corriere cesenate 07-2013

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Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it LE NOSTRE PROPOSTE ZANZIBAR - Bravo Club Kiwengwa**** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 1.045 euro SANTO DOMINGO Bravo Club Viva Dominicus Palace**** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 1.227 euro MARSA ALAM - Sea Club Gorgonia***** Trattamento all inclusive partenze di febbraio e marzo da 505 euro TENERIFE - I Club Jacaranda**** Pensione completa con bevande partenze di febbraio e marzo da 645 euro Giovedì 14 febbraio 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 7 - contiene I.P. euro 1,20 7 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 9 I quarant’anni della Caritas diocesana Editoriale Un Papa coraggioso di Francesco Zanotti I naugurazione saba- to 16 febbraio nella chiesa di San Zenone, in centro a Cesena Cultura&Spettacoli 19 “Passio”, Paola Campidelli in mostra Cesena 13 La Finanza scova evasori totali Cesena 12 È morto il decano dei sacerdoti della diocesi Longiano 16 I cento anni di nonno Giovanni Pazzaglia Cesenatico 15 La storia della fornace di Bagnarola Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per giovedì 28 febbraio Fede e libertà di cuore Appena lunedì della scorsa settimana il vescovo Douglas ha incontrato papa Be- nedetto XVI. Durante la Visita ad limina i presuli dell’Emilia Romagna hanno avuto l’opportunità di scambiare qualche parola col Pontefice. “Non abbiamo notato alcun segno particolare che potesse fare pensare a una soluzione – dice monsignor Regattieri nell’intervista che si trova a pagina 9 – che ci ha lasciati senza parole. Per tutti, è stata una lezione di grandissima umanità e ammis- sione dei propri limiti”. Alla rinuncia di papa Ratzinger, la prima dopo secoli di storia, sono dedicate quattro pagine dalle quali emerge tutta la statura di un Pontefice che ha rimesso la fede al centro della vita della Chiesa. Primo piano alle pagine 4-7 I l Papa si dimette. No, non può essere vero. Non era ancora mezzogiorno, lunedì scorso, quando la notizia è giunta in redazione. Siamo rimasti senza parole. Ci siamo guardati, smarriti, sconcertati, sbalorditi, come se in un colpo avessimo perso un compagno di viaggio, la guida sicura per il nostro cammino. Invece siamo dentro la storia. La rinuncia di Benedetto XVI è un evento sconvolgente, unico nel suo genere, anche se si ricordano alcuni precedenti, in particolare quello di Celestino V. Oggi i tempi sono assolutamente diversi, del tutto mutati. Sono più complicati, più difficili, “soggetti a rapidi mutamenti” per seguire i quali, ha detto con incredibile candore un Papa che ha messo a nudo i suoi limiti umani, “è necessario il vigore sia del corpo sia dell’animo”. Diciamolo con franchezza: un Papa così disarma chiunque. Non si può non volergli bene. Ha spiazzato tutti. Ha preso in contropiede il mondo intero. Ci ha stupiti, manifestandoci un’umanità inattesa e familiare, quella che spesso rimaneva nascosta a causa di una timidezza che gli impediva di essere spontaneo. È stata una scelta rivoluzionaria. Adesso nulla non sarà più come prima. Un Papa che rassegna le dimissioni sarà una delle ipotesi possibili per i suoi successori. Eppure, nonostante la rinuncia, Benedetto XVI ha compiuto un gesto profetico. Il Pontefice ha scompaginato il nostro quieto vivere. Ci ha tolto la certezza di un Papa a vita. Ci ha agitati, ci ha lasciati fra mille dubbi, assediati dalle domande su intrighi e lotte intestine. Come Giovanni Paolo II non ha temuto la malattia, il suo successore non ha avuto paura di ammettere la sua “incapacità di amministrare bene”. Due grandi. Non ci sono altre parole. Papa Benedetto che si spoglia di tutto per il bene della Chiesa, un bene molto superiore rispetto ai pensieri e alle illazioni che un gesto del genere porta con sé. La Chiesa è costruita su Gesù Cristo, non sugli uomini, ci ricorda con un’evidenza assoluta un coraggiosissimo papa Ratzinger. Non dobbiamo dimenticarlo. Se io non riesco più a governare, ci ha detto il Pontefice, è meglio che venga un altro al mio posto, in grado di “esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Io mi faccio da parte, è come se affermasse il Papa. Anzi, “chiedo perdono per tutti i miei difetti”. Lui che si presentò come “umile lavoratore nella vigna del Signore” non finisce di meravigliarci. Semplicemente straordinario. Commossi fino alle lacrime che ci feriscono il cuore, idealmente lo stringiamo in un lungo e affettuoso abbraccio. Ancora una volta grazie, papa Benedetto. Sul rispetto della vita polemiche sterili Pagina aperta 23 U n po’ di chiarezza dopo gli attacchi al progetto proposto da alcuni insegnanti I valori come bussola verso il voto Elezioni 11 D al messaggio del ve- scovo Douglas in vi- sta delle elezioni politi- che del 24 e 25 febbraio Il vescovo Douglas ha incontrato papa Benedetto XVI, in Vaticano, lunedì 4 febbraio 2013 I n programma una messa, domenica 17 febbraio, e un conve- gno domenica 3 marzo

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Corriere Cesenate di giovedì 14 febbraio 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 07-2013

Informazioni e prenotazioniCESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511

www.viaggimanuzzi.it

LE NOSTRE PROPOSTE✔ ZANZIBAR - Bravo Club Kiwengwa****

Trattamento all inclusivepartenze di febbraio e marzo da 1.045 euro

✔ SANTO DOMINGOBravo Club Viva Dominicus Palace****Trattamento all inclusivepartenze di febbraio e marzo da 1.227 euro

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✔ TENERIFE - I Club Jacaranda****Pensione completa con bevandepartenze di febbraio e marzo da 645 euro

Giovedì 14 febbraio 2013anno XLVI (nuova serie)numero 7 - contiene I.P.

euro 1,20

7Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Diocesi 9I quarant’annidella Caritas diocesana

EditorialeUn Papa coraggiosodi Francesco Zanotti

Inaugurazione saba-to 16 febbraio nella

chiesa di San Zenone,in centro a Cesena

Cultura&Spettacoli 19“Passio”,Paola Campidelliin mostra

Cesena 13La Finanza scovaevasori totali

Cesena 12È morto il decanodei sacerdoti della diocesi

Longiano 16I cento anni di nonno Giovanni Pazzaglia

Cesenatico 15La storiadella fornace di Bagnarola

Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per giovedì 28 febbraio

Fede e libertà di cuore

Appena lunedì della scorsa settimana il vescovo Douglas ha incontrato papa Be-nedetto XVI. Durante la Visita ad limina i presuli dell’Emilia Romagna hannoavuto l’opportunità di scambiare qualche parola col Pontefice. “Non abbiamonotato alcun segno particolare che potesse fare pensare a una soluzione – dicemonsignor Regattieri nell’intervista che si trova a pagina 9 – che ci ha lasciatisenza parole. Per tutti, è stata una lezione di grandissima umanità e ammis-sione dei propri limiti”. Alla rinuncia di papa Ratzinger, la prima dopo secoli distoria, sono dedicate quattro pagine dalle quali emerge tutta la statura di unPontefice che ha rimesso la fede al centro della vita della Chiesa.

Primo piano alle pagine 4-7

Il Papa si dimette. No, non può essere vero.Non era ancora mezzogiorno, lunedìscorso, quando la notizia è giunta in

redazione. Siamo rimasti senza parole. Cisiamo guardati, smarriti, sconcertati,sbalorditi, come se in un colpo avessimoperso un compagno di viaggio, la guidasicura per il nostro cammino.Invece siamo dentro la storia. La rinuncia diBenedetto XVI è un evento sconvolgente,unico nel suo genere, anche se si ricordanoalcuni precedenti, in particolare quello diCelestino V. Oggi i tempi sono assolutamentediversi, del tutto mutati. Sono piùcomplicati, più difficili, “soggetti a rapidimutamenti” per seguire i quali, ha detto conincredibile candore un Papa che ha messo anudo i suoi limiti umani, “è necessario ilvigore sia del corpo sia dell’animo”. Diciamolo con franchezza: un Papa cosìdisarma chiunque. Non si può non volerglibene. Ha spiazzato tutti. Ha preso incontropiede il mondo intero. Ci ha stupiti,manifestandoci un’umanità inattesa efamiliare, quella che spesso rimanevanascosta a causa di una timidezza che gliimpediva di essere spontaneo.È stata una scelta rivoluzionaria. Adessonulla non sarà più come prima. Un Papa cherassegna le dimissioni sarà una delle ipotesipossibili per i suoi successori. Eppure,nonostante la rinuncia, Benedetto XVI hacompiuto un gesto profetico. Il Pontefice hascompaginato il nostro quieto vivere. Ci hatolto la certezza di un Papa a vita. Ci haagitati, ci ha lasciati fra mille dubbi, assediatidalle domande su intrighi e lotte intestine.Come Giovanni Paolo II non ha temuto lamalattia, il suo successore non ha avutopaura di ammettere la sua “incapacità diamministrare bene”. Due grandi. Non ci sonoaltre parole. Papa Benedetto che si spoglia ditutto per il bene della Chiesa, un bene moltosuperiore rispetto ai pensieri e alle illazioniche un gesto del genere porta con sé.La Chiesa è costruita su Gesù Cristo, nonsugli uomini, ci ricorda con un’evidenzaassoluta un coraggiosissimo papa Ratzinger.Non dobbiamo dimenticarlo. Se io nonriesco più a governare, ci ha detto ilPontefice, è meglio che venga un altro al mioposto, in grado di “esercitare in modoadeguato il ministero petrino”. Io mi faccioda parte, è come se affermasse il Papa. Anzi,“chiedo perdono per tutti i miei difetti”. Luiche si presentò come “umile lavoratore nellavigna del Signore” non finisce dimeravigliarci.Semplicemente straordinario. Commossifino alle lacrime che ci feriscono il cuore,idealmente lo stringiamo in un lungo eaffettuoso abbraccio.Ancora una volta grazie, papa Benedetto.

Sul rispetto della vita polemiche sterili

Pagina aperta 23

Un po’ di chiarezzadopo gli attacchi al

progetto proposto daalcuni insegnanti

I valori come bussolaverso il voto

Elezioni 11

Dal messaggio del ve-scovo Douglas in vi-

sta delle elezioni politi-che del 24 e 25 febbraio

Il vescovo Douglas ha incontrato papa Benedetto XVI, in Vaticano, lunedì 4 febbraio 2013

In programma unamessa, domenica 17

febbraio, e un conve-gno domenica 3 marzo

Page 2: Corriere Cesenate 07-2013
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Giovedì 14 febbraio 2013 3Opinioni

Sì ai principi come orientamentoe griglia di giudizio

è il lavoro in primo piano, e le tasse. C’è un diffuso - ecrescente - malessere da incertezza: questa volta il numerodegli indecisi, che gli ultimi sondaggi pubblicabili hannoribadito, è il segno di un disagio strutturale. Che gli elettori

vogliono esprimere, pur nella consapevolezza della difficoltànell’orientamento. Per non creare - come pure temono - danni piùgravi. Il problema, nonostante tutto, resta dal punto di vistadell’offerta “politica”. D’altra parte i risultati, anche se non saranno,come qualcuno osserva, risolutivi, dovranno dare indicazionistringenti per andare in direzione di una nuova “offerta”.Per questo serve realismo. Anzi, più esattamente, come aveva dettoBenedetto XVI al Sinodo del 2008, bisogna cambiare il nostroconcetto di realismo. Una realtà su cui intervenire con concretezza,ma con la consapevolezza di principi e valori di riferimento. Èesattamente il contrario dell’ideologia, delle ideologie che vent’annifa si era detto, dopo il crollo del comunismo, che erano finite, marestano vive e vegete, sia pure in forme subdole e cangianti. No alleideologie, dunque, sì ai principi e ai valori come orientamento. Noncerto riferimento retorico - come pure si rischia - ma come vincolo diserietà.Diventa sempre più chiaro, allora, quello che costantemente ilcardinale Bagnasco ricorda anche in queste settimane di campagnaelettorale, che temi etici e sociali stanno insieme. Non è vero che ivalori etici, la vita, la famiglia, l’educazione, siano “divisivi” e quellisociali “unitivi”. In realtà, quelli stanno in piedi e sono esigibili se sibasano sulla dignità e la verità sulla persona.Stupisce che proprio di fronte alla difficoltà della crisi si mettaparticolare enfasi su esigenze e rivendicazioni assolutamenteminoritarie, mettendo così in crisi e in discussione la famigliafondata sul matrimonio di un uomo e una donna.I cosiddetti temi etici e quelli sociali sono in strettissima connessione,se è vero, come ormai tutti sanno, che sulle famiglie vanno a ricaderetutti i problemi e le contraddizioni della crisi, cosicché crolla ilnumero dei matrimoni, in una costante contrazione del numero deifigli. C’è, insomma, un serio problema di sostenibilità e di coerenza.Perché la crisi investe tutta la società e non la si può superare se nonaffermando un punto di vista che tenga insieme tutte le dimensionidella persona; mettendo fuori gioco non solo la vecchia ideologia

C’

marxista, ma anche quella più moderna di un radicalismoche nasconde nell’assolutismo del relativo e del soggettivola disperante realtà di una speculazione di brevissimoperiodo e a tutto campo. E dunque, una ormai assodataincapacità di tenere insieme e orientare al futuro le nostresocietà.Sono tanti gli indecisi, perché gli italiani non si fidano: cisono troppe tasche sfacciatamente piene, di fronte a troppevuote o svuotate dalla crisi, ha ricordato il presidente dellaCei parlando al Movimento cristiano lavoratori. Non vabene, non è sostenibile. Reclama una politica di giustizia,ma prima di tutto quell’orizzonte ampio e coerente diprincipi che solo può renderla credibile ed efficace.

Francesco Bonini

Verso il voto/2”. I valori, vincolo di serietà La Vignetta

LVenezuela, paese dai mille volti

Don Derno Giorgetti, parroco aVillamarina-Gatteo Mare, si è recato in visitanella missione diocesana in Venezuela“Faccio il pieno con venti centesimi di euro.Ma ogni tipo di farina è scomparso”

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Giovedì 14 febbraio 20134 Primo Piano

iovanna Chirri (nella foto), vaticanistadell’Ansa, è la giornalista che per prima ha

dato al mondo la notizia delle dimissioni delPapa. Dalla Sala Stampa vaticana,ha ascoltato le parole di Josef Ratzinger mentreseguiva il Concistoro dedicato ai martiri diOtranto che saranno annoverati tra i santiil 12 maggio.

G

Dall’Ansa la notiziache entra nei libri di storia

E ha assistito al momento in cui, davanti aicandidali, Benedetto XVI ha dato in latinol’annuncio della decisione di lasciare ilPontificato dal 28 febbraio.Avuta la conferma della notizia senza precedentinell’era moderna, Giovanna Chirri ha dettato ilflash delle 11,46 che in pochi secondiha fatto il giro del mondo ed è stato rilanciato,prima della conferma ufficiale del Vaticano,dall’agenzia Reuters, poi dalla Cnne a seguire da al Arabiya, France Pressee dai britannici Telegraphe Bbc e Sky News.

Cardinal Bagnasco

Da papa Benedetto XVIun “Esempio di profondalibertà interiore”Un “esempio di profonda libertàinteriore”. Così il cardinaleAngelo Bagnasco, presidentedella Conferenza episcopale italiana,ha definito le dimissionidi Benedetto XVI, annunciatelunedì mattina durante il Concistoro perla canonizzazione dei martiri d’Otranto.“Una decisione che ci lasciacon l’animo carico di dolore e dirincrescimento” ha aggiunto il cardinaleche, presente al Concistoro, ha appresodalle parole stesse del Papa la scelta dilasciare, per l’età avanzata, il pontificatodal prossimo 28 febbraio.E, con la certezza che“il Signore Risorto,Pastore dei pastori, continua ad essere ilnocchiero della Chiesa”,il presidente della Ceiassicura al Papa “la profondagratitudine e l’affettuosa vicinanzadei Vescovi italianiper l’attenzione costanteche ha avuto per il nostro Paesee per la guida sicura e umilecon cui ha indirizzato la barca di Pietro”.Nella foto, il saluto del cardinaleBagnasco a papa Ratzinger(foto Siciliani-Gennari/Sir)

Renuntiatio

L’ultima volta fu Gregorio XII nel 1415La renuntiatio è un’ipotesi molto rara dicessazione dell’ufficio del Papa rispettoalla morte.Nella storia della Chiesa finorasi contano solo quattro casi accertati:Benedetto IX (1 maggio 1045),Gregorio VI (20 dicembre 1046),Celestino V (13 dicembre 1294)e Gregorio XII (4 luglio 1415).Come prevede il canone 332 del Codice diDiritto Canonico, l’elemento essenziale diogni atto di rinuncia giuridicamente valido- compreso quello del Papa - è la libertàdella manifestazione di volontà.Celestino V, ’’colui che fece il gran rifiuto”,come lo indica Dante, che nella DivinaCommedia lo colloca nell’Antinferno tra gliIgnavi.Di origini molto umili(i genitori erano contadini e lui era ilpenultimo di dodici figli)Celestino V fu eletto al soglio pontificioil 5 luglio 1294 in tempi molto bui per laChiesa. Rassegnò le dimissionidopo pochi mesi, il 13 dicembredi quello stesso anno, non reputando piùopportuno prestarsi alle pressionidi Carlo d’Angiò e dei faccendieri intentiad approfittare della sua buona fede.Catturato a Vieste nel giugno 1295mentre tentava di raggiungerel’eremo di Sant’Onofrio,fu consegnato al nuovo papa Bonifacio VIIIe imprigionato nel castello di Fumone(Frosinone) dove rimase fino alla morte,avvenuta nel 1296.(Ansa, 11 febbraio 2013).

osa succederà nella Chiesa dopo l’annunciodelle dimissioni di Benedetto XVI? La notizia hasubito fatto il giro del mondo. Il Sir haintervistato un esperto di diritto canonico ed

ecclesiastico, il professor Giuseppe Dalla Torre, rettoredella Lumsa (Libera Università Maria SantissimaAssunta), considerato uno dei più profondi conoscitoridella materia. Qui di seguito le sue risposte.

Anzitutto, quale sensazione ha provato a questa notizia,dal punto di vista umano, spirituale e religioso?Ho provato una profonda commozione, che nasce dalpercepire, dal constatare ancora una volta l’umiltà diquesta grandissima persona che è Benedetto XVI.Sappiamo quanto sia grande come studioso, come uomodi Chiesa, come uomo di cultura. Quindi vedo un gestodi grandissima umiltà e lo interpreto in questa chiaveproprio perché, nella misura in cui - immagino - abbiapercepito il declino delle proprie forze fisiche insieme alcrescere della complessità della ’modernità’, questo marein cui la Chiesa deve navigare, egli, per il bene piùgrande della Chiesa, abbia preso questa decisione conserenità.

Un fulmine a ciel sereno, è stato definito dal cardinaleSodano questo annuncio. Cosa significherà, in terminiconcreti, per la prassi canonica indire un Conclave aseguito di una decisione come questa? Fino al giorno 28 febbraio, alle 20, il Papacontinuerà a esercitare le sue funzioni nella pienezzadei propri poteri e prerogative.Da quel momento in poi, come è previsto dalle normevigenti del diritto canonico, il governo della Chiesa pergli affari ordinari sarà rimesso al Collegio Cardinalizio. Aquesto punto il cardinale Decano dovrà convocare ilConclave.Tutta la materia è stata recentemente disciplinata dallacostituzione del Beato Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis’, emanata nel 1996.

A cosa può essere paragonata questa decisione? Esistenella storia dei pontefici un caso analogo?Io non sono uno storico della Chiesa e quindi sarannoquesti studiosi a verificare quali altri eventi di questanatura possano essere paragonati alla scelta diBenedetto XVI. Certo, oltre al caso famosissimo diCelestino V, proclamato santo, nei momenti più difficiliper la Chiesa, in età medievale in cui ci furono vicendemolto complesse con la presenza di Papi e anti-Papi, cifurono casi in cui alcuni pontefici, per il bene dellaChiesa, assunsero decisioni comunque clamorose oinsolite. Mi pare che il criterio fondamentale, in questocaso, come in altri che gli storici vorranno analizzare, siaquello di constatare come le decisioni siano di fatto stateprese sempre in nome del supremo bene della Chiesa.

Quali tempi e problemi lei vede per le prossimesettimane rispetto al governo della Chiesa universale?Certamente, anzitutto immagino che Benedetto XVI avràsoppesato le conseguenze e gli eventi che siprodurranno dopo la cessazione del suo ministeropetrino. Considerando la sua personalità, la suadiscrezione e sensibilità, oltre che la sua intelligenza, èimmaginabile da parte sua un atteggiamento di grandedistacco su tutto ciò che deve avvenire. Vorràsicuramente lasciare i cardinali nella più assoluta libertàcirca le loro future determinazioni. E del resto gli stessicardinali non potranno sfuggire - questa è una mia ideapersonale - al problema di individuare una persona chenon solo abbia doti religiose, spirituali e intellettualiadatte a reggere il Soglio di Pietro, ma anche chepossieda fattori importanti quali carisma, forza fisica,capacità di relazione con la complessità, oggi richiesteda un ufficio come quello di guida della Chiesauniversale.

