corriere cesenate 06-2013

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Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it LE NOSTRE PROPOSTE ZANZIBAR - Bravo Club Kiwengwa**** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 1.045 euro SANTO DOMINGO Bravo Club Viva Dominicus Palace**** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 1.227 euro MARSA ALAM - Sea Club Gorgonia***** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 505 euro TENERIFE - I Club Jacaranda**** Pensione completa con bevande partenze di febbraio e marzo da 645 euro Giovedì 7 febbraio 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 6 - contiene I.P. euro 1,20 6 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 7 Sandro Mazzola ai Dialoghi per la città L’ ex calciatore sarà a Cesena lunedì 11 febbraio, nell’aula di Psicologia Editoriale Ricordati che sei polvere... di Francesco Zanotti I n Cattedrale a Cesena il vescovo Douglas Regattieri celebra la funzione alle 20,30 Diocesi 7 Mercoledì 13 febbraio il rito delle Ceneri Cesena 13 Sensazionale scoperta archeologica Cesena 12 Nel testamento lasciano la casa alla Papa Giovanni Solidarietà 18 Banco farmaceutico per donare medicine Cesenatico 15 Disagio giovanile I genitori siano più attenti Febbraio decisivo per il bilancio Cesena fa i conti La bozza di bilancio preventivo di Cesena 2013 è stata presentata nei giorni scorsi in Consiglio comunale dal sindaco Paolo Lucchi. Si tratta di 90 milioni di euro con i quali occorre far funzionare tutto il sistema, dal pagamento degli stipendi alla asfaltatura delle strade. I trasferimenti dallo Stato sono stati ri- dotti del 90 per cento rispetto a tre anni fa, passando da 30 a 4 milioni di euro. Sul fronte fisco, c’è preoccupazione per la nuova Tares, relativa ai rifiuti, men- tre gli albergatori e i proprietari di strutture ricettive mal digeriscono la tassa di soggiorno che definiscono “un balzello che va a scoraggiare l’arrivo dei tu- risti”. Primo piano a pagina 5 C apita perfetto, l’inizio della Quaresima, la prossima settimana. I tempi dell’anno liturgico, diceva sempre un amico prete, non sono mai a caso. La Chiesa pensa anche a questo, a cadenzare il ritmo della vita. Nulla è senza senso. Come si succedono il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, così capita con l’Avvento e la Quaresima, pensati per preparaci meglio a eventi che meritano una particolare attenzione. La Pasqua è ancora lontana. È stata preannunciata nella solennità dell’Epifania. Ma siamo tutti troppi distratti, presi dai nostri interessi, dal quotidiano tourbillon di faccende che ci impegnano fino a esaurirci. Non ci fermiamo mai, occupati in un susseguirsi di incontri che rischiano di valorizzare maggiormente il fare rispetto all’essere. Abbiamo bisogno di un po’ di deserto, di stare in silenzio, di ascoltare la voce degli altri, di chi ci vuole bene, di chi ci vive accanto. Non possiamo sempre e solo parlare e urlare, fin quasi a farneticare. Fermarsi aiuta la riflessione, la meditazione, il ragionamento. Basta con le reazioni a catena, immediate, senza un pensiero, che scaturiscono dalla nostra parte peggiore. Dobbiamo ritrovare noi stessi, ricomprendere le ragioni del nostro agire, riscoprire la nostra sorgente. Non siamo immortali su questa terra e neppure onnipotenti. Eppure, spesso rischiamo questa deriva, convinti di possedere il mondo. Attorno a noi si moltiplicano gli esempi di chi pensa di dover rispondere solo a se stesso. Di chi è convinto di non aver mai bisogno degli altri ed è certo della propria superiorità. Questo atteggiamento si diffonde e ci contagia. La cenere che il sacerdote pone sul capo nel primo giorno di Quaresima è una salutare presa di coscienza. “Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai”: un monito che suona non come un lugubre presagio, ma come un remember da scolpire nella mente per vivere appieno i nostri giorni terreni. “Se fosse per stanotte, io non ho paura”, ha scritto qualche giorno fa Marina Corradi su Avvenire nella rubrica posta in prima pagina “In viaggio”. Chi di noi potrebbe dire la frase pronunciata da un vecchio prete di montagna che la giornalista colse quasi per caso, mentre il sacerdote parlava tra sé e sé? Eppure, vorrebbe dire che siamo sulla buona strada, quella della consapevolezza di dipendere da un’origine a cui tornare. Arriva puntuale un tempo da dedicare al silenzio, denso di preghiera e capace di riconciliazione, in grado di cogliere l’essenza dell’esistenza umana. Intervista al cardinale Angelo Bagnasco Vita della Chiesa 9 L a Chiesa crede nel- l’uomo e lo invita ad alzare lo sguardo. “Il cielo non è vuoto” Prosegue in Valle del Savio Visita pastorale 8 S ono sei le parrocchie dell’Unità parroc- chiale Mercatese pros- sime tappe del vescovo Cesena, la fontana Masini in piazza del Popolo

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Corriere Cesenate di giovedì 07 febbraio 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 06-2013

Informazioni e prenotazioniCESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511

www.viaggimanuzzi.it

LE NOSTRE PROPOSTE✔ ZANZIBAR - Bravo Club Kiwengwa****

Trattamento all inclusivepartenze di febbraio e marzo da 1.045 euro

✔ SANTO DOMINGOBravo Club Viva Dominicus Palace****Trattamento all inclusivepartenze di febbraio e marzo da 1.227 euro

✔ MARSA ALAM - Sea Club Gorgonia*****Trattamento all inclusivepartenze di febbraio e marzo da 505 euro

✔ TENERIFE - I Club Jacaranda****Pensione completa con bevandepartenze di febbraio e marzo da 645 euro

Giovedì 7 febbraio 2013anno XLVI (nuova serie)numero 6 - contiene I.P.

euro 1,20

6Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Diocesi 7Sandro Mazzola ai Dialoghi per la città

L’ex calciatore sarà aCesena lunedì 11

febbraio, nell’aula diPsicologia

EditorialeRicordati che sei polvere...di Francesco Zanotti

In Cattedrale a Cesenail vescovo Douglas

Regattieri celebra lafunzione alle 20,30

Diocesi 7Mercoledì 13 febbraio il ritodelle Ceneri

Cesena 13Sensazionale scoperta archeologica

Cesena 12Nel testamento lasciano la casaalla Papa Giovanni

Solidarietà 18Bancofarmaceuticoper donare medicine

Cesenatico 15Disagio giovanileI genitori siano più attenti

Febbraio decisivo per il bilancio

Cesena fa i conti

La bozza di bilancio preventivo di Cesena 2013 è stata presentata nei giorniscorsi in Consiglio comunale dal sindaco Paolo Lucchi. Si tratta di 90 milionidi euro con i quali occorre far funzionare tutto il sistema, dal pagamento deglistipendi alla asfaltatura delle strade. I trasferimenti dallo Stato sono stati ri-dotti del 90 per cento rispetto a tre anni fa, passando da 30 a 4 milioni di euro. Sul fronte fisco, c’è preoccupazione per la nuova Tares, relativa ai rifiuti, men-tre gli albergatori e i proprietari di strutture ricettive mal digeriscono la tassadi soggiorno che definiscono “un balzello che va a scoraggiare l’arrivo dei tu-risti”.

Primo piano a pagina 5

Capita perfetto, l’inizio dellaQuaresima, la prossima settimana. Itempi dell’anno liturgico, diceva

sempre un amico prete, non sono mai acaso. La Chiesa pensa anche a questo, acadenzare il ritmo della vita. Nulla è senzasenso. Come si succedono il giorno e lanotte, l’estate e l’inverno, così capita conl’Avvento e la Quaresima, pensati perpreparaci meglio a eventi che meritano unaparticolare attenzione.La Pasqua è ancora lontana. È statapreannunciata nella solennità dell’Epifania.Ma siamo tutti troppi distratti, presi dainostri interessi, dal quotidiano tourbillon difaccende che ci impegnano fino a esaurirci.Non ci fermiamo mai, occupati in unsusseguirsi di incontri che rischiano divalorizzare maggiormente il fare rispettoall’essere.Abbiamo bisogno di un po’ di deserto, distare in silenzio, di ascoltare la voce deglialtri, di chi ci vuole bene, di chi ci viveaccanto. Non possiamo sempre e soloparlare e urlare, fin quasi a farneticare.Fermarsi aiuta la riflessione, lameditazione, il ragionamento. Basta con lereazioni a catena, immediate, senza unpensiero, che scaturiscono dalla nostraparte peggiore.Dobbiamo ritrovare noi stessi,ricomprendere le ragioni del nostro agire,riscoprire la nostra sorgente. Non siamoimmortali su questa terra e neppureonnipotenti. Eppure, spesso rischiamoquesta deriva, convinti di possedere ilmondo. Attorno a noi si moltiplicano gliesempi di chi pensa di dover risponderesolo a se stesso. Di chi è convinto di nonaver mai bisogno degli altri ed è certo dellapropria superiorità. Questo atteggiamentosi diffonde e ci contagia.La cenere che il sacerdote pone sul capo nelprimo giorno di Quaresima è una salutarepresa di coscienza. “Ricordati che seipolvere e polvere ritornerai”: un monito chesuona non come un lugubre presagio, macome un remember da scolpire nella menteper vivere appieno i nostri giorni terreni. “Se fosse per stanotte, io non ho paura”, hascritto qualche giorno fa Marina Corradi suAvvenire nella rubrica posta in primapagina “In viaggio”. Chi di noi potrebbe direla frase pronunciata da un vecchio prete dimontagna che la giornalista colse quasi percaso, mentre il sacerdote parlava tra sé e sé?Eppure, vorrebbe dire che siamo sullabuona strada, quella della consapevolezzadi dipendere da un’origine a cui tornare.Arriva puntuale un tempo da dedicare alsilenzio, denso di preghiera e capace diriconciliazione, in grado di coglierel’essenza dell’esistenza umana.

Intervistaal cardinale Angelo Bagnasco

Vita della Chiesa 9

La Chiesa crede nel-l’uomo e lo invita ad

alzare lo sguardo. “Ilcielo non è vuoto”

Prosegue in Valle del Savio

Visita pastorale 8

Sono sei le parrocchiedell’Unità parroc-

chiale Mercatese pros-sime tappe del vescovo

Cesena, la fontana Masini in piazza del Popolo

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Giovedì 7 febbraio 2013 3Opinioni

Il cardinale Bagnasco ha ricordato cheil Paese “è stanco di populismi e reticenze”

a campagna elettorale è ormai nel vivo e sempre più assume icaratteri di una grande rappresentazione. Ne presenta i molteplicie anche contraddittori registri: si tratta, infatti, ormai di pescare inquel bacino d’indecisi, delusi e adirati, per i quali sono state anche

coniate offerte politiche ad hoc.In questa grande rappresentazione, paradossalmente, tutto (sembra)politica, si celebra l’autonomia della politica. Gli italiani, che sonospettatori partecipi, ma anche smaliziati, lo sanno bene. Si godono - allatelevisione, ma anche, in certi casi, nelle piazze - le rappresentazioni, manon per questo dimenticano i grandi problemi che quotidianamenteviviamo. "Il Paese sano è stanco di populismi e reticenze di qualunqueprovenienza e comunque vestiti", aveva detto con franchezza il cardinaleBagnasco aprendo i lavori del Consiglio permanente, il cui comunicatofinale ha rilanciato appunto i grandi temi, a partire dalla famiglia.Ecco, allora, l’esercizio cui siamo chiamati, attraverso questa campagnaelettorale, ma soprattutto verso la transizione, cui i risultati delleelezioni, probabilmente, apriranno nuovamente: riportare, al di là dellerappresentazioni, alla concretezza della realtà, ma fatta di persone, dipassioni, di attese."La politica è anche una complessa arte di equilibrio tra ideali einteressi", aveva ripetuto papa Benedetto XVI in un impegnato discorso-quadro al Pontificio Consiglio dei laici: sono quattro parole chiave e unaggettivo che ci possono molto aiutare.È un’arte, complessa, proprio perché comporta la ricerca di unequilibrio, tra forze molteplici. Infine, evoca interessi (ovviamente nonquelli personali cui purtroppo siamo abituati, ma quelli legati al benecomune) e ideali e la loro chiara dichiarazione. Questa definizione, da unlato, detta criteri non moralistici, ma realistici, per la scelta e perl’impegno. Dall’altro, stimola all’innovazione e a disegnare un possibileapprodo virtuoso della (ennesima) transizione che stiamo vivendo. Peressere vantaggioso alla democrazia, dunque in concreto a tutti noi,l’approdo della crisi dovrà essere a un sano realismo, inclusivo einnovativo.Certo, c’è una consolidata scuola di realismo politico che facilmentedegenera in cinismo, con tutto il seguito di malefatte che benconosciamo. Come c’è pure un idealismo astratto. La via dellaconcretezza e della realtà non è però quella di un arido bilanciamento. Èinvece la "sintesi tra ideali e interessi", che siano gli uni e gli altrichiaramente definiti. In tal modo può essere capace di parlare non solo

L

alla testa, ma anche al cuore e alla pancia della gente, comepure è necessario - e lo ripetono sondaggisti e strateghi dellacampagna elettorale. In questo modo diventa non "politicaassoluta" e impotente, ma efficace funzione e, senza retorica,un "ambito molto importante di esercizio della carità".Che questo sia estremamente difficile lo dimostra la nostrasituazione italiana ed europea, questo lungo e difficilepassaggio di crisi, che continuiamo a definire transizione, mache non può essere un alibi per nessuno.

Francesco Bonini

Verso il voto, “Con sano realismo” La Vignetta

asciamo uomo o donna, ma dobbiamo diventare persone, crescere per dispiegare quantoricevuto, comprendere i nostri talenti e afferrare, procedendo nella storia personale, familiaree di tutta l’umanità, quale tonalità debba assumere nel grande mosaico della storia la nostra

personale tessera.Papa Benedetto in questa Quaresima che si sta aprendo, ci offre la chiave preziosa, ci indica quel“come” che tanto travaglia i nostri desideri, cui troppo spesso, per carenza d’illuminazione, diprincipi saldi, non riusciamo a dare forma: l’armonioso rapporto fra “fede e carità”.Eppure a questo è chiamata la persona; se percorriamo il messaggio papale nei suoi quattropassaggi essenziali:- “La fede come risposta all’amore di Dio”: non costruzione umana, neppure teologica e tanto menofilosofica o etica, ma “personale adesione - che include tutte le nostre facoltà - alla rivelazionedell’amore gratuito e ‘appassionato’ che Dio ha per noi e che si manifesta pienamente in GesùCristo”. Tutta la persona ne viene coinvolta e magnetizzata, diventa ardente nelle due direzioni cheplasmano il quotidiano: verso Dio e verso i fratelli. Dinamiche che s’intrecciano e diventano fecondee sfociano nella “coscienza di essere amati, perdonati, addirittura serviti dal Signore, che si china alavare i piedi degli apostoli e offre se stesso sulla croce per attirare l’umanità nell’amore di Dio”. Nonè una risposta data una volta per tutte, una sorta di etichetta incollata per qualificare un prodotto, èun’urgenza mobile, sempre vivace e attiva che sollecita alla donazione di sé, unica stradapercorribile per la costruzione autentica e vera della persona.- “La carità come vita nella fede”: l’urgenza è variegata “di stupore e gratitudine di un’inauditainiziativa divina che ci precede e ci sollecita”. È il varco che, oltrepassato, fa conoscere l’amicizia conDio. Indubbiamente punto di arrivo ma non traguardo, photofinish, statico, sì trampolino di lancio

N che qualifica l’esistenza e le facomprendere che, “quando noi lasciamospazio all’amore di Dio, siamo resi similia Lui, partecipi della sua stessa carità”. - “L’indissolubile intreccio tra fede ecarità”: il nostro Pastore traccia lamappa della trappola, e fin qui si trattasolo di un rilievo, passando poi alcammino da percorrere nella mappa pernon rimanere impantanati: “Per unasana vita spirituale è necessariorifuggire sia dal fideismo chedall’attivismo moralista”. Riprendendol’antico, ma pur sempre attuale simbolo,tipico di ogni antropologia, papaBenedetto a quell’imprinting umano,con un colpo di pollice segna il percorsocristiano: “L’esistenza cristiana consistein un continuo salire il montedell’incontro con Dio per poiridiscendere, portando l’amore e laforza che ne derivano, in modo daservire i nostri fratelli e sorelle con lostesso amore di Dio”. È ben chiaro,allora, che nessuno di noi umani puòdirsi “Marta” senza essere “Maria”; secosì fosse cadremmo in due estremil’uno da robot multiuso, l’altro dameccanismo fuori uso per il non uso! Innoi vivono e convivono le duedimensioni che “devono coesistere eintegrarsi”. Ricordandoci sempre chenoi siamo “secondi”, anche sevorremmo sempre e comunque essere“primi”, l’errore di prospettiva puòdimostrarsi una tentazione continua,una sfida che logora, da cui bisognauscire come dal risucchio di una sabbiamobile con un colpo deciso di tallone:“La priorità spetta sempre al rapportocon Dio e la vera condivisioneevangelica deve radicarsi nella fede”.Allora saremo veramente “secondi”perché le nostre opere di carità, puressendo nostre, le percepiremo noncome “frutto principalmente dellosforzo umano”, in cui il nostro ego sitroverebbe solo lusingato ma ancorachiuso in se stesso, “ma nascono dallastessa fede, sgorgano dalla Grazia cheDio offre in abbondanza”. Egli “primo”,noi “secondi”.- “Priorità della fede, primato dellacarità”: abbiamo salito il Monte e loabbiamo ridisceso, i passi sono i nostripassi, contati sul sentiero ma il cuoredov’è? Dov’è tutta l’adesione dellapersona? Si concentra in un grido cheaccogliamo come dono: “Abbà! Padre”,cui rispondiamo, offrendo il nostro(secondo!) dono: “Maranatha!”.“Infondendo in noi la carità, lo SpiritoSanto ci rende partecipi della dedizionepropria di Gesù: filiale verso Dio efraterna verso ogni uomo”. Ancora unavolta non è architettura pensata estudiata in proprio dalla persona, dallasocietà, è ben altro: è sigillo delBattesimo, è ardore dell’Eucaristia.

Cristiana Dobner

Quaresima. La gioia di essere secondiUna riflessionea partiredal Messaggiodi papa Benedetto XVI.

“Nell’armoniosorapporto tra fede ecarità, tutte le nostreumane salite e discese”

FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 7 febbraio 2013 5Primo piano

Michelangelo Bucci

e si escludono la tassa disoggiorno (che colpisce i turisti) ela nuova Tares per i rifiuti(imposta da leggi nazionali),

quest’anno le tasche dei cesenati nonsaranno spremute dal Comune più delpassato. Una decisione niente affattoscontata, dato che Cesena ad oggi siposiziona ai livelli più bassi in Regioneper quanto riguarda addizionale Irpef ealiquota Imu sulla prima casa. Nessunaumento in vista nemmeno per le rettedei servizi.La bozza di bilancio preventivo 2013 èstata presentata la settimana scorsa dallaGiunta del sindaco Paolo Lucchi alConsiglio comunale. Un pacchetto diquasi 90 milioni di euro che, se tutto fileràliscio, sarà approvato in via definitivaentro la fine del mese.Sul fronte delle entrate è previsto un

incasso di 89,15 milionidi euro (cinque in piùdello scorso anno), pertre quarti garantito daitributi. Di questi, 16,5milioni di euroentreranno con la nuovaTares, destinata a coprirei costi di raccolta rifiuti eigiene urbana a partire

dal mese di giugno.Ci sono poi i trasferimenti dallo Stato alComune, crollati di quasi il 90 per centoin tre anni. Erano più di 30 milioni nel2010, si sono ridotti a 3,96 milioni di euroquest’anno. Nonostante questo l’aliquotaImu sulla prima casa rimarrà ferma al 4per mille. Stessa aliquota anche perl’addizionale Irpef (con esenzione perredditi fino a 10mila euro).Previste in calo di quasi tre milioni dieuro le entrate extra-tributarie, stimate in19,58 milioni di euro.Se si escludono i costi del serviziod’igiene urbana (14,4 milioni coperti dallagià citata Tares) le spese del Comunesono previste in diminuzione. Al di là dei7 milioni di euro in meno rispettoall’emergenza neve del 2012, calano glioneri finanziari (1,3 milioni risparmiati) ela spesa per il personale (800mila euro inmeno, che si aggiungono all’1,1 milionedi euro già tagliato lo scorso anno).

Per fare qualche esempio, nei nidi e nellescuole ci saranno minori supplenze eincarichi per 150mila euro in meno, ilblocco del turnover frutterà 310mila euro,mentre la rinuncia al direttore generale eminori costi per i dirigenti farannorisparmiare 385mila euro.Tagli alla macchina comunale obbligatida norme nazionali, nonostante Cesena(con 60,5 dipendenti ogni 10milaabitanti) abbia già il minor numero didipendenti pubblici tra i capoluoghidell’Emilia-Romagna e la seconda minorpresenza di dirigenti in rapporto allapopolazione (1,33 dirigenti ogni 10milaabitanti, seconda solo a Rimini). Altri 1,4 milioni di euro di costiamministrativi saranno risparmiati con ilpassaggio al regime di concessione per glialloggi popolari gestiti da Acer.La falcidia prosegue nei settori cultura (-147mila euro), direzione generale(-174mila), edilizia (-179mila), personale(-47mila), scuole (-220mila), servizisociali (-80mila a fronte di minoricontributi statali e regionali per 250milaeuro) e nelle società partecipate. ASerinar vengono dimezzati i contributi (-250mila euro), Ert-Bonci riceve 150milaeuro in meno, Energie per la città 64milaeuro in meno, Centuria 10mila in meno el’Asp (per la gestione del Corelli) 50milaeuro in meno.

