il nuovo amico - n° 23 del 24 giugno 2012

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SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DIOCESI DI: PESARO • FANO • URBINO FONDATO NEL 1903 24 GIUGNO 2012 ANNO 109 • N. 23 Spedizione in abb. post. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.02.2004 N. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Pesaro facebook.com/ilnuovoamico € 1,00 amico il nuovo www.ilnuovoamico.it COPIA OMAGGIO EDITORIALE hotel supplies Via delle Betulle, 6 - 61122 Pesaro Tel. 0721 405274 Fax 0721 259164 www.arpaitalia.it - [email protected] FORNITURE ALBERGHIERE ARREDO BAGNO E CAMERA COMUNICAZIONE E PUBBLICITÁ Seguici su: SSS security systems SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA CON CONTROLLO REMOTO VIA INTERNET Via delle Betulle, 6 - 61122 Pesaro Tel. 0721 405274 Fax 0721 259164 www.ipsorveglianza.com - [email protected] Richiedi il tuo preventivo Illustrazione: Mara Cerri Comunicazione: Hotelfantasy.co.uk Moda Luciana NUOVI ARRIVI PRIMAVERA-ESTATE PREZZI SPECIALI Pesaro - via delle Betulle n. 4 (zona Torraccia) - Tel. 0721/22611 Q uesto postmoderno ci abitua al moltiplicarsi delle sfide. Ad ogni passo se ne incontra una nuova. Recentemente um saggio giornalistico a firma Silvio Ferrari insiste su quanto sta accadendo in Occidente e nei Paesi Arabi. Una ‘doppia sfida’ che va a interferire sul concetto stesso di democrazia. Una frase particolarmente mi ha colpito “Lo stato liberale secolarizzato vive presupposti che non può garantire”. È veramente così oppure vorrebbe che fosse veramente così? Sulle rive del ‘nostro mare’, due mondi, in apparenza lontani, cercano i modelli per conciliare la laicità dei propri ordinamenti con le radici sacre della loro origine. Rischiano di cadere l’uno nel fondamentalismo (Paesi Arabi) l’altro (il mondo occidentale) in una neutralità che impoverisce la sfera pubblica. L’equilibrio numerico della maggioranza e il peso di valori comuni, ecco il punto cruciale per molti stati moderni. Nel nostro continente infatti si cerca di costruire una legge priva di basi religiose, nel mondo islamico invece prevale il tentativo di fondare istituzioni di ispirazione confessionale. Un confronto potrebbe essere utile a entrambi. Si tratta di conciliare il diritto legale che nasce dalla volontà dei cittadini e il diritto-dovere che nasce dai valori più alti, quelli interpellano la coscienza di ogni uomo. Si stanno imponendo due fenomeni mediatici: nella sponda del nord-Africa una forte domanda di libertà contro regimi autoritari e dittatoriali. Dall’altro lato, invece, nazioni consolidate sono alle prese con un pluralismo etico e culturale non più riducibile alla tradizione cristiana. Per quanto ci riguarda è proprio vero che “lo stato liberale secolarizzato vive di presupposti (etici e valoriali) che non può garantire! Vero solo in parte. Comunque vi sono norme che tutelano alcuni valori essenziali. Inoltre vi sono regole che affondano le proprie radici nella tradizione e nella cultura di un popolo e ne determinano le strutture fondamentali. Infatti non c’è uno stato che sia privo di memoria e di storia. Siamo convinti che l’utopia rivoluzionaria non potrà disfarla né l’utopia conservatrice potrà fermarla. Ciò che resta e ciò che è modificabile della eredità di un popolo e di una comunità è il binario su cui corre una delle sfide cruciali del nostro tempo. Raffaele Mazzoli Doppia sfida M artedì 26 giugno Benedetto XVI si recherà in visita nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Alle 10.15 il Papa arriverà in elicottero a San Marino di Carpi, dove sarà accolto dal prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile. Seguirà un trasferimento su pulmino della Protezione civile verso Rovereto di Novi e il pas- saggio all’interno della “zona rossa”, dove si trova la chiesa di Santa Caterina di Alessandria, nella quale è morto don Ivan Martini. Dopo il saluto del presidente della Regione, Vasco Errani, il Papa pronuncerà un discorso e al termine saluterà i rappresentanti delle diverse realtà presenti. Quindi, alle 11.50, il trasferimento in auto al campo sportivo di San Marino di Carpi, dal quale alle 12 ripartirà in elicottero per il Vaticano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Papa visiterà i terremotati A Ca’ Staccolo la Festa del Sacro Cuore URBINO 15 Il 33° Rof apri- rà con il “Ciro di Babilonia” QUADRANTE 17 P. Marino Mazzola ordinato presbitero da mons. Trasarti FANO 11 Il mio battesimo in carcere A VILLA FASTIGGI ANCHE IL SACRAMENTO DELLA COMUNIONE LA TESTIMONIANZA DELLE DETENUTE E DEI CATECHISTI PAGINA 8

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Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

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Page 1: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

settimanale d’informazione diocesi di: pesaro • fano • urbino fondato nel 190324 giugno 2012 • Anno 109 • n. 23 • Spedizione in abb. post. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.02.2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Pesaro • facebook.com/ilnuovoamico € 1,00

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Questo postmoderno ci abitua al moltiplicarsi delle sfide. Ad ogni passo se ne incontra una nuova. Recentemente um

saggio giornalistico a firma Silvio Ferrari insiste su quanto sta accadendo in Occidente e nei Paesi Arabi. Una ‘doppia sfida’ che va a interferire sul concetto stesso di democrazia. Una frase particolarmente mi ha colpito “Lo stato liberale secolarizzato vive presupposti che non può garantire”. È veramente così oppure vorrebbe che fosse veramente così?Sulle rive del ‘nostro mare’, due mondi, in apparenza lontani, cercano i modelli per conciliare la laicità dei propri ordinamenti con le radici sacre della loro origine. Rischiano di cadere l’uno nel fondamentalismo (Paesi Arabi) l’altro (il mondo occidentale) in una neutralità che impoverisce la sfera pubblica. L’equilibrio numerico della maggioranza e il peso di valori comuni, ecco il punto cruciale per molti stati moderni. Nel nostro continente infatti si cerca di costruire una legge priva di basi religiose, nel mondo islamico invece prevale il tentativo di fondare istituzioni di ispirazione confessionale. Un confronto potrebbe essere utile a entrambi. Si tratta di conciliare il diritto legale che nasce dalla volontà dei cittadini e il diritto-dovere che nasce dai valori più alti, quelli interpellano la coscienza di ogni uomo. Si stanno imponendo due fenomeni mediatici: nella sponda del nord-Africa una forte domanda di libertà contro regimi autoritari e dittatoriali. Dall’altro lato, invece, nazioni consolidate sono alle prese con un pluralismo etico e culturale non più riducibile alla tradizione cristiana.Per quanto ci riguarda è proprio vero che “lo stato liberale secolarizzato vive di presupposti (etici e valoriali) che non può garantire! Vero solo in parte. Comunque vi sono norme che tutelano alcuni valori essenziali. Inoltre vi sono regole che affondano le proprie radici nella tradizione e nella cultura di un popolo e ne determinano le strutture fondamentali. Infatti non c’è uno stato che sia privo di memoria e di storia.Siamo convinti che l’utopia rivoluzionaria non potrà disfarla né l’utopia conservatrice potrà fermarla. Ciò che resta e ciò che è modificabile della eredità di un popolo e di una comunità è il binario su cui corre una delle sfide cruciali del nostro tempo.

Raffaele Mazzoli

Doppia sfida

Martedì 26 giugno Benedetto XVi si recherà in visita nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Alle 10.15 il Papa arriverà in elicottero a San Marino di Carpi, dove sarà accolto dal prefetto Franco gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile.

Seguirà un trasferimento su pulmino della Protezione civile verso Rovereto di novi e il pas-saggio all’interno della “zona rossa”, dove si trova la chiesa di Santa Caterina di Alessandria, nella quale è morto don ivan Martini. Dopo il saluto del presidente della Regione, Vasco Errani, il Papa pronuncerà un discorso e al termine saluterà i rappresentanti delle diverse realtà presenti. Quindi, alle 11.50, il trasferimento in auto al campo sportivo di San Marino di Carpi, dal quale alle 12 ripartirà in elicottero per il Vaticano.

© RIPRoDUZIonE RISERVATA

il Papa visiterà i terremotati

A Ca’ Staccolo la Festa del Sacro

Cuore

urbino 15

Il 33° Rof apri-rà con il “Ciro di Babilonia”

quadrante 17

P. Marino Mazzola ordinato presbitero

da mons. Trasarti

Fano 11

il mio battesimoin carcere

a Villa FaStiGGi anCHe il SaCraMento della CoMunionela teStiMonianZa delle detenute e dei CateCHiSti

PaGina 8

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Chiesa e Mondo24 giugno 20122

Aut. n. 83/85 Trib. di PesaroIL NUOVO AMICO RISPETTA L’AMBIENTE. STAMPIAMO SOLO SU CARTA RICICLATA.

REDAZIONE CENTRALE:Raffaele Mazzoli – Direttore - Ernesto Preziosi - Direttore ResponsabileRoberto Mazzoli - Caporedatt. CentraleGastone Mosci – Incaricato dei rapporti con la Regione MarcheVia del Seminario, 4 - 61121 PESARO (PU) - Tel. 0721/64052 Fax 0721/69453e-mail: [email protected]

Redazione di Pesaro: Via del Seminario, 4 - 61121 PESARO (PU) Tel. 0721/64052 - Fax 0721/69453e-mail: [email protected] Alvaro Coli – Responsabile diocesano.

Redazione di Fano: Via Roma 118 - 61032 FANO (PU) - Tel. 0721/802742 (dir.) - 803737 - Fax 0721/825595e-mail: [email protected] Giacomo Ruggeri – Responsabile diocesano.

Redazione di Urbino: Via BeatoMainardo, 4 - 61029 URBINO (PU)Tel. e Fax 0722/378395e-mail: [email protected]. Giancarlo Di Ludovico – Responsabile diocesano

EDITORE: Cooperativa Comunicare - Via del Seminario, 4 - 61121 PESARO (PU). Tel. 0721/64052 - Fax 0721/69453.Amministratore Unico: Marco Farina Presidente Cooperativa Comunicare

STAMPA: Galeati Industrie Grafiche/ImolaGRAFICA: arti grafiche pesaresi srl/pesaroLa testata “Il Nuovo Amico” fruisce dei contributi Statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.PUBBLICITà Uffici della Redazionecentrale 0721/64052 e Paolo MorsianiL’Impresa Editrice COMUNICARE risulta iscritta al Registro delle imprese di PESARO presso la Camera di commercio al n. 98100

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ed è associatoall’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

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Questo numero è stato chiuso in redazionemercoledì 20 giugno 2012 alle ore 22 e stampato alle ore 6 di giovedì 21 giugno

CALENDARIO 22 giugnoS. Tommaso Moro martire

Dicono che tutti gli uccelli di Chel-sea (all’epoca sobborgo rurale di Londra) scendano a sfamarsi nel

suo tranquillo giardino. Un indice della sua fama di uomo sereno e accoglien-te. Thomas More, figlio di magistrato, è via via avvocato famoso, ammini-stratore di giustizia nella City, membro del Parlamento. Dalla moglie Jane Colt ha avuto tre figlie e un figlio; alla sua morte, si risposa con Alice Middleton. Condivide con Erasmo da Rotterdam l’amore per i classici antichi. Scrive la vita dell’umanista italiano Giovanni Pico della Mirandola, famoso il suo dialogo sull’Utopia. È un umanista che porta il cilicio, che studia i Padri della Chiesa e vive la fede con fermezza e gioia. Quando Lutero inizia la sua lotta contro Roma, il re Enrico VIII d’Inghil-terra scrive un trattato in difesa della dottrina cattolica sui sacramenti, rice-vendo lodi da papa Leone X e accuse da Lutero. Siamo infatti alla famosa crisi: Enrico ripudia Caterina d’Arago-na (moglie e poi vedova di suo fratello Arturo), sposa Anna Bolena, e giunge poi a staccare da Roma la Chiesa in-glese, di cui si proclama unico capo. Per Tommaso Moro, la fedeltà esige la sincerità assoluta col re. La fede gli vieta di accettare quel divorzio e la su-premazia del re nelle cose di fede. Lo pensa, lo dice e si lascia condannare a morte senza piegarsi. Per il boia al momento dell’esecuzione ha parole di comprensione e gli regala una mo-neta d’oro mentre invita a pregare per Enrico VIII, dichiarando che moriva da suddito fedele al re, ma innanzitutto a Dio”.Quindici giorni prima, per le stesse ragioni, è stato decapitato il suo amico John Fisher, vescovo di Roche-ster, che sarà canonizzato insieme a lui da Pio XI nel 1931. Ora la Chiesa li ricorda entrambi nello stesso giorno.

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Natività di S. Giovanni BattistaAnno BLETTURE: Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80 esteggiamo la nascita di Giovanni Battista, colui che ha anticipato e preparato la venuta del Signore Gesù Cristo. È tanto importante que- sto santo che nella coincidenza con la domenica prevale la sua festa. La data del 24 giugno è ricavata dalle indicazioni del Van- gelo di Luca, dove si legge che l’annuncio a Maria avvenne

quando Elisabetta era al sesto mese: dunque è una festa posta a tre mesi dall’Annunciazione e a sei mesi pri-ma del Natale. Va anche ricordato che mentre dei santi si fa memoria del giorno della loro “nascita al cielo”, per Giovanni, come per Maria, si ricorda anche la nascita a questo mondo. Il motivo dipende dall’importanza della missione che il Signore ha affidato a loro. Giovanni “venne come testimo-ne per rendere testimonianza alla luce e preparare al Signore un popolo ben disposto”, e per questo fu chiamato fin dal seno di suo madre. Anche il suo nome, che significa “Dio è favorevole”,

racchiude il senso della sua esisten-za tutta tesa a favorire nel popolo di Israele “la conoscenza della salvezza” (Lc 1,77). Cosa dice a noi il Signore? Siamo condotti a riflettere sulla vocazione. Non un destino cieco guida la nostra vita, ma la volontà buona di Dio. Il fatto che l’esistenza di Giovanni fosse tutta conosciuta prima che egli venis-se al mondo, non toglie nulla alla sua libertà; dice invece che la vita dell’uo-mo trova la sua vera dimensione nella prospettiva di Dio, che ci conosce da sempre. Vale per ogni battezzato e cresimato la domanda: “Che sarà mai

questo bambino?” Se poi Giovanni è stato chiamato per preparare la stra-da al Signore e per mostrarlo presen-te nel mondo, a pensarci bene si vede che questo è vero anche per ogni cri-stiano: la strada del Signore nel mon-do è preparata da coloro che credono in lui.Cosa diciamo noi al Signore? Di fronte al disegno di Dio su di noi, ri-petiamo col salmo responsoriale: “Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda”.

Giovanni Tani, Arcivescovodi Urbino-Urbania -S. Angelo in Vado

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La ParoLa di dio Chiamati per mostrare il Signore presente nel mondo

La Giornata mondiale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite, vuole “at-tirare l’attenzione della

comunità internazionale sulle condizioni di tante persone, spe-cialmente famiglie, costrette a fuggire dalle proprie terre, per-ché minacciate dai conflitti arma-ti e da gravi forme di violenza”, ha detto domenica scorsa Benedetto XVI dopo la preghiera mariana dell’Angelus in piazza San Pietro. Per questi “fratelli e sorelle così provati” il Papa assicura “la pre-ghiera e la costante sollecitudine della Santa Sede” e auspica che i “loro diritti siano sempre rispet-tati e che possano presto ricon-giungersi con i propri cari”.Sulla Giornata è intervenuta, nei giorni scorsi, la Commissione Cei per le migrazioni sottolineando che l’Italia ha vissuto lo scorso anno “il drammatico esodo dal Nord Africa, che ha coinvolto, però, persone di diversi altri Pae-si africani e asiatici. L’esperienza ha dimostrato la necessità di un piano europeo, oltre che nazio-nale, che garantisca l’esigibilità del diritto d’asilo, ma anche l’or-ganicità di un’accoglienza che si trasformi in una forma di prote-zione internazionale. L’Italia da Paese di passaggio per i rifugiati si è trasformato in Paese anche di residenza dei richiedenti asilo e rifugiati (oltre 50.000)”. Per questa ragione, la tutela dei richiedenti asilo e rifugiati “non può essere legata alla provviso-rietà dei proventi dell’otto per mille destinati dai cittadini allo Stato o alle risorse della Protezio-ne civile nell’emergenza, ma deve prevedere un fondo strutturale che valorizzi anche, e in maniera sussidiaria, la rete dei servizi che il mondo ecclesiale, associativo, cooperativo e del volontariato ha creato in questi anni. Senza

un piano, ogni sbarco rischia di diventare un’emergenza e non aiutare l’opinione pubblica a leg-gere correttamente un fenomeno, quello dei richiedenti asilo, gene-rato da diverse guerre in atto nel mondo e dalle molte persecuzio-ni politiche e religiose che coin-volgono ancora purtroppo oltre il 70% della popola-zione mondiale”. Per mons. Gian-carlo Perego, di-rettore generale della Fondazione Migrantes, la Giornata ogni anno “ferma la nostra attenzione sui numeri e sui volti, in costante crescita, di persone e famiglie in fuga da situazioni di guerre o da rivoluzioni in corso che creano nuovi cammini”. Si tratta di “un mondo in fuga alla ricerca di una

sicurezza personale, sul piano culturale, religioso e politico, che domanda un’attenzione nuova. Sono singole persone e famiglie, più che popoli. Sono storie di fra-gilità e di precarietà che invocano la responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni” alla luce anche della nostra Costituzione: questi mon-

di in fuga “denun-ciano una situa-zione crescente di militarizzazione di aree del pia-neta, oltre che lo

sfruttamento incondizionato del creato; ma al tempo stesso dico-no ‘la debolezza della democrazia’ nel leggere la situazione globale”. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, il 2011 ha fatto registrare un “triste” record relativo alle persone fuggite dal

proprio Paese: il numero di per-sone diventate rifugiate lo scorso anno è stato, infatti, il più alto dal 2000. Complessivamente 4,3 milioni di persone sono state co-strette ad abbandonare le proprie aree d’origine. L’Italia, con oltre 50 mila rifugiati, presenta cifre contenute rispetto ad altri Paesi dell’Unione europea, in termini sia assoluti sia relativi. Per la Giornata in diverse dioce-si italiane si è pregato per queste persone. Giovedì 21 giugno, nella basilica di Santa Maria in Traste-vere si è svolta una veglia di pre-ghiera ecumenica, presieduta dal card. Antonio Maria Vegliò, pre-sidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti.

Agenzia Sir© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIORNATA DEL RIFUGIATO – CARD. VEGLIÒ PRESIEDE LA VEGLIA DI PREGHIERA

Siano rispettati i diritti

Un mondo in fuga alla ricerca di

sicurezza.

Nella foto: Rifugiati somali nel campo di Dadaab, Kenya

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Primo Piano 24 giugno 2012 3amicoil nuovo• •

Aattolici, politica e antipolitica. Sono temi di attua-lità nell’agenda italiana, con autorevoli commen-tatori che si interrogano su come uscire da una si-

tuazione di difficoltà che travolge la nostra società e che, nel livello politico, dovrebbe cercare capacità di orienta-mento e di gestione.Così, ad esempio, si interpretano anche gli ultimi son-daggi, che darebbero il Movimento 5 stelle quasi come primo partito in Italia se si votasse ora. Con la preoccu-pazione che accompagna gli osservatori dell’esperimen-to parmense, dove i grillini hanno ora responsabilità di guida e devono passare “dalla protesta alla proposta”. Proprio questo passaggio, e cioè la capacità di organizza-re in modo costruttivo una risposta politica per affronta-re le sfide di oggi, è quello che impegna la riflessione di quanti vorrebbero una rinnovata presenza dei cattolici, vuoi rieditando un partito “alla Sturzo”, vuoi cercando un leader “federatore”, capace di valorizzare diversità e coesione, sempre però proponendo un cammino co-struttivo per il Paese. Su questa strada, anche, si muove

la riflessione di chi continua a indicare nei partiti una risorsa importante, che non può semplicemente essere spazzata via con l’acqua sporca della politica corrotta ben conosciuta in questi anni. Sembra esistere una insofferenza ormai insuperabile per modalità di fare politica che hanno tradito le attese delle persone e hanno portato il Paese sul baratro non solo di una crisi economica, ma soprattutto di una crisi di fiducia. I partiti ne hanno responsabilità pur con tutti i distinguo legati agli operati personali. E la rimonta di un vento che rischia di spazzare via ogni cosa non è an-zitutto una rimonta “antipolitica”. Piuttosto è la ricerca di modalità nuove, nella quale comunque si raccolgono forze vive e vitali. Il Movimento 5 stelle, per intenderci, non è antipolitica. E chi vi si raccoglie vuole poter dire qualcosa sulla nostra società, anche con tante idee, da vagliare come tali. Bisognerebbe, però, ad esempio, ri-flettere sull’assunto fondamentale del movimento, per cui “uno vale uno”: è possibile davvero fare politica così? Governare così? Cioè, come detto prima, passare

“dalla protesta alla proposta”? Le modalità organizzative non sono indifferenti, anzi. E allora come convogliare la forza di una protesta mon-tante, che ha con sé non solo grida, ma anche idee, passioni e giovani in prima fila e la necessità di orga-nizzazioni capaci di tradurre in concreto e con lealtà la necessità di cambiamento, di individuare programmi percorribili per il Paese? Questa è la sfida di oggi. Ed è quella che avvertono pro-babilmente anche i cattolici, preoccupati di costruire il bene comune. Raccogliere le tesi nuove, le esigenze che vengono avanti – vagliandole, naturalmente – sen-za pregiudizi. Resta il problema di dare concretezza alle idee, di avere strumenti di azione: un partito nuovo? Un movimento? Sicuramente una convergenza intorno a un manifesto, a un progetto, che dica le grandi linee di svi-luppo da proporre alla società di oggi e capace di tra-dursi poi in programmi concreti da mettere alla prova.

