corriere cesenate 02-2012

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 Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 SPECI LE VER TOUR partenze di GENN IO e FEBBR IO MAURITIUS  Veraclub L e Grand Sable all inclusive da 1.330 euro SANTO DOMINGO CUBA Cayo Largo Veraclub Linda Mar all inclusive da 1.100 euro SHARM Giovedì 12 gennaio 2012 anno XLV (nuova serie) numero 2 - cont ien e I.P . euro 1,20  2 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Il Consorzio Agrario rilancia lo storico pastificio Ghigi Lavoro dalla crisi per ripartire Longiano  16 Si è dimesso il sindaco Sandro Pascucci Cesena  14  Al P al az zo de l Rido tt o una mostra su Costitu- zione e sussidiarietà Fumaiolo  17 Domenica 15 gennaio inaugurazione delle piste di snowboard Sport  21  Ab bo nd an za , coac h di volley che miete successi S iamo tutti chiamati a rimboccarci le maniche. Inutile aspettarsi che tocchi solo al vicino fare sacrici.  Anche in questa occ asione si applica una regola ferrea, a cui nessuno sfugge: i debiti, prima o poi, qualcuno deve saldarli. Quello che succede nelle migliori famiglie, adesso capita agli Stati nazionali. È già accaduto nel corso dei secoli e anche di recente. La differenza, sostanziale, è che ora spetta a noi bere questo calice assai amaro. Tutti quanti vorremmo che passasse questa tempesta senza esserne colpiti. Invece, questa volta, non sarà così. Prima ne prenderemo atto, meglio sarà per tutti. Certo, l’equità tanto invocata dal presidente del Consiglio Mario Monti sarà da ricercare in modo rigoroso. Ne va della credibilità dell’azione del nuovo esecutivo che ha bisogno di un vasto consenso nell’opinione pubblica. Inoltre, per dare impulso a un altro valore-cardine di questi periodi così difcili, la crescita, occorrerà trovare nuove risorse per fare ripartire l’economia, oggi in preoccupante stagnazione.  Abbiamo assistito t utti all’op erazione antievasione messa a segno a Cortina il 30 dicembre scorso. Abbiamo letto delle veriche e ascoltato con sgomento i resoconti dei tg. Incrementi del 400 per cento nei ricavi delle vendite dopo l’intervento della Guardia di Finanza dicono di un modus operandi che sa molto di presa in giro verso chi ogni giorno combatte per quadrare i conti. Non è più possibile convivere con un’evasione ormai diventata strutturale e che riguarda ogni strato della nostra società. Sì, perché non evade solo chi non emette lo scontrino, ma anche chi non domanda la ricevuta scale o chi non fa il suo dovere durante l’orario di lavoro e non è zelante in materia di tasse e di contributi di ogni tipo, dall’Irpef all’abbonamento Rai. Devono crescere il senso dello Stato e il senso di corresponsabilità. La lotta all’evasione e all’elusione scale, di cui sentiamo parlare da decenni, sarà tanto più efcace quanto più aumenteranno l’efcienza della pubblica amministrazione e il contributo portato da parte di ogni cittadino. Non si può invocare l’una senza incrementare l’altro. Inutile indugiare ancora sugli sprechi della politica (un alibi per tanti) se molti fra noi, nel quotidiano, cercano le solite scappatoie dei furbettiall’italiana. Un aiuto potrebbe venire dall’applicazione della regola, all’americana e da vericare nella fattibilità, del “tutti scaricano tutto”. Inoltre è ora di colpire i capitali all’estero, come chiedeva anche Avveni re nell’editoriale di giovedì scorso, sull’esempio di Germania e Gran Bretagna. Un dato è certissimo: occorre agire subito. Giusy Versace Quando la volontà supera l’handicap U na serie di sei pellicole pen- sate in vista dell’in- contro mondiale delle famiglie A l primo appun- tamento, il 23 gennaio, lo psichia- tra Alessandro Meluzzi Csi  22 Diocesi 7 Cesena  20 A d Assisi la testi- monianza della figlia del noto stili- sta, a sei anni dal- l’incidente Unità dei cristiani Parte la settimana di preghiera  Al Vi cto r p art e la rassegna Film-family Dialoghi per la città: grandi ospiti ai 4 incontri Diocesi  7 A Cesena dal 18 al 25 gennaio. Coinvolge cattolici, avventisti e orto- dossi romeni OPERAI AL LAVORO (FOTO SIR) EDITORIALE L ’esempio di Cortina di Francesco Zanotti La crisi si fa sentire anche a Forlì-Cesena. I dati della Camera di Commercio parlano chiaro: sono in aumento i disoccupati e alcuni settori dell’economia arrancano. In base ai numeri, sono in cerca di lavoro oltre 12mila persone di cui 1467 iscritte alle liste di mobi- lità. In aumento gli stranieri disoccupati e gli over 50. In leggera diminuzione il numero delle imprese attive. In questo panorama desolante, vi sono alcune luci che danno spe- ranza: è il caso del Consorzio Agrario che ha investito 26 milioni per ridare lustro al pastificio Ghigi di Rimini. E in più sono in au- mento le esportazioni favorite dalla debolezza dell’euro. Primo piano alle pagine 4 e 5

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Corriere Cesenate di giovedì 12 gennaio 2012 (numero 02/2012)

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Informazioni e prenotazioni

CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511www.viaggimanuzzi.it

SPEC IALE VERATOURpar tenze d i GENNAIO e FEBBRAIO

✔ MAURITIUS Veraclub Le Grand Sableall inclusive da 1.330 euro

✔ SANTO DOMINGO Veraclub Canoaall inclusive da 1.100 euro

✔ CUBACayo Largo Veraclub Linda Marall inclusive da 1.100 euro

✔ SHARM Veraclub Queen Villageall inclusive da 520 euro

Giovedì12 gennaio 2012anno XLV (nuova serie)numero 2 - contiene I.P.euro 1,20

 2

Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

tel. 0547 300258

fax 0547 328812

Il Consorzio Agrario rilancia lo storico pastificio Ghigi

Lavoro: dalla crisiper ripartire

Longiano 16Si è dimessoil sindaco SandroPascucci

Cesena 14 Al Palazzo del Ridottouna mostra su Costitu-zione e sussidiarietà

Fumaiolo 17Domenica 15 gennaioinaugurazione dellepiste di snowboard

Sport 21 Abbondanza, coachdi volley che mietesuccessi

Siamo tutti chiamati a rimboccarci lemaniche. Inutile aspettarsi che tocchisolo al vicino fare sacrifici.

 Anche in questa occasione si applicauna regola ferrea, a cui nessuno sfugge: idebiti, prima o poi, qualcuno deve saldarli.Quello che succede nelle migliori famiglie,adesso capita agli Stati nazionali.È già accaduto nel corso dei secoli e anche direcente. La differenza, sostanziale, è che oraspetta a noi bere questo calice assai amaro.Tutti quanti vorremmo che passasse questatempesta senza esserne colpiti. Invece,questa volta, non sarà così. Prima neprenderemo atto, meglio sarà per tutti. Certo,l’equità tanto invocata dal presidente delConsiglio Mario Monti sarà da ricercare inmodo rigoroso. Ne va della credibilitàdell’azione del nuovo esecutivo che habisogno di un vasto consenso nell’opinionepubblica. Inoltre, per dare impulso a un altrovalore-cardine di questi periodi così difficili,la crescita, occorrerà trovare nuove risorseper fare ripartire l’economia, oggi inpreoccupante stagnazione.

 Abbiamo assistito tutti all’operazioneantievasione messa a segno a Cortina il 30dicembre scorso. Abbiamo letto delleverifiche e ascoltato con sgomento iresoconti dei tg. Incrementi del 400 per centonei ricavi delle vendite dopo l’interventodella Guardia di Finanza dicono di un modus operandi che sa molto di presa in giro versochi ogni giorno combatte per quadrare iconti.Non è più possibile convivere conun’evasione ormai diventata strutturale e cheriguarda ogni strato della nostra società. Sì,perché non evade solo chi non emette loscontrino, ma anche chi non domanda laricevuta fiscale o chi non fa il suo dovere

durante l’orario di lavoro e non è zelante inmateria di tasse e di contributi di ogni tipo,dall’Irpef all’abbonamento Rai.Devono crescere il senso dello Stato e il sensodi corresponsabilità. La lotta all’evasione eall’elusione fiscale, di cui sentiamo parlare dadecenni, sarà tanto più efficace quanto piùaumenteranno l’efficienza della pubblicaamministrazione e il contributo portato daparte di ogni cittadino. Non si può invocarel’una senza incrementare l’altro. Inutileindugiare ancora sugli sprechi della politica(un alibi per tanti) se molti fra noi, nelquotidiano, cercano le solite scappatoie deifurbetti all’italiana.Un aiuto potrebbe venire dall’applicazionedella regola, all’americana e da verificarenella fattibilità, del “tutti scaricano tutto”.Inoltre è ora di colpire i capitali all’estero,come chiedeva anche Avvenire nell’editoriale

di giovedì scorso, sull’esempio di Germania eGran Bretagna. Un dato è certissimo: occorreagire subito.

Giusy VersaceQuando la volontàsupera l’handicap

Una serie di seipellicole pen-

sate in vista dell’in-contro mondialedelle famiglie

Al primo appun-tamento, il 23

gennaio, lo psichia-tra AlessandroMeluzzi

Csi 22Diocesi 7 Cesena 20

Ad Assisi la testi-monianza della

figlia del noto stili-sta, a sei anni dal-l’incidente

Unità dei cristianiParte la settimanadi preghiera

 Al Victor partela rassegnaFilm-family

Dialoghiper la città: grandiospiti ai 4 incontri

Diocesi 7

ACesena dal 18 al25 gennaio.

Coinvolge cattolici,avventisti e orto-dossi romeni

OPERAI AL LAVORO (FOTO SIR)

EDITORIALE

L’esempio di CortinadiFrancesco Zanotti

La crisi si fa sentire anche a Forlì-Cesena. I dati della Camera diCommercio parlano chiaro: sono in aumento i disoccupati e alcunisettori dell’economia arrancano. In base ai numeri, sono in cerca dilavoro oltre 12mila persone di cui 1467 iscritte alle liste di mobi-lità. In aumento gli stranieri disoccupati e gli over 50. In leggeradiminuzione il numero delle imprese attive.In questo panorama desolante, vi sono alcune luci che danno spe-ranza: è il caso del Consorzio Agrario che ha investito 26 milioniper ridare lustro al pastificio Ghigi di Rimini. E in più sono in au-

mento le esportazioni favorite dalla debolezza dell’euro.Primo piano alle pagine 4 e 5

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Perché un quotidiano francesededica uno speciale a Gesù?

erché il messaggio di Gesù è di così grande attualità?Semplicemente perché costituisce una delle più profondesorgenti dei valori di libertà, uguaglianza, fraternità e laicitàdel nostro mondo moderno”.

Frédèric Lenoir, direttore di “Le Monde des religions”, apre con questaconsiderazione l’ultimo speciale 2011 dal titolo: “Il messaggio di Gesù”. Venti scrittori di diversa matrice culturale e di diversa ispirazione religiosaesprimono il loro pensiero sulla pubblicazione mensile del quotidianonazionale francese per motivare l’attualità di Gesù.In un tempo in cui la crisi economica, le complessità politiche, le tensioniinternazionali occupano gran parte delle pagine dei giornali scrivere diGesù sembrerebbe del tutto fuori luogo.Ci sarà pure un motivo a spingere un quotidiano come “Le Monde” ascriverne senza timore.Le letture si sviluppano a volte con ottiche culturali e sociologiche e altrevolte con ottiche religiose e spirituali. Nessuna, però, abbandona mai quel“pensiero comune” che Lenoir riassume così: “L’insegnamento di Gesùmostra che l’amore del prossimo è il fine ultimo dell’esistenza umana e lafinalità vera di ogni spiritualità. Il vero spartiacque, allora, non è tracredenti e atei o tra le differenti appartenenze religiose, ma tra coloro cherispettano la persona umana e coloro che non la rispettano”.È il riconoscimento che le radici della dignità della persona umana sonoin Gesù e che nella sua testimonianza e nel suo insegnamento culturediverse hanno ritrovato e ritrovano il significato e il valore ultimidell’essere umano.Da questo ritrovamento di valore e di significato sono nate e continuano asvilupparsi le riflessioni culturali e le scelte politiche sui diritti dell’uomo esul valore della vita umana in tutte le sue stagioni e situazioni.Tema, questo, che all’inizio del nuovo anno si ripropone con il suo caricodi preoccupazione e di ansietà.C’è una striscia di sangue che attraversa Paesi schiacciati da dittaturepolitiche e c’è una striscia di sangue che attraversa Paesi sfregiati dai

fondamentalismi e dai terrorismi. Un elenco di vittime che fa rabbrividire.Ma è un elenco che richiama anche la necessità d’intensificare il dialogotra le religioni perché dal loro incontrarsi nella verità di fronte a questetragedie è sempre venuto un messaggio di speranza. Anche se le persecuzioni dei cristiani nel mondo sembrano cancellarlo oindebolirlo.C’è un chiarore che, in tanto buio, viene dallo speciale di “Le Monde”.

“P

Tareq Oubrou, rettore della Moschea di Bordeaux, nel ribadiredal suo punto di vista l’attualità di Gesù, scrive: “È confermatodal Profeta dell’Islam che ‘non sarà veramente credente checolui il quale ama per il suo prossimo ciò che ama per sestesso’”. Eco, in una testimonianza di fede condivisa nelladiversità, che “Gesù è nostro contemporaneo”.Questo è peraltro il titolo del convegno internazionale che siterrà a Roma dal 9 all’11 febbraio e al quale il Servizio Cei per ilprogetto culturale ha invitato intellettuali di diversi

orientamenti. È un momento particolarmente attesonell’auspicio che contribuisca a nutrire lo stupore d’incontrarel’attualità di Gesù anche nella lettura della cronaca quotidiana.Che aiuti a dire, come suggerisce “Le Monde”, che Gesù è“l’uomo dell’anno”.Un anno che, dopo averli attraversati, va oltre i dodici mesi.

Paolo Bustaffa 

L’uomo dell’anno La Vignetta

Redditi da lavoro, ricostruire dopo il crolloei primi giorni di questo 2012 in cui la gran parte degli italiani s’impegna a misurare gli effetti dellamanovra del governo sui bilanci familiari vale la pena riflettere su una tabella comparsa nel 45esimo“Rapporto sulla situazione sociale del Paese” prodotto dal Censis.

La tabella dal titolo “Struttura del reddito familiare 1980-2008 (val. %)” suddivide il reddito in quattro tipologie:reddito da lavoro dipendente, reddito da lavoro autonomo, reddito da trasferimenti (pensioni e sussidi diversierogati in prevalenza dal settore pubblico) e reddito da capitale.I valori dell’anno 2008 risultavano essere così composti (nella parentesi gli stessi valori relativi all’anno 1980):reddito da lavoro dipendente 40,6% (50,6%), reddito da lavoro autonomo 13,0% (19,8%), redditi da pensione etrasferimenti 25,1% (17,3%), redditi da capitale 21,3% (12,3%).Le riflessioni sono in prevalenza amare e dure da digerire ma rispecchiano l’evoluzione demografica e dellacultura e/o etica relativa al lavoro e alla capacità di intrapresa nella vita di ciascuno.In sintesi il reddito da lavoro (dipendente e autonomo) è crollato negli ultimi 30 anni dal 70,4% al 53,6% del

N

Le riflessioni sono amare, ma rispecchianol’evoluzione demografica.Il reddito da lavoro (dipendente eautonomo) è crollato negli ultimi 30 annidal 70,4% al 53,6% del reddito complessivo

reddito complessivo; se non riusciamo ainvertire tale tendenza il nostro Paese,pur mantenendo eccellenze significative,è destinato al declino. Provo a segnalare irischi indicando anche alcuneprospettive per lo sviluppo.1. La popolazione con età più avanzatadetiene la gran parte del patrimonio,intercetta gran parte delle risorse statali(con le pensioni), quando può svolge

anche lavori in nero e si limita aridistribuire tale reddito ai propri familiari.2. I più giovani, in alcuni casi, nonriescono ad entrare nel mercato dellavoro perché godendo della rete diprotezione familiare non sono invogliatiad accettare qualsiasi tipo di lavoro maaspettano quello più comodo. In altricasi subiscono la concorrenza dei lavoriin nero svolti dai pensionati o dailavoratori già dipendenti.3. La maggioranza della parte creativadegli italiani è occupata da riflessioni sul“miraggio della pensione”, sul comeinvestire il patrimonio per chi lopossiede, sulle vincite e sul come viveredi rendita e non invece sulla parte vitaledi come intraprendere e di comesvolgere meglio il proprio lavoro.4. L’indirizzare la mente versoragionamenti riguardo il patrimonio e lapensione mettendo in secondo piano illavoro fanno perdere opportunitàlavorative e quindi la capacità diprodurre la “ricchezza presente”. Ildipendente che non lavora tutte le orepreviste perché il resto del tempobighellona su Facebook, fa lunghe pausecaffè, è insoddisfatto perché non si senterealizzato, solo per fare alcuni esempi, èaltrettanto pericoloso come l’evasorefiscale che con il suo comportamentosottrae risorse ai bisogni della comunità.Come possiamo uscire da questasituazione aumentando la quota direddito prodotta con il lavoro?Il governo con alcune decisioniimpopolari ha iniziato a fare la sua parteallungando l’età pensionabile,estendendo il metodo contributivo atutti i lavoratori a partire dal 1° gennaio

2012, tassando i patrimoni mobiliari efinanziari. Occorre adesso che lavori sulversante della crescita che richiedemaggiore uso della ragione e sforzi pertrovare le soluzioni migliori.

Sergio Pierantoni

Giovedì 12 gennaio 2012 3Opinioni

ORA IL GOVERNO È CHIAMATO A LAVORARESUL VERSANTE DELLA CRESCITA,

CHE RICHIEDE MAGGIORE USO DELLA RAGIONEE IMPEGNO PER TROVARELE SOLUZIONI MIGLIORI(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Primo pianoGiovedì 12 gennaio 20124

 Aziende che investono Il Consorzio Agrario a capo di una cordata che ha rilevato, e fatto ripartire, lo storicopastificio di Morciano di Romagna (Rimini). Investimento da 29 milioni di euro. Tutta la filiera in mano agliagricoltori. L’impianto si avvale di tecnologie all’avanguardia. Si punta a vendere all’estero

Ghigi: torna la pasta romagnolaLa produzione della pasta di semola di 

 grano duro Ghigi inizia nel 1870 a Mor-ciano di Romagna, paese dell’entroterra di Rimini al centro della Valconca, quando il 

 fornaio e commerciante Nicola Ghigi, per  far fronte ad un mercato locale in espan-sione, fondò una piccola fabbrica artigia-nale. In poco tempo il mercato si allargò a

tutta la Romagna e da piccola bottega ar-tigianale il pastificio si trasformò in un’in-dustria che espanse la sua attività grazie anche alla costruzione di un mulino e unmangimificio che, utilizzando i sottopro-dotti di lavorazione, andò a completare il ciclo produttivo integrato della Ghigi.La crescita è stata continua e impetuosa

 fino agli anni ’60 quando il pastificio è ar-rivato ad avere 400 dipendenti e a produr-re giornalmente 220 quintali di pasta, unrecord per quell’epoca. Premiato per l’altaqualità della sua pasta, in particolare per quella all’uovo e grazie a numerose inizia-tive promozionali, fra cui la collaborazio-ne, negli anni ’50, con Fausto Coppi, il pa-stificio Ghigi ha raggiunto il suo massimosplendore divenendo il terzo d’Italia dopoBarilla e Buitoni.Con l’uscita della famiglia Ghigi dallaproprietà aziendale, il pastificio negli ulti-mi vent’anni e fino al 2007, pur mante-nendo un’elevata tradizione nel fare un’ot-tima pasta, non è riuscito ad essere com-petitivo in un mercato sempre più aggres-sivo e la proprietà ha dovuto chiudere i battenti.

 Ma nella primavera del 2009, grazie al nuovo progetto del Consorzio Agrario di 

Forlì-Cesena e Rimini, la storia della Ghigi è ricominciata nel solco di una tradizione che ha privilegiato la qualità produttiva e con alle spalle una solida e valente nuovacompagine sociale.

