la riviera n°52 del 23-12-2012

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I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se decidono, in questa terra, e da ora, d’entrare nell’eser- cito degli ultimi. Auguri, poi, alle nostre attente lettrici e ai nostri gloriosi lettori. Li sappiamo buoni di cuore e siamo sicuri che ci con- sentiranno un augurio particolare ad Anna Fortugno, lanciata in caduta libera nel circo politico dalla deputata madre. Ne ha pro- prio bisogno N

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La Riviera n°52 del 23-12-2012

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I nostri auguri vanno agli ultimi e aiprimi solo se decidono, in questaterra, e da ora, d’entrare nell’eser-cito degli ultimi. Auguri, poi, allenostre attente lettrici e ai nostrigloriosi lettori. Li sappiamo buonidi cuore e siamo sicuri che ci con-sentiranno un augurio particolaread Anna Fortugno, lanciata incaduta libera nel circo politicodalla deputata madre. Ne ha pro-prio bisogno

N

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DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 02

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DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 03

la Riviera

CONTRCONTROCOPEROCOPERTINTINAA

PASQUINO CRUPI

Un po’ di storia è utile per tutti, soprat-tutto per Bersani, il quale si è prodot-to nel tentativo di scandalizzare

l’Italia politica, ricordando al Prof. MarioMonti che non si costruiscono partiti perso-na. Ma chi ha buona memoria storica sa chenon c’è stato partito che non sia stato costrui-to sulla persona e da una persona. Per resta-re nei dintorni nella casa madre comunista,riverniciata ma non demolita dai Piddistipost-comunisti, vale subito revocare in menteche il Partito Comunista in Italia venne fon-dato intorno ad una persona e dalla personad’ Amedeo Bordiga. E lo stesso avvenne peril Partito Popolare Italiano. Tutto poggiato,nel suo nascimento sulla persona di DonLuigi Sturzo. Qui, però, ci fermiamo con gliesempi, non intendendo aprire una discussio-ne dottrinaria. Poiché ci pare più interessantenotare che Bersani, il quale censura il Partitopersonale, a sua volta è Capo di un Partitopersonale, dove le Primarie sono una finta eil patto leonino del già richiamato Bersani èuna realtà, tanto più fastidiosa quanto piùnegata.Pier Luigi Bersani, infatti, ha riservato a sestesso un pacchetto di deputati blindati, sot-tratti ad ogni giudizio degli elettori del PD eresi santi dal Segretario, perciò intoccabili.Non c’è capolista del PD in tutta Italia chenon rientri nel convincimento personale diBersani. In Calabria ne stiamo vedendo delle belle. Irottamatori, che hanno perso la loro battagliainterna, sono stati surrogati dai derogatori,

una specie politica assai vecchia, che nel rispettodella grammatica politica inventata da Bersaniricorre all’eccezione per perpetuarsi. Pensate,Marco Minniti, se gli fosse stato possibile, avreb-be voluto reincarnarsi nella persona di ItaloBalbo. E quindi Bersani gli ha offerto un aereoper Roma più il paracadute. Non parteciperàalle primarie cui sono costretti evidentemente idirigenti di seconda serie anche se di secondaserie non sono come a Reggio l’ avv. DemtrioBattaglia e nella Locride il prof. IlarioAmmendolia, che scendono in campo per le pri-marie. Qui nella Locride, scelti dai circoli delPD, andranno alle Primarie pure il Sindaco diGerace Giuseppe Varacalli e la sindacalistaMimma Pacifici. Ma c’è anche il libero arbitrio,che pare sia stato inventato da Dio per fare rom-pere le gambe agli inavveduti. Cioè: alle

Primarie possono parteci-pare anche i Dirigentiscelti dai circoli, purchériescano a raccoglierefirme a sostegno della lorocandidatura. Che cosasarebbe un madre se nonpensasse al futuro dei figli,al futuro certo che solo laPolitica può assicurare? Incredibile ma ero: intanto buio di valori unaeccezione è quella delPresidente della provinciadi Cosenza Mario Oliverioche non ha chiesto deroga

e non ha manifestato nessuna volontà di lascia-re Cosenza per Roma. Se fosse la regola, il Pdcalabrese potrebbe abcora nutrire speranzadIbattere il fronte di Scopelliti.

LA VOCAZIONE

Ilario Ammendolia e Demetrio Battagliascenderanno in campo per le primariedel Partito Democratico del 30 dicembre

La “personale” di Bersanitira la volata a Scopelliti “Neanche un foto-

grafo di merda, avedere gli occhi di unanarchico che muore.Attacca i fili boia, questafrittura falla in fretta chevoglio tornare a casa”.Quanto gli mancava lasua terra, i boschi diquerce e lecci dietro aFerruzzano, quel mare dismeraldo che lo salutava,all’uscita di casa, a ognialba. Il profumo delleginestre a primavera, l’o-dore del mosto che dopola vendemmia faceva lebolle dentro i tini, legrida felici della mietitu-ra. Tutta la sua vita erastata una mancanza, suamadre l’aveva mollatoper il cielo che aveva solodue anni e lui quel cieloperennemente azzurrol’aveva sempre odiato. Lascuola l’aveva mollato,mandandolo nei campidopo due mesi. E dopotrentatré anni l’avrebbemollato la vita, e lui ilsupplizio della sedia elet-trica lo voleva affrontarecon più gioia di NostroSignore. Non avevapaura di morire, solo nongli andava giù di farlosenza un giornalista cheraccontasse del suocoraggio, per questo inci-tava il boia a fare in fret-

ta. E non gli andava giùdi averlo fallito il suoobiettivo. Quella stupida calibrotrentotto a canna lunganon li valeva neanche isuoi otto dollari. Leiaveva sbagliato mira, einvece di ammazzareF.D. Roosevelt, ammazzòAnton Cermak, il sinda-co di Chicago. E nessunoora avrebbe potuto direse il mondo sarebbe cam-biato senza quel presi-dente americano. E l’a-narchia di cui Giuseppeera figlio non avrebbemutato le sorti delmondo. Gli era mancato il colpogiusto, come in tutta lasua vita sempre qualcosadi importante gli era fug-gita via al momentoopportuno. Così si sfor-zava, non avrebbe volutomorire, avrebbe sempli-cemente voluto tornare acasa a Ferruzzano, maera tardi ormai e questavolta il coraggio nondoveva abbandonarlo. Lotenne stretto, lo prese frai denti. Ecco come muoreun anarchico disse al boiache per pochi dollari loavrebbe fritto. Lui strinsegli occhi, e in un attimotornò a Ferruzzano.

LE CHEVALIER

GIUSEPPE ZANGARA DALLALOCRIDE ALL’AMERICA PER

UCCIDERE ROOSEVELT

UNA STRORIAUNA STRORIA

RODERIGO DI CASTIGLIA

NNon facciamoci illusioni. Ilsegreto istruttorio è unsegreto di Pulcinella, la

terzietà del giudice una chimera,le intercettazioni il fondo di SanPatrizio da cui magistrati, carabi-nieri, poliziotti, finanzieri, nonavendo tempo - suppongo - perdistinguere ciò che c’entra con ladialettica processuale e ciò che leè assolutamente estraneo, attin-gono e spargono la polverina cheappesta pregiudicati e incensura-ti, vite sbarrate e vite in libera cir-colazione. È, questo, un datooggettivo. Ma non basta questa

constatazione. È venuta l’ora incui è necessario anche da partenostra seppellire ogni viltà e ognitimore. A nulla varrebbe il pozzodi San Patrizio se non ci fosseuna stampa soprattutto locale incui prestano servizio giornalistipiccolo-borghesi, che, secondoGaetano Salvemini, “ avvezzi, findai primi anni, a sentir magnifi-care «la raccomandazione»come il solo mezzo per andareavanti […], non vedono nella vitase non un gioco di protezioni,uno scontrarsi di simpatie o diantipatie capricciose. Per essinon esiste una scala di valorimorali obiettivi. Il merito consi-ste nell’avere un protettorepotente. Sarebbero capaci dipresentarsi innanzi a un possibilepatrono, in ginocchio, strisciandola lingua per terra”. Così è, e anoi resta solo il tormento di stabi-

lire se il patrono sia il capitanodei carabinieri o il magistrato, ol’uno e l’altro insieme. Poiché lastampa dominante ha comedestino d’essere dominata cosìcome i giornalisti senza voglia diuna osservazione diretta dellarealtà sono destinati a rotolaretra le carte giudiziarie, offertegenerosamente. Sono sicuro chesenza tribunali e procuratori lastampa locale, nella misura di trequarti, chiuderebbe per man-canza di notizie e di lettori. E,invece, Dio la assiste, grato perl’opera di purificazione delle suechiese, come insegna il caso diDon Nuccio Cannizzaro, messo

alla gogna dal capitano dei cara-binieri, Valerio Palmieri, che, insede di dibattimento processua-le, gli mette in bocca per deliba-ta intercettazione una frase diso-norante, subito ripresa con gau-dio dal corrispondente regginode «il Quotidiano». Ma chenovità. I preti non servono a sal-vare l’anima nostra, ma servonoa fare vendere di più.Aveva la frase del capitano unaqualche relazione con lo svolgi-mento del processo?Nient’affatto. E per ciò io quidico quello che doveva dirsi enon è stato detto: che il Pm d’u-dienza doveva stoppare il capita-

no. Non l’ha fatto. E gli avvocati che ci stanno a farese non insorgono contro l’oltre-passamento del diritto? Si metto-no sull’attenti a fronte delle sfa-sate dichiarazioni di un capitanodei carabinieri e ammutilisconodi fronte alla risonanza del corri-spondente de «il Quotidiano»,che bisogna tenere buono ondeavere qualche rigo di citazione?Bravo il vescovo Mondello. Siinginocchia dinnanzi a Dio, e anessun altro. Infatti, respinge leumane, generose, affrettatedimissioni di don NuccioCannizzaro, dimissionato amezzo stampa.

IL DITO NELL’OCCHIOIL DITO NELL’OCCHIO IN EVIDENZAIN EVIDENZA Il caso di don Nuccio Cannizzaro, dimissionato a mezzo-stampa, conferma la salveminiana denuncia che sui nostri quotidiani prestano ser-vizio giornalisti piccoli borghesi che, «avvezzi, fin dai primi anni, a sentir magnificare“la raccomandazione” come il solo mezzo per andare avanti […], non vedono nellavita se non un gioco di protezioni» e «sarebbero capaci di presentarsi innanzi a unpossibile patrono, in ginocchio, strisciando la lingua per terra».

Don Nuccio Cannizzarodimissionato a mezzostampa

Marco Minniti , se glifosse stato possibile,avrebbe volutoreincarnarsi nellapersona di Italo Balbo.E quindi Bersani gli ha offerto unaereo per Roma più il paracadute.

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Parlandodi...

Profumo irresistibile di man-darini. Li vedi lì ad un passoda te e vorresti allungare lamano e prenderli. Sai chenon sono tuoi e non stannosull’albero per la comunità.Qualcuno ha lavorato e poi li

raccoglierà. Ma in fondo cosa sarà mai? Questavoglia però è meglio se da oggi te la fai passare, senon vuoi pagarla cara. Tre persone infatti sono statedenunciate dai carabinieri per tentato furto.L’episodio è accaduto a Sellia Marina. I tre si sonotrovati in un campo di mandarini e la voglia di pro-varli, probabilmente per la fame, li ha portati a stac-carne ben 19 da un albero. Il proprietario si è accor-to e ha subito richiesto l’intervento dei carabinieri. itre colti di sorpresa non sono scappati, non hannoavuto i riflessi pronti e sono stati trovati con le maninel sacco, anzi con i mandarini in mano. La scenadel crimine era ancora fresca e incontaminata,anche se i Ris non sono stati necessari. I corpi delreato erano tutti ai piedi dei delinquenti. Le dician-nove bucce non lasciavano dubbi. Al termine degliaccertamenti dei militari i tre sono stati denunciatiper tentato furto.

SIDERNO

Protesta civiledei commercianti

FERROVIE DELLO STATO

504 milioni per la rete ferroviaria

suo verbo. Il tour è iniziatogiovedì a Reggio ed è prose-guito il giorno successivo aVibo Valentia, Catanzaro,Crotone e Cosenza. In bendue giorni il comico genove-se convertitosi alla politica,seppur di massa, ha tenuto isuoi comizi e ha cercato diattrarre nuova linfa per il suopartito. Manca in Calabriadal 10 ottobre, ma quella erastata una toccata e fugaprima dell’attraversamentodello Stretto a nuoto.

E dopo la discesa di Bersanie Vendola è la volta diBeppe Grillo. Il contestatocapo del MovimentoCinque Stelle ha divulgato il

Il 12/12/12 a Siderno presso lasede ALI si sono riunite le piùimportanti associazioni del terri-torio che avevano deciso fare unaazione immediata. Al 4°puntoinfatti dicevano: un'azione di pro-testa, per dare un segnale forte,contro la sproporzione del prelie-vo fiscale che ci sta uccidendo eper questo motivo si impegnanoa spegnere le insegne e le luci ditutti gli esercizi ed attività com-merciali giorno giovedì 20 dicem-bre, per dieci minuti, dalle 19,00alle 19,10. Cosi è stato. (Nellafoto un vetrina con le luci spentee un imprenditore con il fischiettoin bocca)

Ancora una volta la Locridenon ha bisogno di esserecollegata al resto delmondo. È stato siglato unaccordo da 504 milioni dieuro per l’elettrificazionedella rete ferroviariaSalerno-Reggio Calabria.Sono previsti cinque macrointerventi, tutti sulla fasciatirrenica: per la lineaSalerno-Reggio Calabria, latratta Metaponto-Sibari-Cosenza, la linea Sibari-Crotone-Catanzaro-Lamezia Terme. I lavoridovrebbero partire nel 2014.

NORDICI & SUDICI Gioacchiano Criaco

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com

TORNANDO DA UOMINI E DONNE

Segni particolari, nessuno. Capellirasati ai lati e sulla nuca, giocano amorra e sono tutti uguali. Si sonolasciati convincere di essere natimale. Passeranno la vita a cercareopportunità facili. Si affanneremo atrovare alibi a colpe che gli apparten-gono. I figli dell’Aspromonte per iquali potremmo scrivere e sigillare inuna busta il loro destino, dicendovichi andrà via, chi morirà prematura-mente e chi finirà in galera che è peg-gio. È un film che vedo da una vita, elo spettacolo è doloroso. Lo descrivoogni giorno, in quello che scrivo, fac-cio e dico. Per farlo non posso nongridare l’orrore al quale tanti ragazzistanno andando incontro. So che labaldanza dei più finirà col passaredell’età giovanile, quando avrannoscoperto di aver confuso l’incoscien-za col coraggio. Tremeranno di fron-te alla morte, e in carcere piangeran-no di nascosto sotterrando il terrorecon le gocce del sonno. E sarà duroper quelli che nonostante tutto saran-

no andati avanti negli anni, prenden-do coscienza di avere sprecato la pro-pria vita insieme a quella di tantepersone innocenti. Non sarà bellosapere che la vita e la libertà sarannostate sacrificate stupidamente, persentirsi più in gamba degli altri o perun pugno di dollari. Perciò, airagazzi che ancora non hanno sfidatola morte, continuerò a dire: “quandouscite di casa non fate i coglioni, tro-vatevi qualcuno e fate l’amore, e allanostra gente non rompete le scatole.E se siete già preda di un orgogliostupido e smisurato, se il vostro iopretende il martirio, se proprio vole-te morte o galera, allora infilatevi inun carcere o in una bara, ma fateloper la rivoluzione e non contro lavostra terra, la vostra famiglia, lavostra vita. I vostri coetanei, quelliche non praticano l’arroganza sonomigliori e più dritti di voi. Sarete lostesso dei coglioni illusi, ma qualchedemente potrebbe considerarvi cadu-ti onorevoli”.

A Natale fate l’amore stupidi ragazzi locridei

LOCRI:CARABINIERI ARRESTANO MINORI CONL’ACCUSA DI ESTORSIONE2

1

ECCO COSA ACCADREBBE IN ITALIA SE IL SUDCESSASSE DI PAGARE L’RCAUTO

LA DEPUTATA LAGANÀ NON LASCIA MA RADDOPPIA4

3

SANTÌILARIO DELLO JONIO: HA FATTO FALLIRECINQUE IMPRESE EDILI NEL VENETO

SCAMPATO PERICOLO PER I 130 PASSEGGERI DELREGIONALE CS-RC

6

5

LA SEMPLICITÀ DI UNA GIOVANE ARTISTA

LA CADUTA DEGLI ECOMOSTRI DELL’ARROGANZA,MA RIMANE LA CHIUSURA MENTALE DEI SANTUTTO

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7

Dati larivieraonline.com

MOVIMENTO 5 STELLE

Beppe Grillo in Calabria

CENTOVETRINE

Matrimonio col bottoper Daniela FazzolariRientrata mercoledì 7 dicembre nel cast diCentovetrine, la popolare attrice sidernese ha giàun matrimonio e un attentato alle spalle. Il matri-monio tra Jacopo e il personaggio di Diana (aliasDaniela Fazzolari) si è svolto nel migliore dei modi,ma nessuno sa che una bomba è stata programmataper scoppiare a mezzanotte e far saltare in aria laresidenza con tutti i suoi ospiti. L’unico ad aver sco-perto il piano diabolico di Maddalena è Ivan Bettini(Pietro Genuardi), che si è lanciato in un corpo acorpo con l’attentatore. I siti di gossip fanno sapereche per loro «il personaggio di Diana Cancellieri viterrà compagnia molto a lungo».

