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ECONOMIA E MERCATIINTERMARKET&MORE MACROECONOMIA ed ORO: siamo sulla soglia critica di 120 $/ozINFORMAZIONI D’ORO Comprare oro quando il prezzo è bassoPAMBIANCO NEWS Il Natale spinge il 2013 di Pandora (1,2 mld)PAMBIANCO NEWS Zoppini fa il bis in KuwaitLA REPUBBLICA Yoox, gli analisti insistono: target fino a 42 euroPAMBIANCO NEWS Yoox, 455,6 mln di ricavi nel 2013

COMPRO OROLECCO NOTIZIE Compro oro “rubato”: 24 chili risultati provento di furto

SETTORE E MODA SOLE 24 ORE Sopresa: Usa, Francia, Germania e Giappone ci battono sul «made in»CORRIERE DELLA SERA Lvmh e quell’uscita «improvvisa» di Franco TrapaniCORRIERE DEL MEZZOGIORNOIl corallo diventa artePALERMO MANIA Gioielli, che passione. Ecco le tendenze per il 2014DELUXE BLOG Damiani, le fedi nuziali della collezione 2014IL SOLE 24 ORE Fatto qui e venduto inCina.Ecco il made in Italy che conquista il Far EastDELUXE BLOG Orologio Alpina Startimer Pilot Automatico SunstarCORRIERE DELLA SERA Il solitario è mini. Tornano i diamantiL’ORAFO A Milano chiude Lorenzi e apre OmegaPALAKISS NEWS Federpreziosi – 6 Febbraio 2014CORRIERE DELLA SERA Il giorno in cui Cocteau ordinò una spada d’oroCORRIERE DELLA SERA La scelta di Ginevra: i gioielli-tatuaggioDELUXE BLOG Sochi 2014, le medaglie d'oro, argento e bronzo preziose e bellissimeIL GIORNALE DEL LUSSO Intervista a Marco Tommasoni, CEO della start up che realizza orologi in legnoINFORMAZIONI D’ORO Il topazio El DoradoINFORMAZIONI D’ORO Van Cleef & Arpels Planétarium Poetic ComplicationL’ORAFO Etica e qualità: i più “brillanti” di AnversaL’ORAFO Inaugurato a Sochi il Pavillon OmegaPAMBIANCO NEWS Greubel Forsey, il giro del mondo in un mini globo

CRONACAIL GIORNALE DI VICENZA «Dopo la rapina ancora sconvolto e spaventato»IL GIORNALE DI VICENZA Spaccano il finestrino e fuggono con i gioielliIL GIORNALE DI VICENZA Col kalashnikov all´assalto in argenteriaMI-LORENTEGGIO.COM Cesano. Ladro gentiluomo rapina gioielleria in centro commercialeINFORMAZIONI D’ORO Doppio sequestro di oro a ValenzaIL GIORNALE DI VICENZA Gioielli ricettati in oreficeria Patteggia in aulaIL GIORNALE DI VICENZA «Si tennero l´oreficeria» Due imputati a processoAREZZO NOTIZIE “E’ suo questo gioiello?” Truffatori all’opera per le strade della città INFORMAZIONI D’ORO Oro, diamanti e gioielli: truffa ad un 92enneLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNORapinatore in gioielleria proprietario lancia sedia e lo locca: arrestatoLA REPUBBLICA Falsa rapina a orafo chiesto giudizio per4

10 Febbraio 201410 Febbraio 2014

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Economia e Mercati

MACROECONOMIA ed ORO: siamo sulla soglia critica di 1200 $/oz(costo medio estrazione)

Scritto il 10 febbraio 2014

GUEST POST: sotto area 1200 $/oz si estrae in perdita. Il solito barometro settimanale dell’oro egli avvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli di investimento edegli investitori istituzionali.

Nel fine settimana il metallo giallo non e’ riuscito a violare la barriera posta a 1.275,00 $/oz, nonostante lanotizia proveniente dal mercato del lavoro statunitense, relativa ai dati negativi sull’occupazione per ilmese di gennaio. In gennaio, infatti, sono stati creati 113.000 posti di lavoro negli USA, contro i 180.000previsti dagli analisti.

L’oro e’ stato soggetto ad alta volatilita’ questa settimana, nonostante non riesca a smuoversi dal canalecompreso tra i 1.250 $/oz e i 1.268,00 $/oz. I traders acquistano in area 1.246,00 $/oz e vendono in area1.267,00 $/oz, impedendo azioni ribassiste, ma anche rialziste.

LE QUOTAZIONI DELL’ORO SOTTO I $1.200,00 PER ONCIA COMPORTERANNO TAGLI DELL’ESTRAZIONE –WORLD GOLD COUNCIL

Se le quotazioni del metallo giallo dovessero stazionare sotto i 1.200,00 $/oz per lassi temporali“sostenuti”, cio’ comporterebbe “seri tagli all’attivita’ estrattiva”. Ad affermarlo e’ uno studio del WorldGold Council, presentato lunedi’ scorso. Il costo medio inerente l’estrazione di un’oncia d’oro e’ pari a $1.200,00 (dati Thomson Reuters). Forti svalutazioni in “conto capitale” hanno colpito tutte le grandicompagnie del settore nel 2013, tra le quali il colosso dell’industria estrattiva, la Barrick Gold Corporation.

Nello studio del World Gold Council non e’ esattamente specificato il periodo temporale, checomporterebbe un drastico taglio alla produttivita’ nel caso le quotazioni si trattenessero continuamentesotto i $1.200,00 per oncia. Il calo delle forniture di oro “da scarti o da riciclo”, ai minimi da cinque anni,aggrava il quadro delle condizioni estrattive del settore. La produzione globale ha raggiunto le 2.980tonnellate nel 2013, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente.

Il gigante Barrick Gold Corporation ha annunciato profitti pari a 2,5 miliardi di dollari nel 2013, nonostantele pesanti svalutazioni degli ultimi tre anni. Newmont Mining Corp e AngloGold Ashanti, due “big” delsettore, presenteranno i risultati finanziari il 19 febbraio; nei primi 9 mesi del 2013, entrambe hanno subitoperdite per 1 miliardo di dollari ciascuna.

I FONDI PENSIONE MESSICANI SAREBBERO INTERESSATI A DIVERSIFICARE I PROPRI ASSETS IN OROFISICO

Secondo il World Gold Council, i fondi pensione messicani sarebbero interessati a diversificare le propriestrategie di “asset allocation”, investendo direttamente in oro fisico. Lo studio del World Gold Council hapreso in considerazione l’opinione di almeno 20 tra i principali e piu’ influenti gestori di fondi pensione delMessico, che gestiscono 160 miliardi di dollari di capitali.

La legislazione messicana ha “liberalizzato” il settore degli investimenti inerenti ai fondi pensione, i qualipotranno operare direttamente nei mercati dei metalli preziosi (in precedenza la legislazione vietava

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investimenti in questi mercati). I fondi pensione giapponesi hanno gia’ iniziato a diversificare i propri assetsin oro fisico: quelli messicani si apprestano a farlo. Questi fondi rappresentano il 22% dei risparmi deimessicani, e dovrebbero raddoppiare entro il 2018.

I fondi pensione messicani non potranno investire piu’ del 10% dei rispettivi patrimoni in oro fisico. Anchese, a livello globale, gli investimenti dei fondi pensione nel mercato dell’oro non “impattano” sul prezzo delmetallo giallo, il settore e’ in forte evoluzione.Ci sono gia’ quindici fondi pensione giapponesi che investonoin oro fisico, tramite Exchange Trade Funds; cio’ significa che, investendo direttamente in oro fisico, gliinvestitori istituzionali sono sempre piu’ interessati alla differenziazione dei propri assets.

Riccardo G. – Deshgold

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Lunedì 10 Febbraio 2014 Scritto da Greta Milici

«Quando il è convieneapprofittare della situazione ed quanto piùoro possibile». Lo afferma , esperto diinvestimenti in metalli preziosi.

Dal momento che il prezzo dell’oro continua ad, la

rimane robusta, soprattutto da partedella Cina.

