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Rassegna Stampa

ECONOMIA E MERCATILA REPUBBLICA La Banca Nazionale Svizzera perde 8,5 miliardi per colpa dell’oroIL MESSAGGERO Attività storiche costrette a chiudereIL GIORNO MILANO Il lusso cresce ancora. La creatività milanese avrà un suo brandINFORMAZIONI D’ORO Italia fuori dal G8 e dal G10ABOUT JEWELLERY Polonia: il sistema ditributivoIL SOLE 24 ORE I turisti cinesi sono sempre di più e Lvmh è pronto a portare i duty free asiatici Dfs in EuropaABOUT JEWELLERY L’andamento del lusso nell’area asiaticaPAMBIANCONEWS Pechino vieta lo ‘shopping tour’ ai turisti cinesiIL SOLE 24 ORE Il supereuro frena il lussoABOUT JEWELLERY L’andamento dell’oro nel 2013 secondo gli esperti

FISCOFINANZA NO STOP Ecco perchè vogliono (eliminare) il nostro contanteTGCOM24 Giù soglia contanti, Saccomanni solo contro tutti: no di Alfano e FassinaBLASTING.NEWS Limite per il pagamento in contanti: Saccomanni vuole abbassarlo sotto i 1000 euroL’INDIPENDENZA Contanti: per un italiano mille euro, per un extracomunitario 15mila L’INDIPENDENZA Abbassare ancora il limite del contante. Ecco l’annuncio di SaccomanniLA REPUBBLICA la Battaglia del contante Alfano contro SaccomanniCORRIERE DELLA SERA Legge di Stabilità, il governo si divide: «Contanti, ridurre la Soglia dei mille euro»CONFCOMMERCIO Contanti: Federpreziosi dice no alla proposta di Saccomanni

COMPRO OROBLOG SICILIA Rapinato compro oro a Palermo Tre arresti, manca solo il ‘palo’VARESE NEWS Ruba un ditale alla mamma e lo fa rivendere al "Compro Oro" dall'amichettaLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Monte di pietà e «compro oro» segni della crisiCORRIERE DELLA SERA Anche il ceto medio in coda dai Compro OroIL QUOTIDIANO ITALIANO Andria, tenta estorsione e picchia titolare di un compro oro: arrestato 20enneJULIE Commercio oro: Superiamo la schizofrenia normativa

SETTORE E MODA PANORAMA Un gioco bello ma complicatoCORRIERE DELLA SERA Il polso dell‘annoINFORMAZIONI D’ORO All’asta i Rolex Daytona più costosiL’ORAFO Eberhard & Co. Watches partner delle “Buone Forchette per AIL”PAMBIANCONEWS I gioielli e orologi Sicis sbarcano nel QuadrilateroL’ORAFO I brand del lusso più ricercati online dai consumatori cinesiINFORMAZIONI D’ORO Riconoscere un Rolex originaleDELUXE BLOG Polello e i suoi anelli preziosi della collezione Eterno 2013/2014DELUXE BLOG Il tesoro di San Gennaro dal valore inestimabile arriva a RomaL’ORAFO Fiera di Vicenza: i prossimi appuntamenti

CRONACALA REPUBBLICA Uccise gioielliere in Brera la procura chiede l'ergastoloLA REPUBBLICA Messina, colpo da 200 mila euro rapinato un rappresentante

31/10/2013

Rassegna in collaborazione con

Economia e Mercati

La Banca Nazionale Svizzera perde 8,5 miliardi percolpa dell’oroLe fluttuazioni del metallo giallo provocano una perdita di 10,7 miliardi di franchi, ma la perdita viene in partecompensata dall'andamento delle valute. L'istituo centrale elvetico, infatti, continua a fare incetta di euro. Intantoparte una guerra su dove custodire i lingotti svizzeridi FRANCO ZANTONELLI

LUGANO Le fluttuazioni del prezzo dell'oro fanno male alla BancaNazionale Svizzera. Nei primi nove mesi dell'anno, infatti, il saliscendidel metallo giallo ha provocato all'istituto di emissione elvetico unaperdita di 10,7 miliardi di franchi, circa 8,5 miliardi di euro. Da rilevareche, nei nove mesi in questione, il valore di un chilo d'oro è calato di10 mila franchi, poco più di 8 mila euro.

La perdita accusata dalla Banca Nazionale Svizzera è stata, comunque,in parte compensata dalla rivalutazione dell'euro, di cui l'istitutocontinua a fare incetta, per mantenere una parità di cambio stabile efavorire le esportazioni delle aziende svizzere. La perdita, alla fine, ècosì stata dell'equivalente di 5,2 miliardi di euro. Le riserve auree dellaConfederazione ammontano a 1.040 tonnellate, il 30 per cento dellequali sono depositate in Gran Bretagna e in Canada.

"Per ragioni di sicurezza abbiamo evitato i Paesi della zona euro e gli Stati Uniti", ha spiegato il Presidentedella Banca centrale, Thomas Jordan, di fronte alle richieste della destra di "custodire in Svizzera tutti ilingotti". "Sono 10 anni che abbiamo fatto questa scelta", ha detto ancora Jordan il quale, per la primavolta, ha rivelato dove si trovino le riserve auree della nazione. Quello dell'oro è un cavallo di battagliadell'Udc, il partito del miliardario populista, Christoph Blocher, il quale ha raccolto le firme necessarieperché si tenga un referendum sui depositi della Nazionale.Banca

"Dobbiamo tenerli nei nostri caveaux", la richiesta di Blocher e dei suoi che, inoltre, pretendono che le riserveammontino ad almeno il 20 per cento del totale di quanto posseduto dalla banca centrale mentre, oggi, nonsuperano il 10 per cento. A titolo d'esempio quelle italiane sono di oltre il 70 per cento. Insomma, al di là dellefluttuazioni che possono creare consistenti perdite, come è successo quest'anno, è in corso una vera e propriabattaglia dell'oro in Svizzera. Quella sulla parità dei tassi di cambio, risalente al 2012, l'ha vinta il partito di ChristophBlocher, che ha ottenuto la testa del predecessore di Jordan, Philippe Hildebrand.

(31 ottobre 2013)

La Banca nazionale svizzera

da pag. 33

31-OTT-2013

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Virman Cusenza

da pag. 17

29-OTT-2013

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Giancarlo Mazzuca

Mercoledì 30 Ottobre 2013 Scritto da Edoardo Ebolito

Un lento ed inarrestabile . A meno di sorprese impreviste e, aquesto punto, auspicate. dal ristretto club delle

e nel 2014 sarà Presidente dell’UnioneEuropea . Un paradosso bello e buono, eppurela deficitaria crescita del PIL ha fatto scivolare il Belpaese sempre piùin basso, con che, nell’anno solare, ha pareggiato il volume diproduzione e dall’ottavo posto

di tutto il globo, con un PIL che raggiungerà a fine annoben 2117 miliardi di euro, a fronte dei 2068 miliardi italiani. Quello delpaese dell’ex Unione Sovietica è solo l’ultimo di una serie di nomi che

stanno portando ad un della Terra. Il baricentro si è spostatoverso i come la , che vanta un Pil in crescita perenne a due cifre, ed il , che statrainando tutta l’economia sudamericana anche grazie alle ingenti risorse presenti sul territorio.

Dal canto suo l’ , piccola per dimensioni e con un’età media della popolazione decisamente elevata,mostra per competere con le superpotenze di oggi. Le previsioni inoltrenon sono rosee, visto che Paesi come l’India (1.750 miliardi di Pil) ed il Canada (1.825 miliardi) ci incalzanoe, entro il 2015, la classifica non ci vedrà nemmeno entro i primi dieci posti.

Sembra infatti , che vantanouna popolazione numerosa e giovane, un basso tenore di vita ed una grande disponibilità di materie prime.

