corriere cesenate 43-2013

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Giovedì 21 novembre 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 43 euro 1,20 43 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 A ndiamo oltre gli slogan, a volte necessari. Andiamo oltre quello della nostra campagna abbonamenti per il 2014: “Buone notizie per crescere insieme”. Tentiamo questa operazione con voi lettori per capirci, per cercare le ragioni per cui vale la pena rinnovare la fiducia al Corriere Cesenate e in generale alla stampa cattolica, visto che domenica prossima si celebra in diocesi la giornata dedicata al quotidiano Avvenire. Parto da quanto ha scritto il vescovo Douglas per l’occasione. “I mezzi della comunicazione sociale possono – anzi, devono – aiutare a fare riscoprire – attraverso l’incontro mediatico – la bellezza della vita e della fede”. E con la giornata per Avvenire, aggiunge monsignor Regattieri che lo considera valido anche per il Corriere Cesenate, la nostra Chiesa locale “intende esprimere grande stima per il quotidiano dei cattolici italiani. Invita tutti a leggerlo, ad abbonarsi e a sostenerlo. In questo modo possiamo fare sentire la nostra voce circa le grandi questioni umane, sociali, culturali ed ecclesiali che animano la cronaca”. Ecco il punto: buone notizie non nel senso del buonismo, ma come nutrimento personale per poter partecipare attrezzati al dibattito pubblico, locale e nazionale. Per dire una parola di speranza all’uomo di oggi, leggere la realtà alla luce del Vangelo, per ascoltare quanto altri non dicono. Sulle colonne di questi mass media i lettori trovano quella parte di Paese, di città, di mondo che non viene raccontata, ma che costituisce una porzione vitale, e spesso decisiva, dello stare insieme. Al nostro giornale nulla è escluso. Non esiste dimensione umana che non possa trovare un senso nell’esperienza cristiana. Anzi, l’esperienza cristiana la indirizza, le assegna un significato pieno, denso di valore, perché vissuto all’interno di una vocazione, quella che Qualcuno ha pensato per ciascuno di noi. Ecco perché, accanto alle pagine dedicate alla Chiesa e alla Diocesi, da sempre i nostri lettori trovano le notizie dal territorio, dall’Italia, dal mondo. La nostra comunità cristiana di Cesena-Sarsina è radicata in un contesto, opera all’interno di questa società. È nel mondo, ma non vi appartiene. La fede illumina tutta l’esistenza, ha scritto papa Francesco nell’enciclica Lumen Fidei. “Tante realtà che riguardano l’umano – ha messo nero su bianco di recente l’esperta di comunicazione Chiara Giaccardi – si manifestano solo a uno sguardo illuminato dalla fede. Senza questo particolare sguardo, tutto rischia di presentarsi equivalente e indistinto”. Insegnamenti da incarnare e, per noi, da mettere in pagina, ogni settimana. Editoriale La fede in pagina di Francesco Zanotti Lettere 27 Primarie Centrosinistra Troppo spazio? Solidarietà 21 Sabato 30 la Colletta alimentare Cesena 13 Tende Avsi Condivisione e carità Cesenatico 17 Due milioni per la sicurezza idrogeologica Nuovi diaconi permanenti per la Chiesa di Cesena-Sarsina. I cinque uomini - LucianoVeneri di San Rocco di Cesena e Franco Bisacchi, Secondo Bran- dinelli, Andrea Delvecchio, Ettore Rossi di San Giacomo di Cesenatico - sa- ranno consacrati domenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesena, dal vescovo Douglas. L’ordinazione avverrà all’interno della concelebra- zione che chiude l’Anno della Fede. Diventano così 38 i diaconi permanenti a servizio della comunità, delle par- rocchie, zone pastorali e uffici diocesani. Come ricorda monsignor Regat- tieri, il diacono è sempre più “ministro della soglia”. All’interno, due pagine di testimonianze e foto. Primo piano alle pagg. 4-5 Nuovi diaconi a servizio della comunità Ordinazione domenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesena Visita pastorale 8 Il vescovo Douglas nella parrocchia di Torre del Moro Venerdì 22 novembre 6 La Diocesi accoglie il cardinale Angelo Bagnasco D al primo dicembre fino all’8 il vescovo vi- siterà la comunità gui- data, dal 2010, da don Paolo Foschi A conclusione dell’Anno della Fede sarà in Catte- drale a Cesena alle 21 per presentare l’enciclica di papa Francesco I Il l C Co or rr ri ie er re e C Ce es se en na at te e s si i f fe er rm ma a p pe er r u un na a s se et tt ti im ma an na a Tornerà nelle case degli abbonati e in edicola giovedì 5 dicembre Rimanete aggiornati con le notizie del sito www.corrierecesenate.it Scuola Sacro Cuore Quattro pagine di storie e notizie Speciale I-IV U n inserto speciale per far conoscere la proposta formativa e il progetto educativo della Fondazione

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Corriere Cesenate di giovedì 21 novembre 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 43-2013

Giovedì 21 novembre 2013anno XLVI (nuova serie)numero 43 euro 1,20

43Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Andiamo oltre gli slogan, a voltenecessari. Andiamo oltre quello dellanostra campagna abbonamenti per il

2014: “Buone notizie per crescere insieme”.Tentiamo questa operazione con voi lettoriper capirci, per cercare le ragioni per cui valela pena rinnovare la fiducia al CorriereCesenate e in generale alla stampa cattolica,visto che domenica prossima si celebra indiocesi la giornata dedicata al quotidianoAvvenire.Parto da quanto ha scritto il vescovo Douglasper l’occasione. “I mezzi della comunicazionesociale possono – anzi, devono – aiutare afare riscoprire – attraverso l’incontromediatico – la bellezza della vita e della fede”.E con la giornata per Avvenire, aggiungemonsignor Regattieri che lo considera validoanche per il Corriere Cesenate, la nostraChiesa locale “intende esprimere grandestima per il quotidiano dei cattolici italiani.Invita tutti a leggerlo, ad abbonarsi e asostenerlo. In questo modo possiamo faresentire la nostra voce circa le grandi questioniumane, sociali, culturali ed ecclesiali cheanimano la cronaca”. Ecco il punto: buone notizie non nel sensodel buonismo, ma come nutrimentopersonale per poter partecipare attrezzati aldibattito pubblico, locale e nazionale. Per direuna parola di speranza all’uomo di oggi,leggere la realtà alla luce del Vangelo, perascoltare quanto altri non dicono. Sullecolonne di questi mass media i lettori trovanoquella parte di Paese, di città, di mondo chenon viene raccontata, ma che costituisce unaporzione vitale, e spesso decisiva, dello stareinsieme.Al nostro giornale nulla è escluso. Non esistedimensione umana che non possa trovare unsenso nell’esperienza cristiana. Anzi,l’esperienza cristiana la indirizza, le assegnaun significato pieno, denso di valore, perchévissuto all’interno di una vocazione, quellache Qualcuno ha pensato per ciascuno di noi.Ecco perché, accanto alle pagine dedicate allaChiesa e alla Diocesi, da sempre i nostrilettori trovano le notizie dal territorio,dall’Italia, dal mondo. La nostra comunitàcristiana di Cesena-Sarsina è radicata in uncontesto, opera all’interno di questa società.È nel mondo, ma non vi appartiene. La fedeillumina tutta l’esistenza, ha scritto papaFrancesco nell’enciclica Lumen Fidei. “Tanterealtà che riguardano l’umano – ha messonero su bianco di recente l’esperta dicomunicazione Chiara Giaccardi – simanifestano solo a uno sguardo illuminatodalla fede. Senza questo particolare sguardo,tutto rischia di presentarsi equivalente eindistinto”. Insegnamenti da incarnare e, pernoi, da mettere in pagina, ogni settimana.

EditorialeLa fede in paginadi Francesco Zanotti

Lettere 27Primarie CentrosinistraTroppo spazio?

Solidarietà 21Sabato 30la Collettaalimentare

Cesena 13Tende Avsi Condivisionee carità

Cesenatico 17Due milioni per la sicurezzaidrogeologica

Nuovi diaconi permanenti per la Chiesa di Cesena-Sarsina. I cinque uomini- Luciano Veneri di San Rocco di Cesena e Franco Bisacchi, Secondo Bran-dinelli, Andrea Delvecchio, Ettore Rossi di San Giacomo di Cesenatico - sa-ranno consacrati domenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesena,dal vescovo Douglas. L’ordinazione avverrà all’interno della concelebra-zione che chiude l’Anno della Fede.Diventano così 38 i diaconi permanenti a servizio della comunità, delle par-rocchie, zone pastorali e uffici diocesani. Come ricorda monsignor Regat-tieri, il diacono è sempre più “ministro della soglia”.All’interno, due pagine di testimonianze e foto.

Primo piano alle pagg. 4-5

Nuovi diaconi a servizio

della comunità

Ordinazione domenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesena

Visita pastorale 8Il vescovo Douglasnella parrocchiadi Torre del Moro

Venerdì 22 novembre 6La Diocesi accoglie il cardinale Angelo Bagnasco

Dal primo dicembrefino all’8 il vescovo vi-

siterà la comunità gui-data, dal 2010, da donPaolo Foschi

Aconclusione dell’Annodella Fede sarà in Catte-

drale a Cesena alle 21 perpresentare l’enciclica dipapa Francesco

IIll CCoorrrriieerree CCeesseennaatteessii ffeerrmmaa ppeerr uunnaa sseettttiimmaannaa

Tornerà nelle casedegli abbonati e in edicola

giovedì 5 dicembre

Rimanete aggiornati con le notiziedel sito www.corrierecesenate.it

Scuola Sacro CuoreQuattro pagine di storie e notizie

Speciale I-IV

Un inserto specialeper far conoscere

la proposta formativa eil progetto educativodella Fondazione

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Giovedì 21 novembre 2013 3Opinioni

Dopo l’alluvione che ha devastatola Sardegna, siamo tutti sardi

stato un risveglio bruciante, doloroso,quello di oggi. Il ciclone che ieri ha travolto laSardegna ha lasciato dietro di séuna scia di morte e di distruzione.

Si contano 20 morti, tra cui due bambini, dispersi ecentinaia di sfollati. E il bilancio non sembra esserechiuso.Città e terreni sono ancora sommersi dalle pioggetorrenziali. Case, negozi, aziende,trascinate via dalla furia delle acque.Le lacrime si sono unite alla pioggia a rigareil volto di tante persone.Non sono sole. Oggi la tragedia in Sardegna, ieriquella nelle Filippine. Siamo tutti sardi.Siamo tutti filippini.In queste tragedie, ancora una volta, la Chiesa èpresente nel portare aiuto e consolazione. La primarisposta è, e resta, quella della preghiera attraversola quale trovano la loro migliore espressione lasolidarietà e la vicinanza che sentiamo, adesso piùforti che mai, verso la Sardegna e il suo popolo.Siamo tutti sardi. Lo siamo per la comuneappartenenza alla famiglia umana,in primo luogo. La Chiesa, con i suoisacerdoti, con le sue strutture,con le sue comunità ecclesiali è presente nel farsicarico di queste nuove sofferenze provocate da unanatura che si vuole benigna ma che, innescata dascelte umane discutibili, sa diventare anchecrudele. Ritornano forti, oggi, le parole dipapa Francesco durante la Messacelebrata il 22 settembre nel santuariodi Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari,nel corso della sua visita nell’isola.Ricordando le tante situazioni di povertàpresenti, il Pontefice invocò la collaborazionedelle Istituzioni,e anche quella della Chiesa, “per assicurare alle

È

Tra dolore e speranza

Nei cantieri della Nuova Evangelizzazione

Vaticano, 12 novembre: papa Francesco ha ricevuto in udienza Carlos Tevez,calciatore argentino della Juventus (foto L’Osservatore Romano www.pho-to.va/Sir)

La fotografia

P

persone e alle famiglie i diritti fondamentali per far crescere una societàpiù fraterna e solidale”.Fino a quel grido rivolto ai presenti: “Vi sono vicino! Vi sono vicino, viricordo nella preghiera, e vi incoraggio a perseverare nellatestimonianza dei valori umani e cristiani... Mantenete sempre accesa laluce della speranza!”. Un grido che risuona anche in questa giornata.Oggi è il giorno del lutto e la solidarietà e l’amicizia vera si manifestanosoprattutto nei giorni della sventura e della prova.La Conferenza episcopale italiana ha indetto per il 1° dicembreuna raccolta per le vittime delle Filippine. E oggi ha stanziato un milionedi euro dai fondi derivanti dall’otto per mille,come “prima risposta solidale alla tragedia sarda”. Una preghiera e ungesto concreto che saranno seguiti da altri, quelli di tanti... Oggi siamotutti sardi. Siamo tutti filippini.

agensir.it

FOTO ARCHIVIO SIR

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Giovedì 21 novembre 20134 Primo piano

“Il diacono, che nel corso della storia haricevuto tante definizioni, oggi può essere

chiamato con l’espressione ‘ministro della soglia’. Iltempio o l’edificio-chiesa è immagine della mètafinale di ogni uomo. Ogni uomo è chiamato araggiungere questo luogo. E tutti in questo tempiosvolgono compiti e mansioni diverse. Il diacono,parlando per immagini, sta sulla soglia con il cuore rivolto a Dio, ma ilvolto, le mani e i piedi ancora rivolti al mondo. Egliinvita a entrare tutti quelli che passano magari

distratti e indifferenti. Il diacono, poichécondivide dal di dentro la storia degli uomininella professione, nella famiglia, nelle attivitàculturali e sociali, è in grado di sollecitarel’ingresso nel tempio. (...)Uomo della soglia, può entrare nelle situazionie nelle dimensioni della vita umana spessoinaccessibili al presbitero, al religioso”.

da “Sulla soglia con il grembiule.I diaconi nella nostra Chiesa”, messaggio

del vescovo Douglas alla diocesi, aprile 2012

“Il Signore chiede la conversioneE io gli sono grato”

● La testimonianza di LucianoVeneri, della parrocchiadi San Rocco di Cesena

● Decisivo l’incontro con la PiccolaFamiglia della Risurrezionedi Valleripa

ono nato a Forlì e battezzato ilprimo febbraio 1948 nellaparrocchia di Santa Maria del

Fiore con il nome di Luciano OrioVeneri. Nell’infanzia i miei genitori mifecero frequentare la parrocchia dove ifrati minori mi hanno iniziato aisacramenti cristiani.Sono stato educato da mio padre,piccolo commerciante in prodotti perl’agricoltura, non credente ma uomoretto e giusto, a rispettare sempre ivalori che riteneva fondamentali: ilrispetto degli altri, soprattutto dei piùdeboli, l’amore per la famiglia, lacarità, la lealtà e il mantenere semprela parola data.Con l’adolescenza però iniziarono imiei “quaranta anni nel deserto”,essendomi lasciato prendere dallalusinghe del mondo fino ad

S

allontanarmida Dio. All’etàdi vent’annidivenni padredi MariaCristina, miaunica figlia.

Nel giugno 1973 incontrai Graziella,nata a Meldola e battezzata il 9febbraio 1956. Da allora, condividiamouna storia d’amore lunga e intensa. Nel1980 lasciai un istituto di credito diBologna dove lavoravo e, in società conlei, iniziai un’attività di agenzia diviaggi in Cesena. Nel 1983 cistabilimmo definitivamente in città,iniziando con la vita in comune che ciportò, nel 1988, al matrimonio concerimonia civile nel Municipio diCesena.Dopo l’incontro con la Piccola Famigliadella Resurrezione a Valleripa il nostropercorso di fede è diventato semprepiù intenso avendo ricevuto il dono didesiderare la lettura e la conoscenzadella Parola di Dio. Da allora i nostriocchi si sono sempre più schiariti e gliorecchi si sono finalmente aperti:

liturgie eucaristiche, partecipazionealle veglie che scandiscono la vita dellacomunità, la preghiera, i digiuni, lalectio quotidiana e gli incontri dellefamiglie del sabato sera comeaccoglienza della domenica.Il 28 luglio del 2002 sul Monte Sion aGerusalemme, nella chiesa delCenacolino francescano, a pochi metridalla sala dell’Ultima Cena e dellaeffusione dello Spirito Santo, io eGraziella ci siamo scambiati lapromessa matrimoniale in Cristo.Quale luogo migliore della terra dove ilVerbo si è incarnato, nella città di Dio,nella città della Pasqua, dellaResurrezione e dell’Ascensione di GesùCristo per la nostra promessa definitivae per ringraziare Dio?Ora siamo nonni: mia figlia MariaCristina si è sposata in Cristo nel 1994con Enrico, dandoci la gioiadell’adozione di Bruno, un nipotinoveramente speciale.Il Signore però non si stanca dichiedere la conversione così, conl’ascolto quotidiano della Parola di Dio,l’attività e il servizio in seno alla Piccola

Famiglia della Resurrezione insieme ad alcuni diaconidella nostra Diocesi, mi hanno avvicinato al ministerodiaconale, aprendo il mio cuore al sì a questa nuovachiamata.Abbiamo poi vissuto insieme ad altri quattro candidati ilperiodo di discernimento e le tappe che hanno portatoalla Candidatura, al Lettorato e all’Accolitato, chiamatoanche a un servizio nel Laboratorio Caritas parrocchiali einiziando a svolgere qualche compito in parrocchia.Anche se, quando ancora non sapevo cosa fosse undiacono, padre Fabio Faggin, che ora mi accompagnacertamente con la sua preghiera dal Cielo, aveva“profetizzato” questo mio cammino. Io non so perché ilSignore abbia chiesto anche a me, povero di fede e ricco dipeccati, di servirlo, soprattutto nel prossimo,intraprendendo questo nuovo cammino. Lui però sa benedi quanto aiuto io abbia bisogno, soprattutto nello scontroquotidiano con il mio orgoglio nel quale spesso l’umiltàsoccombe.Sento però sempre più forte la chiamata a testimoniareCristo con la mia vita e l’amore per la Chiesa. Latestimonianza di vita che il Vangelo mi chiede ogni giornoè e sarà sempre più stringente. Solo nel quotidianorapporto con la Parola e nella preghiera potrò viverenell’umiltà e nella verità la diaconia di Cristo in rapportoalla Parola, all’Eucarestia e alla Carità che il vescovo mitrasmetterà sacramentalmente.

Luciano Veneri

LUCIANO VENERIINSIEMEALLA MOGLIEGRAZIELLA

Il diacono, un pontetra Chiesa e mondoI cinque uomini che il vescovo Douglas consacreràdomenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesenasi vanno ad aggiungere ai trentatré ordinati dal 1986 a oggi

na bella realtà, una grazia di cui la nostra Chiesa particolaredi Cesena-Sarsina beneficia e che negli anni si è fatta semprepiù ricca, preziosa, indispensabile per la nostra comunitàdiocesana, per le parrocchie e le zone pastorali. Oltre alla

storia e ai numeri, la presenza dei diaconi nel nostro cammino di fede è uncontinuo richiamo all’annuncio del Vangelo e alla testimonianza della carità”.Parole grate quelle di don Pier Giulio Diaco, vicario generale e da pochi mesidelegato per la formazione del diaconato permanente, nei giorni di vigiliadell’ordinazione diaconale di cinque uomini che avverrà domenica 24novembre alle 18 in Cattedrale, all’interno della solenne celebrazione dichiusura dell’Anno della Fede, per le mani del vescovo Douglas. Sono LucianoVeneri di San Rocco di Cesena e Franco Bisacchi, Secondo Brandinelli, AndreaDelvecchio ed Ettore Rossi, tutti di San Giacomo apostolo, la parrocchia delcentro storico di Cesenatico.Le prime ordinazioni al diaconato permanente nella diocesi di Cesena-Sarsina risalgono al 1986. Ma già nell’estate del 1980 il vescovo LuigiAmaducci aveva incaricato don Mario Morigi di avviare anche per la nostradiocesi percorsi di preparazione. Il cammino si è fatto perseverante e costantee in questi ventisette anni ha portato a 33 ordinazioni.“Per dare una definizione del diaconato - specifica don Pier Giulio - riprendoun brano del vescovo Douglas dal Messaggio pubblicato nel 2012 ‘Sulla sogliacon il grembiule. I diaconi nella nostra Chiesa’ dove afferma che il diacono stasulla soglia del tempio con il grembiule per servire, ma non abbandona laveste con la quale svolge il suo servizio liturgico. ‘E così, rivestito delparamento sacro, accoglie sulla soglia e introduce i fedeli nella celebrazione ealla fine rivolge loro l’invito per mandarli in missione. Proclama il Vangelo,raccoglie le offerte e distribuisce il Pane eucaristico, dopo aver invitato tutti ascambiarsi un gesto di pace’. Il diacono è uomo di frontiera, capace di buone

U“

relazioni e collaborazioni, che sa favorirerapporti di solidarietà verso le fragilità dioggi”.È soprattutto nelle parrocchie,quelle di appartenenza ma non solo,che i diaconi trovano maggioreespressione, in aiuto al parrocoe alla comunità. Nelle realtà più piccole,poi, invitano alla Liturgia della Parola.Uomini dell’accoglienza, semprepiù sono inseriti nella pastoralediocesana, fino a ricoprire ruoli di

responsabilità in alcuni uffici. “Così, c’èchi può esprimere la propriapropensione educativa e formativa comeresponsabile dell’Ufficio catechistico,oppure nel coordinamento dell’Ufficiofamiglia - continua don Pier Giulio -. Maè soprattutto nella carità che i diaconihanno ‘terreno fertile’, come mostrano letestimonianze di vita dei diaconi ConsilioPistocchi e Tonino Campedelli, decedutidi recente”.

Sabrina Lucchi

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Giovedì 21 novembre 2013 5Primo piano

TESTIMONIANZE. Nei giorni di vigilia dell’ordinazione diaconale per le mani del vescovo Douglas- domenica 24 novembre alle 18 in Cattedrale a Cesena - i cinque candidati si presentano. Franco Bisacchi,Secondo Brandinelli, Andrea Delvecchio ed Ettore Rossi sono tutti della parrocchia di San Giacomo di Cesenatico

A servizio della comunità diocesana

Padre (defunto) e madre commercianti,bottegai negli anni ’50 e ’60 con rivendita digeneri alimentari, poi negli anni ’60,intrapresa dell’attività turistico-alberghiera,tuttora continuata dalla sorella Fiorella. Holavorato negli anni ’70 fino all’85, comeimpiegato in una azienda di commercioprodotti ittici, poi impiegato presso laConfcommercio di Cesena al servizio delleaziende commerciali dell’interocomprensorio. Ora, pensionato, ma conincarico collaborativo ancora in taleorganizzazione.I miei campanili: San Giacomo e SanCristoforo in Cesenatico dalla nascita fino al’63, poi Santa Maria Madre della Chiesa inBoschetto dal ’63 al ’74 (parrocchia istituitain quegli anni), poi di nuovo (pertrasferimento abitativo) dal ’74 sino a oggi inSan Giacomo Apostolo. I campanili con leloro campane: mezzi acustici di richiamo delSignore. Mentre don Urbano Campedelli, ilfratello diacono Antonio (per il quale venerdìscorso abbiamo celebrato l’anniversariodella sua nascita al cielo), don PrimoGazzoni con don Agostino Tisselli, donSilvano Ridolfi, padre Stefano dei Fratelli diSan Francesco e tanti altri, anche nonsacerdoti, che per ragioni di spazio nonmenziono ma che porto nel cuore, ci hannomesso del loro per far sì che in quel giorno diinizio estate 2009, quando don Gian PieroCasadei concretizzò la “Chiamata” dellaChiesa, potessi accoglierla con grande gioia.E poi Fabio il nostro angioletto, battezzatonel ’81 d’urgenza e volato al cielo fin dallanascita (causa grave malattia). In quel tempovissuto nel seno materno ha contribuito arinsaldare e cementare all’interno dellanostra famiglia la fede in Cristo Gesù per imeriti di Maria Madonna del Popolo. Hofede nel Signore e nella giornata conclusivadell’Anno della Fede ringrazio di poternedare testimonianza alla presenza del vescovoDouglas e della comunità parrocchiale ediocesana che abbraccio sin d’ora conprofondo affetto e spirito di servizio. Pace e bene.

Ettore Rossi

“Cristo coinvolgeva semprepiù la mia vita. Prima di tutto il mio essere sposo e padre”Sono Franco, ho 48 anni. Io e mia moglieRaffaella abbiamo quattro figli: Lorenzo,Giulia, Camilla, e il piccolo Emanuele elavoro in un’impresa edile comegeometra. Il mio percorso di fede è statoquello di molti, prima da spettatori, poisempre più coinvolto, in un primomomento con l’invito del parroco aprestare servizio all’altare e poipartecipando attivamente alla vitaparrocchiale. Ho sentito sempre più conforza che Cristo coinvolgeva tutta la miarealtà umana e desideravo sempre di piùconoscerlo e amarlo attraverso leesperienze che vivevo: prima di tutto ilmio essere sposo e padre, la ScuolaPastorale, l’incontro con gli ammalatinel servizio di Ministro Straordinariodell’Eucaristia, i servizi liturgici, l’invitoa iniziare il percorso per il Diaconatopermanente, la preghiera comenecessità quotidiana, l’incontro contante persone che mi hanno aiutato eaccompagnato nel cammino. Miaccorgo solo ora quanto siano stateimportanti tutte le persone che hoincontrato e che Qualcuno ha posto almio fianco, per operare in me quelparticolare pensiero, quelcomportamento, quel cambiamento, sianell’apparente scontro, sia nella totalesintonia, ma sempre nella condivisione,nella comunione e nel rispetto l’unodell’altro.Ringrazio tutti di cuore, in particolare lamia famiglia che mi è stata vicino e disostegno durante tutto il percorso.Soprattutto mia moglie con qualecondivido tutta la vita e ora anchequesto dono. Un fraterno abbraccio atutti.

Franco Bisacchi

“La Madonna mi ha chiamatoper farmi ritornarea suo Figlio”Mi chiamo Secondo, ho quasi 65 anni,sono nato (in casa!) e cresciuto aCesenatico. Sono nato il 19 novembre,giorno in cui, prima della riforma delcalendario, si ricordava Santa Elisabetta,patrona dei terziari francescani. E nellavita sono poi diventato Ofs diCesenatico, facciamo capo al conventodei Cappuccini. Da bambinofrequentavo più i frati e meno laparrocchia.Mia moglie si chiama Annamaria esiamo sposati dal 1973. Nell’aprilescorso abbiamo festeggiato iquarant’anni di matrimonio. Abbiamoavuto la grazia di avere due figli:Ermanno ed Emilio, e siamo nonni diTommaso ed Enrico.

In gioventù mi sono allontanato dallaChiesa per i ’classici’ “peccati digioventù”. Mi sono poi riavvicinato dopoil matrimonio e dopo la nascita dei duefigli. Per un particolare cui non ho fattotanto caso, poi meditandoci mi sonodato delle risposte. Era una bella domenica d’inverno ed eroin spiaggia con i miei due figli. Vidiqualcosa che luccicava sulla spiaggia.Incuriosito andai a vedere e con grandesorpresa vidi che era un’icona dellaMadonna. Indagando, ho poi scopertoche era la Madonna del PerpetuoSoccorso. Penso proprio che inquell’occasione la Madonna mi abbiachiamato per farmi ritornare a suo figlio.Ho ripreso a frequentare la chiesa e sonodiventato terziario. Poi un giorno donGiovanni Savini mi chiese se volevoleggere una lettura della Messa. Mitremavano le gambe ma ho detto uno

dei primi “Sì”, purcon emozione.Poi l’alloraparroco diCesenatico donSilvano Ridolfim’iscrisse alprimo corso diTeologiadiocesana. Era il1992. Lì sonostato istituitoministro delLettorato.E il buon Dio sidiverte a farescherzi ai suoifigli: tramite ilparroco don GianPiero Casadei michiese se avevomai preso inconsiderazione il

cammino del diaconato, ed era l’agostodel 2009. Rimasi un poco sorpreso, poine ho parlato con mia moglie. E ho dettoun nuovo “Sì”. Ho intrapreso il camminoe dopo aver meditato ho accettato,sapendo bene che cosa comportavaincamminarsi sulla strada del servizio aCristo e ai fratelli.

Secondo Brandinelli

“Con il diaconato, è grandeil desiderio di esserestrumento del Suo amore”Pensando alla chiamata al diaconato, ilprimo pensiero e il primo sentimentoche provo è quello dello stupore.Quando don Gian Piero ci ha chiamatiper propormi il cammino diaconale, cisiamo guardati e ci siamo detti: “proprionoi?”. Ci sembra una cosa grande esproporzionata rispetto a ciò che siamonoi: fragili, peccatori, bisognosi di

aiuto…Parlo al plurale perché, pure se rivolto a me,abbiamo sentito e cercato di vivere questachiamata come coppia, ed è stato unpercorso, lungo quattro anni, che ci haaiutato a crescere anche come sposi, ci hapermesso di valorizzare ancora di più ilSacramento del matrimonio che abbiamoricevuto trent’anni fa.Mi chiamo Andrea, ho 51 anni, sonosposato con Sabrina da 30 anni (fra qualchegiorno) e siamo genitori di sei figli, tre incielo che ci proteggono come Angelicustodi, e tre sono con noi. Da dieci mesisiamo nonni di Giacomo. Ringraziando il Signore, la fede è stato undono che ci è stato trasmesso dai nostrigenitori non solo a parole, ma soprattuttocon l’esempio. Questa fede abbiamocercato di coltivarla poi, assieme ai nostrifigli, Arianna, Simone e Laura, che ci hannoinsegnato a vivere con gioia ogni momento,ad affidarsi a Dio nelle scelte importanti e avivere come dono tutto quello che Dio ti dà,anche se difficile da comprendere.Nelle nostre comunità, Sala prima SanGiacomo poi, si è radicata la nostra fede eabbiamo cercato di servire il Signore, cosìcome ne siamo capaci. La comunità è lanostra famiglia nella quale ci sentiamoaccolti così come siamo, ci sostiene e cirichiama.Qui abbiamo incontrato tanti sacerdoti,figure fondamentali per la nostra crescita dicristiani e sposi. Ci hanno aiutato a tenerealto lo sguardo in ogni momento dellanostra vita, faticoso o gioioso.Così come abbiamo sentito il desiderio diapprofondire in tutti questi anni il dono cheil Signore ci ha fatto con il Sacramento delmatrimonio per amare l’altro così come Dioci ama ed essere segno del Suo amore, ègrande in noi il desiderio, con il diaconato,di essere strumento del Suo amore per chi vorrà farci incontrare.Il Signore è stato buono con noi eringraziamo per tutti i doni immeritati checi ha fatto. Accogliamo con gioia egratitudine questo amore e desideriamorisponderGli, impegnandoci a viverequanto San Paolo dice ai Colossesi“…e tutto ciò che fate in parole edopere, tutto si compia nel nome delSignore Gesù, rendendo per mezzodi Lui grazie a Dio Padre”.

