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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione BOLLETTINO PARROCCHIALE “Guai a me se non predicassi il Vangelo!” Segue a pagina 2 Giornata Missionaria Mondiale Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969. Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL. Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) C on queste parole, scelte come slogan della giornata missionaria 2008, S.Paolo si rivolge ai cristiani di Corinto (1Cor 9,16). Solo a loro, oppure anche a noi, oggi, uomini del terzo millennio? Ma in che cosa consiste la “predi- cazione”? Lʼenciclopedia del Cristianesimo (De Agostini, 2004) afferma che la predicazione è “lʼannuncio pubblico della Parola di Dio e il suo commento, al fine di muovere alla fede”. Secondo i destinatari è “kerigmatica, cate- chistica, omiletica, … secondo i contenuti è “dottrinale, esortativa o parenetica, … è “ordinaria o straordinaria (missioni, esercizi spirituali, …)”. “Eʼ compito dei ministri ordinati, ma anche dei laici”. Con tali premesse risulta chiaro che la giornata missionaria riguar- da tutti, perché tutti, in virtù del Anno 95, n. 9 - 10 SETTEMBRE - OTTOBRE 2008

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Giornata Missionaria Mondiale Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Anno 95, n. 9 - 10 SETTEMBRE - OTTOBRE 2008 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Segue a pagina 2 Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

BOLLETTINOPARROCCHIALE

“Guai a me se non predicassi il Vangelo!”

Segue a pagina 2

G i o r n a t a M i s s i o n a r i a M o n d i a l e

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL.

Direttore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

Con queste parole, sceltecome slogan della giornatamissionaria 2008, S.Paolo

si rivolge ai cristiani di Corinto(1Cor 9,16). Solo a loro, oppureanche a noi, oggi, uomini del terzomillennio?Ma in che cosa consiste la “predi-cazione”? Lʼenciclopedia delCristianesimo (De Agostini, 2004)afferma che la predicazione è“lʼannuncio pubblico della Paroladi Dio e il suo commento, al fine dimuovere alla fede”. Secondo idestinatari è “kerigmatica, cate-chistica, omiletica, … secondo icontenuti è “dottrinale, esortativao parenetica, … è “ordinaria ostraordinaria (missioni, esercizispirituali, …)”. “Eʼ compito deiministri ordinati, ma anche deilaici”.Con tali premesse risulta chiaroche la giornata missionaria riguar-da tutti, perché tutti, in virtù del

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Battesimo, possiamo annunciarepubblicamente la Parola di Dio. Ela Parola di Dio non è solo verbalema addirittura può essere annun-ciata con il silenzio. Mons.Mariano Magrassi, vescovo diBari, e oriundo della nostra dioce-si così ha scritto: “La famiglia puòevangelizzare senza parole, per ilfatto che vive in se stessa lacomunione. La famiglia può diven-tare una buona notizia se vive lacomunione al suo interno e puòdiventare testimonianza e profe-zia” (Avanti con fiducia, sempre!,ediz. CVS, 2008).A volte la parola deve essereanche inquietante (pensiamo adalcune affermazioni di GiovanniBattista): “Tre milioni di bambinirischiano la morte per fame”(Osservatore Romano, 7-9-08).Tante possono essere le paure,comprensibili ma non giustificabili,

che rallentano lʼevangelizzazionenel mondo: scarsità di clero, insi-curezza, …ma Benedetto XVI ciricorda che la missione è questio-ne di cuore: “Guardando allʼespe-rienza di S.Paolo, comprendiamoche lʼattività missionaria è rispostaallʼamore con cui Dio ci ama”(Messaggio per la GiornataMissionaria 2008).Si rafforzi nella nostra UnitàPastorale S.Luigi Orione la vogliadi predicare il Vangelo: donandocon generosità le parole di Gesù egli aiuti economici di cui gli impo-veriti del mondo hanno bisogno ediritto ma soprattutto ci sia tra inostri giovani chi, con gioia, vuolegiocare la sua vita, sullʼesempio diS.Paolo, per farsi “tutto a tutti, persalvare ad ogni costo qualcuno”(1Cor 9,22).

don Costantino M.

C.A.V.F. ( Centro aiuto alla vita e famiglia) – Istituto don Orione

P Grogetto emmasi è tenuta presso la Sala Pessini una conferenza voluta dalle volontarie della Casa di accoglienza per la vita e la fami-glia di Castelnuovo Scrivia. Relatore della serata è stato Giuseppe Garrone: presidente del Feder Vita Piemonte, fondato-re e presidente del movimento per la vita di Casale Monferrato e ideatore del numero verde “S.O.S. Vita” al quale una voceamica risponde 24 ore su 24 ed ha già salvato moltissime vite. Durante la serata Garrone ha raccontato alcuni episodi signi-ficativi della sua vita a partire da quando, appena concepi-to, doveva essere abortito se la madre avesse ascoltato ilconsiglio di molte “amiche”. Così non è stato ed è iniziatauna vita che dopo un periodo trascorso nella “normalità” èandata in crisi e dopo la conversione si è dedicata a salva-re le vite minacciate dalla legge 194.Tra le tante iniziative cʼè anche il “Progetto Gemma” che ènato nel 1994 dallʼidea di quattro amici di CasaleMonferrato, uno di questi era Giuseppe Garrone. Il Progetto Gemma è unʼadozione prenatale che si rivolge aquelle mamme che pensano allʼaborto perché impossibilita-te a portare a termine una gravidanza per motivi economici.Le mamme che beneficiano di questo progetto ricevono perdiciotto mesi la somma di 160 euro che verrà versata da undonatore che nellʼanonimato salverà questo bambino e diconseguenza questa mamma. Più di 10.000 bambini sononati grazie al Progetto Gemma. Anche il Centro di aiuto alla vita e alla famiglia di Castelnuovo Scrivia ha una famiglia chetutti i mesi riceve questo contributo; unʼaltra mamma che dopo un attimo di smarrimento ha deciso di salvare il suo bambi-no e di affidarsi alla provvidenza che passa anche attraverso queste piccole cose. Tutti noi siamo strumento di provviden-za per gli altri, basta mettersi a disposizione. Il Progetto Gemma potrebbe essere uno di questi mezzi. Diventare donatoridel Progetto Gemma è facile; chi ne fosse interessato può rivolgersi al Centro di aiuto alla vita e alla famiglia di via Garibaldinegli orari di apertura cioè dalle 9 alle 13 nei giorni di lunedì e sabato.

Giovedì 3 luglioalle ore 21

U n c o n t r i b u t o p e r i l “ t u o ” B o l l e t t i n o

Vi preghiamo, inoltre, di segnalarcieventuali disguidi postali.

Il nostro Bollettino, ormai giunto al suonovantacinquesimo anno di vita, si è moltorinnovato, sia nella veste grafica che neicontenuti. In particolare, la scelta di stam-parlo parzialmente a colori ha comportatouna maggiore spesa. Pertanto, per prose-guire e migliorare il cammino intrapreso, èanche necessaria la vostra partecipazione.

Se volete aiutare il Bollettino poteterecarvi nellʼUfficio Parrocchiale diCastelnuovo, oppure utilizzare il contocorrente postale n° 11692159, intestatoalla Parrocchia S.S. Pietro e Paolo - viaM. DʼAzeglio n° 9, 15053 CastelnuovoScrivia, causale “PER BOLLETTINO”.Per Alzano e Guazzora rivolgersi agliuffici parrocchiali la mattina dei giornifestivi.Per Molino rivolgersi in Canonica.

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"Sapevo che il tempo è caro, ma non che fosse inestima-bile… Questo io non sapevo in quellʼetà, in cui sarebbestato ottimo ed utile saperlo; non davo al tempo il suovalore… Ora incomincio… a fare stima del tempo, noncosì tuttavia come dovrei, ma come posso; ne riconoscola fuga irresistibile e la caduta precipitosa, che non sipuò fermare se non col freno dʼuna ardente e instanca-bile virtù.

(Francesco Petrarca)

Oblòdi R. C. D.