LA SETTIMANA

Mandariniprofumo di carcere

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la Riviera

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Nascosto tra le pieghe di rocciae accarezzato dalle curve deimonti, l’ambito da fiumare,pro-fumato da boschi e nobilitato dastoria antichissima, il borgorisplende di solitudini. Da acro-poli di ere antichissime a capita-le minuscola del linguaggioellefono, greci di Calabria,monaci bizantini, tradizioni dilenta contemplazione, sessantaabitanti per custodire e conser-vare un gioiello incastonatonell’Aspromonte, dove gli uomi-ni possono ancora cercare libe-ramente il loro dio.

IL DIAVOLO NERO

Reato di parentela allargata

Gallicianò

Sul nostro settimanale mi è avvenu-to di discorrere dell’inedito reato diparentela ristretta, che ha speditonon poche persone in carcere e lacui formulazione, non ancora codi-ficata, è questa: tuo padre è ’ndran-ghetista, di conseguenza anche tulo sei; tuo zio è ’ndranghetista, diconseguenza anche tu lo sei. Nonc’è scampo né per gli uni né per gialtri, come nella popolare canzoneLa famiglia dei gobetti dove tuttierano gobbi. Ma non c’è limite alla caccia agliuntori. Il reato di parentela è disterminata elasticità, e ricompren-de anche i parenti lontani, i parentidi carta che si acquisiscono attra-verso i matrimoni, i quali ubbidi-scono solo alle leggi del cuore. Main provincia di Reggio Calabria ègiusta valvola di sicurezza che lecarte matrimoniali siano rilasciate,

con splendido timbro di razzapura, dalle locali caserme.Precauzione che gli ora coniugiGiuseppe Gligora e Maria ScrivaAntonietta, illudendosi di viverenel Paese della culla del diritto, nonhanno sciaguratamente preso inconsiderazione. E mal incolse loro.I due coniugi sono proprietaridella struttura sanitaria “FerraraDay Surgery”, che ha rapporti leci-ti, trasparenti, luminosi come ilsole, con la Regione EmiliaRomagna la quale sospende, però,ogni accreditamento per le fornitu-re dopo che la Prefettura di ReggioCalabria comunica a quella diFerrara che la suocera di un lorofiglio è imparentata con i Morabitod’Africo. Parentela che non haconfini nel diritto. Comunque,parentela incriminante. Ma cosìgiustamente non ha ritenuto il Tar

di Reggio che ha mandato assoltida ogni sospetto di inquinamentodella loro struttura per parentelaallargata. E ora fate attenzione.Secondo la regola dell’OnorataSocietà, può farne parte chi nellapropria razza non ha parenti concarabinieri e poliziotti fino alla set-tima generazione.Secondo prefetti, questori, magi-strati, può legittimamente farel’imprenditore e persino il vendito-re ambulante chi nella propriarazza non ha parenti ’ndrangheti-stisti fino alla settima generazione.Non trovate strano che l’eugeneticandraghetistica sia la stessa dell’eu-genetica giudiziaria? Che, insom-ma, per giudicare dell’onestà edella probità delle persone siapplichi come criterio di giudizio lascala dei valori ’ndranghetisti?

CCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

ASSENZE E PRESENZE

Ventisei Aforindagati per truffa

L’ubiquità è una virtù chetutti desidererebbero, manon tanti ne godono. Aquanto pare invece alcuniforestali di Siderno epaesi limitrofi possiedonoil dono di essere in dueposti contemporaneamen-te. Secondo le segnalazio-ni giunte ai carbinieri diBianco, alcuni operaidell’Afor riuscivano allostesso tempo ad essere allavoro e al bar, o erano acasa e a lavoro. Ma il piùbravo in quest’arte era unoperaio che pur essendopresente a lavoro si trova-va anche ad Ascoli Picenoa fare visita al fratellocarcerato. Tre lettere ano-nime hanno innescato leindagini della Procura diLocri.

VECCHIE GLORIE

Giuseppe Galluzzo una figurina introvabileNell’album Panini è un oggetto di culto. Tutti loabbiamo collezionato, ci siamo scambiati le figu-rine dei nostri calciatori preferiti e ogni volta cheandiamo a sfogliare qualche vecchia annata ecome tornare indietro nel tempo. Nell’album’79-’80 tra i giocatori del Milan guarda un po’ chiabbiamo trovato: Giuseppe Galluzzo di Siderno,attaccante classe 1960. Quell’anno ha fatto regi-stare quattro presenze e segnato due reti.

INSOLITI VIAGGI

Turisti americani a dicembrea Siderno? Si saranno persiSiderno è diventata una meta turistica invernale.La prova sotto i vostri occhi. Un gruppo di ame-ricani l’ha scelta come destinazione del suo viag-gio pre natalizio e si è fatto guidare alla scopertadelle nostre meraviglie da Massimo Diano. Quistanno visitando uno delle piazze della nostraridente città, Piazza Michele Bello. Se gli sventu-rati americani erano venuti in cerca di un postoal sole e di un po’ di calduccio forse hanno sba-gliato mese o almeno anno, visto il freddo.

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Quando il viaggio era considerato, dai più, solo un modo per passare da un paese adun altro, prima di munirsi di spago e cartone, si passava dall'agenzia MACRI' VIAG-GI; è qui che ci si perde nella memoria storica di un paese, dove con un soffio è possi-bile far riemergere pratiche di assistenza agli emigranti verso le Americhe e l'Australiaper imbarchi su vapori di passeggeri e di merci. Si perchè la MACRI' VIAGGI, chenon ha mai cambiato sede, iniziò la sua attività come rappresentanza di vettori maritti-mi quali "Cosulich" Società Triestina di Navigazione, "Italia" Flotte Riunite Genova,dagli anni 30, "Giacomo Costa fu Andrea" Genova e "Flotta Lauro" Napoli dagli anni50.Oggi l'attività continua, come agenzia viaggi e turismo, con l'attuale responsabile,direttore tecnico CARMELO MACRI'. Sono state attivate svariate biglietterie, daquella aerea IATA Accreditation, alle marittime, con "Costa"e "MSC Crociere", perfinire alla ferroviaria con Trenitalia. La MACRI' VIAGGI, punto di riferi-mento sulla Costa Ionica calabrese, viene classificata nel contesto la miglioreagenzia viaggi per professionalità ed esperienza. La mission dell'agen-zia è che il viaggio sia, oltre ad essere semplice spostamento,momento di vero relax, assolvendo a tutte quelle incombenze buro-cratiche che ti fanno arrivare alla partenza trafilato e stressato.Attualmente l'agenzia esplica l'attività prevalentemente nel turismoout-going. Dalla prossima stagione :"CALABRIA AMICA" Programma d'incoming firmatoMACRI' VIAGGIVi aspettiamo, nella nostra storica sede, caratteriz-zata da un'impostazione giovane e dinamica,con il sorriso e la competenza di chi, dasempre, è viaggiatore per passione.

Anni 90 fino al nostrigiorni, viaggi, soggiorniogni tipo

Dagli anni 20-30 agli anni 60-70dall'istruzione di pratiche di atti dirichiamo e assistenza al nostri emigranti

Esempio dimetamorfosi

Dagli anni70 aglianni80-90

visti, volipassaporti

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San Luca sono tutti mafiosi finchénon viene dimostrato il contrario? No. Assumendoci la nostra colpa,

nostra grandissima colpa, non lo possia-mo affermare. Pure dinanzi a un paeseche possiede tutti gli elementi per dare,ma che invece ha spesso tolto a questoterritorio. Quei bravi ragazzi di San Luca che hannomalmenato, offeso ed estorto denaro aun loro coetaneo di Locri, hanno sentitol'odore della debolezza, poi hanno calatosenza scrupoli, davanti al piazzale dellastazione ferroviaria di Locri, la loro pre-sunta superiorità, la legge dell'apparte-nenza alla cosa. Lo stesso gruppo sangui-gno dei loro miti. Ma hanno malamenteperso. S.F., il vero eroe, un esempio per iragazzi della Locride, l'ha battuti allagrande. La vittima minorenne della fero-ce spedizione punitiva è il nostro simbo-lo del punto e a capo: l'uomo dell'anno. S. F., scimmiottando l'autorevole Time, èil nostro Boy of the year! Figli di un atollo all'ombra del Santuariodi Polsi, i ragazzi di San Luca, non sono i

Latinos. Ovvero, quei minorenni che terrorizza-no con azioni violente i coetanei e leperiferie delle grandi città europee. Lapropensione al crimine delle baby gangdi origine sudamericana nasce da situa-zioni di disagio, sradicamento, abbando-no, povertà, analfabetismo, mancanzadi scarpe, denti cariati. A San Luca è diverso, i pidocchi sonostati debellati da alcuni decenni, in ognifamiglia c'è almeno uno stipendio dellaforestale, due pensioni, un'indennità diaccompagnatore, una Audi A3, unRolex Daytona comprato a rate e unanello d'oro con pietra nera al mignolo.E ancora: aragoste a Natale, DomPerignon a Capodanno e agnello aPasqua. Non c'è disagio sotto la SacraMontagna, ma rimane invece incarnatal'appartenenza alla cosa. Come rimaneincarnata e fa pus coi ragazzi di Africoche non pagano i biglietti del treno eminacciano i controllori, con quelli diSiderno che pretendono i biglietti di“dritto” nelle feste organizzate, conquelli di Monasterace che al circo siedo-no sulle poltrone e mai nelle gradinate. Deviazione made in Locride che appro-dano quasi sempre nello stesso zoo:

di Ercole MACRÌ

Due minorenni sono stati arre-stati sabato 15 dicembre dai carabinieri con l’accusa di estorsione.Intorno alle ore otto di mattina di fronte alla stazione ferroviaria, S. M. eF. T. entrambi di 16 anni, avrebbero portato a termine una vera e propriaestorsione ai danni di un coetaneo: S. F. Dentro le cornici gialle apagina 9 : Il sindaco Giorgi, Rosy Canale e don Pino Stangio.

PUGNI SCHIAFFI ED ESTORSIONE A UN LORO COETANEO DI LOCRI

Nessuna presa di posizione della chiesa e delle associazione antimafia del centro aspromontano

I ragazzi dello

LOCRI: PROPENSIONE AL CRIMINE

A

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dentro le gabbie speciali dell'articolo416 del codice penale. Fuori dallo zooinvece, tanti altri, con divise rosso acces-so e la scritta «Libera show» davanti,come fossero cheerleaders, urlano slo-gan d'emarginazione e muovono pon-pon sponsorizzati. Ma intanto registriamo nessuna presa

di posizione della chiesa e dell'associa-

zioni antimafia presenti nel centroaspromontano. Tantomeno della cultura. Silente comeil diabete, ma sempre più simile a quel-le mostarde dolci che invece di esaltareil gusto del cambiamento, copronomuffe. In positivo solo la dichiarazionedel sindaco: «Per il mio paese è unabrutta sconfitta!»

Applausi invece per la condanna del sindaco Sebastiano Giorgi: «Brutta sconfitta per il mio paese»

LUI (S.F.) LI DENUNCIA. I CARABINIERI LI ARRESTANO IN FLAGRANZA

Ci avevo pensato veramente, anche sesolo per un attimo, di farvi una carrel-lata, dai bambini morti a Newtown ai

lecca lecca rimborsati in Lombardia ePiemonte, in cui elencarvi le brutture delmondo. Per convincervi che non c’è unmondo perfetto fuori dalla Locride e l’ingiu-stizia dilaga allegramente dappertutto. Perfarvi godere del mal comune, dimostrandoviche l’erba del vicino è secca quanto quellanostrana. L’avrei fatto se non fosse che ilgiornalismo e la letteratura consolatorie mirisultano stomachevoli. Il mondo è quel cheè, da qualche parte si sta peggio e da qualchealtra parte meglio. Ma la vita la si vive per sestessi e non di riflesso alle altre, i confronti alnegativo allietano gli stolti e col male altruinon viene meno il nostro. Non vi darò mieleper Natale, ma il solito fiele nel quale intin-go questa rubrica. Fossi una befana vi porte-rei il carbone, e per farvi star male ve lo por-terei a Saline. Fossi Babbo Natale non mi ciinfilerei nei vostri camini. E, ora, che ho fattoil solito giro di retorica, per dimostrarvi

quanto del mezzo sono padrone, vengo alpunto. Non mi è piaciuto quello che è suc-cesso a Locri, e che fatti del genere accada-no a ogni latitudine non mi indora la pillola.Pugni e schiaffi a un ragazzo, per duecentoeuro. Pugni e schiaffi per avere qualchesoldo in tasca, da spendere in ricariche omacchinette. Pugni e schiaffi per sentirsimigliori, da due di San Luca. Da due nostriragazzi, che a giro possono essere di Africo,di Platì, di Locri o di Siderno. Perché nonimporta la provenienza, conta quello chefanno. E ciò che fanno prova ciò che noi pro-duciamo. E non è un bel frutto la violenza,l’arroganza. Non siamo migliori e più forticon quello. Un nostro ragazzo, ha presopugni e schiaffi, un nostro figlio che è piùfiglio dei primi due. E in tutto questo non c’èuna morale. C’è la pena, per quei due e pernoi che li produciamo. C’è la prova di un’al-legra deriva morale, che è di tanti e non ditutti. La gioia c’è solo per il ragazzo che è vit-tima, perché prova che qualcuno ai figli noninsegna la sopraffazione.

Pastorale locridea per consolarvi a NataleGIOACCHINO CRIACO

zoo di San Luca

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Parlandodi...

PRIMO PIANO

ELEONORA ARAGONA

Gioiosa Marina sta vincendoa tavolino per mancanza diavversari. Sta mostrando le

sue eccellenze e si sta conquistan-do un dominio che sarà difficilescalzare. È una realtà che sta pun-tando sulla qualità e che si stadimostrando un’eccezione. Se seiun gourmet o se sei uno di queituristi che organizzano le proprievacanze Guida Michelin allamano non potrai non fermarti aGioiosa. La stella conquistata da

Riccardo Sculli e dal GamberoRosso sarà un richiamo troppoforte. Una new entry in classificache va provata e valutata. Se il tuomantra invece è la Guida delGambero Rosso non potrai fare ameno di passare al Golosìa diRiccardo Fazzolari. Unico locale in Calabria cui sonoandate le tre tazzine dell’autore-vole guida. Già dalla sua nascitaaveva dimostrato di essere unlocale innovativo e aveva modifi-cato le abitudini dei gioiosani, li

DOPO LA STELLA MICHELIN A RICCARDO SCULLI, ARRIVANO ANCHE LE TRE TAZZINE

Gioiosa Marina, giovani di qualità

Èuna realtà che stapuntando sulla qualità e che si

sta dimostrandoun’eccezione

aveva risvegliati dal loro torpore.Con Marcello Fazzolari, fonadoto-re del locale, è iniziato il cambia-mento silenzioso che oggi Buon cibo, prodotti di qualità, otti-mo servizio questi sono i cavalli dibattaglia su cui si sta sviluppandoun paese. Imprenditori giovani restano checostruiscono. Portano avanti leaziende di famiglia e le fanno cre-scere. Hanno fatto dell’accoglienzae dell’ospitalità delle qualità rico-nosciuteci e la prova è stata messa

nero su bianco: «è sempre un pia-cere passare dalle parti delGolosìa. A qualsiasi ora, infatti, sipuò trovare soddisfazione per ilpalato e un’accoglienza semprecortese». Le stanno commercializzando econ successo, visti i risultati.Ottenere dei riconoscimenti cosìautorevoli non è da tutti. La stellae le tre tazzine conquistate rappre-sentano una gioventù positiva chepotrebbe trascinare uno sviluppodi qualità.

