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Il Giornale dell'Handball - N. 8 (Marzo/Aprile)

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ProprietàFederazione ItalianaGiuoco HandballStadio Olimpico00196 RomaTel: 0039-06-36858250Fax: 0039-06-3685332

PubblicazioneTelematica BimestraleIscrizione Tribunale Civiledi Roma 30/2012del 13.02.2012

Direttore ResponsabileFrancesco Purromuto

Consiglio FederaleFrancesco PurromutoMario BazzanellaRaffaele CaputoFranco ChionchioAngelo DicaroloAdriano La CroixCristina LenardonGiuseppe Lo DucaGiovanni SaporitiPlacido VillariClaudio Zorzi

Segretario GeneraleAdriano Ruocco

Collegio Revisoridei ContiGiovanni VeroneseEmanuela CapobiancoMaria Luisa Giordano

FotografieArchivio FIGH

Le opinioni espresse negli articoli nonriflettono necessariamente il punto divista ufficiale della FIGH. Il materialepubblicato è coperto da Copyright. Gliarticoli della rivista “Il Giornale del-l’Handball” possono essere riprodottisu qualsiasi pubblicazione italiana ostraniera, alla esplicita condizione chene sia citata la fonte e solo dietro au-torizzazione scritta della FIGH.

SommarioPARLA PASQUALE MAIONE“Non potrei vivere senza la pallamano”

VOCE A MONIKA PRUNSTERIntervista al portiere del Salerno e della Nazionale

“A MERSIN PER DARE IL MASSIMO”Dalla Francia, a voi l’azzurro Tin Tokic

BEACH HANDBALLVerso i Campionati Europei di Randers

SERIE A2: TUTTE LE PROMOSSEParlano i capitani delle squadre che hanno vinto in A2

LA #PALLAMANO SU INSTAGRAMScopri la nuova iniziativa online della FIGH!

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5Il Giornale dell’Handballfigh.it

“Non potrei vivere senza pallamano”

Oltre 80 presenze con la maglia dellaNazionale Senior e la fascia da capitano con-quistata dopo essersi lasciato alle spalle tuttala trafila delle selezioni giovanili. ConPasquale Maione c’avevano visto lungo,c’avevano visto bene: fisico possente, sensodella posizione, ottime doti difensive. È lui il pivot azzurro, oltre che il pivot più vin-cente degli ultimi anni in Italia: con Conver-sano e Loacker Bozen ha vinto gli ultimi dueScudetti, le ultime due Coppe Italia, le ultimedue Supercoppe Italiane. E in carriera è tra i pochi atleti italiani - comelui solo Tin Tokic - a poter vantare un’annatanella Liga Asobal, uno dei campionati piùprestigiosi del mondo. Lì, in Spagna, Pasqualeha militato nella formazione della BalonmanoCuenca 2016. Mentre in Italia le sue radici dagiocatore sono piantate in Emilia, tra Casal-grande, Rubiera e Bologna United. Prima, ap-punto, di volare in Spagna, per poi fare rientroin patria a suon di vittorie.

Ciao Pasquale e benvenuto su “Il Giornaledell’Handball”. Iniziamo dalla Nazionale,dalle qualificazioni agli Europei 2016: aGiugno prima Gran Bretagna, poi Grecia.Servirà un’impresa?Ciao e grazie per l'opportunità. Sì, servirebbeun’impresa, perché vincere fuori casa non èmai facile e noi per qualificarci dobbiamo vin-cere con ampio scarto. In più la Grecia ha di-mostrato di essere un’ottima squadra, masono al nostro livello: noi ci proveremo e an-

dremo in Grecia per vincere la partita.Per quanto riguarda la Gran Bretagna, pensoche non avremo grandi problemi ma bisogn-erá comunque scendere in campo al 100% esfruttare queste partite internazionali permigliorarci.

Subito dopo ci saranno i Giochi delMediterraneo. E l’Italia arriverà con unarosa sicuramente di buon livello. Cosa ti as-petti da questo importante appuntamento?Importantissimo appuntamento! Per noi i

Giochi del Mediterraneo sono l'obiettivo pri-mario, ci teniamo tantissimo e ci stiamopreparando per far bene. Il gruppo è forte, nesiamo consapevoli e credo che giocheremoalla pari contro tutti. Speriamo bene, ma sonomolto fiducioso!

