assistenza al paziente...
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ASSISTENZA AL PAZIENTE ONCOLOGICO
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●● Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe Lavorare in equipe
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TRATTAMENTI
� CHEMIOTERAPIA ANTIBLASTICA� RADIOTERAPIA� CHIRURGIA
� ORMONOTERAPIA...
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EFFETTI TOSSICI DA FARMACI ANTIBLASTICI E DA RADIAZIONI
� IMMEDIATO (24-48 ORE)
(necrosi da stravaso, nausea e vomito, febbre, reazioni allergiche...)
� PRECOCE (ENTRO QUALCHE GIORNO O SETTIMANA)
(depressione midollare, mucosite, alopecia, stipsi, danno renale..)
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EFFETTI TOSSICI DA FARMACI ANTIBLASTICI E DA RADIAZIONI
� RITARDATO (ENTRO SETTIMANE O MESI)
(Neurotossicita’, danno epatocellulare, iperpigmentazione, fibrosi polmonare, necrosi miocardica, azoospermia, amenorrea)
� TARDIVO (ENTRO MESI O ANNI)
(sterilità, fibrosi epatica, encefalopatie, seconde neoplasie)
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COMPLICANZE PIÙ FREQUENTI NEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A
CHEMIOTERAPIA E/O RADIOTERAPIA
� Mielodepressione� Stomatite/mucosite� Alopecia� Astenia� Perdita
dell’appetito/malnutrizione
� Alterazione del gusto e dell’olfatto
� Xerostomia� Disfagia e odinofagia� Sazietà precoce� Nausea e vomito� Diarrea� Stipsi� Dolore
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MIELODEPRESSIONEDEPRESSIONE DEL MIDOLLO OSSEO CON
CONSEGUENTE INIBIZIONE DELLA PRODUZIONE DI:
� GLOBULI BIANCHI (LEUCOPENIA)
� PIASTRINE (PIASTRINOPENIA)
� GLOBULI ROSSI (ANEMIA)
Il grado di immunosoppressione e’direttamente proporzionale
all’aggressività del trattamento
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RISCHIO DI INFEZIONE
� INADEGUATE DIFESE SECONDARIE ED IMMUNODEPRESSIONE
� MALNUTRIZIONE, CONSEGUENZE DELLA MALATTIA CRONICA
� PROCEDURE INVASIVE
CORRELATO A :
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RISULTATI ATTESIIL PAZIENTE :
� DICHIARERA’ DI COMPRENDERE LE RAGIONI, DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO ENTRO ...
� CONOSCERA’ E DIMOSTRERA’COMPORTAMENTI VOLTI A PREVENIRE O RIDURRE IL RISCHIO DI INFEZIONE entro ...
� NON DIMOSTRERA’ SEGNI E SINTOMI DIINFEZIONE (AD ES. APIRESSIA) E MIGLIORERA’ LE SUE CONDIZIONI DISALUTE entro..
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Rischio di infezione Pianificazione interventi
□ Scegliere il tipo di isolamento in base al livello di mielodepressione:
●● protettivo sempliceprotettivo semplice: utilizzo di precauzioni standard (DPI), camera singola.
●● protettivoprotettivo: la stanza di degenza deve avere:� aria condizionata filtrata� elevato numeri di ricambio d’aria� flusso aereo unidirezionale� camere a tenuta completa� presenza di anticamera� porte senza maniglie, ma sistema automatico
●● totalmente protettivototalmente protettivo: è il più alto livello di isolamento, l’aria èsterile, ma è molto costoso.
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Rischio di infezione Pianificazione interventi
� Utilizzare i DPI da parte di tutti gli operatori (camice, guanti, mascherina, copricapo)
� Educare i familiari sull’uso dei DPI
� Rilevare la temperatura corporea
� Controllare lo stato sistemico per evidenziare sintomi similinfluenzali(es. febbre, affaticamento, dolori muscolari)
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Rischio di infezione Pianificazione interventi
� Controllare il punto d’inserzione dei presidi per l’accesso vascolare e i siti dove è stata eseguita una biopsia o un aspirato
� Impostare meticolose cure igieniche, ad es:- garantire l’igiene orale (almeno 3 volte al
giorno, e provvedere a sciacqui con soluzioni saline ogni 2-4 ore);
- garantire l’igiene corporea giornaliera;- effettuare un’ accurata igiene perineale;- evitare docce e bagni pubblici.
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Rischio di infezione Pianificazione interventi
� Promuovere la respirazione, ad es:
- incoraggiare il movimento;
- incoraggiare una buona/efficace respirazione;
- incentivare l’uso dello spirometro.