La storia✎

Cristiano Riciputi

utto il processoproduttivo dellapasta, dal grano allacommercializzazione,

sotto un unico marchio diproprietà degli agricoltori.E’ questa la realtà del nuovopastificio Ghigi, rilevato dauna cordata di cui è capofilail Consorzio Agrario di Forlì-Cesena e Rimini. Nel mesedi dicembre, nel nuovo e

tecnologicamente avanzatostabilimento di Morciano diRomagna (Rimini), è statopresentato il nuovocomplesso del Consorzio,per un investimento di circa29 milioni. Ecco altri numeridell’intervento: 65milametri quadrati di superficie(14mila per il pastificio);centro stoccaggio con unacapacità di 150mila quintalidi grano; produzione dipasta prevista 500milaquintali l’anno; reintegro,entro cinque anni, di 60 ex dipendenti."Si tratta di un grande investimento -ha spiegato Filippo Tramonti,presidente del Consorzio - che hacome scopo principale quello divalorizzare il grano degli agricoltori,senza intermediari che creano inutilipassaggi a danno della redditività dichi lavora la terra. Il pastificio sfrutteràil grano dei nostri soci con feritori, iquali, grazie agli accordi degli ultimianni, vanno dalla Romagna fino alleMarche, cioè le province di Pesaro-Urbino, Macerata, Ascoli e Fermo".Come dice Tramonti (nella foto mentremostra la pasta Ghigi), la peculiaritàdel progetto Pasta Ghigi sta nell’avercreato la prima filiera completa, cioècon gli agricoltori che sonoprotagonisti dalla semina del granofino alla commercializzazione dellapasta. Si tratta del primo esempio doveil mondo produttivo è responsabile dise stesso, dove conta la capacitàimprenditoriale in modo che la base

abbia la giusta remunerazione per lamateria prima, senza intermediari nelmezzo. E questo è appunto il motivoper cui è stato fatto l’investimento: se igrandi pastifici pagassero il grano a un

 T

prezzo ragionevole, nessuno si sarebbesognato di avventurarsi in questascommessa.Il grano sarà solo italiano, per lo piùromagnolo e marchigiano, conl’apporto dei Consorzi di Bologna-Modena, della Maremma-Toscana, diReggio Emilia, di Ravenna, di Bolzanoe della Sis, Società italiana sementi.Curiosa la presenza del Consorzio diBolzano, che non può di certo forniregrano, ma che crede nel progetto e siadopererà per la diffusione delmarchio e della pasta."Solo per le macchine - ha aggiuntoTramonti - l’investimento è stato di 15milioni. Ma attualmente possiamo direcon certezza che siamo il pastificio piùall’avanguardia d’Europa, proprioperché abbiamo tutte macchine nuovee di ultima generazione". Il presidentepuò fare questa affermazione inquanto gli impianti sono stati realizzati

ex novo, mentre nei pastifici dellaconcorrenza, ovviamente, coesistonomacchine di ultima generazione conquelle precedenti. Ad esempio, ogni"trafil" per fare la pasta è di una lega

speciale e un piccolo disco, di circa 60centimetri di diametro, pesa un paio diquintali per un costo di oltre 300milaeuro.Potenzialmente lo stabilimento puòprodurre 500mila quintali di pastaponendosi così al quinto posto inItalia. L’agricoltore che sottoscrive ilcontratto Ghigi vede ben valorizzato ilproprio grano: si parte da un 40% dellaliquidazione garantita fra 27 e 29 euro,più la quota del 60% che varia in baseal prezzo di mercato e alla qualità. Echi sottoscrive il contratto ricevesubito un bonus di 5 euro a tonnellata."Ora abbiamo tutto, ci manca solo divendere - conclude Tramonti - e cirivolgiamo soprattutto all’estero.

 Abbiamo un accordo di collaborazionecon una società americana e poiguardiamo a tutta Europa. Abbiamoaccordi anche con diverse catene dellaGdo italiane, mentre con altre

abbiamo trovato i portoni chiusi. Mal’alta qualità del nostro prodotto, difronte a un prezzo più basso rispetto aileader di mercato, ci fa ben sperare".

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Giovedì 12 gennaio 2012 5Primo piano

OCCASIONE IIPETIBILE

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Michelangelo Bucci

ltri nuvoloni neri sull’economialocale, con disoccupazione increscita, ma dalle parti diturismo, agroindustria e

calzaturiero filtrano i primi raggi di sole.Buio fitto invece su edilizia e trasporti.La Camera di Commercio ha presentatogli ultimi dati sull’economia provincialeappena prima di Natale. Dal rapporto,con dati aggiornati al 30 settembrescorso, si nota un aumento deidisoccupati nel circondario cesenatedell’8 per cento rispetto a 12 mesiprima e del 4 per cento rispetto altrimestre precedente. Dei 12460disoccupati del cesenate, 1467 sonoiscritti alle liste di mobilità (più 16 percento dall’anno precedente).Preoccupante anche il numero degliinoccupati, coloro che non hanno mailavorato pur cercando un’occupazione:

3200 persone in tutta laprovincia. Tra gli iscrittial collocamento

aumentano le personecon più di 50 anni e glistranieri (più 12 percento in un anno). Leore di cassaintegrazione a finesettembre erano

diminuite del 18,8 per cento sull’annoprecedente, ma giova ricordare che nel2008-2009 erano cresciute del 700 percento.Le 22471 imprese attive nel circondariocesenate (dati aggiornati a fine ottobre2011) sono diminuite dello 0,4 percento in un anno, contro una mediaprovinciale in calo dello 0,14 per centoe una crescita in Emilia-Romagna dello0,1 per cento: "Questo territorio ha rettopiù a lungo di altri prima di entrare incrisi - ha commentato il presidentedella Camera Alberto Zambianchi -. Ledifficolta si sono manifestate conqualche mese di ritardo. La miapersonale opinione è che il peggio siapassato, ora abbiamo toccato il fondo".Impressioni, quelle del presidente,confortate da un aumento, da gennaio asettembre, delle esportazioni (più 9,5per cento) e da una sostanziale tenutadella produzione.

Le imprese agricole e agroindustriali nelcesenate sono diminuite del 3,2 percento, ma ci sono dati positivi grazie

all’aumento della produzione lordavendibile e ai buoni risultati divitivinicolo e cerealicolo. Resta insofferenza la frutticoltura.Buoni segnali anche dal turismo, conun aumento del 5,1 per cento di arrivi edello 0,4 in presenze, specie nelle cittàdi Forlì e Cesena (più 12,7 per cento gliarrivi, più 13,7 le presenze nei primidieci mesi del 2010). Il volume d’affarilegato al turismo, però, è calato del 3per cento in un anno.

 Ancora in crisi nera il settore trasporti,dove le imprese attive calano di unulteriore 2,5 per cento (ad ottobre 2011)con affari in diminuzione dell’1,3 percento. Cali marcati anche nell’edilizia:gli affari al terzo trimestre 2011segnavano un calo del 2,1 per cento e leore di cassa integrazione erano inaumento del 18,1 per cento.In questo scenario le banche tengonochiusi i rubinetti del credito, qui più chealtrove, con un aumento preoccupantedelle sofferenze. In provincia di Forlì-Cesena i prestiti non ripagati dalleimprese sono cresciuti del 96 per centoa fine agosto rispetto a 12 mesi prima,contro un dato del 38 per cento su baseregionale.

A

Le persone in cercadi lavoro, in Provincia,sono aumentatedell’8 per centoIn crisi i settori

dell’ediliziae la frutticoltura

 Aumentanoi disoccupatiMa migliorail turismo

I dati della Camera di Commercio, eco-nomici e demografici, aiutano da sem-pre a capire meglio il territorio in cui si vive e lavora. A fine 2010 la provincia di Forlì-Cesena contava 395.484 persone (in crescita dello 0,8 per cento sul 2009),41.530 delle quali di origine straniera(10,5 per cento della popolazione tota-le).Il tasso di occupazione della popolazio-ne tra i 15 e i 64 anni, nel 2010, risultavadel 67,9 per cento. Sul totale della forzalavoro, il 6,2 per cento (media 2010) fi- gurava in cerca di occupazione.Le imprese attive, a fine ottobre scorso,risultavano 40.665, in flessione dello0,14 per cento rispetto a 12 mesi prima.Il valore aggiunto prodotto nel 2011 ri-spetto al 2010 è risultato in crescita dello0,5 per cento su base provinciale, maquesto aumento (secondo le previsioni di Prometeia) sarà vanificato da una di-minuzione dello 0,5 per cento nel corsodel 2012.Di buon valore le esportazioni, risultate in crescita del 9,5 per cento da gennaio asettembre 2011 rispetto allo stesso perio-do del 2010.

MiB 

I numeri ✎

Un patto per aumentare l’efcienza e il proprio’peso’. Confindustria e Conapi si sono use dandoorigine a Unindustria di Forlì-Cesena. La firmadella storica usione è stata sottoscritta, il 31dicembre, dai due presidenti, Giovanni Torri eLuca Bettini. Era presente Giancarlo Coccia,

direttore di Confindustria nazionale.Si è giunti a questa usione per due motivi: da unlato la consapevolezza che l’attuale scenarioeconomico chiede alle associazioni di categoriadi dare risposte più orti e autorevoli, con livellidi servizio sempre più elevati e allineati alle

nuove sfide che le imprese si trovano adarontare. Dall’altro lato, queste nuove sfidedell’economia globale rendono imprescindibile,per le aziende, poter attingere a tutta una seriedi competenze e servizi in grado dirappresentarle al meglio, di dare loro voce nei

conronti delle Istituzioni e, non ultimo, risposteconcrete per la soluzione dei loro problemi.È proprio da queste consapevolezze che è natal’idea di dar vita ad una nuova associazione dirappresentanza, più orte, più autorevole edotata di servizi al passo con le sfide che tutte le

imprese sono chiamate ad arontare oggi,indipendentemente dalle loro dimensioni.A dierenza del passato, tutte le aziende delnostro territorio, di ogni dimensione, di ognisettore produttivo, partendo da quelle più grandie strutturate fino ad arrivare a quelle più piccole,

passando anche attraverso quelle maggiormenteinnovative e con livelli di produzione altamentequalificati, grazie a questa usione si trovano adavere un unico, nuovo e preparato organo dirappresentanza, sul territorio locale, regionale enazionale.

Nasce Unindustria

Frutticoltura

in affanno nel 2011

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Giovedì 12 gennaio 20126 Vita della Diocesi

Domenica 15 gennaio - Anno B2ª domenica tempo Ordinario1Sam 3,3-10,19; Salmo 39; 1Cor 6,13-15.17-20; Gv 1,35-42

Con questa domenica entriamo neltempo liturgico chiamato“ordinario”. Il Vangelo di Giovanni ci

riporta al fiume Giordano, dove GiovanniBattista indica a due dei suoi discepoliGesù mentre sta passando. I due discepoliseguirono Gesù. Ha inizio un dialogo periniziativa di Gesù: “Che cercate?”, “Doveabiti?”, “Venite e vedete”. Si fermaronopresso di Lui. Andrea passa parola alfratello Simone e lo conduce da Gesù.Quei due giovani rappresentano ciascunodi noi, in modo particolare i giovani delnostro tempo. I due giovani sono alla

ricerca del significato della vita. Gesùstimola questa ricerca di verità. I dueincontrano Gesù attraverso Giovanni. Nonchiedono a Gesù un insegnamentoastratto o che spieghi loro chi è e che cosafa, ma dove abita. Vogliono stare con Lui:solo così lo potranno conoscere bene,Gesù non è un’idea, ma una persona. Ènella condivisione della vita chetroveranno risposta alla loro ricerca. Daquel giorno diventeranno discepoli diGesù e lo seguiranno sempre e locomunicheranno ad altri.È la storia della nostra vita, di quella deigiovani di oggi. È la vicenda educativa allafede, oggi in primo piano. Anche i giovani

di oggi sono alla ricerca di verità,contrariamente a quello che tantipensano. Il ruolo degli adulti e dei genitoris’inserisce proprio nell’accompagnarequesta ricerca con la propriatestimonianza di vita. Indichiamo eproponiamo Gesù con coraggio e congioia e convinzione. Ma per primi stiamocon Gesù, nell’Eucaristia, nella preghiera,nell’ascolto della sua Parola, nella Chiesache è corpo di Gesù, oggi.Diceva il beato Giovanni Paolo IInell’omelia a Parigi in occasione dellagiornata mondiale della gioventù nel 1997dedicata al tema “ Venite e vedrete”:L’uomo cerca Dio. “Il tuo volto Signore iocerco. Non nascondermi il tuo volto”(Salmo 17), ognuno di noi ha la propriastoria personale e porta in se stesso il

desiderio di vedere Dio”. Anche Samueleper distinguere la voce di Dio che lochiamava ha avuto bisogno del consigliodel vecchio Eli. Avvertiamo la nostraresponsabilità e missione educativanell’indicare alle nuove generazioni lavoce di Dio, perché sia ascoltata e accolta.Il tempo liturgico ordinario lo possiamovivere come il tempo del nostro vivere daveri discepoli di Gesù, il tempo del nostrostare con Lui e il tempo del nostro farevedere Lui.Un invito: riscoprire quel bel catechismodei giovani che ha come titolo “Venite evedrete”.

Sauro Rossi

IL GIORNODELSIGNORE

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

lunedì 16 gennaiosan Marcello papa1Sam 15,16-23;Sal 49; Mc 2,18-22

martedì 17sant’Antonio abate 1Sam 16,1-13a;Sal 88; Mc 2,23-28

mercoledì 18santa Prisca verg.1Sam 17,32-33.37.40-51; Sal 143;Mc 3,1-6

giovedì 19san Mario mart.1Sam 18,6-9; 19,1-7;Sal 55; Mc 3,7-12

 venerdì 20santi Fabianoe Sebastiano1Sam 24,3-21; Sal 56;Mc 3,13-19

sabato 21sant’Agnese 2Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27;Sal 79; Mc 3,20-21

La Paroladi ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Santo Stefano, CaseFinali, Sant’Egidio,Cappella cimitero;

9.00 Suffragio, Addolorata;9.30 Boccaquattro, Osservanza

10.00 Cattedrale 15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato);18.00 Cattedrale , Madonna

delle Rose, SanDomenico, San Paolo,San Rocco, Osservanza,Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Bartolo, Cappuccini

20.00 San Pio X, San GiovanniBono (Ponte Abbadesse)

20.30 San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

Messe festive

7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauro in Valle, Ponte Pietra,Macerone, San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, SanGiorgio, San Pio X, SanGiovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calise se, Torre delMoro, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano, SanCristoforo, Ruffio,Roversano

8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesaBenedettine, Santa MariaNuova, San Vittore,San Carlo, Macerone,Bulgaria, San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Boccaquattro,

Sant’Egidio, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata,San Mauro in V., Bagnile,Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delCimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Basilica delMonte, Istituto Lugaresi,Sant’Andrea in Bagnolo,Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Cappella del cimitero,Casalbono, Borello

10.45 Ronta11.00 Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, San Giovanni

Bono, Villachiaviche ,  Addolorata, SanDomenico, Sant’Egidio,Calabrina, Calisese,Capannaguzzo, Gattolino,Bulgaria, Madonna delFuoco, San Giorgio, SanDemetrio, San Mauro in V., Martorano,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Ruffio

11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale , Osservanza,

San Rocco, Santa Maria

della Speranza, SanPietro, Case Finali, SanPio X, Basilica del Monte,Istit. Lugaresi

15.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San

Domenico, Osservanza,San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)

16.00 Formignano16.30 Istituto Lugaresi17.00 Luzzena (1° sabato ),

Bora (2° sabato)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale , SanDomenico, Case Finali,San Rocco, Osservanza,Santo Stefano, Diegaro,Madonna delle Rose,Sant’Egidio, San Paolo, Torre del Moro, Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,Santa Maria dellaSperanza, San Bartolo,Bulgarnò

19.00 San Gio rgio, Tipano20.00 San Pio X, Calisese,

San Giovanni Bono,Gattolino, Villachiaviche,Bulgaria

20.30 Ponte Pietra, Ruffio,Santa Maria Nuova,Pievesestina,San Cristoforo, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico

Sabato: ore 16 San Giuseppe;17 Gatteo a Mare;17,30 Santa MariaGoretti, Cappuccini diCesenatico;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

Festivi: 8.00 Santa Maria Goretti,San Giacomo, Gatteo aMare; 8,30 Bagnarola,Sala, Boschetto; 9.00Cappuccini di Cesenatico;9.30 Villalta; 10 SanGiacomo, Valverde; 10,30Cappuccini di Cesenatico,San Giuseppe; 11.00Bagnarola, Santa MariaGoretti, Sala, Cannucceto;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo a Mare;17.30 Santa MariaGoretti, Cappuccinidi Cesenatico;18 San Giacomo

Longiano

Sabato:18.00 SantuarioSS. Crocifisso;20.00 Crocetta, Budrio

Festivi:ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8.00 Budrio; 8.45Longiano-Parrocchia;9,30 Budrio, SantuarioSS. Crocifisso; 10.00Badia, Balignano; 10.15Montilgallo; 11.00Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzoin Scanno; 11.15Crocetta; 18. SantuarioSantissimo Crocifisso.

Gatteoore 18.30 (sabato);9 / 11.15 / 17.00Sant’Angelo: 20.00

(sabato); 8, 45 Casa diriposo, 9,30 - 11. Istitutodon Ghinelli: 18,30(sabato), 7,30. Gatteo aMare: ore 17.00(sabato); 8.00 / 11.15.

 Villamarina: 16.00(sabato), 10.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8.30 / 10 / 11.15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo: ore 20.00(sabato, chiesina delcastello), 8,30 / 11.

Mercato Saraceno

10.00; Cella: 8.30,11.00; San Damiano:11.30; San Romano:11.00; Taibo: 10.00;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11.00;Montepetra: 8.30;Linaro: 18.00 (sabato),11; Piavola: 17.00(sabato, chiesa SanGiuseppe), 10.00 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato). Concattedrale:7.30 / 9.00 / 11.00 / 17.00; Tavolicci: 16.00(sabato); Ranchio: 20,30

(sabato), 8.00 / 11.00;9.30; Sorbano: 9.30;

 Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9.30;Quarto: 10.30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni); Corneto:11.00; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato); 8.30 / 11 / 17.00.Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17.30 (sabato);11.15 / 17.30;Selvapiana: 11,15;

 Acquapartita: 16(sabato)

 Alferoore 18 (sabato);11.15 / 17.30;

Riofreddo: 10.00 Verghereto

ore 15 (sabato), 9.15;Balze: 16 (sabato),11.30; eremo diSant’Alberico: 16;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30; Ville: 9.30;

Trappola9.30; Capanne: 11.00

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.it Segreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] 

 Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70; di amicizia 100;estero (via aerea) 80.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche spawww.galeati.it via Selice, 187/189 - 40026 Imola

Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco Zanotti

VicedirettoreErnesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

 Tiratura del numero 1 del 5 gennaio 2012: 8.600 copie

Questo numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 10 gennaio 2012

 Testata che fruisce dicontributi di cui all’art. 3comma 3 della legge n. 250del 7/8/1990 Giornalelocale ROC (Registro deglioperatori di comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Messa dei Popoliper la Giornata mondiale delle MigrazioniDomenica 22 gennaio in CattedraleIl vescovo Douglas Regattieri presiederà la Messa deiPopoli multilingue che sarà celebrata in Cattedrale aCesena alle 15,30 di domenica 22 gennaio, in occasionedella Giornata mondiale delle Migrazioni. Di seguito, nelsalone di Palazzo Ghini (corso Sozzi 39), momento di festa

insieme con canti, tavoli etnici e balli in costume.L’appuntamento è promosso dagli Uffici diocesaniMigrantes, Caritas e Missioni.

Incontro per accoliti, lettori istituiti e candidatiSabato 14 gennaio alla Casa del Clero, a Cesena

 Alle 16 di sabato 14 gennaio, presso i locali della Casa delClero (via Isei, 13) sono convocati gli accoliti e i lettori giàistituiti e quelli candidati a tali ministeri. Per info: Rossidon Sauro, 349 1589353.

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

Itinerario diocesano per fidanzati“Il fascino del tesoro”Prosegue l’itinerario annuale per i fidanzati della diocesi. Ilprossimo incontro si terrà domenica 16 gennaio alle 16,30presso il Seminario diocesano. Il tema che sarà momento

di riflessione e scambio è: “Un corpo per amare. Lasessualità”. Sarà occasione di ascolto, convidisione eaccoglienza di ciò che la Pastorale Familiare, unitaall’esperienza di coppia, vuole dirci per arricchire la vita adue. Al termine, cena insieme.Per info: Chiara e Francesco Tappi, [email protected]

Percorso per separati fedeliIl tema educativo per i separati è sempre molto delicato emerita cura, attenzione, nonché determinazione epassione. I separati sono quindi invitati lunedì 16 gennaioalle 21 presso la parrocchia di San Vittore, per trattare iltema “Nel campo della vita, l’educazione dei figli. Esseregenitori sempre”.Referenti del gruppo: Floriana e Ivan Bartoletti Stella, e-mail [email protected]; cell 3886186867.