Andrea Delvecchio

“Ho fede nel Signoree ringrazio di poternedare testimonianza”Mi chiamo Ettore Rossi e sono natonel ’50 (Anno Santo). Diplomato inragioneria nel ’69 (l’uomo era sullaluna io ero nella stanza dellacommissione d’esame). Sposatocon Maria nel ’75 (Anno Santo intutti i sensi). Una figlia.

FRANCO BISACCHI INSIEME ALLA MOGLIE RAFFAELLAE AI FIGLI LORENZO, GIULIA, CAMILLA ED EMANUELE

ETTORE ROSSIINSIEME ALLA MOGLIE MARIA

ANDREA DELVECCHIO INSIEME ALLA MOGLIE SABRINAE A TUTTA LA FAMIGLIA

SECONDO BRANDINELLI INSIEME ALLA MOGLIE ANNA MARIA EAI NIPOTI TOMMASO ED ENRICO

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Giovedì 21 novembre 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale,

San Paolo, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato) Istituto Lugaresi

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9,00 Istituto San Giuseppe (corso U. Comandini)Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Bagnile,Montereale

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del Cimitero

18.00 Cattedrale, Osservanza,San Rocco, San Domenico

18.30 Cappuccini, San Pietro19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

CappucciniLuzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,Sant’Egidio,Villachiaviche, Diegaro,Madonna delle Rose,Bulgarnò, San Mauro inValle, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Pio X, Gattolino,

Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Ruffio,Pioppa, Ponte Pietra,Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina, San

Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini18 Gatteo a Mare20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta;21 San Giacomo

Festivi: 8 Bagnarola, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;

10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti, SanGiacomo, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo, Gatteo aMare

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabato

ore 18 (chiesa SanGiuseppe), 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchiale

ore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villadi Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

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Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812, www.corrierecesenate.itSegreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] ordinario euro 45;sostenitore 70 euro; di amicizia 100 euro;estero (via aerea) 80 euro.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche srlwww.galeati.itvia Selice, 187/189 - 40026 Imola

Tiratura del numero 42 del 14 novembre 2013: 7.550 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 19 novembre 2013

Domenica 24 novembre - Anno CTrentaquattresima DomenicaTempo Ordinario - Cristo Re2Sam 5,1-3; Salmo 121;Col 1,12-20; Lc 23,35-43

Non si può nasconderel’impressione di un certoimbarazzo fra la seconda lettura

e il Vangelo. Nell’inno di San Paolo aiColossesi Gesù è presentato con unlinguaggio altisonante e forse un po’lontano da noi; nel Vangelo di Luca,invece, è presentato come uncrocifisso, deriso, insultato, umiliato.Verrebbe da chiedersi se sia lo stessopersonaggio quello di cui parlanoPaolo e Luca. È sconvolgente: l’evangelista ci invita acogliere l’apice della regalità di Cristonel luogo più angusto e maledetto, nelpiccolo spazio della croce. Il crocifissoè, sì,“signore”, ma di un piccolo lembodi terra e di un patibolo: tutto ciò cheserve per morire. Evidentemente lasua sovranità non segue i canoniclassici, ma ne inventa di nuovi: è unaregalità che passa per il fallimentoapparente, una gloria che si raggiungeattraverso l’umiliazione. Gesù è un reche siede sul trono scomodo dellacroce e la sua gloria risplende nel donoestremo di sé. La regalità di Gesùcontraddice la nostra visione di Dio. Il

re è colui che salva se stesso; colui chesfrutta tutte le risorse pur di aver salvala pelle. Schiavi di una logicapuramente mondana, non riusciamo aintravedere dietro la debolezza dellacroce la potenza dell’amore. Qui èposta l’immagine nuova di Dio,l’assoluta novità cristiana: un Dio chenon chiede sacrifici all’uomo, ma chesi sacrifica per l’uomo; che non poneal centro dell’universo se stesso, mal’uomo salvato e guarito. È lospettacolo del Figlio di Dio che svelanella sua nudità crocifissa il vero voltodi Dio. Nell’immagine impietosa di unuomo straziato, scarnificato,abbandonato, traspare,misteriosamente, la manifestazionepiù sconvolgente dell’amore. Insomma, un Dio senza bacchettamagica; che si china suoi piedidell’uomo; un Dio che consegna la suamemoria nel fragile gesto del panespezzato; che non toglie il dolore, malo condivide; un Dio che perdona finoal punto da giustificare i suoi assassini;che sceglie come primo “inquilino” delnuovo Regno un malfattore; chemuore abbandonato da tutti i suoiamici; che nella solitudine piùstraziante non maledice, ma consegnail suo spirito al Padre. Lo vogliamo, loscegliamo davvero un Dio così, un recosì?

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNOREGesù è “signore”, ma non secondo i nostri schemi

lunedì 25 novembresanta Caterinad’AlessandriaDn 1,1-6.8-20;Cant Dn 3,52-56;Lc 21,1-4

martedì 26san CorradoDn 2,31-45; Cant Dn3,57-61; Lc 21,5-11

mercoledì 27martiri giapponesidi NagasakiDn 5,1-6.13-14.16-17.23-28; Cant Dn3,62-67; Lc 21,12-19

giovedì 28san Giacomodella MarcaDn 6,12-28; Cant Dn3,68-74; Lc 21,20-28

venerdì 29san SaturninoDn 7,2-14; Cant Dn3,75-81; Lc 21,29-33

sabato 30sant’AndreaRm 10,9-18; Salmo18; Mt 4,18-22

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOIl cardinale Angelo Bagnasco in Cattedrale a CesenaVenerdì 22 novembre alle 21Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genovae presidenza della Conferenza episcopale italiana,venerdì 22 novembre alle 21 sarà in Cattedrale a Ce-sena. Presenterà l’enciclica di papa Francesco“Lumen Fidei. La fede, una luce per la vita”.

Messa in Cattedrale a conclusione dell’Anno della FedeDomenica 24 novembre alle 18. Saranno ordinati 5 diaconiIl vescovo Douglas presiederà la Messa che si celebrerà dome-nica 24 novembre alle 18, in Cattedrale a Cesena, a conclusionedell’Anno della Fede. Durante la celebrazione cinque candidatiriceveranno il sacramento dell’Ordine, nel grado del diaconatopermanente. Sono: Franco Bisacchi, Secondo Brandinelli, An-drea Delvecchio, Ettore Rossi (della parrocchia San Giacomo diCesenatico), e Luciano Veneri (della parrocchia di San Rocco diCesena). (Vista la concomitanza, il tradizionale incontro a Marto-rano dell’Apostolato della preghiera quest’anno non si svolgerà).

Monsignor Regattieri, vescovo da tre anniGiovedì 28 novembre alle 20,30 celebrazione in CattedraleRicorre giovedì 28 novembre il terzo anniversario dell’ordina-zione episcopale del vescovo Douglas. L’anniversario sarà ricor-dato durante una celebrazione eucaristica presieduta dalpresule, il 28 novembre alle 20,30, in Cattedrale a Cesena.

Settimana Biblica, “Seguimi”: il Vangelo dei discepoliIn Seminario a Cesena, dal 25 al 29 novembreL’Ufficio Catechistico-Settore Apostolato biblico propone una “Set-timana Biblica” che si terrà in Seminario a Cesena. Al centro delleriflessioni, “Matteo, ‘Seguimi’: il Vangelo dei discepoli”.Nelle serate da lunedì 25 a mercoledì 27 novembre guiderà lameditazione don Matteo Mioni, biblista della diocesi di ReggioEmilia-Guastalla. Venerdì 29 novembre don Francesco Pieri, pa-trologo presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, riflet-terà su “Matteo nell’esegesi dei Padri della Chiesa”.L’appuntamento per le quattro serate è alle 19,30.

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Giovedì 21 novembre 2013 7Vita della Diocesi

Brevi

Giornata diocesanadi “Avvenire”Domenica 24 novembre in occasione della Giornatadiocesana di “Avvenire”, sul quotidiano del giornouna pagina è dedicata alla diocesi di Cesena-Sarsina.

Incontroper divorziati risposatiSabato 23 novembre alle 18,30, in seminario aCesena, incontro per divorziati risposati e separaticonviventi sul tema “Coltivare la fede nella vita diogni coppia”, guidato da padre Mauro Peresico. Perinfo: Sabrina e Andrea Delvecchio, 338 1424377.

Gruppo “Nain,all’ombra della sua mano”Sabato 23 novembre dalle 16,30 alle 18 il gruppo“Nain, all’ombra della sua mano” si ritroverà neilocali della Porta Giovani (Seminario diocesano) perl’appuntamento mensile. È un cammino spirituale perchi ha perduto una persona cara. Per info: Marco eGiovanna Giannini, tel. 0547 91204.

Caritas, corsosulle competenze relazionaliI volontari Caritas (diocesani e parrocchiani) sonoinvitati al corso sulle competenze relazionali. Il corsoavrà cadenza mensile e si terrà presso la parrocchia diSan Vittore, dalle 17 alle 19. Primo appuntamentomartedì 26 novembre.

Calendario liturgicoÈ disponibile presso la Curia diocesana il Direttorio eCalendario liturgico per l’anno 2013-2014. Isacerdoti, religiosi e religiose sono invitati a ritirarela propria copia (15 euro).

ire Cristo ai giovani” è il titolo del “Brevepercorso per suscitare una presenza

cristiana nella scuola” promosso dagli uffici diPastorale scolastica e universaria, perl’insegnamento della religione cattolica e diPastorale giovanile della diocesi di Cesena-Sarsina.I tre incontri si terranno in Seminario a Cesena,dalle 17 alle 18,45 di mercoledì 27 novembre,giovedì 5 dicembre e mercoledì 18 dicembre.L’invito è rivolto in modo particolare alle famigliee a tutto il mondo della scuola.Al primo appuntamento, mercoledì 27 novembre,l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio monsignorLuigi Negri interverrà su “Dire Cristo ai giovani.Come raggiungere la certezza sul fatto di Cristo”.Nello scenario desolante della società relativista,scettica e, dunque, cinica, si intende proporre conforza l’avvenimento cristiano come unica rispostaal bisogno di verità e di libertà checontraddistingue la vita dei giovani.Secondo incontro, giovedì 5 dicembre: “Dire Cristo ascuola. La scuola risponde al bisogno di vita deigiovani?”; all’incontro interverrà Franco Nembrini,docente e scrittore. L’anelito di felicità che sale dalcuore dei giovani come è corrisposto nella scuola?Chi fa la scuola è interessato alla crescita integraledella persona?Assemblea unitaria, mercoledì 18 dicembre, su“Come rendere più efficace la nostratestimonianza nella scuola?”, a cura dell’Ufficioper la Pastorale scolastica.

D“

Tre incontri in seminario

“Dire Cristoai giovani”,una presenzacristiana nella scuola

l termine dell’Udienza generale dimercoledì 13 novembre, papa Francesco è

tornato a ricordare il disastro che ha colpitole Filippine, dopo che già domenica scorsaaveva invitato a “pregare e far giungereanche il nostro aiuto concreto”. Raccogliendol’accorato invito del Santo Padre, domenica1° dicembre in tutte le chiese d’Italia si terrà

A

Tifone nelle Filippine,una raccolta in tutte le chiese

una raccolta straordinaria, indetta dallapresidenza della Conferenza episcopaleitaliana a sostegno delle popolazioni colpite.La presidenza della Cei da subito ha dispostolo stanziamento di 3 milioni di euro dai fondiderivanti dall’otto per mille, mentre Caritasitaliana ha messo a disposizione 100mila euro.Alla proposta aderisce anche la nostra diocesi.Le offerte - specificando la causale“Emergenza Filippine” - possono essereinoltrate alla Caritas italiana tramite:versamento su c/c postale numero 347013intestato a: CARITAS ITALIANA, Via Aurelia 796

- 00165 Roma; bonifico bancario: o BancaPopolare Etica - Via Parigi 17, Roma CodiceIBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113Codice BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A; UniCredit -Via Taranto 49, Roma Codice IBAN: IT88U020 0805 2060 0001 1063 119 CodiceBIC/SWIFT : UNCRITM1707; Banca Prossima -Piazza della Libertà 13, Roma Codice IBAN:IT06 A033 5901 6001 0000 0012 474 CodiceBIC/SWIFT: BCITITMX; Banco Posta - VialeEuropa 175, Roma Codice IBAN: IT91 P0760103 2000 0000 0347 013 Codice BIC/SWIFT:BPPIITRRXXX

Si effettueràdurante le celebrazionidi domenica 1 dicembre.Alla proposta della Ceiaderisce anche la diocesidi Cesena-Sarsina

FOTO AFP/SIR

Movimenti e associazioni

Cl, Scuola di comunitàAc, tempo di OrientMsacComunione e LiberazioneLunedì 25 novembre alle 21,15, nella chiesa di Sant’Agostino, aCesena, il movimento di Comunione e Liberazione si ritrova perl’Assemblea di scuola di comunità. Sarà presente Davide Prosperi,responsabile della Fraternità di Cl della Lombardia.

Azione CattolicaIndecisi sulla scelta della scuola superiore? Desiderosi di chiederein prima persona cosa cambia dopo la terza media? Domenica 24novembre alle 16,30, a Cesena al Liceo della Comunicazione, ilMovimento Studenti di Azione Cattolica organizza un pomeriggio diorientamento aperto a tutti, in cui alcuni ragazzi delle scuolesuperiori di Cesena e dintorni si metteranno a disposizione perrispondere a qualsiasi dubbio e portare la loro testimonianza dastudenti attivi, partecipi e appassionati.

Gruppo di preghiera “Padre Pio”Nei giorni 4, 5 e 6 dicembre alle 20,30, a Cesena presso il conventodei Cappuccini, il Gruppo di preghiera “Padre Pio” effettuerà gliEsercizi spirituali. Guiderà le meditazioni padre Francesco. Lapartecipazione è estesa a tutti.

CONVEGNO PASTORALE“Giovani protagonistidel cambiamento”Domenica 17 novembre nell’auditorium del seminariogenitori, educatori, catechisti a convegnoper un’esperienza di progettazione condivisa.Ha guidato le riflessioni don Bernardino Giordano

innovare insieme la pastorale per educare alla vita buona delVangelo. È questa la sfida che la nostra comunità diocesana deveaffrontare se vuole essere a servizio della nuova evangelizzazione,quest’anno particolarmente rivolta ai giovani. Domenica 17

novembre cinque uffici diocesani si sono riuniti con genitori, educatori,catechisti per un’esperienza di progettazione condivisa. Nell’introdurre ilavori monsignor Walter Amaducci ha invitato alla pazienza e aldiscernimento, ingredienti necessari per vivere appieno questo annopastorale. Il metodo di lavoro proposto da don Bernardino Giordano,responsabile della pastorale familiare del Piemonte, è stato efficace.L’analisi del rapporto giovani 2013 dell’Istituto Toniolo ha dato il via ailaboratori, chiamati a leggere la realtà e a formulare idee per iniziative neivari ambiti (affettività, fede, società, volontariato, studio, lavoro, festa etempo libero). Un’occasione vera di confronto dove è stata abbandonatala classica lezione frontale per dare spazio a tutti di esprimere le proprieidee. Le dieci proposte finali saranno messe a disposizione degli Uffici

R

Diocesani per il prosieguo dell’annopastorale. Il vero obiettivo della giornataera quello di lavorare insieme, unire italenti di ognuno per costruire unamentalità comune tra le diversesensibilità presenti in Diocesi. Unarisposta all’individualismo che spessoprevale anche nelle nostre modalità difare pastorale. Partire dalla presenza diDio, dall’adorazione eucaristica, per nonfermarsi a “cosa ho fatto”, ma per dirsi“chi sono”. I giovani chiedono agli adulticoerenza esemplare e un rapportopositivo. Spetta a noi essere conseguentidando per primi la testimonianza. Unacondivisione vera quella del convegnoche si è sviluppata nel corso dellagiornata con il pranzo insieme e loscambio pomeridiano di esperienze.Toccante la testimonianza della madre-nonna che ha vissuto sulla sua pelle la

separazione deigenitori e ha trovatouna comunitàcristiana capace diessere madre emaestra, così comechiede PapaFrancesco. Saperessere vicini,accoglienti, con cuoredi misericordia e nellaconsapevolezza cheGesù non chiama icapaci, ma rendecapaci quelli chechiama. Il vescovoDouglas ha celebratol’Eucarestiarichiamando allasperanza che puògenerare una

prospettiva di cambiamento. I termininegativi che descrivono l’universogiovanile (precarietà, fragilità…) nondevono far dimenticare che “nemmenoun capello del vostro capo andràperduto”. Abbiamo un grande motivo perfarlo, Cristo Risorto presente in mezzo anoi sempre, anche di fronte allacatastrofe più devastante. Se sapremooffrire spazi e luoghi ai giovani perritrovare loro stessi non saremo travoltidal pessimismo, ma lavoreremo notte egiorno come racconta San Paolo, contranquillità, perché “sorgerà con raggibenefici il sole di giustizia”.

William Casanova

OLTRE TRENCENTO PERSONE AL CONVEGNOPROMOSSO DALLA PASTORALE GIOVANILE,FAMILIARE, SOCIALE, DALL’UFICIO CATECHISTICO E DALLA CARITAS DIOCESANA(FOTO TERZO FOSCHI)

Page 8: Corriere Cesenate 43-2013

Giovedì 21 novembre 20138 Vita della Diocesi

Parrocchia di Torre del Morocontinua la Visita pastorale

orre del Moro è la prima parroc-chia ‘di città’ a essere toccatadalla visita pastorale.Arrivando dalla Valle del Savio,

si percorre la via Romea e si hanno subi-to i primi segnali del nuovo che avanza.Alberghi, un centro commerciale, nuoviuffici sono andati ad aggiungersi ai com-plessi condominiali costruiti negli anniSessanta.Da quattro anni presta servizio da questeparti don Paolo Foschi, chiamato a gui-dare un gregge di più di 3mila persone(1.200 le famiglie). Un territorio dall’im-pronta artigianale e industriale, chiusotra la via Dismano e la via Emilia. “Lageografia non si presta molto all’aggrega-zione, attorno alla chiesa non c’è unaborgata. È una parrocchia un po’ fuorimano, ma dal cuore grande”, dice donPaolo. “Si tratta di una zona che ha accol-to molti migranti essendo uno sboccostradale comodo anche per chi viene dafuori. Diversi sono colo-ro che, negli anni passa-ti, si sono trasferiti quida San Piero in Bagno oda Borello”. La presenzadi vie di comunicazionee industrie ha portatoda queste parti ancheimmigrazione straniera.“Ci sono extracomuni-tari, molti di loro sonocristiani e frequentanola messa, gli altri li co-nosciamo attraverso laCaritas”. La parrocchiadi Torre del Moro aderi-sce, infatti, al Centrod’Ascolto interparroc-chiale della Caritas portato avanti di con-certo alla parrocchia di San Vittore. “Losviluppo e il consolidamento di un cen-tro Caritas proprio di Torre del Moro èuno degli obiettivi che vorremmo realiz-zare, insieme alla costituzione di ungruppo famiglie”, ammette don Paolo.Proprio le famiglie, è la costatazione delsacerdote, “sono quelle che maggior-mente stanno risentendo della crisi eco-nomica che si è manifestata anche con lachiusura di realtà imprenditoriali”.Gente generosa e disponibile. Ecco comedon Paolo definisce i proprio parrocchia-ni. “Sono molto legati alla parrocchia. Inquesto senso si deve leggere anche l’au-mento del numero di catechisti ed edu-catori, molti dei quali giovanissimi, ri-scontrato negli ultimi anni. Una realtà ‘diperiferia’, ma dove si riescono ancora acurare i rapporti umani”. La parrocchiadi Torre del Moro si è distinta negli anni

T

per la presenza di un gruppo giovanilenumeroso che si ritrovava non solo per laMessa domenicale, ma anche per le tan-te attività condivise, tipo momenti musi-cali grazie al gruppo parrocchiale “Tnt”.“Col tempo sono sempre meno i giovaniche si avvicinano alla parrocchia. Il grup-po così come era una volta è un po’ im-ploso. Cerchiamo di seguire le attivitàdell’Ac diocesana, soprattutto coi ragazzidi Ac e Acg”. I ragazzi sono anche prota-gonisti del centro estivo parrocchiale edei campi che si tengono nelle montagnevicino casa, Valle Savio e Campigna sututte.Accanto alla chiesa si sviluppa un camposportivo molto attrezzato che ospital’Asd Torre Savio, affermata scuola-calciodel territorio. La chiesa di Torre del Moro è dedicata aSanta Maria Immacolata, festeggiata l’8dicembre, anche se la festa parrocchiale

Da domenica 1 dicembre a domenica 8 dicembreil vescovo Douglas visiterà la comunità guidata

da don Paolo Foschi

CALENDARIOVISITA PASTORALE

ALLA PARROCCHIA DI

TORRE DEL MORO(Cesena)

dall’1 all’8 dicembre

Domenica 1 dicembre• ore 11: inizio Visita Pastorale con

Messa

Lunedì 2 dicembre• ore 10: visita alle fabbriche• ore 11,30: visita alla caserma della

Guardia di Finanza• ore 18: incontro con il mondo del la-

voro• ore 20: Messa per la Novena dell’Im-

macolata• ore 21: incontro con i giovani

Martedì 3 dicembre• ore 11: visita alla scuola materna• ore 18: incontro con il mondo dello

sport• ore 20: Messa per la Novena dell’Im-

macolata e incontro con i catechisti

Mercoledì 4 dicembre• ore 20: Messa per la Novena dell’Im-

macolata, Adorazione Eucaristica eincontro con le famiglie

Giovedì 5 dicembre• ore 18: incontro con le famiglie

Venerdì 6 dicembre• ore 10: visita agli anziani• ore 15: Messa e unzione degli amma-

lati• ore 18: incontro con i privati• ore 20: Messa per la Novena dell’Im-

macolata, incontro con il Consigliopastorale parrocchiale e Consiglioper gli affari economici

Sabato 7 dicembre• ore 14,30: preghiera e fiorita alla Ma-

donna dei bambini e dei ragazzi delcatechismo

Domenica 8 dicembre• ore 9,30: Messa e conclusione della

Visita pastorale

ZONA PASTORALE VALLE DEL SAVIO-DISMANO - UNITÀ PASTORALE N. 20

LA FACCIATA DELLA CHIESA PARROCCHIALEDI TORRE DEL MOROIN VIA VOLTRI A CESENA.SOTTO, DON PAOLO FOSCHI, AMMINISTRATOREDI TORRE DELMORO DAL 2010(FOTO ARMUZZI)

che si sviluppa nell’arco di più giorni econ momenti conviviali si tiene a metàsettembre. Una chiesa parrocchiale (orainteressata da lavori di ristrutturazione altetto) nata più di ottant’anni fa, inaugu-rata nel 1930 con una processione partitada Pievesestina. Negli anni successivi, ilparroco di allora, don Sergio Cappelletti,fece costruire accanto alla chiesa il cam-po sportivo, una sala bar e una sala gio-chi. Nel 1984 viene ricostruita e ampliatala canonica. I locali parrocchiali vengonousati per feste e momenti di aggregazio-ne grazie anche all’attività, racconta donPaolo, “di un gruppo di persone che simette a disposizione per cucinare, conottimi risultati”. Ben attrezzato è anche ilgruppo dei pasqualotti di Torre del Moro(Pasquarùl d’la Tòra de’ Mor) uno deitanti gruppi che animano la sera del-l’Epifania in Romagna.

Michela Mosconi

Visita Pastorale a Linaro | Il vescovo Douglas con don Pietro e la comunità

Da domenica 10 a domenica 17 novembre il vescovo Douglas ha visitato iterritori delle parrocchie di Linaro e Giaggiolo. Insieme al parroco don Pie-tro Calvo, ha incontrato tutte le componenti della comunità.SUL SITO CORRIERECESENATE.ITÈ A DISPOSIZIONE UN’AMPIA PHOTOGALLERY

Page 9: Corriere Cesenate 43-2013

Giovedì 21 novembre 2013 9Vita della Chiesa

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Rimini

VALORE CITTÀ S.R.L. Società del COMUNE DI CESENAASTE PUBBLICHE IMMOBILIARI

Rende noto che nella giornata di GIOVEDÌ 12 DICEMBRE 2013avranno luogo gli esperimenti delle ASTE PUBBLICHE

relative ai seguenti BENI IMMOBILI:1) “Negozio in Via Paiuncolo” (Cesena, Via Paiuncolo, 16 – adiacenze Piazza della Libertà):unità monolocale dotata di servizi con possibilità d’uso ufficio e di trasformazione a “residen-ziale”. Sup. commerciale di circa mq. 36,38

Base d’asta €. 56.000 oltre IVA 2) “Ex scuola elementare Ponte Cucco” (Cesena – Loc. Ponte Cucco – Via Prov.le Cervese,1818): immobile recuperabile a uso residenziale. Sup. comm.le di circa mq. 217. Sup. territorialecomplessiva di circa mq. 810. Base d’asta €. 155.000 oltre IVA

3) “Ex scuola elementare Pioppa” (Cesena – Loc. Pioppa – Via Cervese, 7180): immobile re-cuperabile a uso residenziale. Sup. comm.le di circa mq. 740. Sup. territoriale complessiva dicirca mq. 1.579. Base d’asta €. 390.000 oltre IVA

4) “Negozio in C.so Comandini” (Cesena – C.so U. Comandini, 10/A): unità immobiliare a usocommerciale e terziario posta nel centro storico di Cesena. Sup. di circa mq. 60.

Base d’asta €. 113.000 oltre IVA

5) “Area edificabile rotonda Case Finali” (Cesena, tra Via Fiorenzuola e Viale Marconi): trat-tasi della capacità edificatoria correlata all’area suddetta corrispondente ad una SUL di circa mq.430,35. Base d’asta €. 145.000 oltre IVA

6) “Area edificabile Ronta” (Cesena – loc. Ronta – tra Via Ronta e Via Dei Ciclamini): porzionedi comparto edificabile a destinazione polifunzionale. Sup. catastale dell’area in vendita pari acirca mq. 8.740. Base d’asta €. 230.000 oltre IVA

Nella giornata di GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2013avranno luogo gli esperimenti delle ASTE PUBBLICHE

relative a i seguenti BENI IMMOBILI:

7) “Casa colonica S. Lazzaro” (Cesena – loc. Case Castagnoli, uscita secante – Via EmiliaLevante, 3067): fabbricato recuperabile a usi diversi fra i quali alberghi, pubblici esercizi, arti-gianato di servizio e produttivo, commercio all’ingrosso, industria, ecc., insistente su di una sup.fondiaria complessiva di circa mq. 2.208. Base d’asta €. 440.000

8) “Area edificabile ex Poderi S. Lazzaro” (Cesena – loc. Case Castagnoli, uscita secante– Via Emilia Levante): area edificabile (porzione di un più ampio comparto) a prevalente desti-nazione polifunzionale. Sup. catastale mq. 20.140. Base d’asta €. 790.000 oltre IVA

9) “Podere Cesuola”(Cesena, vicinanze ex discarica di Rio Eremo): terreno agricolo in zonacollinare a prevalente estensione boschiva della superficie di circa mq. 35.651.

Base d’asta €. 17.000

10) “Area edificabile casello autostrada Cesena Nord” (Pievesestina di Cesena – viaBiella/via Almerici): area edificabile (porzione di un più ampio comparto) a destinazione poli-funzionale. Superficie di circa mq. 6.873. Base d’asta €. 215.000 oltre IVA

11) “Podere S. Andrea” (Cesena – Loc. Pievesestina – Via Fiume di S. Andrea): terreno agri-colo della superficie di circa mq. 13.631. Base d’asta €. 15.000

12) “Ex scuola elementare San Cristoforo” (Cesena – Loc. S. Cristoforo – Via S. Cristoforo,4200): immobile recuperabile a uso residenziale, commerciale e terziario. SUL di circa mq. 740con possibilità di ampliamento. Base d’asta €. 515.000 oltre IVA

Per informazioni relative agli IMMOBILI, BANDI DI GARA e MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: consultare il sito internet www.valorecitta.it; telefonare al numero sotto indicato, dal lunedì al venerdì, ore 9,00-13,00 15,00-19,00; rivolgersi all’ufficio di Valore Città (c/o Comune di Cesena – settore Patrimonio – ingresso lato Rocca Malatestiana – 1° piano) nelle giornate di lunedì e mercoledì, ore 9,30 – 12,00.Iscrivendosi alla NEWSLETTER di Valore Città (vedi apposita sezione presente nel sito www.valorecitta.it) sarà possibile ricevere utili aggiornamenti in merito alle più importanti novità.Tel. 0547 356810 – Fax 0547 356821 e-mail: [email protected] L’Amministratore Delegato Dott. Alder Abbondanza

✎FISC IN TERRA SANTA, ALCUNE RIFLESSIONI | di Francesco Zanotti

Per alcuni il presidente sirianoAssad sarebbe un criminale,per altri invece uno che almeno

non fa danni, soprattutto aicristiani. Basterebbe questo percomprendere le difficoltà che sivivono nei territori percorsiduemila anni fa da Gesù. La TerraSanta è un crogiuolo di razze,religioni e nazioni. Un insiemeintricato, del tutto incomprensibile dachi non abita a queste latitudini, magiunge qui solo per qualche giorno, dapellegrino.In questa terra martoriata, in cui laclasse media emigra e gli integralistireligiosi chiamano i cristiani (solo l’unper cento della popolazione) ancora"crociati", il matrimonio è soloreligioso, i cimiteri sono divisi perappartenenza religiosa e l’anagrafecivile è suddivisa per fede. Lamaggioranza degli ebrei è atea, ma intutti rimane forte il legame credooriginario. In questo contesto, la verasfida per il Medio Oriente è lacoesistenza. I cristiani, soprattutto icattolici, ci mettono del loro inpositivo, con le stimatissimeesperienze delle scuole, in gran parte

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frequentate da musulmani. Sono veree proprie eccellenze, molte realizzatee portate avanti con gli aiuti chearrivano dall’Italia, anche grazie aifondi Cei dell’8xmille. Il dialogo passaattraverso la vita di tutti i giorni, oltreai proclami televisivi che giungono inOccidente. Le scuole cattoliche sonofrequentate dal 5 per cento dellapopolazione: un dato che sicommenta da solo.In questi luoghi, non lontani dallerivolte giovanili avviate con laprimavera araba, il patriarca latino diGerusalemme, monsignor FouadTwal, parla apertamente di miracoloquando gli si chiede della preghieraindetta da papa Francesco per lapaventata guerra in Siria. "Noiabbiamo una certezza - dicesollecitato dalle domande dei

giornalisti venuti dall’Italia -. Primadella giornata di digiuno e preghiera(sabato 7 settembre, ndr) qua tuttidavano per scontata la guerra. Ilgiorno dopo era già all’opera ladiplomazia. Il nostro esercito sono ifedeli. Le nostre bombe le preghiere".Poi aggiunge: "Tutti parlano diterritori occupati, ma nessuno precisache sono occupati dall’esercitoisraeliano. Noi siamo per l’amicizia, lapace e la giustizia e la carità è illinguaggio che tutti capiscono bene.Riponiamo molte speranze nellaprossima visita di papa Francesco chedovrebbe tenersi nel 2014 (qualcunoazzarda ad aprile, ndr). Grazie alla mediazione di padreIbrahim Faltas (la settimana scorsainsignito della cittadinanza onoraria aSogliano al Rubicone per l’amicizia e

Cristiani l’un per cento della popolazioneLa vera sfida per il Medio Oriente è la coesistenza

il lavoro realizzato in favore dellapace con monsignor Pietro Sambi,nunzio apostolico in Israele eoriginario del paese romagnolo) lapiccola delegazione dei giornalistiFisc ha l’opportunità di dialogare conil sindaco di Betlemme. Per la primavolta è una donna, madre di cinquefigli, a guidare la città in cui nacqueGesù. Cattolica e vedova, docenteuniversitaria per 21 anni, VeraBaboun è ora impegnata in questacittà di 30 mila abitanti costretti insoli 7 chilometri quadrati da un murodi cemento armato alto 12 metri."Abbiamo una generazione che nonha mai visto il Santo sepolcrodistante da qui solo pochi chilometri- dice con amarezza il primocittadino -. Quasi il 50 per cento degliabitanti è sotto i 25 anni, ma per tanti

giovani l’unica via di salvezza èl’emigrazione. Da Betlemme arrivaa tutto il mondo un messaggioimportante. Ma se noi cristianisiamo costretti ad andarcene, cosarimarrà di tutto questo? Ogni aiutodella Chiesa cattolica è per noidecisivo, anche se a voi puòapparire un’inezia. È determinanteper la nostra esistenza e per lanostra vita".In visita ai luoghi santi nei giorniscorsi, si è colto benissimo il rischioche vengano trasformati in musei,con la gente che li frequenta pervederli e non per pregare. Loconferma anche la lettrice che hapartecipato al pellegrinaggiopromosso dalla parrocchiadell’Osservanza (cfr. lettera a pag.31). "Betlemme non è isolata solodal punto di vista geografico, maanche il suo messaggio di paceormai è circondato - dice ancora ilsindaco che poi chiude con paroleche spiazzano i suoi interlocutori -.Non mi abbatto. Cerco la graziadentro a ogni disgrazia, così soffromeno e, anche se piango, non cedoalle difficoltà".