Rimanendo in ambito europeo, anche si appresta nel girodi breve tempo a raggiungere livelli simili ai nostri. Non è un mistero infatti come nel terzo trimestre del2013 nei dati relativi al Pil. Per gli iberici, inoltre, il futuro è anche piùroseo, visto che le stime parlando di un +0,7% per il 2014 invece del previsto 0,5%. Tutto questo grazie aduna politica incentrata sulla ripresa della domanda interna mediante il blocco della tassazione.

L’Italia è dunque destinata a al mondo? Se si guardail percorso storico del nostro Paese, la risposta non può che essere negativa. Negli ultimi 150 anni abbiamofatto molta strada, rialzandoci sovente anche da situazioni che apparivano decisamente critiche.

Partendo dagli albori, ed anche laqualità della vita era molto bassa. Nonostante margini di crescita pari allo zero, avevacompiuto una scalata incredibile, ponendosi come l’ , lo stesso posto occupatosino a pochi mesi fa. All’epoca mondiali, ricalcando a grandilinee proprio la situazione attuale. Da allora i due paesi asiatici e la Russia hanno perso terreno per oltre unsecolo, riemergendo solo ai giorni d’oggi.

Un altro esempio significativo riguardo le qualità della nostra economia si evidenzia nel. Nel 1945 i gravi danni causati dalla guerra e l’ingente debito pubblico avevano riportato il fatturato

ai livelli del 1911, ma nel corso di un ventennio l’Italia aveva già recuperato fino alle primissime posizioni,raggiungendo il picco massimo durante il governo Moro nel 1975.

POLONIA: IL SISTEMA DISTRIBUTIVO30 Ottobre 2013

Il mercato polacco della gioielleria è caratterizzato da una sorta di oligopolio, in quanto in Polonia ilmercato è dominato da tre grandi aziende leader: Apart, Kruk e YES. Si stima che, tramite le loro catene dinegozi, esse veicolino più del 30% del mercato della gioielleria. Tali aziende – oltre ad essere ancheproduttrici di gioielleria –importano, distribuiscono e vendono direttamente numerosi prodottid’importazione. Anche gli altri produttori polacchi, di dimensioni minori, a loro volta importano edistribuiscono al fine di ampliare il numero di referenze offerte alla loro clientela. Si evidenzia inoltre lapresenza sul mercato di circa 50 maggiori importatori/distributori di gioielleria e di circa 1000 gioielleriedistribuite sull’intero territorio polacco.

di Chiara Beghelli 29 ottobre 2013

Entro il 2018 la voce "selective retailing" potrebbe diventare ilbusiness più redditizio per il colosso del lusso Lvmh, secondo glianalisti interpellati da Bloomberg. Sarà certamente d'aiuto, inquesto senso, la decisione del gruppo guidato da Bernard Arnault diportare anche in Europa la catena di negozi duty free Dfs Galleria,con base a Hong Kong e finora diffusa solo in Asia, Australia e NordAmerica, per intercettare i desideri dei sempre più numerosiviaggiatori cinesi.

Le prime inaugurazioni sono attese per il 2016, nei Paesi predilettidai turisti cinesi, come la Francia, l'Italia e la Svizzera, come hasottolineato il coo di Dfs, Michael Schriver, che ha aggiunto:«Investiamo molto nella costruzione di una "brand awareness" fra icinesi nei nostri negozi qui a Hong Kong e in altre parti del mondo.

Dai clienti cinesi continuerà a provenire oltre la metà dei nostri ricavi anche nei prossimi anni».Intanto, visto che la prima meta dei turisti cinesi resta Hong Kong, Dfs ha deciso di ampliare lo spazio dei suoishop di Hong Kong e Macao rispettivamente del 15 e del 40%.

Secondo Global Blue, nel 2014 gli acquisti mondiali tax free dovrebbero aumentare del 10%, trainati soprattuttoda cinesi e russi, il cui shopping crescerà rispettivamente del 16% e del 14%.

Il gruppo Dfs è stato fondato negli anni Sessanta da Robert Miller e Charles Feeney, che per il logo della catenasi rivolsero addirittura ad Andy Warhol. e nel 1997 Lvmh ne ha acquisito la quota di maggioranza. Oggi i suoi420 store sono diffusi in 14 Paesi, principalmente in Asia, ma anche in Australia, in Nuova Zelanda, e negliaeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York Jfk. Negozi che offrono 700 brand di moda e lusso, cheospitano spesso eventi speciali come "The art of shoemaking" di Salvatore Ferragamo, e che saranno oggetto diun'importante evoluzione nei prossimi 18 mesi: a Waikiki, infatti, all'inizio di settembre è stato presentato ilnuovo retail concept "T Galleria", più fresco e insieme posizionato in modo ancora più deciso sull'alta gamma,che sarà applicato a tutti i negozi del gruppo.

L'ANDAMENTO DEL LUSSO NELL'AREA ASIATICA29 Ottobre 2013

Nell’area Asia Pacific è il Sud Est a trainare la crescita, segnando un +20% a tassi costanti nel 2013 (5,5miliardi di euro), con Singapore sempre in testa come hub regionale del mercato, che ha raggiungo 2,5miliardi di euro nel 2012. Prestazioni polarizzate nella Grande Cina, dove Hong Kong e Macao beneficianodei flussi turistici un tempo diretti maggiormente verso l’Europa, mentre Taiwan rallenta insieme alla Coreadel Sud. Quest’ultima provata dalle continue tensioni politiche. In Medio Oriente, regione in crescita estoricamente nota per la passione per i gioielli e i beni di lusso, si prevede un incremento del 5% .

martedì, 29 ottobre 2013

Turisti in via Montenapoleone a Milano

Niente più ‘shopping tour’ per i turisti cinesi. Lo ha imposto un nuovo provvedimento promulgato dalGoverno di Pechino lo scorso 1 ottobre, che vieta il cosiddetto shopping ‘forzato’, ossia i tour organizzaticon il preciso scopo di guidare i turisti ad acquistare in particolari luoghi e negozi. Una normativa volta atutelare i diritti dei viaggiatori, ma che ha già avuto come conseguenza un aumento dei prezzi dei viaggi. Inprecedenza, infatti, vigeva un meccanismo per cui le agenzie viaggi cinesi proponevano pacchetti a prezzibassissimi e, per rientrare nei costi, stringevano accordi con i proprietari di negozi inserendo nel tour unatappa per lo shopping. L’aumento dei prezzi dei pacchetti dovrebbe incidere però maggiormente sui viaggia corto o medio raggio, verso destinazioni come Hong Kong, Macao o la Corea, finora mete privilegiate delturismo e dello shopping del Dragone.

Si potrebbe quindi assottigliare la forbice di prezzo con i viaggi verso l’Europa, altra destinazione predilettadai turisti d’oltre Muraglia, dei cui acquisti la moda e il lusso continuano a beneficiare. I cinesi, nei priminove mesi del 2013, si sono infatti confermati il traino dello shopping Tax Free in Europa salito, secondo idati , del 13% a quota 39 miliardi di euro, con un’ulteriore previsione di crescita del 10% nel2014. Gli acquisti dei cinesi nel 2014 dovrebbero aumentare del 16%, seguiti da quelli dei russi con un +14per cento.

Secondo quanto affermato da , VP International Key Accounts di Global Blue Group,durante la presentazione dei dati al convegno Altagamma, il provvedimento “non avrà in generale unimpatto negativo, fatta eccezione per quelle destinazioni, specialmente asiatiche, in cui erano previstequeste formule”. Allo stesso tempo, ha proseguito l’analista, “potrà portare all’evoluzione delle aspettativedei cinesi verso un’esperienza turistica più ricca, coinvolgente e autonoma generando un circolo virtuosotra flussi turistici, spesa e ricerca delle eccellenze europee.” In pratica, per i marchi del lusso l’abolizionedello shopping forzato può rappresentare un’opportunità, se riusciranno a farsi ‘scegliere’ piùconsapevolmente dai turisti cinesi.

