la riviera n° 09 del 23/02/2013

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La Riviera n° 09 del 23/02/2013

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VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 02

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Parlandodi...

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 03

XX

Castelli decadenti, monumenti fatiscenti,angoli di paradiso sfregiati da costruzioniabusive e inquinati. Di questi patrimoni

tiene conto il Fai che da sei anni chiede agli italia-ni, e dal 2012 anche agli stranieri, quali siano i luo-ghi da salvaguardare in Italia. E nella top ten diquesta sesta edizione tra i luoghi del cuore si trovaanche la Cattolica di Stilo. Ben 20.009 votantil’hanno ritenuto un tempio dell’arte da preservareper le generazioni future, un luogo che va conser-vato e mantenuto integro perché testimonia tuttala bellezza del patrimonio artistico italiano. Tra itantissimi monumenti proprio il monastero bizan-tino di Stilo è stato scelto. La piccola chiesa di Stiloè entrata al decimo posto nella classifica della sestaedizione del censimento. Un posizionamento che rappresenta insieme unvanto e una sconfitta. Sicuramente è un riconosci-mento allo splendore del luogo, ma al contempo èstato ritenuto evidentemente in pericolo. Lamanutenzione ordinaria secondo i votanti non èsufficiente a preservare un bene così importante.Lo scopo principale del progetto Fai/Intesa SanPaolo è infatti quello di individuare i luoghi chesiano al contempo tra i più belli d’Italia e tra imeno tutelati. Con le sue oltre 800.000 segnalazio-ni in 5 anni il censimento Fai ha contribuito condiversi progetti, in corso di realizzazione o già ter-minati, a questo obiettivo. La Cattolica dal 2006 fa parte della lista degli aspi-ranti candidati a diventare Patrimonio dell’uma-nità. Ma nonostante la presa in considerazionedell’Unesco il monumento è stato oggetto di pochie parziali restauri. Uno dei più importanti è statoquello a opera di Paolo Orsi agli inizi del ‘900.L’archeologo ha fatto realizzare alcuni brevi conso-lidamenti murari, e il parziale restauro di alcuniaffreschi. Nel 2009 fu proposto un intervento divalorizzazione del sito di ampio respiro: la realizza-zione di un “Parco della Cattolica”, ovvero di un’a-rea attrezzata dove i visitatori avessero la possibi-lità di soffermarsi. Il progetto dovrebbe essere rea-lizzato quest’anno. Attualmente, inoltre, è in via diultimazione una campagna di indagini volte allavalutazione e riduzione del rischio sismico.

La cattolica

nella classificadi StiloFAI

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Parlandodi...

LA SETTIMANA

ROSY BINDI VISITA IL CARCERE DI LOCRI

MALEDETTA JONIO TIRRENO

Incidente mortale per Marco D’AgostinoIn un incidente stradale sulla statale 682“Jonio- Tirreno ha perso la vita MarcoD'Agostino, 44 anni, residente a Marinadi Gioiosa Ionica. La strada statale 682“Jonio-Tirreno” è rimasta provvisoria-mente chiusa al traffico tra il km 4,200 e ilkm 6,500, a causa di un incidente al km5,700 avvenuto nel territorio comunale diMelicucco, in provincia di ReggioCalabria. Nel sinistro, che ha coinvoltotre autovetture di cui una automobiledella polizia, insieme a Mraco D’agostinosono state coinvolte altre due persone,rimaste ferite in modo non grave.

RAI UNO/FICTION MODUGNO

Lara Almericoda Martone

Roccella: Due rumene mandano in tilt il traffico

L’attrice Lara Almerico originaria dellaLocride ha recitato al fianco di Beppe Fiorellonella fiction sulla vita di Domenico Modugno.Ha interpretato Marisa Del Frate. Lara è nata a Locri da Mimmo Almerico nati-vo di San Giovanni di Gerace e GiorgettaLoccisano di Martone. Si è trasferita da picco-la a Saronno dove risiede tutt’oggi.Il film tv ha ottenuto unsuccesso strepitoso.Andato in onda il 19 e il20 feb-b r a i oa l l e21.10 suR a iUno. Lafiction haraccontatola storia diuno dei can-tautori , attori,presentator iche hanno fattola storia dellamusica e del cine-ma italiani. Il titolonon poteva che essereVolare come la sua can-zone più famosa, quellache lo fece conoscere algrande pubblico e che glifece vincere il Festival diSanremo. Lara Almericointerpreta Marisa DelFrate, un ruolo che, consi-derando l'ampiezza dellaplatea televisiva per unafiction del genere, legarantirà grande visibi-lità.

Itemi della giustizia, della sicurezza, ma anche lacondizione carceraria. Sono state queste sta-mattina le questioni al centro della tappa a

Locri di Rosy Bindi. Durante la visita alla casa cir-condariale di Locri la capolista del Pd alla Camerain Calabria ha ricevuto un lettera privata dell'exsindaco di Siderno Alessandro Figliomeni (attual-

mente detenuto nel penitenziario locrese) chenelle ultime settimane si era già espresso attra-verso una lettera ai giornali sulle pessime condi-zioni improponibili in cui vivono i carcerati inItalia.

I Carabinieri della Stazione dei Carabinieri diRoccella Jonica, coordinata dal MarescialloNanni e i suoi uomini, a seguito di numeroselamentele da parte di anziane cittadine roccel-lesi, al fine di combattere il fenomeno dellaprostituzione, nell'ambito dell'operazione con-venzionalmente denominata “Bocca di rosa”,hanno identificato due donne di nazionalitàrumena che ieri si trovavano in Piazza SanVittorio che si sono denudate mostrando partiintime del proprio corpo. Traffico in tilt sulla106 sia in direzione nord che in direzione sud.Le donne, P.L.F, classe 1989 e M. N. A. classe1987, risultano entrambe disoccupate e domici-liate ad Ardore. Le due donne sobi state denun-ciate in stato di libertà.

Il Governatore, che ci va acclimatandocon l’idioma gentile, ha lanciato unasfida a Marco Minniti: un confronto adue. E Marco Minniti ha replicato:

non ci sto a dibattere con chi mi insulta.Vuol dire che egli ama dibattere con chi lo incensa.Nel qual caso un governatore è troppo. Basta unsacrestano.

Figliomeni le consegna una lettera

SIDERNO

Incidente tra Via dei Collie via Cesare Battisti

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la Riviera

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In cima al monte di memoriamedievale, capitale di una lin-gua antica come una melodiainteriore, sede di vescovi- conti eferrovieri-filosofi, troneggia damigliaia d'anni con la graziadella regina che la fondò, sfidan-do il tempo e le insidie dellasorte, tra l'Aspromonte e il mare,tra il cielo e la terra, e per il cieloha preghiere struggenti, e per laterra uomini temprati dalla storia.Bova, quando gli uomini cerca-vano di parlare con gli deidell'Olimpo, e quella lingua èancora viva.

Bova Grecanica, tra il cielo e la terraCCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

3) MELICUCCO: INCIDENTE MOR-TALE PER MARCO D’AGOSTINO

1) RIDGE E BROOKE A COSENZA

2) ROCCELLA IONICA: DUE RUME-NE SI DENUDANO IN PIAZZIA

5) SIDERNO INCIDENTE TRA VIADEI COLLI E VIA CESARE BATTISTI

6) LELE NUCERA CONDAN-NATO. TORNA IN CARCERE

8) TRUFFA AGGRAVATA E TRAFFI-CO INTERNZAZIONALE DI STUPEFA-CENTI, ARRESTI A ROMA E NELLALOCRIDE

Dati Google.com

Le notizie più lettedella settimana sularivieraonline.com

4) BOVALINO LUTTO PER LA PER-DITA DI EUGENIO CUZZOCREA

IL DIAVOLO NERO

L’orfana ha parlato

Bisogna pur farlo un eserci-zio di lingua, e non già perrimettere in sesto la gram-

matica, ma la realtà effettualedelle cose. Che cosa significhiorfano, orfana non metaforica-mente, ma concretamente tuttilo sanno. Ma sembra che nontutti sanno che orfano, orfanasono termini riferibili a bambinie bambine che hanno perso ilpadre o la madre. L'uso strascicato dell'orfananzache salta l'età pupillare e aggan-cia i ventenni e i trentenni èincongruo. Mi pare sia tale ilcaso di Rosanna Scopelliti, che,pur ventinovenne, viene listata alutto nel Pdl con il titolo di orfa-na del genitore magistrato ucci-so dalla mafia nel 1991. Cioè 22

anni fa, quando la ora candida-ta-deputata aveva 7 anni, e l'ag-gettivo orfana era dolorosamen-te appropriato. Adesso, non più. Perché, se cosìfosse, tutti dovremo considerar-ci orfani, sia pure orfani non tra-gici, noi soprattutto che siamooltre gli anni 70.Ciò detto, voglio richiamare l'at-tenzione sul fatto che l'irritualeorfana, pur essendo in lista conil Pdl, da sempre con le cornapuntate contro l'uso smodatodelle manette, ha sferrato unattacco contro il Pd la cui purez-za di partito antimafia verrebbecontraddetta e contaminatadall'arresto del sindaco di MelitoPorto Salvo, alle sue fila appar-tenente. Strana e stramba que-

sta posizione per due motivi. Ilprimo: i dirigenti del Pdl, acominciare dal Governatore,quando incappano nella retegiudiziaria, si rifugiano dietrol'usbergo del garantismo, chenon ama le ritorsioni. Il secondo: il sindaco di MelitoPorto Salvo è al momento undetenuto, non un condannato.E fino a quando non viene con-dannato con sentenza definitivaè presuntivamente non colpe-vole. Queste norme elementari didiritto non dovrebbero essereignorate da Rosanna Scopelliti,che di tutta evidenza ha parlatoper mostrare che il pane parla-mentare non gli è stato datoinvano. Che Dio ci guardi dalleorfane a vita.

Condannato. Lele Nucera dovrà scon-tare 5 anni e 4 mesi di reclusione.Abbiamo perso. Oggi a Roma, laQuinta sezione penale dellaCassazione ha sancito la nostra scon-fitta. Lo Stato si è mostrato rigido,con la sua indole distaccata, il suoconcetto presbiteriamo di diritto,ordine, legge. Lele stasera non pas-seggerà sulla spiaggia, in estate non situfferà nello Jonio, non darà baci aNatale, non spegnerà candeline. Masiamo convinti che non mollerà cheterrà duro. Lui non va giù e se va sirialza. Sa incassare pugni, sputi eingiustizie. A Lele sorride il cuore,quindi rimarrà giovane.Su questa brutta vicenda pronuncia-mo la nostra sentenza: «Lo Stato fa apezzi la gioventù calabrese, la mettesottovuoto e la usa e consuma a suopiacimento. Colpevole di non cederedinanzi a niente, neppure all’evidenzadi un giovane sano che ha commessoun reato quasi 10 anni fa, nel 2005.Quando si tratta di uomini residentida Monasterace a Cannitello c’è unsolo numero sovrano. Il 416, con losterzo. Non importa nient’altro.Nient’altro».

Lele Nucera torna in carcere

CONDANNATO

7) UNA PALLA DI FUOCO NEICIELI DELLA LOCRIDE

RosannaScopelliti,figlia delmagistratoAntoninoScopelliti

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RIFLESSIONI PRIMA DEL VOTO

La prima volta che ho votatoper le elezioni politiche, erogià iscritto al partito da anni, e

pensavo di non avere alcun dubbiosu chi votare. Eppure le cose nonsono andate esattamente così.Quando entrai in cabina ho sentitosulle mie spalle una responsabilitàenorme. Da qualche anno non fre-quentavo più la Chiesa, ma nelmomento del voto ho sentito il biso-gno di fare il segno della Croce, poidi chiudere gli occhi e concentrarmiqualche secondo. Quindi apposi,con convinzione, il segno su quelloche allora era il mio partito. Puòsembrare, e forse lo è, una contrad-dizione farsi il segno della Crocerichiamando il dolore di una lacera-

zione da poco consumata, e poi pun-tare dritto su falce e martello simbo-lo di un “credo” appena scomunica-to.Forse il mio “io” aveva bisogno didisseppellire e chiedere aiuto a quel-lo che ero stato, di rivisitare una reli-gione che avevo lasciato senza mairinnegarla, quasi una presa d'attodei miei gravi limiti e una conse-guente implorazione di aiuto..Non ero in procinto di esprimere unsemplice voto, con quel segno sullascheda io mi collocavo da una partenella storia e nel mondo. Mi disan-coravo da un porto sicuro e prende-vo il largo, andavo verso mari scono-sciuti. Ritenevo fosse un voto nonsolo per un programma politico ma

anche per il “libero amore”, per un“nuovo ordine”, per quello che veni-va definito un “uomo nuovo” collo-cato in un mondo nuovo. Quanteillusioni, e quanta arrogante presun-zione.Mi sbagliavo, almeno in parte sicu-ramente mi sbagliavo, ma ci crede-vo.Ero solo in quella cabina ma avevoaddosso a me lo sguardo di tantissi-me persone. Votavo in nome di tuttigli sfruttati e gli oppressi della Terra..Sentivo nelle mie orecchie l'urlo diSpartaco e di tutte i ribelli alle ingiu-stizie della storia.Ecco perché in prossimità del voto,pur senza essere candidati, la tensio-ne era alle stelle, e non si chiudevaocchio.Gli anni sono passati velocemente.Nel 2008 andai a votare perVeltroni. Un voto dato in manierafugace, con sufficiente convinzione,ma certamente senza la passione diun tempo.Oggi andrò a votare, cercando dinon spezzare l'esile filo della miastoria.. Voterò per il partito cheavverto come meno ostile alla miaterra e alla mia gente. Darò un votoda calabrese, da uomo del popolomeridionale.Avrei voluto darlo anche da convin-to garantista, da “partigiano” dellaCostituzione, da libertario. Vado avotare perchè mi indigna il mercatodei voti, mi indigna la Lega Nord ealleati che continuano impunemen-te ad offenderci. Mi preoccupa ildisegno eversivo che sta dietro ildisegno della macro regione delNord. Il primario del centro trapian-ti di Vigevano (uno dei migliorid'Italia) è di Caulonia, come di que-sta terra è uno dei più importantiingegneri elettronici che hanno pro-

gettato l'alta velocità. “Cervelli”,“braccia” e “risorse” di questa parted'Italia lavorano a Milano, a Torino,a Padova, in Europa e uno scienzia-to di Houston è di Roccella.Cosa sarebbe stata la Locride e laCalabria, con tutta queste energia,con tanta ricchezza, con tanta intel-ligenza e scienza? Vado a votare con mille dubbi macon una bussola che punta semprenella stessa direzione. Faccio unesempio: la nobiltà nera romana èschierata sempre a fianco del PapaRe. Alessandra Farnese, principessae scrittrice tradizionalista dice “Iosono devota al Papa, e sto comun-que con lui”Anche io sono un “devoto”: alPopolo e resto comunque al suofianco. Lo ammetto, a volte, miassalgono mille dubbi, non so se lamia scelta è quella giusta, ma nonpossiedo altra bussola che questa.Io andrò a votare senza lo stessoentusiasmo, lo stesso carico di spe-ranze, la stessa passione di queltempo lontano. Adesso mi sento unsemplice elettore che sottoscrive unprogramma politico, allora pensavodi contribuire alla costruzione di unmondo nuovo. Malgrado ciò non c'èconsentito stare fermi, non c'è con-sentito stare a guardare. Nonostantetutto, “scarpe rotte eppur bisognaandar”. Troviamo il modo di tenereaccesa nella nostra terra una flebilefiammella di un pensiero ribelle chenon intende conformarsi. Oggi èuna stagione difficile, ma sono sicu-ro che, come un fiume carsico, lapolitica rispunterà limpida. Nessunoal mondo può bloccare lo sbocciaredella Primavera.Buon voto a tutti.

Ilario Ammendolia

Non “ LA Sinistra che è di Destra”

Ma “Pietro Fuda sotto le bandiere del

Meridionalismo”Fate bene attenzione. Sull’ultimonumero de “la Riviera”, pag. 10,sotto la testatina TACCUINOELETTORALE, invece del titolo,da me dato, Pietro Fuda sotto le ban-diere del Meridionalismo, spunta insostituzione La Sinistra che è diDestra.

Son cose che capitano. E qui metteconto raddrizzarle anche perché dàl’idea di uno spostamento mio,soprattutto culturale, sulla negazionedi qualunque differenza tra Sinistra eDestra. La Sinistra, che è di destra,se non sbaglio, per Piero Sansonetti èil PD. Ma il PD in larga parte nontutto è di Sinistra, e la Sinistra, nono-stante si sia fatta incaprettare daIngroia, non è il PD. Chiedo scusaalle lettrici e ai lettori per l’eventualedisorientamento che il “disguido” haprovocato. Ne sono giuridicamenteresponsabile come direttore, moral-mente e intellettualmente no. Se nonaltro, mi giustificano le mie condizio-ni salute che mi impediscono d’esse-re presente in redazione.

Da Mario Tassone ilribellante

A Pasquale Crupi candidato di ban-

dieraDi Mario Tassone, chegiunge alla fine della suacarriera parlamentare

con un commovente certificato dipovertà, non si conoscono atti di pas-sata ribellione contro la gerarchiapolitica dell’Udc di cui è stato squil-lante e radiante vicesegretario. Mada quando il loquace PierFerdinando Casini ha deciso di nonripresentarlo nelle liste dell’Udc,Mario Tassone, divenuto giallocome la bile e non giallo come i cine-si, ha inteso destinarsi all’opinionepubblica con la bandiera maoista cheribellarsi è giusto. Se fosse un cinese,non per giallo biliare, Mario Tassonesaprebbe che ribellarsi è giusto. Masolo se uno si ribella a tempo giusto.Non dico altro: almeno cinqueminuti dall’estromissione,e a qualche metro didistanza dal portonedi casa Casini. Ora a togliere losguardo da Tassone,volgendolo alla listaper la Cameradell’Udc, l’orizzontecambia. Vediamo inposizione d’assolutaineleggibilità il dr.Pasquale Crupi, che miè cugino, e questo nonfa velo al mio pen-siero: amicusPlato, sed magisamica veritas-

Platone è un amico, ma io sono mag-giormente amico della verità. A chi èin alto non piace scendere. Credoche egli faccia eccezione.Pasquale Crupi, alto funzionario contesta democratica - più che impossi-bile, un assurdo - della Prefettura diReggio Calabria, collaboratore sti-mato e amato da Luigi De Sena,dopo le ultime elezioni regionali èstato chiamato dal Presidente delConsiglio dr. Francesco Talarico, unoegli uomini più aperti culturalmentee politicamente della Calabria, all’al-to ufficio di capo di gabinetto. E oralo ha voluto con lui in lista. Gli uomi-ni che lavorano per il bene comune

non dettano condizioni.Pasquale Crupi ne ha postosolo una a Franco Talarico:d’essere in posizione di ine-leggibilità, anche dopo ilgioco delle opzioni deiprimi eletti. Ha volutoessere un portatore d’ac-qua, un candidato di ban-diera. Sembra poco, ed èmolto, se non tutto.

