corriere cesenate 18-2015

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Giovedì 7 maggio 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 18 - contiene I.P. euro 1,20 18 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Solidarietà 18 Leonardo Belli nuovo presidente di Assiprov Cesena 13 Treni più veloci sulla tratta adriatica Verghereto 17 Elezioni comunali Tre le liste in campo Pagina aperta 23 Sentinelle in piedi di nuovo in piazza a Cesena “Presi” nella Rete Ore e ore, sempre online: come usare al meglio i mezzi digitali Editoriale Vinti: il dovere del ricordo di Francesco Zanotti Internet e social network, realtà con cui i più giovani sono a diretto con- tatto ogni ora del giorno, mentre per i più anziani si tratta di termini a volte misteriosi. Il telefonino ormai è diventato uno strumento tecnologico a 360 gradi: telefonare non è più una priorità. Ora è tutto un pullulare di con- divisioni e di messaggi sui gruppi di Whatsapp. Ma come con tutte le no- vità, se si va oltre un certo limite, si può andare incontro a spiacevoli conseguenze. Per parlare di come gestire la propria vita iperconnessa, sa- bato 9 maggio a Cesena si svolge un incontro rivolto anche a genitori ed educatori organizzato dall’associazione Psichedigitale. Per una volta ancora, si torna sui banchi a studiare la Rete. Primo piano alle pagg. 4-5 Vita della Diocesi 7 “Il sacrificio per non rinnegare la propria fede” Incontro a Longiano 8 Il vescovo Giovanni Cazzani sarà beato D i profonda sapienza e raffinata eloquenza.È stato vescovo a Cesena, a soli 37 anni, dal 1904 per una decina d’anni Appuntamento 8 Festa diocesana Eventi in centro a Cesena L a testimonianza di padre Rebwar Bara, sacerdote iracheno della Chiesa cal- dea, invitato dai frati fran- cescani Il 17 maggio una raccolta straordinaria Terremoto in Nepal 6 I vescovi italiani hanno indetto una raccolta in tutte le chiese per sostenere la popolazione sopravvis- suta al tremendo sisma C alendario pronto per la Festa della Famiglia dio- cesana che si svolgerà dal 20 al 24 giugno, nei giorni del patrono San Giovanni C aro Francesco, il clima ancora non lo permette”. Questa è la risposta che mi sono sentito dare dal figlio di una delle vittime dell’eccidio che venne consumato nel carcere della Rocca di Cesena nella notte fra l’8 e il 9 maggio 1945. Sono trascorsi 70 anni, ma ancora di quei 17 uccisi nel sonno non viene fatto alcun ricordo. Tutto pare inutile in tal senso. Noi, per quanto possiamo, desideriamo andare controcorrente, ricercando fino in fondo la verità anche su questi dolorosi eventi. Tentiamo di fare memoria, non certo per rivendicare chissà che cosa, ma per rispetto della dignità delle persone e dei parenti che ancora oggi portano nel cuore una croce che non possono condividere. Pare assurdo, ma invece è ancora così. “Non si può ricordare nulla in modo pubblico. È ancora impossibile. Su questo argomento noto una chiusura totale”. È sempre questo figlio che parla. Allora aveva tre mesi. Non ha mai conosciuto il suo babbo. La mamma era una ragazza di 18 anni. Luigi, il nome è di fantasia, aggiunge: “Privatamente andremo al cimitero e faremo celebrare una Messa, come facciamo tutti gli anni. Non si vuole alimentare alcun odio, per carità. Ma cercare la verità dei fatti è un dovere di tutti”. È quello che stiamo provando da diversi anni. Sono andato a sfogliare le annate del nostro Corriere. Nel 2004 ne scrisse il professor Giovanni Maroni, dopo l’uscita del famoso libro di Giampaolo Pansa, “Il sangue dei vinti”. Poi ci siamo tornati sopra in più occasioni, con commenti e approfondimenti. Ogni volta abbiamo chiesto un ricordo, un’iscrizione, una memoria che potesse fare da monito collettivo. Certi fatti non devono accadere mai più. Monsignor Beniamino Socche, dopo la strage del maggio del ’45, disse che “si vergognava di essere vescovo di Cesena”, come riportato nel diario di don Leo Bagnoli. Anche lo storico Marco Pirina tentò di trovare uno spiraglio nel muro di gomma attorno al sangue dei vinti e alla strage dei 17 fascisti della Rocca. Ci ha provato Bruno Vespa nel suo “Vincitori e vinti”. E un tentativo lo fece, negli anni, il cesenate Sergio Dini quando a Padova era procuratore militare. In città nulla, nonostante le promesse, disattese, formulate nel 2007 dall’allora sindaco Giordano Conti. Chiudo citando il professor Maroni sul Corriere del 13 febbraio 2004: “I fatti sono questi, documentarli è un dovere e così ricordarli, senza strumentalizzarli per una tesi di parte, ad ammonire che homo res sacra homini est (Seneca), sempre, anche quando si scatena la bestia della vendetta e del linciaggio: tu non uccidere”.

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Corriere Cesenate di giovedì 7 maggio 2015

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  • Gioved 7 maggio 2015Gioved 7 maggio 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 18 - contiene I.P.euro 1,20

    18Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

    Solidariet 18Leonardo Bellinuovo presidentedi Assiprov

    Cesena 13Treni pi velocisulla trattaadriatica

    Verghereto 17Elezioni comunaliTre le listein campo

    Pagina aperta 23Sentinelle in piedidi nuovo in piazzaa Cesena

    Presinella Rete

    Ore e ore, sempre online: come usare al meglio i mezzi digitaliEditorialeVinti: il dovere del ricordodi Francesco Zanotti

    Internet e social network, realt con cui i pi giovani sono a diretto con-tatto ogni ora del giorno, mentre per i pi anziani si tratta di termini a voltemisteriosi. Il telefonino ormai diventato uno strumento tecnologico a360 gradi: telefonare non pi una priorit. Ora tutto un pullulare di con-divisioni e di messaggi sui gruppi di Whatsapp. Ma come con tutte le no-vit, se si va oltre un certo limite, si pu andare incontro a spiacevoliconseguenze. Per parlare di come gestire la propria vita iperconnessa, sa-bato 9 maggio a Cesena si svolge un incontro rivolto anche a genitori ededucatori organizzato dallassociazione Psichedigitale.Per una volta ancora, si torna sui banchi a studiare la Rete.

    Primo piano alle pagg. 4-5

    Vita della Diocesi 7Il sacrificio per non rinnegarela propria fede

    Incontro a Longiano 8Il vescovo Giovanni Cazzanisar beato

    Di profonda sapienza eraffinata eloquenza.stato vescovo a Cesena, asoli 37 anni, dal 1904 peruna decina danni

    Appuntamento 8 Festa diocesanaEventi in centroa Cesena

    La testimonianza di padreRebwar Bara, sacerdoteiracheno della Chiesa cal-dea, invitato dai frati fran-cescani

    Il 17 maggiouna raccoltastraordinaria

    Terremoto in Nepal 6

    I vescovi italiani hannoindetto una raccolta intutte le chiese per sostenerela popolazione sopravvis-suta al tremendo sisma

    Calendario pronto per laFesta della Famiglia dio-cesana che si svolger dal20 al 24 giugno, nei giornidel patrono San Giovanni

    Caro Francesco, il clima ancora nonlo permette. Questa la rispostache mi sono sentito dare dal figliodi una delle vittime delleccidio che venneconsumato nel carcere della Rocca di Cesenanella notte fra l8 e il 9 maggio 1945. Sonotrascorsi 70 anni, ma ancora di quei 17 uccisinel sonno non viene fatto alcun ricordo.Tutto pare inutile in tal senso.Noi, per quanto possiamo, desideriamoandare controcorrente, ricercando fino infondo la verit anche su questi dolorosieventi. Tentiamo di fare memoria, non certoper rivendicare chiss che cosa, ma perrispetto della dignit delle persone e deiparenti che ancora oggi portano nel cuoreuna croce che non possono condividere.Pare assurdo, ma invece ancora cos. Nonsi pu ricordare nulla in modo pubblico. ancora impossibile. Su questo argomentonoto una chiusura totale. sempre questofiglio che parla. Allora aveva tre mesi. Non hamai conosciuto il suo babbo. La mamma erauna ragazza di 18 anni. Luigi, il nome difantasia, aggiunge: Privatamente andremoal cimitero e faremo celebrare una Messa,come facciamo tutti gli anni. Non si vuolealimentare alcun odio, per carit. Ma cercarela verit dei fatti un dovere di tutti. quello che stiamo provando da diversianni. Sono andato a sfogliare le annate delnostro Corriere. Nel 2004 ne scrisse ilprofessor Giovanni Maroni, dopo luscita delfamoso libro di Giampaolo Pansa, Il sanguedei vinti. Poi ci siamo tornati sopra in pioccasioni, con commenti e approfondimenti.Ogni volta abbiamo chiesto un ricordo,uniscrizione, una memoria che potesse fareda monito collettivo. Certi fatti non devonoaccadere mai pi.Monsignor Beniamino Socche, dopo la stragedel maggio del 45, disse che si vergognavadi essere vescovo di Cesena, come riportatonel diario di don Leo Bagnoli. Anche lostorico Marco Pirina tent di trovare unospiraglio nel muro di gomma attorno alsangue dei vinti e alla strage dei 17 fascistidella Rocca. Ci ha provato Bruno Vespa nelsuo Vincitori e vinti. E un tentativo lo fece,negli anni, il cesenate Sergio Dini quando aPadova era procuratore militare. In cittnulla, nonostante le promesse, disattese,formulate nel 2007 dallallora sindacoGiordano Conti.Chiudo citando il professor Maroni sulCorriere del 13 febbraio 2004: I fatti sonoquesti, documentarli un dovere e cosricordarli, senza strumentalizzarli per unatesi di parte, ad ammonire che homo ressacra homini est (Seneca), sempre, anchequando si scatena la bestia della vendetta edel linciaggio: tu non uccidere.

  • Gioved 7 maggio 2015 3Opinioni

    Perch Dante Alighieri nostro padre

    onsappiamoil giornoesatto

    della sua nascita -forse tra il 14maggio e il 13giugno del 1265 -e non abbiamoalcun suomanoscritto. Ma il pi grandescrittore italiano di sempre, uno dei pi celebri nelmondo, tradotto in pi di mille lingue. Durante,(questo nome non appare in nessun documento invita del poeta), meglio conosciuto come Dante,figlio del cambiavalute Alighiero e di Bella degliAbati, che mor quando Dante aveva cinque o seianni (il padre si rispos con Lapa Cialuffi)ha traghettato la nostra letteratura versola riva del volgare, cosa su cui pochi erano alloradaccordo, ma quello che pi conta riuscitonellimpresa di creare unopera immensa,fondata su 14.233 endecasillabi per cento canti, incui fede, scienza, politica, filosofia, letteratura sifondono in un magmatico fuoco poetico che non haeguali. Laggettivo divina un omaggio postumo diun suo grande ammiratore, Giovanni Boccaccio:bisogner aspettare la met del Cinquecento perchil titolo Divina Commedia appaia in una edizioneveneziana. Che cosa rende, ancora oggi, a 750 annidalla sua nascita, padre Dante? Semplicemente lasua capacit di comprendere lesistentenel suo sistema di pensiero senza che il sistemadiventi un pesante trattato. La capacit di creareuna nuova lingua con espressioni che rimarrannoper sempre. E soprattutto la dimostrazione cheessere un genio non significa diventare un freddo

