corriere cesenate 13-2012

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Corriere Cesenate di giovedì 5 aprile 2012 (numero 13/2012)

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Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forl Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812

Gioved 5 aprile 2012anno XLV (nuova serie)

numero 13 euro 1,20 - contiene I.P.

139 EticaEmbrioni distrutti Sono morti esseri umanial San LincidenteNeri riFilippo di Roma riporta alla balta la leggerezza con cui si tratta la vita

AnniversarioSette anni fa moriva Giovanni Paolo IIin proGuardarepernel rifondit guardare in alto, cordo del pontefice polacco

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CesenaLuned 16 aprile ai Dialoghi la vedova Colettascorso inGiovedCampobastervenuto il vescovo di so monsignor Giancarlo Bregantini

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Viaggio FiscTerra Santa da vedere e raccontaredi giorUn gruppo manohai nalisti italiani toccato con frutti concreti dell8xMille

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MESSAGGIO DEL VESCOVO

Il trionfo della vitadi Douglas Regattieri

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iamo ormai giunti alla festa e al tempo liturgico di Pasqua che si protrarr fino al giorno di Pentecoste. Nella meditazione Dalle sue piaghe siete stati guariti ho invitato a volgere lo sguardo al Crocifisso per ricevere la grazia di rimarginare le tante ferite che ancora oggi luomo moderno porta nel suo corpo e nel suo spirito. Ora lo sguardo si concentra sul Risorto e la liturgia della Messa di Pasqua con le sue antifone ci d precise indicazioni. Canta lantifona di ingresso: Sono risorto e sono sempre con te! (Salmo 138). Sono sempre con te! Quale consolazione! Non siamo soli. Ho limpressione che ci sia nel cuore di molti uomini e donne tanta solitudine. Solo Cristo e i fratelli amati in Lui possono riempire questo vuoto: Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo (Mt 28,20). La sequenza pasquale - antico inno medievale - che la liturgia ci fa pregare prima della proclamazione del Vangelo, immagina che Maria Maddalena inviti i cristiani a mettersi in cammino dietro al Risorto: Cristo, mia speranza, risorto; e vi precede in Galilea. E Giovanni Paolo II, la domenica di Pasqua del 1987, commentava linvito cos: S, prima l nella terra che lha dato come Figlio delluomo. Nella terra della sua infanzia e della giovinezza. Nella terra della vita nascosta. Prima l, in Galilea, per incontrare gli apostoli e poi e poi in tanti luoghi, a tante nazioni, popoli e razze! Oggi la voce di questo messaggio pasquale risuonato in Gerusalemme, presso la tomba vuota e riecheggiato in Galilea, desidera raggiungere tutti. Celebriamo la festa con purezza e verit (1 Cor 5, 7-8): cos ci richiama lantifona alla comunione. Sono parole di san Paolo che rendono concreto limpegno di annunciare il Risorto. Lo possiamo fare vivendo con purezza e verit. Non c un anelito alla purezza che soffia dal profondo di una societ inquinata dallegoismo e dalla ricerca sfrenata del proprio interesse individuale? Come non sentire un desiderio di Verit a fronte di menzogne pi o meno nascoste che deturpano il volto della societ? La natura stessa custodisce questo desiderio. Basta ammirare i prati che, in questi giorni, si rivestono di erba verde, i germogli che non vedono lora di aprirsi al calore del sole - dopo la lunga stagionale invernale e che inverno! - per iniziare quel processo che li porter al fiore e poi al frutto? Non meraviglioso. un invito alla speranza. unimmagine della Vita che ha trionfato sulla morte. A noi il compito di farla esplodere oggi nel tempo della nostra storia. Con laugurio di una santa Pasqua!

BUONA PASQUA

Nella notte di Pasqua, in Cattedrale a Cesena, sei catecumeni riceveranno i sacramenti delliniziazione cristiana. Dalle mani del vescovo Douglas verranno battezzati e cresimati e accoglieranno per la prima volta la Santa Comunione. Fra i sei ci sono Karine Karapetyan, ventottenne armena, e Sokol Plasa, albanese di 15 anni. Nel Primo Piano di questa settimana raccontiamo le loro storie e il percorso compiuto negli ultimi due anni. Con loro hanno lavorato diversi accompagnatori che, grazie a questa esperienza, hanno riscopertoSPECIALE VERATOUR la passione per la fede cristiana, come confida partenze di GENNAIO e FEBBRAIO Morena Sirotti, una componente dellequipe guidata da monsignor Mario Morigi.

Cesena 12 Con Alberto Sughi se ne va un altro grande artista Cesena 14 La neve non bastata a evitare la siccit

Cesena 13 Parco Ippodromo: incombe il cemento Romagnano 17 Il Luned di Pasqua la comunit in festa

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Opinioni

Gioved 5 aprile 2012

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Diritto alla libert religiosa e unit della persona UMERCOLED 28 MARZO PAPA BENEDETTO XVI HA INCONTRATO FIDEL CASTRO DURANTE LA VISITA A CUBA (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

Esistono diverse forme di limitazione non necessariamente legate ad atti di violenza e persecuzioni

Guardare in alto Giovanni Paolo II: a sette anni dalla morte risuona forte il suo invitoenedetto XVI lo ha pi volte citato, nel corso del grande viaggio in Messico e a Cuba. Un viaggio importante, che ha rappresentato, non solo per quei Paesi, ma per tutta la Chiesa, in una porzione decisiva del cattolicesimo universale, una preziosa introduzione nellAnno della fede. Il 2 aprile si ricordato lanniversario della morte di Giovanni Paolo II che, dopo la beatificazione, ormai consegnato alla storia. Nella sua santit personale, prima di tutto. Ma certamente anche nella spinta, nel dinamismo che lo ha contraddistinto e che continua ad esercitarsi appunto su tutte le grandi frontiere della modernit. Possiamo indicare su questa linea tre temi dispirazione e di rilancio. Il primo proprio questa spinta spirituale e, dunque, culturale, per lassioma della circolarit fide-cultura. Ce n tanto pi bisogno in questi anni di crisi. La risposta alla crisi, infatti, non pu essere restringere gli orizzonti, abbassare il profilo, rassegnarsi o adattarsi al comodo dato acquisito, difendere lo statu quo. Serve proprio la forza e la capacit di guardare in profondit per guardare lontano e cos dare risposte lungimiranti e vere. Quelle che tutti aspettiamo, anche se difficile articolare le domande: per quella specie di narcosi, individuale o collettiva, che pu apparire un rimedio, quando spesso invece la causa del malessere, individuale e collettivo. Andare in profondit per guardare lontano e cos saper dire qualcosa di autentico in fin dei conti anche lesercizio che ci viene proposto in vista dellAnno della fede. Il secondo tema, allora, non pu che essere il protagonismo dei giovani, quel modo autentico e non giovanilistico di rapportarsi che continua ad affascinare e a suscitare entusiasmo vero. Siate sempre lieti nel Signore: lesortazione di San Paolo che il Papa ha indicato come tema ai giovani per la Domenica delle Palme, celebrazione locale della Giornata mondiale della giovent, in vista dellappuntamento in Brasile del prossimo anno: Andate e fate discepoli tutti i popoli. Giovanni Paolo II aveva capito che i giovani non si possono interpellare se non sui grandi orizzonti, i grandi temi e i grandi obiettivi. LItalia, che ha un grande bisogno di giovani protagonisti, sa che quello dei giovani il tema cruciale: e la modalit pi efficace per suscitare queste energie, senza fare retorica scontata,

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n filo conduttore ha unito diversi avvenimenti successi nel mese di marzo e ha accompagnato in maniera significativa la nostra Quaresima: la libert religiosa. Il pensiero va subito al recente viaggio apostolico di Benedetto XVI in Messico e a Cuba durante il quale sono state pronunciate parole che costituiscono una provocazione anche per noi occidentali. Giunto allaeroporto internazionale di Guanajauto, il 23 marzo, nella cerimonia di benvenuto il Papa ha salutato i presenti affermando che la dignit della persona umana si manifesta in modo eminente nel diritto fondamentale alla libert religiosa. La domenica successiva il cardinal Bertone, incontrando i vescovi del Messico e dellAmerica Latina ha dichiarato che luomo libero per cercare la verit e professare le proprie convinzioni religiose, tanto in privato come in pubblico. Non penso sia un caso che, nella stessa giornata, nellomelia durante la messa, anche il Papa aveva parlato della ricerca della verit affermando che la verit sull'uomo un presupposto ineludibile per raggiungere la libert. A conclusione del viaggio, nellomelia della messa celebrata a Cuba, Benedetto XVI era ritornato ancora su questo tema affermando che il diritto alla libert religiosa manifesta l'unit della persona umana che , nel medesimo tempo, cittadino e credente e che quando la Chiesa mette in risalto questo diritto, non sta reclamando alcun privilegio. Pretende solo di essere fedele al mandato di Cristo. Faccio ora un salto indietro nel tempo perch agli inizi del mese di marzo anche il cardinal Bagnasco era intervenuto su questi temi in occasione di un incontro prepasquale con i politici. Trascurare il bisogno innato di cercare la verit e di volgersi a Dio, nella ricerca del senso pi profondo della sua esistenza, aveva affermato, una delle insidie presenti nella cultura della nostra societ che appiattisce luomo nella sola sfera materiale. Ma la storia attesta che lesperienza religiosa costituisce un elemento imprescindibile della vita delluomo. Lesperienza religiosa va considerata come un elemento indispensabile anche nel contesto di uno Stato laico, perch rappresenta il segno pi alto della libert delluomo e lo Stato lo deve difendere e promuovere. La libert religiosa che si invoca, senza fondamentalismi n laicismi, quella di ogni uomo perch radicata nella stessa dignit della persona umana e, grazie alla ragione, questa libert pu essere riconosciuta da tutti. Il paradosso dei nostri paesi occidentali sta proprio nella pretesa di far passare, spesso, come un favorire la libert religiosa comportamenti che invece sono fortemente discriminanti. Questi autorevoli interventi ci hanno, invece, ribadito che la dimensione pubblica della religione va sempre riconosciuta. La nuova generazione di cattolici impegnati in politica, pi volte auspicata, non potr non tenere conto delle indicazioni sul rapporto tra libert religiosa e vita pubblica che in questo mese ci sono state fornite. Sabato scorso, anche nella nostra diocesi, stata celebrata, con una veglia, la e dunque inutile, proprio quello di Giovanni Paolo II. giornata di preghiera e digiuno per i Siamo cos al terzo tema dispirazione e di rilancio missionari martiri. Durante la veglia si nellanniversario di Giovanni Paolo II, apparentemente fatto memoria di 26 operatori pastorali pi specifico e interno: il Concilio, di cui si ricorda questo uccisi nel 2011, assieme a tanti altri di autunno il cinquantesimo. Cinquantanni sono tanti e, cui non conosciamo il nome, per la loro nello stesso tempo, pochi. fede in Cristo. Sono stati testimoni, fino certo che il dinamismo ecclesiale che i protagonisti del alla fine, di un amore che libera luomo Concilio hanno inteso suscitare, passato attraverso dalla schiavit del peccato. Questa la diverse fasi, resta decisivo. missione della Chiesa, di tutti i Non un caso che lanniversario sia collegato con il tema battezzati, e cercare di impedire questo della nuova evangelizzazione. Che il tema del prossimo annuncio, in tutte le forme sia violente Sinodo, in ottobre, ma anche in sintesi il nome di questo che no, limitare la libert religiosa. tempo. Marco Castagnoli (www.agensir.it)

