pittrice patrizia perky - blog: risveglio

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PITTRICE  PATRIZIA  PERKY Foto di SHIVA il 26 Giugno 2009 SHIVA nel corpo da donna dal 27 Agosto 1989

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PITTRICE  PATRIZIA  PERKY

Foto di SHIVA il 26 Giugno 2009

SHIVA nel corpo da donna 

dal 27 Agosto 1989

PATRIZIA PERKY

alla sua personale con il sindaco

di Cannes ed altri importanti

personaggi intervenuti alla sua mostra            

        Pittrice Patrizia Perky SHIVA

Dal 27 agosto 1989

Sono SHIVA

Quel giorno ho raggiunto il Nirvana

Sono un Angelo Creatore

della schiera ELOHIM

Pittrice PATRIZIA PERKY

PROFILO DI UNA GRANDE PITTRICE

Patrizia Perky: una vita per la pittura

TALENTO E SAPIENZA TECNICA (Figurativa, Classica, Ritrattista)

Sacerdotessa fedele della rappresentazione del reale, ha dedicato anni e anni di lavoro per affinare quella tecnica sorprendente che assolve (anche per i critici più severi) la continuità della scelta contenutistica e stilistica.

L’artista   ha   sempre   privilegiato   la   pittura   figurativa   percorrendo   la   strada   del modernismo in piena coscienza critica evitando il cerebralismo di maniera.

Tale indirizzo può stupire in quanto l’artista non viene da una periferia culturale ma si è formata ed ha operato in una Milano proprio negli anni dove approdavano le più svariate ed anche seducenti estetiche del momento avvalorate da critici di fama.

Oltre ad un’inclinazione personale, probabilmente è stata indirizzata nel suo percorso espressivo, che iniziò appena adolescente, dal grande successo di pubblico e dal tutto esaurito   che   sempre   si   registravano   alle   sue   mostre   nella   centralissima   “Galleria Meravigli” ­

Il  comune  obiettivo  era  quello  di  affinare   la   tecnica,   impadronirsi  del  “mestiere” inteso nel senso più  alto per onorare la felicissima sintesi dantesca che traduce la Pittura nel “visibile parlare”.

E la  lettura dell’amato reale ci  riesce oltremodo agevole sia  nei  paesaggi naturali come nei nudi, nelle nature morte come e soprattutto nei ritratti.

Pittura “onesta” dove contenuti e forma si integrano, dove si avverte che dietro al fulgore cromatico di certi paesaggi ci sia la solida base del disegno, come le figure plastiche e seduttrici emanino una suggestione che non dipende dagli attributi fisici delicati, spesso oltre misura, ma da un’aurea misteriosa che va oltre le forme.

A questa pittura della Perky, ci si può avvicinare mossi da un empirismo intuitivo cui, comunque,   non   può   non   far   seguito   un   atteggiamento   razionale   di   valutazione oggettiva.

Anche nei  dipinti   a  grandi  dimensioni  non ci   sono  zone  inerti  né   dissonanze,   la pennellata è sicura, non ha sobbalzi di tono ed emerge l’abile compenetrazione tra disegno e pasta cromatica, anche i volumi si inseriscono in un armonico equilibrio compositivo.

La carica emotiva non viene soffocata dal magistero tecnico anzi in molte sue opere, nelle mani ormai di collezionisti, viene amplificata senza pudori o calcolate ritrosie.

Grazia Sala

Novembre 2004

Visitare una mostra come quella realizzata da PATRIZIA PERKY, nel pieno centro affaristico di Milano, è cosa che lascia tracce e ricordi indimenticabili. 

Anzitutto,   sorprende   l'incredibile,   portentosa   attività   artistica   della   giovanissima pittrice, appena ventenne, che già fin da questa radiosa adolescenza, ha dato vita ad una favolosa produzione di autentiche creazioni nel campo dell'arte, non solo degne di   aggregarsi   alla  migliore   tradizione  del   patrimonio   artistico,  ma   tali   ancora  da collocarsi   con   prestigiosa,   spiccata   personalità,   fra   quei   nomi   che   disciplinato equilibrio  non   smentiscono,   fra   il   diluviare  di   opposte   concezioni   e   tendenze,   la 

naturale essenza dell'arte, la sua alta finalità, i suoi insopprimibili valori.