Il tempo è un beneprezioso, anche serimane un mistero

non soltanto dellanostra vitapersonale, ma anchedel mondo e dellasua storia; inoltre,pur essendo unanecessaria eformidabile risorsa,è un bene pursempre“strumentale”, cioèha valore in quanto“serve” a qualcosa(magari – semplice -mente – a rifletteresu di esso, oppure agoderci un sanoriposo, al riparodalle frenesie delfare a tutti i costi).Del resto già

SantʼAgostinodiceva: “che cosʼè iltempo? Se nessunome lo domanda, loso. Se vogliospiegarlo a chi me lodomanda, non lo sopiù”.Molte volte mi capitadi pensare checiascuno di noidovrebbe avere piùrispetto del tempoaltrui: quantepersone ci rubanotempo inutilmente!Ma anche delproprio: perché,come ci ricordaLeonardo da Vinci,“se una giornata benspesa dà lietodormire, così unavita ben usata dà

lieto morire”.Molto bella, poi, laconclusione dellariflessione diPetrarca: il temponon si può fermarese non col frenodʼuna ardente einstancabile virtù(che mi richiamaquesta frase delloscrittore IppolitoNievo: “gli uominiempiono il tempo, ele grandi opere loallargano”). Ricordoil motto delcardinale LuigiDadaglio, di caramemoria (nato aSezzadio il 28settembre 1914 emorto a Roma il 22agosto 1990), il

quale proponevaquesto tema:“soltanto la virtùresta”! Ecco allorache la virtù,lʼimpegno, una certaspiritualità“allargano” il tempo,perché riescono adilatare il cuoredellʼuomo:ricordandoci che lavita è un mistero,ma che meritasempre di esserevissuta.“Nessuno è natosotto una cattivastella. Ci sonopiuttosto personeche non sannocomprendere ilcielo” (proverbiotibetano).

Due messe sono state celebrate a SanDamiano il 6 e lʼ8 settembre in occa-sione della ricorrenza della Natività

della Vergine e dellʼantica festa nelle vigne(lʼ8 settembre era la data di inizio delle ven-demmie).Il Comitato di gestione dichiara di essere inperfetto pareggio avendo con queste ultimeiniziative coperto le spese recenti di realizza-zione di un pavimento in cotto e di un impian-to di videosorveglianza contro gli atti di van-dalismo.La cena delle vigne, ripristinata nel 1993, èstata conservata nonostante alcune assenzenellʼambito di aderenti al Comitato con pro-blemi di salute.Nella foto una parte degli addetti alla cucina.

In pareggio San Damiano

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Sta emergendo la figura di un grande pittorecastelnovese: Hieronimus Borgo. È uscito sulla“Rivista di Arte Archeologia di Alessandria”(giugno 2008) un saggio firmato da notevoli

studiosi dellʼarte, Fausto Miotti e Carlo Bianchi,dedicato a un nuovo castelnovese illustre, con precisiriferimenti alla sua vita e alla sua attività di pittore aCastelnuovo e nella zona dellʼAcquese.Prossimamente, tramite una pubblicazione di AngeloDalerba, avremo ulteriori notizie soprattutto sui dipinti“castelnovesi”.Alcune anticipazioni sulla base di dati che giàconoscevo.Gerolamo Borghi o Borgo vive nel 1582 in regioneGualdenazzo con la famiglia, risulta mastro e dominuse ha un estimo assai alto. Eʼ piuttosto anziano e quindideve essere nato intorno al 1520.Discende da un certo Gabriele, pittore anche lui. Hadue figli, GiovanBattista e Feliciano di anni 33, unanuora Bartolomea, unʼaltra nuora Agnese, un nipoteValerio e un altro nipote (da Feliciano e Agnese),Enrico di 5 anni. Questo Enrico corrispondeesattamente ad Enrico Borghi, nato nel 1577, che,docente a Pavia e a Pisa, poeta e musicista, diverrànel 1625 padre generale dellʼordine dei Servi di Maria. Nellʼarchivio della Parrocchiale appaiono vari verbali dacui risulta che il primo gennaio 1583 viene affidato aHieronimo lʼincarico di preparare un grande tabernacoloda collocare sul nuovo altare maggiore di legno. Loconsegnerà per la Pasqua successiva. Sostituiràlʼaltare precedente la cui ancona raffigurava la Verginefra i santi Pietro e Paolo e San Desiderio.Il nuovo altare era già in pessimo stato cento anni dopoe il parroco Costa nel 1682 lo descrive come consunto.Infatti nel 1720 verrà sostituito con un altare di marmoofferto dalla marchesa Marini. Questa la descrizione del grande tabernacolo delBorghi: “Aveva quatro facie intieramente compite, conpiù ordini di colonne, statue ed altri ornamenti con ogniattenzione lavorati, accompagnato il tuttodallʼeccellenza della mano, che vi si impiegò. Lo dettecompito nellʼanno 1583 per lire 2.100 e ciòpurnonostante che lʼistesso scultore, anchʼegliconfratello si professasse usare alla Compagnia moltaamorevolezza nel prezzo, godendo pur esso ancora di

Un grande pi t tore castelnovese del Cinquecento

Hieronimus Borgo

Sul registro dei morti, archivio parrocchiale, del 1586appare il nome di Hieronimo Borgo, preceduto dallaM. di magister, seguito dalla data, 1° agosto.

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Nella pagina precedente: San Michele(Cappella lunga) e il tondo del Padreterno(sacrestia parrocchiale).

Qui a fianco: La nascita della Vergine e ilSantʼAntonio (chiesa di San Rocco)

avere lasciata arrichita la sua patria inchiesa oltre di tante opere insigni delsuo pennello, anche di questo unicosaggio che appaia dellʼeccellenze deisuoi scalpelli”.A Gerolamo Borghi Dalerba attribuisceben 6 dipinti ancora esistenti, due aTortona e quattro a Castelnuovo e loqualifica come pittore di qualitàsuperiore al quasi coetaneo AlessandroBerri, autore dellʼ”Ultima cena” (1583Gerolamo e 1572 Alessandro). Le quattro opere castelnovesi sono:

la tavola raffigurante San Michele eil diavolo (sul retro si legge la data 31marzo 1564) che era stata collocatanella chiesa dei Servi di Maria incontrada Zibide, ove una cappella eradedicata proprio a san Michele, e cheora si trova nella Cappella lunga

il tondo del Padre eterno che vennerinvenuto nel 2000 dietro il coro dellaParrocchiale

La nascita della Vergine, la bellissimatela sul lato sinistro della chiesa di SanRocco

SantʼAntonio e lʼeremita, la telasituata sopra alla porticina che dal corodi “San Rocco” conduce alla sacrestiae che riporta su un sasso la data 1584,ossia due anni prima di morire.

Il padre di Hieronimo, Gabriele Borghi,come detto, fu grande pittore anchʼegli,giovane collaboratore dei Boxilio e sudi lui sono emerse notizie, sempre permerito dei tre studiosi sopracitati.Lasciò opere notevoli per le chiese diCastelnuovo, purtroppo in gran partefinite altrove, una addirittura in SouthCarolina. Tra queste la tavola di SanCristoforo in “SantʼIgnazio”, laCrocifissione nella chiesa dellʼAssuntaa Pontecurone, affreschi nellʼabbazia diRivalta.

Antonello Brunetti

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È iniziato un nuovo anno scolastico

Auguro a tutte le allieve ea tutti gli allievi che

stanno iniziando una nuovaavventura scolastica unsereno svolgimento dellavori che li attende.Uno dei miei maestri incon-trati nella scuola elementa-re, il primo giorno di scuola,osservò: “Non dovete rattri-starvi: è bello andare ascuola. Ancora più belloritornare a casa. La cosa tri-ste è rimanervi quattro, cin-que ore ogni giorno”. Poipromise di stancarci il menopossibile. Ci riuscì. Si chia-mava Antonio Clerici. Storievocando un momento delpassato remoto della vitacastelnovese.Durante lʼ anno scolastico, igiorni più belli sono quelli divacanza. Specialmente seliberi da impegni. La storianon dice quale sadico indi-viduo abbia inventato i com-piti delle vacanze: comepersona vissuta una vitanella scuola, non sono maistato serio come quandofaccio simili affermazioni…Un anno fa, avevo espressoqualche perplessità per leidee del ministro dellʼ istru-zione in carica. Mi parevache considerasse la scuolatroppo in negativo, parlandodi severità nel servizio, e diritorno allo studio di nozionifondamentali (leggere, scri-vere, far di conto). Osservavo che quegli argo-menti non avrebbero maidovuto sparire dai program-mi, che sarebbero stati,caso mai, completati daidee nuove, secondo lenecessità dʼun mondo inevoluzione.La nuova ministra, que-stʼanno, si è presentata piùrivoluzionaria che mai. A meè sembrata frenare lʼ istitu-