Alberto Campoleoni©riproduzione riservata

Politica e antipolitica: i cattolici di fronte ad una grande sfida

La location è stupenda, al-l’estremo limite meridionale della penisola della Califor-

nia. E il Messico corre, in questi ultimi anni, nonostante i gravi problemi della sicurezza legati al

narcotraffico. Come il Messico corrono gli altri Paesi del G20, la nuova istanza della goverance mondiale, che si sta riunendo a Los Cabos.Risalta così – non essendo all’or-dine del giorno la questione ame-ricana, tanto più nell’imminenza della fase calda della campagna elettorale – il problema dell’Eu-ropa, la sua bassa crescita, la sua

divisione, le sue contraddizioni politico-economiche. Tuttavia, dell’Europa il mondo globalizzato del G20 ha un grandissimo biso-gno. L’ipotesi di un asse del Paci-fico, che collegasse direttamente America e Cina, è rimasta fino ad ora sui libri e nei disegni. Non si può prescindere dall’Europa né in termini economici, di mercato, né in termini politici.

Ma serve un’Europa come si deve. Fanno bene, dunque, i leader eu-ropei, come il nostro Monti, a respingere al mittente le affer-mazioni per cui l’imputato della crisi sarebbe l’Europa, ma questo non deve, non può significare che l’Unione, l’Eurozona e i singoli Stati continuino in una snervante partita interna. Certo la cosiddetta “speculazio-

ne”, cioè in concreto il sistema finanziario che ha bisogno di fare utili a brevissimo termine e, dun-que, morde dove può, continuerà a fare il suo, a tenere gli spread in altalena. Ma al di là del contin-gente, servono segnali strutturali. Los Cabos ne può creare le con-dizioni. Bruxelles le deve mettere in atto. E ogni Stato dell’Unione deve riprendere a correre, come stanno facendo i messicani. An-che in Italia servono fatti.

Agenzia SIR©riproduzione riservata

G20 – IL MONDO NON Può fare a MeNO DeL NOSTrO CONTINeNTe

Bisogno d’europa

I GreCI HaNNO SCeLTO DI reSTare LeGaTI aLL’eurOPa

Crisi e ripresa

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Viene da Atene il segna-le più rasserenante per la tenuta dell’eurozona e per il G20, riunito il 18 e

19 giugno a Los Cabos, in Mes-sico, con l’intento di delineare una grande strategia di crescita a livello globale, in grado di fre-nare gli effetti perversi della crisi che dal 2008 ha contagiato buo-na parte del mondo “occidenta-le”, Europa in primis. Le elezioni legislative greche promuovono infatti i partiti pro-europei, che si apprestano a formare un governo il cui primo compito sarà tener fede agli impegni assunti verso la troika (Ue, Bce, Fmi): rigore e riforme in cambio di copiosi aiuti per salvare il Paese dal default, e con esso gettare un galleggiante alla moneta unica. “I greci hanno scelto di restare legati all’Europa e ancorati all’euro. Questa è una vittoria per tutta l’Europa”, ha af-fermato Antonis Samaras, leader del partito conservatore Nuova democrazia, appena diffusi i ri-sultati che davano la sua forma-zione vincente, seppur di pochi punti percentuali, sulla sinistra radicale di Syriza, il cui primo obiettivo era lo stop all’austeri-tà imposta dall’Ue a una Grecia sull’orlo del fallimento. Nuova democrazia rafforza la sua posi-zione rispetto al voto del 6 mag-gio che non aveva indicato una chiara maggioranza di governo; grazie a un premio di maggio-ranza piuttosto consistente e al sostegno dei socialisti del Pasok

e, forse, di qualche formazione minore, Samaras potrà forma-re un esecutivo con solide basi parlamentari. In realtà in Gre-cia tutto cambia e nulla cambia. Al governo tornano i partiti che avevano portato il Paese alle so-glie del baratro – e Nuova demo-crazia ha grandi responsabilità in tal senso -; del resto gli elettori hanno inviato un segnale chiaro, accettando i pesanti costi sociali finora imposti alla popolazione, e gli altri che dovessero seguire, pur di non isolare la nazione dal resto dell’Europa. Proprio dal-l’Europa arrivano i primi com-menti di apprezzamento per l’esi-to della consultazione, gli auspici per la rapida formazione del go-verno, la promessa di aiuti con-creti. “L’Eurogruppo riconosce i notevoli sforzi già compiuti dai cittadini greci ed è convinto che continuare con le riforme di bi-lancio e strutturali sia la migliore garanzia per superare le attua-li sfide economiche e sociali”, si sono affrettati a scrivere in una nota congiunta i Paesi aderenti all’euro, ribadendo “l’impegno ad assistere la Grecia nei suoi sfor-zi per fare fronte alle principali sfide dell’economia”. La troika – si annuncia – tornerà ad Atene appena si sarà installato il nuovo governo.Stesso messaggio giunge da Con-siglio e Commissione Ue: “I greci si sono espressi, rispettiamo in pieno la loro scelta democratica e confidiamo che i risultati delle

elezioni consentano la rapida for-mazione di un governo”. Da Bru-xelles giungono parole convinte: la Grecia si conferma parte inte-grante dell’Unione europea e di Eurolandia. “Il secondo program-ma di aggiustamento economico accordato con l’Eurogruppo è la base su cui costruire una ripresa della crescita, della prosperità e per far ripartire l’occupazione nel Paese”. Dichiarazioni del medesi-mo tono arrivano da quasi tutte le capitali europee, a partire da Berlino, Parigi (dove il presiden-te Hollande ha rafforzato la sua posizione politica con il secondo turno delle elezioni parlamenta-ri) e Roma, oltre che da Washin-gton e dal Fondo monetario in-ternazionale. E mentre ad Atene si procede verso la formazione della compagine ministeriale, l’attenzione si sposta a Los Ca-bos. In partenza per il Messico, il presidente del Consiglio eu-ropeo, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione, José Manuel Barroso, hanno afferma-to: “Ribadiremo ai partner del G20 il nostro impegno a tutelare la stabilità finanziaria e l’integrità della zona euro”. Il vertice delle maggiori potenze economiche del pianeta tratterà soprattutto i temi della crisi economica, le azioni per la crescita, lo sviluppo, la sicurezza alimentare, la cresci-ta verde, il commercio mondiale. “Informeremo i nostri partner di ciò che stiamo facendo per raf-forzare e approfondire ulterior-

mente la nostra unione economi-ca affinché sia commisurata alla nostra unione monetaria”, sotto-lineano i due leader Ue portando lo sguardo avanti sino al Consi-glio europeo del 28 e 29 giugno, decisivo in materia. Van Rompuy

e Barroso chiederanno al con-tempo agli altri partner di “rico-noscere le proprie responsabilità, dando un forte impulso per rie-quilibrare l’economia mondiale”.

Gianni Borsa©riproduzione riservata

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24 giugno 20124 Socio culturale amicoil nuovo• •

“Il prossimo Congresso Eucaristico si terrà nel 2016 nella città di Cebu”: lo ha annunciato Benedetto XVI in un videomessaggio che è stato tra-smesso oggi alla fine della “Statio Orbis”, la cerimonia conclusiva del 50° Congresso Eucaristico Interna-zionale (Iec 2012, Dublino 10 – 17 giugno). che si è svolta nel tempio dello sport irlandese, Croke Park.

Il pontefice ha sottolineato che “ri-mane ancora molto da fare sulla via del vero rinnovamento liturgico. In un mondo cambiato, sempre più fisso sulle cose materiali, dobbiamo imparare a riconoscere di nuovo la presenza misteriosa del Signore Risorto, il solo che può dar respi-ro e profondità alla nostra vita”. Il Papa ha ricordato che “sin dai pri-

mi tempi la nozione di koinonia o communio è stata al centro della comprensione che la Chiesa ha di se stessa, al centro della sua relazio-ne con Cristo suo fondatore e dei sacramenti che essa celebra, pri-mo fra tutti l’Eucaristia” e dunque “condividendo l’Eucaristia, entria-mo in comunione con Cristo e fra di noi in maniera visibile qui sulla terra”. Benedetto XVI ha ricordato che il Congresso si è svolto “in un periodo in cui la Chiesa in tutto il mondo si prepara a celebrare l’An-no della Fede, per commemorare il 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II”. Quest’ulti-mo, ha affermato, “ha promosso la piena ed attiva partecipazione dei fedeli al Sacrificio eucaristico” e “il risultato è stato molto grande; ma è ugualmente chiaro che vi sono state molte incomprensioni ed ir-regolarità”. Il Papa ha ricordato che “l’Irlanda è stata plasmata per secoli dalla Messa al livello più profondo” ma “una così grande storia di fede e di amore sono stati di recente scossi in maniera orribile dalla rivelazione

di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure” che “hanno compiuto abusi su di loro e minato la credibilità del messaggio della Chiesa”. Il perché hanno fat-to questo “rimane un mistero” ma “evidentemente il loro cristianesi-mo non veniva più nutrito dall’in-contro gioioso con Gesù Cristo”. Il pontefice ha assicurato la sua pre-ghiera “affinché il Congresso sia per ciascuno di voi una fruttuosa espe-rienza spirituale di comunione con Cristo e con la sua Chiesa”. L’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, ringraziando volontari e pellegrini, ha afferma-to che “l’interesse straordinario di questi giorni nei confronti di cate-chesi e gruppi di lavoro ci dice di quanta sete ci sia nella comunità cattolica di approfondire la nostra comprensione della fede” e ha ag-giunto che “da domani dobbiamo cominciare con le catechesi per prolungare i frutti del Congresso in una dinamica di nuova evangeliz-zazione”.

La Statio Orbis è stata una parti-colare celebrazione in cui tutti i partecipanti al congresso che pro-venivano da 120 paesi del mondo, hanno vissuto un tempo specia-le per il silenzio e la meditazione con l’accompagnamento di canti. Un’occasione “in cui hanno preso coscienza di che cosa significa cele-brare, ricevere e vivere l’Eucaristia. Alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente della Repubbli-ca Michael D. Higgins e il primo ministro, Enda Kenny. La messa, celebrata nel corso della Statio Orbis, è stata presieduta dal card. Marc Oullet, legato pontificio al Congresso che ha sottolineato come “possiamo confidare nel Si-gnore per un nuovo inizio. Questa chiave di rinnovamento nella no-stra vita è una decisione per im-pegnare noi stessi ad amare il Si-gnore, a vivere e a morire per Lui, sapendo che la sua grazia non verrà mai meno. Possa l’Anno della Fede rafforzare in noi questa decisione”. Per il cardinale “dopo questa setti-mana di riflessione, celebrazione e adorazione eucaristica noi siamo certamente più consapevoli della chiamata alla comunione con lui e l’uno con l’altro”.

a cura di Simona Mengascini e Angelo Bottone

inviati Sir a Dublino ©riproduzione riservata

CONCLUSO A DUBLINO IL CONGRESSO EUCARISTICO

Dove nasce la gioia

Continuano, con drammatica puntualità, ogni domenica, le stragi di cristiani in Nigeria,

seguite da rappresaglie. C’è la cini-ca scommessa di una guerra civile dietro la strategia di Boko Haram, la sigla del terrore islamista che ormai, domenica dopo domenica, abbiamo imparato a conoscere.Ancora una volta la religione è uti-lizzata come pretesto di guerra. Pre-so atto di questo fatto, che purtrop-po serpeggia a diverse latitudini, la risposta deve essere politica e istitu-zionale, come ha messo in evidenza

il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, parlando di una situazio-ne “orribile e inaccettabile”. Bisogna che lo Stato tuteli tutti, a partire ov-viamente dai cristiani, che in alcune zone della Nigeria sono minoranza, ma anche in quelle stesse zone non sono meno radicati nella cultura e nella vita del popolo dei musul-

mani. È infatti la storia a falsificare la semplificazione ideologica che vorrebbe i cristiani semplicemente espressione del “cultural imperiali-sm” dell’Occidente. La logica feroce della “pulizia” etnico-religiosa, che sembra caratterizzare in modo per-verso questi anni di globalizzazione dei mercati e di fine delle ideologie

politiche, deve essere combattuta con tutti i mezzi. Certo è difficile invertire la tendenza alla radicaliz-zazione, che è quella alla strumen-talizzazione: serve, per questo, un grande investimento culturale, che forse deve cominciare proprio qui in Occidente. Giustamente il cardinale Scola ha sottolineato, a Tunisi, che

la crisi dell’Occidente è anche una crisi dell’“universale religioso”. Le stragi ripetute in Nigeria, ma anche gli esiti così incerti delle “primavere” arabe avvertono che il tema classico dell’Occidente, il rapporto tra fede e libertà, è oggi una delle chiavi de-cisive del mondo contemporaneo. Di questa i grandi Paesi occidentali devono sapersi riappropriare per restituirla al mondo islamico anche attraverso un rinnovato e rimotivato dialogo tra i credenti.

Agensia SIR©riproduzione riservata

O F F E R T E P E R I N O S T R I S AC E R D O T I . U N S O S T E G N O A M O LT I P E R I L B E N E D I T U T T I .

I SACERDOTI AIUTANO TUTTI.AIUTA TUTTI I SACERDOTI.Ogni giorno 38.000 sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità,

conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto:

di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento

Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose,

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NIGERIA - I PAESI OCCIDENTALI NON POSSONO RIMANERE A GUARDARE

Strage infinita di cristiani

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24 giugno 2012 5

In collaborazione con

Obolo di San PietroPromossa dalla

Conferenza Episcopale Italiana

Dono senza confini“Dio ama

chi dona con gioia”(2Cor 9,7)

Foto

di R

oman

o Si

cilia

ni L’indifferenza moltiplica la povertà, acuisce l’ingiustizia, soffoca la speranza. Non alimentiamola. Aiutiamo il Santo Padre a soccorrere i poveri e i bisognosi in ogni angolo della terra.

Vittime della guerra e dei disastri naturali, chiese in difficoltà, popoli dimenticati.

Ascolta la voce di chi soffre.Domenica 24 giugno, nella tua chiesa,

dai il tuo contributo per un impegno davvero speciale.

Domenica24 Giugno 2012Giornataper la Caritàdel Papa

Pag A4 senza Avvenire con spazio Carita' Papa.qxd 5-06-2012 13:55 Pagina 1

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24 giugno 20126 Regione PRovincia amicoil nuovo• •

GRANDE EVENTO PER L’ASSOCIAZIONE ONLUS

I bambini di SimoneDomenica 10 giugno l’As-

sociazione Onlus fanese, ha avuto il piacere di ricevere a Fano, per la

prima volta dopo 10 anni di colla-borazione, la visita di Mons. José Figueroa Gomez, vescovo della Diocesi di Granada-Meta, in Co-lombia, dove l’Associazione sin dal 2002 opera attraverso il soste-gno materiale ed affettivo offerto a tanti bambini e famiglie indi-genti di quella difficile realtà oltre oceano, mediante il meraviglioso progetto di “adozione a distanza”. I finanziamenti sono destinati alla ristrutturazione o alla costruzione delle loro abitazioni, dotandole

dei primari servizi igienico-sani-tari e l’allestimento di luoghi di aggregazione sociale quali biblio-teche, sale computer, aule didatti-che.L’Associazione in tutti questi anni ha voluto contribuire a rendere più dignitosa la vita di tanti bam-bini e delle loro famiglie di questa lontana Diocesi, allo scopo di fa-vorirne la crescita personale e so-ciale. I soci della Onlus, il Consi-glio direttivo, i volontari e tutti gli amici benefattori, hanno salutato il Vescovo colombiano ed il suo Delegato responsabile in Colom-bia, Padre Duilver Galviz Loai-za, quest’ultimo viene quasi ogni

anno in visita all’Associazione, con la celebrazione di una partecipa-tissima S. Messa presso la Chiesa parrocchiale della “Beata S. Vergi-ne al Ponte Metauro” il cui parro-co don Gualfardo Innocenzi guida l’associazione ed una conviviale presso la Cooperativa Tre Ponti di Fano, dove, in un clima di auten-tica armonia e semplicità, è stata sottolineata la grande importanza dei principi di pace, amicizia e so-lidarietà fra i popoli, per il bene di tutti; insomma “una goccia di so-lidarietà concreta!” come recita lo slogan dell’Associazione, che non dovrebbe mai venire meno, nono-stante il difficile momento di con-

giuntura economica.Il vescovo mons. Gomez è stato accompagnato da una delegazio-ne dell’Associazione alla S. Casa

di Loreto, dove è stato ricevuto dal vescovo mons. Tonucci ed ha celebrato la Santa Messa.

© riproduzione riservata

LO SCIENZIATO A COLLOQUIO CON GLI STUDENTI DEL RAFFAELLO

Roberto Burioni è tornatonella sua scuola di UrbinoRoberto Burioni, professore associa-

to di ruolo di Microbiologia e Viro-logia presso la Facoltà di Medicina

e Chirurgia dell’Università Vita - Salute San Raffaele di Milano, invitato dal diri-gente scolastico Bruno Papi e dal profes-sore di biologia Paolo Alessi, è tornato tra i banchi della sua scuola, il Liceo Classico Raffaello, oggi Istituto d’Istruzione Supe-riore. Ad ascoltarlo gli studenti maturan-di dei vari indirizzi (Classico tradizionale, Linguistico, Turistico e Ragionieri): “La scuola va presa con criterio – ha sugge-rito agli interlocutori il responsabile del laboratorio di ricerca immunologica vol-to allo studio della risposta immune con-tro patogeni umani e alla progettazione di vaccini artificiali - Il mio professore di matematica e fisica diceva sempre che la cultura è quello che rimane dopo aver dimenticato tutto quel che si è studiato. Dovete restare voi stessi ed aver passione per le vostre scelte. Continuando, nello studio, vi invito a fare quello che vi pia-

ce e chissà che tra qualche anno non ci sia qualcuno di voi a parlare delle sue esperienze come sto facendo io in que-sto momento. Dovete avere coraggio a spendervi ovunque e comunque. Non è vero che il merito non premia. Chi vale, prima o poi, esce dall’anonimato”. Molte le domande degli studenti in riferimento alle procedure di immunologia moleco-lare, sugli anticorpi monoclonali umani e sui farmaci immunologici. Roberto Burioni ha sempre risposto con estrema semplicità arricchendo il suo interloqui-re con esempi di ammiccante impatto non dimenticando mai qualche escur-sione alle paure delle versioni di latino e greco, alla bellezza della filosofia, alla lo-gica della matematica, alle scoperte della fisica. “nel negativo – ha sottolineato agli studenti - c’è sempre qualcosa di positivo. E’ da questo che dovete partire per tro-vare le vostre dimensioni. Io non volevo fare il medico ma la ricerca mi ha sempre attirato. Quando sono andato al Wistar

Institute di Philadelphia e dei Centers for Disease Control di Atlanta non mi sono fatto vincere dalla nostalgia. Ho arricchi-to il mio bagaglio di conoscenze. Prima del 1989 ho trovato porte chiuse in Italia e sono tornato in USA, al Visiting Scien-tist presso il Center for Molecular Gene-tics dell’Università della California di San Diego e dal 1991 al 1994 sono stato Vi-siting Investigator presso il Dipartimen-to di Immunologia della Scripps Clinic, La Jolla, California, USA. E’ stata la mia fortuna”. Al termine della conversazione, a Roberto Burioni è stato fatto omaggio del giudizio di maturità conseguito nel 1981, incorniciato ed in bella mostra, in cui la commissione si esprimeva sulla sua tenacia verso discipline letterarie e filosofiche. “Tutti possono sbagliare…”, ha sorriso Burioni.

