il risveglio iniziatico - misraimmemphis.org · indiani d'america, detta per l'appun-to...

IL RISVEGLIO INIZIATICO MARZO 2018

Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis

IL RISVEGLIO INIZIATICO

AnnoXXX–N.03 Marzo2018

La presente pubblicazione non è in vendita ed è scaricabile in formato PDF sul sito www.misraimmemphis.org

IL RISVEGLIO INIZIATICO MARZO 2018 2

SOMMARIO

ANALOGIE

IlS�G�H�G�S�G�M�....................................................3

ILTRADIMENTO

Fulvio..................................................................................................9

MISTEROEGRAAL

Giovanbattista.................................................................................12 DUALITÀ ED EQUILIBRIO

Francesco.........................................................................................20

RedazioneDirettoreresponsabile:MarcoVannuccini


ANALOGIE

iù s'indagano e si approfondi-scono, attraversogli studi e lemeditazioni, i simboli tradi-

zionali legati al nostro percorso ini-ziatico e più ci rendiamo conto cheessi parlano una lingua universale,unalinguacapacediaprirele"porte"esvelare imisteridi tutte leanticheTradizioni. Una traccia comune, "co-perta"edoccultatadasedimentisto-riciecontingenti,raffiguratainguisadi un sentiero che, procedendo a ri-trosoneltempoenellospazio,riesceinultimo,unavoltaraggiuntoilpun-tod'origineodipartenzaequivalen-tealcentrodellaCroce,adannullarlicompletamente.Nella Tradizione occidentale, e piùprecisamente la nostra, quella chepiùdavicinociriguarda,sigiungeaconoscenza del simbolo del TARO(TORA)1 a partire dagli ultimissimigradi.Lungidanoi,naturalmente,ri-velare ed approfondire tale argo-mento secondo gli insegnamenti ri-cevuti dai nostri Maestri Passati echedifferisconoassaidallepossibili-tà intuitivedi quanti si ritrovano adesplorare, tramite il web, il fruttodellerapineedellevolgarizzazionidimassamesse inattodausurpatorie

1Laparola"Torah"inebraicosignifica"in-segnamento" quale commentario misticodel Pentateuco, cioè dei primi cinque libridella Bibbia: Genesi, Esodo, Levitico, Nu-meri,Deuteronomio.Ci sono5.888versi e79.976parolenellaTorah. Secondolatra-dizioneessafudataalpopolod'IsraelesulMonteSinai.

pseudo iniziati totalmente privi discrupoli, nonché incapacidi coglierel'essenzaelospiritoautenticochesicela, fortunatamente, sempre intattoed immacolato tra le pieghe dei Ri-tuali.IlTAROèrappresentatodaunacro-ce inserita in un cerchio. Le quattrolettere che lo compongono sono po-sizionate ai quattro punti cardinali:nord, sud (asse verticale), ovest edest (asse orizzontale). L'esegesi el'interpretazione esoterica di questosimbolo ci porterebbero troppo lon-tano,dati imoltepliciaspettie le in-finitesignificazioniadessocollegati,percuicilimiteremo,inquestasede,adunamodestariflessionenatadallasua straordinaria somiglianza conun altro simbolo appartenente alla

P

Figura1–TARO–E.Levi


tradizionedeinativinordamericani2:la"RuotadiMedicina".Lesueanalo-gie col TARO sono notevoli ed im-pressionanti. La prima e la più im-portante, dal nostro punto di vista,riguarda la sua forma geometrica,una croce ad angoli perfettamenteretti inserita inuncerchiosuddivisoin quattro quadranti dominati da 4punti cardinali, ognuno dei qualirappresentatodaunsimbolospecifi-co3.

2Icosiddetti"uominirossi"che,primadel-la colonizzazione selvaggia subita dagli"uominibianchi"nei secoli scorsi,un tem-poabitavano,inarmoniaconleleggidina-tura, levastepianuree lemeravigliose fo-restedeldettocontinente.3 Nella Ruota della Medicina degli indianid'America si osservano spesso, in corri-spondenza dei quattro cardinali, quattrofiguredianimali: ilbisonte(nord), l'aquila(est), il lupoo il topo (sud), l'orso (ovest).Moltealtreancorapossonoesserelefiguresimboliche connesse ai quattro punti, maciònoncambianéalterailsensouniversaleed ilsuocontenuto interminidiveritàar-chetipiche legate alla Tradizione Primor-diale.

Nel casodelTARO lequattro letterecorrispondono alle lettere ebraicheTav,Aleph,RescheVau,allelatineT,A, R, O e alle greche Tau, Alfa, Ro eOmega. Tale figura è lo specchio diun'armonia e di un equilibrio chenon devono mai essere infranti némodificati, pena il subentrare di ca-tastrofi e cataclismi che finirebberoper riflettersi ed interagire su tutti ipiani, da quelli invisibili e sottili aquelli visibili e naturali. Il TARO èuna figura potente nella quale l'Uo-mo si osserva e "vede" sé stesso ri-flessonelcentrodellapropriacroce.Se ben meditato questo simbolo ci"parlerà", indicandoci, attraverso lerette che lo compongono, la via giu-sta da seguire tra le diverse opzioniche si presentano alla nostra intelli-genza. È curioso notare l'aggettiva-zione della sacra "Ruota" presso gliindianid'America,dettaperl'appun-to di "Medicina". Ovviamente taleterminenonèdaintendersiinsensoterapeutico, spiegazione che risulte-rebbetropposemplicisticaeperaltroinsufficiente,bensìinsensoanagogi-co e più profondo, trattandosi nellafattispeciediunveroeproprio "po-tere realizzativo", ovvero di quellapossibilità che ci viene offerta dallaIniziazionepergradiecheciconsen-te di reintegrarci ed armonizzarcicon le Leggi di Natura! Essenzial-mentedaquesta"armonia"derivanoilbenesserespiritualee,diriflesso,lasalute su tutti i piani costitutivi delnostroessere,compresiquello fisicoe mentale. Si tratta, in sintesi, dellasperanzasupportatadallafedechesisublimaincertezzaeconsapevolezza

