casertafocus 14
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settimanale di caserta e provincia in distribuzione gratuitaTRANSCRIPT
CaSERTa. Si è messa in moto la
macchina che dovrà portare alla co-
stituzione di un’agenzia per la ge-
stione delle politiche sociali nei
Comuni di Caserta, San Nicola la
Strada, Casagiove e Castel Morrone.
Nel corso della riunione dell’ambito
C1 che si è svolta mercoledì scorso,
è stata predisposta la bozza di deli-
bera che dovrà portare alla costitu-
zione della nuova struttura. Il
prossimo passo è rappresentato
dall’approvazione nei quattro consigli
comunali della nuova agenzia che,
nei fatti, andrà a prendere il posto
dell’ambito.
Il primo nodo da sciogliere, da que-
sto punto di vista, è rappresentato
dalla questione personale. Gli opera-
tori dei servizi sociali hanno il con-
tratto scaduto da un paio di
settimane, dal momento che, dopo il
trenta marzo non si è provveduto ad
un rinnovo o a nuove assunzioni, ma
solo a proroghe parziali.
Per ricomporre un assetto di ge-
stione dei servizi sociali, infatti, il Co-
mune di Caserta ha preferito, tra non
poche polemiche, congelare la pra-
tica personale, riservandosi di prov-
vedere alla collocazione dei volontari
solo in un secondo momento. A ge-
stire le operazioni, il dirigente gian-
maria Piscitelli il quale ha in mente
di costruire una struttura che veda in
Pino gambardella il perno centrale.
Il responsabile dell’ufficio di piano, in
questa fase convulsa, ha avuto la
proroga del contratto sino al pros-
simo giugno quando sarà ridiscussa
la sua posizione e, soprattutto,
quando sarà possibile capire a che
punto è la nuova agenzia. Dopo
qualche giorno di black out completo
del servizio, dallo scorso 8 aprile
sono ripresi gli interventi da parte
degli operatori dell’ambito che, in at-
tesa della nuova agenzia, opere-
ranno in regime di proroga. E’ stata
predisposta e assicurata la continuità
operativa di tutto il personale Osa.
Ad ogni utente dei servizi sono state
garantite le medesime prestazioni e
l’analoga quantità di ore di assi-
stenza previste dal progetto indivi-
dualizzato redatto dagli assistenti
sociali di riferimento prima dell’avvio
del “processo di restaurazione” delle
politiche sociali. Sono stati garantiti i
servizi di assistenza domiciliare ai di-
sabili, di assistenza domiciliare agli
anziani nonché di tutoraggio educa-
tivo ai minori. Proprio il discorso del
personale, è al centro di un’analisi
dettagliata che sta mettendo in
campo il Partito democratico nei
quattro comuni dell’ambito C1. I con-
siglieri comunali di Caserta Enrico
Tresca, Franco De Michele e Carlo
Marino hanno chiesto la documen-
tazione relativa alla gestione dell’am-
bito, a Casagiove il segretario dei
Democratici Carlo Comes ha pun-
tato l’indice contro il sindaco Elpidio
Russo per i disagi arrecati a coloro
che usufruiscono dei servizi dell’am-
bito.
In questi giorni, comunque, saranno
prodotti in tutti i Comuni atti ufficiali.
Agenzia dei veleniCaos in 4 Comuni sulle politiche sociali
VOTO inchiesta suipresidenti di seggioLe indagini partono dopo la denuncia
dell’ex sindaco di Piana di Monte-
verna. Pag.3
Lo avevamo detto la scorsa
settimana, lo ribadiamo questa:
non bisogna esagerare... La
Reggia è un patrimonio
mondiale, ma, soprattutto, è il
vessillo di Caserta, il marchio di
qualità di un territorio, il suo
strumento per propagandare
un’identità che, troppo spesso
viene svenduta o sminuita per
logiche di bottega che non
tengono conto della storia e della
tradizione del nostro capoluogo.
Prima Saviano, poi Montesano
dalle colonne de Il Mattino. Tutti
parlano della Reggia, la
utilizzano come cartina di
tornasole per alimentare altre
polemiche, per mistificare le
criticità di un territorio che, per
scelta di qualcuno, ha solo un
modo per guadagnare le luci
della ribalta: esaltare il marcio, il
negativo, quello che non
funziona. Lo abbiamo detto la
scorsa settimana, lo ribadiamo
questa: i problemi ci sono, è
necessario sbracciarsi per
risolverli, ma è anche opportuno
affrontarli con la dovuta circospe-
zione. Se dal tetto di Palazzo
Reale viene asportato un paraful-
mine del settecento per fisiologi-
che riparazioni, non dobbiamo
dire che è stato rubato... Se non
sappiamo che fine abbia fatto,
forse è meglio non dire nulla... continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Troppe parole,un po’ di silenziosulla Reggia
gianmaria Piscitelli
SCUOLA ‘tagliati’un milione di fittiIl piano del presidente della provincia
per ridurre le spese di gestione degli
istituti superiori. Pag.4
MAGI il giudice di Gomorra lasciaIl magistrato trasferito alla prima se-
zione del tribunale Cassazione dopo
20 anni a S. Maria. Pag.5
ARCO ADRIANOvia al restauroArrivano i fondi dall’Unione europea
per interventi che l’amministrazione
stima in due milioni. Pag.8
LA MANOVRAanti-dissestoDal ministero in arrivo cinque milioni
e trecentomila euro per il Comune di
Capua. Pag.9
PISANI la forzadella squadraIl candidato sindaco: il fatto di essere
imprenditori e dare lavoro non può
essere una colpa. Pag.10
PDL verso la stretta finalePartita aperta tra De Angelis e Fer-
raro con il terzo incomodo Pezzella
per la fascia. Pag.12
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Anno IV n. 1413/04/2013
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Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
Tutte le strade del mondo.
2 13/04/2013 CASERTA
continua da pag.1
E’ vero che oggi fa in vomitare ve-
leno sulla Reggia e su Caserta, ma
se non si ha nulla da dire, non lo si
deve mica trovare per forza...
Il parco della Reggia è in condizioni
pietose per quanto sporco e pieno
di cartacce, ma, immaginare che si
possa entrare a Palazzo Reale,
asportare un parafulmine antico,
uscire senza che nessuno si ac-
corga di nulla sfiora il patetico...
E, allora, perché lo si fa?
Per dire che siamo tutti cittadini di
gomorra?
Per aliminetare maldicenze?
Per un masochistico gusto di polve-
rizzare l’immagine di questo territo-
rio?
Non lo sappiamo e, francamente,
non ci interesse nemmeno saperlo.
Quello che conta per noi è tornare a
rispettare Palazzo Reale, la sua
storia, la sua magnificenza, il suo
decoro. E come si fa?
Beh, una pulitina al parco sarebbe il
primo piccolo grande segnale che,
non dispiacerebbe a nessuno... Ma,
poi, è necessario che la Reggia sia
al centro di un programma comples-
sivo di rilancio che ne esalti le spe-
cificità, ne propagandi le bellezze,
faccia in modo da attrarre turisti
che, almeno mezz’ora per acqui-
stare una bottiglietta d’acqua a Ca-
serta la trascorrano...
La sfida più difficile, però, oggi, è
quella di stoppare le polemiche, di
fare in modo che si parli della mera-
viglia vanvitelliana con circospe-
zione, con educazione, con
lungimiranza.
Solo così la Reggia sarà un vero at-
trattore, un monumento all’interno
del quale convogliare pullman e pul-
lman di turisti.
I casertani o coloro che dicono che
vogliono bene a Caserta dovreb-
bero porsi un interrogativo per cam-
biare registro nei comportamenti:
chi di noi andrebbe con la fidanzata,
la moglie o i figli, in un posto som-
merso dai rifiuti, ricettacolo di bar-
bari ridancianti che agiscono
liberamente in barba a tutte le re-
gole? Francamente nessuno...
E allora perché qualcuno dovrebbe
venire alla Reggia se la dipingiamo
così? Speriamo qualcuno sappia
fornirci una risposta...
segue dalla prima
Sull’argomento, comunque, prese di
posizione ufficiali potrebbero arrivare
anche da parte di altri schieramenti
che non sono sulla posizione del
Partito democratico.
Sulle politiche sociali, e sulla que-
stione della costituzione dell’agenzia,
infatti, si è aperto lo scontro a Pa-
lazzo Castropignano con l’Udc. L’as-
sessore Emiliano Casale, anche
pubblicamente, ha detto di non es-
sere d’accordo con questa proce-
dure, ma di preferire l’affidamento del
servizio ad un’agenzia interinale. Un
normale scontro dialettico e pro-
grammatico tra assessore e diri-
gente, si è trasformato, però, nello
strumento per l’apertura di una crisi
politica pesantissima a Palazzo Ca-
stropignano tra Unione di centro e
Popolo delle Libertà. Casale, infatti,
è stato esautorato dalla sua funzione
di assessore con il dirigente Gian-
maria Piscitelli e il sindaco Pio Del
Gaudio che sono andati avanti lo
stesso, nonostante la richiesta del
politico casertano di bloccare la pro-
cedura.
La risposta del centrista non è tar-
data ad arrivare: prima deleghe nelle
mani del partito e, stante l’incapacità
dello stesso presidente della Provin-
cia Domenico Zinzi, di addivenire
ad una soluzione, poi nelle mani
dello stesso Del Gaudio. A seguire
l’esempio del titolare delle Politiche
sociali, anche Pasquale Parisella,
assessore alla Protezione civile. Il
gesto della delegazione assessorile
dell’Udc, non è servito a sbloccare in
un senso o nell’altro la situazione. Il
sindaco, infatti, infastidito da alcune
dichiarazioni e, soprattutto, da un
violento scontro tra l’assessore Giu-
seppe Greco e il consigliere Luigi
Del Rosso, si è rifiutato di incontrare
gli esponenti dell’Udc.
Casale e Parisella, attualmente, si ri-
trovano ad essere assessori senza
delega fuori dai giochi della maggio-
ranza che sta continuando per la
propria strada, nonostante i due cen-
tristi non partecipino alle giunte. La
questione Caserta si è andata ad im-
pantanare con una crisi complessiva
di rapporti che si è venuta a determi-
nare tra Udc e Pdl che vede anche la
Provincia e l’alleanza per le ammini-
strative nei comuni di Marcianise e di
Maddaloni.
