casertafocus n1

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Un casertano sul tetto del mondo. Toni Servillo è in corsa per l’Oscar. La grande bellezza del regista Paolo Sorrentino, interpretato dall’attore casertano, entra nelle nomination degli Oscar come miglior film stra- niero. L'Italia torna a sperare, dopo La vita è bella di Roberto Benigni che vinse nel 1999. La premiazione il 2 marzo a Los Angeles. L'ultima candidatura italiana come miglior film straniero è del 2006 con La bestia nel cuore di Cristina Comencini. L'ultima statuetta nel '99 con La vita è bella che ebbe anche il premio come migliore attore Roberto Beni- gni e a Nicola Piovani per la co- lonna sonora. Servillo dovrà vedersela con una serie di pellicole e di attori tutti di livello internazionale. Gli altri film in concorso sono: The Broken Circle Breakdown, The Hunt Denmark, The Missing Pic - ture e Omar . Prima di arrivare alla nomination per l’Oscar, la Grande bellezza ha rac- colto una serie sterminata di suc- cessi. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2013. Il 7 dicembre 2013 vince quattro premi, miglior film, migliore regia, mi- glior attore e miglior montaggio, agli European Film Awards dall'Accade- mia Cinematografica Europea. Il 25 settembre 2013 viene designato come film rappresentante il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar 2014 al miglior film in lingua non inglese. Il 20 dicembre seguente viene confermato nella "shortlist" di nove film selezionati per la candida- tura. Il 16 gennaio 2014 viene candi- dato come miglior film in lingua non inglese. Il 12 gennaio 2014 vince il Golden Globe come miglior film straniero. L'ultimo film italiano aggiudicatario di questo premio della stampa estera a Hollywood era stato, nel 1990, Nuovo Cinema Paradiso di giu- seppe Tornatore. Ma di che parla la grande bellezza? Jep Gambardella è un giornalista di costume e critico teatrale navigato, dal fascino innega- bile, impegnato a districarsi tra gli eventi mondani di una Roma così im- mersa nella bellezza del passato, quanto distrutta dallo squallore del presente. La star di Caserta Toni Servillo in corsa per lOscar UNA FAMIGLIA di fenomeni Il fratello di Toni Servillo è Peppe lea- der degli Avion Travel, vincitori di un Sanremo. Pag.3 Un casertano da Oscar e per Caserta capitale della Cultura si pesca fuori dai confini... Non vogliamo mettere il dito nella piaga, ma ribadire un concetto espresso da cassandre prima della boccia- tura di Caserta: come si può imma- ginare di legare il nome della nostra città a quello di Abel Ferrara che l’ha conosciuta solo per una disav- ventura personale e non a quello di Toni Servillo? Boh... bisognerebbe chie- dere al comitato di soloni che è sceso in campo per promuovere Caserta come capitale della cultura... Servillo è l’orgoglio di Terra di Lavoro ormai da diversi anni e noi scegliamo Fer- rara, un bravo regista che non è Spielberg, per realizzare un video stantio con gli steriotipi più usurati del mezzogiono... ci mancava solo la pizza e il mandolino per completare il quadro delle mortificazioni... Mentre si pasticciava così maldestramente, la Grande bellezza scalava classifiche, conquistava il mondo, si aggiudicava premi... Perché Servillo è stato scartato? Non è stato coinvolto? Non si è deciso di affidargli in mano la gestione di un progetto che avrebbe potuto portare visibilità a Caserta oltre che qualche quat- trino? continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 Cultura e le scelte da Oscar di Caserta... Toni Servillo CERCHIA lancia messaggi a Vitale Intervista al segretario di Sel che la- vora alla costruzione del centrosini- stra. Pagg. 4 e 5 IL DIVIETO di nascite in città Scoppia il caso della Clinica della sa- lute dove sarà chiuso il reparto di gi- necologia. Pag.8 RIFIUTI è di nuovo emergenza Problemi sul cantiere di Capua per i dipendenti che non percepiscono lo stipendio. Pag.9 DI ROSA ‘pruriti’ alfaniani Il consigliere comunale, assieme a quello provinciale Santangelo guarda al Ncd. Pag.10 PASTICCIO Santa Veneranda Fecondo: è stata inserita la stessa Iva dello scorso anno sul progetto delle bonifiche. Pag.11 JUVECASERTA prova a stupire Bianconeri al giro di boa, si riparte contro Venezia con +10 sull’ultimo posto. Pag.15 Per informazioni 328.3997148 [email protected] www.casertafocus.net Anno V n. 01 18/01/2014 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me- ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

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Page 1: Casertafocus n1

Un casertano sul tetto del mondo.

Toni Servillo è in corsa per l’Oscar.

La grande bellezza del regista Paolo

Sorrentino, interpretato dall’attore

casertano, entra nelle nomination

degli Oscar come miglior film stra-

niero. L'Italia torna a sperare, dopo

La vita è bella di Roberto Benigni

che vinse nel 1999. La premiazione

il 2 marzo a Los Angeles. L'ultima

candidatura italiana come miglior film

straniero è del 2006 con La bestia

nel cuore di Cristina Comencini.

L'ultima statuetta nel '99 con La vita

è bella che ebbe anche il premio

come migliore attore Roberto Beni-

gni e a Nicola Piovani per la co-

lonna sonora. Servillo dovrà

vedersela con una serie di pellicole

e di attori tutti di livello internazionale.

Gli altri film in concorso sono: The

Broken Circle Breakdown, The

Hunt Denmark, The Missing Pic-

ture e Omar.

Prima di arrivare alla nomination per

l’Oscar, la Grande bellezza ha rac-

colto una serie sterminata di suc-

cessi.

Il film è stato presentato in concorso

al Festival di Cannes 2013.

Il 7 dicembre 2013 vince quattro

premi, miglior film, migliore regia, mi-

glior attore e miglior montaggio, agli

European Film Awards dall'Accade-

mia Cinematografica Europea.

Il 25 settembre 2013 viene designato

come film rappresentante il cinema

italiano alla selezione del Premio

Oscar 2014 al miglior film in lingua

non inglese. Il 20 dicembre seguente

viene confermato nella "shortlist" di

nove film selezionati per la candida-

tura. Il 16 gennaio 2014 viene candi-

dato come miglior film in lingua non

inglese.

Il 12 gennaio 2014 vince il Golden

Globe come miglior film straniero.

L'ultimo film italiano aggiudicatario di

questo premio della stampa estera a

Hollywood era stato, nel 1990,

Nuovo Cinema Paradiso di giu-

seppe Tornatore. Ma di che parla la

grande bellezza? Jep Gambardella è

un giornalista di costume e critico

teatrale navigato, dal fascino innega-

bile, impegnato a districarsi tra gli

eventi mondani di una Roma così im-

mersa nella bellezza del passato,

quanto distrutta dallo squallore del

presente.

La star di CasertaToni Servillo in corsa per l’Oscar

UNA FAMIGLIAdi fenomeniIl fratello di Toni Servillo è Peppe lea-

der degli Avion Travel, vincitori di un

Sanremo. Pag.3

Un casertano da Oscar e per

Caserta capitale della Cultura si

pesca fuori dai confini... Non

vogliamo mettere il dito nella piaga,

ma ribadire un concetto espresso

da cassandre prima della boccia-

tura di Caserta: come si può imma-

ginare di legare il nome della nostra

città a quello di Abel Ferrara che

l’ha conosciuta solo per una disav-

ventura

personale e non a quello di Toni

Servillo? Boh... bisognerebbe chie-

dere al comitato di soloni che è

sceso in campo per

promuovere Caserta come

capitale della cultura... Servillo è

l’orgoglio di Terra di Lavoro ormai

da diversi anni e noi scegliamo Fer-

rara, un bravo regista che non è

Spielberg, per realizzare un video

stantio con gli steriotipi più usurati

del mezzogiono... ci

mancava solo la pizza e il

mandolino per completare il

quadro delle mortificazioni...

Mentre si pasticciava così

maldestramente, la Grande

bellezza scalava classifiche,

conquistava il mondo, si

aggiudicava premi... Perché

Servillo è stato scartato? Non è

stato coinvolto?

Non si è deciso di affidargli in mano

la gestione di un progetto che

avrebbe potuto portare visibilità a

Caserta oltre che qualche quat-

trino?

continua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

Cultura e lescelte da Oscardi Caserta...

Toni Servillo

CERCHIA lanciamessaggi a VitaleIntervista al segretario di Sel che la-

vora alla costruzione del centrosini-

stra. Pagg. 4 e 5

IL DIVIETO di nascite in cittàScoppia il caso della Clinica della sa-

lute dove sarà chiuso il reparto di gi-

necologia. Pag.8

RIFIUTI è di nuovo emergenzaProblemi sul cantiere di Capua per i

dipendenti che non percepiscono lo

stipendio. Pag.9

DI ROSA ‘pruriti’alfanianiIl consigliere comunale, assieme a

quello provinciale Santangelo

guarda al Ncd. Pag.10

PASTICCIO Santa VenerandaFecondo: è stata inserita la stessa

Iva dello scorso anno sul progetto

delle bonifiche. Pag.11

JUVECASERTAprova a stupireBianconeri al giro di boa, si riparte

contro Venezia con +10 sull’ultimo

posto. Pag.15

Per informazioni328.3997148

[email protected]

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Anno V n. 0118/01/2014

distribuzione gratuita

Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Page 2: Casertafocus n1

segue dalla prima

Cimentatosi in gioventù anche nella

scrittura, ha scritto un solo libro, L'ap-

parato umano. Non ha più scritto altri

libri - nonostante questa sua prima

opera fosse stata apprezzata - per la

sua pigrizia ma soprattutto perché

sente che nella sua vita non c'è più

nulla in cui credere e da comunicare

ad altri che vivono come lui. Lo

scopo della sua esistenza è stato

quello di divenire non solo "un" mon-

dano ma il primo dei mondani, come

lui stesso confessa: «Quando sono

arrivato a Roma, a 26 anni, sono pre-

cipitato abbastanza presto, quasi

senza rendermene conto, in quello

che potrebbe essere definito "il vor-

tice della mondanità". Ma Io non vo-

levo essere semplicemente un

mondano. Volevo diventare il re dei

mondani. Io non volevo solo parteci-

pare alle feste. Volevo avere il potere

di farle fallire.» Frequenta ogni notte

un siparietto confuso e statico di

amici intimi e compagni di sventure,

tra cui Romano, scrittore teatrale mai

realizzato e perennemente al guinza-

glio di una giovane donna che lo

sfrutta; Lello, ricco venditore all'in-

grosso di giocattoli dalla parlantina

sciolta e marito infedele di Trumeau;

Viola, facoltosa borghese con un fi-

glio pazzo; Stefania, egocentrica

scrittrice radical chic; Dadina, la ca-

poredattrice nana del giornale su cui

Jep scrive.

Una mattina, tornando da uno di

quegli insipidi salotti, incontra il ma-

rito di Elisa, il suo primo (e probabil-

mente unico) amore, che lo attende

davanti alla porta di casa. Sua mo-

glie è morta, lasciandosi dietro solo

un diario dove narra dell'amore, mai

perduto, verso Jep, di cui il marito è

stato semplice surrogato per 35 anni,

nient'altro che "un buon compagno".

Quest'episodio, unito al compimento

del suo sessantacinquesimo comple-

anno, spingono Jep ad una profonda

e laconica rivisitazione della sua vita,

a una lunga meditazione su se

stesso e sul mondo che lo circonda.

E, soprattutto, innescano in lui un

pensiero che, probabilmente, alber-

gava nascosto in lui da molto tempo:

«Ho una mezza idea di riprendere a

scrivere».

Roma diventa così teatro onirico di

feste, vignette, presagi e incontri ca-

suali, da Ramona spogliarellista dai

segreti dolorosi al cardinale Bellucci

che si intende più di cucina che di

fede; ma, soprattutto, diventa il vero

palcoscenico di Jep, sempre più con-

vinto della futilità e dell'inutilità della

sua esistenza.

Il sogno di recuperare la sua identità

di scrittore e letterato, di ritornare a

quell'innocente bellezza del primo

amore adolescenziale, sembrano in-

frangersi di fronte allo spettacolo

aberrante e miserabile con cui Jep

ogni sera deve e vuole confrontarsi.

