ala notizie

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Quadrimestrale d’informazione edito dal Comune di Ala - Distribuzione gratuita - Iscrizione Tribunale di Rovereto n. 181 del 12-2-1993 Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Trento - Direttore Responsabile Patrizia Belli - Taxe Percue - Fotocomposizione, fotolito e stampa La Grafica S.r.l. - Mori (Trento) Anno XVII - N. 1 acqua bene comune

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Quadrimestrale d’informazione edito dal Comune di Ala

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Page 1: Ala Notizie

Quadrimestrale d’informazione edito dal Comune di Ala - Distribuzione gratuita - Iscrizione Tribunale di Rovereto n. 181 del 12-2-1993 Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Trento - Direttore Responsabile Patrizia Belli - Taxe Percue - Fotocomposizione, fotolito e stampa La Grafica S.r.l. - Mori (Trento)

Anno XVII - N. 1

acquabene comune

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2 alanotizie

alanotizieViene spedito gratuitamente a tutte le famiglie del Comunein abbonamento postale.Chi non lo ricevesse lo potrà richiedere alla segreteria del Comune Tel. 0464 678767

ProprietarioComune di Ala

Direttore responsabilePatrizia Belli

RedazioneGiada VicenziTiziano Bianchi

FotografieBepi PinterAPT Rovereto e VallagarinaLa fotografia di copertina è di Bepi Pinter

Comitato dei garantiFedele FerrariNarciso BruscoGiorgio DeimicheiRoberto Caprara

Progetto graficodesignfabrik.it

Stampala grafica srl - Mori (TN)

Sapete qual è lo spauracchio che più fa paura a una rivista come questa? Il cestino della carta straccia.Eh sì, il timore più grande per i giornali editi dalle pubbliche amministrazioni è che vengano gettati via senza nemmeno essere aperti, sfogliati. Cosa fare per evitare il temuto cestino? Renderlo credibile. Non ci sono scappatoie. Il segreto consiste nel cercare di dare al cittadino informazioni che siano utili, interessanti, attuali. Raccontargli cosa succede dentro il “palazzo”, quali sono gli argomenti su cui discutono i suoi amministratori, quali i progetti futuri, quali le criticità. E farlo in modo onesto e trasparente. Certo non è facile presentare una nuova rivista in un’epoca in cui si moltiplicano le pubblicazioni e si diffondono sempre più capillarmente le informazioni telematiche. Basta accendere il computer e veniamo sommersi di informazioni. Ma questa è la rivista di una città. È la rivista di Ala e noi cercheremo di tenerla sempre agganciata al suo territorio, di conservarne la memoria di appartenenza, di tutelarne l’identità e di intuire per tempo i segnali di nuovo che si affacciano. La nostra ambizione è grande. Vogliamo raccontare i progetti e il lavoro dell’amministrazione comunale per misurarli poi con un metro che è infallibile: quello dei fatti. Ma c’è di più. Vorremmo aprire gli orizzonti e dare voce alle esigenze, ai bisogni, alle difficoltà dei cittadini, a coloro che chiedono attenzione e aspettano risposte. Ne saremo capaci?Lo speriamo. La nostra responsabilità sta anche in questo. È questo il patto che suggelliamo oggi presentando la nuova veste grafica della rivista. In questo viaggio mi affiancano Giada Vicenzi e Tiziano Bianchi, a cui va il mio saluto carico di affetto e stima.E nell’augurarvi una buona lettura permettetemi di ringraziare coloro che ci hanno preceduti. È per merito di giornalisti come Ivo Baroni e dei suoi collaboratori se oggi noi possiamo proseguire il cammino lungo la strada della comunicazione. E farlo con la forza della loro preziosa eredità. Buona lettura.

Patrizia Belli

alanotizieanno XVII - n. 1

cari lettori

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16

42

2 Ala sopra i 9 mila abitanti 5 Il nuovo consiglio comunale 10 Conti in tasca al Comune 12 Orari ampliati e nuova reception in Municipio 14 Firme contro la privatizzazione dell’acqua 16 La piscina del futuro 18 Il progetto di Palazzo Taddei 21 Come cambia “Ala città di velluto” 23 Inserto sulla raccolta differenziata 27 Forum sul servizio di asilo nido 30 Teatro ragazzi 33 L’intervento per lo “Spiazz” 34 La biblioteca continua a crescere 36 I lavori per il nuovo studentato 38 Piano giovani

39 In Europa sulle tracce dello spirito comunitario 41 Si aggiorna il sito Internet del Comune 42 Come lavorare in sicurezza nel bosco 44 Veicolo elettrico per la pulizia delle strade 44 Trasferta romana per il coro di Ala 45 Comunicare col Comune via SMS 46 Quando gli scrittori si trasformano in calciatori 47 Auguri a nonna Venere 48 Orari e servizi

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2 alanotizie

una cittÀ che creSceNel 2010 sono nati 110 bambini, mentre i decessi sono stati 48Diminuiscono gli stranieri residenti

Page 5: Ala Notizie

alanotizie 3

a la continua a crescere. A fine dicembre 2010 per la prima volta la popolazione residente in città ha sfondato il

tetto dei 9 mila abitanti, raggiungen-do quota 9.034 residenti, equamen-te suddivisi fra maschi e femmine con un leggero vantaggio a favore di queste ultime (4.534 contro 4.500). Rispetto all’anno precedente la popo-lazione complessiva è cresciuta dello 0,7%, in termini assoluti 63 persone in più: 25 donne e 36 maschi. Que-sto il quadro generale. E, tuttavia, se Ala cresce con questo ritmo ormai da parecchi anni, questa volta non lo si deve, come accadeva in passato, al fenomeno immigratorio. Alla fine del 2010, infatti, il saldo fra chi da Ala se ne è andato e chi è arrivato da altri comuni è lievemente negativo: - 1.

Gli immigrati sono stati 278, men-tre a cancellare la propria residenza sono stati in 279. Ala, dunque, cresce perché si fanno più bambini e, met-tiamola così, per fortuna si muore meno: nel 2010, infatti, in città sono state registrate 110 nascite (58 fem-mine e 52 maschi), mentre sono de-cedute 48 persone. Con un dato che appare curioso: nel 2010 sono mor-te soprattutto donne, esattamente il doppio dei maschi: 32 a 16. Un di-scorso a parte lo merita il tema della popolazione straniera. Dopo molti anni in cui sembrava delinearsi una tendenza alla crescita, nel 2010 il fe-nomeno ha subìto una netta frenata, anzi, un’inversione di tendenza. La popolazione straniera residente in città è ancora numerosa, Ala da mol-ti anni fa registrare uno dei tassi più alti della provincia di Trento: 14,5%,

in termini assoluti 1.317 persone (655 femmine e 662 maschi). Di cui 361 minorenni e 225 nati in Italia. L’incidenza della popolazione stra-niera sulla totalità dei residenti, tut-tavia, è diminuita rispetto allo scor-so anno, quando si attestava ancora sul 15% (1.345 persone). Fra la po-polazione straniera il saldo naturale è positivo: nessun decesso, a fronte della nascita di 23 bambini, 11 fem-mine e 12 maschi. Negativo, invece, il saldo anagrafico complessivo: da Ala se ne sono andati 190 stranieri e ne sono arrivati 139. Infine, anco-ra un numero che da solo racconta molte cose: nel 2010 sono stati 67 (31 donne e 36 uomini) gli stranieri che hanno acquisita la cittadinanza italiana e che quindi ora, a buon di-ritto, possono considerarsi italiani a tutti gli effetti.

popolazione

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4 alanotizie

popolazione residente popolazione residente straniera

paesi di origine degli stranieri residenti ad ala

M F Tot

Romania 155 166 321

Serbia 88 76 164

Albania 88 74 162

Tunisia 72 58 130

Marocco 66 59 125

Algeria 32 31 63

Ucraina 14 28 42

India 28 13 41

Bosnia 20 20 40

Pakistan 23 13 36

Cile 12 18 30

Moldavia 4 17 21

M F Tot

Polonia 7 14 21

Macedonia 7 6 13

Croazia 8 4 12

Germania 4 6 10

Bulgaria 6 3 9

Ceylon 5 2 7

Montenegro 5 1 6

Altri America Latina 3 22 25

Altri Africa 7 12 19

Altri Europa 8 7 15

Altri Russia 0 5 5

Totale 662 655 1.317

M F Tot

Popolazione residente al 01/01/2010 4.464 4.509 8.973

Popolazione residente al 31/12/2010 4.500 4.534 9.034

Nati vivi 52 58 110

Morti 16 32 48

Iscritti all’anagrafe

Provenienti da altri Comuni 97 86 183

Provenienti dall’estero 36 51 87

Altri 6 2 8

TOTALE ISCRITTI 139 139 278

Cancellati dall’anagrafe

Per altri Comuni 112 113 225

Per l’estero 8 16 24

Altri 19 11 30

TOTALE CANCELLATI 139 140 279

Popolazione residente in famiglia 4.487 4.531 9.018

Popolazione residente in convivenza 13 3 16

M F Tot

Popolazione residente straniera al 01/01/2010 685 660 1.345

Popolazione residente straniera al 31/12/2010 662 655 1.317

Nati vivi 12 11 23

Morti 0 0 0

Iscritti all’anagrafe

Provenienti da altri Comuni 25 23 48

Provenienti dall’estero 34 50 84

Altri 5 2 7

TOTALE ISCRITTI 64 75 139

Cancellati dall’anagrafe

Per altri Comuni 38 34 72

Per l’estero 7 14 21

Per irreperibilità 16 10 26

Per acquisizione cittadinanza italiana 36 31 67

Altri 2 2 4

TOTALE CANCELLATI 99 91 190

Stranieri minorenni 203 158 361

Stranieri nati in Italia di tutte le età 129 96 225

Page 7: Ala Notizie

È un consiglio comunale estre-mamente frammentato quel-lo disegnato dai risultati elet-

torali del giugno 2010 e che resterà in carica fino al 2015. La polverizzazione della rappresentanza riguarda soprat-tutto i partiti di minoranza: 7 con-siglieri comunali distribuiti in 5 fra partiti e movimenti civici: Unione per Ala (3 consiglieri), Partito Autonomi-sta (1) Lega Nord (1), L’Opportunità (1), Persone Ambiente e Territorio (1). Dall’altra parte dell’aula, la maggio-ranza, invece, dispone di 13 consi-glieri, fra cui il sindaco e il presidente del Consiglio, apparentati in una co-alizione strutturata su due liste civi-che, La Bussola (4 consiglieri) e Lista per Peroni sindaco (4), e un partito, il PD (5). Una scomposizione, come già si è avuto modo di dire, che colpisce soprattutto le minoranze consiliari

e che è figlia di una campagna elet-torale in cui ai nastri di partenza si presentarono addirittura 12 liste, ol-tre 200 candidati per una poltrona in consiglio comunale e ben 7 candidati sindaci. Un’anomalia che ha partorito la situazione di oggi. Fra i sette aspi-ranti sindaci, due non sono riusciti a raggiungere il quorum sufficiente per entrare in consiglio comunale (l’ex primo cittadino Giuliana Tomasoni e Angelo Trainotti); così come non ce l’hanno fatta quattro liste: Intesa per Ala, Vivere Ala, La Comunità al Cen-tro e Impegno Civile per Ala e Fra-zioni. Eletto Peroni con il 56% delle preferenze, quattro sono però riusciti a guadagnarsi almeno un seggio: Nar-ciso Brusco, il candidato sconfitto al ballottaggio, Vanessa Cattoi, Roberto Caprara e Sandro Dal Bosco, che tut-tavia ha rinunciato subito al seggio in

favore del primo dei non eletti della sua lista, Massimo Ambrosi. Detto questo, il consiglio comunale, così come è uscito dalle urne, appare in buona parte rinnovato e soprattutto segnato da una significativa presen-za femminile. Dodici consiglieri sono alla loro prima esperienza e 5 sono i volti al femminile; al femminile anche la presidenza del Consiglio, affidata a Fedele Ferrari. A parte la rinuncia di cui si è detto poco sopra, a fine anno l’aula ha fatto registrare un’altra sosti-tuzione: quella di Claudio Soini, pri-ma eletto in consiglio comunale nelle liste dell’UpT e poi, a ottobre, anche nell’assemblea della Comunità di Val-le, carica incompatibile con quella di consigliere comunale. Le sue dimis-sioni hanno aperto le porte di piazza San Giovanni al primo dei non eletti della sua lista, Alberto Pinter.

Volti nuoVi e tante Donnenel nuoVo conSiGlio coMunaleL’esecutivo, che rimarrà in carica fino al 2015, appare molto rinnovato con dodici consiglieri alla prima esperienza

alanotizie 5consiglio

Page 8: Ala Notizie

6 alanotizie

luigino peronisindacoCivica Peroni SindacoTel. 0464 678721 [email protected]

Franca BellorioAssessorePD – Partito DemocraticoTel. 335 [email protected]

andrea FracchettiAssessoreLa Bussola di AlaTel. 0464 678716 [email protected]

paolo MondiniVicesindacoPD – Partito DemocraticoTel. 339 [email protected]

ornella zenattiVice presidenteCivica Peroni SindacoTel. 329 [email protected]

giorgio DeimicheiPD – Partito DemocraticoTel. 339 [email protected]

silvano MarchioriLa Bussola di AlaTel. 349 [email protected]

alberto campostriniCivica Peroni SindacoTel. 335 [email protected]

antonella TomasiPD – Partito DemocraticoTel. 0464 [email protected]

enrico BruscoAssessoreCivica Peroni SindacoTel. 348 [email protected]

luca zomerAssessoreLa Bussola di AlaTel. 0464 678716 [email protected]

PD – Partito Democratico

Civica Peroni Sindaco

Page 9: Ala Notizie

alanotizie 7

Massimo ambrosiPersone Territorio ComunitàTel. 348 [email protected]

Vanessa cattoiLega Nord TrentinoTel. 349 [email protected]

luigino lorenziniUnione per AlaTel. 336 [email protected]

narciso BruscoUnione per AlaTel. 335 [email protected]

Roberto zendriPATTTel. 347 [email protected]

Fedele FerraripresidentePD – Partito DemocraticoTel. 348 [email protected]

alberto pinterUnione per AlaTel. 340 [email protected]

Roberto capraraL’OpportunitàTel. 333 [email protected]

omar grigoliLa Bussola di AlaTel. 348 [email protected]

La Bussola di Ala

Unione per Ala

Persone Territorio Comunità

L’Opportunità

Lega Nord Trentino

PATT

Page 10: Ala Notizie

8 alanotizie

luigino peroni

SindacoRapporti con gli Enti istituzionaliAssessorato all’Urbanistica ed Edilizia abitativaAssessorato ai Lavori Pubblici

paolo Mondini

VicesindacoAssessorato alle Politiche Sociali e CulturaliAttività culturali, Istruzione, Turismo, Politiche Sociali, Sanità

Franca Bellorio

Assessorato alle Politiche del LavoroIndustria, Artigianato, Commercio, Politiche del lavoro, Informatizzazione uffici

enrico Brusco

Assessorato alle Attività Sportive e RicreativeAttività Sportive, Protezione Civile, Vigili del Fuoco

andrea Fracchetti

Assessorato alle Attività Economiche, Finanziarie e al PersonalePatrimonio, Cooperazione, Servizi, Personale, Corpo Polizia Municipale

luca zomer

Assessorato alle Attività AmbientaliAgricoltura, Tutela dell’Ambiente, Patrimonio Silvo-Pastorale

conferenza dei capigruppo

Roberto Caprara – Gruppo MistoOmar Grigoli – La Bussola di AlaLuigino Lorenzini – Unione per AlaAntonella Tomasi – PDOrnella Zenatti – Civica Peroni

1ª commissione consiliare permanente servizi culturali sportivi e socio assistenziali

Roberto Caprara presidenteSilvano Marchiori vicepresidenteNarciso BruscoAntonella TomasiOrnella Zenatti

2ª commissione consiliare permanente bilancio tributi personale programmazione economica

Luigino Lorenzini presidenteVanessa Cattoi vicepresidenteAlberto CampostriniGiorgio DeimicheiOmar Grigoli

3ª commissione consiliare permanente territorio e ambiente

Giorgio Deimichei presidente Alberto CampostriniOmar GrigoliRoberto ZendriAlberto Pinter

commissione consiliare statuto e regolamento organi istituzionali

Antonella Tomasi presidenteNarciso Brusco vicepresidenteMassimo AmbrosiSilvano MarchioriOrnella Zenatti

commissione nomina giudici popolari

Roberto CapraraGiorgio Deimichei

assemblea della comunità di Valle

Giorgio Deimichei

commissione elettorale comunale

membri effettiviNarciso Brusco Omar GrigoliAntonella Tomasimembri supplentiMassimo Ambrosi Alberto CampostriniOrnella Zenatti

commissione accoglimenti alloggi protetti centro anziani

SindacoVanessa Cattoi

commissione edilizia comunale

Sindaco presidente Ing. Walter ForrerArch. Piero Parolari Ing. Juri GalliIng. Alberto PinterMichele Lorenzini

Giunta coMMiSSioni e DeSiGnati

Page 11: Ala Notizie

alanotizie 9consiglio

assemblea del consorzio dei comuni della p.a.T. compresi nel B.i.M.