Il caso Udc ha bloccato anche la ri-
soluzione di altre problematiche po-
litiche all’interno della giunta Del
Gaudio come quella legata al Nuovo
Psi, che rivendica con Pasquale Na-
poletano un posto in giunta, o al-
l’Mpa che, a fronte dei suoi tre
consiglieri comunali, Massimiliano
Palmiero, Massimiliano Marzo e
Antonio Maiello chiede una pre-
senza nella giunta.
crisi l’Udc “impantanato”Il ‘caso Caserta’ si blocca tra Provincia e alleanze
Enrico Tresca
Massimiliano MarzoPasquale Delli Paoli Pasquale Napoletano
Emiliano Casale Pasquale ParisellaPio Del Gaudio
Domenico Zinzi
CASERTA. La vigilia del voto in provincia di Ca-
serta e, in particolare, a Maddaloni è scossa da
un’inchiesta aperta dalla procura di Santa Maria
Capua Vetere che sta facendo luce sulle elezioni
provinciali del marzo 2010.
Dopo un’attività investigativa durata quasi tre anni,
sono, infatti, state chiuse le indagini del procedi-
mento che vede nell’occhio del ciclone alcuni pre-
sidenti di seggio e alcuni segretari impegnati nella
tornata delle provinciali per presunte irregolarità
nella gestione dei rappresentanti di lista. Nello
specifico alcuni rappresentanti di lista avrebbero
votato due volte, mentre altri avrebbero avuto li-
bero accesso al voto pur non essendo iscritti nel-
l’elenco dei rappresentanti e, soprattutto, non
essendo appartenenti a quella sezione. La legge
consente ai rappresentanti di lista di votare in una
sezione diversa da quella indicata sulla scheda
elettorale se si viene nominati dal singolo partito
come propri delegati. La deroga per votare in una
sezione diversa dalla propria, per le provinciali del
2010, era possibile solo per persone residenti in
provincia di Caserta.
Dai verbali risulterebbe, invece, che è stato con-
sentito di esprimere la propria preferenza anche a
persone residenti nel napoletano. Lo stratagemma
dei rappresentanti di lista di una sezione differente
rispetto a quella propria, è molto diffuso alle pro-
vinciali perché consente ai candidati di un singolo
collegio di “recuperare” qualche voto da elettori
che, invece, non avrebbero potuto esprimersi per
loro, dal momento che il sistema delle
provinciali con cui si è votato nel 2010
prevedeva la divisione di Terra di La-
voro in trentadue collegi in ciascuno
dei quali il singolo partito, poteva
esprimere solo un candidato. Se-
condo gli inquirenti, però, l’artifizio
elettorale si è spinto oltre i limiti del
consentito.
Sulla camicia del verbale di una delle
sezioni incriminate, infatti, giusto per
fare un esempio, risultano ripetuti due
volti i nominativi di rappresentanti di
lista. Ad insospettire gli inquirenti, il
fatto che oltre ad essere ripetuti due
volte, quei nominativi in più si ritro-
vano nel computo totale dei votanti
della sezione.
Dove sono le schede in più? Allo stato
attuale, sono una trentina le persone
indagate. L’inchiesta investe la metà
delle sezioni del secondo collegio di
Maddaloni.
Il fascicolo si è aperto a seguito della
denuncia dell’ex sindaco di Piana di
Monteverna Raffaele De Marco,
primo dei non eletti della lista di Liberal. De Marco
ha perso il seggio a corso Trieste, a vantaggio del
maddalonese Antimo Caturano per sette voti.
L’ex presidente della comunità montana ha deciso
di non presentare ricorso al Tar per cercare di
“spodestare” il giovane imprenditore maddalo-
nese, ma si è rivolto direttamente alla giustizia or-
dinaria.
Se il procedimento dovesse andare avanti, De
Marco si costituirà parte civile.
voto presidenti indagatiDue schede ai rappresentanti di lista: scatta inchiesta
313/04/2013CASERTA
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Raffaele De Marco
CASERTA. Sarà di circa un milione
di euro il risparmio conseguito dalla
Provincia di Caserta per quel che ri-
guarda i fitti passivi relativi agli edifici
utilizzati come sedi per gli istituti sco-
lastici superiori di Terra di Lavoro.
Tale operazione, realizzata nell’am-
bito del Piano provinciale della rete
scolastica, è stata possibile grazie a
due tipi di interventi.
Da un lato si è proceduto ad effet-
tuare il recesso, a partire dal pros-
simo 31 agosto, del contratto di
diversi immobili adibiti a sede scola-
stica, dall’altro è stato raggiunto un
accordo pluriennale con i proprietari
di alcuni edifici, che hanno consen-
tito un risparmio già a partire dal-
l’anno in corso per quel che
concerne le spese dei canoni di loca-
zione. In particolare, è avvenuto il re-
cesso del contratto relativo alla sede
staccata dell’Isis “Da Vinci” di Mon-
dragone (risparmio di 61.582,56
euro), alla succursale del Liceo
Scientifico “Galilei” di Mondragone
con annessa segreteria e presidenza
(-58.809,09 euro).
Interrotto il rapporto contrattuale
anche con i proprietari della sede in
cui era ospitato l’indirizzo Iti annesso
all’Isis “Ferraris” di Caserta, che si
trasferirà presso l’Itis “Giordani”, im-
mobile di proprietà della Provincia,
non interamente utilizzato per decre-
mento della popolazione scolastica
(risparmio di 57.070,72 euro). Note-
vole contenimento dei costi, poi,
giungerà dal già programmato trasfe-
rimento dell’intero Liceo “Siani” di
Aversa presso l’Itc “Gallo” (edificio di
proprietà della Provincia) della
stessa città, con un’economia di
circa 300mila euro, e dal mancato
pagamento del canone annuo di
873.457,54 per il 2014 e 2015 e un
trimestre del 2016, data di scadenza
contrattuale.
Accordi pluriennali miranti ad un ab-
battimento dei costi dei fitti, invece,
sono stati raggiunti con i proprietari
dei seguenti edifici: succursale del
Liceo Artistico di Aversa (-32.308,78
di risparmio per il solo anno 2013 e
per i successivi anni otto), sede cen-
trale Ipsar di Caserta (-83.538,58
euro per il 2013 e per i successivi
anni otto), sede succursale dell’Isis
“Novelli” di Marcianise (-30.491 euro
per il 2013 e fino al 2018), sede di-
staccata di Trentola Ducenta del
Liceo “Fermi” di Aversa (-10.800
euro per il 2013 e successivi anni
otto).
«Questa operazione di contenimento
dei costi – ha spiegato il presidente
della Provincia di Caserta, Dome-
nico Zinzi – assume un’importanza
particolare in un momento molto de-
licato come quello attuale, caratteriz-
zato da pesanti tagli nei confronti
degli enti locali. Dopo il Piano di di-
mensionamento scolastico, questo
provvedimento rappresenta un altro
passo importante che va nella dire-
zione di assicurare sia il manteni-
mento di un adeguato livello di
servizi per gli studenti che il conteni-
mento dei costi imposti dalla spen-
ding review. Per il conseguimento di
questi due obiettivi voglio ringraziare
il Settore Pubblica Istruzione della
Provincia, che ha svolto un ottimo la-
voro».
scuola ‘tagliato’ un milioneIl presidente Zinzi riduce le spese per i fitti passivi
4 13/04/2013 CASERTA
Il presidente della Provincia Zinzi
Lo Uttaro, entro il 24 il nuovo sopralluogoCASERTA. Nel corso di un incontro convocato dal
sindaco a seguito delle richieste delle associa-
zioni ambientaliste e civiche in relazione alle vi-
cende della New Ecology-area vasta Lo Uttaro, i
presenti, premesso che in data 9 aprile il Consiglio
di Stato ha emesso ordinanza come risulta tra l'al-
tro dalla nota acquisita al protocollo degli Uffici
Comunali n. 29906 dell'11 aprile 2013 e depositata
dall'avvocato Renato Labriola visionata dai pre-
senti, su proposta del dottor Nicola Santagata, in
rappresentanza di Legambiente Circolo di Caserta,
hanno deliberato all'unanimità di effettuare un so-
pralluogo ricognitivo per accertare l'esistenza del
collettore fognario oggetto dell'autorizzazione allo
scarico delle acque reflue della New Ecology, rite-
nendo tale presupposto fondamentale e vinco-
lante per il rilascio degli atti autorizzativi regionali,
comunali e provinciali.
A tale sopralluogo dovranno partecipare, a se-
guito di formale convocazione, i seguenti soggetti:
Ufficio Tecnico Comune di Caserta nella persona
dell'ingegnere Carmine Sorbo; rappresentante le-
gale Società New Ecology; Asl di Caserta; Re-
gione Campania; Provincia di Caserta; Noe CC di
Caserta; rappresentante delle associazioni am-
bientaliste nella persona del dottor Nicola Santa-
gata; rappresentante delle associazioni e comitati
civici spontanei, nella persona del signor Michele
Venturino. Tale convocazione, che sarà inoltrata
dall'Ufficio Ecologia del Comune di Caserta, fis-
serà la data del sopralluogo entro e non oltre il 24
aprile 2013. I presenti hanno inoltre deliberato al-
l'unanimità, in merito alla caratterizzazione del-
l'area vasta Lo Uttaro,
l'istituzione di un Co-
mitato dei Garanti per
la tutela della salute
pubblica e dell'am-
biente che partecipi
alle operazioni tecni-
che oggetto della
gara. Erano presenti,
con il sindaco Pio Del
Gaudio, l'assessore
Giuseppe Greco, il
segretario generale
Luigi Martino, i dirigenti Vincenzo Cioffi e Carmine
Sorbo, i signori Michele Venturino (comitato Sa-
lurte Pubblica di Maddaloni), Gennaro Di Martino
(residenti zona Lo Uttaro); Mariano De Matteis
(ComEr); Nicola D'Angerio, Gianfranco Tozza e Ni-
cola Santagata (Legambiente Caserta); Giovanna
Maietta (Bene Comune Caserta); Luca Passaretti
(Fare Verde); Antonio Cuomo (Comitato per la vivi-
bilità di Maddaloni); Giuseppe Tescione (OsservA-
zione).
Renato Labriola
CASERTA. Cambia pelle il tribunale
di Santa Maria Capua Vetere con i
suoi uomini simbolo nella lotta alla
criminalità che si riposizionano nello
scacchiere della macchina della giu-
stizia.
Dopo Federico Cafiero de Raho,
magistrato della Dda che ha seguito
le indagini più importanti nella caccia
ai latitanti della cosca, un altro magi-
strato simbolo della lotta dello Stato
alla camorra casalese dopo 19 anni
va via da Terra di Lavoro.
Raffaello Magi, il giudice di Go-
morra, estensore della sentenza di
primo grado contro il clan dei casa-
lesi nel processo “Spartacus” lascia
Caserta.