    N

    750 anni fa la nascita La fotografia

    ertamente s: la richiesta di una giusta punizione per tanta violenza contro Milanonon pu venire meno, mentre una grande folla varca i cancelli di Expo.Certamente s: linvito alla speranza era da cogliere, allinaugurazionedellesposizione mondiale, nei cori di due generazioni lontane nel tempo, ma

    sorprendentemente vicine nel chiamare alla vita un Paese e un mondo in affanno.Certamente s: un senso di speranza si rafforza nel vedere quante persone e quantefamiglie hanno gi iniziato a camminare lungo i percorsi di Expo per incontrare profumi,sapori e colori del mondo, ma anche le lacrime di chi non ha da mangiare.Non sembra affatto un popolo di egoisti quello che i media propongono nei loro raccontie nelle loro immagini. Gli egoisti, come gli ideologi, non sono mai mancati e nonmancheranno, ma gli uni e gli altri non hanno scritto e non scriveranno pagine di futuro.Ai bordi della cronaca, nello sforzo di leggere linsieme oltre il frammento, si assiste ancoraal confronto tra un pessimismo totale e un realismo che non intende lasciare lultima

    C parola al negativo.Da sempre questo il bivio di fronte alquale si pongono i media e la stessaopinione pubblica.Anche chi ai bordi della cronaca haletto con sorpresa che un giovanesostenitore dei devastatori di Milano si ricreduto, tornato per ripulire e inunintervista dice: Pap si arrabbiatotantissimo. E pure adesso non mirivolge la parola. Chiedo scusa anche alui.Qualcosa si acceso nella coscienza diun ragazzo di 20 anni. un segno disperanza. Ricorda che il fallimentodelleducare nellinterruzione dellacomunicazione, a partire da quella chetiene viva una famiglia.Tornano alla mente alcune parole dipapa Francesco: La famiglia puessere scuola di comunicazione...anche l dove sembra prevalerelinevitabilit dellodio e dellaviolenza.Le ha scritte nel messaggio per laGiornata mondiale dellecomunicazioni sociali che ricorre il 17maggio. lo stesso Papa che chiedeva allExpodi ricordare coloro che non hannopane, che non hanno pace e invitavaalla globalizzazione della solidariet.Potrebbero sembrare parole fuori dallarealt: cosa pu fare mai la famiglia?Cosa ha fatto la famiglia perch tantaviolenza non maturasse al propriointerno? Cosa hanno fatto la cultura, lascuola e la politica perch le famiglienon restassero sole di fronte aimmense sfide educative?Domande che ritornano guardandoalla famiglia quale scuola di umanit. E cos papa Francesco ricorda: Nonlottiamo per difendere il passato, malavoriamo con pazienza e fiducia, intutti gli ambienti che quotidianamenteabitiamo, per costruire il futuro.A chi ai bordi della cronaca pare chefra gli ambienti in cui oggi possibile esignificativo abitare ci sia, pur con gliinevitabili limiti, anche lesposizionemondiale che fino al 31 ottobreproporr il messaggio Nutrire ilPianeta. Energia per la Vita. Laglobalizzazione della solidariet, lalotta alle ingiustizie che provocano lafame, limpegno per la difesa e lapromozione della vita non possonoforse prendere forza anche da unincontro di popoli attraverso i colori, isapori gli odori dei frutti della terra?Non possono prendere forza anchedalle voci di bambini e adulti cheinvitano ad amare la vita? Non possonoprendere forza dal ripensamento di ungiovane dopo fatti violenza? Nonpossono prendere forza da unacomunicazione che trova nella famigliala prima scuola di solidariet?

    Paolo Bustaffa

    Nutrirela speranza

    FOTO SIR

    Expo e famiglia: unalleanza educativa

    pedante, ma provare profondamente - e umilmente - un sentimento comelamore e, nello stesso tempo, farlo diventare eterno. Dante non statoluomo medioevale a tutto tondo e senza sfumature: basterebberileggersi il canto di Paolo e Francesca per capire come complessa etalvolta contraddittoria fosse la sua concezione dellamore,che veniva probabilmente da zone dombra della sua biografia maicompletamente chiarite. La sua speranza di una Chiesasenza potere politico ha preceduto di mezzo millenniole posizioni di alcuni cattolici, come Manzoni, che hannodato un grande contributo al Risorgimento e alla riunificazione politicadel nostro Paese.

    www.agensir.it

    Il Carpi in Serie A il simbolo di una citt capace di reagire dopo il si-sma del 2012: storica promozione per la squadra di calcio che raggiungela massima serie dopo 106 anni di storia. Il vescovo Francesco Cavina:questa vittoria espressione di una citt che ha voglia di vivere e ma-nifestare le proprie capacit di reagire alla drammaticit del sisma delmaggio 2012, tuttora presente nelle sue ferite (foto Sir)

    La globalizzazione della solidariet, la lotta alle ingiustizie cheprovocano la fame, limpegno per la difesa e la promozione della vitanon possono forse prendere forza anche da un incontro di popoliattraverso i colori, i sapori e gli odori dei frutti della terra? Non possonoprendere forza anche dalle voci di bambini e adulti che invitano adamare la vita?

  • Gioved 7 maggio 20154 Primo piano

    Giovani e internetTutto si giocasulla fiduciaLo studio degli esperti di Psiche digitale fa emergerelimportanza del rapporto con i genitori. I ragazzidevono essere consapevoli dello strumento che usano

    li adolescenti hanno bisognodi regole. E di libert dentroalle regole. In questo modovengono responsabilizzati,

    anche nel campo digitale di internet e deisocial network. Se, per contro, gli siproibisce tutto, oppure gli si permette tutto,possono insorgere abusi e disagi".Lo psicologo Elvis Mazzoni,dellassociazione Psichedigitale, durante il

    convegno del 9 maggio (vedi box nella pagina a fianco) parler di questi temi, ciodi come in famiglia bisogna affrontare il vasto mondo di internet."Una volta era la tv a monopolizzare lattenzione dei ragazzini - dice Mazzoni -.Poi sono arrivati i giochi elettronici da tavolo, seguiti dai walkman conaudiocassette, poi i giochi al computer, per passare alle consolle. Dopo stata lavolta di internet (sempre col computer) e oggi lattenzione monopolizzata daitelefonini che permettono la connessione con tutto e con tutti. Ogni periodo, negliultimi 30 anni, ha avuto una tecnologia dominante. Ma non bisognademonizzarle. Anzi, occorre prendere il buono ed educare i giovani a un usoconsapevole".

    INDAGINE A SCUOLADurante il convegno sar presentata unindagine effettuata presso lIstituto Pascaldi Cesena, lIti per intenderci. Hanno risposto a un questionario oltre 300 studenti,per cui si tratta di un campione significativo. "La vita digitale - aggiunge lesperto -, concetto con il quale intendiamo luso deisocial network fra cui Whatsapp e Facebook e internet pi in generale, deve essereindirizzata verso un uso positivo. E inutile proibire perch ormai si tratta diquotidianit. Non si pu tornare indietro". Sono quattro i concetti su cui Mazzoni dice che le famiglie e gli educatori devonolavorare: autocontrollo, consapevolezza, autostima e rete di relazioni."Per autocontrollo si intende la capacit di capire che servono delle regole. Comein tutte le cose della vita, occorrono dei paletti. Meglio ancora se il figlio stesso aporsi dei limiti di utilizzo, cos si sentir responsabilizzato e, allo stesso tempo, nonlimitato nella propria libert".Il secondo punto riguarda la consapevolezza. Mazzoni precisa che "molti ragazzininon capiscono, ad esempio, la gravit che c nel prendere in giro un coetaneo inrete. Se succede in classe, un episodio sgradevole ma ristretto a 20-30 persone. In

    G"rete, potenzialmente, allargato a tutto ilmondo. Il video di una gaffe, girato coltelefonino e messo online, pu essere vistoin pochi minuti da migliaia di persone.Peggio ancora il video della compagna diclasse che si spoglia. Occorre far capire checon un post su Facebook si pu fare anchemolto male. Tutto ci prende il nome dicyber bullismo, cio la prepotenza online".Terzo punto: autostima. Dallindagine gliesperti hanno capito che i ragazzi chehanno pi autostima di s si lascianocondizionare meno dai social. In genere, asoffrire di pi sono le ragazze. Non sitratterebbe, perci, solo di una questione"quantit" di tempo passato col telefoninoin mano, ma di "qualit". "Ma labuso o la distorsione nelluso diinternet - incalza lesperto - dipendonoanche dalle reti di relazioni che un ragazzoha. Coloro che hanno gruppi di amici, chefanno sport, o frequentano parrocchie eassociazioni, o hanno interessi culturali cheprevedono il rapporto con tanti altricoetanei, in genere hanno un maggiorequilibrio nelluso dei social. Riescono adargli il giusto peso. Capiscono con pifacilit che la fase online solo un aspettodella vita. Evitano cos di isolarsi davantiallo schermo dello smartphone".

    E I GENITORI?Una tirata dorecchi per arriva anche per

    quei genitori che predicano bene erazzolano male. "Quante volte - diceMazzoni - vediamo bambini o ragazziniinsieme ai genitori e tutti e tre sono colcellulare in mano. Non si pu dire al figlio dismetterla e poi essere i primi a scriveremessaggini su Whatsapp. E non si tratta solodi impressioni: anche degli studi di colleghidellUniversit Cattolica di Milano loconfermano. Anche i momenti di sosta sonooccupati dai cellulari. Lo vediamo nelle saledattesa dal medico o alla fermatadellautobus. E poi sta avvenendo un altrofenomeno. Alcune ricerche hanno messo inluce che negli ultimi anni diversiadolescenti sono usciti da Facebook perchi genitori avevano creato il proprio profiloallo scopo di controllarli. Sentendosisfiduciati, e qui torniamo al discorso dellaresponsabilit detto prima, hanno preferitouscirne, magari rifugiandosi in gruppi diWhatsapp".Ma al di l di tutto, se viene fatto un usoconsapevole si tratta di tecnologie chemigliorano la vita. Conclude Mazzoni:"Pensiamo ai gruppi familiari di Whatsapp.Tutta la famiglia connessa e si puorganizzare al meglio la giornata e far frontealle emergenze. Cos per tanti altri aspettidella vita quotidiana. La tecnologia non negativa, in s. Dipende dalluso che se nefa".

    Cristiano Riciputi

    A colloquio Elvis Mazzoni,ricercatore del Dipartimento di psicologiadellUniversit di Bologna

    Ragazzina davanti

    a Facebook

  • Gioved 7 maggio 2015 5Primo piano

    Prevenirei problemiinformandosiUn convegnoa Cesena

    Un convegno per approfondire i temi diinternet e dei social network. LassociazionePsichedigitale di Cesena organizza unaconferenza su questi argomenti sabato 9maggio dalle 9,30 alle 12,30 presso laulamagna della Biblioteca Malatestiana aCesena. Il primo intervento sar affidato aFrancesco Rasponi, psicoterapeuta, cheparler di "Vita digitale, una passione dagestire". Elvis Mazzoni, ricercatore, presenter i datidella ricerca "Online Offline", realizzata a

    livello locale. Michele Fratellanza, dellaPolizia di Stato/Cesena, tratter il tema"Internet e legalit". Chiuder gli interventi Emanuele Rossitti su"Prevenzione digitale attraverso il teatro".Lingresso gratuito. Levento ha ilpatrocinio dellUniversit di Bologna. Durante il convegno sar annunciatalattivazione di uno sportello dascolto pergenitori: coloro che si trovano in difficolt eche non sanno comportarsi di fronte aicomportamenti dei figli nei riguardi del

    "pianeta internet", potranno rivolgersi agliesperti di Psichedigitale. Non si tratta di unaiuto terapeutico, ma di una serie diconsigli dati in base allesperienza. Altreiniziative che stanno per partire sonoattivit di ricerca nel territorio cesenate permonitorare linterazione fra tecnologia eadolescenti; formazione agli adultiattraverso il format della Scuola Psico-Digitale; attivit di sensibilizzazione rivoltadirettamente agli adolescenti nelle scuole.Per informazioni www.psichedigitale.it

