oratorionoi - settembre/ottobre 2015

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Mese: Settembre - Ottobre Anno: VI - N°34 Donato Facchini “Dalle parte dei poveri” C on il mese di Ottobre la Chiesa Cattolica inizia il mese missionario, momento molto importante per la vita di un fedele. Ma sappiamo davvero cosa significa essere “missionari”? Ed è qui che parte la fantasia di tutti noi: viaggi in Africa, esperienza al limite tra un bombardamento in Medio-Oriente oppure vivere in condizioni precarie in una casa che cade a pezzi. Fermiamoci. Rimaniamo qui. Come dice Papa Francesco i destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico sono i poveri, gli ultimi, gli infermi… ma non vivono a migliaia di chilometri da noi. Ricordiamoci che don Bosco è stato uno dei più grandi missionari, eroi del suo tempo, che è “sceso” nelle strade, ha preso botte, subito minacce, ma ha donato anima, cuore e corpo agli ultimi: i ragazzi. Il nostro oratorio è un luogo meraviglioso per essere missionari, per annunciare il Vangelo tramite giochi, attività e gruppi formativi, tutto nel carisma salesiano. Dai catechisti ai cooperatori, dagli Ex-Allievi agli animatori, dal comitato mamme all’Adma, nessuno escluso. Ognuno di noi ha la possibilità di essere missionario! Riprendendo le parole di Papa Francesco, la missione è passione per Gesù e nello stesso tempo è passione per la gente. Quindi svegliamoci! Le missioni fanno parte della “grammatica” della fede, non siamo fermi, attiviamoci anche nel nostro piccolo.. alla fine il Bene porta solamente Bene. L’ invito è d’ iniziare l’anno pastorale con il mese dedicato alla missione, e a continuarlo impegnandoci sempre con forza ad essere “popolo di Misericordia”, cioè uomini e donne che sanno farsi compagni di viaggio di qualunque fratello e sorella poveri. Il pensiero di don Giovanni C arissimi amici tutti, eccomi, all’inizio di questo nuovo anno pastorale, ancora grazie a tutti per l’accoglienza che mi avete riservato. Un grazie particolare, a nome vostro e mio personale, a don Giuseppe; vincoli di amicizia e di comunione sacerdotale mi legano a lui. Con lui avete camminato in questi anni e sulla scia di ciò che lui vi ha trasmesso con la vostra partecipazione e collaborazione lo porteremo a termine e lo rafforzeremo. In questi primi giorni mi sto accorgendo che da parroco ho il privilegio di conoscere tante persone, tante situazioni diverse, tante attese. In tante famiglie non mancano le difficoltà di questo tempo: preoccupazioni legati al lavoro, alla famiglia, alla salute. Conoscendo tante situazioni mi accorgo che c’è in tutti un desiderio di cambiamento e la voglia di stare insieme! E questo è molto bello. Per ora non vi anticipo nulla, perché è ancora tutto, come si dice, in Cantiere, infatti stiamo ultimando la programmazione! Questo vi posso dire: che in questo nuovo anno pastorale 2015-2016 avremo modo di approfondire, nei gruppi della catechesi, negli incontri con i genitori, con i giovani, il tema della Misericordia. Mi auguro che possa essere un’occasione di rilancio della vita parrocchiale, ma soprattutto un invito per tutti noi a riscoprire la bellezza delle relazioni tra di noi, ricostruire nuove amicizie stimolati dalla Tenerezza di Dio. Per la buona riuscita di questo tempo di Grazia ci vuole la collaborazione di tutti e, soprattutto la preghiera. È il tempo in cui tutti noi siamo chiamati a dare un maggior impulso alla nostra Opera. Credo che l’approfondimento delle opere di misericordia Spirituali e Corporali sia una bella occasione di crescita per tutti. Buon anno pastorale a tutti

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Page 1: OratorioNoi - Settembre/Ottobre 2015

Mese: Settembre - Ottobre Anno: VI - N°34

Donato Facchini

“Dalle parte dei poveri”

C on il mese di Ottobre la Chiesa Cattolica

inizia il mese missionario, momento molto

importante per la vita di un fedele. Ma

sappiamo davvero cosa significa essere “missionari”?