Dopo un notevoleconsecutive, la quotazione si è abbassata a causa dei

nuovi segnali di crescita dell’economia americana, delle preoccupazioni per il ritiro da parte della Fed deglistimoli monetari e per il crollo della domanda cinese.

La ha annunciato infatti di voler modificare il proprio programma diriducendo l’acquisto di asset di altri 10 miliardi di dollari. A dicembre l’annuncio del tapering aveva fattocrollare bruscamente l’oro; stavolta però sul trend delmetallo giallo, per cui è possibile pensare che la progressiva riduzione dell’immissione di moneta non siripercuoterà negativamente sull’ .

David Levenstein ritiene che con le sue politiche Ben Bernanke abbia lasciato nelle mani di Janet Yellen la(ed in generale il sistema finanziario) in che all’inizio del mandato. E, a

meno che l’economia americana non cresca improvvisamente ad una straordinaria velocità,nel corso dell’anno. Ciò potrà esercitare delle pressioni sulle attività

denominate in dollari; i lo hanno già capito e per questo .

L'anno scorso la domanda cinese di oro fisico è stata senza precedenti ed ha raggiunto oltre 2.500tonnellate, inclusi gli acquisti della Banca Popolare Cinese. La Cina possiede oggi 3.500 miliardi di dollari invaluta estera (di cui almeno 1.700 denominati in dollari USA) ed è consapevole che

, mandando in fumo le riserve cinesi. Per questo ha forte interessenel diversificare le riserve comprando oro.

Il è radicato nella cultura cinese; è stato considerato come una risorsa fondamentale persecoli ed è quindi probabile che la forte , soprattutto

.

Per l’esperto David Levenstein quella della Cina è una mossa finanziaria strategica ed è proprio a partire daquesto esempio che egli invita a «

».

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venerdì, 7 febbraio 2014

Se il mercato della gioielleria in Italia è in caduta libera i marchi più creativi e le aziende più attive edinamiche vanno in controtendenza, investono sull’estero e fanno registrare importanti dati di crescita. Èquesto il caso di , società fiorentina a cui fanno capo i marchie recentemente , che ha messo lo sviluppo della rete negozi nei mercati stranieri tra i suoi obiettivifondamentali.

La società, guidata da maggio 2012 da , punta ad un piano di sviluppo economicofinanziario all’interno del quale l’export rappresenta una voce importante. L’azienda ha chiuso il 2013 conuna crescita di fatturato del 10% rispetto al 2012 anche grazie all’apertura di nuovi monomarca a Kiev,Dubai, Erevan (Armenia) e Kuwait City (ad oggi circa il 30% del fatturato arriva dai mercati esteri).

Ultimo punto messo a segno in questi primi giorni di febbraio è l’apertura del secondo monomarca Zoppiniin Kuwait che consolida la posizione di Mpfgroup sul mercato degli Emirati Arabi e fa registrare un’ulteriorecrescita della percentuale dell’export sul fatturato.

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Yoox, gli analisti insistono: target fino a 42 euroNONOSTANTE NEL 2013 IL TITOLO ABBIA GIÀ GUADAGNATO IL 170 PER CENTO, SECONDO LE BANCHE D’INVESTIMENTO C’ÈANCORA SPAZIO PER UNA CRESCITA. RICAVI IN AUMENTO AL 2016 DEL 25% ALL’ANNO

Milano I l Made in Italy è famoso nel mondo quanto a manifatture di alta gamma, e il powered by Yoox èleader nella realizzazione di siti e nella gestione delle piattaforme di e commerce di tutto il lussointernazionale. Non è un caso che sia un sito italiano a realizzare le finestre sul world wide web di ben 37griffe, non solo tricolori. Stupisce invece che molte altre aziende del lusso italiano non abbiano ancorainvestito sulla frontiera digitale, come invece hanno fatto gruppi anglosassoni, Burberry in primis. E inquesta direzione va letto anche il passaggio del numero uno del gruppo inglese Angela Ahrendts, che halasciato la guida della griffe per aiutare Tim Cook nella distribuzione on e off line dei prodotti Apple. Nonera mai successo che il numero uno di un grande gruppo del lusso andasse a fare il numero due di uncolosso tecnologico. «È un segno dei tempi commenta Federico Marchetti, fondatore e ad di Yoox miaspetto che l’intreccio tra moda e tecnologia vada sempre più a convergere, ci saranno tanti manager dellusso che andranno a lavorare in aziende tecnologiche e viceversa ». Se infatti è riconosciuto da tutti gliesperti che l’online sarà la nuova vetrina del lusso mondia le, stupisce come le aziende che da anniprogrammano aperture tra Parigi, Milano, Tokio e Shanghai non abbiano ancora avviato una loro strategiadi e commerce. E questo per il gruppo guidato da Federico Marchetti si traduce in un doppio vantaggio:quello di essere il primo quanto a transazioni online di lusso (circa 3milioni di ordini nel 2013) e quello dipoter accelerare la migrazione al web di quelle aziende che ancora al loro interno non hanno fatto unascelta sulla futura strategia online. Luxottica, numero uno degli occhiali al mondo, sia come marchi propriche in licenze che quanto a rete distributiva, si è mossa ora con decisione verso il digitale rilevandoGlasses.com, un’azienda che permetterà al gruppo guidato da Andrea Guerra di sperimentare nuoveformule di e commerce, persino per un prodotto, come gli occhiali, che deve essere provato tanto quantola calzata di una scarpa. Gli occhiali e i profumi, sono una delle poche cose che le griffe del lusso finora (conqualche eccezione) hanno delocalizzato all’esterno. Per questo qualcuno sospetta che nel lungo termineArmani, Kering e altri grandi colossi vogliano farsi in casa la loro piattaforma ecommerce. «Non la vedo cosìperché l’e commerce è un business diverso dal lusso e complesso che richiede competenze specifiche,infrastrutture e dimensioni di scala spiega Marchetti riusciamo ad essere profittevoli solo perché siamograndi e sappiamo investire 100 milioni (in tre anni ndr), in automazione, logistica e innovazionetecnologica, piuttosto che contrattare con un corriere una tariffa super agevolata». Se infatti Yoox realizzail 17 18% di Ebitda sui ricavi prima dei costi corporate, è vero che solo il 3% del fatturato si trasforma inutile. Il vantaggio del gruppo di Marchetti è quello di essere partito per prima e di averlo fatto in un Paeseche ha una forte tradizione nel lusso, ma anche quello di essere un’azienda giovane. A differenza di moltesocietà del made in Italy che hanno ancora una struttura proprietaria fortemente caratterizzatadall’imprenditore che ha creato l’etichetta e in quanto tale un’età media dei vertici abbastanza alta, Yoox siè strutturata come una società anglosassone a cominciare dal fatto che è una pubblic company (l’84% delcapitale è flottante), per finire con il sistema di incentivi dei vertici del gruppo. «Avere la capacità diattrarre talenti è fondamentale spiega Marchetti l’età media dei dipendenti Yoox è 30 anni, ciònonostante i top manager di Yoox insieme hanno 150 anni di esperienza nell’e commerce ». Per tuttiquesti motivi, nonostante nel 2013 Yoox abbia guadagnato il 170%, gli analisti continuano a consigliarel’acquisto del titolo. Per Bofa le azioni sono da comprare con un obiettivo di prezzo a 36 euro perché di quial 2016 i ricavi del gruppo cresceranno ancora in media del 25% all’anno, con margini in aumento del 34%.Per Goldman Sachs il titolo può valere invece 41,5 euro e Main First consiglia l’acquisto di Yoox fino a 42euro. A sinistra, l’andamento del titolo Yoox in Piazza degli Affari Qui sopra, Federico Marchetti ad di Yoox

(03 Febbraio 2014)

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giovedì, 6 febbraio 2014

chiude l’anno con un segno più. Il gruppo bolognese di e commerce ha registrato nel 2013 ricavi netti(al netto dei resi sulle vendite e degli sconti concessi ai clienti) a 455,6 milioni di euro, mettendo a segno un+21,2% (+25% a cambi costanti) rispetto ai 375,9 milioni del 2012. Nel quarto trimestre dell’anno, hafruttato in particolare l’attività in Italia con un +31,3%, la più alta messa a segno dal mercato domestico dal2009, fa sapere il gruppo. L’accelerazione dei ricavi netti nel quarto trimestre ha portato a un fatturatoannuale italiano pari a 70,9 milioni di euro, in crescita del 20,0% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda le altre aree geografiche, il Nord America, primo mercato per il gruppo con unfatturato di 102,8 milioni di euro e pari al 22,6% dei ricavi netti consolidati, ha registrato nel 2013 unacrescita del 26,1% (+30,3% a tassi di cambio costanti). Nel resto d’Europa, la crescita si è attestata al 21,4%nell’anno, mentre il Giappone ha registrato crescite positive del 10,7% a tassi di cambio correnti (40% atassi di cambio costanti).