    Cristiano Riciputi

    gni minuto in internetviaggiano 204 milioni di e-mail, vengono effettuatimilioni di dollari di acquisti

    su Amazon, inviati 278.000 tweet, oltre 2milioni di post su Facebook e caricateoltre 72 ore di video su YouTube. Non ilfuturo, la realt odierna, che ci piacciao no". Cos Fabio Pacifico, educatore eresponsabile digital dellagenzia dicomunicazione Menab di Forli, haesordito qualche settimana fa duranteun incontro presso la parrocchia diMartorano di Cesena. Ad una platea di giovani e genitori,Pacifico ha spiegato che il mondodigitale non va demonizzato. "Comeogni cosa della vita umana - ha fattocapire - dipende da come la si usa. Ioamo internet, lo ritengo un donograndissimo, unopportunit incredibileche abbiamo a disposizione. Ovvio chebisogna usarlo al meglio".E per avere un approccio corretto,occorre consapevolezza. Pacifico haportato la propria esperienza di genitore."Ho due figli e il grande, che ha 14 anni,mi ha chiesto la possibilit di aprire ilprofilo su Facebook, il noto socialnetwork grazie al quale si in continuocontatto con gli amici tramite scambiodi messaggi e fotografie. Non glielo hoimpedito, ma ci siamo dati delle regole.La password del suo profilo ce lhoanchio perch, come genitore-

    O"Una bussola

    per navigare in rete

    educatore, mia responsabilit sialeducazione che ci che i miei figlicompiono. Sia nel reale quanto nelladimensione digitale".Se per 15 anni internet era relegato aicomputer, e quindi a una postazione fissa acasa, da qualche anno a questa parteognuno se lo pu portare con s attraversoil telefonino. E anche qui i genitori devonosaper porre dei limiti. Dice Pacifico riferitoalla sua famiglia: "Ai nostri figli abbiamodato il cellulare dalla prima media. Nondimentichiamo che un utilissimo

    strumento specie nei casi di emergenza onecessit. Per la prima regola stata cheandava spento prima di superare il portonedella scuola, per riaccenderlo solo una voltausciti. Neppure allintervallo deve essereusato. A scuola il cellulare non serve".Quindi il ruolo di controllore vienescaricato sugli insegnanti? Neanche persogno: i genitori devono essere i primi arapportarsi con i figli. Da un lato serve unrapporto di fiducia che sia basato sullasincerit, dallaltro educativo che il figlio sirenda conto che il genitore non uno

    sprovveduto e pu fare le proprieverifiche.Lesperto ha snocciolato altre statistiche:in Italia ci sono 36 milioni di persone chenavigano in internet e di queste 28milioni hanno un profilo su un socialnetwork. Sono 22 milioni le persone chesi connettono alla rete usando ilcellulare. Quando si crea il proprioprofilo su un social network, ad esempioFacebook, si autorizza il sistema adutilizzare a proprio piacimento ogniinformazione che carichiamo. Le quali,nove volte su dieci, vengono utilizzate afini commerciali.Tutto quello che viene caricato in retediventa di dominio pubblico edifficilmente pu essere tolto. "Unafotografia che carichiamo su Facebook -ha aggiunto Pacifico - anche se noi lacancelliamo, in realt rimane inmemoria. Non parliamo poi dei cellulari:sono come il microchip dei cani e grazieai segnali dei ponti radio e al gpslasciamo una traccia ovunque cispostiamo". Il tempo speso sui social network stasuperando luso della televisione. Lestatistiche dicono che in Italia la media di due ore e mezza al giorno. AncheWhatsapp considerato un social, datoche permette lo scambio in tempo realedi foto, filmati, registrazioni audio."Questo dato - ha concluso Pacifico - starivoluzionando il mercato. E non unacosa da poco". Per informazioni e curiosit sul web,www.fabiopacifico.it.

    Un progetto "Per un web sicuro". E quelloa cui ha aderito la scuola media di via Gio-vanni Pascoli a Cesena con un "open day"dedicato alla navigazione consapevole. Il22 aprile si svolto, nella sede di San Do-menico a Cesena, un incontro tra gli stu-denti e un esperto della Polizia Postale, cheha fatto seguito allappuntamento tenutocon i genitori dal professor Marcello Roccapresso la sede Olidata. Inoltre stata gi fis-sata per il 12 maggio, nella sede di via Pa-scoli, una nuova lezione con esperti di si-curezza online. Il progetto, giunto allaquarta edizione, promosso da Moige -Movimento genitori e dalla Polizia Postalee delle Comunicazioni, in collaborazionecon Trend Micro, Google, Hp, Vodafone eCisco. Stando ai dati forniti dalla Polizia Postale edelle Comunicazioni, nel 2014 in Italia i

    reati di cyberbullismo che hanno come vit-time i minori sono stati 345. I pi colpiti so-no i ragazzi di et compresa tra i 14 e i 17anni con 238 casi. Gli illeciti pi diffusi so-no il furto di identit sui social network checomprende un terzo delle vittime totali(114 casi), seguiti dalla diffamazione onli-ne (82) e dalle ingiurie via e-mail (41)."Mi interesso di questi temi da alcuni anni- spiega Marcello Rocca - e continuo ad ag-giornarmi e informarmi. Agli alunni, du-rante gli incontri, spieghiamo i pericoli delcyberbullismo, sia dal punto di vista dellevittime, sia da quello di chi compie questiatti di prepotenza. Ma non ci occupiamosolo dei ragazzini in quanto organizziamoincontri anche per i genitori".Secondo Rocca lanello debole rappre-sentato proprio dalle famiglie: "Il mondodel web e dei social network arrivato co-

    s allimprovviso che tanti genitori non so-no preparati. In 6-7 anni ci sono stati cam-biamenti epocali, ma forse ce ne rendere-mo conto solo fra qualche anno. I cellularidi ultima generazione, se vengono usatimale, sono come delle bombe in mano ainostri figli. Dobbiamo formarci e capire be-ne il fenomeno, allo scopo di proteggeredagli abusi soprattutto i pi giovani".Lindagine "La dieta mediatica dei nostri fi-gli" evidenzia un uso costante, ma nonsempre consapevole, della rete da parte deiminori. Navigano abitualmente 9 ragazzisu 10 e un quinto di loro afferma di restareconnesso per pi di 3 ore al giorno. Tra co-loro che dispongono di un computer a ca-sa il 32 per cento ha una postazione perconnettersi dalla propria stanza; unabitu-dine maggiormente diffusa tra i ragazzi tragli 11 e i 13 anni (39 per cento). Sei intervi-

    stati su 10 dichiarano, inoltre, di utilizzareInternet da soli. Le motivazioni che spingono i giovani aconnettersi sono tuttaltro che didattiche:si connette per studiare solo un ragazzo su7, a fronte del 24 per cento dei giovani in-ternauti che chatta, del 22 per cento chescarica e ascolta musica, del 18 per centoche gioca o guarda immagini. La "socializ-zazione" resta, dunque, il motore princi-pale che spinge alluso del web, come di-mostra la percentuale significativa (30 percento) di coloro che affermano di intra-prendere "sempre" o "spesso" nuove ami-cizie in rete.

    Uno su 5 naviga per tre ore al giornoScuola Limpegno della Media "Pascoli" di Cesena di fronte al cyberbullismo

    Fabio Pacifico durante

    lincontro a Martorano

  • Gioved 7 maggio 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,SantEgidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, SantEgidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

    19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, Gattolino20.30 Villachiaviche, San Pio X

    Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Luzzena (1 sabato mese),Bora (2 sabato mese)

    17.30 Santuario del Suffragio18.00 Cattedrale, San Domenico,

    Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Diegaro, San Mauro in V., Madonna delle Rose, Torre del Moro, Borello,San Giorgio, San Vittore

    18.30 San Pietro, San Rocco,Case Finali, SantEgidio, Santa Maria della Sper.

    19.00 Osservanza, Villachiaviche,Ponte Pietra

    19.30 Bulgarn20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

    Pievesestina, Tipano,Gattolino

    20.30 San Giovanni Bono,San Pio X, Calisese

    Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine,Cappella dellospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,SantEgidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,SantAndrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Santuario Addolorata,Osservanza,

    Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,SantEgidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

    delle Rose11.30 Cattedrale,

    Santa Maria dellaSperanza, San Rocco,San Pietro, Case Finali,San Pio X

    17.00 Cappella del cimiteroCappella dellospedale

    18.00 Cattedrale,San Domenico, San Rocco

    18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

    ore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita: 9Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

    ore 17 San Giuseppe

    17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti20 Sala21 San Giacomo

    Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

    Gambettolachiesa SantEgidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

    Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16;Alfero: ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10Corneto: 11Pereto: 10

    A MESSA DOVE

    Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

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    Tiratura del numero 17 del 30 aprile 2015: 9.633 copieQuesto numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17,30 di marted 5 maggio 2015

    Domenica 10 maggioVI Domenica di Pasqua - Anno BAt 10,25-26.34-35.44-48; Salmo 97;1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

    Ges oggi ci parla di amore, amoreche ci riveste e ci avvolge come unmanto. Sapere che siamo amati una grande gioia. Essere amati da Lui edessere chiamati amici, ci d un senso dipace e di serenit, una grande forza.Ma amati come? Limmagine del pastore didue domeniche fa ancora dentro di noi.Siamo amati da Dio che cammina con noi,che percorre la nostra strada. questoamore a dare senso e gioia piena a ogniattimo della nostra esistenza, perch non un amore che eterno finch dura, non un amore da canzonette. un amore che hasapore di Croce e di Pane e dura per sempre. Stare insieme e sapersi amare per sempre la sfida di noi sposi cristiani. Il Signorepu moltiplicare il nostro amore edonarcelo fresco e buono ogni giorno.Come dice papa Francesco: Gli sposipossono imparare a pregare anche cos -Signore, dacci oggi il nostro amorequotidiano - perch lamore quotidianodegli sposi il pane, il vero panedellanima, quello che li sostiene perandare avanti.Ed amore per la gioia piena. Per questo ciha pensati insieme da sempre e ci ha fattocos per la persona che ora al nostrofianco.

    Questo il mio comandamento: che viamiate gli uni gli altri come io ho amatovoi. Ed quel come che ci mette con lespalle al muro e che deve guidare la nostraquotidianit. Pensando a quel come, civiene in mente San Paolo quando dice: Evoi, mariti, amate le vostre mogli, comeCristo ha amato la Chiesa e ha dato sestesso per lei.Lesempio di Ges ci stimola a daresempre tutto senza tenere nulla per noi, dare per fare felice laltro: portare rispettoalla sua stanchezza anche dopo averloatteso per una giornata, preparargli conamore il piatto che preferisce e vedere ilsuo sorriso, fare il primo passo perchiedere perdono quando sembrainterrotta la comunicazione fra noi, abbracciarla quando vive un momento discoraggiamento.La vita degli sposi deve riprodurre ladonazione di Cristo per la Chiesa doveognuno fa dono totale di s e si consegnaallaltro: il mio futuro non pi mio, malho consegnato alla mia sposa, cos comeio sposo custodisco il futuro della miasposa.Ricordiamoci sempre di questa consegna,della bellezza, della grandezza edellimportanza di questo dono che, se dauna parte fa tremare i polsi, dallaltra siamocerti di avere la forza di poterlo custodireper la Grazia che lamore di Dio, con ilSacramento, ha dato a ognuno di noi.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNO DEL SIGNOREUn Amore che ha sapore di Croce e di Pace e dura per sempre

    luned 11 maggiosan FabioAt 16,11-15;Sal 149;Gv 15,26-16,4a

    marted 12santi Nereo e AchilleoAt 16,22-34;Sal 137;Gv 16,5-11

    mercoled 13B.V. Maria di FatimaIs 61,9-11;Sal 44;Lc 11,27-28

    gioved 14san MattiaAt 1,15-17.20-26;Sal 112; Gv 15,9-17

    venerd 15san SeverinoAt 18,9-18; Sal 46;Gv 16,20-23a

    sabato 16san GiovanniNepomucenoAt 18,23-28; Sal 46;Gv 16,23b-28

    La Parola di ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANO

    Settimana vocazionale, gli appuntamentiSabato 9 maggio video-concerto in piazza San DomenicoProseguono gli appuntamenti di testimonianza e preghierapromossi dallUfficio vocazioni della Diocesi. Sabato 9maggio alle 21, in piazza San Domenico, a Cesena: video-concerto che racconta la storia di due ragazzi che hanno sa-puto accogliere e scoprire la bellezza e il dono della vita.Domenica 10 maggio alle 11: celebrazione della Messa aSan Domenico. Durante la celebrazione si pregher e rin-grazier in modo particolare per il dono della maternit;presiede il vicario don Pier Giulio Diaco.

