informatore popolare 2 - 2014

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PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA, CRONACA, CULTURA E SPORT DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XIII N.2 del 19 gennaio 2014 Siamo su internet all’indirizzo www.informatorepopolare.it

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Numero 2 del 19 gennaio 2014

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PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA,CRONACA, CULTURA E SPORT

DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XIII N.2 del 19 gennaio 2014

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Immondiziaad Anacapri: differenziata questasconosciuta a CaprileUn lettore ci segnala la presenza diquesta foto scattata nella zona diCaprile, ad Anacapri, e pubblicatatra l’altro anche su facebook e suglialtri social network. Nell’immaginescattata da un abitante della zona ladomenica sera si nota una situazioneal limite dell’indescrivibile attorno acontenitori e compattatori dei rifiuti.Raccolta differenziata, tra caos,indecenza e inciviltà. Chi dovrebbevigilare? Perchè queste scene daterzo mondo?

Al cimitero c’è un solo addettoalle tumulazioniGent.le redazione,un po’ di attenzione in più per ilcimitero di Capri e per i nostri caridefunti non guasterebbe. Mancanogli operatori per le tumulazioni.Attualmente è in servizio un solooperaio addetto. Il Comune ha dirot-tato straordinariamente alcuni operaidella Capri Servizi in supporto.Serve altro personale ma nessunoprende provvedimenti. Inoltre, siapprende che è stato deciso che ilsacerdote non dovrà più accompa-gnare il defunto durante il corteo alcimitero. Spero che questa iniziativa

venga rivista, non è tollerabile tuttociò.Distinti saluti Lettera firmata

Centro Congressi:nuovo sollecitodell’Ascom CapriIll.mo signor SindacoDel Comune di CAPRI

All’Assessore al TurismoEgregio signor Marino Lembo

All’Assessore al PatrimonioEgregio dott. Luigi Russo

Oggetto: Centro congressi di ViaSella Orta

Lavoriin corso

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La scrivente, vista la lodevole inizia-tiva del comune di Anacapri, insinergia con sponsor privati, nellarealizzazione di opere di sicurorichiamo sociale e culturale nonchédi immagine, come il completamen-to del Centro Polifunzionale delParadiso e l’apertura di nuove salecinematografica e multimediale, epreoccupata degli endemici ritardinei lavori dei locali del CentroCongressi, chiede alla S.V. Ill.ma eagli Assessori in indirizzo di cono-scere la data di ultimazione dei lavo-ri e la finalità di destinazione.E’ da ormai troppo tempo che ilComune di Capri non dispone distrutture idonee per le attività sociali

e culturali del paese (cinema, teatro,ecc.) e ciò provoca disagio e malu-mori alla cittadinanza che chiedeanche di conoscere, una volta com-pletati i lavori, la destinazione dellearee esterne, una volta giardini dellaFlora Capresne, unico spazio oggigodibile dai giovani e dai bambiniisolani. L’Associazione si augura diricevere una risposta responsabile eprecisa che consenta di conoscerenel merito quanto l’Amministrazioneha posto in essere per definire “l’an-noso problema” del centro congressi. Attendiamo fiduciosi e porgiamo imigliori saluti. Con osservanza.

Il Presidente Ascom CapriBeppe Massa

***Queste pagine sono a dispo-sizione dei cittadini, deimovimenti e delle associa-zioni, per gli interventi, lelettere, i dibattiti, le intervi-ste, i programmi, per aiuta-re i capresi ad orientarsi suiproblemi presenti e futuridi Capri e per giungere allascelta del nuovo Sindaco edella nuova amministrazio-ne. Volete commentare gliinterventi pubblicati questa

settimana? Voleteapprofondire una nuovatematica? Volete dire lavostra su argomenti distretta attualità? Per con-tattare la redazione potete

scrivere [email protected]. Si pubblicano soltantolettere o comunicati che cipervengono rigorosamentefirmati: non accettiamolettere anonime ma comun-que garantiamo la pubbli-cazione senza firma nelcaso in cui ci venga richie-sto dall’autore. Il contenutodegli interventi è libero enon necessariamente

rispecchia la linea editoria-le e il pensiero del giornale.

Lavoriin corso

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E’ alle prese con nuove e vecchieemergenze l’ospedale di Capri. Tre pro-blematiche sono esplose, quasi in con-temporanea, nel corso della settimanaappena trascorsa. La tac guasta, l’emer-genza barelle, la protesta degli infer-mieri. Sono solo le ultime criticitàemerse al Capilupi che deve fare i conticon i problemi, cronici, dei lavori diampliamento e riqualificazione interrot-ti da anni dopo il ritiro della donazioneda parte di una benefattrice (responsa-bilità del Sindaco e dell’amministrazio-ne unitamente ai vertici dell’Asl) e conle continue denunce dei sindacati inordine agli eccessivi costi di gestione ealla enorme mole di ore di straordinarioeffettuate da una parte del personale.Da oltre dieci giorni è impossibileeffettuare gli esami diagnostici attra-verso la tomografia assialecomputerizzata: un guasto serio allapreziosa apparecchiatura ha messo