Educare e testimoniareCosì i cristiani fanno la differenza

educazione e la testimonianza. La prima comebase su cui costruire il futuro. La seconda comemissione, come scelta di vita. Se si potesse

condensare l’impegno delle comunità cristiane in TerraSanta, probabilmente non ci sarebbe miglior cifra sinteticadi questa: educare e testimoniare. È un pensiero condivisodai partecipanti al pellegrinaggio che la Fisc (Federazioneitaliana che raggruppa 186 settimanali cattolici) hacompiuto nei Luoghi Santi dal 6 al 10 novembre.Un’esperienza riservata ai vincitori - ma non solo - delconcorso giornalistico “8xmille senza frontiere”,organizzato in collaborazione con il Servizio Cei per lapromozione del sostegno economico alla Chiesa. Undici ipartecipanti, complessivamente. Da Nazaret a Betlemme,passando per Gerusalemme, tre giornate intense “alleradici della cristianità”, che hanno segnato la fede, maanche l’animo. Perché non è facile vivere in queste terre,per varie ragioni. Per questo educare e testimoniare nonsono un impegno tra i tanti, ma l’unica “speranza” percostruire un futuro di pace. Due storie raccolte aBetlemme danno sostanza a tutto ciò.

“Terra Sancta College”. “L’educazione è la base su cuipreparare il futuro. Se non si riceve la giusta preparazione,non si ha futuro”. Padre Marwan Di’des, direttore del “TerraSancta College” per i ragazzi, promosso dalla Custodia diTerra Santa (frati francescani), non ha dubbi sul valoredella formazione. “Lo studio - ripete - è l’unico strumentoper renderti libero”. È su questo che bisogna “puntare”. Esono i numeri a dargli ragione: la scuola di Betlemme,divisa tra ragazzi e ragazze, conta complessivamente 1.850alunni. “Il College - spiega - inizia dal nido e prosegue fino

’L alla maturità. Attualmente sono presenti due indirizzi -classico e scientifico - e si pensa d’introdurne un terzo -tecnologico - appena saranno pronti i curricula delministero dell’Educazione”. Dall’anno scorso, è statoavviato un progetto innovativo in cui gli studenti sonocoinvolti in un “dialogo serrato” con i docenti nel propriopercorso formativo. “In questo modo - dice padre Di’des -si cerca di scoprire le specificità di ciascuno, per capire il dipiù da aggiungere”. Un’altra cosa “innovativa” è la praticadella raccolta differenziata. “I nostri ragazzi - afferma fieroil direttore - sanno già come riciclare carta e altri rifiuti. Evisto che ora si parla d’introdurre la differenziata in città,posso dire che i ragazzi sono già pronti. Basta pensare chequest’anno con la carta riciclata hanno già preparato 700cartoline per gli auguri natalizi”. Piccole cose, che quidiventano grandi e possono tracciare un solco per ilfuturo.

Centro artistico salesiano. Ogni realtà, infatti, nasce conquesto obiettivo ben preciso. È quanto sta cercando di fareanche il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo),che con il contributo della Cooperazione italiana, neglianni 2001-2005, ha avviato a Betlemme il Centro artisticosalesiano. Si tratta del primo programma di formazioneprofessionale esistente in Palestina nel settoredell’artigianato artistico, il quale fornisce corsi di legnod’olivo, ceramica e madreperla. Grazie ai successivifinanziamenti, in modo particolare della Conferenzaepiscopale italiana con l’8xmille, il Centro è divenuto unostrumento d’eccellenza, offrendo, tra l’altro, programmi diavviamento alla creazione di piccole aziende attraverso ilmicrocredito. Attualmente è frequentato da sei studenti.

“Qui - spiegano i promotori, tra cui due giovani italiani,impegnati con diversi ruoli, Marialuisa Casella e LuigiBisceglia - si fa arte, si fa un lavoro pieno di vita. Nellalavorazione della materia si cerca la perfezionedell’oggetto che viene creato. Tenendo sempre benpresente che il tutto viene fatto non per fini commerciali,ma esclusivamente educativi”.

dall’inviato Sir a BetlemmeVincenzo Corrado

Pellegrini in Terra Santa insieme al Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa

BASILICADEL SANTO SEPOLCRO

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Giovedì 21 novembre 201310 Vita della Chiesa

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

24 novembreGiornata del Sovvenirea sostegno dei sacerdoti“Ah, come vorrei una Chiesa poverae per i poveri” esclamò papaFrancesco il 16 marzo scorsodavanti ai giornalisti. Quindi nonservono più le offerte per isacerdoti, l’Otto per mille, gli aiutivari alle chiese?Il giorno prima davanti ai Cardinaliil Papa aveva detto: “La veritàcristiana è attraente e persuasiva,perché risponde al bisognoprofondo dell’esistenza umana,annunciando in manieraconvincente che Cristo è l’unicosalvatore di tutto l’uomo e di tuttigli uomini”.È questa infatti la “mission” dellaChiesa, che si svolge secondo trepercorsi: si tratta dei luoghi di culto(costruzione e manutenzione) percelebrare l’Eucaristia e tutti isacramenti, delle strutture per ilcatechismo e le attività per iragazzi, delle iniziative di caritàsempre più necessarie in Italia eall’estero, del mantenimento deipresbiteri, che devono viveredell’altare. Tutta questa attività, che serve perl’evangelizzazione e “rispondeanche ad un bisogno profondodell’esistenza umana”, vienesostenuta dal servizio economicoalla Chiesa secondo le tre finalità:culto e pastorale, carità esostentamento del clero.Il Papa indubbiamente vuoleinsegnarci uno stile, che deverispecchiare anche la vita dellaChiesa che si presenta davanti almondo; per cui viene condannata lamondanità, lo spreco, ilconsumismo e di conseguenza ilvenir meno della custodia delcreato. Viene insegnata la sobrietànella vita del presbitero, nei mezziusati per l’apostolato e nella vitadei cristiani. È bene che il Papa ciricordi questo stile evangelico, chenon deve essere confuso con lamancanza di mezzi, che finirebbeper colpire anzitutto i più poveri.La Giornata del 24 novembre per leofferte per i sacerdoti merita quinditutta la nostra attenzione, siaperché con quanto viene ad essigarantito dall’Istituto centrale peril sostentamento del Clero (poco piùdi 800 euro al mese) non si diventaricchi, sia perché più offerte ci sono,meno si deve attingere al fondodell’Otto per mille, liberando cosìdisponibilità per la carità e ilculto/pastorale. Anche qui si puòdire: con il poco di tanti, si può faremolto.

Claudio Stagnivescovo delegato per il Sovvenire

dell’Emilia Romagna

La domenica di papa Francesco

Non lasciarsi ingannareAll’Angelus di domenica 17 novembre il Pontefice invita al discernimento

per non seguire i falsi messiaono un richiamo alla speranza e alla pazienza le parole

che pronuncia a Gerusalemme davanti al tempio,nonostante le affermazioni cupe e preoccupanti,scenari di distruzioni e di persecuzioni che disegnano

un orizzonte di sofferenza e di morte. Proprio in questosguardo fatto di minacce e di una disastrosa fine che si deveessere capaci di leggere una realtà diversa: è il tempo della“contraddizione della speranza”. Gesù parla dalla città diGerusalemme che lo vedrà morire sulla croce, città che cadrànel 70 dopo Cristo, il cui tempio sarà distrutto. Ma è proprioqui che avviene il fatto che pone in secondo piano tutte le altrecose, aprendo il cuore alla speranza: la resurrezione di Gesù.Le parole della pagina del Vangelo di Luca non vanno lettecome l’annuncio di una fine disastrosa, ma invito a guardare al

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futuro, per vivere il tempo presente;non una fuga e un disimpegno dallarealtà, ma un diverso modo di viverequanto ci è dato. Ed è proprio quiche trova spazio l’invito di Gesù anon seguire i falsi leader di questomondo; santoni, stregoni e profetifasulli preoccupati solo di attirare lementi soprattutto quelle dei giovani.Quello di Gesù, ricorda il Papaall’Angelus, è il discorso sugli ultimitempi, e lo pronuncia dopo averascoltato la gente che parlava deltempio e della sua bellezza. Ed eccoquelle parole cariche di oscuripresagi: “Verranno giorni nei quali,di quello che vedete, non saràlasciata pietra su pietra”. Possiamodire naturale, a questo punto, ladomanda delle persone che loascoltavano gli pongono, e cioè:quando accadrà questo?Qui si inserisce il diverso modo dipercepire la storia, di guardare altempo in cui viviamo, di badare pocoo nulla ai segni che preannuncianosimili disastri, ma di cogliere le verequestioni che ci devono interessare.Più volte le abbiamo ritrovate neiVangeli: l’attesa del tempo nuovo,che non è fatta di paure cheparalizzano, ma di quella fiduciadelle donne che lo hanno aspettatocon le lanterne colme d’olio; diZaccheo che cercava di vedere Gesù,ma che è stato visto da lui; o, infine,della donna che sfiora il lembo delmantello.Come sempre Gesù stravolge i nostripensieri, le nostre preoccupazioni eci invita ad andare in profondità. Levere questioni sono due, ricordaall’Angelus Papa Francesco: “Nonlasciarsi ingannare dai falsi messia enon lasciarsi paralizzare dalla paura.Secondo: vivere il tempo dell’attesa

come tempo della testimonianza edella perseveranza”.Anche noi “siamo in questo tempodell’attesa”. E il “non lasciarsiingannare” è invito al discernimento,“questa virtù cristiana di capire doveè lo spirito del Signore e dove è ilcattivo spirito”. Anche oggi, ricordaFrancesco ci sono “falsi salvatori, chetentano di sostituirsi a Gesù: leaderdi questo mondo, santoni, anchestregoni, personaggi che voglionoattirare a sé le menti e i cuori,specialmente dei giovani. Gesù cimette in guardia: non andate dietroa loro”. Il Signore “ci aiuta anche anon avere paura: di fronte alleguerre, alle rivoluzioni, ma anchealle calamità naturali, alle epidemie,Gesù ci libera dal fatalismo e da falsevisioni apocalittiche”. Tribolazioni,prove, fatti terrificanti che, a benguardare, hanno più volte segnato lastoria umana. Ma quelle parole cheLuca scrive - “neppure un capello delvostro capo andrà perduto” - ciricordano che siamo nelle mani diDio e “le avversità che incontriamo

per la nostra fede e la nostraadesione al Vangelo sono occasionidi testimonianza; non devonoallontanarci dal Signore”. Qui ilpensiero del Papa, ma anche ilnostro, va ai tanti cristiani cheancora oggi “soffrono persecuzioni acausa della loro fede”. Ce ne sonotanti, dice Francesco; a loro si uniscenella preghiera e nell’affetto,ammirandone coraggio etestimonianza. Prove e difficoltà chefanno parte di un disegno piùgrande. Con la perseveranza,salverete la vostra vita,ci dice Gesù. È richiamo allasperanza e alla pazienza, “al saperaspettare i frutti sicuri della salvezza,confidando nel senso profondo dellavita e della storia”.La pazienza è attendere con fiduciasenza lasciarsi schiacciare dalledifficoltà, dalle prove; non èrassegnazione. Paziente è chi saguardare con speranza, e conosce ilsignificato di quella pietra rotolatadavanti al sepolcro vuoto.

Fabio Zavattaro

In piazza San Pietrosono statedistribuite ventimilaconfezioni di“Misericordina”,una sorta di rosarioin 59 grani.Quanti hanno fattoscorta della“medicinadel farmacistaFrancesco”?

VATICANO, 17 NOVEMBRE: PAPA FRANCESCO SI AFFACCIA ALLA FINESTRA DELLOSTUDIO NEL PALAZZO APOSTOLICO VATICANO PER RECITARE L’ANGELUS CON I FEDELIE I PELLEGRINI CONVENUTI IN PIAZZA SAN PIETRO (FOTO L’OSSERVATORE ROMANO(WWW.PHOTO.VA) / SIR)

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Giovedì 21 novembre 2013 11Attualità

Villaggio globaledi Ernesto Diaco

LE PRIME ESPERIENZE IN RETEDEI “NATI COL CELLULARE”I nativi digitali?Superati ancheloro. Fino a ieri, isociologi dellacomunicazione -e i giornali - ave-vano preso l’abi-tudine didefinire così igiovanissimi natidopo l’avvento di internet e degli smar-tphone. Per noi, diventati adulti in unmondo analogico e sbarcati più o meno ra-pidamente nel nuovo continente senza fili,il confronto era impari. Immigrati o tardividigitali, queste le etichette appioppateci piùdi frequente, a marcare la differenza. Noi,cresciuti a pane e nutella. Loro, a pane ecellulare.Oggi però sembra imporsi un’ulteriore cate-goria. Ecco dunque spuntare sulle rivistespecializzate i “mobile-born”, letteralmentei “nati col cellulare”. Sono i bambini di oggi,che prima di imparare a parlare e a cammi-nare hanno già dimestichezza con il tablet eil telefonino di papà. E non si tratta di unametafora: secondo uno studio di “CommonSense Media” negli Usa il 38 per cento deibimbi di due anni ha già messo le mani suun dispositivo mobile. Nel 2011, la percen-tuale si fermava al 10 per cento. Tre bam-bini su dieci, tra l’altro, affermano chepreferiscono usare il tablet per leggere piut-tosto che per giocare.Il vero scopo della ricerca va oltre l’universoinfantile per cercare di immaginare comeun tale rapporto con la tecnologia potràcambiare il mondo del lavoro di domani.Forse non ci saranno più gli uffici o i negozicome li intendiamo oggi, azzarda qualcuno,ma solo “nuvole” a cui collegarsi per faretutto. E come stanno già mutando le moda-lità di apprendimento dei nostri ragazzi, peri quali la combinazione di tv, computer,ipod e telefonino è già ora l’ambiente nor-male in cui ricevere e immettere le informa-zioni?Dalla consapevolezza che le prime espe-rienze dei bambini nella rete sono semprepiù precoci stanno nascendo dei veri e pro-pri social network a misura dei piccoli navi-gatori. Come “Twigis.it”, dedicato alla fasciacompresa tra i 6 e i 12 anni. Si tratta di unambiente con alti livelli di protezione, salu-tato con favore anche da “Telefono Az-zurro”. Tutte le attività e i post sonomonitorati e il cyberbullismo preso di miraseveramente. La pubblicità è limitata esono escluse le fotografie: gli iscritti sonorappresentati solo da avatar colorati e di-vertenti. Una bella differenza con i socialdestinati a un pubblico più cresciuto, doveil controllo della privacy è alquanto allen-tato. E i minori sono tutt’altro che assenti:recenti statistiche rivelano che il 38 percento dei bambini americani al di sotto dei13 anni ha un profilo su facebook e il 55 percento degli adolescenti fornisce i propridati on line senza farsi troppe domande.

il Periscopio di Zeta

Metti un sabato pomeriggio ai Cappuccinicon gli studenti delle Superiori del Msac

Ragazzi da incontrare

La vera notizia era sotto i miei occhi. Ce l’avevo lì, a portata di mano.Bastava vederla. Mi hanno invitato, una settimana fa, i giovani delMsac, il movimento studenti di Azione cattolica. Mi hanno chiesto

di parlare loro del mondo del giornalismo, di come si arriva a questaprofessione un tempo così affascinante e di come si mettono insieme lenotizie per confezionare un giornale. Mi hanno domandato di raccontaredi me, del mio mestiere e anche della mia “vocazione”.Ora io non posso non parlare di loro. Sì, perché, sono loro che mi hannostupito. Venti ragazzi delle superiori, con i loro educatori, che si ritrovanoal convento dei frati cappuccini e lì trascorrono alcuni giorni insieme,per la convivenza, come la chiamano loro. E poi pensano di invitare unoche può essere il loro babbo perché sono curiosi verso il mondodell’informazione. Li intriga, li stuzzica e loro vogliono sapere, voglionoconoscere.Grandi, grandissimi davvero questi giovani così coraggiosi. Questa è unanotizia cui dare risalto. Loro che erano già stati una mattinata a scuola, sisono messi in discussione e hanno ascoltato uno che parlava di quantenews arrivano ogni giorno in una redazione. Ecco perché meritanoquesto spazio.Noi, generazione precedente, li critichiamo sovente senza motivo.

Diciamo spesso che le nuove leve sono sfaticate,non hanno desideri, vogliono tutto e subito, nonsanno compiere sacrifici, sono incontentabili,non approfondiscono, sono superficiali, si

vogliono solo divertire. Io sarò fortunato, manella mia vita incontro di frequente ragazzicontro corrente, proprio come li vuole papaFrancesco. Sono encomiabili, sono attenti,generosi, desiderosi di apprendere. E si ritiranoun sabato pomeriggio in un convento, a duepassi dal centro città stracolmo di coetanei chesi dedicano alla struscio consueto del finesettimana.Giovani che non finiscono di stupire. Che bellopoterlo affermare e anche poterlo scrivere eraccontare. Giovani normalissimi, magari conl’orecchino o i capelli lunghi, ma con dentro alcuore quel desiderio di felicità che rende i loroocchi svegli e i loro volti puliti. Giovani che nonti aspetti e che ti spiazzano, quelli che quando tene vai dopo quasi due ore insieme ti ringrazianocon la semplicità di un bambino.Allora non resta altro che ringraziare. Non puoifare altrimenti. E ringrazi per l’attenzione e lacuriosità mostrate, ma anche perché sai chealcuni desiderano intraprendere questaprofessione. Belli questi ragazzi. E’ proprio vero:l’educazione è un percorso circolare. Ognigiorno un’avventura, sempre nuova. (817)

FOTO ARCHIVIO SIR

ialogo, dialogo, dialogo…”.Non v’è dubbio alcuno chesu questa invocazione, che

è anche un impegno umanoinsopprimibile, Papa Francesco eGiorgio Napolitano, convergonoconvinti. Quelle parole sono risuonatesotto le volte austere del Quirinale. Leha pronunciate il presidente dellaRepubblica, ma il copyright è del Papa.Ed esprimono il segno del Pontificatoanche nei rapporti con l’amata Italia,“dove si trovano le radici della miafamiglia terrena”. Parole che spingonoil Presidente ad affermare di veder“profilarsi nuove prospettive di queldialogo con tutti, anche i più lontani egli avversari”. Un dialogo definito“senza precedenti per ampiezza eprofondità tra credenti e non credenti”che per il Presidente può porre lepremesse per un “simbolico esconfinato Cortile dei Gentili”. Il sapore generale di questa visita stanello stile di sobrietà e nel rapporto difamiliarità. Ma denuncia anche, nellospazio di un incontro per certi versistorico, uno squilibrio di fondo. Infattisembra molto più quanto lo Stato siattenda dal contributo della Chiesa edei credenti, di quanto la stessa Chiesaattraverso le parole del Papa abbiapotuto manifestare e in qualche modogarantire. Nell’ottica dell’assolutasobrietà di Papa Francesco, del suorifiuto programmatico di ognitrionfalismo, della sua scelta dipiegarsi sui più poveri e i più deboli“per curare le ferite e riscaldare icuori”, del suo desiderio di

comunicare con tutti consemplicità e di esserecompreso sino in fondo,

della sua volontà ferrea di mettereGesù al primo posto e se stesso eciascuno di noi in secondo piano, sicomprende bene il profilo del discorsodel Santo Padre. Nessuna ingerenza,ma un “bussare alla porta di ogniabitante di questo Paese”, un offrireamicizia e rispetto nella “distinzionedei rispettivi ruoli e ambiti d’azione”,un garantire solidarietà per le difficoltàdel popolo e dei giovani, masoprattutto un ribadire ciò che “spettaalla Chiesa”. Ovvero, “testimoniare lamisericordia di Dio e incoraggiaregenerose risposte di solidarietà peraprire a un futuro di speranza”.Speranza di cui l’Italia e gli italianihanno un disperato bisogno. Infine, lo stesso richiamo al valore e al“ruolo insostituibile” della famiglianon ha nulla di assertivo o impositivo,quanto una mite richiesta di garantire“stabilità e riconoscibilità dei legamireciproci”. Quasi a farsene portavoce,Francesco si spinge a dire che lafamiglia “mentre mette a disposizionedella società le sue energie, chiede diessere apprezzata, valorizzata etutelata”. Staremo a vedere, ancheperché risuonano tremendamenteimpegnative le parole del presidentedella Repubblica quando evoca la“sfida antropologica”. Una sfida dovutaal cambiamento della percezione di séda parte delle persone, mentre laChiesa persegue nella difesadell’umano. Come non pensare alla grandeintuizione di papa Francesco che hafortemente voluto il Sinodo dei vescovi

sul futuro della famiglia nel mondo? Ea quelle 38 domande che lo stessoFrancesco ha voluto rivolgere all’interomondo cattolico per capire meglio lafamiglia e poter rivisitare la pastoraledella famiglia e per la famiglia? Eccouna sintonia da non perdere e da farmaturare nella distinzione deirispettivi ruoli e ambiti d’azione. Nel frattempo ci sarebbe da indagarecosa l’Italia si attende dalla Chiesa diFrancesco. Ad ascoltare con attenzionele parole del presidente dellaRepubblica, c’è da meravigliarsi. Pertutti i richiami allo stile di Francesco,ma anche alla sua capacità di favorirela “cultura dell’incontro” e di“trasmettere i valori del messaggiocristiano”. “Questo amore per gli altri -afferma Napolitano - sprigionapotenzialità nuove per combattere ildilagare dell’egoismo, dell’insensibilitàsociale e del più spregiudicato cultodel proprio tornaconto personale”. El’Italia, invece, vive una “faticosaquotidianità, dominata dallatumultuosa pressione e dalla gravitàdei problemi e stravolta daesasperazioni di parte in un climaavvelenato e destabilizzante”. Dinanzi a questa durissima analisi chechiede una reazione, possiamo solorispondere da italiani (e da cattolici)che almeno noi non aggiungeremoveleni a veleni. Papa Francesco ciinsegna che dobbiamo semplicementeessere noi stessi, rispondendo con lavoce della nostra coscienza. Conquella creatività e quella concordiache il Papa ha augurato a tutti gliitaliani. Sarà poco, ma è quello chepossiamo.

Domenico Delle Foglie

D“

IL PAPA IN VISITA AL QUIRINALEIl sapore generale di questa visita stanello stile di sobrietà e nel rapporto difamiliarità. Ma è stata anche l’occasione,per entrambi, per definire e distinguere irispettivi ruoli e ambiti di azione. Se ilPresidente ha richiamato i limitidell’Italia di oggi (“priva di culturadell’incontro”), il Papa ha riaffermato imargini della missione della Chiesa(“testimoniare la misericordia di Dio”)

Tra Francescoe Giorgiola chiavedel dialogo

ROMA, 14 NOVEMBRE: VISITA UFFICIALE DI PAPA FRANCESCO AL PRESIDENTEDELLA REPUBBLICA ITALIANA GIORGIO NAPOLITANO (FOTO L'OSSERVATORE RO-MANO (WWW.PHOTO.VA) /SIR)

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Giovedì 21 novembre 2013 13Cesena

Tende di Natale 2013Esperienza e condivisione

on ci diamo da fare soloper raccogliere fondi. Ciinteressa fare e proporreun’esperienza di carità".

Così il responsabile Giovanni Taiolispiega ciò che vogliono essere le"Tende di Natale", evento chel’associazione Avsi porta avanti damolti anni e che nel cesenatecoinvolge centinaia di volontari indecine di proposte. "All’inizio non erano altro che gazebo posizionati neipunti strategici della città - spiega Taioli - da cui viene ilnome di Tende di Natale. Oggi con questadenominazione si intendono tutti i gesti realizzati afavore di Avsi. Nel 2012 fra i principali eventiorganizzati vanno ricordati la festa dell’Epifania inpiazza Giovanni Paolo II, l’asta di beneficenza diOrizzonti, il mercatino presso palazzo Ghini e quellonegli spazi della parrocchia di San Giacomo aCesenatico. Questi due ultimi eventi sono confermatianche nel 2013.l In Italia sono stati proposti 730momenti con 973.225 euro raccolti. A Cesena ci siamoattestati attorno ai 40mila, in leggero calo rispettoall’anno precedente, vista la pesante crisi economica inatto da lungo tempo".Quest’anno la campagna ha per titolo "Storie di unnuovo mondo. I progetti di Avsi per accogliere, educare,

N"avviare al lavoro" e i progetti in campo riguardano ilsostegno ai rifugiati siriani e un intervento in favoredella diocesi di Aleppo; un finanziamento alle attivitàeducative alla scuola di Otunga a Nairobi, in Kenya;sostegni per dare un lavoro a giovani in Perù, a Lima;una casa per ragazzi a Kharkov, in Ucraina.Uno degli eventi di punta si terrà giovedì 5 dicembrealle 21 a Sant’Agostino a Cesena, con lo spettacolo "Ilmio nome è Pietro", un monologo interpretatodall’attore Pietro Sarubbi. Il ricavato (ingresso di 10euro) sarà devoluto ai progetti delle Tende. "Tante persone - dice Taioli - si recano alle Tende perpiccoli acquisti di artigianato in vista del Natale, manon manca anche chi si organizza in maniera diversa.Ad esempio, l’anno scorso una parrucchiera ha raccoltotra le clienti 350 euro. Una persona ha donato 500 euroin memoria del figlio morto due anni prima, mentreuna dottoressa dell’ospedale ha venduto vasetti di

marmellata di propria produzione ricavando 80 euro.Gesti come questi sono commoventi".La carità è un’esperienza nella quale si arricchisce dipiù chi dona rispetto a chi riceve. “L’incontro conpersone che si impegnano per questi progetti -aggiunge Taioli -, ha una grande valenza per me. Nonho mai vissuto e lavorato in una missione all’estero, maposso raccontare cosa significa per me questaesperienza, nel nostro territorio e fra la nostra gente.Attorno alle Tende di Natale ruota un bel gruppo divolontari, fra cui diversi giovani che si mettono in giococon tanto entusiasmo e molta semplicità, consapevoliche c’è più gioia nel dare che nel ricevere, come èricordato negli Atti degli Apostoli".Per informazioni, ci si può rivolgere al serviziosegreteria di Avsi (dalle 15 alle 19 ai numeri0547/360811 o 320/9474360) oppure Giovanni Taioli335/8381832.

Giovedì 5 dicembre spettacolo di Sarubbi

Attivi il mercatino a palazzo Ghinia Cesena, fino alla vigiliadi Natale, e a San Giacomoa Cesenatico per tutto dicembreFondi destinati a progetti in Siria,Ucraina, Perù, Kenya

❚❚ Delibera del Consiglio comunale anche per l’onorevole Biasini

A don Lino Mancini sarà dedicata una viaSe ne è discusso molto in città e anchesu queste colonne. Alla fine, il Consigliocomunale ha approvato la dedicazionedi una via a monsignor Lino Mancini eall’onorevole Oddo Biasini. TommasoMarcatelli, coordinatore comunale delPdl, ha inviato il seguente comunicato:"La proposta presentata in ConsiglioComunale di dedicare uno spazio pub-blico a monsignor Lino Mancini, è statavotata quasi all’unanimità (un solo aste-nuto). Con questa delibera anche l’ono-revole Oddo Biasini ha ricevuto lo stes-so onorifico trattamento.Esprimiamo la nostra soddisfazione, edi tutti coloro che lo hanno conosciutoe stimato e che hanno insistito per lapresentazione della richiesta. Monsignor Mancini è stato un protago-nista della storia e della cultura cittadi-na, dalla scelta coraggiosa della Resi-

stenza, alla lunghissima opera di edu-catore in tante organizzazioni (AzioneCattolica, Scout, Cl), nella scuola e nel-la parrocchia.Libero da schemi e da ideologie, prota-gonista di un rinnovamento culturale edecclesiale finalizzato a preparare i gio-vani alla costruzione di una Italia de-mocratica per realizzare il bene comu-ne, don Lino ha vissuto tutta la sua ap-passionata attività educativa nella con-tinua verifica della capacità della fedecristiana di offrire un criterio vero e de-terminante per comprendere la realtà.Oggi, mentre sembra prevalere la dolo-rosa mancanza di maestri, intitolareuno spazio pubblico a questo grandeeducatore aiuterà anche i nostri figli amantenere quello sguardo essenziale elibero sulla realtà, che ci ha trasmesso.Per questo ringraziamo tutti coloro che

in Consiglio Comunale hanno votato afavore di una richiesta presentata e di-scussa in questi ultimi mesi".