Già a settembre la stampa del Paese del Drago aveva parlato di un turismo cinese più autonomo e di unacrescente disaffezione verso il modello delle gite in comitiva.

del 29 Ottobre 2013

L’ANDAMENTO DELL'ORO NEL 2013 SECONDO GLI ESPERTI

Fisco

ECCO PERCHE’ VOGLIONO (ELIMINARE) IL NOSTROCONTANTEScritto il 30 ottobre 2013 alle 11:05 da Paolo Cardenà

di Paolo Cardenà Secondo quanto riportato dalla Reuters, il Ministro Saccomanni avrebbe espresso lavolontà da parte dell’esecutivo di ridurre ulteriormente i limiti di utilizzo del contante.Nell’agenzia si legge:

Di seguito vi propongo alcune riflessioni, in parte già ospitate su numerosi articoli presenti sul blog.

Nella vita comune, l’utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità diutilizzare denaro contante per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di ogniessere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.

Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo deldenaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, oavverrebbero in maniera sensibilmente ridotta

L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.

Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico hareso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali lequali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie dispese

Ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe chechi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanzacontante di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica.

Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioèquella di utilizzare il contante), anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti delsistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero eproprio incubo: la corsa agli sportelli.

A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, nederiva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che lapopolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E’ evidente, e le banche festeggiano.Nelcorso dei secoli, la necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più sull’appoggio delsistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa della macchina statale e dei privilegi di politici(spesso corrotti ed incapaci), ha favorito l’instaurarsi di una connivenza simbiotica tra la politica e ilsistema bancario. Ciò per reciproca convenienza: quella della politica di poter contare sui favori deibanchieri; e quella di quest’ultimi, di poter godere di un quadro normativo di favore per incrementare ipropri affari e, in caso di dissesti, contare sull’interventismo statale.

Il denaro, per il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona sostanza è la merceda vendere. Avere il controllo e la gestione di tutto il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del propriobusiness e quindi di redditività.

In un sistema basato sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che vengonodepositati in banca, possono diventare (per il sistema bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. Eciò è possibile per l’effetto moltiplicativo dei depositi. Siccome sulle somme depositate la banca è tenutaad accantonare solo l’1% del deposito (nel nostro caso 10 euro, l’1% di 1000) per far fronte ad eventualiesigenze di cassa e richieste di rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possonoessere immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A questo punto i 990 euroconcessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul sistema bancario e la banca, dopo averprovveduto ad accantonare un’altro 1% (9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata, avrànuovamente a disposizione 980.10 da poter concedere di nuovo in prestito, e così via fino a che non si saràesaurito l’effetto moltiplicatore sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta monetavirtuale per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In sostanza, per ogni mille eurodi deposito, la banca potrà moltiplicare fino a 100.000 euro la materia oggetto dei propri affari: ildenaro.

Sulla massa di prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro, la banca trae un enorme profitto applicandoun tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito dovrà rimborsare a determinate scadenze,unitamente al capitale preso in prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tuttoagevole comprendere l’interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla completaeliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in circolazione, tanto più elevata sarà lapossibilità riservata alle banche di incrementare il proprio giro d’affari e aumentare a la redditivitàprodotta, che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.

Il sistema bancario così deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe incustodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e oraanche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente.

Siccome le pretese impositive dello Stato si fondano su imponibili di cui lo Stato stesso ne dovrebbeconoscere le dimensioni e la collocazione, se ne deriva che lo Stato non potrebbe tassare ciò che nonconosce, come ad esempio il denaro contante che voi custodite a casa. Almeno fino a questo momento.Il pericolo è proprio quello di essere obbligati, tramite un provvedimento di legge, a privarsi dell’utilizzodel contante, per rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta emicidiale.

Tra qualche giorno, le banche italiane dovranno trasmettere all’anagrafe tributaria tutte lemovimentazioni dei nostri conti correnti. Lo stato, con un semplice click, potrà conoscere in tempo realeogni vostra ricchezza: sia la sua collocazione, che la sua dimensione complessiva. Ricchezza incrementata,ovviamente, dai depositi di denaro contante che, oltre a far aumentare la base imponibile da colpire con

un’eventuale imposizione patrimoniale, offre allo Stato la garanzia del buon esito della sua pretesatributaria.

Quindi, in questo caso, avrebbe a sua completa disposizione ogni forma di ricchezza, e potrebbe tassare,confiscare ed espropriare, ogni importo a suo piacimento, desiderio e necessità, sia per salvare chi talericchezza la detiene in deposito (le banche), sia per salvare se stesso e i privilegi del manipolo di gerarchi daun eventuale bancarotta.

Anzi, questo pericolo è quantomai reale e percepibile al punto che buona parte della nomenclaturapolitica del paese non nasconde affatto il desiderio di applicare un’imposta patrimoniale.Volete un esempio su cosa potrebbe fare lo stato con il vostro patrimonio? Bene, basta prendere adesempio Cipro. La cosa più semplice da fare è proprio quella di aggredire il deposito sui conti correnti.Sono sostanze disponibili e quindi per definizione idonee ad essere immediatamente trasferite, dal contocorrente alle casse dello stato.E poi se lo Stato è fortunato e a voi vi dice male, sul conto correntepotrebbe anche trovare un saldo particolarmente elevato derivante dal mutuo che la vostra banca,magari, vi ha accreditato qualche giorno prima per comprare la vostra casa o finanziare la vostra attività.Quindi un “extragettito” per lo Stato, una maggiore rapina per voi, su dei patrimoni a debito che dovreterimborsare alla banca.

La cosa vi sorprende? Nel 1992, con la patrimoniale di Amato, è accaduto proprio questo. Aziendee famiglie di sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dallabanca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario. Vi sembra giusto?

Volete un’altro esempio? Eccovi serviti. Parte della politica, ad esempio, come dicevamo, nonnasconde affatto l’idea che sarebbe favorevole ad un’imposta patrimoniale sui grandi patrimoni. A parte ilfatto che non si forniscono chiarimenti su cosa debba intendersi per patrimonio, ossia se si dovrannoconsiderare beni immobili, mobili, investimenti, aziende ecc., il sospetto è che, quando si accorgeranno cheil gettito derivante da un’imposizione patrimoniale sarà molto ridotto, probabilmente, abbasseranno dimolto il livello di patrimonio dal quale far scattare l’imposizione al fine di aumentare la base imponibile.

Solo per citare un esempio, qualora dovesse essere tassato il patrimonio immobiliare, non è detto che ilcontribuente abbia disponibili gli importi per adempiere all’obbligazione tributaria. Ecco quindi che ilfisco potrebbe aggredire il conto corrente dove si detengono, per obbligo normativo, anche le risorseindispensabili per il sostentamento dei propri congiunti, lasciando a pancia vuota tutta la famiglia.

Ma la carrellata di casi e gli aspetti inquietanti di una simile coercizione della libertà individuale è ancoralunga, fitta ,se non interminabile. Si potrebbe andare avanti per ore, ma non cambierebbe affatto ilrisultato.

La banca, concludendo, diverrebbe una gigantesca camera di compensazione, ossia soggetto giuridico alservizio (più di quanto lo sia oggi) dello Stato per espropriare ricchezza: ossia il presente e il futuro diliberi ed onesti cittadini.

