faic /a colpi \ v di fatti ) - l'unità - archivio storico

40
fisi Consorzio Cooperative Abitazione faic Consocio Cooperative Abitazione ANNO 71. N. 2848PED.INHBB.P0ST.-50%-R0MA SABATO 3 DICEMBRE 1994 - L 1.500 m. L 3.000 Il procuratore denuncia al Csm gli inviati del ministro Bottelli accusa Biondi «Ispezione politica» Scalfaro: non ho attaccato il pool MILANO Le ispezioni ordinate dal ministro della Giustizia sono solo un -pretesto per nebulose divaga- zioni investigative» volte a «stimolare lagnanze e cri- tiche» contro la procura di Milano e il pool di Mani Pu- lite Parola del procuratore capo Francesco Saverio Borrelh Lo ha scritto in quattro pagine della lettera mandata via fax il2' novembre «corso al presidente della Repubblica nella sue vesti di presidente del Consig'io supenore della magistratura Borrelh parla anche di «un impostazione politicizzante» dell inchie sta mmistenale E dice che vengono perseguiti «fini ben diversi da quelli di valorizzare gli enormi menti della magistratura milanese che sarebbero stati pre- testuosamente dichiarati - a quanto sembra - nella let tera di incarico agli ispettori» Nella sua missiva Borrel- li in parole povere chiede al Csm se gli ispettori del ministro della Giustizia hanno dintto a mettere il naso nelle inchieste in corso a Milano E chiede se la procu- ra può mettere gli ispettori sotto accusa visto che han- no mostrato di conoscere notizie coperte da segreto istruttorio 11 Csm dovrà dare una risposta a tali interro- Quella lettera svela scenari inquietanti ÌNZOROGQÌ L A GUERRA a 360 gradi che il governo Berlu- sconi ha scatenato non gw contro le degene- razioni della cosiddetta prima Repubblica ma contro il principio stesso della divisione e autonomia dei poteri in contemporanea con la sca- tenamento di un acuto conflitto sociale per il quale ha dovuto registrare un evidente sconfitta ha ieri SEGUE A PAGINA 2 gativi Una patata bollente che la commissione nfor ma del Csm presieduta dal consigliere di Foi7a Italia Sergio Fois dovrebbe iniziare presto a maneggiare II ministro della Giustizia Alfredo Biondi commenta co si la lettera di Borrelli «Il ragionamento fatto dal procu- ratore Borrelh ha un carattere pesantemente intimida- torio nei confronti degli ispettori Quella lettera e per il Guardasigilli immotivata «pretestuosa» enonanda va scritta Intanto si chiarisce anche la portata dell in- tervento di Scalfaro al Csm Qualcuno nella maggio- ranza e tra i mass media I ha letto come una censura ai giudici un attacco a Mani Pulite ma al Quirinale escludono che questa sia I interpretazione possibile La linea non è cambiata si osserva basta vedere il do- cumento finale votato dal Csm alla presenza di Scalfa ro che e una difesa piena dell autonomia della magi stratura BRANDO MISERENDINO RIPAMONTI ALLE PAGINE 3 • 4 Guido Neppi Modona «Ostacoli alla giustizia» ROMA «Silvio Berlusconi non può esser condanna- to' E farlo vorrebbe dire sovvertire I ordine istituziona- le 7 Mi auguro che sia stata solo una frase sfuggita per I eccitazione Altrimenti sarebbe il tentativo di propor- si di come sovrano dell ancien regime Parla il giunsta Guido Neppi Modona che denuncia i bastoni lanciati tra le ruote della giustizia E sulla lettera di Borrelh a Scalfaro afferma «Gli ispettori potrebbero aver esorbi tato dai lorocompiti PAOLA SACCHI A PAGINA 2 Il corteo degli studenti Ieri a Genova Zeggio/Ansa Studenti in piazza, scontri a Bari a ROMA Gli studenti erano pronti per manifestare insieme ai sindacati e malgrado la revoca dello scio- pero generale hanno voluto tenere in piedi le ragio- ni della loro protesta In 30mila hanno sfilato per le strade del centro di Tonno in 1 Ornila sono scesi nel le piazze di Bari Ma nella città pugliese alla fine del corteo sotto la sede di Alleanza nazionale e- scop- piato il finimondo tra studenti di destra e di estrema sinistra e lo forze di polizia Uno spezzone del corteo si è scontrato con studenti del Fuan e la polizia ha caricato tre volte Feriti e contusi sia tra gli studenti che tra la polizia DI MAURO OUARANTA A PAGINA IO RUGGIERO Il Grande Fratello è già qui? MICHELESERRA N ESSUNO sa a quale dito appartenga la falange sabotatrice che ha premuto il tasto debole dell a- •__>^-_i genzia di stampa Adri-Kronos I «apriti Sesamo te- lematico che introduceva nel ca ixau di quella banca dati Ceno a spaventarci non è il messaggio lasciato dai profanatori sul luogo del delitto (una di quelle dichia- razioni da scienziato pazzo tipo t tenterò patrone ti uniferso 1 » che fanno più letteratura che danni) ma la profanazione in se L idea che qualcuno possa entra- re e uscire indisturbato da quei grovigli nevralgici di impulsi - quasi un Dna collettivo - che de- scrivono noi a noi stessi ci dico- no chi siamo dove abitiamo che cosa abbiamo fatto e che cosa stiamo facendo L idea che qual cuno possa manipolare i dati le notizie dunque la «realta» cosi come si manipola genicamente un embnone che qualcuno pos- sa progettare notizie false cosi come si progettano i cocomeri quadrati Saremmo ipocriti però se non ammettessimo che il Male insie- me alla paura e alla nprovazione suscita a volte anche un perverso fascino Non a caso la pirateria ci- bernetica alligna anche in luoghi - letterari cinematografici e non - nei quali assume veri e propri connotati hberlan di boicottai, gio anarchico di rivolta indivi- duale contro una pre-manipola- zione (di Stato o di potere o d oppressione finanziaria e milita- re) che viene sabotata in quanto essa stessa sabotatnee Voglio di- re che 1 incubo della falsificazio- ne della realta ad opera di una qualche Spectre eversiva quale SEGUE A PAGINA ti Il governo presenta la nuova Finanziaria: già pronte entrate alternative alle pensioni Cinquemila miliardi per l'accordo Maroni: «Una tassa per l'alluvione» Sfidiamoli sulla riforma MASSIMO PACI C ON L <\CCORDO sulle pensioni e la ritirata del go- verno dalle sue posizioni non si e impedito sola- mente che gli attuali pensionati subissero I ennesi- mo sopruso ma si è sventata anche la manovra di una riforma «truccata» o surrettizia delle pensioni che avrebbe segnato forse in modo irreparabile il nostro siste- ma previdenziale La presentazione adesso da parte dei SEGUE A PAGINA 2 Sono 1 500 gli emendamenti presentati alla Finanziaria al Senato II governo ha presentato il suo «pacchetto» che raccoglie I intesa con i sindacati per un costo di 5mila miliardi che so- no stati coperti con misure alternative alle pen- sioni Tra le coperture I aumento dello 0 T dei contributi per i lavoratori Sara dell 1" se non si farà la riforma delle pensioni entro giugno In alternativa il mantenimento del blocco Coffera- ti «Il governo ha cercato I atto di forza ma gli è andata male» Il ministro Maroni toma a propor- re una tassa straordinaria per i danni dell illu- vione 20mila miliardi CANETTI COSTA LACCABÒ ALLE PAGINE 5eS Ancora no al gradimento Doppia bocciatura per Mimun alTg2 SILVIA GARAMBOIS A PAGINA 8 La Corte d'appello ha accolto il suo ricorso: «Per me è come l'Oscar» I single possono adottare bimbi Ha vinto Dalila Di Lazzaro Le nuove famiglie VALERIA VIGANO L % ATTRICE Dalila Di Lazzaro ha di ' eh arato dopo la sentenza dei giu- dici della sezione minori della Corte d appello di Roma che si sente co- me se avesse vinto un Oscar Naturalmente in riferimento alla possibilità resa reale di poter adottare un figlio anche se non è sposata Ma SEGUE A PAGINA 14 Nonostante sia una «single» Dalila Di Lazzaro potrà adottare un figlio o almeno presentare la do- manda al tribunale come fanno le coppie sposate A questa conclu- sione clamorosa sono giunti ieri i giudici della corte d appello di Ro- ma che hanno esaminato un ri- corso dell attnee Per Dalila Di Lazzaro che da an- ni tra mille polemiche cerca di adottare un figlio nonostante non sia sposata è la pnma vittoria Nella sua casa di Roma ieri ha detto Sono felice come se cessi appe- na vinto un Oscar anzi di più È una gioia grandissima che mi scoppia nel cuore Presenterò subi- to la domanda per I adozione vor- rei tanto un bambino dell ex Jugo- slavia o del Ruanda -Sogno che sia Piccolino ha aggiunto 1 attrice - ammetto con umiltà che non sa- rei psicologicamente ali altezza di allevare un bambino già grandicel lo CLAUDIA ARLETTI A PAGINA 14 La Lauro è affondata Inghiottita dall'Oceano in soli dieci minuti r~*. " • * ^"i'tw*""'m^' < " j ^ " g - a y ; . 'JL y™ -»^Z-"-£«*U2'Kir£ VITO FAENZA A PAGINA 15 APflEUO All'Odi) t>| B1HAC coMe se &c*eeLu cretese Aiatò ABESLOSCOHI Scusi, può ripetere? H O LETTO con interesse la lettera del senatore Cos- siga pubblicata sull Unita con il promettente titolo «Anche i cattolici dovranno scegliere» Le scelte dei cattolici italiani in politica costituiscono infatti uno dei più antichi misteri umani hanno benedetto i gagliardetti e combattuto il fascismo aiutato i poveri e obbedito ai rie chi animato cosche e servito lo Stato scatenato la Celere e guidato cortei II senatore Cossiga poi è una delle più mirabolanti espressioni di questa prodigiosa versatilità di volta in volta sottile difensore delle regole giuridiche e ur- lante demolitore delle istituzioni poliziotto e manifestan- te giudice e imputato arbitro e invasore di campo Mi so- no dunque accinto alla lettura carico di speranze Ma non ci ho capito nulla se non che il senatore Cossiga conosce Maritain Barnanos Mounier Peguv Pio undici e dodici Ne ho dedotto che la scelta dei cattolici per adesso òri- mandata forse a Pio tredici forse al giorno nel quale sa- ranno al cospetto del Supremo il solo in grado (avendo letto anche lui Maritain) di capire cosa dice Cossiga [MICHELE SERRA] LMONDONUOVO IL PRIMO MENSILE DI OPPOSIZIONE DEMOCRATICA /a colpi \ v di fatti ) *>

Upload: khangminh22

Post on 01-Apr-2023

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

fisi Consorzio Cooperative Abitazione

faic Consocio Cooperative Abitazione

ANNO 71. N. 2848PED.INHBB.P0ST.-50%-R0MA SABATO 3 DICEMBRE 1994 - L 1.500 m. L 3.000

Il procuratore denuncia al Csm gli inviati del ministro

Bottelli accusa Biondi «Ispezione politica» Scalfaro: non ho attaccato il pool • MILANO Le ispezioni ordinate dal ministro della Giustizia sono solo un -pretesto per nebulose divaga­zioni investigative» volte a «stimolare lagnanze e cri­tiche» contro la procura di Milano e il pool di Mani Pu­lite Parola del procuratore capo Francesco Saverio Borrelh Lo ha scritto in quattro pagine della lettera mandata via fax il2' novembre «corso al presidente della Repubblica nella sue vesti di presidente del Consig'io supenore della magistratura Borrelh parla anche di «un impostazione politicizzante» dell inchie sta mmistenale E dice che vengono perseguiti «fini ben diversi da quelli di valorizzare gli enormi menti della magistratura milanese che sarebbero stati pre­testuosamente dichiarati - a quanto sembra - nella let tera di incarico agli ispettori» Nella sua missiva Borrel-li in parole povere chiede al Csm se gli ispettori del ministro della Giustizia hanno dintto a mettere il naso nelle inchieste in corso a Milano E chiede se la procu­ra può mettere gli ispettori sotto accusa visto che han­no mostrato di conoscere notizie coperte da segreto istruttorio 11 Csm dovrà dare una risposta a tali interro-

Quella lettera svela scenari inquietanti

ÌNZOROGQÌ

LA GUERRA a 360 gradi che il governo Berlu­sconi ha scatenato non gw contro le degene­razioni della cosiddetta prima Repubblica ma contro il principio stesso della divisione e

autonomia dei poteri in contemporanea con la sca­tenamento di un acuto conflitto sociale per il quale ha dovuto registrare un evidente sconfitta ha ieri

SEGUE A PAGINA 2

gativi Una patata bollente che la commissione nfor ma del Csm presieduta dal consigliere di Foi7a Italia Sergio Fois dovrebbe iniziare presto a maneggiare II ministro della Giustizia Alfredo Biondi commenta co si la lettera di Borrelli «Il ragionamento fatto dal procu­ratore Borrelh ha un carattere pesantemente intimida­torio nei confronti degli ispettori Quella lettera e per il Guardasigilli immotivata «pretestuosa» enonanda va scritta Intanto si chiarisce anche la portata dell in­tervento di Scalfaro al Csm Qualcuno nella maggio­ranza e tra i mass media I ha letto come una censura ai giudici un attacco a Mani Pulite ma al Quirinale escludono che questa sia I interpretazione possibile La linea non è cambiata si osserva basta vedere il do­cumento finale votato dal Csm alla presenza di Scalfa ro che e una difesa piena dell autonomia della magi stratura

B R A N D O M I S E R E N D I N O R I P A M O N T I ALLE PAGINE 3 • 4

Guido Neppi Modona «Ostacoli alla giustizia» • ROMA «Silvio Berlusconi non può esser condanna­to' E farlo vorrebbe dire sovvertire I ordine istituziona­le7 Mi auguro che sia stata solo una frase sfuggita per I eccitazione Altrimenti sarebbe il tentativo di propor-si di come sovrano dell ancien regime Parla il giunsta Guido Neppi Modona che denuncia i bastoni lanciati tra le ruote della giustizia E sulla lettera di Borrelh a Scalfaro afferma «Gli ispettori potrebbero aver esorbi tato dai lorocompiti

P A O L A S A C C H I A PAGINA 2

Il corteo degli studenti Ieri a Genova Zeggio/Ansa

Studenti in piazza, scontri a Bari a ROMA Gli studenti erano pronti per manifestare insieme ai sindacati e malgrado la revoca dello scio­pero generale hanno voluto tenere in piedi le ragio­ni della loro protesta In 30mila hanno sfilato per le strade del centro di Tonno in 1 Ornila sono scesi nel le piazze di Bari Ma nella città pugliese alla fine del corteo sotto la sede di Alleanza nazionale e- scop­

piato il finimondo tra studenti di destra e di estrema sinistra e lo forze di polizia Uno spezzone del corteo si è scontrato con studenti del Fuan e la polizia ha caricato tre volte Feriti e contusi sia tra gli studenti che tra la polizia

D I M A U R O O U A R A N T A A PAGINA I O

R U G G I E R O

Il Grande Fratello è già qui?

M I C H E L E S E R R A

N ESSUNO sa a quale dito appartenga la falange sabotatrice che ha premuto il tasto debole dell a-

• _ _ > ^ - _ i genzia di stampa Adri-Kronos I «apriti Sesamo te­lematico che introduceva nel ca ixau di quella banca dati Ceno a spaventarci non è il messaggio lasciato dai profanatori sul luogo del delitto (una di quelle dichia­razioni da scienziato pazzo tipo t tenterò patrone ti uniferso1»

che fanno più letteratura che danni) ma la profanazione in se L idea che qualcuno possa entra­re e uscire indisturbato da quei grovigli nevralgici di impulsi -quasi un Dna collettivo - che de­scrivono noi a noi stessi ci dico­no chi siamo dove abitiamo che cosa abbiamo fatto e che cosa stiamo facendo L idea che qual cuno possa manipolare i dati le notizie dunque la «realta» cosi come si manipola genicamente un embnone che qualcuno pos­sa progettare notizie false cosi come si progettano i cocomeri quadrati

Saremmo ipocriti però se non ammettessimo che il Male insie­me alla paura e alla nprovazione suscita a volte anche un perverso fascino Non a caso la pirateria ci­bernetica alligna anche in luoghi - letterari cinematografici e non - nei quali assume veri e propri connotati hberlan di boicottai, gio anarchico di rivolta indivi­duale contro una pre-manipola-zione (di Stato o di potere o d oppressione finanziaria e milita­re) che viene sabotata in quanto essa stessa sabotatnee Voglio di­re che 1 incubo della falsificazio­ne della realta ad opera di una qualche Spectre eversiva quale

SEGUE A PAGINA t i

Il governo presenta la nuova Finanziaria: già pronte entrate alternative alle pensioni

Cinquemila miliardi per l'accordo Maroni: «Una tassa per l'alluvione» Sfidiamoli sulla riforma

M A S S I M O P A C I

CON L <\CCORDO sulle pensioni e la ritirata del go­verno dalle sue posizioni non si e impedito sola­mente che gli attuali pensionati subissero I ennesi­mo sopruso ma si è sventata anche la manovra di

una riforma «truccata» o surrettizia delle pensioni che avrebbe segnato forse in modo irreparabile il nostro siste­ma previdenziale La presentazione adesso da parte dei

SEGUE A PAGINA 2

• Sono 1 500 gli emendamenti presentati alla Finanziaria al Senato II governo ha presentato il suo «pacchetto» che raccoglie I intesa con i sindacati per un costo di 5mila miliardi che so­no stati coperti con misure alternative alle pen­sioni Tra le coperture I aumento dello 0 T dei contributi per i lavoratori Sara dell 1" se non si farà la riforma delle pensioni entro giugno In alternativa il mantenimento del blocco Coffera­ti «Il governo ha cercato I atto di forza ma gli è andata male» Il ministro Maroni toma a propor­re una tassa straordinaria per i danni dell illu­vione 20mila miliardi

C A N E T T I C O S T A L A C C A B Ò ALLE PAGINE 5 e S

Ancora no al gradimento

Doppia bocciatura per Mimun

alTg2

S I L V I A G A R A M B O I S

A PAGINA 8

La Corte d'appello ha accolto il suo ricorso: «Per me è come l'Oscar»

I single possono adottare bimbi Ha vinto Dalila Di Lazzaro Le nuove famiglie

V A L E R I A V I G A N O

L% ATTRICE Dalila Di Lazzaro ha di ' eh arato dopo la sentenza dei giu­

dici della sezione minori della Corte d appello di Roma che si sente co­

me se avesse vinto un Oscar Naturalmente in riferimento alla possibilità resa reale di poter adottare un figlio anche se non è sposata Ma

SEGUE A PAGINA 1 4

• Nonostante sia una «single» Dalila Di Lazzaro potrà adottare un figlio o almeno presentare la do­manda al tribunale come fanno le coppie sposate A questa conclu­sione clamorosa sono giunti ieri i giudici della corte d appello di Ro­ma che hanno esaminato un ri­corso dell attnee

Per Dalila Di Lazzaro che da an­ni tra mille polemiche cerca di adottare un figlio nonostante non sia sposata è la pnma vittoria Nella

sua casa di Roma ieri ha detto Sono felice come se cessi appe­

na vinto un Oscar anzi di più È una gioia grandissima che mi scoppia nel cuore Presenterò subi­to la domanda per I adozione vor­rei tanto un bambino dell ex Jugo­slavia o del Ruanda -Sogno che sia Piccolino ha aggiunto 1 attrice - ammetto con umiltà che non sa­rei psicologicamente ali altezza di allevare un bambino già grandicel lo

C L A U D I A A R L E T T I A PAGINA 1 4

La Lauro è affondata Inghiottita dall'Oceano in soli dieci minuti r~*. " • * "i'tw*""'m ' < "j ^ " g - a y ;

. „ 'JL y™ -»^Z-"-£«*U2'Kir£

V I T O F A E N Z A A PAGINA 1 5

APflEUO All'Odi)

t>| B1HAC coMe se &c*eeLu c re tese Aiatò ABESLOSCOHI

Scusi, può ripetere?

HO LETTO con interesse la lettera del senatore Cos-siga pubblicata sull Unita con il promettente titolo «Anche i cattolici dovranno scegliere» Le scelte dei

cattolici italiani in politica costituiscono infatti uno dei più antichi misteri umani hanno benedetto i gagliardetti e combattuto il fascismo aiutato i poveri e obbedito ai rie chi animato cosche e servito lo Stato scatenato la Celere e guidato cortei II senatore Cossiga poi è una delle più mirabolanti espressioni di questa prodigiosa versatilità di volta in volta sottile difensore delle regole giuridiche e ur­lante demolitore delle istituzioni poliziotto e manifestan­te giudice e imputato arbitro e invasore di campo Mi so­no dunque accinto alla lettura carico di speranze Ma non ci ho capito nulla se non che il senatore Cossiga conosce Maritain Barnanos Mounier Peguv Pio undici e dodici Ne ho dedotto che la scelta dei cattolici per adesso òri-mandata forse a Pio tredici forse al giorno nel quale sa­ranno al cospetto del Supremo il solo in grado (avendo letto anche lui Maritain) di capire cosa dice Cossiga

[MICHELE SERRA]

LMONDONUOVO IL PRIMO MENSILE

DI OPPOSIZIONE DEMOCRATICA

/ a colpi \ v di fatti )

*>

pagina Z l'Unità Interviste&Commenti Sabato 3 dicembre 1994

Guido Neppi Modona giurista

« I bastoni nelle ruote della giustizia»

Mario Sayad

«Silvio Berlusconi non può esser condannato9 E farlo vorrebbe dire sovvertire l'ordine istituzionale9 Mi au­guro che sia stata solo una frase sfuggita per l'eccita­zione." Altrimenti sarebbe il tentativo di proporsi co­me sovrano de\V ancien regime » Parla il giurista Gui­do Neppi Modona. E sulla lettera di Borrelli a Scalfaro afferma. «Gli ispettori potrebbero aver esorbitato dai loro compiti»

PAOLA SACCHI • ROMA Che effetto fa al giurista Guido Neppi Modona sentir dire dal presidente del Consiglio che lui, Silvio Berlusconi, non può esser condan­nato, ameno che non si voglia sovvertire o «sov-vertere- (arcaismi permettendo) «l'ordine istitu­zionale-? Direi che la frase è medita per la violenza dell at­tacco rivolto a1 potere giudiziario perchè qui un iniziativa della magistratura viene preventiva­mente qualificata non come «un atto di giustizia» ma appunto come «un atto politico teso a sov­vertire I ordinamento del paese» Non si tratta però di una novità assoluta per quanto riguarda i rapporti conflittuali che da almeno un quindi­cennio

Mi scusi però professore, forse mal certe co­se erano state dette con tanta spavalda cer­tezza...

Si certo io leggo in quelle frasi il tentativo di precostituire una sorta di immunità per il capo dell esecutivo Ecco sotto questo punto di vista le parole del presidente del Consiglio suonano come un inammissibile violazione delle regole della legalità del nostro ordinamento costituzio­nale Perchè, in base alla nostra Costituzione il ruolo della magistratura è quello di controllare le eventuali illegalità da chiunque commesse e quindi anche dai vertici del potere esecutivo E invece il presidente del Consiglio sembra esser­si posto nella posizione del sovrano assoluto dell ancien regime che come tale era tegibusso-lutus era cioè sciolto dall obbligodi osservare le leggi in un momento storico in cui non ancora esisteva la divisione tra i poteri dello Stato

Un balzo Indietro di secoli... SI torniamo ai tempi prima di Montesquieu Pe­rò io non vorrei formalizzarmi più di tanto su quella frase che certamente mi auguro sia stata detta in un momento di particolare eccitazione del presidente del Consiglio Dobbiarjno piutto­sto cercare di calare questo infelice attacco alla funzione della magistratura in un contesto più

generale Un contesto gravemente conflittua­le che avvelena i rap­porti tra giustizia e po­tere politico da alme­no un quindicennio

SI, ma ora siamo al­le sciabolate.

Da questo punto di vi­sta devo dire che non e è enorme differenza tra gli attacchi che portò Craxi alla magi­stratura nel corso de­

gli anru 80 e le1 aggressioni a) potere giudiziario che caratterizzano questi prim mesi del gover no Berlusconi

Può citare alcuni degli episodi più salienti di quella offensiva contro la magistratura?

In quegli anni ci sono state continue campagne di delegittimazione del potere giudiziario da una parte e campagne volte ad incrinare I indi­pendenza della magistratura dall altra In parti­colare possiamo ricordare i progetti per istituire controlli politici sul pubblico ministero e cosi renderlo congeniale alle esigenze del governo in carica Si intendeva realizzare questo obietti­vo mediante il superamento del principio costi­tuzionale di obbligatorietà dell azione penale Infatti se al pubblico ministero venisse ricono­sciuta la facoltà discrezionale di esercitare o me­no I azione penale di tali scelte potrebbe essere chiamato a rispondere davanti al Parlamento solo il ministro della Giustizia a cui necessaria­mente dovrebbe essere subordinato il Pubblico ministero

Ma Berlusconi e tutti gli uomini del presiden­te replicano: noi siamo il nuovo e quindi per­chè vi accanite contro di noi?

Questo è evidentemente contraddetto dalla real­tà di tutti i giorni E adesso gli attacchi contro I indipendenza dei magistrati e contro i singoli giudici accusati di strumentalizzare la giustizia per fini politici sono ancora più gravi di quelli degli anni 80

Ecco, professor Neppi Modona, ma come in­terpreta Il discorso fatto dal presidente Scal­faro. «Bacchettata» al giudici come s stato scritto o non piuttosto un Intervento volto a ristabilire quell'equilibrio nel tomi e nei rap­porti tra i poteri, senza I quali I giudici rischia­no di apparire delegittimati?

Vorrei prendere le mosse dal documento appro­vato ieri pressoché dalla unanimità dal Consi­

glio superiore della magistratura Intanto viene pronunciata una forte difesa del ruolo del Consi glio slesso quando si dice che è suo dovere in tervemre per difendere il prestigio e la credibilità dei magistrati raggiunti da accuse di perseguire fini diversi da quelli istituzionali E si dice anco­ra che il magistrato ingiustamente attaccato ag gredito vilipeso deve trovare nel Csm I organo che autorevolmente e pubblicamente ristabili­sca la sua immagine È importante che il docu­mento sia stato approvato pressoché ali unani mità in una seduta in cui era presente il capo dello Stato

Quindi nessuna bacchettata? Il -lelt- motiv-della maggioranza è : «era orai»...

È dovere del capo dello Slato ipvitare anche alla massima cautela E le dichiarazioni di Scalfaro sono in questa direzione Ha fatto benissimo ad esempio a lamentare lo scarsissimo rispetto per il segreto istruttorio che qui effettivamente è un grande colabrodo Non vi è più alcuna iniziativa nei confronti degli uomini pubblici che non sia data immediatamente in pasto ali informazione E questo può arrecare grave danno sia alla nser valezza e ali immagine dell uomo pubblico sia alle stesse indagini che sono in corso

E poi le Interviste, un certo protagonismo-Ma io anche su questo sono d accordo Mi sem­bra che i magistrati dovrebbero attenersi a dei criteri di maggiore riservatezza E comunque il rischio più grosso che vedo in questo momento è che tutti i provvedimenti giudiziari vengano let ti come strumenti di operazioni politiche In uno Stato democratico uno dei valori su cui si fonda il cemen'o della convivenza civile è la fiducia nell opera della giustizia e nella funzione di con­trollo e garanzia in ultima istanza che svolge il giudice quando ad altri livelli non si è riuscito a conciliare i vari conflitti Lo scontro in atto tra governo e magistratura appare quindi sempre più devastante non solo per la sorte del potere giudiziario ma di tutte le istituzioni

Allora, giungiamo al perchè di questo duel­l o -

La magistratura ha svolto una funzione essen­ziale e insostituibile dal 92 ali inizio del 94 at­traverso le inchieste contro il diffusissimo siste­ma di corruzione sul quale si reggeva il vecchio assetto politico E però gli stessi magistrati più consapevoli si erano resi conto che un iniziativa giudiziana di tale portata seppur condotta nel I ambito della più stretta e ngorsa legalità avreb­be avuto nevitabili riflessi politici avrebbe in­somma accreditato un ruolo politico della ma-

Antonio DI Pietro

Roby Scrt ror

gistratura contro la sua stessa volontà L auspi­cio di tutu era che con la formazione di una nuo­va maggioranza la giustizia penale non si sareb­be più trovala sovraesposla come nel biennio precedente

E ora. Invece, c'è una maggioranza che si di­chiara asseditata dnl giudici.

Ripeto I auspicio era che venisse xl potere un celo politico nuovo capace di trovare al suo in­terno la forza di emarginare preventivamente sogggetti che avrebbero poi dovuto avere a che fare con la giustizia Purtroppo questo non e ac caduto Anzi direi che la situazione è peggiora­ta ora indagato è lo stesso presidente del Consi­glio E lo scontro diventa sempre più devastante perche se prima si poteva dire clic era destinalo a esaurirsi con la fine del vecchio ceto politico ormai sconfitto adesso ci stiamo rendendo con­to con grande preoccupazione che la magistra­tura è nuovamente costretta a prendere iniziati­ve giudiziare contro gli attuali governanti 11 nuovo» insomma noi sembra in grado di tro­

vare in se stesso gli anticorpi e gli strumenti di autoconlrollo operanti sul terreno della traspa­renza e della correttezza dell agire politico

Intanto, il ministro Biondi definisce «Intimo-datoria» quella lettera di Borreili a Scalfaro per chiedere chiarimenti su chi potrebbe es­sere chiamato a giudicare eventuali Inadem­pienze di rilevanza penale degli Ispettori In­viati a Milano da Biondi. Perchè Borreili ha fatto questo gesto, certo non usuale?

Prima di esprimere opinioni vorrei leggere que­sta lettera Certo lo ntengo un fatto che denota molta preoccupazione nel Procuratore della Re­pubblica di Milano il quale si è nvolto al capo dello Stato lasciando intrawedere non solo pre­sunte irregolarità amministrative ma forse an­che illeciti penali nel comportamento degli ispettori E Borreili è persona che in genere scri­ve e parla a ragion veduta

Cosa intende dire professor Neppi Modona? Potrebbe esserci un dato di estrema gravità per­chè parrebbe di capire - e sarebbe forse la pri­ma volta - che lo strumento dell ispezione mini­steriale viene utilizzato per interferire con 1 attivi­la giudiziaria Se cosi fosse sarebbe un inquie­tante salto di qualità nei mezzi usati dall esecuti­vo per contrastare I attività della magistratura La coincidenza temporale tra I ispezione riuniste-naie e I ordinanza della Cassazione che ha di­sposto il trasferimento degli atti da Milano a Bre­scia è certamente occasionale ma potrebbe sol­levare ombre che vorremmo vedere al più pre­sto e completamente dissipate

DALLA PRIMA PAGINA

Sfidiamoli sulla riforma progressisti di un progetto complessivo di riforma assume in questo quadro un rilievo particolare Diciamo subito che si tratta di un progetto seno t meditato con il quale tutti dov ranno confrontarsi certo esso potrà essere pen>/ionato ma I insie­me delle soluzioni proposte e di grande cocrc n/a e spessore (Si ha qui un esempio della capac ta prepositiva della sinistra la cui carenza viene spesso denunciata da troppo frettolosi commen taton in cerca di attenzione nei 'salotti buoni del­la politica italiana)

Il progetto di riforma dei progressisti si fa cari co del problema della parità di bilancio della pre­videnza la spesa per le pensioni viene stabilizza­ta senza tagli eccessivi ed iniqui ma con la neces­saria gradualità in modo da bloccare I aliquota sul valore attuale del 45 Ma il progetto progressi­sta recepisce anche gli altri principi di fondo ne­cessari per una effettiva riforma la separazione tra assistenza e previdenza con la garanzia del mini­mo vitale e del minimo pensionistico I omogenei­tà di trattamento tra tutti i lavoratori la solidarietà tra categorie più -forti e categorie più «deboli e tra una generazione e 1 altra la certezza del diritto e 1 eliminazione di ogni discrezionalità nella de terminazione dei benefici pensionistici

Ma un aspetto della proposta va sottolineato su tutti / ancoraggio del sistema al mento contribu­tivo È questo un punto di grande innovazione at­torno al quale ruota tutto il progetto In pratica pur restando il sistema >a ripartizione (cioè 'on­dato sui versamenti dei lavoratori in attivila a fa­vore di quelli in pensione) per calcolare la pen­sione si farà riferimento soprattutto ai contribuii versati (adeguatamente -attualizzati ) e non co­me oggi avviene essenzialmente alla retribuzione degli ultimi anni Molti difetti dell attuale sistema in tal modo, potranno essere eliminati cadrebbe-10 le sperequazioni oggi esistenti tra un regime e I rltro per cui ottengono pensioni più elevate pro­prio coloro che hanno contribuito di meno si combatterebbe I evasione contributiva senza bi­sogno di ricorrere a condoni aleatori e moralmen­te dubbi e soprattutto cadrebbero tutti quei tu­tu temporali assai discussi e discutibili che rego­lamentano oggi il periodo minimo di contribuzio­ne gli anni di contribuzione necessari per le pen­sioni di anzianità e la stessa età di pensionamen­to Il lavoratore nella visione dei progressisti e un adulto > alle cui scelte responsabili possono esse­

re demandate 1 età di pensionamento il periodo di contribuzione e 1 entità della sua pensione In questa visione flessibilità del sis'ema e responsa­bilità del cittadino vanno insieme

Né si deve pensare che questo proge'to sia del tutto indolore per alcune categorie di lavoratori quelli favoriti dall attuale sistema o da camere re­tributive particolarmente brillanti» il progetto comporta un inevitabile diminuzione del -rendi­mento' pensionistico Ma anche in ciò si misura ia capacita «di governo' di una forza politica nell as­sumere un progetto orientato ali interesse genera­le anche se esso può andare a danno di una parte dei propri rappresentati Del resto in tutta la re­cente vicenda pensionistica chi ha mostrato effet­tiva capacita di governo intesa come capacita «egemonica di muoversi nell alveo del consenso del paese7 Forse I esecutivo attuale9 Un esecutivo diviso quanto ostinato che è stato necessario for­zare come un bambino"riottoso da ricondurre al­la ragione O forse i grandi imprenditori italiani7

Personaggi apparsi in questa circostanza di assai basso profilo timorosi di una discussione della ri­forma in Parlamento e pronti per il proprio torna­conto a sostenere fino ali ultimo il tentativo go­vernativo di colpire il sistema previdenziale pub­blico È il sindacato piuttosto che esce da questa vicenda come una reale forza di governo per la capacità che ha dimostrato di interpretare con senso di responsabilità I interesse generale e sono adesso i parlamentari progressisti che raccolgono questa impostazione con la loro proposta di nfor ma In altre parole sono queste le forze principali che emergono dalla vicenda pensionistica come quelle in grado di ricostruire il «patto sociale tra gli italiani miseramente naufragato negli anni 80 «governando» il passaggio verso la Seconda Re­pubblica [ Massimo Paci)

FTftlttrft Direttore Walter Valtroni

Condirettori aiuMPpeCaltiarola D rettori editoriali Antonio ZOlto \ iced rettore Giancarlo BoMttl

Krdattorecapoo-nirile MarcoDamarco

UArci Ed trteesua Paulonie Antonio Bamanl

Am*n muratore de*>t{ ilo e Direttore aener<ile

Amato Mattia V(ced rrtlore Ugnerai»"

NadoAntorrietti AwwamlroMattauzzl Coni ulrnd Amfnirmiw7K)fM?

NadoAn tonta ttl Antonio Bernardi AlauandroOalal eilaabotta DI Prisco

Simona Marehinl Amato Mattia Enaa Mazzoli (tonnara Mola

Claudio MontaMo Ignazio Ravaal Gianluigi Serafini

D rezkine redazione immlniilra/tone OOlH-Roma vtade DueWacell - t M

tei 0* bì)9%l <el«blJ4(j] faxOt». 67HV55 A I 2 m lino via F Guati J2 tei 02 b " a i

Quotidiano iklPcN Koma Direttorr responsabile

QiuaappaF Mennalla Iv:nz i l n .4J dtl retti* fo stampa del tnb di Hom > Lvcru comi «tornile mutale nel n*n -aro del'nbunilcd Komm 1555

M lino Direttore resporvwib le 3tMo Trevisani

licriz amn l5He„jS0del reniMro*hin pudtl trb d Milano wenz. tome niomalc murile nel re^s ( M i r h d V h n o n ^ i

CcfttflortDn 2476 del 15/12/1993

DALLA PRIMA PAGINA

Quella lettera svela. conosciuto una nuova inquietante conferma con la rivelazione conte­nuta nella lettera di Borreili a Scal­faro secondo cui gli ispettori inviati a Milano dal ministro della Giusti­zia hanno operato secondo una lo­gica «politicizzante» Tutti avevamo ben capito che quell ispezione ave­va lo scopo di delegittimare I opera della procura milanese a ridosso dell avviso di garanzia per Berlu­sconi dando un seguito clamoroso e inedito agli «esposti» dei vari im­putati di «mani pulite» Sapevamo, delle accuse di Tiziana Parenti al pool finite con una querela da par­te dei calunniati Sapevamo che al­le spalle dell iniziativa di Biondi e era stato iltentativo di colpire di­sciplinarmente Borreili per una sua intervista Sapevamo che Berlusco­ni aveva teorizzato la sua impunita totale come «unto del Signore» Ma ora sappiamo qualcosa di più che I arma segreta per fiacca e la resi­stenza dei magistrali consisteva nell accreditare il teorema di una loro partigianeria politica a benefi­

cio della maggior forza di opposi­zione Ecco un esempio estremo di invasione dell ambito giurisdizio­nale da parte della politica

Noi non sappiamo quali risposte saranno date ai quesiti di Borreili non sappiamo se verrà pubblica­mente documentato II sospetto sul­la strumentalita dell operato degli ispettori e se dunque I ispezione stessa sarà privata del crisma di le­gittimila Dobbiamo però rilevare il dato politico che questa vicenda •nette in evidenza la logica del conflitto domina ancora questo go­verno Circostanza questa che ci r -manda alla lezione che esso ha ri­cevuto sull altro fronte che aveva aperto quello sociale Nel trarre il bilancio dell aspra battaglia sulla Finanziaria gli osservatori hanno notato che in due mesi di scontro il governo è dovuto passare dal muro contro muro ad un atteggiamento più costruttivo dall imposizione di una Finanziaria definita «classista anche da giornali moderati alla ri­

costruzione della pace sociale a ciò costretto da due cose che gli strateghi della sfida non avevano evidentemente previsto il mondo dei deboli e dei lavori è insorto massiccio civile ragionevole tra­scinando nella risposta pezzi ampi di società sono esplose le contrad­dizioni dentro la maggioranza di governo indebolendo dall interno lo schieramento attaccante

E del tutto evidente che ciò che avevano in testa i falchi della destra governante era sotto I alibi del risa­namento la sconfitta definitiva po­litica pnma ancoraché sociale del blocco di interessi popolari e delle sue rappresentanze organizzate che costituiscono I ostacolo ogget tivo al dilagare della destra Biso gna dire con schiettezza che il risul­tato più significativo corsisle nell a-versconfittoquest operazione

Ora la questione che si pone è se la lezione del pomo dicembre sarà definitivamente valsa a mutare obiettivi e mentalità del partito dei falchi se cioè Berlusconi (avendo consumato il tormentato tragitto dal decisionismo duro al compro­messo necessitato) accetterà la normale dialettica politica la pn mazia del Parlamento nel fare le leggi ma anche nel fare i governi la

fatica di governare al posto della prepotenza del comando il rispet­to dei poteri al posto dell arrem­baggio a ogni potere Alla luce del nuovo episodio milanese e è molto da dubitare (sarebbe un mutamen­to di natura per la mentalità del personaggio e per il suo connubio coi post-fascisti) e in ogni caso gli va caricato I onere della prova se un mutamento e e stato ed è since­ro allora gli diamo appuntamento anzitutto sui contenuti della rifor­ma previdenziale eppoi sulla legge antitrust sulla questione del conflit­to d interessi sulle leggi elettorali sulle riforme federaliste Gli diamo appuntamento al confronto con le proposte dell opposizione che contro la favola che le descrive ine­sistenti o inconsistenti costituisco­no ormai un complesso corpo pro­grammatico talvolta (come nel ca­so delle pensioni) unico sul cam­po capace di prefigurare un indi­rizzo alternativo di governo propo­ste sempre più spesso comuni alla sinistra e al moderatismo democra­tico di opposizione e di maggioran­za E sull altro fronte queflo della normalità istituzionale gli diamo appuntamento al dovere di ritirarsi dalla guerra control magistrati

[Enzo Roggi]

Silvio Berlusconi

«Le nostre truppe si sono attestate sulle posizioni precedentemente stabilite

Formula con cui si annunciavano le ni rate durame la Seconda Guerra mondiale

Sabato 3 dicembre 1994 Politica Tnilà pa Gina O

S C O N T R O SULLA GIUSTIZIA. Il giudice denuncia gli inquirenti venuti da Roma ; vi.. ; -,:•» .>;- .k : \: \ - : : "• -• ;:x i : :.. - \,/:/.. ;. Genova, a teatro applauso per Borrelli presente con Biondi

Silvio Berlusconi in Procura? «Per ora ho tanti impegni»

. È passata ancora un'altra giornata e II presidente del Consiglio non ha ancora risposto all'Invito a comparire trasmessogli dalla procura di Milano Insieme con l'avviso di garanzia che ha scatenato le polemiche di questi , giorni. Ieri, voci davano per Imminente l'Incontro In procura. Ma poi, In serata, un comunicato della presidenza del Consiglio ha ' ricordato I prossimi Impegni^ . Intemazionali del presidente. Un modo Indiretto per far sapere che il Cavaliere non potrà essere <--,• ascoltato dal magistrati milanesi prima della settimana prossima. Nel comunicato si dice, infatti, che Berlusconi partirà domani per • • Budapest per il vertice del capi di Stato e di governo della Csce che ' si apre nella capitale ungherese la mattina di lunedì. E, oggi stesso, > sempre lo stesso comunicato ricorda che II presidente del ; Consiglio sarà Impegnato a • preparare gli Incontri bilaterali previstine! corso della conferenza. Sepre oggi, Berlusconi dovrà poi . preparare II discorso che dovrà tenere In quella sede. ••• -

I procuratore capo della Repubblica di Milano, Francesco Saverlo Borrelli Vitello/Ap

Borrelli accusa gli ispettori di Biondi Lettera al Csm: «È lecito che spulcino nelle inchieste?»

Fedealtg4; «dì Retro pronto

a dimettersi» • MILANO. 11 direttore del TG4 Emilio Fede ieri sera, in diretta nel corso del TG delle 19, ha letto un foglio anonimo pervenutogli du­rante la trasmissione, riguardante una presunta intenzione di Anto­nio Di Pietro di abbandonare la magistratura. Interpellato, Fede ha dichiarato di non aver intenzione di nvelare come aveva avuto que­sta segnalazione anonima. Fede ha anche precisato di non aver «detto che Di Pietro si è dimesso, ma che ha pronta la lettera di di­missioni. Ho trovato un foglio sul mio tavolo - ha aggiunto - poche ri­ghe dattiloscntterDopo averle lette ho distrutto il foglio». Era un fax?, gli è stato chiesto: «No - ha risposto - era un dattiloscritto di poche ri-

' ghe, che mi è stato consegnato mentre ero in trasmissione». Trova­to sul tavolo o consegnato? Ha fat­to delle indagini per capire da do­ve fosse arrivato questo foglio? gli è

' stato chiesto. «Farò delle indagini, certo», ha risposto Fede e infine ha chiarito: «Insomma, non intendo dichiarare come sia arrivato questo foglio». L'ufficio stampa del TG4 ha precisato che, mentre veniva man­dato in onda un servizio e poco prima della chiusura del TC. il di­rettore Emilio Fede ha ricevuto un foglio e ha detto: «C'è una notizia che mi giunge in maniera anoni­ma, quindi prego la magistratura di non chiamarmi a risponderne per­ché non so.... e riguarda il campo

' della Giustizia». Poi ci sono stati un'interruzione pubblicitaria e un altro servizio. Quando Fede è riap-

' parso in video - ha precisato anco­ra l'ufficio stampa del TG4 • ha det­to: «Ho deciso di darvi questa noti­zia che, ripeto, mi giunge anoni­mamente. • Il giudice Di ' Pietro avrebbe deciso di lasciare la magi­stratura e avrebbe già pronta la let­tera di dimissioni». Poi Fede ha strappato il foglio, in diretta prima che il TG finisse. A Palazzo di giu­stizia Di Pietro non ha voluto com­mentare la notizia data dal diretto­re del Tg4. Il magistrato si e limitato a far notare che la prossima setti­mana sarà impegnato nella requi­sitoria al processo Enimont e che anche questa mattina si è occupa­to del rinvio a giudizio di alcuni mi­litari della Guardia di finanza. «Troppo facile giudicare a freddo: dicendo ovviamente che non l'a­vrei letto. Ma bisogna vedere cosa avrei fatto se conducendo io il tg una persona di mia fiducia mi avesse passato un foglio con una notizia importante... ». È quanto di­chiara il direttore del tg5 Enrico Mentana. - • .•,-•:,

La lettera è del 21 novembre, ma la notizia è trapelata solo ieri: il procuratore Borrelli ha scritto al presidente del Csm, cioè al Presidente della Repubblica, Scalfa-ro, per chiedere se gli ispettori di Biondi abbiano il di­ritto di mettere il naso nelle inchieste del pool Mani Pulite. Di più: una lettera per denunciare che l'ispe­zione, definita «politicizzante», serve solo a fomentare critiche contro la Procura.

MARCO BRANDO

• MILANO.Adesso basta. Sono stanco di essere aggredito appena esco dal mio ufficio. Quando si . senve una lettera c'è sempre un destinatario. Chiedete a lui». Ieri il procuratore della repubblica di Mi-. lano Francesco Saverio Borrelli ha tentato tutto il giorno di seminare i cronisti. Visibilmente irritato, in at­tesa di occasioni più favorevoli, " proprio non ne ha voluto sapere di parlare della sua ultima rogna. È saltato fuori che il 21 novembre scorso .aveva fatto recapitare al presidente del Consiglio superiore della magistratura (cioè, il presi­dente della repubblica) una lettera con richiesta di risposta urgente. Nella missiva, • in parole povere, chiede: gli ispettori del ministro della Giustizia, che ci stanno tam­pinando da settimane, hanno dirit­to a mettere il naso nelle nostre in­chieste? Possiamo metterli a nostra volta sotto accusa, visto che hanno mostrato di conoscere notizie co­

perte da segreto? Il Csm dovrà dare una risposta a tali interrogativi, as­sai originali e inediti. ' Questa stona, tanto per cambia­re, sarebbe dovuta rimanere riser­vata: ma l'altro ieri sera un consi­gliere del Csm, Paolo Dusi di Magi­stratura democratica, durante il plenum, vi aveva fatto riferimento. Aveva parlato «della sollecitazione del procuratore della repubblica di Milano sulle problematiche con­nesse a .un'ispezione disposta... con grave intralcio dell'attività d'in­dagine». Cosi la magagna è saltata fuori, rivelando che i conti per i magistrati milanesi non sono affat­to chiusi. E non sono chiusi mal­grado il rischio di veder finire a Bre­scia, dopo la recente sentenza del­la Cassazione, tutta l'inchiesta sulla Guardia di finanza, che coinvolge anche Silvio Berlusconi. Tanto più che con la missiva, quattro fogli mandati via fax, Borrelli non man­

ca di far capire che, secondo lui, i fini dell'inchiesta sono «ben diversi da quelli di ulteriormente valoriz­zare gli "enormi meriti della magi­stratura milanese" che sarebbe sta­ti pretestuosamente dichiarati - a • quanto sembra - nella lettera di in-' " carico degli ispettori». Il fine sareb­be quello di «stimolare» chiunque abbia motivi di risentimento contro il pool. Un attacco al ministro Al- ' fredo Biondi, visto che l'incarico l'ha dato, tra mille polemiche, pro­prio lui.

Altri fuochi d'artificio? Certa­mente. Anche se, tra gli addetti ai lavori, erano tuttaltro che inattesi, visto che gli ispettori, tutti magistra­ti distaccati al ministero, non erano affatto all'oscuro di questo nuovo casus- belli. Lo avevano appreso mentre erano a Milano, dal 22 no­vembre fino alla fine della settima­na scorsa, per svolgere le loro in­dagini sulle presunte malefatte dei pm antitangenti. In precedenza avevano interrogato alcune perso­ne - il pm Paolo lelo, avvocati e uomini della polizia giudiziaria - ' direttamente a Roma. Già il procu­ratore aggiunto Gerardo D'Ambro­sio aveva loro detto, prima di esse­re interrogato, che considerava quell'interrogatorio illegittimo per­chè essi non avrebbero potuto mettere il naso in un'inchiesta an- -cora in corso. Però, giunto il turno di Borrelli, avevano saputo che era partita anche la lettera. Il procura­tore capo aveva loro riferito di aver inviato al presidente del Csm i que­

siti sulla legittimità dell'ispezione. Una patata bollente che la com­

missione nforrna del Csm, presie­duta dal consigliere di Forza Italia Sergio Fois, dovrebbe iniziare pre­sto ad maneggiare. 1 membri della commissione - oltre Fois, Vladimi­ro Zagrebelsky, Alessandro Penna-silice Italo Ghitti, Agostino Viviani, Paolo Dusi, Andrea Proto' Pisani/' Gioacchino lzzo e Fausto Zucca-rolli - hanno già svolto una prima riunione. Per ora si sono posti una questione preliminare. Ovvero, se il Consiglio può rispondere ai que­siti posti da Borrelli, che sembrano più di carattere processuale che non di interpretazione dell'ordina­mento giudiziario. Il primo compi­to sarebbe infatti di competenza della Cassazione piuttosto che del Csm. La soluzione potrebbe essere quella di far esaminare i quesiti dall'Ufficio Studi dello stesso Con­siglio per ottenere un parere sui li­miti e l'estensione del potere-dove­re d'indagine del pubblico ministe­ro nel corso di accertamenti istrut­tori, . . , <

Ieri sera, infine, Borrelli ha parte­cipato all'inaugurazione del teatro "Carlo Felice", a Genova. Appena si sono spente le luci una voce ha gndato: «Viva Borrelli» e subito è scoppiato un lungo applauso del pubblico. Tutto ciò, proprio men­tre stava entrando il ministro Bion­di, arrivato leggermente in litardo. In teatro era presente anche la pre­sidente della Camera, Irene Pivetti. :

Dove possono arrivare? m AJ Signor Presidente del CSM • Milano, 21 novembre 1994 - "-

Signor Presidente, in data odierna ho indirizzato al Signor Procu­ratore Generale presso la Corte d'appello di Milano, dr. Giulio Cate-lani, la lettera di cui per doverosa conoscenza Le accludo copia.

Dell'inchiesta amministrativa che... il Ministro di Grazia e Giusti­zia avrebbe affidato all'Ispettorato Generale, il mio ufficio ha cogni­zione soltanto attraverso le ampie e reiterate indiscrezioni giornali­stiche, le.spontanee informazioni fornire da estranei all'Amministra­zione che sono stati ascoltati dagli ispettori, le relazioni di due sosti­tuti procuratori...Tale cognizione, quantunque sommaria, è già suf­ficiente per convincermi che il canovaccio dei dieci (?) punti ripor­tati dai giornali come oggetto dell'inchiesta (su molti dei quali già erano stati forniti al Procuratore Generale -senza rilievi da parte del medesimo - i ragguagli del caso) costituisca soltanto un pretesto per nebulose divagazioni esplorative ispirate al criterio di stimolare, da chiunque sia o possa supporsi in polemica con l'ufficio o con la sua dirigenza, la manifestazione di lagnanze e critiche contro l'ope­rato mio e degli altri magistrati presso questo Procura: per fini dun­que ben diversi da quelli di ulteriormente valorizzare gli «enormi meriti della magistratura milanese» che sarebbero stati pretestuosa­mente dichiarati - a quanto sembra - nella lettera di incarico agli ispettori.

«Ho dubbi sulla legittimità...» Per più segnali ho ragione di ritenere che l'inchiesta tenda di fatto ad

evocare alla sede amministrativa valutazione sulla legittimità e sul merito di concrete esplicazioni della funzione giurisdizionale, ivi compresi atti e provvedimenti (come quelli sulla libertà personale) di magistrati giudi­canti. E poiché - ferma l'inammissibilità di una siffatta sovrapposizione di

; poteri, denunciarle alla Corte Co­stituzionale - non posso escludere

• che l'attività finora svolta dagli ispettori si sia caratterizzata per una impostazione politicizzante (ad esempio per le ricorrenti cu-nosità sul ed. fronte rosso, e sulle ed. tangenti rosse...) eperdoman-

, de e acquisizioni documentali di dubbia correttezza (alludo al pos­sesso di rapporti e memoriali... che appartengono o dovrebbero ap­partenere agli incartamenti proces­suali e che sono o dovrebbero es­

sere coperti dal segreto investigativo), nella previsione di un prossimo, di­retto contatto con gli ispettori chiedo che il Consiglio Superiore della Ma­gistratura voglia rispondere ai seguenti quesiti...

Chiedo... di conoscere - anche se la risposta pare ovvia - quali siano le garanzie di cui il magistrato, destinatario dell'inchiesta, goda nel corso dell'attività di indagine degli ispetton,-se abbia dmtto a una precisa infor­mazione s-ullo sporifico fatto oggetto dell'inchiesta se abbia diritto all'as­sistenza di un difensore, se possa rifiutarsi di rispondere senza incorrere in responsabìlità'disciplinàri, se gode delle immunità e della libertà di di­fesa proprie dell'inquisito. Chiedo, in secondo luogo, di conoscere quale sia il limite delle cognizioni che il magistrato, anche testimone, deve e può trasferire agli ispettori riguardo ai modi, alle motivazioni, alle strate­gie, ai propositi, ai contenuti di investigazioni sviluppate in procedimenti penali tuttora in corso, largamente coperte da segreto...

Si sono spinti molto al di là -Chiedo, in terzo luogo, di conoscere se gli ispettori... abbiano il potere

di esorbitare dai temi del protocollo sottoposto loro dal Ministro solleci­tando da pluralità di persone informazioni suscettibili di tradursi in nuovi addebiti ai magistrati. Chiedo, in quarto luogo, di conoscere se gli ispetto­ri abbiano il potere di escutere (interrogare, ndr) ufficiali di polizia giudi­ziaria... e di acquisire da costoro documenti attinenti a tali investigazioni e coperti dal segreto d'ufficio (art. 326 c.p.). Chiedo, in quinto luogo, di co­noscere se, in presenza di anomalie penalmente nlevanti nella conduzio­ne dell'inchiesta amministrativa, i magistrati... abbiano -obbligo ovvero la facoltà... di promuovere l'iscrizione delle notizie di reato nel registro (de­gli indagati,ndr)... . ' ' : ' • ' '

Mi permetto di segnalare l'estrema urgenza di conoscere le determi­nazioni del Consiglio Superiore della Magistratura... Infatti per quanto n-guarda la specifica inchiesta amministrativa,... nulla avendo da temere e da nascondere i magistrati interessati hanno con me deciso di rispondere ad eventuali domande che dovessero loro rivolte degli ispettori (con il so­lo limite del segreto d'ufficio). Ciò ovviamente salvo che diversa indica­zione pervenga dal CSM per più generali esigenze di tutela dell'indipen­denza dell'Ordine Giudiziario.

' • FRANCESCO SAVERIO BORRELU

Il Guardasigilli: «È un'intimidazione » Attacco frontale di Biondi contro il procuratore capo di Milano m ROMA. «Il ragionamento fatto dal procuratore Borrelli ha un ca­rattere pesantemente intimidatorio nei confronti degli ispettori». Quel­la lettera inviata al capo dello Stato nella sua qualità di presidente del Csm, è, per il ministro di Grazia e Giustizia, Alfredo Biondi, immoti­vata, «pretestuosa», e non andava scritta. «Che senso ha - si chiede il Guardasigilli - rivolgersi all'organo di autogoverno della magistratura per sapere quali procedure sia possibile attivare nei confronti de­gli ispettori ministeriali, dal mo­mento che l'invio di questi ultimi rientra nelle competenze del mini­stro di Grazia e Giustizia? Inoltre l'i­spezione milanese è stata decisa «a seguito di numerosi esposti di sog­getti pubblici e privati».

Alfredo Biondi aveva promesso di non polemizzare («ho fatto un fioretto laico») ma poi c'è andato giù duro. Ed è di nuovo guerra aperta tra il pool milanese e il mini­

stro della Giustizia. Nei cinque que­siti avanzati dal procuratore Borrel­li si affaccia la possibilità di una iscrizione nel registro degli indaga­ti degli ispettori per abuso d'ufficio, «lo non faccio mai commenti sulle iniziative dei giudici - è il commen­to di Biondi - ma se un giudice prende una iniziativa, naturalmen­te se ne assume anche le respon­sabilità, perchè ci sono fatti che possono, come dire, non essere adeguati alla funzione che si espli­ca».

Biondi ha quindi detto di non es­sere in grado di prevedere quando avrà termine l'ispezione e aggiun­ge: «Ho ricevuto esposti, interroga­zioni, reclami ed ho dato incarico

' a dei magistrati. Leggo sui giornali di "007" o di "ispettori di Biondi", sono magistrati come gli altri... ora io non vedo perché ci debba esse­re una magistratura super attendi­bile ed una magistratura super cri­ticabile». Quanto al discorso tenuto

dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro al Csm, Biondi ' ha affermato: «Lo considero un at­to dovuto e voluto perché altre vol­te aveva detto queste cose e credo che il Csm si sia già espresso sulla necessità di equilibrio, di mode­stia, di misura da parte dei magi­strati. Del resto - prosegue il Guar-dasiglli - è consono alla natura di chi giudica il fatto di essere sereno, di non debordare in polemiche».

Il Guardasigilli ha quindi ricor­dato di non aver fatto commenti al­la notizia dell'avviso di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio: «Perché come tutti i cit­tadini, può essere raggiunto da un avviso di garanzia. Sarebbe interes­sante - ha sottolineato - che fosse un avviso e che fosse una garan­zia... invece sembra una condanna anticipata. E questo è molto grave».

Gli ispettori inviati a Milano sa­pevano della lettera di Borrelli? SI, rivela uno di loro. «Il professor Nar­di (il numero due dell'Ispettorato

di via Arcnula) è stato informato direttamente "dal procuratore Bor­relli. Abbiamo preso atto della co­sa senza fare commenti». Conosce­vano, gli ispettori, anche l'ipotesi di reato su cui Borrelli si ripromette di indagare? «No, questo non ci è sta­to detto - risponde l'ispettore -, ma sembra chiaro che si tratti del­l'art. 323 del codice: abuso d'uffi­cio». Ed è la prima volta che questo ' accade, «che io sappia - confessa il magistrato - ispettore - non ci so­no precedenti». Ma qual è il limite degli ispettori inviati dal ministro Guardasigilli in giro per le procure? Devono solo limitarsi a prendere in esame il «buon funzionamento de­gli uffici» o possono andare oltre? E fino a che punto gli ispettori posso­no spingersi se gli atti che intendo­no esaminare sono ancora coperti dal segreto? Sono tutti interrogativi già all'attenzione della Commissio­ne riforma del Consiglio superiore della magistratura, presieduto dal forzista Sergio Fois.

N

V

E

A

N

U Mercoledì 7 dicembre

O Lettere

S Prima parte

M In edicola con l'Unità

T

O

T

T

E

O

SCONTRO SULLA GIUSTIZIA. La lettera di Borrelli per Forza Italia è «inaudita» La Lega: è legittima. Dal Colle negano censure sui magistrati

Col «pool» è guerra Ma il Polo è diviso Il Quirinale: «Attacco ai giudici? No, leggete il documento del Csm...» È di nuovo guerra, dopo una fragile tregua, tra pool e ' maggioranza. La lettera di Borrelli provoca irritazione ma, •ancora una volta, divide gli alleati. La Lega la considera ' legittima e dice: «Coi giudici cercano lo scontro». E intanto si chiarisce anche la portata dell'intervento di Scalfaro al ;

Csm. Attacco ai giudici? Al Quirinale lo escludono: la linea ' non è cambiata, guardate il documento votato. Violante conferma: «Non c'è stato nessun attacco». "

BRUNO M I S K M N D I N O

m ROMA. «Ci risiamo, fi monito di Scalfaro. evidentemente, è caduto nel vuoto, e oggi riprende la tele-

' novela dello scontro istituzionale tra potere politico e potere giudi-ziano». Un quasi desolato Pierferdi-nando Casini riassume in termini ' moderati l'imtazione con cui la maggioranza della ' maggioranza ha accolto l'ultima iniziativa del pool milanese. «Andando avanti cosi senza una tregua - dice il coordinatore dei Cca- questa par­tita finirà male per tutti». Lui è pru­dente, altri molto meno. Sgarbi, showman che si incarica di dire senza peli sulla lingua ciò che pen­sa la parte più becera della mag­gioranza, chiede una perizia psi­chiatrica per Borrelli. «E una cosa inaudita, di uno che ha perso la te­sta. Si sente come Dio e in grado di giudicare tutti...». Insomma, di nuo­vo tempesta. Sembrava che la par­tita con la magistratura potesse avere una tregua e sembrava che l'intervento di Scalfaro al Csm, con il richiamo alla prudenza, facesse segnare un punto a favore del go-

' verno,' ora invece ci si ritrova di fronte al classico effetto boome- • rang e a una realtà molto più sfu­mata di come è stata descntta. L'i­spezione di Biondi e la reazione che ha provocato rischia infatti di essere un «casus belli» esplosivo per il governo, riproponendo una frattura esplicita all'interno della maggioranza, con la Lega che ride-

< ne la lettera di Borrelli «pienamente -legittima». In più, a leggerlo bene, nemmeno l'intervento di Scalfaro ' al Csm rappresenta quell'altolà ai giudici sperato da Berlusconi e da­gli alleati più fedeli. • ;.'., u-

• Leggete II documento» Il giorno dopo, infatti, quello che

è stato letto da più parti come una censura ai giudici di Mani Pulite, appare per ciò che è: un richiamo all'equilibrio e alla prudenza' e al senso dell'opportunità che deve valere anche per i giudici, che va però di pari passo con la riafferma-. zione dell'indipendenza dei giudi­ci e del diritte-dovere del Csm di di­fendere i magistrati dagli attacchi. Al Quirinale si limitano a un unico commento: «Ma avete letto il docu-

' mento stilato ieri dal Consiglio su-• periore?» Difficilmente quel testo,

peraltro votato quasi all'unanimità, può essere letto come una censura ai giudici della procura. Perchè è di fatto la riaffermazione dell'autono­mia dei giudici e della legittimità a

I indagare a ogni livello senza dover ' subire pressioni o interferenze di

nessun tipo. Di certo al Quirinale la lettura dei giornali deve aver pro­vocato un po' di sconcerto. Molti hanno scritto che «Scalfaro bac-

* chetta i giudici», altn hanno descrit­to scenari considerati del tutto im­probabili: come quello che ipotiz­za un cambiamento di rotta del Colie dopo l'intervento del Vatica-

' no (che sarebbe contrario a un'in­tesa Pds-Ppi). La realtà è, appunto, più sfumata. Scalfaro ha voluto semplicemente svolgere, come è nel suo molo, un'opera di media­zione e di rallentamento delle ten-

' sioni • politiche e istituzionali. 1 Quanto alla magistratura' è vero

che al Quinnale non sono piaciute • alcune vicende recenti che hanno

avuto per protagonisti i giudici di Mani Pulite. Non è piaciuto che l'i­scrizione sul registro degli indagati

. del capo del governo sia stata resa nota da un quotidiano, (il Corriere della sera), è stato giudicato in-

, tempestivo l'invio dell'avviso di ga-,' ranzia nel bel mezzo della confe-, renza dell'Onu presieduta da Ber-, lusconi. In più i magistrati, secon-, do il Quirinale, avrebbero eccedu­to in interviste e polemiche. Come si sa, Scalfaro ha dovuto fronteg-

,' giare su questo punto l'ira funesta del Cavaliere e dei suoi alleati più

" fedeli, che hanno chiesto un inter­vento deciso contro i magistrati.

' Tuttavia, la linea del Quirinale non sembra affatto cambiata. Il nchia-mo alla prudenza e all'equilibrio e al rifuggire dal protagonismo, non­ché l'avvertimento sulla reale por-

' tata giuridica dell'avviso di garan­zia, Scalfaro l'ha sempre fatto. L'al­tro giorno lo stesso presidente si è precipitato da Milano al Csm pro­prio per favorire una conclusione unitaria della seduta, con parole ben accolte da tutti e propedeuti­che all'approvazione del docu­mento finale. Semmai c'e da dire

che il Quirinale avrebbe prefento che contestualmente all'intervento del presidente fosse reso noto il te­sto del documento, proprio per evitare / interpretazioni parziali. Quanto alla lettera di Borrelli Scal­faro l'ha ricevuta nei giorni scorsi e

' non l'ha affatto considerata irrice­vibile o irrituale, tanto che l'ha pas­sata proprio alla commissione ri­forme del Csm.

La Lega si distingue Dice Luciano Violante, vicepre­

sidente della camera: «I giudici di , . Mani pulite si trovano in una con­

dizione difficile, ma non 6 vero che hanno subito un attacco da parte del presidente della repubblica». Conversando con i cronisti a Mon­tecitorio Violante ha difeso la pie­na legittimità della lettera inviata da Borrelli al presidente della re­pubblica e ha escluso che che questa iniziativa possa essere inter­pretata come «una reazione ecces­siva» dei giudici di Milano alle criti-

• che sono state loro rivolte. Per Vio­lante i mass media ieri hanno ri­preso «interpretandolo contro Bor­relli, solo una parte dell'intervento del presidente della repubblica, mentre proprio ieri il Csm ha ap­provato un documento ampia­mente favorevole al pool e alla di­fesa del suo ruolo giurisdizionale». «Il Csm - conclude Violante - ha stabilito che è suo compito tutelare l'indipendenza e l'autonomia non solo della magistratura, ma di cia­scun magistrato nell'esercizio con-

' creto delle sue (unzioni, contro at­tacchi e condizionamenti indebiti, da qualunque parte essi provenga-

1 no».

La Lega si dissocia ' ' In sintonia con questa interpre­

tazione e distante dalle posizioni della maggioranza è, puntalmcnte, la Lega. Il capogruppo alla Camera Petnni considera la lettera di Bor­relli legittima e non considera inve­ce le parole di Scalfaro «intese ad ammonire i magistrati di Milano». «E invece in atto - dice Petrini -uno scontro voluto con i magistrati. ' diretto a delegittimare l'azione del pool». Il capogruppo della Lega

" piuttosto ce l'ha con le parole di Berlusconi e con la sua pretesa di impunità: «Abbiamo ascoltato insi­stentemente il presidente del con­siglio dire che, qualora fosse accu­sato degli atti di cui si ritiene inno­cente, sarebbe vittima di una accu­sa politica...cosi saremmo di fronte all'incertezza del diritto...». E poi, conclude Petrini, «con tutte le ac­cuse nei loro confronti, se c'è una cosa che di certo hanno sempre fatto è fornire le prove di compor­tamenti criminosi di ambienti poli­tici, imprenditoriali».

Il presidente della Repubblica Scalfaro nel suo studio PalnWEflige

Oggi manifestazioni a Milano, Napoli e altre città. Domani a Roma

E in piazza si firma per il Cavaliere PASQUALE CASCELLA

ta ROMA. I fax partono dalla Diak-ron, il centro logistico delle opera­zioni di immagine e di consenso che Gianni Pilo costruisce su misu­ra per Silvio Berlusconi. Diffondo­no l'appello a manifestare questa mattina a Milano, assieme al testo di un documento di «solidarietà a Silvio Berlusconi» ida firmare diret- ! tamente davanti al cinema Odeon o da restituire sottoscritto attraver­so il più comodo fax. A Roma sono ben attivi gli attacchini delle sezio­ni storiche del Msi-Alleanza nazio­nale per l'appuntamento di dome­nica al cinema Capranica, nel cuo­re del collegio elettorale di Silvio Berlusconi, di più: a due passi da palazzo Montecitorio e da palazzo Chigi. E poi, tra oggi e domani, a Firenze, a Napoli, a Palermo, a Ca­gliari e Reggio Calabria. Copione collaudato: il gran dispiego di mez­zi e di uomini (basti leggere l'elen­co dei parlamentari e delle orga­nizzazioni che promuovono le di­verse iniziative cittadine) mal cor­risponde alle poche centinaia di posti delle sale prenotate ma ben si concilia con l'effetto di immagi­ne della mobilitazione «spontanea» che prorompe in piazza.

Sarà piazza, dunque. La piazza, azzurra e nera (anche se corre la «raccomandazione» a evitare le mani tese nel saluto fascista) che tanto commuove il presidente del Consiglio, che lo riscatta dalle umi­liazioni subite con le grandi mani­festazioni sindacali, che lo incita a «non mollare». Solo che si svolgo­

no quando Berlusconi ha già mol­lato. Tant'è che né nel fax confe­zionato da Pilo né nei manifesti af­fissi dagli attivisti missini si fa cen­no alcuno alla «vittona del buon senso» che Berlusconi ha dovuto acconciarsi a recitare in tv dopo la maratona con le parti sociali che ha chiuso la «guerra delle pensio­ni». Invece, si evoca un «attacco delle sinistre», un'«aggressione in­giusta» che impedirebbe a Berlu­sconi «di lavorare nell'interesse del paese». Lavorare come: con • la contrapposizione sociale e politica esercitata fino all'altro • giorno, acuendo i contrasti nella stessa maggioranza di governo, alimen­tando conflitti istituzionali, stravol­gendo ogni regola: oppure, dando seguito alla concertazione sociale con il confronto politico-istituzio­nale sui grandi temi (federalismo, doppio turno elettorale, riforma tv e anti-trust) che restano aperti? _ •

I dubbi delle colombe Le «piazze» rischiano di riportare

Berlusconi in mezzo al guado. L'accordo sulle pensioni gli con­sente di superare più agevolmente lo scoglio del voto sulla finanziaria al Senato (dove la maggioranza politica non ha la maggioranza nu­merica) e, quindi, di affrontare -come sostiene il ministro del Ccd Clemente Mastella - in termini «più sereni e molto più composti» l'ap­puntamento della verifica. Ma è anche vero che, quel risultato, ha spostato gli equilibn interni alla

maggioranza, a favore della Lega e delle cosiddette «colombe» della stessa Forza Italia. Per dirla con Umberto Bossi, si è dimostrato che «i fascisti si possono battere». O, per usare il linguaggio più misurato di Giuliano Urbani, che «si possono fare gli interessi del paese anche con forti convincimenti di parte quando questi portano non alla • guerra sulle parole d'ordine ma al confronto sulle cose da fare». Il punto è che non va bene al resto della maggioranza. Marco Pannel-

. la lo confessa esplicitamente: «Di fronte alla forza dell'inganno e a "liberisti" come quelli della Lega, Berlusconi non aveva altra scelta che dimettersi o sottomersi provvi­soriamente. -. Probabilmente ha scelto il meno peggio». E ora i Pan-nella di turno si offrono per il gran­de riscatto, ribaltando il gioco ad­dirittura, al punto da annunciare un voto contro la finanziaria al Se­nato». ' » • - * "" • '/

Il caso calabrese La rincorsa è tutta a destra. Al­

leanza nazionale finora - lo ha ri­cordato Ignazio La Russa - si era mostrata restia alla contrapposi­zione delle piazze. Ma oggi a Mila­no (dove alle ultime elezioni politi­che, Forza Italia ha chiesto i voti per il cartello elettorale con la Lega e, di fatto, contro il Msi-Alleanza nazionale) La Russa manifesterà con Pilo. «11 nostro intento - ha spiegato l'esponente missino - è quello di accrescere la visibilità della compattezza delle forze che

. sorreggono il governo». Dunque,

per questa via si vuole nproporre, e rendere visibile, quel patto di ferro tra le componenti più dure della maggioranza di governo spenmen-tato nei giorni del continuo ricorso alla forza dei voti di fiducia per im­pedire il libero pronunciamento del Parlamento,

È l'altra guerra, tutta politica or­mai, contro gli stessi alleati della Lega. Ma se Alleanza nazionale non può che continuare J incro­ciare i fem. più controverso è il ruo­lo di Forza Italia. Tant'è che per una Cristina Matranga che a Paler­mo invoca un «grande atto di co­raggio», c'è un altro parlamentare azzurro, il romano Mario Masini, che ritiene «sciocco gareggiare con " i cortei» dopo aver visto che «ntes-sere il dialogo con le parti sociali ed i moderati dell'opposizione ta­glia l'erba sotto ai piedi a chi voles­se ancora trasformare la prossima venfica di governo in una nssa». C'è pure la decisione del coordina­tore provinciale di Reggio Calabru, Domenico Santagati, di «sfilare» Forza Italia dalla manifestazione di domenica in quella città, non solo per «inopportunità», in relazione «agli accadimenti nazionali», ma soprattutto «in quanto alcune par­tecipazioni alla struttura provincia­le del Comitato 27 marzo reggino non convincono dal punto di vista politico e della linearità dell'ispira­zione». Sono nomi e fatti che dico­no poco? Ma questa è Forza Italia, al di là delle leve di comando nelle mani di chi ripete il ritornello della «vittoria di Berlusconi» ma sembra viverla come «vittoria di Pirro».

Feste dell'Unità, società perquisite dalla Finanza Dopo la denuncia di Craxi, controlli a Bologna, Firenze e al Pds di Rimini • La denuncia contro il Pds presentata da Bettino Craxi ha fatto scattare ieri una serie di controlli e perquisizioni in sedi di società che lavorano per le feste , dell'Unità. La Guardia di Finanza . ha operato su disposizione de i . pm di Roma Mantelli e Saragna- -no che indagano sulle accuse mosse dall'ex segretario del Psi, ' verso il quale già la Quercia ha presentato una querela. Una per­quisizione c'è stata anche nella • federazione del Pds di Rimini, i „'•

Ne ha parlato lo stesso segreta­rio della Quercia. Antonio Gam-berini, secondo il quale l'inter­vento sarebbe stato dettato da in-. dagini su presunti finanziamenti '• illeciti al Pci-Pds da parte delle cooperative. «Indagine che ri­guarda specificatamente Giulio Caporali. La nostra disponibilità è stata totale, tuttavia ci sentiamo del tutto estranei a vicende che in qualche modo siano riconduci­bili a questa inchiesta». I finanzie­

ri avrebbero portato via copie dei ' bilanci degli ultimi anni, elenchi di sponsor per le feste dell'Unità e degli immobili di proprietà del partito e dei circoli ricreativi delle cooperative, bollettini e ricevute

- varie. . La Guardia di Finanza si è pre­sentata anche nella sede della società «Pass Sri» e, si dice, in sedi di altre cinque aziende tra Bolo­gna e Firenze. Tutte in qualche modo collegate al lavoro di alle­stimento delle Feste dell'Unità. Le indiscrezioni raccontano che i

. magistrati indagano su alcuni pa­gamenti per pubblicità che na­sconderebbero, secondo le ac­cuse, finanziamenti illeciti al par­tito. «Abbiamo saputo del fatto soltanto a controlli terminati - ha fatto sapere l'ufficio stampa della Quercia di Bologna - ma la cosa ci lascia assolutamente tranquilli. La Pass, per esempio, è una so­cietà vicina al Pds che opera sul mercato e non soltanto per le fe­

ste dell'Unità». Sulla vicenda è in­tervenuto anche - Mauro • Zani, coordinatore di Botteghe oscure: «Si tratta di un provvedimento adottato a seguito della denuncia del solito Craxi di Hammamet. Riteniamo superfluo ogni altro commento».

Intanto a Milano in mattinata si era svolto un vertice tra il pm Ielo, che indaga sul presunto «filone rosso», e i magistrati che a Vene­zia e Torino seguono inchieste che si intrecciano con la sua. Dalla Serenissima è arrivato il so­stituto procuratore Carlo Nordio, dal capoluogo piemontese il so­stituto procuratore Giuseppe Fer­rando e il procuratore aggiunto Maurizio Laudi, tutti alla caccia di finanziamenti illeciti, che dalle casse delle cooperative rosse sa­rebbero passati al pci-pds. Scopo dichiarato della riunione era quello di verificare i punti di con­tatto delle diverse indagini e di valutare la possibilità di un colle­

gamento organico tra le vane procure. Su quale segmento di inchiesta?

La scorsa settimana, il pm Pao­lo lelo era andato in fretta e furia a Venezia, dopo aver letto sui giornali che il collega Nordio aveva inviato 26 avvisi di garan­zia ad altrettanti dirigenti della cooperazione. L'accusa messa nero su bianco dalla procura Ve­neziana è pesante: Nordio ipotiz­za che alcune cooperative agri­cole abbiano utilizzato finanzia­menti della Cee e del Ministero dell'agricoltura per elargire con­tributi sottobanco al pei prima e al pds successivamente.

Ma torniamo a Polo lelo, che leggendo i giornali si è ricordato di una faccenda sulla quale ave­va indagato per mesi senza trova­re riscontri, ma che aveva qual­che assonanza con la pista vene­ta. Ed ecco la storia che il magi­strato milanese si era ritrovato per le mani. Nel dicembre del

1993, a Milano, era stato arresta­to Agostino Borrello, socialista, dirigente di un consorzio agrico­lo di Centallo, in provincia di Cu­neo. Ielo era andato a interrogar­lo in carcere e questo gli aveva parlato di un abbondante flusso di finanziamenti, provenienti dal­le cooperative aderenti alla Lega e destinati al pci-pds. lelo aveva indagato per mesi per cercare ri­scontri, ma non aveva trovato prove convincenti. Non aveva ac­cantonato l'inchiesta. •

Ora il bersaglio dei magistrati sembrano essere le coop rosse. Al termine dell'incontro, durato tre ore, Ferrando ha dichiarato: «Stiamo confrontando le indagini su nascita, vita e morte delle coo­perative. Ci siamo scambiati dei documenti, ma è ancora prema­turo parlare di finanziamenti ille­citi ai partiti». Anche lelo ha par­lato di coordinamento: «Queste indagini sono collegate e il flusso di informazioni è fondamentale».

20124 MILANO Via Felice Casati, 32

• • • Tel. (02)67.04.810-44

• • a

Fax (02) 67.04.522

WEt®3&h Wmtmm®. Non viaggiare con una agenzia qualsiasi, viaggia con l'Unità Vacan­ze, è l'agenzia di viaggi del tuo giornale. L'Unità Vacanze ti offre le partenze di gruppo per i viaggi e i soggiorni a prezzi competitivi. Ma ti può offrire anche tutti i servizi di agenzia. Entra con una telefonata nell'agenzia dei tuo giornale.

Ogni lunedì su FOlliità. sei pagine di

Sabato 3 dicembre 1994 Politica 'Unità pagina

BATTAGLIA SULLA MANOVRA. Finanziaria, 1.500 emendamenti sinora presentati Costano 5mila miliardi quelli sulla previdenza, già coperti

Pensioni, l'accordo arriva al Senato Maroni: una tassa per l'alluvione Sono 1.500 gli emendamenti presentati alla Finanziaria al Senato. Il governo ha presentato il suo «pacchetto», che raccoglie l'intesa con i sindacati. Tra le coperture l'au­mento dello 0,1% dei contributi per „i lavoratori. Sarà dell'1% se non si farà la riforma delle pensioni entro giu­gno. In alternativa il mantenimento del blocco. E intanto il ministro Maroni torna a proporre una tassa straordinaria per i danni provocati dall'alluvione: 20mila miliardi. "" '

NEDOCANETTI m ROMA. La battaglia sulla Rnan- ' ziaria si sposta al Senato. Da lunedi a venerdì, a tappe forzate, con tre ,

' sedute, di cui una notturna, al gior- < • no. la commissione Bilancio sarà • ' impegnata ad esaminare e votare ' gli emendamenti. Prima quelli prc- '

sentati al -collegato» che sono cir- ' ca 800, poi gli altri alla finanziaria e alle tabelle del bilancio, che sono altri700. „ - >«•--'- •.'>••>•

Non cessano, intanto, le reazio­ni politiche. Per il pidiessino Fran­co Bassanini si tratta di una vittoria • delle opposizioni. Marco Panella è. "• invece, furibondo contro l'accordo ' Che giudica una resa del governo. . Ha minacciato di non far votare la, ' finanziaria dal suo gruppo al Sena­to. La Lega - che con Speroni ha esultato per l'intesa - lo taccia di slealtà. Accusa subito ritorta. Si ' apre cosi una mini polemica nella maggioranza. Vedremo quali i ri­flessi avrà sul voto. •>• .- -.•....

Il ministro Lamberto Dini cerca di tranquillizzare indirettamente Gianni Agnelli, assicurando che «la

. finanziana non • sarà spiumata». Precisa poi che, se la riforma non si. farà nel 1995 (ma è molto convin- •

• to di si), si dovrà mettere'nella'fi­nanziaria del 1996. •• . ii > r- • •

Gli emendamenti dei gruppi so­no stati depositati giovedì. Se ne contano moltissimi anche della maggioranza, - in particolare sul condono edilizio e la sanità. Nu­merose le proposte di modifica • della Lega e di Rifondazione. Il go­verno ha avuto una deroga e i suoi . emendamenti li ha presentati ieri. • È stato il sottosegretario Luigi Grillo ; a depositarli in commissione e ad ' illustrarli. Scaturiscono, in larga mi­sura, dall'accordo govemo-sinda- ' catiedhannounva!oredi5100mi-1 liardi, che però -secondo il rappre­sentante del governo- non dovreb- : bero comportare alcuna variazio­ne del valore complessivo della • manovra, poiché -dice Grillo- «si * tratta di misure tutte compensate». ' Nei dettagli. Sono sospesi i pensio­namenti anticipati rispetto all'età : per il pensionamento di vecchiaia sino alla riforma e comunque sino . al 30 giugno. In caso di mancata ri- • forma saranno aumentati i contri­buti a carico di lavoratori dipen­denti e autonomi e dei datori di la- s-voro, in modo da assicurare 1748 '

miliardi per il 1995.258 per il '96 e 337 per il '97 per il saldo netto da fi-

. nanziare e S107. 4808 e 5117 mi­liardi rispettivamente per i tre anni

• 1995-97 per la riduzione da garan-' tire sul fabbisogno di cassa. L'au­

mento dei contributi sarebbe dell'I :

per cento. In alternativa si potreb­be mantenere il blocco. Esclusi dal

.blocco i lavoratori delle aziende in • crisi, in cassa integrazione e in mo-• bilità che abbiano raggiunto i 40

anni di contributi. I rendimenti re­stano al 2%. scompare l'obbligo della verifica delle compatibilità da partedell'lnps. ,> •,<.»-. • -

Nel 1995 verranno restituiti 1000 miliardi (più 600) di fiscal drag. Il

. recupero avverrà con una modifica • della curva Irpef del prossimo an-•• no (è allo studio di Tremonti).

1000 miliardi per i contratti di so­lidarietà finanziati con l'estensione del concordato fiscale anche ai

v contributi dei lavoratori autonomi per gli anni 1989-93. Previsioni: 250 miliardi per anno. Per il Mezzogior­no si interviene attraverso mutui

. per 3000 miliardi con 540 miliardi , di interessi, a partire dal 1996 da . reperire con riduzioni di fondi a di-- sposizione dei ministeri. Il costo • per le «finestre» aperte nella legge Amato (l'esodo sarà scaglionato in base a decisioni de! ministro del

- Lavoro) si .spenderanno 500 mi­liardi che saranno coperti con un aumento dello 0,1% del contributo

' dei lavoratori che scatterà non pri­sma di luglio e potrà essere sospeso

se si troveranno altre risorse. Fino qui gli emendamenti che

scaturiscono dall'accordo. Tra gli altri, l'aumento dei fondi per i ca­mionisti, l'aumento dei fondi per lo spettacolo, il ripristino delle sup­plenze, nuovi controlli per il pron­tuario farmaceutico. Non manca qualche botta di clientelismo.

Ma sulla Finanziaria rischia di abbattersi anche l'emergenza mal­tempo. Per far fronte al nsarcimen-to dei danni subiti dai privati e dal-

," le imprese nella recente alluvione bisognerà reperire la bella cifra di 20mila miliardi. Il ministro dell'In­terno, Roberto Maroni, ha rilancia­to ieri l'idea di una tassa straordi­naria: 20mila miliardi sono tanti ma, dice Maroni, «nessuno può di­re che non avendo lo Stato tale somma non saranno pagati».

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luigi Grillo RoangoPais

Paolo Sylos Labini S Canno

''yi'jj^ 1;"\ " v.'\... «Difficile che i tassi scendano, assurdo il rientro nello Sme»

Sylos Labini: meglio se Berlusconi lascia Ci saranno nuovi scossoni. L'accordo governo-sindaca­ti non ha risolto il problema fondamentale per l'econo­mia: l'instabilità politica della Destra al potere. L'eco­nomista Paolo Sylos Labini giudica i sette mesi berlu-sconiani. «Questo governo ha un peccato originale: aver occupato lo Stato rinviando il risanamento». La te­naglia dei conflitti di interesse. «Difficile che i tassi scen­dano, assurdo il rientro della lira nello Sme». ." ' '

' ' " ' DAL NOSTRO INVIATO

ANTONIO POLLIOSALIMBENI

m MACERATA. Non c'è entusia­smo tra gli economisti «liberal». Troppi dubbi, troppi interrogativi aperti per fare previsioni credibili. E il fattore «P», p come politica, a dare il là agli investitori internazio­nali e ai risparmiatori italiani. C'è anche il rischio che l'instabilità po­litica porti a una crisi finanziaria e che questa a sua volta contamini 1 'economia reale. Il Premio Nobel Franco Modigliani invita esplicita- ' mente i governi europei a prende­re le distanze dalla Bundesbank, unica via di salvataggio per contra­stare la disoccupazione di massa. Azione politica coraggiosa al posto di promesse e miracoli, una chi­mera per un paese come l'Italia dal quale fuggono i capitali. Arrigo Sa-dun, presidente del Wefa Group, associazione che si occupa di eco­nometria sotto la guida spirituale dell'americano Lawrence - Klein (anche lui un Premio Nobel), è esplicito: «1 grandi rischi di instabili­tà politica non arrivano dalle op­posizioni, bensì dagli stessi part-ners della coalizione di governo:

gli obiettivi a lungo termine della Lega sono incompatibili con l'i­deologia e gli interessi di An. E mettiamo pure in conto che il sup­porto di Fini a Berlusconi è una polpetta avvelenata». Conclusione: «L'accordo sulle pensioni, positivis-simo perchè garantisce la pace so­ciale, non produrrà una diminuzio­ne sostanziale dei tassi di interes­se». Ed ecco Paolo Sylos Labini nel­la versione che gli è più propria ne­gli ultimi tempi, quella di economi­sta-polemista, L Sylos Labini ha appena finito di parlare agli stu- • denti di Maffeo Pantaleoni (il libe-

1 rista antisocialista vissuto a cavallo dei due secoli) e si intrattiene con un gruppo di giornalisti. Annuncia subito la pubblicazione di un li­brettino sull'era berlusconiana ric­co di analisi e stilettate. , Professore, anche lei applaude

all'accordo di fine d'anno? . Lasciamo stare l'ottimismo: non credo davvero che la situazione nella quale si trova il paese e il giu­dizio dei mercati siano cambiati. Ora l'attenzione è puntata sui tassi

di interesse: non voglio raccontare bugie, posso solo augurarmi che scendano. Da parte mia. credo che difficilmente ciò avverrà. Il percorso del governo Berlusconi 6 un eterno, sfiancante, pericoloso zig-zag. Che cosa resterà del rigo­re di cui si menava gran vanto all'i­nizio? Poco o nulla. Sappiamo be­nissimo che l'Italia è un «partner» zoppicante per tutta Europa e ora si riparla pure di Sme, si toma a di­scutere se la lira debba o no rien­trare nel patto di cambio. Fino a quando non si vedrà a medio ter­mine stabilità del quadro politico sarebbe una scelta sballata. Chi può vincolarsi serenamente ad un rapporto di cambio lira/marco che poi non si è sicuri di tenere sui mercati? . •

Insomma, non è vero che la fir­ma del patto con I sindacati raf­forza II governo... ~ , -

So sono vere le previsioni e i giudi­zi che tutti sentiamo in Italia e al­l'estero, non è davvero il caso di menar gran vanto sulla finanzia­ria. E presto se ne accorgerà an­che la base sociale della Destra, quei piccoli e medi imprenditori che pagherano salato per le ineffi­cienze e gli errori del governo. Per fare una diagnosi seria dello stato dell'economia bisogna >. partire dalla politica e dal peccato origi­nale del Berlusconi politico, -.

Applichiamo I sacri testi anche all'ultraterreno primo ministro?

Incompetenza assoluta, miopia politica, sete di potere: di questo si ù nutrito il peccato originale di Berlusconi. Che cosa avrebbe do­vuto fare una Destra che si rispetti

appena arrivata al potere? Rigore, rigore finanziario, un rigore intelli­gente, ma rigore. Invece, no. Dalle priorità dell'agenda politica Berlu­sconi ha tolto l'interesse pubblico e infilato l'interesse di potere. Pri­ma c'è stato il repulisti nei posti chiave dello stato: hanno tolto di mezzo ottimi tecnici, tutti liberali mica bolscevichi. Poi c'è stato il decreto salvaladri. c'è stato l'as­salto alla Rai. E intanto le privatiz­zazioni di cui tanto ci si riempiva la bocca andavano a rilento. E la legge finanziaria? In fondo alla li­sta. Salvo poi lamentarsi che non c'era tempo sufficiente per nego­ziare con i sindacati, per discutere con gli industriali, con le categorie sociali e professionali. Eccolo 11 il risultato: facilissimo occuparsi delle pensioni, perchè non è stato raschiato nulla nell'immenso bari­le della sanità? >.

Proprio non vuole accodarsi ai cori di consensi. In fondo, anche I mercati temevano più la rottu­ra sociale che non qualche mi­glialo di miliardi In meno nella fi­nanziaria... - -

Quello che è certo è che non ha funzionato una strategia politica fondata sulla denuncia di inesi­stenti complotti internazionali o interni e sul colpo di mano sulle pensioni, sull'azione unilaterale. Questa finanziaria nasce dal con­flitto tra equità e rigore, in questo senso andrà letta e valutata. • •

E adesso che succederà? - -Bisogna intanto chiedersi il motivo di quella scelta pericolosissima: non aver presentato la finanziaria

all'inizio dell'estate. In quanti si sono arrabbiati perchè le battute di Bossi infiammavano i mercati.

, Se ci fosse stato un impegno chia­ro, esplicito e credibile per il risa­namento lira e titoli di stato non sarebbero capitombolati in modo così violento. Cosi si sono bruciati migliaia di miliardi, sono stati

- spinti al rialzo i tassi di interesse. ' Fu stracontestato l'aumento del t Ui»so di sconto a meta agosto, che .'si poteva fare se non cercare di

fermare il flusso di capitali in fuga? Bisogna pur far comprare i titoli pubblici, no? lo continuo a ritene­re che le difficoltà politiche di Ber­lusconi nascano anche dal conflit-

, to di interessi da lui stesso ìmper-: bonificato. Una legge che fissi il . principio dell'incompatibilità tra

cariche istituzionali e proprietà di 1 gruppi imprenditoriali e finanziari

oggi deve diventare la priorità per • il parlamento. E subito dopo biso- , ' gna preparare la legge finanziaria '

1996, che sarà la riforma dello sta­to sociale italiano. Si vuole proce­dere come è stato fatto in questi mesi, per caso? A meno che...

A meno che? Berlusconi non se ne vada, cosa che continuo ad auspicare.

, Stando ai sondaggi, ncn Interes­sa molto la questione del con­flitto di interessi...

Sì, ho visto. Eppure continuo a pensare che questa anomalia na­zionale sia pericolosa e impedisca ad un governo di governare. An­che questo ha a che fare con la credibilità politica sui mercati fi­nanziari.

Così i progressisti vogliono cambiare la Finanziaria 148 propostedi modifica, da lunedì parte la maratona a palazzo Madama m ROMA. Per i progressisti, l'ac­cordo sindacato-governo • sulle pensioni e su altri aspetti della ma­novra economica non chiude la partita della finanziaria. Il confron­to prosegue al Senato. A partire da lunedi, la commissione Bilancio awierà l'esame e le votazioni sui • circa 1500 emendamenti presenta­ti da governo, maggioranza e op­posizione. Queste le proposte dei progressisti formalizzate in 148 emendamenti. . • •'-•, •,... • Previdenza. Stralcio dal «collega­to» di tutte le norme relative ad ef­fetti strutturali (non solo, quindi, del capitolo delle pensioni di an­zianità) . Deve risultare evidente il principio -base dell'intesa- secon-do cui la riforma pensionistica non può essere utilizzata per «far cassa» nell'immediato.