Pasquale MAIONE,pivot azzurro, si rac-conta. Tra Scudetto,

Giochi del Mediterraneoe il matrimonio...

di Matteo Aldamonte

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“Non potrei vivere senza pallamano”“Quest'anno hovisto tanti gio-vani in campo ealcuni molto tal-entuosi: questoè un bene per ilnostro sport”.

Capitolo Serie A Maschile. Ti provoco:Scudetto già del Bozen quest’anno?Quasi tutti ci danno per favoriti. Certo, siamola squadra da battere essendo i campioni incarica, ma nello sport non c'è mai nulla discontato. Ci aspettano vere e proprie battagliesportive. Poi con la nuova formula andata-ri-torno può succere veramente di tutto e fino al-l'ultimo. Ne vedremo delle belle...

Hai avuto modo di apprezzare qualche gio-vane atleta interessante nel Girone A dellaSerie A Maschile quest’anno? Qualcuno a cuifare da “chioccia” in Nazionale, dunque unpivot magari?Quest'anno ho visto tanti giovani in campo ealcuni molto talentuosi: questo è un bene per

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“In futuro mipiacerebbe in-segnare questomagnifico sportai bambini, perfarlo conoscerea più gentepossibile”.Come ti sei avvicinato alla pallamano? Ecosa ti ha fatto innamorare di questa disci-plina?Il mitico Tarcisio Venturi, prof. di ginnastica

e leggenda a Casalgrande, mi ha quasi obbli-gato a giocare a pallamano. Poi, pian piano,me ne sono innamorato e per fortuna sonoriuscito anche a diventare un professionista.Ad oggi credo che non potrei vivere senza pal-lamano. È uno sport che in Italia, purtroppo,ancora poca gente apprezza. Magari in futuromi piacerebbe insegnare questo magnificosport ai bambini, per farlo conoscere a piùgente possibile.

C’è un atleta di livello mondiale al qualet’ispiri o che ammiri in maniera partico-lare?Ho avuto la fortuna di poter giocare un annoin Liga Asobal e di giocare contro campioniaffermati, in palazzetti storici. Penso che unpivot come Aguinagalde abbia una marcia in

il nostro sport e in più significa che le societàlavorano con i propri vivai. Personalmentesono rimasto molto colpito dal pivot delMeran, Stricker, e mi piacerebbe eventual-mente lavorare con lui e dargli qualche utileconsiglio. Ha talento e anche fisicamente èdotato, da tenere d'occhio.

Raccontaci un po’ di te. Chi è PasqualeMaione fuori dal 40x20?Fuori dal campo sono un ragazzo normale,

come tanti altri. Ho la passione per la fo-tografia, mi piacciono il mare, la musica, ilbuon cibo, viaggiare e ovviamente divertirmicon i miei amici. Sono fidanzato e il matrimo-nio è dietro l'angolo!

Come ti sei avvicinato alla pallamano? Ecosa ti ha fatto innamorare di questa disci-plina?

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più rispetto a tutti gli altri oggi, ma il mio mitorimane Rolando Urios, ex pivot di CiudadReal e Spagna. Una vera forza della natura.A livello italiano, invece, ho imparato moltoda Marco Morelli, Corrado Bronzo e MarcelloFonti, con cui ho giocato. Osservandoli, hoimparato. Almeno spero...

A fine intervista, il saluto di Pasquale Maione:Un saluto a tutti i lettori de “Il Giornale

dell’Handball” e buona pallamano a tutti!

Pasquale MAIONE√ 2 Scudetti

√ 2 Coppe Italia√ 2 Supercoppe Italiane

√ 1 Stagione in Asobal√ 88 presenze in

Nazionale

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Monika PRUNSTERLa saracinesca in rosa

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Dallo Schenna, in A2, agli Scudetti con lamaglia del Salerno. Passando per il posto fissonell’elenco delle convocate della Nazionaleitaliana. Che tra le altre cose si prepara, aGiugno, a prendere parte ai Giochi delMediterraneo. Proprio lì, ad Adana (Turchia)ci sarà bisogno dell’aiuto di Monika Prunster.Ci sarà bisogno delle sue parate. Il portieronedi Salerno e della Nazionale, in questi mesicosì importanti per il finale di Serie A1 e invista degli impegni con la maglia azzurra, ac-cetta volentieri di chiacchierare con noi su “IlGiornale dell’Handball”.