Il perché è chiaro: per rendere solvibile il debitore non c’è via più semplice che quella di compensare debitidel debitore con i crediti del creditore. E il gioco è fatto

30 ottobre 2013

Giù soglia contanti, Saccomanni solo contro tutti: no di Alfanoe Fassina

Il ministro dell'Economia vuole abbassarla sotto i mille euro, ma il vicepremieravverte: "Non è così che si combatte l'evasione fiscale"

16:43 L'uso del contante divide il governo. L'ipotesi di riduzione della soglia massima di mille euro per ipagamenti "cash" trova il pieno appoggio del ministro Fabrizio Saccomanni: "Questo è un punto su cuil'Italia resta indietro e su cui vogliamo intervenire". Di tutt'altro avviso Angelino Alfano: "Occorreaumentare l'uso del contante e contrastare l'evasione consentendo, attraverso scontrini e fatture, discaricare tutte le tasse".

"Certamente spiega ancora Saccomanni in un'audizione al Senato misure che rafforzano la tracciabilitàsono importanti". Mentre il vicepremier la pensa in maniera completamente diversa e spiega in un tweet:"Il collega Saccomanni ritiene di intervenire per ridurre l'uso del contante. Noi la pensiamo all'opposto dilui". Secondo il ministro dell'Interno è molto meglio copiare l'America permettendo appunto di scaricaretutto. "Là funziona assicura e funzionerebbe anche qui". Mentre il viceministro all'Economia, StefanoFassina, dà ragione al Pdl per quanto riguarda la richiesta di non introdurre misure sull'utilizzo del contantenella legge di stabilità definendo l'auspicio "parole di buonsenso".

Gasparri: "Una sciocchezza" Dà completamente ragione ad Alfano il vicepresidente del Senato MaurizioGasparri: "Saccomanni dice sciocchezze. Ridurre ulteriormente l'uso del contante, più di quanto non lo siagià, rischia solo di contrarre ulteriormente i consumi. Saccomanni parla da burocrate scollegato dalla realtàe dimostra ancora una volta tutta la sua inadeguatezza. Magari anche per comprare un pacchetto digomme vorrebbe si usasse la carta di credito". E aggiunge: "Non è certamente facendo le pulci aipensionati o alle famiglie già in grandissima difficoltà che si contrasta l'evasione fiscale. Letta prenda attodi questa ennesima sciocchezza detta dal ministro dell'Economia e la smentisca".

Federalberghi: il limite dei contanti va alzato "Per essere ad armi pari con i nostri competitor europei illimite dei mille euro in contanti non può essere abbassato avverte il presidente di Federalberghi, BernabòBocca . Continueremo a combattere la nostra battaglia: la soglia va ripensata. Per stare al passo con glialtri Paesi europei e tenere testa alla sfida che lo scenario internazionale ci impone, bisognerebbe piuttostoalzare il tetto dei contanti a 3mila euro, importo fissato in paesi come Francia e Spagna".

E continua: "Una soluzione come quella prospettata dal ministro penalizzerebbe duramente i consumi deicittadini e gli esercizi commerciali e frenerebbe di conseguenza il turismo, vero volano della nostraeconomia. Dovremmo poter giocare la nostra partita su uno scacchiere, l'Europa, che si vale dellemedesime regole. Al momento invece, l'Italia gioca con una zavorra che rischia di inficiare il rilancio e lacrescita economica del nostro Paese".

Limite per il pagamento in contanti: Saccomannivuole abbassarlo sotto i 1000 euro30 10 2013 Christian Citton

Per il ministro si dovrebbe pensare all'uso di carte di credito ebonifici per pagamenti anche inferiori a tale soglia.

Carta di credito, assegni e bonifici anche sotto i 1000 euro?

Il tema del limite massimo per l'uso dei contanti per i pagamenti sta dividendo il governo, inquanto se da una parte il ministro Saccomanni vorrebbe abbassarlo sotto gli attuali 1000 euro, ilvice premier Angelino Alfano ed il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri sonoassolutamente contrari.

Il tutto si inserisce nel percorso parlamentare di approvazione della Legge di Stabilità, oraappunto a Palazzo Madama per la prima tappa, dove ieri Saccomanni ha affermato che occorreimplementare le misure di tracciabilità dei pagamenti, favorendo i canali rilevabili quali pagamenticon le carte di credito, bonifici da conto corrente, assegni, per contrastare la lotta all'evasionefiscale.

Dure le critiche provenienti appunto da Alfano, il quale afferma che per tali intenti sarebbe megliofare come negli Stati Uniti: "Occorre aumentare l'uso del contante e contrastare l'evasioneconsentendo di conservare scontrini e fatture e scaricare tutte le tasse. In America funziona efunzionerebbe anche qui". Dello stesso parere Gasparri, il quale afferma che l'abbassamento dellimite di 1000 euro per i pagamenti in contanti sarebbe una ulteriore penalizzazione dei consumi.

Anche Federalberghi è fortemente contraria a tale ipotesi in quanto sarebbe troppo restrittiva eridurrebbe ancor di più la competività del settore turistico italiano: "Per essere ad armi pari con inostri competitor europei il limite dei mille euro in contanti non può essere abbassato così dice ilpresidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che anzi vorrebbe un alzamento del limiteContinueremo a combattere la nostra battaglia: la soglia va ripensata. Per stare al passo con glialtri Paesi europei e tenere testa alla sfida che lo scenario internazionale ci impone, bisognerebbepiuttosto alzare il tetto dei contanti a 3mila euro, importo fissato in paesi come Francia e Spagna".

Attualmente si può pagare in contanti fino ad un massimo di 999,99 euro, mentre dai 1000 euro insu occorre utilizzare forme tracciabili come il pagamento con carta di credito, i bonifici, gli assegninon trasferibili ed intestati con nome o ragione sociale del beneficiario.

Contanti: per un italiano mille euro, per unextracomunitario 15miladi CLAUDIO PREVOSTI

“Non condivido la posizione del ministro Saccomanni in merito agli interventi sulla circolazione delcontante. Infatti sono dell’idea che sia necessario aumentare e non ridurre, come ritiene il ministro, lapossibilita’ dei pagamenti in contante, almeno al pari con il limite medio utilizzato oggi in Europa”. Lo hadichiarato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, senatrice Simona Vicari.

Oggi, spiega, “un cittadino italiano o europeo se vuole pagare in contanti in Italia non puo’ superare imille euro pena una pesante sanzione. Mentre per gli extracomunitari il limite e’ fissato in 15mila euro.Non sono contraria alla diffusione della moneta elettronica, ma questa va sostenuta concretamente con lariduzione dei costi delle commissioni bancarie. E soprattutto e’ necessario sfatare la convinzione che unaumento dei pagamenti elettronici garantisca un maggior contrasto alla criminalita’. Infatti e’ accertato danumerosi studi che la lotta al riciclaggio ed all’evasione fiscale non migliora se si riduce la soglia dicircolazione al contante. Anzi, le organizzazioni criminali per le loro attivita’ di riciclaggio utilizzano semprepiu’ sistemi sofisticati, quali ad esempio proprio le transazioni online. Percio’ se sul contante si vuole aprireuna riflessione si faccia, ma consapevoli che qualunque intervento di riduzione dei pagamenti cash nonaiutera’ la lotta alla criminalita’ e ci allontanera’ dall’Europa, dove quasi tutti i Paesi europei hanno limitisuperiori ai nostri, con la Grecia che ha addirittura una soglia minima posta a 1500 euro”.

Abbassare ancora il limite del contante. Ecco l’annuncio diSaccomanni

di LEONARDO FACCO

Un’agenzia Reuters ha annunciato quel ci aspettavamo da tempo: “Il governo intende ridurre la sogliamassima di pagamento in contanti, attualmente posta a 1.000 euro”.

La dottrina Gabanelli, ahinoi, prende corpo.