Luciano Rizzi

consiglio d’amministrazione Fondazione Mondini

Serena MarinoniMiriam MicheliRosanna MutinelliTommaso Menolli

assemblea del consorzio di vigilanza boschiva ala - avio

Luca Zomer delegatoPietro BertanzaSilvano MutinelliLino Pruner

assemblea del coordinamento teatrale trentino

SindacoGiovanni Garau

consiglio di biblioteca

Sindaco o ass. delegato presidenteLoredana SoiniCristina DelperoGiada VicenziResponsabile BibliotecaMauro DebiasiMariangela Ara

comitato di gestione asilo nido

Roberto Delli CompagniClaudia Zomer

consiglio di amministrazione della casa di soggiorno per anziani di avio

Paolo MatuellaCarla Sega

comitato esperti referendum

Antonio Paolo Arman Paolo SaianiCorrado Pinter

gruppo di lavoro tecnico-consultivo per i servizi socio-sanitario

Paolo Mondini coordinatoreRoberto FranchiniFedele FerrariVanessa Cattoi

comitato di redazione notiziario comunale ala notizie

Patrizia Belli direttoreGiada VicenziTiziano Bianchi

comitato dei garantinotiziario comunale ala notizie

Fedele FerrariGiorgio DeimicheiRoberto CapraraNarciso Brusco

consiglio dell’istituzione – istituto comprensivo ala

Paolo Mondini

comitato di gestione scuola materna di ala

Michele TrainottiMara Vescovi

comitato di gestione scuola materna pilcante

Oros Daniel SorinKatia Bruni

comitato di gestione scuola materna chizzola

Alice BertèLuana Ronz

comitato di gestione scuola materna serravalle

Manuel Lorenzini

comitato di gestione scuola materna s. Margherita

Valentino Fenner

collegio revisori dei conti

William BonomiMaurizio SettiTommaso Gabrielli

Fondazione De pizzini

Roberto CapraraDanilo PinterMariano SecchiEnrico Bertè

consorzio dei comuni

Sindaco

Page 12: Ala Notizie

10 alanotizie

T empi duri per la finanza lo-cale. Mentre andiamo in stampa il consiglio comuna-

le non ha ancora approvato il bilancio di previsione per il 2011. La votazio-ne in aula avverrà con ogni proba-bilità entro marzo. E, tuttavia, l’aria che tira, quello che si intuisce dalle dichiarazioni dell’assessore al Bilan-cio, Andrea Fracchetti, è che per Ala, del resto come per tutte le municipa-lità trentine, si stia delineando una prospettiva caratterizzata da tagli consistenti, soprattutto sui capitoli della spesa ordinaria. E non solo per quest’anno. Insomma, una cura di-magrante alla macchina amministra-tiva, che dovrà abituarsi a convivere con una progressiva riduzione dei trasferimenti provinciali. Del resto, il dibattito che si è svilup-pato fra le forze politiche alensi sul tema dell’addi-zionale comunale Irpef, sta lì a dimostrare proprio questo: i ragionamenti e le scelte sulla finanza locale evidenziano che, da qual-siasi angolatura si guardi la situazione, tutti si ren-dono conto che il futuro, almeno a breve e medio periodo, sarà segnato da una riduzione pesante delle risorse disponibili. Il che impone e imporrà agli amministratori di imparare a de-streggiarsi e, quindi, anche a sceglie-re fra tagli alle spese e imposizione fiscale. Se il quadro generale è que-sto, nel dettaglio sono i numeri che raccontano meglio il nuovo scenario con cui dovrà fare i conti la finanza locale.E qui vale la pena ricordare che la manovra di bilancio si inserirà den-tro la cornice definita lo scorso 29

ottobre dal protocollo d’intesa, con-cordato fra la Provincia e il Consiglio delle Autonomie. In sintesi, il docu-mento che traccia l’orizzonte dentro cui in futuro si muoverà la finanza locale stabilisce già per il 2011 un ta-glio secco del 2,4% dei trasferimenti provinciali sulla parte corrente del bilancio. Riduzione che per le casse alensi – i numeri sono stati forniti nei giorni scorsi dagli uffici dell’as-sessorato al Bilancio – si tradurrà in 68 mila euro in meno trasferiti da Trento. Ma non solo, il documento del 29 ottobre 2010 prevede anche l’introduzione di uno strumento vin-colante, che inciderà pesantemente sui bilanci delle municipalità da qui ai prossimi anni. Il meccanismo pre-vede l’attenuazione progressiva (con

uno scatto del 20% per ogni annualità) dell’utiliz-zo di quello che è chiamato Fondo per gli Investimenti Minori, le cui disponibilità fino ad oggi erano sempre state utilizzate per copri-re le spese correnti della macchina amministrati-va. Meccanismo che, nel 2011, sul bilancio di Ala si tradurrà in una riduzio-ne dei finanziamenti pari

a 128 mila euro. Fra tagli e vincolo sul Fondo per gli Investimenti Mi-nori, quindi, il bilancio della città di velluto dovrà fare i conti con una riduzione delle disponibilità, che si aggirerà attorno ai 200 mila euro. Di fronte a questo quadro che, se non nel dettaglio, almeno nelle linee ge-nerali era intuibile già da prima di ottobre, l’amministrazione alense ha iniziato un’accurata valutazione dei costi “al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili – ha spiega-

to l’assessore Fracchetti –, sfruttan-do anche i risparmi derivanti da una migliore organizzazione del processo gestionale del comune.Obiettivo, quello di iniziare un cam-mino che porti gradualmente alla riduzione di costi, liberando risor-se da impegnare nell’interesse della comunità, mantenendo servizi che oggi potrebbero essere compromessi dai minori trasferimenti”. Per otte-nere questi risultati, l’amministra-zione per la prima volta si è dotata anche di un nuovo strumento di programmazione: il “Documento di Indirizzo di Governo”, strumento previsto dal regolamento comunale di contabilità, che, tuttavia, non era mai stato attivato, almeno in forma

Bilancio: calano le riSorSeLa riduzione delle entrate impone scelte virtuose. Alcune misure sono già state adottate come il taglio del 70% delle spese di rappresentanza. In aula la proposta di cancellare l’Irpef

Intesa Provincia-Consiglio delle Autonomie: taglio alla parte corrente del bilancio

Page 13: Ala Notizie

alanotizie 11

collegiale e scritta. Si tratta di un documento che ha la finalità di indi-care in modo univoco la strada che l’amministrazione intende seguire, dando agli uffici indicazioni precise sia in merito alla stesura della Rela-zione Previsionale e Programmatica, sia per quanto riguarda la formula-zione dei preventivi di spesa. Sempre su questa linea di approccio, la giun-ta ha anche dato una nuova veste al Piano Esecutivo di Gestione, che “diventerà – ha spiegato l’assessore – il metro di misura della capacità de-gli Uffici di raggiungere gli obiettivi operativi posti in sede di previsione; obiettivi non legati al lavoro ordina-rio, bensì a specifici progetti, definiti in termini di fasi di lavoro, relative

scadenze temporali e priorità rispet-to ad altre attività. Tutto questo per migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa”. In generale, si potrebbe dire che l’impe-gno che sembra emergere da questi primi provvedimenti sembra andare verso una stringente pianificazione della spesa e quindi degli interven-ti, per poter arrivare “ad avere, nei vari ambiti, una chiara visione d’in-sieme dei problemi, elemento por-tante per una razionale ed efficiente scelta economica”. Alcune misure in questo senso sono già state adottate: sono state tagliate del 70% le spese di rappresentanza ed è stato dato un impulso significativo all’infor-matizzazione della macchina am-

ministrativa con l’introduzione del protocollo informatico, strumento a cui dedichiamo un approfondimen-to sulle pagine di questo periodico. È stata poi riservata una particolare attenzione alle spese di gestione del patrimonio, “iniziando un percorso di ricerca dell’efficienza energetica delle strutture comunali. Per il nuo-vo impianto natatorio, per esempio, è stato prevista la realizzazione di un impianto solare per produrre acqua calda ed elettricità, in modo da rendere più economica la gestio-ne corrente della struttura, con un risparmio stimato di 23 mila euro all’anno”. Fin qui i tagli al bilancio e i risparmi sulle spese. Lo scenario introdotto dall’accordo del 29 ottobre fra Provincia e Consi-glio delle Autonomie e i conseguen-ti vincoli ha complicato e non poco anche la scelta relativa all’addiziona-le comunale Irpef, tema questo che, come abbiamo accennato, fra dicem-bre e gennaio ha acceso il dibattito tra le forze politiche. Dinanzi alle pesanti misure messe in campo, era stata valutata anche l’ipotesi di un’ap-plicazione dell’imposta, che permet-tesse comunque di tutelare le fasce più deboli della popolazione: esen-zione fino a 20 mila euro di reddito lordo e applicazione di un aliquota dello 0,25 per i redditi superiori. La decisione finale della giunta, arriva-ta in queste ore, ha, invece, confer-mato quanto era già stato annuncia-to nel corso dell’estate e messo nero su bianco nelle linee di indirizzo del governo. La proposta di bilancio, che verrà sottoposta al consiglio comuna-le, prevede, infatti, la cancellazione totale di questa imposta. La scelta de-finitiva spetterà, comunque, all’aula alla fine di marzo. •

econoMia

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12 alanotizie

l a chiesa si rinnova” cantava tanti anni fa il Signor G. Con meno ambizioni e senza la

stessa suggestione poetica, una certa aria di rinnovamento la si comincia a sentire anche nell’organizzazione degli uffici del municipio di Ala. Il segnale che qualcosa sta cambiando dentro una macchina amministra-tiva che negli ultimi anni i cittadini avevano cominciato a percepire con una certa insofferenza, è stato dato dal ripristino, così come era fino a metà degli anni 2000, degli orari di apertura al pubblico. Da novembre, infatti, sportelli e uffici sono tornati a disposizione degli utenti venti ore a settimana (vedi specchietto in terza di copertina). Quasi il doppio rispet-to all’orario in vigore fino allo scorso autunno. Ma questo è solo un primo segnale. L’ambizione che segna le in-tenzioni dell’amministrazione comu-nale per il 2011 va oltre questa prima misura. L’orientamento, illustrato in più occasioni dal sindaco, ruota at-

torno all’idea di uffici più efficienti e più fruibili dal pubblico. Una mano la darà di sicuro il completamento dell’informatizzazione dei servizi. E, sopra tutti gli altri, il passaggio che cambierà radicalmente la natura dei rapporti fra cittadini e macchina am-ministrativa, sarà l’introduzione del cosiddetto Protocollo Informatico che sostituirà, da qui a qualche mese, le vecchie procedure di autenticazione manuale di tutta la documentazio-ne in ingresso. In pratica, qualsiasi documento sarà automaticamente archiviato con un procedimento elet-tronico e inviato in tempo reale agli uffici di destinazione e ai soggetti amministrativi di competenza. Que-sto meccanismo, oltre a ridurre dra-sticamente i tempi di distribuzione del documento, consentirà allo stesso tempo di rendere trasparenti tutti i passaggi amministrativi della prati-ca, gli eventuali ritardi e le eventuali responsabilità. Qualsiasi documen-to, quindi, sarà completamente trac-

ciabile, come se avesse un’etichetta, dal momento stesso in cui varcherà il portone del municipio. Un sistema che, almeno sulla carta, dovrebbe ga-rantire al cittadino che la sua pratica non resti dimenticata, magari solo per distrazione, in fondo a qualche cas-setto. Questa piccola rivoluzione sarà messa in cantiere entro qualche mese e affidata ai dispositivi e ai software forniti gratuitamente da Informatica Trentina, di cui il Comune è socio. Le novità, tuttavia, non si fermano qui. Anche gli spazi hanno la loro impor-tanza, quando si avvia una ristruttu-razione organizzativa. Ed è per questo che tra febbraio e marzo cominceran-no i lavori di riorganizzazione della reception al pian terreno della sede municipale. A quello principale che dà sulla piazza, sarà aggiunto un in-gresso su via Roma completamente sbarrierato, quindi facilmente acces-sibile anche ai cittadini diversamen-te abili. La hall, che oggi funge qua-si esclusivamente da portineria e da

Per un coMune PiÙ Vicino ai cittaDiniParte la rivoluzione dei servizi con orari ampliati, Protocollo Informatico e nuova Reception

seRVizi

Page 15: Ala Notizie

alanotizie 13

centralino, assumerà, invece, la veste di un vero e proprio ufficio, a cui i cit-tadini potranno affidare non solo la documentazione da protocollare, ma a cui potranno rivolgersi anche per sbrigare tutta una serie di pratiche amministrative. Gli addetti che opereranno front-office saranno tre. A loro il compito di filtrare l’accesso agli uffici collocati ai piani superiori, fornendo risposte esaurienti diretta-mente dalla reception. Le loro competenze spazieran-no dai servizi anagrafici a quelli dell’ufficio tecnico: raccoglieranno documen-tazione e consegneranno certificati oltre naturalmente a for-nire informazioni. Nelle aspettative dell’amministrazione questa riorga-nizzazione funzionale e degli spa-zi dovrebbe consentire ai cittadini di sbrigare almeno il 60 – 70% delle pratiche senza dover accedere diretta-

mente agli uffici. Una ristrutturazio-ne il cui costo preventivato si aggira attorno ai 30 mila euro e che dovreb-be entrare a regime fra marzo e aprile. Novità anche sul fronte del personale,

sia per quello impiegato ne-gli uffici sia per quello asse-gnato al cantiere comunale. All’organico dell’ufficio tecnico e urbanistico sono già state affiancate due nuove figure professiona-li: obiettivo dichiarato del sindaco e dei suoi assesso-ri, abbattere drasticamen-te i tempi di lavorazione delle pratiche edilizie, che sino ad oggi hanno conse-gnata ad Ala una sorta di

maglia nera provinciale e forse anche nazionale, nella classifica dei tempi di attesa: 240 giorni il tempo medio per l’evasione di una pratica edilizia. Entro dicembre 2011, questa almeno l’intenzione dichiarata, grazie alle due nuove assunzioni tutto il pre-

gresso dovrebbe essere smaltito e i tempi di attesa dovrebbero tornare dentro i fatidici 60 giorni previsti dal quadro normativo. Assunzione, infi-ne, anche al servizio patrimonio: una nuova figura professionale, cui è stata affidata la progettazione e la gestione dell’arredo urbano della città. Qual-che aggiustamento, soprattutto nella filosofia generale del mansionario, è già stato introdotto anche nell’orga-nizzazione del personale addetto al cantiere comunale. L’indirizzo che sembra si voglia seguire in questo comparto riporta i lavoratori dentro lo schema di un mansionario legato prevalentemente alla manutenzio-ne del patrimonio e all’esecuzione di piccoli e medi lavori pubblici. Mentre l’orientamento per quanto riguarda le attività accessorie non strettamente legate al mansionario e alla qualifica-zione – per esempio tutte le attività di assistenza a manifestazioni, spetta-coli ed eventi – è quello di ricorrere a risorse esterne. •

IL NUOVO INGRESSO DEL MUNICIPIO IN VIA ROMA

Obiettivo del sindaco e dei suoi assessori, abbattere i tempi di lavorazione delle pratiche edilizie

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a nche Ala passa dalle parole ai fatti: nel settembre scor-so il consiglio comunale ha

discusso una mozione che chiedeva all’aula di pronunciarsi sul tema della privatizzazione dell’acqua. Ala si inserisce, così, in quel movi-mento che dal Trentino alla Sicilia è sorto per contrastare la privatiz-zazione dei servizi idrici. Una resi-stenza che parte dal basso e contesta non solo il governo, ma anche il par-lamento, che con il decreto Ronchi (166/2009) o decreto di “privatizza-zione dell’acqua”, in sostanza spinge i Comuni ad affidare a privati o a so-cietà miste pubblico-private i servi-zi pubblici di rilevanza economica, quindi anche l’acqua e i rifiuti, ridu-cendo a quote minoritarie la mano pubblica nella gestione entro la fine del 2011, e ciò anche quando i servi-zi funzionano perfettamente e i conti tornano.

I rischi del decreto RonchiDi fronte alla possibilità che anche ad Ala il servizio di distribuzione dell’acqua possa subire delle modi-fiche i consiglieri Tomasi, Ferrari e Deimichei hanno portato in consiglio comunale la mozione per chiedere che lo statuto comunale sia integrato con la dichiarazione di principio che l’acqua sia da considerarsi un bene indisponibile, privo di rilevanza eco-nomica. A seguito di un serrato dibat-tito, dove la minoranza ha protestato contro vizi di metodo, la mozione è stata ritirata, perché incompleta e perché non era chiaro quali sarebbero state le conseguenze di tali asserzioni

sulla nostra distribuzione dell’acqua. Si tratta, infatti, di una materia giuri-dica quanto mai complessa.Leggere per credere. Ciò che è a ri-schio sono la proprietà e la disponibi-lità collettive delle infrastrutture che sono indispensabili a rendere l’acqua fruibile ai cittadini, in altre parole la garanzia di accesso alla risorsa. La partita è, dunque, chiara: col decreto Ronchi i Comuni perderebbero con-temporaneamente una fonte di entra-te e la sorveglianza sul territorio e si rischia di passare in breve tempo da una gestione a capitale misto (pubbli-co e privato) a vere e proprie S.p.A. Ovviamente, l’azione che queste pro-muoveranno sarà per il massimo pro-fitto e potrebbe esserci un aggravio di costi per i cittadini. Lo scenario è inquietante: bollette fuori controllo e i cittadini con un distante call center cui segnalare soprusi o disservizi. Un provvedimento che non sembra sostenere la gestione del bilancio fa-miliare, già messo a dura prova dalla crisi economica.Non appena sono stati chiari i peri-coli nascosti dietro questa corsa alla privatizzazione, gli italiani si sono trovati popolo unito e solidale: su-perati gli steccati di destra e sinistra, nord e sud, laici e cattolici, tutti si sono attivati contro quella che viene sempre più avvertita come una vera emergenza nazionale.Così è partita la sfida referendaria. Mentre un gruppo di giuristi elabora-va i tre quesiti referendari per abroga-re le norme del decreto Ronchi, nelle piazze italiane migliaia di volontari erano impegnati in una campagna di

informazione e raccolta firme, con-clusa a luglio 2010.Ad Ala ne sono state raccolte 240 e in tutta Italia complessivamente quasi un milione e mezzo: tre volte la cifra necessaria a indire un referendum, nonché il 4% dell’ elettorato italiano. Le firme sono poi state conteggiate e passate al vaglio dalla Corte di Cassa-zione, mentre la Corte Costituzionale ha ammesso due dei tre quesiti refe-rendari proposti. A primavera, dun-que, il voto: la vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.“In questo periodo – spiega Fedele Ferrari, presidente del Consiglio co-munale – abbiamo portato avanti la “questione acqua”, così delicata e im-portante, partecipando a convegni, intessendo relazioni con il comitato promotore del referendum, dialo-gando con chi, a livello provinciale e sovracomunale, si sta impegnando per difendere l’acqua. Tutto questo alla ricerca della soluzione migliore per Ala, una soluzione che garantisca un processo di (ri)pubblicizzazione dell’acqua, che permetta di non ragio-nare solo in termini di economicità e di costi, ma di diritti. La preoccupa-zione è che attraverso le norme re-centi si possa considerare l’acqua solo come una fonte di guadagno e non come un bene comune e universale, a disposizione di tutti e senza alcun tipo di distinzione soprattutto di ca-rattere economico”.È molto importante che il consiglio comunale si pronunci su questa ma-teria. La qualità costa, ma la può ga-

GiÙ le Mani Dall’acQua Del SinDaco!

