alveolater notizie

16
ri allo stato secco, e quindi senza tene- re conto dell’umidità presente nella pa- rete in condizioni d’uso, lasciando al termotecnico il compito di valutare e applicare le necessarie correzioni in funzione della destinazione d’uso del fabbricato e quindi in funzione del pre- vedibile tasso di umidità dell’ambiente. La Uni En 1745 Muratura e prodotti per muratura. Metodi per determinare i valori termici di progetto specifica infat- ti che i valori di conduttività λ 10,dr y (se ricavato da tabella) o λ base (se ricavato N. 30 - novembre 2008 - anno XV Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb.post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, aut. N° 070093 del 27/11/2007. Semestrale - D.C.B. Fo - Aut.Trib. Bo n.6224 dell’8/10/93 - R.O.C 16282 In caso di mancato recapito restituire al C.P.O. di Forlì. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa. Comitato di redazione: Tiziano Bibbò, Lorenzo Castriotta, Michele Destro, Francesco Esposito, Biagio Marra, Mario Moscati, Riccardo Rapparini, Giorgio Zanarini. Direttore responsabile: Giorgio Zanarini. Redazione e amministrazione: Consorzio Alveolater ® , Viale Aldo Moro 16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica, redazione e impaginazione: M+W di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312. Stampa: Modulgrafica Forlivese, Forlì, tel. 0543 720596. Per informazioni sugli articoli o sui prodotti citati rivolgersi a: Consorzio Alveolater ® fax 051 509816; e-mail [email protected] (continua in ultima pagina) Se prima veniva lasciata al termotecnico libertà di scelta per valutare le maggiorazioni, ora la nuova Uni En Iso 10456 fornisce i parametri per determinare con precisione l’influenza dell’ umidità sul valore di trasmittanza delle pareti. NUOVA NORMA UNI EN ISO 10456 Giorgio Zanarini direttore Consorzio Alveolater ® C SOMMARIO 1 EDITORIALE: Certificazione energetica degli edifici L’influenza dell’umidità sulla trasmittanza delle pareti 2 Dov’è più corretto posizionare l’isolante (quando necessario)? RASSEGNA: Nuovi blocchi per tamponamento a fori riempiti con lana di roccia 3 Nuove regole sullo spessore delle murature 14 Nuova campagna di sensibilizzazione sul laterizio 15 Newsletter delle Sezioni Andil “Coperture” e “Faccia a Vista” Alloggi a canone sostenibile 16 (segue dalla prima pagina) L’influenza dell’umidità sulla trasmittanza delle pareti Presentati al Saie i blocchi “Alveolater ® innovazione” 4 Nuovi limiti di consumo e di trasmittanza termica 6 Quali norme per determinare la trasmittanza delle murature? Specifiche tecniche per il calcolo delle prestazioni energetiche 7 Nuovo decreto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro 8 Alveolater ® d’Italia 10 Sistema di muratura armata in blocchi a fori orizzontali 11 Approvate le “Norme tecniche” anche per le costruzioni in legno 12 Un bell’esempio di applicazione di blocchi per muratura armata È ormai noto che il 1° agosto di que- st’anno il Senato ha approvato l’e- mendamento all’art. 35 del decreto legislativo n. 112/08 con il quale vie- ne cancellato l’obbligo di forni- re il documento relativo alla cer- tificazione ener- getica dell’edifi- cio o dell’unità immobiliare al nuovo proprieta- rio al momento del rogito o all’inquilino all’atto della stipula del contratto di locazione. Allo stesso modo l’art. 35 elimina l’ob- bligo di fornire al nuovo proprietario o all’inquilino la certificazione relati- va agli impianti, prevista dal decreto ministeriale 37/2008. Attenzione però: resta comunque l’obbligo della stesura del certificato energetico e il diritto del neoproprietario o locata- rio di richiederlo al precedente. Naturalmente, e questo non è che il primo elemento di confusione (vedi Editoriale di Alveolater ® Notizie n. 29 La confusione aumenta!!!), l’arti- colo approvato non costituisce dero- ga alle disposizioni regionali già adottate in materia di certificazione energetica da alcune regioni (ad esempio, Lombardia ed Emilia-Ro- magna), che rendono obbligatorio il trasferimento del documento di cer- tificazione energetica al nuovo pro- prietario o inquilino. Per ora nulla di particolarmente gra- ve, ma certamente è una conferma della “cedevolezza” delle norme energetiche nazionali nei confronti di analoghe norme regionali e della discutibile logica della politica ener- getica definita e attuata a livello re- gionale. ertificazione energetica degli edifici La confusione aumenta ancora!!! C ’Allegato ZA della norma Uni En 771-1 prevede che il cartiglio Ce riporti, fra le altre informazioni, il valore della conduttività equivalente del bloc- co allo stato secco. Il fac-simile del car- tiglio, presente nell’Allegato ZA, riporta infatti la dicitura “Conducibilità termica equivalente λ 10,dr y ”. Per evitare discordanze con questo dato, che il produttore deve comunica- re, anche il valore della conduttività equivalente e della trasmittanza U del- la parete, forniti a richiesta, sono sem- pre stati determinati sulla base di valo- L λ 10,dry λ base λ utile f ψ F m = e f ψ ( ψ 2 ψ 1 )

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112008

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Page 1: Alveolater Notizie

ri allo stato secco, e quindi senza tene-re conto dell’umidità presente nella pa-rete in condizioni d’uso, lasciando altermotecnico il compito di valutare eapplicare le necessarie correzioni infunzione della destinazione d’uso delfabbricato e quindi in funzione del pre-vedibile tasso di umidità dell’ambiente. La Uni En 1745 Muratura e prodottiper muratura. Metodi per determinare ivalori termici di progetto specifica infat-ti che i valori di conduttività λ10,dry (sericavato da tabella) o λbase (se ricavato

N. 30 - novembre 2008 - anno XV Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb.post. – D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, aut. N° 070093 del 27/11/2007.

Semestrale - D.C.B. Fo - Aut.Trib. Bo n.6224 dell’8/10/93 - R.O.C 16282

In caso di mancato recapito restituire al C.P.O. di Forlì. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa.Comitato di redazione: Tiziano Bibbò, Lorenzo Castriotta, Michele Destro,

Francesco Esposito, Biagio Marra,

Mario Moscati, Riccardo Rapparini,

Giorgio Zanarini. Direttoreresponsabile: Giorgio Zanarini.

Redazione e amministrazione:Consorzio Alveolater ®, Viale Aldo Moro

16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica, redazione eimpaginazione: M+W di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312.

Stampa: Modulgrafica Forlivese, Forlì, tel. 0543 720596.

Per informazioni sugli articoli osui prodotti citati rivolgersi a:ConsorzioAlveolater®

fax 051 509816; [email protected]

(continua in ultima pagina) ��

Se prima veniva lasciata al termotecnico libertàdi scelta per valutare le maggiorazioni, ora lanuova Uni En Iso 10456 fornisce i parametri perdeterminare con precisione l’influenza dell’umidità sul valore di trasmittanza delle pareti.

NUOVA NORMA UNI EN ISO 10456

Giorgio Zanarini

direttore Consorzio Alveolater®

CSOMMARIO 1 EDITORIALE:Certificazione energeticadegli edificiL’influenza dell’umiditàsulla trasmittanza dellepareti

2 Dov’è più correttoposizionare l’isolante(quando necessario)? RASSEGNA: Nuovi blocchi per tamponamento a foririempiti con lana di roccia

3 Nuove regole sullospessore delle murature

14 Nuova campagnadi sensibilizzazione sullaterizio

15 Newsletter delleSezioni Andil “Coperture”e “Faccia a Vista”Alloggi a canonesostenibile

16 (segue dalla prima pagina)

L’influenza dell’umiditàsulla trasmittanza delleparetiPresentati al Saie i blocchi“Alveolater® innovazione”

4Nuovi limiti di consumoe di trasmittanza termica

6 Quali norme perdeterminare la trasmittanzadelle murature?Specifiche tecniche per ilcalcolo delle prestazionienergetiche

7 Nuovo decreto sullasalute e la sicurezza neiluoghi di lavoro

8 Alveolater® d’Italia

10 Sistema dimuratura armata inblocchi a fori orizzontali

11 Approvate le“Norme tecniche” ancheper le costruzioni in legno

12 Un bell’esempio diapplicazione di blocchiper muratura armata

È ormai noto che il 1° agosto di que-st’anno il Senato ha approvato l’e-mendamento all’art. 35 del decretolegislativo n. 112/08 con il quale vie-

ne cance l la tol’obbligo di forni-re il documentorelativo alla cer-tificazione ener-getica dell’edifi-cio o dell’unitàimmobiliare alnuovo proprieta-rio al momento

del rogito o all’inquilino all’atto dellastipula del contratto di locazione.Allo stesso modo l’art. 35 elimina l’ob-bligo di fornire al nuovo proprietarioo all’inquilino la certificazione relati-va agli impianti, prevista dal decretoministeriale 37/2008. Attenzioneperò: resta comunque l’obbligo dellastesura del certificato energetico e ildiritto del neoproprietario o locata-rio di richiederlo al precedente. Naturalmente, e questo non è che ilprimo elemento di confusione (vediEditoriale di Alveolater ® Notizie n.29 La confusione aumenta!!!), l’arti-colo approvato non costituisce dero-ga alle disposizioni regionali giàadottate in materia di certificazioneenergetica da alcune regioni (adesempio, Lombardia ed Emilia-Ro-magna), che rendono obbligatorio iltrasferimento del documento di cer-tificazione energetica al nuovo pro-prietario o inquilino. Per ora nulla di particolarmente gra-ve, ma certamente è una confermadella “cedevolezza” delle normeenergetiche nazionali nei confrontidi analoghe norme regionali e delladiscutibile logica della politica ener-getica definita e attuata a livello re-gionale.

ertificazione energeticadegli edifici

La confusione aumenta ancora!!!

C

’Allegato ZA della norma Uni En771-1 prevede che il cartiglio Ce

riporti, fra le altre informazioni, il valoredella conduttività equivalente del bloc-co allo stato secco. Il fac-simile del car-tiglio, presente nell’Allegato ZA, riportainfatti la dicitura “Conducibilità termicaequivalente λ10,dry”. Per evitare discordanze con questodato, che il produttore deve comunica-re, anche il valore della conduttivitàequivalente e della trasmittanza U del-la parete, forniti a richiesta, sono sem-pre stati determinati sulla base di valo-

L

λλ10,dry λλbase

λλutile

fψψ

Fm= e fψψ(ψψ

2 – ψψ1 )

Page 2: Alveolater Notizie

NOVITÀALVEOLATER®

2

La società Laterizi Alan Me-tauro, nello stabilimento diCartoceto (Pu), produce unnuovo blocco per tampona-mento, a incastro, con riem-pimento in lana di roccia, diformato 35x25x25 cm, perpareti di spessore di 35 cm. Il disegno e le caratteristi-che degli incastri ne consen-tono la posa sia a fori verti-cali sia a fori orizzontali. Inquesto modo, lasciandovuota la fila di fori rivoltaverso l’interno del fabbrica-to, è possibile definire an-che il tracciato degli impian-

Lo studio pubblicato afianco ha evidenziato, tra

l’altro, che la massasuperficiale della paretenon è il solo parametro

idoneo a stabilire la bontàdella prestazione termicain regime variabile e che,per confrontare differenti

soluzioni di involucro inregime termico dinamico,

bisogna fare riferimentoanche alla coppia diparametri fattore di

decremento esfasamento, oppure alla

trasmittanza termicaperiodica, considerata

come numero complesso(modulo e fase).