Magi si appresta infatti da oggi a la-
sciare il Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere per approdare, mar-
tedì prossimo, alla Prima sezione pe-
nale della Corte di Cassazione,
presieduta da Severo Chieffi.
Magi, cinquant’anni, ha una carriera
lunghissima alle spalle a dispetto
dell’età in cui ha raccolto tantissimi ri-
sultati importanti, diventando uno dei
perni dell’azione di contrasto alla ca-
morra sul nostro territorio nell’ultimo
ventennio.
Magistrato dal 1993, al tribunale
sammaritano dal 1994, dopo un ini-
zio nell'ufficio Gip è poi passato alla
Corte d'Assise dove si è occupato
del processo per l'omicidio Imposi-
mato e soprattutto del processo ai
Casalesi iniziato il primo luglio del
1998 e conclusosi con la sentenza
del 15 settembre 2005 che comminò
95 condanne (21 ergastoli) ai boss e
agli affiliati del cartello criminale ca-
sertano.
Un'esperienza di cui ha parlato nei
suoi libri «Questa Corte condanna»
e «Dentro la giustizia». Passato poi
a presiedere il tribunale collegiale,
dal 2011 ha proseguito la sua offen-
siva ai clan come presidente della
sezione misure di prevenzione, com-
minando sequestri e confische ai col-
letti bianchi dei Casalesi - come i
Passarelli (re dello zucchero) e l'im-
prenditore Pasquale Pirolo - e degli
altri clan casertani.
Da ultimo, in uno dei suoi provvedi-
menti, è emerso come la camorra
casertana, con l'interesse dei servizi
segreti deviati, avesse messo le
mani sulle remunerative attività di
bonifica ambientale. Il suo impegno
contro la camorra lo ha portato ad
essere protagonista anche di rappre-
saglie da parte dei clan.
Nell’aprile del 2010, davanti alla sua
abitazione ha trovato una striscia di
sangue umano chiaro segnale, delle
organizzazioni malavitose.
In quella sede Magi rivelò dell’esi-
stenza di un piano da parte della cri-
minalità organizzata teso ad
eliminare lui e il collega Catello Ma-
rano che ha appreso nel corso delle
sue indagini. Questi episodi non lo
hanno mai indotto ad indietreggiare
nella sua azione di contrasto ai poteri
criminali.
Va via il giudice di gomorraMagi da martedì alla prima sezione di Cassazione
513/04/2013CASERTA
Raffaello Magi
Terapia intensiva, per fine mese l’aperturaCASERTA. “La sospensione dei ricoveri e la chiu-
sura, per problemi igienico sanitari, del reparto di
terapia intensiva dell’Ospedale di Caserta ha de-
stato preoccupazione e sconcerto. Oggi appren-
diamo, con soddisfazione, che entro la fine di
aprile il reparto sarà riaperto e restituito alla fruibi-
lità dei cittadini casertani”. Lo ha reso noto Nicola
Caputo consigliere regionale e Presidente della
Commissione Trasparenza a margine dell’audi-
zione sulla situazione igienico sanitaria del noso-
comio casertano. All’audizione hanno preso parte
Franco Bottino direttore Generale Azienda Ospe-
daliera Sant’Anna e San Sebastiano, Diego Pater-
nostro Direttore Sanitario, Antonio Postiglione
responsabile Sanità Regione Campania e Edoardo
Giordano Consigliere regionale capogruppo “Mo-
derati”.
“Questa audizione – ha dichiarato ancora Caputo
– si è resa necessaria per approfondire le motiva-
zioni che hanno portato alla chiusura del reparto
del reparto di terapia intensiva della cardiochirur-
gia dopo che sono state rilevate contaminazioni
da germi. Particolare allarme aveva suscitato la
notizia diffusa dalla stampa sull’ aumento dei de-
cessi nel reparto in questione”. “Incalzati dalle do-
mande del presidente Caputo, il Direttore Generale
Bottino e il direttore sanitario Paternostro hanno
spiegato che il reparto è stato chiuso solo a scopo
di ristrutturazione e le condizioni igienico sanitarie
della terapia intensiva della cardiologia non hanno
alcuna attinenza con i casi di decesso di alcuni
pazienti”. “I due dirigenti dell’Azienda Ospeda-
liera. hanno ammesso che la chiusura del reparto
di terapia intensiva si è resa necessaria dopo che
sono stati rilevati germi su alcune attrezzature ma
negano che ci siano stati casi di decesso in au-
mento rispetto agli standard e comunque questi
non sono dovuti al problema igienico della terapia
intensiva. “Le nostre barriere di sicurezza igie-
nico sanitarie – spiegano – vanno oltre gli stan-
dard previsti”.
“Il presidente Caputo chiede anche spiegazioni
sugli accertamenti disposti della Direzione Investi-
gativa Antimafia e l'acquisizione di atti e docu-
mentazione relativi ad alcuni appalti. Il direttore
Bottino ha spiegato che, “Tutte le carte sono in
mano alla magistratura. Le nostre attività sono
state svolte nella maniera più corretta dando mas-
sima disponibilità agli in-
quirenti”. “Soddisfazione
per l’esito della audizione è
stata espressa dal Consi-
gliere regionale Edordo
Giordano in particolare per
la notizia che entro le pros-
sime settimane il reparto di
terapia intensiva del noso-
comio casertano sarà ria-
perto”. “Nel corso del tour
ispettivo nella sanità ca-
sertana che ho effettuato con la commissione che
presiedo, abbiamo trovato una situazione partico-
larmente difficile, con gravissime carenze struttu-
rali e di organico. La situazione dell’Ospedale di
Caserta ha portato ancora una volta alla ribalta na-
zionale i problemi endemici del nostro sistema sa-
nitario. Auspico – conclude Caputo - che la
riapertura del reparto di rianimazione in tempi ce-
leri restituendo un servizio essenziale come per il
nosocomio casertano».
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CASAGIOVE. Impieri, intrapren-dendo la nuova avventura politicacon i Moderati di Portas, cosa de-sidera per la nostra città?«Innanzitutto, il mio gruppo ed io vo-gliamo lavorare affinché a Casagiovei servizi siano erogati con la necessa-ria efficienza e la città riprenda quelcammino di sviluppo delle opportu-nità che il territorio offre per far sì chesoprattutto l’occupazione giovanilepossa trovare sbocco concreto. E poicrediamo che la tassazione a tutti i li-velli debba essere oggetto di diminu-zione poiché i casagiovesi non nepossono più di assistere agli sprechi,occorrerebbe creare un’occupazioneche produca PIL e non i soliti postipassivi che ampliano senza senso gliorganici».Come si pone il suo gruppo neiconfronti dell’AmministrazioneRusso?«Saremo pronti a lodare ogni cosabuona fatta per il nostro territorio maanche attentissimi ad evidenziare leopportunità perse a causa della suainefficienza. Essa ha una grande re-sponsabilità quella di non sapere in-terpretare il quadro economicosociale che aggrava sempre più leproblematiche che affliggono le fami-glie. A causa dell’assenza di idee eprogettualità di questi amministratori,l’approccio che ha verso i problemi ètotalmente inadeguato e incapace divalorizzare le eccellenze che pur visono. L’esempio emblematico di ciòè stata l’approssimazione con laquale si è affrontato la questione Pucnell’ultimo consiglio comunale, ilnuovo Assessore all’Urbanistica haproposto personalmente, senza unpassaggio in giunta, la discussionedelle linee guida dell’elaborazione delnuovo strumento urbanistico. Cancel-lando con un colpo di spugna il lavorogià fatto dalla precedente ammini-strazione».Insomma, un modo vecchio di farepolitica.«Infatti, l’assessore non ha ben com-preso di ricoprire il suo incarico inqualità di tecnico e che dovrebbe ri-spettare le linee politiche di crescitadella città tracciate da quei soggettiattivi e capaci di individuare la diret-trice di sviluppo in termini urbanisticie sociali».Quali sono stati i risultati dei primidue anni di Amministrazione?«La cultura amministrativa fin quimessa in campo ha dimostratoenormi carenze per l’assenza di risul-
tati conseguiti rispetto ad un pro-gramma elettorale, e poi di governo,che i casagiovesi avevano apprez-zato e che è rimasto totalmente sullacarta. La novità tanto propagandatache per alcuni punti si erano anchedati i tempi di realizzazione, è statavanificata dalla non concretizzazione.Girando per la città si capisce come inostri concittadini vivano nel degradoassoluto, nella carenza di qualsiasiservizio essenziale per il territorio,nell’assoluta incapacità di provvederepersino alle prime necessità. Mi correl’obbligo ringraziare i parroci che sop-periscono alle limitatezze dei politici,con il ruolo continuo ed amorevoleche svolgono assicurando almeno unpasto caldo alle persone abbando-nate da questa società».Quali potrebbero essere le causedi questa inefficienza?«L’amministrazione attuale è divisa alsuo interno in diversi gruppi animatida forze centrifughe. All’ultimo ap-puntamento elettorale alcuni suoiesponenti hanno abbracciato ideolo-gie diverse e si sono misurati con lasemplificazione del quadro politico. Ènotorio come l’impegno per Grillo siastato forte. Altri hanno deciso di lavo-rare sotto traccia aspettando tempi
migliori appoggiando scelte delloschieramento Pdl, il quale ha otte-nuto una perdita complessiva di oltreil 50% dei consensi. Tale quadro po-litico dimostra solo un’unità di fac-ciata».Cosa si augura per la città?«Auspico che da subito, se è ancoranelle sue capacità, l’amministrazionecambi passo e che realizzi almenouna parte del programma con il qualesi è presentata o che, altrimenti, lasci,al più presto possibile, ad altre forze,altre professionalità, che voglianodare il loro contributo al nostro terri-torio. Il degrado in cui vivono i nostri
concittadini è sotto gli occhi di tuttipoiché neanche l’ordinaria ammini-strazione riesce ad avere una sua lo-gica. Casagiove ha bisogno didirigenti che sappiano produrre la po-litica amministrativa sana e dedita albene comune. Poco ci interessano idirigenti che non risiedono sul territo-rio, che vi si dedicano part-time, eche in questo periodo di crisi così im-portante non hanno sentito la neces-sità di lasciare i loro emolumenti percostituire un fondo per le prime ne-cessità come già è stato fatto in altricomuni».