Figura2–RuotadiMedicina–Anonimo


della presenza in Noi dell'Ente Su-premo4.È il percorso dellaGrandeOpera al-chemica che attraverso quattro fasitrasforma il piombo in oro. È ilV.I.T.R.I.O.L. che si perfeziona nelV.I.T.R.I.O.L.V.M. parola nuova nellaqualelasuapenultimaedultimalet-tera stannoesattamenteper "VeramMedicina",comparandosicosìspecu-larmente,nelsuosignificatoesoteri-co, alla "Medicina" della ruota degliindiani nordamericani. Medicinadunque, Gran Elisir, Pietra Occulta,LapisPhilosophorum,dalla quale ri-cavarequella"polverediproiezione"che il famosoalchimistaNicolasFla-mel utilizzava, in modestissimequantità, per trasmutare la materiavile,ilpiombo,inoroprezioso!Nel terminare queste brevi conside-razioni vogliamo ricordare ai bene-volilettori,atitolodicuriosità,cheilGrandeFratelloMarcoEgidioAllegri,fondatoredelnostroVenerabileRito,eraconsideratonegliambientiinizia-ticiedaccademicidelsuotempo,perlesuecapacitàinterpretative,diana-lisi, sintesi e soluzione dei problemipiù difficili, astrusi e complicati, un"uomodaiquattrocervelli!"Taleeral'opinione anche nei confronti delGrande Fratello Ottavio UldericoZasio e del Grande Fratello Gastone 4 Sarebbe il caso di parafrasare il famosoasserto"verbumcarofactumest!"asignifi-careche,infine,prossimoallareintegrazio-ne, Fede e Speranza si sublimano nell'Ini-ziatonellaVirtùdellaCarità, loSpiritope-netraevivificalaMateriamentrequest'ul-tima gli si abbandona docilmente realiz-zandolostatodiGrazia.

Ventura, suoi successori, nonchédelGrandeFratelloSebastianoCaraccio-lo.Diquest'ultimopossiamoricorda-re una lusinghiera espressione cheun importante scrittore di esoteri-smo, a lui coevo, gli rivolse qualecomplimentoperl'acutezzadellesueinterpretazioniogniqualvoltachetradi lorosidisquisivadisimboli tradi-zionali: in una dedica riportata suunodei suoi libri, offertogli indono,egli dice di Sebastiano che aveva ildono di "spaccare le idee in quattroparti"! Chi ha orecchi per intendereintenda!Dallibro"LaTerradelleQuattroGiu-stizie" del Grande Fratello GastoneVentura riportiamo, presi qua e làdalle ultimissime pagine, alcuni pe-riodi particolarmente adatti allacomprensionedelTAROedellaRuo-tadiMedicinaecheciriportanoan-corapiùindietro,quasiapercepirelapresenzadi"coloro"chevivonoinuntempochenonètempoedabitanoin

Figura3–LapisSophorum:MedicinaTertiiOrdi-nis–CabalaMineralis,attribuitoaRabbiSimeonbenCantara


un luogo che non è luogo ma cheugualmente sono, pur appartenendoaduna realtà invisibile, assai più vi-cinianoidiquantononsicreda.Essi,ditantointanto,ridiscendonoedat-traversanolavalledelleombre,dettaanchevalledellamorte,perprender-ci lamano,consolarciedaiutarcineldifficile e complicato cammino chenoi tutti abbiamo intrapreso! Grazieai loro sacrifici e all'amore profusonello studioenella custodiadel "sa-cro fuoco" della Tradizione noi pos-siamoproseguireversolariscopertadelnostroSéinteriore.

IlS∴G∴H∴G∴ S∴G∴M∴ «Larispostacheessinonmipotevano

dare l'ebbi subito: un vento impetuo-

so, che sembrava trascinar con sé un

mondodilarve,spiròimprovvisamen-

teintornoanoi[...]

intorno a noi la bufera roteava su sé

stessa a velocità incommensurabile

diretta su Atlantis, tutto travolgendo

[...]

Provenienti dai quattro punti cardi-

nali, quattro distinte trombe d'aria

stavanopiombandosullacittàdovesi

sarebbero incontrate. Rabbrividii

pensandocheilGranSaggioavevaat-

teso che tutti i barbari conquistatori

fosseroentrolemuraperscatenarela

tregendacheliavrebbedistrutti,tutti

[...]

Dal lago la bianca scia della bufera

proveniente da occidente sollevò

un'ondata alta come una montagna

[...]

Lequattrobufere si erano incontrate

e nell'urto una nuova tromba d'aria

salìverso ilcieloaprendosi,eripiom-

bandoal suolo completò ladistruzio-

ne[...]

Stavopervolgereiltubomagicoverso

la piramide per vedere se aveva resi-

stitoallatremendafuriaquandoilsi-

bilodelventoparvecessare[...]

Fualloracheudiiperlasecondavolta

– a distanza di tanti corsi delle sta-

gioni–leCampanedelSilenzio.

Tuttoazzittì:ilventocessò,ilchiarore

cheaccompagnavalebuferesispense,

ifuochidegliincendicheilluminavano

Atlantis persero la loro forza [...] la

vitaparvefermarsi.

Fu un attimo, una brevissima fiata,

maparveun'eternità!Poi laGranpi-

ramidesiilluminòeunoscoppiosimi-

lealpropagarsidituttiituoniditutti

i temporalidi tutte le stagioni squar-

ciòl'ariaimmota[...]

Nonvolevocredereaquelchevedevo

[...]misentiitremare:lapiramidenon

c'erapiù[...]


Poisiverificòunostranofenomeno:le

quattrobuferechesieranoavventate

su Atlantis e che s'erano acquietate

parvero riprender forza. La pesante

nube nera che sovrastava l'incendio

s'abbassò spaccandosi in quattro e si

allontanò sempre più velocemente

verso i punti di dove i tragici venti

eranopartiti[...]

Le quattro bufere stavano perdendo

diforza[...]

Le forze elementari chiamate dal

Gran Saggio Althor, ormai libere, si

dissolvevanonell'aria[...]

Ero ormai certo che una civiltà era

morta e che i cicli delle stagioni sa-

rebberopassati lungol'arcodelTem-

po senza ch'essa potesse risorgere là

doveeranataesierasviluppata[...]