zione, non tenendo contoche “chi si ferma, è perdu-to”. E i giornali a darci den-tro, senza approfondire itemi trattati. Le novità? Il ritorno dellʼeducazione civica. Quandomai era sparita dai pro-grammi? La verità è chenon la si insegnava, vuoiper pigrizia, vuoi per lʼigno-ranza dei docenti in mate-ria. Sarebbe dovuta essereprerogativa di tutte le mate-rie. Il ripristino del voto dicondotta. Fino allʼ avventodei ministro Berlinguer nel-lʼanno novantasei delloscorso secolo, il comporta-mento era valutato, anchese non espresso in votonumerico. Non aveva maifatto media con gli altri voti,come dicono televisione egiornali. Se era sette (oqualcosa di equivalente),significava bocciatura. Ioquellʼanno ho lasciato lascuola, ed ignoro i succes-sivi progressi. Per esempio,non so cosa sia il portfoglio.Quindi, il mio giudizio sullanuova scuola è necessaria-mente approssimato.Nei primi miei otto anni discuola, da alunno, dallʼinvasione italiana dellʼEtiopia alla caduta del fasci-smo, non ho mai visto unvoto numerico. Cʼerano giu-dizi sulle pagelle, anche sela loro attribuzione significa-va misurare, valutare. Per idocenti, prima sé stessi, poigli allievi.Il ritorno del voto numericoè un regalo ai docenti e allefamiglie, che non voglionopiù di tanto impegnarsi sulgrave problema della valu-tazione. Il numero dice enon dice, non complica illavoro di capire come sievolvono i giovani nella loroistruzione, meglio formazio-ne.Il tanto tempo passato nellostudio dʼ una valutazione

per tutti e per ciascuno(ricordo i nostri grandiesperti, per caso salesiani,come Ronco e Calonghi),tutto vanificato, un numero,e chi non sa recupera oripete.È una triste prospettiva.Spero dʼ aver torto. Anzi,per la scuola che amo nonlo spero affatto…Ritorno al vecchio maestro.In quinta, eravamo quaran-tatré. Ci guidò sapiente-mente, formò una classe,ragazzi motivati, senzaoccasioni di ribellione.Svegli, sereni, anche se inEuropa vʼera un conflitto,che a fine anni avrebberiguardato anche noi, inItalia. Il mio discorso vuolearrivare a un punto, la scuo-la è buona se ha buonimaestri, anche se il mondoesterno sʼavvia alla cata-strofe.Se il personale della scuola,indipendentemente dalledisposizioni ministeriali, rie-sce a lavorare per gli alunni,può concorrere, con le fami-glie (motivate) a formare ledonne e gli uomini del futu-ro, dando loro la dovutaistruzione.Ragazze e ragazzi, voisiete la parte più importantedella scuola. Auguro che leguide che la società vimette a disposizione sianoallʼaltezza del loro compito.

Le feste nei rioni

Non sarà una cronaca.Anche perché cʼè il

rischio dʼuna ripetizione diconcetti, che finiscono dʼurtare la pazienza dei letto-ri. Inizio con un ricordo di DonBruno, nel ventottesimoanniversario del suo arrivotra noi.

La scrittrice Laura Bosio,che nella rubrica quotidianaSguardi del quotidiano“Avvenire” si ispira a detti efatti che invitano a meditaresui problemi della nostraesistenza (il nostro paese viha già avuto lʼonore dʼesse-re citato grazie a MatteoBandello e Pier AngeloSoldini), ruba unʼidea aMontagne nello “Sguardo”del 9 settembre: “In qualsia-si momento la vita finisca, ègià tutta intera”.I diciassette anni che DonBruno ha trascorsi aCastelnuovo sono stati pernoi unʼ intera vita di missio-ne e di esempio , per il pre-sente e per il futuro. Ci haformati. Se leggiamo lepubblicazioni che ci halasciate, ispirate a problemicastelnovesi, in tutte tro-neggia un motto: Ut unumsint .La comunità parrocchialesia una cosa sola. Si sonorecuperate le diverse chie-sette sparse nel nostro terri-torio, documenti della viva-cità della vita parrocchialedʼun tempo. La nostra par-rocchia ha unʼ inizio che siperde nella notte dei tempi(Goti, Longobardi?), ma èsempre stata una. Gliincontri nelle varie chiesettesono occasione per trovarciuniti, non per separarci.La preoccupazione deinostri Pastori fu quella dimantenerci uniti. Contro itentativi centrifughi dei tantiComitati che nel quattro-cento ci dividevano inGentiluomini (con Milano) eMarchesani (con gliEstensi), nel settecentoerano “Confraternite”, nelnovecento spinsero qualcu-no a ipotizzare SantʼIgnazioseconda parrocchia; attual-mente cʼ è un sottile tentati-vo di minare una comunio-ne, che lʼ avvento dellʼ UnitàPastorale rende più difficile

c r o n a c h edi L. Stella

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mantenere. Esistono esper-ti tanto buoni a parole,quanto restii a rimboccarsile maniche per realizzareun accettabile, necessariopiano di presenze dei laicinella vita parrocchiale.Laparrocchia ha bisogno ditutti. Chi non si sente, nonsia contro.Spesso, rimpiango di nonessere sordo. È scomparsala serenità, la fratellanzache vigeva solo dieci annior sono: Il mugugno mi urta,e mi isola. Non sono il soloa sentirmi a disagio.Prego San Domenico, iSanti Cosma e Damiano, lʼaddolorata alla Croce, SanCarlo, San Rocco, SantʼIgnazio di rendere attuale laraccomandazione di SanPaolo, dʼesser la Chiesa diCristo.Cʼ è unʼ immagine, che perme ragazzo era il completa-mento della festa dellʼ 8 set-tembre. Un paiolo sorrettoda tre paletti piantati in terrafra i filari, per una polentapreparata sul campo.Sapeva tanto di fumo, maera naturale, senza se esenza ma, senza normeche oggi vietano a tre o piùamici di consumare unamerenda allʼ aperto.Manca la comprensione aquei sani requisiti per cre-scere insieme. Quelli cheben conoscevano i nostriPastori del passato. Non ègiusto che arrivi per lororiconoscenza solo quando liabbiamo perduti.

La festa di San Desiderio

Non si è perso nei secoliil ricordi dʼun personag-

gio, agricoltore prima, poivescovo e martire: a noicastelnovesi , forse, è giun-

to per lʼ intervento di gruppidi pellegrini, che mentreandavano verso Roma, nonperdevano lʼoccasione diparlarne alle popolazionidella varie località attraver-sate. Noi scopriamo i loroitinerari guardando le comu-nità che lo scelsero comeSanto Patrono. Il culto diSan Desiderio non è maivenuto meno. Cʼè una tradizione checaratterizza i vari momentidella festa, essenzialmentereligiosa. Il contorno “laico”integra, non sostituisce lacommemorazione.I riti hanno come punto cen-trale la benedizione delpaese, con le reliquie delSanto, dallʼArco di ViaRoma. Il busto del Santoviene accompagnato conuna solenne processione.Questʼ anno si è assistito aduna buona presenza dellaConfraternita di SanDesiderio. Una rinascitadalle immagini dʼun passatoquasi remoto. Abbiamo con-statato che la presenzadella Banda musicale, alter-nata agli interventi dei

Gruppi di preghiera, ha datoun senso allʼ ordinato spo-stamento dei fedeli dallaChiesa parrocchiale allʼArcoe successivo ritorno. A chimi osservava che quasisembrava un ritorno a ieri,mi sento di obiettare: “Nonè un avvio ad un migliorefuturo?” Se lʼavvenimento,poi, aveva lo scopo diaggregare più persone, perfavorire reciproche cono-scenze, lʼopportuno riccocontorno di manifestazioniha ottenuto il suo scopo. Selo spettacolo pirotecnicopuò vantare due secoli divita, ciò significa che lascelta dʼ allora è stata vali-da, e che i posteri (quelliche sono venuti dopo) sonostati degni dei loro antenati.

1° settembre 2008,3a Giornata per la salvaguardia del creato

Le Commissioni episco-pali per lʼecumenismo e

il dialogo, e per i problemisociali e il lavoro, la giusti-zia e la pace hanno inviatoun messaggio agli italiani inoccasione della 3a giornataper la salvaguardia delcreato. Espressione deiVescovi italiani, esse espri-mono una preoccupazioneper il futuro, che riguardaprincipalmente i giovani, ipoveri, lʼumanità tutta nelsuo insieme.Considerano lʼambiente.Non vogliono essere cata-strofiche. Dicono che ilbene comune deve esserepreferito al lusso di pochi ealla miseria di molti. Senzachiedere sacrifici a nessu-no. Basta volere per sé ilnecessario, e non pretende-re il superfluo, (che poirischia dʼ essere buttato).

