casertafocus n.6
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settimanale di caserta e provinci in distribuzione gratuitaTRANSCRIPT
CaSeRTa. Come al solito, a Ca-
serta si fanno le cose in grande.
Mentre in tutte le città d’Italia si la-
vora per aumentare la presenza fem-
minile in parlamento, in Terra di
Lavoro ci potrebbe essere, addirit-
tura, l’anomalia di avere più onore-
voli donne che parlamentari uomini.
Allo stato attuale, sono due le
uscenti, la segretaria cittadina del
Pdl di Caserta giovanna Petrenga
e la rappresentante del Partito demo-
cratico Pina Picierno.
Tra le due certa della riconferma è
solo la Petrenga, dal momento che
la sua quinta posizione all’interno del
Popolo delle Libertà le consente di
poter arrivare allo scranno in Parla-
mento sia che vinca il centrodestra
che vinca il centrosinistra. Nel caso
in cui si dovesse verificare un’eca-
tombre rosa, Caserta conferme-
rebbe, comunque, le due
parlamentari come cinque anni fa,
dal momento che, a Giovanna Pe-
trenga, si andrebbe ad affiancare la
collega del Mattino Rosaria Capac-
chione, capolista al Senato in Cam-
pania per il Partito democratico. Ma
il numero delle donne, è, comunque,
destinato a salire. L’ex assessore
provinciale all’Università Lucia
esposito, si può considerare con un
piede e mezzo in Parlamento in virtù
del suo sesto posto al Senato nella
lista del Partito democratico.
L’elezione della dirigente del Pd di
San Nicola la Strada sarebbe certa
in caso di vittoria del Pd al Senato e,
molto probabile, in caso di sconfitta,
dal momento che, in quel caso risulta
difficile pensare ad un exploit sia di
Centro democratico, che di Sel che
del Partito socialista in grado di scar-
dinare seggi al Pd.
Nella stessa condizione si trova
anche la Picierno, per la quale, la
conferma in Parlamento è certa in
caso di vittoria del Partito democra-
tico e molto probabile in caso di
sconfitta.
Il suo nono posto, in realtà, è da con-
siderarsi un ottavo posto, stanti le di-
missioni del capolista enrico Letta.
In caso di sconfitta, quindi il Pd do-
vrebbe garantirsi almeno otto seggi
con la deputata di Teano, quindi
certa della rielezione.
E’ legata alla vittoria del centrosini-
stra, invece, l’elezione di Camilla
Sgambato, moglie di giuseppe
Stellato e tredicesima in lista con il
Pd. Anche per lei vale il discorso
della Picierno.
Con le dimissioni di Letta, Sgambato
sarebbe dodicesima e, quindi, in Par-
lamento in caso di vittoria di Pierluigi
Bersani.
Solo il Pd, quindi, potrebbe portare la
bellezza di quattro onorevoli donna a
fronte, al massimo di un solo uomo,
l’avvocato Dario abbate.
Della truppa in rosa del Parlamento,
potrebbe far parte l’esponente degli
Arancioni di Luigi De Magistris Cle-
mentina Ferraiolo, candidata quinta
nella lista di Rivoluzione civile. Fer-
raiolo potrebbe essere eletta sia che
antonio Ingroia faccia un exploit,
sia solo che tenga.
Signore di RomaIn tutti gli schieramenti si punta sulle onorevoli
PERSI cinquemila posti nel pubblicoIl segretario della Cisl Lettieri forni-
sce il dato allarmante degli ultimi cin-
que anni. Pag.3
Ma quando comincia la campa-
gna elettorale del Pdl? O meglio,
comincerà? Nelle precedenti
competizioni, Silvio Berlusconi ha
mandato in Terra di Lavoro la sua
batteria di generali al gran com-
pleto per dare la stura ad un voto
consolidato sul Popolo delle
Libertà. Il Cavaliere è convinto
che non serva un’iniezione di
fiducia da parte dei vertici romani
del partito perché Caserta ha
risposto e risponderà sempre
presente, o non si ha minima-
mente intenzione di investire su
Terra di Lavoro? Un tempo, con
una segreteria regionale di marca
casertana né l’una né l’altra
ipotesi avrebbero potuto
prendere corpo. Oggi, però, le
cose sono cambiate. Non ci sono
più Nicola Cosentino e Mario
Landolfi a tirare la carretta. Non
c’è più quel modello Caserta a
guidare la Campania. Sembra
così vicina quella giornata di
qualche anno fa quando, per via
Mazzini, riecheggiò per una
mattinata intera il motivetto di
Forza Italia per accompagnare la
venuta del Cavaliere. A vario
titolo sono venuti Alemanno,
Marzano, Scajola, Pisanu,
Gasparri, per fare da gran cassa
ad un movimento che faceva da
traino all’intera regione. Oggi ci si
accontenta della Mussolini percontinua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Quando Casertasi colorava di azzurro Cavaliere
Una settimane per il voto
VENTRIGLIA ecco l’anti Lega NordIl sindaco di Curti contro lo strapo-
tere settentrionale: servono grandi
opere al Sud. Pagg.4 e 5
PAGLIA vira versoil MezzogiornoIl deputato illustra il piano di Futuro
e libertà per il Sud: «Basta con lo
strapotere della Lega». Pag.6
MELONE tuonasulle parenteleIl consigliere riaccende la polemica
sui legami tra dirigenti comunali e
politici. Pag.7
MASTROIANNI Di Muro ‘scoppia’Il coordinatore del Pdl: le diverse
anime della maggioranza stanno
esplodendo con il voto. Pag.8
OMA SUD scattal’sos al prefettoI lavoratori si appellano alla Pagano
per cercare di risolvere i loro pro-
blemi con l’azienda. Pag.9
TRIBUTI è buferaesternalizzazioniDe Filippo: è un atto politico che
spetterebbe al nuovo sindaco. Ecco
le novità in Comune. Pag.10
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Anno IV n. 0616/02/2013
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2 16/02/2013 CASERTA
continua da pag.1
dare slancio alla campagna aletto-
rale.
Meglio o peggio di così non si po-
teva fare...
Ormai l’interesse del Cavaliere è su
Salerno. E’ lì che Berlusconi terrà il
suo comizio, è lì che andrà a far
voti, è lì che sta cercando di co-
struire i nuovi vertici regionali e na-
zionali del Popolo delle Libertà. E
Caserta? La Provincia più azzurra
d’Italia, orfana dei suoi leader cari-
smatici degli ultimi anni, dovrà sgo-
mitare per mantenere quelle posi-
zioni che negli anni l’hanno vista
primeggiare all’interno del centrode-
stra. In provincia di Caserta, neces-
sariamente, indipendentemente da
come andrà il voto si dovrà provve-
dere ad effetturare una ristruttura-
zione della classe dirigente che
definisca o ridefinisca la leadership
del partito fuori dai confini di Terra
di Lavoro.
Le aspettative di tutti, sono su An-
gelo Polverino, tagliato fuori dalle
candidature per il parlamento in
nome di una vena giustizialista tutta
nuova per il Pdl e, quindi, ancora da
registrare alla perfezione. Polverino
oggi è leader indiscusso in provin-
cia di Caserta.
Il salto di qualità che dovrà fare,
nelle prossime settimane, è gioco
forza, se non vuole essere schiac-
ciato da Salerno, da Mara Carfa-
gna, è quello di mostrare i muscoli
anche fuori dai confini provinciali.
Le condizioni ci sono, perché dal-
l’altra parte le spalle non sono, poi,
così larghe come potevano essere
quelle di Landolfi e Cosentino e,
quindi, un Polverino in forma non ha
nulla da temere anche nei confronti
di chi sembre esser stata “unta” da
Berlusconi.
Un tempo ci si sarebbe chiesti ma
quando finisce sta campagna elet-
torale. Oggi ad una settimana dal
voto, ci si domanda ma quando co-
mincia...
segue dalla prima
I quattro che la precedono potreb-
bero essere tutti eletti in altre circo-
scrizioni.
Dopo il capolista Ingroia, infatti, c’è
Sandro Ruotolo che è candidato
alla presidenza della Regione Lazio,
oltre che nelle circoscrizioni della
Campania, in Toscana e in Sicilia. Al
terzo posto c’è Orazio Licandro in
campo in Sicilia orientale, Toscana e
Campania.
Quarto Fabio Lotti che è candidato
in Umbria, Toscana e Campania.
Dopo dieci anni, Caserta città ha,
quindi, la possibilità di avere un pro-
prio rappresentante in Parlamento
che, ironia della sorte, è sempre di
Tuoro come i due predecessori San-
dro De Franciscis e Nicolò Cu-
scunà.
Una speranza in rosa, la coltiva
anche il Movimento 5 stelle con la
sammaritana Vilma Moronese,
quarta al Senato nella lista di Beppe
Grillo.
Per lei l’elezione ci sarebbe solo se
il movimento del comico genovese
dovesse raggiungere cifre da capo-
giro.
Allo stato attuale l’ipotesi non è così
peregrina e, quindi, la sammaritana
ci spera.
Non sarà eletta a Caserta, ma andrà
a rimpolpare la truppa delle signore
nostrane Maria Rosaria Rossi, dal
momento che la sua quarta posi-
zione al Senato in Lazio la mette
nelle condizione di potersi ritenere
già eletta a prescindere del risultato
di Silvio Berlusconi e del Popolo
delle Libertà.
Se il risultato se lo dovrà conqui-
stare, il ragionamento di “Casertana
d’esportazione” che vale per la Rossi
vale ancor di più per Enza Mi-
chienzi, candidata nella lista del Pdl
nella circoscrizione americana. Mi-
chienzi, è stata per anni volto di Te-
leartenativa, legando la sua fortuna
per lungo tempo al nome di France-
sco Martusciello. Nell’ultimo pe-
riodo si è trasferita a Miami dove è
stata candidata nella circoscrizione
estera per il Pdl. La squadra delle
parlamentari casertane potrebbe
contare addirittura nove donne, un
record che difficilmente altre provin-
cie d’Italia possono contare.
Francesco Marino
l’esercito delle onorevoliCaserta potrebbe esprimere addirittura 9 parlamentari
Pina PiciernoLucia EspositoCamilla SgambatoRosaria Capacchione
Giovanna PetrengaEnza MichienziVilma Moronese Clementina Ferraiolo
CASERTA. «Negli ultimi cinque anni,
solo nel pubblico impiego, in provin-
cia di Caserta sono stati persi cin-
quemila posti di lavoro».