La Vignetta

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Gioved 5 aprile 2012

Primo piano

La notte di Pasqua, in Cattedrale, riceveranno Battesimo, Cresima e ComunioneDA SINISTRA KARINE KARAPETYAN, BENEDETTA MEHETI, SOKOL PLASA, DON MARIO MORIGI, MORENA SIROTTI, VALERIANO BIGUZZI KARINE E SOKOL RICEVERANNO I SACRAMENTI NELLA NOTTE DI PASQUA

Il nostro "s" alla fedeParlano due dei sei catecumeni: Karine Karapetyanha, armena, ha 28 anni, mentre Sokol Plasa albanese e ha 15 anni Hanno scoperto la bellezza dellesperienza cristianaMichela Mosconicco il nostro s". E quello di Karine e Sokol, i due catecumeni che la notte di Pasqua riceveranno (insieme ad altri quattro) il battesimo ed entreranno a far parte della comunit cristiana diocesana. Ad accoglierli e accompagnarli, in Cattedrale a Cesena, il vescovo Douglas Regattieri che li guider nel rito del battesimo, della

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confermazione e delleucarestia. Entrambi giovani, entrambi stranieri ben integrati nella societ. Hanno aderito alla fede in unaltra stagione della vita e con modalit diverse, perch diverse sono le storie dalle quali provengono. Altrettanto diversi i motivi per cui non sono stati battezzati da piccoli, loro come altri catecumeni degli anni passati: spesso provengono da Paesi dove questo non era possibile, altre volte sono cresciuti in famiglie non cristiane. Li accomuna, invece, il fatto di essere stati chiamati. Un invito cui hanno risposto in maniera affermativa e con lentusiasmo di chi ha incontrato la gioia della fede. Come? Dipende. A volte ci sono situazioni di vita legate a un momento estremo, di dolore o di gioia come la nascita di un figlio, per esempio. O pi semplicemente parlando con altre persone attraverso amici o attivit parrocchiali. Karine Karapetyan ha 28 anni ed armena. Bellezza caucasica dallo sguardo intenso, Karine ha intrapreso gli studi linguistici tra lArmenia e la Russia. E in Italia da sette anni, da quando ha

deciso di raggiungere la madre a Napoli. E nella citt partenopea che ha conosciuto il fidanzato, col quale si trasferita a Cesena e che le ha dato un bimbo di due anni. Fa parte della parrocchia di SantEgidio. "Mi sono avvicinata alla Chiesa per battezzare mio figlio, avendo comunque gi maturato per me il desiderio di ricevere questo sacramento", racconta. "Allinizio non pensavo di farmi coinvolgere cos tanto. Sto vivendo unesperienza forte, in pienezza. Il mio incontro con Ges mi ha portato tanta serenit e pace interiore. E la dimensione della preghiera ormai diventata normalit nella mia vita". Karine adesso mamma a tempo pieno e a giugno convoler a nozze. Sokol Plasa, albanese, sprigiona, in maniera contagiosa, tutta la freschezza dei suoi 15 anni. Studente di terza media ha gi una notevole dimestichezza col romagnolo. Frequenta da tempo la parrocchia di San Pietro a Cesena. E se vero che lincontro con un discepolo in molti casi fa nascere il desiderio di conoscere il

maestro, ecco come Sokol ce lo racconta. "Ho scoperto questa esperienza grazie a unamica di mia madre. Allinizio mi parlava della sua fede, ne sono rimasto colpito tanto da decidere di intraprendere questo cammino di avvicinamento a Ges. Sono dapprima entrato nel gruppo scout che mi ha permesso anche di fare nuove amicizie". "In questi due anni continua - ho scoperto e imparato cose importanti. La pi importante lamore, perch con lamore noi possiamo fare qualunque cosa. Non dobbiamo avere paura perch Ges soprattutto che ci ama ed pronto ad aiutarci in ogni momento". Karine e Sokol ammettono "quanto sia importante il ruolo dellequipe di accompagnatori, dei veri e propri esempi per noi giovani catecumeni". Una di queste Esmeralda Meheti, 29 anni, albanese, dopo il battesimo di due anni fa, Benedetta. Dopo il percorso di iniziazione catecumenale ha deciso di continuare la propria esperienza cristiana diventando lei stessa educatrice per i giovani che come lei hanno espresso il desiderio di avvicinarsi alla chiesa. "Il catecumenato - ci spiega - unesperienza che non punta solo ai sacramenti, ma un cammino. Ecco perch, una volta battezzata, non mi sono fermata e ho voluto continuare con loro". Benedetta fa parte della parrocchia di Longiano e ammette lei stessa di "avere avuto accompagnatori molto bravi. Ne ho tuttora bisogno come laria. Il mio percorso stata una delle esperienze pi belle della mia vita. Cosa mi ha spinto? Frequentavo persone che avevano la fede in una maniera che mi ha stupito e convinto. Ho iniziato piano, poi sono maturate una serie di convinzioni forti. Auguro a questi ragazzi di rimanere ancorati anche in futuro alla fede perch unesperienza piena, entusiasmante".

Parlano due membri dellequipe

"Dai catecumeni lentusiasmo per continuare"n Diocesi il percorso catecumenale per adulti presente da circa 7 anni. Un cammino coinvolgente non solo per chi decide di intraprenderlo in prima persona, ma anche per gli stessi membri dellequipe che coi catecumeni si trovano a percorre un pezzo di strada insieme. I primi vengono accompagnati nella loro iniziazione cristiana, i secondi hanno loccasione di riscoprire il proprio battesimo. "E proprio unavventura dentro la quale siamo stati coinvolti tutti, anche noi ammette Morena Sirotti -. Abbiamo riscoperto la passione per la fede cristiana. Insieme a queste persone rimettiamo davvero in gioco anche noi. Mi piace pensare al catecumenismo come al percorso che faceva la chiesa antica: riprendere in mano le nostre origini, la propria fede. Un percorso da svolgersi in equipe, dentro la propria parrocchia e dentro la diocesi. E impensabile che un adulto possa diventare cristiano da solo. Lo deve

Il cammino cristiano unesperienza, non una serie di lezioniUn percorso biennale, per evitare di dover correre. Don Mario Morigi (foto), delegato per il servizio diocesano per il catecumenato, spiega che "la preparazione al sacramento del battesimo, per gli adulti, non una serie di lezioni a cui partecipare. Il ruolo dellequipe diocesana quello di accompagnare i catecumeni in un percorso di vita. La fede cristiana unesperienza, non un insieme di nozioni. E questo dovremmo ricordarcelo tutti: anche nelle nostre comunit, troppo spesso, si rischia di vivere una fede fatta di riti e non di esperienze. Con i catecumeni, e con lapporto indispensabile delle parrocchie, riusciamo a far vivere lesperienza cristiana. Non si tratta di fare catechismo, dove uno spiega e laltro deve imparare. In linea di massima, in ogni parrocchia e per qualsiasi cammino di formazione cristiana occorrerebbe basarsi sullesperienza e non sul nozionismo". Don Morigi sottolinea che "la fede deve essere contagiata, non descritta. Per questo il percorso dei catecumeni non pu prescindere da unesperienza parrocchiale. Solo nella propria comunit si pu vivere la bellezza di un percorso concreto". Cr

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Il percorso si articola in due anni, ma il tempo non una priorit. Pu essere diversificato in base alla linguadiventare dentro una comunit". Dello stesso parere anche Valeriano Biguzzi. "Il cristianesimo va vissuto nella realt. Pi difficile linserimento di un catecumeno in una parrocchia che non lo accoglie". "La gioia che si prova nel vedere la conversione davvero grande anche per noi - continua -. Cerchiamo con loro di fare non un corso, ma un cammino, di vivere lesperienza cristiana insieme". In questi anni in diocesi sono stati battezzate una quarantina di adulti. La diversit delle situazioni comporta, per lo meno nella fase iniziale, anche una diversa modalit di approccio. "La maggior parte dei catecumeni straniera e nel percorso diocesano biennale allinizio prevista una sorta di diversificazione in base alla lingua. Poi il percorso viene di fatto unificato e ognuno cerca di farlo col proprio ritmo. Si cerca di ascoltare le loro storie, le esperienze di ciascuno per passare poi allapprofondimento dellannuncio. Il tempo non una priorit. Tutti hanno la libert di fermarsi, di tornare indietro. Il catecumeno non punta al sacramento, ma a diventare cristiano". m.mosc.

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Gioved 5 aprile 2012

Vita della Diocesi

NOTIZIARIO DIOCESANO

Celebrazioni pasquali in Cattedrale a CesenaGioved Santo 5 aprile: alle 9,30 Messa crismale presieduta dal vescovo e concelebrata da tutti i presbiteri. Durante la messa vengono benedetti i sacri olii e rinnovate le promesse sacerdotali. Alle 18 messa vespertina nella cena del Signore, presieduta dal vescovo. Alle 21 adorazione eucaristica. Venerd Santo 6 aprile (astinenza e digiuno): alle 8 Ufficio delle letture e lodi. Alle 18 Liturgia della Passione e morte del Signore, presieduta dal vescovo. Alle 21 Via Crucis nelle piazze della citt: partendo dalla chiesa di San Domenico, si concluder in Cattedrale. Durante la notte la Cattedrale rester aperta per la preghiera davanti al Crocifisso. Sabato Santo 7 aprile: alle 8 Ufficio delle letture e lodi; alle 9 LOra della Madre: celebrazione mariana ispirata alla liturgia bizantina. Alle 21,30 Veglia presieduta dal vescovo durante la quale i catecumeni adulti riceveranno i sacramenti. Domenica 8 aprile: Pasqua di Risurrezione del Signore. Messe alle 7, 8,30, 10 e 11,30. Alle 18 solenne messa pasquale presieduta dal vescovo. La Schola diocesana Santa Cecilia eseguir la Missa Rex Gloriae a 3 voci miste, di V. Tassani. Luned 9 aprile, luned dellAngelo: orario festivo messe alle 7, 8,30, 10, 11,30 e 18. In Cattedrale a Cesena, durante la Settimana Santa diversi sacerdoti prestano servizio per il sacramento della riconciliazione, con inizio Marted Santo 3 aprile. La benedizione delle uova si fa dopo le messe del Marted e Mercoled Santo.