Quando c’erano i portatorid’acqua e i candidati di ban-

diera, i deputati elettierano, nella

stragrandep a r t e ,

persone

oneste. Nella vita privata e pubblica.Nel Parlamento e fuor di esso. Unsegnale grande di etica e politicaviene da Pasquale Crupi, stellarmen-te lontano da Mario Tassone.

Non diamo appuntamento a Rosy Bindi

Non osiamo dare appuntamento aRosy Bindi. Ella aveva già dichiara-to a un Silvio Berlusconi al telefonoche non era una donna a lui disponi-bile. Né a lui né ad altri. Perciò, nien-te appuntamenti, di quelli che laromantica lingua italiana definiscegalanti. Ma un appuntamento , chenella lingua nostra di meridionalidiciamo elegante, lo vogliamo dare aRosy Bindi. Ella, riuscendo a rompere anche l’i-nerzia aristocratica di Marco Minniti- si tiene lontano dal volgo, ma i votili vuole - s’è sottoposta a un giro,stressante, per i comuni calabresi: daBivongi, a Roccella, a Brancaleone, aBova Marina, che già rifulse e ora vaper l’intera Calabria e forse per l’in-tera nazione con il marchio d’infa-mia di paese di mafia, essendo statoper questo sciolto il consiglio comu-nale. E qui a Bova Marina ha avutomodo di incrociare la protesta dei

commercianti, falcidiati da multeburocratiche - il massimo del cinismo- per occupazione di suolo pubblico.Ha detto “Ci rivedremo”. Noi lediamo appuntamento, sempre: ele-gante. Senza pensiero che possa veri-ficarsi quello che preconizzava il bat-tagliero poeta siciliano MarioRapisardi nel Canto dei mietitori, perl’occasione modificato in qualcheparte: “O benigni deputati, o pinguieroi,/vengano un po’ dove falciamonoi:/ balleremo il trescon, la ridda epoi.../ poi falcerem le teste a lorsignori”. Per l’appuntamento manca-to.

Gabriella Stramaccioni non è

stata paracudataLa signora Gabriella Stramaccioni,che poco cavallerescamente AntonioIngroia ha collocato dopo di sé nellalista per la Calabria infetta, va dichia-rando nel suo soggiorno elettorale inCalabria che ella non è stata paraca-dutata. È vero. Don Ciotti ha affitta-to un paio di angeliche ali ed ella dalCielo è scesa a miracolo mostrare:come un PM e la segretaria di Liberasono riusciti a distruggere i comunisticalabresi.

“Scarpe rotte eppurbisogna andar...”

TACCUINO ELETTORALE di Pasquino Crupi

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L’INDAGINE

La Bit di Milano La Bit di Milano smentisce la smentisce la vocazione turisticavocazione turisticadella Locridedella Locride

umiltà, senza calcolatrici fallimen-tari, sempre gli stessi, che ci hannocostretti forzatamente a puntaresul cavallo sbagliato, il turismo,scegliendo quello zoppo, il turi-smo culturale: secondo i dati BIT2013 solo a 40 persone su milleche scelgono Calabria sorridequest’ultimo settore.

Davanti a numeri simili, figli diuna ripetuta incapacità chedovrebbe riguardare non soloaspetti statistici, ma anche di igie-ne mentale, la soluzione sarebbedi chiudere per sempre l’associa-zione dei Sindaci della Locride,un carrozzone che non è mai riu-scito a concretizzare niente, se siescludono piccoli sprechi un po’qui e un po’ la. Tranne Roccella. Ilpiù bel paese della Locride frontemare è quello che in proporzioneai suoi abitanti ha ricevuto piùfinanziamenti di tutti in Calabria,se non addirittura dell’intera peni-sola. Gli hanno fatto il porto, ilcastello, il prolungamento del lun-

JIM BRUZZESE

Su 1000 vacanzieri nellanostra regione 360 hannoscelto Tropea, 181 Reggio

Calabria, 99 Capo Vaticano, 99Pizzo, 96 Isola Capo Rizzuto, 90Soverato, 79 Diamante. Da noisolo ex paesani di ritorno e scroc-coni.Che batosta per la “bella”Locride. «Il turismo è il nostropetrolio» strillavano. Che storiatriste. E la storia è: l’indagine 2013presentata dal DipartimentoTurismo alla Bit di Milano e rea-lizzata dal sistema informativoturismo regionale su un campio-ne di mille italiani che hanno scel-to la Calabria. L’Associazione dei sindaci dellaLocride ha sempre raffigurato,confondendo sogno e realtà, unfuturo turistico radioso, ma inumeri la smentiscono: l’area cheva da Palizzi a Monasterace nonattrae.Siamo brutti o incapaci?I sindaci d’imperio e per 15 annihanno voluto definire tutta laLocride turistica. AncheBenestare e Grotteria per faresolo due esempi non limits. Unababele di parole ha ammantatograndi trovate: Bovalino–Bagnara; Distretto TuristicoCulturale; portualità turistica;piste ciclabili, Contratto di pro-gramma Riviera dei Gelsomini,Pacchetto Locride. Un profluviogenerazionale di errori commessida primi cittadini si è abbattutosulla Locride, annegandole ilfuturo.Ma i sindaci imperterriti hannocontinuato, fallimento dopo falli-mento, a pestare acqua nel mor-

taio.Noi puntualmente gli rimprove-ravamo che stavano giocando aperdere, perdendo tempo, loro,senza correre ai ripari, ripropone-vano, con aggiornato “sol dell’av-venir”, turismo in tutte le salse,condito di prodotti tipici e attivitàculturali. Il posto più sorridente dellaLocride, ovvero la scogliera diAfrico, dispone di quattro postiletto. Ma chi ha gestito i patti ter-ritoriali e il contratto di program-ma Riviera Dei Gelsomini cheprevedeva la creazione di 39alberghi nel nostro territorio hapensato con notevole sforzo crea-tivo un cinque stelle a Martone. L’ultimo finanziamento che hainteressato i comuni dellaLocride (Pisl, ovvero ennesimaspartizione a pioggia decisa dalconclave associato) ha consolatoAfrico con un osso senza polpa : ilpalatenda (allevamento nottur-no?).Annate di fallimento e di presun-zione. Il turismo “Mare Monti”per esempio, da una vita si parladegli esclusivi venti chilometri cheseparano lo Jonio dallo Zomaro.Aria fritta: Mare e Montagna,due cose separate, che vannoprese singolarmente, qui vengonoconsiderate un unico asso nellamanica. All’interno dell’associa-zione la maggioranza assoluta deiprimi cittadini è stata sempre con-vinta, senza possibilità di rimozio-ne, che il turista che ha sceltoGioiosa Marina non vede l’ora diterminare l’impepata di cozze inriva al mare per consumare unamaro a Mongiana. Roba cervel-lotica nata sempre dai soliti, quel-li che non si vestono mai di

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 08

Perche' la Riviera dei Gelsomini e' fuori dal circuito deivacanzieri? Incapacita', bruttezza, mancanza di posti letto ostrategie sbagliate? Chi e' il vero responsabile di unfallimento analiticamente certificato dall’indagine della Bit?L’abbiamo chiesto ai nostri lettori su FB

FACESONDAGGIO

TROPEA:Su mille visitatori in Calabria 360 scelgono Tropea. La perla della Tirreno è la piùamata per quanto riguarda la vacanza mare. Lo Jonio, molto dietro, è rappresentato daIsola Capo Rizzuto con il 9,6%

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VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 09

Strade e Autostrade: solo scuseLa Locride è triste,come i suoi abi-tanti, vissuti sulla retorica della mag-nagrecia, angosciati, amareggiati eavviliti da 10 anni di sequestri per-sona con annessi e connessi mediaticie dalla sindrome politica-intellettualedei “polli di Renzo”. All'inizio deglianni '70 girava, infatti, turisticamenteun'aria diversa. Mettiamoci la man-canza di posti letto, anche di piccolestrutture, quindi poca concorrenza eprezzi alti. Si rifletta anche sulle scuseche ci inventiamo su strade eautostrade. Tropea dista circa 20km

Assenza di amministrazioniadeguate Per quel che ne so, la riviera dei gel-somini vanta una spiaggia che pochise la possono permettere... Il prob-lema è il contorno, assenza diamministrazioni adeguate, diverti-mento 0,(e con divertimento nonintendo solo discoteche), collega-menti con i centri storici assenti emancanza di fantasia... non c'è statomai uno in grado di migliorare emigliorarsi. Simona Caricari

dall'autostrada- così come tantiluoghi turistici del centro e del nord-;eppure la gente ci va lo stesso perché“vale la pena andare”:chi viene invacanza non vuole incontrare la nos-tra mestizia. lamontagna2(pseudonimo)

La spiaggia bella non bastaChe tristezza! Che mentalità ! siamotornati indietro. Serve una presenzapolitica importante della jonica alpotere.Una presenza che voglia benealla sua terra e che non pensi solo alleproprie tasche... Servono infrastrut-ture , servono sicurezze per i giovanicome me che vorrebbero investireproprio sulla jonica ma non lofanno.Cosa possiamo offrire al turistache vorrebbe venire in vacanzaqui?NIENTE !la spiaggia bella nonbasta. Cisco

Non sappiamo venderciCome possiamo prendercela con ilterritorio, quando nessuno si preoc-cupa di andare a promuoverlo?Come fa un Turista (ITALIANO OSTRANIERO) a conoscere lalocride se nessuno gliela fa vedere? Incalabria aspettiamo ilmiracolo....invece di andare a pro-muovere il territorio in tutto ilmondo. Angelo Macrì

Menti fresche, corpi giovaniSveglia Ragazzi! La Calabria, che aben vedute ragioni, per le risorse nat-urali, ambientali e storiche di cuidispone, potrebbe essere la Floridad'Europa, potrebbe vivere solo di tur-ismo, agricoltura e gastronomia, habisogno di una classe dirigente nuova,di cervelli e di braccia e non di lecca-culi. C'è bisogno di persone che sap-piano interpretare nel dovuto modoqueste risorse, valorizzandoleappieno e non solo decantarle inroboanti e inutili proclami. C'è bisog-no di menti fresche, di corpi giovani,adeguati ai tempi, perché quelli nonpiù giovani, come quello del sotto-scritto, purtroppo, non sono eterni.Mandiamo a casa questa gente, cheha perpetuato e vorrebbe continuareancora il.... malaffare. Sergio Zanardi

Servono figure professionaliIl turismo è industria. L'industria perprodurre benefici, necessità dellematerie prime " ne abbiamo inabbondanza , clima , paesaggi e ambi-ente " , per sfruttare queste risorsenaturali , è necessario disporre delleseguenti figure professionali ;amministratori competenti , cittadinicompetenti e lavoratori del settoreprofessionali . Mimmo Racco

Non sappiamo andare oltre lesagreIn primis la brutta abitudine dipiangerci addosso; una completaassenza di senso civico ( come le spie-

gate tutte quelle Amministrazioni sci-olte per mafia?) e la poca capacità dileggere le mode ed i tempi. Qualchegiovane, in passato, ha provato adanimare, o rianimare, le serate estivedella Locride ma noi, oltre la sagradella melanzana o dello stocco nonsappiamo andare. Salvatore Fazzolari

Ex paesani di ritornoIl danno più grosso è la non possibil-ità ai tanti giovani che vorrebberomettere in pratica tante idee per ren-dere la NOSTRA TERRA miglioree cercare di farla emergere..purtrop-po gambizzano le poche strutture checi sono non aiutandole ed ecco che ilturismo non si potrà mai sviluppareed allargare oltre i soliti paesani cheritornano dai parenti, ma pur sempreper brevi periodi!! Valentina Congiusta

Incapacità degli operatori del set-toreNn credo assolutamente si tratti dbruttezza; il nostro territorio puòcontare su un patrimonio storicoartistico e naturalistico particolar-mente ricco e interessante. Moltospendibile sul mercato. Peccato chevenga poco valorizzato e in molti casinn sia nemmeno fruibile. Altre volteinvece viene addirittura danneggiatoirrimediabilmente. A questo siaggiunge l incapacità degli operatoridel settore d innovarsi e puntareall'estero. L incapacità d fare squadrae creare un'immagine forte e chiaradel nostro territorio che racchiudatutte le ns. risorse. E poi promuoveree promuovere sfruttando soprattuttole nuove tecnologie.. ancora mis-conosciute!! Francesca Commisso

Incapacità degli operatori del set-tore/2Mancanza di collaborazione tra lediverse imprese, sopratutto da partedei gestori di strutture ricettizie. Pocavalorizazzione del territorio, da partedegli operatori turistici.....e anche unpizzico di incompetenza. Stefania Lombardo

Sei motivi principaliSono di Milano ma è da quando sononata che le mie vacanze le passo aBianco. Io amo questa terra ma mirendo conto che è difficile che un tur-ista la possa scegliere per una svaria-ta serie di motivi:1-il territorio nonviene promosso come dovrebbe,2-mancano i servizi quando si arriva inaereo è un'odissea poter arrivare neidiversi paesi... in treno non ne par-liamo,3-se non hai la macchina seitagliato fuori perchè non vi sono col-legamenti alternativi, 4-in certi casi lamentalità e troppo chiusa rispetto aquella che si può trovare in localitàtipo Tropea o Soverato, 5-mancanzadi eventi che possano valorizzare lebellezze della zona, 6-le spiagge ven-gono abbandonate a sè stesse (vedi lamagnifica Scogliera).. Marica Frongia

Una zuppa acidaTotale o quasi totale assenza di infra-strutture, indecenti collegamenti fer-roviari e stradali, prezzi esorbitantidurante la stagione estiva, (non capis-co perchè la stagione estiva da noiduri solo 20 giorni) inserisci tuttoquesto nello stesso calderone e neviene fuori una zuppa acida. Faciledare la colpa ai politici, difficilepuntare il dito contro gli operatorituristici per manifesta incapacità.Qualcuno si sforza ma rimane ungoccia nel deserto dell'inconsistenza.Paolo Imperitura

gomare, la pista ciclabile. E anco-ra gli mantengono con una mediadi 400 mila euro l’anno il jazz e conaltrettanti euro la differenziata.Bene.Ma nonostante le fishes pubbli-che, in tutti questi anni, a Roccellanon è nato un albergo, un jazzista;il porto non ha ancora la gestione,il castello è chiuso. Altrove i castel-li dei Carafa hanno trovato desti-nazioni d’uso e prodotto centinaiadi posti di lavoro, da noi lucchettinei portoni.La Locride e gli sprechi. Questoterritorio presenta una varietàgastronomica straordinaria. nel2013, per la prima volta, un risto-rante del reggino ha ricevuto unriconoscimento assoluto, storico.Il Gambero Rosso di GioiosaMarima ha una stella Michelin.Solo su questo fatto l’associazionepatacca avrebbe dovuto discuterestraordinariamente e stamparecartelli. Ma niente.E allora di cosa stiamo parlandoda vent’anni?

LOCRI EPIZEFIRI: Il turismo culturale secondo l’indagine Bitè quello che attrae meno i turisti che scelgono Calabria. Solo40 su mille

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Parlandodi...

MIX

Un compleanno da sogno quellovissuto una settimana fa daElisabetta Gregoraci, che ha spen-to 33 candeline l'8 febbraio.Flavio Briatore e' stato davveroromantico nell'organizzare per lasua amata una festa speciale inCosta Azzurra. L'annuncio dellafesta e del compleanno della suaEli, Briatore lo ha fatto sul suoprofilo twitter pubblicando ancheil menu riservato per l'occasione.Sul social il messaggio era: “buoncompleanno Eli, domani e' il com-pleanno di mia moglie,auguri…”.Ma l'ex manager della FormulaUno non si è limitato a cinguettaresul noto social network e ha creatocome detto anche un menu speciale,pubblicato anch'esso: una cena digran classe a base di aragosta, scampiai filetti d'arancia, spigola di mare aicarciofi, filetto di vitello in salsa,profiteroles e caffè. Il buonBriatore, anche se gli anni per luipassano, non ha proprio smessodi essere un grande romantico.

Impegnato nel tour elettorale che ieri lo ha portato a Brancaleone, Marco Minniti,capolista al Senato nelle liste del Pd, in relazione alla richiesta di confronto pubblico avan-zato dal governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti ha dichiarato: «Chi vuoledavvero il confronto non ti aggredisce verbalmente un giorno sì e l'altro pure». Nei giorniscorsi Scopelliti aveva sfidato pubblicamente Marco Minniti ad un pubblico confrontocon l'intento «di confrontarsi direttamente senza farlo a distanza perché solo così gli slo-gan e gli insulti non avrebbero avuto la meglio sui progetti e sulle proposte».

Marco Minniti replica a Giuseppe Scopelliti Fans in fervida attesa

Ridge e Brookea Cosenza

Grande attesa a Cosenza per l'arri-vo di Ronn Moss e KatherineKelly Lang, i celebri attori della

soap opera Beautiful che saranno ospitid'eccezione per l'apertura di una bouti-que nel centro della città. L'iniziativa, che rientra nell'ambito di un

progetto di franchising che entro quest'an-no prevede l'apertura di ulteriori punti ven-

dita in Italia e all'estero, si caratterizzerà,oltre che per il taglio del nastro da partedel Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto,

anche per un momento di premiazionedelle due celebrità americane che riceve-

ranno un prezioso omaggio da parte diSergio Mazzuca e Santo Naccarato, tito-

lari della gioielleria Scintille di Cosenza. Ad aprire il nuovo punto vendita, curato neldesign dall'architetto Salvatore Perfetto, èl'imprenditore Natalino Bosco, cosentino diquarantun anni con una lunga esperienzanel settore del fashion e avviene in unmomento che, malgrado la sfavorevole con-giuntura economica, si caratterizza per unclima di fiducia e un incremento nel nume-ro delle imprese a senza che si occupano dicommercio al dettaglio.Si terrà infatti venerdì 22 febbraio, a partiredalle ore 16,30, la cerimonia d'inaugurazio-ne del nuovo punto vendita ImperoCouture, un vero e proprio tempio delluxury che si sviluppa su uno spazio esposi-tivo di centocinquanta metri quadrati daldesign raffinato ed elegante nel qualesaranno protagoniste le collezioni dellacelebre casa di moda presieduta dallo stili-sta Luigi Auletta.