Raccolte 240 firme contro la privatizzazione

Focus

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rantire anche una gestione pubblica responsabile. Pagare il servizio è giu-sto, ma un Comune a differenza delle società private può valutare le situa-zioni una ad una ed eventualmente venire incontro alle persone in diffi-coltà economica.

Cosa succede negli altri Paesi d’EuropaA far riflettere dovrebbe essere anche la linea di condotta adottata dagli altri Paesi della Comunità Europea, dove in materia di privatizzazione si assiste a una controtendenza: dalla Francia alla Germania si torna, in-fatti, a rendere pubblica la gestione dell’acqua, poiché la privatizzazione ha portato un peggioramento note-vole della qualità dell’acqua erogata e

un aumento altrettanto considerevo-le delle tariffe. Ma non dimentichia-mo che esistono già vari esempi nel nostro Paese: celebri sono i casi di Aprilia (LT) e di Ceccano (FR), dove l’affidamento del servizio idrico a una multinazionale ha causato aumenti spropositati delle bollette.I casi sopraelencati rendono evidente qual è il vero paradosso della priva-tizzazione, che non potrà che peggio-rare con il decreto Ronchi. Cosa far-sene della mera proprietà delle reti se l’acqua che scorre è gestita da consi-gli di amministrazione non eletti dai cittadini e non sottoposti ai principi della democrazia rappresentativa? Questo dilemma è oggi al centro del dibattito sulla questione dei servizi idrici.

L’acqua è un bene pubblico. No a logiche di mercato

“Non ce l’abbiamo con le società pri-vate – prosegue Ferrari – ma non vo-gliamo che l’acqua venga espropriata dal pubblico e diventi oggetto di logi-che di mercato. Non si tratta neanche di uno scontro tra partiti, non è una questione di schieramenti: vogliamo una battaglia politica, ma sull’acqua. Per richiamare l’attenzione di tutti su questa problematica si è pensato di prendere posizione con un gesto im-portante: modificare lo statuto comu-nale, introducendo una voce specifica che faccia riferimento all’acqua e alla sua gestione, non come fonte di gua-dagno ma come bene per tutti. La no-stra esperienza – conclude Ferrari – è a disposizione dei cittadini che voglia-no informarsi, confrontarsi e intavola-re una seria discussione sulla gestione dei servizi pubblici locali. Per mettere a disposizione dei cittadini informa-zioni corrette e aumentare la consape-volezza in materia è in calendario per i prossimi mesi una serie di iniziative, tra cui sicuramente un incontro infor-mativo con la presenza di alcuni por-tavoce di spicco in materia”. •

Per informazioni si può visitare il sito www.acquabenecomune.org

A rischio proprietà e disponibilità collettive delle infrastrutture che rendono l’acqua fruibile ai cittadini

DONNE AL LAVATOIO DEI RONChI. ANNI SETTANTA

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r endere la piscina di Ala un impianto natatorio di rilievo provincia-le. È questo l’obiettivo più impegnativo che

il Comune, attraverso un articolato programma di restauro e ricostru-zione, intende raggiungere. Si tratta di un progetto imponente dal punto di vista strutturale e impegnativo dal punto di vista finanziario: costerà circa 3 milioni di euro e prevede un intervento radicale sull’impianto ori-ginario della metà degli anni Ottanta. I lavori di riassetto e messa a norma, finanziati in parte con fondi provin-ciali in parte con un mutuo, sono ini-ziati il 27 settembre scorso e sono ora in pieno svolgimento sotto la super-visione dell’ingegner Strauss di TESI Engineering. La ditta aggiudicataria,

la Faccio S.r.l. di Vicenza, ha dato ini-zio alle opere, che dovranno essere portate a termine entro un anno.

Lo stato dei lavoriNonostante alcuni problemi logistici del cantiere, i lavori procedono in ma-niera regolare. Le strutture del nuovo deposito interrato a servizio della pi-scina sono state da tempo ultimate e la realizzazione dei nuovi divisori in-terni è praticamente terminata.Anche i lavori impiantistici stanno avanzando velocemente e dopo la rimozione dei vecchi impianti si sta procedendo alla posa di quelli nuovi: da poco sono state installate le nuove tubature di distribuzione dell’acqua alle due vasche interne e i getti di ri-empimento per riprofilare il fondo. Questa è forse la parte meno visibile

del progetto, ma fondamentale, per-ché gli impianti tecnologici richiede-vano interventi urgenti di sostituzio-ne delle componenti degradate e non a norma, in particolare gli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria e l’impianto elettrico. Il programma dei lavori prevede ora la sostituzione dei serramenti e la nuova impermeabiliz-zazione del tetto contro le infiltrazio-ni di acqua piovana.

Come sarà la nuova piscinaAl termine del restauro la nuova pi-scina darà la possibilità di svolgere una più ampia gamma di attività na-tatorie, sia per una mirata prepara-zione degli atleti, che per le pratiche ludico-ricreative rivolte ai numerosi frequentatori amanti del nuoto e de-gli sport acquatici.

interVento raDicale Per la PiScina Nuovi impianti, vasca esterna e centro benessere

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La modifica della profondità della vasca nuoto migliorerà, dunque, le attività di allenamento e consentirà nuove attività sportivo-ricreative, come acqua-gym, acqua-bike e ac-qua-fitness; la modifica della pro-fondità riguarderà anche la vasca bambini. In questa fase è compresa la sostituzione dei rivestimenti ce-ramici del piano vasca e delle pareti e la divisione della vasca grande in sei corsie in luogo delle cinque pre-cedenti.Per rendere più piacevole l’utilizzo durante la stagione estiva è prevista la costruzione di una vasca esterna, di ridotte dimensioni e profondità,

accompagnata dalla risistemazione genera-le del solarium e della zona verde. In risposta alla domanda di nuo-ve attrezzature ludico-ricreative, verranno installati uno scivolo chiuso, con partenza e arrivo interni e transito all’esterno, e uno scivo-lo per bambini.Ampliamento e riqua-lificazione caratteriz-zano pure l’intervento su spogliatoi e servizi. In adeguamento alle prescrizioni normative sono previsti servizi e spogliatoi separati per i dipendenti e il perso-nale e spogliatoi attrez-zati per i disabili.

La novità più evidente dell’intero pro-getto è, però, senza dubbio il centro benessere, che sorgerà nella parte che prima ospitava gli uffici e la direzione didattica. Sarà una struttura di medie proporzioni, completa di sauna, ba-gno romano, kneipp, whirpool, per-corso emozionale e zona relax. L’area, dotata di propri spogliatoi e servizi, sarà posta in comunicazione con il resto dell’impianto tramite un valico controllato.“Si tratta di un progetto di grande qualità, sia per le caratteristiche del-la struttura e degli impianti che per il modello gestionale, che consentirà di mettere a disposizione una struttura moderna e un servizio sensibilmente migliore rispetto a quello precedente e che sarà utile non solo per la no-stra realtà cittadina ma per tutto il comprensorio” ha spiegato l’asses-sore allo Sport del Comune, Enrico Brusco, che ha evidenziato: “In fase di elaborazione del piano abbiamo fatto pervenire le sollecitazioni e le necessità espresse dalla società spor-tiva Rari Nantes, che abbiamo volu-to incontrare in un’assemblea prima di avviare la procedura dell’opera. I lavori proseguono secondo i piani e il nostro auspicio è che possano ter-minare nei tempi previsti, in modo da permettere alla Rari Nantes Ala di tornare ad allenarsi nella nuova struttura e a tutti gli altri utenti – comprese le scuole – di poter final-mente contare su un polo sportivo multifunzionale e adeguato alle di-verse richieste”. •

RARI NANTES ALAA colloquio con il presidente Claudio Massei

Riguardo ai lavori in corso per la nuova piscina, qualche perplessità è stata, invece, sollevata dal presidente della Rari Nantes Ala, Claudio Massei, sia in merito ai costi dell’operazione che alla scelta progettuale. Interpellato dall’amministrazione comunale, il Direttivo della Rari Nantes aveva suggerito delle modifiche al progetto: oltre alla proposta di portare la vasca grande alle dimensioni di una piscina olimpionica, la società si era anche espressa circa i problemi di gestione operativa che il nuovo impianto avrebbe comportato e aveva cercato di indirizzare verso scelte a suo avviso più adatte alla realtà locale, dove accanto al regolare e preminente utilizzo da parte degli atleti della Rari Nantes, si registra anche un afflusso massiccio da parte delle scuole e degli utenti amatoriali, provenienti dai comuni contigui.La temporanea chiusura della piscina di Ala ha causato non poche difficoltà alla società sportiva, che per gli allenamenti deve ora avvalersi di quella di Rovereto, anch’essa, guarda caso, in fase di ristrutturazione. Com’è evidente, atleti e allenatori scontano numerosi problemi dovuti al sovraffollamento della piscina di Rovereto e ai lavori di restauro in corso, per cui si sono dovuti adattare ad allenarsi in condizioni non certo ottimali (riduzione delle corsie, spogliatoi e servizi trasferiti momentaneamente in container riscaldati).La situazione è stata affrontata in maniera decisa, grazie non solo alla solida determinazione che contraddistingue gli atleti della Rari Nantes ma anche alla grande disponibilità dei loro allenatori e delle loro famiglie nell’organizzare gli spostamenti verso il polo natatorio di Rovereto.

interVento raDicale Per la PiScina

spoRT

LO SCIVOLO NEL PROGETTO DELLA NUOVA PISCINA

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n ei giorni scorsi abbiamo fat-to una visita al cantiere, per verificare in anteprima lo

stato di avanzamento del restauro e valutare il progetto di destinazione, che ci è stato illustrato dal geometra Mauro Martinelli dello Studio Capra-ra.Ma facciamo un passo indietro. La spinta iniziale a questo articolato progetto è arrivata nel 2003 dalla Provincia, per valorizzare il patrimo-nio culturale, artistico e storico le-gato alla produzione di sete e velluti ad Ala e nei centri della Vallagarina, riportando alla giusta attenzione un settore un tempo vitale nell’econo-mia trentina. A questo scopo è stato progettato un nuovo istituto museale, destinato a conservare ed esporre le raccolte tessili di proprietà pubblica e a far conoscere le antiche tecniche di lavorazione della seta.Un’operazione che ben si accorda, del resto, con la valorizzazione portata avanti negli ultimi anni da parte del-le amministrazioni comunali alen-si nei riguardi di questa importante fase della storia cittadina: il prodotto più evidente di tale interessamen-to è senza dubbio la manifestazione “Città di Velluto”, ma accanto a essa anche un’accurata riappropriazione delle fonti storiche, l’acquisizione di manufatti tessili, il recupero di mate-riali antichi.La scelta è caduta su Palazzo Tad-dei, non solo perché appartenente a una famiglia che fece fortuna con la produzione di velluto, ma soprattut-to perché l’articolazione degli spazi che esso presenta appariva adeguata alle specifiche caratteristiche di con-servazione ed esposizione di raccolte tessili. In seguito a una convenzione con il Comune di Ala l’immobile è

stato ceduto alla Provincia, che ne ha finanziato il restauro e che lo avrà in gestione dopo l’apertura.

Le fasi d’interventoI lavori, curati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e posti sot-to la direzione dello Studio Caprara, sono stati suddivisi in tre lotti. Il pri-mo stralcio si è svolto da luglio 2006 a settembre 2009 e ha comportato interventi strutturali basilari: conso-lidamento statico delle fondazioni e delle murature perimetrali, deumidi-ficazione, sistemazione degli intonaci esterni. Il costo dell’operazione è sta-to di 1 milione e 650 mila euro.Il secondo stralcio dei lavori, inizia-to nell’aprile 2010 e attualmente in corso, comporta i seguenti interventi: consolidamento/rifacimento dei so-lai, pavimentazione interna ed ester-na, sistemazione degli intonaci inter-ni e dei serramenti, completamento degli impianti tecnologici principali. Questa fase si concluderà entro l’a-prile di quest’anno, con un probabile slittamento di qualche mese, dovuto alla necessità di effettuare una peri-zia tecnica per valutare la regolarità degli interventi. L’importo offerto in sede di gara ammonta a 1 milione e 76 mila euro.Il terzo stralcio, i cui costi ed estremi cronologici restano ancora da defini-re, comporterà, invece, il restauro de-gli affreschi, l’arredamento interno, il completamento del restauro generale.Nel progetto si è considerata la ne-cessità di conservare integralmente la struttura architettonica originaria dell’edificio, cercando nel contempo di rispondere alle esigenze funziona-li e di spazio richieste da un moderno museo, anche nel rispetto delle nor-mative vigenti per gli edifici aperti al

pubblico. Per la definizione dei vari ambiti a servizio del museo si è tenu-to conto degli spazi esistenti e della loro valenza storica e artistica, non-ché della presenza di decorazioni, manufatti, pavimenti di particolare importanza. Ecco perché gli spazi espositivi si concentrano al primo e secondo piano, mentre quelli per il lavaggio e il restauro sono stati previ-sti in un fabbricato separato dall’edi-ficio principale, posto tra i due cortili verso via Teatro.Uno dei temi emersi fin dall’inizio è stato quello del sistema dei collega-menti verticali principali – scala e ascensore – che dovevano essere po-sti in posizione strategica: si è, per-tanto, scelto di collocarli nel corpo a est dell’edificio centrale, a destra del portico del loggiato. Anche gli

PalaZZo taDDei Si PrePara a oSPitare il MuSeo Del teSSuto e Delle arti teSSiliProseguono a pieno ritmo i lavori di restauro di Palazzo Taddei nel cuore del centro storico di Ala, destinato ad accogliere, entro la fine del 2012, il Museo Provinciale del Tessuto e delle Arti Tessili

Musei

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impianti di riscaldamento, raffrescamento e controllo dell’umidità sono stati po-sizionati in modo da creare meno interferenze possibili con gli spazi espositivi.

Entrata da via Sartori con biglietteria e bookshopAl museo si avrà accesso dal portone principale di via Sartori. A destra del portico d’ingresso saranno collocati la biglietteria e il bookshop,

mentre il locale sulla sinistra ospiterà raccolte di documenti storici della fa-miglia Taddei. Attraversato il cortile, la storica cucina e i locali di servizio serviranno come sala buffet. Dalla parte sinistra del portico si potrà ac-cedere, invece, a una prima, ampia, zona espositiva.Il primo piano è destinato all’esposi-

zione del materiale museale, eccetto piccoli spazi a uso foresteria e uffi-ci organizzativi. La scala principale porterà direttamente alle sale esposi-tive, tramite un percorso che sfrutta le porte esistenti e mette in comuni-cazione tutte le stanze.

Tra affreschi e tessutiTra tutti gli ambienti, particolarmen-te scenografico risulterà il lungo sa-lone di rappresentanza, posto sopra il portone d’accesso al Palazzo, i cui pregevoli affreschi, una volta restau-rati, si accorderanno piacevolmente con i tessuti esposti.Se il primo piano è stato destinato prettamente a spazio espositivo, il secondo piano è stato pensato come luogo di incontro culturale e di stu-dio: una grande sala a doppia altezza con soppalco ospiterà una sala con-ferenze e altro materiale museale, mentre una biblioteca specializzata

Conserverà ed esporrà le raccolte tessili di proprietà pubblica e a farà conoscere le antiche tecniche di lavorazione

FACCIATA DI PALAZZO TADDEI.IN BASSO LAVORI DI RESTAURO NELLA CORTE INTERNA

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in storia del tessuto e del costume permetterà la consultazione agli stu-diosi del settore.Il terzo piano è il luogo destinato alla conservazione e ospiterà una tessilte-ca con una ricca e articolata raccolta di tessuti e costumi, tra cui abiti del Settecento di particolare pregio.Nei due grandi cortili retrostanti, che si affacciano su via Teatro, sono pre-visti dei posti macchina soprattutto per il personale. Nel cortile di sini-stra è stato ricavato un laboratorio di restauro tessile per il lavaggio e le operazioni di manutenzione.Nel corso dei lavori sono state de-molite alcune suddivisioni dei locali, funzionali alle passate destinazioni d’uso. Questo recupero degli spazi originari del palazzo consente ora di muovere interessanti osservazioni, in particolare sulla cosiddetta “sala di rappresentanza”: eliminati i tra-mezzi posticci, essa emerge in tutta la sua ampiezza, al punto da apparire eccessivamente vasta per un uso do-

mestico. È molto probabile, invece, che fosse un salone per l’esposizio-ne dei pregiati tessuti prodotti dalla famiglia. È facile, infatti, immagina-re drappi di seta e velluti appesi in sequenza, a mo’ di arazzi, come si usava un tempo, a rappresentare (e da qui, appunto, l’appellativo di “sa-lone di rappresentanza”) le capacità tecniche, le possibilità economiche e, quindi, l’importanza sociale della famiglia. In tal senso, risulta appro-priata e coerente con quello che è sta-to un suo utilizzo in passato, la scelta di collocare nel palazzo il nuovo Mu-seo Provinciale del Tessuto.