Luigi Di Costanzo
impieri ritorna... moderatoAffondo contro il sindaco e Terraccia sul nuovo Puc
713/04/2013APPIA
Il gruppo dirigente dei Moderati
Delli Paoli rispetta il patto di stabilitàSAN NICOLA LA STRADA. “L'amministrazione co-munale da me diretta si è attenuta al rigore dellaspesa, ha mantenuto l'erogazione dei servizi deglianni passati, dove rispetto a tanti altri Comuni li-mitrofi lo standard è più alto; ha rispettato il saldoobiettivo, il patto di stabilità; ha contenuto lespese di rappresentanza, le spese per le missioni,le spese per gli automezzi nonché quelle previsteper legge per il personale e delle consulenze. Staprocedendo al contenimento dei costi generali digestione, alla ricerca di razionalizzazione di tuttele spese relative alla prestazione servizi, fornitureetc..”. È quanto ha affermato con soddisfazione ilSindaco Pasquale Delli Paoli che ha annunciatoche il rispetto del Patto di Stabilità è stato certifi-cato anche dai Revisori dei Conti, nelle personedei dott.: Vincenzo Cucco, Angela Migliore e Car-mine Lasco, che hanno inviato al Ministero delleFinanze a Roma tutta la documentazione a cor-redo del raggiungimento dell’obiettivo. “Il raggiun-gimento del patto di stabilità” – ha proseguitoDelli Paoli che ha elogiato l’operato del nuovo re-sponsabile del Settore Finanziario, Amedeo Meo,libero professionista, quarto funzionario contabilescelto dal Sindaco Pasquale Delli Paoli per farquadrare i conti dell’Amministrazione comunale –“inoltre ci consentirà di poter accedere a tutti i tra-sferimenti stanziati nel 2013 per il nostro Comune
dagli organi del Governo Centrale. Grazie al lavorodi Meo abbiamo una visione globale delle risorseche prima non c’erano ed in base a questo con-tiamo di portare in Giunta per il prossimo 15 aprilela delibera relativa al Conto Consuntivo 2012. Unavolta approvata la delibera in Giunta” – ha ag-giunto il primo cittadino – “consegneremo gli attiai Revisori dei Conti che avranno dieci giorni perconsegnare la relazione con la loro approvazione.A questo punto tutti gli atti del Consuntivo 2012saranno consegnati ai Consiglieri comunali cheavranno venti giorni di tempo per visionarli. Tutta-via” – ha tenuto a sottolineare la fascia tricolore –“se non interverrà un provvedimento di prorogaper l’approvazione del consuntivo, entro la fine delmese di aprile dovremo convocare il Consiglio co-munale così che si possa incardinare la discus-sione sul Consuntivo che potremo approvareanche nei primi giorni di maggio”. È un Delli Paolisoddisfatto dell’andamento della macchina finan-ziaria con l’arrivo di Meo, ma ci sarà ancora da la-vorare molto soprattutto sul versante dell’elusionee dell’evasione fiscale che, con l’amministrazioneprecedente era molto contenuta, ed ora, invece,secondo quanto affermato dal Sindaco, in dueanni ha raggiunto il quaranta per cento, colpaanche della grave crisi economica che sta attana-gliando anche la Città di San Nicola la Strada.
SANTA MARIA CAPUA VETERE.Da tempo si ha la sensazione che
stia nascendo una nuova sensibilità
nei confronti dell’Anfiteatro sammari-
tano e dei beni archeologici della
città del foro in generale. Il mondo
della politica, quello dell’associazio-
nismo e il popolo della rete da tempo
ormai sognano una Santa Maria a
trazione turistica. A confermare que-
sta impressione è l’ultima iniziativa
portata avanti della Giunta guidata
dal sindaco Biagio Di Muro, che da
tempo immagina di offrire una cor-
nice più “dignitosa” all’anfiteatro
campano.
Vicesindaco Antonio Scirocco, cispieghi questo progetto…«Abbiamo approvato appena qual-
che giorno fa un progetto che pre-
vede il restauro dell’arco di Adriano
e il rifacimento della strada che da
esso conduce all’Anfiteatro cam-
pano. E’ un modo per ridare lustro e
decoro al parco archeologico della
nostra città».
Tempo fa si parlava di creare unanuova piazza ellittica di fronteall’Anfiteatro, i due progetti sonocollegati?«Assolutamente no. Quell’idea è
stata temporaneamente messa da
parte. Questa iniziativa, invece, cre-
diamo sia facilmente realizzabile e
soprattutto in tempi relativamente
brevi».
Di che tempistica stiamo par-lando?«Ci vorrà qualche mese prima che
l’Unione Europea decida se appro-
vare o meno il progetto che abbiamo
presentato. Noi siamo molto ottimisti,
crediamo fortemente che alla fine riu-
sciremo a portare a termine il resty-
ling dell’arco di Santa Maria».
Avete certamente fatto una stimadei costi, che finanziamento avetechiesto?«La nostra richiesta è di fondi pari a
poco meno di 2 milioni e mezzo di
euro. Non è poco, ma il prezzo com-
prende sia il costo di restauro del-
l’arco che quello di rifacimento delle
strade circostanti».
Rimanendo in tema di conserva-zione del patrimonio archeologicocittadino: qualche giorno fa il sin-daco Di Muro ha criticato la scelta(presa dalla sovrintendenza) diconsentire al ristorante che sitrova nei pressi dell’Anfiteatro lacostruzione di un comignolo. Cispieghi il perché di questo no…«Premettendo che non è compe-
tenza dell’amministrazione comunale
rilasciare i permessi a costruire sui
terreni demaniali, posso assicurare
che l’amministrazione comunale si
batterà con le unghie e con i denti
per far sì che quel comignolo venga
eliminato».
Perché tutto questo accanimento?Del resto è solo un comignolo…«Anche in questo caso è una que-
stione di estetica e di decoro. Tro-
viamo assurdo che i visitatori
debbano trovarsi di fronte un Anfitea-
tro ‘’affumicato’’ dal camino di un ri-
storante.
Una cosa del genere sarebbe inim-
maginabile in qualunque altra realtà
simile alla nostra».
Matteo Donisi
arco adriano sì al restauroScirocco annuncia: dall’Europa i fondi per i lavori
8 13/04/2013 S. MARIA C.V.
Il vicesindaco Antonio Scirocco
Ristorante nell’anfiteatro, no del sindacoSANTA MARIA CAPUA VETERE. Immediata rimo-zione della canna fumaria che campeggia nellapiazza antistante l’anfiteatro. E’ la richiesta peren-toria del sindaco Biagio Di Muro, a seguito di uncolloquio con la sovrintendente archeologicaAdele Campanelli: “L’amministrazione municipale,facendosi portavoce di tutti i cittadini sensibili altema, esprime una posizione nettamente critica ri-spetto all’installazione di una canna fumaria nelbel mezzo dell’area archeologica antistante l’anfi-teatro, che è un patrimonio di tutta Santa MariaCapua Vetere.Il rilancio del bene culturale passa, certamente,anche attraverso una rete di servizi per i turisti equindi non c’è alcuna opposizione all’aperturadella prevista attività di ristorazione, ma devonoessere trovate misure tecniche e progettuali cheabbiano come primo obiettivo la salvaguardiadell’integrità dei luoghi. L’amministrazione comunale, che rappresenta permandato democratico la popolazione sammaritananella sua interezza, invita con forza la sovrinten-denza archeologica e la sovrintendenza ambien-tale a porre rimedio, con immediatezza, al ‘vulnus’inferto alla piazza e ad individuare le soluzionipossibili, che esistono, per contemperare l’esi-genza di fornire servizi utili ai turisti con quella ditutelare il paesaggio. Sottolineo, inoltre, che l’in-tero comparto urbano circostante è oggetto, daparte dell’amministrazione comunale, di pro-grammi in fase di studio o anche più avanzata,tendenti al recupero urbano (anche della cortinadegli edifici perimetrali) e al decoro e che il patri-monio archeologico e ambientale è una risorsadella città che non può essere penalizzata dascelte che, a nostro avviso, non vanno nella dire-zione auspicata e che sembrano avallate propriodalle sovrintendenze deputate alla tutela di talibeni. Si precisa, infine, che non è stata richiesta alComune, né tanto meno rilasciata, alcuna autoriz-zazione per la canna fumaria in questione”.
Sulla questione interviene anche il Partito demo-cratico. «Sconcerta la notizia della realizzazione di un ri-storante all'interno dell'area archeologica anti-stante l'anfiteatro, da poco portata alla luce dopo ilavori effettuati in piazza primo ottobre.La realizzazione del ristorante ha determinato lanecessità di "invadere" la piazza con una cannafumaria che deturpa in maniera scellerata l'interaarea - si legge in una nota del Pd sammaritano -Già si può vedere la pubblicità sul totem che fino aqualche giorno fa copriva la canna e si rileva che igestori del ristorante amicoBio effettueranno vi-site guidate, didattiche ed altro. Ci chiediamo acosa servono più i dipendenti della sovrinten-denza e in che modo tale destinazione è compati-bile con la valorizzazione dei beni culturali.Non vorremmo che tutta l'operazione sia servita aconsentire a soggetti privati l'utilizzazione esclu-siva di un area archeologica da cui si accede inmaniera diretta all'anfitatro.È vero che in altre strutture di rilevanza artistica visono punti di ristoro (per altro senza canne fuma-rie, necessarie per le pizzerie, non per i ristoranti),ma la loro è conseguenza dell'elevato numero divisitatori, e non certo la causa. L'idea, se nonfosse drammaticamente inaccettabile, sembre-rebbe una barzelletta, senza considerare tutti iproblemi di sicurezza e di immissione di fumi. Nonvorremmo preoccuparci di avvisare qualche sera ivigili del fuoco a causa del fumo, che per un ef-fetto ottico, sembra uscire dal l'anfiteatro.È necessario valorizzare i beni archeologici, ma laSovrintendenza, con questa operazione non operain questo senso. È necessario dunque, ed il PD di Smcv lo chiede agran voce, che la sovrintendenza intervenga im-mediatamente per tutelare i beni del suo territorio,e lo faccia in sinergia con l'amministrazione co-munale (che peraltro ha gia'pubblicamente presoposizione sul tema)».
CAPUA. Il Comune di Capua farà ri-
corso alla normativa “salva-dissesto”
predisposta dal governo Monti. 5 mi-
lioni e 300 mila euro arriveranno
nelle casse dell’ente per azzerare la
situazione debitoria, in gran parte ri-
salente ai decenni scori.
Negli uffici comunali stanno predi-
sponendo tutti gli atti burocratici e la
specifica delibera «che – afferma il
consigliere con delega al bilancio e
alle finanze Marco Ricci – sarà por-
tato all’attenzione del prossimo con-
siglio comunale».
Per il Comune, quindi, si apre un im-
portante spiraglio grazie al quale
potrà evitare il dissesto finanziario.