Secondo i dati preliminari 2013 diffusi ieri sera, inoltre, la posizione finanziaria netta è attesa positiva per20,5 milioni di euro, in crescita rispetto a 14,6 milioni del 2012.

Nei giorni scorsi, Yoox è scattata sui listini per le indiscrezioni sulla possibile quotazione in Borsa dellaconcorrente tedesca Zalando (+6% il 4 febbraio). Nella mattinata di oggi, il giorno dopo la diffusione deidati preliminari, il gruppo è leggermente negativo.

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Compro Oro

LECCO – A volte è capitato che venisse loro affibbiato il nomignolo di “lavatrici” della malavita ed èquesto il caso: una recente indagine della Guardia di Finanza ha messo nei guai i gestori di unCompro Oro in provincia di Lecco dove sono stati rinvenuti, stipati in un magazzino, monili eorologi risultati provento di furto. In tutto si parla della bellezza di 24 kg di prezioso metallo chenon risultavano regolarmente giustificati dai titolari nelle scritture contabili. Ricettazione è ladenuncia che penderebbe ora nei confronti di questi ultimi.

6 febbraio 2014 — 18:13

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Settore e Moda

Micaela Cappellini 10/02/2014

Borse, vestiti, arredamento, vini, Prosciutto di Parma: nel mondo il Made in Italy è un marchioforte. Attenzione però, sedersi sugli allori è vietato. Perché quello italiano non è l'unico "Madein" che conta sulla piazza globale. Siamo troppo abituati a guardare all'Italia e alle nostreeccellenze coi nostri occhi. Se ci affacciamo al mercato mondiale dei consumatori da unafinestra diversa, scopriamo che il marchio made in Italy è quinto: davanti, nell'ordine, ha Madein Usa, Made in France, Made in Germany e anche Made in Japan. La classifica è stata stilata da

FutureBrand, che ha vagliato il peso specifico di 140 Paesi e ha dato voce a tutti i consumatori, anche ai consumatoridei Paesi emergenti. Cosa hanno chiesto? Di valutare la reputazione che i Paesi d'origine hanno sulle loro scelte diconsumo, di dare un punteggio all'importanza che attribuiscono alla provenienza di un prodotto. Un giudizio sullaqualità, ma anche sulla sicurezza un tema quanto mai caldo, in epoca di scandali alimentari e sulla realeprovenienza di un bene, dato che sempre più spesso il luogo di progettazione e quello di produzione delle merci noncoincidono più. Dalle indagini è emersa prepotente la forza del marchio Made in Usa: aziende come Gap, Nike,Donna Karan o Calvin Klein sono le primi che balzano alla mente dei consumatori, soprattutto nei Paesi emergenti.Se gli Stati Uniti ottengono il massimo punteggio nelle categorie Moda e Cura della persona, la Francia vince nellaCibo e bevande, mentre la Germania primeggia nella categoria Auto ed è terza per l'elettronica di consumo. IlGiappone, infine, è primo per l'elettronica e va forte anche nel settore automobilistico. E l'Italia? I branddell'alimentare devono cedere il primo posto ai marchi francesi, che tra gli intervistati esercitano un richiamomaggiore, specie nel settore dei vini. Nel lusso, nonostante le nostre numerose firme, l'Italia è solo terza, alle spalledi Francia e Svizzera.

Il primo posto dei Cantoni in questa categoria è dato dalla presenza di brand che hanno saputo rafforzare ilconcetto di lusso trasversalmente a diversi segmenti di mercato: dagli orologi (con Rolex, Omega, Longines,Tag Heuer, Vacheron Constantin) al caffè con Nespresso, alla cosmesi con La Prairie, ai sigari con Davidoff,alla gioielleria con Chopard. «È un fatto – conferma Alessandra Iovinella, managing director di FutureBrandItalia – che le aziende europee tendono a sovrastimare il proprio appeal all'estero. Ma quando entrano incampo l'America Latina o il Medio Oriente, i marchi a stelle e strisce non sono solo fra i primi citati, masono anche quelli più in grado di rassicurare sulla provenienza del prodotto, cioè sull'effettivo Made in».

Nell'opinione dei consumatori intervistati, i parametri "Paese di origine", "Paese di progettazione" e "Paesedi produzione" sono stati giudicati più importanti di altri fattori di scelta come, per esempio, il prezzo, ladisponibilità e lo stile, e si sono posizionati alle spalle del fattore di scelta numero uno: la sicurezza. Eccoperché oggi non è più sufficiente essere identificati con un Paese – per esempio, l'Italia con la moda – peressere riconosciuto come Made In: i brand oggi devono dimostrare di avere una reale e profondaconnessione con il Paese da cui provengono per poter contare su un vantaggio competitivo. Ben venganodunque le normative a tutela del Made in. Ma potrebbero non essere abbastanza: sia chiaro, la quintaposizione italiana è di tutto rispetto, ma ci obbliga a confrontarci con altre quattro e a imparare a esserecompetitivi rispetto a loro. «Dobbiamo usare questa posizione per guardare in avanti e avere una primaindicazione delle potenzialità che potrebbero ancora crescere – sostiene Silvia Barbieri, head of strategy diFutureBrand Italia – per esempio, credo che abbiamo la sostanza e la forza potenziale di superare laFrancia nel Food & beverage e di attaccare insieme alla Francia il primato della Svizzera nel lusso. Nellealtre categorie, invece, ritengo che l'Italia occupi una posizione che rispecchia le sue forze».

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VIVIMILANO Pagina: Economia Data: 10 Febbraio 2014

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da pag. 10

10-FEB-2014

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Marco Demarco

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da pag. 10

10-FEB-2014

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Marco Demarco

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Gioielli, che passione. Ecco le tendenze per il 2014di Paola Giamporcaro | Articolo inserito il: 10/02/2014

I monili sono ciò che fanno la differenza. Che si tratti di bracciali, collane, anelli o spille, sono da sempreun elemento decorativo ornamentale di grande pregio. L’evoluzione del design, dei materiali, dellemanifatture ha permesso di creare gioielli monumentali e di raffinata esecuzione.Dall’alta gioielleria a quella low cost, i monili non possono mancare all’appello nella fase creativa di unoutfit che possa definirsi tale.

Le principali tendenze di quest’anno hanno diffuso la febbre dell’oro. Uno sguardo al passato che riporta inpasserella, rivalutandolo, l’oro giallo, da sempre sintomo di ricchezza ed eleganza. Dolce e Gabbana lo habattezzato a sua icona di bellezza e lo esibisce a fiumi impreziosendo il suo style e rendendolo sontuoso.Bracciali realizzati con catene robuste da cui pendono delle monete di varia grandezza che suonanodeliziosamente durante i movimenti.

La flora e la fauna, rappresentano un must, è infatti il boom di animali gioiello. Serpenti, farfalle,scarabei, coccinelle, decorano in modo giocoso e colorato i monili. Ma oltre agli animali è la flora aregnare sovrana impreziosendo collier, e anelli con fiori variopinti e dalle tonalità pastello. Un verospettacolo per gli occhi, possono essere romantici e particolarmente lucidi, oppure accattivanti eprovocanti in nuance più cupe e tendenzialmente dark.