1 Aumentare la pressione fiscale, a suon di balzelli, gabelle, accise e regole kafkian demenziali;

2 Stringere il cappio attorno al collo dei contribuenti, intervenendo con redditometri, spesometri, studi disettore, Serpico (dal 31 ottobre i conti correnti non avran alcun tipo di segreto e di default verranno inviateinformazioni all’Agenzia delle Entrate) e riduzione del contante.

La volontà di spingere l’acceleratore sui pagamenti elettronici era stata annunciata, nel luglio scorso,

affidarsi aicanali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento.100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini”.

Il sottoscritto è tra quelli che hanno aderito alla fondazione di “Contante Libero“,

Marshall McLuhan ha scritto che “ .

art

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ECONOMIA E POLITICA 1

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ECONOMIA E POLITICA 2

Legge di Stabilità, il governo si divide: «Contanti, ridurre la Soglia dei mille euro»

Saccomanni al Senato. La replica di Alfano: noi la pensiamo all’opposto . La Corte dei conti sul cuneo: è iniquo

(Ansa)ROMA La recessione è finita e la crescita dell’economia sarà piùvigorosa nel 2014, ma la politica economica deve restare prudente. «Chi èfavorevole a misure più incisive dovrebbe indicare quali spese ridurre,ovvero su quali maggiori entrate fare affidamento» dice il ministrodell’economia, Fabrizio Saccomanni, facendo il punto in Parlamento sullalegge di Stabilità, mentre il Pdl ed il Pd continuano a sollecitare modificheimportanti.Saccomanni ha confermato al Senato la disponibilità del governo a rivedere le nuove tasse sulla casa, a riflettere sulla tassazione dei titoli di Stato, fissata al 12,5% sugli interessi, «troppo bassa» e a introdurre nuove vincoli sull’uso del contante, (attualmente il limite è di mille euro)

attirandosi prima un attacco violento dal Pdl, poi della Lega Nord. «Saccomanni ritiene di intervenire perlimitare l’uso del contante. Noi la pensiamo all’opposto» ha fatto sapere via Twitter, mentre l’audizione delministro era ancora in corso, il segretario del Pdl Angelino Alfano. Maurizio Gasparri ha accusato il titolaredell’Economia di «dire sciocchezze» e di «parlare da burocrate scollegato dalla realtà, mostrando la suainadeguatezza». Contro il ministro si è scagliata anche la Lega Nord, dopo le audizioni della Corte dei contie della banca centrale, presentando una mozione individuale di sfiducia contro il ministro perché la legge diStabilità sarebbe «priva di copertura». Anche se i magistrati contabili e i tecnici della banca centrale hannosolo parlato di «rischi», legati al futuro taglio delle detrazioni fiscali. «A fronte delle rilevanti dimensioni, ilgrado di incertezza dei tagli rischia di condizionare l’intera manovra» ha detto la Corte dei conti, mentreBankitalia avrebbe preferito che la manovra sulle detrazioni scattasse «in modo automatico» per «daremaggior certezza al quadro programmatico».

Istat, Corte dei conti e Banca d’Italia hanno mostrato, però, anche qualche perplessità sui contenuti della manovra, e soprattutto sulla riduzione delle tasse a favore dei lavoratori e delle imprese. Uno sgravioche, a conti fatti, rischia di essere quasi impercettibile. Per l’Istat, che ieri tra l’altro ha sottolineato comesia raddoppiato il numero dei cittadini in condizioni di povertà assoluta (da 2,4 a 4,8 milioni tra il 2007 ed il2012), l’aumento delle detrazioni sul lavoro dipendente si tradurrebbe in uno sgravio medio pari a 116euro annui, meno di 10 euro al mese. Secondo la Banca d’Italia, per un lavoratore medio, il peso del cuneofiscale, cioè la parte della busta paga mangiata dalle tasse e contributi, scenderebbe dal 48,5 al 48,1%. Inpratica «meno di cento euro l’anno». Peggio ancora, dice la Corte dei conti, l’intervento sul cuneo non èneanche equo, perché taglia fuori «25 milioni di contribuenti», tra lavoratori autonomi, pensionati e«incapienti», cioè i più poveri.

Sulla manovra fiscale si concentrano anche le critiche dei partiti. Per Silvio Berlusconi «è inaccettabile ilritorno delle tasse sulla casa, addirittura aumentate», ma anche per il segretario del Pd, Guglielmo Epifani,la nuova Tasi va rivista. «Non deve pagare chi non pagava già l’Imu» dice il segretario del Pd, secondo ilquale la Tasi dovrà essere più progressiva. Lo stesso Saccomanni ha detto che c’è «il rischio di aliquoteelevate» e non ha escluso che «si debba tornare alle detrazioni». Ieri, intanto, il Consiglio dei ministri hareso permanente il Comitato di consulenza del Tesoro sulle privatizzazioni (nuove operazioni sono attese abreve) e dato via libera all’aumento straordinario dell’addizionale comunale Irpef a Roma dallo 0,9 all’1,2%.

30 ottobre 2013

Contanti: Federpreziosi dice no alla proposta di SaccomanniLa Federazione ribadisce la sua posizione di contrarietà con l'obiettivo di evitare un'ulteriore ricaduta negativa sui commercianti orafi e non solo. Aquilino: "il limite non fa altro che inchiodare le vendite di preziosi".Nel quadro della discussione sulla legge di stabilità torna alla ribalta l'ipotesi, annunciata dal ministro Fabrizio Saccomanni al Senato, di ridurre ulteriormente il limite per gli acquisti in contanti introdotto dal decreto "Salva Italia". A più riprese Federpreziosi si è espressa in maniera netta sull'argomento, sottoscrivendo anche un documento ufficiale inviato all'allora presidente del Consiglio Mario Monti, proponendo una modifica della normativa che – senza mettere in discussione il condiviso e prioritario obiettivo del contrasto all'evasione fiscale e al fenomeno del riciclaggio - consentisse un più ampio utilizzo del contante nelle transazioni commerciali. "In questi mesi - dichiara il presidente Giuseppe Aquilino - si è avuta la conferma del disagio e delle ripercussioni che sapevamo sarebbero derivati da questo provvedimento che in pratica non ha fatto altro che inchiodare le vendite di preziosi. Senza dimenticare la forte discrepanza con le soglie decisamente più alte previste in alcuni Paesi europei anche limitrofi al nostro. Basta citare qualche esempio: Belgio 15.000 euro, Danimarca 13.400 euro, Francia 3.000 euro, Romania 2.300 euro, Slovenia 15.000 euro, Spagna 2.500 euro, mentre negli altri Paesi non vi è alcun limite. Non possiamo quindi che ribadire le motivazioni e le soluzioni già prospettate per evitare una ulteriore ricaduta negativa sui commercianti orafi e non solo".

30 ottobre 2013

Compro Oro

30 ottobre 2013

di

La polizia ha arrestato Ruben Giambarveri, 22 enne di Termini Imerese, e i palermitani Giuseppe D’Angelo,19 anni e Nicolas Alessio Intravaia, 19 anni, per furto aggravato ai danni del negozio Compro Oro di viaNoce a Palermo.

Gli agenti sono stati chiamati attorno alle due di notte dal titolare del negozio che segnalava la presenzadei tre all’interno dell’esercizio commerciale. Il commerciante raccontava di vedere direttamente sulproprio computer le immagini provenienti dall’interno e dall’esterno del negozio.

Dentro c’erano tre giovani fuori un palo. I tre che stavano armeggiando nella cassaforte sono stati arrestati.Gli agenti cercano il quarto che stava fuori e che è riuscito a fuggire non appena ha visto arrivare le volanti.