    Don Aldo Menghi nuovo monsignore parroco emerito di Santa Maria NuovaIn data 30 marzo 2015, il Santo Padre ha annoverato tra i suoiCappellani con il titolo di monsignore, don Aldo Menghi, par-roco emerito di Santa Maria Nuova. A chiedere questa onorifi-cenza stato il nostro vescovo Douglas in considerazione dellungo e proficuo servizio sacerdotale di don Aldo a Santa MariaNuova. Durante la sua lunga permanenza in questa parrocchiasono nate, per iniziativa di monsignor Menghi, la chiesa nuovae la canonica, la scuola materna, le opere parrocchiali e lo sta-bile che ospita anziani e persone bisognose. A consegnare lonorificenza stato il vescovo, domenica 3 mag-gio a Santa Maria Nuova in occasione della cresima dei ragazzi.

    DOMENICA 17 MAGGIOCOLLETTA NAZIONALE PER IL NEPAL

    La Presidenza della Cei, a nome dei vescoviitaliani, rinnova profonda partecipazionealle sofferenze delle popolazioni del Nepalprovate dal terribile terremoto che ha pro-vocato migliaia di morti. A causa della stra-ordinaria gravit del sisma, dopo lostanziamento di tre milioni di euro dai fondi dellotto per milledisposto nei giorni scorsi, la Presidenza indice una colletta na-zionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 17 mag-gio, come segno della concreta solidariet di tutti i credenti.

  • Gioved 7 maggio 2015 7Vita della Diocesi

    In breve

    Corso per fidanzatiin preparazione al matrimonioOrganizzato dallUfficio diocesano per la pastoraledella famiglia, si terr nei locali del Seminario, aCesena, un percorso in preparazione alSacramento del matrimonio, rivolto alle coppie difidanzati. Gli incontri si terranno nei giorni 18 e 25maggio, 3, 8, 15, 22 e 29 giugno, dalle 21 alle 23.Per informazioni e iscrizioni:Anna e Terzo Foschi, 338 5697521;Sabrina e Andrea Delvecchio, 338 1424377.

    Presbiteri a Sarsinaper il ritiro spiritualeI sacerdoti, diaconi e religiosi della Chiesa diCesena-Sarsina sono invitati al ritiro spirituale diPasqua che si terr gioved 14 maggio, con inizioalle 9,15, nella Basilica Concattedrale di Sarsina (eSantuario di San Vicinio). La meditazione sullaspirituali del tempo lirugico della Pasqua-Pentecoste sar proposta dal vescovo di SanMarino-Montefeltro monsignor Andrea Turazzi.

    Il nostro direttoreospite a TgTg di Tv2000Marted 12 maggio alle 20,30, il direttore delCorriere Cesenate Francesco Zanotti sar tra gliospiti della trasmissione di approfondimento TgTgche andr in onda in diretta su Tv2000 (canale 28digitale terrestre).

    ConvegnoMaria Cristina di SavoiaNellambito delle attivit culturali e religiose delConvegno Maria Cristina di Savoia, luned 11maggio alle 16 la presidente del Convegno MariaCristina di Bologna, Giuliana Guernelli, presenterla favola per bambini da lei scritta dal titolo :Una notte sul Monte Calvo. La conferenza si terrpresso la sala E. Cacciaguerra della Banca diCesena, in viale Bovio. Lincontro aperto a tuttala cittadinanza.

    Gruppo di preghieraPadre Guglielmo GattianiLappuntamento mensile di preghiera promossodal gruppo Padre Guglielmo Gattiani si terrvenerd 15 maggio al convento dei Cappuccini, aCesena. Alle 20,30 recita del Rosario; alle 21Messa celebrata dal padre guardiano Prospero Rivi.

    Mese Marianoal Santuario dellAddolorataIl mese di maggio (mese mariano) al SantuariodellAddolorata, a Cesena (chiesa dei Servi) sarguidato dall1 al 16 maggio da don LucianoBugnola; dal 17 al 31 maggio da don Dino Gioia.Alle 8, 9 e 18 Messa con omelia; alle 17,30Rosario.Venerd 22 maggio, festa di Santa Rita: alle 8, 9,11, 18 Messe; alle 16,30 benedizione per i bambinie le rose.

    a Congregazione delle causedei santi ha dato il nulla ostaa procedere per la causa dibeatificazione del vescovo

    Giovanni Cazzani: lo haannunciato il vescovo di Cremona,monsignor Dante Lafranconi (cheha comunicato il via libera ancheper quella di don PrimoMazzolari); la notizia era attesa,ora si fa sul serio. La nostra Diocesi direttamente coinvolta dallaimportante notizia. MonsignorCazzani infatti fu vescovo diCesena per un decennio agli inizidel Novecento: furono annidifficili, nei quali la figura delpresule emerse in tutta la suagrandezza.Giovanni Cazzani nasce il 4 marzo1867 a Samperone (localit neipressi della Certosa di Pavia) etrascorre la sua giovinezza adAlbuzzano. Entra undicenne nelseminario di Pavia e il 1 novembre1889 viene ordinato sacerdote.Insegnante e vicerettore delSeminario, continua gli studipresso lUniversit di Pavia dove silaurea in Lettere e Filosofia epresso la Facolt teologica diMilano dove consegue la laurea inTeologia. Nominato nel 1899segretario del vescovo di Pavia,

    Agostino Gaetano Riboldi, lo seguea Ravenna nel 1901. Tornato aPavia lanno successivo per lamorte precoce dellarcivescovocardinale Riboldi (25 aprile 1902),diviene rettore del Seminario, madue anni dopo nel 1904, a soli 37anni, eletto vescovo di Cesena,dove rimane per un decennio. Neldicembre del 1914 papa BenedettoXV (Giacomo Della Chiesa), cheben lo aveva conosciuto al tempodel suo episcopato a Bologna (malo spessore culturale e spirituale diCazzani era gi stato notato dapapa Pio X, Giuseppe Sarto, chelavrebbe voluto nei ranghi dellaCuria Romana), lo nomina vescovodi Cremona (degno successore diGeremia Bonomelli): vi rimane per38 anni fino alla morte, avvenuta il26 agosto 1952.Dellepiscopato cesenate simenziona spesso limpegnosociale: il giovane pastore invita icattolici ad associarsi e a prendereparte alla vita politica e addirittura,nel 1907, scende in campo inprima persona durante leagitazioni agrarie. La letterapastorale scritta in quellacircostanza (Ai lavoratori dellaterra. Ai proprietari) si segnalacome uno degli interventi pi

    equilibrati, maanche chiari ecoraggiosi, tantoche ripresa daGiuseppeToniolo conunedizione perlUnionePopolareCristiana ed

    fatta propria, nella sostanza,dallepiscopato dellEmiliaRomagna, che pubblica unpronunciamento nella stessa lineae nello stesso tono. Cazzani, inquello scritto, dopo averrichiamato i lavoratori della terraai loro doveri, ricordando anche iloro diritti (di associazione e dirivendicazione del dovuto), esorta iproprietari non solo acorrispondere il giusto salario aipropri dipendenti, ma addiritturaad amarli come se stessi.Di profonda sapienza, raffinataeloquenza e sconfinata cultura (interra di Romagna si porta qualesegretario don Cesare Angelini, chesar amico di Renato Serra egrande letterato), tanto a Cesenaquanto a Cremona Cazzanimanifesta un carattere mite, maestremamente fermo e chiaro,specie nel sociale. Egli segnaindelebilmente le terre del suoministero episcopale: innamoratodi Cristo e della Chiesa, rimane aldi sopra dei contrasti e dellepassioni di parte agendo conprudenza e saggezza; nella lungastagione del governo cremonesesegnalano che preg per tutti e fuil vescovo di tutti, cammin con ilsuo gregge e fu sempre presente, inogni circostanza, anche nelle orepi tragiche come quelle deibombardamenti sulla citt e dellaritirata delle armate tedesche.Nel riconoscerlo Servo di Dio, laChiesa compie il primo passoufficiale verso la beatificazione diun grande uomo che divenne ungrande pastore.

    Marino Mengozzi

    L

    Il vescovoGiovanni Cazzanipresto beato

    A soli 37 anni fu eletto vescovo di Cesena, dove rimase dal 1904per una decina danni

    Via libera alla Causa

    La Congregazione delle cause dei santiha dato il nulla osta a procedere.Di profonda sapienza, raffinata eloquenzae sconfinata cultura, Cazzani manifestaun carattere mite, ma estremamente fermoe chiaro, specie nel sociale

    IL VESCOVO GIOVANNI CAZZANI NATO A PAVIA NEL 1867. MORTO A CREMONA NEL 1952.A DESTRA, LA TARGA AFFISSANELLA CHIESA DI BADIA DILONGIANO, CHE RICORDA LACONSACRAZIONE PER MANODEL VESCOVO CAZZANIAVVENUTA NEL 1914

    Festa diocesana del Lavoro | Allazienda Tosi

    MOLTO PARTECIPATA lacelebrazione diocesanadella Festa del lavoro, nelpomeriggio di sabato 2maggio allazienda Orto-frutta Tosi di Sala di Cese-natico (nella foto sopra, iltitolare Giuseppe Tosi, a de-stra, insieme a William Ca-sanova della Commissionediocesana Gaudium etSpes).SUL SITO CORRIERECESE-NATE.IT LA FOTOGALLERYDELLEVENTO E IL TESTODELLOMELIA DEL VESCO-VO DOUGLAS REGATTIERI.

    Incorporazione | Alessandro Manzi missionarioINCORPORAZIONE PERPETUA NELLACONGREGAZIONE DEI MISSIONARIDEL PREZIOSISSIMO SANGUE PERIL CESENATE ALESSANDRO MANZI.Originario della parrocchia di San-tEgidio di Cesena, Alessandro, 45anni e una laurea in IngegneriaEdile, sabato 2 maggio nellAbbaziadi San Felice a Giano dellUmbria stato incorporato in modo definitivonella Congregazione fondata due-cento anni fa da San Gaspare delBufalo. Ha maturato e coltivato lavocazione nelle missioni che la Con-gregazione ha fondato e custodiscein Tanzania.Alessandro proseguir gli studi teo-logici presso lUniversit Gregoriana,a Roma, in vista del diaconato e poidella ordinazione presbiterale.Da SantEgidio, una cinquantina trafamiliari e amici hanno partecipatoallintensa celebrazione.Nella foto (da sinistra): AlessandroManzi, il parroco di SantEgidio diCesena don Gabriele Foschi e fratelUmberto Reale, della comunit deiMissionari del Preziosissimo Sangueche anima il Santuario dellAddolo-rata, a Cesena.

