giornale italiano di tricologia giornale giornale nale

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G.I.Tri. ¤ editoriale classificazione clinico diagnostica degli effluvi e dei defluvi richiamo di endocrinologia tricologica la terapia dellalopecia androgenetica con metodo mesoterapico trattamento della alopecia androgenetica mediante terapia mesoterapica sul consenso informato 20 protocolli diagnostici in endocrinologia di base l’ipoferritinemia come causa di alopecia nella donna Problemi pungenti alla mano del parrucchiere Ricordi e generalit sulla cute, sul tessuto sottocutaneo e sulla cheratina news dal primo congresso mondiale di tricologia dal XIX Congresso Nazionale della Societ Italiana di Medicina Estetica pag. 05 pag. 07 pag. 09 pag. 12 pag. 14 pag. 16 pag. 17 pag. 22 pag. 25 pag. 27 pag. 32 pag. 33 pag. 34 G G ior ior nale nale I I t t aliano aliano di di TRI TRI cologia cologia ¤ ¤ 5 anno 2 N¡ 5 Settembre 1998 Giornale Italiano di Tricologia G i o r n a l e I t a l i a n o d i Tr i c o l o g i a o r g a n o u f f i c i a l e Laboratori di ricerca Oneida, Societ Italiana di Tricologia, Tricoitalia.

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Page 1: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

G.I.Tri.¨

editoriale

classificazione clinico diagnostica degli effluvi e dei defluvi

richiamo di endocrinologia tricologica

la terapia dellÕalopecia androgenetica con metodo mesoterapico

trattamento della alopecia androgenetica mediante terapia mesoterapica

sul consenso informato

20 protocolli diagnostici in endocrinologia di base

l'ipoferritinemia come causa di alopecia nella donna

Problemi pungenti alla mano del parrucchiere

Ricordi e generalit� sulla cute, sul tessuto sottocutaneo e sulla cheratina

news

dal primo congresso mondiale di tricologia

dal XIX Congresso Nazionale della Societ� Italiana di Medicina Estetica

pag. 05

pag. 07

pag. 09

pag. 12

pag. 14

pag. 16

pag. 17

pag. 22

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pag. 27

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pag. 33

pag. 34

GG iorior nale nale II tt a l iano a l iano di d i TRITRI cologiacologia ¨̈

5anno 2N¡ 5 Settembre 1998

Giornale Italiano diTricologia

G i o r n a l e I t a l i a n o d i T r i c o l o g i a

o r g a n o u f f i c i a l e

L a b o r a t o r i d i r i c e r c a O n e i d a , S o c i e t � I t a l i a n a d i T r i c o l o g i a , T r i c o i t a l i a .

Page 2: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

S o c i e t � I t a l i a n a d i T r i c o l o g i a ¨

Segretario: Dott. Paolo Gigli - Via E.Romagna,114- S.L. Uzzanese 51010 (PT)C/C postale n¡ 10322519 - Posta elettronica: P. Gigli @ ITALWAY.it

Telefoni: 055/80.71.068 - 0368/41.28.73 - 0336/67.67.99 Fax: 055/57.73.58 - 055/80.71.067

Sito internet - http://www.SITRI.it e-mail [email protected] Italiano di TRIcologia¨ - Bimestrale - Anno 2, n¡4, Maggio 1998

(Registrato presso il Tribunale di Firenze il 10/04/1997 al n. 4684)Spedizione in abbonamento postale comma 27 art.2, l.28/12/95, N.549 con conto N¡738 (FI)

C o m i t a t o E d i t o r i a l e

Fabio Bellino (Roma) Elisabetta Bianchi (Bologna)

Maria Erminia Bonora (Reggio E.) Sandra Bruschi (Rovigo)

Maria Luisa Calabr� (Belluno) Daniele Campo (Roma)

Giuseppe Ciampalini (Gambassi Terme)Erri Cippini (Brescia)

Osvaldo Cipriani (Avezzano) Massimo Cioccolini (Ascoli Piceno)

Paolo De Angelis (Fontana Liri) Fernanda Favotto (Treviso)

Isabella Flore (Cagliari) Vincenzo Gambino (Milano)

Subasi Hassan (Istanbul) Maurizio Marra (Sesto Fiorentino)

Gianclaudio Pallottini (Arezzo) Franca Silvestri (Cuneo) Luigi Speziali (Modena)

Mario Toffolo (Mestre) Pietro Toffolo (Milano)

Maria Tomat (Udine)Roberto DÕOvidio (Bari)

Morelli Massimo (Napoli)Michael Goodman (Roma)

Bruno Fornaro (Firenze)ClaudioFranzoni (Sommacampagna)

Pietro Basile (Sestri L.)Morselli Massimo (Modena)

D i r e z i o n eDirettore Responsabile: Guido Vito Trotter (Firenze)Direttore Scientifico: Andrea Marliani (Firenze)Vice Direttore Paolo Gigli (Pescia)Capo Redattore Marino Salin (Tavarnelle V.P.)

in RedazioneRedattori: Bini Fiorella (Firenze)

Losi Ennio (Firenze)Segretaria di Redazione:

Cinzia Tuzzi (Tavarnelle V.P.)Editing: Oneida Research Centre Florence

Andrea Salin (Tavarnelle V.P.)

C o l l a b o r a t o r iCesare Cola Giovanna Berbenni Elios Braggion Cuccu ManuelaDavini Michele Graziella SimonazziAngelo GuidozziPaola MontagnaniGianPietro Pizzolato Massimo Ratto Lino Naclerio Ombretta PorroAngelo Petresini Gloriana Dal Castagn�Massimo PantaniVanin BrunaScaringi AnnaCarmine AntonelloRosita BertoliniJessica ChiaravalleCinzia Dalla ChiaraOmbretta FirpoAntonella PerottiLaura RepettiLorenzo RobbianoFrancesco Ziglio

1122

334455

Estratto dal

REGOLAMENTO DELLA

"SOCIETË ITALIANA DI TRICOLOGIA ¨"-S.I.Tri.¨-

-Tricoitalia¨ -

art. 1 La Societ� Italiana di Tricologia si costituisce come Associazione Scientifica, apolitica e senza fini di lucro in data 4 maggio 1996 ed ha come scopo di fare della Tricologia una Branca Scientifica della Medicina Polispecialistica e, pi� in generale, della Cultura Umanistica.

art. 2 Questo fine verr� perseguito attraverso tutte le iniziative che via via saranno individuate e fra le quali indichiamo primariamente le seguenti:1) promuovere la ricerca scientifica della patologia e della fisiologia del pelo, del capello e del cuoio capelluto,2) promuovere il progresso della "TRICOLOGIA" anche tramite l'insegnamento ,3) definire protocolli di riferimento per ricerche, cliniche e di laborato-rio, sulla terapia dei defluvi, degli effluvi e sulle malattie del cuoio capelluto,4) verificare l'efficacia e la razionalit� delle terapie tricologiche propo-ste dall'industria farmaceutica e farmaco-cosmetica,5) verificare la qualit�, la razionalit� e l'innocuit� dei prodotti offerti dallaindustria trico-cosmetica,6) cercare un coordinamento con l'Industria farmaceutica e farmaco-cosmetica per una razionalizzazione scientifica di tutto il settore,7) affiancare e confrontarsi, in campo tricologico, con l'attivit� scientifi-ca delle Societ� culturalmente affini,8) dare ai Soci un punto di riferimento sicuro ed un supporto scientificonella loro attivit� quotidiana,9) pubblicare quanto di nuovo, attuale e scientifico viene fatto in Italia e nel Mondo in campo tricologico per tenere alta l'informazione e la Conoscenza dei Soci, Cultori della materia e dei pazienti,10) denunciare ai Soci, ai Pazienti ed alla Pubblica Opinione le frodi in campo tricologico.

art. 3 S.I.Tri.¨ (oppure SITri¨) � la sigla ufficiale che indica la "Societ� Italiana di Tricologia".

art. 4 Tricoitalia ¨ � il nome (registrato) del settore didattico-scientifico della Societ� (S.I.Tri.), a cui si associano anche "Cultori non laureati" ed "Operatori Estetici" della Tricologia.

art. 5 La Societ�, nei limiti imposti dallo Statuto, � aperta a tutti i Cultori della Tricologia di qualsiasi nazionalit�, religione o credo politico.

s i t r i ¨

T r i c o i t a l i a ¨

Page 3: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

5 EditorialeGuido Vito Trotter

E d i t o r i a l e

IL TENUE CONFINE TRA

MEDICINA E MAGIA, TRA TRICOLOGIA

E CIARLATANERIA.

Il trattamento delle malattie deicapelli ed in particolare il trattamento deglieffluvi e dei defluvi, � spesso lungo e difficile.

Non esistono le cure miracolose ingrado di dare quei risultati che i pazienti vor-rebbero e che, talvolta, si attendono.

I capelli, che i medici ed i biologiamano spesso definire Òinutili annessi cuta-neiÓ, hanno per lÕessere umano un profondovalore simbolico, sul quale gi� abbiamodiscusso. La loro funzione � quella di Òesserevisti ed ammiratiÓ.

Il paziente che si rivolge al medicoper la perdita o caduta di capelli, reale o pre-sunta che sia, � spesso un soggetto psicologi-

camente ÒfragileÓ, talvolta in stato di profon-do sconforto ed il compito del medico, nonpotendo sempre ÒguarirloÓ, � quello di darglicomunque un aiuto volto al contenimentodellÕansia.

Si diceva, solo pochi anni fa, che lÕu-nica cosa in grado di arrestare la caduta deicapelli fosse il pavimento.

Forse proprio per questo, nonostan-te la richiesta in continuo aumento e lÕimper-versare di maghi e fattucchiere del capello, idermatologi che si occupavano della ÒtestaÓaltrui erano pochi e sparuti pionieri in uncontesto di totale assenza, o quasi, di suppor-to da parte delle Universit� e di informazioneda parte dei mass media.

Ma cosa � cambiato oggi?Oggi che il dermatologo non considera pi� ilproblema della perdita dei capelli come qual-cosa che deve essere risolto solo dal parruc-chiere o dallÕestetista?

Oggi che la popolazione degli affettidal ÒmaldichiomaÓ ha assunto dimensioniimpressionanti e con essa � montata, comeuna marea, la voglia di saperne di pi�?

La situazione non � ancora cambia-ta e la fonte di ÒinformazioneÓ pi� diretta epi� ascoltata �, assurdamente, la pubblicit�.

Uomini e donne, indipendentemen-te dal livello di scolarizzazione, dalla lorointelligenza o ceto, sfogliano avidamente lepagine dei giornali e credono di trovare nellapubblicit� di un prodotto o di un centro tri-cologico la risposta al loro problema. Macome pu� avvenire questo?

Perch� la gente si affida quasi auto-maticamente ai Òconsigli per gli acquistiÓ chesono, spesso, tutt'altro che buoni consigli?

Sono ancora comuni i casi di giova-ni che, ossessionati dalla paura di diventarecalvi sottoscrivono milioni in cambiali conÒInnominabili Centri TricologiciÓ e con lasperanza di trovare la soluzione dal mago diturno.

Marliani A.

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

6 EditorialeGuido Vito Trotter

Sono ancora drammaticamente fre-quenti i casi di giovani che, delusi, si suicida-no (o tentano il suicidio) per gli Òinutiliannessi cutaneiÓ.

Queste cose succedono perch� iltema ÒtricologiaÓ si presta a facili manipola-zioni.

Il medico, SBAGLIANDO, ha sem-pre snobbato il problema considerandolo per-lomeno marginale e la stampa sovente contri-buisce ad aumentare la confusione invece didiradarla.

Eppure chi � deputato alle risposteesiste ed � chiaramente, e nonostante tutto, ilmedico: il paziente con defluvio, alopecia ocalvizie ha diritto allÕattenzione del medico;egli deve sentirsi ascoltato e compreso perch�si formi quel rapporto di fiducia, ÒempatiaÓ,essenziale alla riuscita di qualsiasi trattamen-to terapeutico.

EÕ un momento delicato questo, unmomento in cui la comunicazione e il rap-porto di fiducia tra medico e paziente (coun-selling) giocano un ruolo fondamentale siaper il buon esito della terapia sia per lÕeven-tuale ridimensionamento di un problemache, come abbiamo visto, talvolta arriva adassumere connotati grotteschi e tragici.

I capelli sono ancorÕoggi terra dinessuno e perci� il pubblico si trova immersoin una ridda di informazioni contraddittorie.Da una parte la medicina che offre farmacinon certo miracolosi e dallÕaltra la pubblicit�di centri Tricologici non identificati (e nonidentificabili), che offrono prodotti e Òsolu-zioni definitiveÓ.

Cosicch� anche il farmaco finisceper venire considerato poco pi� che uncosmetico, prescrivibile da chicchessia, anchea sproposito.

Occorre una maggiore attenzione alproblema da parte degli organi di informa-zione e soprattutto da parte delle riviste

scientifiche, perch� il lettore, dopo aver lettoun articolo equilibrato, veramente informati-vo e che evita volutamente smaccate sponso-rizzazioni, sfogliando le pagine non trovisubito dopo la pubblicit� miracolistica e nerimanga per lo meno confuso: ÒSar� questa lagiusta soluzione al mio problema?DÕaltronde, ragiona il lettore, se il giornale �serio, visto che lÕarticolo era serio e pieno dibuon senso (ma non faceva nomi di prodottied il lettore li vuole perch� vuole un riferi-mento immediato), la pubblicit� che seguedeve essere la giusta risposta!Ó.

Cos�, uno spazio a pagamento diven-ta tuttÕuno con lÕinformazione vera, perch�chi legge non sa che in un giornale un conto� la parte scritta e firmata da un medico o daun giornalista un altro � la gestione azienda-le dello spazio pubblicitario.

Se gli argomenti inerenti la tricolo-gia, ed in genere la salute, fossero chiaramen-te svincolati dagli spazi pubblicitari si potreb-be ridimensionare il lungo e dispendioso pel-legrinaggio a cui si sottopongono i molti chehanno o si fanno problemi di chioma.Pellegrinaggio spesso tortuoso che passaattraverso strani fai da te, carissimi millanta-tori e tante delusioni e che, alla fine, inevita-bilmente, approda dal medico esperto (der-matologo, endocrinologo, medico estetico chesia) il quale riporta dal paese delle bacchettemagiche alla realt�.

Oggi il medico deve ad un tempoesercitare tutto il suo spirito critico versoquei prodotti dermocosmetici in commerciola cui attivit� terapeutica non � n� dimostratan� dimostrabile ma deve al contempo essere aconoscenza di quanto realmente, in terminidi terapia, si pu� dare al paziente.

Davanti ad una alopecia il mediconon pu� e non deve pi� comportarsi da gua-ritore o da ciarlatano, prestandosi a essere il

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

7 EditorialeGuido Vito Trotter

tramite di Òmanovre commercialiÓ che recla-mizzano prodotti la cui efficacia non si basasu un ragionamento scientifico ma economi-co e teso solo a sfruttare la sofferenza psico-logica di questi soggetti.

Alle soglie del 2000 anche il capito-lo ÒalopeciaÓ dovr�, pian piano, uscire daquel limbo di incuranza e faciloneria chefatalmente rende lecito tutto ci� che � utilesolo commercialmente.

A noi, come Giornale Italiano diTricologia, resta il dovere di lavorare perabbreviare al massimo questo percorso, e lÕob-bligo di chiarire i confini tra medicina emagia, anche a costo di perdere qualche spon-sor o di non averne affatto.

Vi rinnovo lÕinvito a scriverci, a mandarci iVostri Articoli, i Vostri Lavori, le VostreCritiche. Tutto questo materiale, dopo sele-zione e revisione da parte della Redazione edella Direzione Scientifica, verr� pubblicato.

Guido Vito Trotter

P.S.Le Norme per gli Autori sono nellÕultimapagina del Giornale, attenervisi sar� educatoe gradito ma non dovr� in alcun modo costi-tuire un vincolo rigido alla libert� di espres-sione degli Autori.Gli articoli potranno essere spediti per postanormale, evitando la raccomandata, ad:Andrea Marliani, via San Domenico 107/3,50133 Firenze.

