai tempi dellaCortina di ferro, ma tra nord e sud -indicata dai livelli di Prodotto internolordo, dall’occupazione, dalla solidità deibudget nazionali, dalla tenuta delsistema di welfare. Non a caso in Svezia,Danimarca, Germania, Finlandia,Austria, Paesi Bassi, i cittadini risultanomolto meno preoccupati sui temieconomici rispetto a quelli delle nazionimediterranee, con in testa Grecia eSpagna, e di alcuni Stati orientali dalleperformance deboli, come Bulgaria eRomania. Anche in Italia l’economia è in testa agliinterrogativi che riguardano il presente eil futuro e il 57 per cento degli intervistatiritiene che "il peggio deve ancoravenire". Ma dove cercare delle risposteconvincenti? Per l’85 per cento deicittadini gli Stati Ue dovrebberocooperare più strettamente fra loro persuperare l’impasse. Nell’indicare isoggetti più efficaci per andare oltrequeste turbolenze, l’Unione europearaccoglie il 23 per cento delle preferenze(+2 per cento rispetto alla primavera), gliStati nazionali il 20, seguiti a distanza daG20 e Fondo monetario internazionale.Le persone convinte che l’Unione stiaprocedendo nella giusta direzione sono il41 per cento del totale: un dato elevatorispetto agli altri soggetti, ma pur sempreinferiore alla metà del campione. Al di là dei numeri, si hanno alcuneconferme (pur tenendo presente che si

tratta di un sondaggio, per quantocurato): in questo momento non c’ènulla di più importante per gli europeidei temi economici, della protezione deiredditi e delle pensioni. Quando ilmodello sociale europeo vieneminacciato come in questa fase, gli altritemi, persino altri valori non menorilevanti, scendono in classifica. Laserenità spesso comincia dal lavoro e dalbenessere: una ovvietà, per taluni aspetti,ma anche un atteggiamento figlio diun’Europa fino a ieri ricca in sensoassoluto, e tuttora ricca in proporzionead altre regioni del mondo, dove laprecarietà materiale (cibo, acqua, curemediche, istruzione…) rimaneun’emergenza quotidiana. In tal senso non vanno sottovalutate lediverse percezioni della nostra epoca fraun Paese e l’altro: un cittadino britannicoe uno estone, un francese o un cipriota,un portoghese o un belga pur vivendonello stesso continente, pur essendo tutticittadini dell’Ue, affrontano in mododiverso la vita di ogni giorno, e, diconseguenza, giudicano differentementel’azione politica nazionale e quellaeuropea: lo si comprende a ogni tornataelettorale. Probabilmente lo sanno anchei politici italiani e tedeschi che si stannopreparando per le rispettive elezionipolitiche: a febbraio nel Belpaese, asettembre in Germania. Non va infine sottolineata l’indicazioneproveniente da Eurobarometro: le grandisfide che l’Europa avrà davanti nell’annoche sta per cominciare vanno affrontateunendo le forze. Lo chiedono i cittadini,lo impongono di fatto i mercati, i partnere i competitori mondiali, e forse se nestanno convincendo i governanti deiPaesi dell’Unione.

Gianni Borsa

TInsieme contro la crisi

EUROBAROMETRO. Le priorità e le attese dei cittadini europei per il 2013

Unione Europea

SECONDO EUROBAROMETROI TEMI ECONOMICI SONO IN CIMA

ALLE PREOCCUPAZIONIDEGLI EUROPEI

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Giovedì 3 gennaio 2013 11Attualità

il Periscopio di Zeta

L’Europa è un processo irreversibilecome ben intuirono i padri fondatori

Nonostante le tante cassandre

“In un mondo globale, l’unità minima diventa l’Europa”. Ho ascoltatoquesta frase alcune settimane fa, durante un viaggio a Bruxelles di cuiin pagina parla Giulio Donati. In merito mi permetto qualche altra

osservazione che ho annotato nella mia breve permanenza nella capitalebelga.Siamo tutti presi dalla vicende italiane. Fin troppo coinvolti, mi verrebbe daaggiungere. Adesso poi che siamo in vista delle elezioni politiche non vediamoaltro che la realtà nostrana. Il provincialismo è all’ennesima potenza, allenostre latitudini. Crediamo che si possa pensare ancora in termini autarchici,che si possa tornare alla lira, a un passato che oggi appare migliore solo perchélontano nel tempo e sbiadito nei ricordi peggiori.Oltre l’80 per cento delle leggi realizzate in Italia ha una emanazionecontinentale. Non dovremmo mai dimenticarlo. Per questo abbiamo unasovranità limitata, come qualcuno ci vuole far credere? No, semplicementesiamo inseriti in Europa, in quella comunità che abbiamo contribuito, con unpeso determinante, a fondare e a espandere. L’orizzonte continentale è losguardo minimo che si può avere. Bastano poche ore a Bruxelles perrendersene conto.È stato un tuffo salutare. Lontani dalle questioni di basso rango della politicaitaliana, senza condizionamenti dei canali tv sui quali imperversano i soliti

quattro o cinque leader, abbiamo ragionato amente serena sul futuro. Occorre guardare avantialmeno 5-10 anni, progettare in grande, pensarealle nuove generazioni. Ho visto tantissimi giovaninei posti di responsabilità. E fra questi tanti sonoitaliani, con la nostalgia della propria terra, ma

desiderosi di mettersi in gioco, di buttarsi nellamischia. Armati di inglese, francese e spesso ditedesco, la lingua parlata in tutto l’est delcontinente, ho travoto ventenni e trentenniimpegnati al Parlamento, alla Commissione e alConsiglio.È stata un’ottima boccata d’ossigeno. La città è inperenne espansione. Ovunque si notato gru cheinnalzano palazzi di vetro. Qui verranno ospitatimigliaia di nuovi funzionari. Si occuperanno, in unfuturo non lontano, degli Stati uniti d’Europa,come nei colloqui avuti nei due giorni intensitrascorsi in Belgio tutti ci hanno confermato. ARoma basteranno 2-300 parlamentari se capiremo,finalmente, che l’Italia non è il centro del mondo. Inostri ragazzi già lo sanno e infatti volano neicinque continenti a farsi un’esperienza adeguata.Noi andiamo ancora col freno tirato, un po’ripiegati su noi stessi e convinti che l’Europa vabene, ma fino a che ci fa comodo.L’Europa è un processo irreversibile, comeintuirono in maniera prodigiosa i padri fondatoriSchuman, Adenauer e De Gasperi. A lorodobbiamo un immenso grazie, nonostante le tantecassandre fin troppo frequenti. (775)

Italia, regione dell’Unioneancora in costruzione

● Nel 2013, con l’ingressodella Croazia, le nazionidell’Unione diventano 28

● In lista d’attesa la Turchiae alcuni altri Paesidei Balcani

● 500 milioni di cittadini,più di 20 lingue, un destinocomune da realizzare

e andate a Bruxelles avete occasione di entrarein Europa. Di cominciare a percepire che anchenoi italiani siamo parte di un mondo ben piùgrande di quello che abbiamo celebrato lo scor-

so anno nei suoi primi 150 di vita. Il "villaggio globale"cui ci stiamo abituando in questi decenni, infatti, parerichiedere dimensioni ben più ampie di quello del no-stro stivale incastonato nel vecchio continente con lacatena alpina e proteso sul Mediterraneo. L’Ue, Unio-ne Europea, è nata nel 1957 (Mec, Mercato comuneeuropeo) con sei Paesi, nel 2007 è giunta agli attuali 27con più di 500milioni di abitanti. Il prossimo anno,con la Croazia, diventeremo 28, con ben 24 lingue, equattro milioni in più di cittadini. Va precisato chenon tutti, comunque, hanno aderito all’euro comemoneta. I palazzi dell’Unione, quelli esistenti e i tantiancora in costruzione, con gru che spuntano comefunghi in diversi angoli nel cuore della città, vi dannola dimensione di una realtà dinamica più di quel chenon si riesce a percepire stando comodi a casa nostra.Magari ascoltando qualche politico nostrano proteso acriticare una realtà descritta come lontana, anzi, a vol-te persino contraria ai nostri interessi nazionali. Nei

palazzi si incontrano politici di altri Paesi in visita dilavoro e politici comunitari con i loro collaboratori,una marea di persone prevalentemente giovani. Sonopiù di 23mila i dipendenti permanenti; 11mila i tem-poranei o a contratto. Ogni deputato ha un plafondfisso per retribuire i suoi collaboratori e una volta cheli ha scelti, li fa assumere all’Ue che li paga diretta-mente attingendo da quella quota prefissata. I dipen-denti permanenti provengono da tutti i Paesi, sono se-lezionati per concorso (ovviamente devono conoscerediverse lingue) e hanno stipendi definiti per legge. Uncosto complessivo per ogni cittadino Ue è valutato sui15 euro annui. Con un gruppo di direttori di settima-nali della Fisc, ho partecipato a una due giorni proprionel cuore della Ue notando subito che sull’ingressoprincipale è riportato in grande il nome di Altiero Spi-nelli, europeista convinto della nostra Italia, evidente-mente riconosciuto da tutti per il valore del suo pen-siero. Posso anche testimoniare come diversi italianivivano nella capitale belga, capitale dell’Unione, fa-cendo onore alle nostre più nobili tradizioni enoga-stronomiche. Il nostro è stato un prendere contattocon l’Europa a partire dagli uffici stampa. Strutture in

cui giornalisti di diversi Paesi collabo-rano fra loro e sono a disposizione digiornalisti di tutto il mondo per far co-noscere le scelte dell’Unione ai vari li-velli e per tutte le tipologie di comuni-cazione: dalla carta stampata, alle radioe tv, a tutte le articolazioni del web. Pertutte le lingue del mondo, perché all’Uesono interessati anche i cinesi, piutto-sto che gli indiani. La vita di un politicoè particolarmente intensa, spesa nel-l’attività di relazione nel partito di rife-rimento, trasversale rispetto alle nazio-nalità. Relazione stretta anche con iparlamentari del proprio Paese per tu-telare al meglio gli interessi comuni.Nelle Commissioni si devono seguire lediscussioni e stendere i documenti de-cisionali avendo davanti la prospettivacomplessiva dell’Unione. Per AntonioCancian del Partito Popolare Europeo,ad esempio, l’impegno prioritario è perle infrastrutture. Dal ’Corridoio Adriati-co’ che coinvolge anche la nostra Ro-magna, ma che dall’Adriatico puntaverso il cuore dell’Europa, alle direttriciche collegano est e ovest. Confidandoche per finanziare le opere si possanomettere in campo i project bond, occa-sione di rilancio per l’economia.

Giulio Donati

S

IN LISTA D’ATTESAPER L’INGRESSO NELLA UESONO ISLANDA E TURCHIA,OLTRE A PAESI DELLA EX JUGOSLAVIA:CROAZIA (ENTRA IL 1° LUGLIO 2013),KOSSOVO, MACEDONIA, MONTENEGRO

BRUXELLES:IL CIPPOA RICORDODI ROBERTSCHUMAN,UNO DEIFONDATORIDELL’UNIONEEUROPEA,DAVANTI ALPALAZZO DELLACOMMISSIONEEUROPEA

Page 12: Corriere Cesenate 01-2013

PPrreessee eesseemmpprree ppiiuu rreesseeppeePP

Parrocchia di Taibo

Celincordia, nella chiesetta

Presepe vivente a Cannucceto

Parrocchia di Calabrina

Borello, davanti alla chiesa

Balignano, Comunità Papa Giovanni XXIII

Page 13: Corriere Cesenate 01-2013

Giovedì 3 gennaio 2013 13Speciale presepi

Elena Montalti, San CarloScuola di Villarco

Scuola “Ricchi” di Mercato SaracenoScuola “Collodi” di Gambettola

Mensa CaritasPresepe vivente del Sacro Cuore

SOFIA ROSSI DI RONTA MICHELA DALLARA DI GATTOLINO ALEX BAIARDI DI BULGARNÒ

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Giovedì 3 gennaio 201314 Cesena