� Incoraggiare una dieta a basso contenuto batterico, ad es: consumare solo cibi cotti
� Evitare contatti con persone che si sono recentemente sottoposte a vaccinazioni
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Rischio di infezione Pianificazione interventi
� Incoraggiare l’introito di liquidi, almeno 2 litri al giorno, se non ci sono controindicazioni
� Controllare la corretta pulizia dei locali/stanze, effettuato da personale addetto, in quanto queste aree sono considerate “aree ad alto rischio”
� Rimuovere tutte le fonti d’acqua stagnante in:- capsule per protesi dentarie- vasi di fiori- gabinetti- umidificatori- vaschette per il sapone
Rischio di infezione Pianificazione interventi
� Aumentare l’apporto calorico, proteico e vitaminico con dieta appropriata(c)
� Monitorare i valori dell’emocromo (c)
� Eseguire colture come indicato (c)
� Somministrare farmaci antibiotici, antivirali e fattori di crescita (aumentare cellule emopoietiche) da prescrizione (c)
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ALOPECIA
Perdita dei capelli conseguenti all’esposizione di chemioterapia e
radioterapia
� Il danno è conseguente all’atrofia della radice del capello
� Effetto reversibile (non sempre nella radioterapia)
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ALOPECIA
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DISTURBO DELL’ IMMAGINE CORPOREA
� Correlata a modificazioni anatomiche strutturali, perdita di capelli e peso corporeo
� Evidenziata da: sentimenti negativi nei confronti del corpo, preoccupazione per il cambiamento, senso di impotenza/ mancanza di speranza, modificazione dell’ambiente sociale
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RISULTATI ATTESI
� LA PERSONA DICHIARERA’ DI COMPRENDERE LE RAGIONI, DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO ENTRO ...
� LA PERSONA DICHIARERÀ DI COMPRENDERE I CAMBIAMENTI CORPOREI E ACCETTARE LA PROPRIA SITUAZIONE ENTRO ...
� LA PERSONA RIDURRÀ LA PREOCCUPAZIONE PER IL CAMBIAMENTO FISICO ENTRO ...
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Disturbo dell’immagine corporea Pianificazione interventi
� Consigliare l’utilizzo di cuffie al criogel o borse di ghiaccio, durante la chemioterapia, per prevenire la perdita eccessiva di capelli (da applicare almeno 5/15 minuti prima del trattamento e lasciare in sede per 20/30 minuti dopo il trattamento)
� Consigliare l’utilizzo preventivo di parrucche o foulard
� Consigliare l’utilizzo di shampoo delicati e spazzole morbide
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CUFFIA CRIOGEL
Disturbo dell’immagine corporea Pianificazione interventi
� Evitare tinture ai capelli
� Permettere al paziente di esprimere il suo disagio
� Stimolare il paziente ad esprimere i suoi punti di forza
� Sostenere il paziente attraverso una relazione empatica
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RISCHIO DI STIPSICORRELATO AScarsa assunzione di liquidi e cibi, dieta povera di fibre, scarso esercizio fisico, uso di oppiacei e/o narcotici, chemioterapia
RISULTATI ATTESI
Il paziente :
� DICHIARERÀ DI COMPRENDERE I FATTORI, GLI INTERVENTI E LE SOLUZIONI APPROPRIATE ALLA CONDIZIONE INDIVIDUALE ENTRO ...
�MANTERRA IL MODELLO INTESTINALE ABITUALE ENTRO ...
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� Incrementare l’introito dei liquidi
� Mantenere una dieta ricca di fibre
� Aumentare l’attività fisica, se possibile
� Monitorare le entrate e le uscite dei liquidi
� Accertare la motilità e i suoni intestinali
� Somm.re lassativi ammorbidenti, olio minerale, supposte di glicerina in caso di costipazione severa (c)
N.B. LA STIPSI È UNA DELLE MANIFESTAZIONI PRECOCI DI
NEUROTOSSICITÀ
RISCHIO DI STIPSIPIANIFICAZIONE INTERVENTI
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DIARREA
CORRELATA A
chemioterapia o a radioterapia
MANIFESTATO da ...........
ATTENZIONE!
Se persiste può determinare perdite di liquidi con scompenso
elettrolitico, disidratazione, perdita di peso.
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NAUSEA
Correlata a:� Sostanze chimiche(chemioterapia-
oppioidi)
� Fattori situazionali, psichici (dolore,paura,ansia..)
� Sostanze tossiche (es.radioterapia)
Manifestato da:Verbalizzazione di nausea, mal di stomaco,
avversione verso il cibo...
RISULTATI ATTESI
IL PAZIENTE� DICHIARERA’ DI COMPRENDERE LE
RAGIONI, DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO entro ...
� DIMINUERA’ O NON ACCUSERÀ PIÙNAUSEA entro...
� GESTIRÀ LA NAUSEA CON APPORTO ALIMENTARE ADEGUATO entro ...