BIBLIOGRAFIA

Marliani A.: ÒPossibilit� attuali di terapia medica della CalvizieComuneÓ Etruria Medica, Firenze, 1992: 7: Padrini F.: ÒIl lin-guaggio segreto del corpoÓ De Vecchi Editore, Milano, 1996.Pellizzari A.: ÒConsigli per gli acquistiÓ TRICOS 1992; 3: 5 - 7Rinaldi F.: ÒI segreti della bellezza romanaÓ Rydelle, Milano,1991. Tosti A.: Ò Contributo alla conoscenza della stupidit�umanaÓ Sellerio, Palermo, 1992.

CLASSIFICAZIONE CLINICODIAGNOSTICA DEGLI EFFLU-

VI E DEI defluviAndrea Marliani

Scuola internazionale di Medicina EsteticaFIF (Roma)

Una classificazione degli effluvi edei defluvi che sia al contempo pratica e sod-disfacente non � mai stata proposta. Questo, forse, perch� solo oggi laÒTricologiaÓ comincia ad essere accettata ericonosciuta come una seria materia di studioe quindi a trovare dignit� di fronte al medico-dermatologo.La ÒTricologiaÓ, nonostante vi siano stati inpassato dei grandi Maestri anche in Italia, �materia nuova per il dermatologo, non � stataancora codificata n� tanto meno scolarizzataed il termine stesso ÒTricologiaÓ, che apparesul ÒDizionario della lingua italianaZingarelli ZanichelliÓ solo dallÕedizione del1997, non � ancora presente in alcun dizio-nario medico.

Fino ad oggi le alopecie sono state classificatesecondo istologia (come cicatriziali e noncicatriziali), secondo prognosi (come reversi-bili e definitive), secondo lÕanatomia delcapello che cade (come in telogen ed in ana-gen) e secondo molti altri criteri tutti comun-que largamente insoddisfacenti specie supiano pratico.In questa sede voglio proporre una classifica-zione pratica che si basa sul pi� semplice eÒspontaneoÓ esame dei capelli, il pull test, eche potrei definire come Òclinico-ambulato-rialeÓ.

In presenza di una caduta di capelli lÕesameobiettivo dermatologico ed il banale pull test

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

8 Diagnostica degli effluvi e dei defluviAndrea Marliani

permettono un semplice inquadramento clas-sificativo del paziente che il pi� delle volteporta ad una precisa diagnosi di minima.Solo dopo una diagnosi, ed anche questa �cosa che pare impossibile dover ricordare,sar� possibile una terapia causale.

Vale anche la pena di ricordare che i terminiÒeffluvioÓ e ÒdefluvioÓ sono stati ormai defi-niti da Kligman (1961) e poi dalla letteraturainternazionale.

EFFLUVIOLa caduta di alcune centinaia, talvoltamigliaia, di capelli al giorno, tutti nella stessafase (telogen o anagen) o sottofase, definisce ilfenomeno dellÕeffluvio; si tratta di un eventotanto comune quanto impressionante mageneralmente benigno, autolimitato e reversi-bile. Non cÕ� mai atrofia dellÕannesso piliferon� della cute.

defluvioUna caduta di capelli in telogen (pi� frequen-te) o in anagen (pi� rara), per lo pi� di inten-sit� modesta e continua ma generalmenteirreversibile, caratterizza il fenomeno deldefluvio.I capelli, se cadono in telogen (defluvio intelogen), presentano le caratteristiche tipichedellÕinvoluzione verso il pelo vellus.Se cadono in anagen (defluvio in anagen) �lÕannesso pilifero con lÕepidermide che varapidamente verso lÕatrofia e la cute prende,istologicamente, lÕaspetto tipico della alopeciacicatriziale.

Il pull test � un grossolano ma sempliceesame semeiologico ambulatoriale che sicompie facendo scorrere le dita fra i capelli etirandoli dolcemente: i capelli si staccheran-no dai follicoli in numero estremamente

variabile. Ne deriveranno immediatamentealcune considerazioni diagnostiche.

1) Se con la modesta trazione si otten-gono abbondanti capelli, 20 - 50 - 100 edoltre, con i loro bulbi conservati, siamo certa-mente in presenza di un effluvio. La caduta dei capelli costituisce per il pazien-te lÕunico sintomo di calvizie incipiente ma,paradossalmente, tanto pi� questa � vistosatanto meno corrisponde, nella maggior partedei casi, ad un reale pericolo di calvizie.LÕeffluvio � impressionante e comunissimo.La sua benignit� rende ragione della appa-rente ÒefficaciaÓ di tante ÒcureÓ irrazionali. Osservando poi i bulbi � facile distinguere,anche ad occhio nudo, un effluvio in telogenda un effluvio in anagen.

a) NellÕeffluvio in telogen, che pu� esse-re caratterizzato dalla caduta in telogen dicentinaia ed anche migliaia di capelli al gior-no, si potr� osservare che i capelli caduti sonoesclusivamente elementi in telogen senzasegni di involuzione. LÕanamnesi facilmente ci far� distinguere uneffluvio in telogen acuto da un effluvio intelogen cronico. LÕeffluvio in telogen acuto �unÕonda di muta dovuta ad un evento Òstres-santeÓ (generico) che colpisce anche tutti glianagen 6¡. LÕeffluvio in telogen cronico (di durata supe-riore ai 3 mesi) sar� invece dovuto ad un even-to ÒperturbanteÓ ad andamento lungo o cro-nico, anche misconosciuto, che altera il nor-male ciclo del pelo.

b) Se i capelli si staccano con bulbi piccoliapparentemente anageni e visivamente distro-fici siamo certamente di fronte ad un efflu-vio in anagen: quasi sempre una alopeciaareata, talvolta allÕesito immediato di una

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

9 Richiamo di endocrinologia tricologicaLa Direzione Scientifica

terapia citostatica, un intossicazione acutaetc; ma lÕanamnesi sar� facilmente dirimente.

2) Se i capelli che si staccano alla tra-zione con i loro bulbi conservati sono innumero modesto ma il paziente presenta unachiara ipotrichia o una alopecia, siamo quasicertamente in presenza di un defluvio: sitratta cio� di una caduta di capelli per lo pi�modesta ma assai pi� grave per la progressivaed irreversibile involuzione dellÕannesso cuta-neo verso il pelo vellus o della cute stessaverso uno stato cicatriziale.

a) Se ora osserveremo, fra i capelli staccati, lapresenza di telogen miniaturizzati (ovverodisplasici: Orfanos C.E.; ovvero animalizzati:Rebora A.; ovvero prematuri: Marliani A.)potremo porre diagnosi di defluvio intelogen di tipo maschile (sinonimo di deflu-vio androgenetico).

b) Se i capelli che si staccano sono anagen cheportano con s� la guaina epiteliale interna,indice inequivocabile di un danno a livellodel clivaggio fra le guaine, porremo diagnosidi defluvio in anagen: LED, lichen, pseu-do area etc.

3) Se i capelli si staccano senza bulbi sonochiaramente capelli spezzati che si frattu-rano per malformazioni o parassitosi o permaltrattamenti fisici e/o chimici.

BIBLIOGRAFIA essenzialeBekhor P.S.: ÒCommon hair disordersÓ Australian FamilyPhysician 1986; 7: 868. Bertamino R.: ÒAlopecieÓ in F. Serri et al(Eds) ÒTrattato di DermatologiaÓ Piccin, Padova 1987, cap 75.Hordinsky M.K.: ÒGeneral evaluation of patient with alopeciaÓDermatol Cl 1987; 3: 483. Jeanmougin M.: ÒPatologia dei capel-li e del cuoio capellutoÓ Edizione Italiana CE.D.RI.M. Milano,1991, 14 - 17. Kligman A.M.: ÒPathologic dynamics of human hairloss, I. telogen effluviumÓ Arch Dermatol 1961; 83: 175 -198.Marliani A.: ÒI grandi effluviÓ in Marliani A. et al (Eds):ÓICapelliÓ Etruria Medica, Firenze, 1989: 70 - 72. Marliani A.:ÒClassificazione clinico diagnostica degli effluvi e dei defluviÓAtti IV Congresso Nazionale AIDA, Portoferraio, 6 - 7 settembre1995. Orfanos C.E.: ÒAlopecia androgeneticsÓ in Orfanos C.E.(Ed): ÒHaar and HaarkrankheitenÓ 1979, 573 - 604. Rebora A.:ÒAlopecia areata incognitaÓ A hypothesisÓ Dermatologica 1987;174: 214 - 218. Rebora A.: ÒConsiderazioni di fisiopatologia pila-reÓ G it Derm e Vener 1988; 4: 139. Stroud J.D.: ÒDiagnosis andmanagement of the hair loss patientÓ Cutis 1987; 40: 272.

RICHIAMO DI ENDOCRINOLOGIA

TRICOLOGICAGli Estrogeni in Tricologia

(a cura della Direzione Scientifica)

Gli estrogeni sono molto importantiper lo sviluppo ottimale dei capelli. Infatti seda un lato il testosterone dereprime il genedella calvizie, dallÕaltro gli estrogeni la repri-mono.Bench� siano stati identificati nelle urine didonne gravide oltre 30 steroidi ad attivit�estrogenica ed almeno 10 siano normalmentepresenti nelle urine delle donne in et� fertileal di fuori della gravidanza, nella pratica cli-nica, hanno importanza solo i tre classiciestrogeni: estrone (E1), estradiolo (E2), estrio-lo (E3).LÕestradiolo si trova in equilibrio nel plasmacon lÕestrone ed i due steroidi sono tra loro

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

10 Richiamo di endocrinologia tricologicaLa Direzione Scientifica

interconvertibili; lÕestrone pu� convertirsi inestradiolo irreversibilmente. Nella donna inet� fertile oltre il 90% degli estrogeni ovaricisono secreti come estradiolo che � anche losteroide biologicamente pi� attivo del grup-po.A livello del follicolo del capello lÕestrone (manon lÕestradiolo) attiva lÕadenilciclasi dellecellule della matrice e del bulge.I follicoli in catagen trasformano androstene-dione ed estradiolo in estrone che attiva il fat-tore di crescita (HrGF) dei cheratinociti sta-minali del bulge e cos� le loro mitosi fino adare il via ad una nuova fase anagen.

LÕestrone poi tramite lÕaumentodelle concentrazioni intracellulari di cAMPmodula la fornitura dellÕenergia necessariaper la loro discesa mitotica nel follicolo inanagen I e, durate lÕanagen, per la sintesidella cheratina.Inoltre gli estrogeni circolanti diminuisconola quota libera e attiva di testosterone nel pla-sma, favorendo la produzione epatica di SexHormone Binding Globulin (SHBG).I follicoli in anagen VI producono invece dii-drotestosterone da testosterone, con inibizio-ne della adenilciclasi e calo dei livelli di cAMPfino al catagen e poi al telogen fisiologico.Per via generale. LÕetinilestradiolo pu� esseresomministrato dal 5¡ al 21¡ giorno del ciclo adosaggi variabili da 0,01 a 0,1 mg pro die. Gliestrogeni coniugati vengono somministrati adosi variabili da 0,625 a 2,50 mg pro die.Notiamo come questi dosaggi (specie se siconsidera che lÕeffetto biologico dellÕetinile-stradiolo � almeno 10 volte superiore a quel-lo dellÕestradiolo naturale) sono alti se para-gonati alla quantit� fisiologica di estrogenisecreta giornalmente dallÕovaio che varia, neidiversi momenti del ciclo, da 0,15 mg a 0,5mg die (estradiolo: 0,08 - 0,25; estrone: 0,11 -0,24). Questi dosaggi soprafisiologici posso-no, specie se non compensati da una sommi-

nistrazione adeguata di un progestinico, darluogo ad effetti secondari: metrorragie, mela-sma del viso, candidosi vaginale, disturbivascolari etc. La terapia con estrogeni, nelladonna che non abbia subito isterectomia,verr� quindi sempre consigliata solo in asso-ciazione con progestativi, con netta riduzionedegli effetti secondari.La terapia topica con estrogeni neldefluvio (androgenetico) in telogen, un tempoproscritta, merita una riconsiderazione e unarevisione.Lo steroide pi� attivo, in senso tricologico, �lÕestrone, usandone per applicazioni topicheun ml di una soluzione allo 0,02%, cio� 0,2mg di ormone, anche ammettendo un assor-bimento del 10% (del tutto teorico), si potr�valutare la dose massima assorbibile intornoa 0,02 mg. e poich� la attivit� biologica del-lÕestrone � circa 1/20 di quella dellÕestradiolosi comprende bene come anche un suo possi-bile assorbimento (pari come attivit� biologi-ca ad una dose di 0,001 mg di estradiolo) pu�essere accettato come del tutto sicuro anchenel sesso maschile.LÕestrogeno ideale in senso tricologico potreb-be poi essere identificato nellÕestrone solfato;questo steroide � utilizzabile dal follicolo pili-fero, che � corredato di solfatasi ed in gradodi trasformarlo in estrone, ma � completa-mente inattivo se assorbito come tale nel cir-colo sistemico.Facciamo inoltre notare che lÕestrone solfato� lo steroide di gran lunga pi� rappresentatonel plasma umano maschile e femminile condosi intorno ai 200 - 450 ng/ml, contro i 5 -10 ng/ml del testosterone nel maschio nor-male.Una valida alternativa allÕestrone solfato sonogli estrogeni coniugati equini, composti daestrone solfato per lÕ48%, da equilina solfatoper il 26%, da 17 alfa diidroequilina solfatoper il 15% e poi da piccole quantit� di 17 alfa

Page 6: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

estradiolo, equilenina, e 17 alfa diidroequile-nina, tutti sotto forma di sali sodici e loroesteri solforici a lunga emivita biologica.LÕemivita plasmatica dellÕequilina � moltolunga, tanto che dopo somministrazioneparenterale se ne possono reperire in circoloquantit� apprezzabili anche dopo tre mesi.Presupposto teorico della terapia � che lÕalo-pecia androgenetica sia dovuta a scarsaimpregnazione estrogenica dei follicoli delcuoio capelluto per difetto di funzione aro-matasica. Per la terapia topica si usa una solu-zione idroalcolica (etanolo 50¡) di solfato diestrone o di estrogeni coniugati allo 0,01 -0,02% applicata sulla parte alta del cuoiocapelluto una volta al giorno o a giorni alter-ni o anche solo due volte alla settimana, nellaquantit� di 1 - 2 ml (Å 0,1 - 0,4 mg di princi-

pio attivo).

EstranoNucleo a 18atomi di carbo-nio (addizionedi due radicalimetilici in posi-

zione 13, che rappresentano il carbonio 18),base dei componenti ad azione estrogenica.

I tre ClassiciEstrogeniNaturali

Errata Corrige: sul GITri n. 3 gli schemi dellÕe-strano e dellÕandrostano sono stati invertiti.