Lutto ai CappucciniUn frate fra la genteSabato 22 dicembre la Cattedrale di Cesenasi è affollata per la liturgia funebre dicongedo del frate cappuccino padre AntonioStacchini.Nell’omelia, il vescovo Douglas così lo haricordato: "Padre Antonio era un religiosocappuccino fortemente legato alla suafamiglia religiosa, ma anche inseritoprofondamente nel tessuto diocesano.Quante sostituzioni! Quanti servizi prestatiin aiuto ai sacerdoti che, dovendosiassentare dalla parrocchia, trovavanosempre in lui una generosa disponibilità… Ilsuo saio francescano sempre stretto aifianchi e la sua ’lampada accesa’ erano glistrumenti con i quali serviva ultimamente laparrocchia di San Mauro e la casa di riposodon Baronio; negli ultimi tempi e poi oltre lamorte di don Antonio Zammarchi a Diegaro.Il Signore Risorto che ha chiamato padreAntonio a sé improvvisamente, ora, vista la

sua rettitudine nelservire i fratelli,vista la sua assiduitàal ministero dellaconsolazione pertanti sacerdoti,religiosi e laici, oraamiamo pensare cheil Signore inParadiso, comepremio alle suefatiche, si piegheràdavanti a lui e sistringerà le vesti ai

fianchi, lo farà mettere a tavola e passerà aservirlo".Padre Antonio era nato a San Giovanni inGalilea, nel marecchiese, il 31 maggio 1923.Si è fatto frate nel 1940. È stato ordinatosacerdote il 13 marzo 1948. Impressionantela ricchezza della sua attività pastorale:cappellano dell’Onarmo a Ferrara, poidell’ospedale "Bellaria" di Bologna.Soprattutto, la responsabilità di parroco aComacchio, nella parrocchia della Madonnain Aula Regia, dove è rimasto perventicinque anni fino al 1994. Sul suotavolo, nella cella del convento, semprepresente quella affascinante icona. Pur conservando nel cuore la nostalgia delsuo ministero a Comacchio, una voltatrasferito a Cesena, per 18 anni, scendendodal colle dei Cappuccini in città e nelleparrocchie del forese, è stato figurafamiliare e incontro di consolazione pertanti, autentico frate del popolo, come ilManzoni chiama i Cappuccini. Gli hanno resograta testimonianza i confratellidell’Ordine, i tanti sacerdoti concelebranticon il vescovo Douglas e con il vescovoemerito il cappuccino monsignorGaravaglia, una folla di gente affascinatadal suo stile di vita davvero evangelico.Seppure fisicamente lontani, gli ospiti (traquesti, alcuni sacerdoti della diocesi) dellaCasa don Baronio che lo hanno incontratoogni giorno alla mensa dell’eucaristia e nelservizio alla mensa del pranzo, lo hannoaccompagnato con la preghiera di suffragio.

Pa

Don Italo Lariniprete di San Tomaso

iuniti in Cattedrale per direaddio a padre AntonioStacchini, sabato 22 dicembre,il vescovo Douglas ci invitava a

pregare anche per don Italo Larini, cheappena da alcune ore prima il Signoreaveva chiamato all’eternità.Lunedì mattina, vigilia di Natale, dinuovo convocati dalla comunità diDiegaro dove la famiglia Larini damolto tempo si era trasferitascendendo da Montecodruzzo, dovedon Italo, con i cugini don Guido esuor Michela, hanno vissuto gli annisignificativi della loro infanzia.Don Italo, classe 1930, ha percorso ilsuo itinerario di formazione alministero sacerdotale nel seminariodiocesano (allora accanto allaCattedrale) poi nei seminari regionalidi Fano e di Bologna. Fu ordinatosacerdote il 29 aprile 1953; le sueprime esperienze pastorali comecappellano a San Tomaso e per lunghianni nella parrocchia di San Giacomoa Cesenatico, dove fu ancheinsegnante di Religione nella localescuola media. Ancor più, catechista

Rascoltato e stimato, anche negli anni aseguire e in altri ambiti. Ebbe poi laresponsabilità formatrice dell’IstitutoAlmerici. A giugno 1975 ritornò aprestare servizio come parroco a SanTomaso. Fu poi assistente spirituale per lavicina comunità "Grazia e Pace" aSaiano (di quella parrocchia fu pureamministratore); quando a SanTomaso si formò la "Comunità delPadre Nostro", e il fondatore padreLino Ruscelli per motivi di salute nonfu più in grado di assisterlaspiritualmente, don Italo con la gentedi quella porzione di collina sicoinvolse con quella bella esperienzadi sequela evangelica, mai

dimenticando di essere accanto allasua famiglia, in particolare al carissimofratello Francesco.Quando le forze cominciarono a nonsorreggerlo più, fu accolto nella Casadi riposo di Macerone. Con i suoiospiti condivise incontri di preghiera edi buona amicizia, sempre fedeleall’appuntamento domenicale con la"sua" San Tomaso.Confortato con i sacramenti della fede,si è congedato dai suoi familiari, dagliamici, dai confratelli che lo hannoaccompagnato verso l’eternità peraffidarlo a Gesù Buon Pastore, sicuri dipoter contare sul sostegno della suaamicizia, nella Casa del Padre Celeste.

Piero Altieri

Ha prestato servizioanche a San Giacomoa Cesenatico e presso l’istitutoAlmerici

Il sacerdote è morto il 22 dicembre

Osservanza: il saluto a padre GiovanniQuella di domenica 30 dicembre passerà alla storia comel’ultimo giorno dei frati minori osservanti a Cesena dopoben 600 anni di presenza operosa. Con la liturgia delle 18,alla presenza del vescovo Douglas Regattieri, il 69ennemonsignor Virgilio Guidi farà il suo ingresso ufficiale di-ventando il primo parroco non francescano dell’Osservan-za. Al suo fianco rimarrà, ancora per un po’ di tempo, padreGiovanni Bianchi che la scorsa domenica scorsa si è conge-dato formalmente dalla comunità parrocchiale.Riminese, classe 1945, con una ricca esperienza acquisita apartire dalla Terra Santa, dove ha compiuto gli studi teolo-gici, padre Giovanni aveva avvicendato alla guida dell’Os-servanza padre Patrizio Imola nell’autunno del 1996."Abbiamo fatto un lungo cammino, eppure sembra esserestato così breve il tempo trascorso insieme, forse perché leattività non sono mancate e non c’è stato il tempo di anno-iarsi - ha detto padre Giovanni -. Nel momento in cui miaccingo a lasciare la parrocchia dell’Osservanza, il miopensiero è rivolto a voi e al bel ricordo dei tanti momenti divita comunitaria che abbiamo trascorso insieme. Spero dinon aver deluso le attese di ognuno e, con la responsabilitàdi essere l’ultimo frate dell’Osservanza dopo oltre 600 annidi permanenza dell’Ordine a Cesena, di aver contribuito,nel mio piccolo, a perpetuare il positivo ricordo della loroopera".

Francesca Siroli

TERZO ANNIVERSARIO

Disporre il pensiero

che sfugga all’oblio

soltanto alla luce

del giorno

perchè di notte

s’accende il ricordo

di tinte troppo vivaci

e non basta il cuore

a sorreggerlo.La messa di suffragio

sarà celebratagiovedì 10 gennaio alle 20

nella chiesa di Ponte Abbadesse

Page 15: Corriere Cesenate 01-2013

Giovedì 3 gennaio 2013 15Cesena

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Michelangelo Bucci

romesso nel 2009 in campagnaelettorale, annunciato da almenodue anni, millantato come in faseattivazione per l’autunno appena

trascorso, il sistema Icarus è pronto adaccendere i suoi occhi elettronici sulcentro storico di Cesena: sarà acceso nelcorso del mese di gennaio.Si tratta di una serie di telecamere,connesse tra loro con cavi in fibra ottica,

P

In centro si accendonole telecamere della Ztl

Dopo un periodo di prova e avvisi, arriveranno le multe

impegnate a leggere tutte le targhe deiveicoli in ingresso nelle zone a trafficolimitato (Ztl). I dati rilevati dalletelecamere saranno verificati in temporeale. Nel caso di accesso illegale, Icarusstamperà automaticamente una multache il trasgressore riceverà per posta.Difficile sbagliarsi: una serie di pannelliluminosi segnaleranno l’attivazione omeno del varco elettronico.Nessun nuovo divieto, solo l’applicazionerigorosa di norme già in vigore da anni:

"Partiremo con una sperimentazione dauno a tre mesi - spiega l’assessore MauraMiserocchi - che non cambia nullarispetto al perimetro delle zone a trafficolimitato e ai titoli d’accesso. Dopo unanno valuteremo se escludere certecategorie o ridefinire le normed’accesso".Al momento ci sono circa 5mila permessiin corso di validità per l’accesso alle Ztl(tra residenti, attività e servizi) più altri7mila tra pass invalidi, tagliandi rosa perneomamme e permessi temporanei. Iprimi 5mila sono già stati registrati nelnuovo "cervellone" di Icarus, acronimoche sta per Impianto di controllo accessiper la rigenerazione urbana e la sicurezza(le immagini delle telecamere sarannocondivise con le forze dell’ordine). Glialtri permessi, dagli invalidi alleassociazioni di pubblica utilità, sono incorso di inserimento previacomunicazione da parte degli interessati.Per chi avesse la necessità di registrare "alvolo" il proprio permesso di transitotemporaneo, sarà attivato un numeroverde da chiamare entro 48 ore dalpassaggio.Ad oggi i dati sull’accesso illegale di mezziin centro non sono disponibili. Ma nellecittà vicine l’attivazione di sistemi similiha ridotto drasticamente il numero diabusivi. A Ravenna nel 2007, si contavano8mila accessi illegali giornalieri, scesi ad800 con l’arrivo delle prime multe e apoche decine al giorno con il sistema aregime. Nel centro di Cervia il sistema èstato attivato l’estate scorsa, rilevando4mila ingressi illegali al giorno.

MalatestianaTecnologia in bibliotecaGià da tempo gli antichi codici miniaticustoditi nella Malatestiana sono a portatadi click, ma ora è possibile sfogliarli anchesulla nuova postazione touch screeninterattiva collocata all’interno dellabiblioteca Piana. Non sarà lo stesso cometoccare con mano la porosa carta deipreziosi scritti, ma la consultazione virtualene permette la scoperta di alcuni tra i piùprestigiosi (dai sontuosi corali dellaCattedrale ai libri di Malatesta Novello, aimanoscritti della raccolta di papa Pio VII),navigando tra immagini e brevi descrizioni einteragendo con le pagine miniate. Diparticolare suggestione è la visione deicorali sulle intense note del cantogregoriano eseguito dal Coro "MusicaEnchiriadis" di Cesena diretto da Pia Zanca."Al momento è disponibile solo unaselezione delle più importanti collezioni maè nostra intenzione incrementarne il numero

- spiega Carla Rosetti, referentedell’archivio fotografico,periodici e web della BibliotecaMalatestiana - . Tutte le oltre300 immagini sono in altissimadefinizione e questo permettedi ingrandirle in modosbalorditivo, con un semplice

tocco della mano, così che i più minutiparticolari possono finalmente essere coltiin tutta la loro bellezza. Anche le fotografiedi Cesena e della Biblioteca, da quellestoriche a quelle più recenti, se ingrandite adovere, riservano sorprese e scoperte a nonfinire e dettagli altrimenti nonapprezzabili". La postazione touch screen, che stariscuotendo molto interesse da parte deivisitatori, è uno strumento che pone laMalatestiana a livello di altri biblioteche chegià da tempo offrono, in sede, sistemiinnovativi di fruizione dei contenuti(opportuna sarebbe però la traduzione inlingua inglese per i turisti stranieri)."Eravamo già all’avanguardia con il catalogoaperto dei manoscritti malatestiani, in cuisono digitalizzati un numero considerevoledi documenti che possono essere consultaticomodamente da casa. Si tratta di unservizio apprezzato in particolare daglistudiosi esteri", sottolinea Carla Rosetti.Il catalogo (disponibile sul sitowww.malatestiana.it) offre testifondamentali per la storia dellaMalatestiana, descrizioni di manoscritti,molte delle quali appositamente redatte ocommissionate dalla Biblioteca, unabibliografia continuamente arricchita dinuove notizie, una ricca sezione di immaginidelle miniature, e con la possibilità diiscriversi al forum.Il percorso informatico per condividereonline la documentazione disponibile èstato avviato quasi dieci anni fa, inoccasione del 550° anno di fondazione dellaMalatestiana, permettendo così a chiunquedi intraprendere un viaggio alla scopertadello straordinario patrimonio custoditonella libraria che Malatesta Novello progettòe costruì alla metà del ’400.

Francesca Siroli

Martorano | Lavagna multimediale

Una lavagna interattiva multimediale per la scuola di Martorano. Nei giorni scorsi è stataconsegnata la lavagna agli alunni della classe quinta A del plesso, alla presenzadell’assessore Elena Baredi, del dirigente scolastico Guglielmo Poggioli, del presidenteComitato genitori Filippo Buratti, del dirigente della Banca Popolare dell’Emilia Romagna,Versari. I rappresentanti del Comitato genitori hanno illustrato ai ragazzi i vantaggididattici dell’uso della lavagna e hanno ringraziato la Banca Popolare per il contributo.

