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Page 1: NOTIZIE DAI CLUB NOTIZIE DAI CLUB NOTIZIE DAI CLUB NOTIZIE … · 2015-05-06 · estensione dalla Lessinia alle Dolomiti cadorine, dalle sorgenti del Piave alla laguna di Venezia,

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RC Bassano del Grappa Castelli

Il folto gruppo di lavoro capitanato da Beppe Busnardo ha sfornato un programma che, come dichiarava Beppe nell'ultima riunione, non poteva che essere migliore delle precedenti annate.Nel centesimo anniversario dell'entrata in guerra, la Grande Guerra, è nata l'idea di un Incontro di pace Italo-Austriaco. 23 Rotary Club del nostro Distretto 2060 sono gemellati con altrettanti Club austriaci. Chiamati a raccolta molti hanno risposto creando le basi per questo incontro. Dal momento che a Bassano esiste una Banda Musicale Alpina è stata interpellata la Musikkapelle di Weiz (Stiria) che ha risposto entusiasticamente. Incontro musicale tra le due Bande quale espressione e memoria dei due popoli e dei due eserciti che si sono combattuti e sicuro segno di pace e fratellanza. Herwin Brandstetter, Curatore della Croce Nera Austriaca, Associazione per il mantenimento dei luoghi di sepoltura militari, è stato l'organizzatore entusiasta della delegazione austriaca.Quindi non solo fiori nei Giardini Parolini di Bassano, quale service riuscito per porre l'attenzione della nostra A.C. al recupero e restauro del giardino, ma un incontro di pace e di amicizia tra popoli un tempo belligeranti.

RC Bassano del Grappa Castelli

DI RARA PIANTAE MEETING DI PACEITALO-AUSTRIACOCari Amici, che dire? Cosa possiamo fare di più l'anno prossimo? Sarà molto difficile.Ora ci godiamo un meritato riposo e ringraziamo tutto il gruppo di lavoro che ha portato avanti la manifestazione. Ringraziamo tutti i soci che si sono succeduti al gazebo del nostro Club per spiegare cosa è il Rotary e per vendere qualche gadgetper sostenere la manifestazione. Ringraziamo Beppe Busnardo ideatore e motore della manifestazione, Bianca Riva (Prefetto-perfetto), il Regista, Cerimoniere e “fine dicitore” Gianni Posocco e Renata, Vallina, Gianni, Stefano, Bruno .... che tanto hanno lavorato per questo tour de force.Ringraziamo il Governatore Ezio Lanteri che ci ha onorato della sua presenza, tutti i RC ed i rotariani presenti. Ringraziamo l'assessore alla Cultura Giovanna Cicotti che ci ha onorato della sua presenza nella conviviale di sabato sera ed infine il Sig. Sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto con noi sia sul Ponte degli Aplini che nella manifestazione di chiusura.Ringraziamo tutti coloro, Enti e Ditte, che hanno permesso la realizzazione dell'evento.

Due giornate piene, forti ed esaltanti

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Alle manifestazioni

sono intervenuti i RC di

Trieste gemellato con Graz

Cividale gemellato con Hermagor

Trento gemellato con Innsbruck

Rovereto gemellato con Lienz

Weiz (Stiria)