fuori uso la tac rendendola inutilizzabi-le e privando il Capilupi di questoimportante esame diagnostico. Saràprobabilmente da sostituire il costosotubo radiogeno - già cambiato pochianni fa - anche se si cercherà di effet-tuare in questi giorni un intervento diriparazione. L’apparecchiatura è ormaivetusta e datata e per questo in molti,da più parti, sollecitano l’acquisto diuna tac nuova, di ultima generazione.Ma i costi sono esorbitanti. E questocozza con i tagli alle spese impostidall’Asl e dalla Regione, tagli che peròal momento non incidono sugli straor-dinari del personale come denunciatonelle scorse settimane dall’organizza-zione sindacale Ugl Sanità. Nei giorniscorsi si è temuta al Capilupi anche l’e-mergenza barelle. La carenza di postiletto ha determinato il “parcheggio” dialcun pazienti al di fuore delle stanze,fortunatamente la situazione è rientrata

nel giro di breve tempo. E come se nonbastasse a gettare benzina sul fuocosono gli infermieri professionali delCapilupi che, in un durissimo docu-mento inviato ai vertici dell’Asl Napoli1 Centro e dell’ospedale di Capri e alleorganizzazioni sindacali, hanno mani-festato il malcontento dovuto alle dis-posizioni del direttore sanitario sullevariazioni della turnistica ed hannocontestato lo stesso direttore e la coor-dinatrice facente funzioni dell’unità.

Anacapri in campocontro il gioco d’azzardoIl Comune di Anacapri dice no allaludopatia e alle slot mangiasoldi e ade-risce ufficialmente al “Manifesto deisindaci per la legalità contro il giocod’azzardo”. La delibera, su propostadell’assessore alle pari opportunità ealla qualità della vita Antonella Rotella,è stata votata dalla giunta comunaleguidata dal sindaco Franco Cerrotta.L’amministrazione di Anacapri scendedunque in campo contro un fenomenoche nel comune isolano sta assumendoproporzioni di piaga sociale. Sono giàcentinaia i sindaci in tutta Italia chehanno aderito al “Manifesto per lalegalità contro il gioco d’azzardo”,un’iniziativa partita dalla “Scuola dellebuone pratiche”. Anacapri è uno deiprimi comuni della Campania. Tra lerichieste, ha spiegato l’assessore nelladelibera, quella di una nuova leggenazionale che disciplini il gioco e mettain evidenza i rischi che corre chi vieneafflitto da ludopatia. I sindaci chiedonoinoltre allo Stato di poter emanare ordi-nanze sindacali per definire l’orario diapertura delle sale da gioco e le distan-ze dai luoghi sensibili, in particolare gliistituti scolastici, e chiedono che siadato un potere di controllo ai comunicon la possibilità per le autonomielocali di emanare un parere preventivoe vincolante per l’installazione dellemicidiali macchinette mangiasoldi.

Capilupi alle prese con latac ko, l’emergenza barellee la protesta degli infermieri

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Aria di Capri

Il Comune perde l’ennesima causacontro i vigili. Sindaco e Giunta comereagiscono? Prendendosela con l’avvo-cato. Ha davvero del paradossale lavicenda che raccontiamo in questo arti-colo. Il Comune di Capri, con ricorsodepositato il 26 novembre 2010, pro-poneva appello contro la sentenzanumero 75 del 17 maggio 2010 resadall’allora sezione distaccata di Capridel Tribunale di Napoli che avevaaccolto la domanda proposta da alcunioperatori della Polizia Municipale. Ivigili si erano rivolti al giudice perottenere il compenso maggiorato del50% della retribuzione oraria per ognigiornata di mancato riposo settimanale.Una sentenza che faceva il paio conaltri analoghi provvedimenti emessidalla magistratura in altre zone d’Italiae che già aveva visto gli agenti capresiavere ragione in altre occasioni.L’amministrazione comunale per l’ap-pello si era affidata ad un noto e stima-to avvocato napoletano. Con la senten-za numero 5853 depositata il 24 set-tembre 2013, i giudici hanno rigettatol’appello proposto per inammissibilitàdel gravame in quanto era decorso il

termine massimo per impugnare lasentenza di primo grado. E arriviamo apochi giorni fa quando con una delibe-ra di Giunta si ritiene che “la responsa-bilità è da ascriversi al professionista”.Di qui la decisione di nominare unnuovo legale di fiducia (stavolta unavvocato caprese che continua a rice-vere senza sosta incarichi professionaliben pagati dall’amministrazione), alfine di promuovere l’azione di respon-sabilità professionale nei confronti del-l’altro avvocato e conseguente risarci-mento del danno subito. Ma ci chiedia-mo: quanto costerà questa “pazziella”? Tutto questo ovviamente si inquadranell’ambito della battaglia che da anniil Sindaco e l’amministrazione hannopromosso contro la Polizia Municipale,i cui operatori hanno avuto l’unicotorto di essersi rivolti più volte allamagistratura per il riconoscimento dipropri diritti e di spettanze maturate.La reazione di Ciro Lembo e degliamministratori continua ad essere stiz-zita e non sapendo più con chi pren-dersela hanno addirittura messo allaberlina un avvocato da loro stessinominato.