In alto l’esterno del Golosia, in basso RiccardoFazzolari, Carmine Carozza e Salvatore Fazzolari, a lato l’indimenticato fondatore Marcello Fazzolari

Il Golosia è il miglior bar della regione Calabria, parola dell’autorevole guida «Gambero Rosso»

I giovani imprenditorihanno fatto

dell’accoglienza e dellacortesia delle mercicommercializzabili

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PRIMO PIANO

ILARIO AMMENDOLIA

HHo appreso dal sindaco di Riace,Mimmo Lucano, che il vescovoMorosini, durante la sua visita

pastorale nel paese dell’accoglienza ha evi-tato l’incontro istituzionale con il sindacodella città...Da laico mi permetto di dire che stimo ilvescovo Morosini, ho molto apprezzatoalcune sue posizioni decisamente fuori dalcoro e certamente piene di coraggio.Inoltre, non credo di aver titolo alcuno persindacare le sue scelte. In questo caso mipermetto di sussurrare che è stata una occa-sione persa, Mimmo Lucano non solo è unottimo sindaco, ma una delle persone piùbuone, più disinteressate, più coerenti cheio abbia conosciuto.Viviamo in un mondo pieno di ipocrisia, diinvidia, di risentimenti, di rancore.Mimmo Lucano è l’altra faccia della luna.Solo la sua famiglia potrebbe muovergliqualche rimprovero per aver anteposto isuoi ideali a calcoli o interessi di qualunquenatura.In un mondo dove i mangioni sono tanti, lui“digiuna” in tutti i sensi. Nessun uomo,neanche Mimmo, è perfetto ma il suoimpegno politico è più simile ad una missio-ne di spirito francescano che a ciò che cisiamo abituati a vedere quotidianamente.Nella misura in cui il Cristianesimo è amore, fratellanza, solidarietà, il sindaco di Riaceè Cristiano ma è andato oltre: ha trasfor-mato la sua sensibilità in un progetto politi-co ed ideale.So che, in alcuni casi, è animato da spiritomanicheo, nel senso che pretende di divide-re pregiudizialmente il “bene” dal“male”.Mai, ciò non è frutto di calcolo madi ingenuità. Il mancato incontro con ilVescovo è stata una occasione persa.Il sindaco di Riace, o meglio MimmoLucano, ha un grande merito, ha trasfor-mato la generosità e l’accoglienza in unprogetto politico anche se sinora non hatrovato sponda..

Era il tempo in cui giornalmente , sullenostre spiagge, arrivano i barconi carichi didisperati.C’era chi pretendeva di ributtarli tra leonde. Il governo Berlusconi-Bossi recepì lamontante ondata razzista e fummo costret-ti ad assistere dei respingimenti in mare edalla consegna dei disperati nelle mani diGheddafi. Una ferita alla Costituzione! Ungrave insulto alla civiltà! Un oltraggio alCristanesimo.I nostri paesi sono stati dissanguati dall’e-migrazione. Le case,soprattutto nei paesiinterni, sono vuote. Ogni giorno cade untetto, si sfonda un pavimento, vengonodivelte le imposte. Le campagne abbando-nate. Le strade deserte.Ora , quasi per incanto, arrivano altri giova-ni. Hanno la pelle di diverso colore, tantadisperazione nel cuore ma tanta voglia divivere, tanta speranza che portano qui danoi, in una terra che sembra ripiegata esenza più speranza. Potrebbero rappresen-

tare una trasfusione di sangue giovane in uncorpo che in sessanta anni è diventato ane-mico per una lunga emorragia.Sono ragazze e ragazzi che potrebbero ria-nimare i nostri paesi, produrre per sé stessie per gli altri, strappare la terra ai rovi edagli incendi, riempire un vuoto pauroso ches’ è creato.I nostri paesi sono vulnerabili rispetto allandrangheta.La ndrangheta è un messaggio di egoismoe di morte.L’accoglienza è un messaggio di amore gri-dato a voce alta. Messaggio di solidarietàverso gli altri uomini, di uguaglianza, di nonviolenza, di buongoverno.Dal mare non arriva solo manovalanza.Arriva intelligenza, esperienza, cultura.Con questi mattoni si può costruire unanuova casa. Una casa più accogliente, piùcivile, più umana.Il “modello Locride”creò interesse ovun-que in Europa.

Certo, niente è perfetto. Ed anche questomodello di accoglienza ha bisogno di impa-rare dagli errori, ed acquisire la capacità diaccompagnare i nuovi arrivati verso la pro-duzione, il lavoro, la cittadinanza attiva.Wim Wenders , regista de “Il cielo sopraBerlino”, osservando questa esperienza hagirato il cortometraggio “il volo”.Le televisioni e le principale testate nazio-nali hanno messo in prima pagina, questeesperienze così originali.E’ stato bello vedere Riace sulla primapagina del Corriere o del Sole 24 Oreoppure Caulonia campeggiaresull’Avvenire e sul Manifesto.Anche giornali stranieri da Le Monde adEl Pais si occuparono di questi nostri paesi.Il canale Artè dedicò oltre due ore di tra-smissione.Per una volta tanto della Calabria non siparla come terra di ndrangheta, di retate, dimorti ammazzati.La Calabria fondava sull’antico senso diospitalità, sulle proprie radici, un nuovomodello di stare insieme. Un nuovo modo“di far comunità..”A Riace, a Caulonia, a Benestare, adAcquaformosa famiglie di religione musul-mana e cristiana vivono insieme ed in pace.La sera , nel silenzio del borgo, i musulma-ni si rivolgono ad Allah mentre suonano lecampane della Chiesa.Ognuno prega Dio. con una lingua diversama nella consapevolezza di essere partedell’Umanità!Queste esperienze sono importanti, bru-ciarle non serve a nessuno. Idealmente, ipaesi dell’accoglienza, e Riace in particola-re, sono un ponte gettato sul questa grandetomba senza Croci che è diventato ilCanale di Sicilia.Rappresentano una invisibile catenaumana, tante mani tese che si stringono..Distruggerle è un crimine contro laCalabria e contro l’umanità.Sono sicuro che il Vescovo Morosini, a cuiribadisco la mia stima, ed il sindaco Lucanotroveranno il modo di incontrarsi nel solointeresse di questa Terra.

Il mancato incontro delsindaco Mimmo Lucanocon monsignor Morosini

è stata un’occasionepersa. L’accoglienza èun messaggio d’amore.

A Riace,CauloniaBenestare famiglie di

religione musulmana ecristiana vivono insieme ein pace. Il progetto Riaceè civiltà ed esempio per

tutta l’Europa

OCCASIONE PERSA

Riace, il Cristianesimodiventa progetto politico

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Polaroid

Va bene la crisi, va bene tagliare glisprechi. Ma un addobbo così pove-ro e brutto, perché è brutto, non celo aspettavano. Quelle luci messealla rinfusa e concentrate tutte inun punto. Siamo talmente abituatialle brutture da queste parti chenemmeno quest’albero riesce asmuoverci.

Tavole rotonde e discussioni al verticeper riuscire a trovare un accordo perla “Piana Ambiente”. Sono state con-vocate le amministrazioni morose perquantificare i crediti avanzati ed èstata richiesta l’estinsione del debito.Le operazioni sono state coordinatedal capo gabinetto della Provincia edal commissario liquidatore.

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Locride

Gay

SUPERCAZZOLEdi Vincenzo Carrozza

Papa Ratzinger: I Gay sono pericolosi per lapace. Si è chiarita,finalmente, la strana natura diterroristi, dittatori, mafiosi,guerrafondai, maritiviolenti, black block e disoccupati.

L’albero più tristedella costa jonica

Vertici per estingue-re i crediti avanzati

SIDERNO

La due giorni organizzatadalla Bnl di Siderno per laraccolta fondi Telethon havisto protagonista la cultu-ra e i donatori. La manife-stazione per raccoglierefondi per le malattie gene-tiche, come ogni anno, hafatto registare una grandepartecipazione. La prima delle due serate èstata aperta dalla benedi-zione di don MassimoNesci e dopo un brevediscorso introduttivo del

direttore della filiale il dott.Spagnolo. Successivamenteè stata la volta della pre-sentazione del libroDell’Essere e dell’Idea diGiuseppe AntonioAlbanese curato della pro-fessoressa Maria CaterinaMammola Lascala. Adiscutere con la curatricedell’opera è intervenutoanche uno giovane studiosodi filosofia, VincenzoTavernese. Si è parlato diDio, di Risorgimeto, di

filosofi tedeschi e di positi-vismo. Sabato 15 dicembre inveceè stata la volta dell’apertu-ra dei salvadanai nellasede della banca. Seguitoda un galà organizzatodall’Istituto ComprensivoSiderno Agnana. Ma ilpezzo forte della giornata èstato il torneo di burraco.L’Ymca ha ospitato nei suoilocali gli appassionati e icuriosi del fenomeno del-l’anno.

IN EVIDENZA

Due giorni dedicatiagli altri. Laraccolta fondi per laricerca sullemalattie geneticheha registrato,ancora una volta,una grandepartecipazione.

Tra cultura e beneficenza la Bnl raccoglie fondi per Telethon

I socialisti sidernesi impegnati per il paese

SIDERNO

Lo smantellamento dei gazebo aSiderno non è stata d’esempio perLocri. L’abbattimento delle barrierearchitettoniche non è una priorità. Anzi se prima la struttura di questolocale era semiamovibile e divideva ilmarciapiede almeno con qualche vasodi piante ornamentali. Dopo il restylingil marciapiede è diventato parte inte-grante del locale. La struttura è diventa-ta stabile e ha sfrattato anche le poverepiantine. Un gruppo di locresi non ne

può più di questo tipo di episodi e hacreato una pagina su facebook per pro-testare contro abusi di questo genere.Buche nelle strade, macchine parcheg-giate in divieto di sosta o nei posti per idisabili vengono fotografate e diffusesul social network. Gli indignatos locre-si, così si chiamano, protestano e sifanno sentire sul web. E la loro paginasta acquistando nuovi fan e riceve con-tributi da tutti quei cittadini stanchi del-l’altrui arroganza.

Gli indignatos locresipartono all’attacco

Una delegazione del PSI guida-ta da Anna Romeo e compostada Giuseppe Futia, GiuseppeCarè, Cosimo Belvedere,Vincenzo Mittica e LuigiBrugnano, ha incontrato oggi ilCommissario governativo pres-so il Comune di Siderno Dr.Luca Rotondi.L’incontro è servito a mettere afuoco l’attuale situazione ammi-

nistrativa del Comune diSiderno che, come tanti altricomuni della fascia jonica, nonnaviga in buone acque, e a fare ilpunto sulle più scottanti proble-matiche aperte e che attendonorisposta. La discussione si èincentrata quasi totalmente sulproblema dei rifiuti, questioneche è da tutti riconosciuta comepriorità assoluta del momento. I

socialisti sidernesi, pur apprez-zando e dando atto al Dr.Rotondi degli sforzi che si stan-no compiendo per contenere lacriticità, si sono fatti interpretidel forte stato di disagio e diinsofferenza che proviene dallacittadinanza a causa della man-cata raccolta dei rifiuti solidiurbani, insofferenza e disagioresi ancor più forti in considera-

zione del fatto che, Siderno ha -fornendo prova di grande spiri-to di civiltà - in passato indivi-duato un sito idoneo e realizza-to una discarica comprensorialeed un impianto per il compo-staggio dei rifiuti conferiti alladiscarica stessa. E' necessario - secondo i sociali-sti sidernesi - incalzare le istitu-zioni competenti ed in primo

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la Riviera

Il tenore di fama internazionaleRomolo Tisano, originario di Bivongiè in tournee a Buenos Aires. Tisanoha visitato di La Plata. L’esibizione el’incontro tra bivongesi è stata orga-nizzata da Bentivoglio Zurzolo, ovvia-mente anche lui di Bivongi

Giuseppe Raffa all’ennesimo protocolloda firmare ha avuto un crampo.Prontamente soccorso ha potuto sotto-scrivere con i comuni grecanici un “proto-collo d’intesa” per la raccolta differenziata.I componenti fanno parte del nuovo con-sorzio con capofila Montebello Ionico.

LOCRI

Il Governatore della Calabriaha preso atto dell’impegnodel Corsecom che ha organiz-zato la manifestazione natasotto il tema “La rivoluzioneculturale della Locride” e haapprofittato dell’occasioneper dire che la vera riscossadella Calabria deve partireproprio dalla gente del posto,perché – ha precisato – «nontroverete e non troveremonessuno che darà una mano aquesta terra». «I finanzia-menti per la Locride ci sono;

adesso tocca agli amministra-tori fare in modo che venganoutilizzati per cominciare arisolvere i problemi del terri-torio. La Regione sarà vicinaa coloro che si attiverannoper dare uno svolta in positivoai Comuni di questo com-prensorio”. Scopelliti ha pre-cisato che non si riferiva soloai finanziamenti Pisl, che puresono una parte importantedelle risorse economiche indi-rizzate sul territorio ma anchee soprattutto alle somme per

depurazione, differenziata,dissesto idrogelogico, beniarcheologici ed altre proble-matiche da tempo sul tappe-to. Scopelliti ha parlato al ter-mine di un lungo dibattitovivacizzato dalla presenza dimolti giovani e di rappresen-tanti delle associazioni, inol-tra ha partecipato all’incontroil vescovo Mons. GiuseppeFiorini Morosini che si è,peraltro, soffermato sullanecessità dello sviluppo delterritorio.

Il movimento Siderno Libera - Progressisti per l'unità intende denunciare lasituazione insostenibile del consultorio familiare di Siderno, i cui operatori sonocostretti, da due settimane, a lavorare senza corrente elettrica e senza riscalda-mento, con grossi disagi anche per le pazienti che devono sottoporsi a visite gine-cologiche in quelle condizioni. Nonostante la pronta segnalazione della respon-sabile dottoressa Daniela Diano all'ufficio tecnico dell'Asp il caso non si e' risol-to. Per questo motivo, Siderno Libera-Progressisti per l'unità lancia il propriogrido d'allarme, viste le condizioni in cui versano gli ultimi presidi di welfare nellaLocride. Oltre al consultorio, infatti, anche gli uffici Asp dell'ex ospedale e lescuole elementari sono senza riscaldamento e tutto ciò e' intollerabile.

IN EVIDENZA

«La vera riscossadella Calabria devepartire dalla gentedel posto perchénon altrimenti nontroverete e non tro-veremo nessunoche darà una manoa questa terra»

A Buenos Aires il

tenore Romolo Tisano

Il codice stradale per Siderno forseè diverso da quello del resto delmondo? No, non ci risulta. Alloraforse è questo automobilista che haavuto una speciale deroga per poterparcheggiare la macchina sul mar-ciapiede così. Noi crediamo che siastato solo un incivile

La civiltà è morta...ma anche il codicedella strada

Attenzione alcrampo da firma

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Craterid’artista aMirto

La strada davanti la scuola diMirto è un’opera d’arte. Voletela Cappella Sistina delle stradedissestate, eccone un esempio. Ilpericolo che corrono i bambini ègrave, ma non si può limitarel’arte. Ma non sarà ora di ascol-tare le continue segnalazioni elamentele che giungono agli uffi-ci comunali. In fondo quello chesi chiede e solo un ressaturo aregola d’arte e non certo unamanciata di terra buttata caso.

SUCCEDE A SIDERNO

L’Asp lascia alfreddo e al buioil consultorio

Corsecom i primi passi verso unarivoluzione culturale del territorio

luogo la Regione Calabria.Il Commissario ha rappresenta-to la complessità del tema checomprende vari aspetti, da quel-lo organizzativo a quello legale,indotto dal contratto di appaltoin vigore con Geo Ambiente edin scadenza tra quattro mesi, aquello dell'emergenza sanitariaconseguente, a quello nonsecondario del mantenimentodei livelli occupazionali, ed haribadito il massimo impegnodella macchina amministrativadel Comune per un superamen-to della criticità. Intanto, ha anti-

cipato che, entro le festivitànatalizie, verrà avviata una ini-ziativa straordinaria per la rimo-zione dei cumuli di rifiuti esi-stenti in ogni via della città efinanco a ridosso delle porte delMunicipio. Altri temi affrontati sono statiquelli del potenziamento del-l'impianto di depurazione, lamanutenzione delle strade edell'impianto di illuminazione,della assistenza alle personeanziane ed indigenti, del funzio-namento dell'apparato ammini-strativo che soffre di gravi caren-

ze d'organico, specie nelle posi-zioni apicali delle varie aree.Altre questioni, elencate e nonapprofondite per mancanza ditempo, sono state quelle relativeall'analisi della situazione finan-ziaria dell'Ente ed alle politicheconnesse, al completamento delTeatro Comunale, alla finalizza-zione dei PISL ed alla attivazio-ne del partneriato, della defini-zione tempestiva degli indirizzirelativi alla realizzazione deigazebo dei Bar sul Corso dellaRepubblica, ad una iniziativa delComune in grado di onorare

adeguatamente (i socialisti pro-pongono la intitolazione di unavia o di una piazza della Città) lafigura dello Scultore GiuseppeCorreale, scomparso di recentee che tanto lustro ha dato allacomunità sidernese (tante leopere del Maestro presenti neipiù significativi ambiti diSiderno), alla Regione ed all'ar-te italiana. Il Dr. Rotondi hainvitato i presenti ad indirizzarealla Sua attenzione una sintesi diproposte e suggerimenti su tuttiquesti temi e su altri non trattatidurante l'incontro.