Ben presto anche il suo "circolo vi-

zioso" si rompe: Ramona, con cui

aveva instaurato un rapporto inno-

cente e profondo, muore per un male

incurabile; Romano, deluso dall'in-

gannevole attraenza di Roma, lascia

la città salutando solo Jep; Stefania,

umiliata da Jep che le aveva rivelato

i suoi scheletri nell'armadio e le sue

menzogne in faccia, abbandona la

vita mondana della città (rincon-

trando Jep in seguito, mostrandosi

caratterialmente cambiata); Viola in-

vece, dopo la morte del figlio, dona

tutti i suoi beni alla Chiesa cattolica

e diventa una missionaria in Africa.

Solo Lello, Trumeau e Dadina conti-

nuano a darsi alla mondanità, illu-

dendosi di vivere una vita felice ed

esclusiva. La povertà di contenuti

che scorge in queste feste trash e

volgari lo induce, in un momento di

ebbrezza, a un'amara confessione a

cuore aperto: «Mi chiedono perché

non ho più scritto un libro. Ma guarda

qua attorno. Queste facce. Questa

città, questa gente.

Questa è la mia vita: il nulla. Flaubert

voleva scrivere un romanzo sul nulla

e non ci è riuscito: dovrei riuscirci

io?». Sembra il segno di un falli-

mento durato un'intera vita.

Ma proprio nel momento in cui le

speranze sembrano abbandonarlo

definitivamente, ecco che l'illumina-

zione arriva: dopo un incontro, spinto

da Dadina che vuole ottenere un'in-

tervista, con una "Santa", una mis-

sionaria cattolica nel terzo mondo,

Jep si reca all'Isola del Giglio per un

reportage sul naufragio della Costa

Concordia. E proprio qui, ricordan-

dosi del suo primo incontro con Elisa

in un flashback, si riaccende in lui un

barlume di speranza: il suo prossimo

romanzo è finalmente pronto per ve-

nire alla luce.

Sullo sguardo finalmente sereno di

Jep, che osserva sorridente l'alba ro-

mana, si chiude il film, sulle note di

The Beatitudes dei Kronos Quartet.

Marco Antonio Servillo, al secolo

Toni, è nato il 9 agosto del 1959. Au-

todidatta, si appassionò al teatro sin

da piccolo, aiutato da un contesto fa-

miliare nel quale la tradizione tea-

trale, sebbene assente, era amata

dai componenti della famiglia. Iniziò

recitando nell'oratorio salesiano del

posto, per poi passare alle messin-

scene durante l'adolescenza.

segue a pagina 3

2 18/01/2014 CASERTA

continua da pag.1

Chi è deputato a rispondere a que-

sta domanda? Meglio non pensarci

più il rammarico per quello che po-

teva essere e non è stato è troppo

grande...

Questa esperienza deve, però, in-

segnare qualcosa alla città, al suo

ceto dirigente, al mondo della cul-

tura, a coloro che si atteggiano ad

intellettuali che guardano lontano,

ma che non sanno cogliere il meglio

che è a un palmo da loro... Caserta

è una città e una provincia ricca di

risorse artistiche e culturali. E’ un

territorio che ha un materiale

umano straordinario che deve es-

sere coinvolto e valorizzato... Non si

può immaginare che Servillo sia il

testimonial dell’arte a destra e a

manca e non a casa sua... E’ il mo-

mento di fare sistema con le migliori

risorse che esprime questo territo-

rio, metterle in rete, renderle com-

patibili e complementari tra loro,

fare in modo che il meglio di Ca-

serta operi a e per Caserta. L’inca-

pacità di puntare su quanto di me-

glio esprime Caserta ha fatto in

modo che in questi giorni, Servillo

fosse considerato orgoglio napole-

tano.

Non si tratta del solito atteggia-

mento banalmente definito napoli-

centrico o di un tentativo di

ridimensionare la città di Caserta,

ma, più semplicemente, è l’amara

conseguenza dell’incapacità di Ca-

serta di intestarsi i suoi successi, di

pavoneggiarsi per le sue bellezze.

Insomma se Caserta non si ag-

grappa ad un patrimonio come Ser-

villo, perché per i media nazionale,

l’attore dovrebbe essere conside-

rato un casertano? Per carta d’iden-

tità?

Per un ossequio dovuto a prescin-

dere alla magnificenza della Reg-

gia? O perché è così e basta?

Purtroppo non è così... Speriamo

che la lezione, almeno questa volta,

sia servita...

il padre del teatro in cittàServillo è stato tra i fondatori della struttura a Caserta

Un momento del film la Grande bellezza

Page 3: Casertafocus n1

segue da pagina 2

Negli anni della contestazione stu-dentesca collaborò alla fondazionedel Teatro Studio di Caserta, insiemea Matteo De Simone, Sandro Leg-giadro, Riccardo Ragozzino, Euge-nio Tescione. Si aggiunse al gruppoanche Nando Taccogna, il quale ri-corda che "le prime prove si tene-vano in alcune stanze situate nellasoffitta della Reggia, poi nei locali al-l'interno di un portone di Via Maiellied infine presso il palazzo Tescionedi Corso Trieste". Il Teatro Studio al-lestì diversi spettacoli fino al 1984,girando in Italia ed Europa. Nel 1986si avvicinò al gruppo Falso Movi-mento e quindi al regista Mario Mar-tone, con cui collaborò spesso einsieme al quale fondò Teatri Uniti, dicui attualmente è direttore artistico.Nello stesso anno vinse, Per la co-stante ricerca di nuovi linguaggi divaste significazioni poetiche, il PrimoPremio Gennaro Vitiello con Guer-nica, atto unico da lui scritto, direttoe interpretato.Nel 1989 e nel 1991 partecipa aglispettacoli Ha da passa' 'a nuttata eL' impero della ghisa di Leo de Be-rardinis. Ha anche diretto Il Misan-tropo (1995) e Tartufo di Molière; checon Le false confidenze di Marivaux

compongono un trittico sul grandeteatro francese a cui ha collaboratoanche Cesare Garboli per le tradu-zioni. Al 1999 risale il suo debuttocome regista di teatro musicale, conLa cosa rara di Martin y Soler, per LaFenice di Venezia, a cui fanno se-guito Le nozze di Figaro di Mozart,Arianna e Naxos di Richard Strauss,Fidelio di Beethoven e L’Italiana inAlgeri di Gioachino Rossini.È stato diretto, tra gli altri, da MemèPerlini, Mario Martone e Elio De Ca-pitani.Nel 2002 è regista di Sabato, dome-nica e lunedì, rivisitazione del capo-lavoro di Eduardo De Filippo, inscena per quattro stagioni in tuttaEuropa e vincitore di numerosipremi. Nel 2005 per questo suo la-voro riceve il Premio Gassman per laregia. Nel 2007 ha adattato, direttoed interpretato Trilogia della villeg-giatura di Carlo Goldoni, in tournéemondiale fino al 2010.Tra le altre opere liriche da lui curate,oltre a quelle già citate, sia all'esteroche in Italia, vi sono: Il marito dispe-rato di Cimarosa e il Fidelio di Bee-thoven per il Teatro San Carlo diNapoli, e Boris Godunov di Musor-gskij al Teatro Sao Carlos di Lisbona.Nel 2013 vince il Premio Le Ma-

schere del Teatro italiano nelle cate-gorie "miglior spettacolo in prosa" (Levoci di dentro), "miglior regia" e "mi-glior attore protagonista".Servillo non è l’unico artista di suc-

cesso della famiglia. Toni, infatti, è ilfratello di Peppe Servillo, leader sto-rico degli Avion travel, formazioneche ha anche vinto il Festival di San-remo.

una famiglia di fenomeniToni è il fratello di Peppe Servillo degli Avion Travel

318/01/2014CASERTA

Peppe Servillo degli Avion travel

Page 4: Casertafocus n1

CASERTA. La parabola della Sini-

stra in provincia di Caserta è stata

rapida ed inesorabile. Si è passati

da una fase in cui Ds, Rifonda-

zione comunista e Comunisti ita-

liani erano rappresentati ai

massimi livelli istituzionali al nulla

assoluto. Professore Cerchia,

come si spiega questo fenomeno?

«La sinistra ha rappresentato un pa-trimonio importante, ma pur semprenel quadro di un territorio cheesprime una lunga e radicata tradi-zione conservatrice e moderata. Vor-rei ricordare che il 2 giugno del 1946,la Repubblica e le forze della sinistrache la sostenevano raccoglievano inprovincia di Caserta una percentualedi gran lunga inferiore al 20%. Poi lecose sono mutate nel corso deltempo, ma senza mai scalfire la spro-positata egemonia della DemocraziaCristiana. La sinistra assumeva unpeso rilevante solo con la fine dellaPrima Repubblica e il crollo del si-stema tradizionale dei partiti, riem-piendo il vuoto determinato dalladelegittimazione delle forze politichedel pentapartito. Fu la sua occasione,oggi possiamo dire largamente dissi-pata nell’incapacità di costruire unnuovo blocco sociale e politico, gra-zie alla possibile confluenza tra ladiaspora del PCI (quelle forze da leinominate) e quei settori democraticialla ricerca di nuovi equilibri e nuoviorientamenti riformatori. È la storiadell’esperienza dei progressisti e deldifficile farsi dell’Ulivo casertano. Unastoria lunga e controversa che, primao poi, mi piacerebbe contribuire araccontare. Oggi siamo quasi al-l’anno zero ed è necessario ripren-dere il cammino, con umiltà edeterminazione».

Dopo anni da osservatore impe-

gnato, è tornato in campo in prima

persona per cercare di invertire

questa rotta. Quali sono gli stru-

menti che metterà in campo Sel?

«Vorremmo contribuire a rimettere iltema del Mezzogiorno al dentro deldibattito politico nazionale. Dopo annidi mesto e subalterno inseguimentodi una certa retorica leghista, il diva-rio tra il Nord e il Sud del Paese è tor-nato ai livelli anteriori alla Cassa peril Mezzogiorno. In nome della pana-cea federalista, si sono distrutti stru-menti di intervento e solidarietà,facendo così un danno all'interoPaese. Una subalternità che riappareanche quando si concepiscono inca-

richi politici nazionali cheaccostano legalità e Mez-zogiorno, come se il temadel rispetto delle leggi edel contrasto della crimi-nalità esaurisse o riassu-messe tutta la vicendameridionale. Il Sud èun'opportunità, non unacondanna; un luogo di in-contro, di mescolanza e diaccoglienza, aggredito daun grumo di potere chevede saldati insieme ca-morra, una certa politica eaffari nazionali (vogliamodiscutere sulla prove-nienza della gran partedei rifiuti tossici e spe-ciali?). Mi rendo contoche, per qualcuno, in que-sti anni, ridurre tutto il Mezzogiornoal problema della camorra sia statoun modo per rimuovere una grandee drammatica questione economicae sociale. Penso che sia l’ora di un ri-pensamento molto forte di quelle im-postazioni liquidatorie dell’interventostraordinario e, più in generale, anti-keynesiane che accompagnarono lafine del secolo breve. Viviamo un mo-mento di grande difficoltà, ma la sini-stra potrà tornare a svolgere unafunzione solo se coltiverà grandi am-bizioni. La nostra, tra le altre cose, èanche quella di contribuire a far ria-prire una nuova stagione della "con-vergenza" dei redditi, dei diritti e delleopportunità».

Il crollo della Sinistra è stato

anche quello del centrosinistra,

quali sono le colpe del Pd?

«Il PD non è stato in grado di trac-ciare una linea e un programma con-divisi entro i quali chiamare a raccoltaun campo di valori e una coalizionedi progresso. Sul piano locale è ap-parsa spesso e volentieri come una"collezione" di corpi separati, piutto-sto che come un soggetto capace diesprimere un progetto e un punto diriferimento, un principio d'ordine peruna più ampia alleanza. Sul pianonazionale le responsabilità sono an-cora più pregnanti e profonde: i limitiregistrati a Caserta e in Campaniasono stati amplificati, come ho ac-cennato poc’anzi, dalla vera e propriodamnatio memoriae subita dal Mez-zogiorno, cancellato dalle agende ditutti i governi, sia di destra che di si-nistra».