IL GIORNO DEL SIGNORERendete grazie al Signore perch buono: il suo amore per sempreDomenica 8 aprile - Anno B Pasqua di Risurrezione - At 10,34.37-43; Salmo 117; Co, 3,1-4; Gv 20,1-9abbiamo questa convinta consapevolezza. Si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica che la risurrezione di Ges la verit culminante della nostra fede e aggiunge che la risurrezione di Cristo non fu un ritorno alla vita terrena, come lo fu per Lazzaro e altri. essenzialmente diversa. Il corpo di Ges partecipa alla vita divina nello stato della sua gloria. San Paolo nella seconda lettura ci ricorda quali sono le conseguenze per noi: Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lass. La vostra vita nascosta con Cristo in Dio. Non dobbiamo cercare soltanto i beni terreni e soddisfazioni materiali. Cercare le cose di lass vuol dire vivere in comunione con Cristo. Vuol dire vivere con generosit, con spirito di servizio, vivere con attenzione al nostro prossimo, vivere in modo veramente degno di Cristo, che ha dato la vita per noi. Diceva Benedetto XVI alla Chiesa italiana al Convegno di Verona nel 2006, di rendere le nostre comunit sacramento della risurrezione, presenze capaci di porre germi di vita nuova. Come possibile nelle nostre comunit far esperienza viva del Risorto? Nutrirci della sua Parola e del suo Corpo. Lasciare che il Signore operi nella nostra vita quotidiana. LEucaristia domenicale il cuore pulsante della settimana. I cristiani sono i testimoni di Cristo risorto tutti i giorni. Sauro Rossi

La Parola di ogni giornoluned 9 aprile dellAngelo At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15 marted 10 santEzechiele profeta At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18 mercoled 11 San Stanislao At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35 gioved 12 san Zenone At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48 venerd 13 san Martino I papa At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14 sabato 14 san Valeriano At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15

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In Cattedrale la Veglia alla CroceA Cesena, dalle 24 di venerd 6 alle 7 di sabato 7 aprileDopo la Via Crucis che far tappa nelle piazze del centro cittadino di Cesena (partenza dalla chiesa di San Domenico), per tutta la notte tra Venerd Santo 6 aprile alle 7 di Sabato Santo 7 aprile, Veglia continuata alla Croce. Alle 9 di sabato 7 aprile, dopo le Lodi e lUfficio delle Letture, in collaborazione con le Suore francescane della Sacra Famiglia, Ora di spiritualit mariana.

ggi celebriamo la risurrezione di Ges. La festa di Pasqua, la pi importante di tutto lanno liturgico. La prima lettura ci presenta Pietro in casa di Cornelio, pagano, dove predica che quel Ges che era stato appeso alla Croce, Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e noi ne siamo i testimoni. Lo annuncia altre volte, come ci diranno gli Atti degli Apostoli. Per le prime comunit cristiane la risurrezione di Ges un avvenimento centrale e fondamentale per la loro vita e per la loro fede. Tutto si fonda sulla risurrezione di Ges. Il Vangelo ci racconta la visita di Maria di Magdala al sepolcro per gli ultimi riti funebri dellunzione. Ma trova una sorpresa: il sepolcro aperto e vuoto. Non c pi il corpo di Ges. Corre ad avvertire Pietro e Giovanni, i quali vanno a verificare l'accaduto. Non avevano ancora capito che doveva risorgere dopo tre giorni. Giovanni entr, vide, credette. l'immagine del discepolo di Ges. La morte e il peccato sono stati sconfitti per sempre e per tutti. Ha trionfato la vita. Ges risorto per noi, perch potessimo vivere per sempre. Dio ci ha creati per la vita e la nostra vita Cristo risorto. Da allora la domenica il giorno del Signore, Pasqua. Forse non sempre oggi

A MESSA DOVE8.45 9.00 Cappella del cimitero, Madonna del Fuoco, Tipano, San Cristoforo, Ruffio, Roversano San Giuseppe (corso U. Comandini) Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo, San Domenico, Diegaro, Pievesestina, Ponte Pietra, chiesa Benedettine, Santa Maria Nuova, San Vittore, San Carlo, Macerone, Bulgaria, San Tomaso, Diolaguardia, Valleripa San Martino in Fiume Madonna delle Rose, Osservanza, SantEgidio, Villachiaviche, Santuario dellAddolorata, San Mauro in V., Bagnile, Casale Rio Marano, Bulgarn Cattedrale, Case Finali, San Rocco, Cappella del Cimitero, Santa Maria della Speranza, Torre del Moro, San Pio X, Cappuccini, Basilica del Monte, Istituto Lugaresi, SantAndrea in Bagnolo, Carpineta Santuario del Suffragio, Cappella del cimitero, Casalbono, Borello Ronta, Capannaguzzo Santo Stefano, San Paolo, San Bartolo, San Giovanni Bono, Villachiaviche, Addolorata, San Domenico, SantEgidio, Calabrina, Calisese, Gattolino, Bulgaria, Madonna del Fuoco, San Giorgio, San Demetrio, San Mauro in V., Martorano, Pievesestina, Pioppa, Ponte Pietra, Santa Maria Nuova, San Martino in Fiume, Borello, San Carlo, San Vittore, Tipano, Macerone, Ruffio Torre del Moro Diegaro, Madonna delle Rose, Sorrivoli Cattedrale, Osservanza, San Rocco, Santa Maria 15.00 17.30 18.00 18.30 19.00 della Speranza, San Pietro, Case Finali, San Pio X, Basilica del Monte, Istit. Lugaresi Cappella del Cimitero Cappella osp. Bufalini Cattedrale San Pietro, San Rocco, San Domenico, Cappuccini San Bartolo, Osservanza 20 Sala; 20,30 Villalta Festivi: 8 Santa Maria Goretti, San Giacomo, Gatteo a Mare; 8,30 Bagnarola, Sala, Boschetto; 9 Cappuccini di Cesenatico; 9.30 Villalta; 10 San Giacomo, Valverde; 10,30 Cappuccini di Cesenatico, San Giuseppe; 11 Bagnarola, Santa Maria Goretti, Sala, Cannucceto; 11.15 San Giacomo, Boschetto, Gatteo a Mare; 17.30 Santa Maria Goretti, Cappuccini di Cesenatico; 18 San Giacomo Longiano Sabato:18.00 Santuario SS. Crocifisso; 20.00 Crocetta 20.30 Budrio Festivi:ore 7,30 Santuario SS. Crocifisso; 8 Budrio; 8.45 LongianoParrocchia; 9,30 Budrio, Santuario SS. Crocifisso; 10 Badia, Balignano; 10.15 Montilgallo; 11 Budrio, LongianoParrocchia, San Lorenzo in Scanno; 11.15 Crocetta; 18 Santuario Santissimo Crocifisso Gatteo ore 18.30 (sabato); 9 / 11.15 / 17 SantAngelo: 20 (sabato); 8, 45 Casa di riposo, 9,30 - 11. Istituto don Ghinelli: 18,30 (sabato), 7,30. Gatteo a Mare: ore 17 (sabato); 8 / 11.15. Villamarina: 16 (sabato), 10. Gambettola chiesa SantEgidio abate: 8.30 / 10 / 11.15 / 18 Consolata: 19 (sabato); 7,30 / 9,30. Montiano ore 20.00 (sabato); 9 / 11. Montenovo: ore 20.00 (sabato, chiesina del castello), 8,30 / 11. Mercato Saraceno 10.00; Cella: 8.30, 11.15; San Damiano: 11.30; San Romano: 11.00; Taibo: 10.00; Montejottone: 8.30; Montecastello: 11.00; Montepetra: 8.30; Linaro: 18.00 (sabato), 11; Piavola: 17.00 (sabato, chiesa San Giuseppe), 10.00 (chiesa parrocchiale); Ciola: 8.30 Sarsina Casa di Riposo: ore 16 (sabato). Concattedrale: 7.30 / 9.00 / 11.00 / 17.00; Tavolicci: 16.00 (sabato); Ranchio: 20,30 (sabato), 8.00 / 11.00; 9.30; Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10; San Martino: 9.30; Quarto: 10.30; Romagnano: 11,15; Pagno: 16 (seconda domenica del mese, salvo variazioni); Corneto: 11.00; Pereto: 10 Civitella di Romagna Giaggiolo 16 (sabato), 9.30; Civorio 9.30 San Piero in Bagno chiesa parrocchiale ore 17 (sabato); 8.30 / 11 / 17. Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30 Bagno di Romagna ore 17.30 (sabato); 11.15 / 17.30; Selvapiana: 11,15; Acquapartita: 16 (sabato) Alfero ore 18 (sabato); 11.15 / 17.30; Riofreddo: 10 Verghereto ore 15 (sabato), 9.15; Balze: 16 (sabato), 11.30; eremo di SantAlberico: 16; Montecoronaro: 17 (sab.), 10.30; Ville: 9.30; Trappola 9.30; Capanne: 11.00

Messe feriali a Cesena

7.00 Cattedrale, San Rocco, Cappuccine, Cappella dellospedale; 7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro, San Bartolo, San Paolo, Santuario dellAddolorata; 8.30 Madonna delle Rose, San Domenico, San Rocco, Santo Stefano, Case Finali, SantEgidio, Cappella cimitero; 9.00 Suffragio, Addolorata; 9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale 15.00 Cappella del cimitero 16.30 Istituto Lugaresi 17.00 Cappella dellospedale (no al sabato); 18.00 Cattedrale, Madonna delle Rose, San Domenico, San Paolo, San Rocco, Osservanza 18.30 San Pietro, Santa Maria della Speranza, SantEgidio, San Bartolo, Cappuccini 20.00 San Giovanni Bono (Ponte Abbadesse) 20.30 San Giuseppe Artigiano (Villachiaviche), San Pio X

Sabato e vigilie15.00 Cappella del cimitero 15.30 Macerone (Casa Lieto Soggiorno) 16.00 Formignano 16.30 Istituto Lugaresi 17.00 Luzzena (1 sabato ), Bora (2 sabato) 17.30 Santuario del Suffragio, Santuario dellAddolorata, San Vittore 18.00 Cattedrale, San Domenico, Case Finali, San Rocco, Osservanza, Santo Stefano, Diegaro, Madonna delle Rose, San Paolo, Torre del Moro, Borello 18.30 San Pietro, SantEgidio, Cappuccini, Santa Maria della Speranza, San Bartolo, Bulgarn 19.00 San Giorgio 20.00 Calisese, Gattolino, Tipano, Bulgaria 20.30 San Giovanni Bono, Ponte Pietra, Ruffio, Villachiaviche, San Pio X Santa Maria Nuova, Pievesestina, Pioppa, San Cristoforo

9.15 9.30

9.45 10.00

10.30 10.45 11.00

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco 7,30 Santuario dellAddolorata, Cappuccine, Cappella dellospedale Bufalini, Calabrina, San Mauro in Valle, Ponte Pietra, Macerone, San Giuseppe Artigiano 8.00 San Pietro, Santa Maria della Speranza, San Giorgio, San Pio X, Gattolino, San Giovanni Bono, SantEgidio, Basilica del Monte, Calisese, Torre del Moro, Capannaguzzo, Ronta, Borello 8.30 Cattedrale, San Rocco, Case Finali, Martorano,

Direttore editoriale Piero Altieri Direttore responsabile Francesco Zanotti Vicedirettore Ernesto DiacoMembro della Federazione Italiana Settimanali Cattolici Associato allUnione Stampa Periodica Italiana

Comuni del comprensorioCesenatico Sabato: ore 16 San Giuseppe; 17 Gatteo a Mare; 17,30 Santa Maria Goretti, Cappuccini di Cesenatico; 18 San Giacomo;

11.10 11.15 11.30

Testata che fruisce di contributi di cui allart. 3 comma 3 della legge n. 250 del 7/8/1990 Giornale locale ROC (Registro degli operatori di comunicazione)

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Tiratura del numero 12 del 29 marzo 2012: 8.000 copie Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 18 di marted 3 aprile 2012

Vita della DiocesiLarcivescovo Giancarlo Bregantini ha partecipato al terzo appuntamento dei Dialoghi per la citt, gioved 29 marzo

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In breveConvegno Maria Cristina di SavoiaMarted 10 aprile alle 16, la professoressa Luisa Brandimarti tratter il tema Giovanni Pascoli nel centenario della morte. Lincontro, promosso dal Convegno Maria Cristina di Savoia, si terr presso la sala Biagio Dradi Maraldi della Cassa di Risparmio di Cesena.