Che dire della differenza di atteggiamenti tra GiovanniPaolo II che ha retto fino all’ultimo, pur essendo piegatodalla malattia, e Benedetto XVI che invece, sentendosisempre più debole, ha deciso di “lasciare”? Crolla forseil “mito” del Papa?Devo dire che si tratta di due personalità molto diverse,come tutti sappiamo. Io penso che Benedetto XVI,proprio per la persona sensibile che è, ha valutato lapropria condizione in maniera diversa rispetto allavalutazione che ne fece il suo predecessore. Non pensoche ci sia il rischio di vedere sminuita l’immagine delPapato. Bisogna pensare che specie tra il 700 e l’800 ilPapa è stato molto mitizzato per il fatto che ci furonoPapi molto tormentati e costretti a decisioni difficili edolorose dagli eventi storici. Cito soltanto Pio VI, Pio VII,Pio IX ma ce ne sono diversi altri. Giovanni Paolo II ci hapoi riportati nella piena umanità con la sua malattia,affrontata con esemplare forza interiore, nonrinunciando all’attività propria del suoufficio. Così facendo ha mostrato almondo anche la sua piena umanità,piegata dalla sofferenza ma non vinta. Lascelta di Benedetto XVI invece, è di farprevalere il bene della Chiesa lasciandospazio a un Papa più giovane e in salute,che possa guidarla in questa epoca cosìdifficile e complessa. La lezione chetraiamo da questi due eccelsi esempi èche il Papa, comunque sia, è un uomo cheporta il peso grandissimo della Chiesa.Chi lo interpreta in un modo, chi in unaltro, ma sentiamo che questi due Papicome ‘vicari di Cristo’ hanno amato laChiesa fino in fondo. E del resto ilcristianesimo annuncia che Dio si è fattouomo, che ama l’umanità così comeessa è.

Luigi Crimella

C

INTERVISTAIl professor Giuseppe Dalla Torreesamina i passi che attendonola Chiesa. Si dice certo cheBenedetto XVI ’’vorrà sicuramentelasciare i cardinali nella più assolutalibertà circa le lorofuture determinazioni’’

Papato forteperchéumano

VATICANO, 11 FEBBRAIO: BENEDETTO XVIRINUNCIA AL MINISTERO DI VESCOVO DI ROMA

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 14 febbraio 2013 5Primo Piano

✎LA RINUNCIA DI BENEDETTO XVIen consapevole della

gravità di questo atto,con piena libertà,

dichiaro di rinunciare alministero di Vescovo di Roma,Successore di San Pietro, a meaffidato per mano dei Cardinali il19 aprile 2005, in modo che, dal28 febbraio 2013, alle ore 20,00, lasede di Roma, la sede di SanPietro, sarà vacante e dovrà essereconvocato, da coloro a cuicompete, il Conclave perl’elezione del nuovo SommoPontefice”. È l’annuncio dato daBenedetto XVI questa mattinadurante il Concistoro per lacanonizzazione dei martiri diOtranto. La dichiarazione

B“

ufficiale è riportata da Radiovaticana. “Vi ho convocati aquesto Concistoro non solo per letre canonizzazioni, ma anche percomunicarvi una decisione digrande importanza per la vitadella Chiesa. Dopo averripetutamente esaminato la miacoscienza davanti a Dio - ha dettoil Papa -, sono pervenuto alla

certezza che le mie forze, per l’etàavanzata, non sono più adatte peresercitare in modo adeguato ilministero petrino. Sono benconsapevole che questoministero, per la sua essenzaspirituale, deve essere compiutonon solo con le opere e con leparole, ma non meno soffrendo epregando. Tuttavia, nel mondo di

Il Papa ha annunciato davanti il Concistoro la decisioneDal 28 febbraio alle 20 la sede di San Pietro sarà vacante

oggi, soggetto a rapidi mutamentie agitato da questioni di granderilevanza per la vita della fede, pergovernare la barca di san Pietro eannunciare il Vangelo, ènecessario anche il vigore sia delcorpo, sia dell’animo, vigore che,negli ultimi mesi, in me èdiminuito in modo tale da doverriconoscere la mia incapacità di

amministrare bene il ministero ame affidato”. “Carissimi Fratelli, viringrazio di vero cuore per tuttol’amore e il lavoro con cui aveteportato con me il peso del mioministero - ha concluso ilPontefice -, e chiedo perdono pertutti i miei difetti. Ora, affidiamola Santa Chiesa alla cura del suoSommo Pastore, Nostro SignoreGesù Cristo, e imploriamo la suasanta Madre Maria, affinchéassista con la sua bontà materna iPadri Cardinali nell’eleggere ilnuovo Sommo Pontefice. Perquanto mi riguarda, anche infuturo, vorrò servire di tuttocuore, con una vita dedicata allapreghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala stampa della Santa Sede: “Una decisioneassolutamente personale, sua, presa in coscienza, con grande responsabilità, non improvvisata”

“Tutti noi presi di sorpresa”l Papa ci ha preso un po’di sorpresa”. Sono leprime parolepronunciate da padre

Federico Lombardi, direttore dellaSala stampa della Santa Sede, nelbriefing che ha fatto seguitoall’annuncio delle dimissioni diBenedetto XVI. “Abbiamo dovuto intempo breve organizzarci per unasituazione così importante”, hadetto il portavoce, ricordando chelunedì 11 febbraio in Vaticano è ungiorno festivo. Il Papa, haproseguito, “ha scelto questaoccasione particolarmentesignificativa, il Concistoro, con ilcollegio cardinalizio riunito, perdare un annuncio così importante”,in latino al termine dellacelebrazione. “È stata unadichiarazione breve - hacommentato padre Lombardi -sono bastati pochi minuti per farla,ed è stata ascoltata con moltaattenzione e con il fiato sospeso,anche dai presenti”. “Credo che lamaggioranza delle persone presentinon avesse idea di ciò che il Papastava per annunciare”, visto che“non era una cosa diffusa oannunciata in precedenza”.

Una decisione pensata. Nelbriefing, padre Lombardi haripercorso e commentato passodopo passo la dichiarazione delPapa. “Si tratta - ha commentato -di una decisione pensata, profonda,presa in un clima di preghiera difronte al Signore che lo ha chiamatoa svolgere il suo ministero”. Così,come egli stesso ha detto, è“pervenuto alla certezza che le mieforze, per l’età avanzata, non sonopiù adatte per esercitare in modoadeguato il ministero petrino”. “Èquesto - le parole del portavocevaticano - il motivo fondamentaledella sua decisione: un esame dicoscienza sulle sue forze in rapportoal suo ministero, al compito dasvolgere”. Il “vigore” delle “forze” chediminuiscono, soprattutto “negliultimi mesi”, è secondo padreLombardi il motivo principale cheha portato il Papa a prendere la suadecisione - “libera”, presa “incoscienza davanti a Dio” - a cui “siaggiungono le circostanze delmondo di oggi”, che “esigono unvigore più forte che in tempipassati”, e in cui “i ritmi di vita e delmondo sono sempre piùimpegnativi”.

Il venir meno del “vigore”. Il “calodelle forze negli ultimi mesi”, hareso noto padre Lombardi, “è unasensazione che anche noi avevamonotato seguendo la sua attività”, neisintomi di “una stanchezza e unaffaticamento maggiori che in

I“

passato, pur svolgendo tutte lesue funzioni”. Con la decisionedi oggi, Benedetto XVI “haribadito lo squilibrio tra icompiti, tra i problemi daaffrontare e le forze di cui sisente di non disporre”. Un Papa,dunque, “ben consapevole dellagravità” della decisione che oggiha reso pubblica, e che anchedal punto di vista “formale” hatutti i requisiti per rispondere aquanto stabilisce in materia ilCodice di diritto canonico, doveal numero 332, paragrafo due silegge: “Nel caso che il SantoPadre rinunci al suo ufficio, sirichiede per la validità che larinuncia sia fatta liberamente eche sia debitamentemanifestata; non si chiede chequalcuno la accetti”. In questocaso, sono presenti sia i requisitidella “libertà” che della“manifestazione debita”, hadetto padre Lombardiriferendosi al Concistoro.

Forse a Pasqua il nuovo Papa.Nella dichiarazione pubblicadopo il Concistoro, BenedettoXVI “ha anche indicato il minuto

esatto da cui vige la situazione disede vacante”, ha fatto notarepadre Lombardi, specificandoche il Papa “è nel pieno delle suefunzioni e del suo servizio fino al28 febbraio alle ore 20.00”. Daquel momento, e cioè di fatto dal1° marzo, inizia il periodo disede vacante, che è definito dalpunto di vista giuridico dalCodice di diritto canonico edalla Costituzione apostolicaUniversi dominici gregis, volutada Giovanni Paolo II, che“avevamo studiato e seguito inoccasione del termine delpontificato precedente”. Amarzo, dunque, ci sarà ilConclave, e “probabilmente perPasqua avremo il nuovo Papa”.Per padre Lombardi, la decisioneodierna di Benedetto XVI è“assolutamente coerente conquello che il Pontefice avevadichiarato, e che tutti avevamonotato, nel libro-intervista ’Lucedel mondo’, conversando conPeter Seewald”, che ha posto due“domande precise” a BenedettoXVI in merito all’ipotesi di suedimissioni. Alla prima domandasu questa eventualità, il Papa

aveva risposto che “quandoil pericolo è grande non sipuò scappare. Ecco perchéquesto sicuramente non è ilmomento di dimettersi. Ci sipuò dimettere - avevaaggiunto - in un momento diserenità, o quando non ce lasi fa più, ma non si puòscappare nel momento delpericolo”.

La seconda risposta èancora più esplicita. “Èimmaginabile unasituazione in cui lei ritieneopportuno che un Papa sidimetta?”, la domanda delgiornalista. Sì, la risposta diBenedetto XVI: “Quandogiunge alla chiaraconsapevolezza di nonessere più fisicamente,mentalmente espiritualmente incondizione di svolgere il suoservizio”. In questo caso,aveva precisato BenedettoXVI, “si ha il diritto e inalcune circostanze anche ildovere di dimettersi”. “È unarisposta tradotta in questadichiarazione con moltacoerenza”, il commento dipadre Lombardi, secondo ilquale il Papa oggi è stato“coerente con la risposta aquesta domanda”.

Una situazione nuova. “Diper sé, si tratta di una

situazione nuova, non di una puraripetizione delle precedenti sedivacanti”. Rispondendo alledomande dei giornalisti, padreLombardi nel briefing odierno hainsistito sull’eccezionalitàdell’annuncio dato dal Papa . “Cheio sappia - ha aggiunto - l’unicoprecedente è quello che conosciamotutti, e cioè Celestino V”. Dove va ilPapa dopo la rinuncia al suoincarico? “Per quello che mi risulta -ha risposto padre Lombardi -quando si ha una sede vacante ilPapa si traferisce in primo luogo aCastelgandolfo, e poi, quandosaranno terminati alcuni lavori incorso, il Papa si trasferirà nelmonastero di clausura sul ColleVaticano, dove si dedicheràsostanzialmente alla preghiera e allariflessione, non avendo più compitidi governo”. “Naturalmente - haprecisato il direttore della Salastampa della Santa Sede - il Papanon parteciperà al Conclave, avendolasciato il suo compito di governo”.

Nessuna malattia, “grandissimaammirazione”. “Una decisioneassolutamente personale, sua, presain coscienza, con grande

responsabilità, non improvvisatae che non intende condizionarein alcun modo i suoi successori”.Così padre Lombardi, hasintetizzato le decisione diBenedetto XVI di rinunciare alsuo incarico di successore diPietro. Benedetto XVI, haaggiunto, “è stato sempre attentoa valutare la sua condizione,fisica e spirituale, la sua capacitàdi lavoro, anche mentale. Hasempre tenuto presente lanecessità di valutare le sue forze.La sua età è nota a tutti, e anchela sua elevatissima capacità di farsempre fronte ai suoi impegni ealla sua attività, in rapporto allasua età”. “Non mi risulta che ci sianessuna malattia in corso cheinfluisca su questo tipo didecisione”, ha risposto padreLombardi a una domanda inmerito”. Il portavoce vaticano hainoltre espresso la sua“grandissima ammirazione” perla scelta del Papa, che hariconosciuto “con lucidità ecoraggio” il venir meno delle sueforze. Per Lombardi si tratta di“un atto che richieste grandecoraggio, grande determinazione:è chiaro che non è stata unadecisione improvvisata, maconsumata nella responsabilitàdavanti a Dio”.

Grande serenità spirituale. A unadomanda sulla possibilità che ilPapa fosse “depresso”, padreLombardi ha risposto“assolutamente no”, escludendocategoricamente questaevenienza. “Il Papa - hatestimoniato - è una persona diuna grande serenità spirituale e diuna padronanza, nel rapportocon gli altri, assolutamente liberae superiore. Non ho riscontratoper nulla segni che possanoessere definiti di depressione.Certo, ci sarà stato qualchemomento di difficoltà o discoraggiamento, come è naturale,ma dire che è ciò che l’ha indottoa questa decisione, direi propriodi no”. Interrogato sullapossibilità che il cardinaleSodano, che al termine delConcistoro ha fatto un brevediscorso rivolgendosi al Pontefice,fosse informato della decisione diBenedetto XVI, padre Lombardiha risposto: “Ho l’impressioneche lui lo sapesse, che fossepreparato all’annuncio del Papa.Come decano del Collegiocardinalizio, del resto è uno deiprimi responsabili, mi sembranaturale che fosse informato”.Però, ha precisato, “lo spirito eradel tutto spontaneo e sincero”.

Michela Nicolais

Page 6: Corriere Cesenate 07-2013

a scelta della rinuncia, da parte delPapa è "un grande gesto di fede, unagrande testimonianza" che lascia ilaici "più poveri, più soli, più

sgomenti". Le dimissioni di Benedetto XVI -spiega il filosofo ed ex presidente del SenatoMarcello Pera, intervistato da M. MichelaNicolais per il Sir - sono state un gestosconvolgente, inaspettato, ma previsto: unalezione di fede, in primo luogo, e dicoerenza, che ora creano un precedentenella storia della Chiesa, perché chiedono,di per sé, a qualunque Pontefice futuro, diinterrogarsi sul limite oltre il quale non èpiù consentito esercitare utilmente ilproprio ministero. Fino ad ora, l’unicolimite era la morte, fino alla morte conun’agonia pubblica, come è stata quellastraziante di Giovanni Paolo II. Da oggi, sisa che c’è un limite anche diverso a quellodella morte, ed è una novità assoluta diquesto pontificato".

Come giudica, da laico, la scelta dellarinuncia del Papa?La giudico come un grande gesto di fede,una grande testimonianza. Il Papa aveva giàdetto e scritto di questa possibilità, perciòcoerentemente ha giudicato che le sue forzenon fossero più adatte per esercitare ilmagistero che lo Spirito Santo gli haassegnato. Ha considerato un atto dovutonei confronti dello Spirito Santo quello dirassegnare le sue dimissioni. Sono state ungesto sconvolgente, inaspettato, maprevisto: una lezione di fede, in primoluogo, e di coerenza, che ora creano unprecedente nella storia della Chiesa, perchéchiedono, di per sé, a qualunque Ponteficefuturo, di interrogarsi sul limite oltre ilquale non è più consentito esercitareutilmente il proprio ministero. Fino ad ora,l’unico limite era la morte, fino alla mortecon un’agonia pubblica, come è stata quellastraziante di Giovanni Paolo II. Da oggi, sisa che c’è un limite anche diverso a quellodella morte, ed è una novità assoluta diquesto pontificato.

La notizia ha fatto in pochi minuti il girodel mondo: quali, secondo lei, le reazioniprevalenti?Alcune sono state legate a caratteristiche

contingenti, e in qualche caso si sonodimostrate persino offensive nei confrontidi questo Papa. Credo, però, che questascelta di Benedetto XVI abbia sconvoltomolto soprattutto la coscienza dei laici, piùdi altri. La novità maggiore di questopontificato, tra le molte, è il modo in cuiPapa Ratzinger ha interrogato e sfidato ilmondo laico: oggi i laici sono più poveri,più soli, più sgomenti, perché questo è ilPapa che ha svegliato la coscienza laica inOccidente.

Quello di Benedetto XVI è, infatti, unpontificato che fa del rapporto tra fede eragione uno dei "pilastri fondamentali"…I due poli sono Atene e Gerusalemme.Benedetto XVI ha insegnato ai laicioccidentali, in particolare, che non cisarebbe Atene se non si fosse congiunta con

Gerusalemme. All’inizio il messaggio è statosconvolgente, e le prime risposte sono statenegative, se non addirittura offensive: la piùoffensiva di tutte, a mio avviso, è stato l’averimpedito al Santo Padre di tenere unaconferenza pubblica all’Università LaSapienza di Roma. In altri Paesi, come inFrancia, in America, in Inghilterra, il Papa èstato invece ascoltato con molto rispettoproprio da parte dei laici. Perché li avevasfidati sul loro terreno e aveva offerto lorouna possibilità di dialogo comune.

Basti pensare alla risonanza mediatica deisuoi viaggi: prima di ognuno, i mediapronosticavano un insuccesso, che venivapoi puntualmente smentito. Come giudicaquesto cortocircuito?È il paradosso della smentita delleprevisioni. Prima che andasse in Francia, ad

esempio, ci si chiedeva come fosse possibileche non venisse contestato e rifiutato. Poi ilPresidente della Repubblica francese èvenuto in Italia a parlare di radici cristiane,e lo stesso è avvenuto altrove. Così, il Papaha fatto emergere un altro paradosso:coloro che tra i laici credevano che fosseconservatore, reazionario, hanno dovutoprendere atto delle sfide che lanciava.Finendo col diventare, paradossalmente,proprio loro più ’reazionari’ e conservatoridel Papa.

La plausibilità della fede per l’uomocontemporaneo sembra un messaggioduro da far comprendere all’uomo di oggied al suo mondo, dove il conflitto prevalesul confronto. Perché, e qual è l’alternativache ci indica Benedetto XVI?È accaduto che nella cultura degli ultimidue secoli, dall’Illuminismo in poi,l’atteggiamento di esaltazione della ragionee dell’ostilità nei confronti della religione èdiventata una seconda natura, l’identitàculturale dell’Occidente, la sua bandiera. IlPapa è stato grande, ha scosso quellabandiera, fino a mostrare a coloro chevolevano capire che quella bandiera dellaragione non può garrire senza la fede. Nonho mai sentito il Papa chiedere ’sietecredenti o no?’, ma ’la fede è ragionevole ono?’.

Nella sua terza enciclica, Caritas inveritate, il Papa scrive che per un sanosviluppo della società ci vogliono "uominiretti": cosa significa, per i politici?Il Papa ha una concezione agostinianadell’umanità, e anche un temperamentoagostiniano. Come Agostino ha combattutocontro i pagani, i pelagiani, i manichei,Benedetto XVI combatte contro quel nuovopaganesimo che è il laicismo occidentale.Gli uomini ’retti’ sono quelli che cercano dicogliere la verità, ma senza illusioni, perchéla verità la si coglie dopo, nella città di Dio.Per questo tutte le letture spicciole delmagistero di papa Ratzinger in chiavepolitica sono false o riduttive: lui si rivolgeall’umanità, ed il suo messaggio è più alto epiù esigente di altri, perché ai politicichiede ’che cosa state facendo voi, con lavostra ragione, per migliorare il mondo?’.

L

Papa Ratzinger “ha insegnato all’Occidente che non ci sarebbe Atene se non si fosse congiunta con Gerusalemme”

I laici ora sono più poveriA colloquio con Marcello Pera, filosofo ed ex presidente del Senato:“Le dimissioni di Benedetto XV sono state un gesto sconvolgente,

inaspettato, ma previsto: una lezione di fede, in primo luogo, e di coerenza”

6 Primo Piano

Page 7: Corriere Cesenate 07-2013

Giovedì 14 febbraio 2013 7Primo Piano

il Periscopio di Zeta

Nel commento dell’ex direttore dell’agenzia Sirlo stupore della città eterna a una notizia storica

Il Papa non se ne va

Alla notizia delle dimissioni del Papa tutti siamo rimasti senza parole. La“bomba” ha fatto il giro del mondo in un attimo. Ma come ha reagito lacapitale, la metropoli che ospita il successore di Pietro? L’ex direttore

dell’agenzia Sir, Paolo Bustaffa, di ritorno ieri in piazza san Pietro provenienteda un viaggio nel nord Italia, ha messo nero su bianco alcune osservazioniche mi pare meritino attenzione. Le ripropongo ai lettori di questa rubrica.“Roma mi è apparsa un po’ stranita questa sera, 11 febbraio 2013.Ma Roma è città eterna, il suo cuore non ha mai cessato di battere per Pietro e ipalpiti di Roma, pur con ritmi diversi, si sono sempre allargati, come cerchisull’acqua, al Paese e al mondo.Roma, per quella umanità senza confini che la rende “città eterna” euniversale, ha sempre saputo cogliere anche nei passaggi difficili e sofferti, unmessaggio di speranza.Il Papa se ne va? La domanda all’inizio è come una scossa sismica ma presto èdiventata un’onda di pensieri sereni.Il Papa non se ne va, rimane nel cuore della città, della Chiesa e del mondo.Rimane presenza orante che continuerà a richiamare con la tenerezza e lafermezza di un padre l’essenziale della vita. Si è ora davanti al magistero del totale abbandono a Dio, un magistero chenell’anno della fede si accende come un faro nella storia.