RestauriPortaccia: 150mila euroPrima importante tappa per il recuperodella Portaccia. Nei giorni scorsi la Giuntaha dato il via libera al progetto definitivoper il ripristino della copertura.L’intervento, per un importo di 150milaeuro, prevede il rifacimento completo deltetto e assicurando la sistemazione dellaparte strutturale, in linea con le normativeattuali. Il progetto ha già ricevuto il nullaosta della Soprintendenza e la previsioneè di effettuare la gara d’appalto all’iniziodel 2014, in modo da avviare i lavori entrol’estate".Intanto l’Amministrazione allarga losguardo. “Nell’incontro con la FondazioneCassa di Risparmio – dice il sindaco PaoloLucchi – tutti abbiamo convenuto sullanecessità di impostare una nuova strategiacomune per il recupero e la valorizzazionedegli edifici storici, concentrandosi suinterventi più abbordabili sul pianofinanziario e quindi concretamenterealizzabili nel prossimo futuro".

La festa dell’Epifania

2013 in piazza

Giovanni Paolo II

a Cesena

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Giovedì 21 novembre 201314 Cesena

pen Day e Open Night per ilLiceo Immacolata di Cesenain vista dell’imminenteintroduzione del nuovo Liceo

scientifico sportivo prevista per il2014. La scuola aprirà i battenti (neilocali del Seminario a Case Finali)sabato 30 novembre dalle 15 alle 18;giovedì 12 dicembre e giovedì 16gennaio dalle 18,30 alle 20."La scuola rimane aperta - spiega ladirigente Regina di Attanasio - per le

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Liceo scientifico sportivoper la scuola "Immacolata"

Sabato 30 novembre (dalle 15 alle 18) primo giorno di Open day

famiglie e gli studenti delle medieche desiderano conoscere lastruttura, il piano di studi e laproposta dell’offerta formativa. Manon solo: per me sarà l’occasione diincontrare i possibili nuovi alunni ele loro famiglie, un incontro checoinvolgerà tutto il personaledocente e gli studenti che giàfrequentano i nostri corsi".Il prossimo anno l’Immacolata sirinnoverà attivando il primo Liceo

scientifico sportivo. Si tratta di uncorso previsto dalla riforma Gelminiche mira a formare figure di atleti dalprofilo culturale importante estrettamente legato alla loro attività. "Oltre alle 6 ore tra educazione fisicae scienze motorie - continua ladirigente - il liceo scientifico sportivoprevede materie quali: marketingdello sport, diritto ed economia dellosport, anatomia, fisiologia. Non sonopresenti il latino e la storia dell’artepoiché il corso mira ad approfondirediscipline in ambito sportivo percreare, in uscita, profili già prontiper entrare nel mondo dello sportnon solo a livello agonistico, maanche dirigenziale".Anche prima della Riforma l’istitutoha sempre dato ampio spazio allosport e le strutture sono giàcollaudate per ospitare un percorsodi studi così specifico."Inoltre proseguirà la nostracollaborazione con il Comune diCesena - prosegue la preside -dichiarato Città europea dello sport.Contiamo di attivarne di nuove conpersonaggi sportivi locali che hannoconseguito risultati eccellenti alivello nazionale. Le lezioni andrannodal lunedì al venerdì mentre il sabatosarà lasciato libero. La struttura dellasettimana corta ben si adatta alleesigenze di tanti studenti-atleti chepotranno svolgere le proprie attivitàdi allenamento, partite, trasferte,senza rinunciare a ore di scuola".

Al ClassicoUn nuovo indirizzocon più matematicaSe un tempo i giovani appassionati dellelettere sceglievano il liceo classico e quelliportati per la matematica quelli scientifici,dal prossimo anno la scelta sarà ancora piùampia. Lo storico Liceo classico “VincenzoMonti” si rinnova proponendo un nuovocorso: arriva il Liceo classico per le scienzein cui anche gli amanti delle humanaelitterae desiderosi di studiare greco elatino potranno contare su un percorsopotenziato sul fronte della matematica edella scienza. "E’ stata attivata una ’curvatura’ o modificadel quadro orario del Liceo classicotradizionale - spiega il dirigente scolasticoGiancarlo Domenichini - che prevede, per iprimi 25 iscritti che ne faranno richiesta,una riduzione di ore per alcune discipline avantaggio di matematica e scienzenaturali". Questa curvatura interesserà iltriennio, ma anche al biennio si potràaggiungere un’ora di matematica o diun’ora di inglese a richiesta. "Questopotenziamento già attivo da un anno haraccolto molte adesioni. Attualmente iragazzi che hanno scelto l’ora aggiuntivasono 65 (40 inglese e 25 matematica)". A questa novità si aggiunge la grandesoddisfazione per la nomina a dirigentedell’anno: Domenichini, per la sceltacoraggiosa di dotare i docenti del tabletper la gestione del registro elettronico e diavviare in due prime classi la didatticaattraverso l’uso del tablet, è statoproclamato vincitore della quinta edizionedel premio "Anp per l’innovazione 2013".

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Una dolce e gustosa gita in impresa. Protago-nista la classe 4a B dell’istituto tecnico econo-mico Serra, in visita alla Babbi, la nota azien-da dolciaria cesenate fondata da Attilio nel1952, che si trova oggi negli stabilimenti diBertinoro sotto la guida del figlio del fondato-re, Giulio, affiancato dai tre figli Gianni, Pieroe Carlo e dai nipoti. Un’impresa giunta allaquarta generazione. L’occasione è stata l’iniziativa "Porte aperte"nelle piccole e medie imprese di Confindustriaper la quarta edizione del Pmi Day. Studenti einsegnanti hanno potuto conoscere da vicinoil mondo dell’impresa, i suoi protagonisti e lesue opportunità attraverso visite aziendali eincontri che si sono svolte in tutto il Paese."Abbiamo aderito con entusiasmo al Pmi day- afferma il presidente di Pmi di UnindustriaForlì-Cesena, Luca Bettini - per raccontare aigiovani che cos’è una impresa e qual è il ruo-

lo, sia economico che sociale, che essa svolgenel nostro Paese".Gli alunni della IV° B dell’Itc Renato Serra diCesena, accompagnati dalla preside Susi Oli-vetti e dalle insegnanti Alessandra Boni e Ste-fania Pandolfini, alla presenza del sindaco diBertinoro Nevio Zaccarelli, hanno potuto ri-percorrere i 60 anni di storia di un’azienda dieccellenza del territorio. Ad accogliere gli studenti, Giulio Babbi in per-sona con i figli. Giulio conobbe la futura mo-glie Valeria sui banchi di Ragioneria e quindi lavisita ha assunto una sfaccettatura ancora piùfamiliare."Per la nostra scuola - rimarca la dirigente Su-si Olivetti - è stata una iniziativa formativa im-portante con ottime ricadute sugli allievi. Disolito le scuole ospitano gli imprenditori, noiinvece questa volta siamo voluti entrare nellarealtà di un’impresa di così grande prestigio e

i ragazzi hanno potuto familiarizzare con i va-ri reparti e settori della azienda, verificare sulcampo come vive quotidianamente un’im-presa. Un’esperienza davvero proficua, un ponte dicollaborazione tra scuola e mondo del lavoro.Per gli studenti è stato gratificante apprende-re anche che imprenditori di così grande va-lore hanno frequentato il nostro istituto. Oraproseguiremo su questa strada incontrandodentro i loro stabilimenti altre aziende del ter-ritorio innescando sinergie"."Il Pmi Day - conclude Bettini, presidente diPiccola Industria - si affianca alle numeroseattività di Confindustria dedicate ai giovani suitemi dell’orientamento, della nuova impren-ditorialità e della cultura d’impresa, che que-st’anno sono state idealmente collegate in unpercorso comune, fatto di tappe tematiche eterritoriali".

Visite in azienda La 4A B di Ragioneria a Bertinoro grazie a Confindustria di Forlì-Cesena

Gli studenti incontrano la dolcezza di Babbi

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FFSSCC

Inserto a curadella Fondazionedel Sacro Cuoredi Cesena

Novembre 2013SSaaccrroo CCuuoorree IInnffoorrmmaa

Nato sette anni fa per portare acompimento il percorso di studi

all’interno delle scuole della Fonda-zione del Sacro Cuore, il Liceo Scienti-fico è cresciuto in una fedeltà rispettoa quell’”idea di liceo” che lo aveva ge-nerato. Il suo definirsi fin dall’inizio“europeo” intendeva infatti rimarcaread un tempo il suo innervarsi nellatradizione del sapere umanistico escientifico, in cui l’Europa ha trovatole sue radici e il suo sviluppo, e il suovolersi aprire ad una dimensione con-temporanea ed internazionale. I buo-ni risultati raggiunti dagli studentinegli esami di stato e nei test di am-missione all’università ed il legameprofondo che ancora vivono nei con-fronti del “loro” liceo testimoniano lapositività del percorso compiuto, cheha saputo lanciarli con sicurezza ver-so il loro percorso di vita. Ci premeva infatti, secondo il bel tito-lo di uno dei libri di Mario Calabresi,che abbiamo assunto a titolo del no-stro percorso di orientamento, che perloro potessimo “tenere accese le stelle”di una speranza e di un orientamentoverso il futuro.Giunti a questo punto del camminoabbiamo pensato di aprire la possibi-lità di questa esperienza liceale ancheai ragazzi per cui sia più accentuatal’apertura al sapere scientifico e tec-nologico. Pertanto per il prossimo an-no proponiamo accanto al nostro or-mai consolidato indirizzo europeo(che si caratterizza per la presenzadella seconda lingua straniera, accan-to all’inglese che viene potenziato daun incremento orario e dalla presenzadi un insegnamento in lingua secon-do il metodo Clil dalla prima allaquinta) anche un’opzione scienze ap-plicate, che vedrà alleggerito il qua-dro linguistico dall’assenza del latinoe della seconda lingua, rinforzerà lostudio di scienze e di informatica,mantenendo però una valenza poten-ziata per la matematica e la filosofia,a garantirne una marcata dimensio-ne liceale.La sfida che intendiamo raccogliere èinfatti quella di un percorso che, pre-sentando al suo interno una flessibili-tà, possa venire incontro ad una do-manda più variegata, mantenendo ilvalore di incremento dell’esperienzaumana ed intellettuale dei ragazzi,che abbiamo visto svilupparsi in que-sti anni. Perché davvero, secondo loslogan che abbiamo scelto per i nostriOpen days, nessuna meta possa appa-rire loro troppo lontana dopo il buoncammino del Liceo.

Due opzioni per il Liceo

Il dilatarsi di un respirointernazionaleUna materia in inglese in tutte le classiCertificazioni Cambridge dalla Primaria al Liceo scientifico

ià da qualche mese il team degliinsegnanti di lingue straniere dellaFondazione Sacro Cuore ha iniziato a

interrogarsi sulle modalità di insegnamento eapprendimento dell’inglese all’interno delleproprie scuole al fine di conferire al percorsodegli studenti una maggiore efficacia eorganicità. L’obiettivo che si vuole perseguireè trasversale ai vari ordini di scuola ed èquello di dotare i nostri ragazzi di un ingleseimmediatamente spendibile in uscita dalliceo. Due sono stati i punti essenziali delnostro lavoro: da una parte la necessità diconformarsi a livelli standard euniversalmente riconosciuti da enti

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certificatori esterni alla scuola, dall’altra laconvinzione che lo studio della lingua vadaaccompagnato da una forte esposizione adessa, in contesti di uso reale. Queste allora lescelte conseguenti, a partire dal prossimoanno scolastico.La scuola primaria affiancheràall’insegnamento dell’inglese, a curadell’insegnante specialista laureata in linguestraniere, un’ora settimanale di laboratorio discienze tenuto da docente madrelingua,secondo la metodologia Clil. Inoltre, alla finedel quinquennio, verrà data agli alunni lapossibilità di sostenere il primo livello dicertificazione della Cambridge University, ilCambridge English Young Learners.L’esperienza Clil proseguirà alla scuola mediacon lo studio della geografia in lingua inglese,naturalmente oltre al lavoro sistematico perquattro ore settimanali con l’insegnantecurricolare, affiancata periodicamente da unassistente madrelingua. La certificazioneproposta in uscita è il Cambridge English Key(livello A2 del Quadro Comune Europeo diRiferimento per le lingue).Ancora più articolata si fa la proposta Clil alLiceo scientifico, dove nel biennio continua

l’esperienza della geografia insegnata in lin-gua, unitamente alle quattro ore settimanalidi inglese, sempre con moduli madrelingua. Ilterzo e il quarto anno saranno dedicati a unapprofondimento del linguaggio scientifico,pertanto si svolgeranno moduli sia di Scienzeche di Fisica a cura di docenti madrelingua inpossesso di adeguati titoli di studio. Prosegueinoltre il modulo di storia economica, a curadell’economista americana Carolyn Kadas,già sperimentato con successo in questi primianni di vita del Liceo. La stessa docente è tito-lare di un’ora di insegnamento Clil in classeQuinta di Elementi di economia politica in-ternazionale, che, oltre a fornire contenutispecifici, mette gli studenti in uscita in condi-zione di fruire di insegnamenti universitari ininglese con una certa familiarità di approccioe di metodo. Le certificazioni offerte al Liceosono il naturale proseguimento delle prece-denti: Cambridge English Preliminary (B1) al-la fine del biennio e Cambridge English Firstall’inizio della classe quinta (B2), con possibi-lità opzionale di accedere a un livello advan-ced.

Antonietta Campanareferente d’Istituto Area Lingue Comunitarie

Educare la ragioneper far crescerel’umanità dei ragazziL’intervento del cardinale Carlo Caffarranella settimana per la Scuola cattolicalancia la sfida di una rinnovata responsabilità

ntervenendo il 22 ottobre aSant’Agostino, nel corso della settimanaper la scuola cattolica, il cardinal

Caffarra sottolineava come scopofondamentale della scuola sia educare adun uso consapevole della ragione,conducendo i ragazzi “ad avere accessoalla verità”. Solo così gradualmenteognuno può “entrare nella sua vera casa”,cominciando a “proiettarsi sul mondodelle cose eterne”. Assumersi laresponsabilità di favorire lo strutturarsi diuna “disciplina dell’intelligenza” protesaalla verità è il primo compito di chi siassume in ambito scolastico unaresponsabilità educativa.Le sue parole, pronunciate all’interno diuna lezione di particolare densità, hannotrovato una immediata consonanza inquello che è il tentativo portato avanti daalcuni decenni dalle scuole dellaFondazione del Sacro Cuore, nel camminoche dalla scuola dell’Infanzia conduce finoal Liceo: costruire un percorso coerenteche accompagni il primo spalancarsi dellaragione sulla realtà nell’età dell’infanzia,attraverso forme di conoscenza sempre piùconsapevoli, fino a raggiungere quel saperecritico strutturato che permetta diorientarsi con sicurezza sulle strade delmondo, in un arricchimento complessivodella propria umanitàLa via maestra e specifica che può essereseguita nella scuola è quella che, partendodai campi di sapere che le maestre dellascuola dell’Infanzia dischiudono ai piùpiccoli, si protenda poi verso uno studiodisciplinare solido nei suoi fondamenti edarticolato e compatto nei suoi sviluppi.Non indifferenti in tale contesto sono ilclima e gli strumenti che vengono usati.Pur nella fatica del quotidiano snodarsi delcompito educativo l’esperienza dicondivisione del quadro ideale chesostiene l’esperienza delle nostre scuolefacilita il generarsi di un clima dicollaborazione e di scambio, che coinvolgepiù strettamente le stesse famiglie. Sulversante degli strumenti, centralirimangono le strade dell’acquisizionelinguistica, dalle prime denominazioni allepiù complesse argomentazioni del liceo,dell’attestazione di consapevolezzaattraverso la scrittura, del consolidarsi delrigore di un metodo scientifico; nonspaventa però il confronto con le sfide delmondo contemporaneo, dall’utilizzoguidato degli strumenti delle nuovetecnologie (computer, Lim, tablet, lezioni adistanza via skype) alla valorizzazionedelle lingue straniere e, in particolar modo,dell’inglese, lingua veicolare del mondocontemporaneo.

Ombretta Sterninipreside delle Scuole del Sacro Cuore

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Giovedì 21 novembre 2013II Speciale Fondazione Sacro Cuore

a propostadidattica cheoffriamo ai nostrialunni della scuola

primaria nasce, fiorisce esi sviluppa a partire dallarealtà, così come sipresenta agli occhi deibambini. Le piccole cose,le scoperte fatte insieme,la manipolazione dioggetti, gli esperimentifatti in classe, gli incontricon testi significativi, leuscite sono oggettipreziosi intorno ai quali sidelinea il percorso diapprendimento.Nelle classi prime lapresentazione dei numeriè fatta partendodall’osservazione dellarealtà, per far cogliere dasubito ai nostri piccolialunni la perfezione cheregola il mondo.Nelle classi seconde, dopo aver fattol’esperienza della semina, ogni bambinoha coltivato i propri semini,,coinvolgendosi in un percorso diosservazione e descrizione deimutamenti che caratterizzano lacrescita di una pianta. Ognuno ha poiimmaginato di essere la piantina ormaicresciuta che racconta la sua storia. Cosìhanno scritto i bambini di seconda:“Tutto è cominciato quando ero unpiccolo seme di fagiolo. Ero solo in quelbuco buio e nero, quando un bambinomi ha innaffiato. Dopo alcuni giorni misentivo cresciuto: ero diventato grande!(Gilberto). Sono una piantina di cece. Lemie foglie sono verdi e seghettate. La miastoria è cominciata il 19 settembre inuna giornata d’autunno. Ero di coloregiallino: sembravo un maggiolino.Sottoterra stavo molto bene (Tommaso).Sono germogliato, sono diventato grandee ho visto il mondo, pieno di cose belle dascoprire (Lucia ). Dopo ventun giornisono diventata una piantina bella e fortee ho visto la luce! (Emma)”.

Come un piccolo seme è destinato acrescere e a inseguire la luce, così ognibambino che ci è affidato è chiamato acompiere un cammino di crescita e dimaturazione di consapevolezza delproprio io. La gita in Val Camonica, fattadagli alunni delle classi terze nel mese disettembre, documenta l’accadere di taleesperienza. In un testo diimmedesimazione nella Preistoria, ibambini hanno immaginato di vivere altempo dei Camuni e hanno espresso laloro sensibilità, paragonandosi all’uomoprimitivo che per la prima volta avràosservato il cielo con lo stesso stuporeche caratterizza ogni bambino diquest’età. “Al tramonto, quando il sole sinasconde dietro allo Spirito dellamontagna, si vede un’ombra nel cielo.Quando guardo questo spettacolo, micommuovo… mi vengono i brividi, misento felice e in compagnia. Di notte,quando guardo il cielo pieno di piccolipuntini, mi sembrano delle goccioline dipioggia e mi chiedo: - Cosa saranno? Chile ha create? A che cosa servono? Anche se

non so a cosa servano, sono meravigliose(Margherita). Questo mondo così grandeun po’ mi spaventa e mi fa sentire piccolo(Gianmaria). Tutti insieme ci rivolgiamoallo Spirito della Montagna e cantiamola nostra preghiera: Grazie dei pesci chehai cresciuto nei mari,/ per l’erba deiprati/ e i frutti prelibati./ Grazie perl’acqua che bagna il terreno/ e per il cieloche oggi è sereno (Beatrice). Alzo gli occhial cielo e vedo una palla di luce pallida,tante scintille di fuoco che brillano nelbuio. Ma chi c’è lassù? Qualcuno per casosta sfregando le pietre focaie? Da doveviene quella luce? E da dove vengo io?(Emanuele)”. È il mistero contenutonella realtà che suscita nei bambini talidomande; è un’esperienza guidata cheoffre l’occasione di spalancare il propriocuore e la propria ragione. La gita di duegiorni a Roma, che i bambini di quintahanno fatto nel mese di ottobre, è stataun’occasione per loro per accorgersi diquanto sia bello crescere,spalancando laragione di fronte alla realtà, percomprendere la propria identità e le

proprie radici culturali. Iloro pensieridocumentano la bellezzadell’esperienza vissuta.“Siamo arrivati a Romaverso mezzogiorno. Erauna bellissima giornata eabbiamo avuto lafortuna di pranzare su unbel prato verde. Davanti anoi si stagliava ilColosseo. Abbiamovisitato il Foro Romano,dove abbiamo simulatouna normale giornata aitempi dei Romani(Tommaso). Lì c’eranotempli e grandi edifici.Abbiamo fatto finta diessere Dei, Imperatori,Vestali, Barbari… Io eroun Pontefice e dovevoscegliere la Sacerdotessaper la dea Vesta (Filippo).Subito dopo siamoandati dentro all’enorme

Colosseo, dove abbiamo visto l’Arena e igradoni, dove un tempo si sedevano icittadini (Irene). La guida ci ha spiegatoche il Colosseo ai tempi dei Romani sichiamava Anfiteatro Flavio. Ci ha fattovedere la ricostruzione dei sotterranei eda dove entravano i gladiatori. Infine ciha mostrato dove stava sedutol’Imperatore (Maria Chiara). Poi siamoandati in Vaticano, per visitare labasilica di San Pietro. Era stupenda!Abbiamo visto la Pietà di Michelangelo ela Tomba di San Pietro. La basilica èstata una delle cose che mi ha fattoemozionare di più (Viola). Ringraziotutte le maestre e i maestri per avermidato la possibilità di vivere questabellissima esperienza che conserverò persempre nel cuore (Irene)”. È un maestro,infatti, colui che accompagna ognialunno nel proprio cammino di crescita;è un maestro colui che tende la propriamano a ogni bambino, per condurlo allascoperta della bellezza della realtà.

Mirella Amadorie i bambini della Scuola Primaria

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SCUOLA PRIMARIA.Crescere accompagnati da un maestro per spalancarsi alla realtà

uesta mattina, con le nostre“stelline” di 4 anni della materna, cisiamo ritrovati tutti seduti nel

grande cerchio delle storie, pronti adaddentrarci nel fitto intreccio di rami di uncolorato boschetto! Abbiamo ascoltatouna storia che raccontava le avventure diun fagiano, di un leprotto e una talpa che,arrivando dentro al boschetto, nonriconoscono nell’incontro con l’altro lapossibilità di incontrare un amico; restanochiusi nelle loro tane fino a quando un taglialegna nonminaccia di distruggere il bosco. Solo allora gli animali,insieme, salvano il loro boschetto, e diventano amici!Dopo la narrazione della storia, come sempre accade,abbiamo dato spazio alla conversazione. I bambini, finda subito, hanno manifestato il desiderio di raccontarele loro esperienze e di fare emergere le loro domandepiù urgenti.Quello che ha colpito noi maestre è stato cogliere comenel loro cuore ci sia un grande desiderio di amicizia edi condivisione. I bambini, a differenza degli animaliconosciuti, hanno già fatto esperienza dell’incontrocon un amico e hanno desiderato raccontarlo con leloro parole. “Io ho un’amica del cuore, si chiamaCamilla; noi siamo amiche sempre, anche quandosiamo sedute lontane!”. “Quando il mio amico viene acasa mia, dopo la scuola, sono contentissimo! Noigiochiamo con le costruzioni. Quando litighiamofacciamo pace e dopo giochiamo ancora!”. È bello poter

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osservare negli occhi e nei sorrisi dei bambini la gioiadi stare insieme e il bisogno di condividere il tempo. Ibambini si cercano, amano giocare insieme; a voltelitigano, ma sono subito pronti a ricominciare. Hannobisogno, comunque, di un maestro che li accompagniin queste esperienze di amicizia; hanno bisogno diessere guidati a riconoscere le parole dell’altro, adecentrare il proprio pensiero. È nella relazione,nell’intreccio dei rami e delle storie che i bambini siarricchiscono e diventano grandi.Al termine della conversazione ogni bambino, su ungrande foglio e con tanti pennarelli colorati, ha ricreatoil suo boschetto... ma per condividere fino in fondo lapropria esperienza è stato necessario uscire “dalproprio boschetto”, rappresentato nel foglio di ciascunbambino, per entrare nel boschetto di tutti! E proprioper creare il boschetto della Sezione delle Stelline, ilnostro boschetto, ogni bambino ha avuto bisognodell’aiuto prezioso di un amico!

Ogni bambino, trasformatosi in un albero steso su unfoglio, ha avuto accanto un amico che ha delineato conun pennarello il “contorno del corpo”.Pian piano con la fantasia, è divenuto un albero. Larealizzazione del “nostro boschetto” ci ha resi davverofelici, maestre e bambini, ed è stato un lavoro lungo epaziente così come il cammino che ognuno compieper scoprire la propria identità e appartenenza. Ora,osservando attentamente il nostro boschetto, fatto dibimbi bellissimi e diversi, pensiamo all’importanzache ognuno di loro possa affondare le proprie radici,sperimentando l’appartenenza ad un Amore grande eincondizionato, quale è il bene dei genitori verso i figli.Ci auguriamo che i loro piedini poggino nella certezzadi questo grande amore; ci auguriamo che ognimattina, negli abbracci delle maestre, possano sentirequanto siano preziosi e unici, così come sono.

Elisa Alessandrie i bambini della scuola dell’Infanzia

I bambini di quattro annicostruiscono in sezioneil “boschetto” dell’identitàe dell’amicizia stimolatiad attivare la loro fantasiae creatività

Il piaceredella scrittura

SCUOLA DELL’INFANZIA. Il racconto di un’esperienza

Immedesimarsi nelle storieper scoprire se stessi

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Giovedì 21 novembre 2013 IIISpeciale Fondazione Sacro Cuore

❚❚ Il progetto “Skype” al Liceo dilata lo spazio della classe

A lezione in videoconferenzae moderne tecnologie hanno consen-tito negli ultimi anni il superamento diinnumerevoli difficoltà nella comuni-

cazione fra le persone. Il miglioramento ditali canali di interazione interpersonale nonpuò essere ignorato dal mondo della didat-tica scolastica.Da due anni al Liceo Scientifico della Fon-dazione Sacro Cuore di Cesena è attivo unprogetto innovativo e unico nel suo generefinalizzato a ridurre il disagio che ragazzi efamiglie possono subire in quei periodi del-l’anno nei quali, per motivi di salute, unostudente è costretto ad assentarsi da scuolaper diversi giorni, restando quindi indietrorispetto al lavoro svolto in classe e costrin-gendolo poi ad estenuanti rincorse una vol-ta tornato a lezione.Tale progetto, che ha riscontrato un enormesuccesso fra le famiglie, si basa sulla piatta-forma Skype, software che permette a due

persone di dialogare in videoconferenza, insinergia con le lavagne interattive presentiin ogni classe. La famiglia di un ragazzo a ca-sa per malattia, può, se lo desidera, chiama-re a scuola e chiedere di seguire le lezioni in

videoconferenza tramite Skype, visualiz-zando sul proprio computer anche la la-vagna interattiva sulla quale il docentesta scrivendo o proiettando filmati, po-werpoint, ecc. Lo studente ammalatoquindi si ritrova ad essere “virtualmente”in classe, dialogando con l’insegnante evedendo la lavagna esattamente come lavedono i propri compagni.Questa modalità di scuola aperta è stataanche applicata, con grande soddisfazio-ne, a ragazzi lungodegenti in ospedale,permettendo loro di non restare tagliatifuori per troppo tempo dal lavoro scola-stico.Quindi una scuola che esce dalle proprie

mura e si avvicina alle esigenze degli stu-denti.

Massimiliano Bacchiresponsabile Innovazione tecnologica

Liceo scientifico

L

Orientamento

Un percorso di incontri,stages e preparazioneai test universitariOrientare gli studenti è lo scopo precipuodella scuola. In questo senso,l’orientamento richiede, oltre ad iniziativemirate, una didattica indirizzata allamaturazione dell’autonomia e dellaconsapevolezza di sé. In effetti riconoscerele proprie potenzialità e i propri limitisignifica saper analizzare le proprie risorsein termini di interesse e attitudini, disapere e competenze, assumere decisioni eperseguire gli obiettivi, progettare ilproprio futuro e il suo sviluppo.Nello specifico, il nucleo centrale dellenostre attività d’orientamento è costituitodalle esperienze realizzate dagli studentinell’università e nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda l’università la nostrascuola, nel corso degli anni, ha messo incampo una serie di iniziative rivolte alleclassi quarta e quinta: incontri con iresponsabili dell’orientamentouniversitario; testimonianza di ex studentidel nostro liceo ora iscritti all’università; ilprogetto Pls (progetto lauree scientifiche),consistente in un corso di 8 ore svoltopresso la nostra scuola da professoriuniversitari; partecipazione all’Open Daydell’Università di Bologna; infine, per chi èinteressato, organizziamo corsi dipreparazione ai test di ingresso alle variefacoltà.Per quanto riguarda l’ambito lavorativo,ogni anno gli studenti di quarta possonoscegliere una serie di stages e tirociniestivi presso aziende ed enti del territorio(Trevi spa, Polaris srl, Libreria Giunti,ospedale Bufalini, Asilo nido SacraFamiglia, Studi di architettura…). Lo scopoè quello di approfondire il percorso diorientamento attraverso la conoscenza(ovviamente parziale e limitata nel tempo)del mondo del lavoro. I risultatidell’attività sono monitorati dal tutorscolastico e dal tutor aziendale che, allafine del periodo, è chiamato ad esprimereattraverso un’apposita scheda lavalutazione della prestazione svolta dallostudente.

Lorenzo Gianfeliciresponsabile Orientamento

Liceo Scientifico

I ragazzi di terza media e del Liceo hanno incontrato l’inviato di “Tempi”Rodolfo Casadei al ritorno da due viaggi in Medio Oriente

Reportage dall’Egitto e dalla SiriaContemporaneità

i fronte ai fatti che nell’ultimo periodo hannooccupato le pagine dei quotidiani e dei notiziari ci èsembrato opportuno aiutare i ragazzi di terza media e

del Liceo scientifico ad aprire gli orizzonti sulleproblematiche della realtà contemporanea e in particolaresulle dinamiche che continuano a insanguinare il VicinoOriente, invitando il giornalista Rodolfo Casadei, inviato delsettimanale Tempi.Uno studente delle medie e uno del liceo cosìcommentano l’incontro.