Lo studio ha infineconcluso che, a parità ditrasmittanza, la migliore

soluzione in assoluto èquella costituita della

parete monostratoomogenea, in quanto

caratterizzata dal minorvalore di trasmittanza

termica periodica.

n interessante studio condottodal professor Pietro Stefanizzi e

dalla ricercatrice Valentina Augenti,pubblicato sulla rivista Costruire in la-terizio n. 125 (organo ufficiale di AndilAssolaterizi), ha analizzato diverse so-luzioni di pareti monostrato in laterizioe a doppio strato in laterizio con iso-lante. Lo studio ha evidenziato che la massasuperficiale della parete non è il soloparametro idoneo a stabilire la bontàdella prestazione termica in regime va-riabile e che, per confrontare differentisoluzioni di involucro in regime termi-

U co dinamico, bisogna fare riferimentoanche alla coppia di parametri fattoredi decremento e sfasamento, oppurealla trasmittanza termica periodica,considerata come numero complesso(modulo e fase). Lo studio conclude che, a parità di tra-smittanza, la migliore soluzione in as-soluto è quella costituita della paretemonostrato, omogenea, in quanto ca-ratterizzata dal minor valore di trasmit-tanza termica periodica; mentre la peg-giore soluzione è quella con isolanteconcentrato nella metà della pareteprospiciente il lato interno.

Tra le pareti con isolante concentratoin unico spessore, il migliore compor-tamento lo si ottiene mettendo l’isolan-te sul lato esterno. Fra le pareti con isolante, le prestazionimigliori si ottengono posizionando l’i-solante (a parità di spessore comples-sivo) sia sul lato esterno che sul latointerno. Inoltre lo studio conferma che la pare-te monostrato, a parità di spessore,trasmittanza termica stazionaria emassa superficiale, è la soluzione cherealizza uno sfasamento maggiore ri-spetto alle altre ipotesi esaminate �

STUDI E RICERCHE

Dov’è più corretto posizionarel’isolante (quando necessario)?Uno studio, che ha confrontato diverse tipologie di pareti in blocchi di laterizio con e senza isolante aggiunto, ha concluso che a parità di trasmittanza la soluzione migliore è la parete monostrato omogenea.

Pareti di uguale spessore complessivo

Pareti di uguale trasmittanza termica

Nuovi blocchi pertamponamento afori riempiti conlana di roccia

Parete con isolante sul lato esterno

MIGLIORETRA LE PARETI

CON ISOLANTE SUDI UN SOLO LATO

Parete con isolante sul lato interno

PEGGIOREIN ASSOLUTO

Parete monostratoomogenea

MIGLIOREIN ASSOLUTO

Parete con isolante suilati interno ed esterno

MIGLIORETRA LE PARETI CON ISOLANTE

laterizio forato

inte

rno

este

rno

inte

rno

este

rno

inte

rno

este

rno

inte

rno

este

rno

3330

cm 1,5 1,522

4 422

822

8

intonaco di calce e gesso

Page 3: Alveolater Notizie

consente il rispetto del va-lore di trasmittanza limitein zona E dal 1° gennaio2010. Questi valori si ot-tengono con malta norma-le di conduttività 0,93W/mK sia per la posa cheper l’intonaco. Se la posaavviene con malta termica(conduttività 0,27 W/mK),la trasmittanza della pare-te, con i blocchi tut-ti riempiti, scendea 0,28 W/m2K. Ulteriorimiglioramenti sono possi-bili con intonaci a bassaconduttività termica �

ti elettrici limitando le rottu-re dovute alle tracce. Nelcaso di riempimento parzia-le, la trasmittanza della pa-rete, con intonaco di 1,5 cmper parte, valutata con uncalcolo agli elementi finiti econ le opportune maggiora-zioni dovute all’umidità diequilibrio (norma Uni En10456) è di 0,36 W/m2K equindi idonea per tampona-menti in zona D dal 1° gen-naio 2010. Se invece il ri-empimento è completo, latrasmittanza scende a0,335 W/m2K, valore che

3

A sinistra nella pagina afianco, il nuovo bloccoAlveolater ® a fori riempiticon lana di roccia,utilizzabile pertamponamento sia a foriverticali che orizzontali,prodotto dalla LateriziAlan Metauro diCartoceto (Pu). A fianco, il disegno dellamesh con l’andamento delflusso termico in due tipidi blocco: uno con tutti ifori riempiti con lana diroccia (a sinistra), l’altrocon i fori riempiti salvouna fila (a destra).

el precedente numero di Alveola-ter® Notizie si è riferito su di uno

schema di decreto legislativo approva-to in prima lettura dal consiglio dei mi-nistri relativamente all’aumento dispessore delle murature. Il Consigliodei Ministri ha successivamente appro-vato, nella riunione del 30 maggio2008, in via definitiva il decreto legisla-tivo n. 115, Gazzetta Ufficiale n. 154del 3 luglio 2008 Attuazione della diret-tiva 2006/32/Ce relativa all'efficienzadegli usi finali e i servizi energetici eabrogazione della direttiva 93/76/Ceedirettiva in base alla quale l'Italia dovràridurre i consumi energetici del 10%entro il 2016, e in questo provvedi-mento sono appunto contenute le indi-cazioni sugli spessori delle murature. L'art. 11, infatti, prevede incentivi "ur-banistici" per gli edifici (di nuova co-struzione o esistenti) più efficienti dalpunto di vista energetico. In particola-re, per gli edifici di nuova costruzione,il comma 1 dell’Art. 11 prevede che imaggiori spessori non siano considera-ti nei computi per la determinazionedei volumi, delle superfici e nei rappor-ti di copertura. Anche per gli edifici esi-stenti, sui quali si intende realizzare in-terventi di riqualificazione energetica,che comportano maggiori spessori del-le murature esterne e degli elementi dicopertura, è prevista (art. 11 comma2) la deroga alle normative nazionali elocali per le distanze minime tra edificie dalle strade. Infine, le installazioni diimpianti solari termici o fotovoltaici chenon alterino la sagoma dell'edificiosono considerati un intervento di ma-nutenzione ordinaria e quindi non ne-cessitano di Dia (v. box a lato) �

N

PER IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI

Nuove regole sullo spessore delle murature

Approvato il dlgs n. 115 (attuativo della direttiva 2006/32/Ce) in base alquale l’Italia dovrà ridurre i consumi energetici del 10% entro il 2016. Nelprovvedimento anche le indicazioni sugli spessori delle murature.

�Edifici di nuova costruzione

Non sono da considerarsi nei computi per la determinazione dei volumi, dellesuperfici e nei rapporti di copertura (art. 11, comma 1):

• gli spessori delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portantiper la parte eccedente i 30 centimetri e fino ad un massimo di 25 cm;

• il maggiore spessore dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessariall'esclusivo miglioramento dei livelli di isolamento termico o di inerziatermica degli edifici, fino a un massimo di 15 cm per i solai intermedi.

Sempre nel rispetto di tali limiti è permesso derogare a quanto previsto dallenormative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito:

• alle distanze minime tra edifici;

• alle distanze minime dalle strade;

• alle altezze massime degli edifici.

�Edifici esistenti

Per interventi di riqualificazione energetica che comportano maggiorispessori delle murature esterne e degli elementi di copertura, è prevista laderoga alle normative nazionali e locali, alle distanze minime tra edifici edalle strade (art. 11, comma 2):

• nella misura massima di 20 centimetri per il maggiore spessore delle paretiverticali esterne e delle altezze massime degli edifici;

• nella misura massima di 25 centimetri, per il maggior spessore deglielementi di copertura.

La deroga può essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edificiconfinanti.

�Installazione di impianti solari termici o fotovoltaici Le installazioni di impianti solari termici o fotovoltaici sui tetti degli edifici, con lastessa inclinazione ed orientamento della falda e che non alterino la sagomadell'edificio, sono considerati interventi di manutenzione ordinaria e pertanto nonsono soggetti a Dia. Sarà quindi sufficiente una semplice comunicazione preventivaal Comune, ad esclusione però degli edifici ricadenti nei centri storici (comma 3).

Incentivi urbanistici per gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico (dlgs n. 115, G.U. n. 154)

Fori vuoti

Fori riempiti con lana di roccia

Page 4: Alveolater Notizie

4

l decreto che fissa i nuovi limiti diconsumo e di trasmittanza termi-

ca (Attuazione dell'articolo 1, comma24, lettera a), della legge 24 dicembre2007, n. 244, per la definizione dei va-lori limite di fabbisogno di energia pri-maria annuo e di trasmittanza termicaai fini dell'applicazione dei commi 344e 345 dell'articolo 1 della legge 27 di-cembre 2006, n. 296) è stato pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del18 marzo 2008 ed è quindi operativo. Nelle tabelle pubblicate a pagina 5sono indicati i nuovi valori fissati daldecreto. Nel box a lato, invece, è ripor-tata la classificazione degli edifici previ-sta dal dpr 412/93. Valori limite del fabbisogno di energiaper la climatizzazione invernaleFino al 31 dicembre 2009 il nuovo de-creto impone il rispetto dei valori limiteche il dlgs 311/2006 fissa a partiredal 1° gennaio 2010. Dal 1° gennaio2010 sono fissati i nuovi valori riporta-ti nelle tabelle del quadro A. Valori limite di trasmittanza termicadei componenti Anche in questo caso, per usufruiredella detrazione del 55%, fino al 31 di-cembre 2009 occorre rispettare i valorilimite che il dlgs 311/2006 fissa apartire dal 1° gennaio 2010. Dal 1°gennaio 2010 sono fissati i nuovi valo-ri riportati nelle tabelle del quadro B �

I

AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

Nuovi limiti di consumo e di trasmittanza termica Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che modifica i limiti di consumo e di trasmittanza termica necessari peraccedere alla detrazione del 55% sulle imposte.

Art. 3

1. Gli edifici sono classificati in base alla loro destinazione d'uso nelleseguenti categorie:

E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili:

E.1 (1) abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, qualiabitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme;

E.1 (2) abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, qualicase per vacanze, fine settimana e simili;

E.1 (3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari;

E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti ocontigui a costruzioni adibite anche ad attività industriali o artigianali,purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell'isolamentotermico;

E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresiquelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani nonché le struttureprotette per l'assistenza ed il recupero dei tossico - dipendenti e di altrisoggetti affidati a servizi sociali pubblici;

E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili:

E.4 (1) cinema e teatri, sale di riunione per congressi;

E.4 (2) mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto;

E.4 (3) bar, ristoranti, sale da ballo;

E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzinidi vendita all'ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni;

E.6 Edifici adibiti ad attività sportive:

E.6 (1) piscine, saune e assimilabili;

E.6 (2) palestre e assimilabili;

E.6 (3) servizi di supporto alle attività sportive;

E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;

E.8 Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili.