Riconferma, questo passo, una scelta che ha avuto eavrà mille diverse interpretazioni di esperti e dicommentatori ma che è già chiara non solo nellamente dei poveri e dei semplici che lo hanno sentitoaccanto sulle strade della carità e della giustizia, maanche in quella degli intellettuali che lo hannosentito accanto lungo i sentieri del dialogo tra fede eragione.Il Papa non se ne va, ha sorpreso tutti con la scelta diabbandonarsi totalmente a Dio, ma abbandonarsi aDio non significa lasciare l’uomo, ma amarlo ancora

di più.Ci dona questo insegnamentoora che, pellegrino dell’Assoluto,diventa totalmente preghiera.Ho attraversato Roma con questipensieri accompagnati daimmagini e parole di BenedettoXVI.C’è più silenzio del solito inpiazza san Pietro e questo nonmi appare affatto un segno ditristezza ma, come in altreoccasioni, una comunicazioneinteriore, senza eguali, tra le

persone e il Papa.C’è, inevitabilmente, un passaggio di sofferenza nelcuore e gli occhi vanno alla finestra del palazzoapostolico, le parole non bastano per dire grazie. Oraquesto gesto così grande di Benedetto XVI meritarisposte grandi. Lui ha insegnato ad essere grandi,ad avere pensieri alti, a guardare il mondo con losguardo di Dio, a sentire Dio vicino, a dire, come ieriha ripetuto, che Dio è il nostro futuro”.Sì, certo, noi guardiamo avanti con speranza efiducia. Non abbiamo nulla da temere. (781)

VATICANO, 4 FEBBRAIO: CONCERTO IN ONORE DI BENEDETTO XVIE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, GIORGIO NAPOLITANO

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

Villaggio globaledi Ernesto Diaco

ANCHE PER I MEDIAUNA PROVA DI COSCIENZASono le 11,46 dilunedì 11 feb-braio. La Salastampa vaticanaè semivuota: ilcalendario litur-gico, infatti, ri-corda leapparizioni ma-riane a Lourdese per chi lavora entro le mura leonine è ungiorno festivo. D’altra parte, il concistorodei cardinali convocato dal Papa è un ap-puntamento “ordinario”, destinato a con-sumarsi nel breve tempo che serve apromulgare il decreto per la canonizza-zione di alcuni beati. Gli occhi del mondo,Italia compresa, sono puntati altrove. NelBelpaese, ci sono i fuochi della campagnaelettorale, l’emergenza neve, i commentisulla domenica calcistica, perfino la vigiliadel Festival di Sanremo ad attirare l’atten-zione generale.Finché non scoppia la bomba. Cinque pa-role lanciate dall’agenzia Ansa, che fannosubito il giro del mondo. “Papa lascia pon-tificato dal 28/2”. Quasi un telegramma,così incredibile che c’è chi pensa a unoscherzo di Carnevale, magari ad opera diun hacker informatico. La conferma peròarriva quasi subito e mentre scocca ilmezzogiorno romano tutto il mondo sache, dopo sette secoli, un altro ponteficeha firmato la sofferta e stupefacente ri-nuncia.Mentre le redazioni nazionali e interna-zionali si mobilitano, lungo via della Con-ciliazione iniziano ad arrivare i camiondelle emittenti televisive. Riflettori, teleca-mere, microfoni spianati fra la gente in-credula e commossa. Partono le dirette,fino a notte non esiste (quasi) nient’altro.Né le elezioni, né le canzoni. Il web, natu-ralmente, è invaso. Espressioni di meravi-glia e di rispetto si mescolano ad affrettatiparalleli storici e accostamenti impropo-nibili.Nel pomeriggio, specie dopo la conferenzastampa del portavoce vaticano, anche suimedia si ristabilisce un po’ d’ordine. Ma èdifficile frenare le dietrologie e gli immagi-nifici exit poll da un conclave che si terràfra un mese. Intanto, parte la caccia allacronista che ha bruciato tutti sul tempo. ÈGiovanna Chirri, un servizio quasi venten-nale come vaticanista all’Ansa. Le giun-gono complimenti da ogni dove,anchorman americani in testa. Lei rac-conta: “Ho dato la notizia. Poi mi sonomessa a piangere”.In un giorno che passerà alla storia anchedel carrozzone informativo, tra le tante c’èuna lezione anche per i comunicatori. È lastessa Chirri a distillarla ripensando aicinque frenetici minuti trascorsi tra l’an-nuncio in latino del papa e il fatidico clicdel suo computer: “Anche nell’era di inter-net e dei social network, le notizie bisognaandarsele a cercare. Altrimenti si rischia difare solo copia e incolla”.

nche il mondo ebraico accoglie con profondo rispettola decisione della rinuncia di papa Benedetto XVI. Ilpresidente del Congresso mondiale ebraico (Wjc),Ronald S. Lauder, in una dichiarazione commenta: “È

con grande emozione che abbiamo appreso oggi che papaBenedetto XVI si ritirerà alla fine di questo mese. Questadecisione merita tutto il nostro più grande rispetto”. E aggiunge:“Con le sue azioni” Benedetto XVI “ha rafforzato l’amicizia conil popolo ebraico. Ci mancherà”. Il presidente dell’Unione delleComunità ebraiche italiane, RenzoGattegna, ricorda invece la visitaufficiale del Papa in Israele, lapreghiera per la pace al Muro delPianto, le parole pronunciate alMemoriale dello Yad Vashem. E ancoral’incontro con gli ebrei romani alTempio Maggiore. “Gli ebrei italiani -dice Gattegna - vogliono esprimere laloro vicinanza e il loro rispetto a papaBenedetto XVI per la sofferta ecoraggiosa decisione presa in questeore”. Maria Chiara Biagioni per il Sirha sentito le reazioni del Rav.(maestro) Elia Richetti, presidentedell’Assemblea rabbinica italiana.

Rav. Richetti, come ha reagitoall’annuncio della rinuncia di papaBenedetto XVI?La mia primissima reazione è statasenz’altro di sorpresa e di smarrimentoperché non pensavo che una decisionesimile fosse prevedibile al momento.Anche se sapevo che il SommoPontefice aveva già espresso l’idea chepotesse essere ventilabile una suaeventuale rinuncia al papato. Ma nonavevo visto segni in questa direzione.Un secondo momento è stato diprofondo rispetto per una scelta che èsicuramente di grande coraggio sia peril fatto che è una decisione storica, siaper le implicazioni più a livello umano,perché si tratta di riconoscere e di

A

Un maestrorimane

un maestro

Intervista al Rav. Elia Richetti, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana

“Papa Benedetto si è confermatocome un grande fautoredi corretti rapportie di rispetto reciprocotra le religioni”

Mondo ebraico

mettere anche in piazza il fatto che ilPapa sente il peso degli anni e dellasalute. Quindi senz’altro c’è unavicinanza e un grande rispetto per il suogesto.

Chi è Benedetto XVI per il mondoebraico?Papa Benedetto XVI, al di là di qualchemomento nel quale abbiamo avuto iltimore che rappresentasse la possibilitàdi una lieve frenata nello sviluppo deldialogo interreligioso, in realtà si èconfermato come un grande fautore dicorretti rapporti e di rispetto reciprocotra le religioni.

Qual è il gesto che più ha apprezzato inquesti anni di Pontificato?Le potrei rispondere che sono più diuno: senz’altro la visita ad Auschwitz,senz’altro la visita al Muro del Pianto, esenz’altro le affermazioni inequivocabilidi completa presa di distanza daqualunque posizione anti ebraica siaper il presente sia per il passato.

Un Papa che lascia è un fatto storico.Per la cultura e la tradizione ebraica,che cosa è la rinuncia ad un incarico?Intanto dobbiamo dire che nonabbiamo cariche eterne di questo tipo,per cui una persona che si dimette perlimiti di età è del tutto normale e non è

così rara nel mondo ebraico, anche serimane il principio che un Maestrorimane un Maestro anche se non esplicail suo compito per motivi di età. Anzi,c’è un bellissimo detto dei maestri chericordano che nell’Arca Santa nelTempio di Gerusalemme c’erano nonsolo le tavole della legge, quelle che Dioriscrisse dopo il peccato del vitellod’oro, ma anche i pezzi rotti delle primetavole, a indicare che anche un Maestroche non è più in grado di insegnare ha ildiritto di essere pienamente rispettato.

Adesso si procederà alle elezioni di unnuovo Pontefice. Quale sarà l’eredità diBenedetto XVI e cosa gli ebrei siaspettano dal nuovo Papa?Voglio sperare che si continui nellastrada del mutuo rispetto, della mutuaconoscenza e dell’impegno comune perl’armonia, per la pace, per i valori etici esociali.

Un Maestro non muore mai econtinuerà a dare sempre il suoinsegnamento. Quale l’augurio inveceche vuole fare a Papa Ratzinger?Al Papa posso augurare che possacontinuare a vivere ancora per moltianni, godendosi il meritato riposo,utilizzandolo come lui spera: perl’approfondimento, la preghiera e lacrescita spirituale.

TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009):PELLEGRINAGGIO DI BENEDETTO XVI

(PREGHIERA AL MURO OCCIDENTALE DI GERUSALEMME, 12 MAGGIO)(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

Page 8: Corriere Cesenate 07-2013

Giovedì 14 febbraio 20138 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale (no

al sabato) 18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

20.30 Villachiaviche

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Pio X,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano,San Cristoforo, Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.00 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuariodell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale,San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Villachiaviche,Case Finali, Osservanza,Bulgarnò, San Mauro inValle, Diegaro, Madonnadelle Rose, San Paolo,Torre del Moro, Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano,Ponte Pietra

20.00 San Giovanni Bono, San Pio X, Gattolino,Bulgaria, Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;

10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 18,30 (sabato); 9 / 11.15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;

Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17 (sabato);11.15 / 17;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 15 (sabato),9.15 (domenica);Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 17 febbraio - Anno CDt 26,4-10;Salmo 90;Rm 10,8-13;Lc 4,1-13

All’inizio della Quaresima, laLiturgia definisce nellaColletta la preghiera di inizio

della Messa, la Quaresimasegno sacramentale della nostraconversione nella qualeci concede di crescerenella conoscenza del misterodi Cristo e di testimoniarlo con una degna condottadi vita.Sono gli obiettividella nostra Quaresima: laconversione, approfondirela conoscenza di Cristoe la testimonianzadi Lui con la vita.La conoscenza e la riscopertadel Catechismodella Chiesa cattolica è lostrumento che siamoinvitati in questo annodella fede a prendere in manoproprio per migliorarela nostra conoscenzadi Cristo.

Il Vangelo di oggici raccontale tentazioni di Satanaa Gesù nel deserto.Gesù si oppone semprea Satana, appellandosialla Parola di Dio.E così Gesù si manifestasempre più fortedi Satana. “Non di solo panevivrà l’uomo,ma di ogni Parolache esce dalla bocca di Dio”.Anche noi siamospesso tentati da Satanain questo deserto riccodi proposte seducenti,fino a farci credereche Gesù è sempre menoimportante per la nostra vita,ma sono altre le coseche dobbiamo cercare.In questa Quaresimafacciamo il pienodella Parola di Dioper non caderenei tranelli di Satana,ma per fare sempre la volontàdi Dio,come Gesù.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORE

Resta con noi, Signore,nell’ora della prova

lunedì 18 febbraiosan FlavianoLv 19,1-2.11-18;Sal 18; Mt 25,31-46

martedì 19san MansuetoIs 55,10-11; Sal 33;Mt 6,7-15

mercoledì 20san RemoGn 3,1-10;Sal 50;Lc 11,29-32

giovedì 21san Pier DamianiEst 4,17n.p-r.aa-bb.gg-hh; Sal 137;Mt 7,7-12

venerdì 22Cattedradi San Pietro1Pt 5,1-4; Sal 22;Mt 16,13-19

sabato 23 san PolicarpoDt 26,16-19;Sal 118;Mt 5,43-48

La Parola di ogni giorno

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Tiratura del numero 6 del 7 febbraio 2013: 7.400 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 12 febbraio 2013

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOVeglia diocesana di QuaresimaSabato 16 febbraio in Cattedrale, per giovani e giovanissimiProposta dal servizio per la PastoraleGiovanile insieme all’Ufficiodiocesano vocazioni, si terrà sabato 16febbraio alle 21, in Cattedrale aCesena, la Veglia diocesana diQuaresima. Proposta in modoparticolare a giovani e giovanissimi, la veglia proseguiràfino alle 24 con preghiera e adorazione; per chi lo desidera,possibilità di dialoghi e confessioni.

Consiglio Pastorale diocesanoSi incontra sabato 23 febbraio alle 15, in Seminario a CesenaÈ convocato per sabato 23 febbraio alle 15, in seminario aCesena, l’incontro dei membri del Consiglio Pastoralediocesano. Dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale, ilvescovo Douglas introdurrà l’argomento a tema delprossimo anno pastorale “Educazione alla fede deigiovani”. A seguire, monsignor Walter Amaducci presenteràle varie commissioni e referenti, finalità e modalità dilavoro. Ilaria Grafieti, referente della commissione“Giovani”, presenterà le prime attività della commissioneed esporrà proposte e domande per l’incontro.Dopo l’incontro delle diverse commissioni(conoscenza, modalità di lavoro, calendario incontri, ecc.),le riflessioni del vescovo Douglas.A conclusione, la recita dei vespri.

Percorso diocesano per separatiIncontro in Seminario lunedì 18 febbraio alle 21Percorrendo l’anno della fede, il gruppo dei separati siritrova lunedì 18 febbraio in Seminario a Cesena, alle21, per approfondire il tema “Nella Chiesa per amare.Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”. Neltempo propizio della Quaresima, il cammino di fedepuò trovare nuova linfa, se saprà radicarsi sempre piùdentro la Chiesa, comunità dei credenti.Per informazioni: don Virgilio 339 3191586, Floriana eIvan 388 6186867.

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Giovedì 14 febbraio 2013 9Vita della Diocesi

La Caritas diocesanae i suoi primi quarant’anniDue i momenti ‘forti’ delle celebrazioni per ricordare l’anniversario:domenica 17 febbraio alle 18 la Messa in Cattedrale a Cesena,presieduta dal vescovo Douglas. E un convegno nel pomeriggiodi domenica 3 marzo, in Seminario a Cesena

ono passati quarant’anni da quel 4 febbraio 1973,quando il vescovo Augusto Gianfranceschi, due annidopo la nascita di Caritas italiana per volontà di papa

Paolo VI, istituì anche nella nostra diocesi la Caritas, cioèl’organismo pastorale della Chiesa costituito dai vescovi al finedi promuovere la testimonianza della carità della comunitàecclesiale, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dellosviluppo integrale della persona. Di qui la sua prevalentefunzione pedagogica che, pur coniugandosi necessariamentecon le opere di accoglienza e accompagnamento dei poveri,deve sempre emergere, al fine di stimolare e coinvolgerel’intera comunità cristiana - e civile - nell’adozione di uno stile

S

di vita improntato al rispetto e all’accoglienzareciproci, alla solidarietà e alla condivisione.In una parola, all’amore, in risposta all’amorecon cui Dio ama ogni uomo.In questi quarant’anni la Caritas ha messoradici profonde nel tessuto della Chiesa e dellasocietà locale: aderendo a iniziative di Caritasitaliana come “Avvento/Quaresima di Carità” ecollette mirate in occasione di catastrofinaturali o umanitarie; promuovendo opere-segno quali il Centro di Ascolto, la mensa, lecase di accoglienza a Martorano, l’accoglienzanotturna presso la parrocchia dell’Osservanza;operando in collaborazione con enti pubblicie associazioni caritative e di volontariato;attivando il Servizio Civile Volontario per igiovani; promuovendo la nascita delle Caritasparrocchiali – o interparrocchiali - eaccompagnandole nel loro cammino. A talescopo qualche anno fa, secondo le indicazionidi Caritas italiana, è stato costituito ilLaboratorio diocesano Caritas parrocchiali,che cerca di coordinarle (tra loro e con Caritasdiocesana) e di sostenerle, soprattutto conpercorsi e strumenti per la formazione dioperatori e animatori.Ora, mentre ringraziamo il Signore di questo

grande dono, non possiamo non ricordare conviva riconoscenza tutti coloro che, in variomodo, hanno contribuito a dare vita a questarealtà. Ed ecco il nostro ’grazie’ ai vescovi chesi sono avvicendati come presidenti (icompianti monsignor Augusto Gianfranceschie monsignor Luigi Amaducci, monsignor LinoGaravaglia, monsignor Antonio Lanfranchi,monsignor Douglas Regattieri); ai direttori (icompianti monsignor Tarcisio Bertozzi emonsignor Aldo Casadei, don Renato Serra, ilprofessor Giangiacomo Magalotti, don CarloMeleti); ai compianti don Giorgio Gasperoni,diacono Antonio Campedelli, diaconoConsilio Pistocchi insieme alla sua sposaBruna; a Gino Della Vittoria, a Carla Benelli, atutti gli operatori e i volontari diocesani eparrocchiali.Per questo tutta la comunità diocesana èinvitata a partecipare alla celebrazione del40esimo anniversario in due distintimomenti presieduti dal vescovo Douglas:domenica 17 febbraio alle18, in Cattedrale aCesena, celebrazione eucaristica; domenica 3marzo, dalle 15 alle 18, in seminario a Cesena,convegno con l’intervento di don GiovanniNicolini e alcune testimonianze.

“Piccolo e fragile,ma presentee sorridente”Intervista al vescovo Douglas di ritorno dall’incontrocon papa Benedetto XVI che si è tenuta in Vaticanolunedì 4 febbraio, insieme agli altri vescovidella regione, in occasione della Visita ad limina

olo una settimana fa, il vescovo Douglas è stato a colloquio conpapa Benedetto XVI. Lunedì 4 febbraio, assieme ad altri settepresuli dell’Emilia Romagna guidati dall’arcivescovo di Modena

Antonio Lanfranchi, monsignor Regattieri si è incontrato di personacol Pontefice. Nessuno si poteva aspettare quel che poi si è saputolunedì scorso.

Eccellenza, a tu per tu con papa Benedetto XVI pochi giorni fa. Qualisono i suoi ricordi e i suoi pensieri all’annuncio della rinuncia delPontefice?Quando siamo stati ricevuti dal Papa durante la Visita ad limina deivescovi dell’Emilia Romagna, nulla lasciava presagire ciò che lunedì siè saputo. Non abbiamo notato alcun segno particolare che potesse farepensare a una soluzione che ci ha lasciati senza parole. Benedetto XVIè apparso piccolo, fragile, anche un po’ incurvato, ma assolutamentepresente e sorridente. Il suo è un gesto che fa comprendere il servizioumile del suo ministero. È come se ci avesse detto: ho fatto tutto quelloche potevo. Il mio compito è finito. Una lezione di grandissimaumanità e di ammissione dei propri limiti.

Eccellenza, torniamo alla Visita ad limina…È stata la mia seconda visita. La prima fu in veste di vicario generaledella diocesi di Carpi, nel gennaio 2007, al posto di monsignor ElioTinti, allora ammalato. Ora sono andato come vescovo di Cesena-Sarsina. Anche in questa occasione ho vissuto una grande emozioneper la paternità consolante che il Papa ha espresso verso noi vescovi.Nella precedente occasione avevo avuto la possibilità di parlare a tuper tu col santo Padre per un quarto d’ora. Questa volta ho potutoscambiare solo due parole di saluto, poi ho vissuto il dialogo insiemeagli altri miei confratelli vescovi.

Dalla relazione, che fotografia emerge della Diocesi?Circa la fotografia della Diocesi, a partire dalla relazione che hoconsegnato alle diverse Congregazioni, emergono alcune note dipreoccupazione: una diffusa secolarizzazione: Dio sembra restare aimargini della vita della gran parte della gente. I giovani chepartecipano a cammini di fede sono ristretti all’area delle aggregazionilaicali che, in rapporto al mondo giovanile (si pensi alle migliaia distudenti universitari presenti in Città) sono pochi. I sacerdoti sonomolto anziani. Tuttavia la mancanza di preti giovani ha una ricadutapreoccupante su tutta la pastorale giovanile. In genere abbiamo unapastorale molto tradizionale ancorata al ’si è sempre fatto così’.Le note di conforto sono: un clero molto presente sul territorio, vicinoalla gente; un laicato vivace e aggregato, specialmente proiettato nelcampo della solidarietà umana e della prossimità alle diverse forme dipovertà; una prospettiva vocazionale sacerdotale promettente (9seminaristi) e la ristrutturazione territoriale della Diocesi inzone/unità pastorali/parrocchiali.

S Quali saranno le aree di maggiore impegno per la Diocesi nelprossimo futuro?Nel programma che ci siamo dati, avendo davanti il decenniodedicato all’educazione alla vita buona del Vangelo,un’attenzione particolare sarà data, il prossimo anno, almondo giovanile e poi l’anno successivo alla famiglia. Nelsecondo quinquennio l’impegno si sposterà più sul versante‘missionario’ per vivere la fede nei diversi ambiti di vita sociale.

Come vede la nostra comunità cristiana?La nostra Diocesi avendo avuto in passato una gran quantitàdi preti, vive ancora di questa eredità positiva. Ma su questopunto ci stiamo allineando alle altre situazioni diocesaneregionali. Cesena è sempre stato un territorio in cui grandicontrasti sociali non hanno mai preso piede e, vuoi per ilcarattere della gente o per il benessere diffuso, grazie anche aimprese di livello internazionale che hanno dato e dannolavoro a tanta gente, il clima è quello di un territoriotranquillo. La pratica religiosa, pur assestandosi sul 18 percento è più alta che in Diocesi vicine.

Quale aria si respira nei palazzi vaticani?Con il Santo Padre, pur dentro a un contesto esteriore moltorigido e formale, si è creato un bellissimo rapporto di dialogo,di confidenza, e direi anche familiare. C’è stato lo spazio ancheper qualche battuta scherzosa. Gli incontri con le diverseCongregazioni sono stati improntati alla franchezza e allaconcretezza. Sia noi che i titolari di vari Dicasteri non ci siamotaciuti e nascosti i problemi.

Quali?Abbiamo affrontato soprattutto temi interni alla Chiesa e allacomunità ecclesiale, legati all’evangelizzazione, allaformazione dei seminaristi, alla carenza del clero.

Con quale animo si rimette al lavoro, all’inizio di questaQuaresima e con la Visita pastorale in pieno svolgimento?Riprende il lavoro quotidiano. Continua l’impegno di sempre.La Quaresima è all’inizio. La comunità diocesana è impegnataquest’anno nel rinnovare i percorsi dell’iniziazione cristiana. Isacerdoti in questo periodo sono presi dalle benedizioni dellefamiglie, che è un’iniziativa altamente evangelizzatrice emissionaria, molto importante.Gli Uffici diocesani stanno iniziando a pensare all’annoprossimo che sarà dedicato ai giovani e all’organizzazione dieventi diocesani come la Festa Diocesana che ci attende nelmese di maggio.