Il 28 ottobre è venuto a scuola il giornalista RodolfoCasadei, inviato dal settimanale Tempi, che ci haparlato delle problematiche del Vicino Oriente:soprattutto delle dinamiche che stanno insanguinandola Siria e l’Egitto.In Siria, come tutti sappiamo, durante la “primaveraaraba” del 2011 sono avvenute le prime manifestazioni dipiazza che sono poi degenerate in guerra civile nel 2012.Abbiamo visto scorrere davanti ai nostri occhiimmagini cariche di tristezza, violenza e morte. Tratutte, quella che più mi ha colpito ritraeva un ragazzoferito al ventre da un cecchino. In quella foto infatti siracchiudono tutte le ingiustizie di questa guerra. Ètragico pensare che la crudeltà degli uomini non siabbatta solo su altri uomini, ma anche su bambiniinnocenti e ragazzini che si trovano totalmente inermidavanti a tanta ingiustizia e spargimento di sangue.Un altro aspetto che mi ha sconvolto è la presenza diKamikaze: uomini disposti a dare la loro vita pur ditogliere quella altrui. Nel reportage abbiamo vistol’effetto devastante di un’autobomba: la distruzione diun intero edificio. Il giornalista ci ha spiegato, inoltre,che spesso il piano suicida non si ferma lì: dopo ilprimo scoppio e l’arrivo dei soccorsi, un’altraautobomba viene diretta contro i soccorritori perprovocare un numero ancora maggiore di vittime. Nelcaso dell’attentato di cui ci ha mostrato la foto, però,l’onda d’urto provocata dalla prima esplosione ha feritoanche il secondo kamikaze che è stato così arrestato.Altre immagini che mi hanno colpito profondamenteerano relative all’Egitto dove i “Fratelli Musulmani,dopo la deposizione del presidente Morsi, perdimostrare all’opinione pubblica che il Governo nonera in grado di proteggere i cittadini, hanno cominciatoad attaccare un particolare gruppo religioso del tuttoneutrale in questi conflitti, quello cristiano, bruciandochiese, case e negozi. Su un fatto avevano ragione: lapolizia non era in grado di proteggerli; infatti non èintervenuta per timore di tanta violenza, talvolta invecesi sono attivati gli stessi musulmani del quartiere perdifendere i cristiani e i loro sacerdoti con cui hannoinstaurato buoni rapporti.Il giornalista si è anche soffermato sul minacciosorumore dei mortai siriani che squarcia continuamentel’aria, incutendo timore nei giornalisti stranieri e tra lapopolazione, che per sfuggire a questa situazioneabbandona il Paese per rifugiarsi in quelli vicini, quali ilLibano e la Turchia andando a ingrossare le schiere deiprofughi.

D Questa, secondo il reportage di Casadei,è l’attuale Siria: uno Stato in cui congrande violenza si sparge sangue daentrambe le parti coinvolte nella guerracivile e in cui la gente convive con lapaura.A dare speranza sono i bambini, i ragazzie tutte le persone che, nonostante questadrammatica condizione, continuano acondurre una vita come la nostra,lavorano, vanno a scuola, studiano eriescono perfino a giocare con gli amicipur consapevoli che ogni giornopotrebbe essere l’ultimo.

Luigi Arginellistudente 3ª B scuola media

l giornalista, oltre a portarci la propriatestimonianza di quella che èeffettivamente l’attuale situazione

politico-religiosa in questi due paesi,Egitto e Siria, martoriati dalla guerracivile, ci ha presentato immaginiesclusive, di fronte alle quali noi studentisiamo rimasti profondamente colpiti escossi, per la loro componentedrammatica ed emotiva.L’incontro ha avuto inizio con una breveintroduzione sul mestiere del giornalista-reporter, in cui Casadei ha sottolineatol’importanza di alcuni atteggiamenti persvolgere nel migliore dei modi tale professione. Ha infattiribadito l’importanza dell’ascolto, della verifica,dell’interpretazione e quindi del racconto dei fatti: solo dopoaver vagliato diversi punti di vista, si può giungere a unacredibile ed equilibrata ricostruzione degli eventi. Ci hainoltre comunicato la passione che nutre per questomestiere, passione necessaria anche per prenderedeterminate decisioni, ad esempio quando le varie situazionimettono in pericolo la vita dello stesso reporter. A taleproposito, riferendosi alla sua recente esperienza in Siria, hadichiarato di aver cercato ospitalità presso i civili, i sacerdoti,i colleghi e in alcune occasioni addirittura i ribelli, piuttostoche soggiornare in hotel. Questa scelta è stata motivata daldesiderio di mettersi nelle stesse condizioni dei cittadinisiriani ed egiziani. Infatti, stando a contatto con chi vive tuttii giorni in mezzo alle esplosioni e alla distruzione, è possibilecogliere fino in fondo l’esperienza carica di dolore di questiuomini, dando un senso alla propria “missione” digiornalista.Ora, più spesso di prima, mi fermo a pensare a ciò cheaccade nel mondo, in scenari come quelli della Siria edell’Egitto, dove i bombardamenti e le abitazioni che crollanosono all’ordine del giorno e ogni volta che si esce di casa sirischia di essere colpiti da un cecchino o essere annientati dauna bomba che ti esplode ai piedi.Se io vivessi là, quali sarebbero i miei desideri? Quali le mieaspettative per il futuro?

Matteo Burzacchistudente 5ª A Liceo scientifico

I

LUNEDÌ 28 OTTOBRE, AUDITORIUM DELLA SCUOLA:IL GIORNALISTA RODOLFO CASADEI

DIALOGA CON GLI STUDENTI

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Giovedì 21 novembre 2013IV Speciale Fondazione Sacro Cuore

Esperienze in lingua inglesealla scuola primariaEnglish in action a scuola e viaggio studio in Inghilterraper verificare e potenziare sul campo le proprie conoscenze

partire dal prossimo anno scolastico, la nostra scuola proporrà ai bambini dellefuture classi prime un approfondimento dello studio della lingua inglese, perrispondere in modo sempre più adeguato alle nuove richieste del contesto

multiculturale in cui viviamo. Un’insegnante madrelingua affiancherà l’insegnantetutor, proponendo ai bimbi un percorso laboratoriale attraverso l’utilizzo della linguainglese. I bambini potranno sviluppare le abilità di ascolto e comprensionedell’inglese, grazie alla totale immersione nei suoni originari della lingua per un’oraalla settimana. L’approccio operativo, che avverrà attraverso l’esperienza del Clil(Content and Language Integrated Learning), consentirà ai nostri piccoli alunni diacquisire una pronuncia corretta e comprendere in maniera diretta i comandi e leconsegne della madrelingua. In questo modo l’esperienza “del fare” rinforzerà leacquisizioni più specifiche della lingua Inglese. Tale percorso, che proseguirà perl’intero ciclo della scuola di base, verrà supportato dallo studio più tradizionale dellalingua inglese, così come viene proposto nella nostra scuola, già da molti anni, daun’insegnante specialista con laurea in lingua inglese. Dall’approccio orale a cui verràdedicata un’ora nella classe prima, si giungerà ad effettuare l’esperienza dellacomunicazione per tre ore settimanali, acquisendo gradualmente e in modosistematico le strutture linguistiche di base e arricchendo il bagaglio lessicale. Ilcurricolo che intendiamo proporre sarà la strada che condurrà ogni alunno a potersostenere la certificazione Cambridge al termine della classe V primaria. Dal prossimoanno scolastico sarà un’esperienza che tutti gli alunni delle classi V potranno fare.La nostra scuola propone anche altre esperienze di approfondimento della lingua, acui ogni famiglia può aderire liberamente, come English in Action e la vacanza studio

A

in Inghilterra.Nelle prime settimane di settembre,insegnanti provenienti dall’Inghilterraentrano nella nostra scuola per svolgereattività incentrate sull’apprendimento dellalingua inglese, per affinare le abilitàcomunicative dei bambini. Questaesperienza consente agli alunni diconoscere anche alcuni aspetti della culturainglese e quindi poterli confrontare conquelli della nostra tradizione. Gli insegnantiche curano English in Action, infatti, vivonoin Inghilterra e permangono in Italia solo

per un breveperiodo, portandocon sé l’esperienzadell’appartenenzaal contestoanglosassoneattuale. In modoancor più incisivo,l’esperienza dellavacanza studio inInghilterra,rispondeall’esigenza divivere l’esperienza

della comunicazione in inglese in uncontesto reale e quindi ancor più stimolanteper gli alunni. Già da quattro anni, nel mesedi luglio, i bambini che frequentano laScuola Primaria, a partire da chi haterminato il terzo anno, possono lasciarel’Italia per raggiungere alcune delle piùfamose città della Gran Bretagna comeLondra, Oxford, Brighton, Windsor e Ascot,meta del nostro ultimo viaggio fattoquest’estate.

Nadia Mariniinsegnante di Inglese alla Primaria

a gita in Germania di fine estate,che si ripete ormai da un decennio,ci ha portati quest’anno, attraversola Svizzera e il confine con la

Francia, fino al cuore della Foresta Nera.Siamo partiti il 28 agosto prima dell’alba,lasciandoci alle spalle la cittàaddormentata. Ancora un po’assonnati ecullati dal moto del pullman abbiamofinalmente raggiunto la Svizzera e la primameta del viaggio, le cascate di Sciaffusa, lepiù ampie e imponenti d’Europa. Latiepida giornata di tarda estate ha resopiacevole la nostra passeggiata intornoalle cascate e la sosta sul belvedere, da cuisi possono ammirare i giochi d’acquacreati dal Reno che precipita per 21 metrisu un fronte di 150, producendo unospettacolo meraviglioso accompagnato daun rombo assordante.La seconda tappa del viaggio si è conclusacon una sosta al lago Titisee, al limitaredella Foresta Nera, dove siamo stati accoltida un’atmosfera tipicamente autunnale,con pioggia e foschia. La vista del piccololago, su cui si specchia la vegetazioneadagiata sui monti circostanti, è davveroincantevole.Quando l’ora di cena era ormai passata daun po’, almeno secondo le consuetudini

del luogo, abbiamofinalmente raggiunto,stanchi ma pieni diaspettativa, il nostropiccolo albergo nelcentro storico di Lahr,cittadina di 28milaabitanti che lambisce ibordi della Foresta Nera.Il giorno successivo ci havisti lasciare la

Germania per attraversare il confinefrancese e raggiungere Strasburgo, su cuisvetta la bellissima Cattedrale con il suoprofilo asimmetrico.Dopo la visita della cattedrale e unospuntino con la deliziosa millefeuille allacrema, grazie anche al clima tipicamenteestivo abbiamo potuto apprezzare i luoghidi maggiore interesse, comodamenteseduti sul battello che scivola sulle acquedel Reno e si ferma di tanto in tantoall’interno di una chiusa oppurepasseggiando negli stretti vicoli delquartiere Petite France, dove sonoraggruppate le case dei conciatori,risalenti al XVI secolo. Una piacevole sostaper il pranzo, a uno dei tavoli all’aperto deinumerosi ristorantini affacciati sulpassaggio che dalla Cattedrale porta alReno, è stata la ciliegina sulla torta di unamattinata già perfetta.Nel pomeriggio, tappa al parcodell’Orangerie, dove, tra i giochi e il ripososotto le fronde di alberi secolari, abbiamopotuto ammirare le cicogne, simbolo dellacittà, che nidificano anche sui numerositigli posti lungo la strada intorno al parco.Osservando attentamente è possibilevedere, attraverso il fogliame, come lasommità degli alberi venga potata in

modo da consentire alle cicogne dicostruirvi i giganteschi nidi.Non potevamo lasciare Strasburgo senzavisitare, anche se solo esternamente,l’edificio che ospita il ParlamentoEuropeo.Dopo il rientro in albergo e una cenatipicamente tedesca, ci siamo lasciatisorprendere dalle forme e dai colori che sipresentano alla vista di chi passeggia nelcentro storico di Lahr.Il terzo giorno della nostra gita ci ha vistipartire di buon mattino alla volta diFriburgo, importante cittadinauniversitaria del Baden-Württemberg.Momento principale è stata la visita allaCattedrale e alla sua torre campanaria, lacui sommità, dalla quale si gode di unpanorama notevole, si raggiunge salendo igradini di una ripida scala a chiocciola.Abbiamo poi curiosato tra le allegrebancarelle del mercato che si svolge ognigiorno nella piazza antistante laCattedrale e incanta con i colori dei fiori,della frutta e delle verdure, i profumi e isapori dei würstel, del pane e dei dolci. Nel pomeriggio, dopo esserci lasciati allespalle Friburgo, abbiamo finalmenteraggiunto uno dei siti di maggioreinteresse della Foresta Nera, il museoetnografico all’aperto di Gutach, ilVogtsbauernhof, dal nome di una delle seigrandi fattorie che, con i loro edificicollaterali, ricostruiscono la vita ruralenella Foresta Nera tra il XVI e il XX secolo.Il Vogtsbauernhof è l’unico edificiooriginale, non ricostruito, risalente al 1570e abitato fino al 1965. Al pianterreno cisono il soggiorno, la cucina e le stalle. Alpiano superiore le camere da letto e ilfienile. La casa non ha camini. Il fumo

saliva direttamente in soffitta e aiutava ariscaldare nelle gelide notti invernali.All’interno del museo, dove davvero iltempo sembra essersi fermato, è possibilevisitare anche gli edifici che ospitano lafucina, il mulino, il magazzino, la latteria.Sosta obbligata, prima del rientro, nelgrazioso ristorante all’interno del parco,dove regna sovrana la preparazionegastronomica simbolo della regione: latorta di ciliegie della Foresta Nera, alla cuirealizzazione abbiamo assistito in diretta,prima che ce ne fosse servita una generosaporzione, insieme a una tazza di deliziosacioccolata con panna. I colori dellafamosa torta (rosso per le ciliegie, nero peril cioccolato e bianco per la panna) siritrovano anche nel costume tradizionale.Breve fermata a Schonach, sulla via delritorno, per ammirare, e fotografare, ilcucù più grande del mondo. Lacostruzione, che ha quasi le dimensioni diuna casa, si trova sulla cosiddetta stradadegli orologi.La mattina del quarto giorno, l’ultimo,siamo partiti in tempo utile perraggiungere e visitare Lucerna prima dipranzo. La bella cittadina svizzera, che siaffaccia sul Lago dei Quattro Cantoni, èfamosa per il suo ponte coperto, unacostruzione lignea riccamente decoratarisalente al Medioevo, che abbiamopotuto ammirare percorrendolo inentrambe le direzioni.Dopo un breve spuntino a base di quiche etorta, abbiamo ripreso la strada di casa,dapprima tra le montagne svizzere e poi,superato il confine, sull’autostrada che ciha ricondotti, in tarda serata, a Cesena.

Monica Casadeiinsegnante di Tedesco alla Scuola Media

L

La lingua entrain contattovivocon la realtà

LUGLIO 2013,ALUNNEDELLA SCUOLAPRIMARIA DAVANTIAL CASTELLODI WINDSOR

FOTO DI GRUPPOCON LO SFONDODELLA CATTEDRALEDI FRIBURGO

ALLA SCOPERTA DELL’EUROPAGli studenti di Tedescodella Scuola Mediain viaggio verso la Selva Nera.Diario di bordodei quattro giornitrascorsi tra Svizzera e Baviera

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Giovedì 21 novembre 2013 15Cesena

uotando è la kermesseorganizzata da Cesena Fierasabato 24 e domenica 25novembre che accomuna tutti gli

appassionati di due e quattro ruote e chevede i padiglioni fieristici "pieni" dibolidi vecchi, nuovi, elaborati, ma ancheaccessori e abbigliamento. Nonmancheranno esibizioni mozzafiatonella grande arena, attrezzata con pista etrampolini di fianco alla parte copertadella mostra.

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Ruote, motori e ricambiprotagonisti in fiera

Sabato e domenica torna la rassegna "Ruotando"

E una novità, che raccoglie una passionee uno sport che sta percorrendo l’Italiada nord a sud: ospite d’onore perl’edizione 2013 è la Caratella, ovvero il"vecchio" carriolo, cui viene dedicato ilGran Premio Ruotando. Potranno concorrere le caratelleautocostruite e messe in movimento solocon la forza umana, senza alcun ausiliodi motori. Il Gran Premio si disputerà suun circuito pianeggiante e il team saràcomposto dal pilota (sempre

necessario), e dalla persona che laspingerà. (iscrizioni allo 0547 317435).Domenica 24 novembre, in mattinata, siterranno le prove per dedicare poi ilpomeriggio alle gare. Ovviamenteoccorrerà costruire caratelle conformi alRegolamento, da chiedere a CesenaFiera.L’appuntamento fieristico è articolato inalcune "sezioni". Ruotando Ruotando èla kermesse che aspetta curiosi edappassionati con bici, moto, auto,accessori e società sportive.Market retrò è l’esposizione di auto emoto d’epoca, senza trascurare lafondamentale presenza di accessori ericambi di un tempo, che danno vita almercato dell’auto e moto usata. Kustom Kulture è l’appuntamento con ilmondo delle auto e moto anni 40-60,delle auto americane e della cultura"kustom". Non a caso si potrà vedere (eacquistare) anche abbigliamento anni 50e 60.L’Arena -la grande area dedicata aglieventi live "creata" per l’occasione incollaborazione con Maverick Group-ospiterà, come da tradizione, una riccaserie di appuntamenti di altissimolivello: Freestyle, Drifting, Esibizioni diApe car, Quad, oltre all’anticipazione delnuovo spettacolo degli stuntmen diMirabilandia.La fiera è aperta sabato dalle 9,30 alle23,30, domenica dalle 9,30 alle 19.Ingresso a 7 euro, parcheggio gratuito.Per info 0547 317435 -www.cesenafiera.com.

Villa SilviaMusica anticae ristorazioneVilla Silvia è viva come non mai. Dopo ilrecente restyling del museo di Ammi(Associazione italiana musicameccanica), avvenuto pochi mesi fa,venerdì 15 novembre è stato il turnodella ristorazione che ha inaugurato lanuova gestione con una cena durantela quale l’avvicendamento delleportate è stato accompagnato dallamusica di organetti perfettamenterestaurati provenienti dal museostesso.Un evento che ha raccolto un foltopubblico e ha aperto un breve ciclo dicene a tema: venerdì 22 novembre alle20,30 è in programma "Viva ilbaccalà", con piatti esclusivamente abase di questo pesce un tempo bollato

come "povero",a cui seguirà,due settimanedopo, semprealle 20,30, laserata "Divinporcello".Entrambi gliappuntamentigodranno, come

il primo, dell’accompagnamentomusicale dei capolavori meccaniciospitati dal museo.A fianco di questi eventi l’Ammi nonvestirà esclusivamente i panni delmenestrello. L’Associazione effettueràalle 19, prima di ogni cena,un’apertura straordinaria per gli ospitiche potranno visitare la restauratastanza che il poeta Carducci abitavanegli anni dei suoi soggiorni presso lavilla, ospite dei proprietari, i contiPasolini Zanelli e in particolare dellacontessa Silvia, oltre al giardinoletterario parlante e alle meravigliemeccaniche di un museo che non cessamai di aggiungere pezzi sempre rari enuovi.Proprio nel museo è statarecentemente ultimata l’ambientazionedella stanza 7, palcoscenico dell’unico,gigantesco pezzo in esposizione,l’organo da fiera "Gavioli", che venerdìha allietato gli ospiti intervenuti con lasua personale versione dell’immortale"O sole mio". Altrettanto recente è laconclusione del restauro del "Violanovirtuoso" del 1912: all’interno di unelegante armadietto di quercia, questostrumento, attraverso un rullo di cartaforata, affianca al pianoforte un violinoautomatico che, sostituendoall’archetto 4 piccoli rulli alternati, è ingrado di eseguire complesse melodie.Di questo strumento, nato perdiffondere una gradevole musica disottofondo negli alberghi e negliambienti di alto livello, furono prodotti4500 esemplari di cui il Violano delmuseo Ammi rappresenta uno deipochissimi sopravvissuti.

Francesco Zamagni

Villachiaviche | Ritiro alla chiesa gemellaSabato scorso, 16 novembre, 65persone della parrocchia diVillachiaviche hanno partecipatoal ritiro spirituale. Nei mesi scorsiera stato svolto prima per soliuomini poi per sole donne, mentrequesta volta i due gruppi si sonoriuniti. Un appuntamento cheraccoglie persone adulte che nonfanno parte, per lo più, dei tregruppi famiglia della parrocchia.Questa volta la meta è stata laparrocchia di Sorbano, nelsarsinate, dove si è fatta un’analisiapprofondita della figura di SanMassimiliano Kolbe e dove si èammirata la chiesa del 1983"sorella" di quella diVillachiaviche, ambedueprogettate dall’architetto IlarioFioravanti. Il pranzo comunitariodalla "Camiciona" a Sarsina haconcluso il momento insieme.

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Giovedì 21 novembre 201316 Cesena

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO (Cesena): in piccolo contesto di sole 4 unità,appartamento su due livelli recentemente ristrutturato composto da ampio sog-giorno/pranzo, cucina abitabile, studio, 2 bagni, camera matrimoniale con cabinaarmadio, 2 camere singole, garage e corte esterna. Ottime finiture, riscaldamentoa pavimento, aria condizionata e pannelli solari. Trattativa riservata / Rif. 1370

SANT’EGIDIO (Cesena): in piccola palazzina al secondo e ultimo piano apparta-mento in parte ristrutturato composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 2 bagni, 2 balconi, cantina e garage. Impianti autonomi. € 210.000 / Rif. 1254

SAN VITTORE (Cesena): in contesto residenziale del 2009 con ampi spazi verdi edotato di ascensore, all’ultimo piano appartamento con ottime finiture compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, 2 terrazzi, ampio sot-totetto ad uso ripostiglio, cantina, garage e posto auto riservato. Predisp. per ariacondizionata, aspirazione centralizzata e canna fumaria. € 227.000 / Rif. 1332

ZONA SEMINARIO/OSPEDALE (Cesena): in palazzina immersa nel verde e nellatranquillità, appartamento al piano rialzato composto da ampio soggiorno conangolo cottura, 3 camere da letto, 2 bagni, terrazzo, cantina e ampio garage.€ 230.000 / Rif. 1129

GAMBETTOLA: in palazzina di recente costruzione appartamenti con ottimefiniture di diversa tipologia con possibilità di ingresso indipendente, corte esclu-siva, sottotetto e garage. Pronta consegna. Informazioni in ufficio / Rif. 0178

CASE FINALI - RIO MARANO: in posizione verde e tranquillanuova costruzione di villette bifamiliari con ampio giardino, eco-compatibili e ad alto risparmio energetico.Possibilità vendita di singoli lotti. Info in ufficio / Rif. 1241

CASE FINALI: in zona verde e tranquilla appartamenti di nuova costruzione di varietipologie con giardino o sottotetto, ottime finiture con riscaldamento a pavimento,aspirazione centralizzata, predisposizione aria condizionata e allarme. PRONTACONSEGNA.

SAN GIORGIO (Cesena): in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale inpronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, ta-vernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 380.000 /Rif. 0986

SAN MAURO IN VALLE: in zona esclusiva con affaccio sul parco in complessoresidenziale realizzato con materiali ad alto risparmio energetico possibilità dibilocali e quadrilocali a piano terra con tavernetta e giardino o all’ultimo pianocon ampio sottotetto. OTTIME FINITURE. Nessuna spesa di mediazione inquanto mandatari a titolo oneroso

Ci sono quelli che hanno tralasciato di segnalare redditi (anche perqualche decina di migliaia di euro), ma anche chi si è ’dimenticato’ diessere proprietario di un appartamento, pur di ottenere agevolazionidal Comune. A scoprirli, la Guardia di Finanza con le verifiche effettuatesulle dichiarazioni Isee ricevute dal Comune di Cesena nel 2013. Ma nella rete delle Fiamme Gialle non è caduto solo qualche ’furbetto’in cerca di contributi di cui non aveva diritto. L’incrocio dei dati

Fisco: dichiarazioni e controlliAlleanza Comune-Finanza

riportati nelle dichiarazioni Isee con quelli di altre banche dati in possessodella Guardia di Finanza, ha infatti portato a scoprire oltre 360mila euro diIva non versata da parte di quattro società sportive cesenati. E’ quanto emerso la scorsa settimana, nel corso di un incontro del sindacoPaolo Lucchi e del vicesindaco Carlo Battistini con il comandanteprovinciale della Guardia di Finanza colonnello Alessandro Mazziotti e ilvicecomandante della Compagnia di Cesena tenente Gianluca DelleFemine. Nel corso della riunione è stata ribadita l’importanza della collaborazionefra Fiamme Gialle e Amministrazione cesenate.Alla Guardia di Finanza toccherà ora di verificare l’esattezza, delledichiarazioni, così come hanno fatto con le 443 già consegnate in passatodai Servizi Sociali.

Si riaccende la vetrina dell’artigianatoDopo la fortunata esperienza dello scorso anno, è statariaccesa nel centro storico di Cesena la vetrina dedicataalle produzioni dell’artigianato artistico e tradizionale.L’iniziativa, promossa da Cna Cesena Val Savio e Cnaartistico e tradizionale, rientra nell’ambito del progetto“Accendiamo le vetrine spente” promosso dal Comunedi Cesena. Le imprese aderenti al progetto rappresentano un bellospaccato dell’artigianato artistico della nostra

provincia: Cesena è ben rappresentata con la vetreriaVetroerre, e così Cesenatico con la StamperiaBraghittoni per la stampa tradizionale a ruggine eGianluca Buratti, che si occupa di restauro di mobili eorologi. Da Savignano sul Rubicone arriva Salf con lalavorazione del ferro. Ma sono presenti anche leproduzioni forlivesi con le due ceramiste CinziaMartegiani e Angeliki Drossaki (Studio AD), oltre che latappezzeria artigianale Mondo Soft di Castrocaro Terme.

Laura Bianconi ha scelto il Nuovo Centrodestra

a senatrice Laura Bianconi, cesenate, doponumerosi anni trascorsi al Senato con il partitofondato da Silvio Berlusconi, sabato scorso èpassata al Nuovo Centrodestra guidato da

Angelino Alfano. Dopo settimane di serrati dibattitiinterni si è formalizzata la spaccatura tra falchi ecolombe.

Senatrice Bianconi, può raccontare il dilemma vissutoin queste ultime settimane?Non userei il termine dilemma, perché le opzioni eranosemplici e chiare. Nei giorni precedenti il voto di fiduciadel 2 ottobre era apparso in tutta evidenza cheall’interno del Pdl si erano create due posizioni politicheche, e questo è il paradosso, partivano dal comunericonoscimento che contro Silvio Berlusconi c’era statoun accanimento spropositato e mai visto, sia neitribunali che nel Parlamento, per estrometterlo dalla vitapolitica. Si trattava di vedere se legare la giustasolidarietà nei suoi confronti con la fiducia o meno alGoverno in carica, un Governo voluto e sostenuto inprimis da Silvio Berlusconi. Le ragioni per continuare asostenere il governo c’erano e ci sono ancora tutte eriguardano innanzitutto il futuro del Paese per il quale èfondamentale, e non è una mia opinione, la stabilitàpolitica.

Come ha preso questa decisione?

L E’ una decisione che homaturato in solitudine. Horipercorso le tappe del mioimpegno in politica, lemotivazioni che mi hannospinto a fare questo nella vitainvece di fare altro. Poi unavolta fatta chiarezza dentro dime, mi sono confrontata con i colleghi in Parlamento Hotrovato persone che avevano fatto il mio stesso percorso,il mio stesso ragionamento politico.

Cosa l’ha guidata?La consapevolezza che la politica è un servizio per ilPaese e per i cittadini. E questo viene prima di ogni altrasituazione.

Pensa che ci sia chi vuole riproporre un gruppo di mo-derati, in stile Dc?Parlare di Democrazia Cristiana vuol dire parlareinnanzitutto di un partito che ha garantito 50 anni dipace e stabilità al nostro Paese, e vuol dire anche parlaredi un partito cancellato per via giudiziaria e non perlibera scelta degli elettori. Ma fare politica significaguardare avanti, riuscire a proporre modelli diconvivenza politica e istituzionale che vadano oltreoperazioni nostalgiche superate dal tempo e dalla storia.Il passato non ritorna, ma dal passato possiamo e

dobbiamo imparare per elaborare progetti politici ingrado di governare il futuro.

A livello locale, in vista delle amministrative a Cesena,gli elettori invece del Pdl troveranno due partiti? E per ilcandidato a sindaco quali movimenti ci sono?Premetto che nella vicenda del Consiglio nazionale delPdl la priorità di Angelino Alfano è stata quella di volerevitare la rottura traumatica perché, come ha dettoBerlusconi, dovremmo correre insieme in una grandecoalizione di centro destra, sempre antagonista allasinistra. Auspico che questo possa avvenire anche aCesena. Ho la massima fiducia nella dirigenza locale chegià da tempo ha avviato un percorso per costruire unfronte comune contro la sinistra. Per quanto riguarda ilcandidato al momento si stanno ancora valutandodisponibilità e legittime aspirazioni. Sono certa che unaclasse dirigente che in questi anni ha saputo dimostrarecompetenza e capacità saprà individuare il candidatomigliore per sfidare Paolo Lucchi.

Per la senatrice strappo "soft" con Forza Italia

PrimarieLucchi batte BarediEra nell’aria già da settimane, alla fine èarrivata l’ufficialità: sarà di nuovo PaoloLucchi a guidare, come candidatosindaco per il Pd, la coalizione dicentrosinistra alle elezioniamministrative del 2014. Ha superatol’assessore Elena Baredi che era in lizzaper il Sel.Ecco i numeri resi noti al termine dellaconsultazione: sui 2.901 votanti totali(oltre 4500 i votanti del 2008), PaoloLucchi ha collezionato 2.037 preferenzecontro le 835 dell’avversaria.Il sindaco in carica si è mostrato feliceper il risultato, smentendo chiunqueavesse considerato tali primarie comeuna farsa.Anche Elena Baredi, a sorpresa, haespresso la soddisfazione sua e di tutto ilSel per il risultato raggiunto, superiorealle previsioni, e per il clima di dialogovissuto con i cittadini.