Pistoia-Montecatini

FeltreMontebelluna

CittadellaAsoloBassano del Grappa

Vicenza Nord

Verona International

BolzanoConegliano

Camposampiero

VicenzaInner Weels Bassano del Grappa

Oltre al Governatore Ezio

Lanteri hanno partecipatoPDG Alberto Cristanelli

PDG Cesare Benedetti

PDG Roberto Xausa

Giorgio Cossutti Presidente

della Fellowship Alpini Rotariani

assieme ad altri rotariani

della Fellowship

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Gentili convenuti! Cari amici italiani!In qualità di curatore della Croce Nera Austriaca, Associazione Austriaca per il mantenimento dei luoghi di sepoltura militari, vorrei innanzitutto ringraziare vivamente il Rotary Club di Bassano Castelli per aver organizzato questo incontro Italo-Austriaco della pace. Noi partecipanti austriaci ringraziamo in particolar modo il Presidente Lino Canepari e il suo team per la generosa ospitalità che ricorderemo sempre.Le due Guerre Mondiali dello scorso secolo dimostrano come le guerre non vengano pianificate e portate avanti da padri e madri e nemmeno da famiglie, bensì dalla politica e dai governi. La Prima Guerra Mondiale scoppiò il ventotto (28) luglio millenovecentoquattordici (1914) quando l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Dieci mesi più tardi il ventitré (23) maggio millenovecentoquindici (1915 ) fu l'Italia a dichiarare guerra all'Austria-Ungheria e solo successivamente, più di un anno dopo, il ventotto (28) agosto millenovecentosedici (1916), anche all'Impero Tedesco. Milioni e milioni di persone morirono in entrambe le Guerre Mondiali. Dal millenovecentoquarantacinque (1945) fortunatamente l'Europa vive in pace, ad eccezione fatta per gli anni tra il millenovecentonovantadue e novantacinque (1992-1995) con la sanguinosa guerra civile in Ex Jugoslavia e la guerra separatista in Ucraina Orientale nel duemilaquattordici (2014).Per tutti coloro che hanno un cuore e riescono a comprendere, le tombe e i luoghi di sepoltura militari sono monumenti alla pace e alla comprensione tra i popoli. Anche le sepolture qui sul Monte Grappa devono costituire un monito, perché i valorosi soldati Italiani e Austro-Ungarici non sono caduti invano, bensì per costringerci a riflettere e ricordare. Mai più guerre in Europa, questo è ciò a cui tutti dobbiamo aspirare.Viva l'Italia, Viva l'Austria, VIVA L'EUROPA

Allocuzione di HerwigBrandstetter al Giardino Parolini

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La cerimonia si è svolta nello spazio fra il Cimitero austriaco e quello

italiano delimitato dalle bandiere delle due nazioni.

La cerimonia è iniziata con l’omaggio alle bandiere e il suono degli inni

nazionali. Sono state deposte delle corone d’alloro alla base delle due

aste portabandiera ed è intervenuto il Governatore distretto 2060 Ezio

Lanteri, giunto nel corso della cerimonia. Roberto Xausa ha letto

l’intervento di Herwig Brandstetter, presidente della Croce Nera

(l’organizzazione austriaca di gestione dei cimiteri di guerra).

È stata poi la volta dell’omaggio alla bandiera europea con l’inno

dell’Europa suonato da ambedue le bande mentre i vessilli delle opposte

nazioni si sono incontrate al centro dello spazio cerimonia.

Hanno partecipato la banda ANA Montegrappa e la Musikappelle di

Weiz.

In nessun’altra parte d’Europa, come nelle zone alpine e prealpine del Veneto e in particolare nelle provincie di Vicenza, Treviso e Belluno, esiste un territorio profondamente segnato – nella memoria storica dalle vicende e sul territorio dai manufatti – dagli eventi accaduti durante il Primo Conflitto Mondiale.Questi luoghi, in tutta la loro estensione dalla Lessinia alle Dolomiti cadorine, dalle sorgenti del Piave alla laguna di Venezia, mostrano ancor oggi le tracce della presenza di un’umanità che per 41 mesi ha popolato e sfruttato in maniera intensiva un territorio così profondamente segnato dalle vicende della Grande Guerra.La storia del primo conflitto mondiale in Veneto, e del coinvolgimento di intere provincie nella guerra che doveva segnare la fine del centralismo europeo nella politica mondiale, è segnata da una continuità e da due cesure.La continuità è costituita dal fatto che sull’Altopiano dei Sette Comuni i combattimenti infuriarono dal primo all’ultimo giorno di guerra. Dai due colpi di cannone del forte Verena che iniziarono le ostilità nella notte del 24 maggio 1915, alla resa dei corpi austriaci imbottigliati sulla conca di Vezzena il 3 novembre 1918, l’Altopiano non visse mai un solo giorno di pace. Soldati di 26 diverse nazionalità hanno combattuto e sono in gran parte morti sull’altopiano.La prima cesura fu rappresentata dalla “offensiva di primavera dal Tirolo meridionale”, denominata dagli italiani la “Strafexpedition”. Le forze austro-ungariche non

giunsero però, come nei loro piani, a festeggiare in Piazza San Marco, né a minacciare le spalle dell’esercito italiano sull’Isonzo. Ma invasero numerosi territori alpini e prealpini a ridosso dell’Altopiano, facendo avvertire a metà del 1916 alle popolazioni dell’alta pianura vicentina il timore dell’invasione. E da quel momento tutto il territorio veneto fu investito dalle drammatiche vicende del conflitto come un’enorme “prima linea”.La seconda cesura, tanto drammatica da coinvolgere ben più che una provincia o la stessa regione, porta il nome di Caporetto e della resistenza del Piave. Il 27 ottobre 1917, in seguito alla diramazione dell’ordine di ritirata, un milione e mezzo di italiani, tallonato da un milione di austro-germanici, si diresse, a marce forzate, verso il Tagliamento. Decine di migliaia di uomini e file di cannoni e autocarri rimasero imbottigliati agli imbocchi dei ponti e furono catturati dagli austriaci avanzanti. Il 4 novembre 1917 il Comando supremo ordinava il ripiegamento sul Piave e sul Grappa. E da qui ha inizio un nuovo capitolo, quello dell’ultimo anno di guerra, dal novembre 1917 alle vittoriose giornate di Vittorio Veneto a inizio novembre 1918, che possiamo identificare come l’anno del Grappa, del Montello e del Piave. È un’epopea di un anno, e include probabilmente le battaglie più sanguinose dell’intero conflitto. Nel corso di queste battaglie, che videro per l’appunto protagonisti il Piave, il Montello e questo monte su ci troviamo, vennero impiegati tutti i mezzi che il progresso