Francesco Zanotti

La Visita ad limina dei vescovi del-l’Emilia Romagna a papa BenedettoXVI si è svolta in due tempi: un pri-mo gruppo di presuli, introdotti dalpresidente della Conferenza episco-pale emiliana romagnola, il cardi-nale Carlo Caffarra, è stato ricevutodal Papa sabato 2 febbraio. Lunedì4 febbraio, il secondo gruppo, con ivescovi di Rimini Francesco Lam-biasi, Luigi Negri, arcivescovo diFerrara-Comacchio, Lorenzo Ghiz-zoni, arcivescovo di Ravenna-Cer-via, Tommaso Ghirelli, vescovo diImola; Enrico Solmi, vescovo di Par-ma, Douglas Regattieri, vescovo diCesena-Sarsina e Massimo Camisa-sca, vescovo di Reggio Emilia-Gua-stalla. È stato l’arcivescovo di Mode-na-Nonantola Antonio Lanfranchi,metropolita della Provincia eccle-siastica Emiliana e già vescovo diCesena-Sarsina, a presentare al Pa-pa questo secondo gruppo di con-fratelli vescovi.A Benedetto XVI i pastori delle chie-se emiliano-romagnole hanno of-ferto ciascuno una breve e sinteticapanoramica della propria diocesi.La Chiesa, ha ricordato BenedettoXVI, è nelle mani del Signore risorto;Lui è il motivo della speranza del-l’umanità. Le difficoltà esistono eaccompagneranno sempre la Chiesae i suoi fedeli, ma la Chiesa poggiasulla roccia di Cristo Signore e sullafede di Pietro.A conclusione dell’incontro, Bene-detto XVI ha indicato ai vescovi trepunti di riferimento: la centralitàdell’eucaristia, la Parola di Dio e ilrisveglio della fede (richiamandol’anno fede e la nuova evangelizza-zione) e il tesoro del Concilio Vatica-no II.

Visita✎

VATICANO, LUNEDÌ 4 FEBBRAIO: FOTO DI GRUPPODI ALCUNI VESCOVI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA,INSIEME A PAPA BENEDETTO XVI

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Vita della Diocesi

arà il vescovo Douglas Regattieri a guidare gli Esercizispirituali proposti dal Servizio diocesano di animazione

spirituale e che avranno come tema “Fede e vita quotidiana”.L’appuntamento, in cinque serate, si terrà da lunedì 18 a venerdì22 febbraio, dalle 20,30 alle 22,30, in Seminario a Cesena.Durante gli Esercizi, il vescovo e altri sacerdoti sarannodisponibili per colloqui e confessioni.Per farci domande sulla nostra vita, su ciò che è vero, ciò che Diochiede per la nostra felicità.Domande che contano, che servono e che trovano risposte,

paradossalmente, nel silenzio. Guidati dallo Spirito Santo cheabita la Parola, siamo chiamati a discernere qual è il progettoche Dio ha, veramente, per la nostra vita. In questa storia. Enella profonda semplicità della preghiera, converte allaconvinzione che la misura alta della vita cristiana, è la santità. Esi è spinti ad attuarla nella vita quotidiana.Partecipare è un ottimo inizio di Quaresima. È un aiuto perinvestire dentro la quotidianità la ricchezza del Vangelo e lascelta di Cristo.

Morena Sirotti

S“Fede e vita quotidiana”, Esercizi spirituali diocesani Brevi

“Il Conciliobussola per il nostro tempo”Sabato 23 febbraio alle 21, nella chiesa diSant’Agostino a Cesena, il Teatro Mondo Piccino“Nino Pozzo” metterà in scena lo spettacolo teatrale“Il Papa, la carezza e la luna”. Canto e fisarmonica:Dario Righetti; canto e chitarra: Cristina Ribul Moro;percussioni: Roberto Alberti Baba. La narrazione-spettacolo di una primavera della Chiesa, per“Entrare in punta di piedi nel Concilio”, apre unpercorso costituito da eventi culturali, mostredibattiti. L’appuntamento è promosso dall’Agesci,Azione Cattolica Cesena, in collaborazione conl’Ufficio catechistico.

Pellegrinaggial Santuario di LongianoCon l’inizio della Quaresima, riprendono ipellegrinaggi al Santuario del Santissimo Crocifissodi Longiano. Venerdì 15 febbraio alle 20,30, i fedelidella Zona pastorale delle vie Cesenatico, Cervese eRavennate sono invitati a partecipare alla messapresieduta dall’arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia monsignor Giuseppe Verucchi. Venerdì 22febbraio presiederà il vescovo di Rimini FrancescoLambiasi, per la Zona di Savignano sul Rubicone-Roncofreddo-Borghi-Sogliano.

Cattedrale e santuariConfessioni.Mappadel sacramento

uaresima. Tempoforte dell’anno liturgico è tempo di

riconciliazione con Dio e il prossimo. Ogniparrocchia ha orari per le confessioni. Sullaporta della canonica a Budrio c’è questa frase:“Chi suona per confessarsi o per un colloquionon disturba mai”. Vogliamo segnalare le chiesedove diversi sacerdoti sono a disposizione perquesto sacramento.Cattedrale di Cesena: tutti i giorni dalle 8,45alle 11,45 e dalle 16 alle 19. La domenica dalle9 alle 12 e dalle 15 alle 19.Concattedrale di Sarsina: tutti i giorni,domenica compresa, ma non durante la messa,dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 18.Abbazia del Monte: dal lunedì al sabato dalle 9alle 11 e dalle 15,30 alle 18,30. La domenicadalle 9 alle 11.Santuario del Crocifisso di Longiano: tutti igiorni, lunedì escluso, dalle 9 alle 12 e dalle15,30 alle 18,30.Santuario della Consolata a Gambettola: tutti igiorni, al mattino su richiesta, al pomeriggiodalle 17 alle 19.Convento dei Fratelli di san Francesco aCesenatico: tutti i giorni dalle 7,30 alle 12 edalle 15 alle 18,30.Convento dei Cappuccini a Cesena: tutti igiorni, escluso lunedì, dalle 9 alle 11,45 e dalle15,15 alle 18.Convento di san Francesco a San Piero inBagno: tutti i giorni; la domenica pomeriggio.

Q

Una nota pastoralenel segnodi Benedetto XVIÈ possibile presentare la nota pastoraledel nostro vescovo in vista delle prossimeelezioni politiche distogliendo il pensierodall’annuncio formulato lunedì scorso daBenedetto XVI? Di fronte a un gesto cosìsorprendente e di grande umiltà, incontinuità con le sue prime dichiarazionida Pontefice: “Io debole servitore di Diodevo assumere questo compitoinaudito…” possiamo solo cercare di fartesoro di quanto abbiamo ricevuto indono nel suo Pontificato. Con questospirito, la nota pastorale di monsignorRegattieri, pensata prima delleclamorose dimissioni, porta l’improntadeterminante del nostro Papa. “Dire soloGesù Cristo” ci rimanda all’anno dellafede, voluto da Benedetto XVI perrimettere al centro ciò che conta. “I laici ela vita pubblica”: l’intervento del vescovoparte dal Concilio Vaticano II, rilanciatodal Papa nel 50esimo anniversario, cheha reso più chiara la responsabilità deilaici nella società. “I valori nonnegoziabili”sono quelli che il cardinalRatzinger ha saputo enucleare primacome prefetto della Congregazione per laDottrina della Fede e successivamentecon l’enciclica “Caritas in Veritate”, che

ha posto la questione antropologicacome questione sociale dei nostri tempi.Non si possono affrontare problemicome la crisi del mondo del lavoro, ledisuguaglianze sociali, la salvaguardiadel Creato, mettendo tra parentesi ivalori di partenza, come il rispetto per lavita, il sostegno alla famiglia, la libertà dieducazione. “La coscienza”, infine, è lachiave di volta per l’elaborazioneculturale e per la costruzione del benecomune, che trova senso nella comunitàfondata sul dono. La sacra Scrittura, ilMagistero, gli interventidell’associazionismo cattolico e leespressioni laicali più illuminate possonoaiutare i cristiani in questo difficileperiodo storico, nel momento in cuidevono esprimere il voto, uno dei fattoriche contribuisce a determinare il viveresociale. “Questa logica della gratuità,appresa nell’infanzia e nell’adolescenza,si vive poi in ogni ambito, nel gioco e

nello sport, nelle relazioni interpersonali,nell’arte, nel servizio volontario ai poverie ai sofferenti, e una volta assimilata la sipuò declinare nei più complessi ambitidella politica e dell’economia,collaborando per una polis che siaaccogliente e ospitale e al tempo stessonon vuota, non falsamente neutra, maricca di contenuti umani, con un fortespessore etico. È qui che i Christifideleslaici sono chiamati a spenderegenerosamente la loro formazione,guidati dai principi della Dottrina socialedella Chiesa, per una autentica laicità,per la giustizia sociale, per la difesa dellavita e della famiglia, per la libertàreligiosa e di educazione”. (BenedettoXVI 4 giugno 2011). Se partiremo daquesta eredità sapremo distinguere lepromesse irrealizzabili dalla volontà dicostruire la “città dell’uomo a misurad’uomo”.

Casanova William

Il testo, raccolto in un agilelibretto, viene distribuitoa tutti i sacerdotigiovedì 14 febbraio, inoccasione del ritiro di inizioQuaresima. È a disposizionepresso il Centro Pastorale

Meditazioni del vescovo Douglas per la Quaresimaa meditazione del vescovo Douglas per laQuaresima di quest’anno ha come titolo

“Dal suo cuore trafitto è nata la Chiesa”. Iltesto è a disposizione delle parrocchie. I

L libretti si possono ritirare presso il Centropastorale di Palazzo Ghini (corso Sozzi, 39,Cesena), aperto tutte le mattine dal lunedì alvenerdì (tel. 0547 611001).

In vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, una riflessione del vescovo Douglas

Giovedì 14 febbraio 2013 11

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Giovedì 14 febbraio 201312 Cesena

Don Giuseppe Canducci aveva 98 anni ed era ospite al “Don Baronio”

La liturgia funebreè stata celebrata martedìmattina in Cattedraledal vescovo Douglas. E’ statosepolto nella “sua” Piavola

ella notte incontro a domenicascorsa il Signore ha chiamatoall’eternità il canonico donGiuseppe Canducci. Era il

decano del nostro Presbiterio. Era natoa Montiano nel 1915 da una famiglia dipovere condizioni economiche, maricca di fede. Morto il babbo sulletrincee del Carso, la mamma con i figlisi era ritirata in una modesta casetta,accanto alla chiesa parrocchiale,aiutata con generosità dal parrocoAugusto Daltri. Un incontro con alcunimissionari della Consolata avviarono ilgiovane Giuseppe alla vocazionemissionaria. Da Gambettola a Torino, sisusseguirono anni di studio e diformazione, insidiati da una salutemolto fragile che lo costrinse, conmolto rammarico, a rientrare infamiglia. Entrato a far parte delSeminario vescovile, (allora accantoalla Cattedrale) riprese lo studio e daCesena passò al Pontificio SeminarioRegionale di Bologna. Ancora una voltaperò non difficoltà negli studi, ma lecondizioni di salute lo costrinsero arientrare in Diocesi, dove potèconcludere la sua preparazione alsacerdozio. Fu ordinato il 29 giugno1939 dal vescovo Beniamino Socche,vescovo a Cesena da pochi mesi. Il suo primo ministero è stato aCesenatico, come collaboratore delparroco, soprattutto con i ragazzi e igiovani. Le scarse energie peròcontinuavano a non sostenerlo. Non

N E’ morto il decanodei preti

poco gli giovò la cordiale ospitalità delparroco di Balignano. monsignor Gori.Potè accettare l’invito del vescovo acollaborare al parroco di Gambettolamonsignor Giovanni Poloni.Dall’ottobre 1940 al giugno 1944furono anni di prezioso apprendistatosoprattutto con i giovani di AzioneCattolica, quelli non in guerra, aiutati amaturare una consapevole resistenzaal fascismo. E furono anni vissuti(come del resto sempre in avvenire)con quella trepidazione di carattere

che fu per lui motivo di forte angustia. Fu poi a San Vittore, appena passato ilfronte di guerra e furono giornirattristati da drammatici episodi dellaguerra civile che coinvolsero il parrocodon Primo Scarpellini. Nel 1946 entrò parroco a Bagnaroladove raccolse con zelo e passioneapostolica la preziosa eredità di donErcole Fiori. Sono stati ventinove annidi impegno apostolico animati dalcentro diocesano dell’Azione cattolica.Non mancò il fervore di iniziative, conla costruzione della nuova chiesaaffidata all’architetto Ilario Fioravanti,e gli ampliati locali per le opereparrocchiali. Venuta la nuova stagione del Concilio,trovò difficoltà a recepirla. Nelfrattempo l’età e la salute lo feceroapprodare a impegni ministerialimeno gravosi: prima rettore nellaChiesa del Suffragio a Cesena. Poi,nella valle del Borello, a Piavola. E’stata la sua ultima esperienzaparrocchiale arricchita da tanto zelo econ la costruzione della piccolacappella nel cuore del paese. LasciataPiavola, è stato accolto nella Casa diriposo dell’Opera don Baronio dove ilgiorno di San Pietro del 2009, colvescovo, tanti confratelli e amici hafesteggiato il 70° di ordinazione. Purcostretto alla carrozzina, hafedelmente celebrato la messaprodigandosi in brevi catechesi per ungruppo di ospiti della casa.

Piero Altieri

Appena un anno e la web tv del Comunedi Cesena(http://webtv.cesenadialoga.it ) ènaufragata. O, per lo meno, adaffondare è stata l’idea per cui era nata.Il sindaco Paolo Lucchi all’epoca l’avevapresentata come "uno spazio per

La web tv del Comunenon ha successo

l’apporto diretto dei cittadini, dandovisibilità alle loro produzioni con canalededicato". I cesenati però non hannoapprofittato di questa opportunità e,tra i 190 video raccolti ad oggi, a farlada padrone sono i lavori del Consigliocomunale e altre attivitàdell’Amministrazione comunale. Nelle scorse settimane il Comune harazionalizzato la piattaforma didiffusione dei contenuti audiovisivitrasferendola sulla piattaforma YouTubenel canale "Cesenawebtv". L’operazione

ha comportato un risparmio di 20milaeuro annui, dato che il Comune diCesena usufruisce già dei servizi web diGoogle (società della quale YouTube faparte dal 2006). Tutti i contenuti dellavecchia webtv sono stati travasati nelnuovo canale YouTube, qualcosa però siè perso per strada. E’ il caso dellewebcam sulla città che, nella vecchiapiattaforma, godevano di un canaletutto per loro. Non è dato sapere sequesto servizio sarà ripristinato.

Fs

Aperta ai contributi dei cittadini, per lo più ospita videodell’Amministrazione

Nasce Cisl Romagna, grande sindacato regionaleCon i suoi 81mila iscritti, quella della Romagna sarà la Cisl più grande in Regione. Adichiararlo è Filippo Pieri, segretario generale Cisl Forlì Cesena. In questo nuovoanno, infatti, la Cisl si avvia all’ unificazione degli attuali territori di Forlì-Cesena,Ravenna e Rimini che sarà sancita con il congresso, in programma il 20 e 21 marzoalla Fiera di Cesena. "La Cisl - spiega Pieri - da sempre crede e richiede con forza una semplificazione eriduzione dei livelli istituzionali (unione dei piccoli comuni, accorpamento delleprovince), e per evitare di predicare bene e "razzolare" male, attività molto di modain questa fase di campagna elettorale, ha deciso di procedere in questa azione di

riorganizzazione, per essere ancora più vicini agli iscritti nei posti di lavoro e averemaggiori risorse per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti". In particolare sarà attivata una forte razionalizzazione degli uffici amministrativiche seguono la burocrazia dei diversi sindacati. Questo consentirà di avere adisposizione delle risorse umane che potranno essere reindirizzate sull’assistenzaai lavoratori e alle battaglie sindacali. Le sedi saranno tutte conservate e i nuovisegretari saranno indicati in occasione del congresso durante il quale gli iscrittieleggeranno i propri dirigenti.

Bab

Foto Daniele Bosi

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Giovedì 14 febbraio 2013 13Cesena

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Le Fiamme Gialle di Forlì-Cesena hanno stilato il bilancio del 2012

Dai controlli effettuatisono stati recuperati 26 milioni di euro di Ivaevasa con 30 evasori totalie 84 lavoratori in nero

on solo lotta all’evasionefiscale "classica", dagliscontrini non emessi ai redditinon dichiarati, ma indagini

serrate sui flussi di capitali all’estero, illavoro nero, le macchinette"mangiasoldi". La settimana scorsa la Guardia diFinanza di Forlì-Cesena ha presentato ilbilancio delle attività svolte nel 2012. Unresoconto fatto di numeri importanti: sulsolo fronte dei controlli sono emersi 122milioni di euro sottratti all’imposizione eun’Iva evasa per 26 milioni di euro.La lotta al sommerso ha fatto emergere30 evasori totali e 18 paratotali, mentresui luoghi di lavoro sono stati individuati84 lavoratori in nero e 24 irregolari."Nel cesenate - ha spiegato in dettaglio ilcapitano Arturo Tavani, comandantedella compagnia di Cesena - sono emersi57 lavoratori in nero o irregolari. Inun’azienda di calzature abbiamo trovatoal lavoro anche ex dipendenti,formalmente in pensione, assieme adaltre persone non in regola. Dalmomento che la percentualed’irregolarità riguardava più della metàdel personale, la Direzione provincialedel lavoro ha disposto la chiusuradell’azienda e 30mila euro di multa".Sempre la compagnia di Cesena si è resaprotagonista di un’indagine su di unricovero per cani (che, come tale, godevapure di agevolazioni fiscali) che in realtàmetteva in vendita gli animali in nero aun prezzo da 200 a 1500 euro a cane. Inun solo anno il proprietario aveva

N

La FinanzaLa Finanzaa tutto campoa tutto campo

omesso di dichiarare 500mila euro circa.Sul fronte degli scontrini e delle ricevute,su 3852 controlli sono emerse 1299violazioni (pari al 33,7 per cento), unnumero in crescita del 10 per cento circarispetto all’anno precedente. Il territorioa più alta vocazione d’illegalità inprovincia si è mostrato Cesenatico, con il40 per cento d’irregolarità di questo tipo.Per 27 esercenti, nei cui confronti eranostate riscontrate altre violazioni nei 5anni precedenti, è scattata la chiusuradell’attività da 3 a 30 giorni.

Gli accordi stretti dai comuni delterritorio con la Finanza hanno permessodi verificare anche la situazioneeconomica di chi richiede agevolazionipubbliche (come contributi per l’affitto,case popolari o mense scolastiche). Su122 controlli sono state denunciateall’autorità giudiziaria 109 persone,rilevando redditi non dichiarati per circa500mila euro e la fruizione indebita diprestazioni sociali per 112mila euro."In un caso - hanno commentato ufficialidella compagnia di Forlì - è emerso comeuno sportivo che chiedeva unaprestazione non avesse dichiarato 4milaeuro di redditi come pilota. Peccato chenon solo non avesse mai lavorato perscuderie di rally, ma non era nemmenoin grado di pilotare auto da corsa. Questofatto ci ha permesso di smascherare ungiro di finti stipendi messi in piedi da unascuderia per coprire delle falsesponsorizzazioni. Nel complessoabbiamo recuperato oltre un milione dieuro".Per il 2013 l’impegno della Guardia diFinanza, oltre che sui tradizionali frontid’intervento, si concentrerà sulla spesapubblica: "Fino ad oggi abbiamocontrollato principalmente i fruitori diprestazioni - ha spiegato il colonelloAlessandro Mazziotti - ma nei mesi avenire ci concentreremo maggiormentesu tutti i maggiori comparti della spesapubblica, dalla spesa sanitaria aglisprechi di denaro pubblico fino agliappalti truccati".

MiB

Una nuova generosa donazioneall’Ospedale Bufalini di Cesena daparte del Lions Club di Cesena, cheha deciso di dedicare uno deiservice all’acquisto di dieci nuovitelevisori, con altrettanti supportia parete, per rendere più

Lions: tv donateal Bufalini

confortevole la permanenza deipazienti ricoverati in Lungodegenza. La consegna è avvenuta la scorsasettimana alla presenza del presidentedel Lions Club Cesena Luca Porfiri, deldirettore della Direzione medica dipresidio Virna Valmori, del direttoredel reparto di Lungodegenza AntonioBalotta e di alcuni operatori sanitari.

Liceo "Immacolata"◗Incontro con BaldiniIncontro al Liceo della Comunicazione"Immacolata". Il 21 febbraio alle 14.30nell’anfiteatro della scuola (zona CaseFinali) lo scrittore ravennate EraldoBaldini, autore del romanzo "L’uomo nero ela bicicletta blu", parteciperà ad unincontro aperto non solo agli studenti, ma atutta la cittadinanza.

Dal 19 al 24 febbraio presso il teatrodella parrocchia di San Rocco di Cesena,via Farini 248, vengono esposte le operedegli artisti che partecipano al 38^Concorso Nazionale di Pittura, piccoloformato, grafica-acquerello, denominato"La Margherita d’Argento" e abbinato al

La Margherita d’Argentovetrina per artisti

35^ Trofeo Achille Medri, noto pittorecesenate prematuramente scomparso.Gli artisti provengono da varie regioniitaliane (Emilia Romagna, Friuli-VeneziaGiulia, Veneto, Lombardia, Piemonte,Abruzzi, Lazio, Campania, Puglie,Sardegna, Umbria ,Toscana) econcorrono nei tre generi tradizionalidella pittura, figurativo, paesaggio,astratto-informale, per l’aggiudicazionedi 45 premi complessivi, la cui ricchezzacolloca il concorso cesenate tra i piùprestigiosi in ambito nazionale.