Poi l'aria divenne immota, rotta sol-

tantodalboatodell'incendio.

Cosìrestammo,immobili,noncreden-

do di essere sopravvissuti alla tre-

menda prova, fissando il gran fuoco,

fin quando un leggero chiarore pro-

veniente dall'Oriente non annunciò

l'alba.

Una strana calma era subentrata al

miodolore:ricordavoleparoleconle

quali ilmioMaestrom'avevaaffidato

il deposito di una tradizione che

avrebbepermessoanoi,ipochisuper-

stiti di tanta ecatombe, di mantener

vivo il ricordo di ciò che era stato il

potente Impero degli Uomini Rossi e,

forse,dispargereilsemedacui,inav-

venire,sarebbesortaunanuovacivil-

tà.

Poi sorse il sole, annunciato da una

lingua di fuoco che parve spaccare

l'orizzonte laddove la terra si incon-

travacolcielo.

Imieicompagnisialzarono.–Andia-

mo–dissi.

Volgendo le spalle all'incendio e al

passato, ci incamminammo verso il

Sole.5»

5LaTerradelleQuattroGiustizie–GastoneVentura,Ed.Atanor1971

Figura4–Sunrise–LindseyHoffman


Figura5–Osiris-JasonEngle


IL TRADIMENTO

'uomo vive e delinea la sua vita con il pensiero, con la parola e con l'azione. Mentre il pensiero

e la parola possono essere più o meno astratti e meno visibili, l'azione diventa concreta. È nell'azione che l'uomo esprime se stesso, è nell'azione che vi-ve per gli altri, è nell'azione che dagli altri viene giudicato: l'azione è l'essen-za materiale che l'uomo costruisce nel-lo spazio e nel tempo, è la vera realtà di questa dimensione, e l'azione, comun-que, è sempre supportata dal pensiero conscio o inconscio, razionale o istinti-vo che sia. Il pensiero, la parola e l'a-zione hanno bisogno, per avere una reale validità, di verità tra di loro, de-vono essere armonici, devono vivere una minima contraddizione, solo in questo modo possono essere nel giusto ed esprimere in "coerenza" l'essere umano; nel momento in cui ciò non si verifica, la contraddizione cresce, l'e-quilibrio si altera sino ad arrivare a quello che noi chiamiamo tradimento, esprimendo in tal modo la falsità tra il pensiero, la parola e l'azione. Si po-trebbe sicuramente dire che la coerenza non è di questo mondo, per questo noi uomini siamo tutti traditori, chi più chi meno. Il genere umano ha il terrore di questa parola e non si rende conto che questa "energia" fa parte dell'uomo, che la vive ora per ora, senza accorger-sene e senza percepirlo come un fatto naturale… Si, il tradimento è un fatto naturale. Il miglior pensiero sul tradi-mento lo esprime Eraclito di Efeso, il filosofo del Logos (535 a.C.). Il suo concetto di "Enantiodromia" porta ad una riflessione: la parola deriva dal

greco antico ed è composta da "enan-tios" che significa opposto e "dromos" che significa corsa. Essa, ripresa in tempi recenti da Gustav Jung per lo studio della psicanalisi, ha questo sem-plice significato: una energia psichica, prima o poi, si trasforma nel suo con-trario. Dove c'è uno sviluppo unilatera-le dell'energia, ad esempio a livello conscio troppa razionalità, nell'incon-scio si mette in moto (in corsa) una energia di compensazione opposta a quella energia troppo razionale, perciò esplode per conseguenza una irraziona-lità fortissima, la persona vive una grande contraddizione ed ha una note-vole difficoltà a prenderne coscienza, e in questo modo viene vissuto il tradi-mento. Si potrebbe dire che il tradi-mento, oltre ad essere dovuto e causato da una forte contraddizione tra il pen-siero la parola e l'azione, è il risultato anche di una fissazione psichica che l'uomo ha inglobato, come il pensare e

L

Figura6-JudasBetraysHim–WilliamBlake


vivere per una data cosa, senza rendersi conto che la vita ha tantissimi altri aspetti da scoprire: fissazione che spes-so precipita nella mania sino all'altera-zione dell'equilibrio. Nel tradimento esistono un traditore ed un tradito. Il tradimento fatto a noi stessi non è rile-vante perché non ci accorgiamo di farlo ma, quando andiamo a toccare la sensi-bilità di una persona o più persone, ec-co che scatta lo scontro, il problema viene fuori ed inizia la battaglia delle parti, quella battaglia che dovrà, con il tempo, riportare il tutto ad uno stato armonico o comunque non alterabile.

I nostri Rituali parlano del tradimento! Ad esso viene associato un ego smisu-rato, odio, invidia, complesso di infe-riorità e complesso di superiorità, ma solo attraverso il tradimento, noi pos-siamo diventare "Maestri"… L'appren-dista, quando arriva al tempio, deve la-sciare fuori i metalli, deve lasciare la sua profanità per rinascere come inizia-to, tradisce, in quel momento, il suo es-

sere profano per diventare un altro uo-mo. Hiram-Abiff, il costruttore del tempio di Salomone fu tradito dai tre compagni, Oterfut, Eterkin e Mohabon che volevano essere passati Maestri e volevano conoscere la parola segreta (fissazione psichica), lo uccisero, tra-sformando il tradito in luce e così an-che Osiride, tradito dal fratello Seth che voleva prendere il suo posto (altra fissazione psichica) chiuso nella sua bara e gettato nelle acque del Nilo, do-po esser stato ritrovato dai maestri che erano alla sua ricerca, all'interno del cofano (che raccoglie le spoglie con ai piedi una squadra un compasso assieme al segno del sole), si trasforma nel principio e nella luce che tutti i maestri seguiranno. Tutto questo è come se, comprendendo il tradimento, si possa salire quella scala che ci porta alla luce, è come se, ogni volta, una nuova co-scienza ci permettesse di capire un pezzetto di verità, è come se il Super uomo, che dobbiamo fare uscire dalla nostra interiorità, possa finalmente di-ventare concreto e realizzarsi tramite questo passaggio… Non scandalizziamoci più quando su-biamo o facciamo un tradimento, è na-turale ed è umano, cosa di tutti i giorni, complimentiamoci invece con noi stes-si, quando rimaniamo coerenti al nostro essere con il pensiero con la parola e con l'azione, qui si cela il super uomo, la via da noi intrapresa, non è quella naturale che vive la maggior parte dell'umanità, noi abbiamo scelto di an-dare contro corrente come i salmoni , contro corrente per tornare all'origine, all'acqua pura della sorgente, alla gran-de luce.