BIBLIOGRAFIABertamino R.: ÒAlopecieÓ in Serri F. ÒTrattato di dermatologiaÓPiccin, Padova, 1988; 75:13. Bercovici J.P., Mauvais-Jarvis P.:ÒBases physiologiques de lÕhormonoth�rapie st�roidienne parvoie percutan�eÓ Press Med 1971; 38: 1675. Bercovici J.P,Darragon T.H.: ÒLes voies dÕadministration des stero�des sexuelsnaturels (estradiol, progest�rone, testost�rone)Ó Nov Press Med1980; 9: 179. Binazzi M., Wierolis T.: ÒLes alop�cies f�mminileshypooestrog�niquesÓ Ann Dermatol Syphil 1962; 89: 382.Bonne C., Raynaud J.P.: ÒInhibition of 5 alfa reductase activity ofrat prostate by estradiol derivatesÓ Bioch 1973; 55: 227.Darley C.R., Moore J.W., Besser G.M., Munro D.D., Kirby J.D.:ÒLow dose prednisone or estrogen in the treatment of womenwith late onset or persistent acne vulgarisÓ Br J Derm 1983; 108:345. Lee D.K.H., Bird C.E., Clark A.F.: ÒIn vivo effects of estro-gen on rat prostatic 5 alfa reduction of testosterone Ò Steroids1973; 22: 677. Lyndfield Y.L.: ÒEffect of pregnancy on the humanhair cycleÓ J Invest Derm 1960; 35: 323. Marliani A.: ÒLa calviziecomuneÓ SIMCRE, Firenze, 1986. Marliani A. et al.: ÒLa terapiamedica della calvizie comuneÓ Medicina Geriatrica 1989; 2: 82 -97. Marliani A.: ÒLa terapia medica della calvizie comuneÓEtruria Medica, Firenze, 1992. Prince V.H.: ÒHormonal controlof baldnessÓ Int J Derm 1976; 15: 742 - 744. Pye R.J., Meyrick G.,Pye M.J., Burton J.L.: Effect of oral contraceptives on sebumexcretion rateÓ Br Med J 1977; 2: 1581. Rook A.: ÒEndocrineinfluences in hair growthÓ Br Med J 1965; 2: 609. Saihan E.M.,Burton J.L.: ÒSebaceous glands suppression in female acnepatients by combined glucocorticoid-estrogen therapyÓ Br JDerm 1979; 103: 139. Schumacher-Stock U.: ÒEstrogen treatment

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

11La Direzione Scientifica

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@Richiamo di endocrinologia tricologica

LA TERAPIA DELLÕALOPECIA

androgenetica CON METODOmesoterapico

Isabella FloreScuola Internazionale di Medicina Estetica

FIF.(Roma)

Come sappiamo, dopo ogni catagen le cellulestaminali del bulge sono attivate da un fatto-re di crescita (HRGF) prodotto grazie allÕe-strone derivante dal follicolo in catagen.Queste cellule in attiva proliferazione ricolo-nizzano la matrice per il nuovo anagen.

PROTOCOLLO ORIGINALE DI TRATTA-MENTO

EÕ stato proposto a 50 soggetti di sessomaschile di et� compresa fra i 19 ed i 58 anniun trattamento mesoterapico per la preven-zione e la terapia dellÕalopecia androgenetica.I soggetti sono stati suddivisi in 4 gruppi peret� e grado di calvizie.I) gruppo: dai 19 ai 25 anni con ipo-trichia ed innalzamento della linea fronto-parietale (fino allo stadio 3 di Norwood).II) gruppo: dai 26 ai 35 anni con ipo-trichia dallo stadio 3 al 4 di Norwood.III) gruppo: dai 36 fino ai 58 anni conalopecia dallo stadio 4 al 6 di Norwood.IV) gruppo: dai 50 anni in su, stadio 7di Norwood.

FASE A: PRELIMINARE AL PROTOCOLLO

1) Indagine genealogica, da compilare suscheda predefinita, anamnesi personale fisio-logica, alimentare, patologica, comportamen-tale, cosmetologica.2) Visita medica generale e distrettuale in

luce bianca e in luce di Wood.Esame microscopico in luce polarizzata dicapelli estratti al vertice e di capelli caduti collavaggio (wash-test modificato).Misurazione della sebometria e pH-metria.Esami di laboratorio ematologici.

FASE B: PROTOCOLLO TERAPEUTICO

Terapia locale mesoterapica: da praticare sututta la zona sede del defluvio androgeneticocon aghi 27G da 4 mm, siringa posizionata adangolo acuto (30¡), in modo che lÕago penetriper 1,5 - 2,0 mm.

Le iniezioni delprincipio attivosaranno cos� effet-tuate nel dermareticolare superfi-ciale a livello pre-sunto del bulge.1¡ siringa: 1 fialadi mepivacaina2% con adrenali-na;

2¡ siringa: medrossiprogesterone 25 mg;3¡ siringa: triamcinolone 4 mg;4¡ siringa: estrogeni coniugati 5 mg.

Terapia generale: (vitamine, oligoelementi,aminoacidi).Terapia locale: cosmetologicaTerapia comportamentale

Modalit� di esecuzione prautica

prima fase, mesoterapica: vengono praticatele microiniezioni ogni 4 settimane per 4 volte,succesivamente si passa alla terapia di mante-nimento;

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12 Androgenetica con metodo mesoterapicoIsabella Flore

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

13 Androgenetica con metodo mesoterapicoIsabella Flore

seconda fase, topica: viene praticata con unasoluzione alcoolica contenente gli stessi prin-cipi attivi.

I farmaci, iniettati localmente e con siringhedistinte, formano piccole Òzone serbatoioÓnel derma da dove, per diffusione, raggiungo-no le cellule staminali e le matrici bulbari.

Gli estrogeni coniugati Gli estrogeni coniugati sono ormoni biologi-camente inattivi se non vengono desolfutati,costituiti per il 48% da estrone solfato e daaltri estrogeni (tutti solfatati), i quali raggiun-ta la cellula bersaglio del follicolo pilifero,vengono trasformati solo localmente nellÕor-mone attivo (estrone) ad opera della solfatasidel follicolo.

Il medrossiprogesteroneSecondo la letteratura il medrossiprogestero-ne � capace dÕinibire la 5 alfa reduttasi percompetizione col testosterone; si forma dii-dromedrossiprogesterone che nel fegato verr�glicuroconiugato e successivamente elimina-to.

Il triamcinoloneIl triamcinolone ottimizza la cascata enzima-tica che porta alla produzione di energia per-ch� in assenza di cortisone la adeniciclasi fol-licolare non � attivabile.

La documentazione dei pazientiI pazienti sono stati documentati prima edopo la terapia fotograficamente, con esamemicroscopico dei capelli caduti con il lavag-gio, con tricogramma e con esame microsco-pico in luce polarizzata eseguito su capelliestratti.

RISULTATI

Dopo 90 - 100 giorni di terapia (3 trattamen-ti mesoterapici) si sono avuti i seguenti risul-tati:I gruppo: 15 soggettiRecupero quasi totale dei capelli; questi sog-getti reagiscono favorevolmente alla terapiacon estrone e al blocco dellÕattivit� 5 alfareduttasica del medrossiprogesterone emostrano-> allÕesame microscopico dei capellicaduti col lavaggio (wash-test modificato):riduzione del numero dei capelli caduti escomparsa dei telogen prematuri;-> allÕesame microscopico in luce pola-rizzata: una scomparsa delle pseudodisplasie.

II gruppo: 20 soggettiRecupero parziale nelle aree limitrofe, miglio-ramento degli Òindici di vitalit�Ó e pigmenta-zione dei capelli residui al vertice; -> al wash-test modificato; inoltre ridu-zione del numero dei capelli caduti e dei telo-gen prematuri;-> allÕesame microscopico in luce pola-rizzata di capelli estratti dal vertice: presenzadi anagen pseudo-displasici, displasici, ana-gen alopecico e vellus.Un recupero avviene per gli anagen pseudo-displasici, mai per i vellus, � da dimostrare sepossibile per gli anagen displasici.III gruppo: 14 soggettiRecupero parziale nelle zone marginali,capelli residui al vertice con miglioramentodegli Òindici di vitalit�Ó, aumento di pigmen-tazione.-> al wash-test modificato e allÕesamein luce polarizzata di capelli estratti:stessi risultati del gruppo precedente.IV gruppo: 1 soggettoNessuna possibilit� di recupero.

Allo stato dellÕarte una terapia per defluvioandrogenetico ben condotta � generalmente

in grado di bloccare la progressiva miniatu-rizzazione degli annessi piliferi.Difficilmente un anagen alopecico potr� trar-re vantaggio reale dalla terapia e mai trarr�vantaggio un anagen vellus.

Un paziente del II gruppo che, in 32 mesi,ha tratto risultati eccellenti e fortunati dalla

terapia mesoterapica

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Bercovici J.P., Darragon T.H.: ÒLes voies dÕadministration dessteroides sexuels naturels (esradiol progesterone testosterone)ÓNov Press Med; 1980; 9; 179 Marliani A.: ÒPossibilit� attuali diterapia medica della calvizie comuneÓ Etruria Medica, Firenze,1992 Rebora A.: Òtelogen effluvium: clinica eziopatogenesi, dia-gnosi e terapia di un problema misconosciutoÓ Ann. Ital. Derm.Clin. Sper. 45, 1, 1991. Scumacher-Stock U.: ÒEstrogen treatmentof hair diseaseÓ in Òhair ResearchÓ Springer Berlin, 1981:318Weirich G., Longauer J.: ÒInhibition of sebaceous glands by topi-cal application of oestrogen and anti-androgen on the auricolarskin of rabbitÓ Arch Derm Foresch 1974; 81: 250 Olsen E.A.:Òalopecia androgeneticaÓ. The Upjohn Company Caponago (MI),1990. Prince V.H.: ÒHormonal control of baldnessÓ Int. J Derm1976, 15: 742 - 744. Zviak C.: ÒScienza della cura dei capelliÓEdizione Italiana a cura di Panconesi, Masson, Massalengo (MI),1987

ÒPROTOCOLLO FLOREÓ(semplificato)

DI TRATTAMENTO DELLA ALOPECIA androgenetica

MEDIANTE TERAPIA MESOTERAPICA

(a cura della Direzione Scientifica)

Sempre consigliabile una biopsia cutanea pre-liminare al trattamento che dovr� essere ese-guita nel punto di incrocio di due linee rette.La prima linea parte dal lato anteriore di unorecchio e va fino allÕanalogo punto dellÕorec-chio opposto. LÕaltra va dal naso fino al verti-ce della testa.

MATERIALE NECESSARIO PER LA TERAPIA

1) Kenacort A Retard, una fiala 40 mg Acquabidistillata FU per infusione, 150 ml.Anestetico locale allÕ1 - 2% (lidocaina, o car-bocaina o mepivacaina etc) 50 ml.Bicarbonato di sodio, 2 milliequivalenti.-> Tutto per avere 200 ml di soluzione ditriamcinolone acetonide alla concentrazione

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14 Androgenetica con metodo mesoterapicoIsabella Flore

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di 0,2 mg/ml in acqua + anestetico +bicarbonato.

2) Emopremarin una fiala da 20 mg Soluzione fisiologica un flacone per infusioneda 200 ml.-> Tutto per avere 200 ml di soluzione diestrogeni coniugati alla concentrazione di 0,1mg/ml in soluzione fisiologica.

3) Siringhe monouso da 10 - 30 mlAghi ipodermici per aspirare, tramite tappoin gomma perforabile, le soluzioni dal flaco-ne in cui sono preparate.Aghi sottile (27 o 30 G) tipo insulina o tipomesoterapia per eseguire lÕinfiltrazione dellesoluzioni.

Microiniettore monouso per mesoterapiaÒsemplificataÓ con ago singolo

METODOLOGIA DI TRATTAMENTOa)-> A paziente supino, si infiltra conmedi pomfi tutta la cute interessata dal pro-gressivo defluvio ed oltre il bordo di progres-sione per 2,5 cm con la soluzione 1 di triam-cinolone 0,2 mg/ml precostituita.-> LÕiniezione avverr� nel derma papil-lare profondo alla altezza presunta del bulbodel capello da trattare 3-4 mm circa.

LÕuso del microiniettore rende oggettivamen-te pi� facile, per i meno esperti, lÕinfiltrazio-ne alla giusta profondit�

Schema del-lÕinfiltrazio-ne a circa1,5 - 2,0 mmdi profon-dit� a livellodel dermapapillare

b)-> Eseguita lÕinfiltrazione di triamcino-lone, bicarbonato ed anestetico si passa allaseconda fase: sempre a paziente supino, siinfiltra la stessa zona a piccoli pomfi ed allaprofondit� del derma reticolare cio� allaaltezza presunta dellÕinfundibulo e del bulge,circa 1,5 - 2,0 mm, del capello, con 25 mldella soluzione 2 pre-costituita di estrogeniconiugati 0,1 mg/ml in soluzione fisiologicaper una quantit� di 2,5 mg di principio atti-vo.

-> Il trattamento verr� ripetuto ogni 4settimane per almeno 4 volte poi si potr�

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15 ÒProtocollo FloreÓ semplificatoLa Direzione Scientifica

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16 Sul consenso informatoLa Direzione Scientifica

diradare i trattamenti ad uno ogni 8 settima-ne e passare ad una terapia mista mesoterapi-ca + topica o solo topica, in base alla impor-tanza della situazione da trattare, alla rispo-sta clinica individuale del paziente ed alla suaaccettazione del trattamento che comunquepotr� essere continuato finch� lo si riterr�valido.

NOTE-> I risultati della terapia verrannodocumentati fotograficamente ed istologica-mente ogni 6 mesi, la biopsia verr� ripetutaapprossimativamente sempre nella stessazona.-> Il paziente verr� informato periscritto sulla metodologia terapeutica, suisuoi obiettivi e sui suoi rischi teorici e firmer�un documento di Òconsenso informatoÓ.

SUL CONSENSO INFORMATO(a cura della Direzione Scientifica)

Ed ora un momento di... riflessione.Per sgombrare il campo da eventuali equivo-ci, � bene dire subito che il Òconsenso infor-matoÓ non consiste nel far firmare alPaziente un modulo prestampato allo scopodi liberarsi da ogni responsabilit�.Il cosiddetto Òconsenso informatoÓ rappre-senta solo il punto di partenza di un rapportodi fiducia tra il Paziente ed il Medico, per ilquale il Medico � tenuto ad informare inmodo adeguato il Paziente sugli effetti bene-fici e sui potenziali rischi del trattamento cheintende effettuare.Il Medico deve inoltre menzionare ed illustra-re, se esistono, eventuali soluzioni terapeuti-che alternative a quella proposta.Dopo queste informazioni il Paziente potr�decidere se accettare o rifiutare il trattamento.

In verit� questa prassi � esattamente sovrap-ponibile o quasi, moduli a parte, al nostroabituale modus operandi quotidiano ed � ci�che hanno sempre fatto tutti i Medici.Ma questa � purtroppo una posizione che ilbuon senso comune definirebbe corretta eresponsabile ma che in unÕaula di tribunalefinirebbe quasi sicuramente per vacillare.Il parere di Giudici e Avvocati, interpellati aquesto proposito, indirizza verso il manteni-mento di questi atteggiamenti, consideratiprofessionalmente ed eticamente corretti maaggiungono che � sempre meglio far seguireal colloquio preconsensuale una scritturaestemporanea (quindi niente moduli pre-stampati!), che riporti le informazioni date alPaziente, in una forma comprensibile e rap-portata al livello di scolarit� dellÕinterlocuto-re, firmata ed eventualmente controfirmatada questo ultimo, meglio se in presenza dipersonale paramedico.Questo documento, dando ovviamente perscontato che non entrino in gioco impruden-za, imperizia e negligenza, dimostrerebbe, inun eventuale dibattimento, lÕavvenuto (e for-malmente ineccepibile) Òconsenso informa-toÓ.Dato che lÕomissione di consenso informatoinnesca circa il 10% delle cause dibattute perrisarcimento negli Stati in cui questo � prati-ca consolidata, � probabile che anche in Italiail problema provocher� una aumentata atten-zione da parte dei cittadini, dei magistrati masoprattutto da parte degli avvocati e dellecompagnie assicurative, con conseguenzefacilmente prevedibili.LÕinvito � quindi quello di aumentare lÕatten-zione ed alzare i livelli di guardia non, fidan-dosi solo del buon senso e della correttezzaprofessionale.