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VENERDÌ STOCCORigorosamente di Cittanova, qualità

ottimale in tutte le salse. Dall’antipastoal secondo con la maggiore arte e

tradizione nel cucinarlo.

LOCALE E PRELIBATO

SPAGHETTI ALLAMATRICIANAUn simbolo della cucina nazionale conla pancetta della Vallata del Torbido.Questo piatto si fonda su ingredienti

tipici e preparazione meticolosa

ROMANAE CALABRESE

Piatti rigorosamente di stagioneEstate: antipasto di mare

In Inverno comanda il terroir, con l’entrata in cucina di mamma Maria

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PIZZA“LACANTINA”Lievitazione naturale e lievito

caserccio.Base pizza Margherita. Con pomodori e rucola locali.

Prosciutto crudo.

SOFFICE E DIGERIBILE

FOCACCIA“LAREGINA”Lievitazione naturale e lievito caserccio

36 ore.Mozzarelle fresce caseificioLeone.Pomodori Pachino.

Prosciutto crudo.Parmigiano

RAFFINATAE SAPORITA

PIZZA“LACALABRESE”Lievitazione naturale e lievito

caserccio.Base pizza Margherita. Schiacciata Vallata del Torbido

e nduja di Spilinga

IDENTITÀ E INTENSITÀ

LO STAFFTotò Sanci (supervisione) Sandra Forte (marketing e sala)

Andrea Sanci (Coordinatore) Alessandro Ferraro (vice-chef) e Pino Ieraci (chef)

ATTENTO E OSPIATALE

LAVECCHIA PITTARAPIZZERIA PANINOTECA SPAGHETTERIA

vi augura un Buon Natale e un felice anno nuovoCENONE DI FINE ANNO SOLO SU PRENOTAZIONE

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La Vecchia Pittara, profumo di Mediterraneo

TTradizione e innovazione, memoria emodernità, tecnica e creatività, amore perla propria terra e apertura verso altre cul-

ture gastronomiche. Passione e forte identità.Ma soprattutto profumo di Calabria: È questo iltratto distintivo, che unito all’ospitalità e al servi-zio curato è stato voluto fortemente dal titolareAndrea Sanci e dal talentuso chef Pino Ieraci:quasi tutti gli ingredienti sono costituiti da prodot-ti locali. Viva la pasta col pomodoro. E l’extraver-gine, il basilico e tutto l’insieme di ingredienti esaperi che sotto il nome di Cucina Mediterraneaconquista i palati delle buone forchetta. Stessamentalità per la pizza, che parte da una lievita-zione che dura circa 24-36 ore.In conclusione: lacrime di felicità

ANTIPASTO “DELLACASA”

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ATTUALITÀ

MARA RECHICHI

Concorrere. Il dizionario della lingua italianaci dice che il termine, un verbo, quindi un’a-zione, ha etimologia con-correre: correreinsieme, azzuffarsi, gareggiare. Nel recenteconcorso nella scuola italiana, il Concorsone, sipossono associare tutti e tre i significati. Nellaprima prova, detta pre-selettiva, che vieneancora prima della selezione, più di 320 milacandidati hanno corso insieme, negli stessigiorni, con le medesime condizioni, per pocopiù di 11 mila posti di insegnante in ogni ordi-ne e grado di scuola. Considerazione prelimi-nare: 320 mila candidati sono tantissimi; perfarvi un’idea sono come tre volte il numero ditutti i carabinieri d’Italia. Ora, essere assedia-ti da insegnanti però non sarebbe male, anzi.In Giappone pare che gli unici a non doversiinchinare davanti all’Imperatore siano pro-prio gli insegnanti, perché “senza insegnantinon ci sarebbero imperatori”. Le citazioni sulvalore degli insegnanti sono numerose, marestano pur sempre solo citazioni, se guardia-

mo alla piega che ha preso l’amministrazionedell’Istruzione nel nostro Paese. Insegnarenella scuola pubblica significa essere dipen-denti della Pubblica Amministrazione e que-sta dovrebbe garantire regolarità amministra-tiva e di gestione, anche nel reclutamentodegli insegnanti. Era dal 1999 che non venivabandito un concorso pubblico per insegnanti.Son passati ben 13 anni e quel concorso puòconsiderarsi ancora non concluso. Sono inpiedi, infatti, e tutt’ora valide le graduatorieche forniscono ogni anno alle scuole inse-gnanti contrattualizzati a tempo determinato,per quel tempo necessario a garantire lacopertura dell’orario scolastico. Nel tempo,queste graduatorie hanno subito diverse tra-sformazioni: da graduatorie permanenti agraduatorie ad esaurimento. Sta di fatto cheancora sono là. Al significato di azzuffarsi,questo Concorsone lo si associa nel momen-to in cui i docenti-candidati sono già sul piededi guerra contro il Ministero perché il bandoescludeva alcuni tipi di laureati e i neo-forma-ti con i TFA (tirocini formativi attivi). Si azzuf-

fano col Ministro di turno, gli insegnanti,chiamati a sottoporsi al quizzone-da-Settimana-Enigmistica che decreta in 50minuti se puoi continuare ad aspirare ad esse-re insegnante di ruolo; se sai dire cosa signifi-ca azzimato; se ti fai due ragionamenti dafreddo calcolo e completi le serie numericheoppure metti il peso al giusto centimetro del-l’asta da un metro per farla stare in equilibrio.Non potrebbe essere insegnante chi non sache martingala appartiene al linguaggio del-l’abbigliamento e diesis a quello della musicae neanche chi non sa che la stampante trasfe-risce i dati dal computer alla carta! Si azzuffa-no, gli insegnanti, col Ministero, soprattutto icosiddetti precari, quelli cioè, che hanno giàvinto l’ultimo concorso e che ogni annogarantiscono il regolare svolgimento dellelezioni, la continuità didattica; o anche quelliche dal ghetto della terza fascia garantisconola loro presenza dei giorni di lezione eventual-mente scoperti. Si azzufferanno, gli insegnan-ti sostenuti da alcuni sindacati, col Ministero,il quale si vedrà arrivare migliaia di ricorsicontro il bando, contro lo svolgimento stessodel concorsone. Il significato di gareggiare s’è

visto al momento di effettuare la prova selet-tiva. Un massimo di 25 candidati per aula:ognuno davanti ad una postazione con nuo-vissimo computer, schermo piatto e mouse,niente tastiera (alla faccia della spendingreview e delle scuole sgarrupate!). Il candida-to, lo schermo piatto e il mouse. Inserire i pro-pri dati, far partire il tempo, rispondere alle50 domande. Quel che accade in quei 50minuti è un qualcosa che è dimentico di tuttoquel che c’è, c’è stato e ci sarà intorno, diven-ta una sfida con se stessi e con i colleghi, peril tramite delle domande: “devo dimostrare diessere un sempreverde, nonostante i mieiquasi50”. Ma la gara finisce presto, appenaqualche minuto dopo la fine del tempo, quan-do il tecnico si avvicina, inserisce la chiavettaUSB che subito analizza le risposte date e faapparire la scritta rossa: non hai superato laprova! I numeri dicono che solo il 30 % hasuperato: la scrematura ha funzionato! Magià si vocifera che è il MIUR stesso a nascon-dere i veri numeri: la prova sarebbe statasuperata da una percentuale ancora più

bassa, e si teme uno tsunami di ricorsi. Lamacchina è in moto e viaggia spedita; a chi hasuperato la prova preselettiva, non resta cheacquistare i testi per studiare e proseguire. Glialtri, continueranno a insegnare, da precari,ma con una nuovo senso da dare a tutto ciò.

SCUOLA

Concorrere con senso

DANIELA MANGIOLA

Le prove di preselezione delgrande concorso docenti sonoterminate. È stata una battagliadura che ha lasciato sul campouna ecatombe di morti e feriti.Pochi vincitori avanzano a faticatra macerie fumanti. Laceri emalconci riprendono ora leforze prima del prossimo terri-bile scontro: la prova scritta che,pare, sarà a febbraio 2013.È stata una prova dura, difficile,lo dicono i risultati su tutto il ter-ritorio nazionale.Particolarmente dura per laCalabria, più di tutte le altreregioni. A malapena due con-correnti su dieci hanno passatoil turno, praticamente la metà dialtre più blasonate regioni ita-liane. La storia si ripete.Certo, sarebbe da vedere quan-ti dei concorrenti lombardi oemiliani fossero in realtà cala-bresi che già da qualche annosbarcano il lunario facendo laspola tra Camini (RC) e Sesso(RE) per sporadiche supplenze.Non proprio degli emigrati, main procinto di esserlo, visto chehanno superato il test. La storiasi ripete, la Calabria fucina dicervelli, come sempre.Ma diciamo due parole su que-sti famigerati test. Perché unatale strage di candidati? Cosavoleva dimostrare questaprova? Cosa voleva seleziona-re? Ripetiamo un momento lastruttura dei quiz: 18 domandedi logica, 18 domande di com-prensione del testo, 7 domandesu competenze digitali, 7

domande di lingua straniera.Mediamente i candidati che sisono presentati sono stati tuttitra persone già in qualchemodo attive nell’insegnamento,le quali, dopo anni di precariatohanno sperato di stabilizzare lapropria posizione con questoconcorso. Solo una piccolaparte dei partecipanti non hamai insegnato. E però questo ciporta a riflettere sui risultatifinali. In fondo, ormai la logicafa parte integrante del pro-gramma di matematica dellemedie e si trovano cosetteanche nei testi scolastici degliultimi anni delle elementari. Ilproblema è che ancora unabuona parte degli insegnantisalta quelle pagine del libro perdedicarsi come sempre alle fra-zioni e all’area del cerchio. Emolto bassa è la media di inse-gnanti che hanno tra i proprihobby la lettura. Ovvio che poici si trova smarriti di fronte adun test di logica o ad un testocomplicato da comprendere.Questi quiz, pur riconoscendo-ne la complessità, pur ammet-tendo la necessità da parte delMinistero di effettuare unabuona scrematura iniziale vistoil gran numero di partecipanti,ci restituisce piuttosto la confer-ma di quanto già sapevamo: laclasse insegnante italiana èmediamente poco informata,poco aggiornata, poco tecnolo-gica, poco esterofila. Il contrariodi quanto serve per un insegna-mento moderno rivolto a ragaz-zi ipertecnologici, bombardatida informazioni.

È STAT UNA BATTAGLIA CONTANTO DI MORTI E FERITI

PROVE DI PRESELEZIONEPROVE DI PRESELEZIONE

320 mila candidatisono tantissimi hanno

concorso per poco più di 11

mila posti diinsegnanti

I docenti-candidatisono già sul piede di

guerra contro il Ministero

che teme uno tsunamidi ricorsi

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

RISPONDE il direttore

L’arrivo del Natale ogni anno è preannunciato daun'atmosfera particolare. Le strade illuminatedella città si riempiono di gente animata da entu-siastica frenesia, che chiacchiera con vivacità o siprecipita nei negozi, ricchi di addobbi per l’occa-sione. Ai bambini luccicano gli occhi, alla vista dimontagne di giocattoli. Persino le persone sem-brano più sereni, mentre mi fermo a guardarlenell'aria fredda e frizzantina, che mi punge la fac-cia. Della festività natalizia forse si è persa l'originereligiosa. Prevale oggi l'ordinario rituale dell'ac-quisto dei regali, lo scambio tra le persone dioggetti ben impacchettati, ma spesso inutili, in unaparola "il consumismo", ormai simbolo della soci-età contemporanea. Eppure sono convinto che, dietro la gioia colletti-va che sembra accompagnare i giorni antecedentila festa, ci siano anche motivi spirituali, riti, cre-denze, tradizioni, valori che esistono da secoli nelnostro inconscio. Sono questi motivi spirituali chespingono a partecipare anche me, credente piut-tosto tiepido e incostante, alla messa di Natale.Nonostante l'omelia del sacerdote che celebra lafunzione religiosa mi sembra seccante o incom-prensibile, la bellezza della chiesa con tutti quei

quadri di soggetto religioso, l'odore dell'incenso, ilsenso di raccoglimento che si respira tra le per-sone appagano i miei bisogni spirituali, il desideriodi credere che ci sia qualcos'altro oltre la sferamateriale dell'esistenza. Pure l'albero e il presepe,che riempiono in questi giorni le nostre case, misembrano alludere al desiderio di una vitamigliore, da sviluppare nella pace e nell'amorereciproco. Mi sembrano simboleggiare l'idea che il mondopuò essere salvato. Persino quel cercare di esserepiù buoni nel periodo natalizio, di attenuare con-trasti o rancori personali, non mi appare tanto unamaschera di ipocrisia, l'espressione di una calcola-ta falsità, quanto il riconoscimento abbastanza sin-cero di un'importante virtù, la bontà, così spessomortificata dall'indifferenza e dalla spietatezzacon cui conduciamo la nostra esistenza neirestanti mesi dell'anno. Ben venga, dunque, labontà, che ci costringe, in questi giorni di festa, apensare a quelle persone che trascorrono il Natalelontane dalla loro patria d'origine, staccate dailoro affetti e dalle loro tradizioni, a quelli che sonosommersi dalle difficoltà economiche e a coloroche hanno motivi di grave infelicità per malattie o

altri rovesci esistenziali, che non possono esseresereni neppure in questi giorni, in cui tutti gli altrisembrano felici. Dentro di me coltivo la certezzache il Natale porterà una luce anche nelle lorofaticose esistenze, riserverà loro un sorriso, lasperanza e dei momenti belli, più frequenti e pos-sibili nella sofferenza , secondo me, di quanto nonsiamo disposti comunemente a credere. Certo, sogià che il mio entusiasmo natalizio svanirà con iltrascorrere dei giorni. Il pranzo in famiglia connonni e zii è spesso occasione per ascoltare i piùtriti e feroci luoghi comuni e le più assurdelamentele. La sazietà, poi, indotta da spumanti epanettoni, la noia per i giorni che si susseguonouguali, la brutta stagione invernale so già che mifaranno sperare ardentemente che anche questoNatale passi presto.Infine penso che l'attuale crisieconomica, che colpisce un po' tutto il mondo,diminuirà quest'anno il numero e il valore deiregali sotto l'albero. Sinceramente non me neimporta molto. Pazienza se non riceverò il regalo,tanto ho un regalo immenso che mi ha dato Dioed è la famiglia.Auguro a tutti, che il Natale possa essere giornodi rinascita che si rinnova ogni giorno della vita.

Giuseppe Romeo

Una madre disperata

Note e schermaglie

Il solito Natale

DA CIACCO A ILDADante ha innumerevoli incontrinell’Inferno. E a Ciacco, che i fiorentini inquel modo denominarono “per la danno-sa colpa de la gola”, chiede se nellaCittà sua, straziata dalla discorda, “alcunv’è giusto”. Il “porco”- ché tale è il signi-ficato di Ciacco- risponde che “giusti sondue, e non vi sono intesi”. A distanza di secoli, non richiesta da nes-suno, Ilda, detta la Rossa per la felicecolpa dei trascorsi comunisti, dichiara difronte alla Commissione parlamentareantimafia che nella Procura di Reggio“giusti son due”: l’ex procuratoreGiuseppe Pignatone e il dr. MichelePrestipino. Anche loro “non vi sono inte-si”. Infatti, Pignatone se ne è andato aRoma, e Mihele Prestipino non diventeràcapo della Procura di Reggio Calabria.

Gent.le direttore de “la Riviera”, sono una madre disperata. Ho due figli in carcere. Lavorocome donna delle pulizie presso la stazione dei vigili delfuoco. Prima lavoravo per 3 ore e guadagnavo 600 Û, ades-so invece mi hanno dimezzato ore e stipendio. Non ho unafamiglia e sono una ragazza madre, non ho mai avuto nes-

suno. Il comune non mi hai mai dato nessun contributo.Ho sempre lavorato e adesso non posso neanche andare atrovare i miei figli in prigione. Uno è a Locri e l’altro aCosenza. Ho anche da pagare le medicine per me che sof-fro d’ansia e diabete. Mi sento presa in giro e lasciata sola.Se chiedo aiuto al comune mi rispondono sempre che

vedranno quello che potranno fare. Ma poi non cambiamai niente. Se vado alla Caritas mi danno qualcosa unavolta e la volta successiva niente. Io ho sempre lavorato eandare ad elemosinare così non è nemmeno giusto. Chi midovrebbe e potrebbe aiutare non fa niente per me.