Nel Decalogo, che si studia-va un tempo al Catechismo.cʼera una raccomandazio-ne, lʼultima, non desiderarela roba dʼaltri. Grati a Dioper quello che ci donava,non si doveva chiedere persé quello che avrebbe dan-neggiato il prossimo, senzadare a noi una utilità reale.Un problema di cui si occu-pa il messaggio è quello deirifiuti. Cʼè sempre stato.Regolandolo, non comportaun danno per noi ed aiutagli altri. Due comportamenti delnostro recente passato, effi-caci, anche se non mi sentodi riproporli, possono esse-re illuminanti. Le nostrenonne, per fare acquisti,usavano un fazzolettone blua riquadri (àr pantò) chesostituiva tanti inutili conte-nitori. Cʼera nulla di scanda-loso, antigienico. Se usassi-mo più volte la stessa bustadi plastica, rispetteremmo dipiù lʼambiente, senza aver-ne danni o fastidi. Quandosʼandava “a prendere illatte” come diceva la canzo-ne di Gianni Morandi, con ilpentolino di alluminio o labottiglia di vetro, a parte gliincontri piacevoli, si usava-no contenitori riciclabili, chenon danneggiavano noi, ela società.Uno stile sobrio di vita nonrichiede sacrifici. Solo piùrispetto per gli altri. Checosa costa spengere la lucequando si esce di casa, checi perdiamo? Sono alcuni esempi sempli-ci, da meditare. I Vescovi guardano allarealtà, con un occhio al pre-sente e uno al futuro.Essere sobri, significa esse-re più uomini. Gli animalisembrano suggerirci: “Noilo siamo da sempre” Lanatura, sapientemente ordi-nata, ha bisogno di rispettoin modo essenziale da noi.

c a s t e l n o v e s i

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 8 Settembre - Ottobre 2008

G u a z z o r a

Festa Patronale a Guazzora

Solennità diSanta MariaAssunta

Questʼanno la festa patronale di Guazzora, in onoredella Madonna Assunta, è stata celebrata il 15agosto con particolare solennità, in quantoricorreva lʼanniversario dei 150 anni della statua

della Vergine, che si venera nella Parrocchiale, a Leidedicata. La stessa statua, posta nellʼaltare a sinistra dellachiesa, fu infatti commissionata dal parroco del tempo DonDomenico Trovamala alla ditta Pasquale Scavini, orafo inIntra, con contratto stipulato nella stessa città il 26 agosto1857. Il simulacro è alto m. 1,50 con alla base angeli inmetallo lavorato a mano in bianco e oro. Allʼepoca, il prezzofu convenuto in franchi 1050 e il termine della consegna fufissato nel mese di giugno 1858, quando venne portatanella Chiesa parrocchiale.. Da anni si rendeva necessario un sapiente restauro cheriportasse la statua, tanto cara ai guazzoresi, al suooriginale splendore. Con lʼintero cospicuo contributo della Fondazione Cassa diRisparmio di Tortona, la statua dellʼAssunta, negli scorsimesi, è stata interamente rimessa a nuovo anche coninterventi di applicazione delle parti dorate e argentatemancanti, presso il laboratorio Borgialli di Favria Canavese(Torino) sotto il controllo della Soprintendenza ai BeniCulturali del Piemonte. I particolari interventi eseguiti nella competente opera direstauro, verranno illustrati dagli esperti che hanno condottoi lavori, durante una serata, che si terrà il prossimo 18ottobre, in parrocchia. Preceduta dalla novena, la solenne liturgia del giorno 15agosto è stata concelebrata dal Vice parroco Don Fabrizio,da Don Piero parroco di Sale, da Don Giovanni parroco diIsola S.Antonio e dal diacono Ernesto; è stata animata dalcoro parrocchiale, accompagnato da Alessandro Sonvico,organista della Parrocchia di Pieve del Cairo.In una Chiesa risplendente di luci, ornata di fiori e dipreziosi addobbi donati da alcune famiglie della parrocchia,lʼattenzione prevalente dei presenti era rivolta alla statuadellʼAssunta, ritornata, con singolare sguardo radioso, alsuo originale fulgore. Come ogni anno, dopo la S.Messa, la Vergine è stataportata in processione con particolare orgoglio e devozioneda parte non solo dei volontari-portatori ma, idealmente, datutti i fedeli presenti, che con gioia e soddisfazione hannoammirato e pregato la Madonna Assunta. Come recitavanoi canti a Lei dedicati, Maria appariva davvero “…vestita di

Lia Piccinini con la restauratrice Valeria Borgialli accantoalla statua restaurata, ben visibile nella foto sopra.

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Domenica 20 luglio allaCappelletta della Madonnadel Carmine della frazione

Secco si è svolta lʼannuale festa inonore della Vergine, unita al ricor-do delle vittime della strage, avve-nuta il 29 giugno 1944. La celebrazione, presieduta daMons. Vescovo accompagnato dalParroco Don Costantino e dal dia-cono Ernesto, ha visto la parteci-pazione di tanti cittadini che ognianno non mancano allʼappunta-mento. Il Sindaco di Castelnuovo,Gianni Tagliani ha ricordato lʼim-portanza della memoria di quellache è stata una delle pagine piùtragiche che la storia ha riservatoalle nostre popolazioni. Mons.Vescovo nellʼomelia, oltre a sotto-lineare il significato della festaMariana, ha ricordato i defuntidella strage ed i loro familiari,parecchi dei quali presenti allacelebrazione. La S.Messa è stataanimata dal coro di Guazzora,accompagnata alla tastiera daPaolo Fumagalli.

sole…raggiante di luce…” protesa verso il cielo, ma con lo sguardo rivolto ai suoi figli devoti. Oltre ai numerosifedeli erano presenti il Sindaco Piera Vignoli e i componenti dellʼAmministrazione Comunale, che anchequestʼanno ha offerto lʼilluminazione della facciata della chiesa.Per lʼoccasione, la Madonna Assunta è stata destinataria di diverse offerte: i fiori, le tovaglie dellʼaltare maggioree delle balaustre donate per grazia ricevuta. Inoltre il fabbro Gian Antonio Stringa ha offerto il restauro dellʼanticocancelletto in ferro battuto, posto allʼingresso del presbiterio, opera manuale del suo prozìo, Pio Stringa, nellaseconda metà dellʼ800. La somma raccolta durante la celebrazione, come ogni anno, è stata consegnataallʼUfficio missionario diocesano a favore dellʼadozione a distanza della giovane Sengi M. Assunta realizzata,alcuni anni or sono, attraverso Don Alfredo Ferrari, in Zaire.Nei giorni successivi, il 17, 18 e 19 agosto, si è svolta la sagra paesana che, come sempre ha visto lapartecipazione dei guazzoresi e di molti ospiti giunti dalle vicinanze. Le diverse iniziative e attrazioni sono state diparticolare gradimento. Vivo apprezzamento ha suscitato lʼinaugurazione del parco-giochi intitolato al giovaneMatteo Mensi, scomparso alcuni anni or sono. LʼAmministrazione Comunale, ricordando Matteo, ha voluto creareuno spazio di gioco per i bambini nellʼarea antistante lʼEdificio Tagliacarne. Una scelta positiva che ha già trovatonotevole consenso e soddisfazione tra le famiglie dei numerosi bambini che da alcuni anni stanno “rianimando”la piccola comunità di Guazzora.

Festa e memoria alla frazione Secco

Sabato 18 ottobre, ore 21 nella chiesa Parrocchiale di Guazzora, presentazione restaurostatua della Madonna e del volume “Frammenti di Storia Parrocchiale”, curato dal dott.Giuseppe Decarlini. Sarà presente Mons. Vescovo Martino Canessa.

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Nelle Lettere di Berlicchedello scrittore Lewis undemonio anziano

istruisce un giovane diavolo sucome bisogna portare gliuomini alla perdizione…Sostiene che un sistemainfallibile è quello di insistere– come fanno anche taluni

cattolici – nel presentare ilpiacere come una cosa controDio… (Al contrario) il segretosta nel capire che il sacrificionon incomincia là dove finisceil desiderio… Dovere è internoal volere. Sacrificio è interno aldesiderio” (così il cardinaleAngelo SCOLA, patriarca diVenezia, in unʼintervistaapparsa su “La Repubblica” eripresa dal mensile “30giorni”nel 2004). Molto vera questaosservazione del “cardinaleciellino”, che ci insegna a noncontrapporre superficialmenteil “piacere” ed il “dovere”. Peressere “seri” non si deverinunciare alla gioia.A questo proposito SOLDINIscriveva: “Il piacere, non ildovere. Magari il piacere difare il proprio dovere. Ma pursempre il piacere” (in “Ilgiardino di Montaigne”).

R.C.D.