Fulvio

Figura7–AssassiniodiHiram–Anonimo


Figura8–Isis–DahliaKhodur


MISTERO E GRAAL

'epopeaarturianaconirelativi"Romanzi della Tavola Roton-da"sbocciatrailXI°eilXV°se-

colo e si presentano come una suc-cessionedi avventure eroiche e fan-tastiche descriventi la spiegazionesimbolicadelmondoelasuarestau-razione.Inizialmente questa saga era statadivulgata dalla corte del conte diChampagne,ilqualeerastrettamenteassociatoalla fondazionedell'OrdinedelTempio.Glistudiosicontemporaneiritengonoche le fondamenta di queste opererisalgono a saghe di origine paganaispirate a riti connessi al ciclo dellestagionicon la suamortee rinascita(il calderonedell'eroeBrancheave-vailpoteredirisorgereimortiecolpiattochedonavacibo).Lefontisononumerose,sipassadal-leoperediChretiendeTroyesaRo-bertdeBoron,daSirThomasMalorya Javques Boulenger aWolfram vonEschenbach e non bisogna dimenti-care i tantiraccontipopolaririfioriticolpassaredeglianni.Noi nonpossiamo trattarle tuttemapossiamocercaredifarneunasintesie cercare di capire che cosa vuoletrasmetterciilracconto.La saga arturiana riflette, anche senon per tutti, un'epoca precedentechesipuòdatare intornoal IV°oV°secolo, dove all'inizio i due eroi pereccellenzasonoArtùeMerlino, ilReeilMago, inaltreparolecoluichefaecoluichedisfa.

Più tardi, oltre a questi personaggi,nella storia della ricerca del Graal,troviamo eroi come Lancillotto delLago,lafataMorgana,lareginaGine-vra,GalaadeParsifal, solopercitar-nealcuni.Vedremo più avanti che ognuno diloro ha una particolare missione dacompiere in questa intricata storia.(useremolaCoppacomesimbolo)Lacosaimportante,sullaqualebiso-gna riflettere e tenere sempre pre-sente, consiste nel fatto che questasagasisvolgeintornoaqualcosacheèagliocchiumani"invisibile",ilSan-to Graal; questa coppa, dice uno deipiù importanti racconti, è formata

L

Figura9–TheDamseloftheSanctGrael–DanteGabrielRossetti


dallosmeraldostaccatosidallafrontedell'angelo Lucifero, nel momentodellasuaribellioneaDio,questapie-tra preziosa fu affidata ad Adamoquando si trovava nel Paradiso ter-restreilqualeloperseasuavoltanelmomento in cui fu scacciato per viadelsuopeccato.AquestopuntoebbelagraziadiDioilfigliodiAdamoedEva,Seth;ilcheportaapensareche in terra si fosseformataunasortadicentrospiritua-le, inquanto tuttociò lascia intrave-dere una specie di restaurazionedell'ordineprimordiale.Di questo sacro oggetto non se neseppe più nulla fino alla sua ricom-parsadurante l'ultima cena che feceGesù,primadivenirecrocifisso.Talesmeraldoè ilcalicecheGiusep-ped'ArimateadellastirpediDavide,colsuoamicoNicodemoelaMadda-lena, portarono con loro dopo averlasciato la loro terrapergiungere inGran Bretagna e compiere quella

missione che Gesù stesso gli avevaaffidato.Questooggettodimeditazionespiri-tualeed'induzioneagestaeroiche,èinfondoilpretestodelleazioniuma-ne, che detta il comportamento aquella confraternita chiamata i "Ca-valieridellatavolarotonda".Questicavalieri tuttiugualidi fronteal Re e allo stesso tempo differentiper qualità, hanno responsabilità suse stessi e sulla collettività, questoequilibrio delicato tra individuo egruppo,rende l'uomocapacedicon-cepire l'idea di diventare strumentodiDio,dirisvegliaresestessieincitaildesiderioinnatodell'uomoaparte-ciparecollettivamenteallacreazioneiniziatadaDio.La loromissione era quella di ritro-vare il SantoGraal, di portarlo dallaGranBretagnainArmonica,laBreta-gna attuale e porlo sulla tavola ro-tonda. (Aquestopuntopossiamo ri-flettere su un piccolo pensiero: ildeusagenseildeusotiosus).Il Graal per quanto colmo di riferi-menti cristiani, è di chiara origineceltica,o forsesarebbemeglioricor-dareche,vistochesitrattadisimbo-lo di indubbia origine tradizionale,diventa normale il collegamento deisimbolitralevarietradizioni.InizieremoconparlarediArtùe,an-che se il personaggio viene tardinell'intrigo della storia, ci facilita lospostamento sia nel passato sia nelfuturodellastoriastessa.Aduncertopuntodellasaganotiamoche Artù, apparentemente di umiliorigini,è sceltoallaguidadel regno;eglinonèpostosultronopervolontà