BufaliniVittorio Sambrinuovo primario

E’ entrato in servizio da pochi giorni ilnuovo direttore dell’unità operativa diMicrobiologia del Laboratorio Unico diArea Vasta Romagna. Si tratta delprofessor Vittorio Sambri, provenientedal Centro di Riferimento Regionaleper le Emergenze Microbiologiche(Crrem) dell’unità operativa diMicrobiologia del PoliclinicoSant’Orsola Malpighi di Bologna.

Una delle telecamere

installate

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Giovedì 3 gennaio 201316 Cesenatico

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A colloquio con Matteo Righi, giovane presidente degli albergatori di Gatteo Mare

Il 2012 è stato il primo, vero, annodi crisi, con un calo di presenze pariall’8 per cento. Non vi sonosoluzioni pronte, ma occorre lavorare sulla promozionee l’adeguamento dei servizi

Cristiano Riciputi

iamo tornati al livello del2005 con un calo di circa50mila presenze rispetto al2011. Dal 2012 possiamo

ufficialmente dire che la crisi è arrivatapesantemente anche sulla nostracosta".Matteo Righi, 35 anni, è il presidentedegli albergatori di Gatteo Mare. Scorrele tabelle, fa due conti, e calcola che nel2012 vi è stato un calo di presenze dicirca l’8 per cento. Per presenze si intende il numero dinotti trascorse in albergo. Per arrivi ilnumero di persone. La formula miglioresarebbe, paradossalmente, un aumentodelle presenze a parità, o diminuzione,degli arrivi. Ad esempio, una coppia chegiunge a Cesenatico e resta 8 notti,viene conteggiata come due arrivi e ottopresenze. Se giungono 4 turisti cherestano 2 notti ognuno, gli arrivi sono 4e le presenze sempre 8. "Ma in questocaso i costi aumentano e di molto -precisa il presidente - in quantodobbiamo preparare più camere, fare lepulizie più volte, conteggiare piùcoperti". Precisata la differenza fra arrivi epresenze, Righi aggiunge che"quest’anno, molti clienti abituali,quando si sono congedati, non hannodetto ’ci rivediamo il prossimo anno’ ma’vedremo’. A sottolineare che anche ituristi più legati a noi sono preoccupatidalla crisi".

S" Turismo da ripensare

Le soluzioni per arginare questofenomeno, e per costituire le basi di unrilancio, stanno nella promozione chedeve essere portata avanti non solodalle singole località turistiche, ma dallaRegione. "Perché un turista viene sulla nostraRiviera? Per poter fare qualsiasiragionamento, dobbiamo rispondere aquesta domanda. Premesso che ilnostro mare non è di certo dei migliorial mondo, e che la maggior parte dellenostre strutture è degli anni ’60 seppur

rimessa a nuovo, credo che un turistascelga Gatteo Mare per il mix dicordialità, ospitalità, buona cucina,servizi per le famiglie che riusciamo adoffrire. Una persona viene da noi perchési creano dei legami. Almeno l’80 percento della clientela del mio albergo,fondato dai miei genitori, mi ha vistonascere. Si tratta di clienti storici.Dobbiamo puntare sulla fidelizzazionedelle famiglie più giovani".Righi dice, scherzando ma non troppo,che come albergatore a volte si sentecome un parroco. "Nelle parrocchie lamaggior parte dei giovani frequenta finoa una certa età, poi si allontana, poitorna dopo i 30 anni per accompagnarei figli al catechismo. Da noi è la stessacosa: dopo i 14 anni e fino ai 30 fannoaltre scelte e snobbano la nostra costa.Poi, dopo sposati, con i bimbi piccoli,riscoprono la vacanza a misura difamiglia, la tranquillità, i servizi per i piùpiccoli. E tornano".Fra le iniziative che servono aconsolidare il sistema turistico locale,Righi pone l’accento sul Gatteo MareVillage, una sorta di villaggio vacanzache propone ogni giorno e ogni seranumerose iniziative e opportunità disvago. Circa la tassa di soggiorno, istituita dalComune di Gatteo, Righi si dicecontrario "anche perché noi nondovremmo avere il ruolo di esattori.L’unica consolazione è data dallacertezza di un suo reinvestimento nelsettore turistico”.

Bcc di Sala | Borse di studio

Concerto e cerimonia di consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli. Alcunesera fa, presso il cinema teatro parrocchiale "Letizia", a Sala di Cesenatico, si è svoltoun concerto del coro lirico "Marietta Alboni", diretto dal maestro Matteo Salvemini.Nel corso della serata sono state consegnate borse di studio ai figli dei soci della BccSala di Cesenatico che più si sono distinti negli studi. Il presidente della banca, PatrizioVincenzi, ha premiato sei giovani: Valentina Bondi, Sara Bartolini, Matteo Ferri, LunaGiovannini, Marco Molinari e Sara Venturini.

A Santa Maria Goretti il 6 gennaio

Un pranzo per chi è soloo si trova in difficoltàUn pranzo per coloro che sonosoli o che attraversano unperiodo di difficoltà. Come datradizione, il centro di ascoltodella Caritas della zonapastorale del Mare, con SantaMaria Goretti come capofila,organizza, il giornodell’Epifania, un grandepranzo presso i locali dellaparrocchia. Tantissime personeaderiscono a tale evento cheha lo scopo di aiutare i piùdeboli e farli sentire piùvicini, almeno in occasione diimportanti festività, allecomunità locali. Iparrocchiani danno la lorodisponibilità nellapreparazione dei cibi e

nell’accoglienza. Anchequest’anno lo chef saràGiancarlo Balestri notoalbergatore di Cesenatico.Si prevede la presenza dicirca 200 persone. "Si tratta di un evento moltosentito - spiega AugustoBattaglini, uno degliorganizzatori e referenteCaritas - che punta a integrare sempredi più le persone sole, glianziani, le famiglie straniere,chi si trova in un momento didifficoltà. E’ un momento dicondivisione, portato avantinegli anni dagli indimenticatidon Antonio Fornasiero e ildiacono Antonio Campedelli eoggi dal parroco don Sauro

Bagnoli".Il menù sarà molto sobrio:antipasto di crostini,pennette al ragù, arrosto dibovino, patate al forno converdure gratinate, mousseallo yogurt e ai frutti di bosco,panettone e spumante.Serviranno ai tavoli i ragazzi ele ragazze volontarie dellaparrocchia.Al termine del pranzo farà ilsuo ingresso la Befana perdistribuire i doni ai bambinipresenti.

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Giovedì 3 gennaio 2013 17Rubicone e Savio

Un presepe con dedicaAllestito in chiesa a San Piero in Bagno

Il presepe della parrocchia di SanPiero è dedicato alla "rinnovata"antica mulattiera di Corzano, "sacrocordone ombelicale" che unisce SanPiero a Corzano, il luogo delle radicistoriche ed il luogo dove è veneratal’immagine della Madonna più sacraai sampierani.L’inizio della mulattiera, a fiancodella chiesa parrocchiale, la basestessa del colle di Corzano, fa dagrotta per la Natività.E una statuetta che rappresenta fràQuirino Maggio, ultimo eremita aCorzano, ricorda un personaggioancora ben presente nel cuore ditanti sampierani.Tanta gente ha partecipatodomenica 23 alla benedizione del

presepio e alla sua presentazione.Il parroco don Rudy Tonelli haringraziato i "presepisti" e i lorocollaboratori, a cominciare daAdriano Bardi, Giancarlo Donati,Gabriele Crociani e Franco Quercioli.Ancora una volta magnifiche leriproduzioni che rappresentano lachiesa parrocchiale, la via delChiasso, le rocche e la chiesa diCorzano, e la stessa mulattiera, colnuovo selciato, il "Faro", le maestàlungo il percorso.Precisi e suggestivi i meccanismi delgiorno e della notte, della tempesta edella nevicata, del portone dellachiesa che si apre illuminata e lasciavedere il Crocifisso del Soccorso.

Alberto Merendi

San Piero in BagnoIncontro il 4 gennaioA conclusione della mostra deiprogetti partecipanti al concorso diarchitettura "Ripensare il centrostorico. Un approccio partecipato allarigenerazione urbana di San Piero inBagno" si terrà, venerdì 4 gennaio alle20,30, un incontro conclusivo.La mostra, al palazzo delle scuoleelementari, terminerà proprio il 4 ed èvisitabile, nei giorni feriali, dalle 10alle 12 e dalle 16 alle 22.L’incontro pubblico permetterà diillustrare e discutere i progettipremiati e di confrontarsi sui prossimipassi di questo percorso partecipato,avviato con l’iniziativadell’associazione Il Faro di Corzano direcupero della vecchia mulattiera diCorzano prima e successivamente distudio sull’assetto urbano di San Piero,a partire dalla riproposizione dellafontana nella piazza principale.

ante criticità si superanocon la collaborazione ditutti". Con questa frase sipuò riassumere

l’andamento dei lavori pubbliciprogrammati e in fase di esecuzione aGambettola. E’ l’assessore ai lavoripubblici del comune di Gambettola,Roberto Sanulli, a tirare le somme difine anno."Dovendo fare i conti con bilancicomunali sempre più risicati dai tagli

T"

"Sicurezza stradaleda mettere al primo posto"

Intervento di Roberto Sanulli, assessore a Gambettola

statali - afferma Sanulli -, diventasempre più difficile erogare servizi erealizzare opere pubbliche. In primoluogo stiamo portando a terminel’autonomia energetica degli edificicomunali, la manutenzione degli stabilidella scuola elementare di via Gramsci,dell’asilo nido di via Udine, delle scuolematerne Collodi e Rodari e del cimiterourbano".A tal proposito è intenzionedell’Amministrazione completare i

lavori di manutenzione anche nellaparte storica, come chiedono i cittadini,non appena verranno reperiti i fondinecessari che arriveranno dalla venditadelle nuove "tombe di famiglia" che abreve verranno realizzate. Nel frattempo, con le precedenti entratedella vendita dei nuovi loculiretrostanti, sono state sostituite legrondaie e, nella parte storica, rifattol’impianto elettrico e ripristinata lacarta catramata, in attesa di completarei restanti lavori. "Un importante tassello - aggiungel’assessore - è quello della sicurezzastradale che ci vede impegnati nellarealizzazione di una rete di percorsiciclopedonali sicuri, attualmente lungapiù di 8 chilometri, realizzati lungo lestrade maggiormente trafficate e checollegano le parti più periferiche alcentro cittadino. Per indirizzare icittadini al corretto utilizzo di questepiste ciclopedonali abbiamo realizzatoun opuscolo illustrativo distribuito atutte le famiglie del territorio".Da poco più di due mesi sono iniziati ilavori di riqualificazione del centrourbano che procederanno a stralci. Ilprimo, che interessa la piazza II°Risorgimento, doveva già essere statoultimato. Il leggero ritardo sullaconsegna dei lavori (che sono eseguitidalla ditta Clafc di San Piero in Bagno) èda addebitarsi principalmente allamancata consegna dei materiali e allecondizioni climatiche avverse.

Piero Spinosi

LongianoIl 2013 sarà per Longiano un anno diimportanti scelte sul futuro dell’ente. Una legge regionale (la 21 del 21 dicembre2012) obbligherà i comuni sotto i 30milaabitanti a gestire una serie di funzioni inmaniera associata. La legge predispone lariorganizzazione del territorio in "ambititerritoriali ottimali" e la soppressionedelle comunità montane, incentiva lacostituzione di Unioni di comuni epromuove i processi di fusione. Entro il2013 dovranno concludersi le procedureper l’individuazione degli "ambititerritoriali ottimali" e dal 2014 sarannoavviate le gestioni associate."Il processo di riordino - fa sapere ilsindaco di Longiano Ermes Battistini - sipresenta particolarmente incisivo ecomplesso. L’obiettivo finale delle norme èquello di definire, assieme agli ambititerritoriali, nuovi soggetti giuridici (leUnioni) destinati a essere la sede piùsolida delle funzioni comunali piùrilevanti". "I nove sindaci dei comuni del distrettosanitario Rubicone-costa - prosegueBattistini - ritengono che l’ambitodistrettuale sia quello più opportuno efunzionale per garantire ai cittadini ilmigliore livello di gestione delle funzioniaffidate ai comuni. Visto che nello scorsomese di novembre il consiglio dell’Unionedei comuni del Rubicone ha accoltoanaloga richiesta dei comuni di Borghi,Roncofreddo e Sogliano, unitamente alsindaco di Gambettola, ho firmato unalettera indirizzata al presidentedell’Unione per chiedere una disponibilitàdi massima all’ingresso dei nostri comuninell’Unione del Rubicone".