✎ CHIESA INFORMA

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Giovedì 12 gennaio 2012 7Vita della Diocesi

ipartono i Dialoghi per la città. Pro-mossi dalla Diocesi, si terranno

quattro incontri che seguirannouno stesso filo rosso. L’intento èsempre il medesimo: mettersi in contattocon tutti, con una proposta chiara e dichia-rata fin dal principio. Il punto di vista colquale si affrontano i temi è quello della fede.Una fede dialogante, che vuole confrontar-si con chiunque desideri mettersi in ricerca.Quest’anno il grande tema sul quale si al-terneranno i relatori è “Bellezza e forza delcomunicare”.Il primo ciclo durato tre anni ha messo incampo 15 ospiti, fra i quali si possono cita-re il cardinale Carlo Caffarra, Magdi Allam,Paolo Brosio, Vittorino Andreoli e AntoninoZichichi, solo per ricordarne alcuni.L’edizione 2012 vedrà il via lunedì 23 gen-naio e avrà come primo interlocutore lo psi-chiatra Alessandro Meluzzi, noto volto tele-visivo, che affronterà l’argomento “Comu-

Rnicare le buone ragioni della speranza cri-stiana”.

Il secondo appuntamento è per lunedì 27febbraio. A Cesena sarà presente SandroMagister, vaticanista e noto blogger, com-mentatore attento delle vicende della Chie-sa in Italia e nel mondo. Restio a spostarsi daRoma, è la prima volta che Magister verrànel nostro territorio. A lui è stato affidata latematica “Comunicare la Chiesa al tempo diInternet”.Il terzo Dialogo è previsto per giovedì 29marzo. Nell’aula magna della facoltà di Psi-cologia, dove si terranno, come di consueto,tutte le serate con inizio alle 21, ci sarà l’ar-civescovo di Campobasso, Giancarlo MariaBregantini, noto ai più per la sua lotta con-tro la ’ndrangheta calabrese, nel periodo incui è stato vescovo di Locri, in provincia diReggio Calabria. Trentino di origine, mon-signor Bregantini è un porporato che inter-viene molto sui temi della giustizia sociale,

dell’emarginazione e delle mafie in genere.È anche presidente della Commissione del-

la Cei che si occupa di questioni sociali, la-voro, giustizia, pace e salvaguardia del Crea-to.Chiuderà la serie di quest’anno MargheritaColetta, vedova di Giuseppe, il brigadiere deiCarabinieri rimasto ucciso in Iraq il 12 no-vembre 2003, nella strage di Nassiriyah nel-la quale trovarono la morte 28 persone, fracui 19 italiani. “Comunicare la forza del per-dono” sarà il titolo dell’incontro al qualeprenderà parte anche la giornalista di Avve-nire Lucia Bellaspiga, già ospite più voltedella Diocesi. Si ricorda la sua presenza aiDialoghi assieme a Carlo Castagna, marito,padre e nonno delle vittime della strage diErba (Co), sempre a proposito di perdono.Con Margherita Coletta, Lucia Bellaspiga harealizzato il volume “Il seme di Nassiriyah”.Per info, Centro pastorale, tel. e fax 0547611001.

Il primo dei quattro appuntamenti è per lunedì 23 gennaio alle 21 nell’aula magna di Psicologia, a Cesena

 Alessandro Meluzzi in apertura dei “Dialoghi per la città”

Una raccolta di denaroper la missionediocesana in Venezuela

a diocesi di Cesena-Sarsinadomenica 22 gennaio alle 18festeggerà in Cattedrale, con una

solenne celebrazione eucaristica, lafesta di San Mauro, vescovo diCesena. L’importanza di questa festasi arricchisce di un ulterioresignificato: la consegna all’altare delleofferte raccolte a sostegno dei progettiCasa de la Caridad, Casa de laJuventud, Centro pastoral HatoRoman presso la diocesi di Carupanoin Venezuela.È un’iniziativa “lanciata” dal vescovonella sua meditazione sull’Avvento-Natale consegnata alla diocesi nelloscorso novembre.Nella terza parte della meditazione,che porta il titolo “Do la metà di ciòche possiedo ai poveri”, monsignorRegattieri scrive che chi ha incontratol’amore di Gesù viene spinto daquesto incontro all’amore ai fratelli. Il

desiderio è di “qualificare l’Avventocome tempo di fraternità concreta”con un “occhio attento agli amici dellaDiocesi di Carupano in Venezuela”.In questa raccolta, partita in Avvento,

L

ma proseguita anche nel tempo diNatale e che terminerà proprio il 22gennaio, sono state coinvolte leparrocchie, le chiese non parrocchiali(cimitero urbano, Suffragio, ecc.), leaggregazioni laicali (associazioni,movimenti, gruppi di preghiera, ecc.),ma anche singoli e aziende.La speranza è che questo gestoconcreto aiuti a prendere coscienzadella chiamata missionaria propria diogni comunità cristiana, uno degliobiettivi della Nota pastorale “Per una

Chiesa diocesana sempre piùmissionaria”.La speranza è che la nostra Chiesapossa essere sempre più missionariasia verso i cristiani che qui da noi non

sono più tali “per indifferenza, persuperficialità, per egoismo echiusura”, sia verso “i tanti frat ellistranieri nei confronti dei qualiabbiamo il dovere di annunciare etestimoniare il Vangelo di Gesù”, sia“all’esterno del nostro paese, dellenostre parrocchie, delle nostrefamiglie”, come ha sottolineato ilvescovo in occasione della Vegliamissionaria dell’ottobre scorso.È significativo che proprio inoccasione della festa di san Mauro,

uno dei patroni della diocesi, ci sisoffermi sulla natura più intima delnostro essere Chiesa, la naturamissionaria.

Marco Castagnoli

Sono coinvolte

tutte le parrocchie,associazionie movimenti. Ma anchesingoli e aziende

Sarà consegnata in Cattedrale il 22 gennaio

Settimana di preghiera per l’unità dei cristianiDAL 18 AL 25 GENNAIO.Una preziosa occasione per riflettere e fare qualche passo in più nel cammino di quanti si riconoscono discepoli di Gesù

uest’anno la settimana di preghiera per l’unità deicristiani è particolarmente significativa. Questoperché noi cattolici celebriamo il cinquantesimo

anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, cheattraverso il decreto “Unitatis redintegratio” ha datonuovo impulso alla coscienza dell’importanzadell’ecumenismo, che ha come punto di partenza lapreghiera di Gesù Cristo: “Perché tutti siano una cosasola; come tu, o Padre, sei in me e io in te, siano anch’essiin noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17, 21).Dal 18 al 25 gennaio tutti i cristiani sono invitati aintensificare le proprie preghiere per l’unità di quanticredono in Gesù Cristo. Tema della settimana diquest’anno è: “Tutti saremo trasformati dalla vittoria diGesù Cristo, nostro Signore” (cfr. 1 Cor. 15, 51-58). Peraiutare la preghiera personale e comunitaria, un Gruppoecumenico polacco ha redatto un testo con schemi dipreghiera, approvato dal presidente della Commissioneepiscopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, dal

Q

presidente della federazione delle Chiese evangeliche inItalia e dall’arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta edEsarca per l’Europa meridionale. Questo testo, pubblicatodalle Paoline e dal Centro Pro Unione può essereacquistato al costo di un euro presso la libreria cattolicaSan Giovanni di via Isei 15, a Cesena.La Diocesi di Cesena-Sarsina, la Chiesa Cristiana Avventista e la Parrocchia Ortodossa dei Romeni invitanoalle celebrazioni di questa settimana che avrà come suopunto unitario l’incontro ecumenico di preghiera nellachiesa di Case Finali, via cardinale Massaia, 60 a Cesenache inizierà alle 20,45 di venerdì 20 gennaio. L’incontro

verrà guidato dal vescovo Douglas Regattieri, dal pastoreRoberto Jannò e dal prete ortodosso Silvio Sas. A questoappuntamento sono invitati tutti i fedeli delle varie

confessioni cristiane che per il comune Battesimo e lastessa fede in Gesù Cristo Figlio di Dio, morto e risortoper la salvezza di tutti gli uomini, si riconoscono fratelli,figli dello stesso Padre Celeste. Anche le singole comunità sono chiamate a viveremomenti di riflessione e di preghiera nell’arco dellasettimana che va dal 18 al 25 gennaio.Si darà un particolare rilievo alla preghiera per l’unità deicristiani anche nel servizio di culto che si terrà sabato 21gennaio alle 11 nella chiesa Avventista di Cesena, nellaSanta Liturgia vissuta in via Chiesa di Sant’Egidio aCesena in occasione della Festa di San Timoteo, patronodella parrocchia Ortodossa Rumena che si celebreràdomenica 22 gennaio con inizio alle 10, e nella LiturgiaEucaristica in occasione della Festa di San Mauro cheverrà presieduta dal vescovo nella Cattedrale di Cesenadomenica 22 gennaio alle 18.

In breve

Giovani e Dio,incontro al Cantiere 411Giovedì 19 gennaio alle 20,45, presso il Cantiere411 in via Mami a Cesena, si terrà l’incontro“Giovani e Dio: quale legame?”, dibattito apertoper giovani di ogni fede, credenti e non, duranteil quale ognuno potrà esprimere liberamente leproprie idee. Introdurrà l’incontro padreMichele Pischedda, assistente nazionale dellaFuci; moderatore don Paolo Pasolini,responsabile diocesano della pastoralescolastica e universitaria. L’appuntamento è ilsecondo degli incontri con tema “L’orlo dei

legami”, promossi dalle suore francescane dellaSacra Famiglia. Per info:[email protected], tel. 0547334709.

Fidanzati, corsi inpreparazione al matrimonioZona Valle Savio-Dismano (a Pievesestina,tel. 0547 318022): il mercoledì alle 21;dall’11 gennaio al 29 febbraio.Zona Urbana (Osservanza, tel. 0547 611200):il lunedì alle 21; dal 30 gennaio al 12 marzo.Zona Rubicone-Rigossa (a Budrio diLongiano, tel. 0547 57399): il lunedì alle 21;dal 16 gennaio al 5 marzo.Zona del Mare (a Boschetto di Cesenatico,tel. 0547 83347): il mercoledì alle 21; dal 31gennaio al 27 marzo.Zona Sarsina-Alta Valle del Savio: a Sarsina

(tel. 0547 94601), il venerdì alle 21, dal 17febbraio al 30 marzo.Zona Urbana (a Case Finali di Cesena, tel.0547 302275): il mercoledì alle 21; dal 18aprile al 30 maggio.

La Diocesi di Cesena-Sarsina,la Chiesa Cristiana Avventista e la Parrocchia

Ortodossa dei Romeni invitano in particolareall’incontro ecumenico di preghiera nella chiesadi Case Finali, a Cesena, venerdì 20 gennaio alle 20,45

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Giovedì 12 gennaio 20128 Vita della Chiesa

PonteGiorgi

 Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi  di novità e voglia di scoprire sapori particolari.

 Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Le parole del Papa Il commento all’Angelus di Benedetto XVI di venerdì 6 gennaio

l nostro quotidiano presentazone d’ombra e chiaroscuriche possono incuteretimore. Stiamo aprendo un

nuovo anno e, al di là di ogni

retorica mondana, è sempre uninizio. La tentazione èl’autoreferenzialità,l’autocentratura nel progettare econcretare… che se mancanodella radice dove maiapproderanno?La parola del Papa nella primadomenica del 2012 impone unavirata totale: indica comecollocarsi nella storia, in ognistoria, in ogni momento. L’anticabenedizione sacerdotale,risuonata nella Liturgia, èinsieme propulsione e stasi,spinta nell’agire ma,innanzitutto, luogo dovedimorare: “Ti benedica il Signoree ti custodisca”.Parole che trapassano il tempo,

investono i cuori, nonproposizioni statiche,semplicemente augurali, magrande proiezione, “cono di luce”che non è immobile in un punto,ma si muove su tutto il globoterrestre pervadendolo.Se è luce che emana questo cono,non sarà ovvio seguirla ecoglierne la direzione?Dove punta? Al “Volto di Dio”.

 Allora lo spazio non è più solo lanostra crosta terrestre, ma lanostra dimora che il “suosguardo” illumina, donandograzie e pace. Non siamo noi gliartefici della pace, siamo solocoloro che l’accolgono e la fannofruttificare.Respirare, attuare, concretare,programmare: tutto è compitonostro, ma non siamo stelle diluce propria, siamo semprerichiamati dalla Luce dellosguardo del Padre.Non siamo soli in quest’impresache travalica le forze umane e,forse, le consuma. Il Padre ci hadonato una Donna che, nel “conodi luce”, ha trovato se stessa e laforza per rispondere al progettodi Dio su Lei: Maria, la Madre diDio, “la prima benedetta e Colei

I

“Respirare, attuare,concretare,programmare: tuttoè compito nostro,ma non siamo stelledi luce propria”

che porta la benedizione; è ladonna che ha accolto Gesù insé e lo ha dato alla luce pertutta la famiglia umana”.Da lei impariamo a scorgere il“cono di luce”, ad abitarlo consicurezza, a guardare il Volto diDio, perché il nostro essere“terrosi”, impastati di “Adam,che uscì dalle dita del Creatoreconscio della sua terra, la lascitrasformare in ‘terra buona’ incui Egli può continuare acompiere il suo mistero disalvezza”. Il mistero dellamaternità di Maria si distende

in tutti i secoli, raggiunge ognipersona, colpisce con la sualuce la terra, la riscalda. Solocosì la Chiesa, con il dono delBattesimo, diventa Madreperché ognuno di noi,guardando il Volto, possaaprirsi allo Spirito che grida:“Abbà, Padre!”.“Come Maria, la Chiesa èmediatrice della benedizionedi Dio per il mondo: la riceveaccogliendo Gesù e latrasmette portando Gesù”.Gesù stesso è la sintesi di ognibenedizione e questa sintesiporta il nome di pace “perché‘Egli è la nostra pace’ e altempo stesso è la ‘via’attraverso la quale gli uominie i popoli possono raggiungerequesta meta, a cui tuttiaspiriamo”.Ritorna costante nel magisterodi papa Benedetto il richiamo

alla speranza, ma in concreto checosa significa? Quali opzioni,quali posture dobbiamoapprendere per poter asserireche cerchiamo la speranza e lavogliamo vivere? In questo primogiorno dell’anno, Egli osalanciare una grande edeterminante “sfida”:l’educazione dei giovani.L’impegno è quello educativo enon solo istruttivo, mentre lamentalità tecnologica odiernaporterebbe a ben altre mete;ragione prima che caratterizza la“sfida”. In un respiro epocale dicultura relativistica urge “unaquestione radicale: ha ancorasenso educare? E poi educare ache cosa?”, ragione seconda eineliminabile.L’ombra incombe e potrebbepietrificare il desiderio del cuoredell’educatore. La “sfida” perònon demorde: “Assumersi laresponsabilità di educare igiovani alla conoscenza dellaverità, ai valori fondamentalidell’esistenza, alle virtùintellettuali, teologali e morali,significa guardare al futuro consperanza”.Non siamo soli, nel cono di luce,

è con noi Maria e c’insegna aguardare il “Volto del Padre”, la“sfida” allora diventa passogioioso.

Cristiana Dobner

 Nel corso dell’Angelus di venerdì 6 genna-

io, il Santo Padre ha annunciato “con grande gioia” per il prossimo 18 febbraioun Concistoro nel quale procederà allanomina di ventidue nuovi cardinali. I nuovi porporati sono: monsignor Fernan-do Filoni , prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; monsi- gnor Manuel Monteiro De Castro, peni-tenziere maggiore; monsignor Santos 

 Abril y Castelló , arciprete della basilicapapale di Santa Maria Maggiore; monsi- gnor  Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti; monsignor Giu-seppe Bertello, presidente della PontificiaCommissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatoratodel medesimo Stato; monsignor FrancescoCoccopalmerio, presidente del PontificioConsiglio per i testi legislativi; monsignor 

 João Braz De Aviz , prefetto della Congre- gazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica; monsignor Edwin Frederik O’Brien, pro-gran mae-stro dell’Ordine equestre del Santo Sepol-cro di Gerusalemme; monsignor Domeni-co Calcagno, presidente dell’Amministra-zione del patrimonio della Sede apostoli-ca; monsignor Giuseppe Versaldi , presi-dente della Prefettura degli affari econo-mici della Santa Sede; Sua Beatitudine George Alencherry , arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Mala-baresi (India); monsignor Thomas Chri-stopher Collins , arcivescovo di Toronto(Canada); monsignor Dominik Duka, ar-civescovo di Praha (Repubblica Ceca);monsignor Willem Jacobus Eijk , arcive-scovo di Utrecht (Paesi Bassi); monsignor Giuseppe Betori , arcivescovo di Firenze (Italia); monsignor Timothy Michael Do-lan, arcivescovo di New York (Stati Uniti d’America); monsignor Rainer Maria Wo-elki , arcivescovo di Berlin (Repubblica Fe-derale di Germania); monsignor  JohnTong Hon, vescovo di Hong Kong (Repub-blica Popolare Cinese). Il Papa ha deciso,inoltre, “di elevare alla dignità cardinali-zia un venerato presule, che svolge il suoministero di pastore e padre di una Chie-sa, e tre benemeriti ecclesiastici, che si so-no distinti per il loro impegno a serviziodella Chiesa”. Essi sono: Sua Beatitudine Lucian Muresan, arcivescovo maggiore di Fagaras e  Alba Iulia dei Romeni (Roma-nia); monsignor  Julien Ries , sacerdote del-la diocesi di Namur e professore emerito di storia delle religioni presso l’UniversitàCattolica di Louvain; padre Prosper Grech, o.s.a., docente emerito di varie Uni-versità romane e consultore presso la Con-

 gregazione per la Dottrina della Fede; pa-dre Karl Becker , s.i., docente emerito dellaPontificia Università Gregoriana, per lun- ghi anni consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

 Nuovi cardinali ✎

Il cono di luce

VATICANO, 8 GENNAIO: IL PAPA

PRESIEDE NELLA CAPPELLA SISTINA LA MESSA NEL

CORSO DELLA QUALE AMMINISTRA IL SACRAMENTO

DEL BATTESIMO A 16 NEONATI

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

Monsignor Giorgio Biguzzi, missionario saverianooriginario di Martorano di Cesena, va in pensione. Le suedimissioni, presentate lo scorso febbraio al compimento

dei 75 anni di età, sono state accolte da papa Benedetto XVIe già nei giorni scorsi è stato nominato il nuovo vescovo diMakeni, la diocesi in Sierra Leone dove il presule cesenateera presente dal 1975, vescovo dal 1986.