A suonare il campanello d’allarme è
Carmine Lettieri, confermato alla
guida della della Fps-Cisl al termine
del congresso dei giorni scorsi. «Sul
nostro territorio la pubblica ammini-
strazione risente in maniera forte di
quella che è la crisi con un numero
sempre crescente di enti che è co-
stretto a dichiarare dissesto finanzia-
rio - ha spiegato Lettieri -
ovviamente, in questo quadro, di dif-
ficoltà, l’anello debole sono i dipen-
denti che pagano le spese di questa
situazione. Molti Comuni, nei pros-
simi mesi, non avranno la forza di
pagare gli stipendi al proprio perso-
nale, con tutte le conseguenze che
la cosa comporta. A fotografare que-
sta situazione ci sono i dipendenti
delle comunità montane che da ben
undici mesi non percepiscono lo sti-
pendio».
Lettieri sottolinea come il crescente
debito pubblico e la tassazione forte
fa il resto.
«Purtroppo se non si provvede a sa-
nare il debito pubblico - ha sottoli-
neato - diventa difficile poter vedere
segnali di ripresa. In questo mo-
mento, lo Stato italiano, se vuole
uscire da questa situazione di
enorme difficoltà, ha solo una possi-
bilità: la vendita del proprio patrimo-
nio.
Abbiamo tantissimi beni che devono
essere venduti per fare cassa e per
permettere di dare respiro alle nuove
generazioni».
Il segretario generale del pubblico
impiego sottolinea come siano pro-
prio i ragazzi, in questa delicata fase
storica, a vivere il momento più diffi-
cile sul nostro territorio.
«Una fetta consistente di giovani
sino ai trentaquattro anni non riesce
a trovare occupazione - ha sottoli-
neato l’esponente della Cisl - negli
ultimi anni, poi, è diminuito in ma-
niera sensibile il numero degli iscritti
all’università che non viene vista più
come uno sbocco per le nuove gene-
razioni. L’incapacità di offrire oppor-
tunità di lavoro e i costi elevatissimi
delle tasse, hanno portato ad una di-
minuzione sostanziale del numero
delle immatricolazioni».
Musica più o meno simile si ha nel-
l’ambito della sanità.
«In provincia di Caserta abbiamo
una condizione difficilissima soprat-
tutto per quello che riguarda il nu-
mero dei posti letto - ha sottolineato
- sul nostro territorio c’è una media
inferiore a quella regionale di circa
mezzo posto letto per mille abitanti.
Mentre in Campania ci sono 3,2 posti
letto, a Caserta la media è 2,7 che
scende, nei fatti a poco più di due per
i cinquecento posti letto assegnati al
policlinico e non distribuiti sulle altre
strutture in attesa che il nosocomio
universitario venga realizzato».
In questo quadro difficile si inserisce
la Cisl che, nel pubblico impiego, e,
più in generale, nel mondo del la-
voro, rappresenta un punto di riferi-
mento per tutti i dipendenti.
«Le ultime elezioni per le Rsu hanno
detto che siamo la prima organizza-
zione all’interno del pubblico impiego
con oltre il 35% - ha sottolineato -
anche noi come sindacato, vivremo
una fase di ristrutturazione che ci
porterà ad una progressiva riduzione
delle categorie.
Il mondo del pubblico impiego, ad
esempio, sarà accorpato con quello
della scuola».
saltati 5mila dipendentiLettieri (Cisl) fotografa le difficoltà del pubblico impiego
316/02/2013CASERTA
Carmine Lettieri
CASERTA. Sindaco Ventriglia, per-
ché ha deciso di candidarsi con
Grande Sud al Parlamento?
«Quello che sta avvenendo in Eu-
ropa, le liti sul bilancio, non devono
meravigliare. Ogni giorno assistiamo
in tutte le sedi a gravissimi episodi
contro la coesione sociale e contro il
Mezzogiorno. La necessità di argi-
nare la Lega Nord e un Pd - Monti
sempre più spostati verso il Nord ci
deve far riflettere. Io l’ho fatto e ho
deciso di mettere a disposizione la
mia esperienza in un progetto che
guarda al Mezzogiorno come luogo
centrale delle scelte dove costruire il
futuro».
Come si supera la crisi e si mette
mano a quelle opere che possono
determinare il rilancio del Sud?
«Da noi ormai da venti anni non si
realizza un'autostrada, una infrastrut-
tura, una rete idrica, solo rattoppi.
Nel nord c'è crisi come da noi e in-
tanto realizzano Tav a Torino, la terza
autostrada da Milano a Brescia. Con
la questione Grazzanise poi abbiamo
toccato il fondo, non solo non pos-
siamo ampliare la richiesta di voli
dalla e per la Campania verso il resto
del Mondo, ma tagliamo la possibilità
anche di svilupparci a livello di turi-
smo. Pontecagnano, le proposte
fatte da Passera, ennesimo ministro
tutto Nord e tagli al Sud, ci hanno ta-
gliato le ali proprio in un momento in
cui lo sviluppo va programmato se-
riamente».
Lo sviluppo non può prescindere
dai fondi...
«Da una parte ci chiedono infrastrut-
ture, progetti immediatamente can-
tierabili, dall’altro tagliano ogni
possibilità di crescita. La Campania
deve avere una struttura aeropor-
tuale degna di nota, altrimenti non in-
tercetterà mai la domanda turistica in
aumento vertiginoso dai paesi in via
di sviluppo. Non si può dire siamo
contro la camorra e poi a ogni istante
fanno di tutto per distruggere ogni
nostra possibilità di sviluppo. Oltre-
tutto lo fanno coi risparmi del Sud,
utilizzando la cassa depositi e pre-
stiti, il risparmio postale dei meridio-
nali. Serve un argine, un freno, una
politica che pensi solo ed esclusiva-
mente al nostro territorio. Null'altro».
Cosa ne pensa del condono pro-
posto da Berlusconi?
«Bene Berlusconi sul condono edili-
zio e sul condono tombale, sono
questioni che interessano i cittadini,
non possiamo negare che nel solo
agro aversano sono 15mila le abita-
zioni da demolire, la Sinistra non può
pensare di risolvere questi problemi
tacendo. I commissari prefettizi dove
erano quando hanno costruito mi-
gliaia di vani venti anni fa a Casale o
San Cipriano? Ora come risolviamo
il problema? Bersani non può pren-
dere voti dalle nostre parti e poi la-
sciarci in un mare di guai e di
illegalità».
Il peso della Lega è ancora troppo
elevato?
«Il nostro partito vuole che venga
posto un freno al delirio e all’egoismo
della Lega Nord, dei facili populismi
alla Grillo che non danno risposte
concrete ai bisogni della nostra
gente e della nostra terra. Se vince
Berlusconi bisogna che il Sud faccia
capire che ha la stessa dignità del
Nord, altrimenti facciamo la fine fatta
negli ultimi dieci anni, e solo votando
e quindi dando forza al partito
Grande Sud i cittadini meridionali
possono essere sicuri di avere la
massima attenzione. Solo con un
grande partito che rappresenti il ter-
ritorio noi avremo voce in capitolo e
freneremo chi ci vuole marginali. Al-
trimenti succede appunto come in
questa legislatura, che ogni aspetta-
tiva di Caserta o della Campania è
considerata carta straccia, noi dob-
biamo fare in modo che Caserta non
sia la cenerentola di ogni investi-
mento, e non abbiamo bisogno a
Roma di gente che pensa solo al
proprio tornaconto personale».
Lo spauracchio di tutti oggi è rap-
presentato dal Movimento 5 stelle
di Grillo.
«Il Movimento Cinque Stelle di
Beppe Grillo, secondo i sondaggi,
starebbe recuperando terreno, ma gli
elettori di Terra di Lavoro devono sa-
pere che nel loro programma sul
Mezzogiorno non c’è una riga. Si ri-
schia di premiare gente che dipende
solo da due persone, Grillo e Casa-
leggio, il resto sono tutti yes men. La
mia preoccupazione è che potremmo
avere gente eletta dalle nostre parti
che non avrà minimamente in consi-
derazione gli interessi della nostra
terra, di fronte alla devastazione del
tessuto industriale, dopo il no di
Monti e Passera all’aeroporto di
Grazzanise, ci mancava pure un co-
mico che promette di drenare voti da
queste parti e fare solo i suoi inte-
ressi, non quelli del Sud. Noi invece
vogliamo solo che il Sud sia al primo
posto nell’agenda governativa, sfi-
diamo chiunque ad avere un pro-
gramma così legato al riscatto del
Mezzogiorno come il nostro».
Che significa votare Grande Sud?
«Avere una occasione unica, irripeti-
bile. Grande Sud è un partito, atte-
stato ormai nei sondaggi al 4% che
può incidere in maniera significativa
per la Campania. Il resto sono solo
messaggi di convenienza, liste fatte
per gli amici degli amici, vedo solo
tanta confusione e pressappochismo
in quello che succede altrove».
Il suo giudizio rispetto al recente
passato è abbastanza critico.
«Se avessimo avuto parlamentari
capaci di pensare anche a Caserta
una grande opera come la Tav, che
ha devastato mezza provincia
avrebbe almeno avuto la stazione di
interscambio nella nostra Provincia,
come era Aversa importante a suo
tempo per le Ferrovie dello Stato. In-
vece nulla di questo, stazione Tav ad
Afragola, aeroporto a Pontecagnano,
grandi infrastrutture che eliminano
Caserta, come la Tav Napoli Bari,
che ha delle soluzioni per Caserta
non condivisibili. Occorre studiare su
ogni problema, su ogni progetto.
dobbiamo legare risultati e impegni
al territorio, Grillo che ne sa di tutto
questo? Il Movimento 5stelle fa solo
demagogia, come a suo tempo fe-
cero Giannini con l’Uomo qualunque,
o come hanno fatto Bossi e tanta
gente simile. Risultati concreti per la
nostra provincia, ecco il mio unico e
principale obiettivo, in contrapposi-
zione al populismo, alla demagogia,
al contro, solo fine a se stesso. Ri-
volgo un appello a tutti i cittadini del
territorio a considerare i cattivi risulti
di tanti anni di amministrazioni che
non rappresentavano le istanze del
territorio ma solo l’utilizzo dei con-
sensi di questa provincia per soli fini
personali e clientelari di questi molok
della politica che hanno fatto si che il
nostro territorio sia nelle disastrose
condizioni in cui versa la nostra.
gente che si ritrova con una situa-
zione ambientale distrutta, rifiuti,
falde acquifere inquinate, distretto in-
dustriale pari quasi allo zero con i no-
stri. giovani che si ritrovano e si
ritroveranno a vivere in quest’am-
biente condannati ad una situazione
di svantaggio senza futuro e senza
speranze; di chi la colpa?».