La manifestazione costituisce da tempouna panoramica interessante delle ultimetendenze pittoriche mettendo aconfronto stili e sensibilità diverse traloro.Gli orari di apertura dell’esposizionesono i seguenti: dal 19 al 23 febbraiodalle 15 alle 18,30 e dalle 20,30 alle 23 edomenica 24 febbraio dalle 9 alle 12 edalle 14 alle 17. A seguire avrà luogo lacerimonia di premiazione del concorso,alla presenza dell’assessore alla Culturadel Comune di Cesena, Elena Baredi.

Dal 19 al 24febbraio alla parrocchiadi San Rocco

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Giovedì 14 febbraio 201314 Cesena

Ricordi di RomagnaNegozio di vere tradizioni

Un negozio dedicato non solo ai turisti,ma a tutti i cesenati amanti dei prodottiartigianali legati alla tradizioneromagnola. Da qualche settimana èstato inaugurato "Ricordi di Romagna",un punto vendita di ceramiche dipintea mano, tele stampate, prodotti per ilbenessere, saponi, tutti lavorati a manoutilizzando le antiche tecniche. Latitolare, Francesca Mordenti, ama iprodotti naturali e per questo hadedicato una sezione ai saponitradizionali e alle essenze daerboristeria. "La Romagna ha delle potenzialitàinespresse - spiega la titolare -soprattutto sul fronte dell’artigianato.Per questo la nostra clientela èrappresentata dai turisti che voglionotornare a casa con qualcosa di tipico eoriginale. Ma non solo: anche i cesenatistessi a volte non conosconol’artigianato della propria terra ed è perquesto che abbiamo una linea di oggettiutili per fare dei regali originali".Un’attività che Francesca Mordenti sta

portando avanti è quella dei laboratoriper la lavorazione dei saponi. "E’ uncampo molto particolare che permetteuna miriadi di varianti. Col sapone, ditipo naturale e non industriale, sipossono realizzare tanti oggetti utili. Adesempio, negli ultimi tempi staprendendo piede la realizzazione dibomboniere per battesimi, comunioni,cresime o matrimoni. Alcuni bambini eragazzini della Prima Comunione edella Cresima si sono creati da soli lebomboniere, dopo aver appreso alcunitrucchi durante i nostri laboratori".Presso il laboratorio è possibilerealizzare bomboniere solidali e oggettiper l’autofinanziamento e questapossibilità è data soprattutto alleassociazioni di volontariato. Nel sito www.ricordidiromagna.it sipossono trovare tutte le informazionisul negozio (situato a Cesena in CorsoUbaldo Comandini 4, poco dopo ilgiardino pubblico) e sugli orari diapertura.

Cr

Francesca Mordenti (Pippofoto)

PORTA TROVA - VIA PIAVE: appartamento al quarto piano con ascensore com-posto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto di ampie di-mensioni, 1 bagno, 2 balconi, cantina e garage. € 155.000 / Rif. 1198

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SANTA MARIA NUOVA: in palazzina di recente costr.e, appartamento al primo pianocon ingresso indip. composto da soggiorno con cucina, 2 camere da letto, bagno,piccolo ripostiglio, 2 balconi (1 con barbecue) e garage doppio. Ottime finiture, ri-scaldamento a pavimento e predisp. aria condizionata. € 195.000 / Rif. 1210

SAN MAURO IN VALLE: in zona esclusiva con affaccio sul parco in complessoresidenziale realizzato con materiali ad alto risparmio energetico possibilità dibilocali e quadrilocali a piano terra con tavernetta e giardino o all’ultimo pianocon ampio sottotetto. OTTIME FINITURE. Nessuna spesa di mediazione inquanto mandatari a titolo oneroso

Rifiuti porta a portaPartirà nel mese di marzo il percorsopreparatorio in vista dell’estensione aiquartieri Borello, Valle Savio eDismano – prevista per l’iniziodell’estate - del sistema integrato diraccolta differenziata dei rifiuti giàattivo da un anno e mezzo nelquartiere Oltresavio.Il crono-programma di attuazione delprogetto e i suoi aspetti salienti sonostati illustrati alla commissioneconsiliare competente dall’assessorealle Politiche ambientali Lia Montalti edai tecnici di Hera.“Il progetto di estensione prende lemosse dagli ottimi risultati raggiunticon l’esperienza pilota dell’Oltresavio,– sottolineano il sindaco Paolo Lucchie l’assessore Montalti – dove nel 2012la raccolta differenziata ha raggiuntouna media del 68,9 per cento. E seteniamo conto della battuta d’arrestosubita nel febbraio 2012 a causa delnevone, la raccolta media si attestasopra il 70 per cento. In pratica è comese ognuno dei 19mila abitanti delquartiere avviasse ogni giorno alladifferenziazione 0,8 kg di rifiuti. Inparticolare, la frazione organicacostituisce il 22 per cento dell’interaraccolta differenziata, seguita dallacarta (attestata al 16 per cento deltotale). Da qui la decisione diestendere il sistema sperimentatonell’Oltresavio ad altri territori. Anovembre avevamo anticipato lavolontà di partire con i quartieriBorello e Valle Savio. A questi ora siaggiunge il Dismano.Complessivamente saranno coinvolteoltre 12mila utenze.

iamo voce alla testimonianza diuna famiglia che ha affrontatol’Alzheimer con coraggio e lavolontà di migliorare la

condizione di vita dei malati. "Uno deicompiti di noi familiari - spiega LorettaAnna Alessandrini di Cesena, che perdieci anni ha convissuto con unammalato - è quello di cercare, perquanto possibile, di migliorare la qualitàdella vita del malato, delle persona che siama. Il che vuol dire, per riflesso,

D

Alzheimer, la personaprima della malattia

La testimonianza di chi ha avuto un parente malato

migliorare la propria vita. Il malato vuoleattenzione, vuole sentire affetto e avereconsiderazione dagli altri: sentirsiimportante insomma, come d’altrondetutte le persone del mondo. L’errore piùgrande è quello di limitarsi a concentrarsisul suo stato, dimenticandosi la personastessa. Occuparsi della sua malattia e nondi lui".Poi è molto importante il rapporto con imedici che devono essere in grado dimettere la persona al centro

dell’attenzione e non fermarsi alle solecartelle cliniche. "Personalmente ho trovato - continuaAlessandrini - un grande sostegno nelcentro Cerifos e nel dottor SamorindoPeci, capace di grande ascolto e dotatodella qualità di trovare la parola giusta dadare al paziente e alla sua famiglia, al dilà dei manuali scientifici e dei testimedici, ma pur partendo dallaprofondissima e appassionataconoscenza di questi". In base alla propria esperienza, LorettaAlessandrini consiglia di porre grandeattenzione all’alimentazione, sia comegesto di amore nei confronti del malato,sia compre prevenzione. "Un elemento di cui forse si parla poco -racconta citando la propria esperienza -ma che costituisce un nutrimentoimportante per le cellule è il galattosio,che non a caso è lo zucchero del lattematerno, quindi strettamente legato allacrescita e alla strutturazione cellulare". "Una cosa che non va mai persa di vista -conclude la Alessandrini - perché perpotere essere in grado di aiutare davveroqualcuno, dobbiamo noi per primi essereforti, sani e corazzati. Farsi caricointeramente del malato è un peso troppogrosso per le spalle di chiunque. Nonrifiutiamo l’aiuto degli altri: ci sono moltestrutture nel territorio pensate proprioper questo. Non respingiamo gli appoggie i sostegni esterni, e troviamo il tempo dimantenere le nostre passioni, le cose cheamiamo fare, la nostra libertà. In pratica,aiutiamoci per aiutare".

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Giovedì 14 febbraio 2013 15Cesenatico

e degli Istituti Azionisti:Cassa di Risparmio di Cesena

Banca di RomagnaBanca CRV Cassa di Risparmio di Vignola

Cassa di Risparmio di CentoCassa di Risparmio di Rimini

Cassa di Risparmio di Fabriano e CupramontanaEmil Banca

Société Générale

Il leasing della

Il nostro impegnoper chi si impegna

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Sorta nel 1909 su intuizione di don Ercole Mancini grazie alla famiglia Sacchetti,è stata per decenni la principale fonte di lavoro per tutto il comprensorio

Fornace, storia di cent’anniPrevista un’area artigianale

Bagnarola

Cristiano Riciputi

na famiglia e un sacerdotecontribuirono al benessere diBagnarola e dei paesi limitrofifin dai primi del ’900. Si tratta

della famiglia Sacchetti che, suintuizione del rettore di Macerone donErcole Mancini, fondò l’omonimafornace dei mattoni nel 1909.Attualmente della fornace restano ilgrande capannone e un paio dilaghetti, profondi fino a 20 metri. Sitratta delle profonde buche formatisicon l’estrazione dell’argilla durantedecenni di escavazione. La fornacenon è più attiva da una decina d’anni.Nei momenti di maggior produzione,sfornava fino a 100mila pezzi al giorno.Nei mesi scorsi, l’Amministrazionecomunale di Cesenatico ha dato il vialibera per la realizzazione, inquest’area, di 4000 metri quadrati diproduttivo, vale a dire di capannoniartigianali. Un laghetto è già statobonificato, cioè vuotato e riempito diterra. Un altro invece (nelle foto)rimarrà a testimonianza della storiapassata. A parte i residenti del paese, sonopoche le persone che conosconol’attuale sito e la storia della fornace.Nel libro "Da Sant’Agata a Macerone"(a cura di Claudio Riva, Stilgraf 1994,voluto dall’allora Bcc di Macerone) vi èun ampio capitolo, curato daGiampiero Morigi, dedicato allafornace. La storia è molto interessante: sulfinire dell’800, i coniugi Alba eDomenico Sacchetti emigrarono inArgentina in cerca di fortuna. E lì,lavorando duramente, si procuraronola fortuna tanto sperata. Nel 1907

U

tornarono a Bagnarola e quiacquistarono, dal conte Neri, unpodere. Nel 1904 don Mancini aveva fondato laCassa rurale, ma capiva che senzalavoro anche la banca non avevagrosse prospettive, al pari della poveragente. Convinse perciò i Sacchetti adiventare industriali e così sorse lafornace. Lo stabile principale è ancoraquello che si vede lasciando la viaCesenatico e inoltrandosi a destra,verso la campagna, dove svetta ilcamino di mattoni. Un camino che èpiù basso rispetto a quello originaledel 1909: durante la seconda guerramondiale, è più precisamente il 27settembre 1944, i tedeschi in ritirata

minarono la ciminiera che era alta 40metri e svettava su tutta la campagna.Dopo la guerra, e dopo indispensabilirestauri a tutto il complesso, l’attivitàriprese, anche se il camino ricostruitoera di ’soli’ 30 metri d’altezza. La fornace è costituita da unamassiccia galleria in muratura adoppia parete, isolata con materialecoibentante, a pianta rettangolare. Lagalleria è a volta, larga 302 centimetri,alta 251 e lunga 85 metri. Il tutto èsovrastato da centinaia di metri cubi disabbia. Quando l’impianto era infunzione, le camere di cottura deimattoni erano 12, scese poi a 4 con lamodernizzazione del sistema.

“A un tratto, in fondo, vidi una Luce abbagliante chemi volava incontro a velocità folle. ‘Dove mi porti, Gesù?’,

mi parve di aver sussurrato in quella vertiginosa ebbrezza.‘Nella Casa del Padre’ mi sentii rispondere. Un attimo dopo

vidi ch’era vero. Da allora vivo Là, perfettamente felice”.Olga, Sandra, Marinella, Cristina, Emanuela, Simona, ...

ricordano il caro

CARLO SACCHETTIUna messa sarà celebrata lunedì 18 febbraioalle 20 nella chiesa parrocchiale di Bagnarola

OTTAVO ANNIVERSARIO

“La presenza di Cristo non è soltanto una realtà attesa, ma una vera presenza”

(Benedetto XVI)

Tutti gli amici del Corriere Cesenate sono vicini, nel momento del dolore, alla famiglia di Giorgio Pollarini

per la perdita della moglie e mamma

GIOVANNA

PARTECIPAZIONECesenatico◗In ricordo di PantaniIl 14 febbraio 2004 moriva il campione diciclismo Marco Pantani. Giovedì 14febbraio, alle 20,30 in parrocchia a SanGiacomo, sarà celebrata una messa asuffragio. Nel pomeriggio dello stessogiorno, alle 15, i tifosi si raduneranno alloSpazio Pantani per poi proseguire verso ilcimitero.

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Giovedì 14 febbraio 201316 Valle del Rubicone

Badia di Longiano | Festa della famiglia

Domenica 3 febbraio la comunità di Badia di Longiano ha festeggiato le coppie chehanno ricordato particolari anniversari di nozze. Nella foto, insieme ad alcune dellecoppie festeggiate vi sono il parroco don Stefano Pasolini e il diacono Giorgio Siroli.Da sinistra Roberta Milini, Carlo Gasperoni, Virginia Golinucci, Marzia Riciputi, DaniloBrigliadori, Agostino Gasperoni, Alessandro Zamagni, Melissa Pasini, Virginia Succi,Sebastiano Drudi, Gino Valmorri. I due bimbi sono Nicola e Viola Zamagni.

LongianoUna passeggiatain valleorganizzata dal CaiIl Cai, Club alpino italiano -sezione di Cesena, organizza perdomenica 17 febbraioun’escursione di quattro ore nelterritorio della Valle delRubicone. L’iniziativa è aperta atutti i soci Cai. I non socipossono parteciparecomunicando la loro adesione alCai (telefono 0547 661461) epagando una quota di 7 euro perla copertura assicurativa. Lapartenza è prevista per le 8 didomenica 17 febbraio da PiazzaTre Martiri a Longiano. Lacamminata toccherà i territoridi Roncofreddo e Santa Paola. Èprevisto per mezzogiorno ilritorno a Longiano.

Matteo Venturi

Montiano, informazioni per i farmaci

Al Bufalini medicinali gratuiti per chi è in difficoltàE’ stata prorogata l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia"C" e per quello che riguarda il comune di Montiano occorrerivolgersi all’ufficio servizi sociali o chiamare lo0547/51032. Possono fare domanda all’ufficio preposto i nuclei famigliariresidenti nel comune per i quali siano predisposti dalServizio Sociale interventi specificatamente elaborati per farfronte alla situazione di precarietà socio-economicamaturata a seguito della congiunturale situazione di crisi; inuclei famigliari aventi indicatore Isee fino a 8.000 euroaggiornato e in corso di validità; anziani che fruiscono delservizio di assistenza domiciliare (con una contribuzioneparziale o nulla al costo del servizio) o di contributieconomici. Dopo aver ottenuto l’attestato dal quale risulta ildiritto alla erogazione gratuita dei farmaci, il cittadinodovrà recarsi dal medico di famiglia o presso il pediatra dilibera scelta, i quali forniranno tutte le informazioni. Ifarmaci potranno essere ritirati gratuitamente, fino alla datadel 31 dicembre 2013, solo alla farmacia dell’ospedaleBufalini di Cesena.

Cristina Fiuzzi

GambettolaUn bilancio positivoLa parrocchia di Gambettola, nel mesededicato alla famiglia, è solita presentareai parrocchiani le cifre del propriobilancio. Ne parliamo conl’amministratore parrocchiale MauroFoiera."Il bilancio riporta tutte le entrate e tuttele uscite ordinarie. Durante lo scorsoanno la parrocchia ha terminato di pagarei debiti e ora i conti sono in positivo conun piccolo utile".Dall’arrivo di don Claudio Turci, 14 annifa, la parrocchia ha fatto ristrutturazioniradicali in quattro delle cinque strutturepresenti nell’area parrocchiale per unimporto complessivo di circa 2 milioni dieuro: la chiesa (1.100.000), la canonica(200.000), la Casa del Ragazzo (400.000)e i nuovi locali sotto al porticato(300.000). "Questi lavori sono stati portati avanti -continua Foiera - grazie alla volontà ditutti i componenti del Consiglio

economico che si sono succeduti in questi14 anni e a don Turci che, non solo haavuto il coraggio di mettersi in gioco inqueste sfide, ma ha avuto anche il grandemerito di individuare e motivare i laici e didelegare loro compiti specifici come lagestione delle risorse, la tenuta degliimmobili, cioè tutto quello che non èstrettamente legato all’essere sacerdote,pur mantenendo per sé la supervisione ditutto".Se tutto va come previsto, il 2013 saràl’anno della ricostruzione del quintoedificio ancora non sanato, l’attualeteatrino parrocchiale, che verrà demolitoper lasciare spazio ad una nuova strutturache consentirà alla parrocchia di dotarsidi ambienti sicuri e confortevoli.

Piero Spinosi

iovanni Pazzaglia, cento anniil prossimo 18 febbraio, èl’uomo più anziano diLongiano. Ancora lucido e

autosufficiente, vive con il figlioNatale in via Circonvallazione, apochi passi dal centro storico.Pazzaglia è nato a Longiano e non siè mai spostato dal territorio del

G

"La tv mi annoiaMeglio stare con gli amici"

Longiano, i cento anni di nonno Giovanni Pazzaglia

Comune. Prima di fermarsi in viaCirconvallazione, è vissuto, per anni,in via Lavatoio. Secondo di cinquefratelli, è vedovo dal 1989 di RosaDellavittoria, con cui ha avuto seifigli, tre dei quali sono morti appenanati. Rimasti a prendersi cura delpadre sono il figlio Natale e le figlieAnna e Graziella.

"Mio padre ha sempre lavorato laterra - fa sapere il figlio Natale -. Finoa poco tempo fa, zappare l’orto era ilsuo passatempo preferito".Per i longianesi è facile incontrarePazzaglia ai giardini pubblici, alcentro sociale di via Borgo Fausto, oa messa la domenica. "Quando è beltempo va a piedi in centro - dice ilfiglio -. La sera esce da solo e va alcircolo. Non riesce a stare chiuso incasa. A casa si annoia e la tv lostanca. Ama chiacchierare con gliamici, mentre si mostra più schivocon chi non conosce".Se gli si chiede quale sia il segreto dilongevità, nonno Giovanni rispondeche si tratta di "fortuna" e che"bisogna ringraziare il Signore"."Mangia poco e non ha mai fumato -precisa il figlio -. Alla carnepreferisce minestra e verdure. Nonha "fatto il soldato" perché eratroppo magro". "Nella sua vita nonha mai avuto gravi problemi di salute- continua il figlio -. L’unicaoperazione che ha subito è stata, dagiovane, quella di appendicite". I festeggiamenti per il centesimocompleanno di Giovanni Pazzaglia sisvolgeranno nel pomeriggio disabato 23 febbraio presso il centrosociale di via Borgo Fausto.Domenica 24, alle 11, ci sarà unamessa di ringraziamento inparrocchia. A seguire, il pranzo contutti i familiari.

Matteo Venturi

Savignano◗Presenze cristiane in Terra SantaLa Rubiconia Accademia dei Filopatridi diSavignano sul Rubicone organizza, perdomenica 17 febbraio alle 10 un incontrocon padre Massimo Pazzini. La sua relazioneverterà sul tema I prodomi del battesimo, lefonti prossime del rito cristiano. A seguire,il professor Baykar Sivazliyan parlerà diArmeni e la terra santa, ieri e oggi.

GatteoConcertoper le missioniSabato 23 alle 20.30 presso il Teatro"L. Pagliughi" di Gatteo, si terràl’incontro "Le Voci di Amigos, ibambini nel Cuore" organizzatodall’Associazione Amigos ParaSiempre Onlus di Gatteo, incollaborazione con i due cori dellaparrocchia dell’Annunciazione diVillamarina - Gatteo Mare e lapiccola orchestra Radar diCesenatico. Il programma prevedel’esecuzione di canti e musichemessicane ed italiane, alternate avideo delle missioni messicane delleMaestre Pie di Rimini, unitamentead una breve testimonianza di suorGianfranca Casadei e i volontari checondividono la sua operamissionaria. L’ingresso è ad offertalibera. Il ricavato verrà destinato alleMissioni Messicane delle MaestrePie. (Cf)

San Mauro Pascoli

Comune ad alta natalità, il sindaco premiai primi bimbi nati nel 2013

Per il settimo anno consecutivo il Comunedi San Mauro festeggia i primi nuoviarrivati dell’anno con una “Miniscarpad’oro”. Un simbolico riconoscimento, che èsoprattutto un omaggio alla peculiarità diSan Mauro, quale paese dei calzolai. Laminiscarpa è stata realizzata da uno deiprimi ciabattini del paese, Mimmo Boetti.A consegnarla sono stati il sindaco di SanMauro, Gianfranco Miro Gori, il vice sindaco Stefania Presti che hanno donato laMiniscarpa ai primi tre arrivati del 2013: alla prima nata tra le femmine, PenelopeKwiecien e a Ryan Fanti e Aaron Lombardi i primi maschi, entrambi nati il 2 gennaio.Penelope nata l’8 gennaio scorso, è figlia di Kamil Michal Kwiecien e Laura Broccoli;Ryan è figlio di Marvin Fanti e Elena Stacchini, Aaron di Levert Lombardi e BarbaraZanchini.Nel 2012 i nuovi arrivati sono stati 133: un aumento rispetto all’anno precedente –nel 2011 i nuovi nati erano 128–, a conferma dell’andamento positivo del paesepascoliano che mantiene uno dei più alti tassi di natalità fra i comuni della provinciadi Forlì-Cesena.

