corriere cesenate 04-2013

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Giovedì 24 gennaio 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 4 euro 1,20 - contiene I.P. 4 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 7 Patrimonio e tasse Quanto paga Cesena-Sarsina A colloquio con An- tonio Prati, diretto- re dell’Istituto diocesa- no sostentamento clero Il nuovo volume del cardinale Angelo Bagnasco Vita della Chiesa 9 “L a porta stretta” presentato a Roma con il cardinale Tarcisio Bertone Editoriale Fermiamoci un attimo di Francesco Zanotti D al 2 al 4 febbraio tutti i presuli della regione si recheranno in Vaticano Vita della Chiesa 10 Il vescovo Douglas in visita ad limina da papa Ratzinger Cesena 14 A Bora di Mercato una scuola per due comuni Cesena 13 Icarus e la telecamera fantasma Solidarietà 18 A San Piero l’esperienza “Gruppo Appartamento” Sarsina 17 Per la locale Bcc il centenario di attività Domenica 27 gennaio la Chiesa di Cesena-Sarsina celebra la Giornata del Seminario Operai nella vigna Da sinistra, i seminaristi Michael Giovannini, Filippo Cappelli e Alessandro Forte “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai” (Mt 9,37). Sabato 20 aprile saranno ordinati diaconi Filippo Cappelli, Alessandro Forte e Michael Giovannini, nuovi operai nella vigna del Signore. Sono nove gli studenti che formano la comunità del seminario, gui- data da don Marcello Palazzi. Nel Primo Piano di questa settimana, in vista della Giornata dedicata che si celebra domenica 27 gennaio in diocesi, pubblichiamo le testimonianze dei tre giovani che si av- viano al sacerdozio e i profili di tutti i seminaristi. Il vescovo Douglas Regattieri, in un suo messaggio, parla del Seminario come del “cuore di tutta la comunità diocesana”. Primo Piano alle pagg. 4-5 T utto e il contrario di tutto. Nel breve volgere di poche ore si ascolta ogni tipo di dichiarazione. La politica impazza, occupa gli spazi televisivi, le prime pagine di giornali e notiziari. Non c’è leader di partito o di schieramento che perda occasione per rimarcare le proprie posizioni e, soprattutto e purtroppo, per demolire l’avversario. Si sperava in tempi migliori. Dopo essere arrivati sull’orlo di una crisi terribile che ha messo in dubbio la credibilità del sistema-Italia, si pensava che il vento della politica fosse cambiato. Invece nulla. Tutto come prima e, se possibile, anche peggio di prima. Come se il recente, ma anche il recentissimo passato non fosse esistito. Se ci si ferma un attimo a riflettere e si ripensa all’autunno del 2011, ci si dice: “No, non è possibile che sia successo tutto questo solo poco più di un anno fa. Come può accadere ciò che vediamo oggi, se solo ieri si è assistito a uno sfacelo del genere?”. No, non può essere. Abbiamo una memoria collettiva ormai prossima allo zero. Travolti come siamo da un’informazione sempre più avvolgente, non riusciamo a metabolizzare nulla. Una notizia scivola sull’altra, come in un tritacarne in cui si mescolano sostanze tra loro diverse. Rischiamo l’insensibilità, anche alle vicende più dolorose. Ci vengono accostati fatti lieti e tragici in un miscuglio informativo che ha il solo scopo non dichiarato di disinformarci, di dettarci l’agenda dei nostri argomenti, di portarci su temi pensati da altri. Proprio come accade in queste settimane di campagna elettorale. La famiglia resta al palo, i giovani vengono usati come vetrina, le politiche demografiche sono finite nel dimenticatoio. Si discute solo di riduzione delle tasse, come se i debiti che abbiamo accumulato fossero affare di un tempo morto e sepolto. Come se il baratro fosse stato un inganno di qualche buontempone che ha voluto metterci nei guai. Tutta colpa della memoria corta o inesistente. Non c’è più un tempo per l’ascolto. Non esiste uno spazio per la riflessione, né tantomeno per la meditazione. Si vive di emozioni. Si ragiona e si decide sulle emozioni e su slogan urlati. I tempi di reazione sono immediati. Uno non riesce a proferir parola che già si trova su Twitter. Un altro prova a interloquire e la sua immagine è su Facebook, in una rincorsa all’ultimo evento che toglie respiro all’esistenza. Fermiamoci un attimo e mettiamo in moto il pensiero, un esercizio da recuperare per il benessere personale e sociale. Cinquant’anni fa papa Giovanni XXIII a Loreto Vita della Chiesa 10 N elle parole di mon- signor Walter Ama- ducci il ricordo di una visita che fu storia

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Corriere Cesenate di giovedì 24 gennaio 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 04-2013

Giovedì 24 gennaio 2013anno XLVI (nuova serie)numero 4euro 1,20 - contiene I.P.

4Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Diocesi 7Patrimonio e tasseQuanto pagaCesena-Sarsina

Acolloquio con An-tonio Prati, diretto-

re dell’Istituto diocesa-no sostentamento clero

Il nuovo volumedel cardinaleAngelo Bagnasco

Vita della Chiesa 9

“La porta stretta”presentato a

Roma con il cardinaleTarcisio Bertone

EditorialeFermiamoci un attimodi Francesco Zanotti

Dal 2 al 4 febbraiotutti i presuli della

regione si recherannoin Vaticano

Vita della Chiesa 10Il vescovo Douglasin visita ad liminada papa Ratzinger

Cesena 14A Bora di Mercatouna scuola per due comuni

Cesena 13Icarus e la telecamerafantasma

Solidarietà 18A San Pierol’esperienza “GruppoAppartamento”

Sarsina 17Per la locale Bccil centenariodi attività

Domenica 27 gennaio la Chiesa di Cesena-Sarsina celebra la Giornata del Seminario

Operai nella vigna

Da sinistra, i seminaristi Michael Giovannini, Filippo Cappelli e Alessandro Forte

“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai” (Mt 9,37). Sabato20 aprile saranno ordinati diaconi Filippo Cappelli, Alessandro Fortee Michael Giovannini, nuovi operai nella vigna del Signore. Sono nove gli studenti che formano la comunità del seminario, gui-data da don Marcello Palazzi. Nel Primo Piano di questa settimana,in vista della Giornata dedicata che si celebra domenica 27 gennaioin diocesi, pubblichiamo le testimonianze dei tre giovani che si av-viano al sacerdozio e i profili di tutti i seminaristi. Il vescovo DouglasRegattieri, in un suo messaggio, parla del Seminario come del “cuoredi tutta la comunità diocesana”. Primo Piano alle pagg. 4-5

Tutto e il contrario di tutto. Nel brevevolgere di poche ore si ascolta ognitipo di dichiarazione. La politica

impazza, occupa gli spazi televisivi, leprime pagine di giornali e notiziari. Nonc’è leader di partito o di schieramento cheperda occasione per rimarcare le proprieposizioni e, soprattutto e purtroppo, perdemolire l’avversario.Si sperava in tempi migliori. Dopo esserearrivati sull’orlo di una crisi terribile cheha messo in dubbio la credibilità delsistema-Italia, si pensava che il vento dellapolitica fosse cambiato. Invece nulla. Tuttocome prima e, se possibile, anche peggiodi prima. Come se il recente, ma anche ilrecentissimo passato non fosse esistito.Se ci si ferma un attimo a riflettere e siripensa all’autunno del 2011, ci si dice:“No, non è possibile che sia successo tuttoquesto solo poco più di un anno fa. Comepuò accadere ciò che vediamo oggi, se soloieri si è assistito a uno sfacelo del genere?”.No, non può essere. Abbiamo una memoria collettiva ormaiprossima allo zero. Travolti come siamo daun’informazione sempre più avvolgente,non riusciamo a metabolizzare nulla. Unanotizia scivola sull’altra, come in untritacarne in cui si mescolano sostanze traloro diverse. Rischiamo l’insensibilità,anche alle vicende più dolorose. Civengono accostati fatti lieti e tragici in unmiscuglio informativo che ha il solo scoponon dichiarato di disinformarci, di dettarcil’agenda dei nostri argomenti, di portarcisu temi pensati da altri.Proprio come accade in queste settimanedi campagna elettorale. La famiglia resta alpalo, i giovani vengono usati come vetrina,le politiche demografiche sono finite neldimenticatoio. Si discute solo di riduzionedelle tasse, come se i debiti che abbiamoaccumulato fossero affare di un tempomorto e sepolto. Come se il baratrofosse stato un inganno di qualchebuontempone che ha volutometterci nei guai.Tutta colpa della memoria corta oinesistente. Non c’è più un tempo perl’ascolto. Non esiste uno spazio per lariflessione, né tantomeno per lameditazione. Si vive di emozioni. Siragiona e si decide sulle emozioni e suslogan urlati. I tempi di reazione sonoimmediati. Uno non riesce a proferirparola che già si trova su Twitter. Un altroprova a interloquire e la sua immagine è suFacebook, in una rincorsa all’ultimoevento che toglie respiro all’esistenza.Fermiamoci un attimo e mettiamo in motoil pensiero, un esercizio da recuperare peril benessere personale e sociale.

Cinquant’anni fapapa Giovanni XXIIIa Loreto

Vita della Chiesa 10

Nelle parole di mon-signor Walter Ama-

ducci il ricordo di unavisita che fu storia

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Dopo la pausa delle feste, sono ricominciati anche i laboratori didattici diHera nelle scuole nell’ambito del progetto “La grande macchina del mondo”.

Sono ripartiti il 15 gennaio le attività in classe del Gruppo Hera nelle scuole, nel-l’ambito del progetto “La grande macchina del mondo”, presso la scuola secon-daria di primo grado Anna Frank di Cesena con i laboratori ‘L’Hera dell’energia’.

Il progetto scuola di Hera “La grande macchina del mondo” comprende com-plessivamente 33 percorsi didattici (9 in più rispetto allo scorso anno) per bambinidai 3 anni in su che studieranno in classe l’acqua, l’energia e il riciclo dei rifiuti at-traverso esperimenti, spettacoli e giochi. L’iniziativa, totalmente gratuita per lescuole, sta coinvolgendo in questa prima fase 312 classi della provincia, dallescuole dell’infanzia alle medie, per un totale di oltre 7mila alunni.

UN OPEN-DAY CON GLI INSEGNANTI A CESENA PER PRESENTARE IL PROGETTOPer presentare le tante novitàpreviste nel nuovo anno scola-stico, il 27 settembre scorso èstato organizzato in Comune aCesena un Open day a cuihanno partecipato numerosis-simi insegnanti di Cesena ecomprensorio. Erano presentirappresentanti di Hera, gli as-sessori comunali alla Sostenibi-lità ambientale Lia Montalti ealla Pubblica Istruzione e Cul-tura Maria Elena Baredi e i re-ferenti di Anima Mundi eAtlantide, le cooperative dieducazione ambientale che af-fiancano l’azienda nella ge-stione del progetto “La grandemacchina del mondo”.I docenti partecipanti agli in-contri, oltre ad avere titolo dipriorità nell’assegnazione degli

itinerari gratuiti disponibili, hanno ricevuto in omaggio l’edizione 2011 del report“In buone acque” e l’ultima pubblicazione del Gruppo Hera “Il mestiere di trat-tare i rifiuti”. Il libro (124 pagine) è dotato di un importante apparato illustrativoe infografico e si prefigge di illustrare con linguaggio divulgativo il ciclo integratodi gestione rifiuti, con riferimento sia agli aspetti di natura ambientale, che econo-mica e sociale.

I PERCORSI PIÙ RICHIESTIPer aderire al progetto, gli insegnanti interessati hanno prenotato sul sito di Hera(www.gruppohera.it/scuole) i percorsi più adatti alle proprie classi, scegliendotra i 33 proposti su ambiente, ciclo idrico ed energia. In cima alle preferenze il temadell’acqua, con il 37,8 per cento delle richieste: si studierà in 118 classi su 312. Al secondo posto delle ore di formazione più richieste ci sono i percorsi sull’am-biente, con 99 ore (31,70 per cento), con laboratori creativi anche sulla raccoltadifferenziata. Infine, saranno 95 le ore dedicate all’energia (30 per cento), contante attività sulle fonti rinnovabili e il risparmio energetico.

Laboratori Hera nelle scuole. Si riparteCon le attività sull’energia, è ripartito in gennaio il progetto “La grande macchina del mondo”Nel territorio della provincia di Forlì-Cesena coinvolgerà oltre 7mila bambini dai 3 anni in su

IN COLLABORAZIONE CON L’UFFICIO STAMPA HERA

Da settembre è attivo il nuovo canale on line interamente dedicato agli insegnanti, all’indirizzowww.gruppohera.it/scuole.

Lo spazio web, che lo scorso anno nella vecchia versione ha registrato ben 77.000 pagine viste,completamente rinnovato nel layout e nei percorsi di navigazione, si pone l’obiettivo di agevolarei docenti nella consultazione del materiale didattico e delle diverse proposte formative a catalogoda scegliere per i propri studenti.

Al via il nuovo canale web per gli insegnanti

OLTRE 10MILA STUDENTI A FORLÌ-CESENA‘’La grande macchina del mondo” lo scorso anno ha coinvolto complessivamente52mila studenti, 2.300 classi per 6mila ore di formazione. Visto il successo e il ri-scontro positivo ottenuti, Hera conferma anche per quest’anno le ore di formazionemesse a disposizione. Sul territorio di Forlì-Cesena sono stati 10mila gli studenticoinvolti lo scorso anno scolastico su 420 classi, insieme a 500 insegnanti.

I PERCORSI SU ACQUA, ENERGIA E AMBIENTELa metodologia adot-tata per invitare i ra-gazzi a riflettere sullerisorse è differenziatain base alle fasce dietà, per coinvolgere di-rettamente gli studenti,rendendoli protagonistiattivi di ogni interventoin classe. I più piccolipotranno avvicinarsi aitemi dell’acqua, del-l’energia e dell’am-biente attraverso attività sensoriali, giochi e lezioni animate capaci di muoverel’intuizione e la fantasia, mentre i più grandi avranno l’occasione per mettere allaprova la propria creatività grazie ai laboratori didattici, alle visite agli impiantidedicati alla gestione rifiuti, al ciclo dell’acqua e alla produzione di energia, aimomenti di confronto e di brainstorming. A marzo si svolgerà inoltre la settima edizione del progetto “Un pozzo di scienza”che si rivolge ai docenti e agli studenti delle scuole superiori, con incontri scienti-fici, mostre e dibattiti per la diffusione della cultura scientifica.“Contribuire alla crescita fra i più giovani di una consapevolezza verso i temi am-bientali e un’autentica cultura della sostenibilità è l’obiettivo che Hera si pone con‘La grande macchina del mondo’, favorendo così uno sviluppo rispettoso del-l’ambiente attraverso la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, il risparmioidrico ed energetico, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili - ha detto Franco Fo-gacci, direttore Hera dell’Area di Forlì-Cesena -. Per noi l’educazione ambientalerappresenta una garanzia per il futuro, un vantaggio competitivo e un impegnoconcreto. Per questo continuiamo a investire in questo settore, consapevoli del-l’importanza del nostro contributo alla creazione di una coscienza ambientale co-struttiva nei giovani”.

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Giovedì 24 gennaio 2013 3Opinioni

Scuola, un clik per le iscrizioniavviate lunedì 21 gennaio

ronti, via. Anzi: click. Parliamo d’iscrizioni a scuola, iniziatelunedì scorso, questa volta con la modalità digitale. Leprocedure per iscriversi al prossimo anno scolastico, infatti, sifanno online. Almeno per quanti vogliono mandare i propri

figli alle scuole statali. Per le paritarie, invece, la partecipazione alprogetto delle iscrizioni online è ancora facoltativa. Dunque, unclick col mouse sarà necessario e sufficiente per entrare -virtualmente - nel mondo della scuola che verrà.In realtà per iscriversi bisogna fare qualche passaggio in più delsemplice click. Ci si deve registrare al sito web(www.iscrizioni.istruzione.it) e inviare il modulo elettronicopredisposto dalle scuole, che manderanno poi - per postaelettronica, naturalmente - la ricevuta alle famiglie. Mamme e papàpossono anche seguire l’iter della domanda d’iscrizione fino al suoaccoglimento definitivo. E chi non ha il computer a casa o ce l’ha enon sa come usarlo come fa? Ci pensano le scuole, con un “serviziodi supporto”, mettendo a disposizione un’eventuale “salainformatizzata” (con personale scolastico in aiuto) alle famiglie chene hanno bisogno o addirittura svolgendo loro stesse le procedureper quanti non hanno alcuna dimestichezza con gli strumentielettronici, o non ne dispongono.Le famiglie coinvolte dalla procedura d’iscrizione - c’è tempo fino al28 febbraio - sono un milione e 600mila. Naturalmentel’informatica dovrebbe garantire rapidità, comodità (basta code) erisparmio. C’è anche un aspetto da non sottovalutare che riguardal’ampia possibilità d’informarsi, da parte dei genitori, sugli istitutiscolastici.Bene, fin qui alcune minime questioni “tecniche”, che hanno giàsollevato riflessioni e in certi casi perplessità da parte degliosservatori del mondo scolastico, vuoi a proposito della realedotazione tecnologica di scuole e famiglie, vuoi sulla “culturadigitale” in rapporto al mondo scolastico e, in particolare, perquanto riguarda le relazioni con i genitori.In effetti questo è un argomento delicato. E anche una procedurache può sembrare prevalentemente burocratica, come quellaappunto delle iscrizioni, chiede in realtà un supplemento diattenzione educativa che le preoccupazioni tecniche e le novitàdell’online rischiano di far passare in secondo piano, magarilasciando pensare che si possa scegliere la scuola solo “sfogliando”

P

pagine web come un bel catalogo, pieno di allettantiproposte. Il meccanismo, invece, delle visite e degliincontri - reali, non via mail - con gli insegnanti, certo, maanche con gli operatori in segreteria e, non ultimi, con glialtri genitori che si aggirano negli istituti, mossi dainteressi comuni, la condivisione di domande e risposte,dubbi e ansie (soprattutto per chi comincia un’avventuradel tutto nuova, magari passando alla primaria dallascuola dell’infanzia), aiutano a guadagnareconsapevolezza, “spessore” rispetto alla scelta dellascuola.Intendiamoci, ben venga la tecnologia. Ma senzadimenticare, con quel semplicissimo e facile click delmouse, unito alla rapidità del mondo virtuale, lacomplessità, la passione e la bellezza, tutte reali (e tantevolte faticose), che avvolgono il mondo dell’educazione edella scuola.

Alberto Campoleoni

Mai trascurare, comunque, i contatti diretti La Vignetta

entisette gennaio 1944, le truppe dell’Armata Sovietica, nella loroavanzata verso il Centro Europa, inseguendo le armate naziste delTerzo Reich, in fuga verso il cuore della Germania, aprono i cancelli di

Auschwitz. Ai loro occhi le scene terrificanti dello sterminio, soprattutto, degliebrei, uno dei tanti “luoghi” della Shoah, dove si erano compiuti i demoniaciriti dell’Olocausto, nella costruzione delirante del millenario Reich messo incantiere dalla ideologia neopagana del Nazismo. Da allora, ogni anno, quelgiorno è vissuto come “Giorno della memoria”.Domenica 27 gennaio sentiamoci convocati, a Cesena, di fianco al Palazzo delRidotto, di fronte alla lapide che ricorda i nostri concittadini ebrei arrestati edeportati dai nazi-fascisti. In quel luogo, nei secoli passati, sorgeva laSinagoga che accoglieva la piccola comunità ebraica che viveva e lavoravanella nostra città.Nei giorni precedenti, un gruppo di studenti delle scuole superiori sonoandati come in pellegrinaggio in visita ai lager della Polonia. Ad Auschwitz,dove i macabri scenari di morte, teutonicamente ben organizzati, sonoilluminati dalla testimonianza eroica di San Massimiliano Kolbe, che diede lasua vita per sottrarre alla morte immediata un padre di famiglia. Una“memoria” che si ripropone in ogni città e paese. Pellegrini non solo perricordare, ma per fare memoria e quindi, in un certo qual modo, riviverequesti eventi che hanno fatto esplodere quel Mysterium iniquitatis scatenatodalla arroganza della ideologia che pretendeva di rimuovere la presenza di

V Dio dall’anima profonda dell’anticocontinente segnato e fecondato dallavitalità del Vangelo. Così si è espresso ilbeato Giovanni Paolo II, che oltre allaviolenza del nazismo hitleriano avevasubìto (ma quanta “resistenza”!)l’arroganza del Comunismo sovietico.Nel ricordo di tanta iniquità, lariconoscenza per quanti, anche qui aCesena, in Romagna, misero in pericolola loro vita nel tentativo, spesso andato avuoto, di sottrarre famiglie di ebrei alleprogrammate (già con le leggi razziali del1938) deportazioni dei nazisti. Negliarchivi dello Yad Vaschem diGerusalemme i nomi del dottor ElioBisulli e del dottor Achille Franchini dellaCasa di cura “San Lorenzino” che, incollaborazione con i monaci di SantaMaria del Monte, riuscirono a portare insalvo, oltre il confine svizzero, alcunefamiglie ebree. E ancora, il fratello donLazzaro e la mamma di don AdamoCarloni...Fu un soprassalto di coscienza e disolidarietà per smascherare una culturache, intrecciando antigiudaismo eantisemitismo, aveva terribilmenteconsumato la fedeltà di Dio allepromesse fatte al suo popolo. Sarà poicon la primavera del Concilio EcumenicoVaticano II (ne è testimone il documento“Nostra Aetate”) che si tornerà adialogare con i nostri “fratelli maggiori”.E il dialogo può e deve continuare, nonmesso in crisi dalle difficoltà che sifrappongono nel Medio Oriente, per lacostituzione delle due sovranità che solepossono dare sicurezza e futuro alpopolo di israele e della Palestina.Non possiamo tuttavia dimenticare chesi è costruttori di pace solo nelriconoscimento e nella promozione dellaverità dell’uomo, con una disponibilitàvissuta nella libertà e nella solidarietà.Gli storici devono, sulla base di fontiautentiche, definire nella loro specificitài genocidi che hanno devastato la storia.Senza tuttavia censurarne alcuno. Eccoperché è doveroso aggiungere nelcalendario “Il giorno dei giusti”, checelebreremo il 9 febbraio. Oltre allevittime di Monte Sole sacrificate dainazisti, le tante altre (in quanti paesi!)soppresse dal Comunismo ateo, in odioalla fede. E come dimenticare il massacrodegli Armeni da parte dei turchi (1915-1918) e via lungo i decenni del “secolobreve”, per giungere ai nostri giorni allestragi scatenate dal fondamentalismoislamico.Una purificazione della memoria, pernon ricadere nelle tragedie del passato,ma ancor più un ancoraggio nellatrascendenza, per avere fondamentasolide e sicure. Rimuovendo la presenzadi Dio, rimane il deserto. Solo così si puòresistere ai rigurgiti, sempre in agguato,del neopaganesimo di ogni colore.

Piero Altieri

I giorni della memoria. A Cesena e nel mondo

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Giovedì 24 gennaio 20134 Primo Piano

● La testimonianza dei seminaristiAlessandro Forte e Michael Giovanninientrambi al 6° anno di Teologia.

● Alessandro, Michael e Filippo saranno ordinati diaconisabato 20 aprile alle 18, in Cattedrale a Cesena,per imposizione delle mani del vescovo Douglas

Storia di libertàe disegno di DioSe dovessi racchiudere in una sola categoria gli eventisalienti che hanno contraddistinto la mia vicendavocazionale, dall’ingresso in seminario fino a oggi, nonavrei esitazioni a utilizzare la categoria “storia”. Sì, perchéparlare di vocazione significa innanzitutto parlare di unastoria, di un intreccio in cui si combina la libertàdell’uomo e il disegno salvifico di Dio. Sotto questo puntodi vista, la Scrittura è chiarissima: la rivelazione che Dio fadi sé all’uomo avviene dentro la storia, nel tessutoordinario dell’esistenza. E la storia, seppur nellamolteplicità delle sue contraddizioni, è il luogo privilegiatoin cui Dio parla all’uomo, invitandolo alla comunionecon sé.Alla luce della mia esperienza, posso dire che il Signore si èrivelato a me nella trama di un’esistenza assolutamenteordinaria, fatta di lavoro, di amicizie, di passioni, di amori,di gioie e di dolori, di grandi ideali e di inevitabili cadute.La fedeltà al quotidiano e l’attenzione alla realtàcircostante, credo siano state le modalità concreteattraverso le quali il Signore ha parlato alla mia vita. Lamolla che mi ha spinto a lasciare tutto per entrare inseminario, non è stata un’evidenza di tipo razionale eneppure una particolare folgorazione sulla via diDamasco. Direi che si è trattato piuttosto di un’intuizione:

la possibilità cioè di intravedere, accanto all’ipotesi delmatrimonio, un’altra strada, forse più rischiosa, ma nonper questo meno affascinante, quella appunto dellaconsacrazione. Spesso - e in questo la Scrittura è davveromaestra - le grandi svolte della nostra vita poggiano su attidi fede che, in molti casi, assumono i contorni di una verae propria sfida tra la nostra pretesa di dominare il tuttodella nostra vita e il necessario abbandono al Signore dellavita e della storia.