Egnella foto: da sinistra il preside Bruno

papi ed il professor roberto Burioni© riproduzione riservata

SERGIO ZAVOLI HA PRESENTATO IL SUO ROMANZO

“Il ragazzo che io fui”URBINO - Sabato 9 giugno, presso il Collegio Raffaello, Sergio Zavoli ha presentato il suo romanzo “Il Ragazzo che io fui”. Zavoli nasce a Ravenna il 21 settembre 1923. Si trasferisce a Rimini dove respira a pieni polmoni gli anni del dopo guerra entrando in contatto con tutti i personaggi e i suoi maestri di quel tempo: S.E. Mons. Santa Vescovo, la professoressa Luigia Maria Massani (fondatrice della gioventù studiosa di via Cairoli, n 69), i Salesiani di Piazza Tripoli dell’oratorio di don Bosco, il giova-ne Alberto Marvelli che negli anni Novanta verrà Beatificato a Loreto (AN) da Giovanni Paolo II, il Pre-side Ceccarelli. Frequenta Federi-co Fellini, l’avvocato Benzi detto il grosso, l’amico di partito Angelo Galuzzi, Tonino Guerra, il Sindaco Ceccaroni, e tanti altri. Ricorda i ragazzi più giovani che frequenta-vano il Liceo Giulio Cesare di Ri-mini, dove il migliore compito di

italiano fatto in classe veniva letto a voce alta. Spesso era quello del giovane studente Antonio Paoluc-ci, oggi Direttore dei Musei Vatica-ni. Ciò che sorprende ascoltando Zavoli è il riferimento costante ri-volto ai giovani di ieri ma comun-que attuale anche per i giovani di oggi. Rimini nel dopo guerra aveva un’eccellenza nelle officine delle Ferrovie dello Stato. Zavoli ricorda come una mattina percorrendo via Tripoli, vide dei giovani che corre-vano. A uno di questi chiese: “dove vanno di corsa quei ragazzi?”. Oggi – gli risposero - è il giorno che nelle Officine si fa il “capolavoro” cioè la prova di quello che si aveva impa-rato a fare. Ogni candidato veniva messo alla prova. Gli veniva con-segnato del ferro definito grezzo e, usando i soli attrezzi del mestiere (la forgia, il saldatore, il tornio) do-veva avvenire la metamorfosi, cioè doveva consegnare il pezzo finito. Da questi ragazzi sono emersi ot-

timi operai specializzati e ottimi capi officina che hanno dato lustro alle Officine FF.SS. di via Tripo-li , richiamando a Rimini il lavoro delle riparazioni dei locomotori da tutta l’Italia del nord. Zavoli, memore del suo passato e dei suoi tempi, oggi ci sorprende e presenta il libro giovanile, con mitezze e in-transigenze, dolcezze e dolori, di-sincanti e speranze, che coinvolge molte età. Si fa leggere “tutto d’un fiato, e poi daccapo” che, in un gio-co di continui rimandi temporali, tematici e psicologici, unisce alla tensione del racconto la saldezza dello stile e alla versatilità della narrazione il puntiglio del docu-mento, confermando, così, estro e rigore da professore, rimanendo fedele alle sue prerogative di au-tentico romagnolo e da riminese amante fedele della semplicità e delle piccole cose.

Marcello Urbinati© riproduzione riservata

i video Giovani e Creativi“Corti e stracorti”FANO - Si chiama “Corti e stracorti “ l’iniziativa che la Consulta dei Giovani dell’ Assessorato alle Politi-che Giovanili del Comune di Fano in collaborazione con Cooperativa Crescere propone come novità al-l’interno della manifestazione Stracult che si terrà per tre martedì di luglio 2012.L’idea è quella di mettere in risalto le produzioni creative dei giovani, dando risalto al loro protago-nismo e alla loro partecipazione sperimentandosi nella produzione di video girati da loro stessi.

Possono partecipare video-makers non professioni-sti che risiedono, studiano e/o lavorano nella Regio-ne Marche, di età compresa tra i 16 e i 35 anni e video e cortometraggi girati con strumenti profes-sionali, amatoriali e anche da cellulari. I video verranno proiettati all’inizio di ogni proie-zione film della manifestazione Stracult e nell’ulti-ma serata di martedì 17 Luglio verranno premiati i vincitori ovvero miglior video, miglior attore e mi-glior attrice. E’ possibile scaricare il bando e modu-lo iscrizione sui siti www.comune.fano.pu.it e www.agenziagiovani.fano.pu.it e i video dovranno perve-nire entro il 28 giugno 2012.

Tel. 0721.414723 - Fax 0721.418574Via G. Pepe, 11 - 61100 PESARO

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Regione PRovincia 24 giugno 2012 7amicoil nuovo• •

Per fortuna arriva l’estate: scompaiono i reality show, con il

nulla da dire e da pensare, le zuccherose telenovela nostrane, ed i serial televisivi sulla polizia. Col caldo Rai e Mediaset riaprono le teche e ripropongono vetusti film e spettacoli televisivi d’antan. Solo la Sette non ha archivi da cui ripescare e comunque gli show politici e la satira scadono abbondantemente dopo una settimana, come le uova fuori dal frigo. Interesseranno gli storici fra qualche anno. Finalmente, se e quando abbiamo tempo si può riprendere a guardare la televisione. Abbiamo gustato brani di uno spettacolo con Mina e Peppino De Filippo, visto volentieri un Celentano d’annata (senza pause) e riportato alla memoria qualche film di Totò, che va sempre bene. Ottimi i film in bianco e nero degli anni ’40 ed i colossal a colori del dopoguerra. Viva l’estate. Finalmente si possono vedere spettacoli senza parolacce. Non che chi scrive sia per la censura; le parolacce esistono ma vanno usate in modo estremamente parco, altrimenti si svalutano e non sono efficaci. Sono come la carta moneta, quando ne circolava troppa provocava inflazione. Comunque, parolacce a parte, non sarebbe possibile scopiazzare gli spettacoli televisivi e cinematografici del secolo scorso e produrre qualcosa di decente? Ma sono cose già fatte – è l’obiezione - ed allora facciamo cose nuove come

“Amici” di Maria De Filippi e tutti i suoi derivati, compresi i finti naufraghi. Spettacoli per cerebrolesi. Ma per fortuna c’è l’estate: viva Totò, Mina, Celentano, ed fratelli De Filippo.

Alvaro Coli© RIPRODUZIONE RISERVATA

il peperoncino

Televisione

L’’urbinate Giorgio Calcagnini è stato recentemente chiamato alla Presidenza della Cassa di

Risparmio di Loreto, su indicazione della Fondazione della Cassa di Ri-sparmio di Pesaro. Un presidente giovane, di 56 anni, formatosi nelle nostre Università di Urbino e Ancona. Nel diploma di laurea in Economia c’è scritto “magna cum laude” e da quel filone originale degli studi del-l’economia tracciato dal capo scuola Giorgio Fuà, ha subito compreso gli illimiti confini dell’economia libera-le che comprende locale e globale. Perciò Calcagnini ha allargato le sue esperienze di studio come Visiting Scholar in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti (Wisconsin) o, come Fellow

della scuola internazionale di Econo-mia dell’Università di Siena. Essendo naturale per lui anche l’impegno al-l’interno dell’Università, negli orga-ni accademici. E’ o è stato Delegato Rettorale del programma Erasmus, Direttore del Dipartimento di Econo-mia e Metodi quantitativi e, attual-mente, del Dipartimento di Econo-mia, Società e Politica. A significare che le Istituzioni camminano con le gambe degli uomini e crescono e si radicano con i valori che uomini e donne sanno esprimere. Un modo discreto e silenzioso di operare il suo,

con un autocontrollo interiore, frutto del sapere e dell’esperienza di vita, che aiuta collaboratori ed interlocu-tori ad aprirsi al dialogo volto alla ri-soluzione dei problemi, avendo come fine la ricaduta sul benessere genera-le. Un’ etica, la sua, appresa in fami-glia. Abbiamo conosciuto il padre, il suo modo di lavorare, con la fiducia piena dei dirigenti dell’Ente Autono-mo dei Consumi. Quando la fiducia era la centralità della responsabilità individuale, concessa per rendere efficaci le leggi e i regolamenti. Ora c’è da onorare una lunga storia. La

Carilo nasce con regio decreto del 9 novembre 1861. Col nome di Monte di Risparmio di Loreto con un fondo iniziale di 4000 lire sottoscritto per metà dal Pio Istituto della Santa Casa di Loreto (che ne è stato l’ispiratore, come da tradizione francescana) e per l’altra metà dal Comune di Lo-reto aiutato da 38 maggiorenti della città. Il nome di Cassa di Risparmio lo acquisisce nel 1862 sull’onda della diffusione di questi Istituti, uniche banche territoriali del tempo. A que-sto localismo sono rimaste sempre legate. Anche quando nel 1992 di-venta società per azioni. Dal 1997 è parte di Banca Marche. Oggi conta su 15 filiali e su un patrimonio di 60,25 milioni di Euro. Ha avuto un momen-

to complesso nel 2006, sagacemente superato. Ora, in questo difficile tem-po della crisi, Calcagnini è chiama-to a governare la Carilo, stretto tra l’esigenza del rigore per tenere sotto controllo i conti, e la necessità di sti-molare l’economia con una politica e una strategia, prudente ma efficiente, per uscire dai tranelli della continua emergenza. Giorgio Calcagnini, per la sua naturale propensione parte-cipativa alla vita delle Istituzioni, e con la sua visione costruttivista, fon-damentale nell’azione di governo, è destinato ad inserirsi con autorevo-lezza nella lunga storia della Cassa di Risparmio di Loreto.

Sergio Petrelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIORGIO CALCAGNINI PRESIDENTE DELLA C D R DI LORETO

Una nomina prestigiosa

IL CONSIGLIO DELLE CHIESE CRISTIANE MARCHIGIANE

A un anno dalla firma dello statuto

Ad un anno esatto dalla firma dello Statuto del Consiglio del-le Chiese Cristiane Marchigiane, dandosi appuntamento nello stes-so luogo: il centro giovanile Gio-vanni Paoli II di Montorso – Lo-reto, le Chiese cristiane firmatarie hanno voluto ricordare l’evento con una celebrazione ecumenica, mercoledì 13 Giugno 2012 alle ore 19.00.Il Presidente del Consiglio, don Mario Florio, ha dato il benve-nuto ad un centinaio e più di partecipanti ed ha presentato il Consiglio direttivo: la pastora metodista Greetje van Der Veer, vice-presidente, il pastore Avven-tista Michele Abiusi, Segretario e padre Serafino Corallo, ortodosso del patriarcato di Costantinopoli, tesoriere. Due giovani, Gionathan

Benatti e Alan di Liberatore han-no poi introdotto la celebrazione, suonando dei canti dell’innario classico evangelico e ci hanno ac-compagnato per tutto il tempo.Riprendendo il brano delle Setti-mana di preghiera per l’Unità dei cristiani, I Corinzi 15:51-58 “tutti saremo trasformati dalla vitto-ria di Gesù Cristo, nostro Signo-re” ogni chiesa (mancavano solo, per cause di forza maggiore, gli Apostolici e la Chiesa Evangelica – Missione pieno Vangelo Mar-che), ogni chiesa ha preso 10’ per cogliere un aspetto del passo bi-blico secondo una liturgia che le è propria.Dopo l’introduzione della Chiesa Metodista con breve meditazione della pastora, abbiamo ascoltato la Chiesa Battista che ci ha pre-

sentato Cristo come Colui che ser-ve e ci ha allietato con un coro di giovani “Gesù, dolce musica”.E’ stata poi la volta degli Avventi-sti che ci hanno presentato la pa-ziente attesa del Signore e proiet-tato il canto “Viva speranza”.La Chiesa Valdese ci ha presenta-to Gesù come servo sofferente, e la Chiesa Ortodossa, patriarcato di Costantinopoli, tutto cantato (an-che la lettura del Vangelo) ci ha presentato l’amore misericordioso di Dio.Anche la Chiesa Ortodossa, pa-triarcato di Bucarest, ha dato il proprio contributo sul tema del Buon Pastore.Alla Chiesa Cattolica è toccato farci riflettere sul tema Uniti nel Regno di Cristo. Ha concluso la celebrazione la Chiesa Anglicana

con una preghiera.Prima di consumare un buffet preparato dai partecipanti, abbia-mo rivisto spezzoni del filmato ri-preso lo scorso anno in occasione della firma dello Statuto ed abbia-mo ascoltato suor Cecilia che ci ha parlato delle attività ecume-niche del Centro di Montorso, in particolare del campo estivo ecumenico per giovani (30 luglio – 6 agosto) dedicato al tema della Confermazione.Ora le Chiese si rimetteranno al lavoro comune, perché questo “bebé” che ha compiuto appena 1 anno, possa crescere sano e forte per dare lode a Dio attraverso tut-ti i suoi esponenti.

Past. Michele AbiusiSegretario del C.C.C.M.

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FERRINI HA CONSEGNATO ATTESTATI AGLI STUDENTI DEL RAFFAELLO

Presidente dei giovani imprenditori a UrbinoURBInO - Federico Ferrini, pre-sidente del Gruppo Giovani Im-prenditori di Confindustria Pe-saro Urbino, assieme a Manuela Andreani ed Elisa Giorgi, alla presenza del dirigente scolastico Bruno Papi e di Lorena Luccari-ni, insegnante di diritto e finanze, responsabile del progetto, hanno consegnato gli attestati di parte-cipazione agli studenti dell’Istitu-to di Istruzione Superiore Liceo Classico “Raffaello”, indirizzo Pe-riti per il Turismo, partecipanti come hostess al VI° Forum Inter-regionale del Centro “Little Italy, Big Italians”. Il dinamico “number one” Federico Ferrini, davanti agli alunni, ha immediatamente invi-

tato di nuovo la scuola come part-ner al prossimo meeting che si terrà sempre a Pesaro il prossimo 22 e 23 novembre: “Squadra vin-cente non si cambia” ha dichiarato con estrema fermezza ed orgoglio. In uno scenario in cui le aggrega-zioni fra imprese e scuole sono diventate strategiche per l’orien-tamento, il rapporto con la scuola di Urbino sta diventando a tutti gli effetti un supporto ingegnoso per sfruttare appieno le potenzia-lità delle sinergie tra le aziende e la formazione. Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria da sempre attento alle problematiche dei giovani allo scopo di favorirne l’inserimento nel mondo del la-

voro vuole dare continuità ad un percorso formativo che per gli stu-denti del corso turistico della città ducale rappresenta un’ esperienza di grande pratica e professionalità “sulla spinta del notevole interesse riscontrato tra i giovani stessi”, ha evidenziato Federico Ferrini.

eg© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pesaro 24 giugno 2012 9Br

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A cura di Vittorio Cassiani

DOMENICA 24 GIUGNOCON IL CAI – Escursione ai monti Sibillini: da Forca di Presta a Foce. Accompagnatori: Sandro Selandari (0721/806610) e Franco Turbitosi.LA PARROCCHIA SAN MARTINO – Celebra il 50° di ordinazione sa-cerdotale del parroco don Franco Tamburini. Sante Messe alle ore 7.30 – 9.15 – 11.15.NEL LAGO DI MERCATALE – Si con-clude il campionato italiano master di canottaggio.BEACH MINI RUGBY – Termina, a Baia Flaminia, il torneo, per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, organizza-to dall’ASD Formiche rugby Pesaro.NELLA GALLERIA ART 65 – In via Giordano Bruno n°. 65. Si conclude la mostra di Lino Sabia.DI STAGIONE IN STAGIONE – Termina la mostra di Katane Azoe. Candelara, Sala dei Capitani. Info: 333.3866081.A CANDELARA – Palazzo comuna-le. Ultimo giorno per l’esposizione di Andrea Bertuccioli e Rossella De Stefani: “Due luci al presente”. Info: 333.3866081.

LUNEDI’ 25 GIUGNO“GIOCATI L’ESTATE 2012” – E’ in svol-gimento, fino al 27 luglio, l’oratorio estivo proposto, dal lunedì al venerdì con orario 8.00-12.30, dalla parroc-chia Santa Croce (tel. 0721/453529). Vi partecipano bambini e ragazzi della scuola dell’obbligo seguiti da cinquanta educatori.

ESTATE AL CENTRO – L’oratorio estivo, promosso dalle parrocchie dell’Unità pastorale (Cattedrale, San Giuseppe e Santa Lucia), per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, è in corso, presso i locali di via dell’Arsenale n°. 25, fino al 20 luglio (tutte le mattine dal lunedì al sabato).MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA – Da oggi fino a lunedì 2 luglio viene proposta la 48^ edizione: in piazza del Popolo, teatro Sperimentale e cinema Astra.“TELEFONO AMICO” - Per ascolto e consulenza, dal lunedì al venerdì con orario 16-18: tel. 0721/33327.ITALIANO PER STRANIERI – Lezio-ni vengono impartite nelle sedi di Pesaro (via Luca Della Robbia, 4) e di Morciola di Colbordolo (via Nenni n°. 35). Info: Patrizia Girolomomi (tel. 0721/3592809). FESTA DEL PORTO – La settimana di avvicinamento alla festa si apre (ore 21) con “Preghiera mariana e testi-monianza di don Marco de France-schi nel 50° di sacerdozio”.

MARTEDI’ 26 GIUGNOGIAN CARLO POLIDORI – “Un gran-de ceramista, un grande maestro”. Mostra a cura di Giuliana Gardelli e Claudio Giardini. Palazzo Mosca. Fino al 9 settembre. Orario: martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.13 e 16-19.30; mercoledì 10-13.“WEB DESIGN ED ARTE ELETTRONI-CA” – Conferenza di Claudia Berto-lucci. Biblioteca San Giovanni, ore 21.15.

MERCOLEDI’ 27 GIUGNOIN ROMANIA – Una delegazione della parrocchia dell’Unità pastora-le centro parte per la città di Recita (Romania) ospite della comunità or-todossa dei Santi Pietro e Paolo che celebra la festa patronale.UNA GIORNATA PIENA – Dalle ore 17.30 “Girobike” (partenza da piaz-zale della Libertà). Dalle ore 18 alle 23, mercatino artigianale al mare (via Nazario Sauro). Ore 21.15: Concerto dei Soulfix (Palazzo Ricci, via Sabba-tini) e “Bimbi svegli” (piazzale della Libertà).

GIOVEDI’ 28 GIUNGOCONCERTI AL TRAMONTO – Ap-puntamento inaugurale a Santa Co-lomba, “Casa Aura”, dalle ore 19.30. Si produce il Gruppo musicale “La Damigiana”, con brani appartenti al genere popolare marchigiano.“FUORI LE IDEE” – Lettura dei rac-conti in concorso e premiazione dei vincitori. A cura dell’Informagiovani. Biblioteca San Giovanni – Sezione letteraria. Ore 21.00.

VENERDI’ 29 GIUGNO“IL PESCE NELL’ARTE” – Esposizione di nature morte. Museo della mari-neria W. Patrignani, in viale Pola n°. 9. Fino al 27 ottobre. Orario: venerdì, sabato e domenica 10-13 e 16-19.“CANDELARART” – Da oggi al 22 luglio. Mostra collettiva: “Luce: il paesaggio”. Candelara – Salone dei Capitani. Info: 333.3866081.FESTA DEL CICLISMO – A Cattabrighe,

nella sede del Centro socio-culturale Vismara. Ore 20.00. Dirigenti, tecnici e sponsor festeggiano il felice esito della 10^ edizione del Gran premio “giovanissimi” organizzato da Euge-nio Arduini e soci.L’AFFIDO FAMILIARE – Si conclude, nella Sala rossa del Municipio, il cor-so rivolto a tutti (famiglie e singoli) in ordine a “Il concetto di famiglia, la normativa, aspetti giuridici dell’affi-do familiare”. Dalle ore 20.30.

SABATO 30 GIUGNOPELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE

– Con la parrocchia San Francesco d’Assisi (Cappuccini). Da oggi al 4 lu-glio.“LA DONNA SI RACCONTA” – Sca-dono oggi i termini per partecipare al Premio letterario internazionale. Info: Raffaella Marini, via San France-sco n°. 52 (3347544804).CONCLUSIONE DELL’ANNO PASTO-RALE – Le parrocchie dell’Unità pa-storale del centro vivono insieme un momento di comunione fraterna nel-la sede di Santa Lucia. Il programma: Santa Messa (ore 18), incontro-con-versazione (ore 19), cena (ore 20).