Nell'accordo governo-sindacato è stabilito che la riforma previden­ziale deve vedere la luce entro il 30 giugno 1995.1 progressisti ritengo­no che si possa fare in tre mesi, li­

mitando così allo stesso penodo il blocco delle pensioni. L'impegno, in tal senso, è provato dalla pre­sentazione di una proposta di leg­ge di riforma, la prima depositata in Parlamento. Altri emendamenti

' nguardano la garanzia per la pere-• quazione delle pensioni d'annata e per l'adeguamento annuale delle

• pensioni al costo della vita, - -Sanità e politiche sociali. Esten­sione della fascia di esenzione dei ticket sui medicinali e le analisi per i bambini sino ai 10 anni e gli an­ziani ultrasessantenni, con misure a sostegno dei soggetti più deboli nella fascia non esente; sostituzio­ne delle norme sulla determinazio­ne del prezzo dei farmaci con un meccanismo che garantisca mag­giore trasparenza nella formazione del prezzo pubblico dei medicina­li. Responsabile autonomia delle

•regioni nella gestione della spesa sanitaria e dei servizi sulla base di risorse certe ed equamente fissate come alternativa al taglio governa­

tivo del Fondo sanitario con conse- * guente sottostima del fabbisogno. Ulteriori misure a sostegno della fa­miglia, oltre quanto già ottenuto al­la Camera. • .., Mezzogiorno. Si propone un siste­ma selettivo di agevolazioni, riser­vato in particolare alle piccole e medie imprese; il ripristino di con­grue dotazioni per il cofinanzia-mento degli interventi comunitari, per i programmi infrastnitturali, l'imprenditoria giovanile e le politi­che per l'impresa. L'obiettivo è la sconfitta della politica di cancella­zione delle agevolazioni per la fi­scalizzazione degli oneri sociali e degli sgravi contributivi, che deter­minerebbe un aumento del costo del lavoro nel Sud pari ad almeno il 20% e aprirebbe la strada alle gabbie salariali. L'alternativa è una diversa gestione della spesa ordi­naria e degli investimenti (esem­pio: il programma triennale di 40mila miliardi delle Ferrovie se at­tuato nell'attuale stesura aumente- "

rebbe il divario Nord-Sud, occorre una radicalecorrezione). Lavoro e sviluppo. Misure per l'occupazione giovanile e i lavori socialmente utili, al fine di creare occasioni di rcimpiego, anche temporaneo, per i lavoratori in cas­sa integrazione o in lista di mobili­tà. Particolare attenzione viene po­sta alla piccola e media impresa e all'artigianato, per rafforzarne la struttura finanziaria e favonme l'accesso al credito, l'innovazione tecnologica, l'orientamento all'e­sportazione. Scuola e ricerca. I progressisti propongono misure a sostegno di uno dei punti fondamentali delle richieste degli studenti, il diritto al­lo studio. Altre misure per modifi­care profondamente la finanziaria per il settore della ricerca (Cnr. Università, Enea, Asi) particolar­mente bistrattata. . Elusione fiscale e contenimen­to della spesa. 1 progressisti pre­sentano una serie di emendamenti che, se accolti, consentirebbero un

recupero di entrate valutabile sugli 8000 miliardi. Razionalizzare e moralizzare la spesa pubblica, co­me nel comparto di beni e acqui­sti, secondo gli indirizzi del gover­no Ciampi. Riqualificazione della spesa per la Difesa attraverso la ri­duzione del contingente di leva. Alluvione. Decisioni immediate per lo stanziamento di 5mila mi­liardi per l'emergenza e per il repe­rimento di ulteriori entrate straordi­narie. No all'utilizzazione del fiscal \ drag per finanziare gli aiuti alle zo­ne alluvionate. , . •• • Condono. Spostare il termine del pagamento della prima rata dal 15 dicembre almeno alla conclusione dell'iter parlamentare del provvedi­mento; abrogare l'inasprimento re­troattivo delle condizioni per chi non ha potuto completare la pro­cedura della sanatona precedente; rateizzare il pagamento dell'obla­zione e degli oneri tutelando in modo particolare le prime case fi­no a 150 metri quadrati.

a/v.c.

CASA DELLE CULTURE IL LIBRO DEL MARTEDÌ

INCONTRO AUTORI - LETTORI Luigi De Marchi, Alberto Oliverio

Ottavio Rosati, Carla Urban Presentano il libro di Aldo Carotenuto RITI E MITI DELLA SEDUZIONE

Bompiani Voce recitante: Renata Biserni

Sarà presente l'autore Martedì, 6 dicembre 1994, ore 21

Via S. Crisogono, 45 - Roma Tel. 06/5831025273

ELEGGERE LE RSU IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO

LA LOTTA PAGA NELLA LOTTA COSTRUIRE E RINNOVARE

L'ORGANIZZAZIONE

CON LA CGIL DAI FORZA A CHI LAVORA CGIL

Fax 06/8476337

BATTAGLIA SULLA MANOVRA. Assemblea a Milano il giorno dopo l'intesa sulle pensioni «Al telefonino con D'Alema? Balle, informavo il sindacato»

Walter Veltroni partecipa con alletto al do­lore dell'amico Giuseppe Torcolini per la perdita della sua cara mamma

TERESA

Sergio Cofferati, Ieri, alla Camera del lavoro di Milano DeBellis

i, il day after più bèllo l'atto di forza, gli è andata male»

Ma allora lo stralcio c'è o non c'è? «Se la parola a qual­cuno è antipatica, cambiatela ma la sostanza non cam­bia: sempre di uno stralcio si tratta». Si concede anche battute ironiche Sergio Cofferati all'assemblea dei dele­gati Cgil e dei consigli unitari della Lombardia. Mario Agostinelli: «Possiamo tornare ad essere ambiziosi sul futuro della società». Per Walter Cerfeda «la partita non è finita». Sergio D'Antoni; «Rifletta la Confindustria».

QIOVANNI LACCABO • i MILANO. Stralcio o non stralcio? «La parola "stralcio" non compare nel testo dell'accordo, ma la pro­posta del governo sulle pensioni -non esiste più. Ed allora, se proprio il vocabolo "stralcio" a qualcuno suona antipatico, chiamatelo co­me più vi piace, ma la sostanza non cambia: sempre di uno stral­cio di tratta». Si concede qualche battuta divertita, Sergio Cofferati, * dialogando al mattino con la vasta platea dei sindacalisti e dei delega­ti Cgil della Lombardia nel salone strapieno della Camera del lavoro, dove si respira aria d'altri tempi: •• mani c h e sì stringono con grande calore, occhiate complici, sorrisi d'intesa o solo semplicemente sor- ; risi, esultanza trattenuta a stento ' che si scioglie in caldi applausi lungo i passaggi salienti. Nel po­meriggio, davanti ai consigli unita­ri, identiche manifestazioni di giu­bilo, trionfa la certezza che la vitto­

ria, benché parziale, vada «oltre il merito» delle pensioni: «Si può tor­nare ad essere ambiziosi sul futuro della società», osa il numero uno Cgil delia Lombardia, Mario Ago­stinelli, che già a settembre aveva preconizzato in pubblico la sma-glianteconquistadioggi. • . '

«Se due mesi fa...» Rammarico per lo sciopero revo­

cato? Sciocchezze, dice Cofferati: •Chi lo sostiene, dimentica che per noi lo sciopero era solo lo stru­mento per conquistare l'accordo, ' senza il quale in questo momento io sarei in piazza Duomo a fare il comizio davanti ad una enorme folla, ma è mille volte meglio esse- :

••' re qui con voi». Applauso. Ed allora chi ha vinto? «Ha vinto il Paese». E il governo? «Se l'accordo non è stato siglato due mesi fa, la colpa è solo del governo» i cui uomini «hanno tentato un atto di forza e sono stati

sconfitti. C'era chi pensava di legit­timarsi isolando i lavoratori nelle piazze, e colpendo il sindacato, in- -vece gli ambienti finanziari si sono dimostrati più progressisti e più li­berali di molti ministri ed hanno ri­posto apprezzando la stabilità e la pace sociale». . . . ::••:•••• -•_•• :-

Non abbiamo imposto soluzioni all'insegna del "tanto paga Panta­lone", prosegue il leader Cgil: le modifiche toccano tasche che il -governo voleva lasciare immuni. Ecco perchè abbiamo parlato di ' una finanziaria classista. In secon­do luogo vengono quantificate le risorse, mille miliardi, da destinare al lavoro ed all'occupazione. Sen- . za indulgere alla demagogia, co­me ha fatto il governo facendo pro­messe, e senza trascurare chi è sta­to colpito dai processi di ristruttu­razione: risorse per lavori social-. mente utili, mobilità e contratti di.':. solidarietà. Questo è il segno tangi­bile di un sindacato che si muove sul binario della solidarietà e dei diritti. Altri investimenti riguardano le infrastrutture nel Mezzogiorno. . dove non potrà esserci nessuna ri­presa con porti inefficienti e ferro­vie antidiluviane. Sappiamo che ; questi elementi non bastano, m a . ' ora possiamo guardare al domani con più ottimismo, perchè parlia-

• mo di uno spostamento di 4 mila • miliardi nella manovra rispetto ai .. complessivi 50 mila. L'applauso più intenso e caloroso accoglie la

conclusione "confidenziale" del leader. «Se durante la trattativa mi sentivo forte, era perchè sapevo di avere dietro a me una Cgil unita: la vertenza ha cambiato i rapporti an­che al nostro intemo». * '• ••;••".:..•.;•

Incontro con Borrelll • • Sfoggiando una insolita vena iro­

nica, a chi sui giornali di ieri aveva • dipinto un : Cofferati negoziatore , con il telefonino in costante con- • tatto con Botteghe Oscure, il leader Cgil ha spiegato che lui, il cellulare, lo ha usato di continuo quella not- . te per informare il sindacato, dal centro alle periferie, circa l'anda­mento del confronto. Prima del­l'assemblea il segretario Cgil ha in­contrato il capo della procura di , Milano. Francesco Saverio Borrelli: : «Un colloquio strettamente privato, programmato da diverso tempo, per esprimere al pool l'apprezza- . mento del sindacato per il lavoro di questi anni». • .:.•

La battaglia per le pensioni pro­segue, con la loro riforma. Lo ha ri­badito anche il segretario confede­rale Cgil Walter Cerfeda: «Abbiamo vinto solo il primo tempo. Nel frat- . tempo dobbiamo aprire un chiari­mento con chi ha lavorato contro l'intesa, a partire dalla Confindu­stria». La quale Confindustria, ieri è ; stata «l'unica nota stonata», ha det­to il leader Osi Sergio D'Antoni che • ha invitato i vertici degli industriali ' «a riflettere». . :' •-

«Il sindacato si è svegliato, la lotta paga» Soddisfazione a Mirafiori: Berlusconi? Sta peggio del Milan

DALLA NOSTRA REDAZIONE M I C H E L E C O S T A

• TORINO. «Berlusconi? Meglio di lui se l'è cavata il Milan, che ha per­so soltanto 2 a 0 con gli argentini». La battuta, inventata da qualche ' luventino. ha già fatto il giro della Fiat Mirafiori. La divulgano persino , i tifosi rossoneri. SI, perchè di sod­disfazione ce n'è davvero tanta, fra i lavoratori della più grande fabbri­ca italiana. Accompagnata però da un altro sentimento, anche que­sto espresso con una metafora cal­cistica: «Attenzione. Abbiamo vinto una partita importante, ma il cam­pionato non è ancora finito». • - ' •

•Fra gli operai con cui ho parlato quando sono arrivate le prime no­tizie da Roma - riferisce Attilio Lon-go, delegato della Carrozzeria -c'era incredulità. Gli sembrava im­possibile che la lotta avesse paga­to. Erano anni che non riuscivamo più a portare a casa tutto ciò che chiedevamo. ••, Si ••• sono convinti quando hanno visto i testi dell'ac­cordo. Subito dopo però hanno cominciato a chiedermi cosa suc­

cederà da adesso al 30 giugno, da­ta entro la quale bisognerà fare la riforma delle pensioni». «11 fatto è -conferma Giovanni Modica della Meccanica - che la gente non si fi­da di questo governo. Abbiamo ot­tenuto una grande vittoria, ti dico­no, ma potrebbe diventare una vit­toria di Pirro se Berlusconi cerche-ràdi fregarci un'altra volta». .••••'

«Il fatto più positivo - commenta Saverio Gascone della Meccanica -è che finalmente questo sindacato si è svegliato. Il modo in cui i nostri dirigenti, in particolare Sergio Cof­ferati, si sono comportati in questa vicenda è stato una piacevole sor­presa per tutti gli operai. E questo accordo non è un bluff». Decìsa-mente ottimista è Renato Tuninetti, delle Costruzioni Sperimentali: «Il mio - spiega - è un settore partico­lare, dove si costruiscono e si pro­vano i prototipi delle nuove auto. Da noi non c'erano mai state gran­di lotte, neppure in passato. Que­

sta volta sono successe cose incre­dibili: operai, tecnici e impiegati che partecipavano tutti agli sciope­ri ed ai cortei. Erano decisi, ma consapevoli che la battaglia era difficile: erano già preparati ad ac­contentarsi di un risultato a metà. • Invece ha superato ogni attesa».

Ma reggerà questa compattezza e determinazione se i "falchi" del governo dovessero tornare alla ca­rica? «Mi senio di dire tranquilla­mente - risponde Gascone - che se Berlusconi sgarrerà siamo pronti a riprendere la lotta. Ne ho già di­scusso con diversi lavoratori, e so­no perfettamente coscienti che bi­sognerà mantenere la mobilitazio­ne fino al 30 giugno». «I lavoratori -aggiunge Longo - vogliono essere coinvolti nella preparazione delle proposte che il sindacato deve pre­sentare per la riforma pensionisti­ca. Chiedono assemblee e infor­mazioni precise». .'.•-..

A Mirafiori però c'è una mae­stranza anziana, con molti lavora­tori prossimi all'età pensionabile.

Come si comporterebbero i giova­ni, che in pensione ci andranno fra decenni, se si dovesse riprendere la lotta? La risposta la troviamo nel­le fabbriche della cintura ovest di Torino, dove ci sono centinaia di giovani assunti con contratto a ter­mine. Proprio queste fabbriche, la Pininfarina, la Bertone, la Mandelli, la Carello, la Giardini, sono state le prime in Italia a scioperare contro Berlusconi, l'8 settembre. Sono le fabbriche da cui sono usciti 30.000 lavoratori per andare a manifestare davanti all'ipermercato di Gruglia-sco che appartiene al presidente del consiglio. «All'inizio - racconta Giorgio Airaudo, della lega Fiom di Collegno - i giovani non prendeva­no la parola nelle assemblee. Adesso invece intervengono, pon­gono il loro problema, chiedono che pensione avranno fra trent'an-ni. In un mese abbiamo fatto quasi 80 nuovi iscritti al sindacato alla Bertone, circa 300 in altre fabbri­che, ed oltre metà sono giovani precari». .

Luigi Berlinguer ai sindacalisti: «Grazie per la vostra battaglia» •Grazie per la vostra battaglia per le pensioni-. Con una lettera al segretari di Cgil, Clsl e UH, Il presidente del gruppo Progressista della Camera, Luigi Berlinguer, ha espresso non solo II proprio • ringraziamento ma anche II giudizio positivo sulle conclusioni dell'Intesa sulla previdenza. Nel messaggio Berlinguer ringrazia Cofferati, Larizza e D'Antoni «per la ' tenacia, la chiarezza, la forza ' prepositiva con la quale le organizzazioni sindacali davoi dirette hanno condotta la battaglia contro gli aspetti più Iniqui della Finanziaria, con particolare •-•..-" riguardo allo stralcio della riforma previdenziale». L'accordo, scrive Berlinguer, è la premessa .' Indispensabile per una riforma • equa e rigorosa; ma per questo «è necessario che l'Iter parlamentare della riforma possa Iniziare al più presto e riconfermiamo la nostra '

• disponibilità a una corsia •-• -legislativa preferenziale. Per quanto ci riguarda, abbiamo già

' predisposto una nostra proposta, che ci auguriamo di potervi Illustrare e discutere con voi».

Mons. Quadri: La pace sociale

è un bene grande» •Tutti gli italiani devono essere contenti dell'accordo raggiunto • -attraverso un dialogo serio. La -pace sociale è un bene grande che deve stare a cuore a tutti». Questo Il commento di monsignor Santo Quadri, arcivescovo di Modena e '

: presidente della Commissione Cel peri problemi sociali e II lavoro, secondo quanto riferisce l'agenzia cattolica «Slr». «La strada maestra -per arrivarci-ha aggiunto-è II • rispetto reciproco, la volontà -• decisa di risolverei problemi, Il : dialogo serio e documentato per •• Individuare e realizzare II bene di tutti: davanti a noi infatti stanno -ancora grossi problemi che vanno risolti anche se gradualmente e -con equa distribuzione di pesi. Tra ' questi: Il debito pubblico che va progressivamente ridotto con ; provvedimenti equi che non gravino solo o troppo sulle fasce deboli; la riforma del sistema previdenziale, : collegato con la soluzione positiva del problema demografico perché è Immorale contrarre II numero della popolazione giovanile senza badare ai danni che arreca a tutti, specie gli anziani».

Roma, 3 dicembre 1994

Un mese fa è scomparso il compagno PINOD'ALEMA

La moglie, i figli e i familiari tutti lo ricorda­no a quanti lo amavano. Roma, 3 dicembre 1994 •

Irene D'AnRelo nel ricordo del compagno PINOD'ALEMA

scompanno un mese la all'alletto dei suoi familiari e dei compagni tutti, libero com­battente della liberta e della democrazia, sottoscrive per l'Unità. -Roma, 3 dicembre 1994 ,••

Margherita. Bruno e Romeo annunciano commossi la scomparsa del loro caro

GINOBALDRATI e sottoscrivono per l'Unità. ;.v ' Fuslgnano (Ra). 3 dicembre 1994 .

fc. mancato all'affetto del suoi cari NONNO GINO

! nipoti Nicola. Costantino ed Andrea lo ri­corderanno sempre ed abbracciano forte forte la nonna Margherita. . Fusignano(Ra).3dicembre 1994 !• '

A due anni dalla scomparsa Katia e Flavio ricordano •«,-• ..-:-.•

NONNA BENVENUTA . CiniselloBalsamo,3dicembre 1994 '.'•••

Nel quarto anniv<?r%.irio della morti- di

GILDA FANFANI la sorella lo ricorda ad amici (.* compagni. Firenze, 3 dicembre 1994

Nel quarto anniversario della scomparvi di

GILDA FANFANI il fratello Pietro e la cognata Brunii la ricor­dano con immutato alfetto e sottoscrivono per t'Unì là. Firenze, 3 dicembre 1994

È mancato all'alletto dei suol cari neon-giungendosi al suo Amedeo

ERNESTA RAVÌZZA ved.BAIARDO

di anni 93. Ne danno il triste annuncio la li-glia ed i nipoti. Genova. 3 dicembre 1994

A tre anni dalla scomparsa di MARIO SCULATTl

Sandro lo ricorda con immutato alletto a quanti lo hanno avuto per amico. Milano-Taino. 3 dicembre 1994 ,

L'Unione del Pds Nizza-Lingotto annuncia la scomparsa del compagno

FELICE GIANETTO

-ragazzo del '99-. Esprime alla famiglia le più sentite condoglianze. I funerali si svol­geranno questa mattina alle ore 8 dall'abi­tazione in via Venlimiglia. 158. Sottoscrive per l'Unità. • . Torino, 3 dicembre 1994 ;

CAPODANNO IN PALESTINA Per conoscere nella solidarietà <>

dal 27 dicembre '94 al 5 gennaio '95

L. 1 . 8 0 0 . 0 0 0 tutto compreso

Andremo a Gaza e a Gerico, poi a Gerusalemme, a Nablus. ad Hebron e Betlemme. Incontreremo donne, uomini e bambini che non hanno ancora la libertà né il loro Stato. Vedremo ospedali, università. villaggi, campi profughi. Incontreremo anche le donne e gli uomini israeliani che si impegnano per la pace. CI fermeremo nel deserto, nel monastero di San Giorgio, nei suk di Hebron e di Nablus, visiteremo i luoghi santi delle tre religioni, andremo sui tetti di Gerusalemme e, per­ché no, faremo un bagno nel Mar Morto, il luogo più basso della terra.

VIENI CON NOI. ISCRIVITI PRESTO ASSOCIAZIONE PER LA PACE

Corso Trieste, 36 - Tel. 06/85262422 - Fax 85262464

L'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la RCS Libri & Grandi Opere hanno il piacere di invitarla

alla presentazione del libro di:

Giorgio Napolitano DOVE VA LA REPUBBLICA

1992-94 Una transizione incompiuta

RIZZOLI

Interverranno, con l'autore, Antonio Bassolino, Francesco Casavola e Gerardo Bianco.

SABATO 3 DICEMBRE 1994 - ORE 11 Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Palazzo Serra di Cassano Via Monte di Dio, 14 - Napoli

IL DISASTRO NON SI RIPETA

Prevenxione e ricostruzione: la scienza del territorio

Lunedi 5 dicembre - ore 1 4 - 1 9

A S T I Palazzo Ottolenghi - Corso Alfieri 350

Introduce: Luigi Rlvalta vicepresidente Gruppo Regionale Pds -Partecipano: Michele Bozzola assessore Comune di Asti; Enzo De Maria sindaco di Alba; Giancarlo Veglio sindaco di Cortomilia; Paolo Belletti capogruppo Pds Comune di Alessandria; Livia Turco parlamentare progressista; Vincenzo Coccolo direttore settore Prevenzione rischio geologico meteorologico e sismico Regione Piemonte; Estella Gatti Villa responsabile servizio Protezione civile della Regione Piemonte; Dino Cassiba' economista agrario Esap; Roberto Salandln responsabile settore per lo studio, l'uso e la dife­sa del suolo; Gian Paolo Mondino docente di ecologia forestale facoltà di scienze forestali; Domenico Tropeano direttore Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica Cnn Carlo Rosa esperto di protezione civile; Paolo Foietta Csi settore territorio; Mercedes Bresso assessore regionale pianificazione territoriale; Lido Rlba assessore regionale agricoltura.

' : - ; ' • . ' , " Conclude: Fulvia BANDOLI

responsabile nazionale Commissione Ambiente Pds

Prima delle conclusioni è previsto un breve dibattito

Gruppo Regionale

PDS

^St^

y*d Direzione Nazionale PDS Commissione Ambiente •

VERSO LE ELEZIONI. Domani urne aperte dalle .7 alle 22, a sera lo scrutinio In provincia di Foggia e in 3 città è solo il primo turno

L'abbraccio tra Mario Segni e Mino Martinazzoli Alabiso/Ansa

I BALLOTTAGGI NEI SCI CAPOLUOGHI

SONDRIO Alclds MOLTENI 26,7% (Sondrio democratica) UusappiCAMURN 16,2% (Lega Nord, Fot» Ilaria)

BRESCIA Mino MAHTIHAZ2M.I 41 ,1% (Ppi, Pds, Usta Civica, -Ambienta e solidarietà) VltoGNUTTI 26,8% (Lega Nord, Forza Italia, Ccd)

MASSA

TREVISO Aldo TOGNAMA 28,9% (Ppi, Progressisti) Giancarlo GENT1LINI 23,0% (Lega Nord-Mista dj contro)

PESCARA Carlo PACE 48,9% (Forza Italia, Ari, Ccd, Nuova Pescara) Mario C0LLEVECCHIO 43,7% (Pds, RiJondazIons, Psl, Verdi, Progetto Democratico)

BRINDISI Roberto PUCCI 49 ,1% Michele ERRICO 3(r,7% (Pds, Ppi, Pri, Ad, Patto, (Ppi, Pds, Lista Crvfcaf Cristiano sociali, laburisti, Psl) Cristiano-Sociali)

Silvio VITA 16,2% Raffaele DE MARIA 19,7% (Forza Italia, Art, Ccd.-f sdì) (An, Ccd, lista Civica)

PaOlnfosroptr

al voto, alleanze alla prova Domani andranno alle urne circa due milioni di elettori, per eleggere i sindaci di 49 comuni (tra questi 6 capoluo­ghi: Sondrio, Brescia, Treviso, Massa, Pescara e Brindisi) e i! presidente della Provincia di Massa-Carrara. Per il primo turno elettorale si vota anche a Ivrea, Aquilonia, Monte-sarchio e nella Provincia di Foggia. Alle 22 gli exit-poli del­la Rai, poi lo scrutinio. Dalle 23 le proiezioni per i risultati finali. Ultimo collegamento Rai alle 0.15. , ,

NOSTRO SERVIZIO

• ROMA. Due milioni di elettori domani'andranno, alle Mme'ped. ballottaggi per i sindaci,c.per il.prc-sidente della "Provincia di Màssà-Canrira, maanche per il primo tur­no elettorale: nella Provincia di Foggia e in tre comuni. Ivrea, Aqui­lonia e Montcsarchio Si potrà vo-

• tare dalle 7 alle 22 e lo spoglio del-:.ie sctTedgrYetjceftettuatojsub'tró

, dopo Jo chiusura dci.scggi. A quel­la stessa oYa; cioè àtlé22; l'Abacus

•' manderà-Infonda sulle reti Rai gli -, exit-poli. Poi, a partire dalla 23 e a

cominciare da Brescia, si avranno le proiezioni relative allo spoglio

dei ballottaggi nei sei capoluoghi , , interessati (Sondrio, Brescia, Trevi-, so, Massa, Pescara, Brindisi) e del- •' . la Provincia di Massa-Carrara. L'ul-. tima proiezione della nottata sarà

data alle 0,15. Già a partire dalla • prima proiezione verrà reso dispo-, nibile per ciascuna città il voto «mi-. nuto per minuto», cioè l'aggiorna­

mento in tempo reale sulla base . dei dati provenienti dalle sezioni •; campione, che potrà essere visua­lizzato ,in una parte dello schermo. Si riprenderà con l'informazione

' elettorale lunedi mattina: il Tg3 ' ; delle-12,avrà durata maggiore per ,' l'occasione. • '-- • • " - ••' -, ; Grande attenzione è puntata so-•• prattutto sul ballottaggio di Bre-'•• scia, per i candidati in lizza: l'ex

leader del Ppi, Mino Martinazzoli e il ministro dell'Industria, Vito Gnut-lonia e ivionicsarcnio ai potrà vo- ic proiezioni rciuiivc ano spoglio u ministro aen mausina, vuo unui-

Dal Ppi al Pds il sostegno al primario nella regione di Tatarella

Foggia, sfida alla Destra Grande coalizione per Pellegrino

ti. Decisivi, in questa caso, soprat- : tutto i voti moderati che il 20 no­vembre si coagularono su Angelo Rampinelli, un indipendente. Nes­suno dei due candidati ha fatto ap­parentamenti. Re ha dato indica­zione di votare scheda bianca. A Sondrio nella lotta tra i due candi-1 dati, quello del polo progressista ' Alcide Molteni e quello del polo di '• destra Giuseppe Camurri, saranno . determinanti gli elettori popolari (la lista ha ottenuto due domeni­che fa il 13,5% dei consensi). En- :

trambi i candidati hanno fatto ap­pello al Partito popolare che, pur non avendo dato indicazione uffi­ciale di voto, potrebbe alla fine propendere verso Molteni. La' bat­taglia sarà all'ultimo voto a Trevi­so. Aldo Tognana, candidato dei •' progressisti e del Ppi. dovrà sudar­

seli i voti, cosi come il leghista Giancarlo Gentilini. Infatti Re ha dato indicazione di votare scheda •• bianca, Fi, An e la lista civica di ex ; De hanno dato libertà di voto ai : propri elettori. Una curiosità: To- . gnana ha un avversario in casa. In- . fatti la figlia Maria Luisa aspira ad > un seggio in consiglio comunale

.comeleghista. ••.. > . • - : . ; ; .-' • Nella rossa toscana Re non po­

teva dire ai suoi elettori solo: votate . scheda bianca. E infatti per il sin­daco di Massa ha precisato: vota- • te scheda bianca oppure votate contro la destra, a favore dei candì-. dati di contro-sinistra. Insomma :

due opzioni. Anche se il segretario regionale, Carlo Paolini, ha pubbli­camente optato per la prima. Con ' questi voti il candidato di Pds, Ppi. :'• Ad Pri, patto Segni, Roberto Pucci

dovrebbe farcela sull'avversario della destra, Silvio Vita. Alla Provin­cia il candidato progressista, Fran­co Gussoni, se la vedrà con l'ex mi­nistro Enrico Ferri, che sarà soste-

' nuto dalla coalizione di destra. A '.' Pescara i popolari (10.5%) hanno • già scelto: appoggeranno il candi­dato progressista. Mario Collevec-chio, contro quello della destra, Carlo Pace, che è in testa di 3 punti esatti. A Brindisi ufficialmente le destre si sono unite per sostenere l'ex missino Raffaele De Maria con­tro Michele Errico, sostenuto da Pds, Ppi e.liste minori. Anche in questa cirtfl In scontro sarà all'ulti­mo voto, perchè le liste minori al primo turno ottennero il 30% dei consensi. Solo la lista Viva Brindisi (6,14%) ha già scelto di appoggia­re De Maria. ::.- •.••••.-"

Il comizio-evento che ha messo fianco a fianco sullo stesso palco Massimo D'Alema e Rocco Buttigliene è stato fatto per lui: Antonio Pellegrino, medico cinquan­tasettenne, è il candidato del fronte di centro-sinistra per la Provincia di Fogga ed accarezza il sogno di vince­re al primo turno. Contro di lui una destra divisa che ha perso male il primo turno delle amministrative e contro la quale ha preso posizione anche l'arcivescovo.

~ ~~ "~~ LUIGI QUARANTA ~~- " "

• FOGGIA. «Se qualcuno mi aves­se detto un mese fa che avrei parla­to da un palco insieme a Massimo

' D'Alema e Rocco Buttiglione, gli avrei dato del visionario». Si scher­miva cosi, davanti ai settemila fog­giani accorsi in piazza XX settem­bre martedì scorso per assistere al grande evento politico, Antonio Pellegrino, • candidato alla Presi­denza della provincia di Foggia della «Coalizione democratica e della solidarietà», l'alleanza forma­ta da Pds, Ppi, Verdi, dai «Demo­cratici di Capitanata» che raccolgo­no Ad, Patto Segni e Cristiano so­ciali, e dalla lista «Lavoro e Libertà» nella quale si riconoscono sia i so­cialisti del Si che quelli della Fede­razione laburista. A Foggia il primo turno delle elezioni provinciali (so­no chiamati alle urne 575mila elet­tori per eleggere anche 30 consi­glieri) è slittato di quindici giorni a " causa di un ricorso contro lo scio­glimento del vecchio consiglio, pri­ma accolto dal Tar e poi rigettato dal Consiglio di Stato • ,

Pellegrino, 57 anni, urologo di buona fama, primario agli Ospeda- • li Riuniti di Foggia, è l'uomo che ha : reso più facile un accordo politico ' che pure i diversi partner avevano ;' cercato con coerenza. Vicino alla sinistra senza militare in nessun partito, è stato subito ben visto dal­la componente di centro dell'al­leanza proprio per l'alto profilo

.. della sua storia anche professiona­le, che parlava chiaro sulla sua au-

•". torevolezza e sulla sua autonomia. r- E la sua corsa verso la presidenza "della Provincia è stata benedetta • anche da monsignor Francesco

^ Casale, arcivescovo di Foggia, ne-•; mico della camorra e propugnato-; re di una Chiesa sempre al fianco ; degli umili, che in pubbliche inter-: viste e nel privato colloquio con -Rocco Buttiglione ha mandato a , dire al Ppi che «un partito che affer­

mi di richiamarsi alla dottrina so-'' ciale cristiana, che vuole difendere •• ed attuare i principi di tale dottrina,

deve schierarsi su un fronte che sia ,; di difesa delle istanze delle classi ,. operaie». Una presa di posizione ' ' inequivocabile che ha fatto saltare

i nervi al deputato foggiano di An J. Paolo Agostinacchio, che ha parla­

to di «ennesima benedizione di Bandiera rossa e di Carlo Marx».

. Destra rissosa Ma la destra, che candida alla

, presidenza • della Provincia firn-' prenditore Francesco Fantini, ha

• anche altri motivi di nervosismo: : nei due comuni dove il 20 novem-' . bre si è votato (e dove si era pre-\. sentala divisa) è uscita con le ossa Z. rotte. A Lucerà non è neanche arri-.-; vata al ballottaggio (che vede con-;": frapposti invece Pds e Ppi), a Tor-• remaggiore il candidato di An ha

: raccoltoli 17.5?ó contro il 40.5% del

candidato di Pds e Ppi. E nono­stante per la Provincia corra unita in un unica lista, i contrasti tra le di­verse anime sono sempre più evi­denti, A Foggia Agostinacchio e il senatore del Ccd Gianni Mongiello cercano di difendersi dalle pretese egemoniche del vicepresidente del Consiglio Giuseppe Tatarella, ceri-gnolano, i cui fratelli sono uno edi­tore a Foggia di un microquotidia-

. no, l'altro europarlamentare e sin­daco della ex-roccaforte rossa.

L'ombra di Tatarella La scelta di Fantini è stata mal

digerita dai tatarelliani, tantoché il vice sindaco di Cerignola, cui era stata promessa la candidatura, si è dimesso con una pubblica, pole­mica lettera aperta. Forza Italia d'altro canto non ha mai assunto

. alcuna consistenza e cosi il Polo del buongoverno, che in Capitana­ta già fu sconfitto dai soli Progressi­sti in cinque collegi su otto alle po­litiche di marzo, rischia domenica una debacle. Sul palco del comizio D'Alema-Buttiglione-Pellegrino a mezza voce qualche dirigente del Pds accarezzava addirittura l'ipote­si della vittoria al primo turno. Del resto oltre ai due maggiori conten­denti in campo non c'è pratica­mente nulla: la sorella dell'ex coor­dinatore dei club Forza Italia che capeggia la lista di una scheggia impazzita del mondo ecologista, la ex capogruppo dei Verdi al comu­ne di Foggia che guida una coali­zione tra un altro pezzettino di am-biemtalisti, la Rete e un gruppo di fuoriusciti cerignolani dal Pds, e il candidato di Rifondazione comu­nista, l'ex sindaco di Troia Leonar­do Lioce. Per di più le cinque liste apparentate a Pellegrino gli assicu­rano in ognuno dei 30 collegi l'atti­vismo di cinque candidati contro uno solo della destra. Forse a Fog­gia da lunedi si potrà pensare con tutta serenità alle feste di Natale. -.

Intanto la Lega invoca nuove «scomuniche» da parte delT«Àwenire»

Ultimi fuochi a Brescia E Mariotto abbraccia Mino Si è chiusa ieri a Brescia la campagna elettorale per il ballottaggio. Per Gnutti comizio finale di Bossi. Per Mar­tinazzoli arriva Mario Segni,'che nel primo turno non era riuscito a convincere i pattisti locali ad appoggiare il fondatore del Ppi. Mariotto abbraccia Martinazzoli e chiede agli elettori di votare per lui. I leghisti, sempre più nervosi, alzano la voce e sperano in un nuovo arti­colo di «scomunica» sull' Avveniredi domani. ! "

• DAL NOSTRO INVIATO

SILVIO TREVISANI

• BRESCIA. Tre ragazzone si av-. volgono nelle bandiere della Lega . mentre il pullman biancorosso tap­pezzato dai manifèsti con la faccia del ministro dell'Industria alza il volume e urla a tutto spiano: vota -.• Gnutti sindaco di Brescia. Sul ban­chetto Il accanto sono depositati in bella mostra i giomalini propagan­distici pieni di «insulti» contro Mar­tinazzoli e il Pds: roba da anni '50. Tanto è vero che dagli ambienti le­ghisti in mattinata viene fatta circo­lare una notizia: sull'Avvenire di domenica 4 dicembre ci dovrebbe essere un'ulteriore «lettera di sco­munica» contro l'alleanza popola-ri-pidiessini. • •. •.-.• .;

Percorri duecento metri e i bar della zona raccolgono le scom­messe sul ballottaggio di domani. I bookmaker danno Gnutti 8 a 1, e Martinazzoli 1 a 0,8. Cioè se punti mille lire sulla vittoria del ministro dell'Industria ne vinci ottomila, se ne scommetti 800 sul Mino ne vinci solo 1000. E i soldi girano. Tutto scontato?, giochi fatti? L'unico dato sicuro è che Vito Gnutti si rivolge ormai senza troppi pudori a tutti, al punto che qualche sera fa durante un'assemblea pubblica in un quar­tiere periferico ha persino dichiara­to che in passato lui aveva votato molti partiti ma che in un paio di occasioni le sue speranze di eletto­re la aveva affidate al Msi. L'I 1,9% di consensi conquistati dalla giova­

ne Viviana Becccalossi evidente- ' mente fanno gola. Primo perchè ; An ha invitato i suoi elettori ad astenersi, secondo perchè la Lega è proprio rimasta sola. L'altro ieri ; sera doveva arrivare Giuliano Fer­rara, che invece all'ultimo momen­to si è sentito male, però al cinema Crocerà dove era previsto il comi­zio del ministro erano sedute igna­re e in attesa solo 80 persone.

Forza Italia ferma '•"•'-Insomma Forza Italia in questi

15 giorni non ha mosso un dito. E ieri sera Bossi ha parlato solo da­vanti ai suoi fedelissimi. Sul fronte antagonista le cose sembrano an­dare meglio e non solo per le quo­te dei bookmaker. Nel pomeriggio è arrivato a Brescia anche Mario Segni. Una rapida conferenza stampa per dire che lui era con Martinazzoli, anche se per la verità . al primo turno i pattisti locali, igno­rando le timide indicazioni di Die­go Masi, coordinatore lombardo, avevano detto no al fondatore del Ppi e si erano schierati con Angelo Rampinelli. Mariotto ha quindi par­lato degli scenari della politica na- ' zionale dichiarando la sua contra­rietà ad un ribaltone partitico-par-lamentare, e sostenendo comun­que di essere in linea di principio favorevole ad un governo istituzio­nale che in caso di caduta di Berlu­sconi prepari nuove regole per la

campagna elettorale e per l'infor­mazione televisiva e tenti anche di completare le riforme istituzionali necessarie. Segni ha criticato Butti­glione per la sua idea di allearsi con pezzi dell'attuale maggioranza e ha auspicato una grande allean­za di centro capace di accogliere culture e forze politiche diverse. .,;;:

Mino e i sindacati * Martinazzoli ; lo ha ringraziato

per la sua presenza aggiungendo: «Segni è un personaggio singolare nel panorama politico italiano, un politico cioè che crede più alle sue ragioni che alle sue convenienze».

. Nel tardo pomeriggio quindi il fon­datore del Ppi ha chiuso la campa­gna elettorale davanti ad un cine­ma Crocerà pieno di popolari e piediessini ricordando che oggi in Italia ci sono «grandi, forti e corag­giosi sindacati usciti vittoriosi da una durissima battaglia, che han­no costretto il governo ad accettare il valore, lo schema e la pratica del­la concertazione sociale», 'v •)• -',-.

Rivolgendosi poi alla Lega e alle argomentazioni anticomuniste usate negli ultimi giorni ha citato il cardinale Bevilaccqua che negli anni cinquanta esortava i bresciani «ad usare meno l'anticomunismo e di più il Vangelo». Infine una noti­zia dall'estrema sinistra per quanto

. riguarda l'atteggiamento che pren­deranno gli elettori del professor Manara, che aveva invitato a depo­sitare domani nell'urna una sche­da bianca: va segnalata un'iniziati­va presa all'Orn, dove un gruppo di operai tra cui diversi militanti di Ri­fondazione comunista hanno chiesto l'abbandono di qualsiasi posizione di equidistanza al ballot­taggio per impedire attivamente l'elezione di Gnutti. Un invito a vo­tare Martinazzoli quindi, anche se il nome di Martinazzoli nell'appel­lo distribuito davanti ai cancelli non è proprio stato scritto. • • .*•

Qui accanto, I sei comuni capoluogo In

. cui si voterà domani. Alle urne, ma perii rinnovo dei consigli provinciali, anche Massa-Carrara (ballottaggio)» Foggia (primo turno).

Ivrea

Insieme progressisti epopolari

DAL NOSTRO INVIATO

MICHELE RUOOIEBO

• IVREA. 11 «posticipo» elettorale ha sfiancato tutti: le tredici liste in corsa per i 30 seggi del consiglio comunale, come gli otto candidati a sindaco. Un rinvio deciso dal Tri­bunale che ha accolto il ricorso del Pri, inizialmente . escluso • dalla competizione. Dunque a Ivrea, nel­la patria di Adriano Olivetti che ne fu primo cittadino a cavallo tra gli, anni Cinquanta e Sessanta, 18mila elettori sono chiamati alle urne do­mani, dopo un lungo periodo di commissariamento. Il richiamo a Olivetti non è di circostanza. Due , candidati a Palazzo civico pervie e storie diverse si richiamano ai suoi ideali: un terzo, che mira ad un po­sto in consiglio comunale, ne è di­scendente diretto. - •;.;-• _ Nell'ultima quindicina ' di no­vembre i partiti hanno «sprintato», e si sono distinti per divisioni e astio quelli che a Roma sono allea­ti di governo. Della serie «ognuno per sé, Dio per tutti», come ha am­messo un grintoso Bossi martedì scorso nel suo comizio davanti a circa mille persone: «Il clima sere­no tra le forze di governo adesso è obbligatorio, perché bisogna far passare la Finanziaria. Ma dopo-...». E il capolista del Carroccio Paolo Astengo, 30 anni, confermata sua diffidenza verso gli «alleati», dopo il non invidiabile primato della dop- • pia «defezione» dei parlamentari canavesani, il senatore Matteja e il deputato Salino, nemici acerrimi di Gipo Farassino: «Meglio soli che male accompagnati».

La Lega per la poltrona di sinda­co punta su Arrigo Merlo. 28 anni, revisore dei conti, esperienza poli­tica zero, ma con un titolo di meri­to: è nipote (per ramo materno) degli Olivetti, Adriano e Massimo. I • sondaggi lo danno al 16 percento. : Una , soglia sufficiente, confida Astengo, per arrivare al ballottag­gio respingendo l'assalto del can­didato di An, Alberto Tognoli.

Ad Ivrea dunque An, Forza Italia e Lega si sono beccati dal gong d'i­nizio all'ultimo minuto, senza un attimo di tregua, neppure in nome del buon gusto, quasi fosse una questione tutta privata. Invece gli «altri» esistono e sono uniti: dal Pds • ai verdi a Rifondazione comunista, dai socialisti di Del Turco ai popo­lari e alla lista civica «Appello per Ivrea». Sulla carta i sei partiti hanno il 47,5 per cento da riversare al pri­mo turno sul candidato, il profes­sor Giovanni Maggia, docente uni­versitario, segretario della Fonda­zione • Olivetti, nonché direttore dell'Archivio Storico della stessa. Unica nota stonata sulla strada del­la grande coalizione, il mancato accordo per un manifesto elettora­le comune con tutti i simboli e il nome del candidato. Il che, tutta­via, non mette in ombra una strate­gia di larghe intese che non ha escluso il ricambio politico, come ricordava mercoledì sera il segreta­rio della Quercia cittadina Augusto Vino ad una platea di oltre 200 simpatizzanti progressisti, nel cor­so di un dibattito nella sala Santa Marta cui ha partecipato Luciano Violante. • .• • . • „ . • - . • •

Nel .clima unitario sorprende l'assenza di Alleanza Democratica che ha pagato pesantemene il ten­tativo di contenere il disimpegno del Pri. Di qui, la corsa in solitudine (e in affanno) del simbolo dell'E­dera, che candida il suo segretario cittadino Salvatore Zagami e che presenta in lista David Olivetti, ni­pote di Adriano. Per i repubblicani è una scelta tutta in salita e e Io si legge nei numeri: alla Camera Ad : ha ottenuto il 3,2 per cento contro l'I,2 del partito alle Europee. Certo, risultati sideralmente distanti, se si guarda al passato (come sembra­no aver fatto i seguaci di Giorgio La Malfa di Ivrea), a quel 10.5 per cento su cui si attestò alle politiche del '92 il partito dell'Edera., •

pagina ò l'Unità Politica Sabato 3 dicembre 1994

MASS MEDIA E POTERE. Bocciato di nuovo il piano editoriale. Taradash, Storace e Pilo contro i giornalisti. L'ex direttore generale querela la presidente

Fuori i tg: per Berlusconi c'è la troupe del presidente Nelle redazioni della Rai la protesta è ricorrente. Sempre più spesso le troupe della Rai, quando si muove Berlusconi, trovano le • porte chiuse: le Immagini peri servizi tv vengono Dot fomite . direttamente a viale Mazzini come alla Flnlnvest dalla-troupe , governativa». Ieri, però, Il caso è di nuovo esploso e rimbalzato a - -Montecitorio: I giornalisti della Rai hanno denunciato che anche all'Incontro ufficiale del Presidente del Consiglio con II ministro degli -.; Esteri Israeliano Simon Peres hanno trovato porte sbarrate. Non "• sarebbe stato consentito al Tg »... della Rai di svolgere II loro diritto- '•: dovere di cronaca. Tredici deputati -progressisti (primo firmatario • Fabio Mussi) hanno rivolto --'-'-'• • un'Interrogazione al Presidente del Consiglio: chiedono «se II fatto risponda al vero, se abbia - • -precedenti, se non ritenga, in -questo caso, di por fine a questa prassi Inaccettabile e che cosa Intenda fare per garantire II libero accesso di tute le reti televisive «" negli Incontri ufficiali». --«• ' Imbarazzata la spiegazione del . portavoce JasGawronskl: «Solo coincidenze».. . •• -, « m -

Una cabina di regia a Saxa Rubra

Sfiducia bis per Mimun al Tg2 Il Polo attacca la Rai, scontro Moratti-Locatelli Il direttore del Tg2, Clemente Mimun, è stato di nuovo sfi­duciato dalla sua redazione (69 no, 60 sì, 9 schede bian­che) . Ora del caso si deve occupare il Cda. Ma la Moratti annuncia: «Lo riconfermerò». Giornata nera per la presi­dente della Rai: accusata dalla maggioranza sui temi del­l'informazione, rilancia affermando che ha tagliato le li­quidazioni di Locatelli e Galimberti per le nomine giorna­listiche. E pronte arrivano smentite e querele.

SILVIA QARAMBOIS

•a ROMA. ' Sgradimento bis i per Clemente Mimun. A due settimane di distanza dal primo voto, la reda- ' zione del Tg2 ha ribadito la sua sfi­ducia nei confronti del direttore nominato dal Cda della Rai a set-, tembre. Un risultato che era nell'a­ria, tanto che già ieri mattina, a ur- • ne aperte, la presidente della Rai ' Letizia Moratti ha anticipato tutti: •Anche se Mimun verrà sfiduciato, ; lo riconfermeremo in Consiglio». Non solo: la Moratti ha aggiunto che considera «fuori luogo i giudizi anticipati». E lo stesso Mimun, che pure continua a rifiutare interviste all'Unità, è pronto a replicare alla sua redazione attraverso una di­chiarazione dettata alle agenzie di stampa: «Mi spiace dover prendere. atto di un secondo no a quello che ritengo sìa un rigoroso piano di ri­lancio del Tg2. Un progetto ambi­zioso sul quale riversare energie professionali e risorse». . •

69 no, 60 si, 9 bianche La redazione del Tg2, chiamata per la seconda volta al voto dopo la clamorosa bocciatura del nuovo direttore il 16 novembre scorso, si 6 di nuovo espressa contro la linea editoriale di Mimun in modo netto: 69 no, 60 si e 9 schede bianche (138 votanti su 141 aventi diritto). La prima volta il piano era stato re­spinto con 90 voti contrari, 41 favo­revoli e tre schede bianche. Vista la delicatezza della situazione in cui si viene ora a trovare la testata, l'e­sito della - votazione, secondo quanto prevede l'art. 2 della «Carta dei diritti e dei doveri dei giornalisti della Rai», sarà ora comunicalo dal Cdr al direttore generale, Gianni Billia, che informerà il consiglio d'amministrazione. E11 dovrà esse­re presa una decisione sul futuro della testata. -

Nonostante il risultato delle urne Mimun continua a considerare il

suo . piano editoriale, riproposto con alcuni aggiustamenti nei giorni • scorsi, «un piano dal quale ripartire per la riscossa di una grande testa­ta del servizio pubblico. Terrò con­to delle indicazioni dei colleghi e : farò mie tutte le proposte positive e -costruttive. Nel lavoro di tutti i gior-

, ni troveremo motivi di unità, di re­ciproca fiducia e di orgoglio». '

La reazione di Mimun, probabil­mente, si ispira più alle dichiara­zioni di Letizia Moratti che alla po­sizione • della sua redazione. La presidente della Rai, infatti, ieri • mattina lasciando San • Macuto (dove proseguiva la riunione della Commissione parlamentare di vigi­lanza) è stata netta: intende anda­re ad un braccio di ferro con la re- -dazione del Tg2. «Il • Consiglio d'amministrazione - ha dichiarato - riconfermerà la sua fiducia a Cle­mente Mimun. Misureremo le per­sone sui risultati, non con giudizi • anticipati che sono a nostro avviso fuori iuogo. 11 direttore sarà ricon­fermato e basta. Naturalmente do­vrà lenercontodelvotoequindi la- ' vorare anche in modo da capire le motivazioni che lo hanno prodot­to».

Maggioranza contro la Rai «Dove si vota per affondare quel­

li come Mimun?»: la domanda arri­va da un deputato di Forza Italia. Gianni Pilo, il «mago dei sondaggi». E sintetizza le polemiche contro la Rai che ieri si sono levate da parte

di esponenti della maggioranza contro la Moratti. Pilo contesta il fatto che «la Rai non considera de­gne di informazione le iniziative di Poma Italia». Francesco Storace (An) attacca invece Piero Badalo­ni, per la sua trasmissione sulla manifestazione del 12 novembre,: alla quale il giornalista aveva parte­cipato. «L'ho dovuto fare per una carenza d'organico in redazione -ha spiegato Badaloni - . E il diretto­re Carlo Rossella ha approvato il testo». Anche Marco Taradash ac­cusa: «C'è troppo protagonismo nei giornalisti», e parla di Bruno Ve­spa che a Chiaro e tondo sarebbe «assiso al centro come un impera­tore, contorniate da una serie di vassalli e valvassori». Poi il presi­dente della Vigilanza cerca l'affon­do contro // laureato di Paolo Rossi e Piero Chiambretti, che definisce «il massimo del conformismo Rai».

Pronto alla replica Vespa: «Cre­do che Taradash rimpianga il sen­so della misura dei Professori che non mi fecero lavorare per un an­no senza che un garantista come l'attuale presidente della Commis­sione battesse ciglio». La Moratti, invece, sembra alle corde: prende atto dei problemi, assicura che ne discuterà il Consiglio.

La presidente della Rai fa di più: incassa le accuse ma butta sul ta­volo anche le sue «vinone». E paria di nomine. Non la raffica di promo­zioni voluta da questo Cda, ma. quelle delibera dei professori», da poco scongelate: «Era inevitabile

scongelare le nomine giornalisti­che - ha dichiarato - . Ma i respon­sabili risarciranno l'azienda perché non erano legittime. E c'è già chi ha pagato. Gianni Locatelli, ex di- ' rettore generale e Paolo Galimber­ti, ex direttore del Tg2, hanno ac­cettato un taglio delle proprie liqui­dazioni». . • < ..•..i-., ",.

. Smentite e querele Prontissime le smentite e le que­

rele. «È falso, tutto falso - ha detto Paolo Garimberti - . Leggo sulle agenzie che la Moratti dichiara che io ho accettato una decurtazione del 20% a conferma che le mie no­mine non erano valide: ebbene, io ho firmato la transazione il 30 no­vembre e tutto questo non c'è». «Oltre che falsa, la dichiarazione del presidente della Rai è grave­mente diffamatoria e ho pertanto dato incarico ai miei legali di tute­larmi in tutte le sedi più opportu­ne»; fa sapere invece Gianni Loca­telli. «Non ho sottoscritto alcuna transazione - aggiunge - né, tanto­meno, ho accettato proposte che implichino da parte mia il ricono­scimento di presunte irregolarità: il mio rapporto di lavoro con la Rai è attualmente ancora in essere ed eventuali ipotesi transattive saran­no possibili solo ove venga ricono­sciuta l'assoluta limpidezza, corret­tezza e trasparenza del mio opera­re». A sera, una nota Rai: la sigla della transazione doveva avvenire ieri mattina ma, all'insaputa della Moratti, c'era stato un rinvio. •

Bloccati i nuovi incarichi nei tg regionali. «Non sono un passacarte, resto fino a gennaio e decido io»

E Billia sconfessa le nomine di Vigorelli «Non "faccio il passacarte»: Gianni Billia non ha firmato le nomine volute da Vigorelli e, quindi, non ha convali­dato neppure le «epurazioni». E così il direttore dei tg re­gionali ieri ha dovuto mandare un fonogramma urgen­te a tutte le redazioni: fermi tutti, non si sposta nessuno, restano i vecchi responsabili. Lunedì incontro tra Vigo­relli e Billia, ma il Cda chiede: valutare e approfondire quelle scelte. Billia all'lnps dal primo gennaio?

sa ROMA, Billia non ha firmato le nomine alla Tgr. E, quindi, neppu­re le epurazioni. È il direttore gene­rale della Rai a dichiararlo, aggiun­gendo che lui «non fa il passacarte» di Vigorelli. Gianni Bitlia, che tra un t mese lascerà viale Mazzini (la Cor­te dei Conti ha registrato il decreto .' che ratifica la sua nomina a presi- -dente dell'lnps), del pasticciaccio '. delle Testate Regionali non vuole sapere nulla: «Sulle nomine di Vi­gorelli è tutto da verificare. Il per- > corso non è mai iniziato - dichiara -

Billia lasciando San Macuto, al ter­mine della Commissione di vigilan­za - . lo non ho mai firmato niente, non ho avuto la richiesta formale e le nomine le fa la-direzione gene­rale, come dice la legge 206, non il direttore di testata, che le propo­ne».

Lo dice, e lo ripete. C'è una leg­ge, Vigorelli ha fatto solo una cir­colare alla sua redazione - sostie­ne Billia - per informare le redazio­ni delle sue intenzioni: «lo dovrò chiamarlo, vedere le sue intenzio­

ni». È il direttore generale che deve firmare le nomine, sia quelle varate dal Consiglio d'amministrazione, che riguardano direttori e vicediret­tori, sia quelle che riguardano le re­dazioni, decise dai direttori di te­stata. «Ripeto, non faccio il passa­carte. Non è cambiato nulla, per ora. Non c'è nessuna sostituzione, quelli che c'erano a Milano, Bolo­gna e Firenze rimangono: certa­mente li sposta il direttore genera­le, non quello di testata». •

Pochi minuti dopo che le agen­zie di stampa avevano battuto la dichiarazione di Billia, dalla reda­zione centrale della Tgr è partito un fonogramma a tutte le sedi: «Le nomine decise in questi giorni -era il tono del comunicato - saran­no operative solo dopo la ratifica del direttore generale». Insomma, indietro tutta.

Del resto anche la Moratti si era dichiarata molto fredda rispetto al­le decisioni di Vigorelli («ne discu­teremo in Consiglio») e il consiglie­re Cardini ieri ha dichiarato che

cercherà «di far si che il direttore generale non ratifichi questo tipo di nomine. Penso che Billia non le farà». E ha aggiunto: «Mi sento mol­to a disagio perché si tratta di tre miei amici, Roberto Costa, Franco Poggianti e Filippo Cicognani; ho chiesto a Billia di approfondire la vicenda perchè non voglio pestare i piedi a nessuno o menomare le prerogative di nessuno. Spero che Vigorelli giustifichi le sue decisio­ni».

E Vigorelli. che è intanto riuscito ad avere un incontro urgente con Billia (per lunedi) si affretta a «giu­stificare» il suo operato con un'in­tervista all'Agenzia Italia: «Lunedi ribadirò quelli che sono i poteri del direttore, in base all'articolo 6 del contratto di iavoro giornalistico. Sono assolutamente tranquillo perché tutte le nomine che ho fatto e che farò si basano su tre requisiti: professionalità, merito e assoluta indipendenza rispetto a schiera­menti politici c/o sindacali». Men-

Crisi ^'«Informazione» Sull'orlo della chiusura il giornale di Pendinelli

NOSTRO SERVIZIO

m ROMA. «Scoppia la pace socia­le», titolava venerdì L'informazio­ne. E ieri sembrava dover essere l'ultimo titolo del quotidiano roma­no: L'informazione rischia di segui­re le sorti dell' Indipendente. 11 do­cumento che annunciava, da oggi, la sospensione delle pubblicazio­ni, intatti, è pronto, annunciato ma per ora sospeso. L'auspicata rica­pitalizzazione del quotidiano diret­to da Mario Pendinelli non è anda­ta in porto. • • • • ; -

L'altro ieri sembrava quasi cosa fatta, nuovi soci assicuravano capi­tali freschi per risollevare le sorti del fallimentare progetto editoria­le: fra questi Sergio Cragnotti, presi­dente della Cragnotti & Partners. L'assemblea degli azionisti era fis­sata per ieri. Ma all'ultimo momen- ' to il colpo di scena: due dei vecchi soci danno forfait. La situazione precipita, la redazione si riunisce in assemblea, alle sedici il comita­to di redazione viene convocato dall'amministratore delegato Vitel­li. La redazione aspetta, ancora un'assemblea per ascoltare il ver­detto. Che, però, rimane sospeso. • Nel frattempo infatti il direttore ten­ta in extremis l'ultima carta e inizia la trattativa con l'editore. Le solu­zioni cercate potrebbero, però, ga­rantire un ultimo soffio d'ossigeno, utile per rimanere in edicola alcuni giorni. D'altra parte, so non si fosse sbloccata la situazione finanziaria, la chiusura deir/nforrnartone era -già stata «annunciata», da voci ri­correnti, per la fine del mese. Co­munque, i redattori del quotidiano di piazza del Popolo nescono a mandare in stampa l'edizione di oggi e lavoreranno fino alla fine della settimana. . Il quotidiano L'informazione ha pochi mesi di vita; il primo numero compare in edicola il 14 aprile scorso: quarantotto pagine forma­to tabloid, un piccolo globo terre­stre disegnato sotto la testata. Nel­

l'editoriale il direttore definiti; se stesso e chi il giornale ha voluto e pensato «liberali, democratici e cri­stiani» e saluta come «opportuna e giusta» la presidenza del Consiglio di Silvio Berlusconi. Quaranta mi­liardi il capitale iniziale, 450mila copie la pnma tiratura. L'Editonalc Omnibus, capitali dell'Opus Dei. chiama al vertice della testata il di­rettore del Messas^ero e due vice­direttori, Enrico Cisnetto (ex diret­tore di Gente money e Gente molo-ri. Rusconi) e Angelo Scelso (vice­direttore deH'Ossertxifore lonta­no). 1 vicedirettori hanno poi la­sciato l'incarico.

Alla redazione, una settantina di persone, Pendinelli porta anche professionisti del quotidiano roma­no che lascia, tra cui Ruggero Gua-nni. una delle firme della prima pa­gina à<ì\\'Informazione. Altissimi gli stipendi. A ridosso del «battesimo" in edicola l'assemblea degli azioni­sti annuncia un aumento di capita­le, fino a sessanta miliardi, entro settembre. Una ricapitalizzazione che slitta scadenza dopo scadenza e che ha tutta l'aria di non voler an­dare in porto. L'ultimo tentativo di riassetto azionario è quello di ieri.

, Quotidiano governativo. L'infoi-mozione fu tra i quotidiani (Ilgior­nale di Feltri, La gazzetta del Mez­zogiorno e alcuni quotidiani della Puglia) che non adenrono alle sciopero generale indetto dai sin­dacati il 13 ottobre. Ma fu l'unico a uscire in edicola. Nel corso della sua breve vita si è rifatto il «look-due volte. L'ultimo restyling, firma­to da Maoloni. aveva alleggento in maniera drastica la stampa delle pagine, inizialmente molto scure 11 mistero avvolge l'esatto ammonta­re delle copie \endute: i dati non sono mai stati comunicati ufficial­mente alla redazione. Ma «siamo al di sotto della sopravvivenza», dico­no i giornalisti. E cioè, intorno alle 15-20mila copie.

1° CONGRESSO NAZIONALE DI TEMPI MODERNI

3 - 4 - 5 DICEMBRE 1994 ILVA DI BAGNOLI - NAPOLI

INVENTORI DI SOGNI Giovani in movimento per il diritto al Lavoro,

al Sapere, per una Società Solidale

T E M P I moderni

ROMA

tre continuano fortissime le pole­miche e le denunce politiche e del­le amministrazioni locali contro quelle che vengono definite vere «epurazioni» di giornalisti scomodi. ' Vigorelli parla di «giusta rotazione» e «normali spostamenti». E confer- . ma tre sostituzioni: a Bologna Gianstefano Spoto (vicino ad An) , al posto di Fabrizio Binacchi (in ' quota Forza Italia, che passa al Tgl ) ; a Milano Giancarlo Gioielli a l , posto di Roberto Costa, che aveva fortemente polemizzato, fino a presentare le dimissioni (ma la re­dazione gli ha confermato la fidu-, eia), quando Vigorelli ha silurato tutti i vicedirettori; a Firenze Filippo , Cicognani (dalla sede di Parigi) al ì posto di Franco Poggianti, contro il quale sarebbero stati fatti «dossier-delatori da parte di giornalisti vicini alla maggioranza. Vigorelli non -conferma, invece, la promozione di Gianni Scipione Rossi (vicino ad An, leader del «Gruppo dei Cen­to») alla sede di Roma. 13 S.Gar.

Mentre aspettate l'ultimo album,

pensate al raccoglitore.

In edicola ** al prezzo

speciale di £.6.000

Sabato 3 dicembre 1994

IL RAPPORTO CENSIS.

E adesso a reggere il paese spunta la doppia repubblica Dov è finita la Prima repubblica visto che della Seconda le tracce sono poche7 Per il Censis, stando al suo annuale rap­porto, l'Italia viaggia in regime di doppia repubblica Un mix del nuovo, che non è riuscito ad avanzare, e che ha rètto so­lo perché ha trovato a sostenerlo antiche stampelle come le organizzazioni sindacali Nonostante tutto, però, l'economia tira A sostenerla potrebbe nuscire una neoborghesia sana unita a tradizionali rappresentanze sociali

MARCELLA

• ROMA. Achi ancora si interroga se la Prima repubblica è da ritener­si morta e seppellita e sui motivi per cui la Seconda stenta a partire ha deci&o di rispondere il Censis quella che stiamo vivendo è una doppia repubblica in cui convivo­no parti sostanziali dell una e del-l altra Ed il futuro almeno quello immediato non sembra capace di modificare questa situazione per alcuni versi anomala Su questo ra­gionamento di fondo si sviluppa per 617 pagine ricche di dati e ta­belle il 28' rapporto dell Istituto di ncerca presentato ieri nella sede del Cnel dal segretano generale Giuseppe De Rita e dal direttore Giuseppe Roma che hanno fornito una sorta di «ntratto meditato» del lo stato d animo nazionale Una fo­to in chiaro scuro in cui però la luce sembra alla fine prevalere

Passato e presente dunque non sono fin qui riusciti a produrre un soggetto terzo e del tutto originale Anzi il tanto decantato «nuovo che avanza» sarebbe davvero in affan no se non si fosse fin qui potuto ap­poggiare alle rinsaldate stampelle che già nel passato hanno costituì to I ossatura della società civile

Cosi la bamhtà della politica at tuale caratterizzata da un immagi­ne del potere che diventa potere di immagine tutta giocata sul rappor to individuale sul referendansmo sul rapporto diretto eletto-elettore sul marketing e sui sondaggi dalla ossessiva ricerca del plebiscito si scopre di colpo insufficiente e non nspondentc a quanto accade nel Piese Si arriva cosi ad un recupe­ro del molo dei sindacati dei parti ti delle associazioni che dal basso riescono a condiziomre chi gover na -La trattativa dell altra notte ha detto De Rita e dovuta al fatto che

CIARNELLI

la politica ne sapeva meno del sin­dacato È un segnale della crisi del­la politica che contranamente a quanto si pensi soffre di poca au­torità e non di troppa»

E l'economia va Se questi sono i presupposti è

evidente che la piramide che fin qui ha rappresentato lo Stato e i suoi poten e destinata ad essere sostituita da una «poliarchia Tutti possono e hanno il dintto di conta re di più Questa richiesta che vie­ne forte da basso è giustificata da alcuni fenomeni in controtenden­za nspetto ali iter dell attuale politi ca e e una ripresa dell economia fondata -ha detto De Rita- su un meccanismo strutturali3 e psicolo gico solido molto diverso da quel­lo che accompagnò la rinascita del dopoguerra Allora si trattò di su perare I handicap di un pregiudi zio che voleva questo Paese abita to da uomini servili di sene B Quella di oggi non ù più gente che galleggia sulla congiuntura ma che lavora per costruire un sistema soli­do fondandolo anche su un ciclo della solidaneta che non va assolu­tamente sottovalutato I risultati sono quelli che 1 economia italiana sta raccogliendo I mercati interna­zionali sono invasi dai nostri pro­dotti e la nostra locomotiva sta oer affiancare con una «vibrazione (or-te quelle europee E questo nono stante lo Stato si st,a disarticolando in tanti «pacchetti indebolendo il ruolo della politica Ma tutto que­sto non sembra rassicurare gli ita liani Molti preferiscono fare da «osservaton piuttosto che parteci pare Prevale la paura di perdere anche il poco che si ha piuttosto che rischiare per ottenere di più E cresce la paura pura e semplice

Cosi la gente continua a credere che la cnminalità sia in crescita (ed invece è in progressiva dimi­nuzione dal 91) che le forze del male condizionino la vita di tutti e, quindi per fermarle bisogna far sempre più ricorso a maghi e fat tucchiere che \ diversi vanno evita ti e non aiutati Di qui la grande ri­chiesta di di pene più severe (fino alla pena di morte) il ncorso cre­scente a psicologi e tranquillanti per cercare di vincere I ansia che si sta trasformando in angoscia A questi cittadini bisogna mandare messaggi tali da nuscire a comvol gerì nella riorganizzazione del tes­suto sociale e dello Stato

Spazio al neoborghesi Comunque ha aggiunto De Rita

«quella che stiamo vivendo non e una positiva congiuntura ma una ripresa vigorosa di lunga deriva che può inorgoglirci e per questo occorre sfruttare il momento favo­

revole Ma visti gli evidenti limiti del nuooamo chi può accettare la sfida di sfruttare il momento' Co me rilanciare in un circolo virtuoso la responsabile partecipazione eoi lettiva9 II testimone secondo De Rita passa nelle mani di una classe neoborghese sana che ha tutte le potenzialità per poter emergere in sieme alle rappresentanze inter medie che hanno ritrovato nuovo vigore La ricetta vincente e dun que un miste" della parte più viva dclh neoborghesia (molto vitale nella sfera economica ma ancora restia ad impegnarsi in politica) abbinata alla crescita dello spinto comunitario ed al potere delle au tonomic locali delle Camere di Commercio delle associazioni di categoria delle organizzazioni so cialiche concorrono a rapprescn tare la coscienza collettiva e ginn tcressi dei cittadini tutti soggetti abitualmente nfiutati come intarlo cuton da chi segue la cultura aziendahsta II primato della tessi tura dunque alle forze sane del Paese che hanno prodotto ed ope iato senza assaltare la diligenza Da questi «soggetti intermedi può nascere il costruttivo confronto con 1 individualismo di massi ed il decisionismo mercantile fino ad arrivare ad una «Costituente civile

Investì in libertà Versa il tuo contributo

sul c.c.p. 55108005 intestato a: A.I.R. Associazione ascoltatori di Italia Radio Via delle Quattro fontane, 173- 00184 Roma

Sostieni Italia Radio

KaliaRadio

uliiti 90 9 88 ', Pniimi 91 8

Asti 9(1 9 (iviluvimliiii 9.

Bnn 8 /7 "" I inpoli IO SU'

Biella 90 9 lemuri 8/ 4

Boloqmi 87 S/9-1 4 Utenze 10S 8

(nllmmniio 104 3 b i l i 8/ 4

(IVÌIUVIIKIIKI 98 9 Monlovn 10/ .'!

Milimo 91 I'IMOKI 104 8

Mollumi 8/ 4 Pini» 104.8

Nii|)(ili 88 6 Riivcnmi fi/ 4

Pdloimo 10/ /S Rumili 8/ 4

Sun Minino 8/

VCKCIIÌ 909

" in Italia . In 617 pagine l'istituto di ricerca «fotografa» l'Italia La crisi del «nuovo» in politica e l'economia che va

Lniia pagina 9

Anziani

Più pensioni di vecchiaia In calo l'invalidità

» ^^^^t<>^^;:

• ROM\ Che ci fosse bisogno di una riforma del sistema pensionistico emerge anche dai da ti del rapporto Censis Non eerto nel modo co me I ìveva pensala il governo "omunque i dati parlano chiaro Scende il numeio degli issieu rati del fondo lavoratori dipendenti e di quello dei lavonton autonomi dell Inps mentri au mentano leggermente gli iscritti ai fondi speciali (telefoni imposte consumo cHtricit ì volo trasporti pubblici) e ali Inpda Per tutti invece aumenta I imporlo delle pensioni p ig ite 1 dati elaborati dal Censis confermano un rapporto •critico tra ammont ire dei contributi e pensio­ni nel 1993 i primi hanno coperto solo il 69 5 per cento delle prestazioni del tondo pensioni lavoratori dipendenti mentre nel 1981 l icoper tura era pan ali 81 4 per cento Le pensioni in questione sono in complesso poco più di dieci milioni per un importo medio di 8"0 000 re Di queste le pensioni al minimo (circa 600 000 li re) o inferiori sono più di quattro milioni (42 6 percento del totale) mentre quelle suptnon a due milioni di lire al mese sono 414 000 (il 1 1 percento)

Le pensioni di invalidità risultano in ea o an che ne1 1993 ( 72 000 contro le 78 000 de' 1992 e le 183 000 nel 1980) mentre si incrementano quelle di vecchiaia (166 000 contro 42H 600 del 1992 ma risultano in calo i lavoratori dipcnden ti e in crescita gli autonomi) Il rapporto tra in validità e vecchiaia indice dell assistenzialismo presente nelle vane regioni sembra ridirnensio narsi anche in quelle zone (Basilicata barde Una Molise) dove le pensioni di invalidità fino atre anni fa erano perfino il triplo di quelle di vecchiaia Brusca frenata infine nellf pensioni anticipate dalle 14 300 liquidate nel 1992 ima 25 000 concesse per legge) si 6 scesi nel 1993 a 2 315 la cifra più bassa degli ultimi otto anni

Giovani

Futuro incerto e soli. Il 42% non vuol crescere

Informazione

È arrivata l'ora dei sondaggi Giornalisti? Ok

i • KOM\ Il Cens s h i tatto un incursione in che nel pianeta giov ini Dovuto Ad essi spette ra infatti di gestire quanto -,li adulti di oggi nu saranno a costruire Non sono giovani (elici quelli che escono d ìlla fotogr ili ì del Censis Le nuove generazioni intrippo! ile tra il noiso confort familiare e le incerte prospettive sociali hanno spesso atteggiamenti eontr iddit ori L 89 per cento e soddisfatto del periodo che sia vi vendo ma il 42 per cento non vuole divent ire adulto I 92 percento giudica positivo il rappor oeon i genitori perù il 70 percento alfcrma che solo con gli amici può pari ire libcr unente La famiglia però e il soggetto the più h i m inte nuto aperto il canale di comuuic vione con le nuove generazioni Tuttavia i unni del soci ile la tendenza ad inibire ogni tensione con toni portamenti negoziali la crescente 'unzione di agenzia di servm attribuita ali i famiglio ne hanno ridotto la capacita educativa e gli sp izi di comunicazione e di contronto sulle questioni valoriali

Cresce in confronto al 19^1 l i sensibilità verso la pollile i ed il soci ile m i si riduce 11 quota di coloro che leggono i quo idi ini Au mentano le risorse disponibili da 127 000 a 140 000 lire al mese) ma diminuiscono i ind i zionali consumi culturali (vi il ire musei e me stre) e di abbigliamento nspetto i quelli più propriamente di socializzazicnc (discoteche bar birrerie] Segnali questi the sembrino in dicare prop'io tra ì più giovani 11 treseita di un bisogno di socializzazione soddisfatto tutt ivi ì in termini autoreferenli Bisti pensare che il t ' per cento dei giovani intervistiti ifferma di esprimersi con gesti e linguaggi comprensibili solo dal gruppo di ìmici the frequenti segnile di un disagio che spinge ili ì solitudine

Un grande problema per i giov ini resta quel lo del lavoro II drastico ridimi nsion munto dei contratti di formazione lavoro sono diminuiti di circi 274 000 unita tra il JOcil 93 e I approdi stato ò p issato d die 329 00 unii ì del 1990 alle 419miladell993

WG

n KOM \ Il sontl ìgg o e dive i i in n i H strumento indisp is il le 11 unto lic n< gli ul timi due inni I i quot i ('ci I i u n o di nd igg politico tlcttor ili t d opin i [ ss i i 1 il _ il Iper te ut e el n e le i _ " 1 i l irei i h il 5 ( )de l l l i l 4 Li nltv i il r i| port le I (. nsissj toline ind ielle le sp i/n sulle | mi e ] *, le de giornali e delle cei| ertine u sond igg t p i s s t o d il 56 2 per tento del ' - . ì l l M i e i e nlielel 91 L i gente insomm i vu l s i | i n scmpei li presto qu isi in lempe re il ti tu I t miei s v i O A I unente il pi ino p s e i p lit e i (b isti pensare ili interesse he Ics m incile solo e, lesi poli ili i se elen I K i gii con sult i/it ne elettor ile n i t r i n i si im n u l l i fast in cui il sontl ìgi i e t t n s it t< su ut

Il 19 )4 e st ito u 1 inni he In ss I | i > blem i dell icemunic iz ( ne tlels ut I eost mie niente n primi ] tn< e l i i u leu/ ì ed un ì con lutti il 11 el i ni n Ir v ni il e un precedente rise ontit I L,I m il S sete nd< ilCtnsis sembrili! issent ci ilio se n i n dcl l i gr inde riflessione su desi m d« Il i te munit i /ione t i me st qu st i \tsse I \ t i mti n< in i ne nost Ulte quest I < | mu ne pi bb1 e i e propensi i giudit ire | i siiiv ina lite l i t r i live ro D i un ind iginc et ndt li ne I i| nlt se -s su un e impione di 1 3(>i il ili mi e i sult ì che il f ; s. per t t nto ntitnt i te t t i i l i le M A lot ic i giornalisti il 19 J pei cel i I b i s ! n / i se nei to il 1 5 p t r t tn loe l t t i s unente se netto

Per qu i ite ngu ird t It i isiniss n e visve nel 9 i il ni iggioit stiteessi elise ss 1 ille ir ì missK ni eli ittu ihl nhc I innc ] n lm l i e it i

su temi di più comune lite li ss nenlie l i in 11 Tv vent i I iti ì di gntl 11 li t is | te i per aule litici e elit l tnuntt st n / i ( i l i s no in disc cs i

Z /(.

pagina 1 0 l'Unità tà

TORNA IL MOVIMENTO.

I in Italia Paura, tensione, il timore dell'isolamento politico ma anche voglia di imporre soluzione ai problemi della scuola

Sabato 3 dicembre 1994

Le mille forme d'una stessa protesta • ROMA. Si erano preparati per lo sciopero generale del 2 dicembre, ma avviata a buon porto la trattativa tra governo e sindacati, gli studenti han­no non hanno voluto abbandonare la piazza. Molte manifestazioni già in­dette dalle scuole, volevano segnare la fine del momento più caldo della protesta, quella delle occupazioni e delle autogestioni. Ma anche sottoli­neare che i motivi della protesta studentesca sono ancora tutti in piedi.

A Genova gli studenti sono scesi in piazza per chiedere uno sciopero , generale sulla scuola; a Ban come in altre città, invece, gli studenti hanno partecipato ai cortei dei Cobas e dell'Usi che non hanno condiviso l'inte­sa raggiunta. Nella città pugliese c'è stata anche una triste coda di inci­denti tra manifestanti di destra e di sinistra e poi con le forze dell'ordine. Insomma quello che si è cercato di evitare nel corso di tante manifesta­zioni pacifiche e festose è accaduto alla fine, anche se il caso di Bari e iso­lato. Dappertutto a Bologna come a Genova, Rovigo, L'Aquila, Torino e altre città piemontesi, si è trattato come al solito di cortei pacifici. - -

Due comunque i segnali che vengono dalla lotta degli studenti; il ti­more di restare isolati nella loro battaglia per una scuola migliore e più vi­vibile; la volontà di mantere in piedi i loro obiettivi anche dopo la fine del­la fase calda della protesta. Se c'è un modo farsi sentire anche senza oc- ' cupazioni e autogestioni gli studenti lo stanno cercando. Di qui gli ap- ; puntamenti prossimi: il 7 dicembre assemblee cittadine in tante città, tra cui Roma, Napoli, Firenze. Il 6 a Roma è in programma anche un incon­tro con i parlamentari progressisti nella sede della Cgil. Dal 9 all' 11 si svo-gerà a Milano l'assemblea nazionale dell'Uds per fare il punto sulle rispo­ste al questionario. E mentre l'Uds annuncia per i prossimi giorni esposti in alcune procure, contro quei presidi che «sì sono resi protagonisti di una campagna di intimidazioni verso questo movimento»; comincia ad arriva­re anche il bilancio dei danni arrecati alle scuole occupate. A Roma sono stati segnalati in diversi istituti. Gli studenti invitano a non «generalizzare e strumentalizzare» questi episodi. «Comunque - afferma Mattia Diletti del­l'Uds - il modo in cui si lascia una scuola è anche il segno di come hai vissuto l'occupazione. Se qualcuno l'ha presa come uno scherzo, al Vi­sconti, invece, gli studenti hanno prefino imbiancato le pareti».

V. Riforma degli esami An e Forza Italia contro D'Onofrio

LUCIANA DI MAURO

Studenti In piazza a Bologna. A lato, le forze dell'ordine durante la protesta di Bari

A Bari, una mattinata dì «cariche» Diecimila sfilano davanti ad An e scoppia il finimondo Alla fine della manifestazione studentesca a Bari, sotto la sede di Alleanza nazionale, è scoppiato il finimondo. Uno spezzone del corteo entra in rotta di collisione con un gruppo di ragazzi del Fuan e per tre volte la polizia va alla carica, senza formale preavviso, raggiungendo e malmenando anche altri studenti. Bilancio: cinque po­liziotti contusi, quattro studenti finiti al prontosoccorso, un auto della polizia con i vetri rotti.',.

LUIGI QUARANTA

i BARI. «Ho visto gli agenti della . tro i poliziotti. Bilancio finale cin-Digos che cercavano di trattenere i ; celerini: loro ci conoscono, stanno davanti alle facoltà ed alle scuole . da giorni, sanno che questo non è • un movimento violento, ma non ' c'è stato niente da fare, e le cariche : si sono susseguite con grande vio­lenza». Trema ancora per la paura e per la rabbia la voce di Daniele, nei corridoi della facoltà di Lettere pochi minuti dopo la brutta con­clusione di una mattinata aperta ' invece da un grande e corteo di studenti medi e universitari. - ; p

La manifestazione, diecimila al­meno, su questo concordano le sti-

que poliziotti contusi e quattro stu­denti un pò più gravemente am­maccati, curati al pronto soccorso (dove però almeno una decina di studenti hanno rifiutato di farsi por­tare per paura di essere denuncia­ti). Un ragazzo fermato e poi rila­sciato. Un auto della Polizia con i vetri rotti, e l'improvviso ripiomba-' re della città in un clima di tensio­ne che a Bari non si respirava da molto più di dieci anni. - -

Numerose le reazioni. Prima fra tutte quella dello spezzone più du­ro del movimento: un'area che da­gli studenti di Lettere sfuma senza

me di organizzatori e Questura, '• confine apparente nelle «Fucine aveva attraversato il centro e si era pacificamente sciolta in piazza Li­bertà, davanti alla Prefettura, dove c'è la lapide che ricorda l'assassi­nio di Benedetto Petrone, il giova­ne comunista ucciso il 27 novem­bre del 1977 fa una squadracela uscita da una vicina sede del Msi. . Quella sede missina c'è ancora, oggi è la sede della federazione ' provinciale di Alleanza Nazionale, e proprio 11 sotto ieri mattina c'era un gruppo di ragazzi del Fuan. - •

Uno spezzone del corteo stu­dentesco, quello egemonizzato dal " centro sociale «Fucine meridiona­li», rifluiva dopo lo scioglimento del * corteo verso l'università, quando < tra i due gruppi è volata qualche ; parola, e poi ci sono andati di mez­zo gli agenti di Polizia (lasciati irre­sponsabilmente solo in quattro in -un giorno di manifestazioni) che presidiano la sede di An. A quel punto lungo tutta via Andrea da Bari, la strada che gli studenti dei < centri sociali stavano percorrendo • verso l'università, è scoppiato il fi­nimondo: per almeno tre volte e senza formale preavviso la polizia ha caricato raggiungendo e mal­menando anche altri studenti che, dando le spalle alla zona degli scontri stavano raggiungendo pa­cificamente l'università. , ' '

In alcune delle traverse di via Andrea da Bari sono aperti dei cantieri stradali e 11 un gruppo dei manifestanti si è rifornito anche di pietre che sono state scagliate con­

meridionali», che ha occupato l'a­teneo e ha annunciato per domani una nuova manifestazione «contro il governo Berlusconi e gli accordi truffa sottoscritti dai sindacati». Po­sizioni diverse, miranti in primo luogo a consolidare un.indirizzo non violento del movimento, sono state prese dalla Unione degli stu­denti, dalla Sinistra giovanile e dai giovani di Rifondazione. Infine i parlamentari • baresi progressisti, popolari e di Rifondazione espri­mono: «Forte e viva preoccupazio­ne» per gli incidenti e chiedono «l'apertura di un confronto stabile e permanente con il movimento degli studenti, per capire le ragioni ed insieme individuare risposte». -

Un confronto del quale si avver­te un grande bisogno: c'era grande disorientamento giovedì e ancora più ieri nelle scuole baresi, specie dopo l'annuncio della revoca dello sciopero generale. La sensazione piacevole di aver partecipato ad un grande movimento capace di sconfiggere l'arroganza del gover­no Berlusconi, si associava alla preoccupazione di vedersi ora la- ' sciati da parte da un sindacato che al tavolo della trattativa non sem­bra essersi fatto carico di nessuna delle rivendicazioni di questo mo­vimento. E cosi ieri a Bari i centri sociali riuscivano a trascinare molti a gridare slogan contro il sindaca­to. Il primo tempo di un film già vi­sto, del quale tutti sperano di non vedere il seguito.

Torino insìste, trentamila in corteo Di nuovo in piazza: no al progetto del ministro Trentamila studenti torinesi sono tornati in piazza per protestare contro il decreto D'Onofrio. Alla testa del maxi-corteo numerosi gruppi di autonomi e dei centri sociali. Una grande manifestazione pacifica che ha fat­to registrare soltanto alcuni minuti di tensione a Porta Nuova tra un migliaio di studenti, che intendevano oc­cupare i binari della ferroviaria, e le forze dell'ordine. Cortei studenteschi a Cuneo a Vercelli.

DALLA NOSTRA REDAZIONE

MICHELE RUOatERO

Lasciamoli sfogare ' mi, una «costola' m TORINO. questi ragazzi», aveva detto tra il se­rio e il faceto fa il provveditore di Torino, De Rosa, all'indomani del­la manifestazione di sabato scorso che aveva portato in piazza dieci­mila studenti. Preso alla lettera: ieri mattina, gli studenti erano molti di più, almeno trentamila, secondo stime concordi di organizzatori e Questura; diecimila in più rispetto al grande corteo del 19 novembre che ha segnato la ripresa della contestazione studentesca su vasta scala negli istituti superiori (in au­togestione e in occupazione) e nell'Università di Torino. ,

Un serpentone pacifico (anche se non sono mancati momenti di tensione tra gli organizzatori e le forze dell'ordine), quello di ieri, che ha mandato in tilt per un paio di ore il traffico nella zona centrale della città e che ha costretto anche alcuni convogli ferroviari a ritarda­re la partenza, quando un'ala del corteo è penetrata nel grande atrio della stazione centrale. Si trattava di un migliaio di studenti e autono-

staccatosi dal concentramento finale di piazza San Carlo, che ha improvvisato un comizio. Immediata la reazione delle forze dell'ordine. Un doppio cordone di agenti ha impedito l'ac­cesso ai binari. Un muro contro muro che non è degenerato, nono­stante lo scoppio di alcuni petardi e qualche spintone di troppo da una parte e dall'altra. Attorno alle 12,30, la manifestazione si 6 sciolta alla spicciolata per rifluire verso Palazzo Nuovo, sede delle Facoltà umanistiche, dove qualche minuto prima un presidio organizzato dal Fuan e dal Movimento giovanile Forza Italia era stato invitato a tra­slocare dal questore per evitare «contatti» tra i due gruppi. Un prov­vedimento definito un atto di vio­lenza dai giovani di destra.

Accanto agli studenti in corteo sono comparse le sigle del coordi­namento autonomo dei disoccu­pati, delle aree del movimento au­tonomo, dai Cobas della scuola ai Cub, al Centro Murazzi e al Centro sociale Gabrio, all'interno di una

manifestazione che di metro in 'metro ha preso una spiccata ten­denza antigovernativa di gran lun- , ga superiore all'ostracismo con cui, è stato accolto il decreto del mini­stro della Pubblica Istruzione D'O­nofrio, contro cui_ comunque il grosso del movimento studentesco si 6 ancora una volta scagliato. In , un documento congiunto, Uds, si­nistra giovanile e giovani comuni­sti, sottolineano «l'opposizione fer­ma all'autonomia finanziaria che rischia di diventare strumento di depotenziamento della scuola pubblica e di svendere il sapere agli interessi dei privati». Dello stes­so tenore le voci raccolte tra i gio­vani: «è una lotta contro una scuola di serie A per i ricchi e una di serie B per i poveri, contro la Finanziaria che taglia fondi all'istruzione», altri hanno aggiunto: «Vogliamo una scuola egualitaria e gratuita».

Ma, dietro slogan «Berlusconi, Bossi e Fini farete la fine di Mussoli­ni» era impossibile non distingueva anche una risposta forte alle vio­lenze che hanno scosso le scuole di Torino, dai licei Alfieri, Gioberti, allo storico D'Azeglio, dove sono comparse svastiche naziste e si è avuto un principio d'incendio al portone, all'istituto Guarini, teatro di un pestaggio ai danni di due stu­denti da parte di giovani con il vol­to coperto. Uno è stato identificato e arrestato dai carabinieri. Si tratta ' un minorenne Giuseppe D.V., 17 anni, che fa parte dell'ala dura del­la tifoseria bianconera, «i Drughi», con posto «riservato» in curva Sci-rea. Cronaca recente che purtrop­po ha registrato anche un episodio

di intolleranza religiosa: un croci­fisso bruciato in una classe del li­ceo scientifico Galileo Ferraris. Sul­la vicenda è intervenuto anche «L'Osservatore Romano- con un ar­ticolo del suo direttore Mano Agnes, preoccupato per l'indiffe­renza dei media, in cui si chiede se il gesto potrebbe essere «la punta di un iceberg di un nichilismo, che nega ogni valore». - •.'.

La protesta studentesca ha per­corso anche le strade di altri capo­luoghi piemontesi, da Cuneo a Vercelli. Nella capitale della Gran-da circa 2mila giovani, tra cui stu­denti di Mondovì e di Dronero, hanno manifestato nel centro della città; un altro migliaio ha dato luo­go ad un corteo a Vercelli, dove ha avuto luogo un comizio sotto l'egi­da del comitato studentesco.

• ROMA 11 ministro D'Onofrio as­saltato dai presidi, rischia di ritro­varsi senza maggioranza, sorto at­tacco da parte di An e Forza Italia. L'Anp romana con in testa il presi­dente nazionale dell'associazione dei presidi, professor Rembado. ha chiesto la sua testa. Quasi conlcm-poraneamente alla commissione cultura della Camera. Forza Italia e Alleanza nazionale sono partite al­l'attacco del ministro, nonché del disegno d: legge sull'abolizione degli esami di riparazione, appro­vato a larghissima maggioranza dal Senato. In sostanza chiedono di levare di mezzo il disegno di leg­ge che introduce i corsi integrativi, dispone che possano svolgersi du­rante l'intero anno scolatico, modi­fica in sostanza il calendano scola­stico, inserendo le attività integrati­ve nella normale attività didattica. E soprattutto per la pnma volta de­centra alle Regioni alcune funzioni amminis'trative in materia di razio­nalizzazione della rete scolastica.

Il ministro della Pubblica Istru­zione nell'aula del Senato aveva dichiarato che i due provvedimenti sono contestuali. Il decreto, infatti, con le modifiche apportate dal Se­nato abroga per un anno gli esami di riparazioni, mentre l'abrogazio­ne «a regime» e contenuta dentro il ddl. In pratica il legislatore ha detto al ministro: approviamo il decreto a patto che sia accompagnato da un provvedimento che ne consen­ta l'attuazione A favore dei due te­sti avevano votato in Senato quasi tutti i gruppi Fi. An, Lega, Ccd: mentre il gruppo dei prpgressisti federati aveva votato a favore del ddl e si era astenuto sul decreto. Ri-fondazione, invece, si era astenuta sul ddl e votdto contro il decreto.

Ora con il passaggio all'esame della commissione Cultura della Camera, An e Forza Italia dicono' è tutto da nfarc. Il primo attacco è partito da Valentina Aprea. capo­gruppo di Forza Italia. Ha invoca­tola la totale delegificazione, visto che si va verso l'autonomia scola­stica. «1 progetti in esame - ha det­to - vanno nella direzione oppo­sta». Non sta bene a forza Italia che gli istituti secondari superiori siano «tenuti» ad attivare interventi didat­tici ed educativi, si preferisce una formulazione meno cogente, co­me «attivano» Non va bene nem­meno la norma, in cui si dice che i corsi si fanno durante rutto l'anno scolastico. - • •

Ma soprattutto, essente la Lega. Alleanza nazionale e Forza Italia si sono scagliate contro l'articolo che introduce un elemento di regiona­lismo. Le norme sul decentramen­to sono per Valentina Aprea «un vero e proprio scippo dell'autono­mia scolastica». E al relatore, il po­polare Zen, che le ha fatto notare forzista che stava esprimendo rilie­vi fortemente critici sul testo, nono­stante fosse una rapporesentante delle forze di maggioranza; Aprea ha risposto che il disegno di legge in esame «non è stato presentato dalla maggioranza». Angela Napo­li, deputata di An, ha nncarato la dose. Le norme sul decentramen­to; «Non possono essere condivi­se». «La forza politica che rappre­sento ha sempre rilevato - ha affer­mato - l'incapacità delle regioni e non si comprende come nelle con­dizioni attuali, in prossimità delle elezioni amministrative, possano provvedere alla razionalizzazione scolastica».

Se questi sono gli umon di An e Forza Italia, vuol dire che la verifica - che la Lega vuole su federalismo - 6 di nuovo partita all'insegna del­lo scontro all'interno della maggio­ranza.

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA Provincia di Modena

Tel. 059/790221 - Telelax. 059/790771

ESTRATTO BANDO DI GARA Questa Amministrazione Comunale ha Indetto una licitazione privata per l'aflida-mento della gestione di alcuni servizi inerenti alla reiezione scolastica. Importo globale presunto a base di gara L. 533 613.000 oltre Iva Durata: 1" gennaio 1995-30.06.1998. , Procedura d'aggiudicazione: Art. 36 • 1* comma - lett. A della Direttiva 92/50 a lavoro dell'offerta più vantaggiosa sotto il profilo economico. Scadenza termine presentazione richiesta di partecipazione' ore 12 00 del 16.12.1994. A corredo della domanda dovrà essere allegata la documentazione indicata nel bando integrale. Copia integrale del bando può essere richiesta all'Ufficio di segretena comunale.

Castolvotro di Modena. I) 1 12 1994 IL SEGRETARIO COMUNALE (Ghelfl Don. Marco)

UNO BIANCA. L'agente della narcotici ammette una parte dei delitti, Vitali incontra i parenti delle vittime

Chi c'è dietro? Questura al setaccio Serra annuncia novità L'agente della narcotici Occhipinti ammette solo parte dei delitti della Uno bianca che gli vengono contestati. L'inchie­sta continua a ritmi forsennati. Interrogata da ieri pomeriggio Eva Mikula: s'indaga sui rapporti coi servizi. E la Questura è passata al setaccio dallo staff guidato dal prefetto Serra, che annuncia novità interessanti. La Procura respinge le dimis­sioni di Spinosa. Il sindaco Vitali ha incontrato una delega­zione delle vittime della «Uno bianca». *:',:.%• Ir

OALLA NOSTRA REDAZIONE

• BOLOGNA. «SI, 6 vero, ho fatto parte della banda della Uno bian­ca, ma ho partecipato solo alla ra­pina ad un casello autostradale di San Lazzaro di Savena nel febbraio dell'88». Parla Marino Occhipinti, e si discolpa davanti al Cip Giorgio Floridia. Rifiuta, l'ex agente della narcotici, l'attribuzione di rapine sanguinose come quella alla Coop di Casalecchio di Reno nel feb­braio dell'88, quando una guardia giurata fu uccisa e tre rimasero feri­te. Rifiuta altre rapine che gli ven­gono contestate. Ammette solo un : •lieve» delitto e, intrinsecamente, la conoscenza di quanto avveniva. -

Discolpe ed autoaccuse Chi si discolpa, come anche l'al­

tro agente Luca Vallicelli, e chi si autoaccusa come i Savi. Per ora il Gip, dopo tre ore di interrogatorio, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare illimitata per Occhipinti. - Intanto l'inchiesta si muove a più livelli. A Rimini è tor­nata davanti ai magistrati Eva Edit Mikula, e dentro la Questura di Bo­logna per tutta la notte si sono sus­seguiti interrogatori. Tra le persone ascoltate dai magistrati anche un poliziotto, e pare che a casa di un ex agente, in seguito a rivelazioni, si sia effettuata una perquisizione senza esito alla ricerca di armi. La

: Questura di Bologna continua ad essere motore dell'indagine e prin­cipale indagata. Al primo piano,

• ; inaccessibile a tutti, sta lavorando -"a ritmi frenetici la commissione

d'inchiesta nominata dal ministro i Maroni per accertare se vi siano •state responsabilità, connivenze, ': negligenze. Un'inchiesta per capi­

re se realmente sia esistito nella polizia di Bologna un clima di dif- '

.•': fusa illegalità che possa aver favori- ; to la banda di killer, «Stanno emer-

'! gendo cose interessanti dal punto ' di vista amministrativo ed eventual­

mente disciplinare», ha detto ieri il prefetto Achille Serra, che presiede la commissione composta da uo­mini del Viminale. Dalla prossima settimana collaborerà anche un

;. funzionario del Sisde. Sedici ore al • giorno di interrogatori, mentre già , circolano i nomi dei dirigenti «de-•.capitati». •• ,..•-• •• -

L'atmosfera è febbrile, si susse­guono notizie relative ad un immi­nente arresto. Si tratterebbe di un altro poliziotto, ma gli investigatori e i magistrati smentiscono. Tutto però fa presagire che le «sorprese»

•. non finiscano qui. E intanto la Pro­cura, motore di tante inchieste le­

i-gate ai recenti arresti, ha respinto ; la richiesta del sostituto procurato­

re della Dda Giovanni Spinosa di essere sollevato dal pool che inda­

ga sulla «Uno bianca». Il magistra­to, titolare*"deiraccusa al processo per la strage del Pilastro, aveva cosi reagito agli attacchi degli avvocati della difesa: «Non ho inchieste per­sonali da difendere». Ma di fatto la Procura rischia ora di veder rimes­so in discussione gran parte del suo lavoro di questi anni, e già si invoca da più parti l'intervento del ministro della Giustizia Biondi, co­me auspicato da Maroni qualche giorno fa. ••• -::•• <•-•... >. -;• ••

Ieri il sindaco di Bologna ha in­contrato una folta delegazione di vittime delle gesta della «Uno bian­ca». C'erano tutti. Echi non fisica­mente, ha mandato un messaggio. Col loro dolore permanente, ma anche con la speranza che questa volta giustizia sia fatta. 1 figli, le mo­gli, i fratelli e le sorelle dei fonti e dei morti ammazzati. Sono anche i feriti di quella «strage ininterrotta» -come la chiama il sindaco Vitali -voluta dalla sanguinaria banda della «Uno bianca». Tutti lì, nella sala Rossa del palazzo comunale, coi loro sindaci, il capo della Que­stura, il Prefetto, il comandante dei carabinieri. Li, col loro dolore, ma anche con la solidarietà alle forze dell'ordine. Lì con la rabbia, ma anche con la voglia di verità. La moglie di Primo Zecchi, il padre e il fratello di un carabiniere massa­crato dalla banda delle coop, la moglie di Adolfino Alessandri che aveva gridato solamente «delin­quenti, cosa fate?», il padre di Erriu, un altro carabiniere, la moglie di Capolungo. i nomadi assaltati. Tut­ti in quella sala che ha condannato ormai troppe stragi, per ascoltare il sindaco, per raccontare le loro sto­rie disperate.' Qualcuno piange, ' qualcun altro non ci riesce più. Ascoltano Vitali che ricorda il ca­lendario di sangue, con nomi e co­gnomi: la strage del Pilastro, Primo Zecchi, i nomadi due volte, Pedini

e Pasqui, via Volturno, Massimilia­no Valenti... Un elenco di morti ag­ghiacciante. , • • ,

«Bologna chiede giustizia» «Questa città abituata a piangere

- dice Vitali - sa anche chiedere giustizia e verità come ci hanno in­segnato i familiari delle vittime del­le stragi che hanno insanguinato Bologna. Siamo qui per dire a voi, che siete i familiari delle vittime di una strage ininterrotta, che siamo al vostro fianco e che abbiamo da­to mandato al nostro ufficio per la costituirci parte civile nei processi che si faranno. Siamo a disposizio-• ne. Ma siamo anche qui per dire che abbiamo sentito troppi discor­si e che già alla fine del '90 aveva­mo dato l'allarme e nessuno ci aveva ascoltato. È una lezione da trarre per il presente e il futuro. Al­

lora non esisteva quella collabora­zione che c'è oggi con il Prefetto. C'erano conflitti e polemiche. E questi fatti incisero sulla capacità di dare risposte adeguate. Si anda­vano a cercare, allora, le degenera­zioni criminali in un quartiere, il Pi­lastro o motivazioni razziali. Non si ; riuscì a rispondere. Oggi ce la pos­siamo fare, l'ha promesso il mini­stro Maroni, ci ha promesso per metà gennaio di tornare senza se- . greti qui a dar conto delle indagi­ni». . • • •'-.'- ••• •••• - .•• .