tecnologico aveva escogitato in quattro lunghi anni di guerra: gas tossici, l’aviazione e le sue armi, i più agguerriti reparti d’assalto, e artiglieria di ogni genere. Qui come poche altre volte nel corso della guerra i contendenti seppero battersi nelle condizioni più avverse, dimostrando un coraggio e una determinazione senza pari, scrivendo pagine di storia che gli organi di stampa di tutta Europa definirono allora di “eroismo sublime”.Oggi ci troviamo qui assieme, italiani ed austriaci, per onorare e ricordare gli uomini e i luoghi della Grande Guerra, cercando di onorare e privilegiare la vita di quei giorni dolorosi e tenaci. Il sacrario del Monte Grappa è uno dei più importanti in Italia dedicati alla Grande Guerra: contiene le spoglie di 22.910 soldati caduti, 10.295 austro-ungarici, e 12.615 italiani, dei quali soltanto 2578 sono identificati. La Pace come sapete è la prima delle sei aree d’intervento raccomandate e finanziate dalla Fondazione Rotary, ma ancor più importante il Rotary dal 1999 ha istituito un programma di borse di studio denominato “Borse della Pace”. È un programma di durata biennale rivolto ogni anno a un massimo di 100 giovani professionisti, selezionati in tutto il mondo, che abbiano già maturato qualche esperienza in organizzazioni non governative. Il programma prevede oltre alla formazione la partecipazione a seminari e forum internazionali e intende formare questi giovani ai temi della Pace e della risoluzione dei conflitti. Ha luogo in sette

prestigiose università che sono partner di questo programma: l’Università di Queensland in Australia, l’International Christian University in Giappone, la Uppsala University in Svezia, la Chulalongkorn University in Thailandia, la University of Bradford nel Regno Unito, la Duke University e la University of North Carolina, entrambe a Chapel Hill negli USA.Fatta questa doverosa parentesi torniamo alla Grande Guerra, della quale quest’anno ricorre il centenario dal suo inizio: come abbiamo detto ha vissuto su queste montagne uno dei suoi fronti più sanguinosi e decisivi. Centinaia di migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti hanno perso qui la vita (650.000 morti e circa un milione tra feriti e mutilati solo per l’Italia). Italiani e austriaci, tedeschi e inglesi, francesi e ungheresi hanno lasciato qui il sangue e le speranze. Divisi dalla storia, ma uniti nel dolore, noi non vogliamo oggi festeggiare una vittoria, bensì ricordare un periodo doloroso della nostra storia umana, ricordando che dietro i cannoni e dentro le trincee c’erano uomini, spesso solo ragazzi. E per loro e con loro vogliamo ricordare con lo sguardo rivolto al sacrario che il dono della pace e della concordia è l’unico lascito che ogni epoca ed ogni popolo può condividere. Ieri come oggi, oggi come domani. E vorrei chiudere questo mio discorso chiedendo a voi tutti un minuto di silenzio e di raccoglimento nel rispetto e nel ricordo dei 22.910 soldati che da un secolo vivono il sonno della vita eterna sulla cima di questa stupenda montagna.

Allocuzione del Governatore Ezio Lanteri sul Monte Grappa

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Allocuzione del GovernatoreEzio Lanteri al Giardino Parolini