Mercoledì 30 ottobre 2013 23

FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀQUANDO I SOLDI NON BASTANO

Norme contro i rischi di riciclaggio inun settore cresciuto con le quotazionidel «bene rifugio» per eccellenza

Dopo una crescita esponenziale dei puntidi raccolta dei monili usati ora c’è la fasedi assestamento e selezione del mercato

Monte di pietàe «compro oro»segni della crisiI primi resistono da secoli, i secondisono il fenomeno del momento

Inegozi di “compro oro”, as-sieme ai tanti punti di ac-quisto di oro usato, si sonodiffusi a macchia d’olio tan-

to che stando alle stime ufficiali inmedia c'è un negozio ogni 4milaabitanti. Con un incremento chenegli ultimi anni è stato tumul-tuoso. Ultimamente il numerocomplessivo sembra andare versouna stabilizzazione, probabilmen-te su questo ha inciso anche la finedella corsa del prezzo dell’oro maanche una inevitabile selezionenaturale a fronte di un mercatocomplessivo più stabile, del restochi non sarà allineato alle pro-cedure prescritte, ed in partico-lare a quelle relative alla preven-zione del riciclaggio, si troverà og-gettivamente fuori mercato. Sicu-ramente al “successo” dei comprooro ha influito la crisi e le esigenzefinanziarie delle famiglie che inassenza di una spending reviewfamiliare e magari di risparmiimmediatamente utilizzabili, spe-cie per le spese immediate, si sonoviste costrette a vendere anelli,catenine e piccoli oggetti preziosiche magari erano dei tempi

dell’infanzia. I prezzi praticati daisingoli esercizi sono molto varia-bili, al di là dello stesso andamen-to della quotazione dell’oro, e pur-troppo in alcuni casi non man-cano inchieste su trasparenza ericiclaggio. Inoltre è stato segna-lato un mutamento che non vedecome sbocco di mercato la riven-dita a fonderie ma anche la re-visione, riparazione e lucidaturadegli oggetti per la vendita al det-ta glio.

Il boom dei compro oro non hamesso in crisi un altro istituto conuna storia plurisecolare quello dei

Monti di pietà. Il prestito su pegnorisale alle fondazioni religiose delMedioevo e al XV secolo quando fuavviato dai frati francescani percombattere l’usura. Nel tempo èovviamente molto cambiato marimane un istituto solido e stabile,attualmente sono una quarantinale società che forniscono creditosu pegno, tutte sottoposte a vigi-lanza da parte della Banca d’Italia.Chi si rivolge al banco dei pegni hasicuramente bisogno di una liqui-dità immediata ma non vuol certodisfarsi del bene, le polizze sonominimo a tre mesi, peraltro rin-

novabili di volta in volta, e al por-tatore. Le ultime statistiche indi-cano che la tipologia degli utentidi compro oro e Monti di pietà ècompletamente diversa, se per icompro oro si tratta di una clien-tela che si disfa di piccole cose, peril banco dei pegni, spesso si trattadi professionisti e imprenditoriche hanno urgenza di cassa po-tendo depositare beni di valore,con finanziamenti medi che van-no tra i 600 e gli 800 euro. E’ dasottolineare che mediamente il5-7% non riesce poi a riscattare ilbene. [l. s.]

BENE RIFUGIO Quotazioni alle stelle. E i «compro oro» hanno prosperato

Credito alle impresepatto Co.Fidi Pugliae Bcc di Taranto

Una convenzione tra la Banca di Credito Coo-perativo di Taranto (BCC) e Co.Fidi Puglia,presentata nella filiale di Martina Franca dellaBCC, è stata siglata per concretizzare un rap-

porto di collaborazione tra l’Istituto di credito e il Con-sorzio Fidi del sistema CNA al fine di favorire l’accesso alcredito delle imprese. Un’interazione nata per dare so-stegno all’economia del territorio e alle sue aziende,sempre pIù in difficoltà a causa della persistente crisieconomica finanziaria, e che si sviluppa nell’ottica di unaproficua cooperazione tra la BCC e Co.Fidi Puglia.

La convenzione è stata ufficializzata dal presidenteCo.Fidi Puglia Luca Celi, e dal presidente della Banca diCredito Cooperativo di Taranto, Catello Miro, nel corso diun incontro organizzato da Pasquale Deanna, consigliereCda Co.Fidi Puglia - CNA Martina Franca alla presenza dinumerosi imprenditori che hanno apprezzato lo spiritomutualistico alla base dell’iniziativa che può favorire lacrescita e lo sviluppo delle loro imprese.

L’occasione è stata utile anche per sottolineare come lebanche pugliesi si affidano sempre di più a Co.FidiPuglia, intermediario finanziario vigilato da Banca d’Ita -lia, come dimostra il notevole incremento delle garanzieerogate da Co.Fidi nel corso del 2013: circa 32 milioni dieuro a giugno 2013, pari a + 40% rispetto a giugnodell’anno precedente, garanzie che hanno prodotto circa50 milioni di euro di finanziamenti. Un risultato moltopositivo, secondo il presidente Co.Fidi Puglia Celi, “ch edimostra la fiducia delle imprese nei nostri confronti ecome questa fiducia sia cresciuta. C’è una ripresa delleerogazioni bancarie anche dovuta alla sicurezza dellanostra garanzia”. Le banche si affidano più facilmente aCo.Fidi Puglia, in forza della serietà dei sistemi diselezione operati sulle imprese, che richiedono le ga-ranzie al Consorzio Fidi. Le imprese, d’altro canto sannoche, affidandosi a Co.Fidi Puglia, hanno una chance inpiù per ottenere credito dalle banche.

LA CONVENZIONE

SPECIALE R I S PA R M I O

VIVIMILANO Pagina: Economia Data: 29 Ottobre 2013

Andria, tenta estorsione e picchia titolare di uncompro oro: arrestato 20enne(28 ottobre 2013) ANDRIA Nei giorni scorsi, ad Andria, personale della Squadra di PoliziaGiudiziaria del locale Commissariato di P.S. ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza dicustodia cautelare in carcere a carico di O.B, andriese di 20 anni, per i reati di estorsione, lesionipersonali aggravate e ricettazione.

I fatti contestati nell’ordinanza si sarebberoverificati nella serata del 30 settembre scorso,quando il ragazzo, a bordo di una bicicletta,risultata poi rubata, si sarebbe recato presso unesercizio commerciale del genere “Compro Oro”,nel centro cittadino, per estorcere del denaro altitolare.Di fronte al rifiuto dell’esercente, il malfattoreprima lo avrebbe ingiuriato e minacciato, poicolpito con violenza al volto ed alla testa,dileguandosi rapidamente.

Approfondimenti info investigativi successivi portavano, in breve tempo, all’identificazione delpresunto responsabile e di come costui avesse reiterato più volte le richieste estorsive neiconfronti del titolare del negozio di compravendita dell’oro, che fino ad allora non aveva maidenunciato quanto subito, per paura di ritorsioni. L’ordinanza veniva notificata presso la CasaCircondariale di Trani, dove, da pochi giorni, l’arrestato era ristretto per altro reato.

28/10/2013, 16:30

La disciplina inerente il commercio dell’orohacaratteristiche diverse secondo che l’attività inquestione sia svolta da ‘operatori professionali’ o daaltri. L’esercizio professionale del commercio dell’oroè regolato dalla legge n. 7 del 2000. L’art. 1, comma3, stabilisce che l’esercizio in via professionale delcommercio dell’oro possa essere svolto soltanto dabanche o soggetti in possesso di determinati requisiti,tra cui l’avere forma giuridica di società e capitale

sociale non inferiore a quello minimo previsto per le spa (120 mila euro).Gli operatori per eccellenza che esercitano il commercio dell’oro ‘in via professionale’ sono i banchi metalli.Si tratta di società private che ottemperano ai requisiti fissati dalla legge n.7/2000 e svolgono la loroattività commerciale all’ingrosso. Oltre all’oro, comperano e vendono argento, platino e palladio.Normalmente, i banchi metalli acquistano lingotti per poi frazionarli e così rivenderli a imprese e artigianiattivi nella creazione di gioielli e monili. Per poter iniziare la loro attività i banchi metalli e chiunque esercitiprofessionalmente il commercio dell’oro devono inviare una comunicazione ufficiale alla Banca d’Italia.Le garanzia di rigore e controllo per tali operatori, insomma, non mancano. Anzi! La normativa sulcommercio dell’oro, tuttavia, soffre di una sorta di schizofrenia. L’attività commerciale, infatti, può esseresvolta anche da altri operatori che, absitiniuria verbis, stante il lessico normativo, non dovrebberoqualificarsi come ‘professionali’. Sono i cosiddetti compro oro, vale a dire coloro che non comprano perinvestimento speculativo (es. lingotti) o per uso industriale (es. gli stessi lingotti, ma da usare per crearegioielli), ma comprano e rivendono gioielli nuovi o usati da privati.