Classificazione degli edifici secondo il dpr 412/93

Anticipati al 2009 i limitiprevisti per il

2010

BLOCCHIALVEOLATER ®

SETTI SOTTILIi blocchi Alveolater ®SettiSottili per tamponamentosono un’ottima soluzione

per ottenere valori ditrasmittanza termica in

grado di soddisfare irecenti decreti per il

contenimento deiconsumi energetici (nelle

immagini: a fianco, ilparticolare della foratura,

sotto, un esempio deiblocchi).

Questi elementi sicaratterizzano per uno

spessore dei setti moltosottile, fatto che

consente, a parità didimensioni del blocco, di

aumentare in manieraconsiderevole la quantità

delle camere d’aria. L’elevato numero di file di

fori piccoli e strettidisposti

perpendicolarmente alflusso termico consentedi sfruttare al meglio le

proprietà dell’aria inquiete. È noto infatti che

l’aria in quiete è unottimo isolante e che laconduttività delle lame

d’aria, essendo infunzione della dimensione

della cavità, siincrementa al diminuiredella grandezza dei fori.

I blocchi Alveolater ®SettiSottili, nello spessore di

48 cm, grazie allapossibilità di svincolare lo

spessore della muraturadalla volumetria del

fabbricato (v. pag. 3),permettono già da ora di

soddisfare le richieste peril 2010 dei decreti sul

contenimento dei consumienergetici per tutte le

zone climatiche.

Page 5: Alveolater Notizie

5

LE DIVERSETIPOLOGIEDEI LATERIZITERMICIALVEOLATER ®

Blocchi classicialleggeriti con materialicombustibili, che nonlasciano residui dopo lacottura. Idonei permurature portanti,tamponamenti e divisori.

Blocchi microalveolaticon segatura o farina dilegno per muratureportanti, tamponamenti edivisori.

Blocchi per tamponamentia prestazioni termichemaggiorate grazieall’elevato numero di filedi fori perpendicolari alflusso termico.Permettono alle paretimonostrato, neglispessori determinati, dirispondere alle severeprescrizioni dei recentidecreti sul contenimentodei consumi energetici.

Blocchi ad alteprestazioni termiche permuratura armata. Con questi elementi èpossibile costruire in zonasismica edifici con un piùelevato numero di pianirispetto alle normalimurature.

Blocchi con inclusi nellamassa laterizia granuli diperlite. Idonei permurature portanti,tamponamenti e divisorihanno elevate prestazionitermiche e notevolicaratteristichemeccaniche.

Blocchi per tamponamentiad accresciuteprestazioni termiche concavità trattate convernice basso-emissiva o riempite di sale acambiamento di fase (v. pag. 16).

1 - Valori applicabili fino al 31 dicembre 2009a) Edifici residenziali della classe E1 (classificazione art. 3 dpr 412/93), esclusi collegi,conventi, case di pena e caserme.Tabella 1 - Valori limite dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.Rapporto Zona climaticadi forma A B C D E F

dell’edificio fino a a a a a a a a a oltreS/V 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 3000

GG GG GG GG GG GG GG GG GG GG<_ 02 8,5 8,5 12,8 12,8 21,3 21,3 34 34 46,8 46,8 <_ 09 36 36 48 48 68 68 88 88 116 116

b) Tutti gli altri edifici. Tabella 2 - Valori limite dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.Rapporto Zona climaticadi forma A B C D E F

dell’edificio fino a a a a a a a a a oltreS/V 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 3000

GG GG GG GG GG GG GG GG GG GG<_ 02 2,0 2,0 3,6 3,6 6 6 9,6 9,6 12,7 12,7 <_ 09 8,2 8,2 12,8 12,8 17,3 17,3 22,5 22,5 31 31

2 - Valori applicabili fino al 1° gennaio 2010a) Edifici residenziali della classe E1 (classificazione art. 3 dpr 412/93), esclusi collegi,conventi, case di pena e caserme.Tabella 3 - Valori limite dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.Rapporto Zona climaticadi forma A B C D E F

dell’edificio fino a a a a a a a a a oltreS/V 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 3000

GG GG GG GG GG GG GG GG GG GG<_ 02 7,7 7,7 11,5 11,5 19,2 19,2 27,5 27,5 37,9 37,9 <_ 09 32,4 32,4 43,2 43,2 61,2 61,2 71,3 71,3 94,0 94,0

b) Tutti gli altri edifici. Tabella 4 - Valori limite dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.Rapporto Zona climaticadi forma A B C D E F

dell’edificio fino a a a a a a a a a oltreS/V 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 3000

GG GG GG GG GG GG GG GG GG GG<_ 02 1,8 1,8 3,2 3,2 5,4 5,4 7,7 7,7 10,3 10,3 <_ 09 7,4 7,4 11,5 11,5 15,6 15,6 18,3 18,3 25,1 25,1

1 - Valori applicabili fino al 31 dicembre 2009 per tutte le tipologie di edificiTabella 1 - Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l’involucro edilizio espressa in W/m2K.

Zona climatica strutture opache verticali strutture opache orizzontali o inclinate finestre comprensive di infissicoperture pavimenti (*)

A 0,62 0,38 0,65 4,6B 0,48 0,38 0,49 3,0C 0,40 0,38 0,42 2,6D 0,35 0,32 0,36 2,4E 0,34 0,30 0,33 2,2F 0,33 0,29 0,32 2,0

(*) Pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno.

2 - Valori applicabili dal 1° gennaio 2010 per tutte le tipologie di edifici Tabella 2 - Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l’involucro edilizio espressa in W/m2K.

Zona climatica strutture opache verticali strutture opache orizzontali o inclinate finestre comprensive di infissicoperture pavimenti (*)

A 0,56 0,34 0,59 3,9B 0,43 0,34 0,44 2,6C 0,36 0,34 0,38 2,1D 0,30 0,28 0,30 2,0E 0,28 0,24 0,27 1,6F 0,27 0,23 0,26 1,4

(*) Pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno.

Quadro B

Quadro A

Page 6: Alveolater Notizie

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l Comitato termotecnico italiano(Cti) ha elaborato le specifiche

tecniche Uni/Ts 11300, Parte prima eParte seconda,relative alle pre-stazioni energe-tiche degli edifi-c i . La Un i/Ts11300-1:2008Prestazioni ener-getiche degli edi-fici - Parte 1: De-terminazione delfabbisogno dienergia termicadell'edificio perla climatizzazio-

ne estiva ed invernale definisce le mo-dalità per l’applicazione nazionale del-la Uni En Iso 13790:2008 (Prestazio-

I ne energetica degli edifici - Calcolo delfabbisogno di energia per il riscalda-mento e il raffrescamento) con riferi-mento al metodo mensile per il calcolodei fabbisogni di energia termica per ri-scaldamento e per raffrescamento. La specifica tecnica è rivolta alle appli-cazioni previste dalla Uni En Iso13790:2008, quali calcolo di progetto(design rating), valutazione energeticadi edifici attraverso il calcolo in condi-zioni standard (asset rating) o in parti-colari condizioni climatiche e d’eserci-zio (tailored rating).La Uni/Ts 11300-2:2008 Prestazionienergetiche degli edifici - Parte 2: De-terminazione del fabbisogno di energiaprimaria e dei rendimenti per la clima-tizzazione invernale e per la produzionedi acqua calda sanitaria fornisce dati e

metodi per la determinazione:- del fabbisogno di energia utile per ac-qua calda sanitaria; - dei rendimenti e dei fabbisogni dienergia elettrica degli ausiliari dei si-stemi di riscaldamento e produzione diacqua calda sanitaria; - dei fabbisogni di energia primaria perla climatizzazione invernale e per laproduzione dell'acqua calda sanitaria esi applica a sistemi di nuova progetta-zione, ristrutturati o esistenti. Le specifiche tecniche sono coerenticon la serie di norme elaborate dal Cennell’ambito del mandato M/343 a sup-porto della Direttiva europea 2002/91/Ce sulle prestazioni energetiche degliedifici e forniscono univocità di valori edi metodi per consentire la riproducibili-tà e la confrontabilità dei risultati �

DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO ENERGETICO DEGLI EDIFICI

Specifiche tecniche per il calcolodelle prestazioni energetiche Elaborate dal Comitato termotecnico italiano, le specifiche tecniche sonorivolte alle applicazioni previste dalla Uni En Iso 13790:2008, qualicalcolo di progetto (design rating), valutazione energetica degli edifici ecc.

a norma Uni 10355 Murature esolai. Valori della resistenza ter-

mica e metodo di calcolo pubblicatanel 1994, richia-mata nel decre-to del 6 agosto1994 Recepi-mento delle nor-me Uni attuativedel decreto delPresidente dellaRepubblica 26agosto 1993, n.412 recante ilregolamento peril contenimentodei consumi dienergia degli im-pianti termicidegli edifici, e

rettifica del valore limite del fabbiso-gno energetico normalizzato, è stataper lungo tempo il principale riferimen-to e ha indicato un metodo di calcolo,

L agli elementi finiti, che la maggioranzadei produttori ha adottato per fornireagli utenti, professionisti e imprese,una valutazione delle caratteristichetermiche delle murature in laterizio, insostituzione delle prove di laboratorio.Il decreto legislativo 192 del 19 agosto2005 ha però abrogato il decreto 6agosto 1994 e quindi, automaticamen-te, anche la norma Uni 10355.Subito dopo, ed esattamente nel mesedi settembre 2005, è stata pubblicatala norma Uni En 1745, in lingua italia-na, dal titolo Muratura e prodotti permuratura. Metodi per determinare i va-lori termici di progetto, e quindi dal pri-mo aprile 2006, con l’entrata i vigoredell’obbligo della marcatura Ce per iprodotti in laterizio per murature, i valo-ri delle prestazioni termiche dei singolielementi, e quindi delle muratura, de-vono essere necessariamente ottenutiapplicando quest’ultima norma e nonla precedente Uni 10355. E a questo

obbligo i produttori si sono immediata-mente adeguati. Sembrerebbe quinditutto chiaro. Ma l'Allegato M del decre-to 311, integrativo del decreto 192,cita, fra le norme di riferimento, la Uni10355 e non la Uni En 1745; mentrele ultime bozze delle Linee Guida per lacertificazione energetica richiamanocorrettamente la Uni En 1745, ricono-scendo alle norme 10355 e 10351 ilsolo valore di banca dati. Questo ha generato confusione norma-tiva a livello regionale. Mentre la Regio-ne Emilia-Romagna, ad esempio, fa ri-ferimento alla Uni En 1745, la RegioneLombardia, che per prima ha emanatouna normativa regionale sulla base deldecreto 311, richiede che la prestazio-ne termica delle murature sia valutatacon la Uni 10355. A questa norma deve necessariamenteadeguarsi, per ora, chi opera in quellaregione, nonostante l’evidente incon-gruenza normativa �

CAOS NORMATIVO

Quali norme per determinare la trasmittanza delle murature? Le ultime bozze delle “Linee Guida” per la certificazione energeticarichiamano la Uni En 1745, riconoscendo alle norme 10355 e 10351 il solo valore di banca dati, ma questo non vale per tutta Italia.