  • Gioved 7 maggio 20158 Vita della Diocesi

    TERRA SANTAdal 6 al 13 agosto 2015:Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo mons. Douglas Regaeri.Pullman da Cesena, volo da Verona: il Monte Carmelo, Nazareth, il MonteTabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran, Gerusalemme.Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore.Sono ancora disponibili alcuni pos 1.195 euro

    Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    LOURDES dal 14 al 16 seembre: con la parrocchia di Villachiaviche,volo da Bologna, Hotel 3 stelle, assicurazioni 573 euro

    SANTIAGO DE COMPOSTELA possibilit di pellegrinaggi di gruppoo individuali: programmi organizza o in libert

    I cristiani hanno lasciato tutto per non rinnegare la propria fedeNel convento dei frati francescani, a Longiano, lincontro-testimonianza con padre Rebwar Basa, sacerdote iracheno della Chiesa caldea

    estimonianza sui cristiani perseguitati inIraq a Longiano. Cento persone hannopartecipato domenica 26 aprile

    allincontro organizzato dai frati francescanicon padre Rebwar Basa (nella foto), sacerdoteiracheno della Chiesa caldea.Padre Rebwar, nato in Iraq nel 1978 eordinato sacerdote nel 2004, procuratoregenerale dellordine antoniano diSantOrmisda dei Caldei. La sua citt, Erbil,nel Kurdistan iracheno, accoglie i profughicristiani e yazidi fuggiti da Mosul e dallaPiana di Ninive in seguito allinvasione

    dellIsis, lo Stato Islamico, avvenuta fra giugno e agosto 2014.Il religioso ha mostrato le immagini dei luoghi e delle persone legati alla sua vitaannientati dal fondamentalismo islamico. Il primo attentato contro i cristiani - ha detto - risale al 2004. In quel periodo ceraAl Qaeda che comp degli atti terroristici sincronizzati nelle chiese di Baghdad,Mosul e Kirkuk durante la celebrazione della Messa domenicale. Le persecuzioni dellIsis sono solo le ultime in ordine di tempo. Eravamo due milioni, adesso siamo 200mila.I cristiani hanno lasciato le case e tutto quello che avevano per non rinnegare la

    T propria fede. Se si fossero convertiti allIslamnon avrebbero avuto problemi. I cristianisono parte della nazione irachena. Non sononemici di nessuno. Bisogna costituire unazona protetta dove possano vivere in pace,tutelati dalla comunit internazionale, come stato fatto in passato per i Curdi.La legge - ha constatato con amarezzapadre Rebwar - nata in Iraq con il codice diHammurabi, ma oggi non c una legge checi tuteli. Non mi piace parlare di dialogo.Dobbiamo innanzitutto parlare delle coseessenziali che nello Stato Islamico mancano:la libert religiosa, i diritti umani, il rispettodelle donne. Con lIsis non si pu dialogare.Bisogna intervenire al pi presto, prima chela situazione peggiori. Non c giustizia inquesto mondo. Ci sono tanti interessi.Legoismo ci uccide. Trentatr Paesi hannoattaccato lIraq al tempo della Guerra delGolfo. Oggi la comunit internazionale nontrova un accordo che garantisca la libert

    religiosa. Nel mondo si fanno tantemanifestazioni, ma per difendere la nostraumanit nessuno si muove.Al termine dellincontro, padre Rebwar haletto le attuali persecuzioni alla luce delmistero pasquale: I cristiani vengono uccisiper la loro identit, non per altre colpe. Ges stato accusato di bestemmia perch dicevadi essere il Figlio di Dio. Anche i cristiani dioggi vengono uccisi perch credono in Gescome Figlio di Dio. Ges morto per questaidentit, ma proprio la persona che lo haucciso, il centurione, vedendo come morivaha esclamato: Veramente questuomo erafiglio di Dio!. La morte di Ges rivela la suaidentit. Anche lidentit dei cristianiperseguitati non viene cancellata con lamorte, ma rafforzata. Come dice Tertullianoil sangue dei martiri seme di nuovicristiani. La fede un dono di Dio. Gli altripossono toglierci tutto, ma non la fede.

    Matteo Venturi

    Savona

    Anniversarioper papa Pio VIIRitorno a Savona per papaPio VII Chiaramonti.Domenica 10 maggio il200esimo anniversariodellincoronazione da partedel Pontefice cesenate dellastatua mariana NostraSignora della Misericordiacustodita nellomonimo santuario della cittligure. Per loccasione la Diocesi savoneseorganizza numerosi eventi. Si va dalla Nottebianca di cultura, arte e spiritualit di sabato9 maggio con musei, chiese e oratori sempreaperti fino a un mese di eventi fra i qualiricordiamo il raduno diocesano delleconfraternite (domenica 17 maggio), la vegliadi Pentecoste (sabato 23 maggio), il convegnodiocesano delle corali (domenica 31 maggio) eil gioco in oratorio con i ragazzi (sabato 6giugno).Nellanno del Bicentenario dellincoronazioneda parte di Pio VII della statua marianacustodita nel nostro Santuario - ha detto neigiorni scorsi il vescovo di Savona, monsignorVittorio Lupi, durante la presentazione deglieventi alla stampa - papa Francesco ha indettoil Giubileo straordinario della Misericordia.Oltre a celebrare il rapporto speciale che ilPontefice cesenate instaur con la nostra citte con la sua patrona, questo anniversario ciconsente di rivivere i sentimenti di Misericordiache Pio VII ebbe verso Napoleone, ormai esulea SantElena, e nei confronti della sua famiglia:crediamo sia il modo migliore per ricordarne lafigura e fare nostra la sua testimonianza difede e di vita.

    Tanti appuntamentiper stare insieme

    orna la Festa della famigliadiocesana. Dopo un anno diassenza, si avr di nuovo la festa di

    tutta la comunit cristiana che vive eopera in Cesena-Sarsina. E il ritornoavviene in maniera del tutto nuova. Perquesta quarta edizione (dopo quelle del2005, 2006 e lultima di due anni fa) siandr per la prima volta in centro citt, aCesena, e si svolger per eventi nei giornidella Fiera del patrono, san GiovanniBattista. Il programma gi definito, anche seancora in corso di allestimento per gliultimi dettagli. I primi appuntamentisono per sabato 20 giugno. Nelpomeriggio, negli spazi della Roccamalatestiana ci sar un convegno/festadei ragazzi. Sono particolarmente invitatitutti i ragazzi delle elementari e dellemedie dei gruppi parrocchiali, dellAcr,degli Scout e del Graal. La sera, con inizioalle 21, allinterno dei giardini pubblici,avr luogo il concerto della rock bandThe Sun, noti al pubblico giovanile siaper il valore delle canzoni sia per laconversione raccontata nel libro Lastrada del sole, scritto dal leader

    T Francesco Lorenzi.Con una grande celebrazione inCattedrale, alle 16 di domenica 21giugno verranno ricordati gli anniversaridi matrimonio (25, 50, 60 e 70 anni). Aconclusione dellanno pastorale dedicatoalla famiglia, il vescovo Douglas convocaattorno allaltare i coniugi che festeggianoricorrenze importanti. La sera del 21giugno, nella cornice dei giardinipubblici, si terr la serata con i Poeti aSan Giovanni.Ci si sposta nei locali dei missionari delPreziosissimo Sangue (la chiesa deiServi) luned 22 giugno. Alle 17, 30 ci saruna festa per anziani e malati, precedutadalla proiezione del filmato Una donnadi nome Maria. La sera seguente(marted 23 giugno), nel chiostro di sanFrancesco, dietro alla BibliotecaMalatestiana, lattore comico PaoloCevoli metter in scena il suo famosospettacolo La penultima cena.Mercoled 24 giugno, solennit dellaNativit di san Giovanni Battista, inCattedrale alle 10, il vescovo Douglaspresieder la solenne concelebrazioneeucaristica per la festa del patrono della

    citt di Cesena.Durante i giorni della Festa della famigliadiocesana avr luogo unadorazioneeucaristica non stop di 100 ore che sisvolger nella chiesa di Boccaquattro.Nella stessa chiesa ogni mattina alle 8verr celebrata una santa Messa. Nei localial primo piano del palazzo del Ridottoverr esposta una mostra sui coniugiMartin (Luigi e Zelia, genitori di santaTeresa di Lisieux) che con molteprobabilit saranno canonizzati inoccasione del sinodo sulla famigliadellottobre prossimo. In data ancora dastabilire (ma sempre negli stessi giorni enegli stessi locali) si terr un incontro conil vice-postulatore della causa dibeatificazione dei coniugi Martin, padreAntonio Sangalli.La Festa della famiglia diocesana almomento ha trovato il sostegno di trepartner: Orogel surgelati, Banca di creditocooperativo di Sala di Cesenatico e SacPetroli. Un elenco che potrebbe ancheallungarsi.

    Dal 20 al 24 giugno. Quarta edizione per la Festa della famiglia diocesanaFESTA DIOCESANA 2013:VEGLIA DI PENTECOSTE NEGLI SPAZIDELLA FIERA DI CESENA(FOTO ARCHIVIO)

  • Gioved 7 maggio 2015 9Vita della Chiesa

    La veraera glacialeun futurosenza famigliaDon Paolo Gentili, direttore dellUfficio famiglia della Cei,fa sintesi delle risposte pervenute dalle diocesi (139 su 226):La preoccupazione pi condivisa che sempre pi si rischiadi vivere laffetto sponsale senza giungere al matrimonioe fare figli senza aver fatto famiglia. Non elusi i problemidelle famiglie ferite. Il 3 ottobre la veglia in piazza San Pietro

    a descrizione della realt dellafamiglia presente nella RelatioSynodi corrisponde a quanto sirileva nella Chiesa e nella

    societ di oggi? Quali aspetti mancanti sipossono integrare?". la domanda previache fa da cornice al questionario inviato alleChiese locali dalla segreteria generale delSinodo dei vescovi per continuare ilcammino sinodale, iniziato lo scorso anno, epreparare adeguatamente lInstrumentumlaboris della prossima Assemblea sinodale(4-25 ottobre 2015), sul tema "La vocazione ela missione della famiglia nella Chiesa e nelmondo contemporaneo".Il 15 aprile scaduto il termine ultimo perinviare le risposte. Come stata vissutaquesta fase dalla Chiesa italiana? Facciamo ilpunto con don Paolo Gentili (nella foto),direttore dellUfficio nazionale per lapastorale della famiglia della Cei.

    Don Gentili, come descrivere la realt dellafamiglia italiana? Attualmente emerge la preoccupazione per ilcrollo dei matrimoni e per i tassi di natalit,per la difficolt di spiegare ai nostri giovani labellezza del per sempre, per la confusioneche sembra caratterizzare la vita di relazione,segnata da disorientamento e incertezza.C, tuttavia, un aspetto nuovo che vasempre pi emergendo: lesigenza di trovareun antidoto al virus dellisolamento. Sologenerando un aiuto da famiglia a famiglia sipotr impedire che una piccola crisi sitrasformi in una separazione. E questo stadeterminando anche un nuovo slancio daparte delle famiglie. Una famiglia che adottauna famiglia: questo potrebbe essere unoslogan efficace per presentare ladeterminazione con cui molte coppie sifanno carico delle situazioni di difficolt.Una realt nuova, sottolineata anche indiverse risposte al questionario del Sinodo.

    LAl riguardo, che grado dipartecipazione c statonella Chiesa italiana?Stiamo ancora ricevendorisposte che siaggiungono alle 139diocesi italiane (su 226)che hanno completato illavoro. In alcuni casi le 46domande, checomponevano ilquestionario, hannoprovocato un certo timoresia per il numero sia per il

    linguaggio complesso. Tuttavia, le diocesi - e nonsolo - hanno accolto con entusiasmo questa nuovaconsultazione, mostrando con chiarezza la volontdi riscoprire la famiglia come soggetto ecclesiale.

    Si pu trarre un bilancio sulle maggiori preoccu-pazioni raccolte nelle risposte?La preoccupazione pi condivisa che sempre pi,in Italia, si rischia di vivere laffetto sponsale senzagiungere al matrimonio e fare figli senza aver fattofamiglia. la punta di un iceberg che manifesta lafatica di sposarsi in questo momento storico. Lavera era glaciale sarebbe un futuro senza famiglia.E questo ci pone anche degli interrogativi suquanto siano attuali alcuni nostri schemi dipastorale familiare e giovanile, quanto impegnoabbiamo profuso nei percorsi di educazioneallaffettivit e alla sessualit. E quanta stradarimanga ancora da fare.

    E a proposito delle famiglie ferite (separati, divor-ziati non risposati, divorziati risposati, famigliemonoparentali) e della loro cura?Nelle risposte c unimportante consapevolezza: senon si abbatte il volto giudicante che spesso sipercepisce nella comunit cristiana, non verr maiin luce laccoglienza. Al contrario, lartedellaccompagnamento, anche nella dolorosaquestione dellesclusione dallEucaristia, unbalsamo sulle ferite.