S

Cesena: in tre anni calodei trasferimentidel 90 per centoFra le nuove tasse,la Tares riguarderài rifiuti

Bilancio:dallo Stato 26 milioni in meno

Investimenti in netto calo, 5 milioni inmeno rispetto all’anno scorso, ma pursempre investimenti. E dunque ossigenoper le imprese. Si passa dai 23 milionidegli anni 2011 e 2012 ai 18 milioni diquest’anno.Per il Palazzo comunale sono stimati540mila euro, 350mila per gli arredi del-la grande Malatestiana, 3,1 milioni dieuro per la nuova piazza della Libertà.Questi tre interventi beneficeranno dicontributi regionali.Un milione e 700mila euro andranno inmanutenzioni e sicurezza della viabili-tà, 1,63 milioni per piste ciclabili e ro-tonde, 1,04 milioni per gli alloggi e learee di edilizia residenziale pubblica.Per la ristrutturazione di scuole sonoprevisti 760mila euro, 800mila euro pergli impianti termici, due milioni e 67mi-la euro per la manutenzione degli edificipubblici (Istituto Corelli, mura Malate-stiane, edificio del quartiere Cesuola, ar-chivi comunali, centro servizi).Al mercato ortofrutticolo, danneggiatodalla nevicata del ’12, andranno 1,6 mi-lioni di euro, coperti dal rimborso assi-curativo.Sono previsti anche provvedimenti perla crescita e l’occupazione. Rispetto ai700mila euro del 2012, quest’anno sonoprevisti 1,25 milioni di euro: 100milaper le nuove imprese giovanili nelle tec-nologie dell’informazione e comunica-zione, 200mila per il credito alle impresee la stabilizzazione del lavoro, 100milaper il centro storico, 850mila per le ma-nutenzioni ordinarie e la cura della cit-tà.Che siano stati confermati gli investi-menti per la crescita e l’occupazione ri-spetta una promessa fatta dal sindacoLucchi. Peccato che non abbia potuto te-ner fede all’altra promessa fatta 12 mesifa, quella di ridurre le imposte: "Ho pre-sentato una mozione in veste di consi-gliere comunale - spiegò Lucchi in con-ferenza stampa - per fissare un impegnoper il futuro. Se quest’anno non ci sa-ranno altri eventi eccezionali, e il gettitoImu eccederà il fabbisogno ordinario,nel 2013 la pressione tributaria sarà ri-dotta. Non necessariamente agendosull’Imu, forse anche sull’addizionale Ir-pef. E’ un impegno che ci prendiamo".

Investimenti✎

Cesena Sulla tassa di soggiorno i commenti dei gestori delle strutture recettive

"Il Comune sostiene che deveaumentare gli introiti, ma per risparmiare sarebbebastato far slittareil progetto Icarus"

La tassa di soggiorno, da applicare aituristi che dormono nel territorio delcomune di Cesena, non piace aigestori delle attività recettive. IlComune l’ha introdotta nei mesiscorsi ed è diventata operativa dalprimo febbraio. La tassa si applicaper le prime 5 notti e ammonta a uneuro a notte per ogni "stella" checaratterizza l’albergo, e 1,5 euro anotte per le altre strutture come iBed&breakfast. Sono esclusi dalpagamento: i soggetti residenti nelComune di Cesena, i minori fino alcompimento del dodicesimo anno dietà, i soggetti che assistono i degentiricoverati presso strutture sanitariedel territorio comunale, in ragione diun accompagnatore per paziente, iportatori di handicap regolarmentericonosciuti dalle commissionimediche provinciali."Con i tempi che corrono - spiegaEnzo Bruschi, titolare del B&B Casaledel Fattore - penso che si potevaevitare. A Cesena, dove le strutturenon sono molte e neppure ipernottamenti, si otterrà un gettitopoco consistente. Noi non siamo unterritorio della Riviera dove vi sonodecine o centinaia di alberghi. Cosìrischiamo di mandare la gente adormire sulla costa".Il Casale del Fattore si trova in viaVetreto ed è richiesto soprattutto dachi cerca la tranquillità dellacampagna. "Cerchiamo di fare ilmassimo per attirare gente -

"Più danni che utilità"

conclude il titolare - ma questamossa del Comune va nella direzioneopposta".Anche Monica Boschetti, titolaredegli appartamenti del Terzo Piano incentro a Cesena, non vede di buonocchio la tassa. "Non siamo ancorauna città turistica, ma noi operatori cistiamo lavorando. Il Comune da unlato ci incoraggia, ma dall’altro haintrodotto questa imposta. Se c’erabisogno di soldi, si poteva far slittareil sistema di telecamere Icarus a

tempi migliori e utilizzare il risparmioper coprire i buchi di bilancio".Secondo la titolare del Terzo Piano, ilcomprensorio cesenate ha dellepotenzialità enormi dal punto di vistaturistico che non vengonominimamente sfruttate. "Pochi giornifa una signora, che aveva prenotatotramite il portale Booking, ha avutoparole di grande elogio per il nostrocomprensorio. Dal centro storico allecolline, dalla pianura centuriata alleopere d’arte: Cesena può diventaredavvero turistica, ma solo seremiamo tutti nella stessa direzione".Al momento una buona parte degliarrivi è legata al lavoro. "Nel 2012 -conclude Monica Boschetti - imomenti di maggior flusso sono statiin coincidenza del Macfrut e dellaconvention Technogym. Adessobisogna fare il salto di qualità e nonmi pare che la tassa vada in questadirezione".E’ molto deluso Alberto Argenti,titolare del B&B Al Re in centro aCesena: "Icarus e la tassa nello stessoperiodo ci stanno penalizzando.Abbiamo un parcheggio interno, ma inostri ospiti non possono usarloperché il Comune non ha previsto, almomento, il transito temporaneo. Ciè stato detto che dovrebbero usare iparcheggi scambiatori. Sono curiosodi capire a quanto ammonterà ilgettito della tassa e come saràimpiegato".

Cristiano Riciputi

Il territorio viene considerato

come volano per attirare

i turisti

Una panoramica di Cesena

(foto Giuseppe Mariggiò)

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Giovedì 7 febbraio 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale (no

al sabato) 18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

20.30 Villachiaviche

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Pio X,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano,San Cristoforo, Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.00 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuariodell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale,San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Villachiaviche,Case Finali, Osservanza,Bulgarnò, San Mauro inValle, Diegaro, Madonnadelle Rose, San Paolo,Torre del Moro, Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano,Ponte Pietra

20.00 San Giovanni Bono, San Pio X, Gattolino,Bulgaria, Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;

10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 18,30 (sabato); 9 / 11.15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;

Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17 (sabato);11.15 / 17;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 15 (sabato),9.15 (domenica);Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 10 febbraio - Anno CIs 6,1-2a.3-8;Sal 137;1Cor 15,1-11;Lc 5,1-11

Oggi la liturgia ci propone ilracconto suggestivo dellavocazione di Pietro,

preparato dalla prima Lettura,che ci riferisce della vocazione diIsaia.La seconda lettura mostracome gli apostolisono diventati predicatoridella risurrezione di Gesù,e quindi pescatori di uomini.Il Vangelo ci presenta Gesùche sta predicando sulla rivadel lago e che per non essereoppresso dalla folla decidedi salire su una barca.Quella di Simone.Alla fine Gesù dice a Simone:“Prendi il largo!”.“Duc in altum”,frase ripresa da Giovanni Paolo IInella Novo millennium ineunte,all’inizio del nuovo millennio.“Prendi il largo e,calate le reti per la pesca”.Simone obietta: “Abbiamo

faticato tutta la notte,ma non abbiamo preso nulla”.Ma poi aggiunge: “Sulla tuaparola getterò le reti”.E così Pietro si trova davantia una pesca straordinaria,miracolosa, segno della potenzadella parola di Gesù.Anche il profeta Isaiaprova un’impressioneprofonda davanti alla visionedi Dio. Isaia si lascia purificareda Dio, e così si sentepronto per la missione.“Eccomi, manda me”.Nella seconda lettura,

Paolo dichiarache nella sua attivitàapostolica ha faticatopiù degli altri apostoli,ma poi aggiunge: “Non io però,ma la grazia di Dioche è con me”. L’operanon è dell’uomo,ma di Cristo.Chiediamo al Signoredi essere disponibili perla sua opera secondo la propriavocazione.Anche a noi il Signore continuaa dire: “Prendi il largo!”.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORE

Cantiamo al Signore,grande è la sua gloria

lunedì 11 febbraioB.V. MariaImmacolatadi LourdesIs 66,10-14c; Gdt13,18-19; Gv 2,1-11

martedì 12san DamianoGen 1,20-2,4a;Sal 8; Mc 7,1-13

mercoledì 13mercoledìdelle ceneriGl 2,12-18; Sal 50;2Cor 5,20-6,2;Mt 6,1-6.16-18

giovedì 14san ValentinoAt 13,46-49;Sal 116; Lc 10,1-9

venerdì 15santi Faustinoe GiovitaIs 58,1-9a; Sal 50;Mt 9,14-15

sabato 16 san GiulianaIs 58,9-14; Sal 85;Lc 5,27-32

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

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Tiratura del numero 5 del 31 gennaio 2013: 7.400 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 5 febbraio 2013

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO21esima Giornata mondiale del malatoLunedì 11 febbraio celebrazioni in Cattedrale e al “Bufalini”In occasione della 21esima Giornata mondiale del malato,che si celebrerà lunedì 11 febbraio e avrà come tema “Ilbuon samaritano. ‘Va’ e anche tu fa lo stesso’” (Lc 10,37), ilvescovo Douglas presiederà una messa alle 15,30 inCattedrale a Cesena. Seguirà una testimonianza sul beatomonsignor Luigi Novarese, fondatore del Cvs (Centrovolontari della sofferenza). Alle 17 il vescovo DouglasRegattieri presiederà una messa nella cappelladell’ospedale “Bufalini” di Cesena, sempre lunedì 11febbraio.

Celebrazione delle CeneriE rito dell’iscrizione del nome per i catecumeniMercoledì 13 febbraio alle 20,30, in Cattedrale a Cesena,celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo DouglasRegattieri. Durante la messa si svolgerà il ritodell’imposizione delle ceneri che segna l’inizio del tempoliturgico della Quaresima; in seguito si svolgerà anche ilrito dell’iscrizione del nome dei catecumeni chericeveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana nellaprossima veglia pasquale, sabato 30 marzo.

Sacerdoti, ritiro di inizio QuaresimaGiovedì 14 febbraio alle 9,30, presso il convento dei Fratiminori conventuali di Longiano, inizia il ritiro spiritualeper i sacerdoti. Don Luciano Luppi, parroco a Bologna edocente di Teologia spirituale, parlerà della spiritualitàdella Quaresima.

Veglia diocesana di QuaresimaSabato 16 febbraio in Cattedrale, per giovani e giovanissimiProposta dal servizio per la PastoraleGiovanile insieme all’Ufficio diocesanovocazioni, si terrà sabato 16 febbraio alle 21,in Cattedrale a Cesena, la Veglia diocesana diQuaresima. Proposta in modo particolare agiovani e giovanissimi, vi sarà la possibilità di dialoghi econfessioni.

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Giovedì 7 febbraio 2013 7Vita della Diocesi

Brevi

Festincontro fidanzatie giovani sposiL’Ufficio per la pastorale familiare, incollaborazione con l’Azione Cattolica,propone ai fidanzati e alle giovani famiglieil Festincontro diocesano “Fammi sentire latua voce”. È un’occasione di preghiera,festa e condivisione, che prevede anche unmomento iniziale di musica, canti etestimonianze, guidato dal gruppo “Radar”di Cesenatico. A conclusione, cena fraterna.L’appuntamento è per domenica 10febbraio alle 17, in Seminario a Case Finalidi Cesena. Per info e prenotazioni cena:[email protected],[email protected]

Corso di preparazionealla cresimaper giovani e adultiSabato 9 febbraio alle 16 è il giornodell’iscrizione e della programmazione delcorso in preparazione al sacramento dellaCresima, rivolto a giovani e adulti.L’appuntamento è presso la casa del Clero,a Cesena in via Isei 13. Per informazioni:don Sauro Rossi, tel. 349 1589353.

Amicidi padre GuglielmoVenerdì 15 febbraio alle21, presso il Convento deiCappuccini di Cesena,incontro degli Amici dipadre Guglielmo. Verràcelebrata la messa pertutti gli amici di padreGuglielmo, e in particolareper quelli defunti.

Lunedì 11 febbraioSandroMazzolaai “Dialoghiper la città”

econdo appuntamento dei “Dialoghi perla città”, lunedì 11 febbraio alle 21

nell’aula magna di Psicologia, a Cesena (difronte alla stazione ferroviaria).Sandro Mazzola, dirigente sportivo ed excalciatore, sarà il protagonista dell’incontroche avrà tema “Le ragioni del cuore”.L’incontro, aperto a tutti, fa parte dellaquinta edizione della rassegna “Dialoghi perla città”, con tema “Dilatare gli spazi dellaragione”.Farà da guida alla serata il volume uscitopoche settimane fa (“Ho scelto di staredavanti alla porta”, Limina editrice, 2012,Milano) in occasione dei settant’anni diMazzola. Nelle pagine curate assieme altelecronista Rai Marco Civoli, l’exneroazzurro e azzurro della Nazionale dicalcio, racconta della sua vita, dai momentidrammatici della morte del babbo nellatragedia di Superga, alle vittorie dicampionati e Coppa Campioni, finoall’impegno come dirigente nell’Inter e inaltre squadre di serie A. Dalle intense e appassionate pagine emergel’uomo Mazzola a tutto tondo, di certodiverso dall’immagine trasmessa al grandepubblico dalla televisione. Resta, comunque,il campione. Nello sport e nella vita.

S

arà il vescovo Douglas Regattieri a guidare gli Esercizispirituale proposti dal Servizio diocesano di animazione

spirituale e che avranno come tema “Fede e vita quotidiana”.L’appuntamento, in cinque serate, si terrà da lunedì 18 avenerdì 22 febbraio, dalle 20,30 alle 22,30, in Seminario aCesena. Durante gli Esercizi, il vescovo e altri sacerdotisaranno disponibili per colloqui e confessioni.Per farci domande sulla nostra vita, su ciò che è vero, ciò cheDio chiede per la nostra felicità.Domande che contano, che servono e che trovano risposte,

paradossalmente, nel silenzio. Guidati dallo Spirito Santoche abita la Parola, siamo chiamati a discernere qual è ilprogetto che Dio ha, veramente, per la nostra vita. In questastoria. E nella profonda semplicità della preghiera, convertealla convinzione che la misura alta della vita cristiana, è lasantità. E si è spinti ad attuarla nella vita quotidiana.Partecipare è un ottimo inizio di Quaresima. È un aiuto perinvestire dentro la quotidianità la ricchezza del Vangelo e lascelta di Cristo.

Morena Sirotti

S“Fede e vita quotidiana”, Esercizi spirituali serali Raccolta◗

Avvento Missionario,offerte per oltre 30mila euroSi sta concludendo in questi giorni la raccolta delleofferte relative all’Avvento Missionario 2012. Daparrocchie, gruppi, aziende e privati sono statidonati, ad oggi, 30.730,21 euro. Il denaro andrà asostenere le attività della missione di Carupano, inVenezuela. In particolare, verrà costruita una mensae una cucina, un salone comunitario e verrannofinanziati corsi per animatori di comunità.

ì, anche quest’annoparteciperemo alla due giorniper famiglie”. Così ci siamo

detti in casa in vistadell’appuntamento del 19 e 20 gennaio,promosso e organizzato dal settoreadulti e area famiglia e vita dell’AzioneCattolica diocesana. Siamo stati accolticon molto calore dalla famigliaVernocchi che gestisce gli hotelMiramare e New Bristol, a Cesenatico.Dopo i saluti a nuove e vecchieconoscenze, i lavori si sono avviati con

S“

La fede in famigliaseme di felicità

Testimonianza dalla due giorniorganizzata dal Settore adulti dell’Azione Cattolica

un momento di preghiera insieme aibambini e ragazzi. Ci ha guidato donPier Giulio Diaco. Mentre i ragazzi sonostati coinvolti dagli educatori Acr inmerende e attività-gioco, noi adulti cisiamo messi in ascolto di monsignorGiancarlo Grandis, vicario episcopaleper la cultura nella diocesi di Verona.Nella sua relazione ha trattato della vitadi fede come sposi, nella relazione adue. Ci ha guidati alla scoperta dellasorgente dell’amore coniugale, dellesue caratteristiche e del suo prezzo. Ha

ricordato lasua infanziae la suavocazione ehaconfrontatola Chiesaprima edopo ilConcilioVaticano II.Ci ha dettoche siamocome sassinellarelazione dicoppia,

mentre vorremmo essere sanpietriniche s’incastrano perfettamente. Invecel’amore ci rende ciottoli che col temposi smussano e si levigano.Nel dopo-cena abbiamo trascorso unafestosa serata di giochi a squadre,sfidandoci in prove d’abilitàe astuzia. La domenica mattinaabbiamo iniziato con la preghiera dellelodi e poi ripreso i lavori con lariflessione di monsignor Grandis sullavita di fede come genitori, nellarelazione con i figli. “La famiglia è unacomunità educante, poiché in essa lepersone diventano autonome eimparano i valori della vita”, ci haricordato il sacerdote veronese. Uninsegnamento che è anche unamissione-vocazione per gli sposi e tuttala famiglia.

Claudia

❚❚ Dalla tre giorni dell’Azione Cattolica ragazzi, la testimonianza di un’educatrice

Una stella che continua a brillareuale desiderio muove i Re Magi che siincamminano al seguito di una stel-la? Il desiderio di una pienezza di vi-

ta che tutto ciò che possedevano non pote-va dare loro. Ed è lo stesso desiderio che hamosso 350 ragazzi ed educatori verso la tregiorni organizzata dall’Acr.A tracciare la strada, il brano del Vangelodi Lc 9,10-17, conosciuto come il brano del-la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Cisiamo incamminati anche noi come quel-la grande folla, io e la mia semplice fami-glia composta da cinque elementi come lastella a cinque punte, abbiamo deciso di se-

Q mai, e infine il dono, perché nulla di ciòche abbiamo ci è dovuto, ma è frutto del-la libertà e della gratuità del nostroCreatore. Di fronte a tanta generositàl’unico atteggiamento possibile è il “ren-dimento di grazie”, che si realizza nel-l’Eucarestia, celebrata insieme al nostrovescovo Douglas, a coronamento del no-stro percorso.Altra emozione, il saluto finale insiemea tutti i ragazzi, a ritmo dei bans Acr, sot-to gli occhi sbalorditi dei passanti... e lastella continua a brillare!

Michela & family

guire una chiamata, una luce, che attra-verso la presenza e la gioia di tanti bambi-ni e ragazzi, ci ha portato a vivere e gusta-re la pienezza della nascita del Bambin Ge-sù.A guidarci, come una cometa, sono state lecinque parole che hanno scandito il nostropercorso: il desiderio, che nasce dal biso-gno profondo di dare un senso alla vita,l’attenzione al prossimo, la condivisione,ovvero condividere con i fratelli i beni cheDio ci ha donato, la fiducia, donata e rice-vuta, che ci rigenera a vita nuova e ci apreil cuore alla fede in colui che non delude

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Giovedì 7 febbraio 20138 Speciale Visita pastorale

Unità parrocchiale MercateseOttava tappa della Visita pastorale

unità parrocchiale mercatesecomprende le parrocchie diMercato Saraceno, San Da-miano, Ciola-Montesorbo,

Montesasso, Taibo-Cella, Montejottone.Una zona geografica vasta (3.555 abitanti)nella media valle del Savio, ma conforma-ta in modo tale che l’unità parrocchialecalzi piuttosto bene. Tutto converge suMercato Saraceno (comune, servizi, uffici,ospedale, farmacia), mentre la chiesa di ri-ferimento e segno di unità è quella di SanDamiano dedicata ai santi Cosma e Da-miano, sia per la sua ‘centralità’, sia per lasua storia (è la più antica e risale all’850d.c.). A proposito di pievi sul territorio èpresente anche quella, da poco restaurata,di Montesorbo, uno scrigno di bellezzaimmersa nel verde dei colli mercatesi.In questa zona è parroco dal 2007 don Re-nato Serra, che aderì alla proposta dell’al-lora vescovo Antonio Lanfranchi di lan-ciare un nuovo modo di pensare le par-rocchie. Le sei originarie di questa zona sisono così evolute in unità parrocchialemercatese. “Stiamo portando avanti que-sto progetto con entusiasmo - raccontadon Renato -. Si tratta di una comunità cri-stiana grande, che si riconosce in uno stes-so pastore. Dunque condivide un unicoparroco anche se ha luoghi di culto diver-si (le varie chiese), e condivide catechesi,momenti di formazione e celebrativi. Mipiace pensare che tutto ciò sia anche unsegno per riscoprire il valore, ormai di-menticato, dell’unità”.Don Renato può contare sull’aiuto di duediaconi permanenti, Piergiorgio Braschie Sergio Giampreti che operano in tuttal’unità parrocchiale. “Attraverso la loroazione - spiega il parroco - vogliamo ga-rantire anche alle parrocchie più piccoledi poter santificare la domenica. Dobbia-mo salvaguardare il giorno del Signore, ol-treché la messa. I diaconi mi stanno aiu-tando molto in questo, celebrando la Pa-rola di Dio, portando l’Eucarestia, contri-buendo a vivere la dimensione ecclesialedella domenica. Devo dire che anche lepersone nelle piccole frazioni si sono rive-late molto disponibili ad accogliere questecelebrazioni. Ci hanno chiesto di non ab-bandonarli, di non lasciarli soli ed è quel-lo che stiamo cercando di fare”.La volontà di camminare insieme, nellastessa unità pastorale, si esplica in varieforme: nella catechesi dei giovani, peresempio, “sfruttando gli spazi di San Da-miano, per i più piccoli, e di Taibo, per ipiù grandi”. Per i ragazzi del post cresima,da qualche tempo, spiega don Renato,“abbiamo avviato l’attività dell’Acr. Men-tre sta crescendo un bel gruppo di giovanidelle scuole superiori e dell’università gra-zie all’azione di giovani e validi educatoriche si stanno impegnando tanto”. Tra que-sti anche due giovani coppie, entrambe

’L

provenienti dal Cesenate eche, appena sposati, si sonomessi a disposizione del ve-scovo e della diocesi per dareun aiuto dove ce ne fosse sta-to bisogno: Francesco Tappi eChiara Gualtieri, MarcoFranzo e Giulia Riguzzi datempo si stanno occupandodei giovani attraverso incon-tri, catechesi, campi, uscite emomenti di svago, mettendo-si in relazione con i coetaneidelle zone pastorali limitrofe. Don Renato nel portare avan-ti le sue innumerevoli attivitàdice di avere qualche momen-to di unità, diventato ormaiimprescindibile. “Punto mol-

to sulla fedeltà ad al-cuni appuntamenti,quali il vespro mensi-le, che viene celebra-to ogni volta in unachiesa diversa; lamessa al Crocifisso aMontesasso il primovenerdì del mese, dasempre punto di rife-rimento per le gentidi questa zona; lamessa infrasettima-nale del mercoledì aSan Damiano per tutti gli opera-tori pastorali, diventato un mo-mento di relazione e confronto”.Sul territorio mercatese sono pre-senti anche diversi enti e associa-zioni che operano in stretto con-tatto con la parrocchia. Una diqueste è la Caritas, presente dadiverso tempo, ospitata nei loca-li parrocchiali. “È una bella testi-monianza di attenzione e acco-glienza verso il prossimo. È unmovimento trasversale che coin-volge la comunità cristiana e ci-

vile. Le azioni concrete del-la Caritas, vengono concor-date con i Servizi Socialicomunali coi quali abbia-mo un rapporto di strettacollaborazione”.Il tessuto sociale mercate-se è ricco di altri enti e as-sociazioni quali il foltogruppo degli Alpini, la ProLoco, I Mecenati del Savio.Nel capoluogo è presenteanche la struttura Amici diCasa Insieme, che ospitaanziani non più autosuffi-cienti, disabili e malati diAlzheimer. I bambini del-l’Unità parrocchiale fannoriferimento a Mercato Sa-raceno per quanto riguar-da scuola dell’infanzia, ele-mentari e medie.Nell’Unità parrocchialeguidata da don Renato Ser-ra la festa più importante èquella dell’8 settembre.Nella chiesa prevostale sicelebra la festa della nativi-tà di Maria, accompagnatada una serie di festeggia-menti che abbracciano an-che la sfera civile col Paliodel Saraceno e altre attivi-tà. A San Damiano uno de-gli appuntamenti fissi è il