Dna dei cani control’inciviltà? E’ stata solouna buffonataLuigi De Magistris "copia" CiroLembo e apre la guerra ai cani spor-caccioni: multe salate per i proprietariche non raccoglieranno gli escrementidalle strade. Il progetto pilota parte alVomero e all’Arenella. Siete proprieta-ri di cani a Napoli? Se la risposta è sìsiete obbligati a sottoporre i vostriamici a quattro zampe all'esame deldna che consentirà di individuare ilcane che ha lasciato le feci in strada. Astabilirlo è una ordinanza sindacale cheha come obiettivo porre un freno alfenomeno degli escrementi dei caniche non rispettano affatto il decorourbano. Non solo. I proprietari devono,qualora non lo avessero già fatto, iscri-vere il cane all'anagrafe canina regio-nale, munirsi di dispositivo per larimozione delle feci, sottoporre il caneal prelievo ematico per la leishmania.A Capri l'operazione è partita un annofa ed ha suscitato non poche polemichenei confronti del Sindaco Ciro Lembo.Da più parti infatti è stato puntato l’in-dice contro Lembo per la ridicolagginedell’operazione che costa alle cassecomunali 20 euro per ogni prelievo deldna per la mappatura, senza considera-re i costi per i controlli. Finora a Caprinon è stato ancora individuato alcuncane sporcaccione e non è stata elevataalcuna multa, nonostante ben 400 canisiano stati già sottoposti ai prelieviematici. A Napoli invece sono state giàelevate le prime tre sanzioni. E intantomai come in questo periodo le stradinedi Capri sono insozzate di deiezionicanine: quasi una sfida da parte deiproprietari degli animali al Sindaco.Soprattutto le strade secondarie, i vico-letti del centro ma anche quelli delleperiferie, si presentano in condizionipietose. Allora, a cosa è servita questabuffonata della mappatura?

L’ultima dal Comunedi Capri: perdere la causae citare per danni l’avvocato

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Aria di Capri

Questa tartaruga caretta caretta in difficoltà è stata recuperata giovedì scorsonelle acque di Capri dagli operatori del Porto Turistico Giuseppe Sorrentinoe Francesco Di Sarno. Il comandante della Capitaneria di Porto-GuardiaCostiera Alessandro Sarro ne ha disposto l’immediato trasferimento a Napolialla stazione zoologica “Anton Dohrn” per tutte le cure e l’assistenza.

Tagli dei tribunali, non ci sarà alcunreferendum. Resta confermata la sop-pressione delle sezioni distaccate deitribunali, compresa quella di Capri. LaCorte costituzionale infatti ha dichiara-to inammissibile la richiesta, presentatada alcuni consigli regionali, di referen-dum abrogativo della riforma dellageografia giudiziaria. Durante l’udienzadi mercoledì scorso a porte chiuse, allaCorte Costituzionale, durata poco piùdi un’ora, le posizioni tra le due partisono rimaste inconciliabili. Da un lato,i nove Consigli regionali (Puglia,Calabria, Basilicata, Friuli, Piemonte ,Abruzzo, Liguria, Campania e Marche)che ritenevano necessaria la consulta-zione popolare per l’abrogazione dellariforma che, entrata in vigore il 13 set-tembre scorso, ha portato alla chiusuradi circa mille uffici giudiziari minori(tra cui quello di Capri), dall’altro,l’Avvocatura dello Stato che, in rappre-sentanza del governo, ha sostenuto l’i-nammissibilità del quesito referendarioe il rischio che con un’abrogazionedella riforma si vada incontro ad unvuoto normativo. «Abbiamo già decisodi proseguire unitariamente nell’avver-sare la riforma sulla geografia giudizia-ria - ha spiegato Fabiana Contestabile,coordinatore nazionale del comitatoche si è costituito nello scorso dicem-bre e che riunisce i nove Consigliregionali promotori del referendum ealtri rappresentanti territoriali che dico-no no ai tagli dei tribunali - siamopronti a ricorrere alla Corte di giustiziaeuropea perché questa riforma mette indiscussione il diritto del cittadinoall’accesso alla giustizia». Le Regioniavevano chiesto che gli elettori si espri-messero sull'abrogazione sia della dele-ga data al governo per la riforma (econtenuta nell'articolo 1 del decretolegge 13 del 2011 contenente misureurgenti per la stabilizzazione finanzia-ria e lo sviluppo) sia sui successividecreti legislativi (del settembre 2012)con i quali si era dato corpo alla nuova

organizzazione di tribunali, procure euffici del giudice di Pace. Si trattavadella prima volta, nella storia repubbli-cana, che un referendum venisse propo-sto attraverso l'iniziativa delle Regioni:l'articolo 75 della Costituzione prevedeinfatti che proposte referendarie posso-no essere avanzate con la presentazionedi 500mila firme raccolte tra i cittadinioppure su istanza di almeno 5 Consigliregionali. "Bisogna tenere conto deidisservizi che questa riforma ha provo-cato per i cittadini - ha detto AngeloMarzochella, che ha rappresentato laCampania - dai luoghi più lontani comead esempio Ischia o Capri, in molti nonriescono ad accedere alla giustizia".Ora che la Consulta non ha ammesso ilreferendum, le regioni si dicono prontea ricorrere alla Corte di giustizia euro-pea. A Capri le udienze sono ferme daalcuni mesi unitamente a tutta l'attivitàgiudiziaria e il tribunale di via Roma èstato di fatto smantellato: resta in fun-zione solo l'ufficio del giudice di pace.Nel silenzio e nell'indifferenza del sin-daco e dell'amministrazione comunaleche, lo ribadiamo ancora una volta, haassistito impassibile alla soppressionedelle aule di giustizia senza battereciglio, senza spingere per una derogaper le isole, senza considerare i disagiper i cittadini di Capri. I capresi rimastisenza giustizia sanno ovviamente chi"ringraziare".