Ci troviamo oggi nel giardino Parolini ritenuto da sempre uno dei punti strategici della cultura cittadina di Bassano del Grappa. É unico perché ospita in poco spazio con maestria il giardino, il prato e le aiuole fiorite, un universo di specie autoctone e tropicali. Descritto come "luogo di delizia" nelle guide del secolo scorso, è l’unico esempio regionale di orto botanico indipendente dall’Università. Un’accogliente e ricca isola verde nel centro storico di Bassano realizzata nel 1805 da Alberto Parolini, nobile bassanese che partecipò attivamente alla vita culturale cittadina d’inizio Ottocento. Nel 1991 l’Inner Wheel Club di Bassano allestisce una mostra rievocativa sul giardino e pochi mesi dopo nasce l’Associazione Amici del Giardino Parolini. Nei 20 anni successivi molte iniziative pubbliche dell’Associazione Amici del Giardino Parolini e di altri soggetti non riescono a rallentare il declino del Giardino. Il Comune avvia alcuni interventi straordinari ma senza un indirizzo e un adeguato piano di gestione, lo sforzo non sortisce grandi effetti. Viene fortunatamente rallentato il degrado mettendo in atto alcune azioni positive mirate.Il 17 aprile 2011 il Rotary Club Bassano Castelli organizza la prima edizione di “Di rara pianta”. Un anno dopo, nella seconda edizione in data 14-15 aprile, nonostante il maltempo, riesce a mantenere vivo, almeno per due giorni, l'amore e la passione per ciò che è rimasto del sogno realizzato dal grande Parolini.Oggi siamo alla 5a edizione di questa manifestazione che è nata come service per recuperare l’antico giardino. Il RC Bassano del Grappa Castelli è attivo su questo problema, ed ha anche finanziato uno studio completo sulla salute delle piante (10.000 euro). Ogni anno il service coinvolge molti soci in svariate attività per rendere la manifestazione un evento importante non solo per i rotariani, ma per tutta la città. Quest’anno c'è un'altra innovazione: la Rosa Monte Grappa, fatta dal signor Barni rotariano di Pistoia-Montecatini, che il club ha

sponsorizzato, sostenuto e battezzato. Con questa manifestazione e grazie alla presenza di circa 30 vivaisti d’eccellenza, il Rotary ha voluto far rivivere per due giorni questo giardino come luogo della bellezza. Come un tempo, entrare per trovare le piante più belle. Fare una scommessa sul rinascere di questo luogo. Il Rotary ha saputo fare da collante, coinvolgendo via via nella manifestazione il Comune, ditte private, associazioni, enti pubblici.E dulcis in fundo quest’anno, nell’anniversario del primo centenario dall’inizio della Grande Guerra, si aggiunge il meeting di amicizia e pace italo-austriaco, con il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Alpini, e dei RC gemellati tra Italia e Austria. Il Monte Grappa, dove ci siamo ritrovati in mattinata, è stato un luogo conteso aspramente e ora diventa luogo d’incontro. Il meeting si conclude degnamente in questo giardino con il grande concerto di pace tra le due bande, italiana ed austriaca, che tra poco avremo l’onore di ascoltare in omaggio a tutti i caduti nella Grande Guerra.Come ho già detto sul monte Grappa, oggi ci troviamo qui assieme italiani ed austriaci per onorare e ricordare gli uomini e i luoghi della Grande Guerra. La Grande Guerra, della quale quest’anno ricorre il centenario del suo inizio, ha vissuto su queste montagne uno dei suoi fronti più sanguinosi e decisivi: centinaia di migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti hanno perso qui la vita. Italiani e austriaci, tedeschi e inglesi, francesi e ungheresi hanno lasciato qui il sangue e le speranze. Divisi dalla storia, ma uniti nel dolore, noi non vogliamo oggi festeggiare una vittoria, bensì ricordare un periodo doloroso della nostra storia umana, ricordando che dietro i cannoni e dentro le trincee c’erano uomini, spesso solo ragazzi. E per loro e con loro vogliamo ricordare che il dono della pace e della concordia è l’unico lascito che ogni epoca ed ogni popolo può condividere. Ieri come oggi, oggi come domani.

Intervento di apertura del

Presidente Rotary Bassano

castelli Lino Canepari;

Premiazione del concorso

“La pace è…”, effettuato

da Lino Canepari con lettura

delle motivazioni da parte

di Gianna Miola.

Le scuole elementari di

Bassano hanno inviato circa

500 poster.

Tre premiati e tre segnalati.

Premi in buoni libro.

Intervento di Herwig

Brandstetter sul tema della

pace e presentazione della

banda austriaca.

Concerto della Musikappelle

di WeizIntervento del Sindaco di

Bassano Riccardo Poletto

Intervento del Governatore

del Distretto 2060 Rotary Ezio

Lanteri che consegna una

targa di riconoscenza

a Beppe Busnardo

Consegna da parte di Ezio

Lanteri ai club di Trento

e Trieste di speciali

riconoscimenti (Trieste

primo club a gemellarsi

con un club austriaco, Graz,

nel 1951 e Trento

coraggiosamente gemellatosi

con Innsbruck nel 1963

nel pieno della questione

altoatesina.