Ciao Monika, benvenuta su “Il Giornaledell’Handball”. Inizierei dal campionato,da una valutazione e da un ricordo: tre annifa lasci l’Alto Adige e approdi a Salerno. Tisono bastate tre stagioni per diventare unelemento determinante, con ogni probabil-ità il miglior portiere del campionato ital-iano. Con qualche titolo in tasca. Avrestimai immaginato, tre anni fa, di raggiungerequesti traguardi?Ciao a tutti! Sinceramente non avrei mai im-maginato di raggiungere tutti questi tra-guardi. Ho vissuto sempre in una piccolarealtà, dove mi dividevo tra il lavoro dicommessa e la pallamano, che praticavo solouna volta a settimana. Qui a Salerno sono ap-prodata direttamente al professionismo, hovinto subito tanto: uno Scudetto, due Super-coppe e due Coppe Italia... È davvero unaenorme soddisfazione far parte di uno dei clubpiù prestigiosi d'Italia.

Tre aspetti che, secondo te, non devonomancare ad un portiere di pallamano, per

di Matteo Aldamonte

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essere (o diventare) un bravo portiere dipallamano?Credo che la cosa più importante sia avere,

innanzitutto, il coraggio di stare tra quei duepali senza paura. Poi direi avere tanta con-centrazione per tutti i sessanta minuti e infineun pò di talento. Per tutti gli altri accorgi-menti, tecnici e fisici, ci vuole tanta buonavolontà nell’allenarsi con determinazione.

Come ti sei avvicinata alla pallamano?Grazie ad un amica ho scoperto questa disci-plina e subito me ne sono innamorata.

E come hai scelto, poi, di diventare unportiere?Quando ero più piccola giocavo come terzinonell'Under 16 e nell'Under 18 e mi piacevamolto. Sono finita in porta per caso: duranteun torneo mancava il nostro portiere e l'hodovuto sostituire. Da quel momento sono ri-masta in porta e devo dire che l’ho fatto conmolto piacere.

“Credo che il la-voro portatoavanti con le

Nazionali gio-vanili sia molto

importante in ot-tica futura, peralzare il livello

della pallamanofemminile in

Italia”.

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Nazionale, a Giugno i Giochi del Mediter-raneo. L’Italia si presenterà con unasquadra giovanissima. Cosa ti aspetti daquesto nuovo impegno con la maglia az-zurra?Sì, è vero: in Nazionale siamo un gruppo

molto giovane, ma ci stiamo impegnando tan-tissimo durante i raduni, perché crediamo dipoter far bene in Turchia.

Sono sicura che pian piano si inizieranno avedere i risultati del lavoro che portiamoavanti insieme.Mancano due mesi ai Giochi del Mediterra-neo, dove non vogliamo solo partecipare, maanche ottenere dei risultati positivi.

Qual è il tuo parere sul lavoro della Feder-azione portato avanti con le Nazionali gio-vanili, in particolar modo attraverso ilProgetto Olimpico “Rio 2016”?Credo che il lavoro portato avanti con le

Nazionali giovanili sia molto importante in ot-tica futura, per migliorare il livello della pal-lamano femminile italiana. Per quantoriguarda il Progetto Olimpico “Rio 2016”,credo sia un lavoro a lungo termine e sperodavvero che possa portare, col tempo, alla for-mazione di un gruppo competitivo”.

Vuoi salutare tutti i lettori de “Il Giornaledell’Handball”?Saluto tutti i lettori e faccio un grande in

bocca al lupo a tutti i giocatori di pallamano!

“Un buonportiere? Ser-vono corag-gio, talento edetermi-nazione”.

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Tin TOKIC: “A Mersin daremo il massimo”L’Italia, Trieste, poi la Liga Asobal e l’esperienza al vertice col Valladolid. Fino alla Ligue-1, alla Francia, al

Pais d’Aix. Ora una nuova avventura con la maglia del Besancon. Questo è Tin Tokic.