Il vescovo Douglas Regattieri inizierà la visitaall’Unità parrocchiale Mercatese domenica 10,per concluderla domenica 24 febbraio.Saranno visitate le parrocchie di MercatoSaraceno, San Damiano, Ciola-Montesorbo,Montesasso, Taibo-Cella, Montejottone

CALENDARIO VISITAPARROCCHIE DI

MERCATO SARACENO,SAN DAMIANO,

CIOLA-MONTESORBO,MONTESASSO, TAIBO-CELLA,

MONTEJOTTONEdal 10 al 24 febbraio

Domenica 10 febbraio• ore 17: accoglienza e Messa a San Da-

miano

Lunedì 11 febbraio• ore 10: Visita a “Casa Insieme”

Martedì 12 febbraio• ore 9: Visita agli ammalati• ore 15,30: Messa a Mercato Saraceno e in-

contro con la comunità• ore 20,30: a San Damiano incontro con il

Consiglio pastorale e affari economicidell’Unità parrocchiale Mercatese

Mercoledì 13 febbraio• ore 17: Messa delle Ceneri a San Damiano

e incontro con la comunità

Giovedì 14 febbraio• ore 15,30: Messa a Montejottone e incon-

tro con la comunità• ore 21: Messa a San Damiano e incontro

con catechisti e operatori Caritas

Venerdì 15 febbraio• ore 10: Visita agli ammalati• ore 20,30: Messa a Montesasso e incontro

con la comunità

Sabato 16 febbraio• ore 15: a Taibo, festa, giochi e incontro

con i bambini del catechismo• ore 17: a Taibo, incontro con i ragazzi

scuole medie superiori e universitari

Domenica 17 febbraio• ore 10: a Taibo, Messa; incontro con le fa-

miglie dell’Unità pastorale e a seguirepranzo con le famiglie

Lunedì 18 febbraio• ore 15,30: a Taibo, incontro con gli am-

malati di Alzheimer• ore 17: a Taibo, Messa e incontro con la

comunità

Martedì 19 febbraio• ore 9,30: Visita alle scuole elementari• ore 10,45: Visita alle scuole medie

Giovedì 21 febbraio• ore 15,30: Messa a Ciola e incontro con la

comunità

Venerdì 22 febbraio• ore 10: Visita all’ospedale• ore 15,30: Messa a Cella e incontro con la

comunità

Sabato 23 febbraio• ore 10: Incontro in Comune con il Consi-

glio comunale

Domenica 24 febbraio• ore 11: Messa a Mercato Saraceno e con-

clusione della Visita pastorale

ZONA PASTORALE SARSINA-ALTA VALLE DEL SAVIO - UNITÀ PASTORALE N. 6

FACCIATADELLA CHIESA PARROCCHIALE

DI MERCATO SARACENO

FACCIATADELLA CHIESA

DI SAN DAMIANO

vespro settembrino per celebrare i santiCosma e Damiano. A Taibo a maggio ri-corre la festa di San Filippo Neri, mentre aottobre la festa della Madonna della Mise-ricordia. A Ciola la seconda domenica dimaggio viene celebrata Sant’Eurosia, aMontejottone la prima domenica di mag-gio viene celebrata la Madonna del Rosa-rio. Altro appuntamento annuale moltosentito e partecipato è quello del 15 agostoa Montesorbo, in occasione dell’Assuntacelebrata con vespri e messa solenne.

Michela Mosconi

CHIESADI MONTESASSO

Page 9: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 2013 9Vita della Chiesa

Intervista al cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidentedei vescovi italiani.“Anche in Italia la questione della fede è diventata una sfida”

Difesa dell’umano, nessuna ingerenzaolloquio a tutto campo.Dalla necessità di sanare“un certo indifferentismoche nasce da un diffuso

analfabetismo religioso” alla“presenza popolare nella formadella parrocchia”. Dallaprossimità con il Paese e il suopopolo alla “necessità educativa”.Dallo “sguardo di Dio cheincanta” alla “nuova stagionedell’impegno politico”.

Cardinale Bagnasco, lei ha sceltola metafora evangelica della“porta stretta” per titolare la rac-colta delle prolusioni pronuncia-te nel corso del primo quinquen-nio di presidenza della Confe-renza episcopale italiana. Sicura-mente lei avrà pensato ai grandi“talenti” che la Chiesa italiana haricevuto in dono, non fosse altroche per la sua vicinanza tuttaspeciale al Papa. Può dirci se ri-tiene, dal suo osservatorio privi-legiato, che la Chiesa italiana liabbia investiti tutti, che abbia sa-puto metterli in gioco?Ricordo bene che proprioall’inizio del mio servizio ebbimodo di sottolineare il privilegiodi essere come Chiesa italianaoggetto ’di una speciale premurae di un assiduo magistero neinostri confronti’. Il riferimento alPapa è ovvio, ma mai scontato. Inquesti anni ho avuto modo disperimentare personalmentequanto la vicinanza di BenedettoXVI sia una risorsa diincalcolabile portata per ilcammino delle nostre Chieselocali. Come ogni dono accolto,questa opportunità diventa pureun impegno. Di fatto, senzapaura di inorgoglirsi, la Chiesadel nostro Paese è vista ovunquecome una esperienza di cui tenerconto nell’affronto delle sfide edei problemi che la societàmoderna pone all’annuncio delVangelo. Naturalmente anche danoi la questione della fede èdiventata una sfida giacché nonsi può mai darla per acquisita invia definitiva ed, anzi, ognigenerazione, compresa la nostra,è chiamata a riappropriarsidell’esperienza cristiana. Ilcompito urgente resta quello disuperare un certoindifferentismo che nasce da undiffuso analfabetismo religiosoche ha smarrito il senso delvocabolario cristiano e cheattende di vedere una nuovainculturazione della fede dentrogli ambiti della vita quotidiana: lafamiglia, la scuola, il lavoro, iltempo libero, la politica”.

Da una rilettura dei suoi testiemerge un dato costante: il ten-tativo di porre sempre in equili-brio la spinta al realismo con laresponsabilità della profezia. Èun bilanciamento sempre diffici-

C

le dal quale dipende anche lacredibilità di tutti i cristiani.Quali sono stati, a suo avviso, imomenti cruciali di questoquinquennio nei quali si sonoimposti la forza del realismocristiano e l’urgenza della pro-fezia?Vorrei far riferimento - percominciare - al 150esimodell’unità nazionale che havisto la Chiesa coinvolta in unarievocazione che non è statasolo un anniversario, ma uninvito ’a serrare le fila’ per unnuovo innamoramentodell’essere italiani. L’Italia ha un

dal concepimento alla finenaturale e la famiglia, fondatasul matrimonio tra un uomo euna donna. Mi auguro che sichiarisca sempre meglio che laChiesa non ha nessuna volontàdi ingerenza tantomenopolitica, ma sente come suamissione quella di nonsvendere l’umano e didifenderlo contro qualsiasiriduzione.

È indiscutibile che in lei emer-ge una profonda preoccupazio-ne educativa, anzi un’urgenzaeducativa che affonda le sue ra-dici tanto nella “lezione” di An-tonio Rosmini, quanto nellasua particolare sensibilità perla sfida portata dalla moderni-tà alla coscienza delle donne edegli uomini del nostro tempo.Con il sostegno convinto di tut-ti i suoi confratelli, lei ha chie-sto alla Chiesa che è in Italia di“educare alla vita buona delVangelo”. Ritiene che siamosulla strada giusta in quest’im-presa ciclopica?Penso che aver rimesso a temal’educazione sia stato un attonecessario, visto il disarmoideale e la deregulation moraleche negli ultimi tempi sono statisbandierati quasi fosserosinonimo di progresso e dimodernità. L’abbandono dellascelta educativa è stato spesso ilfrutto di una malintesaconcezione dell’individuo chesarebbe tale nella misura in cuiè lasciato solo a se stesso,dimenticando che l’iodell’uomo si costruisce sempreall’interno di un ’noi’ piùampio. Ritrovare questaapertura all’educazionesignifica ritrovare lapersuasione che non siamogettati nel mondo, ma abbiamouna vocazione da scoprire nonchiudendoci nei limiti della solaragione, ma lasciandoci sfidaredalle domande della vita cheattendono risposte nonpreconfezionate, ma costruitecon l’impegno serio e la fiduciasincera. La Chiesa credenell’uomo e pur consapevole ditanti problemi, lo invita adalzare lo sguardo e a nonlasciarsi mortificare da una

visione solo orizzontale. Il cielo,grazie a Dio, non è vuoto.Lei suggerisce ai credenti di fa-re proprio lo sguardo di Dioche giudica la realtà senza con-dannare l’umanità. Anzi, pro-pone una dinamica del “sì” cherestituisca gioia e consapevo-lezza anche nelle partite piùdifficili della vita. Quanto spa-zio c’è per ricondurre i valorinon negoziabili come la vita, lafamiglia e la libertà di educa-zione, nell’orizzonte pacifican-te del “sì”?Lo spazio c’è nella misura in cuitorniamo ad interrogarci suquale sia il bene e, ancor prima,su quale sia stato l’esito di unavisione dell’uomo sganciato daqualsiasi altro riferimento chenon sia il proprio io e le proprievoglie. Se c’è lo sguardo di Diol’atmosfera di un mondo chiusoin se stesso si allontana e sipercepisce una prospettiva disenso che riscatta anche ifallimenti e gli errori umani. SeDio c’è, il mondo riacquista ilsuo incanto e l’uomo è rimessoin condizione di nonaccontentarsi dei semplicibisogni, ma di coltivare queidesideri profondi che coltiva insé, anche se allo stato latente. Inquesto contesto i valori dellavita sono dei grandi sì detti

all’uomo, alla sua pienezza e allasua dignità.Nelle sue prolusioni è costante ilrichiamo all’impegno sociale,culturale e politico del laicatocattolico, come espressionecreativa e originale della fedeltàa Dio e all’uomo. Quanto siamovicini alla concretizzazione del“sogno” da lei evocato, sulleorme di Benedetto XVI?Il cristiano non può limitarsi aduna concezione del bene soloindividuale, ma deve agire perchési allarghi il bene comune, cioè lapossibilità offerta a tutti direalizzare pienamente se stessi.In questo senso la politica, taloraridotta da alcuni a una ricerca delproprio tornaconto, ritrova la suaragion d’essere. Si passerà dal’sogno’ di una nuova generazionedi politici cattolici alla realtà,quando all’interno del mondocattolico crescono vocazioni a unimpegno disinteressato chefacendo leva sui valori diriferimento condivisi, punti acostruire una nuova stagione diimpegno ai valori della vita edella solidarietà. Siamo sullabuona strada: molte persone -specie a livello della politicalocale ma non solo - esprimonointeresse crescente e consenso atale riguardo. È qualcosa che stanascendo.

Domenico Delle Foglie

“Stando in mezzoalla gente ci si accorgeche le risorse ci sono e cheattendono solo di esseremesse a regime, sfidandol’individualismo e latendenza a ripiegarsinel privato”

“La Chiesa credenell’uomo e lo invitaad alzare lo sguardo ea non lasciarsi mortificareda una visionesolo orizzontale. Il cielo,grazie a Dio, non è vuoto”

retroterra storico e culturale chesi commenta da sé, masoprattutto ha un patrimonio diumanità e di dedizione spessodisatteso dalla comunicazionepubblica che tende adaccreditare l’immagine di unPaese allo stremo, senza linfavitale. Stando in mezzo alla genteci si accorge che invece le risorseci sono e che attendono solo diessere messe a regime, sfidandol’individualismo e la tendenza aripiegarsi nel privato. Un altromomento cruciale è stata lacondivisione dei drammicollettivi come la crisi economicae il terremoto in Abruzzo. Per laprima l’istituzione di un Fondoper le famiglie (’Il prestito dellasperanza’) ha mostrato inconcreto la vicinanza deicristiani e nel secondo la collettanazionale in tutte le parrocchie èstato un segnale forte dellasolidarietà. Non sono mancatimomenti di confronto culturaleaperti e non convenzionali,specie per quel che riguarda lavita che va salvaguardata sempre

È DI GIOVEDÌ 24 GENNAIO,A ROMA,

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO“LA PORTA STRETTA”,

DEL CARDINALE BAGNASCO(FOTO GENNARI-SICILIANI/SIR)

Catholica di Stefano Salvi

L’IMPEGNO DELLA CHIESA DEL MALIIl segretario generale della Conferenza episcopale del Mali, inun’intervista concessa all’agenzia “Fides” dell’1 febbraio, af-ferma che la prima sfida è quella della riconciliazione nazio-nale. Prima dell’intervento dei gruppi fondamentalisti islamicinel nord del Paese vivevano diverse comunità, che si sono tro-vate poi in campi differenti. L’offensiva militare francese per li-berare il nord del Mali ha creato un nuovo flusso di sfollatiinterni nel sud e di rifugiati nei Paesi vicini. “Occorrono cibo,medicine, vestiti e alloggi per aiutare queste persone. La

Chiesa fa quel che può. La Caritas è mobilitata a livello lo-cale e nazionale”.

LA CHIESA NELLA CIRENAICA LIBICAMonsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario aposto-lico a Tripoli, all’agenzia “Fides” il 31 gennaio ha descrittola critica situazione della Chiesa in Cirenaica. “Il 20 feb-braio sono previste imponenti manifestazioni, per cui il vi-cario apostolico di Bengasi è stato avvertito di lasciare laChiesa a partire dal 13 febbraio e di mettersi al riparo. Neigiorni scorsi sono stati costretti ad abbandonare Derna lacongregazione della Sacra Famiglia di Spoleto che era lì daquasi cent’anni, e un sacerdote salesiano polacco, che hasubito maltrattamenti da parte di alcuni fondamentalisti. A

Beida un’altra comunità religiosa femminile si è ritirataanche se in questo caso per motivi interni. A Barce le SuoreFrancescane del Gesù Bambino lasceranno la loro casa neiprossimi giorni. Ci dispice di dovere ridurre le nostre attivitàin Cirenaica, perché abbiamo costruito un rapporto moltointenso e bello, fatto di testimonianza e di amicizia,con il popolo libico, che purtroppo negli ultimi tempi risentedella presenza dei fondamentalisti. Questi non rappresen-tano l’identità del popolo libico, ma è una delle espressionidella società libica di oggi. Come Chiesa prenderemo le no-stre precauzioni, ma non possiamo abbandonare i cristianiche rimangono sul posto. Restiamo impoveriti, ma pieni disperanza che un giorno le nostre comunità riprenderannocon vigore”.

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Giovedì 7 febbraio 201310 Attualità

Giornali cattoliciuna rete socialedi verità e di fedeSi è svolta a Carpi, nel modenese,giovedì 24 gennaio la festa regionaledi San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti

stata Carpi ad accogliere il24 gennaio scorso igiornalisti dell’EmiliaRomagna per la festa del

loro patrono, San Francesco diSales. L’incontro dal titolo “Retisociali: porte di verità e di fede.Quando la terra trema: raccontarela rinascita di un popolo e dellaChiesa”, proposto dall’Ufficioregionale per le comunicazionisociali in collaborazione con Fisc,Ucsi, Club Santa Chiara Acec eGater è iniziato presso ilmonumento al Deportato inpiazza Martiri con la deposizionedi una corona in memoria diOdoardo Focherini, carpigiano,morto nel 1944 nel campo diconcentramento di Hersbruck inGermania e che sarà beatificato ilprossimo 15 giugno.Nell’adiacente auditorium dellaBiblioteca Loria si è svoltol’incontro. “Oggi festeggiamo ilnostro patrono - ha affermatonell’introduzione AlessandroRondoni, direttore dell’Ufficio perle comunicazioni sociali dellaCeer - raccontando la voglia di

ricostruire di questo popolo e ascoltando quello che ci dice il Papa”. Quelgiorno stesso è stato diffuso il messaggio di Benedetto XVI per la 47esimaGiornata mondiale delle comunicazioni sociali dal titolo “Reti sociali: portedi verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”. Dopo il saluto di EnricoCampedelli, sindaco di Carpi, del vescovo, monsignor Francesco Cavina edel giornalista Rai, Giorgio Tonelli a nome del presidente dell’Ordineregionale dei giornalisti, Gerardo Bombonato, Alessandro Rondoni hadonato a Luigi Lamma, direttore di Notizie, settimanale della diocesi diCarpi, una telecamera. Le immagini della tragedia del terremoto nel video

Ècurato da Antonio Farnè, presidenteUcsi e inviato della sede Rai di Bologna,hanno aperto la parte delle relazioni.Monsignor Ernesto Vecchi, vescovodelegato della Ceer per lecomunicazioni sociali e autore diAntenna Crucis, una riflessione sulpassaggio dall’analogico al digitale, haricordato le figure di Focherini e di SanFrancesco di Sales e il legame con lecomunità terremotate: “Portare il pesogli uni degli altri deve essere ladimensione ordinaria della vita civile edecclesiale”. Poi facendo riferimento almessaggio del Papa ha aggiunto: “Le retisono la nuova spina dorsale del sistemacomunicativo, nel web vi sono nuovispazi per l’evangelizzazione. Anche ilPapa “cinguetta” su twitter. Nondobbiamo avere paura di spalancare larete a Cristo”. Un altro video sui giornidel terremoto “Ritornate a me con tuttoil cuore”, titolo anche della letterainviata dal vescovo monsignor Cavinaalla sua diocesi, ha introdotto latestimonianza di Benedetta Bellocchio,giornalista di Notizie: “La rinascita èiniziata già il 29 maggio, dopo laseconda scossa, con i sacerdoti chehanno subito accolto le persone e oggicontinuano a tenere unite le “pietrevive”. La visita del Papa non è stato unincontro formale e oggi abbiamo laresponsabilità di continuare a chinarcisulla nostra gente”. Antonio Farnè haraccontato i giorni drammatici delterremoto in Emilia e del “nevone” inRomagna a fine gennaio 2013 da luivissuti come inviato Rai: “Abbiamo

raccontato gli stati d’animo e il doloredella gente e li abbiamo vissuti assiemea loro. Non abbiamo fatto nulla distraordinario, semplicemente il nostromestiere”. Giulio Donati, delegato dellaFisc dell’Emilia Romagna, che ha offertoun contribuito economico a Notizie perla realizzazione di due numeri, haricordato il lavoro dei settimanalicattolici nel territorio per un pluralismodell’informazione minacciato ora daltaglio dei contributi statali. FrancescoManicardi, giornalista e nipote diOdoardo Focherini ha parlato dellapassione comunicativa del nonnogiornalista e amministratore deL’Avvenire d’Italia. Le conclusioni nelvideo messaggio di monsignorDomenico Pompili, direttore dell’Ufficionazionale per le comunicazioni socialidella Cei: “La cultura dei social networkè una sfida che non va sottovalutata, nébanalizzata. Corrisponde a un bisognoprofondo dell’uomo di relazione dicondivisione. Sono nuovi spazi dievangelizzazione, delle porte di verità edi fede, una opportunità per la corsa delVangelo”. Al termine dell’incontromonsignor Cavina ha presieduto lamessa nella pieve della Sagra enell’omelia ha affermato: “Viviamo inun periodo di crisi che ha determinatoun senso di paura e di mancanza diprospettive per il futuro. San Francescodi Sales, di cui oggi la Chiesa celebrafesta liturgica, ci offre una strada perrecuperare una dimensione umana dellavita”.