In conclusione il museo rappresen-terà un’interessante occasione di co-noscenza del variegato universo dei tessuti e in particolare del velluto, dal momento della coltivazione del baco da seta fino alla successiva produzio-ne del prezioso manufatto. L’espo-sizione ha anche un chiaro intento didattico, che coinvolge i più giovani e le scuole, proponendo un percorso interattivo per chiarire come, parten-do dal filo di seta, si possa arrivare alla creazione di vere e proprie opere d’arte, che vengono realizzate ancora oggi grazie al genio della manualità umana. •

CHI ERA LA FAMIGLIA TADDEI“Memoria et Nota della discendenza della Casa Thadei, partita da Fiorenza et capitata in Verona l’anno di N. Sig.re 1303; et partita da Verona capitò et s’accasò in Ala di Trento l’anno 1391.Con queste parole inizia la Narrativa della Casa Thadei, scritta sul finire del XVI secolo e conservata fra i documenti d’archivio della Biblioteca Comunale di Ala.Pochi sanno che la nobile discendenza Taddei, scacciata da Firenze perché schierata con la fazione dei ghibellini, fu costretta a un continuo peregrinare da una Signoria all’altra in cerca di appoggio e protezione e fu soggetta ai corsi alterni della fortuna, sino a quando […] Tade Taddei con l’appoggio e spalla delli sudetti Sig.ri di Castelbarco l’anno 1391, si maritò in Ala pigliando una del Comune sopra robba […]”.La Narrativa prosegue riportando con precisione e dovizia di particolari l’evoluzione della famiglia Taddei, che nel corso dei secoli si amplia e si integra sempre più con il tessuto sociale di Ala, collocandosi, grazie alla ricchezza acquisita con l’arte serica, tra le famiglie più prestigiose e influenti della città.

LA CURIOSITàIl salone di rappresentanza, attraverso i suoi elementi decorativi costituiva l’occasione per la famiglia Taddei di esprimere il proprio gusto e la propria cultura, nonché di mostrare la condizione conquistata all’interno della società alense e il rango di famiglia nobile. Assai particolare è il grande stemma eseguito a stucco, posto sopra il camino secentesco del salone. Un’attenta osservazione di questo rivela un curioso particolare sulla storia della famiglia: esso è sorretto da due figure con vesti militari romane ed è sovrastato da un cimiero rivolto verso destra. La posizione dell’elmo risulta alquanto strana per l’iconografia dell’epoca: l’orientamento verso destra dell’elmo starebbe, infatti, a indicare lo stato giuridico di figlio naturale, nato al di fuori del matrimonio, ma riconosciuto. La composizione appare bizzarra per l’implicito messaggio, che in quei tempi tutti sapevano decifrare. Ciò porterebbe a sostenere che il committente di questo emblema araldico fosse così potente da manifestare pubblicamente e senza imbarazzo la sua condizione di figlio illegittimo e da rivendicare comunque la propria nobiltà.

LO STEMMA DELLA CASATA SOPRA UN CAMINO SECENTESCO

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c ittà di velluto, si torna alle origini. O quasi. Dopo dieci anni di spettacoli e un anno,

il 2010, di pausa, il festival alense si ripensa e prende spunto dal passato. È questa l’impostazione che sembra prevalere negli ambienti dell’asses-sorato alla Cultura del Comune e fra le associazioni locali, in vista dell’ap-puntamento programmato per l’esta-te 2011. Un cambio di rotta, dunque, rispetto alle ultime edizioni, che ave-vano fatto registrare un sensibile calo di attenzione da parte dei visitatori ma soprattutto da parte degli alensi. Una questione di numeri ma anche una questione più generale, che ha a che fare da vicino con l’identità che via via la manifestazione si era data nel corso degli anni. Due principal-mente gli aspetti critici emersi duran-te le ultime edizioni: l’attenuazione del coinvolgimento del mondo asso-ciativo che ha trascinato con sé anche un distacco crescente del gradimento degli alensi e, in secondo luogo, una certa ripetitività della programma-zione, che scontava l’invecchiamento di un cliché giocato tutto sul triango-lo Palazzi-Mozart -Velluti; secondo, un registro troppo nazional-popolare per essere considerato colto e troppo ambizioso per essere apprezzato da un pubblico prevalentemente popo-lare. Più in generale, però, la mani-festazione, così come è andata deli-neandosi durante il primo decennio degli anni Duemila, si può dire, non abbia centrato l’obiettivo che era sta-to focalizzato nelle intenzioni di chi, sul finire degli anni Novanta, l’aveva ideata. Si pensava allora che Ala, an-che attraverso il richiamo del mar-

chio “Città di Velluto”, potesse modificare la sua identità, anche economica, e in-serirsi all’interno del circuito delle città d’arte della provincia italia-

na, per diventare luogo apprezzato dal punto di vista turistico. Questo, a distanza di dieci anni, non è acca-duto, nonostante gli investimenti im-ponenti, anche in termini finanziari, che di anno in anno hanno superato le centinaia di migliaia di euro, ri-partiti fra Comune, Provincia, Apt e sponsorizzazioni private. Ala oggi, così come dieci anni fa, non è una

città turistica. Lo dicono le banche cittadine che continuano a conside-rare “insignificante” il comparto del turismo. Lo dicono le organizzazioni dei commercianti, che hanno impa-rato a sfruttare il marchio dei velluti esclusivamente nelle giornate della manifestazione, ma dal quale non traggono alcun beneficio economico durante l’anno. Del resto lo svuota-mento commerciale del centro stori-co che si è registrato nell’ultimo de-cennio racconta, seppure da un’altra angolatura, la medesima realtà. Lo dicono gli albergatori, che dall’ospi-talità turistica ricavano un reddito marginale rispetto al loro giro d’affa-ri complessivo. E, infine, lo dicono i numeri delle visite guidate: nel 2010

cittÀ Di VellutocoSì ala Si riaPProPria Della Sua FeStaUn solo week end lungo in luglio, dal venerdì alla domenica sera nella convinzione che il marchio vada mantenuto e valorizzato attraverso il coinvolgimento e la partecipazione degli alensi

eVenTi

Dopo dieci anni il festival si ripensa e prende spunto dal passato

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sono stati 1.643 i turisti che hanno visitato i palazzi del centro storico. Poco più di quattro persone al giorno: poche. Un obiettivo, dunque, quello di trasformare Ala in una città turi-stica, che a distanza di dieci anni pare essere stato più velleitario che ambi-zioso. Naturalmente tutto questo non è addebitabile esclusivamente a una manifestazione che, comunque, sep-pure con qualche ingenuità e qualche fuga in avanti, ha cercato di essere un punto di riferimento, talvolta riu-scendoci anche, nel panorama spesso equivoco e raffazzonato delle offerte culturali dell’estate trentina. Le ragio-ni, più profonde, sono altre. Ma que-sta non è l’occasione né per elencarle né per esaminarle. Quella che resta, tuttavia, è la constatazione che l’o-biettivo immaginato allora – eravamo sul finire degli anni Novanta, quando un po’ ovunque in Italia scoppiava la moda, talvolta anche poco filolo-gicamente corretta, delle feste e dei festival in costume – non è nemmeno stato sfiorato. Di fronte a questa con-statazione, dunque, un ripensamen-to oggi si pone come passaggio non solo ragionevole ma anche utile: per non sprecare risorse, per non creare illusioni ingannevoli ma, soprattutto, per ridefinire un legame più stretto con la comunità locale e individuare obiettivi più realistici. Questa sem-bra essere, del resto, la direzione verso la quale si stanno muovendo, insieme, assessorato alla Cultura, ufficio del turi-smo e mondo associativo in vista dell’appuntamen-to del prossimo luglio: un solo week-end lungo, dal venerdì alla domenica sera, probabilmente fra la secon-da e la terza settimana del mese. Che dopo la pausa del 2010, la manifestazio-ne dovesse essere ripresa e rilanciata non era un’ipotesi data per scontata da alcuno, né fra le associazioni, né fra gli alensi, né tanto meno negli ambienti dell’amministrazione co-munale. La decisione di rimettere in cantiere l’evento estivo, seppure con molti aggiustamenti, infatti, è arriva-ta nelle settimane scorse, al termine di un confronto serrato fra il mondo associativo locale e l’assessorato alla Cultura. Un confronto “dal quale – spiega il vicesindaco Paolo Mondini – è emersa innanzitutto la constata-zione che il marchio Città di Velluto

ha una sua riconoscibilità e che la manifestazione, soprattutto all’ester-no, gode di un certo apprezzamen-to e può essere ancora di richiamo. La convinzione che il marchio vada mantenuto e valorizzato – ha chiari-to però Mondini, facendo sintesi del-le conclusioni del confronto con le associazioni – impone la necessità di ridiscutere l’impostazione della ma-

nifestazione, soprattutto recuperando una dimen-sione di partecipazione lar-ga, popolare, prima di tut-to dei nostri cittadini”. Qui uno dei punti fondamen-tali della proposta: l’edi-zione 2011, come avveniva inizialmente, si reggerà sul protagonismo del mondo associativo a cui sarà affi-

data la gestione dei momenti eno-ga-stronomici. Ma non solo. Nella testa dell’assessorato alla Cultura, la vera chiave di volta per rilanciare “Ala, città di velluto” passa attraverso una decisa assunzione di responsabilità dei soggetti associativi: “L’idea fon-dante e motivo di richiamo della ma-nifestazione – ha sottolineato infatti Mondini – è stato sempre il contesto storico, ambientale e urbanistico: per questo bisogna valorizzarlo e rimet-terlo al centro dell’attenzione. Tutto questo è fattibile a una condizione: il recupero forte di un protagonismo e

di un’assunzione diretta di responsa-bilità operativa da parte di tanti sog-getti e, in primis, delle associazioni. Le stesse associazioni che lamentano e hanno lamentato in passato di esse-re state in un certo senso escluse dal-la cabina di regia. Per questo – e qui si capisce quali siano d’ora in avanti i veri obiettivi dell’assessorato di Mon-dini – l’amministrazione è orientata a ridare spazio a questo protagoni-smo, se lo stesso intende esprimersi. L’ipotesi di lavoro potrebbe essere quella della riproposizione almeno di un fine settimana lungo in cui aprire davvero il centro storico, non solo i palazzi ma anche le corti, gli angoli e le piazze, e di animarlo, oltre che con alcuni eventi di richiamo e con offerte di tipo eno-gastronomico, con iniziative delle stesse associazio-ni”. L’organizzazione di tutto questo, se le cose andranno in porto come è stato annunciato, sarà affidata a un ristretto gruppo di regia, che prevede la rappresentanza, oltre che dell’am-ministrazione, anche di comitati, di associazioni di volontariato e di ca-tegoria. Quindi, non resta che darsi appuntamento a luglio, per capire se tutto andrà come deve andare, ma so-prattutto per provare a fare un primo bilancio di una manifestazione che fino a un anno fa era data per morta e che da quest’anno prova di nuovo a parlare agli alensi. •

L’edizione 2011 si reggerà sul protagonismo del mondo associativo

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raccolta DiFFerenZiata, Si caMBia Inserto da staccare e conservare

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Da inizio novembre 2010 le modalità di raccolta differenziata dei rifiuti hanno subìto alcune variazioni. Novità che richiederanno ai cittadini un po’ di attenzione in più. Ma ne varrà la pena: una città più pulita ed ecocompatibile è un vantaggio per tutti. I cambiamenti riguardano in particolare i contenitori in tetrapak (che non devono più essere gettati come residuo secco, ma devono essere raccolti nei cassonetti bianchi, prima adibiti ai soli imballaggi in plastica) e gli imballaggi in alluminio e acciaio (che devono essere conferiti nel contenitore bianco del multimateriale, assieme a plastica e tetrapak). Cosicché nella campana del vetro devono essere conferiti soltanto imballaggi in vetro quali bottiglie, vasetti e materiali equipollenti, sprovvisti di tappi e coperchi, che devono essere differenziati a parte.

oBBlighi e pRoMeMoRiaGli utenti devono obbligatoriamente conferire in modo separato i rifiuti per i quali sono previste forme di raccolta differenziata. Tali rifiuti devono essere conservati e conferiti negli appositi contenitori predisposti nell’area urbana e nei centri di conferimento attrezzati.È vietato introdurre nei contenitori destinati alla raccolta differenziata rifiuti di composizione merceologica diversa da quella ammessa. Su ciascun contenitore è indicato il tipo di rifiuto per cui è consentita l’introduzione.È vietato depositare rifiuti a terra accanto ai contenitori della raccolta.

SANZIONIL’abbandono di rifiuti, il conferimento scorretto nei cassonetti della raccolta differenziata e qualsiasi altra violazione o inosservanza al regolamento di igiene ambientale (08/09/2005), comportano sanzioni da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

Presso la piattaforma ecologica di Ala in via della Costituzione (ex via dello Statuto) sono disponibili container dedicati alla raccolta di:FERRO: questo materiale verrà raccolto dal Comune ed avviato a recupero, migliorando l’intero ciclo di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti;INERTI: derivanti da rimanenze di materiali a seguito di interventi eseguiti in economia per manutenzioni, demolizioni o scavi, prodotti dai cittadini in modeste quantità e riconducibili solamente ad utenze domestiche.

PIATTAFORME ECOLOGICHE Orari di conferimento rifiuti ingombranti, ramaglie, ferro, inertiAla in via della Costituzione (ex via dello Statuto) il mercoledì 13.30 – 16.30 ed il sabato 08.30 - 11.30(container disponibili: ingombranti, ramaglie, ferro, inerti)Serravalle in corso General Cantore il lunedì ed il giovedì 13.30 – 16.30(container disponibili: ingombranti e ramaglie – NOTA BENE i rifiuti in ferro devono essere depositati nel container rifiuti ingombranti)In tali orari si ritirano o si riconsegnano i contenitori per la raccolta “porta a porta” (secco ed umido) e si ritirano i sacchetti in mater-B per il rifiuto umido.

SERVIZIO GRATUITO DI RITIRO SU CHIAMATANumero verde 800 024 500 dal lunedì al venerdì 8-12.30 / 14-18È attivo il servizio gratuito di ritiro su chiamata per rifiuti ingombranti, ramaglie, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).I cittadini possono chiamare il numero verde 800 024 500, lasciando le proprie generalità, indirizzo e tipologia del rifiuto all’operatore che risponderà o alla segreteria telefonica; in quest’ultimo caso l’utente sarà richiamato entro una settimana da parte del Comprensorio per fissare

l’appuntamento per il ritiro gratuito dei rifiuti direttamente sotto casa o in adiacenza all’isola ecologica più vicina.