Matteo Venturi

GatteoInauguratala Casa dell’acquaAl parco XXV Aprile aGatteo zampilla la "Casadell’acqua" che erogaacqua liscia gratuita equella gassata a 5centesimi al litro, facendorisparmiare 300.000bottiglie in un anno.All’inaugurazione dialcuni giorni fa eranopresenti numerose autorità: il sindaco di GatteoGianluca Vincenzi, l’assessore ai Lavori pubblici eAmbiente Daniele Candoli, il vice presidente RomagnaAcque Società delle Fonti Tonino Bernabé, il consiglieredi Hera Roberto Sacchetti e il presidente di Unica RetiStefano Bellavista. Alla cerimonia inaugurale hannopartecipato anche numerosi studenti delle scuole diGatteo, a cui è stata distribuita una borraccia, mentre atutti i cittadini presenti è stato distribuito unportabottiglie con quattro bottiglie in vetropersonalizzate con il logo del Comune.

Cristina Fiuzzi

RubiconeReferendum per unire Savignanoe San Mauro PascoliAccelerazione dei tempi: si voterà agiugno invece che in autunno perreferendum sul nuovo Comune delRubicone che scaturirà, se i cittadinilo decideranno a maggioranza, dallafusione tra Savignano e San MauroPascoli. L’annuncio è stato dato nellescorse settimane a un incontrotenutosi nella sede dellaConfartigianato di Savignano, daisindaci Elena Battistini (Savignano) eMiro Gori (San Mauro Pascoli),presenti il presidenteConfartigianato del Rubicone MarcoEvangelisti, il responsabile didelegazione Bruno Della Motta e variimprenditori artigiani, ma ancheesponenti del tessuto economico edel credito come il presidente dellaBanca Romagna Est di Bellaria-Savignano, Pierino Buda.

VergheretoPiano neve: una turbinaal passoApprovato dalla Provincia il PianoNeve. Prevede, come gli scorsianni, 110 convenzioni concontrattisti privati tutti muniti dilame e alcuni anche di spargisale.La Provincia dispone inoltre disuoi mezzi specializzati, tra cuitre turbine: una posizionata alpasso della Calla (stradaprovinciale 4 del ‘Bidente’),l’altra sul passo del Verghereto(strada provinciale 137) e la terzaa disposizione per gli interventi diemergenza ed eventuali soccorsi.La Provincia ha acquistato unquantitativo di sale congruo peruna media stagione invernale. Ilsale viene sparso in definiti punticritici, quali incroci, cavalcavia,curve pericolose, tratti esposti anord, forti pendenze.

In Valle del Savio

Alcuni presepivisitabili nelle parrocchieAncora tempo di presepi. A Ranchio, inchiesa, alcuni parrocchiani hannorealizzato una natività artistica (foto).A Piavola di Mercato Saraceno unparrocchiano, Giuseppe, ha realizzatodue presepi, nelle due chiese. AMercato Saraceno vi sono creazioniartistiche in parrocchia, nella pieve diSan Damiano e a Taibo. Anche inchiesa a Sarsina, e nella loggetta Lippia Bagno di Romagna, vi sono dueopere da non perdere.

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Giovedì 3 gennaio 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Augurando a tutti un buon 2013ripubblichiamo la circolare relati-va alle Indicizzazioni 2013 a com-pletamento del precedente artico-lo in cui era stato omesso il puntorelativo alle pensioni ai superstiticon redditi del beneficiario.

Indicizzazionepensioni 2013Con Decreto del 16 novembre 2012,pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.277 del 27 novembre u.s., è statadefinita la percentuale di variazionedella indicizzazione per l’anno 2012e quella definitiva relativa all’anno2011.Nel merito:- la percentuale provvisoria per ilcalcolo della indicizzazione per il2012 è pari al 3 per cento condecorrenza 1° gennaio 2013, salvoconguaglio che sarà effettuatol’anno successivo;- il conguaglio per l’anno 2012 èpari allo 0,1 per cento, dato dalladifferenza tra il valore provvisoriodel 2,6 per cento e quello effettivodel 2,7 per cento.

I trattamenti previdenziali sarannocosì modificati: Trattamento minimo ed incrementi- trattamento minimo 495,43 euro;- trattamento minimo conincremento di cui all’art. 5,comma 5, della L. n. 127/2007631,87 euro.

Pensioni superiorial minimoCome noto la legge n. 214/2011prevede che, anche per l’anno2013, il riconoscimentodell’indicizzazione piena fino a trevolte il minimo, per gli importi:- fino a 1.443 euro viene corrispostoil 3 per cento, pari a 43,29 euro;- da 1.443 euro a 1.486,29 euro,viene corrisposta la differenza finoa concorrenza con l’importoindicizzato (1.486,29 euro);- oltre 1.486,29 euro

- 10.080,88 euro limite di redditocorrispondente alla seconda fasciadi contribuzione;- 10.164,88 euro limite di redditocorrispondente alla terza fascia dicontribuzione.Cumulo delle pensioni ai superstiticon redditi del beneficiario (tab. Flegge 335/95).La legge n. 335/95 ha previsto lariduzione delle pensioni in presenzadi determinati limiti reddituali, che,per l’anno 2013, sono:- fino a 19.321,77 euro non èprevista alcuna riduzione;- oltre 19.321,77 euro e fino a25.762,36 euro, è prevista lariduzione del 25 per cento;- oltre € 25.762,36 e fino a32.202,95 euro, è prevista lariduzione del 40 per cento;- oltre 32.202,95 euro, è prevista lariduzione del 50 per cento.

l’indicizzazione non vienecorrisposta.Ricordiamo che gli importi sono allordo delle trattenute, ed in caso dipiù pensioni, l’adeguamento vieneeffettuato sul reddito complessivo.Trattamenti assistenziali- pensione sociale 364,50 euro;- assegno sociale 442,29 euro.Per le pensioni con indennitàintegrativa speciale,l’indicizzazione viene calcolataseparatamente sull’indennità esulla pensione.Pertanto, la nuova I.I.S. sarà pari a738,77 euro, mentre la tredicesimamensilità sarà pari a 718,17 euro.Inoltre, la somma aggiuntiva di cuialla L. n. 127/07 non vieneincrementata, mentre vieneindicizzato il limite di reddito cheda diritto alla stessa.Di seguito, le tre fasce di reddito,

suddivise per anzianitàcontributiva:- 9.660,88 euro limite di redditoentro il quale la somma aggiuntivaspetta per intero;- 9.996,88 euro limite di redditocorrispondente alla prima fascia dicontribuzione;

SuperMan, e la spesadiventa accessibile

n progetto per facilitare la spesa alle persone down,con l’alzheimer e, in generale, a tutti coloroche hanno difficoltà di comprensione, comunicazione,

lettura e orientamento. È quello proposto da alcunisupermercati di Cesena a seguito di un progettofinanziato dalla Commissione europea e prende il nome di

U

Il progetto è solo al primogradino: l’obiettivo è quellodi formare persone chesappiano accompagnare chiè in difficoltà anche suitrasporti pubblici, nellestrutture recettive, nellebanche, alle poste, neimusei.

Cristiano Riciputi

persone che si trovano adover affrontare ostacoli ditipo relazionale ecomunicativo. In Italia la sperimentazioneè partita solo in Romagna. Inprovincia di Forlì-Cesena eRavenna, sono 21 isupermercati che hannoaderito all’iniziativa.

SuperMan.I supermercati che hannoaderito all’iniziativa sono ilConad Montefiore, quello diCase Finali e quello di PonteAbbadesse.Il personale deisupermercati aderentihanno ricevuto, nel mese dinovembre, un formazioneparticolare partecipando aun corso. Hanno così potutoacquisire competenzeadeguate per offrireaccoglienza, ascolto eaccompagnamento durante

la spesa quotidiana. Fino ad oggi, la maggiorparte delle iniziativeintraprese nel campodell’accessibilità siconcentranosull’abbattimento dellebarriere architettoniche.Ma accessibilità significamolto altro.Per questo il progettoSuperMan guarda il temadell’accessibilità da un altropunto di vista, quello delle

Affido diurno

■ Segnalibronelle librerie

Distribuzione straordinaria Un segnalibro per promuovere l’esperienzadell’affido diurno: a riceverlo tutti quelli che,durante le festività natalizie, fanno acquistinelle librerie cesenati. Questa l’idea lanciatain occasione delle Natale 2012 dal Comune diCesena e dagli altri enti che fin dal 2010hanno dato vita alla campagna disensibilizzazione "Per crescere c’è bisogno diuna mano", dedicata all’affido familiare.Questa volta l’attenzione si focalizza inparticolare sull’affido diurno, cioè quellaforma di accoglienza verso bambini e ragazziin difficoltà che si sviluppa esclusivamentenell’arco della giornata (anche solo perqualche ora), mentre di sera i minori tornanonella famiglia di origine."Abbiamo lanciato questa iniziativa -spiegano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessorealle politiche per il benessere dei cittadiniSimona Benedetti - con l’obiettivo disollecitare la disponibilità di nuove famigliead aprirsi a questo specifico tipo diesperienza, perché è proprio quello di cuiabbiamo più bisogno attualmente. Negliultimi anni abbiamo registrato un aumentodelle famiglie fragili e in difficoltà, e inqueste situazioni è fondamentale occuparsidei bambini e dei ragazzi che ne fanno parte,per garantire loro la cura e l’attenzione di cuihanno bisogno. Ma, nella maggior parte deicasi, per aiutarli non sono necessarie misuredrastiche come l’allontanamento dal nucleofamiliare, e risulta molto più utile poteroffrire il sostegno di adulti che si affianchinoalla loro famiglia di origine per aiutarli nelpercorso di crescita.L’affido diurno consiste proprionell’accogliere un bambino per alcune oredella giornata o alcuni giorni dellasettimana, secondo il progetto concordatoinsieme ai servizi a sostegno della famiglianaturale e per la tutela del bambino stesso.Si tratta di una formula sicuramente piùaccessibile rispetto a forme di accoglienzapiù continuative e coinvolgenti, e per questoabbiamo voluto farla conoscere. Ciauguriamo che ci siano persone generoseche, venendone a conoscenza, si accorganodi poter dare la loro disponibilità e sifacciano avanti per segnalarlo".L’iniziativa è stata resa possibile grazie aHera, che ha dato un contributo per lastampa dei segnalibri, e alle librerie ecartolibrerie di Cesena che hanno dato la lorodisponibilità alla distribuzione.La consegna dei segnalibri agli esercenti chehanno aderito viene effettuata da alcunigiovani volontari del centro di aggregazionegiovanile Bulirò, che danno così una mano ailoro coetanei in difficoltà.Chi fosse interessato a quest’esperienzapuò approfondire l’argomentorivolgendosi ai Servizi Sociali del Comune diCesena (tel. 0547 394279) o al Centroper le Famiglie (tel. 0547 333611).

Quando l’amiciziadiventa opera

utto ha preso il via da un incontro.Quello avvenuto nel 1996 tra donLazarus Luyinda, allora studente

ugandese di Teologia nella PontificiaUniversità Urbaniana a Roma, e lacomunità di San Vittore di Cesena.Un’amicizia che da allora prosegue e chenel tempo ha portato a una serie diopere. "L’incontro con don Lazarus,portato da noi da don Giancarlo Biguzziin occasione della Giornata missionaria,ha suscitato il desiderio di poter esserglidi aiuto nel suo ministero - spiegano Ritae Fausto Aguzzoni di San Vittore - neltentativo di migliorare la vita degliultimi. Così prima abbiamo iniziato ilsostegno allo studio per ragazzi orfanidel suo villaggio natale in Uganda,Misindye, e nel 2006 è nato il progetto’Energia dal sole’ grazie alla sensibilità eimpegno di Paolo Magnani con l’aiuto ditanti amici". Misindye è un villaggioall’interno del distretto di Mukono, nelladiocesi di Lugazi a 16 km dalla capitaleKampala. Si tratta del caratteristicovillaggio ugandese con le case realizzatein gran parte in mattoni lavorati propriodagli abitanti. Vivono a Misindye circa 80famiglie (con una media di 6/7 membriognuna) in totale 550 persone, nellamaggioranza bambini e giovani. Il

T

sostentamento delle famiglie derivaprincipalmente dai frutti del lavoro dellaterra. Nel 2005 la parrocchia di SanVittore di Cesena ha cominciato araccogliere donazioni per sostenere laretta scolastica dei ragazzi delle famigliepiù bisognose del villaggio. Alcuni amici,motivati da un crescente e sincerolegame di amicizia con don Lazarus chesi consolida durante i periodi estiviquando il sacerdote trascorre qualchemese a San Vittore, hanno dato vita alprimo progetto "Energia dal sole" e sonostati realizzati nel 2006 cinque impiantifotovoltaici "in isola" di un chilowatt dipotenza ciascuno e che ancora oggierogano gratuitamente l’energia elettricanella abitazioni di Misindye. Ilcambiamento di vita negli abitanti èstato profondo. Il passaggio dal fumodelle lampade a kerosene a quelle

elettriche ha interessato l’intero villaggioe gli abitanti hanno contribuito allarealizzazione dei lavori, tra cui i 2chilometri di scavi per le conduttureelettriche. Oltre alla luce artificiale, nelvillaggio mancava l’acqua potabile e nel2006, in collaborazione della ditta localeDraco Ltd, si è realizzato un punto diprelievo di acqua lungo il sentieroprincipale e tra le case del villaggio. Lapresenza dell’acqua è "fonte di vita" pergli abitanti del villaggio e dell’interapopolazione della zona e limita ilproliferare di malattie infettive trasmessedal consumo di acqua contaminata.Grazie a queste opere, dal 2006 a oggi sisono aggiunte nuove abitazioni e gliimpianti elettrici di illuminazione sonostati ampliati per raggiungere le nuovefamiglie.