Giovanni Amati

AUDITORIUM BIBLIOTECA LORIA, A CARPI, SEDE DELL’INCONTRO “RETI SOCIALI: PORTEDI VERITÀ E DI FEDE. QUANDO LA TERRA TREMA: RACCONTARE LA RINASCITA DI UN POPOLO

E DELLA CHIESA”. NELLA FOTO, DA SINISTRA: FRANCESCO MANICARDI,BENEDETTA BELLOCCHIO, ALESSANDRO RONDONI, IL VESCOVO ERNESTO VECCHI,

ANTONIO FARNÈ E GIULIO DONATI

Monsignor Pompili, direttoredell’Ufficio nazionale Ceiper le comunicazioni sociali,è così intervenuto in un videomessaggio: “La culturadei social network è una sfidache non va sottovalutata,né banalizzata. Corrispondea un bisogno profondodell’uomodi relazione e di condivisione”

Odoardo FocheriniGiornalista carpigiano presto beato

ell’ambito della festa regionale diSan Francesco di Sales, patrono deigiornalisti, è stata particolarmente

toccante la testimonianza di FrancescoManicardi, giornalista e nipote di Odoar-do Focherini. In tema con le celebrazionidella giornata, Manicardi ha presentatoun aspetto particolare dell’attività dell’il-lustre nonno che sarà beatificato il pros-simo 15 giugno: quello di giornalista eamministratore de L’Avvenire d’Italia.Manicardi ha raccontato la storia di que-sto “giusto tra i giusti”, scegliendo di de-scrivere la sua fede generosa, che va di pa-ri passo con la dedizione incondizionataalla sua grande passione giornalistica. Neè uscito il ritratto di un giovane uomo vi-tale, attivo, sempre sorridente e anche di-vertente.“Odoardo Focherini - ha commentato ilnipote - non era un giornalista di profes-sione e la sua collaborazione fu sponta-nea e gratuita. Ma lo slancio e la passionefurono sempre molto grandi”.Agli inizi del ’900 si iscrisse al gruppo de-gli Esperantisti Cattolici, “una sorta di an-tesignana di quello che oggi sono Twittere Facebook. L’esperanto era consideratoun mezzo per poter comunicare con tut-ti e Odoardo era un apostolo della comu-nicazione”.In un suo articolo, L’ombra del Carmine,scrisse: “Fui tra i pochi che ebbero l’ono-re di ammalarsi di giornalismo”. Nacquecosì la passione per l’informazione in tut-te le sue declinazioni, tenendo fisso un

N grande progetto: comunicare la fede, es-sere apostolo della fede.Insieme a Zeno Saltini, nel 1924 fondòL’Aspirante, un foglio di comunicazionetra i giovani che da regionale divenne poinazionale. Il lavoro si estese presso altriperiodici, fino ad arrivare a L’Avvenired’Italia con sede a Bologna, e poco dopoall’Osservatore Romano. “Il suo contributo, a livello locale, fu mol-to importante - ha proseguito FrancescoManicardi - dal 1927 collaborava scriven-do articoli sulla cronaca di Carpi, sugli av-venimenti ecclesiali, sulle visite di ospitiillustri, ma anche su argomenti di cultura,opera e teatro, o quotidiani, come le spe-se domestiche. L’importante era scrivere”. L’Avvenire lo tesserò e attirò su di lui l’in-teresse dell’Osservatore Romano. Ostaco-lato dal regime fascista, lasciò la presi-denza dell’Azione Cattolica e nel 1939 funominato consigliere mandatario delgiornale, impegnandosi sempre più nel-l’attività di organizzatore, con lo scopo dirilanciare ulteriormente il quotidiano, au-mentarne le vendite, promuovere gli ab-bonamenti, ammodernare le tecnologie.Il suo lavoro era sempre gratuito, da veroapostolo della stampa, come ricorda nel-le lettere dal carcere.Attività, questa, che proseguì anche nellaprima parte della guerra. All’indomanidell’8 settembre 1943, Focherini si inven-tò quella che si ricorda come “la beffa del-la carta”, al fine di non avvallare con l’usci-ta del giornale l’occupazione tedesca: la

mancanza dei grossi rotoli necessari perla stampa - e successivamente anche delpiombo - divennero l’alibi per sfuggire al-l’obiettivo tedesco che voleva utilizzare ilquotidiano per dare una parvenza di nor-malità. Così il giornale non uscì fino al 5ottobre e anche dopo lo fece a singhiozzofino alla chiusura definitiva il 24 settem-bre 1944. “Nel gennaio del 1944 fu bombardata laredazione di via Mentana; - ha ricordatoFrancesco Manicardi - e l’11 marzo Odo-ardo venne arrestato all’ospedale di Car-pi mentre si adoperava per la salvezza diun ebreo”. In poco meno di un anno neaveva salvati più di cento. “Non perse maiil sorriso. Affrontò con coraggio e fede tut-ti gli eventi e il suo legame con il giornale

non venne mai meno”. “Varie figure illuminarono la sua vita - hacommentato Manicardi -: don Zeno Salti-ni e la sorella Marianna Saltini, nota comemamma Nina, ma anche don FrancescoVenturelli e ovviamente don Dante Salacon il quale Odoardo organizzò la rete perla fuga degli ebrei verso la Svizzera. È no-tevole considerare come nella sua esi-stenza ci fossero vicinanze importanti,persone che lo hanno aiutato a persegui-re un itinerario di santità”.Nell’ultima lettera, prima di partire per illager di Flossenburg, scrisse al suo colla-boratore Umberto Sacchetti: “Offro tuttoquesto per la famiglia del giornale e per lasua ricostruzione. E non dimenticateminelle preghiere”.Il testamento spirituale di Odoardo Fo-cherini giornalista è in queste parole: unuomo nuovo nella fede, un cattolico sen-za paura, un’incrollabile devozione allasua missione di comunicatore e il grandedesiderio di ricostruire la pace nel mon-do.

Maria Silvia Cabri

PADRE DI SETTE FIGLI, CATTOLICO APPAS-SIONATO E IMPEGNATO NELLA REALTÀDIOCESANA DI CARPI E PER LA CHIESATUTTA ATTRAVERSO LA MILITANZA INAZIONE CATTOLICA. LA SUA GRANDE FEDEEMERGE NELLA VITA PERSONALE COSÌCOME IN QUELLA PROFESSIONALE E NELSUO STESSO IMPEGNO DI GIORNALISTA EAPOSTOLO DELLA STAMPA. L’AMORE A DIOE AI FRATELLI LO SPINSERO A METTERE INGIOCO LA SUA STESSA VITA PER SALVAREOLTRE CENTO EBREI DALLA DEPORTA-ZIONE NAZISTA. INCARCERATO PER LA SUAINTENSA ATTIVITÀ DI APOSTOLATO CATTO-LICO, FU DEPORTATO IN GERMANIA, A HER-SBRUCK, SOTTOCAMPO DI FLOSSENBUR,DOVE È MORTO IL 27 DICEMBRE 1944

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Giovedì 7 febbraio 2013 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Il racconto di una serata specialevissuta con “un ragazzo dal cuore buono”

Un incontro sorprendente

Si sparla tanto dei ragazzi di oggi. Di come sono poco affidabili, sfogliati,insensibili ai temi che noi crediamo di peso. Nulla di tutto questo sipuò affermare, anche dopo l’ennesima esperienza vissuta da un amico

che mi ha inviato un suo scritto. Grazie a queste righe possiamocomprendere come certi pregiudizi siano duri a morire. I giovani di oggisono molto meglio di come vengono dipinti. Forse dovremmo fare noiadulti e una profonda riflessione e domandarci quali messaggitrasmettiamo alle nuove generazioni, soprattutto con il nostro agirequotidiano. Sto tornando a casa nel cuore della notte in auto, lungo una strada buia dicampagna e mi trovo, all’improvviso, la carreggiata di destra ostruita da unabicicletta rovesciata a terra. Riesco a schivarla, ma buttando l’occhio ho comel’impressione che dal fosso emergano due gambe appoggiate sul ciglio dellastrada. Faccio retromarcia e dal flebile lamento trovo conferma che nel fossato c’èuna persona riversa di cui si vedono solo le gambe. Che faccio? All’improvvisovedo nel retrovisore la luce lontana di un’auto, metto il lampeggiante, misbraccio fuori dal finestrino e la macchina si ferma, accosta. Faccio presentel’emergenza. Alla guida un ragazzo - mi sembra, nel buio - molto giovane. Glipropongo di scendere insieme. In caso di un raggiro possiamo darci una

mano. Il giovane annuisce e scendiamo dallerispettive macchine con un certo tremore.Ci avviciniamo e ci rendiamo conto, nell’oscurità,che si tratta di un uomo senza età (40-50 anni?)steso nel fango del fosso, con le gambe appoggiatesul bordo strada. Carico in auto lo sventurato e ilragazzo mi segue a ruota, sia per darmi una manoin caso di emergenza, sia per una maggiorsicurezza in caso di imprevisti. Arrivati al quartieremalamente indicato, giriamo e giriamo più voltenelle stesse strade. Finito un senso unico imboccato

contromano, un’illuminazione:“Sì, sono arrivato, fermati”, midice. E scende, sempre inequilibrio instabile, e si avviaverso la porta di un condominioe si chiude dentro, rimanendoun mistero chi sia, il suo nome, isuoi famigliari, se ne ha. Nonsenza prima averci ringraziati –con nostro grande stupore - conparole stentate e gli occhi lucidi:“Se non avessi incontrato dellepersone come voi e non miaveste soccorso, sarei morto da

solo come un cane. Grazie, grazie”. In quelmomento aveva il volto di Cristo sul Calvario. Rimasti soli e pieni di domande, a questo puntodico al ragazzo, poco più che ventenne: è ora dipresentarci, dopo una simile peripezia. Nondimenticherò l’avventura tanto facilmente, ma nevaleva la pena, sia per quel povero “disgraziato” acui abbiamo dato una mano, ma anche per avereincontrato, nel cuore di una notte d’inverno, unragazzo dal cuore buono”, come ce ne sono tantiaccanto a noi. Basta saperli vedere. (780)

SuperAbiledi Arianna Maroni

IL MIO VOTO CONTASono 25mila i maggiorenni con sindromedi Down in Italia. Un milione (lo 0,1 percento della popolazione), i disabili intellet-tivi in Europa. A molti di loro, però, è an-cora precluso un diritto fondamentalecome quello del voto. Per scarsità d’infor-mazione, da parte dei diretti interessati e dichi sta loro accanto, ma anche per la diffi-coltà degli stessi a farsi un’opinione consa-pevole, dato il linguaggio poco accessibiledei programmi elettorali. Per questo, invista delle imminenti elezioni politiche eamministrative, l’sssociazione italiana per-sone down e l’Asl Roma hanno lanciato ilprimo febbraio una campagna di sensibi-lizzazione sul tema del diritto di voto allepersone con disabilità intellettiva dal titolo“Il mio voto conta”. E hanno rivolto diretta-mente ai partiti politici una lettera apertain cui chiedono un impegno alla tradu-zione dei loro programmi in alta compren-sibilità, seguendo le regole di easy reading(condivise a livello internazionale).“In questi anni è cresciuta l’aspettativa divita delle persone con disabilità intellet-tiva, sono sempre di più dunque coloroche hanno diritto al voto - sottolinea AnnaContardi, coordinatrice nazionale Aipd(associazione italiana persone down)- maaffinché questo diritto sia esercitato e ga-rantito devono esserci alcune premesse.Mancano invece interventi da parte dellepubbliche istituzioni per facilitarel'esercizio del voto”. La campagna di sensi-bilizzazione dell’Aipd è quindi rivolta allepersone con sindrome di Down, ma ancheai loro familiari e agli operatoti di riferi-mento. Un appello è stato rivolto a tutti ipartiti perché traducano i loro programmidal “politichese” a un linguaggio semplice,chiaro e comprensibile a tutti. Il tema del diritto al voto è spesso conside-rato scontato. Invece è un tema importantee fondamentale. Ma se non ci credonoper primi le istituzioni e gli operatori, diffi-cilmente si potranno avere delle guide chepotranno aiutare queste persone a eserci-tare il proprio diritto pieno di cittadinanza. Durante la conferenza stampa di presenta-zione della campagna, due elettoricon sindrome di Down hanno portato laloro testimonianza. “Siamo diversi per viadegli occhi e per avere più difficoltà a im-parare cose nuove, però possiamo espri-mere la nostra opinione e imparare comesi vota - afferma Giovanni Grillo, sottoline-ando come per lui la prima volta votare siastata un’esperienza difficile, che lo ha,però, riempito di orgoglio. Alle sue paroleha fatto eco Mauro Ursella: “Anche sesiamo persone con la sindrome di Downsiamo lo stesso dei cittadini che hanno ildiritto di recarsi alle urne quando ci sonole elezioni. Penso che ognuno debba potervotare ed esprimere l’opinione personaledando la propria preferenza. Ma - ag-giunge - in tutti questi anni che ho votatonon è cambiato molto, chi viene eletto fasolo chiacchiere, mai nessuno ci consultaper capire quali sono le nostre esigenze, inostri disagi”.

SONO PIÙ DI QUELLI CHE IMMAGINIAMO,I BRAVI RAGAZZI VICINO A NOI.

BASTA SAPERLI VEDERE(FOTO ARCHIVIO SIR)

e radici saldamente piantate nella Provincia senese, irami protesi verso l’economia globale. Il Monte deiPaschi di Siena, fondato nel 1472, "banca-territorio" per

eccellenza - all’ombra della quale sono cresciute l’economia diquesto scampolo di Toscana e innumerevoli iniziative,associazioni, sodalizi della città, Palio compreso -, attraversauna delle stagioni più buie della sua storia pluricentenaria. Ivertici societari, con in testa il presidente Giuseppe Mussari(che assommava anche la carica di presidentedell’Associazione bancaria italiana), sono finiti nel mirinodella Magistratura per una serie di spericolate operazionifinanziarie - fra cui l’acquisizione di Antonveneta e l’acquistodi derivati "tossici" - tali da far sorgere seri interrogativi sullastabilità di Mps e il suo futuro, sugli interessi di azionisti erisparmiatori. Attorno a questa vicenda è inoltre emerso unforte scontro politico che s’inserisce nella campagna elettoralein corso in Italia. Il Sir ne parla con Alberto Quadrio Curzio,economista dell’Università Cattolica, esperto di scenariinternazionali, di finanza, d’integrazione europea. QuadrioCurzio ha alle spalle oltre 400 pubblicazioni scientifiche; èdirettore della rivista "Economia politica. Journal of Analyticaland Institutional economics" nonché vice presidentedell’Accademia dei Lincei.

Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nel corso dell’audi-zione parlamentare del 29 gennaio, ha affermato che Mpsnon si può considerare a rischio data la sua solidità patrimo-niale; che l’intervento del Governo mediante i "Monti bond"non è un "salvataggio bancario" e non prelude a una nazio-nalizzazione; che la vigilanza della Banca d’Italia è stata inec-cepibile. Lei cosa ne pensa?I temi sollevati sono numerosi e complessi. Prescindendo dallequestioni che sono al vaglio della Magistratura, direi che, purnella grande sofferenza in cui si trova il Monte dei Paschi, nonsussistono immediati problemi di solidità. Si tratta di unabanca ben radicata nel territorio, nei cui confini dovrà peròrientrare proprio per accrescere la stabilità. Mps deve’dimagrire’ e tornare nella sua naturale sfera di operativitànazionale, con una particolare preferenza all’area toscana e aquelle regionali italiane. Non si tratta di localismo, perché laprofessionalità deve sempre prevalere, quanto piuttosto discegliere la strada appropriata in base alle caratteristiche delMonte dei Paschi. Del resto quasi tutte le banche italianehanno dimensioni tali da potersi muovere adeguatamente

solo in uno scenario nazionale. Solamente Intesa e Unicreditmi pare possano senza difficoltà particolari lavorare su scalaeuropea. Perché occorre essere chiari: quando ci si muove neimercati globali con strumenti finanziari sofisticati, i rischifinanziari diventano elevatissimi anche perché i competitori egli interlocutori sono molto potenti.

E sull’intervento del Governo e il ruolo di Bankitalia?Va detto che il prestito è a titolo oneroso e dovrà essererimborsato da Mps; concordo perciò con il ministro che non sitratta di un salvataggio. Certo i vertici dell’istituto dovrannoattrezzarsi per restituire il prestito e questo comporteràsacrifici e quel riposizionamento di cui parlavo. Ricordiamociperaltro che, a partire dalla crisi tuttora in atto, i governinazionali hanno dovuto compiere interventi ben piùsignificativi in altri Paesi europei: basti pensare al Regno Unito,alla Germania, a Spagna, Paesi Bassi, Irlanda... Sul ruoloesercitato dalla Banca d’Italia direi che essa svolge unavigilanza tra le più penetranti e continuative in tutta Europa elo dimostra il fatto che nell’arco di questa lunga crisi ci sonostate poche situazioni problematiche nel nostro Paese rispettoall’estero.

Dunque il sistema bancario tricolore ha le spalle sufficiente-mente solide?Le nostre banche sono, come dicevo, prevalentemente legateal territorio, all’economia reale. Questo vale tanto per lebanche di credito cooperativo che per le popolari, fino ai piùgrandi istituti. È un sistema che ha retto bene, nonostante larecessione. Semmai va ricordato come gli istituti italiani sonostati fortemente penalizzati dai criteri di Basilea, i qualiprevedono requisiti patrimoniali elevati rispetto al nostrostandard di banche commerciali; per rispettare tali requisiti, lebanche hanno operato un calo nell’erogazione di denaro allefamiglie e alle imprese. Del resto la crisi ha portato a unacontrazione della domanda di credito, mentre sono cresciutele sofferenze. Insomma le banche, prese tra due fuochi, hannocercato di tutelare i propri risparmiatori e gli azionisti, senzafar mancare i capitali necessari al sistema economico. Ma è unequilibrio difficile da raggiungere e sempre precario. Per uscireda questo impasse occorrono ora interventi di portatanazionale ed europea intesi a rilanciare la crescita economicae l’occupazione: e le banche potranno allora fare appieno laloro parte.

L

L’economistaQuadrioCurzio:Dimagriree consolidarsi

Necessario il ritorno alle radici: banca territoriale con proiezione nazionale

Monte dei Paschi di Siena - “La FondazioneMps continuerà a svolgere il proprio ruolo”.È quanto afferma nel documentoprogrammatico dove si annunciala possibile discesa sotto il 33,5 per cento

Intervista

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Giovedì 7 febbraio 201312 Cesena

Nei nostri pensierie nelle nostre preghiere

sei sempre presenteAlessandro Antonelli

sarà ricordato nel giorno

dell’anniversariodomenica 10 febbraio

alle 9.45 e giovedì14 febbraio alle 20,

nel giorno del compleanno,

nella chiesa di Bulgarnò

ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO

Benini Giulio8.02.2008-8.02.2013

O Signore, vera luce del mondo,

risveglia in noi la fede,

la speranza e l’amore.

Giulio non ti dimenticheremo

mai, sei sempre nei nostri cuori.

Anna, Paolo e Simona

Una messa in suffragio saràcelebrata venerdì 8 febbraio

alle ore 20 nella chiesa di Pievesestina

❚❚ Sono il 10 per cento della popolazione

In aumento il numero degli stranieriPiù stranieri a Cesena. Nel corso del 2012 si è ulterior-mente rafforzata la popolazione residente straniera cherappresenta il 10 per cento della popolazione con 9.794unità (oltre 250 persone più rispetto al 2011), anche se sitratta di una crescita più contenuta rispetto agli anniprecedenti, con un incremento pari allo 0,26 per cento.Questo dato si allontana notevolmente dai picchi degliultimi anni, riportandoci ai livelli di crescita della popo-lazione straniera registrati prima del 2000.Riguardo alle nazionalità presenti, il nucleo più consi-stente è rappresentato dai cittadini provenienti dalla Ro-mania (1407) seguiti da Albania (1218), Marocco (973) eBulgaria (844). Da rilevare che in questi ultimi anni so-no diventate numericamente più consistenti le comu-nità provenienti dai nuovi stati membri dell’Unione Eu-ropea, come appunto la Bulgaria, ma anche la Polonia(665) e l’Ucraina (541). Non a caso, la fetta più consi-stente degli stranieri presenti a Cesena proviene da sta-ti membri dell’Unione, mentre un altro 24 per cento èoriginario di Paesi europei extra Ue; a completare la tor-ta, un 30 per cento originario del continente africano

(con particolare incidenza dei paesi dell’Africa setten-trionale), un 9 per cento proveniente dall’Asia (fra cuispicca il Bangladesh), mentre l’America è rappresentatasolo dal 4 per cento. A Cesena la popolazione con più di 65 anni rappresentail 23,39 per cento del totale, mentre quella con più di 75anni raggiunge l’11,96 per cento. I dati del nostro Co-mune relativi alla fine del 2012 ci mostrano un indice divecchiaia del 179 per cento (contro un dato nazionale del144 per cento): significa che ogni 100 giovani che si ap-prestano ad entrare nel mondo del lavoro vi sono ben179 persone che ne escono. Va detto che oggi definire ’anziano’ chi ha superato i 65anni di età è una convenzione utile a fini statistici: tanti65enni, grazie al benessere generale, vivono nel pienodelle loro forze, spesso ben inseriti nella realtà quotidia-na, del lavoro e della famiglia, tanto che la loro espe-rienza è di fondamentale sostegno allo sviluppo dellacollettività. Da qui l’esigenza di approfondire e monito-rare l’evoluzione del fenomeno inserendo nuove elabo-razioni sui "grandi anziani" con 75 anni ed oltre.

Progetto de L’ArcaRagazzi in difficoltàUn concorso per le scuole e un progettorivolto ai ragazzi con difficoltà diapprendimento. A promuoverli è ilCentro Educativo pomeridiano L’Arca incollaborazione con l’Assessorato aiservizi sociali del Comune di Cesena el’Asp del distretto Cesena Valle Savio. Idue progetti sono stati presentati inComune a Cesena alla presenzadell’assessore ai servizi sociali SimonaBenedetti, il Presidente dell’Asp CesenaValle Savio Elide Urbini, le operatrici delCentro educativo Arca, ClaudiaPiancastelli, Arianna Maroni, CarmelinaLabruzzo, Romina Venturini.Dedicato alla figura di GianfrancoZavalloni recentemente deceduto, ilconcorso è rivolto alle scuole materne,elementari e medie del cesenate. Perprendere parte è necessario realizzaredegli elaborati dedicati al tema ‘Comevorrei la mia scuola’. Il termine ultimoper prendervi parte è il 15 aprile.Al fisico Einstein è dedicataun’iniziativa di doposcuola rivolta airagazzi con problemi di apprendimentodurante il periodo scolastico.Attualmente il progetto coinvolge dueterritori: una decina di ragazzi a Cesena(dai 9 ai 14 anni), ben 23 giovani nelRubicone (San Mauro Pascoli,Savignano e Gatteo). Il servizi, oltre alconcreto aiuto scolastico, contemplamomenti di incontro con insegnanti,educatori, genitori, logopedisti e altrefigure.Info su tutte le iniziative: L’Arca (viaAncona, 310) Cesena tel. 0547601705www.arcaragazzi.it

a casa di Consilio Pistocchi allaPapa Giovanni XXIII. Nei giorniscorsi c’è statal’ufficializzazione del

passaggio del fabbricato, situato aMartorano. Il fratello di Consilio,Giuliano Sergio Pistocchi, a nomedegli eredi, ha incontrato irappresentanti della Comunità. Ildiacono è morto nello scorso mese disettembre a seguito di una forma dileucemia. "Mio fratello e sua moglie

L

Hanno lasciato l’abitazioneai bambini bisognosi

Dal testamento di Bruna e Consilio Pistocchi di Martorano

Bruna - dice Pistocchi - già nel 2001avevano fatto testamentodichiarando che avrebbero lasciato laCasa alla Papa Giovanni. Dopo lamorte di Bruna, il diacono Consilioha aggiornato il testamentoconfermando quanto deciso insiemealla moglie. Per noi eredi èun’ulteriore testimonianza di quellacarità che la coppia ha semprepraticato in vita". La casa è stata lasciata ammobiliata:

solo l’armadio in cui i coniugiPistocchi depositavano gli alimentiprima della consegna ai bisognosi èstato portato in parrocchia, nella salaCaritas, e utilizzato per lo stessoscopo. Anche alcune foto e altriricordi sono stati consegnati allaparrocchia. Altri oggetti e parte delvestiario sono stati regalati a famigliebisognose."Nel testamento Consilio e Bruna -continua Pistocchi - avevano scrittoche la casa doveva essere lasciata allaPapa Giovanni, e se non avesseaccettato, alle suore della SacraFamiglia, allo scopo di accoglierebambini bisognosi. Parlando con iresponsabili è emerso che siorganizzeranno in modo da ospitareuna casa famiglia così daottemperare alle volontà deiconiugi".Giuliano Pistocchi racconta qualcheretroscena legato a suo fratello,ormai chiamato da tutti il diaconodella carità. "Anche nei momenti peggiori non siè mai lamentato. Lui ripeteva chedire che si sta male fa soffrire gli altrie quindi la sofferenza simoltiplica.Ha sopportato il doloredella malattia in silenzio e con fede.Accanto a lui, oltre a me e miamoglie, si sono alternate tantepersone, sia parenti che amici, fra cuiil parroco don Andrea Budelacci,Maria Buratti e Lina Biguzzi".