Nasce a Capodistria, Tin Tokic. Da quelle partiil Cimos Koper ha fatto storia nel mondo dellapallamano europea, soprattuto quella recentesotto la guida del tecnico Fredi Radojkovic.Terzino di 202 centimetri, Tin Tokic è notodalle nostre parti per le stagioni disputate conla maglia del Trieste, dove si fa notare per re-alizzazioni e doti fisiche. Lo fa assieme alcompagno Michele Skatar, oggi al Nantes.Lui vive anche i momenti più difficili del Tri-este, la società più titolata del panorama ital-iano: milita in A2, contribuisce al ritorno dellaformazione del presidente Lo Duca in Serie Ad’Elite. Poi vola in Spagna: gioca nell’Arrate,convince il Valladolid di Pastor e partecipa,

col team spagnolo, ad EHF Cup e ChampionsLeague. Nella stagione 2012/13 il destino diTin s’incrocia nuovamente con quello diSkatar: si ritrovano entrambi in Francia. DaTrieste alla Ligue-1, con Tokic che veste lamaglia del Pais d’Aix. Fino a Gennaio,quando la sua squadra piazza il colpo di mer-cato e prende Nikola Karabatic, il giocatore dipiù forte al mondo. Altro cambio di casaccaper Tin Tokic, che si prepara a chiudere la sta-gione con il Besançon. Dove militerà - ci an-nuncia - anche nel corso del campionato2013/14.

Ciao Tin, è un piacere averti su “Il Gior-nale dell’Handball”. Via, spediti verso latua avventura in Francia: dal Pais d’Aix seipassato, in inverno, al Besançon. Come pro-cede la tua avventura nel campionato diseconda lega francese?All'inizio, quando mi hanno dato la notizia

del cambio di squadra, non appena sono rien-trato dalla pausa invernale, non l'avevo presamolto bene, perché mi ero inegrato nel gruppodi Aix e avevo dimostrato alla società e all'al-lenatore che potevo giocare. Però quando mihanno spiegato la situazione che si presentavaper il resto della stagione, cioé l'arrivo diNikola (Karabatic ndr), dicendomi che quindiche non avrei trovato molto spazio per gio-care, ho deciso di andare in prestito al Be-sançon per il resto della stagione.La mia avventura nel campionato di secondalega procede benissimo: abbiamo raggiuntola salvezza con due giornate di anticipo,anche se io al mio arrivo avevo detto di voler

di Matteo Aldamonte

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Tin TOKIC: “A Mersin daremo il massimo”L’Italia, Trieste, poi la Liga Asobal e l’esperienza al vertice col Valladolid. Fino alla Ligue-1, alla Francia, al

Pais d’Aix. Ora una nuova avventura con la maglia del Besancon. Questo è Tin Tokic.

portare la squadra ai Play-Off. Sfortunata-mente abbiamo perso alcune partite cruciali,però ora stiamo costruendo un buona squadraper la stagione prossima. perché Besançon eAix sono giunti ad un accordo per farmirestare qui ancora un anno. Mi trovo benis-simo, i compagni di squadra sono veramentesimpatici e mi hanno accolto subito nelgruppo, sono l'unico straniero quindi mi toccaparlare solo in francese, ma non mi dispiace.Così faccio pratica... Sto giocando tanto, siain attacco che in difesa, e cerco dare sempreil mio apporto alla squadra. Il campionato diSeconda Lega non è da sottovalutare, tutte lepartite sono difficili e molto impegnative

Hai lasciato l’Italia ormai da qualche

tempo, collezionando esperienze in LigaAsobal (Spagna) e Ligue-1 (Francia), duedei più prestigiosi campionati del mondo. Èstato facile per te scegliere di trasferirti al-l’estero? Consiglieresti questa esperienza,come salto di categoria, ad un giovane gio-catore italiano?