Che tipo di rapporto Sel intende

istaurare con i Democratici?

«Sel vive nel campo del centrosini-stra e non ha alcuna tentazione d’im-pegnarsi in una corsa solitaria.Tuttavia, con il PD è necessario rico-struire un rapporto, a partire da sceltechiare e obiettivi comuni, fin dalla co-struzione delle coalizioni per le immi-nenti amministrative. Soprattuttoperché al voto dovrebbero andare –il condizionale è d'obbligo – realtà im-portanti e con situazioni molto deli-cate da affrontare, specie dopo unlungo commissariamento. A Caserta,peraltro, è stato appena eletto unnuovo gruppo dirigente del PD, gui-dato dal giovane sindaco di una cittàche rappresenta, da sempre, unabandiera per tutta la sinistra di Terradi Lavoro. Speriamo che ciò sia l’au-spicio per l’avvio di una discussionefranca e di un dialogo proficuo, anchese l’attuale configurazione comples-siva del PD e l’atteggiamento a dirpoco contraddittorio nei confronti delGoverno Letta ci induce a intrave-dere un percorso tutto in salita. È,però, una sfida che il nostro partitodeve affrontare con determinazione,nell’ottica della costruzione di un cen-trosinistra attorno a un progetto coe-rente di governo del territorio».

Trasporto, ambiente e lavoro: tre

temi dai quali dipende il futuro di

Caserta. Le tre soluzioni che met-

terebbe in campo Sel per questi

problemi.

«Questa è ormai una provincia deva-stata e sconnessa. Da una parte cisono le due conurbazioni — ambiti diuna delocalizzazione subalterna

delle contraddizioni e delle funzioniurbane napoletane. Dall’altra parte,le aree interne scontano un cre-scente isolamento, registrando unprocesso di lacerazione e marginaliz-zazione che non potrebbe che ac-centuarsi a fronte di un’eventualesoppressione della ferrovia Alifana.Soprattutto in un contesto già pesan-temente colpito dalla crisi e dal tagliodelle linee e delle corse, sia su ferroche su gomma. Dobbiamo difenderele infrastrutture esistenti e rilanciarela costruzione di un nuovo e largo as-setto delle reti di comunicazione, conun potenziamento dell’intermodalitàpubblica che, soprattutto nelle zonea più alto tasso di antropizzazione, li-beri le strade dal traffico privato e re-stituisca un po’ di ossigeno aipolmoni dei cittadini. Per il lavorosiamo, come è noto, in una situa-zione che definire d’emergenza èdavvero una sottovalutazione deldramma: la provincia di Caserta, unavolta esperienza avanzata di indu-strializzazione, oggi si presenta comeun cimitero produttivo, con pocheisole manifatturiere che resistono aldeclino. Bisogna far argine, chia-mando a raccolta forze politiche e so-ciali, impedendo nuove dismissioni(la felice evoluzione della vicenda Fi-rema è, fortunatamente,un segnalepositivo). Ma il punto di svolta deveregistrarsi sul piano delle politichenazionali, affinché si abbandonino lo-giche e programmi di rigore a sensounico e si torni a impegnare le istitu-zioni pubbliche in un grande inter-vento di sostegno alle attivitàproduttive.

segue a pagina 5

cerchia messaggi a Vitale«Fissiamo gli obiettivi per un centrosinistra forte»

4 18/01/2014 CASERTA

Gianni Cerchia

Page 5: Casertafocus n1

segue da pagina 4

«Non chiediamo atti particolarmenterivoluzionari, ma comportamenticome quello della Germania del-l’Ovest dopo l’abbattimento delmuro, quando quel Paese rivolseverso Est (il suo Mezzogiorno) un im-pegno e una quantità di risorse im-pressionante: in vent’anni, circa 1600miliardi di euro, il 400% in più diquanto si sia speso in Italia nel corsodi mezzo secolo d’intervento straor-dinario. Tuttavia, a differenza che nelpassato, credo che si possa ipotiz-zare anche un uso più proficuo (cul-turalmente ed economicamente)dell’enorme patrimonio paesaggi-stico, architettonico e artistico a no-stra disposizione. Il sapere, i beniculturali, la nostra memoria sono unaricchezza in termini di opportunità disviluppo. Terremo in febbraio un’ini-ziativa pubblica per ragionare aper-tamente proprio su questo tema.L’ambiente, la sua tutela e il suo re-cupero sono l’altro volto di questo ra-gionamento. Soprattutto in unaprovincia come la nostra che si èvista brutalizzata da criminali d’ognisegno e latitudine. Bisogna ammet-tere che il recente decreto del go-verno ha di certo rappresentato ungesto d’importante attenzione neiconfronti della Terra dei fuochi. Allostesso modo, però, non si può nonannotare come esso sia stato conce-pito con una certa approssimazione(sulle risorse e i tempi di intervento)e con una logica nient’affatto scevrada mosse spettacolari e propagandi-stiche. A cosa serve, mi chiedo, l’in-vio dell’esercito, quando, in onorealla logica dei tagli lineari imposti allaPubblica amministrazione, poi sichiude il posto di polizia di Casape-senna? Quando carabinieri e polizianon hanno a volte nemmeno la ben-zina per pattugliare il territorio?Quando gli organici della magistra-tura, gli strumenti informatici a lorodisposizione per le indagini, gli im-piegati e i cancellieri necessari alfunzionamento degli uffici sono ridottida tempo al lumicino? Queste cosevanno affrontate con maggior coe-renza e serietà, presupposti di quellanecessaria trasparenza che deveevitare — dopo il terremoto e la ge-stione del ciclo dei rifiuti — l’enne-sima, disastrosa gestionecommissariale».

Come si fa a coinvolgere nuova-

mente la base nel dibattito poli-

tico?

«Provando a procedere nella dire-zione del rinnovamento della politica,della sua credibilità come strumentodi partecipazione e di cambiamento.Finché la politica verrà percepitacome una sorta di buco nero, di sen-tina di ogni male delle Repubblica,nessuna strumentazione potrà es-sere attraente. Nell'immediato,stiamo provando a ricostruire l’ideadi un soggetto politico collettivo: unpartito, si sarebbe detto una volta;una comunità di uomini e donne, po-tremmo dire oggi, che condivide unprogetto e dei valori. Vorrei però ri-marcare un’ultima cosa: trovo fuor-viante la distinzione tra alto e basso,base e vertici, società civile e dimen-sione politico-istituzionale. L’una èsempre specchio dei limiti dell’altra.La politica perde tono e forza, quantopiù diventa incapace di governare lespinte corporative e localistiche, nonil contrario».

Crede sempre nella bontà delle

primarie come strumento per se-

lezionare la classe politica?

«Credo nella politica e nella suaforza di liberazione. Le primarie rap-presentano solo uno dei tanti, possi-bili strumenti della politica. La loroutilità dipende dall’uso che se ne fa,dal contesto nel quale si decide omeno di praticarle. Non sono il giudi-zio di Dio, ma una delle strade attra-

verso la quale è possibile, a volte,mobilitare, chiamare a raccolta edare senso a un’ampia partecipa-zione. In questo senso, si sono rive-late decisive soprattutto per ilparticolare affaticamento e la grandedifficoltà dell’associazionismo politicopiù tradizionale. Certo, il modo con ilquale vengono svolte nel nostroPaese, specialmente se confrontatecon quanto accade per esempionegli Stati Uniti, ha un che di para-dossale (per usare un eufemismo).Mi ha davvero colpito, per fare unesempio, la riduzione dei congressiprovinciali del PD a una mera conta,una specie di censimento delle cor-renti, senza alcun accenno di discus-sione e confronto politico nel merito.Quella era delegata interamente aiRenzi, ai Cuperlo e ai Civati. Ci si po-teva solo schierare, indossando unamaglietta. Se le primarie debbonoservire solo a questo, è meglio cam-biare strada».

Caserta resta di centrodestra no-

nostante le difficoltà che stanno

vivendo la coalizione e i suoi lea-

der storici. Come mai?

«La coalizione di centrosinistra crollanel Sud perché non è stata in gradodi dire nulla che affascinasse, con-quistasse, interessasse o rappresen-tasse il nostro territorio. Allo stessotempo, in perfetta subalternità con leprospettive disegnate da una forza

razzista e xenofoba come la LegaNord, teorizzava di fiscalità federali,rigori liberisti e tagli lineari alla spesasociale che infierivano sui più debolie marginali. La lacerazione dellacoesione nazionale è stata la veraagenda di quest'ultimo ventennio.Perché avrebbero dovuto votarci?Se il PD vuole ragionare con noideve finalmente fare chiarezza suqueste impostazioni».

Le europee possono rappresen-

tare un banco di prova per Sel?

Correrete con una vostra lista?

«Sicuramente. È comunque uno deinodi che il congresso nazionale scio-glierà la prossima settimana. In ognicaso, credo che Sel debba aprireuna fase costituente per unire la si-nistra, guardando ben oltre il suo at-tuale insediamento, nel quadro di uncomune riferimento al socialismo eu-ropeo. Quella è la nostra casa, il ter-reno delle forze di progresso che sibattono in Europa. Un passo dacompiere in occasione delle elezionieuropee, forse, potrebbe essereanche quello di varare una lista diprogetto. Faremo, invece, certa-mente a meno di un puro e semplicecartello elettorale. Abbiamo già dato:non è servito a noi, non serve alla si-nistra più largamente intesa. È ve-nuto il momento di mostrare maggiorcoraggio e noi, in provincia di Ca-serta, sicuramente, ci proveremo».

decreto rifiuti dubbi di Sel«Si invia l’esercito e si chiude il posto di polizia di Casapesenna»

518/01/2014CASERTA

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Page 6: Casertafocus n1

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Page 7: Casertafocus n1

CASAGIOVE. Il rimpasto di giunta

crea sempre più instabilità nell'ammi-

nistrazione comunale di Casagiove.

Gli assessori scartati sono in conti-

nuo fermento e la decisione del Sin-

daco di ridare vigore all’azione della

sua squadra si sta tramutando in un

vero e proprio caos. Nonostante le

pressioni politiche delle alte sfere, af-

finché il pupillo di ogni onorevole

fosse piazzato nei posti preferiti, si è

deciso di seguire altre logiche per la

scelta dei nuovi assessori. Decisione

che ha scatenato le polemiche su

tutti i fronti. Abbiamo intervistato Vin-

cenzo Impieri, coordinatore dei Rifor-

misti Moderati, il quale ha dimostrato

il suo dissenso sin dai primi mesi

dopo le elezioni del maggio 2011.

Impieri, cosa ne pensa delle deci-

sioni del Sindaco Russo per

quanto riguarda le nomine dei

nuovi assessori?

«Dopo tanti mesi finalmente la mon-

tagna ha partorito un topolino. L’at-

tuale Sindaco, dopo tanto riflettere,

ha attuato la rotazione dei consiglieri

della maggioranza alla carica di as-

sessore secondo quanto concordato

al momento dell’insediamento.

Posso solo compiacermi che, final-

mente, questa lunga telenovela sia

arrivata alla fine. I Casagiovesi non

ne potevano più di leggere indiscre-

zioni che niente hanno prodotto in

merito all’attuazione del programma

votato solo dal 41% degli aventi di-

ritto».

Qual è il suo giudizio circa l’ope-

rato della passata Giunta?

«Essa è stata minoritaria nei numeri

dei voti riscontrati ed ancora più mi-

noritaria rispetto a quello realizzato

in quasi 32 mesi di gestione. Questa

giunta è entrata nella storia della no-

stra città per i finanziamenti persi,

per l’incapacità di programmare

qualsiasi cosa di quanto previsto, per

l’alta tassazione imposta ai Casagio-

vesi, per aver contribuito non poco a

far chiudere tanti esercizi commer-

ciali, per aver fissato le addizionali

comunali IRPEF al massimo consen-

tito dalla normativa, per aver redatto

un regolamento TARES prevedendo

delle agevolazioni del 10% per quel

nucleo familiare di cinque persone

con un portatore di handicap il cui

reddito annuo ISEE non superi

3.000,00 € ossia 250€ mensili, (di

questi casi non esistono nella nostra

Italia), per l’insensibilità ed il cinismo

verso le persone in difficoltà, per non

aver praticato quella solidarietà

messa in campo dalle altre giunte del

casertano. Il mio giudizio è più che

negativo, per me, in definitiva, è stata

un fallimento totale su tutti i fronti».