Come si supera la piaga della di-
soccupazione giovanile?
«Intollerabili i tassi di disoccupazione
della provincia di Caserta, bisogna
uscire da questa spirale recessiva, e
la prima cosa da fare e' avviare tavoli
di concertazione in tutte le filiere pro-
duttive».
ventriglia sfida alla legaIl sindaco: Il Sud deve avere la stessa dignità del Nord
4 16/02/2013 CASERTA
Domenico Ventriglia
CASERTA. Domani, domenica 17
febbraio, a partire dalle 11,30 gli im-
prenditori incontrano il candidato alla
Camera della lista Grande Sud, il sin-
daco di Curti Domenico Ventriglia
nel suo comitato sulla nazionale
Appia.
La notizia, però, è sapere chi è il pro-
motore dell’iniziativa: l’imprenditore
sammaritano Rino Capitelli. «Non
vedo la meraviglia - ha esordito - è
normale che uno come me debba
sposare il progetto di Grande Sud e
la candidatura di Ventriglia perché ri-
specchiano alla perfezione quelli che
sono il mio modo di essere e di ve-
dere le cose».
Capitelli, per spiegare la sua deci-
sione, parte dal dipingere il ritratto di
Ventriglia.
«E’ un imprenditore solido, che non
ha nulla da chiedere alla politica.
Tutti sappiamo che lavoro fa Ventri-
glia e come guadagna, cosa che non
succede con molti altri politici - ha
spiegato - da imprenditore, Ventriglia
ha già la responsabilità di sostenere
diverse famiglie con le sue attività.
Nel corso degli anni, da questo punto
di vista, Ventriglia si è dimostrato una
persona affidabile che, quindi, può
rappresentarci a livelli più alti».
Capitelli sottolinea come il discorso
dell’affidabilità, per Domenico Ventri-
glia, si ritrovi anche nella sua attività
politica.
«Quando in tutta la provincia di Ca-
serta i rifiuti arrivavano sino al primo
piano delle abitazioni nella Curti di
Ventriglia non c’era nemmeno una
carta a terra - ha sottolineato - que-
sto significa che ha saputo program-
mare il servizio in maniera seria, non
venendo travolto nel calderone del-
l’emergenza, così come è successo
per gli altri Comuni».
Capitelli sottolinea come il suo impe-
gno al fianco del sindaco di Curti sia
disinteressato.
«La mia passione per la politica mi
porta ad essere vicino ad una per-
sona che può fare tanto per questo
territorio senza dover chiedere nulla
in cambio - ha detto Capitelli - per
questa mia passione, mi sono visto
apostrofare nelle maniere più colo-
rite.
Spesso si tira in ballo la conferenza
dei servizi, forse senza nemmeno
sapere di che si parla. La conferenza
dei servizi è un atto di legge che mi
consente, con i miei soldi, senza fi-
nanziamenti e contributi, di poter rea-
lizzare un’opera che darà lavoro a
cinquanta persone obbligandomi, tra
l’altro, a donare alla città di Santa
Maria Capua Vetere un’opera pub-
blica.
Non mi importa. So di essere nel giu-
sto. Per me quello che conta è poter
contribuire a creare occasioni per il
territorio». Ma, quella di Capitelli è
un’adesione convinta anche all’intero
progetto di Grande Sud.
«C’è bisogno di una forza che orienti
la propria attività con la prospettiva
del Mezzogiorno - ha sottolineato -
una sorta di lega del Sud, senza mire
secessioniste che abbia a cuore le
sorti dei nostri territori, partendo da
esperienze importanti come quella
del governo regionale di Stefano Cal-
doro».
capitelli perché Grande SudL’imprenditore riunisce i colleghi per Ventriglia
516/02/2013CASERTA
Rino Capitelli
Confindustria, Traettino in giunta regionaleCASERTA. Il casertano Gianluigi Traettino entra
nella Giunta di Confindustria Campania. Il presi-
dente dei costruttori dell’associazione degli indu-
striali di Terra di Lavoro è stato designato dal
Comitato di presidenza di Ance Campania.
Invero, nella recente riunione dell’organismo re-
gionale, l’Associazione dei costruttori ha sosti-
tuito tutti i propri rappresentanti in seno al
parlamentino campano del sistema associativo.
Con Traettino, infatti, entrano e rinnovano la com-
ponente delle imprese edili in Giunta Campania il
presidente di Ance Campania Elio Sava ed i com-
ponenti dell’assemblea Andrea Castaldo e Raf-
faele Pascale.
Luigi Traettino, 41 anni, è legale rappresentante
della Landolfi & Traettino Costruzioni. Alla guida
della Sezione Costruttori Edili di Confindustria Ca-
serta da due anni, Traettino ha maturato una pro-
fonda esperienza all’interno del sistema
associativo, nell’ambito del quale – ricordiamo –
ha ricoperto anche il ruolo di Consigliere nazio-
nale incaricato per l’Etica ed il Mezzogiorno del
Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria.
Prima ancora, è stato presidente del Gruppo Gio-
vani Imprenditori della territoriale casertana. Tra-
ettino è laureato in Economia e commercio presso
l’Università Federico II di Napoli e vanta un master
in Analisi Finanziaria presso l’IFAF, oltre ad un
Corso di specializzazione in Diritto tributario
presso la Fondazione dei Dottori Commercialisti di
Caserta.
Come formazione di base ha conseguito sia il di-
ploma di Ragioniere che la Maturità scientifica.
Inoltre, vanta esperienze lavorative internazionali
presso la Waitrose, società della grande distribu-
zione in Inghilterra del gruppo John Lewis Par-
tnership e uno stage presso l’ufficio export della
Euro Imports.
«Bisogna lavorare a tutti i livelli territoriali per in-
terrompere il circuito vizioso che attanaglia la no-
stra economia», ha commentato Traettino a
margine della designazione nel nuovo incarico.
«Come sistema di imprese che maggiormente av-
vertono i morsi della congiuntura – ha aggiunto –
suggeriamo l’adozione di politiche volte al supera-
mento sia delle difficoltà contestuali e sia di quelle
di natura strutturale».
Tra le prime il presidente dei costruttori casertani
indica la necessità, mai come in questo momento,
di un sostegno diretto alla liquidità aziendale; in-
centivi mirati ad abbattere il costo del credito;
semplificazione delle procedure amministrative;
interventi di bonifica ambientale.
«Tra gli interventi tesi al miglioramento strutturale
dell’economia, invece – sottolinea Traettino – bi-
sogna puntare sui fattori territoriali di crescita e
sulla capacità competitiva del territorio, attraverso
un sistema di infrastrutture ma maggiormente fi-
nalizzato ad inserire il sistema produttivo locale
nel contesto internazionale ed alla riduzione delle
diseconomie esterne alle imprese».
Gianluigi Traettino
CASERTA. Le ragioni del Sud, è
questo il senso dell'ultima dichia-
razione del Presidente di Futuro e
Libertá Gianfranco Fini. Onore-
vole Paglia, lei che in passato ha
sostenuto che il rilancio della Na-
zione passa attraverso il Mezzo-
giorno, cosa ne pensa?
«Conoscevo le posizioni del Presi-dente Fini per essermi confrontatospesso su questo argomento. In re-altà il rilancio del Sud è una prioritàimprescindibile per il futuro governo.La cosa che mi fa piacere è che laposizione dell'on. Fini oltre ad essererealistica è dotata di un pragmatismoche la rende attuabile. Il Sud si salvanon soltanto con una politica di ri-gore, ma soprattutto con una inie-zione di fiducia nei confronti delleimprese. Personalmente aggiungoche la premessa indispensabile siaquella della tolleranza zero nei con-fronti della criminalità e dei compor-tamenti devianti, in particolare dellapolitica e delle classi dirigenti».
Quali sono, allora le proposte con-
crete del suo partito?
«Innanzitutto non possiamo dimenti-care che viviamo un momento diffi-cile per il paese e per l'intero mondooccidentale. Esiste una politica del ri-gore in Italia necessaria per far frontead una crisi terribile e l'obbligo delpareggio di bilancio. È fondamentaleindicare, per prima cosa, da dovepossono provenire le risorse econo-miche, altrimenti finiamo per fare lapolitica delle menzogne, illudendo,per l'ennesima volta gli elettori meri-dionali. Partiamo dalla dismissione,ovviamente in maniera chiara e tra-sparente, del patrimonio dello Stato.Da qui possono provenire le risorseper creare un Fondo di Garanziastraordinario dello Stato che per-metta alle Aziende in difficoltà di ri-partire,ai giovani che vogliono fareimpresa di poter iniziare un'attività edalle giovani coppie di poter comprarecasa. Il credito va elargito con atten-zione, per impedire che si perdanonei rivoli della clientela o, peggio an-cora, prendano strade poco chiare.È, inoltre, fondamentale fare unalegge che obblighi le Pubbliche Am-ministrazioni a pagare in tempi ragio-nevoli. Oggi molte aziende rischianoil fallimento perché obbligate a pa-gare le tasse su crediti che, se vabene, verranno riscossi dopo due, treanni. È una situazione insostenibileper chiunque. Questo problema, inol-
tre fa levitare i costi a dismisura pro-prio perché le imprese tendono ad al-zare notevolmente i prezzi visti glienormi ritardi nei pagamenti».
Qual è, allora, la ricetta specifica
per la Provincia di Caserta?