SOLENNITA’ DEL SACRO CUORE SU RADIO MARIA

Diretta dalla Casa FrancescanaVenerdì 15 giugno, Solen-

nità del Sacro Cuore di Gesù, lo studio mobile di Radio Maria per le Pro-

vince. di Ancona-Pesaro-Urbino, ha trasmesso in diretta da Pesaro l’ora di spiritualità delle ore 16,45. La trasmissione è avvenuta dalla Cappella della sede centrale del-le Volontarie Francescane delle Vocazioni, nota anche come Casa Francescana di via Guidi. L’evento è stato particolarmente significati-vo ed emozionante per una serie

di volute “coincidenze”, dal mo-mento che con questa Solennità la Chiesa celebra anche la giornata di santificazione sacerdotale. L’Istitu-to delle Volontarie Francescane è stato, infatti, fondato dal Servo di Dio P. Giuseppe Bocci - frate cap-puccino salito al cielo nel 1974 ed il cui processo di beatificazione si è felicemente concluso nel 2000 - per promuovere e sostenere le vocazioni alla vita religiosa e sa-cerdotale. Padre Giuseppe è stato giustamente definito “modello per

ogni promotore delle vocazioni sacerdotali” ed ha messo al centro della propria opera per le vocazio-ni la SS. Eucaristia ed il ricorso fi-ducioso alla Madre di Dio. L’ora di spiritualità è stata guidata dal suo figlio spirituale P. Marzio Calletti che quest’anno ricorda il 30° anni-versario della propria ordinazione sacerdotale. L’animazione liturgi-ca è stata curata dall’Associazione Fraternità San Francesco di Pesaro, gruppo di famiglie, adolescenti e giovani fondato 28 anni fa dallo

stesso Padre Marzio. Anche il can-to di apertura della celebrazione, non a caso intitolato “Gesù ruba-mi il cuore”, ed il canto conclusivo “Maria Fonte di pace” sono canti scaturiti dalla viva esperienza del-la Fraternità San Francesco, che propone a giovani e famiglie un cammino di spiritualità francesca-na con al centro le due grandi de-vozioni alla SS. Eucaristia ed alla Vergine Maria. Dopo la recita del santo Rosario e dei Vespri della fe-sta liturgica, l’omelia di P. Marzio

ha sottolineato la gioia profonda ed il senso di speranza che av-volge la festa del sacro Cuore di Gesù. Fissare lo sguardo su questo cuore significa, infatti, gettare una luce sul mistero di Dio stesso. Il collegamento si è concluso nella gioia fraterna di aver portato con il proprio servizio la parola ed il canto dei francescani di Pesaro a tutte le Nazioni del mondo.

Paolo Barbadoro - Fratenità Francescana -Pesaro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA 27^ EDIZIONE DEL PREMIO AL VOLONTARIATO ONCOLOGICO

Lo Speciale Donna alla Barbasetti

Giunge alla 27^ edizione il Premio dell’associazione “Speciale Donna” che que-

st’anno verrà consegnato il pros-simo giovedì 28 giugno alle ore 19.30 presso la Loggia del Genga del Palazzo della Prefettura in

piazza del Popolo (ingresso libero). A ritirare l’ambito ri-conoscimento (che in passato è stato conferito a personalità di spicco come Madre Teresa di Calcutta, Rania di Giordania, Tosca Toschi), sarà Maria So-fia Barbasetti di Prun Apollo-ni. Classe 1926, romana, è ora Vice Presidente dell’Associazio-ne AMSO (Assistenza Morale e Sociale negli Istituti Oncolo-gici), che la vede attivissima dal 1972. Fin da giovane si è sem-pre impegnata in servizi volon-tari per situazioni di bisogno emergenti, in varie associazio-ni di volontariato e dal 1945 al 1971 anche in molte città ita-

liane. Dall’attività di volontariato svolta nel reparto di otorinolarin-goiatria, decide di specializzarsi in foniatria, si diploma all’università come tecnico e inizia per l’AMSO l’attività di riabilitazione foniatri-ca per i pazienti laringectomizzati.

Da questa attività nata dall’AMSO e da Maria Sofia, nel 1997 si isti-tuzionalizza il servizio di riabili-tazione foniatrica dell’I.R.E. Tanti i riconoscimenti in questi anni: Premio Gianni Vannucci nel 1992; Premio Professionalità e Lavoro nel 1993 dalla Nuova Alleanza Comuni d’Italia ALNACI per la sua opera di volontariato svolta con dedizione, amore ed altrui-smo nella Assistenza ai malati”; Premio ALI DI ANTEA 2011. E’ una donna dall’energia indoma-bile ed è veramente difficile de-scrivere tutte le attività in cui si è spesa con grande amore e passio-ne. Il filo conduttore rimane co-munque AMSO, che dal 1972 ad oggi in quanto l’Associazione si è sempre impegnata per lo sviluppo del volontariato sia in Italia che all’estero, con un grande impegno da parte di Maria Sofia.

Francesco Gennari © RIPRODUZIONE RISERVATA

Terenzi Luca (31 anni) e Curzi Mirka (30 anni)Brualdi Paolo (40 anni) e Corsini Romina (41 anni)Fulgini Lorenzo (32 anni) e Carloni Laura (32 anni)Caielli Stefano Maria (45 anni) e Battaglia Monica (43 anni)Primavera Davide (40 anni) e D’anna Eleonora (31 anni)Di Masi Claudio (30 anni) e Romani Katja (30 anni)Berardinetti Michele (28 anni) e Impagnatiello Ilaria (26 anni)Fabbrini Michele (26 anni) e Ramaioli Elisa (25 anni)Tiani Mauro (37 anni) e Bernucci Maria Elena (37 anni)Bonfanti Mauro (38 anni) e Zheng Nan (33 anni, cinese)Baiocchi Daniele (39 anni) e Leonardi Lucia (33 anni)Pacini Matteo (31 anni) e Paolucci Giulia (29 anni)Tassoni Alessandro (32 anni) e Riccardi Melissa (32 anni)Frascali Luca (28 anni) e Ceccarini Claudia (29 anni)Kilani Moez (28 anni, tunisino) e Leonardi Raffaella Anna (41 anni)Bartolucci Giorgio (64 anni) e Santini Giancarla (66 anni)Franca Franco (59 anni) e Capolongo Eleonora (58 anni)Guerra Roberto (70 anni) e Cesaroni Gina (62 anni)Sbrozzi Marco (53 anni) e Tinti Stefania (44 anni)Roveti Marco (33 anni) e Festa Laura (35 anni)Battelli Dino (60 anni) e Ricci Ornella (54 anni)Eramo Claudio (30 anni) e Buttiglione Anna (28 anni)

Avviso di celebrazione di matrimonioMattioli Alberto (43 anni) e Battaglia Maria-Ramona (37 anni)

PUBBLICAZIONI COMUNE DI PESARO

a cura di Caterina Tani

Page 9: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

amicoil nuovo• •Pesaro24 giugno 201210IN LIBRERIA L’ULTIMO SAGGIO DEL PESARESE GIORGIO GIUDELLI

«Porto d’armi» Indagine BR-PalestinesiÈ da questa settimana in tutte le librerie,

l’ultimo saggio del giornalista pesarese Giorgio Guidelli dal titolo “Porto d’ar-mi - Indagine sui rapporti BR-Palesti-

nesi” (Quattroventi Urbino). Da anni Guidelli affronta il delicato tema degli anni di piombo, con particolare riguardo alla regione Marche. I suoi studi e le sue inchieste inedite hanno suscitato attenzioni in Italia ed Europa, ispi-rando film, drammi teatrali e documentari tivù e radio. Questa volta il suo studio si con-centra sull’estate del 1979. A un anno appena dal sequestro e assassinio di Aldo Moro, una barca a vela, il Papago, salpa dall’insospet-tabile porticciolo di Numana, all’ombra del monte Conero, a pochissime miglia da Anco-na. A bordo, quattro brigatisti. La barca è di-retta in Libano. Ad attenderla, in una baia nei pressi di Tripoli, militanti palestinesi, armati

fino ai denti. La cabina viene imbottita di fu-cili, mitraglie, esplosivo al plastico, ordigni ad alto potenziale e bazooka.L’arsenale viene trasportato in Italia, fino all’Adriatico settentrionale. Dalla laguna, le armi vengono smistate in Veneto, Lombar-dia e Sardegna, fino a raggiungere tutte le colonne Br, ma riservate anche all’Olp, all’Ira e all’Eta. L’operazione Francis, una sorta di network del terrore precursore di Al Qaeda, non è una crociera a zonzo per il Mediter-raneo. Paolo Valeri, cronista protagonista di questo rigoroso saggio-inchiesta mime-tizzato da romanzo, indaga sulle ombre che avvolgono la missione internazionale, miste-riosamente portata a termine in pieno con-flitto araboisraeliano. Ne emerge un quadro sconcertante, una ragnatela di quesiti formu-lati grazie alle esclusive e inedite rivelazioni

di ex militanti delle Br e allo studio approfondito di carte e documenti. Un libro che s’apre con un giallo ma che si chiude con altri dieci, in un ineffabile desiderio di conoscenza dei segreti che costellano, inesorabilmente, le ferite più laceranti degli Anni di piombo. Di Giorgio Guidelli ricordiamo altri quattro fortunati saggi sugli Anni di piombo: Ope-razione Peci (QuattroVenti 2005), Terra di Piombo (QuattroVenti 2007), L’auto insab-biata (QuattroVenti 2008), Un ragazzo così (QuattroVenti 2011).

A cura di Luca Pedini © RIPRODUZIONE RISERVATA

Immagine di copertina: “Rosse Conero”, Milena Orlandi, Macerata 2012

Giorgio Guidelli

Porto d’armiIndagine sui rapporti BR-Palestinesi

IL RITORNO AI VALORI DELLA PUREZZA SERVITI DA UNA FEDE SINCERA

La poetica di Sergio Soldani

Sergio Soldani, venerdì 15 giu-gno alle ore 16.30, è stato invi-tato al Centro di Formazione e

orientamento cooperativa Labirinto di Pesaro, grazie alla disponibilità del dott. Vittorio Ondedei. Solda-ni, originario di Porto S. Giorgio, è un poeta eclettico, filosofico, com-

plesso e pieno di stati d’animo. Nel libro “Intrusioni” (XIII raccolta poe-tica), Soldani usa la parola come un chiodo per scendere verso gli abissi e risalire nel vero canto della poesia. Nel linguaggio di Soldani che sop-pesa ogni parola, nulla è consueto. Egli sa creare una poesia universale nel pieno del caos politico. I poeti, se sono genuini, devono a loro vol-ta continuare a ripetersi “non lo so” mantenendo intatto lo stupore.Sergio ha cominciato a scrivere mol-ti anni fa, dietro alle vicissitudini di un fratello malato, ricoverato in

un istituto marchigiano. Come dice Paolo Tuzzato nella bellissima prefa-zione: “il tema portante dell’intrusio-ne batte come un maglio percussivo, anticipando i motivi dell’alienazione, il male di vivere, l’eterno dolore, che richiamano alcuni passi di Pasolini della religione del mio tempo, con quel senso di angosciosa inquietudi-ne della città che ‘aliena tempesta di caseggiati’ reticoli di strade convul-se, dove brulicano flussi e riflussi di un gregge anonimo… offeso.. senza posa… il cuore arido, etc…”.Sergio Soldani è un poeta importan-

te che ha uno spiccato spirito di os-servazione. Il suo corpus poetico è ricco di impegno, di storia, di crona-ca, di cadenza ma anche di ragione e libertà. La poesia per Soldani è una missione e un lavoro manuale. Ser-gio riesce ad amplificare e sublimare la disperazione rendendoci testimo-ni della sua storia poetica ed umana. La sfida del poeta si trasforma nella ricerca di spazi lontani, nel groviglio dell’infanzia e dei ricordi. Filano nei versi città. Luoghi, balconi, paesaggi, la figura dei genitori, la dolcezza per i figli, il calore dei poeti amici da cui

affiora il frangersi della sua anima tormentata e la ricerca della luce in Dio. La sua può essere una poesia del tempo sacro, come bisogno di nuovi e più alti orizzonti, come for-ma d’ascolto o gioco solitario.La poesia di Sergio Soldani è un dia-rio mentale e per questo complessa e completa. Essa è ricerca, parola, continuo viaggio interiore sugli al-tri e sulle cose, colloqui e metafora, ripetersi di simboli, di riferimenti culturali. Soldani è sempre Soldani, dall’inizio alla fine, voce preziosa e rara nel panorama della poesia at-tuale. Per colmare il vuoto morale del nostro tempo con il ritorno ai valori della purezza serviti dalla pre-senza di una fede sincera.

Donatella Galli © RIPRODUZIONE RISERVATA

SAGGIO FINALE SCUOLA INFANZIA MILLECOLORI

La nostra amica campagnaUn altro anno è passato e con l’ultimo

mese d’attività, Giugno, i bambini della scuola dell’infanzia “I Mille-

colori” di Piazzale Carducci animano, alla presenza dei genitori, il loro piccolo saggio fi-nale festeggiando sull’aia, già perchè il tema progettuale prescelto era “La nostra amica campagna”.Un’interessante scelta didattica quella di far conoscere ai nostri piccoli un mondo non così distante dalla loro vita di ogni giorno: da dove viene il latte o le uova, chi produce il miele o di cosa è fatto il pane sono solo alcune domande che l’amica cam-pagna a saputo loro rispondere.Dall’abilità manuale ricreando, in classe, cicli produtti-vi vegetativi in miniatura al festeggiare sul-l’aia il passo è stato breve per i nostri contadinelli in erba che con canti e balli sulle note di “Viva la campagna”, “Campagnola bella” “Nella vecchia fattoria” e “Il contadino” hanno animato e mimato, a loro modo, il duro lavoro dei campi.Se ieri si can-tava per festeggiare i raccolti..., quell’identico spiri-to ha guidato oggi questo saggio per festeggiare il

“raccolto” d’un anno e perchè no d’una vita: bravi

bambini e brava Francesca, la loro maestra e ani-matrice del progetto, che vogliamo pubblicamente ringraziare per il lavoro svolto ora che lascia l’in-segnamento e ne siamo certi un vuoto resterà nel cuore di chi ne ha apprezzato il lavoro, l’amore e la dedizione profusa, negli anni, ai tanti piccoli a Lei affidati.

Giuseppe Campanella© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA NUOVA SCUOLA

La voce dei licealiPESARO – Grande partecipazione di pub-blico lo scorso 17 giugno al parco Miralfiore in occasione della festa di fine anno scolasti-co de “La Nuova Scuola”. Presenti centinaia di studenti, genitori e insegnanti del liceo classi-co “Storoni”, dello scientifico “Piccinini”, della scuola media “Campanini”, della primaria “S. Maria del Porto”, della scuola dell’infanzia “S. Teresa del Bambini Gesù” e del nido “Cilla”. Particolarmente significative le riflessioni di alcuni studenti del primo anno dei Licei che raccontano di una esperienza umanamente interessante vissuta durante l’anno scolastico. Ne riportiamo alcuni stralci. “L’anno scorso mi alzavo la mattina sapendo che per essere accettato dagli altri e non esse-re preso in giro avrei dovuto fare una pagliac-ciata, per mantenere una posizione di leader. Ora, invece, la mattina non mi alzo per esse-re il leader, ma per dare il massimo, so che non ho bisogno di fare cavolate, in quanto mi sento amato ed accettato per quello che vera-

mente sono. Mi sento libero”. Ed ancora: “Io sono venuto in questa scuola anche se i miei Professori mi avevano sconsigliato il Liceo Scientifico, ma ora mi accorgo che ho fatto bene a venire qui, li ho smentiti! All’inizio dell’anno quando i miei amici mi chiedevano perché ero venuto in questa scuola non sape-vo rispondere, ma nel secondo quadrimestre ho capito che qui mi sento me stesso, non ho bisogno di indossare una maschera davanti agli altri”. Un’altra studentessa: “Ho imparato a stare fino in fondo nelle cose, ad affrontarle con tutta la mia persona, con tutta me stessa seguendo il lavoro proposto. Un altro punto in cui sono cambiata è il fatto di seguire i prof come punto di riferimento, come una guida non solo dal punto di vista scolastico ma an-che per la mia vita”. E c’è chi aggiunge: “Mi sono accorta che posso guardare gli altri e aiutarli e non semplicemente pensare ai miei problemi”.

PESARO – Con una straordinaria partecipazione di cittadini e au-torità ha avuto luogo lo scorso 13 giugno la manifestazione in ricor-do di Falcone e Borsellino che ha visto come relatore Giuseppe Ayala, magistrato del pool antimafia, che ha rappresentato l’accusa nel più

grande processo contro i compo-nenti dell’organizzazione mafiosa. L’iniziativa, promossa da “La Rosa di Pesaro” e coordinata dal senato-

re Giuseppe Mascioni, si è conclusa con la consegna da parte del sinda-co Luca Ceriscioli, di una ceramica locale al giudice Ayala.

IL GIUDICE AyALA A PESARO

Ricordando Falcone e Borsellino

Page 10: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 2012 11amicoil nuovo• •

Redazione di Fano:Via Roma, 118 - 61032 FanoTel. 0721 802742 dir. 803737 Fax 0721 825595E-mail: [email protected]

Fossombrone Cagli Pergola

RACCONTACI IL TUO CAMPO SCUOLA

L’estate, si sa, è per antonomasia il tempo dedicato al riposo e al divertimento. La nostra diocesi propone, per tutti i ragazzi, tante iniziative, in particolare i

campi scuola.Sei un parroco che parte insieme ai giovani per questa bel-la esperienza, un capo scout, un educatore o un ragazzo/a che ha deciso di partecipare a qualche campo? A tutte le parrocchie, i gruppi e le associazioni presenti nella nostra diocesi chiediamo di “raccontarci il proprio campo…”. Come fare? Semplicissimo. Scrivete un breve articolo (lun-

ghezza 2.000 battute) corredato da belle foto (3 o 4) che raccontano, in maniera significativa, la vostra esperienza. Poi, inviate il tutto alla nostra redazione entro la mattina-ta del martedì ([email protected]). Inoltre, se volete, potete lasciare una frase, un’immagine, un pensiero del vostro campo anche sulla nostra pagina facebook face-book.com/il.n.amico. Con il vostro contributo, realizzere-mo sul nostro settimanale delle pagine speciali proprio sui campi scuola. Le attività di agosto saranno raccontate nei numeri de “Il Nuovo Amico” in uscita a settembre (la nostra redazione, nel mese di agosto, rimarrà chiusa).

La Redazione© RIPRODUZIONE RISERVATA

AgeNdA deL veSCOvOvenerdì 22 e sabato 23 giugnoa Loreto, partecipa al Convegno Catechistico Regionale Marche

domenica 24 giugnoore 11, conferimento del Sa-cramento della Confermazione presso la parrocchia di Cagliore 18, posa della prima pietra del Centro Alzheimer

A cura dellaSegreteria Vescovile

Festa del Gruppo scout Fano I° 2012

“Tutto con il gioco, ma niente per gioco”

FANO - E’ una caldissima dome-nica pomeriggio d’estate e come tutti i fanesi, anche gli scouts del gruppo Fano I° F.S.E anelano ad un fresco tuffo nel mare… e in-

vece si tuffano nella loro “fresca” uniforme e si ritrovano all’Orato-rio di San Cristoforo, con le loro famiglie, a concludere con una grande festa l’anno di attività.

Si potrebbe pensare che non ne valga la pena, che per niente al mondo non si possa perdere una domenica di mare, ma vederci tutti insieme, bambini, ragazzi, giovani e adulti che condividono una strada impegnativa, a volte impervia, ma certo meravigliosa e ricca di tante soddisfazioni per la-sciare il mondo un po’ migliore di come l’hanno trovato, rende quel-la giornata così carica di emozio-ne da pensare che essere lì è cer-tamente una gran fortuna. Nei giochi fantasiosi e divertenti ideati dai Capi, i ragazzi, ma so-prattutto i genitori, competitivi e scherzosi, non si sono tirati indie-tro mettendosi volentieri in gioco per vincere le Olimpiadi 2012, per l’occasione trasferite a Fano. “Tutto con il gioco ma niente per

gioco” dice Baden Powell, e dopo tanti anni di attività e servizio di molti Capi è ogni volta più com-movente pensare come lo scou-tismo offra la possibilità di fare esperienza di questo insegnamen-to e viverlo nel quotidiano.Don Francesco L. ha celebrato la Santa Messa, da buon conoscito-re del nostro mondo nell’omelia si è rivolto più volte ai più piccoli e ai più grandi per ricordare che il buon seme è la Parola di Dio, Pa-rola che va ascoltata e messa in pratica ogni giorno. Dopo la cena insieme, preparata dalla preziosa collaborazione del-l’Oratorio, alcuni genitori e ragaz-ze scout si sono cimentati nell’or-mai decennale spettacolo serale; con il musical “Aggiungi un posto a tavola” si sono uniti il diverti-

mento e la riflessione, in modo leggero ma con molto impegno degli attori è arrivato a tutti un messaggio di amore e di pace.Come tutti gli anni questa festa rappresenta un bel modo per riu-nire le esperienze dell’anno e per augurarsi a vicenda di vivere nel miglior modo le attività estive. Buona strada a tutti!