Futuristici e splendenti, sono invece quei gioielli realizzati interamente con pietre dure, dalle forme piùstrane e irregolari. Ed è questa la scelta di Giorgio Armani, che per questo 2014 ha scelto collane e anelliche rubano la lucentezza dei corpi celesti e l’irregolarità del suolo lunare. Una gioielleria dell’altatecnologia, che mescola la ricercatezza dello stile e delle forme alla modernità dei materiali scelti e delletecniche di lavorazione.

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Scritto da: Rosario Scelsi lunedì 10 febbraio 2014

Il matrimonio e le fedi : un rapporto felice fra l’evento nuziale e i gioielli che rappresentanol’eternità del legame. Gli anelli per gli sposi hanno questa forma, perché il cerchio, per sua natura, non haspigoli ed è senza inizio né fine: si limita semplicemente a scorrere nella sinuosa continuità della suageografia estetica, per simboleggiare un amore senza termine o scadenze.

La scelta delle fedi è un momento importante dei preparativi matrimoniali, per il valore che incarnano.Occorre, quindi, una scelta oculata, per un gioiello da indossare tutta la vita.

Un simbolo d’amore, di fedeltà e di complicità, per due persone che decidono di condividere e percorrereinsieme il cammino di vita.

Le fedi nuziali Damiani si concedono un pizzico di originalità, in un quadro complessivo giustamente legatoall’intramontabile tradizione di questi segni del sentimento.

Il risultato sono dei gioielli di grande eleganza, dove emerge la delicata magia di un estro creativo nobile. Ilcatalogo della maison prevede delle interpretazioni in oro bianco, rosa, giallo o platino e si distinguono perla perfetta vestibilità e il design “comfort fit”.

Tutte le fedi Damiani sono impreziosite dall’incastonatura al loro interno di un piccolo diamante, chesottolinea l’unicità e l’eternità di un momento così importante come il giorno del matrimonio. Anchequesto concorre alla loro qualità intrinseca ed estetica.

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Orologio Alpina Startimer Pilot Automatico SunstarScritto da: Rosario Scelsi domenica 9 febbraio 2014

Alpina lancia il nuovo orologio di lusso Startimer Pilot Automatico “Sunstar”, che colpisceimmediatamente per l’estrema pulizia formale.

Il modello Startimer Pilot automatico “Sunstar”, con quadrante motivo soleil e numeri con anellograduato dei minuti applicati, arricchisce l’iconica collezione professionale di orologi di lusso per piloti diAlpina.

Questa nuova interpretazione mantiene le caratteristiche professionali della raccolta, aggiungendo lerifiniture prestigiose che caratterizzano i segnatempo eleganti. Dall’unione tra lusso e funzionalità nasce unsegnatempo che celebra un perfetto equilibrio fra professionalità e classe, da portare con orgoglio al polso.

Il design essenziale di questo orologio si ispira ai modelli Alpina del passato: le caratteristiche fondamentalisono la cassa dalle dimensioni generose, con 44 mm di diametro, la sua finitura satinata, il quadrante grigiocon motivo soleil, il caratteristico triangolo rosso Alpina sulla lancetta dei secondi centrali.

Gli appassionati di movimenti meccanici apprezzeranno inoltre il fondello trasparente e la corona avvitata,che completano degnamente un’opera connessa a un patrimonio aeronautico leggendario, dove Alpina èstata nei primi 50 anni del secolo scorso un punto di riferimento importante, anche come fornitore ufficialeper gli aviatori delle forze aeree americane.

Scheda tecnica

Referenza:AL 525GB4S6Cassa:40 mm di diametro,10,2 mm di spessore,acciaio inossidabile,vetro zaffiro convesso,corona avvitata,impermeabile fino a 10 ATM.

Quadrante:Quadrante grigio con numeri arabi luminosi applicati.

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Movimento:A carica automatica,26 rubini,38 ore di riserva di carica,28.200 alt/h.

Funzioni:Ore, minuti, secondi, data

Cinturino:Pelle di vitello stampa coccodrillo.

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VIVIMILANO

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A Milano chiude Lorenzi e apre Omega07/02/2014

By orafoitaliano

Si parla spesso dei “gioielli” italiani che spariscono o che vengono ceduti afacoltosi compratori stranieri. Ed è quello che sta succedendo a Lorenzi,“gioielliere” dei coltelli dal 1919, situato nella prestigiosissima ViaMontenapoleone, a Milano. Il negozio è stato infatti ceduto al GruppoSwatch per una cinquantina di milioni di Euro. La storica attività chiuderàquindi per sempre il prossimo 15 Febbraio. Al suo posto aprirà unaboutique del marchio Omega, che ha recentemente inaugurato un puntovendita anche a Firenze. Nella foto: il negozio Lorenzi.

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DAI “COMPRO ORO” ALLA GEMMOLOGIA PER LE PROPOSTE DI LEGGE DEL SETTORE ORAFO IL GOVERNOCONFERMA LA MASSIMA ATTENZIONEPositivi i riscontri nell’audizione del 30 Gennaio 2014 alla X Commissione del Senato coordinata daConfcommercio Federpreziosi e dalla Consulta Nazionale Produttori Orafi.

VISITA AL TESORO DI NAPOLI – I CAPOLAVORI DEL MUSEO DI SAN GENNAROCon venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso econosciuto nel mondo. Il Tesoro a lui dedicato è unico nel suo genere: formatosi lungo settecento anni distoria, grazie alle numerose donazioni, si è mantenuto intatto da allora.

COMPRO ORO: DIMINUITA DEL 10% LA CLIENTELA NEL 2013Il “Rapporto Italia 2014” dell’Eurispes, oltre a descrivere un Paese che, tra mille difficoltà, stenta ancora ariprendersi, pone l’accento, dopo l’impennata dello scorso anno (dall’8,5% del 2012 al 28,1% del 2013) sulcalo, pari a circa il 10%, del numero delle persone che dichiarano di essersi rivolte a un “compro oro”,analizzando, tra l’altro, le motivazioni che spingono a rivolgersi a questi servizi.

METTERSI NELLA LUCE GIUSTA di Luca FiaccadoriLa luce più adatta per ogni esigenza all’interno del punto vendita è quella ottenuta con una sorgenteluminosa regolabile. Illuminare “al meglio” ogni cosa nel nostro negozio è un compito particolarmentecomplesso. L’esigenza primaria è quella di tutelare ed esaltare gli oggetti esposti, oltre che creare unambiente gradevole.

18 FEBBRAIO A ROMA MOBILITAZIONE GENERALE DELLE IMPRESE – Rete imprese Italia, senza impresanon c’è Italia. Riprendiamoci il futuro.

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Data: 07 Febbraio 2014

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VIVIMILANO Pagina: I piaceri del weekend Data: 07Febbraio 2014

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Scritto da: Rosario Scelsi venerdì 7 febbraio 2014

Gli atleti lottano per i risultati, ma se le sono dei piccoli capolavori d’arte la soddisfazione datadal successo è ancora maggiore, come a , dove i classici trofei inassumono il rango di opere d’arte, preziosissime e bellissime.

Ricordiamo che i XXII Giochi Olimpici invernali si svolgeranno a Sochi fino al 23 febbraio 2014. Alcune gareverranno disputate nella stazione sciistica di Krasnaja Poljana, mentre il villaggio olimpico sarà ospitatonella cittadina di Adler. Tre le mascotte: l’Orso bianco, la Lepre e il Leopardo delle nevi.

Per gli atleti, provenienti da ogni angolo del mondo, l’obiettivo è quello di vincere una o più medaglie,magari d’oro, per far valere un primato e conservare un ricordo eterno, capace di sconfiggere le insidie deltempo.

I premi assegnati in Russia rifletteranno la natura sfaccettata del paese ospitante, dove coesistonomegalopoli e natura incontaminata, innovazione e patrimonio storico. Raggi di sole deviati da cimeinnevate, compongono una tela dove le atmosfere calde si combinano con quelle fredde, per esprimere icontrasti di un paesaggio che le medaglie vogliono ricordare per sempre ai protagonisti dei giochi.