«Chi vuole il confrontonon ti aggredisce»

Non è ancora rientrato l'allarme meteori-ti. Martedì è stata avvistata una “palladi fuoco” nei cieli del Sud Italia. Vari

siti internazionali di meteo riportano gli avvi-stamenti di questa luminosa palla di fuoco. Leprime segnalazioni riguardano lo Stretto diMessina, con un bolide sul mar Ionio, caratte-rizzato da una direzione da nord verso sud. Unbolide di colore verdastro e di magnitudinemolto brillante.In Russia i feriti, dopo la pioggia di meteoriti,sono circa 1200 di cui 200 bambini. Lo ha resonoto in queste ore il ministero dell'Interno

russo. Gran parte dei feriti sono stati colpiti daivetri delle finestre infranti durante l'impatto.La maggior parte ha subito traumi leggeri fattaeccezione di due persone rimaste ferite inmodo grave a Kopeisk. Alle 19:18 la scia luminosa è stata avvistata inItalia. Forse un meteorite, ma sono attese leconferme ufficiali. Il passaggio della meteora,è stato visibile a Messina, Catania, Siracusa,Ragusa, Catanzaro, Reggio Calabria, IsolaCapo Rizzuto, Locri, Roccella e GioiosaIonica.Si attendono ulteriori informazioni.

Tre ex studenti della Scuola Media “C.Alvaro” di Siderno tra i 40 concorrenti dellagara interregionale alle Olimpiadi Italiane diAstronomia 2013, organizzate e promossedalla Società Astronomica Italiana (SAIT) el'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) incollaborazione con il Ministerodell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca(MIUR).I tre allievi, Mancuso Fabio per la categoriasenior, Curciarello Domenico e BruzzeseFederica per la categoria junior, dopo aversuperato la preselezione, sono stati convoca-ti, lunedì 18 Febbraio, presso il LiceoScientifico “Leonardo da Vinci” di ReggioCalabria ( sede della gara interregionale) persostenere la prova che dà l'accesso alla FinaleNazionale. Le prove scritte e differenziateper categorie, iunior e senior, in cui si sonocimentati i ragazzi consistevano nella risolu-zione di problemi di Astronomia, Astrofisicae Cosmologia, argomenti che vanno oltre isaperi scolastici adeguati alla loro età. Non èstata la difficoltà a scoraggiare gli allievi chehanno sostenuto la prova con serenità, rive-lando il loro livello di eccellenza e la consape-volezza di essere stata comunque un'espe-rienza positiva che favorisce la motivazioneallo studio.I docenti della Scuola Media “C.Alvaro”, chehanno sempre lavorato con grande professio-nalità e serietà per far si che ogni loro allievopotesse sviluppare le proprie potenzialità e

perseguire grandi obiettivi, orientandoli nelleloro scelte e aiutandoli a riflettere e a con-frontarsi nelle conoscenze, augurano ai treallievi successi futuri che soddisfino le loroaspettative. Orgogliosi dei loro allievi e dellaloro Istituzione, che hanno sempre conside-rato come luogo di apprendimento, di assun-zione di valori e di esperienze, mandano un“in bocca al lupo” e un ringraziamento peraver saputo tenere alto il buon nome dellaloro Scuola media di provenienza che gli hafornito le basi e lo spirito adatto per affron-tare qualsiasi ostacolo.Un sincero augurio anche da parte deidocenti del Liceo Scientifico di Locri edell'Istituto Tecnico Commerciale di Sidernoche attualmente li stanno seguendo nel loropercorso di crescita e formazione.

R.V.

ECCELLENZE

Gli ex allievi della “C.Alvaro” alle olimpiadi italiane di astronomia

Allarme meteorite

Palla di fuoco nei cieli della Locride

33candeline da sogno perElisabetta

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OCCUPAZIONE

INQUINAMENTO, LA SCHIUMA DI BOCCASETTE

I GRANDI SOSTENITORIDEL RIGASSIFICATORE

PORTO DI GIOIA TAURO

LA FRONTIERA È LARETROPORTUALITÀ,NON CERTAMENTE ILRIGASSIFICATORE

Il governatore Giuseppe Scopelliti

L’ex governatore Agazio LoieroLa schiuma che ha invaso le acque e la spiaggia di Boccasette che si trova di fronte il rigassificatore di Porto Levante (Rovigo)

Èstata rinviata al 6 marzo la riunione decisivadel Comitato portuale sulla concessionedemaniale per la costruzione del rigassifica-

tore. Vittoria? No, non c'è stata alcuna illuminazio-ne sulla questione. Il motivo del rinvio è solo elet-torale. L'urna in Calabria oltre a essere femmina,come nel resto della nazione, è ancora “più gran”sovrana che altrove.Ma qualcosa è cambiato. Un piccolo sisma hasmosso le coscienze dei reggini. Associazioni, sin-daci e partiti politici si sono schierati sul fronte delno, e la prima linea sembra ogni giorno più robusta.Solo Legambiente è rachitica.Nuccio Barilla, rappresentante autorevole dell'as-sociazione, reggino, non ha riposto alle nostre pro-vocazioni. Non è nostra abitudine pensare male,altrimenti troveremmo un trait d’union tra lo stra-no silenzio e la percentuale di Lng MedGas dete-nuta da Legambiente. Infatti l'associazioneambientalista possiede il 10% delle azioni diSorgenia Menowatt che possiede il 70% dellaIride+, a sua volta costituita da Azienda energeticaEtschewerke di Bolzano (5%), Medgas Italia(25%), Fingas (69,8%), che hanno costituito la LngMedGas.Ma parliamo di cose serie. E la cosa più seria cheriguarda la nostra Regione, dati catastrofici allamano, è l'occupazione. Le prospettive del rigassificatore parlano di circa1000 operai per la costruzione dell’impianto e poidi circa 80/100 persone impiegate se la piattaformalavorerà a pieno regime. Ma di questo centinaio diposti il 40% sarà per operai iperspecializzati, diffici-li da trovare nella Piana. La vera miniera per incrementare l’occupazione èun’altra. La retroportualità: le merci una volta sca-ricate sulla banchina, invece di passare da una navegrande a una piccola e ripartire, subirebbero in locolavorazioni manifatturiere e logistiche. Se venissesfruttato a pieno il potenziale del porto di GioiaTauro, circa 3 milioni di teus, la Calabria svoltereb-be definitivamente. Riproponiamo, per capire la

portata dell’operazione in termine occupazionali,l'esempio fatto nel 2007 da Franco Guglielmellisulle pagine del nostro settimanale. Il portoZeebrugge di Bruges nel 2005 ha ricevuto1.400.000 container e grazie alle attività retro por-tuali sono state impiegate 6.939 persone. In parti-colare nel porto belga è stata sviluppata la piastralogistica specializzata nel settore delle auto. Nello

stesso anno a Gioia Tauro pur essendoci un traffi-co di 3.210.000 teus, quindi più del doppio, i lavo-ratori sono stati 2.850. Una differenza abissale mache mostra quanto margine di sviluppo ci sarebbe.Ma in Calabria c'è ancora chi vuol piazzare al cen-tro di questa grande occasione una bomba atomi-ca. Tra morire e perdere tempo alla fine non fagran differenza.

ELEONORA ARAGONA

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SALVATAGGI. Una gattina incinta imprigionata dietro le sbarredi una finestra esterna di un condominio sbarrata anche dal didentro tranne che per un'esigua apertura superiore.Dopo unanotte passata al freddo è stata salvata dalla nostra collaboratri-ce Daniela Ferraro.

COMMA TRE. Per tutti quelli che utilizzano il parcheggio riser-vato ai disabili l’associazione Comma Tre ha pensato a unadesivo: «Se vuoi il mio posto prenditi il handicap». Magariqualcuno trovandoselo attaccato sul parabrezza ci penseràdue volte.

EMERGENZA RIFIUTI. Non basta ci mancavano solo gli inci-vili. Davanti al mercato coperto di Siderno qualcuno a pensatobene di aggiungere ai rifiuti ordinari anche quelli straordinari. Lebuste di spazzatura non erano sufficienti erano necessarianche i resti della potatura.

Polaroid

LOCRIDE

Prima di fare un assalto alla diligenza ènecessario verificare che le cartuccenon siano bagnate e, in questo caso,che anche qualche coda non lo sia. Èuna metafora che ben rappresenta lasituazione che interessa ilGal della Locride, daquando, a dicembre 2011,uno gruppo di persone,senza osservare la proce-dura prevista per la con-vocazione dell'assembleadei soci, si è riunito e haeletto un Consiglio diAmministrazione. Gliartefici di questa opera-zione, così facendo,hanno dimostrato di nonconoscere neppure leregole elementari, ma ineliminabili,della rituale convocazione in assem-blea della compagine sociale. Questaviolazione determina la nullità di ogni

atto a essa conseguenziale. Tuttavia ilgruppetto di genietti del diritto, oltread aver eletto un Consiglio diAmministrazione, ha dato seguito alsuo deliberato, chiedendo l'iscrizione

della delibera senza numera-zione e non riportata sul ver-bale delle assemblee del Galalla Camera di Commerciodi Reggio Calabria. Da lì inpoi si è scatenata una guerrafatta di carta bollata. Anchela stessa Camera di commer-cio si era rifiutata di iscrivereil nuovo organigramma usci-to dalla cervellotica assem-blea. Intanto il Gal ha conti-nuato a operare nel territo-rio, rappresentando un

importante punto di riferimento per losviluppo locale e interlocutore certodella Regione Calabria. Ma quand'ec-co che dal cilindro del maghetto, inve-

ce di spuntare il coniglio, esce fuoriquell'iscrizione alla Camera diCommercio, i primi giorni di febbraio,mentre ancora è pendente il giudiziodi merito presso il Tribunale di Locri. Ifurbetti del quartierino riescono a farmodificare alla Camera di commerciola composizione del consiglio di ammi-nistrazione.La narrazione dei fatti si è resa neces-saria per comprendere lo spirito diquesti personaggi in cerca chi di ruoli echi di legittimazioni. Da una parte,delle fazioni l'ex sindaco(diSanti’Ilario) sciolto per mafia PasqualeBrizzi, affiancato da Giovanni Bonfà,agronomo di Samo, con la cooperativaRisorsa verde, Pietro Multari, conl'Afa consulting a Locri e la Locandadel Cappero a Gerace, e GiuseppePrincipato, con l'associazione di suini-coltori di Soverato e il Pif suini aSant'Ilario, tutti e tre beneficiati come

amministratori del Gal e beneficiaricome attuatori di progetti. Dall'altroparte, Antonio Santo Aversa, che nonintende mollare la poltrona, pur essen-do gravato da pesanti pregiudizi conbanche e istituti di credito, oltre a stri-denti conflitti d'interesse e incerti attidi gestione finanziaria.La grave confusione che si voleva crea-re sarà risolta dagli organi giurisdizio-nali. Qualcuno, come sempre accade,pensava di essere troppo importanteper non rivestire un ruolo istituzionale,che pure aveva ricoperto dimostrandola sua totale inadeguatezza ed incapa-cità di essere protagonista dello svilup-po locale, essendo riuscito solo a bene-ficiare del lavoro degli altri. Ora è iltempo di rendere conto e questo è solol'inizio, perché coloro che dovevanoessere a difesa della diligenza, invecel'hanno depredata e ora cercano dispartirsi gli ultimi dollari bucati.

IN EVIDENZA

Il Gal, agenzia per losviluppo del territorio, haattualmente duepresidenti e due consiglid’amministrazione. Acontendersi lo scettroPasquale Brizzi eAntonio Santo Aversa. Ilprimo è un ex sindacosciolto per mafia, mentrel’altro ha pesantipregiudizi con banche eistituti di credito.

Acclamato all'unanimità. Le associ-azioni di Siderno hanno riconferma-to Mario Diano a Presidente dellaConsulta. 50 anni associazioni divisiper settori. Anche per quest'ultimisono stai indicati i coordinatori.L'Ambiente a MimmoPolito. Area GiovaniSabrina Santacroce;Turismo: FrancescaIacopetta. Commercio eimpresa: Samanta CertoRitorto. Territorio:Raffaele Macry Correale;Igiene e Sanità: AlessioLamonaca. Sport:Domenico LeonardoIstruzione e cultura:Natale Femia; Sociale:Decio Tortora.

Giuseppe Figliomeni non è più un sorvegliato speciale

CASO GAL

Una poltrona per due presidenti

Zoom sul REGGINO

Giuseppe Figliomeni non è più un sorvegliato speciale. La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha infatti accolto l'is-tanza proposta dagli avvocati di Figliomeni e ha revocato la misura di prevenzione personale della sorveglianza spe-ciale per la durata di tre anni, e con obbligo di versamento di somma cauzionale pari a 3 mila euro nei confronti diFigliomeni. L'arresto del sidernese era avvenuto nell'ambito dell'operazione Crimine. Durante una delle conver-sazioni avvenute nella famigerata lavanderia Ape Green di Giuseppe Comisso “u Mastru” e intercettate era statofatto il suo nome. Secondo l'accusa da quell'intercettazione si poteva attribuirgli la carica di 'ndranghetista. Avevachiesto il rito abbreviato ed era stato accolto per non aver commesso il fatto un anno fa.

Siderno, Mario Dianoriconfermato al vertice dellaConsulta cittadina

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la Riviera

CONFRONTI BOVALINESI/ parla il consigliere Domenico Savica

Clientele con personaggi esterni

Correre perriappropriarsidel futuroNoi corriamo perché vogliamorestituire alla nostra terra iragazzi che ha perso. Evogliamo che ritorni qui, danoi, in Calabria, la nostraclasse operaia perché abbiamoun territorio dissestato darisanare. Vogliamo che ritorni-no qui anche i nostri medici, inostri giovani ricercatori per-ché abbiamo una sanità pub-blica inefficiente e indebitata.E vogliamo che tornino, nellenostre scuole, gli insegnantiemigrati perché vogliamorestituire ai nostri ragazzi,attraverso il tempo pieno, ildiritto e la speranza di unnuovo senso di cittadinanza.Vogliamo che tornino gli agri-coltori dei nostri paesi perchéle nostre fertili terre sonoabbandonate. E vogliamo cheritornino i nostri operatorisociali perché abbiamo miglia-ia di anziani soli e bisognosi diassistenza. Vogliamo cheritornino, qui da noi, inCalabria, i nostri operatori tur-istici, i nostri agronomi, i nostriartigiani, i nostri artisti, i nostriarchitetti. E noi corriamo perchévogliamo restare qui, inCalabria, nella Locride.Corriamo per cambiare ilPaese da qui, dalla nostraterra, con la nostra gente.

Per i benpensanti, è da oltre sei mesi che ilsindaco di Bovalino, Tommaso Mittiga, miha proposto di fare parte della sua maggio-ranza, da assessore, e il sottoscritto è rima-sto nella minoranza. Perciò non vado néalla ricerca della poltrona né dello stipen-dio, come i politologi malelingue commen-tano. E non ho nessuno scheletro nell'ar-madio. E questo è un dato di fatto. Ma perchi non lo sapesse la minoranza nelConsiglio Comunale è formata da varieliste civiche, ragion per cui le idee sonodiverse e spesso non si trovano punti d'in-contro. La maggioranza inoltre deve esse-re anche propositiva e in questo al sotto-scritto non risulta nulla. La vita travagliatadi questa maggioranza è nota; ne ho parla-to già precedentemente: due assessori e ilvicesindaco, il più convinto della maggio-ranza insediatasi, si sono dimessi già nel2012, ognuno con motivazioni diverse. Lapolitica è matematica, si vince per un votoin più. In questo caso nel comune diBovalino ci vogliono 9 consiglieri, per chie-dere le dimissioni del sindaco, numeri chenon ci sono. Perché con la mia firma siamootto. Da mesi si aspetta che dal cilindro diSilvan esca il nono. E quando questo nonouscirà fuori come la mettiamo? Sono bom-bardato da richieste, da idee confusionarie,proposte per creare una stabilità politica,che non ci potrà essere mai, almeno fino aquando si vogliono creare inciuci e cliente-le con personaggi esterni che mirano adarricchirsi con incarichi e commissioni, si fapolitica per interessi personali, siano essieconomici o di rancori personali. Da que-sto non nascerà certo un miglioramentodel paese. La politica è una cosa seria, enon sarà certo nelle mani di chi pensa di

giocare a nascondino. Come se tutti fossi-mo delle marionette, delle persone incapa-ci di ragionare e prendere le proprie deci-sioni, aspettando il messia, che ci dica quel-lo che dobbiamo fare. A tutt'oggi vorreichiedere a coloro che hanno garntito la vit-toria del sindaco, e ora sono passati allaminoranza, che si alzi qualcuno nel prossi-mo Consiglio per dire quali progetti hannopresentato alla Regione, alla Provincia,alla Comunità Europea, per far arrivaresoldi e finanziamenti a Bovalino. Perchè,con la situazione economica tragica cheesiste nel comune e non solo nel nostro,con l'aggiunta del Patto di stabilità chefrena ogni spesa, è questo che si aspettanoi cittadini che li hanno eletti. Ma forse peri dissidenti è meglio occuparsi di finti pro-blemi agitando con rabbia argomenti dilana caprina su Facebook e spostare l'at-tenzione dalla sostanza del loro fallimento.

Domenico Savica consigliere di minoranza

Dissequestrata la concessionaria Hyundai di SidernoÈ stata dissequestrata la concessionaria Hyundai di Siderno di proprietà di Giuseppe Albanese e Silvana Commisso.La confisca era nata nell'ambito dell'operazioni dell'inchiesta Crimine. Si ipotizzava un rapporto di conoscenza tra laproprietà della concessionaria e “u Mastru”. Ma soprattutto si contestavano delle stranezza nella contabilità del-l'azienda. Secondo il tribunale per le Misure di Prevenzione di Reggio Calabria però non ci sono stati gli estremi peraccettare la richiesta di sequestro avanzata dal Questore. Ed è stato dimostrata la provenienza legale dei capitali concui è stata gestita la concessionaria.