Figura 10 –KingArthur's knights– Evrardd'E-spinques


delpopolo,bensìpervolontàdiDio,difattièDiochepermette,adArtùdiestrarrelaspadadallaroccia,lamiti-caExcalibur.PerArtùc'èlanecessitàdifarsirico-nosceredalpopoloesoprattuttodaibaronieci riescecon l'aiutodiMer-lino, il quale dimostra come egli siadinobilestirpeinquantofigliodelreHutheredellavedovadelDucaGor-laisdiTintagel,Igraine.Unavoltariconosciutoresiadalpo-polosiadaibaroni,Artùnonsidimo-stra né despota né dittatore, ma simostra un re che deve cristallizzarele necessità del giusto, sia sul regnosia sul popolo, diventando il pernoche permette alle cose di girare in-tornoalui.In questo caso il suo valore diventastatico,difattiegliaffidaleavventureaicavalierichesachepossonoporta-reabuonfine lamissioneaffidataglieallostessomodogiudicalevicendedelsuopopolo.NelsuoruoloèaiutatodaMerlino,ilmago,costruendoinquestomodounbinomio indissolubile ed essenzialeperlaricostruzionedelregno.Questomago, figlio di "Incubo" e diuna vergine devota e pura di cuore,doveva essere l'opera distruttricenellemanideldiavolo, invecegrazieall'intervento di un pio sacerdoteriesceasfuggireallasuapossessione,purmantenendo,comunque,attribu-tidemoniaci.Merlino in tutta la saga si comportada demiurgo, svelando misteri, sug-gerendoazionietracciandouncom-plessosocialeericostituendounata-volarotondaperlasecondavolta(la

prima l'aveva elaborata col padrediArtùUtherPendragon).Sulla ricostruzione del mondo, Mer-lino sa benissimo che avrà pochepossibilitàdisuccesso,perchésabe-neche l'essereumanoè liberoechela profezia non è mai vincolante, inquanto laprofezia insestessaèunapotenzialitànonunafatalità.Ne abbiamo prova quando cerca diavvertire i vari personaggi che pun-tualmente accecati o dalla bramaamorosa o dall'impeto di conquista,nonèascoltato,restandosolounte-stimonedella tragediacheporterà ilregnodelGraalalladistruzione.Questadistruzioneavverràdall'invo-lontarioincestotraArtùesuasorellaMorgana, la quale partorirà l'anti-

Figura 11 –Arthur Draws The Sword From TheStone–WalterCrane


Artù,Modred, inaltreparole il caos,ossialacadutadelregnodelGraal.La tavola del Graal, immaginata daMerlino, realizzata da Re Uther edereditata daArtù, voleva essere unatrasposizione temporale della tavolasacra che vide Gesù all'ultima cena,quindisulpianospazialelatavolaro-tondanerappresentailriflesso.La tavola rotonda, coi suoi trediciscannidicuisolododicieranooccu-pati, è legata strettamente al ciclozodiacaleedessaèinoltreunsimbo-lo strettamente collegato con l'ideadelcentrospirituale,ilnumerododi-cichecompareconicavalieri,sipuòtranquillamenteassociarealledodicitribùdiIsraeleoppureaidodiciapo-stolisedutiaccantoaGesù.

Icavaliericheavevanol'onoredipo-tersi sedere attorno a quella tavoladovevano fornire prova del loro va-loreedellaloroefficienza,comePar-sifal,Galaad,GalvanoelostessoLan-cillottoche,purnonessendocavalie-redella tavola rotonda,nediverrà ilmotoreincontestabile.

Teniamo presente che i cavalierimandati alla ricerca del Santo Graalnonostante la loro fama di eroi vir-tuosiegrandicombattenti,nonsonoriuscitinell'impresa.In questo abbiamo Parsifal, il "purofolle"comevienechiamato,abbiamoBors, cugino di Lancillotto, che sim-bolicamenteesprimeilcollegamentoconquestomondoinquantoèpadrediunbambinoequindisitrovasem-pre in travaglio tra i legamidella fa-migliaequellidellaricerca.Poi abbiamoLancillotto il fallimentodell'opera dovuto al suo amore piùperl'immaginediperfezionecheperDio; c'èGalvanocheequivocasull'o-biettivo,difatti,invecechecercarelalanciasanguinante,cerca laspadadiGiuda Maccabeo e, trovandosi difronte ad una spada spezzata checonsuma le sue energie, è facile ca-pirneilsuofallimento.Il tema dell'Uno e Multiplo è il piùpalese riflesso della tavola Rotonda,difattiDio,chedopoavercostruitoilquadro d'azione si ritira, lascia agliesseri umani le loro responsabilità(se uno dovesse fallire, con lui falli-rebbe l'intera comunità, ma se unodovessevincere,conluistessovince-rebbetuttalacomunità).Come Dio si comporta ugualmenteMerlino, che dopo avere costruito ilgioco intorno a lui, lascia che glieventilisvolganogliuomini.ColpretestodelsuoamoreversoVi-viana, laDama del Lago,Merlino la-scia questomondo per trasferirsi inun altro, prigioniero di quella DamacheistruiràLancillottoeche,comesi

Figura12–TheLastSupper–MasterofPortillo


sa,porteràlacrisinellafamigliadireArtù.Questapartitaascacchichesisvolgecome una lotta tra il bene e ilmale,hainArtùilre,ilcuore,chelasciaaicavalieri, alfieri e cavalli, simbolidell'intelligenza e dell'intuizione, ladurabattaglia,attributifondamentalinell'arte della guerra; a protezioneusaletorri,lasuaAvalon,simbolodivigilanza e di razionalità; in attaccomandalesuetruppe,isoldati,l'istin-to, sempre rivolti in avanti alla con-quistadelnemico.SoloGinevra,laregina,simbolodellagrandemadresimuoveràinognidi-rezioneepurtroppocomeognistatoterreno, corruttibile; è la coscienzarisvegliataepentita,ealtempostes-so sposa sacra di Artù e fonte degliuomini, è la terradove l'uomo trovariposo e ispirazione, come, in qual-che modo lo sono le innumerevoliapparizionidialtredonnenellasaga.Lasagaingeneraleciforniscelapos-sibilità di formulare alcune doman-de:1. temadiuncentromisterioso2. tema del decadimento dellatradizione e l'aspirazione allarestaurazione attraverso la ri-cercainteriore

3. temadell'eroe4. temadelladonna5. temadelleprove

eultima,manonultima, l'essenziali-tàdella"domandadaporre".Ricorre nella saga il simbolo di uncentromisteriosoepericoloso, inac-cessibileedinviolabile:Avalon.Ilritornoatalecentrorappresentalameta finale di tutte le iniziazioni in

quantoessoèil"centrodiluce",fon-te di ogni sapienza, potere e princi-piodivita.Esiste il concetto di restaurazione,che parte dal concetto tradizionaledella degenerazione primordiale,rappresentato nella saga, dal re delGraalferitoilqualeaspettal'eroechepotrà guarirlo (Re Pescatore o Artùtradito).L'eroe è quell'essere sia divino cheumano, che purificato affronta l'av-venturadivinapoichéhaacquisitolequalificazioninecessariecheglidan-no la possibilità di riconquistare lostatoprimordiale.Tale vocazione la troviamo in tutti icavalieridallasagamaèinteressanteilfattochesolouno,nonostantetuttiavesserolequalità,raggiungelosco-po.Altrotemaèquellodelladonna.