Cristiano Riciputi

Il diacono Consilio Pistocchi,

morto nel settembre del 2012,

nella sua casa di Martorano

Page 13: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 2013 13Cesena

Risalgono a 4300 anni fa. Si notano i solchi lasciati dall’aratro primordiale

Pievesestina e Provezza: scoperte le prime tracce di agricoltura

Archeologia

Cristiano Riciputi

lcune fra le prime tracce diarature preistoriche sonoemerse a Cesena, a Provezza ea Pievesestina. L’annuncio è

stato dato da due giovani archeologhe,Cecilia Milantoni e Dalia Gasparini,durante un convegno che si è tenutoqualche settimana fa a Parma, conl’approvazione della Soprintendenzaper i Beni archeologici dell’EmiliaRomagna. "Si tratta di tracce molto nitide -dicono le due archeologhe - cheabbiamo rilevato durante le duecampagne di scavo. A Provezza sitrattava dei lavori per il CanaleEmiliano Romagnolo, mentre aPievesestina si trattava del cantiereper la costruzione di un deposito diHera. In pratica, abbiamo trovatotracce di solchi di arature che i nostriprogenitori di 4300 anni fa facevanoper preparare il terreno allecoltivazioni".Come mostrano le foto, quando siscava a quasi due metri di profondità,come nel caso di Provezza, occorremolta attenzione per poter distinguerequesti solchi. Gli archeologi hannocapito che si trattava di interventiumani in quanto le linee sonoortogonali. Si sono mantenute grazie auno strato alluvionale che ha coperto,e "fossilizzato", le varie tracce. E nonsi tratta di piccoli campi: pur avendoscavato solo alcune parti, i solchi sonostati trovati su svariati ettari disuperficie."L’ispettrice della SoprintendenzaMonica Miari - continua CeciliaMilantoni - ha intuito, dai datipreliminari, una possibile

A

comparazione tra i ritrovamenti diProvezza e quelli di Pievesestina. I duesiti distano poco più di 2 chilometri eabbiamo verificato se i due villaggicomunicavano dato che sono stati

trovati frammenti ceramici del tuttosimili. Vi erano capanne di grandidimensioni e ipoteticamente gliabitanti potevano essere anchecentinaia in ogni villaggio".

In Italia sono pochissime le tracce diaratura preistorica giunte fino a noi. InEmilia Romagna c’è qualcosa inprovincia di Parma, poi si conosconoquelle di Nola, in provincia di Napoli,e in Val Camonica vi sono delleincisioni rupestri che sembranofotografie scattate a Pievesestina,tanto sono simili le riproduzioni dellearature. "Tali arature - aggiunge DaliaGasparini - avevano una profondità dicirca 10-15 centimetri e venivanoeseguite con un aratro probabilmentetrainato da animali, raggiungendo unamodesta profondità. Questoritrovamento conferma che a Cesenal’agricoltura era organizzata già nelperiodo compreso tra l’Età del Rame eil Bronzo antico. Ora degli espertistanno analizzando il terreno ‘arato’ inmodo da capire quali colture fosseropraticate".Le due archeologhe hanno trovatotracce che si intersecano, segno cheanche in quella remota epoca sicercava di lavorare il terreno secondo idiversi orientamenti. Gli scavi hannoanche permesso di far emergere traccedi arature sopra a precedenti tracce difocolari: una zona "residenziale" erastata convertita ad agricola. "Questolo si capisce - precisano learcheologhe - perché si vede il colorenero della cenere e l’arancione delconcotto trascinato lungo i solchi".

Nel suo campo viene considerato uno dei massimi esperti nazionali: sitratta di Lorenzo Rossi, 34 anni, cesenate, e il suo settore è quello dellacriptozoologia, la scienza che studia gli animali sconosciuti. "Ma non sideve pensare ad animali strani o improbabili - precisa l’esperto - bensì acreature che non sono state ancora classificate. E, in natura, ogni annone emergono di nuove: non solo insetti, ma anche mammiferi più omeno grandi". A questo proposito Rossi ha pubblicato di recente il libro

Lorenzo Rossi: è di Cesenal’esperto degli animali misteriosi

"Criptozoologia, animali misteriosi trascienza e leggenda/mammiferi" chegiovedì 31 gennaio è stato presentato aRoma, al museo civico di zoologia. Nel libro, edito da Photocity Edizioni Open,vengono smontate alcune ipotesi deglianni passati su animali eccezionali le cuitracce si sono poi rivelate false, ma nonmancano esempi di animali scoperti direcente e di cui si ignorava ancoral’esistenza. O meglio, la comunitàscientifica non ne sapeva nulla, ma i locali,cioè le popolazioni del posto abitanti per lo

più in zone remote delle foreste pluviali onelle savane, conoscevano questi animali. "Il compito della criptozoologia - concludeRossi - dovrebbe essere quello di verificarese una presunta specie ancora sconosciutaesiste realmente, e non quello di dimostra-re a tutti i costi che esiste davvero. Tantianimali sono ancora sconosciuti per il sem-plice fatto che vivono in zone impervie oisole e hanno una popolazione piuttosto li-mitata. Occorre invece diffidare degli ani-mali di cui esisterebbe un solo esemplare,tipo mostro di Lochness o simili". (Cr)

Le tracce di aratura

Sotto, l’impronta

lasciata da una

capanna preistorica

a Provezza

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Page 14: Corriere Cesenate 06-2013

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Intervista a un giovane e talentuoso pianista di Cesena, Tommaso Acerbi

Ha partecipato anchea una sfida musicalesu Raiuno vinta insiemead Alessandro FoschiIl suo pianista preferitoè il russo Gregory Sokoloff

ragazzi della II A del liceo dellaComunicazione Immacolata hannointervistato il proprio compagno diclasse, il pianista Tommaso Acerbi.

Ricordate "La leggenda del pianistasull’oceano"? Una sfida all’ultima nota.Come quella andata in onda nelcontenitore di Uno Mattina, il 22dicembre scorso. Da una parte ilconservatorio di Ravenna, rappresentatoda Tommaso Acerbi (15 anni) alpianoforte e da Alessandro Foschini (19anni) al clarinetto. Dall’altra ilconservatorio di Trieste, con ChristianPrizzi (26 anni) al pianoforte e CécileVoison (27 anni) al violoncello. Davidecontro Golia. Ma a volte anche i piccolivincono, soprattutto se sono molto bravi,e così dopo un’accesa competizione si èvista trionfare la prima squadra. Quando è nato il suo amore per la musi-ca?La musica classica e il pianoforte mihanno attirato sin da piccolo: avevoquattro anni quando per la prima voltami sono presentato all’istituto musicaleArcangelo Corelli di Cesena. Le primelezioni sono state quelle di SabrinaAlberti, che ha fatto sbocciare la miapassione per la musica. Subito dopo hoiniziato a fare qualche esercizio e asuonare dei brani con il pianoforte:quello fu l’anno dei miei primi concerti,alcuni anche fuori Cesena. In seguitosono andato al conservatorio diRavenna, dove ho conosciuto unaprofessoressa meravigliosa di nome

I

Amore e passioneper la musica

Maria Francesca Baldi con la qualestudio tuttora. Chi è suo pianista preferito?Il primo modello da seguire èsicuramente la mia prof delconservatorio. E’ sempre disponibile adarmi consigli e ad aiutarmi in tutte lesituazioni. Il mio pianista preferito èGregory Sokoloff, musicista russodall’espressività travolgente. La suescelte timbriche, espressive ed esecutivesono sicuramente tra le più apprezzatenel panorama pianistico.

Che sensazioni prova prima di un con-certo?Solitamente sono un po’ teso. Spessofaccio qualche minuto di ginnastica perscaricare la tensione: salti, corsette. Gliultimi dieci minuti prima di salire sulpalco, però, mi concentro, silenzioassoluto.E mentre suona che cosa prova?Mentre suono mi sento bene, perchériesco a esprimere le mie emozioni e imiei sentimenti, meglio che con leparole.Ha mai provato a comporre musica?Quando ero piccolo mi divertivo acomporre, poi ho capito che non era lamia vocazione. Inoltre mi divertivo asuonare pezzi molto difficili e non adattialla mia età, perché avevo fretta diimparare. Ora so che un’esecuzioneimpeccabile richiede studio e maturità.Quante ore dedica allo studio del piano-forte? Cerco di suonare il più possibile, ognisingolo brano richiede tempo, l’impegnovaria da brano a brano. E anche lo svagoè importante: mica posso rimanerecontinuamente concentrato. Conciliaretutto non è facile perché suonare è moltoimpegnativo, però ci provo, e tuttosommato diciamo che riesco a trovare iltempo necessario anche per la scuola.Cosa si aspetta dal futuro? Vorrei continuare a coltivare la miapassione pianistica senza farmiscoraggiare dalle difficoltà e, lavorandoduramente, raggiungere risultatieccellenti.

San Pio X | Festa della famiglia

A San Pio X alle Vigne la terza domenica di gennaio è dedicata alla famiglia con lacelebrazione di una messa solenne per gli sposi che possono così festeggiare il loro stareinsieme ogni 5 anni a partire dal quindicesimo anno in poi. Sono state 29 le coppie chehanno rinnovato la loro promessa davanti all’altare e a tutta la comunità parrocchiale. Adogni coppia il parroco don Egidio Zoffoli ha consegnato un quadretto riportante data eluogo del primo "SI" a ricordo di questa importante giornata (foto M. Armuzzi)

Bulgarnò | Sposi festeggiati

Domenica scorsa, nella comunità parrocchiale di santa Maria Assunta a Bulgarnò, si è celebratala festa della famiglia. Durante la messa si è pregato per tutte le famiglie e il parroco don Theo haricordato in maniera particolare le coppie di sposi insieme da 25 e da 50 anni. Di seguito i nomidei festeggiati, da sinistra nello scatto di A. Zavagli: Gigliola e Umberto Bernabini, Ivonne ePrimo Baiardi, Piera ed Enrico Paolucci, Maria Rosa e Vittorio Guardigni, Adele e Federico DelVecchio (nozze d’oro), Lorenza e Francesco Zanotti (nozze d’argento).

Page 15: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 2013 15Cesenatico

Sonia, testimone della gioia di vivereLa scorsa settimana tanta commozione, a SantaMaria Goretti, al funerale celebrato dal parroco don Sauro Bagnoli

Il 27 gennaio è morta, all’età di 60 anni, Sonia Simoncelli di Cesenatico,disabile da oltre trent’anni. Il funerale è stato celebrato nella chiesa diSanta Maria Goretti. Pubblichiamo di seguito la lettera di un’amica, lettadurante il funerale.

Sonia ci ha lasciati: domenica mattina, all’alba, ha lasciato questa terra, èsalita al cielo nella luce del Signore dopo trentacinque anni di sofferenza.Chi è Sonia Simoncelli? Faccio fatica a parlare al passato perché per me leiè ancora qui, nella sua bella casa poco distante dalla mia, nel quartiereMadonnina di Cesenatico. Insegnante di lingua inglese, come me, non ave-va potuto esercitare la professione perché colpita giovanissima (aveva ven-

ticinque anni) da sclerosimultipla. Nei primi tempi lamalattia le permetteva di darelezioni private e questo leriempiva la vita, poi vi fu unaggravamento delle sue condi-zioni che la costrinse ad unletto o alla sedia a rotelle. Leera rimasta la lettura. Amava ilibri Sonia: la mamma, sem-pre presente e premurosa, lesistemava un testo sul lessico e

lei riusciva a leggere e a girar pagina dasola. Poi anche le mani e, le dita si bloc-carono e lei doveva aspettare che qual-cuno le voltasse le pagine o leggesse perlei.Io e le altre amiche che sistematicamen-te ci recavamo da lei, le leggevamo sia ilgiornale, sia qualche pagina da questo oquel libro: Sonia amava molto la letturae amava soprattutto il Vangelo, le letteredi San Paolo, le pubblicazione del SantoPadre di cui spesso mi faceva dono. Eraprofondamente religiosa: aveva rag-giunto un livello tale di spiritualità che

chi si recava da lei riceveva tanto in termi-ni di pace e di amore verso tutti. Non pote-va muovere un dito, aveva un filo di voce,ma sapeva ascoltare e con quel filo di voceincoraggiava e confortava gli altri che leraccontavano le loro pene, i loro problemi."Affidati a lui" e tutto diventerà più lieve,più facile da sopportare.Sonia amava la vita e con Madre Teresadiceva: "La vita è bella, la vita è un dono,una sfida, una lotta, la vita è amore, la vi-ta è la vita, difendila".Grazie Sonia, per tutto quello che ci haidato, per la tua vicinanza, per il tuo amo-re per tutti e le tue preghiere. Non ti di-menticheremo, ma tu che ora sei lassù conGesù, veglia su di noi, intercedi per noi.Già sentiamo la tua mancanza.Mi piace finire questo ricordo di Sonia conun verso del poeta inglese T. S. Eliot che leiamava e che tante volte abbiamo ripetutonelle nostre conversazioni:"Our death is but a rebirth…" ovvero lanostra morte non è altro che una rinasci-ta.

Maria Anselma Bagnoli

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Busti e chiacchiereCon la conferenza stampa di sabato scorsoil sindaco di Cesenatico Roberto Buda hacercato di placare le polemiche che sisono succedute, a partire da martedì dellascorsa settimana, sulla questione deibusti di Benito Mussolini e VittorioEmanuele III. Questi i fatti: a ridosso dellaGiornata della memoria è statapubblicata la delibera con cui la Giuntachiede all’Asl la restituzione dei due busti,custoditi fino al 1945 all’ospedale"Marconi". Qualcuno ha letto in questarichiesta una sorta di "revisionismo" e lanotizia è rimbalzata anche sui medianazionali. Sabato mattina il sindaco, alla presenza ditutta la Giunta, ha spiegato diversi aspettidella vicenda: "Non sono arrivato perprimo, ma ho portato avanti un’istanza dialcuni miei predecessori".Nel 1991 il sindaco Luciano Natali, aseguito del parere favorevole dellaGiunta, chiedeva all’Asl la restituzione deidue busti di bronzo per collocarlinell’ospedale. Anche il sindaco DamianoZoffoli, nel 1998, ha chiesto di nuovoall’Asl la restituzione dei busti. Ma se l’Aslrestituirà i busti, che fine faranno? "Limetteremo in deposito - ha concluso Buda- in attesa di allestire una sala del nostromuseo dedicato alla storia del Novecento.Da molti anni c’è l’idea di allestire unamostra stabile sulla Cesenatico del ’900,comprendendo la nascita del turismo,l’architettura razionalista e, inquest’ottica, si inseriscono anche i duebusti, insieme a fotografie e quadri".Domenica mattina si è svolta una marcia,dal Comune alla biblioteca, per protestarecontro l’esposizione dei busti. Vi hannopartecipato circa 500 persone. (Cr)

o all’allarmismo, ma tenere gliocchi sempre aperti. E’ uno deimessaggi scaturiti la scorsasettimana durante un incontro

svoltosi nella parrocchia di SantaMaria Goretti sul tema del disagiogiovanile, delle dipendenze e dellemisure da attuare per prevenire questesituazioni. L’appuntamento è statoorganizzato dall’Unità parrocchialeche comprende, oltre a Santa MariaGoretti, anche Cannucceto, Villalta, e

N

Giovani a rischio I genitori stiano attenti

Da un incontro della scorsa settimana a Santa Maria Goretti

Bagnarola.Il tenente dei carabinieri Luigi Scalingi,27enne comandante del gruppooperativo di Cesenatico, ha messo inguardia sui pericoli sempre presenti inRiviera: "Circolano droghe di ogni tipo.I genitori non devono mai pensare cheil proprio figlio è esente dai pericolidella droga. Ma spesso i genitori lidifendono a spada tratta, anche difronte all’evidenza. Ci è capitato a casadi una famiglia normalissima di

trovare un 17enne con semi dimarijuana, ma il genitore lo volevacomunque difendere".Il ruolo della famiglia è fondamentale.Quando ci sono dei disagi a monte,molto spesso, ci sono rapporti logorati.Lo ha confermato anche l’educatoreEmilio Zarrelli, il quale conosce moltobene il problema delle dipendenze:"Sono un ex tossicodipendente e hoiniziato con gli spinelli, a 15 anni.Fumare questa droga non è altro cheuna richiesta di aiuto. Molto spesso lafigura del padre è assente e la madre,pur essendoci, non sa dire dei no.Troppe volte genitori ed educatorichiudono gli occhi di fronte allecompagnie frequentate, anche lenuove compagnie virtuali di facebooke twitter. Una famiglia deve semprechiedersi perché il ragazzo non vabene a scuola e con chi esce la sera".Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda,anche in veste di padre, ha ricordatoche i genitori devono saper indicare aipropri figli la strada maestra,dividendo quel che è importante daciò che non lo è. Ha poi fatto unasottolineatura sulla Notte Rosa: "Cosìcome è impostata non mi piace. Passala cultura dello sballo".Dalla platea alcuni genitori si sonorivolti ai relatori, moderati daFrancesco Zanotti direttore delCorriere Cesenate, chiedendo "comepossiamo capire". Zarrelli è statochiaro: "Siate molto attenti, cogliete isegnali, dialogate con i vostri figli".

Una festa in Riviera

(foto d’archivio)

Page 16: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 201316 Valle del Rubicone

Gli amici del CorriereCesenate partecipano conla preghiera del suffragio

cristiano al lutto che ha colpito

la famiglia di don ToninoDomeniconi, parroco

di Budrio, con la mortedel fratello

PIERINO

Il Signore lo accolga inparadiso ricompensandoloper la sua collaborazione,per lunghi anni, al ministero

pastorale del fratello

PARTECIPAZIONE A Gambettola la festadegli anniversariIn occasione del mese dedicato alla famiglia, si è svolta inparrocchia a Gambettola, domenica 3 febbraio, la "Festa deglianniversari di matrimonio". Questi i festeggiati per 25 anni di matrimonio: Sante Biondi ePatrizia Rocchi, Gianluca Brigliadori e Patrizia Dell’Amore,Oberdan Distefani e Carla Zoffoli, Daniele Francesconi e

rinnovato la loro promessa durante lamessa pomeridiana, la festa èproseguita nei locali parrocchiali perun momento conviviale in compagnia

dei festeggiati e dei loro familiari, conil classico taglio della torta e le foto dirito.

Ps

Daniela Venturi, FaustoProcucci e Stefania Bertozzi,Gaetano Ricci e Cristina Ferri,Oscar Tani e Maria RosaZoffoli e Luigi Calabrese eRosaria Dispinzeri. Più numerosi sono stati ipartecipanti che hannofesteggiato il 50°: AlessandroAllemandi e GiovannaBrambilla, Romeo Brigliadorie Fedora Venturi, SalvatoreGalassi e Rosanna Semprini,Alvaro Giorgetti e LiviaFabbri, Santo Lizzo e MartinaGagliano, Enrico Muccioli e

Angela Ricci, Romano Pasini eMaria Gabriella Cotta, CarloRocchi e Annamaria Severi,Lorenzo Sarpieri e MariaPazzaglia, Antonio Tappi eImelde Andreoli e CarloZamagni e Maria GraziaMalenotti. Gli applausi più calorosi sonoandati alle coppie con 60 annidi vita insieme: GiuseppeMalagutti e Adriana Balladorie Giuseppe Pasolini e MariaTeresa Galassi. Dopo aver

Foto Mario Gambettola

Montiano | Festa della famigliaDomenica 3 febbraio allapresenza del vescovo Douglas edel parroco padre Domenico èstata celebrata, nellaparrocchia di Montiano, laFesta della Famiglia. Duecoppie di coniugi, Marisa eCurzio Comandini e Ines eRenato Pedrelli, hannocelebrato il 60° di matrimonio.Altre due coppie, Vittoria eGiuseppe Bersani e Silvana eRino Bocchini il 50° dimatrimonio, mentre Barbara eMarcello Zanotti e Valeria eMarino Galbucci hanno ricordato il venticinquesimo. Infine due coppie "giovani" Katia e MassimoBartolini e Katia e Ismar Mazzotti hanno festeggiato i dieci anni di matrimonio.

A Montiano è in corso la festa della parrocchia dedicata a Sant’Agata. Giovedì 7 febbraio, alle 21,si terrà un incontro aperto alle famiglie, tenuto da don Gabriele Foschi. Venerdì 8 la serata saràdedicata alla musica con i giovani della Tre Monti Band. Sabato 9, alle 14,30, pomeriggio dedicatoa bambini e ragazzi presso il teatro parrocchiale.

urante il Consiglio comunaledi Gambettola, che si è svoltola scorsa settimana, sonostati approvati il nuovo

regolamento delle rette dell’asilonido, con relativo aumento, e ilpiano comunale di emergenza eprotezione civile. "L’aumento delle rette dell’asilo nidoè in base Istat - ha precisatol’assessore Massimiliano Maestri -una prassi che viene già eseguita da

D

Aumenta la retta all’asiloOra è di 429 euro mensili

Gambettola, previsti sconti per chi dimostra redditi bassi

quattro anni a questa parte,considerato che le spese sonoaumentate anche a carico delComune. In sostanza l’aumento èpari al 3,1 per cento che tradotto intariffa mensile massima corrispondea 429,64 euro, che potrà esseredecurtata di alcune decine di eurofino all’esenzione totale, a secondadella dichiarazione Isee chesuddivide in scaglioni in base allafascia del reddito. Il nuovo

regolamento è depositato econsultabile presso l’ufficio deiservizi sociali del comune".Il secondo punto ha dato il via allaregolamentazione delle calamità conl’approvazione del piano comunaleemergenza e protezione civile."L’obiettivo è quello di salvaguardarela popolazione, il territorio e leattività produttive - ha precisatol’assessore ai lavori pubblici, RobertoSanulli - riducendo al minimo idisagi, assicurando il coordinamentodei soccorsi e la funzionalità deiservizi essenziali attraverso il Coc(centro operativo comunale). Sonostate individuate otto aree di raccoltain emergenza, che si trovano inLargo don Sirolli, al parcheggio dellastazione ferroviaria, nelle piazzeMartiri d’Ungheria, Foro Boario,Aldo Moro, Resistenza e Togliatti ealle vie Marconi e Perticari. Se fossenecessario allestire una tendopoli, learee individuate sono i campisportivi di via Curiel e di via delloSport".Nella riunione si è parlato anchedell’area Sacta, in quanto laproprietà ha fatto un ricorso control’ammontare di un’occupazione disuolo pubblico quantificata in90mila euro. A causa di un crollo deltetto, sul fabbricato che si affaccia supiazza Foro Boario, erano staticompiuti dei lavori con conseguenteoccupazione del suolo pubblico.