Sicuramente non è stato facile all'iniziospostarsi all’estero, soprattutto per quantoriguarda la lingua e lo sile di vita. Però è unascelta che farei ancora. Sono maturato moltodal punto di vista sportivo, ma anche comepersona. Il campionato spagnolo e quellofrancese sono molto diversi: in quello spag-nolo si gioca una pallamano piu tecnica e tat-

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tica, cercando di fare attenzione sempre aiminimi dettagli, Per esempio: quale spazio at-tacare in determinate situazioni, oppure ricer-cando tutti i punti deboli dell’avversario, perpoi attaccare di conseguenza. Mentre in Fran-cia il gioco si basa principalmente sulla forzafisica, la maggior parte degli allentamentisono abbastanza fisici e la pallamano dalpunto di vista tattico é molto piu semplice.Non come in Spagna, dove diventi matto perquanta tattica c’è... In Italia ci sono molti gio-catori validi e penso che sarebbe un bene peril giocatore e per la pallamano italiana fareesperienza all'estero. Non dico che sia facile,però bisogna tentare e soprattutto dare il mas-simo!

Qual è la tua “settimana tipo”, come gio-catore di pallamano? Insomma: numero diallenamenti, tempo libero, alimentazione,

divertimenti e così via. Raccontaci un po’.Descriverei così la mia settimana tipo: lunedìfaccio una sessione di pesi al mattino e unafisica al palazzetto nel pomeriggio. Martedì:sessione di pallamano al mattino, con tecnicaindividuale, e al pomeriggio due ore di allena-mento per attacco e difesa. Il mercoledì fac-ciamo pesi di mattina e una sessione diallenamento per attacco e difesa nel pomerig-gio. Il giovedì mattina è libero, nel pomeriggioabbiamo seduta video e allenamento. Nellamattina del venerdì risveglio muscolare alle10, di sera partita quando giochiamo in casa,o altrimenti doppia seduta di allenamento epartita in trasferta al sabato.Ho abbastanza tempo libero tra un allena-mento e l'altro, da poter spendere per pren-dere un caffé, mangiare con calma e

“In Italia ci sono moltigiocatori validi e penso

che sarebbe un bene, perloro e per la pallamano

italiana, fare esperienzaall’estero”.

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riposarmi. Non esco molto, perché gli allena-menti sono duri e preferisco riposarmi.Quando abbiamo il week-end libero, di solitovado da qualche parte con gli amici, per spez-zare un po' la monotonia settimanale. Perquanto riguarda l'alimentazione, mangio ditutto, anche se il preparatore atletico mi haproibito la Nutella!

Con la maglia dell’Italia parteciperai aiprossimi Giochi del Mediterraneo, inTurchia. Cosa ti aspetti da questo impor-tante appuntamento internazionale?Sarà la mia seconda partecipazione ai Giochidel Mediterraneo. Con la Nazionale stiamolavorando bene e mi aspetto dei buoni risul-tati. Speriamo che tutti i nostri migliori gio-catori siano disponibili, per affrontare questoimpegno con una Nazionale al completo. Nonconosco ancora le squadre che parteciper-

anno, però sono certo che il livello sarà altoe che bisognerà affrontare ogni partita al mas-simo.

Un saluto, se ti va, a tutti i lettori de “IlGiornale dell’Handball”.Sì, per finire vorrei salutare tutti i lettori de

“Il Giornale dell’Handball”, dando appunta-mento a loro con una prossima intervista!

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Beach Handball: VERSO GLI EUROPEILe Nazionali maschile e femminile si preparano ai Campionati Europei 2013: si gioca in Danimarca, nella

città di Randers, dal 9 al 14 Luglio. E il tecnici azzurri, NEUKUM e MALATINO, fanno il punto della situazione

L’Italia del Beach Handball si prepara aiprossimi impegni. All’orizzonte ci sono iCampionati Europei di Randers, in Dani-marca, che si terranno dal 9 al 14 Aprile. Incampo scenderanno sia le ragazze di TamasNeukum che la compagine maschile allenatadal tecnico Vincenzo Malatino.Sia per l’Italia ‘in rosa’, che per quellamaschile, l’Europeo rappresenta un momentoimportantissimo e che ha regalato ai colori az-zurri enormi soddisfazioni negli anni prece-denti: nel 2009 la Nazionale femminile havinto il titolo europeo. E nel 2012 a Umago,in Croazia, la stessa Italia ha ottenuto duemedaglie di bronzo: una al femminile nel tor-neo senior e l’altra con il team maschile, nellacompetizione riservata agli Under 19.Con quali sogni e con quali ambizioni azzurree azzurri giungeranno a Randers quest’anno?