Immigrazione clandestina: denunciato tunisinoI poliziotti del commissariato di Caprihanno denunciato un tunisino di 26anni fermato nell’ambito dei normalicontrolli effettuati nella zona del porto.Dalla comparazione delle improntedigitali è emerso che l’uomo era pre-sente in maniera irregolare sul territorioitaliano ed era già destinatario di unprovvedimento di respingimento.

Denunciato per violazione della leggesull’immigrazione, è stata avviata neisuoi confronti la nuova procedura perl’espulsione.

La San Vincenzode’ Paoli ringraziae comunica...Dalla San Vincenzo de’ Paoli diCapri riceviamo e volentieri pubbli-chiamo.La società San Vincenzo de’ Paoli rin-grazia sentitamente i suoi benefattori etutti quanti, anche solo spiritualmenteo con la preghiera, le sono vicini e lepermettono di espletare, con il propriogeneroso contributo, la sua missione dicarità a beneficio degli isolani in diffi-coltà. Intende inoltre sensibilizzare lacittadinanza tutta affinché, facendoappello al proprio senso di responsabi-lità essa desista dal perpetuare compor-tamenti poco sociali nei confronti prin-cipalmente di se stessa e dei suoi com-ponenti. Ci riferiamo alla cattiva abitu-dine di non restituire grucce o carrozzi-ne prese in prestito, o almeno di nonrestituirle entro una scadenza accettabi-le. Ciò finisce per privare i propri con-cittadini della possibilità di poter usu-fruire anch’essi del funzionamento diun servizio così importante. Ci sembrasuperfluo far rilevare che tali compor-tamenti sono riconducibili alla mancan-za di rispetto per il proprio prossimooltre che alla tendenza a manifestarecostumi ispirati all’indifferenza, all’in-sensibilità e all’egoismo. Essi ricadonosulla stessa collettività, che così facen-do danneggia i singoli e sé stessa.Sicuri che le nostre riserve incontreran-no l’accoglienza e la sensibilità dellapopolazione, ci rimettiamo al suo sensocivico prima ancora che al suo senso dicarità.

Vincenziani salutiLa presidente Maria Staiano

Non ci sarà nessunreferendum, confermatoil taglio dei tribunali

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Aria di Capri

A conclusione degli eventi natalizi organizzati dal Club NapoliIsola di Capri, si è tenuto domenica 12 gennaio un incontro tra ivertici del sodalizio azzurro e dell’UNITALSI, Unione NazionaleItaliana Trasporto Ammalati a Lourdes e SantuariInternazionali, nel corso del quale il presidente del Napoli Club,Costanzo Ruocco, insieme ai consiglieri Costanzo Porta, MarcoVanacore, Roberto Serena e Mimmo Lionetti ha consegnato nellemani del presidente della locale sezione dell’UNITALSI, CiroGallo l’intero ricavato della lotteria benefica che, grazie soprat-tutto alla cordiale sensibilità della famiglia De Laurentiis, havisto premiare con fantastiche maglie autografate dei campioniazzurri, gagliardetti e gadget vari i fortunati soci possessori deibiglietti vincenti.I premi, sono andati, nell’ordine, ai seguenti soci:BLOCCO TAGLIANDI N. 11 ESTRATTO: PIETRO BARBA (N. 14), maglia del Napoli auto-grafata2 ESTRATTO: MARCO MAURO (N. 20), gagliardetto autogra-fato3 ESTRATTO: SABINA CORTESE (N. 6), orologio SSC Napoli4 ESTRATTO: ROSARIO FERRARO (N. 59), berretto SSCNapoli5 ESTRATTO: COSTANZO CERROTTA (N. 11), sciarpa SSCNapoliBLOCCO TAGLIANDI N. 21 ESTRATTO: GIOVANNI RUOCCO (N. 14), maglia del Napoliautografata2 ESTRATTO: GIUSEPPE PALUMBO (N. 20), gagliardettoautografato3 ESTRATTO: ADALBERTO CUOMO (N. 6), orologio SSCNapoli4 ESTRATTO: INVENDUTO (N. 59)5 ESTRATTO: OLIMPIA MINIERO (N. 11), sciarpa SSC NapoliIl ricavato della beneficenza, come ha spiegato il presidenteGallo, darà l’opportunità di far vivere a coloro che lo desideranoe ne sentono il bisogno, un’esperienza forte di fede e condivisionefraterna che lasci il segno nella mente e nel cuore. Nelle parole del presidente del Club Napoli, il ringraziamento aisoci, che hanno dimostrato grande sensibilità nel partecipare allalotteria, e la volontà di proseguire non solo nelle attività legate alsostegno della squadra del cuore ma anche a quelle legate alsociale, non dimenticando chi ha bisogno di solidarietà e di vici-nanza.