    "Vorremmo che lostesso impegnomesso nellapprovareil divorzio breve, ilParlamento lorivolgesse anche achi vuole farefamiglia: purtroppo,per, cos non .Nelle famigliepossono sorgeredifficolt e divisioni,ma sei mesi sonopochi per acquietare irancori e dare idovuti supporti, pertrasformare laseparazione in unanuova opportunitdincontro aprendosial perdono.

    Il cammino sinodale ha suscitato grande in-teresse sui temi della famiglia, non corrispo-sto per dallattualit socio-politica italiana.Basta pensare al divorzio breve appena ap-provato. Vorremmo che lo stesso impegno messonellapprovare il divorzio breve, il Parlamentolo rivolgesse anche a chi vuole fare famiglia:purtroppo, per, cos non . Nelle famigliepossono sorgere difficolt e divisioni, ma seimesi sono pochi per acquietare i rancori edare i dovuti supporti, per trasformare laseparazione in una nuova opportunitdincontro aprendosi al perdono. A fronte delleseparazioni che culminano nel divorzio,infatti, vi sono anche esempi di coppielacerate negli affetti che dopo anni hannoritrovato una loro unit. Ora, invece, questosar reso pi difficile dalla nuova normativa.Anzi, se nello stesso anno si potr esseresposati a due persone differentiparadossalmente quello sposarsi viene privatodi significato.

    Sabato 3 ottobre, alla vigilia dellapertura delSinodo, la Cei propone come lo scorso announa Veglia di preghiera in piazza San Pietro.Pu spiegarci il senso di questa iniziativa?Lo scorso anno, durante la Veglia, abbiamoacceso in piazza San Pietro, ma anche nellenostre case, centinaia di migliaia di fiaccole.Erano segno vivo della bellezza della famigliain Italia, mostrando una Chiesa che faro perchi naviga nella notte. Quelle fiammelle nonsi sono spente, anzi Lo slancio, manifestatoanche attraverso la partecipazione alquestionario, testimonia proprio la bellezzadella famiglia ecclesiale, formata da tantefamiglie. Vorremmo che questa tensione cosestesa e capillare resti viva. In altre parole cheil Vangelo del matrimonio e della famigliacontinui a far brillare la sua grandezza e lasua verit.

    Vincenzo Corrado

    CCHHIIEESSAA IITTAALLIIAANNAAVVEERRSSOO

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    FOTO ARCHIVIO SIR

  • Gioved 7 maggio 201510 Vita della Chiesa

    IL13 MAGGIO1917 LA PRIMA APPARIZIONE A TRE BAMBINI

    l 13 maggio 1917 avvenne laprima apparizione dellaMadonna a tre bambini che

    pascolavano un gregge nella Covada Iria, frazione di Fatima.Sono Lucia, di 10 anni, e i suoicugini Francesco e Giacinta,di 9 e 7 anni. Verso mezzogiorno,dopo aver recitato il Rosario,dimprovviso sono colpitida una grande luce, vedonouna Signora pi spendente delsole vestita di bianco,dalle cui mani pende un rosario.La Bella Signora dice ai pastorelli:Vengo dal cielo. Sono venutaa chiedervi di venire quialla Cova da Iria per sei mesiconsecutivi, il giorno 13a questa stessa ora. Pregate moltoper la pace nel mondo e la

    I conversione dei peccatori. Nellultimomese far il miracolo affinch tutticredano.La notizia subito si sparse provocandolaccorrere di molti fedeli, ma ancheostilit del governo portoghese,timoroso di insurrezioni.Nel 1930, la Chiesa cattolica proclamil caratteresoprannaturale delle apparizioni e neautorizz il culto. A conferma dellaparola data ai tre pastorelli dallaMadonna riguardo leventoprodigioso, il 13 ottobre 1917molte migliaia di persone riferironodi aver assistito a un fenomenoche fu chiamato miracolo del sole.Molti dei presenti, anche a distanza dichilometri, raccontarono che,mentre pioveva e una spessa nubericopriva il cielo, dun tratto

    la pioggia cess e, diradandosi lenuvole,si apr il cielo. Il sole, tornatovisibile, cominci a roteare su sestesso. Chi scopre Dio nellapreghiera, anche se malato,se soffre, se solo, pu dare sensoalla sua vita e un senso alla suasofferenza.La Vergine di Fatima salv GiovanniPaolo II. Secondo le suestesse parole, fu la manodi Maria a salvargli la vita, deviandola traiettoria della pallottola delkiller turco Al Agca in quel fatidico13 maggio 1981: anche il TerzoSegreto lo confermerebbe.Papa Wojtyla aveva scelto comemotto papale propriouninvocazione alla Madonna:Totus tuus (Tutto tuo).Il Papa emerito Ratzingerin una sua omelia ha detto: TuMaria, piena di grazia,sei per noi mortali fonte viva disperanza (se di speranza fontanavivace, dice Dante).Fatima una fonte inesauribile dispiritualit.

    Secondo Zanelli

    Fatima, messaggio di pacedalla Madonna del Rosario

    Come tralci legati alla viteUn manuale distruzionenel Vangelo di Giovanni

    er la quinta domenica di seguito ritorna il giorno diPasqua nelle letture; un rimanere nel tempo in cui,per i cristiani, inizia la storia di fedelt al Signore. Il

    verbo rimanere ripetuto sette volte nel testo giovanneo,come dire: non possiamo pensare alla nostra esistenzasenza tornare a quel terzo giorno, proprio perconservare, nel nostro cuore, ci che vediamo,ascoltiamo e viviamo nella liturgia. Rimanere perch,scrive Giovanni nella sua prima lettera, chi osserva i suoicomandamenti rimane in Dio e Dio in lui.Insieme al verbo rimanere troviamo limmagine della vitee dei tralci. Immagine classica nella Bibbia: la vite e lavigna sono Israele e descrivono il rapporto tra Dio e il suopopolo; e se in Isaia la vigna ha prodotto acini acerbi eper questo viene calpestata, nel Vangelo di Giovannileggiamo che il tralcio non buono viene bruciato. La vitenon pi Israele, ma Cristo stesso: Io sono la vera vite, eil Padre mio lagricoltore e i tralci sono gli apostoli, ifedeli. Si era gi presentato come il buon Pastore, ossiacolui che guida il gregge - i fedeli - fino a offrire la sua vitaperch egli non un mercenario e non lo fa per interessepersonale, come abbiamo letto domenica scorsa.In questa domenica, dunque, limmagine della vite,lantico segno biblico della vigna. E come in Isaia,Giovanni riporta le parole di Ges che sono un severomonito: se non rimaniamo in lui, il tralcio si secca, e poilo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Mentreil tralcio che porta frutti potato perch ne porti in

    P misura maggiore.Come sempre sonoimmagini che vanno lette peril valore simbolico cheportano. Intanto il riferimento a Isaia e allAnticoTestamento. Poi, ed quello sul quale soffermarci, cosasignifica per noi questa immagine. Innanzitutto unriferimento a ricordare quali sono le nostre radici. Insecondo luogo il verbo potare, che non va inteso come unmodo per far soffrire per poi migliorare. Papa Francesco loricorda al Regina Coeli: rimanere in Cristo significa ricevela vita da lui, anche il perdono, anche la potatura, mariceverla da lui.Ognuno di noi ha lesperienza di un cammino fatto disegni positivi e altri un po meno, sentimenti cattivi,abitudini egoistiche, atteggiamenti freddi.Francesco decidendo dindire lAnno della Misericordia,vuole proprio farci riscoprire questo rapporto privilegiatocon il Signore. Rimanere in Ges, dice nellomelia allaparrocchia di Ostia, visitata nel pomeriggio di domenica,significa cercare Ges, anzi fare quello che ha fattoGes, avere lo stesso atteggiamento di Ges. Ma quandonoi sparliamo degli altri, quando noi chiacchieriamo nonrimaniamo in Ges, quando noi siamo bugiardi nonrimaniamo in Ges, mai lo ha fatto; quando noi truffiamoagli altri con questi affari sporchi che sono alla mano ditutti sono tralci morti, non rimaniamo in Ges. Rimanerein Ges fare lo stesso che faceva lui, curare gli ammalati,

    aiutare i poveri, avere la gioia dello Spirito Santo.Impegno certo non facile, e lo viviamo nella nostraquotidianit. Di qui limmagine dei tralci potati, cio delperdono che ci viene sempre offerto per i nostri peccati,le nostre mancanze. Siamo tralci che faticano e fannopochi frutti, possiamo dire rimanendo nellimmagineevangelica. Si domanda il Papa: sono unito alla vite chemi d vita, o sono un tralcio morto incapace di dare fruttie testimonianza? Poi ci sono tralci che si diconodiscepoli, ma fanno il contrario: Sono i tralci ipocriti,forse vanno tutte le domeniche a Messa, forse fannofaccia da immaginetta, tutte pie, ma poi vivono come sefossero pagani: e a questi Ges nel Vangelo li chiamaipocriti.Essere tralci legati alla vite significa essere capaci di viverein modo nuovo, vedere il mondo e le cose con gli occhidi Ges. Di conseguenza, possiamo amare i nostri fratelli,a partire dai pi poveri e sofferenti, come ha fatto Lui, eamarli con il suo cuore e portare cos nel mondo frutti dibont, di carit e di pace.

    Fabio Zavattaro

    3 maggio, la domenica di papa Francesco

    OSTIA, 3 MAGGIO: VISITA PASTORALE DI PAPA FRANCESCO ALLAPARROCCHIA ROMANA SANTA MARIA REGINA PACIS(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

  • Gioved 7 maggio 2015 11Attualit

    SuperAbiledi Arianna Maroni

    EXPOFACILE

    Dopo mesi dipolemiche,speranze,sogni e forseillusioni oradi mostrarsi,di far vedere ilvolto bello di Milano e dellItalia intera.Tutti, proprio tutti, potranno parteciparealla grande esposizione universale Expo.Nutrire il pianeta, energia per la vita. Mi-lano diventer una vetrina mondiale e of-frir ai visitatori la possibilit di scoprire leeccellenze della tradizione agroalimentare egastronomica di ogni Paese. Fino al 31 otto-bre sar possibile a tutti partecipare allagrande esposizione universale. Questoanche grazie a Franco Bomprezzi e alla na-scita di ExpoFacile, un progetto promossoda Regione Lombardia e Comune di Milanoche offre informazioni utili ai turisti con di-sabilit e con bisogni specifici che visite-ranno Expo 2015. Operatori qualificati si stanno occupando dimappare la citt meneghina, dalle strutturericettive fino ai trasporti, dallo stesso luogoespositivo fino ai siti di interesse storico,culturale e artistico della citt. Nove itinerarituristico-culturali sono stati individuati perdare la possibilit di apprezzare la cittanche ai turisti con disabilit. Anche la disa-bilit avr cos lopportunit per esporsi inun contesto di quotidianit da un lato e inunoccasione di respiro internazionale dal-l'altro. Una bella conquista, un dovuto attodi civilt.Per tutta la durata della manifestazioneExpo 2015, allinterno del sito espositivosar presente il servizio Info disabilit Ex-pofacile: punto informativo di RegioneLombardia dedicato ai visitatori con disabi-lit e con esigenze specifiche.Il servizio sar presidiato da operatori spe-cializzati delle principali associazioni lom-barde della disabilit. Offrir indicazionisullaccessibilit di Expo e sui servizi in essorivolti alle persone con disabilit. Linfo-point fornir inoltre informazioni sullac-cessibilit turistica di Milano (strutturericettive, luoghi di interesse culturale, mobi-lit, itinerari turistici ecc) e del territoriolombardo.Info Disabilit Expofacile sar a disposi-zione dei visitatori negli orari di aperturadella manifestazione e sar ospitato pressoCascina Triulza - Padiglione della Societ Ci-vile.Inoltre stata presentata la settimanascorsa A ruota libera. Itinerari accessibili:istruzioni per l'uso, una guida pensata per ituristi con disabilit che visiteranno Milanoin occasione di Expo 2015 e che voglionoandare alla scoperta dei musei, delle chiesee dei tanti luoghi dellarte della citt. Laguida stata realizzata dalla Fondazione Ce-sare Seronno con la collaborazione dell'as-sessorato alla Cultura e dallassessorato alCommercio, turismo, servizi civici e marke-ting territoriale.http://www.expofacile.it/page.asp?menu1=4&notizia=5312

    il Periscopio di ZetaNon bastavano i continui tagli ai contributi statali. Ora ci simettono anche le Poste: si prospetta la consegna a giorni alterni