Figura13–LancillottoeGinevra–DonatoGiancola


Il femminile nella saganondeve es-sere vista come donna, ma comesimbolodelleforzetelluriche,acqua-ticheedominatrici(Ginevra,lagran-de madre), anche perché solo cosìpossiamo prendere in considerazio-nelevariefunzionichesvolgono.Ilpercorsochesvolgonoivarieroisisvolge con le armi, sul dorso di uncavallo che simboleggia anch'esso leforze telluriche ed acquatiche; ilguanto che rende invisibili, la spadacherappresentailpotereinmoltideisuoivariaspettispiritualie la lanciacoldoppiopoteredimorteerigene-razione(lanciadiLonginonelcosta-todelCristo,versamentodelsangueedell'acquasalvifica).

Lapietra,comeloscannosulqualesidevono sedere i cavalieri o quellapietra dove re Artù estrae la spada;quellapietracheinalcunitestièan-che la pietra caduta dalla fronte diLuciferosimboleggiantelaconoscen-zapiùvicinaaDio(Abisso,Daath).Diventa interessante che l'eroe allafinedelpercorsoperpoterdimostra-re le sue qualificazioni iniziatichedeveporreladomanda,cosacherie-

scesoloaGalaad,néParsifal,néGal-vanoriescono;ilprimoperchénonlosa, il secondoperchédopo lasuavi-sione non riesce a porla (scacchi esonnoprofondo).Galaad conquista il SacroCalice nonconlearmioperchéglièstatoordi-nato,questouomolofasuograzieaduna trasformazione radicale del suocuore e del suo spirito, divenendocosìl'immagineviventedelCristo.IlGraalneivariraccontièraffiguratogeneralmente come un calice, ma isuoi attributi rimangono general-menteglistessi.Esso dà vita, luce e nutrimento masoloachineèdegno,altrimentiper-delavistaecadenelsonno(l'abissosesiedenelloscannoperiglioso).L'esoterismo sintetizza questo sim-bolo con un triangolo col vertice ri-voltoversoilbasso,questociportaavisualizzare ed a interpretare varioggetti di carattere sacro, quale ilcuore e il vaso, tutti simboli di altovaloreinziatico.Il cuore, come sappiamo tutti, è ilcentro e attributo vitale dell'uomo;difatti nella tradizione biblica è inquesto luogo nascosto che ha sedel'intelligenzaelasapienzadell'uomointeriore.L'associazionetralospiritoeilcuoreèmoltousata e i due termini sime-scolano spesso tra loro, come gliesempiriportatidaEzechiele(36;29)eneiSalmi(51;19).Inoltre possiamo riscontrare questosimbolodicentronelSantodeiSanti,cuore del Tempio di Gerusalemme,cuorediSioneCentroSpiritualedelMondo.

Figura14–LonginuspiercingChrist'ssidewithaspear–GerarddelaVallée


Macrocosmo e Microcosmo sono le-gatiindissolubilmentedaquestosot-tilefilocheèilcuore.QuelcuoredelCristo,dadovesgorgail sangue e l'acqua salvifica per lecreature,edove la leggendaarturia-na nel Graal sintetizza la possibilitàdi restaurazione del Regno che èimmortalitàereintegrazione.Il possedere il Graal è quindi posse-dere la Tradizione Primordiale stes-sa e per chi ne è venuto al grado diconoscenza effettiva, è la reintegra-zione allo Stato di Pienezza Primor-diale.Come per il cuore, un altro direttoattributoèilVaso;essoèunacoppa,quellacheharicevutoilsanguesalvi-ficodelCristo,questacoppacontienela bevanda dell'Immortalità, la VitaEterna che attraverso la rettificazio-ne terrena e la reintegrazione di sestessiconDio,siriesceadottenere.Bevendoallasuafontel'essereuma-no riassume i suoi poteri sovranna-turali.Questi due simboli, che possono es-sere attribuiti al mondo immanenteedaquellotrascendente,hannofun-zionisiadiconoscenzachediamore.L'amorenonintesocomesentimentorivolto al prossimo o al mondo, maamorecomecomprensionedellaleg-ge universale che tiene in vita l'esi-stenza stessa, l'intero universo;quell'amorechepermetteallecosedipotersi legare permettendo così lamolteplicitàdellecose.Galaad riesce nell'impresa perchépuro di cuore, nella sua semplicitàguadagnaquellocheglialtricavalierivantavano in forza ed onore, lui ha

capito che l'Arte Reale consiste nelvivere ilmondoinconformitàconleleggicheglisonoproprie.QuestaArte,chepresupponeinnanzitutto la Sapienza, è la conoscenzadelle possibilità nascoste nell'uomo,etuttequestepossibilitàsonoconte-nutenelloSpirito.LaSapienzadiventaquindil'identifi-cazioneconloSpiritoeloSpiritoèlaVerità; in questa Verità l'uomo di-ventalibero,mentrefuoridiEssaeglidiventaschiavodeldestino.In questo percorso Galaad sente lapaura, il timore di aver sbagliato; sisentesoloesperdutoquandovede isuoicompagnimortinelvano tenta-tivodiritrovareilCalicePerduto;er-rabondoper ilRegnopiangee sidi-spera, eppure continua la ricerca ed