La “Vita in diretta” a RoccellaLe telecamere di Rai Uno e della Vita in Diretta hanno visita-to Roccella Jonica. La giornalista Camilla Nata ha incontratoalcuni rappresentanti dell'Associazione Roccella Com'era inuna cornice molto suggestiva, un antico frantoio della famigliaGuarnieri. Ad accompagnarla nel percorso del Borgo, l'avvAntonella Sotira presidente dell'Associazione Jus Gustando eDanilo lavorata dell'omonima cantina. La prossima settimanaé prevista la messa in onda!

È stato presentato a Roma, presso l’IstitutoLeonarda Vaccari, il nuovo progetto cultura-le giuridico dell’avv. Antonella Sotira,Presidente dell’Associazione IUSgustandoSimposi Giuridici, IUSVIDERE: immaginidi giustizia e legalità. Un bando di concorsoper premiare il talento e la creatività di giova-ni registi di corto ispirati al tema giuridico cheverrà di anno in anno prescelto dal comitatoscientifico composto da avvocati e magistrati.Il tema prescelto per questa prima edizionedel concorso è “IO VOTO”: l’importanza deldiritto al voto, espressione di democrazia,impegno civico e sociale di ogni cittadino e diogni politico eletto.Madrina del progetto l’avv. Giulia Bongiornoda sempre impegnata nella difesa dei diritticostituzionalmente garantiti “a garanzia” diuna politica giusta ed equanime.Grandi applausi per il primo corto con cui èstato “siglato” il progetto IUSvidere: realiz-zato dal calabrese Pierpaolo Moio“Macelleria Sociale” ha emblematicamente

riassunto l’attuale campagna elettorale intri-sa di promesse e “sapienti tagli” con gergotipico da macelleria. «Si sa che il macellaio èquello di fiducia», ci spiega l’autore del corto«una scelta importante, vitale per la vita nonsolo degli “addetti ai lavori», ma anche di chi“si siede a tavola”. Perchè da ciò che il macel-laio ci offre, ci invita a compare dipendecome e cosa mangeremo. Senza contare l’e-vidente rimando di sentirci “carne da macel-lo”, in una sorta appunto di macelleria socia-le legittimata dal voto. Il bando di concorso, ci dice l’avv. Sotira,verrà pubblicato sul sito www.iusgustando.it,subito dopo le elezioni di febbraio: «abbiamovoluto evitare strumentalizzazioni elettorali esaggiare chi veramente, non solo ai fini dellacampagna elettorale, si è impegnato e conti-nuerà ad impegnarsi per una “nuova e piùgiusta politica”». Una giuria di esperti, fra cui avvocati, magi-strati, giornalisti, attori ( tra cui MichelePlacido- socio onorario dell’Associazione

IUSgustando) e scrittori, selezionerà 15 corto“iusvidere” e tra questi i tre finalisti. Al pre-mio della Giuria si aggiungerà anche il web-voto. Il cortometraggio premiato dalla giuria,verrà diffuso con il patrocinio del Ministerodella Giustuzia e al regista verrà consegnatoun premio appositamente creato dall’artistaLithian Ricci.Le parole giustizia, diritto, legalità democra-zia, più che molto usate sono da tempo molto“abusate”. Per questo motivo, aggiunge l’avv.Sotira, ho ritenuto necessario “ri-tornare alleimmagini”. Oggi viviamo in una società diimmagini. Qualcuno ritiene che si tratti diuna “involuzione”, io penso si tratti di unmodo meno chiassoso di introiettare e pro-muovere Valori. Del resto quando l’uso dellalingua non era appannaggio di tutti, si usava-no le immagini per indottrinare, raccontare,spiegare. Tutti i meravigliosi affreschi dellenostre Chiese, dei nostri palazzi lo testimo-niano. Penso alla meravigliosa opera diGiotto nella Cappella degli Scrovegni aPadova: le immagini delle Virtù, tra cui laGiustizia, sono in contrapposizione ai Vizi,tra cui l’Ingiustizia e il volto di quest’ultimafigura veniva continuamente segnato, sfigu-rato dai pellegrini che con tale gesto ne esor-cizzavano l’influenza. L’immediatezza delleimmagini è davvero un modo nuovo per edu-care e ciò che soprattutto mi incuriosisce èscoprire con quali nuovi occhi i giovanisapranno “vedere e far vedere agli altri ilsenso profondo dello IUS e della IUSTI-TIA.”

Iusvidere:Immagini di giustizia e legalità

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ELEZIONI 2013

1 Sarò franco non credo che laPolitica abbia particolari ricet-te magiche per questa terra.Nonostante gli sforzi, laCalabria, e quindi anche laLocride, continuano a viverenelle emergenze. I fondicomunitari e nazionali sonoserviti spesso solo per erigerestrutture che, se viste dall’alto,appaiono a chiunque comedelle vere e proprie cattedralinel deserto. Per la Locride, inparticolare, non dobbiamoinventarci nulla. La Politicadovrebbe avere il compito divalorizzare le unicità di questoterritorio, trasformandole invantaggi competitivi per lo svi-luppo locale.

2 C’è una prima grande emer-genza, un obiettivo principaleda raggiungere nel breveperiodo con l’impegno di tuttie non solo della Politica:abbiamo il dovere di arginarelo strapotere della criminalità

organizzata, ma per farlo nonserve a tutti i costi l’esercito.Serve che i nostri istituti supe-riori preparino i giovani dellaLocride alla cultura del viverecivile e dell’accoglienza turisti-ca, alla conoscenza e valoriz-zazione di quello straordinariopatrimonio archeologico e cul-turale che è rappresentatodalle “tracce delle nostre ori-gini” che il fiorente periododella Magna Grecia ha lascia-to in modo copioso dallenostre parti.

3 Non ho l’abitudine di “scre-ditare” i competitor politici,muovendo critiche feroci sulprogramma o sugli uomini chesi contrappongono al nostroschieramento, non lo ritengomai costruttivo. Noi ci candi-diamo per diventare i rappre-sentanti del popolo calabresea Montecitorio, tutto per inte-ro senza distinzioni. Per que-sto sto conducendo una cam-pagna elettorale dove preferi-sco parlare di cosa noi abbia-mo in mente per la Locride.Già riuscire a diffondere que-sta cultura del rispetto dellediversità e della tolleranzadell’altro in Politica potrebbeessere un ottimo risultato.

4 Non credo servano dellestrategie per riconquistare gliindecisi. Occorre piuttostocercare di capire le ragioni delperché molti hanno deciso dinon recarsi a votare. Un po’sicuramente dipende da noi.La Politica appare lontana esprecona, spesse volte a tortoed a volte a ragione. I mediafanno la loro parte e gonfianoil vento dell’antipolitica per-ché fa più notizia. Ma noncredo che dipenda solo daquesto. La disaffezione versoil voto è, purtroppo, una evo-luzione dell’uomo moderno.Proprio come i tantissimi gio-vani disoccupati che smettonodi cercare un lavoro primaancora di iniziare. È un dram-ma sociale, figlio dei nostritempi.

Preferisco parlaredi cosa noi

abbiamo in menteper la Locride. Già

riuscire adiffondere questa

cultura del rispettodelle diversità edella tolleranza

dell'altro in Politicapotrebbe essere un

ottimo risultato.

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Antonio Ferreri.Sidernese, conosciuto datutti come Carbonella, ècandidato per la terzavolta con la FiammaTricolore. La prima can-didatura risale al 1996 ela seconda nel 2001,sempre alla Camera deiDeputati.

1 Dobbiamo puntare sull’agri-coltura, sulla tradizione, suinostri prodotti. Riprenderequello che gli immigrati si sono“portati” al Nord, facendo sco-prire a italiani con un’altra cul-tura, quanto di prezioso abbia-mo. Da qui si deve ripartire,altro che turismo! Su cui abbia-mo puntato, negli anni ottanta,senza evidentemente crederci,perché non abbiamo le struttu-re adeguate per poter pensaredi fare turismo qui nellaLocride. Abbiamo creduto chequesto fosse il nostro settore,tutto, invece, si è tradotto in ungrande fallimento. Puntare sulturismo significa arrivare aduna realtà come la Grecia, laCroazia. Non certo la nostra.Vecchi e nuovi politici per laCalabria non hanno fatto e nonstanno facendo nulla di concre-to. Negli anni ottanta avremmopotuto cambiare la tendenza,

ma è mancato l’impegno politi-co per arrivare ad una svolta.L’unica possibilità per laCalabria è l’agricoltura, altreregioni hanno puntato su que-sto, dovremmo farlo seriamen-te anche noi. 2 Partire dalla Sanità. Molti idottori bravi nel loro campoche hanno difficoltà a lavorareperché mancano i mezzi perfarlo. Ma la situazione deveassolutamente migliorare,mandando avanti chi veramen-te valido e finendola di racco-mandare in questo settore, per-ché il risultato è quello di crea-re maggiori problemi. E poipuntare sulla formazione delpersonale, che sia però locale.Personale che, comunque,spesso non è sufficiente, ilpronto soccorso di Locri è unesempio di quello che dico! 3 Berlusconi è stato al Governoper vent’anni e più e le promes-se lasciano il tempo che trova-no. Afferma che restituiràl’Imu, ma non credo che siapossibile, l’Italia senza quegliincassi non potrà andare avan-ti. Se l’intento di Berlusconiera quello di convincere gli ita-liani, avrebbe potuto limitarsi adire, “vi restituisco il 50%, ilrestante servirà per l’Italia”.Così sarebbe stato più credibi-le. Monti francamente credoabbia lavorato per l’Italia e ilPaese ci ha guadagnato in cre-dibilità, mentre Grillo è solo unvoto di protesta come lo è statoquello a Cicciolina. Votarlosignifica non avere una mag-gioranza in Parlamento e tor-nare a votare ad ottobre.Ingroia dovrebbe fare solo ilmagistrato. Si è forse candida-to Gratteri? almeno lui per laLocride avrebbe fatto la diffe-renza, visto che non abbiamopolitici forti. 4 La gente vuole votare allapersona e non al partito, credoche questa legge elettorale nonha fatto altro che far aumenta-re coloro che non andranno avotare. E se proprio molti perprotesta voteranno Grillo aquesti dico: invece che Grillovotate per protestaCarbonella!

Se l'intento diBerlusconi era

quello diconvincere gli

italiani, avrebbepotuto limitarsi a

dire, “Virestituisco il 50%,il restante serviràper l'Italia”. Cosìsarebbe stato più

credibile.

Nino Foti. Nel 2008 è stato elet-to Deputato della RepubblicaItaliana nelle fila del Popolodelle Libertà, ricoprendo duran-te la XVI Legislatura, il ruolo diCapogruppo del Pdl inCommissione Lavoro e mem-bro della CommissioneTrasporti, Poste eTelecomunicazioni.

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vicini al territorio per ridaresperanza alla Locride

Abbiamo il dovere di arginarelo strapotere della criminalità

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 18di Emanuela AlvaroServizio a cura

Grillo è solo un voto di protestacome lo è stato quello a Cicciolina

Page 19: La Riviera n° 09 del 23/02/2013

Beniamino Quintieri. Nato aCosenza, Preside e Professore ordi-nario di Economia Internazionalenella Facoltà di Economiadell’Università degli Studi di Roma“Tor Vergata” e docente alla LuissGuido Carli. Capolista alla Cameradei Deputati con la Lista SceltaCivica con Monti.

1 Il territorio della Locride èstato sicuramente penalizzatoin tutti questi decenni e viveancora oggi una condizione direale disagio rispetto al restonon solo d’Italia, ma anchedella stessa Calabria. Perripartire, oltre che l’annosoproblema della legalità, a cui ènecessario pensarci conside-randolo in tutte le sue sfaccet-tature, altra condizione impre-scindibile perché si possa cam-biare questo stato di fatto,sono le infrastrutture sia fer-roviarie che stradali, l’unicomodo per far si che il territo-rio possa essere raggiungibilee fruibile da altre parti delPaese, tanto quanto per i cala-bresi il resto d’Italia. 2 Sanità, infrastrutture, giusti-zia, ambiente e occupazione,sono sette fondamentali setto-ri penalizzati e resi emergen-ziali in tutti questi decenni. Ilrisultato di tutto questo è daaddebitarsi ad una cattiva

politica che non ha mai pun-tato realmente sulla crescitadi questa regione. Le ineffi-cienze complessive che si evi-denziano in questi settorisono il freno per lo sviluppodella Calabria. Bisogna pun-tare ad un cambiamentoradicale, partendo dallagestione della cosa pubblica,dall’invadenza della burocra-zia e dai tempi della giustiziatroppo lunghi. Non esistonopriorità quando si tratta diemergenze, è necessario pro-cedere avendo ben chiara lavisione di insieme. Ripartireda una gestione puntuale edattenta ai bisogni di questoterritorio, l’unico modo per-ché si possa veramente cam-biare questa rotta.3 Ad ingannare gli elettori,che mi auguro rifletterannobene su ciò che nel corsodelle settimane dedicate allacampagna elettorale vieneloro garantito, anche sem-brando convinti di ciò che siafferma, sono le facili pro-messe riguardo l’abolizione ela restituzione di determina-te imposte, come l’Imu,senza che però dietro questapromessa ci sia un’adeguataindicazione su come poi ver-ranno reperite le risorse perrealizzare una promessa cherimarrà tale.4 E’ importante capire che ilnon voto o il voto di protesta,non solo sarebbero inutili,ma non farebbero altro chedanneggiare ulteriormente leistituzioni chiamate a lavora-re al servizio del cittadino.Comprendo la rabbia e lavoglia di cambiamento, lacattiva politica ha reso tuttopiù precario, ma la ListaScelta Civica con Monti, allaCamera del Deputati, indicala strada giusta per una ripre-sa economica del Paese ed èsenz’altro lontana dalle logi-che della vecchia e cattivapolitica.

Il non voto o il voto diprotesta, non solo

sarebbero inutili, manon farebbero altro

che danneggiareulteriormente le

istituzioni chiamate alavorare al servizio del

cittadino.

Scelta Civica con Monti indica lastrada per la ripresa economica

Giuseppe Branca, Referente del Comitato diReggio Calabria per “Fare perFermare il declino”, candidatoalla Camera dei Deputati. InCalabria, il movimento è statopresentato per la prima volta loscorso 11 dicembre a Cosenza.

1 I finanziamenti a pioggia, spesso,anziché aiutare, possono nuocereall'azienda, soprattutto quando ali-mentano fittiziamente la sopravvi-venza di imprese destinate a fuoriu-scire dal mercato perché vendonoun prodotto o prestano un servizionon competitivo, o quando sonodestinate alla creazione di nuoveimprese senza valutazione dei biso-gni del mercato di riferimento. Ilpunto strategico da cui ripartire èlegato allo svincolo di risorse finan-ziarie sotto forma di crediti di impo-sta da assegnare alle piccole e medieimprese, agli artigiani, ai professio-nisti che già operano sul territorio,privilegiando la vocazione naturaledel nostro territorio: turismo, eno-gastronomia, servizi del settore ter-ziario. 2 Lo sviluppo del territorio parte

innanzitutto da una rete di infra-strutture decente, che alimenti lafacilità di relazione tra imprese e cit-tadini anche distanti tra loro. Benel'ammodernamento della SS 106,ma basta coi tempi biblici. Necessitadi ammodernamento la linea ferro-viaria da Melito a Roccella Ionica.Al secondo punto metto la giustizia,intesa non soltanto come diritto deicittadini ad un processo di brevedurata, ma soprattutto come perce-zione della certezza della pena, chegarantisca chi decide di investire neinostri territori. L'ambiente rappre-senta una variabile chiave se si vuoleperseguire lo sviluppo. Preservare emantenere in condizioni ottimalil'ambiente in cui si opera significaavere a disposizione a tempo inde-terminato risorse che si auto genera-no. Infrastrutture e investimenti interritori tutelati generano fiducia,nascita di nuove imprese e occupa-zione. Solo l'iniziativa economicaprivata può garantire l'assorbimentodell'attuale livello di disoccupazio-ne. Ultimo, ma non di minoreimportanza è il settore sanitario, incui sarebbe sufficiente soltanto eli-minare gli sprechi. 3 La campagna elettorale, in parti-colare negli ultimi giorni, si è focaliz-zata sulla necessità di diminuire ilprelievo fiscale alle imprese e ilcuneo fiscale ai lavoratori. Inoltre, siparla sempre della riduzione deicosti della politica. Il punto nevralgi-co è che con un debito pubblico chesupera del 120% il PIL, per ridurrela pressione fiscale occorre tagliarela spesa pubblica. Noi di “Fare perFermare il Declino” abbiamo unprogramma chiaro su cosa e cometagliare, gli altri schieramenti, since-ramente, non mi pare. 4 Innanzitutto riteniamo che siaopportuno recarsi alle urne edesprimere la propria opinione, qua-lunque essa sia. Noi, come movi-mento politico nato soltanto 2 mesifa, ci rivolgiamo agli elettori indecisie incerti con la forza di un program-ma elettorale di 10 punti chiari enetti, con numeri e obiettivi tangibi-li che si prestano facilmente, in casodi elezione di nostri rappresentanti,al controllo degli elettori.

Il punto strategico dacui ripartire è legatoallo svincolo di risorsefinanziarie sottoforma di crediti diimposta da assegnarealle piccole e medieimprese, agli artigiani,ai professionisti chegià operano sulterritorio

Investimenti in territoritutelati generano fiducia,nascita di nuove imprese e occupazione

Demetrio Battaglia. In Consiglio regionale damarzo del 2008. Subito dopoaderisce al gruppo consiliaredel Partito Democratico.Candidato alle lezione del 24e 25 febbraio alla Camera deiDeputati con il PartitoDemocratico.