    Altra scure sui giornali

    Consegna della posta a giorni alterni. Pazzesco. Significherebbe lamorte quasi certa dei giornali quotidiani e settimanali (come ilnostro) che fondano il loro rapporto con gli abbonati sulla puntualitdel recapito domiciliare. Una roba da pazzi. Eppure c chi sta pensando aqueste soluzioni, nellottica delle razionalizzazioni oggi molto di moda.LAutorit per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) avanza questaipotesi in una Consultazione pubblica sullattuazione di un modello direcapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale.Il recapito postale, gi oggi, viene realizzato ampiamente a singhiozzocome dimostrano le continue rimostranze che giungono via telefono allanostra redazione. Dobbiamo riconoscere che tanti addetti agiscono conmoltissima buona volont personale. E a loro siamo immensamente grati.Ma il sistema, nel suo complesso, pare operare contro di noi. Non osiamopensare cosa potr accadere e cosa ci dovremo attendere se il recapitodovesse diventare per legge a giorni alterni. Lo scenario che si prospetta quello di una morte quasi certa dei giornali quotidiani e settimanali, speditivia posta, tra i quali vi sono Avvenire e i 190 periodici diocesani aderentialla Federazione, Corriere Cesenate compreso. In tutta questa partita, credoche non si dovrebbe trascurare la gestione del risparmio, da parte di PosteItaliane, di tanti abbonati-lettori dei settimanali cattolici. A nostro avviso

    recapito a giorni alterni appare del tuttofuori luogo. Unaffermazione che suscitastupore. Scrivere trascurabile quando sitratta di un servizio ai cittadini ha scrittola Fisc nel documento che discuter il 7maggio allAgcom - risulta abbastanzaardito. Bisognerebbe chiederlo ai cittadinicoinvolti se un fatto trascurabile.Inoltre, il sistema proposto creerebbeuna discriminazione fra i cittadini, conviolazione di quanto affermato dallaCostituzione repubblicana: quelli di serieA, con il recapito postale tutti i giorni, equelli di serie B, con il recapito postale a

    giorni alterni. E se lAgcom fa rientrare inquesta categoria solo il 20 per cento dellapopolazione nazionale, ovvero 15 milioni diitaliani, si tratta proprio di coloro che,sottolinea ancora la Fisc, gi soffrono diversialtri disagi, vista lubicazione in territori conbassa densit abitativa e pi dispersi.Insomma, siamo alle solite: si continua apicchiare su chi gi fa fatica. Finch avremovoce, da queste colonne continueremo adenunciare questi misfatti. (882)

    anche questo andrebbe considerato nella redditivitdei servizi. Oltre al fatto che esiste una funzionesociale di presidio del territorio che non vasottovalutata. I bilanci non si compilano solo con inumeri. Si stilano, ormai quasi sempre e ovunque,anche bilanci sociali. Affermare, come fa nel suo documento lAgcom, chelimpatto sulla fruizione del servizio di recapito deiquotidiani sia trascurabile se confrontato con leesigenze di sostenibilit del servizio universaleperseguite attraverso lintroduzione del modello di

    xpo Milano 2015, che ha presoavvio il 1 maggio con la cerimoniainaugurale nellarea di Rho Fiera, un evento realmente globale. A

    pochi minuti dal centro del capoluogolombardo si estende una gigantesca areaespositiva che accoglie i padiglioni di 145Paesi, fra cui quello della Santa Sede, di treorganizzazioni internazionali (Onu, Ue eCern), di una decina di espressioni dellasociet civile, del lavoro e del volontariato,comprese Caritas Internationalis e la CasaDon Bosco dei Salesiani. Gi venerdscorso questa vetrina planetaria, dedicataal tema Nutrire il pianeta, energia per lavita, ha visto la presenza di 200milavisitatori: nelle pi rosee previsionipotrebbero salire, nei sei mesi diesposizione, a 20 milioni.AllExpo sincrociano culture, storie, lingue,produzioni agricole e alimentari di ognicontinente. Si mettono a confronto realtgeografiche e stili di vita i pi diversi. Tuttoruota attorno al tema generale: il diritto alcibo, che equivale a dire lotta alla fame ealla povert, a equa ripartizione dellericchezze prodotte dal lavoro delle donne edegli uomini ad ogni latitudine, dallafecondit della terra, dallabbondanza diacqua, dalla forza dellenergia. Produrre inabbondanza, in armonia con il Creato,suddividere secondo necessit, evitaresprechi, rispettare la natura: sono grandisfide sulla strada dellumanit chepermangono nellera di internet, dellIsis,delle migrazioni di massa Anzi, il dirittoal cibo, allacqua, alla terra da coltivaresono strettamente intrecciati proprio conla modernit, con le tecnologiefuturistiche, con la ricerca scientifica, cospure con la democrazia e la pace, con unavita degna, con la possibilit di daresviluppo a ogni Paese, evitando in questomodo che si debba fuggire dalla propriacasa per cercare dignit e futuro in unaltrove sconosciuto.Nel corso della cerimonia dinaugurazione, stato papa Francesco - con uncollegamento in diretta televisiva - a

    mettere a fuoco questi punti fermi.Bergoglio ha parlato a nome del popolo diDio pellegrino nel mondo intero e si fatto voce di tanti poveri che fanno partedi questo popolo e con dignit cercano diguadagnarsi il pane col sudore dellafronte. Vorrei farmi portavoce di tuttiquesti nostri fratelli e sorelle, cristiani eanche non cristiani, che Dio ama comefigli e per i quali - ha detto il Papa - ha datola vita, ha spezzato il pane che la carnedel suo Figlio fatto uomo. Lui ci hainsegnato a chiedere a Dio Padre: Daccioggi il nostro pane quotidiano. LExpo unoccasione propizia per globalizzare lasolidariet.Facendo riferimento al tema di Expo,Francesco ha voluto ricordare i volti dimilioni di persone che hanno fame, cheoggi non mangeranno in modo degno di unessere umano. Vorrei che ogni persona chepasser a visitare Expo, attraversando queimeravigliosi padiglioni, possa percepire lapresenza di quei volti. Citando ilparadosso dellabbondanza, il Papa hainvitato a fare in modo che questa Expo siaoccasione di un cambiamento di mentalit,per smettere di pensare che le nostre azioniquotidiane - ad ogni grado di responsabilit- non abbiano un impatto sulla vita di chi,vicino o lontano, soffre la fame. Ci sar tempo per verificare se ledizionemilanese dellesposizione avr rimesso alcentro dellattenzione questi temi, assiemead altri evocati nei mesi di preparazionedellevento e nella stessa cerimoniainaugurale: un reale sviluppo dei Paesiarretrati, la valorizzazione delle risorseambientali, la sostenibilit dei sistemi diproduzione agricola e industriale, ilpotenziamento delle fonti energetiche conparticolare riferimento a quellerinnovabili; cos pure la creazione disistemi socioeconomici pi giusti, ilrispetto delle diversit culturali e delletradizioni alimentari, la valorizzazione delruolo della donna nel mondo del lavoro, laconsegna alle future generazioni di unpianeta salvaguardato.

    Allinterno di questi elementi che segnanola partenza di Expo, non si possonotrascurare due ulteriori sottolineature: unapositiva, laltra purtroppo negativa.Siamo pronti alla vita hanno cantato ibambini del coro che ha fatto risuonare frai padiglioni lInno di Mameli in versioneleggermente corretta. Una frase ripresa dalpresidente del Consiglio, Matteo Renzi, chenel discorso inaugurale ha pure affermato:Oggi inizia il domani dellItalia. Frasi aeffetto, certo, ma che vorrebberotrasmettere un incoraggiamento, un ce lapossiamo fare, in un Paese troppe volteripiegato su se stesso, sempre alla ricercadi una svolta, di un rilancio. Il taglio delnastro di Expo mostra, una volta di pi,che lItalia ha in s energie e capacittroppe volte sottovalutate dagli stessiitaliani, e che una sua parte da svolgeresulla scena europea e mondiale. La corsascomposta a terminare il cantiere di Expo(ancora da completare), gli intralci sulpercorso (dalle liti politiche alle tangenti eal malaffare ruotati attorno agli appalti),non hanno impedito di mostrare ai 145Stati ospiti leccellenza tricolore e lacapacit del Belpaese di stare al passo coitempi. Questo un buon segnale. La nota negativa invece rappresentatadai gravi scontri registratisi in citt,provocati nel giorno dellinaugurazione dauna folta rappresentanza di black blocsnodatisi da un corteo no Expo. ovviamente lecito dirsi contrariallesposizione universale e a quanto -secondo taluni - essa rappresenta. Non sipu invece usare la violenza distruttiva perdar man forte a unidea. La teoria dellospacchiamo tutto sempre perdente, solo distruttiva, e occorre rispondervi conassoluta fermezza. Semmai quei giovaniviolenti nelle strade di Milano chiamano dinuovo in causa la responsabilit educativae il senso di giustizia intergenerazionalecui le famiglie, la scuola, il mondo dellavoro, la societ, la chiesa e la politicasono tenuti, senza giustificazione alcuna.

    Gianni Borsa

    E

    LExpo pudiventarelo spaziopensantedella solidariet mondiale

    Milano e lItalia sotto i riflettori. Lauspicio del premier Renzi: Oggi inizia il domani dellItalia. Ma il segno pi profondolo lascia papa Francesco con il suo farsi voce dei poveri del mondo che con dignit cercano di guadagnarsi il pane col sudoredella fronte. La soddisfazione per lavvio, dopo tante difficolt, oscurata dalle violenze dei black bloc nel centro della citt

    PAPA FRANCESCO INTERVENUTOALLA CERIMONIADI APERTURA DELLEXPO,VENERD 1 MAGGIO(FOTO SIR)

  • Gioved 7 maggio 201512 Cesena

    In ricordo della maestraCarissima maestra Bloriana, il 1 ottobre 1952 17 bambini di sei annidella frazione di Diegaro di Cesenainiziavano il loro percorso scolastico. Eranogli anni del dopoguerra, tempi di stenti e dimiseria. I maschietti con i calzoni corti oalla zuava; le femmine con il fiocchettobianco in testa. Tutti con il grembiulinonero e il bianco bavero. Tutti provenientidalle campagne, figli di contadini o dioperai che conoscevano la fatica del viveree del portare a casa il pane. Il dialetto lalingua ufficiale delle famiglie dorigine. Nonessendoci disponibili edifici in muratura,fummo alloggiati in una fredda baracca dilegno. Questo il contesto in cui ci trovammo difronte una giovane maestra di 29 anni, unadonna con lo sguardo penetrante cheapparentemente non concedeva nulla allanostra frenesia di bambini, con uncognome, fra laltro, che era tutto unprogramma: Pantera! Donna tutta dunpezzo eri tu, Bloriana. Severa nella forma tiricordiamo, ma nella sostanza con il cuoredi una grande mamma che voleva bene a chigli era affidato, come fossero suoi figli.Eri e sei stata innanzitutto una maestra nelvero senso della parola: maestranellinsegnarci a leggere, a scrivere e a fardi conto. Ci hai trasmesso lamore allalettura: quanti libri ci hai fatto leggere aturno in classe! E lamore alla poesia:quanto Pascoli, Carducci e DAnnunzio ci haifatto studiare a memoria! Ma anche maestradi vita. Ci hai educato a stare insieme, alrispetto reciproco, ad avere fiducia nellanostra personalit di bambini che siandavano formando. Un altro aspetto peculiare della tuapersonalit stata la fedelt al lavoro. Incinque anni non sei mancata un giorno.Partivi di buonora da via Madonna delleRose di Cesena fino a Diegaro, con la tuabicicletta. E in tante occasioni sotto lapioggia o la neve o con i lastroni di ghiacciosulla strada. Ci siamo rivisti a inizio 2000 - dopo 44 annida che avevamo terminato le elementari - alCastello di Diegaro per farti e farci festa.Noi, i tuoi vecchi bambini, ti abbiamo fattocorona, abbiamo ricordato fatti, episodi,birichinate. Abbiamo riso e sorriso di noi,dei nostri impacci, dei nostri temperamenti,della tua austera disciplina, dei due chepurtroppo ti hanno preceduto da anni nelritorno alla casa del Padre celeste. E tu ciguardavi silenziosa, con una faccia serena elabbozzo di un sorriso. Come a volerci direche eri fiera di noi, che la tua fatica erastata in qualche modo ripagata, che avevifatto di una schiera di bambini unacomunit di uomini.Di quei diciassette del 52, diversi di noisiamo venuti al tuo funerale. Se vorrai averela benevolenza, con gli occhi nuovi che tiritrovi, continua dal cielo a tenerci la manosulla spalla, come hai fatto per cinque anni.Noi ti ricorderemo nel cuore come una dellaprotagoniste principali della costruzionedella nostre persone e della nostra stoffaumana. Grazie Bloriana.