Slitta ancora una volta l’assegnazionedella flotta Caremar, pronta a passaredalla Regione ai privati. Si ravvisanoirregolarità amministrative nelle proce-dure di assegnazione, per cui è ancoratutto in alto mare. L’esito della gara,vinta provvisoriamente da Snav-Rifim,è infatti in stand-by in attesa che si pro-nunci il Tar cui ha fatto ricorso lasocietà armatoriale Marworld, che erastata esclusa insieme ad un’associazio-ne temporanea di imprese per presuntecarenze nella fidejussione. La decisionedel Tar in merito alla regolarità dellagara è prevista per il 28 maggio. Finoad allora resterà tutto invariato.

Marittimi Caremarpronti a 30 giornidi protestaI trasporti marittimi isolani continuanoad essere nell’occhio del ciclone. Sonoi lavoratori della Caremar ad impugna-re carta e penna e a scrivere allaCommissione di Garanzia perl’Esercizio del Diritto di Sciopero,all’Osservatorio sui conflitti Sindacalidel settore Trasporti, all’Assessorato aiTrasporti della Regione Campania, allaCapitaneria di Porto di Napoli eall’Autorità Portuale di Napoli.L’oggetto della nota la comunicazionedell’inizio di un lungo periodo di prote-sta. Una lettera dai toni fermi e decisiin cui viene comunicata la data di ini-zio - 24 gennaio 2014 - di un’agitazio-ne che si estenderà per ben 30 giornilavorativi. La motivazione è da riscon-trare nei termini, ormai trascorsi, dellaprocedura di conciliazione in relazioneallo stato di agitazione indetto il 10gennaio. Le modalità della protestasono ben dichiarate all’interno dellacomunicazione: lo sciopero consisterànell’astensione dal lavoro straordinariooltre la dodicesima ora lavorata giorna-liera, anche per ridurre le ricadute sul-l’utenza. I marittimi Caremar lamenta-

no ritardi nei pagamenti degli stipendie incertezze sul futuro occupazionale.

Caprese truffato on line:due denunciatiI poliziotti del commissariato di Caprihanno individuato e denunciato pertruffa in concorso due persone residentiin Lombardia, un marocchino titolaredi un’azienda specializzata nel settoretecnologico e una peruviana sua com-plice. Sono accusati di aver truffato uncittadino caprese che pensava di fareun affare nel comprare on line, a prezzicompetitivi, uno smartphone di nuovis-sima generazione. Nonostante avesseregolarmente effettuato il pagamento,

non aveva ricevuto l’oggetto e per que-sto aveva presentato denuncia alla poli-zia. I due soggetti non sono nuovi a taliazioni.

Ruba un iPad: la Poliziaindividua il ladroDimentica una borsa su una panchina,ladro le porta via l’iPad che era all’in-terno. E’ accaduto nei giorni scorsi aCapri. Un napoletano di 43 anni è statodenunciato dalla polizia per furtoaggravato. E’ accusato dagli agenti diaver rubato l’iPad presente all’internodella borsa dimenticata per alcuniminuti su una panchina da una giovanedonna caprese.

Caremar: slitta a maggiol’assegnazione dopo il ricorsodi una società esclusa dalla gara

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Cronaca

PadrePioQuesto rac-conto l'hoscritto qual-che anno fa,come poteteleggere, maè attualestante ladevozioneche tutt'oracoglie ognu-

no di noi per S.Padre Pio da Pietrelcina.Ve lo propongo come lettura piacevole eseguitemi con la fantasia ed io vi porte-rò per mano in quella terra ubertosa dipuglia patria del Santo.19 maggio 1999. Tutto incominciò in unamattina di grigia perligine ed un mareovattato di nebbia. Il fischio lacerantedella sirena di bordo, l' aliscafo che solcail mare di Capri per una meta agognata damolti fedeli. Francesco STAIANO nostronocchiero e grande organizzatore sollecita

ed esorta con i suoi soliti modi garbati egentili, un giusto pensiero devoto perPadre Pio, meta finale della nostra gita. Eora il torpedone va veloce e sicuro sulnastro d'asfalto fiancheggiato da verdefogliame e ulivi secolari nell'ubertosa terradi puglia. Una spiaggia sottile di niveasabbia lambita appena dall'onda increspatadel mare ci accoglie, ed è subito sera, inun piccolo e grazioso alberghetto diManfredonia. Il giorno seguente ancorauna nave, un'isola brulla ci attende al di ladell'Adriatico dove il mare è piatto e gliscogli a picco ci osservano in una muta eattonita alba assolata di maggio. LeTremiti, scarno arcipelogo accogliente,dimora di appena trecento persone ed unsindaco senza fronzoli, modesto, cordialegentile che accoglie il nostro peregrinaresu vestigia di antiche scorribande pirate-sche, di civiltà lontana. Torrioni, castelli,chiese e fatica per gli irti colli e poi unmesto ritorno senza alcuna nostalgia perquei luoghi deserti riarsi dal sole. I cantiriecheggiano, le risa risuonano, Pamela,Maria, Rosa, Lena, Mina e la piccola e

dolce Daniela frastuo-nano insieme in unagioia comune.Nonsono un assiduo fre-quentatore di santuari,ma voglio testimoniareciò che ho visto e l'im-pressione riportatadavanti la tomba di S.Padre Pio. Nel racco-glimento si avverte unprofondo senso dipace, di una pace terre-na e celestiale insiemeche lascia il cuore e lospirito felici e il volto el'espressione dellagente comune estasiatain raccolta in umilepreghiera, in giacolato-rie che s'innalzano alcielo verso colui chetutto puo e tutto vede.E rieccoci a Capri, a

casa, nell'ora del desio quando le ore inte-neriscono il cuore e il sonno ti assale.Dolce è il ritorno e piacevole il dì seguen-te quando tutti ti chiedono come è andatala gita, come è stato il pellegrinaggio aS.Giovanni Rotondo da Padre pio ?