Ogni medaglia, dal design luminoso e originale, è incisa con il “Patchwork Quilt” del grande evento: unmosaico di progetti nazionali delle varie culture ed etnie della Federazione russa. L’insolita combinazione divetro e metallo conferisce al manufatto una leggerezza e una bellezza unica. Tutti i metalli usati nellacomposizione provengono dalla terra ospitante.

Lo spessore delle medaglie, frutto di una miscela di lavoro manuale e tecnologico, è di 10 mm, mentre ildiametro è dieci volte più grande. Il peso si muove intorno al mezzo chilogrammo. Scopriamole meglio.

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In totale saranno prodotte 1.300 medaglie, per un peso complessivo superiore ai 700 chilogrammi. Quelledestinate alle Paraolimpiadi contengono delle incisioni in Braille, per l’interpretazione del testo da partedei non vedenti.

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Pubblicato il 7 febbraio 2014 da Direttore | Alta orologeria

Intervista a Marco Tommasoni, CEO della start up che realizza orologi in legno

di Davide PASSONI

Di AB Aeterno avevamo parlato un mesetto fa. Orologi in legno, giovani, freschi e made in Italy che ciavevano incuriosito talmente tanto che abbiamo chiesto a Marco Tommasoni, amministratore delegato efondatore della società, di parlarcene di persona.

Quando e a chi è venuta l’idea di utilizzare il legno e perché la scelta di questo materiale?L’idea è venuta a me in Australia, circa un anno e mezzo fa; vivevo a Sydney, città meravigliosa immersanella natura. Proprio quella città, i suoi abitanti e il suo “mood” mi hanno ispirato nell’utilizzare il legno perla collezione di orologi AB Aeterno.

Che fatturato genera la vostra azienda? Quali stime avete per i prossimi anni?Siamo appena partiti, siamo una start up e quindi l’equilibrio è ancora molto precario. Stiamo lavorandomolto in modo da rispettare gli obiettivi che ci siamo dati per l’anno 2014.

Siete molto presenti sui social network: quali altri mezzi utilizzate per farviconoscere?I social sono ormai un must per qualsiasi nuova attività, soprattutto per chi vuolelavorare online, ma non bastano. Serve essere presenti nelle fiere di settore piùimportanti: ecco che Bread&Butter a Berlino per la moda e JCK a Las Vegas perl’orologeria sono i nostri prossimi step.

Quali sono i vostri mercati attuali e come pensate di svilupparvi?Come accennato sopra, puntiamo molto sulle fiere di settore e sul fatto di strutturareuna rete commerciale da qui ai prossimi due anni, sempre aggiornando e migliorandoil prodotto. Abbiamo appena inaugurato l’apertura di un monomarca a Venezia inCalle Frezzeria, dietro piazza S. Marco.

Vendete solo online o siete presenti anche con alcuni retailer?Stiamo iniziando una distribuzione sul territorio Italiano, anche se ci interessano di più i mercati esteri,soprattutto quello americano.

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Dove vengono realizzati i vostri orologi? Da chi?Vengono realizzati in Italia, in provincia di Verona precisamente in una zona molto famosa nel passato perla falegnameria e i legni. Il meccanismo invece è svizzero.

Come si coniugano impresa, business e sostenibilità?Impresa, business e sostenibilità si coniugano con un prodotto che rispecchi l’azienda, i suoi valori e il suomodo di agire quotidiano; ecco che i legni, 100% naturali, rappresentano un nostro cardine dal qualedifficilmente evaderemo. Inoltre, intendiamo associare il nostro fare business a un progetto di sostenibilitàsociale ambientale, affiancato da un’organizzazione no profit internazionale. Ovviamente l’impegno è

molto grande e bisogna sempre tenere presenti i vari aspetti.

Dà più valore alla vostra azienda il fatto di essere una realtà giovane fatta dagiovani, o di essere made in Italy?Il made in Italy è un’etichetta di cui andiamo molto fieri, inoltre ci si rende contodella potenzialità del made in Italy una volta fuori dall’Italia. Il valore aggiunto, però,lo apporta sicuramente il fatto di essere un team giovane, con molto entusiasmo,pieno di freschezza e di voglia di fare. Le idee nascono cosi, dal confronto e dallavoglia di migliorare continuamente.

Quindi non è così impossibile fare impresa in Italia… o sì?Serve un mix di cose, di sicuro non è facile, ma non è neanche impossibile. Bisogna avere molta, moltavoglia di fare e sapere che l’idea da sola non basta, ma serve anche voglia di mettersi in gioco e di rischiare.Io mi sento molto fortunato, ma lo dico sottovoce perché mai come in questo periodo credo che la cosa piùimportante sia quella di parlare poco e fare molti fatti, o almeno provarci.

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Il topazio El DoradoVenerdì 07 Febbraio 2014 Scritto da Sara Parisi

I più assidui lettori ricorderanno certamente che tra i nostriprimissimi articoli un numero considerevole è stato dedicato allepietre preziose. Tra queste il topazio ha riscosso un grandissimosuccesso, un po' per il fascino esercitato dalle leggende checircolano sul suo conto, un po' perché gli si attribuiscono poterimedicamentosi, un po', naturalmente, per la sua prepotentebellezza.

Suscita quindi molto interesse la notizia relativa al topazio piùgrande del mondo, chiamato non a caso El Dorado, scoperto aMinas Gerais, in Brasile nel 1984.

Come sappiamo, lo Stato dell'America Latina è uno dei più grandi produttori ed esportatori di pietrepreziose, l'80% delle quali proviene dal sito di Minas Gerais; non è dunque un caso se qui è stato scopertoil topazio più grande del mondo.

El Dorado pesava allo stato grezzo ben 37 kg e, sebbene dopo le operazioni di taglio il suo peso si siaridotto drasticamente a 6,2 kg (31000 carati), rimane comunque primo nella classifica dei topazi più grandidel mondo, seguito dal Lua de Maraba, che appartiene al Programa Royal Collections, è grigio, ha un taglioottagonale e pesa 25,250 carati, e dall'American Golden Topaz, che è posseduto dallo SmithsonianInstitute, è giallo bruno, ha un taglio a cuscino e pesa 22,892 carati.

Anche il topazio El Dorado — di colore giallo bruno e taglio a smeraldo — appartiene al Programa RoyalCollections, gruppo nato nel 1997 con l'obiettivo di realizzare una collezione di gemme rappresentativa diogni varietà e di ogni classe.

Regolato dall'Unione Europea e con rappresentanti in Asia, America ed Europa, il gruppo si proponesoprattutto di rendere le gemme fruibili al pubblico, rendendolo partecipe di una collezione che consta dimigliaia di pietre preziose, con un peso complessivo di 500 carati e una bellezza indiscutibile.

Qual è gemma più ammirata? Naturalmente El Dorado, il topazio più grande del mondo.

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Van Cleef & Arpels Planétarium Poetic ComplicationGiovedì 06 Febbraio 2014 Scritto da Alda Cannizzo

Ha debuttato al , tenutosi alPala Expo di Ginevra dal 20 al 24 gennaio 2014, il MidnightPlanétarium, splendido orologio facente parte della PoeticComplication targata Van Cleef & Arpels.

La maison, famosa per le innumerevoli creazioni uniche nel lorogenere, anche stavolta non delude il pubblico dei più esperti,importando uno squarcio di universo su un magnifico segnatempo.

La rivisitazione della luce e della poetica immagine dell’universo è benvisibile sul quadrante con la raffigurazione del Sistema Solare,

un’immagine che rievoca viaggi, sogni ed estrema eleganza.

Il Midnight Planétarium si configura come il frutto della grande esperienza orafa dei maestri orologiai dellamaison Van Cleef & Arpels.