Con l’entrata i vigore, dal1° aprile 2006,

dell’obbligo dellamarcatura Ce per i

prodotti in laterizio permurature, i valori delle

prestazioni termiche deisingoli elementi, e quindi

delle muratura, devonoessere necessariamente

ottenuti applicando lanorma Uni En 1745 e nonla precedente Uni 10355.

E a questo obbligo iproduttori si sonoimmediatamente

adeguati. Sembrerebbequindi tutto chiaro. Ma

l'Allegato M del decreto

Le specifiche tecnicheUni/Ts 11300 sono

coerenti con la serie dinorme elaborate dal Cennell’ambito del mandatoM/343 a supporto dellaDirettiva europea 2002/91/ Ce sulle prestazioni

energetiche degli edifici eforniscono univocità di

valori e di metodi perconsentire la

riproducibilità e laconfrontabilità dei

risultati.

311, integrativo deldecreto 192, cita, fra lenorme di riferimento, la

Uni 10355 e non la Uni En1745.

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ul supplemento ordinario n. 108/L della Gazzetta ufficiale n. 101

del 30 aprile 2008 è stato pubblicato ildecreto legislativo 9 aprile 2008, n.

S 81, recante Attuazione dell'articolo 1della legge 3 agosto 2007, n. 123, inmateria di tutela della salute e della si-curezza nei luoghi di lavoro. Il decreto è

entrato in vigo-re il 15 mag-gio, fattasalva ladiversadecor-renza di alcu-ne dis-posizionispecifiche.Con l’approva-zione e pubblica-zione del decreto sul-la sicurezza del lavoro siè concluso l’iter del provvedi-mento di riformulazione dell’interocorpo normativo in materia median-te l’emanazione di un cosiddetto TestoUnico.Il decreto legislativo approvato rappre-senta la fonte primaria della normativasulla prevenzione alla quale fare riferi-mento per tutte le attività riguardanti lasicurezza sul lavoro. Il decreto affrontail tema della sicurezza del lavoro conl’obiettivo di migliorare il funzionamen-to dei tre sistemi della prevenzione, os-sia il sistema istituzionale, il sistemadelle imprese e quello delle relazionitra parti sociali. Il decreto si compone di 306 articolisuddivisi in 13 titoli (v. box a lato) e da51 allegati tecnici. Con l’entrata in vi-gore della normativa, sono state abro-gate varie norme (V. box a lato). Decorrenze differenti rispetto a quellagenerale del 15 maggio 2008 e dispo-sizioni sulla valutazione dei rischi e laredazione del documento con le nuovemodalità di cui agli articoli 17 e 28,hanno avuto decorrenza 90 giorni dopola pubblicazione in Gazzetta Ufficialedel testo, ovvero dal 29 luglio 2008. L’art. 29, comma 5 del decreto con-sente alle imprese che occupano finoa 10 lavoratori la possibilità di autocer-tificare la valutazione del rischio senzala redazione dello specifico documen-to. Questa deroga decadrà dopo 18mesi dall’entrata in vigore di un apposi-to decreto da emanare e comunquenon oltre il 30 giugno 2012. Le disposizioni del Titolo VIII sui campielettromagnetici sono entrate in vigoreil 30 aprile 2008, mentre quelle sulleradiazioni ottiche artificiali entrerannoin vigore il 26 aprile 2010 �

APPROVATO E PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

Nuovo decreto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Il decreto rappresenta la fonte primaria della normativa sulla prevenzionealla quale fare riferimento per tutte le attività riguardanti la sicurezza sul lavoro. Riformulato l’intero corpo normativo in materia.

�Norme abrogate

• Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 493;

• Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494;

• Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 187;

• Articolo 36 bis, commi 1 e 2 del decreto legge 4 luglio 2006 n. 223,convertito con modificazioni dalla legge 5 agosto 2006 n. 248;

• Articoli: 2, 3, 5, 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n. 123.

�Titoli

• Titolo I - (art. 1-61) - Principi comuni (Disposizioni generali, sistemaistituzionale, disposizioni sulla gestione della previdenza nei luoghi di lavoro,disposizioni penali);

• Titolo II (art. 62-68) - Luoghi di lavoro (Disposizioni generali, Sanzioni);

• Titolo III (art. 69-87) - Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi diprotezione individuale (Uso delle attrezzature di lavoro, uso dei dispositivi diprotezione individuale, impianti e apparecchiature elettriche);

• Titolo IV (art. 88-160) - Cantieri temporanei o mobili (Misure per la salute esicurezza nei cantieri temporanei e mobili, Norme per la prevenzione degliinfortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota, sanzioni);

• Titolo V (art. 161-166) - Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro(Disposizioni generali, sanzioni);

• Titolo VI (art. 167-171) - Movimentazione manuale dei carichi (Disposizionigenerali, sanzioni);

• Titolo VII (art. 172-179) - Attrezzature munite di videoterminali (Disposizionigenerali, obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti, sanzioni);

• Titolo VIII (art. 180-220) - Agenti fisici (Disposizioni generali, protezione deilavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro,protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni, protezione deilavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici, protezione deilavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche, sanzioni);

• Titolo IX (art. 221-265) - Sostanze pericolose (protezione da agenti chimici,protezione da agenti cancerogeni e mutageni, protezione dai rischi connessiall’esposizione all’amianto, sanzioni);

• Titolo X (art. 266-286) - Esposizione ad agenti biologici (obblighi del datoredi lavoro, sorveglianza sanitaria, sanzioni);

• Titolo XI (art. 287-297) - Protezione da atmosfere esplosive (disposizionigenerali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni);

• Titolo XII (art. 298-303) - Disposizioni diverse in materia penale e diprocedura penale;

• Titolo XIII (art. 304-306) - Disposizioni finali.

Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81

Con l’approvazione epubblicazione del decretosulla sicurezza del lavorosi è concluso l’iter delprovvedimento diriformulazione dell’interocorpo normativo inmateria mediantel’emanazione di uncosiddetto Testo Unico.

Il decreto legislativoapprovato rappresenta la

fonte primariadella

normativasulla

prevenzionealla quale fare riferimentoper tutte le attivitàriguardanti la sicurezzasul lavoro. Il decretoaffronta il tema dellasicurezza del lavoro conl’obiettivo di migliorare ilfunzionamento dei tresistemi della prevenzione,ossia il sistemaistituzionale, il sistemadelle imprese e quellodelle relazioni tra partisociali.

Il decreto si compone di306 articoli suddivisi in13 titoli e da 51 allegatitecnici. Con l’entrata invigore della normativa,sono state abrogate varienorme. Decorrenzedifferenti rispetto a quellagenerale del 15 maggio2008 e disposizioni sullavalutazione dei rischi e laredazione del documentocon le nuove modalità dicui agli articoli 17 e 28,hanno avuto decorrenza90 giorni dopo lapubblicazione in GazzettaUfficiale del testo, ovverodal 29 luglio 2008.

L’art. 29, comma 5 deldecreto consente alleimprese che occupanofino a 10 lavoratori lapossibilità diautocertificare lavalutazione del rischiosenza la redazione dellospecifico documento.Questa deroga decadràdopo 18 mesi dall’entratain vigore di un appositodecreto da emanare ecomunque non oltre il 30giugno 2012.

Page 8: Alveolater Notizie

888

Currò Carmelo Laterizi di G.S.T. srl,Contrada Timoniere,98040 Torregrotta (Me),tel. 090 9942181, fax 090 9943464,[email protected], www.currolaterizi.it

Produzione: Alveolater®.

Classe 4530 x 24 x 2420 x 30 x 2413 x 30 x 24

Classe 5530 x 25 x 24 incastro30 x 24 x 24

Classe 6038 x 24 x 24 setti sottili30 x 24 x 24 30 x 24 x 24 fori orizzontali20 x 24 x 24 fori orizzontali15 x 24 x 24 fori orizzontali

Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145,34071 Cormòns (Go),tel. 0481 638111, fax 0481 60012,[email protected]

Stabilimenti: - 34071 Cormòns (Go), Via Isonzo 145,tel. 0481 638111, fax 0481 60012 - 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1,tel. 0481 99226, fax 0481 92768

Produzione: Alveolater®, Perlater®.

Classe 4530 x 25 x 1938 x 25 x 24,5 incastro 35 x 25 x 24,5 incastro30 x 25 x 24,5 incastro12 x 30 x 24,512 x 30 x 1912 x 25 x 24,512 x 25 x 19

Classe 5035 x 25 x 1930 x 25 x 1925 x 20 x 1925 x 18 x 1917 x 50 x 24,517 x 50 x 1912 x 50 x 24,58 x 50 x 24,5

Classe 5530 x 25 x 19

Gruppo Fantini (Ala Fantini - CelamAlveolater® - Ilas Alveolater® - Saba),Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg),tel. 0881 527111, fax 0881 527248,[email protected],www.fantiniscianatico.it

Stabilimenti: - Lattarico (Cs), tel. 0984 939820,fax 0984 938092; - San Martino Valle Caudina (Av),tel. 0824 840149, fax 0824 840907

Produzione: Alveolater®,Alveolater®Muratura Armata.

Classe 4530 x 25 x 25 muratura armata14,5 x 30 x 25 muratura armata14,5 x 25 x 25 muratura armata

Classe 6037 x 25 x 25 fori orizzontali35 x 25 x 25 fori orizzontali30 x 25 x 25 fori orizzontali25 x 25 x 25 fori orizzontali20 x 25 x 25 fori orizzontali15 x 25 x 25 fori orizzontali12,5 x 25 x 25 fori orizzontali10 x 25 x 25 fori orizzontali25 x 25 x 33 fori orizzontali20 x 25 x 33 fori orizzontali15 x 25 x 33 fori orizzontali12,5 x 25 x 33 fori orizzontali10 x 25 x 33 fori orizzontali30 x 25 x 25 Iper incastro18,1 x 37 x 2417,1 x 35 x 25 14,6 x 30 x 24

Laterizi Alan Metauro srl,Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu),tel. 0721 897526, fax 0721 897198,[email protected],www.alanmetauro.com

Stabilimenti:- 61030 Cartoceto (Pu), Via S. Anna 36, tel. 0721 897526,fax 0721 897198,

- 61010 Secchiano Marecchia (Pu), Via Montefeltro 118, tel. 0541 912331,fax 0541 912154

Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio,Alveolater®Muratura Armata,Alveolater®Setti Sottili, Perlater®.

Classe 4540 x 25 x 1935 x 25 x 19 30 x 25 x 19 muratura armata25 x 25 x 19 muratura armata16 x 30 x 19 muratura armata

14 x 25 x 19 muratura armata12 x 30 x 19 muratura armata12 x 25 x 19 muratura armata45 x 30 x 1930 x 25 x 1930 x 50 x 19 incastro30 x 25 x 19 incastro20 x 30 x 1916 x 30 x 1914 x 30 x 2514 x 30 x 1912 x 30 x 19

Classe 508 x 50 x 19 incastro10 x 50 x 19 incastro12 x 50 x 19 incastro17 x 50 x 19 incastro

Classe 5535 x 25 x 1930 x 50 x 19 incastro30 x 25 x 2530 x 25 x 1930 x 25 x 19 incastro28 x 25 x 1925 x 50 x 19 incastro25 x 25 x 19 incastro16,5 x 30 x 2516,5 x 30 x 1912 x 25 x 1912 x 25 x 25

Classe 6048 x 25 x 18 setti sottili/incastro 35 x 25 x 19 setti sottili 35 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 2530 x 25 x 1930 x 25 x 25 incastro30 x 25 x 19 incastro20 x 25 x 25 20 x 25 x 19

Laternova srl, stabilimento Margonara, Via Ronchi 91, 46020 Ronchi di Palidano (Mn),tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223,[email protected]

Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio.