Elisa B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

padre MarIno Mazzola ordInato presbItero

“Scegli la via della debolezza peraffermare la potenza dell’amore”FANO - «Guarda che il Crisma non se ne va». È una frase “rubata”, ma che rende il senso di un ordinazio-ne. È, infatti, quello che il vescovo Armando ha detto, quasi scherzo-samente, a padre Marino Mazzola nel giorno della sua ordinazione presbiterale, avvenuta sabato 16 giu-gno nella Cattedrale di Fano. Subito dopo l’unzione delle mani. Prima di ripulirsi dell’olio in eccesso, il Vesco-vo ha voluto ricordare che il profu-mo del Crisma non abbandonerà mai Marino per tutta la sua vita. Una consapevolezza ed una respon-sabilità allo stesso tempo.Padre Marino, già monaco della co-munità camaldolese di Monte Giove di Fano, si porta alle spalle un lungo ed attento percorso di discernimen-to. Prima la vita lavorativa, poi la scelta monastica e, infine, la volontà di divenire presbitero. Un ministero, quest’ultimo, che eserciterà certa-mente a servizio dei suoi confratelli,

ma – come ha ricordato il vescovo Trasarti – che sarà a disposizione di tutta la Chiesa.«La parabola del granello di sena-pe rivela le proporzioni del Regno: il piccolo nucleo dei discepoli del Regno diventerà un grande albero accogliente. – ha detto il Vescovo durante l’omelia – Così Gesù, picco-lo seme del Padre, diventerà albero

di persone libere dalla voglia di con-tarsi e di contare. Siamo pertanto chiamati a disintossicarci da una religione di successo, affidata ai no-stri sforzi e frutto del nostro volere». Nella sua riflessione, Trasarti non ha trascurato di affrontare le criticità attuali della Chiesa: «L’umiliazione che stiamo vivendo ci permette di riconoscere la debolezza e di assu-

mere la nostra stessa umiliazione per poter testimoniare la nuova presenza di Dio dentro una Chiesa umile ed umiliata di cui tutti faccia-mo parte».Al termine, il vescovo Armando ha rivolto alcune parole all’ordinando padre Marino: «Il Signore ha posato il suo sguardo su di te, ti ha chiama-to ad una vocazione santa e ad un

ministero che ti conforma in tutto e per tutto a lui Sacerdote, Re e Profe-ta. Ricevendo il sacerdozio nel grado del presbiterato, tu avrai il “potere” di perpetuare il miracolo eucaristico. Le tue mani e le tue parole faranno, del pane e del vino, il corpo e il san-gue del Signore, rendendo presente la sua azione salvifica in mezzo al popolo. È un potere straordinario e tremendo – ha concluso il Vescovo – che segna tutta la tua vita, in primo luogo dal punto di vista di ciò che sei e, poi, per ciò che devi fare».Ecco, dunque, il duplice aspetto di quel Crisma che si lega indissolubil-mente con la vita di chi lo riceve: la consolazione di sapere con certezza per chi si opera e la responsabilità di portare a termine il nostro compito con una dedizione particolare, ma sempre consci che il progetto non è mai il nostro, bensì del Signore.

Matteo Itri© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 11: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 201212 Fano Fossombrone Cagli Pergola

Martina Pieri, volontaria al FaMily 2012, racconta la sua esPerienza (i Parte)

“I grandi eventi smuovonole coscienze”Sono già stati detti tanti grazie,

dette cose tanto tanto belle, fatte un po’ di polemiche, di quelle sane.

Allora vorrei condividere con voi tre episodi di questo Family, che mi sono capitati, ma che, a mio parere, racchiudono grandi verità. Il primo mi è capitato quando, una delle tante sere tardi al Pirellone, siamo andati a prendere in Stazione Centrale la delegazione dello Zim-babwe che era arrivata. Non tro-vandola, abbiamo chiesto ad alcune guardie che facevano il turno di sor-veglianza. Ci hanno chiesto come, dove, perché. Delegazioni mondiali, a Milano, per l’Incontro Mondiale delle Famiglie, rispondiamo noi.Una guardia sbuffa, con arroganza “non è meglio che invece di spende-re 2 milioni per questa roba, il Papa glieli dà direttamente a quei pove-racci!?” Permettetemi di citare Gior-gio Gaber: ‘e allora qui m’inc****’. O meglio, noi non ci siamo arrabbiati, ma abbiamo salutato gentilmente e ringraziato per l’attenzione. Da qui parte la prima riflessione. I Grandi Eventi nascono per lo più per volere

di Giovanni Paolo II, basti pensare alle Giornate Mondiali della Gio-ventù o allo stesso Incontro Mon-diali delle Famiglie. E non sono fine a se stessi, nulla di cristiano è fine a se stesso. Sono mandati. Mandati di fede, di testimonianza, di amore e di fratellanza. Noi che l’abbiamo pro-vato sulla nostra pelle lo possiamo testimoniare, anzi dobbiamo gridar-lo a gran voce. La scoperta di una fede cristiana di portata mondiale ha una potenza così dirompente che non può essere frenata. E’ impossi-bile da placare, come un fiume in piena. Come i nostri ringraziamenti di questi giorni, come i ricordi che ci scriviamo. Non possiamo tener-ci nulla per noi. Sono sicura che in questi giorni stiamo raccontando a chiunque quanto ci è accaduto al Family. La fede va spezzata, come il pane. Va condivisa con gli altri. Va alimentata grazie alla consapevo-lezza che tanti fratelli e sorelle nel mondo pregano come me.I Grandi Eventi non ci fanno fare segreto della nostra fede, reclamano di essere ‘urlati’. Reclamano di fare rumore, muovere coscienze, far na-

scere nuove consape-volezze e rinsaldare le vecchie. I Grandi Eventi ci fanno rimanere saldi nella fede più che mai, sono opere di missione che fanno brillare an-cora di più ogni cristia-no di luce propria. Non possiamo prescindere da queste fantastiche dimostrazioni di fede cristiana che racchiu-dono il mondo intero.La seconda riflessione parte dal mio ultimo servizio di do-menica. Ero alla cappella numero 10, con 80 volontari, per l’accompagna-mento dei vari ministri dell’Eucare-stia nei settori 32 e 34. Nella cappella ho trovato due diaconi molto gentili, e un volontario, che non era però in squadra con me, ma anche lui, come i diaconi, ‘presidiava’ la cappella. Un gentilissimo signore egiziano, naturalizzato italiano: sposato con un’italiana e con figli italiani. Mila-nese, per la precisione. Mentre insieme a lui e a Giuseppe, un altro volontario della cappella ac-

canto, provavamo i diversi ombrelli che i volontari avrebbero dovuto te-nere aperti sopra i ministri dell’Eu-carestia per essere visibili nei settori, si parlava del più e del meno. Di que-sto Family, dei turni e della Messa che di lì a poco sarebbe iniziata. Poi chiedo, voi due fate parte di qualche movimento qui a Milano? Entrambe sostengono di no, perché non vo-gliono essere etichettati con qualche movimento o associazione cristiana. Non per il momento almeno. Io in-vece, dico, sono di Azione Cattolica e ho fatto l’educatrice di ragazzi per

diversi anni, fino a che, per moti-vi di studio, ho smesso. Poi preciso che, secondo me, l’appartenenza a movimenti o associazioni non deve diventare fanatismo. Altrimenti il gioco non vale più la candela, tanto la verità è una soltanto, dico, quella lì, e indico le 79 pissidi, con dentro le particole, disposte con precisione lungo il tavolo. Il signore egiziano mi guarda e annuisce sorridendo e mi dice: hai detto una grande verità.

Martina Pieri© RIPRODUZIONE RISERVATA

alla sala della concordia il centro sPortivo italiano PreMiato con l’iMPortante riconosciMento

La “Goccia della Fortuna 2012” al CSI di Fano

FANO - “Per l’impegno e il sostegno della donazione di sangue svolto in affianco all’attività associativa tale

da concorrere ulteriormente al radi-camento nella comunità fanese della cultura della solidarietà a favore del-

la vita”. Con questa motivazione, sa-bato 16 giugno nella Sala della Con-cordia del Comune di Fano, l’Avis ha consegnato al CSI di Fano la “Goccia della Fortuna 2012”, riconoscimento che l’associazione conferisce a co-loro che si prodigano nella diffusio-ne e nella promozione del dono di sangue. A ritirare il premio, opera dello Studio A Tre di Fano, sono in-tervenuti, oltre ad un bel gruppo di giovani, il presidente del CSI Fano Francesco Iacucci e il vice presiden-te Francesco Paoloni i quali, visibil-mente emozionati, hanno ringrazia-to l’associazione per il ricoscimento. “Il CSI - ha evidenziato Iacucci - non intende lo sport solo come vittoria o successo, ma anche e soprattutto

come valore educativo al servizio della formazione della persona”. Il presidente di Avis Fano Massimo Seri, nel sottolineare l’importan-za del premio per l’associazione e per tutta la nostra città, ha voluto ringraziare tutti coloro che quoti-dianamente si adoperano per sensi-bilizzare alla donazione di sangue e i soci volontari per il loro prezioso contributo totalmente gratuito a fa-vore di chi ha bisogno. Intervenuti, alla cerimonia, anche l’assessore al Bilancio del Comune di Fano Ric-cardo Severi, il quale, donatore, ha ribadito il lavoro concreto di Avis a servizio del territorio e il presidente provinciale dell’associazione Daniele Ragnetti il quale, complimentandosi

per i risultati raggiunti, ha auspicato un impegno sempre maggiore per l’autosufficienza di sangue. Durante la serata sono stati premia-ti anche i donatori Avis più giovani, Anita Lo Tito e Paolo Falcioni. Un ricoscimento è stato consegnato an-che a Marilena Solini, l’infermiera che, alcuni mesi fa, salvò la vita a un donatore che, poco prima di donare il sangue, venne colpito da un’embo-lia polmonare.Presenti alla cerimonia anche il pre-sidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Fabio Tombari e il presidente della BCC di Fano Romualdo Rondina i quali hanno ribadito la loro vicinanza all’associa-zione.

FANO - Siamo a Giugno 2012 e da più di 15 anni la Coop. Gerico vive la cooperazione sociale non solo la-vorando con chi necessita di essere reinserito socialmente e lavorativa-mente a causa di inciampi, piccoli o grandi, della propria mente - che solo inciampando si apre e gene-ra amore, e si libera, e può volare.. – ma anche cercando sempre di svolgere mansioni che possano mi-gliorare il tessuto ecologico e sociale che ci circonda.Negli ultimi tre anni, lungo il percor-so che ha accompagnato lo sviluppo del progetto “Emporio ae, il mercato dell’altra economia”, gli operatori e i ragazzi della Gerico si sono trovati a vivere nella quotidianità un’apertura a molteplici aspetti della socialità, dai rapporti umani alla finanza etica, dall’alimentazione alla produzione di abbigliamento, sperimentando con incontri e confronti che l’atten-zione all’Uomo e alla Vita del Piane-ta non sono solo obiettivi di associa-zioni o slogan per cui indire giornate particolari, o concetti lontani per cui pregare dalle panche di una Chiesa, ad orari stabiliti. Amare l’Uomo e custodire la nostra casa più bella, quella che è di tutti e che tutti dovrebbero sentire propria è saper scegliere, è non smettere mai di farsi domande, è sentire il male

degli ultimi sulla propria pelle, e lottare per le ingiustizie che li atta-nagliano. Amare è carità, una carità che diven-ta stile di vita, che non si sente mai arrivata, che non si sa dar per vinta e che non può che allargare conti-nuamente i propri orizzonti.E allora l’attenzione agli ultimi è la promozione del commercio equo e solidale, è sostenere piccoli produt-tori che rispettano l’ambiente e che lavorano eticamente, è l’acquisto di prodotti che provengono dalle Terre liberate dalle mafie, è la riduzione dell’inquinamento con i detersivi e le stoviglie biodegradabili, è saper sorridere, è accogliere tutti, nella crescita reciproca.E tutto questo intessendo reti di dia-logo e di scambio, per far sì che in-sieme si possa pensare che un gior-no non esistano più ultimi. Tutto questo accompagnato dalla forma-zione ad un nuovo pensiero sociale di coloro che sono ancora liberi di sognare e che soprattutto si merita-no un modo migliore: i bambini e i ragazzi.Con la fine della scuola si chiude il terzo anno di attività della Coop. Sociale Gerico nelle scuole. Dai percorsi di Eco Sostenibilità ambientale, di alimentazione con-sapevole, di riciclo e riuso e di rac-colta differenziata svolti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado negli anni passati,

affiancati da quelli sull’acqua pro-mossi dal Lab Ter Città dei Bambi-ni del Comune di Fano, per l’anno scolastico 2011/2012 c’è stata un’ar-ricchente richiesta di collaborazione da parte degli istituti superiori della nostra città e dell’Istituto Alberghie-ro di Pesaro.La finanza etica: un tema lontano? No, è solo l’annoso problema dei soldi che facciano o meno la felicità. E i ragazzi parlano, si confrontano, chiedono, trovano soluzioni che la televisione non dà. E si genera una nuova mentalità. La partecipazione sociale: dovrebbe essere un dove-re, del buon cittadino e del buon Cristiano, ma purtroppo è un’idea andata persa e affrontata con rasse-

gnazione da parte dei giovani. E in-vece siamo stati in un eco villaggio, in Scozia, con una classe V del Liceo Scientifico, e abbiamo visto come il sorriso e la spiritualità possano fon-dere Uomo e Natura, possano aiuta-re a vivere collaborando e cooperan-do, dando un senso alto alla propria esistenza.Seminare piccoli segni di pace e d’amore nei giovani, in noi e in tut-ti coloro che ci circondano è quello che la Cooperativa Sociale Gerico cerca di fare ogni giorno, stimolando gli spiriti e le coscienze per costruire insieme una società più giusta e più solidale.

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Sabato 30 giugno il 7° anniversario di dedicazione della chiesaLA PARROCCHIA DI SAN PAOLO IN FESTAFANO – Dal 25 giugno al 1 luglio è in programma la Festa di San Pao-lo Apostolo al Vallato.Riportiamo, di seguito, il program-ma delle giornate:lunedì 25 giugnoI giovani di San Paolo presentano, alle ore 21.15 al Teatro Politeama, “Varietà alla fanese”martedì 26 giugnoore 21, Adorazione Eucaristica e confessionimercoledì 27 e giovedì 28 giugnodalle ore 19, serata di giochi e ani-mazione con i ragazzi e i giovanis-simi in parrocchiavenerdì 29 giugno – Solennità dei Santi Pietro e Paoloore 21, Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Tra-sartisabato 30 giugno – 7° anniversa-rio di dedicazione della chiesaore 18, Santa Messa e benedizione dei bambiniore 20, cena in piazzaSerata di festa, lotteria, giochi e balli di gruppoDomenica 1 luglioore 18.30, Santa Messa e conferi-mento dell’Unzione degli Infermi

Ultimo a chi?

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amicoil nuovo• •

FANO - Martedì 12 giugno, presso i locali parrocchiali di Torrette di Fano, l’équipe diocesana dell’Azione Cattolica dei Ragazzi ha consegnato

il tanto atteso testo guida per i cam-pi scuola estivi. Dopo lunghi mesi di studio e lavoro, il gruppo di edu-catori delegato a questo compito ha

prodotto, come ogni anno, un testo con brani biblici, approfondimenti, attività diversificate per età e tan-to altro materiale utile per le varie parrocchie che, nei prossimi mesi, proporranno l’esperienza del campo scuola estivo ai ragazzi delle scuole elementari e medie.La consegna di questo materiale è avvenuta in un clima di grande fra-ternità, in cui tutto il nutrito gruppo di educatori provenienti da tutta la Diocesi ha potuto apprezzare il la-voro che gli veniva consegnato. L’at-tenzione ai dettagli, come ogni volta,

caratterizza la minuziosa premura che l’ACR pone nel realizzare il suo obiettivo. Per l’occasione è stato rea-lizzato anche un inno ad hoc, oltre che una vera e propria coreografia. Tutti strumenti utili per la program-mazione di un campo scuola per ra-gazzi.Fabio Frattesi, responsabile diocesa-no dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, ci ha raccontato cosa ha significato nel concreto scrivere questo sussi-dio per gli educatori: “Un percorso faticoso, ma bello, che ha permesso a tutti noi educatori di riprendere in

mano un brano biblico, confrontarsi con esso e pensare le attività per tut-ta la settimana di campo scuola”.Quale sarà il tema dell’anno? Ovvia-mente rimane un mistero. Ogni par-rocchia, infatti, svelerà da sé questo segreto ai suoi ragazzi, che avranno la straordinaria opportunità di vi-vere un’esperienza di crescita bella, studiata per loro e condivisa dai loro coetanei, in modo da far continuare il campo scuola anche una volta ri-tornati a casa, tra gli amici.

MI© RIPRODUZIONE RISERVATA

13Fano Fossombrone Cagli Pergola 24 giugno 2012

[…] Anche a partire da motivazioni assai par-ziali, come quelle accennate sopra, è possibile far emergere cammini di vera crescita nella fede. Questo a condizione di saper dire la verità, anche se in modo caritatevole, su quale siano le condizioni essenziali della fede. Penso ad esem-pio a quando il celebrante, nel battesimo di un bambino, si rivolge ai genitori per chiedere loro

di rinunciare a Satana e di professare la fede della Chiesa. È bene precisare che l’incontro tra parroco e famiglia deve ordinariamente avve-nire con padre e madre insieme e non soltanto con uno dei coniugi. È necessario incontrarsi con tranquillità, per conoscersi soprattutto sul piano della fede e per far emergere i motivi più significativi per la richiesta del battesimo. Il

parroco dovrà saper manifestare il volto mater-no della Chiesa, che, come Abramo, sa sperare contro ogni speranza , accogliendo con affetto e simpatia le diverse storie personali e famigliari che hanno portato tanti ad allontanarsi da un cammino cristiano reale […]

+ Armando Trasarti© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Chiesa che genera/33

FANO - La conclusione dell’anno scolastico è stata celebrata dal liceo scien-tifico Torelli di Fano con un grande concerto pubblico presso la prestigiosa cornice della Corte Malatestiana. Gli studenti del liceo, molti dei quali suo-nano in diversi complessi giovanili e frequentano il conservatorio o altre scuole di musica, hanno eseguito pezzi cover di musica italiana e straniera (classica e moderna), ma anche inediti di loro composizione. Gli studenti sono stati coordinati dal direttore artistico m. Claudio Morosi e dai docenti del liceo Angelucci, Dobloni, Leonardi, Vagnini. Come ha detto il preside prof. Samuele Giombi, la serata ha saputo dimostrare che la scuola, oltre a mantenere la dimensione primaria di insegnare discipline curricolari, può anche assumere una seconda dimensione, cioè quella di essere un luogo in cui i giovani esprimano le proprie passioni e i propri talenti di altro genere, nella consapevolezza che tale seconda dimensione può anche in-cidere positivamente sulla prima sotto diversi profili. Inoltre il concerto ha avuto anche lo scopo benefico di raccogliere fondi per l’associazione men-sa di San Paterniano. L’iniziativa è molto ben riuscita, per quanto riguarda sia la presenza di pubblico (sino ad esaurimento degli oltre 700 posti della Corte Malatestiana), sia la qualità dello spettacolo offerto dagli studenti, sia la puntualità dell’organizzazione, sia lo scopo di beneficenza (sono sta-ti raccolti oltre 2.200 euro che verranno devoluti interamente alla mensa di San Paterniano di Fano). Se è stato possibile devolvere le offerte raccolte interamente allo scopo di beneficenza, lo si deve alla collaborazione del Comune di Fano (Assessorato cultura) e al contributo dato da alcuni spon-sor. La somma raccolta è stata consegnata al presidente dell’associazione mensa d San Paterniano, Gabriele Darpetti, il quale ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’iniziativa del liceo augurandosi che possa ripetersi in futuro.

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Grande successo di pubblico per “Note solidali”

Consegnato il testo guidaper i campi scuola estivi

X RASSEGNA DI CANTO CORALEORCIANO – Il coro Gaudium Vocis dell’Unione Roveresca e la parrocchia Santa Maria Novella di Orciano, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale e del Comune di Orciano, organizzano, sabato 23 giugno alle ore 21.15 nella chiesa di Santa Maria Novella, la X Rassegna di Canto Corale “Maria Giovanna di Capua”. Parteciperanno i cori “La Cordata”, di Montalto Marche (AP) e la Corale “F. Marini” di Ancona.