1 Per la Locride si dovrebberilanciare, rimodulandolo, ilprogetto delle Aree urbanefranche, pensate e realizzatenel 2008 da Prodi, ma poibloccate dal Governo guidatoda Berlusconi. Le Aree urba-ne franche sono in sostanzadei distretti dove è possibileavere degli aiuti in termini didefiscalizzazione, adattandosialle necessità del territorio.Era state avviate e cinque iprogetti rientrati in Calabria,poi pero bloccate da Tremonti.Ora rimodulandole, perchépensate originariamente per legrandi città, sarebbero un’in-teressante idea per riavviare losviluppo in zone come laLocride. Sono i Comuni che,pensando magari a consorziar-si, presentano i progetti. 2 Sanità, infrastrutture, giusti-zia, ambiente, occupazionesono tutte emergenze da risol-

vere tutte contemporanea-mente, ma gradualmente.Difficile scegliere una di que-ste come priorità, perché tutterientrano nel concetto didignità di un individuo.Purtroppo negli anni in tuttiquesti settori si sono accumu-lati ritardi che in questomomento li rendono difficil-mente gestibili. Anche sullagiustizia non si può più pre-scindere, ha bisogno di sostan-ziali interventi, perché non sipuò più assistere inermi a que-sto andazzo. Non possiamopiù continuare a far passarel’idea del garantismo, comebandiera del centrosinistra,ma che di fatto viene utilizza-ta, ma soprattutto strumenta-lizzata dalla destra che, in tuttiquesti anni non ha fatto nullaper avviare cambiamenti radi-cali in questo settore, serven-dosi di questa idea del garanti-smo quando si tratta di unavicenda personale, invece difarla valere per tutti. 3 C’è poco da pensare, tratutti la lettera inviata daBerlusconi agli italiani con laquale conferma che, se verràeletto, restituirà l’Imu. Unatale bugia che non trova pre-cedenti nella storia italiana. 4 E’ chiaro che questa gravecrisi economico – finanziariaglobale ha colto di sorpresa,spiazzando la classe politica.Non si è riussciti a dare unarisposta in termini reali a que-sta emergenza esplosa tra il2011 e il 2012. Il PartitoDemocratico ha un’idea credi-bile per dare nuovo vigore alPaese e la Calabria che per noiè parte fondamentaledell’Italia, da cui ripartire. Lacrisi nella nostra regione èfrutto di anni di una politicache ha posto al centro il Norda discapito del Sud. Questo èun dato di fatto su cui tutti,prima di andare a votaredovrebbero riflettere, pensan-doci bene prima di concedereil proprio voto a chi non hafatto, non fa e non farà il benedel Mezzogiorno.

Non possiamo piùcontinuare a far

passare l'idea delgarantismo come

bandiera delcentrosinistra, e che di

fatto viene utilizzata,ma soprattutto

strumentalizzata dalladestra.

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Dai sondaggi emergeun'altissima percentualetra incerti e quanti non sirecheranno alle urne.Ha pensato a qualchestrategia per riconquista-re questa fetta di eletto-ri?

Un puntodel pro-grammadegli altripartiti che,secondo Lei,inganna glielettori.

Sanità, infrastrutture, giusti-zia, ambiente, occupazione.Da quale di queste emer-genze, a dispetto del termi-ne utilizzato, ormai atavi-che, ripartire risolvendolaper ridare dignità ad unapopolazione quotidiana-mente offesa?

La politica territoriale sicontraddistingue spesso perfinanziamenti a pioggia.Esiste, invece, un puntostrategico o una vocazionedella Locride da cuipossano ripartire crescitaeconomica e occupazionalenel breve periodo?

Restituzione Imu, una bugiasenza precedenti nella storia

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 19

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LaGerenza...

NOTE E SCHERMAGLIE

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

RUBRICHE

Loqui e sproloqui di Filomena CataldoMessagi nel tempo di Daniela Ferraro

Le pillole di Eva

COLLABORATORIAnna Laura Tringali, Mara Rechichi,Franco Crinò, Nicodemo Barillaro,Giuseppe Gangemi, Mimmo Romeo,Giuseppe Fiorenza, Franco Parrello,Franco Blefari,

Qualche mese fa, l’Ufficiodel Commissario ha som-mariamente informato i

cittadini che, sulla base di un pre-ventivo dell’Ufficio tecnicocomunale, servirebbero circa tremilioni di euro per completare larealizzazione del Teatro. L’ex sin-daco Ritorto ha rilanciato questastima. Al contrario, ritengo chequesto preventivo, formulato peruna richiesta di finanziamentoalla Regione, sia calcolato perdifetto rispetto ai computi fornitiall’Amministrazione comunalenel dicembre del 2006 dallo stu-dio di progettazione degli archi-tetti Franco Purini e LauraThermes. Infatti, per il reperimento dellerisorse finanziarie per i sistemitecnologici e per gli arredi(attrezzature scenotecniche,arredi di palcoscenico, poltrone,

arredi di bar, di parti pubbliche ecamerini, impianti acustici, di cli-matizzazione, elettrici e audiovi-sivi, centrali tecniche, apparecchiilluminanti, infissi speciali, ecce-tera) e per le sistemazioni ester-ne (intonaci, asfalti, pavimenta-zioni, impianti di drenaggio delleacque, cordoli, ringhiere, chiusu-re in ferro, illuminazione, albera-ture, eccetera), era stato fatto uncalcolo di circa quattro milioni dieuro, come si rileva dalla docu-mentazione a suo tempo tra-smessa al Comune. Rammento infatti che con unalettera del 12 dicembre 2006 l’ar-chitetto Laura Thermes avevatrasmesso all’Amministrazione,su richiesta dell’allora sindacoFigliomeni, uno schema detta-gliato dei costi delle varie opereper il completamento del Teatro.L’architetto Thermes aveva tra

l’altro specificato che per farequesto preventivo era statonecessario un studio approfondi-to “non tanto per la parte dicompetenza del gruppo di pro-gettisti delle opere architettoni-che e degli interni (Purini,Morabito, Thermes), ma perindividuare e coinvolgere gli spe-cialisti degli impianti acustici edelle attrezzature sceniche, che,pur senza la titolarità di un inca-rico, hanno dovuto anticipareuna simulazione acustica e unprogetto di massima che permet-tesse loro di sviluppare un atten-dibile computo metrico”. È il caso di ricordare che questacollaborazione specialistica nonaveva comportato oneri aggiunti-vi per il Comune. Adesso ilrischio è che continuando a sot-tostimare le necessità finanzia-rie, come s’è fatto temeraria-

mente al cominciamento dell’o-pera (lo stesso è accaduto peraltri lavori pubblici: basta vederel’incompiutezza del marciapiedidel Corso della Repubblica, conl’esclusione della parte sud) purdi accedere ai fondi regionalidisponibili, l’Amministrazionecomunale futura si ritroverà conulteriori problemi, essendo giàlievitati i costi dal 2006 ad oggi.L’Ufficio del Commissariodovrebbe perciò verificare nuo-vamente la situazione, chieden-do ragguagli ai progettisti.È rimasto, peraltro, nel vagodelle buone intenzioni l’auspica-to coinvolgimento del partena-riato privato e del ceto intellet-tuale e artistico nella gestionefutura del Teatro, per la quale ilComune non è purtroppo né cul-turalmente né strutturalmenteattrezzato. (Francesco D. Caridi)

CARLO A. PASCALE

La “Fortuna” di Niccolò Machiavelli nonè la popolare Dea Bendata, che, quasialla rinfusa, aiuta ora questo ora quell’al-tro uomo. Per il Machiavelli la Fortuna èla realtà storica e civile in cui gli uominivivono. Una realtà che tende ad abbatte-re l’uomo e le sue aspirazioni. Una forzaavversa, una condizione di sofferenza che“pilota” almeno la metà delle azioniumane. La Fortuna è ciò che è arbitrarioe impetuosamente negativo. La fortunaè l’improvvisazione, lo stracismo dell’uo-mo, la sua negatività assoluta.Ma Machiavelli aggiunge qualcosa dinuovo e diverso. La fortuna ha la meglio“Là dove non c’è virtù preparata arespingerla”.La Virtù dunque è la qualità viva dell’uo-mo, la sua forza, la garanzia che l’uomovirtuoso abbia in sé del “lione” e della“golpe”. Le loro qualità: la forza delleone e l’astuzia della volpe.Qualità moleste si potrebbe pensare.Lontane da ciò che è morale e quindi

buono. Bene. Un principe comunqueper essere un principe valido deve averele due qualità di cui sopra. Il virtuoso ches’impone con l’astuzia e con la forza nonè certamente un buon uomo, ma è valen-te ( virtuoso) nel suo mandato e nel suoruolo. È un principe assoluto, che mira alsuo scopo, al suo fine, che è quello di fon-dare una Stato forte e prospero, dove l’a-more per il proprio municipio è l’assillomaggiore e l’impegno dichiarato. E per ilMachiavelli, data la natura dell’uomo adessere “homo homini lupus”, il bene piùgrande è lo Stato. Lo Stato assoluto nelsuo principe. C’è una logicità ferrea nelpensiero politico del Machiavelli. Unalogicità che è nei fatti e nelle azioni che ilPrincipe deve compiere. Per capire benee a fondo il suo pensiero politico e coglie-re la sua attualità, con i ritocchi indispen-sabili di oggi, basti pensare che l’uomo ,senza un lungo processo di sviluppo e dimaturazione, non potrà diventare porta-tore di pace, perché non la vuole e non lasa realizzare, tirato come è dalla sua uti-lità e dal suo egoismo. La scienza politica

insomma per Machiavelli si distaccadalla morale, ma non la nega, né laannulla. La morale sarà una dimensionenon analizzata da Machiavelli, presocom’era dalla necessità della scienza poli-tica e turbato dalle passioni umane. Sipensi – la storia civile degli uomini in

fondo non muta mai – che mentre ilMachiavelli malediva le milizie mercena-rie e invocava e spingeva gli Stati a crea-re milizie “cittadine”, oggi con la Lega diMaroni – allunato Bossi – propone nuo-vamente il ritorno agli stati locali, sottoogni aspetto, deboli e fragili. Si tratti

anche della Lombardia, in Italia regina,in Europa ancella. Per non dire di Pontedi Legno, delle camicie verdi e di Albertodi Giussano.Tutto dunque ritorna a dimostrazioneche abbiamo assimilato male i nostriantenati e che del Machiavelli ricordia-mo appena il luogo comune strumenta-lizzato per secoli che “il fine giustifica imezzi”. E se il fine è dettato daBerlusconi, oggi, ed è il suo mondo digiustificare le bugie,gli intrallazzi, le “let-tere-IMU” inviate a milioni di cittadini,la dottrina del Fiorentino diventa la vocestonata di Berlusconi e dei suoi accolitiche celebra i suoi interessi ( Leggi ad per-sonam). Nello sguardo lungimirante diMachiavelli (nei Discorsi) s’intravedechiaramente, in questo cinquecentesimoanniversario del PRINCIPE non vadimenticato l’altro passo delMachiavelli, l’istituzione dellaRepubblica come governo del popoloconsapevole e responsabile a cui Luigiunse con suo genio.

Voi sottostimate le necessità finanziarie

Direttore responsabile: PASQUINO CRUPIIn redazione: ERCOLE MACRÌ, ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, ILARIO

AMMENDOLIA, MASSIMO PETRUNGARO, KATIA CANDIDO, NINO SIGILLI.Responsabile sport: ANTONIO TASSONEArt Director: PAOLA D’ORSA

La responsabilità del “Principe” e quella degli uominiNiccolò Machiavelli nel cinquecentesimo anniversario del “PRINCIPE”

Messaggitempo

neldi Daniela Ferraro

È l'albero più vecchio di Brancaleone (RC) il possenteolivo situato nella proprietà del veterinario ed ex sinda-co del paese, il dott. Michele Musitano. Dalle misuredella sua circonferenza (15/20 metri) si desume un'etàcompresa tra i 1500/2000 anni ma la sua storia ne ha,invero, molti di più. Originario, probabilmente, della Siria e poi trapiantatonell'antica Grecia, l'olivo si diffuse per tutta l'area delMediterraneo alimentando miti e leggende. Dono diIside all'Egitto, di Atena alla Grecia, germogliato dalleceneri di Adamo nel racconto biblico, olio consacratonelle cerimonie di sacerdoti e sovrani, simbolo di regalitàcome scettro nelle mani dei re di Roma, di pace e di rige-nerazione come ramoscello nel becco della colomba diNoè, di valore e virtù attorno alle tempie dei vincitoridelle Olimpiadi, di castità in quanto sacro alla vergineAtena…Quanti anni e pesi simbolici da sostenere! Ma il vegliar-do di Brancaleone non pare dolersene. Irride, tra le lar-ghe rughe del tronco, la baldanza dei giovani arbustideliranti di fronde mentre infigge, più saldamente, leradici nel suolo. L'antica saggezza vale sempre, e molto, di più!

Il vegliardo di Brancaleone

PRENDO LA PAROLA

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la Riviera

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 21

HANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina,Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Antonio Cormaci, GiulioRomeo, Sara Caccamo,Giuseppe Fiorenza, DanieleMangiola.

Le COLLABORAZIONI non precedute dallasottoscrizione di preventivi accordi tral’editore e gli autori sono da intendersigratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati allaredazione, anche se non pubblicati, nonverranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright dirittoesclusivo di “la Riviera Editore” per tutto ilterritorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui siesprimono giudizi o riflessioni personali, sonoda ritenersi direttamente responsabili.

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Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa

COPERTINE

il direttoreRisponde

Ciao nonno, solo ora trovo la forza per scriverti un pen-siero. Ho deciso di pubblicarlo sul giornaleaffinchè tutti abbiano la possibilità di sape-re quanto tu sia stato fondamentale nellamia vita. Quando una persona non sta piùal tuo fianco, vorresti poter tornare indietroa quei momenti trascorsi insieme per poter-li rivivere ancora una volta perchè solo allo-ra ti accorgi di quanto fosse importante lasua presenza, ma purtroppo tutti sappiamoche questo non è possibile. Allora attraver-so questo articolo ti voglio ricordare cosìcome sei stato, una persona dolce e sensibi-le, una mano forte da stringere nei momen-ti di bisogno, un uomo a cui rivolgersi peravere un buon consiglio. Nella vita nonno,c'hai insegnato quando fondamentale sia ilrispetto e l'amore verso la famiglia, cheognuno di noi può trovare dentro di se laforza per raggiungere i suoi obiettivi anchequando è chiamato ad affrontare numerosiostacoli, lungo quel tortuoso cammino cheè la vita. Ti lascio con queste poche paroleaugurandomi che tutti coloro che le legge-ranno possano, come hai fatto tu, vivere congioia ogni momento della loro vita, soddi-sfatti di ciò che hanno fatto o della meravi-gliosa famiglia che hanno creato.ciao nonno, con affetto.

A.U.

In occasione delle festività natalizietrascorse la consulta di Siderno,dando prova ancora una volta di sen-sibilità e attenzione nei confronti dichi vive una situazione di disagio eco-nomico, ha organizzato l'albero disolidarietà, per raccogliere viveri dadistribuire alle persone bisognose ita-liane e straniere.Il centro d'ascolto Masci, sito in Viadegli Oleandri 28 ha provveduto alladistribuzione di quanto raccolto. Laresponsabile Flora Guarnaccia e lesue volontarie desiderano ringraziareil presidente Mario Diano e in parti-colare Sabrina Santacroce per il suc-cesso dell'iniziativa. Si ringrazia inol-tre la comunità sidernese che attentaalle necessità di chi, specialmente inquesto periodo di crisi e mancanza dilavoro è stata generosa e presente.Ancora grazie

Dal Centro d'ascolto Masci

DOMENICO ANGILLETTA

Durante queste giornate noiose perché incongedo mi capita, purtroppo, di seguire idibattiti televisivi di natura politica ancheperché la scadenza è prossima. La Troika(Monti-Bersani-Berlusca) è ovviamentepreoccupata dal probabile successo diGrillo. Che Grillo e il movimento Cinquestelle sia l'autentica novità a una società incompleto degrado non c'è bisogno che lodica io perché è chiaro anche ai bambini.Questo è il momento credo in cui c'è biso-gno di uno sforzo serio: di mandarli a casa eforse è la volta buona. Hanno saccheggiatoil Paese come non mai e vorrebbero ancheil nostro consenso?! Vi immaginate che sce-nario interessante per le generazioni futurese Cinque stelle divenisse il secondo partitod'Italia? I più acerrimi nemici di questomovimento sono i Bocconiani, con tuttorispetto per i miei nipoti che in quell'univer-sità ci lavorano, tuttavia non è il caso di sco-modare la storia passata per ricercare ana-logie alquanto discutibili: Grillo simile alDuce dei primi periodi? A sostenere questetesi è ovviamente un professore dellaBocconi e lo ringraziamo per questa sonoracazzata. Noi vogliamo un'Italia più giusta epiù meritocratica, per questo non abbiamopaura di nulla e mi sa che questa voltaandremo proprio a votare Cinque stelle.

Caro Direttore, su “Calabriaora” del 21 febbraio il dr. AlbertoCisterna s’è domandato dove siano finiti gli intellettuali calabre-si, dove cioè, siano finiti in questa aspra campagna elettorale nellaquale anche gli animali domestici vengono scomodati per procura-re votii. Io alla domanda del dr. Alberto Cisterna non saprei pro-prio rispondere. Del resto, se non lo sanno i magistrati per qual viepericolose vanno gli intellettuali, non capisco perché dovrei saper-lo io . Con i più cari saluti Enzo Galeano

Chiudere un negozio per mancanza di clientipuò capitare. Ma se il motivo per cui i clientinon frequentano il tuo negozio è il razzismo lasconfitta è doppia. Non è colpa della qualitàdel servizio o dei prodotti ma della provenien-za del proprietario. È quello che è accaduto aTreviglio a Antonio Verduci. Il trentatreenne èstato scambiato per marocchino ed emargina-

to. Disperato per l'andamento degli affari econsapevole delle voci che giravano sulle sueorigini appende un cartello. «Macelleria italia-na». Attira su di sé i riflettori dei media e rie-sce a risollevare un po' le sue sorti. I guai diAntonio non finiscono. Perché è vero che nonera marocchino, ma è di Reggio Calabria.Ancora peggio per i trevigliesi. Da 60, 70clienti, acquisiti grazie al clamore suscitatocon il cartello, passa ad averne 3,4. È il falli-mento della sua azienda e delle sue speranze.Antonio Verduci vive a Treviglio da 8 anni e levoci sulle sue origini lo hanno rovinato.Sconfortato per quanto accaduto ha dichiara-to: «Essere "terrone" oggi a Treviglio puòancora fare la differenza e compromettereun'attività ben avviata. Dopo il fatto "clamoro-so" del cartello c'era un certo viavai di clienti,molti fissi e alcuni anche di passaggio. Poi, colpassare del tempo, sono diventati pochissimi.Gli ultimi giorni non entrava più nessuno edovevo buttare la carne. Una desolazione».