«Questa norma - afferma Ricci –
consentirà al comune di azzerare la
situazione debitorie e, conseguente-
mente, evitare i pignoramenti dei cre-
ditori sulla spessa corrente.
Quest’ultima, finanziata dai tributi lo-
cali, voglio sottolinearlo, serve per
assicurare i servizi essenziali come il
pagamento degli stipendi ai dipen-
denti del comune, la mensa scola-
stica e il servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani».
Solo la spesa per i dipendenti –
come sostiene il delegato – occupa
una cifra consistente nel bilancio
dell’ente: 300 mila euro al mese.
«Purtroppo – afferma Ricci – dallo
Stato centrale i trasferimenti si sono
ridotti al minimo, quasi azzerati e
tutto quello che stiamo garantendo
ad oggi, non senza difficoltà, è un
vero e proprio miracolo.
La situazione debitoria del Comune
di Capua è la stessa che vivono, pur-
troppo, la stragrande maggioranza
degli enti locali e da qui è nata la ne-
cessità di prevedere una norma che
consenta a questi enti di ripianare al
più presto i debiti evitando, quindi, il
dissesto».
Questa possibilità è data da uno spe-
cifico provvedimento del governo
Mario Monti che “finanzia” gli enti lo-
cali in base al numero degli abitanti.
Capua, con poco più di 18 mila resi-
denti, riceverà, una volta concluso
l’iter, oltre 5 milioni di euro. «Soldi –
precisa Ricci – che serviranno esclu-
sivamente a eliminare i debito piovuti
su questa e sulla precedente ammi-
nistrazioni da vecchie gestioni. Il co-
mune oggi si trova a dover far fronte
ai debiti degli espropri dei terreni per
la costruzione delle cooperative edi-
lizie negli anni ottanta e novanta e
quelli per gli impianti sportivi. Con le
entrate tributarie locali, invece, con-
tinueremo a garantire la spesa cor-
rente per servizi e dipendenti».
Anche da parte dei consiglieri della
minoranza, in più occasioni, c’è stato
l’invito all’amministrazione di aderire
alla norma salva-dissesto. Per To-
nino Gucchierato del centrosinistra
e Pasquale Frattasi, indipendente,
la situazione debitoria ha raggiunto
proporzioni abnormi e, per certi versi,
anche difficilmente quantificabili. «Si
è nella quasi impossibilità di attuare
una gestione ordinaria della città –
affermano i due esponenti politici -
ed è praticamente inimmaginabile
ipotizzare progetti di pianificazione e
programmazione.
Ed è per tutto ciò che, ancora una
volta, come ripetiamo oramai da
mesi, senza alcun intento di bassa
speculazione politica, invochiamo
l’adozione urgente degli strumenti
anti – dissesto previsti recentemente
dalle leggi nazionali, medicina pur-
troppo amara ma indispensabile per
evitare il veleno letale del dissesto.
Ogni giorno di ritardo costituisce un
pezzo di macigno in più che la città
dovrà scrollarsi di dosso negli
anni futuri.
Il deficit e l’indebitamento che il
Comune di Capua vive ormai
da anni necessitano di una so-
luzione non più differibile.
E’ il momento della responsabi-
lità». Per i due consiglieri l’inte-
resse pubblico, oggi più che
mai, deve prevalere sugli inte-
ressi di parte. L’iter per ricor-
rere al finanziamento
governativo è stato attivato –
come precisa Ricci – circa un
mese fa. «Con l’arrivo – dice -
del nuovo dirigente dell’area fi-
nanziaria, il dottor Mattia Pa-
rente, è iniziato una attenta
valutazione della situazione de-
bitoria dell’ente.
Per far ricorso alla norma governa-
tiva occorre avere una precisa situa-
zione dei debito, accertamento che è
iniziato ed è in fase di ultimazione.
Personalmente non sono mai stato
contrario a sfruttare le occasioni of-
ferte da queste nuove norme, però,
tutto l’iter necessita di una valuta-
zione attenta e scrupolosa.
Con questo provvedimento, l’ammi-
nistrazione dimostrerà, ancora una
volta, di prendersi una grande re-
sponsabilità nei confronti della città,
evitando la dichiarazione di dissesto
finanziario.
Il nostro obiettivo, come abbiamo più
volte affermato, è quello del risana-
mento del debito e proseguiremo
lungo questa strada. C’erano, forse,
soluzioni più facili come non ricono-
scere debiti fatti da altri ma questo
non è il nostro modo di amministrare.
Il Comune, nel corso degli anni, ha
contratto debiti ed è giusto che gli
onori».
Ricci, infine, sottolinea come durante
la sua gestione della delicata delega
alle finanze, il Comune di Capua è
rientrato nei parametri relativi al
“patto di stabilità”.
Mimmo Luongo
operazione anti-dissestoAvviato l’iter per lo stanziamento di 5milioni e 300mila €
913/04/2013CAPUA
Marco Ricci
Rifiuti, avanti tutta con il gassificatoreCAPUA. L’accordo, alla fine, è stato trovato ed ora
l’iter burocratico relativo alla gara di appalto per la
realizzazione del gassificatore potrà andare
avanti. La Conferenza dei Servizi, riunitasi presso
la sede della Provincia di Caserta, promossa dal
presidente Domenico Zinzi, è riuscita a superare
lo “scoglio” relativo alla proprietà del terreno,
dove dovrebbe sorgere l’impianto. La proprietà,
infatti, è stata rivendicata sia dal Comune di
Capua che dall’Asl Napoli 1. Una contesa che, di
fatto, ha paralizzato l’iter del complesso progetto
inserito nel piano regionale dei rifiuti. L’iter, con il
disappunto dei movimenti No Gas e delle associa-
zioni ambientaliste, nonché di molte forze politi-
che, andrà avanti. Il Commissario Straordinario
“congelerà” i soldi necessari per l’acquisto del
terreno e li conferirà a chi, tra Comune e Asl, la
spunterà sulla titolarità dell’area. Vicenda, que-
st’ultima, che si chiarirà in sede di tribunale. Sod-
disfazione per l’esito dell’incontro, è stata
espressa dal primo cittadino di Capua, Carmine
Antropoli. «La questione del terreno – afferma – la
risolveremo in altra sede, cosa importante, invece,
è aver sbloccato l’iter per la realizzazione dell’im-
pianto».
Di diverso avviso i Comitati “No Gas” che hanno
annunciato nuove iniziative per contrastare il pro-
getto e per denunciare l’incapacità amministrativa
nella gestione di una seria raccolta differenziata e
di un ciclo dei rifiuti che punti al totale riciclo.
Altro dato importante riguarda i sindaci delle co-
munità limitrofe all’area interessata per la realizza-
zione del gassificatore. Come ha annunciato il
Comitato No Gas, infatti, salgono a sette le ade-
sioni dei “contrari”, l’ultima quella di Emiddio
Cimmino, sindaco di San Tammaro.
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MADDALONI. Dottore Pisani, qual
è il collante che ha portato alla co-
struzione di una coalizione civica
che vede al suo interno perso-
naggi illustri come lei, i due consi-
glieri provinciali Santangelo e
Caturano e l’ex sindaco Farina?
«Siamo un gruppo di persone che ha
a cuore le sorti del nostro Comune e
che ha voglia di impegnersi per
creare sviluppo e occupazione. Mad-
daloni ha le potenzialità per uscire da
questa crisi, è necessario metterle a
frutto. E’ evidente che, in maniera
trasversale, il sistema dei partiti tra-
dizionali a Maddaloni, ha fallito. Per
questa ragione, abbiamo messo in
piedi un progetto civico cercando di
porre la risoluzione dei problemi al
centro della nostra azione politica».
Qualcuno dice che dietro la vostra
coalizione si nascondono i vostri
interessi imprenditoriali...
«Nel nostro gruppo ci sono degli im-
prenditori che operano sul territorio e
che danno lavoro a molti cittadini
contribuendo allo sviluppo di Madda-
loni. Se il fatto di fare gli imprenditori
e dare lavoro alle persone è una
colpa... beh, vuol dire che siamo col-
pevoli. Del nostro essere imprenditori
vogliamo mettere alcune imposta-
zioni mentali in questa esperienza
politica per cercare di portare risultati
concreti ai maddalonesi. Il nostro
obiettivo è quello di trasformare in
azienda anche il Comune in modo da
metterne a frutto tutte le specificità.
C’è bisogno di una razionalizzazione
delle risorse del territorio abbinata ad
una progettualità invasiva che ci con-
sente di sfruttare al meglio tutto
quello che Maddaloni ci offre nell’in-
teresse della crescita comune.
Siamo un gruppo omogeneo. Tra di
noi esiste un rapporto paritetico di
pari dignità e pari responsabilità che
impedirebbe la possibilità di curare
interessi diversi da quelli dei citta-
dini».
Il vostro è da considerarsi un
gruppo chiuso?
«Come gruppo abbiamo una strut-
tura orizzontale, in cui tutti abbiamo
pari diritti e pari dignità. In maniera
collegiale operiamo tutte le scelte
senza alcuna forma di prevarica-
zione. Abbiamo come unico obiettivo
quello di mettere in piedi un progetto,
così come dicevo prima, che sia in
grado di mettere a frutto le grandi po-
tenzialità che ha il nostro territorio.
Chiunque abbia voglia di avviare
questo ragionamento di sviluppo
entra a far parte della nostra struttura
con gli stessi diritti e gli stessi doveri
di tutti gli altri. Siamo convinti che sia
vincente il ragionamento che nasce
dalla squadra. Tutti coloro che con-
dividono questa impostazione e
hanno i nostri stessi obiettivi, sono i
ben accetti».
Lei è un funzionario del Comune
di Maddaloni. Poco dopo la fine
del suo mandato Cerreto ha detto
che la macchina comunale si è
arenata a causa del comporta-
mento di alcuni dipendenti. E’ la
verità?
«E’ universalmente sancito che il
compito della politica è quello di for-
nire degli imput alla dirigenza e al
personale pubblico che hanno la re-
sponsabilità di tradurre in azione le
indicazioni che arrivano dall’ammini-
strazione. Nel nostro caso è suc-
cesso l’esatto contrario. Erano i
dirigenti a dare indicazioni alla poli-
tica senza che questa li recepisse
mai...
E’ questa incapacità complessiva
della politica che ha determinato i
problemi...».
In base a quelle che è la sua espe-
rienza, c’è dissesto al Comune di
Maddaloni?