B.B.

Misindye è un villaggiougandese all’internodel distretto di Mukononella diocesi di Lugazi a16 km dalla capitale Kampala

Don Lazarus e la parrocchia di San Vittore insieme per il progetto “Energia dal sole”

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Giovedì 3 gennaio 2013 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

FATTI PER L’INFINITOa cura di Emanuela Belloni e Alberto Savorana(ed. BUR collana “Saggi”)11 euro

La BUR nella collana “Saggi” ha pubblicato il libro “Fattiper l’infinito” a cura di Emanuela Bellonie Alberto Savorana.Il libro riporta integralmente alcuni interventi che hannocaratterizzato l’edizione 2012 del Meetingper l’amicizia fra i popoli, svoltasi pressola Fiera di Rimini dal 19 al 25 agosto sul tema “La naturadell’uomo è rapporto con l’infinito”. Il libro riporta imessaggi di papa Benedetto XVI che afferma,riprendendo il titolo, che “ogni persona è stata creataperché possa entrare in dialogo con Dio,con l’Infinito” (pag. 10) e del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, che ha scritto:“Il tema prescelto rivela con immediatezza l’aspirazionea interpretare e a promuovere l’impegno nella societàalla luce dei più alti riferimenti spirituali e dei valorifondamentali della giustizia, della tolleranza e dellapartecipazione” (pag. 15).Fra i testi riportati nel libro si segnala l’intervento diJavier Prades, Rettore dell’Università San Damaso di

Madrid, che dimostra come il rapporto con l’infinitosia la patria comune degli uomini. I docenti universitariCarmine di Martino, Eugenio Mozzarella e CostantinoEsposito ragionano sulla natura dell’uomodal punto di vista filosofico. Molto significativoè il modo di educare il cuore dell’uomo propostoda Franco Moscone,preposito generale dell’Ordine dei Chierici RegolariSomaschi, fondato cinquecento anni fa da san GirolamoEmiliani, e da Carlo Wolfsgruber, rettore della FondazioneVasilij Grossman di Milano.Nel libro su “Homo religiosus” hanno portato la propriatestimonianza il cardinale Julien Ries, Shodo Habukawa,monaco buddista, abate del Muryoko-in Temple e il teologodon Stefano Alberto.Molto importante è il dialogo fra Ignacio Carbajosa,docente di Antico Testamento a Madride Giorgio Buccellati docente negli Usa sulla differenzafra il mondo biblico e quello babilonesesull’origine della realtà, del male e sul rapportocon tutto ciò che esiste.Notevole è l’approfondimento culturale di Tat’janaKasatkina, direttore del Dipartimento di Teoria dellaletteratura presso l’Accademia Russa delle Scienze.John Waters, editorialista de “The Irish Times”,

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano

LA REGOLA DEL SILENZIOThe Company you keepdi Robert Redford

Robert Redford è una vera istituzione cinema-tografica per tutti i curiosi appassionati di ci-nema indipendente, grazie al Sundance FilmFestival. Inoltre è fautore di un cinema dove ildivismo (in questo caso: lui) incontra l’impe-gno politico liberal, senza tralasciare le neces-sità dell’intrattenimento. Tutto bene, ma iproblemi sono altri. La trama: l’ex attivista diun gruppo pacifista ma poco pacifico (RobertRedford), i “Weather Underground”, deve fug-gire quando un giovane giornalista (Shia La-Beouf) scopre la sua vera identità… Già lepremesse per fare qualcosa di buono forsenon erano un granché. Di fuggiaschi se nehanno pieni gli schermi e le tasche. Ma il pro-blema è anche lo stesso Redford: come registadelude ma non troppo, perché in fondo lo sisapeva. Ma anche davanti alla macchina dapresa manca di carisma e forza: infila un ber-retto da baseball e gli occhiali da sole, tenta lafuga dalle grinfie di stampa e forze dell’ordine,ma i movimenti sono geriatrici, farraginosi erigidi. Ovviamente ritocchi e tinta tentano dinascondere una verità invernale evidente,quella delle 75 primavere che sembrano an-cora maggiori a confronto con l’inspiegabilefiglia dodicenne. Va bene, non è tutto da but-tare: la caccia all’uomo si vive con una certapartecipazione, nonostante le molte ingenuitàdella sceneggiatura: l’onore e la lealtà dei vec-chi amici che non esitano quindi a sacrificarsiin nome dei vecchi ideali e dell’amore. La fa-miglia viene prima di tutto e il suo ruolo cen-trale e salvifico è sottolineato in più occasioni.Tutto funzionale al racconto, ma le robustedosi di retorica diventano presto insopporta-bili. Altisonante il cast. Più che per Shia LaBe-ouf, l’occasione è ghiotta per rivederenumerose vecchie guardie in grado di imporreil loro immutato carisma, da Susan Sarandona Julie Christie. Nota necessaria: il “WeatherUndergroung” è un’organizzazione della sini-stra radicale esistita negli anni ’70. Organizzònumerosi atti di critica e protesta contro la po-litica estera degli Stati Uniti. In particolarmodo la guerra del Vietnam. Su dichiarazionidello stesso Redford: “È passato tanto tempoda quei fatti che ormai sono entrati nella sto-ria americana e adesso si possono raccontare”.E anche Robert Redford, dopo le fatiche dellacorsa e della fuga, può godersi in pace il meri-tato riposo. Con la coperta corta.

descrivendo il “Rock’n’roll come ricercadell’infinito”a pag. 216 scrive: “Leggo così la morte diAmy Winehouse. È stata uccisa dallapotenza del suo stesso genio, del suostesso dono, proprio perché non avevacapito fino in fondo quella che era la suadote”. Su “evoluzione biologica e naturadell’essere umano” portano il propriocontributo gli scienziati Marco Bersanelli,Ian Tattersall e William E. Carroll.Testimonianze ricche e significative sonoquelle di Elvira Parravicini, neonatologa aNew York, di Orlando Carter Snead,docente universitario che ha risposto alladomanda”chi è il neonato?” edell’arcivescovo nigeriano di Jos che haparlato del martirio dei cristiani.Il libro comprende anche interventi diMario Monti, Corrado Passera, LucianoViolante, Mary Ann Glendon, Nassir Al –Nasser, presidente dell’assemblea generaledell’Onu, di Giulio Terzi di Sant’Agata, delcardinale Jean Louis Tauran e disignificative personalità egiziane.

Quando Giulio Cesareoltrepassòil Rubicone

ltre che nei libri di storia, anchenell’immaginario collettivodella nostra gente

è presente la figura di Giulio Cesareche, reduce dalle guerre vittoriosecon cui aveva sottomesso i popolidelle Gallie, privandoli della lorolibertà, la sera fra l’11 e il 12 gennaio49 a.c., pensieroso sulla riva delRubicone, decide di gettare il dado(alea iacta est) e di passare il confinefra la Gallia e Roma, sfidandol’autorità del Senato, ponendo cosìuna svolta epocale nella storia dellaRepubblica.Da sempre ci si è interrogati quale siastato il Rubicone da lui varcato.Interesse di ricercatori storici,affermazione di protagonismo locale,hanno dato risposte discordanti,ridefinendo nel frattempo il percorsodello storico fiume che lungo i secoliha cambiato più volte il proprioalveo.Negli anni tra le due guerre mondiali,il Duce del Fascismo che amava dirsicontinuatore dell’antica storia diRoma, aveva gratificato il Rubiconeche bagna la città di Savignano.Negli ultimi tempi, un gruppodi studiosi che fa capoalla “Pro Rubicone” presieduta dalprofessor Rino Zoffoli haargomentato e documentato esserel’Urgon di Calisese, il fiumeattraversato dal condottiero inmarcia verso la capitale.Non di poco conto il fatto che ilconfine antico della diocesi diCesena fosse tracciato dal Rubiconeche ancora oggi bagna l’antica pievededicata al legionario romano,diventato poi vescovo di Tours, SanMartino; quel cavaliere che aveva

O

diviso il suo mantello con un poveroche gli chiedeva aiuto.Ma non ebbe importanza storico-politica soltanto l’attraversamentodel confine. Ci si è chiesto “dove”Giulio Cesare ha arringato i soldati,per spronarli, convincerli a seguirlocontro il Senato di Roma;a Ravenna o a Rimini?Recentemente di tutta questaproblematica e la discussionestoriografica dibattuta lungo i secoli,si è fatto carico la mostradocumentaria “Alea iacta est. GiulioCesare in archivio”,allestita presso l’Archivio di Statodi Rimini (direttore il cesenateGianluca Braschi) e la BibliotecaCivica Gambalunga, nell’autunno del2010; con la supervisione scientificadel riminese Angelo Turchinie altri studiosi che hanno poitrascritto i loro contributinel volume pubblicatocontemporaneamente con ilmedesimo titolo della mostra,

con la curatela di Cristina RavaraMontebelli, nella collana MirabiliaUrbis della Editrice Il Ponte Vecchio(Cesena 2010).La conclusione, con buona pace deiravennati, è per Rimini. A Rimini, nelforo della città, l’arringa di Cesare aisoldati, l’incontro con i tribuni dellaplebe ivi rifugiatisi dopo aver subitola umiliazione del Senato; da Riminila marcia verso Roma.Nella nutrita e autorevoleappendice bibliograficarelativamente al Rubicone, Urgon diCalisese, era simpaticamente utileaggiungere: A. Veggiani, “IlRubicone” (a cura di R. Zoffoli), ed. IlPonte Vecchio (Cesena 1997).Ancora, nelle edizioni del PonteVecchio, “La Valle del Rubicone-Urgòn” (Cesena 2009) e M. Abati e P.Camporesi, “Il Rubicone e ilterritorio circostante nel M.E.”, in“Colligite fragmenta II”, Un. PressBologna (Faenza 2007).

Piero Altieri

Il libro“Alea iacta estGiulio Cesarein archivio”,di grandi dimensioni,è stato curatodalla rimineseCristina RavaraMontebelli

Il volume fa parte della collana “Mirabilia Urbis” de Il Ponte Vecchio

Alla Rocca Malatestiana Artfactoryon the rock

a mostra d’arte ArtFactory on the rock, visitabilefino al 6 gennaio nel Torrione femmina della Rocca

Malatestiana, a Cesena, ha una curiosa originalità. Sisvolge nella Rocca, all’interno del Museo di Storiadell’Agricoltura, in una danza tra passato e futuro altempo del presente, dove è possibile, tra un aratro euna trebbiatrice, osservare dipinti e sculture. Le opered’arte sono realizzate da una ventina di pittoricontemporanei, della Riviera (tra Ravenna e Fano),sotto il segno di chi seppe coniugare l’arte e latecnica, l’umanesimo e la scienza: Leonardo da Vinci,che proprio a Cesena rilevò le mura e fece studi sulle

L fortificazione nel 1502 e a Cesenatico ideò ilporto. Meritorio l’utilizzo dei ricavati dallamostra (a offerta libera) destinato a finanziare ilprogetto di Art Therapy per bambini e persone condisturbi mentali, attivato presso l’ospedale"Bufalini" e il nosocomio di San Piero in Bagno.La mostra raccoglie esempi di pittura surreale,come nel caso della barese IsabellangelaGerminario, classe ’89, emigrata in Romagna, esatirica con l’opera di Lorenzo Nardi, curatoredella mostra. E poi ancora pittura astratta, tra lealtre, quella della forlivese Consuelo Tommassoni,

nature morte, luminosa quella di BarbaraPagliarani di Gambettola, onirica con MasciaMargotti e disegni di Paolo Sbrighi che si misuracon Michelangelo e La creazione di Adamo epersino robotica con Cuore meccanico, scultura inmetallo dal fascino cinematografico di MassimoBerardi, artista cesenate che raccoglie avanzimeccanici nelle discariche da rassembrare.La mostra, patrocinata dal Comune di Cesena, èrealizzata attraverso l’unione di varie associazioni.Un tentativo di dare visibilità agli artisti e al museo.