Alessandro Forte

“La gioia di quel sacerdoterisuonò nel mio cuore”Un gran bel cammino con un compagno e una guidaeccezionale: ecco cosa vedo se mi volto indietro e ripensoalla mia vita come vocazione.Alla fine della prima media, undici anni poco più, camposcuola per i chierichetti alle Balze organizzato dai preti delseminario diocesano, un pomeriggio dopo il gioco conuna quarantina di ragazzi della mia età in ascolto attentodi un sacerdote ormai anziano che con un inveteratoentusiasmo raccontava della bellezza della sua vita comepresbitero: questa è l’immagine che porto nel cuore deiprimi momenti di questo cammino. La gioia di quelsacerdote risuonò nel mio cuore come la chiamata delSignore a seguirlo. Negli occhi di bambino non tutto era

chiaro, ma il fuoco nel cuore era stato acceso. E a poco a poco ho intrapreso questo cammino. Dapprimaqualche incontro mensile in seminario con il gruppoSamuel e poi l’ingresso nella comunità del seminariominore a Cesena. La vita insieme, la preghiera, ildiscernimento sotto la guida di un padre spirituale sonostati i paletti fra i quali si è snodato il mio cammino dicrescita umana e spirituale in quegli anni. Qualche incertezza nel vedermi ’da grande’ come sacerdote,tanta passione per la tecnologia e la fisica mi hannoportato, dopo il diploma, a scegliere di studiare ingegneriaaerospaziale piuttosto che teologia in seminario. Ma ilSignore non demorde... E dopo tre anni di studio ’matto edisperatissimo’ un lampo di genio: non era in questione ilmio vedermi prete a servizio del Signore e della Chiesa, maera Lui che mi chiedeva di essere mio compagno di viaggio,voleva stare al mio fianco, per guidarmi su una strada chenon mi era molto chiara, mi chiedeva di affidarmi a Lui,promettendomi un’esistenza impregnata di amore e gioia,una vita a sua disposizione a servizio degli altri, una vitasanata dall’egoismo e donata per amore.Eccomi, dopo quasi otto anni, a conclusione del percorsoformativo in Seminario maggiore a Bologna, a rinnovare lamia fiducia totale nel Signore, ponendo nelle sue mani lamia vita, a sua disposizione a servizio della Chiesa.

Michael Giovannini

Oggi seminaristiDomani preti

Nove ragazzicompongono la comunità del seminario

DENNIS FAEDI, 21 anni, della parrocchia di Gatteo, è in servizio pa-storale presso l’unità parrocchiale mercatese; frequenta il primoanno di Teologia.GIANNI CAPPELLI, 25 anni, della parrocchia di Sant’Angelo, lau-reato in Ingegneria, è in servizio pastorale presso la parrocchia diCase Finali. Frequenta il periodo propedeutico presso il seminario diFaenza.ALESSANDRO FORTE, 40 anni, della parrocchia di San Giacomo, è inservizio pastorale presso la parrocchia di Gambettola. Istituito acco-lito il 24 giugno 2011, frequenta il 6° anno di Teologia.FABRIZIO RICCI, 29 anni, laureato in Economia, dell’unità parroc-chiale mercatese, è in servizio pastorale presso la parrocchia di SanDomenico, è stato istituito accolti il 4 marzo 2012. Frequenta il 5°anno di Teologia.SIMONE FARINA, 23 anni, della parrocchia di Boschetto di Cesena-tico, è in servizio pastorale presso la parrocchia di Bagnarola-Vil-lalta. Frequenta il 2° anno di Teologia.FILIPPO CAPPELLI, 36 anni, è laureato in Dams e Scienze Filosofi-che, della parrocchia di Madonna del Fuoco, presta servizio pasto-rale in diocesi e nella parrocchia di Case Finali. È stato istituitoaccolito il 4 marzo 2012. Frequenta il 6° anno di Teologia.MICHELE GALASSI, 27 anni, della parrocchia di Gambettola, è inservizio pastorale presso l’unità parrocchiale mercatese. Frequentail 1° anno di Teologia.FABIO MONTANARI, 24 anni, della parrocchia di Sant’Angelo,presta servizio pastorale in diocesi e nella parrocchia di Case Finali.Frequenta il periodo propedeutico presso il seminario arcivescoviledi Bologna.MICHAEL GIOVANNINI, 29 anni, è laureato in Ingegneria. Della par-rocchia di Crocetta, presta servizio pastorale in diocesi e nella par-rocchia di Case Finali. È stato istituito accolito il 29 giugno 2011.Frequenta il 6° anno di Teologia.

Per colloqui personali,momenti di preghiera

e testimonianze vocazionali,rivolgersi a:

don Marcello Palazzirettore del Seminario,

tel. 0547 302275,[email protected]

FOTO DI GRUPPO DEI SEMINARISTI, INSIEME AL RETTORE DON MARCELLO PALAZZI(ULTIMO A DESTRA) E DON THEO (AMMINISTRATORE PARROCCHIALE A BULGARNÒ),NELL’ORATORIO DI GAMBETTOLA.DA SINISTRA, I SEMINARISTI ALESSANDRO FORTE, MICHELE GALASSI, DENNIS FAEDI,FILIPPO CAPPELLI, GIANNI CAPPELLI, FABRIZIO RICCI, MICHAEL GIOVANNINI,SIMONE FARINA, FABIO PAGLIARANI

❚❚ Don Marcello Palazzi ne è rettore dal 2011

“Il seminario, casa accogliente e viva”este lunga e panino di Sant’Antonio. Con questi

“attrezzi del mestiere”, insieme a un sorriso caldoe accogliente, nei giorni precedenti la Giornata

del Seminario don Marcello Palazzi è venuto a farci vi-sita nella redazione del Corriere che ha sede in semi-nario.Parroco a Case Finali e delegato per la Pastorale giova-nile, don Marcello da oltre un anno è anche rettore delseminario diocesano che si trova nel territorio della suaparrocchia. “Penso sempre più a questa grande struttu-ra, realizzata cinquant’anni fa dalla diocesi di Cesena-Sarsina sulla collina di Case Finali, come a un luogo ac-cogliente, aperto a tutti e capace di ospitare diverse at-tività legate alla Pastorale della diocesi”. Tante le attivi-tà e gli incontri che si svolgono nell’ampio auditoriume negli altri spazi. La “macchina del seminario” è cosìresa possibile da una speciale “adozione” che la comu-nità parrocchiale di Case Finali ha fatto. “Sono numero-si e indispensabili i volontari della parrocchia - continuadon Marcello - che in questi ultimi anni hanno messo adisposizione del seminario competenze, tempo e tantabuona passione. Così, la parrocchia è attiva e partecipedella vita del seminario”. Ogni seminarista ha qui a disposizione ambienti cheutilizza soprattutto nei fine settimana, di rientro dal Se-minario maggiore Teologico e Propedeutico di Bologna.E così, “come ognuno si deve sentire responsabile dellapropria casa - specifica don Marcello - ogni seminaristaè invitato a prendersi cura di una particolare attività. C’è

chi cura il sito del seminario, chi pensa alla ‘logistica’, chigestisce la segreteria coordinando le varie attività voca-zionali, chi tiene i contatti con le parrocchie per l’orga-nizzazione di incontri esperienziali e vocazionali, chisegue un gruppo scout. Questo si affianca alle attivitàche i seminaristi svolgono all’esterno, come ad esem-pio il servizio all’ospedale “Bufalini”, dove ogni dome-nica viene portata l’Eucaristia ai ricoverati. “Il fatto chei seminaristi vivano il fine settimana in parrocchia a Ca-se Finali è di certo un valore aggiunto per tutti: per i ra-gazzi, una buona esperienza di pastorale ’sul campo’, acontatto con le famiglie, in un continuo confronto conse stessi e con la gente. E per la comunità parrocchialeuna nuova occasione di gratuità, ricchezza e apertura”.Per rendere sempre meglio possibile una buona orga-nizzazione e una giusta convivenza si sono resi neces-sari lavori di ristrutturazione e manutenzione che han-no riguardato sia l’esterno, con il rifacimento dei par-cheggi, che l’interno. Gli spazi interni, in particolare, chesono stati maggiormente interessati dai lavori di ri-strutturazione sono l’ala al pian terreno chiamata untempo ’delle suore’, che ora ospita l’accogliente spazio“Porta Giovani”, a disposizione della Pastorale giovani-le. “Proprio nei giorni scorsi - conclude don Marcello -nelle stanze del ‘Porta Giovani’ si è svolta un’esperienzadi fraternità che ha visto una quindicina di giovani del-l’Azione Cattolica condividere cinque giorni tra lavoro,studio e momenti di preghiera”.

Sabrina Lucchi

V

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Giovedì 24 gennaio 2013 5Primo Piano

✎DOMENICA 27 GENNAIO LA GIORNATA DEL SEMINARIOurante la Visita pastoralein una parrocchia dell’AltaValle del Savio, un

bambino mi ha chiesto: cos’è ilSeminario? Ho risposto con laclassica definizione, semprevera e bella: è il cuore dellaDiocesi!Come nella persona tuttofunziona bene se il cuore èvivo, così nella Diocesi ilSeminario è come il cuore chepulsa e tutto vivifica.È nel Seminario infatti che tuttii nostri sacerdoti hannotrascorso tanti anni diformazione; i giovaniseminaristi si preparano adiventare sacerdoti; i religiosi ei diaconi della Diocesi trovanospazi per i loro incontriformativi; i laici, frequentandola Scuola di formazioneteologica, approfondiscono laloro fede; molti giovani hannol’occasione di incontrarsi perun discernimento vocazionaleo per programmare attivitàdella pastorale giovanile;giovani studenti del Liceo della

D

comunicazione e del SacroCuore frequentano ogni giornole attività scolastiche.In Seminario c’è anche la sededel settimanale CorriereCesenate, che è strumentoindispensabile per lacomunicazione della vitadiocesana.Come si vede, il Seminario è unluogo vivo che vuole rimaneretale. Per questo necessita delsostegno, anche economico, ditutta la comunità diocesana.La domenica 27 gennaio è statariconosciuta come l’occasioneper pregare anzitutto per levocazioni alla vita sacerdotaleper la nostra Diocesi.Quest’anno abbiamo settegiovani seminaristi in Teologia

e due in Propedeutica. Leprospettive sono promettenti,anche se le necessità pastoralirichiederebbero disponibilitàumane ancora più numerose.Noi pregheremo il Padronedella messe perché in questigiovani e in tanti altri susciti ildesiderio e la voglia di mettersial servizio di Gesù nelministero presbiterale.Sono passati ormaicinquant’anni dal settembre1963, quando monsignorAugusto Gianfranceschiinaugurava il nuovo Seminario.Poiché esso resta ancora oggi illuogo principale della vita dellaDiocesi, tutti ci prendiamo acuore il suo buonfunzionamento, specialmente

Il messaggio del vescovo Douglas Regattieri:“È il cuore della diocesi, che pulsa e tutto vivifica”

perché la chiamata del Signore:“Vieni e seguimi, ti faròpescatore di uomini” siaaccolta da tanti giovani.

+ Douglas Regattieri,vescovo

Contattivia del Seminario 85

47521 Cesena (Fc)tel. 0547 302076fax 0547 302743

[email protected]

c.c.p. n. 10569473

TESTIMONIANZA Filippo Cappelli, 36enne seminarista al 6° anno di Teologia,è originario di Ponte Pietra di Cesena. Laureato in Dams e Scienze Filosofiche,svolge servizio pastorale in diocesi e, in particolare, nella parrocchia di Case Finali

Filippo Cappelli

a chiamata di Dio è cosamisteriosa, perché avvieneall’ombra della fede. Inoltrecomunica con voce così lieve e

discreta che impegna tutto il silenziointeriore per poter essere compresa.Eppure nulla è così decisivo esconvolgente nella vita di un uomo.Questo appello, questa voce, ècontinua. Ma ci sono momentiparticolari, piccole oasi del divino inquel deserto che la vita a voltepropone, che sono delle vere estasi. Nescrivo tre, di getto, in modo istintivo esenza la presunzione di esaurire lastoria della mia vocazione. Tuttosommato, mi pare che l’intera mia vitasia la storia dei tentativi che ho fattoper tenere ben saldi i piedi per terrasenza smettere di alzare gli occhi alcielo.La prima volta fu nel buio di uncampeggio. Avevo poco più di 15 anni.Ragazzo di città com’ero, credevo poconel buio, nel riposo, nell’interruzionedel giorno. La sera ero molto stanco,mi ero portato un cuscino da casa pernon affidare la testa indebolita e isogni a cuscini stranieri. Iniziai afidarmi della notte, del silenzio.Ricordo che una notte a qualcunovenne l’idea di organizzare una speciedi veglia all’aperto, in mezzo al bosco,davanti a un fuoco acceso. Alloraspensi la torcia, il walkie-talkie (eral’inizio degli anni ’90, i cellulari robada Star Trek), lasciai in tasca anchel’orologio. Guardavo le stelle, che miparevano altre persone in preghieradavanti a un fuoco come il mio.Leggevo brani dai Vangeli, meditavo,restavo in silenzio insieme al mio Dio.Mi vennero a cercare perché il turnoera scaduto e non rispondevo allechiamate. Mi confessai dal sacerdoteche ci accompagnava e da quel giornomi sentii cristiano e constatai che lamia vita, in un certo senso, eracambiata. La seconda volta qualche anno doponel buio di un cinema. Non unamultisala. Quei cinema di un tempo,ricordate, con il velluto alle pareti,annebbiate per il fumo che filtravadalla sala d’aspetto e l’indicazionedell’uscita di sicurezza verde sempreaccesa. In quel periodo studiavocinema all’università. Era un film

L

francese e un attore citava Camus:diceva che Cristo è venuto in questomondo per affrontare due problemiirrisolvibili per la filosofia. Primo:perché soffro? E secondo: perchénasco con appeso al collo il cartello’condannato a morte’? Mi laureai inDams, poi in Scienze Filosofiche, enon trovai neppure io la risposta. Nonnei libri di filosofia. Almeno, se non sivuole cedere al nichilismo esistenzialeritenendo la vita priva di valore osenso intrinseco. Non so che cosaavvenne in quei giorni e comeavvenne; però mi ritrovavo sempre piùspesso a pregare in una chiesa deserta,buia per le poche finestre, vicina allaFacoltà. Entravo per sfogare il tumultodei pensieri che mi agitavano, e trovaiai piedi del Cristo ciò che Platone nonpoté insegnare e ciò che Socrate nonimparò mai, per dirla con il teologoFulton Sheen. La terza e ultima volta fu poco primadel mio sì definitivo e dell’entrata inseminario. Lavoravo come giornalista

in un quotidiano di Cesena, e la sera,poco prima del ’giro di nera’, ascoltavola musica di una vecchia radio inredazione (la ricordo: un ’Notturno’ diChopin) e guardavo un pezzo di cielostellato, libero da alberi, nuvole epalazzi. La mente ritornò alcampeggio dei 15 anni, quandoguardavo le stelle di fronte al fuoco, epensai: è proprio vero che la vita è uncerchio. Quando me lo dicevano, daragazzo, mi pareva una gran noia:sempre gli stessi posti, gli stessi amici,le stesse canzoni e gli stessi libri.Quella sera imparai che è vero chetutto ritorna, ma anche che è tuttosempre nuovo. Che Dio fa tutto nuovo:i posti, le persone che si incontrano.Dio mi venne a cercare una sera nelmio luogo di lavoro e mi trovò cheguardavo le stelle. La musica suonavaleggera dalla radio, sapevo a memoriaparecchie strofe, ma era nuova anchequella. E c’erano due persone diverse,Dio che mi cercava e io che per tantotempo non mi ero lasciato trovare.

Messe in Suffragioe borse di studio

Chi entra in Semina-rio dopo la maturità,la laurea, o lasciandoil lavoro, si avvia aporsi a servizio comesacerdote di tutto ilPopolo di Dio.

Per questo il Semina-rio si fa carico dellespese per gli studi eper la sua perma-nenza presso il Semi-nario a Bologna.

La cifra attualmenteammonta a 10.000euro l’anno per ogniseminarista in teolo-gia e 5.000 euro perogni propedeuta.

Per questo il Semina-rio chiede l’aiuto delfedeli attraversol’iscrizione dei propridefunti all’associa-zione “Amici del Se-minario”: ogni giornoper loro verrà cele-brata una Messa disuffragio.

Si propone anche diistituire nelle Zonepastorali o presso isantuari delle borse distudio che coprano inparte o totalmente laspesa annuale per unseminarista.

Rileggendo ciò che hoscritto fin qui, mi accorgoche in tutti ricordi c’è delbuio, e il ’silenzio’ dolce diuna buona musica o parolesincere. Sono statofortunato ad avere queimomenti: di solito si vivecircondati da suoni e luciperché farne a menocostringe a rimanere incompagnia del solo sé, nudocome si è nudi quando si èsoli. Ma è quando nonsi ha nulla che si puòiniziare la ricerca. E unadomanda: ’Perché proprioio, Signore?’. La risposta lalascio nel cuore di Dio,perché non è mia. Nonsarebbe giusto pretenderla,non sarebbe onestosupporla. Sono solo uncercatore: ho incontrato Dioe proprio non mi riesce dismettere di seguirlo.

“Sono un cercatore. E ho incontrato Dio”

VEDUTA DEL SEMINARIO DIOCESANO

SEMINARISTITEOLOGI INSIEMEAL VESCOVODOUGLASREGATTIERI.DA SINISTRA,MICHAELGIOVANNINI,SIMONE FARINA,FILIPPO CAPPELLI,FABRIZIO RICCI,MICHELE GALASSI,ALESSANDROFORTE

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Giovedì 24 gennaio 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi

Cappella dell’ospedale (noal sabato)

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

20.30 Villachiaviche

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Pio X,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano,San Cristoforo, Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuariodell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale,San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Villachiaviche,Case Finali, Osservanza,Bulgarnò, San Mauro inValle, Diegaro, Madonnadelle Rose, San Paolo,Torre del Moro, Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano,Ponte Pietra

20.00 San Giovanni Bono, San Pio X, Gattolino,Bulgaria, Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;

10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 18,30 (sabato); 9 / 11.15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;

Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17 (sabato);11.15 / 17;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 15 (sabato),9.15 (domenica);Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 27 gennaio - Anno CNe 8,2-4a.5-6.8-10Salmo 181Cor 12,12-30Lc 1,1-4; 4,14-21

Le letture di oggi mostranol’importanza della Parola diDio.

Il brano tratto dal Libro del profetaNeemia narra la lettura solennedella legge di Mosè,a Gerusalemme,dopo il ritorno del popolodall’esilio.Il Vangelo racconta l’episodioavvenuto nella sinagoga diNazareth, in cui Gesùlegge un passo di Isaiacon il relativo commento.Il Concilio Vaticano IIcinquant’anni faha introdotto la lingua volgarenella Liturgia, e così il contatto conla Parola di Dio è diventato piùfacile per i fedeli.Non solo, ma con la Dei Verbumil Concilio stesso haraccomandato non solol’importanza della Parola di Dio,ma ha voluto che fosse offertacon più abbondanzaa tutto il Popolo di Dio.

In questi anni sonostati fatti molti passi in avanti. Lastima per la Parola di Dio ècresciuta. In tutte le casesi trova una Bibbia;sono nati molti gruppi biblici, masicuramente molta strada è ancorada fare.L’amore alla Parola di Dio è amorea Cristo, perché è Lui la Parola diDio fatta carne.L’ascoltiamo nella Messa ognidomenica, ed è auspicabile chel’ascoltiamo in ogni famiglia,magari preparandoci alladomenica.Sono celebri e vere le paroledi San Girolamo,quando diceva ai suoi cristiani chel’ignoranza della Paroladi Dio è ignoranza di Cristo.Perciò è importanteanche per tutti noi leggere laScrittura.La Parola di Dio si ascolta, simedita e poi si mettein pratica. Non solo ascoltatori,ma esecutori. La mia vita devediventare Parola di Dio incarnata.Beato chi ascolta la Parola di Dio ela mette in pratica.Come Maria.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORE

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita

lunedì 28 gennaiosan Tommasod’AquinoEb 9,15.24-28;Sal 97; Mc 3,22-30

martedì 29san ValerioEb 10,1-10; Sal 39;Mc 3,31-35

mercoledì 30san MartinaEb 10,11-18; Sal 109;Mc 4,1-20

giovedì 31san Giovanni BoscoEb 10,19-25; Sal 23;Mc 4,21-25

venerdì 1 febbraiosan VerdianaEb 10,32-39; Sal 36;Mc 4,26-34

sabato 2 presentazionedel SignoreMl 3,1-4; Sal 23;Eb 2,14-18;Lc 2,22-40

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

Testata che fruiscedi contributi di cuiall’art. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 3 del 17 gennaio 2013: 7.400 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 22 gennaio 2013

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOVeglia di preghiera per la pacePromossa dall’Azione Cattolica, si terrà sabato 26gennaio alle 21, in Cattedrale a Cesena,la Veglia di preghiera per la pace.Tema: “Beati gli operatori di pace”.

Incontro per animatori liturgicie ministri straordinari della comunioneSi terrà domenica 27 gennaio in Seminario a Cesena,dalle 15 alle 17,30, l’incontro di formazione peranimatori liturgici e ministri straordinari dellacomunione sul tema “La Costituzione Sacrosanctumconcilium: la liturgia tra passato e futuro”.La relazione sarà tenuta da don Mario Morigi.A seguire, don Pier Giulio Diacoterrà una comunicazione sul tema della 21esimaGiornata mondiale del malato, che si celebrerà l’11febbraio, sul tema “Il Buon Samaritano. Va’ e anche tufa lo stesso”.

35esima Giornata per la VitaIncontri pubblici e celebrazioni nelle parrocchie“Generare la vita vince la crisi” è il tema della 35esimaGiornata per la Vita che sarà celebratadomenica 3 febbraio.La diocesi di Cesena-Sarsina,in preparazione alla giornata, proponeper venerdì 1 febbraio alle 21, nella saladel Palazzo del Ridotto, a Cesena, l’incontro pubblico“Il giorno uno della vita”. Relatore sarà Giuseppe Noia,docente di Medicina Prenatale all’Università CattolicaSacro Cuore, a Roma, e presidente dell’associazioneitaliana ginecologi ostetrici cattolici (Aigoc).Sabato 2 febbraio alle 18, in Cattedrale a Cesena,celebrazione eucaristica presiedutadal vescovo Douglas Regattieri,che conferirà il Sacramento del Battesimo e labenedizione alle mamme in attesa.Domenica 3 febbraio, la Giornata per la vita saràcelebrata nelle parrocchie.