«No. Se l’amministrazione Cerreto
avesse avviato dal 2011 un’azione di
risanamento delle finanze, non ci tro-
veremo in queste condizioni. Ab-
biamo tantissimi grandi creditori con
i quali si deve interagire e ragionare
per andare ad incassare le somme
che spettano al Comune. Purtroppo
l’inconsistenza politica dimostrata,
ha impedito che tale operazione si
potesse effettuare con tutte le sonse-
guenze che la cosa ha comportato».
pisani la forza della squadra«Dissesto? Sarebbe bastato avviare il recupero dei crediti»
MADDALONI
Enrico Pisani
Il Pd fa quadrato intorno ad EspositoMADDALONI. Dopo innumerevoli interventi sulla
stampa, volti strumentalmente ad indebolire la
forza di un percorso che ha portato a definire in
maniera unitaria e determinata la candidatura a
Sindaco del Partito Democratico di Maddaloni e
che ha trovato la sintesi nella persona del segre-
tario cittadino Gaetano Esposito, sentiamo l’esi-
genza di smentire tutte le illazioni dell’ultima ora.
Tutti i membri della direzione cittadina hanno con-
tribuito a determinare l’esito di una discussione
che ci condurrà, nei suoi aspetti decisionali, alla
definizione dei perimetri di quel centrosinistra che
in maniera compatta sfiderà, con la forza delle
proprie proposte, la destra del malgoverno.
Il PD maddalonese ritiene necessario continuare
le consultazioni e riprendere con più determina-
zione il dialogo con le altre forze politiche, per
l’inevitabile costituzione di una coalizione che
sappia parlare il linguaggio della verità e che sap-
pia interpretare e tradurre in proposte politiche gli
anni di lavoro, di collaborazione e di discussione
che hanno preceduto questo momento elettorale.
Siamo certi che tutti i dirigenti e tutte le risorse,
che il nostro partito ha dimostrato di possedere,
lavorano e lavoreranno per rafforzare tali prospet-
tive e per dare al nostro paese la possibilità di
un’amministrazione che abbia a cuore solo ed
esclusivamente l’interesse dei cittadini. Qualsiasi
considerazione di segno contrario, dovrà inten-
dersi espressa a titolo personale.
DIREZIONE CITTADINA PD MADDALONI
Gaetano Esposito
10 13/04/2013
MARCIANISE. Sembra essere ri-
stretto a due nomi e mezzo, il possi-
bile candidato del Pdl che scenderà
in campo nella prossima tornata am-
ministrativa a Marcianise.
Allo stato attuale, infatti ci sono in
lizza l’ex candidato alla Camera di
Democrazia Europea Antonio De
Angelis e il commissario cittadino
Antimo Ferraro con la variante An-
gelo Pezzella pronta, all’occorrenza
a rimpiazzare il giovane dirigente.
Questa volta pare sul serio, con
buona pace di Angelo Polverino, si
sia ritirato dai giochi l’ex primo citta-
dino Antonio Tartaglione che ha la-
sciato il campo a Ferraro con una
dichiarazione che non sembra la-
sciare spazio ad equivoci: «Ritengo
opportuno individuare tra i giovani
del centrodestra una figura capace di
proseguire nella realizzazione del
progetto di rinnovamento avviato du-
rante la passata amministrazione.
Antimo Ferraro, attuale coordinatore
del Pdl cittadino, credo abbia i requi-
siti per poter lavorare in questa dire-
zione anche lui con trasparenza e
onestà».
Ferraro, nonostante la giovane età,
sarebbe alla sua terza esperienza di
candidatura.
Nelle due precedenti non è riuscito
ad essere eletto al consiglio comu-
nale prima con Alleanza nazionale e,
poi, con i Popolari liberali. Legato ad
Angelo Polverino, in occasione
dell’ultimo congresso provinciale, ha,
però, seguito l’area di Mario Lan-
dolfi senza partecipare ai lavori del
Crowne Plaza.
De Angelis, medico, padre dell’ex as-
sessore della giunta Tartaglione
Achille De Angelis, allo stato attuale
può contare sul sostegno dei Popo-
lari liberali di Gerardo Trombetta
che sono disponibili a sostenerlo ri-
nunciando alla candidatura dell’ex
consigliere provinciale, se il profes-
sionista marcianisano otterrà l’am-
bito simbolo del Pdl dalla segreteria
provinciale.
Una situazione magmatica in seno al
centrodestra a cui si contrappone
l’estrema serenità del candidato del
centrosinistra Filippo Fecondo che,
mercoledì, nel corso di una confe-
renza stampa, ha presentato coali-
zione e programma.
Fecondo, come nel suo stile, ha de-
finito con chiarezza quali sono i suoi
alleati con battute lapidarie: «Né con
Zinzi, né con Squeglia», chiudendo
la porta a possibili nuovi sostenitori,
«Il tempo per pensare è scaduto».
Oltre al Pd, al fianco di Fecondo ci
saranno Sel, i Moderati, i Verdi, i La-
buristi, Centro democratico e l’asso-
ciazione Arzente che scenderanno in
campo con cinque o sei liste. La pos-
sibilità della costituzione di una sesta
civica è contemplata in considera-
zione delle richieste crescenti che si
stanno registrando intorno alla posi-
zione di Fecondo.
Il segretario del Pd Angelo Raucci
ha spiegato come negli ultimi mesi è
cresciuto l’entusiasmo intorno al par-
tito e questo è dimostrato dal fatto
che «in tanti si stanno proponendo
per una candidatura nelle nostre
liste.
Ci sono giovani e tante donne – ha
continuato – che si affacciano alla
politica per la prima volta e hanno
deciso di mettere a disposizione la
loro professionalità al servizio della
città». Con la stessa incisività, l’archi-
tetto Fecondo ha, poi, fotografato la
situazione dei suoi avversari. «Non
vedo chi possano essere gli avver-
sari – ha detto – si lavora su quattro
nomi che vengono confermati e
smentiti ciclicamente… Si sta lavo-
rando su tavoli che hanno come
unico risultato quello di logorare i
nomi che vi finiscono sopra». Nono-
stante questa affermazione, Fe-
condo sa bene che quella del pros-
simo maggio sarà una partita difficile.
«Si arriverà sicuramente al ballottag-
gio – ha spiegato – fortunatamente,
io, sono un esperto di ballottaggi».
L’esponente democratico spiega
come rimarrà in carica un solo man-
dato per poi lasciare spazio alle
nuove generazioni. «Devo ultimare il
lavoro avviato nel mio primo man-
dato nell’interesse della città – ha
spiegato – dal momento che, fattori
esterni alla politica, nel 2006 hanno
impedito che potesse andare avanti.
Dopo lascerò la città nelle mani di
una classe dirigente all’altezza della
situazione, giovane, capace di gui-
dare una città importante come Mar-
cianise».
L’ultima riflessione di natura politica,
Fecondo se la riserva sulle primarie.
«Tutti parlano di primarie, ma, poi,
solo il nostro partito le ha nello sta-
tuto – ha detto – le regole del Pd
sono chiare, si ricorre alle primarie
quando c’è più di un nome disposto
a candidarsi. Oltre al mio, nessuno
ne ha espressi altri…». L’ex diessino
parla poi di programma. «Non si può
prescindere dalla salvaguardia della
salute pubblica – ha spiegato – per
cui concentreremo risorse tecniche,
umane e finanziarie per monitorare il
territorio, procedere ad eventuali bo-
nifiche e metterlo definitivamente in
sicurezza. Inoltre, data la particolare
situazione sociale in cui versa una
parte della cittadinanza, metteremo
a punto un piano sociale comunale a
sostegno di chi oggi versa in condi-
zioni ai limiti della povertà».
Fecondo lancia un segnale chiaro,
poi, in materia di legalità. «Non può
esistere alcuna rinascita della città se
non si mette al primo posto la lotta
“senza se e senza ma” al fenomeno
criminale legato alla camorra – ha
spiegato - Staremo molto attenti sia
in campagna elettorale, sia nella for-
mazione delle liste e sia poi nel-
l’azione amministrativa, affinché la
nostra esperienza sia percepita
come la più trasparente possibile».
Alla conferenza sono intervenuti il
segretario del Pd Angelo Raucci,
quello di Sel Alessandro Martino,
quello de I Laburisti Luigi Barca,
quello dei Verdi Maria Teresa Be-
lardo.
Per i Moderati era poi presente Enzo
Impieri, per i Democratici per Mar-
cianise Felice Colella.
C’erano anche gli ex assessori Telia
Frattolillo e Alessandro Tarta-
glione. In questo quadro, la grande
incognita è rappresentata dall’Udc
che non ha ancora sciolto la riserva
su nome e alleati.
pdl verso la resa dei contiFecondo ufficializza gli alleati e presenta il programma
MARCIANISE
Gerardo Trombetta
Filippo FecondoPietro Squeglia Angelo Polverino
Antimo Ferraro Angelo Pezzella
12 13/04/2013
CASAGIOVE. Un prosecco scelto tra le migliori eti-
chette selezionate da Slow wine, un calice di vino sem-
pre garantito dalla chiocciolina più famosa tra i buon
gustai, salumi di maialino nero, una vasta varietà di for-
maggi: sono questi gli ingredienti fondamentali degli
aperitivi del complesso piscine San Michele, la casa
del gusto nata in viale della Libertà a Casagiove dal
matrimonio tra “Le quattro fontane” e “Il brillo parlante”.
Una delle grandi novità della nuova struttura, è proprio
rappresentata dalla possibilità di gustare degli aperitivi
ricchissimi studiati dallo chef Michele de Le quattro fon-
tane, che ha creato tutta una serie di sorprese per co-
loro che hanno deciso di assaggiare gli aperitivi del
complesso piscine San Michele. I nuovi aperitivi rap-
presentano un’appendice gustosa al pranzo, o la sem-
plice occasione per assaggiare le prelibatezze della
cucina del compesso piscine San Michele in maniera
veloce. Negli aperitivi, così come per i piatti dei pranzi
e delle cene al complesso piscine San Michele, il prota-
gonista assoluto è il prodotto. I vini, i formaggi, i salumi,
la stuzzicheria in genere, è tutta garantita dal marchio
Slow food sinonimo di qualità e di sapore. Lo chef Mi-
chele, poi, fa la sua parte, valorizzando tutte le pie-
tanze con la sua conoscenza e la sua mano magica...
Con la nascita della nuova casa del gusto, si è arric-
chita anche l’offerta dei piatti preparati dallo chef Mi-
chele che ha deciso di sbalordire con nuove portate gli
amici clienti del locale. Il complesso piscine San Mi-
chele è aperto anche di domenica a pranzo per fare in
modo che la giornata di festa possa viviere la sua apo-
teosi a tavola per tutti coloro che sceglieranno di rag-
giungere il locale di viale della Libertà. Per non
rischiare di rimanere fuori da questa festa dei sapori è
consigliabile prenotare al numero di telefono
0823493549.