A raccontarlo sono proprio gli allenatoriTamas Neukum e Vincenzo Malatino.

L'Europeo in Danimarca quali variazioniporterà nella Nazionale, rispetto al Mondi-ale della scorsa estate?NEUKUM: Abbiamo delle giocatrici es-

perte, che hanno iniziato a lavorare con megià da tempo. A Marzo, poi, ho osservato aRoma la Squadra Nazionale ed ho visto atleteben allenate, sia della Esercito-FIGH FuturaRoma che di Salerno. La preparazione all’Eu-ropeo non sarà semplice perché molte gioca-trici sono impegnate nei Giochi delMediterraneo due settimane prima del torneo,ma vedremo... Spero di poter ottenere la qual-ificazione alla semifinale.

L'Europeo in Danimarca rappresenta perl'Italia maschile il prosieguo del bronzo diUmago 2011. Quali sono le sue aspettative?MALATINO: Quando s'inizia un'avventura

come questa, si spera sempre in un lieto fine.L'Europeo U19 di Umago è stato sicuramenteun risultato inaspettato, nato da un gruppo ec-cezionale, che ha giocato in crescendo le suepartite, senza alcun timore reverenziale e conuno spirito encomiabile. Ancora ho nelle orec-chie l'Inno Italiano che i ragazzi intonavanoin gruppo prima di ogni incontro. Purtroppoquattro di quei ragazzi hanno cessato l'attivitàper problemi di studio o lavoro, quindi laNazionale dovrà ripartire da una squadranuova, che spero abbia lo stesso entusiasmo ela voglia di fare. Gli unici giocatori italianicon esperienza internazionale sono quelli delGrosseto, la cui società punta molto su questa

di Matteo Aldamonte

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Beach Handball: VERSO GLI EUROPEILe Nazionali maschile e femminile si preparano ai Campionati Europei 2013: si gioca in Danimarca, nella

città di Randers, dal 9 al 14 Luglio. E il tecnici azzurri, NEUKUM e MALATINO, fanno il punto della situazionedisciplina. I tornei di Beach Handball in Italiasono concentrati alla volte nelle stesse date eun coordinamento in questo senso nonsarebbe male, per poter creare un movimentoimportante. Comunque voglio ringraziare laFederazione, che ha dato veramente unagrossa attenzione alla preparazione dellaNazionale di Beach Handball. Io e i ragazzifaremo di tutto per non deludere le aspettative,anche se dovremo lottare contro avversariemolto forti.

Come giudica i riconoscimenti che il BeachHandball sta ottenendo, in misura mag-giore, sia in relazione all'Handball che nel-l'ambito di tornei internazionali (come iMediterranean Beach Games, ecc)? Qual èil ruolo che, a suo avviso, questa disciplinasi appresta a ricoprire nel panoramasportivo?NEUKUM: Senza alcun dubbio il Beach

Handball ha un grande futuro, ma dobbiamotrovare la migliore soluzione perché questabella disciplina possa stare accanto all’Hand-ball indoor. Anno per anno abbiamo semprepiù tornei per club e Nazionali. Lo sviluppo è

rapido non solo in Europa, ma anche in Asia,Africa, Sud America e anche nella zona del-l’Australia. Sono molto felice dell’ingresso delBeach Handball nei Mediterranean BeachGames e spero che questo possa aumentare ilnumero di appassionati. Riassumendo: sonomolto ottimista per il futuro del Beach Hand-ball.MALATINO: Ho sempre pensato che ilBeach Handball sia, per certi versi, la palla-mano del futuro. Nell'indoor ci sono alcunesituazioni di gioco che si semplificano conazioni tipiche del Beach. Ultimamente, ad es-empio, il gioco al volo è frequente nellesoluzioni dell'attacco indoor. Il Beach Hand-ball è un mezzo per continuare l'attività ago-nistica. Le società sportive che hanno lapossibilità di avere un campo sulla sabbiapotrebbero però sensibilizzare i propri atleti edargli come obiettivo i Campionati Italiani. IMediterranean Beach Games sono un tra-guardo importante, che porta questa disci-plina ad un livello di considerazione notevole.Spero che da qui si arrivi al riconoscimentoOlimpico, dove il Beach non sfigurerebbe af-fatto.