RECAPITI E CONTATTI:

www.comune.ala.tn.itdove puoi scaricare in formato PDF la versione completa della guida alla raccolta differenziata dei rifiuti elaborata dal Comune di Ala – Ufficio Ambiente

ufficio ambientecomune di alapiazza S. Giovanni 1 Ala Tel. 0464 678752Fax 0464 678741e-mail: [email protected]: raccolta porta a porta, raccolta differenziata, comunicazione comune/comprensorio, segnalazioni per disservizi.

ufficio Tributicomune di alapiazza S. Giovanni 1 AlaTel. 0464 67874Fax 0464-67249e-mail: [email protected]: tariffa rifiuti ed adempimenti amministrativi, riduzione compostaggio, consegna/ritiro chiavi elettroniche e cassonetti residuo secco/umido

sportello ambiente c10comprensorio della Vallagarinavia Tommaseo 5 RoveretoTel. 0464 484212Fax 0464 421007dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.30 e giovedì 14 - 16e-mail: [email protected]: gestione della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, ritiro composter per pratica compostaggio, segnalazioni varie

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RIFIUTO SECCO RESIDUO NON RICICLABILE

pannolini, tessili sanitari, plastiche non riciclabili (oggetti in plastica come giocattoli, penne di plastica, piatti di plastica, bicchieri di plastica, spazzolini da denti, cd, ...), oggetti di gomma, piccoli oggetti in ceramica, carte alimentari sporche, lampadine, stracci sporchiCONFERIMENTO - in cassonetti di colore verde scuro di forme variabili come quelli in figura (cassonetto condominiale da 1000 litri tramite chiave elettronica o cassonetto singolo da 120 litri) – svuotamento lunedì

RIFIUTO UMIDO ORGANICOavanzi alimentari quali scarti di frutta e verdura, pasta, riso, pane, pesce e carne, fondi di caffè, gusci di uova, piccole ossa, bustine del the, lische di pesce, fiori recisi, tovaglioli di cartaCONFERIMENTO - in cassonetti di colore marrone di forme variabili come quelli in figura (cassonetto condominiale da 120 litri o mastello singolo da 25 litri) – svuotamento lunedì e venerdì - (in alternativa l’utente può smaltire il proprio rifiuto organico attraverso la pratica del compostaggio domestico)

CARTA E CARTONEgiornali, riviste, cartoni, cataloghi, salviette pulite, ritagli di carta, materiale cartaceo come cartellette, quaderni, block-notesCONFERIMENTO - in cassonetti di colore giallo come quello in figura

MULTIMATERIALE LEGGERO

IMBALLAGGI DI PLASTICA quali bottiglie di acqua e bibite, flaconi di detergenti, detersivi e shampoo, confezioni e contenitori di alimenti in plastica, vasetti dello yogurt, vaschette sagomate in plastica o polistirolo per uova, alimenti e oggetti vari, sacchi per il confezionamento degli abiti, borse e sacchetti per la spesa, vasi per vivaisti, cassette per la frutta in plastica, reti per frutta e verduraCONTENITORI TETRAPAK quali contenitori per bevande come latte, succhi di frutta e vino, contenitori per panna, besciamella, surgelati ed altri alimentiIMBALLAGGI DI ALLUMINIO E ACCIAIO quali lattine di alluminio, contenitori in banda stagnata per alimenti e prodotti di igiene personale, carta stagnola e vaschette di alluminio, stampi per dolci e piccoli oggetti metalliciCONFERIMENTO - in cassonetti di colore bianco come quello in figura

VETRObottiglie e barattoli in vetro di qualsiasi coloreCONFERIMENTO - in campane verdi come quella in figura

ABITI USATIabiti usati, scarpe appaiate, cappelli, maglieria, biancheria, tendeCONFERIMENTO - in cassonetti di color arancione come quello in figura

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RIFIUTI PERICOLOSIfarmaci scaduti o che non si utilizzano più, pile, batterie di autoveicoli, lacche, vernici, flaconi di candeggina o ammoniaca contenenti ancora prodotto residuo, oli minerali e vegetali derivati da prodotti per la lubrificazione dei motori, oli di frittura, fitofarmaci e pesticidi, lampade al neonCONFERIMENTO - primo giovedì del mese al furgone del ComprensorioSerravalle in corso General Cantore, nell’area antistante la piattaforma ecologica, 08 - 10Ala in via Fornace, nell’area antistante il parco Perlè, 10.30 - 12.30

RIFIUTI INGOMBRANTImobili, materassi, damigiane, specchi e lastre di vetro, serramenti, legno, poltrone, divani, pneumaticiCONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle

FERROoggetti in metallo voluminosi quali reti di letti, biciclette, ringhiere, scaldabagno, stufe a legna/gasCONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle

RAEE rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettronichefrigoriferi, congelatori, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie, condizionatori d’aria, stufette elettricheCONFERIMENTO - la raccolta avviene esclusivamente a domicilio telefonando al numero verde 800 024 500 con il servizio gratuito di ritiro su chiamata

VERDE E RAMAGLIEramaglie, potature di alberi e foglie, sfalci d’erba, siepi e fiori recisi, piante senza zolla di terra, residui vegetali derivanti da pulizia dell’ortoCONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle (massimo 2 metri cubi)

RIFIUTI INERTIpiastrelle, cemento, mattoni, mattonelle, ceramicheCONFERIMENTO - presso la piattaforma ecologica di Ala (massimo 0,5 metri cubi)Quantità maggiori dovranno essere conferite privatamente presso i centri autorizzati.

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i servizi alle famiglie, soprattutto in tempi di crisi e di tagli ai red-diti e ai bilanci comunali, sono

uno degli indicatori della tenuta di un’amministrazione locale. Nei mesi scorsi su questo tema in consiglio co-munale si è consumato un confronto serrato e per certi versi illuminante. A sollevarlo è stata una mozione pre-sentata dalla consigliera della Lega Nord, Vanessa Cattoi. Un documen-to, quello della consigliera, che pren-de in esame lo stato “emergenziale” del servizio di asilo nido comunale. Emergenza, peraltro, riconosciuta da tutte le componenti del consiglio co-munale. Un dato su tutti: oggi il nido comunale, collocato in una parte del convento dei Cappuccini di piazza Giovanni XXIII e realizzato in com-partecipazione fra i Comuni di Ala e Avio, può ospitare 66 bambini. La domanda di posti, tuttavia, è molto più alta. La graduatoria, pubblicata a gennaio, racconta di un fabbisogno di servizio al quale oggi l’ammini-strazione comunale non è in grado di dare una risposta. Ecco i numeri che descrivono da soli lo stato di fatto. A fronte di 9 posti disponibili, a inizio anno sono state registrate 56 richieste di nuovi ingressi: 2 sono state escluse in quanto presentate da famiglie re-sidenti fuori dal distretto Ala - Avio, mentre 9 famiglie hanno rinunciato subito alla richiesta. Fatti i conti, a gennaio c’erano 36 bambini in lista di attesa ed esclusi dal servizio. Consi-derato che, tra questi, alcuni (6) usu-fruiscono del servizio di Tagesmut-ter, si può concludere che allo stato attuale la domanda di servizio non soddisfatta riguarda comunque una trentina di famiglie. Questo il quadro da cui si evince che il servizio risulta pesantemente sottodimensionato ri-

spetto alle attese dei cittadini: un ter-zo delle famiglie alensi interessate al nido, infatti, non riesce ad accedervi. Numeri e situazione che nessuno ha contestato, nemmeno in consiglio co-munale. È sul cosa fare per affrontare l’emergenza, invece, che si misura la distanza fra i partiti e i consiglieri co-munali. Abbiamo provato a registrare queste differenze per capire meglio dove si andrà a parare, organizzando un fo-rum al quale hanno partecipato la consigliera Vanessa Cattoi e il vice-sindaco Paolo Mondini. Per certi versi draconiana la propo-sta di Cattoi, che corre dentro due binari, quello della residenzialità

consolidata e quello della famiglia con due genitori lavoratori: “Di fronte all’emergenza vanno tutelate le famiglie che abbiano un maggior impegno lavorativo, del resto questo principio viene riconosciuto anche dalla legge provinciale. In sintesi la mia proposta è questa: stabilire un principio di precedenza a favore del-le famiglie composte da due genitori entrambi lavoratori. L’altro elemen-to di selezione deve, invece, ruotare attorno al criterio della residenza: vista l’emergenza, il servizio deve essere rivolto esclusivamente alle famiglie in cui entrambi i genitori siano residenti nel comune di Ala da almeno 10 anni”.

aSilo niDo Futuro Da chiarireTroppi i bambini che restano esclusi dal servizio.Quali le soluzioni? Posizioni a confronto tra l’assessore Mondini e la consigliera Cattoi

FoRuM

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Non le pare discriminatorio il criterio dei dieci anni, soprattutto in un’epoca segnata da una forte mobilità? Cattoi: “No, semmai mi sento di de-nunciare una sorta di discriminazio-ne al contrario: i criteri di oggi, non solo per il nido ma anche per la scuola materna, favoriscono gli stranieri, che notoriamente fanno più figli rispetto agli italiani. Tutto questo a discapito degli alensi, che hanno un legame sto-rico con il loro territorio e che hanno sempre pagato le tasse ad Ala”. Mondini: “Noi siamo distanti anni luce da questa impostazione; qui si misura davvero la distanza che ci se-para dalla Lega Nord”.

Torniamo alla questione dei servizi: consigliera Cattoi non le sembra che sia troppo rigido il criterio che stabilisce la priorità esclusiva delle famiglie con entrambi i genitori occupati? E le famiglie con un solo genitore? E poi, non crede che una misura come questa finirebbe per penalizzare chi già vive in condizione di difficoltà, padri e madri che hanno perso il lavoro? Cattoi: “Per le famiglie con un solo genitore l’attuale regolamento preve-

de già delle facilitazioni, per i disoc-cupati si può pensare a dei correttivi. E comunque le graduatorie vengono elaborate due volte all’anno, chi sia stato escluso e nel frattempo abbia trovato lavoro può essere inserito nella graduatoria successiva”.

Assessore Mondini, lei cosa ne pensa? Mondini: “La proposta di Cattoi, così come è stata formulata, è irricevibile, poiché esclude tutti i criteri di valuta-zione previsti dalla legge e stabilisce una prevalenza esclusiva per le fami-glie con due redditi. La graduatoria per l’accesso a un servizio come que-sto, al contrario, va costruita tenendo conto di un mix di fattori, che spa-ziano dal reddito complessivo della famiglia ai bisogni e all’interesse con-creto del bambino. La proposta della consigliera, invece di introdurre ele-menti di equità, rischia di introdurre elementi di disparità e di discrimina-zione. Oltre, a mio parere, a rasentare l’illegalità”. Cattoi: “Quello che dice l’assessore potrebbe essere anche condiviso, se il servizio di asilo nido riuscisse a sod-disfare il bisogno di tutti. Ma siccome così non è, bisogna introdurre una griglia molto selettiva, quella che ho proposto io sarebbe efficace”.

Mondini, lei cosa propone? Mondini: “Innanzi tutto rassicuro la consigliera Cattoi: stiamo già lavo-rando per aggiornare le modalità di costruzione della graduatoria, affin-ché le stesse siano sempre più ade-guate a fotografare la situazione reale e a cogliere le reali esigenze delle fa-miglie; certo, sempre tenendo conto che l’accesso al servizio deve essere valutato considerando, come indica-no la legge e il regolamento, un mix di criteri e non uno solo”.

Solo questo? Mondini: “No. Per fronteggiare que-sta situazione credo sia necessario agire in molte direzioni. Intanto stia-mo già verificando con il Comune di Avio un’eventuale disponibilità a ospitare bambini di Ala nel loro asi-lo nido. Qualche posto, ad Avio, po-trebbe liberarsi a favore degli utenti alensi e questo potrebbe alleggerire i tempi di attesa della nostra gradua-toria”.Cattoi: “Con Avio va fatto un ragio-namento diverso: oggi con loro è in essere una convenzione che riserva 6 posti alle famiglie aviensi. Dovrem-mo contrattare con Avio lo sciogli-mento della convenzione in modo che quei posti vengano messi a dispo-sizione degli alensi”. Mondini: “È vero che la convenzione con Avio prevede una riserva di 6 po-sti, ma in questo momento c’è solo un bambino di Avio che usufruisce del servizio. Gli altri posti sono già occu-pati da famiglie alensi. Quindi il pro-blema non è questo. E comunque non credo che ad Avio abbiano intenzione di recedere dalla convenzione: questo comporterebbe per loro un costo no-tevole”.

Cosa si può fare ancora per alleggerire la lista di attesa? Mondini: “Questo tipo di bisogno viene soddisfatto anche dalle Tage-smutter; ce ne sono due, una ad Ala centro e una a Chizzola: complessi-vamente soddisfano i bisogni di circa 15 famiglie. Il loro è un servizio par-ticolarmente flessibile, che si adatta a tipologie di bisogno molto diverse e, soprattutto, strutturato su un rap-porto diretto tra famiglie e operatori, in questo caso Comune e Provincia erogano solo un sostegno. Si può cer-care di potenziare questo servizio. Su

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questo fronte stiamo verificando se sia anche possibile mettere in campo una soluzione sperimentale, per altro già prevista dalla legislazione provin-ciale: un “micronido” gestito sempre dalle Tagesmutter ma finanziato con i voucher che la Provincia assegna alle famiglie per i servizi accredita-ti. E quello del “micronido” è uno di questi”.

Si può fare in tempi brevi? Mondini: “Se ci sarà la disponibilità della cooperativa e se riusciremo a individuare un sito, che potrebbe es-sere un appartamento di dimensioni adeguate, e ovviamente a mettere in campo le risorse necessarie per at-trezzarlo, sì, questo servizio potrà essere attivato nel giro di pochi mesi. Stiamo valutando la fattibilità della cosa”. Cattoi: “Quello delle Tagesmutter è un servizio molto costoso e comun-que non equiparabile a un asilo nido. Stiamo parlando di servizi completa-mente differenti. E questo l’assessore lo dovrebbe sapere. Io penso, invece, che l’amministrazione farebbe bene a tirare fuori dal cassetto il vecchio progetto dell’amministrazione Toma-soni, quello che prevedeva un am-pliamento da 25 nuovi posti”. Mondini: “Siamo tutti d’accordo sul fatto che la soluzione ottimale sareb-be quella di realizzare un nuovo asilo nido. Ma questo per il medio – lungo termine; non per fronteggiare l’emer-genza di oggi. La costruzione di un nuovo nido richiede molto tempo, diciamo 3-4 anni. Sul progetto della passata amministrazione, quello che prevedeva un nuova sezione presso il convento dei Cappuccini, ammesso pure che i fondi ci siano e che i costi, non solo di realizzazione ma anche di affitto, siano sostenibili, nutriamo delle perplessità, soprattutto circa la collocazione”. Cattoi: “Vorrei far notare all’asses-sore, che il progetto di massima che giace nel cassetto, almeno consenti-rebbe di ottimizzare i costi di gestio-ne per alcuni servizi essenziali; i due asili nido potrebbero fare economia usufruendo di alcuni servizi comuni: lavanderia, mensa e cucina”. Mondini: “Questo è vero, ma resta sempre da valutare il problema dei costi nonché l’opportunità della col-locazione di un nuovo nido nelle fra-

zioni a nord, anche nel quadro di una complessiva e necessaria rivisitazio-ne dei servizi all’infanzia e di quelli scolastici: probabilmente si darebbe un servizio migliore, più mirato e vi-cino alle esigenze dei censiti”.

Anche da questo confronto le distan-ze fra le due posizioni sono rimaste intatte, mentre trenta famiglie di Ala attendono ancora un servizio che non c’è. •

Quanto costa un bambino all’asilo nido?Lo abbiamo chiesto all’Ufficio Servizi Sociali del Comune

Intanto come funziona il meccanismo delle tariffe. Le rette mensili sono calcolate in base al reddito famigliare e sono composte da una quota mensile fissa che va da un minimo di 92,72 euro ad un massimo di 309,07 euro. A questa quota fissa si deve poi aggiungere una quota giornaliera di frequenza pari a 1,88 euro. Il servizio, naturalmente, costa molto di più: ma il resto, circa il 30%, viene pagato dalla Provincia che eroga un contributo direttamente al Comune. Il costo medio per bambino, oggi, calcolato facendo la media fra tutte le quote versate dalle famiglie suddivise per 66 utenze, raggiunge 230 euro complessivi al mese. Discorso diverso e leggermente più complicato, invece, per il servizio di Tagesmutter. Intanto una precisazione, le tariffe in questo caso sono calcolate su base oraria, il servizio infatti può essere modulato con flessibilità nell’arco della giornata e del mese a seconda delle esigenze della famiglia e della disponibilità della Tagesmutter. Inoltre, altro dettaglio non irrilevante, riguarda alcune spese accessorie che gravano sulle famiglie: pannolini e cibo per il pranzo sono a carico della famiglia. Vediamo le tariffe orarie: fino ad un utenza di 80 ore mensili il costo è di 8,20 euro. Oltre le ottanta ore, scende a 7,60 euro. Alle famiglie, tuttavia, viene riconosciuto un contributo pubblico consistente sia da parte del Comune che da parte della Provincia. Quello del Comune varia da un minimo orario di 2,80 euro fino ad un massimo orario di 5,60 euro. Il contributo erogato dalla Provincia invece è fisso ed è pari ad 1,20 euro all’ora. Mediamente le famiglie alensi che si avvalgono del servizio pagano 2,39 euro orari fino ad 80 ore di fruizione e 1,79 oltre questa soglia. Messi così, questi numeri però dicono poco. Ma proviamo a fare alcune simulazioni* concrete in modo da rendere più chiari i costi di questo servizio.

1° Esempio

FAMIGLIA DI 4 PERSONE2 genitori che lavorano2 figli a caricoReddito complessivo ai fini IRPEF: € 41.017,00Patrimonio finanziario: € 29.155,00Abitazione in proprietàDetrazioni varie (mutuo ipotecario, spese mediche, contributi previdenziali, imposte).La valutazione della condizione familiare è: 32.005,00Il contributo orario riconosciuto ammonta ad € 4,42 per ora di servizio al quale deve essere sommato l’importo di € 1,20 di contributo aggiuntivo.

La famiglia in questione, pertanto, per la fruizione del Servizio Tagesmutterper 120h/mese spenderebbe:120 x € 1,98 = € 237,60per 80h/mese spenderebbe:80 x € 2,58 = € 206,40

2° Esempio

FAMIGLIA DI 3 PERSONE2 genitori che lavorano1 figlio a caricoReddito complessivo ai fini IRPEF: € 25.578,00Patrimonio finanziario: € 53.744,00Senza abitazione in proprietàDetrazioni varie (spese mediche, contributi previdenziali, imposte).La valutazione della condizione familiare è: 21.285,00Il contributo orario riconosciuto ammonta ad € 5,22 per ora di servizio al quale deve essere sommato l’importo di € 1,20 di contributo aggiuntivo.

La famiglia in questione, pertanto, per la fruizione del Servizio Tagesmutterper 120h/mese spenderebbe:120 x € 1,18 = € 141,60per 80h/mese spenderebbe:80 x € 1,78 = € 142,40

*I dati esposti, pur essendo realistici, hanno solo valore esemplificativo. Alle persone interessate al Servizio si consiglia di verificare, presso l’Ufficio Attività Economiche e sociali, la propria situazione presentando una dichiarazione ICEF valida (le dichiarazioni sono predisposte dai CAF).

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teatro “Di”, “Per” e “con” i raGaZZiPer vivere emozioni, sogni, paure…

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n ella stagione teatrale iniziata lo scorso autunno, si inserisce per la prima volta il Teatro Ragazzi.