Il vescovo Giorgio Biguzzi si è dimesso

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Giovedì 12 gennaio 2012 9Attualità

 Villaggio globaledi Ernesto Diaco

PARROCCHIA E CULTURA,UN BUON PROPOSITO PER IL 2012Ha preso il viamercoledì 11gennaio il corso dialta formazione Anicec, la propostache da alcuni anni laCei, incollaborazione conla PontificiaUniversitàLateranense, offre agli animatoriparrocchiali – consacrati e laici, educatori ecatechisti – per qualificarli sui versanti dellacomunicazione e della cultura(www.anicec.it). Gli argomenti delle lezioni,da seguire on line, spaziano dalla “mediaeducation” alla teologia dellacomunicazione e sfociano in un finesettimana residenziale al termine deilaboratori e delle esercitazioni in e-learning.L’obiettivo – spiega don Domenico Pompili,direttore dell’Ufficio Cei per le

comunicazioni sociali – è quello di “farcrescere quanti nella comunità ecclesiale siprendono a cuore la comunicazione del Vangelo con tutti i vecchi e i nuovilinguaggi”.Sì, perché oltre alla passione servono anchecompetenze e lavoro di squadra per farcrescere, in una parrocchia, la capacità difar incontrare la fede, gli eventi, la mentalitàdiffusa. Ecco un buon proposito di inizioanno per una comunità che non vuoletenere solo per sé la bellezza del vangelo:verificare e rilanciare il proprioinvestimento sul fronte dellacomunicazione e della cultura. Non solo intermini di strumenti – il sito web, il centroculturale, il cineforum, la sala dellacomunità – ma puntando sulle persone, apartire da ciò che li appassiona e li qualifica.Qualche giorno fa, lo spazio settimanale che

il quotidiano “Avvenire” dedica aglianimatori della cultura e dellacomunicazione riportava cinque esperienzedi altrettante parrocchie italiane. Si va da Viterbo, con la comunità di Santa Mariadella Verità impegnata in un musical e inperiodici dibattiti d’attualità, alla paginafacebook dell’oratorio di San Pietro a Iolo,diocesi di Prato. Dalla “settimana dellacultura” della parrocchia di Tolmezzo(Udine) agli incontri culturali in luoghi nonconvenzionali, come pub, pizzerie e locali,organizzati dai giovani di San Nicola diSquinzano (Lecce). Per don Derio Olivero diFossano, bastano un quadro, una canzone,un libro, una fotografia per parlare di fede.Sono nati così i “dialoghi intorno al camino”e altre iniziative, capaci di attirare numerosepersone anche oltre i confini della piccolaparrocchia. Ogni martedì la pagina“portaparola” del quotidiano dei cattoliciitaliani suggerisce idee e percorsi, e chiedesegnalazioni (a [email protected]),nella convinzione che la cultura non è unlusso per poche realtà “ispirate” o il fioreall’occhiello per darsi un tono intellettuale,ma un elemento che garantisce spessore eprofondità alla pastorale ordinaria.

il Periscopio di Zeta

Nonostante la scarsità d’acqua che dura da mesiil tempo riserva sorprese da cogliere con cuore attento

Inverno con cielo azzurro e aria tersa

Non piove. Ormai non è più una notizia. Non piove da mesi, se siescludono poche eccezioni. In montagna c’è poca neve. Unaspruzzata o poco più si nota sul monte Carpegna che domina la

bassa cesenate, quella che si estende verso Rimini e il mare. Lacampagna è assetata, anche se siamo in inverno e la necessità di acquasi avverte molto meno.È un inverno strano, come è stato molto particolare tutto l’autunno. Ilsole splende quasi ogni giorno e i l sereno addolcisce anche il freddoche solo la mattina presto si fa pungente. Le gelate finora sono statepoche e le temperature, nelle ore più centrali della giornata, si sonoquasi sempre fatte miti.Da questo strano clima, ma anche questa ormai non è più una notizia,cerchiamo di trovare lo stesso qualcosa di buono. Cerchiamo di vedereil lato bello della medaglia per scovare in ogni circostanza un aspettoche merita di essere valorizzato. Su tutto, credo che anche i lettori suquesto saranno d’accordo con me, penso ci sia l’aspetto del bel temposoleggiato, con un’aria tersa che qui in Romagna si apprezza soloraramente.Non succede tutti i giorni di salire le prime colline e di potersi gustare

una visualemolto ampiasul mare, comeè accaduto difrequente nelleultime

settimane. Ci sialza di qualchedecina di metrie il gioco è fatto.È sufficientesalire fino aCarpineta oCasale, appenasopra Calisese,come mi è capitato sabato scorso, e godersiuno spettacolo unico, di quelli che lascianostupiti. Lo sguardo si allarga e si perdeall’infinito: in fondo, sul mare, ben oltre i pozziper le estrazioni. A destra, verso Rimini chepare di toccare, col suo grattacielo in bellamostra. A sinistra, dopo Milano Marittima, siscorge con nitidezza la ruota di Mirabilandia epoi ancora terra fino ai lidi ferraresi.In questi mesi difficili per la risorsa acqua che

l momento attuale è segnatopurtroppo da un profondomalessere e le diverse crisi -economiche, politiche e sociali

- ne sono una drammatica espressione”. Èl’analisi tracciata dal Papa neltradizionale discorso d’inizio anno alCorpo diplomatico accreditato presso laSanta Sede, ricevuto lunedì 9 gennaiopresso la Sala Regia. Il Papa si èsoffermato, prima di tutto, sugli “sviluppigravi e preoccupanti della crisieconomica e finanziaria mondiale”, che“non ha colpito soltanto le famiglie e leimprese dei Paesi economicamente piùavanzati, dove ha avuto origine, ma hainciso profondamente anche sulla vitadei Paesi in via di sviluppo”. “Nondobbiamo scoraggiarci, ma riprogettarerisolutamente il nostro cammino, connuove forme d’impegno”, l’invito delPapa, secondo il quale “la crisi può e deveessere uno sprone a rifletteresull’esistenza umana e sull’importanzadella sua dimensione etica, prima ancorache sui meccanismi che governano la vitaeconomica: non soltanto per cercare diarginare le perdite individuali o delleeconomie nazionali, ma per darci nuoveregole che assicurino a tutti la possibilitàdi vivere dignitosamente e di svilupparele proprie capacità a beneficio dell’interacomunità”.Prima la persona. “Il rispetto dellapersona - ha ammonito il Santo Padre -dev’essere al centro delle istituzioni edelle leggi, deve condurre alla fine di ogniviolenza e prevenire il rischio che ladoverosa attenzione alle richieste dei

cittadini e la necessaria solidarietàsociale si trasformino in semplicistrumenti per conservare o conquistare ilpotere”. Il riferimento è al “malessere” dacui “sono nati i fermenti” che, nei mesi

scorsi, hanno investito diverse regioni delNord Africa e del Medio Oriente.“L’ottimismo iniziale - l’analisi del Papa -ha ceduto il passo al riconoscimentodelle difficoltà di questo momento ditransizione e di cambiamento”. Di quil’invito alla comunità internazionale a“dialogare con gli attori dei processi inatto, nel rispetto dei popoli e nellaconsapevolezza che la costruzione disocietà stabili e riconciliate, aliene daogni ingiusta discriminazione, inparticolare di ordine religioso, costituisceun orizzonte più vasto e più lontano diquello delle scadenze elettorali”.Educazione “tema cruciale”. La famiglia“non è una semplice convenzionesociale, bensì la cellula fondamentale diogni società”, e dunque “le politichelesive della famiglia minacciano ladignità umana e il futuro stessodell’umanità”. Secondo il Papa, “ilcontesto familiare è fondamentale nelpercorso educativo e per lo sviluppostesso degli individui e degli Stati; diconseguenza occorrono politiche che lovalorizzino e aiutino così la coesionesociale e il dialogo”. Nel contestodell’”apertura alla vita”, Benedetto XVI haaccolto “con soddisfazione la recentesentenza della Corte di giustiziadell’Unione europea, che vieta dibrevettare i processi relativi alle cellulestaminali embrionali umane, come purela Risoluzione dell’Assembleaparlamentare del Consiglio d’Europa, checondanna la selezione prenatale infunzione del sesso”. L’educazione “è untema cruciale per ogni generazione,

poiché da essa dipende tanto il sanosviluppo di ogni persona, quanto il futurodi tutta la società”.Non “emarginare” la religione. La libertàreligiosa è il “primo dei diritti umani,

perché esprime la realtà piùfondamentale della persona”, eppure“troppo spesso, per diversi motivi, talediritto è ancora limitato e schernito”. È ladenuncia del Papa, che ha salutato lamemoria del ministro pachistanoShahbaz Bhatti, “la cui infaticabile lottaper i diritti delle minoranze si è conclusacon una morte tragica”. “Non si tratta,purtroppo, di un caso isolato”, hacommentato, facendo notare che “in nonpochi Paesi i cristiani sono privati deidiritti fondamentali e messi ai marginidella vita pubblica” e in molte parti delmondo “si riscontrano politiche volte aemarginare il ruolo della religione nellavita sociale, come se essa fosse causad’intolleranza, piuttosto che contributoapprezzabile nell’educazione al rispettodella dignità umana, alla giustizia e allapace”. “La religione non può essere usatacome pretesto per accantonare le regoledella giustizia e del diritto a vantaggio del’bene’ che essa persegue”, ha osservato ilPapa stigmatizzando ogni forma diterrorismo e ricordando “la visionecristiana dell’uomo è stata la vera forzaispiratrice” per i Padri fondatoridell’Europa unita. Tra i “segnaliincoraggianti nel campo della libertàreligiosa”, Benedetto XVI ha citato lasentenza della Corte europea dei dirittidell’uomo in favore della presenza delCrocifisso nelle aule scolastiche italiane.E proprio all’Italia il Papa ha rivolto “unparticolare pensiero, al termine del150esimo anniversario della suaunificazione politica”: “Auspico chel’Italia continui a promuovere un

rapporto equilibrato fra la Chiesa e loStato, costituendo così un esempio, alquale le altre Nazioni possano riferirsicon rispetto e interesse”.

Michela Nicolais

I“

Nuove forme d’impegno

Il discorso d’inizio anno al Corpo diplomatico accreditato

 

 B e n e d e t t o  X V I

FOTO SIR

scarseggia e della quale c’è urgente bisogno, ciè data l’occasione per valorizzare ancora di piùil nostro territorio che riserva continuesorprese. Le occasioni vanno colte al volo e nonvanno sciupate. Noto tanta gente che, pertenersi in forma, si diletta a piedi o in sella allabicicletta. Mi auguro che non pochi abbianoocchi attenti per cogliere la bellezza di ciò checi circonda e cuori aperti capaci di renderegrazie. (730)

DALLE COLLINE DI CASALE, SOPRA A CALISESE DI CESENA,

NEI GIORNI SCORSI ERA POSSIBILE

VEDERE IL MARE

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Giovedì 12 gennaio 2012 11Cesena

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18.01.1992 - 18.01.2012

“Io sono la risurrezione ela vita; chi crede in me, anchese muore, vivrà” (Gv 11,25)

Nel ventesimo anniversariodella morte di

 ANTONIO DIACO

la famiglia lo ricordacon immutato affetto

Una S. Messa sarà celebratanella chiesa di San Bartolo,

a Cesena, mercoledì18 gennaio alle 18,30

 ANNIVERSARIO

Sosta, in centro si paga

anche in pausa pranzoovità per commercio esosta nel centro storico:chiude il Foro annonarioe cambiano gli orari della

sosta gratuita.Da lunedì 9 gennaio i commerciantidel mercato coperto hanno lasciatoil Foro annonario per insediarsinelle "casette" di legno di piazza

 Aguselli (vicino a Sant’Agostino).Chi invece al mercato coperto era ambulante, ilmercoledì e il sabato, si è già spostato nella piazzettadi San Domenico. Un trasferimento temporaneo madi lunga durata, almeno fino a dicembre 2013, legato

ai lavori di riqualificazione che cambierannocompletamente il volto del vecchio mercato coperto.Nelle intenzioni dell’Amministrazione, supportata dastudi specifici, il nuovo Foro annonario sarà unacalamita per l’intero centro storico. In attesa chel’auspicio diventi realtà, la Giunta ha messo in attouna serie d’iniziative per rendere più appetibile ilcuore della città.La novità più evidente per gli automobilisti cesenati,da questo mese di gennaio, è il cambiamento degliorari di sosta gratuita. Dopo un anno e mezzo disperimentazione, i parcheggi con striscia blu nonsaranno più gratuiti dalle 12,30 alle 14,30. Incompenso la fascia di gratuità è stata spostata dalle

N

18,30 alle 20 (tornano a pagamento la mattinasuccessiva alle 8) così come richiesto più volte dalleassociazioni di categoria del commercio.Sempre entro il mese entrano in vigore i

provvedimenti annunciati dal Comune nel maggioscorso, dall’attuazione del protocollo "vetrine spente"(sconti fiscali e incentivi ai proprietari di negozi sfittiche li rendono disponibili a nuove attività o giovaniartisti) alle sanzioni più salate per violazione deldecoro urbano, con multe fino a 500 euro per levetrine sporche o ricoperte di manifestinipubblicitari.Nei prossimi giorni partirà anche un terzo parcheggioscambiatore in piazzale Puglisi, nel lato sud delcimitero urbano. Chi lascerà l’auto nel piazzale potràprendere gratuitamente gli autobus della linea 5: "Adoggi - ha spiegato il sindaco Lucchi in conferenzastampa - abbiamo una media di 550 utenti giornalieri

nei parcheggi scambiatori dell’Ippodromo e delMontefiore. Vogliamo raggiungere i 1000 utenti algiorno entro la fine del 2012".Da un sondaggio sugli utenti del servizio parcheggi

scambiatori, emerge che il 59,7 per cento èrappresentato da nuovi utenti, persone che nonusavano l’autobus in precedenza. Il 42,6 per cento lousa per lavoro, il 20,7 per cento per lo shopping. Ilgradimento è alto, tanto che il 56,6 per cento hadichiarato che sarebbe disposto a continuare a usare ilservizio anche se le corse in bus tornassero apagamento.Il servizio di parcheggi scambiatori ha permesso poidi liberare posti auto preziosi a ridosso del centrourbano: "Ad oggi - ha commentato Lucchi - ognigiorno nell’area centrale di Cesena ci sono da unminimo di 900 fino a 1500 posti auto sempre liberi".

Michelangelo Bucci

E’ gratuita la sera a partire dalle 18,30

Al via un nuovo parcheggioscambiatore, in piazzale Puglisi,vicino al cimitero urbano,con autobus gratisper raggiungere il centro

PARTECIPAZIONE

Gli amici delCorriere Cesenate

grati per la fattivacollaborazione donata

per molti annial settimanaledella Diocesi

dicono addio a

GILBERTA (ALBERTINA)

MAGNANI

❚❚ Roberto Mantovan e Maria Grazia Passarin provengono dal Veneto

Due nuovi direttori all’ospedaleNominati due nuovi direttori all’ospe-dale Bufalini di Cesena, entrambi pro-venienti dal Veneto. Si tratta del dottorRoberto Mantovan, che guiderà l’Uni-tà operativa di Cardiologia e della dot-toressa Maria Grazia Passarin, desi-gnata a dirigere l’Unità operativa diNeurologia.Cinquantenne, nato a Venezia Mestre,il dottor Mantovan si è laureato in Me-dicina e Chirurgia e specializzato poiin Cardiologia presso l’Università degliStudi di Padova, dove tutt’oggi è iscrit-to al dottorato di ricerca in scienze car-

diovascolari. Dopo aver seguito nu-merosi corsi di aggiornamento, mastere stage in Italia ed all’estero, dal 1991 al1998 è stato dirigente medico presso laDivisione di Cardiologia dell’Ospedaledi Camposampiero, in provincia di Pa-dova, e dal 1998 lavora alla Divisione di

Cardiologia di Treviso dove dirigel’unità semplice di elettrofisiologia in-terventistica e cardiostimolazione. Sioccupa di cardiologia clinica e Arit-mologia, trattando in particolare lemetodiche invasive. E’ autore di oltre240 pubblicazioni su riviste scientifi-che prestigiose e partecipa attivamen-te con ruoli di rilievo alle società scien-tifiche nazionali Anmco (Associazionenazionale medici cardiologi ospeda-lieri) ed Aiac (Associazione italiana diaritmologia e cardiostimolazione).Nata a Verona, la dottoressa Maria Gra-

zia Passarin ha maturato nel corso del-la sua carriera professionale una signi-ficativa esperienza nell’ambito dia-gnostico e clinico neurologico. Dopola laurea in medicina e chirurgia, si èspecializzata in neurologia e in neuro-patologia presso l’Università degli Stu-

di di Verona. Ha prestato servizio al-l’Azienda Ospedaliera di Verona, sededi un importantissimo dipartimento diNeuroscienze, in qualità di dirigentemedico fino al 2008, anno in cui è sta-ta nominata direttore dell’Uoc di Neu-rologia dell’ospedale di Bussolengo, inprovincia di Verona. All’impegno clini-co la dottoressa Passarin ha associatouna intensa attività di ricerca nello stu-dio del sistema nervoso centrale e pe-riferico e della neuro-oncologia, inparticolare sui nuovi trattamenti che-mioterapici dei tumori cerebrali e del-

le complicanze neurologiche in onco-logia, collaborando anche con il servi-zio di neuro-oncologia delle Molinettedi Torino. Ha inoltre fatto esperienzanegli Stati Uniti, presso la neuro-on-cologia del Dana-Faber Cancer Insti-tute di Boston.

L’interno del prefabbricatoin legno in piazza Aguselli dove sono

ospitati gli ambulanti del foro annonario (foto Master)

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Prese esempre piu

`

resepe

 A Casale, Rosina RiguzziParrocchia di Calisese

 Andrea Quadrelli Alessandro e Riccardo,Cesena 

IL PRESEPE NELLA VALIGIA, DI BEATRICEDI VILLACHIAVICHE

FILIPPO FAEDIFILIPPO FAEDI LAURA GIOVANARDI

PARROCCHIA DI SAN PAOLO

ROBERTO GOBBI DI GAMBETTOLAROBERTO GOBBI DI GAMBETTOLA

FAMIGLIA BIGUZZI, CESENATICO

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Giovedì 12 gennaio 2012 13Speciale

 Valentina Lucchi,Gambettola Giulia e Matteo Bondi,Gambettola 

Parrocchia di MartoranoStefano Stacchini,Gambettola 

RoversanoDavide e Filippo Pracucci,Cesena 

UN PRESEPIO DI ENRICO E FILIPPO DRUDI

IL PRESEPE DI MAURIZIO SAIANIIL PRESEPE DI MAURIZIO SAIANI

A GAMBETTOLA IL PRESEPE DI GIORGIO

MAGNANI

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Giovedì 12 gennaio 201214 Cesena

La Fotonotizia | Presepe in famiglia

Presepe condiviso fra tutte le generazioni in casa Capponcelli. Nonno Giancarlo haaiutato nella realizzazione del presepe i nipoti Maria Teresa e Nicola (Pippofoto)

La Fotonotizia | Premiazioni 

Il 6 gennaio, festa dell’Epifania, si è svolta presso le opere parrocchiali dellaCattedrale la premiazione della terza edizione del concorso presepi. Hannopartecipato una trentina di ragazzi delle classi elementari e medie. Nella foto 

Gianluca Delvecchio, vicepresidente della Bcc di Sala che ha sponsorizzato ilconcorso, col parroco don Giordano Amati, premia un partecipante.

 A Cesena arriva la mostraapprezzata da Napolitanoallestita a Cesena presso il

Palazzo del Ridotto lamostra storica "150 anni diSussidiarietà - Le forze che

cambiano la storia sono le stesseche cambiano il cuore dell’uomo",visitabile tutti i giorni dal 13 al 19gennaio con ingresso libero (ore 9-13 al mattino e 16-19 alpomeriggio). La mostra,inaugurata al Meeting di Riminialla presenza del presidente dellaRepubblica Napolitano, siinserisce nella messe di iniziative

per il centocinquantesimodell’Unità d’Italia e vedrà la suaapertura al pubblico venerdì 13gennaio alle 17,30 con gliinterventi del sindaco Paolo Lucchie di uno dei curatori, EdoardoBressan dell’Università diMacerata. Il fulcro della mostra è ilconcetto di sussidiarietà, che èillustrato e spiegato da immagini edocumenti storici che neraccontano la sua realizzazionedurante la storia dell’Italia unita. Ilconcetto di sussidiarietà è caro alla

dottrina sociale cattolica ed è statoinserito anche nella CostituzioneItaliana con le recenti modifiche,soprattutto nell’articolo 118, dovedice: "Stato, Regioni, Cittàmetropolitane, Province e Comunifavoriscono l’autonoma iniziativadei cittadini, singoli e associati, perlo svolgimento di attività diinteresse generale, sulla base delprincipio di sussidiarietà". Si trattaperò di un’idea parziale disussidiarietà, che riguarda irapporti tra i vari livelli dello Stato.

La vera sussidiarietà si trovanell’articolo 2 della Costituzione,dove non è espressamente citatama così spiegata: "La Repubblicariconosce e garantisce i dirittiinviolabili dell’uomo, sia comesingolo sia nelle forme sociali ovesi svolge la sua personalità". Lamostra in corso a Cesenasottolinea proprio il verbo che usala Costituzione, "riconosce": idiritti dell’uomo non sono, inItalia, concessi dallo Stato, ma loprecedono, e sono inviolabili e

universali. E non sono solo i dirittidell’individuo, ma anche delle"forme sociali ove si svolge la suapersonalità".La mostra racconta di questigruppi sociali che, negli annitrascorsi e soprattutto neimomenti di crisi (i problemi delperiodo post-unitario e post-bellico, il fascismo, la ricostruzionedel dopoguerra...) hanno rispostodal basso ai bisogni, anticipando espesso facendo meglio dello statostesso. Il flusso ininterrotto di

iniziative del movimento cattolico,ma anche di quelli marxista elaico-repubblicano, che dura findall’Unità vi è documentato conl’intento di valorizzare la capacitàdi costruzione di un popolo, quelloitaliano, che soprattutto neimomenti peggiori ha saputoreagire con dignità attraversoaggregazioni che, valorizzando italenti personali, hanno risposto aibisogni materiali e spirituali ditutti.

Gianfranco Lauretano

È

 Al Ridotto dal 13 gennaio Il Presidente ha avuto mododi ammirarla durante l’ultima edizione del Meeting a Rimini

Comunione e Liberazione di Cesena, in collaborazionecon CdO Forlì-Cesena e il centro culturale "Campo dellastella", propone il convegno "La crisi, sfida per uncambiamento" che si terrà martedì 17 gennaio alle 21presso l’Aula magna di Psicologia, a Cesena.Partecipano il professor Stefano Zamagni, docente dieconomia politica all’Università di Bologna, EmiliaGuarnieri Smurro, presidente della fondazione"Meeting per l’amicizia fra i popoli" e Federico Minoli,del gruppo Cantiere del Pardo. L’evento ha il patrociniodel Comune di Cesena.