Daniel Agami

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Giovedì 3 gennaio 201320 Cesena & Comprensorio

Flash dal Rubicone

■ LongianoConcerto a MassaLa Corale polifonica malatestiana terràun concerto, sabato 5 gennaio alle 17,nella splendida chiesa di Santa Maria diMassa, restaurata da Ilario Fioravanti.Saranno eseguite composizioni dicarattere sacro, madrigali e braninatalizi. L’ingresso è gratuito.

■ RubiconePremio “IlarioFioravanti”Il Rotary club Valle del Rubicone habandito il "Premio Ilario Fioravanti"destinato alle scuole medie dei comunidi Savignano sul Rubicone, Longiano,Santarcangelo di Romagna, San MauroPascoli, Borghi, Roncofreddo, Bellaria-Igea Marina, Gambettola, Gatteo,Poggio Berni e Torriana. La tecnicascelta è quella della scultura interracotta. Il titolo è "Il mondo delcirco". Le iscrizioni vanno fatte entro il 28febbraio 2013 alla:[email protected]. Le opere dovranno essereconsegnate alla Fondazione TitoBalestra di Longiano entro il 3 aprile2013. Ogni Istituto scolastico potràpresentare un’opera realizzata da unostudente o da una classe. 1° premioassoluto mille euro. Al 2° e 3°classificato sarà donato il libro scrittoda Vittorino Andreoli. La giuria èformata da Adele Briani, vedovaFioravanti, Giancarlo Biondini, DanieleTorri, Flaminio Balestra e MichaelaRodosio.

■ S. Mauro PascoliPremio di poesiaSammauroindustria ha pubblicato ilbando della XIII edizione del premioPascoli di poesia in lingua e dialetto. Lascadenza è fissata al 30 aprile 2013. Leopere edite non prima del 1° maggio2012 saranno valutate da AndreaBattistini, Franco Brevini, Gualtiero DeSanti, Gianfranco Miro Gori, PieroMaldini. La partecipazione è gratuita. Aivincitori delle due sezioni andrannorispettivamente 2500 euro da partedella Banca Romagna Est e dellaProvincia di Forlì-Cesena. A discrezionedella giuria potrà essere assegnato unpremio internazionale alla carriera di5mila euro. Per informazioni si puòtelefonare allo 0541 933656 o scaricareil bando sul sitowww.sammauroindustria.com.

Brevi

■ CesenaE’ morto CaldariL’artista Luciano Caldari, 87 anni, èmorto il 23 dicembre nella sua casa diLizzano. Insieme ad Alberto Sughi eGiovanni Cappelli ha rappresentato lacosiddetta "corrente cesenate"partecipando attivamente allastagione neorealista.

■ CesenaEcco L’AlbatrosA fine anno è stato pubblicato ilnumero 3 della rivista L’Albatros,rivista trimestrale degli studenti delliceo scientifico della Fondazione delSacro Cuore di Cesena. Fra gli articolipubblicati, due tesi di due deidiplomati del 2012, un’intervistadoppia a due insegnanti e unapprofondimento su Leopardi.

■ GambettolaGiornale parrocchialePoco prima di Natale è statopubblicato il trimestrale dellaparrocchia di Gambettola. Nelle 16pagine vi sono notizie sulla comunità,il calendario delle benedizionipasquali, un’intervista al cappellanodon Theo, un resoconto del NemoPropheta in patria 2012.

Cesenatico◗Presepi, mercatino AvsiChiuderanno domenica 6 gennaio, festadell’Epifania, la 27esima edizione del Presepedella Marineria sul porto canale, il Presepedelle Conserve, il mercatino a scopo benefico diAvsi "Tende di Natale" nei locali dellaparrocchia di San Giacomo e la mostra di LuigiDivari "Pesci, barche e uomini di questo mare"al museo della Marineria con visita dalle 10 alle12 e a dalle 15 alle 19.

Cesenatico◗La LocandieraIn scena venerdì 4 gennaio alle21 al teatro comunale uno deicapolavori di Carlo Goldoni: laLocandiera. Interpreti NancyBrilli, Fabio Bussotti, MaximilianNisi. Scene di Alessandro Chiti,regia di Giuseppe Marini.Ingresso platea e palchi 18 euro,loggione 13.

Cesena◗Mostra fotograficaAlla galleria comunale d’arte Pescheria è allestita finoal 6 gennaio la mostra "Il bello della vita, storie,immagini e emozioni", promossa dalle quattro strutturegestite dalla cooperativa sociale Il Cigno (La Meridianae Violante Malatesta di Cesena, Casa Insieme di MercatoSaraceno e San Fortunato di Rimini). Oltre al centinaiodi foto, sono esposti i fumetti di Denis Medri che hafatto il servizio civile alla Meridiana e si è ispirato allavita degli anziani.

Bagno di Romagna◗Concerto dell’EpifaniaSi terrà venerdì 4 gennaio alle 18 alPalazzo del Capitano il concertodell’Epifania con musiche di DomenicoCimarosa, Gaetano Donizetti, WolfgangAmadeus Mozart e Gioacchino Rossini,eseguite dal Quartetto lirico di Cesena.Soprano Margherita Pieri, mezzosopranoFrancesca Bagli. Al pianoforte GiancarloPeroni. Ingresso libero.

Bagno di Romagna◗Incontri "Nativi"Il Padiglione delle Fonti ospita fino al 6gennaio una iniziativa particolare chemette in contatto abitanti e turisti con lacultura e la spiritualità dei Nativi americanichiamati impropriamente Indiani. A curadelle associazioni "Il salice - Willow" e"Esplora Montagne", si può assistere aproiezioni e ammirare mostrenaturalistiche. Tutti i giorni dalle 10 alle 23.

Cesena◗Incontro con CalabresiAl Palazzo del Ridotto,venerdì 11 gennaio alle 21Mario Calabresi, direttore deLa Stampa, presenterà il suolibro "Cosa tiene accese lestelle" (Mondadori 2012).L’incontro è organizzato dallaFondazione Sacro Cuore.

Bagno di Romagna◗La storia del paeseScene della vita di Bagno di Romagna in oltreduecento fotografie. Fino al 6 gennaio al Palazzodel Capitano resterà aperta la mostra "El Rusche endl’occhie - Fotografi a Bagno dal 1970 in poi"curata da Claudio Bignami, Maurizio Castagnoli,Silvano Fabiani, Pier Luigi Ricci e Angelo Rossi.Orari di visita: venerdì e sabato dalle 16 alle 18 edalle 20,30 alle 22; domenica e festivi dalle 10 alle12 e dalle 16 alle 18.

Cesena◗Film a San VittoreIl film di Sergio Castellitto"Venuto al mondo" (2012)sarà proiettato al Victorgiovedì 3 gennaio alle 21. Invisione martedì 8 gennaioalle 21 "Se vivessimo tuttiinsieme". Ingresso 3,50euro.

❚❚ Prossimi spettacoli

Al teatro Bonciil Gran GalàGiuseppe Verdi

usica, commedie e film a Cesenanei prossimi giorni. Domenica 6gennaio, ore 15.30, si apre la sta-

gione del nuovo anno con il teatro musi-cale e la compagnia Opera Futura con il’Gran Galà Verdi 1813-2013’, in prima as-soluta.Anche Cesena rende omaggio al compo-sitore italiano Giuseppe Verdi, proprio neiprimi giorni del 2013, anno delle celebra-zioni dei 200 anni dalla sua nascita. Si trat-ta di uno spettacolo-concerto con braniscelti dalle sue opere più famose . DirigeGiulia Manicardi. Regia di Paolo Panizza. Il

Mberto Andò, con Laura Morante, GigioAlberti, Stefania Ugomari Di Blas. Mercoledì 9 gennaio, alle 17.30, al cine-ma San Biagio (con ingresso libero),Laura Morante, Gigio Alberti e StefaniaUgomari Di Blas incontrano il pubblicoe verrà proiettato il film ’Ciliegine’ (re-gia di Laura Morante). Brindisi offertodalla cantina Podere Palazzo.

Silvia D’Altri

coro sarà il "Luigi Gazzotti" di Modena,con l’orchestra "Lirica Emiliana". Martedì 8 e mercoledì 9 gennaio, alle 21, lacompagnia del Teatro Stabile dell’Umbria,la Fondazione Brunello Cucinelli in colla-borazione con Nuovo Teatro, portano a Ce-sena ’The Country’: enigmatica e affasci-nante commedia scritta da uno dei più ac-clamati drammaturghi contemporanei,l’inglese Martin Crimp. La regia è di Ro-

Gambettola: presepi, mostre e iniziative dell’EpifaniaProseguono le iniziative di "Natale insieme 2012" propostedall’Amministrazione comunale di Gambettola con le manifestazionidedicate all’Epifania. Sabato 5 gennaio 2013 alle 14,30 nei locali dellascuola elementare di via Gramsci, si tiene la "Festa della Befana"organizzata dall’associazione Amici della Scuola. Domenica 6 gennaio2013 alle 15, nell’area parrocchiale di via Ravaldini, "Festa dei Doni" pertutti i bambini curata dalla parrocchia. Fino al 13 gennaio è possibilevisitare il grande presepe meccanico animato in piazza Foro Boariorealizzato da Luciano e Marco Fantini; in via Montanari 1471 quello

realizzato da Stefano Stacchini; sull’argine della Rigossa (angolo viaUdine) quello di Giuseppe Grassi e in via Trieste 19 quello di RobertoGobbi. Sotto il porticato delle scuole elementari di via Gramsci "La viadella bellezza" mostra di disegni e presepi creati dai bambini dellascuola primaria e nella sala mostra "Massimo Guidi" nel centro Fellini incorso Mazzini "Primavera: prima ci hanno nutrito nel corpo, ora cinutrono nello spirito", con opere di Luciano Canducci (feriali giovedì esabato 20-22 e festivi 9,30-12,30 15,30-18,30 e 20-22).

Piero Spinosi

Nei giorni dell’Epifania le parrocchie, i paesi e ibar del cesenate organizzano rassegne invitandoi vari gruppi di Pasquaroli. Dopo la serata alteatro Aurora di San Giorgio, il 2 gennaio,giovedì 3 gennaio i Pasquaroli si esibiscono aBorella, nel circolo Arci. Venerdì 4 gennaio, in serata, sono tre i luoghi

Pasquella, le rassegneorganizzate nei paesi

(parrocchiali) in cui si svolgono concerti diPasquaroli: a Montiano, nel teatrino, a PonteAbbadesse e a Calabrina. La sera dell’Epifania la parrocchia di SanGiacomo propone la tradizionale rassegna. Il 6gennaio, nel pomeriggio, al Montefiore a Cesenasono invitati diversi gruppi per esibizioni nellospazio adiacente al supermercato. In serata, dalle 20.30, al teatro Petrella diLongiano il palco ospiterà a rotazione i gruppidel territorio. A San Piero in Bagno la sera del 5gennaio appuntamento al teatro Garibaldi eall’Asilo delle Grazie.