Classe 4538 x 25 x 24 incastro35 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 19 incastro30 x 25 x 24 incastro12 x 38 x 24 incastro12 x 30 x 1912 x 30 x 2412 x 25 x 2412 x 25 x 1912 x 25 x 1512 x 50 x 24,5

Produttori e formati dei blocchi Alveolater®

Alveolater®d’ItaliaClasse 508 x 25 x 25 tramezza fonoisolante42 x 25 x 24 incastro38 x 25 x 24 incastro35 x 25 x 24 incastro30 x 25 x 19 universale25 x 45 x 24 incastro20 x 45 x 24 incastro17 x 45 x 24 incastro

Classe 5530 x 25 x 19 universale30 x 25 x 24 incastro25 x 25 x 24 incastro

Classe 6030 x 25 x 24 incastro30 x 25 x 19

Later Sistem srl, Via della Nautica 3,09122 Cagliari, tel. 070 240190, fax 070 240941,[email protected]

Produzione: Alveolater®.

Classe 4530 x 25 x 2530 x 23 x 24 incastro 25 x 23 x 24 incastro15 x 20 x 3012 x 25 x 30

Classe 5530 x 23 x 24 incastro25 x 23 x 24 incastro

Classe 6025 x 30 x 30 fori orizzontali

Nencini Laterizi spa, Sanlorenzo Laterizi srl, Via Salaiola 28, 57010 San Pietro inPalazzi-Cecina (Li), tel. 0586 6181,fax 0586 662416, [email protected]

Stabilimento: Grosseto,tel. 0586 6181, fax 0586 662416

Produzione: Alveolater®.

Classe 4545 x 25 x 1930 x 25 x 19 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19

Classe 50/5545 x 25 x 1930 x 25 x 1933 x 25 x 19 incastro20 x 25 x 19

Classe 6045 x 16 x 1930 x 25 x 1930 x 25 x 19 incastro25 x 25 x 19 incastro

Page 9: Alveolater Notizie

9

Nigra Industria Laterizi srl,Traversa Mazzini 2, 10037 Torrazza Piemonte (To),tel. 011 9180034, fax 011 9189517,[email protected], www.nigra.it

Produzione: Alveolater®.

Classe 4535 x 25 x 1930 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro25 x 30 x 19 incastro20 x 30 x 1914 x 25 x 1912 x 30 x 1910 x 30 x 198 x 30 x 19

Classe 5538 x 25 x 1930 x 25 x 1920 x 30 x 19

Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1,07046 Porto Torres (Ss),tel. 079 516104, fax 079 516170,[email protected]

Produzione: Alveolater®.

Classe 4525 x 23 x 22,5 incastro30 x 23 x 22,5 incastro

Classe 5525 x 45 x 22,5 incastro30 x 45 x 22,5 incastro

Classe 6020 x 45 x 22,5 incastro25 x 45 x 22,5 incastro

Siai srl, Via Mediterraneo 40,86030 Petacciato Scalo (Cb),tel. 0875 67302, fax 0875 678553,[email protected], www.siailaterizi.it

Produzione: Alveolater®,Alveolater®Muratura Armata.

Classe 4545 x 30 x 1930 x 25 x 1930 x 25 x 19 muratura armata

30 x 14,5 x 19 muratura armata

Classe 5530 x 25 x 2512 x 30 x 25

Classe 6040 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili37 x 25 x 25 fori orizzontali35 x 25 x 25 fori orizzontali30 x 25 x 25 fori orizzontali30 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili35 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili25 x 25 x 25 fori orizzontali20 x 25 x 25 fori orizzontali

15 x 25 x 25 fori orizzontali12 x 25 x 25 fori orizzontali10 x 25 x 25 fori orizzontali

Sila srl, Via Calatafimi 32,45100 Rovigo, tel. 0425 405218,fax 0425 908556, [email protected]

Produzione: Alveolater®.

Classe 4530 x 25 x 19 incastro30 x 25 x 1925 x 30 x 19 incastro20 x 30 x 1912 x 30 x 1912 x 25 x 19

Gruppo Stabila spa, Via Capiterlina 141, 36033 Isola Vicentina (Vi),tel. 0444 977009, fax 0444 599040,[email protected]

Stabilimenti:- Capiterlina, 36033 Isola Vicentina (Vi), Via Capiterlina 141, tel. 0444 977009, fax 0444 599040

- Atesina/Zaf, 37055 Ronco all’Adige (Vr), Via Crosarona 11/19,tel. 045 6615500, fax 045 6515502

- Sel41100 Modena, Via Scartazza 30,tel. 059 280196, fax 059281131

- Fornace Dosson31030 Casier (Tv), Via Santi 77,Dosson, tel. 0422 633147,fax 0422 330884

Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio.

Classe 4542 x 25 x 24,5 incastro38 x 25 x 24,5 incastro35 x 25 x 24,5 incastro

27050 Casei Gerola (Pv), tel. 0383 60157/8, fax 0383 60280,[email protected]

Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio,Alveolater®Setti Sottili.

Classe 4542 x 25 x 24,5 incastro38 x 25 x 24,5 incastro38 x 25 x 1935 x 25 x 24,5 incastro35 x 25 x 19 30 x 27 x 19 incastro30 x 25 x 24,5 incastro30 x 25 x 1930 x 25 x 19 incastro25 x 45 x 19 incastro25 x 30 x 24,5 incastro25 x 30 x 19 incastro20 x 45 x 24,5 incastro20 x 45 x 19 incastro20 x 30 x 1920 x 25 x 1918 x 25 x 1917 x 45 x 24,5 incastro13 x 38 x 1912 x 50 x 25 incastro12 x 50 x 19 incastro12 x 38 x 24,512 x 35 x 24,512 x 35 x 1912 x 30 x 24,512 x 30 x 1912 x 25 x 24,512 x 25 x 19 8 x 50 x 25 incastro 8 x 50 x 19 incastro

Classe 5030 x 25 x 1930 x 25 x 19 incastro25 x 30 x 19 incastro 20 x 25 x 19 18 x 25 x 19

Classe 5530 x 25 x 24,5 incastro30 x 25 x 1930 x 25 x 19 incastro28 x 25 x 1925 x 30 x 24,5 incastro 25 x 30 x 19 incastro

Classe 6030 x 25 x 1935 x 25 x 1935 x 25 x 19 setti sottili38 x 25 x 19 setti sottili30 x 27 x 19 incastro20 x 25 x 25

38 x 25 x 1935 x 25 x 1930 x 25 x 24,5 incastro25 x 30 x 24,5 incastro30 x 50 x 19 incastro30 x 25 x 1925 x 50 x 19 incastro20 x 50 x 19 incastro20 x 50 x 24,5 incastro20 x 30 x 24,520 x 30 x 1917 x 50 x 24,5 incastro17 x 33 x 24,5 Trieste17 x 33 x 19 Trieste12 x 50 x 24,5 incastro12 x 38 x 24,512 x 35 x 24,512 x 30 x 24,512 x 25 x 24,512 x 30 x 1912 x 25 x 198 x 50 x 24,5 incastro

Classe 5025 x 30 x 1925 x 30 x 24,5 incastro30 x 25 x 24,5 incastro

Classe 5525 x 30 x 19

Classe 6035 x 25 x 1930 x 25 x 1920 x 25 x 19

Vela spa, Sede e stabilimento Via Provinciale 28, 25040 Corte Franca (Bs),tel. 030 984261, fax 030 984254, [email protected], www.velaspa.it

Stabilimento Bologna:

- 40131 Bologna, Via C. Colombo 56,tel. 051 6328111, fax 051 702570,[email protected]

ILV spa, Sede e stabilimento Regione Magenta 1,

LEGENDA

I blocchi sono sempre a fori verticali salvo quando vi è l’indicazione“fori orizzontali”.

Dimensioni (cm) = a x b x cBlocchi a fori verticali o a incastroa (larghezza) = dimensione nel senso dello spessore del murob (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muroc (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro

Blocchi a fori orizzontalia (larghezza) = dimensione nel senso trasversale del murob (altezza) = dimensione nel senso verticale del muroc (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro

sono marchi del Consorzio Alveolater® - Viale Aldo Moro 16 - 40127 Bologna - tel. 051 509873 - fax 051 [email protected] - www.alveolater.com - www.muraturaarmata.it

blocco a fori orizzontali

blocco a fori verticali

blocco a incastro

ca

b

c

b

a

c

b

a

Page 10: Alveolater Notizie

10

ell’ambito del progetto di ricercaDiswall, cofinanziato dalla Com-

missione europea (se n’è parlato, intermini generali, sul numero 25 di Al-veolater ® Notizie del maggio 2006),sono state proposte nuove soluzioniper la muratura armata.

N L’Università di Padova, Dipartimento diCostruzioni e Trasporti (F. da Porto, F.Mosele, C. Modena), ha testato tra l’al-tro la soluzione proposta dalla LateriziAlan Metauro di Cartoceto (Pu), basatasu muratura in elementi con posa inopera a fori orizzontali contenuta fra pi-lastri realizzati con i consueti blocchi afori verticali. I blocchi in laterizio a foriorizzontali sono stati sviluppati agendosulla geometria e sulla composizionedei materiali costituenti. Lo scopo era quello di ottimizzare ilcomportamento della muratura armatasoggetta ad azioni nel piano, sullabase del concetto, menzionato dall’Eu-rocodice 8, di “robustezza” del blocco. La percentuale di foratura del blocco èminore del 45% e le dimensioni nomi-nali sono 250 x 300 x 200 mm (lun-ghezza x spessore x altezza). La sezio-ne è caratterizzata da cartelle rettilineee continue, dello spessore di circa 12mm, con elevati raggi di curvatura alleintersezioni. Sulle facce di posa sono presenti gli in-cavi per il posizionamento dell’armatu-ra orizzontale. La malta è stata svilup-pata appositamente per questo siste-ma costruttivo, intervenendo in parti-colare sulle proprietà di consistenza,

plasticità e lavorabilità. Lo studio delnuovo blocco e della malta ha permes-so di ottenere materiali caratterizzatida ottime caratteristiche meccanicheed adatti per la realizzazione di muratu-ra armata. Nelle colonne armate, realizzate conblocchi con profilo a C, l’armatura verti-cale è costituita da barre ad aderenzamigliorata. Per l’armatura orizzontalesono state impiegate sia due barre al-loggiate nelle cavità dei blocchi a foriorizzontali, sia i tralicci prefabbricatidisponibili in commercio. La presenza degli incavi sulla superfi-cie del blocco ha garantito l’esatto po-sizionamento e il buon avvolgimento inmalta delle armature. Nelle foto a de-stra sono documentate alcune fasi direalizzazione dei campioni per le provesperimentali. L’esecuzione a regolad’arte del giunto armato non ha com-portato una modifica sostanziale delleprocedure abituali di costruzione permuratura semplice. Anche il riempi-mento a ogni corso dei vani verticali ar-mati è risultato agevole.Sono stati quindi testati i singoli com-ponenti del sistema e la loro combina-zione, per approfondire la comprensio-ne del comportamento globale a parti-re dalle proprietà dei componenti e dal-la loro mutua interazione. Le colonne di confinamento sono statecostruite a due diverse altezze, con 5 o3 corsi, per valutare l’influenza dellasnellezza sui risultati sperimentali. Le prove di compressione monoassiale(v, foto a sinistra) su pareti sono stateprogrammate ed effettuate su due se-rie di campioni, una realizzata con ar-mature orizzontali costituite da barre diacciaio singole, la seconda con arma-tura tralicciata. Per ciascuna serie sono stati costruitie testati tre campioni senza colonne diconfinamento, e un campione del si-stema, completo di colonne. L’armatu-ra verticale delle colonne era costituitadue barre di diametro 16 mm poste adogni estremità del muro. Le prove di compressione monoassialehanno messo in luce un comportamen-to dei pannelli, realizzati con soli bloc-chi a fori orizzontali, adeguato per unamuratura portante sia in termini di de-formabilità che di resistenza.