«Ho sempre dichiarato, anche moltoprima di questa campagna elettorale,che vedo Terra di Lavoro come un la-boratorio per lo sviluppo eco soste-nibile. Per chiarirci, la nostraProvincia ha tutto per avere una cre-scita davvero importante senza il bi-sogno di avere grosse produzioniindustriali. Basta guardare alla nostranaturale vocazione, agricoltura, pro-dotti di altissima qualità, enogastro-nomia, cultura, turismo, ecologia.Abbiamo l'oro nelle mani e non ab-biamo bisogno di null'altro. Allorapartendo da questi crediti agevolatibisogna creare impresa e lavoro cre-dendoci, rimboccandoci le manichee progettando la politica di sviluppo.Per fare questo è necessario, ripeto,combattere duramente i comporta-menti criminali, bonificare il territoriodevastato dalle ecomafie, creare in-frastrutture per gestire questa poli-tica, meritocrazia per valorizzare inparticolare i nostri straordinari gio-vani che, quasi sempre, fuggono vialasciando ai mediocri i posti di dire-zione imposti da una certa politica in-
vadente e clientelare. Insommaquasi mai riusciamo a mettere la per-sona giusta al posto giusto. Abbiamo le eccellenze, abbiamo la
bellezza della nostra cultura, la ferti-lità della nostra terra. Con onestà efiducia nel futuro, noi possiamo far-cela, basta volerlo».
paglia sterzata verso Sud«Con il presidente Fini abbiamo un piano di rilancio»
6 16/02/2013 CASERTA
Gianfranco Paglia
CASAGIOVE. Non si è fatta atten-dere la prima risposta operativa delsindaco Russo ai comitati cittadiniche nei giorni scorsi si erano propostiquali elementi di stimolo per reagireallo stato attuale della nostra città.Sulla via XXV Aprile sono partiti i la-vori di rifacimento degli attraversa-menti pedonali. Ma su alcune altrestrade il degrado è tangibile; mentrele attività commerciali chiudono la vil-letta di Via Roma - Via Napoli è di-strutta e non è più un posto sicuroper le famiglie, i bambini e gli anziani.Via Gramsci è sempre sporca ed i ri-fiuti nell’ex Abetaia si accumulano trale erbacce. Mancano le manuten-zioni delle strade e dei marciapiedi,là dove esistono, c’è un reale sensodi abbandono che attanaglia ogni cit-tadino. Melone, lei che ha ben studiato il
programma elettorale della lista
Casagiove Futura, che poi è diven-
tato progetto di governo dell’Am-
ministrazione Russo, crede che la
stessa stia favorendo la partecipa-
zione dei cittadini? Come consi-
dera la formazione spontanea dei
comitati civici?
«Purtroppo, è con rammarico chedebbo ribadire che nulla è stato fattoin tal senso. Ma sono convinto chel’organizzazione autonoma ed indi-pendente di gruppi di cittadini sia unagrande lezione di democrazia pertutti noi. I comitati hanno tutto il dirittodi chiedere a questa Amministra-zione di uscire dall’inerzia che la con-traddistingue e di dare le risposteconcrete che la nostra città merita».Quale crede sia la priorità, per il
sindaco Russo, da affrontare con
solerzia?
«Prima di tutto c’è la necessità di eli-minare la confusione di parentele trai politici ed i dirigenti comunali. No-nostante le numerose segnalazioniinerenti il conflitto di competenze por-tato avanti dal maggio 2011, il sin-daco pro tempore Elpidio Russo maiha voluto chiarire un siffatto inconve-niente politico. Per cui, ad oggi, nonc’è alcuna certezza di imparzialitàamministrativa poiché sarebbe di-scutibile il suo stesso principio di al-terità: il soggetto controllato e ilsoggetto controllante sono la mede-sima persona, rendendo impossibilecomprendere quando un dirigente sipronunci in qualità di tecnico e ga-rante di imparzialità, oppure qualeparente, fratello o cugino di qualcheassessore o dello stesso sindaco».
In cosa, particolarmente, costitui-
rebbe tale problematica?
«Ciò rende difficoltoso lo stessoruolo istituzionale della minoranza odi qualsiasi cittadino che voglia in-teressarsi dei problemi della città.Nel frattempo a Casagiove non siparla di sicurezza, di sviluppo, del la-voro, di legalità, dei giovani e delledonne, dei bisognosi e degli anziani.Tutto è fermo! L’unico interesse poli-tico è la conservazione delle poltronedel sindaco e degli assessori». Quindi condivide gran parte dei
problemi evidenziati dai comitati?
«Già da quasi due anni sottolineo ledifficoltà che questa Amministrazioneincontra, addirittura, nell’ordinaria ge-stione dell’Ente come la regolamen-tazione del traffico, la vigilanza sullestrade, la pulizia delle stesse, il ran-dagismo, etc… A che cosa può ser-vire conservare il ruolo istituzionaledi gestione della comunità se non sipossiede una reale capacità politicae non si concretizza la retta program-mazione socio-economica? Nonbasta più trincerarsi dietro alla frase:“Non ce ne andiamo” e continuareinevitabilmente sulla stessa strada
percorsa fino ad oggi, poiché la cittàsenza una gestione politica ed am-ministrativa è destinata al declinoeconomico e sociale».Se la sente di dare un consiglio al-
l’attuale sindaco?
«Sebbene possa vantare una vastaesperienza personale, voglio desti-nare un disinteressato suggerimento
al sindaco pro tempore ElpidioRusso, cioè quello di abbandonare ipanni della vittima, tentando diuscire, finalmente, da questa situa-zione di stallo politico ed amministra-tivo, dando così, almenonell’ordinaria gestione, le risposteche i cittadini attendono».
Luigi Di Costanzo
parentele Melone affonda«Il sindaco chiarisca i legami tra dirigenti e assessori»
716/02/2013APPIA
Mario Melone
Via Torricelli, via libera alla bonificaSAN NICOLA LA STRADA. Il più grande problema ti-pico di tutti i comuni quando si parla di rifiuti è quellodell'incivile abbandono dei rifiuti, di ogni specie, sullapubblica via. Contro la perdurante inciviltà da partedei cittadini, a nulla valgono le campagne di informa-zione capillare circa le modalità della raccolta differen-ziata o la pubblicazione del numero verde dove ilcittadino si può rivolgere per chiedere il prelievo dei ri-fiuti ingombranti. In questi casi l'unico rimedio certo èquello che tocca direttamente le tasche dei cittadini in-civili. La collaborazione degli utenti, mediante la cor-retta separazione e conferimento dei rifiuti, ècondizione imprescindibile per il raggiungimento degliobiettivi di efficacia, efficienza ed economicità nellagestione integrata dei rifiuti urbani. Al fine di raggiun-gere gli obiettivi prefissati dall'amministrazione comu-nale, è stato introdotto sul territorio cittadino il sistemadi raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati at-traverso servizi contestuali di tipo “domiciliare” e di“prossimità” tramite l’allestimento di “ecopunti” (zonacimitero, campo sportivo – via Fermi), e con casso-netti nelle zone non servite dalla raccolta porta aporta. Sul territorio comunale è stato più volte accer-tato il grave fenomeno dell’abbandono selvaggio dibeni durevoli ed ingombranti e il fenomeno ha assuntonel tempo portata rilevante in considerazione, altresì,della estensione del territorio. Negli ultimi tempi, i cit-tadini hanno vibratamente protestato contro tale inci-vile abitudine che ha ridotto Via Torricelli e la stradache corre alle spalle del cimitero, aperta solo da poco
tempo, una discarica a cielo aperto. “Per pulire com-pletamente queste due arterie ci è costato, anzi è co-stata alla collettività ben 7.000 euro” - ha tuonato ilSindaco Pasquale Delli Paoli che chiede la collabo-razione dei cittadini – “Invito i cittadini a denunciare allocale Comando della Polizia Municipale episodi disversamento abusivo della spazzatura. È garantito ilmassimo della discrezione e dell’anonimato” – ha ag-giunto – “solo punendo i trasgressori nelle tasche pro-prie, potremo giungere ad avere una Città compostada cittadini perbene”. Il primo cittadino nei giorniscorsi ha dato mandato alla Società Impresud srl, giàconcessionaria della raccolta dei rifiuti in Città, a ripu-lire queste due arterie stradali, al termine del quale hadovuto pagare la bellezza di 7.000 euro. Dopo l’appro-vazione nel corso dell’ultimo consiglio comunale dellaConvenzione con la Provincia di Caserta per l’utilizzodelle cosiddette Guardie Ambientali Volontarie al finedi garantire l’esercizio sul territorio provinciale del ser-vizio di vigilanza ambientale. Qualora le GAV asse-gnate, nell’espletamento del loro servizio accertino ocontestino fatti di rilevanza penale, sono tenute a pro-cedere ai sensi dell’art. 331 del c.p.p. e darne notiziaall’Autorità Giudiziaria tramite il Responsabile del ser-vizio, ovvero altro soggetto individuato dal Comune diSan Nicola la Strada e a darne, contestualmente, co-municazione, per opportuna e doverosa conoscenza,al Dirigente del Settore Tutela del Territorio della Pro-vincia.
Nunzio De Pinto
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Salvatore Mastroianni, con una
nota diffusa alla stampa qualche
giorno fa il sindaco Biagio Di Muro
ha cercato di smorzare le frizioni
che stanno avendo luogo in
Giunta a causa delle diverse posi-
zioni politiche di alcuni esponenti.
Come commenta questi attriti in-
terni alla maggioranza?
«Queste polemiche fanno sorri-
dere… Non mi sorprende che questi
problemi vengano fuori proprio a
Carnevale. Noi del Pdl lo stiamo di-
cendo dall’inizio: l’eterogeneità del-
l’amministrazione Di Muro impedisce
alla stessa di governare Santa Maria
Capua Vetere. E’ un’alleanza, quella
che ha sostenuto il sindaco durante
le elezioni, che è riuscita a salire al
governo della città, ma che non rie-
sce ad andare oltre l’ordinaria ammi-
nistrazione. Non c’è un reale
programma politico dietro».
Quanto possono pesare real-
mente questi problemi intestini?
«Non poco… Basti pensare all’isola-
mento politico che vive la città pro-
prio a causa delle diverse posizioni
ideologiche che si riscontrano in
Giunta. Di Muro fa un gran lavoro per
tenere in equilibrio le diverse anime
dell’amministrazione comunale, ma
questo gli impedisce di lavorare per
l’interesse della città. Non è un caso
se Santa Maria non riesce a essere
rappresentata degnamente in Pro-
vincia e in Regione».
In Giunta si parla di un eventuale
allargamento o di un rimpasto…
Come si spiega questa eventua-
lità?
«I malumori dovevano venir fuori, era
inevitabile. Certamente ci sono dei
problemi interni che non si risolve-
ranno con un allargamento dell’orga-
nico. Magari questo genere di
manovra potrà servire ad acconten-
tare qualcuno… Ma temo che sia
solo un paliativo».
Secondo lei Di Muro arriverà a fine
mandato nonostante i problemi
che lo assillano?
«Non so se riuscirà a concludere il
mandato… Ma credo che a Santa
Maria Capua Vetere non servano
altri anni come questi che stiamo vi-
vendo».