Essere terronepuò portare al fallimento a Treviglio

Gli insegnamentidi un nonno

Centro d’ascoltoMasci ringrazia

Grillini vs.Bocconiani

In Ricordo di Eugenio CuzzocreaEugenio Cuzzocrea, assistente capopresso il Commissariato di P.S. diBovalino, è stato portato via ai suoi cariin soli due mesi da un amle contro cuila medicina spesso si trova sconfitta.Eugenio era nato il 31 marzo 1966 aReggio Calabria.Ha lasciato la moglieCristina Pipicella e due figli: Guglielmodi 19 anni e Lucrezia meravigliosabimba che frequenta la terza media.Viveva a Bovalino ed era benvoluto datutta la cittadinanza per i suoi modiaffabili e riservati. Eugenio eraCommissario di campo per la F.I.G.C.ed era attaccatissimo all'ASDBovalinse che quando poteva seguiva esosteneva. I funerali si sono svolti mart-edì 19 febbraio. Di seguito alcuni commenti alla notiziasul web: Teresa Parisi Io non sonobrava a capire i disegni divini... Ma soche il signore, se c'è, ha buon gusto,visto che ama circondarsi di persone

speciali...; Addio ispettore Giovanni Schirripa; Sirinnova la perdita per la comunità dipersone Speciali illuminaci da lassùEugè Non ti dimenticheremo... ;Mimmo Fazzari Addio... e forza allafamiglia; Nicola La Barbera: CiaoEugenio, ho sperato e ho pregatoaffinché tu ce la facessi come ce l'ho

fatta io, purtroppo il disegno di Dio eradiverso. Pregherò perché ti accolga inparadiso e, soprattutto, pregherò per latua famiglia; Domenico Racco Una splendida per-sona. Ciao eugenio a noi piace ricor-darti così...; Cetty Federico Riposa in pace.Eugenio; Domenico Agostini Una grande perdi-ta. Una tragedia. un forte abbraccioper Cristina, Guglielmo e Lucrezia, alcarissimo Pepè Pipicella, a MariaNicoletta ed a tutti i parenti. Unapreghiera; Enzo Dicembre Ciao, Ngeniuzzo bello,amico mio;

(Nella foto in alto: Eugenio il giornodell'inaugurazione del Commissariatodi PS di Bovalino).

Dove sono finiti gli intelletuali calabresi?

La domanda, che si pone, assieme a quella sollevata con grande coscienza civile dal dr. AlbertoCisterna è se esistano ancora intellettuali in Calabria. L’emigrazione ha spazzato tutto, e gliintellettuali i non hanno potuto sottrarsi al vento del Nord che li ha portati via. Certo, non tuttisono andati via. Ma ormai quasi tutti recitano messa per chi vince e scrivono qualche libroconcorsuale. Dove siano andati è difficile dire al momento. Lo sapremo dopo il 24 febbraioquando riappariranno sul carro del vincitore. Non solo don Abbondio non era nato con ilcuore di leone.

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SPORT

18 gol: Cavani (Napoli),15 gol : El Shaarawy(Milan)14 gol: Di Natale (Udinese) 11 gol : Osvaldo(Roma), Lamela(Roma), Jovetic(Fiorentina) 10 gol: Pazzini ( Milan),Klose (Lazio),Gilardino (Bologna),Sau (Cagliari). 9 gol: Milito (Inter)

26° TURNO SERIE A

PALERMO - GENOA IERI

BOLOGNA - FIORENTINA

ATALANTA - ROMA

CAGLIARI - TORINO

SAMPDORIA - CHIEVO 12,30

CLASSIFICA

JUVENTUS

MILAN NAPOLI 51

55

44

INTER 43

CATANIA 39 GENOA 25

ATALANTA -2 27FIORENTINA 42 BOLOGNA 26

LAZIO 44

TORINO -1 31SAMPD. -1 29CHIEVO 29CAGLIARI 28

UDINESE 36 SIENA -6 21PARMA 32 PALERMO 19

ROMA 37 PESCARA 21

24-02-2013

JUVENTUS - SIENA

INTER - MILAN 20,45 PARMA - CATANIA

LAZIO - PESCARA LUN.UDINESE - NAPOLI LUN.

Il capitano indica la rotta, fiducioso. Simone Rizzatoguarda al futuro con ottimismo, la vittoria sul Padovaha rinfrancato la Reggina in un momentocomplicato: “La reazione immediata ci ha permessodi ribaltare il risultato, non è la prima volta che cirialziamo dopo aver subito il gol. Sul gol di Rispoli hosbagliato, quell'errore mi ha dato la rabbia perfornire l'assist a Gerardi dell'1 a 1. E' stato il mioprimo assist personale, la soddisfazione è anche peril momento importante nel quale è arrivato”. Gliultimi risultati positivi della Reggina, complice lacorsa delle ultime della classe, non è bastata per ilsalto di qualità: “Da metà dicembre abbiamo persosolo con l'Empoli, la classifica non è migliorata moltononostante i risultati positivi. La classifica è corta,

servono più vittorie per lasciare le zone calde.Tabelle? Difficile farne, le ultime della classe stannocorrendo, l'obiettivo è quello di raggiungere 51 puntial più presto”. La trasferta con il Lanciano possibilecrocevia della stagione amaranto, Rizzato punta alrisultato pieno anche per vendicare il bruciante kodell’andata: “La sconfitta con il Lanciano all'andataha influito negativamente sul nostro campionato,psicologicamente abbiamo accusato il colpo. La garadi sabato può essere quella del riscatto, èun'occasione importante per dare una svolta alnostro campionato”. Non facile la trasferta sulcampo degli abruzzesi, reduci da un filotto di risultatipositivi. Rizzato però pensa soprattutto al difettoprincipale di una Reggina troppo timorosa nei primi

minuti: “La squadra allenata da Gautieri ha fattomolto bene nelle ultime settimane, sta disputando uncampionato al di sopra delle aspettative. Noi peròdobbiamo preoccuparci di noi stessi, e confermaresul campo i progressi delle ultime settimane. Saràimportante non sbagliare l'approccio alla gara, èquesto il difetto da correggere al più presto”. Con ilcontratto in scadenza il prossimo giugno, il futuro diRizzato è in bilico. Il diretto interessato preferiscepensare al presente: “Se ne parlerà a finecampionato, ora sono concentrato a dare il 100% perquesta maglia. Le voci su una cessione allo Spezia loscorso gennaio? Non ci ho fatto caso, sicuramente misarebbe dispiaciuto lasciare la Reggina a metàcampionato”. Pa Rom. - rpn

Reggina, Rizzato: “Da migliorare l’approccio, Lanciano possibile svolta”

Serie B

di questa ventiseiesima giornata è ilderby della Madonnina, dove, sullacarta, sono i nerazzurri a giocare incasa. E' questo per i nerazzurri, unbuon segnale scaramantico, vistoche fuori casa, l'Inter non ne azzeccauna dalla notte dello JuventusStadium. L'involuzione che ha col-pito i nerazzurri è direttamente pro-porzionale allo stato di grazia chesta vivendo la società di via Turati.Teoricamente la formazione allenatada Stramaccioni, al di là del risultatoche otterrà stasera, resta comunquein corsa per il terzo posto.Teoricamente per l'appunto, perchéi numeri non la condannano, ma aben vedere solo un crollo simultaneodei cugini e delle altre pretendenti,potrebbe aprire uno spiraglio allaBeneamata. L'infortunio delPrincipe per quanto sia importante èun alibi di poco conto. La squadra incampo non corre, giochicchia, affi-dandosi ora alle giocate di Cassano,agli spunti di Guarin, alla giornata digrazia di Palacio: poca roba se vuoipuntare all'Europa che conta.Onestamente non so fino a chepunto sia colpa di Stramaccioni se inerazzurri, oggi, sono la grandedelusione del campionato. Il tecnico

romano, all'indomani della sconfittaper quattro a uno subita a Firenze,ha ammesso le proprie colpe, dicen-do di aver sopravvalutato la condi-zione fisica di alcuni giocatori dopoil giovedì di coppe. Eppure l'Inter,nel filotto di vittorie ottenuto adottobre, aveva un'identità di squa-dra, oggi è senza anima, e per lo piùdepressa. In casi del genere serveuna serie di vittoria consecutive,tre/quattro, per rimettersi in carreg-giata. Ma, al momento sembraimpresa titanica. Volendo esserebenevoli, qualche attenuante albuon Stramaccioni va data. La suaInter si fondava su una nervaturaargentina: Samuel in difesa,Cambiasso in mediana e Milito inattacco. Non esprimeva certo un cal-cio spumeggiante, ma almeno eraterribilmente concreta. E se nel cal-cio non sei concreto i risultati nonarrivano (chiedere a Zeman).Magari ci sono da condannare sceltesocietarie (via Longo e Livaja) den-tro Rocchi. Che poi se scegli un alle-natore giovane, ci si aspetta che sipunti sulla linea verde. Ma oggi diverde, ci sono solo i tifosi nerazzurri,verdi di rabbia.

MASSIMO PETRUNGARO

C'è il serio rischio che in queste duesettimane si decida buona parte dellastagione. Le big del campionato -Juventus, Napoli, Lazio, Milan eInter, in ordine di classifica - tra oggie domenica prossima, si sfiderannoin scontri fratricidi. Senza dimentica-re che la prossima giornata ci saràanche Milan - Lazio. Ma in buonasostanza cosa si decide? Si decide chepiega prenderà la lotta scudetto e laconseguente corsa ai piazzamenti chevalgono l'accesso alla Champions lea-gue. E' certo che la scorsa giornatasia stata favorevole a Juventus eMilan. Nonostante il passo falso deibianconeri contro la Roma, il delu-dente pareggio del Napoli contro laSampdoria ha limitato parecchio idanni, facendo avvicinare i parteno-pei di un solo punto restando quindidistanziati a quattro lunghezze, unottimo margine di sicurezza. Il Milan,che al momento sembra la più informa, se vincesse il derby, sarebbel'accreditata numero uno per il terzoposto, e potrebbe addirittura sognareun gradino più alto. Lazio e Interhanno in comune la sfortuna di averperso nel momento cruciale della sta-gione i loro bomber più prolifici erappresentativi. Sulla carta, l'impe-gno più facile oggi ce l'ha la squadradi Conte che ospita il Siena. Lo zeroa uno rimediato contro la Roma halasciato il segno tant'è che la squadrasi è ritrovata al campo di allenamen-to martedì scorso alle otto di mattina.Ancora assente Chiellini per infortu-nio, in campo dovremmo vedere lastessa formazione scesa all'Olimpicocon la sola eccezione rappresentatada Marchisio che rientra titolare alposto di Pogba. Potrebbe essere unagiornata favorevole alla VecchiaSignora perché la più vicina insegui-trice, il Napoli, domani sarà impe-gnato sul difficile campo di Udine.La Lazio, che come il Napoli è impe-gnata nel posticipo casalingo didomani sera contro il Pescara, deveassolutamente vincere. Nei capitolinirientra Ledesma dal primo minutomentre sono da valutare le condizio-ni di Mauri alle prese con una distor-sione alla caviglia. Partita di cartello

Incrocipericolosi

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SERIE A

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Parlandodi...

SPORT

OTTAVA GIORNATA DI RITORNO ACRI - N.GIOIESE

RENDE - PAOLANAISOLA C.R. - BOCALE

SERSALE - CASTROVILLARI

SILANA - CATONASIDERNO - GUARDAVALLE

ROCCELLA - SAN LUCIDO

SOVERATO - BRANCALEONE

CLASSIFICA

N.GIOIESE 51

ROCCELLA 42 CASTROVILLARI25

PAOLANA 27RENDE* 43 CATONA* 26

ACRI* 37

ISOLA C.R.* 30 SIDERNO 8

SILANA* 20SOVERATO 33 BRANCALEONE* 9

GUARDAVALLE 41 SAN LUCIDO 23

BOCALE 29SERSALE 29 * UNA GARA IN MENO

ECCELLENZA: L’ONDA DEI RICORSI E LA CLASSIFICA STRAVOLTA

ROCCELLA/ Gara casalinga per la compagine di mister Ferraro in vista del ritorno di Coppa Italia

Il Siderno aspetta con fiducia la garaodierna contro il Guardavalle perottenere tre punti che potrebbero

ancora servire per il raggingimentoinsperato della salvezza. Conl’accoglimento del reclamo dell’Acri,in riferimento ad irregolarità neltesseramento di Cavatorti, passato adicembre dal Castrovillari allaPaolana, si è aperto infatti unoscenario che potrebbe andare acapovolgere l’intera classifica diEccellenza. Il giudice sportivo hasentenziato, infatti, che il sig. BonafineEgidio, all’epoca inibito per unasqualifica, la quale terminava il31/12/2012, ha sottoscritto taletrasferimento, senza averne titolo.Proprio per questo stesso motivo,anche la gara tra Castrovillari e Silanaè stata giudica irregolare, per lapresenza di Nucera,Vitiritti eLacanna, che hanno firmato adicembre, dopo essere stati svincolatidalla stessa società. Il ritesseramento èstato sottoscritto dallo stessoBonafine. Entrambe le partite sonostate date perse per 0-3. A queste vaad aggiungersi il ricorso fatto insettimana dal Siderno per la partita di10 giorni fa giocata e vinta dal team delPollino in campo sidernese, in cuigiocarono i tre giocatori sopra citati, eche potrebbe andare a dare un’altra

sconfitta a tavolino. Questo comportache in casa Castrovillari potrebberoarrivare una pioggia di penalizzazioniche ne complicherebbero la salvezza.Ma a rischiare sono anche altresocietà, che hanno tesserato giocatoridal Castrovillari nel mercato diriparazione. Scenari inquietanti cheandranno a rivoluzionare totalmentela classifica della serie A regionale conpesanti penalizzazioni e con unapioggia di ricorsi a cascata. Uncampionato che sembrava ormaisegnato andrà a rimettere incarreggiata tante squadre che ormaisembrava si fossero rassegnate alle

retrocessione. Ecco perchè oggi ilSiderno dovrà sciorinare una grandeprestazione, tutta cuore, grinta edeterminazione contro unacompagine che non ha problemi dipunti e che cerca solamente lamigliore posizione per la disputa deiplay-off. L’undici dell’ex sidernoGesualdo Calabrese è reduce dallavittoria interna contro la Silanamentre il Siderno trascinato dallagrande prestazione del portiere Macrìè riuscito a portarsi via un puntodall’insidiosa trasferta diBrancaleone. Mancherà persqualifica capitan Carabetta.

lr

Il Siderno ora ci crede, obiettivo play-out

Oggi il Roccella giocherà in casacontro il San Lucido, e quindi, dopola partita contro la truppa di misterCarnevale, tutta l’attenzione sisposterà ovviamente sulla gara“storica” di mercoledì prossimo chesi disputerà al Comunale di Vialedegli Ulivi. Un Roccella che incampionato viaggia a mille con ben12 risultati utili consecutivi ma cheha perso a Brolo mercoledì scorsoin maniera anche pesante. Dopo il3-0 subito dal Roccella in casa delBrolo, infatti, un “deluso” AchilleGiannitti si è detto anche fiduciososulla gara di mercoledì prossimo.Nel Roccella c’è fiducia sulla possi-biltà di passare il turno. Serve l’im-presa ma, diciamo noi, ci sono tuttele condizioni per poterla centrare.Dal canto suo il direttore sportivodel Brolo, Magistro, si è dichiaratosoddisfatto del risultato, ma nontranquillo per la gara di Roccella.Forniamo ai nostri lettori alcunenotizie che riguardano le duesquadre che stanno disputando gliottavi di finale della fase nazionale

della Coppa Italia Dilettanti. IlRoccella è giunto alla fasenazionale della Coppa Italia con-quistando la fase regionale a suondi vittorie. Otto su altrettanti incon-tri, con un attacco atomico (23 golcomplessivi, quasi 3 di media a par-tita) e una difesa ermetica (2 golsubiti, di fatto uno ogni 360'). Trasemifinale e finale ha superato duetra le formazioni pi˘ attrezzatedell'Eccellenza calabrese senzasubire nemmeno un gol: prima laNuova Gioiese vincendo sia in casache fuori e nella finalissima dispu-tata sul campo neutro di ViboValentia il Rende, battuto 1-0 gra-

zie al gol di Saffioti. Quest'ultimotra l'altro Ë il miglior marcatore dicoppa con cinque gol messi a segno,mentre nel complesso sono statidieci i giocatori amaranto adandare in rete in tale competizione.In campionato, dopo un avvio traalti e bassi, la formazione amarantoha recuperato terreno su tutte e almomento staziona in piena zonaplayoff. Cammino in Coppa Italia- fase regionaleI∞ TurnoGioiosa Jonica-Roccella 0-1Roccella-Sporting Club Davoli 7-1Roccella-Guardavalle 1-0II∞ Turno

Roccella-Garibaldina 5-0Siderno-Roccella 1-4SemifinaleRoccella-Nuova Gioiese 2-0, 2-0FinaleRoccella-Rende 1-0. La Tiger Brolo pur essendo in cam-pionato soltanto a ridosso dellazona play-off, ha fatto fuori le tregrandi del proprio girone diEccellenza: Orlandina, Due Torri eCittà di Vittoria.Cammino in Coppa Italia - faseregionaleTiger-Orlandina sedicesimi difinale 1-0, 2-1Due Torri Gliaca di Piraino-TigerOttavi di finale 0-1, 1-2Tiger-San Gregorio Catania Quartidi finale 3-0, 4-0SemifinaliCittà di Vittoria-Tiger 1-0,1-3FinaleTiger-Kamarat 2-1. All’andata è finita 3-0 per i messi-nesi con le reti di Bontempo,Calabrese e l’ex Parisi. l.r.

IL RICONOSCIMENTO

TOSCANO PREMIATO TRA IMIGLIORI TECNICI ITALIANI.