Piero Spinosi

RoncofreddoDetrazioni fiscaliper disabiliC’è tempo fino al primo marzo per farerichiesta di detrazione fiscali sullespese sostenute per abbattere lebarriere architettoniche in casa. IlComune di Roncofreddo ricorda a tutti iresidenti che le domande vannoconsegnate all’ufficio Servizi sociali(tel. 0541/949.211 int. 5 - fax0541/949.444, [email protected]. Fino al primo marzo è possibile fruiredella detrazione Irpef del 36% sullespese sostenute per il recupero delpatrimonio edilizio. Rientrano traqueste, le spese sostenute perl’eliminazione delle barrierearchitettoniche ossia le opere atte afavorire la mobilità interna ed esternadella persona portatrice di handicap,realizzabili sia sulle parti comuni chesulle singole unità immobiliari erelative pertinenze. Sono tali, adesempio: la sostituzione di finiture(pavimenti, porte, infissi interni edesterni); il rifacimento o l’adeguamentodegli impianti tecnologici (serviziigienici, impianti elettrici);l’installazione di pedane sollevatrici,scivoli, servoscale, ascensori emontacarichi.La detrazione spetta, inoltre, sugliinterventi relativi alla realizzazione distrumenti che, attraverso lacomunicazione, la robotica e ogni altromezzo tecnologico, siano adatti afavorire la mobilità interna ed esternadelle persone portatrici di handicapgrave.

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in ITALIA... nel MONDO

Progettazione e fornitura chiavi in manoImpianti:

Bambini in una scuola materna (foto d’archivio)

Page 17: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 2013 17Valle del Savio

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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TavolicciLa statuetta ritorna a casaEd eccola in cammino, la piccola statua,sulla via di casa. Stiamo parlandodell’immagine, alta appena 60 centimetri,della Madonna di Montegiusto diTavolicci, ai confini del Comune diVerghereto, nella parrocchia di SanMartino - Monteriolo. Un pezzo il cui verovalore artistico è rimasto sconosciuto finoallo scorso anno. La Madonninamillenaria di epoca romanica, in legnodipinto, fino al 1967 era conservatapresso il santuario di Santa Maria inMontegiusto, amena località di fronte aPereto, ora ridotto a rudere. La statua,dopo il deterioramento dello stratopittorico, era stata "vestita" di panni giàqualche secolo fa. Il bambino, spostato nel ’700 a destra, èstato riportato al centro dell’immagine,nell’originaria collocazione. Sistemato il

colore applicato al corpo, non è statonecessario rivestire la statuetta ancheperché sarebbero venuti coperti glioriginali lineamenti. Vari parrocchiani non hanno capito subitoquesta decisione, tanto da affermare chela statua era stata sostituita. Ma nessunoaveva sostituito la statuetta, erasolamente tornata all’originaria bellezza.Ed è per questo che la Soprintendenzaalle Belle Arti di Bologna ha ordinato unaimmediata rimozione della statua,avvenuta nel mese di novembre. Ora,dopo che la nicchia dove alloggia laVergine è stata messa in sicurezza grazieall’intervento di una ditta bolognesespecializzata (col sostegno dellaparrocchia di Sarsina), la statuettaritorna a casa. Venerdì mattina, 8 febbraio, saràriportata a Tavolicci, dopo essere stataconservata presso il Museo del Duomo aSarsina ed esposta alla venerazione deifedeli l’8 dicembre, in Cattedrale.Domenica 10 febbraio, alle 15.30, sicelebrerà una messa per festeggiare ilritorno della piccola opera d’arte.

Daniele Bosi

Unione dei ComuniE’ tempo di decidere

l futuro dei Comuni della Valle saràdeciso entro il 20 febbraio. Entroquesta data i Comuni dovrannoindicare alla Regione entro quali

ambiti territoriali "ottimali" e con qualialtre amministrazioni intendono avviarele Unioni e le gestioni associate deiservizi.La Comunità Montana dell’AppenninoCesenate ha anche programmato unincontro "plenario" dei Consiglicomunali di tutti e sette i Comuniassociati, che si svolgerà lunedì 11 aGualdo di Roncofreddo, alle 20,30presso la sala del Centro sociale.Ci sarà la possibilità di un ultimochiarimento sulla legge regionale e diun ultimo confronto con lapartecipazione della vicepresidentedella regione Simonetta Saliera. Poi sidovrà passare alla convocazioneformale ed ufficiale dei Consiglicomunali per deliberare sugliorientamenti.Bagno di Romagna e Sarsina hanno giàin programma di svolgere il Consigliolunedì 18 febbraio.Il Consiglio comunale di Bagno di

IRomagna è comunque già convocato, inseduta aperta, per venerdì 8 alle 20,30,per l’Esame della Legge Regionale n.21del 21 dicembre 2012 "Misure perassicurare il governo territoriale dellefunzioni amministrative secondo iprincipi di sussidiarietà,differenziazione ed adeguatezza".Alla riunione sono invitate leassociazioni di categoria, i cittadini, idirigenti e responsabili dei servizicomunali.I tre Comuni del Rubicone hannoconfermato l’orientamento per l’ambitoterritoriale "a misura" del DistrettoSocio Sanitario del Rubicone (coiComuni di Cesenatico, Longiano,Gambettola, Savignano, San Mauro

Pascoli, Gatteo).I quattro restanti Comuni della Valle delSavio probabilmente manterrebberocomunque le condizioni, in termini diterritorio e di popolazione, per poteranche pensare ad una loro Unione deiComuni.La dimensione dei problemi e dellematerie da gestire (soprattutto seavanza la cancellazione o la riduzione dipoteri delle province), l’orientamentogià espresso da qualche comune dellavallata (come Sarsina), la disponibilitàmanifestata dal sindaco di Cesena, sonotutti elementi che ormai stannoportando verso una decisionelargamente condivisa.

Alberto Merendi

Da Vegheretoa Mercato Saraceno si pensa a un’unionedi diversi servizi

Entro il 20 febbraio ambiti da definire

Alferello, i lavori saranno ripresiLa Regione ha revocato la sospensione dei lavori perla nuova centrale idroelettrica lungo l’Alferello. Lorende noto il Wwf di Cesena, col suo presidente IvanoTogni.L’ufficio regionale preposto ha revocato lasospensione del novembre scorso a Fgf Elettricità perle difformità rilevate tra il progetto presentato inComune e il progetto autorizzato dalla deliberaregionale. L’impresa ha trasmesso alla Regione la sua

proposta di adeguamento al progetto.Non è chiaro, a questo punto, se la proposta diadeguamento al progetto deliberato comprende o noanche qualche modifica del progetto stesso. "Destastupore - dicono dal Wwf - che la Regione, ad appenatre giorni dalla data di acquisizione del progetto diadeguamento, rilasci all’impresa la revoca disospensione dei lavori, senza aver convocato unanuova Conferenza dei Servizi". (Alme)

Nelle scorse settimane è stato abbandonato uningente quantitativo di rifiuti a margine dell’E45,all’inizio della galleria Roccaccia. Il sindaco Lorenzo Spignoli ha così dovuto firmareun’ordinanza che chiede all’Anas, entro 20 giorni, di"provvedere a sue spese e cura alla rimozione esmaltimento in discarica dei rifiuti presenti in zona".

E45, rifiuti nelle piazzole"Intervenga l’Anas"

I materiali sono stati scaricati qualche giorno primadi Natale, visto che è del 24 dicembre 2012 lasegnalazione al Comune di Bagno di Romagna daparte della stazione di Verghereto del Corpoforestale dello Stato.Le Guardie forestali constatavano che questomateriale risultava "presumibilmente riconducibilead imballaggi di un trasporto di arredi e che partedegli stessi presentavano etichettature con ladescrizione del numero dei colli, numero d’ordine,merce contenuta, ditte fornitrici e persona giuridicaacquirente".La piazzola, lungo la E 45, è di proprietà dell’Anas.

Page 18: Corriere Cesenate 06-2013

Giovedì 7 febbraio 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Bonus energia elettricaper apparecchiature medichesalvavitaÈ stato aggiornato e ampliato l’elencorelativo alle apparecchiature medicoterapeutiche necessarie per ilmantenimento in vita delle persone condisagio fisico. Si tratta diapparecchiature attinenti le funzionicardiorespiratorie, renali edell’alimentazione a cui sono statiaggiunti alcuni ausili indispensabili nellapratica terapeutica domiciliare, quali:carrozzine elettriche, sollevatori ematerassi antidecubito (alimentatielettricamente) se utilizzate incombinazione con apparecchiaturesalvavita.Ora il bonus per il disagio fisico saràcollegato al livello dei consumi e alnumero delle apparecchiature disupporto vitale utilizzate e certificateAsl. In precedenza, invece, il bonuscorrispondeva a un unico importostandard, indipendentemente dalnumero di apparecchiature e dai consumi.

Come accederePer accedere per la prima volta al bonus isoggetti gravemente malati dovrannoessere iscritti al Pesse, ossia il Piano diemergenza per la sicurezza del sistemaelettrico, che è il programma cui devonoadeguarsi le ditte fornitrici di energiaelettrica e che consente di evitare, inalcuni casi, il black out o la sospensionedella fornitura ad alcuni utenti.Per chi è già iscritto è prevista unaprocedura semplificata per ottenere ibonus, mentre per chi si iscrive per laprima volta al Pesse e vuole ottenere ilbonus dovrà rivolgersi direttamenteall’Asl di competenza. Il contrattodell’utenza elettrica potrà essereintestato o alla persona che utilizza

l’apparecchiatura o ad altra personafamiliare.Non è richiesta alcuna certificazione diinvalidità o di handicap; è inveceindispensabile, ai fini del rilascio delbonus, la certificazione medica rilasciatadall’Asl, e il bonus per disagio fisicoviene concesso a prescindere dal redditoo dall’Isee. I moduli per fare richiestaper i bonus sono disponibili presso iComuni.

Carnevale con Fnp e Anteas

Torna anche quest’anno il tradizionaleappuntamento con il Carnevale insiemealla Fnp e Anteas.Il momento di festa, in programma persabato 9 febbraio, si terrà presso ilristorante Cà Nori di Cervia. La festa inmaschera danzante sarà allietata dallemusiche di Maria Pia e Gessica.

Adeguamento pensioni personale comparto sicurezza,difesa e soccorso pubblicoDal 1° gennaio è stato predisposto unadeguamento agli incrementi dellesperanza di vita dei requisiti perl’accesso al pensionamento delpersonale appartenente al compartosicurezza, difesa, dei Vigili del Fuoco esoccorso pubblico. Sarà adottato unregolamento di armonizzazione alloscopo di assicurare l’incremento deirequisiti di accesso al pensionamento,tenendo conto delle obiettive peculiaritàed esigenze che il personale dei comparti

L’iniziativa, ormai tradizionale, si svolge nell’ambito della celebrazionedella 20esima Giornata mondiale del Malato, organizzata dalla parroc-chia di San Mauro Pascoli.L’ambulatorio infermieristico sociale sarà aperto per l’occasione, nei lo-cali parrocchiali in piazza Battaglini domenica 10 febbraio dalle 9 alle12 per la misurazione della pressione arteriosa e della glicemia per tuttiquelli che lo vorranno. Nella stessa giornata agli ospiti della Residenzaper Anziani “Domus Pascoli” e agli anziani inseriti del progetto Anteas“Lotta contro la solitudine degli anziani soli” verrà consegnato unomaggio a ricordo della giornata. Nell’occasione l’Anteas rende noti idati dell’ambulatorio infermieristico del 2012. Gli accessi sono stati3.082 e il totale delle prestazioni 5.223. Per il progetto “Anziani soli”sono venti quelli seguiti dalle volontarie Anteas.

Open Day all’ambulatorio Anteas di San Mauro P.

interessati esprime.L’Inps ha emanato un messaggio con ilquale ribadisce gli incrementi legatiall’allungamento

Requisiti per l’accesso alla pensione divecchiaiaIl collocamento a riposo d’ufficiocontinua ad avvenire in corrispondenzadell’età massima per la permanenza inservizio, come previsto dai singoliordinamenti e senza adeguamento allasperanza di vita solo nel caso in cui, alcompimento del limite d’età, ildipendente abbia già maturato i requisitiprescritti per il diritto a pensione. Nelcaso in cui il dipendente raggiunga nel2013 l’anzianità prevista requisitoanagrafico per l’accesso alpensionamento di vecchiaia deve essereincrementato di 3 mesi.

Requisito per la pensione di anzianitàDal 1° gennaio e fino al 2015 l’accesso alpensionamento anticipato avviene con iseguenti requisiti:- anzianità contributiva di quarant’annie tre mesi indipendentemente dall’età;- anzianità contributiva non inferiore adalmeno a 57 anni e 3 mesi;- anzianità contributiva che, previacalcolo, deve corrispondere all’aliquotamassima di pensione pari all’80 percento entro il 31 dicembre 2011, conun’età anagrafica di almeno 53 anni e tremesi.Si ricorda inoltre che, nel caso di accessoalla pensione con il requisito dei 40 annidi contributi, indipendentementedall’età anagrafica, il conseguimento deltrattamento pensionistico subisce,rispetto ai 12 mesi di finestra mobile, un

ulteriore posticipo, 1 mese, per i requisitimaturati nel 2002 , di 2 mesi per irequisiti maturati nel 2013 e di 3 mesiper quelli maturati dal 2014.

Largo agli anziani

Recentemente il fondo delle NazioniUnite per la popolazione ha illustrato unrapporto sull’invecchiamento mondialein 36 nazioni. Gli over 65enniaumentano, ma è altrettanto certo cheun quinto riesce ad accedere allapensione minima, visto che solo un terzodel globo (28 per cento dellapopolazione) vive in territori con unmeccanismo completo di politicheprevidenziali. Nel mondo ogni secondodue persone festeggiano il lorosessantesimo compleanno. È allo stessotempo un traguardo e una sfida. Salute,nuove occasioni di lavoro, sistemipensionistici e protezione legale,dovranno essere quindi gli ambiti cu cuiandranno concentrati gli sforzi einvestite risorse in futuro. “Il welfarenon è un costo - spiega Pietro Cerritodella Cisl -. Non si può parlare solo dispesa e non guardare alle pensioni, sirischia così di avere anziani poveri cheandranno nell’Est Europa in Rsa piùeconomiche e con standard qualitatividiscutibili. Siamo d’accordo con ilresponsabile delle politiche sociali delleNazioni Unite che ritiene che in Italiaserva una legge sul long term care emagari un’istituzione, una sorta diministero degli anziani, con il compito diripensare alle politiche socio-sanitarie”.

Caritas diocesanaIn tantial Mercatino dell’usatoNuovo grande successo del mercatinoallestito dai volontari Caritas nell’atrio diPalazzo Ghini, in corso Sozzi a Cesena,sabato 26 e domenica 27 gennaio.“Pur in un periodo di crisi come l’attuale -fanno sapere i volontari della Caritas - icesenati hanno aderito con ampiapartecipazione e grande generosità aquesta iniziativa, semplice ma efficace,messa in atto per sostenere il Centro diAscolto e Accoglienza per famiglie epersone in difficoltà, in particolare per isenzatetto.La somma realizzata - 2800 euro - èfinalizzata all’acquisto di generi diprimaria necessità: scarpe e giacconiinvernali, guanti e berretti di lana,coperte, lenzuola, asciugamani,biancheria intima, pannolini perbambini”.“I volontari e la Caritas diocesana - èscritto ancora nella nota diffusa allastampa - ringraziano vivamente tutticoloro che hanno contribuito al successodel mercatino e rinnovano alla comunitàcristiana e alla società civile l’appelloall’attenzione e alla condivisione verso lepersone in difficoltà, nelle tante modalitàche la fantasia della carità è in grado disuggerire”.Per consegne e informazioni: Centro diAscolto e Accoglienza in via MuraSant’Agostino, 16 (tel. 0547 29369)o agli uffici Caritas, in via Martirid’Ungheria, 1, a Cesena(tel. 0547480036).

n sabato di Carnevale all’insegna della carità: ecco laproposta del Banco farmaceutico. Sabato 9 febbraio sisvolgerà in Italia, Spagna e Portogallo, la 13esima Giornata

nazionale di raccolta del Farmaco, organizzata dalla FondazioneBanco Farmaceutico onlus. Recandosi nelle farmacie che espongonola locandina del Banco, si potrà acquistare e donare un farmaco dabanco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza.In Italia l’iniziativa coinvolge più di 3.200 farmacie in 85 province epiù di 1200 comuni, e permette di raccogliere farmaci daautomedicazione. I farmacirappresentano in molti casi l’unica via disalvezza e diventano ancora piùessenziali quando non ci si puòpermettere le cure necessarie. Abeneficiare dell’iniziativa saranno le oltre500mila persone che vengono assistitedai 1.449 enti caritatevoli convenzionaticon il Banco Farmaceutico in tutta Italia.In dodici anni sono stati raccolti oltre 2milioni e 700mila confezioni di farmaciper un valore di circa 17 milioni di euro.“Nella provincia di Forlì-Cesena sono 48le farmacie che hanno aderitoall’iniziativa - spiega Valeria Ghinassi,delegata del Banco Farmaceutico per laprovincia di Forlì-Cesena - e nellospecifico a Cesena e nel comprensorio lagiornata di raccolta del farmaco

U

Farmaciae solidarietà

Sabato 9 febbraio si svolge la 13esima Giornata nazionale di raccolta del farmaco

Recandosi nelle farmacie che espongonola locandina, si potrà acquistare e donareun farmaco da banco. Nel comprensoriocesenate sono ventidue le attivitàche aderiscono all’iniziativa.Circa duecento volontari coinvolti

interesserà 22 farmacie muovendo quasi200 volontari”.Gli stessi volontari spiegherannol’iniziativa. I farmacisti, a loro volta,rispetto alle domande degli enti assistiti,consiglieranno il tipo di farmaco da banco(ossia che non richiede prescrizionemedica) di cui è avvertita la necessità. Frai medicinali raccolti vi sono quelli controla febbre, il raffreddore, per curare i dolori,l’influenza, per lo stomaco, poi farmacilassativi, collirio, fermenti lattici, prodottiper bambini e disinfettanti.In particolare, nel comprensorio cesenatetra gli enti convenzionati con il bancofarmaceutico ci sono: associazione PapaGiovanni XXIII, centro di ascolto Caritas,parrocchia di San Vittore, Arkè

cooperativa sociale, associazione “IlDisegno”, associazione parrocchiale “A.Fracassi”, AuserCesena, centrosociale “Anzianiinsieme”, PiccolaFamiglia dellaResurrezione, operadon Guanella - ist.Don Ghinelli,associazione Grazia epace, associazioneBanco di Solidarietàdi Cesena, societàSan Vincenzo de’Paoli e Istituto SacraFamiglia.

Bab

GRAZIE AL MERCATINO ,LA CARITAS HA REALIZZATO2800 EURO CHE SERVIRANNOPER ACQUISTARE GENERIDI PRIMA NECESSITÀ

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Giovedì 7 febbraio 2013 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

RITORNIAMO AL CONCILIOA cinquant’anni dall’apertura del Concilio EcumenicoVaticano II, avvenuta nella Basilica di San Pietro, a Roma, l’11ottobre 1962, con il profetico discorso di papa Giovanni XXIII“Gaudet Mater Ecclesia”, si moltiplicano le pubblicazioni chenon solo ripropongono i testi del Concilio (anche in edizioneeconomica, vedi Edb ed Edizioni Paoline), ma tentano oritentano una ricostruzione storica dell’evento seguendo icriteri di una ermeneutica che, come ha precisatoautorevolmente papa Benedetto XVI, si definisce come“riforma nella continuità”.In diocesi di Cesena-Sarsina già alcuni incontri perimmergerci nell’evento pentecostale del Concilio, i cui fruttidevono alimentare e sostenere il nostro impegno per la NuovaEvangelizzazione, nelle sfide che dobbiamo affrontare ormaiincamminati nel Terzo Millennio.La convocazione in Cattedrale voluta dal vescovo Douglas lasera dell’11 ottobre per “entrare” con fede e nella fede a unamore grande per la Chiesa nostra madre, nell’ereditàtutt’altro che esaurita del Concilio.Significativo, anche se riservato a un piccolo gruppo difrequentatori, il mater sulle tematiche del Concilio promossodalla Scuola diocesana di Teologia.Recentemente, la prima mattinata della due giorni diaggiornamento del presbiterio, dedicata appunto al Concilio

oggi nella Chiesa, guidata dal vescovo di Rimini monsignorFrancesco Lambiasi.Un invito: frequentare le sale della libreria “San Giovanni” (olim diPalazzo Ghini) in piazza Isei, in centro a Cesena: si può trovare,ben disposti negli scaffali e sui tavoli, pubblicazioni riguardanti ilConcilio.Con simpatia segnaliamo la raccolta di interviste e testimonianzecon il titolo “Quelli che fecero il Concilio”, scritto dal giornalista diAvvenire Filippo Rizzi, e affidato al catalogo delle EdizioniDehoniane di Bologna.Non si tratta di una ricostruzione storica dell’evento, quanto,dando voce a distanza di anni, a testimoni che a vario titolovissero, seppure a volte in maniera indiretta, alla nuova stagioneper la vita della Chiesa e per il mondo che papa Giovanni XXIII,obbedendo a un impulso dello Spirito, aveva fermamente voluto,continuato e poi concluso dal suo successore Paolo VI, verotimoniere e artefice del Vaticano II. Sono convocati, sulle pagine,per ricomporre la temperie che ha connotato i lavori del Concilionelle successive sessioni, due allora giovani biblisti, i gesuiti efuturi cardinali Carlo Mario Martini e Albert Vanhoye, sapientirievocatori del “drammatico” sulle fonti della Rivelazione,conclusasi nella Costituzione “Dei verbum”.Le testimonianze degli allora “esperti” padre Tucci, direttore dellaCiviltà Cattolica, e il domenicano padre Cottier, consentono dirivivere il confronto vissuto dentro e fuori la Basilica di San Pietro

circa i temi delrapporto dellaChiesa con ilmondocontemporaneo(Gaudium et Spes),e la libertà dicoscienza(DignitatisHumanae). Eancora, latestimonianza delvescovo LuigiBettazzi, vescovoemerito di Ivrea,partecipe ai lavoridel Concilio come ausiliare dell’arcivescovo diBologna, il cardinale G. Lercaro, edell’arcivescovo Loris Capovilla, il segretario dipapa Giovanni XXIII. E altre ancora, cui siaggiungono i ricordi di giornalisti, primi“vaticanisti” dei mass media: Ettore Masina,Benny Lai e, soprattutto, Raniero La Valle,direttore de “L’Avvenire d’Italia”.