Vitali ha messo a disposizione un ufficio del Comune per il coor­dinamento dei familiari delle vitti­me della «strage ininterrotta». Tulli hanno poi applaudito quando il sindaco ha detto che «Bologna sa • distinguere. Seppur sconcertata e sbandata capisce chi disonora la divisa e chi fa il proprio dovere».

Roberto Savi al momento delsuoarresto

Ptnto/Ansa

DALLA PRIMA PAGINA

Il Grande Fratello. può essere questa misteriosa Falange armata, coesiste con l'incu bo di una falsificazione isti­tuzionale e permanente. È il Grande Fratello colui che sta per arrivare, e stravolgere la verità già tutta catalogata e stipata nella nostra me­moria elettronica, oppure è colui che è già ar­rivato, e ha già imprigionato il mondo in una rete ferrea di convenzioni che non siamo più in grado di discutere, ma solodi subire?

Capisco che il quesito, applicato ad esem­pio al rapporto tra un istituto di credito e i suoi clienti, è facilmente risolvibile. Se io riuscissi a inserirmi nella rete della mia banca e aggiun­gere sul mio conto quei due-trecento milioni che mi farebbero felice (per Pappagone erano «sedicimila lire», vedi come galoppa l'inflazio­ne) non sarci un eroe telematico, ma un gran pezzo di ladro. E anche un bugiardo, perché la realtà.jndubitabile. è che quei soldi non li ho. Ma se ci spostiamo nel campo dell'informazio­ne (cioè del modo convenzionale con il quale siamo abituati a raffigurare il divenire quotidia­no delle società umane), non c'è dubbio che la faccenda si complica. Ciò che vediamo in televisione e leggiamo sui giornali rappresenta la realtà in maniera molto soggettiva e parzia­le: tanto è vero che, nella stessa società, gruppi. diversi di persone, leggendo gli stessi identici dati, si sentono in debito o in credito con il mondo a seconda delle diverse sensibilità, del­le differenti scale di giudizio.

Non mi sogno neppure di negare valore e utilità al mondo dei «media», né di suggerire soluzioni «luddiste» (spegni il computer, non credere a niente di quello che ti dicono e fidati solo della tua esperienza diretta). Mi limito a dire che, insieme aiìa sacrosanta necessità di dare autodisciplina interna, e tutela dalle ag­gressioni esterne, alle banche-dati di ogni or­dine e genere, bisognerebbe imparare a relati­vizzare, a «laicizzare» il nostro rapporto con il sistema dei media. A non farci intimidire dalla fredda luce dei video, dall'ormai unico totem, campanile, minareto che svetta sopra il piane­ta (la rete onnisciente, onnispiegante dell'In­formazione Globale). A far passare ì'ipse dixil dei media attraverso il filtro critico della nostra vita individuale - la cultura, i rapporti umani, l'amore che diamo e riceviamo - riuscendo a vivere con decente equilibrio la schizofrenia dei contemporanei, per metà scaraventati in volo sopra un mondo troppo grande e incom­prensibile, per l'altra metà assorti nel mistero individuale di ciascuno di noi. Altrimenti si fi­nisce come quelli della Falange armata: che per esistere hanno bisogno di apparire sullo schermo del computer come gli ospiti di Ca­stagna a Stranamorr. Come se prima di entra­re, in forma di virus, dentro i cavi che strisciano sotto la pelle del mondo, non lo avessero mai visitato, il mondo, nella loro normale forma di uomini, camminando sopra la sua bella, tiepi­da, viva superficie. [Michele Serra]

Quanto costerà una Passat 1.6/101 CVche regala barre portabici e por fasci, catene da neve e giacca Gore-Tex?

Nuova Volkswagen Passat Active GORE-TEX

Finanziamenti agevolati FINGERMA* Fate due conti. 'Prima di tutto, contate

pure sul nuovo finanziamento: 16 milioni in 24 mesi con rate mensili di lire 780.000. '

Poi, calcolate che con un anticipo di lire 16.950.000 la prima rata si paga 5 mesi dopo la consegna dell'auto."

Infine, sommate il tutto con la nuova

^i*n^o.iwwd^U^lS4W«po^WMWfl«>l*l6000C00m3«T«,cc«ro»,nwH.!iò<jU 7B00» - c g ^ v w ^ i w - modol» poo««**3 IOT* RIO T.A N II63X• U [C 17,71% So**,operoi*»»fiwmo 0W*IOMW<!*«(M3'/V'}V*EKIVIOA.KIFT • GKKCO CO*-W W a tiou™*nio KO*. Untalo 31/15/ W< GOW-TU' • smotta'•9*010 dOoWi Goff &AuoootH»<

Meno. . Passat Active Gore-Tex" ed avrete la matematico certezza che investire in una Volkswagen conviene. A partire da lire 29.950.000 Berlina." A partire da lire 32.950.000 Variont."

<B C'è da fidarsi.

12 'Unità le Storie Sabato 3 dicembre 1994

DISCRIMINAZIONE. Francesca, i ricatti e le pressioni perché si licenzi

Impiegata rea di essere madie Francesca, giovane madre sola, bersaglio delle colle­ghe e delle superiori. La sua colpa avere una figlia, o meglio «non saperla gestire». Il tutto perché Francesca con il suo milione e trecentocinquantamila lire al mese non può lavorare anche il sabato e la domenica senza un'integrazione dello stipendio. Adesso come adesso non potrebbe pagare gli straordinari alla baby sitter. Su di lei pressioni perché si dimetta e ricatti continui.

«Rao w: I Francesca < F. ha I trent'anni. un com-I pagno che sta per,

andarsene di casa perché l'amore • non c'è più, e una figlia piccola. Lavora sei ore al giorno in una ca­sa editrice, guadagna un milione e

• trecentocinquantamila lire al me­se. Per la baby sitter - la bambina è in lista d'attesa da due anni e mezzo, ovvero da quando è nata, ; per entrare in un asilo nido comu­nale - spende un milione e tre- > centomila lire al mese, più i contri­buti: «1 contributi - confessa Fran­cesca-li paga mia madre». , . „

' Straordinari non pagati Francesca, in realtà, non si chia-

jna affatto cosi. Il suo vero nome è _ diverso, ma non lo scriveremo per ' non esporla a mille piccole ven­dette sul posto di lavoro: per Io stesso motivo non vi diremo quale sia la casa editrice, né quale sia la '-rivista per la quale Francesca lavo­ra, con un contratto da impiegata. ;

La storia che stiamo per rac­

contarvi è una storia «ordinaria», senza miserie, senza violenze, senza follia. È solo il racconto di una fatica purtroppo normale: fa­tica di essere una lavoratrice, fati­ca di essere una mamma. L'altro giorno, Francesca è uscita scon­volta dall'ufficio, dopo essere stata sottoposta ad un pubblico proces­so. «La direttrice voleva che io fos­si disponibile a lavorare anche al

' sabato e alla domenica» - raccon­ta - «e io non ho potuto dire subito di si. Ho spiegato di essere dispo­nibile in linea teorica, ma di avere dei grossi problemi pratici. Il saba­to e la domenica non ho nessuno cui affidare la bambina, e non posso certo permettermi di paga­re delle ore extra alla baby sitte-r...insomma, io potrei anche lavo­rare nei fine settimana, ma loro dovrebbero almeno pagarmi que­ste giornate in più...invece mi è stato detto che non avrei avuto al­cun compenso straordinario. Allo­ra le mie cape mi hanno aggredi­to, mi hanno accusato di non sa­

per gestire la bambina, di avere una mentalità non da lavoratnce, ma da casalinga». C'è una parola, spiega Francesca, che nel MÌO uffi­cio viene usata come arma letale. «Per attaccarti ti dicono che non hai professionalità...con questa storia della professionalità cerca­no di farti sentire in colpa. Una delle mie colleghe è malata molto seriamente, e non può assoluta­mente stancarsi: se si rifiuta di fare gli straordinari lo rinfacciano an­che a lei, di essere poco professio­nale...».

C'è una cosa, che fa soffrire Francesca in modo particolare. Le mille piccole angherie, i continui attacchi ai suoi diritti di madre la­voratrice non vengono da colleghi maschi: «Ma no, da noi l'ambiente è esclusivamente femminile, co­me in quasi tutte le riviste di moda. * lo sto in mezzo alle donne. I miei capi sono signore, tutte di mezza età, tutte donne in carriera che hanno si una famiglia ma che si vantano di averla sempre messa in secondo piano...loro mi dicono sempre con orgoglio io un quader­no dei miei figli non l'ho mai vi­sto...».

«Meglio colleglli maschi» Francesca confessa di invidiare

alcune sue amiche, madri di bam­bini piccoli.che lavorano invece in ambienti prevalentemente ma­schili: «Sono circondate da una comprensione - molto maggiore. Le chiamano dal nido per avvisare che il bambino è malato? I colle­

ghi sono i primi a farsi in quattro per aiutarle. Non lo so, forse si trat- ' ta di uomini che hanno imparato qualcosa dal femminismo...mvece i miei capi sono donne che in gio­ventù hanno solo cercato di imita­re gli uomini, che hanno sempre vissuto male il rapporto con la fa­miglia, e che per questo non han­no alcuna simpatia per chi cerca di conciliare i due ruoli di madre e di lavoratnce...non accettano l'i­dea che esista una donna norma­le, che non vuol fare né la casalin­ga, né la donna in carriera». '

1 guai sul lavoro, racconta Fran­cesca, sono cominciati ancora prima della nascita della piccola Chiara: «Non appena ho detto che ero incinta, mi hanno subito but­tato Il la frase naturalmente tu farai il minimo indispensabile di assen-zo...cosl ho cominciato a capire. " Quando Chiara ha compiuto tre mesi, l'aspettativa di maternità ob­bligatoria è finita, lo avrei voluto restare a casa con lei ancora un po', perché era tanto piccola...in-vece sono tornata a lavorare, per- • che mi avevano spaventato certi loro discorsi. In pratica, avevano . tentato di convincermi a rassegna­re le dimissioni...volevano che mi licenziassi, con la scusa che poi avrei potuto collaborare più co­modamente da casa. Insomma, ho avuto paura di perdere il posto, ma anche di perdere il ruolo, di tornare indietro: nella rivista ero entrata come impiegata,ma poi mi avevano messa a scrivere i te­sti». Cosi, Francesca ha rinunciato

fi Pretore dà torto all'Ansaldo

Luigina indosserà la mini in fabbrica MILANO I Portare la mini-

| gonna in fabbrica 1 è lecito. Lo ha sta­

bilito con una sentenza il pretore del lavoro Laura Curcio che ha parzialmente accolto il ricorso di Luigina Giliberti, -. impiegata al­l'Ansaldo. La signora Giliberti era stata richiamata per il suo abbi­gliamento dal suo capo ufficio.

Non si era trattato di un sem­plice richiamo orale, ma il capo ufficio le aveva addirittura com­minato una sanzione disciplina­re e una multa. Il pretore del la­voro Laura Curdo ha ravvisato nel comportamento dell'Ansaldo la violazione della legge sulla di-. scriminazione sessuale.'•. ' ' • ' , - In sostanza il magistrato ha ri­

tenuto che il dirigente dell'Ansal­do non avrebbe dovuto richia­

mare l'impiegata perché indos­sava la minigonna, ma gli altri di­pendenti dell'azienda - che . fi­schiavano e lanciavano apprez­zamenti volgari quando Luigina • Giliberti passava per i corridoi.

Per questo motivo l'Ansaldo è stata condannata a risarcire a ti­tolo simbolico 100 mila lire. Inol­tre il magistrato del lavoro ha rite­nuto illegittima la sanzione disci­plinare e la multa di 32 mila' 129 lire. Invece il magistrato ha riget­tato la richiesta dell'impiegata che voleva le fossero risarcite le trattenute che l'azienda le aveva fatto, negli anni passati, per i per­messi richiesti per sostenere gli esami universitari. • .

Per le spese processuali l'An­saldo dovrà risarcire 2 milioni e 200 mila lire. .

Sentenza in Australia

Risarcito gay insultato al lavoro

Un elettricista di 31 anni di Newcastle, a nord di Sidney,

che veniva chiamato «poofter» (finocchio) e «gay boy» dai colle­ghi di lavoro ed era fatto oggetto di scherno e di vessazioni, ha ot­tenuto un risarcimento pari a 15 milioni di lire su ordine del tribu­nale australiano per le pari op­portunità. «In una società libera l'individualità e la libertà di espressione debbono avere la massima protezione» ha dichia­rato il giudice. È il primo caso trattato dal tribunale da quando un emendamento alla legge anti­discriminazione colpisce la di­scriminazione in base all'omo­sessualità.

Il tribunale ha accertato che John Daniels, quando lavorava

nell' azienda acqua potabile di Newcastle, portava un taglio di capelli alla moda e un orecchi­no. Coabitava con un uomo che pure portava un orecchino, e si interessava di balletto jazz e di teatro.

Quando i compagni di lavoro cominciarono a chiamarlo con epiteti omosessuali - ha riferito il giudice - la sua personalità cam­biò e le sue condizioni peggiora­rono a seguito di vessazioni: gomme della bici bucate, vernice spray sulla borsa e altri dispetti. Cominciò a soffrire di angosce e ansietà , divenne taciturno, dor­miva male, rinunciò a praticare il balletto, soffriva di dolori addo­minali. Nel 1988 fu costretto a la­sciare il lavoro per motivi di salu­te.

ai sei mesi di aspettativa (parzial­mente retribuita), ha lasciato la bimba alla baby sitter ed è tornata m ufficio.

Dopo la maternità In serie B Ha trovato un'amara sorpresa:

«Prima mi facevano fare testi gior­nalistici...dopo la maternità mi so­no trovata a fare soltanto i publire-dazionali, che sono molto meno gratificanti. E poi, appena sono tornata hanno subito cercato di convincermi a non fare l'orario ri­dotto...non volevano che io go­dessi della nduzione di due ore che mi spettava per l'allattamento. • Questa cosa a loro non andava • proprio giù: la direttrice che ab­biamo avuto fino a qualche setti­mana fa era arnvata ad accusarmi di rubare dei minuti, pur sapendo ' che non era possibile, perché qui ' si timbra il cartellino 4 volte al giorno...». - ' .

La settimana scorsa, dopo due anni e mezzo di guerra fredda, è andata a finire che Francesca è scoppiata a piangere sul posto di lavoro- «Stavo per uscirc.erano le quattro. È arrivata la direttrice e mi ha detto Tu non esci finché non hai finito questa cosa che ti do da fare ora. Anche il giorno pnma, è da , notare, mi aveva fatto lo stesso ' scherzo. Allora ho preso il telefo­no, per avvertire la baby-sitter, e la direttnee mi ha aggredita: Che fai, ti metti a telefonare? Avevo i nervi -scossi, ho pensato a quanto è complicata la mia vita e mi sono • messa a piangere...»..

Assassinata dal marito in tribunale

| Per la custodia dei figli si può anche uccidere. Un ma­

rocchino di 45 anni ien mattina è nuscito a compiere un delitto nel­l'aula di un tnbunale tedesco: ha assassinato la moglie mentre era­no in attesa di essere chiamati a presenziare una udienza sul loro divorzio, particolarmente delicata, perché relativa al destino dei figli. La moglie anche lei marocchina, aveva circa trent'anni. L'uomo, che non ha scatenato la sua funa omi­cida su nessun altro, è stato imme­diatamente arrestato.

Il fatto è avvenuto a Kerpen, pic­colo centro nei pressi di Colonia, a soli 25 chilometri da Eusenkirchen, dove un anno fa uno squilibrato ha posto una bomba nel tnbunale lo­cale uccidendo se stesso e altre sei persone.

LETTERE

«Quante ragioni perdaralamia adesione al Pds»

Caro direttore, credo opportuno, in questo

particolare momento, accentua­re una presenza politica e cultu­rale tesa ad un impegno che raf­forzi l'interesse generale per la nazione e l'Europa. Nel nostro Paese è in atto una progressiva perdita di identità storico-cultu­rale che può essere esiziale per l'avvenire delle nuove generazio­ni. Ritengo necessano un nuovo impegno che tragga le sue intime motivazioni dalla stona più nobi­le delle civiltà del Mediterraneo e d'Europa, comprese le immense risorse spirituali, ivi contenute, che, vivendo in tante religioni ed opere d'arte, possono rappre­sentare straordinane radici nella Costituzione del prossimo mil­lennio. La mia personale vicenda umana, antistica e culturale è al­l'interno di quei processi mon­diali che tendono a recuperare l'identità storico-culturale dei po­poli che lottano, con determina­zione, per un nuovo livello di ci­viltà. Sono impegnato a com­prendere ed assimilare la singo-lantà ed originalità dei loro valon e a cogliere, con sensibilità, ele­menti di universalità prodotti dal­la ncchezza della stona umana. In Europa, per dare alimento a questa dimensione culturale, de­vono essere rafforzate e qualifi­cate le migliori componenti idea­li e, in Italia, le concrete vicende storiche affidano al Pds una pre­cisa responsabilità in questa dire­zione e nell'avvenire della nazio­ne. Questo partito ha aperto col­loqui con altn forze democrati­che cosiddette di «centro» per rappresentare insieme a loro, e con pari dignità, una alternativa concreta al governo del Paese. Un governo che pare caratteriz­zato da incompetenze, scarso senso dell'interesse generale, parbcolansmi, assenza di memo-na storica e tentativi di appiatti­mento della coscienza cntica dei cittadini. Ritengo questa linea politica comspondente all'inte­resse generale del Paese e, cre­do, che la maggioranza degli ita­liani desiden sia rafforzata ed < estesa: essa può rappresentare l'equilibno dinamico a cui i citta­dini aspirano. Desidero manife­stare, pertanto, la mia personale adesione ad un partito che svi­luppa questa strategia, nella spe­ranza di poter dare un'utile con­tributo ad una prospettiva di rin­novamento dell'Italia e dell'Euro­pa. - ,

Loris Nelson Ricci Borgo Castevoli

(Massa Carrara)

«Il palazzo Roccella diventi la Galleria d'Arte di Napoli»

me è tradizione delle miglion cit­tà d'Europa. Un tale contesto co­stituirebbe altresì occasione di confronto per le diverse profes­sionalità del settore, sia pubbli­che che private. Gli artisti:

Arcangelo, Renato Barisani Enrico Bugil

Angelo Casclello Riccardo Dalisi

Gerardo DI Flore Carmine DI Ruggiero

Giuseppe Desiato Bruno Donzelli, Pietro Usta

Nino Longobardi Luigi Malnolfl

Luigi Pagano, Rosa Panaro Augusto Perez, Mario Persico

Enrico Ruotolo Luigi Vollaro

Napoli

Desidenamo sottoporre all'atten­zione del sindaco di Napoli una questione, per noi essenziale, già ampiamente dibattuta nelle varie sedi istituzionali: la destinazione del palazzo Roccella quale pos­sibile sede per la concreta istitu­zione della Galleria comunale-d'Arte contemporanea. Dopo quasi vent'anni di discussioni, sembra che siano in via di com­pletamento i lavori di recupero dello stabile. Ciò consentirebbe, in tempi relativamente brevi, di destinare tale struttura all'arte contemporanea: in essa trove­rebbe idonea dimora una raccol­ta documentata di opere e testi­monianze realizzate in Campa­nia dal dopoguerra ad oggi, co­stituendo un punto di nfenmento per le comunità di oggi e le gene­razioni di domani. In tal modo, si andrebbe a colmare un vuoto storico, dal momento che l'arte campana compare a brandelli nelle poche raccolte pubbliche dei musei italiani. Dal 1992 si parla in città della notizia che il soprintendente, prof. Nicola Spi­nosa, istituirà uno spazio esposi-uvo per l'arte contemporanea nel museo di Capodimonte. Ben venga, dal momento che finora ci si è fermati al 600, al 700 e all'800, tranne qualche sporadi­ca iniziativa - pensiamo alla mo- ' stra «Fuori dall'ombra», sicura­mente valida ma rimasta tutta dentro le mura di Castel Sant'El­mo, nonché le mostre intemazio­nali presso il museo di Capodi­monte e Villa Pignatelli, altrettan­to importanti ancorché prive di una logica di programmazione. La Galleria comunale d'arte con­temporanea consentirebbe, per­tanto, la circolazione e l'inter­scambio, a" livello nazionale ed intemazionale, di opere e di idee di stretta contemporaneità, co-

«Ho messo II metano ma nessuno porta via il gasolio»

Cara Unità, sono un ecologista da quando

ero bambino perché mi piace tanto la natura. Ora vengo a por­re una domanda: da due anni con saenficio ho messo il meta­no, e subito m'impegnai per far portar via il gasolio che era rima­sto nella cisterna del condomi­nio. Mi sono rivolto alla Finanza, mi sono rivolto all'amministra­zione del condominio, ma anco­ra il gasolio è 11. Come il mio ci sono centinaia, migliaia di litri di combustibile dentro a queste ci­sterne inutilizzato, ma non viene preso nessun provvedimento Al­cuni hanno nempito le cisterne con la sabbia, ma un giorno si deterioreranno e l'inquinamento sarà devastante. Perché non ven­gono presi dei provvedimenti, sia che si sia ecologisti, sia che si sia ministn, per fermare una possibi-le catastrofe ecologica7

Vittorio Trabalzinf Ch lanciano Terme

(Siena)

Antonio Spinosa: «Non c'è censura a Videosapere»

Caro direttore, in un pezzullo del 24 novem­

bre, l'Unità mi accusa di non aver messo in onda una puntata della Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche su «Politica e corruzione». Si fa l'illazione che la censura sia avvenuta in conse­guenza dell'avviso di garanzia in­viato al presidente del Consiglio, e si coglie l'occasione per rispol­verare accuse che ncordano un periodo ormai lontano e dal qua­le anche il tuo giornale ha da tempo preso le distanze. Innanzi­tutto, il fatto che misi imputa non sussiste, e la prova è documenta­ta nella stessa Unità di tre giorni pnma. Si sa che la Divisione Vi­deosapere della Rai (ex Dse) collabora con YUnità atta pubbli­cazione settimanale di una pagi­na di filosofia con estratti di inter­viste televisive della Enciclopedia Multimediale delle Scienze filo­sofiche ai maggion filosofi con­temporanei. Un'iniziativa corag­giosa che si è mentala ampi con­sensi di lettori e di cntica Ebbene sulla pagina pubblicata lunedi 21 novembre — quindi un giorno prima che si sapesse dell awiso di garanzia al presidente Berlu­sconi — era uscito il calendario settimanale delle messe in onda del programma in cui era già in­dicata ia variazione incriminata, decisa almeno due settimane prima e dovuta a motivi del tutto accidentali. Siamo quindi di fron­te a un clamoroso infortunio. In­fine, anche se posso considerare secondaria l'accusa personale che mi si rivolge nel pezzullo di essere un «tatarelliano di ferro», non posso non nlevare che il pezzullatore non conosce nulla dirne. I più cordiali saluti.

Antonio Spinosa

Precisazione

In mento alle notizie apparse su alcuni organi di informazione a proposito di presunte adesioni a Forza Italia da parte di sindacali­sti Uilm, precisiamo che all'in­contro del movimento «Sinistra li­berale» non era presente Giovan­ni Contento il quale, peraltro, non ha mai palesato adesione ad alcuna forza politica. Ugual­mente Maurizio Nicola, pur pre­sente ai lavori in veste di osserva­tore, non ha mai palesato ade­sione ad alcuna forza politica.

Ufficio stampa Ullm

Sabato 3 dicembre 1994 le Storie "Unità pagina 13 I coniugi Giorgio Casciola e Maria Spagnolo fra i più deboli ed emarginati

«Ladri di bambini: donne e uo-i mini che strappano i figli piccoli

J alle madri piangenti, che li sot­traggono all'affetto delle famiglie per gettarli in qualche anonimo istituto. Solo in queste occa­sioni veniamo ricordati e cosi siamo rappresen­tati dai mass media quando un giudice e delle situazioni disperate ce lo impongono, ma dietro al nostro lavoro c'è ben altro: un'umanità do­lente e in difficoltà che cerca negli assistenti so­ciali delle nsposte che altrove non riesce a tro­vare. Noi siamo dei professionisti con pochi fondi a disposizione, quasi nessuno strumento, molte frustrazioni e tanta buona volontà». Na­sce proprio dall'esperienza personale la voglia di raccontarsi di Giorgio Casciola e Maria Spa­gnolo, 29 anni, marito e moglie da appena cin­que mesi e da cinque anni assistenti sociali, l'u­no in una popolosa circoscrizione romana, l'al­tra in un Dipartimento di salute mentale. «An- • ch'io e per fortuna una sola volta, sono stato co­stretto a prelevare un bambino con la polizia che mi faceva scudo, una scena di una violenza inimmaginabile e anch'io non vorrei più rivede­re gli occhi muti e sbarrati di quella creatura gracile e piena di lividi, nfa anche questo è il mio lavoro e accanto a un caso cosi eclatante e raro c'è la quotidianità di un disagio sociale normale e diffuso che si rivolge a me con spe­ranza». • . • ',' -m,."', V ' . •'. " . ""

Un milione e mezzo di paga Bambini, anziani, nomadi, malati mentali, ex

detenuti, tossicodipendenti sono !'«utenza» de­gli assistenti sociali chiamati a rispondere a do­mande prima esistenziali che economiche o di . lavoro e impiegati per circa un milione e mezzo • nei Comuni, nei servizi delle Usi, nelle carceri, • negli istituti privati convenzionati. Per Giorgio -una professione-vocazione cominciata a 15 an­ni fra i volontari della comunità di Sant'Egidio, proseguita come obiettore nella stessa comuni­tà e scelta dopo il liceo scientifico, quando si -iscrive, con qualche perplessità dei genitori, a '' una delle poche scuole universitarie nconosciu- '_ te, il Cepas. «La religione non c'entra, avevo " smesso di credere già quando arrivai a Sant'Egi­dio, piuttosto l'esperienza di volontariato 6 stata • formativa: nell'adolescenza è importante avere ,• un gruppo di riferimento di giovani che come te . si sentono soli e cercano di rendersi utili. Poi l'e­sperienza in comunità è finita per stanchezza, perché apparteneva a un periodo di vita supe- , rato ed è cominciato il lavoro». Con Maria si era- » no incontrati proprio al tempo dell'Università • ma non si erano «riconosciuti». Lei aveva fatto il liceo artistico e con tanti sogni infantili in tasca si era prima iscritta a una scuola di fotografia e * aveva tentato l'avventuroso mestiere di fotore- '. porter, poi da sola aveva compreso di «non averne la stoffa» e con soddisfazione della fami­glia aveva rispolverato il diploma da assistente , sociale. Tanti concorsi e la fortuna per entrambi "' di vincerne subito uno. Maria in un consultorio, „ Giorgio all'Enaosi, un ente di assistenza agli or-. [ani dei mcdicivUn lavoro piuttosto burocratico. . e organizzativo'durato un anno' a"cui segue-ii . trasferimento al San Filippo Neri, un ospedalo-ne romano con la caratteristica comune a mol-.: te altre elefantiache strutture sanitarie, di essere.. il «deposito» di tanti anziani di peso alle loro fa- '• miglie. «Spesso il nostro problema è quello di r

essere inseriti in un ente, in questo caso l'ospe- * dale, e non poter fare il suo esclusivo interesse •' che é quello di liberare più letti possibile. Ma spedire gli anziani in terribili luoghi di lungode- ' genza significa ucciderli e io preferivo lasciarli 11». Una lotta quotidiana contro la burocrazia soffocante, pochissimi mezzi, tanta fatica e po­chi risultati concreti e visibili. Questo imparano subito Giorgio e Maria, che nel frattempo si so­no rincontrati e innamorati. .- • - „ .

«Nella circoscrizione dove ormai lavoro da tre anni mi occupo ancora di anziani, di ex riete- ' nuti e di nomadi. Sono poveri, emarginati, soli e -vengono da noi con enormi aspettative, che na­turalmente non siamo in grado di soddisfare: casa, lavoro, sussidi. La frustrazione e tutta qui, nella sproporzione fra l'enorme mole di lavoro e i risultati che riusciamo a ottenere. Il sussidio • che tocca a pochi anziani è al massimo di 30-40 . mila lire; per fare le visite domiciliari, anche fuo- . ri Roma dove sono gli istituti in cui ricoveriamo i '• bambini in difficoltà, abbiamo la tessera gratui­ta dell'autobus. L'uso indispensabile della mac­china è tutto a nostro carico e non ci copre nes­suna assicurazione. Un pasto, presso gli ostelli della Caritas o all'Esercito della salvezza possia-

Tano D'Amico

Maria Spagnolo e II marito Giorgio Casciola, entrambi assistenti sociali

Noi, .assistenti sociali accusati di rubare bambini Non siamo «ladri di bambini», ma professionisti con pochi mezzi e tanta buona volontà che cercano di risolvere i problemi dei più deboli ed emarginati. Giorgio Casciola e Maria Spagnolo, assistenti sociali, raccontano il loro diffi­cile mestiere fra anziani, nomadi, tossicodipendenti, ex

. detenuti e malati mentali. Alla domanda di casa, lavoro, sussidio da parte di centinaia di persone spesso possono • rispondere solo con la loro pazienza e uman ita.

A N N * MORELLI mo garantirlo a tutti, noi stessi abbiamo una mensa autogestita per gli anziani che vogliono mangiare in compagnia, ma l'alloggio no. E l'i­ra, la rabbia, la delusione si riversano su di noi all'improvviso quando un nomade o un ex de­tenuto, dopo essere passato per diversi uffici che lo dirottano all'assistente sociale, sente la frase fatidica e definitiva: "no, non è possibile". Gli ex-detenuti sono in genere i più comprensivi, e simpatici, forse per il lungo tirocinio che han­no fatto in carcere. Ne ricordo uno stordito, do­po 25 anni di detenzione, dalla quantità di mac­chine per strada e di ascensori nelle case. Inesi­stente o troncato qualsiasi legame con la fami­glia, la sua residenza ufficiale continuava ad es­sere via Bartolo Longhi, il carcere. E come a ' molti altri gli avevano fatto credere che l'assi­stente sociale lo avrebbe reinserito nella vita ci­vile, mentre il massimo che possono ottenere sono 500 mila lire, erogate una-tantum. È im­portante però diventare l'unico punto di riferi­mento per persone cosi, perché una volta con­quistata la fiducia si possono ottenere piccoli ma sostanziali cambiamenti. Ai nomadi, per esempio, che chiedono gas, acqua e luce nei campi non puoi dare niente di tutto ciò, ma ma­gari riesci a convincerli a mandare i bambini a scuola, facendo tutte le pratiche per le vaccina­zioni e affidandosi al buon cuore del maestro

che talvolta 6 disposto anche a lavare i pic­coli prima che entrino in classe. È durissimo essere • considerati Pultima fermata" del­la vita di un uomo e infatti gli assistenti so­ciali corrono spesso il ' rischio di esplodere, di bruciarsi dentro, di

. ... i, • - • "• " " farsi scivolare addos- • so • anche - problemi ' gravissimi ai quali ti •

sei assuefatto». Maria, che finora ha ascoltato in ' silenzio, precisa che assistenti sociali si diventa: «La scuola ti dà professionalità e conoscenza, con la formazione teorica e le 200 ore di tiroci­nio all'anno, per due anni consecutivi. Poi oc­corrono umanità, cortesia ed educazione e il la­voro sul campo fa il resto. Non ho mai cono­sciuto un assistente sociale che odi il suo me­stiere o il paziente, casomai odia le istituzioni. Certo, a contatto quotidiano con situazioni drammatiche il fiatone qualche volta ti viene, ma tu sai che stai 11 per uccidere il fiatone altrui, per far si che il paziente ritrovi le sue energie». Fare l'assistente sociale in un Dipartimento di -salute mentale che raccoglie pazienti da enor­mi quartieri fatti solo di cemento, significa lavo­rare in un'equipe dove la professionalità viene subordinata e compressa dagli operatori di pri­mo livello e cioè psichiatri e psicologi. «L'ap­proccio con i pazienti - spiega Maria con ram­marico - avviene solo dopo la "lettura" del caso da parte di professionisti che non attribuiscono alla diagnosi sociale un'eccessiva rilevanza, tra­scurando aspetti talora importantissimi. Insom­ma l'aspetto sanitario diventa prevalente per­ché la riforma non ha creato i servizi previsti e l'assistente sociale diventa così una figura "mi­nore", non coinvolta se non per la sensibilità e

l'intelligenza di alcuni operatori». E a sostegno della sua tesi di pari dignità e opportunità Mana racconta la storia di E. una donna di 33 anni che proprio un anno fa ha partorito una bambi­na. «È una psicotica grave, già in cura al Diparti­mento che, come accade spesso, durante la gravidanza si è ben compensata tanto da non aver più bisogno di noi. Poi subito dopo il parto una crisi terribile l'ha fatta fuggire dall'ospedale, abbandonando la figlia. Una sera è stata raccat­tata per strada sconvolta, con i punti del cesa­reo infetti, da una volante die l'ha ncovcrata nel reparto psichiatnco di un ospedale. Alle 8 di sera mi hanno chiesto di intervenire: c'erano poche ore per far riconoscere la neonata alla madre. Non ci ho dormito tutta la notte, mi so­no chiesta cosa fosse giusto, per la donna, per la bambina che comunque aveva diritto a co­noscere sua madre, a crescere nel suo nucleo originale. E la mattina, con un'infermiera di buona volontà abbiamo prelevato la ragazza in ospedale e l'abbiamo portata all'Anagrafe. Da quel momento è cominciato un grosso lavoro di assistenza, di ricucitura, di ricostruzione. Mamma e figlia sono state ricoverate in istituzio­ni vicine e tre volte a settimana le facevamo in­contrare.

Il marito separato Lei ha accettato di tornare al Dipartimento, di

andare da un ginecologo e scegliere un metodo anticoncezionale adatto. Poi abbiamo convo­cato il marito, da cui la signora era separata, e lo abbiamo pregato di prendere in casa per un periodo puerpera e neonata. Lui ha accettato e si e stabilito un forte legame anche con que­st'uomo che non e sicuro di essere il padre del­la bimba. Poi E. ha potuto tornare nel suo ap­partamento di Corvialc insieme con la piccola e !a vita e ripresa. Ecco, per un bambino che sia­mo costretti a "rubare", a tantissimi altri, che per fortuna non assurgono agli onori della cro­naca, restituiamo affetti, calore, famiglia».

La casa va all'asta Malato di distrofia rischia lo sfratto

DALLA NOSTRA REDAZIONE

SUSANNA CRESSATI

~~\T{~\?~is^ "Il mio punto di vista e quello dello spetta-- • \-yff^:\ "•• tore. Per avere una pallida idea di cosa in-..'^ìci/iii^jii tendo con questa parola provate a imma­ginare, concentrandovi bene, di essere seduti davanti ad un tavolo o ad una scrivania: girando lo sguardo vedete una miriade di oggetti utilissimi, simpatici, ma ahimè, ir­raggiungibili. Non potete alzarvi per avvicinarvi; le vostre gambe non rispondono ai comandi. Pensate allora di po­ter afferrare almeno quelli più vicini, a "portata di mano": niente, le vostre braccia non si allungano, non si solleva­no. Forse, pensate, sono in grado di sfogliare quella rivi­sta su cui poggio le mani. No. è troppo pesante per le so­le due dita che al massimo e con difficoltà sostengono una penna per scrivere...Voglio dare un'occhiata in giro? Niente, la testa non si solleva né si volta, anche lei ha fatto sciopero...Anche un problema pratico come il prurito al naso è un piccolo dramma molto fastidioso, quasi un tor­mento talvolta: sembra che un esercito di formiche si ac­canisca sul mio naso e vada all'assalto anche delle mie guance e del mio mento. Se sono solo, a nulla vale muo­vere il naso come un coniglio nel tentativo di dissuadere quell'esercito di formiche dal «morsicarmi».

Un grido senza voce Marco, 26 anni, vive così, come uno «spettatore» atten­

to, critico, intelligente. Marco si racconta con semplicità. con grande serenità. Marco ha scritto queste cose un an­no e mezzo fa, quando stava per tornare a casa dopo ot­to anni di ricovero in una stanzetta del reparto di rianima­zione dell'ospedale fiorentino di Torregalli. Raccontava, in un suo libretto intitolato «Grido senza voce», non solo la sua vita di ammalato di distrofia muscolare, ma tutte le esperienze racchiuse nei ricordi, la scuola, gli amici, l'o­spedale. E quel modo di vivere nell'immobilità quasi as­soluta a cui lo ha costretto il progredire del male, tino a confinarlo su una poltrona con a fianco, sempre in fun­zione, l'indispensabile respiratore automatico. Racconta­va la gioia per il tanto atteso ritorno a casa, grazie ad una apparecchiatura portatile ricevuta in dono. Una casa senza lussi ma comoda, con una finestra su un giardinet­to, condivisa con la mamma, il fratello, la cognata e il ni­potino. Unacasa, finalmente. . •

. È stata una gioia troppo breve: oggi la casa va all'asta, e con questo atto giudiziario che nonostante tutti gli sfor­zi e gli interessamenti finora profusi è sembrato irrepara­bile va all'asta anche fa speranza di Marco e dei suoi fa­miliari di poter continuare a sperare. La vendita all'incan- ' to conclude una vicenda intricata, fatta di debiti ingenti lasciati dal padre del ragazzo, che ha piantato in asso la famiglia proprio quando si manifestò la malattia, segnata da una sentenza di divorzio sulla quale non è stato cor­rettamente registrato i! diritto di Marco ad abitare l'allog­gio. " "

Sperando nel rinvio Beatrice, la madre di Marco, che ha rinunciato da anni

al suo lavoro per dedicarsi all'assistenza del figlio, ha bussato a tutte le porte, compresa quella del presidente della Repubblica, ma senza esito concreto. Gli articoli • pubblicati nei giorni scorsi dal nostro giornale e da altri quotidiani locali hanno smosso un po' le acque. Le ban­che creditrici si sono affrettate a farsi vive: la Cassa di Ri­sparmio di Pisa rinunciando a un credito di una decina di milioni, la Cassa di Risparmio di Firenze dichiarandosi pronta a intervenire considerata «l'eccezionalità del ca­so». L'amministrazione comunale si è fatta viva con la fa­miglia. . • Ma stamattina c'è l'asta presso l'ufficio fallimenti del tri­bunale di piazza San Firenze. Si spera in un rinvio. In atte­sa di una soluzione che assicuri a Marco la sua stanza, la sua finestra sul verde. «L'handicap e la sofferenza non so­no un castigo - scrive Marco nel suo libretto - lo non ho colpe, mi sono ammalato a cinque anni». No, lui di colpe non ne ha, e non si vede perchè dovrebbe pagare, indife­so com 'è, per quelle degli altri.

PAGINEGIALLEGIOVANI

TUTTO IL RESTO E' PREISTORIA.

YELLOW. Le Pagine Gialle più giovani del mondo. Suggerimenti, indirizzi, idee per il tempo libero.

SEAT DIVISIONE STET s.p.«.

È un'iniziativa editoriale per i ragazzi delle città di Torino. Roma, Como, Milano, Bologna, Firenze, Modena, Padova, Genova, Bari, Palermo.

© l994TurnerEntertalnmentCo./dlstr.EPS/lLPAMilano

IL CASO. Clamorosa sentenza della corte d'appello di Roma dopo anni di decisioni negative

Vìnce la Di Lazzaro Anche se è single adotterò un figlio Prima vittoria per l'attrice Dalila Di Lazzaro, che, dopo la morte del figlio Christian in un incidente stradale, da anni cerca di adottare un bambino nonostante sia una «single». Ieri, i giudici della sezione minorenni, affari ci­vili, della corte d'appello di Roma, esaminando un ri­corso dell'attrice hanno stabilito che può presentare la domanda per ottenere l'adozione. La sua avvocata: «Una grande conquista per tutti». '".:":;.•

«LETTI

m ROMA. Anche i «single» un gior- v no potranno adottare bambini. Il •' permesso, per ora, lo ha soltanto '•• l'attrice Dalila Di Lazzaro: le e stato '• concesso ieri dai giudici in servizio •'.-. presso la corte d'appello di Roma (sezione minorenni, affari civili), " che, con una sentenza sorpren- . dente e inattesa, hanno ribaltato un principio-cardine della legge . italiana sulle adozioni. •,: „

Un «sì» Inequivocabile Questa è, di fatto, la prima volta

in cui l'attrice ottiene un «si» inequi­vocabile da un tribunale. Dopo la • morte del figlio Christian in un inci- ..-. dente stradale, si è infatti tuffata . con energia in una battaglia legale V defatigante, che va avanti ormai da anni fra sentenze vagamente possi­biliste e pronunciamenti invece de­cisamente negativi. Una battaglia ; su un «principio», che ha visto l'Ita­lia spaccarsi ancora una volta in due partiti avversi. • - • ••"-"-'•

Le polemiche sono destinate a rinnovarsi, ma in qualche modo : sull'intera vicenda ieri è stato mes- ;'; so un punto fermo. I magistrati di \ Roma, affrontando la questione in \ secondo grado, hanno sostanziai- .'.' mente accolto la tesi sostenuta sin - :

dall'inizio dall'avvocata Vtarett? Scoca

Leggi contraddittorie Secondo la legale, c'era e c'è

una contraddizione : insostenibile tra la legge italiana e la cosiddetta -" •convenzione di Strasburgo» del '•:' 1967. ••.:• •: v"v- . -' ; , \ . .

La convenzione è un «patto» fra ;. Stati cui naturalmente ; partecipa : anahe il nostro paese: è stata rece­

pita in Italia nel 1974, con una ap­posita legge. Dove sta la contraddi­zione? Nel fatto che la convenzio­ne di Strasburgo prevede per le persone sole la possibilità di adot­tare figli, mentre le norme italiane sull'adozione lo escludono assolu­tamente. >-••;''••' '••'' ';.-.'•• ••.'..'••'...

I magistrati di Roma - presiden­te Giuseppe Morsillo, consigliere relatore Giovanni Carlino - nel considerare che la convenzione di Strasburgo è ormai una legge del

Aggredito a Vicenza accusatore di Vincenzo Muccioli Marco Ghezzo, uno degli ex ospiti di San Patrlgnano che con le loro accuse hanno portato all'apertura di una inchiesta su Vincenzo - -Muccioli per sequestro di persona e maltrattamenti, sarebbe stato vittima mercoledì scorso a • Vicenza, di una aggressione da - ; parte di tre uomini. Verso Ie23 ' ' Ghezzo stava tornando a casa alla ' ; guida della propria auto quando è stato affiancato da una vettura con a bordo tre giovani sul trentanni. Uno gli ha fatto cenno di fermarsi e Ghezzo, sceso dall'auto, sarebbe stato picchiato con violenza -•• riportando contusioni varie, e poi " sarebbe riuscito a fuggire. Poi, per paura, non avrebbe fatto denuncia. Soprannominato «Paro Paro», Ghezzo aveva raccontato, al • Sostituto procuratore di Rimini Paolo Gengarelll, di episodi di violenza e maltrattamenti, e In particolare, dell'esistenza, a San Patrignano, di una «squadra punitiva» Incaricata di recuperare chi fuggiva, con la «licenza» di segregare e picchiare. ,-;

nostro paese, sono arrivati a una ' conclusione semplicissima: le nor­

me oggi sono queste e i giudici so­no liberi di applicarle. Infatti, la leg­ge sull'adozione, che risale al 1983 e solo in casi eccezionali consente l'adozione da parte di «single», non ha cancellato quanto contenuto nella convenzione. '• -.'.•"'

«Faccia pure domanda...» Cosi, la signora Dalila Di Lazzaro

e «legittimata a proporre domanda di adozione di un minore», e non ha nessuna importanza che non sia sposata. Spetterà poi ai giudici del tribunale minorile decidere se ha le carte in regola per l'adozione o se. invece, per qualche motivo, non è «idonea». ;. -.

Ha accenti esultanti l'avvocata Maretta Scoca, che nel frattempo ù stata eletta in Parlamento (Ccd): «Abbiamo vinto e ne sono felice. ' Questa è una conquista che ci uni­fica e ci porta alla pari di quasi tutti i paesi europe e occidentali e su­pera pregiudizi immotivati». .

. Qualche problema, però, forse resta: la battaglia è davvero definiti­vamente conclusa? Non si dovrà, quanto meno, mettere ordine fra queste leggi discordanti? «Certa­mente bisognerà modificare le norme sulle adozioni», ha detto ieri Maretta Scoca, «occorrerà , ade­guarle alla novità. Ma la mia clien-

: te, la signora Di Lazzaro, nel frat­tempo può tranquillamente pre-

' sentare la sua domanda di adozio-; ne». W*r:. ''• ''•.••^.'••«i.:;'.':;'. - v

L'attrice ieri ha accolto la notizia della sentenza con un poco di stu­pore e molto entusiasmo: «Ho tanti guai, non ne posso più, ma adesso sono la persona più felice sulla fac­cia della terra», ha esclamato. ••. • >• -_:•

Di certo, questa sua avventura nei palazzi dei tribunali non è stata

. facile. Persino la Corte costituzio­nale, dalla quale ci si aspettava ov­viamente una risposta definitiva al problema, qualche mese fa era in­vece giunta a una conclusione va­ga, che lasciava aperto il cosiddet­to «caso Di Lazzaro». Lo hanno chiuso (forse) i giudici di Roma. .-

L'attrice Dalila DI Lazzaro Massimo Pereìli/M3s:er

«

•. >. ... . * Parla l'attrice vicinissima all'obiettivo della sua battaglia

Stupendo, sogno un bimbo del Ruanda» m ROMA. «Ce le ho addosso tutte in questo periodo, sono incazzata come non mai... Oggi, però, mi e piovuta sulla testa una notizia me­ravigliosa e io, Dalila Di Lazzaro, adesso sono la persona più felice del mondo. Meglio dell'Oscar, si sente dalla voce?». . ...•.

Nella sua casa di Roma, l'attrice è raggiante e grida la propria gioia al mondo. In verità, non ha ancora potuto leggere la sentenza; ignora per, quanto tempo dovrà : lottare con la burocrazia e se mai davvero potrà adottare un figlio; ma oggi è comunque una giornata di festa, la signora Di Lazzaro ha segnato un punto importante: è successo che. per la prima volta da quando ha cominciato la sua avventura nei tri­bunali d'Italia, la legge le ha dato ragione., •.. •••••:•.• .. ••.- .•••. ••• •

Facciamo un passo indietro: che le è successo di tanto brutto in questo periodo?

Di tutto, mi è capitato di tutto. Pri­ma, mi sono rotta un piede parte­cipando a un gioco in Tv, nel cor­so di Buona Domenica. Poi, mi è capitato un incidente con la mac-

I china. Un brutto tamponamento,

mi sono fatta male al collo e il do­lore sarebbe il male minore, il ve­ro problema e che soffro di conti­nue vertigini, fra l'altro faccio fati­ca anche a parlare, incespico... In­somma, una disgrazia dopo l'al­tra. Sono ingessata e costretta a ietto. Mi e venuta anche l'influen­za. Però, in questo momento sono fuori di me dalla gioia, mi sa che stasera mi ubriaco, troppa felicità.

1 La battaglia non è finita, molto probabilmente. Che accadrà

' adesso?,.;':;; /"'..' Tecnicamente, non ne ho idea. Per ora ho capito che abbiamo ' vinto e basta, Con la mia avvocata ' abbiamo parlato . brevemente e soltanto della sentenza.

Echevi slete dette? ; Abbiamo lanciato ~ un grido: Aaaahh! Proprio cosi. ' ;.

Per caso, avevate perso la spo-' ranza? •"•;••.• .;;.y

Mah, forse sì, non ci credevo quasi più. E poi mi sono capitati troppo guai, ultimamente. Sono stata ma- '-. le, ero piuttosto afflitta e si sa che •• quando fisicamente non si è a pò- • sto diventa dura affrontare altri

problemi, pensare alle altre cose. Oggi, in teoria, può pensare a un «figlio futuro»: lo vede? '

In questo momento penso solo agli orfanotrofi che si svuoteran­no. Non mi chieda se sogno un , bambino o una bambina, per me non è importante il sesso del pic­colo, né contano il colore dei ca­pelli e tanto meno quello della pelle. Vorrei solo che fosse picco-l ino, i - , •: , . •":ij . :::: •.'.•', ;:.;: .••. .---. ; ,Negli orfanotrofi, veramente, ci.

sono soprattutto I ragazzini più grandicelli e problematici. .

lo sono una persona onesta e so essere umile, perciò posso dire che non sarei all'altezza di gestire psicologicamente ; l'adozione : di un bambino grandicello. No, non ce la farei, lo dico sinceramente, lo ammetto. Ma sono in grado di offrire una montagna di amore a qualsiasi Piccolino. Sa. sogno un orfano di guerra. >'•• -"•-- .-.;, ••••

Un orfano di guerra? •".•••.'>':'•• Sì, perché l'avere perduto i genito­ri in un conflitto mi pare la cosa peggiore che possa capitare a un bambino.,. Vorrei un ; orfano di guerra per potere essere il più utile

possibile. Penso a un bambino di Sarajevo o del Ruanda, a un bam­bino davvero bisognoso di aiuto e di protezione. Dopo tante espe­rienze personali negative, sono pronta per un rapporto limpido e trasparente con un piccolo. Che

,• gioia, sarebbe. Una gioia indescri­vibile.

Auguri di cuore, allora. Gli auguri mi occorrono, me ne

. serve una valanga, grazie. E voi , giornalisti, preparatevi. , ._ . . ;

. Percosa? . Presto farò un'uscita clamorosa, contro i baroni degli ospedali. Non c'entra niente con la vicenda giudiziaria del bambino, sto par­lando delle cose terrificanti cui ho assistito frequentando, purtroppo, tanti reparti. -••>.,> •;.

Be', ci anticipi qualcosa. Un paese si giudica da due cose: da come tiene le scuole e da co­me gestisce gli ospedali, lo da otto anni giro per gli ospedali, ho visto cose indecenti, medici importanti che hanno fatto cose vergognose.

Nomi? I «baroni» sono i peggiori, vedrete. '

CCA

Caso Chiatti: il signor Paolucci; genitore di una delle vittime; espulso dall'aula. Il giallo dei floppy disk

D padre di Lorenzo: «Processo pagliacciata> >

OAL NOSTRO INVIATO

GIAMPAOLO TUCCI

•• PERUGIA. Il padre di Lorenzo ha il fuoco negli occhi. Balza dalla sedia, stringe i pugni e grida: «È una pagliacciata... Fatelo parlare. Deve dire la verità, fatelo parla­re...». Il padre di Simone é seduto vicino a lui, come lui rosso di rab­bia. La madre di Lorenzo e la ma­dre di Simone stanno piangendo. Il presidente della corte d'assise fa un cenno ai carabinieri e i lotografi bombardano di flash l'aula. I cara­binieri si avvicinano, il signor Pao­lucci indietreggia e poi avanza di nuovo: «Fatelo parlare, hanno uc­ciso mio figlio...». Il presidente lo fissa, grida: «Esca... questi compor­tamenti... esca dall'aula». Se ne va, il signor Paolucci. Apre la porta ed esce. Tra due divise nere.

Il materassaio Ora e seduto su una vecchia

panca traballante. La testa fra le mani, gli occhi che trafiggono il muro sporco e scrostato. «Il mate­rassaio stava dicendo quello che tutti sospettano da tempo e che nessuno ha il coraggio di dire: e cioè che Luigi Chiatti non è il solo responsabile... I genitori... I genito­ri... lo so tante cose che la polizia ancora non sa».

Il pubblico è commosso e stupi­to. Stupore legittimo: perche le parti, nel tribunale di Perugia, sem­brano invertite, il gioco ù cambia­to, la corte d'assise, che dovrà giu­

dicare ed eventualmente punire il presunto assassino di Simone Alle-

' gretti, 4 anni, e di Lorenzo Paoluc-" ci, 13 anni, ha per il momento pu­

nito il padre di Lorenzo. Prima che il signor Paolucci fos­

se espulso dall'aula, stava testimo­n i a n d o Umberto Mancini, «artigia­

no, meglio materassaio». E raccon­tava che il 7 ottobre del '92, tre giorni dopo l'omicidio di Simone, era stato chiamato dalla madre di Luigi Chiatti. «Bisogna rifare urgen­temente il • materasso di mio fi­glio...» Strano, pensò il signor Man­cini, «quei materasso era nuovo, aveva solo un anno di vita». «La si­gnora mi apparve scontrosa, non volle che entrassi in casa per pren­dere le misure del letto: mi conse­gnò la lana avvolta in un lenzuolo, con il guscio del materasso già la­vato e stirato...».

Ut polizia stava cercando l'as­sassino, Luigi Chiatti era ancora un giovane geometra incensurato, dieci mesi più tardi avrebbe ucciso per la seconda volta. Sua madre sapeva? Aveva trovato macchie di sangue e di sperma sul materasso? La morte di Lorenzo poteva dun­que essere evitata? Il racconto del signor Mancini inquieta. Continua a parlare, il testimone, e il presi­dente suggerisce: «Non si termi troppo sui dettagli...». Dettagli? Per Luciano Paolucci. quei dettagli so­no pezzi di verità. Guarda il presi­dente ed esplode: «Basta, lei non

Silvana Paolucci

può interromperlo, è una pagliac­ciata...».

Esplode anche perché ha già dovuto ascoltare decine di testimo­nianze difficili, a tratti agghiaccian­ti. La testimonianza di un agente penitenziario, uno di quelli che sorvegliano l'imputato. «Il Chiatti una sera mi ha chiamato e mi ha detto: "Se mi riconoscono la se­

minfermità mentale, fra ventanni sarò fuori... E allora ucciderò altri bambini"». L'imputato e assente, ma le sue parole - ferocemente in­fantili -echeggiano sinistre in aula.

C e stata poi la testimonianza di Edoardo Antonucci, «analista pro­grammatore». Questi, lavorando sul computer di Luigi Chiatti, ha latto una scoperta che l'accusa giudica interessante. Il 3 agosto '93 - quattro giorni prima che fosse ucciso Lorenzo - l'imputato can­cellò tutto ciò che aveva fino ad al­lora inciso su quello che in gergo si chiama -disco fisso». L'operazione fu fatta alle 8.31 del mattino. Alle S.20, Luigi Chiatti aveva «trasferito» su dodici floppy disk alcune delle "cose che nessuno deve sapere». Uno di questi floppy disk s'intitola «Segreti» e contiene, tra l'altro, rife­rimenti più o meno espliciti a un bambino parente dell'imputato (e dall'imputato sottoposto a gravissi­me violenze),

Il computer Perché Luigi Chiatti «formattò il

disco fisso»? Si preparava forse al secondo omicidio? Voleva cancel­lare dal computer lo tracce del suo travaglio psicologico e criminale, salvandone soltanto una parte, quella incisa sui floppy disk che poi avrebbe nascosto? Aveva in­somma già deciso - quattro giorni prima - di uccidere Lorenzo? Fu dunque un omicidio premeditato? È quanto sta cercando di dimostra­re il pubblico ministero.

La tesi accusatoria ò stata veico­lata, nell'udienza di ieri, da una se­rie di dichiarazioni omogenee. Hanno parlato gli amici di Lorenzo e gli ex amici dell'imputato. I primi hanno ricostruito quanto avvenne il giorno prima dell'omicidio. Lu­ciana, 17 anni: «Noi ragazzi stava­mo giocando a carte nella parroc­chia di Casale. Lorenzo, ch'era molto bravo, vedendo Luigi in diffi­coltà, gli spostò le carte per aiutar­lo, ma lui non fu contento, si mo­strò quasi scocciato...». E poi: «Quella sera, Lorenzo ci confessò che Luigi, quando loro due gioca­vano da soli, gli toccava le mani, il viso e gli organi genitali. Lorenzo ci guardò e disse: "Non sarà mica omosessuale?"».

Dalla testimonianza di Luciana e delle altre ragazze del paese emerge il ritratto di un Luigi Chiatti che, a 2'1 anni, era letteralmente ossessionato da Lorenzo. Lorenzo era un ragazzino svelto, intelligen­te, vivace: Luigi aveva paura degli altri, li temeva e li disprezzava. Lo­renzo rideva e giocava a carte; Lui­gi «non rideva mai e non sapeva giocare».

Dice Maria Schiavoni, ex com­pagna di scuola dell'imputato: «Luigi era una persona gentile, educata, arrivava in classe alle otto e due minuti. Proprio così: ogni mattina, alle otto e due minuti». E un altro ex compagno di scuola: «Era introverso. Per scuoterio, lo prendevamo in giro...».

DALLA PRIMA PAGINA

Le nuove famiglie insieme a lei, è come se avessero vinto un Oscar collettivo anche tutte le altre persone che per moti­vi diversi, desiderando accudire un figlio non proprio, non aveva­no però un coniuge che ricreasse ciò che impropriamente viene chiamata famiglia. Dico impro­priamente, perché la famiglia non é più soltanto il luogo retorico del­l'amore perfetto, la bambagia ac­cogliente per ogni figlio bisogno­so. La famiglia oggi è fatta di sin­gle, di separati, di coppie non spo­sate, di non coppie, di coppie tra­dizionali regolarmente coniugate. Tutti possono essere felici e infeli­ci, lutti possono essere in grado di dare a un bambino abbandonato, o rifiutato, o solo, amore. Non esi­ste più una formazione standard che si avvicini all'aggregazione modello, fatta da papà, mamma, e magari un (rateilo. La realtà è talmente variegata da indurre la legge alla flessibilità e all'adegua­mento. Pensare che la norma in­ternazionale della Convenzione di Strasburgo è del 1974, e questa sentenza, in qualche modo, obbli­ga un paese spesso restrittivo in fatto di morale come l'Italia a se­guire i dettami europei.

Forse c'era bisogno che un per­sonaggio popolare con una perdi­ta tragica alle spalle, facesse del proprio dolore desiderio una questione di principio, imponen­do alla giustizia e alla società di affrontarla. La storicità della sen­tenza viene dal fatto che la legge riconosce a un soggetto unico e solo, sia esso uomo o donna, la capacità di offrirea un bambino

che altrimenti non l'avrebbe, il ca­lore di una casa, l'equilibrio di un amore, la maturità di un'educa­zione. E la possibilità economica di studiare e di avere un punto di riferimento che non l'abbandone­rà. Ma non è solo il bambino adot­tato a poter cominciare un'esi­stenza nuova. Con la facilitazione che ne deriva in materia di ado­zioni, il single assume un ruolo so­ciale completamente nuovo. Di­venta un'entità in grado di auto-certificarsi nucleo, viene ricono­sciuto come sostegno completo a se stesso e al figlio. E viene ricom­pensato del suo bisogno di mater­nità o paternità, della voglia di crescere e voler bene a un bambi­no che accoglie in sé.

Ciò che ancora rimane da con­siderare è come questa legge ver­rà applicata. Non sarebbe la pri­ma volta che concessa una vitto­ria, le si pongano subito dopo dei limiti e delle eccezioni talmente strette da renderla inoperabile e impraticabile. Il campo delle ado­zioni ha già visto concretamente quanti ostacoli e moralismi poco sereni possano essere messi in at­to. L'adozione di un figlio é cosa estremamente seria e valutabile caso per caso. E la sua serietà e valutazione deve sì poggiare sugli articoli di una legge ma anche sul­la compenetrazione di questa con la saggezza di chi l'adozione la decide. Come in altri casi dove so­ciale e individuale si confrontano specularmente, in maniera tanto complessa, anche qui, nell'ado­zione, questi due aspetti devono imparare a agire l'uno al servizio dell'altro. " [Valeria Vigano]

Sabato 3 dicembre 1994 nel Mondo "Unità pa lìina 1 0

ACHILLE LAURO. Il relitto era appena stato agganciato da un rimorchiatore Previsto per domani l'arrivo dei naufraghi a Mombasa

w . - " . ~ _ » I* -a> . v t ., i S»f

A picco la nave blu Il comandante: «Era parte di me» Dopo tre giorni di lotta, l'Achille Lauro si è inabissata nel­l'Oceano Indiano, pochi minuti dopo essere stata aggan­ciata da un rimorchiatore. «Ho perso una parte di me», ha detto il comandante. Alle 19,10 ora locale l'agonia della nave è terminata. A Mombasa, in Kenia, intanto, tutto è pronto a ricevere le cinque navi che faranno sbarcare 604 naufraghi. La società 'armatrice sistemerà in albergo i pas­seggeri per qualche giorno prima di rimpatriarli.

' DAL NOSTRO INVIATO ' ;

V I T O F A E N Z A

• NAPOLI. Il «gigante blu» si è ar­reso. L'«Achille Lauro» dopo tre giorni di lotta contro il mare e le fiamme si è inabissata nell'Oceano Indiano, alle 19,10, ora locale (le 16,10 ora italiana). Il «Gigante blu», sparito fra i flutti. «Ho perso una parte di me stesso che non tornerà mai più», è stato l'amaro commen­to del comandante Orsi. Tocca a lui dare la notizia agli uomini del- -l'equipaggio. Pochi quelli che rie­scono a trattenere le lacrime. - ••-.- '

Sono bastati dieci minuti. Poco ' prima un incrociatore olandese, il . «Solano» aveva agganciato la nave ', ed aveva cominciato l'operazione •' di rimorchio verso la costa africa- ' na, in attesa di altri due mezzi che lo avrebbero aiutato nell'operazio­ne. Il punto d'affondamento dista ,' poche miglia da quello dov'è scop- -piato l'incendio. La notizia è arriva­ta via radio proprio dal rimorchia­tore d'alto mare, unica imbarca­zione rimasta accanto al colosso in fiamme. Sono stati i dieci uomini di equipaggio del battello incaricato dalla società armatrice di recupe­rare il relitto ad assistere all'affon­damento della nave. Un'esplosio- ' ne a bordo ha piegato il gigante blu. La motonave s'è inclinata e si • è inabissata nel mare estremamen- ; te calmo, in un punto profondo quasi 5000 metri. •• - . .

L'affondamento mette la parola fine alle speranze di poterla recu­perare, una speranza alimentata specialmente dalla società di assi- ' curazione, la «UMS», che aveva gi-

. rato ai «Uoyd's» di Londra gran • parte della copertura. La nave, va­lore commerciale 30 miliardi, era stota assicurata per 27 miliardi, 25 dei quali risultavano coperti nella " City londinese. Ora, ultimata l'in­chiesta sulle cause dell'incendio (che sarà aperta dalle autorità consolari del porto dove giungerà i la maggior parte dei naufragh, in ' questo caso le autorità consolari italiane di Mombasa) la società ar­matrice riceverà il premio assicura­tivo. . ••'•• "*.«. . . , *

Poche ore prima, dalla zona del disastro era partita l'ultima delle navi che hanno soccorso i quasi mille naufraghi della motonave ita­liana. I passeggeri sono diretti ver­so lidi sicuri dove troveranno l'assi­stenza predisposta dai rispettivi go­verni e dalla società armatrice. «Stanno tutti bene, il. problema maggiore sono le scottature ripor­tate dall'esposizione al sole dei tro­pici per due giorni consecutivi», af­

ferma una voce gracchiarne dal ra­diotelefono, che porta in Italia le impressioni e lo stato generale di salute dei passeggeri. Il «satellitare» di ogni nave è ingolfato, non si trat­ta solo di telefonare in Italia per coordinare i soccorsi, si cerca di mettere in contatto i naufraghi con i rispettivi familiari nei vari paesi

, d'ongine. Cosi la radio diventa una torre di babele in cui inglese, fran­cese, vallone, italiano, tedesco, si intecciano sovrapponendosi. .

«C'è bisogno di curare le scotta­ture solari. Dalle 6 di mattina del 30 fino alle 18 del 1 dicembre - rac­conta un membro dell'equipaggio - la maggior parte di noi è rimasta esposta senza alcuna protezione ai raggi dei tropici. La salsedine ha reso sensibile la pelle, tanto che siamo diventati tutti rossi come gamberi». La domanda: «Come eravate sistemati?» riceve una ri­sposta plastica: «Avete visto il film «Lamerica» con la scena della nave piena di profughi? Sul ponte della "Hawaian king ' eravamo sistemati cosi, sotto il sole, uno accanto al­l'altro. Magari non c'era ressa, ma eravamo come i passeggeri di quella nave».

Solo i più deboli, le persone an­ziane, gli otto bambini, persone maggiormente a rischio, sono state sistemate in luoghi protetti. Gli altri non hanno potuto far altro che ri­manere al sole. Proprio per questo il governo di Pretoria ha inviato a Mombasa, con un aereo della Cro­ce rossa, una sostanziosa fornitura di medicinali adatti a curare le scottature solari, assieme ad una fornitura di tute sportive che servi­ranno per far cambiare i naufraghi. Anche la società armatrice sta cer­cando di predisporre tutto al me­glio per accogliere gli scampati dell'Achille Lauro. Sono stati pre­notati gli alberghi, è stato recupe­rato del vestiario, mentre sono sta­te approntate le strutture mediche per assistere chi ne ha bisogno. Per qualche giorno i «naufraghi» po­tranno rifocillarsi a Mombasa e so­lo dopo che avranno npreso le for­ze saranno rimpatnati.

«In Kenia amveranno -ci ha rac­contato il console italiano a Mom­basa, Michele Esposito, di origine sorrentina - 604 naufraghi a bordo di cinque navi. La prima attracche­rà domenica intomo alle 12, ora lo­cale (le 10 in Italia). Da Nairobi sono giunti già i due funzionari del­l'ambasciata che condurranno le

indagini sulle cause dell'incendio che ha consumato la nave da cro­ciera». Sulle condizioni dei naufra­ghi il console ha notìzie abbastan­za confortanti: «Ci dicono che stan­no tutti bene. Le scottature da esposizione ai raggi solari da que­ste parti sono una cosa abbastanza frequente e non particolarmente preoccupante», conclude Michele Esposito, il quale aggiunge prima di chiudere la comunicazione e scappare al porto per l'ennesima riunione organizzativa, «un ultimo "punto" con le navi lo faremo do­mattina (oggi per chi legge n.d.r.) quando le imbarcazioni saranno più vicine alla costa».

Verso Gibuti si sta dirigendo la «Bardu» e le due unità della Us na-vy, la motonave «Lima» invece sta facendo rotta, con i marinai di ori­gine honduregna e guatemalteca, verso il porto di Muscat nell'Oman dove dovrebbe arrivare entro la giornata di domani. A Mombasa a poche ore l'una dall'altra dovreb­bero arrivare la «Lucy», la «Chios»,. la «Chevron Perth», la «Sk Spiit» e l'«Hawaian king», la petroliera che per prima ha raggiunto la nave in fiamme e per ultima ha lasciato la zona del disastro e che ha bordo il comandante Orsi. • • .

E proprio dalla «Hawaian king» è arrivato il messaggio che comuni­cava che il rimorchiatore «Solano»,' • di prorietà di una società olandese incaricata del recupero della nave, aveva agganciato il bastimento in fiamme. E sempre dalla stessa na­

ve è rimbalzato il messaggio del­l'affondamento del bastimento, proprio mentre il comandante Giu­seppe Orsi confermava che l'in­cendio era divampato nella sala macchine: «È scoppiato un pistone di uno dei quattro motori ed è sta­to, subito, un inferno di fuoco e di fiamme», ha racconta l'ufficiale, che poi ha aggiunto, «ci servono abiti. Gli indumenti che indossano i passeggeri vanno dallo smoking all'abito da sera scollato delle si­gnore». Troppo poco per stare in mare, al sole, per due o tre giorni. Anche la direttrice della crociera conferma che l'abbigliamento e le scottature dall'esposizione al sole sono le maggiori preoccupazioni. Per il resto? «C'è una tranquilla nor­malità, se può essere normale un naufragio in mezzo all'Oceano In­diano».

La società armatrice, mentre la nave bruciava ancora, ha fatto sa­pere che per il sud Africa è stata di­rottata la «Emilio Costa», una nave da crociera comprata solo un me­se fa e ribattezzata «Symphony» che prowederà, a partire dal 18 di­cembre, a smaltire le prenotazioni dei circa 14.000 crocieristi che avrebbero dovuto viaggiare a bor­do della «Achille Lauro» e che ave­vano pagato il viaggio alla «Starlig-th>, la consociata sudafricana della «Starlauro». In serata la compagnia armatrice ha convocato una confe­renza stampa per illustrare le mo­dalità dell'affondamento dell'am­miraglia della flotta partenopea. Una superstite del naufragio del traghetto a Manila Ansa

Napoli gioca al lotto i numeri del naufragio Il disastro dell'Achille Lauro e ha scatenato la fantasia del giocatori del lotto napoletani. Ieri mattina ci sono state file lunghissime di scommettitori davanti alle ricevitorie di Napoli, con vere resse soprattutto nel rioni popolari. La combinazione scelta da molti è stata II temo secco, ovviamente ricavato dalla «Smorfia». Questi i tre numeri giocati: l'S, «il fuoco-, 53 «la nave», 90 «la paura». Ma l'evento poteva servire per tante altre combinazioni, a partire dall'abbinamento numero della •Smorfia—protagonisti. Secondo i titolari delle ricevitorie gli incassi della settimana supereranno di gran lunga quelli tradizionalmente registrati alla vigilia del miracolo di San Gennaro e saranno di poco inferiori alle scommesse del 1980, subito dopo II terremoto. Chi non potrà più ricavare nulla, nemmeno dal relitto della nave, è la società «StarLauro». Il transatlantico è affondato e dunque non sarà possibile recuperare nemmeno 1 pezzi della storica imbarcazione. •Avevamo stipulato un contratto "No cure no pay" con la società Murry International salvage freres che avrebbe tentato il recupero del relitto con il rimorchiatore "Bison one"-ha spiegato l'amministratore delegato della società armatrice, Nicola Coccia - . Il contratto prevedeva che in caso di successo, il valore commerciale del relitto, circa cinque miliardi in ferro, sarebbe stato diviso a metà con l'armatore. In caso di insuccesso, la società non avrebbe dovuto liquidare alcun compenso».

Un battello passeggeri ha urtato un mercantile porta-container: 34 morti accertati, 120 i dispersi

Collisione al largo di Manila. 150 le vittime Oltre 150 sarebbero le vittime di un naufragio avvenuto l'altra notte nelle Filippine. Già recuperati 34 corpi. Centoventi persone vengono date per disperse, ma le speranze di ritrovarle vive sono vicine allo zero. La scia­gura è avvenuta nella baia di Manila. Il traghetto «Cebu City» ha urtato il mercantile Kota Suria ed è colato a pic­co. A bordo, tra passeggeri e equipaggio si trovavano più di seicento persone. Il terrore dei superstiti.

NOSTRO SERVIZIO''

• MANILA. Un mese dopo l'affon­damento del traghetto Estonia nel mare del Nord (con un bilancio di più di 830 morti), e a sole 48 ore dall'incendio scoppiato a bordo dell'Achille Lauro al largo della So­malia, un'altra sciagura marittima è avvenuta l'altra notte nelle Filip­pine. Nella baia di Manila una nave porta-container è entrata in colli­sione con un traghetto a bordo del quale si trovavano oltre seicento persone. Quest'ultimo è colato a picco, trascinando con sé sul fon­

do del mare forse più di centocin­quanta persone.

Trentaquattro erano sino a ieri sera i morti accertati. I dispersi, per i quali c'erano oramai pochissime speranze che potessero essere n-trovati vivi, erano centoventi. Si spera ancora che, visto il gran nu­mero di navi presenti sul posto, molti dei dispersi siano in realtà stati caricati su unità che non han­no ancora comunicato il salvatag­gio. Alcuni potrebbero anche esse­re riusciti a nuotare fino a riva. Ma

non sono che speranze, e vanno affievolendosi di ora in ora. Tra le vittime figurano anche diversi bambini. . • . •

Il naufragio è avvenuto intorno alle 4 del mattino (ora locale, la tarda sera di giovedì in Italia), quando a bordo del traghetto «Ce­bu City», partilo da Manila e diretto all'isola di Bohol. tutti dormivano. L'impatto con la porta-container «Kota Suria» di Singapore è stato definito da un superstite «un vero terremoto», ed ha fatto prima incli­nare e poi affondare velocemente il traghetto, che ha risucchiato con sé sul fondo del mare molti dei passeggeri. I sommozzatori hanno trovato 17 corpi all'interno del relit­to, che giace a 26 metri di profon­dità, mentre le navi di soccorso hanno raccolto altri 17 cadaveri in mare «Penso che nel relitto ci sia no altri corpi. Questo è quanto ci dicono i sommozzatori», ha detto il portavoce della guardia costiera.

Da parte sua la «William Lines», la società cui era affidata la gestio­ne del traghetto, ha comunicato

che sta cercando di precisare me­glio il numero delle persone che si trovavano a bordo al momento della disgrazia. I vari conteggi suc­cedutisi nell'arco della giornata, hanno dato cifre via superiori. L'ul­timo, ieri sera, sommava ai 495 passeggeri altre 110 persone tra equipaggio e familiari dei maritti­mi.

Il vice ammiraglio Pio Carranza, supervisore alle operazione di soc­corso per conto della marina filip­pina, ha dichiarato che la causa della catastrofe potrebbe essere stata un errore di manovra, dovuto a valutazioni sbagliate da parte de-

.gli ufficiali a bordo delle due navi. Stando alle prime risultanze del­l'inchiesta, sarebbe stata mal cal­colata la distanza che separava le due imbarcazioni. Erwin Maravilla, un commerciante di 28 anni che ha perso nel naufragio la moglie e due bambini, ha raccontato che subito dopo l'impatto, la Cebu City si è piegata rapidamente su di un fianco ed ha cominciato ad andare sott'acqua. Intanto gli uomini del­

l'equipaggio si affannavano ad esortare i passeggeri a raggiungere l'altra nave, che continuava a gal­leggiare pressoché indenne nono­stante l'urto. Momenti terribili quel­li che ha nevocalo il testimone: buttatosi a mare con la moglie e i figli, è riuscito per un po' a stare lo­ro vicino, ma, colpito da rottami metallici che piovevano in acqua dalla carcassa del traghetto, ha perso il contatto con loro Quando è riuscito a individuarli nuovamen­te non ha più potuto fare nulla. Li ha visti sparire, ormai troppo lonta­ni da lui, inghiottiti dai flutti. Toco dopo è nuscito a issarsi su di un ca­notto di salvataggio assieme ad al­tri naufraghi, e due ore dopo è sta­to tratto in salvo da una nave della guardia costiera.

L'ultima catastrofe nelle acque filippine risaliva al luglio dell'anno scorso, quando una zattera sovrac­carica di passeggen si rovesciò in un fiume a venti chilometri da Ma­nila Le vittime furono allora 326, per lo più donne e bambini

pagina 16 l'Unità nel Mondo FRANCIA. Dopo le dimissioni di tre ministri il governo Balladur propone di perseguire i giornalisti

La scure sulla stampa «Processo a chi rivela l'avviso di garanzìa» Alla lunga lista di ricette di «soluzione politica» alla Tan­gentopoli francese si aggiungono le 27 proposte «mora­lizzataci» elaborate da una commissione «perbene», presieduta dal giudice Rozes. Che però non piacciono né agli indagandi potenziali né a chi vede con sospetto la possibilità di cause civili intentate alla stampa da par­te dei corrotti. Previsto l'esonero degli imprenditon cor­ruttori, se non hanno agito in pnma persona

OAL NOSTRO CORRISPONDENTE

SIKOMUND

• PARICI Berlusconi, per inten­derci, firmerebbe di corsa Le pro­poste per la «moralizzazione della vita politica» presentate ìen dalla commissione indipendente a suo tempo nominata da Balladur pre­vedono che 1 indagato possa far causa per danni ai giornali alle tv e alle agenzie di stampa che abbia­no pubblicato notizie su un proce­dimento in fase istruttona e fatto il nome di indagati per fatti di corru­zione, e prevedono l'esonero per gli 'mprenditon corrutton per i quali sia stata «stabilita una delega di poten», che «non abbiano preso personalmente parte alla realizza­zione dell infrazione» Perché sia­no assolti basta in altre parole che non siano stati loro direttamente a versare le tangenti ma abbiano in-cancato una filiale dell'azienda chedingono ^ » c"t

Le 27 proposte della commissio-

OINZBIRO

ne presieduta dall ex pnmo presi­dente della Corte di Cassazione si­gnora Simone Rozes avrebbero dovuto essere le più «al di sopra di ogni sospetto» tra quelle elaborate smora per dare una «soluzione po­litica» alla Tangentopoli francese Della commissione facevano par­te, oltre alla stimata giudice anche un sindacalista prestigioso come lex segretano di Force Ouvriere (la Uil francese) André Bergeron e il presidente onorario della CNFF (la Confindustna) Francois Cey-rac Le proposte vanno dalla rego­lamentazione degli appalti pubbli­ci al divieto di finanziamenti da parte delle imprese o di centn studi fantasma ai partiti da controlli n-gorosi sulle finanze degli eletti al-I accelerazione dell azione giudi­ziaria

Suona bene 1 analisi sul perché siano necessarie nuove regole di

fronte ad una situazione divenuta «intollerabile» «Abbiamo vissuto un periodo di espansione econo­mica eccezionale nel corso della quale molti hanno pensato che gli fosse consentito tutto Poi siamo entrati in un periodo di recessione in cui alcuni hanno cercato di mantenere i vantaggi acquisiti Quando si vede che certe cose re­stano impunite si prende I abitudi­ne» è il modo in cui la spiega in un intervista la stessa signora Ro­zes

Suona ragionevole Eppure que­ste proposte hanno finito col susci­tare una levata di scudi non appe­na rese pubbliche ìen Sia da parte dei politici della maggioranza di destra che giudicano le misure ec­cessive Sia da parte dell opinione pubblica e della stampa che vedo­no nelle nuove norme sul segreto istruttono un ennesimo sia pure assai più abile e articolato tentativo di imporre un bavaglio alla stampa e - nella depenalizzazione per gli imprenditon - un tentativo di asso­luzione generalizzata

Tanto che lo stesso Balladur che aveva messo al lavoro la commis­sione a metà settembre ha deciso di prendersi qualche giorno di tempo sondare meglio le reazioni pnma di avallare ufficialmente o meno queste proposte Con un o-pinione pubblica che stando al

Il primo ministro francese Edouard Balladur

sondaggio pubblicato dall Express nel numero in edicola questa setti mana e convinta plebiscitaria­mente che la corruzione su «molto frequente» tra i parlamentari (71 So degli interrogati) tra gli eletti locali (66° ) nella funzione pubblica (66 ) nelle imprese (69Vo) tra i giornalisti (53V) che il finanzia­mento illecito dei partiti sia più o altrettanto grave dell arricchimen­to personale (74"u) qualsiasi pas­so falso rischia di essere fatale al candidato potenz ale della destra alle presidenziali della prossima primavera

Sono passati solo pochi giorni da quando Balladur e quasi tutti gli altn esponenti della maggioranza di destra avevano dovuto precipi­tosamente prendere le distanze dall emendamento fatto passare di soppiatto ali Assemblea nazionale dall ex giudice marsaud e da un

Si indaga smina banda di ragazzini. Tre mesi fa un-bimbotorturato vicino Cambridge

Baby killer dietro la morte di Rikki NOSTRO SERVIZIO

• LONDRA. È stata con ogni pro­babilità una banda di baby killer ad uccidere Rikki Neave, il piccolo di 6 anni trovato morto strangolato in un prato vicino casa, nei pressi di Cambndge La polizia ormai tende ad avvalorare questa ipotesi Le pnme indagini hanno portato alla scoperta di altre gesta della " banda di piccoli cnminali Qual­che tempo fa un ragazzino di undi­ci anni fu spogliato, legato ad un albero e torturato da una banda di adolescenti a poche centinaia di metri dal luogo dove tre giorni fa è stato scoperto il cadavere di Rikki Neave Ora gli sforzi degli investiga-ton sono tutti tesi a nntracclare i piccoli cnminali pnma che colpi­scano ancora II caso di Rikki Nea­ve ncorda molto da vicino quello di James Bulger il bambino di due anni di Liverpool rapito torturato e ucciso da due ragazzini di appena undici anni La polizia ha trovato i vestiti di Rikki in un cassonetto del-I immondizia ed ha raccolto altre testimonianze di persone che dico­no di aver visto il bambino la sera che fu ucciso in compagnia di un

ragazzino più grande che portava ai guinzaglio un cane Le indagini ruotano tutte intorno al quartiere dove viveva Rikki Si chiama Wel-land e sorge alla penfena di Peter-borough una cittadina non lonta­na da Cambndge Sono 840 case popolan tutte uguali costruite ne­gli anni 70 Nella zona disoccupa­zione e micro-cnminalità hanno superato il livello di guardia e la polizia è ormai convinta che I as­sassino o gli assassini di Rikki siano da ncercare fra quei giovani emar­ginati figli di famiglie disastrate che vagabondano nel quartiere

Ma non sono indagini facili è come se il quartiere si fosse chiuso a nccio per proteggere quei suoi fi­gli assassini La polizia lamenta un «muro di silenzio» ed, infatti le in­dagini vanno molto a nlento L uni­ca a farsi avanti spontaneamente è stata la mamma del ragazzino che tre mesi fa fu torturato da una ban­da di ragazzi dai 13 ai 15 anni John Bell, 11 anni in un pomeng-gio di agosto fu catturato denuda­to legato ad un albero e gli fu stret­

to un filo di ferro intorno al collo Per fortuna la madre che lo stava cercando amvò in tempo a salvar­lo «Se fossi amvata solo qualche minuto più tardi l'avrei trovato morto» ha detto la donna alla poli­zia Intanto i genitori di bambini piccoli sono allarmatissimi Ìen fuori della scuola elementare di Welland e era un pienone di madn e padn in trepidante attesa dei loro figli «Stavo camminando verso la città - ha detto una delle mamme Sam Liddell - e sono passata dove hanno trovato il corpo Non sono potuto andare avanti Quello che è successo è ombile e non so come si possa evitare che succeda di nuovo Altre famiglie erano indi­gnate oltre che scosse «Dovrebbe­ro fare una legge - hanno detto po­lemiche - che obblighi ì geniton ad andare a prendere i figli fuori da scuola fino a che non raggiungano i nove anni» È una cntica nemme­no troppo velata alla mamma di Rikki Una cntica portata avanti an­che da molti giornali che flagella­no Ruth Neave, una donna di 26 anni con due unioni fallite alle spalle e quattro figli una delle qua­li data in affidamento «Perché - ha

scntto ìen The Sun - ad un bambi no di sei anni in un quartiere a n-schio era consentito di andare a scuola da solo e di giocare in stra­da7 Perché la mamma ha dato I al­unne solo alle 18 00 due ore do­po la fine della scuola9»

Infanzia violenta ed infanzia vio­lentata ìen alla già triste vicenda di Rikki si è aggiunta un altra stona amara raccontata dal quotidiano britannico Daily Slar Un ragazzino ha vissuto i suoi primi otto anni di vita segregato in un appartamento popolare nel nord-ovest di Londra La madre una donna sola e con gravi problemi pschiatrici non lo aveva mai fatto uscire né aveva mai permesso a nessuno di entrare in casa I vicini nel blocco di case popolari a Brent credevano che quella strana donna vivesse sola nel piccolo appartamento con le tende sempre chiuse Poi qualcu­no ha cominciato a sentire dei pianti di bambino si è insospettito ed ha avvertito la polizia Tutto ciò accadeva un anno fa In questo pe-nodo il bambino è stato curato da psicologi ed educaton e malgrado qualche difficoltà di apprendimen to sta 'acendo enormi progressi

Creato un comitato interpalestinese

Verso la pace tra Hamas e il leader dell'Olp Ma la Jihad resta fuori • GAZA. Ai giorni dell'ira si succe­dono quelli della possibile nconci-liazione in campo palestinese «Hamas» ha infatti accettato di far parte di un comitato di pacificazio­ne, comprendente esponenti di forze politiche diverse, il cui fine é assicurare un ragionevole «modus vivendi» tra queste e I Autontà na­zionale palestinese (Anp), e cosi prevenire il npetersi dei sanguinosi scontn del 18 novembre scorso a Gaza costati la vita a 13 persone Un intesa in questo senso è emersa a conclusione di un incontro tra Yasser Arafat e il leader integralista Mahmoud al-Zahar L assenso di «Hamas» è anche il nsultato dell o-

pera di mediazione svolta da due esponenti degli arabi israeliani lo sceicco Nimer Darwish e Ahmed Tibi consigliere di Arafat Subito dopo il «venerdì nero» «Hamas» aveva nfiutato di far parte della commissione d inchiesta istituita dati Anp ma già in quei giorni di­versi segnali lasciavano intendere la disponibilità dell ala politica del movimento islamico di cercare un qualche compromesso che evitas­se una sanguinosa guerra civile in­terpalestinese Dal comitato resta fuon la «Jihad» islamica I altro gruppo fondamentalista che con­testa \rafat per i «suoi cedimenti» a Israele

Referendum in Svizzera

Più controlli sugli stranieri Gli elvetici votano sulle nuove misure di polizia • i GINEVRA Questo fine settima­na I elettorato elvetico si pronun­cerà su una nuova legge che attri­buirà più ampi poten alla polizia nella lotta contro i clandestini e fa­ciliterà in particolare le procedure per 1 arresto e la detenzione dei n-chiedenti d asilo sospettati di spac­cio di droga II referendum è stato promosso da formazioni di sinistra secondo le quali la nuova legge le­de i dintti civili fondamentali Stan­do alla stampa elvetica 1 elettorato dirà si alla nuova legge a causa del cosiddetto «fattore Letten» dal no­me del quartiere di Zungo dove in barba della polizia libanesi ango­losi e richiedenti d asilo del Kosovo alimentano il più vasto mercato al-

I aperto di stupefacenti di tutta Eu rapa Se adottata la nuova legge permetterà alla polizia di incarce­rare gli stranien senza permesso di soggiorno (richiedenti d asilo compresi) se questi rifiutano di de­clinare la loro identità Essi potran­no restare in carcere per un peno-do di tre mesi in attesa di una deci­sione sul loio statuto La norma prevede inoltre di estendere da 30 a 90 giorni il periodo di detenzione in vista dell espulsione per i richie­denti d asilo la cui domanda è sta­ta respinta in pnma istanza Per i promotori del referendum contro queste nuove misure «particolar­mente scioccante è I applicazone della legge anche ai minorenni dai 15 anni in poi»

pu«po di deputati in piena notte per penalizzare ogni pubblicazio­ne di notizie su un procedimento istruttorio in corso senza il consen­so dell indagato La formula della commissione Rozes è pm accorta non prevede misure penali ma so­lo la poss bilità di cause civili per dann controbilanciandola con la possibilità per i giudici di rivelare loro stessi quanto ritengano oppor tuno Immediata la reazione di le Monde su una misura che se ap provata «colpirebbe duramente i giornali in un punto molto sensibi le il loro portafogli Dacui il giudi zio che le proposte pur venendo da una commissione «per bene» siano «poco realistiche e per nulla innovotnci» il riflesso di una con­tingenza politica in cui «i poteri po­litici ed economici trattano la stam­pa come un capro espiatorio di fronte a gravissime vicende che la

giustizia stessa ha messo molto tempo a scropnre» senza conside­razione per un opinione pubblica che ha il diritto di sapere»

Prima delle proposte della com­missione Rozes cerano state in stretta successione quelle di una commissione di indagine parla­mentare e quelle del gruppo di la­voro presieduto dal presidente del-I Assemblea nazionale Seguin Erano anche più tiepide evitavano di mettere cosi violentemente il di­to sulla questione del segreto istrut tono si limitavano a sancire il prin­cipio che le imprese non devono più finanziare la politica Ma si so­no scontrate con I opposizione fe­roce di una parte della maggioran­za di destra che continuando a ballare sulla tolda del Titanic pre­ferirebbe lasciar perdere tutto non sollevare londa almeno finché siano passate le presidenziali

Sabato 3 dicembre 1994

Crisi in Cecenia Arrivano volontari islamici

Volontan provenienti da Paesi isla­mici sono amvati in Cecenia per combattere a fianco delie truppe governative contro gli oppositon e contro i russi qualora Mosca deci­desse un intervento diretto nella re pubblica caucasica che tre anni fa dichiarò la sua indipendenza na­zionale Lo ha dichiarato ieri ali a gcnzia «Interfax» il ministro degli Esten ceceno Shamssuddin Yussef il quale ha fatto capire che i razzi «Stinger» con cui sarebbero stati abbattuti alcuni aerei impegnati nel raid contro la capitale Groznv sarebbero stati portati da < olontan musulmani 11 ministro ha aggiunto che se Mosca continuerà a dare so stegno agli oppositon «la guerra supererà i confini della Cecenia e si diffonderà sul temtono della Russia»

Usa: condannata per lenocinlo Heidi Fleiss

Un tribunale di Los Angeles ha giu­dicato ieri Heidi Fleiss (28 anni) colpevole di lenocinlo ma I ha as solta dalle accuse di traffico di co­caina La giuna di sette uomini e cinque donne alla fine del quarto giorno d. camera di consiglio ha ri­tenuto la donna colpevole di avere organizzato un giro di prostituzio­ne di alto bordo al servizio di nomi famosi della politica e dell ìndu-stna del e nema e dello spettacolo La sentenza di colpevolezza relati­va a tre delle cinque imputazioni per favoreggiamento della prostitu­zione è stata accolta con un gesto di stizza da Fleiss che mentre veni­va letta la sentenza a un certo pun­to ha avuto uno scatto della testa e ha anche picchiato le mani sul ta­volo La condanna sarà decisa in una seduta fissata per il 20 gennaio prossimo La donna indicata dai giornali scandalistici come la «mai­tresse di Hollvwood» era stata in-cnminata lo scorso anno alla fine di una complessa operazione in incognito dalla polizia che aveva mandato agen'i in borghese per in­castrarla.