Abbiamo parlato dell’isolamento
politico che vive Santa Maria…
Crede che l’eventuale elezione di
Camilla Sgambato alla Camera po-
trebbe essere d’aiuto in questo
senso?
«Questo non posso saperlo… Però
credo che se dovesse essere eletta
ci potrebbero essere delle ripercus-
sioni sull’amministrazione. Non è dif-
ficile immaginare che il Pd si farebbe
forte della sua posizione per far va-
lere il suo peso».
Oggi sindaco e assessori parlano
di Piano urbanistico e del restauro
del centro storico… Qual è la po-
sizione del Pdl?
«La città ha bisogno di tutto tranne
che di altro cemento. Durante questi
anni l’amministrazione comunale ha
abusato dei permessi a costruire.
Credo piuttosto che bisognerebbe
guardare al recupero dei rioni e dei
quartieri periferici».
A proposito di questo: Di Muro ha
annunciato l’imminente riqualifi-
cazione del rione Iacp…
«Vorrei sapere con quali soldi inten-
dono portare avanti questi lavori.
Quelle del sindaco sono promesse
che nascono dal fatto che quel rione
ha rappresentato per lui un notevole
bacino di voti alle scorse
elezioni».
Parliamo della campa-
gna elettorale: che dob-
biamo aspettarci dal Pdl
sammaritano?
«Credo che il dato che re-
gistreremo a Santa Maria
sarà in linea con quello
nazionale, se non supe-
riore. La presenza di liste
come Fratelli d’Italia e
Grande Sud serviranno a
drenare voti. Credo che in
città ci attesteremo su una
percentuale di circa il
20%».
Secondo lei come in-
fluirà sul voto campano
l’esclusione di Cosen-
tino?
«Non credo che inciderà in maniera
pesante. Ormai il Pdl ha un elettorato
consolidato e radicato sul territorio.
Direi che la eco dell’esclusione di
Cosentino si sia notevolmente atte-
nuata».
Che previsione fa per il Pdl in
Campania?
«Il mio partito andrà molto meglio di
quanto sarebbe stato pronosticabile
appena qualche mese fa.
C’è stato un grande recupero in que-
sti ultimi mesi e siamo molto fidu-
ciosi. Credo proprio che alla fine
commenteremo un risultato più che
soddisfacente».
Matteo Donisi
di muro la scure politicheMastroianni: Il suo cartello sta esplodendo con le elezioni
8 16/02/2013 S. MARIA C.V.
Salvatore Mastroianni
Il sindaco: tutto rinviato a dopo le elezioniSANTA MARIA CAPUA VETERE. Ecco la posizione
del sindaco Di Muro sui problemi della maggio-
ranza legati alle candidature della Sgambato nel
Pd e di De Lucia in Fratelli d’Italia: «La formazione
di una coalizione eterogenea comporta, di per sé,
una dialettica più accesa. Tuttavia, all’interno della
maggioranza, siamo sempre stati accomunati da
obiettivi condivisi, da linee programmatiche con-
cordate, da una ferma volontà di cambiare la città
e di impedire il perpetuarsi delle logiche deleterie
del passato. Siamo nel vivo di una campagna elet-
torale politica, che vede esponenti o riferimenti
della nostra stessa coalizione schierati su fronti
opposti, e ciò comporta inevitabilmente qualche
frizione in più, una minore capacità di interloquire
tra le diverse anime della maggioranza. Senza
dubbio un braccio di ferro (da chiunque attuato)
per ottenere posizioni preminenti all’interno del-
l’esecutivo sembrerebbe dettato più da esigenze
elettoralistiche e dal bisogno di stabilire rapporti
di forza nei confronti del sindaco che da reali e
pressanti necessità amministrative. Certo, l’effi-
cienza dell’esecutivo va rivista e potenziata e di
questo argomento dobbiamo discutere serena-
mente nell’ambito della coalizione. Una serenità
che, al momento, manca per l’ormai prossima sca-
denza elettorale, nonché per una politica di veti e
diffidenze reciproche. Non possono, inoltre, es-
sere sottaciute le realizzazioni concrete e gli inter-
venti già avviati da questa amministrazione: l’im-
minente gara per la riqualificazione del rione Iacp;
l’iter avviato per la formazione del nuovo Piano ur-
banistico, comprendente anche un piano di recu-
pero della piazza I Ottobre antistante l’anfiteatro e
l’individuazione di una zona di sviluppo indu-
striale; il progetto per la nuova sede della Prote-
zione civile in via Galatina; la messa in sicurezza
di diverse strade cittadine; la riqualificazione
dell’Arco di Adriano. Così come non vanno sotta-
ciute le problematiche derivanti dal passato che ci
troviamo a dover affrontare: la Stu, il palasport,
l’ex macello comunale. E’ per queste ragioni che
ritengo indispensabile – e si tratta di un atto di re-
sponsabilità politica – rinviare il confronto interno
alla maggioranza sui temi dell’allargamento e della
ridefinizione della giunta al termine della campa-
gna elettorale, assicurando che tutti i temi sul ta-
volo di discussione saranno affrontati in tempi
strettissimi.
Non mi sembra che un rinvio di due settimane
possa essere considerato una tragedia, tanto più
che il confronto potrà avvenire in un clima scevro
dai condizionamenti della campagna elettorale. Se
qualcuno ritiene, invece, di dover forzare la mano
dovrà assumersene la responsabilità davanti agli
elettori».
CAPUA. Crisi sempre più grave al-
l’Oma Sud, l’azienda che opera nel
settore aerospaziale, da sempre
punta di diamante del comparto a li-
vello nazionale.
Una crisi che ha spinto i lavoratori,
da mesi mobilitati per salvaguardare
il proprio futuro lavorativo sul quale
si sono addensate tante nubi, a chie-
dere l’intervento del Prefetto di Ca-
serta Carmela Pagano. Una
situazione “esplosiva” e, forse, non
del tutto chiara, soprattutto in rela-
zione ai crediti che l’azienda vanta
nei confronti del Ministero. Crediti
che, come sottolineano i lavoratori,
sono più che sufficienti per far uscire
l’azienda capuana dalla crisi in cui è
piombata. A squarciare il velo nebu-
loso che avvolge tutta la vicenda è
stato l’onorevole Gianfranco Paglia
che, in qualità di parlamentare, ha
fatto un’interrogazione al Ministero
per le Attività Produttive, proprio in
merito ai crediti vantati dall’azienda.
Dal Ministero, però, come sosten-
gono i lavoratori, sono stati chiari: la
direzione aziendale devono mettere
in atto importanti adempimenti.
«Sui crediti – afferma Ciro Tarotto
dell’Ugl - la Direzione Aziendale non
ha voluto porre rimedio alle gravi si-
tuazioni rappresentate dal Ministero.
Questo “silenzio” è ancor più incom-
prensibile in virtù del fatto che “da
sempre” la Proprietà della Oma Sud
riconduce alle problematiche legate
a tali crediti quali il principio e la pro-
babile fine di tutte le problematiche
economiche aziendali.
Inoltre negli ultimi giorni sono sem-
pre più insistenti le voci su una pro-
babile acquisizione della ATR di
Teramo da parte della Proprietà della
Oma Sud».
Per i lavoratori, dunque, è inconcepi-
bile che, da una parte non si assicura
il futuro allo stabilimento capuano e
dall’altra, si cercano nuovi investi-
menti fuori regione.
Ed ecco che i lavoratori, proprio at-
traverso l’Ugl, hanno chiesto l’inter-
vento del Prefetto.
«Abbiamo ritenuto opportuno – pro-
segue - coinvolgere ulteriormente il
Prefetto su quanto sta accadendo
nello stabilimento di Capua. Pur-
troppo ad oggi la proprietà continua
ad essere sfuggente, dichiarando,
come accaduto nell’ultimo incontro di
Dicembre 2012, di ricercare un
“socio”, che ad oggi di fatto non esi-
ste, almeno per quanto di nostra co-
noscenza.
Infatti l’azienda, pur proponendo date
precise a partire dalle quali tutto
cambierà, non mantiene poi le sue
promesse che restano tali, in quanto
quando si arriva alla presunta data la
stessa viene puntualmente rinviata,
lasciando le organizzazioni sindacali
e le maestranze ancora ad oggi in
una situazione di attesa e perplessità
circa il futuro dell’Azienda».
I lavoratori sono giunti ad una situa-
zione senza precedenti: gli stessi
sono chiamati a prestare servizio
senza ricevere le spettanze dovute
per il lavoro prestato ma essendo pri-
vati della propria fonte di reddito non
riescono più a recarsi a lavoro, non
potendo affrontare le spese di viag-
gio necessarie.
Dopo l’acconto erogato a dicembre
2012, relativamente alle spettanze
arretrate maturate fino a novembre
2012, ad oggi non vi sono previsioni
certe per il pagamento del saldo di
cui sopra, delle spettanze relative a
dicembre 2012, della tredicesima
mensilità e gennaio 2013.
Mimmo Luongo
oma sud sos al prefettoL’azienda tratta l’acquisto di Atr e abbandona Capua
916/02/2013CAPUA
Carmela Pagano
MADDALONI. Nelle ultime setti-
mane, il commissario prefettizio Ila-
ria Tortelli ha agevolato alcuni
provvedimenti relativi all’organizza-
zione della macchina amministrativa
del Comune di Maddaloni che hanno
fatto storcere il naso negli ambienti
politici.
La segreteria Maria Carmina Cotu-
gno, infatti, ha disposto la promo-
zione di Giuseppe D’Aiello che è
stato nominato funzionario alla Pub-
blica istruzione e di Gaetano Man-
dato che, invece, è stato nominato
funzionario al Personale.
In precedenza, a Salvatore Schia-
vone era stato revocato l’incarico di
responsabile del I settore (ecologia,
ragioneria, mercato) con le funzioni
che sono state trasferite tutte alla
Cembalo.