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Giovedì 24 gennaio 2013 7Vita della Diocesi

Don Mario MorigiLa mitezzadel padre spiritualeA colloquio con don Mario Morigi, sacerdote diocesanoche con la sua indole mite e pacata raggiungel’animo di tante persone. A partire dal Vangelo

a sua passione è la liturgia, che riescea spiegare con semplicità e in cuiama ripercorrere le origini, lasciandoperdere gli schematismi rituali. Con

la sua indole mite e pacata raggiungel’animo di tante persone in Diocesi. Nericeve molte ogni giorno, nel suo studio allacasa del clero, dove risiede. Don Mario Morigi, classe 1934, ordinatosacerdote nel 1956, per lungo tempo è statoin servizio al seminario di Cesena, primacome vice rettore e insegnante di Lettere, poicome padre spirituale. Oggi don Morigi èmolto impegnato nella cura spirituale ditanti uomini e donne che desideranointraprendere o consolidare il propriocammino di vita cristiana. Ha la capacità dinon lasciare indietro nessuno e riceve tutticoloro che lo cercano. Un servizio preziosofavorito anche dal fatto che don Mario vi sipuò dedicare ampiamente grazie al normalecontributo che riceve dall’Istituto disostentamento del clero con cui il sacerdotesi mantiene. “Cerco di far capire che la vitacristiana è un cammino. Molte di questepersone non hanno un’esperienza alle spalle

e occorre quindi trovare qualcuno che dia loro un aiuto e una guida. Quello cheviene chiesto è una risposta significativa e fedele alla proposta di Dio che coincidecon la realizzazione di se stessi”. Don Mario ha anche all’attivo una ricca attivitàcome confessore. Ogni giorno incontra una media di 7/8 persone che provengonoda ogni angolo della Diocesi. “Tutto è partito in maniera quasi casuale alla fine degli anni Sessanta. Poi hopensato di organizzare questo “servizio” fissandro appuntamenti. In questo modoriesco a dedicare la giusta attenzione alle persone che vengono da me”. Gli incontridi “Confessione” partono dalla Lectio divina. “Non partiamo solo dall’esame dicoscienza. Quello che è necessario, a mio avviso, è anche imparare a pregare,colmare le lacune e riflettere sulla propria vita a partire dal Vangelo”.Negli ultimi anni ha seguito i catecumeni, ossia quegli adulti che desiderano

Lintraprendere il percorso di fede e maturanol’intenzione di essere ammessi alsacramento del Battesimo. “Molti ritengonoche si tratti di catechismo per gli adulti.Quello organizzato in Diocesi, dal 2005, è unpercorso della durata di due anni in cui lepersone si incontrano, approfondiscono itemi della fede alla luce di un rapporto diamicizia che integra il cammino dicatecumenato. In particolare ogni 15 giorni icatecumeni si incontrano con l’equipe esettimanalmente si confrontano con i loroaccompagnatori parrocchiali che liintroducono nella comunità del territoriodove risiedono. Terminati i due anni icatecumeni ricevono dal vescovo nella Vegliapasquale i sacramenti dell’iniziazionecristiana, il battesimo, la comunione e lacresima.Data la sua approfondita passione per laliturgia, don Mario Morigi sin dagli anniOttanta, incaricato dall’allora vescovoAmaducci, ha anche intrapreso un lungolavoro relativo alla ministerialità. “Ricordocon piacere l’inizio degli incontri perl’introduzione del Diaconato in Diocesi. Aquasi vent’anni dalla chiusura del Concilioavevamo deciso di partire con la formazionedei diaconi. E possiamo esserne moltosoddisfatti visto che ad oggi la nostra Diocesi

conta tanti diaconi, la cui presenza èpreziosa e molto significativa. A questi sonoseguiti gli incontri dedicati a coloro che, suindicazione dei parroci, venivano segnalaticome possibili ministri straordinaridell’Eucaristia, per portare la comunione agliammalati o come supporto del sacerdote inoccasione della messa. Da allora sono staticirca 300 gli uomini e le donne introdotti aquesto ministero”.Da sempre nel mondo dell’educazione edella formazione liturgica, don Marioriconosce la necessità di un rinnovamentonel modo di fare catechismo. “Noi sacerdotiin Diocesi ne abbiamo parlato spesso. Lamodalità con cui oggi è organizzato lacatechesi è qualcosa che a oggi risulta nonsempre efficace anche perché propone lafede con una modalità antica che trova le sueradici nel periodo successivo al Concilio diTrento. Oggi sarebbe interessantesperimentare soluzioni, già attive in alcunediocesi lombarde, dove il catechismo deiragazzi è organizzato per gruppi e non perclassi. I ragazzi quasi coetanei sono guidatidagli adulti, fra i quali ci sono anche alcunigenitori. In questo modo la famiglia puòriappropriarsi dell’educazione al sensoreligioso”.

Barbara Baronio

Gli incontri partonodalla Lectio divina.“Quello che è necessarioè imparare a pregaree riflettere sulla propria vitaa partire dal Vangelo”

BreviIncontro al Cantiere 411Azzurra Ciani e altre atlete paraolimpiadi di Londra2012 saranno le protagoniste dell’incontro “Cosami manca per essere felice?” promosso dalla Fuci edall’associazione “Il Pellicano”. L’incontro “digiovani per giovani” si terrà giovedì 24 gennaio alle21 presso il Cantiere 411 in via Mami 411, a Cesena.Le giovani atlete che hanno partecipato alleParaolimpiadi racconteranno la loro esperienza digiovani che hanno inseguito e realizzato un sognoche sembrava impossibile.

Mercatino CaritasIl mercatino della Caritas previsto per lo scorso finesettimana, è stato rinviato a sabato 26 e domenica27 gennaio, dalle 9 alle 19,30 a Palazzo Ghini, incorso Sozzi 39 a Cesena.

Convegni Maria Cristina Lunedì 28 gennaio alle 16, presso la sala BiagioDradi Maraldi della Cassa di Risparmio di Cesena(via Tiberti), la professoressa Wilmen Di RenzoVianello relazionerà su “Venezia ‘sconta’”.L’incontro, promosso dai Convegni Maria Cristina diSavoia, è aperto a tutti.

Giornata Vita ConsacrataDomenica 3 febbraio alle 18 nella Cattedrale diCesena si celebra la 17esima Giornata Mondialedella Vita Consacrata. La celebrazione liturgica saràpresieduta dal vescovo Douglas Regattieri, insiemeal vicario episcopale per la Vita consacrata,monsignor Mario Morigi. Sono particolarmenteinvitati a condividere questo significativo evento diringraziamento i consacrati e tutti i cristiani delladiocesi. Alle 17,30 la recita dei Vespri, insieme atutto il popolo.

DON MARIO MORIGI, CLASSE 1934,VIVE ALLA CASA DEL CLERO,IN CENTRO A CESENA

A colloquio con Tonino Prati, direttore dell’Istituto diocesano sostentamento clero

uasi 235mila euro di Imu. E poi c’è chi dice che la Chiesa non paga leimposte sugli immobili. Solo la nostra Diocesi, come Istitutodiocesano sostentamento clero (Isdc), ha versato una cifra da far

tremare i polsi a ogni amministratore. Si tratta di un importo nettamentesuperiore a quanto pagato nel 2011, quando per le 200 unità immobiliaridi proprietà dell’Isdc (appartamenti, garage, negozi e terreni), la Diocesi diCesena-Sarsina ha versato all’erario poco più di 105mila euro. Lo riferiscecon Antonio Prati, presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero(Idsc).Dei 234.356 euro, 87.470 hanno preso la via dello Stato, mentre 146.888

Q

sono entrati nelle casse delleAmministrazioni locali. Già daqueste cifre si intuisce il peso diuna tassazione che colpisce ipossessori di beni immobili,Chiesa compresa. Va ricordato ilvincolo imposto dalla legge direvisione del Concordato, entratoin vigore nel 1985. I vecchibenefici parrocchiali andarono aformare l’Istituto diocesano disostentamento del clero. Gli utilidella gestione (circa 500mila eurol’ultimo realizzato) di questopatrimonio devono essere versatiall’Istituto centrale disostentamento del clero (Icsc) cheha sede a Roma.Tali utili rappresentano un terzo

dell’intero fabbisogno diocesano peril mantenimento dei preti, unmilione e mezzo di euro.Per la differenza interviene l’Icscche attinge ai fondi dell’8 per mille.A livello nazionale gli utiliprovenienti dalle singole diocesicoprono in media il 10 per centodel fabbisogno, mentrein Emilia Romagna si arriva a unvalore medio del 30 per cento.Occorre tener conto anche delleerogazioni liberali, poco più di26mila euro nel nostro territorio, undato che in percentuale è inferioresia alla media regionale che a quellanazionale.

“Le plusvalenze realizzate non vannoa incrementare il conto economico -conclude Prati - ma devono esserereinvestite. Dobbiamo avere curadei beni affidati alla Chiesa,un vincolo impostoci da una sanagestione per il mantenimento di unpatrimonio frutto di donazioni dinumerosi benefattori.Lo scorso anno, i danni del “nevone”hanno richiesto 70mila euro diinterventi solo per la sistemazione didue case coloniche.Poco produttivi sono anche i 1200ettari di terrenodi nostra proprietà, quasi tuttosituato in montagna”.

Patrimonio della Chiesa e ImuQuanto paga Cesena-Sarsina

“Dobbiamo avere cura dei beni affidati allaChiesa, un vincolo impostoci da una sanagestione per il mantenimento di unpatrimonio frutto di donazioni di numerosibenefattori. Lo scorso anno, i dannidel “nevone” hanno richiesto 70mila eurodi interventi solo per la sistemazionedi due case coloniche”

FOTO AEREA DEL CENTRO DI CESENA.SI RICONOSCE, IN PARTICOLARE, LA CATTEDRALE

(FOTO G. MARIGGIÒ)

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Giovedì 24 gennaio 20138 Speciale

Selvapiana e AcquapartitaSettima tappa della Visita pastorale

Selvapiana e Acquapartita sono località vi-cine, immerse nel verde dell’Alto Savio.Frazioni confinanti del comune di Bagno

di Romagna, rappresentano ora un’unica par-rocchia. Negli anni hanno sviluppato carat-teristiche diverse dovute a mutazioni socialied economiche. “Selvapiana – spiega padreVirgilio Andrucci che da qualche mese prestaservizio qui – era una parrocchia piuttostogrande con più di 2mila abitanti. Ha avuto uncalo vistoso negli anni, con il problema dellospopolamento che qui, più che da altre parti,si è fatto sentire. Acquapartita sta vivendo in-vece il percorso opposto”. Selvapiana, qualche centinaio di abitanti, sisviluppa lungo la strada provinciale che por-ta ad Acquapartita. Il nucleo più antico sorgeattorno al castello (vi è rimasto un piccolooratorio) mentre il paese si è sviluppato nel-la parte più bassa, attorno alla chiesa parroc-chiale (risalente ai primi dell'Ottocento) inti-tolata a San Quirico e dove si venera la BeataVergine delle Lacrime, celebrata il 6 novem-bre. La Vergine è ritratta in un dipinto su ta-vola a fondo oro conservato all'interno dellachiesa.La piccola frazione è caratterizzata dalla pre-senza di ettari di castagneti, per la maggiorparte di privati. “La Pro Loco dedica il mese diottobre alla valorizzazione di questo fruttoautunnale con la sagra che si tiene presso ilcampo sportivo”. I venditori di castagne chepropongono, lungo le strade, il loro prodottoa turisti e passanti è un’immagine tipica diqueste parti. “Il paese ha mantenuto un’im-pronta agricola con la presenza di alleva-menti di bestiame e aziende agricole – dicepadre Andrucci –. La ricettività turistica èpressoché assente”. A Selvapiana c’è un bar-ristorante e un forno, entrambi a conduzionefamiliare. “La messa domenicale non è mol-to partecipata. Diciamo che siamo nella me-dia nazionale, dunque piuttosto bassa”, am-mette il parroco. “Molti vanno a San Piero inBagno e anche l’attività di catechesi fa riferi-mento al capoluogo, anche se cresime e co-munioni cerchiamo di farle nella chiesa par-rocchiale”. In estate la frazione si anima dipiù, col rientro in paese di famiglie emigrateche hanno mantenuto la casa da queste par-ti.La località di Acquapartita, alle pendici delmonte Comero, si è sviluppata negli ultimitempi, come più recente è la costruzione del-la chiesetta, eretta poco più di quarant’anni fae dedicata alla Madonna del Bosco (la festacelebrata qui è quella dell’Assunta, il 15 di

agosto). La frazione,vuoi anche per la pre-senza dell’omonimolago che si presta apasseggiate ed escur-sioni, è in continuosviluppo, anche resi-denziale. Ospita diver-si alberghi e ristoranti,ed esercizi commer-ciali. Negli ultimi anninoti imprenditori han-no deciso di investirequi. Già da tempo,inoltre, in estate la lo-calità ospita in ritiro ilCesena Calcio, grazieal grande campo spor-tivo attiguo al lago eagli spazi offerti pro-prio all’ombra del Co-

mero. Il luogo si presta a va-canze e relax, con la possibi-lità di praticare pesca sporti-va, trekking, mountain bike,equitazione ai margini del la-go; tutte attività cui parteci-pa anche la locale Pro Loco.“La vicinanza con San Pierofa sì che molti facciano riferi-mento al capoluogo per mes-sa e attività parrocchiali. Lamessa domenicale non èmolto partecipata, anche sein estate c’è una maggior pre-senza dovuta ai turisti”. Quando parla di queste gen-ti, padre Virgilio sottolinea “lagrande generosità che le con-traddistingue, tipica delle po-polazioni di montagna. An-che se non frequentano laparrocchia assiduamente, miaccolgono sempre volentieri.Aprono le porte delle loro ca-se, sono molto ospitali”.

Michela Mosconi

Il vescovo Douglas Regattieri sabato 26e domenica 27 gennaio sarà a Selvapianae Acquapartita. Lunedì 28 gennaio, festadella beata Agnese, visiterà la comunità di Pereto

CALENDARIO VISITAPARROCCHIE DI

SELVAPIANA- ACQUAPARTITA26 e 27 gennaio

Sabato 26 gennaio• mattina: visita agli ammalati e anziani• pomeriggio: incontro con i bambini e i ra-

gazzi del catechismo. A seguire, incontrocon gli adulti

Domenica 27 gennaio• ore 10: Messa di chiusura della Visita Pa-

storale

PARROCCHIADI PERETO28 gennaio

Lunedì 28 gennaio• ore 10: il vescovo celebrerà la Messa nel-

l’occasione della festa della beata Agnese.A seguire, visita al cimitero

ZONA PASTORALE SARSINA-ALTA VALLE DEL SAVIO - UNITÀ PASTORALE N. 7

LA CHIESA PARROCCHIALEDI SELVAPIANA

Parrocchie di Pereto e Corneto

entiquattro abitanti a Corneto, all’incirca gli stessi a Pereto. Un tempo divisi, idue centri abitati a pochi chilometri (rispettivamente cinque e dieci) daAlfero ora formano un’unica parrocchia ormai in via d’estinzione. Anche se,

ricorda il parroco don Vittorio Quercioli, “anni fa quando c’erano le scuoleelementari avevo più di cinquanta ragazzi”. Oggi si contano sul palmo di una mano.Don Vittorio, originario di Turrito di Sarsina, presta servizio qui dal 1957 e ha vistoqueste comunità crescere, prosperare e svilupparsi fino a cedere il passo a uncostante e progressivo spopolamento. “Ormai sono poche le famiglie rimaste.Cerchiamo di rimanere vivi come cristiani. Dico messa tutte le domeniche sia aPereto, alle 10, che a Corneto, alle 11. La frequentazione della messa domenicale èsempre stata piuttosto problematica. Diciamo che quando non ci sonoimpedimenti particolari ho una frequentazione di dieci, dodici persone. Masembra che la messa sia l’ultimo degli impegni. Prima ci sono la caccia, la sagra, losport”. Sono gli impegni e le fatiche dei preti di montagna, che si trovano adaffrontare situazioni di famiglie richiamate da luoghi più facilmente raggiungibili.

V

Anche la catechesi, in certe situazioni, si faproblematica. “Qualche bambino c’è, mapreferisce andare ad Alfero, dove può starecoi propri coetanei e compagni di scuola”. ACorneto non ci sono scuole, bar o ristoranti.Lo stesso a Pereto. Per le attività scolastichefino alle scuole medie, le famiglie fannoriferimento ad Alfero. E ciò vale anche pertutte le attività extrascolastiche di svago edivertimento.La parrocchia si ripopola in estate quandoda Firenze e Prato fanno rientro alcunefamiglie originarie di quei luoghi. “A Cornetoe Pereto hanno ancora le case. Qualcuno leha fatte ristrutturare. Tornano semprevolentieri, e c’è chi, tra loro, frequenta anchela messa domenicale e si rende utile per lacomunità”. La zona è quella del torrente Para, dalleacque limpide e cristalline. Un’area ricca dibellezze naturali, tanto che molte sono lepersone attirate dal paesaggio e che in estatevengono a fare picnic in zona o a rinfrescarsi

nelle cascate del fiume. Una delle attività percui la zona di Corneto e Pereto ècaratteristica è la lavorazione della pietraserena. “In questo territorio - dice donVittorio - ci sono due aziende agricole, masoprattutto cave di pietra che danno lavoro amolte persone. Una in particolare vantaun’esperienza trentennale nel settoredell’escavazione e lavorazione della pietra. Ilmestiere dei padri tramandato ai figli fino adiventare un’impresa leader nel settore allivello nazionale e non solo”.Ancora sentite e partecipate le feste deipatroni. A Corneto, dove c’è una chiesamillenaria e il piccolo oratorio di San Marcorisalente al 1660, si festeggia San Martino l’11novembre. A Pereto il 6 agosto si celebra SanSisto, e il 28 gennaio la beata Agnese.“Quando me lo chiedono - racconta donVittorio - vado anche a dire messa aCastelpriore, dove un tempo prestavanoservizio i monaci camaldolesi”.

Mi.Mo.

LA CHIESA PARROCCHIALEDI ACQUAPARTITA

FACCIATADELLA CHIESADI PERETO

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Giovedì 24 gennaio 2013 9Vita della Chiesa

Un nuovo libro del cardinale Angelo Bagnasco

La soglia di quella portaPubblicate le prolusioni alle Assemblee e ai consigli permanenti della Conferenza

episcopale italiana dal 2007 al 2012. La presentazione, a Roma, giovedì 24 gennaio

a porta stretta”, il libro del cardinale Angelo Bagnasco presidentedella Cei, viene presentato Roma giovedì 24 gennaio, festa di sanFrancesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori.Un appuntamento significativo perché mentre tutta la Chiesa sta

riscoprendo la necessità di varcare la “porta della fede”, in questi giorni vienel’invito a guardare a un’altra porta, la “porta stretta”, di cui parla il Vangelo. “Laporta stretta” (Cantagalli 2013), infatti, è il titolo del libro del cardinale Bagnascoche monsignor Domenico Pompili, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficionazionale per le comunicazioni sociali definisce “un’indagine a tutto campo suDio, la cultura, la società, l’economia e la politica”. Nel volume sono riuniti insequenza cronologica le prolusioni alle Assemblee episcopali e alle riunioni delConsiglio permanente della Cei tenute dal cardinale Angelo Bagnasco, chiamatoda Benedetto XVI alla presidenza della Cei il 7 marzo 2007.

L“

Alla presentazione del libro del cardinaleBagnasco, saranno presenti il cardinaleTarcisio Bertone, segretario di StatoVaticano, e Joseph Weiler, docente allaNew York University School of Law.Modererà il dibattito Aldo Cazzullo,giornalista del Corriere della Sera escrittore.La “porta della fede” e la porta stretta”: aben pensarci, si tratta della medesimaporta, perché lo slancio indicato dalVangelo come necessario per entrarenella salvezza è il medesimo checomporta una fede coerente, capace dioffrire un orientamento concreto allescelte della vita. In tal senso, la fede è undono di grazia, offerto all’uomo affinchéconosca il volto vero di Dio, ma, allostesso tempo, un impegno di ciascunoper vivere in comunione effettiva con ilDio conosciuto attraverso la divinaRivelazione. Impegno che, molte volte,assume i toni dell’impegno culturale esociale, perché il mondo ha bisogno divedere il volto di Dio. Passare attraverso la porta stretta indicabene l’esigenza della fede stessa, che nonpuò essere né svenduta, né annacquata,né vissuta solo in parte. Indica lanecessità di un impegno innanzituttopersonale, affinché le prime scelte, quellepersonali, siano in coerenza con la paroladel Vangelo, custodita e annunciata dallaChiesa. A questo invita costantemente ilcardinale Bagnasco, attraverso unmagistero ricco e variegato, checostantemente ha al centro la questionedell’uomo. Da sempre l’uomo èimportante per la Chiesa: Giovanni PaoloII all’inizio del suo pontificato ricordavache “l’uomo è la via della Chiesa, viapercorsa da Cristo Signore”. BenedettoXVI si è interrogato più volte: “Forse chealla Chiesa l’uomo non interessa?”. Lo sguardo adeguato per comprenderechi sia l’uomo è quello offerto dalla divina

Rivelazione, anzi da Cristo Signore che“proprio rivelando il mistero del Padre edel suo Amore, svela anche pienamentel’uomo all’uomo e gli fa nota la suaaltissima vocazione” (GS 22). Quellacristiana non è una filosofia astratta elontana, ma è una visione concreta, che -secondo il presidente della Cei - è capacedi valutare le questioni concrete della vitapersonale e sociale. La parola dellaRivelazione, la forza della ragione, maanche la luce del buon senso comunedomandano che la persona umana siasempre al centro, sia promossa e tutelata.Si deve evitare ogni sorta di riduzionismoo di lettura distorta. “La persona - ha detto recentementel’arcivescovo di Genova - non è una fasedella vita umana, ma è - possiamo dire -la forma in cui l’uomo è uomo”. Neconsegue che, anche quando la personanon ha ancora sviluppato e attuato le suecapacità o perde coscienza di sé, restapersona degna di rispetto e di diritto. Lasua dignità è dunque intrinseca eincancellabile qualunque siano lecircostanze di vita. L’uomo non èriducibile ad un agglomerato di pulsioni edesideri, ma è un soggetto ricco eunitario; non è né una macchinacorporea né un pensare disincarnato.Insomma, la persona è sempre“qualcuno”, e mai diviene “qualcosa”, un“mezzo” per raggiungere altro. Qualcuno,che è inscindibilmente spirito e corpo.

Molte volte il presidente della Cei haricordato che la ragione dell’uomo “nonsolo è capace di autocoscienza, diragionamenti formali, di applicazione allarealtà empirica, ma si apre anche aisignificati e alla questione del bene e delmale”. Essa supera i limiti della sequenzadei fatti, della mera cronaca, e lainterpreta cercandone i perché, ledirezioni future. In questo dinamismo sipone “l’universale questione del senso delvivere e del morire da cui la storia umanaè attraversata, come da un sigillobruciante”, a testimonianza della capacitàdell’uomo a trascendersi, della radicaleapertura della sua anima sull’infinito, delrichiamo ontologico della persona verso laTrascendenza, cioè verso Dio.Il suo costitutivo essere in relazione con ilmondo e con gli altri, inoltre, getta unadecisiva luce sul da farsi; è “denso diconseguenze e di stimoli per le società,nonché per la costruzione di un mondopiù giusto e quindi più umano”.La questione antropologica non è,dunque, un argomento di naturaaccademica, ma, piuttosto, l’occasione delmomento per dire chi è l’uomo e qualisiano le esigenze autentiche dellasocialità. Un’occasione costantementecolta dal cardinale Bagnasco per guardarecon realismo alla vita della Chiesa e delmondo e per indicare con dei “sì” e dei“no” il passaggio attraverso la porta stretta.