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17 Protocolli DiagnosticiLa Direzione Scientifica

VENTI PROTOCOLLI diagnostici

IN ENDOCRINOLOGIA DIBASE

le patologie endocrinologiche in cui � facile imbattersi

(a cura della Direzione Scientifica)

leggenda: s = sierou = urinap = plasmaS = sangue interoF = femminaM = maschio

TPO = anticorpi tiroidei contro la perossidasi o fra-zione microsomialeTGAb = anticorpi tiroidei contro la tireoglo-bulinaTBII = anticorpi tiroidei contro il recettoredel TSH

01) Protocollo diagnostico per adenomiipofisari

sintomi guida: cefalea, disturbi visivi, segni afocolaio, secrezione endocrina caratteristicadel tipo di tumore ipofisario

esami di I livello:s-GH, u-GH, s-Somatomedina C, s-PRL, p-ACTH, s-Cortisolo, u-Cortisolo, s-LH, s-FSH, s-Testosterone (M), s-TSH, s-fT4, Rx cranio-sella.esami di II livello: TAC / RMN, visita oculisti-ca / campimetria

02) Protocollo diagnostico per amenor-rea

sintomi guida: assenza di flussi mestruali da180 giorni o flussi mai comparsi, dimagri-mento, aumento di peso, traumi cranici, cefa-lea, disturbi visivi, irsutismo.

s-TSH, s-fT4 , s-LH, s-FSH s-PRL in fase follicolinica precoce (2 prelievia 30Õ)Rx cranio-sellaEcografia Ovarica

03) Protocollo diagnostico per sospettoipermineralcorticismo (iperaldosteronismo o M. di Conn)

sintomi guida: sindrome da eccessivo riassor-bimento di sodio causato da ipersecrezione dimineralcorticoidi da adenoma o tumore sur-renalico, iperplasia bilaterale del surrene,difetti enzimatici della steroidogenesi o bloc-co della 11 beta idrossisteroidodeidrogenasi alivello renale; ipertensione, ipopotassiemia,alcalosi con tetania latente, poliuria, assenzadi edemi.

s-Potassio, s-Sodio, s-CloruriAttivit� Reninica Plasmatica (ridotta a dietanormosodica per 6 giorni = 100 m EQ die)u-Aldosterone (aumenta a dieta normosodicaper 6 giorni = 100 m EQ die)

04) Protocollo diagnostico per sospettaS. di Cushing

sintomi guida: patologico aumento del corti-solo; faccia a luna piena, poliglobulia, obesit�

tronculare, striae rubrae, ipotrofia degli arti,ipertensione arteriosa, iperpigmentazionecutanea (se iper ACTH), sintomi psichici.

u-Cortisolo (aumentato)s-ACTH (aumentato ridotto o normale)S-VES, S-emocromo, s-Potassio, s-Sodio, s-Cloruri

a) se cortisolo libero aumentato eACTH ridotto:Ecografia surrenalicab) se cortisolo libero aumentato eACTH normale:TAC o RMNc) cortisolo libero ACTH aumentati:RX torace etc

05) Protocollo diagnostico per poliuriapolidipsia

sintomi guida: pregresso trauma cranico,cefalea, disturbi visivi, granulomatosi sistemi-che, poliuria.

esami di I¡ livello:Bilancio idrico giornaliero per confermadella poliuriaa) in caso di conferma della poliuria:esame urina con valutazione u-Glucosio edensit�)b) se glicosuria: diabete mellitop-Glucosio basale (cerca iperglicemia)p-Potassio (cerca ipopotassiemia) s-Calcio (cerca ipercalcemia) p-Sodio p-Cloruri c) se assenza di malattie renali primiti-ve, diabete mellito, ipopotassiemia, ipercalce-mia inviare a centro specializzato!

06) Protocollo diagnostico per difettistaturali

sintomi guida: bambini con statura inferioreal 3¡ percentile; bassa statura senza correla-zione con media genitoriale e velocit� diaccrescimento inferiore al 10¡ percentile.

parametri auxologici parentali del soggettos-Emocromo, Sideremia, Transferrina,Colesterolo, Trigliceridi, s-Glucosio, s-Azoto,s-Proteine totali e Protidogramma, s-ProteinaC, s-fT4, s-TSH, s-Calcio, s-Fosfati inorganici,s-Fosfatasi alcalina, s-OsteocalcinaRx Mano-Polso per et� ossea

07) Protocollo diagnostico per esoftal-mo

sintomi guida: esoftalmo, diplopia, sensazio-ne di ÒfastidioÓ oculare.

s-TSH, s-fT4, s-fT3, TPO, TGAb, TBII, Visitaoculistica completa, Ecografia orbitaria

08) Protocollo diagnostico per sospettodi feocromocitoma

sintomi guida: ipersecrezione di catecolamineda tumore cromaffine; ipertensione arteriosastabile od a crisi, ipotensione ortostatica,tachicardia, palpitazioni, cefalea, sudorazio-ne, nausea, vomito, diarrea.

u-VMA e/o u-Metanefrine (da effettuarsi igiorni della crisi se lÕandamento dellÕiperten-sione � variabile)

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18 Protocolli DiagnosticiLa Direzione Scientifica

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19 Protocolli DiagnosticiLa Direzione Scientifica

09) Protocollo diagnostico per gozzonodulare (nodulo singolo o pi� noduli)

sintomi guida: aumento di volume della tiroi-de circoscritto ad una o pi� zone della ghian-dola.

s-TSH, s-fT4, s-fT3, TPO, TGAb, Scintigrafiatiroidea, Ecografia tiroidea.- in caso di nodulo ipocaptante o noncaptante lo iodio:Ago-aspiratos-Calcitonina

10) Protocollo diagnostico per Òinciden-talomaÓ surrenalico

sintomi guida: massa surrenalica asintomati-ca di reperto occasionale;

s-Potassio, s-Sodio, s-Cloruri, s-Glucosio, s-Creatinina, s-VESu-Cortisolo s-DEA-Ss-Testosteroneu-17 Chetosteroidiu-VMATAC o RMN surrenale

11) Protocollo diagnostico per sospettoinsulinoma

sintomi guida: sindrome ipoglicemica causatada tumore delle insule pancreatiche (benignimultipli / maligni unici) o iperplasia delleinsule; possibile associazione MEN 1; disturbineuropsichici, obnubilamento visivo, scoto-

mi, diplopia, tremito, amnesie, perdite dicoscienza, vampate di calore, sudorazioni pro-fuse, crampi addominali, diarrea.

s-Glucosios-Insulinas-Peptide CVisita Psichiatrica

12) Protocollo diagnostico per iper GH:(acromegalia e gigantismo)

sintomi guida: eccessivo accrescimento statu-rale (prepuberi) e/o delle estremit� e ossa cra-niche (adulti), ispessimento della cute e delsottocutaneo, macroglossia, diastasi dentaria,disturbi del campo visivo e segni a focolaio.

esami di I¡ livello:s-GH, u-GH, p-Glucosio, s-Somatomedina C, s-PRL, Rx cranio-sella

- se i dati sono fuori dai parametriinviare a centro specializzato!

13) Protocollo diagnostico per ipercalce-mia(Calcemia > 11 mg/dl o 2,8 mM/L e/o calcioione > 5,2 mg/dl)

sintomi guida: spesso asintomatica, astenia,disturbi psichici, dolori ossei, nausea, vomito,dolori addominali, calcolosi renale, assunzio-ne di Vit. D.

s-Calcio, s-Calcio Ionizzato, s-Fosfati inorgani-ci, s-Fosfatasi Alcalina s-Sodio, s-Potassio, s-Cloruri, s-Magnesios-Proteine totali e Protidogramma, s-ALT, s-AST

s-Colesterolo, s-Trigliceridi, s-Ac. Uricos-Creatinina, s-Creatinina Clearances-PTHs-TSHs-fT4Es. Urina (pH)u-Calcio, u-Fosforo, u-Ac. Urico nelle 24hEsame sedimento

14) Protocollo diagnostico per ipocalce-mia(Calcemia < 8,5 mg/dl o 2,0 mM/L e/o calcioione < 4,3 mg/dl)(controllare: calcio ionizzato approssimativo= Ca +[ 0,6 (4,5 - albumina in gr.)]

sintomi guida: parestesie, crisi tetaniche.

s-Calcio, s-Calcio Ionizzato, s-Fosfati inorgani-ci, s-Fosfatasi Alcalina s-Sodio, s-Potassio, s-Cloruri, s-Magnesios-Proteine totali e Protidogramma, s-ALT, s-ASTs-Colesterolo, s-Trigliceridi, s-Ac. Uricos-Creatinina, s-Creatinina ClearanceEs. Urina (pH)u-Calcio, u-Fosforo, u-Ac. Urico nelle 24h

15) Protocollo diagnostico per ipopitui-tarismo

sintomi guida: arresto della crescita, ipogeni-talismo, impotenza, irregolarit� mestruali,astenia, torpore, cute pallida/giallognola, ipo-trofia degli annessi cutanei, cefalea, ipoten-sione saltuaria, ipoglicemia saltuaria.

esami di I¡ livello:s-Glucosio, s-Colesterolo, s-Trigliceridi, S-emo-

cromo, s-Potassio, s-Sodio, s-Cloruri

s-LH, s-FSH, s-ACTH, s-PRL (2 determinazio-ni a 20Õ), s-Testosterone (M), s-fT4, s-TSH, s-Cortisolo (ore 8 - 16), s-DEA-S, u-17 OHCorticosteroidi, u-17 Chetosteroidi Rx cranio-sella

- se i dati sono fuori dai parametriinviare a centro specializzato!

16) Protocollo diagnostico per sospettoiposurrenalismo (insufficienza surrenalica)

sintomi guida: ipotensione, astenia profonda,talvolta febbre elevata, iperpigmentazione,dimagrimento, nausea, vomito, caduta deicapelli e dei peli.

S-emocromo, s-Glucosio, s-Potassio, s-Sodio, s-Cloruri, s-Calcio, s-Fosfati, s-Ureas-ACTH (aumentato o normale)s-Cortisolo (ore 8 - 16) (ridotto)s-DEA-S (ridotto)Attivit� Reninica Plasmatica (aumentata)

17) Protocollo diagnostico per ipotiroi-dismo

sintomi guida: astenia, pallore, freddo, varia-zione del tono della voce, invecchiamentocutaneo, gozzo, ipostaturismo nei bambini.

esami di I livello:

s-TSH, s-fT4

orientamento di base:

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20 Protocolli DiagnosticiLa Direzione Scientifica

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21 Protocolli DiagnosticiLa Direzione Scientifica

TSH >fT4 <f. primitiva

TSH <fT4 <f. secondaria

TSH >fT4 >resistenza periferica

esami di II livello:TGAbTPOTBII

18) Protocollo diagnostico per irsutismo

sintomi guida: aumento della pelosit� asso-ciata o meno a turbe mestruali.

s-LH, s-FSH, s-ACTHs-PRL entro il 3¡ giorno del ciclo (2 determi-nazioni a 20Õ)s-Testosterones-DEA-Ss-17 OH progesteroneu-17 Chetosteroidi RX cranio-sellaEcografia ovarica entro il 5¡ giorno del cicloRegistrazione temperatura basale per almeno3 cicli

19) Protocollo diagnostico per S. diKlinefelter

sintomi guida: sindrome disgenetica XX0;fenotipo maschile, azoospermia, ridotto volu-

me testicolare, frequente ginecomastia, fre-quente aumento di sviluppo scheletrico.

s-FSH (aumentato)s-LH (aumentato)SpermiogrammaSesso Cromatinico

20) Protocollo diagnostico per pubert�precoce

sintomi guida: comparsa di segni di matura-zione sessuale prima degli 8 anni nelle fem-mine e 9 anni nei maschi.VERA: anticipo di maturazione pubert� nor-male.PSEUDO: sviluppo dei soli caratteri sessualisenza maturazione gonadica.

s-fT4, s-TSH, s-DEA-S, s-Testosterone (M), s-17beta estradiolo, s-17 OH progesterone, s-betaHCG, u-Estrone-Glucuronide, u-Pregnatriolo-Glucuronide,Rx Mano-Polso per et� ossea

BIBLIOGRAFIA

Emperaire J.C.: ÒManuale di endocrinologia ginecologicaÓ edi-zione italiana CO-FE-SE, Palermo, 1988: 134 - 157.Giusti G., Serio M., ÒEndocrinologiaÓ. USES, Firenze, 1988Hazard J., Perlemuter L.: ÒENDOCRINOLOGIAÓ edizioneItaliana Masson, Milano, 1981.Negri M., Drammis E.: ÒCOMPENDIO DI ENDOCRINOLOGIA eMETABOLISMOÓ Lombardo, Roma, 1981.Spada A.: ÒRecettori e patologia recettoriale in endocrinologiaÓAgg Med 1987; 4: 203.Williams R.H. : ÒTrattato di EndocrinologiaÓ. III edizione italia-na, Piccin, Padova, 1979.Zanussi C., Schlechter P., Cantalamessa L.: ÒENDOCRINOLO-GIAÓ UTET, Torino, 1981.

AVOIR UN POIL DANS LA MAIN...ABOUT HAIRDRESSERÕS PRICKLY

HAND PROBLEMSPROBLEMI PUNGENTI ALLAMANO DEL PARRUCCHIERE

a cura di Marino Salinda un articolo del

ÒService de Dermatopathologie,CHU du Sart Tilman, Li�geÓ

Si on examine Ies mains des coif-feurs, on peut remarquer chez un certainnombre dÕentre eux, de petites l�sions curieu-ses au niveau des espaces interdigitaux. Leplus souvent, le coiffeur nÕen connait paslÕexistence et continue, le peigne entre lesdents et les ciseaux dans la main � raccaurcirla chevelure de bon nombre de ses clients.Chaque m�che est ainsi saisie entre deuxdoigts, peign�e et recoup�e soigneusement. EtcÕest ainsi que, petit � petit, les petits cheveuxdrus des Òt�tes � brosseÓ perforent un petittunnel au fond de lÕespace interdigital.Parfois, quelques cheveux restent ench�ss�sdans ces minuscules ouvertures bord�e dÕunefine hyperkeratose en collerette.Beaucoup de ces patients chez qui l�sionsrestent non inflammatoires d�couvrent leursl�sions quand on leur montre. Un processusinflammatoire, entra�-nant rougeur et sensi-bilit� ne se retrouve que dans une minorit�des cas. Parfois, � la palpation, on peut noterun nodule plus important sous le petit orifice.Les cheveux qui en sortent �ventuellementont de l� 3 mm de bongueur et peuvent �trede couleurs diff�rentes.Ces l�sions peuvent rester asymptomatiqueslongtemps ou devenir dÕembl�e inflammatoi-res et douloureuses; elles peuvent �galementsÕinfecter et un abc�s sÕinstalle alors n�cessi-tant une antibioth�rapie per os et lÕexcisionsecondaire de la l�sion. Le traitement chirur-gical est d�cevant car les r�cidives sont fr�-

quentes et se d�veloppent dans les cicatrices.Certains coiffeurs, chez lesquels ce probl� medevient r�ellement invalidant nÕont pas dÕau-tres recours que de changer dÕemploi.

Se si osservano attentamente lemani di un acconciatore � spesso facile veder-ci strane lesioni interdigitali. Il pi� delle volteil parrucchiere non � consapevole della loroesistenza e continua normalmente a tagliare epettinare i capelli dei suoi clienti. Si tratta dipiccole cisti granulomatose contenenti capellied incassate fra le dita. Queste lesioni si for-mano per effetto meccanico di frammenti deicapelli tagliati sulla pelle. Talvolta alcunicapelli, inseriti in queste sottili fessure, spor-gono da un collaretto ipercheratosico.Comunemente queste lesioni rimangonoaflegmasiche e sono rinvenute casualmente esolo se cercate. La comparsa di un vero e pro-prio processo infiammatorio con rossore, gon-fiore e dolore � rara. Solo esaminando i nodu-li pi� grandi si ritrovano capelli, talvolta dicolori diversi, nello sfondato a 1 - 3 mm diprofondit�. Le lesioni, che possono rimanereasintomatiche per molto tempo, possono alcontrario infiammarsi, infettarsi, ascessualiz-zarsi cos� da richiedere una antibioticoterapiasistemica ed una larga escissione chirurgica.La terapia chirurgica � spesso deludente peril comparire di nuove infezioni nella cicatriceresidua e per taluni parrucchieri questodiventa una vera infermit� professionale cheimpedisce di tagliare ed acconciare i capelli.

If you look carefully at hairdresserÕshandÕs you could notice, for many of themsome peculiar lesions in the interdigital foldsMost often the hairdresser is not aware oftheir existence and continues on, combingand cutting customersÕs hair. Each lock ofhair is handled between two fingers, combedand carefully recut. This is how little by little,

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22 Problemi alla mano del parrucchiereMarino Salin

Page 12: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

these small thick strong hair punch open a lit-tle tunnel on the bottom of the interdigitalfolds. Sometimes some hair stay inserterted inthese tiny openings lined by a thin hyperkera-tosic collar.For many of these patients for whom theselesions remain non inflammatory, they onlydiscover them when pointed out. An inflam-matory process leading to a redness and painwhen touched is seen in very few cases.Sometimes when examining a more impor-tant nodule, hair is found under the smallopening and is usually 1 to 3 millimeter long,they can be of different colors. The lesion canremain asymptomatic for a long time, or beco-me right away inflammatory and painful, andeven infected, any abscess appear needingantibiotherapy and later excision. Surgicaltherapy is disappointing, as reinfection oftenoccurs within the scars. For some hairdresserit becomes a real infirmity leaving no otherchoice than to change their job.