Per questa categoria non c’è da comunicare nulla alla Banca d’Italia. Bisogna sì annotare le operazioni diacquisto e vendita su un apposito registro di pubblica sicurezza, ma è un adempimento difficile dacontrollare. Accanto a tanti operatori professionali, al di là delle distinzioni giuridiche, vi sono purtropponumerosi compro oro gestiti ignorando norme elementari. Non manca chi compra gioielli frutto di rapine.Oltre a commettere reati, questi signori danneggiano anche l’immagine della categoria.In parlamento giace una interessante proposta di legge che dovrebbe decretare una svolta nel settore,obbligando tra l’altro gli esercizi compro oro a iscriversi a nuovi registri istituiti presso le Camere dicommercio. E’ uno dei provvedimenti che dovrebbero essere al più presto approvati in questa rinnovata,quanto già precaria, legislatura. ( )

Settore e Moda

da pag. 133

06-NOV-2013

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Dir. Resp.: Giorgio Mulè

Data: Novembre 2013

All’asta i Rolex Daytona più costosiGiovedì 31 Ottobre 2013 Scritto da Edoardo Ebolito

Cinquant’anni di successi da festeggiare con un evento unico. Rolex Daytonaarriva al prestigioso traguardo delle “nozze d’oro” ed omaggerà gli appassionaticon un’asta che si terrà a Ginevra il prossimo 10 novembre, nel prestigiososalotto di Christie’s.

L’evento è stato studiato nei minimi particolari e vedrà protagonisti alcuniorologi da collezione, per la precisione 50 esemplari Daytona tra i più rari econservati in ottimo stato. I prezzi varieranno tra i 10mila e i 300mila dollari e,per alcuni modelli, c’è da scommettere che non tarderanno ad arrivare offerteda capogiro.

Nel suo percorso storico, Daytona ha sviluppato alcuni prototipi memorabili, indossati dagli uomini piùimportanti del nostro tempo. Tra gli artisti, il binomio si è concretizzato con Paul Newman, che ne avevauno al polso mentre era al volante della Daytona Race Car nel 1995, Jean Paul Belmondo e Eric Clapton.

Da ricordare inoltre come la Rolex abbia prodotto alcuni piccoli lotti di Daytona personalizzati per le forzearmate di tutto il mondo, esemplari che adesso vengono ricercati dai collezionisti più appassionati.

Il fascino di questi modelli, infatti, è dato anche dalla loro difficile reperibilità. È praticamente impossibile,per esempio, trovare un Daytona in acciaio inossidabile, a maggior ragione se è un pezzo vintage che portacon sé una storia particolare.

Tra gli esemplari più salienti che verranno battuti all’asta spicca il primo Daytona 1963, quando eraconosciuto come un “Cosmograph”, con un quadrante bianco ed i tre classici cronografi in marrone, la cuivalutazione oscilla tra i 40 e gli 80 mila dollari.

Saranno presenti inoltre alcuni modelli personalizzati e molto rari, come ad esempio il “The ArabianNight”, un esemplare realizzato per il Sultano Qaboos bin Said Al Said dell'Oman nel 1974, che presenta lasua firma in rosso sul quadrante. L’orologio, realizzato in acciaio inox, è stato mantenuto in ottimecondizioni e la sua stima è da capogiro: si calcola che la base di partenza oscillerà tra i 300 ed 500 milaeuro.

In molti aspettano di scoprire anche l’appeal del quadrante nero Daytona indossato da Jean PaulBelmondo nel 1971, la cui valutazione oscilla tra i 60 ed i 120 mila dollari. Spiccano inoltre il Jack ofDiamond del 1988 con bracciale a maglie in oro e diamanti e zaffiri, il White Rainbow ed il Daytona in orobianco, diamanti e zaffiri colorati. Questi sono solo alcuni degli esemplari che sarà possibile trovare aGinevra. La qualità media degli orologi è altissima, visto che ogni prototipo è stato selezionato secondocriteri rigidissimi.

Anche la creatura più recente di Daytona rende omaggio alla tradizione che dura dal 1963. Per la primavolta, il modello è stato realizzato interamente in platino 950 e presenta una lunetta Cerachrommonoblocco di colore marrone e di quadrante blu ghiaccio. Un modello davvero unico e che armonizzabellezza e tecnologia, onorando la reputazione di re dei cronografi guadagnata negli anni da Daytona.

Eberhard & Co. Watches partner delle “BuoneForchette per AIL”31/10/2013

By orafoitaliano

Eberhard & Co. Watches è tra i partner di un generosoprogetto, patrocinato dal comune di Milano, finalizzato auna raccolta fondi a favore della sezione milanese dell’AIL– Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi emieloma Onlus. In particolare, l’obiettivo è l’avviamentodella ricerca, in collaborazione con l’Università degli Studidi Milano, per rendere disponibile il sequenziamento delgenoma al maggior numero possibile di pazienti

ematologici ed estenderlo ai reparti di ematologia dell’area milanese. All’iniziativa – dal 4 Novembre al 28Febbraio 2014 – hanno aderito trenta tra i più interessanti ristoranti milanesi, selezionati con lacollaborazione di Identità Golose: le donazioni dei clienti – a partire da 2 Euro – saranno automaticamentedevolute all’AIL. Inoltre sia nel circuito dei locali sia attraverso i siti www.buoneforchetteperail.it,www.ailmilano.it e www.identitagolose.it, con una donazione a partire da 25 euro sarà possibile entrare inpossesso di una copia autenticata della stampa a colori “Buone Forchette”, dell’illustratore GianlucaBiscalchin. Il Comune di Milano, Eberhard & Co. Watches, Mitsubishi Electric, Birra Moretti e diverseaziende farmaceutiche hanno permesso all’Associazione di lanciare la campagna a costo zero, confidandoora nella sensibilità e generosità dei tanti gourmand milanesi.

mercoledì, 30 ottobre 2013

È il Quadrilatero del lusso milanese la location scelta da per la prima boutique italiana dedicataesclusivamente ai gioielli e agli orologi e . Lo spazio, la cui apertura è prevista pergli inizi del 2014, è situato in via della Spiga 9.

Al suo interno troveranno spazio le collezioni di alta gioielleria Sicis Jewels e i segnatempo Sicis O’Clock,realizzate in oro, diamanti, pietre preziose, micro e nano mosaico, secondo un’antica arte ripresa ereinterpretata in chiave contemporanea dall’azienda nei suoi atelier a Ravenna. I gioielli e gli orologi Siciscontano già due punti vendita a Parigi e a Istanbul, quest’ultimo di recente inaugurazione.