Marco Doldi

“La persona - ha dettorecentemente l’arcivescovodi Genova - è sempre‘qualcuno’, e mai diviene‘qualcosa’, un ‘mezzo’ perraggiungere altro. Qualcuno,che è inscindibilmentespirito e corpo”

Sms solidale per l’AifoDomenica 27 gennaiola 60esima Giornatadei malati di lebbraL’Aifo celebra domenica 27 gennaio la 60esimaGiornata mondiale dei malati di lebbra, unaricorrenza istituita da Raoul Follereau ericonosciuta dall’Onu per indirizzarel’attenzione del mondo intero sul dramma dellalebbra e dello stigma ad essa associato e peraffermare con forza i diritti umani delle personecolpite dalla lebbra e dei loro familiari.Per raccogliere fondi a favore della cura eriabilitazione delle persone colpite dallalebbra, è attivo fino al 30 gennaio il numero diSms solidale 45504, attraverso il quale sipotranno donare 2 euro inviando un Sms o 2/5euro chiamando da telefono fisso.La Giornata mondiale dei malati di lebbra è ungrande appuntamento di solidarietà che sirinnova da cinquant’anni. Fu istituita nel 1954da Raoul Follereau, scrittore, poeta egiornalista francese che per il suo impegnonella lotta alla lebbra fu definito "apostolo deimalati di lebbra". Follereau inseriva la lottaalla lebbra in un impegno più ampio contro ogniforma di emarginazione e di ingiustizia.Costante è stato il suo impegno per la pace.In Italia l’iniziativa è promossadall’associazione italiana Amici di RaoulFollereau - Aifo. L’Aifo, grazie al sostegno dicentinaia di migliaia di italiani, in 51 anni diattività ha contribuito alla cura di oltre unmilione di malati di lebbra, destinando 135milioni di Euro a progetti nei paesi a bassoreddito.Circa 700 persone si ammalano ogni giorno nelmondo.In realtà nessuno può dire esattamente quantisiano i malati nel mondo. Di fatto, quando siavviano piani di ricerca dei casi di lebbra in areepoco raggiungibili, si continuano a scoprirenumerose persone affette dalla malattia. Traloro la percentuale dei bambini rimane alta. Ciòindica un alto livello d’infezione.L’hanseniasi è diffusa essenzialmente in quellache viene definita la cintura della povertà, areain cui vivono un miliardo e 300 milioni dipersone che sbarcano il lunario con meno di uneuro al giorno.Nel 2011 si sono registrati 219.075 nuovi casinel mondo, mentre i casi in trattamentoammontavano a fine 2011 181.941.La lebbra è una malattia contagiosa causata dalMycobacterium leprae, bacillo isolato nel 1873da Gerhard Armauer Hansen.Anche se la malattia è perfettamente curabile,ancora oggi le si accompagna spesso un pesantestigma sociale che vede le persone che ne sonostate affette, anche se guarite completamente,come "diverse" e socialmente emarginate.Il bacillo, inizialmente, distruggei nervi periferici provocando insensibilità; acausa dell’insensibilità vengono quindidanneggiati i tessuti determinando, così, lemutilazioni. Se non trattata, provoca danniprogressivi e permanenti a pelle, nervi, arti eocchi.È dai primi anni 80, con l’introduzione dellapolichemioterapia (rifampicina, clofazimina edapsone), che finalmente dalla lebbra si puòguarire.

IL CARDINALE ANGELO BAGNASCO,PRESIDENTE DELLA CEI

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Giovedì 24 gennaio 201310 Vita della Chiesa

A Loretocinquant’annidopo11 ottobre 1962: nei ricordidi don Walter Amaducci, vicario episcopaleper la pastorale e parroco a San Pietro,la visita di papa Giovanni XXIIInei giorni precedenti il Concilio Vaticano II

in rete, dalla vigilia di Natale,un’intervista estemporanea che il4 ottobre scorso, una giornalistamarchigiana presente a Loreto per

la visita di Benedetto XVI, mi ha fattodopo aver appreso che cinquant’anniprima mi trovavo in quello stesso luogo, apochi metri di distanza, mentre papaGiovanni XXIII giungeva in visita alsantuario per raccomandare alla Vergineil buon esito del Concilio ecumenicoVaticano II. La straordinaria assiseavrebbe avuto solenne apertura lasettimana seguente. La giornalista, che sichiama Silvia, si è mostrata talmenteinteressata a questa coincidenza daconfermarmi nella convinzione di averpartecipato a momenti davveroeccezionali, come del resto testimoniavala mia decisione di tornare a Loreto primaancora di sapere che Benedetto XVI avevaprogrammato la sua visita.Avevo dodici anni, ero seminarista da unanno, e fui invitato dal mio parroco, apreferenza di altri miei compagni forseperché ero il più piccolo, a unirmi a quellainedita squadra (parroco, cappellano, unlaico adulto) che a bordo di una Topolinodoveva raggiungere Loreto per “vedere ilPapa”. Si trattava del primo viaggio di unpontefice fuori Roma dopo quasi unsecolo. Assisi e Loreto furono le metebenedette di Giovanni XXIII, el’accoglienza di popolo lungo il tragitto enelle due cittadine superò ogniimmaginabile previsione.Anche la circostanza specifica, lamotivazione esplicita di quella visita, nonmi trovava impreparato. Avevo pregatoper mesi e stavo pregando ogni giorno loSpirito Santo perché ispirasse riflessioni edecisioni sante ai vescovi di tutto ilmondo convocati a Roma per un eventostraordinario, il XXI concilio di tutta la

È

storia della Chiesa. Prima ancora che idiscorsi o le spiegazioni, era stato questocoinvolgimento effettivo a suscitare in meun’aspettativa crescente, fino al punto daattendere la data dell’11 ottobre 1962come un appuntamento personale oltreche epocale.Cinque anni fa mi sono ritrovato, senzaalcuna premonizione, a condurre unostudio approfondito sulla ricezione delConcilio nella diocesi di Cesena-Sarsina,che aveva come scopo immediato larelazione a un convegno, ma che èsfociato successivamente in unapubblicazione sull’argomento. Avevointuito che quella ricerca mi avrebbeappassionato, e non mi sono sbagliato. LaChiesa del Concilio è questa nostraChiesa, proprio lei, la famiglia più carache ci potesse capitare.Per ragioni diverse, che si sonoprogressivamente congiunte e alleate traloro, mi sono accorto che l’Anno delleFede indetto in occasione dei

“... mi sono accortoche l’Anno delle Fede indetto in occasione deicinquant’anni dall’aperturadel Vaticano II andava arisvegliare motivazionie suggestioni di antica data,ma tutte fortementesignificative nel mio presente.Ho gioito di quella stupendaintegralità dell’esperienzacattolica che sa esaltare,riattivare e attirare tutte ledimensioni della persona, cheintegra le dimensioni affettivecon le fatiche dell’operositàpiù rude e materiale,gli ambiti intellettuali espirituali con tutte le sorpresee le apparenti banalitàdelle relazioni umane...”

cinquant’anni dall’apertura del VaticanoII (e dei vent’anni del Catechismo dellaChiesa cattolica per il quale dovreiscrivere un’altra serie di riflessioniapposite) andava a risvegliaremotivazioni e suggestioni di antica data,ma tutte fortemente significative nel miopresente.Ho gioito di quella stupenda integralitàdell’esperienza cattolica che sa esaltare,riattivare e attirare tutte le dimensionidella persona, che integra le dimensioniaffettive con le fatiche dell’operosità piùrude e materiale, gli ambiti intellettuali espirituali con tutte le sorprese e leapparenti banalità delle relazioni umane,le iniziative pensate, studiate eprogrammate diligentemente con tuttoquello che di inedito e perfino diconfusionario qualsiasi giornata puòsempre riservare.Ho più volte fatto un paragone tra l’epocain cui mi è capitato di vivere e quelleprecedenti, a partire da un’ottica moltoprecisa: quella dell’appartenenzaecclesiale, della consapevolezza di taleappartenenza e della responsabilità diguida affidata ai “pastori”. Pietro e i suoicollaboratori sono sempre stati, e losaranno ancora, sostenuti da una graziadi stato capace di impedire affondamentio naufragi della barca da loro governata.Un mare in tempesta e una barcasconquassata non sono davverocondizioni invidiabili. La presenza sicurae confortante a fronte di una latitanzapigra e colpevole non aprono affatto ascenari interscambiabili.Ci sarà chiesto di più, questo è chiaro. Manon credo proprio che qualcunopreferisca avere pochi talenti e pocheopportunità solo per scaricare in anticipoqualche quota di responsabilità.

Walter Amaducci

PIAZZA E SANTUARIO DI LORETO.SOPRA, IMMAGINE STORICADELLA VISITA DI PAPA GIOVANNI XXIIINELLA CITTADINA MARCHIGIANA(OTTOBRE 1962)

ndranno dal Papa il 2 e 4 febbraio ivescovi dell’Emilia Romagna.

L’appuntamento rientra nella visita “adlimina” che i presuli di tutto il mondocompiono presso la Santa Sede con cadenzaquinquennale, la seconda sotto ilpontificato di Benedetto XVI: già nelgennaio 2007, infatti, i vescovi della

A

“Visita ad limina”, i vescovidella regione da Benedetto XVI

regione si sono recati in Vaticano, guidati -allora come oggi - dal cardinal CarloCaffarra, arcivescovo di Bologna epresidente della Conferenza episcopaledell’Emilia Romagna. In occasione dellavisita i vescovi informano il Papa circa lasituazione delle rispettive diocesi eincontrano i dicasteri della curia romana.È prevista una messa nella basilicadi San Paolo fuori le Mura e due celebrazionieucaristiche a San Pietro, presso la tombadell’apostolo Pietro e all’altare dove sonocustodite le spoglie del beato Giovanni

Paolo II. Il Santo Padre ha iniziato il 14gennaio a incontrare singolarmente ivescovi italiani per un appuntamento chenon solo è prescritto dal Diritto canonico,ma sostanziale per la comunione delleChiese locali con la Santa Sede.Il prossimo maggio, poi, papa Benedettoincontrerà tutti i vescovi in occasionedell’assemblea generale della Conferenzaepiscopale italiana e lì rivolgerà loroun discorso conclusivo e di sintesidella visita “ad limina” di tutte le diocesiitaliane.

Dal 2 al 4 febbraio,i presuli dell’EmiliaRomagna incontrerannopapa Ratzingere lo informerannodelle situazionidelle rispettive diocesi

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nella sezione BREVI QUOTIDIANEBREVI QUOTIDIANE

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Giovedì 24 gennaio 2013 11Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

CON L’ASINOMI SENTO PIÙ FORTECalmo, riflessivo, simpatico. Ma anche re-sponsabile, abituato alla fatica, docile, dispo-sto alle coccole. Queste le caratteristiche cherendono l’asino un animale perfetto per aiu-tare le persone con disabilità.Attraverso il tatto, il gioco in gruppo, la rela-zione, l’asino è in grado di favorire la comuni-cazione non verbale, stimolare la persona,potenziare l’autostima. È per questo che danord a sud si stanno moltiplicando le espe-rienze di “onoterapia”, la terapia assistita congli asini. “Rispetto al cavallo, l’asinello è piùgiocoso e sui pazienti depressi psichiatrici haun effetto positivo - spiega Beatrice Garzotto,psicologa relazionale -. Ma la sua efficacia èevidente anche con i bambini iperattivi”. Ep-pure, in Italia l’onoterapia non è riconosciutadalla comunità scientifica. “In Inghilterra enegli Stati Uniti l’asino viene portato nellecase di cura per lavorare con gli anziani - ag-giunge Garzotto -. Il contatto con gli animali ela natura è molto importate dal punto di vistaemozionale, perché crea un rapporto affet-tivo. Prendersi cura di un animale provocapiacere nei bambini, aumenta la sicurezza inloro stessi e il senso di responsabilità”.Tra le tante esperienze disseminate in Italia,“La città degli asini” a Polverara, in provinciadi Padova, è una tra le più consolidate (Lacit-tadegliasini.it). Durante l’attività sono pre-senti sempre due figure: il coadiutoredell’asino, che conosce l’animale perché cilavora quotidianamente e che ha il compitodi creare la relazione tra paziente e animale,e il coordinatore, una figura socio-sanitaria.“Il Veneto è stata la prima regione in Italiache ha normato questo intervento”, spiega laresponsabile del centro, Lorena Lelli, che hapartecipato alla stesura delle linee guida na-zionali sugli interventi assistiti con gli ani-mali, ora al vaglio del ministero della Salute.“L’asino - sottolinea Lelli - è un animale ri-flessivo, sociale e socievole, ha una comuni-cazione empatica molto forte. È ideale perlavorare con persone con problemi nellasfera psico-emotiva”. Durante l’attività, il pa-ziente entra nel recinto in cui si trovano gliasini liberi e aspetta di vedere quale si avvici-nerà. “Non c’è costrizione verso l’animale. Larelazione deve crearsi liberamente. Di solitol’asino che si avvicina nei primi due o tre in-contri è quello che rimarrà lungo tutto il per-corso, perché si crea un legame”. Il centro,operativo dal 2006, lavora soprattutto conbambini autistici, con disturbi comporta-mentali e del linguaggio, problemi psicorela-zionali, paure.Non solo di onoterapia si occupa “La collinadegli asinelli” (Lacollinadegliasinelli.it), cen-tro di attività assistita dagli animali e del trek-king someggiato all’interno del parcoregionale dei Castelli romani.Qui all’attività assistita si aggiunge l’impegnodi gestione della fattoria da parte dei ragazzidisabili, che curano gli animali, puliscono lestalle, seguono i sette ettari di verde, guidanoi visitatori. La fattoria socio-didatticaè nata nel 2008 dal progetto dell’Appha onlus(Associazione promozione portatori handi-cap).

il Periscopio di Zeta

Il racconto di un sabato sera trascorso in amiciziain un pronto soccorso sociale della Papa Giovanni XXIII

Giovanotti in cerca di affetto

Cosa c’è di meglio di un sabato sera trascorso in una delle casedell’associazione papa Giovanni XXIII, quella fondata da donOreste Benzi? Difficile trovare un’alternativa migliore, anche se,

ovviamente, non impossibile. E’ quello che mi è capitato la scorsasettimana. Accompagnato da una coppia di conoscenti, amici dasempre della comunità del prete riminese, con mia moglie sono statoa cena nella grande casa colonica che si trova a Sant’Aquilina, a pochichilometri dalla città, nei pressi della superstrada per San Marino.Don Nevio Faitanini, oltre ad essere il cappellano del carcere, è ancheil responsabile del Pronto soccorso sociale in cui sono ospitate oltresessanta persone. Il sacerdote con il solo sguardo tiene insieme tuttiquei ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia. E’ il caso di Giuseppe (inomi degli ospiti sono di fantasia, ma le storie sono reali), 21 anni eun passato non proprio limpido nel mondo del “gioco”. Don Nevio glichiede di raccontare le sue vicende a noi, amici di una sera. Giuseppevuota il sacco in poco tempo e con poche parole, ma i suoi occhi sonobelli, come sono belli tutti quelli dei giovanotti come lui. Ci serve atavola con garbo e cortesia. E’ un giovane ferito, ma qui, nellacomunità di don Benzi, ha trovato di certo chi gli vuole bene.Con Giuseppe, a servire ai tavoli, c’è Matteo, un trentunenne

straniero, con un trascorso in provincia diSalerno, come il suo accento fa subitointendere. Anche lui è qui come alternativa alcarcere. Ha una moglie dalla quale è separatoe un figlio di 12 anni. Ha voglia di riscatto, siintuisce immediatamente. Gli piace dialogaree accetta il confronto. Scherza con simpatia.E’ un ragazzo dal cuore pulito anche lui,nonostante la fedina penale non piùimmacolata.Ai due camerieri fa eco Giuliana, 21 anni,

riminese. Dopo il liceo scientifico, va aBologna, a studiare Lettere. Poi il bruscorientro a casa, per una storiaccia di sostanzeillecite. Adesso è in casa di don Oreste,perché qui, a Sant’Aquilina, se è possibile, siaccetta chiunque. Guardando Giuliana eGiuseppe, mi viene in mente mio figliomaggiore: hanno tutti la stessa età. E penso aldolore di certi genitori.Poi c’è Bruno, un ragazzone con gliatteggiamenti di un bambino. E’ bello vederecome don Nevio lo coccola e si fa coccolare.E’ confortante notare il loro affetto,l’autorevolezza di don Nevio legato all’amoreper chi gli sta di fronte. E’ il lavoro di questoprete e degli altri con lui, i cinque che glidanno una mano. Sì, perché il miglioreoperatore, come sottolinea più volte ilsacerdote, è Michele, un sordomuto spasticoormai cinquantenne, qui da oltre vent’anni,quello che meglio di tutti fa intuire a ogniospite cosa vale davvero nella vita. Lui, con lesue infermità e la sua ingenuità. E il suogrande cuore bisognoso, come quello di tuttinoi. (778)

DON ORESTE BENZIFONDATORE DELLA COMUNITÀ

PAPA GIOVANNI XXIII

essuno” è il titolo dellanuova fatica delneuropsichiatra e scrittore

Vittorino Andreoli. “Nessuno”: unavoluta provocazione, in un tempo ditroppi, scomposti e impresentabiliprotagonisti. È da anni che, analizzandoin maniera quasi drammatica il potere,Andreoli si è convinto - o forse è solo unsogno - che le persone al poteredovrebbero diventare dei “nessuno”. Tra i“nessuno” ci sono persone che valgono,hanno sani principi e dovrebbero esserefinalmente chiamate a gestire il potere.La parola “nessuno” si contrappone al“potente”. “Nessuno” è colui che c’è,esiste, ma è come se non ci fosse.Andreoli non ha dubbi: si è schierato eama sempre di più queste persone. “Voigiornalisti - tira un primo sasso ilneuropsichiatra - fate vincere sempre iforti. Io sto con i deboli”. E dunque, se inItalia ci sono 61.261.254 abitanti, 60milioni sono sicuramente dei “SignorNessuno”.

Vittorino Andreoli, chi è il SignorNessuno?I Signori Nessuno sono degli uomini verie quindi hanno emozioni, sanno checos’è il dolore, l’esclusione, ladiscriminazione. La violenza si esprimequando si arriva al sopruso. I Nessunonon esistono, ma devono vivere, è unalegge biologica, oltre che un dono. Ilpotere diventa sempre più forte, semprepiù concentrato in poche mani, distantedalla quotidianità.

Eroi antichi oggi introvabili ed eroimoderni che non mollano mai il potere.Siamo nella gerontocrazia. Voglio peròanche mettere bene in chiaro che sonocontro chi vuole “rottamare”

l’esperienza. La capacità di esserequalcuno non dipende dall’anagrafe, madalle qualità umane, dall’impegno.Siamo alla gerontopolitica e lo vediamobene, ma non voglio neppure - dopo cheli abbiamo ingiustamente esclusi, comese non esistessero - consegnare l’Italia aigiovani in quanto tali.

Assenza di punti di riferimento, è unritornello vecchio…Bisogna rivolgersi ai Nessuno, perché lasperanza, di cui abbiamo bisogno, oggi,non è più nel potere della sinistra, delladestra, del centro, ma è nei Nessuno. Dioè sceso sulla terra e si è rivolto in primaistanza ai Nessuno di allora, ai pastoricon l’annuncio degli angeli. Dobbiamofare in modo che quanti detengono ilpotere ridiventino uomini, che si ritorniall’umanesimo povero, non dei Soloni.Questo mondo deve amare di meno ilpotere, come ci indica anche il Vangelo.

Che cosa serve al potere - o che cosa c’èda recuperare - per essere autorevole?L’umanesimo inteso come la grandezzadell’umano. Che vuol dire: lo spazio peril sapere, la pietà, la saggezza, tuttequelle cose che facevano i nostribisnonni e nonni, prima che siscatenasse l’ubriacatura della ricchezza.Qui il modello è Gesù di Nazaret.

L’economia e la finanzaspadroneggiano sempre più. Colpadella loro forza o della debolezzacrescente della politica?La politica è potere, però è un potere conpoco denaro e il denaro lo trae dallafinanza, dalle banche. Il potere non è piùsolo politico: il potere, essendodiventato denaro, spinge gliamministratori a convivere con quelli

che hanno il denaro. Di più: è il denaroche ha delegato il potere. E siamosempre più osservati, controllati, spiatidai detentori che temono di perderel’esercizio del potere.

I più Nessuno dei Nessuno, nella realtàodierna, sono indubbiamente i giovani.Fino ad oggi li abbiamo imbrogliati,perché non li abbiamo resi piccoliprotagonisti, ma dipendenti dagli adulti.Adesso la disgrazia che si abbatte su loroè che abbiamo un Paese finito, unaciviltà in agonia e scarichiamo tutto trale loro mani: finiranno per produrrerovine. L’hanno capito anche i politici emolti se ne vanno, giustamente: sperocon la coscienza sporca.

Il confine tra normalità e pazzia staassottigliandosi…Non esiste. La differenza è tra quelli chesi curano e quelli che non lo fanno.Purtroppo i più gravi malati di questasocietà sono i potenti: che evitano ognicura. Vado in clinica e trovo le personeche sono considerate matte e invecesono normali. Dopo cinquant’anni, alladomanda sullo spartiacque tra normalitàe follia, rispondo che non lo so.

Chi ha ammazzato i sogni?Il potere. Colui cioè che avrebbe dovutocoltivarli e permetterli. Platone dicevache la “res pubblica” e quindil’amministrazione della città dovevatendere a far felici tutti. La felicità,invece, oggi è stata ridotta al denaro,perché senza quello non si fa niente. Ilpotere è denaro e ognuno di noi ha uncartellino attaccato con il prezzo del suovalore. I Nessuno non hanno niente.Sono veri uomini.

Giuseppe Zois

N“Ci salveranno i Nessuno

A colloquio con il neuropsichiatrae scrittore Vittorino Andreoli:“Curiamoci dal mal di potere”

Intervista

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Giovedì 24 gennaio 201312 Cesena

ScuolaNicolò Quallitorappresentante nazionaleLa partecipazione alla "cosa pubblica", ilsenso di responsabilità verso chi sirappresenta, l’impegno che porta a prendereil volo verso mete alte quando c’è un idealeche trascina. Per Nicolò Quallito, unicorappresentante della consulta studentinazionale per l’Emilia Romagna, questa èpolitica. Nicolò frequenta la 5ª indirizzoSpettacolo al Liceo delle Scienze umane"Immacolata" a Cesena e rappresenta glistudenti delle scuole superiori dell’EmiliaRomagna a livello italiano.Innanzitutto sono da chiarire i due tipi dirappresentanze all’interno della scuola. Ognianno due studenti sono eletti rappresentantidi istituto, con il compito di favorire lerelazioni fra alunni, insegnanti e direttorescolastico all’interno della propria scuola.Altri due ragazzi vengono eletti per entrare a

far parte della Consulta,andando a rappresentantarequell’istituto a livelloprovinciale. Nicolò Quallito,dopo aver già rappresentato ilproprio liceo in 1ª e 4ªsuperiore, a ottobre è statoeletto presidente dellaconsulta provinciale, entrando

così di diritto nella consulta regionale. Poi è stato scelto come rappresentante perl’Emilia-Romagna a livello nazionale,passando così in breve tempo arappresentare prima 10mila e poi 100milastudenti. "Si capisce cos’è la vera rappresentanza:mettersi nei panni di uno studente medio,tutelare, informare, organizzare iniziativevalide facendo i conti con fondi ristretti… Èuna grande possibilità di mettersi in giocoper gli studenti interessati alla politica",spiega Quallito, che è l’unico membro dellaconsulta nazionale a provenire da una scuolaparitaria. A livello provinciale la consulta è ospitata inun istituto di Forlì, a livello regionale gliincontri si svolgono a Bologna, mentre perquello nazionale ci si ritrova all’interno delministero della Pubblica Istruzione. InoltreNicolò ha partecipato a un viaggio aBruxelles in occasione del premio Nobelall’Europa per aver conseguito 60 anni dipace, incontrando il ministro Profumo ediversi "cervelli in fuga".Riguardo alle attività della consultaprovinciale, Quallito spiega: "Fra le iniziativein programma ci sono l’intento di riproporrea Cesena la festa della creativitàstudentesca, la pubblicazione di ungiornalino annuale a firma di soli studenti ela promozione della carta dello studente cheoffre sconti e agevolazioni presso cartolerie eristoranti convenzionati". Alla classicadomanda sui progetti futuri, risponde: "Nonposso fare a meno di pensare che l’impegnopolitico possa essere una meta, e quindipotrei proseguire all’università a Scienzepolitiche. Due alternative potrebbero essereingegneria gestionale o economia ramomanagement".

Claudia Coppari

Cittadina sierraleonese e cesenateIn Comune a Cesena, nei giorni scorsi, si è svolto ilgiuramento di una nuova cittadina italiana: LucyHilda Kamara originaria della Sierra Leone, mogliedi Daniel Sillah che ha acquisito la cittadinanzadopo oltre 10 anni di permanenza in Italia. Arrivatoin Italia come rifugiato politico durante lasanguinosa guerra civile in Sierra Leone, grazie alsostegno e all’accoglienza di diverse realtà (tra cuila Papa Giovanni XXIII e Avsi) Daniel ha potuto

concludere gli studi universitari a Roma e halavorato anche a Cesena presso Teleromagna.Rientrato in Sierra Leone è ora responsabile dialcuni progetti di cooperazione internazionale. Iconiugi sono responsabili della casa di accoglienza"Grafton polio Home" per bambini ammalati e di uninnovativo progetto di responsabilità (Romagnabeach) che permetterà un sostentamentoautonomo senza dipendere da aiuti esterni.

eno matrimoni e meno nuovi nati, numero delle famiglie in aumento,popolazione stabile con meno immigrati e più emigrati. E’ questa lafotografia della popolazione cesenate che emerge dalle elaborazionidell’Ufficio Statistica del Comune sulla base dei dati demografici.