Accordi

“Che cosʼè un gruppo?”. Eʼ unadomanda stupenda. Difficile,complessa, strana. Ma anche

intrigante, interessante, curiosa.Chiedertelo, senza dubbio, un poʼ tispiazza,ti confonde, ma subito dopo raf-forza le tue certezze, ti fa riflettere, ti facapire. E allora inizi a pensare. Esseregruppo significa, per prima cosa, lottareinsieme per un obiettivo comune; e que-sta lotta continua, questo inseguire quelqualcosa che ci permette di crescere, diessere diversi, di essere speciali, vannovissuti con la consapevolezza di avere alproprio fianco persone pronte a rendertile cose più facili, a regalarti un sorriso sin-cero e spontaneo, a trovare una parola diconforto per tirarti su, a non abbandonar-ti mai, nonostante tutto, nonostante tutti.La vera essenza di un gruppo si nascon-de dietro la semplicità di un abbraccioprofondo, dietro lʼimmediatezza di unosguardo intenso, dietro la gioia che solola presenza di un amico sa sprigionare.Far parte di un gruppo, dunque, significasì essere se stessi, perché è bello cheognuno porti con sé le proprie idee, leproprie esperienze, i propri sogni, le pro-prie aspirazioni. Ma è proprio grazie aqueste diversità, a queste differenze, cheil gruppo si compatta, diventa una cosasola, pronto ad accettare ogni sfida, a vin-cerla, a migliorarsi e ad uscirne ancorapiù forte, ancora più maturo. Un gruppo,infine, è fatto di entusiasmo, che è ilsegreto più puro per non smettere mai disognare. Di lacrime, tante, tutte diverse,ognuna che porta con sé un particolaresentimento: lacrime di gioia, di commo-zione; lacrime di sfogo, di rabbia, di sanapazzia; lacrime di delusione, di amarez-za, quando si capisce, in fondo, di nonavere dato il massimo, di non avere cre-duto in quello che si doveva inseguire. Eʼfatto, poi, di ideali, di principi veri, quelliper i quali vivere è più bello, quelli che tisanno regalare emozioni e che non tifanno mai dimenticare. Il tutto è parago-nabile ad un mare, immenso, speciale. Avolte calmo, a volte in tempesta. Eʼ nor-male. Ci sono spesso scogli da superare,boe da aggirare. Ma è proprio nelle incer-tezze, nelle difficoltà, che il vero spiritodellʼunione emerge, con prepotenza, condecisione, e allora noi, come onde, ognu-na diversa, ognuna importante, andiamo

avanti, imperterriti, determinati, vogliosi diarrivare alle rive di quella spiaggia, che èil pieno raggiungimento dei nostri obietti-vi, dove, però, i nostri desideri e le nostremotivazioni non si spengono. Anzi, è pro-prio da lì che si deve ricominciare.Dallʼimpressione di volersi sentire tutti euno solo, dalla convinzione che soloinsieme si possono allontanare dubbi epaure, dalla piena presa di coscienza chela condivisione è un valore fantastico, ine-stimabile, fondamentale. Ecco, pensoche “condivisione” sia la parola chiaveper meglio rendere lʼidea della vera natu-ra di un gruppo. Stando insieme è inevita-bile condividere. “Che cosa?” vi chiedere-te. Beh penso veramente tutto, potrei fareun elenco interminabile. Ma credo che lacosa più bella da condividere sia quellasemplicità che ci rende il più genuini espontanei possibili. Quello degli animato-ri di Castelnuovo è veramente un belgruppo. Vivere questa realtà in prima per-sona è una possibilità per cambiarti, permaturare. Proprio per renderci ancora piùaffiatati e inseparabili, più forti e uniti, DonFabrizio ha deciso di offrirci lʼoccasione ditrascorrere una settimana, dal 13 al 19Luglio, tutti insieme in uno splendidopaese del Trentino, Folgarida, alloggian-do in un albergo gestito dallʼassociazionePier Giorgio Frassati. Lʼopportunità èstata subito accolta con entusiasmo ecosì, una buona parte di noi animatori èpartita per vivere, nel quasi fiabesco pae-saggio delle Dolomiti, unʼ avventura allʼin-segna del divertimento, della spensiera-tezza, della voglia di sentirci semprepronti a metterci in gioco, di misurarci unocon lʼaltro e quindi, proprio per questo, dicrescere. Lʼopinione di tutti noi che abbia-mo partecipato è senza dubbio positiva.Non crediamo ci possa essere di meglioche passare sette giorni di vacanza inposti così meravigliosi, ma soprattuttocon compagni dʼavventura così unici eimportanti. I nostri sogni, le nostre aspira-zioni, le nostre sensazioni hanno scritto lastoria di questo soggiorno, hanno riempi-to le nostre giornate, reso più piacevoli lecamminate, più sincera e serena la condi-visione. I percorsi delle nostre passeggia-te, lo ammetto, mi facevano tornare allamente il cammino che noi animatori riper-corriamo ogni anno in compagnia deinostri ragazzi. Tante salite, qualchediscesa, momenti difficili, di stanchezza,di debolezza, altri di gioia, di sorrisi, divoglia di scoprire e di non fermarsi sullacima, di andare oltre, di guardare lʼoriz-zonte per capire che lì non finisce il

Unʼesperienza che unisce

Soggiorno animatori a FolgaridaMarcello Spinetta

mondo, ma inizia qualcosa di più belloancora. E noi eravamo tutti insieme,uniti,sicuri, tranquilli, a vivere questeemozioni. Le emozioni che può rega-larti il sole che pian piano se ne va,dietro le montagne, per lasciare spazioalla notte, e ti aspetta, nascosto, perincominciare un nuovo giorno. Quelleche può offrirti la sensazione di esserea 2000 metri e di poter andare ancorapiù in alto, per svelare i propri limiti, leproprie forze, le proprie prospettive. Leemozioni, poi, che puoi provare sullafunivia, una cosa non banale. Lassù,con i piedi sollevati da terra, la testa trale nuvole, nel vero senso della parola,quasi a vivere un sogno, lontani dalmondo, lontani da tutti, soli, con i nostripregi, i nostri difetti, con la voglia distare insieme.

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Venerdì 29 agosto,alle ore 10.30,presso la Basilica

Santuario della Madonnadella Guardia di Tortona, èstata celebrata la SantaMessa dellʼApparizionepresieduta dal cardinaleAngelo Scola, Patriarca diVenezia dal 5 gennaio2002. Numerosissima lapartecipazione dei fedeli,accompagnata dallapresenza di molte Autoritàcivili e militari, e ottimalʼorganizzazione curata dairesponsabili dellʼOrdineorionino, tra cui il Rettoredel Santuario donFrancesco Maragno e ilSuperiore generaledellʼOpera don FlavioPeloso. Molto chiara, efficace evibrata lʼomelia tenuta dalpresule, il quale haricordato il grande valoredella “instancabilecompagnia che Dio,essendo un Dio incarnato,continua ad assicurarealla famiglia umana,soprattutto attraversoMaria, Madre Sua emadre nostra”. Diocontinua a stare vicino alsuo popolo e Maria è unfattore decisivo di questoamore di Dio per noi. Noifedeli – ha proseguito ilcardinale – siamo invitati apraticare la necessaria efondamentale virtùdellʼumiltà, perché soltantoattraverso essa èpossibile fuggire dallapericolosa tentazione del“salvarsi da soli”. Elʼumiltà di Maria – modellodi ogni umiltà – riverberaanche nelle parole delsemplice contadinoBenedetto Pareto, cui si

ricollega, come volle SanLuigi Orione, anchequesto nostro Santuario diTortona, quando – in quelmattino dicinquecentodiciotto anni fa– davanti al compitoaffidatogli dalla Madre diDio, si schermì dicendo:“Ma io sono un povero, omia Signora, e sonopeccatore… come farò?”Ma la Vergine è pronta arassicurarlo: “Tutto saràfacile: io sarò con te!”.Dunque, lʼumiltà è la viamaestra per il compimentodella nostra libertà, nellaquale soltanto lʼamoreassicura lʼuomo. E“lʼamore non è soprattuttosoggettivo – sentimento opassione – verso lʼaltro,ma dono totale di sé, persempre. Lʼamore èoggettivo ed effettivo edha, ultimamente, unnome: quello di Gesù…

morto e risorto in nostrofavore”. “Solo dai Santi edalla loro imitazione, soloda un cuore come quellodi don Orione e dalla suaforza creatrice possiamosperare la novità, ancheper una società travagliatae spesso confusa come lanostra”. La renovatio mundi, infatti,è lʼinstaurarsi della caritàtra gli uomini, il cui esitosono i cieli nuovi e la terranuova descritti dal branodellʼApocalisse. Infine, il Patriarca hainvitato i fedeli a nonseguire i falsi sentieri delmondo odierno, “sentieriinterrotti” che nonconducono alla veracrescita dellʼuomo.Dunque, in ogni ambiente– familiare, sociale,lavorativo, o di studio – èindispensabile il nostroprofondo impegno “per

sempre”, unico modo peramare in modo “oggettivoed effettivo” lʼuomo, etestimoniare così, nellaconcretezza della nostravita, lʼamore grande eunico di Gesù.“Questo amore noichiediamo che ci ottengala Madonna della Guardia.La invochiamo con leparole che Le rivolse lostesso San Orione: Ecco,o gran Madre di Dio, cheora e sempre noi ciabbandoniamo alla vostraintercessione potente ematerna. Ascoltate lanostra preghiera,guardateci pietosa da ognipericolo in vita e in morte,poi veniteci incontro,benediteci e conduceteciin Paradiso insieme convoi! Amen”.