30/10/2013

By orafoitaliano

Le auto, e più specificatamente, Audi, BMW e Lexus, sono le regine del web in Cina, con ben il 53,2% dellericerche online, seguite dai marchi del settore beauty(Estee Lauder, Lancome e Dior), con il 22,7% e dalla moda(Chanel, Louis Vuitton e Gucci) con il 14,9% . Al quartoposto, con il 6%, si posiziona la gioielleria che vede, aiprimi tre posti, la catena cinese Chow Tai Fook (nella foto),Cartier e Swarovski; gli orologi – Omega, Rolex e Longines– sono al 6° posto, dopo gli hotel, con l’1,1% dellericerche. I dati sono di Digital Luxury Group, agenzia dimarket intelligence che ha seguìto le tracce di oltre 680milioni di ricerche online effettuate dai consumatori cinesisu 400 e più brand del lusso. I risultati sono stati forniti daGoogle e da Baidu, motore di ricerca cinese.

Mercoledì 30 Ottobre 2013 Scritto da Greta Milici

Il non risparmia nemmeno gli.

Una ha mostrato come ilcostituisca ben il , con

un boom notevole in Italia anche attraverso il coinvolgimentodella criminalità organizzata.

Una che non risparmia nemmeno l' ,come dimostra la intrapresa e vinta dal marchio contro lo

.

Sono tanti e vari i prodotti che circolano sottobanco e "soprabanco", spacciati per veri, a partiredai gioielli in .

Anche gli orologi ne fanno parte, in particolare i , dei più svariati modelli. Atal proposito la società di Torino ha creato un in cui viene spiegato

.

Il primo e fondamentale elemento di cui bisogna tener conto è il , che sipuò scoprire e verificare soltanto aprendo il .

Ma sono anche altre le caratteristiche da controllare per riconoscere un falso, come iled il . Master Time ci spiega tutto in questo filmato.

Scritto da: Rosario Scelsi martedì 29 ottobre 2013

A rimanere intatta è la formula che li contraddistingue: si tratta infatti di anelli che possono essere indossatisingolarmente oppure insieme, a formare un unico e prezioso gioiello.

L’intera raccolta si può visionare nel sito aziendale, in una tela ricca sia nella grafica che nei contenuti. Ipezzi che la compongono sono una vera delizia per gli occhi, ma il coinvolgimento emotivo non si lega allasola estetica, perché la qualità è degna del loro splendore.

Sono degli accessori rigorosamente Made in Italy, inseriti nel solco di una tradizione nobile fatta di bellezzae artigianato, dove cultura storica e innovazione si incontrano. Anche se il punto di forza dell’aziendalombarda di Mede sono le fedi matrimoniali, non si può dire che i gioielli della linea Eterna abbiano deicomplessi di inferiorità.

Questa collezione, come le altre, è in grado di dare forma a passioni e sentimenti, in una veste raffinata edesclusiva che fa la gioia di chi indossa, ma anche di chi vede, gli anelli che la compongono. Nelle opere dellaserie l’oro bianco e rosa si combina felicemente con pavé di diamanti bianchi, neri e brown, per risultatisempre preziosi.

Scritto da: Miriam Leto mercoledì 30 ottobre 2013

, uno dei più importanti tesori di arte orafa al mondo,esce dal caveau del Banco di Napoli per arrivare a Roma. È la prima volta che questi preziosi lascianol’adorata Napoli e sono stati necessari sei viaggi superblindati. Ora

, tutte le opere donate al Santo durante il corso della storia, da Reali e dal fedelepopolo, e dieci tra i gioielli più incredibili e sfarzosi di sempre, saranno ammirabili per la prima volta nellastoria a Roma in un’esposizione dal titolo .

Tra le creazioni più esclusive del , ben custodito in teche a prova di esplosione,spicca la Mitra, un’opera d’arte orafa che vanta una composizione di ben 3.964 gemme preziose, uncapolavoro assoluto che fu commissionato da re Carlo II d’Angiò al mastro Matteo Treglia tre secoli fa. Lamitra nei secoli, dal 1679 fino al 1993, si è arricchita dei doni più prestigiosi dei sovrani di tutto il VecchioContinente, come ad esempio la croce in diamanti e zaffiri di Maria Carolina d’Austria fino all’anello cadeaudi Maria José, moglie di Umberto di Savoia.

70 pezzi dal valore unico per arte, storia, oro e gemme preziose che saranno svelati al, fino al 16 febbraio 2014. Una mostra curata da Paolo Jorio e Ciro Paolillo che

racconta una delle collezioni di arte orafa dalle mille meraviglie, un vero e proprio tesoro del Popolo diNapoli, tra i più ricchi al globo. Il tesoro di San Gennaro raccoglie niente meno che 700 anni di donazioni dipapi, imperatori, re, ma anche di ex voto popolari. Il valore di questo Tesoro supera quello dei Gioielli dellaCorona d’Inghilterra e dello Zar di Russia. Il Tesoro di San Gennaro farà ritorno a Napoli a febbraio 2014,ma non starà più rinchiuso nelle sotterranee del Banco di Napoli in segreto, questo patrimonio della Cittàdi Napoli si svelerà agli occhi del mondo in Cattedrale, grazie alle speciali teche donate della FondazioneRoma.

28/10/2013By orafoitaliano

Fiera di Vicenza – con i suoi format VICENZAORO ItalianClub e European Club – si appresta a partecipare a diversiappuntamenti internazionali.

Fiera di Vicenza parteciperà con un proprio stand,proponendo le proprie attività e i rinnovati formatespositivi, al JA Special Delivery New York, presso il JavitsConvention Center, e per la prima volta sarà presente alloYerevan International Jewellery Show, la principale fieraorafa armena, prima tappa di un memorandum d’intesastipulato lo scorso Settembre tra Fiera di Vicenza el’Armenian Jewellers Association (AJA), proprietaria eorganizzatrice del Salone della Gioielleria di Yerevan.

Infine, dal 4 al 7 Dicembre 2013, Fiera di Vicenza parteciperà alla Dubai International Jewellery Week,organizzata dal Dubai World Trade Centre: con le modalità itineranti del VICENZAORO European Club,espositori italiani ed europei presenteranno le proprie creazioni, mentre le aziende di tecnologia emacchinari per la lavorazione dell’oro saranno presenti nell’ambito del progetto T Gold International,organizzato in collaborazione con AFEMO.

Cronaca

IL PM Giancarla Serafini ha chiesto l' ergastolo per Ivan Gallo, il disoccupato di 39 anni che loscorso 21 marzo uccise, dopo un tentativo di rapina, l' orefice Giovanni Veronesi, nella suagioielleria di via dell' Orso, a Brera. La sentenza, con rito abbreviato, è prevista per il prossimo 6dicembre. Gallo, ex tecnico da poco licenziato dall' azienda che si occupava anche dell' impianto divideosorveglianza della gioielleria, venne fermato dai carabinieri in Spagna dopo una fuga dicinque giorni. È accusato di omicidio aggravato. Il presunto killer aveva confessato di aver uccisoVeronesi perché si trovava in una situazione economica disperata.

29 ottobre 2013 sez. MILANO

Due banditi sono riusciti a farsi consegnare una valigia di gioielli in pieno centro sotto la minaccia di unapistola

di ROSARIO PASCIUTO

Colpo da 200 mila euro stamattina nel pieno centro diMessina. Vittima un rappresentante di preziosi appenauscito da una gioielleria di viale San Martino. L’uomo, un56enne originario di Arezzo, stava salendo sull’autoparcheggiata in via Maddalena quando è stato avvicinatoda due banditi, a bordo di uno scooter con i volti copertida caschi da motociclista.

Uno dei due ha estratto una pistola e gli ha intimato laconsegna della valigetta con il campionario. I malviventi

sono quindi fuggiti sul ciclomotore sotto gli occhi di numerosi passanti. Al rappresentante non è rimastoaltro da fare che sporgere denuncia. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti e della SquadraMobile che hanno avviato le indagini. La Polizia ha acquisito le immagini di alcuni impianti divideosorveglianza di esercizi commerciali della centralissima zona.

(29 ottobre 2013)

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