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Giovedì 3 gennaio 2013 21Sport

Volley L’Imc Gambettola, con 60 iscritti, punta a valorizzare i giovani

Dice l’allenatore SamuelePascucci: "Abbiamo seisquadre. Il nostro campionatoè quello del Csi. La societàfa capo all’Istituto MissioniConsolata"

hiamateli sogni,chiamatele parabole, dateloro qualsivoglia altronome che più vi garbi,

sono sicuro che raccontati farannosempre bene". E’ una citazione di donBosco per giustificare il nostro"parlare di noi", incontrando SamuelePascucci, uno dei cinque allenatori -preparatori nonchè promotoridell’Imc Gambettola Volley."Imc Gambettola Volley rappresentaper noi il sogno di vedere moltigiovani avvicinarsi allo sport -esordisce Pascucci -, in manierasemplice ed educativa. La societànasce nel 2004 per volontà di ungruppo di amici del "Gruppomissionario" dell’Istituto MissioniConsolata (Imc) di Gambettola. Nasceprincipalmente con lo scopo di poteriscrivere una prima squadra alcampionato Csi (Centro sportivoitaliano) e, nel giro di pochi anni, lacrescente richiesta porta la società allagestione di ben sei squadre: unafemminile under 16 e under 18,un’open femminile e maschile, unamaschile under 16 e una squadramista. Cinque allenatori qualificati epreparati si occupano dellapreparazione atletica delle squadre,tutte iscritte al Campionatoprovinciale di pallavolo del Csi Forlì-Cesena. Nonostante i pochi anni diattività, l’offerta della nostra società èin grande espansione (ad oggi 60iscritti), grazie soprattutto all’interesse

C" Pallavolosenza confini

dimostrato sia dagli atleti che si sonoavvicinati a questo sport chedell’Amministrazione comunale che cisostiene". Lo scopo principale della società è diavvicinare i giovani allo sportproponendo loro un modo nuovo divivere l’attività fisica, fatto non solo diuna prestazione del singolo, ma ditutto il gruppo. "I valori di amicizia, lealtà, stimareciproca, rispetto delle regole,autostima, sono la nostra ragion

d’essere - conclude Pascucci -. Lapallavolo è uno sport che sa regalareemozioni straordinarie. L’armonia, ilgioco di squadra, le alleanze, sono unavera e propria lezione di vitaquotidiana".Oltre ai valori dello sport, l’ImcGambettola Volley vuole promuovereanche valori di solidarietà sociale.Ogni anno sostengono un progetto disolidarietà locale o internazionale. Sindai primi anni hanno devoluto ipiccoli ricavi derivanti da sponsor edalle quote associative, per finanziareprogetti in favore delle popolazioni invia di sviluppo e a necessità locali. Unanno sono state donate le divisesocietarie alla casa Maicon Oscar diIsiro nella Repubblica Democraticadel Congo. A seguire sono statisostenuti progetti promossi da padreAngelo Casadei (missionario IstitutoMissioni Consolata in Colombia), altrilegati ad una Casa Famiglia della PapaGiovanni XXIII che si trova aGambettola e di recente l’aiuto è statorivolto alle popolazioni colpite dalsisma in Emilia. Inoltre, l’ImcGambettola Volley contribuisce daanni all’organizzazione del torneo"Volley in Street", in occasione della"Festa dello Sport" gambettolese e deltorneo estivo parrocchiale "Rubicone-Rigossa" allo scopo di promuovere lapratica di questo sport. Per ulterioriinformazioni consultare il sito:[email protected] .

Piero Spinosi

Calcio| Il Cesena non si arrende

Dopo il pareggio casalingo con il Bari (nella foto di Pippo), che aveva deluso piùdi un tifoso, il Cesena si è prontamente riscattato mercoledì 26 dicembre conuna vittoria corsara a Vercelli. Si è visto buon gioco e propensione al gol, comedimostra il risultato finale (3-1). Intanto è cominciata la campagna dirafforzamento: nei giorni scorsi è stato presentato il difensore Nicolò Consolini,classe 1984, per anni giocatore del Sassuolo.

Un volume promosso dal Coni

L’almanacco sportivodei campioni provinciali"Campioni di casa nostra" è iltitolo del libro pubblicato pochesettimane fa dal Coni di Forlì-Cesena. E’ curato da StefanoBenzoni e Alberto Mazzotti, conla collaborazione di GiovanniGuiducci (giornalista di Cesena)e Maurizio Ricci. Raccoglie iprofili di tutti gli sportivi dellaprovincia di Forlì-Cesena, daldopoguerra in avanti, chehanno raggiunto il livelloprofessionistico, o comunquerisultati di tutto rilievo, nellarispettiva disciplina. Tutti gliatleti citati non sono più inattività e questo è stato un altroparametro preso inconsiderazione.Per gli sport di squadra sonostati segnalati gli atleti che

abbiano partecipato ad almenouna stagione in serie A o B. Apre la serie degli sportivi citatiMarco Alberti, cesenate, classe1972, specialista nel salto inlungo. Cresciuto nell’Endas, èpoi passato alle Fiamme Oro edè stato due volte Azzurro nellanazionale maggiore. A Pretoria,nel 1996, ha stabilito il suoprimato personale a 7,92 metri.Poi si è dedicato alla carrieradiplomatica. Anche il cesenateMarco Bartoletti Stella,mezzofondista, si è distintonell’atletica vincendo il titoloassoluto tricolore nel 2003, nei10mila metri. Campionessaindiscussa è Nicoletta Tozzi, convittorie a ripetizionesoprattutto negli 800 metri.

Impossibile, ovviamente, citaretutti i cesenati che si sonodistinti nelle varie discipline.Nel ciclismo, ad esempio, spiccaMarco Pantani (e il suo gregarioMarcello Siboni), insieme aMario Vicini, ma vi è un lungoelenco di cislisti meno noti maaltrettanto validi: ArmandoBarducci, Gilberto Dall’Agata,Antonio Medri, RomanoMoretti, Guido Neri, DomenicoMuccioli, Francesco Menghi,Mario Pavirani, Cristian Pepoli,Alighiero Ridolfi, ClaudioSavini, Samuele Vecchi.

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Giovedì 3 gennaio 201322 Sport Csi

BreviClassifiche del campionatodi beach tennisLa competizione riservata al beach tennis,nuova disciplina sportiva entrata da soli dueanni nell’attività ufficiale promossa dalcomitato cesenate del Csi, rispetta, come glialtri campionati, la pausa natalizia e di fineanno ed è questa l’occasione propizia pervedere la situazione di classifica.Nel campionato femminile, cui hanno aderitootto squadre, il Team Puma è al comando contre punti di vantaggio nei confronti del TeamDelfino e Team Bota, sei nei riguardi delleMargherite e nove sullo Spriz Pol. Forza Vigne.Per il campionato maschile, che vede lapartecipazione di sette società, l’Adriatica è alprimo posto e precede di due lunghezze il G.P.Vigne-Nolorico, quattro il Team Caccia e l’UsTanta Roba e dodici l’Usd San Marco.

Torneo invernale in palestraCalcio giovanile a 5Domenica 13 gennaio avrà inizio il torneoinvernale in palestra di calcio giovanile a 5,riservato a quattro categorie. Per la categoria“Scuola calcio” (nati negli anni 2004 e 2005)risultano sinora iscritte otto squadre:il Ponte Pietra “A” e “B”, la Pol. Longianese, l’UsGranata “A” e “B”, la Pol. 5 Cerchi,il Forza Vigne giallo e blu, mentre per i “Pulcini”(nati negli anni 2002 e 2003)sono sette le società a scendere in campo:Il Ponte Pietra, la Pol. Longianese “A” e “B”, l’UsGranata, la Pol. 5 Cerchi, il Forza Vigne giallo eblu.Per quanto concerne la categoria “Esordienti”(nati negli anni 2000 e 2001) sette sono lecompagini che si contenderanno il successofinale: la Pol. Longianese, l’Us Granata “A”e “B”, la Pol. 5 Cerchi, il Forza Vigne giallo, blu everde. Infine, per i “Giovanissimi”(nati negli anni 1998-1999) sono solo due leformazioni che hanno sino ad oggi confermatola loro adesione: la Pol. 5 Cerchi e il Forza Vignee per gli “Allievi” (nati negli anni 1995,1996 e 1997) non è pervenuta alcunaiscrizione.Il regolamento della competizione prevede lanon ammissione di giocatori fuori quota e ladurata di ogni tempo di gioco in 13 minuti,senza possibilità di time-out.Il termine ultimo per le iscrizioni è fissatoper il 7 gennaio.

Papa Benedetto ha ricevuto in udienza i dirigenti del Comitato olimpico nazionale

“La Chiesasi interessa di sportperché le staa cuore l’uomo”Dal Papa anche gli atleti della Nazionaleche hanno partecipato alle recenti Olimpiadie Paralimpiadi di Londra

a Chiesa si interessa disport, perché le sta acuore l’uomo, tuttol’uomo, e riconosce che

l’attività sportiva incidesull’educazione, sulla formazionedella persona, sulle relazioni, sullaspiritualità”. Lo ha detto BenedettoXVI ricevendo, pochi giorni prima diNatale, in udienza i dirigenti delComitato olimpico nazionale (Coni)e gli atleti della Nazionale che hannopartecipato alle recenti Olimpiadi eParalimpiadi di Londra.Nel discorso rivolto alla foltadelegazione guidata dal presidentedel Coni, Giovanni Petrucci, il SantoPadre ha richiamato le 28 medaglie,di cui 8 d’oro, vinte dagli italianiparlando della “dura disciplina” cuigli atleti si sottopongono per poterpuntare a tali traguardi.Ha quindi parlato delle virtù moraliche ogni buon atleta deve coltivare:“Lealtà nella competizione, rispettodel proprio corpo, senso disolidarietà e di altruismo e poi - hasottolineato - anche la gioia, lasoddisfazione e la festa”, definendoquesti comportamenti “un camminodi autentica maturazione umana,fatto di rinunce, di tenacia, dipazienza, e soprattutto di umiltà,che non viene applaudita, ma che è

il segreto della vittoria”. BenedettoXVI ha poi richiamatol’apprezzamento della Chiesa per losport come occasione educativa,richiamando la lunga tradizionedegli oratori e centri giovanili dove,in genere, è presente uno spazioludico-sportivo.“Penso dunque a voi, cari atleti,come a dei campioni-testimoni conuna missione da compiere: possiateessere, per quanti vi ammirano,validi modelli da imitare”:è stato questo l’augurio cheBenedetto XVI ha poi rivolto agliatleti olimpici ricevuti in udienza. Aproposito del fenomeno del“doping”, ha quindi affermato: “Lapressione di conseguire risultatisignificativi non deve mai spingere aimboccare scorciatoie come avvienenel caso del doping. Lo stesso spiritodi squadra sia di sprone a evitarequesti vicoli ciechi, ma anche disostegno a chi riconosce di averesbagliato, in modo che si sentaaccolto e aiutato”.Infine, ha concluso richiamandol’Anno della fede, con l’invito a“educare la persona ancheall’’agonismo’ spirituale, cioè avivere ogni giorno cercando di farvincere il bene sul male, la veritàsulla menzogna, l’amore sull’odio, e

questo prima di tutto in se stessi”.Gianni Petrucci, presidente del Coni,accompagnato dai vicepresidentiPancalli e Agabio e dal segretariogenerale Pagnozzi,ha rivolto il suo ringraziamento aBenedetto XVI: “Qui ci sono atletiche hanno onorato il nostro Paese aiGiochi Olimpici e Paralimpici diLondra. Vorremmo farle conoscere illoro volto umano. Sono ambasciatoridei valori dello sport, valori umani,etici. Questi atleti hanno onorato ilPaese, ce l’hanno messa tutta. Grazieper averci ricevuti, è una giornatastraordinaria. È stato un annostraordinario dello sport italiano,grazie per l’affetto e l’attenzione checi ha riservato”.Nella delegazione azzurra presenti,oltre ad alcuni atleti, anche dirigentie accompagnatori federali e ilpresidente del Centro SportivoItaliano, Massimo Achini. “L’incontro con il Santo Padre haregalato una grande emozione e unagrande responsabilità - ha dichiaratoAchini -. Le parole di Benedetto XVIraggiungeranno ogni nostra societàsportiva e saranno “guida “e “roccia” su cui poggiare il proprioimpegno educativo per gli oltre100mila dirigenti della nostraassociazione”.

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Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Pallavolo femminile,maschile e mistoIl punto della situazioneUna ’panoramica’ sulle classifichedei tre campionati in corso di svolgimento

on la pausanatalizia e difine anno

abbiamo lapossibilità di dareuno sguardoall’attività dipallavolo, cheinteressa ben trecompetizioni esquadre

C

provenienti da varie parti dellaRomagna.Nel campionato femminile, giunto allasua 28esima edizione, cui hannoaderito complessivamenteben 38 squadre, troviamo in testaalla classifica della serie di Eccellenzala S.S. Redentore “B”, con unalunghezza di vantaggio nei confrontidella Volley Sammartinese e di due neiriguardi del Seven Fighters e del PortoFuori.Nel girone “A” della serie Promozione ilCella occupa la prima posizione eprecede di quattro punti il Borgorossoe di cinque la S.S. Redentore “A”e l’Usd San Marco, nel girone “B” dellastessa serie il Pgs Pianta Le Pinguinedistanzia di cinque lunghezzela Pgs Pianta Promo e lo Swate di sei l’Otello Buscherinie il Fluidifikase nel girone “C” il Maccabeus Voltana èal comando, inseguito a quattro puntidall’Argenta Volley e a sei dal Gito.Per quel che concerne

il campionato di volley maschile,giunto alla sua 21esima edizione,che vede la partecipazione di 15compagini, nel girone “A”la Rapid San Bartolo è in vetta allaclassifica con un solo punto divantaggio sul Maccabeus Voltanae due sulla Mespic Faenzae nel girone “B” la Sg Volley Riminiguida il proprio raggruppamento contre lunghezze di distacco sullaSS redentore e sul Macerone Volleyballe sei sul Cesenatico.La competizione infine riservata allacategoria “Misto”, che registra lapresenza di 20 società,vede il Ciupa Friendsal comando della serie “Eccellenza”e la secondo posto, distaccate di seilunghezze il Joint Arcobalenoe il Forlinvolley e di noveil Ciupino e il Rainbow; il New Team alprimo posto della serie”Promozione”,inseguito ad un solopunto dal Gambettola Volley e aquattro dalla Pgs Pianta Misto.