ROBERTO CARLO DELCONTE

E v e n t i d i o c e s a n i

Per la Festa della Madonna della Guardia di Tortona Concelebrazione del Patriarca di Venezia

“Non seguire i sentieri interrotti”

Da sinistra: il Vicario Generale mons. Pruzzi, il nostro Vescovo mons. Canessa, il patriarca diVenezia Cardinale Angelo Scola e il Superiore Generale dellʼOrdine Orionino don Flavio Peloso.

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Il ministero straordinario della Comunione

Tra i ministeri ecclesiali istituiti, unʼattenzione particolare va riservata al “ministero straordinario della Comunione”.Con una apposita Istruzione della S. Congregazione per i sacramenti del 23 gennaio 1972, dal titolo Immensae caritatis,Paolo VI haistituito questospeciale servizio,per accogliereprecise econtinue istanzedelle varieConferenzeepiscopali e,soprattutto, perrispondere aduna esigenzasempre piùdiffusa, quellaprecisamente didare a tutticoloro che lodesiderano esono bendisposti lapossibilità dicomunicarsi.

Significato delministerostraordinario

Questo ministeroistituito èunʼulterioreprova dellasollecitudinedella Chiesa, neiconfronti di tutti ifedeli, esoprattutto deimalati, deglianziani e diquanti sonoimpediti dipartecipare allaMessa, perconsentire piùfacilmente,anche ad essi, diparteciparepienamente alsacrificio diCristo e ai suoifrutti salvifici conla Comunione; diconseguenza,anche perfacilitarelʼadorazione e ilculto eucaristicoin quei luoghi incui non è facileavere adisposizione unsacerdote o un

Il 22 maggio, festa del Corpus Domini, nel corso della celebrazione presieduta da MonsignorVescovo sono stati nominati ministri straordinari della Eucaristia Luigi Bloise, Giuseppe Curone,Fabrizio Damaschi, Paolo Fumagalli, Claudio Pengo, Silvana Scaffino e Franca Zurzolo. Hannoportato al Signore le loro debolezze, le loro speranze e il desiderio di poter donare un servizio allacomunità dellʼUnità Pastorale. Chiediamo una preghiera, perché il loro cammino sia sempre gra-dito al Signore e siano, nel loro ministero, fedeli testimoni di Cristo Risorto.

I Ministri Straordinari dellʼEucaristia

Dalla relazione tenuta ai ministri straordinari dellʼEucaristia dellaDiocesi di Roma il 15 maggio 1983 da Don Salvatore Marsili o.s.b.

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diacono per lʼesposizione delSS.mo Sacramento. Eʼ unincarico straordinario, nonpermanente, concesso inrelazione a particolari e verenecessità di situazione, di tempi edi persone (EM, 66).A riguardo lʻIstruzione Immensaecaritatis riporta:“Si danno circostanze diversenelle quali può mancare ladisponibilità di un numerosufficiente di ministri per ladistribuzione della santaComunione:durante la Messa, a motivo di ungrande affollamento di fedeli, oper qualche particolare difficoltàin cui venga a trovarsi ilcelebrante;fuori della Messa, allorché èdifficile, per la distanza, recare las. Comunione, soprattutto informa di Viatico, a malati inpericolo di morte, o quando ilnumero stesso dei malati,specialmente negli ospedali onelle case di cura, esige lapresenza di un certo numero diministri.Ora, perché non restino prividellʼaiuto e del conforto di questosacramento i fedeli che, in statodi grazia e animati da buonedisposizioni, desideranopartecipare al banchettoeucaristico, il Sommo Ponteficeha ritenuto opportuno costituiredei ministri straordinari chepossano comunicar se stessi e glialtri fedeli”.

I compiti del ministrostraordinario della Comunioneriguardano quindi:

La distribuzione della Comunioneai fedeli nelle grandi assembleeCon lʼistituzione dei ministristraordinari la Chiesa ha intesofacilitare il più possibile, da partesua, lʼaccesso alla comunionesacramentale dei fedeli che parte -cipano alla Messa.Eʼ opportuno che la comunionedei fedeli, soprattutto nelle grandiassemblee, non si prolunghieccessivamente, ma si svolganon solo con dignità e decoro, maanche con una certa rapidità.Perché ciò possa avvenire ènecessaria anzitutto una certadisponibilità di ministri che ladistribuiscano.Non sempre e dappertutto questadisponibilità esiste, o permancanza di sacerdoti, diaconi eaccoliti, o per la difficoltà diaverne a disposizione almomento in cui sono necessari;oppure, durante la Messa

soprattutto, per qualcheparticolare difficoltà in cui possavenirsi a trovare il celebrante.Ecco profilarsi allora se non lanecessità almeno la grande utilitàdi ministri anche straordinari -della Comunione, per i casi,sempre eccezionali, previstidallʼIstruzione Immensae caritatis.

La Comunione ai malatiPortare la Comunione ai malatiera finora non solo un dovere, maanche un compito proprio delparroco. Negli ultimi anni,soprattutto in seguito allemitigazioni relative al digiunoeucaristico, anche la “domanda”di poter ricevere lʼEucaristia èmolto cresciuta presso gli anzianie gli ammalati.Lʼistituzione dei ministristraordinari e il loro ministeroconsente di intensificare ilrapporto comunità cristiana einfermi, rapporto che è incentratosullʼEucaristia, e riportarlo nel suoalveo originario e piùcaratteristico, quello appunto delgiorno del Signore, che è anchegiorno della Chiesa e della caritàfraterna.La visita agli infer mi e anziani daparte del ministro straordinario,per recare loro il conforto dellʼEu -caristia, costituisce una forma eun momento prezioso dievangelizzazione vera e propria,sia nei confronti dei malati che deifamiliari e di quanti li assistono.

Lʼesposizione del SantissimoSacramento

Ministro ordinario dellʼesposizionedel Santissimo Sacramento è ildiacono o il presbitero che, altermine dellʼadorazione, impartecon il Sacramento stesso labenedizione al popolo. Inmancanza del diacono o delsacerdote o in caso di unlegittimo impedimento, i ministristraordinari possono esporrepubblicamente allʼadorazione deifedeli la SS. ma Eucaristia, e poiriporla, naturalmente senza darela benedizione.Questa facoltà concessa aiministri straordinari, anche se nonè esplicitamente contemplatanella Istruzione Immensaecaritatis, è implicita nel ministeroda essi compiuto. Essacostituisce una vera grazia, dalmomento che nelle comunità reli -giose, come nei gruppi di laici chespesso si ritrovano per lapreghiera presso le Ca sereligiose, cresce il desiderio dellaadorazione eucaristica.

La facoltà di comunicarsi

LʼIstruzione Immensae caritatisricorda al primo posto, tra lefacoltà del mini stro straordinario,quella che egli “possa cibarsidirettamente del pane del cielo”(n. 2,1). Va sottolineato che unministro straordinario non puòastenersi dal partecipare allacelebrazione eucaristica e poi, asuo comodo, andare in chiesa perfare la comunione quando ritienepiù opportuno o più utile a lui! Inquesto modo sarebbe stravoltodel tutto non solo il ministero ma ilsignificato genuino dellapartecipazione sacramentale allaMessa.

Alcune questioni pratiche

Per concludere la nostrariflessione sullʼargomento sivorrebbe portare lʼattenzione sualcuni punti pratici, su cui occorreuna chiarezza di idee ed unaconvergenza di atteggiamenti.Lʼabito dei ministri straordinariIl documento in questione non neparla espressamente. Sembraquindi che ci si debba attenerealle norme generali date aproposito di laici che esercitanoun ministero liturgico. Le normesono lasciate allʼOrdinario delluogo (I ministeri nella Chiesa,38c). In molte Diocesi non sonostate fatte precisazioni in meritoallʼabito dei ministri straordinari,per cui il laico o la religiosacompiono il loro ufficio edesercitano il loro servizio con lʼ a -bito loro proprio, purchénaturalmente sia decoroso econveniente alla funzione cheessi assolvono.In ogni caso deve essere evitatolʼuso di abiti liturgici propri dideterminate funzioni sacerdotali odiaconali” (ivi).“Costruire la Chiesa-corpo diCristo” è lo scopo che tutti isacramenti hanno in comune, eche ognuno di essi però attuasecondo una propriacaratteristica, che è quella datadallo stesso segno sacramentale.Il battesimo con il segnodellʼimmer sione e dellʼemersionedallʼacqua ci dice che il battezzatoè inserito nel Corpo di Cristo, laChiesa, come membro che muoreal peccato e vive della vita nuovain Cristo. La confermazione,comunicandoci lo Spirito Santo, cifa membri spirituali del corpospirituale di Cristo. LʼEucaristiacrea lʼunità di tutti i membri traloro unendo tutti in Cristo.