La mostra “Il Pane e la Croce”nella Concattedrale di FossombroneFOSSOMBRONE - “Il pane e la cro-ce”, la mostra del pane simbolo nella cultura del cristianesimo, nata da un’idea dello chef ricercatore Luca Zanchetti in collaborazione con l’as-sociazione culturale “La Scatola dei Bottoni”, prosegue il suo viaggio.Girovagando qua e là, sabato 9 e do-menica 10 giugno, è approdata negli spazi maestosi della Concattedrale di Fossombrone, completando così, nella solennità del Corpus Domini, festa liturgica del Corpo e Sangue di Cristo, il tour delle diverse par-rocchie dell’antica Forum Semproni, iniziato in marzo con l’esposizione nella cornice barocca della chiesa di S.Filippo, per poi essere accolta presso il Convento dei Cappuccini e

poi ancora nella chiesa di S.Antonio e S.Maria Ausiliatrice.Un’esposizione, quest’ultima presso la chiesa Cattedrale, densa di segni e significati, una piazza importan-te in una data altrettanto solenne, come quella in cui si celebra la festa dell’eucaristia, di quel pezzo di pane che consacrato sull’altare, seppur nella diversità, unisce tutte le dottri-ne cristiane.Sintonia perfetta con la mostra “Il pane e la croce” esposta in una delle due navate laterali, che ripercorren-do la storia dell’uomo dalle origini ad oggi, ne evidenzia l’intersezione con Dio attraverso il pane appunto.Pane che si dona e si spezza, come pure ogni giorno fanno i tanti volon-

tari che operano nei diversi settori e ambienti della società. Volontari convenuti in Duomo per la celebra-zione eucaristica di sabato 9 giugno, in occasione della seconda festa del volontariato che già da venerdì ha colorato le vie del centro forsempro-nese con stand, attività e iniziative.A tavola, sulla mensa eucaristica o nel dono di un servizio volontario e caritatevole, il pane ancora una vol-ta, ci ha unito e riunito. Tutti.Lo staff “panenostro.com” ringrazia Fossombrone, tutti i suoi sacerdoti e la cittadinanza, per l’accoglienza e il calore umano che in ogni tappa ci hanno riservato.

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Spiaggia dei Talenti 2012:una nuova finestra sul mare

FANO - Il 2012 è un anno di novi-tà per la Spiaggia dei Talenti che si ripropone con una nuova organizza-zione progettata dalla Cooperativa i Talenti. La Cooperativa eredita dal-l’Associazione Banca del Gratuito la gestione di questa spiaggia sociale e, pur arricchendola di novità, si con-serva aderente alla nobile idea che ben dieci anni fa ha dato vita a tale realtà: l’intenzione di valorizzare le capacità -i talenti appunto- sia di persone di buona volontà che san-no mettersi a disposizione dell’altro, sia di chi fa fatica a vivere. Questo è stato lo slancio che nel 2003 ha mos-so la Banca del Gratuito, rendendo, quella che era una piccola spiaggia, uno spazio tutto sociale dalle grandi potenzialità a favore di associazioni,

famiglie con disabili e uomini e don-ne in difficoltà. La Cooperativa ha interiorizzato il principio della Spiaggia e l’ha volu-to ammodernare nell’ottica di una migliore organizzazione al passo coi tempi. Proprio per questo, il 12 giugno 2012 ha invitato giornalisti e associazioni ad incontrarsi presso la Spiaggia dei Talenti, in modo da esporre il progetto evidenziando-ne il notevole valore sociale, che è testimoniato dalla partecipazione e dall’entusiasmo che in questi dieci anni hanno animato la spiaggia, tan-to che, solo lo scorso anno, ha avuto circa 3.800 presenze con la parteci-pazione dei Comuni e più di 500 con le Associazioni. Quella del 12 giu-gno si è rivelata una serata preziosa

perché, prima di tutto, ha consentito alle diverse e numerose associazio-ni, sparse in tutto il territorio, di far conoscere e a sua volta conoscere il degno fine che le anima. Da parte di tutte queste realtà è stata evidenzia-ta l’importanza di questo luogo, per le opportunità che presenta e per l’ospitalità che garantisce. La Spiag-gia dei Talenti quindi si offre come humus per la nascita di “un‘associa-zione tra Associazioni”, con l’intento di unire le forze per uno stile di vita più umano, che diventi un atteggia-mento diffuso e abituale per tutti. La Cooperativa ha già previsto attività di animazione per dieci Comuni e per venti Associazioni del territorio: la Spiaggia sarà anche luogo pre-diletto di numerosi eventi aperti a tutti, con l’intento di promuovere la cultura e di renderla accessibile alla società. Viene dunque offerto un progetto finemente tessuto, in cui valori sociali, virtù d’animo e uno spiccato interesse per il sapere, sono indissolubilmente intrecciati a dar vita ad una spiaggia di ampio respi-ro, la cui gestione prevede e richiede la partecipazione di tutta la società: unica grande dote richiesta è l’essere dispostia mettere i propri talenti al servizio del prossimo, così da garantire an-che ai più bisognosi la possibilità di assaporare la bellezza dell’estate in un clima accogliente e solidale.

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Page 13: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 2012 amicoil nuovo• •14

16

Festadell’AVIS

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aimc e age concludono l’anno sociale

Urbino _ La presenza della missio-naria urbinate Anna Rita Micelli delle Suore della Carità e l’inter-vento, non annunciato e quindi ancor più gradito, dell’Arcivesco-vo Mons. Giovanni Tani, hanno sottolineato ed accresciuto il si-gnificato ed il valore dell’incontro conclusivo dell’anno sociale di Aimc (associazione italiana mae-stri cattolici) e Age (associazione genitori) di Urbino tenutosi sabato 16 maggio a Ca’ Staccolo. Un’altra coincidenza importante, nonché voluta, è stata la scelta del luogo della cerimonia, l’area dove sorge la Cappella che fa da antesignana al Santuario del Sacro Cuore di Gesù la cui costruzione sta en-trando nella fase conclusiva.Ed è nella Cappella che ha avuto inizio l’incontro con la recita del Rosario con le Litanie del Sacro Cuore, cui ha fatto seguito la San-ta Messa concelebrata da don Clo-doveo Agostini, assistente eccle-siastico delle due associazioni e da don Salvatore Amico parroco di Ca’ Staccolo che ha tenuto l’omelia ed aveva arricchito ogni incontro con dotte, teologiche riflessioni sul vangelo di Giovanni. Al termi-ne della celebrazione eucaristica le presidenti Gina Venturi e Anna Rita Berardi hanno letto le con-suete, palpitanti preghiere dell’Ai-mc e dell’Age, e don Clodoveo ha

ringraziato dirigenti e soci per il lavoro svolto, dando a tutti appun-tamento per il nuovo anno sociale. Quindi suor Anna Rita ha portato la sua testimonianza di vita che, da 13 anni, dopo un soggiorno di 6 anni in Indonesia, compie come missionaria in un villaggio della Thailandia del Nord in una Casa di Accoglienza, creata dalle stes-se suore, dove trovano ospitalità ragazze in difficoltà, vittime o po-tenziali prede di feroci sfruttatori, e disabili in soggiorno diurno. Le sue parole e il racconto delle sue esperienze, reso con efficace e toc-cante semplicità, hanno commos-so i presenti, la maggior parte dei quali _ tra questi la maestra Tea Bruscia citata con affetto da suor Anna Rita dalla quale, oltre alle nozioni scolastiche, ha appreso a recitare il Rosario domestico _ l’ha conosciuta da sempre fino alla sua

partenza, giovanissima, da Urbino subito dopo il conseguimento del diploma magistrale. Anch’essa una maestra che ha scelto, tuttavia, di dedicare il suo magistero ai meno fortunati di un lontano paese asia-tico. Tra i presenti si è subito dato vita ad una raccolta di offerte per sostenere il lavoro di suor Anna Rita e delle suore della Carità, reso possibile dalla solidarietà della gente. A tale proposito chi vuole dare il proprio contributo può ri-volgersi all’Istituto S. Felicita delle Suore della Carità di via del Fian-cale 1 a Urbino indicando il de-stinatario dell’offerta, oppure fare un versamento sul conto corrente bancario: Mission Roman Catho-lic (Sof C Chae Hom) A/C n° 255 – 084304 – 5 Bangkok Bank S .W. I. F. T. “BKKBTHBK”Sobtui Branch,

Lampag - Thailand .Mentre il sole illuminava con i suoi raggi radenti lo splendido scenario che si coglie dal Santuario, volu-to dal compianto e venerato don Elia Bellebono, a seguito della vi-sione di Gesù che, nella chiesa di San Francesco, lo aveva ispirato ad intraprendere tale impresa cui è riuscito a dare il via _ ed ora in cielo ne attende il completamen-to in ciò favorendo la generosità di tanti _, tutti si sono riuniti sot-to l’ampio gazebo sistemato nel piazzale antistante la Cappella per consumare una merenda sor-tita dalle abili mani di tante mae-stre, mentre Condy, Delfina, Bru-na, Gina, Luciana, Anna Rita, un team instancabile ed estroso come sempre, ideavano e davano vita a simpatiche scenette alternando

rime e canti ricchi di arguzia e di gustosa e rispettosa ironia. L’arci-vescovo, che aveva raggiunto Ca’ Staccolo dopo aver partecipato ad un incontro con gli scout, si è compiaciuto con genitori e mae-stri per la bella manifestazione a dimostrazione, ancora una volta, della vitalità e l’impegno delle due associazioni. Da sottolineare come il lavoro di aimc e age sia partico-larmente apprezzabile in un perio-do in cui i principi etici ed i valori morali sembrano appannarsi sem-pre più.Ed il calare della notte, allorché il mondo sembra fermarsi, aggiun-geva al paesaggio un tocco di ma-gia ed una nota di profonda spiri-tualità.

giancarlo di ludovico© RIPRODUZIONE RISERVATA

La PriMa MeSSa DoMenica 24 neLLa caTTeDraLe Di UrBino

ordinazione di fra’ Luca GabrielliURBINo - Un grande evento, un grande dono, una grande gioia, una grande festa per la Comunità francescana, per la Chiesa di Ur-bino e per la parrocchia univer-sitaria. Il 23 giugno prossimo, fra’ Luca Gabrielli della Provincia Pi-cena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori, sarà ordinato sacer-dote nel Santuario Cuore Imma-colato di Maria della Repubblica di S. Marino. Coloro che lo cono-scono sono certi che sia un vero ed autentico testimone dell’amore di Dio per noi. In un periodo di desertificazione, di laicizzazione, di relativismo etico, di precarie-tà, di disorientamento, di paura per il futuro, il Signore fa sentire la sua feconda presenza donando un nuovo sacerdote al servizio del nostro territorio, per la formazio-ne, per la crescita umana e cristia-na dei nostri giovani. E proprio in preparazione del grande evento,

per accompagnarlo nella preghie-ra e per testimoniare la loro rico-noscenza al Signore, molti uni-versitari ed altrettanti fedeli della diocesi hanno già garantito la loro presenza alla “veglia” che si terrà giovedì 21 giugno alle ore 21, nella Chiesa di S. Bernardino di Urbino. Poi domenica prossima 24 giugno alle ore 18,30, P. Luca celebrerà la Messa novella nella Cattedrale urbinate. Fra Luca visibilmente emozionato ma altrettanto felice del passo che sta per compiere ha detto che: “diventare sacerdote è una grande Grazia, una Grazia immensa che non si può misurare. Essere sacerdote è un mistero infi-nito, racchiuso in un fragile vaso di creta, che è il consacrato del

Signore. Un vaso limitato, angu-sto, piccino. Questa è la disparità abissale che sento nella mia ani-ma, una disparità che mi schiac-cerebbe, se non fosse colmata dal-l’infinito amore che Dio ha per me e per i miei fratelli, suoi cari figli, a cui Lui mi invia come mediato-re della nuova ed eterna Allean-za fatta nel suo figlio Gesù, come ministro della sua Misericordia, come dispensatore della sua Gra-zia. oggi mi domando come sono giunto fino a questo punto della mia vita: il Signore mi ha preso con sé, mi ha portato dove io non immaginavo, mi ha condotto per mano fin qui e sono contento di esservi giunto, anzi contentissimo. Dio è amore e ha riversato nel mio

piccolo cuore il suo grande amo-re. Un amore che non è mio, ma è suo, e mi chiede di darlo a tutti, al suo popolo bisognoso di Lui e della sua Misericordia. E’ questo il compito del sacerdote: dare Dio all’uomo. Questo compito non è per niente facile, soprattutto oggi in cui le persone sembra che vo-gliano fare a meno di Dio e vivo-no come se Lui non esistesse. Il Signore mi ha scelto come suo ministro per incarnare la sua visi-bilità e testimoniare, come un do-cumento vivente, la sua esistenza e la sua presenza in mezzo a noi. Spero solo di essere all’altezza di questo arduo compito, ma, come dice S. Paolo: tutto posso in Colui che mi dà la forza”. In una società

così disgregata ed egoista, sentire questo genere di testimonianza e incontrare persone che scelgo-no fin da ragazzo, come ha fatto fra’ Luca Gabrielli, di dedicare la loro vita al servizio degli altri ed in particolare dei giovani, suscita grande speranza e lode al Signore.

Giuseppe Magnanelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

FERMIGNANO. La parrocchia Cristo lavoratore di Calpino insieme al Santuario mariano del Pelingo, domenica 24 giugno, ore 16, organizzano una suggestiva Via Crucis immersa nella meravigliosa cornice naturale del monte Pietralata. Il percorso inizia nei pressi dell’antica chie-sa di Montepolo, precisamente al bivio della suddetta chiesa dove è stato realizzata una piccola cappella ma-riana a cielo aperto. Il sentiero della croce, che è lungo 3 Km e si percorre bene a piedi, è stato benedetto dal compianto parroco di Calpino, don Giuseppe Righi, il 24 maggio 2009. Da allora un’ondata di preghiera ha inve-

stito la montagna ridonandole il suo fascino antico dato che la storia ce la presenta come una montagna ricca di spiritualità con ben 42 luoghi di culto attestati, di cui 21 chiese, delle quali oggi ne son rimaste 9. “Quando sarò innalzato attirerò tutti a me” disse Gesù (Gv 12,32) per questo invitiamo tutti a partecipare a questa bella inizia-tiva che ci ricorda l’immenso Amore di Dio per l’umanità e a camminare uniti al cuore della nostra cara Madre, la Regina della Pace.

Don Fabio© RIPRODUZIONE RISERVATA

Via crucis sul Monte Pietralata

Page 14: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 2012 15Urbino Urbania Sant’angelo in Vadoamicoil nuovo• •

URBINO. L’Assemblea diocesana che abbiamo vissuto al Santuario del Pelingo nella serata di giovedì scorso 14 giugno ha visto la par-tecipazione attiva e interessata di numerose centinaia di persone: sacerdoti, religiosi e religiose, laici impegnati a vario titolo nei mol-teplici settori della pastorale dio-cesana e parrocchiale della nostra Chiesa di Urbino – Urbania – San-t’Angelo in Vado. Ha introdotto e guidato i lavori l’Arcivescovo.Mons. Giovanni Tani, ad ideale conclusione del suo primo anno di ministero episcopale, ha proposto all’assemblea un’articolata relazio-ne, nella quale ha inteso sviluppare una mappa contenente una sintesi di quanto ha visto e conosciuto in questi mesi. Una prima sottolinea-tura è stato il sentito ringrazia-mento a mons. Antonio Paolucci che per molti decenni ha guidato il Centro Missionario Diocesano: lo sostituirà Padre Giorgio Rossi, comboniano originario di Sant’An-gelo in Vado. «Carissime/i tutti – ha esordi-to l’Arcivescovo – sono contento di potermi incontrare con voi in questa serata, qui al Santuario del Pelingo che consideriamo un po’ il centro della Diocesi. Vogliamo vivere una serata fraterna di rifles-sione. Mi trovo a un anno dalla mia nomina. A nove mesi dal mio in-gresso. Ho visto praticamente tut-ta la diocesi. Mi rendo conto che vedere non è ancora capire. Ma ho cercato di ascoltare e continuo a

farlo». Nel suo intervento ha avuto una parola di incoraggiamento per tutte le realtà presenti in Dioce-si, con particolare riferimento alla famiglia, ai giovani ed all’impegno profuso dai nostri sacerdoti «spes-so costretti a correre da molte par-ti per rispondere a tutte le attese. Io li trovo attenti alla loro missione – ha commentato mons. Tani – e li ringrazio a nome di tutti».Il tutto in vista di due grandi ap-puntamenti ecclesiali che ci ve-dranno impegnati nel prossimo anno pastorale: l’Anno della Fede, che inizierà l’11 ottobre prossimo (50° anniversario di apertura del Concilio Vacano II) ed il II Con-vegno Ecclesiale Marchigiano, che

si celebrerà dal 22 al 24 novembre 2013. «Se ci chiediamo cosa il Si-gnore vuole maggiormente da noi – ha concluso l’Arcivescovo – forse troviamo la risposta proprio negli appuntamenti che ci attendono, soprattutto nell’Anno della Fede. Il Signore ci chiede di credere; ma forse in maniera più precisa, ci chiede di evangelizzare la nostra fede, di comunicarla, anche perché solo in questo modo la fede può crescere e svilupparsi».Dopo la pausa i lavori sono ripre-si con il brioso ed accattivante in-tervento di don Tarcisio Giungi, Vicario Episcopale per la Pastora-le della diocesi di Rimini. La sua relazione ha avuto come cardine

portanti l’esperienza delle unità pastorali, rese una necessità sia a motivo della costante diminuzione dei sacerdoti, sia – ed è una mo-tivazione altrettanto cogente – a motivo dell’appartenenza “liqui-da” dei fedeli (maxime i giovani) alle nostre comunità: il che rende ormai concluso il tempo della par-rocchia autosufficiente. In questo nuovo svilupparsi della pastora-le, che possiamo ri-definire come «Pastorale integrata», ai sacerdoti compete di scegliere – come già capitava al tempo degli aposto-li – delle priorità, prime fra tutte l’evangelizzazione ed il valore ori-ginario della Diocesi rispetto alla Parrocchia, riqualificando il ruolo

di corresponsabilità che viene ai laici dalla loro vocazione batte-simale e crismale. E tutto ciò per costruire vere «comunità eucari-stiche». Il cammino che si apre come pro-spettiva nella nostra pastorale esige di guardare avanti, di non fermarsi al passato; chiede lo sfor-zo e la collaborazione di tutte le componenti ecclesiali, ma soprat-tutto richiede la profondità dello spirito di discernimento, per poter compiere giorno dopo giorno pic-coli ma significativi passi nel segno di una Chiesa che sia sempre più missionaria.

don Andreas Fassa© RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSEMBLEA DIOCESANA GUIDATA DALL’ARCIVESCOVO

“Per camminare insieme”

CELEBRATA LA FESTA DEL SACRO CUORE DI GESÙ

Santuario di Ca’ Staccolo

URBINO - “Lunghezza, altez-za, profondità e ampiezza”: sono queste le quattro dimensioni che caratterizzano la festa del Sacro Cuore, secondo il nostro Arcive-scovo Mons. Tani, che ha presie-duto nel complesso “parrocchia – santuario” di Ca’ Staccolo, a Urbino, questa sentita solennità che affonda le proprie origini nel-l’antichità cristiana e nel Medioe-vo. Celebrata per la prima volta in Francia, intorno al 1685, questa festività si diffuse nel secolo XVII per opera di S. Giovanni Eudes e soprattutto di S. Margherita Ala-coque, sino a diventare universale per tutta la Chiesa cattolica nel 1856, sotto il pontificato di papa Pio IX. Ad Urbino questa solen-nità, man mano che passano gli anni, richiama sempre più fedeli e pellegrini, al Santuario di Ca’ Stac-colo, voluto dalla fede e dall’amo-re di don Elia Bellebono. Un luo-go destinato a ricordarci, qui alle porte di Urbino, il mistero del-l’amore di Cristo e della sua mi-

sericordia. Anche quest’anno una grande folla di amici di don Elia, proveniente dalla Lombardia, dal Friuli e da altri territori del nord Italia, insieme a diversi urbinati hanno preso parte, dapprima alla processione, partita da piazza E. Gonzaga del quartiere “Piantata”, e poi alla celebrazione eucaristi-ca.. Mons. Tani ha ricordato che “il Sacro Cuore è l’amore di Dio dentro il cuore umano di Gesù; Gesù ci ha trasmesso con il suo amore l’amore del Padre”. S. Paolo ci dice che l’amore di Cristo supe-ra ogni conoscenza, ma nello stes-so tempo ci offre delle intuizioni per poterlo meditare: l’ampiezza, la lunghezza l’altezza e la profon-dità. La lunghezza è “il desiderio e la volontà di Cristo di raggiungere tutti gli uomini, in modo che tutti siano salvi”. Questo amore rag-giunge tutti gli uomini: i cristiani e gli altri; non solo qualcuno ma tutti. Per altezza si intende, invece, “la sublimità dell’amore di Cristo. Il tragitto dell’amore dall’altezza

della divinità all’altezza della cro-ce”. Un amore fino al sacrificio che non è solamente rinuncia e dolore, ma anche gioia che si manifesta nel mistero della Pasqua. La pro-fondità “ci fa pensare a Gesù che raggiunge l’uomo nel peccato; si muove verso ciò che è perduto”. Noi invece non siamo disposti ad amare coloro che sbagliano. Ep-pure il Buon Pastore cerca la pe-corella smarrita. Il primo passo è una buona regola. Nei conflitti la prima cosa da fare sarebbe quella di avere la capacità di creare un rapporto nuovo. Per ampiezza si intende “la capacità di raggiungere tutto ciò che costituisce il mondo dell’uomo: società, civiltà, storia, lavoro, famiglia, politica, cultu-ra. Cristo è capace di rinnovare il mondo dell’uomo, la sua forza prevale sul male”. E rivolgendosi a se stesso, all’Arcivescovo emerito

Mons. Marinelli e ai tanti sacerdo-ti presenti, Mons. Tani ha invita-to tutti a riflettere sull’essenzialità del loro ministero: “annunciare le ricchezze di Cristo, far risplen-dere agli occhi di tutti ciò che ha illuminato la nostra vita”. Al termine della celebrazione, il presidente della Fondazione “Opera del Sacro Cuore di Gesù”, Cav. Lionello Albieri, ha ricorda-to come “la grandiosa opera, for-temente voluta da don Elia, sta continuando il suo prosieguo, ed in particolare dopo la valutazione dei progetti, da parte del Respon-sabile della Commissione dioce-sana dell’arte sacra, verranno rea-lizzati gli impianti idrico, elettrico e di riscaldamento”. Il Cav. Albieri, dopo aver ringraziato Mons. Ma-rinelli per il prezioso sostegno fin qui manifestato e “tutti i benefat-tori dell’opera, gli amici di don

Elia che tanto hanno fatto, che tanto stanno facendo e che tan-to faranno”, si è rivolto al nuovo Arcivescovo Mons. Tani perché continui nell’opera di guida e so-stegno per la continuità di questa opera. Infine ha espresso “un caro pensiero a tutti coloro che sono nella malattia e nella sofferenza e un caro ricordo alla memoria di Teresa Mondini e di don Cesare Gualandris che da Lassù conti-nueranno a sostenerci”. L’ing. Carlo Ripanti, progettista insieme ad altri dell’opera ha di-chiarato che “la nostra storia è frutto di piccoli ma continui passi. Ho conosciuto don Elia nel 1986 e da allora stiamo ottenendo dei ri-sultati importanti. La nostra fede e la provvidenza ci hanno portato fin qui e ci porteranno al com-pletamento dell’opera, secondo la volontà del Sacro Cuore. Vedo an-che che, specialmente negli ultimi anni, la risposta degli urbinati è cambiata; ora c’è più attenzione e disponibilità verso l’opera che stiamo completando. Noto anche che oggi ci sono molti riconosci-menti relativi all’architettura e all’inserimento ambientale di tale edificio religioso, anche da parte di coloro che all’inizio erano un po’ scettici”. Il Coro della parroc-chia del Sacro cuore ha animato la celebrazione eucaristica.