Forse non tutti sanno di cosa stiamo parlando. È presto detto: di teatro dei ragazzi. O per i ragaz-zi. O con. O tra. Un tipo di teatro che si defini-sce per il pubblico a cui principalmente (ma non esclusivamente) si rivolge e che produce spettaco-li destinati a bambini e adolescenti, lavorando in un’instancabile e capillare attività di laboratorio in collaborazione con la scuola dell’obbligo.Il motivo che ha spinto a proporre quest’anno an-che ad Ala una serie di appuntamenti di Teatro Ra-gazzi è stato in primo luogo il desiderio di educare le giovani generazioni a imparare l’amore per il te-atro, a scoprirne i linguaggi, le suggestioni, i colori e i suoni. Perché il teatro è un luogo di divertimen-to e di socializzazione, ma anche di cultura e di riflessione, che l’amministrazione comunale ha in-teso valorizzare pienamente, anche coinvolgendo le giovani generazioni, come conferma l’assessore alla Cultura Paolo Mondini.Teatro Ragazzi significa, però, anche molto altro: un fattore che da sempre lo caratterizza è la forte collaborazione con i ragazzi. Valorizzando i loro mezzi espressivi, esso li rende consapevoli delle loro qualità e potenzialità comunicative e fa capire (non solo a loro, ma soprattutto agli adulti) che i bambini non sono piccoli uomini o donne imper-fetti, ma persone dotate di individualità, linguag-gio e cultura propri.Lo spazio della scena diviene, dunque, il regno delle emozioni, dei sogni, delle paure, delle storie dei più giovani, sempre uguali e sempre diverse. E l’invenzione è talvolta la più libera, creativa, diver-tente, provocatoria, sorprendente.Dando uno sguardo ai titoli della mini stagione si coglie la grande varietà tematica degli spettacoli presenti. Una scelta fatta per rispondere a un pub-blico di bambini e ragazzi (e genitori) sempre più attento agli eventi a cui partecipa, nella convinzio-ne che poter offrire visioni così diversificate del teatro sia utile al pubblico odierno e futuro. Gli spettacoli proposti affrontano tematiche attuali e quotidiane molto legate all’età dell’adolescenza e alle sue problematiche, quali il tema del bullismo,

culTuRa

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a nche quest’anno il Cinema Teatro “G. Sartori” propone un’offerta ricca e stimolan-

te, che spazia dal thriller alla comme-dia fino al cinema impegnato, senza dimenticare il cinema per i ragazzi.I film proposti in questa edizione sono tutti di recente uscita, quando non rappresentano addirittura delle prime visioni assolute.Ad aprire la rassegna il giorno 13 febbraio una proiezione dedicata ai più giovani: Il viaggio del veliero, ter-zo capitolo delle Cronache di Narnia. Tutt’altra atmosfera si respira con il thriller soprannaturale Hereafter, il nuovo film di Clint Eastwood in pro-gramma per il giorno 20 febbraio. Nuovo cambio di registro domenica 27 febbraio, quando sarà proiettato Che bella giornata, divertentissima commedia di Checco Zalone, che prova a tracciare una riflessione sulle lacune collettive di un Paese che sta cambiando. Il discorso del re, in pro-gramma il 6 marzo, racconta la storia di una grande amicizia, che supera le

barriere sociali. Si torna a sorridere domenica 13 marzo con le avventure a cartoni dell’Orso Yoghi e il 20 marzo con la commedia Femmine contro ma-schi. Il 27 marzo è la volta dell’elegan-te e coraggioso lavoro che racconta le speranze e le disillusioni dei pro-tagonisti del Risorgimento: Noi cre-devamo. Sabato 2 aprile, in occasione della partita della Nazionale Scritto-ri, verrà proiettato il film 20 sigarette, che descrive la tragedia dell’attentato alla caserma di Nassirya attraverso gli occhi dell’unico sopravvissuto. Il 3 aprile tornano protagonisti gli animali con Animal United, il film di animazione 3D sulla salute del nostro pianeta, mentre il 10 aprile a chiudere la rassegna Manuale d’amore 3, commedia in tre capitoli secondo le tre età dell’amore, la giovinezza, la maturità e oltre.Per la programmazione cinemato-grafica completa, gli orari, il costo dei biglietti e le recensioni consulta-re la brochure oppure visitare il sito www.trentinospettacoli.it.

il Piacere Del cineMaRassegna primaverile 2011

affrontato da Io me ne frego!, andato in scena lo scorso 19 gennaio, op-pure l’interferenza della televisione nella vita di tutti i giorni e la rivol-ta messa in atto dai libri, con Biblio-tour (10 marzo). La lavagna fantastica (11 febbraio) porta invece sulla sce-na la quotidianità scolastica, in una dimensione dove la campanella, la cattedra, i banchi, le stesse parole scritte sulla lavagna, si trasformano e si intrecciano, per dar vita a per-sonaggi e invenzioni fantastiche. E, sempre per restare in tema scolasti-co, lo spettacolo Leonardo (2 marzo) offre una rilettura originalissima di una delle più affascinanti figure della storia italiana. Caratteristica comune a tutti gli spettacoli, pur nella loro di-versità, è la forte carica comunicativa e la relazione stretta tra attori, scena e spettatori. Si spegne la luce e nasce lo spettacolo: nello spazio sobrio e accogliente del Teatro Giacomo Sartori quattro espe-rienze vive e dirette di teatro saranno portate in scena da alcune compagnie capaci di affascinare non solo bambi-ni e ragazzi. Anche gli spettatori che già conoscono e amano il teatro sa-pranno apprezzare la proposta e se ne faranno promotori.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 10.30. Per il programma completo consultare la brochure o visitare il sito www.trentinospettacoli.it

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e ntro l’estate, piazza Giovanni XXXIII, lo “Spiazz” alberato su cui si affacciano scuole,

ospedale e convento dei Cappuccini, cambierà faccia: ci sarà qualche pla-tano in meno, ne saranno abbattuti 9 lungo via Betta, ma ne guadagneran-no, almeno questo l’obiettivo del pro-getto, sia la sicurezza pedonale sia la circolazione degli scuolabus, che ogni giorno transitano e sostano davanti all’istituto scolastico. La situazione attuale presenta una tale promiscuità di percorsi (studenti – mezzi di tra-sporto studenti – traffico ordinario), da costituire una fonte di pericolo permanente soprattutto per gli stu-

denti. Il progetto è stato elaborato in proprio dall’ufficio tecnico di piazza San Giovanni e i lavori saranno ese-guiti dal personale del cantiere co-munale. Costo previsto, 45 mila euro. L’abbattimento dei platani, è vero, ha già fatto storcere il naso a qualcuno in consiglio comunale: Massimo Am-brosi, Lista Civica, lo ha fatto notare chiedendosi se ci sia davvero bisogno di disboscare i giardini per mettere in sicurezza lo “Spiazz”. Nonostante queste perplessità, tuttavia, i lavori sono ormai al nastro di partenza. In dettaglio: l’attuale fascia pavimentata esistente tra la scuola elementare e l’area a parco antistante verrà allestita

in modo da individuare un percorso protetto e riservato agli studenti, po-sto a ridosso del muro di recinzione della scuola, una pista riservata agli autobus da percorrere a senso uni-co (con ingresso provenendo da via Mantova ed uscita in corrispondenza dell’innesto con via Gattioli), lungo la quale è prevista la sosta dei mezzi per le operazioni di imbarco e sbarco, e, infine, un percorso pedonale tra la corsia destinata agli autobus e le aiuo-le del parco. A delimitazione di questi percorsi verranno installate transen-ne metalliche, fioriere e panchine in legno, in modo da integrare e miglio-rare l’attuale arredo del parco. •

al naStro Di PartenZai laVori Per lo “SPiaZZ”Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio tecnico del Comune.Costo previsto: 45mila euro

pRogeTTi

Page 36: Ala Notizie

34 alanotizie

n el 2010 la biblioteca ha con-fermato sostanzialmente i risultati ottenuti nell’anno

precedente, con una lieve flessione nei prestiti ma un consolidamento delle presenze giornaliere. Nei 249,5 giorni di apertura, è stata visitata da 21.606 persone, di cui 15.743 adulti e 5.863 ragazzi. Mediamente sono en-trati in biblioteca ogni giorno 86 vi-sitatori. I prestiti sono stati comples-sivamente oltre 24.800, fra prestiti in sede, compresi i rinnovi, e i prestiti interbibliotecari alle altre biblioteche del sistema bibliotecario Trentino. Oltre al servizio di prestito dei vo-lumi e degli audiovisivi, la bibliote-ca offre la possibilità di trattenere in prestito, per un periodo di 30 giorni, i numeri arretrati di alcuni periodici nazionali (sono esclusi i trentini e i periodici catalogati). Ecco allora che c’è stato chi ha approfittato di questo servizio per leggere articoli in lingua straniera (da “Der Spiegel” piuttosto che da “Cambio16”, da “Time Inter-national” o “Newsweek” o ancora “Speak Up”), per aggiornarsi sulle ul-time novità della tecnologia (con “PC Magazine”, ad esempio) o coltivare i propri hobby (con “Fare Vela”, “Sale & Pepe”, “Linus”) o sem-plicemente finire di legge-re l’articolo del giornalista preferito sulle testate dei quotidiani. La biblioteca, in quanto “porta verso il mondo”, offre in sede il servizio In-ternet, che nel 2010 è stato rinnovato. Quattro sono le postazioni fisse, più il ser-vizio wi-fi che è utilizza-bile dagli utenti con i pro-pri dispositivi preferiti (notebook, netbook, palmare, smartphone, ecc.),

previa registrazione al bancone del prestito, dove viene fornito un biglietto con i codici di accesso per la sessione giornaliera. Il servizio è disponibile a tutti, tuttavia i minorenni devono essere autorizzati preventivamente dai geni-tori. Questo servizio è in costante crescita: i nuovi iscritti nel 2010 sono stati

97, molti dei quali stranieri. In biblioteca dunque si naviga e si

legge, si fanno i compiti o le ricerche; si viene per cercare l’ultimo romanzo dell’autore preferito o quel libro di cui hanno parlato in televisione, alla ra-dio, o che ci hanno consigliato amici e conoscenti. Ma c’è chi viene anche a consultare opere particolari, quelle delle sezioni di conservazione. La bi-blioteca comunale di Ala ospita infat-ti fondi di pregio, nei quali possiamo trovare opere dal XIV al XX secolo, oltre ai documenti dell’archivio stori-co comunale e ai beni della collezione museale “Luigi Dalla Laita”. Gli stu-

la BiBlioteca coMe una Porta VerSo il MonDoCon una media giornaliera di 86 visitatori, la Biblioteca consolida le presenze. Quasi 25mila i prestiti annui. In costante crescita il servizio internet

culTuRa

La biblioteca ospita fondi di pregio, nei quali si possono trovare opere dal XIV al XX secolo

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alanotizie 35

diosi lo sanno bene e fanno visita alla biblioteca per studiare questi prezio-si originali. Nel 2010 sono state fatte complessivamente 900 consultazioni di singole unità bibliografiche, docu-mentarie o archivistiche, in media più di 3 al giorno. Si tratta di un grande impegno del personale, che accanto al servizio al pubblico del materiale più recente, offre la propria consulenza anche per effettuare ricerche impe-gnative e complesse. Il patrimonio da gestire non è da poco: nel catalogo bibliografico Trentino sono censiti, al 31 dicembre 2010, 76.698 documenti delle raccolte alensi, fra le varie sezio-ni: ragazzi e adulti, pubblica lettura (circa 56.000) e conservazione (circa 20.000). Nel corso dell’anno sono stati acquisiti oltre 1.700 nuovi documenti nella sezione adulti e oltre 600 nella sezione ragazzi. Obiettivo del 2011 è rilanciare presenze e prestiti, innan-zitutto con più attività di informazio-ne bibliografica, anche attraverso il web, ma anche una ancor maggiore attenzione alle richieste dell’utenza.

Disponibili i calendari 2011

In biblioteca sono disponibili, fino ad esaurimento scorte, i calendari 2011.

la vetrinaLa biblioteca dispone di una vetri-na espositiva nell’atrio dell’edifi-cio, dove solitamente sono esposte novità editoriali recenti. In alcuni periodi dell’anno, però, la vetrina è dedicata a temi specifici. Sarà così fino all’11 febbraio, quando verran-no esposte opere della bibliografia “Pagine per non dimenticare”, de-dicate alla Giornata della Memoria (27 gennaio) e al Giorno del Ricor-do (10 febbraio), e legate al tema dei genocidi. Successivamente, sa-ranno realizzate vetrine tematiche su vari argomenti di interesse. Per suggerire un tema per la vetrina, scrivere ad [email protected] o contattare il personale in orario di apertura.

leggere giovane con il progetto Xanadu

La biblioteca aderisce al progetto Xa-nadu, rivolto ai ragazzi dalla terza media alla terza superiore. Si tratta di un progetto ideato dall’Associa-zione Hamelin e dalla biblioteca Sala Borsa di Bologna, per coinvolgere i ragazzi nella lettura autonoma dei testi, esprimendo un giudizio su una rosa di 20-25 testi per ogni fascia di età, il cui tema varia di anno in anno. Per sapere che cos’è Xanadu e come funziona, si può visitare il sito web www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/xanadu2011/ mentre per partecipare non si devono seguire le istruzioni sul sito, ma chiedere le modalità di accesso alla biblioteca di Ala.

indovinelloIn questa immagine, la croce e la bandiera di Ala vengono ammainate dalla cuspide del campanile della Chiesa parrocchiale di Ala. Sapete dirci in quale anno o periodo avvenne questo fatto, e perché? La soluzione sul prossimo numero della rivista.

Biblioteca comunale

Via Roma 40 - AlaTel. 0464 671120Fax 0464 [email protected]: dott.ssa Elena Corradini

orari di apertura

Invernale (da metà settembre a metà giugno)lunedì dalle 14 alle 18da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18(il giovedì anche dalle 20 alle 21)

Estivo (da metà giugno a metà settembre)lunedì dalle 15 alle 19da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19

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36 alanotizie

p asseranno ancora almeno due anni prima che il “Sil-vietto” torni ad assomiglia-

re, almeno in parte, a ciò che è stato fino a un decennio fa: uno studenta-to. Certo, i tempi sono cambiati, le esigenze e la tipologia degli studenti anche. Ma Ala avrà di nuovo il suo convitto e a fruirne saranno gli stu-denti universitari, che ogni giorno arrivano ad Ala provenienti da mol-ti centri del Trentino e del Veneto. I lavori cominceranno nei prossi-mi mesi, le procedure di appalto si sono concluse qualche settimana fa: 7 milioni e mezzo di euro, tanto co-steranno i lavori di riqualificazione di palazzo Pandolfi, che dovranno essere conclusi a metà del 2013. A so-vraintenderli sarà l’Azienda Sanitaria del Trentino. A cui è stata assegnata la competenza sull’intera operazione, destinata a fornire un supporto agli studenti che frequentano le facoltà sanitarie di Ala: Igiene dentale, Edu-cazione e Riabilitazione psichiatrica e psicosociale, Radiologia medica, Prevenzione nell’ambiente e nei luo-ghi di lavoro. Ma non solo. Il proget-to prevede anche la realizzazione di alcune opere che andranno a tutto vantaggio della scuola primaria e che saranno costruite ex novo sul terreno di pertinenza del palazzo. Per questa ragione i lavori sono stati progetta-ti, e saranno realizzati, in un blocco unico e nell’ambito dello stesso can-tiere, appaltato qualche settimana fa. L’edificio esistente, risanato e riqua-lificato, e parte del nuovo edificio, ospiteranno gli spazi per il polo delle professioni sanitarie; saranno ricava-te complessivamente 11 aule da 25 posti, 1 aula da 50 posti, 1 aula da 20 posti e un laboratorio, con spazi di supporto come aula magna (110

posti), aule studio, mensa (110 posti), 7 uffici per docenti, biblioteca e por-tineria; ai piani superiori saranno, invece, ricavate le stanze per ospita-re 23 studenti in camere da 1, 2 e 3 posti. L’area destinata a servizio del-la scuola primaria sarà collocata nel nuovo edificio, che si collegherà con il primo piano della scuola media. Al piano terra troveranno spazio la cucina e la mensa scolastica con una capienza di circa 200 posti, suddivi-sa in due ambienti separati. Al primo piano saranno ricavate 8 aule per la didattica a supporto della scuola ele-mentare con relativi servizi igienici, un’area centrale di relazione, un’area per il personale di controllo, un’aula video, un archivio, un’aula per attivi-tà di supporto alla didattica e il corri-doio di comunicazione con l’edificio delle scuole medie. •