650.000 CITTADINI HANNO GIÀ' ADERITO AL PDS. POTRANNO PARTECIPARE E DEC DERE AL PROSSIMO CONGRESSO. VUOI PARTECIPARE ANCHE TU? \

\ L"d\ldes\onc U a Stnls«a

\ Città-

I \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \

•*" -:W

Sabato 3 dicembre 1994

Appello delle donne diBihac «Aiutateci a salvare inostri figli» Chiedono un aiuto al mondo, ma . soprattutto chiedono aiuto alle > altre donne del mondo. Sono 1020 donne dell'enclave di BJhac da cui è partita una disperata richiesta di aiuto alla comunità Intemazionale. «Esiste ancora qualcuno che ci . aiuti? Dove sono le Nazioni Unite? . Dov'è l'Unione europea?» scrivono nel loro messaggio le 1020 - •• firmatarie. L'appello è stato Inviato via fax a Ginevra e consegnato al rappresentante del commissariato Onu peri diritti umani, José Ayala ' Lasso, ed al copresldente della conferenza per la ex Jugoslavia, ' Thorvald Stoltenberg. Molte donne

• dell'enclave musulmana della ••'.-Bosnia nord occidentale si trovano in condizioni tali per cui diventa , quasi Impossibile anche partorire, e molti bambini per lo stress da , guerra delle donne nascono prima della Une del tempo. Anche per -questa particolare situazione che stanno vivendo che le 1020 donne di Blhac chiudono II loro appello -' con un Invito rivolto alle altre ' donne: «Alzate le vostre voci, '., perché vengano salvati I nostri . . • Agli. Questa guerra non è una guerra, è una brutale aggressione».

l'Unità pagina 17

Soldati serbo-bosniaci mentre sparano con un mortalo contro le forze musulmane Blhac

io Onu nei cieli bosniaci «Sospesi Gorrtrolli aerei, anzi no». La Nato nega

.L'Onu annuncia la ^sospensione della sorve­glianza nei cieli bosniaci. La Nato ammette solo

. un rallentamento: C'è voluto un giorno per ca-; pire se la «Deny flight» andrà avanti: Gli aerei • non volano per non ostacolare le trattative? •

• m L'enorme timore che i flebili •' passi avanti diplomatici potessero j ; '

• d'un colpo arrestarsi hanno spinto V Nato e Onu a confezionare un pie-colo giallo. In mattinata le Nazioni : Unite hanno annnunciato la so- '

: spensione delle operazioni aeree ; dell'Alleanza atlantica sui cieli di Bosnia tese ad impedire ai bellige-

, ranti l'uso della loro aviazione mili-• tare, la cosiddetta Operazione «De- ":

! ny Flight». La Nato da-Bruxelles, '•• Christopher, il ministro degli esteri i; Martino, tutti a gettare acqua sul \;

, fuoco:. non 6 vero, l'operazione : continua, ci vorrebbe una risolu- :

• zione del Consiglio, di sicurezza ;' ' per sospenderla. E vero, non ève- -;

ro, una giornata di smentite e con- ;•'.'. i trosmentite. È vero che qualche di- , I scussione ad alto livello tra Onu e „ ;• Nato sull'opportunità di inviare ae-. , . rei sul cielo di Bosnia c'è stata, an- -" che in considerazione della ab- •

bendante presenza di batterie an­tiaeree serbe soprattutto intomo a Sarajevo. La Nato per bocca del suo segretario generale Willy Claes ha soltanto detto che c'è stato un rallentamento dei voli. «Siamo de­terminati a mantenere l'impegno preso con le Nazioni Unite - ha detto Claes - e anche a proteggere i caschi blu schierati in Bosnia se

;, l'Unprofor lo richiedesse. Non pos- • so però entrare nei dettagli delle operazioni per salvaguardare la si­curezza dei • piloti, della Nato». L'Unprofor di stanza nella capitale bosniaca ha confermato. «L'opera­zione va avanti - ha detto il mag­giore Herve Gourmelon -. È vero che "ha subito un rallentamento, ma niente di rilevante. Quei missili

.ci sono sempre stati». •_/,«-Segnali. Tra questi va annovera­

to il bombardamento missilistico dei serbi contro il palazzo presi­denziale di Sarajevo nel bel merco

della riunione tra il plenipotenzia- .-rio Onu Yasushi Akashi e il vice presidente bosniaco Ejup Gnnic.. Un attacco che lo stesso Akashi ha preferito non menzionare parlan­do con i giornalisti al termine dei colloqui. L'inviato Onu ha offerto ottimismo. • La .: sensazione . cric : qualcosa si stia muovendo è stata data anche dalle dichiarazioni di

;' Canic. -Il piano di pace resta quel­lo previsto, ma stiamo studiando le :

sue modalità di applicazione e dobbiamo continuare a discuter­ne», ha detto il vice di Izetbegovic. Clinton ha inviato a Sarajevo Char- . Ics Redman che ha incontrato il ] presidente bosniaco. Redman, era i'uomo di Washington per il nego­ziato in Bosnia, dopo di che era stato promosso., ambasciatore * a Bonn, e sostituito da Charles Tho­mas. Akashi dopo Sarajevo è an­dato a Pale. Karadzic gli avrebbe garantito il rilascio dei caschi blu in ostaggio.• •" ••-' v •-•' - • '

Ieri sera i ministri degli Esteri di , ' Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, * Germania e Russia, i paesi che compongono il «Gruppo di contat-

. to», hanno esplorato la possibilità di successo della proposta di pace russa, quella che prevede la con­cessione ai serbi di Bosnia a confe­derarsi con la Serbia e ai croato musulmani di farlo con la Croazia.

[ Tutto ciò si collega alla missione a Belgrado dei capi della diplomazia francese e inglese, Alain Juppc e '

Douglas Hurd. Ai colloqui con Slo-bodan Milosevic viene data grande . importanza da tutti, a partire dal . segretario di stato americano War-ren Christopher. L'obiettivo statuni­tense è di arrivare all'apertura dei lavori della Csce, che si avrà lunedi ' a Budapest, con qualcosa di più di una semplice propósta da fare alle parti in conflitto. Qualcosa, prepa- \ rato con incontri ad altissimo livel- ,? lo e con tutte le parti in causa, di ul- " timativo. •••• -,..; :•_,. -

La situazione a Bihac, intanto, resta gravissima. Bozo Ljubic, pro­fessore di Ortopedia e ministro del- , la Sanità della repubblica di Bosnia Erzegovina, in questi giorni in Ita- i. lia, ha denunciato una situazione • sanitaria - impressionante. Nell'o­spedale di Bihac ci sono duemila , ammalati e settecento letti. In città •• ci sono 70mila abitanti e altrettanti ' rifugiati. Se si escludono i feriti per ', la guerra le malattie che più preoc- ' cupano sono le epidemie di epati- ; te e la tubercolosi. Moltissime le " persone traumatizzate. «Sono tanti, - ha riferito Ljubic - anche i casi di " donne che per lo stress hanno avu­to parti prematuri e non ci sono le macchine per trattare i neonati che • hanno gravi deficit cerebrali». E poi ,• Sarajevo. «La città è ormai un gran- " de campo di concentramento - ha ,. detto il medico - Come una prigio­ne un po' più grande dove però ogni giorno si può essere ammaz­zati» -.; ..: -.-••.•, --.'••.

Croazia e Krajina Accordo sulle questioni economiche Il governo croato e I serbi secessionisti della Krajina hanno firmato Ieri separatamente un accordo sulla normalizzazione delle loro relazioni economiche. A Zagabria, Il documento è stato firmato hi mattinata da Hrvoje • Sarinlc, capo della delegazione . croata al colloqui con I serbi. . Qualche ora dopo, a Knln, eletta capitale dell'autoproclamata Repubblica serba di Krajina, Il capo del governo Borislav Mlkelic ha firmato lo stesso documento. Sia a Zagabria sia a Knln, l'accordo è stato firmato anche dal copresMenti della Conferenza • David Owen (per la Uè) e Thorvald Stoltenberg (per l'Orni) e dagli ambasciatori di Usa e Russia In '" Croazia, Peter Galbrarth e Leonld Kerestedjlants. Il documento prevede II ripristino delle forniture di acqua e elettricità alla Krajina, la riapertura dell'oleodotto per . l'Adriatico e la riapertura -dell'autostrada Zagabria- ' ' Belgrado. All'accordo di Ieri, ha annunciato Galbrafth, seguirà una Intesa sulle questioni politiche. . Sarinlc ha sottolineato che . • l'accordo politico «dovrà essere raggiunto entro il 20 gennaio», altrimenti la Croazia non rinnoverà Il mandato all'Unprofor. .-,•...

Rinviata ogni decisione sulla partnership

Mosca tiene duro Gli alleati: «Firmerà» Nulla di fatto a Bruxelles, al vertice Nato. Kozyrev e Cristo-pher s'incontrano ma la Russia rèsta ferma sulle sue posi­zioni: niente firma al progetto di cooperazione e no all'al­largamento a Est della Nato. Lunedì vertice Clinton-Elsin. Cauta Londra. Ottimista Bonn: «Firmeranno». Martino: «Bi­sogna ascoltare Mosca. Il no alla'Nato potrebbe rafforzare la Csce». Intanto c'è chi pensa di fare della Csce un pronto intervento nei paesi dell'ex impero sovietico, v

NOSTRO SERVIZIO

a> BRUXELLES. Russia e Nato sem­pre sul chi vive. Dopo il rifiuto di ' Mosca di firmare accordi di coope- ; razione con l'Alleanza atlantica per protestare contro la decisione dei sedici di un allargamento ai paesi dell'Est europeo, ieri si è regi­strata una situazione di stallo. In mattinata il segretario di Stato Usa, Warren Cristopher e il ministro de­gli Esteri russo, Andrei Kozyrev si sono incontrati senza concludere nulla. Si attende ora il vertice tra Bill Clinton e Boris Elsin, previsto per lunedi. '• • .- «•".<

Cristopher e Kozyrev si sono visti a Bruxelles nel quartiere generale della Nato, per oltre un'ora e han­no parlato, anche di Bosnia, del summit della Csce, che si terrà a Budapest il S e 6 gennaio e di Na-gomi Karabakh. «E l'inizio di una seconda guerra fredda?» hanno chiesto i cronisti a Kozyrev, che ha risposto secco: «No». «La crisi si ri­solverà», ha assicurato il ministro degli Esteri •• britannico, Douglas Hurd, aggiungendo «ma non so quanto presto». Cauto anche il mi­nistro degli esteri polacco, Andrzej Olechowsky, secondo il quale il ri­fiuto di Kozyrev non compromette l'allargamento a Est della Nato. Su-percauto il ministro degli Esteri te­desco, Klaus Kinkel: «Ci siamo dati • molto da fare. Adesso aspettiamo con calma. Posso assicurarvi che non succederà niente di dramma­tico. La Russia firmerà e il progetto:

di allargamento'rion verrà cambia-:

to. Inoltre Mosca non uscirà dal gruppo di contatto per la Bosnia. Forse ci saranno tensioni in futuro, ma non ne usciranno perchè noi e loro siamo interdipendenti».

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Martino, usa però accenti diversi: «Quello con Mosca è un ai-resto temporaneo e, paradossal­mente, potrebbe avere una conse­guenza positiva spingendo ancora di più verso un rafforzamento della Csce, nel prossimo vertice di Buda­pest». Martino allude al progetto di trasformare la Csce, che attual­mente è un forum delle diplomazie di 51 paesi, per la maggior parte europei, in un pronto itervento: una specie di Onu regionale col compito di fare da pompiere, an­che con azioni di tipo militare, nel­le aree di crisi dell'ex impero sovie­tico. Il banco di prova del rafforza- ' mento della Csce sarà proprio il Nagomi Karabakh, dove si pensa di inviare una task force di 3mila uomini Martino inoltre rileva che al Consiglio di cooperazione della Nato, che si è tenuto ieri, «nessuno dei paesi interessati ha criticato Kozyrev, il quale è stato molto mo­derato nel presentare la sua posi­

zione». Il ministro degli Esteri italia­no aggiunge che l'allargamento

; della Nato «è un fatto fisiologico», che non è «contro qualcuno», ma «per qualcosa». E precisa però che l'allargamento va fatto «senza che vi siano opposizioni da parte della Russia».

.. 1 ministri degli Esteri del Consi­glio di cooperazione dell'Atlantico del Nord (Nacc) hanno approvato ieri il programma di lavoro per il prossimo anno. Del Nacc fanno parte i sedici della Nato e i 23 che hanno aderito agli accordi di part­nership per la pace offerti dall'Al­leanza atlantica agli ex compo­nenti del Patto di Varsavia. Il pro­gramma riguarda la cooperazione in 20 settori diversi che vanno da quello militare, per operazioni di mantenimento della pace, a quello politico, che prevede consultazioni in caso di necessità. Il programma di lavoro prevede numerose eserci­tazioni militari comuni per adegua­re gli armamenti al modello Nato. Martino definisce «incoraggiante» il programma, il quale sottolinea rac­coglie il «pieno apprezzamento» dell'Italia. . • • . . . . , .

Berlusconi a Kohl «A Essen anche Turchia Cipro e Malta» '•• '•'>•'.

- • ' - - > . .

Nessuna reazione finora da parte '•• del governo tedesco alla proposta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di Invitare al Consiglio europeo di Essen (9 e 10 dicembre) anche tre paesi mediterranei: Matta, Cipro e Turchia. «Ma sicuramente II cancelliere Helmut Kohl, presidente di turno dell'Unione europea (Uè), risponderà a

, Berlusconi». Lo ha detto Ieri una portavoce del Governo di Bonn. I due capi di governo, ha aggiunto, si Incontreranno comunque a ' Budapest lunedi e martedì In " occasione del vertice della Conferenza per la sicurezza e la cooperazlone In Europa (Csce). Nella lettera a Kohl Berlusconi, ' aveva proposto alla Germania di Invitare ad Essen anche I tre paesi mediterranei, che «sono legati da lungo tempo all'Unione Europea da un accordo di associazione», invitando Malta, Cipro e Turchia ad

: Essen - secondo Berlusconi - «si darebbe una chiara visibilità della volontà dell'Unione Europea di

. mantenere uno stretto . parallelismo tra le politiche -adottate mi confronti del paesi dell'Europa centrorientale e del paesi del Mediterraneo». -•

m BUDAPEST «Una duratura sicu­rezza in Europa non è possibile ' contro la Russia. Ma lasciatemi di- •-• re: i russi non possono pretendere :

di porre il veto quando paesi più piccoli del loro cercano nuove for­me di sicurezza: È vero, però, che l'ampliamento della Nato deve es­sere compiuto con attenzione e • sensibilità». Lo «strappo» di Andrej Kozyrev, l'altro ieri alla Nato, è rim­balzato al consiglio deH'Ir.temazio- ;

-naie socialista che ha radunato a ' Budapest oltre cento delegazioni .

D'Alema: la sinistra deve coniugare mercato e solidarietà. Scharping: un pericolo la destra intollerante

Le crìa dell'Europa al conclave socialista I paesi dell'ex Europa socialista e la transizione al merca­to. A Budapest, l'Internazionale socialista denuncia ^illu­sione» di un benessere «per tutti e subito» a cinque anni dalla caduta del muro di Berlino. L'intervento di D'Alema: «Necessario coniugare mercato e solidarietà». Scharping, leader dell'Spd: «Attenzione alla destra che diventa intol­lerante». Mauroy: «Il capitalismo non è più il padrone del nostro futuro». La sicurezza, la Nato e l'adesione all'Ue. -

••-;••••:'••-"•• ••••'• DAL NOSTRO INVIATO "'

SERQIOSEROI

di partiti socialisti e socialdemo­cratici del mondo. È stato Rudolph Scharping, il leader dell'Spd, a ri­chiamare l'incidente di Bruxelles che ha fatto salire la tensione con Mosca in una fase delicata per

v l'Europa. Proprio quando il conflit- -' to in Bosnia mostra tutta l'impoten-. za della comunità intemazionale

(nella risoluzione finale è stata presa la decisione di inviare una , delegazione nei territori di guerra) e mentre s'approssima il «vertice»

• dei capi di Stato e di governo del­

l'Unione che tra una settimana, ad Essen, discuterà le forme e i modi di avvicinamento dei paesi dell'a­rea centro-orientale.- Il consiglio dell'Intemazionale socialista, per la prima volta riunito in un paese dell'ex blocco orientale, ha dedi­cato la sessione in maniera parti­colare ai processi democratici nel­le nazioni dell'Est che premono per entrare sia negli organismi eu­ropei sia nella Nato. Anzi: il tema dell'approfondimento democrati­co, delio sviluppo di una efficiente

economia e dell'affermarsi della ; giustizia sociale ha campeggiato "• sullo sfondo della grande sala del- •

. l'Hilton dove si sono ritrovate per­sonalità di più alto livello dei gover­ni e dei partiti. Da Shimon Peres,.' ministro degli esteri di Israele e , premio Nobel, a Franz Vranitzky, ••' cancelliere austriaco e leader del partito .socialdemocratico, ; da Scharping a Massimo D'Alema, se­gretario del Pds, al suo primo im­pegno intemazionale dopo l'ele­zione. - .,.-. .--.-••• ;.;. -- "••••

L'Intemazionale socialista (dal settembre del 1992 con presidènte il francese Pierre Mauroy, già pri­mo ministro, e segretario il cileno Luis Ayala) ha messo a fuoco gli ' sviluppi politici e sociali in Europa ' esattamente cinque anni dopo la caduta del muro di Berlino. Dove stanno andando le nazioni centro-orientali? Mauroy, nel suo rappor­to, ha detto: «Questi paesi, rimasti • cosi affascinati dalla variopinta fi- : nostra del capitalismo, sembrano adesso fare appello ad un nuovo equilibrio sociale che concilii l'esi­

genza di libertà i legittimi ideali di ; giustizia sociale». È il nodo che si sono trovati ad affrontare, nell'ulti- ',-mo anno, quasi tutti gli ex paesi ; comunisti e i risultati elettorali lo «'-hanno evidenziato in •; maniera ; chiara affidando il governo a partiti • e coalizioni di ispirazione sociali- -sta (in un rapporto svolto da Piero ; Fassino sono state ricordate, tra le altre, le esperienze dell'Ungheria ; di Gyuia Horri, della Macedonia, della Polonia dove le maggioranze sono state ribaltate). • • -.-••••*.-•

Massimo D'Alema, dopo aver reso omaggio a Willy Brandt ed En­rico Berlinguer, ha affrontato il te­ma della transizione dai regimi co­munisti. «Questo processo - ha detto - 6 entrato in una fase nuova. Sulle macerie del muro di Berlino si è, infatti, coltivata l'illusione che. • dopo decenni di penuria e di scarsi consumi, il mercato da solo avreb­be assicurato, in breve tempo, un benessere facile e accessibile a tut­ti». Invece, questa transizione ha prodotto «squilibri e iniquità» ed il passaggio al mercato è avvenuto

senza regole, con il «formarsi di grandi ricchezze nella mani di po­chi». Lungi, dunque, da tentazioni ' nostalgiche di un ritomo al passa­to, quel che serve oggi all'Est, ha affermato D'Alema, è «un'econo­mia sociale di mercato capace di •• coniugare pluralismo e giustizia sociale». La sinistra europea, per D'Alema, deve essere capace di af­frontare il nodo «mercato-solidarie­tà» e di sviluppare una riflessione teorica e politica adeguata, per evi­tare che si affermino istanze ribelli-ste o distruttive. Le quali finiscono per aprire la strada a tendenze pe­ricolose. Infatti Scharping ha fatto riferimento al pericolo dell'estre­mismo' politico e delle «tendenze fondamentaliste». Il leader dell'Spd ha richiamato esplicitamente la si­tuazione austriaca e quella italiana dove il «passo è breve» per passare da posizioni di destra a posizioni intolleranti: «Ho in mente - ha det­to - i vari Haidere Berlusconi».

Il segretario del Pds ha avuto una serie di colloqui durante la sua permanenza a Budapest Si è in­

contrato con il premier Guyla Hom ed è stato ricevuto dal presidente della repubblica ungherese, il libe-ral-democratico Arpad Goncz. Nel­le due distinte occasioni, D'Alema ha discusso sul futuro dei paesi centro-orientali, della loro gradua­le integrazione nei processi politici ed economici dell'Unione euro­pea, e della situazione italiana. «Sono stati incontri molto utili - ha detto - con degli interlocutori che mi sono apparsi molto interessati all'ulteriore sviluppo del processo democratico in Europa e, anche, molto bene informati su quanto accade nel nostro paese». D'Ale­ma, peraltro, ha illustrato la situa­zione italiana nel corso di un pran­zo di lavoro a cui hanno partecipa­to esclusivamente i leader dei par­titi aderenti. Nella stessa occasio­ne, l'Intemazionale ha deciso l'am­missione dei «Socialisti italiani» (presente II segretario Enrico Bo-selli) in seno all'organizzazione al . posto del Psi, e di altri partiti, a co­minciare dal partito ospite, il Parti­to socialista ungherese.

pagina 1 8 l'Uni Unità mondoUsa. HIROSHIMA. Uscirà subito dopo Natale. Indignati il governo giapponese e i parenti delle vittime

Un francobollo festeggia l'atomica del '45 Le poste americane hanno deciso di stampare un franco­bollo per celebrare il cinquantesimo anniversario della bomba atomica di Hiroshima. Il bozzetto è già pronto. In primo piano c'è l'immagine del tremendo fungo atomico, e sotto una didascalia che dice: «La bomba atomica affret­tò la fine della guerra». È subito iniziata una grande pole­mica. Proteste dal Giappone. Il capo delle poste si difen­de: «Abbiamo scritto la verità». Dovrà intervenire Clinton?

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE '

F I B R C S A N S O M I T T I

• NEW YORK. È l'immagine che conosciamo tutti: quel fungo gi-

• gantesco, irreale, che si alza verso il cielo come una minaccia dì apo­calisse. Hiroshima. La bomba ato­mica. La sciagura più ra pida e più grande che "umanità abbia mai vissuto. In pochi minuti furono di­sintegrati i tre quinti di una città giapponese di 300 mila abitanti (un po' meno di Firenze) e furono uccise ul colpo 90 mila persone. Bene, quel fungo sarà riprodotto su un francobollo celebrativo stampa­to dalle poste americane per il cin­quantesimo anniversario della fine della guerra. Dovrebbe essere mes­so in vendita subito dopo Natale. Ma non per ricordare la tragedia. No, al contrario: per esaltare quel giorno. Recita la didascalia: Sei asosto 1945, la bomba atomica su Hiroshima affretta la fine della guer­ra: Èiniziata subito una grande polemica. La notizia è arrivata in Giappone dove il comitato delle vittime di Hiroshima ha protestato duramente e ha chiesto al governo di Tokyo di intervenire diplomati­camente sugli Stati Uniti.' Il presi­dente del comitato, Sunao Tsuboy, ha definito l'iniziativa delle Poste americane «semplicemente'oltrag­giosa». Il responsabile del servizio postale nazionale americano, Ro­bin Wright. si è difeso con motiva-

' zioni - diciamo cosi - giornalisti-

Hillaiy Clinton I mille volti della first lady Le mille pettinatura di Hlllary. Non • si può certo dire che la first lady americana manchi di fantasia nelle acconciature, «lo ne ho contate 19 diverse-ha detto ridendo la donna ' più famosa d'America-.Se , . qualcuno ne ha viste di più -fatemelo sapere*. Ecco, quia fianco, le metamorfosi dell'avvocata Rodham Clinton. Ce n'è per tutti I gusti: si passa dalla versione-brava ragazza di -provincia» del gennaio 1993, al ' look «manager di successo» del settembre '93, perapprodareal ritratto della «brava moglie e madre di famiglia» che rimane una costante nel 1994, con varianti più o meno sofisticate. Due I tagli cortissimi: quello sbarazzino del giugno dello scorso anno, stile •andiamo a fare quattro salti in discoteca» e quello più collegiale , dell'aprile di quest'anno. -

• che: «Dovevamo celebrare il 1945 e • certamente non potevamo ignora-

••• re l'avvenimento che oggettiva-- mente ha avuto il peso maggiore : sull'andamento ideila guerra». È ;•': stato fatto notare a Wright che co-.:; munque si poteva pensare ad una ::'." didascalia più appropriata. Wright

ha seplkemente risposto che nes-'. suno può sostenere che l'attacco :• atomico sul Giappone non rese più •• veloce la conclusione della secon-v da guerra mondiale. È una tesi ca-'[ ra alla destra americana ma che ha , sempre fatto orrore al resto del / mondo. A Wright è stato chiesto '',' anche se l'iniziativa fosse sua per­

sonale e se lui avesse consultato , qualcuno del governo. Wright ha

chiamato in causa sia il Diparti­mento di Stato che il ministero del- •

* la Difesa, coinvolgendo cosi nello ; scandalo tutta l'amministrazione.

•'. Probabilmente dovrà intervenire di - nuovo Clinton in persona, cosi co-? me ha fatto nei giorni scorsi per ' "; porre riparo ad un altro scandalo •': postale: da un francobollo sul Na-1 tale èstata cancellata l'immagine .• della Madonna, per motivi grafici. • Clinton, accogliendo le proteste ,i delle organizzazioni cristiane, ha

costretto i'amministrazione delle Poste a cambiare la propria deci-

• sione. E la Madonna e tornata. Il francobollo sulla bomba ato­

mica fa parte di una serie di 10 fr ancobolli tutti dedicati al '45. Ognuno ricorda uno dei fatti sa­lienti di quell'anno. È l'ultima serie del quinquennio. È dal 1990 che le poste americane celebrano con 10 francobolli il cinquantesimo di tutti gli anni della seconda guerra mon­diale. •'•'•-.A:- . ,..,;,. . . . .. . - .-•.

La prima bomba atomica della storia dell'umanità fu gettata su Hi­roshima il 6 agosto del '45. Nei giorni successivi furono seppel liti 80 mila cadaveri. 10 mila persone sparirono e non sono mai più state ritrovate. Ci furono 50 mila feriti. Tutto questo nel giro di due minuti. Poi nessuno sa più conteggiare quanta gente ha perduto la vita, o ha vissuto con malattie croniche, o è nato con malformazioni tremen­de. Centinaia di migliaia. La deci­sione di gettare la bomba fu presa il 26 luglio a Potsdam dal presiden­te americano Truman. dall'inglese

; Churchill e dal cinese Ciank Kai Shek. I tre intimarono al Giappone una resa incondizionata entro 20 giorni. Non dissero però che 10 giorni prima, in una zona deserta del New Messico, gli scienziati del progetto Manhattan avevano pro­vato con successo il riuovo ordigno micidiale. Il Giappone non si arre­se. Truman decise il bombarda­mento. Che ripetè due giorni dopo a Nagasaki, provocando altre deci­ne di migliaia di morti. La sera stes­sa Tokio firmò la resa. Le Monde, il giorno dopo Hiroshima, diede la notizia con questo titolo: «B omba atomica sul Giappone. Una grande

• novità scientifica affretta la fine del­la guerra». Un po' come la didasca­lia. Però proprio in questi giorni ha ripubblicato quella prima pagina per fare vedere come possono es­sere grandi gli errori giornalistici. Del resto I' Unità, due giorni dopo, diede la notizia della bomba su Nagashaki con un titolino a una sola colonna. ,

Sabato 3 dicembre 1994

Passa l'accordo sul commercio mondiale

Clinton vìnce il match sul Gatt

NOSTRO SERVIZIO

m WASHINGTON. Il senato Usa di­ce si all'Uruguay Round del Gatt. Una notizia che rende felice Bill Clinton e fa tirare un sospiro di sol­lievo alla comunità internazionale. Il voto ad ampia maggioranza (76 -si-, 24 «no» ) con cui il Senato Usa -, ha ratificato giovedì sera l'Uruguay Round del Gatt rappresenta al con- ' tempo una significativa vittoria per il presidente dopo la batosta elet­torale dell'8 novembre ed un ine­quivocabile messaggio alle decine : di paesi che non hanno ancora ap- ; provato il maxi-accordo di riforma : del commercio mondiale. Ad un ' anno dalla furiosa battaglia con cui ottenne il via libera parlamentare "• al NAFTA : (il Trattato di libero • scambio con Canada e Messico), Clinton ha colto un nuovo succes­so che conferma l'impegno della sua Amministrazione " al -• libero scambio: «Quella di oggi (l'altro ie­ri ndr) - ha sottolineato in una ce- . rimonia nel South Lawn della Casa . Bianca dopo il voto del Senato - è una vittoria per l'America, che le ; imprime la spinta per continuare '• ad avanzare verso il ventunesimo ; secolo creando nuovi posti di lavo­ro qualificati. Al mondo, abbiamo detto chiaramente che continuere­mo ad esserei leader». "• • "';•••: • -

Sul piano intemo, in un «paesag­gio» politico completamente ridise-: ' guato dal terremoto delle elezioni '; di «mid term», la ratifica dell'Uni- . guay Round ha costituito ir primo test della coabitazione fra un presi­dente democratico ed un Congres- • ' so in mano ai repubblicani. Se è •' vero infatti che ad approvare il " Trattato commerciale è stato chia­mato il «vecchio» Congresso a maggioranza democratica, convo- -cato in sessione straordinaria per la prima volta in 12 anni, l'apporto dei repubblicani si è rivelato deter­minante. Trentuno senatori del «Grand Old Party» si sono uniti a 37 democratici in una cruciale vota­zione procedurale che ha prece- ,' duto quella di ratifica dell'Uruguay '. Round. Per superare l'ostacolo, oc- ' correvano almeno 60 voti: il partito ;

trasversale «pro-Gatt» ne ha raccolti ;' 68 contro i 32 degli oppositori. '

Clinton ha elogiato il senso di re­sponsabilità dei vertici repubblica­ni, auspicando che la cooperazio­ne sul Gatt sia solo il primo atto di un rapporto capace di trovare pun­ti di contatto anche su altri grandi temi. Ma la Casa Bianca, che pure sta inviando ai nuovi -padroni» del Congresso chiari segnali di sposta­mento a destra (ieri Clinton ha proposto un aumento delle spese militari pari a 25 miliardi di dollari in sei anni), non avrà in futuro vita facile come in questa occasione. Nel «contratto con l'America», la piattaforma sulla quale i repubbli-

; cani hanno costruito la vittoria elet-• torale dell'8 novembre, abbonda­

no i provvedimenti sui quali un compromesso fra Amministrazio­ne e Congresso è pressoché ini-

• possibile. La luna di miele, sembra di poter leggere sotto il sorriso sor­nione del leader repubblicano Bob Dole, sarà di breve durata.

.. Ma quali saranno gli effetti del­l'accordo internazionale di libera­lizzazione commerciale sugli Siati Uniti? Nel complesso sono conti positivi ma rimangono aree grige a cominciare da uno dei settori rima- . sti esclusi dall'accordo Gatt. quello dei servizi finanziari: il segretario del Tesoro statunitense Lloyd Bent-sen ha affermato ieri che tutti i Pae­si devono migliorare l'offerta di ser­vizi aprendo i loro mercati. Bent-sen ha preso di mira anzitutto i mercati emergenti: «A meno che altri Paesi commercialmente im­portanti siano disposti ad aprire i confini alle istituzioni finanziarie statunitensi, gli Stati Uniti non ac­cetteranno gli obblighi di clausole Mfn (nazione più favorita sul fron­te commerciale, ndr) nei seA'izi fi­nanziari». Ma anche il Giappone è sotto tiro: gli sforzi di Tokio per li- . ruralizzare il settore «saranno si­gnificativi per generare la spinta necessaria a un'intesa multilatera­le». Tra le aziende americane che si aspettano guadagni dall'abbatti- • mento delle barriere commerciali ci sono i protagonisti dei settori in­formatico, farmaceutico e agroali­mentare. Ma anche i produttori di carta e giocattoli.

FEB. 94 APRIL 94 APR1L94 NOV. 94 NOV, S4

Parla con il giudice del Whitewater un ex vice del ministero di Giustizia

Un pentito nello staff del presidente m WASHINGTON. Panico alla Ca­sa Bianca: l'ex-numero tre del mi-, nistero • della • giustizia Webster Hubbell, grande amico di Bill Clin­ton e partner dell'ex studio legale :

di Hillary, si è proclamato colpevo­le e ha cominciato a vuotare il sac­co con Kenneth Starr, il magistrato indipendente che ^indaga sullo • scandalo Whitewater. Lo ha rivela­to ieri il New York Times. «Vorrei poter parlare, ma non posso con- -fermare», si è limitato a dire alla stampa il protagonista della vicen­d a . •'';:•, .••*"•'•" •,•'<••'••&,'.;-•:.., ••.'-•-.-;"

Arrivato a Washington dall'Ar­kansas agli albori dell'amministra­zione Clinton, Hubbell era stato :

costretto a lasciare il posto lo scor­so 14 marzo dopo essere stato messo sotto inchiesta dallo studio

legale Rose di Little Rock. A quanto pare, aveva «gonfiato» i conti di nu­merosi clienti: tra questi alcuni connessi con il caso su cui lavora Starr. Assiduo compagno di golf;

del presidente, l'avvocato era finito da mesi nel mirino dell'inchiesta del magistrato che nei giorni scorsi aveva deciso di incriminarlo per frode postale ed evasione fiscale. All'avvocato era stata offerta tutta­via una alternativa: in cambio di una riduzione di pena, avrebbe do­vuto vuotare il sacco sul caso Whi­tewatcr e sul successivo, presunto . insabbiamento della vicenda negli uffici del dipartimento guidato da JanetReno.

Per l'ex vip della Giustizia è stata una decisione straziante: per gior­ni, secondo il New York Times,

l'accusato si è ostinato a rifiutare l'offerta. Starr tuttavia è stato impla­cabile. Ha ricordato all'ex numero tre della ministra Reno che non aveva alternativa: se non avesse parlato sarebbe finito in prigione. Cosi ieri alla fine Hubbell è crolla­to. Per l'amministrazione è stato un colpo durissimo. Uscita con le ossa rotte dalla batosta elettorale dell'8 novembre, la Casa Bianca si è vista ulteriormente assottigliare le possi­bilità di far dimenticare agli ameri­cani lo scandalo. Finché sono stati al potere in Congresso, i democra­tici hanno trattato con i guanti bianchi le presunte speculazioni immobiliari dei Clinton in Arkan­sas. Non sarà più possibile da gen­naio in poi: Al D'Amato e Jim Lea-ch, presidenti delle commissioni

competenti di Camera e Senato, hanno annunciato che sfodereran­no gli artigli. Presto, dunque, assi­steremo a nuovi ed eclatanti colpi ;

di scena sul caso Whitewater. Le accuse contro Hubbell sono le pri­me nei confronti di un vip dell'am­ministrazione per la vicenda della speculazione immobiliare in Ar­kansas, che risale agli anni ottanta e perseguita Clinton dai tempi del­la campagna del 1992. Tra le par­celle che l'ex socio di Hillary avreb­be gonfiato ce ne sarebbero alcu- ' ne emesse nel corso di una indagi- • ne condotta per conto del governo , federale sulla Madison Savings and • Loans, la cassa di risparmio fallita di James McDougal, partner del , presidente nella disgraziata awen- • tura immobiliare.

Economiadavoro REFERENDUM SHOCK. La Cisnal boicotta lo svolgimento delle assemblee

L'azienda: «Investimenti e occupazione andranno altrove»

Termoli dice «no» ai nuovi orari La Fiat cambia piani? I lavoratori della Fiat di Termoli respingono nettamente l'intesa siglata da azienda e sindacati per l'introduzione nella fabbrica molisana del regime di orario inaugurato a Melfi. Molte le ragioni, da una sensibile caduta delle retri­buzioni, a causa dell'azzeramento degli straordinari, ad un giudizio non positivo sulle contropartite in termini di ri­duzione di orario e di organizzazione del lavoro. L'azien­da: «Cadono le condizioni per i nuovi investimenti».

PIERO DI SIENA

• ROMA. Gli operai della Rat di Termoli hanno respinto l'intesa si­glata dai sindacati nazionali di ca- . tegoria sull'introduzione del terzo . turno e del lavoro di sabato. Il risul- • tato del referendum è inequivoca- ' bile. Hanno partecipato al voto il 91Vó delle maestranze, e a dire «no» è stato il 65%. Una maggiomàza * schiacciante. , - .,

Che ci fosse contrarietà e tensio- • ne era noto sin dalla vigilia del refe­rendum. La violenta contestazione • della Cisnal (che non aveva esitato a diffondere un volantino di insulti, • criticato per i toni dallo stesso se- ' gretario nazionale della Cisnal, Ga­brieli, verso i dirigenti di Firn, Rom .' e Uilm: «vigliacchi, traditori, bastar- . di, venduti...») aveva trovate so- • stanzialmente tolleranti le asem- , blcc e i sindacalisti hanno faticato a parlare e spesso non ci sono riu- • sciti. «Le regole della democrazia, , come quella di sottoporre un'ime- • sa? referendum -dice il segretario , nazionale 'Iella Uilm, Roberto Di Maulo - vale quor-do la democra- ' zia si può esercitare. Nelle assem­blee di Termoli questo qualche volta non è stato possibile». ' • * ' - . .

Quello che viene sottolineato con maggiore sconcerto, dall'a- ''' zienda ma anche da parte sinda­cale, è che la Rat vuole assumere .. 400 nuovi lavoratori, investire 400 miliardi e costruire ilnuovo motore •' Rre nello stabilimento di Termoli, e i dipendenti dicono no, anche se si era inserito nell'accordo che per . le nuove assunzioni si sarebbero privilegiati i loro figli. ' " ••

Per la Rat è una decisione cla­

morosa. «Resta difficile - rileva l'a­zienda tonnese - l'intepretazione di questo atteggiamento negativo da parte di lavoratori che nel pas­sato hanno dimostrato grande di­sponibilità e attenzione ai temi del­lo sviluppo e dell'occupazione. Si può soltanto affermare che questa posizione si e manifestata in un cli­ma di tensioni e ambiguità, di cui si e lamentato lo stesso sindacato».

Stupore a Corso Marconi Corso Marconi non si sbilancia

ma sembra voler suggerire che die­tro la reazione dei lavoratori non tutto è chiaro. La Rat, comunque, non sembra intenzionata a spinge­re più di tanto per far cambiare idea ai propri dipendenti. «Esisten­do un rapporto inscindibile tra nuovi investimenti, nuova occupa­zione e nuovo regime d'orario -prosegue la società - il pronuncia­mento dei lavoratori ha fatto venir meno i presupposti per la realizza­zione del piano di sviluppo per Termoli. Rat Auto dovrà a questo punto individuare soluzioni indu­striali alternative, in Italia o all'este­ro».'E a questo punto la nota dell'a­zienda torinese si abbandona ad alcune considerazioni che la se-gretria nazionale della Rom, Su­sanna Camusso, giudica «eccessive e tali da non facilitare il rasserena­mento necessario». «Questo risulta­to - conclude la Rat - apre il pro­blema sulla reale possibilità per le aziende di trovare in Italia le garan­zie di competitività richieste da nuovi investimenti».

Cesare Annibaldi: «È un rifiuto davvero inquietante

Un'occasione persa per il Sud» • ROMA. «Posso capire che lavo- -ratori meridionali non siano dispo- -sti a fare sacrifici troppo forti, tali ' da risultare inaccettabili, sul piano " retributivo e su quello delle condì- ,, zioni di lavoro per consentire un • aumc.ito dell'occupazione. Ma, in fondo, a Termoli sr trattava di ridi­stribuire - diversamente -• l'attuale orario di lavoro, di fronte a 409 nuovi posti di lavoro e a 400 miliar­di. E questo rifiuto lo trovo sincera­mente inquietante». A esprimersi in '_ questi termini è Cesare Annibaldi,, responsabile delle relazioni ester­ne della Rat, a cui abbiamo chie-T

sto un commento a caldo sui risul- -tati del referendum nello stabili­mento di Termoli. •—"* • f.f,,'

Secondo lei, Annibaldi, che cosa c'è dietro questa ostilità cos) ' forte del lavoratori ad accettare Il nuovo regime degli orari? <

È difficile dirlo. Hanno probabil- "' mente pesato anche spinte corpo­rative di singoli gruppi dei lavora­tori ma stento a pensare che que­st'ultime siano state quelle che hanno potuto prevalere su una prospettiva di sviluppo dell'azien­da. Eppure Termoli non è stato • mai uno stabilimento che, come accade in altri, vi è uno stato ma­lessere diffuso e una tradizione di ,r conflittualità, v - -« "" ' '"-'*< •'•

Ora, che cosa farà la Fiat? Dlrot- ' terà altrove gli Investimenti pre­

visti?-Sono dispiaciuto per Termoli, ma l'azienda non ha altra scelta. E si possono delineare percorsi che ' tagliano fuori il Mezzogiorno e for­se l'Italia. Naturalmente non na­scondo affatto che anche per la Rat, che ha molto investito sul Mezzogiorno, la ricerca di altre so­luzioni non si presenta affatto semplice. Comunque alla fine l'a­zienda una soluzione la trova.

E questo che conseguenze com­porterà per Termoli? -

Che continuerà a fare quello che fa ora. Dire che la mancata appro­vazione dell'intesa raggiunta coi sindacati comporta problemi im­mediati dal punto di vista occupa­zionale e produttivo sarebbe stru­mentale e demagogico. Non biso­gna nascondersi però che in pro­spettiva uno stabilimento che non è votato allo sviluppo potrebbe degradare. , •

VI aspettavate questo risultato? Sapevamo che le difficoltà erano grandi. Poi abbiamo avuto per la consultazione un appello dei sin­dacati a far prevalere il buon sen­so e la forza della ragione. Quan­do si fanno appelli di questo gene­re allora evidentemente non c'è in giro molto buon senso. Voglio di­re che non siamo stati presi di sor­presa.

Le segretene nazionali di Rom. Rm e Uilm «prendono atto che i la­voratori non hanno approvato l'ac­cordo», considerano sovrana la vo­lontà dei lavoraton ma a questo punto ritengono «necessario riapri­re il confronto in fabbrica con gli. operai sulle prospettive future del­lo stabilimento di Termoli». Il se­gretario regionale della Rom pie­montese. Giorgio Cremaschi, da •innanzitutto atto alla limpidezza del metodo democratico adottato da Rm, Rom, Uilm nazionali» ma conclude che «quanto e accaduto impone nel sindacato una profon­da riflessione sulle condizioni di la­voro, di orario, di salano dei lavo­ratori ai quali si richiedono regimi di flessibilità o di turni più duri e più faticosi». Le parole di Crema­schi sembrano adombrare una cri­tica sia pur indiretta ai contenuti dell'intesa, che tuttavia i responsa- _ bili nazionali del settore auto di ' Rm, Rom e Uilm rivendicano, pur . nel rispetto degli orientamenti espressi dai lavoratori. «Non pos­siamo ricontrattare - dice Di Maulo ' della Uilm - se ripeteva fare un ac­cordo migliore l'avremmo già fat­to». E Pierpaolo Barena della Rm ri­vendica la correttezza di una im­postazione che pone al primo po­sto il problema dell'incremento dell'occupazione. .• • . »

Dibatt i to nel sindacato Amarezza anche alia Camera

del Lavoro di Termoli. Ruggero No­bile, già segretario della Rom loca­le e ora nella segretria della Cgil • del Molise, ha seguito la trattativa passo dopo passo e ritiene il no una «tragedia». Nobile sostiene che la «Cisnal ha fatto del terrorismo ma che anche Essere sindacato ha detto no all'accordo». Le conse­guenze per il futuro della fabbrica ' sono ritenute «devastanti». Ma ag­giunge che rispetto alle delegazio­ni nazionali le Rsu avrebbero più nettamente insistito per significati­ve riduzioni di orario e più nlevanti aumenti salariali che avrebbero potuto compensare in parte la per­dita degli straordinari.

Cesare Annibaldi Dufoto

Alcuni hanno sostenuto che Ter­moli è stata quasi una prova ge­nerale dell'estensione a tutta Rat Auto del regime di orari che c'è a Melfi.

Ma non è cosi. La Rat non ha nes­suna intenzione di adottare dap­pertutto, come si è anche scritto da qualche parte in queste setti­mane, un «modello» Melfi. Intanto perchè non esiste alcun modello e la scelta dei regimi di orario è strettamente correlata alle missio­ni produttive dei singoli stabili­menti.

Ci sono dei margini per riaprire II negoziato alla luce di questo vo­to dei lavoratori?

La trattativa-noi l'abbiamo già fat­ta. È durata mesi e il confronto è stato laborioso. Del resto l'orga­nizzazione della produzione su tre turni è essenziale a realizzare gli obiettivi che ci siamo dati per fronteggiare un periodo di ripresa delladomanda. QP.DiS.

La linea di montaggio della «Punto» alla Fiat di Melfi Cristiano LaruKa

Cantarella: la Punto vola, bene la «K» e l'Alfa 145 •Un riconoscimento molto importante che quest'anno assume un significato particolare vista la agguerrita rosa delle finaliste»: Paolo Cantarella, amministratore delegato dalia Fiat -Auto, non nasconde la propria soddisfazione per li premio di -Auto dell'anno» assegnato alla Punto. «La Punto - ha detto ieri Cantarella nel corso di una conferenza stampa al Motorshow di Bologna - ha battuto un "panel" di ' concorrenti di successo, e agguerriti, che riflette un'offerta particolarmente vivace dell'attuale mercato». La vettura della Hat ha staccato di circa 80 punti la seconda - • -classificata, la Volkswagen Polo, terza la Opel Omega. Il premio, poi - ha aggiunto Cantarella -•farà certamente bene alla commercializzazione della Punto, per la quale

sono già stati raccolti 680mlla ordini, mentre le consegne sono a quota 500mila. La Fiat è comunqueingradodlsoddlsfare-hadetto , ancora - tu t te le richieste del mercato». Cantarella ha anche fatto II punto sull'andamento commerciale dell'Alfa 145 e della Lancia K, a poche settimane dal loro lancio sul mercato. Per la Lancia K - ha detto l'amministratore delegato dalla Fiat Auto - le Indicazioni dei concessionari parlano di una reazione del pubblico molto positiva. Per l'Alfa ' 145 gli ordini acquisiti sono già a quota 34mlla. Le due auto hanno una perfetta Integrazione Industriale ma sono dirette a pubblici diversi. Con II rinnovo accelerato della gamma Alfa - ha concluso Cantarella - le prenotazioni dei clienti dimostrano che abbiamo allargato la platea del pubblico del marchio del Biscione».

Vittorio Rieser: «L'accordo era davvero brutto

E il risultato quasi scontato» m ROMA. «L'accordo era brutto, poi a Termoli la rappresentanza sindacale è stata tradizionalmente debole e frammentata. Il no dei la­voratori è la risultante di tanti fatton e in qualche modo annunziato». Un giudizio cosi lapidano viene " dato da Vittorio Rieser, uno dei maggion studiosi dell'organizza­zione del lavoro nell'universo di Fiat Auto, che conosce bene la fab­brica di Termoli e ne ha seguito per anni studiandole «sul campo» le vicende e gli sviluppi.

Rieser, perchè un risultato an­nunziato?

Perchè a Termoli il sindacato ha fatto sempre fatica ad avere una legittimazione completa presso i lavoratori e gli stessi dirigenti di fabbrica hanno per anni avuto elementi di burocratizzazione. Ba­sti pensare che le elezioni delle Rsu la prima volta sono risultate nulle perchè non è stato raggiunto il quorum. Poi a Termoli per re­sponsabilità della Rat c'è stata una diffusione dello straordinario il sabato, per cui una parte del­l'opposizione al nuovo regime di orari è di carattere salariale.

Il tuo è un quadro pessimistico... Sì, però ultimamente vi sono stati dei segnali positivi. Gli scioperi degli straordinari contro la mano­

vra finanziaria pare che siano riu­sciti, con l'elezione delle Rsu si è avviato un rinnovamento anche se parziale della dirigenza sindacale. Ora però vedo una battuta d'arre­sto che nasce anche dal fatto che , le Rsu sono state tenute ai margini di questa trattativa.

Comunque il no del lavoratori di­pende anche da ragioni di meri­to.

Certamente. Non è stata una buo­na intesa...

Tu sei, dunque, pregiudizialmen­te ostile all'introduzione del ter­zo turno su sei giorni.-

In verità, io sarei orientato ad escludere in linea generale il ricor­so al terzo turno ma mi rendo con­to che, perchè questo possa esse­re possibile, bisognerebbe che a questo si giungesse non solo in Italia ma sul piano internazionale. Perciò per Termoli non mi sarei opposto all'introduzione del terzo turno...

E allora che cosa non va nell'in­tesa siglata dal sindacati?

Le contropartite. Ci si è fermati a delle risposte una tantum sul pia­no salariale e su quello dei pas­saggi di categoria. Si può obiettare che la Rat ha fatto concessioni che non fa facilmente, sia per la parte retributiva che per le qualifi-

Vittorio Rieser

che. Ma questo è un argomento che dice che si sarebbe potuto osare di più. L'azienda ha l'asso­luta necessità di far fronte alla ri­presa della domanda e per il sin­dacato questa poteva essere l'oc­casione per andare a fondo nelle rivendicazioni. *

Ma quali rivendicazioni? -Penso alla riduzione dell'orario di lavoro e all'avvio di una contratta­zione che a partire dai regimi di orano investisse l'intera organiz­zazione del lavoro. Il regime delle qualifiche Rat è in netta contrad­dizione con le esigenze stesse del­la «fabbrica integrata».

Ma perchè la Fiat è stata cosi In­flessibile, legando i nuovi Inve­stimenti all'introduzione del ter­zo turno.

C'è una sola spiegazione. Secon­do me l'obiettivo è quello di intro­durre in tutte le fabbnche che con­tano il regime di orario di Melfi. -

DP.DiS.

Rolo, oggi il eda Soluzione nel week ond?

BOLOGNA. Questa sera alle 19 è convocato il consiglio di ammini­strazione del gruppo Bancano Cre­dito Romagnolo. «La nunione va considerata della stessa natura di quelle già effettuate negli ultimi tempi - sostengono dalla banca -che hanno come scopo il costante monitoraggio della situazione». Al­lo stesso tempo però fonti del Cre­dito Italiano affermano che «per stasera non c'è niente di nuovo, ve­dremo domani (oggi, ndr). La vi­cenda Credit-Rolo appare in conti­nua evoluzione e tutti i protagonisti si preparano dunque a vivere un tranquillo week end di tensione Per tutta la giornata di oggi negli ambienti finanzian milanesi, an­che molto qualificati, è girata la vo­ce che il fine settimana potrebbe portare novità di rilievo: ad esem­pio il Credit potrebbe rendere nota l'offerta e il eda del Rolo nsponde-re in serata, così da arrivare con una situazione già definita alla ria­pertura dei mercati. Si attendono le indicazioni sul prezzo e sulla per­centuale di capitale che il Credit si propone di acquistare. A piazza Cordusio il nserbo è strettissimo. Su tutto, poi, si staglia sempre l'ombra della Canplo. Le voci di una possibile contro Opa della Cassa qualora le trattative in corso tra Credit e Rolo non dovessero tro­vare uno sbocco positivo continua­no a circolare con insistenza.

Telefonini: nel 2 0 0 0 IO milioni di utenti

MILANO. Entro il 2000 il mercato dei radiomobili sfonderà la soglia dei 10 milioni di utenti, con una penetrazione nei mercato delle te­lecomunicazioni pari a una quota del 20%. è questa, secondo il diret­tore generale di Telecom Italia Vito Gamberale, la prospettiva aperta • dalla liberalizzazione del mercato con la firma del secondo gesto";. «Abbiamo creato noi questo mer­cato, siamo stati i tuton della con­correnza - ha aggiunto, respingen­do le accuse mosse da più' parti al­la Telecom - e già quattro anni fa la Sip resistette alla tentazione di mantenere il monopolio aprendo il mercato della commercializza­zione dei terminali. Nessuno in Eu­ropa ha operato con una tale lun­gimiranza». Gamberale è interve­nuto a Milano a una tavola rotonda su «opportunità e regole per il soli­do sviluppo del mercato italiano» assieme all'amministratore delega­to di Omnitel Pronto Italia, France­sco Caio, che ha sottolineato l'im­portanza di operare su un mercato competitivo: «esistono tutti gli stru­menti e le condizioni ma la par condicio è tutta da conquistare. L'apertura del mercato in Italia n-sente del ntardo rispetto agli altri paesi: inoltre dobbiamo operare con vincoli oggettivi che l'altro ge­store non ha».

MERCATI BORSA

MIB 1 022 MIBTEL 10 091

MI830 14 508 IL M T T O I H C H I S A L I DI N O

MIB CEMENTI

I L S r r T O M CHE S C U D I DI PIÙ MIB TESSILI

TITOLO M I O U O m FAEMA

TITOLO m O O l O H t SM1 METALLI W

- 0,02 -0,38 • 0,04

1,12

1 ,8

i e , i»

-24,53

LIRA DOLLARO 1616 83 MARCO 1 025 58 YEN 16181 STERLINA 2 525 81 FRANCO FR 29911

FRANCO SV 1213 65

4 ^ 6 - 1,86 - o, ie - 6,57 - 0,62 - 2,28

F O N D I INDICI VARIAZIONI'/.

AZIONARI ITALIANI AZIONARI ESTERI BILANCIATI ITALIANI BILANCIATI ESTERI

OBBLIGAZ ITALIANI OBBLIGAZ ESTERI

0.7O - 0,81

0,2» - 0,1»

0,08 • 0,09

B O T RENDIMENTI NETTI %

3 MESI 6 MESI 1 ANNO

7 3 0 8,07 8,76

'Ss> la Borsa Uit tiUII* MI I i r u n Ji kidioct rTi k r ik

FINANZA E IMPRESA

• TELETHON. Fino ali 11 dicembre è attivo un servizio Audiotel 144 001919 che consente 24 ore su 24, a tutti i titola-n di CartaSl Eurocard-Mastercard e Visa di contribuire a Telethon, la maratona televisiva per raccogliere fondi per la n-cerca contro la distrofia muscolare • AGIP. L'Agip Petroli (Eni)- ha rilevato il 6,75% della Cofathec (Compagnie Francaise des Activites Thermiques et Climatiques) controllata da Gaz de France che raggruppa le attività di cli­matizzazione e termiche della vane so­cietà dell ente francese in questo cam­po i e • PIRELLI. Il gruppo Pirelli si è aggiudi­cato una commessa da 70 miliardi per la realizzazione del nuovo elettrodotto sot-tomanno tra le isole di Maiorca e Ibiza, nell arcipelago spagnolo delle Baleari L impianto, basato su un cavo sottoma-nno ad alta tensione lungo quasi 100 chilometn, «rappresenta per lungnezza

e profondità di posa il più importante si-stemaelettnco di questo tipo finora rea­lizzatoci mondo • FEDERCONSORZI. Uno dei «pezzi» più consistenti dell'ex-Federconsorzi, la Siapa • società produttnce di fertilizzanti e casalinghi con sci stabilimenti in tutta Italia - sarà messa all'asta, ad un prezzo-base di 149 5 miliardi di lire - il 22 dicem­bre prossimo Lo ha deciso il liquidatore giudiziale della società (attualmente in concordato- preventivo) Michele Tam­poni La vendita riguarda tre lotti il pri­mo (ad un prezzo di 130 miliardi) è re­lativo alle attività a Galliera (Bologna) Casalbeltrame (Novara) Riccione (For­lì ) e Foggia il secondo lotto (sette mi­liardi) riguarda lo stabilimento di Calta-nissetta di 36 mila metn quadrati, il terzo lotto infine, è costituito dall intero capi­tale sociale della società Silia propneta-na di un complesso industriale ad Apn-lia (Roma) di 139 mila metn quadrati

Già esaurita l'euforia per raccordo-pensioni Mercato piatto (-0,36%), brillano le Ras • MILANO Seduta piatta per il mer­cato azionano italiano che sembra avere già esaunto la spinta rialzista provocata dall accordo tra governo e sindacati Dopo la fiammata dei prezzi di len, Piazza Affan e npiom-bata nel gngiorc nonostante il calo dell'inflazione confermato dall Istat e nonostante il recupero di lira e Btp future Le contrattazioni hanno però assecondato la tendenza in atto an­che nelle altre Borse intemazionali dove si è tornati a temere per un nal-zo dei tassi d interesse amencani al­la luce dei continui segnali di cresci­ta economica negli Usa Sul fronte politico interno invece permango­no le incertezze legate alla venfica

politica che attende le forze della maggioranza dopo I approvazione della legge finanziaria L ultimo indi­ce Mibtcl ha segnato un lieve calo dello 0 36 percento a quota 10 091 Gli scambi hanno subito una contra­zione a 426 miliardi di controvalore (oltre 500 miliardi la viqilia) Tra ì pochi titoli in controtcnden^a bnlla-no le Ras che hanno messo a segno un rialzo dell 1 70 per cento a 15 160 lire (più 3 86 le risparmio) mentre si avvicina il termine per la conclusione dell aumento di capita­le Arretrate nel finale a 6 010 (me­no 1,09) deboli anche lo Montedi-son (meno 1 98 a 1 140) sempre in tensione le Popolare di Milano (più

2 60 a 6 235) Sul mercato a blocchi è stato

scambiato in un unico contratto un pacchetto di 20 61 milioni di Fiat or­dinane pan allo 0,75 per cento del capitale ordinano 11 prezzo è stato di 6 070 lire per azione, per un con­trovalore globale di 125,1 miliardi II pnmo blocco di Fiat è stato scam­biato alle 10 in punto Due ore do­po alle 12 10 è stato trattato un al­tro «pacchettino» di ordinane di cor­so Marconi pan a 850 mila titoli al prezzo unitano di 6 048 lire, per un controvalore complessivo di 51 mi­liardi In totale quindi sono transitati sui blocchi 21 46 milioni di azioni Fiat per un totale di 130 miliardi

Sabato 3 dicembre 1994

1 CAMBI 1 DOLLARO USA

ECU

MARCO TEDESCO

FRANCOFRANCESE

URA STERLINA

FIORINO OLANDESE

FRANCO BELGA

PESETA SPAGNOLA

CORONA DANESE

LIRA IRLANDESE

DRACMA GRECA

ESCUDO PORTOGHESE

DOLUTO CANADESE

YEN GIAPPONESE

FRANCO SVIZZERO

SCELLINO AUSTRIACO

CORONA NORVEGESE

CORONA SVEDESE

MARCO FINLANDESE

DOLLARO AUSTRALIANO

Ufi

«1683

195830

1025 51

28911

2525 B1

91564

4988

12.29

26348

248604

««5

1004

1174 59

161!

121365

14569

23579

21499

33050

124690

Prac

1612.57

196153

102744

29973

2532.38

91785

4998

12.31

26265

24C562

667

1005

11T235

16.26

121593

14599

23633

214 43

33160

121845

1 INDICE MIB I

Indice

INDICE MIB

INDICE MIBTEL

ALIMEN-AAI

ASSICURATIVE

BANCARIE

CARTAAIE-EDITORIALI

CEMENTI

CHIMICHE

COMMERCIO

COMUNICAZIONI

ELETTROTECNICHE

FINANZIARIE

IMMOBILIARI

MECCANICHE

MINERARIE

TESSILI

DIVERSE

valore prec

1022

10091

1"65

SK0

909

903

996

1IT1

1039

1105

1024

1064

970

1229

1084

617

102B

1024

10-27

1768

949

907

909

965

10-2

1047

1112

1015

1070

962

1"39

1077

632

1029

vir %

•0.20

•0 35

•0 *

010

0.22

000

11?

•009

•0-6

•063

• 089

•0 56

•083

•081

065

1 B0

«310

FONDI D'INVESTIMENTO àlHOUUM

AOfllATICAMERICF

ADRIATIC EUROPE F

ADRIATICFAREAST

AORIATIC GLOBAL F

AMERICA 2000

AMERIGO VESPUCCI

ARCA AZ IT

ARCA VENTISETTE

AUREO GLOBAL

AUREO PREVIDENZA

AZIMUT BORSE INT

AZIMUT OLOBCPESC

AZIMUT TRENO 8AIQESTAZINT

8AIGESTAZITA

BN CAPITAL FONOO

BNMONDMLFONDO CAPITAIOESTAZ

CAPITAIGESTINT

CAPITALRAS «RIFONDO ARIETE

CARIFONOO ATLANTE CARIFONOO DELTA

CARIFONOOPAESEM

CENTRALE AMEOLR

CENTRALE AMEURE CENTRALE CAPITAL

CENTRALE E OR LIR CENTRALEEORYEN CENTRALE EUB ECU

CENTRALE EUR LIRE CENTRALE GLOBAL

CISALPINO ACTION

CISALPINO AZ CUAM AZIONI EST CUAM AZIONI ITA COOPINVEST

CORONA FERREA AZ

CRISTOFOA COLOMBO DUCATO AZINTERN

DUCATO AZ ITALIA

EPTAWTERNATIONAL EURO ALOE BAfUN

EURO JUNIOR E imouoe CAPITAL F EUROMOBRISKF

EUROPA 2000

FEROIN MAGELLANO FIDEURAM AZIONE

FINANZA ROMAOEST FONDERSELAM

FON0ERSELEU

FONDERSELI») FONDE «SÉL OR FONOERSEL 9£RV FONOICflIALTOPOT FONDICRIINT

FONOICRISELir

FONKNV EUROPA FONOINV PAESI EM

FONOWV SERVIZI

FON~NVES*TRE

GALILEO GALILEOINT GeNERCOMITCAP

GENERCOMIT EUR GENERCOMITINT

GENERCCMITNCR

OEOOC

OEPOCAPITAL OESFIMIINNOVAZ GESTICREOITAZ GEST1CRE0ITBOHS

GESTICREOITEURO GESTICREDITPRIV

CESTIELLEA

GESTIELLEI GESTIFONOIAZINT

GESTIFONDIAZIT

GESTNORD AMBIENTE OESTNORDAMERDLR

GESTNORO BANKING GESTNORD FÉ YEN GESTNORD PZAAFF GREEN EOUITV FUNO IMIEAST

IMIEUROPE IMINOUSTRIA IMITALY IMWEST

INDUSTRIA ROMAGES INO SVI AMERICA

INO SVI ASIA INOSVI AZIONAR

INGSVIEMMAREQ

INGSVIINDGLOB INGSVIINIZIAT INOSVIOLANOA

INTERB AZIONARIO

INVESTIMESE INVESTIRE AMERICA

INVESTIRE AZ INVESTIRE EUROPA

INVESTIRE INT

INVESTIRE PACIFIC LAGEST AZINTERN

LAOESTAZIONIT

LOMBARDO MEDICEO AZ MEDICEO NV FRONT

MEDICEO PZ AFFARI

ORIENTE 2000 PADANO INDICE ITA

PERFORMANCE AZ PERSONALFAZ PHARMACHEM PHENIXFUNOTOP PRIME M AMERICA

PRIME MEUROPA

PRIME M PACIFICO

PR1MECAPITAL PRIMECLUBAZ PRIMEEMERGINGMK PRIM'GLOBAL

PHIM6ITALY

PRIMESPFUAL PROFESOESTINT

PROFESGÉSTIT

OAMORIFOGUOAZ RISP ITALIA AZ

len 18013

17885 14197

18022

13 788

9975

17382

17010

12478

19X8 11734 14 595 18444 10116 9120

10450 14084 14714 12314 16593 15080 15741 21200 9842 7,67

12369 19189 11517

707,582

8704 17074

17666

9800 12816

S459 9068

12.129

10403

18938 34 965

10092 16311

11435 18 703

1704 19008 18144 10317 14408 11407

11116 11197

9895 12942 11647

10485 19842

16 771

14993 14 260

17459 15564

12937

13354

12776 17974

16931

16596 14904

15062

10132 16584

13.248 14899 10206

10450

14600 15044

10867

9317

9,858 9480

924,085

9558 10080 1»815

15541 12670 16111 14 747

12793

15595 10073 1/262

9497

nm 16.732 10544

23116 16097

18000 15531

14 985 13411

16831 14 711

22711

19132

10681 10042

8461

22638 9452

11167 15039

11729

11920

16345 20113 18484

39070

13415 15306 16.697

14 318 104)32

18982

17848 14 822 15268

Pree 18194

17933 14431

18112

13918

10002

17217

16902 12421

19.162

11822

14,470

18440

10179

9012 10446

14088 14614

12372

16434

15026 15724

20961 9842 7,721

12493 19017

11578 706,334

8,729

t7154

17 789 9827

12515 9524

8978 12004

10318 19079

34 856

10016 11411

15325 18581 17166

18892 16196 10317

14548 11107 11214

11280

9917

12982

11533 10452 19864

16601

15019

14310

17545 15451 12867

13429

12682

17985 19063 16857

14969

14946

10228 16645 11121 14924 10217

10159 14574

15100

10.765 9438

9,729

9516 872.2»

9456 10128 15942

15616 12717

15935 14917

12696 15 714

10020 17059

9566

134396 16612

10591

22992 16100

18166

15*3 15011

13446

16866 14845

22491

18976

10740 10.090 8.377

23.664

9359 13249 13069

11818

11851 16489

20163 18604

38938 1 1 X 2

15339

17016 14187 10.415

17072

17673 14 710

15206

RISP ITALIA CRE ROLOAMERICA ROLOEUROPA

ROLOITALY

ROLOORIENTE S PAOLO HAMBIENT

SPAOLOHFINANCE SPAOLOHINOUSTR SPAOLOHINT6RN

SALVADANAIO AZ

SOGESFITBLCHIPS SOGESFITFIN

TALLERO TRADING

VENETOBLUE - VENETOVÉNTURE , VENTURE TIME

ZECCHINO

ZETASTOCK

ZETASWISS

12180 9672

9850 9534

9595 16 754

20938 16164

16173 13 734

15228 13164

8596 8762

12515 14 077 14887

9989

15152

19010

12046

9 715 9887

9477 9667

16840 21014

16254

16256 11827

15296

11060

8586 6712

12420

14022 14 767

995 ! 15244

19106

MUNCMTI i AMERICA

ARCA 8 8

ARCATE

ARMONIA

AUREO AZIMUT

AZZURRO

BNMULTIFONOO BNSICURVITA CAPITALCREDIT CAPITALFIT

1 CAPITALGESTBH. CARIFONOO LIBRA

, CISALPINO BU-AN

COMIT DOMANI CORONAFERREA

' C I BILANCIATO DUCATO REO ITALIA

~ EPTACAPITAL EURO ANDROMEDA EUROMOBSTRATF

FIDEURAM PERFORM

FONOATTIVO FONOERSEL

FONDICRI OU6 FONOINVÉSTDÙE

J FONOOCENTRALE GENERCOMIT

GEPOREINVEST

OEPOWOALD GESFIMIINTERNAZ

GESTICREDITFIN

GESTIELLEBI

GIALLO GRIFOCAPITAL IMICAPITAL WG SVI EUROPA

INGSVIPORTFOLIO INTERMOBIUAREF

INVESTIRE BIL

INVESTIRE GLOBAL

MIOABU

MULTIRAS , NAGRACAPITAL

NOflOCAPITAL MORDMIX

OCCIDENTE " ORIENTE

PHENIXFUNO PRIVEREMO

PROFFS RISPARMIO PROFESSIONALE

QUADRIFOGLIO BIL QUADRIFOGLIO INT

RISP ITALIA BIL

ROLOINTERNATIONAL ROLOMIX

SALVADANAIO BIL

SPIGA DORO

VENETOCAP1TAL

VISCONTEO

17 375 51176

17040

11819

26371

19552

26 009 11076

17 232

17053 21407

20931 29800

17999 8627

15422 16250

26.700

14 522 26544

16665 10544

11569 4176»

14 077

21065 21208

28205 15618

12692 14142

16300

12415

12062 18167

32020 16996 22677

16187

15256 13775

12230 28.187

20314

14 730

15706 10129 10077

16254

27785 19249

53982

18160 9530

21136

11611 11854

17456

16036 13 395 27676

17211

11040

17025 11857

26229

19415 25689

11000

17130 16994

21305 20811

29382 17906 8827

15382 16191 26645

14460 26416

18.592 10567

11508

41586 13989

22.941' 21262 28107 15541

12719 14169

16121

12325

11986

11038 32070 17066

22491 18114

15181

13802

12170 26087

20210 14 869 15763 10373

10089

16328 27 725

18159

53690 18079

9533 23127

11626 13 757

17367

15990

11149

27 548

O M U O A U N H Ì A M ADRIANO BONDF AGRIFUTURA

ARCABOND APCAMM ARCARR

ARCOBALENO AUREOBONO AUREO RENDITA AZIMUT GARANZIA

AZIMUT GLOB RED AZIMUT RENO INT BAI GEST MONETAR

BN CASH FONOO

BNRENOIFONDO 8NS0FI8OND

CAPITALGESTMON CAPtTALGESTREND CARI FONDO ALA

CARIFONOO BONO CARIFONDOCARICAL

CARIFONOO CARIGE CARIFONOO LIGURIA

CARIFONOOLIREPIU CENTRALE CASH

CENTRALE CASH CC CENTRALE MONEY

CENTRALE REDDITO CISALPINO BONO CISALPINO CASH

CISALPINO REDO CLIAMOBBLIGEST

> COOPRENO CTRENDI'A

DUCATO MONETARIO DUCATO REO INTERN

' EPTA92

, EPTABOND EPTAMONEY

EUROANTARES EUR0VEGA EUROMOBBONDF

EURO MOB MONETARIO EURO M06 REDDITO

EUROMONEY FIDEURAM MONETA

FIDEURAM SECURITY FONOERSEL CASH

18489 18803 11172 15714

11000 17004

11022 194211 15204

15770 10249 11439

14161

11346 9655

11963 12994

11236 11744

104JO

12458 10114

16699

10051

11929

16663 21058

10005 10491 13940

10179 10887

12200

10052

10755 14 417

22096 17 035

13262 11711

14 294

13019

14 665 11931 17984

11713 10435

18 496 16 569 13378

15699 12S83 17023

11006 19162

15201 15761

10249 11437

14 356 11339

9658

11979 12973

13219 11727 10467

12448

10110

16888 10047

11926

16720

21033 10020 10467 13927

10205 10869 12191 10041

10740 14411

22055 17030 13250

11105 14281 13014

14 652

11919 17981

11709 10432

FONOERSEL INT

FONOERSEL REDD

FONDICRI MONETAR

FONDICRI PRIMO

FONDIMPIEGO

FONOINVESTUNO

FONOOFORTE

GENERCOMAMDLR

GtNERCOMAMLIRE

GENERCOMEUECU

GENÉRCOMEULIRE

GENERCOMIT MON

GENERCOMIT REND

GEPORENO GESFIMI PIANETA

GESFIMIPREVIOEN

GESTICREDITMON

GESTIELLEBO

GESTIFLLEL

GESTIELLEM

GESTIFONDI MONETA

GESTIFONDI08IN

GESTIRAS

GIARDINO

GLOBAiREND

GRIFOREND

IMIBONO IMIDUEMILA

IUIREND

INGSVIBONO

INO SVI EMER MARK

INGSVI MONETAR

INGSVIREDOITO

INTERB RENDITA

INTERMONEY

INVESTIRE BONO

INVESTIRE MON

INVESTIRE OBB

ITALMONEY

LAOESTOBBINT

LAGESTOBBLIGIT

LIRA DORO

MARENGO

MEOICtO MONETARIO

MEOICEOOBB

MEDICEO REDDITO

MIDAOBB MONETAR ROMAOEST

MONEY TIME

NAGRARENO

NOR0FONOO

NORBFONOOAAEADL

NOR0FONDOAREAMA

NOADFONOOCASH NORTH AMERIO BOND

NORTHEUROPEBOND

OASI

PADANO BOND

PADANO 08BUG

PERFORMANCE LIRA

PERFORMANCE MON

PERFORMANCE OBB

PERSONAL DOLLARO PERSONAL LIRA

PERSONAL MARCO PERSONALF MON

PHENIXFUNO DUE

PITAGORA

PITAGORA INT

PRIMARY BONO ECU

PRIMARY BOND LIRE

PRIME80ND

PRIMECASH

PRIMECLUBOBBL

PRIMEMONETARIO

PROFESRÉOINT

PROF ES RED IT

QUADRIFOGLIO OBB RENDICREDIT

RENOIFIT

RENDIRAS

RISERVA LIRE

RISP ITALIA COR

RISP ITALIA RED

R0L080ND

ROLOGEST ROLOMONEY

SPAOLOCASH

S PAOLO HSONDSF

SALVAOA AI006B

SCUDO

SFORZESCO

SICILCASSAMON

SOGESFI'BONO

SOGESFITCONTOVIV SOGESFIT DOMANI

VASCO DE DAMA VENFTOCASH

VENETOREN0

VERDE

ZETABOND FINA VALORE ATT

FINA VALUTA EST

SAI QUOTA

14 315 13 775 16848 11570 20679 12281 12995 5477 8832 4639 9492

14 879 11562 11134 9307

13871 15913 12849 14979 11028 11540 9569

31544 13776 13203 13430 16645 21026 15146 17419 10265 10242 19034 25486 12295 10875 11820 23161 1991

14117 19974 9986

"0311 102501 10436 10066 T429 15415 14 636 12021 17 770 9934 96'7

10504 10168 10076 14321 10350 10352 10000 11983 11145 10505 11591 10241 18691 17436 12833 10286 6149

12451 16951 11977 18715 18618 9435

13960 16654 11460 12700 18583 10898 16085 23611 10616 19155 12765 11033 9377

16919 9963

12421 10091 10782 14.263 18027 14 939 14 872 16979 11361 16739

14 310

13 750

16812 11557

20600

12257

12990 5477

6882

4 831

9491

14 870

11548

11125

9312

'3866

15902

12861

14965

11012

11540

9565 31498

13 774

13422

11414

16863

21026

15127

17 456

10287

10.244

19044

25469

12298

10197

1-812

23126

11978

14146

19945

9986

10309

I024T-

10/442

10052 17423

15407

14614

13006 17 757

9934

9802

10497

10204

10079

14157

10168

10345

10000

11979

11671

10504

11589

104733

16887

17413

12614

10100

6345

12469

16960 11967

18696

18629

9456

13919

16612

11440

12691

18 575

10889

16052

21648

10621

19129

12 758

11028

9368 16894

9999 12411

10066 10794

14 276

17999

14932

14 668

16953

11362

19 725

3752999 3750 987 1520048 1521038 2047098 20463 05

•STIMI CAPITAL ITALIA DLR(B| FONDTTALIADLR(A| INTERFUNCDLRIB! INTSECURITIESECUIB) ITALFORTUNEALITIAI ITALFORTUNEBDLRIAI ITALFORTUNECOLR(O) ITALFOR-UNEOECUIOI ITALFORTUNEELITIO) ITALFORTUNEFDLR(B) EURORASFBONOECUIA ROMITALBONDSECUIO

41.32 si sa 4094

2868

79403 1178

1102

1068

10705 860

3087

9944

ROM SHORT TERM ECU |M| 164 93 ROMUNIVERSALECUIB) DMBPORTFOLIODMKIO DM SHORT TERM DMK [0.1 GERMAN INDEX DMK(A) FRENCH INDEX FFR (A| FRENCHBONOSFFRIO) FR SHORT TEAM FFRIOI

26 55

196 61

30179

483,43 191364

49955

1004 82

EURORASFCQUITYECUIB1 2531

41,32

8211 41,07

3002

79403 1178

1102

1068

10705 860

1078

9896 164 79

2649

19661

10174

484,82

192993 486 543

1004-5

2540

MERCATO AZIONARIO

-ABEILLE

ACO MARCIA

ACO MARCIA RNC

ACO POTABILI

ACOUENICOLAY

AEDES

AEDESRNC

ALITALIA

AUTAJAP

ALITALIA RNC

ALLEANZA

ALLEANZA RNC

AMBROVEN

AM8ROVENR

ANSALDO TRAS

ASSITALIA

ATTIVITÀ IMM

AUSILIARE

AUTOTO-MI

AUTOSTRADEP

AVIRFIN

Prezzo

78200

2483

115 5

9100

7800

10950

5165

851,7

600 720

15492

11963

4481

2166

5976

10640

2224

8990

9555 1977

9219

Ver 000 329 000 000 000 3 79

000 139 055 070 021 011 0,11

1,40

•060

101 045 0,00

1,12

165 •0,15

B RAGRMANTOV

BAGRICMIL

BFIOEURAM

8 LEGNANO

B MERCANTILE

B NAPOLI

B NATOLI RNC

BROMA

8 SARDEGNA RNC

BTOSCANA

BASSETTI

BASTOGI

BAYER

BCO CHIAVARI

BENETTON

BENI STABILI

BERTO LAMET UNA BNAPRIV

BNARNC

BNARNCPR

BNLRNC

BOERO

30NFERRARESI

BONSIELE

BONSIELERNC

BRIOSCHI

SURGO

BURGOPRIV

BUAGORNC

BURGOW

116824

8595

1952

8703

7700

1460

1165

1604

11875

3159 7411

114 5

349000

3402

19272

350 7600

2757

1329

8949

665 12422

6250

17000

22500

4465

3717

9949

10120

9716

237 9

0 1

177 131 004 020 014 110 0,25

503 203 2,68

1,69

000 •382

2,84

— 1,47

0,04

104 166

•001 •0,68 000

•0,58 •053 379 708 258

•362 000 774

c CASO! BINDA

CAFFARO

CAFFAROAISP

CALCESTRUZZI

CALP

CALTAGIAONE

CALTAGIAONEANC

CAMFIN

CANTONI

CANTONI RNC

CEM SICILIANE

CEM AUGUSTA

CEM BARLETTA

CEM BARLETTA RNC

CEM MERONE

CEMMERONERNC

CEM SARDEGNA

CEMENTIR

CENTENARI ZIN

CIGA

CIGARNC

CIR CIRRNC CIRIOFIN

CMI COFIOE

COFIOERNC

COGEFAR

COGEFARRNC

COMAU

COMIT

COMIT RNC

COMMERZBANK

COSTA CR

COSTACRANC

CR BERGAMASCO

CR FONDIARIO

CR ROMAGNOLO

1969

1833

1800

8550

5462

1570

1400

3000

2500

2550

4061

2645

5300

1350

1663

1350

4350

1400

149 9547

961 1817

1048

9657

1300

1071

842,1

1698

1661

2316

1411

1547

336667

3850

2020

21011

5782

17203

188 •054 ooo

•ol­i a ooo 000 ooo 000 7 27

000 580 000 000 0,79

000 •0 57

101 420

•087

000 178

•315

3,34

129 0,75

1,18

145 0,91

•0,81

•009

420 0,72

003 0,00

379 050 158

CAROMAGNOLO PA

CAVALTELLINESE

CA LOMBARDO

CREDIT

CREDIT ANC

CUCIRINI

16465

15182

4103

1625

598 068

125 027 010 068 000 000

D DALMINE

DANIELI

DANIELI ANC

OANIELIVV

DATACONSYST

DE FEAAAAI

OE FERRARI RNC

DELFAVERO

4236

10661

5382

1395

SOSP 5997

2000

650

•4 51

188 •087

1,38

— 000 025

— E EDISON

EDITORIALE

ENICHEM AUGUSTA

ERICSSON

EAIDANBEG-SAY

ESPRESSO

EURMETLMI

EUROMOBIL

EUROMOBILRNC

6896

815 3011

276'5

220273

4399

'49 5

2990

2000

123 OOO 000 3 51

0 71

•090

025 000 172

f FAEMA

FALCK

FALCKRISP

FEAFIN

FERFINANC

FEAFIN W

FEAFINWII

FIAR

FIAT

FIATPAIV

FIATRNC

FIDIS FIMPAR

FIUPARflNC

FIN AGRO

FIN AGRO R

.FINANZA FUT

FINAATEASTE

FINAPTEOAO

FINAATEPRIV

FINAATERNC

FINCASA

FINMECCAN

FINMECCANRNC

FINREX

FINREXANC

FISCAMBI

FISCAMBI RNC

FISIA

FMC FOCHI

FONDIARIA

3900

3951

5090

1297

1054

6373

5465

7500

60-5

3697

3517

3786

199 160

960 9133

5003

1216

1090

4233

406 1011

647 1361

STOP

SOSP

2003

1900

974 635

4018

11-68

1818

095 204 137

•028

•096

•046

044 104

•075

•0-3 •045

--

000 000 000 066

•091 079 000 3 59 114

•HA

-—

352 000 336 189 111

•0 53

0 GABETTI

GAIO

GAICAISP

GAABOLI

GEMINA

GE4INARNC

GENEAALI

GEWISS

GIFIM

GILAADINI

GILAADINIRNC

GIM GIMRNC

GOTTARDO RUFF

GRASSETTO

1885

755 791

1210

1352

11D2

37406

22300

708 5

1792

2320

2934

1-60

SOSP

1645-

003 0S6 000 003

•0 52

-O90

•009

183 691

•071

•3-3 000 000

_ 084

, IFIPAIV

IFIL

IFILW99

IFIL RNC

IFILRNCW99

IM METANOPOLI

IMI INA INO SECCO RNC

INTEABANCA

INTEABANCAP

INTEAMOBILIAAE

IPI ISEFI

ISTCAFONDIAAIO

23142

5795 1894

3090

1093

13'0

9794

2151

SOSP

SOSP

23600

2300

7420

610 2100

132 •005 0 74

•039 009 178 06!

•005

— —

000 671

000 000 000

MERCATO RISTRETTO Titolo

AUTOSTRADE MER

BASEHPRIV

BCABRIANTEA

BCAPRNAPAXA

BCAPRNAPAXO*V»

BCAPROV NAPOLI

BORGOSESIA

BORGOSESIARIS

BROGGIIZAR

CAL2 VARESE

CARBOTRADEPRIV

CI8IEMME

CONDOTTE ACO

CRAGfl BRESCIANO

CREDITWEST

FEM FERRNORDMI

FINANCEORD

FRETTE

IFISPRIV

INCFNDIOVITA

Cita 4710

899 10800

140

19 3720

-oo 480 671 366

1150

50 29

9000

«850

SOSP

985 1550

4195

900 16890

Vai

000

228 137

•667

500 •080

ooo 000 128 961

000 000

000 112 091

-101 000 000 000

•006

N EDIFICATA

N EDIFICATA ANC

NAPOLETANA GAS

NONES

NOVARA ICO

PARAMATTI

POP COM INDUSTRIA

POP CREMA

POPCREMONA

POP EMILIA

POP INTRA

POP LODI

POP LUINO VARESE

POP NOVARA

POP NOVARA PA

POP SIRACUSA

POP SONDRIO

POPSPOLETO

SIFIRPRIV

TERME 01BOGNANCO

ZEROVVATT

SOSP

SOSP

2150

SOSP

3900

SOSP

18500

58500

11000

99100

11600

11555

17250

9600

9200

14290

60200

SOSP

14-0

SOSP

5000

--

003

_ 00"

-000

086

eoo 003

161

048

029

159

1 0

•0 07

000

_ 000

-000

ITALCEM

ITALCEM RNC

ITALGAS

ITALGEL

ITALMOB

ITALMOBR

10566

5391

4845

1400

34710

18595

141 124 0 75

331 118 086

J JOLLY HOTELS

JOLLY ANC

6615

11190

000 000

L LAFONDASS

LAGAIANA

LATINA

LATINA RNC

LINIFICIO

LINIFICIO ANC

LLOYDA0R

L^OYDADRRNC

7552

3721

4867

3901

1509

1065

19023

13402

003 000 066 031

•079

175 033 022

M MAFFEI

MAGNETI

MAGNETI AIS

MAGONA

MANIFAOTONDI

MARANGONI

MAAZOTTO

MAAZOTTOAIS

MARZ0TT0RNC

MEDIOBANCA

MERLONI

MERLONI ANC

MILANO ASS

MLANOASSANC

MirEL MONDADOAI

MONDADORI RNC

MON'EDISON

MONTEDISON RIS

MONTEDISONANC

MONTEF Bflfc

MONTEFIBREANC

2627

1258

1225

3505

500 4950

11006

10500

5207

12942

5725

2720

7237

3594

1400

1361S

9000

1149

1100

9894

14» 952 6

143 •071

eoo 000 000 000 127 396 000

•022

•0,93

022 012 003 728 135 000 129 400

-010

055 159

N NAI NECCHI

NECCMIRNC

NUOVO PIGN

1428

970 15-2

6610

814 •041 000 0,00

0 OLCESE

OLIVETTI

OLIVETTI P

OLIVET-IR

1900

1923

2238

1491

— 1,23 004

•0 53

P PAF PAFRNCEXW

PARMALAT

PERLIER PINNFARINA

PININFARINARIS

PIRELLI SPA

PIRELLI SPAR

PIRELLI CO

PIRELLI CO RNC

POL EDITORIALE

POPBERGCVAR

POP BRESCIA

POP MILANO PREMAFIN

PREMUOA

PAEMUDAANC

PAEVIOENTE

1452

•349

1657

420 rooo 15764

2143

1625

3831

2016

3775

19024

8450

6098

1371

1400

1425

11647

•0-5 •011 •018 000 000 0,00 106 119 1,42

•0 84 000 014 073 262 101 000 eoo 150

R RAGGIO SOLE

RAGGIO SOLE RNC

RAS RAS ANC

AATTI

RCSPRIV

RECOADATI

RECOADATIRNC AEJNA

AEJNARNC

REPUBBLICA

RINASCENTE

RINASCENTE W

RINASCENTE P

RINASCENTE A

A NASCENTE RW

RISANAMENTO

448,3

5225

14998

8518

3250

4'00

7494

4250

9350

41800

2999

6692

1333

4195

4442

5439

25900

•320 568 107 1,66 eoo 0,00 000 224 108 000

•0,17 •036 162

-040 016

•0 44

000

1 TERZO MERCATO 1

(Prezn intarmai v I

BCAS PAOLO BS

B S G E M I N S P R O

CARNICA

CS RISP BOLOGNA

OB CREDIT

OB COM IND 94-99

OB COSTA CAEXVY

OB POP INTRA

W B NAPOLI

WCBMPLAST99

W COSTA CR RISP

W F N C 9 4 9 -

W FOCHI 94-95

W CREDIT

WITALCEMENTI

WSAIRISP

WSASIBRISP

WSIFIR

WSIPRISP

3200

133300-133500

3450

22200-22500

84 30-84,80

117

75 50-76,10

109

261 14

500

300

840

345-370

450

1050

780

130-150

1800

RISANAMENTO ANC

AIVAFINANZ

AODAIOUEZ

14080

4800

1780

000 -4 46

-s SPAOLOTO

SAESGETT

SAESGETTPRIV

SAFFA

SAFFA RIS

SAFFA RNC

SAFILO

SAFILORNC

SA SAIR

SAIAG

SAIAG RNC

SAIPEM

SAIPEMRNC

SANTAVALER

SANTAVAIERRPR

SASIB

SASIBANC

SCHIAPPARELLI

SCI SEAFI

SEAONO

SIMINT

SIMINTPRIV

SIATI

SISA

4ME SMI METALLI

SMI METALLI ANC

SNIA8PD

SNIABPDRIS

SNIABPDRNC

SNIA FIBRE

SOGEFI

SONDEL

SOPAF

SOPAFPA

SOPAFANC

SOPAFRNCPR

SORIN

STANDA

STANDARNC

STEFANEL

STET

STETA

9552

16387

9232

4377

4350

2760

9627

8500

18264

9267

3921

1900

3045

2150

498 1204!

7900

49(5

252

6363

5168

14500

485 256

9502

1284

3934

7944

6505

1885

1874

1075

1050

3963

2500

2T2 2831

1955

1720

1991

36471

9032

4281

4719

3906

063

190 371

290

487 147

140 000 014

•031

2.24

150

•075

000 000 000

•053

103

OH 4184

•245

089

— —

04!3

140

488 112 211

•OSI

000 14» 108

•028

101 288 000 072

424 14(3

156 114

018 44S2

•005

T 'ECNOST

TEKNECOMP

TEKNECOMPRNC

TELECO

TELECORNC

TELECOM IT

TELECOM IT R

TERMEACOUI

TERMEACOUIRNC

TEXMANTOVA

TORO

TOROP

TOROR

TOSI

TRENNO

TRIPCOVICH

TRIPCOVICHRNC

1379

8249

5905

7800

4395

4175

3329

1300

780 1200

23781

11580

10545

17910

2425

SOSP

SOSP

202 2.77

160 000 099

•078

104 000 000 000

•002

•054

097 008

•008

— —

u UNICEM

UNICEMRNC

UNIONE SUBALP

UNIPOL

UNIPOLP

10179

5051

10300

11141

7511

•001 285 000 09] •024

V VETRERIE ITAL

VIANIN1IND

VIANINILAV

VITTORIA ASS

VOLKSWAGEN

5300

1050

3173

7480

446000

Oli 234

•081 099 000

w VYESTINGHOUSE 5000 000

z ZIGNAGO

ZUCCHI

ZUCCHIRNC

8500

8859

4410

000 027

000

I ORO E MONETE I

Denaro/Tenera

ORO FINO (PER G R I

ARGENTO (PER K G )

STERLINA TV C )

STERLINA IN C |

STERLINA IPOST 74>

MARENGO ITALIANO

MARENGO SVIZZERO

MARENGO FRANCESE

MARENGO BELGA

MARENGO AUSTRIACO

20 MARCHI

10 DOLLARI LIBERTY

10 DOLLARI INDIANO

20 COLLARI LIBERTY

20 DOLLARI STGAUD

4 DUCATI AUSTRIA

100CORONE AUSTRIA

100 PESOS CILE

KRUGERRAND

50 PESOS MESSICO

19700/19750

256200/257400

143000/158000

144000/162000

144000/160000

122000/112000

116000/126000

114000/175000

114000/175000

114000/125000

141000/165000

350000/450000

510000/610000

730000/810000

74IX00/820000

300000/370000

606000/680000

368000/410000

614000/690000

7450007790000

TITOLI DI STATO

Titolo

CCTECU 24/01/95

CCT ECU 27/03795

CCTECU 24/05/95

CCTECU 29/05/95

CCTECU 26/09/95

CCT ECU 28/10/95

CCT ECU 22/02/96

CCTECU 16/07/96

CCTECU 22/11/96

CCT ECU 23701197

CCTECU 28/05/97

CCT ECU 25/06798

CCT ECU 26/07796

CCT ECU 28109/96

CCTECU 28/10798

CCTECU 29/11/96

CCTECU 14701/99

CCT IND 01/01/95

CCT IND 01 TOM

CCT IND 01/03/95

CCT INO 01/13/95

CCT INO 01/04795

CCT IND 01705/95

CCT IND 01705/95

CCT INO 01/06/95

CCT IND 01/07/95

CCT IND 01/07/95

CCT IND 01/06/95

CCT IND 01/08/95

CCT IND 01/09/95

CCT IND 01/10/95

CCT IND 01/10/95

CCTIND 01/11/95

CCT IND 01/11/95

CCT INO 01/12/95

CCT INO 01/12/95

CCT INO 01/01 (96

CCT IND 01/01/96

CCT INO 01/01/96

CCT INO 01/02/96

CCT IND 01/02/96

CCT INO 01/03/96

CCT IND 01/04/96

CCT INO 01/05/96

CCT IND 01/06796

CCT IND 01/07/96

CCT INO 01/08796

CCT INO 01 (09796

CCT INO 01/10/96

CCT INO 01/11/99

CCT INO 01/12/96

CCT INO 01/01/97

CCT INO 01/02/97

CCT IN016/02/97

CCT INO 01 (03797

CCT INO 01/04/97

CCT INO 01 (05(97

CCT INO 01 (06797

CCT INO 01 (07(97

CCT INO 01 (08/97

CCT IND 01 (09797

CCT INO 01 (01(98

CCTIN001/03796

CCT INO 01704/96

CCT INO 01/05796

CCT INO 01/06798

CCT IND 01/07/96

CCT INO 01/08798

CCT INO 01/09/98

CCT INO 01/10/98

CCTIND01/11/98

CCT IND 01/12/96

CCT INO 01 (01/99

CCT IND 01102/99

CCT INO 01/03/90

CCT IND 01/04/99

CCT INO 01/05799

CCT IND 01/06799

CCT IND 01/06(90

CCTIND 01111/99

CCTIND 01/01(00

CCT INO 01/02/00

CCT IND 01/02700

Prezzo

10030

10060

9950

10060

10200

10200

10200

10145

10250

10290

105411

9810

10100

10050

10340

9820

92,49

99,81

99,97

9990

9995

9981

9981

10031

9983

99,70

10037

99,68

9982

100,20

10011

10037

100,52

100 50

10085

100,73

10081

102,50

10081

10027

10049

10006

9996

-0004

9999

9960

99,82

9992

100,05

100,50

100,94

100,53

10015

10015

10000

99.85

9966

9981

9943

99,59

9982

10060

10000

10014

10016

10041

1004)0

9996

9997

100,06

100474

1004»

10020

9995

9999

100,00

10015

100,40

9990

1004»

100,19

9996

99,95

DIB

-010

000 000

000 001

050 061

155

000 450 -060

-4 64

480

•050

-O10

070

0,39

001 •0,03

•002

000 •0,05

•004

•003

402 •005

000 •005

•0,12

0,00

•005

000 •006

002 002 0,00

•ora

000 001 900 002

•0,01

002 009 005 002

0,02

001

003 002

•0,01

0,08

009 006

0,13

•0,01

0,00

0,06

0,03

000 000 2,40

0,00

0,03

000 0,01

005 •0,03

001

003 004

•003

003 0,00

000 •001

•001

005 •004

004

002 003 002

CCT INO 01 (06/00

CCT INO 01/08/00

CCT INO 22 12100

CCT INO 01/10/03

CCTINO01/01/0-

CCTIND01/04/01

CCT INO 22/12/03

BTP01 10795

BTP 01/01/96

BTP 01/01/96

BTP 01/03796

BTP 01/03/96

BTP 01/05/96

BTP 01/06/96

BTP 01/06/96

BTP 01/08796

BTP 01/09/96

BTP 01/10/96

BTP 01/11/96

BTP 22/12/96 k BTP01/01/97

BTP 01 (01/97

BTP 01/05/97

BTP 01/05/97

BTP 16/06/97

BTP 01 (09/97

BTP 01/11/97

BTP01/OK9B

BTP 01/01/98

BTP 01103/96

B-P19/03/98

BTP 01/OS/98

BTP 01 (06/98

BTP 20/06/96

BTP 22(12/98

BTP 01/08798

j BTP 18/09/98

BTP01/10/96

BTP 01/04/99

BTP 17/01/99

BTP 18/05/99

BTP 01 «3701

BTPOK06/01

BTP 01/09/01

BTP0' 01 02

BTP 01/05/02

BTP 01/09(02

BTP 22(12/23

BTP22/12/01

BTP 01/01(03

BTP01/03/01

BTP 01 (06(03

BTP 01 (08/03

BTP 01(10/03

BTP 01/11/23

' BTP01/04/97

BTP 01/01/99

BTP 01/01/04

BTP 01/04/04

CTO 01/06/95

CT019/0*95

CT018/07/95

CT016/06/95

CTO 20/09/95

CT019/10/95

CTO20/11/95

CT018/12/95

CT017/01/96

CT019/02/96

CT010(05/96

CT015/06/96

CT019/09/96

CTO 20/11/96

CT018/01/97

CTO 01/12/98

CT017/04/97

CTO 19/06/97

CT019/09/97

CTO 20/01796

CT019705/96

10040

NA

NA

9918

9880

9613

NA

10091

10155

10121

10094

10187

10094

10140

100-0

99 50

10135

9741

-0149

NA

10127

9590

10144

10285

1024)4

10140

10269

102 80

10120

100 54

10202

10112

99 66

10156

9015

9661

10150

9170

9052

10142

10162

10365

1~S 0140

3167

10169

10176

NA

8300

10165

9945

9711

9180

8851

7650

9514

9100

8349

8315

10101

10111

10113

10117

10113

10151

10189

10188

10175

0176

10200

10167

10214

10221

10226

10100

10219

10144

10155

10150

10248

•0 04

000

000 003

012

•002

000

ODO

000

•009

004

•002

402

•004

0 I 020

006 004

002

000

005

003 014

•015

013

005

006

042

•012

01-

•008

005

012

001

000

000

005

020

006

013 014

0 77

010

001

025

010

009

000

000

000

-otr 011

on 003

022

000

003

000 020

-004

•001

000

-021

000

000 004

029

•00-

•011

015 -012

008

016

024 1 DO

019 023 045

025

018

OBBLIGAZIONI

molo

CUTE FS 9041

ENTE FS 9444

ENTE FS 9444

ENTE FS 9442

ENTE FS 9240

ENTE FS 8949

ENTE FS 88-96

ENTEFS28S45

ENTÉFS38540

ENTE FSOP 9048

ENTEFSSSC045

ENEL 1EM 8545

ENEL 1EM 6641

ENEL 1EM 93-01

ENEL 16M 89-95

ENEL 1EM 90-98

ENEL 1EM 91-01

ENEL 1EM 92-00

ENEL2EMSS40

ENEL 2 EM 8949

ENEL2EM9343

ENEL 2 EM 9143

ENEL 3 EM 6540

Oool

9900

8565

9760

97,65

9970

9920

10050

11020

10725

1024*

9995

110,40

10610

100,00

10585

10515

10225

10215

10795

104,15

92 00

10220

10950

DM »

410

010

005

010

005

010

020

405

405

020

003

ODO

410

490

000

000

010

010

000

405

000

010

415

ENEL 3 EM 86-96

ENEL 3 EM 8947

IAI IND 8540

IRI IND 65-99

IAI IND 86-95

IAI IND 88-95

IAI INO9141

IRIIN02B8-95

IRIIND29141

IPI IND 388-95

IRI IND 3 9141

IMI 91 971

EFIM 86-95

ENITV91 95

AUTOSTRADE 9340

CBBRIZEXW9297

CIR EXW 89-95

MEDIOB 89-99

MOLIVETEXV» 89-95

MCE 95IND 88-95

MONTEDISON 9240

BEI 86-95

BEI 86-95

10690

10540

9900

9920

9995

100 30

9920

100 05

9885

100 50

99 00

99 50

9990

99 75

10010

103 50

09 -0

1D500

9970

9655

99 00

99 50

99 55

000

010

035

000

4 05

000

020

010

020

OOO

000

010

010

000

070

040

ooo 00

000

130

000

000

0 05

Sabato 3 dicembre 1994 Economia 4>* v-f-A&i t£ \i- t V.