RICERCA EUROPEA DISWALL - NUOVO SISTEMA COSTRUTTIVO

Sistema di muratura armata in blocchi a fori orizzontali Il Dipartimento di Costruzioni e Trasporti dell’Università di Padova hatestato una soluzione di muratura armata proposta dalla Laterizi AlanMetauro di Cartoceto (Pu) costituita da blocchi Alveolater®a fori orizzontalicontenuti tra pilastri realizzati con i consueti elementi a fori verticali.

��

blocchi a fori verticali(colore nero)

blocchi a fori orizzontali (colore rosso)

armatura verticale

armatura orizzontale a traliccio o a barre singole

Sviluppato nell’ambito delprogetto Diswall, il nuovo

sistema di muraturaarmata proposto dalla

Laterizi Alan Metauro diCartoceto (Pu), è

costituito da blocchi a foriorizzontali contenuti fra

pilastri realizzati con iconsueti elementi a fori

verticali. I blocchi inlaterizio a fori orizzontali

sono stati progettatiagendo sulla geometria e

sulla composizione deimateriali costituenti.

Sotto, un muretto di provasottoposto al test di

compressionemonoassiale. Sono stati

provati campioni conarmatura orizzontale sia in

barre singole che atraliccio.

Page 11: Alveolater Notizie

Approvate le “Norme tecniche”anche per le costruzioni in legno

11

La presenza delle colonne di confi-namento, con blocchi a fori verticali ailati delle pareti, ne ha modificato ilcomportamento, conferendo maggioreresistenza e rigidezza. Non sono emerse problematiche parti-colari nella zona di interfaccia tra ledue porzioni di muratura. Si è ancheosservato che le caratteristiche in ter-

mini di resistenza ultima e deformabili-tà non variano significativamente nelcaso vengano utilizzate, per l’armaturaorizzontale, barre singole oppure tralic-ci prefabbricati. Questi ultimi, però, forniscono unamaggiore stabilità e contribuiscono aduna migliore diffusione delle tensionisulla parete. L’omogeneizzazione dei

valori sperimentali di resistenza a com-pressione ottenuti sulle due compo-nenti del sistema (colonne e muraturacon soli blocchi a fori orizzontali) haconsentito di stimare con accuratezzala resistenza a compressione del siste-ma completo. Nonostante le formulazioni di normati-va sovrastimino i valori di resistenzadelle due componenti, sia nel caso del-la norma italiana (che non distingue ledue possibili orditure dei blocchi) sianel caso dell’Eurocodice 6 (che inveceattua tale distinzione), entrambe tutta-via sono in grado di cogliere l’anda-mento sperimentale della resistenza equindi, opportunamente calibrate, pos-sono fornire una base valida per il pro-getto di questo nuovo sistema di mura-tura armata �

��

blocchi a fori orizzontali

canali per l’alloggiamento dell’armatura orizzontale

vani tra i blocchi per l’alloggiamento dell’armatura verticale

armatura verticale

armatura orizzontale

blocchi a fori verticali

Sopra, la confezione deimuretti di prova.

A sinistra, il blocco a foriorizzontali.

Le prove di compressionemonoassiale a cui sonostati sottoposti i murettirealizzati con soli blocchia fori orizzontali hannomesso in luce uncomportamento deipannelli adeguato per unamuratura portante sia intermini di deformabilitàche di resistenza. La presenza delle colonnedi confinamento, conblocchi a fori verticali ailati delle pareti, ne hamodificato ilcomportamento,conferendo maggioreresistenza e rigidezza.

Le nuove normeriguardano il legnomassiccio e i prodotti abase di legno per usistrutturali.

l decreto 14 gennaio 2008 Nor-me tecniche per le costruzioni fu

approvato e pubblicato in Gazzetta Uffi-ciale senza il Capitolo 11.7 e senza letabelle 4.4.III e 4.4.IV relative alle co-struzioni in legno, a causa di un parerecircostanziato dell’Austria, nel quale siriteneva che le norme relative al legnoavrebbero creato ostacoli alla libera cir-colazione dei servizi o alla libertà distabilimento degli operatori di servizinell’ambito del mercato interno. L’e-missione di un parere circostanziatoda parte di uno Stato membro determi-na infatti il rinvio dell'adozione delle re-gole tecniche di sei mesi dalla data incui la Commissione europea ha ricevu-to la comunicazione del progetto di re-gola tecnica. Trascorso il termine, fissato al 20 mar-zo 2008, senza nuove comunicazioni

I da parte della Commissione europea,il Ministero ha proceduto ad approvareil capitolo 11.7 e le tabelle 4.4.III e4.4.IV del dm 14 gennaio 2008 condecreto ministeriale del 6 maggio2008, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 153 del 2 luglio scorso.Queste norme riguardano il legno mas-siccio e i prodotti a base di legno perusi strutturali; il capitolo 11.7 prevedeche la loro produzione, fornitura e utiliz-zazione avvengano in applicazione diun sistema di assicurazione della quali-tà e di un sistema di rintracciabilità. Il capitolo prevede, inoltre, che i labora-tori di cui all’art. 59 del dpr n. 380/2001 e gli organismi di prova abilitati aisensi del dpr n. 246/93 in materia diprove e controlli sul legno siano abilitatiad effettuare le prove e i controlli, siasui prodotti che sui cicli produttivi �

30 25

1,5

cm 20

3

Page 12: Alveolater Notizie

12

’intervento di edilizia residenzia-le, che sorge in Via Monteciapel-

lano a Mondolfo (Pu), riguarda tre di-stinti edifici/lotti, le cui forme scaturi-scono principalmente dalle particolaricaratteristiche morfologiche e panora-miche dell’area. Obiettivo principale del progetto è sta-to quello di rispettare il più possibile ilpendio naturale e di offrire, al contem-po, al maggior numero di residenze lavista sulla vallata e verso il mare. Il progetto, pertanto, riprende lo sche-ma tradizionale dell’insediamento ru-stico, adagiando gli edifici lungo i bordidel lotto e liberando un’area/aia alcentro, da adibire a parco-giardino con-dominiale, sulla quale far affacciaretutti gli elementi caratteristici della co-struzione: i giardini privati, i portici, iterrazzi, le scale.La composizione planimetrica ha previ-sto dunque, nella parte più alta del lot-to, un primo corpo di fabbrica dispostoad “L”. Un secondo corpo di fabbrica,invece, è organizzato in linea ed è sta-to previsto nella parte più a valle, men-tre un terzo, di entità minore, chiude ilcomplesso. La viabilità è stata disposta su due li-velli ben distinti: una per il passaggiodelle auto a uso esclusivo dei residenti

L per accedere ai garage del piano inter-rato; l’altra, invece, è costituita da per-corsi pedonali che si sviluppano lungoil giardino comune. Fondamentale nel programma proget-tuale è stata la scelta delle strutturerealizzate in blocchi Alveolater® per mu-ratura portante armata (forniti dalla La-terizi Alan Metauro di Cartoceto-Pu) ela copertura in legno. Lo scopo di questa scelta è stato quel-lo di rispettare non solo la tipologia del-l’insediamento rurale, ma anche unatradizione edilizia troppo spesso di-menticata a favore di costruzioni stret-tamente legate alle strutture a telaio incemento armato. Quest’ultimo siste-ma costruttivo, che tra l’altro presentanumerosi inconvenienti anche sul pia-no dell’isolamento termico, ha contri-buito in maniera purtroppo rilevantealla dissoluzione nel tempo di un patri-monio di conoscenze edilizie di indub-bio valore. Pertanto l’obiettivo che si sono posti iprogettisti è stato anche quello di co-niugare la soluzione formale architetto-nica a una tipologia strutturale per cosìdire tradizionale in laterizio (anche sedi tecnologia avanzata) per formare ununicum con il paesaggio collinare.Entrando più nello specifico dell'in-

REALIZZAZIONI

Un bell’esempio di applicazionedei blocchi per muratura armataL’utilizzo di questo sistema costruttivo, eliminando i pilastri in cementoarmato, permette non solo di contenere i costi, ma anche di ridurre i pontitermici a favore di un incremento dell’isolamento termico complessivo.

TUTTI I NOMIDELL’INTERVENTORealizzazione di edificiresidenziali a Mondolfo (Pu), Via Monteciapellano.

PROGETTO E DIREZIONE LAVORI architetto Emilio ViolaMondolfo (Pu), Via Cavour 11 geometra Sandro PennacchioliMondolfo (Pu), Viale Vittorio Veneto 3

PROGETTO STRUTTURALE ingegnere Nicolò ScennaMondolfo (Pu), località Marotta, Via Litoranea 137

IMPRESA PROPRIETARIA E REALIZZATRICE Pennacchioli Costruzioni s.r.l.Mondolfo (Pu), Viale Vittorio Veneto 3

FORNITORE LATERIZI Laterizi Alan Metauro s.r.l.Cartoceto (Pu), Via Sant’Anna 36(blocchi Alveolater® per muraturaarmata BMA cm 30x25x19)

Sotto, il bloccoAlveolater ® per muratura

armata BMA 25x30(dimensioni cm

30x25x19), prodottodalla Laterizi Alan

Metauro di Cartoceto(Pu), impiegatonell’intervento.

Sopra, vista di uno degliedifici già realizzati.

A un anno dallarealizzazione del primoedificio (costituito da

undici residenze), iprogettisti, l’architetto

Luigi Viola e il geometraSandro Pennacchioli (che

è anche il costruttore),traggono un primo bilanciosul sistema costruttivo in

muratura portantearmata, e ci rilasciano le

seguenti dichiarazioni: «Lamuratura armata, rispettoagli edifici realizzati con il

sistema a telaio incemento armato,

permette di evitare lacostruzione di un

considerevole numero ditravi e pilastri (con unconseguente sensibile

risparmio di calcestruzzo,casseri e armature

lavorate) che, nell’ediliziadi piccola dimensione,

incidono notevolmente suicosti di costruzione».