Bentornato StuDentato!A breve partiranno i lavori di riqualificazione di palazzo Pandolfi che diverrà convitto destinato agli studenti delle facoltà sanitarie e alcuni spazi andranno alla scuola primaria

pRogeTTi

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alanotizie 37

COME DIVENTERà IL CONVITTO SILVIO PELLICO

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38 alanotizie

p olitiche giovanili in mezzo al guado. Non è mai decol-lato veramente il Piano Gio-

vani di Ala, uno strumento che, da metà degli anni Duemila in avanti, la Provincia di Trento ha messo a disposizione delle amministrazioni comunali per stimolare iniziative e progetti a favore delle fasce giova-nili della popolazione. Nonostante la città di velluto, insieme ad altri quattro Comuni della Bassa Lagari-na (Avio, Brentonico, Mori e Ronzo - Chienis) sia il Comune capofila di questo progetto, ovvero l’ammini-strazione cui spetta un ruolo guida per l’organizzazione dei progetti, questo strumento è rimasto in buo-na parte sulla carta. Beninteso, non è che alcune cose non siano state fatte. Alcuni progetti sono andati in porto: viaggi istituzionali, iniziative a favore dello sport, percorsi di edu-cazione civica e musicale, supporto a manifestazioni giovanili. Ma tutto questo non si è sviluppato dentro

una rete progettuale organica. Ad oggi, infatti, quello che dovrebbe essere il cuore del Piano Giovani, non è ancora stato attivato. Stiamo parlando dello “Sportello della Gio-ventù”, uno strumento previsto dal quadro normativo ma che ad Ala, e quindi anche negli altri quattro Co-muni, non è stato ancora istituito. Esso comporterebbe l’assunzione di un addetto a cui affidare un ruolo di riferimento, ma anche una funzione progettuale e creativa per le politi-che giovanili, oltre che mansioni più strettamente tecniche e organiz-zative. Un ritardo che oggi il Piano Giovani dei Quattro Vicariati sta scontando pesantemente. Un tenta-tivo di istituirlo fu fatto con l’emis-sione, alla fine del 2009, di un bando per l’assunzione; bando che tuttavia, poi, rimase lettera morta. Nel senso che al bando e alle relative richieste di partecipazione, che pure ci furo-no, non seguirono le procedure di selezione. Oggi la situazione sembra

essersi complicata ancora di più: il blocco delle assunzioni, stabilito dal quadro normativo provinciale, sem-bra impedire l’assunzione di nuovo personale anche in questo compar-to. Una situazione di stallo che vie-ne confermata anche dal vicesinda-co Mondini: “La nostra intenzione, dopo la riattivazione del tavolo a cui partecipano i diversi soggetti coin-volti nel Piano, associazioni giovani-li e municipalità, avvenuta lo scor-so autunno, era quella di attivare lo Sportello, che consideriamo, ma che anche la legge provinciale considera tale, come indispensabile per dare un senso compiuto alle politiche gio-vanili. Ma ci siamo scontrati con le rigidità e le contraddizioni delle nor-me: da una parte l’obbligo di attivare lo sportello, dall’altra parte il blocco delle assunzioni. Naturalmente non ci arrendiamo, con la Provincia ab-biamo avviato un confronto serio per cercare di sbloccare la situazione”. Le risorse, anche quelle economi-che, tuttavia, non sembrano manca-re; ogni anno convergono sul Piano Giovani dei Quattro Vicariati circa 130 mila euro. Intanto, a fine estate 2010, è stato comunque ricomposto il Tavolo di confronto a cui spetta un compito di coordinamento generale. La composizione prevede la presen-za di cinque assessori comunali, 4 dirigenti scolastici, 2 rappresentan-ti delle associazioni giovanili per ogni comune e, infine, di un rappre-sentante unico per le 3 casse rura-li – Bassa Vallagarina, Brentonico e Mori – che garantiscono al piano un finanziamento accessorio a quello pubblico. •

Piano GioVaniÈ teMPo Di DecolloAvviato con la Provincia di Trento un confronto per istituire lo Sportello della Gioventù: strumento operativo per realizzare proposte, iniziative e progetti creativi

gioVani

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alanotizie 39

i GioVani e l’euroPaI diciottenni che hanno partecipato al viaggio di studio a Bruxelles raccontano le loro impressioni

È un’Europa ancora molto lon-tana e tutta di là da venire quella percepita dai giovani.

E, forse, non hanno nemmeno tutti torti a pensarla così: l’Unione Euro-pea per ora è soprattutto una grande, grandissima, macchina finanziaria e burocratica, che fa notizia più per le decisioni della Banca Centrale che non per l’iniziativa politica del Par-lamento e della Commissione. E i giovani così la percepiscono: come un soggetto politico che, al di là delle buone intenzioni, ancora non c’è. E lo si capisce leggendo il resoconto dei ventenni della Bassa Lagarina, che a inizio dicembre dello scorso anno

hanno partecipato al viaggio di stu-dio a Bruxelles, organizzato dal Piano Giovani dei Quattro Vicariati. Insie-me hanno elaborato una serie di ri-flessioni dove raccontano la loro dif-ficoltà, ma forse è la difficoltà di tutti, di percepire l’Europa come una Casa Comune: “Nella vita di tutti i giorni, specialmente per noi giovani, è diffi-cile avere notizie sull’Unione Euro-pea: probabilmente anche per questo motivo non ci sentiamo parte della popolazione europea, sebbene l’Italia sia stato uno dei paesi fondatori di questa istituzione”, scrivono nel loro diario collettivo. E due di loro, Matteo Zocca e Jennifer Perenzoni, aggiun-

gono: “Il viaggio a Bruxelles è stato un importante spunto di riflessione per quanto concerne la relazione che esiste tra l’Europa intesa come totali-tà e le comunità locali. Abbiamo sem-pre pensato all’Europa come un qual-cosa di astratto, un’unità a sé stante. Quest’immagine piuttosto sconfor-tante è purtroppo molto diffusa fra i giovani”. Difficoltà nel reperire in-formazioni, che quando pure ci sono si mostrano difficili da organizzare e da comprendere fino in fondo, questo dicono i giovani lagarini a proposito della comunicazione che gira attorno all’Unione Europea: “L’interesse da parte dei media verso tale ente sem-bra molto scarso per motivi spesso legati a fattori commerciali; inoltre, a causa della comples-sità dell’orga-nizzazione di quest ’organo sovranaziona-le, talvolta le informazioni non vengono riportate in modo corretto. Tanto da indurre nella popolazione dei senti-menti di non condivisione dei modi di operare da parte delle istituzioni”. Dietro questa valutazione, tuttavia, i ragazzi accompagnati a Bruxelles dal vicesindaco di Ala, sembrano aver capito quali siano le ragioni di fondo della difficoltà dell’Unione di comu-nicare con l’esterno: “L’Unione Euro-pea racchiude in sé al momento ben ventisette paesi, ognuno dei quali con differenti interessi e culture: princi-palmente per questo motivo si pone essenzialmente come unione econo-mica piuttosto che politica, in quanto è ancora difficile riuscire a mettere

BRUXELLES

gioVani

Raccontano la difficoltà di percepire l’Europa come una Casa Comune

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40 alanotizie

da parte l’egoismo nazionale”. L’aver vissuto dall’interno, seppure per po-chi giorni, le istituzioni comunita-rie, tuttavia, ha fatto comprendere ai ragazzi anche i punti di forza del difficile e lungo processo di integra-zione europea. Lo hanno spiegato con le loro parole Jennifer e Matteo: “Il contatto diretto con le istituzioni ci ha effettivamente convinti dell’im-portanza di un ente che di fatto esiste e che soprattutto agisce, svolgendo mansioni fondamentali tese a garan-tire lo sviluppo e la ricerca. La visita al parlamento europeo è stata anche l’occasione in cui ci sono state date importanti informazioni relative alle varie possibilità di stage all’interno di questa istituzione. Questo viaggio ci ha, infine, fatto comprendere quanto sia rilevante l’esistenza di un organi-smo sovranazionale, che unisce ma allo stesso tempo tutela gli interessi e i diritti dei singoli stati europei, ga-rantendo uguaglianza e democrazia tra gli individui”. Seppure consape-voli della complessità della costru-zione comunitaria e delle ombre che avvolgono un’istituzione ancora im-perfetta come quella dell’Unione, i ra-gazzi lagarini che lo scorso dicembre hanno viaggiato dentro l’Europa, alla fine hanno portato a casa un bilancio tutto sommato positivo: “La visita a Bruxelles è stata di grande aiuto per comprendere la società in cui vivia-mo: è stato possibile aprire una nuo-va finestra, vedere come sia possibi-le la collaborazione tra vari modi di pensiero, senza perdere l’attenzione verso le esigenze delle piccole realtà. Forse è bello anche guardare oltre la cima della montagna, per scoprire un mondo che ci aspetta con molte opportunità, se solo sappiamo come coglierle”. •

Soggetto Titolo

Banda sociale di Ala Campeggio musicale – Formazione musicale

Banda sociale di Ala Symphonia – Formazione musicale

Coordinamento Teatrale Trentino Laboratorio teatrale

La Bussola Politicando: incontri di formazione politica

ASSet Seminario sul risparmio e il consumo responsabile

ASSet Seminario sulla comunicazione efficace

Scuola Musicale OperaPrima Orchestrazione Live – Formazione musicale

Gruppo Albora Playday: tornei sportivi per ragazzi

La Colonnina 5ª edizione Paludei: musica e sport

Associazione Zampognaro Lagaro Formazione di animatori

La Colonnina Cineforum

Apecheronza Avio Gioca con noi

Istituto Comprensivo di Brentonico Cucina salutare – Laboratorio di cucina

Istituto Comprensivo di Brentonico Le emozioni – Laboratorio emozionale per genitori e ragazzi

Istituto Comprensivo di Brentonico Esperienze Altre – Altre Esperienze: laboratorio interculturale

Associazione Thomas Cappelletti Obiettivo Solidarietà

Comune di Ronzo Chienis Che faccio qui? – Film

Associazione Altra Musica Corso di formazione Musicale

Banda Mori - Brentonico Corso di formazione musicale

Associazione Urbanamente Misture: spettacoli a tema su arti urbane e interculturalità

Associazione Urbanamente Relax Day: spettacoli e incontri sul tema della sostenibilità

Associazione il Cammino Caffè letterario giovanile

Istituto Comprensivo di Brentonico Incontro con la grafologia

Pro Loco di Borghetto Borghetto in festa

Scuola Musicale Pederzini Service audio per gruppi musicali

Tavolo 4 Vicariati Europa – Educazione Civica

Tavolo 4 Vicariati Giovani e le istituzioni – Educazione civica

piano giovani 2011

LA SEDE DELL’EUROPARLAMENTO A BRUXELLES

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alanotizie 41coMunicazione

PiÙ notiZie Sul Sito internet Del coMune Di ala

inForMaZione SoSteniBile!Si semplifica l’accesso per gli utenti del sito internet del

Comune di Ala, anche in previsione dell’apertura dello sportello unico del cittadino al piano terra del Municipio.All’interno del sito, al di là delle notizie storiche e culturali della città, sono presenti tutte le informazioni riguardanti il Comune e l’amministrazione comunale. Sono consulta-bili e scaricabili tutte le delibere della giunta e del consi-glio comunale, le ordinanze, le determine dei dirigenti e le comunicazioni ufficiali dell’ente. Dal sito si può, inoltre, scaricare la modulistica necessa-ria per la richiesta di documenti e certificati. Molta atten-zione è riservata ai contatti con i vari uffici, gli orari, gli indirizzi, i numeri di telefono e gli ambiti di competenza. Nella homepage trovano spazio anche i link diretti ai con-corsi pubblici e alle gare d’appalto.

www.comune.ala.tn.it

Da quest’anno anche “Ala Notizie” sarà disponibile sul sito con un semplice click: potrà essere letto on line e scaricato in formato PDF.Chiediamo ai lettori di comunicarci la loro eventuale pre-ferenza per la versione elettronica, indicando la volontà di non ricevere più il notiziario in formato cartaceo.Per i più veloci ci sarà un premio: i primi cinque che co-municheranno questa loro opzione saranno omaggiati con un biglietto d’ingresso alla rassegna cinematografica o a quella teatrale di Ala.Partecipare è semplice, basta spedire una mail alla reda-zione di Ala Notizie. Rispetta le foreste e fai risparmiare il tuo Comune!

[email protected] diretto con i lettori

A partire dal prossimo numero i lettori e le lettrici di “Ala Notizie” avranno la possibilità di far conoscere la loro opi-nione su quanto accade in città. Cercheremo di dare voce a tutti coloro che vorranno scrivere, commentare, dibattere su temi attuali, approfondire o chiarire argomenti importanti.

Per inviare le vostre comunicazioni, scrivete a: [email protected]

Page 44: Ala Notizie

42 alanotizie

S e Ala nel corso dei se-coli è stata soprattutto la città del velluto, la sua montagna, così estesa, è stata, ed è an-

cora, la montagna dei boschi e delle foreste. Il territorio alense, infatti, si è sempre prestato alla produzione di legna da ardere e nel corso dei seco-li tantissime famiglie si sono guada-gnate da vivere con il taglio del bosco e la commercializzazione di legna nei più importanti centri del Trentino e del veronese. Fino alla modernizza-zione industriale, che ha toccato il Basso Trentino fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, l’economia alen-se è stata caratterizzata in gran parte dall’economia del bosco. Alensi, pri-

ma di tutto popolo di boscaioli ancor più che di vellutai, verrebbe da dire. Oggi, di sicuro, non è più così. Eppu-re, per molte famiglie quella del bosco è ancora una risorsa importante e una fonte significativa di integrazione del reddito. I tempi, però, sono cambiati e con essi si sono evolute anche le tec-niche di coltivazione, manutenzione e taglio, sebbene sulla montagna di Ala il lavoro nel bosco sia ancora in parte legato alle modalità e alle tec-niche del passato; tanto che ancor oggi per alcuni lotti di legna si usa il filo a sbalzo o nei casi più como-di il semplice avvallamento a mano. Gli strumenti di cui si avvalgono gli addetti a questo settore, però, hanno subìto importanti evoluzioni, legate

soprattutto alla meccanizzazione del trasporto e delle operazioni di taglio. Una trasformazione tecnologica che richiede, anche per chi non faccia questo mestiere come lavoro prin-cipale, competenze specialistiche e una formazione avanzata soprattutto in materia di sicurezza. Partendo da questo presupposto, l’assessorato co-munale insieme a quello provinciale lo scorso autunno ha organizzato uno stage formativo sull’uso in sicurez-za della motosega nell’abbattimento delle piante. E, così, una mattina di fine ottobre quaranta boscaioli alen-si si sono incontrati a “Dos dei muli”, in località Sega, per confrontarsi con due istruttori professionisti. Introdot-ti dall’assessore all’Agricoltura, Luca

a leZione nel BoScoGli ispettori forestali insegnanocome abbattere le piante in sicurezza

sicuRezza

Page 45: Ala Notizie

alanotizie 43

Zomer, i due esperti hanno dapprima illustrato le varie problematiche ine-renti l’avvio di un cantiere forestale, sottolineando che “seppur piccolo e di breve durata, anche l’assegnazio-ne di un taglio legna per uso civico resta comunque un cantiere di lavo-ro e come tale deve essere segnalato, per garantire la propria e l’altrui si-curezza”. È stata poi sottolineata l’im-portanza dell’utilizzo di attrezzature a norma e in condizione di buona manutenzione; anche l’abbigliamento idoneo, hanno spiegato gli istruttori, fa parte di quei dispositivi di prote-zione individuale indispensabili per affrontare qualsiasi lavoro nel bosco: buona parte degli incidenti gravi che avvengono in questo contesto, infatti,

colpisce soprattutto gli operatori che non si sono muniti di un adeguato abbigliamento anti-taglio. Prima di passare alla parte dimostrativa, i due tecnici della Provincia hanno inol-tre voluto sottolineare l’importanza del lavoro di squadra: un infortunio che sia prontamente soccorso, infat-ti, può risolversi senza conseguenze gravi, che invece possono diventare fatali quando l’infortunato non sia in grado, perché solo, di attivare i mez-zi di soccorso. Il momento più spet-tacolare e che ha destato il maggior interesse fra i partecipanti allo stage di “Dos dei Muli”, naturalmente, è ar-rivato quando gli istruttori si sono ci-

mentati con la prova pratica di abbat-timento degli alberi. I boscaioli alensi hanno potuto assistere all’esecuzione di particolari forme di taglio in si-curezza e hanno potuto acquisire le tecniche corrette che consentono di orientare la caduta della pianta nella direzione più efficacie per il trasporto e meno pericolosa per gli operatori. La giornata di formazione si è conclu-sa con la distribuzione ai partecipanti di una pubblicazione didattica dal ti-tolo “Boscaiolo per hobby, sicurezza da professionisti”. Un ausilio forma-tivo che resta comunque a disposi-zione gratuitamente presso gli uffici della Stazione Forestale cittadina. •