Convegno martedì 17 gennaio

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Giovedì 12 gennaio 2012 15Cesenatico

Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio

Mercoledì 11 gennaio

nella chiesa parrocchiale diSala è stata celebrata

la messa di suffragio

per l’indimenticato

LUIGI PRESEPILa moglie Carmen, i figli

Emanuela, Paola eMassimiliano lo ricordano

con immutato affetto

 ANNIVERSARIO

Duecento persone hanno partecipato al pranzodi solidarietà organizzato, come tradizione, neilocali della parrocchia di Santa Maria Goretti ilgiorno dell’Epifania. "Abbiamo avuto più perso-ne del previsto - spiega Augusto Battaglini, co-ordinatore della Caritas zonale - ma tutto è an-dato per il meglio. Hanno accolto il nostro invi-to quasi tutti coloro che frequentano con rego-larità il nostro centro, che ricevono i pacchi dialimenti o gli indumenti durante tutto l’anno.Molti gli stranieri presenti, intere famiglie, maanche tanti italiani e anziani soli". A fare gli onori di casa, oltre ai volontari della

Caritas e al parroco don Sauro Bagnoli, c’eranoi sacerdoti della zona: don Gian Piero Casadei edon Mirco Bianchi di San Giacomo, don GiorgioZammarchi di Boschetto, don Giovanni Barduz-zi di Villalta-Cannucceto. Non sono mancati al-cuni frati cappuccini e le suore francescane chehanno accompagnato diverse persone che se-

guono durante tutto l’anno. Fra i politici, pre-senti tre assessori del Comune di Cesenatico e ilconsigliere regionale Damiano Zoffoli.

Santa Maria Goretti Nel giorno dell’Epifania organizzato dai volontari Caritas

Un pranzo come un ritrovo di famiglia

 Touring clubUn’altra conquista per Cesenatico arriva dal"mondo Touring". La località è stata sceltacome base di partenza per l’iniziativa"Penisola del tesoro" dal Touring ClubItaliano."Penisola del tesoro" è un calendario di

appuntamenti domenicali, giunto allatredicesima edizione, riservato ai sociTouring e si succederanno fino a giugno. "Inostri soci - scrive il presidente del TouringFranco Iseppi- hanno potuto conoscere lostraordinario campionario di eccellenze dimusei e monumenti, panorami e storia,peculiarità e tradizioni".L’edizione di quest’anno di "Penisola deltesoro 2012" comincia il 29 gennaio e avràcome prima tappa Cesenatico. La scelta dimettere come prima tappa e copertinadell’iniziativa (recensita nel numero digennaio di "Qui Touring", mensile diturismo più difuso in Italia) riguarda gliaspetti più segreti della tradizionemarinara, del bordo di pescatori che attingele sue origini fin dall’epoca romana(segnalate le ornaci, le antiche ville, leconserve) che ha visto tra l’altro ilpassaggio e la presenza di personaggiillustri, quali Leonardo agli albori del XVIsecolo e Garibaldi a metà del XIX. Per ivisitatori assieme al porto canale, il Museodella Marineria è il punti ocale su cuis’appunta l’interesse del Touring. La visitaguidata al centro storico, al Museo dellebarche e alle attività dedicate ai bambinivengono segnalati e spiegati a tutti i socidel Touring.Le prenotazioni si ricevono a partire dalunedì 16 gennaio (tramite il numeroPronto Touring 840888802).Indubbiamente per la cittadina balneare sitratta di una bella vetrina. (Al)

In alto Adriatico

sono tornati i tonniuon segno, il tonno rossosembrerebbe tornato aripopolare il mare. Vale a dire araggrupparsi in un certo numero

di esemplari nell’alto e medio Adriaticoper inseguire e cacciare i branchi disardine e, soprattutto, di acciughe, quiparticolarmente diffuse e di cui sinutrono a sazietà. Prova ne sono i grossiesemplari che negli ultimi giorni sonofiniti nelle reti dei pescatori. Le catture ditonni, precedute dagli avvistamentisempre più frequenti, sono avvenute inmodo casuale ad opera dei pescherecci di

maggior stazza che effettuano la pesca disarde e acciughe, con il sistemacosiddetto "a volante". Questo sistemaprevede una lunga rete "pelagica" chepesca a mezz’acqua e in prossimità dellasuperficie. Va ricordato che la pesca deltonno è da qualche anno soggetta "amoratoria" o, per meglio dire, a rigidaregolamentazione che ne fissa le quotemassime di catture consentite perciascun Stato e ciascuna barda. In Adriatico non viene quasi più praticata,mare dove peraltro la marineria diCesenatico vantava una certa e "antica"

B

tradizione. Tanto che qualche pescatoreancor oggi, confortato dalla redivivapresenza di tonno rosso in mare, nondispera, quando i branchi si saranno

riformati in buon numero, di tornarenuovamente a ripescarli. Naturalmente iltutto sarebbe sempre sottocontingentamento, ma il desideriosarebbe quello di riorganizzare, nellabella stagione, quelle che erano letonnare, le Compagnie di pesca per lacattura del tonno rosso con apposite retia "circuizione". Questo tuttavia per ilfuturo, dato che il tonno è una delle piùpreziose risorse ittiche che il mare riserva,fondamentale per la catena alimentaredel mare prima ancora di quella umana.Per ora c’è da accontentarsi dei tonni che

ritornano a solcare l’Adriatico e di quelliacchiappati sempre più frequentementedai pescherecci alle prese con altri "pescibersaglio". Di recente si sono pescati

tonni non molto al largo della costa. Si ètrattato di esemplari di tonni rossi (le cuicarni sono le più ricercate, apprezzate epagate) aventi dimensioni di una certastazza, un peso variabile tra i 40-50chilogrammi, fino anche 60. Sono statitratti a bordo quale preda ambita e poisbarcati nel porto di Cesenatico. Avviati alMercato ittico all’ingrosso sono statiispezionati dai veterinari i quali dopoaverli pesati e misurati hanno accertato laloro dieta alimentare, composta daun’abbondate "scorpacciata" di alici.

 Antonio Lombardi

La pescadi questa specieè contingentatae regolata da leggieuropeemolto rigide

Ne sono stati pescati alcuni esemplari

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Giovedì 12 gennaio 201216 Valle del Rubicone

Servono soldi

per una nuova scuolana nuova scuola materna aMontenovo di Montiano. E’ ilprogetto preliminare redattodall’ufficio tecnico del

comune dell’entroterra del Rubicone; aparlarne nel dettaglio è il primocittadino, Fabio Molari (nella foto

Giangrasso). "Attualmente la scuolamaterna di Montenovo ospita più diquaranta bambini in parte provenientianche dal comune di Roncofreddo,territorio a noi confinante con lefrazioni di Monteleone e Monte delleForche. Si tratta di un edificio a due

piani risalente al 1800 ristrutturatol’ultima volta negli anni ottanta, ormaiinadeguato per ospitare una scuola.Così la nostra amministrazione èconvenuta sulla necessità di costruireun nuovo edificio che dovrebbe ospitaredue sezioni con la potenzialità di unaterza collocandolo sotto il borgo storicodella frazione verso la vallata del fiumeRigossa. A questo si aggiunge il fatto cheil nostro Comune negli ultimi anni havisto un incremento di popolazione,soprattutto di giovani coppie conbambini e dunque la costruzione di una

U

nuova scuola è divenuta un’esigenza".Il progetto prevede una struttura alpiano terra di oltre duecento metriquadrati con due sezioni, appunto, un

salone comune, tutti i servizi per ilpersonale e per i bambini, una cucina,lo spogliatoio e il parco esterno. Lastessa è stata progettata con materialiper la bioedilizia, a cui si aggiungono ipannelli solari sul tetto perché possaavere autonomia energetica. Il costostimato si aggira intorno a 1,2 milioni dieuro, ma il Comune non ha questa cifra."In queste settimane continuiamo acercare finanziamenti affinchè questosogno possa divenire realtà - sottolineail sindaco -. Stiamo accantonando unaparte della cifra, in parte dovremo

sicuramente accendere un mutuobancario, ma anche con queste dueopzioni non riusciremo a coprirel’intero importo. Per questo motivo

stiamo cercando altri finanziamentipubblici con i vari bandi regionali enazionali sperando che il governo Montipossa essere maggiormente sensibile aquesto genere di problematiche". Nelcontempo il primo cittadino lancia unappello anche ai privati: "Speriamo indonazioni o che qualche Fondazione,ditta o famiglia possa prendere a cuorequesto nostro desiderio che andrebbe abeneficio di tutta la popolazione,offrendo una parte della cifra per larealizzazione della struttura".

Cristina Fiuzzi

Il sindaco Fabio Molari:"La maternadi Montenovoè ospitata in uncomplesso dell’800"

 A Montiano urgono locali adatti Pascucci si è dimesso

Al termine del Consiglio comunale dilunedì 9 gennaio, protrattosi oltre le duedi notte, il sindaco Sandro Pascucci haannunciato le sue dimissioni.Dimissioni "doverose" ma che"giungono in ritardo" secondo le

opposizioni.Lo stesso Pascucci si augura che servano"per ricreare a Longiano un climapolitico di conronto sereno" e afermadi aver atto prevalere "la responsabilitàdi amministratore eletto dai cittadini" edi aver aspettato "l’approvazione delbilancio comunale, consentendo agliuci di lavorare con ecienza".Il sindaco, dallo scorso luglio, è indagatodalla Procura per also ideologico,peculato e trufa aggravata, perchéavrebbe utilizzato impropriamente l’autodel Comune e chiesto rimborsi spese perviaggi in treno mai efettuati.L’indagine ha atto seguito alla denunciada parte dell’ex sindaco GiuseppeRaggini, ora consigliere di minoranza,che invocava da mesi le dimissioni diPascucci.Il sindaco era al secondo mandato, asette anni e mezzo dal suo insediamento.La legge prevede che le dimissionidiventino ecaci e irrevocabili dopo 20giorni dalla loro presentazione alConsiglio. In tal caso si procederà alloscioglimento del Consiglio, con lanomina di un commissario preettizio chegestirà l’attività amministrativa delComune.Il rinnovo del Consiglio dovrebbecoincidere con il primo turno elettoraleutile, presumibilmente ra il 15 aprile e il15 giugno prossimi.

Matteo Venturi

Sono terminati i lavori del nuovo tratto di pi-sta ciclo-pedonale che collega la rotonda divia del Lavoro alla rotonda Luciano Lama. Untratto lungo 450 metri e largo 2.5, separatodalla carreggiata da un cordolo, che consen-tirà a ciclisti e pedoni di raggiungere il centrocittadino in sicurezza. E questo dall’ingressoposto sulla via Emilia con collegamento allagià attiva pista ciclabile che inizia all’interse-zione con via Nenni."Questo intervento avvicina in sicurezza laperiferia al centro cittadino - ha precisato Ro-berto Sanulli assessore ai Lavori Pubblici -collegando la precedente pista ciclabile cheinizia all’intersezione di via Nenni, parallelaadiacente la via Emilia, grazie all’importantetassello ultimato, che completa così un altroanello di piste ciclo-pedonali presenti sul ter-ritorio".

Con l’esecuzione del nuovo tratto salgono intotale a 8 i chilometri di piste ciclo-pedonaliposte all’interno del territorio comunale. I la-vori sono stati eseguiti dall’impresa Mattei di Verucchio che si era aggiudicata l’appalto,mentre il progetto è stato realizzato dai tec-

nici del Comune di Gambettola. Oltre alla pi-sta ciclabile, lungo la quale sono stati posi-zionati una ventina di lampioni a basso con-sumo energetico che la rendono fruibile an-che nelle ore notturne, per una maggior sicu-rezza sono stati realizzati tre attraversamen-ti pedonali protetti da "isole" indicate da se-gnaletica luminosa.Per definire i lavori conclusi, manca il rifaci-mento del manto stradale perché, essendostato rifatto un tratto di fognatura, ocorre dartempo di assestare il terreno allo scavo equindi, in primavera, si procederà all’esecu-zione finale. A questo punto, dopo aver pensato ad avvici-nare "in sicurezza" la periferia al centro, conla rete di ciclo-pedonali periferiche, c’è chisostiene che si debba pensare alla circolazio-ne in sicurezza anche nelle vie del centro. A 

questo proposito occorre un cambiamento diabitudini quotidiane, a partire dai percorsiverso le scuole, sollecitando bambini e adul-ti a usare di più i piedi o la bicicletta anzichél’auto.

Piero Spinosi

GambettolaTerminata la pista ciclabile ne servirebbero altre nel centro

Foto Mario Gambettola

 ANNIVERSARIO

19-01-1999 19-01-2012

Ricorrendo il tredicesimoanniversario della morte di

 ALDO D’ALTRI

giovedì 19 gennaio alle 20nella chiesa parrocchiale

di Montiano sarà celebratala santa messa di suffragioLa famiglia lo ricorda

con gratitudine e immutatoaffetto

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Giovedì 12 gennaio 2012 17Valle del Savio

Presepe di Nereo Baciocchi di Tezzo

La Fotonotizia | Pasquaroli di Sarsina

Per l’Epifania i Pasqualotti di Sarsina hanno animato le vie del paese plautino e dell’intera ValleSavio, "svalicando" anche nel vicino Montefeltro. Numerosi e rumorosi hanno cantato conaccompagnamento musicale nelle vie e nelle piazze di Sarsina con tappa agli anziani della Casadi Riposo e al borgo di Calbano, a Ranchio, Sant’Agata Feltria, Mercato Saraceno, San Piero inBagno, Bagno di Romagna per portare nei bar e nelle case il loro canto augurale ricevendo incambio offerte di vino, cibo e compagnia. Il gruppo rappresenta un novità nella tradizione dellapasquella sarsinate. Hanno infatti unito le forze e le risorse componenti della Banda con il lororepertorio strumentistico, la corale plautina e la Pro Loco di Sarsina. (Michela Mosconi)

Il presepe di Martina Mazzotti 

Sarsina

Le mamme parcheggiano gratis. Dal primogennaio le donne in stato di gravidanza ole mamme di bimbi con età inferiore a unanno potranno usufruire della sostagratuita nei parcheggi a pagamento nelcentro abitato di Sarsina.

Poiché nelle zone del centro storico e incorrispondenza dei maggiori servizi(poste, banca, esercizi commerciali) iparcheggi sono regolamentati apagamento, il Comune di Sarsina ha decisodi agevolare la fruizione di tali servizi pergestanti e neo mamme.E’ necessario essere in possesso di untesserino, che viene rilasciato dopo averpresentato domanda alla PoliziaMunicipale del comune plautino. Ilcontrassegno parcheggio rosa è rilasciatogratuitamente con validità nove mesi dalladata del rilascio e previa compilazione diun modulo di richiesta, di presentazionedel certificato medico attestante lagravidanza o del certificato di nascita, dicopia del documento di identità.

M.mosc.

Monte FumaioloEcco le nuove piste

on l’apertura delle nuove piste può dirsiufficialmente incominciata la stagione per gli

amanti dello snowboard. Anche l’Appenninoromagnolo si attrezza e offre la possibilità di

praticare, a pochi chilometri da casa, una delle disciplinepiù in voga tra i giovani.C

Per info: Stefano 347-5562630 oppure RifugioBiancaneve 0543-906659.

M.mosc.

sulla tavola da snowboard.Già dal qualche giorno èpossibile sciare e divertirsiin compagnia presso ilRifugio Biancaneve alMonte Fumaiolo.

"Lo staff del BiancaneveSnowclub ha lavoratoduramente per realizzare ilnuovo Fumipark, losnowpark situato al MonteFumaiolo", ha detto StefanoNegosantidell’organizzazione. "Iltracciato quest’anno è statocompletamente ridisegnatoe sono state aggiunte nuovestrutture adatte ad ognilivello degli amanti dellosnowboard". Ora che èarrivata la tanto attesaprima nevicata non resta

che divertirsi nella nuovaarea attrezzata ad hoc per losnowboard. L’inaugurazioneufficiale si terrà il 15gennaio, neve permettendo.Per l’occasione molti ragazzisi esibiranno in evoluzioni

Aperto lo Snowpark: tantiappassionati di snowboardattesi all’inaugurazionedel 15 gennaio

Anche per il Natale 2012 è proseguita la tradizione chevuole il Presepio della parrocchia di San Pieroambientato in un luogo nel quale abbia operato edannunciato il Vangelo un personaggio sampierano.Quest’anno l’”annuncio” del Vangelo è arrivatodirettamente nel centro del cattolicesimo, proprio inVaticano, in piazza San Pietro.Il presepio vuole ricordare, a poco più di un anno dallasua morte, Manuela Camagni, “un’altra sampieranadoc”, come recita il foglietto illustrativo.Bella ed accurata la r icostruzione della piazza, dalcolonnato del Bernini alla facciata della basilica di San

Pietro. I personaggi nella piazza, che assistono allaNatività, sono pellegrini giunti a Roma per vedere ilPapa, ciascuno col suo cartello identificativo.Ad un esame attento si comprende che ogni cartelloricorda una località rappresentata nei presepiprecedenti, dal Brasile al Perù, dalla Cina alla città sardadi Bosa, da Montegranelli alla Verna, da Corzano a SanPiero.Hanno collaborato con Adriano Bardi anche GabrieleCrociani, Giancarlo Donati, Frida Farfaneti, AlbaOstolani e Franco Quercioli.

Alberto Merendi

Il presepe

a San Piero

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sovrapprezzo che va dal 5 al 10 percento: una maniera “pulita” perriciclare il denaro sporco. Esibendo

alle forze di polizia i tagliandi vincentidi giochi e lotterie possono infattigiustificare l’acquisto di beni e attivitàcommerciali ed eludere i sequestri.

Un settore mai in crisi. Il sistema deigiochi d’azzardo in l’Italia è un settoreche offre lavoro a 120mila addetti,muove gli affari di 5mila aziende,grandi e piccole, e mobilita il 4 percento del Pil nazionale. Con 76,1miliardi di euro di fatturato legalel’Italia occupa il primo posto inEuropa e il terzo posto tra i Paesi chegiocano di più al mondo. “Per renderel’idea - commenta Libera - 76,1miliardi sono il portato di quattroFinanziarie normali, una cifra duevolte superiore a quanto le famigliespendono per la salute e, addirittura,

otto volte di più di quanto vieneriversatosull’istruzione”. Se sianalizzano gli ultimidati riferiti ai mesi diottobre e novembre2011, il primato peril fatturato legale delgioco spetta allaLombardia con 2miliardi e 586 mila dieuro, seguita dallaCampania con 1miliardo e 795 milaeuro. All’ultimogradino del podio ilLazio con unmiliardo e 612 milaeuro. Soldi chegirano grazie alle 400mila slot-machinepresenti in Italia,una macchinetta“mangiasoldi” ogni150 abitanti. E Romaè da primatonazionale: 294 sale epiù di 50 mila slot-machine distribuitetra città e provincia.

Giovedì 12 gennaio 201218 Solidarietà

L’appello delle donne Fnpal presidente Monti

In questi giorni il pensiero e la rabbiasono rivolti alla cr isi, ai responsabiliche l’hanno prodotta senza pagarpegno, ai suoi efetti sulle persone, in

presenza di una recessione che neaggraverà le dicoltà, al timore di nonuscirne, ai drammi di molte amigliepiombate improvvisamente nellapovertà. Il governo Monti, chiamato asalvare il Paese dal baratro, non hasaputo scardinare i paletti che lorendono prigioniero di potenti lobby eche non gli hanno permesso di agirecon la necessaria determinazione nelladirezione dell’equità. Sapevamo che lescelte che avrebbe dovuto are,sopperendo al allimento e al vuotodella politica, non sarebbero stateleggere per nessuno, ma nonpensavamo che avrebbe tradito lapromessa del rigore e dell’equità.L’Italia dei urbi, degli egoisti, degliarrafoni, ha saputo arsi rappresentareegregiamente da quei politici che ne

anno parte. I sacrifici e i costi dellacrisi non possono ancora una voltapesare sulle spalle degli stessi cittadiniche con il lavoro e la legalità fiscalehanno da sempre sostenuto il Paese.Signor Presidente, lei è, per quanto nesappiamo, persona per bene, capace ecoraggiosa. Lo ha dimostrato nellosvolgimento del suo ruolo in Europa.Sfidi coloro che si sono dimostratiindegni e ancora usano strapotere,arroganza e minacce.L’Italia si salverà se la maggioranza deicittadini potrà, con un redditosuciente, consumare i buoni prodottinazionali, in tal modo garantendo illavoro delle nostre imprese.Ascolti e concerti con il nostrosindacato, che ha dato il meglio di sé in

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaOTIZIARIO PENSIONATI

tutte le situazioni dicili del Paese,combattendo ed eliminandol’inflazione a due cire, portandol’Italia dalla lira all’euro, riormando lepensioni e i contratti e assicurando lacoesione sociale. Privilegi e ingiustiziesono stati prodotti e raforzati da altrisoggetti, che ancora li voglionodiendere. Il Paese sano e generoso, dicui le donne di ieri e di oggi sono unaparte significativa, anche attraverso ilruolo di ammortizzatore sociale svoltoin amiglia, da sempre trascurata dallapolitica, spera in un suo ripensamentoe in una conseguente azione pergarantire davvero equità sociale esviluppo. Solo così riporteremo l’Italiauori dal tunnel.Gliene saranno grati in tanti, a partiredagli anziani che l’Italia l’hanno

ricostruita, i giovani che avranno unlavoro e i bambini protagonisti didomani.