Fig. 1:Multiples inclusions de fragments de poils dans

les espaces interdigitaux.Inclusioni multiple

di frammenti dicapelli negli spazi

interdigitali.MuItiples inclu-

sions of hair frag-ments in the inter-

digital folds.

PATHOLOGIEIl existe une variation consid�rable dans lapresentation clinique de ce type de sinus pilo-nidal, mais il sÕagit probable ment des diffe-rents stades du d�veloppement s�quentiel decette pathologie. Tout au debut, parmi lescheveux saisis entre deux doigts de mani�rer�p�t�e tout au long de la coupe, certains vien-nent buter contre la peau du fond de lÕespaceinterdigital entra�nant pro-gressivement un

amincissement de lÕ�piderme. Quelquesunsde ces cheveux, surtout sÕils sont �pais et druspeuvent p�n�trer dans lÕ�piderme et m�mepro-gresser jusquÕau derme sousjacent ou ilsprovoquent alors une r�action contre corps�tranger. Progressivement, il se produit uned�pression en forme de petit puits, probable-ment secondaire � la desquamation des cellu-les �pith�liales autour des cheveux ench�ss�s.On observe ainsi la formation dÕun pseu-dofollicule, souvent bord� par une grandequantit� de k�ratine.Des cheveux peuvent sÕy retrouver pourvuquÕils ne soient pas tomb�s ou nÕaient pas �t�arrach�s. Quand ils sont plus profonds, cespseudofollicules forment un conduit bord�par un �pith�lium simple.Tout au long de laformation du sinus pilonidal, on note dans lederme adjacent des signes dÕinflammationchronique de degr� variable.Un kyste peut se d�velopper dans le derme oudans les tissus souscutan�s, r�sultant de lafermeture partielle ou compl�te de la portionsup�rieure du conduit. Si lÕinfection sÕinstal-le, elle entra�ne une suppuration chroniquedifficile � juguler par une antibioth�rapie.LÕexcision chirurgicale secondaire de cettel�sion ne met en aucun cas le coiffeur � lÕabridÕune r�cidive. Le m�tier de coiffeur expose donc celui qui lepratique � plusieurs pathologies profession-nelles; � c�t� des probl�mes dÕallergie de con-tact assez fr�quents, on ne peut negliger ceprobl�me do sinus pilonidal qui, si on encroit les etudes menees ne serait pas excep-tionnel

Fig. 2:Aspect com�donien des

Iesions traumatiques d�bu-tantes

Aspetto similcomedonicodelle lesioni recenti

Comedon like aspect ofearly traumatic Iesions

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23 Problemi alla mano del parrucchiereMarino Salin

PATOLOGIANotevole � la variet� di presentazione clinicadi questa patologia pilonidale . Sono interes-sati gli spazi interdigitali perch� in questazona frammenti di capelli colpiscono ripetu-tamente la cute. I frammenti di capelli spessie forti che penetrano, attraverso la cute, nelderma, inducono una vera e propria reazioneda corpo estraneo. Presto appaiono lesionicutanee similcomedoniche, probabilmentecome conseguenza della desquamazione epi-teliale intorno al capello. Si vengono cos� acostituire dei veri e propri pseudofollicolidelimitati da un netto colletto ipercheratosi-co. I capelli che vi si trovano inclusi non solonon cadono ma neppure possono essereestratti facilmente. Il condotto dello pseu-dofollicolo viene ad essere formato da un epi-telio pavimentoso. Intorno � presente unareazione infiammatoria di intensit� variabile.Si forma infine una pseudocisti a livellodermo-ipodermico, conseguenza della chiusu-ra parziale o completa del condotto. La for-mazione della pseudocisti porta facilmente aduna infezione suppurativa che � mal control-labile con la terapia antibiotica. In questi casineppure la terapia chirurgica mette al riparoda recidive.Fare il parrucchiere espone anche a questapatologia professionale, spesso confusa conuna eczema allergico da contatto, patologiacomune, ma che riteniamo non pi� frequen-te di queste pseudocisti pilonidali.

Fig. 3:Inclusions persistantes

de quelques cheveuxInclusioni persistenti discarsi capelli negli spazi

interdigitaliPersistent inclusions of

a few hairs into theinterdigital space

PATHOLOGYThere are many kind of clinical case of thispilonidalis sinus, they probably are at diffe-rent stages of a sequential degree of thispathology. At the very beginning among thehair held between those two fingers and thisrepeatedly as long as the haircut lasts, someof the hair hits repeatinily against the skin atthe bottom of the interdigital space slowlythinning the epidermis. Some hair mostlywhen thick as strong, can penetrate the epi-dermis and even go all the way through to thederm: there they will induce a foreign bodyreaction. Slowly a hole shaped depressionappears, probably due to the desquamation ofepithelial cells around the indriven hair.Constitution of pseudofollicles often limitedby a large amount of keratin can be seen. haircan be fond providing they didnÕt fall or havenot been polled out. When deeper these pseu-dofollicles make a canal bordered by simpleepithelioma. All along the constitution ofpilonidal sinus, in the surrounding derm dif-ferent stages and different degrees of chronicinflammatory sings ore observed.A cyst can appear in the derm or in hypoder-mic tissues, due to a total or partial closing ofthe upper part of this canal. If infection setsin, it will lead to a chronic soppurativeinflammation difficult to control with anti-biotics. Secondary surgical excision of thelesion does not protect from recurrency.Being a hairdresser often leads to several pro-fessional pathologies. beside allergy due tolocal contacts which is quite often seen, wecannot mit the piloninial sinus problem,which if we believe in the different cases stu-died, are not exceptional.

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24 Problemi alla mano del parrucchiereMarino Salin

Page 13: Giornale Italiano di Tricologia Giornale Giornale nale

Fig. 4:Inclusions de nombreux

cheveux dans un sinusaux bords hyperplasi�sInclusione di numerosi

capelli in tragitti cutaneicon bordi iperplasici

Inclusions of multipleshairs in a sinus tract

with hyperplastic borders

BIBLIOGRAFIA

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l'ipoferritinemia COMECAUSA DI ALOPECIA

NELLA DONNADaniele Campo

Istituto Ortodermico Italiano(Roma)

Le ferritineI forti legami di coordinazione e la capacit� dicambiare facilmente valenza hanno reso ilferro un elemento essenziale come cofattoredi vari enzimi. e per funzioni biologiche inso-stituibili quali il trasporto degli elettroni edellÕossigeno.Il ferro (Fe) ha una notevole importanza perlo svolgimento di numerose funzioni cellulariessenziali quali la sintesi del DNA, il traspor-to dellÕossigeno, il metabolismo energeticomitocondriale (Aisen & Listowsky, 1980).Tuttavia questo, in forma ÒliberaÓ, pu� anchecatalizzare efficientemente la formazione di

radicali altamente nocivi nei confronti delDNA, delle proteine e dei lipidi di membrana(Gordeuk, Bacon, & Brittenham, 1987). Perqueste ragioni il mantenimento dellÕomeosta-si del Fe � di fondamentale importanza perevitare sia una carenza che un sovraccarico.La prima infatti pu� causare arresto della cre-scita nelle singole cellule e anemia nellÕorga-nismo; il secondo pu� portare a danno ossi-dativo soprattutto a carico delle cellule paren-chimali (Britton, 1996; Pietrangelo, 1996). Ilcontrollo del metabolismo del Fe � pertantostrettamente e finemente regolato mediantemolteplici meccanismi molecolari sia a livellosistemico che cellulare.Nonostante la sua abbondanza nella crostaterrestre, il ferro biologicamente disponibile �scarso. Questo � dovuto principalmente alfatto che in condizioni ossidanti ed al pHfisiologico il ferro � altamente insolubile. Gliorganismi hanno pertanto sviluppato diversee complesse strategie per acquisire il ferro: ibatteri secernono piccole molecole comples-santi (siderofori), le piante acidificano e ridu-cono il suolo per aumentare la solubilit� delferro, gli animali superiori lo assorbono dalcibo, con meccanismi non ancora del tuttochiariti.LÕenorme importanza funzionale e la scarsabiodisponibilit� hanno fatto s� che tutti gliorganismi accumulino ferro ed infatti tutti gliorganismi che necessitano del ferro esprimo-no molecole dedicate al suo accumulo: le fer-ritine (Harrison & Arosio, 1996). Queste sonole uniche proteine del metabolismo del ferrofinora identificate, conservate dai procariotiai mammiferi. Esse hanno il duplice ruolo diaccumulare, in forma compatta e biodisponi-bile, il ferro dentro le cellule e di sequestrareil ferro ÒliberoÓ, potenzialmente tossico, cheinteragendo con lÕossigeno va a formare radi-cali altamente reattivi. LÕattivit� protettivadella ferritina � principalmente basata sulla

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25 LÕipoferrritinemia Daniele Campo

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26 LÕipoferrritinemia Daniele Campo

capacit� di trasformare il Fe (II), assai tossico,nel pi� innocuo Fe (III).

Una esperienza clinicaDa una verifica dei casi di telogen effluviocronico con lÕaspetto clinico della alopeciafemminile da noi trattati negli ultimi dueanni emerge in misura preponderante comefattore causale l'ipoferritinemia (35%).Questa oltre a rappresentare una situazionedi anemia ipocromica sembra determinareindirettamente unÕaumentata produzione diradicali liberi dellÕossigeno nel sangue con laconseguenza di accelerare i processi di invec-chiamento anche a livello del follicolo pilife-ro.La ferritina ci protegge, come abbiamo detto,dallÕazione dei radicali liberi.Riteniamo che per una corretta Òsalute trico-logicaÓ la ferritinemia non debba scenderesotto i 30 ng / ml e consideriamo questo valo-re gi� un valore ÒlimiteÓ sotto il quale � quasiinevitabile il verificarsi di un Òeffluvio in telo-gen cronicoÓ

Ricordiamo come in ÒTricologiaÓ tutti imicronutrienti abbiano valori ottimali pi�ristretti di quanto ci ha insegnato la MedicinaGenerale.

Valori normali in MedicinaValori normali in Tricologia

albumina: 3,5-5 gr/dl 4,5 gr/dlcalcemia: 8,5-10 mg 9-10 mg/dl ferritina: 12-200 ng/ml 30 ng/mlsideremia: 40-160 mcg/dl 60 mcg/dlfolati: 1,8-12 ng/ml 3 ng/mlmagnesio: 1,3-2,1 mEq/l 1,8 mEq/l proteine tot: 6-8 g/dl 6,5 g/dlrame: 70-160 mcg/dl 80-120 mcg/dlvit. A: 30-65mcg/dl 40-65mcg/dl

vit. B6: 3,6-18 ng/ml 5 ng/mlvit. B12: 220-940 pg/ml 300 pg /mlvit. C: 0,6-2,0 mg/dl 8 mg/dlvit. D: 1,5-3,5 ng/ml 2-3 ng/mlzinco: 70-150 mcg/dl 80 mcg/dl

La tossicit� dei radicali liberiIn questi ultimi anni si � parlato molto dellatossicit� dei radicali liberi e delle sostanze ali-mentari in grado di contrastarli. Meno si �detto di come questo rischio sia legato allacostituzione individuale e di come sia possibi-le misurarlo.Attualmente a Roma lÕunico laboratorio ingrado di eseguire questa determinazione(dosaggio dei radicali liberi dellÕossigeno edeterminazione delle sostanze antiossidantitotali) � il Servizio di Patologia Clinica delFateBeneFratelli diretto dal prof. Colloca.Grazie a questo esame � possibile valutarne ilrischio individuale al fine di istituire gli adat-ti provvedimenti terapeutico-preventivi (ingenere a base di antiossidanti alimentari).Per quanto attiene il trattamento dellÕipofer-ritinemia abbiamo prescritto alle nostrepazienti la somministrazione di ferro per viaorale o per via endovenosa nei casi pi� seri(ipoferritinemia al di sotto di 10 ng/ml)I risultati di questo tipo di approccio allÕalo-pecia femminile da ipoferritinemia si sonodimostrati pi� che incoraggianti.I dati sono stati presentati al XVIII Congressodi Medicina Estetica che si � tenuto a Romadal 21 al 23 marzo 1997.

BIBLIOGRAFIAAisen P., and Listowsky I.: ÒIron transport and storage proteinsÓAnn Rev Biochem, 1980; 49, 357 - 393. Britton RS.: ÒMetal-indu-ced hepatotoxicityÓ Semin. Liver Dis., 1996; 16, 3 - 12. GordeukV. R., Bacon B. R., and Brittenham G. M.: ÒIron overload causesand consequencesÓ Ann Rev Nutr, 1987;. 7, 485 - 508. Harrison,P. M., Arosio P.: Iron Storage Proteins: Òmolecular properties andcellular regulationÓ Biochim Biophys. Acta., 1996; 1275: 161 -23. Pietrangelo A.: ÒMetals, oxidative stress and hepatic fibroge-

nesisÓ Semin. Liver Dis., 1996; 16, 1 3 - 29. 1¾«ý

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RICORDI E GENERALITAÕSULLA CUTE, SUL TESSUTOSOTTOCUTANEO E SULLA

CHERATINAMarino Salin

- Haircare Research Laboratory -- Oneida Center -

- Florence -

La pelle, o cute, � formata dallÕEPIDERMIDEo parte superficiale, e dal DERMA sottostan-te. Pi� profondamente si trova lÕIPODERMAo tessuto adiposo sottocutaneo. LÕepidermide� separata dal derma da una MEMBRANABASALE.LÕepidermide (tessuto epiteliale di rivestimen-to) � formata da vari stipiti cellulari dei qualiil pi� specifico e rappresentativo, costituitodai ÒcheratinocitiÓ, si distribuisce in numero-se file di cellule sovrapposte suddivise in 5strati: basale, spinoso, granuloso, lucido (pre-sente solo sul palmo della mano e sulla pian-ta del piede) e corneo; i cheratinociti si ripro-ducono solo nella parte pi� profonda, stratobasale, e da qui, ÒinvecchiandoÓ, risalgonoverso la superficie (in un tempo medio di 28giorni) trasformandosi mediante un processodi apoptosi cellulare, ed al contempo elabo-rando una fibroproteina, la cheratina, dotatadi particolare resistenza nei confronti delleaggressioni esterne. Il distacco delle cellule, ormai morte, dallasuperficie epidermica, avviene generalmentein maniera invisibile; se invece, per qualchemotivo si formano degli ammassi cellulari (dimilioni di elementi) il distacco diventa visibi-le sotto forma di squame: lÕesempio didesquamazione visibile pi� conosciuto � laforfora. LÕepidermide � priva di circolazione arteriosae venosa, lo strato basale � lÕunico ad averebisogno di nutrimento e lo riceve, per diffu-sione, dal derma sottostante.

La membrana basale � una struttura com-plessa, di forma ondulata, che ha il compitosia di ancorare lÕepidermide al derma sia dipermettere e regolare gli scambi (nutritivi e dirifiuto) ed i ÒmessaggiÓ fra questi due tessuti.Nel derma (tessuto connettivale) le cellulesono pi� scarse e di vario tipo. Fra questericordiamo i fibroblasti, che produconocostantemente fibre reticolari, collagene edelastiche (servono sia da impalcatura di soste-gno sia per conferire elasticit� e morbidezzaal tessuto) e alcuni componenti quali zucche-ri e proteine, nonch� una sostanza gelatinosa,definita Òsostanza fondamentaleÓ (formataanche da sali ed acqua), nella quale le cellulestesse e le fibre si trovano immerse. Il derma� ricco di vasi sanguigni, linfatici, fibre e ter-minazioni nervose. LÕipoderma (tessuto adiposo sottocutaneo) �,infine, composto principalmente da fasci digrosse fibre intrecciati fra loro (in diretta con-tinuazione di quelli del derma) che delimita-no una serie di spazi (logge adipose) occupatida cellule adipose; cellule e terminazioni ner-vose sono pi� scarse mentre abbondante sipresenta lÕirrorazione sanguigna. Sotto lÕipo-derma si trovano infine le fasce muscolari coni relativi muscoli.