Franco [email protected]

***Pellegrinaggio in pullman da Capri alsantuario mariano di Medjugorje dal 14al 20 marzo 2014 in occasione del mes-saggio straordinario annuale a Mjrianadel 18 marzo 2014. Al ritorno, sosta concelebrazione dell'eucarestia nella basilicadi S.Antonio a Padova. Per informazionie adesioni contattare Gianfranco al3293855754 o al 0818378246 (ore pasti).Messaggio del 2 novembre 2013 (Mirjana) Cari figli, vi invito di nuovo maternamen-te ad amare, a pregare senza sosta per ildono dell’amore, ad amare il PadreCeleste al di sopra di tutto. Quando ame-rete Lui, amerete voi stessi ed il vostroprossimo. Queste realtà non possono esse-re separate. Il Padre Celeste è in ogniuomo, ama ogni uomo e chiama ogniuomo col proprio nome. Perciò, figli miei,attraverso la preghiera ascoltate la volon-tà del Padre Celeste. Parlate con Lui.Abbiate un rapporto personale col Padre,che renderà ancora più profondo il rap-porto tra voi, comunità dei miei figli, deimiei apostoli. Come Madre desidero che,attraverso l’amore verso il Padre Celeste,vi eleviate al di sopra della vanità di que-sta terra ed aiutiate gli altri a conoscere ead avvicinarsi gradualmente al PadreCeleste. Figli miei, pregate, pregate, pre-gate per il dono dell’amore, perché l’amo-re è mio Figlio. Pregate per i vostri pasto-ri, affinché abbiano sempre amore pervoi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mioFiglio dando la sua vita per la vostra sal-vezza. Vi ringrazio.

I raccontidel maresciallo -Pensieri

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Cronaca

Seduto al tavolo dell’osteria , al vecchiococchiere non restavano che i ricordi, rac-contare a conoscenti occasionali, tra unapartita a bocce e un bicchiere e l’altro ilsuo glorioso passato in compagnia delfedele cavallo dal nome altisonante,Napoleone. E come Napoleone avevanocondotto insieme una battaglia quotidianaper vedere il bicchiere mezzo pieno,stavol-ta per sconfiggere il fantasma dellafame,dimenticare gli stenti testè vissuti,reinventandosi la sopravvivenza in un dif-ficile dopoguerra,vivere da protagonisti ilmomento di rinascita in cui credere ancorache il futuro possa riservare qualcosa dibuono dopo tanto patire, ad un risorgeredalle rovine ,per non soccombere al doloredi perdite inevitabili. Allora , erano altri irumori familiari un richiamo dalla vicinacampagna, il belare al rientro di un greg-ge,grida gioiose di bimbi che si rincorreva-no nei vicoli, per le strade, l’arrivo dellacarrozza annunciata da un nitrito sommes-so e dal suono degli zoccoli .La volontàcaparbia di risalire la china diede vita ad unfolklore romantico e pittoresco, la necessi-tà, come suol dirsi, fece uscire il lupo dallatana, acuire l’ingegno la vecchia carretta indotazione per il trasporto di fieno vennetrasformata,come nella favola diCenerentola, in sofisticata carrozza.Quandospuntavano le prime ‘’pagliette’’ i grigioriinvernali erano ormai lontani, i cavalliuscivano dal buio delle stalle e tutto venivapreparato con scrupolo, cura ed attenzione,sarebbero arrivate coppie di giovani sposiin viaggio di nozze, l’affluire di turisti inin-terrotto, pittoresco , ormai dal mondo con-vergevano visitatori battenti bandiere dis-parate nessuno avrebbe rinunciato al girodell’isola in carrozza, alla carezza salma-stra del vento sul pallido e accaldato visocittadino. Tutto all’insegna del lasciarsivivere senza alcuna preoccupazione,nem-meno quella del triste rientro all’anonima-to, contavano solo l’ebbrezza del vento frai capelli tra una foto ricordo e un ‘’souvenirde capri’’ ’’Napoleone tirato a lucido, lasua criniera fulva intrecciata con nocchearrivava con la sua appendice , ornata