Figura15–ChristiTestamenta–JacobBoehme


alla fine questo uomo finalmentetrova, trova il "sole spirituale", quelcontenitore salvifico del sangue diCristo.Galaad era figlio di Lancillotto e diunadiscendente,comecidicela leg-genda, di Giuseppe d'Arimatea e inquesta allegoria della ricerca di Diodapartedell'uomo,vediamo l'acces-so di Galaad alla vita eterna, con lamortefisica,appenaportanellacittàsantadiSarras ilGraal,edè interes-santenotarechecomepremioperlariuscitadellamissione,Diononlola-scia vivere oltre in questo stato dimanifestazione,malorichiedeasé.Unodegli stadidi iniziazione cabali-stica, è quello del passaggio dalmondodellaformaaquellodellanonforma, una cancellazione dell'indivi-dualità e di resurrezione, Tiphareth,ilsolespirituale,centrovitaleesededell'illuminazione, ne è il tripliceaspetto.Come il Cristo discende per la re-staurazionedelRegno,cosìilGraalècercatoperun'ulteriore restaurazio-ne.Quella ferita nel costato dalla qualesgorga il sangue del Cristo, raccoltoai suoi piedi, altro non è che la be-vanda dell'immortalità e il Graal ilsuocontenitore.Ma chiediamoci, con Galaad ed ilGraal abbiamo ritrovato ciò che sieraperso?

Giovanbattista

BibliografiaeNote

• Malory 1470 – ultima cena – G. d'Ari-matea–Marsiglia-Maddalena–Inghil-terra.

• Troyes1188–Parsifal–repescatore–epoca arturiana – Graal qualcosa diimprecisato.

• Boron 1190 – ultima cena – Brons repescatore – epoca del cristo – coppadell'ultimacena.

• Perlesvaus – autore anonimo – epocaarturiana–graalsembraunsegretoaf-fidatoadungruppodieletti,sequenzadiimmaginiovisioni.

• Eschenbach 1195 – "Kyot, il famosomaestro,trovòaToledo,dimenticataeredatta in scrittura pagana, la primafontediquell'avventura.Perprimaco-saeglidovetteimpararel'abc,masen-za l'arte dellamagia nera" – il Graal èun mezzo per nascondere qualcosad'immensamente più importante –nessuno lo conquista se non è cono-sciutoincielo–pietra"lapsitexillis"–a Munsalvaesche "vengono presceltecerte fanciulle per servire il Graal…questo fu il volere di Dio, e le verginicompivano il loro servizio dinnanzi aesso".

• Il nome Artù proviene da una parolaceltica"Arth"chesignificaOrsomaol-treaquestadimensioneterrestre,Artùne ha una celeste con una stella chia-mata Arcturus nella costellazione delBovaro o Guardiano dell'Orsa com'eradettaanticamente.

• L'OrsaMaggioreoCarroesesianaliz-zasse il Tarocco del Carro, scoprirem-mo che esso è la rappresentazione diArtùnelsuosignificatopiùprofondo

• Cinghialevaraha–boar–bor–eber• Orsoriksha–arth–arktos–bear–bar


DUALITÀ ED EQUILIBRIO

remetto che adoro scoprire ildoppio latodiogni cosa, il ro-vescio della medaglia. A volte

mi sembra che nell'universo (che ioconosco) ogni cosa siaduale, ugualeedoppostaalsuocontrario,creandocosìunequilibrio.Ma così non può essere, perché al-trimentiilmondononavrebbeavutoun inizio, e non potrebbe avere unafine, essendo stabile in equilibrio: iltempo e la necessità di un Creatoreunico implicano che l'equilibrio siasolamentetemporaneoe,quindi,im-perfetto.Piuttosto mi sembra possibile affer-marecheilmondonellasuabellezzamostra una simmetria che sembraideale,comeun'operad'arte.In Massoneria, il pavimento dellaloggia,ascacchibianchieneri,deno-talaqualitàdualedituttociòcheri-guardalavitaterrestree lebasifisi-che della natura umana – il corpomortale ed i suoi appetiti ed affetti."La tela della nostra esistenza è unfilatomisto trabeneemale", scrive-vaShakespeare.Ognicosaècaratte-rizzatadauna interconnessione ine-stricabiletrabeneemale,luceeom-bra,gioiaedolore,positivoenegati-vo.Ciòcheèbenepermepuòesseremaleperte;ilpiacereègeneratodaldolore e degenera in ultima analisinuovamente nel dolore; ciò che ègiustofareinunmomentopuòesse-re sbagliato il momento successivo;seoggisonointellettualmenteesalta-

to, domani sarò depresso e ottene-brato.Il dualismo degli opposti ci governain tutto.Dobbiamo sperimentarlo fi-no al momento in cui, avendo com-preso e superato la lezione, avendoimparato amuoverci sulla linea im-

P

Figura16–Opposites–SumitMehndiratta


maginaria che divide il bianco dalnero, siamoprontiper l'avanzamen-toversounacondizioneincuigliop-posti cessanodi esserepercepiti co-me opposti, e vengono consideraticomesintesidellaunità.Pertrovarelasintesidell'unitàène-cessaria una comprensione che su-peri la nostra esperienza attuale,perchécomebuioelucesonounadi-versa condizione dello stesso ele-mento,inostriattualiconcettidibe-neemale,gioiaedolore, trascendo-noper sublimarsi in una condizioneche unisce entrambe le cose. E que-sta condizione alta è rappresentatadalbordodentatochecosteggial'im-piantito bianco e nero, anche comePresenza Divina che circonda e ab-braccia il contesto temporale entrocuicoesistonotaliopposti.Inoltre, ilpavimentoascacchièrap-presentativodellaTerra,mondoma-teriale, e si pone in contrasto con ilsolaio, che rappresenta il cielo e ilregnospirituale.Il solaio della Loggia è realizzato innetto contrasto con il pavimento inbiancoeneroevienedescrittocome'un baldacchino celeste di vari colo-ri',comeilcielo.Se il pavimento sta a rappresentarela sensuale natura terrestre dell'uo-mo, il soffitto simboleggia la suana-tura eterea, il suo "cielo" e le sueproprietà. L'uno rappresenta il con-trario dell'altro. Il corpomateriale èvisibile e densamente composto. Ilsuo contorno etereo, o "aura", è te-nue e invisibile come il profumo ef-fusodaunfiore.Lasuaesistenzapo-trebbeesseremessaindubbiodaco-

loro i quali siano impreparati adac-cettareciòchenonè fisicamentedi-mostrabile, ma gli iniziati massoni,che saranno chiamati ad accettaremolteveritàinviaprovvisoriafinoaquandonon le riconoscerannocomecertezze,dovrebberosaperecheessisonoentratinellascuolacon l'obiet-tivodi essere illuminati sullanaturadelproprioessere.Unpaleseesempiodidualitàinequi-librio è rappresentato dal genere:MaschioeFemmina."Maschio e FemminaDio li creò…": èchiarissima questa affermazione bi-blicadellaparitàfral'uomo,maschio,eladonna,femmina,comeiduepiat-ti di una bilancia in perfetto equili-brio.Come le due polarità dell'elettricità,come le duebraccia o le due gambe