Ed è qui che parte la fantasia di tutti noi: viaggi in

Africa, esperienza al limite tra un bombardamento

in Medio-Oriente oppure vivere in condizioni

precarie in una casa che cade a pezzi. Fermiamoci.

Rimaniamo qui. Come dice Papa Francesco i

destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico

sono i poveri, gli ultimi, gli infermi… ma non

vivono a migliaia di chilometri da noi. Ricordiamoci

che don Bosco è stato uno dei più grandi

missionari, eroi del suo tempo, che è “sceso” nelle

strade, ha preso botte, subito minacce, ma ha

donato anima, cuore e corpo agli

ultimi: i ragazzi. Il nostro oratorio

è un luogo meraviglioso per

essere missionari, per annunciare il

Vangelo tramite giochi, attività e

gruppi formativi, tutto nel carisma

salesiano. Dai catechisti ai

cooperatori, dagli Ex-Allievi agli

animatori, dal comitato mamme

all’Adma, nessuno escluso.

Ognuno di noi ha la possibilità di

essere missionario! Riprendendo le

parole di Papa Francesco, la missione è passione per

Gesù e nello stesso tempo è passione per la gente.

Quindi svegliamoci! Le missioni fanno parte della

“grammatica” della fede, non siamo fermi,

attiviamoci anche nel nostro piccolo.. alla fine il

Bene porta solamente Bene. L’ invito è d’ iniziare

l’anno pastorale con il mese dedicato alla missione,

e a continuarlo impegnandoci sempre con forza ad

essere “popolo di Misericordia”, cioè uomini e

donne che sanno farsi compagni di viaggio di

qualunque fratello e sorella poveri.

Il pensiero di don Giovanni

C arissimi amici tutti,

eccomi, all’inizio di questo

nuovo anno pastorale, ancora

grazie a tutti per l’accoglienza che mi

avete riservato. Un grazie particolare, a

nome vostro e mio personale, a don

Giuseppe; vincoli di amicizia e di

comunione sacerdotale mi legano a lui.

Con lui avete camminato in questi anni

e sulla scia di ciò che lui vi ha trasmesso con la vostra

partecipazione e collaborazione lo porteremo a termine e lo

rafforzeremo. In questi primi giorni mi sto accorgendo che da

parroco ho il privilegio di conoscere tante persone,

tante situazioni diverse, tante attese. In tante famiglie non

mancano le difficoltà di questo tempo: preoccupazioni legati

al lavoro, alla famiglia, alla salute.

Conoscendo tante situazioni mi accorgo che c’è in tutti un

desiderio di cambiamento e la voglia di stare insieme! E

questo è molto bello. Per ora non vi anticipo nulla, perché è

ancora tutto, come si dice, in Cantiere, infatti stiamo

ultimando la programmazione! Questo vi posso dire: che in

questo nuovo anno pastorale 2015-2016 avremo modo di

approfondire, nei gruppi della catechesi, negli incontri con i

genitori, con i giovani, il tema della Misericordia. Mi auguro

che possa essere un’occasione di rilancio della vita

parrocchiale, ma soprattutto un invito

per tutti noi a riscoprire la bellezza delle

relazioni tra di noi, ricostruire nuove

amicizie stimolati dalla Tenerezza di

Dio. Per la buona riuscita di questo

tempo di Grazia ci vuole la

collaborazione di tutti e, soprattutto la

preghiera. È il tempo in cui tutti noi

siamo chiamati a dare un maggior

impulso alla nostra Opera. Credo che

l’approfondimento delle opere di

misericordia Spirituali e Corporali sia

una bella occasione di crescita per tutti.