anch’essa di nastri colorati, di fiori e cam-panelli,non mancavano amuleti portafortu-na come cornicelli rossi e , tanto per resta-re in tema...ferri di cavallo, era senz’altrola carrozza più bella, la più richiesta dalforestiero . Il cavallo, al passo, conducevaa scoprire gli angoli suggestivi dell’isola, nei pressi dello squarcio panoramico piùrappresentativo dove il verde si perdevanell’azzurro del mare una sosta per medita-re in religioso silenzio, di fronte a tanto,era dovuta. Prova inconfutabile sono lefoto d’epoca sbiadite, in bianco e neroall’ombra di un diroccato campanile lì inquella piazzetta che presto sarebbe divenu-ta il salotto più ambito: le poche carrozzemesse a nuovo, sostavano, attendendo infila,in buon ordine il loro turno.C’era silen-zio nell’assolata e polverosa piazza, sololievi fremiti fra le foglie degli alberi rende-vano l’attesa più sopportabile,immobili,sonnecchiavano storditi dal caldo mapazienti: uomini e cavalli restavano nel l’attesa di accaparrarsi il turista facoltosoarrivato a respirare il profumo d’altri tempiche l’isola conservava , come un regaloprezioso da serbare ed offrire all’ospitegradito, un’atmosfera pacata , lontana ,dimentica della frenesia cittadina. Spessevolte si trattava di habituèè che, rinnova-vano l’appuntamento col vetturino e il suoNapoleone, certo ogni anno l’aspetto un pòpiù stanco ,i capelli un pò più grigi,qualchedisillusione in più eppur rinfrancati da quelquadro tranquillo,riposante, d’infinita bel-lezza che era l’isola. La filosofia nostrana,viaggiava in carrozza sottolineata dalrumore delle ruote e degli zoccoli che,movimentandole, disegnavano stradine pol-verose ora impervie,ora sentieri appenaaccennati che, snodandosi, s’arrampicava-no fino a raggiungere il borgo sovrastan-te.Al passeggero non era risparmiato ilsenso di vertigine che lo coglieva sul puntopiù alto,sospesi tra cielo e mare, uno stra-piombo mozzafiato si affacciava sulle boc-che dell’isola spingendosi fino alla baia diNapoli, ben presto quel leggeromalessere,lasciava il posto a commentientusiasti ,trasformandosi in autentica

gratitudine per Napoleone e il suo padro-ne.Ancora una volta Napoleone arrestava lasua passeggiata nei pressi della Madonninadi Lourdes che dalla sua grotta vigilava sulviandante e sullo spettacolo generoso dellanatura intorno , un momento di preghiera edi ringraziamento come un’oasi ristoratri-ce...poi il cammino sarebbe ripreso allascoperta di nuove emozioni.Sarà capitato ilturista esigente,irritato per non aver trovatol’alloggio conveniente , preoccupato peraver speso più di quanto preventivato, cipensava il vecchio cocchiere a rincuorarlocon un’’s’ campa ‘na vota sola pensate ‘asalut’’’a distoglierlo intonando ‘’’o solemio’’, intrattenendolo con aneddoti diver-tenti ,carezzandogli il cuore, enfatizzandoracconti più vicini alla fantasia che allarealtà, a stupire con effetti speciali l’imma-ginario del cliente di turno,unafurbizia,frutto dell’esperienza in fondo, ,conosceva quanto i suoi ‘’polli’’,storditi dacotanta bellezza, amassero essere presi peri fondelli anche se non l’avrebberoammesso mai. Seguiva lo schioccare dellafrusta nell’aria, plateale mai offensivo, unincitare a viva voce il compagno di venturail tutto faceva parte di un copione trito eritrito ma di grande effetto.Sulla carrozzadi Napoleone ci si sentiva padroni delmondo, protagonisti di un romanzo d’altritempi mentre le ruote per l’ennesima voltasolcavano la polvere di viuzze e stradine.Il racconto del vecchio cocchiere,all’oste-ria, proseguì per l’intera serata catturandol’attenzione di giovani avventori, a loroconfidò,complice un bicchiere in più, diquanto gli fosse costato il sentimento del-l’effimero, di come i ricordi gli apparisserolontani ,quasi un sogno e di come, in untacito accordo , decise di ritirarsi dallascena insieme al suo fedele Napoleone,rinunciando per sempre al loro posto alsole lì all’ombra del campanile: la sua eral’ultima carrozza. Col rumore degli zoccolisul selciato,nell’aria rimase l’eco di miti eleggende favole, le sue, senza radici maforse più affascinanti di qualsiasi anonimarealtà.

Maria Astarita

Il raccontodi Maria Astarita:L’ultima carrozza

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Eventi a Capri

Domenica 18 dicembre a Cardito ilteam caprese di tiro con l'arco conqui-sta più di un podio. Dopo l'inserimen-to anchedella classeolimpicaseniores ilteam alcompletocomprendetutte le tretipologie diarco,andando acomporrepiu di unasquadra sianel com-pound, arconudo eolimpico. Ilpresidentedell’ArcoClub CapriBruno Di

Martino spiega come lasocietà si differenzia daglialtri team della Campaniache hanno preferito pre-starsi atleti per un annopur di comporre le squa-dre. “Noi - dice DiMartino - abbiamo adotta-to un altro sistema, quellodi andare ad incorporareteam che stavano per chiu-dere, in questo caso gli exarcieri Caudium diRotondi Avellino. Questoci ha beneficiato nel recu-perare l'arco olimpicoacquisendo uno degliarcieri più forti dellaCampania nell'arco olim-pico Dino De Lucia, piualtri atleti di buona valen-za. Inoltre con l'aperturadi una succursale aSorrento dove c'è un bel-lissimo gruppo attivo, stia-

mo già incrementando le squadre connuovi atleti che vestono la maglia coni colori capresi. Aprire una succursale