Carmela Origlia

Gentilissima Signora, per noi de “la Riviera”, che siamo dalla parte degli ultimi, Lei merita il massimo della stima e della considerazione . Non è soltanto una genitrice, cioèuna donna che ha partorito i figli, ma una madre, che, avendoli partoriti, continua a prendersi cura di loro, nonostante siano avanti negli anni e consumino i loro anni in car-cere dove pietà l’è morta, anche per certe e numerose belle anime natalizie. Non voglio aggiungere afflizione ad afflizione, ma sento di doverLe dire che è davvero sventura-ta: già ragazza madre e, perciò, esposta a tutti i piagnistei moralistici delle donne legittimate al ventre gonfio dal matrimonio sacro e indissolubile. Madre di due figli carceratie, perciò, rea d’aver messo al mondo due delinquenti, secondo i perbenisti, che hanno quattro paghe per il lesso, e non stimano affatto, come sosteneva un grande pensato-re francese, il Quetelet, che è la società a preparare il delitto e gli uomini non fanno altro che eseguirlo. Una donna debole, quindi. DiminuirLe l’elemosina da parte dellastazione dei Vigili del Fuoco è il minimo che potesse accaderLe, chiuderLe le porte della carità da parte della Caritas era obbligatorio, sbatterLe la porta in faccia dai buro-crati del comune era nelle cose. I quali burocrati i soldi per le luminarie, di cui il Bambino Gesù non ha bisogno, li trovano, e come. Comunque, passi da noi entro Natale,questo Natale che ci affligge tanto per la sua sorte da non aver animo neppure per farLe gli auguri.

Mi piace il misticismo di Giuseppe Romeo.Ma non mi sembra l'antidoto più adatto con-tro la realtà di bisogni dentro cui cade questoNatale, come tanti altri Natali.

STORIE DA PRONTO SOCCORSOdi Vincenzo Carrozza

Mirco detto AnnaMirco ha ventidue anni ed èdepresso da qualche tempo. Daquando non riesce più a soppor-tare la barba che gli cresce insie-me ai peli del torace. Da quandonon riesce più a sopportare lasua voce baritonale, stranaanche per un ragazzo di vent’an-ni che diciamo normale. E’ schiacciato da questo suocorpo che si ostina ad esseremaschile, e da questa sua voceinvadente. Allora lui/lei si chiu-de per giorni al buio nella suastanza e non risponde a nessu-no. E’ venuto vestito di rosa, condei pantaloni lunghi attillati e uncardigan su camicetta bianca.Agli occhi, verde mare, ha isegni di un trucco rimosso infretta. Alla visita mi ha pregatodi chiamarlo Anna, “se non le

dispiace dottore”. “Ma si figuri”ho risposto. Mi dice che ha pensato spesso alsuicidio, ma non ha il coraggio dicompiere l’atto estremo. Adessonon ce la faccio più ho bisognodi parlare con qualcuno che miaiuti. Chiamo lo psichiatra diturno. È una collega nota per ilsuo carattere deciso e sbrigativo.Più da uomo che da donna.Anche lei si chiama Anna. Sichiudono in stanza a parlare.Temo contraddizioni. Continuoil lavoro con gli altri pazienti inattesa di essere visitati. Alla ter-mine, la psichiatra esce dallastanza: “E’ una brava ragazza”mi dice, “faremo il possibile peraiutarla”. Capisco allora che ilmondo ha le sue terapeutichecompensazioni.

RUBRICHENordici e sudici di Gioacchino CriacoBrizzolato di Ruggero Brizzi,Cronache dal nord di Vincenzo Carrozza Loqui e sproloqui di Filomena Cataldo,COLLABORATORIAnna Laura Tringali, Mara Rechichi,Benjamin Boson, Nik Spatari, AngeloLetizia, Marilene Bonavita, FrancoCrinò, Isabella Galimi, Maria TeresaD’Agostino.

Direttore responsabile: PASQUINO CRUPIIn redazione: ERCOLE MACRÌ, ELEONORA ARAGONA,DOMENICO MACRÌ, NINO SIGILLI, ILARIOAMMENDOLIA, GIOVANNI LAROSA, ANTONIOTASSONE(SPORT), MASSIMO PETRUNGARO.Editorialista: GIOACCHINO CRIACOArt Director: PAOLA D’ORSAImpaginazione: EUGENIO FIMOGNARI

GRADUATORIE

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Natale negli occhi, Natalenel cuore? L’alberoaddobbato con ninnoli e

palline di vetro scintillanti al cen-tro del salone, il tacchino ripienotroneggiante sulla tavola ricca-mente imbandita,l’abito “buono” e ilsorriso miglioreindosso e sullabocca dellagente...e baci,abbracci, cordia-lità...è Natale!Domani l’alberogiacerà, denudato,in terra accanto alcassonetto comu-nale, allegria e risate assieme airesti del lauto pasto nel saccodella spazzatura, il vestito“buono” con baci, abbracci, cor-dialità... nell’armadio per l’anno

dopo. Svanita la rituale illusione,è tutto di nuovo come prima el’uomo, “lupo all’uomo”, torneràad aggirarsi, famelico, nell’indif-ferenza delle strade cruente.Perché? Perché è Natale solo

una volta all’anno seesso non lo si vive dav-vero, e profondamente,nel cuore. Se così fosse,e pace e amore e fratel-lanza e voglia di viverecon gioia e nella gioiadel prossimo sarebberonon effimeri ma dura-turi. Ritorni il Natalema possa tutto ilmondo bendarsi gli

occhi perché non veda…masenta, Lo senta davvero eprofondamente nel propriocuore perché da domani sia sem-pre, e perennemente, Natale!

MESSAGGI NEL TEMPOdi Daniela Ferraro

ADDII

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GIUSEPPE FAVA

Poeta si nasce. Ce lo conferma GiuseppeFava. Ha appena 14 anni. Frequenta aReggio la I classe del Liceo scientifico, lascuola, che meno s’adatta allo scioglimentodella fantasia. Ma non c’è dubbio che questoragazzo nel suo zainetto porta fieno e fiori,: imanuali scolastici, dove il sapere è riassunto,e i versi, nei quali l’anima s’apre allo svolgi-mento dello spirito, come in questa poesia,dalla sua bella testa fioccata, U Natali. Tema,

questo, universalmente accolto nella prosa enella poesia, e, perciò, disponibile solo per lalitania, cioè per la ripetizione. A me sembra

che il giovanissimo Giuseppe Fava si salvidalle sciacquature natalizie per il realismodella rappresentazione e per il superbo verso“Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna”.Ma è bene gustarla tutta la composizione diGiuseppe Fava, che diamo di seguito:

U Natali ‘rriva u vinticincu dicembri.‘I cristiani non ‘su pronti pe’ nenti.Pi’ crispeddi ‘nci pensa me’ nonna, Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna.A Natali nasci u Bambinu Gesù;I cristiani vannu a missaMi ‘nci chierunu cacchi cosa di cchiù.‘Nta sta generazioni tutti iasunu i mani;Ma è Natali: faciti i cristiani

LAURA IMPELLIZZIERI

L' oro e l'argentosplendono ancor di piùin cielo la luna chiarae una stella la più luminosa e bella

per ricordareche il re del cielo sta per arrivaresi respira aria di natale.

L' eco di suoni, di ninnenanne lontaneriempono il cuoredi pace ed emozione.Sarà che penso a te mioSignoreche ricordo i Natali dellestatuine di cartapestae del muschio fresco di brina

a formar la stradanei presepi fattida bambina.Ora c' è ricchezza più d'allorama l'aria di festasempre uguale resta.Tra i dolci in vetrinac'è una scritta d'oroper augurare "Buon Natale"al giovane in cerca di lavoro.

Buon Natale alla vecchiettacon affanno che sorrideper aver passato l'anno

Buon Natale alla mammae alla sua bimba cheindica col dito undolce al cioccolatoe dice "Il Natale è arrivato".

Splendono mille lucie sorride il cuoreil mondo attendela nascita del Redentore.Si uniscono le famiglieed è gran gioiasi dimentica tutto il malesta per arrivare NATALE.

L’ANGOLO DI PARRELOdi Franco Parrello

Una famiglia un po’ numerosa. Sono tuttiin attesa della tredicesima. Ma sonoansiosi, perché tarda a venire. Iniziano,allora, a cercare nelle stanze della casa,pensando che la “birichina” si sia nasco-sta in un angolo. Ma niente. È la Vigilia diNatale, quando all’imbrunire vedono unfantasma aggirarsi per la casa. Sono tuttispaventati. Ma il fantasma li rassicura.“Non abbiate paura; sono l’IMU e sonovenuto a dirvi che quest’anno la vostra

tredicesima serve a me, poiché devo organizzare un pranzo conle bollette della luce, del gas, della spazzatura, dell’acqua etante altre. Dunque un pranzo di “Beneficenza”. Siete conten-ti?”. “ Se è così - rispondono in coro – siamo felicissimi!”.

La tredicesimae il fantasma

Un felice Natale che sia,principalmente, amore!!

‘U Natali

HANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina,Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Antonio Cormaci, GiulioRomeo, Sara Caccamo,Giuseppe Fiorenza, DanieleMangiola.

RETTIFICAVolevamo scusarcicon i nostri lettoriper aver erronemen-te chiamatoGiuseppe Marconil’I.I.S. GuglielmoMarconi di Siderno.L’errore è apparsoalle pagine 16 e 17del numero dellascorsa settimana.

Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa

COPERTINE

SIDERNO MIASguardi antichi novelli dubitosisopra di Me che di sostar per pocomi ripropongo e poscia tornar devoladdove è doveroso poichè, quel dìlontano, lasciarti dovett’Io,per prestar l’Opra e l’IntellettoMio in un’altra “CITTATE”!O vecchi lidi, pietruzze splendentisotto un sole novello voi mi scaldatee il sangue mio ribolle e nel pensiers’affaccia la Mia Estate.La vecchia, “quella bella delloamore, la mia Stagione lieta”.Quando fanciulla e ignara delle lottee traversie della vita, sotto loantico raggio di “quel sole”, formavoe programmavo i sogni miei!Oh se tornare indietro si potessecon l’esperienza d’oggi, con la luced’allora, forse Madre Maestra Iosarei... e parla l’alma e il core...“SIDERNO MIA”Mai Più TI LASCEREI!

(Lina Maria Vitale)

In ricordo di Lina Vitale

Il giorno 20 dicembre 2012 si è spenta sere-namente a Genova, Lina Maria Vitale,sidernese tenace, cavaliere del lavoro epoetessa raffinata. La ricordano i figli, lesorelle, i nipoti e i parenti tutti.

La notizia della scomparsa del prof. Gaetano Barletta ha get-tato un velo di tristezza tra gli iscritti e i simpatizzanti delMovimento Locrinasce. L'illustre conterraneo, oltre a tutti glialtri impegni profusi per l'elevazione sociale e culturale dellacomunità di appartenenza, con la sua produzione di testi sci-entifici e con la collocazione di prestigio in ambito accademi-co ha dato lustro alla terra di provenienza: psicologo, già pri-mario dell’Unità Operativa di Psicologia presso l'USL di Pisa,è stato Giudice Esperto presso il Tribunale per i Minorenni diFirenze per trenta anni ove si è particolarmente impegnato suitemi dell’adozione e della conflittualità della coppie di fatto.Ha collaborato con l'Unione europea per un progetto inter-nazionale per lo studio dei rapporti intergenerazionali. Hafondato nel 1978 il sindacato degli psicologi italiani di cui èstato il primo segretario nazionale. Ha diretto il Festival dellaCultura a Locri (RC) denominato "Officina del PensieroPensante". Aveva un'innata predisposizione ai rapporti sociali,era “accessibile” ed “amabile”. In questo triste momento, ilpensiero dei soci del Movimento si rivolge alla famiglia.

Gaetano Barletta, nelricordo di Locrinasce

Natale

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la Riviera

Sport / responsabile Antonio Tassone

DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 23

Èstata questa la settimana delleCoppe, da quella Italia che hapromosso le otto che da gennaio

si sfideranno nei quarti per portarnedue alla finale di maggiodell'OIimpico, passando per quelleeuropee, con i sorteggi per gli ottavi diChampions ai sedicesimi dell'Europaleague. Andando con ordine, partendodal trofeo meno importante, la coppadi lega, gli abbinamenti ai quartisaranno Juventus - Milan, Inter -Bologna, Lazio - Catania e Fiorentina- Roma. Fa notizia l'eliminazione delNapoli detentore per mano delBologna, che si conferma bestia neraper gli uomini di Mazzarri. Infattidopo aver imposto ai partenopei ilpareggio al san Paolo sette giorni fa,mercoledì scorso, nell'extra time, ilgreco Kone ha bissato la prodezza didomenica andando a siglare il 2-1 fina-le. Dicembre quindi da dimenticareper gli azzurri, che in un colpo soloescono dalla Coppa Italia e si vedonosqualificati per sei mesi capitanCannavaro e Grava per il calcio scom-messe, oltre a subire una penalizzazio-ne di due punti in classifi-ca. Partita di cartelloè senz'altroJuventus -Milan che“replica-no” lag a r a

dello scorso anno che vide i biancone-ri uscirne vittoriosi. Scritto delBologna, incontra un'altra grande,l'Inter che solo nel secondo tempo haavuto la meglio su un coriaceo Verona.Lazio - Catania è lo scontro tra duesquadre che si sono qualificate ai rigo-ri, biancocelesti sul Siena, etnei aParma. E per finire appunto Fiorentina -Roma qualificate ai danni rispettiva-mente di Udinese e Atalanta. Se lavincente della Coppa Italia avesse l'ac-cesso diretto alla Champions, allora cisarebbe maggiore interesse, così sem-bra ancora un disturbo settimanale,fermo restando che una volta là, te lagiochi. Molto più interesse natural-mente per la regina delle coppe euro-pee. Venerdì a Nyon si è tenuto il sor-teggio per stabilire il tabellone degliottavi. Dall'urna sono usciti accoppiamentiniente male: Galatasaray - Shalke 04,Arsenal - Bayern Monaco, ShaktharDonetsk - Borussia Dortmund,Valencia - Psg, Real Madrid -Manchester United, Porto - Malaga,Celtic - Juventus e per finire Milan -Barcellona. Diciamolo subito. Sulla carta ottimosorteggio per i campioni d'Italia, pessi-

mo per il Milan. Ma come si dice inquesti casi, se vuoi vincere devi

affrontarle tutte. Qualora dovesse-ro passare le nostre squadre - e ce

lo auguriamo -bisogna poi consi-derare il tabellone amo' di tennis cheuscirà dai quarti in poi,e poi lì, eventualmenteiniziare a fare calcoli.Vincere la Championsnon è cosa facile, tutt'altro,ma da qui a febbraio puòsuccedere una miriade dicosa. Infortuni, stato diforma, e non prendere gol incasa nel match di andata,sono gli elementi su cui sigioca una qualificazione equindi un cammino euro-peo, molto più del divariotecnico fra le squadre. La squadra di Conte comun-que non sottovaluterà l'avver-sario, lo ha già fatto con i danesidel Nordsjaellend, e sappiamo com'èandata in Danimarca. Inoltre daquesti ottavi verranno elimi-nate delle big che eranodelle serie minacce,quindi fate un po' voi.Prova del nove inveceper il Milan, che cer-cherà di vendicare l'eli-minazione della passataedizione. Forse è proprio la for-mazione di Allegri a nonaver nulla da perdere: è

meno forte delBarça, se viene

eliminata è quasinormale, se si qualifi-

ca, adrenalina a milleper il prosieguo: insom-

ma, i nervi, in tornei delgenere, contano. Meno

affascinante ma comun-que un po' di verve lamantiene l'Europa leaguein cui sono impegnateInter, Napoli e Lazio. LaBeneamata se la vedrà coni rumeni del Cluji, la Laziocontro il BorussiaMonchengladbach e ilNapoli contro il ViktoriaPilzen. Possiamo ritenerci

soddisfatti, l'importante è,come detto a proposito della

Juventus, che non si sottovalutil'avversario. Se il Napoli si qualifi-casse dovrà affrontare la vincente

di Bate Borisov - Fenerbache,la Lazio contro Stoccarda

o Genk, male all'Interche dovesse passarequesto turno, sul pro-prio cammino troveràuna tra Lione oT o t t h e n a m .L'appuntamento euro-peo è per febbraio: Chi

sarà l'asso di Coppe? Massimo Petrungaro

La rubrica dedicataagli ex amaranto,messisi in luce nelweek end calcistico.Prepotente ritorno,di uno dei più gran-

di calciatori cheabbiano mai

indossato lam a g l i a

d e l l a

Reggina. AndreaPirlo è nato aBrescia il 19

maggio del 1979.Ruolo: centro-campista. Lacarriera in riva

allo Stretto- E' il calcia-tore con più titoli in car-riera, ad aver mai gioca-to con la maglia amaran-to. L'asse Pirlo-Baronio,le parate di Taibi ed i goldi Kallon: ricordi splen-didi, corrispondenti alprimo anno di serie Adella Reggina. Arrivatoin prestito dall'Inter,esordisce con la compa-gine dello Stretto alDall'Ara di Bologna,contribuendo alla primavittoria nella massimaserie (suo il millimetricopassaggio da centrocam-po, che avvia la rete diPossanzini). Al'epoca, iltalento lombardo agiva

da trequartista o daseconda punta: 28 pre-senze e 6 reti, tra le qualivanno sicuramente cita-te le splendide punizionivincenti contro Parma,Lecce e Milan. Lacopertina: Siena-Juventus 1-2. Direttoreimpeccabile, di un'or-chestra meravigliosa.Nel monologo biancone-ro (3 gol in meno dimezz'ora di gioco), nonpoteva non brillare l'in-tramontabile stella delfuoriclasse bresciano.Ogni palla che ammini-stra diventa una deliziaper gli amanti del calcio,ogni passaggio per i

compagni è un innoall'esterica ed all’assolu-ta precisione. Al minuto14, il capolavoro nelcapolavoro: punizioneda circa 25 metri cheaggira la barriera, e siinfila imparabilmentesotto l'incrocio, alladestra di Consigli. LaJuve va sul 2-0, mentrePirlo si gode l'ennesimamagia, figlia di un reper-torio che lo ha meritata-mente collocato tra imigliori playmaker ditutto il calcio mondiale.Peccato che non si possaclonare un calciatorecosì...fer.iel..-rnp