Con cuore di sposo, non di amanteamore sovverte tutte le gerarchie. Un cuore puro e disinteressato pu fare scoppiare una rivoluzione, facendo scricchiolare limpianto di regole e Valori di unintera societ. Lintervento di monsignor Giancarlo Bregantini al terzo appuntamento dei dialoghi per la citt promossi dalla Diocesi, gioved 29 marzo nellaula magna di Psicologia a Cesena, partito dal tema Comunicare per abbattere i muri dellomert. Larcivescovo di Campobasso-Boiano, per, ha spiegato bene come per comunicare sia essenziale, prima di tutto, coltivare la propria capacit dascolto. Solo cos, preparando il proprio cuore, ci si potr relazionare con gli altri costruendo ponti al posto di muri. Bregantini si poi soffermato sul concetto di merito, agli occhi di Dio e agli occhi del mondo, partendo dallultima

Incontro Rinnovamento nello Spirito SantoGioved 12 aprile alle 20, nella parrocchia di SantEgidio di Cesena, serata di evangelizzazione sul tema della Trinit. Guider la riessione don Fulvio Di Fulvio. Lincontro, aperto a tutti, animato da Rinnovamento nello Spirito Santo.

AULA MAGNA DI PSICOLOGIA, GIOVED 29 MARZO: IL VESCOVO BREGANTINI, PER 13 ANNI VESCOVO NELLA LOCRIDE, HA TRATTATO IL TEMA COMUNICARE PER ABBATTERE I MURI DELLOMERT (FOTO ARMUZZI). LAUDIO DELLA RELAZIONE DISPONIBILE SUL SITO WWW.CORRIERE CESENATE.IT. PROSSIMO E ULTIMO APPUNTAMENTO DEI DIALOGHI EDIZIONE 2012 PER LUNED 16 APRILE: COMUNICARE LA FORZA DEL PERDONO IL TEMA DELLA SERATA CHE AVR COME OSPITI MARGHERITA COLETTA, VEDOVA DI GIUSEPPE, INSIEME ALLA GIORNALISTA DI AVVENIRE LUCIA BELLASPIGA

A Bellaria dal 13 al 15 aprile Retrouvaille, un week end per coppie in crisietrouvaille: unesperienza cristiana per R matrimonileincoppie in crisi o separate. difficolt; ovvero, una speranza per In Italia il numero delle separazioni e quello dei divorzi in aumento e il loro effetto negativo ricade inesorabilmente su tutti i membri della famiglia, in special modo sui gli. C una speranza a questo? Come far s che la coppia venga messa in condizione di superarare con esito positivo le difficolt che spesso incontra? Una risposta positiva a queste domande si data anche in Italia attraverso il programma Retrouvaille. Un programma che, come dice il suo nome, vuole portare le coppie a ritrovarsi nel loro matrimonio. In Italia il prossimo programma di Retrouvaille si svolger dal 13 al 15 aprile a Bellaria (Rn). Per informazioni: [email protected], www.retrouvaille.it. Referenti Diocesi Cesena-Sarsina e coordinatori regione Emilia Romagna: Sandro e Marcella Crociani, cell. 3483963710

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parte del quinto capitolo del Vangelo secondo Matteo: Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perch siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Se il Signore fa piovere e risplendere il sole su tutti - ha chiesto larcivescovo forse Dio non giusto, equanime? In che modo Dio valuta e rispetta il merito? In realt Dio rispetta il merito ma va oltre. Come una madre che ama tutti i suoi figli, ma in modo particolare la pecora nera della famiglia. Questo fatto mette in crisi tutte le concezioni meritocratiche. Dobbiamo ricordarci che, nelle societ, tutte le dittature partono da una meritocrazia e crescono sulla gerarchizzazione. Siamo tutti uguali perch fratelli, e fratelli in quanto figli. La fraternit e la familiarit con Dio non possono non andare di pari passo con lamore, lo stesso amore che sta alla base di ogni famiglia: Il cuore di Dio ama il mio cuore - ha proseguito Bregantini - e per questo fatto il mio cuore accoglie e ringrazia e si apre alla mano del povero, che si affida a sua volta al cuore di Dio.

Questo ciclo basato sulla gratuit. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Unidea di societ che sta allopposto di quella mafiosa e della criminalit organizzata in genere, tutta fondata sulla gerarchia e la divisione in nome di presunti valori: Allesterno si mostrano forti - ha spiegato Bregantini, per 13 anni vescovo nella Locride - ma si tratta di pura apparenza. Un fariseismo che ben si sposa con la societ di oggi, piena di sepolcri imbiancati. Basti pensare che a San Luca (Rc) vi il record nelluso di tranquillanti in proporzione agli abitanti. Per questo nella lotta alle mafie bisogna prima di tutto contrapporre la gratuit nelle relazioni. Dire allaltro che non si ha paura di lui, perch lui vale quanto me. La ricetta antimafia di Bregantini nasce dunque dallapertura dei cuori passando per la gratuit: Bisogna amare con cuore di sposo, non di amante. Avere sempre il gusto della bellezza come bussola. E dimenticarsi dellorologio. Chi ama, come il pastore del vangelo, non esita a mollare tutto per andare a cercare la pecora smarrita. questa la differenza tra un pastore e un pecoraio. Michelangelo Bucci

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Vita della Chiesa

Lo sguardo che il credente riceve da Cristo lo sguardo della benedizione: Palme uno sguardo sapiente e amorevole, capace di cogliere la bellezza del mondo le Domenica del

Che idea abbiamo? Domande su Ges e su Dioolui che acclamato dalla folla come il benedetto , nello stesso tempo, Colui nel quale sar benedetta lumanit intera. Cos, nella luce del Cristo, lumanit si riconosce profondamente unita e come avvolta dal manto della benedizione divina, una benedizione che tutto permea, tutto sostiene, tutto redime, tutto santifica. Lo ha detto oggi Benedetto XVI, nella messa per la Domenica delle Palme, a piazza San Pietro. Lo sguardo della benedizione. Il primo grande messaggio che giunge a noi dalla festivit di oggi linvito ad assumere il giusto sguardo sullumanit intera, sulle genti che formano il mondo, sulle sue varie culture e civilt. Lo sguardo che il credente riceve da Cristo lo sguardo della benedizione: uno sguardo sapiente e amorevole, capace di cogliere la bellezza del mondo e di compatirne la fragilit. In questo sguardo traspare lo sguardo stesso di Dio sugli uomini che Egli ama e sulla creazione, opera delle sue mani. Secondo il Papa, il nodo della festa di oggi, anche per noi, sta nella domanda: Chi per noi Ges di Nazaret? Che idea abbiamo del Messia, che idea abbiamo di Dio?. , ha chiarito il Pontefice, una questione cruciale, questa, che non possiamo eludere, tanto pi che proprio in questa settimana siamo chiamati a seguire il nostro Re che sceglie come trono la croce; siamo chiamati a seguire un Messia che non ci assicura una facile felicit terrena, ma la felicit del cielo, la beatitudine di Dio. Dobbiamo allora chiederci: quali sono le nostre vere attese? Quali i desideri pi profondi, con cui siamo venuti qui oggi a celebrare la Domenica delle Palme e ad iniziare la Settimana Santa?.

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PIAZZA SAN PIETRO, 1 APRILE: BENEDETTO XVI PRESIEDE LA SOLENNE CELEBRAZIONE LITURGICA DELLA DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

Come santa Chiara. Rivolgendosi ai giovani, convenuti per la Giornata mondiale della giovent, il Santo Padre ha auspicato: La Domenica delle Palme sia per voi il giorno della decisione, la decisione di accogliere il Signore e di seguirlo fino in fondo, la decisione di fare della sua Pasqua di morte e risurrezione il senso stesso della vostra vita di cristiani. la decisione che porta alla vera gioia, come ha ricordato nel Messaggio ai giovani per questa Giornata, Siate sempre lieti nel Signore. E - ha aggiunto Benedetto XVI - come avvenne per santa Chiara di Assisi, che, ottocento anni or sono, trascinata dallesempio di san Francesco e dei suoi primi compagni, proprio nella Domenica delle Palme, lasci la casa paterna per consacrarsi totalmente al Signore: aveva diciotto anni ed ebbe il coraggio della fede e dellamore, di decidersi per Cristo, trovando in Lui la gioia e la pace.

Lode e ringraziamento. Per il Papa devono essere due i sentimenti di questi giorni: la lode, come hanno fatto coloro che hanno accolto Ges a Gerusalemme con i loro osanna; e il ringraziamento, perch in questa Settimana Santa il Signore Ges rinnover il dono pi grande che si possa immaginare: ci doner la sua vita, il suo corpo e il suo sangue, il suo amore. Ma, ha sottolineato il Pontefice, a un dono cos grande dobbiamo rispondere in modo adeguato, ossia con il dono di noi stessi, del nostro tempo, della nostra preghiera, del nostro stare in comunione profonda damore con Cristo che soffre, muore e risorge per noi. Gli antichi Padri della Chiesa - ha proseguito - hanno visto un simbolo di tutto ci nel gesto della gente che seguiva Ges nel suo ingresso in Gerusalemme, il gesto di stendere i mantelli davanti al Signore. Davanti a Cristo dobbiamo stendere la nostra vita in atteggiamento di gratitudine e di adorazione.