Decreto Monti e pensioni

Il decreto Monti contenentedisposizioni urgenti per la crescita,l’equità e il consolidamento dei contipubblici ha introdotto strutturalimodifiche introdotte in materiaprevidenziale. In particolare l’articolo24 del decreto Monti stabilisce che adecorrere dal primo gennaio 2012 lacontribuzione maturatasuccessivamente a tale data, ècalcolata con il sistema contributivo inpro-quota. Coloro che maturano irequisiti, con il sistema misto e

anni dal 1/1/2016 e 66 anni dal1/1/2018. Le lavoratrici del settoreautonomo nonché quelle iscritte allagestione separata dei parasubordinatiper la pensione di vecchiaia per il 2012dovranno avere 63 anni e 6 mesi. Dal2014 serviranno 64 anni e 6 mesi, dal2016 invece 65 anni e 6 mesi e 66 anni

dal 2018. I lavoratori dipendentisettore privato e le lavoratrici settorepubblico dal primo gennaio 2012andranno in pensione di vecchiaia apartire dai 66 anni.In ogni caso, dall’anno 2021 l’etàminima di pensionamento,per tutti ilavoratori e le lavoratrici chematurano il diritto alla primadecorrenza utile per il pensionamentoentro il predetto anno, non potràessere ineriore a 67 anni. Dal 2021, segli adeguamenti alla speranza di vitanon dovessero garantire l’età di 67anni, l’età minima di accesso alpensionamento di vecchiaia restacomunque fissata a 67 anni.Per tutti i lavoratori resta ermol’incremento relativo alla speranza divita che, dal 2019, verrà applicato, con

cadenza biennale anziché triennale,come previsto dalla precedentenormativa.È introdotto un incentivo per ilproseguimento dell’attività lavorativamediante il meccanismo deicoecienti di trasormazione calcolatisino all’età di 70 anni, atti salvi gliadeguamenti alla speranza di vita.

Soppressione finestre mobili

Secondo il decreto Monti, occorrericordare che sono soppresse ledecorrenze ai trattamentipensionistici,cosiddette “finestre”, perchi, dal 1° gennaio 2012, matura ildiritto, essendo di atto inglobate neinuovi requisiti.

“Un governo che ha deciso di andare contro gli interessi dei pensio-nati”. Ecco come definisce il segretario generale della Fnp Cisl, GigiBonfanti, la decisione del governo di bloccare il pagamento in con-tanti delle pensioni superiori ai 1000 euro. “Un provvedimento delgenere è inconcepibile, sia sul piano umano sia su quello tecnico.Dal punto di vista umano perché si toglie al pensionato la possibilitàdi ricevere la propria pensione in contanti, attraverso l'attuazione diuna misura che lo priva dell'opportunità di decidere sul se e sulcome custodire il proprio denaro. Tutto questo prendendo a prete-sto l'interesse del governo di porre in essere misure antiriciclaggio,inglobando nella categoria dei possibili evasori anche i pensionati, iquali già pagano le tasse attraverso la ritenuta alla fonte. Una misurasbagliata ed incomprensibile anche dal punto di vista tecnico poi-ché si risolve solo in un ennesimo regalo alle banche nei confrontidelle quali il governo avrebbe dovuto imporre per decreto, così comeha deciso per le misure sulle pensioni, dei conti correnti a costozero”. “È inutile anche - aggiunge Bonfanti - affermare che con que-

sta norma si eviteranno i furti o gli scippi ai pensionati, perché inquesto caso si tratta di problemi di altro genere che non possono es-sere strumentalizzati per giustificare delle misure sbagliate che ali-mentano il malumore sociale e sono lontane anni luce dai realibisogni dei lavoratori e dei pensionati che stanno subendo la partepiù pesante della manovra, e a difesa dei quali non rimarremo dicerto in silenzio a guardare”.

Pensioni e pagamento in contanti: Fnp contro il blocco

contributivo, dal primo gennaio 2012potranno conseguire solo pensioni divecchiaia e pensioni anticipate con iseguenti requisiti.Per le lavoratrici dipendenti delsettore privato le pensioni di vecchiaiasi otterranno con 62 anni dal 2012;con 63 anni e 6 mesi dal 1/1/2014, 65

Gioco d’azzardo: tutti i numeri in una ricerca. Coinvolte oltre 2 milioni di persone

“Azzardopoli, quando il gioco si fa durole mafie iniziano a giocare”

 

 D o s s i e r

n Paese dove si spendonocirca 1.260 euro procapite,neonati compresi, pertentare la fortuna che possa

cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. Edove si stimano 800mila personedipendenti da gioco d’azzardo e quasi2 milioni di giocatori a rischio. Unfatturato legale stimato in 76,1miliardi di euro, a cui si devonoaggiungere i 10 miliardi di quelloillegale. È “la terza impresa” italiana,l’unica con un bilancio sempre in

attivo e che non risente della crisi.Libera ha presentato nei giorni scorsi,a Roma, il dossier “Azzardopoli, ilPaese del gioco d’azzardo, dovequando il gioco si fa duro, le mafieiniziano a giocare”, curato da DanielePoto.

I giochi delle mafie. Da Chivasso aCaltanissetta, passando per la viaEmilia e la Capitale, sono 41 i clan chegestiscono “i giochi delle mafie”: daiCasalesi di Bidognetti ai Mallardo, daSantapaola ai Condello, dai Mancusoai Cava, dai Lo Piccolo agli Schiavone.Le mafie sui giochi di fatto siaccreditano ad essere l’undicesimoconcessionario “occulto” delMonopolio. Sono 10 le Procure dellaRepubblica direzioni distrettualiantimafia che nell’ultimo annohanno effettuato indagini: Bologna,Caltanissetta, Catania, Firenze, Lecce,Napoli, Palermo, Potenza, ReggioCalabria, Roma. Sono invece 22 lecittà dove nel 2010 sono stateeffettuate indagini e operazioni delleforze di polizia in materia di giocod’azzardo con arresti e sequestridirettamente riferibili alla criminalità

U

organizzata. Ad Azzardopoli i clanfanno il loro gioco. Infiltrazioni dellesocietà di gestione di puntiscommesse, di sale bingo, che siprestano in modo “legale” a essere le“lavanderie” per riciclaggio di soldisporchi. Imposizione di noleggio diapparecchi di videogiochi, gestione dibische clandestine, toto nero eclandestino. Il grande mondo delcalcio scommesse, un mercato che dasolo vale oltre 2,5 miliardi di euro. Lescommesse delle corse clandestinedei cavalli e del mondo dell’ippica.Sale giochi utilizzate per adescare lepersone bisognose di soldi, chediventano vittime dell’usura. Il racketdelle slotmachine. E non ultimoquello dell’acquisto da parte dei clandei biglietti vincenti di lotto,superenalotto, gratta e vinci danormali giocatori, pagando un

Don Ciotti: “È un danno sociale”Per don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il gioco d’azzardo pro-duce “un danno sociale, ma anche umano”. Inatti, secondo unaricerca nazionale sulle abitudini di gioco degli italiani del novem-bre 2011, curata dall’associazione “Centro sociale Papa GiovanniXXIII” e coordinata dal Conagga (Coordinamento nazionale grup-pi per giocatori d’azzardo), in Italia ci sono 1 milione e 720milagiocatori a rischio e ben 708.225 giocatori adulti patologici. Li-bera propone, perciò, di “definire e approvare una legge quadrosul gioco d’azzardo, anché lo Stato recuperi il governo e la pro-grammazione politica sulle attività di gioco d’azzardo; limitare imessaggi pubblicitari e di marketing sul gioco d’azzardo; pro-muovere iniziative di sensibilizzazione ai rischi collegati al giocod’azzardo attraverso campagne d’inormazione alla cittadinanza;recepire l’indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanitàche vede nel gioco d’azzardo compulsivo una orma morbosachiaramente identificata e che può rappresentare, a causa dellasua difusione, un’autentica malattia sociale; consentire ai gioca-tori d’azzardo patologici e ai loro amiliari (oggi abbandonati aloro stessi), il diritto alla cura, diritto al mantenimento del postodi lavoro, diritto di usuruire dei benefici di legge”.Per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto dei enomenid’illegalità nel mercato dei giochi, Libera “sollecita l’elaborazio-ne di norme tese a raforzare e rendere più ecaci, anche attra-verso la previsione del delitto di gioco d’azzardo”.

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Giovedì 12 gennaio 2012 19Cultura&Spettacoli

Cinema di Filippo Cappelli

 Astra 

The Artistdi Michel Hazanavicius 

Il regista Michel Hazanavicius si pone an-cora una volta come capofila di un cinema

ipertestuale e nostalgico. Al di là della vo-lontà postmoderna di rinnovare il linguag-gio cinematografico inserendo stilemi ecodici del passato, Hazanavicius, con ‘The Artist’, intende riprodurli in modo quasi pe-dissequo nell’utilizzo del presente.La trama. È il 1927: George Valentin (JeanDujardin) è la star indiscussa del cinemamuto; Peppy Miller (Bérénice Bejo) invecesta per vivere la sua ascesa da semplicecomparsa a vera diva. Fra i due nascel’amore, ma l’avvento del sonoro li sepa-rerà. Valentin, ostinato nella produzione diun cinema muto, si avvia verso un lento de-clino proprio mentre Peppy ottiene il suc-cesso: fama e orgoglio metteranno a duraprova il loro amore.‘The Artist’ riattiva un dispositivo filmico eun linguaggio cinematografico d’inizio’900. Il film si presenta come ‘muto’ e in

bianco nero, che in tempi di Dolby selvag-gio e visione in 3D, più che di retrò ha unsapore rivoluzionario. L’autore tematizza eformalizza gli effetti del passaggio dal mutoal sonoro, imbastisce un racconto di ascesae caduta piuttosto convenzionale per lavo-rare sulla forma e sulle forme di cinema,con una rimarchevole attenzione per lacomposizione del quadro, un amore smisu-rato per le sue fragili creature, una sotti-gliezza e un’intelligenza suscettibili disfuggire a una prima visione. Hazanaviciusintroietta lo stile del cinema muto, maspesso non disdegna di riattivare “anacro-nistici” movimenti di macchina o dissol-venze ardite, a preannunciare l’inesorabileapprossimarsi dell’avvento. Fino ad am-miccamenti dal sapore ricercato e inaspet-tate citazioni (la sequenza a episodi delpranzo con la moglie rinvia al deteriora-mento del ménage coniugale di ‘Quarto Po-tere’).L’accusa di film di maniera può facilmenteessere rovesciata per argomentare la tesiopposta: ‘The Artist’ è un film d’avanguar-dia alla maniera del cinema muto, un’operadi transizione e sulla transizione, un sogno-incubo, sulla vanità (della fama, delle im-magini) e sul riscatto. E soprattuttosull’incomunicabilità e sul silenzio comepossibilità d’esistenza: si pensi alla splen-dida sequenza onirica in cui il protagonistaode i rumori del mondo, vera rivoluzionecopernicana che sconquassa un mondoperfetto, resa con mestiere nella sequenzapiù fiammeggiante del film. I riferimentialla parola sonora si sprecano (la moglie,alla vigilia della rottura col marito, ‘dice’:‘Noi abbiamo bisogno di parlare’ sia persalvare il loro rapporto che ‘il cinema’ e illoro status di divi tout court ).

Perfetto, fra tutti, Dujardin, che rimanesempre in scena: è atletico come un GeneKelly ed entusiasta e fragile come un Fred Astaire. Nel maggio del 2011 ha vinto, perquesto ruolo, il premio per la miglior inter-pretazione maschile al 64esimo Festival diCannes.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE.Una sfida per uscire dall’indifferenza ”di Rino Fisichella (ed. Mondadori, 2011, 18 euro)

La Mondadori ha pubblicato il libro di monsignro Rino Fisichella “Lanuova evangelizzazione. Una sfida per uscire dall’indifferenza”. Il

presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della NuovaEvangelizzazione nel libro parla di questo nuovo dicastero vaticanocome “uno dei frutti più maturi del Concilio Vaticano II” (p. 9), inquanto “la questione dell’evangelizzazione, da una parte, mostra ilnucleo fondamentale con il quale la Chiesa si deve confrontare nelcorso dei secoli, perché appartiene alla sua stessa natura; dall’altra,evidenzia che le ripetute soluzioni avanzate negli ultimi decenni purnella bontà e qualità delle proposte appaiono, comunque, insuffi-cienti e richiedono un rinnovato impegno che coinvolga la Chiesa inprima persona” (p. 25). Il contesto nel quale ci troviamo oggi a vivereè quello del secolarismo che “ha propugnato la tesi di vivere nelmondo etsi Deus non daretur , come se Dio non esistesse. Tolto Dio,tuttavia, il nostro contemporaneo ha perso se stesso. Il desideriodella ricerca del volto di Dio, che da sempre contraddistingue l’ansiapiù profonda del cuore umano, è diventato ogni giorno più flebile ela lontananza da Dio stesso più vistosa. L’unico volto che è rimastoriflesso è il proprio. Poco. Troppo poco per potersi definire adulti, au-tonomi e indipendenti. Riflettere sul proprio volto può avere soddi-sfatto, appunto, il narcisismo sempre più imperante che caratterizza

i nostri tempi, ma alla fine si è scoperto che in quei pochi centi-metri quadrati la tristezza aveva il sopravvento e il dramma dellavita si proponeva con maggiore intensità. Sì, il dramma dellavita, perché di questo si tratta. Da solo, l’uomo muore prima deltempo. Persa la relazionalità con gli altri, termina di essere per-sona e rimane solo individuo, monade che non ha alcuna possi-bilità di sopravvivenza, perché incapace di amore che genera, e

la solitudine ha il sopravvento. Il cerchio si chiude così, triste-mente, ma in maniera inequivocabile. Se Dio viene relegato inun angolo, il più oscuro e lontano della vita, l’uomo perde sestesso, perché non ha più senso relazionarsi con sé e tantomenocon gli altri. È necessario, pertanto, riportare Dio all’uomo dioggi. Se non lo si vuole proporre per un motivo di natura reli-giosa, lo si dovrebbe almeno fare per ridare ossigeno a un uomoansimante, confuso e sempre più depresso. Se il nostro contem-poraneo vuole uscire dalla patologia che intacca la sua vita e ri-trovare il posto centrale che gli compete, deve ricercare il volto diDio, impresso in quello di suo Figlio fatto uomo, Gesù di Naza-reth, che ne ha rivelato in maniera definitiva i tratti fondamen-tali. Sul volto di quell’uomo è impresso il volto di Dio (cfr. Col1,15). Non si trova altrove; per cercarlo è necessario fissare losguardo su di lui” (pp. 32-33). Questa lunga citazione ci aiuta acogliere il significato ultimo di questo libro che, oltre a definire itratti distintivi dell’uomo contemporaneo, ci aiuta, prendendociper mano, a superare l’attuale crisi di identità mostrandoci labellezza di una via d’uscita praticabile da chiunque.

Aperta fino all’11 marzo

A Cento di Ferrara una mostradove la terracotta è protagonista

l Fascino della Terracotta” è il titolo di unamostra in corso presso la Pinacoteca Civica di

Cento (Ferrara), in via Matteotti 18, che si concluderàl’11 marzo. La mostra si propone un duplice intento:

quello di riscoprire e valorizzare la figura e l’opera diCesare Tiazzi, scultore centese attivo nella secondametà del Settecento, e di approfondire e indagarel’ampio mondo della scultura in terracotta, inprevalenza a soggetto devozionale, esistente nellechiese (e case) di Cento e della provincia di Bologna.Cesare Tiazzi, nobile aristocratico centese, coltivò lapassione della scultura in modo amatoriale edisinteressato, traendo ispirazione e formazionedall’attività di diversi scultori bolognesi, maestrinella lavorazione della terracotta, materiale cheTiazzi predilesse e che seppe lavorare con altaespressività. L’artista ha lasciato significativicapolavori, fra cui la grande “Pietà”, un gruppopolicromo composto dalla Madonna col Cristo mortoe San Francesco inginocchiato, opera restaurata direcente; suo anche un bellissimo presepe conservatopresso la chiesa del Santissimo Rosario di Cento.

Cesare Spagna

I“

Prova d’attore A Sogliano si aprela stagione teatrale

nche in mezzo alla crisi, il teatrocomunale “Elisabetta Turroni” diSogliano conferma il suo impegno

a favore della cultura proponendo la 14ªedizione di “Prova d’attore”, rassegna diteatro d’autore puro che combinal’attenzione alla regia e alle novità distagione con la presenza di vecchi enuovi interpreti italiani.La stagione si aprirà sabato 14 gennaiocon una serata di presentazione delcartellone, allietata da una parodiateatral-gastronomica in stile “Linea Verde” e assaggi dei prodotti tipici delterritorio. Il programma prevedeun’ulteriore serata a ingresso gratuito: l’8marzo, festa della donna, con in scenaun divertente spettacolo tutto riccioneseincentrato su un’imprenditrice delturismo.Le altre serate: sabato 21 gennaio, PaoloBriguglia e Roberto Salemi,accompagnati da un musicista,

presentano la vera storia - un’odissearaccontata in toni ironici - di un ragazzoafgano che vive in Lombardia; a seguirevenerdì 10 febbraio Rocco Papaleo,condirettore di Sanremo 2012 con

AGianni Morandi, sarà in scena con unconcerto recital ambientato al Sud.Sabato 3 marzo è la volta di PaoloHendel in “Molière a sua insaputa”; laCompagnia del Sole di Roma saràimpegnata sabato 17 marzo in “2 manon 2”, ispirato a di Pirandello. Il mese dimarzo si chiuderà sabato 24 con AnnaBonaiuto in “La bella jouieuse”, unaproduzione dedicata a Cristina Trivulzio,protagonista del Risorgimento italiano.Penultimo spettacolo sabato 14 aprilecon Enzo Vetrano e Stefano Randisi in

“Totò e Vicé” e chiusura di rassegnasabato 28 aprile con “Karenina”,interpretata da Sofia Bergamasco.Dal 2011 il Comune di Sogliano prestagrande attenzione anche ai più piccoli

con “Provini”, tre spettacoli dedicati aibambini con ingresso a 2 euro (ancheper gli adulti): sabato 28 gennaio alle 21Flavio Albanese, accompagnato da unpianista, presenterà “La vera storia diPinocchio”; si prosegue domenica 26febbraio alle 15,30 con la Compagnia delSerraglio in “Mirtillo, Pizzico e lepolpette” e domenica 11 marzo con “A viva voce, il suono delle fiabe”, propostadal mulino di Amleto. Abbonamento: 60 euro (ridotto 45);ingresso singolo 12 euro (ridotto 10);

capienza circa 120 posti. Perinformazioni e prenotazioni, tel. 0541817328 dal lunedì al sabato ore 9-13 eprevendita sul sito www.vivaticket.com.

Claudia Coppari

Dedicato ai bambini

la rassegna “Provini”,tre spettacolicon ingressoa 2 euro

Sabato 14 gennaio serata di presentazione

Dal 12 al 15 gennaio

Al teatro Bonci di Cesena va in scena “La Ciociara”

orna la prosa la Bonci. Da giovedì 12 a sabato14 gennaio alle 21, e domenica 15 gennaio alle

15,30, Roberta Torre porta a teatro ’La Ciociara’, il

celebre personaggio interpretato nel 1960 daSophia Loren nel film di Vittorio De Sica.Il ruolo che a soli 26 anni ha consacrato Sophiacome icona nella memoria collettiva del pubblicoitaliano e internazionale, e che le ha valso l’Oscar, èoggi di Donatella Finocchiaro’.Scritta nel 1985 dal drammaturgo campanoAnnibale Ruccello, la versione teatrale del celebreromanzo di Alberto Moravia è ambientata neglianni ’50: finita la guerra, Cesira e la figlia Rosettahanno apparentemente dimenticato l’orrore dellaviolenza subita e discutono dell’acquisto di unanuova auto. La povertà è superata, inizia l’era delconsumismo.Questa versione de ’La Ciociara’ è un viaggioattraverso i ricordi, gli incubi, i fantasmi. Laviolenza della guerra si è tramutata in quotidianabanalità come se nulla fosse. Tutto vienedimenticato in cambio di una normalità apparente einquietante.

Sabato 14 gennaio sul palco la compagnia “De’ Bosch” 

Al Bogart il Festival della commedia dialettale

arrivato il freddo dell’inverno e, oramai trascorse le festività natalizie, perché non ’scaldarsi’con una piacevole serata all’insegna della tradizione e comicità?