' * /*w *•

Inflazione bassa, meno senza lavoro, più consumi Ma non cala il numero dei poveri: sono 33 milioni

Usa, ottobre boom per l'occupazione L'economia americana corre come un treno. La disoc­cupazione è scesa dal 5,8 al 5,6%, sorprendendo anche gli esperti più ottimisti. Sono stati creati 350.000 nuovi posti di lavoro, e di questi 51 mila nell'industria. Il reddi­to medio è salito dell'I,4%, i consumi dello 0,7. Anche l'aumento del prodotto interno sale di oltre mezzo pun­to raggiungendo il 3,9 percento. Il dollaro vola, e gli in­dici economici prevedono un '95 esplosivo.

i . , - • • , :„ . ' DALNOSTROCOhRISPONDENTE

P I K R O S A N S O N K T T I

• NEW YORK. Ieri sera al Rockfel-ter Center, nel cuore di Manhattan,', hanno acceso l'albero di Natale più grande del mondo. Almeno trenta metri. È una cerimonia tradi­zionale del primo venerdì di di­cembre. C'erano migliaia di bam­bini a guardare la scena maestosa: luci ovunque, di tutti i colori, un grande spettacolo • di ricchezza, molto rumoroso e molto america­no. Stavolta pero non bugiardo: in -America sarà il Natale più ricco de­gli ultimi anni. I dati resi noti ieri, sull'andamento dell'economia nel mese di ottobre, sono addirittura trionfali: aumenta il prodotto inter­no, aumentano i posti di lavoro, aumentano i consumi, puntano in • alto tutti gli indici che stabiliscono -il grado di salute di un economia e le sue aspettative di sviluppo. „

Oltre le previsioni : I miglioramenti sono oltre ogni

previsione. Nel solo mese di otto­bre sono stati creati 350.000 nuovi posti di lavoro, in buona parte nel settore industriale. L'obiettivo del ministro del Lavoro era un aumen­to di 250.000 posti: largamente su-

"perato. Contemporanemente s i . è saputo che la crescita del" prodotto' è stata del 3,9 per cento, contro il 3,5 delle previsioni, e i rapporti dei

* qiwttro principali quattro istituti di studi suiio sfato dell'economia pre­sentano tutti i grafici con le colon­nine in salita. I dati di questo otto­

bre sull'occupazione sono i miglio-1 n degli ultimi 4 anni, quelli generali sulla salute dell'economia i miglio­ri dall'87. le previsioni dicono che il '95 sarà un anno straordinario, il più ricco da qualche decennio. L'unica preoccupazione è per l'in-

• dazione, che * potrebbe ricevere una scossa da questa euforia gene­rale, e salire un po'.

Il dollaro s'Impenna Le autorità economiche si dico­

no però convinte che anche se ci sarà un rialzo non sarà grandissi­mo, e comunque la crescita dei prezzi resterà largamente al disotto del 3 percento . Anzi, al momento gli istituti di rilevazione sui prezzi segnalano addirittura un raffredda­mento dell'inflazione, che negli ul­timi quattro mesi dell 'anno si è te­nuta sotto del 2 per cento. E il dol­laro, corroborato dall'approvazio­ne dell'accordo sul Gatt da parte del Senato, ieri è decollato, supe-

' rando di slancio la soglia dei 100 yen, e giungendo a quota 1,5760 contro il marco tedesco e a 1.616 sulla lira.

Vediamo meglio i dati sull'occu­pazione. Irtsettembrc era al 5,8 per cento. 0n"ottfmo livello, se'si tiene conto del fatto che gli studiosi con­siderano il 6 percento la soglia del­la piena occupazione in una socie­tà avanzata. L'obiettivo del gover­no era infatti quello di mantenere costante il dato raggiunto a settem­

bre. Invece in ottobre c'è stata una vera e propria impennata della do­manda di manodopera che ha portato al 5,6 per cento la media nazionale di disoccupazione. 1 • nuovi posti di lavoro, naturalmen­te, sono in massima parte nel setto­re dei servizi: 230.000. Ma per la prima volta da molti anni e forte * anche l'incremento di posti nell'in­dustria e nell'edilizia: 51mila, che vengono ad aggiungersi ai 42mila di settembre portando cosi larga­mente al disopra dei 18 milioni di unità i posti di lavoro in questo set­tore.

L'aumento dell'occupazione non ha comportato la riduzione della media dell'orario di lavoro, che resta a 42 ore settimanali più quasi 5 ore di straordinari. Né, na­turalmente, ad una contrazione dei salari, che anzi nel mese di ot­tobre sono aumentati dell'1,4 per cento. Cioè in modo consistente. Tutto questo ha sorpreso gli esper­ti. Tutti si aspettavano per questa seconda metà del '94 un anda­mento dell'economia non brillan­te. E in particolare prevedevano un contraccolpo seno all 'aumento del tasso di sconto deciso all'inizio di questo mese. Si temeva soprattutto una riduzione dei consumi. Invece i consumi sono aumentati dello 0,7 nel mese di ottobre, di oltre l'I e ' mezzo percento nella settimana di Thanksgiving (importantissima fé- . stivila americana, importante quasi come il natale, che cade negli ulti­mi giorni di novembre), e proba­bilmente aumenteranno ancora durante Natale. - •

- Ma la povertà non cala... • Quello che, nonostante tutto ciò,

non diminuisce, è il tasso di pover- ' tà. Ci sono ancora 33 milioni di pò-veri negli Stati Uniti. E sono in au-

• mento. 11 ministro del lavoro Reich ha definito il sistema di distribuzio­ne del reddito americano, il più in­giusto di tutto l'Occidente.

l'Unità pagina A 1

Forte attivo con i mercati extracomunitari

Contìnua a volare l'export italiano

Prezzi sempre sotto controllo Continua a stare su livelli tranquillizzanti la febbre del prezzi. L'Inflazione Italiana misurata sui prezzi al consumo è scesa Infatti dal 3,8% di ottobre al 3,7% di novembre (dato tendenziale annuo): lo ha annunciato ristai, che cosi conferma le indicazioni giunte nei giorni scorsi dal grandi comuni-campione. La variazione su base mensile del novembre 1994 ò stata pari a + 0,4%. Nel novembre 1993 si erano avuti invece un aumento mensile dello 0,5% e un Incremento annuo del 4,2%. L'Indice Istat del prezzi al consumo per le famiglie di operai ed Impiegati è rilevato nei 20 comuni capoluogo di regione. Per quanto riguarda I vari capitoli di spesa, gli aumenti mensili più elevati vengono dagli articoli e servizi per la casa ( + 0,9%) e dalle spese per trasporti e comunicazioni (con un + 0,5% dovuto, tra l'altro,

• _ al rincaro delle benzine). Rispetto al novembre 1993, gli <• Incrementi di maggior rilievo Interessano la voce abitazione . ( 1- 6,4%) seguita dal trasporti e comunicazioni; l'Incremento tendenziale più basso è quello per I servizi sanitari (+ 1,7%). Dal punto di vista territoriale, aumenti superiori alla media tendenziale annua nazionale si presentano soprattutto a • Roma(+ 5,4%), l'Aquila (+ 4,8%) e Ancona (+ 4,2%). Ma è la Capitale la città che guida la classifica dei rincari.

EDOARDO OARDUMI

m ROMA. Continua ad andare molto bene il commercio intema­zionale dell'Italia. E ne risente na­turalmente, in modo positivo, il sal­do finanziario del dare e dell'avere. ' Funziona sempre, sul piano com­merciale, la debolezza della lira che favorisce le esportazioni. E si conferma la tendenza, già emersa da alcuni mesi, che vede le azien­de italiane mietere successi soprat­tutto sui mercati extraeuropei, an­che se nell'ambito della Comunità . si tengono le posizioni acquisite fi­nora. Non tutti i comparti merceo­logici viaggiano certo al medesimo ritmo, ma in quelli tradizionalmen­te trainanti dell'export italiano per ora non sembrano avvertirsi sinto-midicrisi. - -. -

Nei primi 9 mesi del'94 il saldo attivo della bilancia commerciale italiana è ammontato a 27.048 mi­liardi, contro i 20.407 miliardi del­l'analogo periodo del '93. • Le ' esportazioni del penodo sono am- ' montate a 220.249 miliardi, con " una crescita del 15,6%, le importa­zioni a 193.201 miliardi, con un in­cremento del 13,5% sui primi nove mesi '93. Nel solo mese di settem­bre, sottolinea l'Istat che ha diffuso ieri i dati, la bilancia commerciale dell'Italia con i paesi dell'Unione " europea ha registrato un surplus di . 1.270 miliardi (1.213 nel settembre '93). * „

Il notevole aumento dell'attivo del saldo commerciale nei primi nove mesi di quest 'anno è da attri­buirsi, da quanto risulta dalle cifre dell'lstat, interamente . all'anda- -mento favorevole degli scambi con ì paesi al di fuori dell'Unione euro­pea, nei cui confronti si è registrata una maggiore crescita delle cessio­ni (+ 15,6%) rispetto agli acquisti -(+ 13,5%). Con i paesi della Co­munità l'attivo della bilancia com- • merciale è rimasto sugli stessi livelli del corrispondente periodo del­l'anno precedente. • • <

Con riferimento alla distribruzio- " ne dei beni p e r aggregati merceo- [ logici, dal confronto dei dati relativi. ai periodo gennaio-settembre 1993 -e 1994, si evidenzia un migliora­mento di 4.015 miliardi del saldo attivo dei prodotti metalmeccanici, di 2.922 miliardi dei prodotti tessili

e dell'abbigliamento, di 1.167 mi­liardi dei prodotti delle industrie manifatturiere varie e di 1.028 mi­liardi dei minerali e prodotti non metallici. Risulta, inoltre nettamen­te migliorato il saldo commerciale dei mezzi di trasporto il quale da un passivo di 2.183 miliardi è pas­sato ad un attivo di 930. Al contra-no, si accentua la dipendenza del nostro paese nei settori tradizional­mente in deficit In particolare si re­gistra un peggioramento del saldo passivo di 2.590 miliardi per i mi­nerali ferrosi e non ferrosi, di 1.788 per i prodotti chimici e di 1.145 per i prodotti dell'agricoltura e delle in­dustrie alimentari.

Per quanto riguarda il commer­cio con il paesi dell'Unione euro­pea da una prima valutazione dei dati fomiti dalle imprese (in quan-

- to soggetti Iva mensili che rappre­sentano mediamente il 97% circa del valore complessivo del com­mercio con i paesi della Comuni­tà) nel mese di settembre 1994 il valore degli acquisti è stato di 13.835 miliardi di lire, mentre il va­lore delle cessioni è ammontato a 15.105 miliardi, con variazioni ri­spetto al mese di settembre 1993 ri­spettivamente pari a * 19,9% e a

'_ + 18,4%. Rispetto allo stesso mese . dell 'anno precedente i maggion in­

crementi alle esportazioni si sono registrati per i settori dei minerali

~ ferrosi e non ferrosi ( * 37%), dei mezzi di trasporto (+ 32%) e dei prodotti chimici (+ 27%). Aumen­ti elevati hanno segnato anche le

". vendite dei prodotti metalmeccani-, ci e dei prodotti tessili che, con un

ammontare rispettivamente pan a 4.880 e 2.946 miliardi di lire, hanno registrato tassi di crescita del 19 e del 13%, confermando i livelli delle quote di mercato del settembre 1993. All'importazione, tra i com­parti che hanno toccato livelli di maggiore accentuazione, si segna­lano quelli dei minerali ferrosi e

" non ferrosi (+ 46%), dei prodotti ' metalmeccanici (+ 29%) e delle

industrie manifatturiere varie (+ 28%). In crescita risultano an­che gli acquisti dei prodotti tessili e dell'abbigliamento e dei prodotti chimici che hanno avuto tassi di incremento del 23 e del 21 %.

Carta d'identità Christopher Freeman è un economista inglese che si occupa del problema della — -disoccupazione. Negli anni Ottanta ha diretto la ricerca Interdisciplinare «Tempo* (Technology and Employment) che ha affrontato tanto le cause

. tecnologiche che gli effetti sociali della disoccupazione In Europa. Fondatore della prestigiosa Science Pollcy Research Unlt dell'Università del Sussex, Freeman ha una nutrita schiera di discepoli tanto nel paesi Industrializzati, Italia Inclusa, che In quelli In via di sviluppo.

Christopher Freeman giudica decisivi per il futuro gli investimenti nelle tecnologie della comunicazione

«Nuovi posti di lavoro? Arriveranno dall'informatica» D A N I E L I ARCHIBUGI

s> ROMA Da diversi decenni Chri­stopher Freeman, • il più celebre economista contemporaneo che si richiama agli insegnamenti di Jo­seph Schumpeter, si occupa del problema della disoccupazione. Negli anni Ottanta ha diretto la ri­cerca interdisciplinare Tempo (Te­chnology and Employment) che ha affrontato tanto le cause tecno­logiche che gli effetti sociali della disoccupazione in Europa. È ora appena uscito il suo ultimo libro sull'argomento, scritto in collabo­razione con Lue Soete (Work'far ali or Mass Unemployment. Com-puterised Technical Change imo the 2lst Century, Pinter Publishers, London 1994) che esce in tradu­zione italiana in questi giorni. Nei giorni scorsi Freeman è venuto in Italia per partecipare ad un conve­gno organizzato dal Cnr su «occu­pazione e innovazione tecnologi- • ca» e in questa occasione lo abbia­mo intervistato.

CI sono oggi trentaelnque milio­ni di disoccupati nel paesi Indu­strializzati dell'Ocse. Qual è II lo­ro costo economico? •

I disoccupati rappresentano un costo molto elevato per la società., In tutti i paesi avanzati, i sostegni ' diretti e indiretti ai lavoratori senza impiego hanno aggravato la situa­zione del bilancio pubblico. Ma occorrerebbe anche calcolare il reddito che i disoccupati avrebbe­ro potuto produrre qualora aves­sero avuto un lavoro. In questo ca­so, si tratta di uno spreco costitui­to dalla mancata utilizzazione di un fattore produttivo disponibile.

E oltre al costi economici? I costi sociali sono ugualmente• enormi. Sociologi e psicologi han­no mostrato che la disoccupazio­ne si associa all 'aumento della cri­minalità, all'uso di droghe, addirit­tura al suicidio. Sono tutti fenome­ni molto importanti per i giovani che rimangono al di fuori del mer­ca to del lavoro per periodi troppo lunghi. Se un giovane rimane di­soccupato per dieci anni, le sue possibilità di entrare nel mercato del lavoro diventano minori. In al­tre parole, si rischia di renderlo un disoccupato a vita. Periodi di pro­lungata recessione economica

ipotecano cosi anche lo sviluppo futuro, giacché vengono distrutte le risorse umane, che sono il fatto­re produttivo più importante. •

Ma ci sono anche costi politici connessi alla disoccupazione? •

Tassi elevati di disoccupazione rendono molto difficile la coesi­stenza civile. Sono convinto che l'altissima disoccupazione esi­stente in Irlanda del Nord, ad esempio, ha avuto la funzione di fomentare le tensioni tra cattolici e protestanti. Mi sembra anche si­gnificativo che la Jugoslavia fosse l'unico paese dell'Est europeo do­ve c'era una consistente disoccu­pazione. Molti storici e sociologi hanno dimostrato come l'esercito dei senza lavoro abbia costituito la base sociale per i movimenti fa­scisti negli anni Venti e Trenta. Un fenomeno ugualmente allarmante si verifica oggi in molti paesi del­l'Europa occidentale. In una paro­la, alti tassi di disoccupazione so­no un pericolo per la democrazia.

Ma come mal le economie capi­taliste, nonostante la periodica ricorrenza di tasso di disoccupa­zione al di là della soglia di allar­me, non sono riuscite a trovare delle soluzioni convincenti? -

Negli anni Cinquanta e Sessanta le politiche per la piena occupazio­ne erano prioritarie in quasi tutti i paesi. 11 ricordo dei disordini so­ciali del periodo tra le due guerre . ha fatto si che si facesse quanto possibile per creare lavoro. Succe-sivamente si è pensato che la prin • cipale priorità fosse combattere l'inflazione. -, - - - "- .

Ma potrebbero le politiche eco­nomiche keyneslane Impiegate negli anni Cinquanta e Sessanta ' contribuire ' al > riassorbimento della disoccupazione? - -, '•,,..-

Come successo allora, bisogna mettere le politiche per il lavoro al • primo posto nell 'agenda di politi­ca economica. Questo, tuttavia, non significa la semplice ripetizio­ne delle vecchie politiche keyne-siane basate sull'espansione della domanda. Ciò non sarebbe di per sé sufficiente a raggiungere la pie­na occupazione.

Perché? • Bisogna prendere atto che il regi­me tecno-economico attuale è so­stanzialmente diverso da quello che ha dominato fino a vent'anni ' fa. Ciò ha delle ovvie npercussioni sul mercato del lavoro, che oggi si

Caratterizza per un ventaglio di qualificazioni molto più ampio. È questa la ragione per cui si verifi­cano contemporaneamente delle carenze di lavoratori per alcune ' professioni specializzate e una so- ' vrabbondanza per altre professio­ni. , ' - -

SI è creato Insomma uno squili­brio tra domanda e offerta dì la­voro. ' . . . .

Si, ma questo è un fatto che si veri­fica in ogni profondo cambiamen­to strutturale. In ogni epoca stori­ca ci sono dei settori che svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo ' economico e quindi anche nel cercare occupazione. Oggi la lo­comotiva dello sviluppo è rappre­sentata dalle tecnologie dell'infor­mazione e della comunicazione. Non è certo un caso che i paesi ' che più hanno investito in questi settori, a cominciare dal Giappo- ' ne e dalle altre tigri asiatiche, sia- -no riusciti a creare più posti di la­voro, spesso proprio grazie ai beni che esportano in altri paesi. •

Quali sono allora le politiche da suggerire? -

Occorre adeguare la struttura so­ciale alle potenzialità della tecno­logia. 1 paesi europei sono rimasti

molto indietro rispetto al Giappo­ne e agli Stati Uniti. Il Piano Delors suggerisce una strategia complesi-va per l'Europa ambiziosa e assai appropriata, giacché mette in pn-mo piano l 'educazione e la crea­zione di infrastrutture quali meto­di per accrescere il numero di po­sti di lavoro. Negli Stati Uniti sono . scesi in c a m p o addirittura Clinton e Gore per sostenere il ruolo della tecnologia c o m e fattore di svilup­po economico. - •

Ma basteranno le tecnologie dell'Informazione per dare lavo­ro al milioni di disoccupati esi­stenti nei pasl Industrializzati?

Questi settori hanno già dato un contributo - fondamentale alla creazione di impiego. Nella sola industria del software sono stati creati nei paesi avanzati 10 milio­ni di posti di lavoro. Ma le poten­zialità connesse alle tecnologie dell'informazione sono • molto maggiori perché, tra effetti diretti e indiretti, raggiungono rutto il tes­suto economico. Oggi le tecnolo­gie dell'informazione consentono di soddisfare molti bisogni umani che sarebbero stati impensabili fi­no a pochi anni fa.

Gestione Speciale Previdenza - Vita Collettive (T.F.R.) Compostotene degl i Investimenti:

Categorie di attività al 3 1 / 0 7 / 9 4 % al 3 1 / 1 0 / 9 4 %

'Hloli emessi dallo Stalo L 1.038.950.000 60,79 L. 1.038.950.000 61,44 Obbligazioni ordinarie italiane L 670,042.000 39,21 L 651.934.990 38,56 Totale L. 1.706.992.000 100J» L. 1.690.884.990 100,00

Noricum Vita 5.HA.. Captala Soc i* k 12 000.001.000 Ini. m Sette e DlmaMW Onerale- 40129 Bologna

- VI* Stalingrado. 35 . Tel (OSI) 507111-357300 • Tcldàl 10(111 .157KW Ani. all'nercttio delle AMlairaxfcnl om D.M. 19/10/1997 N. I72WI

Fubbllcaaioji* al tenti dalla ttrcelar* 1IVAP n. 71 del 26.3.1SS7

IV

N I P O L I N F O R M A l U N I P O L I N F O R M A C O L L E T T I V E VTTA Gestione Speciale Unipol - Vita Collettive (T.F.R.)

Composizione degli Investimenti:

Categoria di attività

Titoli emessi dallo Stato Obbligazioni Ordinarie Italiane Obbligazioni Ordinarie Estere Totale

al 31/07/1994 L. 32.908.720.000 , L. 18.948J275.000 L. 8.063-256.000 L. 59.920.251.000

% 54,92 31,62 13,46

100,00

al 31 /10 /1994

L. 37.906.220.000 L. 17.773.493.000 L. 8.063.256.000 L. 63.742.969.000

l.itmiMiuil* AHHrufalrM-r Uninnl « V A , Cau.'W irUM.ii ,«141 DO» mt v r ™ i i . 5**lr r L)irr»uiinr IfvnvrBlt-

ut t) M UUIUrUM J* * UNFOL ASSICURAZIONI

_ ^ _ _ _ _ Pubbtlcajlofia al acnal dalla circolare 1SVAP n. 71 dal 2 C 3 . I M 7

% 59,47 27,88 12,65

100,00

Gestione Speciale Lavoro - Vita Collettive (T.F.RJ Compodrione degli Investimenti:

Categorie di attività al 31/07/94 % al 31/10/94 %

Titoli emessi dallo Staio L 504.141.000 8O20 L 504.141.000 6420 Obbligazioni ordinarie italiane L. 124.475.000 19,60 L 124.475.000 19,80 Totale L 628X16X00 100,00 L 628.616.000 100,00

<&f| COMMW1A AMKWATRKE S.V, I O LAVORO E PREVIDENZA ISIS O R

PubbHrartw al «enfi dalla cfa-cobm »VAP a. TI «te) MJ.1MT

iO/OHgfe LANCIA VENITE AD AMMIRARE

LA NUOVA

Landak L a n c i a ® Il Granturismo

Roma l'Unità - Sabato 3 dicembre 1994 Redazione: via dei Due Macolli. 23/13 - 00187 Roma lei. 69.996.284/5/6/7/8 - lax 69.996.290 I cronisti ricevono dalle ore 11 alle ore 13 e dalle 15 alle ore 18

f 0 / 0 H ^ LANCIA VENITE AD AMMIRARE

LA NUOVA

Lancia k Lancia®!! Granturismo

I ragazzi idi Reggio Calabria assillati da problemi di lavoro

Il corpo di Alessandro Pitasi Alberto Pais Un'agente di polizia accanto al corpo di Demetrio Pitasi sul selciato di via Filippo Corridori! F. Montelorte/Ansa

poi giù dal IV piano suicidio di due fratelti^e^^

Gemelli monozigoti, Alessandro e Demetrio Pitasi, 26 anni, calabresi, erano incamera insieme. A dividerli, dei problemi di lavoro. Nel giro di un'ora, Alessandro era sul ; letto col corpo trafitto dalle coltellate, e Demetrio si get- \ tava dalla finestra. Al momento gli inquirenti non esclu­dono il doppio suicidio anche se propendono per un omicidio con l'assassino che poi si uccide. Il padre: «De­mi era nervoso, ma ormai speravo fosse tutto risolto».1 \

~~, .,.,.,. ALESSANDRA BADUBL . . ' .

• Erano nati a pochi minuti l'uno ;' dall'altro, gemelli monozigoti, il 16 " marzo del '68. Ieri Alessandro e ;'; Demetrio Pitasi sono morti insie- • me, in quello che gli inquirenti so- \ no ancora in dubbio se valutare • ; come un omicidio seguito da un . suicidio, o come un doppio suici-dio. Oi certo li ha uccisi un gioco ': ; della loro mente, una saracinesca ;.; che si è fbbassata, rinchiudendoli in quell'unico «globo» impermea- •. bile in cui avevano iniziato a vivere • ' insieme. Alessandro, con coltellate ;;'• sul torace e al collo, oltre ad un se- v gno di tentato strangolamento. De- • metrio almeno un'ora dopo, but- ••;. tandosi dal balcone della stanza in :"; subaffitto dove i due gemelli, origi- ;':, nari di Reggio Calabria ma a Roma '• '; da cinque anni, si erano trasferiti ' da una settimana in via Corridoni 1

19. a Prati. Ma prima di gettarsi, il giovane aveva anche tentato di im­piccarsi con il cavo della tv. Rag­giunto a Reggio Calabria, il profes­sor Giuseppe Pitasi, padre dei due giovani, dice con la voce rauca: «L'ultima volta ci ho parlato stama­ne alle undici. Dovevo andare su, in questi giorni, Demi stava poco bene, dovevo portarmelo giù. Era disturbato, nervoso, per via del la­voro perso alla Stet. Ma da lunedi avevano un nuovo lavoro, avevano firmato a Padova, ormai speravo che fosse tutto a posto». Ma l'uomo era ancora sotto shock ed ha poi precisato all'/lnsc che solo Ales­sandro aveva trovato quel posto a Padova, e che Demetrio non ce l'a-vevafatta. -.•••..•;..' .:..»,./, - •......

Era tardi, almeno mezzogiorno, quando la signora Rosina Del Vec­

chio, la pensionata da cui i gemelli ; avevano trovato una sistemazione,

ha sentito dei rantoli venire dalla1

stanza. Solo un'ora prima, verso le :

undici, il padre dei gemelli aveva , telefonato per sapere se era anda­to tutto bene. Perchè nella notte tra giovedì e ieri Demetrio era tornato da Padova fermandosi alla stazio­ne di Firenze, dove il gemello era andato a prenderlo in macchina. ;

ViaCorridoni .-i ' --Dopo la telefonata, i due gemelli '

si sono chiusi di nuovo nella loro stanza. E la signora Rosina, tempo un'ora, ha sentito quel rantolo. Ha bussato. «Tutto bene, stia tranquil­la», gli ha risposto una delle due voci identiche come tutto il resto, in quei due fratelli con gli stessi oc- : chi e gli stessi capelli neri, lo stesso sorriso, due fisici identici. «Da pic­coli - ricordava la zia in lacrime al telefono - avevano sempre la feb-

.• bre insieme». Dunque il rantolo : «non era nulla». Ma poi la signora

Rosina ha visto Demetrio uscire > dalla stanza con le mani insangui-

:•• nate, per andare a lavarsi in bagno. Ancora quella domanda: «Tutto bene?». Ancora la stessa risposta: «SI signora, non si preoccupi, tutto a posto». Oltre la porta, Alessandro era sul letto, ormai morto. Un col­tello da cucina ripulito sul tavolo

accanto. La signora Del Vecchio ha chiamato il portiere. Lui, subito, ha telefonato al «113». E una volan­te passava proprio lì vicino. Tempo '• tre minuti, e un agente era entrato in quella stanza. Ma Demetrio era ' già sopra la balaustra del balconci- ' no. L'agente ha potuto solo assiste-re al suo salto. Quattro piani, poi :

. l'asfalto di via Monte Pertica, sul re- . tro del palazzo. Sotto gli occhi di !'\ una ragazza che passava in moto- ,-.• rino, che poi ha testimoniato: «Non ", ha gridato. Ho visto il corpo cadere :, con un tonfo, nel silenzio». Un '•.'. agente ha tenuto il capo del giova­ne tra le mani a lungo, per evitare ' che soffocasse. Forse Demetrio pò- •:'. teva sopravvivere, ma l'ambulanza ' è arrivata tre quarti d'ora dopo, ed '': ormai il giovane era morto. Arriva-

; to sul posto con il magistrato Gian-. cario Armati, il dirigente della se? '.'. zione omicidi della mobile Alber- .. tyo Intini ha subito ipotizzato un ' ; omicidio seguito a distanza di >. un'ora almeno dal suicidio dell'as-, sassino. Ma il medico legale, prò- .<"• fessor Giovanni Arcudi dell'univer- ';:

sita di Tor Vergata, ritiene che le fe­rite sul corpo di Alessandro non : siano tali da precludere l'ipotesi di X un suo suicidio. «Ne potrò dire di " più solo dopo l'autopsia», ha con- ] eluso il medico, precisando: «In questo caso, ovviamente non pos­

so ancora pronunciarmi. Ma in 25 anni di lavoro non ho mai visto un :

gemello uccidere l'altro, mentre ho assistito spesso a dei doppi suicidi, sempre in caso di gemelli». . . . '.:

Il padre dei gemelli ':. Risponde al telefono raccoglien­

do tutte le sue forze per raccontare di quei due figli persi in un'ora so­la. «Avevano ottimi rapporti sia con me che con la madre. SI, noi siamo separati, ed io insegno lettere alla scuola media. Avevano la maturità scientifica, erano andati a Roma da cinque anni. Fino a una settima­na fa, vivevano in un residence, poi avevano trovato quest'altra siste­mazione. Erano stati per due anni al corso di marketing dell'Istituto europeo di design dove si erano di­plomati. E lavoravano come suba­genti alla Seat pagine gialle. Dove­vano dargli l'agenzia, invece li han­no presi in giro, plagiati, non lo so. Li hanno esclusi, adesso, a settem­bre, ottobre. E loro ci sono rimasti malissimo. Adesso, però, era tutto risolto. Da lunedi cominciavano a lavorare per una ditta di medicinali di Padova, avevano il contratto tutti e due. Certo Demi stava poco be­ne, era disturbato, ancora nervoso per quel che gli avevano fatto alla Stet. Ma ormai speravo davvero che fosse tutto risolto». • . •••-. , "

Ida Magli: «Vita diffìcile per chi è due e uno» Riti ALDA CARATI

• Li chiamiamo gemelli: tutte le ~ culture hanno fantasie, miti, paure che li riguardano. Un esempio ba- * naie è la storia di Romolo e Remo, -abbandonati alla nascita, allattati ' dalla lupa, uniti nella vendetta, e ;; poi divisi dal potere. In realtà, i nati * ; nello stesso giorno dagli stessi gè- '. nitori possono appartenere a due • •categorie» differenti. Dizigoti sono quelli «provenienti» da diverse cel- .;, lule-ovulo: le loro caratteristiche : genetiche differiscono nella stessa ' maniera in cui accade tra fratelli o sorelle, per cosi dire, qualunque. I monozigoti, invece, sono perfetta­mente identici dal punto di vista genetico. Sono due, ma pratica­

mente sono uno, spiega l'antropo­loga Ida Magli. Insomma, solo loro sono gemelli «verkl monozigoti so­no stati oggetto di numerosi studi scientifici, ad esempio quelli desti­nati a valutare l'importanza della componente organica, genetica ri­spetto a quella ambientale, sia nel­le malattie che nello sviluppo psi­cologico dell'individuo. Con risul­tati importanti ma non esaustivi.

Il (atto scientificamente compro-.-; vato, spiega Ida Magli, è che i ge-': melli monozigotì, anche se allevati ;• separatamente, mantengono una : - identità di comportamenti che si

colloca ampiamente sopra la me­dia statistica: ovviamente, avendo

una -'Struttura» identica, possono soffrire di patologie • totalmente identiche, e persino morire nello stesso istante. Ma non solo: due ge­melle possono comprarsi, trovan­dosi in due città diverse, una iden­tica borsetta. Due gemelli, senza conoscersi, possono «scegliere», per innamorarsene, due donne straordinariamente simili tra loro.

. Conosciamo ancora abbastanza poco il livello organico della psi-

. che, commenta l'antropologa. Ma gli esseri umani fanno sempre le stesse cose. I gemelli colpiscono la • fantasia perchè sono abbastanza «eccezionali», e presso quasi tutti i popoli hanno avuto un destino non facile: spesso uccisi,' ancora più frequentemente abbandonati, cioè in realtà messi a una «morte

indiretta» per non attirare sugli uc­cisori la «carica negativa» di quella ' potenza misteriosa e pericolosa :• che incarnano, mostrando con la loro esistenza, in un certo senso, • un «disordine della natura». Per • questa ragione, continua Ida Magli, si può fare l'ipotesi che i genitori, \ adesso che non è più concepibile l'uccisione o l'abbandono, spesso vestano, allevino i gemelli in ma­niera identica: proprio per negare il fatto che sono due. Addirittura, racconta l'antropologa, c'è il caso della famiglia che messa di fronte al fatto che uno dei gemelli era sta­to bocciato, e l'altro no, costrinse anche quello promosso a ripetere l'anno. ..,

C'è comunque un luogo comu­ne, una fantasia popolare, che .

vuole che tra i gemelli passi anche qualche particolare, insondabile . legame mentale, che rende impos- • sibilo separarli senza farli soffrire: si " racconta che uno dei due provi do­lore per le ferite subite dall'altro. Questo, spiega Ida Magli, ò qualco­sa che capita, a volte, quando tra due persone c'è un fortissimo lega­me affettivo: anche tra fidanzato e fidanzata...Insomma . non vuole dire molto: invece, non si è mai sentito parlare, almeno negli ultimi anni, di due gemelli monozigoti di :

cui uno abbia ucciso l'altro. No, conferma l'antropologa, non se ne è mai saputo, e forse una cosa del genere, se fosse accaduta, avrebbe destato curiosità, avrebbe fatto no­tizia. Ma comunque, potrebbe es­sere accaduta...

Cisterna di Latina, i giovani trovati con un chilo di hashish e una pistola

Arrestati 4 naziskin spacciatori di droga e ultra della Lazio Sfaccendati con vocazione imprenditoriale e la «passio­ne» per la Lazio. Questo l'identikit dei quattro naziskin di Cisterna di Latina arrestati dalla polizia mentre armeggia­vano dietro ad un chilo di hashish. Nel rustico dove i quat­tro sono stati pizzicati, gli agenti hanno rinvenuto striscio­ni nazisti, una pistola, armi da taglio e foto che li ritraggo­no con l'abbigliamento degli ultra della Lazio mentre fan­no il saluto romano nella curva Nord dell'Olimpico.

ANNA POZZI

m Naziskin con indole imprendi­toriale e una «passione» per la La- ", zio. Sono state così definite dagli •'; investigatori le quattro teste rasate ., an-estate ieri a Cisterna di Latina e '•' trovate in possesso di un chilo di hascish. Numerosi i reati di cui do­vranno rispondere davanti al giudi­ce: dall'associazione per delinque- . re finalizzata allo spaccio di stupe­facenti, detenzione di arma da ' sparo e ricettazione della stessa, al- : l'aggravante di reati in materia di • discriminazione razziale, odio po­litico e manifestazioni tendenti alla ; ricostituzione del partito fascista, • resistenza e falsa attestazione a ... pubblico ufficiale. Proprio in questi.,; ultimi tempi, a seguito di strani mo-.. vimenti di stupefacenti nel centro .' di Cisterna e dall'apparizione, ': sempre più frequente, di scritte in-neggianti al nazismo sui muri della • città, il questore Gianni Carnevale aveva predisposto controlli a raffi­ca, soprattutto davanti alle scuole. ; E la sua intuizione ha portato ben ,: presto a risultati insperati: la sco-. porta di un vero e prorio covo di '••_ naziskin dediti allo spaccio di dro­ga. • ' . ' -•-i^;. .>,.-..; ../•.,;>.,„' •;; • v_,;

L'individuazione di un gruppetto '; di skin sfaccendati che conduceva­no un ritmo di vita non consono al- • la ; propria • posizione sociale ha . portano gli agenti del locale com- • missario, diretti dal vice questore;: Francesco Di Maio, all'identifica- ;; zione dei quattro manager dello spaccio. Telefonino cellulare ulti-:

mo tipo, con il quale probabilmen- ; te intrattenevano contatti per lo ì: spaccio degli stupefacenti, e mac- , chine di grossa cilindrata. Un po' : troppo per quattro ragazzi dalle te- ;-ste rasate e i giubbotti neri di pelle,. ma senza lavoro. Cosi, giovedì se- • ra, gli agenti hanno latto irruzione '. nel casale alla periferia della città, -:; dove i quattro erano soliti riunirsi, e f li hanno colti con le mani nel sac­co. 'Giancluca ;Lorello, 20 anni,'i: Amadio Giordani, 22 anni, Antonio , Di Silvio, 18 anni e Andrea Castel- ' lucci, 21 anni, tutti residenti a Ci­sterna, stavano trafficando ; con ' quasi un chilo di hascisc. Nella ':' stanza del rustico, di proprietà del ' padre di uno degli arrestati, la poli- >. zia ha però trovato altre soprese. ''• Una pistola 7.65, con regolare ma­tricola, rubata poco prima, nune-rose cartucce, coltelli e pugnali di ;; genere proibito, bombolette spray, ;' bilancini di precisione, sostanze da •" taglio, quasi un milione in contanti = e il famoso cellulare. .••.• \ <•• ..-..

Ma c'è di più. A dimostrazione

che per i quattro la testa rasata non è solo un atteggiamento al giorno d'oggi fin troppo in voga, ma una vera e propria fede nel Movimento politico occidentale e un legame con Meridiano zero, la polizia ha rinvenuto e sequestrato striscioni con scritte e simboli nazifascisti. Uno di loro, poi, porta gli stessi simboli tatuati su tutto il corpo. A completare la cornice, che con­sente di inquadrare ancor meglio i giovani arrestati, sono le fotografie, trovate in bella mostra dagli agenti, che li ritraggono con i simboli degli ultra della Lazio mentre fanno il sa­luto romano nella curva Nord dello stadio Olimpico. E proprio da que­ste foto, la polizia è partita con un'altra indagine che si propone di verificare se i quattro abbiano avu- < to a che fare con gli ultimi episodi di violenza awenduti all'Olimpico. , Sempre ieri, a Latina, la Digos ha : individuato e denunciato a piede : libero altri tre skin, ritenuti respon­sabili di un'aggressione ai danni di . un giovane e della sua fidanzata . avvenuta nel settembre scòrso nel centro del capoluogo. • .

«Pagami l'affitto» E il figlio disoccupato lo riduce in coma Alberto DI Massimo, 81annl, è ricoverato al Fatebenefratelll in coma irreversibile, con II volto tumefatto, il cranio fratturato, numerose contusioni, tagli e I denti rotti dal pugni. A ridurlo cosi -sarebbe stato uno dei suoi sei Agli, Giuliano, di 43 anni, ora arrestato con l'accusa di tentato omicidio "••'••• dai carabinieri della compagnia di ' Terracina: l'uomo è crollato davanti al militari che lo Interrogavano e ora si trova - ' rinchiuso nel carcere di Latina. Il > movente della violenza sarebbe il denaro che l'anziano padre, '..'• rimasto vedovo da circa un anno, voleva dai Agli a titolo di affitto per gli appartamenti In cui alloggiano. ' Ma Giuliano, operaio disoccupato, ' con moglie e Agli a carico, non ne voleva sapere: per questo .. discutevano spesso. E Giovedì pomeriggio, nella campagna di Terracina, In località San - • . . Benedetto, la discussione è sfociata in tragedia.

aie ASSOCIAZIONE ITALIANA CASA

Per il risanamento e il recupero dell'Esquilino

L'A.I.C. apre un ufficio informazioni in via Machiavelli. 50 • Tel. 4467318 • 4467252

- Le normative per il recupero edilizio - I finanziamenti - Le procedure tecnico amministrative

A.I.C. UN'ESPERIENZA ASSOCIATIVA AL SERVIZIO DEI CITTADINI

Via Meticcio Ruini, 3 - Roma - Te l . 4 0 7 0 3 2 1

Sabato 3 dicembre 1994 Roma Da oggi medicinali a pagamento per protesta contro la Regione

l'Unità pagina 23

VI. VII.

Vili.

IX. X.

XII. '

XIII.

XV.

XVIII.

XIX.

Ponte Vittorio - C so Vittorio Emanuele. 343 - Tel 68801408 - Della Rovere • P.zza della Rovere. 103-Tel. 6861467.

Castel Giubileo - Via Castorano. 41 - Tel. 8804500 - Cocchina - Via Gaspara Stampa, 71 - Tel. 8274393 - Val Melaina - Via delle Vigne Nuove. 656 - Tel. 87136191-Tulello-Via Dina Galli, 7-Tel. 87137510.

Sante Bargellini - Via S. Baroellini. 9/c - Tel. 41731327 - reronia - Via del Pe­perino. 38-Tel. 4505969- Colli Anlene- Via E. D'Onofrio, 66-Tel. 4072822.

Casllino 23 - Via Ferralronl, 25 - Tel. 24300018.: Delle Palme - Via Delle Palme, 195/A - Tel. 21802438 -Ginestre -Via del Gine­pri, 43/45 - Tel. 2S98610 - Tor Sapienza -V.le G. Morandl - Tel. 2285190 - Tor Tre Teste - Via Lepetit. 207/209 - Tel. 2280837.

Colle Prenestlno - Via Montemiletto, 16/18 -Tel. 22428347 - Tor Bella Monaca • - Viale dell'Archeologia. 58 - Tel. 2006171 - Torracclo di Torrenova - P.zza Torr.diTorrenova-Tel.2005566. ,; , ,

Colli Albani-Via Sermoneta, 10-Tel. 7807794. . Gregna di S.Andrea -Via M. Migliarini, 49-Tel. 72671068 -Cinecittà Est -Via­le A. Clamarra,98/100-Tel.7219803..

Laurentino-Via I.Silone, Il ponte-Tel. 5012711 -Ferratella-V.le Cesare Pa-vese,310-Tel.5012802. ..

; Dragoncello - Via C. Casini, 99 - Tel. 5218517 - Castel Fusano - V.le Castol-porzlano-Tel. 50915735. •

Montecucco - P.zza G. Mosca, 13 - Tel. 65316977 - Grimaldi - Via Prati di Pa-pa.26-Tel.5599987-Corvlale-ViadeiSamplerl,6-Tel.6590869. .

Casalotti-ViaCasalotti, 185-Tel.61560396. ,

Palmarola - Via Inzago. 33 a/b - Tel. 30812848. •"•

Farmacisti, scatta la «serrata» ' *Z J, x-*rt,r* ^ v * ^ «-*V ,****'* *«*s«*atfV

L'assessore Fernando D'Amata: «Un ricatto, con le finanziarie^

alla fine guadagnano due volte» • Pur trovandosi al centro della bufera l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Fernando D'Amata non si scompone più di tanto e an­zi attacca: «Questa protesta dei far­macisti è un ricatto a cui non inten­do sottostare. La situazione non e cosi come la dipingono loro. Noi abbiamo pagato. La giunta ha li-

• quidato quanto doveva fino a no­vembre e per il passato abbiamo acceso un uiu'uo di 85 miliardi. Dunque non ci sonò te-condizioni per questa protesta che crea cnor mi disagi ai cittadini». ••••* v ( •••

. L'associazione dice però che per dicembre I soldi non ci sona -

Il problema è che il sistema dei rimborsi non funziona e quello centralizzato meno di ogni altro. Tra raccolta delle ricette, loro ela­borazione e pagamenti, si creano dei ritardi che fanno scattare gli interessi che però, bisogna essere chiari su questo, vanno a finire

' sempre nelle casse dei farmacisti che cosi ci guadagnano due volte.

Come sarebbe? —.•.-.%•.-'-•;.• "'*?;: Certo, i farmacisti in realta i loro so'di li prendono ogni mese Por-

''. tano la loro fattura alla finanziaria ' £'• dell'associazione che anticipa tut-• to il dovuto. Poi la stessa finanzia-• ria si occupa di recuperare i soldi : • dalla Regione. Appena scatta il

trentesimo giorno partono le diffi-' - de e la conta degli interessi. Sicco­

me parliamo di centinaia di mi-•'•"• liardi, gli interessi si mangiano •' V; buona parte delle somme stanzia-. te dalla Regione e cosi alla fine ;.* dell'anno i soldi non bastano mai . , $' È un circolo vizioso per la Regione i ~ ma che non crea più di tante dif f i - ,

•^ colta ai titolari delle farmacie che ": alla fine non ci rimettono una lira. "' Dunque questa protesta è del tutto ' *,•;ingiustificata. •--..• —v, ' • • •: -: '. Nella riunione di lunedi cosa In­

tende decidere? ... ':. Di rompere questa spirale diaboli- • •• ca che sta facendo affondare il bi-.'•" lancio dell'assessorato. Per farlo ,•'-; intendo affidare il compito dei ; « rimborsi direttamente ai direttori .-•' generali delle Usi. Credo che que- •: •-> sta sia l'unica strada per garantire '

-•".. pagamenti puntuali e chiudere . una volta per tutte questa vicen­da 3Lu Be

LUCA BENIGNI

• Le medicine a Roma e provincia si pagano per intero ed è molto probabile che con questo pacchetto natalizio, regola dell'inefficienza regionale, si dovrà convivere fino alla fine dell'anno. Le possibilità di un rientro del blocco infatti sono ridotte al minimo. I debiti di via della Pisana verso i farmacisti ammontano a 300 miliardi e non ci sono i soldi per farvi fronte. Secondo Assiprofar, l'associazione di categoria, inoltre non ci sono ormai più nemmeno le garanzie perché il debito venga saldato in futuro visto che lo stesso assessore regionale alla Sa­nità Fernando D'Amata ha dichiarato nei giorni scorsi che «l'assesso­rato Sanità è sull'orlo del fallimento». Da questa incertezza aggravata dal fatto che la giunta regionale oltre a non aver risolto un problema che si trascina da anni è di nuovo in crisi, la decisione della «serrata» che partirà da oggi e dalla quale vengono escluse solo 350 specialità, i cosiddetti farmaci salvavita. L'unica soluzione immaginata da via della Pisana per fronteggiare l'emergenza è stata quella di ricorrere al prefetto Vitiello con una richiesta perché precetti i farmacisti. Duro il commento dei sindacati: «È il solito gioco delle parti che si ripete ogni anno - accusa Ubaldo Radicioni della Cgil sanità -perché la Regione non riesce a controllare la spesa farmaceutica. Il risultato è che i citta­dini sono ridotti a ostaggio delle due parti in causa ed a pagare di ta­sca propria i costi dello scontro». :.•......•.• .-. . . . . .-, .... - . . - ; .

Secondo i sindacati a questo punto le vie d'uscita sono ridotte al lumicino e dunque l'assessore «invece di chiedere aiuto al prefetto dovrebbe nella riunione convocata per lunedi con tutti i direttori ge­nerali delle Usi, predisporre un piano operativo per garantire con estrema certezza ai cittadini il rimborso di quando spenderanno in farmacia nel mese di dicembre». Secondo Ivano Giacomelli di Codici (Coordinamento diritti dei cittadini) «questa situazione è deprimente e vergognosa. Ogni anno sotto l'albero di Natale c'è la non più sor­presa di dover pagare le medicine perché regolamente la Regione non ha i fondi per i farmacisti. È una storia che va avanti da anni sen­za che si sia trovata una soluzione. L'assessore D'Amata a questo punto dovrebbe dichiarare lui il fallimento e dimettersi visto che co­nosceva benissimo in questi mesi lo stato delle cose e non ha fatto niente per evitare i disagi alla gente». Per ridurre l'impatto della prote­sta restano a disposizione le venti farmacie comunali, di cui in alto pubblichiamo l'elenco, che continueranno ad erogare gratuitamente i farmaci. Il Comune ha dato disposizione che vengano potenziate con più personale per far fronte alla maggiore richiesta.

,**" *<x" '-£

Il presidente Franco Caprino: «Per la gente è un calvario

ma la colpa non è la nostra» • «Non possiamo fare diversa­mente. Ci rendiamo conto dei di­sagi che si provocano ma non è as­solutamente nostra la responsabili­tà di questa situazione». • . Franco Caprino, presidente del­

l'Associazione dei farmacisti di Ro; ' ma e provincia si sente con la co­scienza a posto e precisa subito che quella della precettazione è una strada impraticabile. «Non ci asteniamo dal lavoro, ci asteniamo soltanto dall'applicare la conven­zione con il Servizio sanitario na­zionale e su questo il prefetto non può intervenire». •••;. - •.«•.'•*•• .••;•••••

Questa forma di protesta si ripe­te ogni anno. Non potevate pre­venirla, e risolvere II problema prima che scoppiasse? '-• . r

Non avevamo altra soluzione per difendere i nostri interessi. Aspet­tiamo i soldi da mesi e per quelli di dicembre è forte la probabilità che non li prenderemo mai come è già successo negli anni passati. I fondi a disposizione per Roma e provincia sono esauriti. Un po' meglio va nelle altre quattro Pro­

vincie ma non e escluso che tra i: dieci giorni la protesta si estenda a ,'f tutta la regione. Per quanto nelle . nostre possibilità abbiamo fatto

tutto il possibile per evitare questa • situazione ma non c'è stato nulla N da fare. Ad aprile abbiamo scritto •;. a tutte forze politiche della Pisana. '.: Poi abbiamo chiesto all'assessore i'' un incontro per settembre proprio •; per evitare questa protesta. Non ci .' ha mai chiamati. - *-~ .:•'••>•.-. .• '••••-•

Avete una proposta per evitare In futuro questo calvario alla gente? ./

Certo, occorre centralizzare il pa-' gamento. Cosi come avviene in

.:,' tutte le regioni. In Lombardia fun-

. ziona cosi, lo stesso in Liguria e da due mesi in Sardegna, tanto per fare alcuni esempi. Il risultato è

s che i rimborsi vengono fatti con .; estrema precisione e dunque tutto :,. fila liscio. I problemi di questo tipo » ci sono solo nel Lazio, in Campa-;;" nia e in Sicilia, le regioni dove, le

sanità pubblica è più ridotta allo sfascio. , - OLu.Be.

Rutelli al Palafiera ad un anno dall'elezione

Oggi, alle 16. il sindaco Rutelli par­tecipa alla manifestazione organiz­zata dai gruppi consiliari della maggioranza, alla Fiera di Roma. Sono previsti gli interventi del vice­sindaco Walter Tocci e di Maurizio Costanzo. Ai partecipanti in sala verrà distribuito un ciclostilato con­tenente il rendiconto dell'attività dell'amministrazione ad un anno dal suo insediamento. Rutelli illu­strerà alcuni progetti per il futuro e rivolgerà un appello ai romani a partecipare ad una grande iniziati­va per la trasformazione della vita dellacitta. .

Premiati due poliziotti per un salvataggio

Una medaglia di riconoscimento, anche in segno di stima e di fidu­cia, è stata consegnata ieri mattina dal sindaco Rutelli all'agente di pubblica sicurezza Bruno Pecoraro e al suo collega Francesco D'A-scenzo. 1 due agenti la notte del 29 novembre scorso hanno salvato la signora Maria Gigli dalle acque del Tevere: la donna aveva tentato il suicidio dal ponte Duca D'Aosta. 11 questore Vincenzo Sucato: «È la prima volta che un sindaco offre un segno tangibile di riconoscenza della città di Roma alla polizia di Stato». - . . - • •

Un furto nella sede del sindacato cronisti romani

Furto l'altra notte ai danni del sin­dacato Cronisti romani. Ignoti, do­po aver forzato la porta d'ingresso hanno messo sottosopra i locali posti al secondo piano, di via dei Banchi Vecchi, e hanno rubato un milione di lire in contanti e un tele­visore e alcuni francobolli. 1 malvi­venti sono poi fuggiti lasciando sul tavolo alcuni libretti di assegni. !l furto è stato scoperto nella tarda , mattinata di ieri dai responsabili de! sindacato al loro arrivo negli uf­fici, che hanno subito denunciato l'accaduto alla polizia. : - -

••.. # ; • •• ' ... . . , » ' . • ' ; • • • • - • ' - _

Pallanuoto Roma travolta a Budapest

Deludente esordio per l'Ina Assita-lia Roma nel raggruppamento di qualificazione di Coppa Len, tro­feo di cui è detentrice. 1 pallanuoti­sti allenati da Pesci sono stati scon­fitti a Budapest dal Barcellona con il punteggio di 13 a 4. Netto il pre­dominio degli spagnoli che a metà gara già conducevamo per otto a due, Le reti dei giallorossi sono sta­te realizzate dal serbo Zimonjic (tre marcature per lui) e da Giu-stolisi. Oggi la Roma tornerà in ac­qua per affrontare gli ungheresi del Ferencvaros.

Perché proprio non ci piace

questo governo? 3 giorni di incontri e manifestazioni

del PDS nei quartieri romani

L U N E D Ì 5 PRIMA PORTA A. Tortorella V. Inverilo, 38

SALARIO M. Mlnnltl r1-" V. Sebino 43 A • ore 18.30

NUOVO CORVIALE C.Tarantelll L. Trentacoste • ore 18.30 MONTEVERDE v G. Tedesco •".'..': -<V. -V. Sprovleri • ore 17.30

TOR BELLA MONACA S. Amici & V ; - . . . '

V. dell'Archeologia, 59

MARTEDÌ 6 SAN LORENZO G. diparto '•:'•••.' V. del Marsi 49 • ore 18.00 ,

PRATI \ C. Burlando . - " . . • • , P.zza Cola Di Rienzo • ore 17.30 «v •.,-„-.-,.• .

ITALIA LANCIAMI P. Folena . ' . ••••

V. Catanzaro, 3 AURELIA 0. Glraldl V. Graziano 15 ; PORTA S. GIOVANNI G. Berlinguer V. La Spezia, 79 • ore 18 MONTE MARIO ?. G. Buffo y V. Avoli 3 :

TORPIGNATTARA G.Tedesco • ...

; V. Torpignattara, 97 -•

MERCOLEDÌ 7 '.' CINECITTÀ N, Zlngarett! V. Stillcone,148 CENTRO L. Pennacchi Salita De' Crescenzi, 30 -T I B U R T I N A M. Zani . . Sala Falconi : V. Franchellucci

LA SOimUttÀ H0H Ì UH MANZO W GALA

Nel ringraziare i numerosissimi ascoltatori che hanno , contribuito e partecipato alla prima asta, diamo appuntamento:

SABATO 3 DICEMBRE • ORI 20,00 a VILLAGGIO GLOBALE (Lungotevere Testacelo)

ASTA PER SOSTENERE L'INFORMAZIONE UBERA

campagne straordinaria di sottoscrizione per I tc ic f fo C l f tdr Jkporta (88.900 FM>

c /c POSTALE 5 0 5 9 1 0 0 7 • c / c BANCARIO 2 5 4 4 2 / 0 0 AOENZ1A ROMA 3 5 CREOTTO ITALIANO ...

rmin i i iwi i iMK«gm Ques ta m a n c h e t t e è o f f e r t a g r a t u i t a m e n t e

c o m e c o n t r i b u t o a l l a l i b e r t a d i i n f o r m a z i o n e

AFFOLLATA PRESENTAZIONE PRESSO I SALONI DELL'ITALWAGEN DELLA NUOVA POLO VOLKSWAGEN LA "PICCOLA1 TEDESCA DELLA TERZA GENERAZIONE

NEGLI ACCOGLIENTI ED ELEGANTI SALONI DELLA CONCESSIONARIA ITALWAGEN UNA VERA FOLLA DI INTERESSATI ED ATTENTI VISITATORI PER LA PRESENTAZIONE

DELLA NUOVA POLO VOLKSWAGEN, UN'AUTO MODERNA PER VERI INTENDITORI. NEI SEI SALONI DELLA CONCESSIONARIA IN ROMA POTETE PROVARE, VISIONARE,

PRENOTARE, L'AMPIA GAMMA DELL'ULTIMA CREAZIONE DELLA CASA TEDESOA

asina Z~r l'Unità Roma Sabato 3 dicembre 1994

Cala la protesta , Atti vandalici in alcuni istituti Gli appuntamenti Cala II numero delle scuole In agitazione. Ma spesso autogestioni e occupazioni lasciano dietro di sé uno strascico di danni e vandalismi. Segnalazioni arrivano dal presidi dell'Enriques, dell'Einaudi, del Faraday, del Genovesi, del Medici del Vascello, dell'Einstein, del Menar» e del Fermi. Al Virgilio l'occupazione ha lasciato danni Ingenti. Al CrodC secondo la preside, sono stati' " divelti gli estintori, rovinato l'Impianto antifurto, danneggiati banchi e porte, rubati computer e dischetti, rotti I vetri della palestra. Mattia Diletti dell'Uds commenta I danni al Virgilio: «Il modo In cui si lascia una scuola è anche II segno di come si è vissuta l'occupazione. Forse II Virgilio l'ha vissuta male».

Due appuntamenti: martedì 6 ' alle ore 16 alla Camera del lavoro In via Buonarroti 12 per discutere di scuola Insieme al parlamentari progressisti e al Comitato romano; stasera alle 22 al Liceo Marnimi, concerto degli -AK47- aperto a tutti. ::.>.--.-V.'.-:':-\ . L'assemblea sul >'68» all'Istituto professionale Federico Cesi, In autogestione Alberto Pais

Al Cesi il «'68 » ai raggi X uè l'inchiesta sulle scuole in movimento

Destra e sinistra unite nella lotta all'Istituto professio­nale Cesi. Il dibattito sul «'68 e dintorni». Una profes­soressa: «La differenza fra destra e sinistra è nelle ri­sposte che si danno ai problèmi». Alla sede centrale mancano palestra e aula magna e ci sono laboratori sofisticati non utilizzati Alla succursale, per l'indiriz­zo graf ico-pubblicitano, c'è un solo computer per più di 200 persone. . •

LUANA • ì Sono assiepati sulle sedie a ^e micerchio, un banco al centro, bi ! discute del '68, della differenza fra ] le lotte di allora «violente e arma- .; te», come dice Massimo, e quelle : più recenti, «pacifiche e apartiti­che», nelle quali il confine fra de- ' stra e sinistra si è attenuato quasi fi­no a scomparire. Si accalora, una insegnante: «È dall'analisi dellav& stra condizione che dovete partire. I Partire dalle cose che si reputano sbagliate e cercarne le soluzioni. E le soluzioni individuate vi diranno se siete collocati a destra oppure a sinistra. Perché c'è una protesta di sinistra e una di destra. Perchè'c'è una differenza fra l'essere di destra o di sinistra. Sta nelle soluzioni che si danno ai problemi». Scéna da una scuola autogestita. La scuota questa volta è l'Istituto professiona­le "Federico Cesi». Autogestito da due settimane. Il dibattito .sul '68 è stato preparato accuratamente. Al- • cuni ragazzi sono andati alla Bi­blioteca centrale di via Castro Pre­torio per raccogliere informazioni e leggere i giornali «dell'epoca». Ci sono poi le professoresse che «al­l'epoca c'erano» e che il '68 l'han­no vissuto direttamente. E che por­tano le ioro testimonianze. Ma non

• • N I N I c 0 niente da fare la frattura gene­razionale è grande.'Gli studenti del «Cesi» hanno partecipato a tutte le manifestazioni studentesche, quel­le di destra e quelle di sinistra, sen-

; za distinzione. Dice Luca: «Pensia-j mo che la riforma D'Onofrio pena-; lizzi sia gli studenti di destra che i quelli di sinistra. E dunque, anche ' seicon ideali diversi dobbiamo lot­

tare per lo stesso scopo». A Luca, però, non è andato a genio che nella manifestazione degli «Ante-

i nati», alla quale ha partecipato in-| sieme agli altri, siano stati esposti : i «simboli di parte» perché, dice, ] «questo è sbagliato e divide». ••. •.; [ L a protesta, qui come altrove, è

alimentata anche da problemi in-; terni. La sede centrale dell'Istituto. • in via Valnerina, ha visto una lenta : decadenza. 11 professionale occu-! pa solo due piani dello stabile. Al ;' terzo e quarto piano c'è la scuola r media e tutto il palazzo è di pro-; prietà dell'attigua elementare. An-'• che la palestra. I ragazzi del profes-: sionale la possono usare solo una ; volta a settimana, facendo i turni. ! L'Istituto non ha neppure un'aula ; ' magna dove fare le assemblee. In i compenso ha splendidi laboratori ' che però sono utilizzati male «Ab-

Marco Siamo uniti e partecipiamo a tutti ; i cortei; di sinistra e di destra;

Luca È sbagliato esporre nei cortei di protesta simboli. di parte

Le strutture dell'istituto sono pessime mancano la palestra e 1 aula magna

Emilia Il laboratorio di informatica è collegato in rete ma non viene sfruttato :

biamo tre laboratori di informatica . -dice Luca - di cui uno è collegato in rete. Sarebbe possibile addirittu­ra simulare un lavoro di ufficio. Ma non è mai stato usato in questo modo. Abbiamo un laboratorio lin- : guistico e uno di chimica, due di = dattilografia e uno di calcolo. Ma questa scuola è sulla via del tra­monto. Sono rimaste 13 classi. Molti alunni sono stati trasferiti alla -succursale, più spaziosa. 1 profes­sori, in gran parte sono bravi, ma il preside cambia ogni anno». Un quadro poco felice. ••••' • : . . . : •

La succursale dì via Sarandl è più nuova ma non lo dimostra. Qui ••• l'autogestione di due settimane fi­late ha lasciato segni più consi­stenti. La scuola gronda di scritte,

manifesti, cartelli. Una autogestio­ne vivace e combattiva: una se­quenza ininterrotta di dibattiti con : la presenza di estemi, sul razzismo, sulla recente alluvione al Nord, sul­l'informazione. La succursale ha un indirizzo in più della sede cen­trale: oltre a quelli di «Contabilità», «Turismo», «Analista contabile», c'è ; anche l'indirizzo per «Operatore : grafico e della pubblicità». Un indi- . rizzo nuovo, moderno? «Macché • nuovo - risponde Enrico, uno dei ; coordinatori dell'autogestione (ha

' partecipato anche al faccia a fac- • eia con il ministro D'Onofrio nel programma televisivo di Maurizio Costanzo ed è molto popolare fra i suoi compagni) - questo indirizzo esiste da 18 anni, cosi almeno nar­rano le memorie dei professori •

"più antichi"». Scherza Enrico. Amaramente, /però. «Il diploma che prendiamo qui non è spendi­bile sul mercato del lavoro, è solo carta igienica. I migliori grafici pub­blicitari si diplomano in America, ; non certo al "Cesi". Questa scuola ; non ci dà nulla. Mancano strumen- • ti fondamentali. C'è un solo com- ; puter per più di 200 persone che > fanno grafica. Gli altri sono tutti rot-

;ti e bisogna fare i turni. In queste '• condizioni facciamo grafica pub­blicitaria». Questa autogestione al-L

• la succursale è servita almeno a ri- • pulire il giardino. «Quando avremo ' finito - dice Cristiana - vogliamo fare una mostra "com'era prima e com'è ora"». Dal giardino hanno toltodi tutto. Aspese loro. •'. •.

Ancora file per cambiare i biglietti, ma c'è tempo. Intervista a Giorgio Da Ros, direttore commerciale

Metrebus, PAtac: «Ma ora è tutto a posto» MARISTELLA IKRVASI

• Giorgio Da Ros è il direttore commerciale del settore comuni­cazione e marketingdi Atac e Co-tral. Anche ieri ha girato per edico­le, botteghini e stazioni del metrò,

' e come da copione ha incontrato sul suo cammino gente in fila in-:

diana, in attesa di scambiare il «vecchio» titolo di viaggio con quel­lo nuovo. Le tariffe integrate hanno provocato disfunzioni nel servizio. Ma lui. Da Ros - non è dello stesso avviso. Spiega: «Non è stata un'o­dissea. I disagi hanno riguardato il 20 percento dei punti vendita. Non è vero che l'Atac fa acqua da tutte ; le parti. Le dimensioni territoriali di ' Roma sono gigantesche, ciò nono-

' stante riusciamo a portare sui bus milioni di passeggeri l'anno. Stia­mo cercando di diventare impresa risanando le aziende. Vogliamo di­ventare meglio di Milano. E lo di­venteremo». ••*<..•..•.'.-•:..•.• •.,'.. •„:

Ma lasciare una piazza come • Termini senza ticket a tempo

non giova alle casse dell'Atac. Cos'è accaduto? •» ••-•-

E vero, in alcuni casi la fornitura non è stata tempestiva, ma per un motivo nobile; la gara per la stam­pa della carta è stata vinta da una società di Cuneo, che è rimasta colpita dall'alluvione. La fornitura dei titoli di viaggio di conseguenza ha subito ritardi. Ma ora tutti i pro­blemi di distribuzione sono stati ri­solti. • .,'-. •:»'•• •-'••''•' ••- .": '••.>:> ..-'

Cresce la voglia di fare I «porto-' ghesl» tra la gente che prende I ': bus. C'è chi lo dice a mo' di prò-

' vocazione - come Annalisa Rus-1 so, una casalinga di 23 anni con bimbo per mano -, e chi lo (a per «sport». I vostri clienti non sop­portano più di viaggiare come

- sardine su vetture sporche II cui numero di linea si legge appena. :

La gente non ha gradito l'aumen­to delle tariffe. La stessa cosa sa­rebbe successa se a salire di prez­zo fosse stato il latte invece del tic­ket. L'Atac, comunque, non gira le spalle alle protesta dei cittadini. Ne fa tesoro, per apportare modi­fiche alla rete in corso d'opera. La

stessa direzione di Vaciago ha im­presso un metodo nuovo di agire: andiamo sul campo, facciamo in­contri diretti con i cittadini nelle Circoscrizioni.- .-._••..,. •-•,-..•

SI, ma avete anche promesso pensiline e panchine alle ferma­te, aria condizionata e filodiffu-

. sione. E Invece a tante persone non bastano neppure gli occhia­li che hanno sul naso per legge­re il percorso del bus: te tabelle sono scritte male e collocate troppo In alto.

Intendiamo migliorare la visibilità del trasporto. Da subito indichere­mo nelle paline le frequenze dei passaggi.. Cominceremo con le undici linee blu che verranno po­tenziate a partire da lunedt prossi­mo, per evitare la congestione del traffico nel periodo natalizio. Ci rendiamo conto del bisogno di in­formazione deicittadini. Nelcorso del '95 ci saranno in città 300 pen­siline in più con tanto di servizi igenici, in primis per il nostro per­sonale Atac-Cotral. E il tutto co­mincerà dal tram.

La campagna di comunicazione

sulle tariffe è stata efficace? È stata organizzata facendo salti mortali fin dal 7 novembre. Nelle condizioni peggiori - blocco del traffico e sciopero revocato all'ul­timo momento - abbiamo dato una risposta adeguata. Certo i prò- • blemi non sono mancati. Il nostro messaggio: «non precipitatevi a scambiere i biglietti. C'è tempo

due mesi, oppure fino al novem­bre prossimo», non è stato ascolta­to. Le code ai botteghini, oltre allo •; scambio (e per i quali abbiamo attivato 4 nuovi punti vendita), hanno riguardato il Metrebus ri-

. dotto, valido per chi ha più di 65 ' anni e meno di 21. Per questo tipo ' di abbonamento era praticamen­te impossibile quantificare la ri­chiesta, i-; • : . ' . . . . v;-v.

COBRA SEXYSHQPS , di Salvatore

NOLEGGIO E VENDITA VIDEOFILMS

VISITATECI I ORARI NO-STOP IMPRESSO VIETATO

Al MINORI DI 1B ANNI

LE MIGLIORI MARCHE MONDIALI ORIGINALI ! OGGETTISTICA

TUTTI I MESI SONO IN ARRIVO NOVITÀ'INTERNAZIONALI •

E NAZIONALI IN ESCLUSIVA ! ; ROMA

VIA BARLETTA, 23 - G9 Ottaviano - W. 06/37517350 • 3721696 VIA G. OOUTTI, 307/313 - B P.zza Vittono • W. 06/44700636

VIA AURELIO COTTA, 22/24 • C3 Numidio Quadrato - W. 06/764357 •'• « i m o • •

VIA CARDARELLI, 59/61 • (Pai. Merloni - trav. Via I. Garbini) - W. 0761/353748

VINCITA PCR COKRISPONDfNZA TEL 06/3701Ì90- FAX 06/3771696

AUTOACCESSORI MARCOCCI P.le Ionio, 23 - Tel. 8123847

43 Ah L. 58.000 50 Ah » 62.000 60 Ah » 75.000 80 Ah » 92.500 100 Ah » 123.000

MONTAGGIO GRATUITO 1 ANNO D I GkAJRAISrZIA

UN ANNO PER ROMA Bilancio dell'attività del Sindaco e della Giunta Comunale

SABATO 3 DICEMBRE ORE 16.00 PALAFIERA - FIERA DI ROMA - Via dell'Arcadia, 40 Tutti I cittadini sono invitati a partecipare all'incontro pubblico con

FRANCESCO RUTELLI A cura del Gruppo Consiliare del Pds •

Sinistra Giovanile Castelli Sinistra Giovanile Lazio DOMENICA 4 DICEMBRE ORE 15.00

si terrà presso l'Istituto Palmiro Togliatti Via Appia km 22,00 '

L'Assemblea della Sinistra Giovanile dei Castelli «VERSO L'ASSISE NAZIONALE»

Introdurrà Simone Pizzi '-. (coord. della S.G. Castelli) concluderà Enzo Foschi

(coord. regionale della S.G. Lazio)

PDS Roma - Seminario di formazione politica Roma un anno dopo

, Riflessioni e proposte sul governo della città

1. Dal programa all'azione amministrativa Domande sociali, tendenze e mutamenti 7 dicembre ore 18.30 r ••:, Relazioni di: Pietro Barrerà, capo di gabinetto del Sindaco; Marco Causi, Centro di ricerca e studi su lavoro, economia e sviluppo (Cles) ;

2.1 conti della città: costi e benefici Efficienza, economicità e qualità dei servizi pubblici • 14 dicembre ore 18.30 Relazioni di: Mauro Alboresi, Cgil funzione pubblica; Alessandro Montebugnoll, Centro studi di politica econo-

' mica (Cespe); Walter Tocci, vicesindaco e assessore alla '•• mobilità.'- •-•;•• -•"••• ><:'.- ... • ' . ; .• ' . , ' ." ' ; , ' ."",•,•. ' , „•. . ' ." . 3. La democrazia

// processo decisionale, la costruzione del consenso, la gestione del conflitto • ^- •,--19 dicembre ore 18.30 _>---"'^ "' Relazioni di: Amedeo Piva, assessore ai Servizi sociali; Stefano Rodotà, Università di Roma «La Sapienza»

- Tutti gli incontri si svolgeranno presso -PDS Sezione Mazzini - viale Mazzini, 85 - tei. 3252676

Quota di partecipazione: 20.000 lire (studenti 10.000). Per informazioni e Iscrizio­ni rivolgersi alle sezioni: Balduina (martedì ore 22-24) tei 3453281 - Campiteli! (giovedì ore 19-20) tei. 68803897 - Mazzini (martedì e venerdì ore 18-20) tei. 3252676 - Paolo Sprlano (martedì e giovedì ore 19-20) tei. 4958315.

Il 30-11-94 è nata MARTA Mirella/Alberto e Valentina

partecipano alla gioia di Massimo e Silvia

20124 MILANO Via Felice Casati, 32

Tel. (02)67.04.810-44

Fax (02) 67.04.522 h.

Non viaggiare con una agenzia qualsiasi, viaggia con l'Unità Vacan­ze, è l'agenzia di viaggi del tuo giornale. L'Unità Vacanze ti offre le partenze di gruppo per i viaggi e I soggiorni a prezzi competitivi. Ma ti può offrire anche tutti i servizi di agenzia. Entra con una telefonata nell'agenzia del tuo giornale. * ^

ABBIGLIAMENTO - CONFEZIONI - INTIMO UOMO - DONNA- BAMBINO

SVENDITA: TOTAJLE per rinnovo locali

SCONTI F OAL :6D°/o fino ad esaurimento merci

MISSON1 KRJZIA E MOLTISSIME ALTRE PRESTIGIOSE FIRME

Cso Rinascimento, 26/28 - Tel. 6861894

Sabato 3 dicembre 1994 , - * ^ « ». V * ,t A

Roma a**'** *.*,.&/^^Vt^sbf* .

l'Unità pagina * 25 OGGI A MEZZANOTTE. A teatro

nello storico, . settecentesco teatro Tiberino. Alle 23.30 Li-za"?L'inesauribile voglia di es­sere. Per nottambuli e non, nel, biglietto e compresa una con­sumazione e gastronomia a sorpresa. Via S. Dorotea, 6.

DOMANI < MARATONA <J, ROCK. «Aiutiamoci».. ovvero 'i marato­na-spettacolo a favore delle popolazioni alluvionate. Stase­ra alle 20.30 al Palladium, in­gresso lire 15 mila. Partecipa-.

• no: Tétes de Bois, Cannavac-.ciuolo, Baccarini, Massarini, Armando De Razza, Nannini e tanti altri ancora. Tel. 51.10.203. .-.. ...•• -

LUNEDÌ TEATRO RAGAZZI. La rassegna, organizzata dal Co­mune e dalla VI circoscrizione

. inizia oggi al teatro S. Luca (via R. da Ceri 136). Partecipa­no le associazioni «Bambini down», «Tamburo di latta», «la Primula», «Centro del tango ar-

, . gemino AstorPiazzolla». . ,vi..

Ì;;

~y

Lavla & Dostoevskij. // sogno di un uomo ridicolo di Dostoevs­kij secondo Gabriele Lavia (nella foto). Statue di gesso in scena, tante copie dell'attore disseminate sul palcoscenico come le tappe di un viaggio verso il segreto della felicità: l'amore per il prossimo, la sconfitta dell'individualismo. Da mercoledì al Teatro Nazio­nale. ;:.%"v>a.'.?s'-../ vi.-v-'v;."-'

DIDa...Shakespeare. Apre oggi con un nutrito convegno coor­dinato da Franco Cordelli e Maurizio Grande (dalle 15.30) il progetto dedicato al celebre drammaturgo organizzato al Teatro Vascello. Video, labora-ton e incontri, nonché gli spet­tacoli: lunedi Shakespeare' di Napoli di .Cappuccio,, martedì Readìng- da Mal-d,-tìamiè~<ii Moscato' "mercoledì "... With't'n Amleto di lanneo, giovedì Enri­co Vdi Delbono, venerdì Tem-pesl concert di Di Marca, sem-

' — pre alle ore 21. *<-.-•;«;*••;.•--~ ;4v.: Edlpus. Premio Ubu per la regia e

per la mitj:!:>r.._interpretazione maschile (quelUf'dUSandro Lombardi) la pièce di 'I èstorL diretta da Federico Tiezzi. Ter-, za parte della «trilogia, degli', scarrozzanti», protagonista un capocomico che assomma su di sé tutti i ruoli. Un crogiuolo di citazioni da fine millennio in una italiano -testoriano» ricco di suggestioni e.deformazioni. Da lunedi al Teatro Ateneo. .

Nlna. Triangolo che passione al­l'insegna j? del - divertimento. Questa farsa di André Roussìn scava nella commedia boutva-dière ma cambiando le carte in tavola: due uomini uniti e soli­dali per combattere la esplosi­va femminilità moderna della protagonista. In scena: Nancy Brilli, Massimo Dapporto e Gio­vanni Crippa. Da martedì all'E­liseo. ;;••.- •.-,•. ' •'•• ,'•• ••••:,„ ,'--E.V

Desiderio sotto gli olmi. La crisi dell'uomo moderno alla ricer­ca di una motivazione etica che dia un senso alla sua vita. Anche in questo testo è pre­sente il filo rosso che guida tut­ta la drammaturgia di O'Neill. Protagonisti: un uomo violento e carnale e una donna sensua­le e appassionata. Ovvero, Rat Vallone e Milla Sannoner. Da martedì al Teatro Ghione. „,, •

Timone d'Atene. Poco frequenta­to, scritto tra il 1606 e il 1608, ecco di nuovo Shakespeare. Diretto da Walter Pagliaro che ha affidato il ruolo del protago­nista a un giovane promettente come Massimo Venturielló. È Timone, il signore illuminato e poi eremita, smarrito in una so­cietà devastata, dal denaro. Da mercoledì al Quirino. — r,

Per amore e per diletto. Gigi Proietti • rinverdisce tino dei suoi evergreen. Uno spettacolo di successo, da un'idea di Ugo Gregoretti, dedicato all'arte del grande attore-autore romano Ettore Petrolini. Da giovedì al-1 Olimpica -...- <.../: -»/.•..

C'è una luna strepitosa. Simona Marchini regista per la comme­dia di Francesco Poggi. Tre amiche trentenni a cena l'8 marzo per parlare di sogni, de­lusioni e futuro. Accanto all'a­mico Guido, controcanto ma­schile e comico, specchio di destini che proprio quellasera, grazie alla luna... Al Manzoni davenerdl. •'•.r..ci V . ' s» •*<:?

•••'.-• [Stefania Chlnzari]

Chi uccise Mozart? È la doman­da che si pose Puskin, più di trent'anni dopo la morte di Mo­zart. E accusò il Salieri. Un as­sassinio «giustificato» dall'invi- ; dia. Scrisse un breve lavoro teatrale, ;- «Mozart. e . Salieri», avendo'aspettato anche -la morte - del Salieri (giugno • 1825). La «pièce» si rappresen­tò a Mosca nel 1830 e fece ve­nir voglia a qualcuno di toglie­re di mezzo lo stesso Puskin ••• che «perdonato» dalla Zar, vi- i veva a Mosca al centro di '•'. chiacchiere sulla condotta del- ;'•' la moglie. Puskin dovette sfida­re a duello un calunniatore più ;

. greve e mori il 29 gennaio ,; 1837, due giorni dopo essere < stato ferito a morte nel duello. ; Nel cinquantesimo di questa morte, Rimski-Korsakov mise in musica il «Mozart e Salieri» di '

T Puskin, che, domenica, lunedi -, e martedì, Santa Cecilia propo­ne all'Auditorio, affidandone i la direzione a Gennadi Roz- '

• •'• destvenskij. Il concerto, com- •• ; pletato • dalla suite sinfonica ;

'•'' «Shèhèrazade», vuole ricordare ' Rimski : nel centocinquantesi-

modella nascita (1844-1908)..-,• La domenica mattina. Quella di .. domani è suddivisa tra il con- -,

:. certo della Telecom Italia, al • Sistina ;(10.30 con direta su',

Maitre), affidato al pianista ' Emmanuel Ax (Schubert, Cho-

pin, Liszt) e l'altro, alle 11, al " Teatro Valle. Qui Santa Cecilia '• ,• presenta jl pianista, e composi-... tore;minimalista Terry.Riley. :

Four Wails di Cageaibunedl alle 21, all'Acquario, Nuove Forme1

•'.':' Sonore presenta, in «prima» -per l'Italia, la musica che John

: Cage aveva composto nel 1944 • per una coreografia di Merce ,

••:•' Cunninham: «FourWalls». Suo- • : na il pianista Oscar Rizzo. Il

-•- concerto è arricchito da quadri .; '-'• 'tt* 'Giovanni Pizzo e interventi ' ••••• del soprano Christine Marano. ,. Il suono del fiori. L'associazione ;.,•. «Neuhaus». offre lunedi alle ' '-,,\ 19.30, presso l'Accademia di

Romania a Valle Giulia, un ; '. programma dedicato ai fiori e ','

alla loro presenza in musica. Il , ', soprano Elisabetta Ermini e la . '.. pianista Maria Grazia Dalpasso •eseguono pagine di Mozart,';

. S c h u b e r t , Schumann, Fauré, Brahms, Mahler,. Debussy e '

•;." Strauss. •. .:'„.: -, •• ' Menuhln all'Aula Magna. L'illu- •

stre Yehudi Menuhin ritorna al- • :::•:l'Istituzione Universitaria,-oggi •;

alle 19.30, alla testa della Engti-sh String Orchestra. Dirige mu- • siche di Elgar e accompagna il :

'.:>' violinista Vadim Glusman nel «Concerto» K. 219 di Mozart. . -

".-'• [Erasmo Valente]

MARTEDÌ CERVANTES. L'Istituto spagnolo di cultura (piazza Navona 91 ), organizza un con­certo con il gruppo Corale Poli­fonico «Artesenc» che si terrà nella chiesa di Santa Cosma e Damiano (Fori Imperiali) alle 18.30. • .••,• .- •:, X •

MERCOLEDÌ DE CRESCENZO. Sul palco di Zingari al teatro Valle, dopo la pomeridiana, al­le 19 Toni Servillo, Tonino Aiu­ti e Iaia Forte ospitano il «filoso­fo» napoletano che presenta il

suo ultimo libro Pania Rei. GIOVEDÌ LAUNEDDAS. E chitarre

con brani tradizionali sardi e composizioni . originali: alle 10.30, al Museo nazionale del­le Arti e Tradizioni popolari (piazzale Marconi, 10) nel­l'ambito della X settimana per i Beni Culturali e Ambientali. .

VENERDÌ BLUES. Con Jho Jhen-kins accompagnato dalla The Yammers Band: a seguire di­scoteca. Caruso Caffè via di Monte Testacelo 36. ..

Dalla Camargue a «Bamboleo». Tornano i Gipsy Kings Quattro anni fa I Rolllng Stones li Invitarono a seguirli in tournée, e toro declinarono gentilmente rispondendo che erano troppo Indaffarati, non avevano tempo: a scoprirli, dice la leggenda, è stata Brigitte Bardot che II aveva

- visti suonare nei ristoranti della Costa Azzurra e ' se ne era innamorata. Sono i Glpsy Kings, un •••-... • fenomeno pop di questi anni: figli di famiglie . ' gitane (I Reyes e I Ballardo). nati nella • • • Camargue, appassionati interpreti di flamenco ma non «puristi», sono letteralmente esplosi ,

nell'estate del 1987 con Bamboleo seguito dall'altrettanto popolare DJobi djoba. Vivevano nelle roulotte di un campo gitano alla periferia di Aries, e Improvvisamente le loro canzoni orano cosi famose da finire negli spot -pubblicitari. Anche se uno dei componenti del gruppo se ne è andato, I Glpsy Kings continuano per la loro strada: Il nuovo album si intitola ": •Love & Uberto», e lo presentano in concerto lunedì, alle 2130. al Palaeur. ; .

J A Z Z *»J.«V"&* ,Vi>**«.«,»

tfr^^jS*. **jJti*&tt*4aitat**tf*t~ti* lift* K ^M$3»vÀ4&?*t<--

Maurizio Glammarco. Il sassofonista e compositore romano torna all'attacco

v con un nuovo organico denominato Heart quarte!. Si tratta di una formazione

• -strutturalmente ancorata-verso quel! im-•"'• postazione di ricerca compositiva ed .• -espressivache Giammarcoormai da di--, versi anni elabora con piena convinzio-

Y ne e forte rigore. Un suono poderoso e sicuro, quello del suo strumento ad an-

, ' -e ia , innervato di . lirismo e poeticità Grande merito va senz'altro attribu ito al-

' la valenza dei suoi partner Mauro Gros­si, Piro Leveratto e Andrea Melani. Heart

'....- quarte!sarà ospite-domani all'Akab (via ; di Monte Testacelo 69, tei. 57.300.309)

Person & Etta Jones. Blues di alto livello lunedi all'Alexanderplatz (via Ostia 9 tei. 37.29.398), in compagnia del sasso-

•;• lonista Houston Person e della vocalist Etta Jones. Il primo ha un trascorso di in­dubbio prestigio al fianco di stelle del fir-

, mamento jazz-blues come Sarah Vau- ;

ghan, Lena Home e B.B. King. Etta dal ,, suo canto ha invece ottenuto meritevoli

" successi personali in questi ultimi tren- : ; 4'anni di attività canora. •*•:•':'..

Braxwood Performlng Aita. Si fa sempre ; ~ : più forte e intenso il bisogno di ricerca a

tutto campo che i musicisti di imposta­

zione jazzistica e folklonca hjnno in questi ultimi anni rivolto all' «altra musi­ca' Definizioni come muli/etnica, co­smopolita, mediterranea si fanno sem­pre più frequenti nel lessico musicale contemporaneo. Ne è la conferma il Braxwood Performing Aris, un'organico composto da Stanco. Consaga, Mainerò, Farinelli Quarta, Bartoletti, Delfini, Wil­liams, Pironi, Laterza, Studere Altamura. Si. tratta di un'interessante -. organico ospite martedì del Folkstudio (via Fran­gipane'42, tei. 48.71.063), capace di co­struire uri discorso propositivo di altissi­mo valore sonoro e di indubbia origina­lità stilistica. -.

- . ; . ' [LucaGIgM]

C I N E M A

Danubefllm festival. Da domani a giovedì ; - ' avrà luogo a Villa Medici (viale Trinità '

dei Monti 1, tei. 58.06.031) una manife- •: stazione dedicata al Centenario della ; nascita del cinema, ideata da Milena Ka-. neva e Paola Melli. Tra i tanti titoli tutti ;

. estremamente originali e interessanti se- ' gnaliamo mercoledì alle 20 Francesca da ' Rimini di Ugo Falena con la grande diva • del cinema muto Francesca Bertini. ,'•.:

Rome Florence film festival. L'appunta­mento con il cinema indipendente ame­ricano si svolgerà per il secondo anno consecutivo a Roma, ospite del Palazzo

,. delle Esposizioni (via Nazionale 194, tei. ;. 47.45.903). Da mercoledì a lunedi (dal-

:le 19.30 alle 22) verranno proposte 12 .. pellicole tra le più rappresentative della i , ricerca cinematografica off-Hollywood.

Cinema africano. Al Palazzo delle Esposi­zioni • (vìa Nazionale • 194, •••-tei. • 48.28.757), va avanti fino a lunedi que-

. sta interessante rassegna sul cinema ne­ro. Stasera in programma La lotteria del regista della Costa d'Avorio Kramo Lan-

. „ cine. Chiude la manifestazione L'uomo .della banchina diretto • dall'haitiano

"•'•• Raoul Peck. -•; Vent'annl De Sica. Prosegue con successo .

. al Labirinto (via Pompeo Magni 27), l'o- . ' maggio a De Sica. Domani alle 17 Ieri,

Terry Rlley. Torna a Roma dopo una lunga assenza uno dei pa­dri del minimalismo, sicura­mente una delle personalità di maggior spicco dell'avanguar­dia musicale e dell'elettronica da oltre un ventennio. Ripro­porrà le sue ipnotiche compo­sizioni domani mattina alle ore 12, in un concerto per piano solo al teatro Valle. - --,

Cop Shoot Cop. Da New York con furore, anzi, con rumore. I Cop Shoot Cop non sono «né un gruppo rap, né un gruppo terrorista», ma non c'è da star

. tranquilli quando attaccano la

. spina; rock • contaminato e spinto all'estremo, secondo il diktat attuale. In concerto mer­coledì al Circolo degli Artisti (via Lamarmora) per presen­tare il nuovo album, Release. - -

Noa. La sua voce, calda e limpida, la sua grande presenza sceni­ca, il mix di folk yemenita, fu-sion e pop, le hanno spianato in fretta la strada al successo: nel giro di un paio di anni la sua presenza sui palcoscenici italiani è diventata familiare, e infatti la bella cantante israelia­na è di nuovo a Roma, a poco più di un mese dalla sua esibi­zione davanti al Papa. Noa sa­rà in concerto martedì al PaHa­dium, piazza Bartolomeo Ro-mano8. .;. - .,•,-.••.-..-..•

Soul II Soul. Direttamente dalla «club scene» londinese, arriva­no i Soul II Soul, popolare col­lettivo di dee Jay portati al suc­cesso qualche anno fa da Jaz-zie B, il quale però non figura

.. nel gruppo che approda ap­proda martedì all'Alpheus (via del Commercio, ingresso 25 mila); ci saranno Jazzi Q, la brava Sensi, e Blacka Don, considerato tra i migliori dj bri­tannici direggae.,- . „ • - ' . . .

Estra. Una rock band italiana da tenere d'occhio. Gli Estra arri­vano da Treviso, hanno all'atti­vo due intriganti demo-tape, un brano nella compilation Rit­mi globali, e chili ha già sentili è pronto a scommettere che saranno loro - la - rivelazione rock del prossimo anno. Ne è certo ; Massimo Bubola, : che produrrà il loro primo album, e la Wea che li ha subito messi sotto contratto. Questa sera, al­le 21.30, al Circolo degli Artisti. •:

Al Darawish. Da Bari, una delle migliori band italiane di etno-rock, che riassume nelle sue canzoni le tradizioni musicali dell'area • mediterranea • (dal sound balcanico a quello ma-ghrebino) e nei suoi testi dà voce al dramma del popolo palestinese ed ai conflitti che attraversano il mondo arabo. Giovedì, all'Alpheus, via del Commercio. • - [AleaSolaro]

Francesca BerUni. Mercoledì sera Villa Medici omaggerà con un film dIUgoFotena la grande attrice delimito

oggi e domani, alle 19 II giardino dei Fin-zi Contini, alle 20.45 Sdusciae alle 22.30 Ladri di biciclette. Lunedi alle 19 Un gari­baldino al convento, alle 20.45 Teresa ve­nerdì e alle 22.30 Maddalena...zero in condotta. Martedì in chiusura di rasse­gna alle 19 Miracolo a Milano, alle 20.45 Matrimonio all'italiana e alle 22.30 La Ciociara. ,:v ..: V.',v .,;.;,:..... .»u;': ,.„•.• •

Arsenale. In (via Giano della Bella 45, tei. 44.23.57.84) lunedi, martedì e mercole- ' dt si terrà una rassegna di cortometraggi del regista Michele Gandin, scomparso a Roma il 6 settembre di quest'anno. Tra i tiloli: Bambini del sud, I muratori. Gente di Trastevere e Processioni in Sicilia. \ Proiezioni dalle 20. ' • •'.';',.-

[Luca Gigli]

Zoran Music. Galleria Andre' via Giulia 175. Orario: dal martedì al sabato ore 11 - 13; 15.30 -19,30. Da giovedì, inaugurazio-

'•• ne ore 11, e fino al 21 gennaio "."-] 1985. In mostra circa trenta " opere eseguite con varie tecni­

che che ripercorrono i mo­menti fondamentali della pittu­ra del grande artista (nella foto una tecnica mista, Le cheval ' 1954—'55), nato a Gorizia nel ;:

" 1909 e formatosi tra Venezia e "' • Parigi, le due città dove vive

abitualmente ancor oggi. - : Formelle romane. Galleria Tri fal­

co via del Vantaggio 22/a. Ora­rio: 11 - 1 3 ; 17 - 20, escluso lu­nedi e festivi. Da venerdì, inau­gurazione ore 18,30, e fino al 7 gennaio 1985. In esposizione

, opere ispirate al tempietto del Bramante in San Pietro in Mon-

V torio e alla Beata Ludovica A1-: t bertoni del Bernini degli artisti,

fra i tanti in mostra, Anna Ad- :' damaino, Enrico - Benaglia, Massimo Campi, Bruno Cano­va, Ines Fontenla, Livia Livi, Lil-

'. lo Messina. Pino Reggiani, Pu-, '.'., pino Samonà, Aldo Turchiaro. '. Paolo Icaro. Galleria L'Isola via ,•„ Gregoriana 5. Orario: da lunedi ;

; -, al venerdì ore 9,30 - 1 3 ; 15.30 -.,-' 19,30. Da martedì, inaugura-' -. zione ore 18.30, e fino al 15 ':•

'i; gennaio 1985. In mostra quin-, dici opere presentate in catalo-• go da Danilo Eccher che tra . l'altro scrive: « L'arte di Paolo ; Icaro abita i territori incantati (.dell'animo, il 'luogo magico'

delle emozioni e suggestioni ' apparentemente dimenticate e

-, : inspiegabili, dove l'opera toma adominare». --,•• . -.

Proposte 1995. Galleria Edieuro-pa via del Corso 525. Orario: 10.30 - 13; 16,30 - 20. Da mar-

• tedi, inaugurazione ore 19, e fi­no al 15 gennaio. La galleria di

• arte contemporanea, si-pre-• senta con una serie di artisti

che hanno contraddistinto il • suo percorso artistico e che.

tutti insieme, « costituiscono i punti cardine dell'astrattismo

: : italiano». Fra gli altri: Carla Ac­canii, Afro, Giuseppe Capo-grossi, Gerardo Dottori, Piero Dorazio, Piero Sadun. ., .--:.

Marilù Eustachio. Centro Cultu-.. rale Virginia Woolf via dell'Or­

so 36. Orario: 1 6 - 2 0 , chiuso festivi. Da martedì, inaugura­zione ore 18. e fino al 21 di­cembre. Titolati «Fogli Funam- -boli» l'insieme dei recenti di­pinti ed inchiostri su carta che l'artista ha realizzato intorno al tema dei saltimbanchi, gioco-

• lieri, acrobati e maschere. Una descrizione • minuziosa attra­verso il segno colore del pro­getto artistico di una straordi­naria pittrice. • .