LAngelus. Al termine della celebrazione, al momento di guidare la recita dellAngelus, il Santo Padre ha rivolto un saluto speciale al Comitato organizzatore della scorsa Gmg di Madrid e a quello che sta organizzando la prossima, di Rio de Janeiro; come pure ai delegati allIncontro internazionale sulle Giornate mondiali della giovent, promosso dal Pontificio Consiglio per il laici, rappresentato dal presidente, cardinale Rilko, e dal segretario, monsignor Clemens. In spagnolo Benedetto XVI si rivolto in particolar modo ai giovani madrileni, accompagnati dal loro pastore, il cardinale Antonio Mara Rouco Varela: Allinizio della Settimana Santa - ha affermato - vi invito a partecipare con fede e devozione alla celebrazione annuale dei misteri della Passione e Risurrezione di Ges Cristo e sperimentare la grandezza del suo amore, che ci libera dal peccato e dalla morte, e ci apre le porte a unautentica gioia. In portoghese ha sottolineato: Con spirito allegro, cos connaturato ai brasiliani, saprete accogliere Cristo, unico Redentore. In francese lesortazione ad aprire le porte del cuore a Cristo, a cui dobbiamo affidare i giovani che conoscono la malattia, lhandicap, la sofferenza morale, la disperazione, lincertezza per il futuro. In polacco ha evidenziato: La gioia, che scaturisce dalla consapevolezza che Dio ci ama, un elemento centrale dellesperienza cristiana. In un mondo spesso segnato da tristezza e inquietudini, una testimonianza importante della bellezza e dellaffidabilit della fede. Siate lieti testimoni di Cristo!. Cari amici, prego perch nel vostro cuore abiti la vera gioia, quella che deriva dallamore e che non viene meno nellora del sacrificio, ha concluso nei saluti in italiano.

Attualiti auguro di ammalarvi di Terra Santa. Con queste parole il vescovo di Montepulciano, monsignor Rodolfo Cetoloni, congeda i partecipanti al viaggio svoltosi la scorsa settimana e organizzato dalla Fisc, la Federazione italiana settimanali cattolici, assieme allUfficio della Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. Quattordici persone alla ricerca delle radici della cristianit e delle opere che la Chiesa italiana realizza in quei luoghi cos martoriati. Limpatto, come al solito, di quelli che fanno riflettere. Chi giunge per la prima volta a Betlemme si imbatte nei check point e nel muro che impedisce il libero accesso alla citt in cui si trova la Nativit. Molti non sanno che ai palestinesi di fatto impedito di andare a lavorare a Gerusalemme. Pochi hanno il permesso per oltrepassare il confine sul quale vigilano soldatiragazzini. Quei pochi si alzano la mattina verso le cinque e si

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RIFLESSIONE |mettono in fila, in attesa del giudizio: oggi puoi transitare, oggi stai a casa. E tutto, cos, senza un apparente motivo. La cinque giorni (dal 26 al 30 marzo) dei giornalisti Fisc vincitori del concorso 8xMille Senza Frontiere caratterizzata soprattutto dai volti. Non un vero e proprio pellegrinaggio quello pensato con lOpera romana, anche se non mancano le soste e le preghiere alla Mangiatoia e sui luoghi della passione, morte e resurrezione di nostro Signore. un tour in cui gli incontri hanno il sopravvento su ogni altro aspetto. A cominciare da quello che padre Ibrahim Faltas, il francescano che dieci anni fa fece da mediatore durante lassedio alla basilica della Nativit. Poi i cooperanti italiani del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo) che lavorano con i salesiani e con luniversit cattolica di Betlemme

di Francesco Zanotti

Un tour de force di incontri ravvicinatigestita dai lasalliani: Elisa Nucci e Luigi Bisceglia. Due giovani connazionali che da tempo hanno deciso di dedicarsi a chi ha pi bisogno di noi. Dai loro sguardi, dai loro occhi, dai loro racconti emerge tutta la fatica vissuta da un popolo prigioniero in casa propria. Fatica che condividono in toto per una scelta professionale che anche una scelta di vita. Al patriarcato latino ci accoglie abuna (don) Mario, un sacerdote originario di Sansepolcro (Arezzo). Nessuno mi potr dire di aver taciuto quel che ho visto, mi dice prima di salutarci lungo le vie della citt vecchia, a Gerusalemme, riferendosi alla sua attivit che si spende per la libert di tutti, in una terra divisa da secoli di guerre e incomprensioni. Il vescovo ausiliare, monsignor William Shomali, palestinese, ricorda le difficolt per avere il visto. Un visto sempre da rinnovare, per tutti quelli che non sono israeliani. Visto grazie al quale il governo tiene ogni persona in scacco, presidente Abu Mazen e patriarca compresi. Anche il vicario della Custodia di Terra santa, padre Artemio Vitores, da 41 anni nei luoghi santi, ogni volta sottoposto al giudizio di merito. Ha visto sei guerre e due intifade, ma per lui come per tutti gli altri di certo non si parla di cittadinanza, ma neppure di residenza. La cantina Cremisan, la residenza Notre Dame, il nuovo centro a Betanina, il Francescan media

center,la scuola professionale gestita dai salesiani, la Fondazione Giovanni Paolo II, lInternational Nativity Museum, il Magnificat dove opera fra Riccardo per anni a Forl: tutte opere in cui la Chiesa italiana interviene in vario modo per farsi compagna di viaggio di questa gente che si sente molto abbandonata. Lelenco sarebbe lunghissimo. Impossibile citare tutto e tutti in un solo pezzo. I cristiani sono ormai in via di estinzione. I numeri lo descrivono in maniera chiara: sono solo l1,8 della popolazione totale, divisi in tredici chiese diverse. I cattolici gestiscono 100 scuole frequentate da 63mila studenti, 12 ospedali e tre universit. Molti ricordano la presenza preziosa in questi luoghi di monsignor Pietro Sambi, il vescovo nunzio apostolico originario di Sogliano al Rubicone, deceduto improvvisamente nellestate scorsa. Ovunque ci sono i segni del passaggio dei credenti in Cristo. Una testimonianza credibile che si coglie al volo in questo tour de force di incontri ravvicinati.

In Terra Santa per vedere e raccontareProgetti finanziati dall8x1000: una delegazione di giornalisti della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) nei giorni scorsi ha incontrato monsignor William Shomali, tra i molti altri, vescovo ausiliare di Gerusalemmereghiere, pellegrinaggi e progetti per aiutare i cristiani di Terra Santa ma anche uninformazione obiettiva che non nasconda la realt in cui vivono: la richiesta che monsignor William Shomali, ausiliare di Gerusalemme e Vicario patriarcale per la Palestina, ha affidato ad un gruppo di giornalisti della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), dal 26 al 30 marzo a Betlemme e Gerusalemme, per una visita ad alcuni progetti finanziati dalla Conferenza episcopale italiana grazie ai fondi per l8x1000. Mercoled 28 marzo la delegazione stata accolta nella sede del Patriarcato Latino, nel cuore del quartiere cristiano della citt santa, dove monsignor Shomali ha descritto la situazione in cui versano in particolare le comunit cristiane. E lo ha fatto partendo dai numeri impietosi: un secolo fa i cristiani di Gerusalemme erano il 25 per cento della popolazione. Nel 1948 erano trentamila. Oggi sono scesi a meno della met. Dati statistici israeliani parlano, per lanno 2011, di circa 140mila cristiani in Israele, l1,8 per cento della popolazione. Mai stato cos basso. Ad essi, per, si devono aggiungere 230mila lavoratori cristiani immigrati, che contano sul nostro aiuto pastorale. L80 per cento dei cristiani residenti in Israele sono di etnia araba. Ci sono poi 51mila cristiani che vivono nei Territori Palestinesi. Le tre P. Non c giustizia qui, non c equit - ha detto il vescovo riferendosi ai Territori palestinesi sotto occupazione - ai palestinesi non viene concesso di muoversi liberamente nel loro territorio, il muro ha provocato perdita di lavoro, la divisione di nuclei familiari, la difficolt di andare a scuola, di curarsi e la povert per molti che hanno perso terreni. Il vescovo si detto anche molto preoccupato dallesodo dei cristiani che rischia di privare la Terra Santa

FOTO DI GRUPPO DEI PARTECIPANTI AL VIAGGIO IN TERRA SANTA. AL CENTRO, IL VESCOVO AUSILIARE DI GERUSALEMME MONSIGNOR WILLIAM SHOMALI. NELLA FOTO PICCOLA, VEDUTA DI GERUSALEMME (FOTO SIR)

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C bisogno di far capire agli italiani quanto sia importante la ricaduta dell8x1000 nel mondo e, nello specifico, in Terra Santa. Qui si vede quanto bene fanno questi fondi che, attraverso opere finanziate legate a studio, formazione, sanit, sport, assistenza e lavoro, aiutano i cristiani a non emigrare e a uscire da uno stato di povert causato dal conflitto in atto

dei suoi primi abitanti. Tuttavia, ha proseguito, il flusso notevole dei pellegrinaggi e del turismo religioso, che porta lavoro e supporto ai tanti cristiani che lavorano in questo settore e nel suo indotto, sta rallentando lemigrazione. A questo si aggiunga anche il forte impegno che il Patriarcato latino e la Custodia di Terra Santa stanno mettendo per dare una casa a prezzi molto agevolati a tante giovani famiglie cristiane che ne sono prive. Proprio in questi giorni a Beit Zafafa, su un terreno acquistato dal Patriarcato latino, sono state inaugurati ottanta nuclei abitativi di circa cento metri quadri ciascuno, per altrettante famiglie cristiane. Si tratta di segni di speranza, raggi di luce in una realt difficile, come lo sono anche i dodici ospedali, le cento scuole con i loro 63mila alunni, le tre universit, i vari centri sociali e di assistenza, tutte opere gestite dalla Chiesa locale, finanziate e sostenute da numerosi movimenti, parrocchie, associazioni ma soprattutto da tante Conferenze episcopali, tra le quali la Cei sicuramente in prima fila per impegno e capacit di progetto e di intervento. Raccontate ci che avete visto - ha concluso monsignor Shomali - ma anche la speranza dei cristiani nella pace che passa per la giustizia e la riconciliazione. Ma servono altri progetti che diano speranza anche per il futuro, azioni solidali mirate a ridare dignit alle nostre comunit. Queste ultime sono chiamate a fare la loro parte, innanzitutto perseguendo lunit. A Gerusalemme ci sono tredici confessioni. Spetta a noi ricercare vie di comunione per fare in modo che lecumenismo sia reale. Lunit un altro segno di speranza. Ricordate ai vostri lettori le tre P, preghiere, pellegrinaggi e progetti,

strade maestre per arrivare alla P pi importante, quella della pace. Raccontare e testimoniare. Raccontare le opere della Chiesa italiana in Terra Santa deve essere una priorit per i settimanali diocesani: stata la risposta di Francesco Zanotti, presidente della Fisc. In questi giorni - ha dichiarato Zanotti - stiamo vedendo i progetti di solidariet che la Chiesa italiana, grazie ai fondi dell8x1000, porta avanti qui in Terra Santa. Purtroppo questa azione non ancora ben conosciuta ed apprezzata per cui come settimanali diocesani siamo chiamati a fare uno sforzo ulteriore per informare i nostri lettori. Qui in questa Terra, stiamo vedendo come la Chiesa si fa prossima alla gente che soffre quotidianamente, senza badare alla fede che professa. Urge raccontare queste opere, spiegare che cosa creano in termini di sviluppo e di educazione alla pace e alla giustizia. un modo per gettare semi di speranza anche rispetto alle tante notizie che giungono da questi luoghi e che li dipingono solo come epicentro di conflitti e di divisioni. Invece c anche chi, come la Chiesa, lavora per unire e riconciliare. Questo - ha concluso Zanotti - dobbiamo raccontare ai nostri lettori, un compito irrinunciabile nel quale per siamo aiutati dal costante lavoro dellagenzia Sir, tra le poche fonti che trattano quotidianamente della Terra Santa e delle sue comunit cristiane. Al termine dellincontro Zanotti, che in questo viaggio accompagnato da Matteo Calabresi, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Cei, ha espresso lintenzione di dare concretezza a un progetto inerente la comunicazione e linformazione ecclesiale in Terra Santa che la Fisc aveva impostato alcuni anni addietro. Daniele Rocchi