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27 Cute, tessuto sottocutaneo, cheratinaMarino Salin

Struttura del capello

La molecola fondamentale che costituisce ilpelo � la cheratina, una scleroproteina cheper le sue caratteristiche di compattezza, resi-stenza, elasticit� e durezza viene definitacome Òcheratina duraÓ (fibrocheratina). La cheratina del pelo � composta da 18 ami-noacidi. AllÕanalisi cromatografica di pelinormali si trovano in abbondanza cistina,cisteina, serina, glutammina, arginina, aspa-ragina, prolina, glicina, valina, leucina, iso-leucina, e in quantit� minori altri aminoacidicome triptofano, treonina, tirosina, fenilala-nina, arginina, alanina, metionina.

PERCENTUALE DI AMINOACIDI INDIVI-DUATI NELLA CHERATINA DURA DELCAPELLOaminoacidi con catena laterale di tipo idro-carburo:1 glicina 4,1 - 4,22 alanina 2,83 valina 5,5 - 5,94 leucina 6,4 - 8,35 isoleucina 4,7 - 4,86 fenilalanina 4,1 - 4,27 prolina 4,3 - 9,6aminoacidi con catena laterale di tipo idrossi-lico:8 serina 7,4 - 10,69 treonina 7,1 - 8,510 tirosina 2,2 - 3,0aminoacidi con catena laterale di tipo acido:11 acido aspartico 3,9 - 7,712 acido glutammico 13,6 - 14,2aminoacidi con catena laterale di tipo basico:13 arginina 8,9 - 10,814 lisina 1,9 - 3,115 istidina 0,6 - 1,2aminoacidi con catena laterale di tipo etero-ciclico:16 triptofano 0,3 - 1,3

aminoacidi con catena laterale con contenutodi zolfo:17 cistina 16,6 - 18,018 metionina 0,7 - 1,0

In realt� la molecola di cheratina, assai com-plessa, � essenzialmente costituita da due pro-teine assai diverse tra loro sia per il contenu-to aminoacidico che per la organizzazionemolecolare.

Uno dei due costituenti proteici della cherati-na � formato da un filamento non molto riccodi aminoacidi solforati, la cheratina filamen-tosa, a sua volta costituita da una quota linea-re (beta cheratina) ed una organizzata ad alfaelica (alfa cheratina) in cui si trovano tutti gliaminoacidi solforati (soprattutto cisteina ).

LÕaltro costituente proteico della cheratina �invece molto ricco di aminoacidi solforati,non ha forma filamentosa, e viene definitocome cheratina amorfa o matrice amorfadella cheratina ed � solo qui che agiscono ereagiscono i liquidi ondulanti per lÕondula-zione ÒpermanenteÓ.A livello dellÕepitelio germinativo del bulbo

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28 Cute, tessuto sottocutaneo, cheratinaMarino Salin

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pilifero la matrice fondamentale si dovr� tra-sformare nei tre diversi componenti del fustodel pelo: cuticola, corteccia, midollo.La cuticola � costituita da una sola filiera dilunghe cellule cheratinizzate, prive di pigmen-to e di forma quadrangolare che, embricando-si con il bordo libero rivolto verso lÕalto, for-mano il tipico disegno Òa tegolatoÓ della super-ficie del capello. Per sovrapposizione delle cel-lule della cuticola questa appare, in sezionemicroscopica, come formata 7-12 filiere cellu-lari.Il test della spiga � un esame semeiologicomolto semplice ma utile per evidenziare difet-ti della struttura cuticolare dei capelli, ingenere dovuti ad agenti fisici o chimici (disor-dine cheratinico) od a fatti malformativi con-geniti. Consiste nel far ruotare e scorrere uncapello sfregandolo tra pollice ed indice: lÕe-stremit� prossimale del capello normale siallontana dalle dita mentre quella distale siavvicina per la posizione Òa spigaÓ o Òa tego-latoÓ delle cellule della cuticola. Se le cellulecuticolari sono danneggiate o asportate que-sto ovviamente non avviene.

La corteccia o ÒcorticaleÓ � costituita da cel-lule pigmentate ricche di melanine che for-mano i cosiddetti ÒfusiÓ o Òcellule fusiformiÓ.I fusi si formano per tappe successive.Alla prima tappa si legano Òtesta-codaÓ lecatene proteiche filamentose di cheratinabeta, successivamente come seconda tappa, si

formano ponti disolfuro tra le molecole dicisteina (che diventa cistina) del filamento che-ratinico, che porteranno al formarsi della tipi-ca alfa elica della cheratina alfa.La terza tappa si realizza per il legame tra fila-menti diversi di cheratina alfa tramite pontidisolfuro fra molecole di cisteina.

Si formano cos� lunghe catene di alfa cherati-na legate insieme tre alla volta a costituire ilÒprotofilamentoÓ o ÒprotofibrillaÓ.

Alla quartatappa pi� pro-t o f i l a m e n t i(sei o sette)v e n g o n ocementati fradi loro dallac h e r a t i n aamorfa omatrice amor-fa proteicadella cherati-na, ricca dia m i n o a c i d isolforati e diponti disolfu-ro, a costituirelÕentit� ele-mentare dellastruttura che-ratinica: ilÒtonofilamen-toÓ o Òmicrofi-brillaÓ (circa85 A¡ di dia-metro).

La proteina-cheratina � dotata di una strutturasecondaria data da legami idrogeno e saliniche si instaurano fra i vari amminoacidi e con-sente lÕavvolgimento ad alfa-elica (destrorsa)delle catene proteiche dei capelli.

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29 Cute, tessuto sottocutaneo, cheratinaMarino Salin

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30 Cute, tessuto sottocutaneo, cheratinaMarino Salin

In pratica ogni gruppocarbossilico >CO � lega-to mediante legame aidrogeno, al gruppo>NH che si trova sopraal primo dopo un girodi spirale, pi� avantilungo la catena: tutti ilegami a idrogeno sonoallineati lungo lÕassemaggiore dellÕelica; ungiro dellÕelica impegnamediamente 3,6 ammi-noacidi e misura 0,54nm, sappiamo da LinusPauling (che lo not�mediante autoradiogra-fia a raggi X) che ogni

cinque giri, cio� ogni 18 amminoacidi lÕelicasi ripete.Il capello � quindi una complessa treccia dicheratina, di lunghezza variabile, prodotta dauna particolare struttura epidermica che siaffonda a dito di guanto nel derma: il follico-lo pilifero.

Il midollo, che � quasi assente sopra la zonadella matrice, ben rappresentato in prossi-mit� del bulbo e tende poi a diminuire distal-mente nel fusto, � costituito da grandi cellulecheratinizzate, lassamente connesse, dispostein filiere ordinate contenenti granuli di mela-nina, ÒbollicineÓ dÕaria e, soprattutto, chera-tina amorfa.Il pelo � quindi una struttura cheratinica diforma cilindrica, con diametro di circa 65 -78 micron (1 micron = 1 millesimo di milli-metro) nella razza latina, derivante da unainvaginazione epidermica detta follicolo pili-fero, appositamente specializzata. Il follicolopilifero forma con il piano cutaneo un ango-lo acuto di circa 75¡.

IDRATAZIONE DELCAPELLO

Dunque la catena degliamminoacidi della cheratina� formata da legami peptidi-ci, questi si avvolgono a spi-rale. Questa spirale si chiamaELICA. QuestÕultima assumedue forme durante un inter-vento cosmetico sui capelli:ALFA e BETA. Alfa indicasemplicemente le fibre dellaproteina cheratina nella suaforma non allungata e Beta nella suaforma allungata.Si pu� facilmente immaginare una strutturasimile ad una molla. La molla nella sua posi-zione di riposo pu� essere paragonata allaalfa-elica e la molla in posizione estesa allabeta-elica.Nel caso che il capello sia completamenteprivo di umidit�, alcune parti della molecoladella cheratina si agganciano alle molecolevicine tanto saldamente che la transizione dacheratina alfa a cheratina beta diviene prati-camente impossibile, cos� che la fibra nonpu� essere allungata (come avviene nellamessa in piega) senza che si spezzi.Tuttavia, quando sono presenti molecole dÕac-qua, la situazione e molto meno rigida, poi-ch� la molecola dÕacqua riduce le attrazionielettrostatiche nella molecola della cheratina.In questo caso il capello si tender� senza spez-zarsi. Se, dÕaltra parte, lÕumidit� � eccessiva,si verificher� un allungamento eccessivo.AllÕaumentare del contenuto dÕacqua o diumidit�, il capello si tender� ed allungher� dipi� e pi� facilmente.Questo pu� naturalmente rappresentare perun acconciatore e per il suo cliente un risul-tato indesiderato quanto una eccessiva ari-

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dit�, poich� i capelli sono ugualmente debolie non sani.In passato il parrucchiere usava inumidiresemplicemente con acqua, in modo che icapelli diventassero pi� elastici e potesseroessere tesi e messi in piega durante lÕasciuga-tura. Quando i capelli si asciugavano eranotuttavia sempre fragili e danneggiabili.EÕ comunque errato semplicemente associarelÕaridit� della fibra del capello con la man-canza di umidit� o anche presumere che se ilcapello si allunga facilmente e contiene uneccesso di umidit� non � secco.LÕaridit� di un capello dipende in gran partedalla mancanza di sostanze lipidiche o diacidi grassi (fosfolipidi) mentre la mancanza olÕeccesso di umidit�, dipende dalle molecoledÕacqua che si trovano tra le molecole dellacheratina del capello.EÕ ora possibile capire come la struttura fibro-sa del capello possa essere secca, debole, fra-gile ed eccessivamente elastica, dato che nes-suna di queste � condizione auspicabile, pergli acconciatori, tra i fosfolipidi e le molecoledÕacqua nella struttura cellulare del capellodeve essere mantenuta una interazione armo-niosa

RICONDIZIONAMENTO DEL CAPELLOMEDIANTE MANIPOLAZIONE CHIMICADELLE CHERATINE UnÕaccurata ristrutturazione dei capelli rap-presenta oggi il servizio forse meno apprezza-to e tuttavia pi� necessario nel settore degliacconciatori.Il giusto approccio alla ristrutturazione per-manente della struttura dei capelli danneg-giati, consiste in alcune semplici operazioni.Il fatto che i capelli siano costituiti per 80%da proteine ci assicura che la proteina chera-tina, e solo essa, pu� garantire ai capelli lacorposit� che hanno perso a causa di prodot-ti o trattamenti cosmetici non adeguati ma

solo ultimamente la ricerca cosmetologica escientifica e riuscita ad individuare nel capel-lo come ci� che veramente si pu� ricostruire.Presso Haircare Research Laboratory -Oneida Center - si � potuto costatare chelÕ80% dellÕacqua assorbita dal capello vieneimmagazzinata dalla cheratina amorfa e si �osservato che il disordine cheratinico avvienenelle stesse zone, finche non si intacca la cuti-cola.Nel momento che il capello e totalmentesenza cuticola questo non ha pi� la capacit�di gestire lÕacqua, n� quella legata n� quellalibera.

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

31 Cute, tessuto sottocutaneo, cheratinaMarino Salin

news(a cura della Direzione Scientifica)

Dai capelli lÕantidoping a prova di trucco

LÕuso di sostanze stupefacenti � una storiascritta nei capelli di un individuo: un sempli-ce test, messo a punto da tossicologidellÕIstituto Superiore di Sanit�, riesce a Òleg-gereÓ il consumo recente e passato di droghepesanti.Realizzato da Stefano Pichin e PiergiorgioZuccaro del laboratorio di biochimica clinicadellÕIstituto, il test � stato presentato alCongresso mondiale di tossicologia forense diPadova.ÒIl metodoÓ, � stato spiegato, Ò� semplice ealla portata di qualsiasi laboratorio: misura lapresenza di residui di droghe nel capello nonsolo dopo giorni ma, se i capelli sono suffi-cientemente lunghi, anche dopo mesi e annidallÕassunzione di sostanze stupefacenti,superando cos� i limiti dei test sulle urine chearrivano a determinare la presenza di residuifino a due, massimo tre giorni dallÕusoÓ.Secondo i tossicologi dellÕistituto, il test potr�essere utile non solo per identificare il consu-mo di droghe, ma anche come metodo anti-doping per gli sportivi ÒOggi, coloro chefanno uso di sostanze dopantiÓ, come � statoriferito, Òvengono spesso seguiti da espertiche li fanno smettere alcuni giorni primadelle competizioni, per fare in modo che nonse ne trovino tracce nelle urine. Con questotest, il trucco non funzioner� pi�Ó.

meningoceleRicordiamoci come unÕanomalia dei capellipu� essere espressione clinica di un mielome-ningocele.

Fig. 1Bambina di tre giorni:

Alla nascitail bambinopu� presen-tare aree cir-coscritte diciuffi dicapelli diaspetto inso-lito.

Fig. 2Bambinadi tremesi:Le altera-zioni deic a p e l l inon sonocorrelate n� topograficamente n� quantitati-vamente allÕanomalia del tessuto nervoso, chepu� essere anche molto modesta.

Fig. 3Bambina di tre anni:A fronte di una modestissima alterazionemeningea i capelli possono essere talmentecresciuti da farne una treccia.

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

32 newsLa Direzione Scientifica

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33 Primo congresso mondiale di TricologiaSiviglia, 12-14 novembre 1997

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

Dal Primo CongressoMondiale di Tricologia

Siviglia, 12-14 novembre 1997

Dal 12 al 14 novembre 1997 a Siviglia, si �tenuto il primo Congresso Mondiale diTricologia.Riportiamo qui quanto ci sembra che siastato detto di interessante.

Displasie del pelo e genotricosiLa diagnostica delle anomalie del pelo � statatrattata da David Whiting, che ha fatto notarecome non sia necessario usare il microscopioelettronico a scansione per molte delle dia-gnosi del pelo, in quanto per ottenere unabuona osservazione � quasi sempre sufficien-te un normale microscopio ottico.

5-alfa-reduttasi, aromatasi e andro-geniLa Dr.ssa Marty E. Sawaya della facolt� diMedicina dellÕUniversit� della Florida (StatiUniti), ha esposto i risultati ottenuti con unostudio in cui sono stati selezionati 12 donne e12 uomini di et� compresa tra i 18 e i 30anni, con alopecia androgenetica, in cui sonostate eseguite biopsie sulle zone frontale eoccipitale. Il recettore per gli androgeni, la 5-alfa-redut-tasi di tipo 1 e 2, lÕenzima citocromo P-450aromatasi, sono stati misurati e analizzati neifollicoli piliferi.I risultati indicano che sia le donne che gliuomini possiedono livelli pi� elevati di recet-tori per gli androgeni e di 5-alfa-reduttasi ditipo 1 e 2, sia nei follicoli piliferi frontali chein quelli occipitali, mentre i livelli pi� elevatidi aromatasi si riscontrano nella zona occipi-tale.Esistono notevoli differenze quantitative neilivelli dei recettori androgeni: il contenuto di

recettore androgeno nella zona frontale delfollicolo pilifero delle donne � di circa il 40%inferiore a quella degli uomini; il contenutodi aromatasi citocromo P-450 dei follicoli pili-feri frontali delle donne � invece 6 volte mag-giore a quello dei follicoli frontali dellÕuomo.Si � inoltre osservato che i follicoli frontalidelle donne hanno un contenuto di 5-alfa-reduttasi dei tipi 1 e 2, da 3 a 3,5 volte infe-riore a quello degli uomini. Queste differenzepossono essere utili per spiegare le diversepresentazioni cliniche dellÕalopecia androge-netica negli uomini e nelle donne.