Laura Bianconi

(foto GMZ)

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Giovedì 21 novembre 2013 17Cesenatico

Il canale Venone L’acqua dei fossi

viene pompata nel canale

Madonnina

La chiusa

sul canale

Madonnina

Bonifica Un progetto da 1,9 milioni di euro per alzare gli argini di due canali

Ampie zone dei terrenia monte della ferroviasi trovano al di sottodel livello del mareGli interventi del Consorziodi Bonifica

Cristiano Riciputi

ontro il rischio alluvioni sialzano gli argini dei canali.Cesenatico rappresenta unodei territori più a rischio per la

Regione in termini di bonifica. A causa della subsidenza, alcune zonedella campagna a monte dellaferrovia si trovano al di sotto dellivello del mare. "Fino a un metro emezzo al di sotto della linea costiera"precisa Daniele Domenichini,ingegnere del Consorzio di Bonifica."E’ per questo che in caso di fortipiogge ampie zone si allagano". L’acqua, esondando dai canali,investe campi e case. Così come si èrischiato anche lunedì 11 novembre,quando il canale Venone è giunto asoli 11 centimetri dalla tracimazione.Non potendo elevare il piano dicampagna, la soluzione piùimmediata è quella di alzare gli argini,progetto che il Consorzio starealizzando sul canale Venone e sulMadonnina. L’investimento previsto èdi 1,9 milioni di euro."L’obiettivo del progetto - spiegaDomenichini, è quello di innalzare gliargini di circa un metro e portarli a2,20 metri. Questa è la quotaraggiunta dalle Porte Vinciane e dalleparatoie del Ponte del Gatto. Si trattadi 4 argini per una lunghezza totale di4 chilometri. In alcuni punti saràrealizzato un terrapieno, in altrisaremo costretti a innalzare dei

C

muretti".Il Venone e il Madonnina sonoperpendicolari al Vena, il canaleparallelo alla via Cesenatico. Pochi fra i non residenti a Cesenaticoconoscono e si rendono conto deldelicato equilibrio esistente fra ilsistema idraulico di terra e quello dimare, due sistemi intimamenteconnessi. Sul canale Madonnina, giàdiversi decenni fa, è stata costruitauna chiusa per impedire che l’acquadel mare, attraverso il Portocanale,

risalisse i canali interni e andasse aportare sale ai campi. "E sempre per abbassare il rischio dinuove alluvioni - prosegueDomenichini - il progetto successivosarà quello denominatoCollegamento del canale Madonninacon l’impianto Venarella. Andremo arealizzare un by pass con un tubo di120 centimetri di diametro cheporterà acqua dal Madonnina alVenarella. Qui l’idrovora solleverà e scaricheràl’acqua nel Venone. Il tubo saràposizionato sottoterra, ai marginidella via Canale Bonificazione".Questo ulteriore progetto, una voltarealizzato, costerà circa 600mila euro.L’impianto idrovoro Venarella ha unaportata di 6,5 metri cubi al secondo esolleva l’acqua di quasi due metri,immettendola nel Venone. Acqua che,altrimenti, non riuscirebbe araggiungere il mare a causa deldislivello.L’11 novembre si è evitata latracimazione anche grazie a unastrategia: le paratoie del Ponte delGatto sono state abbassate di qualchecentimetro in modo da far defluirel’acqua dalla campagna alPortocanale. E dato che le Porte vinciane eranochiuse, l’acqua è stata trasferita inmare tramite le pompe posizionatevicino alla chiusa. Pompe che non sivedono, ma che ci sono, nascoste al disotto della banchina.

L’acqua del canale Madonnina

viene scaricata al di là della chiusa

in modo che possa arrivare in mare

Acqua, terra e mareEquilibrio delicato

Liceo | Diplomati del 1981

Ritrovo dopo 32 anni per la classe quinta A del Liceo scientifico di Cesenatico (all’epocasuccursale del "Righi" di Cesena). Nella foto, da sinistra a destra. In piedi: ChiaraAbbondanza, Piergiorgio Masini (insegnante), Tania Muccioli, Ilaria Gulizia (insegnante),Silvia Montanari, Massimo Marangoni, Barbara Rossetti, Antonia Teodorani, MarzioPagliacci, Marta Buda (insegnante), don Piero Altieri (insegnante), Fabrizio Ensini, MariaBagnoli (insegnante), Federica Bosi, Marco Mazzuoli, Paolo Campigli, Marcello Minotti, FabioZaccaria. A sedere: Daniela Tassinari, Loretta Vincenzi.

Investimento da 6 milioni

Wolf, una nuova naveper la flotta RighettiUna nuova nave per la CompagniaRighetti di Cesenatico. Si trattadella Wolf, 38 metri di lunghezza,velocità di servizio 26 nodi ecapienza di 60 passeggeri. L’imbarcazione ha il compito difare da spola fra la costa e lepiattaforme per l’estrazione delmetano che si trovano al largo peril trasporto di carburante, acquadolce e personale. La Società di Navigazione Righettinasce negli anni ‘80 come impresafamiliare su iniziativa di alcunigiovani componenti della famigliaomonima che, proseguendo eampliando l’attività del padrespecializzato nel settore dellameccanica e delle riparazioninavali, decidono di intraprenderel’attività destinata al servizio

trasportopasseggerilungo la costaRomagnolaorganizzandomini-crociereturistiche eattività diintrattenimento.Negli anni ‘90,pur continuandol’attivitàturistica, i soci decidono diampliare e diversificare l’attivitàdell’impresa spinti dalla crescenterichiesta in alto Adriatico per ilservizio di appoggio allepiattaforme off-shore perl’estrazione degli idrocarburi dalfondale marino.Oggi il gruppo Righetti occupa 60

persone tra soci, impiegatiamministrativi e personalemarittimo. La flotta del gruppo ècomposta da 7 navi ed opera intutto l’alto Adriatico.

Ampia fotogallery nel sitowww.corrierecesenate.it

Un libro e una serata per ricordare il festival canoro. Nei giorni scorsi,nel teatro parrocchiale Letizia di Sala vari cantanti si sono esibitifacendo emozionare il pubblico presente. E’ stata l’occasione perpresentare il libro sostenuto dalla Bcc di Sala (Sicograf editore, 2013)che ricorda il festival canoro svoltosi dal 1966 al 1977. L’ideatore dellibro e della serata, Marcello Mercadini, ha svolto un lungo lavoro diricerca di foto, testimonianze scritte o registrate, lettere e documenti

Sala: una serata per riviverei fasti del Festival canoro

vari per ricostruire un racconto durato 12anni. Il festival per voci nuove rappresentòall’epoca un evento rilevante. I cittadinipartecipavano per mesi all’organizzazione.Ha portato sul palco, a esibirsi come ospitid’onore della serata, cantanti illustri comeIva Zanicchi, Claudio Villa, i Ricchi epoveri, Marcella Bella, Gianni Bella, NillaPizzi, Edoardo Vianello. Il festival era natoda un’idea di Edgardo Valentini colsupporto dell’allora parroco di Sala donTeofrasto Pasini che già organizzavaconcorsi canori nella sua precedente

parrocchia di Sorrivoli. La serata è stata aperta da MarcelloMercadini che innanzitutto ha ringraziatola Bcc di Sala nella persona del presidentePatrizio Vincenzi, il parroco di Sala donLuca Baiardi e il fonico Toni Mauro.I cantanti che si sono esibiti sul palco sonostati: Cinzia Rinaldi, Piero Parentelli, Pinodel Mondo, Piero Focaccia, Daniela Piccari,Luciana Rossi, Rosanna Carloni, Giusi e LiaDe Santi, Cesare Montanari e ClaudioBuda, accompagnati dal pianoforte delmaestro Franco Morri.

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Giovedì 21 novembre 201318 Valle del Rubicone

Gambettola L’investimento è a carico di Hera

Acqua: al via i lavoriper le nuove condotte

completamento del progetto di riqualificazionedel centro urbano, già realizzato lungo il tratto dicorso Mazzini (da piazza II° Risorgimentocompresa sino a piazza Cavour), in questi giorni

sono iniziati i lavori di adeguamento della condottadell’acquedotto nel tratto che va da piazza Cavourall’incrocio con via Buozzi. L’intervento, che prevede lasostituzione della condotta in cemento e amianto con tubiin polietene e il rifacimento di tutti gli allacciamenti asingole abitazioni e negozi, sarà interamente finanziato daHera e realizzato dalla ditta Clafc. I lavori proseguirannosino alla fine del mese di novembre per riprendere dopol’Epifania. Poichè l’area interessata ricade nel centrocittadino, è stata richiesta una sospensione inconcomitanza delle festività natalizie, periodo in cui corsoMazzini è particolarmente trafficato."Per ottenere la massima capacità di sosta possibile -precisa Roberto Sanulli assessore ai Lavori Pubblici delComune - nel periodo di sospensione dei lavori gli scaviverranno chiusi e il manto stradale ripristinato, pergarantire la massima sicurezza e fluidità al traffico".L’inizio dei lavori è stato favorevolmente accolto da tutti iresidenti e i negozianti che, sin dalla presentazione delprogetto di riqualificazione, avevano avanzato la richiestadi rifare il tratto di strada ora interessato. Una proposta cheinizialmente era stata bocciata per mancanza di fondi che,alla fine, Hera ha deciso di stanziare.

Piero Spinosi

A Rifacimentodell’acquedottoin Corso Mazzinida piazza Cavoura via Buozzi

SALTA LA FIERA DELLA CANAPALa Fiera della Canapa, inprogramma il 23 e 24novembre a Gambettola, nonsi farà. L’Amministrazionecomunale ha comunicato che,a causa del Patto di Stabilità,non vi sono i fondi necessariper organizzarla. "E’ unmeccanismo strano quello del

patto di stabilità - commentaamareggiato il sindaco IaderGaravina - anziché premiare iComuni virtuosi, li penalizzanon dando loro la possibilitàdi spendere i soldi chegiacciono in cassa". Nonsembrano dello stesso avviso icommercianti e gli operatoridel centro cittadino. "Ora cheavremmo avuto a disposizioneil nuovo centro riqualificato -precisa laconico uncommerciante - dispiaceperdere questa opportunità di

visibilità e lavoro, specie inquesto clima di austerità.Anzichè cercare scappatoie aicavilli burocratici, per il benecomune, forse era il caso dipassare gli oneri el’organizzazione a privati purdi non perdere la continuitàdell’evento. Una eventualitàvalutata o scartata a priori neltimore che la nuovaorganizzazione possarisultare, per la cittadina,superiore alla precedente?".

Ps

Savignano | Incontro ai Filopatridi

Ripercorsa la figura di Gaetano Gasperoni. L’incontro si è svolto domenicascorsa a Savignano, organizzato dall’Accademia dei Filopatridi. Gasperonifu provveditore agli studi a soli 35 anni, (dal 1915 al 1940), un primatorimasto imbattuto, con un impegno incessante su tre fronti: scuola, cultura,famiglia. Sono intervenuti Agostina Melucci, Edoardo Turci e PietroCastagnoli. Le relazioni sono disponibili sul sito www.corrierecesenate.it

Il 23 e 24 novembre si svolge a Roncofreddola tredicesima edizione della "Fiera d’Autun-no." Nata "piccola", si estende oggi in tutto ilpaese e raccoglie un ampio numero di parte-cipanti diventando un punto di riferimentoqualificato per gli addetti in campo enoga-stronomico e dei prodotti tipici locali. La Fie-ra è strutturata in modo tale da esaltare le pe-culiarità del territorio, presentare novità e ini-ziative legate all’enogastronomia, al turismo,alla cultura, per promuovere prodotti tipicidi alto valore. Si propone inoltre di favorire eincentivare gli scambi commerciali tra ope-ratori.Quest’anno la fiera coprirà un intero fine set-timana. I più curiosi e i più golosi potrannocosì apprezzare i prodotti e i piatti dei varistand per due giorni. "Si unisce quest’anno un’attenzione partico-lare alla salvaguardia del territorio - spiega

l’assessore alla cultura Cristina Curti - . Ver-ranno impiegate esclusivamente stoviglie la-vabili e/o compostabili, vietando l’uso diquelle in plastica e chiedendo ai partecipan-ti massima attenzione alla raccolta differen-ziata. Gli organizzatori si propongono di in-centivare la riduzione della produzione deirifiuti e di promuovere stili di vita sostenibilidal punto di vista ambientale". Nella piazza del paese trovano spazio i pro-dotti che caratterizzano questo territorio: vi-no, olio, formaggi, ma anche ortaggi, frutta,confetture e sott’olii. Nelle strade del borgonumerose osterie propongono ricette tipica-mente legate alla tradizione contadina. Unospazio particolare dedicato alle aziende diRoncofreddo segnalate dalle principali guideenogastronomiche è ospitato dall’Osteria deiFrati. Nel cortile dell’osteria nasce l’OsteriaSlow per presentare in anteprima olio, vino e

formaggi. Nelle piazzette sono ospitati me-stieri desueti come quello dell’impagliatore,della ricamatrice, del cestaio, del tegliaio, delnorcino. Poi spazio ai bimbi a palazzo della Rocca, do-ve si susseguono laboratori curati da enti delterritorio. Sempre nel Palazzo della Rocca sipotrà visitare l’esposizione di fotografie diMarco Della Pasqua "Immagini di Romagna"insieme ai quadri di Davide Gobbi "Dipintinel Rubicone". La casa del Dottore sarà poiinteramente dedicata alle opere e ai labora-tori curati dalla scultrice Francesca Faraoni. Non mancheranno musica e balli della tradi-zione. Anche il Museo del Fronte e il Museo diArte sacra saranno visitabili nel pomeriggio didomenica. Il servizio di navetta da Cento aRoncofreddo sarà attivo domenica dalle 10alle 22.

Cf

Roncofreddo Sabato e domenica la due giorni nel centro del paese. Aperti anche i musei

Alla Fiera d’autunno i prodotti tipici e artigianali

SavignanoProseguonoi lavori allo stadioSono iniziati nei giorni scorsi ilavori di adeguamento dello stadiocomunale di via della Resistenza“G. Capanni” per i quali il Comunedi Savignano sul Rubicone haricevuto un finanziamento di 74mila euro, il 37% circa del quadrocomplessivo di spesa dei lavori cheammonta na 200mila euro.I lavori termineranno entro la finedell’anno e sono stati possibiligrazie anche alle politichedell’Amministrazione Comunale,ricettiva alle soluzioni difinanziamento che si presentanotramite enti sovraordinati quali laRegione e l’Europa. L’unica stradache gli amministratori locali,ancorché virtuosi, possonopercorrere per ovviare ai vincoliimposti dal patto di stabilità.

Montiano, proposta per i bambini

Una serie di appuntamentiper invitare alla letturaIniziativa del Comune di Montiano per appassionare ibambini alla lettura. Nei giorni scorsi è partito il progetto"Altriracconti. Che avventura… la lettura", una serie dipercorsi narrativi rivolti ai bambini dai 3 agli 11 anni che sisvolgono nella "sala ragazzi" della biblioteca comunale diMontiano.Gli incontri sono tenuti dalla montianese Cristina Sedioli,narratrice, scrittrice ed esperta in letture e laboratori con iragazzi.Il progetto è articolato in due fasi. La prima si svolge nelmese di novembre e consiste in una serie di percorsi narrativimultietnici rivolti alla scuola dell’infanzia e primaria diMontiano. Il primo incontro si è svolto lunedì scorso. Isuccessivi sono previsti nelle mattinate di giovedì 21, lunedì25 e martedì 26 novembre. La seconda fase, aperta a tutti(previa iscrizione), si svolgerà da gennaio ad aprile 2014 econsisterà in una serie di letture per sviluppare la creativitàe l’immaginazione dei bambini e rendere la biblioteca luogodi crescita e di incontro. L’appuntamento è per i pomeriggidei giorni 18 gennaio, 15 febbraio, 22 marzo e 12 aprile.

Mv

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Giovedì 21 novembre 2013 19Valle del Savio

La Banca di casa tua!

Sarsina | Festa di santa Cecilia

Tre gruppi musicali animeranno la Messa delle 11, in Cattedrale a Sarsina, domenica24 novembre. Stiamo parlando della Corale della Cattedrale, del coro giovanile"Controcanto" e della Banda "Città di Sarsina" che eseguiranno i canti per la festa disanta Cecilia. Alcuni brani saranno comuni ai tre gruppi, altri solo per banda e corale,e altri eseguiti singolarmente. Un’esperienza iniziata nella festa di Santa Ceciliadell’anno 2000 e ripetutasi ogni anno.

Lions | Conviviale su Montetiffi

Nei giorni scorsi si è svolto l’Intermeeting del Lions Club "Valle del Savio" e del Clubgemellato "Lions Club Terni San Valentino" presso il ristorante "Da Ottavio" a Savignanodi Rigo. Relatore l’architetto Giulia Rossi di Sogliano al Rubicone che ha illustrato storia evalori artistici dell’abbazia di Montetiffi, monumento dell’XI secolo, non conosciuto evalorizzato come meriterebbe. Nella foto: da sinistra il presidente del club di Terni PietroPallini, Giulia Rossi e il presidente del Valle del Savio Renato Mariani.

San PieroIncontri sulle dipendenzeDue incontri sulle "vecchie e nuovedipendenze", su alcune "schiavitù" chespesso finiscono per rovinare la vita dellefamiglie.Conoscerle e parlarne può essere l’inizio diun percorso di "liberazione" anche per lefamiglie e per chi vive, nella nostra società,continuamente a contatto con vecchie enuove schiavitù.Le esperienze di chi è riuscito a combatterele dipendenze possono accompagnare erafforzare speranze e volontà di uscita daitunnel.Lunedì 25 novembre, alle 20,30 nella Salaconsiliare di San Piero, il dottor MarcoMatassoni, medico alcologo del ServizioDipendenze Patologiche dell’Ausl Cesena,interverrà su "Alcol: per una sceltaresponsabile".Durante la serata verranno anchepresentate testimonianze di chi èimpegnato in un percorso di "liberazione".Lunedì 2 dicembre, sempre alle 20,30 nellaSala consiliare, il dottor Gianluca Farfaneti,psicologo del Servizio Dipendenzepatologiche Ausl Cesena, interverrà su"Droghe e gioco d’azzardo patologico".Anche in questo caso verranno presentatetestimonianze di persone che stannocompiendo percorsi di liberazione.L’iniziativa, promossa dall’associazione AcliAlto Savio, da Caritas e parrocchia di SanPiero, vede il patrocinio del Comune diBagno di Romagna il cui Consigliocomunale recentemente ha deliberatoall’unanimità di aderire al "Manifesto deiSindaci contro il gioco d’azzardo".

Alme

L’Enel e l’acquedottosi disputano l’acqua

cqua pubblica pagata all’Enel.Una situazione strana eppureva avanti da alcuni anni. Nel territorio comunale di

Bagno di Romagna, il Fosso dei Lupi(la parte alta del Fossatone) e il Fossodel Doccino, nella zona di Valgianna,vengono da anni utilizzati perattingere acqua per l’acquedotto e peril consumo dei cittadini. Risalendo ilcorso del Fossatone e del Fosso deiLupi, dopo il ponte a Valgianna, siincontra l’edificio detto "La presa".Poco prima, in località Tre Fossi,secondo un progetto presentato nel2007 e che attualmente risultasospeso, è prevista una centraleidroelettrica, con derivazione d’acquadal Fossatone: una condotta forzata dicirca mille metri di lunghezza a latodel torrente, una centrale con le opereelettromeccaniche e una tubazione incemento per la restituzione dell’acquaal torrente.Ma ciò che maggiormenteincuriosisce è che da quasi vent’anni ilComune di Bagno di Romagna pagaun indennizzo all’Enel proprio perché

Ail prelievo di acqua per l’acquedottoprovocherebbe una diminuzione nellaproduzione dell’impianto idroelettricodi Quarto.Gli importi non sono particolarmenteelevati, ma in periodi nei quali sidiscute sulla compatibilità ambientaledelle centrali idroelettriche e sullemisure di compensazione a favoredell’ambiente e dei territori, vedereche è l’Ente Pubblico a pagare unindennizzo perché una partedell’acqua viene utilizzata per l’usodelle persone, desta per lo menoqualche curiosità.La Regione Emilia-Romagna - ServizioProvinciale Difesa del Suolo, RisorseIdriche e Forestali ha rilasciato la

concessione per la derivazione diacqua ad uso consumo umano(civile/acquedottistico) al Comune diBagno di Romagna, a fronte delpagamento dell’indennizzo, condecorrenza 1 gennaio 1994 e per unadurata di quindici anni.La convenzione quindi sarebbescaduta a fine 2008, maevidentemente si va avanti per tacitorinnovo.Recentemente Enel Green Power Spaha quantificato in 760,01 euro (Ivacompresa) l’ammontaredell’indennizzo relativo al 2012 e in601,11 euro il prevedibile importo peril 2013.

Alberto Merendi

Il Comune paga oltre 600euro l’anno per il prelievonei fossi del Lupoe del Doccino che andrebbea diminuire la produzioneidroelettrica di Quarto

Una strana situazione a Bagno

A Selvapiana una statua di Maria bambinaNella chiesa parrocchiale di Selvapiana (Bagno diRomagna) da qualche tempo è stata esposta lastatua di Maria Bambina, custodita all’interno diuna teca di vetro.L’immagine, venerata dagli abitanti di Selvapiana,proviene dal vicino ex Asilo San Quirico, nella cuicappella è stata benedetta nel 1923.Le Suore di Carità dette di Maria Bambina hannogestito l’Asilo e prestato il loro servizio a

Selvapiana dal novembre 1919 al novembre 1974.La statua di Maria Bambina è stata sistemata in unaltare laterale e nell’occasione, a ricordodell’opera educativa e spirituale svolta dalle suore,sono state affisse accanto alla teca due targhe inottone. Una contiene i nomi di tutte le suore chehanno prestato servizio per la comunità diSelvapiana, l’altra ricorda la loro opera a beneficiodella parrocchia e della gente.

Mercato Saraceno◗Bacciolino e il ripetitoreAl termine del Consiglio Comunale di giovedì 14 ilsindaco Oscar Graziani ha risposto allainterrogazione del consigliere Rotilio Bisernasulle preoccupazioni degli abitanti di Bacciolinoper gli effetti sulla salute del ripetitore telefonicoinstallato nella località. L’Amministrazione si èimpegnata ad inoltrare ad Arpa, l’Istitutoregionale per la protezione dell’ambiente, unarichiesta di verifica sugli effetti del ripetitore.

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uando il cibo vienecondiviso in modoequo, con solidarietà,

nessuno è privo del necessario,ogni comunità può andareincontro ai bisogni dei piùpoveri”: ecco l’invito che papaFrancesco ha lanciato a tutto ilmondo nell’udienza generaledello scorso 5 giugno. Ed è questoinvito a guidare per il 17 esimoanno consecutivo il BancoAlimentare che propone ancheper il 2013 la Giornata nazionaledella Colletta alimentare che si terrà in tutta Italiasabato 30 novembre.Durante tutta la giornata sarà possibile fare laspesa per chi ha più bisogno. I volontari presenti inoltre mille supermercati della regione, inviterannoa donare alimenti a lunga conservazione come olio,alimenti per l’infanzia, scatolame (pesce, carne,legumi, pelati e sughi) ai poveri del Paese.A Cesena e comprensorio saranno circa mille ivolontari presenti negli oltre sessanta punti venditaaderenti tra Cesena, Cesenatico, Gatteo, Savignano,Longiano, Montiano, Gambettola, Valle del Savio.Solo lo scorso anno la Colletta ha portato allaraccolta di 52 tonnellate di alimenti. Nellaprovincia di Forlì-Cesena la Fondazione Bancoalimentare (che opera tutto l’anno) ha 107 strutture

“Q

Giovedì 21 novembre 2013 21Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Cisl: il 5,7 per cento del redditodelle famiglie eeroso dalle tasse

In cinque anni, dal 2007 al 2012, ilreddito disponibile delle famiglie hasubìto una perdita del 5,7 per cento acausa del peso delle tasse. Questa laconclusione alla luce dei dati elaboratidal Caf Cisl in un’indagine condotta dalDipartimento fiscale Cisl, unitamenteall’Università di Firenze sulla base delledichiarazioni dei redditi dei cittadini chesi sono rivolti al servizio fiscale dellaCisl. Un’indagine basata su una bancadati di 2,7 milioni di dichiarazioni.I dati dell’indagine Cisl parlano di unaperdita di circa 1.040 euro, pari al 5,83per cento del reddito 2012, per effettodel fiscal drag. Perdita che ha incisoprincipalmente sulle classi centrali (tra10 e 55 mila euro di redditocomplessivo) ed è dovuta soprattutto atre fattori: l’aumento dell’imposta nettadovuto al drenaggio fiscale (fiscal drag);l’aumento dell’imposta netta per effettodella crescita della fiscalità locale(attraverso l’aumento delle addizionaliIrpef regionali e comunali) e delmancato adeguamento delle detrazioniper lavoro dipendente e per pensioni e,infine, l’insufficiente crescita del redditoreale, che non riesce a compensarel’aumento dell’imposta netta.Fra le diverse imposte, in media è l’Irpefquella che incide maggiormente sulreddito delle famiglie fiscali (17,6 percento), seguita dall’Iva (8,7 per cento) edall’l’Imu (poco meno dell’1 per cento).L’ammontare complessivo delleaddizionali comunali e regionali è statomediamente di 408 euro, con aumentodi circa il 6 per cento rispetto al 2011 edi oltre il 31 per cento rispetto al 2010. “Il sistema fiscale italiano èirresponsabile - ha affermato ilsegretario generale della Cisl -. È un

sistema disastroso che sovraccarica lepersone e appesantisce i consumi.Nell’ultimo quinquennio lavoratorie pensionati sono stati rovinatida una eccessiva tassazione”, spiegaribadendo pertanto che “la questionefiscale resta la vicenda centrale dalpunto di vista economico, sociale,democratico. Il fisco sta depauperando icittadini e sembra che la classe politicanon colga la pericolosita’ dellasituazione”.

Non autosufficienza:ecco i fondi regionaliÈ di 430 milioni e 600mila eurol’impegno finanziario della regioneEmilia Romagna per i servizi per la nonautosufficienza per il 2013.A Cesena sono stati destinati all’Auslstanziamenti per 18 milioni e 734.932euro. Dei 430 milioni e 600mila euro,304.020.346 euro saranno distribuitisulla base della popolazione residentecon più di 75 anni all’1 dicembre 2012.Rispetto al 2012 non ha ridotto lerisorse destinate al Fondo regionale perla non autosufficienza.

Emilia Romagna:stranieri a quota 577milaSecondo il dossier statistico 2013sull’immigrazione realizzato da Unar(Ufficio nazionale antidiscriminazionirazziali), per la prima volta incollaborazione con il ministero perl’Integrazione, sarebbero 577 mila i

“Noi siamo per modificare la No Tax Area solo peri pensionati, in modo da equipararli ai lavoratoridipendenti”. Lo ha dichiarato il segretariogenerale della Cisl, Raffaele Bonanni, spiegandoche questa sarebbe “la scelta più oculata”. Illeader della Cisl ha quindi fatto notare che se laNo Tax Area, la cui riforma è oggetto di

emendamenti Pd-Pdl alla legge di Stabilità, fosseaumentata per tutti “crescerebbero i 'portoghesi',cioè gli evasori che stanno insieme ai poveri ecomunque l'intervento costerebbe troppo.Bisogna correggere - ha detto Bonanni - losfasamento che c'è attualmente tra pensionati elavoratori dipendenti”.

Bonanni: modifica No Tax Area solo per pensionati

stranieri residenti sono: Romania(78.242 persone, il 14,3 per cento),Marocco (13,4 per cento), Albania (11,6per cento, anch’essa in diminuzione).Non indifferente anche il peso diMoldavia, Ucraina, Cina e Tunisia. Intotale sono rappresentati ben 176Paesi.Per la prima volta, i nati in Italia sonooltre la metà (50,2 per cento) deglialunni stranieri iscritti alle scuole diogni ordine e grado della regione.Aumentano anche le acquisizioni dicittadinanza: se nel 2008 6.350stranieri avevano ottenuto lacittadinanza italiana, nel 2012 arrivanoa 8.744.Nel corso del 2012 la banca dati Inailmostra 353.184 lavoratori dipendentistranieri occupati in Emilia Romagna,pari al 19,1 per cento dei lavoratoricomplessivi.Secondo i dati del Registro delleImprese-Infocamere, al 31 dicembre2012 le imprese con titolare straniero -soprattutto albanesi, marocchini ecinesi - sono oltre 35 mila, l’8,3 per

cento del totale delle attive, in crescitarispetto al 2011 (34 mila, il 7,9 percento del totale). Si occupanoprincipalmente di costruzioni,commercio, attività manifatturiere eristorazione.Prendendo in considerazione icontributi versati a carico dellavoratore, quelli a carico dell’impresa ele 3 diverse aliquote contributive,l’ammontare economico contributivogenerato dal lavoro degli immigratirisulta di quasi 900 milioni di euro. Ilgettito fiscale complessivo deilavoratori stranieri si può valutareintorno ai 500 milioni di euro. In totale,di 1 miliardo e 400 milione di entrate.“Per chiarire meglio la portata di questecifre, guardiamo al nazionale”, chiedePietro Pinto del comitato scientificoImmigrazione Dossier Statistico 2013.Nel 2011 gli introiti dello Statoriconducibili agli immigrati (contributiprevidenziali e tasse) sono stati di 13,3miliardi di euro, le uscite sostenute perloro di 11,9 miliardi: c’è una differenzain positivo di 1,4 miliardi.

cittadini stranieri regolarmentesoggiornanti in Emilia Romagna (al 31dicembre 2012), pari al 12,9 per centodella popolazione complessivaresidente (4.471.104 persone).Il rapporto, nel complesso, tratteggiaun quadro all’insegna della stabilità:nel 2007 erano il 7,5 per cento, nel2010 il 10,5 per cento. Per la primavolta, però, in ogni provincia le donnesuperano gli uomini, attestandosi al 52per cento, confermando così il crescenteprocesso di femminilizzazione. Lapopolazione straniera residente, quindi,continua a crescere, anche se a un ritmoinferiore rispetto al passato.Bologna è il comune con più stranieriresidenti (56.155), seguita da ReggioEmilia (31.796), Parma (29.381), e poiModena, Ravenna, Piacenza, Rimini,Forlì, Ferrara, Carpi. Tra le province,Piacenza fa registrare la percentuale diincidenza maggiore degli stranieri sullapopolazione residente: 14,4 per cento,davanti a Reggio Emilia (13,8 per cento)e Modena (13,7 per cento).I principali Paesi di provenienza degli

Alzheimere faticadel prendersicura. Incontroa Cesenatico

familiari dei malati di Alzheimer sonosottoposti a una fatica psicologica molto

grande: dal convivere con le amnesie delmalato, alla comunicazione della diagnosi,alla fatica del gestire i disturbi delcomportamento. A questi si aggiunge laperdita di autosufficienza graduale delmalato, la necessità di farsi aiutare, laconvivenza con una malattia che cambiarepentinamente e la difficoltà ad affrontarla,soprattutto quando sopraggiungonoproblemi sanitari.