Werther Germondarl. Associa­zione Culturale Aoc via Flami­nia 58. Orario: 17 - 20, no festi­vi. Da lunedi, inaugurazione ore 18,30, e fino al 20 dicem­bre. In un qualche modo, l'o­perazione di Germondari, cosi come dichiara esplicitamente

• il suo titolo di «Virtual Suici-des», esaspera testimonial­mente, fino al più estremo de­gli atti umani, il diffuso istinto di fuga dal reale in favore delle incosistenti surrogazioni gene-

.,' rate dai più sofisticati apparati elettronici, dalla Virtual Reality.

[Enrico Galllan]

26 jgagi na ^ VJI ' U n 1 tà * > 'SMWfc»»>rffc*t -

Spettacoli di Roma Sabato 3 dicembre 1994

A T R I

AGORA 80 (Via della Penitenza 33 Tel 6674167] A 'e 21 00 The International Theatre pre senta John Crowthor in Einstein di W Simns In lingua originale

ANFITRIONE (ViaS Saba 24-Tel 5750627) SALA A alle 21 15 C è un signor» dentro Il letto di Claudo Magmer, con Sergio Am< miiata Patrizia Parisi Guido Paté mesi RogiadiS Ammirata SALA B Si organizzano spettacoli per gli Istituti scolastici mattine e pomeridiani su prenotazione Mlles Gloriosi» di Plauto Regia di S Ammirata Per prenotazioni e informazioni tei 5750827

ARGENTINA - TEATRO DI ROMA (Largo Ar-gemina 52-Tet 688WG01 2) Alle 21 00 Ecube con Anna Proclomor di Euripide Regia Massimo Castri

ARGOT (Via Natale del Grande 21 • Tel 5698111) A'ie 21 00 Peccato di congiunzione di Ga­brieli- Scaltra con Pietro Genuard e Elr* sabetta Cavalloni Regia di G Saitta

ARGOT STUDIO (Via Natale del Grande 27 Tel 5898111) Alle 21 00 La fine della corea di John Le Carré con Saverio Vallone e Claudio Gia­netto Regia di Antonio Syxty

ATENEO-TEATRO UNIVERSITÀ (Via delle Scienze 3-Tel 49914869) Lunedi alle 21 00 I Magazzini presentano Edlpue con Sandro Lombardi di Giovanni Teaton Regia di Federico Tiozzi

BELLI (Piazza S Apollonia 11/A -Tel 5894675) Alle 17 30 e alle 21 00 La Camera Rossa presenta Occhi Indiscreti giallo erotico di R Di Marco con A Petrini A Caruso G Conni V Vdnnuttelli Regìad) A Petrini

BELSITO (Pie Modaglie d Oro 44- Tel 34&4W3) Allei7 30ealle21 30 Vittorio Marsiglia in Iseo Essa e O Malamente con Saverio Mattei Eduardo Cuomo Barbara Pieruc-cetti Le ragazze G7 e la partecipazione di Carlo Moltese

BOULANOERIEDIDOLCIADON1 (VlaMarlan na Dionigi 3) Alle 2045 -il Graffio-presenta Notti Man­che • El tango del suefto da Dostoevskij con Claudia Balconi Oreste Baldini Cor­rado Russo Ai Pianoforte Giacomo Bel­lucci Regladi Riccardo Cavallo

CAVALIERI (Borgo S Spirito 75 -Tel 6632888) Alle 21 00 II Gruppo Teatro Essere pre­senta Con licenza di rappresentazione di ToninoTosto RegiadiT Tosto

CATACOMBE 2000 - TEATRO D'OGGI (Via La-bicana 42- Tel 7003495) Alle 21 00 Otello di F Venturini e Federica De Vita Regia di F Venturini

CENTRALE (Via Gelsa 6 - Tel 6797270 6785879) Alle 21 15 Como Argot presenta Amici di S Antonelll con V Mastandee M Gialli-ni A Letizia M Franciosa V Oidio L De Palma Carnevali Regladi Maurizio Pani­ci

COLOSSEO i Via Capo d Africa S/a) Alle 21 00 Garofano Verde-Scenario Tea­tro Omosessuale-Ass Cult Beat 72 Tea­tro Canzone presentano Se4endM>a di J Genei con P Careno T Onnls A Zanls F Tommaslnl M Palladino, P Gì oliano G Carta L Saravo Regia di Adriana Mar­tino

COLOSSEO RIDOTTO (Via Capo d Africa 5/A -Tel 7004932) Sala A alle 20 45 Ass Cult Beat 72 pre­senta Storia di un mancato ceffone» di Valentina Ferlan con I De Matteo M Sor-rao L Pozzi F Umana E Damiani regia di Ivano De Matteo SalaB alle 2215 LAss Cult Qeot 72 pre­senta Mamma di Annibale Ruccello con M Andrei A Cirillo P Fulcinitl M Nap­po Regladi Pierpaolo Sepe * t

DEI COCCI (VlaGalvanl.69-Tel 5783502) Alle 2115 Woody Alien * Il prestanome di W Bernstein con Antonello Avallone Francesco Mole M La Rana A Voce R Dragheni, R Talevl E Franzone A M Bardelli P Panzlerl Regia di A Avallone

DB SATIRI (Via di Grotta pinta 19 • Tel 6877066) Alle 20 30 II caso Bobbtt con Barbara Ter-rinonl Carlo Caprioli Pierluigi Mlsasi Oriana Baclardl Luca Aldini Antonella'' Fanigltulo RegiadlAnnaLezzu L

DO SATIRI LO STANZIONE (Piazza di Grotta-pinta, 19-Tel 6671639 Alle 21 00 Presi sul serto viene da ridere con Claudia Poggiarti Michele La Gine­stra Adriano Bennicellt alla chitarra Re­gia di Antonio Scerai!no

DELLA COMETA (Via Teatro Marcello 4 - Tel 6784380) Alle 21 00 Disse mamma non andare di Charlotte Keartly con Elena Cotta Fioren­za Marcheglan) Chiara Tango e Sabina Vannucchl Regia di Giovanni Lombardo

Radice SALAB Alle 18 00 Relazione ali Accade­mica di Franz Kalka (traduzione di Elisa bethBoeke) con Ruggero Cara

DELLE MUSE (Via Fori) 43 Tel 44231300-6440749) Alle 17 00 e alle 21 00 Luigi De Filippo presenta Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta con Wanda Plrol Rino Santoro Franco Angnsano Regia d a Do Filippo

DE'SERVI (ViadelMortaro 22 Tel 6795130) Alle 17 00 e alle 21 00 La Compagnia Co­mica Romana -Checco Durante- d retta da A Altieri presenta A Glggetto Jè sartalo er grilletto di A Alf leneb Jovann con Al Mero Altieri Renalo Merlino Alfredo Bar chi Monica Padani Regia di A Altieri

DUE (Vicolo Due Macelli 37 Tel 6786259) Alle21 00 PopcomdiF Carena coriste fa no Gragnam Laura Mazzi Nadia Per ci attosco Martino Duane Regia di Ales sandro Fabrlzl Domani alle 21 00 Varghlana di Giovanni Verga con A Evangelisti P Ga ri beiti N Pe'ciabosco F Setacea R Diamanti A Alessandro Regia d A Fabrizi

ELETTRA (Via Capo d Africa 32 - Tel 72208917Ì Alle 21 00 C T M presonta la rassegna «Gii specchi del Teatro- Se II futuro «co­si, lo non vengo di Patrizia Monaco Regia di Marco Mete

ELISEO (Via Nazionale 183 Tel 4882114) Alle 20 45 ACbC4 ti tacchino con Aroldo Tieri e Giuliana Lolodice Regia di Gian­carlo Sepe Ultimo due recite

EUCLIDE (P zza Euclide 3*7atel 8082511) Alle 21 00 Comp Stabile Teatrogruppo presenta Non svegliale II can-can che dor­me divertlssement in due atti di Vito Botto il Regia di V Boffoli

PICCOLO ELISEO (Via Nazionale 183 Tel 4885095) Alle 16 30 A0bC47-P47 e alle 20 45 Abb 48 La gente vuole ridere scritto e diretto da E Salemme scene e costumi S Polido ri musiche di G Mazzocchetti

FLAIANO (ViaS Stefano del Cacco 15-Tel 6796496) Alle 21 00 Nuova Comp di Teatro Luisa Mariani presenta Scena nuda di Giampie roAllolsio con Silvia Irene Llpp e S Am-brogi Musiche di Antonio e Marcello Re-gladi A Vianeilo

GHKME (Via delle Fornaci 37-Tel 6372294) Alle 17 00 e alle 21 00 Teatro dell Arca presenta I due gemelli veneziani di C Gol­doni con G P*zzol E Mazzoni S Bra* seni A Soffiantini R Berlini O Cenci F Martina S Baccini Ultime due repliche

IL PUFF (ViaG Zanazzo 4-Tel 5810721) Alle 2230 Landò Fiorini presenta Chi si salva è perduto di Claudio Natili Silve­stri Longo Landò Fiorini con Giusy Vale­ri Tommaso Zevola Sonia Do Micheli Musiche di Luigi De Angeli» Regia di Lan­dò Fiorini

INSTABILE DELL'HUMOUR (Via Taro 14- Tel 6416057-8548950) Alle 10 30 Infinito e Se tossi loco con Oa-nlela Granala Bindo Toscani Regia di B Toscani (Spett su prenotazione) A l i e n 30 II mistero butto di Darlo Fo con Mario Plrovano (Spett su prenotazione) Alle 21 30 La comp Scultarch presenta Soiree al Gran Caffé con Daniela Granala Carlo Conte alle tastiere M Ruta A Rus­so Regia di Bindo Toscani

LA CHANSON (Largo Brancaccio 82/A - Tel 4873164) Alle 19 30 e alle 22 30 Parsa Italia di Ca­stel lacci con Lucio Caizzl Pier Maria Cec­chini e II balletto Le Chansonetlet Coreo­grafie E Hanack

MANZONI (Via Monte Zeblo 14- Tel 3223634) Alle 17 00 e alle 21 00 Uomini-Donne 3-1 con Fabrizio Bracconerl Fabrizio Cerusi­co Matteo Rlpaldi Nathaly Snel Testo di da Federico Maccla Prod Atlantide

NAZIONALE (Via del Viminale 51 • Tel 465496) Alle 16 30 e alle 21 00 Colpo di sole con Valeria Valeri di Marcel Mltnols Regia di Ennio Coltortl

OROLOGIO (Via de Filippini 17/a -Tol 68308735) SALA GRANDE alle 21 00 Epas e Compa­gnia teatro It presentano Betushl di Mario Moretti con Francesco Pannolino Renzo Rinaldi Elettra Baldassarrl Claudio Fat­to retto Vittorio Guerrieri Ner Marcorò e Roberta Terregna SALACAFrÈ alle 21 30 U radio a galena di e con Paola Sambo e Giona Sa pio al

fianoforte Silvestro Pontani ALA ORFEO riposo

PARtOU (Via Giosuè Borsl 20 Tol 8083523) Alle 21 30 Turno S2. Nebbia In Val Padana di e con Paolo Hendel *

POLITECNICO (Via G B Tiepolo 13/A - Tel 36115011 Alle 21 00 Addio amore di Franco Cuomo con S Graziosi Lydia Biondi Marco Be­tocchi Paolo Ricchi e Fabio Cocifoglla Regia di Domenico G Mongelii

QUIRINO (VlaMinghetti 1 -Tol 6794585) Alle 21 00 Mano Chi occhio presenta Vita col padre di Undsay Crouse con Ugo Pa

CAPRANKHETTA In esclusiva

«A dispetto di una bizzarra struttura, Il film ha stile, tenuta, suspense» IRENE BIGNAROI - la Repubblica

-/; film sfodera parecchi motivi di Interesse, a paritre dalle 'informazio­ni" che offre sulla vita quotidiana di una spia degli Anni Ottanta»

MICHELE ANSELMI • l'Unità

«La forza di questo film sta proprio nella sua apparente freddezza, nel suo restare all'esterno dei personaggi per penetrarli più a tondo»

FABIO FERZETTI - Il Messaggero

Orano spettacoli: 16.00 -18.10 - 20.20 - 22.30

POLITECNICO LADRI

DI CINEMA di P. Natoli

TEATRO VASCELLO Vi . i ( ì . C o n n i 72 - Te! S R R 1 0 2 I

V . M ; . Culi L I I V V S ( i ! ! ( l V , C . I I I I M R . L l . V I O

.1 V l)l( . ( ( ) \ \ l-.(;\<> SHAKI SIM \\U: v I KKfilSI I ITALIA V -.ivi Nir iu, \Ì<KDM- r.: Ì i (iKDii 11 M c i m i l i -

( ; io\ .ORI;n- \ i : \ -sAH DO\IOKK21 IMIMLRLTLICH "COMI-: VI l'IACK" di U. SHAkhM'KARK - l'RKY 5SK1II21

Nureyev a Fellini: ecco i «Volti nudi» di Pedriali Venticinque anni di Volti nudi: Pasolini, Ray, Moravia, Patroni Griffi, Nureyev (nella foto), Manzu, De Chirico, Warttol, Carnè, Fellini, Morricone e tanti altri. Sono I ritratti fotografici realizzati da Dino Pedriali, In mostra da lunedì alle 18 all'Ada, l'ass.

culturale di via Panispema 83. Fino al 22 dicembre. Sempre lunedì, alle 18.30, alla galleria II Ponte Contemporanea (via di Montoro 10) HammameMI bagno di piacere ancora foto di Pedriali, ma relative al 1994.

glia! Paola Gassman Regia di Piero Mac­c a r e l l i Ultlmeduerepliche

SALA PETROUNI (Via Romolo Gessi 6 Tel 5757468} Allo 21 00 Modo un papa di G De Chla raeF Fiorentini conF Fiorentini e P Pel­legrino Musiche P Gatti e A Zenga

SALONE MARGHERITA (Via Due Macelli 75-Tel 6791439) Alle 19 30 e alle 22 30 Scondomlnlo Italia di Castellaci e Pingltore con Oreste Lio­nello Wendy Martuleilo Regia di Pier* francesco Plngitore

SISTINA (ViaSistina, 129-Tel 4626641) Alle 21 00 Abb SA3 Cabaret con Maria Laura Baccarlni e Gennaro Cannavac-ciuolo

SPAZIO UNO (Vicolo dei Panieri 3 Tel 5681614) Alle 21 00 Cibo di Carla Vistarmi con Sa vtana Scalfì Chiara Salerno Giuliano Ma­rietti Regia di Savlana Scalfì Prod Coltet Ilvo Isabella Morra

STABILE DEL GIALLO (V a Cassia 871 - Tol 30311335-30311078) Alle 20 00 e alle 2230 Alfred Hi te he oc k Delitto perielio dt Frederick Knott con SU vano Tranquilli Sandra Romagnoli Steta­no Oppedisano Patrizio Rispo Giancarlo Sisti Regia di Giancarlo Slsti

TEATRO DAFNE [Via Mar Rosso 329 - Ostia Udo-Tel 5098539) Alle 21 00 Esmeralda e Ermyntrude di L Stracrtey con Michela Caruso e Anna Te­resa Eugeni Scene e costumi di Santi M -gneco Musichedi Vivaldi

TEATRO DELL'ANGELO (Via G Bettole 16 • Tel 3720928) Allo 21 00 L'Angelo della signora di M Chiesa e M MaRauro con P Pavese B Moratti P P Capponi Regia di M Mal tau­ro

NUOVO TEATRO S RAFFAELE (V le Ventimi-glia -Tel 6535467) SALA GRANDE AllelOOO La compagnia il Cilindro in Odissee di Pino Cormani SALA CILINDRO riposo

TEATRO LA COMUNITÀ iV.a ^»n<u»bO 1 Tel 5817413) Alle 21 00 La Comunità teatrale presenta Le cinque Rose di Jennifer di Annibale Ruccello, con Luca Lionello e Luca De Bei Regia di Enrico Maria Lamanna

TEATRO OLIMPICO (Piazza G da Fabriano 17-Tel 3234890) Sabato 10 dicembre alle 21 00 Gigi Proiet­ti in Per amore e per diletto libera Inter­pretazione di testi di E Petrolinl

TEATRO TIBERINO FANTASIE DI TRASTEVERE (ViaS Oorotea 6-Tel 5681671) Alle 23 30 Musical comico Uzall?, l'Ine-saurlblle veglia di essere con blena Bo-neili Regia di Massimo Cinque Spettaco­lo cena dopo cena comico musicalo

TEATROTORBELLAMONACA (Via Duilio Cam-bellotti 11-Tel 7004932) Alle 21 15 Medlascena Europa presenia -Off Broadway» rassegna di giovani co­reografi Compagnia Lenti a contatto in La ente della mente Coreografia di Diana Damiani

VALLE (Via del Teatro Valle 23/a Tel

668037941 Alle21 00 Teatri Uniti Crt presentaZinga­ri di Raffaele Vivlani con fon Servino To ninoTaluli lala Forte Scene e regia di To ni Servino

VASCELLO (Via Giacinto Carini 72/78 Tel 5881021) Dalle 15 00 alle 20 00 Convegno -As you like Shakespeare?- Ass Cult II Vascello presenta Orda Shakespeare a cura di Ni* co Garrone

VITTORIA {Piazza S Maria Liberatrice 8 Tel 5740598-5740170) Alle 21 00 La Comp Attori e Tecnici pre­senta Rumori fuori scena di Michael Frayn con Viviana Tomolo Anna Lisa Di Nola Regladl Attilio Corsini

R A G A Z Z I

ASSOCIAZIONE CULTURALE R E.M. (VlaGovannlCastano 39-Tei 2003234) L Associazione Rem organizza feste a do­micilio laboratori performance spettaco Il o feste di piazza Per prenotazioni e In-lormazioni tei al 2004091 e chiedere di Cecilia Pasi

CINEMA DEI PICCOLI (Via della Pineta 15 Tel 8553485) Allo 17 00 II giornalino di Glanburraeca (Cartoni animati)

GRAUCO (Via Perugia 34 Tel 7822311 70300199) Alle 16 30 C era una volta di Rao Lam­bert Fiaba ecologica Cartoni animati

INSTABILE DELL'HUMOUR (ViaTaro 14-Tel 8416057-8548950) Alle 10 30 La compagnia Scultarch pre senta «Infinito* e «Se rossi loco» con Da mola Granata e Bindo Toscani Regia di B Toscani Alle 11 30 Mistero buffo di Dario Fo con Mario Plrovano (Tutte le mattine con prenotazione ai nu meri telefonici del toatro)

PUPPETTHEATRE ^ (Via di Grottaplnta - P zza del Satiri Tel 5896201) Domani alle 17 00 Spettacolo di burattini per adulti e bambini

TEATRINO DEI CLOWN TATA DI OVADA (VlaGlasgow 32 Ladlspoii-Tel 9949116) Domani alle ore 11 00 I Tata di Ovada pre­sentano Bambini In fetta con avventura In campagna con Papero Piero alla riscossa e la partecipazione del bambini

TEATRO MONCK) VINO (Via G Genocchi 15 Tel 8601733 5139405) Alle 16 30 II diario di un sole rosso e di una stella blu Con le marionette degli Ac cetella

TEATRO VERDE v (Circonvallatone Gtanlcolonse 10 * Tel 5882034-5696065) Alle 17 00 La nuova opera dei burattini

Presenta Merlino I Incantatore Regia di ranco Moie

MAJESTIC IN ESCLUSIVA

VINCITORE DELL'OSCAR SVEDESE PER H MIGLIOR FILM.

Colpo di fionda

flW Shunto»

II, NUOVO FILM DI ÀKE SANDGREN

milMtlM,MNIA

(ù - -

Orario spettacoli: 16.00-18.30-20.30-22.30

NUOVO SACHER un film di

ABBAS KIAROSTAMI

CLOSE Ultimi 4 giorni di programmazione

C L A S S I C A

ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA (Teatro Ol mpico Piazza G da Fabriano 17 Tel 3234890) Giovedì alle 19 00 Al Teatro Olimpico L Arca di Noe di Britten esegui'* dai com plessi corali e dalla Scuola di Musica del la Filarmonica d reti! da Pablo Colino Au no Tomich basso JanaMrazovam sopz Luigi Proietti voce recitante Biglietti al Teatrolel 3234890

ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

(ViaVittoria 6-Tel 6790546-6795371) Domani alle 11 00 Per i Concerti al Valle al Teatro Valle concerto di Terry Rlley piano and music

ACQUARIO ROMANO PROGETTO MUSICA 94

(P azza M Fant 47 Tel 68802900) Alle 19 00 11 Cid m presenta L'acqua il musico, lo specchio dialogo scenico musi­cale su testi e disegni di Leonardo da Vin ci 0 Centurioni A Cappellari M Qua­ranta violini G Pandollo viola S Kraszna violoncello G Bietli pianoforte E Fisi chellaeN Tangarl attori Regia di G Lati ni

A.GIMUS. IP azza S Agostino 20/a Tel 6"97585) Allo 19 30 Vincitori concorso T I M 3' ed z Barbara Sallese Segllesl soprano Fabio Rossalo fisarmon ca Simonetta Tancredi pianoforte Musche di Bach Gounod Dvorak Puccini Massenei Zu-btskj

ASSOCIAZIONE CORALE CINECITTÀ (ViaL ElioSeiano 26 Tol 76900754) Allo 19 30 Presso la T ora di Roma viaC Colombo LAss Corale Clnec Ita tncon corto Dir Maurizio Mlrottl al pianoforte Federica Labanchl e Margherita Torre Musiche di Bellini Verdi Gounod Grano-zio Drigo Bixio Valente Puccini Tosti Lehar Mascagni

ASSOCIAZIONE CORALE NOVA ARMONIA (VaA Serranti 47 Tol 3452138) Mercoledì alle 20 30 AH Auditorium Uni versila Cattolica - L g o F V to 1-concerto d Polifonia classica e popolare Cantiamo per la pace diretto da Ida Maini brani poe-tic letti da Armando Francie II presenta Rosanna Vaudetli Spettacolo 30 minuti per la pace Regia di Franca Guerrini (In­gresso libero)

ASSOCIAZIONECULTURALEF CHOPIN ICA S C ViaS Vitale 19 Tel 47922399) Giovedì alle 17 45 Concerto del pianista Marco Tazza Musiche di Plazzolla Schu mann Schu beri

ASSOCIAZIONE FRA I ROMANI

(Via di Porta S Sebastiano 2 - Tel 775161 3242366) Il concerto previsto per domani alle 16 30 e stato annullalo

ASSOCIAZIONE LAUDIS CANTKUM (Chiesa San Rocco ali Augusteo Largo S Rocco 1 Tel 721?964) Alle 21 00 Concerto a Sabaud a (Lt) pres so la Chiesa della Ss Annunziata nel lambito dell Autunno Poi Ionico Laziale sotlo il patrocinio dell A R C L

ASSOCIAZIONE MUSICALE CARISSIMI (Viale dolte Provincie 184 Tel 44291451) Giovedì alle 21 15 Presso Collegio Naza reno concerto di G De Luca e A Lopes Ferrelra pianoforte A Gaggiano e G Ruggerl percussioni Musche di Bartok Duckworto

ASSOCIAZIONE MUSICALE EUTERPE (Via di Vigna Murata I -Tel 5922221) Martedì alle 20 30 Incontro Musicale con Guido Zaccagnlm II Romanticismo Ses­so droga e sinfonie Musiche di Schuben Schumann Weber Berlioz (Concerto presso il Topi di via S Quasimodo 124)

ASSOCIAZIONE MUSICALE NEUHAUS (Presso Accademia di Romania - P azza Jose de San Martini Tel 68802976) Lunedì alle 19 30 Duo-Il Fiore-Elisabetta Ermi ni soprano Maria Grazia Dal Passo pianoforte Musiche di Mozart Schu beri Schumann Brahms Fauró Debussy Slrduss (Telefonare ali Ass ne per nfor mazioni)

AULAMAGNAIUC (LungotevereFlaminio 50-tel 3610051/2) Alle 19 30 Presso Aula Magna Unlv La Sapienza EngllthStrlng Orchestra diret loreYehudlMenuhln VadimGluzman vio Imo Musiche di Elgar Mozart

AUDITORIUM CATTOLICA (L go Francesco Vito 1 Tel 30154886/3051732) Mercoledì alle 20 30 Concerto di Polifonia classica e popolare Cantiamo per la pace diretto da Ida Maini brani poetici letti da Armando Francloll presenta Rosanna Vsudettl Spettacolo 30 minuti per la pace Regia di Franca Guerrini (Ingresso libe­ro)

CLESIS ARTE ROMA (ViadiTrasoneS Tel 86206792) Venerdì alle 21 30 Presso Teatro Spazio Paesi Nuovi P zza Montecltor o 60 Cle sis Arte presenta 1" Rassegna Arte a viva voce dal cinque continenti Letture sconi che e musica del Costa Rica Regia di C Merlo

GHIONE IV a delle Fornaci 37 Tel 6372294) Lunedi alle 20 30 Omaggio da Dante Ali­ghieri con Walter Maestosi e Laura Giano-li

GONFALONE (Via del Gonfalone 32-Tel 6675850) Giovedì alle 21 00 Concerto dell Ensem ble vocale strumentale Camerata Nova Dir musicale L. Taglioni Villanelle a 4 co-v di Orlando DI Lasso

GRUPPO MUSICA INSIEME [Via Fulda 117 Tel 6535998) Lunedi 12 dicembre alle 21 00 Alla Sala Baldini Pzza Campiteli! 9 • Concerto II liuto barocco Andrea Damiani al liuto Mu siche di Bach Pacholbel Hagen

GRUPPO MUSICALE SALLUSTIANO (ViaCollina24-Tel 4740338) Mercoledì alte 21 00 Sala Pio X via Pie­monte 41 Duo Violino-pianoforte Liliana e Antonella Bernardi Musiche di Bach Bar tòk Sarasate Rovel Prenotaz oni 06/4740338

ILTEMPIETTO (Piazza Campiteli! 9 • Prenotazioni telefo­niche 4814600) Domani alle 17 30 Beethoven La prima­vera Alessandro D Andrea violino Ange­la Pardo pianoforte Musiche di Mozart Beethoven Schumann Respighi

TEATRO COMUNALE DI MAN23ANA (Manziana) Domani alle 17 30 Ass Cult I Cantieri del l Arte presenta Marulana e I suol artisti J Lotichius violino Z Mtzegarl violino A Alessandri chitarra.0 Giordana pianofor te Musiche di Sor Lobos Dyens Pagani-ni Chopm

TEATRO BRANCACCIO (VlaMerulana 244-Tel 4874563) Alle 20 30 Concerto sinfonico In pro­gramma Quattro preludi da -Carmen- e Sinfonia in Do Maggiore di G BlzetrSinfo-ntadlReMinorediC Frank Orchestra del Teatro dell Opera Prezzi biglietti L 50 000-35 000 20 000

TEATRO DELL OPERA (Piazza B Gigli-Tel 4817003-461607) E scaduto sabato 19 u s (I termine per il rinnovo dogli abbonamenti Fino al 10 ri cembro sarà possibile sottoscrivor* t nuo­vi abbonamenti per fa stagione Urica In­vernale 1994/95 presso il botteghino del Teatro dell Opera orano 11 30-16 00 tutti i giorni con esclusione del lunedi

TEATRO DI DOCUMENTI (ViaNicolaZabaglia 42-Tel 5780480) Allo 21 00 Stagione concerti 1994 Quar­tetto Echos con G Pelura F Troiani P Montin M De Vita

. J A Z Z

ALEXANDERPLATZ CLUB (Via Ostia 9 Tel 3729398) Alle 22 30 Concerto di Ralph MooreOuar tet con Danilo Rea al p anoforte Darò Rose gitone ol contrabbasso e P etro lod co alla battona (Tessera L 12 000)

ALPHEUS IV a del Commercio 36 Tel 5747826) Sala Mississ ppi alle 22 00 Jho Jenkfns andJammers(Rhythm nSluos) Sala Momolombo olle 22 00 Adrenalina son (salsa) Sala Red Rivor a e 22 00 Cabaret con Carmine Fa reco e a segu re Mus ca L \e con Fabio Mariani

ASS CULT CONVAIR (Via Trincea delle Frasche isola Sacra Fium cino Tol 6522^011 Alle ZI 00 Cabaret con un casi a sorpro sa A segu re musica d ascolto con proto z o m d video su max schermo

ASS. CULT MELVYN S (Via del Politeama 8/BA Tel 5803077) Alle 21 00 Bariow (Pub rock)

BIGMAMA (Vcolo S Francesco a Ripa 18 Tel 5812551) Alle 22 00 Concerto blufs con Canedik Ingresso iberocon tessera

CAFFÉ LATINO (Va di Monte Testacelo 96 Tel 5744020) Alle 22 00 Serata ded cala ai Poi ce con la mus ca dal vivo del gruppo Outlandos

CIRCOLO DEGÙ ARTISTI (Via Lamarmora 28 Tel 7316196) Alle 21 30 Concercto dogi Estra e d sco teca Rock Ingresso L 10 000

FONCLEA (Via Crescenzo 82/a Tel 6896302) In grosso L 10 000 Alle 22 00 Sw ng con la band d Liana MI leti

LADY KILLER (Via del Moro 37c/d Tel 033~/809439| Alle 22 00 Spettacolo d danza e sexy an mazione n consolle Idj Marco

MYWAY ( V a M o m p a n i 2 Tel 37228501 AMo 22 00 Trophlcal Night Musica curala dal ti) Alessandro Spi

MUSIC INN JAZZ CLUB (Largo do Florentni 3 tei 6880^220) Alle 22 00 Hard Bollerà (Ch cago Blues)

SAINT LOUIS MUSIC CITY (VadelCardello '3a Tel 4745076) Alle 22 00 Black music e Acid jazz con Erik Daniel and The Positive Force

WOODOO (Loc Petruscheto Sacrolano Tel 9039102) Alle 22 00 The Resurectlon night n colla rio razione con Radio Globo 99 5 dj Mar cello R lotta

CARAVAGGIO ViaPaisiello 24 /B-Tel e554210

(16-18 10-20 20-22 30)

DELLE P R O V I N C E Viale delle Province 41 -Te l 44236021

B e v e r l y H l l l s o o o p 3 (16-18 10-20 20-22 30)

DEI PICCOLI ViadellaPineta 15-Tel 8553485

I l g i o r n a l i n o d i G l a n b u r r a e c a Cartoni animali (15 30-17-18 30) L 7 000

DE I P ICCOLI S E R A Via della Pineta 15-Tel 8553485

C o F l s h ( S e g u i I I p e s c e ) R Troche (20 20-22 00) L 8 000

PASQUINO _ . vicolo del Piede 19-tol 5803622 _ . ' - '

F o r r e s t G u m p ^ (17 30-20 00-2? 32/ - ^ L 10 000

T1BUR Via degli Etruschi 40 -Te l 495776

I n s a l a t a r u s s a (1615-22 30) L 6 000

T IZ IANO Via Reni 2 -Te l 3236568

rooo II (16 30-18 30-20 30-22 30)

T E A T R O V I T T O R I A Organismo stabile di produzione

ATTORI & TECNICI Stagione 1994/1995

Compartita Stabile

\ttort e Tecnici

RUMORI FUORI SCENA Di Michael Frayn

I d i c e m b r e - 1 5 g e n n a i o 1995

Viviana Toniolo, Anna Lisa Di Nola, Stefano Altieri , Anna Cabalino, Sandro De Paoli, Simone Colombari, Paolo Giovannucci, Stefano Messina, Cristiana Cornelio.

7'raduzione di Filippo Ottoni Stene di Bruro Carofolo Regia di Attilio Corsini

Adattamento di Attilio Corsini Musiche di Arturo Annecthino

k TUTTI GU AMANTI DEL CINEMA. E n t r a r e a l MIGNON o a l GREENWIGN; g r a z i e a l'Unità, costa meno. Presentandovi alla biglietteria con questo tagliando Sabato 3 Dicembre il biglietto di ingresso costerà solo

L. 9.000 •(GREENWICH

sala 1 e 3)

U riduzione vale solo nel giorno Indicato dal itglitado CENT'ANNI DI CINEMA

*

Ir

*

Sabato 3 dicembre 1994 i di Roma l'Unità pagina 27

Acadomy Hall v Stamira, 5 Tel. 442 377.78 Or. 1530-1750

2010-22.30

L. 1,0.000,

Admlral p. Verbano, 5 Tel 854.1195 Or 15.30.18.00

20.10-2230

L. 12.000

.Ila».. iL&^HJULÌi%A^KSi£!«aiu<9Ì££. LospaolsJrsta diLUosa,conSStallone.S.Stone(Usal994) • Sly e un esperto in esplosivi, dharon ha I artiglieria nella Qtarrettiera Dovrebbero vendicarsi di un clan mafioso Ma a pagare II conto sono s' i spettatori.

Az ione *

di S. Rubini, con S RubinLM Buy (Italia, 94) • Donna manager insidia un dipendente. Il tutto In una casa editrice molto •berlusconiana». Lui non ci sta. Poi ci sta (torse).Flnalelleto .

C o m m e d i a ir

Adriano . p. Cavour. 22 di Q Tarantino, coni Travolta (Usa, 94) • Tel. 32VI89B Tre storie che si Incrociano nelle vie di Los Angeles:

1555 " 1 " ' 3 0 gangster tonti, pugil i suonati, pupe disponibil i, violenza e Z Z ' 3 Q " risate [ma sempre al sangue). V.M. 18.2h 25'

L .12 .000 .?»'.l. r. l.c.<?**

Alcazar ' v. M Del Val, 14 Tel. 588.0099 Or. 16.10-18.15

20 20'-22.30 L.12.000

Ambaosade

di M. Newell, con H. Crani. McDowell (CB1994) • Ma che strana e la vita. E che strano è l'amore. Lui e lei si Incontrano sempre • soltanto a certe ricorrenze. Un gior­no si conteasanno l'amore eterno. .

. ^ . C o m m e d i a * * *

l l r s l a o n a

v. Accademia Agiati, 57 diW. Disney (Usa'94) • ' Tel. 540.8901 ii piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esil io

lì SS " 15'SÌ «n.» d'ai perfido zio. che ha ucciso il sovrano In carica. A w e n . 1B.40 - 20.30 • 22.30 , u r e disneyane P'ù cupe del solito. Bellissimo. Ih30'

L.12.000. . ; C a r t o o n * * *

America v. N. del Grande, 6 Tel 581.8168 Or. 16.00-18.10

2020-22.30

L 10.000

di P. Marshall, con 0. De Vito. C. Htna (Usa 1994) • Pubblicitario senza lavoro si dà all'insegnamento. In un campo di marine». Con l'aiuto di Shakespeare trasforme­rà un gruppo di uomini veri in veri uomini.

C o m m e d i a * *

Aitatoti v. Cicerone. 19 Tel. 321.258 Or. 15.30-17.45

2010-22.30

L 12.000

diS Rubini, con X Rubini. M Buy (Italia, '94) • ' Donna manager insidia un dipendente. Il tutto In una casa editrice molto •berlusconiana-. Lui non ci sta. Poi ci sta (torse). Finale lieto. •• ,.

C o m m e d i a *

Astra v.leJonio, 225 ' Tel. 8172297 Or. 16.00-18.10

20.20-22.30

L 1 0 . 0 0 0 . . . .

di H Benigni, con R Benigni. N. Braxhi (Ila/Fra I994) • £ lui o non è lui II maniaco sessuale ricercato dalla poli­zia? Non e lui. Anche perche lui ha soltanto del sani appe­titi sessuali. Benigni colpisce ancora. E lascia il segno

C o m m e d i a * *

Atlantic II v Tuscolana. 745 ' . di W. Disney (Usa V4) • Tal. 761.0656 li piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio ° r ' lSS2'15s¥/, •»,.«, dal perfido i l o , che ha ucciso II sovrano In carica. A w e n -

18.40 - 20.30 • H.30 t u r , disneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1 h30' (..,12.000, S M S 0 . ? . * . * * .

Augusti» 1 l a «Ignora a m m a n a t i m i -e.V.Emanuele,203 iilWaKrs.conK.Tamer(Usa.'94) • Tel. 687.5455 • Che tare se mamma * un'assassina. Anzi, una serial-kll-0 r ' ! £ ' : £ • IS'25 ' « r c n e stermina tutti coloro che le danno minimamente

20.30-22.30 • tas l ld lo?Se*un«lmdlJohnWaters , l 'un icaer !dere. L,12.00p.Jar lacondJ, Commed ia * *

Augustus2 -e V. Emanuele. 203 Tel. 687.5455 _ Or. 1630

19.45-22.30 ' L.12.000,' .

Barberini i Barberini. 52

el. 482.7707 Or. 15.30-17.50

20.05-22.30

l_ 12.000 . ' - - . /

•vUtoklnQ

?; di R. Benigni, con R Benigni, N Braschi (Ila/Fra I994) • . . E lui o non è lui II maniaco sessuale ricercato dalla poli­

zia? Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali. Benigni colpisce ancora. E lascia II sagno

C o m m e d i a * *

Barberina • p. Barberini. 52 Tel . 482 7707 Or. :?no-18.10 '

2 0 . 2 0 - t t - » ,

L 12.000

Quattro matrimoni o un funerale diM.Newell.conH.Crant.AMcDowell(CBI994) • Ma che strana e la vita. E che strano 6 l'amore. Lui e lei si Incontrano sempre e soltanto a certe ricorrenze. Un gior­no s i contessanno l'amore eterno.

*" - C o m m e d i a * * *

Barberini 3 p. Barberini. 52 Tel. 482.7707 Or. 16.00-18.15

20.30-22.30

L. 12.000

dilDeBant,conKl«xucr(lka'94) • Sull'autobus c'è una bomba. Se rautobus corro a meno di 50 miglia all 'ora, esplode. Alla guida CO Keanu Reeves Tutt'lntorno c'è Los Angeles. Un tilmone.

A v v e n t u r a * *

Capitol - I l re leone .,. v. G. Sacconi. 39 di W. Disney (Usa '94) -Tel. 393.260 , i l piccolo leoncino erede al trono viene costretto all'esilio

35'2S ' I S ' S ™ •*, dal Perfido zio, che ha ucciso II sovrano In carica. Avven-18,40 • 20.30 - 22.30 turedlsneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1h30'

L. 12.000 ' C a r t o o n * * *

Capranlca

?. Capranlca, 101 el. 6

Uro leone • diW Disney (Usa'94) •

1.6792465 . Il p iccololeonclnoeredealtronovlenecostret toal l 'esl l lo 0 r ' 15 SS " 15'SS oo ** d»1 Perfido zio. che h i ucciso II sovrano In carica. Avven-

18.40 • 20.30 - 22.30 t u r e ctlsneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1h30' L.,12.000, C e r t p o n * * *

Capranlchetta

?. Montecitorio, 125 el. 679 6957

Or. 18.00-18.10 -, ' 20.20-22.30 -

t...1.2.pOp.(arla.epnd.O,

di E. Rochant, con Y. Aitai, H. Cirardot (Francia 1994) • • Il suo sogno è diventare agente del Mossad, il servizio se* greto Israeliano. CI riesce. Peggio per lui. E per noi. Ope­ra seconda di un autore che prometteva bene.

D r a m m a t i c o *

Clak l v. Cassia. 694 Tel. 33251607 , , Or 15.00 • 16.50 '

18.40-20.30-22.30

L. 12.000

Uro leene •• diW.Daney(Usa'94) • Il piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio dal pertico zio, che ha ucciso II sovrano In carica. Avven­ture disneyane più cupe del sol Ito. Bellissimo. 1h30"

Car toon * * *

Ciak 2 -v. Cassia. 694 Tel. 33251607 Or. 15.00-17.30

20.00-22.30 L.12.000

Cola di Rienzo p. Cola di Rlonzo. 68 Tel 3235693 Or 15.45-1810

20.20-22.30

L.12.000

ForreetQump . diR. Zcmeckrs, con T. Hanle (Usa 94) • Idiota di genio diventa una star nell 'America degli anni Sessanta/Settanta Incarnando II sogno di ogni statuniten-se. Viaggio nella coscienza ferita dei paese. 2h 15' N.V.

D r a m m a t i c o * * *

''i'i'ooiooo'" di A. Kehishian, con l Pesa. P. Dempscy (Usa 1994) • ' Il barbone ha un sogno: prendere la laurea. Ma in Usa, do­ve vai se la palanca non ce l'hai? E lui allora ruba la tesi di un ricco tiglio di papa. Finirà ad Harvard.

C o m m e d i a * *

Eden v. Cola di Rienzo, 74 Tel. 36162449 Or. 16.00-1800

20.10-2230

L.12.000

di M Newell, con H. Crani. AMcDowell (CB1994) • ' Ma che strana è la vita. E che strano è l'amore. Lui e lei si incontrano sempre e soltanto a certe ricorrenze Un gior­no al contessanno l 'amore

C o m m e d i a * * *

Embassy v Stoppanl, 7 Tel. 8070245 Or, 1645

19.30-22.30

L .12 .000

ForroetQumn diR.Zemeckrs, con T. Hanks (Usa 94) • Idiota di genio diventa una star nell 'America degli anni Sessanta/Settanta Incarnando il sogno di ogni statuniten­se. Viaggio nella coscienza ferita del paese. 2h 15' N.V.

D r a m m a t i c o * * *

Empire -v.le R. Margherita. 29 Tel. 8417719 Or. 15.00-16,50

18 40-20.30-22.30

L. 12.00p.jar;a cona.)

Uro diWDisney(UsaW) • Il piccolo leoncino erade al trono viene costretto all 'esilio dal perfido zio, che ha ucciso il sovrano In carica. A w e n * ture disneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1h30'

Car toon * * *

Empire 2 -v.le Esercito, 44 Tel 5010652 Or. 15.00.16.50

18.40-20.30-22.30

L 12.000 '

di W. Disney (Usa '94) • Il piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio dal perfido zio, che ha ucciso il sovrano In carica. Avven­ture disneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1h30'

Car toon * * *

Etolle

?. In Lucina, 41 SI. 6876125

Or. 15 30-17.50 20.10-2230

di P Marshall, con D. De Vito, C. Hines (Usa 1994) • Pubblicitario senza lavoro si dà all'Insegnamento. In un campo di marinea. Con l'aiuto di Shakespeare trasforme­rà un gruppodl uomini veri In veri uomini.

L. 12.000 (ar ia cond.J. C o m m e d i a * * rÈ&à^iii<ww'ìWw>ilffl"wiw^ % C R I T I C A P U B B L I C O ?< ; m e d i o c r e * <r f. B b u o n o * * <rtt .« rt o t t i m o * * • -trtrtt ; |

- — i m m t m m m i u m i a m m m x s ì i

Eurclne v Uszl.32 Tel 5910986 Or 1515-17.40

20 05-22.30 L. 12.000

di R Bcraijm, con R Bcraijni, N Brasali (Ita'Fra 1994) • E lui o non è lui II maniaco sessuale ricercato dalla poli­zia? Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto del sani appe­titi sessuali Benigni colpisce ancora E lascia il segno

Commed ia * *

Europa l «tettatoti e Italia, 10? ii) M Poirt, coni Reno, C. Clauer (Trancici 1993) • Tel. 44249760 Dal Medioevo, il signorotto di campagna, viene catapulta-

i n ' l n ' w T n lonel la«DouceFrance-d ioggi .Chepropr iodolcenoné I zo. jo-22.30 viaggiatori del tempo colpiscono ancora Senza fantasia

L. 12.000 Commed ia *

Excelslor III B. Vergine Carmelo, 2 di W Disney (Usa'94) • Tel 5292296 II piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio

Io SS "15 SS „ , „ dal perfido zio, che ha ucciso il sovrano In carica Avven­ta 40 • 20.30 • 22 30 , u r e oisneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1H30'

L. 12.000 Car toon * * *

Farnese Campo de' fiori. 56 Tel 6864395 Or. 16.40-1835

20.30-22.30

L . 10.000

P r t e o l n a , l a r e g i n a d e l d e s e r t o

di S H/ioM, con T Stamp (Australia X J • Un musical on the road nel deserto australiano Atipico? Come no Tanto più che le stelle del varietà sono due gay e un trans di mezz'età. Colonna sonora da urlo. N.V. 1h 40'

M u s i c a l * *

Fiamma Uno v. Blssolati. 47 Tel. 4827100 Or. 16.45

1945-22.30 '

L.,12.000

Fiamma Due v. Bissolatl. 47 Tel. 4827100 Or. 15.00-17.30

20.0-22.30

L. 12.000

F o r r o s t O u m p

di R. Zeniedas. con T Hanks (Usa 94) • Idiota di genio diventa una star nell'America degli anni Sessanta/Settanta Incarnando II sogno di ogni statuniten­se. Viaggio nella coscienza ferita dal paese. 2h 15' N.V.

Drammat i co * * *

Vive l'i di T Mingbang. con Y. Kuei-Mei (Taiwan, 1994) • Tre solitudini s i incontrano sullo sfondo di una Talpei tr i ­ste e desolata. Lui, lei e II terzo incomodo. Ma 11 triangolo vi sorprenderà. Mezzo Leone d'oro a Venezia 94 N.V.

Drammat i co * * *

Garden . v le Trastevere, 246 Tel 5812848 Or. 1545-1810 . 20.20-2200

L .12 .000

I I

di R Benigni, con R Benigni, N. Braschi (Ita'Fra 1994) • E lui o non è lui li maniaco sessuale ricercalo dalla poli­zia? Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali Benigni colpisce ancora. E lascia il segno

C o m m e d i a * *

Gioiello v, Nomentana, 43 Tel. 44250299 Or. 15.30-18.00

20.15-22.30

L, .1,0.000

Giulio Cesare 1 v le G Cesare, 259 Tel. 39720795 Or. 16 30

1930-22.30

L. 12.000

Lamerfea di C Amelio, con E. Lo Verso, M Placido (Iia94) • Due maneggioni Italiani nell'Albania post-comunista. Fi­niranno male. Con la scusa di parlare degli albanesi. Amelio ci ricorda come eravamo e come slamo diventati.

D r a m m a t i c o * * *

ForrostOump diR Zcmcckts. con T Hanhs (Uba "94j . Idiota di genio diventa una star nell 'America degli anni Sessanta/Settanta Incarnando il sogno di ogni statuniten­se. Viaggio nella coscienza tenta de! paese 2h 15' N V

Drammat ico * * *

Giulio Cesare 2 v le G Cesare, 259 Tel. 39720795 Or. 15.00-17.30

20.00-22.30

L..1.2.0O0.

Giulio Cesare 3 v le G Cesare. 259 Tel 39720795 Or 1500-17.30

2000-22.30

L.,12.000

Golden v Taranto, 36 Tel. 70496602 Or. 16.00

19.30-22.30

L..1.0..0O0,....,'

Greenwlch 1 v Bodoni. 59 Tel 5745825 Or. 1600-1810

20.20-22.30

L. 12.000

II diR. Benigni, con R Benigni. N Braschi (Ita/Fra I994) • E lui o non è lui II maniaco sessuale ricercato dalla poli­zia' ' Non è lui Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali. Benigni colpisce ancora. E lascia il segno

cofr.rcedjs.*.*. I visitatori diJ M Patri, coni RenofC Claoier (Francia I993) '• Dal Medioevo, Il signorotto di campagna, viene catapulta­to nella -Douce Frante- di oggi. Che proprio dolce non è I viaggiatori del tempo colpiscono ancora. Senza lantasia

. C o m m e d i a *

P u l p F l o t l o n

diQ. Tarantino, coni Travolta (Usa, 94) -Tre storie che s i Incrociano nelle vie di Los Angeles: gangster tonti, pugili suonati, pupe disponibili, violenza e risate (ma sempre al sangue). V M. 18 2h 25'

. S a t i r i c o , * *

P r i m a d e l l a p i o g g i a • di M Manchevskl, con LMilevska. C Colin (Maced, 94) • La guerra in Macedonia in t-e episodi della vita di un loto-grato. Amore, morte e poesia Leone d'oro alla Mostra di Venezia. Una bella sorpresa.

Orar m a t i c o * * *

Greenwlch 2 v. Bodonl 19 Tel 5745825 Or. 16.30-1830

2030-22.30

L. 12.000

Kltenon di Y.Monla.conA.KavMhara (Giappone. I994) • • Orfanella giapponese va a vivere con un ragazzo e la ma­dre di lui. Che si rivela un padre. Dal best-seller di Bana­na Yoshlmoto: ma II l ibro era un'altra cosa. N.V.

D r a m m a t i c o * *

HolWay I go B Marcello. 1 Tel 8548326 Or. 15.30-17 50

20.05-22.30

L. ,1.2.000, (ar ia cond j ,

Induno v G. Induno, 1 Tel 5812495 Or 15 30-17 50

20 05-22.30

L. 10.000

I l postino di M Radlord-M Traisi, con M Troni. P Noiret (Ita 94) • Avere una bicicletta pud cambiare il destino Ma conosce­re un grande poeta cambia sicuramente la vita Ovvero la storia di Neruda e del suo portalettere personale.

D rammat i co * *

Assassini nati di 0 Stoni; con W Harrelson.J Lewis (Una 94) • Le gesta di Mlckey e Mallory. Violenza gratuita, romanti­cismo, talk-show aplatter e cadaveri a volontà. Un fi lm-Clip a ritmi vorticosi. Per discutere V M 14 2h

D r a m m a t i c o , * * * ,

King v. Fogliano, 37 Tel 86206732 Or 15 15-17.40

20 05-22 30

L..1.2.0O0.

Madison 1 v. Chlabrera, 121 Tel. 5417926 Or 15.00-16 50

18,40-20.30-22 30

L. 10.000

II diR. Bernini, conR Benigni, N Bruschi (Ila/Fra 1994) • E lui o non è lui i l maniaco sessuale ricercato dalla poli­rla'5 Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali Benigni colpisce ancora E lascia II segno

Commed ia . * *

The Fllntstones di B Levont, coni Goodman (Usa 94) • Il celebre fumetto degli «Antenati* diventa un ttlm. Ma se avete più di 10 anni probabilmente non vi divertirete Per I bambini, ci sono Fred, Barny e tutta Bedrock da godere.

C o m m e d i a * *

Madison 2 v Chlabrera, 121 Tel 5417926 Or 1600-18.10

20.20-22.30

L. 10.000

I I

di R Bernini, con R Benigni, ,V Brasdn (Ita'Fra 1994) • E lui o non e lui il maniaco sessuale ricercato dalie poli­z ia7 Non è lui Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali Benigni colpisce ancora. E lascia il segno

C o m m e d i a * *

Madison 3 v Chlabrera, 121 Tel. 5417926 Or. 1500-17.30

20.00-22 30

L. 10.000

TruoUos dr./ Cameron.conA.Schwarzeneggcr.JLCurtis(Usa94) • Terroristi di tutto il mondo, tremate E In arrivo Schwarzy, il superagente. Tanto super da tenere nascosta la sua identità perfino alla moglie Vitaminico

Az ione * *

Madison 4 v. Chlabrera, 121 Tel 5417926 Or. 16.00-18.10

20.20-22.30

L. 10.000.

Maestoso 1 v Appia Nuova, 176 Tel 786086 Or 16 30

19 30-22.30

L .12 .000

di J DeBont. con K Reeves (Uso '94) • Sull'autobus c'è una bomba. Se l'autobus corre a meno di 50 miglia all 'ora, esplode. Alla guida c'è Keanu Reeves. Tutt'lntorno c'è Los Angeles Un (limone

^yx0!?!0/?.** ForrostOump -di R Zemeckis, con T Hanks (Usa '94) • Idiota di genio diventa una star nell'America degli anni Sessanta/Settanta incarnando II sogno di ogni statuniten­se Viaggio nella coscienza ferita del paese. 2h 15' N.V.

Drammat i co * * *

Maestoso 2 v. Appia Nuova, 176 Tel 786086 Or. 15.00-17 30

20.00-22.30

L. 1,2.000,

Maestoso 3 v Appia Nuova, 176 Tel. 786086 Or. 15 00-17.30

20 00-22.30 L.,12.000

Maestoso 4 v. Appia Nuova, 176 Tel. 786086 Or 15 00-17.30 '

2000-22 30

L, 12.000

Majestlc -v. S. Apostoli, 20 Tel. 6794908 Or. 16.00-18,30

20.30-22.30

L .12 .000

Q u a t t r o m a t r i m o n i o u n t i m o r a t a

di.M Neuxll.conH Crani, AMcDowcll(CB 1994) • • Ma che strana è la vita. E che strano è l'amore. Lui e lei si incontrano sempre e soltanto a certe ricorrenze Un gior­no si contessanno l'amore eterno.

. C o m m e d i a * * *

I l mostro di R Benigni, con R Beniqm. N. Bruschi (Ila/Fra 1994) • E lui o non è lui II maniaco sessuale ricercato dalla poli­z ia7 Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali. Benigni colpisce ancora E lascia II segno

C o m m e d i a * *

• visitatori di) M Poire, coni Rtna, C Claoier (Francia 1993) • > Dal Medioevo, il signorotto di campagna, viene catapulta­to nolla «Douce Franca» di oggi. Che proprio dolce non è. I viaggiatori del tempo colpiscono ancora. Senza fantasia.

Commed ia *

Colpo di

Greenwlch 3 v. Bodonl, 59 Tel, 5745825 ' Or. 16.00-18.10

2020-22.30

L. 12.000

Fragola o cioccolato • di T CutierrezAleaelC Tabio (Cuba V3) • Code nei cinema di Cuba In nome della riscoperta tolle­ranza sessuale. Anche un militante comunista e un omo* sessuale possono diventare amici. N.V. Ih40 '

Commed ia * *

Gregory - - Uro v, Creparlo VII, 180 . di W. Disney (Usa '94) • • ' Tel. 6380600 li piccolo leoncino erede al trono viene costretto all'esilio 0 r ' IS 'SS ' iSsS « » . - . dal perfido zio, che ha ucciso II sovrano In carica. A w e n .

18,40 • 20.30 - 22 30 l u r e disneyane più cupe del solito. Bellissimo. 1 h30' L^.12..0Op.(arla.condJ. C a r t o o n * * *

Metropolitan v del Corso, 7 Tel 3200933 Or 1515-17.40

20.05-2230 •

L. 12.000

Mignon v. Viterbo, 121 Tel. 8559493 Or. 16 00-18.10

20.20-22.30

L. 12.000

I I di R Benigni, con R Benigni, N Brasdn (Ita/Fra I994) • E lui o non è lui il maniaco sessuale ricercato dalla poli­z ia7 Non è lui. Anche perchè lui ha soltanto dei sani appe­titi sessuali Benigni colpisce ancora E lascia II segno

C o m m e d i a . * *

Prima della pioggia v- ' diMMunchevski.eonLMilevska,G.Colin(Maced, '94) • La guerra in Macedonia in tre episodi della vita di un foto­grato Amore, morte e poesia. Leone d'oro alla Mostra di Venezia. Una bella sorpresa.,

D rammat i co * * *

Multiplex Savoy 3 l l O o t o d e di A Kenishian. con) Pesa. P Dempvt ( Usa 1994) • Il barbone ha un sogno' prendere la laurea Ma in Usa, do­ve vai se la palanca non ce l 'hai7 E lui allora ruba la tesi di un ricco tiglio di papà Finirà ad Harvard

Commed ia * *

Bergamo, 17/25 Tel. 8541498 Or. 15 45-18.00

2010-22.30

L .12 .000

New York v Cave. 36 Tel 7810271 Or. 16 00-18.10

20 20-22.30

L. 10.000

M o z z o p r o f o s s o r e t r a 1 m a r i n o s

di P Marshall, con D De Vito, C Hines (Usa 1994) • Pubblicitario senza lavoro si dà all'insegnamento In un campo di marines Con l'aiuto di Shakespeare trasforme­rà un gruppo di uomini veri In veri uomini

Commedia * *

Nuovo Sacher Igo Ascianghl, 1 Tel 5818116 Or 16.30- 1B.30

20.30-22.30

L. 10.000

di A Kiarostami, con H Sabian (Iran "94) • Un giorno in pretura a Teheran Tra finzione e realtà, le di­savventure di una famiglia bene, di un sedicente regista e di un giudice comprensivo N V

D o c u m e n t a n o * *

Paris v M Grecia. 112 Tel. 7596568 Or 15.00-16 50

1B 40 -20.30 -22.30

L .12 .000

Urei diW Disney (Usa 94) • Il piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio dal perfido zio, che ha ucciso II sovrano in canea Avven­ture disneyane più cupe del solito Bellissimo IMO'

Car toon * * *

Quirinale v. Nazionale, 190 Tel. 4882653 Or. 15 30-17.50

20.10-22 30 L,,1.2.000,;arla.condJ.

Qulrtnetta v Minghettl.4 Tel 6790012 Or. 15 00-16.50

1840-20.30-22.30

L .12.000

I l ootore della netto di R Rush con B Willis. J March (Usa 94j • Willis, psicoanalista traumatizzato, si ritrova a gestire un gruppo di psicotici tra cui si annida un misterioso assassi­no. Ossessioni di serie Z emolto sesso N V

G i a l l o *

Nlghtjnaro boforo Chrlstmas diTBurton(Usa 1994) • Nella città di Halloween, mister Jack si è messo in mente di conquistare la vicina città di Babbo Natale Da un'idea di Tlm Buffon, un film visionano e affascinante

A n i m a z i o n e * * *

Raffaello Via Terni, 94 ' Tel. 7012719 Or 17.30-19.10

20.50-22.30

L. 10.000

O l * vola H flore magro di P Meyer. con atton non prolesstontstt IBelgio G0 ) • Minatori italiani nel Bonnage, primi anni '60 Mollo più di un documentarlo, «scongelato- dopo trent'anni (tu censu­rato dal governo belga). Da meditare N V

Documen tano * * *

Reale p Sonnlno, 7 Tel 5810234 Or 15 00-16.50

16.40-20.30-22.30

L.12.000

Urei di tv Disney (Usa'94) • Il piccolo leoncino erede al trono viene costretto all 'esilio dal perfido zio, che ha ucciso il sovrano in carica Avven­ture disneyane più cupe del solito Bellissimo 1h30'

Car toon * * *

Rialto v. IV Novembre, 156 Tel 6790763 Or.

1600-22.30

L. 10.000

dtH. Gould, coni Whalley-Kilmer, w Hurt (Usa I994) • La giurata è in pencolo Portar le cambiare idea le hanno rapito il figlio Ma al iat ine trionfa il piacere dell'onesta

D r a m m a t i c o * *

Rrtz v.le Somalia. 109 Tel. 86205683 Or. 16 00 -1810

20.20-22.30

L .12.000

Mozzo professore tra I marinos dlP Marshall.conD DeVito.C HmesfUsa I994) • Pubblicitario aenza lavoro si da all'Insegnamento In un campo di marines Con l'aiuto di Shakespeare trasforme­rà un gruppo di uomini veri in veri uomini

Commedia * *

Rivoli v Lombardia, 23 Tel. 4880883 Or 1510-17.30

2000-22.30

L .12.000

di RAttenborough, con A Hopkins, D Winger(Gb. '94) • Toccante love story tra un maturo scrittore inglese e una poetessa americana piena di temperamento Sullo sfondo la Oxford snobelngessatadegl! anni 50 N V

Sent imenta le * *

Multiplex Savoy 1 Quattro matrimoni o un tanaralo di M Newell, con H. Grani. A McDowell (CB 1994) • Ma che strana è la vita E che strano è l'amore Lui e lei si incontrano sempre e soltanto a certe ricorrenze. Un gior­no si contessanno l'amore eterno.

C o m m e d i a * * *

v Bergamo, 17/25 Tel. 8541498 Or. 15.30-17.50

20 00-22.30

L.12 .000

MurttplexSavoy2 i l v. Bergamo. 17/25 Tel. 8541498 Or. 15.30-17.50

20.10-22.30

di R Benigni, con R. Benigni. N Bruschi (Ita/Fra 1994) • E lui o non è lui il maniaco sessuale ricercato dalla poli­zia? Non è lui Anche perchè lui ha soltanto del sani appe­titi sessuali. Benigni colpisce ancora. E lascia II segno

Commod la * *

Rouge et Nolt v. Salarla. 31 , Tel 8554305 Or. 16.00-18.30

20.30-22.30 '

L. 1.2.000. ;.arla.condJ,

Royal - -v E Filiberto, 175 Tel. 70474549 Or 15.30-17 50

2005-22.30 - •

L..|2.000,Jaria,cond.)

diJ Waters,conK Turner(Usa '94) • Che fare se mamma è un'assassina Anzi, una serial-kil­ler che stermina tutti coloro che le danno minimamente fastidio? Se è un fi lm di John Waters. l'unica è ridere

C o m m e d i a * *

di L Uosa. conS Stallone. S Sione (Usa 1994) • Sly è un esperto In esplosivi Sharon ha l'artiglieria nella giarrettiera. Dovrebbero vendicarsi di un clan malioso Ma a pagare II conto sono gli spettatori

Az ione *

Sala Umberto v. della Mercede, 50 Tel. Or. 16.30 - 1 8 . 3 0 "

2030-22.30 '

L.12.000

di Y. Monta, con A Kawahara (Giappone. 90) • Orfanella giapponese va a vivere con un ragazzo e la ma* dre di lui. Che si rivela un padre Dal best-seller di Bana­na Yoshimoto.mal l l lbroeraun'a l t racosa N V 1h46'

Drammat i co * *

Universa! v. Bari. 18 Tel. 8831216 Or. 16 X

19.30-22.30

L .12 .000 -

di Q Tarantino, con) Travolto (Usa, "94j • Tre atorle che si Incrociano nelle vie di Los Angeles gangster tonti, pugili tuonat i , pupe disponibili, violenza e

. risate (ma sempre al sangue) V.M.18 2h25' S a t i r i c o * *

Vip ' . v. Galla e Sldama. 20 Tel. 86208806 Or. 16.30-18.30

20.25-22 30

L. 10.000

ili Mamme, con A Sorai (Russia'Francia V4) • Leningrado>Parlgl andata e ritorno. Basta una Imestra Satira sulla nuova Russia (o sulla vecchia Eurooa7) E c'è anche la love story, internazionale N V. 1 h 45'

C o m m e d i a * *

F U O R I

m^m^. A l b a n o FLORIDA Via Cavour, 13, Tel.9321339 Fer ras i Gump (15.3Ct22.30)

B r a c c i a n o VIRGILIO Via S. Negrott i . 44, Tel . 9987996 L. 12 000 Prestazione^ilraofdlnarja \'IWB.lfrW.2a-22.3p)

C a m p a g n a n o SPLENDOR H m o t t r o 1 1 ^ 1 . T : * y . ? : 4 W . ! - . * . 5 !

C o H o f o r r o ARISTON UNO Via Consolare Lat ina. Te l . 9700588

L. 6.000 Sa laCorbucc I : La ragazza di Cor t ina (15.45-18-20-22) Sala De Sica: Nlghtmara B e t o n Chrlttmans

, (15.45-18-20-22) Sala Fel l ln l : ch iuso Sala Leone: Mezzo protessore Ira I marines

(15.45-18-20-22) Sala RossoKinl: I l co lo re delle notte 15.45-18-20-22 SaiaTognazz i l l r e l e o n e (15.45-18-20-22 Sa !aV iscon t l :110a |ode t l . ? : * ? : . 1 . ! ^ ? ? !

VITTORIO VENETO Via Art ig ianato, 47. Tel . 9781015 L. 10.000

Sala Uno: I l mostro (15.45-18-20-22) Sala Due: V iaggio In Inghi l terra (15.45-18-20.15-22.30 Sala Tre: l y la lB tor l j " (16^l8 r20-22.15j

Frasoatl POLITEAMA Largo Panlzza. 5, Te l . 9420479 L. 12.000 S a l a U n o : l l r a l « o n * (15,30-17.15-19-20.40-22.30) Sala Due: Quattro mat r imon i e un lune ra le

(16-18.10-20.20-22.30) Sala Tre: Prestazione straordinaria

l1 fc1f t1Mp ;2f>22.30 j

SUPERCINEMAP.zadel Gesù, 9, Te l . 9420193 L.12.000

Hmoatro ' (15.3^17.5r>20,.,l.fr.22.3p)

G a n z a n o CYNTHIANUM Via le Mazzin i , 5, Te l . 9364484 L. 10.000 For raa tGump .(!.WI'?.?TÌ&?2',?S<

M o n t o r o t o n d o MANCINI Via G. Matteott i . 53, Tel . 9001888 L. 10.000 Pjijp, Act ion (1.?:?!?r.1?.-?fh??,.?fi!

NUOVO CINE Montero iondo Scalo. Tel.9060882 L. 10.000

Nlghtmare.Mora cMata iaa (ItVI6;20-22)

O s t i a SISTOViadelRomagnol i ,Te l .5610750 L 10.000 l i r a leone " (15.1&.17-1 &4*!».3ft . ,22.30!

SUPERQAV.Iedel laMar ina,44,Tel .5672528 L 10000 Lospeclallsta (l6-18.pM0.1.9;22.30J

T i v o l i GIUSEPPETTi P.zza Nlcodemi, 5. Te l . 0774/20087

L. 10 000 F o r r a i t G u m p - . \ ,( !B

:3£19.1S»22|

T r o v l g n a n o R o m a n o PALMA Via Gar ibald i . 100. Tei . 9999014 Fon-est G u m p (19-21.30)

•*a.iijii^"ii,!\rLirmi

A Z Z U R R O SCIP IONI Via degl i Sclpioni , 8 2 - T e l . 39737161

SALA LUMIERE: ' Il mos t ro di Dusseldorf d i Lang (16.00) Dest inoci ! Lang (18.00) Metropoli» di Lang (20.00) I l testamento dal dr. Mabuee d i Lang (22.00) • Sa laClap l in : Come l 'acqua par II c ioccolato di Arau (16.30-18.30-20.30-22.30) ingresso/ tessera L. 10.000

A Z Z U R R O M E U E S Via E, Faà di Bruno, 8 - Te l . 3721840

Sala Fol l imi L 'u l t imo metro di Trutfaut (18.30) Il posto delle fragole di Bergman (20.30) ' Jules e J l m d i Trutfaut (22.30) Sala Mei les: Riposo

F E O . ITAL. C I R C O U D E L C I N E M A Via Giano del la Bel la. 45 - T e l . 44235784

Lunedi : ' Rassegna «Michele Gandin lo spettacolo de l la realtà» O n c i , Il cerch io magico, Bambin i del sud. La p r ime parola, Un prob lema, Bambin i aut, La por ta aparta, Gl i esclusi, Rosanna di Michele Gandin (20.00) Ingrosso gratu i to

G R A U C O Via Perugia, 3 4 - T e l . 7824167

It inerari f i lm musicale Carotano napoletano di E. Giannini (19.00) Cinema europeo t ra immagine e racconti TheSnappe rd i S. Frears (21.15)

IL LABIRINTO Via Pompeo Magno, 27 - T e l . 3215283

SALA A: Insalala russa (16-17.40-19.20-21-22.45) S A L A B : Retrospett iva De Sica Padr i • Hgtl d i Montcel l i (17.00) I bambin i c i guardano di De Sica (20.45) Buong iorno Elefante di Franciol in i (22.30) Ingr. Intera giornata L. 8.000

POLITECNICO Via G.B, Tiepolo 13/a • Te l . 3227559

L a d r l d i c i n e m a d l P . N a t o l l

(17.15-19.00-20.45-22.30) (Ingr. L. 7.000)

ISTITUTO ^ L I C E g>j£>Jrja AS«ÌTTH (-(WF MA

NEMO

i giovani al

DICEMBRE Un. - 5 -Mar. 6

i film

IWIUCA dIG.AMUIO

MIGNON VIA VITERBO, 11

dal 17 OTTOBRE tutte le mattine alle ore 10.00

11111111 rVr Infonruirioril e prvruiia/tonl

PROMIDEA Via Alfredo Catalani, J l .O IWRom» Tel. 06/M200ZCA • 86200267 - 8 W 4 M

Mar.

Va*.

Scb.

Un. Mar.

M.r.

Glo.

Veli.

Sab.

Un. Mar.

Mcr.

7

9 10 <

12 13

H

15

16 17 19 20 21

SCMNDUR'S t u r ci s. smunto

HPOftfNOallMtADrOltD

SCHIHDUR'S LIST «S.SrltlHIG

Il POSTINO ó\m. UNO*V

PRIMA DELLA PIOGGIA J1M.MANCHEVSKI

SCHINDUK'S LIST Jis.sritiimo

PRIMA DtUA PIOGGIA di M. MANCHEVSKt

IL POSTIHO i\h\.mfom

UMIRICAdlCAMUio StNZA PILLI u u.vLimi

IL TORO H C MAIZACURATt

f i POSTINO ii M. RADF0BD

Glo. -22 UMCfflCatsiCAMUIO

&&z i k

K¥i

& '

11 &r,

•«?: *

He '.'tV V"

K W

r$

te*

W

5K

«SS &?,

Kf.. .

20124 MILANO Vu Folco Casati 32 Tel (02)67 04 810-44 Fox (02) 67 04 522

Con I Agenzia del quotidiano

«Venfanni dopo ritorno in Vietnam»

partenza 28 dicembre

2012« MILANO V a Fel 0 Cawt 32

Tel 02)C7O4 61O-« F*x (021 57 04 622

Con I Agenzia del quotidiano

Pechino, Xìan e i v i l laggi delloYunan

partenza il 24 dicembre

» *

Dopo l'obesità congenita gli scienziati scoprono i meccanismi che determinano il sesso

I geni perdono i segreti Ma l'adulterio non è scritto nel nostro Dna

ALBERTO( mo

I N QUESTE ULTIME settimane i media hanno comunicato i n-sutati di una sene di ricerche nel campo della genetica uma­na che sembrano fatti apposta

_ per suscitare una vasta eco nel! opinione pubblica si accavallano no­tizie disparate alcune allo stadio di teorie ed ipotesi di lavoro - come la supposta ongme genetica dell'adulterio da parte maschile o le radici genetiche dell'omo­sessualità - altre legate a ricerche di labo-ratono secondo cui sarebbe stato indivi­duato il gene dell obesità il gene che fa si che si nasca maschi anziché femmine, il gene dell alcolismo Alcune di queste no­tizie assecondano il senso comune o han­no un carattere liberatorio se tutto è scrit­to nei nostri geni che responsabilità han­no 1 maschi quando tradiscono7 Altre no­tizie invece lasciano Intrawedere un ideale futuro dove, con opportune mani­polazioni genetiche, ci libereremo di die­te e sbornie Altre infine, suggeriscono che, man mano che i biologi porteranno a termine il gran catalogo dei geni umani, > descrivendo tutto il genoma della nostra specie -sapremotutto sudinoL-ammirere.. mo il nostro identitat'gerteìico'e,ssrprern<r esattamente come siamo fatti, quale for­mula biochimica è alla base di me che

, scnvo e di te, lettore che leggi queste ri­ghe-

Che il programma intemazionale Ge­noma Umano che si propone di catalo­gare e descrivere tutti i nostri geni, rappre­senti un grande progetto, utile per com­prendere ed eventualmente curare alcune" malattie a base genetica è fuori di dubbio ma è anche vero che un progetto talmen­te impegnativo, all'ongine di forti compe­tizioni tra grandi gruppi di ncerca, nschia di favorire uno stillicidio di notizie parziali e spesso incerte in cui la scoperta di un gene che ha un ruolo importante in qual­che aspetto della fisiologia o della patolo­gia umana viene presentato come la sco­perta di un unico gene-solista che schiac­cia e annulla il resto degli altri geni «or­chestranti» Né si tiene conto del Fatto che esiste uno stretto intreccio tra geni e con­dizioni ambientali ad esempio può an­che esservi un gene che favorisce alcuni upi di malattie cardiache ma anche que­ste si manifestano in rapporto ad altri aspetti biologici di un determinato indivi­duo e soprattutto delle condizioni am­bientali la dieta il lavoro gli stress

A ACCANTO a questi aspetti ' più tecnici che fanno parte

di una cattiva divulgazione di cui sono in parte responsabili gli stessi ncercaton esistono anche delle ncadute più gè-

M nerali di queste notizie sull immagine del-1 uomo in quanto esse contribuiscono ad affermare un immagine eccessivamente deterministica della natura umana le-sclusiva attenzione verso la nostra costitu­zione genetica verso la nostra propensio­ne verso deficit e malattie può infatti ave­re le'fetto di polarizzarci su un unico aspetto dell uomo, su un determismo ge­netico totalizzante in cui 1 ambiente I e-ducazionc la cultura giocano un ruolo minoritario In un momento di cnsi qual è quello attuale la biologizzazione dell uo­mo può appanre come una confortante certezza un valore sicuro, una risposta ad ogni problema ma quest'ottica nschia anche di presentarci un uomo ideale dal punto di vista biologico cosicché ogni dif­ferenza può appanre come una patologia anziché far parte di quella vanabilità che invece costituisce uno dei valori dell uo­mo il frutto irripetibile delle interazioni tra natura e cultura , „

La biologia e la genetica moderne han­no meriti enormi sia dal punto di vista co­noscitivo che da quello delle loro ncadute terapeutiche ma proprio per questo moti­vo è opportuno che i ncercaton si renda­no conto che le notizie parcellan e le in­terpretazioni « teone che assecondano la fame di certezze dell'uomo della strada e le speranze dei malati sono un pessimo servizio anche perché finiscono per crea­re un polverone in cui non è facile distin­guere il vero dal falso il certo dall opina­bile

• Ancora notizie dalla ncerca genetica Solo ieri gli < scienziati della Rockfeller University dichiaravano di aver indiviouato il gene dell obesità mentre ncerche effettuate in Giappone portavano a formulare nuove ipotesi sull ongme della vita sulla Terra Oggi dagli Sta-

- ti Uniti una notizia che riguarda la differenziazione sessuale Michael Weiss dell Università di Chicago avrebbe infatti scoperto il meccanismo che presiede alla determinazione del sesso maschile L embnone , dotato di un cromosoma X e di uno Y cioè I embnone maschile si sviluppa per un mese e mezzo come se oovesse diventare una femmina Poi ali improvviso

Per la genetica è un vero boom di scoperte Ecco come si diventa maschi

PIETROGRECO A"PAG"NA"«

sul cromosoma Y scatta un •interruttore» il gene Sry Questo "interruttore sostiene Weiss non solo impar lisce I ordine ali embnone di formare testicoli e gli altri organi genitali maschili ma dà il via ad un altro «inter- _ ruttore» molecolare il gene Mis che ha il compito di ' cancellare tutti gli organi femminili che fino a quel momento si sono sviluppati Lo sviluppo dell embno­ne maschile è un processo estremamente complesso Cui partecipano con funzioni diverse molti geni Tra elialtn anche quel gene Dss presente sul cromosoma femminile X che come hanno mostrato nei mesi scor si alcune ricercamo italiane controlla lo sviluppo del­le ovaie

^v. * %$* « * ^

«Leader attenti

latv ingoierà»

H Greyhound non corre più O

RMAI È QUASI certo do­po 80 anni di corse per I America il levriero se ne va E con esso se ne an­

drà un pezzo importante della mitologia dell America non me­no significativo di Mickey Mouse o dell Empire State Building del­la Coca Cola o di John Waync Stiamo parlando della imminente chiusura per fallimento della Greyhound la compagnia di pullman (il cui simbolo è appun­to un greyhound un levriero in corsa) che per tutto il XX secolo ha collegato 1 America grazie a una fitta capillare ragnatela di iti­nerari e ad epici (e scomodi) viaggi che duravano anche deci­ne di ore di giorno o e di notte fi­no a raggiungere i punti più sper­duti del Grande Paese

Nata nel 1914 per iniziativa di un emigrato svedese la compa­gnia si limitò ali inizio ali esclusi-

FRANCESCO DRAGOSEI

vo trasporto (su una Hupmobilc a 7 posti) dei minatori nel Nord­est del Minnesota Poi presto s in­grandì ebbe vetture create appo­sitamente invase I intera nazione coi SJOI caratteristici torpedoni a costolature d acciaio orizzontale Nel 1939 Raymond Loewy forma il più grande designer che 1 Ame­rica abbia mai conosciuto (il «pa­dre» tanto per capirci dell ac­cendino Zippo e della bottiglietta della Coca Cola) fu chiamato a ndisegnare non solo la linea dei pullman ma anche il simbolo che secondo il presidente della compagnia «somigliava più a un razzo che a un levriero» Loewy disegnò il nuovo logo si narra so­lo dopo essersi fatto inviare dal-I Associazione Cinofili Americani una sene di foto del fatidico cane

La Greyhound crebbe e crebbe ancora fino ad avere quattromila

vetture in moto perpetuo per ogni parte d America con 322 milioni di miglia percorse ali anno Poi improvvisamente con gli anni Novanta il declino rovinoso Col­pa del progresso e della sempre più grande fame di rapidità E della guerra senza quartiere (e senza regulation) delle compa­gnie aeree nazionali che con le loro tariffe in feroce competizio­ne tra di loro hanno reso pateti­camente obsoleto e irrevocabil­mente fuori mercato il levriero appiedato

Ma dicevamo oltre a uccidere il levriero la guerra delle compa­gnie ucciderà dell altro SI perché il Greyhound è stato non solo un mezzo di trasporto ma anche un veicolo del mito Al pan dello sto-nco Conestoga wagon dei pionie­ri del cavallo del cowboy del

Modello T e della mobile home quel levriero in corsa e anch esso a poco a poco divenuto una me­tafora della aspirazione america­na al viaggio alla fuga allo spo­stamento e al rinnovamento con­tinuo che si trattasse dell esodo verso il West della mobilità sul la voro o delle rotte della fanta-scenza Non per niente su di esso son saliti oltre ai milioni di comu­ni mortali alcuni grandi viaggia­tori dell immaginano quali Clark Gable e Claudette Colbert (Ac cadde una notte) Manlvn Mon-roe (Bus Stop) il disperato Du-stin Hoffman di Un uomo da mar aapiede il «profeta. Sai Paradise di On the Road con il verbo cen­trifugo della cultura Beat

Con una di quelle ironie non infrequenti nella Stona il levriero è oggi fagocitato dalla stessa feb­bre di movimento e rapidità che lo aveva fatto nascere

Il padre dei «situazionisti»

È morto suicida Guy Debord Guy Debord, intellettuale francese, protagoni­sta dei movimenti degli anni Sessanta padre dell «Intellettuale situazionista» e autore del ce­lebre saggio «La società dello spettacolo» si è suicidato mercoledì scorso nella campagna francese Aveva 62 anni SIEGMUND CINZBERC A PAGINA 2

Intervista a Gregoretti

Il cinema del '68 Rassegna a Torino «Il cinema del '68» è il tema del convegno-ras­segna che si svolgerà a Tonno dal 7 al 12 d icem-bre Film, testimonianze, tavole rotonde, rela­zioni Sull'argomento sentiamo il parere di Ugo Gregoretti, che resoconto le lotte operaie con Apollon e Contratto ANSELMI AGOSTI A PAGINA 5

Alboreto lascia

Dopo 14 anni dà l'addio alla FI Quattordici anni ad una media superiore ai duecento oran, poco meno di duecento Gran premi, cinque vittorie, un titolo mondiale sfiora­to nel 1985, entusiasmi e molte delusioni A trentotto anni Michele Alboreto da 1 addio alla Formula 1 ROSSELLA DALLO A PAGINA 9

Da Pizzaballa a Baggio, fanno trentatre.

Lunedì 5 dicembre esce con l'Unità I trentatreesimo e ultimo album Panini.

Correte in edicola a prenotarlo insieme al raccoglitore.

FILOSOFIA BRUNO QRAVAONUOLO

Berlusconi È diventato : Re taumaturgo In grado di effettuare prodigi, tau-mata. Proprio come i «re taumatur­ghi» del medioevo francese. Che erano «unti dal signore» e perciò •santi». E dove stava la loro «santi­tà»? Stava nel «corpo», nella «mae­stà del corpo». Che a sua volta tra­sfigurava la nazione. Il corpo del sovrano era il nassunto mistico del popolo-nazione. Giustamente Bar­bara Spinelli, a proposito di certe uscite recenti del Cavaliere, ha par­lato di «pantano teologico». E di «metafisica democratica» (su La Stampa, del 28/11). Infatti teologia e appello plebiscitario si mescola­no da sempre nelle esperienze po­litiche europee. In quelle giacobi­ne e bonapartiste. E in quelle mo­derne, totalitarie. Idea cardine: un individuo, o un partito, che «incar­ni» visibilmente la volontà popola­re, lo spirito del popolo, oppure la coscienza di classe. L'«incamazio-ne» diviene allora una remora for­midabile contro gli «eversori». Ne fa dei «nemici». Qui, non a caso, ger­moglia il «decisionismo. Sul tronco di una concezione romantica del­l'Autorità. Arricchita dai sussulti del demos. Come accade in Cari Sch­mitt. Ad esempio nei saggi degli anni trenta dedicati a La dittatura (Laterza, 1974). Naturalmente, ve­nendo alla prosa quotidiana, la pretesa plebiscitaria del Cavaliere non ha alcun fondamento. È stato eletto premier per via indiretta. In una coalizione parlamentare tra­ballante. E il 21% alle politiche non e «unzione del Signore», e neppure del «popolo sovrano». Nondimeno parla chiaro il linguaggio carisma­tico del «leader». Svela l'indole del suo immaginario politico. -, • •

Arruolato anche lui Arruolato da Berlusconi, e poi da Alessandro Meluzzì. Come eroe eponimo di Forza Italia. Probabil­mente anche sulla scorta di un vec­chio equivoco, accreditato niente­meno che da Benedetto Croce. Nella sua Storia del Regno dì Napo­li (Laterza). E che diceva Croce? Diceva che Tommaso Aniello, pe­scivendolo, era poco più che un «lazzarone». Esponente di una cie­ca rivolta plebea, sullo sfondo di un sussulto antispagnolo. Forse il Cavaliere, che parlava a Napoli, avrà scoperto il fascino di sentirsi vittima sacrificale. Un «rivoltoso» in­genuo e puro. Minacciato dalle tra­me dei «poteri». Lui che, oltre al-!'«unzione» del Signore, vuole aver dalla sua anche ia rabbia della «gente». E invece mai simbolo fu cosi mal scello. Perchè Masaniello era in lotta contro i baroni, contro i privilegi fiscali e i monopoli feuda­li. E voleva una «rappresentanza» larga, all'ombra della monarchia. Con il popolo in grado di fronteg­giare lesopcrchienedei nobili. Ma­saniello, come aveva intuito Spino­za, fu un riformatore. Non un buon «lazzaro». E neanche un selvaggio obiettore fiscale. Ma ecco sul tema due bei libri di Rosario Villari: La ri­volta antispagnola; Per il Re o per la Pntria. La fedeltà nel 600 (Laterza, 1968,1994). „, .v ... -• •

lr0..S*?.!n.!nl0.„.. Anche loro • hanno l'anima O quantomeno hanno la «persona­lità». Oranghi e scimpanzè, infatti, sono in grado di mentire, di simu­lare. E hanno un'intelligenza pari a quella di un bambino tra i due e i tre anni. Sanno «sdoppiarsi», e co­municare. Insomma interagiscono come «persone». Non ci credete? Leggete allora // progetto grande scimmia, a cura di Paola Cavallerie Peter Singer (Theoria, pp. 373, L 48.000). E un serio tentativo di combinare etologia ed etica. C'è anche una «dichiarazione solenne» sui diritti dei grandi antropoidi. -,

?i **?!i..:.:.:.:..:.....: Bacchettate & bacchettoni Un «miniblob» spiritoso. Ce lo dedi­ca nel suo Parolaio Pierluigi Batti­sta, detto «Pigi» -, {La Stampa, 28/11). Avevamo scritto, sabato scorso: «colpisce ancora, il vecchio Norby», affibbiando a Noberto Bobbio un nomignolo improprio. E cosi Battista, per contrappasso, ci chiama «Gravy (evocando goliar­dicamente anche «Max D'Alema» e «Tony Gramsci»), Niente male, la boutade! Eppure, sotto sotto, è Iro­nia un po' bacchettona quella del discolo «Pigi». Amabile bon ton da vecchie zie. La cui moralina bisbi­glia: «gioca coi fanti, e lascia stare I santi...». Quel «Norby» scherzoso e di maniera (sulla scia di «Gorby») «significava» solo che Bobbio è "or­mai un autore di culto. Un severo maestro capace di diventare best­seller. E «talismano» familiare a cui ricorrere nella Babele delle teorie democratiche. Che l'illustre studio­so ci perdoni l'affettuosa licenza. Nonostante i soprassalti di «Pigi». •

IL PERSONAGGIO. Nuovo romanzo e nuova traduzione per il grande autore belga

• Quasi mai ci sono bambini nei romanzi di Simenon. Li si sente giocare al piano di sopra, o rincor­rersi dietro una delle tante porte cui va a bussare il commissario Maigret nel corso delle sue inchie­ste, ma non li si vede mai. Tutt'al più potranno sbirciare dal corri­doio, ma subito una madre esa­sperata, o troppo stanca, o troppo allegra, gli ordinerà perentoria- , mente di smetterla e tornare a gio­care di là, dove non li vedremo più. Non c'è posto per loro nel mondo di Simenon, che 6 fatto di anime cementificatc, colte puntualmente al punto di non ritomo di un'esi­stenza che da parecchio tempo or­mai va per conto suo, incontrolla­ta. L'infanzia è potenzialità, contie­ne in sé tutto quello che un uomo può essere e diventare. E invece la prosa di Simenon è fatta solo di ciò che si è, e spesso peggio, di tutto ciò che non si è più.

Quelle donne sfatte i Le donne che lui dipinge sono per la gran parte sfatte, svivono nelle loro ciabatte e nelle vesta-gliette stinte. Vengono da mairi- ' moni scialbi, da aclulterii umilianti, da sogni caduti uno per uno che non hanno lasciato dietro di loro neanche la nostalgia, solo una fredda consapevolezza. E quanto agli uomini, ce n'è un intero mu­seo. Un museo vivente, di storie di adesso, ma messe fuori gioco da una serie di sbagli che stronche­rebbe le gambe a un gigante. È co­si il mondo di Simenon, fatto di una diversità sempre uguale, di un movimento falso. Sonò rancori si­lenziosi che vivono dentro paltò sciupati, umiliazioni tenute nasco­ste nelle borse di pelle ormai rugo­sa, e consapevolezze arrochite dal troppo fumo o dalle troppe notti passate da soli, a camminare per le strade deserte di Parigi, Questi per­sonaggi si ritrovano adesso anche-in due libri nuovi usciti da Adelphi: il romanzo // borgomastro di Pur-nes e il celebrerrimo Maigret del Porto delle nebbie ristampato in una nuova traduzione. , .

Per quanto un uomo possa fare e inventare una vita, il mondo poi se ne va secondo le sue regole eteme. Sembra che quando Sime­non cominciava un nuovo roman­zo (uno•qualsiasi degli oltre cin­quecento scritti nella sua camera) partiva dai nomi. Cercava sull'elen­co del telefono i nomi capaci di ispirargli dei caratteri e dei destini, quindi scriveva per ognuno una vi­ta. Era il nome a dargli l'idea. Fatto questo compilava dei cartoncini,. uno per ogni personaggio, sui qua­li riportava quanto aveva scritto, e li mischiava come si fa con le carte, creando cosi rapporti e conflitti, In quel mischiare si sublimava il sen­so di impotenza che sta alla base del realismo di Simenon, per il

Jean Gabln In una scena del film «Il porto delle nebbie» di Marcel Carnè Pais e Sarlaretli

Vìsita all'acquario Simenon

SANDRO ONOFRI

quale le esistenze umane sembra­no essere regolate dal rigirare a ca­so del destino (viene in mente il Belli: «E l'ommini accusi viveno ar monno / misticati pe mano de la sorte / che se li gira tutti in tonno in tonno»). E dalla stessa accettazio­ne della propria piccolezza deriva­va il carattere creaturale di tutti i suoi personaggi, dai grigi assassini • che Maigret arresta con la sua pe­santezza paterna, fino ai protago­nisti degli altri romanzi, tutti soli, compreso il folletto Kees Popinga (L'uomo che guardava pacare i treni) e lo straziante Jean di La ve­dova Couderc.

Anche la posizione di Simenon rispetto alla vicenda da raccontare è sempre la stessa: egli si intrufola nelle vite dei suoi personaggi, la­scia per un po' che continuino a vi­vere come sempre e poi, zitto zitto, gli piazza 11 una bomba. Che esplo­de in un flop patetico, spesso la­

gnoso. Si tratta semplicemente del­le solite vecchie cose e abitudini , che si affollano all'improvviso tutte • insieme e diventano insostenibili. Il delitto, sia nelle storie di Maigret sia nelle altre, arriva invariabilmen­te come l'unica soluzione possibile ' di una condizione di avvilimento e di conflitto di cui non è detto che I protagonisti siano responsabili. • Spesso si sono trovati aggrovigliati -negli eventi, spesso non hanno po­tuto fare diversamente, spesso • hanno cominciato a rotolare sulla vita senza rendersene conto e han­no aperto gli occhi quando ormai era troppo tardi, spesso capiscono di sbagliare ma non hanno la for­za, per troppo amore o troppa. paura, di tirarsi indietro. Molte vol­te quelle facce che si siedono 11, nell'ufficio fumoso di Maigret han­no l'aria sorpresa. E non perché , stanno recitando la parte degli in­nocenti, ma perché davvero non Georges Simenon

riescono a capacitarsi come sia ac­caduto che la loro vita, per anni. per decenni sempre la stessa, ab­bia potuto precipitare ali'improwi-so, quando proprio non se l'aspet­tavano più, quando anzi comincia­vano ad abituarsi e quasi ad affe­zionarsi al tornare metodico delle . stesse giornate. Come accade a Frank, il protagonista di La neveera sporca «Avrebbe giurato, il marte­dì, che i soliti clienti lo stessero aspettando, e ha avvertito un pic­colo brivido. Gli succede, adesso. Un bel giorno accadrà fatalmente qualcosa; che cosa precisamente e quando, non è prevedibile».

La bomba posta da Simenon consiste sempre in un evento im­provviso e inatteso che sconquassa il tranquillo ordine di vita: una de­cisione assolutamente illogica e li­beratoria, presa al fischiare di un treno che passa a trecento metri da casa (L'uomo che guardava passa­re i treni), o l'appanzione di un personaggio sconosciuto e everso­re, troppo pieno di storia {La vedo­va Couderc), un istinto altrettanto sconosciuto che si impossessa del­l'anima e non la lascia più, come una tenaglia (La neve era sporca), o la più semplice e avvolgente sto­ria d'amore (Lettera al mio giudi­ce). Comunque sia, gli uomini non

possono fare altro che sottostare all'evento. Da quel momento, da quando Simenon li incontra, non vivono che dentro il fatto. Lo scrit­tore osserva il loro disperato tenta­tivo di fuga e registra con precisio­ne i loro fallimenti, i primi segni di resa, fino all'abbandono. I romanzi di Simenon sono drammi, perchè infine ì rapporti si intessono delle psicologie dei personaggi che po­trebbero, in teoria, cambiare il cor­so della loro vita. Ma l'attenzione che lui pone verso la materialità dei sentimenti e l'animalità delle reazioni, pongono le situazioni de­scritte molto vicine alla tragedia. '

Un congegno mostruoso Che altro sono i suoi personaggi

se non animaletti persi in un con­gegno mostruoso, che nessuno rie­sce a conoscere e a governare? Di­ce: «La questione è di non cedere, non per principio, non per .salvare chicchessia e nemmeno per un punto d'onore, ma perché un gior­no, quando non ne sapeva neppu­re il motivo, ha deciso di non cede­re». Le descrizioni avvolgenti di Pa-ngi per le quali Simenon è giusta­mente cosi famoso, i suoi bistrot fumosi e caldi, i suoi lungoscnna un po' nebbiosi, sempre con qual­che figura di vecchio accovacciata li da una parte, e gli interni passati a cera, le portiere pettegole, gli im-piegatucci impauriti, sono gli ele­menti di un poema eterno i cui protagonisti sembrano essere capi­tati per caso sotto l'osservazione del narratore, il quale avrebbe po­tuto spostare l'attenzione su altri soggetti senza per questo cambia­re di una virgola la sua storia.

In realtà è proprio questo che Si­menon ha fatto. Ha di continuo spostato l'occhio ora su una figura ora su un'altra, a casaccio, mi­schiando le carte come veniva ve­niva, perché tanto una vita vale l'al­tra. Ha seguito semplicemente il suo istinto È per questo che Sime­non resta inimitabile. Perché è uno scrittore di istinto, non di ricerca. Lui va dove qualcosa di misterioso gli dice di andare, e trova puntual­mente la storia e l'epifania. Il guaio è questo, che l'istinto non si può imitare, o c'è o no. 1 suoi libri sono viaggi in una landa dove non c'è guida che tenga. Se non hai il na­so, tutti i sentiti! seminane uguali. Solo lui sa cogliere al volo quell'at­timo di vita che si tradurrà non tan­to nella morte, che in quanto tale non si può raccontare e dunque non interessa, ma nella non-vita che la precede. È quest'ultimo trat­to di strada che Simenon ha rac­contato in tutti i suoi libri, un falso piano che invece è una calma di­scesa. 1 suoi personaggi vivono nel­la libertà un po' anarchica di chi ormai ha preso il via e non si può fermare più.

Il celebre intellettuale francese, autore della «Società dello spettacolo», si è ucciso mercoledì

Suicida Debord, padre dei «situazionisti» • PARIGI. Ha un bel scrivere Cio-ran che solo gli ottimisti possono suicidarsi. Di Guy Debord è diffi­cile dire se fosse un ottimista o > un pessimista. «Ecco dunque una civiltà che brucia, si sprofonda e crolla tutta... - ha scritto - Ed io, cosa sono divenuto in mezzo a questo naufragio disastroso, che pure trovo necessario; a cui si può dire anche che ho lavorato, poiché 0 assolutamente vero che mi sono astenuto dal lavorare a qualsiasi altra cosa?... Per me . non c'è riposo; inannzitutto per­chè nessuno mi fa la grazia di pensare che non ho avuto suc­cesso negli affari del mondo. Ma, fortunatamente, nessuno potrà dire nemmeno che ho avuto suc­cesso». , • i • • .

Bisognerà ammettere che non c'era successo o sconfitta per Guy Debord e le sue pretese smi­surate.

Era già l'alba della faticosa giornata che ci apprestiamo a concludere, quando il giovane Marx scriveva a Ruge: «Non mi di­rete certo che ho eccessiva stima del tempo presente; e tuttavia, se non dispero, è solo a causa della situazione disperata, che mi riempie di speranza...». Cosi si conclude «In girum imus nocte», l'ultimo dei film raccolti nelle «Oeuvres cinematographiques • completes» appena uscito da Gallimard nelle librerie parigine.