DUE MOMENTI DEL CORSO DI SICUREZZA NEL BOSCO

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44 alanotizie

s trade più pulite, ma non solo. È arrivato ad Ala qualche settimana fa il primo automezzo comu-nale a totale trazione elettrica. Si tratta di un au-

tocarro destinato alla pulizia giornaliera delle strade del centro storico e allo svuotamento dei cestini dei rifiuti. Forse qualcuno lo ha già visto circolare per le strade del centro e ha notato che il piccolo autocarro bianco si muo-ve con passo felpato e senza fare alcun rumore. Ebbene, è lui: il primo veicolo elettrico entrato a far parte del parco macchine del cantiere comunale. Strade pulite, dunque, ma soprattutto aria meno inquinata e abbattimento dell’in-quinamento acustico. Una scelta che va nella direzione di una città sempre più verde ed eco-compatibile. L’acquisto di un veicolo elettrico è “un forte segnale di attenzione alle tematiche ambientali e di sensibilizzazione dei cittadini a comportamenti virtuosi e rivolti ad una crescente sensibi-lità ambientale”, ha spiegato il sindaco Peroni. Si tratta, pe-raltro, di una scelta che non si ferma qui; nelle intenzioni dell’amministrazione comunale l’acquisto della spazzatrice elettrica, infatti, è solo il primo passo di un programma di riconversione ecologica dell’intero parco macchine co-munale, che ha come obiettivo quello di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli a motore, af-fidandosi via via in misura sempre maggiore ad automezzi a bassa emissione di CO2 e a bassa emissione acustica. Una scelta che metterà in pensione, per raggiunti limiti di età e per raggiunti limiti di inquinamento, tutti i veicoli Euro 0 del Comune. Per gli appassionati di motori e di meccanica, qualche dettaglio tecnico del nuovo mezzo che da qualche settimana assicura pulizia e rispetto dell’ambiente in centro storico. Si tratta di un autocarro Piaggio modello “Porter Electric Power”, dotato di un gruppo propulsore di elevata qualità, motore elettrico alimentato con batterie a piombo-gel, capaci di garantire con una sola ricarica un’autonomia media di 110 Km, una velocità massma di 57 Km/h, ricarica delle batterie con ciclo di ricarica di 8 ore (220 V) e ciclo rapido di solo 2 ore (380 V), cassone ribaltabile con capaci-tà di carico fino a 460 Kg. Ma quello che più conta è che si tratta di un veicolo a zero emissioni inquinanti. •

il Futuro Su Quattro ruoteIl Comune acquista un veicolo elettrico per la pulizie delle strade

il coro cittÀ Di alain traSFertaIl 6 gennaio a Roma

u na befana tutta romana e vaticana, quest’an-no, per il coro Città di Ala, diretto dal mae-stro Enrico Miaroma. Accompagnata da una

cospicua fetta di cittadinanza alense, all’inizio dell’an-no la corale si è recata a Roma e in Città del Vaticano, per incontrare il cardinale compaesano monsignor Le-onardo Sandri, cittadino onorario di Ala ma soprat-tutto figlio di alensi emigrati in Argentina nel secolo scorso. Presenti anche le delegazioni del gruppo Alpi-ni e dei Nu.vo.la della protezione civile. A fianco dei coristi anche l’amministrazione comunale di Ala con l’assessore Franca Bellorio. Dopo l’affettuoso incontro con il cardinal Sandri, avvenuto in una cappella del Vaticano, il coro ha eseguito un primo concerto ispira-to al tema dei canti dei migranti, in onore della storia famigliare dell’alto porporato alense. Una performance musicale che ha anticipato l’esibizione vera e propria, avvenuta in San Pietro nell’ambito della celebrazione della messa prefestiva del sabato. Dopo questa solen-ne e indimenticabile esibizione, coro e simpatizzanti hanno avuto modo di festeggiare nel migliore dei modi la trasferta, cenando tutti insieme in una tipica fra-schetteria dei Castelli Romani. •

Page 47: Ala Notizie

alanotizie 45

T utto il Trentino in un clic. Anzi in un sms. È questa la filosofia su cui si basa CO-

smOs (www.cosmosinrete.it), un avanzatissimo servizio di distribu-zione delle informazioni di utilità generale, accessibile via cellulare con modalità davvero friendly e a prezzi ridottissimi: il costo di un SMS spe-dito dal proprio cellulare secondo il proprio piano tariffario. Informazio-ni 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno sulle materie più disparate: dalla via-bilità, alle previsioni del tempo, da-gli orari delle farmacie alle scadenze del bollo auto, dagli eventi del Mart

di Rovereto al costo dei parcheggi di una via di Trento. E tanto, tantissimo altro. Questo è COsmOs, un servizio messo a disposizione dal Consorzio dei Comuni per i cittadini residenti nei Comprensori e nei Comuni che hanno aderito, o promosso fin dall’i-nizio, il progetto. Ala è uno di questi e quindi tutti gli alensi, dopo esser-si iscritti gratuitamente al servizio, potranno accedervi e fare il pieno di notizie utili. Vediamo come funziona. Intanto cerchiamo di capire di cosa abbiamo bisogno: semplicemente di un cellulare con caratteristiche basi-che capace di inviare e ricevere SMS,

un tipo di dispositivo che ormai pos-sediamo tutti. A questo punto baste-rà scrivere la nostra domanda in un normale SMS, affidandosi a un lin-guaggio di uso quotidiano. E qui sta la vera rivoluzione di COsmOs (pro-dotto sviluppato interamente a Rove-reto da un’azienda del gruppo Expert System), un sistema in grado di de-cifrare in automatico il significato di una frase ricorrendo a un’interpreta-zione semantica e non solo basandosi sull’individuazione di parole chiave. In sostanza, basterà che l’utente digiti una frase del tipo “Che tempo farà do-mani ad Ala” oppure “Cerco pediatra a Trento” – sono solo esempi dimo-strativi – e clicchi sul tasto invio (il numero è 333 8888188) per ottenere una risposta immediata sul proprio telefonino. Il costo dell’invio, come si diceva, è quello di un normale sms inviato secondo il proprio piano ta-riffario, mentre il costo della risposta è a carico dell’ente pubblico e quindi completamente gratuito per il cittadi-no. Chi volesse fare una simulazione on line può farla, accedendo alla pagi-na www.cosmosinrete.it/demo.aspx. Per ora le aree informative coperte dal servizio, che comunque è in continuo sviluppo, sono le seguenti: anagrafica uffici e servizi, viabilità, eventi, in-formazioni veloci dal comune di re-sidenza, Mart e Castello del Buoncon-siglio, tasse automobilistiche, funivia Trento-Sardagna, servizi sanitari, far-macie, meteo, Festival dell’Economia, trasporti pubblici.Per ottenere le informazioni locali è necessario compilare un modulo di richiesta che potrete trovare su www.comune.ala.tn.it oppure in Co-mune. •

con il coMune Si Parla Via SMSInformazioni su viabilità, meteo, orari e tanto altro Il servizio è attivo 24 ore su 24

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in Mano un liBro e tra i PieDi un PalloneArriva ad Ala una squadra un po’ speciale, che oltre a giocare a pallone ama raccontare il mito e la storia di questo sport

l oro ci danno dentro come matti, convinti prima o poi di ricevere la fatidica telefo-

nata di mister Prandelli. Stiamo par-lando dei giocatori della Nazionale Calcio Scrittori, un folto gruppo di narratori italiani, che spesso ama-no indossare calzoncini e casacca per dedicarsi allo sport più popola-re e forse più bello del mondo. La squadra, conosciuta anche come Osvaldo Soriano Football Club – il nome è ispirato allo scrittore argen-tino che scrisse uno dei libri più ap-passionanti sul calcio, Fùtbol – può vantare la presenza di alcuni autori di spicco nel panorama letterario nazionale e internazionale, tra cui Alessandro Baricco, Fabio Geda, Francesco Trento.

Ancora segretissima la rosa dei pre-senti che nel pomeriggio di sabato 2 aprile affronterà le “vec-chie glorie” dell’Alense sul campo dello stadio Muti-nelli di Ala, ma sarà senza dubbio la formazione più fantasiosa che abbia ga-reggiato nello stadio citta-dino. Un’iniziativa ideata dall’assessorato alla Cul-tura e dall’Ufficio cultu-ra del Comune, che mira ad avvicinare sempre più persone alla lettura at-traverso il linguaggio di uno sport come il calcio, che forse più di ogni altro permette di raccontare storie ironiche, commoventi e appassio-nanti.

Scrittori che corrono non solo die-tro a un pallone, ma soprattutto a

cultura e solidarietà. Per questo, com’è consuetu-dine, alla partita si in-trecceranno altri eventi: in collaborazione con la biblioteca comunale nella serata di venerdì 1 aprile si terrà una tavo-la rotonda con gli autori della Nazionale Scrit-tori, mentre sabato sera dopo la partita, alle ore 21.00, sarà proiettato il

film 20 sigarette a Nassirya, pre-ceduto da un incontro-dibattito con Francesco Trento, sceneggia-tore del film e coautore del libro da cui è tratto. •

Scrittori che corrono non solo dietro a un pallone, ma soprattutto a cultura e solidarietà

LO SCRITTORE ALESSANDRO BARICCO

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«tanti auGuri Per i Suoi 114 anni» naPolitano ScriVe a nonna Venere Nata ad Ala lasciò la città a 6 anni per trasferirsi a Verona. Oggi è la donna più anziana d’Europa

a nche il capo dello Stato, lo scorso novembre, ha voluto fare gli auguri di buon com-

pleanno a Venere Pizzinato, la nonna d’Europa nata ad Ala nel 1896: “Ap-prendo con piacere la notizia del suo centoquattordicesimo compleanno – ha scritto il presidente Napolitano nel suo messaggio – in questa lieta e straordinaria circostanza desidero in-viarle, anche a nome di tutti gli italia-ni, vivissime felicitazioni e affettuosi auguri di sereni-tà insieme ai suoi cari e alle persone che la circondano nella comunità”. A portare gli auguri del presidente della Repubblica, accom-pagnati da uno splendido mazzo di fiori, alla donna più anziana d’Italia e d’Eu-ropa – e quinta al mondo – il 28 novembre scorso è stato il prefetto di Verona Perla Stan-cari, che si è recata personalmente nella comunità di Santa Caterina di via Steeb, dove la signora Venere vive ormai da molti anni. Lei ha ringra-ziato, abbozzando un sorriso di com-mozione, con un: “Grazie, cara”. Poi, davanti a giornalisti e televisioni ha cominciato a raccontare pezzi su pez-zi di una vita che ha attraversato il Novecento tutto d’un fiato. Sì, perché la signora Pizzinato, nonostante il ca-

rico degli anni, è ancora una donna lucida; ha perduto la mobilità, è vero, e le sue giornate scorrono fra il letto e la sedia a rotelle, ma i suoi pensieri e le sue parole sono ancora brillanti. È capace di snocciolare date e ricordi, come fosse ieri. E, invece, sono cose che arrivano fino a tre secoli fa. I suoi ricordi di Ala, in verità, sono confu-si e radi. Lasciò la città della Bassa Lagarina ancora asburgica, quando

aveva solo sei anni. La sua famiglia si trasferì prima a Verona, poi, dopo la mor-te della madre, ancora un soggiorno in Trentino. Ave-va già diciotto anni, aveva conclusi gli studi superiori e aveva già cominciato a lavorare, quando scoppiò la prima guerra mondiale. I ricordi della nonna più longeva d’Europa, qui, di-

ventano più precisi e nitidi. All’inizio del conflitto, fuggì da Trento per rag-giungere il padre, che nel frattempo si era trasferito a Bassano del Grap-pa. Poi la decisione di fare il grande passo: erano gli anni Venti e Venere insieme alle sorelle scappa a Mila-no. Qui troverà il lavoro e incontrerà l’amore di tutta la sua vita: Isidoro. Ma saranno ancora le scintille della guerra a turbare il suo destino di ra-gazza: un amore incontrato all’ombra

del duomo, ma colpito dalla crudeltà delle leggi razziali promulgate dal fa-scismo. Insieme al suo compagno di origine ebrea, Venere fuggirà in Fran-cia dove resterà sino alla fine della seconda guerra mondiale; è sempre lei a ricordarlo, sorridendo come fos-se ieri, dal suo letto di via Steeb. Poi, il rientro in Italia, ancora a Milano, ancora con Isidoro, fino agli anni Ses-santa, quando deciderà di tornare a Verona, la città che aveva conosciu-ta per un po’ da bambina. Da allora Venere, la nonna d’Europa di origi-ni alensi, non ha più abbandonato il capoluogo scaligero. Con il passare degli anni il mondo tutto intorno è cambiato, ma lei c’è ancora. E anche il tenue filo che la ha sempre legata ad Ala non si è spezzato. A ogni ricor-renza in questi anni, qualcuno – dal parroco don Gianpaolo Giovanazzi, agli amministratori comunali – si è sempre ricordato di lei e ha continua-to a farle visita in via Steeb. Una cu-riosità: Venere Pizzinato non solo è la donna più vecchia d’Italia e d’Europa, ma è anche fra le 100 persone più lon-geve di tutto il mondo e soprattutto è la persona italiana più longeva di tutti i tempi. Record su record che le hanno fatto guadagnare persino una pagina personale sull’edizione ita-liana di wikipedia, it.wikipedia.org/wiki/Venere_Pizzinato. •

peRsone

Venere Pizzinato è la persona italiana più longeva di tutti i tempi

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servizio amministrazione generaleUfficio Segreteria Generale 0464 678716Ufficio Affari Demografici Elettorali e Statistici 0464 678703Ufficio Attività Economiche Sociali 0464 678727

ufficio organizzazione e personale 0464 678715

servizi affari finanziariUfficio Ragioneria-Patrimonio 0464 678720Ufficio Bilancio 0464 678721Ufficio Tributi 0464 678722

ufficio polizia municipale 0464 678702

servizio tecnico urbanisticoUfficio Tecnico Fax 0464 678741Ufficio Segreteria Affari Amministrativi 0464 678725Ufficio Urbanistica ed Edilizia Privata 0464 678724Ufficio OO.PP. Patrimonio e Manutenzione 0464 678729Cantiere Comunale 0464 672115

servizio attività culturali e turisticheUfficio Biblioteca Comunale 0464 671120Ufficio Attività Culturali, Turistiche e Sportive 0464 674068

ReperibilitàServizio Viabilità e Patrimonio 336 694578

altri serviziServizio Energia Elettrica, Fognatura, Acquedotto (Soc. Trenta – Numero Verde) 800 289423Piscina Comunale 0464 672682Teatro “G. Sartori” 0464 671633Campo Sportivo “Mutinelli” 0464 670100Asilo Nido 0464 670177

Piazza San Giovanni, 138061 – ALA (TN)Tel. 0464 678767Fax 0464 [email protected]

MuniciPio Di ala

nuMeri utili

orario uFFici coMunali

Servizio Tecnico Urbanistico, Servizio Affari Finanziari, Ufficio Segreteria Generale, Ufficio Attività Economiche e Sociali, Ufficio Organizzazione e Personale, Ufficio Cultura, Turismo e Sport

Lunedì 9–12.20

Martedì 9–12.20

Mercoledì 9–12.20

Giovedì 9–12.20 15–17.30

Venerdì 9–12.20

Ufficio Affari Demografici, Elettorali e Statistici

Lunedì 8.30–12.20 16.30–17.30

Martedì 8.30–12.20

Mercoledì 8.30–12.20

Giovedì 8.30–12.20 15–17.30

Venerdì 8.30–12.20

Il venerdì pomeriggio tutti gli uffici comunali sono chiusi

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ultim’ora

Devi cambiare la caldaia? Il Comune di Ala ti aiuta a farlo. Contributi da 300 a 500 euro per chi decida di passare da un dispositivo alimentato a gasolio ad uno meno inquinante e alimentato a metano o a gpl. Tutte le infor-mazioni e i moduli da compilare per accedere al finanziamento sulla prima pagina del sito internet del Comune: www.comune.ala.tn.it .

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il conSiGlio coMunale

luigino peroni – sindacoRapporti con gli Enti istituzionali, Urbanistica ed Edilizia abitativa, Lavori Pubblicimercoledì dalle ore 10 alle ore 12

paolo Mondini – VicesindacoPolitiche Sociali e Culturalimercoledì dalle ore 8 alle ore 9e giovedì dalle ore 18 alle ore 19

Franca Bellorio – assessorePolitiche del Lavoromartedì e giovedì dalle ore 18 alle ore 19

enrico Brusco – assessoreAttività Sportive e Ricreativemercoledì dalle ore 14 alle ore 15 venerdì dalle ore 11 alle ore 12

andrea Fracchetti – assessoreAttività Economiche, Finanziarie e Personalemartedì dalle ore 18 alle ore 19

luca zomer – assessoreAttività Ambientalilunedì dalle ore 18 alle ore 19

Fedele Ferrari – presidente consiglio comunaleRiceve su appuntamento sia i consiglieri comunali che i cittadiniUfficio Segreteria Tel. 0464 678716

orario Di riceViMento SinDaco e aSSeSSori

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Luigino Peroni - SindacoCivica Peroni SindacoTel. 0464 678721 [email protected]

Massimo Ambrosi - ConsiglierePersone Territorio ComunitàTel. 348 [email protected]

Franca Bellorio - AssessorePD – Partito DemocraticoTel. 335 [email protected]

Enrico Brusco - AssessoreCivica Peroni SindacoTel. 348 [email protected]

Narciso Brusco - ConsigliereUnione per AlaTel. 335 [email protected]

Alberto Campostrini - ConsigliereCivica Peroni SindacoTel. 335 [email protected]

Roberto Caprara - ConsigliereL’OpportunitàTel. 333 [email protected]

Vanessa Cattoi - ConsigliereLega Nord TrentinoTel. 349 [email protected]

Giorgio Deimichei - ConsiglierePD – Partito DemocraticoTel. 339 [email protected]

Fedele Ferrari - PresidentePD – Partito DemocraticoTel. 348 [email protected]

Andrea Fracchetti - AssessoreLa Bussola di AlaTel. 0464 [email protected]

Omar Grigoli - ConsigliereLa Bussola di AlaTel. 348 [email protected]

Luigino Lorenzini - ConsigliereUnione per AlaTel. 336 [email protected]

Silvano Marchiori - ConsigliereLa Bussola di AlaTel. 349 [email protected]

Paolo Mondini - VicesindacoPD – Partito DemocraticoTel. 339 [email protected]

Alberto Pinter - ConsigliereUnione per AlaTel. 340 [email protected]

Antonella Tomasi - ConsiglierePD – Partito DemocraticoTel. 0464 [email protected]

Ornella Zenatti - VicepresidenteCivica Peroni SindacoTel. 329 [email protected]

Roberto Zendri - ConsiglierePATTTel. 347 [email protected]

Luca Zomer - AssessoreLa Bussola di AlaTel. 0464 678716 [email protected]

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cosmos, un servizio di informazioni via sms per i cittadiniPer provare una simulazione on line vai alla pagina www.cosmosinrete.it