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Giovedì 14 febbraio 2013 17Valle del Savio

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Bagno di RomagnaCareste,quadro restauratoUn’altra opera è tornata all’anticosplendore. Stiamo parlando di unquadro di ampie dimensioni,proveniente dalla dismessa chiesa diCareste, nel Comune di Bagno diRomagna. La piccola comunità haregistrato, dopo il 1950, la rapidadiminuzione per lo spopolamento dellamontagna, tanto che il giovane parrocodon Pompeo Zaccheroni nel 1955, doposolo un anno di residenza, vennetrasferito. A Careste andò a celebrarefino all’ottobre del 1964. Poco dopo il quadro, alcuni calici, unmobile da sacrestia con paramenti, lastatua del Sacro Cuore furono ritirati e

custoditi inCattedrale. Lecampane e lastatua dellaMadonnavenneroportati, e cisono ancora,nella chiesadi Trappola,vicono aRiofreddo. Lapala d’altareraffiguranteSant’Andrea,patrono diCareste, daitratti un po’

dilettanteschi, è stata commissionata dadon Sebastiano Tonelli, di Rivoschio,parroco di Careste, nel 1731. La corniceè stata liberata dagli strati di smalto bluche occultavano una bella decorazione afinto marmo e foglia d’argento, poiincollata, stuccata e ritoccata a fogliad’argento e a tempera marmorizzatadove questa era mancante. Il dipinto,che misura 187 x 123 centimetri, è adolio su tela di canapa a trama rada. Lapreparazione di colore bruno-rossastro ècomposta da gesso di Bologna, colla diorigine animale, olio di lino e terrebrune. La tela, dal 1965 conservata nei depositidiocesani a Sarsina, si presentava inpessime condizioni di conservazione:l’adesione della pellicola pittorica èestremamente precaria euniformemente ricoperta da uno stratodi sporco che ne impediva la letturacromatica. L’opera ha subito unaimportante riduzione dimensionale cheha parzialmente asportato lo stemmasulla sinistra del quadro. Il dipinto èstato foderato con tele di lino e colla dipasta per ripristinare l’adesione alsupporto degli strati preparatori,mentre il sudiciume, i ritocchi e lavernice di restauro sono stati asportaticon solventi. L’opera è stataritensionata su un nuovo telaio ligneo esono state riempite le lacune mediantestuccature.

Daniele Bosi

I lupi a TaiboPresenza stabileOrmai si può affermare che i lupi sonouna presenza stabile nell’Appennino ce-senate, e non solo a quote alte. La scorsasettimana l’allevamento di Stefano Tozzi,a Taibo di Mercato Saraceno, è stato pre-so di mira dagli animali selvatici che han-no attaccato, ucciso e divorato tre pecoree un agnello, così come già accaduto inagosto. Il Corriere Cesenate, saputa la no-tizia, si è subito mosso verificando diret-tamente e nel sito internet del giornale èstato pubblicato un video che si può tro-vare nella sezione brevi dell’8 febbraio, alsito www.corrierecesenate.it, oppure su

menti in Alta Valle. Ma gli animali si spo-stano facilmente e ormai sono diventatistanziali anche a bassa quota, nei pressidelle abitazioni. Gli esperti però lo speci-ficano continuamente: i lupi non attacca-no mai l’uomo, sono animali piuttosto ti-morosi e sono predatori solo nei confron-ti del bestiame.

Cristiano Riciputi

youtube. Come ha verificato il veterina-rio, i lupi hanno ucciso le pecore aggre-dendole al collo. Poi le hanno divorate la-sciando solamente il rumine e parte del-l’intestino. Una pecora non è stata trova-ta, segno che i selvatici, ed erano almeno3 o 4, l’hanno portata via come scorta ali-mentare. Il lupo è un animale protetto enegli ultimi anni ci sono stati ripopola-

❚❚ Il video sul sito del Corriere Cesenate

Una delle pecore uccise

a Taibo la notte dell’8 febbraio

E45 come discaricaGomme e imballaggi

irca duecento pneumatici fuoriuso sono stati abbandonati, lascorsa settimana, lungo lascarpata adiacente l’area di sosta

della E45 ubicata subito dopo losvincolo di Sarsina Nord, in direzionesud (Roma).La superstrada, dopo le discussioni ed iproblemi relativi alla pulizia di bidoni edi aree e piazzole di sosta, è diventata lasede per abbandonare rifiuti d’ognigenere.Dopo gli 800 chili di materiale vario perimballaggi, abbandonato nella piazzolaprima dell’ingresso nella galleriaRoccaccia, in direzione nord, primadello svincolo di Bagno di Romagna, siè passati alle gomme fuori uso.L’Ufficio tecnico del Comune e il CorpoForestale dello Stato, stazione diSarsina, hanno compiuto sopralluoghi ehanno rilevato l’abbandono di circaduecento pneumatici nella scarpata, diproprietà del Demanio pubblico.Il Corpo Forestale ha provveduto ainoltrare comunicazione di notizia direato a carico di ignoti alla Procura dellaRepubblica presso il Tribunale di Forlì.

CIl Comune di Sarsina, a sua volta, hasegnalato l’abbandono dei rifiutiall’Anas che ha comunicato che"trattandosi di rifiuti abbandonati lungola scarpata stradale e quindi nonintralciando la viabilità, la competenzarisulta del Comune di Sarsina".In effetti, in base a dei precedenti, pareche in questi casi tocchi al Comunecompetente la rimozione e losmaltimento dei rifiuti.E così l’Ufficio tecnico comunale dovràprocedere, tramite incarico a una dittaspecializzata, alla raccolta, al trasporto eallo smaltimento delle gomme per unaspesa complessiva di circa 700 euro.Leggermente diverso (ma non quanto astupidità degli autori) il caso

dell’abbandono dei materiali perimballaggi nella piazzola in direzionenord, prima della galleria Roccaccia, inComune di Bagno di Romagna.Intanto, le indagini in corso potrebberopiù facilmente portareall’identificazione degli autori, vista lapresenza tra il materiale abbandonatodi documenti di consegna e di trasporto.La piazzola lungo la E45 è di proprietàdell’Anas, per cui il Comune di Bagno diRomagna, per "procedere conimmediatezza alla rimozione dei rifiutinonché allo smaltimento", ha ordinatoal legale rappresentante di Anas spa di"provvedere alla rimozione a sue spesee cura".

Alberto Merendi

Per gli pneumaticidovrà provvedereil Comune. Riguardoai cartoni, forse si puòrisalire ai colpevoli

Abbandonati a Sarsina e a Bagno

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Giovedì 14 febbraio 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Fnp Cisl: “Pochi fondiper socialee non autosufficienza”“Sicuramente insufficienti, maalmeno rappresentano il segnalenella creazione di un welfare piùvicino ai più deboli”. Con questeparole la Fnp Cisl commenta il vialibera dato dalla Conferenza delleRegioni al riparto del Fondo per lanon autosufficienza e al Fondo perle politiche sociali per il 2013.“Dopo i tagli fatti ai due Fondi loscorso anno i 300 milioni di europer le politiche sociali e i 275 per lanon autosufficienza di quest’annorappresentano una boccatad’ossigeno per i Comuni e lefamiglie che devono combatterequotidianamente con le difficoltàlegate all’assistenza di malati edisabili. In particolare, dasottolineare il fatto che per quantoriguarda le risorse destinate allanon autosufficienza, questi sarannorivolti non solo ai malati di Sla maanche ad altre patologie gravi”.“Tutto ciò, naturalmente - concludela Fnp - non può essere consideratocome un traguardo, ma solo comeun’inversione di tendenza nellasoluzione dei problemi legati alnostro welfare, poco attento allevere esigenze dei più bisognosi”.

Sindacatipensionati I sindacati confederali hannoraccolto le preoccupazioni dellefamiglie che hanno in casa unabadante per assistere anziani, manon solo, anche non autosufficienti.Queste famiglie dovranno pagare uncontributo in caso d’interruzione

del rapporto di lavoro della lorobadante. I sindacati vicine allefamiglie e consapevoli che si staoperando in un settore quale èquello domestico che potrebbeavere non poche ricadute negativein termini di crescita di lavoro nerohanno richiesto un incontro alministro per esaminare lasituazione e i possibili rimedi.È delle ultime ore la notizia che inseguito alle pressioni sindacali il Mi-nistro ha chiarito che l'indennità dacorrispondere non riguarda le fami-glie, ma le aziende.

Strage dei pedoni in Italia:contrastarla è possibile.A Bologna un convegno’Muoversi a piedi, per una mobilitàamica della salute e dell’ambiente’è il titolo del convegno nazionaleorganizzato lo scorso venerdì aBologna dai sindacati Pensionati diCgil Cisl Uil (Spi, Fnp, PensionatiUil), Regione Emilia Romagna,Osservatorio per l’educazionestradale e la sicurezza, Centro studiAntartide, in collaborazione conAuser, Anteas, Ada (Associazionisindacali di volontariato).Nel 2011 in Emilia Romagna sonostati uccisi 66 pedoni e feriti 1679,in Italia i morti sono stati 589 e iferiti 21mila. Quasi tre quarti dellevittime erano anziani. Una vera epropria strage, dovuta allo scarsorispetto delle regole e degli altri da

Sabato scorso oltre 200 persone hanno partecipato alla festa dicarnevale organizzata dall’Anteas di Cesena e dalla Fnp di Forlì-Cesena, presso il ristorante Ca’ Nori di Cervia.Nella foto, un gruppo di “sempre giovani” scatenati nel ballo dallamusica di Maria Pia e Gessica.

Carnevale con Fnp e Anteas

un lato e da strade e cittàprogettate più per le auto che perle persone dall’altro. In EmiliaRomagna sindacati regionali deiPensionati, Regione e Osservatorioper l’educazione stradale e lasicurezza da anni promuovono la

campagna di sensibilizzazione’Siamo tutti pedoni’, a favore di unacultura della mobilità più attentaverso gli utenti della strada piùesposti?e deboli.In genere si definiscono “incidenti”stradali. Ma è un errore.

“Incidente”, infatti, haun’accezione di evento fortuito ecasuale: ma è difficile evocare lacasualità quando chi guida, magaridistratto da una telefonata, investeun pedone che attraversa sullestrisce. Oppure pensare allasfortuna quando si incrocia unguidatore ubriaco.O qualcuno che non rispetta i limitidi velocità, così importanti: unpedone investito a 30 chilometriorari ha il 50 per cento dipossibilità di sopravvivere, il 10 percento di possibilità se investito a50 km/h, e oltre i 60 non hasperanze. Non a caso le cittàeuropee più sensibili puntanosull’introduzione di limiti divelocità a 30 km/h per leautomobili in città, provvedimentoche timidamente si affaccia in Italiaa partire da Torino, Saronno e daReggio Emilia.Morire sulle strisce pedonali nonpuò essere una fatalità. Questastrage silenziosa si consumasoprattutto nelle città.A differenza di altri Paesi europei,in cui chi cammina godedi maggior considerazione da partedi chi guida, in Italiail rispetto dei pedoni fatica acristallizzarsi in un idem sentire,ovvero in un patrimonioculturale condiviso.Un divario da colmare, dato checamminare fa bene alla salute eall’ambiente.

na giornata per riscoprire ilsignificato di starequotidianamente vicino a chisoffre. Questo può essere il

significato del messaggio del SantoPadre in occasione della XXI Giornatamondiale del malato, che è ricorsalunedì 11 febbraio. Così l’avevavoluta il beato Giovanni Paolo II:momento forte di preghiera, dicondivisione, di offerta dellasofferenza per il bene della Chiesa e,insieme, richiamo perché tuttiriconoscano nel sofferente lo stessovolto di Cristo, che ha sofferto, èmorto ed è risorto per la salvezza ditutti.Da sempre la Chiesa si fa vicina aimalati, il più delle volte emarginatidalla società, perché ritenutiportatori di una qualità di vitainferiore agli altri, perché difficili daavvicinare, perché un peso. Sì, è verola malattia e i limiti fisici e psichicialzano, purtroppo, un muro neiconfronti di chi è sano, creano unadistanza tra noi e loro. Questo è

inevitabile, perché chisoffre è come sevivesse un’altradimensione rispetto achi è sano. Questocrea spesso una sorta

di disagio. Però, non è umanamenteaccettabile quello che ne segue:allontanamento, emarginazione,teorizzazione dell’inutilità di questevite e dei costi nell’assistenza.Il Papa ripropone ai credenti la figuraemblematica del Buon Samaritano,perché i suoi atteggiamentiesprimono bene come vincere ilmuro. Per prima cosa si fece vicino almalcapitato, poi, considerando la suasituazione, gli fasciò le ferite,versandovi olio e vino. Inoltre, locaricò sopra il suo giumento e loportò a una locanda, dove si presecura di lui per quel giorno.L’indomani lo affidò all’albergatorepagando le spese per la successivaassistenza. Ora, il comportamentodel samaritano non è solo un buonesempio, è una regola che il SignoreGesù consegna a chiunque vogliaessere suo discepolo: “Va’ e anche tufa’ lo stesso”.Prendersi cura di chi soffre è dunquenormativo, dal momento che il BuonSamaritano è in realtà Cristo Signore:

egli si è fatto vicino all’umanitàsofferente e malata a causa delpeccato. “Il Signore - scrivesant’Agostino - è molto vicino,perché il Signore si è fatto prossimoper noi”. E la divina liturgia prega,rivolgendosi al Padre: “Nella sua vitamortale egli (Cristo) passòbeneficando e sanando tutti coloroche erano prigionieri del male. Ancoroggi come buon samaritano vieneaccanto ad ogni uomo piagato nelcorpo e nello spirito e versa sulle sueferite l’olio della consolazione e ilvino della speranza. Per questo donodella tua grazia anche la notte deldolore si apre alla luce pasquale deltuo Figlio crocifisso e risorto”. Gesù èil Figlio di Dio, Colui che rendepresente l’amore del Padre, amorefedele, eterno, senza barriere néconfini.Segno del suo farsi prossimoall’umanità sono i tanti miracoli diguarigione che Cristo ha compiuto,in quanto Figlio di Dio. Certo leguarigioni, che ancora oggi nonmancano, come segno della presenzadi Dio, sono tutto sommato episodirari. Ben più ordinaria è la salvezzadalla malattia del peccato, che ilSignore continuamente opera avantaggio di tutti quelli che ricorrono

U

Una riflessionesul messaggiodella Giornata del malato,celebrata l’11 febbraio.Il comportamentodel samaritano non è soloun buon esempio, èuna regola che il SignoreGesù ci consegna

Oltre il murodel dolore

a Lui. Eppure, i miracoli nei confronti deimalati non mancano: sono tutte quellepersone che mettono in pratica il comandodel Signore - “Va’ e anche tu fa’ lo stesso - ene imitano gli atteggiamenti. Sì, che unuomo si prenda cura del suo fratello,rinunciando a qualcosa di sé, è davvero unmiracolo. Non è ovvio, né scontato. Piùnaturale, invece, sarebbe l’atteggiamentodi Caino, che rifiutava solo l’idea di esserecustode del suo fratello!Come prendersi cura? “Il Signore - scrive ilPapa al centro del messaggio di quest’anno- indica qual è l’atteggiamento che deveavere ogni suo discepolo verso gli altri,particolarmente se bisognosi di cura. Sitratta di attingere dall’amore infinito diDio, attraverso un’intensa relazione conLui nella preghiera,la forza di vivere quotidianamenteun’attenzione concreta, come il BuonSamaritano, nei confronti di chi è ferito nelcorpo e nello spirito, di chi chiede aiuto,anche se sconosciuto e privo di risorse”.Assistere il malato richiede,prima del fare, l’essere segno dell’amoreinfinito di Dio, che si china sull’umanità.Talvolta, ci sarà molto da fare, altre volte cisi sentirà impotenti, ma sempre si saràsegno di un amore e di una presenzamisteriosa e reale.Chi segue Cristo, l’uomo perfetto, divienelui pure più uomo, a cominciare dal porsinei confronti della sofferenza, esperienzache rende maggiormente uomini. “Non è loscansare la sofferenza - scrive BenedettoXVI nell’enciclica Spe Salvi (n. 37) -, la fugadavanti al dolore, che guarisce l’uomo, mala capacità di accettare la tribolazione e inessa di maturare, di trovare senso mediantel’unione con Cristo, che ha sofferto coninfinito amore”. L’annuale Giornata delmalato aiuta a ritrovare in che senso viverela propria umanità e accogliere quellasegnata dal limite, ricordando le tantefigure che nella storia millenaria dellaChiesa hanno aiutato i malati a valorizzarel’inevitabile sofferenza.

Marco Doldi

PRENDERSI CURA DI CHI SOFFRE È DUNQUE NORMATIVO,DAL MOMENTO CHE IL BUON SAMARITANO È IN REALTÀCRISTO SIGNORE: EGLI SI È FATTO VICINO ALL’UMANITÀSOFFERENTE E MALATA A CAUSA DEL PECCATO. “IL SIGNORE - SCRIVE SANT’AGOSTINO - È MOLTO VICINO,PERCHÉ IL SIGNORE SI È FATTO PROSSIMO PER NOI”(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 14 febbraio 2013 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“I RACCONTI EVANGELICI DELLA PASSIONE”di Bruno MaggioniEd. Cittadella, III ristampa, 2006 (20,50 euro)

“I RACCONTI EVANGELICI DELLE APPARIZIONI”di Bruno MaggioniEd. Cittadella, II ristampa, 2008 (16,80 euro)

Il biblista Bruno Maggioni ha pubblicato presso la CittadellaEditrice due testi che si completano.Nel 2006 è infatti uscita la terza ristampa de“I racconti evangelici della passione” del 1994,che ripercorre tali testi commentandoliin modo chiaro e significativo. Ad esempio, parlando del branodel Vangelo di Marco sull’interrogatorio dinanzi al Sinedrio (14,53–65), ha scritto: “Alla domanda ‘storia o teologia?’, rispondo:l’una e l’altra. Meglio: l’una dentro l’altra. Con questo intendo ri-badire che il vero problema non è di separare i tratti storici daitratti teologici, ma di cogliere il significato teologico dell’eventostorico. La tradizione ha saputo cogliere il significato teologicodell’episodio, perché l’ha letto con gli occhi della fede, non congli occhi curiosi e superficiali del cronista unicamente interes-sato all’esattezza esteriore di ciò che accade. E come lo ha lettocon gli occhi della fede, così la comunità credente lo ha traman-

dato, e l’evangelista lo ha raccontato.In tal modo l’interrogatorio davanti al Sinedrio, in cui Gesù fu accu-sato e vilipeso, si è dilatato sino ad assumerele dimensioni di una rivelazione e di un annuncio per l’uomo diogni tempo. Ciò significa che la nostra narrazione – ed è giusto chesia così – non può essere altro che un intreccio di ricordi storici (iprimi cristiani non erano insensibili ai ricordi!) e di “chiarezza” teo-logica, frutto quest’ultima di una lunga meditazione di fedeche ha reso l’episodio trasparente. Spezzare l’intreccio è inutile e, amio avviso, quasi impossibile.Il racconto conserva il suo spessore storico, ma in blocco, non nellastruttura e nei particolari. L’esatto decorso del dibattito giudiziariosi è come rarefatto per lasciar posto a ciò che più importa:l’identità di Gesù”. Con questo giudizio sui testi commentati,Bruno Maggioni riesce ad aiutare il lettore a conoscerepiù profondamente la vita di Gesù, facendone oggi esperienzanella Sua Chiesa, come avviene anche nel secondo testo “I raccontievangelici della risurrezione”del 2001, pubblicati in una seconda ri-stampa nel 2008.Infatti a pag. 23 troviamo scritto: “I verbi che dicono le apparizionidel Risorto (phainomai e phaneroo) esprimono l’idea di qualcosa diinvisibile, di nascosto, che si fa visibile, manifesto e conoscibile.Non si adattano a qualcosa di meramente interiore e che tale resta,come il formarsi di un’idea, il chiarirsi di una intuizione e simili.Anche il verbo (apanghello) con cui Maria e i due discepoli raccon-tano agli altri la loro visione è un verbo che si addice al racconto di

una notizia, non all’esposi-zione di un’idea. Quando poisi afferma che apparve ‘sottoaltra figura’ (morphé),il suggerimento dei verbi è ul-teriormente rafforzato: mor-phé è la figura esteriore, lapersona nella sua visibilità.Intelligentemente si afferma,però, che apparvesotto altra figura.Il Risorto è una persona reale,ma il suo modo di esistere non è la ripetizionedell’esistenza terrena”.

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano

LOOPERdi Rian Johnson

Solo fantascienza? Sarebbe un errore.Con “Looper” si inserisce invece un en-nesimo tassello per un cinema contem-poraneo ossessionato dal tentativo dicorreggere la realtà, mettendo in scena lafinzione, nella fermezza che il terreno discelta è fuori dallo schermo/telo.La trama: è il 2044, e degrado e reces-sione sono oramai una realtà ben radi-cata nel mondo. In particolare, in quelloche noi all’inizio del 21esimo secolo con-sideriamo il mondo “civilizzato”. Mentre iPaesi una volta in via di sviluppo sono leattuali superpotenze (Cina in primis) gliStati Uniti sono un Paese federale oramaiallo sbando e in cui la criminalità dilaga.In questa società ormai deviata si aggiraun ristrettissimo gruppo di killer profes-sionisti denominati looper che, in gransegreto, svolgono omicidi su commis-sione. Non si tratta, tuttavia, di “normali”assassinii: negli anni Settanta di questonuovo secolo verrà infatti inventato un si-stema per viaggiare nel tempo, subitoreso illegale, ma utilizzato dalla crimina-lità. Al looper di turno, nel passato, vienecomunicato un luogo e un orario in cui,dal futuro, verrà recapitata la propria vit-tima: il suo compito è dunque di ucci-derla velocemente e sbarazzarsi delcorpo. In questo modo le organizzazionimalavitose del futuro possono garantirsiomicidi “puliti” dato che le vittime nonsaranno mai esistite, mentre i looper cor-rono rischi minimi, garantendosi una vitaagiata e poco faticosa nell’inferno chesono diventati gli States. L’unica clausoladel contratto a loro sfavore è, inoltre, dipoco conto per chi ha poco o nulla daperdere. Difatti, alla fine della “carriera” ilooper ricevono una sostanziosa buonu-scita e si ritirano a vita privata per tren-t’anni, con la certezza di finire, ormaivecchi, rapiti, spediti nel passato e uccisida un altro looper, che potrebbe essereanche il se stesso del passato…La lunga ripresa della trama era d’obbligoper svelare, in minima parte, a cosa ci sitroverà di fronte. Il regista Johnson co-struisce comunque un ottimo impiantodalle atmosfere rarefatte, senza perderedi vista la spettacolarità, il ritmo e le cita-zioni riprese a piene mani dai suoi padriputativi e dalla cultura pop. Terry Gilliam,James Cameron, ma anche il grande Cro-nenberg, Akira e Stephen King sono gliingredienti principali a cui viene ag-giunto mélo, noir e horror. Servito allospettatore come intrattenimento di ot-timo livello, “Looper” è uno di quei filmsu cui ci si arrovella, piacevolmente, du-rante e oltre la visione. Il finale costringea rileggere l’intero processo di fruizione,senza un vero colpo di scena ma davantia una scelta dalle conseguenze, tuttosommato, lineari. Cast tutto in forma, daGordon-Levitt a Emily Blunt e special-mente un inconsueto e misurato BruceWillis, che ricorda d’essere stato un attoredi talento.