Al 31 dicembre 2012 la popolazione cesenate era di 97.603 residenti, con unaumento di 119 unità (pari allo 0,12 per cento) rispetto al 2011: si conferma così,per il secondo anno consecutivo, una riduzione dei ritmi di crescita rispetto alprecedente periodo 2007-2010, quando si è assistito ad un aumento consistentedella popolazione con oltrequattromila abitanti in più nell’arco diquattro anni. Sulla base di questo andamento, slittain avanti anche la previsione diraggiungimento del traguardo dei100mila abitanti: si valuta che ciò possaavvenire nel 2016 o 2017. Proseguendo nell’analisi dei dati dellapopolazione cesenate, continua adaumentare la componente femminile:al 31 dicembre scorso le donnecesenati risultavano essere 50.461, parial 51,7% del totale, contro 47.142maschi. In città si nasce di meno: negli ultimi12 mesi alla popolazione residente sisono aggiunti 800 nuovi nati, 22 inmeno rispetto al 2011, con 423 fiocchiazzurri e 377 fiocchi rosa. Fra loro i

MMeno nati e popolazione stabile

Saldo negativo di 294 unità. Le donne sono il 51,7 per cento del totale

Statistica

bimbi di nazionalità straniera sono 165,pari al 20 per cento del totale, aconferma del fatto che l’indice difecondità delle donne straniere è piùche doppio rispetto a quello delleitaliane. Fra i nuovi nati stranieri lanazionalità più rappresentata è quelladel Marocco (31), seguita dall’Albania(21) e dalla Tunisia (18). In aumento il numero dei decessi, chepassano dai 1058 del 2011 a 1094dell’ultimo anno. Comparando i datidelle nascite e delle morti si registra unsaldo maturale negativo di 294 unità. Inaltre parole, se l’andamentodemografico a Cesena dipendesse soloda nascite e morti, si sarebbe registratoun calo della popolazione di 294

persone. Ma sulla popolazione incide anche ilmovimento migratorio, e su questofronte si registrano novità significative,con un rallentamento dei nuovi arrivi eun aumento delle partenze. Nel 2012sono immigrati nel comune 2.491abitanti, 71 in meno rispetto al 2011: laflessione riguarda in buona parte gliimmigrati di cittadinanza straniera chepassano dai 1.119 del 2011 ai 1.003 del2012 (-116), confermando unatendenza rilevata già nello scorso anno.Per contro crescono gli emigrati chepassano da 1.898 unità dell’anno scorsoalle 1.970 del 2012.A Cesena ci si sposa sempre meno: nel2012 sono stati celebrati 234matrimoni, vale a dire 25 in menorispetto al 2011. I matrimoni religiosisono stati 123 e si sono concentrati inparticolare nei mesi compresi framaggio e settembre (107 in questoperiodo); i matrimoni civili, invece,sono stati 111. Infine, una curiosità: ilmese preferito per le nozze è statosettembre, quando sono stati celebrati61 matrimoni.

Cesena attrae di meno:calano gli immigratie aumentano le personeche se ne vannoDiminuisconoi matrimoni: i religiosisono stati 123,i civili 111

Foto

Giuseppe Mariggiò

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Giovedì 24 gennaio 2013 13Cesena

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I varchi di Icarus sono 8 ma le te-lecamere installate sono 9. Una,infatti, non è stata autorizzatadel ministero delle Infrastrutture,che ha verificato il funzionamen-to del sistema prima di dare ilpermesso al Comune per l’accen-sione.La telecamera "innocua" è quellasu corso Garibaldi all’angolo convia Montanari, incaricata di vigi-lare sui veicoli in arrivo da piaz-za Guidazzi e diretti in centro. E’la sorella della telecamera postapochi metri più in là, all’incrociocon via Aldini, quest’ultima, in-vece, pronta a multare i trasgres-sori al termine del periodo diprova.I dati della telecamera all’incro-cio con via Montanari vengonocomunque raccolti a fini statisti-ci, ma all’avvio della fase di re-pressione non potrà fare multe.Allora perché installarla? Il Co-mune, a quanto si apprende da-gli uffici, si sarebbe portato avan-ti con il lavoro: la telecamera sa-rà utile quando verrà meno ilparcheggio di piazza della Liber-tà con la contestuale estensionedella Ztl all’intera Valdoca. Solo aquel punto il ministero, già infor-mato di questa possibilità, darà ilproprio benestare all’accensione.

Mb

Viabilità Ma le multe scattano solo da febbraio

Troppi cesenati distratti"beccati" da Icarus

ndisciplinati?Opportunisti? Oppuresemplici distratti? Icesenati che entrano

senza averne diritto nelle zonea traffico limitato sonomigliaia ogni giorno. A dirlo èIcarus, il sistema di controllodegli accessi alle Ztl delcomune di Cesena entrato infunzione il 14 gennaio scorso.I suoi occhi elettronici hannoscovato finora solo un terzo diautomobilisti in regola. Gliaccessi rimanenti sono dipresunti abusivi. E non sitratta di bruscolini, ma di unnumero che oscilla attorno ai2200 veicoli al giorno su unamedia di 3324 accessigiornalieri.Come abbiamo scritto si trattadi presunti abusivi dato cheper certi permessi d’accessoalla Ztl, che in precedenza nonerano associati ad un veicoloben definito (ad esempioinvalidi, polizia, ecc.), non è

I I commerciantiritengono che il sistemadanneggi le attività del centro

stato ancora completatol’inserimento nell’archivioinformatico delle targheautorizzate. La maggior partedei permessi però, quelli diresidenti, attività economichee servizi, è già presente neldatabase del cervellone.Ad oggi, e fino a metàfebbraio, tutti i veicoli intransito vengono fotografati,ma non multati. Al posto dellacontravvenzione viene speditoa casa del trasgressore unammonimento scritto. Uncosto per il Comune, quellodelle comunicazioni, che si

somma al mancato introitodelle multe: solo nel primogiorno d’attività Icarusavrebbe fruttato alle cassecomunali quasi 200mila euroripagando ampiamente i suoicosti d’esercizio (stimati in60mila euro l’anno).Confcommercio eConfesercenti (assieme abuona parte dell’opposizione,dalla Lega al Pri) restanocritiche nei confronti diIcarus, considerato unamazzata per i negozi delcentro. Ma il sistemaelettronico non fa altro cheapplicare divieti in vigore daanni. Un caso classico didisattenzione è il cosiddetto"giro della biblioteca". Fino aqualche tempo fa eraconsentito imboccare viaChiaramonti da via CesareBattisti, svoltare su via Pasolinie via Montalti, passare accantoalla Malatestiana e al palazzo

del Ridotto e, da viaCarbonari, tornare al punto dipartenza. Una possibilitàvenuta meno più di tre anni facon l’estensione della Ztlall’altezza di via Martiri dellaLibertà. C’è voluta l’accensione diIcarus per dare una scossa aquesti disattenti, tanto cheoggi è proprio il varco di viaCesare Battisti a registrare ilmaggior numero di transiti,con più di 11mila veicoli in 7giorni (il 40 per cento dei qualiregolari).

Michelangelo Bucci

La telecamera"fantasma"

Martedì 29 gennaio,ricorrendo il primo anniversario

della morte dell’architettoe artista

ILARIO FIORAVANTI

la moglie Adele, i fratellicon le loro famiglie e i tanti

amici si danno appuntamentoin Cattedrale (ore 18)

a Cesena per la celebrazionedella messa di suffragio,

con immutato affettoe riconoscenza

ANNIVERSARIO❚❚ In ricordo di Enrico Quattrocchi, morto nei giorni scorsi

Quando la vita non è una scala di cristalloNei giorni scorsi è morto in casa, probabil-mente a seguito di un malore, Enrico Quat-trocchi, 65enne, che da diversi anni risiedevain città. Sempre al limite della disoccupazio-ne, con problemi in parte superati, in tanti aCesena hanno cercato di dargli una mano. Diseguito, un ricordo.

Addio caro Enrico. Ci hai lasciati nel silenziodella notte, non volendo disturbare nessuno.Eri venuto in Romagna con un tuo lavoro mapoi le vicende della vita (non sempre incon-triamo buone compagnie) ti hanno messo adura prova. Risalire, di nuovo precipitare nella maligna di-pendenza dell’alcol, forse per colmare una so-litudine che non ti faceva mancare sofferenzae rassegnazione. Ma anche tanta amicizia, ri-sorse e forza per non lasciarti andare, per rico-minciare da capo. Ricordo ancora con gratitu-dine i buoni giudizi che un amico imprendito-

re edile mi diceva, vedendoti impegnato nelcantiere di lavoro. E sorridevi contento quan-do te ne parlavo. Poi l’amicizia e l’accoglienzanella loro casa di Martorano, ogni sabato pertanti anni, da Bruna e Consilio Pistocchi cheora ti hanno accolto nella festa del paradiso.Sì, perché non avrai dovuto aspettare moltodavanti a San Pietro: c’è una corsia preferen-ziale che lui, il divino portinaio, ha ben pre-sente. Ancora: le ragazze della Comunità delPadre Nostro, a San Tomaso, con gli amici del-la Caritas e quelli dei Servizi sociali che cerca-vano di mantenere contatti con la tua famigliaa Velletri. Alla messa, nella chiesa del Cimiterourbano c’eravamo tutti martedì pomeriggio adirti addio, ma anche per dirti arrivederci, ungiorno, nella casa del Padre celeste. Col salutodell’assessore Simona Benedetti c’è stato unrinnovato impegno a rendere sempre più soli-dale la nostra città.

Piero Altieri

San Pio XIncontri di formazionesocio-politicaContinuano gli incontri di formazionesocio-politica organizzati dalla zonapastorale delle vie Cervese, Cesenatico,Ravennate. Lunedì 28 gennaio, alle20,45, nei locali della parrocchia di SanPio X, interveranno gli esperti del centroDon Milani sul tema: "La famiglia èancora cellula fondante della società?".L’ultimo appuntamento è previsto permartedì 5 febbraio alle 20,45 e il temaaffrontato sarà: "Verso le elezionipolitiche 2013. Confronto per unapartecipazione reponsabile", a curadella Commissione diocesana Gaudiumet Spes. Lunedì scorso il primo appuntamento aSan Pio X, dopo l’incontro con ilcardinale Ruini ai Dialoghi per la Città, èintervenuto l’avvocato Stefano Spinellisui temi della bioetica, famiglia ededucazione.

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Giovedì 24 gennaio 201314 Cesena

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Istruzione La materna di Bora servirà Mercato Saraceno e Cesena

Saranno attivate quattro classi della maternaPer le famgilie di Borellola retta si dimezza

Cristiano Riciputi

utto pronto per la nuova scuolaper l’infanzia di Bora. Posta nelterritorio di Mercato Saraceno, ècomunque a fruizione anche delle

famiglie di Borello. Se ne è parlato lascorsa settimana durante un incontrosvoltosi presso la sede del quartiereBorello. "La struttura - ha detto AndreaLucchi, dirigente del Comune di Mercato- è dotata di spazi per cinque sezioni,oltre al micro-nido. Ma in baseall’organico che mette a disposizionel’ufficio scolastico provinciale, salvoprossime modifiche, permettel’attivazione di quattroclassi che sarannoattive dal prossimo settembre. In pratica,si tratta delle due classi di Bacciolino edelle due di Borello che confluirannonella nuova struttura".All’incontro hanno partecipato LorenzaPrati e Loredana Aldini, dirigentirispettivamente dell’istituto comprensivodi Mercato Saraceno e del II circolodidattico di Cesena. Le due presidi hannosottolineato che c’è il rischio di una listad’attesa, in quanto le quattro sezionipossono avere al massimo 29 bambini,ma se c’è qualche bimbo con problemi didisabilità, il numero per classe puòdiminuire. Una volta tanto non c’è stata alcunaprotesta sul fronte rette: sarà applicato ilmetodo di Mercato Saraceno che prevedeil pagamento dei pasti effettivamenteconsumati. In pratica, per i residenti delComune collinare non cambia nulla,

T Una scuola per due mentre per quelli di Cesena la rettamensile massima diminuisce da 220 a100 euro. L’edificio, che si sviluppa peruna superficie di circa 1.100 metriquadrati, si colloca in una nuova zonaadiacente al percorso fluviale del Borello,nei pressi di via Leopardi su un terreno dicirca 6.000 metri quadrati.Dei 2 milioni e 200mila euro necessariper la realizzazione dell’intervento,800mila euro sono stati stanziati dalComune di Cesena, mentre altri 245.552euro sono coperti da un contributoregionale. Alla quota restante haprovveduto il Comune di Mercato. Lasinergia fra i due Comuni permetterà didare risposta alle esigenze educative siadelle frazioni di Bora e Bacciolino(Mercato Saraceno), sia di quella diBorello (Cesena).

Due scatti dell’incontro

della scorsa settimana, a Borello

Brc | Contributo ai terremotati

La scorsa settimana il presidente di Banca Romagna Cooperativa, Nazario Sintini, haconsegnato al vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri un contributo per la suaparrocchia di Vallalta di Concordia, duramente colpita dal terremoto del maggioscorso. Erano presenti anche Ercole Acerbi per l’associazione “Zaccagnini” (che hafatto da tramite per il contributo e l’incontro) e il vicesindaco di Cesena CarloBattistini. Sintini ha illustrato al vescovo l’andamento attuale dell’economia locale.Nella foto, da sinistra, il vescovo Douglas, il vicesindaco Battistini, Acerbi e Sintini.

Incontri | In vescovo nelle aziende

Nelle scorse settimane il vescovo Douglas Regattieri ha compiuto una visita adiverse aziende ed enti del territorio, fra cui Babbi, Amico Sole, Trevi, Orogel,Amadori, Casalboni, Banca di Cesena, San Lorenzino, Cassa di Risparmio, Centrosportivo italiano, i militari dell’aeroporto di Pisignano. Nella foto, FrancescaAmadori saluta il vescovo intervenuto in un incontro con i dirigenti e i dipendentidel gruppo Amadori. Dalle aziende sono arrivate delle offerte, per un totale15mila euro, che il vescovo Douglas ha devoluto alle zone terremotate dell’Emilia.

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Giovedì 24 gennaio 2013 15Cesenatico

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Personaggi | Gemma Bolognesi

“Qui visse gli anni più sereni della sua esistenza l’attrice Gemma Bolognesi”.Questa targa, affissa anni fa dal Rotary di Cesenatico-Cervia all’ingresso dellacasa che si affaccia sul Portocanale, vuole ricordare l’attrice della quale,quest’anno, ricorre il 30esimo anniversario della morte. Nata a Cesenatico nel1894, lavorò per lo più dai primi anni ‘30 fino agli anni ‘50. Fra i film a cuipartecipò, da ricordare “La valigia dei sogni” e “Addio alle armi”.

"Il turismo va tutelatoe non svenduto"

li operatori balneari inEuropa sono circa30mila. Di questi,28mila sono in Italia.

Eppure la direttiva Bolkestein vacontro gli interessi della nostranazione e dei nostri operatori". Loha affermato il parlamentare europeoMagdi Cristiano Allam intervenutosabato scorso ad un convegno sulleconcessioni demaniali, cioè le spiaggesu cui operano gli operatori balneari.Organizzato dalla Proloco di San Mauroin collaborazione con i bagnini diCesenatico e Gatteo, ha contato sullapresenza di un centinaio di operatori. "Al momento tutto è stato congelatoper 5 anni - ha detto Allam - ma occorrelavorare fin da ora in modo da evitarespeculazioni. Se non cambia qualcosa,fra 5 anni tutti i vostri stabilimenti, sucui magari pagate anche il mutuo e suiquali pagate l’Imu, andranno all’asta.Ed è facile capire che c’è il rischiodell’acquisizione di grossi speculatoriesteri. Tutto questo va evitato".L’Italia deve puntare sulle 3 T. E’ questal’opinione di Allam. Turismo, terra e

tecnologia: sono questi i nostri punti diforza. La vostra attività di operatorituristici è un cardine del sistemaeconomico nazionale. La direttivaBolkestein riguarda i servizi, e l’erroresta proprio nel considerare tale lavostra attività, mentre è un bene e unaproprietà"."L’Italia può rilanciarsi e vivere diturismo, eppure siamo solo al nonoposto al mondo. Il Louvre guadagna dasolo quanto tutte le città d’arte italiane,cioè oltre 43 milioni di euro l’anno. E’un controsenso". Il presidente dei bagnini di Cesenatico,Simone Battistoni, ha avuto parole diringraziamento per il sindaco RobertoBuda, "che appoggia il nostro settore edha anche partecipato allamanifestazione a Roma".

Cristiano Riciputi

G"

Il parlamentare europeo Magdi Allam

Affollato incontro sabato scorsopresso la sede della cooperativabagnini di Cesenatico

❚❚ I dati 2012 di Museo, Casa Moretti e biblioteca

Una cultura senza crisiAnche a Cesenatico, la cultura è l’antidoto piùefficace alla crisi: il consuntivo 2012 dei museicomunali (che comprendono Marineria, CasaMoretti, Antiquarium) e della Biblioteca mo-stra infatti un significativo aumento di pre-senze e nuovi riconoscimenti, iniziative e atti-vità.Complessivamente Museo della Marineria,Antiquarium e Casa Moretti hanno totalizza-to nell’anno appena trascorso oltre 40milapresenze, superando la soglia delle 30mila cheera stata raggiunta l’anno passato. Presenzeche comprendono le visite singole al museo,quelle dei gruppi organizzati e delle scuole,che ormai costituiscono il pubblico più affe-zionato proveniente non solo da Cesenatico,ma da gran parte del territorio nazionale, so-prattutto del nord.Anche la Biblioteca Comunale, dal canto suo,ha ancora aumentato le presenze sino a rag-giungere quota 80mila ingressi, con analogo

incremento dei prestiti sino a 33.300, con 931nuovi iscritti.Tra le attività più significative svolte quest’an-no dal Museo della Marineria si può ricordareil secondo Convegno nazionale di Archeologiae Storia Navale tenutosi ad aprile, e la mostrasu Leonardo da Vinci a Porto Cesenatico; maè ancora fresco il grande successo riscosso dal-la “Notte al Museo” che, nella serata di Capo-danno ha riunito tra le barche nel padiglioneoltre trecento tra bambini, genitori e nonni.Tra le iniziative di Casa Moretti, da segnalarela nuova rassegna estiva “La serenata dellezanzare”, che ha portato nel giardino della ca-sa dello scrittore cesenaticense poeti, cantau-tori, attori a testimoniare ancora una volta lavitalità della parola poetica. Ma Casa Morettiè stata nell’estate anche la sede della bella mo-stra dedicata all’artista Ilario Fioravanti, pro-tagonista anche della edizione 2012 delle Ten-de al mare.

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Giovedì 24 gennaio 201316 Valle del Rubicone

anno appena conclusoha registrato, allabiblioteca diGambettola, ottimi

numeri". E’ l’affermazione di VincenzoFranciosi, responsabile dellabiblioteca e ufficio cultura delComune, prima di snocciolare lecifre statistiche che riassumonol’andamento del 2012. Prendendo inconsiderazione i principali indici

’L"

Il piacere della letturatrova casa a Gambettola

In biblioteca la lettrice più accanita è una ragazza cinese

statistici degli ultimi due anni, il datopiù importante è relativo ai prestiti,passato dai 8.351 del 2011 ai 9.936del 2012 con un incremento chesfiora il19 per cento, mentre ilnumero degli utenti attivi, cioècoloro che nel corso dell’anno hannopreso in prestito almeno un libro, èsalito a quasi 1.200 unità, pari a unaumento del 12,5 per cento rispettoall’anno precedente.Prosegue il progetto "Letture in

biblioteca (ad alta voce)", rivolto aglialunni delle scuole di Gambettola(attualmente ne coinvolge circa 200),che contribuisce a suscitare ecoltivare nei più giovani l’amore perla lettura, un progetto che nelloscorso anno, grazieall’interessamento della DirigenteScolastica di Longiano, è stato estesoanche al paese collinare".Riguardo alle tipologie degli utenti, ipiù assidui, sono risultati i lettoricompresi fra i 41 e 60 anni (2.634prestiti), seguiti dai ragazzi dellascuola dell’obbligo (2.151) e dai over61 (1.351). Nella particolare classificariservata ai lettori, al primo postotroviamo una giovane gambettolesecon ben 183 prestiti, seguita a pocadistanza da 4 pensionati (tre donne eun uomo). La sorpresa maggiore ètra i ragazzi, dove il primato spettaad una ragazzina di origine cineseche ha surclassato tutti, dimostrandouna grande passione per la nostracultura e letteratura. L’ultima nota èriservata ai libri più letti, dovetroviamo ai primi posti gli autori dimaggior successo in ambitonazionale, come Fabio Volo,Massimo Gramellini, Giorgio Faletti,Andrea Vitali. Tra i generi il piùgettonato resta il giallo/thriller,seguito a ruota dal generepassionale. Tra i ragazzi oltre aGeronimo Stilton piace anche ilgenere "dark" e "gotico".

Piero Spinosi

GambettolaVia Capannaguzzointerviene l’assessoreA seguito dell’articolo (pubblicato duesettimane fa) relativo a via Capannaguzzo,e ai disagi dei residenti, l’assessore ailavori pubblici di Gambettola, RobertoSanulli, ha inviato questa nota.

"Condivido la necessità di realizzare unintervento di manutenzione sulla viaCapannaguzzo, tanto è vero che la via èinserita nell’elenco delle priorità che come,assessorato ai lavori pubblici, prendiamo ariferimento di anno in anno per individuaregli interventi di manutenzione più urgenti.Giova ricordare che negli ultimi 4 anniabbiamo gestito intervenuti dimanutenzione su 12,5 Km di strade, un terzodella rete di strade comunali, facendo frontealle maggiori criticità, senza distinzione frazone centrali e periferiche.Perché non siamo ancora intervenuti in viaCapannaguzzo? La ragione è dovuta al fatto

che da alcuni anni Hera ha programmato direalizzare una condotta fognaria fraBulgarnò e Gambettola. Naturalmente, nonavrebbe avuto alcun senso asfaltare viaCapannaguzzo per poi procedere agli scaviper la posa della fogna, vanificando cosìl’eventuale manutenzione appenarealizzata, sprecando risorse economiche etempo prezioso dei nostri tecnici.Nel frattempo, Hera ha iniziato la posa dellacondotta ed i lavori sono in fase diultimazione proprio in queste settimane.Sarà poi necessario lasciar passare il temponecessario per l’assestamento degli scavi e,quindi, è presumibile che entro l’estate 2013si possa ripristinare il tappeto stradale.A tale riguardo, abbiamo già definito la datadi un incontro fra Hera, Comune diGambettola e di Cesena per concordare itempi e le modalità dell’interventodefinitivo.Naturalmente, per quanto ci riguarda,dovremo valutare come reperire le risorsenecessarie all’interno di un piano degliinvestimenti che, per il 2013, si prospettalargamente insufficiente rispetto allenecessità. Allo stato attuale, ritengopossibile darci l’obiettivo di riuscire aconcludere l’intervento entro la legislatura.Diverso, invece, il discorso relativoall’eventuale realizzazione di una pistaciclabile, che pur sarebbe auspicabile. Almomento è oggettivamente difficile fare unarealistica programmazione, dal momentoche sarebbero necessarie risorseeconomiche che attualmente non sonodisponibili".