    Franco Casadeia nome di tutti i tuoi ex bambini

    Aveva svolto servizio anche in Seminario

    E morta suor GiuseppaNelle scorse settimane morta Dina Cani,al secolo suor Giuseppa, nata a San Pietroin Vincoli (Ravenna) nel 1920. Entrata a far parte delle suore della SacraFamiglia, ha emesso i voti perpetui nel1954.Ha svolto numerosi servizi in varie frater-nit, sia come cuoca che come guardaro-biera, sia accudendo le bambine "interne":a Santarcangelo, Matelica, Cesena, Roma,Esanatoglia, Firenze, Capocolle, Rocca SanCasciano. Infine ha trascorso gli ultimi an-ni della sua vita terrena nelle fraternit diModigliana e Brisighella, accudita dalle so-relle per i suoi problemi di salute.Dal 1979 al 2003 ha prestato un preziososervizio di aiuto ai sacerdoti e seminaristinel Seminario di Cesena. In modo parti-colare ha sempre portato nel cuore questotempo della sua vita consacrata come do-no prezioso che il Signore le aveva fatto.

    Infatti ha tanto amato i sacerdoti,mettendosi al loro fianco comeuna mamma, prendendosi cura diloro e soprattutto portandoli co-stantemente nella preghiera per-ch non mancasse mai laiuto delSignore per il loro ministero."Carissima suor Giuseppa - scrivo-no le consorelle della Sacra Famiglia - seistata per noi una sorella preziosa, sempli-ce e generosa, sobria, schietta, essenzialein tutto. Ti abbiamo visto amare profon-damente la tua vita di consacrazione, cu-rando costantemente la preghiera che nonhai mai tralasciato, fino alla fine. Ti abbia-mo vista servire, instancabilmente e congrande spirito di sacrificio, tutti coloro cheti erano affidati: seminaristi, sacerdoti, letue consorelle, attenta sempre alle neces-sit di tutti. Ti abbiamo vista coltivare as-siduamente la tua formazione, assetata

    delle cose di Dio. Ti abbiamo vista percor-rere il cammino della sofferenza legata al-lavanzare degli anni e alla perdita dellatua autosufficienza. Ora ti chiediamo unulteriore piccolo servizio, dopo i tanti chetu hai generosamente svolto: ricordati dinoi presso il Padre, dei tuoi familiari chehai sempre seguito con attenzione e affet-to grande e chiedi a Lui con la tenacia cheti ha sempre contraddistinto, il dono dinuove vocazioni sacerdotali, religiose emissionarie".

    Suor Giuseppa saluta il Papa durante

    la permanenza nel Seminario

    di Cesena (1986, visita in Romagna)

    asa Bufalini verso una nuova vita.Per la palazzina che dette i natalia Maurizio Bufalini, a fiancodella biblioteca Malatestiana,

    lAmministrazione comunale di Cesenasta preparando un importante progettodi recupero, finalizzato a creare qui unnuovo "centro della creativit". E con questo spirito, nei giorni scorsi,alcuni studenti della Facolt diArchitettura di Cesena hannoconsegnato alla Giunta i risultati dei

    C

    Un progetto di recuperoper palazzo Bufalini

    In pieno centro edificio storico abbandonato da anni

    rilievi che hanno effettuato nello storicopalazzo cittadino, collocato a due passidalla biblioteca Malatestiana. Si trattato di una consegna nonformale, e non a caso vi era presentelintera Giunta, che punta ad varare ilrecupero e il restauro delledificio inconcomitanza con lavvio del progetto diriqualificazione delle piazze Bufalini,Almerici e Fabbri. La palazzina, che sicompone di tre piani, per una superficiecomplessiva di circa 450 mq, in passato

    stata sede di uffici pubblici eassociazioni, ma oggi praticamenteinutilizzata a causa delle precariecondizioni.Per rendere possibile il suo recupero, ilComune si sta attivando per ottenere ifinanziamenti dei Fondi Europeicontenuti nellAsse 6 del PorFesrregionale. La Giunta ottimista sullafinanziabilit del progetto, e ha giinserito le prime risorse - pari a circa unmilione e 200mila euro - nella primavariazione di bilancio, che verr discussadal Consiglio comunale il prossimo 30aprile.Attualmente in corso di redazione ladocumentazione del progetto richiestodalla Regione. Progetto per il quale -sulla base degli indirizzi del bando -occorre indicare che tipo di destinazioneavr la struttura una volta recuperata.

  • Gioved 7 maggio 2015 13Cesena

    Capannaguzzo | Sposi in festa

    A Capannaguzzo domenica 19 aprile durante la celebrazione della Messa hannorinnovato le promesse matrimoniali gli sposi Gilberto Bianchi e Peppina Siroli, MarioMoretti e Olga Severi, Demos Magnani e Gloria Casali per i loro 60 anni di matrimonio.Nozze doro per Italo Foschi e Giovanna Giovannini Marcello Angeli e Angela Nucci,Denis Montanari e Lella Mordenti, Gabriele Galassi e Cristina Piraccini, Mauro Magnanie Monica Benini, Maurizio Brighi e Cristina Pirini, Roberto Mosconi e AlessandraMirelli, Domenico Carrozzo e Liana Benvenuti hanno festeggiato 25 anni di nozze.

    Osservanza | Famiglie festeggiate

    Nelle scorse settimane la comunit dellOsservanza ha celebrato la Festa della famiglia.Nella foto di gruppo, le coppie che hanno ricordato particolari anniversari di nozzeinsieme al parroco don Virgilio Guidi.

    NomineFondazione Cassadi Risparmiodi CesenaIl Consiglio generale della FondazioneCassa di Risparmio di Cesena harinnovato il Consiglio diamministrazione per il mandatoquadriennale 2015-2018, confermandoBruno Piraccini quale presidente eAlberto Armuzzi, Giorgio Fabbri, MarinoMengozzi, Liviana Siroli e Guido Pedrellicome consiglieri di amministrazione.Inoltre sono stati nominati come nuoviconsiglieri: Fausto Aguzzoni, medico dibase, attivo nel mondo del Volontariatoe attualmente presidente dellAvis; laOmbretta Sternini, dirigente scolasticodella scuola paritaria Fondazione delSacro Cuore e Presidente del centroculturale Campo della Stella e DenisUgolini, attivo nel mondo della politicaeconomica e della cultura locale,presiede lassociazione culturaleEnergie Nuove e la onlus "Salute eLibert". Pertanto il Consiglio diAmministrazione cos composto:Bruno Piraccini, presidente, FaustoAguzzoni, Alberto Armuzzi, GiorgioFabbri, Marino Mengozzi, Liviana Siroli,Guido Pedrelli, Ombretta Sternini,Denis Ugolini. Resta invariata lacomposizione del Collegio dei Revisori(Ester Castagnoli, Michele Bocchini eSilvia Caporali) il cui mandato non erain scadenza. Per effetto di tali nomine,il Consiglio generale dovr essereintegrato di due componenti inoccasione della prossima assemblea deisoci.

    Michelangelo Bucci

    a linea ferroviaria che passa perCesena (lAdriatica Bologna-Bari)non certo "ad alta velocit",eppure allorizzonte intravede

    nuovi treni Tav e tanti lavori per snellire itempi di viaggio.In realt, dopo anni di assenza, qualcheEtr500 (Frecciarossa) tornato a circolaresullAdriatica gi dallaprile 2013 (confermata a Rimini o Forl). Ma si trattato

    L

    Linea ferrata AdriaticaTreni veloci in transito

    Previsti lavori di adeguamento per un totale di 350 milioni di euro

    solo di un antipasto: il numero di Etr500sulla linea destinato a crescere a partireda settembre. Con lentrata in servizio delnuovo Frecciarossa 1000 sulla dorsale TavMilano-Napoli, infatti, i "vecchi"Frecciarossa saranno gradualmente giratiad altre linee, prime fra tutte quella perVenezia e la nostra Adriatica. Questo nonvuol dire che i treni Tav fermeranno aCesena, gi poco logico che una coppiadi questi fermi oggi a Forl. Ma Rimininon lontana e un potenziamento del

    servizio con gli Etr500 sar un toccasanaper i viaggiatori a lunga percorrenza, inparticolar modo per quelli diretti inPuglia.Il potenziamento della linea, invece,garantir benefici anche agli altriconvogli, dagli Intercity ai Regionaliveloci. Su questo fronte Rfi (la societ delgruppo Fs che si occupa di binari, segnalie infrastrutture) ha previsto per i prossimianni una corposa serie di lavori. I cantieri toccheranno anche Cesena e iComuni vicini. Ad oggi gi in corso lasostituzione di rotaie e traversine (svoltain ore notturne e da completarsi entroluglio), propedeutica al resto del piano.Tra Bologna e Rimini saranno rifatti oltre10 chilometri di linea, con spostamentidel tracciato fino a 4 metri. I lavori pi pesanti si concentreranno traForl e Cesena, mentre nelle stazioni diCesena e Gambettola saranno rifatte lecurve di ingresso dei binari e sopraelevatele rotaie fino a 15 centimetri. Al terminedei lavori i treni potranno viaggiare a 200chilometri orari da San Lazzaro di Savenafino a Savignano sul Rubicone. Oggi nonpossono superare i 160 a Forl e i 140allora tra Forlimpopoli e Santarcangelo. Itreni in transito, dunque, sfreccerannonella stazione di Cesena a velocit assaipi elevate.Piuttosto salato il costo degli interventi,stimati in 70 milioni di euro tra Bologna eRimini (350 milioni per lintera Adriatica).Grazie a questi, i tempi di percorrenza traBologna e Bari saranno ridotti di 45minuti, tra Bologna e Lecce di 60 minuti.

    Un vecchio treno

    in transito alla stazione

    di Cesena

    (foto archivio Armuzzi)

  • Gioved 7 maggio 201514 Cesena

    Nascita | Benvenuti gemellini

    Doppia gioia infamiglia per IlariaGrafieti e LorenzoSilvani e la piccolaAgata. Nei giorniscorsi sono natiCecilia e Mattia. IlCorriere Cesenate siunisce allefelicitazioni deifamiliari e degliamici.Ilaria moltoconosciuta in Diocesiper il suo impegnonella Pastoralegiovanile, portatoavanti fin dal 2008.

    Sabato | Torna Panathlongiochiamo

    Un momento educativo, di gioco e di festa. Sabato 9 maggio (dalle 15,30) al Centro sportivodi Martorano si svolge la 19esima edizione del Panathlongiochiamo, 8 Memorial FulvioZuccheri. Centinaia di bambini saranno coinvolti in tornei sportivi organizzati dal Panathlondi Cesena. Per sensibilizzare ai corretti stili di