I cosmeticiIl Dr. Gummer ha indicato come trattare icapelli per mantenerli sani ed evitare eccessi-ve aggressioni.Ha ricordato che i problemi dei capelli, che sipresentano allÕimprovviso, ad esempio lacaduta, lÕaggrovigliamento o la variazione dicolore, sono quasi sempre riferiti dal pazien-te allÕultimo prodotto utilizzato, specialmentese si tratta di un prodotto nuovo e ha fattonotare quanto sia importante chiarire che lacausa non � il prodotto stesso, ma la mancan-za di una corretta valutazione dei propricapelli o un uso improprio dei cosmetici, inalcuni casi, da parte dei professionisti a cui sirivolge.

FinasterideLa Dr.ssa Vera Price (Stati Uniti), ha trattatouno dei temi pi� attuali: lÕapprovazione dellafinasteride alla dose di 1 mg da parte dellaFood and Drug Administration USA per iltrattamento dellÕalopecia androgenetica.Il trattamento con finasteride (inibitore deltipo 2 della 5-alfa-reduttasi) diminuisce il dii-drotestosterone sia a livello del cuoio capellu-to che il diidrotestosterone circolante.Negli studi di fase III il trattamento con 1 mgal giorno di finasteride per via orale ha incre-

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34 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

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mentato tutti i parametri valutati compreso ilnumero dei capelli, sia secondo la valutazio-ne soggettiva del paziente, che secondo quellapi� oggettiva del ricercatore e ci� � visibilefotograficamente.LÕindagine comprendeva 2 trial multicentricidi 12 mesi, in doppio cieco, contro placebo su1.553 uomini con alopecia.Il 48% degli uomini trattati con finasteride hamostrato globalmente un aumento numericodei capelli dopo un anno, mentre solo il 7%degli uomini trattati con placebo mostrava lostesso risultato dopo stesso periodo di tempo.La sicurezza della finasteride al dosaggio di 1mg die per os � stata valutata in oltre 3.200uomini. Negli studi in fase III, effetti indesi-derati si sono riscontrati solo nellÕ1% deipazienti con riduzione della eiaculazione,disfunzioni nellÕerezione e diminuzione dellalibido e con una incidenza approssimativa-mente simile nei gruppi a somministrazionedi finasteride e di placebo. tutti gli effettisecondari sono comunque scomparsi allasospensione della terapia e in molti soggettiche hanno continuato il trattamento.La finasteride non deve essere somministrataa donne che sono o possono restare incinte.

MinoxidilIl Dr. Rodney P. R. Dawber dellÕUniversit� diOxford ha ricordato come il minoxidil ha rap-presentato fino ad oggi il trattamento usualeper lÕalopecia androgenetica, rimarcando chesi � voluta giudicare troppo presto la sua effi-cacia in differenti cause dellÕalopecia.In questo senso ha fatto riferimento a studiche dimostrano lÕefficacia del minoxidil insoluzione del 2%, due volte al giorno, in par-ticolare in uomini con alopecia di V grado omeno della scala Hamilton, e in donne digrado 2 o meno della scala Ludwig.Ha sottolineato che formulazioni pi� recentihanno dimostrato un incremento nella effica-

cia sulla crescita dei capelli usando una con-centrazione del 5% e che il suo principalevantaggio � quello di non avere effetti secon-dari sistemici o tossicit�.

Dal XIX Congresso Nazionaledella

Societ� Italiana di MedicinaEstetica

Roma, 3 - 5 aprile 1998

Il XIX Congresso Nazionale della Societ�Italiana di Medicina Estetica si � tenuto allÕi-nizio di aprile nella fantastica cornice dellacitt� di Roma.

Se il successo di un Congresso si pu� valutaresu due semplici parametri: partecipazione edinteresse scientifico il recente CongressoNazionale della S.I.M.E., svoltosi a Roma dal3 al 5 aprile Ô98, riceverebbe un voto pi� chepositivo. Vediamo perch�:

partecipazionecon la pletora di congressi nazionali e inter-nazionali che si susseguono nel corso dellÕan-no, non sembrerebbe facile convincere imedici a affrontare viaggio e spese necessarie.Eppure cÕerano quasi tutti i Medici EsteticiItaliani della S.I.M.E., Associazione ben orga-nizzata che � capace di mantenere con i suoisoci un costante dialogo attraverso la ScuolaItaliana di Medicina Estetica e medianteannuali corsi di aggiornamento;

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35 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

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interesse scientificosi potrebbe pensare che un congresso a cuinon partecipano la maggior parte dei profes-sori delle pi� importanti ClinicheUniversitarie italiane (per scelta? per snobi-smo?) possa avere poca validit� scientifica.Non siamo dÕaccordo, ma soprattutto lÕimpor-tante � intenderci.Se per importanza scientifica si intende chesono pochi i relatori internazionali, o anchenazionali, che scelgono di presentare per laprima volta i risultati della propria ricerca inquesto tipo di incontro, non cÕ� molto daobiettare. Ma sarebbero altres� pochi gli altriCongressi Nazionali a superare questo stessoesame.Se invece si accetta che da questo tipo dimanifestazione, in rapporto al pubblico, e imedici estetici sono professionisti ambulato-riali e quindi abituati alla concretezza dellesituazioni, ci si aspettano relazioni sullo statodellÕarte della ricerca, sui pi� recenti inter-venti medici e chirurgici, sulle innovazionitecnologiche e diagnostiche, allora il successoscientifico andr� misurato non in ordine allaoriginalit� dei lavori, ma sulla ricaduta chelÕinformazione ha sullÕaudience e sullÕin-fluenza a produrre un cambiamento nellÕam-bito del suo lavoro quotidiano. E per questoci sentiamo di dire che le varie sessioni sonostate di altissimo livello per i relatori e per ladiscussione che si � sviluppata fra il pubblico.Grande rilevanza sul lavoro dei colleghi potr�avere anche quanto hanno ascoltato a propo-sito di un argomento cos� attuale come la tri-cologia.Della Sezione di Tricologia (che � quella cheper istituto ci riguarda) riportiamo di seguitogli abstracts delle comunicazioni accettate epresentate.

Le novit� terapeutiche della alopecia androgenetica

e del defluvium telogenicoF. Rinaldi, E. Sorbellini.

- Milano -

La ricerca scientifica in campo tricologico ha,ultimamente, fatto progressi significativi nel-lÕevidenziazione dei meccanismi pi� precisidella alopecia androgenetica (A.A.) e deldefluvium telogenico (D.T.).La scoperta dellÕazione della 5-alfa-reduttasisul bulbo pilifero, lÕeffetto dei recettori ormo-nali e dei radicali liberi sulla papilla dermicahanno chiarito, con quasi assoluta certezza, iprocessi eziopatologici della A.A. Le nuoveconoscenze hanno permesso di testare e met-tere a punto terapie innovative e mirate, gra-zie allÕuso della finasteride e di specifichesostanze ad azione anti-radicalica.Accertamenti specifici permettono, oggi, diporre diagnosi pi� precise anche in caso didefluvium telogenico sia acuto che cronico,facendo scoprire nuove eziologie di questacomunissima patologia tricologica.Si sono potute cos� evidenziare sostanze ingrado di far fronte a molte situazioni di diffi-cile risoluzione.LÕuso di questi principi attivi, le loro indica-zioni, i loro vantaggi e i loro limiti sonodiscussi alla luce della esperienza clinica e deidati della letteratura.

Microautotrapianto follicolareG. Rosati*, R. DÕEmilio. (Roma)

*Fondazione Internazionale di MedicinaEstetica - Roma -

Scuola Internazionale di Medicina EsteticaDirettore: Professor Carlo Alberto Bartoletti

Tra le molte tecniche utilizzate per la chirur-gia della calvizie, il microautotrapianto folli-

colare risulta essere quella meno aggressiva epi� versatile per affrontare con ottimi risulta-ti qualitativi e quantitativi i diversi gradi dialopecia androgenetica.La tecnica chirurgica prevede 3 tempi opera-tori principali.1) Una fase di prelievo di una strisciadi cuoio capelluto, di dimensioni proporzio-nali allÕentit� dellÕarea ricevente, dalla regio-ne nucale che rappresenta la zona donatrice.2) Una fase di preparazione di micro emini innesti con rispettivamente 1, 2, 3, 4 fol-licoli per innesto da eseguirsi in stereomicro-scopia per sfruttare al meglio il prelievo edevitare danneggiamenti ai follicoli.3) Una fase di ridistribuzione dei folli-coli sullÕarea o le aree riceventi dopo aver ese-guito delle microincisioni a stella (G. RosatiStar Incision) con lÕausilio di un particolareago a sezione triangolare (G. Rosati Needle).Se eseguita correttamente e con lÕausilio diuna �quipe esperta, questa tecnica chirurgicaconsente di ottenere degli ottimi risultati siadal punto di vista qualitativo che quantitati-vo. Consente inoltre di seguire nel tempo leesigenze dettate dallÕevolvere della calviziecon gradualit� e personalizzazione per ognisingolo caso.

Calvitie... Microgreffes versus minl-grefles cylindrique.

J. Arouete- Parigi -

Tout dÕabord, d�finissons bien le sujet. Latechnique des microgreffes par bandelettesest celle qui permet dÕobtenir des greffons deun ou deux cheveux � partir de longues et�troites bandelettes d�coup�es au bistourimultilames, lesquelles bandelettes sont con-fi�es � des assistants ou infirmi�res pour etre

d�bit�es en petits fragments grossi�rementquadrangulaires de 1, 2 ou 3 cheveux.La technique par minigreffes cylindriquessÕeffectue avec des punchs double biseau deplusieurs tailles, anim�s par un moteur �lec-trique, permettant de pr�lever des minigreffesde forme cylindrique, technique d�crite end�tail dans le manuel pratique publi� chezMasson en 1989. Avec un recul de plusieursann�es, depuis le d�but de lÕ�re des micro-greftes, force est de constater que, compar�e �la minigreffe cylindrique, la densit� obtenueest toujours moindre avec la microgreffe che-veu par cheveu, laquelle trouve surtout sonutilit� pour affiner �ventuellement une ligneant�rieure.Dans presque tous les cas, une forte densit�,un effet de masse de cheveux est, sinon indi-spensable, du moins r�clam� par le patient.Cet effet de masse se d�finit par la disparitionde la vision de la peau � travers les cheveuxsur la surface greff�e et ceci d�s la bordure.Ceci est particuli�rement valable chez lafemme ou un recul global de la ligne ant�-rieure peut �tre observ�, soit de causeandrog�n�tique, soit post-op�ratoire. Dans detels cas, la microgreffe cheveu par cheveu ner�sout pas le probl�me car elle laisse visible lapeau � travers les cheveux greff�s. l� est doncindispensable dÕobtenir parla greffe un effetde masse, supprimant compl�tement la visibi-lit� de la peau sur la surface greff�e. Les mini-greffons cylindriques permettent dÕob-tenircet effet de masse, contrairement � la micro-greffe cheveu par cheveu.Le but de cet expos� est de rendre au greffoncylindrique la pIace quÕil m�rite � c�t� de lamicrogreffe, en rappelant que les deux tech-niques sont parfaitement compl�mentairesdans lÕarsenal th�rapeutique de la cavitie.

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

36 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

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37 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

La duplicazione del follicolo pilifero di cuoio capelluto:prima esperienza clinica

M. Maida, F. Mencarelii*, A. Beatini**, J. Kim.***

Specialista in Chirurgia Plastica*Specialista in Ematologia

**Milano - ***korea

Colonie di cellule germinali epiteliali del fol-licolo pilifero e di cellule mesenchimali dellaguaina perifollicolare si localizzano nellÕisth-mus della radice del pelo. Dopo opportunasezione orizzontale del follicolo a livello del-lÕisthmus, rigenera da ciascuna porzione folli-colare un follicolo istologicamente completo.Abbiamo applicato questi dati sperimentaliper la cura chirurgica della calvizie androge-netica.Abbiamo rimosso una striscia di cuoio capel-luto occipitale e tramite dissezione abbiamoottenuto le unit� di trapianto costituite da fol-licoli piliferi singoli o multipli. Abbiamo con-dotto con tecnica microchirurgica una sezio-ne orizzontale delle unit� monofollicolari alivello dellÕisthmus. Con uno speciale tran-splanter abbiamo eseguito lÕinnesto delleunit� polifollicolari ed emifollicolari nellearee calve del cuoio capelluto. Abbiamo uti-lizzato fibrina nebulizzata come medicazionebiologica. Per il post-operatorio abbiamoapplicato un protocollo omogeneo.Il processo di attecchimento delle unit� di tra-pianto costituite da follicoli completi � risul-tato uguale a quello di unit� emifollicolaricostituite dalla parte inferiore del follicolo.Per le unit� emifollicolari costituite dallaparte superiore del follicolo, si innesca inveceuna reazione da corpo estraneo verso il mate-riale cheratinico di variabile intensit�.Non si sono riscontrate differenze morfologi-che fra i capelli ricresciuti da unit� costituite

da follicolo completo e da unit� costituitedalla parte inferiore del follicolo. Lo spessoredel fusto dei capelli ricresciuti dalle unit�costituite dalla parte superiore del follicolo �correlato al volume della papilla dermica rige-nerata.LÕutilizzo della microsezione dellÕisthmus fol-licolare ci ha permesso, (a parit� di numerodi follicoli prelevati), di ottenere un aumentodel numero di capelli ricresciuti.

Autotrapianto monobulbare con ilChoi hair Transplanter:

descrizione della tecnica, vantaggi,svantaggi, indicazioni

A. Beatini.- Sarzana - (SP)

Gli Autori descrivono lÕutilizzazione del Choihair Transplanter (anestesia e prelievo dellazona donatrice, sezione della stessa, prepara-zione della zona ricevente, impianto deimicrografts e condotta post-operatoria), valu-tano gli aspetti positivi e negativi rispetto allealtre metodiche indicando i casi in cui questatecnica diventa di elezione.Il Choi hair Transplanter � una siringa pro-dotta in tre dimensioni (18 - 20 - 22 Gauge)facilmente distinguibili per il diverso coloredellÕestremit� esterna dello stantuffo.Dopo aver sezionato in piccole strisce lalosanga prelevata dalla zona donatrice, lÕ�-quipe preposta al taglio isola, mantenendo ilfusto della lunghezza di almeno 1 cm, imicrografts che saranno poi caricati sul tran-splanter e impiantati nella zona ricevente pre-via anestesia locale con mepivacaina ed epi-nefrina.Vengono esposti i vantaggi (necessit� di mini-me quantit� di anestetico locale; ottimo attec-chimento dei micrografts: inclinazione natu-

rale dei capelli trapiantati; assenza di cicatri-ci residue con ottimo risultato estetico) com-parati agli svantaggi (necessit� di una �quipeben addestrata e sufficientemente numerosaper la sezione della zona donatrice e per lÕim-pianto; durata e difficolt� della procedura;costo dei transplanters; densit� dellÕimpiantonon sempre soddisfacente).Il trapianto secondo Choi � il metodo elettivoper gli stadi Hamilton 1 - 2 - 3. Per gli stadi 4- 5 gli Autori preferiscono associare al Cho(che viene praticato per la frontal-line) unimpianto con micrografts e/o minigrafts perle regioni parietali e del vertice.Il Cho hair Transplanter � inoltre indicatoper correggere inestetismi dovuti a cicatriciresidue dopo altri tipi di trapianto, per laricostruzione delle sopracciglia e della barba.

Mini, micro o macro? Quale innesto preferire

nellÕautotrapianto di capelliG. Agostinacchio, M. Cioccolini, V. Mancini.

-San Benedetto del Tronto- (AP)

NellÕautotrapianto dei capelli la dimensionedellÕinnesto da trapiantare � fondamentaleper il risultato estetico da conseguire.In passato questo intervento � stato sottopostoad alcune critiche che ne contestavano la qua-lit� poich� a volte i nuovi capelli erano Òvisi-biliÓ in maniera imbarazzante.Gli Autori, dermatologi che da circa diecianni effettuano questo intervento, affermanocome sia possibile correggere una calvizie inmodo perfettamente naturale utilizzando ade-guatamente mini, micro o macro innesti.