Serie A

Ex amaranto in copertina: il ritorno di 'mago' Pirlo

Talento, determinazione, versatilità.Questo è Francesco Vilardo, ven-tiduenne calabrese di Fuscaldo, ten-nista di professione. Una storia dalsapore intenso rispetto a quelle dimolti altri sportivi perché mostracome, con caparbietà e talento, sipossa arrivare davvero lontano. «Ho iniziato a giocare a sette anni,seguendo mio padre che si divertivaa palleggiare con i suoi amici. Da lì,ho mosso i primi passi in questomondo, iscrivendomi alla scuola ten-nis di Paola». Una passione che, inrealtà, nasce come un divertimento,una fonte di svago cui non eranoassociate grosse pretese. Questo sinoai 13 anni: «Mi ero reso conto diessere bravo e, allo stesso tempo, diquanto questo sport mi piacesse. Hodeciso quindi di dedicarmici seri-amente. Sono partito per Bari, doveho iniziato ad allenarmi inAccademia». Un’esperienza che harappresentato una tappa importantenel suo percorso: «mi ha fattocrescere tanto, sia dal punto di vistatecnico che umano». La svolta arri-va, però, nel 2009, quando il ven-tiduenne di Fuscaldo decide ditrasferirsi a Roma per potersi dedi-care totalmente alla carriera da ten-nista. Una scelta che dà i suoi fruttiperché, a tre anni di distanza,Francesco è ormai stabile tra i primi1000 del ranking Atp. Un salto diqualità importante. A complicare lecose si è messo un 2012 poco feliceche, tra infortuni fisici e malanni vari,ha rallentato la crescita del ragazzocalabrese. «Sì, è stato un anno sfortu-nato, sono stato tormentato da variproblemi di salute. Nonostante ciò,credo che l’ultima stagione sia statafondamentale per il mio livello digioco. Ho capito di poter lottare coni più forti, di potermela giocare.Credo sia stato l’anno in cui hoespresso il mio miglior tennis». Havoglia di guardare al 2013 come a unperiodo di ulteriore e definitiva mat-urazione. «Proverò a chiudere laprossima stagione tra i primi 500 delranking Atp. Tuttavia, la mia prioritàresta il gioco. Preferisco concentrar-mi sulla crescita dal punto di vistatecnico. Credo che, riuscendo inquesto, salirò anche in classifica». Iltutto senza l’aiuto della Federazione,che non supporta troppo i giovanitennisti. Un problema che travalica iconfini regionali e mostra una caren-za di organizzazione a livellonazionale. Forzata appare la scelta diricorrere a maestri privati, nel tenta-tivo di crearsi, da soli, una carriera,un futuro. Quel futuro cui Francescoguarda con voglia e determinazione«Il mio obiettivo? Mi piacerebbearrivare a essere stabilmente un top100, provare a giocare regolarmentei tornei del Grande Slam. Insomma,vivere di tennis». Si, riuscire a viverefacendo ciò che si ama, un sogno chesperiamo diventi realtà.

Giovanni Larosa

Il personaggio

FrancescoVilardoChi sarà l’asso di Coppe?

Calcio

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SEDICESIMA GIORNATA

BIANCO-PALMESE IERI

GIMIGLIANO-REAL CZDAVOLI-SAN CALOGERO IERI

MONTEPAONE-GALLICESE

TAURIANOVESE-GIOIOSA J.POLISTENA-BOVALINESE

M.GIOIOSA-RIZZICONI

VILLESE-REGGIOMEDITERRANEA

CLASSIFICA PROMOZIONE B

TAURIANOVA 35

REGGIOM. 30 BOVALINESE 16

VILLESE 19GALLICESE 35 RIZZICONI 16

BIANCO 24

GIOIOSA J. 24 R. CATANZARO 3

MONTEPAONE13M.GIOIOSA 24 POLISTENA 13

PALMESE 28 S.CALOGERO 14

DAVOLI 19GIMIGLIANO 20

Il Gioiosa jonica saluta ilgirone d'andata con unasconfitta inaspettata , al“Santoro” di Villa SanGiovanni contro una Villeserinvigorita dalla curaBarillà., le due compaginihanno fatto vedere un buoncalcio dando vita ad unincontro spettacolare che iReggini hanno vinto per 3-1.Troppo pesante il bottinoper la compagine di Silvanoche ha palesato qualche dif-ficoltà dal punto di vistadella concentrazione.Vittoria importantissimaper i ragazzi di Barillà, che siallontanano così dalla zonacalda della classifica. Per gliospiti invece, un'occasionepersa in ottica playoff, spe-cie pensando al mezzopasso falso della Palmese inquel di San Calogero. Oggi ibiancorossi saranno impe-gnati sul terreno della

Taurianovese una sfida sullacarta proibitiva ma ilGioiosa Jonica conoscendoil suo allenatore se la gio-cherà a viso aperto cercandoil risultato positivo che rilan-cerebbe la squadra delGioiosa in classifica. LaTaurianovese certamentenon sottovaluterà la squadra

di Silvano che in organico hadelle pedine importanti chepossono risolvere la garacon una giocata. I dirigentiGiuseppe Scali e VincenzoMesiti dopo la sconfitta diVilla non fanno drammi:”Un 'incidente di percorsoniente altro i ragazzi sapran-no reagire siamo convintiche oggi riusciremo a fareuna buona gara contro unadelle squadre più blasonatedel campionato che si èattrezzata per il salto di cate-goria. I nostri ragazzi hannolavorato bene e siamo fidu-ciosi di poter ottenere unrisultato positivo prima dellasosta Natalizia”. La societàin occasione dell'imminenzadelle feste Natalizie rivolgeun particolare augurio atutti i tifosi e a quanti in que-sti anni si prodigano a soste-nere il Progetto Gioiosa.

Nicodemo Barillaro

Nell’ultimo giorno utile prima dellachiusura delle liste di trasferimen-to, il dirigente Enzo Commisso(preso atto delle gravi difficoltà cheattanagliano la società dell’AC.D. Siderno 1911 e per consentire che icalciatori possano accasarsi altro-ve) ha deciso,assumendosi tutte leresponsabilità del caso, di dare unadecisa sterzata all’ambiente calci-stico cittadino liberando tutti i cal-ciatori provenienti da fuori Sidernoe impegnandosi, fino a quandodeciderà di fare la squadra, a com-porla solo ed esclusivamente congiocatori del posto. “La squadra - dice Enzo Commisso- è stata abbandonata a se stessa egià dopo la prima giornata di cam-pionato con i D.a.s.p.o. che hannoriguardato atleti, dirigenti e tifosi, siintravedeva che questa sarebbestata una stagione difficilissima daportare a compimento”.“Quasi tutti i dirigenti, soprattutto

quelli abituati a vincere, si sonoallontanati e sono venute a manca-

re le condizioni minime per potercercare di rimediare alla falsa par-tenza”. “Evidentemente qualcunoaspettava qualche “messia” chepotesse rimediare, da solo, ad unasituazione precaria che soprattuttoin questo momento di crisi econo-mica magari andasse a prelevarerisorse economiche dal suo contopersonale e familiare per cercare disalvare la squadra”. “Non ho maipensato di abbandonare la squadraperché la considero una mia crea-tura e solo per senso di responsabi-lità, assieme ad altri pochi soci e

dirigenti, come Antonio Parisi,Raffaele Salerno, Pasquale Sgotto,Vincenzo Fotia, FrancescoVumbaca, Alessandro Panetta edAntonio Tassone, abbiamo garanti-to che il Siderno potesse scendereregolarmente in campo salvaguar-dando così la regolarità del cam-pionato”.“Dopo l’irripetibile miracolo del-

l’anno scorso, per cercare di salva-re la squadra, servivano numerosigiocatori (anche con ingaggi eleva-ti) alcuni professionisti avevanomanifestato l’intenzione di volersi

avvicinare alla squadra dando unamano d’aiuto alla società ma evi-dentemente qualcuno li avrà con-vinti a non interessarsi”. “Alla lucedi tutto questo, d’ora in avanti eper gli anni futuri, fino a quando cisarà il sottoscritto, la squadra delSiderno sarà composta solo da atle-ti sidernesi”. “Se qualcuno, eventualmente,volesse interessarsi a rilevarla,manifestiamo sin d’ora la volontàdi cederla a titolo gratuito”.

Il Presidente OnorarioEnzo Commisso

M.Gioiosa J.

E' un Marina di Gioiosa da applausi quello che ha vinto domenicascorsa il derby contro la Bovalinese per 2-0 entrando nell'orbitadelle squadre che lottano per un posto play off. E' un periodo

d'oro per i giallorossi che esibiscono un ottimo gioco , riuscendo adandare in porta con facilità ma soprattutto a trasformare le occasioniche si presentano loro. E così contro la Bovalinese di Panarello arrivauna vittoria perentoria, in una giornata certo non facile dal punto divista atmosferico. Il Marina di Gioiosa raggiunge dunque il quintoposto affiancando il Bianco e i cugini del Gioiosa Jonica godendosiuna settimana da vera protagonista. I gol arrivano entrambi nellaripresa, con il solito Carbone adesso capo cannoniere del campionatodi promozione e Palermo. Abbiamo ottenuto una vittoria importantecon agonismo e qualità, contro una grandissima squadra. Sono moltosoddisfatto". Gianni Scigliano non nasconde la sua euforia dopo il suc-cesso ottenuto dal suo Marina di Gioiosa sulla Bovalinese. "Ho vistotutto bene ed i ragazzi sono stati straordinari” - dice l'allenatore giallo-rosso ai nostri taccuini - “Questo è un campionato molto equilibrato equesti tre punti importanti ci hanno messo in una situazione di classi-fica veramente impotante . Il percorso però è lungo e non dobbiamomollare di un centimetro: c'è ancora tanta strada da fare per arrivare alnostro obbiettivo che rimane un campionato tranquillo poi se ci trove-remo nella griglia play off come oggi non ci tireremo indietro. Un suc-cesso che consente di archiviare anche alcune decisioni arbitrali sfavo-revoli subite nell'ultimo periodo. Nelle ultime partite abbiamo avutoalcuni episodi a sfavore - ammette Scigliano; "Ma non dobbiamo sof-fermarci su queste cose anche se rimane il rammarico di aver persoqualche punto immeritato. Anzi, dobbiamo guardare avanti e prende-re in considerazione delle recenti prestazioni le tante note positive cheanche domenica ho visto ad incominciare da Luca Mammolenti chenon scopriamo adesso ma tutti i ragazzi sono stati superlativi. Sonomolto contento per Matteo Carbone che guida la classifica dei canno-nieri un gesto merito per un grande professionista che meriterebbe digiocare in categorie superiori, ma sono contento anche dei nostriunder che continuano a crescere di partita in partita Femia eScattarreggia”. Oggi pomeriggio al comunale i giallorossi avranno lapossibilità di trovare un altro successo interno contro il Rizziconi primadella sosta Natalizia l'allenatore giallorosso sembra intenzionato aschierare la stessa formazione che ha ben figurato contro la Bovalineseeccezion fatta per capitan Ieraci squalificato al suo posto in ballottag-gio Pasquale Patrizio e Vincenzo Aquino.

Nicodemo Barillaro

SEDICESIMA GIORNATA H.14,30SERSALE-SIDERNO IERI

BOCALE-RENDEACRI-SILANA

CASTROVILLARI-CATONA

N.GIOIESE-SAN LUCIDOISOLA C.R.-ROCCELLA

BRANCALEONE-GUARDAVALLE

SILANA E SOVERATO 1 PARTITA IN MENOPAOLANA-SOVERATO

CLASSIFICA ECCELLENZA

N.GIOIESE 38

GUARDAVALLE 29 CASTROVILLARI17

SERSALE 18RENDE 33 CATONA 17

ROCCELLA 25

ISOLA C.R. 20 BRANCALEONE 6

SAN LUCIDO 11PAOLANA 24 SIDERNO 7

ACRI 26 SILANA* 14

SOVERATO* 19BOCALE 20

I giallorossi ospitano larinnovata Nuova Rizziconese

SIDERNO/ questa la decisione del presidente onorario Enzo Commisso

Siderno: da oggi solo calciatori del posto

Il Gioiosa J. atteso dall’ostica trasferta in casa della Taurianovese

Arriva ilneo misterEtna

Mammola Dopo le dimissioni di Toto' Logozzo da allenatore del Mammolanel campionato di seconda categoria avvenute la settimana scor-sa , il presidente Pino Neve insieme al resto dei componenti dellasocietà, hanno risolto la crisi tecnica affidando la squadra a EnricoEtna ex allenatore del Siderno ed ex preparatore dei portieri diReggina e Crotone.Martedì pomeriggio al comunale ha diretto ilsuo primo allenamento conoscendo da vicino i calciatori mammo-lesi. Oggi pomeriggio il nuovo allenatore siederà in panchina nelladifficile trasferta di Mileto. Queste le prime dichiarazioni a caldodi Enrico Etna : “Sono abituato a parlare sul campo, prometto ilmassimo del lavoro e dell'entusiasmo per raggiungere l'obiettivoche la società si è prefissata. Lavorerò facendo crescere i giovanida loro mi aspetto tanto . Se sono qui è perché credo in questogruppo e nella capacità dei ragazzi. Ringrazio la Società della

stima e della fiducia, che cercherò di ripagare ogni giorno con l'im-pegno sul campo per costruire un progetto vincente”. Il presiden-te del Mammola Pino Neve dichiara: “Abbiamo risolto la crisi tec-nica affidandoci ad Enrico Etna siamo convinti che questa è unascelta importante che tutta la società ha condiviso con Etna credoche riusciremo a ricostruire un progetto vincente perché credofermamente nelle capacità dei nostri giocatori e nelle possibilità diraggiungere ancora i play off . Dobbiamo riprendere un filo cheabbiamo smarrito nelle ultime partite e ritengo che mister Etnaabbia gli stimoli e le capacità giuste per farlo. Ringraziando chi l'hapreceduto per il lavoro svolto, sono convinto che da oggi si debbaripartire con ancora più voglia e certezze di poter rendere reale ilnostro sogno”.

Nicodemo Barillaro

Piccolo passo indietro per laGallicese di mister Casciano, chea Polistena non è andata oltre ilpareggio, vedendosi raggiungerein vetta dalla Taurianovese. Aimicrofoni di Rnp, è intervenuto ilcopresidente GiuseppeCartisano, che nonostante ilmezzo passo falso di domenicascorsa, rimane più che soddisfat-to del girone d'andata bian-corosso. Niente drammicomunque, in casa Gallicese.“Durante questo girone d'anda-ta- dice Cartisano-, questo grup-po ha dimostrato ampiamenteche merita di vincere il campi-onato. Oltre alla già citata sfidapiù recente, le uniche gare in cuiabbiamo da rimproverarci qual-cosa sono la trasferta di Davoli,quando abbiamo subito il pareg-gio nei minuti finali, e la sconfittainterna con la Palmese, maturatadopo appena due giorni dall'arri-vo di mister Casciano, che ancoranon conosceva bene i ragazzi equindi non ha potuto preparareal meglio la gara". Nonostantel'attuale organico sia ben consol-idato e ricco di qualità, la dirigen-za rimane sempre attiva sul mer-cato, e non è da escludere che

presto ci saranno altre novità.Questa è una squadra che fa bensperare anche per il futuro, inquanto composta da calciatoricresciuti nel nostro ambiente, epertanto desiderosi di rimanerein biancorosso per raggiungeregrandi traguardi". In attesa didefinire le nuove strategie, l'at-tenzione si sposta sulla prima diritorno, che vedrà Fontana ecompagni far visita alMontepaone. "Vogliamo assolu-tamente la vittoria- concludeCartisano-, sperando di poterciritrovare nuovamene soli alprimo posto. Dopo l'ultima gara,abbiamo capito che non ci si puòfidare della classifica degli avver-sari: tutte le sfide, ed in particolarmodo quelle disputate in trasfer-ta, sono difficili e impegnative.Questo è un torneo imprevedi-bile, in cui puoi trovarti a vincerecon la prima in classifica e ladomenica dopo perdere con l'ul-tima. Ci vogliono impegno edattenzione, sia in questo incontroche in tutti quelli che disputere-mo da qui alla fine del campiona-to”.