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Attualit

Regione Emilia Romagna Troppo allo straniero?Molta cautela in una proposta di legge sullimmigrazione presentata alle Camere da due consiglieri regionali, entrambi del Pdl, per la modifica al decreto legislativo 286/98assegno sociale solo agli stranieri che sono in Italia da almeno diciannove anni, sei mesi e un giorno. Questo il contenuto della proposta di legge presentata alle Camere da due consiglieri regionali dellEmilia Romagna, entrambi del Pdl, per la modifica al decreto legislativo 286/98, Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Tale proposta, composta da un solo articolo, prevede che ai fini della fruizione dellassegno sociale i familiari ricongiunti (titolari del permesso di soggiorno) siano equiparati ai cittadini italiani a condizione che abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa, per almeno diciannove anni, sei mesi e un giorno, nel territorio nazionale e che presentino documentazione idonea a dimostrare la sussistenza nel Paese di origine delle condizioni reddituali richieste, accertate da parte delle rappresentanze diplomatiche o consolari del Paese stesso. Al contempo, i due consiglieri hanno presentato una risoluzione allAssemblea legislativa per chiedere alla Giunta dintervenire presso la Conferenza StatoRegioni per la modifica del medesimo decreto, secondo le finalit contenute nella loro proposta di legge. Secondo i firmatari il principio di equit e uguaglianza impone di rivedere la suddetta normativa la cui applicazione crea di fatto situazioni di sfavore per il cittadino italiano rispetto allo straniero. Si prevede inoltre che la riscossione dellassegno sociale deve avvenire personalmente da parte dellavente diritto e risultare annotata su due registri appositamente costituiti, di cui uno tenuto e curato dallAmministrazione postale, laltro dal Comune di residenza

PATRIZIA SUPERCHI, CONSULENTE CARITAS DI PARMA: LA CRISI CHE STIAMO VIVENDO HA PORTATO LE FAMIGLIE DIMMIGRATI A ESSERE LE PI DEBOLI, SOPRATTUTTO PER LA MANCANZA DI LAVORO, E AL MOMENTO NON ANCORA USCITO IL DECRETO FLUSSI, CHE GI LANNO SCORSO AVEVA VISTO LE QUOTE DI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI RIDOTTE AI MINIMI TERMINI (FOTO ARCHIVIO SIR)

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dello straniero avente diritto. La delega ammessa solo in caso di assoluto impedimento fisico a causa dinabilit o malattia; in tal caso la prestazione erogata su presentazione di certificazione medica. Situazione complessa. Gianmarco Marzocchini, responsabile della Caritas regionale, tiene a fare una premessa: Bisogna innanzitutto pensare alle diverse fasce di famiglie dimmigrati. Ci sono famiglie intere bene integrate, che hanno maturato uno stile di vita dignitoso, ma ce ne sono altre che non hanno risorse sufficienti per vivere e una discriminante sicuramente il lavoro. Con la crisi economica le prime famiglie ad andare in seria difficolt sono quelle immigrate. Il fenomeno dellimmigrazione in regione molto complesso e assume sfumature diverse da Piacenza a Rimini, sia in termini di lavoro sia di etnie. Entrando nel merito, mi sembra - commenta - che la proposta sfrutti un po la paura che si sta diffondendo di concedere troppo agli immigrati a scapito degli italiani. Inoltre, non tiene presente la reale situazione del fenomeno immigrazione indicando con almeno diciannove anni, sei mesi e un giorno il periodo di soggiorno legale in via continuativa sul territorio nazionale per una famiglia dimmigrati. Il numero di anni decisamente molto alto, limmigrazione ha unet ancora giovane. Ci significa precludere la possibilit a moltissime

La proposta prevede che ai fini della fruizione dellassegno sociale i familiari ricongiunti (titolari del permesso di soggiorno) siano equiparati ai cittadini italiani a condizione che abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa, per almeno diciannove anni, sei mesi e un giorno, nel territorio nazionale. Secondo i due consiglieri firmatariil principio di equit e uguaglianza impone di rivedere la suddetta normativa la cui applicazione crea di fatto situazioni di sfavore per il cittadino italiano rispetto allo straniero

famiglie immigrate di percepire un assegno sociale. Lunico aspetto positivo forse potrebbe essere quello che per la prima volta compare una preoccupazione per i Paesi di provenienza, quando si afferma che per lo straniero ricongiunto si dovrebbe accertare la situazione reddituale nello Stato di provenienza. Tuttavia, la mole di lavoro delle ambasciate aumenterebbe spropositatamente e, se gi difficile portare a termine le espulsioni, figuriamoci cosa potrebbe significare mantenere i rapporti con le ambasciate dei Paesi dorigine per controllare i redditi degli immigrati. Penso soprattutto a quegli Stati con cui i rapporti sono molto difficoltosi. Il rischio sarebbe quello di non riuscire a controllare nulla. Troppi pregiudizi. Anche Patrizia Superchi, consulente Caritas di Parma con un master in Diritto della migrazione, concorda: La crisi che stiamo vivendo ha portato le famiglie dimmigrati ad essere le pi deboli, soprattutto per la mancanza di lavoro, e al momento non ancora uscito il decreto flussi, che gi lanno scorso aveva visto le quote di lavoratori extracomunitari ridotte ai minimi termini. proprio la crisi che alimenta stereotipi sbagliati nei confronti dello straniero. Questa proposta ne la dimostrazione. Mi sembra che emerga uno spaccato dellallarme nei confronti dello straniero, visto come colui che toglie risorse allitaliano e non come risorsa per il Paese. E continua: Lunico aspetto che forse si pu salvare di questa proposta la richiesta che la riscossione dellassegno sociale debba avvenire personalmente da parte dellavente diritto perch potrebbe essere un modo per responsabilizzare chi fa la richiesta, ma per il resto mi auguro che questa proposta rimanga tale. Lucia Truzzi

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AttualitPerch non si pu sottovalutare lincidente al Centro di procreazione medicalmente assistita del San Filippo Neri, a Roma

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SuperAbiledi Arianna Maroni

BAMBINI CON UNA D IN PISi appena conclusa la campagna di raccolta fondi della Fabbrica del Sorriso, promossa da MediaFriends (onlus di Mediaset), dedicata questanno ai bambini con disabilit. Il contatore ha superato la soglia del milione e mezzo, con 1.603.101 euro raccolti dal 18 al 25 marzo: una cifra destinata ad aumentare, visto che le donazioni bancarie andranno avanti fino all8 aprile. Il ricavato sar devoluto a quattro associazioni che sostengono bambini disabili: a Torino la Enzo B, in tutta Italia la Comunit Papa Giovanni XXIII, a Massa Carrara lAnffas e al confine tra Liguria e Toscana la Coopselios. La campagna mediatica a sostegno della raccolta fondi ha interessato tutte le reti Mediaset, che la scorsa settimana hanno trasmesso gli spot dei singoli progetti e alcuni video riepilogativi. Spot che per hanno sollevato alcune critiche, soprattutto da parte delle famiglie di persone disabili: non piace limpostazione pietistica della campagna e non piace quella definizione di bambini con una D in pi, che ritorna in alcuni spot. Marina Cometto, presidente dellassociazione Claudia Bottigelli, ha raccolto le opinioni di diversi genitori di ragazzi con disabilit tramite i social network. Anzitutto, viene sottolineata la definizione infelice e senza senso che fa da traino a tutta la campagna: Bambini con una D in pi. Non ben chiaro cosa sia questa D, e certo - viene fatto notare - i bambini neri non vengono certo indicati come bambini con una N in pi. Ma sul versante comunicativo c di pi: la sensazione che la campagna punti troppo sulla carit compassionevole, e meno sui diritti. il caso della descrizione della situazione dei bambini autistici e del progetto che mira a costruire una struttura per la loro integrazione. Un messaggio distorto di compassionevole carit, che non tiene conto del fatto che la maggior parte dei bambini con autismo vive in famiglia e frequenta la scuola e che ci si muove su una questione di diritti, non di carit o di solidariet. Stesso discorso viene fatto per la vicenda di alcuni genitori che devono pagare la fisioterapia del ragazzo o che hanno a che fare con una scuola che per mancanza di fondi non pu fornire gli ausili necessari: il messaggio che viene veicolato - notano i genitori - che solo la generosit di persone sensibili pu migliorare la situazione. Ma si tratta in entrambi i casi di diritti: La scuola e le Asl hanno il dovere di fornire gli strumenti necessari. E ancora, un altro video in cui secondo i genitori - viene presentato linserimento scolastico di un bambino con disabilit come un atto di generosit da parte degli altri bambini e disponibilit dei loro genitori. Un gesto che, posto sotto questa luce, fa dimenticare che non si tratta di un atto di bont e altruismo, ma di un atto dovuto, perch lintegrazione scolastica un diritto. Al di l dei singoli progetti sui quali la campagna voluta da Mediaset e dalla sua controllata Mediafriends verte, il giudizio sulle modalit con i quali stata presentata complessivamente negativo: Non servono soldi donati, ma - viene affermato - servono diritti riconosciuti.

causa di un guasto, rilevato il 27 marzo, allimpianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico nel centro di procreazione medicalmente assistita dellospedale San Filippo Neri di Roma, sono andati distrutti 94 embrioni. La tragica notizia non riguarda un semplice incidente di laboratorio, come fossero andate perdute cellule umane o tessuti. molto di pi: sono morti un centinaio di essere umani nella fase iniziale del loro sviluppo, quella fase che, pi precisamente, ciascuno di noi ha attraversato per giungere alla nascita. bene dire questo affinch non si giunga a sottovalutare laccaduto, come se si trattasse di qualcosa da poco. Gli attentati sempre pi sofisticati alla vita umana nascente, spesso mascherati come diritti o presentati come semplificazioni di procedure - il caso dei preparati abortivi venduti dal banco del farmacista - inducono taluni a credere che la vita nel grembo materno sarebbe cosa da poco. In realt, dinanzi a questi episodi occorre un sussulto di coscienza, la quale naturalmente conduce a reagire. Si tratta di distinguere la notizia tra le tante e dire: grave, quello che successo!. Come possibile tutelare ogni forma vivente, perch indifesa o perch potrebbe estinguersi e non impegnarsi, ugualmente, per la vita