Sotto, il marchio dellaLaterizi Alan Metauro di

Cartoceto (Pu), fornitricedei laterizi e dei blocchi

Alveolater ® per muraturaarmata.

��

Page 13: Alveolater Notizie

«Ultimo aspetto, ma non ultimo per im-portanza, – ci dicono in conclusionel’architetto Viola e il geometra Pennac-chioli – è rappresentato dal fatto che lastruttura in laterizio, presentando un’e-levata omogeneità termica, preserva lemurature dall’insorgere di cavillature efessurazioni, spesso presenti negli edi-fici, anche recenti, realizzati con strut-ture in cemento armato. E questo acausa degli innumerevoli punti di giun-zione tra pilastri, travi e murature ditamponamento» �

13

Sopra, alcune fasi dellarealizzazione in cantieredella muratura armata euna veduta complessivadell’intervento.

I progettisti hannosottolineato, tra l’altro,che l’utilizzo in ambitostrutturale del sistema dimuratura armata inblocchi di lateriziopermette di ridurre, grazieall’eliminazione deipilastri in cementoarmato, il numero el'entità dei ponti termici.

Distribuito gratuitamenteall’ultimo Saie di Bologna,il Quaderno 8 è oradisponibile esclusivamentein formato pdf.

tervento, si nota come sia stataposta particolare attenzione sia nellacura dei dettagli in fase di progetto, sianella qualità esecutiva da parte dellemaestranze.Anche se nella zona dove sorge l’inse-diamento non è diffuso l’utilizzo di si-stemi costruttivi duttili, come la mura-tura portante armata, è stata comun-que usata una tecnica ampiamenteconsolidata per la posa in opera dellebarre in acciaio verticali e orizzontaliche contraddistinguono il sistema co-struttivo in muratura armata in blocchiAlveolater®. Si è infine posta moltacura nella realizzazione dei particolaridella muratura, quali, ad esempio, gliangoli, gli innesti a “T” e le porzioni dimuratura di notevole estensione.A un anno dalla realizzazione del primoedificio (costituito da undici residenze),i progettisti, l’architetto Luigi Viola e ilgeometra Sandro Pennacchioli (che èanche il costruttore), traggono un pri-mo bilancio sul sistema costruttivo inmuratura portante armata, e ci dichia-rano: «La muratura armata, rispettoagli edifici realizzati con il sistema a te-laio in cemento armato, permette dievitare la costruzione di un considere-vole numero di travi e pilastri (con unconseguente sensibile risparmio di cal-cestruzzo, casseri e armature lavora-te), che nell’edilizia di piccola dimen-

sione incidono notevolmente sui costidi costruzione». «L’utilizzo poi in ambito strutturale delsistema di muratura armata in blocchidi laterizio – proseguono i progettisti –ha permesso anche di ridurre, grazieall’eliminazione dei pilastri in cementoarmato, il numero e l'entità dei pontitermici che nei sistemi a telaio costitui-scono una delle problematiche più dif-ficili da affrontare, contribuendo così aelevare le prestazioni termiche com-plessive dell’edificio».

NUOVO QUADERNO DEL CONSORZIO ALVEOLATER®

Da Adobe a Zona sismicaI tecnici che hanno visitato lo stand Alveolater® al Saie 2008, e che ne han-no fatto richiesta, hanno ricevuto il nuovo Quaderno 8, Vocabolater. Le mu-rature dall’A alla Z. Il Quaderno raccoglie e illustra termini e concetti lega-ti al mondo dei laterizi e più in generale al mondo delle costruzio-ni. Termini e concetti oggi ancora più importanti perché ingran parte richiamati dalle nuove leggi e decreti relativi alleproblematiche termiche, statiche e acustiche e per i quali ènecessaria una, seppur limitata, conoscenza. Nel Quader-no 8, vero e proprio vocabolario, sono illustrate oltre 150voci, che iniziano con Adobe e terminano con Zona sismi-ca. Completano il volumetto le voci di capitolato per muratu-re Alveolater® e Perlater® portanti (anche armate) e di tampona-mento. Terminato il Saie, il quaderno è ora disponibile esclusivamentein formato pdf scaricabile dal sito www.alveolater.com – La divul-gazione – I Quaderni del Consorzio.

Scaricabilegratuitamente

��

Page 14: Alveolater Notizie

14

ostruire bene oggi significa ridur-re i costi di manutenzione doma-

ni”. Parola dell’architetto Adolfo Natali-

ni, che è sceso in campo, insieme adaltri autorevoli addetti ai lavori, peresprimere, attraverso le proprie opere,gli imperativi della “qualità del costrui-re” nell’ambito della campagna di sen-sibilizzazione, promossa dall’Andil As-solaterizi (Associazione nazionale degliindustriali dei laterizi). Il messaggio dell’architetto Natalini sifocalizza sui costi di manutenzione esulla durabilità dei sistemi costruttivi.

C Un sistema edilizio, a parità di consu-mo energetico e ambientale legato allasua realizzazione, sarà tanto più “so-stenibile” quanto più consistente saràla sua durata. Più è lunga la vita utile diun edificio, maggiormente diluiti saran-no gli impatti a monte e a valle dellafase d’uso; ancor più se, al contempo,minori saranno gli oneri di manutenzio-ne. Il laterizio dura nel tempo, mantie-ne pressoché inalterate le proprie pre-stazioni, senza particolari interventimanutentivi, ha un impatto minore dialtri materiali da costruzione. Senza di-menticare, tra l’altro, le condizioni in-terne di comfort termo-igrometrico eacustico che è in grado di assicurare.

Su questi temi si esprime anche Mas-simo Carmassi, che considera le solu-zioni in laterizio sistemi intelligenti ca-paci di mettere al sicuro futuro e am-biente. Nel ciclo di vita di un edificio inlaterizio, la fase di esercizio incide piùdi tutte sull’effetto serra potenziale esull’uso complessivo di energia; bastiricordare come il consumo delle risor-se in edilizia sia prevalentemente daimputare al riscaldamento invernale ed

al raffrescamento estivo. Si stima, in-fatti, che i consumi relativi alle fasi dicostruzione e demolizione, nonché diproduzione dei materiali, siano estre-mamente contenuti ed equiparabili asoli 4-5 anni di gestione dell’edificio. Intermini di qualità ecosistemica, tutte lesoluzioni in laterizio presentano un im-patto ambientale sicuramente tra i piùcontenuti. Altro fattore da non sottova-lutare è la conoscenza dei materiali edelle loro potenzialità d’uso da partedelle maestranze; concetto, questo, ri-preso dall’architetto Maurizio Masi,che individua nei materiali noti e collau-dati, non solo il loro facile impiego incantiere, e quindi sicurezza, praticità,

correttezza nell’esecuzione, ma anchela garanzia del mantenimento delleprestazioni nel tempo. Gli architetti Piero Paolo Guicciardini eMarco Magni sottolineano che il fabbi-sogno energetico per il raffrescamentoestivo può essere anche di 5-6 voltesuperiore a quello necessario per il ri-scaldamento invernale. Fare affida-mento sul solo isolamento per rispar-miare energia è spesso insufficien-

14

ANDIL ASSOLATERIZI

Nuova campagna disensibilizzazione sul laterizioAlcuni tra i più autorevoli architetti italiani e il direttore dell’agenziaCasaClima sono scesi in campo come “testimonial” d’eccezione a favoredel laterizio. Ognuno con un suo punto di vista, ma tutti d’accordo sullegrandi qualità di questo straordinario materiale.

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Nelle immagini, la nuovacampagna pubblicitaria

promossa da AndilAssolaterizi. Nelle diverse

pubblicità compaionocome testimonial il

direttore dell’agenziaCasaClima, ingegner

Norbert Lantschner, e gliarchitetti Pier PaoloGuicciardini e Marco

Magni, Adolfo Natalini,Massimo Carmassi e

Maurizio Masi.

Ogni testimonial pone inevidenza una tra le tante

qualità del laterizio. Gli architetti Piero Paolo

Guicciardini e Marco

Magni, ad esempio,sottolineano i vantaggi

dell’inerzia termica. Essi,infatti, affermano che il

fabbisogno energetico diun edificio per il

raffrescamento estivo puòessere superiore anche di5-6 volte rispetto a quello

necessario per ilriscaldamento invernale.

Fare affidamento sul soloisolamento per risparmiare

energia è spessoinsufficiente in assenza di

un’adeguata capacità eaccumulo termico delle

superfici di involucro. Uninvolucro edilizio massivo,caratterizzato cioè da una

buona inerzia termica,consente di assicurare unapermanente sensazione di

benessere, soprattuttonel periodo estivo,

limitando il ricorso alcondizionamento, con un

risparmio che può arrivareanche sino al 30%

rispetto ad una soluzione“leggera”, a parità ditrasmittanza termica,

ubicazione geografica econdizioni d’uso (v.

Alveolater® Notizie n. 27).

Anche Norbert Lantschner,direttore di CasaClima,

crede nel ruolo dellaterizio per il contenimentodei consumi energetici inedilizia. Per questo Andil

e CasaClima (v.Alveolater ® Notizie n. 29)

hanno sottoscritto unaccordo per promuovereuna maggiore sensibilitàdegli operatori sul tema

del raffrescamento estivoe sui vantaggi dell’edilizia

massiva.

Page 15: Alveolater Notizie

te in assenza di un’adeguata capa-cità e accumulo termico delle superficidi involucro. Un involucro edilizio mas-sivo, caratterizzato da una buona iner-zia termica, consente di assicurareuna permanente sensazione di benes-sere, soprattutto nel periodo estivo, li-mitando il ricorso al condizionamento,con un risparmio che può arrivare an-che al 30% rispetto a una soluzione“leggera”, a parità di trasmittanza ter-mica, ubicazione geografica e condizio-ni d’uso (v. Alveolater® Notizie n. 27). Anche Norbert Lantschner, direttore diCasaClima, crede nel ruolo del laterizioper il contenimento energetico in edili-zia. Per questo Andil e CasaClima (v. Al-veolater ® Notizie n. 29) hanno sotto-scritto un accordo per promuovere unamaggiore sensibilità degli operatori sultema del raffrescamento estivo e suivantaggi dell’edilizia massiva, soluzionecapace di rispondere al meglio, ed inmodo integrato, a tutte le problemati-che edilizie: stabilità strutturale, econo-micità di gestione, efficienza energeti-ca, compatibilità ambientale, durabilità,comfort termoigrometrico e qualità del-l’ambiente abitato, sicurezza al fuoco.Cinque diversi messaggi, dunque, cheevidenziano, in modo semplice ed effi-cace, le eccellenti caratteristiche pro-prie dal laterizio, per dimostrare, datialla mano, che con il laterizio si può �

Sotto, due esempi della“Gazzetta delleCoperture” e della“Gazzetta del Faccia aVista”. I due nuovi“periodici virtuali” (nelsenso che vengono inviatisolo per postaelettronica), sono curatida Andil Assolaterizi e

vanno adaffiancarsi alla giàconsolidata“Gazzetta deiSolai” che dal2003 rappresentaun efficacestrumento di

informazione econsulenza, e quindi unconcreto aiuto per chiopera nel mondo dellecostruzioni. Per accederegratuitamente a questainiziativa è sufficienteiscriversi ai relativi siti(coperture, faccia a vistae solai in laterizio),indicando un indirizzo e-mail dove si desideraricevere le newsletter (v. articolo in alto).