Quali settori, secondo lei, ne

hanno principalmente subito?

«Tutti abbiamo constatato il grado di

competenze espresso specie nei

settori delle Finanze, dell’Ecologia e

dell’Urbanistica, dove l’ultima perla

amministrativa è stata l’aumento del

46% per l’anno 2013, del tributo

TARSE per un servizio che non rag-

giunge uno standard qualitativo ac-

cettabile, nonostante il personale in

più».

In passato ha avuto da ridire

anche su quello che è considerato

il super assessorato.

«Nel settore dell’urbanistica e lavori

pubblici non è andato di certo meglio,

ad oggi non conosciamo ancora

quando sarà pronto il Piano Urbani-

stico Comunale(PUC). Ricordiamo

bene quale sorte ha subito l’housing

sociale per il giudizio incardinato da-

vanti al Consiglio di Stato dai pre-

sunti danneggiati che oltre a vedere

accertato il loro diritto, hanno otte-

nuto la condanna del Comune di Ca-

sagiove al pagamento degli onorari

anche degli avvocati avversi. Ricor-

diamo ancora dei marciapiedi che si

stavano realizzando in Via Ten. Vin-

cenzo Fiorillo, con larghezza mas-

sima tale da non poter essere

percorsi da persone con il passeg-

gino. Grazie all’attenzione di alcuni

cittadini che sono intervenuti imme-

diatamente si è evitato il ridicolo.

L’elenco potrebbe continuare con le

piste ciclabili».

In conclusione, lei cosa si aspetta

dai nuovi asses-

sori?

«In questo pe-

riodo in cui questo

Comune è stato

disamministrato

abbiamo assistito

alla sagra delle in-

c o m p e t e n z e .

Oggi, noi tutti ci

aspettiamo che i

nuovi nominati ab-

biano le compe-

tenze giuste per

affrontare le pro-

blematiche in iti-

nere. Mi auguro

per la comunità

che i nomi scelti

siano in grado di

non farci rivivere

lo squallore ammi-

nistrativo che pur-

troppo siamo stati

costretti a vivere

in questi 32 mesi.

Però occorre dire

che finita la guerra

per essere nominati assessori, ne è

iniziata subito un’altra per l’assegna-

zione delle deleghe. Se la delega alle

Finanze andrà alla persona il cui

nome circola da alcuni giorni e che

sarebbe stata nominata perché di-

soccupata e sapendo, che il Respon-

sabile dell’area finanziaria dott.

Massimiliano Palumbo lascerà il Co-

mune di Casagiove per operare in

quello di Torre del Greco, certamente

c’è da aspettarsi il disastro. E ancora

se dovessero corrispondere a vero

le voci che circolano per la città, i Ca-

sagiovesi non devono aspettarsi ne-

anche quel poco che ci vuole per

fare meglio di chi ha lasciato. Per do-

vere di obiettività occorre dire che i

subentranti assessori, da consiglieri

hanno brillato non solo per la loro as-

senza fisica sul territorio, ma soprat-

tutto per il silenzio e per avere

sempre alzato la mano per votare

tutto quello che gli hanno sottopo-

sto».

Cosa ne pensa dell’assessore

donna nominata per la rappresen-

tanza di genere?

«Credo che la dott.sa Falace Ma-

rianna sia dotata di competenze e

preparazione. Sono sicuro che se

avrà la delega per la quale dispone

delle giuste competenze e sarà la-

sciata autonoma nelle decisioni, si-

curamente otterrà dei risultati

lusinghieri per la collettività».

Luigi Di Costanzo

rimpasto stoccate a russoImpieri contro il sindaco e le scelte della nuova giunta

718/01/2014APPIA

Enzo Impieri

SAN NICOLA - Bufera sull’amianto al CiapiSAN NICOLA LA STRADA. “Non abbiamo vinto una

guerra ma, almeno, una battaglia i cittadini l’hanno

vinta!”, ad affermarlo è il super attivo portavoce del

Comitato San Nicola Città Partecipata, Gaetano La

Marca. Il CIAPI sarà finalmente messo in sicurezza.

“La tettoia dell’officina didattica, costituita da lastre

ondulate in cemento-amianto (eternit)” –La Marca–

“era già stata ricoperta nel 2009 da uno strato pro-

tettivo di resina poliuretanica che impedisce, in

caso di rottura della lastra, l’immissione in atmo-

sfera di micro particelle cancerogene di amianto.

Tale strato di ricopertura in resina deve essere rico-

stituito ogni cinque anni, secondo il programma di

manutenzione adottato dalla Regione stessa, in

quanto proprietaria del complesso ex CIAPI. In re-

altà, le lastre di cemento – amianto dell’officina di-

dattica del CIAPI” – ha proseguito il portavoce della

segreteria – “risultavano deteriorate già da tempo,

il manto protettivo in resina si era danneggiato in

diversi punti, come denunciato da diversi cittadini

abitanti nel Parco Irene, Parco Rossella, Parco

SCCAC, Parco Speranzas, Parco Sant’Antonio e

Parco Matilde. Il Comitato Cittadino, raccogliendo

tali istanze” – ha sottolineato La Marca.

Page 8: Casertafocus n1

SANTA MARIA CAPUA VETERE.

Sta facendo molto parlare l’immi-

nente sospensione delle attività di

Ostetricia e Ginecologia che inte-

ressa la Clinica “Santa Maria della

Salute” di Santa Maria Capua Ve-

tere.

“Non si potrà più nascere a Santa

Maria”, questo lo slogan che capeg-

gia nei comunicati dei politici e delle

associazioni locali che stanno por-

tando il tema al centro del dibattito

pubblico che ruota intorno alla città

del foro.

Tra le tante spiccano ovviamente le

dichiarazioni del sindaco Biagio Di

Muro, schierato su una irremovibile

posizione di “tutela” della struttura

privata.

La fascia tricolore sammaritana ha

recentemente diffuso un comunicato

stampa in cui assicura il massimo so-

stegno alla clinica e attacca il Gover-

natore Caldoro: «Sono pronto a forti

iniziative di protesta qualora il presi-

dente Stefano Caldoro e la Regione

Campania non dovessero attivarsi

tempestivamente per garantire la

continuazione delle attività di ostetri-

cia e ginecologia in città e per tute-

lare i lavoratori della clinica a rischio

di licenziamento definitivo». Già, i la-

voratori…

Sono infatti 14 ostetriche e circa dieci

fra medici e ginecologi a rischio li-

cenziamento.

Sulle stesse posizioni di Di Muro il

capogruppo regionale del Pse, Gen-

naro Oliviero: «A Santa Maria

Capua Vetere non si potrà più na-

scere: troviamo assurdo l’immobili-

smo di Caldoro e dell’intera struttura

commissariale dinanzi alla sistema-

tica opera di smantellamento della

sanità casertana, a danno del diritto

alla salute delle nostre comunità - af-

ferma il capogruppo regionale del

Pse Gennaro Oliviero, promotore

dell’interrogazione indirizzata al Pre-

sidente Caldoro.

Siamo curiosi di come il Presidente

Caldoro risponderà sull’ennesimo

caso di immobilismo e di continua

inadempienza, elementi, a nostro av-

viso, che sono i veri fattori della ma-

lasanità.

Occorre rimuovere al più presto que-

ste incongruenze, noi faremo la no-

stra parte, come sempre, pronti ad

intervenire concretamente, partendo

da un presupposto sacrosanto di di-

ritto negato, ovverosia il sottodimen-

sionamento dei punti nascita, che,

nella solo Provincia di Caserta, an-

cora una volta, risulta essere carente

rispetto alle altre Province campane,

con un indice al di sotto del 10% pro-

grammato».

L’accusa alla “area Pdl” è forte e

chiara, il centrosinistra fa quadrato e

attacca a spada tratta Stefano Cal-

doro e il suo governo. Ma qual è la

posizione del centrodestra sulla vi-

cenda?

Salvatore Mastroianni, come giu-

dica la linea dura della sinistra?

«Il fatto che Gennaro Oliviero abbia

il coraggio di lamentare un immobili-

smo da parte di Caldoro mi fa sorri-

dere.

Non sono certamente l’unico a ricor-

dare i ruoli dirigenziali che Oliviero

stesso ebbe durante il decennio bas-

soliniano che ha distrutto la sanità

campana fino a condurla al commis-

sariamento».

Anche il sindaco Biagio Di Muro si

è schierato sulle stesse tesi di Oli-

viero, un appoggio strumentale o

una battaglia politica?

«Gli attacchi di Di Muro mi appaiono

quantomeno strumentali, un modo

per nascondere che il vero ente pa-

ralizzato è il Comune di Santa Maria

Capua Vetere, da anni impantanato

nella mala gestione di questo go-

verno di centrosinistra».

Sulla stessa linea anche i giovani

rappresentanti del Ncd nel Forum dei

Giovani che sottolineano come «si

stia cercando di strumentalizzare la

chiusura di un istituto privato per na-

scondere le inefficienze pregresse

(lo sfascio bassoliniano della sanità)

e attuali (la paralisi dell’amministra-

zione comunale)».

«La vera polemica – secondo i gio-

vani Vittorio Checchia e Vincenzo

Buco – la si sarebbe dovuta fare

quando il Melorio perse il punto na-

scite, questi attacchi non sono credi-

bili».

Matteo Donisi

divieto di nascite in cittàCaos sulla sospensione di ginecologia alla S. Maria della salute

8 18/01/2014 S. MARIA C.V.

Gennaro OlivieroBiagio Di Muro

Salvatore Mastroianni Stefano Caldoro

CASAPULLA - Tutti gli uomini di SarogniCASAPULLA. Punta senza mezze

misure a diventare sindaco di Ca-

sapulla Michele Sarogni dopo la

candidatura di testimonianza alla

Camera nella lista Monti.

Per farlo, senza rinnegare le ori-

gini, è figlio del presidente del

consiglio Agostino Sarogni e ni-

pote del sindaco Ferdinando

Bosco, il giovane professionista

è intenzionato a dare uno stacco

al passato nella prossima tornata

amministrativa. Va, infatti, in pen-

sione la lista Unione democra-

tica, al cui nome sono legati i successi di Bosco

negli ultimi venti anni, per lasciare spazio a Casa-

pulla domani che è il nome del movimento nato

intorno a Sarogni. Già definito l’architrave della

lista che nasce in continuità con l’attuale maggio-

ranza. Della giunta uscente, infatti, si ricandide-

ranno gli assessori Francesco

Sorbo e Marco Santamaria. Non

ha ancora sciolto la riserva, in-

vece, l’assessore Luigi Tecchia

che nei prossimi giorni comuni-

cherà al gruppo le sue decisioni.

Paolo Fortunato, invece, lascerà

spazio ad una nipote, avviando il

ricambio generazionale.

Stessa operazione in casa Bosco,

dove l’attuale sindaco lascerà il

posto al figlio Luigi Bosco. Tra le

novità, ci potrebbe essere Pietro

Merola, figlio del notissimo Fe-

lice, titolare del ristorante Il Caprettaro che si

trova in via Orsi, che, però, non ha ancora rispo-

sto all’invito di candidatura di Sarogni. Non si

candiderà, ma è rientrato nel gruppo di Casapulla

Domani, anche Antonio Di Giovanni, ex vicesin-

daco e più votato di questa consiliatura.

Michele Sarogni

Page 9: Casertafocus n1

CAPUA. Rifiuti e problematiche del

cantiere di Capua, intervista al Coor-

dinatore Territoriale della Cisl Gio-

vanni Guarino.

Il cantiere capuano è di nuovo in

subbuglio, cosa sta succedendo?

«Siamo alle prese, nuovamente pur-

troppo, con forti ritardi nei paga-

menti. Oltre agli stipendi, manca

all’appello pure la tredicesima men-

silità».