Con molta soddisfazione abbiamo appreso chetra i premiati del Concorso “Panchina d’Oro”2012 per la categoria Lega Pro è stato premiatoil tecnico calabrese Mimmo Toscano.L’importante riconoscimento rappresenta ilsogno di tutti i tecnici ricordiamo che tra i pre-miati di questa edizione ci sono Conte, vincitoredel campionato di Serie A con la Juventus, eZeman, protagonista della promozione in serieA del Pescara. “Colgo l’occasione per porgere lecongratulazione per un traguardo tanto impor-tante al nostro amico Mimmo Toscano, augurioche faccio a nome mio e di tutti gli allenatori cal-abresi. È il premio più ambito dai tecnici quellodella panchina d’oro e potere annoverare unnostro conterraneo rappresenta motivo diorgoglio per noi tutti. Spero che il lavoro profu-so con l’Associazione Allenatori Calcio GruppoCalabria, possa consentire anche a tanti nostrigiovani talenti il raggiungimento di traguardicosì importanti.”

Oggi il S.Lucido, mercoledi la “storia”

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la Rivieradi...

VENTITREESIMO TURNO

BIANCO - POLISTENA

PALMESE - GALLICESEGIOIOSA J. - RIZZICONI

REGGIOMED. - BOVALINESE

TAURIANOVESE - GIMIGLIANOSAN CALOGERO - MONTEPAONE

REAL CZ - DAVOLI

VILLESE - MARINA DI GIOIOSA

CLASSIFICA

TAURIANOVA 49

PALMESE 39 VILLESE 24

BOVALINESE 27GALLICESE 46 RIZZICONI 26

M.GIOIOSA 37

BIANCO 35 REAL CZ -1 2

MONTEPAONE20GIOIOSA J. 37 S. CALOGERO 18

REGGIOMED. 37 POLISTENA -3 23

DAVOLI 29GIMIGLIANO 32

M. DI GIOIOSA

Seconda sconfitta consecutiva per i giallorossiche si sono dovuti arrendere anche al Bianco.Cosa stia succedendo in questa fase ai ragazzi diGiovanni Scigliano è difficile capirlo: troppeassenze o forse un calo di forma dopo un cam-pionato fin qui giocato a ottimi livelli. Per capir-lo bisogna aspettare ancora qualche altra sfidaper vedere come Patrizio e compagni reagirannoal momento difficile. Intanto il tecnico gial-lorosso si sofferma ben volentieri ai nostri tac-cuini commentando in piena serenità la sconfit-ta maturata domenico contro il Bianco. “Abbiamo incassato una sconfitta a mio parereingiusta. Tutti hanno visto il grossolano errore del diret-tore di gara, che non ha concesso un calcio dirigore sacro santo ai miei ragazzi questo episo-dio secondo me ha influito molto sullaprestazione dei miei giocatori che si sono inner-vositi per le tante decisioni prese dalla ternaarbitrale che ci ha penalizzato per l'intera gara.La cosa più strana che contestiamo vivamente eche la lega ha rimandato domenica lo stessodirettore di gara dell'andata il signor Marianelloche ci aveva già penalizzato a Bianco condiverse decisioni che ci hanno costato poi lasconfitta. Evidentemente a questo direttore di gara i colorigiallorossi non gli sono simpatici. Nonostante ilcolpo subito dalla rete di Grillo, abbiamo reagi-to bene, dominando per lunghi tratti e creandodiverse occasioni importanti. Proprio nel finale

siamo stati vicinissimi al pareggio. E' stata unagara equilibrata, credo che il pareggio sarebbestato il risultato più giusto. Ma alla fine il calcioè anche questo. Una sconfitta cheaccettiamo,ma con un po' di amaro in boccaperché perdere così non fa mai piacere, masiamo comunque contenti per la buonaprestazione, arrivata tra l'altro contro una buonasquadra molto attrezzata con gente di esperien-za. L'approccio sbagliato alla partita e diverseassenze importanti, non ci hanno permesso diesprimerci come facciamo sempre, il Bianco èuna squadra ostica che credo fermamente daràdel filo da torcere a chiunque incontrerà da quial termine della stagione. Ai miei ragazzi hopoco da rimproverare l'impegno non è venutomeno. Oggi pomeriggio avremo un'altra sfidaimportante, contro la Villese non ci faremo cer-tamente ingannare dalla posizione in classificadegli avversari, abbiamo preparato la gara conoculatezza e i miei ragazzi sono fortementemotivati , a conquistare un risultato positivo chesarebbe fondamentali in ottica play off dobbi-amo dare il massimo di noi stessi, per cancellaresubito questa seconda amara sconfitta”. A VillaSan Giovanni contro la Villese dovrebberorientrare Raso e i fratelli Aquino qualche dub-bio invece su capitan Mimmo Ieraci( migliorein campo contro il Bianco) uscito malconcio nelderby per una botta alla caviglia.

Nicodemo Barillaro

Ritornare a fare punti per i play-off

Tra gentiluomini basta uno sguardo, e una strettadi mano. Nel gennaio 2011 Sebastiano Siviglia, alcrepuscolo di una carriera lunga e ricca di soddi-sfazioni, era pronto ad abbracciare la Reggina perun ultima esperienza da giocatore. Qualche giorno di allenamento al S.Agata, poi ladecisione di appendere le scarpette al chiodo.Figlia di una sensazione precisa, quella di averdato tutto sul rettangolo di gioco: “Mi sarebbepiaciuto chiudere la carriera con la maglia dellaReggina, nella mia Calabria. Non ho riavvertito glistimoli giusti, non mi sentivo in grado di compete-re come avrei voluto. Piuttosto che prendere ingiro i tifosi amaranto e il presidente Foti, hoabbandonato a malincuore l’idea di chiudere lacarriera a Reggio Calabria. Peccato, in amarantosarei venuto di corsa: magari si fossero create lecondizioni qualche anno prima...”. Salutato il cal-cio giocato, nella passata stagione Siviglia ha vissu-to la prima esperienza da allenatore, alla guidadella Primavera della Nocerina, la retrocessionedel club campano ha forzato la separazione:“Giudico positivamente il primo approccio con lapanchina, sono stati mesi formativi, ho imparatotanto. Principalmente ho capito quanto è duro il mestie-re dell’allenatore, bisogna avere capacità tecnico-

tattiche e gestire psicologicamente il gruppo, lavo-rando con i giovani almeno c’è meno pressione epiù possibilità di sperimentare”. In questi mesi l’exdifensore della Lazio sta frequentando aCoverciano il corso di abilitazione per il master diallenatori professionisti Prima Categoria-UefaPro, l’intenzione è quella di tornare presto in pan-

china: “La prossima stagione spero di tornare insella, mi piacerebbe continuare a lavorare con igiovani, avrei la possibilità di crescere con calma.Il calcio al giorno d’oggi è sempre più frenetico, iprogetti nascono e muoiono in un mese, non misento pronto per un club professionistico”. Ilmatrimonio sfumato con la Reggina due anni fa,può concretizzarsi in altre forme nel prossimofuturo? Il diretto interessato non smentisce: “Conil presidente Foti siamo in ottimi rapporti, nonnego che mi piacerebbe lavorare nel settore gio-vanile amaranto. Sono nato e cresciuto a Palizzi, torno in Calabriaappena possibile, sento fortemente il legame conla mia terra. E’ ancora presto però per parlare delfuturo, nei prossimi mesi si vedrà”. La squadraallenata da Dionigi sta provando a risalire la clas-sifica dopo un girone di andata complicato,Siviglia si fida dell’esperienza sbarcata al S.Agatadurante l’ultimo calciomercato: “In un gruppocomposto da diversi giovani, è importante avereuno zoccolo duro esperto. Colucci e Di Michelesono giocatori importanti, daranno un aiuto con-creto alla squadra. La Reggina ha tutte le carte inregola per abbandonare le zone calde della classi-fica ”.

Pasquale Romano - rnp

Il Gioiosa Jonica di mister Silvano continua lasua sequela di risultati utili consecutivi. Anche aBovalino i bianco-rossi sono apparsi in buonecondizioni di forma e dopo aver disputato unabuona gara sono riusciti a pareggiare meritata-mente a tempo praticamente scaduto allorquan-do il neo entrato Panetta calciava dal limite del-l’area beffando il portiere della Bovalinese eregalando un punto ormai insperato alla com-pagine gioiosana. Una difesa granitica conCosenza e Romeo a protezione del portiereDulcianu, un centrocampo di qualità con Denaroe Barbaro che si integrano a meraviglia ed unattacco dove spicca l’elegante ed incisivo MarcoSiclari danno garanzie di affidabilità alla com-pagine di Cosimo Silvano che si sta rivelandoancora una volta come uno dei migliori tecnici incircolazione. Da segnalare inoltre la verve di gio-catori che anche in Eccellenza farebbero le for-tune di ogni società come ad esempio l’ecletticoGianni Libri, il veterano Panetta, il talentuosoAlbanese. Ad essi si debbono aggiungere anche itanti giovani che stanno venendo fuori e cheoffrono garanzie per il futuro. Oggi a GioiosaJonica arriva la Rizziconese. L’obiettivo, raggiun-ta ormai la salvezza, non potrà che essere la vit-toria considerando che ormai i play-off sono aportata di mano. Vedremo

A.t.

Il Gioiosa Jonicaadesso crede negli

spareggi promozione

Siviglia: “Sogno un futuro da allenatore, magari con la Reggina...”

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BIBLIOTECA MERIDIONALISTA

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PASQUINO CRUPI

105 anni fa, il 19 febbraio-appena alle nostre spalle- 1898nasceva a S. Nicola d’ArdoreFrancesco Barillaro, che in arteassumerà in seguito il nome diSaverio Montalto e darà allaquieta letteratura italiana, quasisempre in ritardo con la con-temporaneità, il primo romanzoorganico sulla criminalità orga-nizzata, già capitolo cospicuo de<<I Promessi sposi>> con ilnome di braverìa: La famigliaMontalbano. Della quale,esclusivamente perché è ormaiin uso affondare i fondatori ecoprire gli scopritori, rivendicoa me solo la scoperta, l’eccezio-nalità dell’opera e la sua pub-blicazione, su suggerimento diMario La Cava, nel 1973 per laFram’ amas di ChiaravalleCentrale (Catanzaro). Riprendo da dove son partito.Viviamo nella Repubblica deglianniversari, cioé del giornofisso per piangere i morti ( 2novembre), per celebrare lanascita del Cristo (25 dicem-bre), per ricordare l’olocausto (27 gennaio), la morte di Papi edei letterati più nomati. Nondovremmo come meridionali ecalabresi aspirare e pretendereuna presenza in questa liturgiadella memoria? Passano i tren-tennali della nascita e dellamorte, i cinquantenari, i cente-nari invano per i Calabresi, checonsidero Illustri unicamenteper avere illustrato dialettica-mente, vedendovi virtù e vizi,luci e ombre, la terra diCalabria, che, se non è l’ombeli-co di Italia, non è neppure lasua appendice infiammata. Einvano sono passati i trenten-nali, i cinquantenari, i centenariper Saverio Montalto. Polvereeri, polvere tornerai. Per SaverioMontalto, però, qualcosa che lostacca dal destino comunedella dissoluzione degli organi-smi: il silenzio. Il silenziomostruoso, che nella sfera delleistituzioni riflette la torbidareclusione della classe domi-nante nei circoli del potere, enella classe degli INTELLI-GENTI l’invidia maligna per unAutore, che li ha tutti preceduti eanticipati sul tema MAFIA.Facendo della detta classe partei critici togati, pure di sradicataradice calabrese, che al Sudscendono per ricevere premi,dare premi ai loro amici centro-nordici e per purgare la lorosporcizia elitaria nelle acque delmare d’Omero.Spero contro ogni speranza.Senza buttare la testa dentro lasabbia. Verrà un giorno in cuialmeno le vetrine delle libreriecalabresi saranno allestite suilibri di autori calabresi: nontutti, quelli che lo meritano. Perora domina Littizzetto. Noi

saremo una Calabria civile, unaCalabria con la testa a posto,quando spunterà dalle vetrinedei nostri librai, in spazio gran-de, il nome di SaverioMontalto, e accanto a lui quellidi Mimmo Gangemi e diGioacchno Criaco.Sono questi i sentimenti convul-si con i quali ho inteso e intendoricordare a 105 anni dallanascita Saverio Montalto, l’a-mico perduto, il narratore ome-rico, che resta e la cui memorianon deve pesare solo e quasi sol-tanto sulle spalle del nipotePeppe Rocca, che di tasca suace lo ricorda ogni anno con ilPremio a lui intestato. E ainostri lettori noi ricordiamoSaverio Montalto, l’Innovatore,qui dappresso con pagine inde-lebili de <<La FamigliaMontalbano>> dove con luci-dità divinatrice intuisce il princi-pi della trasformazione

dell’Onorata Società in poteretentacolare e industria dellamorte nella contaminazionecon la mafia in terra americana.

SAVERIO MONTALTO

ALL’USO AMERICANO

Gianni della Zoppa 1 apparte-neva ad una delle famiglie piùmisere del paese. Suo padre,quando era al mondo, vivac-chiava guardando una trentinadi capre parte sue e parte deglialtri e lui fino all’età di diciottoanni andò a giornata a zapparela terra il più delle volte dalmassaro Luigi e Cola 2 da gio-vincello spesso gliele dava disanta ragione specie quandonon era obbediente o volevafare il capo d’opera. A

diciott’anni compiti uno ziopaterno gli mandò l’atto dirichiamo e il danaro pel viaggioe così emigrò in America. InAmerica finché rimase sotto laguida dello zio, si diede allabella vita del giovanotto liberoed indipendente. Fu accolto ingrembo alla malavita america-na, e siccome c’era in lui la verastoffa del mafioso, in brevetempo si conquistò il grado dicapobastone e così diede unaddio definitivo alla zappa e alpiccone 3. Prima di arrivare algrado di capobastone, in qua-lità di picciotto semplice primae picciotto camorrista poi ,prese parte a diverse spedizionidi rapine, di scassi, di sfregi evia discorrendo segnalandosisempre più per la destrezza edecisione. Quando divennepezzo grosso della malavitaaveva al suo attivo vari atti dimalandrineria ed era ormai

uno dei più temuti e rispettati.Corse puranco pericoli comepericoli, però la fortuna loaiutò e ne uscì sempre sano esalvo e, s’intende, con maggioremerito e valore. Dopo due annidallo scoppio della grandeguerra4 , o perché ormai non sisentiva tanto sicuro più inAmerica giacché chi fa malecerto non aspetta di riceverebene o perché aveva fatto deisoldi e quindi non stimavaopportuno starsene lontano dalsuo paese ove certamente pote-va goderseli senza alcun perico-lo, o perché infine veniva offer-to il viaggio gratuito a chi vole-va rimpatriare, un bel giornopigliò il vapore e se ne ritornòin Italia.Al paese la fama delle sue pro-dezze era arrivata prima di luida tanto tempo […].Tutti si misero ad ossequiarlo ea venerarlo e quando si parla-

va di lui nel paese, specie ilpopolo minuto, lo facevano conl’istesso rispetto come se sifosse trattato di Dio e del dia-volo assieme. Anche il medico,l’arciprete e don Mico , i qualitutti e tre erano stati dispensatidal servizio militare chi per unaragione e chi per un’altra, lotrattavano, come si dice, dignorsì e di gnornò e la lorocasa per lui era aperta in qua-lunque ora e momento, benchélui, a dire il vero, di loro nutri-va nel suo animo un sacrorispetto, in quanto, a parte chedon Mico era l’assessore, pen-sava, non si sapeva mai, che daun momento all’altro avrebbepotuto ammalarsi e quindicadere in potere del medico edinoltre, quando fra cent’annisarebbe morto, aveva unapaura matta d’andare all’infer-no per la qual ragione non biso-gnava guastarsela neanche conl’arciprete.Bruno lo Spincione 5 che si tro-vava anche lui a casa con l’eso-nero agricolo , non appena lovide gli diede le redini delcomando conservando per sé ilgrado di sottocapo e Giannidella Zoppa allora, avendo tro-vato che le cose erano alquantomalandate, subito organizzò lamafia del suo paesello all’usoamericano e come prima entra-ta fece pagare ad ognuno, prin-cipalmente ai giovanottini diprimo pelo che ambivano diavere l’alto onore di apparte-nervi, una tangente di centolire. Le file in poco tempo s’in-grossarono, specie dopo l’armi-stizio, giacché ormai, anchequelli che tornavano dallaguerra erano convinti che peressere rispettati, o per lo menoessere lasciati in pace, bisogna-va appartenere alla «famigliaMontalbano»6 , come fra diloro l’associazione venivacomunemente chiamata.Avevano visto che in generetutti coloro della portata diGianni della Zoppa non aveva-no fatto la guerra, perché o siimboscavano oppure si faceva-no mandare a casa e quindi eraentrata nella convinzione ditutti l’idea che non esistevanopiù né giudici, né carabinieri,né sindaci. Ormai era chiaroche o anche loro apparteneva-no alla «famiglia Montalbano»,ovvero avevano paura, e ciòveniva pure confermato dalfatto che quando un individuodell’Onorata Società del paeseed anche degli altri paesi vicinicommetteva qualche reato cosìgrave e palese da non potersifare a meno a non portarlodentro, non c’era tempo diarrestarlo per quanto presto lorimettevano di nuovo in libertà.

[in S. MONTALTO, La fami-glia Montalbano, ChiaravalleCentrale (CZ) 1973, pp. 66-76

105 anni fa nasceva in S. Nicola d’Ardore

Il narratore più grandedel 900 meridionaleHa dato alla quieta letteratura italiana, quasi sempre in ritardo con lacontemporaneità, il primo romanzo organico sulla criminalità organizzata.

SaverioMontalto

1 Gianni della Zoppa: è il capo della mafia locale.2 Luigi e Cola: Luigi Napoli e Cola, il figlio, che è il protago-nista del romanzo3 si conquistò... piccone: il mafioso vive estorsioni e di ricatti.Non si conquista il pane quotidiano con il lavoro.4 grande guerra: era così detta la I Guerra mondiale (1914-

1918). Dunque, Gianni della Zoppa fa ritorno al paese nel 1920.5 Bruno lo Spincione: è capo della mafia locale.6 Famiglia Montalbano: è un delle tante denominazioni dellacriminalità organizzata. Secondo la tradizione popolare, essa fuformata in Sicilia da tre cavalieri spagnoli della famiglia diMontalbano , Osso, Mastrosso e Carcagnosso, provenienti dallaSpagna. Di fatto, la nascita della mafia si fa risalire ai primi anni

dopo l’unità d’Italia. Oltre che la denominazione di<<Famiglia Montalbano”, Saverio Moltalto ricorre a quella diMAFIA, MALAVITA, ONORATA SOCIETÀ. Quest’utima sispiega così: i tre cavalieri, Osso, Mastrosso, Carcagnosso, furo-no accompagnati nella oro fuga da una loro sorella, di nomeOnorata. Morì durante il viaggio e, in suo ricordò, chiamaronoOnorata la fondata Società.