al mese di maggio di quest’annosono disponibili le prime edizioni

della Gazzetta delle Coper ture(www.copertureinlaterizio.it) e dellaGazzetta del Faccia a Vista (www.la-teriziofacciavista.it). Si tratta di duenuovi “periodici virtuali”, curati daAndil Assolaterizi (Associazione na-zionale degli industriali dei laterizi),che vanno ad affiancarsi alla giàconsolidata Gaz-zetta dei Solai(www . solaioinlaterizio.it) che dal2003 rappresenta un efficace stru-mento di informazione e consulenza,un concreto aiuto per chi opera nelmondo delle costruzioni. Per accedere gratuitamente a questeiniziative è sufficiente iscriversi ai rela-tivi siti (coperture, faccia a vista e so-lai in laterizio), indicando un indirizzo e-mail dove si desidera ricevere le news-letter. Gli utenti registrati, inoltre, po-tranno liberamente accedere a tutte learee dei siti e, attraverso appositi link,collegarsi con la home page dell’Andile con la rivista Costruire in Laterizio �

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Newsletter delle SezioniAndil “Coperture” e “Faccia a vista”

www.copertureinlaterizio.it

www.lateriziofacciavista.it

ulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del17 maggio 2008, è stato pubbli-

cato il decreto del Ministero delle Infra-strutture 26 marzo 2008, relativo alProgramma di riqualificazione urbanaper alloggi a canone sostenibile.Il nuovo decreto destina i 311 milioni455 mila euro messi a disposizionedal d.m. dell’8 marzo 2006, alla realiz-zazione di alloggi da offrire in locazionea canone sostenibile e al miglioramen-to dell’equipaggiamento infrastruttura-le dei quartieri con presenza di condi-zioni di forte disagio abitativo.Di questi, 280 milioni 309 mila 500euro sono stati ripartiti tra Regioni eProvince autonome sulla base dei coef-ficienti già utilizzati per i “Contratti diquartiere II” (coefficienti riportati nel-l’allegato A), mentre una quota pari al10% sarà assegnata in seguito comefinanziamento aggiuntivo premiale. A queste risorse va aggiunta una quotadi finanziamento regionale pari al 30%delle risorse statali attribuite a ciascu-na Regione e una quota comunale parial 14% del finanziamento complessivo

S

Stato-Regione. Una quota non inferioreal 20% del complessivo apporto finan-ziario Stato/Regione è stata destinata,inoltre, al finanziamento delle propostepresentate da Comuni con popolazionefino a 15 mila abitanti.Entro il mese di giugno, quindi, le regio-ni e le province autonome interessatealla ripartizione dei fondi hanno comu-nicato, al Ministero delle Infrastrutture,Direzione generale per le politiche abi-

tative, la disponibilità a far confluire laquota di finanziamento regionale. Il Programma di riqualificazione urbanaper alloggi a canone prevede il recupe-ro o la realizzazione di alloggi di ediliziaresidenziale sociale mediante iniziativeattivate sia da operatori pubblici cheda operatori privati. Questi alloggi dovranno comunque es-sere affittati a canone agevolato, cioènon superiore al 70% del canone con-cordato calcolato ai sensi dell'art. 2,comma 3, della L. 431/1998, e co-munque non inferiore al canone di edili-zia pubblica vigente in ciascuna regio-ne e provincia autonoma, per almeno25 anni (art. 2, comma 285, della leg-ge finanziaria 244/2007)Le abitazioni così finanziate dovrannoavere un rendimento energetico supe-riore di almeno il 30% rispetto a quelloprevisto dalla vigente normativa (dlgl.311/2006). Andranno quindi ricercatesoluzioni progettuali, preferibilmente ditipo passivo e bioclimatico, in grado dilimitare il fabbisogno di energia prima-ria nei limiti indicati �

Alloggi a canone sostenibile Un nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture destina i 311 milioni455 mila euro messi a disposizione dal d.m. dell’8 marzo 2006 allarealizzazione di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile.

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AVVISO AILETTORI

Chi ricevesse più diuna copia di Alveola-ter® Notizie è pregatodi segnalarlo al Con-sorzio Alveolater®

(tel. 051 509873, fax051 509816, [email protected]). Grazie.Ai sensi dell’art. 13 della leg-ge 196/2003, le finalità deltrattamento dei dati relativiai destinatari di Alveolater ®

Notizie consistono nell’assi-curare l’aggiornamento del-l’informazione tecnica me-diante l’invio della rivista asoggetti identificati per laloro attività professionale. Il Consorzio Alveolater® ga-rantisce il rispetto dei dirittidei soggetti interessati dicui all’art.7 della legge.

Per riceverlegratuitamente èsufficiente farnerichiesta

Page 16: Alveolater Notizie

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Fino a poco tempo fa nonera disponibile in Italia unanorma specifica, nazionale,

che consentisse dideterminare il coefficiente

correttivo dellatrasmittanza in ragione

dell’umidità, e pertanto lariduzione di resistenza

termica R poteva esserevalutata, come previsto al

punto 5.1 della Uni En1745, in condizioni mediedi umidità di equilibrio del

laterizio, pari al 6%. Nelmese di maggio 2008 è

stata pubblicata, in linguainglese, la norma Uni En

Iso 10456, versioneufficiale della norma

europea En Iso 10456:2007. Questa normasostituisce la Uni En

12524:2001, che vienecosì ritirata.

A fianco, i nuovi blocchi“Alveolater ® Innovazione”esposti all’ultimo Saie di

Bologna. Nella foto sinota la lastra di plexiglas

posta a protezione dellaforatura dei blocchi. Essa

è stata collocata alloscopo di rendere visibile ilsale, posto all’interno dei

fori di una delle duetipologie di blocchi,

altrimenti racchiuso inappositi contenitori.

Sopra, un particolaredello stand Alveolater®.

Nel corso dellamanifestazione è stato

distribuito gratuitamenteil Quaderno Alveolater n. 8“Vocabolater. Le muraturedall’A alla Z” attualmentedisponibile solo in formatopdf scaricabile dal sito del

Consorzio Alveolater®

(v. pag. 13).

per via sperimentale) devono essereaumentati per tenere conto dell’umidi-tà di equilibrio al fine di ottenere il va-

lore λutile necessario per la determina-zione della trasmittanza della parete,e, al punto 4.3, riporta la formula checonsente, noto il valore dell’umidità diequilibrio indicato da una specificanorma nazionale e attraverso il fattoredi conversione fψ, riportato nelle tabel-le dell’Appendice A, di ricavare il coef-ficiente correttivo.Fino a poco tempo fa non era disponi-bile in Italia una norma specifica, na-zionale, che consentisse di determina-re il coefficiente correttivo, e pertantola riduzione di resistenza termica R po-teva essere valutata, come previsto alpunto 5.1 della Uni En 1745, in condi-

zioni medie di umidità di equilibrio dellaterizio (1% in volume), pari al 6%. Nel mese di maggio 2008 è stata pub-blicata la norma Uni En Iso 10456, inlingua inglese, con il titolo Valori tabula-ti di progetto e procedimenti per la de-terminazione dei valori termici dichiara-ti e di progetto, versione ufficiale dellanorma europea En Iso 10456:2007.Questa norma sostituisce la Uni En12524:2001, che viene così ritirata. Siccome la Uni En Iso 10456 è più vol-te richiamata nella Uni En 1745, nor-ma obbligatoria ai fini della marcaturaCe, ne segue che la Uni En Iso 10456è oggi norma nazionale e per tantodeve essere utilizzata per determinareil valore ψ del contenuto di umidità incondizioni d’uso, espressa in percen-tuale di volume (m3/m3), sia dell’argillache della malta di allettamento e di in-tonaco. Per l’argilla cotta, di densità compresafra 1000 e 2400 kg/m3 il valore di ψ,definito a temperatura di 23 °C e umi-dità 50% e 80%, può variare da 0,007(per umidità relativa 50% a 23 °C) a0,012 (per umidità relativa 80% a 23°C). Con questi valori è possibile rica-vare, utilizzando la formula riportata alpunto 4.3 della Uni En 1745, il coeffi-ciente Fm di correzione per umidità:

Fm = e fψ(ψ2

– ψ1)

dove ψ1 è il contenuto di umidità allo

stato secco = 0 [m3/m3] e ψ2 è il con-tenuto di umidità in esercizio. Poiché per l’argilla (vedi Appendice A,prospetto A1 Uni En 1745) il valore difψ è pari a 10, applicando la formula siotterrà il coefficiente correttivo:

con il valore 0,012:

Fm = 1,127 = 12,7%

con il valore 0,007:

Fm = 1,072 = 7,2%

Analogamente dev’essere aumentatoanche il valore di conduttività della mal-ta. In questo caso (Uni En Iso 10456,pag. 13 “mortar”) il contenuto di umidi-tà varia da 0,04 (Ur = 50%) a 0,06 (Ur= 80%). Pertanto la formula, poiché fψ

vale 4 (prospetto A 12 Uni En 1745),indica un incremento Fm = 1,173 e Fm

= 1,271 e cioè 17,3 o 27,1%. Dalle verifiche eseguite al fine di valu-tare l’influenza dell’umidità, condotteapplicando prudenzialmente alle paretiesterne i valori correttivi più elevati, laresistenza termica R allo stato seccodella muratura priva di intonaco, deveessere ridotta mediamente del 7,2% (oaumentata del 7,2% la conduttivitàequivalente di parete).Nel caso di pareti interne (controparetiin pareti doppie, pareti di separazionefra unità immobiliari) si possono assu-mere i valori meno elevati e la resisten-za termica R si riduce del 4÷5% �

��(segue dalla prima pagina)

empre impegnato nella ricerca diprodotti innovativi, il Consorzio Al-

veolater® ha presentato al recente Saiedi Bologna le ultime novità finalizzatead accrescere ulteriormente le caratte-

ristiche di isola-mento termico einerzia termica dei

blocchi in laterizio. Nel caso specifico si tratta di unaricerca, tutt’ora in corso, frutto diuna convenzione tra il ConsorzioAlveolater® e il Dipartimento di

Energetica dell’Università Politec-nica delle Marche di Ancona.

Tra i nuovi prodotti presentati allo standdel Consorzio (visibili nella foto a sini-stra) segnaliamo: Blocchi con cavità trattate con vernice basso-emissiva La vernice basso emissiva riduce loscambio termico per irraggiamento al-l’interno dei fori e, quindi, riduce la tra-smissione di calore. Blocchi con riempimento di sale a cambiamento di fase Il sale, cambiando di fase in funzionedella temperatura, da solido a liquido eviceversa, accumula e cede calore la-tente e riduce in modo rilevante leoscillazioni della temperatura nell’am-biente abitato �

SCresme Presentati al Saie i blocchi“Alveolater® innovazione”

Blocchi con cavità trattate con vernice basso-emissiva

Blocchi con riempimento disale a cambiamento di fase

λλ10,dry λλbase

λλutile

fψψ

Fm= e fψψ(ψψ

2 – ψψ1 )