Come al solito buon appetito a tutti...
Isidoro Ferrara
13
L’aperitivo dello chefLa novità del Complesso piscine San Michele
13/04/2013Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Al Civico 14 vanno in scena “I posteggiatori tristi”
Tre maschere surreali: l’afflittoKaramazov, l’instabile M° La-pezza e l’ansioso Paraustiello.Un repertorio che attinge allacanzone napoletana in cui èpresente l’elemento teatraleburlesco della “macchietta” e ilcarattere drammatico della“canzone di giacca". Incursioniin altre aree musicali, dalla vec-chia canzone comica italiana altango argentino, si aggiungonoad una variegata formula dispettacolo che spinge il flussomusicale verso momenti di inte-razione con il pubblico, azionisceniche, gag esilaranti e moltoaltro ancora. Sabato 13 aprile[ore 21.00] e domenica 14aprile [ore 19.00] al Teatro Ci-vico 14 di Caserta vanno inscena I Posteggiatori Tristi conAll’idea di quel metallo, storia diun ingaggio dai risvolti impreve-dibili.
MatriMoro, anteprima nazionale a OfficinaTeatro
Al Palamaggiò l’Inno tour della NanniniCASTEL MORRONE. Arriva a Caserta l'Inno Tour
di Gianna Nannini che calpesterà il palco del Pala-
maggiò di Castel Morrone il prossimo 16 aprile.
Inno Tour sarà l'occasione per ascoltare live i
nuovi brani di Gianna Nannini contenuti nell'al-
bum Inno, uscito il 15 gennaio su etichetta Sony
Music, e le canzoni indimenticabili del repertorio
dell'artista senese. Per l'architettura musicale
delle partiture Gianna è al lavoro con Wil Malone,
produttore, tra gli altri, di Black Sabbath, Verve,
Depeche Mode e Iron Maiden, con il quale sta con-
solidando un team musicale di primissimo livello
per gli eventi live 2013 e in cui, come sempre, sarà
proprio la musica di Gianna al centro dello spetta-
colo. Anche la parte visual è affidata ai migliori
professionisti del mondo. Si rinnova la collabora-
zione con Patrick Woodroffe, light designer per gli
ultimi show di Rolling Stones, Genesis, Lady
Gaga, Bob Dylan, Elton John. Per la prima volta
Gianna ha scelto per sé, e per la sua band, un look
moderno ed essenziale creato appositamente per
Inno Tour 2013 da Giorgio Armani, "soprattutto
perché è un vero Made in Italy". Dal 12 Aprile 2013
in omaggio con il biglietto, il brano inedito che
aprirà i concerti dell'INNO Tour 2013 Il 12 aprile
parte da Roma l'emozione live di Gianna Nannini
che con il suo nuovo InnoTour2013, organizzato e
prodotto da Live Nation, toccherà le principali città
italiane. Per l'Inno Tour un'eccezionale novità che
Gianna ha voluto per festeggiare questi nuovi ap-
puntamenti: con il biglietto del concerto, in omag-
gio, il brano inedito realizzato proprio per
l'apertura degli show. Un brano speciale, il cui ti-
tolo è ancora top secret, ma che si mormora es-
sere "rivoluzionariamente rock", composto dalla
cantautrice senese in esclusiva per gli spettatori
dell'InnoTour2013. Insieme all'acquisto del bi-
glietto infatti, ciascuno spettatore riceverà un co-
dice con il quale a partire dall'8 gennaio 2013 alle
ore 8, potrà accedere ad una esclusiva pagina web
dove potrà effettuare il download gratuito del
brano inedito che Gianna Nannini ha composto
per questa speciale occasione. I biglietti per INNO-
tour2013, ciascuno con l'esclusivo codice per il
download del brano che aprirà i concerti, sono ac-
quistabili in prevendita su www.livenation.it.
Una grande anteprima nazio-nale questo week end a OfficinaTeatro. Nello spazio artistico diSan Leucio, diretto da MichelePagano, sabato ore 21 e dome-nica ore 19, la compagnia Ma-novalanza Teatro di Napoli portain scena "MatriMoro". Per laregia di Adriana Follieri, il pro-getto MatriMoro, fa confluire i di-versi settori di teatro, danza efotografia, etc; intrecciando sullascena giovani attori professioni-sti e Non attori anziani. Finaliz-zato all'inclusione e alcoinvolgimento diretto di duegenerazioni - i trentenni e gli ot-tantenni, i primi individuati nellacategoria professionale degli at-tori e dei danzatori, gli altri sceltiper età e città di provenienza incontesti non professionali, néteatrali - in MatriMORO conflui-scono e si intrecciano in ma-niera trasversale le finalitàsociali e le esigenze artisticheindagate e sviluppate separata-mente.
ore 19,15 e 21,15Domenica 14Sabato 13 ore 21,15
Gianna Nannini
PARI NEL DERBY CONTRO IL BENEVENTO
I falchetti scendono in campo in oc-
casione della ventottesima giornata
di campionato con il chiaro obiettivo
di riscattare la battuta d'arresto del
turno precedente in casa contro la
Cavese. I rossoblu affrontano la
trasferta in casa del Benvento con
determinazione e rabbia. Il pressing
di Petriello e compagni mette in
seria difficoltà la retroguardia san-
nita.
La compagine di Terra di Lavoro
riesce a sbloccare lo stallo di par-
tenza grazie ad un guizzo vincente
del mediano Ricci. La prima fra-
zione di gara si chiude con i caser-
tani avanti di un lunghezza.
Nella ripresa i padroni di casa si lanciano costantemente all'attacco alla di-
sperata ricerca della segnatura in grado di riportare la situazione sul binario
della parità. Giordano e soci riescono a contenere l'onda d'urto dei cugini
fino al penultimo minuto.
A sessanta secondi dal termine delle ostilità, i giallorossi riescono ad impat-
tare in seguito ad una rete confezionata da Carnevale.
CARNEVALE DA TREQUARTISTA
A DIRIGENTE DELLA CASERTA ACCADEMY
Massimo Carnevale, cresciuto cal-
cisticamente nella fila della Caser-
tana, entra a far parte della rosa
della prima squadra nella stagione
1992-93 senza riuscire però ad
esordire ufficialmente. Appena ven-
tenne comincia una lunga carriera
tra la Serie C ed il pianeta del cam-
pionato Nazionale Dilettanti. La
propensione offensiva lo porta a
realizzare anche un discreto bottino di reti in occasioni delle varie espe-
rienze. Durante gli anni della carriera gioca in Puglia con il Martina Franca
per poi ritornare in Campania alla corte di Savoia e Palmese. Successiva-
mente veste la casacca del Morro d'Oro. In occasione della stagione
2005/06, il centrocampista offensivo riapproda all'ombra della Reggia per di-
sputare uno dei campionati più convincenti della propria esperienza da cal-
ciatore. Con i falchetti scende in campo in ventiquattro occasioni e mette a
segno sei reti. Appese le scarpette al chiodo, ha cominciato la carriera di al-
lenatore. Il primo importante impegno è stato alla corte del Marcianise. Con-
temporaneamente ha cominciato a collaborare con alcune società
casertane di calcio giovanile. Attualmente ricopre il ruolo di responsabile
della Caserta Accademy, club affiliato alla Roma.
CASERTA. La Casertana resta in
corsa per la scalata al gradino più
alto del podio dopo il pareggio contro
la compagine sarda capolista. I ros-
soblu hanno dimostrato sul campo di
essere superiori alla Torres ma nel
match clou è mancato soltanto il suc-
cesso.
Gli uomini di mister Maiuri hanno
giocato una partita ad alta intensità
agonistica mettendo sotto assedio la
retroguardia avversaria per l'intero
arco dei novanti minuti. La solita co-
razzata da trasferta ha sfiorato l'im-
presa in una sfida, che comunque
passerà agli annali della storia ros-
soblu.
Resta il rammarico per la traversa
colpita dal bomber Palumbo. Ora
toccherà vivere trecentosessanta mi-
nuti da brividi in attesa dei risultati
degli altri campi. Determinante sarà
il confronto di domani tra Turris e Tor-
res.
Alla luce dei fatti dello scorso turno
di campionato, potrebbe essere van-
taggioso per i colori rossoblu un suc-
cesso della rappresentativa
napoletana per poi giocarsi una sorta
di spareggio in occasione dell'ultima
gara casalinga della stagione al
Pinto contro i partenopei. In caso di
affermazione corsara dei sassaresi
in terra napoletana, resterebbero
ben poche possibilità di raggiungere
il campionato professionistico. In
questo momento occorre tranquillità.
La società ha quindi deciso di rin-
chiudersi in un silenzio stampa che
si protarrà fino al termine della sta-
gione.
D'altra parte c'è stato l'intervento del-
l'Ussi a difesa della categoria, che ha
considerato inopportuni i toni del co-
municato con il quale il sodalizio di
Viale Medaglie d'Oro ha reso nota la
decisione di interrompere il rapporto
di collaborazione con i giornalisti. In
un momento delicatissimo, ci piace
smorzare le polemiche sperando di
riparlare di questa vicenda tra qual-
che mese con i falchetti in Lega Pro,
magari valutando come scaraman-
tica la presa di posizione della so-
cietà del presidente Lombardi.
Intanto domani arriva il Progetto
Sant'Elia, ormai spacciato. Bisogna
però tener conto del recente passato
e non farsi prendere da un possibile
atteggiamento di superiorità. La sto-
ria recente ci invita ad andare cauti e
pensare partita dopo partita. Ma la
Casertana 'atomica' vista domenica
in terra sarda difficilmente potrà de-
luderci.