I pianeti sono stati ricavati da una attenta selezione di pietre dure; il turchese è stato utilizzato per laTerra, serpentina per Mercurio, cloromelanite per Venere, diaspro rosso per Marte, agata blu per Giove esugilite per Saturno. Si tratta di un insieme di vivaci sfere colorate immerse in un cielo stellato, tuttescolpite a mano, di diverse dimensioni e posizionate attorno ad un sole realizzato in oro rosa.

Il movimento di ogni pianeta è fedele alla sua orbita grazie ad un modulo planetario progettato daChristiaan van der Klaauw; è stato creato un complesso sistema meccanico a carica automaticacomprendente 396 parti separate grazie alle quali la posizione di ciascun elemento rispetto al sistemasolare sarà estremamente precisa nel tempo.

Una stella si trova raffigurata sul vetro zaffiro e sta ad indicare le ore e i minuti. Il giorno, il mese e l'anno,invece, possono essere impostati tramite due pulsanti e visualizzati attraverso due aperture sul quadrante;a queste funzioni si può accompagnare un simpatico posizionamento di una stella cadente in oro su ungiorno in particolare, come simbolo di buon auspicio. Un bellissimo video spiega l’esatto funzionamentodel segnatempo in ogni sua parte.

L'orologio Midnight Planétarium Poetic Complication è stato prodotto in soli 396 pezzi in totale e il prezzoè 245 mila dollari per la versione in oro rosa 18 carati e 330 mila dollari per la versione impreziosita dadiamanti.

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Etica e qualità: i più “brillanti” di Anversa06/02/2014By orafoitaliano

La comunità anversese dei diamanti nel suo insieme – inparticolare l’Antwerp World Diamond Centre (AWDC), HRD diAnversa NV e la municipalità – ha lanciato un proprio marchio diqualità, “Antwerp’s Most Brilliant”, di cui sono stati insigniti iprimi sei gioiellieri della città lo scorso 29 Gennaio. “Antwerp’sMost Brilliant” intende promuovere i diamanti e la gioielleria condiamanti tra i consumatori attraverso un articolato programmadi attività e una campagna di comunicazione, ma al tempo stessoprevede un severo codice di pratiche etiche e commerciali cui glioperatori accreditati devono attenersi: si tratta di 32 requisiti diqualità, che attestano come gli aderenti siano “all’altezza dellareputazione di Anversa come centro d’eccellenza per ildiamante”.

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05/02/2014By orafoitaliano

E’ stato inaugurato ieri, all’interno del Parco Olimpico di Sochi, ilPavillon Omega, aperto a spettatori, atleti e ospiti per tutta ladurata dei Giochi: un luogo di eventi, di incontri con gliAmbassador della Maison e di dimostrazioni di alta orologeria.L’evento si è svolto alla presenza di Nick Hayek, CEO di SwatchGroup, Stephen Urquhart, Presidente di Omega, di ThomasBach, Presidente del CIO e di Alexander Popov, membro del CIOed ex campione di nuoto. La presenza di Omega – sponsor e

cronometrista ai Giochi Olimpici e Paralimpici 2014 – è basata soprattutto, come ha dichiaratoThomas Bach “sulla condivisione dei valori olimpici e sull’assistenza agli atleti per unacompetizione corretta”. Nella foto: Nick Hayek, a sinistra, e Thomas Bach.

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mercoledì, 5 febbraio 2014

Greubel Forsay GMT Platinum

Se la visualizzazione convenzionale del secondo fuso orario, in orologeria, avviene con una lancetta otramite una finestrella sul quadrante, è andato oltre, e ha incluso in un orologio un piccologlobo terrestre. Al suo quinto Sihh Salone internazionale dell’alta orologeria di Ginevra, il visionariomarchio ha infatti presentato il nuovo con cassa in platino, da cui emerge il globo tridimensionale chesu se stesso in 24 ore ruota e occupa la protuberanza a ore 8, cui si aggiunge, a ore 5, un tourbillon 24secondi. Nella superiore del quadrante sono invece visualizzate le informazioni di base, mentre unafinestra laterale nella carrure della cassa offre una vista sull’emisfero australe.

Ma non finisce qui, perché il fondello del segnatempo visualizza l’ora universale dei 24 fusi orari tramite undisco delle ore che riporta i nomi di 24 città del mondo, personalizzabili dai clienti. “Il nostro target – haspiegato a al Salone cofondatore insieme a del marchio – ètipicamente un collezionista in cerca di qualcosa di originale. I ‘marchi di fabbrica’ di Greubel Forsey sonoun’architettura d’impatto e un’attenzione estrema ai dettagli, nella decorazione dei componenti e nellafinitura artigianale”.

Greubel, nato nella regione francese dell’Alsazia, e Forsey, inglese, hanno lavorato insieme alla Renaud &Papi di Le Locle negli anni 90 prima di dar vita nel 2001 alla CompliTime, realtà specializzata nella creazionee sviluppo di meccanismi complicati per marche di alta gamma, e nel 2004 al loro brand, che due anni dopoha visto l’ingresso del gruppo con una partecipazione del 20 per cento. Oggi, Greubel Forseyproduce un centinaio di pezzi annuali, orologi meccanici estremamente complicati con prezzi tra 125mila e750mila euro, e li distribuisce attraverso 35 punti vendita nel mondo.

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Cronaca

lunedì 10 febbraio 2014

CRIMINALITÀ. Parla il titolare dell´Ars Oro di Pove derubato sabato

Lucio Zonta

Ritrovata una delle due auto con cui il commando ha compiuto l´assalto. Chiappetta all´ospedale a causadella ferita alla testa

«Nel negozio sono entrate quattro persone, una sola delle quali nontravisata in volto. Non saprei descriverne i connotati, in frangenti tantoconcitati è difficile guardare ai particolari. Quel che è certo è che sonorimasto traumatizzato».Il giorno dopo, Fabio Chiappetta accetta di parlare un po´ anche seappare ancora visibilmente sotto choc. Il commando che ha rapinato lasua gioielleria a Pove rubando tutto il contenuto della cassaforte,picchiando lui e rinchiudendolo nel bagno assieme alla moglie e a dueclienti ha lasciato tracce ben più durature dei cinque minuti in cui si èconsumata l´azione criminosa.È stato un attacco eclatante per la professionalità con la quale i banditihanno agito. Uno di loro ha anche colpito alla testa con il calcio dellapistola il titolare del negozio e dell´adiacente laboratorio perconvincerlo ad aprire la cassaforte senza tante storie. Così ilquarantanovenne bassanese Fabio Chiappetta è stato costretto aubbidire. Il colpo inferto ha lacerato il cuoio capelluto del malcapitato,che verso le 22 si è recato al pronto soccorso. È rimasto in sala d´attesaun paio d´ore perché nel frattempo i sanitari erano alle prese con casipiù gravi. Verso mezzanotte è rincasato, con l´intenzione però diritornare al San Bassiano.«È la prima volta che mi capita un episodio del genere raccontaChiappetta e, come avviene in situazione analoghe, si rimanesconvolti. Ho l´attività da molti anni e non mi era mai accaduto niente disimile. Il bottino dovrebbe essere inferiore ai 200 mila euro. Una stimaperò non l´ho ancora fatta. Ci vuole tempo. E comunque al totale vannosommati i danni provocati dai rapinatori che hanno fatto il finimondo nel magazzino».I quattro banditi che hanno fatto irruzione sabato pomeriggio verso le 18.30 all´Ars Oro di via Europa eranoarmati con una pistola e un kalashnikov. Un autista complice, forse due, attendeva nel piazzale antistante illaboratorio e il negozio. I malviventi, che parlavano italiano, hanno fatto stendere a terra i quattro presentinei locali e poi costretto Chiappetta ad aprire la cassaforte con le maniere forti. Dopo aver arraffato imonili d´oro e d´argento, il commando, intendendo ritardare il momento dell´allarme, ha rinchiuso inbagno Chiappetta, la moglie e i due clienti, i quali, una volta riusciti ad abbattere la porta, hanno allertatole forze dell´ordine.Sono arrivati i carabinieri e una volante della polizia. Le indagini sono nelle mani dei militi della compagniadi via Emiliani. Sono stati organizzati all´istante posti di blocco, per individuare i rapinatori. Una delle dueauto con cui il commando è fuggito è stata ritrovata poche ore dopo nella zona industriale di Pove daicarabinieri. Proseguono intanto le indagini anche tramite le immagini della videosorveglianza.