Si apre sabato 14 gennaio alle 21, al cine-teatro Bogart di Sant’Egidio di Cesena, la ventesima

edizione del Festival della Commedia dialettale romagnola. Nove appuntamenti, tutti con inizioalle 21, per un Festival che ha visto negli anni la partecipazione costante di centinaia diappassionati. L’edizione numero venti della rassegna è dedicata a Giorgio e Francesca Giovanardi,babbo e figlia prematuramente deceduti, che tanta passione ed energie hanno dedicato al teatrodialettale e all’organizzazione delle serate al Bogart. Una dedica anche per il poeta dialettaleElio Lorenzini, deceduto nei mesi scorsi, protagonista di tanti eventi.Risate assicurate con il gruppo comico “De’ Bosch” di Gambettola che aprirà la rassegna, sabato14 gennaio alle 21: in scena due farse comiche della compagnia tanto conosciuta nel territorio. Aseguire, sabato 21 gennaio, la compagnia dialettale di Imola “I giovani di chiusura” metterannoin scena i tre atti brillanti “I matti ragusi” di A. Manzoni. Sul palco per i sabato sera successivi finoal 10 marzo si alterneranno compagnie ’di casa nostra’ come “La Brôza” di Cesena, insieme agruppi dialettali di Rimini, Savignano, Cassanigo (Ravenna), Bagnacavallo e Granarolo Faentino.Le serate saranno presentate da Gino Martuzzi e Albarosa Delvecchio. Organizzazione a cura delcine-teatro Bogart, in collaborazione con l’associazione teatrale “La Brôza”.Biglietti: intero 7 euro; ridotto 6 euro (ragazzi fino a 18 anni, pensionati da 65 anni e donatoriAvis). Per chi non intende mancare a nessuno degli appuntamenti con le commedie, è possibilesottoscrivere l’abbonamento valido per i nove ingressi al costo di 45 euro. Per informazioni,prenotazioni e prevendite, rivolgersi ogni sabato, giorno delle recite, dalle 16 presso il teatroBogart (tel. 0547 384777), oppure dal martedì al sabato, dalle 15 alle 20, al numero 342 0046238.

Sal 

È

ROCCO PAPALEO SARÀ IL PROTAGONISTADEL RECITAL CHE ANDRÀ IN SCENA AL TEATRO“ELISABETTA TURRONI” VENERDÌ 10 FEBBRAIO

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Giovedì 12 gennaio 201220 Cesena & Comprensorio

Notizie Flash

■ CesenaDomenica in MusicaL’Ensemble da camera del conservatorio"Bruno Maderna", domenica 15 gennaio

alle 15,30 al teatro Verdi, terrà il quartoconcerto della XVII edizione dellarassegna "Domenica in Musica"promossa dalla Fondazione della Crc.Con Riccardo Marasco, voce e GiorgioAlbiani alla chitarra. Ingresso libero.

■ GatteoConvegnoAvrà luogo giovedì 12 gennaio dalle17,30, nella nuova sede della Bcc diGatteo, un convegno sul tema: "Tradinge analisi dei mercati". ParteciperannoRiccardo Bolgia, della Centrale Tradingsrl e Giancarlo Marino, collaboratore diDirecta, per la presentazione demo online a mercati aperti.

■ CesenaFilm al VictorA San Vittore la programmazioneordinaria prosegue con il film "Le Idi dimarzo" sabato 24, domenica 15, martedì17 e giovedì 19 gennaio alle 21.Domenica 15 alle 15 e alle 17 saràproiettato "Happy eet 2". Ingresso 3,50euro.

■ MercatoFesta di Sant’AntonioLa parrocchia di Serra, domenica 15gennaio alle 18, celebrerà la esta diSant’Antonio abate, con la messa in

sufragio del parroco don Giuseppe Tosi,deceduto il 2 gennaio. Seguiranno labenedizione del pane e un piccolorinresco.

■ GatteoFesta della PasquelaA cura dell’associazione "Il Castello edintorni" si terrà sabato 14 gennaiodalle 20,30 al teatro parrocchiale "LinaPagliughi" la esta della Pasquela.Siesibiranno gruppi di Pasquaroli delterritorio. Parteciperà il comicoSgabanaza. Ingresso libero.

■ San Piero

Si ride con VitoAl teatro Garibaldi, venerdì 13 gennaioalle 21,30, ci sarà l’appuntamento con ilcomico bolognese Vita nello spettacolo"Se Garibaldi scendesse da cavallo".Monologo di Maurizio Garuti, regia diSilvio Peroni.Ingresso 10 euro, ridotto 8.

■ CesenaticoSpettacoli teatraliLa compagnia "La Rumagnola" sabato14 gennaio alle 21 al Comunale,presenterà la commedia "Una fiola damaridè", tre atti brillanti di SteanoPalmucci.Ingresso palchi e platea 8 euro, loggione6. Domenica 15 gennaio alle 17 darà un

concerto il quartetto composto daSimona Cavuoto al violino, ThomasCavuoto alla viola, Sandro Lanranchinial violoncello e Andrea Rebaudengo alpianoorte. In programma musiche diFaurè e Schumann. Posto unico 7 euro.

■ SarsinaUn altro filmSarà proiettato sabato 14 e domenica 15gennaio alle 21 al cineteatro "SilvioPellico" il film di Ficarra e Picone"Anche se è amore non si vede".Ingresso 3,50 euro.

Cesena◗Nonni a pranzo

L’azienda Amadori, il Centro risorseanziani del Comune e il Circoloricreativo Hobby 3 hanno

organizzato la tradizionale "Festadei nonni" di inizio anno, colpranzo alle 12,30 presso il Circoloricreativo Hooby 3 in via Gramsci293.

Savignano◗Mostra documentaria

Alla galleria della Vecchia Pescheriasarà aperta dal 14 gennaio al 15 marzola mostra "Alea iacta est". In

esposizione materiali inediti dedicatial tema del passaggio del Rubicone daparte di Giulio Cesare attraversol’analisi del ponte romano e dei materiali del Museoarcheologico de Compito. In programma visite guidate,laboratori didattici e rievocazioni storiche.

Cesena◗Film sull’Olocausto

Sarà proiettato venerdì 13 gennaioalle 21 il terzo film della rassegna"Per non dimenticare" al teatro

della Banca romagna cooperativa aMacerone. Sullo schermo "Jona chevisse nella balena" del registaRoberto Faenza (1993). Ingressolibero.

Cesena◗Mostra sul Risorgimento

Chiuderà domenica 15 gennaio allagalleria comunale ex Pescheria lamostra "Arte e Storia. Tracce delRisorgimento a Cesena". Orari diapertura: giovedì e venerdì dalle15,30 alle 19; sabato e domenicadalle 10 alle 12,30 e dalle 15, 30alle 19.

Cesena◗Open day

Porte aperte a bimbi e genitori, venerdì 13 gennaio dalle17,30 alle 19, della scuola dell’inanzia presso laFondazione del Sacro Cuore in via don Minzoni. Il liceo"Immacolata" delle scienze umane presso il Seminarioattende studenti e genitori sabato 14 gennaio dalle 15 alle18. L’Istituto agrario e l’Istituto per geometri invitaall’open day sabato 14 gennaio dalle 15. Porte aperte alliceo scientifico "Righi" sabato 14 gennaio dalle 15 alle16,30 e dalle 17 alle 18,30.

Longiano◗Spettacoli al Petrella

Sarà l’attore Andrea Cosentino ilprotagonista dello spettacolo"Angelica" sabato 14 gennaio alle21. Regia di Andrea VirgilioFranceschi.Mercoledì 18 gennaio alle 21 terràun concerto Peppe Voltarelli.Ingresso 12 euro, ridotto 10.

Cesena◗Conviviale del Rotary

Sarà Maurizio Zappatore il relatoresui "Consumi alimentari in Italia"venerdì 13 gennaio alle 20,30 alristorante Casali per gli incontri delRotary club Cesena. Parleràdell’andamento e delle prospettive

dei consumi alimentari e sullestrategie delle imprese, dell’Orogel inparticolare.

Cesenatico◗Progetto di vela-terapia

"I Ces&nautici prendono il largo" è ilprogetto di vela terapia che saràpresentato venerdì 13 gennaio alle20,30 nella sala conerenze del Museodella Marineria a Cesenatico. Ilprogetto prevede l’utilizzo del mondo

della vela per aiutare persone disabili e adolescenti in afdogiudiziario. Collaborano le associazioni Psike, Piccoli Passi,Congrega Velisti, Venerdì Vela.

Longiano◗Commedia dialettale

La compagnia "La compagine di SanTomè", domenica 15 gennaio alle 15al teatro Petrella metterà in scena"La nev de zi Anselmo", commedia indue atti di Valerio Di Piramo. Altermine dello spettacolo sarà oferta

una "merenda" nel ridotto delteatro. Ingresso unico 5 euro.

❚❚ I film saranno proiettati al cine-teatro Victor di Cesena

Una rassegna a misura di famigliacatta venerdì 13 gennaio la rassegnacinematografica FilmFamily, una se-rie di sei pellicole che fanno riflette-

re sul tema della famiglia. Il primo ap-puntamento è per venerdì 13 gennaio al-le 20,45 al cineteatro Victor di san Vittoredi Cesena, per il film “La nostra vita”.La proposta viene dall’Ufficio per la pa-storale della famiglia della nostra diocesi,in collaborazione con il Corriere Cesena-te, Afi e Cineteatro Victor-Sala di Comu-nità. Tutti si sono attivati proponendo asingoli o coppie la visione di sei film te-matici per ragionare sulla famiglia in mo-do piacevole e approfondito."A partire da nuove metodologie educati-ve - si legge in una nota dell’Ufficio dioce-sano per la pastorale della famiglia - comequelle che ci può offrire il linguaggio ci-nematografico, r ifletteremo sulla famigliacon l’aiuto di un esperto cinema, Filippo

Cappelli, per trarre nuovi spunti e per da-re nuove energie, nuovi significati al benefamiglia".I costi sono ridotti: una singola visione3,50 euro, abbonamento singolo 15 euro eabbonamento di coppia 20 euro."Quest’anno, dal 29 maggio al 3 giugno -continua la nota - vivremo il VII IncontroMondiale delle famiglie, a Milano. Uncammino che approfondirà il tema del la-voro e della festa e che porterà ad acco-gliere papa Benedetto XVI nelle due gior-nate conclusive di sabato e domenica. Frale tante iniziative in preparazione al-l’evento, è stato pensato un percorso di ci-neforum, il Filmfamily: una selezione difilm per raccontare in modo esemplare, divolta in volta, un aspetto specifico dellavita della famiglia, dalla relazione genito-ri-figli, alla relazione di coppia, all’intrec-ciarsi delle varie generazioni, all’influsso

della società nella famiglia stessa".Sei i film scelti, come già indicato, per ri-trovare sul grande schermo i temi delle ca-techesi di Family2012: il secondo appun-tamento sarà il 27 gennaio con We wantsex. Poi si proseguirà con: Il ragazzo con labicicletta (10 febbraio); Another year (24febbraio); Io sono con te (9 marzo); Car-nage (23 marzo). Tutte le proiezioni ini-ziano alle 20,45.

S

Cesena◗Convegno sul lavoro

Da anni la parrocchia di Ronta diCesena si occupa di temi legati alsociale. Giovedì 12 gennaio, alle 20,45nel circolo Acli della parrocchia, siterrà un dibattito-conronto dal titolo“Il lavoro che non c’è”. IntervengonoGiancarlo Petrini, direttore dellaBanca di Cesena e don Ezio Ostolani,assistente delle Acli.

Longiano◗Proroga della mostra

L’esposizione di presepi di IlarioFioravanti "Verbum caro actum est, ilprodigio di Betlemme" al Museo d’artesacra resterà aperta ogni sabato edomenica di gennaio dalle 14,30 alle18,30. Prorogata al 12 ebbraio la mostra"Il presepe fiore" di Enrico Pulsoni nell’ex chiesa dellaMadonna di Loreto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 edalle 15 alle 19.

Cesena◗Scambio di semi

Una giornata di libero scambio disemi di antiche varietà diortaggi,cereali, erbe, viti, è inprogramma sabato 14 gennaiodalle 9 alle 18 a Molino Cento in viaGermazzo. Interverranno AndreaFazi e Andrea Magnolini sullabiodiversità.

I romagnoli secondo SavelliScanzonati, ironici, taglienti e arguti. Esplodono perniente e poi, come se nulla fosse, sono di nuovopronti a ridere e scherzare. E’ questa la figura delromagnolo che emerge dall’ultimo librodell’architetto cesenate Alessandro Savelli. "Tutti simeravigliano dei romagnoli. Noi compresi"(alexEditore) è il titolo del volume che riporta

aneddoti al limite dell’inverosimile ma, comegarantisce l’autore, autentici, tramandati oralmente

di generazione in generazione. La filosofia delromagnolo, i suoi rapporti con le donne, con il giocodelle carte, con il cibo: sono solo alcuni dei capitoliche cercano di far luce su questa particolare specieumana. Non mancano parole scurrili, tipiche dellinguaggio romagnolo, da "prendere su" col sorrisocosì come quando si ascoltano certi comici tipo

Paolo Cevoli o Giacobazzi. Cristiano Riciputi

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Giovedì 12 gennaio 2012 21Sport

 VolleyCesenate, 41enne, il coach allena in A1 femminile e la nazionale della Bulgaria

E’ l’allenatore di Villa Cortese,squadra lombarda di pallavolofemminile seconda in classificain campionato. Originariodi San Mauro in Vallesi è poi trasferito a Cesenatico

Cristiano Riciputi

l’allenatore della squadraattualmente seconda in

classifica del campionato diserie A1 volley femminile. E,

come doppio incarico, allena lanazionale della Bulgaria: lui si chiamaMarcello Abbondanza ed è uno deimigliori coach di pallavolo delpanorama nazionale. Nato nel 1970, haabitato a San Mauro in Valle di Cesenafino al 1996, per trasferirsi poi aCesenatico. Venerdì scorso la sua MC Carnaghi VillaCortese ha battuto in maniera netta (3-0)Novara. Quattro giorni prima invece erauscito sconfitto (1-3) dallo scontro alvertice con la Yamamay Busto Arsizio,squadra dove milita la giocatricecesenate Giulia Leonardi."Cesena si meriterebbe una squadra inserie A - esordisce Abbondanza - inquanto l’ambiente si entusiasma

facilmente per il volley e vi è un grandeinteresse. Bisogna fare i complimentiagli eroici Graziani e Babbi che portanoavanti il lavoro del Volley club, e anche atutte le altre società che sopravvivonofacendo giocare i giovani. Però è chiaroche manca lo slancio di un’azienda, o unpool di imprese, importante". Villa Cortese è un comune di 3chilometri quadrati con seimila abitanti,in provincia di Milano. Tanto per fare unesempio, Gambettola ha 7 chilometriquadrati e 10mila abitanti. Chiaramenteil piccolo comune gravita sulla

’E

ClasseinAbbondanza

metropoli eppure, nonostante lemigliaia di società sportive grandi epiccole del capoluogo lombardo, vi sonodue grandi sponsor locali (Carnaghimetalmeccanica di precisione e Mcprefabbricati) che hanno portato lasocietà ad alti livelli. Abbondanza si èavvicinato alla pallavolo proprio grazieal Volley club Cesena: "Ho iniziato agiocare e allenare grazie alla societàguidata dal grande Gilberto Manuzzi,(oggi presidente onorario, ndr). Nel 1996ho avuto la mia occasione come vice

allenatore in A1 a Ravenna. Credo chenella vita per ottenere qualsiasi risultatooccorrano grandi sacrifici ma, in primoluogo, saper sfruttare l’occasione buona

che, prima o poi, a chiunque si presenta.Nel ’96 ho avuto una grande opportunitàe ne ho fatto tesoro". A soli 41 anni Abbondanza vanta un’esperienza ditutto rispetto: volendo citare solo gliultimi anni, nelle due più recentistagioni è arrivato in finale scudetto,perdendo prima con Pesaro e poi conBergamo. Ha vinto le ultime due edizionidella coppa Italia e la sua squadraesprime una pallavolo veloce e moltotecnica. Da un paio di mesi è anchel’allenatore della nazionale femminiledella Bulgaria: riesce a conciliare ildoppio incarico in quanto le gare dellanazionale si disputano per lo più nelperiodo estivo. "In Lombardia -aggiunge l’allenatore - la pallavolo ha ungrande riscontro mediatico. I giornali,pur monopolizzati dal calcio delle due

milanesi, dedicano molte pagine ancheal nostro sport. Per strada la gente tiferma e capisci che la pallavolo hatantissimi estimatori. Anche a Cesenapotrebbe essere la stessa cosa e laconferma è arrivata tre anni fa quandoper una stagione abbiamo avuto lasquadra di A1 e il Carisport con millespettatori a partita". "Ultimamenteriesco a tornare poco in Romagna -conclude Abbondanza - a causa dei tantiimpegni. La cosa che mi manca di più,oltre alla vicinanza della famiglia diorigine? Di certo il mare".

Cesena-Novara

Vietato sbagliare. E’ questo l’imperativocon cui il Cesena deve afrontare questadomenica il Novara al Dino Manuzzi. Nelloscontro diretto che mette di ronte iragazzi di mister Arrigoni agli azzurripiemontesi, ci si gioca una grossa etta disalvezza. A braccetto con soli 12 puntiall’attivo, le due ormazioni cercherannodi superarsi per alimentare le reciprochepossibilità di rincorsa, quando mancano 2giornate al termine del girone d’andata.La partita è da dentro o uori sia per ilNovara che per il Cesena, proprio perchéla classifica piange e le altre concorrentialla permanenza nella massima serie sisono staccate ora di ben 6 punti. E’ veroche con la vittoria che mette in palio i 3punti non è mai detta l’ultima parola, maa questo punto della stagione perdere

ulteriore terreno dalle dirette indiziatealla lotta finale, sarebbe deleterio. IlSiena e il Bologna appaiate al piano piùsopra della classifica, hanno atto bottinopieno durante lo scorso week-endissandosi a quota 18 punti, lasciandoproprio Cesena e Novara ad arrancareerme a 12 punti. Staccatissimo appareormai il Lecce, analino di coda conappena 9 punti sinora racimolati. Lasquadra del presidente Campedellichiuderà l’andata a Roma contro Totti ecompagni, ecco perché a maggior ragionemettere 3 punti in carniere contro ilNovara sarebbe un viatico indispensabileper continuare ad alimentare il sognosalvezza. Il Novara si presenta al Manuzzidopo essere stato sconfitto dallaFiorentina al Silvio Piola per 3-0. Se ilmorale della neopromossa ormazione

piemontese è piuttosto basso, non certoalle stelle è quello della truppabianconera di Romagna, sconfitta a Udinedal rullo compressore di Guidolin per 4-1.In Friuli il Cesena ha tenuto un tempoprima di soccombere sotto i colpi di Totòdi Natale e soci. Chiusi i primi 45 minutisull’1-1 grazie ad un gol del ritrovatoEder, i romagnoli sono caduti anche perun Antonioli non proprio in perettagiornata e un Lauro che si è attoespellere lasciando per oltre mezzora icompagni in 10 contro 11. Va dettocomunque che non era certo a Udine cheil Cesena doveva per orza di cosaraggranellare punti contro la terza orzadel campionato.

Eric Malatesta

❚❚ Calcio a 5: con questa risultato raggiunto il secondo posto in classifica

Futsal, vittoria come fosse a tenniserza giornata del girone di ritornoalle porte per la Futsal Cesena nelcampionato di serie C1. Dopo la

brillante vittoria casalinga della setti-mana scorsa nella prima partita del nuo-vo anno contro il Bagnolo con il nettopunteggio di 6-1, i ragazzi di mister Ca-stellani cercheranno di proseguire il lo-ro cammino vincente anche nella tra-sferta di sabato 14 gennaio a Modena.Capitan Ionetti (foto) e compagni pro-veranno in tutti i modi a conquistare itre punti per continuare la rincorsa allatesta della classifica. Nella prima gara in-

terna del 2012 contro il Bagnolo, la Fut-sal si è regalata una splendida vittoria:grazie ai 3 punti conquistati i cesenatihanno raggiunto al secondo posto laSporty Ravenna, sconfitta in casa dal Fa-ventia. Nell’ultimo vincente match con-tro il Bagnolo, i ragazzi di mister Castel-

lani hanno disputato un’ottimaprestazione mettendo in campotutta la cattiveria necessaria perconquistare il bottino pieno. LaFutsal ha dominato la gara findalle prime battute di gioco,chiudendo il primo tempoavanti per 3-0 grazie alle reti si-glate da Franceschini, Bonandie capitan Ionetti. Nella ripresa icesenati hanno controllato confacilità il match e sono riuscitiad aumentare il divario graziealla doppietta di Franceschini e

al gol di Sintuzzi. Due citazionisu tutte in casa Futsal: la prima per ilportiere Martini, in dubbio fino all’ulti-mo per un risentimento muscolare e au-tore di due interventi da antologia; la se-conda per il giovane bomber France-schini autore di una tripletta. Da segna-

lare anche l’importante traguardo rag-giunto da capitan Ionetti, che grazie auna punizione perfetta all’incrocio deipali, ha realizzato la duecentesima retein maglia bianconera.