Giuseppe Magnanelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

URBINO. La Paro-la di Dio indica il cammino da per-

correre. Oggi il Signore ci parla tra-mite due parabole: quella del seme e quella del granello di senape. Usa un linguaggio comprensibile da tutti perché attinge ad esperienze quotidiane. Il seme ha una gran-de trasformazione: all’inizio è una

cosa quasi insignificante, poi però ha uno sviluppo straordinario. Così è il Regno di Dio, una piccola realtà umana, composta da persone fragi-li e irrilevanti; eppure attraverso di loro irrompe la forza di Cristo che trasforma tutte le cose. Ci viene suggerito di non basarci solo sulle nostre forze, ma di avere fiducia nel-la forza dinamica e di sviluppo della grazia del Signore che lavora anche quando noi non ce ne accorgiamo e ci porta frutti sorprendenti. “Nei

confronti delle parabole”, ha detto fra’ Luca Gabrielli, “ci può essere un semplice ascolto, oppure l’ascol-to, l’approfondimento e la messa in pratica del suo insegnamento. Noi siamo dei distratti ascoltatori, op-pure dei discepoli cioè di persone attente a ciò che ascoltano? Il Re-gno di Dio è come un granello di se-nape, il più piccolo tra i semi ma poi diventa più grande di tutte le piante dell’orto. Il Regno di Dio è la pre-senza di Cristo nella nostra vita e il

seme è la forza dinamica del Van-gelo, è l’insegnamento di Cristo in esso racchiuso. Questo seme basta seminarlo e cresce da sé, cioè è Dio che fa crescere questo seme. Sia che l’uomo dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. S. Paolo ci invita ad avere fiducia in Dio e non su noi stessi perché è Lui che dà forza e vigore a questo seme”. Poi fra’ Luca, portando ad esempio le piante dei girasoli, molto presen-ti nella nostra campagna, le quali dapprima molto piccole poi grada-tamente crescono perché si aprono alla luce del sole, ha invitato i ragaz-zi a rivolgersi e ad approfondire la Parola di Dio, per poter crescere e

diventare splendenti come i giraso-li. “In base a come faremo crescere questo seme, diventeremo a imma-gine del Figlio di Dio, in rapporto al quale è stata fatta tutta la creazione, compreso l’uomo. Dobbiamo far crescere questo seme e così ci tro-veremo immersi nel Regno di Dio, senza accorgercene”. Fra’ Luca ha quindi invitato i ragazzi a chiedere al Signore di essere dei buoni an-nunciatori del Vangelo, e arrivare a tutti coloro che ci sono accanto fa-cendo di questo mondo un granello di senape che produce rami tanto grandi.

G.M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pastorale universitaria

“Le immagini del Regno di Dio”

Page 15: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 201216 Urbino Urbania Sant’angelo in Vado amicoil nuovo• •

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QUasi Un diario 1. “Vespisti Du-rantini in moto…per il Secondo raduno Vespa della città di Ur-bania. Un’inizia-tiva che, dopo il successo della prima edizione, non poteva non

essere ripetuta offrendo una gior-nata d’incontro e divertimento a tutti gli amanti della “mitica lambretta”, ma non solo. Il radu-no è infatti un momento di svago e scambio dove la passione la fa da padrone, senza dimenticare la ricchezza culturale dell’alta valle

del Metauro e la valenza turistica dell’iniziativa.”Comunicato della Pro loco durantina. Più di cento partecipanti ospitati nella festa del-l’Oratorio e benedetti dal parroco d. Piero nel pomeriggio.2. Estate in Musica nella patria di Agostino Mercuri. Appuntamento con la lirica per 5 settimane per la prima volta nella città di Sant’An-gelo in Vado. Protagonisti sono giovani cantanti lirici emergenti provenienti da prestigiose univer-sità americane, che, spinti dalla passione per la lirica e dalla voglia di conoscere l’Italia, patria dei più celebri compositori, frequentano i programmi musicali di Scuola Ita-

lia di Urbania. L’idea è quella di far conoscere nel mondo l’entroterra marchigiano in tutti i suoi aspetti collaborando strettamente con i co-muni del territorio che intendono promuovere tali iniziative culturali. Il Sindaco di Sant’Angelo in Vado, l’Amministrazione Comunale non-ché i Vadesi hanno accolto dunque con entusiasmo l’iniziativa di Scuo-la Italia appoggiandola e sostenen-dola con impegno nella convinzio-ne di un turismo stabile diverso dal “mordi e fuggi”. Dunque la Piazza del Papa diventerà uno splendido scenario per i cantanti che si esibi-ranno nelle più celebri arie d’opera. Appuntamento da non perdere è per sabato 23 giugno al Teatro Zuc-cari alle ore 21.00. I cantanti diretti

dalla Prof. Sylvia Stone, insegnante di canto presso l’Università dell’Il-linois, saranno preparati da uno staff musicale internazionale e ap-profondiranno la conoscenza della lingua italiana grazie alla prepara-zione delle valide insegnanti della scuola. Per i ragazzi che soggiorne-ranno a Sant’Angelo in Vado questa estate sarà quasi per tutti la prima occasione di conoscere l’Italia!3. La tenace educatrice musicale Rosalba Rombaldoni ha organiz-zato il Saggio delle piccole voci durantine, ospitando il coro di voci bianche, dell’Istituto Comprensivo “D, Bramante” di Fermignano nella Sala Volponi, sabato 16 giugno, a conclusione del corso di orienta-mento musicale di tipo corale. Ese-

guiti brani del repertorio infantile sotto la direzione di Federica Bas-sani e Lorenzo Gamboni al piano-forte.4. “Quanto tempo c’è davanti a noi / dopo gli errori miei e tuoi / Ma ormai tu sei parte di me / ti sento come il mio corpo, la mia città / con i miei bei sogni / che mi atten-dono come una pietra / che metto via / per fare casa mia”. Questo è il testo di Andrea Bocelli Un canto musica di Ennio Morricone. Il pez-zo stato eseguito nel concerto dal Coro polifonico di Acqualagna nel-la celebre abbazia di San Vincenzo del Furlo, in memoria della corista Rachele Costantini. Direttore Carlo Baffioni.

© RIpRoDuzIonE RISERVAtA

La CeriMonia neL Giorno deLLa Festa deL CorPUs doMini

Prima Comunionea Monte San PietroURBANIA. Il 10 giugno 2012, ce-lebrazione del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù, la Comunità di Monte San Pietro ha accolto i bambini della Prima Comunione. La funzione religiosa è iniziata con l’esposizione del Santissimo accompagnata da un canto di ado-razione eseguito dal Coro Parroc-chiale di Monte San Pietro, poi si è svolta la processione del Corpus Domini intorno alla Chiesa; lungo il cammino i giovani della parroc-chia avevano predisposto quadri offertoriali composti da petali co-

lorati e da arbusti di ginestre. I bambini che si sono accostati a ricevere per la prima volta il Pane della Vita e il Calice della Salvezza sono: Akinola Aki-Femi, Ciaboc-chi Matteo e Tiberi Tommaso . La Santa Messa ha visto la parteci-pazione di numerosi fedeli sia del-la parrocchia sia di quelle vicine, che si sono uniti ai bambini e alle loro famiglie in questo giorno di Prima Comunione, hanno reso in-tensa ed emozionante la celebra-zione religiosa. Tutto è stato cura-to nei minimi dettagli, dai quadri

offertoriali posti all’esterno della Chiesa al lancio dei petali durante la processione, dall’allestimento agli addobbi floreali interni, dal-la liturgia alla processione offer-toriale in cui i bambini e le loro famiglie hanno portato sull’altare i fiori (simbolo di gioia e di gra-titudine), il Vangelo e il Rosario (come promessa di impegno nel cammino di Fede), l’acqua (come simbolo di purificazione) e il vino, il Calice e la Pisside, dalle musiche ai canti eseguiti dai solisti.Particolarmente significativa

l’omelia di Padre Luigi in cui ha ricordato le promesse fatte il gior-no della Prima Comunione di San Domenico Savio, che sono state spunto di riflessione sia per i bam-bini che per la comunità tutta.Le musiche suggestive e le voci dei solisti hanno accompagnato il Coro Parrocchiale di Monte San

Piretro in una funzione unica che ha coinvolto emotivamente tutti i partecipanti.Dopo uno scambio di doni da parte delle catechiste ai bambini e viceversa; i bambini hanno letto una bella preghiera.

Francesca Sabetta© RIpRoDuzIonE RISERVAtA

trentesiMo di FondaZione

Festa dell’Avis a MontecalvoMONTECALVO IN FOGLIA. Il comune fogliense festeggia il XXX anniver-sario di fondazione della locale Se-zione Comunale AVIS, attualmente presieduta dall’ing. Francesco Ferri. Sabato 23 Giugno alle ore 16 mons. Sandro De Angeli Vicario Generale dell’Arcidiocesi celebrerà la S. Mes-sa nella Chiesa del capoluogo.Alle 17,15 si svolgerà una cerimonia pubblica, promossa dall’Ammini-strazione comunale, per l’intitola-zione di una via del capoluogo al Dott. Ezio Cancellieri, compianto e stimatissimo medico di condotta e promotore della fondazione della locale associazione AVIS.Alle ore 18,00, presso il Centro So-ciale di Borgo Massano avrà luogo la cerimonia di commemorazione con consegna delle benemerenze ai soci.Fra le maggiori benemerenze che verranno assegnate vanno segnala-ti i distintivi d’oro (50 donazioni) ai soci: Chiarabini Simone, Ferri Fran-cesco, Galvani Narciso, Grassi Mas-simo, Giulioni Giuliano, Marinelli Ettore, Stasi Pietro Paolo, Tulipani Adriano.Distintivo d’oro con rubino (75 do-nazioni) ai soci: Bellazzecca Ferruc-cio, Burattini Giuseppe, Sanchini Alfonso, Silvestri Claudio. Distintivo d’oro con smeraldo (100 donazioni) al socio Stefanelli Walter.

aLLieVi deLLe aCCadeMie di beLLe arti Una settiMana in asProMonte

Dio e la naturaURBINO. La scorsa settimana Giovanni Curatola, docente dell’Acca-demia di Reggio, mi ha coinvolto in un Workshop, organizzato dall’as-sociazione Centro Programmazione Culturale Mediterranea, sul tema: Alla ricerca di Dio attraverso la natura dell’Aspromonte. Un argomen-to tipicamente francescano, ma per me interessante soprattutto per la possibilità di vivere in continuo contatto con i quattordici giovani delle Accademie di Belle Arti di Urbino e di Reggio Calabria e della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Ne è nato un evento nel segno dell’arte ma che, sul presupposto di un incontro autenticamente uma-no, si è aperto con naturalezza alla dimensione spirituale. Giovani che praticano la fede, altri che l’hanno lasciata in sospeso, altri ancora che non ne hanno mai avuto vera conoscenza, si sono messi ognuno a proprio modo all’ascolto dell’eco di Dio nella concretezza del territorio bello e difficile di Africo Antico. Un paese ormai abbandona-to, ma che rimane vivo nella testimonianza di chi tenacemente lo di-fende e dà prova della radice profonda della propria religiosità. Il lavo-ro dei ragazzi impostato sulla realizzazione di un Graphic Diario – la

cronaca della propria esperienza fatta di immagini e parole – ha dato il suo frutto. Ognuno ha prodotto un vero e pro-prio diario, prezioso, oltre che per la cura estetica, per l’au-tenticità dell’impegno; ma il progetto non è ancora conclu-so. Ogni partecipante, se vorrà, potrà esporlo insieme agli altri in un itinerario che toccherà Reggio, Venezia e Urbino.

Francesco Acquabona© RIpRoDuzIonE RISERVAtA

Page 16: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 2012 17amicoil nuovo• •

è tratto liberamente dalle Sacre Scritture, ed in parti-colare dal libro del profeta Daniele (5, 1 – 30), il sog-

getto di “Ciro in Babilonia”, l’opera che inaugurerà la XXXIII edizione del Rossini Opera Festival (10 – 23 agosto 2012). La vicenda, che vede antagonisti il re persiano Ciro ed il re degli Assiri in Babilonia, Baldas-sarre, presenta nel II atto un episo-dio altamente drammatico. Il re as-siro allestisce un banchetto adorno degli arredi sacri del tempio di Ge-rusalemme. Il convito sacrilego vie-ne interrotto da un temporale e una mano traccia sul muro alcune pa-role misteriose per la cui interpre-tazione si fa ricorso al profeta Da-niele. Egli annuncia al re, colpevole di essersi innalzato contro il Domi-natore del cielo, la sua uccisione e la fine del suo regno che sarà diviso fra Medi e Persiani. Questi ultimi infatti riportano la vittoria finale e Ciro, ricongiuntosi alla consorte Amira, celebra il trionfo. Nella prima rappresentazione di “Ciro in Babilonia”, al Teatro Comu-nale di Ferrara nel 1812 (Rossini ap-pena ventenne era maestro al cem-balo), il ruolo del titolo fu affidato a Maria Marcolini, particolarmente esperta in ruoli en travesti. Nello spettacolo pesarese sarà Ewa Podleś, dotata della vocalità rarissima del-l’autentico contralto rossiniano, ad interpretare il re persiano muoven-dosi, secondo la regia di Davide Li-vermore, in scenari che richiamano gli albori della cinematografia. “Ma-tilde di Shabran” (1821) riprende la suggestiva regia di Mario Martone con il pesarese Michele Mariotti a capo dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna. L’ope-ra segna l’atteso ritorno di Juan Diego Florez, indiscusso sovrano fra i tenori rossiniani e beniamino del pubblico del ROF, nel ruolo del terribile Corradino “Cuor di ferro”. Proprio in queste vesti, nel 1996, l’allora ventitreenne e quasi scono-sciuto cantante peruviano trionfò a Pesaro e diede inizio ad una presti-giosa carriera a livello mondiale. A ciò si aggiunge la sensazionale no-tizia che Florez ha accettato di so-stenere la parte, a dir poco imper-via, di Arnold nel “Guillaume Tell”, in versione integrale, del ROF 2013. Completano il cartellone operistico

di quest’anno la farsa giocosa “Il Signor Bruschino” (1813), nuova produzione che affida regia, scene e costumi ai collettivi del Teatro Sot-terraneo a dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, e “Tancredi” (1813),

con Daniela Barcellona nel ruolo del titolo, rappresentata in forma di concerto – sul podio il direttore artistico del ROF, Alberto Zedda - con videoproiezione in diretta in Piazza del Popolo a cura del Comu-

ne di Pesaro. Da non dimenticare gli incontri con i musicologi della Fondazione Rossini per una guida all’ascolto delle opere in program-ma...

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A Gradaracinque capolavori

dell’artefiamminga

pagina

Mostra

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La notte bianco nera dei bambini

sugli scacchi

pagine

spettacoli

di arte cultura sport

Il Rof apre conle Sacre Scritture

di Maria Rita Tonti

DAL 10 AL 23 AGOSTO LA XXXIII EDIZIONE DEL ROSSINI OPERA FESTIVAL Preludio

di luglio“Preludio” al Rossi-

ni Opera Festival 2012 è, nel mese di

luglio, l’Accademia Rossi-niana, seminario di studio sui problemi dell’interpre-tazione rossiniana, diretto da Alberto Zedda, che pre-vede un concerto conclusivo (21 luglio) e l’allestimento de “Il viaggio a Reims” (14 e 17 agosto) nell’ambito del

“Festival giovane”. In cartel-lone, accanto al ‘quartet-to’ operistico, figurano “La Bottega Fantastica”, omaggi d’autore a Gioachino Ros-sini, con Donato Renzetti alla guida dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana (10 agosto) e I Concerti di Belcanto nell’ambito dei quali si esibiranno Sonia Prina (13 agosto) e Jessica Pratt (18 agosto), mentre il celebre soprano Mariella Devia sarà protagonista del recital “Voce che tenera”(20 agosto).A cura dell’Ente Concerti di Pesaro e dell’Accademia Musicale Napoletana, in collaborazione con ROF e Fondazione Rossini, prose-gue l’esecuzione integrale dei “Péchés de Vieillesse” con Bruno Canino (13 ago-sto), Paolo Restani (14 ago-sto), Alessandro Marangoni (15 agosto) e Stefan Irmer (16 agosto) nella superba cornice di Rocca Costanza. Per “Rossinimania” (16 ago-sto) il chitarrista IZHAR ELIAS proporrà trascrizioni di pagine da “Semiramide” mentre con “Visita a Ros-sini” (19 agosto) il pianista jazz Stefano Bollani rende-rà un personalissimo omag-gio al genio pesarese.

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signore, da chi andremo? tu solo hai parole di vita eterna”: questo canto, dalle intense linee melodi-

che e parole di forte suggestione, ha letteralmente inondato le navate della Cattedrale di pesaro, aprendo, vener-dì 8 giugno, la Xiii “rassegna di Cori e Canti per la Liturgia”. una iniziativa che l’arcidiocesi di pesaro ha ripro-posto, dopo una sospensione di oltre un decennio e che è stata accolta con grande entusiasmo, sia dai complessi corali partecipanti, sia da coloro che sono stati presenti alla serata. Hanno aderito otto Cori parrocchiali, alcuni di recente, altri di più datata costitu-zione, i quali abitualmente sostengo-no, con la loro espressiva vocalità, le celebrazioni domenicali o i momenti più significativi dell’anno liturgico.La Chiesa, come ci ricorda il santo pa-dre Benedetto Xvi, ha il dovere di es-sere anche “città della gloria”, ossia il luogo dove vengono riunite e portate all’orecchio di dio le voci più profonde dell’umanità. ecco allora che la musica e il canto non vanno mai intesi come semplice corollario della celebrazione liturgica, ma sempre come intrinseca espressione del momento eucaristico,

simbolo anch’essi di quella “bellezza gratuita” che da dio procede e a dio fa ritorno. si è voluto dare un tema alla rassegna, proposta appunto alla vigilia della solennità del Corpus do-mini, e cioè “Cantiamo l’eucaristia”; celebriamo, anche attraverso la musi-ca e il canto, il sacramento del Corpo e sangue di Cristo, fonte e apice di tut-ta la vita cristiana. La manifestazione, come ha sottolineato il parroco della Cattedrale, don Gino rossini, non va assolutamente intesa come esibizione, né tanto meno ha propositi competi-tivi; intende, invece, mostrare come il coro possa far maturare la consa-pevolezza di un servizio e ridestare o rinvigorire la dignità della celebrazio-ne eucaristica. inoltre, l’ascolto stesso genera quel giusto desiderio di contri-buire, sempre di più e sempre meglio, alla dimensione sacramentale e mini-steriale della liturgia.ricordiamo gli otto Cori parteci-panti, tutti provenienti dalle nostre parrocchie, i quali hanno presenta-

to due canti ciascuno: s.Francesco (Cappuccini) adulti, s.Francesco Bam-bini, s.Maria delle Gra-zie, ss.Quirico e Giulitta di Montelabbate, ss.vito e Modesto di Momba-roccio, s.Cuore di soria, s.terenzio della Cattedra-le, Cristo re. Ha coordi-nato l’insieme dei grup-pi vocali il M.o Martino pòrcile, che da oltre un decennio, con raffinata professionalità, dirige il Coro del no-stro duomo; sotto la sua guida gli otto cori riuniti hanno cantato l’inno inizia-le “signore da chi andremo”, simbolo del Congresso eucaristico nazionale, tenutosi ad ancona a settembre 2011, e la lode a Maria “salve regina”, che ha chiuso la manifestazione.al termine di questo incontro musica-le, è intervenuto l’arcivescovo Mons. piero Coccia, il quale, mentre ha mo-strato un caloroso apprezzamento

per la straordinaria serata, ha voluto nel contempo sottolineare come essa sia stata autentica espressione di quel profondo spirito di realtà ecclesiale che costituisce l’anima stessa della Chiesa. non meno importante, inol-tre, è stato il dialogo fra le persone, la reciproca conoscenza, lo scambio re-lazionale di esperienze simili, ma pur sempre diverse a seconda del contesto in cui sorgono e si sviluppano. infine un’ultima riflessione: la presenza di un Coro formato esclusivamente da

bambini, ha illuminato la serata di speranze e di promettenti aspettative, comunicando la certezza del futuro a questa componente non secondaria della celebrazione eucaristica.