Daniela Marino-reggionelpal-lone.it

Gallicese, Cartisano:"Meritiamo il primo posto"

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DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 25

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DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 27

GIANNI CARTERI

In questi giorni di attesa della Notte Santasono solito alzarmi molto presto, quasiper poter rivivere con improvvisi e intensi

fotogrammi della memoria i Natali , ormaisepolti , di un tempo contrassegnati da gioiaindicibile, novene e canti notturni che apri-vano il cuore alla speranza. Più poveri eppu-re più sereni in una chiesa gremita di genteche ci faceva sentire solidali , comunità vera.Per il Natale mio padre preparava le bottiglievuote d’anice Nicotra da due litri e le riempi-va del vino pastoso e profumato delle nostrevigne che lasciava in bocca un sentore dolcia-stro, accompagnato pure da un quarto di vincotto. Ero io , il più piccolo di quattro fratelli,che portavo questi regali ai vicini di casa ealle famiglie a noi più care. Racimolavo unpo’ di soldi per acquistare le nocciole per inostri consueti giochi natalizi.

La preparazione dei pretali impegnavamamma per qualche giorno e tutta la casa erapervasa dal loro profumo intenso. Dopo l’ab-buffata dei primi giorni restavano avvolti inun una tovaglia di lino in un angolo della cri-stalliera per più di un mese e riprendevamoa mangiarli per il carnevale.

Emozioni che cerco di rivivere anche incasa nel bellissimo presepe che ogni annomia moglie allestisce con cura , rispolveran-do i pastori e le casette della sua infanzia oquelli recenti di San Gregorio Armeno.Puntualmente incasso i suoi rimproveri per-ché mi defilo e non l’aiuto mai.

Ma io sono tutto preso a cercare nei mieilibri i più bei racconti di Natale ; un ‘abitu-dine che mi regala forti emozioni con gliscrittori a me più cari : Alvaro , Pirandello ,Consolo e , ultima scoperta , Francesco Perri.

Questo scrittore di Careri dovrebbe esse-re un punto fermo nelle scuole di Calabria ,non solo per i suoi romanzi più importanti (Emigranti , Il discepolo ignoto) ma per lavasta letteratura dell’infanzia che ci ha regala-to. Pochi hanno saputo parlare come Perricon stile semplice, accattivante , coinvolgentee disincantato al cuore dei ragazzi..Certamente Racconti d’Aspromonte eStoria del lupo Cola ( di recente ristampatoda Rubbettino ), rivelano lo spessore di unrobusto narratore, grande descrittore deipaesaggi calabresi, tutto ancora da scoprirenell’alveo della letteratura nazionale.

E proprio dai Racconti d’Aspromonte trag-go le intense pagine de “ Il piccolo venditoredi Re – Racconto di Natale “ che tanto mi haemozionato .

E’ ambientato nella Bella Reggio di iniziosecolo dove Perri si manteneva agli studi (conseguì la licenza ginnasiale al Campanella), dopo la morte prema-tura del padre , comeistitutore all’orfanatro-fio Lanza.

“ Lo conoscevano tuttia Reggio Calabria, per-ché dall’alba al tramon-to girava sempre pertutte le vie. Col suogiubboncello spropor-zionato di panno turchi-no, tratto da una casac-ca militare, con le lun-ghe maniche rimboccate, la caschetta un po’di traverso, sui capelli castagni, la faccia infa-rinata di gesso , i piedi scalzi e l’aria allegra,gridava con una voce limpida da uccel dibosco:” Chi compra Napoleone –signori-Garibaldi , Vittorio Emanuele , Minerva …,cinquanta centesimi. Entrava nei caffè , negliatri , nei caseggiati; stazionava davanti ai cine-matografi, e guardando tutti coi suoi occhigiallognoli, screziati, si avvicinava, offriva con

insistenza le sue statuette di gesso, le mettevasotto gli occhi.”

Perri, romanziere storico robusto , dataanche il racconto,specificando che il ragazzoprotagonista, Richichi Carmine, “era venutodal suo paesello dopo il terremoto del 1896,che aveva distrutto la sua casa ed ucciso sottole macerie i suoi genitori. Di quella notte ter-ribile di novembre serbava un ricordo pauro-so e confuso .”

Come tanti orfani fuadottato da un presuntozio, un figurinaio dellacittà senza figli, un ope-raio che lo prese permano come si piglia uncane per il guinzaglio .(…) in casa il piccinofaceva di tutto: portaval’acqua dalla fontana insecchi pesantissimi , spaz-zava , faceva le commis-sioni , e tutto per della

minestra qualche volta e del pane con fichitutti i giorni .”

Trattato male anche dalla zia che non gliaveva mai rivolta la parola benevolmente ,mai un sorriso.

Preferiva , nelle poche ore libere gironzola-re per le vie della città “ ampie e lastricate ,percorse da carrozze fragorose e dal ventoamarognolo del mare che non mancava mai.Ammirava le vetrine ampie con specchi gran-

di quanto una parete : le mostre dei pasticcie-ri con degli enormi cumuli di dolci , di cara-melle , di cioccolatini, di cannoli siciliani : icaffè luminosi , i palazzi immensi con lunghefile di balconi a perdita d’occhio .”

E’ a questo punto che Perri entra nell’atmo-sfera del Natale dando alla narrazione unritmo fiabesco e sognante , quello che avevavissuto nella sua infanzia ai piedidell’Aspromonte.

“ Una mattina , passando davanti a un por-tone udì venire dall’atrio un suono a lui notoe caro , un suono di zampogne ed un cantomalinconico :” E la Vergini Maria/ ch’erastanca e non potia / su la pagghia , cu ddolu-ri,/ partoriu nostru Signuri :”Entrò in quell’atrio . Un pastore , tenendoabbracciato sul ventre un enorme otre ,modulava sulle cinque canne il suono nostal-gico della pastorale , ed un altro con voce stri-dula e un po’ fessa cantava : “ La Madonnal’abbracciava / San Giuseppe l’adurava /,L’animali lu scardavano / e l’arcangeli canta-vanu”.Erano i pastori che scendevano tutti gli anni

dalla montagna per fare la novena davantialle case dei signori.”

Lo scrittore , sempre più mimetizzato die-tro il piccolo protagonista , ripensa al suopaese , ai Natali di quando il padre era anco-ra in vita e” riempiva il sottoscala di legnasottile e secca , eccellente per cuocere le frit-ture, e la mamma preparava e metteva in

serbo mille leccornie per le belle giornate . Ilprimo giorno della novena suo padre gli pre-parava il tradizionale fischietto di canna , cheloro bambini chiamavano usignolo . Il sagre-stano approntava il presepe, un presepeenorme per il quale i ragazzi aiutavano aimpastare la creta e a raccogliere il musco ela mortella. Quel presepe era un mondomeraviglioso per lui. In mezzo la grotta tuttaverde di licheni e di capelvenere, e dentrosulla paglia il bambino. Intorno un anfiteatrodi colline con una città lontana di cartone chedoveva essere Gerusalemme , ed un grup-petto di case che era probabilmenteBetlemme. Pei colli , nella piana, d’intornoalla grotta erano i pastori con le loro mandrie, chiuse in steccati di canne , ed i cani di guar-dia davanti alle chiudende . Alcuni dei pasto-ri erano in camminoverso la grotta con uncapretto sulle spalle , ouna pila di forme dicacio , destinate al bam-bino Gesù .Davanti a uno steccatovi era uno con una facciada spiritato , che guarda-va in alto una grossastella di stagnola dorata :lo chiamavano l’incanta-to della stella.”

Perri continua a descriverci una miriadedi personaggi che uniti ai Re Magi animava-no la fantasia dei bambini che li contemplava-no a lungo sotto” il lume delle lampade adolio , mentre l’organo riempiva le navate disuoni larghi e armoniosi e l’incenso inebriaval’anima.” Era questo il Natale della sua Careri . “

Cos’era il Natale per quella grossa città diprovincia , con tante case, con le sue chieseimmense , le cui campane riversavano nell’a-ria un rombo profondo e quasi corrucciato ?“

Il piccolo orfano proprio nei giorni che pre-cedevano il Natale andava per la città a ven-dere i Gesù di cera . Lo zio lo guardò col suosolito occhio sbieco dicendogli . “ Le vedi?…Devi vendere una dozzina al giorno. Qui incittà fanno tutti i presepi in casa ; piglia delpane e fila.”

Eccolo gridare per le vie di Reggio :” Ilbambino Gesù …il bambino Gesù…una lira…per i presepi dei signori “ .Rientrava con le saccocce piene di soldi “desideroso sempre di trovarsi fuori di casaper guardare tutti, spiare i passanti,il sorrisodei bambini , le ceste delle cameriere , ascol-tare le campane che rombavano nel maestra-le , per cercare d’indovinare gli indizi dellagran festa imminente , per comprenderecome quella gente cittadina si apprestava afesteggiare il Natale.”

La mattina della vigiliaCarmine aveva vendutotre dei quattro Gesù dicera che aveva nel suocavagnino. Qualcosa di insolito staper accadere. Perri congrande maestria narrati-va ci introduce in un’at-mosfera insolita :” Lagiornata era rigidissima :Il vento che d’ordinarionon mancava mai , quel giorno si era calma-to , quasi condensato in un’aria immota edacuta , che bruciava come il riverbero d’unforno.

Il cielo basso , compatto , livido , aveva l’a-spetto di un immenso lontano polverone. Levie erano più animate del solito , e dagli atriigiungeva un suono misto e discorde di zam-pogne , violini , chitarre e fisarmoniche . Quelgiorno finiva la novena e i suonatori riscuote-

vano le mance : Nell’aria immota e rigida lecampane gittavano un rombo lungo eaggrondato .”

Il piccolo venditore rientrò a casa con ilsuo Gesù invenduto che gli costò una seriefitta di colpi di correggia.

Rimase tanto sbigottito che non ebbe nep-pure la forza di piangere e, gettando sulbanco i soldi guadagnati , scappò via, ferman-dosi in piazza Garibaldi e sedendosi su unapanca quasi per orientarsi , mentre tutta lagente intorno a lui era allegra . Fu assalito dauna voglia intensa di piangere . “ Era una sen-sazione di solitudine in mezzo a quel mareg-giare di suoni festosi , una specie di paura fisi-ca d’essere solo , lo smarrimento dei fanciulliche non hanno nessuno e si trovano di fronteal dolore del mondo , come di fronte ad una

camera buia in cui deb-bano dormire .Piangevain silenzio ma senza sin-ghiozzi . Lacrime grossecome goccioloni anda-vano a cadere sul picco-lo Gesù di cera .”

Decise di tornare alsuo paese perché infondo in città nessuno loconosceva e nessunomi conosce, andavaripetendosi .Al contrario

che in paese dove lo conoscevano tutti.“ Vedrò questa sera il presepe , porterò a

mastro Ciccio, il sagrestano , il mio bambinodi cera . “Il cuore gli fece un balzo quasi che tutti i per-sonaggi del suo presepe lo invitassero a rien-trare nel paese tanto amato.Si mise in cammino attraversando , superatoil Calopinace, giardini di aranci e di berga-motti, carichi di frutta che emanavano inten-si profumi. Il buio ormai si faceva semprepiù denso e “ s’udiva il brusio quasi impercet-tibile, vasto , pauroso della neve , di cui s’in-dovinava nell’aria il turbinare senza fine.(…)Ad un tratto lo smarrimento lo vinse , si sentìsperduto nella notte come un fiocco di nevenella tempesta e cercò un cespuglio per ripo-sarsi , per nascondersi quasi davanti a quellaenorme moltitudine ostile .

Si accucciò sotto un roveto , in un angolo disiepe , si strinse sul petto il piccolo Gesù dicera e , come fanno i pettirossi delle loro ali ,si tirò sulla testa il giubboncello quasi per scal-darsi col proprio respiro.

E come un pettirosso stecchito si addor-mentò e lo ricoprì la bianca notte di Natale.”Un racconto –poesia regalatoci da un nar-ratore di razza perseguitato dal fascismo eosteggiato da Antonio Gramsci con un giu-dizio superficiale e affrettato . Un bellissimoregalo natalizio di Francesco Perri ( Padre

Mondrone nel 1940 glidedicò su Civiltà cattoli-ca ben dodici pagine ) eche a leggerlo oggimette in evidenza ilgrande frantumarsidella cultura mediterra-nea e la perdita dellamemoria e delle radici. Per dirla con Vincenzo

Consolo , ci parla di unNatale ormai sepolto.

Una realtà , questaricreata uniforme e squallida, precaria , fuga-ce , priva di passato , buia di futuro . E chi piùsoffre per questa irrealtà in cui viviamo non fache ricordare querulo la realtà ormai perdu-ta Non fa che dire di tutti i suoi ieri , narrare delNatale, della più grande festa , mutato oggiin consumo di merci , in tetro , misero “Mortale”.

La bella Reggio, FrancescoPerri e il racconto di Natale

Biblioteca Meridionalista

Quel presepe era unmondo meraviglioso per

lui. In mezzo la grottatutta verde di licheni e di

capelvenere, e dentrosulla paglia il bambino

Eccolo gridare per levie di Reggio :” Il bam-bino Gesù …il bambi-

no Gesù…una lira…per i presepi dei

signori “ .

Questo scrittore diCareri dovrebbe essere

un punto fermo nellescuole di Calabria , nonsolo per i suoi romanzi

più importanti

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DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 28

Parlandodi...

Dopo un anno di pausa, riprendono ipreparativi per la realizzazione dellaXIV edizione del "Presepe Vivente"'che avrà luogo nella sua data storica:il 26 dicembre alle ore 17.30. Inutiledire che tutto il paese è in fermento!L'evento, è organizzato dal“Movimento Donne per Grotteria-Maria Marcellino”. Quest'anno, pro-clamato dalla Chiesa “Anno dellaFede”, l'edizione è veramente straor-dinaria e vede anche la collaborazio-ne di tutte le Associazioni operantisul territorio.Le precedenti edizioni hanno richia-mato nell'antico Centro Storico cen-tinaia e centinaia di visitatori da ogniparte della Locride e della Calabria.Il Presepe Vivente si snoda lungo unadelle vie più antiche del Paese fracaratteristici vicoli, “gafi”, e portalipatrizi. Lungo il percorso si rievoca-no momenti dell'Avvento:1'Annunciazione, il Censimento, laNatività con gli angioletti e pastorel-li. Accanto a queste scene ruotano leattività della vita quotidiana dellacittà di Betlemme rappresentati datutti gli antichi mestieri e le anticheusanze. Inoltre vengono offertedegustazioni di vario genere.Grotteria, attraverso il PresepeVivente vuole riaffermare le sue tra-dizioni religiose insieme a quelleculturali e storiche e vuole far capireche Natale è: soprattutto, il giornodella nascita di Gesù Cristo. In que-sto particolare momento storico diimpoverimento spirituale abbiamobisogno di veri valori in cui credere.Le attività che caratterizzano ilcomune di Grotteria, favoriscono epromuovono la produzione, la cono-scenza, la diffusione dei valori cultu-rali a carattere storico, umanistico,etnico e religioso, attraverso manife-stazioni artistico culturali, folkloristi-che e di spettacolo.

CULTURA E SOCIETÀ

Il 26 tutti a Grotteria

PRESEPE VIVENTE

“Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deveaccontentare della vita, e questo comporta note-voli rischi”. La lettura è l'attività che più di altreci consente di carpire i significati della realtàanche se a volte soltanto lo sguardo non basta…Mi riferisco innanzitutto al braille che porta consé il pesante limite degli alti costi di traduzione e,pertanto la scarsità di testi disponibili. Sembravache l'ebook avesse posto finalmente fine al pro-blema ma quelli attualmente disponibili hannospesso limiti nel codice che ne impediscono unacorretta fruizione con gli strumenti a disposizio-ne dei non vedenti. Nasce così LIA (Libri Italiani Accessibili), un

progetto promosso dall'Aie (AssociazioneItaliana Editori) che, in collaborazione con altripartner, certificherà la compatibilità degli ebookche rispettano gli standard adeguati per una frui-zione completa anche da parte delle persone condisabilità visiva.Rubbettino è stato tra i primi editori ad aderireal progetto fornendo già un cospicuo quantitati-vo di ebook formattati secondo lo standard pre-visto. L'obiettivo è quello di convertire l'interocatalogo ebook disponibile in formato accessibi-le. Una scelta di civiltà che rispecchia gli obietti-vi etici che la Casa Editrice calabrese pone allabase del proprio operato.