Paola Campidelliespone “Passio”a San ZenoneLa mostra, allestita nella chiesa di via Uberti incentro a Cesena, sarà inaugurata sabato 16 febbraioalle 16,30. L’organizzazione è a cura di Marisa Zattini

arà inaugurata sabato16 febbraio alle 18,30,presso la chiesa di SanZenone a Cesena, la

mostra “Paola Campidelli -“Passio”, a cura di MarisaZattini. La mostra, promossadalla galleria d’arte di PalazzoGhini, resterà aperta fino al 7aprile; gode del patrociniodella Diocesi di Cesena-Sarsina, della Regione EmiliaRomagna, della Provincia diForlì-Cesena e del Comune diCesena. L’esposizione comprende 11lavori dedicati ai simbolidella croce e al tema dellaPassione di Cristo equattordici lavori sulleStazioni della Via Crucis.

“[...] Disegnare, per Paola Campidelli, significa narrare emotivamente, inciderela parola nel segno e nel disegno. Una rilettura fisica e mentale che si fa spaziospirituale. Così la formulazione delle quattordici stazioni della Via Crucis si ponecome guida ermeneutica (che è l’arte dell’interpretazione) [...]” (Marisa Zattini).L’allestimento sarà sovrinteso dall’architetto Augusto Pompili e l’esposizioneinteramente documentata da un catalogo, edito per l’occasione da Il VicoloEditore, che conterrà, oltre alla riproduzione di tutte le opere oggetto dellamostra e al testo del direttore della Galleria d’Arte Palazzo Ghini, monsignorErnesto Giorgi, alcuni testi critici a firma della curatrice, del professor AntonioBertoli e del critico-poeta Gian Ruggero Manzoni.“Non deve essere stato facile per Paola Campidelli affrontare il tema dellaPassione di Cristo, superando la repulsione per le molte e dilaganti immaginioleografiche o l’influenza di tanti artisti che nei secoli si sono cimentati suquesto argomento. Eppure è riuscita magistralmente a rappresentare il misterodella Passione e della morte di Cristo con il proprio stile pittorico, in unacoerenza espressiva che non ha bisogno di firma per essere immediatamentericonosciuta. Ritroviamo in questo ciclo la forza espressiva del segno inciso nel

S

colore, del colore graffiato dal segno, delsegno e del colore che si fondono a dareforma inscindibile e assolutamente originalee inimitabile all’immagine. Ogni singola telamette a fuoco un dettaglio (i chiodi, lacorona, il cuore, la spugna) che da sologiustifica l’opera, ma che, nella visione enella memoria di chi guarda, si ricompone inuna storia: la storia di un uomo crocifisso,agonizzante, morto, deposto. Una storia dicarne e di sangue, di dolore straziante, digrido soffocato. Quella di Paola Campidelli siconferma una pittura partecipante, cheentra nel vivo della materia, penetra conabilità nei dettagli della carne (così come, inaltri cicli, nel dettaglio dei fiori, delle rocce,dei fiumi, delle figure), squarcia senzainfingimenti o pietismi lo spessore del doloreumano, della domanda di senso, dell’atrocitàdell’ingiusta sofferenza.Il grido che sale dalla croce è il gridodell’umanità intera; è il grido di ciascuno dinoi; è il grido di Paola Campidelli.Vi sarebbe da rimanere impietriti di frontealla crudezza delle immagini (la tunicagrondante sangue, il cuore squarciato, ilcadavere disteso nell’assoluta solitudinedella morte). Ma l’artista ha voluto farcidono di un’ultima scena, quella crocegloriosa che, a mio parere, vale la fatica ditutto il ciclo. Certo quest’ultima opera nonsarebbe nata senza il travaglio di quelle chela precedono, ma occorre qui dire, per noi econ lei, che la grandiosità e lo splendoredella Croce gloriosa sono in grado davvero diriscattare il tormento della Passione. [...]”(Ernesto Giorgi).Questa mostra si offre come occasione perammirare le recenti opere dell’artista PaolaCampidelli (Longiano, 1948), celebrata aCesena con una sua mostra personale nel1997. Riconoscimenti e rassegne le sonostate dedicate in Germania e in altreprestigiose sedi italiane. Fra questesegnaliamo: Ritratti del vuoto, GalleriaSartori, Mantova (2000); Petali onirici,Grebenstein, Germania (2002); Fiori,Kaufungen, Germania (2004); Blumen,Holzminden, Germania; Fiori: palazzidell’Anima, Sala delle Colonne,Bagnacavallo, 2006); Nel Delta, Ca’ Cornera,Porto Viro (Ro, 2006); Paesaggi del Po, ItalianCultural Institute of Wolfsburg, Germania(2007); Biomorfismi, Landkreis Kassel,Kreishaus, Kassel, Germania, 2008; Losse,Rathaus Von Kaufungen, Kaufungen,Germania, 2011; Via Crucis, Villa Filippini,Besana in Brianza (2011).

artista cesenate Filippo Annibale da sabato 2 febbraioespone le sue opere presso la galleria comunale “Ex

Pescheria”.Nato a Cesena nel 1976, si diploma presso il Liceo Classico efrequenta l’Università di Ravenna e poi di Roma conseguendo lalaurea presso la Facoltà di Conservazione dei beni culturali. Siimpegna quindi in campo artistico ponendo la sperimentazionealla base delle sue realizzazioni. “Venus”, scultura fusa e

’L

“L’identità e lo sguardo”,Annibale all’ex Pescheria

plasmata a caldo in materiali plastici, è stata pubblicatanel volume della “Giorgio Mondadori” quale operaselezionata del Premio Cairo 2011. Dopo diverse collettive,alla galleria “L’Immagine” di Cesena nel 2012 espone consuccesso in campo europeo, alla Blue Gallery diAmsterdam e alla Davidcharles Gallery di Londra. Questamostra, dal titolo “L’identità e lo sguardo”, è la primapersonale di Annibale nella sua città natale. Le opere, dalgrande formato, nascono da collage di tessuti lacerati eplastiche su tela manipolate con efficaci bruciature allafiamma ossidrica. Tutto si deforma e si ricompone inimmagini malinconiche e dolorose che divengono specchiodi molte situazioni del reale. Annibale con efficacia ci

rivela i segreti della sua interiorità ansiosa: ne scaturisconoopere che sono testimonianza di una società dove l’uomosembra non avere possibilità di bellezza. L’artista è riuscitoa creare il senso di una realtà difficile e lo ha fatto consincerità; c’è in effetti in queste composizioni,apparentemente così svincolate da una regola qualsiasi, unaprofonda disciplina interiore e un impegno severo, moraleforse prima ancora che estetico.La mostra, corredata da un esauriente catalogo a cura diM.G. Melandri con introduzione critica di Cecilia Casadei,rimarrà aperta fino a domenica 17 febbraio, tutti i giorni(festivi compresi), dalle 10 alle 19.

Enrico Guidi

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Giovedì 14 febbraio 201320 Cesena & Comprensorio

Cesena flashDomenica in MusicaIl secondo appuntamento con la musicabarocca propone i tre grandi compositoriVivaldi, Haendel e Bach. Domenica 17febbraio alle 15,30 nella chiesa diSant’Agostino, per i concerti promossidalla Fondazione della Cassa diRisparmio di Cesena, suonerà l’ensemble"Accademia Malatestiana" composta daMarina Maroncelli, soprano, FilippoPantieri al clavicembalo, Matteo Salernoal flauto e Paolo Chiavacci al violino.Ingresso libero.

Incontro per studentiSi terrà martedì 19 febbraio alle 15 nellasala "Eligio Cacciaguerra" della Banca diCesena in viale Bovio l’incontro permaturandi sul tema "Personaggi edestino nel romanzo del primoNovecento: l’esempio di Mattia Pascal".Relatori Gianfranco Lauretano e GiovanniFighera. E’ promosso dal centro culturale"Campo della Stella".

L’Odissea di OmeroFerruccio Filipazzi, domenica 17 febbraioalle 17 nella sala lignea dellaMalatestiana, presenterà l’Odissea diOmero nella traduzione poetica diCetrangolo. L’incontro della rassegna "LeGrandi Storie. I Classici della letteraturarivivono in Biblioteca" è a cura diCorrado Bertoni. Ingresso gratuito.

Film e liricaAl Victor di San Vittore sono in visione iseguenti film: "La regola del silenzio"giovedì 14 febbraio alle 21; sabato 16,domenica 17 e martedì 19 alle 21 "Aroyal weekend"; domenica 17 alle 15 ealle 17 "Ernest e Celestine". Ingresso3,50 euro.Mercoledì 20 febbraio alle 20,15 indiretta dalla Royal Opera House diLondra sarà sullo schermo l’opera lirica"Eugene Onegin" di Tchaikovsky.Ingresso 10 euro.

Lezioni all’UteNella sala Fantini in via Renato Serra,venerdì 15 febbraio alle 15,30, il dottorFranco Casadei presenterà il suo nuovolibro di poesie "Il bianco delle vele".Martedì 19 febbraio alle 15,30, nella salaVaienti della Cisl, la dottoressa ValeriaZaccheroni parlerà della "Tiroide: unorgano di vitale importanza".

Commedia dialettaleAl Bogart di Sant’Egidio, sabato 16febbraio alle 21, la "Cumpagnì dlaZercia" di Forlì porterà in scena "Gigion eva inti frè", tre atti di Bruno Marescalchi.Presenteranno Albarosa Delvecchio eGino Martuzzi. Ingresso 7 euro, ridotto 6.

LongianoLa Città di Longiano e la fondazione"Tito Balestra onlus" aderiscono allacampagna di risparmio energetico"M’illumino di meno" promossa dallatrasmissione "Caterpillar" di Radio2.Venerdì 15 febbraio sarà presentato alpubblico l’adeguamento dell’impiantod’illuminazione del Castellomalatestiano, sede espositiva dellacollezione Balestra, con lampade a leda basso consumo energetico, anchenella considerazione di una miglioreconservazione delle opere artistichecustodite.

Nella stessa giornata, in un’ottica dirisparmio energetico, il Comune terràspenti alcuni dei suoi impianti: ilporticato del Municipio nel capoluogo,il parco pubblico di via Sabin a Badia,la pista ciclo-pedonale di Budrio, ilparco "Costituzione europea" a PonteOspedaletto.

Matteo Venturi

Cesena◗Spettacolo al BonciSabato 16 febbraio, ore 21, al Bonci va in scena‘Bulli e Pupe’, l’allegro musical di Broadwaydall’intreccio perfetto. E’ la nuova produzione, inesclusiva per l´Italia, della Compagnia fondata daCorrado Abbati. Domenica 17 febbraio, alle 21,ancora musica con l’Orchestra del Teatro Olimpico diVicenza, con il pianista genovese Andrea Bacchetti.Per info: 0547 355959.

Cesena◗L’Archivio vescovileA cura di Auser, martedì 19febbraio alle 15, nella sala"Primavera 3" in via Mura Valzania22, Claudio Riva, direttoredell’Archivio diocesano, terrà unaconferenza sul tema "Viaggio tra idocumenti dell’Archivio: vitareligiosa e sociale nel Cesenate".

Cesena◗Incontro all’UniversitàLa Compagnia delle Opere Forlì Cesena, ilcentro culturale La Bottega dell’Orefice eCampo della Stella hanno organizzato unincontro sul tema "Un bene per l’Italia e perl’Europa". Avrà luogo venerdì 15 febbraioalle 21 nell’aula magna di Psicologia inpiazzale Sanguinetti. Interverranno MarcoMasi, don Girolamo Flamigni e RaffaeleBisulli.

Montiano ◗Dialetto a teatroLa Pro loco ha organizzato unarassegna di quattro commediedialettali. La prima sarà presentatasabato 16 febbraio alle 21 nella salaparrocchiale. La "Compagnia instabiledi Bulgaria" porterà in scena "Lafameia ad Sintein", tre atti di DinoBartolini.

Cesenatico◗Romagna LibertyResterà allestita fino al 24 marzo al museo dellaMarineria la mostra curata da Andrea Speziali"Romagna Liberty: una finestra sull’architettura egrafica protagonista della Belle Epoqueromagnola". L’inaugurazione si terrà sabato 16febbraio alle 11.Orari di apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 12e dalle 15 alle 19.

Longiano◗Anteprima nazionaleManuel Frattini, venerdì 15 febbraio alle 21 al teatroPetrella, porterà in scena "Sindrome da musical",coreografie e brani degli spettacoli di cui è statoprotagonista: Pinocchio, Peter Pan, Cantando sotto lapioggia, A Chorus Line e altri musical. Ingresso 15euro, ridotto 12.

Cesenatico◗A teatro con mamma e papàIn scena domenica 17 febbraio alle 16al Comunale "Hansel & Gretel",favola della fame tratta dalla fiabadei fratelli Grimm. Interpreti AureliaCamporesi, Giampiero Bartolini eAngelo Generali. Ingresso bimbi 5euro, adulti 6.

Montiano◗Libro e concertoAll’osteria l’Albero dei Pavoni invia Castello a Montenovo,domenica 17 febbraio alle 15,30,sarà presentato il libro di RadamesGaroia "Le fatiche del contadino".Martedì 19 febbraio alle 21,30darà un concerto il coro cesenate"Araba Fenice".

Sarsina◗Amor latinoSingolare visita al museoarcheologico nazionale nellagiornata di san Valentino.Giovedì 14 febbraio alle 17,Piergiorgio Pellicioni guiderà ilpubblico alla scoperta dei versi d’amore incisi sui sepolcriromani del II secolo d.C. Come nei musei di tutta Italia,tutte le coppie, entrando, pagheranno un solo biglietto.

Longiano◗Convenzione con ForlìIn occasione della mostra "Novecento, arte e vitain Italia tra le due guerre" nei musei di SanDomenico a Forlì fino al 16 giugno, la FondazioneTito Balestra, che conserva una delle piùimportanti collezioni in regione del secoloscorso, ha sottoscritto una convenzione conForlì. Sarà possibile trovare nelle rispettive sedimateriale informativo e si avrà l’accesso contariffa ridotta.

San Piero◗Astrofisica a teatroIl teatro Garibaldi, venerdì 15 febbraio alle17, aprirà le porte alla scienza. Di fronte aglistudenti del liceo scientifico " Righi" - sede diBagno, salirà sul palco Nico Cappelluti,ricercatore all’Istituto nazionale di Astrofisicadi Bologna. Terrà una conferenza sullastruttura dei buchi neri e sulle moderne teoriecosmologiche.

Mercato Saraceno◗Concorso per farmacieLa Regione Emilia Romagna haindetto un concorso perl’assegnazione di sedi farmaceutiche,fra cui Mercato Saraceno, Longiano,Cesena, Cesenatico, Gambettola, SanMauro Pascoli, Savignano. Info suwww.concorsofarmacie.sanita.it.

Maraffa, vince coppia di GambettolaSi sono svolte a Gatteo, venerdì 8febbraio, nella sede della Banca diCredito Cooperativo, le gare finali del"7° Torneo di Maraffa" riservato aisoci. Al termine della maratona di gioco,la vittoria finale è stata conquistatadalla coppia gambettolese formatada Elmo Tani e Piero Spinosi

(collaboratore del nostrosettimanale), rappresentanti dellafiliale di Gambettola, che hannoricevuto, oltre alla targa ricordoconsegnata dal presidente della Bccdi Gatteo Gabriele Galassi (nellafoto), un buono di 250 euro ciascunoper l’acquisto di prodotti dellamacelleria Bastoni di Gatteo.

❚❚ Longiano

Musica giovanecon il concorso“Alziamo la voce”

er il sesto anno consecutivo l’asso-ciazione Homo Viator di Longianoorganizza il festival musicale per

band giovanili "Alziamo la voce", unagiornata-concorso dove gruppi musicalidella zona si sfidano su brani inediti scrit-ti da loro stessi riguardo ad un tema pro-posto dal comitato organizzativo del-l’evento. Questa edizione del festival, chesi svolgerà ad un anno esatto dal terremo-to che ha colpito l’Emilia, ha come titolo"Terremoto… dalle lacrime un nuovo ini-zio" e vuole richiamare l’attenzione sul-l’attuale situazione delle popolazioni col-

Pricavato verrà devoluto all’Ente "MissioniFrancescane Emilia Romagna Onlus" perla ricostruzione dell’asilo parrocchiale diCavezzo in provincia di Modena, distrut-to dal sisma".Per informazioni e iscrizioni i gruppi pos-sono visitare la pagina facebook "Alziamola voce" o il sito www.homoviator.it. Leiscrizioni si chiudono il 17 febbraio.

pite dal sisma e sulla loro capacità di rico-minciare. "L’evento - si legge in una nota degli orga-nizzatori - ha lo scopo di permettere aigiovani (fino ai 30 anni) di esprimere i lo-ro pensieri e le loro emozioni attraverso lamusica e di mostrare i loro talenti. Questaedizione in particolare vedrà anche l’or-ganizzazione di una raccolta fondi il cui

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Giovedì 14 febbraio 2013 21Sport

Calcio serie BTerza vittoria di fila. Sabato prossimo altro scontro diretto

Con il Cittadella saràuna partita di metàclassifica fra due squadreche voglionoallontanarsi dai playout

l Cesena ora ci prende gusto. Fortedi un rinnovato entusiasmo e ditre vittorie consecutive, ibianconeri di Romagna non

vogliono fermarsi nemmeno sabatoprossimo a Cittadella. I ragazzi dimister Bisoli salgono in Venetosempre più consci dei propri mezzidopo lo stentato avvio di campionatoche sembra paradossalmente lontanoanni luce. Un nuovo spirito aleggianella truppa romagnola, tonificata erinfrancata dai risultati positividell’ultimo mese. Con un bottino di 9 punti in 3 partiteil cavalluccio marino può finalmenteguardare al futuro con rinnovatoottimismo: la zona rossa è sempre piùdistante, e addirittura fa capolinoquella zona play-off che fino a pochesettimane fa sembrava un miraggio. Ilmerito è senza dubbio di un demiurgochiamato Bisoli, abile a plasmare asua immagine e somiglianza ungruppo fatto di parecchi nuoviarrivati, che si sono subito messi adisposizione dell’uomo di Porretta. Elo si vede in campo, dove i compagnisi aiutano l’un con l’altro e tutta lasquadra corre e resiste fino al 90’. Ilvento è dunque cambiato e laconferma è attesa per l’imminentetrasferta di Cittadella. Allo stadioTombolato, posto appena fuori lemura della cittadina fortificata inprovincia di Padova, i bianconeriaffrontano i granata locali,provenienti dalla stop in trasferta di

I E il Cesena va

Lanciano per 3-2. Il Cittadella precedein classifica proprio il Cesena (31contro 30 punti all’attivo). Unoscontro di metà classifica dunque, chemolto potrà dire sul cammino futurodelle due contendenti. La classifica inserie B è sempre molto corta e di quialla fine tutto può ancora succedere. Un filotto come quello del Cesena hariaperto scenari incredibili e datofiducia ad un ambiente depresso. Lavittoria sulla Ternana, nell’anticipo divenerdì scorso, è arrivato sui titoli di

coda grazie a una magistralepunizione di Succi all’ 89’. In unapartita in cui sembrava più giusto escontato il risultato di parità, il Cesenaha colto una vittoria preziosissimasenza mai mollare di un centimetrol’attenzione verso l’avversario. Unaprova di maturità che lascia bensperare per i prossimi impegni.Ovviamente, come ormai risaputo datempo, i successi sportivi si speravengano accompagnati anche dallarisoluzione dei problemi finanziariche pendono sulla società cesenate. Isoci e le istituzioni si stannomuovendo per ridare nuova linfa intempi brevi, con a rischio punti inclassifica e la sopravvivenza se nonverranno rispettate le varie scadenze.

Eric Malatesta

Il Romagna esce sconfitto per 5 a 27dal recupero del match con i RugbyLyons, valido per l’ottava giornata diandata, e per la prima volta quest’an-no, resta a secco di punti davanti alproprio pubblico.Un buon primo tempo non è bastatoai galletti per portare a casa un risul-tato utile e nella ripresa i Lyons, sfrut-tando abilmente la loro maggioreesperienza, hanno costruito una im-portante vittoria marcando 4 mete:con questo risultato i bianconeri si so-no assicurati cinque punti fondamen-tali per rilanciarsi in classifica e avvi-cinarsi alla zona alta della classifica.Gli ospiti trovano subito il vantaggioad avvio gara, grazie a un calcio di pu-nizione siglato da Haimona. Al 4° minuto Soldati ha l’occasione di

pareggiare i conti con un altro calciopiazzato, ma la palla non centra i palie si resta sul 3 a 0 a favore degli ospiti.Lo score resta fisso su questo parzialeper tutta la prima frazione di gara, ca-ratterizzata da un sostanziale equili-brio tra le due formazioni, con il Ro-magna che riesce a tenere testa ai pia-centini.Nella ripresa i Lyons fanno valeremaggiormente la loro superiorità e aldecimo trovano la prima meta dellapartita con Cornelli, che vale l’8 a 0.Dopo nemmeno cinque minuti arrivail raddoppio con Parmigiani e questavolta la trasformazione di Haimona vaa segno, così da portare i Lyons avan-ti per 15 a 0. Gli ospiti approfittano delblack out del Romagna e al 20° metto-no l’ipoteca sulla vittoria finale con la

meta di Casalini, trasformata da Hai-mona, portandosi sul pesante parzia-le di 22 a 0. La meta di De Gennarosembra riaccendere le speranze deigalletti, ma poco dopo arriva la quar-ta meta dei Lyons, firmata da Soffien-tini, che di fatto chiude l’incontro sul27 a 5, punteggio su cui termina la ga-ra.Il Romagna è ora atteso da un altroimportante appuntamento: domeni-ca prossima a Cesena andrà in scena ilmatch con l’Accademia Nazionale Tir-renia, che metterà di fronte due for-mazioni in cerca di riscatto dopo que-sta difficile giornata. Anche i laziali infatti tornano senzapunti e sconfitti per 29 a 15 dal recu-pero dell’VIII giornata, giocato sabatoa Udine.