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Suffragio DefuntiVirginio Pisa 20. - MarcellinaTaverna 20. - Famiglia Larosa,ricordano Vincenzo 100. - AlbertoBalduzzi 50. - Andrea Simonelli,ricordando papà Stefano 30. - N.N.20. - Famiglia Corbo 30. - N.N. 10.- Tonino Bloise 20. - I figli di AntonioZaletely 20. - I figli di ImmacolataBovalina 100. - N.N. 20. - L. M.200. - N.N. 20. - Maria Grazia DeSiato 20. - Antonietta Crivellari 30.- Famiglia Zerbinati 20. - FamigliaApollaro 100. - Luisa Bruni 15. -Elena Angeleri Giussanti, ricordandoRita Scacheri Solari 50. - ElenaAngeleri e Angiolino Curone, ricorda-no Ada Cei Curone 50. - AntoniettaArgento 10. - Francesca Bassi,ricordando il nonno Mario Giglio 50.- N.N. 10. - C. P. 20. - RitaScarabelli 25. - Familiari di LuciGazzaniga 200. - La famiglia, suf-fragando Luigi, Erminia, Maria Luisae Maria 20. - Gianni Concaro 40. -

Anna Maria Veneziano Ceravolo,ricordando Vincenzo 30. - GerardoAlfarano 50. - Giuseppe Cirimele,ricordando Elena 20. - RosaMarangoni Ricci, ricordando il maritoLorenzo 50. - N. N. 15. - DavideAcerbi, ricordando il papà Mario 20.- N.N. 50. - De Mattei 30. - ElenaAngeleri Giussanti, in memoria delle

vittime della strage del Secco e diGiacomo Stringa 50. - FamigliaMilanese, ricordando Remo 50. -Luigi Cairo ed Angela Stella 300. -Famiglia Cairo/Stella, ricordandoSuor Proba Cairo e Mons. EzioCerutti 50. - N.N. 15. – La famiglia,ricordando Giuseppe Scacheri 100.- N.N. , in ricordo di Secondo, Linda,Piero 20. - Agnese Alfarano 25. -Giuseppe Civelli, ricordandoMariuccia 30. – Famiglia Scaffino,ricordando Mariuccia Gramegna 20.- N.N. 20. - N.N. 55. - Moglie e figli,ricordando Arturo 50. - PalmaGiuffrè 20. - N.N. 10. - FamigliaChiodi 50. - Angelo Barbieri 60. -N.N. 15. - Alessandro Cairo 20. -N.N. 50. - Giuseppina Berengan 30.- Giuseppina ed Albertina Granelli50. - Laura Cairo 10. – CarmelaCorbo, ricordando Rosa 30. –Sergio Rossi 50. - N.N. 20. - N.N.50. - Ave 15. - N.N. 20. - N.N. 20.- Comunità del Secco, ricordando levittime della strage del 1944 150. -N.N. 10. - Elena Angeleri Giussanti,ricordando i nonni 50. - FamigliaPisa, ricordando Michela 50. - N.N.20. - Giusi 30. - Scarabelli, ricor-dando Victor 40. - N.N. 50. -Raffaele Cavalli 50. - FamigliaScarabelli/Eudokimov , ricordandoVictor 50. - Famiglia Colombassi,

ricordando Emilio 100. -Giovannina Rolandi 50. - AntoniettaCrivellari 45. – Famiglia Burlon 40.- Rosa De Lia 20. - Elisa Garbellini,ricordando Giuliano Zanella 20. -N.N. 50. - Franco Alfano 30. - DeMattei 30. - Rosella Veniale, ricor-dando il marito 50. - N.N. 20. -Pinetta Novelli 40. - N.N. 10. – N.N.30. - Feliciano Fasanaro 50. -Famiglia Celegato 30. - MariaRivabella 40. - Achille Montagna20. - Ines Scacheri, ricordando ilpapà 30. - Anna Simonelli Siro 20.- N.N. , ricordando Remo Angeleri60. - N.N. 30, ricordando AngelaGoggi, Virginia Rossi ed AssuntaFerrari 30. - N.N. , ricordano i geni-tori 70. - Famiglia Carolla 40. -Giuseppe Ciambarella, ricordanoDelfina Riccardi 10. - GiuseppinaQuattrocchio 30. - FamigliaMalcangi 50. - Giacinto Quaglia,per i defunti della classe 1924. 30. -Francesca Bensi, in ricordo del papàLuigi 500. - Rosina Simone, ricor-dando il marito Vincenzo 30. - N.N.ricordando Alberto Salvi 20. -Franca Cavalli 10. - N.N. 50. -Ermanno Bonizzoni 25. - MariaPellegri 50. - Vincenza Lombardi20. - N.N. 30. - Rocco Politi 30. -Famiglia Naccarato 20. - N.N. 20. -Margherita Ferrari Milanese 25. -

Le vostre offerte a Castelnuovo Scriviadal 23 giugno al 14 settembre 2008, in euro

Ci scusiamo per eventuali errori e omissioni

Due immagini della nuova scala che dà acces-so alla sommità del campanile della parroc-chiale.

Eseguita dalle ditte Maimone e Castagnaro. Il costo è stato coperto in parte da 94 donazioni perun totale di 15.000 euro. I donatori verranno ricorda-ti con una citazione indelebile incisa sugli scalini.Sono disponibili ancora 22 spazi. Ora riprendono ilavori con il consolidamento della prima parte dellascala (quella in pietra), il rifacimento totale degliimpianti elettrici e dellʼilluminazione, la pavimenta-zione in cotto della base, la sistemazione della cellacampanaria, la sistemazione della zona che collegail campanile con la stanza dellʼorgano, il restaurodei serramenti e la collocazione di porte antifuoco.Costo complessivo intorno ai 90.000 euro.

R iprendono i lavori nel campani le

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Settembre - Ottobre 2008

TORNATI AL PADRERita Maria Scacheri Solari (19.9.34 – 2.7.08) Luciana Gazzaniga Piccinelli(2.7.31 – 3.7.08)Mariuccia Valente Oliva (6.2.29 – 5.7.08)Marco Urano (6.3.49 – 4.7.08)Giuseppe Scacheri (14.6.24 – 12.7.08)Livio Cairo (9.5.15 – 23.7.08)Remo Angeleri (1.5.43 – 31.7.08)Luigi Maurizio Bensi (14.1.18 – 1.8.08)Raffaele Naccarato (15.5.27 – 11.8.08)Silvana Bassi (3.5.50 – 22.8.08)Maria Pia Ferrari Sacco (28.9.20 – 31.8.08)Maria Giuseppa ValenteBiancardino (13.11.17 – 1.9.08)Anna Maria Sacco Torti (30.5.25 – 3.9.08)Maria Luisa Ferrari Vignoli(30.5.34 – 5.9.08)

C a s t e l n u o v o S c r i v i a

BATTESIMI20 luglioAlice Bordon 17 agostoCarmen DʼAnania 21 settembreMatteo Maria BassiGiovanna Zerba PagellaCarolina Maria BasiglioGiorgia Mondonico

Francesco Marra 50. - RosettaStringa 50. - Famiglia Torti 30. –Clementina Angelini 50. – N.N. 30.- Silvana Geretto 35. – N.N. 10. -N.N. 10. - Fabrizio e GiuseppeBassi 100. - N.N. 20. - LucianaBaraldi 200. - Famiglia Bassi 300.- Antonietta 10. - Maria Leva 20.- Maria Cioffi 60. - Vittoria Sergi20. - Bruna Simonelli 30. - LuiginaGavio 20. - Agnese Alfarano 30. -Angelo Stella 50. - N.N. 20. -

Famiglia di Virginio Vignoli, inmemoria di Marisa 300. - N.N. 15.- Famiglia Alfarano, nel 5° anniver-sario della scomparsa di Samantha20. - Clara Balduzzi Pranzo, ricor-dando Gino Franco Zaccaria 200. -Elena Angeleri Giussanti 100. -Rosa Biancardino, ricordando laMamma 170. – Dino Rossi 25. -Roberto Sacco 200. - FamigliaMeloni 10

LavoriTonino Bloise 30. - Nicolò Acquini100. - Classe 1939, ricordandoMariuccia 100. - Classe 1939,ricordando Michele 100. - ElenaAngeleri Giussanti, ricordando RitaScacheri Solari 100. - RitaScarabelli 75. - Maddalena DiGaetano 5. - Famiglia AlessandroCairo 300. - N.N. 50. - MariaTeresa Torti 100. - LucianoGhibaudi 100. – Classe 1923 35. -Emilio Colombassi 100. - N.N.100. - Famiglia Grupillo 100. -Classe 1990 100. – Carlo Balduzzi100. -

OratorioN.N. 100. - A.S. Castelnovese 25.- Paolo Scacheri, in occasionedella vestizione ministrale 100. -Condominio 3 Corone 50. -Famiglia Pellizzari, ricordandoFranco 100. - Pinetta Novelli 40. -N.N. 100. - Victoria Ferrari (vincitatombola) 17. - Spinetta 17. - LucaBeretta e Davide Corazza in occa-sione del compleanno 50. -

