pittrice patrizia perky - blog: risveglio
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PATRIZIA PERKY
alla sua personale con il sindaco
di Cannes ed altri importanti
personaggi intervenuti alla sua mostra
Pittrice Patrizia Perky SHIVA
Dal 27 agosto 1989
Sono SHIVA
Quel giorno ho raggiunto il Nirvana
Sono un Angelo Creatore
della schiera ELOHIM
Pittrice PATRIZIA PERKY
PROFILO DI UNA GRANDE PITTRICE
Patrizia Perky: una vita per la pittura
TALENTO E SAPIENZA TECNICA (Figurativa, Classica, Ritrattista)
Sacerdotessa fedele della rappresentazione del reale, ha dedicato anni e anni di lavoro per affinare quella tecnica sorprendente che assolve (anche per i critici più severi) la continuità della scelta contenutistica e stilistica.
L’artista ha sempre privilegiato la pittura figurativa percorrendo la strada del modernismo in piena coscienza critica evitando il cerebralismo di maniera.
Tale indirizzo può stupire in quanto l’artista non viene da una periferia culturale ma si è formata ed ha operato in una Milano proprio negli anni dove approdavano le più svariate ed anche seducenti estetiche del momento avvalorate da critici di fama.
Oltre ad un’inclinazione personale, probabilmente è stata indirizzata nel suo percorso espressivo, che iniziò appena adolescente, dal grande successo di pubblico e dal tutto esaurito che sempre si registravano alle sue mostre nella centralissima “Galleria Meravigli”
Il comune obiettivo era quello di affinare la tecnica, impadronirsi del “mestiere” inteso nel senso più alto per onorare la felicissima sintesi dantesca che traduce la Pittura nel “visibile parlare”.
E la lettura dell’amato reale ci riesce oltremodo agevole sia nei paesaggi naturali come nei nudi, nelle nature morte come e soprattutto nei ritratti.
Pittura “onesta” dove contenuti e forma si integrano, dove si avverte che dietro al fulgore cromatico di certi paesaggi ci sia la solida base del disegno, come le figure plastiche e seduttrici emanino una suggestione che non dipende dagli attributi fisici delicati, spesso oltre misura, ma da un’aurea misteriosa che va oltre le forme.
A questa pittura della Perky, ci si può avvicinare mossi da un empirismo intuitivo cui, comunque, non può non far seguito un atteggiamento razionale di valutazione oggettiva.
Anche nei dipinti a grandi dimensioni non ci sono zone inerti né dissonanze, la pennellata è sicura, non ha sobbalzi di tono ed emerge l’abile compenetrazione tra disegno e pasta cromatica, anche i volumi si inseriscono in un armonico equilibrio compositivo.
La carica emotiva non viene soffocata dal magistero tecnico anzi in molte sue opere, nelle mani ormai di collezionisti, viene amplificata senza pudori o calcolate ritrosie.
Grazia Sala
Novembre 2004
Visitare una mostra come quella realizzata da PATRIZIA PERKY, nel pieno centro affaristico di Milano, è cosa che lascia tracce e ricordi indimenticabili.
Anzitutto, sorprende l'incredibile, portentosa attività artistica della giovanissima pittrice, appena ventenne, che già fin da questa radiosa adolescenza, ha dato vita ad una favolosa produzione di autentiche creazioni nel campo dell'arte, non solo degne di aggregarsi alla migliore tradizione del patrimonio artistico, ma tali ancora da collocarsi con prestigiosa, spiccata personalità, fra quei nomi che disciplinato equilibrio non smentiscono, fra il diluviare di opposte concezioni e tendenze, la
naturale essenza dell'arte, la sua alta finalità, i suoi insopprimibili valori.
E questa personalità eccezionale, riflesso di una istintiva vocazione pittorica, frutto di una evolutiva maturità ed affermazione di preziosi talenti – disegno, colore, tecnica, sensibilità – la Perky abilmente traduce in una festosa realtà luminosa di luci e di chiaroscuri che sono anche lo specchio dello splendore di una giovinezza ricca d'interiorità, vibrante di caldi accenti, di variate, originali tonalità tematiche, pervasa da un alto senso di poesia.
I suoi nudi modellati con accurato studio anatomico, situati entro sfondi da cui la figura balza viva, nitida, distinta, con decisi contorni, nel magico gioco delle luci, assumono figurazioni plastiche, classicamente atteggiate; rivelano una potente vitalità espressiva, non di rado pensosa ed assorta, talora trasognante, che affascina e conquise.
E se, forse, a prima vista, questo accentuato nudismo potrebbe sembrare alquanto invadente ed imbarazzante, sostando, poi, ed ammirando con serenità contemplativa, si avverte un senso di profonda calma, di sovrumano, estatico godimento, che trasferisce l'animo in quegli orizzonti trascendentali dell'arte, in quella sfera di sublime bellezza di cui sono l'espressione e da cui nascono gli autentici capolavori, quelli, cioè, che ne attingono la maggior forza ispiratrice.
Altri aspetti della sua arte, quali paesaggi, nature morte, ritratti, cavalli, chiaramente dimostrano le eccellenti attitudini eclettiche dell'artista, la sua perizia nel passare da un genere all'altro con disinvolta capacità.
Da quanto detto, è lecito auspicare che, alla rigogliosa primavera artistica di Patrizia Perky, segua un meriggio arriso da nuove, più fulgide affermazioni.
Prof. Liborio Fanelli
Si tratta, come già noto, di una autentica poetessa della tavolozza, provata, quantunque giovanissima come dicevamo, da solitarie esperienze, di appartati assaggi e di affannose battaglie di se stessa in una delle più ardue, più impegnative e difficili forme dell'arte: tonalità originalissima di colori e innata naturalezza di disegno.
Patrizia lavora con una passione propria di chi crede in ciò che fa, dando nel contempo all'opera un alto senso di poesia, un sentimento fresco e gioioso della natura e una carica vitale facilmente reperibile in ogni suo atto pittorico.
Insomma non si può non rimanere piacevolmente sorpresi nell'osservare che, malgrado i tempi che corrono, le pitture di quest'artista, cosi candide e serene, dialogate direttamente con la natura e tradotte in linguaggio schietto e spontaneo, non senza buono intuito da plenair e contrasti di luce ombra, espressi con equilibrio e freschezza, rappresentano un'oasi tranquilla ove riposarsi felicemente, come dopo un lungo faticoso cammino.
Nicola Ardito
Il critico d'Arte Mario Portalupi si congratula con Patrizia Perky in occasione della mostra (1970)
... la pittrice Patrizia Perky, che ha studiato in Francia, riesce bene nella figura umana e nel ritratto, per cui ha una decisa inclinazione. Nella mostra, però, si possono vedere anche nudi femminili d'impeccabile esecuzione, marine, passaggi e un gran quadro con bosco e cavalli, di razza normanna, evidenti ricordi francesi dell'espositrice.
Mario Portalupi
Schietta, vibrante e luminosa come la sua giovinezza è la pittura di Patrizia Perky ... Alla vastità della tematica si accompagna una rara versatilità di trattazione perché Patrizia Perky sa passare dal ritratto alla maniera classica, alla impressione dal vero rapida e scottante.
Raffaello Biordi
Non è un evento di ogni giorno conoscere una pittrice appena diciottenne già tanto dotata e artisticamente precoce come Patrizia Perky.
Franco Paolo Catalano