Pa

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano,Eliseo Multisala CesenaLINCOLN - di Steven Spielberg

Che un grande presidente americano possaanche essere repubblicano, oggi non è scon-tato. Anzi. Ma gli Stati Uniti fin dall’iniziodella loro storia hanno dovuto fare leva suiprincipi di grandi uomini per offrire terrenocomune a milioni di persone di diverse ori-gini. E per fortuna il passato è anche glo-rioso, ma raccontarlo senza manipolarlo èuna bella impresa. Non è certo una novitàper Steven Spielberg, appassionato narra-tore insieme di fiabe e atrocità, che con“Lincoln” va ben oltre a “Salvate il soldatoRyan” e “Schindler’s List”. L’America buia erazzista, già evocata nel “Colore viola” e“Amistad”, è lo sfondo della vicenda.La trama: 1865, guerra di Secessione. Lin-coln è al secondo mandato: “Dobbiamo fer-mare questa emorragia – dirà – che ci ècostata 750mila vite americane”. Come?Convincendo le frange oltranziste conserva-trici ad approvare il 13esimo emendamentoalla Costituzione, abolendo quindi la schia-vitù. Una rivoluzione epocale per i Repub-blicani, che intravedono la minaccia diun’uguaglianza di fatto e lo spettro del suf-fragio universale. Spielberg e lo sceneggiatore Kushner for-giano il ritratto definitivo di un uomo osses-sionato, che persegue un’idea fissa cerebrale(vedi l’intellettualizzazione del concetto diuguaglianza, con il riferimento al teorema diEuclide: “Doppi di cose uguali sono ugualitra loro”) e si prefigge un duplice obiettivo:cancellare una macchia illogica, più che an-ticostituzionale (la schiavitù), per lasciareuna traccia indelebile e salire così sul piedi-stallo della Storia. Un uomo che porta sullespalle il peso dei cadaveri che ha sulla co-scienza (la fine procrastinata della guerra disecessione), che vive la tragedia di un’inti-mità da sacrificare (“È troppo difficile,troppo difficile”), che deve fare i conti con ildolore di una donna che vorrebbe morirema che, alla fine, per amore si presta al gioco(nella splendida sequenza nella camera deldefunto Willie, a poche ore dal ricevimento,per mezzo di una soluzione di montaggioimpertinente e straordinariamente efficace,Mary Todd si tramuta rapidamente da materdolorosa (“La testa mi duole così tanto. Hopregato per la morte la notte in cui Willie èmorto. Ma il mio desiderio non è stato esau-dito. Come sopportare i lunghi pomeriggifino alla notte fonda?”) in donna combattivae risoluta.In Lincoln è la geometria a farla da padrone:i movimenti di macchina, quasi mai a mano,sono numerosissimi ma resi impercettibiliin ragione della loro stringente (e strug-gente) necessità, quasi neoclassica. L’unicarisposta sensata al gioco di un Quentin Ta-rantino. Spielberg è uno dei pochi registi vi-venti a credere ancora che il cinema sia unacosa seria. Un po’ come Lincoln, che fu unodegli ultimi presidenti degli Stati Uniti a cre-dere ancora nella Storia e nelle storie. La se-rietà del gioco si svela anche eparticolarmente nella sequenza finale. Ilpassato è ancòra nel nostro presente e àn-cora salvifica del nostro futuro. Esattamentecome il cinema.

Il Compiantoper la Valdocadi Walter GalliPubblicata dalla editrice “Il Ponte Vecchio”un’antologia di poesie del più rappresentativopoeta dialettale cesenate

ella ricorrenza del decennale dellamorte di Walter Galli, la Società Editrice“Il Ponte Vecchio” di Cesena ha

pubblicato Compianto per la Valdoca (a cura diAnna Simoncini e Roberto Casalini),un’antologia di poesie del più rappresentativopoeta dialettale cesenate, con presentazione diElena Baredi e di Paolo Lucchi.Un’introduzione curatissima e corposa - anchevenata di affetto - di Marino Biondi, aiuta acogliere la stoffa umana e poetica di questopersonaggio straordinario. Walter Galli (1921-2002) ha interpretato la fatica del vivere, “lapovertà e la follia”, le aspirazioni, i lutti, le virtùe i vizi di un piccolo popolo di “miserabili”,quello appunto della Valdoca: quasi a farne unparadigma della vicenda umana dei piùemarginati in un periodo storico quanto maidrammatico, quello della seconda guerramondiale e del successivo periodo postbellico.

L’introduzione di Biondi, un vero e proprio saggio, approfondisce inoltre inmaniera interessante il ruolo quanto mai significativo della lingua dialettale - edi quella romagnola in particolare - nell’ambito della produzione poetica.Leggendo Compianto per la Valdoca, due sono i sentimenti essenziali che siprovano.Quello di una simpateticità, perché ogni testo attraversa l’anima del lettore, locommuove e lo rende partecipe di quel mondo di “vite fallite”. Una umanitàtalora capace di sacrificio e di dedizione, di energia, di rabbia; tal altra succubedi un destino crudele e cinico che porta a soccombere, ad abbandonarsi aglieventi troppo grandi per gente semplice e sprovveduta.Trova spazio nel lettore anche un certo moto di ribellione, di fatica ad accettarel’ineluttabilità del destino che sottende sempre e comunque l’opera poetica diWalter Galli. Mai che una cosa vada per il verso giusto! Il soldato che muore, ilbambino nato cieco, Renzo che fa un passo avanti sulla strada al passaggio delcamion, e la morte (La gnafa) che è sempre lì, a due passi, che bussa col suoghigno. Mi ricorda, questa posizione di fronte alla vita, quella del Verga neiMalavoglia, dove di ogni evento che stava per succedere si sapeva già l’esito inanticipo. Mai che una vicenda, un fatto, un’attesa finisse secondo il proprio

N

desiderio. Sempre tutto male.Trattasi comunque di una poesia di grandecaratura, che commuove, ma che fa anchesorridere (basta soffermarsi sui nomignoliaffibbiati a tanti personaggi: Furmiga,Luméga, Tràpula, Galóz…). Non si può nonsentirsi compartecipi della vita di questi“superflui” (come li chiamerebbe DanteArfelli), di questi uomini, di queste donne;non accompagnarli nel loro quotidianosvenarsi per arrivare a sera. Nel loro candoreinerme o nella loro perfidia, rimangonofissati nei versi come emblemi di una storiaumana piena di dolore e di speranza delusa.Solo l’ironia sembra aprire qualche spiraglioche ridà ancora, a tanti, la voglia dicontinuare, nonostante tutto, la battagliadella vita. Dentro tutte le contraddizioni, fradedizione ed egoismi, bestemmie e rosari,suore di clausura e cuoche di bordelli.Questa “poetica dei vinti” si manifesta conun rancore sarcastico contro tutti i poteri («iltrono e l’altare», come sottolinea MarinoBiondi), tanto da mettere sullo stesso piano,con il suo linguaggio eversivo, «il conte» e «ilCorpus Domini» e da descrivere la passionee la morte di Cristo come una “commedia”,già tutta preparata a tavolino.A proposito del nichilismo senza speranzaalcuna di Galli, in cui il destino dell’uomo èvisto come una “terra senza cielo”, trovo chenell’antologia non è stata riportata unabrevissima poesia, l’unica in cui il poeta -forse un po’ distratto o forse per far sorridereil lettore - ammette che ci potrebbe essere unPadre buono che, in fin dei conti, ama i suoifigli («Quant a sarò in fila, ins l’atenti,/davènti a e’ Signor,/ a sper ad cavèmla cunun tuzon»).Mi dispiace per l’assenza di questa poesia,una delle due che conosco da sempre amemoria (l’altra, un capolavoro, è E’ tu vèc).È sempre stata un’ancora di salvezza a cuiormeggiare il mio destino eterno. Cioè, hosempre pregato Dio affinché, quando sarà ilmomento, abbia pietà del mio niente e pertutte le volte in cui ho tradito la mia libertà acausa della mia debolezza di uomo. Epotermela cavare con un tozzone, così comesuccedeva con mio padre.Comunque sia, questo libro è un bel regalo.Agli amanti della poesia e alla città diCesena.

Franco Casadei

- WALTER GALLI, Compianto per la Valdoca, Ce-sena, Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, 2012,pp. 144, 12 euro.

stata inaugurata sabato 26 gennaio a Cesena, in via Cervese 3355 (soprail bar del casello autostradale) è stata inaugurata la personale del noto

pittore cesenate Aurelio Barducci, "Silvano".DoviDesign, in collaborazione con la Banca d Cesena, ha voluto questamostra pensata come un viaggio attraverso le opere dell’artista. E di unviaggio si tratta, attraverso suggestive installazioni che rimarcano ilpercorso segnato da opere di grandi dimensioni, eseguite ad olio negli"autoritratti", oppure a grafite nelle "nature morti". Un viaggio attraversola sensibilità e la poesia di questo artista che stupisce per la freschezzadella fantasia nella realizzazione delle sue opere.

È

Mostra di Aurelio Barducci “Silvano” Negli autoritratti le figure, ridotte a una formaessenziale, porta a una stilizzazione di fortesuggestione. Nelle nature morte la luce scorre sullesuperfici degli oggetti, rivelandone con evidenza lamateria, fedeli al naturale e pure trasfigurati in unaimmobilità metafisica e quasi irreale.Chi visita la mostra e incontra Silvano non può fare ameno di stupirsi e di entrare in sintonia con i sentimentigenuini, sinceri e puri di questo artista.La mostra rimarrà aperta fino al 3 marzo, con il seguenteorario: venerdì e sabato dalle 15 alle 18; domenica dalle10 alle 12 (visita su appuntamento, tel. 377 1435008).

Enrico Guidi

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Giovedì 7 febbraio 201320 Cesena & Comprensorio

Cesena flashIncontro politicoAl palazzo del Ridotto, venerdì 8 febbraioalle 20,45, si tiene un confronto fra icandidati alle prossime elezioni.Partecipano Enzo Lattuca (Pd), LauraBianconi (Pdl), Bruno Molea (Lista civicaMonti), Giulia Sarti (Movimento 5Stelle).Modera Francesco Zanotti, direttore delCorriere Cesenate. Organizzano i circoli Aclidi Case Finali e Santo Stefano.

Concerto all’OsservanzaLa corale polifonica Alio Modo Canticumterrà un concerto di musica sacra nellachiesa dell’Osservanza sabato 9 febbraioalle 21. Al pianoforte Caterina Scala eFabiola Crudeli. Direttore Adamo Scala.

Raccolta di poesieStefano Maldini insieme a GianfrancoLauretano e Francesco Gabellini presenteràil suo libro di poesie "La festa di un giornonormale" (Rimini, Raffaelli Editore, 2012),sabato 9 febbraio alle 17,15 nella salalignea della Malatestiana. Letture di SergioScarlatella e Ilario Sirri. Alla chitarraMichelangelo Severi e al violoncelloSebastiano Severi.

Arte e teatroA cura di Ute, Università della terza età -Fnp - Cisl Cesena, venerdì 8 febbraio alle15,30 nella sala Vaienti di via Renato Serra,l’archeologa Maria Grazia Maioli terrà unalezione sul tema "Il mosaico nell’imperoromano; tappeti pavimentali policromi,figurati e geometrici, dall’Africa all’Italia".Martedì 12 febbraio alle 15,30 FrancoMescolini parlerà di "Teatro tra maschera evolti".

Il dialetto romagnoloL’associazione Pro Rubicone haprogrammato per giovedì 7 febbraio alle20,45 nella sede del quartiere a Calisese unaserata sul tema "La voce dell’ortografia"con Gilberto Casadio dell’associazione"Friedrich Schürr". Ingresso libero.

Carnevale e filmAl cineteatro Victor giovedì 7, sabato 9 edomenica 10 febbraio spettacolo dicarnevale. Martedì 12 alle 21 saràproiettato il film "La regola del silenzio"(2012) di Robert Redford . Ingresso 3,50euro.

Commedia dialettaleProseguono al Bogart di Sant’Egidio glispettacoli di teatro dialettale romagnolo.Sabato 9 febbraio alle 21 la compagnia"Amici del teatro" di Cassanigo (Ra) porteràin scena "La camisa dla Madona", tre atti diCorrado Contoli. Regia di Alfonso Nadiani.Ingresso 7 euro, ridotto 6.

Cesena◗Festival del cioccolatoSi terrà in piazza Almericidall’8 al 10 febbraio il 1°festival del cioccolato,organizzato dal consorzio"Le Città I Mercati" perscoprire il mondo del cacao ela sua traduzione nella tradizione artigianaleitaliana. Con laboratori didattici e degustazioni.

Cesena◗Incontri per maturandiIl centro culturale "Campo della Stella" ripropone ilciclo di film e lezioni per maturandi e insegnanti,collegato al concorso di scrittura saggistica "Lamemoria del Novecento" promosso incollaborazione con la Banca di Cesena. Prossimoimpegno mercoledì 13 febbraio alle 15 nella sala"Eligio Cacciaguerra" in viale Bovio. Paolo Terenzidell’Università di Bologna presenterà il testo "Labanalità del male" di Hannah Arendt.

Bertinoro◗Festa di carnevaleL’Azione cattolica giovani haorganizzato per sabato 9 febbraio dalle21, nei locali della parrocchia di SantaMaria Nuova in collaborazione conPievesestina e la commissione dellosport e tempo libero, la serata dicarnevale con musica e premi.

Cesenatico◗In maschera col RadarIl gruppo Radar ha organizzato la festa dicarnevale che si terrà al teatro parrocchialedi san Giacomo sabato 9 febbraio dalle 21.Balli, dolci, dj set, maschera a temaobbligatoria. Ingresso 5 euro. Perinformazioni telefonare al 3665262780 oandare sul sito www.grupporadar.it.

Sogliano◗Monologo di Paolo CevoliAl teatro comunale Elisabetta Turroni,sabato 9 febbraio alle 21, monologo diPaolo Cevoli "Il sosia di lui" in cuiracconta, nei panni del meccanico PioVivadio detto Nullo, la sua Riccione deglianni ’30 e ’40. Ingresso 12 euro, ridotto10.

Cesena◗"Adelmo Adelmo"La compagnia dialettale "Qui adSan Zili" presenta la commedia indue atti comici "Adelmo Adelmo",di Antonio Guidetti.L’appuntamento, presso ilcineteatro Bogart a Sant’Egidio, èper lunedì 11 febbraio e martedì 12febbraio alle 20,45. Perprenotazioni: 370 1076280.

San Piero◗Spettacoli teatraliSul palco del teatro Garibaldi, venerdì 8febbraio alle 21, il comico Andrea Vasumi.Sabato 9 alle 21,30 Beatrice Visibelli e MarcoNatalucci presenteranno "I marziani" diAlberto Severi. Per la rassegna "A teatro conmamma e papà" il Teatrino dell’Es porterà inscena, domenica 10 febbraio alle 15,30, "Ilmanifesto dei burattini" di e con VittorioZanella e Rita Pasqualini.

MalatestianaCesenatiper leggere

a BibliotecaMalatestiana apre leporte agli scrittori della

narrativa italiana. E’ ilrinnovato appuntamento con"Cesenati per leggere", ciclodi incontri presentato daEmiliano Visconti, inprogramma nella Sala lignea alle 18(ingresso libero). Si parte venerdì 8febbraio con Marcello Fois che presenta“Nel tempo di mezzo”, finalista al PremioStrega 2012: storia di Vincenzo Chironiche ritorna nella sua terra e si innamoradell’unica donna a lui proibita. Il 22febbraio è la volta di Diego De Silva conil suo “Mancarsi”: racconto di duepersonaggi fatti l’uno per l’altra che perònon si incontrano malgrado i tanti puntie luoghi in comune. Il 7 marzo TizianoScarpa legge “L’Infinito” di GiacomoLeopardi: è il fantasma del poeta di

Recanati il protagonista di questo libroche fa fare i conti con quanto sopravvivedella nostra tradizione culturale. Il 22marzo Michela Murgia presenta il suofresco di stampa, “L’incontro”, raccontoincendiario estivo innescato da treragazzini che si trasforma poi in unaguerra di paese combattuta a suon diSalve Regina. La rassegna si chiude inaprile con gli ultimi due appuntamenti:venerdì 5 Fulvio Ervas, “Se ti abbraccionon aver paura”, che affronta il difficiletema dell’autismo, e venerdì 19 aprileMichele Mari, “Di bestia in bestia”.

L

CesenaMacbeth al BonciDa giovedì 7 a sabato 9 febbraio alle 21e domenica alle 15.30, la Fondazionedel Teatro Stabile di Torino, insieme alTeatro Stabile del Veneto, porta al Bonciil “Macbeth” interpretato da GiuseppeBattiston e diretto da Andrea De Rosa(regista visionario e dal segnoraffinato). Per il ruolo di Lady Macbeth,De Rosa ha scelto Frédérique Loliée. La trama narra che dal momento in cui ilgenerale vittorioso si imbatte nelle trestreghe che gli predicono il suo futuroda re, il desiderio di essere davvero ilsovrano di Scozia inizia a guidarlociecamente sulla via degli efferatidelitti attraverso cui realizza laprofezia. Ma la scia di sangue che lasciadietro di sé genera nemici e perfino lasua complice, Lady Macbeth, crollaquando ha finalmente ottenuto il titolodi regina. Costo biglietto: per la prosa, intero 25euro, ridotto 18 euro, loggione 15 euro,speciale giovani 15 euro. (Sda)

Montiano◗Paese in mascheraLa Pro loco ha programmatoper domenica 10 febbraiodalle 15 la XIII edizione delcarnevale. Da piazzaMaggiore si svolgerà lasfilata per le vie del paese.In caso di maltempo lafesta si svolgerà nella salaparrocchiale.

Longiano◗Commedia e premiazioniCon la commedia, fuori concorso, "Quande nas un vec" di Giusi Canducci e lepremiazioni, domenica 10 febbraio alle15, arriverà a conclusione la XII rassegnadi teatro dialettale organizzata al Petrelladalla filodrammatica "Hermanos" diLongiano. Ingresso 5 euro.

Cesenatico◗Serata alla Nuova FamigliaNella sede dell’associazione "La NuovaFamiglia"onlus in via Cesenatico,sabato 9 febbraio si svolgerà la festadi carnevale con cena alle 19, 30preparata dai cuochi della parrocchiadi Santa Maria Goretti. Poi giochi,sfilata di maschere e musica col djJumbo e il tenore Paolo Polini.

Cesena | Premio alla professionalità

Il panificio "Bazzocchi" di via Pistoia, in zona San Paolo a Cesena, hafesteggiato nei giorni scorsi i 25 anni di collaborazione di Loretta Caselli (nellafoto, al centro , con la targa) con un ringraziamento tutto speciale per lapassione, la cortesia, la fedeltà e la professionalità con la quale presta ognigiorno il suo prezioso servizio. Agli auguri della famiglia Bazzocchi si sonoassociati tutti i numerosi clienti.

Cesenatico◗Concerto dedicato a DallaConcerto live dedicato a Lucio Dalla, venerdì8 febbraio alle 21 al Comunale con VittorioBonetti, voce e pianoforte, Robby Pellati,batterista, Mel Previte, sax e chitarre, RigoRighetti, bassista, Emanuela Cortesi, voce-corista di Lucio Dalla, Nicoletta Bassetti,violino e viola. Ingresso unico 10 euro.

I 105 anni di nonna TinaAlla Croce Bianca di Cesena, lunedì scorso, si ètenuta la festa dedicata a nonna Tina Pistocchi cheha compiuto 105 anni. La signora Tina è la piùanziana di tutta Cesena essendo nata nel 1908.Passa i pomeriggi alla croce Bianca e si diletta asuonare il pianoforte. Nella foto (di Alberto Monti),da destra, Tina Pistocchi, il sindaco Paolo Lucchi e ilparroco di San Domenico don Firmin Adamon.

Foto A. Giangrasso

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Giovedì 7 febbraio 2013 21Sport

Calcio serie B In due gare, sei punti. Ora arriva la Ternana

Con la vittoria corsarai bianconeri hanno fattoun bel balzo in avanti in classifica. Prossima garavenerdì sera al Manuzzi

Eric Malatesta

opo due vittorie consecutive,il Cesena cerca il tris venerdìsera nell’anticipo contro laTernana. Al Manuzzi si gioca

alle 20.45 e il Cesena, sotto i riflettori,non vuole farsi sfuggire l’occasione diproseguire il filotto positivo. Dopo lebelle vittorie ai danni di Vicenza eNovara, il vento sembra esseredecisamente cambiato.Mister Bisoli sta coccolandosi unnuovo gruppo, nato dal mercato digennaio, dove i nuovi si stanno benintegrando con i vecchi, dando vita aun mix che sembra propriofunzionare. Non vorrà certo distrarsiquesto Cesena di fronte alla Ternanache arriva al Manuzzi con duelunghezze di vantaggio sulla truppabianconera (29 a 27 punti). Irossoverdi allenati da DomenicoToscano sono una delle neopromossedallo scorso campionato di PrimaDivisione e si stanno dignitosamentecomportando anche nel torneocadetto. La formazione umbra ha finoramesso a segno 25 reti e ne ha subite27 in 24 gare disputate, dove levittorie sono state 7, i pareggi 8 e lesconfitte 9. Una tipica squadra dimetà classifica, che il Cesena nondovrà sottovalutare. All’andata finì 0-0 e allo stadio "Libero Liberati" ilCesena affrontò per la prima volta l’exMaurizio Lauro. Tra le fila ospiti

D Il Cesena risaleIl Cesena risale

militano anche altri due exbianconeri come Stefano Botta eDavide Sinigaglia. Nel turnoprecedente la Ternana ha pareggiatoper 0-0 col Bari tra le mura amiche,mentre il Cesena è reduce dallabrillante vittoria in trasferta diNovara.Il Piemonte, e lo stadio Silvio Piola,sembrano portare fortuna alcavalluccio marino, che era giàriuscito ad imporsi a Vercelli e nel suoomonimo stadio intitolato al vecchio

campione. A decidere una gara bengiocata dal Cesena, è stato un guizzodi Tonucci che incuneatosi in area dirigore freddava il portiere novaresecon un sontuoso tacco volante. Ungol da vero "attaccante" di classe peril centrale difensivo di Pesaro: per luidue gol consecutivi in altrettante garegiocate. La cura Bisoli, per Tonucci ealtri giocatori si sta vedendo.Il ritorno di Volta al centro della difesaha garantito spessore ed esperienza,mentre là davanti un giocatore comeGranoche, in tandem col ritrovatoSucci, si sta rivelando preziosissimoalla causa. La classifica è molto corta,ma il Cesena ora può rifiatare fuoridalla zona rossa e guardare al futurocon rinnovato entusiasmo. Vietatorilassarsi, ma la strada ora è quellagiusta. In campo e fuori, l’obiettivoresta sempre quello della salvezza deicolori bianconeri di Romagna.