VarieN.N. per i poveri 50. – N.N. per ilCoro Liturgical 20. - DipendentiBRE per i poveri 10. - N.N. per leMissioni P. Belcredi 50. - Vivianae Luciano, in occasione del matri-monio 200. - Susanna Deidda perle Missioni P. Belcredi 10. – Luigi,Mariuccia e Pietro, per le MissioniP. Belcredi 200. – Comunità del

TORNATI AL PADREOlga Albertin ved. Breda, di anni86, il 7/9Carlo Coppa, di anni 82, il 13/9

A l z a n o S c r i v i a

MATRIMONI15 giugnoAntonino Lombardo Pontillo con Stefania Musarò

G u a z z o r a

Secco, ricordando le vittime dellʼec-cidio 1944 150. - Andrea e Sabrinaper le Missioni P. Belcredi 50. -Famiglia Fossati, per le Missioni130. - Silvia Novelli, in occasionedel battesimo di Alice 50. –Famiglia Dʼ Anania, in occasionedel battesimo di Carmen 100. -N.N. per San Domenico 50. -Famiglia Naccarato per carità par-rocchiale 100. - Famiglia Ricci(benedizione famiglie) 40. – N.N.alla Madonna di Lourdes per rin-graziamento 20. - Famiglia De Lianellʼ anniversario del matrimonio25. – Famiglia Trapasso/Catrone,per il battesimo di Anna 50.

BollettinoAntonietta 10. - Famiglia Pellizzari,ricordano Franco 100. - Luciana20. - Renzo Sicbaldi 20. - NadiaRivabella 20. - Irma TeresaScacheri 200. – N.N. 20. - SergioAngeleri 20.- Famiglia Meloni 10.

Santuario della Madonna delle GrazieC.P. in occasione del 50° di matri-monio 200. - Famiglia AldoSecondo, ricordando Ferdinando100. - Classe 1939, ricordanoMariuccia e Michele 100. -Animatori 154. - Giacomo Curone100. - Colleghi di Mario Secondo270. - Amiche di Elisa, ricordandoMaurizio 120. - Matteo e SimoneSegala in occasione del complean-no 30. - Angela Quattrocchio 50. -N.N. 10 - N.N. 5. - Amici diMaurizio Gramegna 150. - CarlaSetti 50. - N.N. 30. - Sig.raRomana 5 - Comitato SanDomenico 1000. - GiuseppeCiambarella 40. - Vicini di casa diLivio Cairo (via Nicolosio) 90. -Draghin 20. - Piero Santi 30. -Elena Angeleri Giussanti e MarcelloLa Greca, ricordando Silvana Bassi200. - Selene 50. – Matteo, Paoloe Giovanni, ricordando la nonnaMaria Pia 500.

MATRIMONI14 settembreMarco Aldo Cattaneo con Alessandra Timo

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BB o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Settembre - Ottobre 2008

Divertimento, amicizia, conoscenze, giochi,condivisione. Tutto questo ha caratterizzatola giornata di Mondoratori 2008 che, que-

stʼanno, si è tenuta proprio nellʼoratorio diCastelnuovo Scrivia. Ospitare circa 1000 bambininon è stato affatto un gioco da ragazzi come sipotrebbe immaginare, ma gli ingredienti principaliper la buona riuscita di una giornata come questanon sono molti: passione, buona volontà, voglia dimettersi in gioco e, soprattutto, collaborazione! Ècosì che siamo riusciti a far vivere ai nostri ragaz-zi una giornata diversa, con nuovi amici e facendoconoscere loro un nuovo modo di rapportarsi congli altri. Perché il fine principale delle giornate diMondoratori è sì il divertimento, ma bisogna tenerpresente che è assai importante e fondamentalenella crescita dei bambini il saper condividerequalcosa. Non sono stati quindi necessari giorni egiorni di preparazione perché sono stati proprio iragazzi e rendere speciale lʼintera giornata: con iloro sorrisi, le loro risate, i giochi insieme e, perchéno, qualche lacrima o qualche piccolo litigio!Alla mattina, presso il piazzale del MercatoOrtofrutticolo, cʼè stata lʼaccoglienza, accompa-gnata da bans e dalle presentazioni delle varieparrocchie venute da ogni parte della diocesi.Successivamente il corteo che ha condotto ragaz-zi in piazza e, dopo un breve ringraziamento, cisiamo riuniti tutti nella chiesa parrocchiale per unmomento di preghiera collettiva dove, anche ilnostro Vescovo, ha avuto lʼoccasione di augurarea tutti, a partire dai più piccoli fino ad arrivare agliassistenti, una buona giornata.Il pranzo è stato il momento in cui i ragazzi hannoiniziato a far nascere tra di loro le prime amicizie:con uno sguardo, un semplice sedersi lʼunoaccanto allʼaltro o grazie quel momento di imba-razzo prima di presentarsi.Il pomeriggio è stato caratterizzato da unʼinfinità digiochi: semplici e conosciuti da tutti! È troppo dif-ficile cercare di spiegare, in poche parole, tutte leemozioni provate in quelle poche ore tutti insieme.È stato un insieme di gioia, agitazione ed euforiache piano piano sono cresciute dentro di noi e cihanno dato la possibilità di arrivare a fine giornatapiù carichi che mai e, forse, qualcuno sarebbestato disposto a ricominciare da capo unʼinteragiornata di Oratorio Estivo…beh, non esageria-mo!! Chi ha riprovato sulla propria pelle la bellezza del-lʼanimazione e dello stare in mezzo ai bambini si èsentito come rinato, come se un nuova forza fosseentrata nellʼanima, e tutto questo è solo grazie aDio e alle persone speciali che riescono, conpoche parole, con semplici gesti, a rendere indi-menticabili certi momenti…ecco…INDIMENTICA-BILE…è forse lʼunica parola che può descrivereMondoratori 2008!!Mondoratori 2008: un giorno in più da aggiungereal nostro elenco di esperienze fantastiche chehanno colorato e reso divertente la nostra estate!!

Cristina e Paola Capelli

Anche questʼanno noi ragazzicastelnovesi siamo statiospitati insieme ad altri giovani

della nostra diocesi alla casa alpina“La Montanara” a Vollon di Brusson.Finalmente la mattina del 20 giugnosiamo partiti, molti di noi nonsapevano quale luogo ci avrebbeatteso, che cosa ci avrebbeaspettato; ma una cosa ci univa, lavoglia di fare nuove esperienze, diincontrare gente nuova e di poterimparare qualcosa di diverso daquello di tutti i giorni.Anche per chi a Brusson era giaandato ci fu qualche cambiamento, ilcampo era organizzato dallʼ ACR,ovvero, Azione Cattolica Ragazzi.Nei giorni a seguire abbiamo potutovisitare i magnifici luoghi checircondano la casa alpina, dallaghetto del paese ai laghi Palasinàz;tutti posti veramente fantastici dovesi può stare a contatto con la natura,percependone rumori e odori,osservandone colori e forme.

Passeggiate tutte veramentetranquille, che ci hanno insegnatomolto sui luoghi che i nostri territori ciregalano. Voglio ringraziare in particolar modotutti gli animatori: la responsabileACR Cristina, Marta, Sara, Priscilla,Marcello, Pietro, Mattia, Sara,Oliviero e Stefano. Grazie anche a don Claudio e a donFabrizio che ci hanno seguito conmolta pazienza; e come dimenticarsidel seminarista Luca che ci ha fattoveramente divertire in questavacanza che io personalmente nonscorderò mai.Ovviamente tutti noi ringraziamo ilpersonale e i responsabili della casaalpina che ci hanno sopportato perqualche giorno.Purtroppo il giorno della partenza èarrivato. Il 26 luglio siamo ripartiti e penso chea quasi tutti questa esperienza abbialasciato un gran bel ricordo.Grazie ancora, ma non disperateperché ci rivedremo alla prossimafesta organizzata dalla diocesi!Alla prossima!!!

Serata di successo venerdì 5 settembre in piazza aCastelnuovo Scrivia in occasione della decima “GiornataFranca Cassola Pasquali”. Con i New Trolls in concerto

sono stati raccolti 7100 euro che “permettono - come spiega ilpresidente dellʼassociazione Giannino Pasquali - di iniziare afinanziare il nuovo progetto di brachiterapia che, in colaborazio-ne con lʼospedale di Asti, rappresenterà una realtà unica inPiemonte potendo concentrare questa nuova formula di radiote-rapia in una sola settimana anzichè nellʼarco di un mese”.

20 giugno 2008

M ONDO RATORIe molto al tro!! !

Paolo Visca

russon

10ª Giornata Franca Cassola