Mirko Giordani

 T

La sosta non impedisce al Volley Club di

proseguire la propria marcia. Al ritornodalle vacanze, la squadra di Raggi superacon un combattuto 3-0 una Cosmetal Re-canati, comunque autrice di una buonapartita. Sostituita Poggiali, che ha inter-rotto l’attività agonistica per affrontarecon serenità la gravidanza, l’allenatore ce-senate preferisce la ventenne palleggia-trice Tardozzi al neo-acquisto Azzi, che haancora troppi pochi allenamenti alle spal-le per scendere in campo. A completare ladiagonale palleggiatrice-opposto, la man-cina Filanti.In banda spazio a capitan Bersani e a Lau-ra Zebi. Lo starting-six comprende anchele centrali Cancellieri e Gardini e il liberoCiavarella. La partita è combattutissima ei tre set sono vinti dalle padrone di casaper 25-21, 25-19, 25-21.

Sono arrivati così tre punti fondamentali

per il cammino del Volley Club che riescea vincere, senza soffrire troppo nonostan-te le tante insidie che l’incontro presenta-va. Recanati interrompe la striscia positi-va di sei vittorie consecutive con la qualeaveva chiuso il 2011, pur disputando unabuona partita costellata da qualche erro-re di troppo in attacco che non le hannopermesso di avere quello spunto in piùnei momenti decisivi dell’incontro. A par-tire dalla trasferta di Moie di sabato 14gennaio, il calendario presenta alla squa-dra di Raggi cinque sfide abbordabili.

CLASSIFICA : Volley Club e Bastia 29; Por-to Recanati 26; Pagliare 25; Recanati e Ma-noppello 19; Fabriano 18; Moie 16; Jesi 14;

 Valleceppi 12; Amandola e Rimini 10; Li-bero Ascoli 4; Sambuceto 0.

Pallavolo B2 Superato (3-0) il Recanati in una gara combattuta

Il Volley Club mantiene il primato

Marcello Abbondanza

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Giovedì 12 gennaio 201222 Sport Csi

ROMAGNA

INIZIATIVE per lo sport e il sociale 

In breve

1° Campionato amatorialeBeach TennisIl Centro Sportivo di Cesena organizza il 1°Campionato amatoriale di Beach Tennis,riservato a tesserati Csi. Sponsor tecnici: “Mbt-Tk”. Discipline: doppio maschile, doppiofemminile, doppio misto. Il campionato sisvolgerà presso i centri sportivi della Romagnache aderiscono all’evento con le propriesquadre iscritte. Periodo previsto di iniziocampionato: 13, 14 e 15 gennaio 2012.Per ulteriori informazioni: Csi Cesena,tel. 0547 600383; Corzani G. 349 [email protected] 

Corso per diventarearbitro di pallavoloIl Comitato provinciale Fipav di Forlì-Cesena, incollaborazione con il Csi, organizza un corsogratuito per arbitro di pallavolo.

Per info: Massimo, 335 226246;Renata 347 0774619; [email protected] 

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

l tradizionale meeting ciessinosvolto nella città di SanFrancesco che conclude l’annosolare associativo, ha visto sfilare

dal 9 all’11 dicembre scorso, davantia 600 partecipanti in platea,autorevoli ospiti del mondo dellosport, della Chiesa, delle istituzioni.Motivo conduttore per tutti il temadell’11esima edizione: “L’educazione sfida lo sport. Traalleanze, sguardi profetici e segni disperanza”.Per il comitato Csi di Cesena eranopresenti il sottoscritto presidentecon la moglie Antonella, il direttoredell’area formazione, Odo Rocchiaccompagnato dalla propriaconsorte Rita, il responsabile dellaCommissione regionale arbitri egiudici di gara, Adriano Flamminjaccompagnato anch’egli dalla moglieSilvia e infine Gino Guidi, addetto

stampa.Tra le tantetestimonianze che sisono succedute nei tregiorni di lavori, ne hoscelta unaparticolarmentesignificativa non soloper me, ma penso pertutti i presenti in sala:quella di Giusy  Versace, campionessaparaolimpica e figliadel noto stilista, che

ha perduto entrambele gambe in undrammatico incidentestradale sei anni fa.La Versace ha lottatomolto duramente,fino a diventare una

grande atleta (100 metri piani), tantoda avere centrato il minimo perpartecipare alle Paraolimpiadi diLondra di quest’anno.Se la sua presenza non fosse statapreceduta dal racconto terribile diquello che le è accaduto, mai sisarebbe pensato che quella belladonna che si muoveva sul palcoperfettamente a suo agio potesseavere il fisico segnato da unhandicap così grave. Solo il fisico,comunque. Perché ciò che ha detto,scaturito da un cuore grande esincero, è stato uno dei piùstraordinari inni alla vita che sipossono sentire.Donna di successo, imprenditrice,un cognome importante nel mondodella moda, un tragico giorno, il 22agosto 2005, finì in auto contro unguard rail. “Capii subito che mierano state strappate le gambe, ma

fin dai primi terribili attimi -racconta - cercai di farmi forza. Nonvolevo morire e mi misi a pregare.L’Ave Maria la cominciai mille volte,mentre mi soccorrevano, ma per ildolore che provavo, dopo pocheparole mi fermavo e ricominciavo.Capii che tranne le gambe, tutto ilresto funzionava e non potevo cheringraziare il Signore per avermilasciato in vita”.Il dolore fisico che Giusy dovettesopportare fu terribile. Non solo neiprimi momenti dopo l’incidente, maanche nelle fasi successive.“L’addestramento è stato duro, siaquello mentale, sia quello fisico -ammette -. Le protesi noncamminano da sole”. Dahandicappata (è lei stessa a dire chenon le piacciono i giri di parole,come “diversamente abili” e terminisimili) Giusy Versace dice avereriscoperto la vita: “Primadell’incidente, di fatto non trovavoneanche il tempo per parlare conmia madre; mi limitavo a mandare

I

Al tradizionale incontro nazionaledel Centro sportivo italiano nella città di San Francesco(9-11 dicembre), la forte e significativatestimonianza di Giusy Versace.Sei anni fu vittima di un incidente stradaleche le ha causato un grave handicap

“La vita è bella”Pensieridal Meeting

di Assisi

un sms ogni tanto: molto brutto. Poi hoscoperto che il cuore deve essere pieno ditante cose: ho costituito un’associazioneper chi, trovandosi all’improvviso in unasituazione analoga alla mia, non ha lapossibilità di dotarsi di protesi costose;sono diventata volontaria dell’Unitalsi per

accompagnare a Lourdes persone piùsfortunate di me. E al contempo, visto cheavevo imparato a camminare, decisi diimparare anche a correre. Un po’ tutticercarono di scoraggiarmi; io, calabresetestarda, cominciai a correre quasi perripicca, rendendomi conto di quanto iportatori di handicap sono ancora, difatto, ghettizzati. Per molti disabili, faresport è ancora un lusso”.“Quando vinsi il titolo italiano - aggiunge -fui proprio contenta: allo stadio c’eranotutti quelli che dicevano che non ce lapotevo fare. In fondo devo dire grazie aquella ‘tremenda voglia di vivere’. Lì hotrovato la forza: la vita, anche senzagambe, è veramente bella. Nei momentidifficili, mi sarei potuta arrabbiare conDio: ai delinquenti non capita neanche unraffreddore. Non l’ho fatto: ho capito che

Dio si serve di noi per lanciare messaggi.Sarei stata una egoista a tenere la miaesperienza tutta per me”.Una sera, in oratorio, l’incontro con ilpresidente Achini le ha fatto scoprire il Csie il suo mondo. E Giusy si è sentita subitomolto vicina. Oggi dice: “Complimenti peril lavoro che fate”. E si dà disponibile,come sta già facendo, a portare la suatestimonianza all’interno del CentroSportivo Italiano. È un fiume in pienaGiusy Versace; è una che sa emozionare,non solo per ciò che dice, ma anche per lacarica d’entusiasmo che arriva dritta alcuore di chi la sta a sentire.Oggi ha in testa le Olimpiadi di Londra,poi si porrà un altro obiettivo. Da una cosìè facile sentirsi tutti coinvolti... erappresentati. Alla fine del suo racconto, dopo esserestata salutata dal presidente Achini epremiata con un mazzo di fiori, scendendodal palco accompagnata da unlunghissimo e caloroso applauso,riprendendo posto in platea accanto alpadre, non è passato inosservato ilbellissimo e commovente abbraccio tra idue.

Luciano Morosi

presidente Csi Cesena

GIUSY VERSACE

INSIEME AL PRESIDENTE

DEL CSI CESENA

LUCIANO MOROSI

◆ A San Mauro in Valle

Festa di Nataleper gli arbitrie le loro famiglie

i è svolta il 22 dicembre scorso, presso laparrocchia di San Mauro in Valle, a Ce-sena, la tradizionale festa di Natale ri-

servata agli arbitri di calcio del Centro Spor-tivo Italiano di Cesena e le loro famiglie. Notevolissima la presenza di molti fischietti accompagnati dalla moglie e figli, dai genito-ri, dalle fidanzate. Alle 20 si è iniziato con la messa presiedutada don Guido Rossi e concelebrata dal consu-lente ecclesiastico del Csi Cesena don Giovan-

ni Savini. In questa circostanza si sono ricor-dati anche i defunti che in passato hanno col-laborato con il Gruppo Arbitri.

S no allo stare insieme, non solo per ap-prendere sempre più e sempre meglio ladifficile arte dell’arbitraggio, ma anche e direi soprattutto per il piacere di ritrovar-si nell’allegria e nel sano divertimento.Ringraziando il loro presidente ValerioFabbri, motore instancabile di questo me-raviglioso gruppo, colgo l’occasione per ringraziare tutti gli arbitri per il notevole 

lavoro svolto fin qui e anche per quello an-cora da svolgere.Luciano Morosi

Poi ci si è trasferiti al piano sotterraneo del circolo parrocchiale per fare festa a base di tombole, dolciumi, spumante e consegna di cesti natalizi. Questo appuntamento è statoparticolarmente curato da un bellissimo gruppo di “signore” e “signorine” (mogli e figlie dei nostri arbitri), che con ammirevole impe- gno e capacità organizzative l’hanno abbelli-to in ogni suo dettaglio.Cosa dire di questo appuntamento entrato or-mai nella tradizione degli Arbitri di Calcio del 

Csi di Cesena? È l’ennesima conferma dellasolidità e vivacità di questo gruppo e del si- gnificato importante che queste persone dan-

UNA ’PANORAMICA’ DELLA FESTA DEL GRUPPO ARBITRICHE SI È SVOLTA IL 22 DICEMBRE NEGLI AMBIENTI DELLAPARROCCHIA DI SAN MAURO IN VALLE, A CESENA

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Giovedì 12 gennaio 2012 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto

Lo scatto (di Foto Mario-Gambettola) mostra un “imbuto” in una via di Gambettola, di fiancoalla chiesa parrocchiale. Basterebbe poco per togliere gli automobilisti dall’imbarazzo, visto chesolo la segnaletica orizzontale indica che occorre svoltare a destra per rip rendere la via che por-ta oltre la Casa del ragazzo. La freccia blu andrebbe messa in orizzontale, in modo da costitui-re direzione obbligatoria e alla sua sinistra si potrebbe collocare un divieto di accesso per fa-re comprendere che quel breve tratto di strada è a senso unico.

Il grande tesoro preparato da un Altro

C aro direttore, siamo in crisi. Si parla solo di economia, di stipendi che si riducono sempre di più con l’aumento del caro vita e tasse che 

riappaiono all’improvviso.

 Mi piacerebbe sentir parlare di un’altra crisi.Quella che ci porta via la speranza nel futuro. Di quella che ci spegne il sorriso.Quella crisi esistenziale che sì, parte da una povertàeconomica, ma che è il risultato di una ricchezzache ci ha impoverito il cuore e la mente per decenni.Un ritorno alle piccole cose, ai sacrifici quotidiani.

 Mi irrito un po’ quando sento parlare di noi giovani trentenni come se stessimo a casa a divorare il patrimonio dei nostri genitori senza reagire. Chi piùdi noi, oggi come oggi, continua a combattere per arrivare a fine mese? 

 Abbiamo il mutuo, cambiamo lavoro spesso, perché diciamocelo il lavoro c’è, ma bisogna adattarsi.Facciamo il lavoro per cui abbiamo studiato il 

 giorno - se siamo fortunati - e, spesso, la sera ne  facciamo un altro.Siamo ricchi di esperienze di vita gratuite grazie alle quali abbiamo scoperto chi siamo.

 Abbiamo senso civico.

 Non piangiamo perché ci salta la settimana bianca,ma quando vediamo che viviamo in un mondodove emerge spesso “il figlio di” e non chi se lomerita davvero.Basta con sta crisi allora.Troviamo un’altra parola che si addica di più allarivoluzione che dobbiamo fare.Il passato è passato.Ora dobbiamo voltare pagina. Riprenderci in manoquella voglia di fare le cose e di assaporarle senzapensare sempre che qualcuno sta meglio di noi.

 Martin Buber scrive in un suo libro: “C’è una cosache si può trovare in un unico luogo al mondo: è il 

 grande tesoro, lo si può chiamare il compimentodell’esistenza. E il luogo dove si trova questo tesoro è il luogo in cui si trova.La maggior parte di noi giunge solo in rari momenti alla piena coscienza del fatto che non abbiamoassaporato il compimento dell’esistenza, che lanostra vita non è partecipe dell’esistenza autentica.Eppure non cessiamo mai di avvertire che qualcosaci manca.Il nostro tesoro è nell’ambiente che avverto come il mio spazio naturale, nella situazione che mi è toccata in sorte, in quello che mi capita giorno dopo

 giorno, in quello che la vita quotidiana mi richiede:proprio lì risiede il mio compito essenziale, lì si trova il compimento dell’esistenza messo alla miaportata”.Da qui prendo la forza e riparto.Con amicizia.

 Arianna Maroni 

✎ Il direttore risponde 

C arissima Arianna, questa tua‘ribellione’ mi piace molto. Anzi, dirò di più. Dico che era ora che qualcuno si 

svegliasse e dicesse basta a chi accusa i 

 giovani di oggi di essere dei ‘mammoni’ e di restare in casa dei genitori vita natural durante. Come tu ben affermi, non è per scelta che ciò avviene, ma nella stragrande maggioranza dei casi si è costretti a subire certe condizioni, in netta controtendenzarispetto a ciò che si vorrebbe fare.È vero. Anzi, è tutto vero. Ti invito, comunque,a essere sempre protagonista della tua vita,di te stessa, come tu già fai da sempre.Non si può mai generalizzare, né in un sensoné nell’altro. Non esistono solo fannulloni,come non ci sono solo bravi ragazzi. Mi piacerebbe trovare in entrambe le categorie quella sana inquietudine di chi non si rassegna davanti a questi anni così difficili. Anni in cui non si trova un lavoro normale,ma si deve rimanere precari a tempoindeterminato. È una condizione inaccettabile, quella cui sono chiamati i 

 giovani del Duemila. È anche, però,un’occasione unica da sfruttare al meglio,cercando di sperimentare strade diverse,prima di intraprendere quella definitiva oquasi che i giovanotti di 20-30 anni facompivano attorno ai 20-25 anni. Strade che si possono percorrere anche con esperienze all’estero, quasi del tutto sconosciute fino a10-15 anni fa, sia per motivi economici siaper le resistenze delle famiglie di origine che non mandavano tanto volentieri i figli fuori Italia.Il contesto è durissimo, inutile nasconderlo, e la pensione quasi certamente non ci sarà per nessuno. Eppure questi nuovi orizzonti assai cupi possono riservare sorprese che nessunosi aspetta. Sono convinto che occorra guardare sempre in faccia la realtà, ogni  giorno, per capire il disegno che un Altro hapreparato per ciascuno di noi. Questo eravalido ieri come lo è oggi e lo sarà domani. Il resto ci verrà dato in sovrappiù. Occorre  fidarsi e lasciarsi guidare da chi merita lanostra stima. Il futuro è dei giovani e a voi spetta quello scatto d’orgoglio che in questomomento manca a questo nostro Paese troppo spesso adagiato sui privilegi acquisiti.Voi non avete nulla da perdere. Mettete tuttala passione e l’entusiasmo possibili, sempre.In bocca al lupo.

Francesco Zanotti [email protected]

25esimo di sacerdozio di don Luca BaiardiIl grazie della comunità parrocchiale di SalaLa comunità parrocchiale di Sala ha festeggiato martedì 3 gennaio il25esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale del parroco don LucaBaiardi. In preparazione a questo momento so sono tenuti due incontri: ilprimo con il vescovo sulla figura del sacerdote, e il secondo con monsi-gnor Morigi che ha guidato un incontro di preghiera. Alla messa hannopartecipato, oltre a parenti e amici, anche diverse persone dalle parroc-chie dove don Luca ha compiuto il suo servizio presbiterale e svolto il suoservizio in Acr. Presenti anche alcuni confratelli sacerdoti che hanno con-celebrato con lui. La corale parrocchiale ha cantato la “Messa Festiva” cheil maestro Valerio Tassani ha scritto appositamente per don Luca. Dopo lacelebrazione, la festa è continuata nel teatro con buffet, canti, poesie, de-diche e omaggi.Nell’omelia, don Luca ha ricordato alcuni momenti del suo cammino vo-cazionale e ha condiviso due punti fermi in questi anni di sacerdozio. Ilprimo è sull’esempio dell’incarnazione di Cristo: saper accettare la pro-pria natura umana come il Verbo l’ha “accettata” nel farsi carne. Il se-

condo punto ha toccato la maturità del presbitero sull’esempio di SanGiovanni Battista. Quest’ultimo non si appropria dei suoi discepoli, ma ècapace di “tagliare” con loro per lasciarli andare a Gesù. Così è per il sacer-dote che deve essere capace di non appropriarsi delle persone, ma por-tarle a Cristo. Qui ne va proprio della maturità del sacerdote.Grati al Signore per il dono che abbiamo ricevuto, per ultimo desideriamopubblicare la lettera che il diacono Mauro ha letto alla fine della celebra-zione: “E adesso? Adesso vorremmo dire grazie: grazie di esserci don Luca,di essere tu guida e compagno di viaggio, uomo e sacerdote,pastore e amico; grazie per averci trasmesso la cura per la liturgia, il canto, il fare le cose come si deve; grazie per non lasciarci in pace, per gli scompigli e gli sconvol- gimenti che porti quando la nostra vita sonnecchia lontano dalla Verità; grazie. A volte abbiamo preteso da te ciò che ai nostri occhi sembrava indi-spensabile, ma tu ci hai insegnato a guardare ciò che è importante, anche quando questo per te significava sofferenza, della quale spesso non ci siamoaccorti. Ti abbiamo fatto stancare e gioire come un padre che guarda i pro-pri figli crescere. Ci hai amati tutti come solo un padre sa fare.Quando ci parli di Dio ci tocchi il cuore, arrivi in profondità, non ti ri-sparmi, riesci a farci entrare in relazione con Lui , come fosse Lui stesso aparlare: sbricioli la Sua Parola minuziosamente, affinché possa essere com-presa e vissuta nella quotidianità. Sei un educatore attento, capace di ac-compagnare in un cammino di maturità umana e cristiana, autenticotestimone di Cristo.Per tutto questo e per i taciti benefici seminati nel cuore di ognuno di noi,rendiamo infinitamente grazie a Dio, al quale da 25 anni rinnovi ogni  giorno il tuo sì. Lo Spirito Santo ti dia la forza di continuare nel tuo serviziosacerdotale e Maria, madre di Gesù e madre nostra, vegli sempre su di te.Don Luca, grazie.

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“Grazie dottor Gianni per la sua umanità e professionalità”Caro Francesco,se puoi, permettimi di ringraziare pubblicamente il mio medico “di famiglia”. Siamo in un periodo in cuiparlare di malasanità fa più ascolti che il contrario. Credo invece che, come dice il nostro vescovo Douglas,sia più utile guardare al seme che teniamo tra le mani, non come cosa spenta, ma come una gemma da cu-

stodire e coltivare dentro un campo pieno di tesoro. Allora grazie dottor Roberto Gianni, perché dopo l’ennesima visita in questo anno piuttosto lungo per me,mi ha salutato con un abbraccio così carico d’affetto, da farmi “bene”. Grazie per medici semplici e dispo-nibili come lei. Grazie per il bene che, con grande carica di umanità e professionalità, continua a fare tuttii santi giorni. Per lei chiederò molte benedizioni. Che il Signore dica bene di lei e faccia brillare il suo voltocarico di ogni bontà sulla sua famiglia.

Morena S.

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