Buon anno pastorale a tutti

Page 2: OratorioNoi - Settembre/Ottobre 2015

di Davide Mastropierro

N el pomeriggio del 18 agosto di quest’estate ci siam’ ritrovati al solito posto, nella strada dedicata a Giovanni

Cagliero, pronti a compiere come lui un viaggio, con Torino però, non come punto di partenza, ma come

destinazione. Eravamo in 30: 5 ragazzi del gruppo “Writers” (1°-2° superiore), 6 dei “Rainbow” (3°-4°

superiore), 12 animatori del “Gruppo Giovani” e 6 genitori, accompagnati da don Dino. Un gruppo molto vario

insomma, accumunato però dall’intenzione di vivere un’ esperienza

forte, significativa, stimolante ed allo stesso tempo divertente, dal

desiderio di vedere con i propri occhi i luoghi ove don Bosco è vissuto,

di camminare per le strade che lui stesso calpestava un paio di secoli fa;

un desiderio acceso, come acceso era il verde delle nostre sacche di

equipaggiamento con cui ci saremmo distinti lungo le vie del

pellegrinaggio. Dopo il viaggio notturno, tra un bel film e schiamazzi, ci

siamo risvegliati a Torino. Particolarmente emozionante, il primo

giorno, è stata la messa in scena dell’ incontro tra don Bosco e

Bartolomeo Garelli, lo stesso che rappresentiamo ogni 8 dicembre sul

nostro sagrato, ma stavolta era diverso: eravamo proprio lì, in quella

sagrestia, dove da quell’Ave Maria “tutto ebbe frutto“; anche noi ne

abbiamo recitata una pregando per il nostro oratorio. Nella stessa chiesa

di san Francesco d’Assisi, abbiam’ toccato con mano il confessionale ove

don bosco si confessava da don Cafasso e l’altare dell’Angelo Custode,

dove celebrò la sua prima messa da sacerdote. La prima foto l’abbiamo scattata nel piccolo cortile annesso al Convitto,

primissimo spazio ove iniziarono a radunarsi i giovani di don Bosco, primo di una lunga serie che porterà a Valdocco,

nella Cappella Pinardi. Proprio lì abbiamo condiviso l’Eucaristia. E finalmente la visita alla basilica di Maria Ausiliatrice,

costruita per merito dei sacrifici di don Bosco ma soprattutto grazie all’ aiuto della Divina Provvidenza. Qui son’

deposte le urne di san Domenico Savio, santa Maria Domenica Mazzarello e di San Giovanni Bosco, la cui

contemplazione è stato il traguardo più intenso e appagante. Il secondo giorno, a Colle don Bosco, abbiamo ammirato

la maestosità del tempio a lui dedicato e messo piede nella casa ove visse a lungo sotto la dolce protezione di mamma

Margherita, e con l’instabile compagnia dei fratelli Antonio e Giuseppe: un’ alloggio modesto. All’ingresso di una stanza

da letto vi era scritto “cameretta del sogno dei 9 anni”. Il sentiero era ancora lungo e passeggiando tra colli, campi, e

coltivazioni di pannocchie, siamo giunti a Morialdo, borgo della prima casa

di Domenico Savio: su un muro eran’ scritti i propositi del giovane santo in

occasione della sua prima comunione, ad appena sette anni d’età. Nel

pomeriggio ci siamo spostati a Mondonio dove invece il giovane Santo,

appena quindicenne, salì in Paradiso recitando: “Oh! Che bella cosa io

vedo mai … “ Il terzo giorno eravamo a Chieri, nel seminario dove il prete

si formò e nel Caffè Pianta, ove don

Bosco guadagnò qualche soldo pur

dovendo sopportare il pernottamento

in un sottoscala tetro e angusto, ci

siamo chiesti come facesse a prendervi

sonno. Infine, l’ultimo giorno, abbiamo

visitato la Chiesa di San Francesco di Sales, prima vera e propria chiesa ove don