I pasti a domicilioper anziani e disabiliL’Azienda pubblica di Servizi alla Persona Asp del Rubiconecontinua il servizio consegna pasti a domicilio pensato per glianziani e i disabili residenti nei Comuni di Borghi, Gambettola,Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sulRubicone e Sogliano al Rubicone. Il servizio vuole dare una risposta assistenziale di tipo sociale, al

costo a carico dell’utente verràcomunque definito in base alladocumentazione economica esanitaria.La domanda di ammissione alservizio pasti a domicilio deveessere presentata all’UfficioServizi Sociali del Comune diresidenza dell’assistito, il qualesi attiverà per la valutazionedella richiesta e per il piano diintervento.Per ulteriori informazioni0541/942485.

possibilità di personalizzarlo inbase alle necessità dell’utente.Per gli anziani e le personecertificate non autosufficienti ilpasto ha il costo di 2,60 europer il solo pranzo e di 3,30 europer il pranzo e la cena assieme,grazie al contributo del FondoRegionale per la Nonautosufficienza.Il costo normale del servizioinvece è di 6,60 euro per il solopranzo e 10,30 euro per ilpranzo e la cena assieme. Il

fine di garantire al cittadinoautonomia di vita nella propriaabitazione e nel proprioambiente familiare,prevenendo o rimuovendosituazioni di bisogno.L’obiettivo primario dell’Aspdel Rubicone è quello dimigliorare la qualità di vita dianziani e disabili e di portaresollievo alle famiglie diappartenenza, con un aiutoquotidiano, sicuro epersonalizzato.I pasti, preparati presso le CaseProtette di Roncofreddo e di

Savignano sul Rubicone, econfezionati in appositicontenitori sigillati usa e getta,potranno essere consegnatidirettamente a casadell’assistito tutti i giorni, dallunedì alla domenica, in orariconcordati.Il menù, comprendente primo,secondo, contorno, pane efrutta, è stato predisposto daun nutrizionista perun’alimentazione controllata,corretta ed equilibrata, con la

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MontianoFesta del maialeSi svolgerà domenica 27 gennaio aMontiano la tradizionale "festa almaiale". La kermesse, dedicata allagastronomia romagnola, è organizzatadalla Pro loco e prevede, oltre a unagiornata di festa in piazza, la possibilitàdi assistere alla lavorazione di carni suine.Lungo via Cesare Battisti sarà allestito unpiccolo mercato ambulante. In piazzaMaggiore, sotto il nuovo tendone dellaPro loco, ci sarà uno stand gastronomicodove sarà possibile assaggiare puntarinecon fagioli, trippa, salsiccia, polenta,piadina con salumi e formaggi. L’inizio della festa è previsto per le 15,con l’esibizione, in piazza, di gruppi dipasquaroli e la macellazione di unmaiale. Dalle 19 sarà possibile cenare allostand della Pro loco e assistere allospettacolo dei "Bricabanda" cheproporranno una selezione di cantipopolari.

Matteo Venturi

GatteoIscrizioni alla Primaria e Secondaria,c’è tempo fino al 28 febbraio

Saranno aperte fino al 28 febbraio le iscrizioni allascuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I°grado per l’anno scolastico 2013/2014 a Gatteo,Sant’Angelo e Gatteo Mare. Possono essere iscrittialla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini cheabbiano compiuto o compiano, entro il 31dicembre 2013, il terzo anno di età. Possonochiedere l’iscrizione alla scuola dell’infanzia anchele famiglie i cui figli compiono tre anni di età entroil 30 aprile 2014. Nel caso in cui il numero delle domande diiscrizione sia superiore al numero dei posticomplessivamente disponibili, hanno precedenzale domande relative a coloro che compiono treanni di età entro il 31 dicembre 2013. Per leiscrizioni alla scuola Primaria le famiglie hannol’obbligo di iscrivere alla prima classe i bambiniche compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre2013 (nati nel 2007). Si possono iscrivere anticipatamente i bambini checompiono sei anni di età entro il 30 aprile 2014.

Cf

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Giovedì 24 gennaio 2013 17Valle del Savio

n secolo di storia per la Bancadi Credito Cooperativo diSarsina che domenica 27gennaio festeggia i suoi 100

anni di presenza sul territorio. La bancanacque proprio il 27 gennaio del 1913quando nel teatro cattolico di Sarsina"davanti al notaio Pietro Buda sicostituirono don Candido Marinelli, donUgo Gori, don Durante Tosi, donColombo Bondanini", insieme apossidenti, agricoltori, barbieri,

U

La Cassa Rurale-Bccfesteggia il centenario

Domenica 27 iniziano gli appuntamenti per celebrare l’anniversario

ceramisti e fabbri sarsinati. "Essidichiararono di costituire una società innome collettivo sotto la denominazionedi Cassa Rurale di Sarsina". Da quelmomento la banca ha percorso un lungocammino attraversando le diverse fasistoriche locali e nazionali, andando dipari passo coi mutamenti sociali edeconomici. Ha seguito lo sviluppo delleprime industrie a Sarsina, ha contribuitoalla crescita del tessuto associativo ecommerciale. Fino ai giorni nostri, con

l’allargamento del suo raggio d’azione intutta la valle del Savio. Oggi la Bcc diSarsina è presente, oltre che nelcapoluogo plautino, a San Piero inBagno, Mercato Saraceno, Gualdo diRoncofreddo, Bora. Conta più di 700 sociche ne rappresentano il cuore. La Bcc,per via della sua natura cooperativa,fonda la propria esistenza sulle personee non sui capitali. Proprio nell’ambitodelle celebrazioni per i 100 anni, ilCredito Cooperativo plautino,nell’assemblea dello scorso ottobre, haconferito le medaglie d’oro ai soci piùanziani: Gino Versari, Nino Cesaretti,Giacomino Riceputi, Colombo Benedettiche, nelle parole del presidente AlbertoGiannini, "hanno rappresentato lafedeltà agli ideali cooperativi fin daglianni della loro gioventù. Ci apprestiamoa celebrare questo centenario nellaconsapevolezza dei valori cheindirizzano il nostro impegno a favoredell’uomo, della famiglia e del territoriodove siamo nati e dove continueremo avivere autonomamente per realizzare inostri ideali". Domenica mattina, nella chiesaConcattedrale di Sarsina (ore 11) verràcelebrata la messa solenne officiata dalparroco don Renzo Marini e animata dalcoro giovanile Controcanto. Al terminedella celebrazione, in piazza Plauto, labanca saluterà la cittadinanza con unricco aperitivo, dando il via ufficialeall’anno del centenario che prevedeanche la pubblicazione di un libro sullastoria dell’istituto di credito.

VergheretoSarà un giorno speciale, sabato 26gennaio, per la piccola comunità di PeretoBuio di Verghereto, ubicata sopra il fiumePara, che ha il privilegio di conservarne inchiesa i resti mortali della beata Agnese.Sabato 26, alle 11, sarà concelebrata lamessa solenne seguita dalla processionecon la statua della Beata. Alle 15 saràcelebrata un’altra messa, seguita dalrinfresco davanti al camino dellacanonica, in un’atmosfera che sa di antico.Lunedì 30 gennaio, alle 9, la messa inSuffragio dei defunti già iscritti alla"Compagnia della Beata Agnese", e sicanterà la messa da Requiem gregoriana.Seguirà la tradizionale colazione incanonica, con le locali frittelle eprosciutto.Cosa sappiamo della vita di Agnese? Pareche sia vissuta nel IV secolo e si narra cheAgnese fosse figlia di un Re Proconsole diSarsina, pagàno, che l’aveva promessa insposa. Ella, che era cristiana e avevapromesso a Dio la sua verginità, pregò ilSignore che la liberasse da quellasituazione e improvvisamente lecomparvero sul corpo piaghe come dilebbra. Il padre allora, accusandola pertale novità, decise di toglierle la vitadandone l’ordine ai suoi servi, i qualiimpietositi la lasciarono andare ed ella sirifugiò nei boschi di Pereto. Dopo alcunianni, il padre andò in zona per cacciare ela ragazza fu ritrovata dai cani. Il padrenon la riconobbe subito e la portò con sènel suo palazzo. Raccontò così dellamisericordia dei servi e del miracolo dellasua guarigione, ottenendo in cambio laconversione del padre e della sua famiglia,che subito rinunziarono agli idoli.

Daniele Bosi

Tezzo di SarsinaContinuano, nel sarsinate, le feste diSant’Antonio che hanno visto unabuona partecipazione nelle chiese, lescorse domeniche, di Calbano e Pagno,sebbene le giornate siano statepiuttosto piovigginose. Visto che le

comunitàsono guidatetutte dallostessoparroco, donRenzoMarini, si èdovutocelebrarle inpiù giornate.Perdomenica 27

gennaio alle 15.30 è fissata la messasolenne a Tezzo di Sarsina con ladistribuzione del pane benedetto, coni canti popolari dell’assemblea. Dopo la messa si continuerà l’agapefraterna con ciambella, vino e i locali"biscotti di Sant’Antonio" che unasignora del luogo non manca dipreparare. Questa festa è uno dei cinqueappuntamenti annuali in cui si celebraa Tezzo avendo soppresso la messadomenicale nel 1993, che vedono laquasi totalità dei residentiparteciparvi. Una parte di essifrequenta settimanalmente la Basilicasarsinate. Tezzo, a 567 sul livello delmare, in antico era chiamato"Atteggio", ed è menzionato a partiredal 1182, certamente esisteva anchein precedenza, ma è probabile che idocumenti siano andati perduti.

Db

Ogni giorno del calendario, per antica tradizione, èidentificato con il nome di uno o più Santi. Ognigiorno ha il suo Santo a cui ciascuno può affidarel’evolvere della giornata, il lavoro ed anche lesperanze e le attese. Il 17 gennaio è stato il giorno dedicato aSant’Antonio Abate e la tradizione lo vuole

Ranchio, la tradizioneprosegue con slancio

protettore degli animali. Una festa molto sentita eradicata anche a Ranchio e nei piccoli borghi deidintorni che, in quel giorno, lo hanno solennementefesteggiato con la Messa alle 19,30 e la benedizionedel pane da somministrare anche agli animali. Laserata si è conclusa con la cena per la comunitàriunita nella taverna parrocchiale. E proprio la sera del 17 gennaio, per rispettare latradizione, anche il tempo si è adeguato. La neve èscesa abbondante ricoprendo tetti e colline. Unantico detto ranchiese, in dialetto, dice:"Sent’Antoni da la berba bienca, s’un piov la neval’an menca".

Sarsina

Un tavolo comune di confronto con tutti equattro i Comuni della Vallata del Savio, perragionare in maniera coordinata sui bilancidi previsione per il 2013 e ridurre il pesodelle tasse locali sulle piccole imprese: è ciòche chiede la Cna della Valle del Savio, colpresidente Hubert Bosch e il responsabile

Le imprese chiedonouna tassazione più equa

Roberto Sanulli."Rinnoviamo l’invito - scrivono Bosch eSanulli - ai sindaci della Vallata del Savio adavviare un confronto sui bilanci comunali. Ilnostro appello non è caduto completamentenel vuoto. Lo scorso 20 dicembre si è tenutoil primo incontro con l’Amministrazione diSarsina. In quell’occasione abbiamoespresso apprezzamento per la scelta diapplicare, ai fini Imu, l’aliquota più bassa aifabbricati strumentali all’attività. Allostesso tempo abbiamo rimarcato le nostrepreoccupazioni circa l’introduzione della

Tares che porta a stimare aumenti del 30 percento e oltre della bolletta per il servizio diraccolta e smaltimento dei rifiuti"."Insistiamo sulla necessità di avviare al piùpresto un confronto con tutti gliamministratori - continua la Cna - che sitrovano ad affrontare sia problemi specificidelle loro comunità, ma ancheproblematiche più generali che possonotrovare risposte da azioni integrate fra idiversi soggetti che interagiscono sulterritorio".

Alberto Merendi

La Cna della Valledel Savio chiedeun tavolo di confronto con i Comuni

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Giovedì 24 gennaio 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

2013: Anno europeo dei cittadiniIl 2013 è stato proclamato “Annoeuropeo dei cittadini”. A vent’annidall’istituzione della cittadinanzaeuropea, che garantisce libertà dicircolazione e soggiorno a ognicittadino europeo nel territorio di unoStato membro, l’obiettivo generaledell’Unione Europea è quello dimigliorare la conoscenza dei diritti edelle responsabilità derivanti dallacittadinanza europea.Nello specifico, l’Anno europeo sipropone di rafforzare la consapevolezzadei cittadini dell’Unione in merito alloro diritto di circolare e di soggiornareliberamente all’interno dell’UnioneEuropea; sulle modalità con le qualipossono beneficiare dei diritti e dellepolitiche dell’Unione nel caso in cuirisiedano in un altro Stato membro epromuovere la loro partecipazioneattiva a forum civici sulle politiche esulle problematiche comunitarie. Dirittodi circolare liberamente, quale aspettodi rafforzamento della coesione socialee della comprensione reciproca tra icittadini dell’Unione.

Crescita e sociale, gli obiettividel prossimo Governo“Attuare politiche di crescita edifendere con misure concrete edefficaci il nostro stato sociale”. È quantoil segretario generale della CislPensionati, Gigi Bonfanti, si aspetta dalGoverno che gli elettori sceglierannotra un mese, considerato che le riformeattuate dal Governo uscente non hannoalleviato le difficoltà di pensionati elavoratori derivanti dalla crisi che ciattanaglia da ormai due anni. Riformeche hanno avuto l’unico obiettivo ditrovare risorse per il pareggio dibilancio, senza la minima volontà di

confronto con i sindacati, e che hannocausato vere e proprie iniquità,peggiori di quelle delle riformeprecedenti.“Anche nel caso della riforma dellaprevidenza, c’era sì bisogno di unariforma, come richiesto peraltro dallaUe - ammette Gigi Bonfanti - perchiudere il periodo di transizione chestavamo vivendo, ma ci si aspettaval’introduzione di un nuovo sistema cheandasse a migliorare, e non apeggiorare, la situazione deipensionati, attraverso misure più eque.Un’equità che avesse l’obiettivo direcuperare risorse laddove ci sonorealmente e non indebolisse ancora dipiù i pensionati, già più volte chiamati arisollevare le sorti di questo Paese.Insieme all’individuazione degliobiettivi dai quali trarre le risorseeconomiche necessarie per far fronteal nostro deficit, il Governo avrebbedovuto inserire tra le proprie priorità laredistribuzione del carico fiscalein modo più equo fra lavoro, capitale erendita finanziaria. Un riordinoche ha ignorato la parte più bisognosadella società: lavoratori e pensionati, aiquali si aggiungono quelle famiglie alcui interno vive un disabile o unapersona non autosufficiente. Anche inquesto caso, la nostra battaglia per unalegge nazionale per la nonautosufficienza non ha ancora trovatouna risposta: sarebbe stato necessarioimpegnarsi per creare un fondonazionale che aiutasse questa tipologiadi famiglie”.

L’Inps ha comunicato la prosecuzione del Pro-gramma Carta Acquisti anche per l’anno 2013. Pergarantirne il finanziamento saranno utilizzate le ri-sorse messe a disposizione volontariamente da EniSpa e Eni Foundation. Tuttavia dal 1° gennaio si èdeciso di sospendere l’erogazione del contributoaggiuntivo di 20 euro riservato agli utilizzatori sulterritorio nazionale di gas naturale o Gpl. La Carta Acquisti è una carta di pagamento elettro-nico sulla quale lo Stato accredita bimestralmenteun somma di 80 euro. La Carta non è abilitata alprelievo di contanti, può essere utilizzata solo perspese alimentari presso gli esercizi commercialiconvenzionati e permette il pagamento delle utenzedomestiche (gas ed elettricità) presso gli uffici po-stali. I titolari di Carta Acquisti possono avere unosconto del 5 per cento nei negozi e nelle farmacieche aderiscono all’iniziativa (no pagamenti di tic-ket).A CHI SPETTA. Possono beneficiare della Carta ac-quisti i cittadini di età pari o superiore a 65 anni e ibambini di età inferiore a 3 anni (in questo caso iltitolare della carta è un esercente patria potestà). I cittadini di età pari o superiore a 65 anni, per il di-ritto alla Carta, dovranno avere i seguenti requisiti:non godere di trattamenti, oppure godere, nell’annodi competenza del beneficio, di trattamenti, fornitia qualsiasi titolo, di importo inferiore a 6.701,34euro per l’anno 2013, se di età pari o superiore a 65anni e inferiore a 70 anni; oppure di 8.935,12 europer l’anno 2013, se di età pari o superiore a 70 anni.Nel caso in cui una quota dei trattamenti sia colle-gata alla situazione reddituale del pensionato, il cu-mulo dei redditi e dei trattamenti deve essere

inferiore a tali soglie. O avere un Isee, in corso di va-lidità per l’anno 2013, inferiore a euro 6.701,34; onon essere (singolarmente o, se coniugato, insiemeal coniuge): intestatari di più di una utenza elettricadomestica e di gas; intestatari di utenze elettrichenon domestiche; proprietari di più di un autovei-colo o con una quota superiore o uguale al 25 percento, di più di un immobile a uso abitativo; pro-prietari, con una quota superiore o uguale al 10 percento, di immobili che non siano a uso abitativo odi categoria catastale C7; titolari di un patrimoniomobiliare, come rilevato nella dichiarazione Isee,superiore a 15mila euro e non fruire di vitto assicu-rato dallo Stato o da altre pubbliche amministra-zioni, per ricovero in Istituti di cura di lungadegenza o detenzione in Istituti di pena.La domanda per ottenere la Carta Acquisti dovrà es-sere presentata presso gli uffici postali dai cittadinicon età pari o superiore a 65 anni o dai tutori, dagliesercenti la patria potestà o dai soggetti affidatari.In caso di esito positivo delle verifiche, Poste, conopportuna comunicazione, inviterà il titolare a re-carsi presso un ufficio postale per ritirare la carta.IL PARERE DELLA FNP CISL. “La nostra federa-zione - dichiara Luigi Brancato, segretario generaleFnp Cisl Forlì-Cesena - ritiene che la Carta acquistisia uno strumento palliativo che non risolve, se nonmarginalmente, le difficoltà generate dalla povertà.Riteniamo quindi essenziale investire maggior-mente in programmi di integrazione e crescita,come avviene in altri paesi europei, con incentivi al-l’occupazione, maggiori investimenti nell’accessibi-lità e gratuità dei servizi pubblici per chi hamaggiori difficoltà”.

Carta Acquisti attiva anche nel 2013

A San Piero in Bagno è attivo da alcuni anni un centro residenziale per disabili psichici

Una classe del corso Ossin visita presso la strutturadove vivono insiemedisabili con ritardi psichici

due passi dal centro storico diSan Piero in Bagno, opera daalcuni anni una struttura

residenziale per disabili con ritardipsichici: il Centro diurno con “GruppoAppartamento” amministrato dallaSocietà cooperativa sociale “L’Alveare”,con sede a Forlì.La costruzione con mattoni a vista el’ampio parco verde che la circondaaccarezzano lo sguardo e invitano ivisitatori ad aver curiosità su cosa mai cisarà all’interno di una struttura cosìgrande, prossima al centro dellacittadina dell’Alto Savio.I visitatori sono alcuni rappresentanti diuna classe del corso Oss (Operatore

A

Gruppo Appartamentocome una famiglia

socio sanitario), che si tiene nei localidella sede della società consortile“TechNé” di Cesena. In accordo con lacoordinatrice del centro sampierano,professoressa Simonetta Ceccarelli, si èdeciso di passare una mattinata diversadal solito, fuori dai muri della scuola,visitando la struttura e i suoi ospiti.Appena all’ingresso, sulla sinistra,notiamo subito un curioso e altrettantobell’albero di Natale luminoso, con lelucine colorate poste al centro di fiorifatti con i fondi di bottiglia di plastica.La coordinatrice spiega che già questo èuno dei tanti lavori, che gli utenti delcentro diurno e gli ospiti del gruppoappartamento fanno come attivitàricreative e artistiche. Simonetta subitoci mostra un’altra piccola meravigliacreata sempre da loro, il presepe coivolti degli ospiti della struttura: inpratica dopo aver ritagliato le figureclassiche dei presepi (I re Magi, i pastori,gli angeli, la Madonna, san Giuseppe,…) hanno ritagliato anche alcune lorofototessera che hanno poi incollato alposto delle teste dei personaggi delpresepe, così abbiamo re Magi dal volto

femminile, angeli dal volto barbuto epaciocco, e persino Gesù Bambino ha ilvolto di uno degli utenti: una meraviglia,una grande famiglia sociale tradotta nelcandore tipico di un presepe.Pochi passi in avanti, e sulla destraappare appesa alla parete una grandebacheca espositiva di tutti i lavori svoltie messi in vendita dagli utenti e dagliospiti della struttura: ragazzi, giovani eadulti con sindrome di Down, autistici,ritardati mentali e psichici, tutti carichidi una voglia di vivere travolgente econtagiosa. Salutano mentre, in gruppo,con due o tre operatori e operatrici, siapprestano ad andare in centro a SanPiero dove, per il mercato del mercoledì,hanno già predisposto la loro bancarellacon i prodotti da loro creati, assemblati,lavorati e pronti per la vendita. Labancarella serve alla struttura per farsiconoscere sempre più dal resto dellacittà, ma serve anche per i ragazzi checosì possono, per qualche ora,immergersi nel mondo reale al di fuoridelle mura protettive della struttura,vedere come funziona la società fuoridal loro “appartamento speciale” nel

quale alcuni di loro abitano tutta lasettimana. Serve per vedere comefunziona il grande mondo sociale edeconomico, a volte così complicato perloro.Gli ospiti del “Gruppo appartamento”hanno aderito al progetto di volercondividere un iniziale distacco dallafamiglia d’origine, andando a vivere “dasoli”, dove per “da soli” si intende fuoricasa, ma comunque seguiti dapersonale preparato appositamente perloro e per le loro problematiche didisabilità. In questo modo esperienziale,il disabile apprende di più, poiché piùcorresponsabilizzato verso se stesso everso gli altri che condividonol’appartamento con lui. Impara così, colpassare del tempo, la convivenza civile,sociale, l’autonomia, l’indipendenza,l’autoresponsabilizzazione, laresponsabilità nei confronti degli altri, ilrispetto, la crescita della propriaautostima, la non autoesclusione dalresto della società cosiddetta “normale”.Nell’appartamento si fanno i turni per lepulizie, per preparare il pranzo o la cenainsieme agli altri, si prendono decisionicomuni.Simonetta ci guida all’interno dellestanze da letto di alcuni ospiti, ognistanza ha le pareti di colore diverso,cosicché l’ospite non può sbagliarsisull’essere nella sua stanza piuttosto chein quella di un altro. Inoltre, le stanzesono molto ampie e personalizzate confoto e peluche. Ovviamente ci sono lecamerette per le ospiti, così come cisono le camerette per gli ospiti.Uscendo nuovamente nel lungocorridoio dell’appartamento, notiamoche anche le porte sono tutte di colorediverso: ogni ospite si è scelto la propriastanza in base al proprio colorepreferito. Non ci si può propriosbagliare.