I Nella malattia di Alzheimer non è quindi soloil malato a dover essere aiutato, ma anche ilfamiliare, per evitare che ne vengasopraffatto, rischiando, nella peggiore delleipotesi, l’esaurimento nervoso o un crollopsicologico.Ecco quindi che è importante per un familiaresaper riconoscere i propri limiti, le dinamichepsicologiche che possono scaturire, impararea “chiedere aiuto” e a non farsi “contagiare”dalla malattia per non ammalarsi a sua voltadi stress.

Questo sarà il tema della serata pubblica cheterrà il professor Rabih Chattat, docentepresso la Facoltà di Psicologia dell’Universitàdi Bologna che si terrà lunedì 25 novembrealle 21 presso il Centro Sociale AnzianiInsieme, in viale Torino 6 a Cesenatico.La serata è realizzata da associazione Caima(familiari malati Alzheimer) e Csa, con ilpatrocinio del Comune di Cesenatico edell’Azienda Usl di Cesena, in collaborazionecon la Banca di Credito Cooperativo di Sala diCesenatico.

Spesa e solidarietà,molto più di una sportina

caritative accreditate (45 nella diocesi di Cesena-Sarsina) che seguono e assistono 16.143 persone. IlBanco ha distribuito alle strutture 855.579 kg dialimenti per un valore economico di 2.566.737euro. E attualmente in provincia sostiene 7.035persone.Dal 18 novembre al 2 dicembre 2013 sarà possibilesostenere l’attività dei 21 magazzini della ReteBanco Alimentare in Italia anche inviando un smsda 1 euro al numero 45599 da cellulari Tim,Vodafone, Wind, 3, Postemobile, CoopVoce, Tiscalie Nòverca. È poi possibile donare 2 euro perciascuna chiamata fatta allo stesso numero da retefissa Twt e 2/5 euro chiamando da un numero di

rete fissa Telecom Italia e Fastweb.A Cesena anche quest’anno la ditta Tecnologmetterà a disposizione il magazzino, i macchinariper lo stoccaggio merci e i mezzi per il trasportodelle derrate alimentari raccolte. Proprio dalmagazzino di Pievesestina partirà la giornata dellacolletta a Cesena dove è in programma alle 7,30 disabato 30 novembre la Messa celebrata dal vescovomonsignor Douglas Regattieri.Per contatti e informazioni:[email protected], oppure 347 4909278. Èancora possibile dare la propria disponibilità comevolontari.

Barbara Baronio

Sabato 30 novembre la 17esima Giornata nazionale della Colletta Alimentare

A Cesena anche quest’anno la dittaTecnolog metterà a disposizioneil magazzino, i macchinari per lostoccaggio merci e i mezzi per il trasportodelle derrate alimentari raccolte.Il vescovo Douglas celebrerà una Messaproprio dalla sede della Tecnolog,sabato 30 novembre alle 7,30,a inizio della Giornata di raccolta

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Giovedì 21 novembre 201322 Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

LA GRANDE STORIA DELLA CARITÀdi Francesco AgnoliEd. Cantagalli, 2013 (14 euro)

Per la Cantagalli Francesco Agnoli ha pubblicato il libro “Lagrande storia della carità”. Si tratta dell’avvincentetestimonianza di come la Chiesa ha vissuto nella storia il suoamore per Dio, in Dio e con Dio.Dopo avere raccontato esempi straordinari di questa storia, cheha abbracciato ogni tipo di malattia e di sofferenza, il libroaffronta “le cause teologiche della nascita degli ospedali e dellacarità”, sintetizzandole in cinque punti.La prima causa è “il dogma dell’Incarnazione: il Dio deicristiani presenta una caratteristica unica, perché è sceso tra gliuomini, assumendo la condizione umana, rivestendosi di uncorpo di carne”(pag. 155); “Questa unione di spirito e corpo,persino in Dio, tramite Cristo, cambia notevolmente la visionedel corpo stesso, in quanto creazione di Dio, ‘cosa buona’,contro lo spiritualismo dei filosofi e delle dottrine gnostiche edualistiche orientali, per le quali la materia è solamente male,negatività, disordine” (pag. 156); “La filosofia cristiana, propriopartendo dal dogma dell’Incarnazione, cercò di armonizzareanima e corpo, dopo secoli di dualismo, subordinando sì ilcorpo all’anima, ma in modo del tutto originale, tramite unavisione unitaria e non dualistica della persona, considerata non

più come somma spuria di psiche e materia, ma come composto,indissolubile, unitario, di anima e corpo, in modo che l’uno nonpuò essere senza l’altro, cioè senza una comunione profonda”(pag.159).La seconda causa è rappresentata da quello che stato“l’atteggiamento di Gesù stesso durante la sua vita: guaritore, dicorpi e di anime, ma anche patiens, sofferente, Lui stesso” e“terapeuta” (pag. 160); “Se Dio stesso dunque, ha voluto essere medico, terapeuta e infermo, il dovere di ognicristiano è curare, servire, assistere e nello stesso temporiconoscere negli ‘infirmi’ l’immagine stessa di Cristo” (pag. 160).La terza causa è rappresentata da “la Passione di Cristo, cosìdrammatica e così profondamente meditata in età medioevale,[che] rende ancor più chiaro il dovere dei cristiani verso coloro cheportano qualsiasi tipo di croce” (pp. 161-162).La quarta causa riguarda “l’amore cristiano [che] è quello di unDio che si abbassa, si umilia, si fa ultimo: un Dio quindi cheinsegna agli uomini a piegarsi sui poveri, sugli umili, sugli infermi,come su altrettanti ‘Christi infirmi’”(pag. 162); “mentre per il Grecoè l’uomo che ama, e non Dio, per il Cristiano è soprattutto Dio cheama, e l’uomo può amare nella dimensione del nuovo amore solo‘operando una radicale rivoluzione interiore e assimilando il suocomportamento a quello di Dio’, come G. Reale e D. Antiseri hannoscritto a pag. 403 del primo volume della loro ‘Storia della filosofia’,pubblicata da La Scuola di Brescia nel 1997)” (pag. 163).La quinta causa è “l’idea che la malattia personale non sia

conseguenza diretta enecessaria del peccato”(pag. 163), comeapprendiamo dai primitre versetti del capitolo 9del Vangelo di SanGiovanni, là dove rileggeche Gesù “passando,vide un uomo cieco dallanascita e i suoi discepolilo interrogarono: ‘Rabbì,chi ha peccato, lui o isuoi genitori, perché sianato cieco?’. RisposeGesù: ‘Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma èperché in lui siano manifestate le opere di Dio”;questo concetto porta anche alla “condannadella magia e dell’astrologia” (pag. 163), senzala quale “la medicina non avrebbe potuto,piano piano, svincolarsi dalle superstizioni,progredire e svilupparsi” (pag. 165).Il libro presenta anche oltre trentasignificative fotografie che documentano tuttociò che il cristiano, fedele a questi princìpi hacreato concretamente in questi duemila anni distoria.

DON GIOVANNI MINZONI, VIAGGIO NEL MARTIRIO. Nel 90esimo anniversario della sua morte,la Chiesa di Ravenna ha curato la pubblicazione della biografia. Il testo è di Enzo Tramontani,con la prefazione del cardinale Tonini, scritta poche settimane prima della sua morte

Difensore degli ideali di libertàa mattina del 10 maggio1986, all’inizio della terzagiornata del suo viaggioapostolico in Romagna, il

beato Giovanni Paolo II incontrò,nella basilica di Santa Maria delMonte, a Cesena, oltre 800 sacerdotie religiosi giunti da tutta la regione.Rispondendo al salutodell’arcivescovo Ersilio Tonini, cosìsi espresse papa Woytjla: “…Volendo sintetizzare in poche frasila fisionomia tipica dei sacerdotiromagnoli, penso di poter dire chevoi costituite un clero che hasofferto a motivo dell’ambientedifficile e di momenti di ostilità incui ha dovuto lavorare.Quanti sacerdoti della Romagnahanno dato la loro vita per rimanerefedeli al loro dovere di Pastori!È un lungo e drammaticomartirologio, che voi benconoscete. Vorrei ricordare donGiovanni Minzoni…”. Il primonome del lungo martirologio (+23agosto 1923) cui,significativamente, papa GiovanniPaolo II fa seguire altri nomi di pretie frati uccisi in odium fidei dallerappresaglie dei nazifascisti neimesi tragici che seguirono l’8settembre 1943. Papa Woytjla avevaben sperimentato l’azionedevastante delle ideologietotalitarie del Nazismo e delComunismo.Nel 90esimo anniversario delmartirio di don Minzoni, la “sua”Chiesa di Ravenna ha curato lapubblicazione della biografia “DonGiovanni Minzoni. Viaggio nelmartirio”, scritto da EnzoTramontani, con la prefazione delcardinale Tonini, scritta pochesettimane prima della sua dipartita.Già all’indomani della secondoconflitto mondiale, la Chiesa diRavenna sentì il dovere di prenderecoscienza della eredità preziosa edella testimonianza sacerdotaledi questo suo prete.L’arcivescovo Lercaro, poi i suoisuccessori, incaricarono donLorenzo Bedeschi di mettere incantiere la pubblicazione dei“Diari” che consentirono disottrarre alla coltre di oblio chesubito dopo l’assassinio si eradepositato sul parroco di Argenta. Si

L

era forse preoccupati, allora, diostacolare quel processo diconciliazione che avrebbe portato ilRegime fascista alla soluzione della“questione romana”, siglata l’11febbraio 1929 con i PattiLateranensi.Terminata la guerra, crollateignominiosamente le ideologie delnazifascismo (bisognerà aspettareancora per registrare il crollo delComunismo sovietico), il Tribunaledi Ferrara darà giustizia a donGiovanni Minzoni, vedendo in luiun eroico difensore degli ideali dilibertà nel nostro Paese, quasipandant dell’eroica testimonianzadel socialista Giacomo Matteotti.

Era tanto! Ma nella luce della fedeoccorreva recuperare lo spessorespirituale e sacerdotale di donGiovanni, “il buon pastore” che dàla sua vita per mettere in salvo lepecore a lui affidate.Tramontani ricostruisce conrigorosa documentazione questabiografia, contestualizzandola nellatemperie culturale di uncattolicesimo che non vuole subìrel’alternativa delle ideologietotalitarie, nel portare il fermentodel Vangelo in una societàdrammaticamente intrasformazione. E questo ancor piùall’indomani della Guerramondiale, vedendo nel nascente

regime fascista una ideologia che -nonostante le apparenze - si contrapponealla Dottrina Sociale della Chiesa,sopprimendo le libertà democratiche,esigendo il monopolio della educazionedei giovani.Argenta, diocesi di Ravenna ma inprovincia di Ferrara, era animatadall’entusiasmo sacerdotale di un preteche, organizzando l’Azione Cattolica e gliscout, voleva sottrarre le nuovegenerazioni al fascino della nascentedittatura. E questo non poteva esseretollerato dai Ras di Ferrara, chemandarono i loro sicari.Una testimonianza di amore ardente alSignore Gesù, di fedeltà alla Chiesa, digenerosa dedizione ai fratelli. Un quadrostorico che documenta poi come il popoloitaliano e con esso la Chiesa si siariscattato da quel “consenso” che a metàdegli anni Trenta aveva espresso al Regimefascista e al suo duce.Luce per illuminare, ancora oggi,l’impegno sociale e politico dei credentianimati dai loro preti. Chiarezza perdiscernere i “segni dei tempi”, forza per laChiesa perché sappia resistere nella suatensione riformatrice ai tentacoli allungatidallo spirito del mondo. È con l’energia delVangelo che si costruisce il Regno di Dio,non avvalendosi degli aiuti maidisinteressati offerti dalle potenzemondane; a volte anche col il nome diCristo sulle labbra.D’altronde il Signore Gesù ci ha detto:“Come hanno perseguitato me, cosìperseguiteranno anche voi”. Nel primodopoguerra, poi durante la “guerra civile”scatenatasi negli ultimi tempi del secondoconflitto mondiale, e ancor dopo il 25aprile 1945. Il martirologio si allunga.Come non ricordare Odoardo Focherini,padre di cinque figli, giornalistadell’Avvenire d’Italia che, incollaborazione con il suo vescovomonsignor Della Zuanna, da Carpiorganizzò una rete di salvataggio permettere in salvo decine di ebreiperseguitati dai nazifascisti, obbedientialla loro ideologia neopagana; finì i suoigiorni in un lager tedesco. Con lui, ilgiovanissimo seminarista Rolando Rivi,della diocesi di Modena, nell’aprile del1945 assassinato da partigiani comunistiche non tolleravano la presenza di unfuturo sacerdote. Vittime delle ideologietotalitarie, la Chiesa li ha iscrittinell’elenco dei beati.

Piero Altieri

Il libro,editodalla diocesidi Ravenna,è disponibilepressola libreriacattolica“San Giovanni”in piazzettaIsei,a Cesena

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Giovedì 21 novembre 2013 23Cultura&Spettacoli

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano, Aladdin Cesena

JOBSdi Josua Michael Stern

Non sono un fan intransigente dellaApple, ma ne ho sempre ammiratoalcune specifiche caratteristiche:l’originalità, l’eleganza e la ricerca af-fannosa di un’innovazione a misurad’uomo. Guarda caso, tutte questepeculiarità sono mancanti nel filmdedicato al profeta di Cupertino.Il biopic sulla vita di Steve Jobs pre-tende di raccontarne la vita dallametà degli anni ’70 (quando era stu-dente al Reed College) fino alla crea-zione dell’iPod nel 2001. Mal’operazione era già nata sotto nefastiauspici: un azzardo affidarne la fat-tura al poco esperto Joshua MichaelStern, e il protagonista Ashton Kut-cher era finito in ospedale pochigiorni prima dell’inizio delle riprese acausa della dieta fruttariana, seguitaper immedesimarsi nel grande infor-matico statunitense, scomparso il 5ottobre del 2011. Se volete sapere chi era davvero SteveJobs non cercatelo qua. In ‘Jobs’ tro-verete solo un genialoide capriccioso,brutta copia dello Zuckerberg diDavid Fincher in quel film straordi-nario che è ‘The social network’.Ho sempre pensato che ogni artista,politico o personaggio famoso, ha ilbiopic che si merita. Ma di certo,Steve Jobs non si meritava un ritrattocosì scadente, tedioso e incolore. Dipiù: tossico. Uscendo dalla visione diJobs, infatti, l’impressione che resta èquella di una persona vuota, di untizio qualunque al quale piaceva at-teggiarsi a fenomeno, gravato da uncaratteraccio e una permalosità al dilà dei limiti della decenza, di unuomo che nella vita ha avuto piùcolpi di fortuna che colpi di genio.Nel film ogni picco di coinvolgi-mento dello spettatore è disinne-scato in partenza, anestetizzato in unapproccio superficiale che preferisceconcentrarsi sugli aspetti decorativi(la locandina del film, presuntuosa-mente beatlesiana, i classici del rockwest coast che vengono inseriti controppa linearità) a scapito della so-stanza.Le presunte scene clou del film, poi(il litigio con la sua ragazza sulla gra-vidanza di lei, i conflitti interni al-l’azienda, la faticosa corsaall’inseguimento della propria vi-sione) sembrano momenti slegati epiazzati lì a caso, oltre a non appariremai sviluppati pienamente.Quello che rimane è un film con unAshton Kutcher che non convincenonostante i lodevoli sforzi, qualchebrano anni ’70 tutto sommato carino,un paio di trite cartoline dalla SiliconValley e tanta, tanta noia. Steve Jobs –il signore di “stay hungry, stay foo-lish” – si meritava, e si merita, moltodi più.

Acapulco, primo trentennale... a sinistraIl popolare film comico fu girato in buona parte a Cesenatico. Breve colloquio con gli interpreti e attori comici Gigi e Andrea

randifesteggiamenti aBologna, al Teatro

Dehon, per iltrentennale di Acapulcoprima spiaggia… asinistra (1983, di SergioMartino con Gigi eAndrea, SimonaMarchini, Anna Kanakis,Gegia, Laurie ShermanGraff) il popolare filmcomico ambientato (e inbuona parte girato) aCesenatico. Per duepomeriggi consecutivi,

in concomitanza col nuovo spettacolo Oh... mamma! che vede la lororentrée teatrale come registi e cabarettisti, Gigi e Andrea sono tornati inEmilia Romagna (da Milano Pierluigi Sammarchi, da Roma AndreaRoncato) per raccontare quel film trent’anni dopo. Andrea ha ricordato

G come Cesenatico all’epoca fosseminore nel turismo balneare dellariviera rispetto a Rimini o (in annisuccessivi) Riccione, mentre ora hariconosciuto come il paesedel cesenate sia diventato molto piùquotato.Gigi ha ricordato i tempi in cui, perandare al mare a Cesenatico e a Zadina(dove aveva casa), rubassero la benzinadalle automobili dei tedeschi con unaapposita cannuccia.Nonostante in una intervista esclusivaper noi del Corriere Cesenate Gigi ciracconti del progetto di un sequel,Andrea ha dichiarato l’impossibilità -"Saremmo ridicoli a sessanta anni arincorrere le ragazze in spiaggia" -,facendo anche qualche critica aicolleghi che ancora si cimentano in

quel ruolo al cinema.In platea anziani, adultie giovani, e sul palco Gigi e Andrea dinuovo uniti dopo tanti anni,Andrea con pizzetto, Gigi con baffiincanutiti.Immutata la loro simpatia e il lorobrioso umorismo in cui non hannorisparmiato auspici contro la crisi,sperando che la ruota giri eincentrando con essa la differenza tra levacanze anni ’80, i film che l’hannoraccontata e l’oggidì.

Daniel Agami

el 40esimo anniversario della sua morte, anche ilBonci rende omaggio al poeta cileno Pablo Neruda.

Venerdì 29 novembre alle 21,15 è di scena “Omaggio aNeruda”, di Luis Bacalov, con ‘Intorno al Tango’. Bacalov,nato a Buenos Aires, fin da giovanissimo si dedicaall’attività concertistica in Argentina. In Italia e inFrancia, a partire dagli anni ’60, è molto attivo comecompositore di colonne sonore per il cinema. Ha ricevutonumerosi premi anche per le musiche de ‘Il Postino’.Ingresso: intero 20 euro; ridotto 18 euro; loggione,Speciale Giovani e Studenti Universitari 12 euro.

* * *

Martedì 3 e mercoledì 4 dicembre alle 21 torna al Bonci lacesenate Nicoletta Braschi con un classico del teatrodell’assurdo: ‘Giorni Felici’ di Samuel Beckett, allestitodalla compagnia Melampo in collaborazione conFondazione Teatro Stabile di Torino. La Braschi saràWinnie, diretta da Andrea Renzi. La tappa cesenate dellospettacolo si inserisce nel progetto Scena Solidalerealizzato da Emilia Romagna Teatroa favore dell’Emiliaterremotata. Costi per l’essai: intero 23 euro; ridotto 18euro; loggione, speciale giovani e studenti universitari 15euro. Diritto di prevendita: 1 euro. Per info: tel. 0547355959, [email protected] - www.teatrobonci.it

NNerudae NicolettaBraschial Bonci

SUONI E COLORIA Sant’Agostinomusica classicaprotagonistaNella chiesa in centro storico a Cesena,quattro serate a ingresso libero

passato poco meno di un annodal concerto di chiusura dellaprima edizione di "Suoni eColori". Ed eccoci qui a

presentare, per il secondo anno e conuna rosa di concerti, la nuova edizionedi "Suoni e Colori", rassegna che sitiene interamente nella chiesa diSant’Agostino, a Cesena, con inizio alle21.A capo di tutto ci sono i duegiovanissimi e intrepidi direttoriartistici Silvia Biasini (nella foto,insieme a Jacopo Rivani), che ha daanni il compito di formare, coordinaree dirigere il coro cesenate "AccademiaMusicæsena", e Jacopo Rivani, maestroconcertatore e direttore artistico

dell’orchestra ravennate "Arcangelo Corelli". Entrambe le formazioni stannoconoscendo successi crescenti dentro e fuori il territorio, e saranno anchequest’anno le vere protagoniste della Stagione di "Suoni e Colori".La location dei concerti resta la chiesa di Sant’Agostino, accogliente, suggestivae intima, pur nella sua grandezza. È qui che tutto ha avuto inizio, ed è aipastelli sottili e delicati di queste mura che il titolo della rassegna è ispirato.Un successo costruito settimana dopo settimana grazie alla partecipazione eall’impegno congiunto di artisti, tecnici, collaboratori e sponsor, con unarisposta di pubblico al di sopra di ogni aspettativa: si parla di circa 5milapresenze nei quattro concerti del 2012.Quattro le date in programma di qui a febbraio: si comincia sabato 23novembre con il Gloria di Vivaldi, pietra miliare della musica sinfonico-coraledi tutti i tempi, e voluto come omaggio all’Associazione Italiana Familiari eVittime della Strada onlus (Aifvs), rappresentata per la provincia di Forlì-Cesena da Tiziana Lugaresi. Scelto come simbolico inno alla vita, inestimabilevalore per cui l’associazione si batte ogni giorno attraverso il coinvolgimento ela sensibilizzazione di cittadini e istituzioni nel campo dell’educazionestradale, il Gloria sarà eseguito dal Coro Accademia Musicæsena, dal Coro

È

Ludus Vocalis di Ravenna, dal CoroQuadriclavio di Bologna e dall’OrchestraCorelli, diretti da Silvia Biasini con le duesoliste Emanuela Brunga, soprano, e ilmezzo soprano Daniela Pini.La seconda data della rassegna chiude il2013, e con esso il bicentenario dellanascita di Giuseppe Verdi: per questo laserata di sabato 28 dicembre è tuttadedicata al maestro. In scena un grandeconcerto-evento intitolato "…voluttuose,venerabili, vulnerabili…", che vedràprotagoniste tre soprano, impegnate conl’orchestra Corelli nell’interpretazione dialcune delle più celebri eroine verdiane:Federica Livi, Monica Boschetti e GiorgiaPaci vestiranno i panni di personaggi comeVioletta, Gilda, Nannetta, Leonora eDesdemona, sotto la direzione di JacopoRivani. Una serata ispirata alla forza deisentimenti e al cuore impavido, tenace,tragico che distingue le grandi e piccolefigure femminili raccontate nei drammiverdiani.La prima data del 2014 apre l’annoall’insegna della musica dell’altrograndissimo operista: Giacomo Puccini. Inscena sabato 11 gennaio 2014 la sua intensaMessa di Gloria per soli, coro a quattro vocimiste e orchestra: una pagina dai temi tantosuggestivi che il maestro non esitò ariprenderne alcuni per inserirli nelle sueopere liriche, come accadde per l’Agnus Deinell’opera Manon Lescaut e il Kyrienell’Edgar. La Messa sarà eseguita dal CoroLudus Vocalis e dall’Orchestra Corelli,diretti da Jacopo Rivani. In chiusura di questo nutrito e ambiziosocartellone, la data di febbraio è un altroevento da segnare in calendario: si parla delRequiem di Mozart, che andrà in scenasabato 15 febbraio 2014. Ad interpretarla,ancora una volta, il Coro AccademiaMusicæsena insieme al Coro Ludus Vocalis,al Coro Quadriclavio e all’Orchestra Corelli,diretti da Silvia Biasini.Una stagione ricca e articolata, che nonavrebbe potuto vedere la luce senza ilfondamentale contributo degli sponsor(Romagna Iniziative, Banca di CreditoCooperativo di Sala di Cesenatico, Centraledel Latte di Cesena, Unipol Banca, TukeS.a.s., Teleromagna), la collaborazionedell’Aifvs e il sostegno dell’Assessorato allacultura del Comune di Cesena.Grazie all’impegno di tutti, ognuna delleserate della rassegna sarà anche quest’annoa ingresso gratuito.

Sul sito CORRIERECESENATE.IT,sezione TERRITORIO, sono disponibili leinterviste ai due attori-amici AndreaRoncato e Pierluigi Sammarchi

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Giovedì 21 novembre 201324 Cesena & Comprensorio

CesenaCamminata culturaleSano movimento alla scoperta della cittàdi Cesena. Con partenza e ritorno dalpiazzale della parrocchia di San Pietro diCesena, ogni martedì alle 20,40 (partenzaalle 20,45) un gruppo di volontariorganizza percorsi a piedi alla scopertadella città di Cesena, tra storia antica erecente, con lo sguardo da pedone. Lasera di martedì 26 novembre il percorso dicirca otto chilometri sarà scandito dailuoghi dove sono o c’erano conventi emonasteri nella città di Cesena. Tra glialtri, si vedrà il monastero camaldolese diSan Zenone del Roseo (zona Madonnadelle Rose), il convento dei frati minori diSan Francesco di Paola (vicino aSant’Agostino), il monastero di SanGirolamo dei monaci celestini (corsoGaribaldi, sede Crc) e il convento dellesuore della carità (via Tiberti). Ilprofessore Luciano Almerigi ne illustreràbrevemente la storia. L’iniziativa,gratuita, è aperta a tutti.

❚❚ Domenica 24 l’evento di beneficenza si terrà a Santarcangelo

Arte all’asta col Rotary del Rubiconel Rotary Club Valle del Rubicone propone tre giornate fra ar-te, cultura e solidarietà. Domenica 24 novembre dalle 15,30,presso la Rocca Malatestiana di Santarcangelo, si svolgerà la

nona edizione di Arte all’asta. Alle 16.30 è prevista la visita delGovernatore del distretto 2072 Giuseppe Castagnoli.I proventi dell’asta saranno devoluti per la partecipazione alGobal Service destinato all’associazione La lucciola Onlus diStuffione di Ravarino (Modena) colpita dal terremoto in Emi-lia e alla comunità terapeutica "San Luigi" di Longiano della Pa-pa Giovanni XIII.In occasione della manifestazione, la Rocca sarà aperta al pub-blico venerdì 22 novembre alle 18, quando saranno inaugura-te le mostre di Giulio Turci, Ilario Fioravanti e le installazioni diClaudio Ballestracci, Erich Turroni e Verter Turroni. Sabato 23e domenica 24 mattina sono previste visite guidate allo splen-dido fortilizio.E’ stato realizzato un catalogo, riportante tutte le opere dona-te con una presentazione degli autori, che verrà distribuito du-rante l’asta. Il Catalogo verrà inoltre pubblicato sul sito del Ro-tary Club Valle del Rubicone e potrà essere visualizzato e sca-ricato come (e-book).

I

Cesena flash"Mamma & Figlia"Presso il consultorio per la famiglia "DonAdolfo Giorgini" in via Canonico Lugaresi,avranno luogo due incontri sulle tematichedella sessualità e affettività nella ragazza dicirca 11 anni. Animatrice del corso ladottoressa Cinzia Bagnoli, ginecologa,insegnante del metodo Billings. Gliappuntamenti sabato 23 novembre e giovedì 7dicembre dalle 15 alle 18. Per informazioni eiscrizioni telefonare allo 0547 333300 o3338328056.

Santa Cecilia: concertoIn onore della patrona dei musicisti, la cui festaricorre il 22 novembre, il coro lirico ArabaFenice diretto da Barbara Amaduzzi terrà unconcerto nella chiesa dell’Osservanza sabato 23alle 21. Parteciperanno il soprano MonicaBoschetti, il tenore Paolo Gabellini, il pianistaFabrizio Di Muro. Ingresso a offerta libera.

Spettacoli a San VittoreAl cineteatro Victor, giovedì 21, sabato 23,domenica 24 e martedì 26 novembre alle 21 invisione il film di Alfonso Cuaron "Gravity"(2013). Domenica 24 alle 15 e alle 17 sulloschermo il film "Turbo". Ingresso 3,50 euro.Lunedì 25 alle 21 sarà proiettato ildocumentario "Pompei". Ingresso 10 euro. Perla IX rassegna delle commedie dialettali,venerdì 22 novembre alle 21 la compagnia"Casa del fanciullo" di Imola porterà in scena"Quand us tneva la porta verta", tre atti diGiorgio Tosi e Valerio Fiorini. Ingresso 7 euro.

Conferenze all’UteSull’obiettività dell’informazione parleràall’Università della terza età-Fnp Cisl, venerdì22 novembre alle 15,30 nella sala Nello Vaientiin via Renato Serra, Francesco Zanotti, direttoredel Corriere Cesenate. Nella sala Fantini in viaRenato Serra sarà don Dante Piraccini arelazionare sul tema "Quello che ancora nonsapete su Vincent Van Gogh, su Benozzo Gozzolie dintorni" martedì 26 novembre alle 15,30.

Libro MalatestianaAl Palazzo del Ridotto, sabato 30 novembre alle17,30, Paolo Turroni presenterà il suo libro "LaBiblioteca Malatestiana. Memoria del mondo"(Edizioni Il Ponte Vecchio).

Cesena◗Omaggio a Luciano PavarottiUn concerto lirico in beneficenza, dedicato al grandetenore a sei anni dalla morte, si terrà al teatro Boncisabato 30 novembre alle 21.Canteranno i cori lirici diCesena "Maria Callas", diretto da Giorgio Borghi; "ArabaFenice" diretto da Barbara Amaduzi; "Alessandro Bonci"diretto da Ilaria Ceccarelli. Con partecipazione delsoprano Raffaella Battistini, del tenore Ernesto Grisalesche sarà premiato col 26esimo Bonci d’oro, del baritonoSergio Bologna. Suonerà l’orchestra Nuove Assonanze.

Cesenatico◗Monologo di SarubbiAl teatro comunale sabato 30 novembre alle 21 ilmonologo "Il mio nome è Pietro" di GiampieroPizzol, con Pietro Sarubbi. Regia di Otello Cenci.Ingresso palchi e platea 15 euro, loggione 10.Dopoaver impersonato Barabba nel film "The Passion" diMel Gibson, l’attore presenta tutta la carica umanadel capo degli Apostoli. Arriva a Cesenatico dopoaver recitato in novembre nei teatri di Acqualagna,Chioggia e Rovigo.