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Si è conclusa con le gare di sabato scorso, la stagione 2012/13 della Serie A2 Maschile e Femminile. Sono in totale otto- cinque tra gli uomini e tre nel campionato ‘in rosa’ - i team che, avendo terminato il campionato in prima posizione,hanno ottenuto l’accesso alla massima serie. Ovvero rispettivamente alla Serie A Maschile – 1^ Divisione Nazionale ealla Serie A1 Femminile.

Vediamo da vicino, girone per girone, le formazioni promosse nei massimi campionati.A parlare, per “Il Giornale dell’Handball”, sono gli otto capitani delle formazioni che hanno festeggiato la promozione.

Serie A2 Maschile (Girone A): METELLI COLOGNEA raccontare le emozioni del salto in prima serie è Alessandro Esposito, capitano del team bresciano: “Questa pro-mozione è una grandissima soddisfazione per tutto l’ambiente della pallamano Metelli Cologne. Il fatto che sia arrivatasolo all’ ultima giornata e in un match terminato ai rigori l’ha resa ancora piú emozionante. Dopo anni di alti e bassiabbiamo ricostruito un gruppo forte e unito. l’anno prossimo sará durissima, si lotterá e si sorirá, ma sará una bellasfida per tutti noi”.

Serie A2 Maschile (Girone B): VISA ODERZO“Quest’anno abbiamo acquisito una maggiore sicurezza, con Dumnic in panchina ci sono stati subito trasmessi unaserie di principi importanti e un approccio diverso alla pallamano”, dice capitan Riccardo Mazzariol. “Noi siamo unasquadra molto giovane e ci hanno dato consigli importanti due innesti come Tobia Pisani e Riccardo Pivetta, che purnon superando i 24-25 anni avevano già esperienza nella massima serie. Per tutti noi è stata una grande soddisfazione:è una promozione nella massima serie e per noi sarà bellissimo confrontarsi con quelli che sono dei campioni. Lofaremo senza paura”.

Serie A2 Maschile (Girone C): PARMA“Si tratta di un traguardo sicuramente importante. Salire nella massima serie è una grande soddisfazione, soprattuttodopo la mole di lavoro che abbiamo arontato quest’anno. Salire di categoria significherà impegnarsi ancora di più edovremo darci da fare in questo senso. Come gruppo siamo molto contenti e uniti. Per noi è stata una festa, al terminedi un percorso che magari non tutti si aspettavano, ma che ci ha premiato per costanza e per il lavoro fatto in questimesi. Siamo una squadra molto giovane e abbiamo indubbiamente dei grandi margini di miglioramento per il futuro”,dice Federico Belli, capitano della squadra emiliana.

Serie A2 Maschile (Girone D): BENEVENTO“Nonostante la superiorità tecnica, sentivamo il peso dell’importanza di questo traguardo”, dice il capitano del Ben-evento, Luca Luciani. “Lo stimolo per riportare la nostra città e la nostra squadra in Serie A era grande. Il nostro progettoè chiaramente basato sulla crescita dei nostri settori giovanili e poter giocare nella massima serie rappresenta unagrande dierenza, perché i nostri ragazzi avranno la possibilità di misurarsi con un livello più alto. La prossima stagionevogliamo salvarci e dare spazio ai nostri giovani, il più possibile”.

Serie A2: tutte le promosse della stagione 2012/13

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Serie A2: tutte le promosse della stagione 2012/13

Serie A2 Maschile (Girone E): TEAM NETWORK ALBATROCosì il capitano Alessandro Vasquez: “La soddisfazione è tanta, soprattutto perché siamo una squadra fatta di ragazzi,tutti tra i 16 ai 20 anni, e tutti siracusani, con l’eccezione di Zuniga. Sotto questo aspetto c’è tanta soddisfazione. Vinceretutte le partite e fare un record di vittorie, poi, è stata una cosa molto bella e positiva. Il prossimo anno ci aspetta uncampionato molto più dicile e dovremo fare a meno dell’assenza di Zuniga, che ha deciso di rientrare in Francia.Vogliamo continuare coi nostri giovani e se ci saranno innesti, saranno comunque tutti siracusani”.