Schiavone mantiene il comando
della polizia municipale. La segreta-
ria comunale Maria Carmina Cotu-
gno, ha, poi spostato Michele Delle
Cave dallo Stato civile all’ufficio di ra-
gioneria, riportandolo al vecchio in-
carico. Allo stesso tempo, il
responsabile dell’ufficio ragioneria in
carica Enrico Pisani è stato trasfe-
rito nella segreteria generale. Il can-
didato sindaco di Maddaloni nel
cuore Andrea De Filippo, non si
scompone più di tanto rispetto a que-
ste decisioni. «Non vedo nessuna
anomalia o prevaricazione da parte
del commissario prefettizio. Trovo
peggiori i provvedimenti che sono
stati adottati dalla precedente mag-
gioranza - ha esordito De Filippo -
purtroppo, al Comune di Maddaloni
c’è un problema personale serio, dal
momento che mancano alcune figure
professionali in grado di svolgere con
efficacia alcune mansioni». De Fi-
lippo sottolinea come una priorità
della prossima amministrazione,
deve essere proprio quella di andare
a risolvere queste criticità indivi-
duando almeno due figure di alto
profilo che possano dare una scossa
al lavoro della macchina comunale.
«Nonostante il dissesto e le difficoltà
ad esso collegate, è indispensabile
l’assunzione di un dirigente al Perso-
nale e di uno all’ufficio ragioneria -
ha spiegato il leader di Maddaloni nel
cuore - che devono essere affiancati
anche da due assessori tecnici. Non
è più possibile, nell’interesse della
città procedere in questa maniera
priva di programmazione». Se De Fi-
lippo non ha critiche da muovere alla
commissaria sulla gestione del per-
sonale, lo stesso non si può dire con
altri provvedimenti che la viceprefetta
Tortelli sta adottando.
«Non condivido affatto la decisione
della commissaria di procedere con
il discorso dell’esternalizzazione del
servizio di riscossione dei tributi - ha
detto in maniera ferma Andrea De Fi-
lippo - si tratta di un provvedimento
di natura politica che spetta ad
un’amministrazione eletta e non ad
un commissario.
Tra l’altro, con la proclamazione dello
stato di dissesto, tale provvedimento
potrebbe risultare troppo pesante per
le finanze del Comune di Madda-
loni».
In caso di dissesto, una delle prescri-
zioni che impone la normativa, è
quella di internalizzare tutti i servizi
che un ente locale ha affidato a so-
cietà esterne.
«Se dovessi essere eletto - ha detto
De Filippo - sicuramente sarà questa
la linea che andrò ad adottare per
fare cassa ed evitare che si disper-
dano risorse».
bufera esternalizzazioniDe Filippo: E’ un atto politico. Personale: ecco le novità
16/02/2013 MADDALONI
Andrea De Filippo
Mirko Trovato aderisce a “Maddaloni più”MADDALONI. Già nei giorni scorsi Mirko Trovato,
oramai ex coordinatore dei Popolari Liberali di
Maddaloni, aveva annunciato le proprie dimissioni
da coordinatore del sopracitato partito politico
Maddalonese, dimissioni rigettate dal gruppo diri-
gente in attesa di un chiarimento interno visto che
le stesse non erano state esaustivamente moti-
vate. Il gruppo dirigente aveva chiesto una setti-
mana di tempo per riflettere e tentare un
ricompattamento del partito.
Ciò non è avvenuto, nessuna riunione, nessun in-
contro, nessun dialogo interno, in pratica nessuna
evoluzione ma una totale stasi ed immobilità che
per Mirko Trovato non produrrà niente di proposi-
tivo per le oramai imminenti prossime amministra-
tive Maddalonesi.
«Le motivazioni delle mie dimissioni le ho amplia-
mente esplicate a tutto il gruppo dirigente del par-
tito e sono state da me decise in totale autonomia,
sono sempre stato fedele, umile, onesto, sincero
e prodigo di iniziative nell’interesse del gruppo e
della collettività, ma ultimamente non vi erano sin-
tonie collettive, e tutto cio’ ha fatto si che io matu-
rassi tale decisione; comunque come gia’ detto, la
stima, il rispetto e l’amicizia nei riguardi del
gruppo dei PL rimane e spero e faro’ si, qualora vi
siano le condizioni che le mie iniziative conver-
gano in una direzione univoca ai moderati Madd-
dalonesi, come già da me tante volte ripetuto, non
e’ il momento di parlare dei nomi da candidare a
sindaco, è il momento di stilare un programma
che volga solo ed esclusivamente all’interesse
della città di Maddaloni, con tempistiche ben pre-
cise ed interventi concreti, visibili e fattivamente
attuabili».
E’ ovvio pensare che l’adesione a Maddaloni più
che riconosce in Giancarlo Vigliotta il proprio indi-
scusso leader è motivata dalla storica amicizia tra
la famiglia Trovato ed il consigliere regionale An-
gelo Polverino, come è lecito attribuire a Madda-
loni più anche l’ingresso dell’ex vice-sindaco di
Maddaloni, Marilena Trovato.
Mirko Trovato
10
MARCIANISE. «Ho atteso con fidu-
cia il corso della giustizia perché si-
curo della correttezza della mia
amministrazione comunale». Esordi-
sce così l'ex sindaco Filippo Fe-
condo nel commentare la decisione,
della prima sezione centrale d’Ap-
pello della Corte dei Conti, che mette
la parola fine ad un contenzioso che
lo aveva visto condannato nel primo
giudizio e che ora viene completa-
mente ribaltato con una sentenza
che stabilisce un principio giurispru-
denziale molto forte e destinato a
fare «scuola». Ma la sentenza fa di
più ed in sostanza rimarca che non
solo non ci fu danno erariale ma che
gli atti compiuti dall'amministrazione
comunale a guida Fecondo furono
determinanti per iniziare una raccolta
differenziata nella città di Marcianise
che, seppure con percentuali basse,
si muoveva all'interno delle innume-
revoli difficoltà dovute ad una emer-
genza rifiuti devastante, quella
relativa agli anni 2003, 2004 e 2005.
L’ex sindaco è stato assistito dal
Prof. Avv. Alfredo Contieri e dal-
l’Avv. Gennaro Macri i quali hanno
sostenuto sin da subito l’annulla-
mento della sentenza di primo grado
e l’accoglimento dell’appello propo-
sto. Il Comune di Marcianise, nel
2004, pur ottenendo una percentuale
del 6,17%, era si lontano dall'obiet-
tivo del 30% previsto dalla Legge
Ronchei, ma si trovava al di sopra
della media regionale e ben al di
sopra di quella provinciale che sfio-
rava, tranne qualche rarissima ecce-
zione, le percentuali dello zero
virgola. Il Comune di Marcianise
aveva predisposto un’organizza-
zione di raccolta differenziata che av-
veniva attraverso i cassonetti
differenziati distribuiti, secondo uno
specifico piano, nell'area perimetrale
della città. Una organizzazione che,
ammette nelle motivazioni a soste-
gno degli appellanti la Corte dei
Conti, non aveva incontrato un ido-
neo accoglimento da parte della po-
polazione. Fu lo stesso Comune di
Marcianise, sempre su disposizione
dell’ex fascia tricolore Fecondo, a
predisporre successivamente un si-
stema di raccolta differenziata dei ri-
fiuti “spinta” attraverso la raccolta
cosiddetta “porta a porta”.
«Era inverosimile - spiega Fecondo -
che fra tutti i comuni d'Italia, il 90%
dei quali non aveva raggiunto il 30%
di differenziata, esclusivamente
quello di Marcianise veniva sanzio-
nato.
Ma il clima di allora, dal 2006 in poi,
era quello di un attenzionamento del-
l'Amministrazione Comunale da me
guidata alimentato spesso da lettere
anonime e suggeritori più o meno oc-
culti».
Alla domanda se questa sentenza
servirà a far sciogliere definitiva-
mente la riserva su una sua ricandi-
datura a sindaco della città Fecondo
risponde: «Ho di fatto sciolto la ri-
serva e già comunicato al segretario
cittadino del Pd Angelo Raucci, che
nei prossimi giorni potrà essere uffi-
cializzata la mia candidatura».
«La sentenza di assoluzione dall’ac-
cusa di danno erariale certifica
quanto da noi del Partito democra-
tico è sempre stato sostenuto e, cioè,
che l’amministrazione Fecondo, è
stata la migliore della storia recente
di Marcianise».
A commentare il verdetto dei giudici
è Dario Abbate, candidato al Se-
nato.
«La tempestività degli interventi
messa in campo dal sindaco Fe-
condo nonostante le minacce di de-
nuncia di un’opposizione che poi si è
dimostrata incapace di governare,
testimoniano come Filippo abbia
avuto sempre ben chiaro il quadro
dei problemi e le loro soluzioni – ha
detto Abbate – da avvocato, prima
ancora che da politico, ho sempre
saputo che la vicenda dei rifiuti era
solo una bolla di sapone che, come
tale è scomparsa.
Fecondo rappresenta una risorsa per
il partito cittadino, per quello provin-
ciale e per tutto il centrosinistra che,
sono convinto, saremo in grado di
sfruttare nel migliore dei modi nell’in-
teresse della cittadinanza che ha bi-
sogno di figure come la sua».
ufficiale fecondo in campoL’assoluzione dell’ex sindaco sblocca la candidatura
MARCIANISE
Filippo Fecondo
I campioni del nuoto preparano le olimpiadiMARCIANISE. E’ stato presen-
tato, al Liceo “Federico Quer-
cia” di Marcianise, l’accordo
stipulato tra la Provincia di Ca-
serta, l’Agis e l’ADN Swim Pro-
ject i cui campioni di nuoto si
alleneranno a Caserta per le
prossime Olimpiadi di Rio
2016. Erano presenti il presi-
dente della Provincia, Dome-
nico Zinzi; la dirigente
dell’Agis, Maria Giovanna Spa-
rago; il coach dell’ADN, An-
drea Di Nino; il campione
olimpico Evgeny Korotyshkin,
medaglia d’argento nei 100
farfalla a Londra 2012 e il diri-
gente scolastico Diamante Ma-
rotta.
“Siamo convinti – ha dichia-
rato il presidente della Provin-
cia di Caserta, Domenico Zinzi
– che l’accordo con l’ADN Swim Project sarà foriero di nuovi successi.
Una parte di Caserta sarà a Rio 2016, così com’è stato per le Olimpiadi di Londra. E sono anche sicuro
che, anche grazie alla presenza di questi campioni sul territorio, la passione per il nuoto contagerà i ca-
sertani”.
Il nuotatore russo Korotyshkin ed il coach Andrea Di Nino sono poi intervenuti sulle tematiche legate ai
valori dello sport e della sana competizione agonistica rispondendo alle domande degli studenti.