a Sorrento è stata una grande idea,anche perche - continua Bruno DiMartino - molto presto aprirà uncampo statico di tiro di campagnasempre gestito dall'Arco Club Capricon l'aiuto del delegato Sorrentino. Perintenderci questo sarà allestito consagome 3D e HF, a Sant’Agata suidue Golfi, ovviamente una scelta det-tata da motivi logistici. In questo con-testo paesagistico da mozzafiatonascerà il primo campo statico per tirodi campagna del sud Italia. Inoltreoltre alle competizioni domenicali, checi impegnano tutte le domeniche suicampi di tiro, la nostra istruttrice con-tinua il suo lavoro con i nuovi arrivatisperando di far emergere qualche altrocampioncino, come abbiamo gia fattodiverse volte”. “Che dire, un 2014 conun avvio fantastico pieno di atletiall'altezza delle loro capacità arcieristi-che, un gruppo di collaboratori all'al-tezza della situazione che ringrazio,come ringrazio il nostro sponsor, PortaCostruzioni, che ci ha sostenuto pertutto il 2013”, conclude il presidentedell’Arco Club Capri.

Arco Club Capri, al via una nuovaentusiasmante annata

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Eventi a Capri

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A curadell’Associazionedi varia umanità

Per millenni l’uomo ha espresso ciòche sentiva, pensava, immaginava inopere di poesia o di prosa, alcunedelle quali erano destinate al teatro,ovvero alla rappresentazione.

Le opere di poesia consistevano inraccolte di liriche o in poemi narrativi.Le opere in prosa erano soprattutto dipensiero, di storia o scientifiche.A mano a mano, mentre le raccolte di

liriche restavano costanti, i poemivenivano sostituiti da racconti eromanzi, mentre le opere di pensierocontinuavano ad essere per lo piùsistematiche.

Molto è cambiato quando, tra la finedell’Ottocento ed il Novecento, si èpassati, talvolta lentamente, talvoltafrettolosamente dalla plurimillenariaciviltà agricola a quella industriale,che ha prodotto mezzi di comunicazio-ne come il telefono, la radio, il cine-ma, la televisione, internet che l’uma-nità non aveva mai prima conosciuti.

La poesia ha cercato nuove forme edun nuovo linguaggio, perdendo sem-pre più forza ed importanza nel viveresociale. Anche la narrativa ha cercatonuove forme ed un nuovo linguaggio,ma poi ha finito per non allontanarsitroppo da quelli esistenti, facendoliperò diventare più complessi e spessotortuosi. Le opere di pensiero sonodiventate sempre meno sistematiche esempre più frammentarie. A questohanno molto contribuito riviste e gior-nali che, ospitando piantine appenanate, hanno vietato che esse fosserocoltivate a lungo e nel silenzio, per poidiventare grandissimi alberi.

Sotto l’aspetto poetico e narrativo, ilNovecento è stato poco creativo,anche perché tempo e forze sono stati

assorbiti dalla radio, dal cinema, dallatelevisione, diventati sempre più luo-ghi di intrattenimento e di spettacolo,dove il lavoro di equipe rende quasiimpossibile il lavoro di un singolo.

Si è invece sviluppata, come nonmai, la saggistica, favorita dal lavorouniversitario o accademico. Talvoltaessa si è ristretta ad esporre un deter-minato argomento, di carattere scienti-fico, filosofico, religioso, politico, dicostume. Talvolta questo argomento èstato affrontato in modo libero, connumerosi riferimenti culturali. Spessole opere di saggistica hanno dispostoin modo nuovo ciò che era già noto.Altre volte hanno avuto frammenti dicreatività. Oltre ad essere opere divul-gative, le opere saggistiche sono stateusate per corsi universitari. In talmodo, nella vita sociale, i saggistihanno preso il posto che una voltaaveva i poeti. Sono stati loro a direcome andassero veramente le cose,come erano andate in passato o magariad immaginare come sarebbero potuteandare in futuro.

Il ritenere che l’uomo bastasse a sestesso e bisognasse soffermarsi unica-mente sulle cose terrene, ha quasi deltutto spento la poesia, ha limitato lanarrativa, ha messo in crisi la filosofia,ma ha alimentato la sociologia, che haespresso verità sull’attuale vivere, por-tando i suoi maggiori esponenti vicinoalla filosofia, e comunque ad essereconsiderati i maggiori interpreti del-l’attuale situazione umana.

Logicamente, nonostante particolarisforzi, nessuno ha prodotto operesistematiche, ovvero opere che potes-sero essere di orientamento generale.

Tenendo presente tutto ciò, il PremioCapri – S. Michele, dalla sua fonda-zione, avvenuta nel 1984, ha scelto epremiato opere di saggistica chedescrivessero aspetti fondamentali delpresente, ricordando il passato e guar-dando con responsabilità verso il futu-ro. I contenuti delle opere, su molte-

plici aspetti del vivere (è quel cheintendiamo per varia umanità), consi-derati nel loro insieme, costituisconoun’unità che viene ripensata edampliata di anno in anno, e che rivelail finito nella luce di quell’infinito cheè testimoniato dall’arcangelo al qualeil premio è intitolato.

Raffaele Vacca

Perché il PremioCapri - S. Micheleprivilegia la saggistica

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Cultura

L’INFORMATORE POPOLAREPeriodico d’informazione politica,

cronaca, cultura e sportdell’isola di Capri

Direttore: Manfredi Pagano

Società editrice TPS S.R.L.

Reg. Tribunale di NapoliNr 5283 del 18/02/2002

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