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Giovedì 3 gennaio 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Il particolare Natale vissuto a Pechino, in CinaLa testimonianza di uno studente cesenate

Caro direttore, a Pechino non si festeggiail Natale. In Cina non si festeggia ilNatale. Questo è quello che

generalmente si immagina. La distanzaculturale e spaziale con l’Italia è in effettienorme. Le vie illuminate a festa sono benpoche se si considerano i 20 milioni di abitantidella capitale cinese, però ci sono. Per respirarel’atmosfera natalizia bisogna andare neiquartieri internazionali, nei quali glioccidentali più facilmente possono ritrovare letradizioni di casa. Le tradizioni culinarie, dalla pasta alformaggio, sono piuttosto semplici dareplicare. È sufficiente esportare i nostriprodotti in un Paese così lontano, ma algiorno d’oggi al contempo anche vicino. Con ilNatale tuttavia non è così semplice. Alberi daimille colori, musiche natalizie e messaggid’auguri non mancano nei supermercati e neiristoranti più europei; ma tutto questo nonconvince. A colpirmi non è stata tanto ladimensione consumistica, ugualmente diffusaanche in Italia, quanto piuttosto l’artificiositàdella festa. Si ha infatti l’impressione che ilNatale sia stato importato solo nella suacomponente di esteriorità; in un contestoculturale tanto diverso dal nostro è statasacrificata la sua origine religiosa e spirituale. È indubbio che l'atmosfera nataliziapredisponga più facilmente ciascuno di noi alricordo e alla celebrazione della nascita diCristo, tuttavia l'incontrocon il Signore nasce dentro di noi.Con questa consapevolezza vivere il Natale èpossibile nonostante il rischio di farlo scorrerepassivamente come una giornata qualsiasi.Nelle quindici chiese cattoliche di Pechino sisono raccolti fedeli di tutto il mondo.La sera della Vigilia ho potuto ascoltare cantinatalizi in inglese, latino e cinese nella chiesadi Saint Joseph (foto)e per un momento è sembrato che le migliaiadi chilometri di distanza da casa si fosseroannullate. Il giorno successivola messa in inglese mi ha dimostrato ancorauna volta come la Fede non conosca confini eci consenta di superare le distanze con ilnostro prossimo, di qualunque lingua ecultura. Il Natale è Natale in tutto il mondo, basta nondimenticarne il significato di gioia e disperanza per poterlo rivivere e testimoniareovunque ci si trovi.

Emiliano Zavagli

✎ Il direttore risponde

Carissimo Emiliano,grazie infinite per la tua testimonianzadalla Cina. Ci hai fatto vivere un po’ delclima che tu hai visto e vissuto per la primavolta in un Paese così diverso dal nostro.Eppure, come ben scrivi anche tu, la fedenon consoce confini. La fede annulla ledistanze e fa sentire fratelli. D’altronde, seuno solo è il Padre, noi tutti non possiamoche essere fratelli. E poi, il Natale è Natale intutto il mondo: il resto dipende da noi, dallospazio che lasciamo dentro di noi a quelBambino che non solo ricordiamo il 25dicembre, ma facciamo rivivere in noi, ognigiorno. È quel Dio fatto carne che dà senso alnostro agire umano. Lui che ha dato la suavita per noi, perché fossimo salvati permezzo di Lui. Non possiamo non riconoscerequesti fatti straordinari e non possiamo nonriconoscere che da Lui siamo stati pensati eLui dobbiamo rendere tutti i doni ricevuti.Non importa la latitudine. Non importa conchi ci si trova, come ci fai comprendereanche tu, carissimo Emiliano. Ciò che contaè il cuore dell’uomo, di ognuno di noi.“L’incontro con il Signore nasce dentro dinoi”, come annoti nella tua email, per laquale ti ringrazio ancora. Torna a scriverci eraccontaci della Cina e di questa tuaesperienza da studente internazionale.In bocca al lupo per tutti i tuoi studi e per ilfuturo.

Francesco [email protected]

In via Marchese Romagnoli, in centro a Cesena, sono in corso dei lavori per il rifacimento dei sot-toservizi. Dopo aver scavato per circa 50 centimetri, gli operai si sono imbattuti in alcuni muri dimattoni. Gli esperti del Gruppo archeologico cesenate sono subito intervenuti e hanno constata-to che si tratta delle fondazioni di un antico palazzo, simile all’attiguo palazzo Romagnoli, abbat-tuto negli anni 50-60 per far posto a un condominio. All’epoca via Romagnoli non esisteva, mac’era continuità fra gli edifici.

La parola “pace”sarà l’ultima della storiaCaro direttore,per tutta l’umanità è nato un bambino che porta in regalo la pace,la sapienza e la giustizia. I primi che ascoltano la bella notizia sono ipastori: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini dibuona volontà” (Lc 2,13). La verità è una sola: Dio solo può dare lavera pace. La vera pace non viene dai potenti del mondo, ma dalBambino Gesù, nato a Betlemme in una stalla, in una mangiatoia,nel freddo e nel gelo, “perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc2,7). Duemila anni fa la Città di Davide ha detto: “Non c’è posto!”.Questo è tragico: non c’è posto per chi? Per la pace. Se Cristo è unpeso e non abbiamo trovato posto per lui, allora non c’è Pace. Comeper l’Europa: non hanno trovato un posto per lui nella proposta diCostituzione. In Europa si sta diffondendo il nichilismo e il relativi-smo e mentre ci si proibisce di esprimere valori e giudizi, si sviluppaun fenomeno paradossale: noi abbiamo il dovere di rispettare glialtri, ma quando la Chiesa esprime una legittima opinione le sivuole negare il diritto di farlo. L’Unione Europea deve difendere lasua tradizione e in particolare i valori cristiani.“Di fronte al difficile compito della pace, non bastano le parole…Genitori ed educatori, aiutare i fanciulli e i giovani a fare l’espe-rienza della pace nelle mille azioni quotidiani… Giovani, siate co-struttori di pace”. Uomini impegnati nella vita professionale esociale, spesso è difficile per voi realizzare la pace. “Non c’è pacesenza giustizia, non c’è giustizia senza perdono” (Giovanni Paolo II,1 gennaio 2002).“Uomini politici, aprite nuove porte alla pace! Fate tutto ciò che è invostro potere per far prevalere la voce del dialogo su quella dellaforza… Fate gesti di pace, anche audaci… Il lavoro per la pace, ispi-rato dalla carità che non tramonta, produrrà i suoi frutti. “La pacesarà l’ultima parola della storia” (Giovanni Paolo II).

Secondo Zanelli

Filo diretto con lo psicologoIDENTITÀ SESSUALE NELL’ETÀ EVOLUTIVAA CESENA PAROLE IN LIBERA USCITA

Il 16 novembre scorso ho partecipato a un semina-rio organizzato dal Dipartimento di Psicologia diCesena, in collaborazione con la Scuola di Sessuo-logia del Centro Italiano di Sessuologia di cui il pro-fessor G. Rifelli è presidente, sul tema “L’identitàsessuale nell’età evolutiva”.Mi sono sentita molto in dissenso sull’imposta-zione delle relazioni presentate, ragione per cui de-sidero sottolineare in questo articolo i concetti che,a mio avviso, sono più criticabili.La relazione della dottoressa Margherita Graglia,didatta della scuola di Sessuologia del Centro Ita-liano di Sessuologia, ha esclusivamente posto l’at-tenzione sul processo di stigmatizzazione edetichettamento che la società esercita sugli adole-scenti che non hanno ancora un’idea chiara e bendefinita della loro identità sessuale.Da ciò che è stato asserito sembrerebbeche tutto il malessere e la sofferenza di questi gio-vani sia derivante dal processo di omofobiae denigrazione che la società in molti casi esercitanei loro confronti.La lettura del disturbo che provano questi adole-scenti con un orientamento sessuale diverso dailoro coetanei è, in tali termini,alquanto riduttiva. Quando si parla di identità sessuale in età evolutivasi parla di una sessualità in evoluzione appunto, eperciò soggetta a molti riassestamenti, sia nei bam-bini che negli adolescenti.Per esempio, certi comportamenti apparentementefemminei da parte di maschietti possono avere di-verse motivazioni, come una preponderanza di fi-gure femminili in famiglia, così come episodi diomosessualità in adolescentipossono qualificarsi come ricerca dell’alter-ego ocome la messa a prova, nei maschi,della propria genitalità.

Quando, durante il se-minario suddetto, si èparlato dell’atteggia-mento che dovrebberoavere i genitori e gli in-segnanti che notanocomportamenti di de-vianza sessuale daparte di bambini di scuola materna o elementare, si èriflettuto sulla possibilità che ha un genitore di asse-condare il desiderio di un maschietto fino al punto dipresentarsi a scuola anche vestito da femmina.Ancora, si è parlato di come un insegnante dovrebbeassecondare l’attrazione che un bimbo potrebbe ma-nifestare nei confronti di un coetaneo dello stessosesso.I relatori sembravano convinti del fatto che non si do-vrebbero dissuadere i bambini da questi precoci orien-tamenti omosessuali.Uno dei relatori, il professor Domenico Di Ceglie,del Tavistock Centre di Londra, ci ha inoltre esposto iltrattamento psicoterapeutico attuato nei confronti dibambini e ragazzi che avrebbero disturbi di identitàsessuale, nella sua clinica.In questo luogo si realizzano una serie di colloqui psi-coterapeutici con il bambino e la sua famiglia e se allafine del trattamento il paziente non si sente ancora si-curo nel suo ruolo sessuale, si dà il via a una sorta diterapia ormonale allo scopo di bloccare lo svilupposessuale del ragazzino, a livello dell’ipotalamo inter-rompendo la produzione degli ormoni sessuali corri-spondenti al suo sesso.Infine, si ipotizza anche un’operazione per il cambia-mento di sesso.Lascio ai lettori il giudizio su trattamenti di questo ge-nere, a me sembrano vere violenze nei confronti di unapersona in età evolutiva.Ci sono state molte altre affermazioni che mi hannotrovata a dir poco discordante proprio perché, comepsicologa sistemico-relazionale,sono abituata a mettere al centro di una terapia la per-

sona all’interno delle relazioni familiarie ambientali che determinano in gran partela sua personalità. Da questo seminario sembra che il profondo disagioche questi giovani si portano dentro si possarisolvere con concessioni sempre più rilevantida parte della società, come, più tardi,favorire il matrimonio fra omosessuali o anche l’ado-zione di bambini da parte di tali coppie.Tutto ciò viene mostrato come una conquistadi civiltà. Purtroppo il problema è moltopiù complesso di quello che si vorrebbe far pensare erimanda sempre alla storia del soggetto cercando difar luce sulle dinamiche che sottendono questi pro-blemi di identità sessuale.Comunque sia, un genitore ha il dovere di dareun’educazione sessuale al figlio che non si limitisolo allo squallido consiglio dei metodicontraccettivi da utilizzare, ma che si rifacciaal concetto di diversità sia psicologica che fisica cheesiste tra uomo e donna, e al fatto che solo questaunione è talmente grande da poter generare, grazie al-l’amore, una nuova persona. La frase: “Fai quello che vuoi” detta in nome di unapresunta libertà sessuale, può essere vissutadal bambino o dal ragazzo come disinteresseo abbandono da parte di una figura adulta di riferi-mento, che dovrebbe aiutarlo a orientarsi anche ses-sualmente nei momenti più difficili della sua crescita.Comunque, per concludere, sento come genitoreil diritto-dovere di trasmettere ai miei figli i valori incui credo profondamente, senza per questo esseregiudicata omofobica.

Ketty Gallinuccipsicologa-psicoteraputa

Centro Don L. Milani - Cesena

Per domande e/o interventi: tel. 0547 [email protected]

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2012

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

EPIFANIAI PASQUAROLI

CANTANOIN CASE

E PIAZZENovità tecnologicaalla Malatestiana