LIBRI ACCESSIBILI

Lia:Il progettoche nondiscrimina

PASQUINO CRUPI

Del romanzo di MimmoGangemi,

La Signora di Ellis Island, cui èandato con merito il PremioTropea, del suo valore letterario ame resta poco da dire. Sui banchidi scuola mi insegnarono cherepetita iuvant, che le cose ripetu-te giovano, ma nel seguito hoappreso cheannoiano. Cercherò

perciò di non ripetermi. Mi limi-terò a riassumere la mia posizionedi cui ho già dato conto su «laRiviera». E sulle pagine del nostrosettimanale, mai incline al coro,mai piegato dal vento del Nord,che ci portò solo tempesta, hoscritto che La Signora di EllisIsland è un romanzo iridiscente,che, come l’arcobaleno, lascia unsegno di perpetua memoria e, altempo stesso, annuncia il cammi-no, che prosegue, della civiltà let-

teraria calabrese. Ma per comple-tezza debbo aggiungere che a que-sto suo romanzo-arcobaleno fancorona La collina del vento diCarmine Abate e Anime nere diGioacchino Criaco.I becchini gioiosi della Calabria, chetutta infame non è e che è tuttainfamata , devono deporre la pala.L’ultima balata sull’orlo della fossafunebre può essere gettata soloquando un popolo non ha piùciviltà letteraria in atto, e può esibi-

re, con orgoglio disfatto, la gran-dezza, ridotta a cenere di UominiIllustri. Ma vero è che la civiltà let-teraria calabrese vive nei suoiviventi, rivive con questo romanzodi Mimmo Gangemi, che per laCalabria del 2000, insieme aCarmine Abate e a GioacchinoCriaco, ha fatto più di tutti- più delsuo mostruoso ceto politico, pessi-mamente fiaccolato dagli eroi edalle eroesse dell’Antimafia. È la stella di Natale.

PREMIO TROPEA A MIMMO GANGEMI

Vincitore assoluto è MimmoGangemi con “La signora di

Ellis Island” (Einaudi). Alsecondo posto “Lo scurnuso”

(Feltrinelli) di BenedettaCibrario mentre il bronzo

va a “Tetano” (Minimum Fax)di Alessio Torino.

PREMIO TROPEA 2012

Nella Giuria popolarelo scarto tra

Gangemi e la Cibrario è stato solo di 3 voti.

17 contro 14

Ènella giuria deisindaci che lo scarto

è stato più netto,112 per Gangemi

Cibrario 26

La Stella di Natale

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DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 29

la Riviera

PER QUESTA SETTIMANAPREMIAMO UN LOCALE CHE HASCELTO DI FARE UNPROGRAMMA CON IL MEGLIODELLA NOSTRA ZONA. IL BLU TANGO TEMPORARYRESTAURANT. QUESTO ILPROGRAMMA MUSICALE:VENERDI' 21 DICEMBRE: NADIA MACAGNINO (CHITARRAE VOCE) SABATO 22 DICEMBRE: PAOLO SOFIA (VOCE) - VITOROMEO (PIANOFORTE) GIOVEDI'27 DICEMBRE: MUJURA (VOCE ECHITARRA)- FRANCESCOLOCCISANO (CHITARRA) VENERDI' 28 DICEMBRE:MANUELA CRICELLI (VOCE)-PEPPE PLATANI (CHITARRA)DOMENICA 30 DICEMBRE: FABIOMACAGNINO (CHITARRA EVOCE) GIOVEDì 3 GENNAIO: CESARE MALFATTIORE DOMENICO LOGOZZO

Marianna Fammartino ,la vocecalabra della riflessione popolare, attraverso il colore ed il caloredel dialetto.Per chi vive lontanodalla terra dove in anni lontani ènato e dove oggi nascono questiversi di Marianna ,è una emozio-ne forte leggerli e "sentirli". Il dia-letto ce lo portiamo dentro. Eogni volta che torno in Calabria,sentire il dolce e amaro e incisivosuono della lingua dell'infanzia edella gioventù è straordinaria-mente bello.Scriveva CorradoAlvaro nel 1938 :"Ho sognato miamadre.Le parlavo in dialettocome quando ero ragazzo,e milodavo di saper parlare cosìbene.Avevo la stessa voce diquando ero ragazzo ,al tempo cheme lo sentivo vibrare nel petto.E'

che mi piacerebbe di parlare ilvecchio dialetto dellamontagna,preciso,che può espri-mere tutto il mondo familiare edelementare,con bellissime paroleantiche e familiari" .Questa mattina appena ho lettol'ultima poesia di Marianna sonorimasto affascinato.Le ho scrittoche non riuscivo acondividerla.Lei con la consueta eammirevole simpatia mi harisposto:"La mia privacy pecca digenerosità! Se ti fa piacere proce-di pure con copia e incolla!" Cosache faccio davvero con grandepiacere,perchè il dialetto è unpatrimonio da valorizzare.Non daghettizzare.Riscoprire le radici èun atto di cultura alta . Ma ecco iltesto dell'Ode pubblicata daMarianna Fammartino questamattina su facebook.

La Deputazione di Storia patria per laCalabria, con sede in Reggio diCalabria presso il “Museo Nazionaledella Magna Grecia”, attualmentepresieduta dal Prof. Giuseppe Carididell’Università degli Studi di Messina,è una importante istituzione culturaleavente per scopo lo studio e la valoriz-zazione della storia calabrese, bracca-to da più anni, da organizzazioni diconvegni, con il patrocinio scientificoa manifestazioni storiche (tra le quali,soprattutto, il “congresso storico cala-brese”) e con la pubblicazione del

noto periodico “Rivista StoricaCalabrese”. L’organico del sodalizio, di cui fannoparte illustri studiosi di storia calabre-se, è composto da cinquanta “deputa-ti” (al cui interno è eletto il consigliodirettivo) e da soci “aderenti” e“benemeriti”, i quali contribuisconotutti, secondo le loro rispettive com-petenze in materia, al raggiungimentodegli scopi storico-culturali associativi.Nell’annuale assemblea ordinaria delsodalizio, tenutasi in Reggio diCalabria il 16 dicembre c.a., su propo-

sta del consiglio direttivo, sono statieletti, all’unanimità, “deputati diStoria patria per la Calabria” l’Avv.Filippo Racco e l’Avv. DomenicoRomeo, liberi professionisti attivi inSiderno, entrambi discendenti delfilosofo sidernese Paolo Romeo(1800-1887), da anni appassionatiricercatori e studiosi di storia patria,specie con riguardo all’età moderna diquesto territorio, che essi hannoampiamente illustrata e divulgata convarie pubblicazioni monografiche econ molti altri contributi scientifici.

Giovedì 20 dicembre nel salone del ConsiglioProvinciale, si è tenuta la cerimonia di premiazioneorganizzata per consegnare le Stella CONI al meri-to sportivo. Durante l’apposita cerimonia è statoinsignito dell’importante premio Giuseppe Agliano,delegato per la Regione Calabria. Sono stati inoltrericonosciuti i meriti sportivi di tre giovanissimi atle-ti reggini: Eugenio Gullì e Marco Ventura, vicecam-pioni del Mondo di surf casting (pesca sportiva)under 16 ed Emanuele Alampi, campione italianoassoluto di lotta, stile libero, nella categoria 55 kg.Alla cerimonia erano presenti il sindaco, DemetrioArena, l’assessore allo sport, Walter Curatola,Mimmo Praticò, presidente regionale del Coni.

Agliano premiato almerito sportivo

Ascoltiamola nostramusica

CONI

DEPUTAZIONE STORIA PATRIA

Eletti due deputati sidernesi

Marianna, il dialetto e il ricordodelle “Parole antiche e familiari”

A GENEROSITÀ‘Ndavi i vrazza longhi e curti i GAMBIe guarda stu mundu cu l’occhi STRAMBI!Sapi ca non poti u vai LUNTANU ma sempi a tutti ‘nci stendi na MANU!

‘On pensa ca sempi tuttu ‘ndavi u n’davi nu SCOPUe a verità trova no ‘nta l’assai ma n’ta u POCU!A vita a vai misurandu no di jorna ma i chidu chi FACIe puru orba, muta e zoppa trova PACI!

Da vita ‘on si spagna u resta povera e PACCIApecchì nessunu ‘ncuna cosa n’ci CACCIA,A nudu ‘nci promenti a LUNAma pe’ chidu chi poti a tutti ‘nci ‘nda DUNA!

Esti l’amanti i pochi fortunati e a mugghijeri i NESSUNUnu muru chi mai si arza, pecchì mattuni sempi ‘nci caccia‘NCUNU!Ma da vita esti i fondamenta i tutti i COSTRUZIONIpecchì faci palazzi e paisi senza cimentu e mancu MATTUNI!

‘On avi virtù comu a ida randi e FORTI,pecchì adduvi ‘on avi casi, ‘on avi mancu PORTI!A felicità trasi i na porta chi non N’CESTI‘nta na casa adduvi ‘on ‘nce u tettu u cielu è sempi CELESTI!!!

M.F. Odestemporanea.

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Parlandodi...

Le pillole di Eva Il brizzolatoI messaggi del tuo corpo di Ruggero Brizzi

SatiraPopolare

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Mentre tutti categorizzano schemielettorali, alleanze e bisogni dei citta-dini, io per natale, ho deciso di rior-ganizzare l’assetto simpaticamenteingiurioso di un po’ di soggetti chemi sono passati davanti nella miavita. L’arte del cazzeggio ci rallegra l’ani-ma e ci strappa un sorriso scansandodepressioni psicologiche ed econo-miche. Esistono delle persone genia-li che con una parola rndono il quo-tidiano più frivolo e allegro. Laprima categoria di nick&ngiurie èsicuramente quella animale, compo-sta nelle nostre zona dai seguentielementi: u lupu, u cani, u gatta, ugnegliu, u zanzara, u bratta, u squa-lu, u gufu, u cunugghiu e la versioneinglese “u bunny”.La seconda categoria di ngiurie èquella dedicata a coloro che hannouna spiccata dote verso la creazionedi danni: u serbaggiu, u tempesta, ulampu, u terremotu, u guagliera, umagu, u befana, u diavulu, u palla, ucheyenne (pseudonimo generico).La terza categoria è invece legataagli aspetti quotidiani della vita. Dalcibo alle cose che usiamo ogni gior-no, dalla frutta, agli utensili: u persi-cu, u bignè, u motosega, u lampadi-na, u stolla, u paletta, u mericanu, uzenga, u schillaci, u pelè, elvis, mon-talbano e kledi.La quarta categoria è breve e chiara.Colori e svulippo estetico: u russu, uniru, u tingiutu, u cundutu, u fundu-tu, u mortu.Quinta e ultima categoria.Espressioni generiche: u sciacqua-trippa, u sciacqualattuca, u posaapi-la, u tonga, u tanga, u torachichi, upiripicchiu, u piripiri, u ciripiri, u cai-cai, u piloscia.Buon natale bellissimi calabresi.

Mal di gola: Chi non ha mai sofferto di mal digola? Malanno stagionale o cosa?Se ti è capitato prova a pensare seavresti voluto esprimere qualcosama ti sei trattenuto a dirla perpaura di ferire il tuo interlocutore;potrebbe trattarsi di un momentoin cui avresti voluto esprimere unemozione di collera e non l’haifatto. Se poi hai provato un pizzico-re allora il mal di gola potrebbeessere legato alla paura di esprime-re le proprie idee davanti a unapersona autorevole. La domandache ci dovremmo porre è : “Cosac’è rimasto bloccato, intrappolatoin gola che non riusciamo a comu-nicare?” E quindi la soluzione qualè?Ricorrere ai rimedi farmaceuticipuò sembrare la via più facile e piùrapida ma le pillole non risolvono ilproblema. Lo sedano!Diventa con-sapevole delle tue emozioni edesprimile. E’ la via migliore per la

tua guarigione.

Voce rauca: Attraverso le cordevocali si comunica. Se insorge unproblema a questo livello indicache c’è difficoltà ad esprimersi, siha paura di dire qualcosa. Se lavoce rauca è accompagnata dagrande stanchezza bisognerebbechiedersi cosa ci rende così spossa-ti, senza energie nel condurre unabattaglia in cui non si intravede unasoluzione.Calmare il sintomo non guarisce lacausa. Curati ascoltando i messaggiche il tuo corpo ti trasmette.

BRIGANTI

Niente tariffa unica per i guidatori virtuosi: ilGoverno ha fatto marcia indietro. Uno stu-dio di SuperMoney evidenzia le differenze diprezzo esistenti tra nord e sud analizzando icosti assicurativi in 10 città italiane. ANapoli un guidatore virtuoso paga oltre il tri-plo rispetto a un automobilista milanese opadovano con lo stesso profilo, a Bari oltre ildoppio.di Gaia Passi24 apr 2012 - ore 16:25Gli automobilisti del sud Italia hannoavuto un’amara sorpresa in questi giorni:la tariffa unica di assicurazione auto,introdotta dall’articolo 32 della legge sulleliberalizzazioni, altro non è se non l’enne-simo specchietto per le allodole. IlGoverno ha fatto marcia indietro, spie-gando in una nota che “il parametro dellaterritorialità nell’analisi del rischio” è daconsiderare valido, in base al principio dilibertà tariffaria garantito dalla normativacomunitaria. Secondo il Ministero delloSviluppo Economico, “una ragionevole elegittima interpretazione della norma inoggetto dovrebbe includere nelle differen-ziazioni tariffarie, possibili anche per leclassi di massimo sconto, quelle legate alleoggettive differenze delle condizioni dirischio rilevate nei singoli territori (fre-quenza dei sinistri, livello dei risarcimenti,ecc.)”. Risultato: nulla è cambiato e gliautomobilisti del meridione che, anche sevirtuosi, continueranno a essere penalizza-ti con polizze Rca dai costi spropositati.

A evidenziare la forte discrepanza esisten-te tra i prezzi delle polizze al Nord e al SudItalia è intervenuto uno studio condottoda SuperMoney, portale per il confrontodelle assicurazioni on line, che ha con-frontato i prezzi medi applicati in 10 dellemaggiori città italiane. Il confronto hapreso in considerazione il profilo di un gui-datore virtuoso, in prima classe di meritoda anni e senza incidenti, alla guida di unaFord Mondeo 3^ Serie. Ecco i risultati.

La città in cui la polizza assicurativa è piùa buon mercato è Padova, dove il prezzomedio è di 310 Û (la media è basata suiprezzi delle prime tre compagnie più con-venienti, emerse dal confronto di 25società); segue Milano, dove l’assicurazio-ne per il profilo considerato costa in media316 Û circa; al terzo posto troviamoCagliari con 385 Û. Agli ultimi posti in clas-sifica, senza sorprese, troviamo tre cittàdel sud: l’automobilista palermitano pagacirca 450 Û, il 45% in più rispetto al guida-tore padovano; a Bari la polizza lievita a835 Û, quasi il 170% in più rispetto aPadova; ma la maglia nera spetta a Napoli,dove la stessa assicurazione auto viene acostare 1.072 Û, con un rincaro del 246%rispetto a Padova.Prezzo Medio Variazione PercentualePadova 310,01 — Milano 315,92 1,91%Cagliari 385,45 24,33% Bologna 400,5029,19% Firenze 404,83 30,59% Roma426,46 37,56% Torino 433,48 39,83%Palermo 449,51 45,00% Bari835,39 169,47% Napoli 1.072,06245,82%Come emerge chiaramente dal confrontodi SuperMoney, per il solo fatto di risiede-re a Napoli, un automobilista modellopaga per una polizza assicurativa oltre il240% in più rispetto a un “cugino” pado-vano o milanese, un residente a Bari oltreil 160% in più.

Liberalizzazioni Rc auto,niente tariffa unica: al Sudsi continua a pagare di più

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la Riviera

DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 31

Blob of the week

Tanti auguri al nuovo dottore!!!

Prima fila di personalità allamanifestazione del Corsecom

Presenza sospetta di una giornalista tra il lupo (Sainato) e la Volpe (Calabrese)

Pino del Ravel, e il suogiorno di ordinaria follia

Vici e Antonio...due grandi del calcio sidernese

Anche l’YMCA presente in forze

Pino Mammoliti e Pino Cusato locriunita dal mare alla montagna. E Mittiga?

Buon Natale ai piccoli Mimmo e Gioacchino Jr

Incontri...Mimmo Angilletta ed Ercole

Macrì

Oreste Romeo premiato aRoma da Antonella Freno

La rivoluzione culturale deve dotarsi di unservizio d’ordine. pronti !!!

Tante le associazioni presenti a Locri

Uniti nella solidarietà

Natale in India

Un abbraccio che scaldail cuore

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