Gianluca Abbondanza

NELLA FOTO, GLI ISCRITTI AL CORSO OSS(OPERATORE SOCIO SANITARIO)DELLA TECHNÉ DI CESENA, IN VISITANELL’APPARTAMENTO GESTITO DALLA COOPERATIVASOCIALE “L’ALVEARE”, A SAN PIERO IN BAGNO

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Giovedì 24 gennaio 2013 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

IL TERZO REICH CONTRO PIO XIIPapa Pacelli nei documenti nazistidi Pier Luigi GuiducciEd. San Paolo, 2013 (18 euro)

La San Paolo ha pubblicato il libro “Il Terzo Reich contro PioXII. Papa Pacelli nei documenti nazisti” dello storico PierLuigi Guiducci. Il volume è il frutto di ben sette anni dilavoro, come scrive a pag. 27 l’autore stesso, che haconsultato l’Archivio Federale Tedesco, i documenti inpossesso dei servizi di sicurezza dell’ex RepubblicaDemocratica tedesca, dei quali fanno parte diversi attirequisiti dai russi nel 1945 e attualmente depositati a Moscapresso gli Archivi Speciali Centrali dello Stato, quelliconservati nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Spagna e siè avvalso di diverse testimonianze.Come ha scritto nella prefazione il gesuita padre PeterGumpel, relatore della causa di canonizzazione di Pio XII:“In tale sua opera l’erudito collega prende di mira ‘la tesi diuna ‘vicinanza’ di Pio XII al Terzo Reich capace di assumeresignificati di simpatia e di supporto, e dimostra chel’accurato esame di tutta la documentazione rilasciata dainazisti rivela che Hitler e tutti i capi del partitonazionalsocialista (Himmler, Göring, Goebbels, Bormannecc.) consideravano Pio XII il loro accanito oppositore e

nemico mortale, e che tale opposizione e inimicizia riguardavatutta l’ideologia del nazionalsocialismo e ogni aspettodel loro criminoso operato. Dai materiali raccoltidal professore Guiducci risulta in modo evidenteche la tesi di una vicinanza di Pio XII al Terzo Reichcapace di assumere significati di simpatia e di supporto è unaplateale assurdità (…). Dall’attento studio del professoreGuiducci emergono due importanti lezioni, e cioè:1) con quale metodologia scientifica devono essereaffrontate le varie accuse sollevate contro Pio XII;2) un monito forte e impressionante a non fidarsiacriticamente di ciò che i mezzi di comunicazione hannodiffuso e in parte continuano a diffondere nei riguardidell’operato e degli atteggiamentidel Sommo Pontefice Pio XII”.Commentando un telex inviato da Kappler a Berlino il 26ottobre 1943 alle ore 18,19 nel quale si afferma che “Sembrache, per lungo periodo, il Vaticano abbia aiutato a fuggire ungran numero di ebrei”, come afferma il professore Guiducci:“Questo documento attesta alcune convinzioni del capo dellaGestapo romana: 1. è il Vaticano (Pio XII) che mantienel’occulta regìa di iniziative a favore degli ebrei, approvandole ocomunque fornendo aiuti economici; 2. lo fa da lungo tempo;3. ha ottenuto dei risultati: tutti i nominativi degli ebreinascosti e non trovati dalle SS non saranno mai comunicati a

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano, Eliseo Cesena

DJANGO UNCHAINEDdi Quentin Tarantino

Tarantino non finisce mai di stupire. Dopo“Bastardi senza gloria”, che possiamo consi-derare a oggi un vero capolavoro, il registadi Knoxville si cimenta con uno dei suoi ge-neri preferiti, il western, rendendo omaggioai grandi del passato (in particolare al mae-stro Sergio Corbucci). Tarantino continuacon la sua trilogia della vendetta e mescolaquesta volta il tema dello schiavismo con lo“Spaghetti Western”, creando qualcosa di di-vertente e originale. È vero: “Django” risulta,alla resa dei conti, meno potente e solido di“Bastardi senza gloria”, ma i due film vannoa braccetto: in entrambi il cinema si fa de-miurgo della storia, alterando faticosamenteil passato con tutta la cromatura del po-stmoderno, per far luce su chi guarda al pas-sato non per riprodurlo di nuovo, ma perprodurne uno nuovo.La trama: 1858, Texas. Django, uno schiavonero, viene comprato dal dottor KingSchultz, un cacciatore di taglie tedesco.L’uomo ha bisogno di lui per riconoscere ifratelli Brittle, fuorilegge che sta cercando.Durante il viaggio, i due fanno amicizia eSchultz scopre che Django, una volta libero,vuole ritrovare la moglie Broomhilda, da cuiè stato separato alla piantagione dove lavo-rava. Il dottore si offrirà di aiutarlo in prima-vera a trovare la moglie…Le affinità fra “Django” e “Bastardi senzagloria” sono palesi: entrambi sono costruitisecondo le modalità di una satira menip-pea, con la difformità tra tema (grave) etono (comico), e una struttura narrativa cheattraversa tre piani: nella versione latinaerano inferno, terra e paradiso, associati adaltrettanti stadi morali della Storia, inDjango: schiavitù, prova, liberazione.La satira è un’arma a doppio taglio e Taran-tino lo sa. Se da una parte fa storcere il nasoa chi ne critica l’approccio farsesco comenella sequenza del Ku Klux Klan (Spike Lee,senza vederlo, ha definito il film offensivoper la memoria del suo popolo), è propria diTarantino una propensione al divertisse-ment capace sempre di tirare fuori il ridicolodalla tragedia, proponendosi in primopiano nella struttura morale del fatto (ilcameo che lo vede protagonista non lasciadubbi). Cosa manca, bisogna chiederselo, a “DjangoUnchained” rispetto al suo corrispettivo na-zista? Che da un certo punto in poi tuttoprocede troppo straight, in modo poco ta-rantiniano. Il film, fin dall’inizio, prende lapiega che ci si aspetta, sceglie una corsiapreferenziale e prosegue relativamente tran-quillo fino al sostanziale happy ending. Cisono, è vero, piccole deviazioni (il gesto in-consulto di Schultz, che “non ha saputo re-sistere”) e alleggerimenti divergenti, masostanzialmente il film fila diretto in auto-strada. C’è poca traccia di quelle microrivo-luzioni etico-morali, marchio di fabbricatarantiniano, in grado, da sole, di mettere incrisi chi guarda/ascolta o di far affiorare unavisione del mondo credibile quanto con-traddittoria.

Berlino.Evidentemente,nei fascicoliconservati a viaTasso (e poidistrutti in granparte), Kapplerconservava idispacci cheriguardavanol’azioneumanitaria dicattolici cheentravano difrequente inVaticano, il lavorosvolto da tipografieclandestine e lerelazioni che intercorrevano tra esponentidella Santa Sede e le ambasciate. Per arrivarea rompere il silenzio che copriva molteazioni umanitarie l’ufficiale nazista saràcostretto ad aumentare il valore delle taglie(ricompensa per i delatori) e accentuarel’uso della tortura”.

Sul volo di una farfallaGiorgio Celiberti in mostraal Palazzo del Ridotto

al 22 dicembre è aperta, presso laGalleria comunale d’arte delPalazzo del Ridotto, in centro a

Cesena, la mostra dell’artista GiorgioCeliberti.Nato a Udine nel 1929, Celiberti mostrafin dall’infanzia la sua spiccatapropensione artistica. Incoraggiato dalfratello e dallo zio, già affermato pittore,frequenta per un certo periodo il Liceoartistico di Venezia, inserendosiattivamente nel mondo artistico deldopoguerra, avendo contatti con imaggiori esponenti nazionali einternazionali della cultura.Partecipa giovanissimo alla Biennale diVenezia del 1948, e altre quattro voltenegli anni successivi. Dal 1951 saràpresente a tutte le quadriennali diRoma. Sono innumerevoli leesposizioni sia in Italia che all’estero.Nel 1991 affresca la volta della salaconferenze dell’hotel Kawakyu, aShirahama, in Giappone, un’opera di800 metri quadrati, un “inno alla vita,alla libertà, all’amore”. Varie leantologiche e le esposizioni a luidedicate negli ultimi anni. Nel 2011

D esegue una grande stele collocata nelparco del lager di Terezin. Vive e opera aUdine.Fin dagli esordi è interessato a unapittura di impronta informale. Unasvolta determinante avviene inCeliberti con la visita nel 1965 al campodi concentramento di Terezin (Praga),dove trovarono la morte migliaia dibambini ebrei. Quei disegni sui muri,quei graffiti, quei segni di memorie,cuori rossi e bianchi, lettere,cancellature, farfalle sono da allora lafonte di ispirazione dell’artista.Grandi affreschi, steli, “finestre” sono leopere esposte alla mostra cesenate:opere che Celiberti risolve in un giocominutissimo di incisioni, di solchi, dilettere, di rialzi sottoposto al controllodi un inflessibile equilibrio razionale.Pittura o scultura quella di Celiberti?Scrive Amedeo Giacomini: “DopoMedardo Rosso, forse per la prima voltain Italia con Celiberti si ha un’osmosiperfetta tra lo specifico della pittura equello della scultura, un risultatodavvero individuale e sorprendente”.Enzo Dall’Ara, nella presentazione

critica dell’esauriente catalogo dellamostra così sottolinea l’opera di questogrande maestro: “…. le opere pittorichee scultoree profondamente segniche diGiorgio Celiberti, vibratili dei muri diTerezin, s’innalzano allo sguardo eall’ascolto come suono attonito esilente e come parola che freme ditenero pianto e di composta dignità”.L’arte di Celiberti si avvale di raffinatimezzi stilistici resi ancor più evidentinella forte stilizzazione della forme.La mostra rimarrà aperta fino al 10febbraio con il seguente orario:mercoledì, sabato e domenica 10-12,30/ 15-19; martedì e venerdì 15-19;chiuso lunedì e giovedì.

Enrico Guidi

L’esposizione è aperta fino al 10 febbraio

“IL SANGUE E LA PIETRA”, 1993-95, AFFRESCO SUTELE, CM 180X150

Teatro BonciIn scena “La Traviata”e concerto di musica classica

enerdì 25 gennaio alle 21 va in scena al Bonci ’LaTraviata’: progetto firmato da Monica Casadei (eclettica

coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Franciae l’Oriente) insieme alla compagnia Artemis Danza. Musicheverdiane coniugate al linguaggio della danza perrappresentare il dramma di questa donna a cui è negata lasperanza di un sentimento d’amore. Al centro della scena,riflessa da un suggestivo fondale argentato, un’intensaVioletta esprime tutta la sua complessità femminile. Controdi lei si schiera una società maschilista e borghese espressada un coro in nero, capitanata dal padre dell’amato Alfredo.Sabato 26 gennaio alle 21, concerto di Enrico Dindo alvioloncello e Monica Cattarossi al pianoforte. Annoverato frai migliori violoncellisti al mondo, Dindo ha iniziato l’attivitàda solista che lo porta ad esibirsi in moltissimi paesi conorchestre prestigiose. Figlio di musicisti, ha iniziato a seianni lo studio del violoncello, diplomandosi presso ilconservatorio “G. Verdi” di Torino. Monica Cattarossi è nata aTreviso e, dopo aver compiuto gli studi musicali nella suacittà, si è diplomata giovanissima presso il conservatorio “B.Marcello” di Venezia. In programma Beethoven, Schubert,Rachmaninov.Per info e prenotazioni: biglietteria Bonci, tel. 0547 355959.

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Nell’aula “Monty Banks” di Cesena

“Anatomia del film”, sette incontriintroduttivi all’analisi del cinema

er il terzo anno Roberto Naccari in collaborazione con il San Biagio, Centro cinemadella città di Cesena, organizza una serie di incontri alla scoperta del cinema, della

sua drammaturgia e del suo linguaggio dal titolo “Anatomia del film - Introduzioneall’analisi del cinema”. Il seminario, che si concentra sull’analisi di tre film,si sviluppa in sette incontri dal 28 gennaio all’11 marzo tutti i lunedì dalle 20,30alle 22,30 presso l’aula didattica Monty Banks, a Cesena in corso Ubaldo Comandini,e ha un costo di 70 euro.Un film è un’opera che si avvale di molteplici apporti creativi. Sceneggiatura,recitazione, scenografia, fotografia, montaggio e sonoro sono gli elementi che, miscelatida un regista, concorrono alla costruzione di un film. Nel corso di sette incontri siscomporrà questa costruzione nei suoi elementi costitutivi per comprendere a fondo iltessuto comunicativo di un film, gli aspetti formali, tecnici e stilistici.I film presi in esame saranno: Il verdetto di Sidney Lumet, La dolce vita di FedericoFellini e Hong Kong Express di Wong Kar Wai.Il corso si rivolge a tutti gli appassionati di cinema che intendono approfondire le loroconoscenze o dotarsi di ulteriori strumenti critici, ma non richiede nessuna preparazionespecifica. Per iscriversi occorre inviare una email a [email protected], specificandonell’oggetto “Iscrizione corso cinema Cesena”, oppure spedire un fax al numero: 0541620560.Per informazioni: Roberto Naccari 335.8297949, [email protected].

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Giovedì 24 gennaio 201320 Cesena & Comprensorio

Cesena flashDue librisulla MalatestianaNella sala lignea della BibliotecaMalatestiana, venerdì 25 gennaio alle 17,15,per la rassegna "Incontrocon l’autore"sponsorizzata dalla Bancapopolare Er, saràpresentato il volume diLoretta Righetti "IlChiostro, la Piazza e laBiblioteca. Spigolaturemalatestiane" (Cesena -Brighi e Venturi).Interverranno il sindaco Paolo Lucchi, InesBriganti, consigliere della IstituzioneBiblioteca Malatestiana e Daniela Savoia , giàdirettrice della Biblioteca. La Filograf di Forlìha stampato nel 2012 il libro "BibliotecaMalatestiana - Memoria del mondo" a cura diDaniela Savoia con foto di Ivano Giovannini.

Le fatiche del contadinoE’ il titolo del libro di Radamès Garoia(Edizioni Risguardi - Cartacanta) che saràpresentato domenica 27 gennaio alle 16 alcineteatro Victor di San Vittore a cura dellacooperativa Amicizia San Vittore, associazioneBenigno Zaccagnini, associazione l’ Amigh diSmèmbar, del Consorzio agrario Adriatico,della Coldiretti e della Cia, Confederazioneitaliana agricoltura di Cesena. Sono narratestorie con fotografie del lavoro nei campi.

Mostra di SilvanoDoviDesign in collaborazione con la Banca diCesena, sabato 26 gennaio alle 16 in viaCervese 3355, inaugura la personale diAurelio Barducci, Silvano. La mostra resteràaperta fino al 3 marzo con i seguenti orari: ilvenerdì e il sabato dalle 15 alle 18, ladomenica dalle 10 alle 12. Visite suappuntamento telefonando al 377 1435008.

Commedia al BogartAl teatro di Sant’Egidio, la compagniadialettale Gad di Lugo, sabato 26 gennaio alle21, metterà in scena "Cusa fai la not i met e iledar", tre atti di Daniele Tasselli.Presentazione di Gino Martuzzi e AlbarosaDelvecchio. Ingresso 7 euro, ridotto 6 perragazzi fino ai 18 anni, pensionati over 65 edonatori Avis.

Cesenatico ◗Giornata della MemoriaIl centro culturale Il Gabbianoorganizza alcuni eventi percommemorare "I Giusti dell’EmiliaRomagna". Alla galleria comunaled’arte "Leonardo da Vinci" èallestita fino a domenica 3 febbraiola mostra fotografico-documentariasu Odoardo Foscherini di Carpi,prossimo alla beatificazione, Ezio

Giorgetti di Bellaria e sugli abitantidi Nonantola. Orari di visita: dallunedì al sabato dalle 9 alle 13;sabato e domenica dalle 16 alle 19.Domenica 27 alle 17 al Comunalemusica, canti ebraici e letture a curadell’associazione culturaleGaneden, del centro Il Gabbiano ecoro Terra Promessa. Ingressolibero.

Gatteo◗Torneo di maraffaIl Comitato soci della Bcc di Gatteoorganizza il VII torneo di maraffa.Leiscrizioni sono aperte fino al 28gennaio presso le filiali. Le gareinizieranno il 5 febbraio presso bar,circoli parrocchiali e centri culturali. I luoghi scelti sonoGatteo, Gatteo a Mare, Budrio, Gambettola, Sant’Angelo,Villamarina e Cesena. In palio 8 premi di carne suina.

Gatteo◗Stelle cadute dal cieloNella giornata della Memoria il 27 gennaioalle 21 nell’oratorio di San Rocco, a cura delComune, è in programma il recital "Stellecadute dal cielo" di e con MatteoCarlomagno e Mirko Ciorciari con AndreaBranchetti all’organetto diatonico. Poesie,testimonianze, dati storici e domande.Ingresso libero.

Longiano ◗Concerto e commedia Al teatro Petrella, giovedì 24 gennaio alle 21,concerto di Giovanna Marini con il figlioFrancesco. Ingresso 15 euro, ridotto 12.Domenica 27 gennaio alle 15, "La compagniadei giovani di Chiusura (Imola)" presenterà lacommedia "I matti rabusi" di Luigi AntonioMazzoni, da "Il diamante del profeta" di CarloTerron. Ingresso 5 euro.

Cesena◗Film a San VittoreIn proiezione al Victor, giovedì24 gennaio alle 21, il film"Vorrei vederti ballare".Sabato 26, domenica 27 emartedì 29 alle 21 sulloschermo "Lo Hobbit - Unviaggio inaspettato" (2012)di Peter Jackson. Ingresso3,50 euro.

Cesena◗Incontro al Liceo ImmacolataIl 30 gennaio dalle 9 alle 11.30 gli studenti del LiceoImmacolata incontreranno nell’anfiteatro della scuola CesareMoisé Finzi, in occasione della celebrazione della giornatadella Memoria. Dal 2007 è stato riconosciuto come "giusto",perché si adoperò per salvare 13 ebrei.La sua testimonianza verrà accompagnata da quella di unastudentessa del Liceo, Eleonora Caracozzi di IV A, che è statasorteggiata per il progetto "Il treno della memoria".

Longiano◗Giornata della MemoriaNella sala San Girolamo, mercoledì 30gennaio alle 20,30 sarà proiettato il film diLiev Schreiber "Ogni cosa è illuminata". Cisarà poi la testimonianze dei tre giovanistudenti che hanno partecipato alla visitadei lager in Polonia con "Il treno dellaMemoria".

Cesena◗Tre atti comiciNella sala "Primavera 3" di via MuraValzania, venerdì 25 gennaio alle 21, acura dell’Auser, i "Mei dla parocia" diSan Pietro presenteranno"Pelagalena" di Novelli e Mazzoni.Regia di Luciana Berretti. Ingresso 6euro.

Cesena◗Concerto sinfonicoAl cinema Eliseo, lunedì 28 gennaio alle 20,in diretta dal teatro alla Scala saràtrasmesso il concerto della Filarmonicadiretta da Daniel Harding. In programmamusiche di Mozart, Wagner, Strauss.Ingresso 12 euro, ridotto 10.

RoncofreddoIncontro sulla biodiversitàUna giornata di liberoscambio di semi, rivolta a"chiunque credanell’importanza diautoprodursi le piantineper il proprio orto-giardino per il recuperodella biodiversità delproprio territorio". E’ l’iniziativa organizzata domenica 27gennaio al Castello di Sorrivoli(Roncofreddo), dalle 9.30 alle 18,dall’Ecositituto di Cesena, onlus chelavora per diffondere "tecnologie amisura d’uomo", La mattina si aprecon la tavola rotonda "Il seme è unacultura": un rappresentante della ReteSemi Rurali approfondirà lalegislazione sementiera, TeodoroMargarita porterà la propria esperienzadecennale di "seed saver", Andrea Faziracconterà la storia e geografia del cibo

e, infine, Stefano Tellarini illustrerà levarietà erbacee romagnole. Il pomeriggio sarà invece dedicato alloscambio libero di semi: si potrannotrovare semenze di ortaggi, cereali,aromatiche e officinali, erbe tintorie,ma anche talee di antiche varietà diviti, querce e noccioli. Ingresso libero, con possibilità dipranzare alla trattoria del Castello. Perinformazioni: Elena Campacci,338.1409662,[email protected].

Fs

Montiano“E’ dovere civico”. Con questa espressioneun pensionato di Cesena ha consegnato aArturo Brigliadori di Montiano il portafoglioche aveva perduto in un supermercato.Venerdì scorso prima di mezzogiorno,Brigliadori e la moglie Marta Francisconistanno per salire in auto dopo la spesa. Ilmarito si accorge che in tasca non ha più ilportafoglio. Allora tornano sui loro passi,ma non lo trovano e non ricevono notizierassicuranti neppure al punto informativo.Decidono di tornare a casa anche perchédevono prelevare i nipoti all’asilo diCrocetta di Longiano. Al pomeriggio arrivauna telefonata da un pensionato di Cesenache li informa di avere il loro portafogliocon 345 euro. Si chiedono come avràtrovato il loro numero di telefono, dato chenon si trova sull’elenco. Ricordano che nelportafoglio c’era il numero della cognata.Arturo si reca a casa del pensionato e, dopoavergli donato una giusta ‘mancia’, loringrazia sentitamente e gli chiede perchégli ha restituito gli euro. “E dovere civicoaverlo fatto” ha risposto. Esistono personeoneste. (Terzo Spada)

Montiano◗Storie di filo spinatoAl centro culturale "San Francesco",venerdì 25 gennaio alle 20,30, verràpresentato il libro di Luciano Fogliettae Davide Argnani "Storie di filospinato", in vicinanza della giornatadella Memoria. A seguire latestimonianza dei ragazzi di Montianoche hanno partecipato al progetto "Iltreno della Memoria 2012".

San Piero◗A teatro con mamma e papàIl teatro Garibaldi, domenica 27gennaio alle 15,30, ospiterà lacompagnia Sandro Gindro chemetterà in scena per i bambini (4-9anni) lo spettacolo "Il principeAmaranto" con Francesco Pezzellae Roberta Pia. Ingresso 5 euro.

Mercato Saraceno◗Workshop fotograficoIl Comune con The Rad’Art Project el’associazione Artèco invita i cittadini apartecipare alla terza edizione del"ConCorso inContro". Si svolgerà in tremomenti (azione, formazione, gestocorale) che avranno la conclusione il21 dicembre con un gesto coralepubblico al teatro comunale di PalazzoDolcini.

Sogliano◗Spettacolo teatraleAl teatro comunale"Elisabetta Turroni" sabato26 gennaio alle 21, EugenioAllegri presenterà "La storiadi Cyrano", liberoadattamento dall’opera diEdmond Rostand. Regia diGabriele Vacis. Ingresso 12euro, ridotto 10.

Cervia ◗Dialetto romagnoloAlla Casa delle Aie, venerdì 25 gennaio alle21, è in programma un incontro con l’istitutoFriedrich Schürr sul tema "Il dialettoromagnolo, un grande patrimonio daconservare". Saranno presentati da GilbertoCasadio tre sussidiari: "Romagna" di IcilioMissiroli; "Romagna solatia" di Paolo Toschie "Romagna solatia…dolce paese" diGiuseppe Nanni.

Tempi duri per gli evasori fiscali a Cesena.Nel corso del 2012 gli accertamentieffettuati dal Servizio Tributi del Comunehanno permesso un recupero Ici pari 1milione e 129.521 euro, a cui siaggiungono 572.235 euro arrivati daravvedimenti dei contribuenti. Il recupero

Lotta all’evasione fiscaleComune di Cesena in prima linea

complessivo così ottenuto ammonta apoco più di 1,7 milioni di euro.Intanto, si rinsalda il rapporto fraComune e Guardia di Finanza. Questamattina il generale Mario D’Alonzo, dalluglio scorso comandante regionale per laGuardia di Finanza dell’Emilia Romagna,ha fatto visita al Comune di Cesena.Accompagnato dal Comandanteprovinciale colonnello AlessandroMazziotti, il generale D’Alonzo è statoaccolto dal sindaco Paolo Lucchi e dalvicesindaco Carlo Battistini.

Nel corso dell’incontro è stata ribadital’importanza della collaborazione fraFiamme Gialle e Amministrazionecesenate per il controllo delledocumentazioni presentate al Comuneper accedere a servizi, contributi eagevolazioni tariffarie legate alcosiddetto “quoziente Cesena”: risale anon più tardi di un mese fa – esattamenteil 20 dicembre – la consegna delladocumentazione più recente,comprendente 238 dichiarazioni Iseeraccolte dal settore Servizi Sociali.

Nel 2012recuperaticirca 1,7 milioni di euro

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Giovedì 24 gennaio 2013 21Sport

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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l campionato di serie B riprendesabato 26 gennaio con uno scontrodelicatissimo: Cesena-Vicenza.Siamo solo a gennaio ma quello

che va in scena al Manuzzi è già unoscontro salvezza da dentro o fuori.Dopo la sosta, entrambe le formazioni sipresentano all’appuntamento coldisperato bisogno di punti per cercaredi invertire una rotta non certo consonaalla permanenza in cadetteria. Il Cesena, quartultimo a quota 21 punti

I

Si torna a giocareIl Cesena affronta il Vicenza

Scontro-salvezza sabato 26 gennaio allo stadio Dino Manuzzi

dopo 22 partite, si trova di fronte unVicenza terzultimo a due sole lunghezzedi distanza (19). All’andata finì con lavittoria dei veneti che si imposero anchegrazie all’ex col dente avvelenatoDominique Malonga. Se i bianconeri diRomagna non se la cavano bene indifesa, ben 40 i gol subiti a fronte dei 23segnati, anche i biancorossi allenati daBreda non se la passano certo meglio.Sono 32 le reti al passivo e 25 quellesiglate: solo 3 le vittorie, 10 i pareggi e 9

le sconfitte. Un magro bottino perentrambe le contendenti, alla vigilia diun match che si preannuncia dall’acquaalla gola. In questa fase di mercato (chesi concluderà solo il 31 gennaio), ilsodalizio bianconero di Corso Sozzi hapreso contromisure dal punto di vistadell’organico. Oltre ai già arrivatiCampagnolo (portiere) e Granoche(attaccante), è tornato a vestire lacasacca dal cavalluccio marino ancheMassimo Volta, molto gradito a Bisoli edi ritorno dalla non felice esperienzaspagnola al Levante. Dopo le partenze di Belardi, Caldirola eIori, è comunque il centrocampo ilreparto che più andava rinforzato. A talproposito le piste Giacomazzi, Cruzado,nonché Nwankwo erano solo in attesadi essere confermate. Al di là del campoe dei suoi verdetti, il Cesena è sempreimpegnato anche sul versante fiscale,nella corsa a saldare tutte le scadenzeche si presentano mese per mese. Notizie extra sportive a parte, i giocatoribianconeri dovranno far quadratoattorno al loro allenatore: quelPierpaolo Bisoli che è, e resta, la piùgrande garanzia di salvezza. Un Cesenache si trova in questa delicata situazionedi classifica, non poteva avere migliorguida in panchina. La grinta e lasapiente mano del mister porrettanosono le migliori armi a disposizione. Lasquadra dovrà fare il resto con grandesacrificio e spirito d’abnegazione.