Non si era mai pentito L'autore delia «Società dello

spettacolo» (1967) avrà avuto un modo balzano di presentare le

Guy Debord si è suicidato mercoledì nella sua casa di Champot sulle rive dell'alta Loira. Aveva 62 anni. Poeta e agitatore radicale, Debord negli anni Sessanta è stato il fondatore, deir«lnternazionalesituazionista». Ha scrit­to un libro che ha influenzato molto la cultura di quel decennio e del successivo, «La società dello spettacolo» (per altro, testo più volte ripubblicato in Italia), e una celebre autobiografia intitolata «Panegirico».

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

S I E Q M U N D Q I N Z B E R O

Debord invece è il mondo che fi­nisce per diventare laboratorio di quanto aveva scritto.

sue idee. Ma bisogna dargli atto di non essersi mai pentito. «Non sono di quelli che si correggono. Mi vanto di essere uno dei rarissi­mi esempi contemporanei di qualcuno che ha scritto senza es­sere smentito dagli avvenimenti. Non dico smentito cento o mille volte come gli altri, ma nemme­no una sola volta», avrebbe riven­dicato vent'anni dopo la pubbli­cazione della sua opera più nota, nella nuova prefazione all'edizio­ne italiana del 1987.

Mai titolo di libro, si potrebbe aggiungere, ha riassunto meglio una visione profetica che si sa­rebbe poi esemplificata nei pote­ri assoluti della tv, avrebbe antici­pato la politicizzazione -dello spettacolo e la spettacolizzazio-ne della politica, la tirannia della pubblicità e il «Carosello» delle idee, la banalizzazione sceno­grafica dell'Aids e dei massacri in Bosnia e in Ruanda, della mafia e della giustizia, dei desideri e an­che della delusione e della dispe­razione. '

Altri fanno del mondo il labo­ratorio dei propri pensieri, per

Un esteta della sovversione «Tutta la vita delle società in

cui regnano le condizioni mo­derne di produzione si annuncia come un'immensa accumulazio­ne di spettacoli. Tutto quello che veniva vissuto direttamente si al­lontana in una rappresentazio­ne»: così inizia, correggendo il Capitale di Marx, la sua «Società dello spettacolo». Senza rispar­miare nulla alla responsabilità degli spettatori medesimi: «Gli spettatori non trovano quel che desiderano: desiderano quel che trovano».

«Esteta della sovversione», «sti­lista del pessimismo», o, al con­trario «ottimista lirico», avevano di volta in volta definito il fonda­tore dell'Internazionale situazio-nista, il «classico della contesta­zione globale», il padre spirituale dei Makhnovisti, dei Provos, della spie per la pace, della «brigata ar­rabbiata», dei fanatici della «guer­ra di classe» e dei punk, l'uomo

che aveva ispirato il 68, la rivolta studentesca a Berkeley e il Mag­gio francese, gli aspetti più folklo-nstici dell'immaginazione al po­tere contro la lugubre seriosità dei marxisti leninisti, teorizzando che «La rivoluzione proletaria è una festa o nulla... le regole sono • semplici: vivere anziché lasciarsi • morire e dar corso ai propri desi­deri», i -. • •

Si era volontariamente messo in disparte. Si è dato la morte nel­la sua casa a Campot, nel comu­ne di Bellevue-la-montagne nel­l'Alta Loira. Lontano dalla Parigi • che per lui «non esisteva più», non era che «un'illustrazione esemplare della malattia mortale che in questo momento colpisce ' tutte le città, e che non è altro che uno dei numerosi sintomi ' della decadenza materiale d'una società».

Esilio scelto forse per poter di­re, continuando a darsi ragione, di essere «il solo» a rifiutare l'ab­braccio della fama da parte di una società che, si sa, «firma una sorta di pace coi nemici più acer­rimi, nel momento in cui gli fa posto nel suo spettacolo».

Dottore In niente «Dottore in niente», si definiva.

Mescolando come un prestigia­tore il cardinale De Retz, Sun Tzu, . Clausewitz, • Machiavelli, Marx e i surrealisti nella sua «criti­ca totale del mondo esistente, cioè di tutti gli aspetti del capitali­smo moderno e del suo sistema generale di illusioni». Anche se si vantava di non aver cercato nei

libri la formula per «rovesciare il, mondo». Non si era lasciato tra­volgere da nessuna illusione «a sinistra», nò da Mao, né da Stalin, né dall'anti-stalinismo. Eppure si sente una nostalgia struggente e disperata quando, verso la con­clusione delle sue riflessioni di

uno «che non ha nulla da rinne­gare», nota che adesso «è la pri­ma volta nella storia d'Europa che alcun partito, alcun fram­mento di partito, non cerca più nemmeno di pretendere che ten­terà di cambiare qualcosa di im­portante».

IL NUOVO CD DI PAOLO PIETRANGELI

Affli CONTESSE SCONTI

Per ricevere il ed direttamente a casa tua spedisci il coupon all'ufficio promozione dell'Unità allegando . copia della ricevuta del versamento di L14.000/ (comprensive delle spese postali) sul c/c postale n. 45838000 Intestato a l'Arca spa, via due Macelli 23/13 Roma; con la causale: ed Pietrangelo

3*§-

Sabato 3 dicembre 1994 Cultura&Società 'l'nilà.2 pagina ó

Parla il filosofo francese Jean Baudrillard: «Siamo adi arresti domiciliari davanti al video»

• PARIGI. Jean Baudrillard, recen­temente lei ha scritto che «Più la comunicazione è mondiale, più l'e­picentro è tribale, chiuso In se stesso-. Cosa Intendeva dire? Secondo me. nell'attuale situa­zione di interconnessione mon­diale della comunicazione, cia­scuno diventa autarchicamente il proprio terminale. Abbiamo -il controllo sul-nostro personale mondo di immagini, ma siamo sempre più isolati gli uni dagli al­tri, ci trinceriamo in una sorta di ripiego negativo: si potrebbe dire che ognuno di noi è agli arresti domiciliari nella propria bolla te­levisiva e'informatica. •• . -••-•• •-••

In realtà, però, anche l'accesso all'Informazione non è poi un da­to acquisito, visto che la società sembra essere spaccata In due: da un lato chi ha troppa Informa­zione, dall'altro chi non ne ha af­fatto™ . .'-'•••ar'-rr.-vs"-

In effetti, c'è il rischio di una frat­tura all'interno della società, do­ve ormai esiste una sorta di quar­to mondo dell'informazione. Si tratta di una delle tante forme dell'esclusione. In genere, si pen­sa innanzitutto all'esclusione economica e sociale, ma dietro di queste si profila l'esclusione dall'informazione, che forse è an­che più drammatica e radicale. In futuro, il controllo quasi assoluto delle informazioni sarà nelle ma­ni di poche persone, anche per­ché più la tecnologia sarà sofisti­cata e più si allargherà il numero di coloro che ne saranno esclusi. .

La televisione, secondo alcuni, può funzionare da legame socia­le tra gli Individui. Lei cosa ne penta?-»f..---a«>->v.i.-..-... .,-,,

Secondo me, l'unica mediazione sociale è quella del discorso sulla televisione. Vale a dire che può

; nascere un rapporto di parole tra le persone i attraverso ciò -che hanno visto • alla televisione. I bambini ad esempio si muovono spesso in . questa x prospettiva. Quindi, in questo modo, nasce in effetti una qualche forma di so­cialità, che però non è certo origi­nata dal nostro rapporto con lo schermo. Lo schermo si esaurisce in se stesso, non offre alcun pro­lungamento di se stessi. Con esso si può solo giocare allo zapping, saltando da un canale all'altro, ma questo gioco non implica al­cuna vera responsabilità dell'in­dividuo. . •••...,.> — , • •-.-.

Tuttavia è possibile accedere ad alcune Informazioni.

SI, ma sono informazioni che non hanno alcuna conseguenza polì­tica, non cambiano il corso delle cose. Anzi al limite lo rafforzano, visto che davanti alla televisione si è come presi in ostaggio: si è complici. E la picola complicità di chi osserva senza poter cam­biare nulla. La sola forma di soli­darietà che si crea è quella che lega l'ostaggio al suo rapitore, non e una solidarietà attiva o sov­versiva. Certo la televisione pro­duce anche alcuni effetti di curio­sità, di fascinazione. Ma in termi­ni di responsabilità la questione è risolta: davanti alla televisione siamo del tutto deresponsabiliz­zati. L'informazione estensiva su­gli orrori dei nostri tempi - ad esempio la guerra in Bosnia -non ha cambiato nulla. Natural­mente, non e sempre stato cosi, anche perché l'irruzione di un nuovo medium produce sempre un choc benefico, avvia una fase di liberazione molto positiva in cui le vecchie strutture vanno in pezzi. È una fase di novità origi­nale, che però non dura mai a lungo. - - .•.•••'•-.;•.'.!.'-"•'' . •••••-

questa deriva In negativo nasce

• Date per morte agli inizi del de­cennio scorso le piazze intese co­me luoghi fisici dell incontro e del- \ lo scontro politico, tornano a ma­terializzarsi. E la sorpresa . (ben ' riassunta da un'affermazione di Cofferati: «La piazza è stata spiedi-da, al di sopra di ogni aspettativa») è grande. Perché tranne alcuni sus­sulti (all'epoca > del referendum sulla scala mobile e dei funerali di ' Berlinguer), ma per lo più interpre­tati come colpi di coda della «vec­chia politica», fatta di cortei, comizi, e militanti in carne ed ossa, le piaz­ze parevano infatti, dopo la grande stagione compresa fra il '68 e il 77, essere state inghiottite dalla televi­sione. Piazze televisive appunto, addomesticate anche se intempe­ranti, chiassose solo nel momento in cui l'occhio della telecamera le mandava in onda, pronte a scate­narsi ma solo per «fare spettacolo». .

Ora dopo le imponenti manife­stazioni di piazza del 14 ottobre e del 12 novembre, mentre si allunga l'elenco delle scuole occupate, l'a­nalisi va sensibilmente aggiornata. Non per negare la forza della tele­visione nei processi di formazione del consenso (anche se va sottoli­neato come nel caso della manife­stazione romana la diretta televisi­va lungi dall'impoverirla l'abbia addirittura amplificata, moltiplica­ta) . Ma per osservare, con piacere,

Quando lo scrittore racconta il conflitto

N

Una elaborazione fotografica di Sebastiano Pavia. A destra, Jean Baudrillard

forte dei suoi Jean Baudrillard è pessimista: davanti alla tv siamo «agli arresti domiciliari». Ma il grande studioso della comuni­cazione non crede neppure nella possibilità di usare il mezzo politicamente: secondo lui il video non è «addo­mesticabile», è più forte dei suoi padroni.'Quindi chi fa conto su di lui -come Berlusconi - rischia di esserne di­vorato. Baudrillard ha 67 anni ed è giudicato tra i più acuti e pessimisti tra i filosofi francesi. , • '

_ ~~ ~ FABIO GAMBARO "

; dalla qualità dei programmi o è Insita nel mezzo stesso? -

Secondo me, la televisione pro­duce questa situazione indipen- • dentemente dai programmi. Cer- • to, una piccola élite sa «leggere» • la televisione, giacché possiede ,' alcune strutture d'interpretazione -ed é quindi capace di produrre , senso a partire da ciò che viene

; proposto. - Per • questo occorre : possedere quello che Bourdieu

' chiamerebbe un «capitale simbo­lico». Per gli altri, invece, gli effetti sono sempre gli stessi: davanti al­la tv l'individuo è solo un passivo recettore di immagini. In fondo,

la tv è un enorme mezzo di dis­suasione: guardandola ci si con­vince inconsciamente che non esistono altri mezzi d'azione. Questo fa ingoiare alle persone la loro impotenza. • '•".-• ••-•*. - È per questo che in diverse oc­

casioni lei ha parlato del potere di neutralizzazione della televi­sione? ?"

In effetti la televisione neutralizza tutto, perfino il potere. Infatti non credo che il potere possa mani­polare le masse attraverso la tele­visione. Alcuni lo credono forte­mente e hanno denunciato ad esempio la vittoria di Berlusconi.

Secondo me, al contrario, il pote­re é eroso e completamente an­nientato dai media. I politici cre­dono di controllare e manipolare la televisione, ma sono solo loro i primi ad esserne prigionieri. In- ; fatti, sebbene i telespettatori sia- , no passivi di fronte alla tv, ciò non ' significa necessariamente che es­si credano a ciò che essa ci mo­stra. In realtà, pur passivi, si è co­munque fondamentalmente in­creduli di fronte a ciò che si vede: cosi in fondo neutralizziamo le immagini e ci disinformiamo da -soli. É oggi la disinformazione è divenuta una funzione vitale, è ' più importante e urgente dell'in­formazione stessa. La gente lo sa. '

In Italia però tutti pensano che la televisione abbia un qualche potere politico. -.

D'accordo, quando la televisione diventa funzione del potere, tra­sforma il quadro politico. Ma il politico è il primo ad essere as-

' servito alla tv, poiché diventa di­pendente dal medium. - Con : il trionfo dei media, non c'è più po­tere politico nel senso tradiziona­le del termine, vale a dire un po­tere capace di contare sulla con-

, tinuità e le strategie a medio ter- '

mine. In quella che consideriamo la ragione politica non può esser­ci una confusione permanente tra segno e referente, tra reale e virtuale, vero e falso come invece accade nella comunicazione te­levisiva. Oltretutto, il sistema dei media ò estremamente instabile e reversibile. Berlusconi si è im­posto velocemente, ma può croi-. iare altrettanto velocemente. Egli ' quindi non potrà fare di più di :

quanto non gli consenta quella stessa televisione che gli ha dato tutto. In fondo, di fronte alla mac­china l'uomo può fare solo ciò che la macchina ò capace di fare.

Insomma, la televisione sarebbe la sua forza ma anche il suo limi­te.» • • •••*.-.'-•..<;:.••- ../ wv-'.-v-

Si. Infatti, da un certo punto di vi­sta, la tv è una trappola , è una macchina enorme e complessa che tutti credono di poter utilizza­re, ma che in realtà divora chi la usa. La televisione produce solo effetti immediati, senza fondare nulla di duraturo. Quelli che san­no usarla meglio degli .altri, avranno qualche vantaggio nel presente, come ha fatto ad esem­pio Berlusconi. Ma non credo che tutto ciò abbia una qualche inci-

Un fiume di dirette, i microfoni aperti, la gente diventa pubblico, target, segmento. Ma non sempre accade così

La tv rinasce se la piazza non è telematica a iOROIOTRIANI

come ci sia un limite oltre il quale la realtà non può essere ridotta a immagine, a simulacro, a simula­zione. E l'osservazione vale per quanti (e sono tanti) s'immagina­no un futuro prossimo, se non già un presente, tutto dominato dalle telecomunicazioni. • • • • • . .

Da questo punto di vista un mi­lione e mezzo di persone é un dato che invita a ripensare i luoghi tradi­zionali della politica (da leggere il saggio di Mario lsnenghi L'Italia in piazza -1 luoghi della vita pubblica dal 1848 ai giorni nostri); ma pari­menti a chièdersi in quale catego­ria politica e ancor più sociologica quel milione e mezzo di persone possano essere inscritte.

E il quesito ò denso di implica­zioni perché stando alle cronache in quella folla enorme c'era non solo una parte ma era rappresenta­ta tutta la società (tranne la grande imprenditoria): uno schieramento politico molto eterogeneo, inedito e comunque non riconducibile al­le classiche categorizzazioni. Nes­

suno infatti ha detto o scritto che sono tornate in piazza le «masse». Delle masse di cui si parlava anco­ra nei decenni 60 e 70 non c'è oggi più traccia. Sembrano essersi dis­solte. Addirittura più arcaiche con­cettualmente del «popolo»: termine che ha raggiunto la sua pienezza politica fra la fine dell'Ottocento e il periodo prebellico, per poi, ap; punto, con l'ascesa in Europa dei regimi totalitari, essere fagocitato dalle masse avanzanti. Popolo è infatti parola alta, antica, da occa­sione solenne, perché indicante la tonalità dei cittadini. È termine da Costituzione, da discorso alla na­zione e perciò desueto, e che co­munque mal si confà ad essere evocato in una società sempre me­no coesa e in cui le apparenze so­ciali e di classe (e sottoclasse) si sono moltiplicate. Sino alle forme caricaturali di una frammentazio­ne che sembra negare che avere o non avere (denaro, istruzione e re­lazioni) sia sempre la discriminan­te fondamentale che fissa la nostra

vera collocazione neila piramide sociale.

Sono stati i consumi - schema­tizzando-che hanno disarmato le

. masse; la tv e la pubblicità che le hanno «ingentilite», lentamente ma inesorabilmente trasformate in «pubblico», ovvero in una totalità di persone volta a volta definibili per classi di consumo (spettatori, let­tori, ascoltatori, comunque sempre «consumatori»). Ma la trasforma­zione in pubblico, cioè un insieme di individui che non ha più la coe­sione civica che era del popolo op­pure la carica eversiva delle masse, ha paradossalmente significato la scomparsa dell'>opinionc pubbli­ca» ed ancor più dei luoghi e dei modi attraverso i quali essa ù venu­ta storicamente formandosi. La partecipazione personale e la di­scussione (che hanno accompa­gnato il sorgere di circoli, caffè, club, associazioni politiche e infine partiti) sono state infatti surrogate dai mass media, sempre più «me­diate», al punto che le originarie funzioni di critica e controllo del- : l'opinione pubblica nei confronti

delle classi dirigenti e dei gruppi di potere sono venute stemperando­si. Per ragioni che hanno a che fare con la crescente concentrazione della proprietà e la dipendenza dei ' mass media dalla pubblicità com- .' mereiaio, dunque dagli interessi '•• non pubblici ma di privati. • :. •

Non casualmente ognuno di noi, individualmente e rispetto al gruppo sociale di riferimento, è og­gi considerato un «segmento», un «target», cioè un bersaglio com-. mereiaio e televisivo da colpire. Ed infatti quando ci si riferisce alla vo-. lontà generale o alla volontà della maggioranza del paese si evoca la ' •gente» (quella con tre g di Funari ' o quella che vuole «fatti e non chiacchiere» di Berlusconi), cioè quella parte di paese che lavora, produce e consuma. E la gente è •la signora Maria» e il «signor Ros­si»: il 73", del paese che ha diritto di cittadinanza in quanto percettore di un reddito e dunque dotato di una capacità di spesa. Ciò che lo rende appunto «pubblico» di con­sumatori e di telespettatori. La gen­te non ha l'orgoglio del popolo né

SANDRO VERONESI

EL ROMANZO «Democracy» di Joan Didion c'è una scena che può essere definita emblematica dei nostri tempi: il gruppo di in­tellettuali protagonisti del libro (scrittori raminghi, giornalisti radi­

cali, diplomatici) si ritrova riunito per qualche ragione in una casa di Kua-!a Lumpur, in Malaysia, quando dalle strade si cominciano a sentire i ru­mori di una battaglia. Quelli si affacciano alla finestra, vedono in lonta­nanza disordini, esplosioni, movimenti di truppe, e subito si precipitano alla Tv per sapere dalla Cnn cosa diavolo stia succedendo: cosi, piùo me­no un'ora dopo, grazie ai riflessi straordinari del colosso televisivo ameri­cano, vengono a sapere che sotto la loro finestra sta avendo luogo una in­surrezione armata contro il regime. Che non si tratti dì un paradosso l'ho . sperimentato personalmente, nel luglio dello scorso anno, quando vidi

'.••-..'•'. . con i miei occhi esplodere le due bombe di San • Giovanni e del Velabro mentre ero nella mia ter­razza a mangiare il cocomero con due amici: la prima cosa che ci venne spontaneo fare fu ac- ; cendere la televisione, cercare notizie su televi­deo, poi accendere la radio, mentre dalle strade , cominciavano a provenire i rumori delle sirene. Trascorse quasi un'ora prima che i mezzi d'in­formazione cominciassero a dare notizie del- • l'accaduto: c'è da considerare che quella stessa sera, poco prima, era scoppiata anche la bom­ba di via Palestra a Milano, e dunque le redazio­ni erano comprensibilmente in tilt, ma rimane il fatto che quando inline andai a dormire, a notte fonda, ne sapevo ancora più io di quanto non ne sapessero i mezzi d'informazione, perché sa­

pevo l'ora esatta delle esplosioni, il lasso di tempo intercorso, e avevo di • conseguenza potuto intuire che a farle esplodere doveva essere stata ' un'unica unità terroristica spostatasi da un posto all'altro con la macchi- -na. Di informazioni avrei dovuto dame, in realtà, eppure ero completa-. mente catturato dal meccanismo che me ne faceva chiedere. Credo che questi due esempi chiariscano il tipo di aberrazione nella quale siamo ca­lati: da una parte la piena consapevolezza della superficialità, della gene- -ricità, della vaghezza della informazione di massa, dall'altra la necessità di averne sempre e sempre di più, cosi abbagliante da offuscare perfino le notizie di prima mano ottenute con una casuale testimonianza. In tutto ciò la televisione la fa da padrona: il famoso tempo reale -anche se, come abbiamo detto, almeno un'ora di differita c'è sempre - è sua prerogativa

- ' , . . . . peculiare, e nella cultura occiden­tale tale prerogativa ha ormai otte­nuto il sopravvento su ogni altra (la fondatezza, la profondità, la chia­rezza, per non parlare, poi, della obbiettività). Ma è uno sbaglio. In passato, in quella preistoria di ses­santanni fa che era l'era pre-televi­siva, le corrispondenze di guerra avevano un senso ben maggiore, e chi veniva incaricato di farle, oltre a essere in genere un signor scrittore, aveva coscienza di non star II sol­tanto a soddisfare la curiosità, o al massimo a documentare, ma di po­ter addirittura influire sulle sorti dei conflitti -o perlomeno di poter inci­dere positivamente sui processi di pace. Oggi, con la raccapricciante agonia in direna della Bosnia, ab­biamo avuto prova che il sistemati­co riportaggio televisivo degli orrori di una guerra non solo non è mini­mamente servito a scongiurarla, ma in alcuni casi le ha addirittura dato impulso. In una simile situa­zione, il ruolo dello scrittore risulta drasticamente ridimensionato, poi­ché egli sa di rivolgersi sempre e soltanto al suo consueto e circo­scritto pubblico di lettori, l'informa­zione dei popoli essendo prerogati­va del tran-tran televisivo: e mi chiedo se, prima dì prendere una qualsiasi decisione sul comporta­mento da tenere nei riguardi di uno dei tanti conflitti che insanguinano la terra, qualcuno nei governi dei paesi occidentali, all'Onu e nelle varie Commissioni Internazionali si sia mai degnato di leggere i repor-tages pubblicati dai grandi scrittori che si sono ostinati a voler raccon­tare dal di dentro l'inferno di quei conflitti, a Sarajevo, Gaza. Baku, Mogadiscio, Kigali o Port-au-Prince. Sono convinto di no. Ma che abbia­no guardato la televisione, su que­sto non ci sono dubbi. E torna in . mente la recente pagliacciata della piena del Po in diretta televisiva, gli spasmodici collegamenti con Pon-telagoscuro dove si attendeva da un'ora all'altra l'ondata terrificante, il famigerato ponte ferroviario di cui per tre giorni ci è stato detto che con la piena sarebbe slato spazza­to via: tanta era la foia di poter do­cumentare in diretta una possibile catastrofe che nessuno si è accorto (e nessuno ha poi ammesso, nem­meno in seguito), che l'ondata di piena non stava progressivamente rallentando, rallentando, rallentan­do, come veniva ripetuto dagli in­viati, ma semplicemente era già passata. Qualunque contadino del posto avrebbe saputo dirlo, se non fosse che anche i contadini, in quelle ore drammatiche, dramma­tizzate ancor di più da quel dram­matico conto alla rovescia, se ne stavano drammaiicamente ad aspettar notizie dai telegiornali. Ed è soprattutto questo, io credo, che è drammatico.

denza sulla sfera del politico, nel senso tradizionale del termine.

Dunque lei non crede all'uso de­mocratico della televisione?

Non esiste un uso «buono» della televisione. La tv è al di là del be­ne e del male, è immorale, non potrà essere usata da nessuno in un senso determinato per i propri obiettivi. Esiste solo l'uso «catti­vo», che crea comunicazione e contemporaneamente la distrug­ge. Di fronte alle tecnologie, tutti vogliono vederci chiaro, immagi­nare tutto positivo o tutto negati­vo, ma in realtà l'ambivalenza è costante. - -

Pensa tuttavia che sia necessa­ria una regolamentazione della televisione? .

Non credo che sia possibile inter­venire in nome di un'etica dei media, dato che la distinzione tra vero e falso è talmente imprecisa che diventa molto difficile defini­re una qualche regolamentazio­ne. Certo, ognuno può prendere alcune misure per difendersi dal suo assalto, ed è in larga parte grazie a queste contromisure che sopravviviamo. Ma sul piano col­lettivo non è possibile. Forse un giorno arriveremo a saturazione.

la forza delle masse. D'altra parte se è vero che a Roma il 12 novem­bre è scesa in piazza la gente (co­me più o meno hanno titolato tutti i giornali), ciò è avvenuto perché la gente è stata toccata, non solo ma soprattutto, negli interessi con­creti, nelle tasche. Non è una novi­tà certo, ma è straordinario che es­sa sia scesa in piazza per manife­stare proprio contro il primo presi­dente del Consiglio «voluto dalla gente» (per usare un'espressione prediletta di Berlusconi). Ma ancor più straordinario è che la gente nel momento in cui scende in piazza non è già più tale. Non è ancora popolo ma non è più pubblico. Non è folla perché non tumultua, ma nemmeno massa che si muove a comando, perché quasi ogni per­sona o gruppo esibiva un proprio slogan, striscione, colore. L'unica cosa certa, al momento, è che la piazza sembra avere riannodato i fili della memoria col presente, ri­tornando ad essere il cuore fisico di un grande racconto collettivo. Né immaginario né filmico, molto vivo, pulsante, reale.

5aK^P&'>S3r'5pw* Scienze&Ambiente

-&,r&xrv 5ìw^V*7*'"'

'FIGLI NEL TEMPO, L'ADOLESCENZA C h e «scoop» q u e s t a r i forma ANNA OLIVAMO FERRARIS Psicologa

Cosa ne penta del progetto di riforma della scuola dell'attuale ministro? I L PROGETTO DEL MINISTRO abolisce gli

esami di riparazione, introduce la figura del ripetitore per i ragazzi che hanno delle

difficoltà o che per qualche motivo sono rimasti indietro, razionalizza un po' 1 tempi scolastici, . potenzia le scuole private, riduce i costi per lo Stato, aumenta i costi per i cittadini. Alcuni in­terventi sono positivi ma essi mi sembrano più . degli scoop che delle misure capaci di risanare veramente la nostra scuola facedola uscire da

quella atmosfera di emergenza in cui si trova da decenni. Non mi pare che il progetto presti una particolare attenzione agli aspetti culturali, né alla necessità di ridurre le disuguaglianze che esistono nel nostro paese tra alunni di scuole, zone e famiglie diverse. Non è sufficiente infatti che un giovane frequenti la scuola fino a quat­tordici, sedici o vent'anni se poi il tempo scola­stico non viene utilizzato in modo produttivo a causa della scarsa organizzazione, della caren­za di spazi, di docenti non aggiornati e, non ulti­

mo, a causa della scarsa considerazione in cui vengono tenuti lo studio e la cultura da una classe politica che non ne apprezza il ruolo in quanto pnvo di immediate ncadute di immagi­ne.

Soltanto quei ragazzi che hanno alle spalle una famiglia sufficientemente colta o che si im­battono in insegnanti preparati e disponibili rie­scono a formarsi un bagaglio culturale di un certo livello. Il fatto è che, pur essendosi ridotto il numero degli analfabeti strutturali (non leggo­no e non scnvono). gli analfabeti funzionali so­no invece in aumento, ossia coloro che pur avendo frequentato la scuola elementare o del­l'obbligo, sono privi di strumenti culturali, inca-

Sabato 3 dicembre 1994

paci di interpretare il mondo che li circonda a come tali più sensibili all'influenza di una tv di basso profilo.

Una nforma dovrebbe perciò porre tra i suoi obiettivi anche il recupero degli analfabeti fun­zionali, sottraendoli all'-ipnosi televisiva» E na­turalmente dovrebbe promuovere piani siste­matici di aggiornamento e nqualificazione degli insegnanti, riformare la didattica rendendola più attiva ed efficace, incentivare la produzione quantitativa e qualitativa delle scuole, curare la formazione prescolare - decisiva per appianare dislivelli familiari di cultura - e promuovere, in­fine, un dibattito permanente sui problemi della scuola e della cultura.

GENETICA. Scoperto meccanismo che determina il sesso

Il gene cancella-donne che fei nascere maschi

Nimoameo • ì 11 minuscolo embrione si svi­luppa, per un mese e mezzo o po­co meno, come se dovesse diven­tare una femminuccia. Poi, all'im­provviso, scatta un interruttore IV sul cromosoma muto, si il famoso cromosoma maschile Y, e comin­ciano a svilupparsi gli organi geni­tali maschili, mentre quelli femmi­nili vengono «spazzati via». Cosi, dalla costola molecolare dell'em­brione femmina, nasce un ma­schietto. ••

Nei mammiferi (e non solo) il processo di differenziazione ses­suale degli embrioni segue strade molto complesse. E tuttora poco conosciute. Ma un piccolo tratto, a

. cavallo < del bivio femmina/ma­schio, pare sia stato illuminato da Michael Weiss ; dell'Univesità di Chicago. Che ne rende conto in un articolo pubblicato sull'ultimo nu­mero dì Science. E il tratto, già noto agli embriologi nelle sue principali linee, che coinvolge il gene Sry. . ,.

Nel giorno del concepimento (mettiamo, per comodità, di un in­dividuo della specie homo) è suc­cesso che uno spermatozoo ma­schile ha fecondato un ovulo fem­minile. In quel medesimo istante il sesso dello zigote, ovvero della cel­lula fecondata, è (quasi) univoca­mente determinato. Il perché è presto detto. Lo spermatozoo ma­schile che feconda l'ovulo femmi­nile porta con sé uno solo dei cro­mosomi sessuali contenuti nello spermatocita, la cellula madre. O il cromosoma X o il cromosoma Y. L'ovulo femminile, invece, ha in, ogni caso il solo cromosoma X, vi­sto che la sua cellula madre, l'ovo-cita, ha una coppia di cromosomi identici XX. Cosi se, al termine di un drammatico viaggio, il fortunato spermatozoo che è riuscito a pene­trare nell'ovulo reca con sé il cro­mosoma X, allora il corredo dello zigote sarà XX e, nel giro di qual­che mese, nascerà una femmina.'. Se invece quello spermatozoo reca con sé il cromosoma Y, il corredo dello zigote sarà XY e, dopo nove mesi, nascerà un maschietto.

Seguiamo ora lo sviluppo del­l'embrione di un bel maschietto. Nelie prime settimane il cromoso­ma Y, che reca con sé un'unica in-, formazione, quella della mascoli­nità, se ne sta muto. Cosi che ad

essere attivo è il solo cromosoma X, che porta con sé i caratteri della femminilità. Per 35 o 40 giorni l'embrione si sviluppa come se fos­se femmina. Con tanto di utero, tu­be e vagina. Solo verso la sesta set­timana il cromosoma Y si sveglia. Quando su di esso scatta, per ra­gioni non ancora ben comprese, un interruttore decisivo: il gene Sry. 11 quale, sostiene Michael Weiss, non si limita solo ad impartire l'or­dine all'intero embnone di formare i testicoli e poi tutti gli altri organi genitali maschili. Ma fa scattare an­che un altro interruttore molecola­re, il gene Mis, che ha il compito di •spazzare via», cioè di cancellare tutti gli incipienti organi genitali femminili. Il gene Sry, ha dichiara­to Weiss all'agenzia americana Ap, è un interruttore centrale. -E noi abbiamo dimostrato per la pnma volta che Sry può attivare l'intero processo specifico maschile di espressione genica che comporta anche l'accensione di Mis». Ovvero l'accensione del gene «spazzino» che dovrà cancellare nel piccolo embrione i caratteri della «femmi­nilità». La scoperta e davvero im­portante. Non solo perché illumina un tratto di strada decisivo nella morfogenesi dei caratteri sessuali dell'embrione. Ma anche perché consente di capire meglio quei meccanismi molecolari complessi ed in parte oscuri, che regolano tout court l'intera morfogenesi. Ov­vero quello straordinario processo che vede, nel corso dello sviluppo degli • embrioni, • la . formazione coordinata nel tempo di cellule sempre più specializzate e diffe­renziate. Fino alla creazione di tuli gli organi di un individuo. . - -

11 meccanismo ad «interruttore centrale» individuato da Michael Weiss è certo decisivo. Tuttavia lo sviluppo dell'embrione maschile è un processo, forse, molto più com­plesso. Cui partecipano, con fun­zioni regolatrici, molti altri geni. Compreso quel gene Dss, presente

• sul cromosoma femminile X, che, come hanno dimostrato nei mesi scorsi Giovanna Camerino e il suo team delle Università di Pavia e Sassari (vedi l'Unità del 6 agosto

. 1994), non solo controlla lo svilup­po dell'ovaio, ma assicura anche che esso sia alternativo allo svilup­po dei testicoli.

GEOLOGIA. Esiste una relazione tra l'abbassamento del segnale radio e il sisma

Radio Montecarlo? Un vero terremoto I geofisici dell'università di Roma guidati da Francesco Bella da due anni stanno studiando il segnale ad onde lunghe proveniente dalla Costa Azzurra. Hanno infatti visto che in due casi un abbassamento notevole dell'in­tensità del segnale precedeva di una settimana un terre­moto di magnitudo compresa tra 3 e 4. Ne hanno dato notizia durante il convegno «Terremoti in Italia, previ­sione e prevenzione dai danni» che si è svolto a Roma.

LUCA FRAIOLI • A quando il prossimo terremo­to in Umbria? C'è chi, per saperlo, ascolta Radio Montecarlo. Non si tratta pero di radioascoltatori con­vinti che i giornalisti dell'emittente monegasca siano dotati di capaci­tà preveggenti. A studiare da due anni il segnale ad onde lunghe (una frequenza di 216 kHz) prove­niente dalla Costa Azzurra sono in­fatti i geofisici delle tre Università di Roma guidati da Francesco Bella. - Un risultato, non conclusivo ma molto incoraggiante, di tale ncerca è stato presentato nel corso del convegno «Terremoti in Italia, pre­

visione e prevenzione dai danni», tenutosi nella sede dell'Accademia

' dei Lincei a Roma, giovedì e vener­dì scorsi. Dal 1992 a oggi, solo in due occasioni uno dei rivelatori collocati da Bella e colleghi in Abruzzo ha registrato un abbassa­mento notevole dell'intensità del segnale di Radio Montecarlo. La pnma volta nel maggio 1993, la se­conda nel marzo 1994. In entrambi i casi, dopo circa una settimana si sono verificati in Umbna terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4. Gli epicentri sono stati individuati • lungo la congiungente tra l'emetti­

li Centro nazionale di meteorologia e cli­matologia aeronautica comunica le pre­visioni del tempo sull'Italia.

TEMPO PREVISTO: sulla pianura pada-no-veneta visibilità ridotta per nebbie in parziale diradamento durante le ore cen­trali della giornata. Sulle restanti zone settentrionali cielo parzialmente nuvolo­so con temporanei addensamenti asso­ciati a brevi e sporadiche precipitazioni sull' arco alpino. Su tutte le altre regioni cielo sereno o poco nuvoloso. Dopo il tramonto intensificazione delle nebbie sulle pianure del nord e formazione di fo­schie dense e banchi di nebbia nelle valli e lungo i litorali del centro-sud.

torc delle onde radio e l'antenna che ha registrato l'anomalia.

Se. come ritengono i ricercatori, romani, l'abbassamento di intensi­tà della radiazione elettromagneti­ca è davvero correlato al verificarsi di un terremoto, bisogna compren-.

• dere attraverso quali meccanismi ciò avviene. «L'ipotesi più convin-;

cente», sostiene Bella, «è che la su- ', bionosfera, cioè la zona dell'atmo­sfera in cui si propagano le onde che studiamo, venga fortemente ionizzata durante le fasi prelimina-n di un terremoto. Ciò può essere dovuto alla emissione di radon odi i onde elettromagnetiche da parte delle rocce sottoposte a sforzi ec­cezionali nella zona dell'epicen­tro». , , -. -. . . . . . .

La generazione di onde elettro­magnetiche da parte di rocce su cui si esercitano pressioni elevate è ' un fatto ormai accertato, essendo stata osservata in laboratorid. Studi ' di questo genere furono condotti ' proprio a seguito di una anomalia nelle trasmissioni radio, registrata cinque giorni prima del violentissi-

TEMPERATURE IN ITALIA

mo terremoto che colpi il Cile nel 1960. In quel caso, le antenne face­vano parte di una rete mondiale per lo studio dell'attività solare ed erano sintonizzate sui 18Mhz.

Delle anomalie elettromagneti­che collegate al terremoto cileno del 1960 non se ne è avuta notizia fino al 1982 e solo a partire da tale data si sono condotte ricerche ri­gorose su questo tipo di precursori. Tra coloro che hanno fatto più pro­gressi figurano gli scienziati statuni­tensi, quelli cinesi e giapponesi. Questi ultimi utilizzano addirittura le linee telefoniche sotterranee a

' mo' di rivelatori. Michele Caputo, ordinario di sismologia all'Univer­sità di Roma La Sapienza, si dice convinto dell'importanza di questo settore della ricerca. Gli sperimen-taton romani che hanno già messo in cantiere cinque nuove antenne il cui compito sarà quello di tenere sotto controllo le onde • lunghe emesse da tre diverse stazioni. Ol­tre a Montecarlo, si capteranno i segnali provenienti da Caltanisset-ta e dalla Tunisia. , » '

Una stella che «vibra» come il Sole

Alcuni astronomi europei hanno individuato per la prima volta su una stella che non sia il Sole delle vibrazioni regolan che fanno pen­sare ad un fenomeno standard sul­le stelle. Le ncerche dell'Istituto di fisica dell'università di Aarhus in Danimarca e dell'Osservatorio eu­ropeo australe saranno pubblicate tra qualche giorno nell'«Astrophy-sical Journal». Finora non si erano mai registrate delle oscillazioni re­golari come quelle che si registra­no sulla superficie solare. Ora sono state riscontrate su Eta-Bootis (.set­tima stella per intensità luminosa della costellazione Bouvier). Nel 1960 Robert Leighton scoprì che gli strati superficiali del Sole subisco­no dei movimenti ondulaton con un penodo di circa 5 minutiprovo-cati da onde acustiche. La stella studiata sembra invece oscillare con un periodo di circa 20 minuti II metodo utilizzato potrà apnre una nuova strada allo studio delle stelle e della loro struttura interna

Appello per ana scienza a fini di p a c e

Un appello a governi, parlamenti e organizzazioni intemazionali affin­ché si adopenno perché la scienza venga utilizzata ai fini di una cultu­ra di pace sarà messo a punto in questi giorni a Genova nel corso di un simposio intemazionale pro­mosso dall' Unesco sul tema dei rapporti fra scienza e potere. I lavo­ri del simposio, incominciati oggi, si concluderanno sabato 3 dicem­bre. Organizzato con il sostegno del Consiglio nazionale delle n-cherche, dell' Università e del co­mune di Genova e di altre organiz­zazioni culturali nazionali ed inter­nazionali, il simposio è il primo di una serie di iniziative che culmine­ranno, nella seconda metà del 1995, a Genova, in una conferenza con la partecipazione di numerosi premi Nobel. L' appello verrà pre­sentato alla 2Sma sessione della conferenza generale dell' Unesco che si terrà a pangi nell' Ottobre 1995. In apertura dei lavon, dopo il saluto del sindaco Adriano Sansa, il presidente della conferenza ge­nerale dell' Unesco ambasciatore Saleh Sayyad ha ricordato I" impe­gno profuso dall' organizzazione delle nazioni unite per costruire la pace attraverso 1' educazione, la scienza, la cultura, la comunica­zione e le scienze sociali. «Ma dau 1' urgenza e la natura dell' odierna crisi - ha aggiunto - occore fare qualcosa di più.».

TEMPERATURA: centro ed al sud.

in lieve aumento al

VENTI: ovunque deboli di direzione va­riabile.

MARI: mosso lo Jonio, con moto ondoso in attenuazione; quasi calmi o poco mos­si gli altri mari.

Bolzano Verona Trieste Venezia Milano Tonno Cuneo Genova Bologna Firenze Pisa Ancona Perugia Pescara

-1 3 4 1 6 6 4 8 4 0 5 1 4 1

10 10 9

10 9 7 7

12 9

11 12 11 10 13

T E M P E R A T U R E ALL' I

Amsterdam Atene Berlino Bruxelles Copenaghen Ginevra Helsinki Lisbona

1 3

-2 -1 2 4 1

14

4 9 4 6 6 5 4

17

L Aquila Roma Urbe RomaFiumic Campobasso Bari Napoli Potenza S M Leuca Reggio C Messina Palermo Catania Alghero Cagliari

-3

e 7 2 4 3

-1 6 7

10 12 11 4 7

7 12 13

7 11 14 6

14 16 15 18 16 18 18

SSTERO

Londra Madrid Mosca Nizza Parigi Stoccolma Varsavia Vienna

a 7

-9 11 -1 4

-9 -6

9 15 -6 17 7 4

-2 3

•La, Tariffe di abbonamento

Italia Annuale Semestrale 7 numeri + miz. edit. L. 400 000 L 210 000 6 numeri «- iniz edit L 365 000 1. HIP POH 7 numen senza imz. edit. 6 numeri senza miz edit

L. 330.000 L 290 OOP

L lbDOOU L 149 000

Estero Annuale Semestrale 7 numeri L 780 000 L 395 000 6 numen L 685 000 L 355 000

Per abbonarsi: versamento sul c.p. n 45838000 intestalo a l'Arca SpA. via dei Due Macelli 23/13 00187 Roma oppure presso le Federazioni del Pds

Tariffe pubblicitario A mod (mm 45x30)

Commerciale ienale L. 430 000 • Commerciale lestivo L 550 000 Finestrella ]• pagina Ienale L 4 100 000 Finestrella 1" pagina lesliva L 4 800 000

Manchette di testata L 2.200 000 - Redazionali L 750 000 Fmanz -Legali -Conce»* -Aste-Appalll Feriali L (35 000

Festivi L 720.000 A parola Necrologie L 0 800 Partecip Lutto L I 000 Economici L 5 QUO

Concessionana per la pubblicità nazionale SEAT DIVISIONE STET b p A Milano20124-ViaRe5telli29-Tel 02 58388750-583888 I Bologna 40131 - Via de Carraccl 93 -Tel 051 63471&1 Roma 00198 -Via A Corelli 10-Tel OG/8556W.1-855CTOG3 Napoli 80133-Via San T D'Aquino 15-Tel 081 5521834 Concessionaria per la pubblicità locale SPI Roma via Boezio fi tei 06 35741

SPI/Milano. Vie Mllanotion strada 3 palazzo 138 lei 02 575471 SPI/Bologna Via dei Mille 24, lei 051 25K)lb

Dislnburlorte S0D1P, 20092 Cmisello B (MH via Bettola 18-te ti; MOTI Stampa in lac-simile

Telestampa Centro Italia. Oncola (Aq) . via Colle Marcarmeli 58 B SABO. Bologna- Via del Tappezziere 1

PPM Industria Poligrafica. Pademo Dugnano (Mi) • S Statale dei Giovi 137 «rrs S p A, 95030 Caiani» • Strada 5", N '<5

'.*> Vlàv^*^Sx^WtìSt&tói.^Mt*Si^»S^<i«.^*As»~ ^ ? 1S^fe.t*w' *> »*£ . t a«^ ,

Supplemento quotidiano diffuso sul territorio nazionale unitamente al giornale l'Unità

Direttore responsabile Giuseppe F Mennella Iscriz. al n 22 del 22-01-94 registro stampa del tribunale oi Roma

Da mercoledì rassegna a Torino su cinema e movimento. Il regista di «Apollon» dice la sua

• ROMA. Ugo Gregoretti aveva 38 anni, quel giugno del 1968, quan- , do venne chiamato a presiedere l'Anac, la vivace associazione degli •' autori cinematografici. Fu come prendere in mano «un cerino acce­so», ricorda oggi il regista, «e poi andammo a far casino alla Bienna­le di Venezia». Contro-Mostra, as- • semblee infuocate, occupazione della Sala Volpi, festival interrotto. Chiarini a un passo dall'infarto, Pa­solini che tentenna («Fu l'Amleto della situazione: era idealmente con noi contestatori ma aveva Teo­rema in concorso»), Bellocchio che «critica da sinistra spedendo un telegramma da Capri», Maselli che invita in assemblea «un anar­chico maghrebino, un certo Musta-fa, braccio destro di Cohn-Bendit» mentre Ninetto Davoli stupisce l'o­spite africano annunciandogli di ' mangiare <ame di leone ogni mattina». •'• • • t. • „*• •• •. - - ;• y - -,.>..!'

Gregoretti sorride. La voce mor­bida, i gesti felpati, quella calma • ' ironica che lo fece diventare un f-personaggio della tv, l'eclettico re- '•'' gista dell'indimenticabile Circolo Pickwìck accetta volentieri dì rovi- • stare nel proprio passato «militan- • te» per presentare il poderoso con- . vegno // cinema del '68: sei gioma- • te al cinema Massimo di Torino '* (dal 7 al 12 dicembre) fitte di testi- " monianze, proiezioni e relazioni. .-•

Quando raccolse la • gloriosa -bandiera dell'Anac, 'destreggian- -dosi tra «scissioni da destra» e «in- ' cendi delle code di paglia» (parole ; sue). Gregoretti non sapeva che di \, II a poco il '68 avrebbe compiuto '. un salto di qualità trasformandosi : nell'autunno caldo del '69, con ef­fetti benefici su tutta la sinistra. Era­no finalmente gli operai a scende­re in campo, con i loro slogan e i loro bisogni, portando nel movi­mento una concretezza destinata a -farsi spazio nel cuore dei cineasti di impegno civile. »•. »v- s , Le place II titolo dello giornate

torinesi? >*. * ' -*• u- -v .•. • ? - , Ma si, anche se io ho la sensazio­ne di aver fatto «il cinema del '69». Mentre gli studenti e leucosc della ' contestazione mi commuovevano ' assai limitatamente, la conoscen-

' za ravvicinata delle lotte operaie • mi coinvolse fino in fondo. Dicia­mo che volli mettere in pratica, un ;

po' donchisciottescamente, qual­cosa di cui si dibatteva nelle no­stre infuocate assemblee. Come mettersi al servizio della classe operaia? Come operare il salto di '

, classe? Con gli studenti era facile, pur correndo il rischio di essere -, presi in giro; con gli operai meno, -' perché la faccenda era più seria. -'

Che cosa lo spinse a gettarsi • nell'agone? „• - • • • • ^ - ia­lina gran voglia di capire, proprio !' come accadeva a quel personag­gio di Guerra e Pace di cui non ri­cordo il nome. Mi collegai con una grande tipografia occupata .• che stava sulla Tiburtina, l'Apol- -

. lon. Incontrai gli operai, ascoltai le loro storie e un giorno mi venne ' da dire a mensa (si mangiava be- "

, ne perché era arrivata la solidarie- . tà delle cooperative-emiliane):,-. «Vogliamo fare un film sulla vostra . lotta?». Portai nel dibattito la posi­zione dell'Anac, un po' delirante, • che si può riassumere cosi: sicco­me la cinepresa è in ultima istanza

Una scena di «La Cina è vicina» di Marco Bellocchio. Sotto, Ugo Gregoretti mentre gira un film nella fabbrica Apollon di Roma, nel 1969

Il '68 al cinema Quando Gregoretti andò in fabbrica

•*£ MICHELE ANSELMI

uno strumentro del potere padro­nale, il cineasta deve autoespro-priarsene e consegnarlo nelle ma­ni della classe operaia. «Ma tu sei scemo?», risposero gli operai. «Se vuoi aiutarci davvero, fallo te il film». • . < E cosi andò? • , SI. Con l'aiuto dell'Unitclefilm. mettemmo insieme una troupe ri­dotta • all'osso: poche lampade, una cinepresa Arriflex a 16mm, qualche tecnico. L'idea era di fare . un film comico-drammatico, non l'analisi marxista della lotta di ; classe. Trasformammo i reparti deirApollon in teatri di posa e ri- ; costruimmo gli eventi precedenti all'occupazione scrivendo le bat­tute insieme agli operai. Solo che • nessuno voleva fare la parte del padrone e del poliziotto. Per fortu­na un compagno di Botteghe Oscure accettò di interpretare il ' ruolo del bieco Borgognone, l'in­dustriale che aveva fatto fallire la fabbrica per speculare sui terreni.

- Che tipo di film venne fuori? -Un buon film di 80 minuti, e mi di­

spiace che la rassegna torinese non l'abbia inserito nel program­ma. Gli operai si immedesimaro­no in modo straordinario, Mario Schiano compose una colonna " sonora in stile free iazz, dappertut­to (parlo dei cosiddetti circuiti al­ternativi: fabbriche, ospedali, feste dell'Unita) fu un successo. Contri-. bui addirittura alla riapertura del­l'azienda. • - • . .' •

Tutto gratis ovviamente? Certo. L'unica risorsa, per gente come noi, erano i caroselli. Li fa-

' cevamo tutti: Pontecorvo, Maselli, .Visconti, i Taviani poi... Solo che io ero l'unico ad apparire in video, • mi pare fossero i pannolini Baby Scott. E cosi mi guadagnai la fama di «venduto al Capitale». Un gior- ' no, durante un assemblea alla Fatme, fui accolto con la sigla di Carosello: «Pa-papa-papa-parapa-

.pà...». ;• . . . . . . Erano gli operai a cantarla? '

No, i miei colleghi registi. Inten­diamoci, Apollon riscosse molti consensi. I sindacati lo proiettaro­no dappertutto, Gianni Rodari sul­

la prima pagina di Paese Sera lo paragonò addirittura, esagerando, alla Corazzata Potemkin. Non piacque invece ai cinefili più ar­rabbiati: agli Adriano Apra, ai ' Maurizio Ponzi, ai Pio Baldelli. Mi accusarono in sostanza di raccon­tare la lotta operaia con gli schemi della commedia all'italiana, che poi era proprio la cosa che piace­va agli operai dell'Apollon. Anni dopo li ho rivisti tutti placati. Spe-

«Il cinema del '68»: si Intitola così II convegno, organizzato dall'Archivio audiovisivo del movimento operaio e •. democratico e dal Museo nazionale del cinema, che si svolgerà a Torino dal 7 al 12 dicembre. Sei giorni di tavole rotonde, incontri a tema, testimonianze e prolezioni per riflettere sul legami tra il -cinema Italiano e • < - -• quell'entusiasmante momento storico-politico. Vari gl i -argomenti chiave dell'iniziativa, a fissare) grandi f i loni culturali: . Il movimento studentesco, la fabbrica e II movimento operalo, .

• - i l terzomondismo, le ' lotte per i dir i t t i » sociali e I rapporti ' interpersonali. Il movimento e II cinema, la -- •,' repressione. ' Fittissimo il programma. Si parte mercoledì con un convegno presieduto da • Ansano Glannarelli e contrappuntato dalle relazioni di • Nicola Tranfaglia, Marco Rovelli, -Adriano Para, ..' Poppino Ortoleva. Giovanni De Luna e Guido Arlstarco.Sabato,

invece, ci sarà un Incontro con gl i autori pilotato da Gianni Rondollno (Intervengono, tra gl i -altr i , Francesco Masell i , Marco Bellocchio, Alberto Grifi, . » . Lionello Massobrio, Ansano Glannarelli). E ogni giorno dalle 16 In poi prolezioni di f i lm e . . mediometraggi sull 'argomento. Da «Contratto» di Gregorettl a «I dannati della terra» di Orsini, da -Umano non umano» di Schifano a «Dodici dicembre» di Pasolini. ,

ro mi abbiano riabilitato... A Torino non ci sarà «Apollon», In compenso si potrà vedere «Con­tratto», del 1970. Che ricordo ha di quel documentario militante che fece scuola?

«Militante» è la parola giusta. Tren-tin era rimasto colputo dalla mo­bilitazione innescata da Apollon,, e cosi mi chiese di filmare le lotte operaie che si moltiplicavano do­vunque. All'alba, una delle tante, cominciammo a girare all'Alfa Ro­meo. Come mi sentivo? Completa­mente al servizio degli operai, mi definivo «aspirante sindacalista con macchina da presa». Ma non eravamo in tanti a fare quel tipo di cinema. Citando Gramsci a pro­posito della guerra, dicevo che molti erano gli interventisti e po­chi gli intervenuti. Poi Scola fece. Trevico-Torino, Petri La classe ope­raia va in paradiso...

Si sentiva una specie di precur­sore, Insomma.. .-,.

Non esageriamo. Anche se con Omicron, del '63, avevo già dato. Non era uno scherzo, in quegli an­ni, prendere di petto (e per 11 cu­lo) la Fiat. Peraltro il film era distri­buito dalla Lux, una società del gruppo. E infatti me la fecero pa­gare.

Magari registi come Vlrzì («La bella vita») e Pozzessere («Padre e figlio») le devono qualcosa. So­no due belle storie di ambiente operalo.

Beh, certo, mi piace pensare di es­sere stato un «bardo» del cinema operaistico, anche se francamen­te non credo che Paolo e Pasquale abbiano girato i loro film pensan­do a me. .> •" -v

Torniamo al '68, anzi al Sessan­totto. . . .

Torniamoci pure. La cosa strana, al di là della scelta di civettare con gli studenti, òche il '68 si rivelò più benefico per noi quarantenni de­lusi e incasinati che per i giovani. Un'onda d'urto che mi fece diven­tare politicamente più consapevo­le. Fu allora, che maturai la, deci­sione di. iscrivermi-al Pci:.ujia,cosa non da poco per un borghesedi origine repubblicana come me, anche se Goffredo Fofi vi ironizzò sopra. -. ' .« . .""• . - . , ' . . • . • • . '31 '

In quegli anni lei Incorse pure nelle provocazioni satiriche de­gli «Uccelli», quel gruppo anima­to da Paolo Uguori, oggi diretto­re del tg di Italia 1„.

Ogni volta che vedo in tv certi ex sessantottini diventati scrvitorelli dei padroni, beh mi viene da pen­sare che non è fallito il Sessantot­to: sono falliti loro. ' > • .... •' '

Lei parlava «sessantottese»? •-•• No. Quando sentii un compagno dire: «Si è messo a piangere a livel­lo di lacrime», capii che un proble­ma esisteva. • • - • .. • "

Come finì l'esperienza alla guida dell'Anac? •

A un certo punto fui incaricato dal «Comitato di boicottaggio della Mostra» di andare, a mie spese, nei paesi dell'Est comunista per convincere i cineasti di là a non partecipare a Venezia. Un disastro di missione. Jancsó e gli altri mi presero praticamente a pernac­chie, e il bello è che ero d'accordo con loro. Qualche mese dopo, per fortuna, cominciai a girare Apol­lon. ,. '- 't-.

M Silvano Agosti presenta il materiale inedito sugli scontri

Valle Giulia, una vittoria di 6 minuti SILVANO AGOSTI

Abbiamo chiesto a Situano Agosti di presentare il -Mon­taggio inedito dei suoi mate-

. riali sul movimento studen­tesco e sull'autunno caldo-(un 'ora) che passerà a To­rino mercoledì nel quadro del convegno su «// cinema det'68-.K •,,•• . ' • . ••

m Le immagini che propongo a Torino sono state tutte realizzate conunapiccolacinepresaamolla, ; e ogni volta ho constatato l'assen­za programmatica di tutti i media ufficiali: dalla Rai alle troupe di partito. Sempre rigorosamente as­senti. Ecce perché queste immagi­ni non sono mai state proiettate dai media stessi. Eppure rappre­sentano una testimonianza unica, non solo storica, di come sia es­senziale la presenza di una mac­china da presa nel quotidiano. •-• -

Nel '68 io proposi agli autori di interrompere le loro attività e di an­

dare nelle strade, nelle aule delle università, nelle fabbriche per do­cumentare un evento che ci riguar­dava tutti da vicino. L'unico che ri­spose all'invito fu Gregoretti. E. in­sieme a lui e me, un anonimo opc-

' ratore della Cia che era sempre presente e spediva il materiale in America senza nemmeno svilup­parlo. A volte mi viene da pensare che, cosi come negli archivi del Vaticano c'è la vera storia dell'Oc-

' cidente. cosi negli archivi della Cia sono raccolti i documenti reali di

; tutto ciò che avvenne in Italia al­meno dal '45 in poi. .

Ma, per tornare ale giornate tori­nesi, ho scelto tre brani significativi tra i materiali documento realizzati nella primavera del 1968. Lacosid-

• detta «battaglia di Valle Giulia». La sempre taciuta «distruzione della facoltà di Giurisprudenza di Roma» e la tragicomica «carica della poli­zia» a piazza Cavour, sempre a Ro­ma, , '.

La battaglia di Valle Giulia segna l'avvio di un dissenso strutturale che si esprime in una sorta di cor­po a corpo tra due categorie socia­li, «la poliza» e «gli studenti», ambe­due improduttive, frustrate e de­viami rispetto alle funzioni origina­rie. Incredibilmente simili nell'uso facile dell'insulto, della violenza impaurita e, al momento giusto, della fuga. Assisto con l'occhio del­la macchina da presa a una rapida azione di «vittoria» dei duemila stu­denti arrivati in corteo sui cinquan­ta poliziotti che piantonano la fa­coltà di Architettura. «Vittoria» du­rata sei minuti. Il tempo di arrivo di due o trecento carabinieri che ri­danno a Cesare ciò che da sempre è di Cesare. . •

La distruzione della facoltà di Legge ad opera di duecento pic­chiatori fascisti che si rinchiudono in facoltà e durante la notte la ra­dono al suolo. Ho filmato Almiran-te e Caradonna, due «onorevoli» che organizzavano la battuta la cui finalità politica era quella di offrire

ai giornali l'aspetto distruttivo del movimento, per staccare l'elettora­to (cioè i genitori degli studenti) dal movimento: «Ah no cari ragaz­zi, se distruggete non siamo più con voi...». • "

Di tali equivoci sapientemente programmati si è spento il movi­mento che chiedeva, come del re­sto mi pare chieda anche oggi, una riflessione più profonda sulle strut­ture scolastiche e sul ruolo stesso dello studente, come allievo cas­sintegrato o addirittura «disoccupa­to storico».

Il terzo momento, quello della carica tragicomica della polizia, a ridosso delle elezioni, mentre gli studenti se ne stavano andando pacificamente dalla piazza, con il bisogno di creare un immagine «di tenuta dello stato democristiano». Vedere, vedere per - sia pure in ri­tardo di 27 anni - credere.

Ho voluto poi aggiungere due documenti eccezionali sull'autun­no caldo del '69, il cosiddetto «prò- ' cesso alla Fiat» e una farsesca riu­

si Ivano Agosti In una foto degli anni Settanta Armando Leone

mone di industriali del tondino a Odolo, realizzate nel quadro di una trasmissione Rai che non è mai andata in onda. Nella prima ' parte, quella della Rat, si può assi­stere alla compattezza operaia nel- • la crescita di una coscienza politi­ca forte e senza precedenti. Si può anche verificare la programmatica ambiguità dell'apparato sindacale, a volte impeccabile alleato delle volontà padronali.

Nella riunione degli industriali, degna di un Goldoni ulteriormente politicizzato, si leggono tutti i ran-. cori e le volontà di rivincita di un

padronato che Trentin, allora vi­vente, definiva • da Medioevo. Straordinaria l'autoanalisi di un pa­dronato che vuole organizzarsi contro le «bande di sindacalisti che si permettono di turbare la quiete della fabbrica». • • -

Insomma, nulla mi pare più eversivo di una rigorosa documen­tazione di ciò che accade, senza mediazioni, senza interpretazioni o aggiunte. Cosi come lo sguardo di un bambino, e cioè lasciando al­la macchina da presa la responsa­bilità di ridare un volto reale alla storia.

LATV PJENBJCOVALME

Meluzzi il don Bosco ^azzurro

I L SANTOR1ANO Tempo ieule, atteso dopo un.i travagliata preparazione (Ja pane d'una

prassi), è partito non tradendo le aspettative. C'è stato un curioso sbaglio di tempo nel promuoverla (mercoledì è andato in onda un promo che l'annunciava per la se­ra stessa), ma per il resto s'è tenuto fede al titolo: sondaggi a caldo, in­terattività telematica Sui contenuti s'è già parlato a lungo, A noi resta il commento dei dettagli, la ricerca di particolari da generalizzare quando ci risultano significativi Santoro (che non 0 un particolare anzi) ha fatto Santoro E cioè la te-levisionechc, nel genere che prati­ca, coincide con lu:. A parte la sug­gestione dell'assunto di partenza («Conviene» mettere sotio accusa Berlusconi?), tutti gli inserti e le di­gressioni erano pertinenti- Butti­gliene [versione «in diretta da stu­dio», lucido e palese) rilevava co­me la questione si bilorcasse fra «convenienza» e -dovere morale». E in scaletta partiva il servizio sul bri­gadiere della Finanza di Milano che, consegnando al comandante la busta di una mazzetta, metteva in moto lo scandalo- gcslo che non gli «conveniva» ma che sentiva co­me «dovere morale». Si parlava di possibile impeachment del presi­dente per le ventilale concussioni-corruzioni di qualche centinaio di milioni? Dagli Usa si spiegava della fine della camera di un collabora­tore di Clinton perché sospettato soprattutto di non aver impedito la concessione d'una borsa di studio (un milione e mezzo di lire) alla propria fidanzata. • Accostamenti . lucidi... quando non furbi, nella tradizione d'una tv di' straordinaria efficacia iprufessio-nale mai turbata o interrotta in mo­do grave dal pur prevedibile caz-zeggio da studio. Dove, accanto anzi intorno alla guest star Butti­gliene, sedevano Giampaolo Pau­sa e Marcello Veneziani e cioè il più autorevole ed efficace dei pole­misti e il più misterioso (è fascista o ci fa? Il suo giornale, ormai obbli­gatoriamente citato, dove lo ven­dono, cosi poco presente com'è nelle edicole? Chi lo legge oltre ai giornalisti che lo menzionano co­me una volta facevano con II Saba­to, più citato che venduto?). •

V ENEZIANI ha sollevato una strana ipotesi: questo go­verno irrita soprattutto una

«minoranza illuminata» che non vuole accettare le cifre di un suc­cesso elettorale. «Minoranza illumi­nata» è definizione non aggressiva né sgradevole. È inesatta, se diamo la parola alle piazze che manife­stano contro i tagli alle pensioni o testimoniano solidarietà , al pool . milanese: sono tanti, ma tanti. Ri­schia meno, il direttore dell'intro­vabile Italia settimanale, quando disapprova l'uso di un paralizzante incontro filmato con degli «akia» che si proclamano fascisti e sono soprattutto degli idioti assoluti. Ha detto che delle frange analoghe si trovano in tutte le «estreme». Sostie­ne cioè che di imbecilli s'è fatto un po' per uno. 11 destino è stato però crudele con la destra: i più nume­rosi e i più violenti, razzisti e peri- ' colosi sono da quella parte. Se lo lasci dire da quella zona illuminata dal chiarore che obiettivamente ci concede.

A questo punto varrebbe la pe- , na di dedicare qualche riga allo psichiatra'Meluzzi. onorevole pas­sato, dicono, dai «lumi» agli «splen­dori» ideologici berlusconiani. Quando ncsce a vincere la lotta coi propri capelli che tendono a co­prirgli gli occhi com'è per gli sch­nauzer e i bobtail, esprime un'aria da allegro castoro che. confessa, è solito praticare sondaggi nei giardi­ni comunali accostando i pensio­nati-elettori ai quali spiega l'equi­voco dell'imboscata ai loro interes­si. Questo Don Bosco della terza età che recupera anziani per il Po­lo come il fondatore dei salesiani faceva coi fanciulli per l'oratono. è un singolare «nuovo» che. in epoca di sondaggi telematici computeriz­zati, si dedica ai rilevamenti bocca a bocca, anzi panchina per pan­china. Triste la vecchiaia di chi. al-ledifficoltà economiche ed affetti­ve, deve aggiungere le fughe dispe­rate nei parchi inseguito dallo psi­chiatra azzurro che diffonde il ver­bo di Arcore urlando preoccupan­ti: «Mi consentaaa'...

ina 0 l'Unità5

Tv e solidarietà

Dolci e karaoke In fila alla Bnl per «Telethon»

/"^«j^V*-.

LLA CIARNELLI

• ROMA. L'impossibile desiderio che d'im-prowiso diventa realtà di «toccare con mano» una Ferrari e un intero paese che recita la Divi­na Commedia (comincia il sindaco conclude il Vescovo ed in mezzo tanti ragazzi) o gli indu­striali che giocano a pallone con i deputati, «scarpe fuori misura» in un"ipotetica gara con un cannolo siciliano lungo cinque metri (roba da Guinness). Questo non e che un assaggio dell'happenig che la Banca Nazionale del Lavo­ro ha organizzato per sostenere la raccolta di fondi per la lotta contro la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche organizzata dal «Co­mitato promotore Telethon»,

Festa della solidarietà In attesa del momento clou, previsto per il 9 e

10 dicembre, con la maratona televisiva curata dalla Rai, già ieri ed oggi la Bnl ha deciso di te­nere aperti i propri seicento sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale. Una sorta di festa della solidarietà che non si accontenta dei gior­ni del gran finale, ma vuole cominciare a sensi­bilizzare la gente con molto anticipo. Ed ecco, allora, circa quattromila manifestazioni di spet­tacolo, cultura e intrattenimento organizzati dentro e fuori le sedi della Banca.,..

Chi è andato in un qualunque sportello della Bnl ieri si è trovato a svolgere l'operazione ban­caria in un'atmosfera molto diversa da quella consueta. C'è chi ha potuto danzare o bersi un aperitivo e i più piccini hanno avuto in omaggio una gradita merendina. Per i ragazzi videoga-mes a disposizione, trampolieri in piena attività e per le signore un imprevisto défilé di alta mo­da. Per tutti la possibilità di cimentarsi in ardui «karaoke». Non sono mancati le sfilate di gruppi storici, il tutto con sottofondo di musica, proie­zioni di cartoni animati e per far fronte ad un improvviso «ammanco» calorico provvidenziali bruschette a volontà. Oggi si replica con gli sportelli aperti dalle 9 alle 24 per cercare di met­ter in cassa una prima, consistente cifra. -

Più nel dettaglio gli appuntamenti di oggi prevedono la sfilata di una trentina di Ferrari storiche e moderne cui gli appassionati del Ca­vallino rampante non potranno mancare. È ve­ro che l'auto dei loro sogni va dai trecento ai cinquecento milioni, ma sognare non costa nul­la. Ed allora l'appuntamento, organizzato dal «Club Ferrari Castelli romani» è per oggi pome-riggionel piazzale antistante l'agenzia 37 della BnhrTpìàzzale dell'Agricoltura alì'Eur. Il canno­lo lungo cinque metri lo hanno preparato a Ra­gusa mentre a Gubbio'è stato allestito'l'albero di Natale più grande del mondo. • , ••••,<•

Anche Dante «partecipa» La recita della Divina Commedia impegnerà

tutta Abbiategrasso e a Porto Torres sarà possi­bile visitare gli scavi archeologici che si trovano all'interno della Banca. Bande per tutti (da quella dei carabinieri a quella dei vigili urbani e della guardia di finanza) da Fabnano a Firenze, da Genova a Macerata, da Milano a Taranto fi­no a Palestrina, Pordenone. Non potevano mancare gli sbandieratori: vessilli al vento a Se­nigallia, Catania, Arezzo e a Roma al centro commerciale di Cinecittà 2. Gli appassionati di karaoke non perdano l'occasione di esibirsi tra uno sportello per conti correnti e quello per le cambiali. Per farlo basta andare alla Bnl di Cos-sato, Bari (via Petroni), Bologna, Catanzaro, Pegli. Napoli (via Firenze), Telesc, Padova, Al­bano, Fresinone, Roma (via Appia Nuova, Piaz­za Albania e via del Corso), Fiumicino, Imperia e Torino (via San Secondo). • .- . -» . - . ' - <•

E poteva mancare lo sport? A Bergamo ci sa­ranno Ghinzanì, Agostini e Gimondi. A Torre Annunziata i fratelli Abbagnale, nella sede di Napoli (via Firenze) i campioni del mondo del­la pallanuoto del Posillipo e della Canottieri Na­poli. A Torino le medaglie olimpiche Berruti, Damilano, Gros, Messina e i giocatori della Ju­ventus. Per domani, a Bergamo, è prevista la partita Nazionale magistrati-vecchie glorie del Milan e dell'Inter. E poi mostre, musica di tutti i tipi, film ed una grande «caccia al tesoro» (trat­tandosi di una banca come poteva mancare) che si svolgerà tra tutte le agenzie Bnl di Milano. Una buona partenza, dunque, possibile per la collaborazione fattiva di migliaia di dipendenti su cui veglierà l'arma dei carabinieri. L'anno scorso la Banca N'azionale del Lavoro raccolse oltre quattro miliardi di cui 2,2 attraverso i cento sportelli aperti durante la maratona televisiva. Questo è l'obbiettivo da superare. , • .

L'OPERA. «Un ballo in maschera» al San Carlo: e il tenore torna al melodramma

Luciano Pavarottl al San Carlo di Napoli Luciano Romano/Nouvell© Presse

Pavarottì a tutto tondo No dell'Anela sugli Enti lirici Gli Enti lirici devono essere messi In condizione di ottenere la massima efficienza produttiva ed un effettivo snellimento burocratico. Lo ha richiesto l'Anela, l'associazione rappresentativa del 13 teatri Urici Italiani, in un documento Indirizzato a tutte le autorità Istituzionali competenti ed ai sindacati; in vista del riordinamento legislativo" " complessivo previsto per eli enti Urici sinfonici. L'Anels si dichiara contrarla anche ad ogni Ipotesi di «riassetti speciali» per singoli enti. .

SANDRO ROSSI

m NAPOLI. Un tenore che inter­preti il personaggio di Renato nel Ballo in maschera verdiano è come l'eroe d'una favola capitato per av­ventura nel paese dell'abbondan­za e posto in condizioni di cogliere a piene mani i doni che gli vengo­no offerti con straordinana dovizia e varietà. Ed è certo che, tra i ruoli tenonli dovuti all'estro di Verdi, quello di Riccardo comprende una gamma di soluzioni espressive e vocali tra le più ampie e articolate , del melodramma. All'epoca della composizione di un Ballo in ma­schera (1859), Verdi non era nuo­vo a fatti del genere che sembrano calcolati su misura per esaltare le virtù di un interprete, o per metter­lo a dura prova. Al primo atto, la galanteria, la frivolezza, mondana eleganza del personaggio richie­dono una certa vocalità - alla Du­ca di Mantova, per intenderci -mentre il sorgere in lui della pas­sione amorosa lo obbliga a perora­

zioni canore via via più intense, sia nella accentuazione musicale che nel turgore dei suoni. *

Tale l'impegno richiesto a Lu­ciano Pavarotti ritornato al San Carlo non per indossare il frac del concertista, ma per vestire i panni d'un eroe del melodramma. L'e­vento non si verificava da tempo immemorabile ed anche per que­sto il Pavarotti-Riccardo ha richia­mato al San Carlo il pubblico delle grandi occasioni garantendo il tut­to esaurito. Il tenore, avvezzo ora­mai alle oceaniche adunate negli stadi, al pubblico intercontinentale della televisione, nel circoscntto spazio det-palcoscenico sancarlia-no ci è apparso restituito ad una di­mensione staremmo a dire più umana, più accessibile, affiancato dai suoi partner che, più o meno come lui, avevano gli stessi proble­mi da risolvere. La vocalità folgo­rante degli anni giovanili in Pava­

rottl si è fatta più guardinga, attenta nell'affrontarc gli ostacoli più insi­diosi, comunque ancora suadente, ancora efficace nella chianssima . scansione della parola cantata, a ' detnmento, forse, d'uno slancio che ti aspetteresti più generoso e '.

' avvolgente, particolarmente - nel gran duetto dell'atto secondo e • della bellissima aria del terzo: «Ma ' se m'è forza perderti» inspiegabil- / mente eliminata in anni lontani e poi fortunatamente recuperata.

Il successo è stato comunque in­contrastato, coinvolgendo merita­tamente gli altri componenti del cast tra i quali Mina Rautio, una Amelia drammaticamente persua­siva nei momenti salienti dell'ope­ra; ed inoltre il contralto Manana Pentchèva, assai suggestiva nelle vesti di Ulrica, e Victoria Loukia-netz, impeccabile per brio e correi- ' tezza vocale nelle vesti di Oscar. L'altro grande ruolo - quello di Re­nato-era interpretato dal baritono Paolo Coni, misuratissimo forse fi­

no alla parsimonia nell'ammini-strare i suoi mezzi, ma in ogni oc­casione capace di accenti dram­maticamente pregnanti, per ap­propriato uso della parola cantata e per musicale discernimento. Fa­cevano inoltre parte del cast Fran­co Federici (Sam), Giacomo Pre­stia (Tom) ed ancora Giuseppe Riva. Angelo Casertano e Angelo Nardinocchi. La direzione di Da­niel Oren ha raggiunto la tensione drammatica richiesta dalla partitu­ra, anche se suscettibile in qualche punto di una più limpida articola­zione. La regia di Alberto Fassini ci è sembrata ben orchestrata in una prospettiva che non si è discostata da soluzioni tradizionali. Le scene e i • costumi, nspettivamente di Mauro Carosi e di Odette Nicoletti, anch'essi di stampo tradizionale hanno fornito allo spettacolo lo sfarzo richiesto da una serata inau­gurale. Eccellente il coro istruito da José Louis Basso. Ha curato le co­reografie Ricardo Nunez. •

TEATRO. A Parma debutta «Line» di Israel Horowitz con Stefania Sandrelli

Tutti in coda per andarsene all'inferno M A R I * GRAZIA OREOORI

L'attrice Stefania Sandrelll

• ì PARMA. Potere e sesso: cosa serve di più per fare un leader?l cinque protagonisti di Line, quattro uomini e una donna, lo sperimen­tano sulla loro pelle in una coda che è una metafora della vita. Per­ché è solo chi è primo dietro la li­nea bianca, in attesa, quello che che può dettare legge a tutti gli al­tri. Gettare il cuore al di là dell'osta­colo? Forse. Certo è che Stephen, Fleming, Molly, Dolan, Amali si tro-, vano sbattuti di fronte a quel se stesso che non vorrebbero cono­scere.

Scritto dall'americano Israel Ho-roviiz, noto anche in Italia, con quella ironia tipicamente ebraica che spesso sconfina nell'assurdo e che può trasformarsi in dramma, Line, in scena al Teatro Due di Par­ma con la regia di Piero Maccari-

nell'i (lo stesso teatro ne produsse un'edizione con giovanissimi atto­ri, regia di Le Moli, nel 1985), ruota attorno ai temi della sopraffazione, della mercificazione sessuale, del­l'angoscia esistenziale, del sadi­smo e del masochìsmo.

Tutto è misterioso in questo Li­ne. Quando si accendono le luci, dietro la linea bianca c'è un uomo che si intuisce non più giovane, giaccone scozzese, in attesa di po­sti non si sa per cosa, che fischietta slogan di Al Fatah e canzoni pa­triottiche. Alle sue spalle c'è una scena vuota, chiusa da un'alta pa­rete, con una porta che si apre sul nulla. E proprio da II che si presen­teranno, di volta in volta, gli altri personaggi provenienti da chissà dove. Ecco Stephen, ragazzo schi­zoide, che !ia un'adorazione tota­lizzante per Wolfang Amadeus

Mozart considerato il «numero uno». Horovitz ci mostra gli inganni che il giovane mette in opera per diventare il primo della fila. Come ci farà vedere anche quelli di Ste­ven, che fa la coda con un seggioli­no, già «organizzato» per attendere nell'ombra il suo momento. E poi -. c'è Molly che vede tutto in chiave di sesso pronta a farsi usare e a usare gli altri per raggiungere lo , scopo di essere la pnma. Molly che ; passa il tempo a entrare e a uscire ' dalla fila, fra una scopata e l'altra, fredda come un automa salvo che -• con il giovane Stephen. E che dire del marito di lei, Amali, sempre su­daticcio, masochista, un vero spiri­to gregario? Una linea che è la vita: •• aggressione e prevaricazione ai primi posti perché la solidarietà è ; possibile solo mano a mano che ci ' si allontana dalla testa della fila. Dopo la prima sorpresa Line, però, ' mostra la corda con un finale •

scontato. Sconfitto dalla coalizione di tutti gli altri contro di lui, Ste­phen divorerà la linea bianca per poi • rivomitarla in tanti pezzetti,

• uno perogni protagonista. • Scandito con ritmi quasi cine-

• matografici, Line secondo Maccari-nelli, guarda più all'iperrealismo che alla secchezza dell'apologo e ha il suo punto di forza nella recita­zione degli attori. Stefania Sandrel­li dà alla sua Molly una sensualità spensierata, una rotondità da nata ieri, una forte carica umana. Suo marito Amali ha i tic e le ossessioni di Maurizio Donadoni, mentre Do­lan è un Bruno Armando doppio e intrigante con un'eleganza da ina­erò e il Fleming proletario di Fran­co Castellano ha l'incultura degli etemi sconfitti. E poi c'è lo Stephen del bravo Luca Zingaretti, violento, ribelle, perso dietro il suo sogno mozartiano.

Sabato 3 dicembre 1994

Morto Connìe Kay ex Modem Jazz Quartet

Lutto nel mondo del jazz per la scomparsa del battensta america­no Connìe Kay, ex membro del leggendano Modem Jazz Quaret Il musicista è morto nel sonno mer­coledì scorso, probabilmente per arresto cardiaco; Kay, che aveva 67 anni, era già stato colpito da una crisi cardiaca nel '92. Si era fatto le ossa suonando al fianco di Miles Davis, Lester Young, Coleman Hawkins, Stan Getz e Charlic Par­ker, ed era entrato nel Modem Jazz Quartet nel 1955, al posto di Kenny Clarke, rimanendovi fino allo scio­glimento, nel 74.

No allo spinello Mamme anti-rock contro Jamiroquai

Le «mamme antirock» contro Jami­roquai: era praticamente inevitabi­le. Come in tutti i concerti dell'at­tuale tournée, anche la sera scorsa a Milano il cantante Jason Kay si ù acceso uno spinello durante l'ese­cuzione di Space cowboy, e dopo averlo passato agli altri del gruppo, lo ha offerto anche ai fans. Il "ge­sto» - un invito alla legalizzazione delle droghe leggere - non è però piaciuto alle mamme antirock ca­pitanate da Maria Belli, che lo han­no definito «gravissimo»: "Proibire il loro concerto di oggi a Napoli'' Non servono censure - ha detto la Belli - potrebbe essere peggio. Ma è il caso di invitare i Jamiroquai a non ripetere la loro fumata colletti­va anche a Napoli».

Rai: Raffai Badaloni e Chiambretti Tra i temi all'ordine del giorno, il eda della Rai ha affrontato anche alcune polemiche intorno a pro­grammi già partiti e a quelli che forse partiranno. Rispondendo alle domande di Taradash, che chiede­va di mettere in discussione // lau­realo di Chiambretti & Rossi, per­ché la satira deve nspettare la par condicio, Moratti ha replicato che il programma sarà preso in consi­derazione dal cda. nbadendo però che la satira e libera e -non può es­sere di destra o sinistra, ma deve essere di buon gusto». Il cda discu­terà anche del caso Piero Badalo­ni, che ha firmato un servizio sulla manifestazione del 12 novembre alla quale aveva anche partecipa­to. La presidente della Rai ha an­che detto che vedrà Irene Pivetti per discutere con lei del «progetto Costanzo», aggiungendo: «Se la Raffai accetterà la nostra proposta si farà anche la trasmissione con le interrogazioni parlamentari».

Orvieto in danza tra rassegne e laboratori

Danza in primo piano nella cittadi­na umbra che ospita in questi gior­ni la rassegna «Aspidistra '94». In-contn, spettacoli e laboratori di danza che andranno avanti fino al 15 dicembre sotto la direzione di Lucia Latour presso la Casa de! Po­polo di Ciconia (Orvieto Scalo, via degli Aceri). Tra gli ospiti in pro­gramma, Enzo Cosimi con Suite numero uno (12-13 dicembre) e Massimo Moncone con Lamento di Arianna (14-15 dicembre) Sempre a Orvieto, presso il teatro Mancinelli e Palazzo Caravajal Si-moncelli, si svolgerà il quarto festi­val «Nuove tendenze italiane» dal 7 all'll dicembre. Organizzato da Rossella Rumi il cartellone ospite­rà inoltre Virgilio Sieni con «Elogio dell'ombra», la compagnia «Vera Stasi», quella di Monica Francia e di «Sosta Palmizi».

Umiliazioni, in ospedale è

i, inefficien costretto ad

Spesso chi re di tutto.

Dovrebbe semplicemente indi­care il luogo dove viene regi­strato l'ingresso in un ospeda­le. In realtà, la parola accetta­zione sembra sancire il fatto che spesso un malato, in una struttura ospedaliera italiana, è costretto a subire di tutto. In risposta a questo, dal 1980, noi del Tribunale per i diritti del •

malato, a volte con successo e a volte no, ci siamo impegnati nella tutela dei diritti dei cittadi­ni. Lo abbiamo fatto autofinan­ziandoci e denunciando le sof­ferenze inutili subite dai malati, le pratiche clientelare gli spre­chi assurdi, le omissioni e gli abusi. Lo abbiamo fatto coin­volgendo la parte più sensibile

e competente del mondo sani­tario e indicando sempre le soluzioni concrete per un uso corretto delle risorse tecniche, umane, finanziarie e organiz­zative. Perché se accettare di essere malati è difficile, accet­tare di essere umiliati è inac­cettabile.

Voglio sostenere anch'Io II Tribunale per i diritti del malato. • Q 30 000 • 50.000 3 100.000 • 200 000 • V e r o la mia quota tramilo: I Q c/c n 29525003 intestalo a: Comitato di sostegno al MFD - Thbu/iale per I dirmi del malato I LJ Assegno bancario Intestalo a' Comitato di sostegno al MFD • Tribunale per i diritti del malato. . che Invio allegato a questo coupon

| Cognome \ Nomo

11 I

• Cap Località Prov Tel i * Spedire a Comitato di sostegno al MFD - Tribunale por I diritti dal malato Vta Francesco I da Sancita, 15 - 00193 Roma - Tal. 00/3722704 • Riceverete ulteriori informazioni sulla nostra attività

Tribunale per i diritti del malato

Movimento Federativo Democratico

I n g S a a t e h t r o t o g

Sabato 3 dicembre 1994 Cinema l'Unità 2 pagina 7

La scomparsa

Stender «comunista» a Hollywood

CRISTIANA PATERNO

• Areyou nowor nave you ever been commimisf! (lei e comunista o lo è mai stato in passato?). La domanda di rito del maccartismo, quella che apriva tutti gli interroga­tori della commissione per le attivi­tà antiamericane, se la senti fare anche Lione! Stander. Solo che lui, diversamente da altri colleghi di Hollywood, tenne duro: invece di ammettere e ritrattare, si dichiarò apertamente antifascista. E fini nel­la famigerata lista nera. > - •' ;:• *

Adesso, a 86 anni, è morto in California, nella sua casa di Brent-wood, per un cancro ai polmoni. Certamente * senza >? dimenticare quella domanda che gli era costata tanto cara: una brillante carriera hollywoodiana (era tra i più pagati negli anni Quaranta/Cinquanta) , improvvisamente v stroncata, :• un lungo esilio in Europa e anche in Italia dove visse piacevolmente dal '67 al 75 con un paio delle sue nu­merose e giovani mogli. Se la voce roca e la faccia larga e maschile lo rendevano il tipo ideale per certo cinema di genere molto america­no, dalla gangster-story al western, il carattere intransigente e ostinato lo resop, per molto tempo, un in­desiderabile. ' , . - . ' - . ..- Nato a New York Jiel;.190S da una famiglia di origine tedesca, aveva esordito in teatro giovanissi­mo, a 17 anni. A diciannove già fa­ceva parte di un compagnia im­portante, quella di Eugene 0' Neill e presto passò allo schermo, so­prattutto con ruoli da malvagio, ma anche in caratterizzazione meno negative, ad esempio nel primo È nata una stella (quello del '37 di­retto da William Wellman con Fre-dric March). Quando finisce nel mirino della commissione ha una cinquantina di successi a Broad-way e decine di film al suo attivo, ma non chiede «sconti», piuttosto si inventa altri mestieri (assicuratore, impiegato, persino agente di borsa a Wall Street), Poi sceglie la strada dell'esilio, tra Parigi. Londra e Ro­ma, dove si stabilisce alla fine dei Sessanta comprando anche una villa sull'Appia Antica. È in questo periodo che riprende a lavorare a pieno regime. Nel '66 ottiene un ruolo da Roman Polanski in Cui de sac, ma è soprattutto appetibile per il cinema dì serie B, specie italiano, con titoli come Al di là della lesse, uno spaghetti-western di quelli gi­rati in Almeria in cuF faceva il predi­catore pistolero. Nel '71 ottiene una parte consistente, validamente doppiato da Corrado Gaipa, in una fortunata commedia di Nino Man­fredi, Per grazia ricevuta è il farma­cista libero pensatore che guarisce il protagonista dalla sua sessuofo-bia religiosa facendogli sposare la procace figliola Delia Boccardo. ,»; ;

Sempre un tantino polemico, nelle pochissime interviste (diceva che l'attore deve parlare col suo la­voro) tornava sempre sui temi del­la politica: la guerra del Vietnam,: la segregazione razziale e la disoc­cupazione negli Usa, ma anche l'immobilismo degli italiani (a quali, però, riconosceva una quali­tà per lui fondamentale, quella di guardare con sospetto al potere). '-,•

Tra i cento e più film che inter­pretò (Mordi e fuggi. Crescete e moltiplicatevi, All'onorevole piac­ciono le donne, Milano calibro 9. La mano nera) è almeno da ricor­dare Don Camillo e /giovani d'og­gi, dove sostituì il grande Gino Cer­vi nei panni, quasi autobiografici, del comunista Peppone. Poi, alla fine dei Settanta, tornò a lavorare negli Usa (anche in New York. New York) e ritrovò una certa po­polarità come maggiordomo nella serie tv giallo-rosa Cuore e batticuo­re, dove faceva da solida spalla alla coppia di miliardari composta da Robert Wagner e Stefanie Powers. E. a proposito di tv, fu anche un ter­rificante Mangiafuoco nel Pinoc­chio di Luigi Comencini. ' •>

L'INCONTRO. In rassegna a Bologna tutti i-film di Patrice Leconte

X ^ K . W . f A M i . j ì i à

~ ^

DmrtOunarm Po*yOflwr>

compact disc, cassetta e doppio !p

a tiratura limitata

Il grande ritomo diJimmyPagc

e Robert Plant dei

LED ZEPPELIN

Patrice Leconte sul set di -Il marito della parrucchiere»

«Mr. Hire? Sono io» • BOLOGNA. Festival di Cannes Da una serie di film comici, quasi alla Vanzina, all'exploit lo sguardo di un uomo (Hypolite I S t ò e ^ S E X " dei raffinati MonsieurHire e II marito dellei parrucchiera. A S ^ ^ ^ $ ^ u n

è romanzo di Simenon. Non è un'o- Bologna su invito della Cineteca comunale, il regista tran- Una giovane donna che vive com­pera prima ma ò come se lo fosse, cese Patrice Leconte parla del SUO lavoro: «Anch'io, come pletamente alla giornata. Un atteg-perché Leconte è si già noto, ma j m i e i personaggi, sono sempre innamorato. Delle donne, 8'amento che consente di approm-solopergli incassi ottenuti con una r, , 1,0 .' . , , , . ., ,., „ , . tare solo delle cose belle della vita serie di commedioie di stampo ca- m a anche della vita». A febbraio il suo nuovo film, llprofu- m a c h e 0£,gi e s e m p r e p iù di(fici|e

barettistico, solo un po' più elegan- mo di Yvonne. «Sarà ambientato nella provincia francese adottare, il film ha un finale triste,. ti e meno volgari di quelle vanzi- degli anni '50. Sarà sonnacchioso, e triste». v ma non tragico. Amo le cose tristi: niane. e la critica, di fronte a quel ..:•••..•„ . . . - ..•• -.,• < . . . . . grazie ad esse possiamo godere di film misuratissimo e incisivo, saluta -,-:,• , ',.'..; vV .-•".',..', .. ; . . , . , . .'..•..', :'•,••"•'• .''"•/.'' • ;,•*'• quelle allegre». - , - . , -> la nascita di un nuovo autore. , ., ———:—:—-— • . — - — Come Mr, Hire e II marito,anche • A Bologna su invito della Cinete- • , , ; . , . ,,..-., itUPPO O'ANOBLO , , . , . , , . , , , . . . : , , • // profumo di Yvonne. ambientato

ca Comunale, che gli ha dedicato Nuytten, suo compagno di corso mente, mescolando . tragedia e negli anni 50, si svolge in quella un omaggio, il regista francese, che all'ldhec), al gruppo Splendid atti- commedia, il cinema di Leconte. provincia dai ritmi lenti e sonnac-l'exploit planetario de II marito del- -' vo nei «cafè-thèatre» e artefice del Un desiderio che può divenire os- chiosi che permettono di fantasti-la parrucchiera ha definitivamente grosso successo di LesBronzes, sa- sessione voyeuristica, sofferta quel- care intere.. giornate dietro'una «sdoganato» dal cinema commer- tira delle vacanze nei Club Mèditer- la del solitario Hire, allegra quella gonna svolazzante (la riva france-ciale, sorride con garbo a chi gli • ranee, e del seguito Les Bronzés del marito della parrucchiera: -Ma se del lago Lemano, per la preci-chiede di spiegare il segreto di ; fontduski: i vari Gerard Jugnot.Jo- attenzione - avverte il regista - la sione) :-Preferisco girare in provin-quella svolta: «Non credo di essere s i a n e Balasko e. soprattutto, Mi- persona guardata è come uno c j a perché conosco troppo bene : cambiato con Monsieur Hire, sem- cn<=l Blanc, poi co-sceneggiatore di • specchio che riflette l'immagine di par|gi per restame ancora affasci- • premente ho avuto l'opportunità . un altro paio di film di Leconte e colui che guarda». Un desiderio n a t 0 . E poi Parigi e t r o p p o | e g a t a di esprimere altri aspetti della mia :•• infine trasformatosi nell ambiguo e che risponde ai richiami di una . aIla contemporaneità. mentre la personalità. Non rinnego i miei sgradevole signor Hire («Già allora sensualità fatta, più che d. corpi e p r o v i n c i a mi permette di collocare • film comici, anzi penso che ne farò ? Mietei <r\ra •' P'ù dotato di persona- carne, di ncordi esaltanti, sensazio- le m i e s to r i e a, d, fuori d , , .• ancora. Solo che non amo le eti-: h à • ' W v ^ l e " > . - E<*? ,nvec(v :• ™ impalpabili ed essenze inebnan- D i c o n o h . c i o ^ ^ 1 ^ chette, perché è sempre molto dif- £ » ' * V™^™™'1** '" P«- ' ' l ' 0 ™ q"e l 'e ^ / J S ^ C h a b r o l : m a l u i ' i n Pancia ci va „_.•_, 'J.-.11 1.. A: A„ e senza nnunciare al contributo de- nella sala da barba di Mathilde e „„„„„; , --rtL.-Ji—A-\.^ fiale scrollarsele di dosso. E o a x , . ( (j „ A . U n ri hM per ragion gasfronormche». _ _ che non vengo più defimto regista %an R o^h e^ r t d e , Marito della fisso, quello del profumo, che ritor- , Regata francese fino al midollo, • comico, non vorrei entrare nella ^ ^ ^ ^ rive|ano u n a q u a ) i t a : n a Stango e nell'ultimissimo // ^ P " e- ***** se

l '' s u° C l"5 a s t a

categonadegjiAuton.Ètroppose- d i d o assolutamente perso- profumo di Yvonne, ricavato dal : preferito «I unico al quale perdono nosa, e 10 ho imparato da tempo a n a | e c h e )o s t e s s o regista riCOndu- : romanzo di Patrick Modiano Ville fncne, ' !llm sbagliati», è Woody Al-non prendermi mai sul seno». •; c e a d u n a ^^ d i ,atteggiamento triste. «Penso che le immagini e la l en : "" cinema nel quale mi ncono-

Naturalmente, Leconte ha tutto sentimentale»: «Anch'io, come i luce possano evocare gli odori, co- ' sco è quello "classico di Renoir, il diritto di vedere la questione a mjej personaggi, sono sempre in- si come nella vita riusciamo a rico- Duvivier, Carnè. Ma amo molto an-modo suo. Ma resta il fatto che namorato. Delle donne ma anche noscere un luogo dal profumo». - c n e la Nouvelle Vague, perché mi : quei film comici erano opera di un della vita. Del resto, è più facile in- Anche nel Profumo di Yvonne, ha fatto capire che anch'io potevo artigiano, pur abilissimo, totalmen- namorarsi della vita se si è un regi- . che in Italia uscirà in febbraio, c'è fare dei film. Se vedi Quarto potere te al servizio dei suoi incontenibili sta piuttosto che un cassiere di su- una donna - la protagonista, inter- pensi che non riuscirai mai a fare attori, dal Coluche del film d'esor- permercato». • < , , ; pretata dall'olandese Sandra Maia- una cosa simile, ma se vedi Finoal-dio del 75, Les W.C. etaient feimes 1 mille risvolti del desiderio amo- ni, sconosciuta come allora la coif- l'ultimo respiro il cinema ti sembra de l'ìnterieur (fotografia di Bruno roso: questo racconta principal- feuseAnna Galiena-sottoposta al- qualcosa di più abbordabile». .*

liox OFFICE I PRIMI DIECI NELLE SALE

Il primo ruggito del «Re leone»

CNEL Consiglio Nazionale

dell'Economia e del Lavoro

Due le notizie che riguardano, questa settimana, Il solito •Mostro». Dopo un lungo primato, Il film di Benigni è stato «scalzato» da quello che si annuncia come II suo grande rivale della stagione. È •Il re leone», ultimo Walt Disney, •-che, seguendo la stessa strategia ' che fu lo scorso anno di «Aladdln», è uscito in 50 città (e in un centinaio di copie) ma vedrà ' progressivamente giungere a 500 il numero delle copie distribuite. E quando girerà a pieno regime, -' statene certi, andrà fortissimo. La ' seconda notizia, sempre per «Il mostro», è Invece molto positiva (e Il respiro settimanale della nostra tabella non le rende merito): Il film ha superato sull'Intero territorio nazionale 150 miliardi; òli maggiore Incasso mal raggiunto sul mercato da un film Italiano. . Ordinarla amministrazione II resto della top ten dove le posizioni restano più o meno invariate rispetto ala scorsa settimana. .

nazionalità

1)11 Re Leone Usa

2) Il mostro : It-Fr

3)ForrestGump - : Usa

4) Quattro matrimoni e un funerale G.B.