Il Volley Club soffrema vince al tie-breakLe ragazze di Cesena, che militano in B2, hanno vinto controuna delle dirette concorrenti per la corsa ai play-off

Sofferta vittoria per il Volley ClubCesena che supera Castelfranco solo altie-break, dopo oltre due ore e unquarto di match. E’ stata una sfida dialta classifica al Minipalazzetto dove èarrivato un Castelfranco di Sotto (PI)diretto contendente per i play-off e cheinsegue alla vigilia a tre lunghezze dalleromagnole. Coach Bazzocchi è costrettoa rinunciare all’ultimo anche aCancellieri (frattura di un dito della

mano sinistra), oltre a Di Tullio, mariesce a recuperare Zebi che partetitolare in banda insieme a Di Fazio.Completano il sestetto di partenza,Poggiali in regia e in diagonale conParenti opposto, "le Gardini" Serena eCamilla al centro e Fabbri libero.Partono forte le padrone di casa che,perso il primo punto, mettono a segnoun parziale di cinque punti e costringel’allenatore pisano a chiamare time-out(5-1), ma la storia non cambia e lecesenati conducono in scioltezzamantenendo un buon distacco. Sul 14-10 si segnala l’esordio con la maglia delVolley Club per la nuova schiacciatriceSofia Devetag (classe ’93). Il set sichiude 25-23. Copione inverso nel secondo parzialeche parte con Marchi confermata nelruolo di libero al posto di Fabbri.Ricezione difettosa per le cesenati chesi lasciano scappare un Castelfrancoche vola 1-5 costringendo Bazzocchi afermare il gioco. Poi la rimonta locale siferma sul più bello ed è un ace di Dal

Canto a rimettere in parità l’incontro. Ilset si chiude 22-25.Con il punteggio in parità, il terzo setpotrebbe diventare decisivo e latensione dell’avvio di parziale ne è ladimostrazione. Le cesenati giocano bene e siimpongono 25-20. Il quarto set è di marca ospite: leavversarie lo vincono facilmente 14-25. Il parziale decisivo parte all’insegnadell’equilibrio: sul 4-3 infortunio allapalleggiatrice pisana Gnesi che accusauna distorsione alla caviglia sinistra eviene rimpiazzata da Tessitori. Cesenaapprofitta della confusione avversariaper allungare prima del cambio-campo(8-6). La reazione d’orgoglio toscana èdi quelle importanti (8-9) e il set siriapre. Un punto a testa e ci si avvicinaalla fase decisiva: sul 12 pari l’errore inattacco di Gasparri pesa come unmacigno, se aggiunto a un gran muro diZebi che regala due match-point allecesenati che chiudono l’incontro (15-13) grazie a un errore di Nelli al centro.

Tonucci, ancora decisivo (Pippofoto)

(Pippofoto)

Mister Bisoli

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Giovedì 7 febbraio 201322 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

✎UNA RIFLESSIONEon è un caso cheBenedetto XVI abbiaindetto sul finire del 2012

l’Anno della Fede.Questa è l’epocain cui "il fenomeno deldistacco dalla fede"si è progressivamentemanifestato presso civiltà,culture, nazioni che"apparivano impregnate diVangelo". Parecchi cristiani la"presuppongono",ma non la "tengono viva", anzila indeboliscono rendendoimpossibili forme veredi convinta testimonianzacristiana.Si può perciò comprendere che"nuova evangelizzazione" nonè uno slogan, ma la sfida per laChiesa di oggi.Nel recente Sinodo sullanuova evangelizzazionesi è parlato molto di"trasmissione della fede",di comprensione della fede, diforza trasformatricedella fede, di pedagogia dellafede, dei soggetti chiamati

N

alla trasmissione della fede, masoprattutto si è detto"che non si può trasmettere ciòche non si crede e non si vive".Ecco allora l’Annodella Fede, voluto da papaBenedetto con uno scopo benpreciso: "la Chiesa nel suoinsieme, e i pastori in essa,come Cristo devono mettersi incammino, per condurre gliuomini fuori dal deserto,verso il luogo della vita,verso l’amiciziacon il Figlio di Dio,verso Colui che ci dona la vita,la vita in pienezza"(cfr. Benedetto XVI in PortaFidei).È il legame col territorio,

sottolinea a tal propositoil cardinale Angelo Bagnasco,quello che ancora una voltainterpella la Chiesa italiana,giacché non c’è puntodel Paese che non siaassegnato ad una dataparrocchia non c’è famigliae persona che non debbanoessere, in un modoo nell’altro, raggiunteda una proposta.In questo contestoavvertiamo che la "pastoraledello sport" e in senso piùampio la "pastorale del tempolibero" o come si diceoggi "della festa",opportunamente "integrate"con le altre "pastorali",

L’Anno della Fede e l’impegnodei laici cristiani nello sport

non diventi statica e ripetitiva,ma aperta a una particolarearticolazione della vitadell’uomo.Nella pastorale ordinaria,nelle proposte per l’Annodella Fede, nel proseguireil cammino decennale sulla"sfida educativa",le pastorali potranno trovareuna sintesi d’impegno propriosulla parola "festa":lo sport è festa.Sono tornati alloraal centro dell’attenzionediversi "bisogni" quali abitare ecapire il territorio,recuperando il concetto di"vicinato" e di "socialitàdiffusa", di "prossimità";

custodire e difenderela "domenica",in una corretta integrazionenel "giorno del Signore"degli eventi sportivi;recuperare il significatoantropologico della "festa"e del "riposo"; orientare acorretti stili di vitanel tempo della festa(vincere la dispersionee l’evasione);ribadire la centralitàdell’Eucaristia domenicale;riformulare i valori del tempolibero e della festa(il valore del riposo,dell’accoglienza,del benessere,del piacere, la via dellabellezza; del creato,del paesaggio, il valoreeducativo del gioco,l’arte di viaggiare, il recuperodell’aspetto ludicodello sport, la salvaguardiadella spontaneità,del gusto, dell’entusiasmo,l’amore del vero e del bello,la gioia di vivere).

| Csi cesenate: un po’ di storia

La foto ritrae l’arbitro dicalcio Francesco Bal-zani durante la direzio-ne di una partita delcampionato Dilettantinella stagione sportiva2003/04.

In breve dal Comitato cesenate del Centro sportivo

12esimo Campionato sociale di ScacchiÈ iniziato il 5 febbraio e proseguirà fino all’1 marzo,presso la sede del Circolo scacchistico “Paul Morphy"di Cesena, il campionato sociale per i non classificati,giunto alla sua dodicesima edizione.L’appuntamento, divenuto nel tempo un’attivitàtradizionale del circolo stesso, è aperto ai socitesserati per l’anno 2013, riservandosil’organizzazione di invitare anche amici del circolo.I posti disponibili sono al massimo 30 e i turniprevisti 8 (si gioca ogni martedì e venerdì sera, coninizio alle 21), mentre il tempo di riflessione è diun’ora a giocatore per completare la partita.Il regolamento della competizione prevede che vengaassegnato il punto a forfait al giocatore presente,trascorsi trenta minuti dall’inizio del turno.La trascrizione della partita, anche se facoltativa, èvivacemente raccomandata.Nella serata finale del 1° marzo, si terranno lepremiazioni del campionato.

5ª Coppa di Calcio a 5 maschile

Il mese di febbraio vede lo svolgimento delle garerelative alla Coppa di calcio a 5 maschile, giunta allasua quinta edizione.

Dieci sono le societàche danno vita a dueraggruppamenti. Nelgirone "A"registriamo lapresenza di cinqueformazioni: il ParkinsCesenatico, ilBorgorosso Circolo09, il Bar CiccioOltresavio, la Pol.1980, il BorgorossoSenior; nel girone"B" un numerouguale di squadre: ilReal Circolo, l’Atletico Circolo, la Pol. Soglianese, laDinamo Rontagnano, la Torre.La formula della competizione contempla gare di solaandata, al termine delle quali la 1ª classificata diogni raggruppamento si qualifica per le semifinali e la2ª e la 3ª per i quarti di finale.Per stabilire la classifica finale si terrà contonell’ordine dei punti realizzati, degli scontri diretti,della differenza reti generali, del numero di retisegnate, della Coppa disciplina e infine del sorteggio(in caso di assoluta parità).

Nelle categorie "Scuola calcio", "Pulcini" ed "Esordienti" aderiscono complessivamente quarantuno squadre

acciamo il punto della situazione deivari campionati di calcio riservati allecategorie giovanili, approfittando

della pausa invernale.Nella competizione rivolta alla categoria"Scuola calcio", cui hanno aderitocomplessivamente 15 squadre, per quantoconcerne il girone "A" troviamo alcomando l’Asd Bakia 2008, con settelunghezze di vantaggio sulla Ccs Granatae sul Romagna Sport e dieci sulla Pol.Panighina e sul Ponte Pietra. Per il girone

F "B" è in vetta la Pol. Osservanza 1980, cheprecede di tre punti il Ronta Fc e di cinquel’Usd San Marco e la Virtus Cesena.Il campionato "Pulcini" registra lapresenza di 17 compagini suddivise in dueraggruppamenti: nel girone "A" l’Usd SanMarco e la Pol. Longianese "A" occupanoappaiate la prima posizione, distaccandodi una sola lunghezza il Ponte Pietra e diquattro l’Asd Bakia 2008; nel girone "B" laPol. Forza Vigne è in testa, inseguita a duepunti dallo Scot Due Emme e a cinquedalla Giovanile Roncofreddo.Nel campionato riservato alla categoria"Esordienti", a un solo raggruppamento,con 9 società iscritte, la Pol. 5 CerchiGiallo è al comando con tre lunghezze divantaggio sulla Giovanile Roncofreddo;nettamente più distanziate il Forza VigneBlu e la Pol. Longianese.

DALL’ALBUM ‘DEI RICORDI RECENTI DEL CSI CESENA,LA GIOIA DEI “PULCINI”DELLA POL. 5 CERCHI,VINCITRICE DEL CAMPIONATO 2011/2012(FOTO ARMUZZI)

Giovanili di Calcio, il ‘punto’ a metà campionato

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Giovedì 7 febbraio 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Prima di pensare allo sviluppooccorre ripianare montagne di debiti

Caro direttore, non sono d’accordo col suoeditoriale della scorsa settimana. Quello che cisi prospetta non è il paese dei balocchi, ma la

miracolosa moltiplicazione dei quattro zecchini nelcampo dei miracoli. Come Pinocchio abbiamoaffidato, obtorto collo, in questi ultimi mesi, i nostriquattro zecchini al gatto e la volpe e li abbiamosepolti nel Campo dei Miracoli nella speranza chedomani questi quattro zecchini saranno almenoraddoppiati. Siamo sicuri che i sacrifici degli ultimimesi siano stati e saranno efficaci? Siamo sicuri chenon sarebbe più “responsabile” avere uno sguardomeno ragionieristico (con tutto il rispetto per iragionieri) e più politico, a 360 gradi, del nostroPaese? Chi si sta vantando di averci allontanati dalbaratro imminente (del quale, per fortuna, non cipuò essere nessuna controprova) per il momento hamesso in ginocchio tanti amici, piccoli e mediimprenditori del nostro territorio, che piuttosto dellaaleatoria prosperità futura avrebbero preferito,nell’anno passato, qualche credito in più da partedelle banche del nostro territorio. Banche che hannoricevuto aiuti sia dall’Europa che dal nostro governoper mettere i propri conti in sicurezza, ma che nonhanno rispettato il proprio mandato di fare creditoalle aziende e alle famiglie che costituisconol’ossatura del nostro Paese e della nostra società. Hoassoluto rispetto sia per le parole del cardinalBagnasco che per i fantomatici Paesi esteri, nei qualinon potrebbe mai succedere quello che in Italiainvece è possibile, però volendo ascoltare altre “presedi coscienza”, da pulpiti forse un po’ meno autorevoli,altri vescovi hanno dichiarato: “Monti va giudicato,come tutti i politici, per ciò che fa a difesa della vita edella famiglia e la sua sobrietà nello stile nongarantisce nulla: la storia è piena di totalitarismiestremamente sobri” (arcivescovo di Ferrara). Oppureriguardo ai valori non negoziabili, l’arcivescovo diTrieste ha detto che “non sono solo valori, sonoprincipi, ossia delle luci, dei criteri, degliorientamenti. Essi indicano un’architettura dellasocietà, forniscono delle priorità, esprimono delleistanze da applicare in molti campi dell’azionepolitica o amministrativa. Il fatto che tali principisiano presenti o meno in un’agenda politica haun’importanza strategica: manca o meno il giustoorientamento”. Con l’avvicinarsi del voto di fine mesecercherei di alzare lo sguardo rispetto alla caccia allestreghe e alla visione individualistica della politicaper cui un partito o un movimento si identificanounicamente con il proprio leader. Dietro e oltre aileader , che spesso fanno da paravento, ci sono altrepersone (ne conosco personalmente) che sono scese (o“salite” a seconda dei gusti) in politica e si battonoogni giorno per difendere le cose che a me più stannoa cuore e che la Chiesa chiama “valori nonnegoziabili” e a partire dai quali devono essere

✎ Il direttore risponde

coniugate tutte le politiche, sia quelle sociali che quelleeconomiche. E poi siamo sicuri che, dopo il voto di finefebbraio, il gatto oltre ad averci fatto seppellire iquattro zecchini nel campo dei miracoli, non si alleianche con la volpe (il favorito alla poltrona dipremier) che riguardo a questi valori ha delle ideediametralmente opposte a quelle di noi cattolici, apartire dal concetto di famiglia e di diritto alla libertàdi educazione ?Con fraterna amicizia.

Vincenzo Graziadei

Carissimo Vincenzo, vorrei farle notare che i nostriquattro zecchini non sono stati messi nel campo deimiracoli perché venissero d’incanto raddoppiati.Sono finiti, purtroppo, in un altro campo, costellatodi voragini. I nostri quattrini, al momento, sonoserviti solo per riempire un po’ di quelle enormibuche che ci siamo scavati con anni vissuti al disopra delle nostre possibilità. Nessuno ci ha detto chesarebbero stati utilizzati per compiere il miracolodello sviluppo. Prima occorreva sistemare il bilancio,evitare il baratro del default (fallimento), mettere insicurezza i conti del Paese e delle banche, nelle qualisono custoditi i risparmi di tutti i cittadini. E non èsolo questione di tutela dei depositi, come haspiegato molto bene Luigino Bruni su Avvenire,nell’editoriale di domenica scorsa, a proposito delcaso Monte Paschi di Siena.Sui principi non negoziabili credo che a nessunschieramento spetti la patente di autenticità.Diventa ancora più difficile, quindi, per noi sceglierechi ci dovrà rappresentare in Parlamento, anche acausa di una legge elettorale che non permette divotare i singoli candidati. Ogni eletto, anche a noivicino, dovrà fare i conti con colleghi molto lontanidal nostro sentire e dalla nostra esperienza cristiana.Ricordo, in chiusura, che la politica è l’arte dellamediazione. L’approvazione della legge 40 sullaprocreazione assistita ce lo insegna in maniera moltochiara. Non è una “legge cattolica”, ma ha consentitodi regolare il far west fino ad allora esistente. Haevitato il peggio, ma non ha raggiunto il megliosecondo la morale cristiana. È stato comunque unbuon risultato. Mi sarà consentita un’ultima battuta sulla storiapiena di “totalitarismi estremamente sobri”. Non soesattamente a cosa si riferisse monsignor Negri, mariprendo un passaggio del cardinale AngeloBagnasco, dalla recente prolusione al Consigliopermanente della Cei: “Il Paese è stanco di populismie reticenze di qualunque provenienza e comunquevestiti” (cfr. Francesco Bonini a pag. 3). Ognunomediti in cuor suo e secondo la propriaresponsabilità. Cordialmente.

Francesco [email protected]

La foto sopra è stata scattata negli impianti dell’azienda Apal, a Carlentini, in provincia di Siracu-sa. L’azienda è esportatrice di arance, in particolare di quella rossa, coltivata in loco su vasta sca-la. Per un romagnolo è sempre motivo di orgoglio poter constatare la presenza di prodotti cese-nati, in questo caso le macchine per la lavorazione della frutta dell’azienda Sorma.

L’Italia è piena di risorseCi vogliono pazienza e coraggioCaro direttore, sono andata a Rimini all'incontro con ilpresidente della Compagnia delle opere, Bernard Scholz,tenutosi mercoledì della scorsa settimana, e non me nesono pentita.Vorrei condividere qualche briciola di saggezza passatadai suoi pacati e intensissimi interventi.Ognuno di noi costruisce la società e incide nella storia.Occorre che siamo più consapevoli del nostro valore. Seuno ne è consapevole può innestare un cambiamento.

✎A PROPOSITO DI PRINCIPI NON NEGOZIABILIaro direttore,condivido quanto hai scrittoin risposta alla lettera

pubblicata sul Corriere Cesenaten. 5/2013 firmata da Mario Alai.Vorrei sottolineare che i valori nonnegoziabili non sono un nuovoconcetto comparso da qualcheanno nel dibattito pubblico dellaChiesa italiana, anche ai livelli piùalti, come afferma l’autore. Ladefinizione di “principi nonnegoziabili” spetta a Benedetto XVIche in uno dei suoi primi discorsi(Discorso rivolto ai parlamentari delPartito Popolare Europeo, 30 marzo2006) affermava: “Per la Chiesacattolica, l’interesse principale deisuoi interventi nell’arena pubblica èla tutela e la promozione delladignità della persona e quindi essarichiama consapevolmente unaparticolare attenzione su principiche non sono negoziabili”. E primadi definirli nella forma che ormaibene conosciamo specificava chequesti sono quelli che “oggiemergono”. Il Papa non ha portatoinnovazioni dottrinali, ma ha resoesplicita la posizione tradizionale

C

della Chiesa nella situazionedell’Europa attuale. D’altra parte ilsuo intervento si collocavaperfettamente nella linea dicontrastare quel relativismo chemira a scardinare i dirittifondamentali connessi con lanatura dell’uomo e la sua dignità.La formulazione di principi nonnegoziabili, comunque, era giàpresente nella Nota dottrinale circaalcune questioni riguardantil’impegno dei cattolici nella vitapolitica pubblicata dallaCongregazione per la dottrina dellafede nel 2002 in cui si definivano“principi morali che nonammettono deroghe, eccezioni ocompromesso alcuno”. La lettera diAlai contiene anche una domandae un’affermazione che mi hanno

provocato e fatto riflettere. Citoquanto scritto: “Che valore è piùintangibile della Vita? Eppure iMartiri hanno rinunciato a essa perdifendere la Verità”. Presentate inquesta forma, per me, domanda erisposta rischiano di esserefuorvianti. “La vita che Dio offreall’uomo è un dono con cui Diopartecipa qualcosa di sé alla suacreatura”, scriveva Giovanni Paolo IInella Evangelium vitae, per cui laqualità peculiare umana, la suadignità superiore a ogni altracreatura sta qui e si traduce, solonell’uomo, nella capacità di“conoscere ed amare Dio”(Gaudium et spes n. 12, CatechismoChiesa Cattolica n. 31). La dignitàdella vita umana, però, nondipende solo dalle sue origini, ma

“I martiri ci indicano la strada per capire Cristoe che cosa significhi essere uomini”

anche dal suo fine che è “lacomunione in Dio nellaconoscenza e nell’amore di Lui”(Evangelium vitae n. 38). Il donodella vita ha un compimento chesoltanto nella vita eterna troverà lasua pienezza, cioè è solo nellaprospettiva della vita eterna che sipuò cogliere il significato piùprofondo della verità cristiana sullavita umana. Se crediamo a questo,sorgono importanti conseguenzeper la vita umana anche nella faseterrena perché un dono così grandedi Dio comporta una altrettantogrande responsabilità dell’uomo(custodire, difendere, promuoverela vita). Nella Donum vitae al n. 4 siafferma che “la vita fisica, per cuiha inizio la vicenda umana nelmondo, non esaurisce certamente

in sé tutto il valore della persona,né rappresenta il bene supremodell’uomo che è chiamatoall’eternità”. La vita terrena ha unvalore “relativo” al compimentoultimo tanto da poter esseresacrificata, se ciò fosseassolutamente inevitabile, per nonperdere il bene “assoluto” della vitaeterna: è la scelta eroica che hannocompiuto i martiri cristiani. Ilmartire, allora, è colui che haofferto la sua vita fino allospargimento di sangue pertestimoniare “la santità di Dio el’intangibilità della dignitàpersonale dell’uomo” (Veritatissplendor n. 92). È la testimonianzamassima che l’uomo può dare inquesto mondo. Il martire nonagisce solo per sé, ma testimoniaun senso di vivere. L’allora cardinalRatzinger affermava che “nellatestimonianza fino alla morte, sidimostra la forza della vita edell’amore divino. Così proprio imartiri ci indicano la strada percapire Cristo e per capire che cosasignifichi essere uomini”.

Marco Castagnoli

C'è un nesso fra il bene particolare e il bene comune.Occorre essere realistici: la politica è un particolaredella vita, non bisogna credere all'onnipotenza dellapolitica. Questa illusione ci porta sulla sponda degliarrabbiati, non dei costruttori di una società mi-gliore. Il sacrificio è necessario, i problemi non de-vono chiudere, ma aprire la mente ad altre soluzioni,contatti, domande. La politica ha bisogno di una so-cietà civile forte, non frantumata. Il problema è cul-turale. Ci vogliono pazienza e coraggio: l'Italia èpiena di risorse, ce la può fare. Grazie dell’ospitalità.

A.R. - Cesena

Un immenso grazie al babboper il suo spendersi accanto alla mammaCaro direttore, dalle pagine del Corriere Cesenate desideriamo ringraziareil nostro babbo, vogliamo esprimergli un profondo grazie per la pazienza,la dedizione, ma prima di tutto per l’amore con cui sta accudendo la no-stra mamma. Il nostro babbo è una persona piena di energia, semprepronto a fare qualsiasi cosa per sua moglie. Lui riesce a darle sostegno econforto, anche quando ci sono momenti veramente difficili. Cerca di ren-dere meno pesante e triste ogni giornata. Essere accanto a una personamalata non è facile. A volte perdi la pazienza, perdi l’orientamento, tichiedi perché è successo questo... ma lui non si ferma mai. Non dimenti-chiamo l’impegno che ha preso con la parrocchia, impegno che noi figlie parenti cerchiamo di fargli mantenere, anche se tra lavoro e famigliafacciamo i salti mortali. Possiamo dire che è l’infermiere privato di nostramamma. È diventato anche esperto in medicina del cuore. A volte cor-regge persino quello che i medici scrivono! Stiamo scrivendo questa letteraanche per dare un messaggio di forza, a non arrendersi mai, al nostrobabbo e a tutti coloro che si trovano accanto a una persona malata. Ognimomento e ogni condizione della vita merita di essere vissuto con dignità.E allora ti diciamo grazie. Continua così, ba!

Cristina, Silvia, Andrea e mamma Fiorella, naturalmente.

Grazie a voi, carissimi amici, per la vostra confortante testimonianzadi famiglia. E che Dio vi benedica, sempre.

Fz

Rimboccarsi le manichea seminareCaro direttore, a propositodel Corriere Cesenate del 31 gennaio, come alsolito apprezzato, volevo solo intervenire riguardo al suo editoriale: ormaitemo che il modo più “veloce” per terminare il brutto sogno sia addor-mentarsi. E per scongiurare il baratro bisognerebbe mettere mano al-l’aratro, rimboccarsi le maniche e seminare! Cordialmente

Paolo Zacchi

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

LUNEDÌ 11SANDRO

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Tracce preistorichedella Cesena agricola