Si profila una nuova emergenza

con possibili agitazioni da parte

dei lavoratori?

«I lavoratori sono determinati ad ot-

tenere quanto gli spetta e, natural-

mente, saranno percorse tutte le

strade che la legge consente. Ma ora

si profila un’emergenza economica

ben più grave».

Quale?

«A fine gennaio scadrà la proroga di

affidamento del servizio al Consorzio

Servizi Ambientali che a sua volta ha

subappaltato alla Rent Line. Come

lavoratori siamo molto preoccupati

per l’immediato futuro perché, ad

oggi, non conosciamo ancora quali

sono le intenzioni dell’ente appal-

tante. Nel caso in cui, la Rent Line

lasci il cantiere, il Comune sarà co-

stretto ad affidare il servizio con ordi-

nanza ad una nuova azienda e

questa sarebbe la quarta dal 2009.

Dopo il Consorzio Unico di Bacino,

infatti, a Capua si sono succedute

l’Ecologica Service, il gruppo Iavazzi

e il CSA.

Il timore è che possa verificarsi

quanto accaduto in passato. In pra-

tica ad ogni passaggio di cantiere a

rimetterci sono stati i lavoratori che

non hanno più visto un euro relativo

al trattamento di fine rapporto, a sti-

pendi arretrati, ferie non godute ed

altre spettanze».

Per il futuro l’amministrazione sta

procedendo verso la costituzione

di un Consorzio con i comuni di

Santa Maria La Fossa, Grazzanise

e Sparanise. Può essere una solu-

zione per uscire da una situazioni

che periodicamente fa registrare

una serie di problemi?

«E’ presto per dirlo. Occorre vedere

come sarà strutturato questo Con-

sorzio anche alla luce di imminenti

novità che dovrebbero arrivare dalla

regione Campania relativamente alla

legislazione sui rifiuti».

Stipendi a parte, quali sono le altre

criticità che evidenziate sul can-

tiere?

«Ci sono problemi che investono di-

rettamente l’utenza. Recentemente,

infatti, è stata sospesa la fornitura dei

kit di sacchetti per la raccolta diffe-

renziata effettuata presso l'Ecospor-

tello al corso Appio con gravi

ripercussioni per i cittadini. L’eco-

sportello, inoltre, è fatiscente ed in

precarie condizioni infrastrutturali.

All’interno sono presenti gravi rischi

e pericoli per l'incolumità dei lavora-

tori rimasti inoperosi come la pre-

senza di materiali tossici, impianto

elettrico non a norma con fili scoperti

in tensione, fusto di recupero dell’olio

esausto senza protezione. Per que-

sto come sindacato abbiamo chiesto

l'immediata chiusura dell’ufficio riser-

vandoci di denunciare il tutto alle au-

torità preposte».

C’è la solidarietà da parte degli

esponenti politici locali?

«Nessuno è intervento. Nessun poli-

tico ha sentito il dovere di prendere

posizione, quanto meno per capire

cosa sta succedendo. Qualche par-

tito, invece, con alcune posizioni as-

sunte rischia di fare

strumentalizzazione. Si tratta, tra l’al-

tro, di un partito che ha fatto parte

dell’amministrazione e mi chiedo do-

v’erano questi esponenti, negli anni

scorsi, quando protestavamo per ot-

tenere i nostri diritti? La nostra, ci

tendo a sottolinearlo, è un azione del

tutto sindacale chiediamo quindi che

la stessa non sia utilizzata a scopi

politici, strumentalizzando la soffe-

renza dei lavoratori e delle proprie fa-

miglie che ormai da anni convivono

con l’incertezza ed il reiterato ritardo

nei pagamenti».

Mimmo Luongo

rifiuti emergenza alle porteLa Cisl suona l’allarme: stipendi e rischio passaggio di cantiere

918/01/2014CAPUA

Giovanni Guarino

Nomine, stop alle “parentopoli”: c’è la normaCAPUA. Stop a “parentopoli”.

Non sarà più possibile asse-

gnare consulenze o incarichi ai

parenti degli amministratori fino

al terzo grado compreso. E'

quanto prevede una norma allo

Statuto Comunale presentata

dai consiglieri comunali di mino-

ranza Antonio Gucchierato, Pa-

squale Frattasi, Antonio Minoja

e Carmela Del Basso. "In un mo-

mento in cui si registra un

grande distacco dei cittadini

dalle istituzioni, dalla politica

tutta e dai partiti in particolare - affermano i consi-

glieri - riteniamo quanto mai opportuno e necessa-

rio introdurre norme e comportamenti finalizzati a

riscattarne l'immagine e a tentare di ristabilire un

normale rapporto di fiducia tra la cittadinanza ed i

suoi rappresentanti eletti. Per tutto ciò, riteniamo

utile e doveroso introdurre, innanzitutto, norme

statutarie ulteriormente restrittive in materia di

conferimenti di incarichi, nomine e consulenze

che, direttamente o indirettamente, riguardino

l'Ente comunale al fine di evitare il verificarsi di si-

tuazioni che possano indurre l'opinione pubblica a

ritenere che l'azione amministrativa dell'ente sia

improntata a criteri di preferenzialità per amici e

parenti e non a criteri puramente meritocratici.

Pertanto, in virtù delle suddette premesse, propo-

niamo di aggiornare lo Statuto ed il Regolamento

comunale vigenti con l'aggiunta di

quanto segue: "oltre alle condizioni

di incompatibilità espressamente

stabilite dalla legge, non possono

essere assegnate consulenze, ef-

fettuate nomine e affidati incarichi

con contratti di diritto privato, nel-

l'ambito dell'ente comunale e in

enti, organismi e partecipate del

comune medesimo, a tutti coloro

che abbiano con il Sindaco, i consi-

glieri e gli assessori comunali in

carica, rapporti di parentela e affi-

nità di cui agli artt. 74 e 78 del Co-

dice Civile entro e compreso il terzo grado". Non

resta che attendere le reazioni, sicuramente posi-

tive, da parte delle componenti politiche di mag-

gioranza. Le nuove norme, se approvate, non

dovrebbero comportare immediati cambiamenti

sulle nomine già effettuate per quanto riguarda gli

enti strumentali, perché entrerebbero in vigore

all’atto del rinnovo delle cariche. Non ci dovreb-

bero essere scossoni nemmeno per il nucleo di

valutazione comunale in quanto si tratta di incari-

chi affidati attraverso un bando pubblico che, al-

meno nell’ultima occasione, non prevedeva

“paletti” per parenti e affini. Non è da escludere,

comunque, che le opposizioni possano richiedere

anche per queste ultime nomine criteri di scelta

più rigidi.

M.L.

Tonino Gucchierato

Page 10: Casertafocus n1

MADDALONI. Consigliere Di Rosa,

con il consigliere provinciale San-

tangelo, in questi giorni è apparso

particolarmente attivo rispetto al

progetto del Nuovo centrodestra.

Cosa bolle in pentola?

«Siamo di fronte ad un progetto poli-

tico importante che guardiamo con

grande interesse. La presenza di ben

cinque ministri, unita ad un esercito

di amministratori, a cominciare dal

presidente del consiglio regionale

Romano, fanno del Nuovo centrode-

stra una realtà da seguire con atten-

zione anche perché si poggia su

radici culturali che sono molto vicine

alle nostre. L’adesione al progetto di

Pasquale De Lucia, Eduardo Gior-

dano e Severino Nappi, ai quali

siamo legati da un’amicizia perso-

nale che esula dalla politica, fanno

sicuramente in modo che il Nuovo

centrodestra sia per noi anche più in-

teressante. Se si può far politica con

delle persone che sono a prescin-

dere amiche, è sicuramente un van-

taggio... ».

A Maddaloni già esiste il Nuovo

centrodestra grazie all’iniziativa

dell’ex consigliere del Pdl Luigi

Ardò...

«E, dove sorge il problema? Con

Ardò c’è un ottimo rapporto di amici-

zia che ci permetterà di lavorare as-

sieme... Nessuno punta ad avere

esclusive e primogeniture. Non

fanno parte del nostro modo di fare

politica. Siamo pronti a dialogore e

ad integrarci con chiunque si riveda

nel progetto, fermo restando che

apriremo un nostro circolo del Nuovo

centrodestra. Non si tratta di un’ope-

razione ad escludendum rispetto a

qualcuno, ma, semplicemente, della

possibilità di sfruttare quelle che

sono le regole del partito. Secondo

lo statuto, è possibile aprire più di un

circolo del Nuovo centrodestra,

quindi, per meglio dialogare con il

nostro gruppo, ne apriremo uno no-

stro... ».

Un banco di prova importante per

il Nuovo centrodestra, saranno, si-

curamente, le prossime elezioni

europee...

«Non c’è dubbio, questa è la prima

competizione nella quale il simbolo

scenderà in campo e raccoglierà dei

consensi. Sono convinto che il

grande peso istituzionale che

esprime il Nuovo centrodestra, si tra-

durrà anche in un peso elettorale per

il partito, proprio per la qualità dei

suoi uomini...».

Sarà un banco di prova anche per

la provincia di Caserta che do-

vrebbe avere una sua candida-

tura...

«E, perché una sola candidatura?

Abbiamo consiglieri regionali, sin-

daci, consiglieri provinciali, perché

dovremmo limitarci ad una sola can-

didatura?

Credo che Caserta debba esprimere

due candidati per il peso istituzionale

che il partito ha sul nostro territorio,

dimostrando la propria forza eletto-

rale in questa importante competi-

zione».

di rosa ‘pruriti’ alfaniani«Con Santangelo guardiamo con interesse al progetto»

MADDALONI

Luigi ArdòVincenzo SantangeloClemente Di Rosa

Eduardo Giordano Pasquale De Lucia Paolo Romano

La bomba ecologica Masseria Monti: i datiMADDALONI. Le indagini svolte, per alcuni mesi,

dalla Procura della Repubblica di Santa Maria

Capua Vetere in relazione all'ex cava di tufo sita

in località Masseria Monti nel comune di Madda-

loni, oggi classificata come discarica incontrol-

lata, hanno consentito di accertare, grazie a una

prima verifica svolta da consulenti tecnici apposi-

tamente incaricati, che nell'ex cava sono stati

sversati, nel corso di oltre venticinque anni, per

una superficie di circa metri quadrati 12.500 e per

una volumetria di circa metri cubi 187.000, ben

200.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi,

senza alcuna protezione per le matrici ambientali

coinvolte. Le prime verifiche tecniche hanno rive-

lato che l'avvenuta contaminazione antropica ha

raggiunto la falda acquifera.

Considerata la presenza nell'area di masserie abi-

tate e di un'intensa attività agricola, in teoria può

già ipotizzarsi, sulla base di questo primo accerta-

mento tecnico, il reato di disastro ambientale.

E' stata registrata, inoltre, la presenza di conti-

nue emissioni in atmosfera di gas provenienti

da reazioni chimiche sotterranee, che comportano

un notevole rilascio di fenoli e di benzene, come

dimostrato anche da precedenti analisi dell'AR-

PAC.Le indagini - che si sono avvalse, oltre che

degli accertamenti tecnici, anche delle risultanze

di risalenti procedimenti archiviati, nonché di di-

chiarazioni di vecchi collaboratori di giustizia, e di

informazioni raccolte da politici e amministratori

- sono dirette altresì ad accertare l 'esistenza di

ulteriori siti riferibili ad ex cave tufacee di Madda-

loni, riempite anch'esse con rifiuti pericolosi, in

particolare con rifiuti speciali ospedalieri.

All'attenzione degli investigatori vi è altresì

un'ex cava nel territorio di Valle di Maddaloni,

attualmente utilizzata per un mercatino.

Ulteriori sviluppi si attendono nelle prossime ore

quando sarà possibile avere un quadro più chiaro

della situazione.

10 18/01/2014

Page 11: Casertafocus n1

MARCIANISE. E’ preoccupato il lea-

der del Partito democratico Filippo

Fecondo sul futuro di alcune grandi

opere della città di Marcianise sulle

quali l’amministrazione De Angelis

corre il rischio, a suo dire, di commet-

tere grossolani errori. «Abbiamo

avuto sei mesi di tolleranza rispetto

all’amministrazione per permettere al

sindaco di lavorare - ha detto l’ex

primo cittadino - purtroppo, o siamo

di fronte all’immobilismo più totale o

a errori enormi». Fecondo entra nel

merito delle questioni e spiega.