Rugby Domenica prossima a Cesena andrà in scena il match con l’AccademiaNazionale Tirrenia, due formazioni in cerca di riscatto

Il Romagna Football Club esce sconfitto

"Amico sport", l’impegnodei ragazzi del liceoGli studenti dell’Immacolata di Cesena sono coinvolti attivamentenella trasmissione di Videoregione "Amico Sport" in onda ognimartedì e ogni venerdì

Prosegue l’impegno degli studenti delLiceo della Comunicazione e delleScienze Umane di Cesena nellarealizzazione di "Amico Sport", unatrasmissione tv giunta alla quartaedizione in onda sull’emittenteVideoregione (canale 12 del digitaleterrestre) tutti i martedì e i venerdì dalle19.Questa iniziativa è rivolta in particolarmodo ai bambini dai 5 ai 14 anni che si

avvicinano allo sport, ma anche aigenitori, ai dirigenti e agli istruttori. Halo scopo di promuovere l’attività dellesocietà sportive del territorio attraversolo sviluppo di progetti che, partendodallo sport, si estendono alla solidarietà,l’educazione alla convivenza civile, lalegalità, l’aggregazione, l’acquisizione disane abitudini di vita e di valori quali ilfair play che, pur nascendo da un gesto,può trasferirsi a tutte le sfere della vitaquotidiana.Un altro obiettivo importante chequesto format persegue riguarda ildiritto dei bambini a non esserecampioni ad ogni costo, per evitare ilfenomeno del "Drop Out" che continuaa dilagare quando gli adolescentiagonisti, ossessionati ed esasperati dalrisultato delle gare, talvolta spinti dagliadulti, abbandonano definitivamentequalsiasi attività motoria. Esplicativi di ciò sono la Carta dei dirittidel bambino nello sport e la Carta delFar Play, due documenti in cui vengonoenunciati i principi di lealtà, rispetto e

generosità che il giovane atleta deve faresuoi. Allo stesso tempo sono anche unriferimento per tutti gli educatori adultiche seguono i giovani nelle attivitàsportive.Questa nuova edizione, condotta daMatteo Amaducci e Marco Susanna,reca un sottotitolo molto importante:"In gioco per l’Emilia". Nel corso delle trasmissioni, verràattuato un progetto di educazione allasolidarietà volto ad aiutareconcretamente 5 comuni terremotatidell’Emilia. Attraverso giochi a quiz edaltre attività proposte ai giovani ospiti eguidate dagli studenti del Liceo"Immacolata", 40 salvadanai siriempiranno, unitamente ad unadonazione da parte degli sponsor. Ifondi raccolti contribuiranno asostenere le società sportive dei comunidi Cavezzo, Mirandola, San Felice sulPanaro, Concordia e Sant’Agostino.Sono in progetto anche puntateregistrate nei luoghi del sisma.

Lorenzo Galbucci

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Giovedì 14 febbraio 201322 Sport Csi

✎UNA RIFLESSIONEnecessario, in questoAnno della Fede,ripensare all’impegno del

Csi nella Pastorale dello sport,rimodulando i tre mali cheaffliggono attualmente laChiesa: il verbalismo,l’estetismo e il moralismo.Lo sport facilita il superamentodel verbalismo, purché sia perl’uomo e metta al centro lapersona, non la mitizzi, ma laliberi rendendola capace diraggiungere la meta. Lo sport“parlato” infatti non forma lapersona: solo quando scende incampo, l’uomo si misura con sestesso e accetta la sfida didiventare persona. La vitacristiana ha anch’essa untraguardo da raggiungere: lasantità. E anche il camminoverso la santità deve superarel’ostacolo del “verbalismo”,rimettendo al centro la Paroladi Dio “perché - come dicePaolo - non succeda che dopoaver predicato agli altri (cioèparlato, parlato, parlato) vengaio stesso squalificato”. Che non

È

avvenga che la propostasportiva del Csi sia omologataai vari sistemi dominanti erisultare così “squalificata” e“squalificante”. Spazi, luoghi,progetti, iniziative sianoveramente “alternativi” e apertia tutti. Non una fabbrica, unacatena di montaggio, ma un“laboratorio artigianale” e diqualità della pratica sportiva.Dobbiamo superare inoltrel’”estetismo”, recuperando labellezza del gesto atletico, delvincere dopo la fatica e glisforzi della preparazione, dinon sentirsi dei perdenti dopoaver subìto una sconfitta nonprevista, di appartenere a unasquadra, dove amicizia e

solidarietà si intrecciano.Ma va superato anche il“moralismo”: purtroppo ancheil gioco, lo sport, si è fattosporco: azzardopoli,scommessopoli, calciopoli,alcune tragiche morti persuicidio nel mondo dello sportsono segnali che la visionemercantile della vita haraggiunto l’anima e hainquinato un po’ tutto il tessutosociale, e che anche settori cherichiamano i valori della festa,della gioia, dell’entusiasmo,della felicità, dell’avventuranon riescono più a soddisfare odare risposte al desiderio divita, di realizzazione, di felicitàdi tanti nostri giovani. Siamo

Anno della Fede,sport ed educazione

interpellati e chiamati non aprodurre risultati, spettacolo,ma ad educare, educare,educare ancora. Masoprattutto, a riproporre unadimensione dello sport che non“tira più”: il dilettantismo,poiché chi lo pratica agisce soloper diletto, piacere,divertimento, per quelsentimento di gioia fisica espirituale che lo fa felice. Non èanche questo, nell’anno della

fede, un richiamo forte allasemplicità, all’essenziale, allanaturalezza? Non è forse questala prospettiva per riparare“crepe”, “crolli”, “rovine” che poivengono sintetizzate nellaparola “crisi” che quindi non èsolo economica, ma etica,politica, educativa,antropologica, religiosa?E ciò non può essere “scintilladi speranza” in questo tempo dideserti, aridità e passioni tristi?

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

esare Bellesia, coordinatoredelle attività sportive del CsiEmilia Romagna, ha percorso la

via Emilia da Reggio fino al cuoredella Romagna, terra dove il ciclismoè vibrante passione e partecipazione,per sancire a Forlì il 2 febbraio scorsola nascita della Commissione TecnicaRegionale per il Ciclismo. La neocommissione risulta così costituita:- Fabrizio Merli, vice-presidente UsdSan Marco Cesena, coordinatore;- Roberto Albonetti, membro dellaSezione Ciclismo del Comitato diCesena;- Stefano Gurioli, presidente delComitato Forlì e componente dellaCommissione Tecnica Nazionale peril Ciclismo;- Mauro Armuzzi, coordinatoreattività sportive del Comitato diCesena e membro della CommissioneTecnica Nazionale per il Calcio.

Questa nuovainiziativa del Csi faesplicito riferimento al“Patto associativo”, lacarta di riferimentoculturale ed educativodi tutti gli operatoridel Centro SportivoItaliano, che al primopunto afferma: “Il Csiè un’associazione di

persone, uomini e donne insieme,che promuovono attività sportivecondividendo la medesimaconcezione dell’uomo e dello sport”.Promuovere : ecco il verbo del Csi,anche se nel settore del ciclismoamatoriale. Ci sono già altri Enti chepromuovono l’attività seguendo i loroprincipi e organizzandomanifestazioni in maniera puntuale eprecisa, riteniamo che si possa farequalcosa di diverso, di menoomologato e che segua un’eticadiversa.La persona umana è il soggetto e ilfine dell’attività del Csi, cui interessal’uomo, la sua condizione, i suoibisogni, le sue aspirazioni, chevogliamo raggiungere attraverso ilgioco e la festa, organizzati conl’intenzionalità educativa cheriteniamo essenziale e qualificantenelle attività proposte.

Nell’impegno sul territorio sipossono attivare correnti dipartecipazione e di solidarietà peruna vita sociale più tollerante,naturale, altruista e la dimensioneassociativa, democratica, partecipatae solidaristica è essenziale alraggiungimento delle finalitàeducative del Csi e a garantire unasignificativa presenza nel mondodello sport e, più in generale, nellasocietà.Uno degli obiettivi che vogliamoraggiungere è quello di vedere interefamiglie condividere momenti digioia e di festa nelle attività proposteogni anno, con mariti, mogli e figli, inmodo tale che, attraverso il Csi,ritrovino la voglia di “PedalareInsieme”, di gustare le ricchezzepaesaggistiche, storico-culturali eculinarie, che caratterizzeranno lenostre iniziative.Forte di questo spirito, l’Usd SanMarco, affiliata al Comitato diCesena, organizzerà il prossimo 4agosto, a Cesena, la 7ª GranfondoCicloturistica “Sport per crescereinsieme”, grande festa del buonciclismo, nell’ambito della quale disvolgerà il “1° Giro del Buongustaio”,con partenza, arrivo e spazi ricreativipresso la parrocchia di Case Finali.

Ma

C

Tre dei quattro componentifanno parte del comitatoCsi di Cesena.Il 4 agosto, a Cesena, si terràla 7ª Granfondo Cicloturistica“Sport per crescereinsieme”

Ciclismo Csi,è nata lacommissioneregionale

Brevi

Scacchi:Torneo semilampodel cioccolatoSabato 23 febbraiopresso la sede delcircolo scacchistico “Paul Morphy”di Cesena, affiliato al comitatocesenate del Csi,in via Canonico Lugaresi 202,si svolgerà il torneo semilampodel cioccolato.La competizione è apertaa tutti gli under 18e prevede l’effettuazionedi sei partite applicandoil sistema italo-svizzero,con un tempo di riflessionedi dieci minuti a testa.L’inizio del torneo è previstoalle 15 e l’arbitro di garasarà Patrizio Di Piazza,segretario del circolo stesso.Il rinfresco offerto a tutti i partecipanti(ci si potrà prescrivereentro venerdì 22 febbraio)sarà naturalmentea base di cioccolato.

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Giovedì 14 febbraio 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Dopo la lezione del professor Noianon si potrà più dire di non aver visto

Carissimo direttore, vorrei segnalareun progetto assai significativo delLiceo Scientifico “Righi” di Cesena

che sembra quasi aver fatto daesplicitazione operativa della bella ripresadel messaggio “La vita contro la crisi” fattadal nostro vescovo Douglas in occasionedella giornata per la vita del 3 febbraio. Lascuola ha invitato per un incontro conprofessori e studenti il dottor GiuseppeNoia, docente universitario di medicinaprenatale ed uno dei massimi espertimondiali dei primi otto giorni di vitadell’embrione. Esemplare è stato il percorsoche la scuola ha proposto agli studenti: ilprof. Noia, infatti, non ha svoltouna delle solite conferenze, ma ha rispostoalle domande che i ragazzi, accompagnatie preparati dagli insegnanti di scienze cheliberamente hanno aderito al progetto, glihanno posto durante l’incontro. È unesempio di cosa sia la scuola nella suaessenza originaria, sia dal punto di vistaeducativo che didattico e conferma come illiceo sia uno dei fiori all’occhiello dellacittà. Durante l’incontro il dottor Noiaha raccontato, tra l’altro, come la ricercascientifica abbia dimostrato la vitaleimportanza dei primi giorni di vitadell’embrione: giorni in cui accadeuna quantità impressionante di sviluppifondamentali della vita dell’uomo,smontando la cinica definizionedi fase pre-embrionale che altri scienziati,di orientamento abortista, avevanoaffibbiato ai nostri primi istanti di vita,con l’evidente intenzionedi sminuirne l’importanza e giustificarnela soppressione. Ma la ricchezzadell’incontro è difficilmente raccontabile;centinaia di ragazzi, che hannoringraziato con più di un’ovazione ilprofessore (che ad un certo punto si èanche messo a cantare!) si sonoentusiasmati. Riporto qui un paio dei tantimessaggi captabili su Twitter sabatoall’uscita da scuola: "Incontri che ticambiano la vita: dottor Noia", dice uno. Eun altro: "Che razza di incontro... a dirpoco stupendo... Per una volta posso diregrazie al liceo!". Si coglie la fondamentalebontà d’animo dei ragazzi, la loro troppoinespressa nostalgia di bene e di bello a cuioccorre stare sempre attenti, come il “Righi”ha dimostrato. Cordiali saluti.

Gianfranco Lauretano

✎ Il direttore risponde

Carissimo Gianfranco, pubblico moltovolentieri la tua lettera (e anche quelle delladottoressa Amaducci e del professorAgostini, che si trovano in pagina) cherimette un po’ a posto diverse questioniemerse negli ultimi giorni, dopo laconferenza stampa di presentazione dellagiornata per la vita e a seguito della lezionetenuta al “Righi” dal professor GiuseppeNoia. Se non sbaglio, non ho trovatoobiezioni nel merito all’intervento delprofessore, ma solo presedi posizione ideologiche.Davanti alle evidenze scientifiche propostein una mattinata filata via d’un fiato, tanto èstata intensa e appassionante (io c’ero),come l’attenzione degli studenti haampiamente dimostrato, accamparerichieste di contrapporre alle tesi di Noiaposizioni avverse mi pare un atteggiamentodel tutto fuorviante. Mi piacerebbe che ci fosse qualcuno che midicesse che l’embrione non ha tutti glielementi della persona nei primi attimi divita. E qualche altro che affermasse che sipuò abortire con tranquillità, tanto quello èsolo un grumo di sangue.Se così non è, come la scienza da tempoormai ha dimostrato, a cosa serve, michiedo, montare polemiche steriliper il solo fatto che il professor Noia sidichiara antiabortista? Che sia menomedico e meno specialisti di altri, magariabortisti? Che non ci possano essereingegneri, giornalisti, meccanici,portalettere o medici in grado di parlare delloro mestiere in quanto cattolici, se accantoa loro non si pone un contraddittorio noncattolico?Siamo alla paranoia. Chi è più dogmatico?Chi, da uomo di fede, tenta di svolgere almeglio la propria professione,o chi taccia a priori di partigianeria chi nonsi allinea con la posizione a lui confacente?Chi è più “disonesto intellettualmente”,come trovo scritto su un foglioredatto da alcuni prof dello stesso liceo“Righi”? Basterebbe domandare aglistudenti, mi viene da rispondere. Facciamoparlare loro. Ascoltiamoli, una buona volta.Facciamo dare loro un voto al professorNoia. E vediamo l’effetto che fa. Un fatto mipare certo: dopo aver visto, non si potrà piùdire di non avere visto.A presto.

Francesco [email protected]

Scenari di neve nel Cesenate. Solo una spruzzata, sabato mattina, nonostante gli allarmi lanciatiin diverse direzioni. La foto è stata scattata lungo la valle del Rio Marano, a brevissima distanzadalla città. Il colpo d’occhio è notevole. Peccato sia durato poche ore, ma sono stati evitati i disa-gi alla circolazione stradale. E già non è poco, dopo il “nevone 2012”.

Polemiche al Liceo “Righi”viste... dalla PersiaEgregio direttore Zanotti,sono un uomo proveniente dalla lontana Per-sia, il mio nome è Usbek Paolo Agostini, e dipassaggio in questi giorni a Cesena ho distrat-tamente letto nei bar cittadini il rimpallo, suidiversi quotidiani, dei commenti sull’iniziativa“confessionale” al Liceo Righi.Ero presente la sera di venerdì 1° febbraio al Pa-lazzo del Capitano, e ho assistito alla confe-

✎A PROPOSITODIUNALEZIONEALLICEOSCIENTIFICO“RIGHI” SUIPRIMIISTANTIDIVITAaro direttore, si rimane

sconcertati di fronte alleaffermazioni di alcuni

insegnanti del LiceoScientifico “Righi” a fronte diuna conferenza di caratterestrettamente scientifico tenutaa Cesena da uno dei più illustriscienziati italiani di medicinaprenatale, il professor Noia,docente e medico di famainternazionale.Da medico e ginecologa qualesono, voglio esprimere alcuneconsiderazioni chiarificatrici:- Non si è trattatoassolutamente di una lezione“antiabortista”, come più di unoha voluto insinuare, ma di unarelazione scientifica di altolivello, che lo stesso professorNoia ha presentato – in formanaturalmente più ampia ecomplessa – in convegninazionali e internazionali. Iltema è il medesimo riportatodal prestigioso “British MedicalJournal” (BMJ) già nelnovembre del 2000, quandoesordiva: “L’embrione non è

C

passivo: è un attivo direttored’orchestra del suo impianto edel suo destino futuro”.Un’affermazione con profondeimplicazioni scientifico-biologiche che spiegano leosservazioni cui sonopervenuti molti studiosi negliultimi vent’anni: scoperte chesono state illustrate da Noia siain una conferenza al Palazzodel Ridotto, siasuccessivamente al LiceoRighi. Tutti gli argomentitrattati, da cui è stato escluso iltema dell’aborto (mai toccatodurante le due iniziative), sonostati supportati da ampialetteratura scientifica esuffragati e comprovati da datiinoppugnabili.

- Non può essere messa indiscussione l’onestàintellettuale del professor Noia,che ha citato dati scientificinon scaturiti da opinionipersonali, antiabortiste, mafrutto di una medicine basedevidence e, di conseguenza,reperibili sulle riviste e sui sitidi genetica e medicinaprenatale mondiali.L’argomento “aborto”, chetanto agita certe persone, nonè stato toccato, non facendoparte dei temi della relazionescientifica.- Ogni persona puòcomprendere quale importanteopportunità di conoscenza siastata la disponibilità delprofessor Noia a tenere due

Giornata per la Vita. Perché tanta cecitàdinanzi alle evidenze della scienza?

conferenze su questa materiacosì importante per conoscerele origini della vita, ormainettamente disvelate dallascienza, rendendosi anchedisponibile a rispondere alledomande elaborate daglistudenti e dagli ascoltatori. - I professori che hannocriticato pregiudizialmente larelazione tenuta al Liceo Righi,per la maggior parte assenti,non hanno valutato l’attentointeresse dei tanti studentipresenti in Aula Magna sabatomattina: i quali, liberissimi direstare o no e di confutare icontenuti della lezione, sonorimasti ad ascoltare per circatre ore. Essi stessi hannoriconosciuto come

straordinaria questa occasionedi approfondimento culturale,a partenza e a conclusionedelle lezioni di Scienze eBiologia dei loro testi scolastici.È la ricerca della verità sulproprio corpo e sulla personaumana che ogni ragazzopersegue e che la scuoladovrebbe stimolare: è quantoaccaduto in questa circostanza,cogliendo l’opportunità dellapresenza a Cesena delloscienziato.In definitiva, mi stupisce che aCesena, nell’ambito delprestigioso Liceo Righi, sianostate sollevate, seppur da pochidocenti, contestazioni maiemerse di fronte alla relazioneche il professor Noia ha tenutoin varie città e scuole italiane:desta infatti non pocheperplessità il fatto che certidocenti possano aver timoredelle evidenze della scienza,per puro pregiudizio culturalee ideologico.Grazie per l’ospitalità.

Annamaria Amaducci

renza del professor Noia, che mi hanno dettoessersi ripetuta uguale la mattina dopo, sabato2 febbraio, nell’aula magna del Liceo.Il professore ha tenuto una dissertazione rela-tiva alla possibilità di cura in epoca prenatale,in utero, delle malformazioni fetali, unita-mente all'illustrazione delle ultime risultanzescientifiche circa gli aspetti salienti dell’inizio-vita, senza mai far cenno, di fronte all’evi-denza delle malformazioni, alle scelte abortivecome possibili risposte alle dolorose proble-matiche evidenziate. La registrazione audio-

video ne farà fede. Sui quotidiani si è stigmatizzata la man-canza, al Liceo, di un relatore di diverso orientamento; ma io,semplice uomo proveniente dalla lontana Persia, mi domando:- senza poter darmi una risposta - quale oratore di altra correntedi pensiero si sarebbe potuto contrapporre al professor Noia, cheprospetta le terapie di cui detto? Di quali argomenti avrebbe do-vuto parlare il contraddittore? Potrebbe spiegarmelo lei? Dauomo semplice quale io sono mi sorprende che ci si “stracci levesti” a vario titolo, senza mai affrontare i contenuti esposti dalprofessore. Noi persiani non conosciamo la Metafisica, né il Sur-realismo, che invece i cesenati tanto amano, compreso quell’exstudente del liceo cittadino che da Londra invia scandalizzateproteste relative ad argomenti non trattati.Certamente mi sfugge, semplice qual sono, l’argomento dellacontesa, e nella mia ingenuità mi chiedo se la pronta indigna-zione su presunti accadimenti non sia una presunta indigna-zione, sempre operante, per qualsivoglia bisogna... E che dire delcircolo degli atei agnostici? Non capisco perché mai uomini ateidebbano prospettare ad altri esseri umani l’inesistenza di Dio;noi Persiani non siamo atei, e vorremmo che tutti avessero lanostra fede in Dio, ma non capiamo quale sia il vantaggio, perun ateo, che altri pensino come lui.Se noi persiani fossimo atei, non ci cureremmo che lo fosseroanche altri: dopo la morte, nessuno potrebbe verificarlo....Saluti persiani.

Suo UsbekPaolo Agostini

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