NOTE

C' è un silenzio mostruoso su SaverioMontalto. Nella sfera delle istituzioniriflette la torbida reclusione della classedominante nei circoli del potere, e nellaclasse degli intelligenti l'invidia malignaper un autore, che li ha tutti preceduti eanticipati sul tema mafia.

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CULTURA E SOCIETÀ

Libra, l'associazione culturale nata aDonisi, frazione di Siderno, stamuovendo i suoi primi passi. E sta

iniziando a far sentire la sua voce. Ilgruppo creatosi il 24 gennaio 2013,presieduto da Vincenzo Bonavita, haprotocollato la sua prima segnalazioneal comune. Oggetto delle lamentele cit-tadine è la pensilina alla fermata deibus in Piazzale Kennedy. Proprio la fer-mata è la meno sicura e anche la piùfrequentata di contrada Donisi. Infatti èil ritrovo di tutti gli studenti che attendo-no gli autobus per andare a scuola. Mamanca di qualsiasi protezione e per dipiù si trova in prossimità di un dirupo. Questo primo atto è l'esempio di comel'associazione di cittadini di Donisi haintenzione di agire. Individuare un pro-blema, segnalarlo a chi di competenzae cercare di avere risposte concrete. Loscopo con cui questo gruppo si è unitoè proprio quello “di migliorare le con-

dizioni di vita della zona proponendo ediscutendo per la risoluzione delleproblematiche”. Non dimenticandoperò di fermarsi a riflettere anche suipropri difetti e su quei piccoli compor-tamenti scorretti che in molti commet-tiamo. Un po' di sana autocritica quindi eun'attenzione reale e puntale per il ter-

ritorio che si vive. Il prossimo puntoall'ordine del giorno di Libra sarà il pro-blema delle strade dissestate. In parti-colare del cattivo rifacimento dellebuche in via J-J. Rosseau. Le riparazio-ne, come spesso avviene, sono stateparziali, a macchia di leopardo erischiano di saltare e risultare inutili alleprime piogge.

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 28

Incontro letterario,domenica 24 febbraio,alle 18, nella salaCalliope della libreriaMondadori di Siderno,con Mimmo Gangemi eil suo romanzo, “Il pattodel giudice”, edito daGarzanti.

Attesissimo, dopo “Ilgiudice meschino” e “Lasignora di Ellis Island”(editi da Einaudi), arriva ilnuovo episodio che hacome protagonista

ancora Alberto Lenzi, magistrato “indolente eindisciplinato con il debole per le belledonne”. La vicenda magistralmente narratada Mimmo Gangemi prende il via dalla rivol-ta di Rosarno per aprirsi, poi, su due indagi-ni parallele, che vedranno impegnato Lenzi adipanare un’intricata matassa.

“Una marea vociante di quattrocento, cin-quecento africani, scuri più della notte e armati dispranghe, bastoni, catene, avanzavadistruggendo e rantolando odio, sottoil cielo carico di nuvole di un pome-riggio dei primi di gennaio.Scagliavano pietre, mattoni, botti-glie, rancore, contro i poliziottiin assetto da sommossa che li

precedeva camminando a ritroso, senza l’intenzionedi affrontarli. I paesani s’erano rintanati nelle case.Macchine svoltavano indietro frettolose appena s’ac-corgevano di stare impattando sulla rivolta. Dallamassa si ergeva un vociare feroce, con urla, impreca-zioni, raschi di gola, le squillanti vibrazioni di linguaall’uso musulmano”; così inizia il libro, fresco di stam-pa, dello scrittore calabrese elogiato da grandi autoridella narrativa nazionale come Giancarlo De Cataldoe giornalisti come Curzio Maltese e PeppinoCaldarola.

L’evento, organizzato dalla libreria CalliopeMondadori in collaborazione con “Sentore di Libri” e“La Riviera”, oltre al dialogo con l’autore, intervista-

to da Maria Teresa D’Agostino, vedrà l’autore-vole intervento dello scrittoreGioacchino Criaco (autore della trilogiadi successo “Anime nere”, “Zefira” e“American Taste” per Rubbettino edi-tore), il reading di Bernardo MigliaccioSpina (regista e direttore diLocriTeatro) e, a conclusione della sera-

ta, una degustazione di viniscelti a cura

del l ’AssociazioneItaliana Sommelier-Delegazione Locride,guidata daPierfrancesco Multari.

e

Probabilmente te lo sei chiesto e tisei anche dato una risposta, masicuramente te la sei dimenticato al

pasto successivo.Una risposta a cosa?Ai bruciori di stomaco, ai problemi inte-stinali, ai furiosi mal di testa, alle malat-tie cardio-vascolari e via dicendo, tuttiproblemi legati a ciò che mangiamo.Oggi sulle nostre tavole abbiamo fragolegrosse come cocomeri tutto l'anno, lattu-ga che si conserva fresca per mesi, mer-lot ottenuto dalle nanotecnologie, wur-stel composti da carcasse di pollo e lalista sarebbe davvero infinita. Ma oltre alproblema degli OGM ne abbiamo unaltro ancora più grave, la contaminazio-ne di particelle di metalli pesanti, alta-mente cancerogene, proveniente dai ter-movalorizzatori (Granarolo, Barilla,Sanson, Buitoni, Mulino Bianco nesanno qualcosa). Queste particelle,secondo ricerche compiute da due scien-ziati di Modena, entrano nel nostro san-gue, si annidano negli organi rimanendo-vi per sempre e aumentando il rischio ditumori.Quando andiamo a fare la spesa, restia-mo sempre affascinati da tutte quellebelle confezioni colorate, con i loro mes-saggi del tipo senza grassi, senza zucche-ri, imbustati appena raccolti, il gustodella tradizione, perdendo di vista laqualità di ciò che acquistiamo (e ricorda-te che non sempre la marca è garanzia diqualità e genuinità), infatti, i cibi in sca-tola contengono agenti chimici qualicoloranti, conservanti, additivi che dicerto il nostro organismo non gradisce.Per non parlare dei cibi precotti, tantoamati dai ragazzi dalle donne che lavora-no e da chi non ama stare davanti ai for-nelli, sicuramente semplici e veloci dapreparare, ma fate attenzione perchéquesti cibi contengono livelli di sale cosìelevati da indurre, soprattutto a chi con-duce una vita sedentaria e ne consuma inabbondanza, un abbassamento dellapressione sanguinea, causa di ictus.Quello che a prima vista sembra un bol-lettino di guerra potrebbe, con un po’ dibuona volontà, diventare uno stimolo acondurre un’alimentazione più sana,seguendo due semplici regole, sostituirei preparati con gli alimenti sfusi (così aiu-tiamo anche il nostro pianeta a nonrestare seppellito sotto un cumulo dipackaging) e consumare molta più fruttae verdura fresca e di stagione ovviamen-te.La naturalità e la genuinità del cibo sonouna favola degli esperti di marketing,veniamo illusi di mangiare cibi sani senzapreoccuparci da dove vengono, comesono fatti e che impatto hanno sull'am-biente, tanto la pubblicità dice che èsano. Occhio quindi a quello che mette-te nel vostro carrello!

di Alice Mondo

Il pranzo è servito

Domenica 24 febbraio Mimmo Gangemi a Siderno

Il patto del giudice

Libra è la voce delle protestedi contrada Donisi

Lib roedi Chiara Trifilò

La storia diDanilo DolciCercherò di delineare il profilo di un uomo

straordinario, sociologo, poeta, educatore eattivista della non violenza, una figura che ha

fatto del concetto di Educazione la chiave di letturadella propria esistenza: Danilo Dolci. Potrò raccontar-vi troppo poco della vita di Dolci che dal profondonord raggiunge il profondo sud e ci ricorda cosa signi-fica essere italiani. Nato in provincia di Trieste nel1924 da madre slovena e padre siciliano, Dolci supe-ra il periodo fascista e della guerra disertando la divi-sa repubblichina e nel 1952 si trasferisce nella Siciliaoccidentale, a Partinico, inaugurando un periodo dilotte non violente contro la mafia e il sottosviluppo, afavore del diritto al lavoro, e alla partecipazione allacosa pubblica. Verrà chiamato il “Gandhi italiano”.Ma la straordinarietà del suo impegno si condensa nelsuo approccio educativo, che diventa regola di lavo-ro: la maieutica socratica, metodo dialettico fondatosul dialogo, al cui fondamento sta la sostanza del con-cetto di uguaglianza: siamo tutti chiamati a interrogar-ci, dialogare, ascoltare e prendere decisioni sulle que-stioni che ci riguardano. Dolci mette in cerchio conta-dini e pescatori della Sicilia degli anni sessanta, e liinvita a sperimentare la democrazia: non trasmettere,ma comunicare, prendere decisioni e realizzarle.«Osare la diagnosi, è il primo operare: la diagnosi pre-para al cambiamento», leggiamo nella Bozza diManifesto da lui curata e che raccoglie pensieri eriflessioni di studenti, educatori, pensatori sul temadell’Educazione e della Partecipazione. È così che nel‘56 nasce a Partinico lo sciopero al contrario: se perscioperare i lavoratori smettono di lavorare, i disoccu-pati possono scioperare lavorando. Decine di contadi-ni disoccupati cominciano a ristrutturare una stradaabbandonata, di cui avrebbe dovuto occuparsi ilcomune, che consentiva di accedere più agevolmentealle terre da coltivare. Mi viene da pensare ai cassonet-ti della spazzatura che ci stanno sommergendo, all’in-curia dei nostri governi cittadini, a come abbiamosmesso di pensare che la cosa ci riguardi e che abbia-mo il potere di attivarci. Sono passati quasi 50 anni daquell’“insolito” sciopero, ma i mali del Mezzogiornosono rimasti gli stessi. Durante lo sciopero Dolci vienearrestato, episodio che mobilita l’opinione pubblica elo stesso governo italiano. Il grande giurista PieroCalamandrei ne prese le difese al processo; vi invito aleggere la sua arringa, tenuta il 30 Marzo del 56 davan-ti al tribunale penale di Palermo, fa venire la pelled’oca: «[Il Pubblico Ministero] ha detto che i giudicinon devono tenere conto delle “correnti di pensiero”.Ma cosa sono le leggi se non esse stesse delle corren-ti di pensiero? Se non fossero questo non sarebberoche carta morta. E invece le leggi sono vive perchédentro queste formule bisogna far circolare il pensie-ro del nostro tempo, lasciarci entrare l’aria che respi-riamo, metterci dentro i nostri propositi, le nostre spe-ranze, il nostro sangue, il nostro pianto. Altrimenti, leleggi non restano che formule vuote, pregevoli giochida legulei; affinché diventino sante esse vanno riem-pite con la nostra volontà». Danilo Dolci è scagionato.A partire dagli anni settanta, il suo impegno educativodiventa sempre più solido e il metodo maieutico dellaricerca condivisa della verità diventa metodo scientifi-co, che Dolci sperimenta attivando laboratori maieuti-ci all’interno delle scuole, dei centri educativi, delleassociazioni di tutta Italia.«Seminare domande in ognuno, matura e germi-na risposte: voce e nuovo potere. Le resistenzepassive non bastano: necessita un resistere crea-tivo».È questo il concetto di Educazione che dobbiamocoltivare. È questo il concetto di crescita e sviluppodel paese che i nostri politici hanno il dovere dicompiere. È questa la Scuola che vogliamo.

Miss Curve d’Italia "Elena Mirò",Francesca Russo (foto) ha presenziato lasfilata di abiti medievali e barocchi. l’even-to spettacoloha visto la partecipazione deicomici Battaglia e Misefari, e l’intratteni-mento musicale del gruppo folkGliagatini, i Gioia Popolare, LucaScorziello e i tamburi del Sud. Ha presen-tato la serata Eva Giumbo.

Un inatteso trio comico

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VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 29

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VENERDÌ 22 FEBBARIO 2013 LA RIVIERA 30

Il totano di Carbonella,a confronto, era unpesciolino

Beatificate Brizzi !!!

Anvedi Ceschio

Stefano,ma dov’eri andato a finire???

Le bellissime della notiziaChi ten’o mare...

Ci hanno lasciato in mutande...cantiamo che così ci passa

L'impegno costante di ogni volontario della protezione civile è una risorsa preziosa e vitale per il

nostro Paese

Parlandodi...

Storia di un grande amore

Perché Sanremo è Sanremo!(cronaca di una vittoria annunciata!?)BRASIMANTE

Ma se Sanremo è Sanremo, perchémancano i fiori da un paio d'anni? Ilpalco era misero, informale,scuro!Avrei preferito vedere moltipiù fiori sul palco, anche perchéeravamo in Eurovisione! E poi cosac'è di più bello dei fiori?! Il festival diSanremo è anche un fenomenosociale, poiché coinvolge un pubbli-co fatto di giovani, anziani e fa ungran numero di ascolti, di tutte leetà. E si svolge ormai sin dal 1957,quasi da quando è nata la TV ital-iana. Ma Sanremo è anche, oltreche la più grande rassegna italianadella musica una sorta di fiera dellevanità! La conduzione di quest'annoè stata particolare con Fabio Fazio ela Litizzetto, uno spalla dell'altro,sembrava quasi che si fosse al pro-gramma televisivo:”Che tempo chefa!”. Fazio bravo, ad imitare,scherzare col piglio dell'intellettuale

svagato come fa ogni domenica seraappunto su rai 3, a “Che tempo chefa”, e la Litizzetto con lui, a sbeffeg-giare il mondo della politica, dellachiesa e del sociale con i suoi termi-ni licenziosi e dissacranti. Forsetroppo! Se dobbiamo dare ungiudizio su Sanremo, dobbiamo consincerità dire che abbiamo sentitotroppe volte le parole Gnocca eMarroni, Farfalla, ecc, nelle inter-minabili serate di Sanremo!. Lacara Luciana Litizzetto, che è intelli-gente, ironica, sveglia, perché devericorrere alle parolacce per fare odi-ens?! Forse è colpa dei tempi chestiamo vivendo, abbastanza volgarie qualunquisti, per cui tutto si puòdire e tutto si può fare?! Credo chese avesse detto meno volte Gnoccae Marroni ed altro, sarebbe stataanche più simpatica ed intelligente!Tanto che anche Baudo, da ospiteha detto:”…Voglio fare televisioneancora, ma una TV educata!”Chi

vuole intender intenda!”Interessanti, comunque i piccolimonologhi di Luciana sullaViolenza sulle donne e l'amore equello sulla bellezza!Se vuole sa.Horimpianto, per un attimo, comicicome Alighiero Noschese, PinoCaruso, Gianfranco Jannuzzo o ilTrio Solenghi. Parlando invece dellecanzoni, il livello era alto, davvero.Se l'Italia è in crisi in politica o nellaproduzione industriale, nel mondomusicale no davvero!abbiamoascoltato canzoni bellissime, benarrangiate, testi interessantissimi,quasi che la crisi ha spinto gli autori,giovani quasi tutti, a scrivere testiesistenziali, che dessero risposte,che interrogassero la vita, oggi cosìproblematica!Da far venire i brividiil testo dei Modà, Se si potesse nonmorire, forse i veri vincitori diSanremo, a mio avviso. Hanno can-tato una canzone bellissima, dovecantano la semplicità delle piccole

cose date per scontate, come il gial-lo sole, la fame di amore così diffusa,la voglia dell'uomo, di volare e dinon morire e quindi di eternità, inun mondo così fragile e caduco,dove tutto sorge e tramonta, inelut-tabilmente! E, che dire di SimoneCristicchi, con i suoi 2 bellissimitesti, uno serio, Mi manchi, l'altro:La prima volta (che sono morto)ironico scherzoso, sulla vita e sullamorte, che vuole dirci comedovremmo vivere la nostra vita, unpo' come i Modà!Certo,l'Essenziale, il testo di Mengoni, ilvincitore, è interessante, ma perchétutti già all'inizio lo davano per vinci-tore, nonostante gli altri testi purebellissimi?mah, forse perché ven-gono dai talent?Bravo ancheSilvestri, e Brava Annalisa e SimonaMolinari con La felicità, un pezzojazz, cantato benissimo!Mancavanoi calabresi, purtroppo!Mi veniva inmente un'idea, ragionando:perché

non fare questo Festival della can-zone canora Italiana cos' storico,ormai, Itinerante? E farlo girarel'Italia e farlo scendere anche al Sud,sino a noi in Calabria, dove il mare èbellissimo, i fiori ci sono, l'ospitalitànon difetta, il sole è caldo come epiù della Liguria, ed abbiamo ancheuna buona cucina come e più diquella ligure?!sarebbe un'idea, sequalcuno vuole accoglierla e svilup-parla! Si potrebbe svolgere a ReggioCalabria, dove il lungomare è fan-tastico, vivacizzato dal fenomenodella fata Morgana! Si, lo so, holetto che era presente CasaSanremo, con con manufatti eprodotti calabresi, ma farlo quisarebbe miglior cosa. Pensiamoci,sarebbe un buon tentativo di volarealto!E se non ci sono le strutturecostruiamole! La Calabria non haniente da invidiare a nessuno: né tal-enti, né paesaggi, e neanche la cul-tura!e.

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la Riviera

VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2013 LA RIVIERA 31

YmcaBeach1998Per quei pochi cheamano l'invernodei temporali e deiraffreddori.

ellissime della notizia

Scatti al Comune di Sidernoni volontario della pro- preziosa e vitale per il

Paese

I ragazzi dello scientifico inposa con il nostro editore

Tanti auguri Ciccio per il tuo compleanno

Sorridi sem-pre alla Vita!Accogli comeun dono ognigiorno chehai la fortunadi veder sor-gere! Ricordache la Vita èun immensomiracolo d'a-more.Diego Cataldo

Sorriderealla vita

Gigi Sarroino ha portato lo Joniodentro il Mar Ligure: e Sanremo èrimasta incinta. Nascerà unfenomeno con gli ochhi azzurri e lapelle olivastra e tra vent’anni vinceràil festival della canzone italiana conun pezzo intitolato : Mediterraneoda scoprire

I migliori auguri a papàGianni e mamma Adele perla nascita della piccola GaiaCon immenso affetto i nonnie gli zii

Sarroino e la fertilità dei mari

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