«Allo stato attuale abbiamo visto solo

un quadro economico di possibili

opere che devono essere realizzate

- ha spiegato - nel quale sono pre-

senti errori evidentissimi. Se pren-

diamo il progetto per la bonifica di

Santa Veneranda, ad esempio, ve-

diamo che l’Iva viene riportata al

21%, cioé con la percentuale dello

scorso anno». Fecondo sottolinea

come questo significhi che non c’è

stata la rimodulazione dei costi del

progetto, così come previsto dalla

normativa. «Questo significa che la

Regione boccerà il progetto con tutte

le conseguenze che la cosa com-

porta - ha detto - mi auguro che non

si sia provveduto ad un copia e in-

colla anche degli altri progetti, altri-

menti la città di Marcianise si po-

trebbe ritrovare con un pugno di

mosche». Fecondo spiega come

problemi si riscontrano anche a pro-

posito del discorso delle strade e

delle fogne. «Da amministratore

posso dire con certezza che nel-

l’elenco preparato dall’assessore

Topo - ha detto l’esponente dei de-

mocratici - figurano delle strade che

non hanno bisogno di interventi alla

rete fognaria». Fecondo inquadra

questa situazione come l’assenza di

una regia che regolamenti le varie at-

tività dell’amministrazione. «Si ha

quasi la sensazione che tutte le atti-

vità vengano svolte in maniera auto-

noma, svincolate l’una dall’altra - ha

rimarcato l’architetto - il risultato sono

queste incongruenze che potrebbero

portare alla perdita di importanti ri-

sorse per la nostra città». Stoccate

all’amministrazione arrivano anche

sul teatro Mugnone sempre dal Pd.

«Sul BURC n. 69 del 09.12.2013 la

Regione Campania ha pubblicato un

avviso relativo al finanziamento di

proposte progettuali relative ad ope-

razioni ricadenti in vari ambiti di inter-

vento, con scadenza 15.01.2014 - si

legge in una nota dell’ex assessore

Telia Frattolillo - Nei giorni scorsi le

Commissioni Consiliari hanno lavo-

rato, anche in sedute straordinarie,

per proporre all’amministrazione un

ordine di priorità tra i possibili progetti

candidabili al suddetto Avviso pub-

blico. Dai verbali delle Commissioni

si evince che la maggioranza dei

consiglieri comunali ha espresso il

parere di individuare il progetto di re-

cupero del Teatro Mugnone quale

proposta a cui dare massima priorità.

Inoltre, sempre in questi giorni, sono

pervenuti al Comune appelli da parte

di numerosissimi cittadini che chie-

dono di attivare tutte le procedure

per candidare il progetto di recupero

del Teatro Mugnone all’avviso pub-

blico della Regione Campania. Oggi,

con delibera di Giunta Comunale n.

3, l’Amministrazione ha approvato i

progetti e ha assegnato loro il rela-

tivo ordine di priorità deliberando

senza tenere in alcun conto né le in-

dicazioni delle Commissioni Consi-

liari, né la volontà di tantissimi

cittadini.

Prendiamo atto che il Teatro Mu-

gnone non è una priorità per questa

Amministrazione!».

pasticcio santa VenerandaFecondo: sul progetto c’è l’Iva dello scorso anno...

MARCIANISE

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Filippo Fecondo

1118/01/2014

Page 12: Casertafocus n1

Da Mercoledì 15 gennaio è ripresa la trasmissione "Mi-

stero" con dieci nuove puntate in prima serata su Italia

1. I volti nuovi di questa ottava edizione saranno Ele-

noire Casalegno e il campione mondiale di boxe Cle-

mente Russo. I due neo-inviati entreranno nella

squadra degli storici "mystery-busters" formata da:

Jane Alexander, Daniele Bossari, Marco Berry e An-

drea Pinketts. Al fianco della Casalegno in questa av-

ventura ci sarà appunto il campione marcianisano di

pugilato Clemente Russo, che dopo la partecipazione a

'La talpa', il reality show condotto da Paola Perego, e

la conduzione di 'Fratello maggiore', programma in cui

accompagnava adolescenti problematici nel loro per-

corso di riabilitazione, sembra intenzionato a coltivare

anche la carriera televisiva. Centro delle indagini di Mi-

stero saranno, come da tradizione: fenomeni paranor-

mali, avvistamenti alieni, misteri della storia,

archeologici e l'attualità con i misteri della cronaca

nera. La ciurma degli inviati di Mistero a bordo del re-

centemente restaurato "Patria" (questo il nome dell'im-

barcazione) salperà ogni giovedì sera sul lago di Como

a caccia di enigmi e bizzarrie da svelarci. Si tratta di

una trasmissione televisiva che verte essenzialmente

sul concetto di mistero, inteso in un'accezione molto

ampia. Infatti il contenuto spazia dalla scienza alla na-

tura, passando attraverso il paranormale e la storia. Il

filo conduttore è rappresentato dagli inviati del pro-

gramma che setacciano l'Italia e l'Europa a caccia di

storie misteriose. I temi delle puntate saranno disparati.

Dagli avvistamenti ufologici al paranormale, dai feno-

meni naturali ai grandi fatti della storia, ritratti di perso-

naggi famosi, eventi ora dimenticati ora popolari.

L'unica e assoluta matrice comune alle storie è la di-

mensione del mistero, quella componente magica e in-

spiegabile che cattura l'animo umano attraverso il

meccanismo dell'imponderabile.

12

Misteri da CampioneClemente Russo inviato del programma di Italia 1

18/01/2014 Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Dux in scatola di Timpanoal Teatro Civico 14

Dopo il successo riscontratonella scorsa stagione con lospettacolo "Aldo Morto, Trage-dia" Daniele Timpano ritorna alTeatro Civico 14 di Caserta, sa-bato 18 gennaio (ore 21.00) edomenica 19 gennaio (ore19.00), con Dux in Scatola, au-tobiografia d'oltretomba di Mus-solini Benito. Finalista del"Premio Scenario" 2005, al"Premio Vertigine" 2010 e sele-zionata per il progetto "Face àface-paroles d'Italie pour lesscènes de France" 2011, lapièce, prodotta da amnesiA vi-vacE in collaborazione conRialto Santambrogio e Consor-zio Ubusettete, riporta alla lucein maniera imprevedibile l'as-surda parabola storica del fasci-smo italiano. Timpano - solo in scena conl'unica compagnia di un bauleche viene spacciato come con-tenente le spoglie mortali di"Mussolini Benito"- racconta inprima persona le rocambole-sche vicende del corpo delduce, da Piazzale Loreto nel '45alla sepoltura nel cimitero diSan Cassiano di Predappio nel'57.

A Portico quattro giorni di festa per Sant’Antonio

Clemente Russo

Fervono i preparativi per laprossima edizione della tradizio-nale Festa di S.Antonio Abate inprogramma a Portico di Casertadal 23 al 26 gennaio 2014.L'evento, che quest'anno vedela direzione artistica della Fon-dazione S.Antonio Abate (gui-data da Carmine Romano), hatra gli obiettivi principali la pro-mozione e valorizzazione delterritorio attraverso il recuperodel patrimonio storico dell'inizia-tiva finora tramandato solo oral-mente. Il programma delle 4giornate di eventi, incontri e fe-steggiamenti verrà svelato solonelle prossime settimane.

In... canto teatrale, arrivail clown David Larible

E’ certamente uno degli appun-tamenti più attesi ed uno deglispettacoli di punta del ricco car-tellone della stagione2013/2014 di In…Canto Tea-trale: dopo la pausa natalizia, il18 gennaio, alle ore 21, la ras-segna diretta da Anna D’Ambrariprende con un evento d’ecce-zione, il Clown dei Clown DavidLarible. Da anni definito dallastampa “il più grande clown delmondo”, David Larible è forsel’unico comico vivente in gradodi esibirsi, sia per il pubblico in-timo dei teatri sia davanti a pla-tee, come quella del MadisonSquare Garden. Ha lavorato perotto anni da solista come stardel Ringling bros. and Barnum& Bailey Circus, il più grandespettacolo circense del mondo.Di recente ha co-condotto conAndrea Lehotska il programmaEstate Circo su Rai3 dedicatoalle stelle del circo di MonteCarlo. Rapisce, seduce, com-muove. Arriva in punta di piedi,lo sguardo distratto, le mani intasca e il passo incerto: mapochi gesti e pochi movimentitrasformano il suo incedere inuna strepitosa risata e una va-langa di divertimento. I suoi rife-rimenti sono tanti, fra tutti quelloa Charlot.

“Tamorra, panorra e fuòco” a RecaleRECALE. Parte all'insegna della musica popolare e

della gastronomia contadina la festa di Sant'Anto-

nio Abate, in programma a Recale il 17 e il 19 gen-

naio. L'evento è organizzato dalla Pro loco "Nuova

Recale", presieduta da Andrea Mastroianni, e que-

st'anno avrà come ospite d'eccezione Franco Pe-

zone, presidente provinciale dell'Unpli, nonché

direttore del dipartimento dell'Unpli nazionale per la

salvaguardia dei patrimoni immateriali; e soprat-

tutto in questa vesta che Pezone sarà in città, per-

ché la festa di Recale sarà inserita tra le

manifestazioni che salvaguardano la cultura e le

tradizioni dei popoli. Tre le parole d'ordine che ca-

ratterizzeranno la due giorni dedicata al santo pro-

tettore degli animali: «tammorra», «panorra» e

«fuòco». Il momento più atteso si celebrerà in

piazza Aldo Moro, domenica, alle 19, con la tradizio-

nale benedizione degli animali, l'accensione del

falò, «'a rriffa», ossia la vendita all'asta dei beni in

natura e lo spettacolo musicale dell'associazione

radici di Marcianise, dal titolo «Forasona», dove

«fora» sta per aperta campagna e «sona», per i

suoni che provengono dai campi. La performance

esalterà la musica tradizionale del basso casertano,

con antichi e rari canti di lavoro, utilizzando stru-

menti tradizionali come tammorre, castagnette,

flauti, chitarra battente, ma soprattutto attrezzi agri-

coli come zappe, crivi e villi. Durante la serata, sarà

possibile degustare la «panorra» (pane fatto in

casa, olio di oliva, broccoletti di campagna e salsic-

cia di maiale allevato in masseria) e altri piatti tipici

della tradizione: cotiche, salsiccia piccante di pol-

mone, zuppa di ceci, caldarroste, il tutto annaffiato

da buon vino locale.

I premi non assegnati nella riffa saranno conse-

gnati alle dame di San Vincenzo e devoluti ai più bi-

sognosi.

Per il gran finale, non poteva mancare lo sparo dei

fuochi («’o ciucc e fuoc», «’o tracc» e «’a batte-

ria”») a cura dei fuochisti Roggiero di Macerata

Campania. I festeggiamenti sono partiti il 17 gen-

naio, alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria Assunta

con la messa officiata don Franco Catrame, in me-

moria dei compianti componenti dello storico comi-

tato; poi, nell’adiacente congrega, l'agape fraterna.

Il 19, alle 9.00, ci sarà il lancio di bombe-carta per

salutare l’alba del giorno della festa; alle 9.30, dal

sagrato della chiesa partirà il corteo con la statua

del santo, che, durante tutto l’arco della giornata,

attraverserà le strade cittadine. Alle 15, in piazza

Moro, in collaborazione con il gruppo scout Agesci

di Recale, la prima edizione de «I giochi di una

volta», alla riscoperta dei giochi con i quali si diver-

tivano i nonni. Alle 17.30, la solenne processione di

Sant'Antonio, che, accompagnata dalle autorità ci-

vili e religiose e dai gruppi parrocchiali, dalla

chiesa si snoderà fino all’auditorium della scuola

media, dove sarà celebrata una seconda messa,

animata dalla corale parrocchiale.

A seguire, la deposizione di una corona di fiori

commemorativa al Monumento ai Caduti di tutte le

guerre.