Eric Malatesta

Pallavolo B2Una vittoria che dà moraleIl Volley Club Cesena chiude il girone diandata con una vittoria (3-1) casalingache rimane così saldamente agganciatoalla zona play-off, superando in quattroset la Clai Imola. Ancora fuori Zebi, coachBazzocchi decide di dare spazio a Balzoniin banda insieme a Di Fazio, confermate laregista Poggiali in diagonale con Parentiopposto, Cancellieri e Camilla Gardini alcentro e Fabbri libero.Nel primo set si registra una partenzaequilibrata del match come dapronostico, visto che le due squadreerano alla vigilia divise da sole trelunghezze con le padrone di casa cheriescono però ad andare al primo time-out tecnico avanti (8-7). La partita sale diritmo favorendo la squadra di Bazzocchiche ne approfitta per allungare controuna Clai troppo fallosa sia in battuta chein attacco. La battuta di Poggiali mette ingrave difficoltà la difesa bolognese dal20-16 fino alla fine di un set che si chiudecon un errore di Scarselli in fast. Il set sichiude 25-16.Rotto il ghiaccio, Cesena mette la frecciaanche nel secondo set dimostrando dimigliorare il proprio gioco momento dopomomento aggiustando anche imeccanismi di gioco giostrati da Poggiali,ancora da poco in squadra. Alla secondasosta obbligatoria il divario è di quattrolunghezze (16-12) che rimarranno talifino alla fine del set nonostante inumerosi cambi realizzati da entrambi gliallenatori con Turrini che tenta il tuttoper tutto e con Bazzocchi che invece cercadi dare spazio a tutta la propria rosa: 25-21 è il finale del set.Parte forte anche nel terzo parziale ilVolley Club che approfitta della giornatastorta delle proprie avversarie perallungare: 8-3 e 16-12 i punteggi alle duesoste tecniche. Quando tutto sembra perfinire si spengono le cesenati dandocoraggio viceversa alle imolesi cheiniziano a crederci. Impattato ilpunteggio a quota 18 si prosegue punto apunto fino alla fine del set con leromagnole che si vedono annullare duematch-point prima di essere costrette acapitolare alla seconda palla-set in favoredelle emiliane che riaprono la gararimandando il verdetto definitivo: 26-28.Il black-out di Cancellieri e compagneprosegue anche in avvio di quartoparziale con Imola che arriva per la primavolta in vantaggio ad una sostaobbligatoria (7-8). Confermando ilcopione di tutti i precedenti set, Cesena siscuote e si arriva nuovamente sul 16-12alla seconda pausa tecnica. Imola perònon ci sta e si riporta in corsaraggiungendo prima la parità e poipassando addirittura in vantaggio sul 18-19. Si prosegue quindi punto a punto conle cesenati che riescono però a spuntarlaalla fine grazie ad un attacco di Parenti ead un ace di Di Fazio che regala i tre puntialle sue: 25-23.

Calcio A2 femminileIl Castelvecchio vinceCalcio femminile A2: la squadra di Savignano soffre e vince.E’ stata una partita durissima quella al vecchio Comunale diSavignano sul Rubicone tra il Castelvecchio e il VittorioVeneto. Le due squadre, ben consapevoli della posta in paliosi sono sfidate senza esclusione di colpi, su un camporidotto ad un acquitrino per la pioggia caduta durante

spettacolo non ne guadagna.Al minuto 36’ arriva ilraddoppio delCastelvecchio, con unasempre attenta Guidi; azioneVenturelli Deidda Lisi questacalcia da fuori area respingecon qualche difficoltàl’estremo Veneto, sulla sferasi catapulta Guidi chedeposita in rete. E’ il gol chevale la partita.

attenta e manda in angolo.Dal corner che ne seguebattuto da Simeoni èPasqualato che tutta solatrova la via del gol con unaperfetta incursione a centroarea.La gara si svolge per lo più acentrocampo dove la pioggiache continua a cadere la fada padrona, non aiuta certole due squadre e lo

l’incontro. La prima occasione capitasui piedi di Guidi al sestominuto, scambio con Lisi elascia partire un pallonettoche si spegne sopra latraversa. Al 10° è la stessaLisi che prova laconclusione, ma la sferafinisce a lato. Le romagnole continuano apremere e al 17’ siglano l’1-0con Pondini che riceve daLisi a conclusione di unabella azione partita dalladifesa e con una precisa

staffilata infila in rete lapalla sotto la traversa diManiezzo per il vantaggioromagnolo. Le padrone di casa provanoa chiudere la partita conDeidda e Venturelli, mal’estremo Veneto è attento.E’ il 25’. La squadra ospiteinizia a credere nel pareggioe fa crescere la suapressione. L’occasione capita sui piedidi De Martin, ma Pacini è

Il Mister

Pierpaolo Bisoli

(Pippofoto)

Eleonora Pacini

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Giovedì 24 gennaio 201322 Sport Csi

| Centro sportivo comitato cesenate: un po’ di storia

Nella foto, la formazione della Pol. Forza Vigne, che nell’anno sportivo 2004/05 partecipò al campionato di calcio riservato alla categoria “Over 35”

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Facciamo il punto...

Campionati di calcioDilettanti e Over 35Approfittiamo della pausa causata dalmaltempo per fare il punto dellasituazione su due importanti attivitàcalcistiche promosse dal comitatocesenate del Csi.La prima riguarda il campionato riservatoalla categoria “Dilettanti”, giunto alla sua44esima edizione, che viene consideratodall’opinione pubblica come un vero eproprio campionato romagnolo di calcioamatoriale, vista l’ampia rappresentanzadei vari territoriche presentano le squadre partecipanti. Quarantadue sono le compaginiche scendono in campo,suddivise in tre raggruppamenti:nella serie “Eccellenza”, da cui scaturirà afine stagione la società vincitrice deltitolo 2012/13, che vede l’adesione di 14squadre, è lotta serrata al vertice.La Pol. 5 Cerchi infatti occupala prima posizione con un solo punto dimargine nei confronti della Pol. Sala,campione uscente, con due nei riguardidel San Cristoforo Nonsolobar e di cinquesu un terzetto formato dalla Pol. ForzaVigne, dalla Pol. Boschetto e dall’A.S.Badia.Per quanto concerne la serie “A”,composta da 14 formazioni, ritroviamouna situazione analoga: l’U.S.Capannaguzzo è al comando e precede diuna lunghezza l’A.C. Fiumicinese, di tre ilClimagas Ponte Pietra, di quattro il G.S.Pioppa e di cinque il Rubicone Calisese e ilRefugium Corpolò.Nella serie “B”, che ha registratol’adesione di 14 compagini, La Pol.Bulgarnò Unica Energia è saldamente invetta, distaccando di cinque lunghezze laPol. 2000 Calcio e il Real Budrio 2007, disei la Pol. San Carlo e di sette il RealCesena.La seconda attività di cui parliamo è ilcampionato amatori rivolto alla categoria“Over 35”, che vede la partecipazione inun solo girone di nove formazioni.Domina la classifica il Club Forza Forlì, cheha sette punti di vantaggio nei confrontidello Sporting Valbidente, otto neiriguardi del San Colombano Italtex eundici sulla Pol. Forza Vigne.

Al circolo scacchistico “Paul Morphy”, presso il comitato cesenate del Csi, tradizionale appuntamento nei giorni precedenti le festività

i è concluso da pochi giorni nellasede del circolo scacchistico “PaulMorphy”, presso il comitato

cesenate del Centro Sportivo Italiano, iltorneo open di Natale, con le sue abitualiotto partite da 90 minuti cadauna.C’è stata molta soddisfazione da partedegli organizzatori perché lacompetizione ha richiamato trentascacchisti da tutta la Romagna. Dopo unalunga battaglia sulle scacchiere, ha vintoil giovane Alessandro Castellini, di Pian diSpino, mentre si è classificato al secondoposto il candidato maestro di GambettolaRino Giovanardi e al terzo GabrieleGasperini di Cesena.Tra i giovani frequentatori del circolo, si èben posizionato Matteo Ranieri, diMeldola, che ha portato a casa il terzoposto tra i non classificati. Questo

S giovane scacchista, che si allena concostanza e serietà, ha tutti i requisiti perfar parlare di sé anche in futuro negliambienti scacchistici romagnoli.Nella serata della premiazione, il 23dicembre, è stato effettuato comeconsuetudine il torneo lampo di Natale,con cui il circolo ha chiuso l’attività deitornei del 2012.Ricordiamo che il circolo è aperto tuttol’anno nelle serate del martedì e venerdìdalle 21, e che vengono organizzati corsiper esordienti e per chi desidera entrarenell’attività agonistica.

Patrizio Di Piazzasegretario del circolo

Trenta “re degli scacchi” al torneo Open

NELLA FOTO, ALCUNI DEI GIOVANI PARTECIPANIAL TORNEO OPEN DI NATALE.

AL CENTRO, IL SEGRETARIO PATRIZIO DI PIAZZA

“Sport e società futura”corso nazionaleper nuovi dirigenti

abato 26 e domenica 27 gennaio, pres-so l’hotel Valentini di Salsomaggiore,l’area formativa del Csi regionale or-

ganizza un corso per i nuovi dirigenti del-l’associazione, intitolato “Sport e società fu-tura”.Il programma dell’iniziativa prevede saba-to 26 gennaio alle 10 il primo intervento sultema “Attraverso i valori dello sport comeeducare alla salvaguardia e promozione diun ambiente sostenibile”; relatore è Gior-gio Razzoli, esperto del settore servizi pub-blici locali.Seguirà, dopo il relativo dibattito, un se-

Sla partecipazione sociale”. Dopo il dibattito,alle 19 verrà celebrata la messa.Il giorno successivo, alle 9 il programmacontempla il quarto intervento, che dà il ti-tolo al corso “Il Csi e lo sport nella societàfutura”, che avrà come relatore GiacomoAbate, responsabile dell’area formativa re-gionale del Csi. Seguiranno alle 11 il dibat-tito e i lavori di gruppo e, al termine dellamattina, conclusione del corso.

condo intervento dello stesso esperto, sul-l’argomento “La società sportiva come puòdiventare un luogo in cui si educa alla cul-tura dell’impresa e all’etica del lavoro?”. Dopo il pranzo, alle 15,30 vi sarà il terzo in-tervento della giornata, a cura di don Otto-rino Rizzi dell’Ufficio della Pastorale socia-le della Diocesi di Imola, sul tema “Come ilgioco di squadra può essere un preludio pereducare i giovani alla convivenza civile e al-

❚❚ A Salsomaggiore Terme, sabato 26 e domenica 27 gennaio

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Giovedì 24 gennaio 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Ancora storie e vicende dall’Etiopiadopo un viaggio che ha lasciato segni indelebili

Caro Francesco, dopo un periodo di lontananzadall’Africa, come non ritornarci? Così scelgo diarrivare in Etiopia.

I Paesi africani da me visitati come volontaria sonotanti, più o meno, penso, ancora tutti uguali, con isoliti problemi di povertà, analfabetismo, mortalitàalle stelle.Scendo ad Addis Abeba e percorro le strade chedall’aeroporto mi portano alla periferia della cittàdove alloggio per due giorni. Noto subito che la cittàcon i suoi palazzi, le strade asfaltate e qualche hoteldove pochi possono soggiornare. In ogni angoloincomincio a vedere la povertà, la più diffusa fra iPaesi africani visti in precedenza.Adulti e bambini come fantasmi, vestiti di cenciincolore che si muovevano cercando tra i rifiutiqualcosa per sopravvivere. Mi sono detta: questa èl’Etiopia? A confronto con gli altri Paesi africani èsicuramente il più arretrato. Inizio a respirare la loroaria. Mi sento avvolgere nei loro odori, costumi,tradizioni, con la polvere che ti entra da tutti i pori. Ibambini, che sorridono sempre, subito a chiedermi“caramella, caramella”. Impossibile capire se è piùpulito il loro viso o il misero straccio che copre il lorocorpo, senza essere lavato da chissà quanto tempo.Dopo tre giorni lascio la capitale Addis Abeba perandare all’ospedale di Gambo, situato in un’arearurale, distante 250 chilometri circa dalla capitale. Ilpaesaggio è gratificante come il clima, caldo digiorno e fresco di notte, molto ondulato , con altimonti in lontananza.A destinazione, nella missione, noto subito come siaencomiabile il lavoro dei missionari e la lorodedizione per i più indigenti. Dopo aver sistemato ibagagli, il direttore mi accompagna a vederel’ospedale che comprende 150 posti letto, ma ipazienti sono molti di più. Il direttore mi consiglia didare il mio aiuto in chirurgia degenze. Dopo qualchegiorno mi accorgo che, finite le varie medicazioni,due persone caposala e infermiere vanno in unapiccola camera situata all’esterno. Incuriosita liseguo e con grande stupore scopro che in quellacameretta, distesa su un letto, c’è un corpicinodilaniato dalle piaghe. Lei è Sashua! Mi si stringe ilcuore nel vedere quella ragazza di 14 anniconsumata dal dolore. Subito penso: anche Sashuavorrebbe, come tanti ragazzini della sua età,divertirsi, andare in discoteca, correre, giocare. Dicerto non ha mai giocato con le bambole. La suapovertà è grande, per noi, impossibile daimmaginare. Il padre la assiste da due mesi giorno enotte con amore, ma negli occhi ha una grandedisperazione. È consapevole che forse oggi per suafiglia sono rimaste poche ore di vita.

Edda Pedri Stocco – Busto Arsizio (Varese)

✎ Il direttore risponde

Carissima Edda,ti ringrazio per questo scritto che mi hailasciato prima del mio rientro in Italia.Come abbiamo raccontato su questecolonne la scorsa settimana, l’esperienzadel viaggio in Etiopia ha lasciato un segnoindelebile in tutti noi che abbiamopartecipato. Attorno al Primo piano di sette giorni fa c’èstato molto interesse da parte dei lettori chehanno così avuto modo di condividereun’esperienza unica nel suo genere.Mi permetto una segnalazione: domenicaprossima, nell’inserto speciale di Agorà, ilquotidiano Avvenire dedicherà un’interapagina al viaggio. Poi chiudo con un altro episodio vissuto,fra i mille che potrei ricordare.Nella missione di Kaciaciullo, all’internodella savana, c’è una comunità cristianamolto viva.La chiesa è in costruzione,e il cesenate Bruno Fusconi ha organizzatoun altro viaggio anche per vedere come sipossono concludere i lavori. Padre SilvioSordella arrivò in questi luoghi per primo,solo nel 1974. Quando può va a celebrare,ma mai più di una volta al mese.La gente arriva da ogni villaggio vicino aquesta cappella che è sotto la giurisdizionedella parrocchia di Ropi. Dopo i salutiufficiali e il benvenuto ai due vescovi, ilnostro, monsignor Douglas Regattieri e ilvescovo Abraham di Meki, interviene uncatechista. La gente è molto povera: non hanulla, vive nelle capanne e l’acqua èlontana e sporca. Un pozzo costa 100milaeuro e poi si trova un liquido imbevibile,pieno di fluoro.Eppure, in mezzo a questo oceanosconfinato di bisogni essenziali, a nomedella comunità il catechista chiede alproprio vescovo un prete a tempo pieno. Sì, loro desiderano un sacerdote che resticon loro, sempre, non solo qualche ora unavolta tanto. Io sono rimasto senza parole,come mi è capitato tante volte durante gliotto giorni trascorsi in Etiopia. Poi ho vistopadre Silvio ripartire con la sua Toyota:carico fino all’inverosimile, per sottrarrealla polvere quelle persone, il prossimo cheGesù ha messo accanto a noi, in questotempo.

Francesco [email protected]

Un avviso di ‘attenzione’ che, nei mesi invernali, è in pratica sempre presente sugli scalini del sot-topassaggio che collega il quartiere Vigne alla stazione ferroviaria, a Cesena. L’umidità che inevi-tabilmente scende rende il marmo degli scalini un vero pericolo per i numerosi viaggiatori... Il gra-nito, quello sì, forse si poteva evitare...

A voi del Corriere Cesenateauguri di buon lavoroCaro direttore, il suo è l'unico giornale che leggo regolar-mente. Qualsiasi altra pubblicazione periodica mi ri-sulta troppo farcita di pubblicità ed articoli “pilotati”,così da distrarre da ciò che di buono vi si può trovare.Ho seguito con interesse i recenti “dibattiti” riguardoalla posizione della Chiesa sull'omosessualità e relativirisvolti sociali, il tutto trattato da Voi con garbo e la-sciando libertà di espressione a chiunque avesse da direla sua, anche se “controcorrente”. Credo che il migliormodo per discutere un argomento sia permettere aognuno di essere sincero, senza preconcetti o prevarica-

Una lezione d’inglese tutta particolareAl Liceo della Comunicazione “Immacolata”, a Cesena, concerto del gruppo britannico “The Christmas Carolers”

a scuola non si fa sempre e solo tra i libri, gli appunti ele spiegazioni dell’insegnante. È per questo che nellamattinata del 17 dicembre, la classe Iª A del Liceo delle

Scienze Umane “Immacolata” di Cesena ha assistito a unalezione d’inglese molto particolare: il gruppo “TheChristmas Carolers” ha offerto un concerto di un’ora aglistudenti che hanno ascoltato le loro splendide voci, rapitidalla calda atmosfera natalizia che subito si è creatanell’aula.Il coro polifonico, proveniente dagli Stati Uniti, è compostoda sei studenti giovanissimi, tutti appartenenti alla ChiesaEvangelica e accomunati da evidenti doti canore e dallaparticolare passione per i carols, brani cantati a cappelladurante il periodo natalizio, che parlano della nascita diGesù e che affondano le loro radici in tempi lontani, alcunidi essi addirittura nel Medioevo. Quella del Caroling è unatradizione che proviene dalla Gran Bretagna ed è una dellepiù antiche del Paese: i cori cantano camminando per lestrade, un tempo chiedendo l’elemosina, oggi raccogliendoofferte per i poveri.Quella dei The Christmas Carolers non è stato però un

L semplice concerto: il gruppo, i cui componenti eranovestiti con abiti dell’Ottocento, non si è limitato a cantare iChristmas Carols, ma ha anche spiegato in lingua inglese leorigini e la tradizione del loro canto, offrendo unatestimonianza della loro fede. Gli studenti, dopo l’ascolto,hanno anche potuto imparare insieme a loro la celebrecanzone natalizia Silent Night.Il coro americano si esibisce durante tutto l’anno negli StatiUniti e da circa dieci anni ha scelto proprio l’Italia comemeta all’estero per esportare questa antica tradizioneanglosassone. In due settimane di permanenza nel nostroPaese si esibiscono in diverse città, incontrando personenei teatri e tanti studenti nelle scuole. I nostri ragazzi sonostati entusiasti dell’esperienza che ha dato loro lapossibilità di conversare in lingua e di conoscere da vicino,con le loro orecchie e i loro occhi, una delle tradizionistudiate sui libri.Il membro fondatore del gruppo ha spiegato loro comedallo studio personale e individuale del canto e dellamelodia dei brani scelti si arrivi poi all’esibizionepolifonica, in un’armonia di timbri e in una perfetta

sintonia: è questo che crea il “coro”, in cui la voce diciascuno si arricchisce di quella del compagno e insieme adessa. Questo aspetto del canto è stato un ulteriore spunto diriflessione didattica: la comunità acquisisce una grandeforza, se diviene in grado di arricchirsi del contributo diogni singolo elemento; la classe dovrebbe anelare a ciò,trasformandosi sempre più in un coro di talenti e passioniche si uniscono in un’unica voce, piuttosto che un luogo ditensioni e competizione.La canzone che ha maggiormente colpito gli studenti delLiceo s’intitola It’s About The Cross, in italiano “Riguarda lacroce”. Oltre alla piacevolezza dell’ascolto, che chiunquepuò assaporare attraverso il video presente sul sito dellascuola (www.liceocomunicazione.it/), ciò che ha fattoriflettere tutti noi è stato il testo: il Natale non è lo scambiodi regali, l’albero e il presepe, ma è la nascita di Colui che ènato e morto per la nostra salvezza, è l’inizio stupendo diuna storia - dice la canzone - la cui fine ci permette disalvarci ed è per questo che celebriamo quella nascita.

Marisa Moffainsegnante Inglese e Tedesco Liceo “Immacolata” - Cesena

zioni da chi ha posizioni “di rilievo” e dimostradi non meritarle nel momento in cui ne abusao non riconosce il compiacimento interessatodei “ruffiani”. Cordialmente.

Paolo Zacchi

Carissimi, vorrei ringraziarVi per l’attività diinformazione che portate avanti in manieramolto puntuale senza trascurare quei valorifondamentali per l'uomo, la famiglia e la so-cietà, partendo dal nostro territorio con unosguardo sempre attento a ciò che accade at-torno a noi. Buon lavoro e buon anno.

Davide Modigliani – Bulgarnò di Cesena

La scuola c’è, nonostante tuttoScuola Primaria “C. Collodi” di Cesena, nel tempo di Natale.L’appuntamento, un classico. Il rito dello scambio di auguri per unNatale buono e un nuovo anno di speranze da realizzare. Insieme. Bambini, insegnanti, genitori. Alessandro d’Avenia giusto qualche tempo fa lo ha definito “iltriangolo amoroso che può salvare la scuola”. E la scuola c’è. Cisono gli insegnanti, sempre e comunque, malgrado tutto e tutti; cisono i genitori e sempre più “ci stanno”. E soprattutto ci sono loro: ibambini e le bambine con la loro infanzia che ci chiama e richiamaa un esplorare curioso che ci conduce a quell’essenziale invisibileagli occhi.L’invito alle famiglie anticipava il tema: presepe vivente. E subito ilnostro immaginario di consumatori da fast-food aveva già visto eprevisto tutto. Le istruzioni ricevute erano chiare: a ognuno il suoabito, a ognuno il suo ruolo, a ognuno il suo posto.“Lenta-mente in viaggio”: il progetto di plesso. “Il senso del viaggiosta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccon-tare”. È stato chiaro fin dall’inizio: non si trattava di un presepe di posi-zioni acquisite. Si trattava di un presepe in viaggio, di un presepeche ancora una volta, dopo 2000 anni, narra di un divenire chechiede, più che mai, di compiersi nel camminare, insieme, a piedi:l’odore dell’erba calpestata, l’umidità della terra giaciglio di ogniessere vivente, il fuoco buono e sicuro che scalda e dà luce, il be-lato degli agnelli nostri compagni del creato. È un presepe in viag-gio che chiede di sostare nello sguardo di chi ti sta accanto, cheriluce dell’incanto dei bambini e delle bambine e si nutre delle loroemozioninel ripercorrere le tappe di quel viaggio, che è passato,presente e futuro. Un viaggio che ha inizio da un sì incondizionatoalla vita, prosegue attraversando i no dei tanti indifferenti e deitroppo indaffarati nel ciò che va fatto ogni giorno, fino ad acco-gliere nella propria vita quella luce che desta: il viaggio è lungo efaticoso, ma quella luce porta la speranza di salvezza nel buiofreddo delle nostre paure.La meta è un riparo fatto dei frutti spontanei di questa nostra terra:non c’è altro posto più accogliente della natura che ci è stata data eaffidata. I nostri dubbi e il nostro domandarci si arrestano di frontealla fragilità di un bambino: l’esatto percorso che conduce “al gustodell’essenziale, al sapore delle cose semplici, alla fontana dellapace, alla gioia del dialogo, al piacere della collaborazione, alla vo-glia dell’impegno storico, allo stupore della vera libertà, alla tene-rezza della preghiera”.“Camminando si apprende la vita, camminando si conoscono lecose, camminando si sanano le ferite”.Oggi come ieri, come domani.

Barbara Pirini Casadei, mamma

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

FRA POCHESETTIMANETRE NUOVI

DIACONIIN CAMMINO

VERSO IL SACERDOZIO