Serie A2 Femminile (Girone A): CASSANO MAGNAGOVoce, in chiusura di stagione, al capitano della formazione lombarda Laura Bagnaschi: “È stata sicuramente una pro-mozione inaspettata. Sapevamo di avere delle possibilità, ma non di giocarcela così, essendo comunque una squadraveramente giovane. Ma ce l’abbiamo messa tutta, perché sappiamo che qui a Cassano c’è comunque una grandetradizione legata alla pallamano. È stata per noi una grande emozione e una grande soddisfazione, anche perchésiamo tutte ragazze giovani e del posto, cresciute nel settore del giovanile della Pallamano Cassano”.

Serie A2 Femminile (Girone B): SPALLANZANI CASALGRANDE“Diciamo che questa, rispetto alla precedente promozione, è stata un po’ diversa perché totalmente diversa era lasquadra. A parte 2-3 giocatrici più esperte, tutte le altre sono assolutamente giovani o giovanissime”, racconta il cap-itano Chiara Cazzuoli. “Per me è stata un’emozione essere con loro e per loro, al tempo stesso, dev’essere un’emozioneancora più forte a 18-19 anni raggiungere un ob8iettivo così importante. Questo è il progetto che la nostra società portaavanti da sempre: puntare sulle giovani e poter contare su un grande settore giovanile. Già quando io ero ragazzina,abbiamo vinto diversi titoli giovanili. In questi ultimi anni è stato fatto un grande investimento, con un lavoro costantenelle scuole ed i risultati si vedono”.

Serie A2 Femminile (Girone C): DOMENICO SCINA’“Per noi è stato un traguardo importante, ci speravamo già ad inizio anno”, dichiara Miriam Raccuglia.“Lo scorso annoeravamo già riuscite a vincere il campionato e poi non abbiamo avuto la possibilità economica di fare l’A1. Siamo rius-cite comunque ad arontare questa stagione con entusiasmo e con l’ambizione di riprovare a vincere: l’emozione èstata ancora più grande. Nella prima parte del campionato abbiamo concluso da imbattute, ma nella fase play-o ab-biamo riportato due sconfitte consecutive che potevano toglierci entusiasmo, e invece ci hanno aiutato ad arontarenel migliore dei modi fino alla partita decisiva vinta sabato scorso”. (m.a.)

20Il Giornale dell’Handballfigh.it

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In queste settimane la FIGH, attraverso le dirette delcampionato di Serie A Maschile - 1^ DivisioneNazionale, ha voluto dare un nuovo, ulteriore impulsoalla propria attività di comunicazione sul Web, invi-tando i suoi utenti a interagire su Twitter, utilizzandol’hashtag #pallamano.

Un nome, #pallamano, che identificherà anche lanuova iniziativa che la Federazione Italiana GiuocoHandball presenta in vista delle Finali Nazionali gio-vanili e degli appuntamenti dell’estate.

SCATTA LA #PALLAMANO SU INSTAGRAMInstagram è una nota applicazione per smartphone(iPhone e Android), grazie alla quale condividere fo-tografie e associare le stesse ad un hashtag, ad unparticolare argomento.

Perché, allora, non condividere immagini che possanoraccontare la #pallamano italiana?

Scatta la #PALLAMANO!FIGH news

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Scatta la #PALLAMANO!

Come? Semplice! Gliappassionati della pallamano non dovranno far altroche pubblicare immagini, di qualsiasi tipo, relative allaloro disciplina preferita. Utilizzando, naturalmente,l’hashtag #pallamano.

La redazione de “Il Giornale dell’Handball” provvederà,settimana dopo settimana, a selezionare le immaginiritenute più idonee, più espressive ed emozionali, cheverranno poi pubblicate all’interno del Sito Uciale,nella pagina www.figh.it/instagram-pallamano!

Non sarà necessaria nessuna iscrizione: basteràscattare, utilizzare l’hashtag #pallamano e guardarel’apposita pagina... condividendo, magari, anche tuttele altre foto scelte e pubblicate sul Sito Federale!

Buona PALLAMANO a tutti!

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