Page 13: Casertafocus n1

CASERTA. Ferruccio De Bortoli, Direttore del Corriere

della Sera, Giovanna Chirri la vaticanista dell'Ansa che

per prima comunicò le dimissioni di Papa Ratzinger,

Massimo Milone, Direttore di Rai Vaticano: questi i vin-

citori della sesta edizione del Premio giornalistico "Le

Buone Notizie - Civitas Casertana". La consegna nella

Biblioteca del Seminario Vescovile in piazza Duomo a

Caserta è fissata per sabato 25 gennaio alle ore 16 in

coincidenza con la celebrazione della festività di San

Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. La presti-

giosa manifestazione, unica in Italia a premiare le

"buone notizie", ha portato sinora a Caserta il meglio del

giornalismo italiano e internazionale e anche per questa

sesta edizione la scelta dei vincitori ad opera della giu-

ria, composta dai rappresentanti degli organismi promo-

torio ed allargata agli allievi del Corso di Comunicazione

dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Caserta, è

stata di grandissimo significato. Anche quest'anno il Pre-

mio è promosso dall'Ufficio comunicazioni sociali della

diocesi di Caserta, insieme con l'Ucsi, che lo ha ideato,

e l'Assostampa di Caserta, con il patrocinio dell'Ordine

dei giornalisti della Campania e della Fnsi-Associazione

Napoletana della Stampa e con il supporto della Camera

di Commercio, presieduta da Tommaso De Simone, e

della sua Azienda speciale Asips, guidata da Antonio

Diana. La giornata inizierà alle 13 con la celebrazione

della Messa nella cappella «Sacro Cuore» del Semina-

rio vescovile di Caserta. Alla Messa parteciperanno i

vertici delle associazioni regionali di categoria e le rap-

presentanze delle testate giornalistiche casertane. A

partire dalle 16, nella sala conferenze della Biblioteca

del Seminario diocesano, si procederà alla consegna del

premio «Le buone notizie - Civitas casertana», consi-

stente in una originale scultura realizzata dall'artista Bat-

tista Marello. «L'obiettivo del premio - spiega il presi-

dente dell'Assostampa di Caserta, Michele De Simone

- è quello di promuovere il valore dell'informazione cor-

retta ed equilibrata che viene seguita dal lettore o dallo

spettatore per la sua completezza e precisione, per l'ac-

curatezza delle fonti e la varietà dei commenti che ana-

lizzano i fatti». «Il nome "Buone notizie" -spiega Luigi

Ferraiuolo, dirigente nazionale dell'Ucsi- è nato dall'em-

pito di voler promuovere i comunicatori e le persone che

fanno buona informazione raccontando i lati positivi della

quotidianità». La manifestazione casertana ha ricevuto

anche un messaggio di sostegno da parte del Presi-

dente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il premio si

terrà alla presenza dell'amministratore diocesano di Ca-

serta, l'arcivescovo Angelo Spinillo.

13

Premio buone notizieRiconoscimenti per De Bortoli e Milone

18/01/2014Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Il “Sipario” presenta “La maschera di Totò’

Mancano pochi giorni per l’aper-tura della nuova stagione tea-trale della compagnia diCasapulla ‘Il Sipario’. “Quest’anno - spiega il direttoreartistico Gianfranco Tecchia -verrà messo in scena uno spet-tacolo inedito, un ‘omaggio’, unvarietà intitolato ‘Totò…la ma-schera di un principe’, in dueatti, dove sarà tracciata in lungoe in larga la carriera artistica delPrincipe della risata Antonio deCurtis”. Oltre al cast oramai af-fermato di attori, con l’interventodi musicisti e ballerine, lagrande novità in casa dell’asso-ciazione culturale ‘Orizzonti’ èrappresentata dalla nuova colla-borazione con l’affermato attoreEnzo Varone, a cui è stata affi-data la regia.Lo spettacolo si terrà il 18, 19,25 e 26 gennaio al centro so-ciale in via Fermi.

“Percorsi tra le note”, tuttopronto in piazza Duomo

Arterrima, Taccone presenta“La contestazione dell’arte”

Cinema dal basso, bando per la selezioneGiunto alla sua V edizione consecutiva sotto la di-

rezione artistica di Giusi Ricciato, il Festival del

Cinema dal Basso (10/11 Maggio 2014, Caserta) si

conferma evento chiave per la scena culturale

della nostra città, appuntamento imperdibile per

appassionati e artisti indipendenti impegnati a

vario titolo nella settima arte e fulcro di un movi-

mento sotterraneo che, proprio dal basso, mira a

creare improbabili e proficui incontri e connes-

sioni sulle basi del comune amore per un cinema

diverso, indipendente, appassionato. Il festival,

che quest’ anno si arricchisce della partnership

con la Città del Libro di Campi Salentina (Lecce),

apre ogni anno uno squarcio originale nel pano-

rama cinematografico locale, in cui trovano posto

le avanguardie del nuovo cinema orientale e i ta-

lenti sconosciuti di casa nostra, le nuove produ-

zioni del cinema indipendente di tutta Europa e le

più interessanti scoperte della Mostra del Cinema

di Venezia, i piccoli gioiellini selezionati da Ci-

nema dal Basso ai festival di tutta Italia ed il me-

glio delle produzioni indipendenti di casa nostra;

alle proiezioni di affiancano inoltre mostre, con-

certi e incontri con registi, sceneggiatori e produt-

tori del panorama cinematografico indipendente

italiano. Il tutto partorito con passione, costanza e

sacrifici, da professioniste del cinema, della co-

municazione e della grafica, ed accolto dal Teatro

Civico 14 di Caserta, che da sempre ha spalancato

le sue braccia a questo progetto, calderone ideale

di scambi sinergici tra maestranze cinematografi-

che in cui trovano terreno fertile forme di espres-

sione indipendenti, idee innovative e nuove

collaborazioni. E’ online sul sito internet www.ci-

nemadalbasso.wordrpress.com il bando di sele-

zione per partecipare alla manifestazione, aperta a

cortometraggi, lungometraggi, documentari, film

di animazione, videoclip e video installazioni. La

partecipazione è gratuita e non sono previsti

premi in denaro per i partecipanti: le opere, tutte

accuratamente selezionate da esperti di cinema e

tutte di altissimo valore tecnico e narrativo, ven-

gono premiate esclusivamente con la massima vi-

sibilità e diffusione possibile; oltre ad essere

proiettate nel corso del festival, infatti, entreranno

a far parte di un “contenitore” artistico a cui attin-

gere e in cui far confluire realtà a diverso titolo im-

pegnate nel circuito cinematografico. Questo

perché Cinema dal Basso rifugge il luogo comune

della speculazione economica sull’opera d’arte e

propone invece di liberare artista e opera dalle lo-

giche commerciali.

Terzo appuntamento per i "Per-corsi tra le note", la stagioneconcertistica organizzata dal-l'associazione Amici della Mu-sica di Terra di Lavoro edall'Assessorato alla Culturadella città di Caserta. Venerdì 1febbraio alle ore 18,30 presso laChiesa del Seminario di piazzaDuomo avrà luogo il concertoper pianoforte della giovanis-sima artista abruzzese TizianaColumbro che si esibirà con unrepertorio che spazia da Bee-thoven, Debussy, Ravel, Cho-pin, Saint-Saëns a Debussy. Lapianista ha 18 anni e, sin daquando aveva solo dieci anni,partecipa a concorsi pianisticinazionali e internazionali riscuo-tendo unanimi consensi.

Sabato 18 gennaio alle ore 18presso Arterrima contemporaryin corso Trieste 167 a Casertaverrà presentato il libro di Ste-fano Taccone “La contestazionedell’arte”. Oltre all’autore, inter-verranno il critico d’arte EnzoBattarra e l’artista Gabriele Ma-rino. Tra la metà del decennio ses-santa e i primi anni del decenniosettanta, a Napoli ed in altri cen-tri limitrofi, si registrano unaserie di esperienze che, rinve-nendo nella contestazione il loro“motore concettuale”, tendonoad eccedere il conchiuso spaziotradizionalmente deputato al fe-nomeno artistico per invadere lavita ed identificarsi il più possi-bile con essa, riprendendo ilprogetto delle avanguardie diinizio secolo. L’arte diviene cosìstrumento di contestazione dellasocietà, della politica, dell’eco-nomia, ma anche di se stessa,del suo statuto mercantile, dellasua stessa fondazione come di-sciplina finalizzata alla separa-zione. Prendendo le mosse dall’attivitàassolutamente pionieristica diGiuseppe Desiato, l’autore rico-struisce le varie tappe della vi-cenda - i gruppi legati a LuigiCastellano (Luca), come ilGruppo Studio Proposta 66 o laProp-Art; il Teatro Comunitariodi Toni Ferro; la Galleria Inesi-stente; Riccardo Dalisi con lesue pratiche animatorie al RioneTraiano.

Ferruccio De Bortoli

Page 14: Casertafocus n1

A SEGNO DELLA VENTURA E PARMA, SANGIUSEPPESE KO

La Casertana scende in

campo al Pinto con la chiara

intenzione di riscattare la

sconfitta di sette giorni prima

sul campo del Sorrento. I fal-

chetti scendono in campo de-

terminatissimi e si lanciano

all’attacco della difesa della

Sangiuseppese. La prima fra-

zione di gara vede la forma-

zione di capitan Barone

costantemente assediare la

retroguardia coordinata dal-

l’estremo difensore Corcione. Nonostante la grossa mole di gioco prodotta,

la prima frazione di gara si conclude con il parziale di zero a zero, che sta

decisamente stretto ai rossoblu. Nella ripresa il canovaccio tattico della

sfida non cambia. I padroni di casa riescono a sbloccare la situazione di

stallo di partenza grazie ad un guizzo vincente di Della Ventura, abile al 56’

a finalizzare un’ottima azione corale. La Casertana continua a spingere per

cercare di chiudere virtualmente i conti. Al 73’ Parma mette la propria firma

a referto per il punto del due a zero. A due minuti dal termine i vesuviani

accorciano inutilmente le distanze grazie ad uno spunto vincente di Gior-

dano.

MICCIOLA DA BOMBER A DIESSE

L’attaccante foggiano

Francesco Micciola

approda a sedici anni

alla corte rossoblu

per un passaggio ve-

loce senza mai ve-

stire la casacca

rossoblu. Per due

anni cresce nel set-

tore giovanile del Na-

poli. Nel 1988-89

gioca il primo cam-

pionato da professio-

nista alla corte della Torres. Dopo l’esperienza in terra sarda, comuncia un

lungo girovagare per diverse località del Sud Italia. Nel 1990 stringe un ac-

cordo con il Fortis Trani. Successivamente gioca con Molfetta, Juve Stabia,

Giulianova, Avellino. Dopo una brevissima esperienza al Fiorenzuola,

passa al Gualdo. Nel 2002 passa alla Casertana (prima aveva vestito le

casacche di Triestina e Sant’Anastasia). Con i falchetti scende in campo in

ventuno occasioni mettendo quattro volte la propria firma a referto. Appese

le scarpe al chiudo, comincia la carriera da dirigente sportivo. Ha avuto

modo in questi anni di lavorare in qualità di direttore sportivo con Amiter-

nina e L’Aquila in Serie D.

CASERTA. Quattordicesimo risultato

consecutivo per i falchetti che si con-

fermano squadra quasi invincibile al

cospetto di un campionato estrema-

mente equilibrato e che non ha an-

cora trovato un leader assoluto ed

indiscusso. A Cosenza i falchetti

hanno giocato una partita da forma-

zione di vertice al cospetto di un av-

versario accreditato al salto di

categoria. Avanti di due reti, i falchetti

sono stati costretti a giocare per l’in-

tera durata della seconda frazione di

gioco in dieci uomini per l’espulsione

per rosso diretto del difensore Ri-

naldi, reo di una ingenuità dettata

probabilmente dalla foga agonistica.

I rossoblu sono stati costretti al pari

in occasione dell’ultimo minuto di

gioco. La sfida in terra calabra ha ri-

portato in auge Nicola Mancino.