Embrioni distrutti Sono morti esseri umani A

SONO 97 GLI EMBRIONI ANDATI DISTRUTTI A CAUSA DI UN GUASTO ALLIMPIANTO DI AZOTO LIQUIDO DEL CENTRO DEL SAN FILIPPO NERI, A ROMA (FOTO ARCHIVIO SIR)

umana? La Chiesa in questi ultimi decenni non si stancata di richiamare gli uomini e le donne di buona volont a guardare con realismo in faccia allembrione, perch uno di noi. Diventa perci ineludibile afferma la Pontificia Accademia per la vita - affrontare un quesito di fondo: Chi o cosa lembrione umano?. Ora, la risposta adeguata, almeno in prima istanza, quella che proviene dalla scienza, sempre pi aggiornata, che ci consente di conoscere in gran dettaglio i diversi processi attraverso i quali un nuovo essere umano inizia la sua esistenza. Il momento che segna linizio dellesistenza di un nuovo essere umano rappresentato dalla penetrazione dello spermatozoo nellovocita. La fecondazione induce tutta una serie di eventi articolati e trasforma la cellula uovo in zigote, realt assolutamente originale rispetto alla madre. Lembrione intrinsecamente orientato a svilupparsi secondo la differenziazione delle cellule e verso unacquisizione di complessit e non pu regredire su stadi gi percorsi. Tal progresso continuo, graduale e coordinato da un preciso progetto interno. In conclusione, le pi recenti osservazioni scientifiche attestano che lembrione umano, ancorch nella fase che precede limpianto un essere della specie umana; un essere individuale; un essere che possiede in s la finalit di svilupparsi in quanto persona umana e insieme la capacit intrinseca di operare tale sviluppo. I dati della scienza permettono alla filosofia di affermare che lembrione -

quel minuscolo puntino - possiede gi lessere di persona, che proprio di ogni appartenente alla natura umana. Naturalmente, lesserepersona si manifester gradatamente e, in diverso modo, lungo tutto larco della vita. In tal senso, sembra non esserci alcun contrasto tra le conclusioni scientifiche e lantica opinione dellanimazione immediata dellessere umano che viene allesistenza. La fecondazione non solo un fatto biologico e neanche semplicemente un fatto umano: evento religioso, perch continua la creazione delluomo a immagine e somiglianza di Dio. Non pu essere trascurata la dimensione religiosa dellessere umano, che lentamente prende forma. Parlando a studiosi il 27 febbraio 2006, Benedetto XVI ricordava: Abbiamo enormemente migliorato le nostre conoscenze e identificato meglio i limiti della nostra ignoranza; ma per lintelligenza umana sembra sia diventato troppo arduo rendersi conto che, guardando il creato, ci si incontra con limpronta del Creatore. Queste ragioni, insieme scientifiche, filosofiche, religiose e morali, hanno condotto il nostro Paese ad una decisione di autentico progresso: nelle tecniche di fecondazione assistita gli embrioni devono essere rispettati. Nel concreto stata vietata la crioconservazione. Ora, una domanda simpone con gravit: perch la legge, confermata dai cittadini con un referendum popolare, non stata rispettata? Forse perch si continua a considerare lembrione come oggetto senza diritti? Eppure i diritti dei deboli non sono deboli diritti. Marco Doldi

il Periscopio

di Zetaqualcosa di pi e di meglio. In tutto questo, mi domando: dove stanno le persone? Chi segue questi ragazzi, veri nomadi moderni, strapagati spesso, ma sempre nomadi? Mi torna di frequente questo quesito. Si fa presto a gettare la croce addosso agli altri. Si fa presto a puntare il dito. Ci si dimentica di chi onesto. Chi in questi giorni cita lex portiere del Bari, Francois Gillet, che non ha ceduto ai ricatti? Ha subito minacce, ma lui ha sempre risposto: Non esiste. vero, poi ha dovuto fare i bagagli e ha cambiato citt. Ora difende la porta del Bologna, oltre a quella della nazionale belga. Lui ha mantenuto fede alla sua professione e alletica nel lavoro che incombe su tutti, calciatori compresi. Troppe pressioni, troppi soldi, troppo di tutto ci che vale poco. Poco di cui ha molto valore. Pu essere che vada cos in certi ambienti? Pu essere, ma non si pu n sapere con certezza n si pu generalizzare. Come in ogni ambito umano, vicino alle male marce ci sono sempre anche quelle sane, ma non per questo tutto va buttato al macero. Anzi, ricordando alcuni motti cari a don Oreste Benzi, si pu dire che

La confessione dellex capitano del Bari arrestato per le vicende del calcio-scommesse

Un peso in meno sul cuore

M

i viene una grande tristezza a parlare di calcioscommesse. Non perch mi scandalizzi pi di tanto, ma forse perch a calcio ho preso tanti di quei palloni che mi sento un po tradito nel mio intimo. La mia lunga carriera pedatoria non ha nulla a che vedere con quella dei giocatori di cui si parla in questi giorni. Questi sono professionisti. Io mi sono limitato a giocare solo per divertimento. Per tanti anni, ma sempre e solo per stare con gli amici, per mettersi in gioco, per confrontarsi, in calzoni corti, anche a trentanni suonati. Leggo e rileggo le cronache riportate dai quotidiani e dalle agenzie di stampa. Una infinita sequela di combine, pagamenti, ricatti. Una serie di descrizioni che rattrista il cuore e rende antipatico lo sport pi divertente al mondo. No, non pu essere tutto cos marcio, il pensiero che fanno tanti in questi giorni. Nei decenni abbiamo assistito a varie fasi delle scommesse clandestine legate al mondo del pallone. Ogni volta il solito ritornello: occorre fare piazza pulita. Si alza lattenzione per un po di tempo, poi tutto ritorna come prima. Eppure ci vorrebbe

dallo sterco nascono i fiori pi belli. Quindi, impossibile dare un giudizio sulle persone. Sui fatti, invece, occorre offrire una parola ferma. E poi, diciamocelo, Andrea Masiello, lex capitano del Bari che si fatto autogol in maniera volontaria, ha ammesso le sue colpe. Non sappiamo cosa labbia spinto, ma di certo oggi pi leggero, anche se luned scorso stato arrestato. Forse non ha resistito a tenersi un peso sul cuore. C sempre tempo per rimediare e per ridare unanima anche al calcio, troppo spesso ridotto a un business pi che a uno sport. (741)

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CesenaAlberto Sughi (foto Gianmaria Zanotti)

Morto a Bologna, stato sepolto a Ruffio

Alberto Sughi, maestro del realismo italianoEnrico Guidin artista che ha segnato il XX secolo. Sabato 31 marzo morto a Bologna il noto pittore cesenate Alberto Sughi. Aveva 84 anni. Ripensando alla vita dellartista vengono in mente i suoi primi passi quando, appena sedicenne, si un a Giovanni Cappelli e a Ilario Fioravanti che, di 5 e 6 anni pi grandi di lui, gi si incontravano nel Torrione comunale di piazza del Popolo messo a loro disposizione dal Comando alleato. Nacque cos, era il 1945, uno "studio darte" e a loro si un poi anche Luciano Caldari. Terminati gli studi classici Sughi si dedica completamente alla pittura e inizia quellamicizia e collaborazione con Caldari e Cappelli che gi nel 1947 li porta a soggiornare assieme per alcuni mesi prima a Torino e poi a Roma dove frequentano gli artisti del "Gruppo del Portonaccio" fra i quali Vespignani e Muccini. E nata quella che viene chiamata la "Scuola cesenate", un sodalizio che durer per vari anni, finch ognuno di loro trover la propria strada.

Palazzo Ghini Restauri al viaDopo molti anni di attesa e diversi rinvii, grazie allintervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena che ha stanziato allo scopo 190mila euro, iniziato il restauro del ciclo pittorico dipinto da Giacomo Bolognini fra il 1719 e il 1721 per il grande salone donore di Palazzo Ghini, uno dei palazzi pi importanti della citt. La scorsa settimana i dipinti sono stati separati dagli stucchi barocchi che li incorniciano per essere trasferiti nel laboratorio della restauratrice Adele Pompili. Sulla grande pittura murale che completa il ciclo pittorico, visibilmente danneggiata da una larga e vecchia lesione che la taglia verticalmente, interverr la mano della restauratrice Letizia Antoniacci. "Le due restauratrici - si legge in una nota della Fondazione Crc - hanno gi concordato con le Soprintendenze competenti le principali linee guida dellintervento che restituir alla citt uno dei suoi pi pregevoli tesori". Lo smontaggio dei dipinti ha reso possibile un primo esame ravvicinato delle condizioni delle pitture, rivelando un deterioramento pi accentuato del previsto e lestrema fragilit delle antiche tele. Per questo, lintervento della Fondazione apparso quanto mai provvidenziale e di fondamentale importanza per il mantenimento e la conservazione futura del ciclo pittorico. Limportante apparato decorativo del salone di Palazzo Ghini, eseguito secondo un complesso schema iconograco e di cui restano a Cesena 13 dei 15 dipinti che lo componevano, sar sottoposto a un accurato lavoro per rimuovere polveri, ridipinture, sommari ritocchi e per risarcire lacerazioni e cadute di colore. Per la realizzazione del progetto di restauro stata siglata una convenzione con la Diocesi, proprietaria del Palazzo, la quale interverr nella sistemazione del piano nobile con il restauro degli stucchi e la ritinteggiatura del salone, la pulitura e il restauro sia dei paramenti marmorei del loggiato inferiore e superiore sia delle statue e del portale della loggia superiore, affidando il coordinamento del lavoro allarchitetto Pier Vittorio Morri. Il presidente della Fondazione, Bruno Piraccini, sottolinea come sia "per noi doveroso lobiettivo di recuperare unintera pagina, forse la pi interessante del Settecento a Cesena, riportandola alla vita e a riproporsi alla fruizione pubblica".