Figura17–ArteMassonica–Olio,Anonimo


diuncorpoumano,unanonpuòfareamenodell'altra.Nelcasocontrario,mancanteunapolaritàounmembro,c'èunamenomazione.

Ecco allora che ci sono due principibasicinell'universo:così inalto,cosìinbasso.In altoDioo gliDei,maschio e fem-mina, e in basso l'uomo e la donna,simili in tutto e per tutto ai proprigenitoricelesti.Ecco i diversi simboli che li rappre-sentano: in alto, in cielo, i duemag-gioriluminari:ilSoleelaLuna,ilDioelaDea,einterra,l'UomoelaDonnachecorrispondonoagli stessiprinci-pi:ladualità;unPadreedunaMadre,un più e unmeno, un positivo e unnegativo.QuestodualismostaasignificarechePapa Luciani aveva ragione quandoaffermòcheDioeraunPadre-Madre

contemporaneamenteechenonpuòesserealtrimenti.È sicuro che il Dio Giusto che tuttiamiamo,apprezzerebbechetantogliuominiquantoledonneglicelebras-sero riti, perché entrambi sono suecreature.Ecco allora la domanda che sorgespontanea: perché la maggior partedellevieiniziatichesonomaschili?Chi ha stabilito che solo gli uominipossono avere accesso ai misterimaggiori?Tutto ebbe inizio perché si ritenevache l'uomo inpossessodiun fallo,omembro creatore, possedeva ancheun'animaspermatica,oseme,mentreladonna,nonavendolo,fuoggettodidiscussione, per secoli, se fosse inpossessodiun'animaono.Masiac-cettòl'ipotesichel'uomofossesolareattivo,ladonnalunareepassiva.Se questa "separazione" continuasseadessereattualesiarriverebbepre-sto ad un'umanità completamentedivisa,uominimaschidaunaparteedonnemamme dall'altra. E imaschicredendo di essere loro gli eletti diDio,continuerebberoiloro"sacriuf-fizi"lasciandofuoridalTempiolelo-ro metà, considerate "profane". Sa-rebbecertoungrandeerrore!Ho semprepensato invece che fossegiusto chegli uomini e ledonnedo-vessero essere liberi di esprimere ipropri sentimenti e devozioni attra-verso la consacrazionedella propriavitaallaricercaspiritualeinordiniereligioni, con gli stessi diritti e glistessidoveri.Perfortunastiamovivendounnuovociclo,iltempoècambiatoedèarriva-

Figura18–AdamandEve–PeterPaulRubens


to ilmomentodi fardiventare "pro-tagoniste"ancheledonne.L'uomo che "celebra" da solo, nonriesceadarvitaallalucechescaturi-scedaidueprincipi,dettalucenonsiaccenderebbe mai in quanto l'ener-giadell'uomononverrebberisveglia-ta perché mancherebbe il principiofemminile che funziona come sortadidetonatore.C'è un simbolo bellissimo che rap-presenta i due Principi uniti in unabbraccioedèl'uovoorfico.L'uovoèil germe di tutte le cose essendo ilprincipiofemminileuniversale.Infat-ti anchenellaPasquaviene conside-rato il simbolo di riproduzione, ge-nerazione, ri-generazione e resurre-zione. Il Serpente invece, ermetica-menteparlando,èilsimbolomaschi-lepereccellenza, ilqualeelevandosiversoilcielo,qualeenergiadi fuoco,ri-generasalvando l'umanitàcellula-redell'uomo.Ilsuostrisciare,alcontrario,rappre-sentailmaleche,mordendoilcalca-gno, scendenegli Inferi e si inabissanellapassioneciecaedegradante,edèl'energiaspermaticadell'Eros.Ecco il piùbello tra i simboli: ilma-schile e femminile in un eterno ab-braccio,fonteeiniziodellavita. Ab-braccio d'Amore sublime, eterno einfinito che si perpetua attraverso iltempoe lo spazio seminando la vitanei mondi. Il principio divinodell'uomo, unito al principio divinodelladonna.Concludendo, vi porterò un altroesempiochecalzaperfettamenteperrafforzare lamia proposta. L'elettri-cità viene prodotta da attrazione e

repulsione di una polarità maschile(+)conunafemminile(-)che,unen-dosi,produconolalucecheserveper"illuminareemuovereilmondo".Unapolaritàunitaadun'altrasimile,non genera nulla, e, come nell'uni-versotuttosifondasulladualità,co-sì il maschile e il femminile si com-pletano.

Francesco

Figura19–OrphicEgg–JacobBryant

IL RISVEGLIO INIZIATICO MARZO 2018

Tutti i racconti, i saggi, le poesie, i disegni che le Sorelle ed i Fratelli vorranno proporre, potranno essere inviati alla seguente email:

[email protected]

Chi preferisca ricevere questa pubblicazione anche per posta elettronica

(in alternativa al supporto cartaceo, tramite la consueta spedizione postale) può richiederla, inviando un semplice messaggio all'indirizzo email:

[email protected] specificando l'indirizzo o gli indirizzi email a cui inviarla.

Vi preghiamo anche di comunicare eventuali cambiamenti di tali indirizzi email.

È importante ricordare, comunque, che si può "scaricare" la copia della nostra pubblicazione direttamente dal sito

www.misraimmemphis.org

il risveglio iniziatico - misraimmemphis.org · indiani d'america, detta per l'appun-to...

Documents