Riduzione del trauma follicolarenelle megasessioniP. Tesauro, D. Tonini*

Verona - *Milano

La riduzione del Òfattore HÓ ovvero del trau-ma diretto a carico del follicolo causato da unmaneggiamento scorretto dei bulbi da partedegli operatori, rappresenta una delle mag-giori cause di insuccesso, correlato alla ridu-zione della percentuale di attecchimentodegli innesti, nel trapianto di capelli.Vogliamo evidenziare, con la presente relazio-ne, i passaggi chiave nel corso dellÕintervento,volti a limitare numericamente, e migliorarequalitativamente, la tecnica di impianto.- Preparazione del sito donatore:I capelli sono rasati ad almeno 2 mm. di lun-ghezza per consentire il maneggiamento deiMl dalla zona 4 nonch� verificarne il correttoorientamento degli stessi durante lÕimpianto.- Fase di prelievo:

Utilizzo routinario della tecnicadella supertumescenza proposta da Arnold edesecuzione del prelievo con multilama. Laprofondit� deve essere sufficiente a consenti-re una adeguata separazione delle strisce edun rapido lavoro di banco per la separazionedelle stesse.- Lavoro di banco:Utilizzo di lamina plastica affondata nelmicrotomo, se utilizzato, per ridurre il prelie-vo con le pinze. Taglio manuale effettuato inzone 3 e 4.- Fase di innesto:Apertura del microforo da parte del chirurgodopo utilizzo di Nokor 18G, ed introduzioneda parte dellÕassistente. La dilatazione elimi-na le forzature, aumenta la velocit� di esecu-zione ed assicura maggior pulizia senza lÕusodi dilatatori.

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

38 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

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Nuove acquisizioni sul ciclo del peloe sul tricogramma

Paolo Gigli*, Marino Salin, Antonio Tillieci*ed Andrea Marliani**

Scuola Internazionale di Medicina EsteticaF.I.F.**, Terme di Montecatini*

- S.I.Tri. - Tricoitalia -

Nel follicolo si alternano cicli di crescita ecicli di riposo: normalmente ogni volta cheun capello in telogen � caduto il follicolo neforma uno nuovo in anagenPer percentualizzare la quantit� dei capelli inanagen o in telogen � universalmente diffusoil ÒtricogrammaÓ e sulla base di questo esamesi afferma che su un cuoio capelluto Ònorma-leÓ circa lÕ 85% dei capelli � in anagen, il 13 -15% in telogen e lÕ 1 - 2% in catagen. Tutto questo per� � vero solo se i capelli ven-gono esaminati in microscopia tradizionale,spesso dopo troppo tempo dalla loro estrazio-ne, quindi a guaine ormai disidratate, e senzafare alcuna valutazione con metodi enzimo-colorimetrici; esattamente come Van Scottstandardizz� nel 1957. Cos� si continua passi-vamente a scrivere e ÒcopiareÓ ed ad insegna-re ci� che ormai � considerato Òclassico edindiscutibileÓ, senza alcun senso critico. Oggise per fare un tricogramma si usa un micro-scopio a scansione dÕimmagine oppure unmicroscopio a luce polarizzata che permettauna visione ottimale delle guaine, se si ha lÕac-cortezza di esaminare immediatamente icapelli estratti ed in olio da immersione (oliodi cedro) e si usano metodi enzimo-colorime-trici che evidenziano lÕattivit� metabolicadelle cellule del ÒsaccoÓ si pu� osservare che,in percentuale, i capelli estratti sono:

- anagen 80%- Catagen 19%- telogen 1%

Questo � quindi il vero tricogramma!Con il tricogramma ÒclassicoÓ (secondo VanScott), senza usare un microscopio a lucepolarizzata e/o fatto su capelli non fissati inmezzo idoneo e non esaminati immediata-mente, i catagen I vengono fatalmente confu-si con gli anagen e i catagen III confusi con itelogen, alterando sensibilmente la ÒformulapilareÓ.

Il catagen � la fase pi� importantedel ciclo del capello?

A. Marliani*, M. Salin, D. Campo, P. Gigli*-Firenze -

*Fondazione Internazionale FatebeneFratelli- Roma -

Scuola Internazionale di Medicina Estetica Direttore: Professor Carlo Alberto Bartoletti

Viene mostrata la fase catagen del capello,come risulta raffrontando la letteratura medi-ca, biologica, dermatologica ed endocrinolo-gica con immagini istologiche ed immaginimicroscopiche.Il catagen ha inizio nel momento stesso in cuicessano le mitosi delle cellule della matriceche, raccolte in una specie di sacco, vannoincontro ad un tipico processo di ÒapoptosiÓche fa di loro qualcosa di molto simile, fun-zionalmente ed istologicamente, ad unaghiandola endocrina.Durante il catagen le cellule del sacco produ-cono estrone, cortisone, glicogeno.Questi tre elementi sono indispensabili per laqualit� del prossimo anagen.Ad una carenza di estrone conseguir� unaattivazione insufficiente del bulge, ad unacarenza di cortisone conseguir� un difficolto-so utilizzo del glicogeno, ad una carenza diglicogeno una risalita della papilla dermicacon anagen involuto.

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

39 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

40 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

Il grado di displasia di ogni capelloin anagen appare in larga parte determinatodalla qualit� metabolica del catagen che lo hapreceduto. Tutti i tentativi di terapia medica dellÕalope-cia androgenetica sono stati indirizzati, finoad oggi, unicamente ad allungare la duratadellÕanagen o mimando il fattore di crescitadel capello o tentando di bloccare la 5 alfareduttasi. Mai sono stati finalizzati a miglio-rarne la qualit�.

La terapia medica, pena il suo Òpro-verbialeÓ fallimento, dovr� spostare lÕobietti-vo dallÕanagen al catagen. I prossimi tentativiterapeutici dovranno essere rivolti ad Òotti-mizzare il catagenÓ perch� ogni follicolo halÕanagen che si � ÒguadagnatoÓ con il suo ulti-mo catagen.

Megasessione di microautotrapian-to di capelli in pazienti con estesacalvizie e con ricca area donatrice

I. Gouras, F. Tarantino*, A. Ghionis, P.Valvis

Atene (Grecia) - *Lecce

NellÕambito della chirurgia della calvizieabbiamo finora applicato varie tecniche chi-rurgiche, combinandole anche tra loro.Nella nostra clinica viene applicata da seianni, in casi selezionati, la tecnica delmicroautotrapianto fino a tremila microinne-sti per seduta operatoria. Il megastadio chi-rurgico si effettua soltanto nei pazienti cheappartengono alla classe III secondo Mayer-Fleming e che costituiscono circa il 30% deltotale di coloro che si sottopongono al tra-pianto di capelli.Il personale medico della clinica � altamentequalificato per lÕesecuzione di questa tecnicachirurgica.Il team si compone da due chirurghi plastici,

un anestesista e 4 infermiere specializzatenellÕallestire i microinnesti.Le condizioni necessarie per effettuare ilmegastadio sono la presenza di una riccazona donatrice e di calvizie estesa (classe IIIsecondo Mayer-Fleming).Le fasi fondamentali della tecnica che abbia-mo sviluppato nel corso degli anni sono leseguenti:1) la preparazione dei microinnesticon 1 - 3 bulbi piliferi;2) la preparazione dei siti della zonaricevente con lama di bisturi n. 11;3) la sporgenza della porzione superio-re dei microinnesti, rispetto alla superficiedel cuoio capelluto e lÕasportazione della stes-sa ogni 150 - 200 microinnesti, utilizzandouna forbice microchirurgica con puntatagliente.In sei anni (1990 - 1996) abbiamo sottopostoad intervento chirurgico per il trapianto dicapelli 4526 pazienti. In 1517 casi sono stateeseguite delle megasessioni chirurgiche e irisultati ottenuti sono stati soddisfacenti.

Alopecia cicatriziale: un problemanon cos� infrequente.

LÕimportanza della diagnosi e dellescelte terapeutiche

E. Sorbellini, P. Bezzola, F. Rinaldi.- Milano -

LÕalopecia cicatriziale � una patologia proba-bilmente sottostimata rispetto ai dati riporta-ti in letteratura. Spesso una forma iniziale dialopecia cicatriziale pu� essere interpretatacome comune alopecia androgenetica.Fra gli importanti segni clinici riferiti spessodai pazienti, che dovrebbero porre il dubbiodiagnostico di alopecia cicatriziale, � il pruri-to e una sensazione di bruciore al cuoio capel-luto, tanto pi� intenso quanto pi� attiva � la

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Settembre 1998 - N 5 - Giornale italiano di tricologia

41 XIX Congresso Medicina EsteticaRoma, 3-5 aprile 1998

forma alopecica.La caduta di capelli � intensa e pressoch� con-tinua, senza segni di miniaturizzazione deibulbi.La patologia che si manifesta pi� frequente-mente nelle donne � accompagnata dalriscontro di indici infiammatori modesta-mente alterati, autoanticorpi antitiroideispesso positivi senza una corrispettiva altera-zione della funzionalit� tiroidea.LÕesame istologico pu� essere nei casi dubbidÕimportanza fondamentale nel porre diagno-si di alopecia cicatriziale.Di comune riscontro � un infiltrato infiam-matorio aspecifico perifollicolare, fibrosi delderma pi� o meno spiccata, e in alcuni casiipercheratosi follicolare.Lo studio inoltre dellÕindice di proliferazionecellulare e di apoptosi pu� essere un ulterioreindice prognostico.Le scelte terapeutiche possono essere condi-zionate dai reperti istologici. EÕ possibileimpostare una terapia che cerchi di fermarela progressione della patologia sia con farma-ci topici, che per via sistemica.Dati recenti hanno dimostrato una buonaefficacia della tretinoina per via sistemica.

Una dovuta precisazione della

Segreteria Scientifica

In questo numero del giornale si parla perdue volte di Finasteride:per motivi, di stretto ordine endocrinologicoche non mancheremo di spiegare in uno deiprossimi numeri del giornale, pensiamo chela finasteride non potr�, purtroppo, mantene-re molte di quelle aspettative che in troppi siattendono e che la Casa Produttrice, non sap-piamo se coscientemente o meno, lascia spe-rare.

Temiamo che questo farmaco si dimostrer�solo una delle tante illusioni con cui ancora sicontinua ad ingannare chi � calvo.

Firenze, settembre 1998

Caro Amico, Domenica 25 e luned� 26 aprile1999 ci incontreremo a Sambuca (FI) per

discutere su ÒPseudo AlopecieÓ.

LÕargomento � assai pi� comune di quanto sicreda e comprede tutte quelle patologie cheportano allo spezzarsi dei capelli mimandocos� il quadro di una alopecia.Come sempre il nostro programma (ore 9,30 -18,30) prevede: che i partecipanti possanoportare le loro esperienze, idee e conoscenzein forma di relazione, con o senza diapositive.Ne discuteremo tutti insieme, in modo daessere in grado, a fine riunione, di fare unadiagnosi, impostare una terapia corretta.Il riassunto di ogni presentazione, dopo con-trollo e revisione da parte della Redazione delG.I.Tri¨, verr� pubblicato. Pranzeremo sulposto.EÕ prevista una Quota di Partecipazione di £200.000, per i Soci S.I.Tri. - Tricoltalia, e di £400.000 per i non Soci.EÕ necessario, per una adeguata organizzazio-ne e per poterVi dare le informazioni defini-tive, che chi intende partecipare alla riunionesi metta in contatto con noi!

Per tutte le informazioni e per organizzare ilTuo soggiorno puoi rivolgerti telefonicamentea Marino Salin 055~8071067 // 0368~412873.Tavarnelle Val di Pesa, localit� Sambuca viadei della Robbia n, 15 posta elettronica: [email protected]

[email protected]@oneida.it

Firenze si raggiunge:

IMPORTANTE E DA ANNOTARE

1) in auto tramite la A1,2) in treno fino a ÒFirenze CentraleÓ,3) in aereo fino a ÒFirenze PeretolaÓSambuca si raggiunge dal raccordo autostra-dale Firenze - Siena uscita Tavarnelle.

Vi ricordo che il 25 aprile ci incontreremo anche PER

NOMINARE IL NUOVO PRESIDENTEED IL NUOVOÒDIRETTIVOÓ

che sar� in carica dal 1 gennaio2000 fino al 31 dicembre 2003.

Chi quel giorno non sar� presente non potr� eleggere,

n� essere eletto.

Andrea Marliani(Presidente Fondatore S.I.Tri.)

Venite a visitarci al nostroindirizzo internet.

Il primo sito italiano di tricologia.

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55aallffaa

!!

CChhiirruurrggiiaa

Nel prossimo numero parleremo approfonditamente

degli inibitori della 5 alfareduttasi, di relazione fra

caduta di capelli e disfunzionitiroidee, di chirurgia della calvizie, di congressi, e di

tanti altri argomenti...non perdetelo!

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- Annotazioni -

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Richiest a di adesione al laSociet� I t al iana di Tricologia

da far pervenire, unitamente alla quota sociale, al Segretario: dr Paolo Gigli via Emilia Romagna 114 cap 51010localit� Santa Lucia Uzzanese, Pistoia (PT) tel 0572.444977/0336.676799

Compilare a macchina o stampatellodata..............................................................

nuovo iscritto:

Cognome...............................................................Nome...............................................................

residenza:

via................................................................................................................numero......................

cap.....................comune..................................................................................provincia................

nazione...............................................................................................................................

telefoni...............................................................................................................................

fax...............................................................................................................................

computer...............................................................................................................................

Nato a:nazione...............................................................................................................................

comune......................................................................provincia..............il........................................

Titoli di studio ed accademici:

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................Altre notizie da segnalare:

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................Lo scrivente � consapevole che, con lÕadesione alla Societ�, accetta in tutto lo Statuto ed il Regolamento S.I.Tri. che, fra lÕaltro prevedono lÕim-pegno di tutti i Soci a rispettare le seguenti condizioni: studiare la Tricologia (studio attivo di ricerca e docenza o passivo di apprendimento, cia-scuno secondo la propria possibilit� e capacit�). Porre in evidenza il ÒlogoÓ della S.I.Tri. vicino al proprio nome nelle relazioni congressualie nelle pubblicazioni in tema di tricologia. EÕ prevista un Contributo Sociale annuale il cui importo � stato fissato dal I Consiglio della Societ�in £. 200.000, questo dovr� essere versato al Tesoriere entro il 30 aprile di ogni anno.

Firma leggibile e per esteso:......................................................................................

Lo scrivente libera la S.I.Tri. dai vincoli imposti dalla legge 675/96 ed acconsente al ÒtrattamentoÓ dei propri Òdati personaliÓ

Firma leggibile e per esteso:....................................................................................

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che

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55-8

0.71

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Richiest a di adesione a Tricoit al iada far pervenire, unitamente alla quota sociale, al Segretario: dr Paolo Gigli via Emilia Romagna

114 cap 51010 localit� Santa Lucia Uzzanese, Pistoia (PT) tel 0572.444977/0336.676799

Compilare a macchina o stampatellodata..............................................................

nuovo iscritto:

Cognome...............................................................Nome...............................................................

residenza:

via................................................................................................................numero......................

cap.....................comune..................................................................................provincia................

nazione...............................................................................................................................

telefoni...............................................................................................................................

fax...............................................................................................................................

computer...............................................................................................................................

Nato a:nazione...............................................................................................................................

comune......................................................................provincia..............il........................................

Titoli di studio ed accademici:

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.......................................................................................................................................................Altre notizie da segnalare:

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.......................................................................................................................................................Lo scrivente � consapevole che, con lÕadesione alla Societ�, accetta in tutto lo Statuto ed il Regolamento S.I.Tri. che, fra lÕaltro prevedono lÕim-pegno di tutti i Soci a rispettare le seguenti condizioni: studiare la Tricologia (studio attivo di ricerca e docenza o passivo di apprendimento, cia-scuno secondo la propria possibilit� e capacit�). Porre in evidenza il ÒlogoÓ della S.I.Tri. vicino al proprio nome nelle relazioni congressualie nelle pubblicazioni in tema di tricologia. EÕ prevista un Contributo Sociale annuale il cui importo � stato fissato dal I Consiglio della Societ�in £. 200.000, questo dovr� essere versato al Tesoriere entro il 30 aprile di ogni anno.

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Lo scrivente libera la S.I.Tri. dai vincoli imposti dalla legge 675/96 ed acconsente al ÒtrattamentoÓ dei propri Òdati personaliÓ

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