Bosco radunava i suoi ragazzi per celebrar’ messa e confessare, proprio in questo

luogo avvennero molti eventi miracolosi. Qui l’episodio delle pagnottelle, quando

da una cesta di una ventina di panini ne bastarono per tutti i 400 ragazzi che erano

venuti a Messa. In questa chiesetta Domenico Savio pregava riunito con la

Compagnia dell’Immacolata e dietro l’altare egli stesso sperimentò l’estasi, a seguito

di un intenso momento di ringraziamento dopo la Comunione. Questo pellegrinaggio ci ha riportati alle origini del

nostro sentirci salesiani, ha rafforzato le nostre motivazioni, ci ha ricaricati dello spirito dell’animazione, della

determinazione e della disponibilità al sacrificio che animarono don Bosco nel suo servizio per i giovani. Ma oltre tutto

ciò è stata un’esperienza di gioia. Quanta allegria nel confrontarci a suon di canzoni con un gruppo di salesiani

giapponesi senza capirci un tubo !! E nel provare a rispondere a delle comuni domande “giocosamente”,

“religiosamente” o “pragmaticamente” con l’innovativo e super-gettonato “gioco degli avverbi”!! E quante risate ad

incitare Alessandro a correre più veloce per mettersi in posa dopo aver impostato l’autoscatto con la fotocamera. Ogni

camposcuola si rivela sempre un’avventura bella ed entusiasmante, in un’ atmosfera di gioia e famiglia, un’esperienza

che ti lascia qualcosa.

Che aspetti? L’anno prossimo potresti esserne protagonista anche tu !! Ti Aspettiamo !!

In pellegrinaggio … sulle orme di Don Bosco

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Page 3: OratorioNoi - Settembre/Ottobre 2015

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Una nuova avventura

di Ada Alborè e Serena Scardigno

“I nside out” il film d’animazione Disney-Pixar che ha

conquistato grandi e piccoli sia per la vivacità delle scene, sia

per i contenuti. Il film si svolge nel cervello di Riley, bambina

di 11 anni che vive l’esperienza del trasloco e di tutto ciò che esso

comporta: nuova casa, nuova scuola e nuovi amici. Le sue emozioni sono

rappresentate da personaggi che le organizzano la mente rendendola

gioiosa, triste, arrabbiata, disgustata o impaurita; collaborano per la buona

riuscita di ogni singola giornata e la aiuteranno ad ambientarsi nella nuova

città. La trama è ben elaborata, avvincente e divertente, progettata e

studiata principalmente per bambini ma ha colpito soprattutto gli adulti che

hanno saputo cogliere la vera morale del film. Riesce in quello a cui tutti i

film d’animazione puntano: far appassionare gli spettatori ai personaggi e

riuscire a coinvolgere tutti i tipi di pubblico.

N oi abbiamo sempre paragonato la scuola ad una

strada che ha inizio nella prima infanzia e

termina con la maturità del ragazzo, che dopo

un lungo percorso assume le adeguate competenze e

conoscenze, ed è pronto ad integrarsi nella società.

Entrambe abbiamo scelto dei percorsi liceali con

differenti indirizzi, perché li ritenevamo più adeguati alle

nostre aspettative future, soprattutto in campo

lavorativo rispetto a ciò che vorremmo fare.

Le impressioni di queste prime settimane sono

abbastanza positive. Entrambe ci stiamo trovando bene

nel contesto classe,

dove abbiamo

conosciuto nuovi

compagni, ma

anche con i

docenti, i quali

sembrano molto

disponibili e

comprensivi ma

abbastanza

esigenti! Noi

riteniamo però

che un mese sia

poco per definire del tutto le nostre situazioni scolastiche

e crediamo, appunto, che sia ancora tutto da scoprire !

Speriamo vivamente di continuare a trovarci bene, anche

se ovviamente ci aspettiamo maggiori difficoltà. In ogni

caso prendiamo queste nostre scelte come una sfida, una

sfida che se riusciremo a superare nel migliore dei modi,

potrà darci in cambio un'opportunità per costruirci un

”buon futuro”

Page 4: OratorioNoi - Settembre/Ottobre 2015

REDAZIONE

Alessandro Capurso

Donato A. Facchini

Ivana de Ceglie

Ada Alborè

Lucia Petruzzella

Lucia Pisani

Serena Scardigno

[email protected]

molfetta.donboscoalsud.it Sangiuseppemolfetta.diocesimolfetta.it

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15

Troverete le soluzioni del cruciverba sul sito: sangiuseppemolfetta.diocesimolfetta.it (nella sezione Archivio Multimediale)