Bagno di Romagna◗Concerto per santa CeciliaNella tradizionale Giornata del musicante,domenica 24 novembre sarà festeggiata lapatrona dei musicisti. Alla Messa delle 11,celebrata al parroco monsignor Alfiero Rossi nellabasilica di Santa Maria Assunta, la banda "SantaCecilia" eseguirà brani musicali. A seguire unmomento conviviale e bilancio sui concerti e icorsi di musica tenuti nel 2013.

Gambettola◗Festa di santa CeciliaNella chiesa parrocchiale Sant’Egidioabate di Gambettola, domenica 24novembre, il Corpo Bandistico "Cittàdi Gambettola", per festeggiare SantaCecilia, patrona dei musicisti, animeràla messa delle 11,15. Al termine dellacelebrazione, per i componenti dellabanda e familiari, ci sarà un momentoconviviale.

Cesenatico◗Inaugurazione mostra e presepeIl primo dicembre si terrà, presso ilmuseo della Marineria, l’inaugurazionedella mostra fotografica con leimmagini storiche dell’archivio LelliMami relative alla città di mare. Aseguire, sul Portocanale, sarannoaccese le luci del presepe dellaMarineria.

Cesena◗Cinema per famiglieIn programma al cinema Eliseo, sabato 23 novembre alle17 e domenica 24 alle 15 e alle 17 il film "I Croods"(2013).Nel fine settimana successivo "I Puffi 2" (2013). Ingresso3,50 euro. Nella sala del quartiere Oltresavio giovedì 28novembre dalle 20,45 alle 22,45 guiderà l’incontro pergenitori, educatori e insegnanti il dottor Maurizio Iaia sultema "Promuovere stili sani di vita nell’età infantile" egiovedì 5 dicembre dalle 17 alle 19 Enrica Maffi sui"Disturbi alimentari nell’adolescenza".

Cesena◗Mostra fotograficaLa galleria comunale ex Pescheria ospiteràdal 27 novembre al 6 dicembre la mostrafotografica e documentaria organizzata da"Penelope", l’associazione delle famigliedelle persone scomparse. L’inaugurazionemercoledì 27 alle 16. Resterà aperta tutti igiorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18,30.Giovedì 28 alle 16 sarà ricordato ildecennale dell’attività in Emilia Romagna.

Cesena◗Avis e TelethonL’Avis di Cesena & Telethon hannoprogrammato per sabato 23 novembrealle 20,30 nella palestra della scuolamedia a Calisese un incontro cuiparteciperanno Fausto Aguzzoni,presidente dell’Avis, Roberta Bevonidi Telethon, Marco Seri delSant’Orsola, i medici Marco Seri e RitaSantarelli.

Longiano◗Spettacoli al PetrellaLa compagnia Attori eTecnici/teatro Vittoria presenteràsabato 23 novembre alle 21"Trappola per Topi" di AgataChristie. Venerdì 29 novembrealle 21 la compagnia BelleEpoque proporrà le più belle ariedelle operette nazionali e internazionali.

Sarsina◗Visite al MuseoAncora un’apertura straordinariadel Museo archeologico sarsinatedomenica 24 novembre edomenica 1 dicembre dalle 8,30alle 13,30 e dalle 16 alle 19 inoccasione del "Paese del Natale"nella vicina Sant’Agata Feltria.

Gatteo◗Note d’arteAvrà luogo nella chiesa parrocchiale diGatteo a Mare, domenica 1 dicembrealle 17, un concerto con brani diRimsky-Korsakov e Onslow eseguiti dalquintetto di fiati "Ars et Sonus".Sabato 30 novembre alle 16 presso labiblioteca comunale a Gatteo si terràun incontro di preparazione alconcerto.

Cesenatico◗Concerto a San GiacomoSi terrà nella chiesa di san Giacomo, domenica 1dicembre alle 15,30, il concerto vocale-strumentaledella prima edizione del festival organistico sotto ladirezione di Sylvia Angelini. Protagonisti col sopranoElisa Zamagni, Sylvia Angelini all’organo, AlessandraBerardi e Simone Prozzo al flauto, il coro Alio ModoCanticum, diretto da Adamo Scala, Caterina Scala alpianoforte. In programma musiche di Bixteude, Bach,Vivaldi, Mozart, Saint Saens.

Cesenatico◗Pattinaggio su ghiaccioRiaprirà sabato 23 novembre la pista dipattinaggio su ghiaccio in piazza AndreaCosta. Rimarrà aperta fino al 12 gennaio.E’ realizzata per decisione del Comunecon il sostegno di Gesturist Cesenaticospa e gestita dall’associazione "Lalocomotiva".

Cesena◗Concerto all’EsperiaI musicisti del conservatorio"Maderna" di Cesena saranno iprotagonisti del concertodedicato a santa Cecilia che siterrà a San Carlo al teatroEsperia domenica 24 novembrealle 20,45. Organizzal’associazione "Agostina eBenito Savini".

L’edizione 2012 di Arte all’Asta

Cesenatico◗Commedia dialettalePer la rassegna di teatrodialettale, sabato 23 novembrealle 21 al Comunale, lacompagnia "La Rumagnola Cdt"metterà in scena "E diretor d’lascola", tre atti di StefanoPalmieri. Regia di ArturoParmiani. Ingresso 8 euro,loggione 6.

Cesena◗Commedia dialettaleA cura de "La Broza" in collaborazionecon Auser, venerdì 22 novembre alle 21nella sala "Primavera 3" in via MuraValzania, la compagnia "Gad Città diLugo" metterà in scena "Una dona dasunzen", tre atti di Bruno Gondoni.Ingresso 5 euro. Presenterà LucianaBerretti.

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Giovedì 21 novembre 2013 25Sport

Il Cesena zoppicaIn arrivo due trasferte

l Cesena è alla vigilia di due incontriesterni consecutivi. Brescia eAvellino. E ci arriva un po’ col fiatonedopo aver raccolto solo 3 punti nelle

ultime 4 partite. L’ennesimo pareggio,questa volta per 2-2 contro il Cittadella,ha evidenziato ancora qualche lacunasoprattutto sotto il profilo psicologico. Enel finale, come già capitato contro laTernana, i bianconeri si sono fattiraggiungere dopo aver avuto per larghitratti la partita in mano. La classifica ècomunque ancora buona: quinto a quota23 punti, il Cesena occupa un buon postoa 4 lunghezze dalla vetta, dove siedono apari merito Palermo, Empoli e Avellino. Inmezzo c’è il Lanciano. Con Avellino ilCesena si incontrarà fra due turni alPartenio. Prima però c’è un’altra trasferta:quella di Brescia. Al Rigamonti, sabato 23novembre, il "Cavalluccio Marino"incrocerà i guantoni contro le"Rondinelle" per uno scontro che non èmai banale. I lombardi di mister Bergodinavigano nel ventre molle della classifica,con 15 punti sinora racimolati in 14 gare,grazie a 2 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte.Partito come una delle favorite, il Brescia

Idel presidente Corioni (che ha dovutosostituituire l’ex cesenate Gianpaolo conBergodi in panchina) è desideroso diriscatto.Nel turno precedente i biancoblùbresciani hanno impattato 0-0 a Padova,cosa che ha valso a Caracciolo ecompagni il "primato" di pareggi (ben 9).Il test per i ragazzi allenati da Bisoli è diquelli probanti. Le due trasferte di Brescia e Avellinodiranno infatti parecchio sulle ambizionifuture di questo Cesena. Che, seppur dichiarando di doversiinnanzitutto salvare e valorizzare igiovani, ha come obiettivo non troppocelato quello di lottare per le primeposizioni e cercare quindi il salto nella

massima serie. Per riuscirci bisognerà registrare alcunierrori e ripartire dalle certezze. Contro ilCittadella, ad esempio, i bianconeri sonoandati sotto dopo appena 4 minuti (gol diColy), poi però hanno prontamentereagito col gol di Volta al 10’ e sono anchepassati in vantaggio ad inizio ripresagrazie a Camporese. Accade però nel calcio che se rinunci agiocare anche solo gli ultimi 10 minuti(come successo domenica scorsa), spessoe volentieri vieni punito. Ecco quindi chepuntualmente arriva il gol nel finale digara (stavolta ad opera di Perez), cheregala il primo punto a Cesena per misterFoscarini e al suo Cittadella.

Eric Malatesta

Archiviata la delusionecon Cittadella,già si pensaalle partite con Bresciae Avellino

Altro pareggio subìto in rimonta

CesenaticoGare di scacchivincono i torinesiCampionato italiano a squadre under 16sostenuto dalla Bcc Sala di Cesenatico:finale scudetto a squadre di club tenutasia Cesenatico. I ragazzi della "ScacchisticaTorinese" hanno preceduto nelleclassifica generale a squadre il Club64 diModena e i romani del Vitinia. Decisivoper il primo posto l’incontro tra laScacchistica Torinese (con Stefano Yao,Federico Nastro, Alessandro Villa eSimone Bergero) e la squadra romanaVitinia (con Andrea Manfroi, EmanueleBaiocchi, Tommaso Bernardini, TommasoDi Nezio, riserva Valerio Rossi). Unavittoria, quella dei giovani torinesi, tuttaall’inseguimento. Alla fine le tre squadredi vertice hanno concluso con 10 puntiognuna, ma a far la differenza per gliscacchisti della Mole sono stati i 19 puntiindividuali, rispetto ai 15 del Modena e i14 del Vitinia. Al Campionato under 16 inserito nelcalendario nazionale della Federazionescacchistica italiana hanno preso parte 34compagini provenienti da tutta Italia, perun totale di oltre 150 giovani scacchisti,tra maschi e femmine. Le squadre in garasi sono accreditate alla finale diCesenatico dopo aver superato lungheselezioni a livello cittadino, provinciale eregionale. L’organizzazione delcampionato è stata a curadell’associazione culturale Antiquascomdi Cesenatico e della Società scacchisticaMilanese, il club più antico d’Italia,fondato nel 1881.

Giorgio Magnani

❚❚ Gare di accelerazione: il team di Cesenatico vince a Forlì

Una Regina di Cuori vincenteLa Regina di Cuori due domeniche fa si è imposta nella ga-ra di accelerazione di Forlì. Il team di Cesenatico, compo-sto da Massimo Del Vecchio (pilota e proprietario dell’au-to), William Spinelli (responsabile elettronica) e CristianZoffoli (meccanico) ha vinto la propria categoria sui 200metri con il tempo di 7,320 secondi e ha rischiato di posi-zionarsi bene anche nella classifica assoluta. "Ma nella pe-nultima prova si è rotta la leva del cambio - spiega Spinel-li - e abbiamo fatto una riparazione di fortuna che non èbastata per concludere bene la gara". La competizione, organizzata nei lunghi rettilinei nella zo-na del Gigante a Forlì, è stata organizzata dalla SaduranoMotorsport. La macchina Regina di Cuori è una Lancia del-ta Hf e l’avventura del team è partita 7 anni fa. I meccani-ci l’hanno elaborata potenziandola fino a 200 centimetricubici e l’hanno trasformata in 4 ruote motrici per una po-tenza complessiva pari a 600 cavalli. Grazie alla trazione in-tegrale tutta la potenzia viene scaricata a terra. Sui 400 me-tri il record della Regina di Cuori è di 10 secondi e 5 deci-mi.

Cristiano Riciputi

Calcio serie D◗Il Romagna Centro va come un trenoAncora una vittoria per il MartoranoRomagna Centro. La matricola terribiledomenica scorsa si è imposta per 3-1 sulCamaiore.Le reti portano la firma di Peluso, Fariselli eNicolini tutte nel primo tempo. Il prossimoturno vedrà i biancazzurri cesenati impegnatiin trasferta a Palazzolo sull’Olio (BS).

Pit stop della Regina di Cuori

Il gol di Volta (Pippofoto)

Panathlon◗Dionigi confermato presidenteLunedì sera al Panathlon club di Cesena sisono svolte le elezioni. Confermatopresidente Dionigio Dionigi con 103 voti su106. Questi i membri del Consiglio in caricafino al 2015: Pino Buda, Carlo Fiumana,Daniele Zandoli, Alberto Ghini, PaoloAmmoniaci, Paola Ceccarelli, FrancescoRussotto, Umberto Pallareti, Lorenzo Tersi.

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Giovedì 21 novembre 201326

Nel circolo scacchistico “Paul Morphy” si è svolta una gara le cui iscrizioni sono state devolute all’associazione “La Foglia e il Bastone”, vicina ai malati di Parkinson

el circolo scacchistico Paul Morphy cha ha sedenel centro sportivo in via Lugaresi 202 a Cesena èconsuetudine, ogni anno, devolvere

completamente l’incasso di un torneo a favore diun’associazione che si prende cura dei malati sul nostroterritorio.Quest’anno è stata scelta l’associazione “La Foglia e ilBastone”, che ha sede all’interno dell’ospedale Bufalini.Questa associazione si prodiga per alleviare lesofferenze dei malati del Morbo di Parkinson e dei lorifamiliari.L’anno scorso è stata scelta l’associazione Caima, cheaiuta i malati di Alzheimer; due anni fa, L’AssociazioneRicerca tumori.Gli scacchisti del circolo sentono doveroso contribuirein maniera concreta aiutando queste associazioni chetanto fanno per lenire le sofferenze di chi è menofortunato di noi.Al torneo Parkinson si sono iscritte una ventina dipersone, dandosi battaglia sulla scacchiera e giocandosei partite semilampo, della durata di 10 minuti a testa.Ha vinto con 5 punti su sei Gabriele Gasperini,

N simpatico e bravo giocatore che si cimenta in questogioco da più di 50 anni. Ha ottenuto lo stessopunteggio, ma con la differenza minima di Bucholz(somma dei punti dei giocatori incontrati), ilgiovane Marco Landi di Ravenna. Questoquattordicenne, nel mese di settembre, hapartecipato a Cesenatico al torneo riservato agliunder 18, e anche in quell’occasione è arrivato apari punti con il primo, dopo essersi allenatoseriamente nel nostro circolo tutta l’estate.Ha stupito tutti Tommaso Minotti, di Cesenatico,che pur avendo solo sette anni si è buttato nellamischia scacchistica confrontandosi senza alcuntimore con giocatori molto più grandi ed esperti dilui. Questi due ragazzi sono veramente dei giovanileoni e noi gli auguriamo di avere le soddisfazioniche cercano e che meritano nelle loro future battagliesulla scacchiera.Gli scacchisti del circolo vogliono sinceramenteringraziare tutte le persone di queste associazioni chededicano molto del loro tempo libero a lenire lesofferenze dei nostri malati: sono persone che meritano

la stima e la riconoscenza incondizionate di tutti.Si ricorda infine che nel circolo Paul Morphy si gioca e sistudia in compagnia di persone serie in un clima distesoe simpatico e che i visitatori sono sempre i benvenuti.

Patrizio Di Piazzasegretario del Circolo P. Morphy

Solidarietà a scacchi, torneo semilampo

Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

FOTO DI GRUPPO DEI PARTECIPANTIAL TORNEO SEMILAMPO (CIRCOLO PAUL MORPHY, SEDE CSI CESENA)

o scorso mercoledì 6 novembre,presso il Parlamento Europeo diBruxelles, si è svolta lacerimonia per la consegna della

bandiera onorifica riguardante le cittàeuropee che si sono distinte per l’altaqualità della propria proposta,diffusione e pratica sportiva.Anche Cesena è stata insignita diquesto importante riconoscimento e ariceverlo sono andati il sindaco PaoloLucchi, l’Assessore allo Sport e CulturaElena Baredi e, quale rappresentantedel Centro Sportivo Italiano cesenate,Valerio Bertozzi.Dopo l’intervento del presidente AcesEurope Pierfrancesco Lupatelli, il qualeha elogiato le qualità straordinariedelle città italiane e straniere premiatecon l’ambita bandiera, ha indicatoanche la capitale Europea dello sportdel 2015: la città di Torino.Abbiamo chiesto al nostro

rappresentante ValerioBertozzi, arbitro dicalcio e collaboratoredel Comitato Csi di

Cesena, qualche impressione dellastraordinaria giornata vissuta aBruxelles.“La sala del Parlamento in cui si è svol-ta la cerimonia a forma di emiciclo eintitolata al politico otaliano Luigi Ei-naudi, si presentava occupata dalle de-legazioni delle città premiate con i pro-pri sindaci: quelli italiani con la classi-ca fascia tricolore trasversale e alcunidei sindaci stranierei con il caratteristi-co medaglione al collo.Era presente anche una delegazione del-la Regione Emilia Romagna, la quale haelogiato la città di Cesena quale cittàdella Regione a essere premiata.A ogni consegna della bandiera il sinda-co di quella città, oltre a ringraziare laCommissione Europea per l’alto ricono-scimento ricevuto, sottolineava le attivi-tà sportive svolte dalla propria Ammi-nistrazione comunale.Alla fine della cerimonia è stato offerto

un buffet e la giornata, caratterizzatada una copiosa pioggia che l’ha accom-pagnata dalla mattina fino alla sera, siè conclusa con i saluti e le partenze”.Naturalmente noi del Csi di Cesenasiamo molto orgogliosi di averecontribuito affinché la nostra città sipotesse fregiare di questo ambitoriconoscimento. Riteniamo infattifondamentale l’apporto fattivo che lanostra associazione ha dato, in oltresessant’anni di attività,all’Amministrazione comunale inmerito alla promozione e pratica dellosport per tutti.A questo proposito vorremmo riportarequi di seguito la lettera dicongratulazioni che il presidente delCsi cesenate Luciano Morosi ha inviatoal sindaco Paolo Lucchi in riferimentodell’insigne riconoscimento europeo:

“Egregio signor sindaco, carissimo Pao-lo,desidero complimentarmi con te e contutta l’Amministrazione comunale perl’alto riconoscimento ricevuto da Aces

L

Cesenacittà europeadello sport

Europe “Cesena città europea dello sport” inriferimento alla promozione e diffusione della“pratica sportiva per tutti” in atto nella nostracittà.Se da una lato questo prestigioso risultato lo sideve alla buona politica della Amministrazio-ne comunale, dall’altro si deve anche ricono-scere il grande lavoro di base che molte asso-ciazioni sportive, ad esempio quella che rap-presento io, svolgono gratuitamente ogni gior-no sul nostro territorio.Pertanto desidero condividere questo bel rico-noscimento anche con le centinaia, migliaiadi persone meravigliose che, attraverso la loroazione capillare, continuativa e qualificata,operano all’interno delle strutture sportive delnostro comprensorio.Auspicando di meritare questo titolo ancheper il futuro, auguro a te e ai tuoi collaborato-ri di continuare a indirizzare la politica spor-tiva della tua Amministrazione verso tutti, so-prattutto verso coloro che più faticano in ter-mini economici o culturali, sostenendo sem-pre più e sempre meglio gli enti preposti aquesto non facile lavoro.Cordialissimi saluti e a presto!. Luciano Mo-rosi

IL CSI DI CESENAAL PARLAMENTO EUROPEO

Mercoledì 6 novembre la cerimoniadi consegna del riconoscimentonella persona del sindaco PaoloLucchi e all’assessore Elena Baredi.Il comitato Csi di Cesenarappresentato da Valerio Bertozzi,collaboratore e arbitro di calcio

L’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI CESENA MARIA ELENA BAREDI, IL SINDACOPAOLO LUCCHI E VALERIO BERTOZZI, COLLABORATORE E RAPPRESENTANTE DEL CSI CESENA

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Giovedì 21 novembre 2013 27Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Perché il Corriere ha dato spazio alle primarie del Centrosinistra?È questo il compito del settimanale diocesano?

Caro direttore, le scrivo per manifestarletutto il disagio, non solo mio, ma anche didiversi altri lettori, per l’ampio spazio

dedicato sul numero scorso alle primarie delCentrosinistra. Una pagina intera, più leinformazioni tecniche su come si vota: è troppo.Bastava, se voleva, dare solo la notizia. Pensoche il nostro giornale diocesano non si debbaoccupare di queste faccende. Rischia di farepubblicità a chi già ne fa fin troppa. Si occupi,invece, delle questioni della Chiesa. A ungiornale cattolico non interessano le vicende diuna parte politica. Ho sempre difeso il CorriereCesenate e mi sono sempre abbonata, dalunghi anni, ma adesso, prima di rinnovarel’abbonamento, ci penserò una volta di più.Saluti.

Una lettrice delusa

* * *Gentile direttore, per la prima volta ho acquistato il CorriereCesenate, ma solo perché, con una figliaavvocato, sono interessata al problema deldisservizio del Tribunale di Forlì, dopo lasoppressione della sezione di Cesena. Leconfesso di aver avuto forti pregiudizi neiconfronti del giornale della diocesi, non peranticlericalismo, ma per aver ricevuto, nelleassociazioni cattoliche che ho frequentato,un'educazione religiosa dogmatica eoscurantista (parlo degli Anni 50/60, sonoanziana). Sono diventata, così, molto criticaverso le gerarchie ecclesiastiche, mi riferiscosoprattutto a quelle ai vertici della Chiesaprima dell'elezione di Papa Francesco.Non credevo di leggere un giornale così benfatto, rivolto non solo al cattolico, in quantotale, ma anche al cittadino conun'informazione e servizi ricchi e documentatisui problemi dei giovani, sulla giustizia, sullapedagogia, sull'evoluzione della famiglia e conuno sguardo aperto al mondo.So che il servizio sulle Primarie del Centro-sinistra per l'elezione del sindaco ha suscitatoproteste da parte dei cattolici più conservatori,ma credo che un giornale diocesano debbaoccuparsi di tutti i cattolici, anche di quelli chevotano per il Centro-sinistra.Avete raccolto l'invito di papa Francesco aldialogo e ve ne sono grata. Con il grande teologoarcivescovo Bruno Forte anch'io dico "Mai piùcontro qualcuno!", se vogliamo essere cristiani.Complimenti a lei e alla sua redazione.

Maria Pia Ghirotti

✎ Il direttore risponde

“Lacrime di una rosa innamorata” è il titolo della foto che un fedele amicodel Corriere Cesenate ha inviato alla redazione. Un omaggio gradito che ilCorriere Cesenate estende a tutti i lettori.

Le due lettere mostrano con estrema chiarezzacome è composto il variegato mondo cattolico acui spesso facciamo riferimento. Forse, però,quasi mai riusciamo a comprenderlo conprecisione. Al nostro interno, e qui intendo lacomunità cristiana della nostra diocesi, ma ciòvale anche per le altre diocesi di questa nostraItalia, sono presenti sensibilità molto diverse.Queste differenze costituiscono un mosaico oun groviglio? Rappresentano un limite o unaricchezza?Innanzitutto dico che ogni settimana noi siamochiamati a compiere delle scelte. Il giornale hauno spazio limitato: non ci può stare semprequello che vorremmo. In merito alla primariedel Centrosinistra, in redazione ci siamoconfrontati. Da subito abbiamo messo in contole critiche, puntualmente arrivate. Eppureabbiamo deciso di dar vita alla pagina in cuiabbiamo presentato i due candidati. E quichiarisco: non sono i candidati alla segreteriadel Pd. Quella è un’altra faccenda che si svolgesu un piano nazionale. Noi abbiamo raccontatodi chi si candida alla guida di Cesena. Non misembra un dettaglio da poco per chi vive questoterritorio. Interessa ai nostri lettori? A una partedi essi? Noi abbiamo pensato di sì. Ecco perchéne abbiamo scritto così diffusamente. Non sonocertamente dogmi di fede. È questione di puntidi vista.Aggiungo anche che solo chi fa può sbagliare. Ècosì anche per noi che ogni settimana cimettiamo non solo la firma, ma anche la faccia.Noi cerchiamo di scrivere con quel sacro terroredi sbagliare, non quello che inibisce, ma quelloche tiene desti nel rispetto di ogni persona, ditutte le persone. Perché nell’uomo è stampatal’immagine di Dio.Ringrazio comunque quanti hanno manifestatoanche il loro dissenso. In tutti noto un gesto dinotevole amicizia: vedo che nuovi e vecchilettori hanno a cuore il destino del nostrogiornale. Per noi che ci lavoriamo è importantesapere cosa pensano i nostri lettori perché qui, elo assicuro a tutti, non dimentichiamo mai chesi scrive sempre pensando a chi ci legge. Esempre e comunque alla ricerca della verità,anche quella spicciola, di casa nostra.Spero nessuno me ne voglia e confido, proprionella settimana in cui si apre la campagnaabbonamenti, sul sostegno di tanti vecchi enuovi compagni di viaggio.Cordialmente

Francesco [email protected]

scandalizzato la durezza dei sacerdoti ortodossi che ci hanno im-posto di non pregare ... perchè? Appena entrata sono stata lette-ralmente cacciata fuori: non ho avuto il tempo di inginocchiarmi,non avevo visto la mangiatoia. E ho pensato che la vera povertàdella grotta era questa superficialità e divisione.Il giardino dei Getzemani è stato invece un momento meravi-glioso. Mi ha sempre turbato l'agonia di Gesù e trovarmi li tra gliulivi è stata una grande emozione. La 'via dolorosa' si snoda at-traverso un colorito e chiassoso mercato arabo, ed è un'espe-rienza scioccante pregare, circondata allo stesso tempodall'indifferenza della gente che mercanteggia. Grazie a padreGiovanni per aver sottolineato che fare la Via Crucis in quellecondizioni era immedesimarsi di più nel percorso di Gesù chepassò, carico della croce, nella stessa indifferenza e ostilità.La messa al santo Sepolcro è stato il culmine del pellegrinaggio:vedere e toccare la pietra, mi ha commosso, perchè ho pensatoquante volte ogni giorno Lo uccidiamo con i nostri egoismi, catti-veria, invidie e con l'indifferenza verso i doni che continuamenteci fa.

Gianna Venturi

Troppa confusionenei luoghi santiSu invito di padre Giovanni Bianchi, ho scritto al-cune riflessioni sul pellegrinaggio in Terrasantadell'ottobre scorso. Da anni, insieme al camminodi Santiago, visitare da pellegrina la Terrasanta, erauna delle mete che più desideravo. Ultimamenteho conosciuto gli scritti della mistica Maria Val-torta che mi hanno toccato profondamente, per-chè mi hanno fatto conoscere di più l'umanità diGesù, della Madonna, degli Apostoli, della dol-cezza con cui Lui si rapportava coi discepoli, deisuoi insegnamenti, delle parabole spiegate, del-

l'amore verso tutti. La Valtorta fa un resocontodettagliato degli avvenimenti ma anche dei luoghiin cui questi avvenimenti si svolgevano; il deside-rio di avere riscontro di quello che mi ero immagi-nata, di festeggiare l'anno della Fede e i miei 60anni, mi avevano convinta che questo era il mo-mento giusto per partire.Nella Grotta della Natività, in particolare, l'im-patto è stato per me sconcertante. Entrando hoprovato stupore per lo squallore della basilica, lasporcizia, la trascuratezza, il buio, irritazione perla confusione delle chiacchiere dei pellegrini infila, dolore per Gesù che mi sembrava lo stessimooffendendo con la nostra superficialità. Mi ha

✎IL VESCOVONEGRI AL TRENTENNALE DEL“CAMPO DELLASTELLA” DICESENAon esiste unamagisterialità vera senon nel contesto di

una paternita". Così ha esordito -stimolato dal titolo dell’incontro:"Patres et magistri" - monsignorLuigi Negri venerdì 7 novembrenell’incontro del trentennale delCentro culturale "Campo dellaStella" a Cesena, in cui hasintetizzato con grande efficacia ladensità degli ultimi pontificati. Il"filo d’oro" che lega GiovanniPaolo II, Benedetto XVI eFrancesco è quello di un incontro-scontro con la modernità.Raccogliendo l’eredità deipredecessori (Pio XII, GiovanniXXIII e Paolo VI) e del ConcilioVaticano II, questi papi si sonoprotesi al dialogo con il mondomoderno, senza anatemi mafacendo propria l’icona del "buonsamaritano". In tale contesto il grande merito dipapa Wojtyla è stato quello dicapire che la fine delle ideologie,in cui la modernità si eracondensata, poneva alla Chiesa lasfida della ripresa di una posizione

N“

missionaria. Centrale in tal senso ilConvegno "Evangelizzazione edateismo" del 1980: in cui,constatando come l’uomo avesseresistito all’assalto dell’ateismo eci si trovasse di fronte ad uninnegabile risveglio religioso, eglistimolava al grandioso impegno ditornare a rendere cultura la fede,perché potesse avvenire un nuovoincontro fra cristianesimo e uomomoderno. La dirompenza del suopontificato non era data daicontenuti, assolutamentetradizionali (come per i papi che loseguiranno), ma dalla modalità deltutto nuova con cui venivanocomunicati. In tal modo GiovanniPaolo II è stato il papa delrinnovato incontro fra Cristo e il

cuore dell’uomo che è fatto perdesiderare la verità. Due leconseguenze fondamentali: fare inmodo che la Chiesa ritrovasse lasua natura di movimento e farcomprendere come la suaautorealizzazione accada nellamissione. Di qui nasce la suagrande sensibilità verso i

Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI e FrancescoLa Chiesa incontra il mondo moderno

movimenti. È una Chiesacosciente quella che può andareincontro all’uomo: per questooccorreva insegnare agli uominicosa significa essere uomini e aicristiani cosa significa esserecristiani, recuperando quella forzacentrale dell’uomo che è laragione, secondo il grandeinsegnamento della Fides et ratio.Il pontificato di Benedetto XVI nonè comprensibile senza quello diGiovanni Paolo II: si è sviluppatafra di loro una sinergiastraordinaria. Specifico diRatzinger è stato sottolinearecome il tema che sintetizza lanovità del cristianesimo sia lacarità, chiudendo in tal modo aqualsiasi possibilità di riduzione

del cristianesimo. La carità cometravolgente esperienza della vita diDio (Deus caritas est) fondaun’antropologia nuova edefinitiva. Allora di fronteall’insignificanza della vita lasperanza cristiana, che èaffidabile, fornisce la grandealternativa per l’uomocontemporaneo, che nella fedepuò trovare la chiave per leggeretutto (Veritas in caritate), entrandoanche nel merito della visioneeconomica e politica. È in essa cheviene valorizzato fino in fondo ilcammino della ragione (discorsodi Ratisbona e discorso scritto perla mancata visita alla Sapienza).Ora siamo agli inizi del pontificatodi Francesco, il papa che staproiettando la Chiesa verso le"periferie dell’esistenza". Lastraordinaria credibilità chequesto papa si è guadagnato con ilsuo modo di essere dimostra - haaffermato in chiusura mons. Negri- che adesso l’incontro con ilmondo moderno può trovare unarealizzazione profonda ecommovente.

LA VIA DOLOROSAA GERUSALEMME

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2013

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

IL CARDINALEANGELO

BAGNASCOIN DUOMOA CESENA

Cinque nuovi diaconiper la Chiesa locale