5) Viaggio In Inghilterra GB.

6) 1 visitatori. Francia

7) Il colore della notte Usa

8) Pulp Fiction Usa

9) Lo specialista Usa.

10) Prestazione straordinaria It.

distributore -

BuenaV.

Filmauro ;'

:-.-. Uip

I.I.F.

Life Int.

Filmauro

. C.GoriG.

C.GoriG.:

W. Bros .

C.GoriG.

• • / . . _

città

50

93

68

61

49

60

52

38

50

39

.,. u k-...,.

spettatori

244.337.

219.990

159.768 :•

101.778

83.414 •",

66.524

61.817

49.657

50.393 '

33.119

.. ..;..:LX"". i

Incasso

2.458.619.000

2.188.371.000 ;;

1.578.421.000 •;

1.024.928.000'

833.114.000

656.492.000

627.665.000

513.150.000

492.401.000

332.982.000 •.

Ponto: AGIS-Giornale dello spettacolo

DARE SPAZIO ALL'ASSISTENZA F O R U M 6 DICEMBRE 1994 PROGRAMMA

Ore 9.30 Apertura dei lavori: Ernesto Glsmondi, Vice Presidente CNEL

Ore 9.45 Relazione introduttiva: Vincenzo Saba, Consigliere CNEL

Ore 10.15 Interventi programmati: Luigina De Santis, Segretaria nazionale Spi-Cgil Luigi Carracciolo, Segretario nazionale Fnp-Cisl Graziane Delpierre, Segretaria nazionale Ullp-Uil

Alessandro Beretta Anguissola, Direttore istituto italiano Medicina Sociale

Luigi Colombini, Esperto ISTI-S.S.S. Luigi Di Niegro, Direttore Caritas Diocesana

Angelo Poli, Consulente legale Fond. italiana per il Volontariato ;'. Pietro Padula, Presidente Anci

Chiara Saraceno, Direttore Dip. Scienze Sociali Università di Torino; Membro commissione indagine sulla Povertà

Carlo Smuraglia, Presidente Commissione XI Senato Lavoro e Previdenza sociale

Ore 13.30 Conclusioni: Vincenzo Saba Sono stati invitati a partecipare i Ministri interessati, i Presidenti delle

Commissioni Parlamentari, i rappresentanti Regioni, Province 0 Comuni

! CNEL: Viale David Lubin. : - 00I96 Roma SrA'iwwio: Tel. 06/39932S2 - Fax 06/369:346

ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI STUDENTI

UNIVERSITARI DEL PDS Diritto allo studio, rappresentanza, democrazia. Le strategie degli studenti universitari del Pds.

/ Introducono Fabrizia Giuliani, Lazzaro Pietragnoli

Partecipano ' Luigi Berlinguer, Cesare Salvi, Giovanni Ragone

Nicola Zingaretti, Claudia Mancina • Altiero Grandi, Francesco Pierri

• Interviene " Massimo D'Alema

Aurora-Pds

Roma, 5 dicembre 1994 - Ore 9.30 -18.00 Direzione del Pds, via Botteghe Oscure, 4

Per informazioni e adesioni: tutti i giorni da lunedì a venerdì Tel. 6711228 - 6711356 • Fax. 6711282

Questawsettimana -.

ACCENDETE LE CALDAIE

Ma prima confrontatele E ripassate con noi le principali nonne

di sicurezza domestica

in edicola da giovedì 1 Dicembre

8 pagina O l'Unitài?

RAIUNO

I prograr^^dLQggt Sabato 3 dicembre 1994

Mfoi\l?ì •HI 700 IL SABATO DELLA BANDA DELLO

• ZECCHINO. Contenitore. (2788574) 900 L'ALBERO AZZURRO. Varietà per i

più piccini. (29715) -ifv•••••• ,,••,, • 1000 CENTOSTORIE. Telefilm. (7210965) 10.50 CONCERTO DELLA BANDA DELL'E­

SERCITO. Dirige il Maestro Domani-co Cavallo. (5024086) " - • • • ;>• - -• ..•;•

1140 IL MEGLIO DI "VEROEMATT1NA". •

• Rubrica.(3486086) » - . -..•/ .. ; .: 12J0 CHECK UP. Rubrica di medicina. Al­

l'interno: 12.30 TG 1 • FLASH. . (5587357) . . . -.'•,;,. v -;.

P O M E R I G G I O 13.25 ESTRAZIONI DEL L O T O . (9257721) :" 13J0 TELEGIORNALE. (98785) 1355 TG1-TREMINUTIDI.. . (2667036) ;:•'•-1400 LINEA BLU. Attualità. (6763628) • •"-15.20 SETTE GIORNI PARLAMENTO. At­

tualità. (1937393) .'•:•:••••••:,.••;••. v 1550 CARTONI DISNEY. (9172512) •'•'• • : ; ' 1740 ALMANACCO. Attualità. (390970) '""-17.55 ESTRAZIONI DEL LOTTO. (6951970) • 18.00 T G 1 . (51262) :»;..• w.•,....• • .-.. 18 20 PIÙ' SANI PIÙ' BELLI. Rubrica. Con­

duce ' Rosanna •'• Lambertucci.:

( 3 5 6 8 8 4 5 ) -••- --'-1'-'- ------- •>• '= 19.35 PAROLA E VITA. IL VANGELO DELLA

DOMENICA. (677086) -

S E R A 2000 TELEGIORNALE. (74) .•...'.'•'•••• 20.30 TG1-SPORT. (37661) '.' 2040 SCOMMETTIAMO CHE..? Varietà.

- Un programma condotto da Fabrizio Frizzi e MillyCarlucci. (7289932) . ;

N O T T E 2305 T G 1 . (7043116) » • ' ' ' . •:•••••"•• 23J0 SPECIALETG1. (807280) -

005 TG1-NOTTE. (2909617) 0.20 LA CITTA'DELLE DONNE. Film di Fe­

derico Fellini. (8853839) . 130 SOTTOVOCE. (6168520) ' 100 BEL CANTO: IL SECOLO D'ORO DEL

MELODRAMMA ITALIANO. Musicale. 'Dopo Verdi". (7516013)

44» ,TG1iNOTTE.(Replica) (3033433) " " 405 DOCMUStCCLUB, (7919821) 4.30 DIPLOMI UNIVERSITARI A DISTAN­

ZA. Attualità 'Reti di calcolatori" (34887384)

RAIDUC I ^RAJTR€ l © R E T E 4 . ! <fblTALIA 1 I JgCANALES | B 3 3 S

6.55 MATTINA IN FAMIGLIA. Contenitore Conducono Massimo Giletti e Paola

'•'.-,- Perego.All'interno:7.00,8.00,9.00TG. 2 - MATTINA; 7.30, 8.30. 9.30 TG 2 • 810.003TG2-MATTINA.(90425): -

10.05 GIORNI D'EUROPA. (5011512) 1055 PROSSIMOTUO. (3696970) 11.10 HO BISOGNO DI TE. (8566796) ;• 1100 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA. Con­

tenitore. (74241) • ; . . .

JIÈIIÉ: 13.00 TG2-GIORNO. (14425) 13.20 TGS-DRIBBLING. Rubrica sportiva.

• Conducono Michele Giammarioli e '•'•''•••''- AntonellaClerici.(3804574)... . ,-, 14.05 FUORI PISTA. Film di Richard Correi.' • (7875680) -, . ^ - : v , ^ v < . - : .

15.45 ESTRAZIONI DELLOTTO. (4287086) ' 1550 HARRYEGLIHENDERSON. Telefilm. .... (5237406)---, • - , - ; . . , •• •-... .••-.--• 16.10 FAR WEST.: Film western (USA, • .1964). Con TroyDonahue. (4739715) 18.05 SERENO VARIABILE (4324241) . 1855 SCI. Coppa del Mondo. Supergigan­

te femminile. (8102203) 19,45 TG2-SERA. (594574)

20.15 TGS-LO SPORT. (1237406) : 20.20 SE IO FOSSI.. SHERLOCK HOLMES.

Gioco. Conduce Jocelyn. (7047319) 20.40 IL TRIANGOLO DEL PECCATO. Film

thriller (USA, 1991). Con Susan Lucci,. Tim Mathieson. Regia di Michael Switzer. (139661): • .- -. . ; • . . -

22.30 PUMMARO'. Film di Michele Placido. ; , .-All'interno: 23.20 TG 2 - NOTTE. • J (89222)'-;.'

6.30 TG3-EDICOLA. (2714883) 7.30 NON E'ROMANTICO. Film dramma­

tico (Italia, 1992). (3928390) -8.55 NAUFRAGHI SOTTO COSTA. Film

commedia (Italia, 1992). (8436845) -9.50 SCI. Coppa del Mondo. Slalom Gi­

gante maschile (1* manche). (1260870) - . . • • - . .

11.00 LUISA, CARLA, LORENZA E... LE AF- , FETTUOSE LONTANANZE. Film com­media (Italia, 1989). All'interno: 12.00 TG3-OREDODICI.(783086) -!.;,'. ;--•;.

1250 SCI. Coppa del Mondo. Slalom Gi­gante maschile (2' manche). (2464226) ,.,-• ,.- \ •_;•

14.00 TGR. Tg regionali. (78609) 1tó0 TG3-POMERIGGIO. (247715) :.:• 14.50 TGR-AMBIENTE ITALIA. (561086) 15.15 SABATO SPORT. Rubrica sportiva. , ' . ; All'interno: PALLAVOLO.5 Campio­

nato italiano maschile. Sisley Trevi-so-Daytona Modena. (3715628) -

16.30 AUTOMOBILISMO. Motor Show. • - (9609) - - - - . . . „ 17.00 PALLACANESTRO. Camp, italiano.

•• Pfizer (RC) - Benetton (TV). (805593) 19.00 TG3, Telegiornale.(86) . . - - . . . ..'. 19.30 TGR. Tg regionali. (64777) -'••;" 1950 OMNIBUS. Attualità. (38471351 .

2025 WALL STREET. Film drammatico : (USA, 1987), Con Michael Douglas, ; Charlie Sheen. Regia di Oliver Stone.

'•. .- (8709749) -22J0 TG 3 • VENTIDUE E TRENTA. Tele­

giornale. (90796) . - ' . • • ' . 22.45 HAREM. Talk-show. (211864) '

0.30 TGS • NOTTE SPORT. All'interno: AUTOMOBILISMO. ;: Motor Show. (6186926) -";.., ;--/•"., -••'.-'• ..••

1.00 NUOTO. Camp, europei. (8458297) . 1.20 TENNIS. CoppaDavcis:Russia-Sve-

zia.(6009075) - " , - - - ' - • ' - < v

2.00 TG2-NOTTE (Replica).(1029297) ;-' 2.15 IN TOURNE'E. Musicale. "Fabrizio '

•. De André". (6904839) - - - : . . - , . , ; . 300 DIPLOMI UNIVERSITARI A DISTAN­

ZA. Attualità (48745Ì28y~

23.50 STORIE VERE. Attualità. "Ritorno a Ventotene". A cura di Anna Amendo-la. (3222135) - . ' - - : - - . ; — . • - •

0.30 TG 3-NUOVO GIORNO-L'EDICOLA. , Telegiornale. •• • ••••-

- . - APPUNTAMENTO AL CINEMA. - (6173452) K ' . : •.;.- ••-:,..>

1.00 FUORI ORARIO. Cose (mai) viste - presenta:"! mille occhi di Vicky".

- - L'OEIL DE VICHI. - - ^SILENZIO DÉt'MARÉ - - LAGATTA. 1

- - U GATTA GRAFFIA (30337297)

650 TRE CUORI IN AFFITTO. Telefilm Con John Ritter. (7645390)

7.15 PERDONAMI. (Replica). (4196319) 8.00 BUONA GIORNATA. (25135) 8.05 DIRITTO DI NASCERE. Telenovela.

Con Veronica Castro. (7874048) 8.30 PANTANAL Telenovela. (8777) ' 9.00 GUADALUPE. Telenovela. (12425)

10.00 CATENE D'AMORE. Tn. (9763628) -.;„, 10,40 PRINCIPESSA. Telenovela. Con Ga­

briel Corrado.(5093116) -•. .; ••:••-11.30 TG4. (2357) -12.00 U CASA N E L U PRATERIA. Tele­

film. (76609)

13.00 SENTIERI. Teleromanzo. All'interno: 13.30TG4,(616661) ••• '•

14.30 MEDICINE A CONFRONTO. Rubrica. Conduce Daniela Rosati. (628406) •

16.00 CARA MARIA RITA. Rubrica. Condu--.'-• ce Maria Rita Parsi. (6390) ,/.--

16.30 C'ERAVAMO TANTO AMATI STORY. Show.(7721) - . ; < - - v ^ - -

17.00 PERDONAMI. Show. Conduce Davi­de Mengacci. (18661) ,.•- • -:-;-.

18.00 BONNIE E CLYDE ALL'ITALIANA. Film commedia (Italia, 1982). Con ;

' Paolo Villaggio, Ornella Muti. All'in-. terno: 19.00 TG 4. (6699406)

20.30 UCCIDETE LA COLOMBA BIANCA. \ Film thriller (USA, 1989). Con Gene Hackman, Joanna Cassidy. Regia di ; Andrew David. (94154) •<• •.-.-••

22.30 SEBPICO. Film poliziesco (USA. 1974). Con Al Pacino. John Randolph. . Regia di Sidney Lumet. All'interno: 23.45TG4-NOTTE.(98095390),; '

1.20 TG4-RASSEGNASTAMPA. Attuali­tà. (8632907) - •'••- • •••• : - -

1.30 TRE CUORI IN AFFITTO. Telefilm. : Con John Ritter. (6175810) ,-• •

200 TOP SECRET. Telefilm. Con Kate • Jackson, Beverly Garland. (5250079)

2.55 MANNIX. Telefilm. (1361297) ••-3.45 TG 4-RASSEGNA STAMPA. Attuali-

tà. (6235605) 355 LOVE BOAT' Teleliim" "Còri F('ed '

G r a n d y t e d L a n g e (62357S8) 4 4 5 " TOP SECRET Telefilm Cori Kate

Jackson Beverly Garland (48977278)

6.30 CIAO CIAO MATTINA. (75911222) 9.15 RALPH SUPERMAXIEROE. Telefilm.

Con ConnieSelecca. (1199048) 10.20 T.J. HOOKER. Telefilm. Con William •

• Shatner. (4541609) 11.15 GRANDI MAGAZZINI. Rubrica. Con­

ducono Marco Predolin, Paola Bara­le, Natalia Estrada. (8472390)

12.00 UNA FAMIGLIA T U n O PEPE. Tele­film. (78777) :.--:-•. .—,.:•; ;

12.25 STUDIOAPERTO. (1988086) ' 12.30 FATTI E MISFATTI. Attualità. Condu-

- cePaoioLiguori. (99715) ' 12.40 STUDIO SPORT. (2601512)

14.00 STUDIOAPERTO. (6116) 14.30 IL MEGLIO DI "NON E' LA RAI". Va-• rietà. (22390). . , , - • • • -

15.30 JAMMIN'. Programma musicale (Re­plica). (58086) v

16.15 CIAK. Settimanale di cinema e spet­tacolo (Replica). (5346488) -

16.45 WRESTUNG SUPERSTARS. Rubrica sportiva. (9030715) :•- '

17.40 WIUY, IL PRINCIPE DI BEL-AIR. Te­lefilm, (726816) •-'.,'•••

18.15 ROBOCOP. Telefilm.; 19.30 STUDIOAPERTO. (30222) • 19,50 STUDIO SPORT. (5483222)

20.00 KARAOKE. Musicale. (6864) ' 50.30 FANTOZZIALLA RISCOSSA. Film co­

mico (Italia, 1990). Con Paolo Villag- •' .' gio, Milena Vukotic. Regia di Neri Pa-

"' renti. (50222) •'- '•". • -:.r-.- ' 22.30 INVASION U S A . ' Film avventura

(USA, 1985). Con Chuck Norris, Ri­chard Lynch. Regia dì Joseph Zito (v.m. 14anni).(70086) • • •' - : v

0.30 STUDIOSPORT. (4677510) 1.00 SGARBI QUOTIDIANI. Attualità (Re­

plica). (2430433) ':". 1.20 LA RIPETENTE FA L'OCCHIETTO AL

PRESIDE. Film commedia (Italia. 1930). (57368742) >

3.30 RALPH SUPERMAXIEROE. Telefilm (Replica). (34487C4)

4.30 T J . HOOKER. Telefilm (Replica). (1870013)- ' --' - -

5.00 UNÀTÀMKQA'TUTtO PEPE. Tele-filmlReplicàT. (81102704)

6.30 TG 5 • PRIMA PAGINA. Programma di attualità. (2495357)

9.00 A TUTTO VOLUME. Rubrica (Repli­ca). (41661).' ; ' ••

920 NONSOLOMODA. Attualità (Repli­ca). (3863796): ,

10.00 AFFARE FATTO. Rubrica. Conduce Giorgio Mastrfala. (4086)-

1050 IL COMMISSARIO SCALI. Telefilm. "Le notti del commissario". Con Mi­chael Chiklis. ; Theresa Saldana.' (9025048) - • •••-• ">-•:

11.45 FORUM. Conduce Rita Dalla Chiesa con il giudice Santi Lichen. (5096241)

13.00 TG 5. Notiziario. (75048) • ' 13.25 SGARBI QUOTIDIANI. (9409406) ' 13.40 AMICI. Rubrica. Conduce Maria De

" Filippi. (8901864) ••'•-..'. -15.25 ANTEPRIMA. Rubrica. Conduce Fio-

' rellaPierobon. (1774845) 17.00 POWER RANGERS. Telefilm. (35357)' 17.25 LE PROVE SU STRADA DI BIM BUM - ' BAM. (606574) • -17.59 FLASHTG5. Notiziario.(407782319) . 18.00 OK, IL PREZZO E' GIUSTO! Gioco.

, Conduce Iva Zanicchi. (87203) 19.00 LA RUOTA DILLA FORTUNA. Gioco.

Conduce Mike Bongiomo. (7715) ...,

20.00 TG5. Notiziario.(72222),:-' • ' 20.25 STRISCIA LA NOTIZIA • LA VOCE

• DELL'INSISTÒCA. Show, Conduco­no in studio Ezio Greggio e Enzo tac­chetti. ( 8498067)> .. •>. •• •

20.40 LA SAI L'ULTIMA? Varietà. Un pro-• • gramma condotto da Pippo Franco e

Pamela Prati. (1804845)-

23.00 GOMMAPIUMA. (6406) 2350 X RLES - LE PRIME INDAGINI. Tele­

film. All'interno: 24.00 TG 5. Notizia­rio. (7854067)

0.45 IL RITORNO DI MISSIONE IMPOSSI- " BILE. Telefilm. (7442723)

150 SGARBI QUOTIDIANI. (R). (8080617) . 1.45 STRISCIA LA NOTIZIA • LA VOCE

- DELL'INSISTENZA. (R). (1123461). ZOO TG 5 EDICOLA. Con aggiornamenti ' . alle;3.0014.0Q,5.00;6.00.(3322623),, , 130 ANTEPRIMA. (Rèplica). (3446346) -350 I CINQUE DEL QUINTO PIANO. Tele­

film (Replica). (56247839) f . •..

9.00 AGENTE SPECIALE 86: UN DISASTRO IN LICENZA. Telefilm. "Al re con amor". (5338)

9.50 SCI. Coppa del Mondo. Slalom Gi­gante • maschile (1 ' manche). (6396512)

11.00 I TESORI DELLA NATURA. Documen­tario. (2229999) .

11.50 CRONO-TEMPO DI MOTORI. Rubri­ca sportiva (Replica). (4109406)

1135 BESTWINTER. 1770067) 1150 SCI. Coppa del Mondo. Slalom Gi­

gante maschile |1« manche!. (9438999)

14.00 TELEGIORNALE -FLASH. (50715) 14.10 BASKET NBA. Golden State-Indiana.

(9540999) . -16.00 CALCIO. Campionato spagnolo:

Real Madrid-Tenerife. (1442932) 18.15 STRIKE-LAPESCAINTV. Rubrica

sportiva. (35951) -1845 TELEGIORNALE (1406609) 1850 SCI. Coppa del Mondo. Supergigan-

tetemminile. Diretta. (11771351 1950 TELEGIORNALE. (2808990)

2050 NON MANGIATE LE MARGHERITE Film commedia (USA, 1960). Con Do­ris Day, David Niven, Regia di Char-

' lesWalters. (54048) -2130 TELEGIORNALE (2425)

23.00 CALCIO. Campionato spagnolo. Fc Barcellona-Deportivo. (64425) ,;•

1.00 MONTECARLONUOVOGIORNO.Ru-- brica sportiva. Conducono Manna ' SbardellaeJacopoSavelli.(2539758)

1.15 L'AMANTE TASCABILE Film com­media (Francia. 1977). Con Mismy Farmer, Pascal Sellier. Regia di Ber-

. nard Queysanne • (v.m. 1 4 , anni). '•'(1493636) • ' ' '•'•'-'•' ';• - :'-

3,115 CNN.' Notiziario in collegamento di­retto con la rete televisiva americana.

' (51292278)

Videomusic " 14.00 LE CLASSIFICHE.

(177311) 15.00 ZONAMrrCfMONOGflA-

-FIA.-PaulYwing-.-Ne--gretti» - Vertet". ' 1459135) - ;

1100 SPECIALE VM GIORNA­LE. "Il Ministro D'Ono­frio a confronto con gii '

• studenti". 1853425) • 1UQ THE MIX. I video del pc-

rr.eriggio.(6196767) .,-.-1J00 JAZZX. (411338) ' - - • tUO VM GIORNALE. Notizia-

- rio.(4106O9) 20 N THE MIX, I video della

sera. (400222) 20J0 R0XY8AR. (85263593) 23J0 VM GIORNALE- Notizia­

rio (210796) 2400 CAOS DANCE.

(56971075)

•rv-mf-t^ww*

Odèon ~V5C»i

14.00 INFORMAZIONI REGIO­NALI. (866999)

14.30 POMERIGGIO INSIEME. (7734061)

17,00 PIÙ'OlCOSr. (2)3883) " 17.30 CUORE IN RETE. (Repli­

cai (2169<0Ì 18.00 PESCAREINSCME. (Re-

oliai. (224999) AUTOREVERSE.

(292390) • •••• INFORMAZIONI REGIO­

NALI. (404048) ' ODEON REGIONE.

(121767) VIAGGIO INFERNALE. '

Film azione (USA, 1988). (4275406) INFORMAZIONI REGI»

NALI (3212777) 23.00 TIGGI-ROSA. (459203) 2315 TRENO (229135)

18J0

19.00

1930

20 JO

22.45

Tv Italfe ^ 1100 CUORE M RETE. Rubri-

• casportiva.18038311) •" UJO CESURE INSIEME. Ru­

brica sportiva. (7468672) 19.00 TELEGIORNALI REGIO­

NALI. (8468135) -19.30 TELESPORT VERDE.

Magazine sportivo con i > grandi avvenimenti della

'.'-settimana. (8232393) 20.30 TOMI' ROSA, Striscia ' . • quotidiana d'inlormazio- :

ne "leggera". 12886609) 20,40 UNA VAMPATA DI VER-;

GOGNA. Film commedia " " (USA. 1971). (2643244) •

2&30 TELEGIORNALI REGIO­NALI (S4"6154)

2300 DIAGNOSI Rubrica di medicina (84988345)

Cinquesielle 14.30 POMERIGGIO INSIEME.

• (590390I • 16.00 SUPERPASS. Rubrica

musicale. (848593) 16.30 PIÙ' DI COSI', Super-

shopping Tv. (214512) 17.00 BILANCIO FAMILIARE.

Rubrica. 1215241) 17.30 PESCARE INSIEME. Ru­

brica. (475796) •• ••• 18.30 AUTOREVERSE. Rubri­

ca musicale. (479512) 1930 INFORMAZIONE REGIO­

NALE. (321785) 2030 BASKET AZ Diretta.

1270203) 22.00 BASKETTISSIMO. Ru-

brica sportiva. (415154) • 2230 MOTORI NON STOP Ru­

brica sportiva (414425) 2300 INFORMAZIONE REGIO­

NALE (57097970)

Tete+ 1 1250 I SIGNORI DELLA TRUF­

FA. -. Film commedia •" (USA, 1992). (72825970)

15.00 HEARTBURN-AFFARI DI CUORE Film drammati­co (USA, 1S86). (6629241) •:

16.50 DRACUU DI BRAM STOKER. Film fantastico (USA, 19921. (93773661) .

19,00 PAPER MOON. Film , commedia (USA, 1973 •

'• Wn), (100970) 21.00 MADE IN AMERICA.

Film commedia (USA, 1993). (999951) -

23,00 L'AMANTE BILINGUE. -Film erotico - (Spagna, 1993) (47854390)

Tefe+3" 13,00 TRENOCROCIATO. Film

drammatico. (868338) 15.00 TRENO CROCIATO. Film

drammatico. (903154) •• 17.00 +3NEWS. (187574) ' 17.06 TRENO CROCIATO. Film

- drammatico. (101647999) 19,00 UKA SERATA CON HAR-

. RY CONNJCK JUNIOR. ' Speciale ••. musicale. 1102338} - ' - <v -<

21.00 TRENO CROCIATO. Film drammatico. (991319) .

23.00 TRENO CROCUTO. Film , drammatico. (47889086) •

GUIDA SHOWVIEW Per registrare» il Vostro programma Tv digitare i numeri ShowVlew stam­pati accanto al program­ma che volete registra­re, sul programmatore ShowVlew. Lasciate l'uni­ta ShowVlew sul Vostro videoregistratore e ti prò* gramma verrà automati­camente registrato all'o­ra Indicata. Per informa­zioni, il "Servliio clienti ShowVtew" al telefono 02/21 07.30.70. ShowVlew ó un marchio della Cem-Star D«velopm*nt Corpo­ration (C) 1994 -Gemalar Development Corp. Tutti i diritti sono riservati. . ,,, CANALI SHOWVIEW 001 - Raiuno: 002 - Rai-duo: 003 - Raitre: 004 - Re­to 4; 005 - Canaio 5: 006 • Italia 1; 007-Tmc; 009-Vi­deomusic 011 Cinque stelle 012 Odeon 013 Tele*- 1 015 Tele* 3 026-Tvltalia

Radlouno Giornali rad i» 7 OO 7 20 8 00 9 00 10 00 11 OO 12 00 13 00 15.00; 17.00; 19.00; 23.0C. 24.00; 2.00; 4.00; 5.00; 5.30. 7.48 10-50-100 anni la; 9.30 Speciale agri­coltura; —.— Pomeridiana. II po­meriggio di Radlouno; 13.25 Estrazioni del Lotto; 17.05 Spe­ciale Formula 1; 18.32 Campio­nato di pallanuoto; - . - Ogni se­ra - Un mondo di musica; 19.24 Ascolta, si fa aera; 20.25 Calcio. Anticipo Campionato di Serie B. Fldelis Andrla-Atalanta; - . -Ogni notte • La musica di ogni notte. . ..... . . .

Radiodue Giornali radio: 6.30; 7.30; 8.30; 12.10; 12,30: 19.30; 22.10; 5.30. 6.00 II buongiorno di Radiodue: 6.45 Ieri al Parlamento; 7.10 Pa­role di vita 6.06 Gnocchi escla­mativi 9 14 Magic Moment*. I più grandi successi a 78 e 45 girl dal T50 al 90. 9 31 Ritmi ameri­

cani IO IO Black out 11 02 Ro-sebud Enigmi sulla pubblicità 11 35 Mille e una canzone, 12 54 Tilt!. 14.13 Concerto. 16.00 Noi '• come voi; 16.36 Note tendenzio-

- se; 17.33 Estrazioni del Lotto; ' 17.40 I classici dell'umorismo: * Agosto, moglie mia non ti cono- •> sco; 18,30 Titoli anteprima Grr; ;' 19.58 Serata in tre tempi; 20.05 ,

• Cavalleria leggera: Dall Operet- '"' . ta al Musical (Replica): 21.03 La i

prosa di Radiodue. Il cantante di Frank Wedekind: 22.00 Taglio -• classico: 24.00 Ralnotte: 0.30 -

—. •' Notturno Italiano.

Radtotre " Giornali radio: 8.45; 18.30. 6.00 Radiotre mattina; —.— Ouvertu­re; 7.30 Prima pagina; 8.33 II vi­zio di leggere; 9.00 Appunti di volo; 12.01 Uomini e profeti. I l J

cuore del faraone; 12.48 Le figu­rine della Radio: 12.53 Seguo

. dalla Prima; 13.10 Sabato musi­ca. 1 ' parte; —.— Bianco e nero. Musiche per tastiera 13 30

Esercizi di radio Rito iniziatico 14 15 Sabato mugica 2' pa-t© 15 00 Dossier 16 00 Sabato mu­sica. 3" parte. 16.31 Per una vo­ce sola: La giacca stregata di Dino Suzzati; 16.52 Sabato mu­sica. 4* parte, -.— Folkoncerto: The meeting pop (Replico); 17.40 Radlonda; 1745 Vedi alla voce; 19.03 Audiobox: Rosen-

' bere s revised tlmetables; 19.19 Radiotre suite; — — Il Cartellone;

' 20.00 Die Vogel. Opera di Walter Braunlels; —.— Oltre il sipario; 24.00 Radiotre notte classica.

ItalIaRadfo ' ' , Giornali radio: 7; 8; 9; 10; 11; 12; 13; 14; 15; 16; 17; 18; 19; 20. 8.30 Ultimora; 9.10 Voltapagina; 10.10 Filo diretto: 12.30 Consu­mando: 13.10 Radiobox; 13 30 ' Rockiand: 14.10 Musica e din-

, torni; 15.30 Cinema a strisce; 15.45 Diario di bordo; 16.10 Filo diretto; 17.10 Verso sera; 18.15 Punto e a capo; 20.10 Saranno radiosi

Santoro arriva terzo in «Tèmpo reale» VINCENTE: "•'. '. '••'• - • s..--•:•'-••• •• . . - • . . . • • . • • : . .

Juventus-Roma (Raiuno, ore 20.47) 6.495.000

PIAZZATI: •'•• •' '.•'-••-.'.•,'.••••--- '':.., • • ' ' • " •' • ,.

Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.30) S.542.000 La ruota della fortuna (Canale 5, ore 19.02) 5.386.000 Beverly Hills 90210 (Italia 1, ore 20.48) 5.382.000 Beautiful (Canale 5. ore 13.48) 4.789.000 Tempo reale (Ra'tre ore20 30) ...4.719.000

Esordio faticoso per il nuovo settimanale di Mi-. \AM chele Santoro, in onda «insieme» alla partita di :

J^ calcio trasmessa da Raiuno la quale, natural­mente, ha vinto gli ascolti in assoluto di giovedì,

della giornata e della serata. Nonostante il blocco calcisti­co, però. Tempo reale è riuscita a debuttare con la «sua» media di pubblico: quasi cinque milioni di spettatori. Un ascolto degno delle migliori puntate del Rosso e nero, che I ha ratificata terza trasmissione della prima serata. E tutto sommato. Tempo reale e un Rosso e nero al quale s'è ag­giunta la chat telematica. Con in più l'handicap, peraltro denunciato dallo stesso Santoro più volte; della formula or­mai consunta: il settimanale d'approfondimento non cor­re, cammina zoppicando nella gran massa di informazioni e di programmi d'informazione. Seconda, se si esclude la partita, dietro soltanto a Beverly Hills 90210. La scelta di Ca­nale 5, il bellissimo film di Zana Yimou Lanterne rosse, non • si è rivelata vincente ai fini dell Auditel: film raffinato, intel­ligente, bello ma difficilmente «massizzabile», cosi come devono fare le reti gcneraliste. Un film da Raitre, per capir­ci non da Canale 5. -

MEDICINE A CONFRONTO RETEQUATTRO M30 Chiacchiere parapsicologiche miste a nozioni mediche E la proposta del pomeriggio di Daniela Rosati Tra i suoi ospiti un dermatologo un immunologo un esperto di pa­rapsicologia e uno studioso di religioni antiche. ;.

OMNIBUS RAITRE. 19.50 •'.••'... •••Avi--'-*''.:.'.., Un paese sempre più spaccato: l'altra settimana a Roma

: sono scesi in piazza studenti di destra e di sinistra. Questa volta il settimanale di Sara Scalia testimonia la faccia più «adulta» e radicalizzata della divisione profonda che attra­versa gli italiani: chi manifesta a favore dei giudici del pool di Mani pulite e chi - in polemica coi magistrati mila­nesi-alza il vessillo di Forza Italia. >,

GOMMAPIUMA CANALE 5.23.00 Qualunquismo in «gommapiuma». Ovvero i pupazzi di Canale 5 che tanto fanno pensare ai sosia dei politici che per anni ci ha propinato Raiuno col suo Bucce di banana. Stasera i pupazzi propongono i «retroscena» di un segre­tissimo incontro tra Buttiglione e Berlusconi. Ma non mancheranno anche gli interventi di Fini e D'Alema.

SPECIALETG1 RAIUNO.23.20 A " v.-" "' Sotto quel velo, ecco il titolo del reportage di Gino Nebio-10 dedicato alla donna e l'Islam. La condizione femminile nei paesi arabi, tra identità culturale e religiosa, integrali­smo e modernizzazione, eguaglianza uomo-donna e nuovi diritti. Uno dei volti più delicati e importanti, di uno dei problemi più complessi del nostro tempo: il fonda­mentalismo islamico. Dall'Algeria all'Egitto, l'autore ci conduce, tra immagini, testimonianze ed opposte spe­ranze. Per la prima volta le telecamere del Tgl ci mostre­ranno il rito magico Ai-zar, proibito sia dall'Islam che dal­la legge comune e che invece sopravvive alla periferia de 11 C a i r o . ?'• ;••••

F U O R I O R A R I O RAITRE. 1.00 Una notte sul cinema francese di Vichy. Quel cinema pro­mosso o tollerato dal regime collaborazionista di Pétain, ma che comprende anche grandi film come gli esordi di Bresson e Becker. 1 materiali di stanotte comprendono so­prattutto le rielaborazioni a posteriori di questo cinema, a cominciare da alcuni brani de // dolore e la pietà di Ophuls. In versione integrale, invece vedremo L'oeil de Vi­chy di Chabrol; // silenzio del mare di Melville; La gatta e

' La gatta graffia diDecoin.

Nell'isola dì Ventotene cinquantanni dopo 23.50 STORIE VERE

RITORNO A VENTOTENE di Maria Luisa RAITRE

' Ventotene cinquant'anni dopo. Il carcere che fu luogo di confino per tanti antifascisti. E il ritorno di chi fra quelle mura ha passato tanti an- -ni. Quattro partigiani, Giovanni Pace, Anello Poma, Vivaldo Salsi e Giovanna Marturano raccontano la loro storia in occasione del ritomo nell'isola per ricevere la cittadinanza onoraria. E sono racconti della guerra di Spagna, della lotta clandestina, del carcere, del confino poli­tico e della resistenza. Emozioni e curiosità, filtrate attraverso una pas­sione politica ancora viva. «La mancanza di libertà - si legge in una nota dell'autrice - fu compensata da una intensa attività intellettuale che rese l'esperienza di Ventotene una vera e propria scuola politica, formativa per la successiva guerra di liberazione». •-• - •••••,-- - -••••-•

[ Gabriella Gollozzl]

' t .-* r* > ' A

20.25 WALL STREET Regia ili Oliver Stona, con Michael Douglas. Martin Sheen Daryl Hannah Usa (1SB7). 121 minuti. Firmato dal regista di Assassini nati uno spaccato dello yuppismo anni 80 fra alta finanza newyorkese ed attività

1 criminali. Un giovane «broker» della Borsa di Wall Street diventa l'informatore di un grande speculatore. Fino a quando si accorge di essere stato usato per rovinare la compagnia aerea del padre. A Michael Douglas, nella

; parte dello speculatore, un meritato Premio Oscar. 'RAITRE ' • • • , • . ,,

20.30 NON MANGIATE LE MARGHERITE Regia di Charles Walter:, con Daild Nl>en. Doris Day. Janis Palge. Usa (I960). 114 minuti. Ecco qui una commedia brillante del buon vecchio cine­ma he racconta le disavventure di Larry, un critico teatra­le considerato troppo severo. Per vendicarsi di una stron­catura subita, un impresario mette in scena un suo lavoro giovanile... - • TELEMONTECARLO

1.00 L'OEIL DE VICHY Regia di Claude Chabrol. Francia 1993.110 minuti. Versione originale sotto­titolata. Documentario sulla vita quotidiana in Francia negli anni dell'occupazione tedesca. Materiali visivi dell'epoca e commento originale, senza alcuna sovrapposizione «d'ag­giornamento». Prima visione tv. -RAITRE

2.40 IL SILENZIO DEL MARE Regia di Jean-Pierre Melville, con Howard Verno». Jean Marie Pobaln, Nico­le Stéphane.Francla (1947]. 86 minuti. Raitre propone una nottata tutta francese. A Chabrol segue il film d'es"rdlo di Melville sulla Resistenza. Un giovane uf­ficiale tedesco tenta invano di stabilire buoni rapporti con la popolazione di un paesino di campagna occupato. RAITRE

* « * H * I . 4J ^J»A« I tóijAu l « A U S i . * »*ut» *A»t:

ELZEVIRO

Incorruttibili? È solo

questione di prezzo FILIPPO BIANCHI

G EORGE BERNARD SHAW scrisse che «non conviene perdere l'onestà perché

poi non resta più nulla da perde­re»... Non a caso fu maestro indi­scusso di paradossi. È vero che l'o­nestà «conviene», ma è anche vero che è un dato relativo: dipende dalla morale corrente, dal tempo e dal luogo in cui ci si trova. Prendia­mo l'Italia del 1962. Poco tempo fa è stato trasmesso in tv un film inti­tolato CU eroi della domenica che documenta, « con • abbondanza d'enfasi, quale fosse l'etica preva­lente allora. Al centravanti Raf Val­lone vengono offerti tre milioni perché non segni in una determi­nata partita. Nell'intervallo della partita, un dottore rivela al nostro che ha dei problemi cardiaci gravi, e per nessuna ragione deve tornare in campo. Lui ci toma lo stesso e segna tre gol. Poi le cose sono cambiate un po'... E rimasta qual­che macchiolina nel pedigree di Milan e Lazio, o nelle fulgide car­riere di Paolo Rossi o Bruno Gior­dano, o piuttosto gli italiani non si ricordano nemmeno più che ci fu, nel 1980, un grande scandalo, mentre i gol di Spagna sono inde­lebili? E l'attuale crisi del Milan, ha qualche rapporto con gli strascichi del caso Lentini, o non è solo uno scadimento di forma, o peggio un generale rilassamento da appaga­mento? ... :-w.

Mi è capitato più .volte, in una pur misera carriera, di vedermi of­frire qualche lira di tangente. Cre­do sia accaduto più o meno a tutti quelli che hanno, con regolarità, avuto a che fare con le amministra­zioni pubbliche (spero, per inciso, che la circostanza non venga nota­ta da qualche magistrato curioso, perché farei fatica a ricostruire ,gli episodi: appartengono a tempi re­moti. Poi hanno smesso: ci dev'es­sere qualche circuito di comunica­zione intema a quel sistema, per cui si viene a sapere quando qual­cuno rifiuta, e le offerte cessano). Naturalmente ho sempre declina­to. Non erano gran soldi: a som­marli tutti faranno poche centinaia di milioni. Rifiutati, però, m'è co­stato fatica, oltre che imbarazzo, anche perché venivano offerti abil­mente, in circostanze «sicure», che rendevano il rifiuto più difficile. Inutile negare che la fatica era stemperata da un'intima, evidente­mente più forte, soddisfazione. Ep­pure... Eppure faccio fatica anche a considerarmi un incorruttibile. Dubito che esistano gli incorruttibi­li, e più in generale dubito dei valo­ri assoluti. Sono quasi certo che, ancorché fabiano, ne dubitasse anche G3. Shaw. Come si fa ad es­sere assolutamente onesti, fedeli, leali, sinceri, etici? Si può tutt'al più, forzando i limiti dell'umana natura, cercare di essere onesti, fe­deli o sinceri quanto è possibile. ; •'

ESTO CONVINTO che l'i-corruttibilità sia una que­stione di prezzo. Non so

come reagirei, ad esempio, se mi offrissero, per chiudere un occhio in qualche circostanza, mille mi­liardi. Dipenderebbe anche dalla circostanza. Il problema degli ita­liani non 6 che sono in vendita: È che costano poco, in relazione alle circostanze. Che un ministro della Sanità, ora presentato come vitti­ma, metta a repentaglio la vita di molte persone per pochi miliardi, la dice lunga. Logico - mutatis mu-tandis - che poi un impiegato sia disposto a vendersi per qualche decina di migliaia di lire... Tutto ciò, alla borsa morale italiana, fa crollare le azioni dell'onestà. Fa af­frontare al ricco commerciante l'e­vasione a cuor leggero: se non pa­go io pagheranno i pensionati. Pa­zienza. Quel commerciante non è solo egoista (anche l'egoismo c'è in tutto il mondo): non ha capito che il prevalere del misero interes­se personale porta il grande inte­resse generale al collasso. La con­statazione che l'interesse generale è la somma degli interessi di ognu­no, quindi anche il proprio, non lo sfiora neppure. ;„,:.?, * , ^„

E su questa immoralità diffusa che poggiano le minimazzazioni su tangentopoli e le conseguenti ire sui giudici, rei di applicare le leggi. E hanno anche la faccia tosta di manifestare davanti al tribunale di Milano! Anch'io, lo confesso, ho un sogno: quello di scendere in piazza, a manifestare, assieme a tutti quelli che nell'ultimo venten­nio non hanno preso né versato tangenti, e tutti quelli che hanno pagato le tasse. Il milione e mezzo

. di persone viste a Roma parrebbe­ro noccioline, e vedremmo, final­mente, una «maggioranza qualifi­cata». ,;-::*•- .-..:... . ,„--v. •-.- . •.,,.•- '

Sport in tv SCI: Gigante maschile PALLAVOLO: Sisley-Daytona BASKET: Pfizer-Benotton SCI: Supergigante femminile ' CALCIO' Andria-Atalanta

Raitre. Tmc. ore 9.5P e 12.50 Raitre, ore 15.15 Raitre, ore 17.00

RaiunoeTmc. ore 18.50 Tele» 2 ore 20 30

CAMPIONATO. Materazzi e Catuzzi, allenatori allo specchio: «Diamo un esempio di civiltà»

Scene di esultanza del giocatori del Foggia. Sotto, l'allenatore Catuzzi Pinto-Paromi/Ansa II caratteristico «trenino» del baresi dopo un gol. Sotto, Il tecnico Materazzi Arcieri/Ap

Puglia, un derby da capogiro Bari e Foggia mai così in alto in classifica: domani la sfida • Nel calcio I numeri sono Impor­tanti: Bari e Foggia occupano II se­sto e settimo posto In classifica, siamo oltre ogni previsione. Che cosa succede, è la rivincita della provincia? %., MATERAZZI. Ammettiamolo: qualche squadra del nord non ha reso come avrebbe dovuto e noi ci troviamo in buona posizione, aldilà delle più rosee aspettative. Però, attenzione... abbiamo i no­stri meriti. È vero, due mesi fa era impensabile un derby a cosi alta quota, però adesso ci siamo, ci stiamo bene, e quindi onoriamo­lo. - ••••--;•• ••;- ..•-:•.:•••-' CATUZZI.'Chiamiamola pure ri­vincita, ma se oggi Bari-Foggia è una partita di cartello è per il la­voro fatto dalle due società. Pren­diamo il Bari: Materazzi e Regalia sono riusciti ' ad allestire una squadra giovane e creare attorno a sé dei consensi positivi. Per quel che mi riguarda, invece, ho rac­colto i frutti di Zeman, Casillo e Pavone senza intaccare i mecca­nismi positivi precedenti. . • •• -

La capacità di «rigenerare» I gio­catori è un vostro merito. La Pu-

: glia potrà diventare una «nuova frontiera» del calcio?

MATERAZZI. Non è proprio esat­to. SI, Bari e Foggia hanno «vivai» interessanti, ma è anche vero che abbiamo dato ad alcuni la possi­bilità di giocare perché abbiamo creduto in loro (e chissà quanti altri ce ne sono). Li abbiamo se­guiti con attenzione, scegliendoli in categorie un po' dimenticate, non conosciute dal grande pub­blico, dove avevano fatto bene. Per il resto, qui nessuno ha la bacchetta , magica. Provincia o

- città.!, non cambia molto, il cam-; pionato è uguale per tutti. Èia po­

litica che fanno le società (vedi Foggia e Bari) che dà serenità ai

; giocatori, che magari, pur non es­sendo famosi, si sono sentiti im-

': portanti e hanno tirato fuori la lo-:;'. ro personalità. E in questo caso il

merito va dato a loro. E poi, biso­gnerebbe dare un taglio a molte cose e cercare di giocare un cal­cio più umano ed è quello che ha

, bisogno l'Italia in questo momen-•. tO. ' . . • ' • '• . • . .**:: .•• .•• •.•:•. "-::-•• - V •"

CATUZZI. Materazzi è bravissimo a rigenerare i giocatori. A lui, la serie A non gliel'ha mica regalata

' nessuno. Per quel che mi riguar-; da ancora non lo so. Vediamo . come va a finire quest'anno. v.-.%•••••

Il 1994 è stato un anno di Impor­tanti cambiamenti per entrambe le squadre pugliesi: Zeman se ne è andato e ora II Foggia ha Catuzzi; mentre II Bari è riuscito ad risalire In serie A. Come avete affrontato, dal punto di vista tecnico e del gioco, la nuova stagione?

Esiste un'antica regola del calcio (tuttora In vigore) che stabilisce II grado d'Importanza delle partite di campionato In base alla sómma del . punti In classifica delle due sfidanti. Bene, domani, nella 12' giornata, tra le partite di cartello c'è II derby pugliese Bari-Foggia a quota 36 punti. Un punto meno di Lazio Cagliari (37), che a sua volta viene dopo Juventus- -Fiorentina (45 punti). Un caso? Tutt'attro. Dopo 1 1 partite giocate le due pugliesi sono una realtà. Il Bari è sesto in graduatoria con 19 punti, con 6 partite vinte e un pareggio. Settimo è Invece il Foggia, che h i un punto In ' meno, ma annovera solo due sconfitte, contro le 4 del baresi. Ma II dato ' rilevante è che le due squadre hanno finora proposto un buon gioco e, ; ; soprattutto, come si dice In gergo calcistico -non hanno rubato niente». ' Anzi, entrambe hanno forse lasciato qualche punto per strada. Certo, il percorso di Bari e Foggia è stato forse agevolato dal tonfo prematuro di •"' qualche «grande» (vedi Milan e Inter) ma ciò non toglie meriti a Enrico - , Catuzzi, allenatore del Foggia, e Giuseppe Materazzi, tecnico del Bari. I due si sono dimostrati capaci. L'uno (Catuzzi) ha raccolto un'eredità

' Ingombrante di Zeman, dimostrando d'essere all'altezza del compito. ' -' L'altro In due stagioni ha riportato II Bari In serie A e ora è al settimo posto In classifica, in comune hanno una cosa: non hanno a disposizione giocatori dal nomi altisonanti. '

ILARIO DELL'ORTO

. MATERAZZI. La serie A è diversa dalla B, quindi qualcosina ho cambiato: giochiamo un po' più

; all'attacco, siamo meno difensivi­sti. Sembra strano ma è cosi. Va detto, comunque, che ho anche :

a disposizione giocatori più adat­ti. - •••- - -->• , ' ••-.,.••>...-• -.- -/:• CATUZZI. Credo di avercambia-

. to alcuni meccanismi in fase di- : i fensiva, come il pressing e il fuori­gioco. Ma abbiamo lasciato intat-

; te quelle cose che invece funzio-. navano meglio, come gli schemi :

d'attacco. • Quali del vostri giocatori censi-gllereste ad Arrigo Sacchi? .

MATERAZZI. Mah... Ho un buon

rapporto con il et e lui, quando ci incontriamo, è molto disponibile

. ad ascoltare. Sacchi segue sem­pre con attenzione il nostro cam­pionato, quindi ci verrà sicura­mente a vedere, anche perché qualcuno adatto alla nazionale ce l'abbiamo. Ma non faccio no­mi, potrei far torto agli altri, che invece meritano il massimo ri­spetto. Diciamo che a Bari ci so­no giovani interessanti. •; »•. f r> CATUZZI. Beh, tre o quattro ele­menti che potrebbero rientrare negli schemi di Sacchi li abbia­mo. Ma vorrei precisare che Sac­chi si è trovato un po' in difficoltà non perché sia «rincoglionito» co­

me qualcuno vorrebbe far crede­re, ma per via del fatto che non sono molte le squadre che gioca­no con i suoi moduli, a parte la " Lazio, il Foggia e forse il Milan e ; la Fiorentina. Quindi la scelta dei -giocatori diventa problematica. Noi abbiamo, per esempio, qual- , che ragazzo bravo, come Brescia- , ni. Mancini, Di Biagio e Padalino • che secondo me hanno le qualità : tecniche e gli schemi in testa ' adatti alla nazionale. **; >. ? ••-«. .

La violenza nel calcio è un prò- • blema serto e tra baresi e fog­giani c'è una certa rivalità-. -. ••

MATERAZZI. È da lunedi che pre­dico un derby di pace in campo e sugli spalti. Anche per dimostrare \ che in luoghi considerati più «cai-T

di» come al sud c'è invece un pubblico maturo. ">. •-"::. CATUZZI. La violenza è un pro­blema che viene da lontano, non '-" credo sia collegata direttamente al calcio. È un discorso già senti- •'

• to, ma penso che la violenza sia dentro di noi, nella società, so­

prattutto nei momenti in cui c'è poca chiarezza, a tutti i livelli. E se esplode negli stadi è perché il calcio è uno sport molto popola­re, che ha una enorme cassa di ri­sonanza. Ma ritengo che i violenti di Brescia o quelli del derby ro­mano abbiano ben poco a che fare con il calcio. Per quel che ri­guarda Bari-Foggia spero che il buon lavoro fatto dalle due socie­tà abbia educato le due'tifoserie. Credo che domenica non siano necessari i messaggi, bensì Io spettacolo che sapremo offrire.

Quali sono le qualità che vi rico­noscete l'un l'altro?

MATERAZZI. Di Catuzzi apprez­zo il fatto che da quindici anni (o quel che è) sta portando avanti lo stesso discorso senza mai cam­biare di una virgola. E cioè la zo­na totale e il calcio spettacolare. Apprezzo la sua coerenza. Certo il nostro mestiere è un po' a ri­schio, ma il cosiddetto «esonero» è una cosa che fa parte del nostro lavoro. Un presidente non può essere mandato via, visto che pa­ga di persona. Cacciare i giocato- • ri sarebbe impensabile, quindi è normale che un allenatore venga cambiato: ; accettiamolo senza troppi drammi. ';•."•; CATUZZI. Riconosco a Materazzi la lealtà, la sua sincerità, la dedi­zione al lavoro. Lui non bluffa, è fatto cosi. Mentre a volte nel no­stro mestiere di allenatore ci ap­pioppano etichette che non corri­spondono alla nostra personalità. È ora di finirla, siamo gente molto semplice e dobbiamo andare avanti cosi. Ben vengano gli alle­natori come Materazzi. ,

FORMULA 1 . Michele Alboreto lascia, ma continuerà a correre con il Dtm

«Addio Qrcus, non mi meriti più» DALLA NOSTRA INVIATA ROSSELLA DALLO

sa BOLOGNA. «Non ho più stimoli, per restare in Formula Uno. Specie [ dopo quanto è accaduto quest'an- '. no». Una dichiarazione dura, senza compromessi, sul clima «avvelena- ; to» che aleggia nel massimo Circo dello sport dei motori. E' il pensie­ro fatto parola di Michele Alboreto. Un pilota che non si è mai defilato quando c'era da esprimere la pro­pria opinione. Anche, o meglio spesso, quando ragioni di opportu­nità suggerivano atteggiamenti più . prudenti a tanti suoi colleghi. Ov­vero tacere per non compromette­re i rapporti con il team, i giudici, l'organizzazione. Alboreto è di tut-t'altra pasta. E lo ribadisce rinca­rando la dose: «Oggi come oggi c'è ben poca gente, nell'ambiente del­la Formula 1, che meriti stima. La miastima». .. •••' Il capitolo della Formula uno, dunque, per Alboreto si chiude qui? Il pilota italiano non ipoteca il futuro. Ma è meglio non insistere, quello che doveva dire l'ha già

espresso in poche lapidarie parole. Preferisce riportare il colloquio con i giornalisti sul suo prossimo impe­gno in un altro importante campio­nato, quello tedesco superturismo (il DTM) che lo vedrà impegnato il prossimo anno con i colori dell'Al­fa Corse. .. ..-:••.-

L'ingaggio di Alboreto, pilota uf­ficiale di uno dei team del «Biscio­ne» (parliamo di quello «storico», di Arese), è forse la «e hicca» della conferenza stampa tenuta ieri nel quartiere fieristico di Bologna dal­l'amministratore delegato di Fiat Auto, Paolo Cantarella, e da Gior­gio Pianta, responsabile delle atti­vità sportive del Gruppo torinese alla vigilia del Motor Show (aperto al pubblico da oggi fino a domeni­ca 11 dicembre). . . '

«La nostra presenza agonistica sarà molto forte anche nel 1995», assicura Cantarella, che quantifica l'impegno in 75 miliardi sonanti. E infatti le Alfa 155 del Biscione sono

' iscritte di nuovo ai quattro campio­nati turismo di Germania, Gran

, Bretagna, Spagna e Italia e si ci-' menteranno per la prima volta an­

che in quello francese. Aumentano le squadre ufficiali, le vetture (7 nel campionato D1 e 10 nel D2 più 120 nuovi motori in totale e almeno 5

:' scocche per ogni macchina) e i pi­loti. E aumentano, soprattutto, le

, ambizioni. ; • • Quest'anno l'Alfa si è imposta

. alla grande in Spagna con Campos . e in Gran Bretagna con Tarquini

(entrambi i piloti sono stati ovvia­mente riconfermati), ma si è fatta

• sfuggire i due campionati ai quali teneva di più: il DTM e il Civt italia­no. «Abbiamo vinto e perso», am­mette Cantarella che però rilancia la sfida. «Per il DTM tanti compli­menti alla Mercedes...ma vedremo l'anno prossimo». L'obiettivo di­chiarato è quello di riconquistare il titolo che fu vinto nel 1993 da Nico­la Larini. Lo stesso pilota guiderà in coppia con Alessandro Nannini il primo dei tre team ufficiali. Gli altri

due saranno affidati all'abilità di Stefano Modena e Michael Bartels; e appunto a Michele Alboreto e Christian Danner. ..

Per vincere, spiega Giorgio Pian­ta, le 1 55 V6 TI a trazione integrale hanno subito una radicale innova­zione tecnologica. Importanti mo- ' difiche sono state apportate alla parte telaistica, nell'aerodinamica e al motore. Fra i tanti interventi -

- alle sospensioni, nell'elettronica eccetera - è stato sostituito anche il cambio con uno di tipo sequen­ziale a controllo elettronico con comando al volante. A questo pro­posito, Nannini che nel DTM '94 • aveva lamentato più volte difficoltà '.' al cambio, interviene col suo solito spirito: «E' la cosa che mi preoccu­pa di più. Non avrò più scuse da accampare». Non c'è che da atten­dere il 9 aprile, giorno della gara inaugurale a Hockenheim. Lo stes­so circuito sul quale, dopo 12 corse una delle quali al Mugello il 21 maggio, si concluderà il campio­nato il primo ottobre. '

Informazione pubblicitaria

La Rolex alla ricerca dell'intraprendenza e dello spirito di iniziativa

AL VIA I "PREMI ROLEX PER UNA INGEGNOSA IMPRESA EDIZIONE 1996"

È stato presentato il bando del concorso "Premi Holex per una Ingegnosa Impresa 1996", programma di premi assolutamente unico promosso in tutto il mondo dalla società ginevrina di orologi, giunto ormai al ventennale della sua istituzione. ^ • ... •••- - . . . . . • L'eccezionalità dei Premi risiede nel fatto che torniscono un sostegno finan­ziario alle persone che vogliono realizzare un'idea innovativa e originale, dif­ferenziandosi cosi da tutti gli altri premi, scientifici e letterari, che vanno a ricompensare opere già compiute. , La Rolex ricerca progetti di altissimo livello e di provata fattibilità per le seguenti discipline: - Scienze applicate e invenzioni - Esplorazioni e scoperte -Ecologia •• Tali campi rispecchiano l'interesse e l'impegno della Rolex ad ampliare il sapere del genere umano ed a contribuire a migliorare la qualità della vita sul nostro pianeta. Una prestigiosa Giuria Intemazionale, presieduta come tradizione da André J. Heiniger, presidente della Montres Rolex SA, e com­posta, tra gli altri, da Lue Montagnier e Ivo Pitanguy, valuterà i progetti e assegnerà i Premi e le Menzioni d'Onore. In occasione del ventennale è stata alimentata da dotazione finanziaria dei premi che ammontano a com­plessivi 350.000 dollari, cosi ripartiti: 250.000 dollari per i cinque vincitori: 100.000 dollari alle dieci Menzioni d'Onore: inoltre, per tutti, un cronometro Rolex. I Premi Rolex hanno fornito ai concorrenti in molte occasioni la pos­sibilità concreta di realizzare le proprie "imprese". Senza questo aiuto ester­no, centinaia di progetti innovativi, elaborati in tutti i campi dello scibile, sarebbero stati condannati a restare per sempre nell'ombra. Chiunque. senza distinzione di età e di nazionalità, può candidarsi per un Premio. .

Tutti coloro che vogliono partecipare, possono richiedere II modulo d'Iscrizione a: The secretarlat, the Rolex A wards for Entreprlse,

, P.O. Box 1311-1211 Genève 26, Swltzerland

Sport L'INTERVISTA. Delio Rossi, tecnico della Salernitana seconda in classifica

Salerno sorride con la zona del signor Rossi Delio Rossi, 34 anni, è alla guida della Salerni­tana, squadra rivelazione del campionato cadet­to. Grazie agli schemi del tecnico, i granata gio­cano un calcio divertente, fanno spettacolo ma, dice Rossi, non puntano alla serie A.

MASSIMO M U F L O N I

• Salerno impazzisce per il cal­cio La squadra di calcio vince da quattro giornate consecutive ed occupa il secondo posto in classifi­ca risultato ottenuto attraverso un calcio spettacolare votato all'attac­co 11 tecnico dei granata si chiama Delio Rossi, 34 anni, esordiente «totale» in sene B, alle sue spalle soltanto due stagioni da allenatore, una nelle giovanili del Foggia e un'altra lo scorso anno in sene C

Il fenomeno caldo a Salerno è seguito con una passione del tutto particolare. Perché?

Devo ammettere che qui gli ap­passionati vivono solo ed esclusi-, vamcnte per la Salernitana, non ci sono tifosi di altre squadre È una S fede che il figlio riceve dal padre, " si tramanda di generazione in ge­nerazione Poi va detto che, come in tutto il mendione, ancne a Sa­lerno c'è carenza di strutture per cui non c'è spazio per gli sport, cosiddetti, rrunon

Quanti spettatori seguono rego­larmente le partita casalinghe quest'anno e quanti erano l'an­no scorso? •

Adesso verranno dai 25 mila in su, l'anno scorso abbiamo iniziato con 1000 spettaton per poi amva-re a 40 000 durante i playoff

Secondo tei qual è II rotto per una crescita cosi netta?

A parte il fatto che la passione è radicata, i tifosi si identificano in questa squadra perché è giovane e gioca un calcio spettacolare È

TùtiB

anche una piccola nvincita SI può spiegare meglio?

Di Salerno all'esterno si ha sem­pre un'immagine negativa è una delle città più sporche d'Italia e ha il reddito prò capite più basso ' Quando si parla in senso positivo della squadra c'è quasi una rivalsa sociale

La Salernitana si è contraddi­stinta per II bel gioco, quando ha deciso che le squadre da lei alle­nato avrebbero giocato la zona pura?

lo I anno scorso ho avuto la pnma esperienza a livello professionisti­co, precedentemente avevo alle­nato solatanto a livello «Primave­ra» e in Promozione In quegli anni mi sono dedicato anche ad altn moduli indipendentemente dagli uomini che avevo a disposizione perché secondo me nel settore giovanile si può fare programma­zione H o giocato a zona mista, a uomo e con due punte

Ma II suo obiettivo rimaneva la zona pura...

Se avessi avuto la possibilità in se­de di mercato di parlare con la so­cietà avrei detto che volevo prova­re a giocare con questo modulo 4 difenson, 3 centrocampisti e 3 at­taccanti Lo scorso anno a Salerno l'ho fatto e ì dingenti hanno acqui­stato giocaton con quelle caratte-nstiche

La sua zona ha ben Impressiona­to: spettacolo, tanti gol e, ovvia­mente, I punti...

E II tecnico più giovane della serie B Dello Rossi è II pio giovane tecnico della serie B essendo nato a Fori) (FO) Il 26 gennaio del 1960. Ha militato come giocatore In diverse squadre (Cattolica e Foggia). Era capitano della formazione rossonera quando è arrivato a Foggia (86/87), come allenatore, Zdenek Zeman. Rossi rimase colpito dalle • Innovazioni tattiche del boemo («-fino a quel giorno mi avevano Insegnato che per vincere si dovevano soltanto sfruttare gli errori degli aweraarL») e ha deciso di «emularne» glIschem'.Ha allenato per un anno la «Primavera» del Foggia e poi - nella stagione passata - ha ottenutola promozione In B con la Salernitana.

Dello Rossi, allenatore della Salernitana

Se si considera che quasi tutti sia­mo esordienti in sene B, devo dire che per il momento sono molto soddisatto

Il vostro tipo di gioco prescinde dallo schieramento degli avver­sari?

In linea di massima st Possiamo vanare qualcosa ma mi auguro che siano sempre gli altn a doversi adeguare a noi e non viceversa

CI sono altre squadre che gioca­no a zona che l'hanno favorevol-menta Impressionata?

Il Chievo ed il Vicenza giocano un buon calcio soprattutto in fase di­

fensiva perché va ncordato che la zona è esclusivamente una tattica difensiva Con la zona si ha più possibilità di coprire gli spa^i

Però In testa al campionato c'è il Piacenza, schierato In maniera «classica» da Cagni...,

La differenza la fanno sempre gli uomini in campo mica vanno gli schemi II Piacenza 6 la stessa squadra che si era salvata I anno scorso in sene A prima di essere retrocessa per fatti poco chiari quindi è un organico di pnm ordi­ne nel quale è stato inserito un campione come Inzaghi

La Salernitana viene da quattro vittorie consecutive, puntate al­la promozione?

Assolutamente no II nostro obiet­tivo rimane quello d inizio stagio­ne una salvezza tranquilla deco­rosa possibilmente molto antici­pata

Qual è II suo parere riguardo alla questione degli esoneri facili?

Adesso il calcio è diventato un bu­siness si investe molto e automa­ticamente si vogliono subito i ri­sultati Con queste basi non può nascere un corretto rapporto tra tecnico e società

aQL La nostra guida al TotoGol comprende: 1) il numero d'ordine In schedina; 2) i gol fatti e subiti da ogni squadra nel corso di questo campionato; 3) il risultato della stessa partita nel campionato passato. L'asterisco accanto alle partite Indica II nostro pronostico.

15. PISTOIESE-LEFFE Gol fatti Pistoiese 17 Letfe 12 Gol subiti Pistoiese 9 Lette 10

L anno scorso Pistoiese-Lette 1-2

• 23. FANO-TERAMO • Gol fatti Fano 9 Teramo 11 Gol subiti Fano 9 Teramo 11

L anno scorso Teramo tra/Dilettanti

1 . BARI-FOGGIA Gol tatti Bari 13 Foggia 13 Gol subiti Barili Foggia 9

L anno scorso Bari inserte B

8. ASC0U-C0M0 Gol fatti Ascoli 8 Como 6 Gol subiti Ascoli 15 Como 23

L'anno scorso Como In serie C/1

1 6 . CASARAN0-CHIET1 Gol fatti Casarano17 Chieti 15 Gol subiti Casarano20 Chieti 20

L anno scorso Casarano-Chieti2-0

24. GIULIANOVA-MONTEVARCHI • Gol latti GiulianovaU Montevarchi 24 Gol subiti Giulianova 10 Montevarchi 9

Lanno scorso Giulianova tra i Dilettanti

2. CAGLIARI-LAZIO Gol fatti Cagliari 9 Lazio 21 Gol subiti Cagliari 8 Lazio 11 >

L'anno scorso Caglian-Lazio4-1

9. CESENA-UDINESE Gol tatti Cesena 14 Udinese 18 Gol subiti Cesena 7 Udinese 10

Lanno scorso Udinese inserte A

• 17. SIENA-NOLA Gol fatti Siena9 Nolal6 Gol subiti Siena 9 Nola 9

L anno scorso Siena-Nola 2-0

D 25. LIVORNO-RIMINI D Gol fatti Livorno 16 Rimini 13 Gol subiti Livorno 12 Rimtni 12

L arnoscorso Luorno-Rimmi 1-0

3. CREMONESE-INTER Gol latti Cremonese9 InterlO Gol subiti Cremonese 14 Intere

L'anno scorso Cremonese-Inter 1-4

D 10. LUCCHESE-CHIEVO > Gol fatti " Lucchese 18 Chievo 13 Gol subiti Lucchese 13 Chievo 10

Lanno scorso Chievo in serie C/1

18. SORA-LODIGIANI u Gol fatti Sora11 Lodigiani 11 Gol subiti Sora 10 Lodigiani 15

L anno scorso Sora in C/2

26. MACERATESE-POGGIBONSI • Gol fatti Macerateseli Poggibonsi5 Gol subiti Maceratese 15 Poggibonsi 18

L anno scorso Maceratese-Poggtbonsi 0-0

4. JUVENTUS-FIORENTINA « Gol fatti Juventus 14 Fiorentina 26 Gol subiti Juventus 6 Fiorentina 15

Lanno scorso Fiorentina in serie B

11 . PERUGIA-PESCARA D Gol fatti Perugia 10 Pescara 11 Gol subiti Perugia 9 Pescara 21

L'anno scorso Perugia in serie C/1

19. LEGNANO-LECCO Gol fatti Legnano 14 Lecco 19 Golsubiti Legnano14 Lecco8

L'anno scorso Legnano-Lecco 1-0

n 27. CASTROVILLARI-FORMIA Gol fatti Castroviìlan 10 Formia5 Golsubi'i Castrovillan 18 Formia13

L anno scorso Castrovillan trai Dilettanti

5. NAPOLI-TORINO • Gol latti Napoli 15 Torino 9 Gol subiti Napoli 22 Torino 11

Lanno scorso Napoli-Tonno 0-0

12. PIACENZA-LECCE Gol fatti Piacenza 17 Lecce 7 Gol subiti Piacenza 4 Lecce 21

L anno scorso Piacenza-Lecce 2-1

20. NOVARA-OLBIA Gol fatti Novara 15 Olbia 6 Gol subiti Novara 12 Olbia 9

L anno scorso Novara-Olbia 0-2

28. NOCERINA-MATERA D Gol fatti Nocenna19 Matera26 Gol subiti Nocenna5 Matera8

Lanno scorso MateramC/t Nocerma Dilettanti

6. PARMA-BRESCIA Gol fatti Parma 19 Brescia 6 Gol subiti Parma 9 Brescia 19

Lanno scorso Brescia in serie B

• 13. VICENZA-COSENZA D Gol fatti Vicenza 6 Cosenza 13 Gol subiti Vicenza 3 Cosenza 13

Lanno scorso Vicenza-Cosenza 0-1

2 1 . VALDAGNO-BRESCELLO D Gol tatti Valdagno16 Brescello 18 Gol subiti Valdagno 18 Brescello 3

L anno scorso in gironi diversi tra i Dilettanti

29. TRANI-FROSINONE • Gol fatti TraniS Frosmone11 Gol subiti Trani11 FrosinonelO

L anno scorso Prosinone trai Dilettanti

7. ROMA-PADOVA Gol fatti Roma 17 "Padova 10 Gol subiti Roma 7 Padova 26

L anno scorso Padova in serieB

14. CARRARESE-CREVALCORE • Gol fatti Carrarese 15 Crevalcore7 Gol subiti Carrarese 18 Crevalcore 22

L anno scorso Crevalcore In C/2

22. BARACCA LUGO-FERMANA D Gol fatti Baracca Lugo 9 Fermana15 Gol subiti Baracca Lugo 12 Fermanal6

L anno scorso Permana tra i Dilettanti

30. VASTESE-MOLFETTA • Gol fatti Vastese6 Moffetta 5 Gol subiti Vastese 8 Moffetta 18

L annoscorso Vastese nel girone B della C/2

Sabato 3 dicembre 1994

A cura di MASSIMO FILIPPONI

BARI-FOGGIA

Il Bari è reduce da 2 v ittorie consecutive (Cremonese e Brescia) il Foggia ha perso 1-OinCoppaltal iacontrol Inter 3vittone 1 pan e 1 sconfitta per i biancorossi in casa 3 pareggi 1 v i t to r iae lscon ' i t tapen l Foggia fuori

1 X 2

40% 20% 40%

CAGLIARI-LAZIO

I sardi in casa hanno lasciato un solo punto (al Milan nella2" giornata) in cinqaue gare La condizione psicofisica della Lazio è legata alla capacità di dimenticare il derby il più in fretta possibile Lantignotti e Negro squalificati

1 X 2

25% 40% 35%

CREMONESE-INTER

I gngiorossi sono imprevedibili in casa hanno battuto Milan e Samp fuori sono passati a Genova Ottavio Bianchi deve fare ancora i conti con gli infortunati L unico successo in trasferta dei nerazzurri risale a l i a i " giornata

1 X 2

25% 45% 30%

JUVENTUS-FIORENTINA

Esame di maturità per la Fiorentina brillante in campionato e opaca in Coppa Italia La Juve in casa ha vinto 4 volte e pareggiato una (Inter) Viola in sene positiva uà 5 giornate Juve da 4 Conte è stato fermato dal giudice

1 X 2

40% 40% 20%

NAPOLI-TORINO

1 X 2

45% 40% 15%

Gli azzurri non vincono dal 23 ottobre (3-0 al Bari) i granata sono penalizzati dai rinvìi nel mese di novembre hanno giocato una sola gara Solo un successo esterno per gli uomini di Sonetti (a Foggia) Napoli ko in Coppa Italia

PARMA-BRESCIA

1 X 2

60% 30% 10%

Il Parma primo in classifica con 24 punti contro il Brescia ultimo a quota 3 Pronostico scontato Un ko per gli uomini di Scala in tutto il torneo (6 vittorie S J 6 in casa) 3 pareggi e 3 punti per il Brescia sempre battuto fuori casa

ROMA-PADOVA

I giallorossi usciti trionfatori (3-0) dal derby ma battuti (0-3) dalla Juve nel giovedì di Coppa Italia partono nettamente favoriti II Padova nei cinque match giocati in trasferta ha ottenuto un punto (a Napoli) o Incassando 19 reti

1 X 2

50% 25% 25%

SAMPDORIA-GENOA

Una tripla per il derby più incerto degli ultimi anni Rossoblu con un disperato bisogno di punti blueerchiati alla ricerca di una precisa identità La Samp non vince dal 16 ottobre il Genoa è reduce dal «tremendo» kodi domenica

1 X 2

33% 34% 33%

ACIREALE-VENEZIA

1 X 2

33% 34% 33%

Il presidente del Venezia In settimana ha esonerato Maif redi L ambiente è frastornato dai continui esoneri ma la squadraèda primissimi posti L Acireale in casa ha Incassato due sconfitte (Chievo e Salernitana) e vinto due volte

SALERNITANA-PALERMO

Quattro vittorie di fila per i salernitani quattordici gol fatti quattro subiti e seconda posizione in classifica a quota 20 II Palermo (trasferta di Lecce a parte) ha segnato con il gontagocce ma non perde dal 9 ottobre

1 X 2

45% 15% 40%

VERONA-ANCONA

1 X 2

45% 35% 20%

I gialloblu sono tornati al successo dopo sette turni (5 pareggi e due sconfitte) domenlsca scorsa a Bergamo contro I Atalanta L Ancona dopo un ottimo avvio sta attraversando una fase involutiva non vince da cinque turni (3-1 a Como)

FIORENZUOLA-SPAL

1 X 2

30% 40% 30%

Sene C/1 girone A I padroni di casa occupano il quinto posto (19 punti) e in casa non hanno perso (3 vittorie e altrettanti pareggi) La Spai (1° con 30 punti) ha racimolato un punto nelle ultime 2 uscite Quattro i successi esterni

PONTEDERA-EMPOLI

Sene C/1 girone B 4 punti dividono le due squadre per i Empoli (5°con20punti)3ko 1 vittoria e2 pareggi in trasferta II Pontedera (9° a quota 16) ha perso una sola volta in casa, vincendo tre gare Un solo pareggio

1 X 2

40% 25% 35%

Sabato 3 dicembre 1994

MONDIALI SCI

La Kostner seconda nella libera • Con la discesa Ubera disputata ieri a Vail, e iniziata la stagione femminile. Ed 6 arrivata la prima soddisfazione per i colori azzurri. Ha vinto l'americana Hillary Lindh che ha preceduto l'italiana Isolde Kostner che è riuscita ad acciuffare la seconda piazza contro ogni pro­nostico. Anche perché nelle prove era andata assai male. In gara, è riuscita a far scivolare gli sci benis­simo. Partita con il pettorale nume­ro 30, ha aggredito la pista, è riusci­ta ad ottenere il miglior intertempo nella zona alta per poi perdere qualcosa verso la fine. Al terzo po­sto, la tedesca Katia Seizinger. »

Oggi, intanto, vanno in scena gli uomini (diretta su Tmc e Raitre a partire dalle 9.50 e 12.50). Alberto Tomba non ha mai sciato sulle pi­ste di Tignes, località francese do­ve oggi partirà il campionato del mondo di sci con lo slalom gigan­te. «Non sono mai andato su quelle piste. Speriamo sia tutto regolare, ia qualità della neve, il tracciato. Certo, non chiedo favori, e logico. Vorrei soltanto che tutto si svolges­se al meglio, nella regolarità più as­soluta. Un dubbio? Certo, temo che la pista sia ncavata in una zo­na priva di alberi e, dunque, con il sole che potrebbe giocare brutti scherzi». È magro, Alberto Tomba, sa alla perfezione che questa do­vrebbe essere la sua stagione, i propositi di abbandonare tutto li aveva già espressi qualche tempo fa, al termine della passata stagio­ne. Ma non ne parla. Non farà le di­scese libere, questo è assodato. «Si parla tanto dello slalom gigante ma a me starebbe bene vincere an­che in slalom. Tornare dalla Fran­cia con un successo? Magari, sa­rebbe la maniera migliore per ini­ziare una stagione che sì presenta difficilissima, piena di avversari ag­guerriti. Probabilmente io vado meglio nello slalom ma lo sci non è una scienza esatta, non puoi mai dire di avere la vittoria in tasca fino a quando non l'hai ottenuta per davvero. Nello sci alpino tutto,ò ar> peso ad un filo. Basta un'inforcata mentre stai attaccando, per una questione di un centimetro e, ad­dio sogni di gloria. Anche se eri il più forte e già lo avevi dimostra­to...». C'è un po' di amarezza nelle parole di Tomba. «Sta bene, Alber­to. Fisicamente è a posto - assicu­ra Giorgio D'Urbano, il preparatore atletico dell'azzurro - ed è pronto per un grande avvio di stagione. Una vittoria oggi? Potrebbe anche darsi. In mano ha tutte le carte in regola».- .> „.,-> , y,. , •

Ma dietro all'azzurro più famoso di tutti, ci saranno anche altri scia­tori italiani che andranno alla ricer­ca di un piazzamento degno di ri­lievo. Matteo Belfrond è il primo italiano ad essere chiamato in cau­sa. È il miglior gigantista azzurro. Lo dicono le classifiche di merito della passata stagione. E, anche lui, ha qualcosa da dire: «Mi manca un po' di tranquillità. La schiena ogni tanto fa le bizze, si blocca. So­gno una vittoria importante». La squadra italiana, però, non finisce qui: ci sono anche Koenigsrciner, Norman Bergamelli, Angelo Weiss, Fabio De Crignis e Fabrizio Tescari. Ma in gara non ci saranno soltanto gli italiani. Kietil Andre Aadmodt è il favorito per la Coppa. L'ha vinta l'anno scorso, e i tecnici norvegesi assicurano che lo sciatore è in con­dizioni eccezionali. «Ha vinto il mondiale di slalom gigante l'anno scorso, e pur sempre un campio­ne. Darà fastidio a Tomba, anzi non è detto che non riesca a bat­terlo in più di un'occasione». • •

Sport l'Uri itài? pagina 11 TENNIS. Edberg supera Volkov, Larsson il giovane Kafelnikov: 2-0 e oggi c'è il doppio

La Russia s'illude Svezia, Davis vicina

Stefan Edberg ha battuto Volkov in cinque set J. Schwarz/Reuter-Ansa

La Svezia ipoteca la Davis: ieri a Mosca, nella prima giornata della finale contro la Russia, Ed-' berg ha battuto Volkov, mentre Larsson ha avuto la meglio sul giovane Kafelnikov. Due a zero per gli svedesi e oggi c'è il doppio.

DANIELE

• MOSCA Eltsin saluta come fa un ciclista sul traguardo. È in ritar­do. È in ritardo quando si presenta sulla tribuna della Halle olimpica e chissà se 'lo hanno avvisato di quanto 6 successo finora. Probabil­mente no, nessuno deve avergli detto che proprio dieci secondi pri­ma del suo arrivo il prediletto Voi- •. kov ha gettato al vento un match point. Lo avesse saputo, .Eltsin > avrebbe aspettato. I tennisti, come lutti gli sportivi, toccano ferro ed Eltsin, lo sanno tutti, è anche un tennista, seppure scarsino, almeno a vederlo nelle riprese tv. Invece Boris è entrato e Volkon e uscito di scena. La Davis russa ha subito preso una brutta piega. Una piega svedese.

Chissà che cosa passa nellatesta • di giocatori come Volkov. È risalito • a metà di una partita che sembrava ormai già chiusa, pronta per la tra­scrizione negli immensi archivi del tennis, poi ha preso la sua fetta di -gloria e l'ha gettata nel cestino. Lui "/ dice che, vistosi perduto, quella condizione cosi disagevole ha sor­tito il miracoloso effetto di farlo uscire da quel concentrato di emo­zioni e preoccupazioni in cui era piombato, non appena messo pie­de nel grande casino del Centro Olimpico. Ma poi, di fronte alla

OLIMI

rabbia per il match point sprecato, si è come afflosciato, incapace di rialzare la testa. E dopo tanto cor­rere ha finito per consegnare nel giro di quattro minuti il match a Ed­berg. , •. • •• . J'.- -i ••

Succedono cose del genere in Coppa Davis. Immaginatevi in una finale. Eppure raramente ci era ca-pitato di assistere all'evento di una - sere"sembrato rimonta impossibile seguito dal nuovo ribaltone della consegna del match. Prima perdere, poi vin­cere, poi perdere di nuovo. Ma si può? Di sicuro ha nuociuto a Vol­kov il peso dell'impresa da com­piei e. Chissà quanti, tn questi ulti­mi giorni, gli sono venuti a dire che il futuro del tennis in Russia era sul­le loro spalle, le sue e quelle anco­ra da ragazzo di Yevgeny Kafelni­kov. Come si poteva deludere il gran capo tennista Boris Eltsin do­po quanto è stato capace di fare per avere a Mosca la finale del suo sport preferito? C'era, dicono, la concorrenza di Sanpietroburgo. che da queste parte continuano a chiamare Leningrado, ed Eltsin è stato costretto a far sentire tutto il suo peso politico e decisionale per venirne a capo. Che non è roba da poco, per chi ne conosce i modi spicci, le impazienze capricciose del suo modo di comandare. .E '

dunque, come si poteva perdere in quattro e quattr'otto?

Volkov, a dire il vero, ci stava riu-' scendo benissimo. Semplicemen­te, non ne azzeccava una, la sua' condotta tattica era da match tra dilettanti, il suo braccio risultava marmato, insensibile a qualsiasi provocazione. Edberg, per domi­nare, non andava oltre la normale amministrazione, ben fatta, con­creta, ma certo non geniale e nem­meno impeccabile. Visto che Vol­kov, con il suo tennis sbirolo e le sue cadenze appisolate, non riu­sciva a rispondere se non dritto sul­la racchetta dello svedese, per que­st'ultimo era un piacere stazionare davanti alla rete per raccogliere la messe di punti. Poi, appunto, qual­cosa è cambiato. Nel terzo, Volkov ha tenuto duro e nel produrre quel­lo sforzo si è via via svelenito delle tante angoscie. Edberg gli deve e>-

in quel frangente, non più di quello che era, un tenni­sta normale. Cosi, vinto il tie break e sistemato il passante, Volkov ha preso il largo, ha infilato sette ga­me di seguito, ha riportato nel mat­ch anche i sedicimila compatrioti che l'andazzo della prima parte

• aveva «abbioccato»sulle loro sedie. Sembrava il match avesse preso la piega giusta. Volkov già veniva ac­clamato quale nuovo eroe del ten­nis. Era in vantaggio anche nel

1 quinto, infatti, anche se di un solo brak. La memesi, però, doveva an-

; cora compiersi e l'appuntamento non poteva che essere con il mat-

, eh point. E con Boris Eltsin. Fallito, quello, il russo è svanito. Edberg ha,

- brekkato ed è filato dritto verso la vittoria. Ed Eltsin, da bravo diplo­matico ha pure applaudito. Stessa

. sconfitta al quinto set è toccata al giovane Yevgeny Kafelnikov oppo­sto a Magnus Larsson. Due a zero ed oggi c'è Adoppio.

i.'Qc::oi .»•»,•• «o CM?t- nrr*"yv • ' p ' : ' r ' ! r r i><- •

L'INTERVISTA. L'ex primatista mondiale di saltò in alto è ora presidente déUa federazione di atletica.«

or Paklin, la sua «missione » nel Kirghizistan OAL NOSTRO INVIATO

M A R C O V E N T I M I Q L I A

• MONTECARLO. Manca qualche minuto all'inizio della cena e l'uo­mo è seduto in disparte dietro un grande tavolo circolare. Sotto i suoi occhi, gli invitati al Gala dell'atleti­ca '94 si aggirano nel salone da pranzo del lussuoso Hotel Loews. . Ma ad un tratto egli stesso diventa oggetto di uno sguardo: «Lo sai chi è quello che se ne sta 11 da solo?», domanda un convitato al suo vici­no. «Non lo sai, eh? Allora te lo di­co io: è uno che è stato primatista del mondo e adesso fa il presiden­te di una federazione...».

Igor Paklin continua a frugare la sala in attesa di una portata. Strano destino quello di questo lunghissi­mo trentenne dal volto inespressi­vo: solitario alle feste, solitano per­sino nel momento più bello della sua carriera sportiva. Aveva appe­na saltato 2 metri e 41 nello stadio di Kobe. durante le Universiadi '85, quando i giapponesi invece di ce­lebrare il suo record mondiale del­l'alto pensarono bene di spegnere le luci per farlo desistere dal conti­nuare. Uno strano destino per uno strano personaggio. Paklin e un giovane dirigente che cerca di dare un futuro all'atletica del Kirghizi­

stan, ma è anche un vecchio salta­tore che si diletta ancora sulla pe­dana.

Paklin, che cosa ricorda del giorno del record?

Fu una serata particolare, di quel­le in cui ti senti di poter fare qual­siasi cosa. Peccato che i giappo­nesi riuscirono a rovinarmela. Avevo chiesto di provare a 2,43 ma loro niente, spensero tutto perché poco dopo doveva iniziare la cerimonia di chiusura. ' ' •

Da quel momento, però, di lei si è parlato sempre meno...

lo non ho mai mollato l'atletica -ho anche partecipato alle Olim­piadi di Seul e Barcellona -, ma so­no stato vittima di una lunga serie di infortuni che non mi hanno consentito di tornare ai livelli dell'85. •

Nel frattempo sono cambiate molte cose, ad esemplo non c'è più l'Unione Sovietica.

Quando ò scomparsa l'Urss noi at­leti abbiamo potuto scegliere la nazione con la quale gareggiare, o la Russia o il Paese di nascita. In molti hanno scelto la prima possi­bilità, io invece ho preferito torna­

re a casa. In Kirghizistan c'è molto da fare per lo sport.

Qual è il suo giudizio sulla disso­luzione del sistema sportivo del-l'Urss?

Non è facile rispondere. Sicura­mente ci sono stati dei vantaggi economici per gli atleti di vertice, ' ognuno ha potuto guadagnare dei . soldi per la sua attività. Però il si­stema sovietico consentiva a molti giovani di avvicinarsi allo sport, proprio la cosa che adesso è dive­nuta difficilissima in molte delle nuove repubbliche, Kirghizistan compreso.

Proprio quest'anno lei è stato nominato presidente della Fede-ratletica Wrghlza. Un fatto assai strano per un atleta ancora In attività...

Se ho accettato è perché mi sono reso conto che non basta la mia immagine di campione per smuo­vere le cose. In Kirghizistan l'atleti­ca manca di troppe cose, innanzi­tutto c'è bisogno di allenatori che portino i ragazzi sulla pista. •

Ha Intenzione di chiedere aiuto alla laaf?

Certamente. Del resto è stata la stessa Federazione intemazionale a dichiarare che intende aiutare i

Morceli e la Jolner-Kersee eletti a Montecarlo atleti dell'anno Noureddine Morceli e Jackle Joyner-Keraee: il mezzofondista algerino e l'eptathleta-lunghlsta statunitense sono I due atleti dell'anno. La consacrazione, dopo una votazione effettuata dagli addetti al lavori dell'atletica leggera, è avvenuta tori sera a Montecarlo. Morceli, -quest'anno capace di stabilire II nuovo record del mondo del 3000 metri proprio nel meeting del Principato di Monaco, ha preceduto con 3 2 0 3 " punti il cubano JavlerSotomayor (2.721) e l'ucraino SergeyBubka -- • (0.982). Successo netto anche per la Joyner-Keraee, vincitrice nel '94 delv

Grand prix laaf. L'olimpionica (3.067 punti) ha battuto la russa Irina Prtvalova (2.356) e l'irlandese Sonia O'Sulllvan (2320). Prima del Gala si è svolta una conferenza stampa del presidente della laaf. Primo NebieJo, in cui si è parlato anche delle recenti vicende doping che hanno coinvolto sportivi cinesi. «Non ho elementi • ha dichiarato NeMolo - per valutare le responsabilità nel caso delle nuotatrici cinesi. Posso però dire che qualora nel mondo dell'atletica emergessero prove su una programmazione a livello nazionale del doping, allora la laaf sarebbe Inflessibile». CM.V.

nuovi Paesi dell'est, lo voglio chie­dere essenzialmente due cose: un aiuto economico e assistenza per la formazione culturale dei tecni­ci. ' •'

Continuerà ancora a saltare? Gi­rare Il mondo con la ventiquat­trore e le scarpe chiodate può diventare stressante... , -, ...

So bene che non riuscirò più a tor­

nare su livelli d'eccellenza, sia per l'età che per il logoramento fisico. Però non voglio smettere per un impegno che ho assunto con me stesso. La mia speranza è quella di poter lasciare l'agonismo nel giorno in cui un giovane del Kir­ghizistan sarà pronto a prendere il posto di Igor Paklin nel salto in al­to internazionale.

Pescante: «La tv distorce le ragioni sportive» Il presidente del Coni Mano Pe­scante è intervenuto ieri alle cele­brazioni dei 125 anni della Federa­zione ginnastica in Italia e ha recri­minato sugli spazi che a questo sport vengono concessi sul video. «La ginnastica in tv si vede solo ogni 4 anni in occasione delle ». Olimpìadi - ha osservato -, La tv opera distorsioni della proposta sportiva per cui al sabato e alla do­menica tengono banco sempre gli •stessi sport. E i giovani nelle loro scelte sportive si fanno molto in­fluenzare dai mass media. Ai ra--gazzf piacciono gli sport telegenici e di aggregazione. Chiaro che pre-fenscono, calcio, basket e pallavo­lo e lo stesso football amencano a discipline individuali faticose e im­pegnative. Di qui il calo di tesserati che si registra per esempio in gin­nastica, lotta e atletica. In ogni ca­so, dovrebbe essere in primis la scuola a condurre un'azione di al­fabetizzazione di cultura sportiva che invece manca del tutto».

Nuoto: in Cina niente Coppa del Mondo

La Cina, alla prese con problemi di doping riguardanti soprattutto il settore nuoto, ha deciso di annul­lare la tappa della Coppa del Mon­do in piscina di 25 metri in pro­gramma a Pechino il 7 e l'S gen­naio prossimi. Giovedì la fedemuo-to tedesca aveva annunciato che avrebbe comunque boicottato il meeting di Pechino come protesta per i sospetti di doping che grava­no sulla squadra cinese.

Taffarel nel '95 giocherà in Giappone

IL portiere brasiliano della Reggia­na Taifarel sta per accordarsi con il club giapponese Cerrezo Osaka e < pertanto nella prossima stagione • giocherà nella prima divisione nip­ponica. Taffarel. grande protagoni­sta della finaje.rn.ondiale. vinta.ai Ri­gori ^akBras1Ì^$uJJ'ltalia,.tat^ri-fermatoria-tjattauva. «Ci sonavape cose da definire, tra cui lo stipen­dio, ma sono fiducioso. Entro due settimane dovrei firmare il contrat­to». . , - . , ! " , „ . ,

Vólley&Basket Oggi due -,' anticipi tv Oggi pomeriggio si svolgeranno due anticipi del campionato di se­rie Al per permettere alla Rai di trasmettere in diretta le immagini nel pomeriggio televisivo di Raitre. A Treviso, nel volley, ci sarà il mat-

.ch fra ie formazioni più forti del campionato: Benerton e Daytona Las Modena. Tutto esaurito, proba­bile ilnuovo record d'incasso (ore 15.30). Due ore più tardi, andran­no in onda le immagini di Pfizer Reggio Calabria-Benetton Treviso del torneo di pallacanestro.

Pallanuoto In Coppa Len Florentiaok

Nella prima partita del raggruppa­mento di qualificazione di Coppa Len di pallanuoto in corso di svol­gimento a Budapest, la Florentia ha battuto con il netto punteggio di 12 a 6 i tedeschi dell'Hannover. Questi i migliori marcatori dell'in­contro: Potulnyickij (3 gol). Lonzi e Sottani (2). Questi i parziali dei quattro tempi: 2-2.5-3,2-1.3-0.

--~t, • -A « . - i *~ ! ! ; . . • „ { ? ( • > i , . i *» -

03 O

0

e bo

Cu

~ £

e oj s o P

S •„ TJ :P <u C 0 Cu 0 a , a, ^ ^ S re _ Oj • "

2 8

o a.

o u O Cu

a» ^ <u cu o

o3 > O

cu

"fi 2 O i

o3 £ 3 3 cr .

P «

u Oj

0

— > L I-I

8 *

C u _

o

cui! e

d a oj

^ 1 0

W 0 0 s; *-» *-* r- * - w

? U f i l a cu « 'C u

u £ t> CU -C

^ ,-, c

e O o3

N % a

s ^ a o s <Iì <-> (rt

"tì 3 E a ^ o •- oj e

03

C

e e 'f. u oj r, a.2

bo aj bo

o '2 • * ^ :

c o «s e

- S o cu e 2 «

> u

C U u <u

1-

p<2

p •

- « 2 - o C « «j o 13 s U w 03

o C O

C/5 OJ - V M

~ o 0 ci

'S e

«.? W 1) u *-> 05 t-J

S O 03 Ti

2 rt ° P -~ ' N 0 T3 o3 <J >-

— "3. 3 « § . 2 B^ s C e < oj e

£ u o 01 3 Cu

Q O a>

? 3 03

oj C i -J3 O 3 W O u

V 03

o s Cu o •g-o

1)

03 N

C C u Si, rt &p a <• 2

_ 03

S b C * J ' O 3

• o S " JS .b "" •5 o o ••-«-> i i

c i * cu u CU m

2 « p 2> 3 b C CL i—i t u

2 o ^J cu « e

1) oj cu 4-J

« • •• 03 OS ^ C

P O

S s cu s «

ci O 'Si

C u

3 U 3 CU

.« V > CU

o C > bo i> o

£ o ° % 2 3

° b 1- 03

a a

u o v Cu

p e b O ^

> F ^ i l X OJ v P 2 o

4) CU

-03 *•• u

2 « « •— 3 ' S •JÌ

V u

p p P 4J

;V g

e — o ^

3 "3 "Sé 5

Z o

3 ' -u «

. i . <->

2 5 < 2

O 01

3 °

« S u CU a cu O 03 VI Vi

S bo o3 b o

.a o

P3 ^ - ,

°^ « •

§•3 « 03 </> d O Ti CU C e-s 8 « 03 « t/5

^ Ò > o ** ; Cu

£ •- u Oj 03

Cu a «

u Ci oj - ' t-< »—•

OJ 03

a TJ p c

OJ

03

2 ° e C »> g « OJ . 2 «-1 r« ^

• " £

OJ

u 03

b > 3 "3

. " OJ io ^

ol O

03 03

" 3

m 03

P : o o 03

P