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Sabato 30 giugno 2012 alle ore 21,15 si terrà, nella chiesa di S.Cassiano, il consueto concerto-saggio del Coro San Carlo, con musiche del reper-torio sacro e spirutuals. Ingresso libero.

l’iNiZiatiVa proposta Dall’arciDiocesi Di pesaro Dopo 10 aNNi Di paUsa

Rassegna di Cori e Canti per la Liturgia

Page 17: Il Nuovo Amico - N° 23 del 24 Giugno 2012

24 giugno 201218 amicoil nuovo• •arte cultura

Pesaro- e’ in corso all’Hotel alexan-der Museum la mostra del pittore silvio Cattani, artista di fama inter-nazionale, in questo momento una sua personale è in corso in una delle gallerie più prestigiose di Berlino. Il titolo della mostra pesarese è “otto parole volanti’’, ed è suddivisa in due sezioni: la prima di grafica degli anni Novanta, di forte influenza espressio-nistica astratta e la seconda con le opere recenti. silvio Cattani ci parli del suo rapporto con Pesaro e Urbino.“Io ho studiato all’accademia d’arte di Urbino, dopo un soggiorno a Venezia. Ho conosciuto incisori come Carlo Ceci, renato Bruscaglia e soprattut-to ho avuto il rapporto con il mondo naturale e il paesaggio interiore, che è presente nei romanzi e nelle poesie del mio amico Umberto Piersanti. Ho imparato mescolando la cultura ve-neziana con quella urbinate, a cono-scere in profondità , l’arte figurativa italiana.”

HOTEL ALEXANDER MUSEUM

Mostra di Silvio Cattani

Pesaro – La seaM, con il patrocinio del Comune di Pesaro e dell’ammi-nistrazione provinciale, organizza la Nona edizione della rassegna “Concerti al tramonto” all’insegna dello slogan: “Mentre il sole cala, sale la musica”. La manifestazione, articolata in sei appuntamenti, avrà inizio giovedì 28 giugno, alle ore 19.30, presso la “Casa aura” di san-ta Colomba. Protagonista il Gruppo musicale “La damigiana” che pro-porrà musica popolare della nostra regione. Guadagneranno quindi la ribalta le formazioni “obelisco Nero” ( al Moloco, il 5 luglio), “Musicaparo-le” (Gabicce Monte, 12 luglio), Corpo bandistico di Colombarone-Fioren-zuola di Focara (Parco san Bartolo presso Camping Paradiso, 19 luglio), “Coro Jubilate (santa Marina alta, 26 luglio) e “Variazioni sul tango” (Baia Flaminia, 2 agosto).

Sei concerti al tramonto

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I vincitori verranno estratti a sorte tra coloro che avranno inviato la soluzione corretta a [email protected] oppure a IL NUo-Vo aMICo Via del seminario 4 – 61121 Pesaro. L’omaggio di questa settimana è UN GELATO da 3 Euro presso la Gelateria di viale Gramsci 29 a Pesaro

E’ possibile ritirare il premio da lunedì a mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19 presso la redazione di Pe-saro (via Rossini 53). Per un diverso recapito contattare il n. verde gratuito 800/501170 sempre nei giorni e ore sopra indicate.

PER RICEVERE L’OMAGGIO È NECESSARIO DIMOSTRARE DI ESSERE IN REGOLA CON L’ABBONAMENTO AL NUOVO AMICO PER L’ANNO 2012 O REGOLARIZZARE LA POSIZIONE AL MOMENTO DEL RITIRO DEL PREMIO

I VINCITORI DELLA SETTIMANA La chiave risolutiva del rebus di Leone da Cagli pubblicato a pag. 18 del n. 22 del “Nuovo amico” di domenica 17 giugno era: rebus frase (9-2-10) – TraTTorIe DI TrasTeVere (Tra T, T, ori eD; I tra s; Te, vere)

Vincono UN GeLaTo da 3 euro presso la Gelateria di viale Gram-sci 29 a PesaroSAURO BACCHIOCCHI – Lucrezia di CartocetoSILVANA ROSSETTI – Pesaro ANDREA PASCUCCI

Un gelato in omaggio

Candelara, il paese delle cande-le, propone la seconda edizione della mostra collettiva “Luce”. Il

tema di quest’anno è il paesaggio. Gli artisti selezionati per la mostra sono rappresentanti delle diverse scuole pittoriche della nostra nazione; una particolare attenzione è naturalmen-te riservata agli artisti del nostro ter-ritorio provinciale. La mostra è stata curata da Lorenzo Fattori con la col-laborazione di Gilberto Grilli. Circa quaranta gli artisti in mostra, tra cui Pietro annigoni con un bel disegno a matita, agrà con una finestra e lo scultore Gentiletti di cui è in mostra un interessante paesaggio-ruota ine-dito. ospite d’onore della mostra è il pittore fanese Virginio ridolfi, “il pit-tore dei Calanchi”. La mostra “Luce: il paesaggio” verrà inaugurata venerdì 29 giugno presso la sala del Capitano di Candelara. orario di apertura fino al 22 luglio, da venerdì a domenica ore 17-19 e 21-23. Info: www.candela-ra.com.

“Luce: il paesaggio”in mostra a Candelara

IN MOSTRA ALLA ROCCA DI GRADARA

Cinque capolavori fiamminghi

Gradara - “Quell’universo par-ticolarissimo - il fascino dell’arte fiamminga in cinque capolavori a Gradara’’, è il titolo della mostra che è stata inaugurata alla rocca di Gradara e che rientra nell’am-bito del progetto “Viaggio in Italia - capolavori dei Musei del mondo’’

promosso dal Ministero per i Beni e le attività culturali, direzione Generale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale del MiBaC e ideato e prodotto da alef - cul-tural project management. Part-ner 2012 è la Fondation Bemberg di Toulouse. Presenti all’inau-

gurazione Lorenza Mochi Ono-ri, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, Maria rosaria Valazzi, Soprintendente per i Beni storici artistici, Fran-cesca d’Onofrio del Ministero per i Beni e attività culturali, Pietro allegretti di alef, Philippe Gross della Fondazione Bemberg e il sindaco di Gradara Franca Faron-chi. “L’esposizione nel castello di Gradara, ha sottolineato Lorenza Mochi Onori, di un importante nucleo di opere fiamminghe, trova nel castello di Gradara, un colle-gamento naturale fra la cultura urbinate, centro del rinascimento e la pittura fiamminga, di cui il duca Federico da Montefeltro era un grande estimatore.” “La mostra con l’esposizione di preziosi e raf-finatissimi dipinti fiamminghi del Quattro e Cinquecento, ha sotto-lineato Maria rosaria Valazzi, cul-turalmente affini ad alcune delle opere che decorano le sale della rocca, vuole essere un ulteriore, dinamico passo verso la conoscen-za e la valorizzazione”. Francesca d’Onofrio ha sottolineato come la mostra “diffusa’’: Viaggio in Italia. Capolavori dai Musei del mondo’’, è un progetto espositivo destina-to a ripetersi ogni anno”. “Partner dell’Edizione 2012, ha sottolineato Pietro allegretti, è la Fondation Bemberg di Tolosa in Francia. Capolavori di grandi artisti come Lucas Cranach il Vecchio, rogier Van der Weyden, adriaen Isen-

brandt, Pieter Brueghel il Giovane, ambrosius Benson, Joachim Pati-nir, Paul Signac, Pierre Bonnard, Henri Matisse, saranno i protago-nisti del progetto espositivo che, dal 14 giugno al 30 ottobre 2012, proporrà al pubblico tre mostre simultanee allestite nelle sale di celebri castelli del nostro Paese: il Museo storico del Castello di Mi-ramare a Trieste, la rocca di Gra-dara e il Castello Normanno-Sve-vo di Bari’’. E la rocca di Gradara ospita cinque opere della pittura fiamminga del XV e XVI secolo, per la prima volta esposte in Italia. La “Madonna con il Bambino’’ di Van der Weyden, evidenzia l’aspet-to iconografico fiammingo, men-tre la “Madonna con il Bambino’’, del XVI sec. di Isenbrandt, risente dell’influsso rinascimentale e in particolare della pittura di Leo-nardo da Vinci. Originale la “Sce-na di locanda’’ di Pieter Brueghel il Giovane, fine XVI e inizio XVII secolo; “Il ritratto di uomo con un libro’’ prima metà XVI secolo di ambrosius Benson, oltrepassa la ritrattistica fiamminga, influenzata dalla pittura tardo-rinascimentale. Infine il San Girolamo di Joachim Patinir, prima metà XVI secolo, è il simbolo pittorico del passaggio fra due mondi, apparentemente lontani, il Nord Europa e la cultu-ra italiana, evidenziata dall’aspetto prospettico.

Paolo Montanari©rIProDUzIoNe rIserVaTa

FaNO – Una interessante retro-spettiva dedicata ad “anselmo Bucci e gli amici di Novecento Martini Oppi Sironi Wildt” è stata inaugurata pochi giorni fa (giovedì 21 giugno) presso la Gal-leria Carifano a Palazzo Corbelli in via arco d’augusto e rimarrà fino al prossimo 30 settembre, per cui potrà essere visitata non solo dagli abitanti dei nostri luo-ghi ma anche dai tanti turisti che amano allietare le proprie ferie con le proposte culturali che la

città di Fano è in grado di offrire (orario di apertura: 18,30 – 22,30 dal martedì alla domenica).dopo essersi diplomato all’ac-cademia di Brera, anselmo Buc-ci (Fossombrone 1887/ Monza 1955) nel 1906 si trasferisce a Pa-rigi, dove viene a contatto con gli artisti del momento, da Modiglia-ni a Picasso a Severini, ed ha così la possibilità di crescere e matu-rare. Torna in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale, per arruolarsi nel Battaglione Vo-

lontari Ciclisti Lombardi, insie-me a Boccioni, Funi, Marinetti e Sant’Elia. all’attività di pittore e incisore affiancherà anche quel-la di scrittore (nel 1930 vinse il Premio Viareggio con “Il pittore volante”) e di giornalista.La mostra fanese, organizzata e prodotta dalla Fondazione Grup-po Credito Valtellinese, in colla-borazione con Montrasio arte e con l’assessorato alla Cultura del Comune di Fano, copre un perio-do storico di circa 40 anni, ovve-

ro dai primi del ‘900 fino agli anni del secondo conflitto mondiale ed ha come centro d’interesse il clima culturale del ventennio. ad essere esposti sono dipinti, album, documenti d’archivio ed anche alcune produzioni artisti-che di suoi compagni come ar-noldo Bonzagni, Leonardo du-dreville, Piero Marussig, Mario Sironi, adolfo Wildt ed altri. Il tutto è stato suddiviso in cinque cicli tematici: gli esordi e il perio-do marchigiano, Parigi e la Fran-cia, la guerra, Bucci e il periodo di “Novecento” (il gruppo di arti-sti), Bucci e gli amici.

Mariella Polverari©rIProDUzIoNe rIserVaTa

ANSELMO BUCCI E GLI AMICI DI NOVECENTO

Mostra alla Galleria Carifano

SmarrimentoI luoghinon cantano piùnel tuo intimocome oceani di concordia.Le paroledicono solosolitudine e smarrimento.

Marco Larici

IL MONDO AGRO-PASTORALE SARDO NEL MONTEFELTROL’associazione Culturale sarda “eleonora d’arborea” di Pesaro e l’Università degli studi di Urbino,

hanno organizzato il Convegno su: “Identità e sostenibilità come risorse per lo sviluppo del ter-ritorio e del benessere agro-zootecnico del Montefeltro”, che si terrà alle ore 9,30 del 29 giugno

nell’aula Magna della Facoltà di economia, Via a. saffi, 42 - Urbino. L’associazione ha contattato l’ambiente accademico, scientifico ed ha sensibilizzato le istituzioni del territorio che hanno aderito con slancio e partecipazione diretta. Il ruolo dell’associazione è esclusi-vamente solidaristico e culturale, senza ingerenza sulle specifiche competenze di altri organismi.I prodotti formano il c.d. brand territoriale, con cui è possibile posizionarsi sul mercato in modo competitivo, ottenendo risultati in controtendenza rispetto alla crisi economica. Naturalmente oc-corrono politiche di sostegno, di cui i sardi sapranno fare buon uso, come hanno già dimostrato con il recupero della “casciotta” di Urbino, un prodotto tipico locale di cui si era persa la memoria e che ha ottenuto il riconoscimento DoP.

Luigi Lilliu©rIProDUzIoNe rIserVaTa

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24 giugno 2012 19arte cultura sport

FANO - Il primo week end vera-mente estivo ha visto i Bagni Ar-zilla ospitare la sesta tappa del Beach Tennis Summer Tour – Tro-feo Avis Fano, manifestazione itinerante di beach tennis orga-nizzata dalle asd Sportland e Val-metauro Libertas col patrocinio del Comune di Fano e del Csi.In programma sotto il sole co-cente la sesta tappa, un doppio maschile, che ha visto la parteci-

pazione di ben 32 coppie, molte delle quali alla loro prima espe-rienza, motivo d’orgoglio questo per Sportland e Valmetauro che fanno dell’amatorialità e dell’ag-gregazione i loro punti di forza.Tra i tanti volti nuovi, a svettare

sono però quasi sempre gli stessi, è il caso questo di Mirko Biondi che dopo aver vinto il singolo due settimane fa, si è preso lo scettro anche nel doppio in coppia con il bravo Dario Vanni. In finale superati per 7-4 Ivan Il-

luminati e Simone Tinti mentre al terzo posto, sconfitti in semifina-le dai vincitori, la coppia fanese composta da Stefano Paraventi e Alessandro Cardilli. Quarti Morris Cecchini e Luca Nucci, quest’ulti-mo al suo primo torneo targato

Sportland.La manifestazione ha avuto la partnership delle ditte Vision e Rakkettone oltre che la collabo-razione di Alleanza Assicurazioni, Mobilarte e Metro Pizza.Il prossimo appuntamento con la carovana sarà il primo luglio ai Bagni Miramare di Pesaro con la tappa di doppio misto.

Elisa Venturi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Beach Tennis summer Tour – Trofeo avis fano

Biondi-Vanni svettano ai Bagni Arzilla

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maTTo del BarBiere soTTo lo sguardo vigile di rossini

La notte...bianconeradei bambiniPESARO - Per via dei colori del-la scacchiera, c’è stata anche una notte bianconera dei bambini. E’ quella riferita alle due serate con pezzi viventi, alunni della Scuola Anna Frank prima e Giansanti poi, dinnanzi al Conservatorio e cioè sotto lo sguardo vigile di Rossi-ni. Ecco perché l’enigmista Leone Pantaleoni, in veste di commen-tatore, non ha potuto infine esi-mersi dal mostrare ai numerosi

presenti il famoso matto (in sole 4 mosse) del … barbiere. Stupendi i costumi rinascimentali a comin-ciare dagli abiti delle regine degni d’una Quintana, con torri e cavalli autentiche sculture monumentali di cartone. E davvero altamente meritorio il non facile compito degli organizzatori, gli insegnanti Ernesto Fucci e Piergiorgio Pie-trelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella foto 1: alla maniera della famosa Marostica, una vista panoramicadella partita vivente. Nel riquadro: a fianco di Pantaleoni, Maria Allegra Sorini e Tommaso Minelli che si sono affrontati su 3 partite,

tutte e 3 conclusesi con il fatidico scacco matto.

CAGLI - Non c’è 4 senza 5, il noto proverbio, per Edoardo Sanguinetti, dal 2006 dominatore incon-trastato del Campionato Sociale che l’Associazione Scacchistica Cagliese alle-stisce ogni anno dal 2002. Con 55 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte, il giovane leader s’è preso il lusso di chiudere il discorso molto prima che si completassero i previsti turni di calendario. Praticamente assente l’altro giovane alfiere Ubaldo To-massini per ragioni di stu-dio, il posto d’onore è meri-tatamente arriso al bravo e collaudato Francesco Maria Pantaleoni, da sempre pre-sidente del vivace sodalizio. Non a caso vincitore del torneo cagliese <Under 11> del 2011, all’ultimo gradino dell’ambito podio è finito Attilio Federici. Vincitore di due edi-zioni passate, si è classificato soltanto quarto il prof. Ugo Pompili di Pia-nello. Prove degne di nota sono state quelle di Daniele Battistelli, Francesco Fiorucci, Tommaso Moroni e Pietro Curzietti. Ben 32 i partecipanti, a ri-

conferma del garantito successo della manifestazione. Ancorché piazzatisi in posizioni ben lungi dall’esprimere la loro reale forza, senz’altro da ci-tare il ‘lampista’ (gioco rapido) Ernst Frowein (campione 2002) e Giovanni Diani, da sempre cuore ed anima del settore giovanile.

Sanguinetti dominatore incontrastato degli scacchi

“Cuccurano all togheter”… si riparte!CUCCURANO - E’ ripartita, ormai da alcuni mesi, la macchina organizzativa di un evento estivo che, giunto alla terza edizione, vede riunire in-torno a sé i giovani di Cuccurano e non solo. Tutti con la voglia di stare insieme, anche se con passioni diverse. Il tutto nasce da una loro pro-posta che Circolo Acli e Oratorio “La Stazione” hanno saputo cogliere e gestire e che è cresciuta di anno in anno. Infatti, questa terza edizione, vedrà come momento forte gli ormai classici tor-nei di calcio A5 per i giovanissimi delle medie e quelli per ragazzi e ragazze che si terranno dal 3 al 27 luglio presso la pista polivalente parroc-chiale, in collaborazione con il Centro Sportivo

Italiano e con la ASD Calcio A5 Flaminia. Inoltre all’evento si sono aggiunti anche tre incontri su temi e problematiche giovanili. Gli argomenti sono stati scelti dagli stessi giovani e si terranno alla presenza di esperti. Infine nel pomeriggio del 27 luglio, oltre alle finali dei tornei si terrà anche un “aperaduno”. La serata si concluderà con una rassegna musicale con la presenza di tre giovani band musicali. Scadenza iscrizione tornei giovedì 28 giugno, per informazioni consultare il sito de www.il-metauro.it oppure telefonando al 3293313844 (Michele), 3391951422 (Francesca), 3388966866 (Federica).

in coppa iTalia di scherma

Positivo ritorno della MarchionniPESARO - I portacolori del Club scherma Pesaro si sono posti in bella evidenza al Palasport di Iesi per l’asse-gnazione della Coppa Italia regionale e la conseguente qualificazione per le finali nazionali. Eccellenti le presta-zioni di Antonella Marchion-ni, brillante vincitrice della Coppa, e di Francesca Greco classificatasi al terzo posto. Di rilievo le prove di Isotta Bellia, che ha ottenuto un apprezza-bile quinto posto, e di Bene-

detta Ronconi.Meritatissimo terza piaz-za, nel settore maschile, per Gianluca Ragazzoni che, con un’ attenta condotta di gara, ha mancato la finale solo per pochissime stoccate . Positiva anche la condotta di Giulio Mangiaracina che, sul quat-tordici pari, non ha posto a segno l’ultima e decisiva stoc-cata. Buone le prestazioni di Riccardo Carloni, Davide Ros-setti e dell’esordiente Danilo Sanchini.

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24 giugno 201220 amicoil nuovo• •

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