La sede dell´Ars Oro di Pove,rapinata sabato. Indagano icarabinieri

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domenica 09 febbraio 2014

SANDRIGO/1. Un orafo vicentino è stato vittima di una banda di ladri a Dolo, nel Veneziano

Gli hanno portato via due trolley con preziosi per 40 mila euro I malviventi sarebbero stati ripresi da alcunetelecamere

In pochi istanti, gli hanno fatto sparire il campionario. Il titolaredi un´azienda orafa vicentina, 55 anni, residente a Sandrigo, èstato derubato di quasi 40 mila euro da dei ladri che con ogniprobabilità da tempo lo pedinavano. Il furto è avvenuto neltardo pomeriggio di venerdì a Dolo, nel Veneziano, quando ibanditi in via Mazzini hanno portato via da una macchina igioielli custoditi in due trolley.Erano le 18 quando l´orafo era appena uscito da una gioielleriadel centro del comune rivierasco. L´imprenditore ha deciso didare un saluto ad un altro orefice che ha la propria attivitàproprio nelle vicinanze.Chiusi i due anonimi trolley all´interno dell´auto, è entrato nel negozio “ Il gioiello” che si trova proprio invia Mazzini. Solo il tempo di scambiarsi un saluto, e il titolare ha fatto ritorno alla sua auto, una utilitariache non dava neppure troppo nell´occhio.Tornato verso l´auto però il gioielliere ha avuto una bruttissima sorpresa: si è accorto che uno dei finestriniera stato infranto e che all´interno mancavano i due trolley che contenevano numerosi preziosi, per unvalore commerciale di circa 40 mila euro.Dopo un primo momento di smarrimento, il vicentino si è guardato attorno, per vedere se gli autori delfurto potessero essere ancora nelle vicinanze. Capito che dei gioielli non vi era più alcuna traccia, a quelpunto ha chiamato le forze dell´ordine e poi si è recato alla vicina tenenza dei carabinieri, dove ha sportodenuncia. I militari hanno subito attivato le indagini per riuscire a risalire agli autori del colpo; hannocompiuto immediatamente un sopralluogo in via Mazzini per verificare la presenza di ogni elemento utileper riuscire a risalire ai colpevoli.Di certo non si può escludere che l´orafo vicentino sia stato seguito o comunque individuato come possibileobiettivo del colpo. Infatti, l´auto presa di mira non aveva dettagli che potessero far risalire alla sua attività,ma è evidente che i malviventi sapevano benissimo cosa c´era nelle borse sistemate nel bagagliaio.Il furto sarebbe stato comunque ripreso dalle telecamere di una vicina banca; e le immagini potrebberofornire indicazioni utilissime agli inquirenti.In passato orafi vicentini erano stati ripetutamente presi di mira anche nel Veneziano da bande che non sifacevano scrupoli non solo a derubarli, ma anche a rapinarli. Nel corso di alcune indagini era emerso comegli orafi venissero seguiti dalla partenza dal Centro orafo di Vicenza ovest, e in qualche caso anche dallaloro abitazione; e che venissero aggrediti o derubati alla prima occasione propizia, anche dopo ore diattesa. A.A.

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domenica 09 febbraio 2014

RAPINA. Quattro uomini travisati sono entrati ieri sera nel negozio con le armi spianate mentre un banditoè rimasto a fare da palo. La fuga su due auto, in direzione sud

Lucio Zonta

In cinque minuti asportati 200 mila euro in monili. Titolare picchiato al capo e rinchiuso con la moglie e dueclienti nel bagno

Con un´azione tipica da commando, un gruppo di rapinatori haassaltato ieri verso le 19 un negozio laboratorio di oreficeria a Pove:la rapina, messa a segno ai danni dell´Ars Oro, ubicata in via Europan. 20 lungo la strada Valsugana, ha fruttato ai cinque malviventicirca 200 mila euro tra monili d´oro e d´argento.I banditi, due dei quali armati, non hanno esitato a colpire alla testail titolare dell´azienda, il bassanese 49enne Fabio Chiappetta, con ilcalcio della pistola, per costringerlo ad aprire la cassaforte nellaquale erano contenuti i preziosi.L´azione è stata tanto improvvisa quanto rapida: è durata non più dicinque minuti. Ma tutto era stato calcolato al millesimo dallabanda, formata da elementi di casa nostra. Le poche parolepronunciate dai banditi, in dialetto, hanno infatti denunciato la lorochiara provenienza veneta.L´azienda si trova all´interno di un ampio piazzale ricavato in viaEuropa, sulla destra con direzione Trento, nel quale sono operativealtre due ditte che però sono chiuse di sabato.I banditi, una volta arrivati in quello che un tempo era il cotonificioBizzotto, hanno parcheggiato due auto di fronte al laboratorionegozio ubicato al primo piano di una palazzina. In quattro sonoentrati nel negozio mentre uno è rimasto sotto a fare il palo. Due diloro hanno spianato le armi, una pistola e un mitra kalashnikov, il fucile automatico di fabbricazione russa.Nell´esercizio, oltre al titolare, si trovavano sua moglie e due clienti. I banditi li hanno costretti a stendersisul pavimento. Hanno quindi preso il titolare facendosi guidare alla cassaforte. Per convincerlo a nonopporre resistenza, uno dei malviventi non ha esitato a colpirlo più volte alla testa con il calcio dellapistola. All´imprenditore non è rimasto che ubbidire. Una volta aperto il forziere, i malviventi hannoarraffato tutto quello che c´era dentro, vale a dire monili d´oro e d´argento.Prima di fuggire, hanno rinchiuso i quattro malcapitati nel bagno in modo da ritardare l´allarme. I banditihanno quindi infilato le scale e sono tornati sul piazzale dove li attendeva un complice. Saliti a bordo di dueauto, si sono immessi sulla Valsugana dirigendosi, sembra, verso Padova. Nel frattempo i quattro"prigionieri" sono riusciti a sfondare la porta del bagno e ad avvertire le forze dell´ordine. Pochi minuti esul posto sono arrivati i carabinieri del radiomobile di Bassano, che hanno avviato subito le indagini,mettendo anche a punto una serie di posti di blocco. Fino a tarda sera, però, dei banditi nessuna traccia.Interpellato, il titolare dell´Ars Oro non se l´è sentita di raccontare quei pochi minuti di autentico terrorevissuti accanto alla moglie e con i due clienti. «Sono ancora sotto choc» ha detto.La rapina ha suscitato notevole apprensione per il modo nel quale è stata pensata e portata a termine, eanche perché i banditi stringevano in pugno un micidiale kalashnikov.

La sede dell´Ars Oro a Pove del Grappapresa d´assalto ieri sera. FOTOCECCON| L´ingresso dell´argenteria

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Cesano. Ladro gentiluomo rapina gioielleria in centrocommercialeAllarme in città per l'escalation di rapine, incendi e colpi di arma da fuoco contro le attività commerciali

(mi lorenteggio.com) Cesano Boscone, 9 febbraio 2014 Stamane, intorno alle intorno alle ore 9.00, appena dopol'apertura, all'interno del centro commerciale Auchan, nella gioielleria è “E' Oro”, sita vicino all'uscita cherapidamente conduce sulla Nuova Vigevanese, un uomo di bella presenza, a volto scoperto, sicuro, determinato enon violento, si è presentato alla commessa del negozio chiedendole informazioni su alcuni prodotti. Ma, ad uncerto punto le ha mostrato la pistola che nascondeva sotto il giubbotto e la ha costretta a recarsi nel retro delnegozio dove c'è la cassaforte.

Dopo aver preso tutti i preziosi, ha chiuso la donna nella stanza dove ha sede il caveau e si è diretto, senza darnell'occhio verso l’uscita.