Nicola Maiello
casertana credici ancoraPari a Sassari. Al Pinto arriva il San'Elia. Giochi apertissimi
14 13/04/2013 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1986Chi l’ha visto
I tifosi rossoblù in trasferta a Sassari
CLASSIFICA
SEF TORRES 58
TURRIS 56
CASERTANA 55
SARNESE 52
LUPA FRASCATI 51
OSTIA MARE 49
SORA 48
S.BASILIO P. 48
CYNTHIA 40
ARZACHENA 38
ISOLA LIRI 37
PORTOTORRES 36
BUDONI 31
ANZIOLAVINIO 30
CIVITAVECCHIA (-3) 26
SELARGIUS 25
REAL SM HYRIA (-1) 24
PROGETTO S.ELIA 21
31 giornata 32 giornata 33 giornata 34 giornata
TORRES 58 TURRIS Isola Liri NOLA Civitavecchia
TURRIS 56 Torres S.BASILIO CASERTANA Sora
CASERTANA 55 P. S.Elia BUDONI Turris S.BASILIO
1513/04/2013SPORT/Juvecaserta
CASERTA. E' l'ennesimo miracolo di questa pazza stagione, non ci sono altre
parole per descriverlo. Caserta batte Brindisi e compie un altro passo, contro
tutto e tutti, contro chi bluffa, illudendo un'intera città, contro chi tradisce e
scappa senza neanche salutare, venendo scoperto a vedere un'altra partita,
mentre i compagni sudano e lottano come leoni. Di chi stiamo parlando? Di Je-
leel Akindele. Dopo la vittoria di Cantù, e il seguente caso Galimberti, la Juve
è comunque col morale alto per aver sbancato un campo rimasto inespugnato
per 19 lunghi anni. Ma l'entusiasmo è stato smorzato subito, perchè Akindele
non si allena più. Non si hanno notizie del pivot nigeriano che, in pieno stile Ga-
limberti, fa perdere le sue tracce. Non ha problemi fisici tali da doversi fermare,
non ha altre questioni, è il più pagato della squadra, non si capisce perchè non
si faccia vedere all'allenamento. Durante la settimana santa la Juve aveva pron-
tamente smentito le voci che lo volevano sul piede di partenza, destinazione
Turchia, ma il giocatore, probabilmente "consigliato" anche da chi lo assiste, ha
deciso di abbandonare la nave, magari convinto, sempre da qualcuno, che la
situazione fosse irrimediabilmente compromessa, e sempre questo qualcuno
gli sta trovando una sistemazione rapida (in Libano), dove poter terminare la
stagione. Due squadre per due piani partita cristallini: da una parte l’Enel di
coach Bucchi ordina un passaggio obbligatorio tra le mani di Simmons, che
segna i primi sei punti della partita, per attaccare Jelovac al centro dell’area
sfruttando centimetri e chili in abbondanza rispetto al serbo. Dall’altra parte la
Juve e Sacripanti alzano immediatamente i ritmi della partita per provare ad
evitare che Brindisi possa schierarsi, con Gentile che prova a prendere d’im-
bucata gli avversari. Al piano partita, però, l’ex allenatore di Milano aggiunge
una "zone press" che mette immediatamente in difficoltà la Juve che perde tanti
palloni in fila che valgono il 0-12 di break con il quale arriva il primo massimo
vantaggio dei viaggianti al giro di boa del primo periodo di gioco (9-18 con anche
due triple in fila di Ndoja). Alla prima mossa decisiva per la partita, coach Sa-
cripanti risponde a tono mettendo in campo Mordente che, al fianco di uno sca-
tenato Gentile, pone i primi mattoni per il contro parziale arrivato grazie, ed
anche soprattutto, ad una difesa che definire aggressiva è un vero e proprio eu-
femismo. Questa volta a prendere un pugno in piena faccia è Brindisi: 15-0 di
break, nuovo vantaggio Juve al suono della prima mini sirena (24-18). Mordente
realizza i liberi del fallo tecnico fischiato a Bucchi (17-0), Fultz mette fine ad
un’emorragia che durava ormai da tanto tempo e Brindisi, per la prima volta
dopo la serie di pugni subiti dai casertani, esce dalle corde e prova a rispondere
con Simmons e Fultz per il nuovo +1 (30-31). La seconda metà del secondo
periodo è un continuo botta e risposta. Brindisi arranca ma nel finale trova due
canestri fortunosi che fruttano cinque punti per il vantaggio risicato di un punto
al suono della sirena dell’intervallo lungo (39-40). Furioso ma impreciso il ritorno
in campo di Brindisi che sbaglia l’impossibile sia dal campo che dalla linea del
tiro libero. Nella seconda parte del terzo periodo, poi, va in scena il Marco Mor-
dente show. L’ex milanese fa tutto da solo sia da due che da tre, ma anche re-
galando la tripla a Jelovac sul pick & roll che sblocca il serbo e apre un altro
mini break di 8-0 chiuso dalla tripla di Mavraides. Gibson, che torna in campo
dopo una vita, è scatenato da dietro la linea della lunga distanza, Caserta non
molla di un centimetro su ambo i lati e la nuova ovazione, dei quasi 2.700 del
Palamaggiò (ah, dimenticavo, prima della palla a due eloquente striscione espo-
sto in curva Ancilotto: "Galimbè 'nda ... e mammet", non credo ci sia bisogno di
aggiungere altro...), arriva alla tripla dall’angolo di Jelovac (68-61). Brindisi bar-
colla, il colpo del k.o. arriva dalle mani di Gentile e Mavraides e l’impresa è com-
piuta, con un messaggio chiaro, che arriva direttamente dallo spogliatoio
bianconero, scritto a caratteri cubitali sulla lavagna che serve per disegnare gli
schemi: WHITE MEN CAN WIN. Ogni riferimento a cose o persone NON è pu-
ramente casuale, capito Akindele? Tutto questo non può e non deve finire, lo si
legge negli occhi di un Raffaele Iavazzi emozionato, che a fine gara gira il
campo, manda baci, stringe mani e abbraccia tutti. Afferma che si impegnerà a
cercare aiuti consistenti e considerevoli, da solo non ce la fa a reggere la mas-
sima serie, e lo sanno anche le pietre. Un dato sul discorso italiani: il premio
dovrebbe essere della Virtus Bologna, che conduce per 138 a 124, ad una gior-
nata dal termine, anche perchè Sabatini ha fatto una scelta chiara, gioca solo
Pullen, gli altri fuori, tutti italiani in campo. Domenica la Juve sarà attesa dallo
spareggio play off di Venezia: mancano 4 giornate al termine della stagione re-golare, la Reyer arriva a questa sfida forte di 4 punti di vantaggio e dello scontro
diretto a favore (qui ha vinto 77-83).
Ovvio che una vittoria dei lagunari chiu-
derebbe ogni discorso, perchè poi, a tre
giornate dalla fine e con un 2-0 negli
scontri diretti, la compagine veneta di-
verrebbe irraggiungibile. Diverso se la
Juve dovesse sbancare il Taliercio (ma-
gari ribaltando anche il -6 di Pezza delle
Noci): a 3 giornate dalla fine tutto po-
trebbe succedere, con 2 punti da recu-
perare. La squadra allenata da Andrea
Mazzon presenta, in regia, Keydren
Clark: 28 anni, nativo dell'Alabama oc-
cidentale ma bulgaro di passaporto
sportivo, è un talento purissimo, un gio-
catore che può fare canestro in svariati modi, sia al tiro che in penetrazione,
che va messo fuori dalla partita assolutamente, perchè se si accende può far
male quando e come vuole. Al suo fianco tutta l'esperienza e il carisma di Alvin
Young: 37 anni, newyorkese d.o.c., continua ad essere un punto di riferimento
nonostante non sia più un ragazzino, perchè le castagne dal fuoco continua a
toglierle. Prettamente un tiratore, sa fare canestro anche in avvicinamento e in
penetrazione. Il back court lo completa Yakhouba Diawara: 30 anni, parigino,
è stato uno dei primi volti nuovi della Reyer. Atleta di proporzioni importanti, è
un attaccante completo e versatile, che sa tirare dalla medio/lunga distanza e
sa attaccare molto bene il canestro, in più è molto presente a rimbalzo, ed è
anche un buon stoppatore in difesa. Dalla panchina altro elemento di indiscussa
esperienza, Massimo Bulleri: stagione iniziata a Scafati, in Legadue, l'ex regi-
sta della nazionale conserva le caratteristiche che l'hanno fatto conoscere al
grande pubblico, ovvero l'essere abilissimo in penetrazione e quando i ritmi si
alzano, senza sdegnare una discreta visione di gioco ed abilità nel passare il
pallone. Con lui entra, a gara in corso, l'ex di giornata, Tim Bowers: due stagioni
di fila a Caserta (2009/2010 e 2010/2011), 87 partite tra campionato, Coppa Ita-
lia ed Eurocup, una semifinale scudetto e i quarti di finale di Eurocup raggiunti,
è un giocatore molto intelligente, prerogativa che gli permette di giocare in più
ruoli sul perimetro. Offensivamente è un tiratore, ma sa anche attaccare il ferro
e tirare da 2 punti, oltre ad essere un buonissimo difensore quando decide di
difendere. Il reparto esterni lo completano Guido Rosselli e Ivan Zoroski: il
primo è il classico gregario tutto cuore e grinta, non una punta di diamante in
attacco, sopperisce con grande voglia e intensità ogni qual volta viene chiamato
in causa, il secondo è un play/guardia dalle ottime capacità balistiche, soprat-
tutto nel tiro da fuori, ed essendo un tiratore "di striscio" non va fatto entrare in
ritmo, altrimenti può far male. Sotto canestro il polacco Szymon Szewczyk: ala
di 210 cm per 110 kg, 30 anni, è un giocatore poliedrico e duttile che, pur con
quella mole, sa giocare bene in allontanamento, essendo dotato di un'ottima
tecnica che lo rende pericoloso al tiro dalla media e dalla lunga distanza. In po-
sizione di centro Daniele Magro: inizialmente doveva essere una semplice al-
ternativa, quasi uno "sparring partner" d'allenamento, invece, complice anche
l'infortunio di Tommaso Fantoni, la cui stagione è terminata in anticipo (rottura
del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), e il taglio di Eric Wil-
liams, il 26enne padovano s'è ritagliato un ruolo di rilievo nel rooster, facendosi
sentire sotto l'aspetto della sostanza e della presenza, pur non avendo delle
mani educatissime. Dalla panchina spicca Denis Marconato: a 37 anni suonati
gioca la sua 17° stagione in serie A e non sembra minimamente intenzionato a
mollare la presa. Pivot di 211 cm per 115 kg, è un giocatore di grande esperienza
e sostanza in vernice, è dotato di ottimi movimenti spalle a canestro e, quando
occorre, tende a segnare il piazzato dai 4/5 metri, in arresto e tiro. Il reparto lo
completa Jiri Hubalek, arrivato in laguna per rimpiazzare Williams: ala/pivot
ceca di 30 anni, 208 cm per 108 kg, trascorsi italici a Rieti, Sassari e Napoli, ha
avuto alcune difficoltà ad ambientarsi, ma sembra essersi ripreso. E' un gioca-
tore più esterno che interno, nel senso che predilige più allontanarsi dal cane-
stro, dove è dotato di un buon tiro dalla media. Il giovane Francesco Candussi
completa una squadra che, in quintetto, inizia con Clark, Young, Diawara,
Szewczyk e Magro.Francesco Padula
JUVE spareggio play offContro Venezia i bianconeri si giocano tutto per andare avanti
Akindele