E questa personalità eccezionale, riflesso di una istintiva vocazione pittorica, frutto di una evolutiva maturità ed affermazione di preziosi talenti – disegno, colore, tecnica, sensibilità  – la Perky abilmente traduce in una festosa realtà luminosa di luci e di chiaroscuri   che   sono   anche   lo   specchio   dello   splendore   di   una   giovinezza   ricca d'interiorità, vibrante di caldi accenti, di variate, originali tonalità tematiche, pervasa da un alto senso di poesia. 

I suoi nudi modellati con accurato studio anatomico, situati entro sfondi da cui la figura balza viva, nitida, distinta, con decisi contorni, nel magico gioco delle luci, assumono figurazioni plastiche, classicamente atteggiate; rivelano una potente vitalità espressiva,   non   di   rado   pensosa   ed   assorta,   talora   trasognante,   che   affascina   e conquise. 

E se,  forse,  a prima vista,  questo accentuato nudismo potrebbe sembrare alquanto invadente ed imbarazzante, sostando, poi, ed ammirando con serenità contemplativa, si   avverte   un   senso   di   profonda   calma,   di   sovrumano,   estatico   godimento,   che trasferisce   l'animo   in   quegli   orizzonti   trascendentali   dell'arte,   in   quella   sfera   di sublime bellezza di cui sono l'espressione e da cui nascono gli autentici capolavori, quelli, cioè, che ne attingono la maggior forza ispiratrice.

Altri aspetti della sua arte, quali paesaggi, nature morte, ritratti, cavalli, chiaramente dimostrano le eccellenti attitudini eclettiche dell'artista, la sua perizia nel passare da un genere all'altro con disinvolta capacità. 

Da quanto detto, è lecito auspicare che, alla rigogliosa primavera artistica di Patrizia Perky, segua un meriggio arriso da nuove, più fulgide affermazioni.

Prof. Liborio Fanelli

Si   tratta,   come   già   noto,   di   una   autentica   poetessa   della   tavolozza,   provata, quantunque giovanissima come dicevamo, da solitarie esperienze, di appartati assaggi e di affannose battaglie di se stessa in una delle più ardue, più impegnative e difficili forme dell'arte: tonalità originalissima di colori e innata naturalezza di disegno. 

Patrizia   lavora   con   una   passione   propria   di   chi   crede   in   ciò   che   fa,   dando   nel contempo all'opera  un  alto  senso  di  poesia,  un  sentimento   fresco  e  gioioso  della natura e una carica vitale facilmente reperibile in ogni suo atto pittorico. 

Insomma   non   si   può   non   rimanere   piacevolmente   sorpresi   nell'osservare   che, malgrado   i   tempi   che   corrono,   le   pitture   di   quest'artista,   cosi   candide   e   serene, dialogate direttamente con la natura e tradotte in linguaggio schietto e spontaneo, non senza buono intuito da plen­air e contrasti di luce ombra, espressi con equilibrio e freschezza, rappresentano un'oasi tranquilla ove riposarsi felicemente, come dopo un lungo faticoso cammino. 

Nicola Ardito

Il critico d'Arte Mario Portalupi si congratula con Patrizia Perky in occasione della mostra (1970) 

... la pittrice Patrizia Perky, che ha studiato in Francia, riesce bene nella figura umana e nel ritratto, per cui ha una decisa inclinazione. Nella mostra, però, si possono vedere anche nudi femminili d'impeccabile esecuzione, marine, passaggi e un gran quadro con bosco e cavalli, di razza normanna, evidenti ricordi francesi dell'espositrice.

Mario Portalupi

Schietta, vibrante e luminosa come la sua giovinezza è la pittura di Patrizia Perky ... Alla vastità  della tematica si  accompagna una rara versatilità  di  trattazione perché Patrizia Perky sa passare dal ritratto alla maniera classica, alla impressione dal vero rapida e scottante.

Raffaello Biordi

Non è un evento di ogni giorno conoscere una pittrice appena diciottenne già tanto dotata e artisticamente precoce come Patrizia Perky. 

Franco Paolo Catalano

Olio su tela (cm.100x120)

Olio su tela (cm.100x120)

Shiva Pittrice

Shiva Pittrice

Olio su tela (di proprietà di Silvana)