U

Con Ilario Fioravanti, Giovanni Cappelli e Luciano Caldari ha rappresentato la "Scuola cesenate"Dal 1956, anno della sua prima Biennale di Venezia, lattivit di Sughi si svolge prevalentemente a Roma con mostre di grande successo. Viene definito dalla critica, agli inizi degli anni sessanta, maestro del "realismo esistenziale italiano", alla luce dei cicli tematici "La cena", "Il Teatro ditalia", "La sera o della riflessione". Numerose le mostre e le antologiche a lui dedicate e, per citarne alcune: Castel SantAngelo a Roma, Museo delle Belle arti di Budapest, Palazzo Diamanti di Ferrara, Galleria Nazionale di Praga, Museo darte di San Paolo in Brasile. Il maestro, nel tempio, ha voluto mostrare il suo amore per la citt natale realizzando a Cesena mostre significative: "Il gioco dellApparenza" nel 1987, "La vita nuova di Dante" nel 2003 alla Biblioteca Malatestiana dove, nel 2007, ha tenuto una grande e importante antologica. Sughi stato protagonista dellarte italiana del ventesimo secolo, un fine disegnatore che ha saputo indagare il reale con grande acutezza e personalit. La camera ardente allestita a Cesena in Comune, nella sala degli Specchi, stata aperta ai cittadini per lestremo omaggio nel pomeriggio di luned e nella mattina di marted 3 aprile. I funerali, in forma strettamente privata, si sono svolti marted pomeriggio al cimitero di Ruffio dove lartista ora riposa accanto allamatissima madre.

Ne promotore lassociazione cesenate "Benigno Zaccagnini"

Un coordinamento per FioravantiPer non di dimenticare Ilario Fioravanti, sabato 31 marzo lassociazione "Benigno Zaccagnini" ha lanciato un appello alla citt per raccogliere adesioni per un progetto di tutela della memoria. Diversi cesenati, amici e studiosi di Fioravanti, hanno espresso la volont di ricordarlo, affinch tutta lopera dellartista non cada in oblio. Evitando mostre improvvisate, lintenzione quella di pensare organicamente: censire e far conoscere tutta la sua produzione artistica, raccogliendo le opere di Fioravanti in una raccolta e, pi in l nel tempo, arrivare a una raccolta pi ampia e visibile che abbracci il 900 artistico cesenate. Un progetto corposo, che va a toccare "lannosa questione riguardante il carente assetto museale di Cesena", ha sottolineato in conferenza stampa Giampiero Teodorani, critico darte e membro dei firmatari dellappello alla citt. Linvito a muoversi e pensare a strade percorribili rivolto a tutta la cittadinanza, in particolare a istituzioni, Comune, banche ed enti, che possono disporre degli strumenti pi congrui a questo progetto ambizioso e di lungo termine. La "semplice" catalogazione della produzione artistica di Fioravanti, in gran parte patrimonio di privati e famiglia, si preannuncia unimpresa immane: migliaia di disegni, di cui circa 10mila ancora da organizzare, 300 sculture solo nella casa di Sorrivoli (lartista ha lavorato anche nelle case di Cervia e di via Uberti), incisioni, alcune decine di affreschi, bozzetti e schizzi per quadri e progetti architettonici, dipinti su carta e non di ardua enumerazione, appunti Un artista straordinariamente versatile, scultore, architetto e pittore, attivo gi dal dopo-guerra, ma che ha raggiunto la fama solo tardivamente, negli anni 80. Cesena (e dintorni) essa stessa una sorta di museo diffuso della produzione di Fioravanti, un patrimonio davanti al quale siamo distratti e disabituati, come dimostrato solo pochi mesi fa con la mostra sul Risorgimento cesenate, che ha raccolto opere da ogni angolo della citt, spesso sotto gli occhi di tutti e nonostante ci "invisibili".Il primo passo verso un ricordo dellartista sar una mostra sulla sua scultura, organizzata nei prossimni mesi a casa Moretti. E, perch no, come avvenuto con diversi grandi artisti del recente passato, si potrebbe arrivare a un "luogo della memoria" su Fioravanti locato in una della sue abitazioni, per arrivare poi alla creazione - quanto gli autori dellappello si augurano - di un museo cittadino del novecento locale. Claudia Coppari

Cesena

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Fabbri: "Il cemento pu essere fermato"

Parco Ippodromo: le betoniere scalpitanoMichelangelo Buccia goccia che ha fatto traboccare il vaso. O meglio, la betoniera. La vicenda dei 24 appartamenti che potrebbero sorgere tra il parco urbano dellIppodromo e il fiume Savio ha scatenato il mondo ambientalista cesenate e non solo quello, intercettando lindignazione di tanta gente comune. Per molti questo intervento urbanistico, sia pure apparentemente in regola con norme e leggi, assurto a simbolo della voracit dei costruttori nei confronti del territorio. Larea in oggetto si trova in fondo a via Riccione (foto), il lungofiume che costeggia lIppodromo da est, e confina con il paddock (recinto allaperto) dei cavalli. Qui i privati hanno presentato richiesta in municipio per edificare, su terreni di propriet, cinque palazzine condominiali per un totale di 24 appartamenti. In cambio il Comune otterrebbe una decina di ettari di terreni agricoli da aggiungere al parco Ippodromo (il famigerato terzo lotto del quale si favoleggia da un decennio), senza ricorrere ad espropri. Si tratta del Piano urbanistico attuativo (Pua) 05/09-AT6 "Comparto via Riccione - Parco Ippodromo", ancora da approvare in Consiglio comunale. Il primo a scagliarsi contro lintervento stato Davide

L

Il progetto prevede la costruzione di 24 appartamenti In cambio i proprietari darebbero dieci ettari di terreno agricoloFabbri, consigliere comunale dei Verdi sino alla scorsa legislatura: "In una citt con 3mila e 800 alloggi vuoti si desidera continuare a costruire alloggi a prezzi di mercato, non calmierati dallente pubblico. Con tanto di beffa ambientale dato che le palazzine, per complessivi 5mila e 600 metri quadrati di area edificabile, sorgerebbero in una fascia di vincolo fluviale, in zona di esondazione del fiume Savio. Una vera follia urbanistica". I Verdi, il movimento ecologista e il Forum "Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i Territori", hanno intenzione di ricorrere alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e il Paesaggio. E chiedono lo stralcio dellarea: "Il sindaco Lucchi e la sua Giunta - continua Fabbri - devono avere il coraggio di stralciare questa area, per dimostrare discontinuit col passato. Occorre adoperarsi affinch le aree residue vengano destinate ad usi pubblici, quali parchi, percorsi pedonali e ciclabili, corridoi ecologici, perch una cultura del rispetto dellambiente e degli spazi pubblici sostituisca lobbrobrio etico e urbanistico della mercificazione suolo-cemento". A loro si unito il Wwf locale e il comitato "No cemento al parco", promotore di una raccolta di firme in citt. E dire che, come detto, non vi nulla di illegale in questo scambio di aree tra il pubblico e il privato (che, per inciso, ha pagato per anni tasse salate su aree classificate edificabili). Il Prg attuale, anzi, si fonda sulla perequazione, procedura che evita di imboccare la strada degli espropri, spesso pi costosi per lente pubblico e lastricati di strascichi giudiziari. E lutilizzo della perequazione in questo caso era stato annunciato ufficialmente sin dal 2003. Ma negli anni, casa dopo casa, palazzina dopo palazzina, interi ettari di Cesena si sono piegati ad un vitello doro fatto di colate di cemento. E in tanti, al traboccare dellultima goccia dalla betoniera, hanno deciso di dire basta.

E nato Andrea

La Fotonotizia | Lavori in corso

Venerd Santo, allingresso del Bufalini

Una preghiera ferma e decisa per dire "no" allaborto"Per cominciare a dare voce a quei piccoli che ogni venerd vengono messi in croce ingiustamente". Con queste parole i responsabili della Comunit papa Giovanni XXIII spiegano la manifestazione che si terr a Cesena venerd prossimo, 6 aprile. Davanti allingresso principale dellospedale "Bufalini", alle 7 di mattina, i membri dellassociazione fondata da don Oreste Benzi e chiunque altro lo desidera, si danno appuntamento per la recita del rosario nel giorno in cui nel nosocomio cesenate si praticano gli aborti. Per dare ancora pi forza alla loro manifestazione, i promotori citano un brano del loro fondatore. "Non possiamo non essere presenti sul luogo del martirio di tanti piccoli innocenti per raccogliere il loro grido di aiuto stando sotto la loro croce e supplicare Dio che ponga ne a questa strage. Con la nostra presenza vogliamo essere accanto anche alle mamme per salvarle dalla ferita incancellabile dellaborto offrendo loro tutti gli aiuti necessari perch siano messe in condizioni di poter accogliere il glio che portano in grembo. Questi piccoli, che non hanno voce per potersi difendere, sono condannati a morte da tutta la societ che legalizza la loro soppressione perch sono indesiderati o inopportuni, o non perfettamente sani, anzich difendere il diritto alla vita che ogni concepito porta in s facendosi carico della rimozione delle cause che inducono allaborto".

Tutti gli amici del Corriere Cesenate si congratulano con Mara e Francesco Biguzzi per la nascita di AndreaComplimenti anche ai nonni che ci hanno dato la notizia

Molti automobilisti si sono accorti dei lavori in corso vicino allo stadio: la vecchia casa, posizionata fra la ferrovia e lo svincolo della Secante, stata abbattuta e le ruspe stanno ripulendo e livellando tutto il terreno circostante. Si tratta degli ultimi lavori annessi a quellarea del comparto Montefiore. Lavori che nei prossimi anni continueranno con la costruzione di altri appartamenti nella zona della Torre.

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Gioved 5 aprile 2012

CesenaSiccitIl livello del Po al Palantone di Bondeno (Ferrara), dove viene derivata lacqua del Canale emiliano romagnolo (Cer), ha raggiunto i minimi storici di questo periodo. E quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Cer di Coldiretti Emilia Romagna, da cui risulta che il grande ume ha toccato i 3,86 metri sul livello del mare, il dato pi basso in assoluto in questa stagione (il minimo precedente era di 3,91 metri, il 2 aprile 2008), pari ad una secca che in precedenza stata raggiunta solo in estate. La portata del Po - comunica Coldiretti - di 605 metri cubi al secondo, pari al 37% del valore medio di questa stagione. Nella campagna cesenate la neve ha portato acqua alle falde, ma in supercie comincia a farsi sentire la siccit e gli agricoltori hanno gi cominciato a irrigare le colture primaverili. Secondo Andrea Domeniconi, agricoltore di Ronta, "siamo gi ai livelli di irrigazione che di solito si hanno in maggio". "La carenza dacqua, che ha abbassato pericolosamente lumidit nei terreni dice il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello - si sta facendo drammatica e pu portare al dimezzamento dei raccolti e al razionamento dellacqua in estate per tutte le attivit, agricole e no, se non piove al pi presto, per pi giorni, in modo costante e leggero. Eventuali acquazzoni infatti non apporterebbero beneci perch i terreni non riescono ad assorbire lacqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento invece di rimpinguare le falde". Ad aggravare la situazione, secondo Coldiretti, c il basso livello della diga di Ridracoli in Romagna che si attesta sui 18,7 milioni di metri cubi, almeno due terzi al di sotto della media primaverile, mentre preoccupa la situazione dei grandi laghi, soprattutto del Garda il cui livello inferiore di circa 35 centimetri rispetto alla media del periodo. "Per far fronte ad una carenza dacqua che sembra sempre pi strutturale afferma Tonello - servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale, campagne di informazione ed educazione sulluso corretto dellacqua