Zinzi e i campioni di nuoto russi
16/02/201312
CASAGIOVE. Dalla fusione di due icone del
gusto quali il ristorante “Le Quattro fontane” e
la pizzeria “Il brillo parlante”, nasce a Casa-
giove una vera e propria casa del gusto, che,
da marzo, in viale Medaglie d'oro esaudirà
tutti i desideri dei buongustai più esigenti. La
nuova tenuta San Michele si prepara, infatti, a
sbalordire tutti coloro che vi faranno visita con
una nuova formula, innovativa.
L'esperienza decennale della famosa osteria
di Casagiove mescolata alla maestria dei piz-
zaioli del piú giovane Brillo parlante daranno
vita ad un connubbio perfetto tra gusto e con-
vivialità, l'ambiente moderno e accogliente
ospiterà al suo interno i protagonisti della tra-
dizionale cucina campana a marchio Slow
food. Dall'antipasto alle numerosissime va-
rietà di pizze passando per la riscoperta di antichi sa-
pori della cucina tradizionale campana, ed in particolar
modo casertana, saranno per gli ospiti motivo di forte
indecisione che li spingerà a diventare clienti affezio-
nati di questo nuovo progetto imprenditoriale.
Cambia il look e la location ma la qualità rimane il
punto di forza, dalla garanzia dei prodotti a chilometri
zero, alla sicurezza della freschezza di giornata, pas-
sando per i preziosi oli e la grande varietà di formaggi,
e come potrebbe mancare la maestria nella prepara-
zione della carne alla brace accompagnata sempre
dalla grande varietà delle freschissime verdure di sta-
gione, il tutto annaffiato dalle pregiatissime varietá di
vini presenti nella cantina.
Garanzia di successo, alla fine, è sempre lui, lo chef
Michele pronto a regalare a clienti vecchi e nuovi preli-
batezze che hanno fatto la storia de Le Quattro fon-
tane, come il baccalà, la carne di bufala, il maialino
nero, ma anche novità assolute che andranno ad arric-
chire la già variegata offerta di piatti del suo locale.
Dunque non resta che aspettare ancora qualche setti-
mana per visitare e scoprire da vicino le vere potenzia-
lità di questo matrimonio gastronomico.
Marzo è vicino, per tutti i buongustai è già partito il
conto alla rovescia per tuffarsi in questa nuova festa di
sapori che si vivrà a tenuta San Michele. E per l’inau-
gurazione grandi sorprese in cantiere...
Rosa Orlando
13
La casa dei saporiLe Quattro fontane e Brillo parlante si fondono
16/02/2013Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...“La grande magia” di LucaDe Filippo al Comunale
Sino a domenica 17 febbraioLuca De Filippo è protagonistae regista al Teatro Comunale diCaserta, con lo spettacolo “LaGrande Magia”. Con lui sulpalco Massimo De Matteo, Ni-cola Di Pinto e Carolina Rosi.Continuando il lavoro di appro-fondimento sulla drammaturgiadi Eduardo De Filippo del primodopoguerra, la Compagnia diTeatro di Luca De Filippo pro-pone La grande magia, comme-dia tra le meno rappresentatedel drammaturgo napoletano, dicui - oltre la messa in scenadello stesso Eduardo - si ricordala celeberrima versione di Gior-gio Strehler al Piccolo Teatro diMilano nel 1985. Tema sostan-ziale dell’opera il rapporto trarealtà, vita e illusione: Otto Mar-vuglia esegue un “numero”dove fa “sparire” la moglie diCalogero Di Spelta.
A Villa Literno, ancora un week end di Carnevale
Al Teatro Civico 14 “Gli ebrei sono pazzi”CASERTA. In scena, al Teatro Civico 14 di Caserta,
Gli ebrei sono matti spettacolo ideato e diretto da
Dario Aggioli. Immersa nel clima drammatico delle
leggi razziali, la pièce racconta una storia italiana
attraverso l’ambiguità della maschera della follia,
un gioco del doppio capace di far riemergere la tra-
gedia storica attraverso le tensioni del riso. Sabato
16 febbraio [ore 21,00] e domenica 17 febbraio [ore
19,00] Aggioli, assistente in Italia di Jean-Paul Deni-
zon (aiuto-regista e attore storico di Peter Brook),
salirà sul palco del Civico 14 accanto ad Angelo
Tantillo, di recente coinvolto nel progetto di Lu-
ciano Melchionna “Dignità autonome di prostitu-
zione”. Vincitore di prestigiosi Premi come Giovani
Realtà del Teatro 2011, Festival Anteprima 89 edi-
zione 2012, TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche
“Dante Cappelletti” 2010, la produzione Teatro For-
sennato è ambientata in un manicomio, in una cli-
nica vicino Torino, dove si trova ricoverato Enrico,
lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi
del Duce, da lui tanto amati. Ferruccio, ebreo ro-
mano costretto a fuggire per l’ennesima volta,
viene ricoverato in un manicomio vicino al confine,
sotto un altro nome: Angelo. Il professore che di-
rige la casa di cura per insegnargli a comportarsi
come un malato di mente, lo mette in stanza con
Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio
per imparare ad essere un altro, si confronta con
Enrico che non riesce ad essere più se stesso da
tempo. Un matto vero fascista e un matto falso
ebreo raccontano la tragedia delle leggi razziali at-
traverso la comicità della situazione. Lo spettacolo
si ispira ad un evento realmente accaduto: nella
casa di cura per malattie mentali “Villa Turina
Amione”, l’allora direttore, il professor Carlo An-
gela, padre del noto presentatore televisivo, offrì ri-
fugio a numerosi antifascisti ed ebrei,
confondendoli con i degenti. Per raccontare la pa-
tologia di Enrico, un tipo di demenza romanzata
con tratti autistici, verranno utilizzate alcune parti-
colari maschere realizzate in gioventù dalla regista
statunitense Julie Taymor autrice di capolavori
come Titus (1999), Frida (2002) e il recente The
Tempest (2010), film ispirato all'opera shakespea-
riana, che vede come interprete Helen Mirren. Si
ringraziano Marina Antonucci per la gentile conces-
sione delle maschere utilizzate e Susan El Sawi per
la gentile collaborazione. Il progetto ha vinto con il
secondo studio Il Premio Giovani Realtà del Teatro
2011 con la seguente motivazione: “Attraverso l'in-
treccio di storia e finzione, mimetismo e metafora,
vernice comica e sottofondo tragico, “Gli ebrei
sono matti” di Teatro Forsennato svela una situa-
zione di ambiguità, collocata in spazi e tempi pre-
cisi (le leggi razziali del '38).
I.F.
Due al prezzo di uno. Eliminatauna giornata, causa maltempo,il Carnevale di Villa Literno 2013aggiunge ben due giorni difesta. C'è talmente tanta vogliadi Carnevale, che gli organizza-tori, recependo le tante richiestearrivate in questio giorni, hannodeciso che i carri allegorici e igruppi mascherati saranno instrada sia sabato che dome-nica, sempre su corso Umberto.La location è facilmente rag-giungibile dall'uscita della Nola-Villa Literno. Riunione deipartecipanti alle 14.20, iniziodelle esibizioni alle 16.30. Do-menica sera, poi, dalle 20, lacerimonia finale di premiazione,che prevede anche una esibi-zione davanti al palco, allestitosu piazza Garibaldi. Presenta lospeaker radiofonico Gigio Rosa,voce di Radio Marte. Sul corsoci saranno tre carri, posizionatiquest'anno a contorno dell'unicocorteo: i rioni infatti si sono riu-niti in onore di Antonio Ferriero.
ore 19,15 e 21,15Domenica 17Sabato 16 ore 21,15
A PALERMO NON SI PASSA: FALCHETTI KO
Dopo L’opaca prestazione contro l’Ancora nella gara conclusasi con il pun-
teggio di zero a zero, i falchetti
scendono in campo alla ‘Favorita’
con la chiara intenzione di portare a
casa almeno un punto. Fin dai pri-
missimi minuti della contesa, il Pa-
lermo mostra la volontà di puntare
ad ottenere l’intera posta in palio. I
padroni di casa riescono a sbloc-
care la situazione di stallo al ‘9 gra-
zie ad un guizzo vincente in piena
area di rigore di Felice Centofanti,
abile a superare la guardia del-
l’estremo difensore Giampaolo Gru-
dina. I falchetti stentano ad
imbastire una reazione degna di
nota. A dieci minuti dal termine
della prima frazione della contesa,
il solito bomber Centofanti realizzata il punto della personale doppietta.
Nella ripresa il canovaccio tattico del match non muta. I siciliani detengono
le redini del gioco costringendo la truppa cara al presidente Cuccaro ad una
giornata nera. All’85’ Rizzolo chiudeva definitivamente il conto confezio-
nando la segnatura del tre a zero.
LA METEORA SORRENTINO ORA E’ IL TECNICO DELL’INTERNAPOLI
Corrado Sorrentino nato a Napoli nel 1972 è stato uno dei difensori più attivi
ed in auge negli anni ’90
del panorama dilettanti-
stico dell’Italia Meridionale
ed in particolare dei gironi
del centro sud. Dopo aver
militato in diverse compa-
gini napoletane della Serie
D, l’arcigno stopper parte-
nopeo è approdato a Ca-
serta nella stagione
1998/99. All’ombra della
Reggia, Sorrentino ha re-
citato il ruolo di autentica
meteora. Ha infatti vestito
la casacca rossoblu soltanto in sette occasioni. Arrivato in Terra di Lavoro in
un’annata particolare, ha deciso di lasciare dopo appena qualche mese lo
stadio Pinto. Successivamente è divenuto il capitano dell’Internapoli, gui-
dando la retroguardia per quattro campionati consecutivi. Appese le scar-
pette al chiodo ha cominciato ad allenare proprio l’ultima formazione con la
quale aveva lasciato il mondo agonistico. Attualmente, dopo la fusione avve-
nuta tra Puteolana ed Internapoli, è alla guida tecnico di questo nuovo pro-
getto.
CASERTA. La Casertana ritorna al
Pinto con la chiara intenzione di in-
vertire un tendenza negativa casa-
linga, che di fatto ha condizionato
l’andamento in campionato. La lunga
serie di battute d’arresto al cospetto
del pubblico amico non ha permesso
ai falchetti di posizionarsi stabilmente
a ridosso della prima posizione. No-
nostante le tante debacle in terra no-
strana, la squadra è ancora in corsa
dato che la Torres non è riuscita an-
cora a lanciarsi nella classica fuga
solitaria.
Cominciare a vincere in Viale Meda-
glie d’Oro permetterebbe a Corsale
e compagni di aver qualche spe-
ranza nel rush conclusivo del torneo.