La commessa è riuscita a dare l'allarme, uscendo da un'uscita secondaria. Ma, dell'uomo ormai non vi era piu' tracciase non nelle immagini del circuito di videosorveglianza, che ora sono al vaglio dei Carabinieri della Compagnia diCorsico.

Di recente, la stessa gioielleria è stata svaligiata di notte con una auto ariete e gli autori del colpo non sono ancorastati presi

Vittorio Aggio

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Sabato 08 Febbraio 2014 Scritto da Edoardo Ebolito

La battaglia delle nell’attività dicontrollo economico prosegue senza soluzione dicontinuità ed ha portato nell’ultimo mese a dueimportanti risultati nell’ambito del

.

Una pattuglia di militari di , in provincia diAlessandria, ha ispezionato un’

, trovando un blocco di del valore dinon sottoposto a punzonatura.

Immediato è scattato il cautelare dell’oro,visto che la conducente non ha saputo fornire dettagli al

riguardo. I militari hanno inoltre provveduto ad inviare una specificacompetente, seguendo la normale prassi che viene attivata in queste circostanze.

Quello del valenzano sembra essere un territorio “caldo” per quanto riguarda i casi di sequestro di oro.Negli ultimi giorni dello scorso mese è stata infatti compiuta una significativa

, che deteneva un al cui interno giacevano nonpunzonato, per un valore di .

Anche in questo caso l’interessato non aveva saputo fornire spiegazioni convincenti, subendo le previsteviolazioni amministrative e la sanzione alla Camera di Commercio di Alessandria.

L’ è una a livello di legge,, visto l’elevato valore

della merce. , non essendopresenti le informazioni basilari al riguardo.

Sul metallo sequestrato stanno ora indagando i finanzieri, che dovranno accertarsi della reale provenienza.

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venerdì 07 febbraio 2014

TRIBUNALE. Tre presunti complici indagati

L´indagine era stata avviata dopo una rapina in un negozio

Rian Maier, 22 anni, residente a Sarcedo in via Cà Dotta, ha patteggiatoieri mattina in tribunale, davanti al giudice Morsiani e al pubblicoministero Pecori, in continuazione con una vecchia sentenza.Complessivamente la pena per lui è di 11 mesi e 10 giorni di reclusione e400 euro di multa.Il giovane era accusato di ricettazione e venne scoperto dai carabinieri diThiene a margine di un´altra indagine, avviata dopo una rapina inun´oreficeria. Con lui erano stati bloccati anche tre presunti complici, la cuiposizione è stata stralciata.Maier, difeso dall´avv. Nicola Canestrini, doveva rispondere di due episodidi ricettazione, in concorso con gli altri imputati. Il primo era avvenuto a Thiene il 14 novembre didue anni fa. Con altri due complici, a bordo di un´Alfa Romeo 147, raggiunse il negozio“Dimensione Oro”, dove entrò un altro e lui rimase in macchina. Furono posti in vendita allacommessa Giulia Giacometti, ovviamente estranea a qualunque ipotesi di reato, vari monili d´oroper 995 euro; l´affare non si concluse, perchè i tre fuggirono. Gli ori furono poi recuperati daicarabinieri, e risultarono rubati a Thiene 10 giorni prima ai danni della famigliaCampagnolo/Pasqualon. Lo stesso giorno, mezz´ora dopo, gli stessi tre, a bordo dell´Alfa intestataa una nomade ma in uso a Rian Maier, furono fermati. In auto, nascosti in un calzino, c´erano dueRolex, modelli Submariner e Datejust, che sarebbero risultati rubati.Numerosi episodi analoghi sono contestati al resto della banda, che ricettava nei negozi l´ororubato.

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venerdì 07 febbraio 2014TRIBUNALE

Si sono opposti al decreto penale di condanna preferendo farsi processare in tribunale, dove farvalere le loro ragioni davanti al giudice.È stato fissato in primavera, davanti al giudice Carli, il processo a carico di Massimo Facco, 49 anni,residente a Camisano in via Bersaglieri, e di Alain Bernard Louis Viale, 50, residente in Francia.assistiti dall´avv. Mauro Meneghini, dovranno difendersi dall´accusa di appropriazione indebita.I fatti contestati dal pubblico ministero Salvadori risalgono al febbraio dell´anno scorso. I dueimputati (il primo collaboratore, il secondo amministratore della ditta “H2ro srl” di viale Mazzini,in città, che si occupa del commercio all´ingrosso di gioielleria, si sarebbero appropriati di pocomeno di 800 grammi di oreficeria, del valore stimato in 30 mila euro. Quei gioielli li avevanoricevuti, secondo l´accusa, in conto visione da Sergio Gritti, legale rappresentante della dittaomonima di Monticello Conte Otto, il quale è assistito dall´avv. Riccardo Canilli e potrebbecostituirsi parte civile in aula per chiedere un risarcimento dei danni che sostiene di avere subito.I due imputati non avrebbero mai pagato la merce, nè l´avrebbero restituita, nonostante i sollecitidella presunta vittima che pertanto li aveva segnalati in procura. Se ne discuterà in aula.

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“Ieri sera verso le 19 dall’altro lato della Standa – scrive la protagoniio e delle signore poco più avanti siamostate avvicinate da delle persone rumene (così si sono identificate) che hanno finto di trovare degli anelli inoro per terra. Si sono avvicinate e ci hanno chiesto se per caso li avessimo persi mentre camminavamo.Abbiamo risposto di no, non erano assolutamente gioielli di nostra proprietà. A questo punto allora, hannoben pensato di tentare un’altra mossa. Dopo averceli mostrati bene, hanno iniziato a dire che potevamoaverli in cambio di cinque euro. Qualcuno potrebbe anche dire che tutto sommato è un affare, ma ilpensiero della magari dubbia provenienza di quell’ oro (i miei genitori hanno subito un furto di solo oro aNatale 2012) mi ha lasciato molto perplessa e infastidita”.

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BRINDISI – E' stato immobilizzato dal proprietario della gioielleria che gli ha scagliato contro una sedia unodei due rapinatori che hanno fatto irruzione nel pomeriggio nella gioielleria 'Anna Longò di via FilomenoConsiglio, nel centro di Brindisi.

Alessandro Elia, di 31 anni, è stato quindi arrestato dagli agenti della sezione Volanti della questura,intervenuti sul posto durante la colluttazione. Il suo complice è invece riuscito a fuggire portando con sè ilregistratore di cassa, che sarebbe vuoto. Uno dei due banditi impugnava una pistola. L’auto usata dallacoppia, una Lancia Lybra, è rimasta incastrata in un vicolo stretto del centro storico della città ed è statasottoposta a sequestro.

03 Febbraio 2014

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Nei guai anche un carabiniere che aiutò la banda. Per quel colpo, l'orefice incassò oltre un milione e mezzodi euro. Ma l'indagine scoprì che l'aggressione era orchestata ad arte per truffare l'assicurazione

Avevano simulato una rapina per frodare l'assicurazione. Chiesto il rinvio a giudizio per l'orafo, la sua compagna e contabile Annalisa Caoduro, il collega Lorenzo Ferraris e un carabiniere,

Andrea Lattere, arrestati nell'aprile del 2012.

Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Biagio Mazzeo, i quattro avevano messo in scena la rapina, avvenutanell'ottobre 2011, in via Cassa di Risparmio, per incassare il risarcimento dell'assicurazione di oltre un

milione e mezzo di euro.

In particolare, gli inquirenti avevano ricostruito che il carabiniere aveva trovato un pregiudicato daassoldare per compiere l'assalto all'orefice e reggere il gioco alla banda. La falsa rapina era stata ripresadalle telecamere a circuito chiuso del negozio: dalle immagini si vedeva il rapinatore entrare nel locale,

colpire l'orafo e scappare con la refurtiva.

In un primo momento era stato arrestato l'autore, un albanese. Ma successivamente era venuta a galla laverità. I quattro devono rispondere di simulazione di reato, frode all'assicurazione, mentre Massera è

accusato anche di calunnia.

(01 febbraio 2014)

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