L’attaccante partenopeo ha ritrovato

la via del gol ed ha così beneficiato

di una massiccia iniezione di fiducia

fondamentale per affrontare la se-

conda parte del campionato, deci-

siva per il salto di categoria. Ulteriore

nota positiva è stata la prestazione di

Agodorin, che si è mosso nelle vesti

di punta centrale con una disinvol-

tura che ha lasciato ben sperare per

il prossimo futuro. Sul fronte societa-

rio, la proprietà ha pubblicamente di-

feso il ‘marchio’ con un comunicato

stampa chiaro di avviso nei confronti

di alcune iniziative commerciali non

ufficiali che si stanno diffondendo in

queste settimane in seguito alla po-

polarità che stanno riacquistando i

colori rosso e blu. Lo staff dei fal-

chetti ha ribadito che qualsiasi uti-

lizzo del brand Casertana deve es-

sere autorizzato con apposito

accordo scritto esclusivamente dalla

stessa società la quale, con regolare

contratto, ha ceduto alla Givova tale

diritto in ordine all’abbigliamento tec-

nico e da riposo. Tutti gli altri prodotti

messi in commercio, quando non

espressamente annunciati e pubbli-

cizzati dalla stessa Casertana, rien-

trano nel reato di utilizzo non

autorizzato di marchio registrato e, in

alcuni casi, in contraffazione di pro-

dotti ufficiali. Intanto domani si ritorna

in campo contro il fanalino di coda

Gavorrano per il riscatto: all’andata

Fumagalli e compagni furono co-

stretti alla battuta d’arresto per due a

zero.

Nicola Maiello

casertana non fermarti14esimo risultato utile. Domani arriva il fanalino Gavorrano

14 18/01/2014 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 2004Chi l’ha visto

Nicola Mancino

CLASSIFICA

Teramo 37

Cosenza 36

Foggia 32

Casertana 32

Castel Rigone 29

Melfi 28

Vigor Lamezia 27

Ischia Isolav. 26

Aversa 25

Poggibonsi 24

Chieti 22

ACR Messina 22

Martina 21

Tuttocuoio 21

Aprilia 21

Sorrento 20

Arzanese 14

Gavorrano 14

Page 15: Casertafocus n1

CASERTA. Non varrà le Final Eight di Coppa Italia, ma la vittoria conqui-

stata, dalla Juve Caserta, contro Pistoia ha un peso specifico enorme in ot-

tica salvezza, con il sodalizio caro al presidente Iavazzi che chiude il girone

d’andata a quota 14 punti (7 vittorie e 8 sconfitte), con 10 punti di vantaggio

sull’ultimo posto, occupato da Pesaro (con vittoria all’Adriatic Arena), ad ap-

pena 2 punti dal settimo posto, quindi a distanza ravvicinata da traguardi as-

solutamente inimmaginabili 5 mesi fa. Chiave di lettura della gara la voce

rimbalzi: Caserta, pur senza il proprio centro titolare, ha ottenuto il totale con-

trollo dei tabelloni, 36-35 il computo finale, con ben 14 rimbalzi offensivi, tra-

mutati in seconde chance dai bianconeri. 5 giocatori in doppia cifra per la

Juve, che in assenza del principale terminale offensivo si divide equamente

le responsabilità, con in primis uno stoico Michelori, degno MVP della par-

tita, con una doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi, contro un giovane e

atletico JaJuan Johnson. Buona anche la prova di Roberts, sia sul piano

realizzativo nell’arco dei 40’, sia per la tripla che, in un concitato momento

della gara, ha permesso ai suoi di riconquistare sicurezza. Uomo del match,

però, non è né la guardia statunitense, né il veterano italiano. Michele Vitali,

con un quarto periodo di assoluto spessore, guida la Juve verso la vittoria e

i due punti, portando tranquillità ad una squadra che appena una settimana

fa si era lasciata scappare la ghiotta occasione di entrare nelle Final Eight,

con una pessima prestazione contro Cremona. Il classe ’91, fresco di con-

vocazione con la Nazionale maggiore di Pianigiani, ha insaccato 9 dei suoi

13 punti nell’ultimo e decisivo quarto, apportando il mattoncino fondamentale

per portare a casa l’intera posta in palio. Caserta parte fortissimo, volando

nel primo quarto anche sul +8 con un Brooks preciso e un Roberts nella

sua solita veste di mattatore del primo quarto. Pistoia è indomita però, e non

permette ai locali di scappare: prima Wanamaker, poi Johnson, e i toscani

restano sempre a stretto contatto. Meini suggella il tutto con un lay up in pe-

netrazione che vale il -4, 18-14. Nel secondo quarto Molin concede spazio

e minuti alla panchina, Vitali e Scott ripagano la fiducia. Pistoia ha un Joh-

nson in più però, che mette in luce tutte le falle lasciate dall’assenza di Moore

(nonostante un ottimo Michelori). Ultimo minuto del primo tempo degno di

una sfida salvezza che vale tantissimo: Meini colpisce da 3, Hannah ri-

sponde, ma a sparigliare le carte è Washington, che allo scadere trova la tri-

pla del 32-30 Juve. Si ritorna in campo e la tensione è palpabile, Michelori

sale in cattedra sotto le plance, ma è Mordente a realizzare +8, 44-36. Botta

e risposta Gibson - Roberts dalla lunga distanza, poi è Cortese show: due

liberi, tripla e lo scippo con tanto di contropiede finale, 58-55 l’ultimo inter-

medio. Ultimo quarto incandescente, Vitali s’infiamma per la Juve, con 5

punti in un amen, e la schiacciata di Brooks vale il +6 Caserta, ma è ancora

Vitali che, con due rubate e due contropiedi, allunga fino al +9, 71-63. Wa-

namaker. però, con due lay up rosicchia il gap prodotto dal giovane del vivaio

Virtus, e la partita assume i toni di un concitato punto a punto, con sole 6

lunghezze da difendere per Caserta. Johnson e Daniel trovano punti veloci,

ma Roberts, da 3, infligge un colpo importante alle velleità toscane. Game,

set & match, l’ultimo minuto scorre via confuso, ed è Hannah a chiudere la

gara per Caserta. Il libero finale di Wanamaker vale l’80-74 con cui si va negli

spogliatoi. Il mercato ha portato, finalmente, il sostituto di Cameron Moore,

che resterà fermo almeno fino a Marzo per un problema al ginocchio. Si tratta

di Tony Bernard Easley jr: nato ad Auburn (Alabama) il 15 Luglio 1987, è

un centro di 206 cm per 95 kg. Prodotto di Murray State University (122 par-

tite tra il 2006 e il 2010, 7.6 punti, 5 rimbalzi e 1.3 stoppate di media), snob-

bato dall’NBA, la prima stagione “senior” è in Polonia, al Polonia Varsavia

(11.2 punti e 6.3 rimbalzi di media). La stagione 2011/2012 la inizia in Lega-

due, a Forlì (12 partite, 14.3 punti e 9.4 rimbalzi di media), dove l’impatto è

notevole: lo scopre Sassari, che gli offre l’opportunità di esordire in serie A.

In Sardegna disputa una stagione e mezzo (62 partite alla media di 11.2

punti e 6.2 rimbalzi). La stagione in corso la inizia a Venezia: 15 partite, 7.8

punti e 4.1 rimbalzi di media. Non un centro di presenza e sostanza, è, tut-

tavia, dotato di un atletismo notevole ed una leggerezza che gli permette di

correre bene per il campo. Importante che venga coinvolto sul pick & roll, la

schiacciata è la specialità della casa. Domenica inizia il girone di ritorno, con

la Juve che sarà impegnata proprio a Venezia. La Reyer, da quando in pan-

china siede Zare Markovski, ha com-

pletamente svoltato: sono arrivate 7

vittorie nelle ultime 10 partite, e con

esse la qualificazione alle Final Eight

di Coppa Italia. La compagine lagu-

nare, in regia, presenta Luca Vitali:

reduce da un'ottima stagione a Cre-

mona, che l'ha riconciliato col mas-

simo campionato e gli ha permesso

anche di andare in nazionale, è un ot-

timo interprete del pick & roll e buonis-

simo tiratore dalla lunga distanza, sia

dal palleggio che sugli scarichi, senza

dimenticare la difesa, dove è molto

bravo sia sull'uomo diretto sia lontano

dalla palla. Al suo fianco Donell Tay-

lor: capocannoniere dell'ultimo cam-

pionato (oltre 19 punti di media),

reduce dalla sorprendente stagione di

Reggio Emilia, è un attaccante pericolosissimo, che sa far male sia al tiro

che in penetrazione, oltre ad avere una buona propensione al rimbalzo e un

discreto atletismo. A completare il back court ci pensa Nate Linhart, uno

degli esordienti nel nostro campionato: ala piccola di 200 cm per 98 kg, ame-

ricano dell'Ohio, 27 anni, nelle ultime due stagioni ha giocato in Germania,

nel TBB Trier, e nell'ultima ha chiuso con 12.6 punti, 6.5 rimbalzi e 2 assist

di media. E' un giocatore fisico, con una buona tecnica di base e una discreta

duttilità, che gli permette di essere utilizzato anche da numero 4 in situazione

di quintetto atipico. Dalla panchina l'esperienza di Jacopo Giachetti: dopo

due stagioni in naftalina in quel di Milano, il play maker di Pisa si rimette in

gioco, a 30 anni, in quello che, quasi sicuramente, sarà il vero ultimo treno

per restare nel basket che conta. Classico play maker di rottura, veloce e

bravo in penetrazione, adora i ritmi alti. Il reparto lo completa uno dei con-

fermati della scorsa stagione, ovvero Guido Rosselli: lottatore vero, grinta

e cuore al servizio della squadra, negli ultimi anni ha migliorato molto anche

il tiro da fuori che lo rende anche abbastanza pericoloso in chiave offensiva,

ma sono difesa e sostanza le specialità della casa. Sotto canestro spicca la

presenza dell'ex di turno, Andre Smith: ala grande, 28 anni, 205 cm per 108

kg, ha giocato a Caserta nella stagione 2011/2012, laureandosi vice-capo-

cannoniere del campionato (18.4 punti e 7.6 rimbalzi di media). Nell'ultima

stagione ha giocato in Russia, nel Krasnye Krylia Samara, dove ha vinto

coppa nazionale ed Eurochallenge, e anche li s'è messo in mostra per le ca-

ratteristiche che ben conosciamo, segnando intorno agli 11 punti di media in

campionato e raggiungendo quota 14 in Eurochallenge. Smith lo conosciamo

bene, è un lungo molto completo, giocatore che sa attaccare vicino e lontano

dal canestro, non sdegna il tiro da fuori, è molto presente a rimbalzo e corre

anche bene il campo. Al suo fianco non ci sarà ancora Andrea Crosariol,

ultimo innesto degli oro/granata: il pivot di Abano Terme raggiungerà la la-

guna il prossimo 27 Gennaio, quando il suo contratto coi tedeschi dell’Ol-

denburg sarà scaduto. Tornando ai presenti, si deve fare molta attenzione

ad Hrvoje Peric: croato, 203 cm per 100 kg, giocatore che appartiene, de-

cisamente, ad altri contesti, e ci meravigliamo di come non riesca a trovare

una squadra almeno di Eurolega. E' un'ala grande, che può essere impiegato

anche da ala piccola in situazione di quintetto "alto", è un tiratore, ma anche

in avvicinamento si lascia rispettare, oltre che in difesa e a rimbalzo. Il pac-

chetto interni lo completa l'altro confermato della scorsa stagione, vale a dire

Daniele Magro: il 26enne pivot di Padova ha guadagnato il premio simpatia

agli ultimi Europei grazie agli esilaranti striscioni che gli dedicava la sua fa-

miglia, è un giocatore ancora alla scoperta di se stesso, nonostante il tempo

per scoprirsi non sia molto. Ragazzo volenteroso, che si allena e si impegna,

ovvio che il minutaggio è poco e anche le opportunità di crescita. Il rooster

lo completano i giovani Thomas Tinsley e Nicola Akele, in quintetto iniziano

con Vitali, D. Taylor, Linhart, A. Smith e Magro.

Francesco Padula

1518/01/2014SPORT/Juvecaserta

JUVE ora prova a stupireIl girone di ritorno parte con un +10 sull’ultima

Michele Vitali

Page 16: Casertafocus n1

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