Sette punti di distanza dalla capolista
rappresentano un divario impegna-
tivo da colmare.
Al momento è complicato formulare
delle previsioni. Il livellamento del gi-
rone consentirà alle inseguitrici di lot-
tare fino al termine del torneo. Il
passaggio in panchina da Di Nola a
Maiuri sembra essere stato pronta-
mente metabolizzato dal gruppo ma
il banco di prova decisivo sarà il
prossimo match interno. I falchetti
hanno l’obbligo nei confronti del pub-
blico di casa di regalare le prime sod-
disfazioni di un’annata storta quando
i calciatori rossoblu calcano il manto
erboso di Terra di Lavoro. Inanellare
un filone di affermazioni interne con-
sentirebbe maggiore serenità alla
squadra.
Di fatto serve comunque chiarezza in
merito al prossimo futuro. Dopo i
passaggi burocratici che hanno con-
sentito a Lombardi di divenire il
socio di maggioranza assoluta, oc-
corre avere certezze relativamente al
piano tecnico. Definire la guida in
panchina per l’anno avvenire e con-
fermare in anticipo un nucleo di gio-
catori da cui ripartire consentirebbe
maggiore spazio di manovra e tran-
quillità all’intero ambiente. E’ chiaro
che la società vorrà attendere qual-
che altra settimana per capire se già
in questa stagione è possibile ambire
al sogno promozione. Diversamente
potrebbe essere strategicamente
vincente stabilire con anticipo l’as-
setto per la stagione 2013/14. Negli
ultimi anni, è mancato proprio la lun-
gimiranza e la partenza ritardata non
ha consentito di centrare gli obiettivi
prefissi. Intanto nell’immediato Pa-
lumbo e soci dovranno invertire la
rotta contro il Porto Torres. Domani
pomeriggio è vietato sbagliare.
Nicola Maiello
casertana credici ancoraAl Pinto arriva il Porto Torres. 7 i punti di distanza dalla vetta
14 16/02/2013 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1992Chi l’ha visto
Il patron Lombardi
CLASSIFICA
SEF TORRES 46
SARNESE 40
LUPA FRASCATI 39
CASERTANA 39
TURRIS 38
S.BASILIO PAL. 38
SORA 36
OSTIA MARE 32
ARZACHENA 28
CYNTHIA 28
PORTOTORRES 27
BUDONI 27
ISOLA LIRI 25
ANZIOLAVINIO 23
SELARGIUS 22
CIVITAVECCHIA (-1) 17
REAL SM HYRIA 17
PROGETTO S.ELIA 15
1516/02/2013SPORT/Juvecaserta
CASERTA. La settimana appena tra-
scorsa è servita, alla Juve, per rica-
ricare le pile in vista degli ultimi 3
mesi di Regular Season, con una
salvezza ancora da conquistare e
con quell'ottavo posto ancora li, cla-
morosamente a tiro. Sportivamente,
parlando esclusivamente di campo,
sarebbe questo il monito con il quale
la squadra di Sacripanti andrebbe
ad affrontare le restanti 12 partite di
stagione regolare. Ma, purtroppo,
non è solo questo, perchè l'enne-
simo appello lanciato da Gervasio la
scorsa settimana ha fatto rumore, un
rumore talmente forte da arrivare fino
ad Assago, Mediolanum Forum,
dove si svolgevano le Final Eight di
Coppa Italia, dove il neo presidente
della Lega Basket, Gianni Petrucci,
è stato molto chiaro: «senza soldi
non si fa professionismo, chi inizia
deve finire». Un messaggio chiaro,
forte, una sorta di sasso lanciato in
un lago mediatico per provare a
smuovere le acque, quello che, poi,
sta cercando di fare Gervasio da
tempo. Il rumore delle dichiarazioni
di Petrucci ha investito non solo la
Juve Caserta, ma molte altre società
del panorama cestistico nazionale,
su tutte Montegranaro (prossimo av-
versario dei bianconeri) e Biella: la
Sutor, addirittura, durante la setti-
mana di pausa per la Coppa Italia,
non ha preso parte ad un torneo ami-
chevole perchè i propri giocatori
hanno deciso, per protesta, di non
scendere in campo per il mancato
pagamento degli ultimi stipendi,
mentre i piemontesi hanno dovuto in-
dire un CdA straordinario per ripia-
nare dei conti e per far fronte alle
scadenze con la Comtec. Insomma,
se Sparta piange Atene certo non
sorride.
Tornando a noi, come se non ba-
stasse, alla situazione, ormai solita,
di "attenti al lupo", s'è aggiunto
anche il caso Akindele: il pivot nige-
riano, atteso a Caserta agli inizi di
questa settimana, non si è presen-
tato alla ripresa degli allenamenti. La
cosa, ovviamente, ha avuto gran ri-
salto: la città, facendo il classico
"2+2" con le dichiarazioni di Gerva-
sio, ha pensato che il giocatore non
facesse più ritorno a Caserta per la
situazione che si stava venendo a
creare. La società ha, prontamente,
smentito tutto affermando, con una
nota, che si trattava di un semplice
prolungamento di riposo per l'ex Pe-
saro e Siena, che è tornato a Ca-
serta due giorni dopo gli altri. Con
tutto il rispetto, ma anche questa si-
tuazione, visto il clima che, nuova-
mente, si sta creando in città, andava
chiarita in principio, perchè è nor-
male che un tifoso, già seriamente
preoccupato dopo l'appello di Gerva-
sio, si ritrova a vedere un Akindele
assente alla ripresa, senza spiega-
zioni, è portato a credere chissà
cosa, figuriamoci in una città dalla
tragedia facile quale è Caserta. Alla
fine tutto rientrato, Akindele si è re-
golarmente allenato e sarà della par-
tita domenica, al Pala Rossini di
Ancona. Juve che, quindi, dopo Cre-
mona e Biella, è attesa dal terzo spa-
reggio salvezza consecutivo, contro
la Sutor Montegranaro. La squadra
di Carlo Recalcati presenta, in
regia, Ronald Steele: 26 anni, pro-
dotto di Alabama University, trascorsi
in Israele e Turchia, dopo un inizio
non proprio allettante è parso in via
di ripresa. E' un giocatore molto ve-
loce, prettamente un attaccante, è
pericoloso sia al tiro che in penetra-
zione, rivedibile la sua visione di
gioco. Al suo fianco Daniele Cincia-
rini: solitamente riconosciuto per le
sue doti balistiche, soprattutto nel tiro
da 3 punti, negli ultimi anni, sia a Pe-
saro che Cremona, veniva utilizzato
come braccio armato dalla panchina,
mentre quest'anno fa parte del quin-
tetto. Come detto, è pericolosissimo
nel tiro sia da 3 punti che dalla
media, sugli scarichi e in uscita da un
blocco. Tamar Slay completa il peri-
metro: ala piccola di 203 cm, espe-
rienze italiane a Capo d'Orlando,
Avellino, Pistoia e Venezia, è, indub-
biamente, l'attaccante più pericoloso
dei marchigiani. Varietà di soluzioni,
atletismo da vendere, ha una dimen-
sione totale nella metà campo offen-
siva, e può essere davvero un
problema. Dalla panchina "esce" l'ex
di turno, Fabio Di Bella: in casacca
Juve per 3 stagioni consecutive (una
salvezza, una semifinale scudetto e
i quarti di finale di Eurocup), è un
play maker da ritmi alti, abilissimo in
penetrazione, ma che non sdegna la
conclusione pesante quando oc-
corre, oltre ad essere un ottimo di-
fensore lontano e vicino alla palla.
Kyle Johnson completa il reparto:
guardia/ala canadese di nascita ma
inglese di passaporto sportivo, pare
non abbia ancora superato il periodo
di adattamento ad una pallacanestro
diversa da quella praticata fin qui, lui
che proviene dal campionato ci-
priota. A parte le difficoltà, è un gio-
catore che può creare problemi se
messo in ritmo, sia al tiro che attac-
cando il ferro. Sotto canestro un ri-
torno per i sutorini, Valerio
Amoroso: l'ala di Cercola torna in
giallo/blu dopo 5 anni, in quello che
è l'ambiente che, più di tutti, l'ha va-
lorizzato, aprendogli anche le porte
della nazionale. Amoroso è un gioca-
tore molto duttile, che predilige gio-
care lontano dal canestro ma che, in
avvicinamento, conserva buoni mo-
vimenti da lungo, con un piede perno
saldissimo su cui fa fortemente leva.
Occhio anche al suo tiro dalla
medio/lunga distanza, che tende a
segnare. Al suo fianco troviamo
Christian Burns: dopo un po’ di
esperienza nei campionati minori eu-
ropei (Polonia, Portogallo, Germania,
Ucraina ed Israele), ha l'opportunità,
a 27 anni, di mettersi in mostra in un
campionato indubbiamente più diffi-
cile ed ostico come quello italiano, e
possiamo dire che, almeno per
quanto riguarda il rendimento perso-
nale, non sta sfigurando. Giocatore
molto fisico, che ama allontanarsi dal
canestro per attaccarlo con esplo-
sive penetrazioni, è anche un di-
screto tiratore dalla media distanza.
Dalla panchina troviamo Rolands
Freimanis, centro lettone di 207 cm
ingaggiato, inizialmente, con con-
tratto bimestrale, ma poi confermato
fino a Giugno: è un'ingombrante pre-
senza in vernice, essendo un gioca-
tore che sfrutta pienamente la sua
mole, contendendo i rimbalzi, occu-
pando bene l'area, giocando bene
sia il pick & roll che il post basso.
Sempre a gara in corso Recalcati si
avvale di Valerio Mazzola: è stato il
primo volto di questa nuova stagione
"sutorina", rinegoziando il suo con-
tratto al ribasso, a 24 anni è pronto
alla definitiva esplosione, dopo aver
fatto intravedere buone cose nelle
passate stagioni. Gioca serena-
mente ala e pivot, deve migliorare a
livello di presenza e sostanza, ma è
dotato di una buonissima tecnica di
base, che lo rende pericoloso anche
al tiro. Il rooster è completato dai gio-
vani Lorenzo Panzini, Giulio Pe-
rini, Giorgio Piunti e Luca
Campani, in quintetto partono con
Steele, D. Cinciarini, T. Slay, Burns e
Amoroso.
Francesco Padula
JUVE la Lega “avverte”Petrucci: «Senza soldi non si fa professionismo»
L’inferno bianconero