� MANTERRÀ IL PROPRIO PESO CORPOREO entro ...
NAUSEA PIANIFICAZIONE INTERVENTI
� Somministrare antiemetici prima della chemioterapia antiblastica (c)
� Incoraggiare piccoli pasti, frequenti e leggeri, in assenza di nausea
� Controllare il bilancio idro-elettrolitico e il peso quotidianamente
� Evitare cibi sgradevoli, evitare odori forti � Incoraggiare la respirazione profonda e
lenta, distogliere l’attenzione dal senso di nausea
� Ridurre il tempo dedicato a cucinare (se a domicilio)
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RISCHIO DI INSUFFICIENTE VOLUME DEI LIQUIDI
Correlato a:
� PERDITE ECCESSIVE ATTRAVERSO VOMITO E/O DIARREA, EVENTUALE DRENAGGIO E FERITA CHIRURGICA
� STATO IPERMETABOLICO
� ASSUNZIONE RIDOTTA DI LIQUIDI
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RISULTATI ATTESI� LA PERSONA DICHIARERA’ DI
COMPRENDERE LE RAGIONI, DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO entro ...
� LA PERSONA MANIFESTERA’ UN BILANCIO IDRICO ADEGUATO COME EVIDENZIATO DA:
PARAMETRI VITALI STABILI, UMIDITA’DELLE MUCOSE, NORMALE TURGORE CUTANEO E RIEMPIMENTO CAPILLARE, ELIMINAZIONE URINARIA APPROPRIATA ALLA CONDIZIONE INDIVIDUALE entro ...
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RISCHIO DI INSUFFICIENTE VOLUME DEI LIQUIDI
PIANIFICAZIONE INTERVENTI
� MONITORARE LE ENTRATE E LE USCITE, CALCOLARE IL BILANCIO IDROELETTROLITICO DELLE 24 ORE
� CONTROLLARE IL PESO CORPOREO
� MONITORARE I PARAMETRI VITALI, I POLSI PERIFERICI ED IL RIEMPIMENTO CAPILLARE
� VALUTARE IL TURGORE CUTANEO E L’UMIDITA’DELLE MUCOSE
� INCORAGGIARE AD AUMENTARE L’ASSUNZIONE DI LIQUIDI
� OSSERVARE EVENTUALE TENDENZA AL SANGUINAMENTO (MUCOSE E/O SITI DIINIEZIONE) PRESENZA DI ECCHIMOSI (PIASTRINOPENIA)
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RISCHIO DI INSUFFICIENTE VOLUME DEI LIQUIDIPIANIFICAZIONE INTERVENTI� SOMMINISTRARE LIQUIDI PER VIA EV SU
P M (C)
� SOMMINISTRARE FARMACI ANTIEMETICI (C)
� SOMMINISTRARE EMOTRASFUSIONI PER RISTABILIRE ERITROCITI E PIASTRINE (c)
� MONITORARE GLI ESAMI DI LABORATORIO (EMOCROMO COMPLETO, ELETTROLITI, ALBUMINA)(C)
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STOMATITE/MUCOSITE
� Affezione flogistica acuta o cronica della mucosa orale e del tratto gastro-intestinale
Inizialmente: dolore, scialorrea, bruciore, poi formazione di piccole ulcerazioni o macchie bianco-giallastre
� A livello del tratto gastro-enterico, ad es. enteriti con diarrea
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STOMATITE/MUCOSITE
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CORRELATO A
� EFFETTI COLLATERALI DI ALCUNI FARMACI CHEMIOTERAPICI E DELLE RADIAZIONI
� DISIDRATAZIONE, MALNUTRIZIONE
RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLA MUCOSA ORALE
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RISULTATI ATTESI
LA PERSONA:� DICHIARERA’ DI COMPRENDERE LE RAGIONI,
DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO entro ...
� MANIFESTERA’ MUCOSE INTATTE, UMIDE E SENZA INFIAMMAZIONI O ULCERAZIONI entro ...
� DIMOSTRERA’ TECNICHE PER MANTENERE E RISTABILIRE L’INTEGRITA’ DELLA MUCOSA ORALE entro ...
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RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLA MUCOSA ORALE
PIANIFICAZIONE INTERVENTI
� VALUTARE PERIODICAMENTE LA SALUTE DENTALE E L’IGIENE ORALE
� EDUCARE IL PAZIENTE AD UNA CORRETTA IGIENE DEL CAVO ORALE, AD ES. PULIRE I DENTI CON SPAZZOLINO MORBIDO E FILO INTERDENTALE (IN CASO DISANGUINAMENTO NON UTILIZZARLO)
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□ EFFETTUARE SCIACQUI PRIMA DEI PASTI CON:
• ACQUA E BICARBONATO • CLOREXIDINA
• SOLUZIONE DI LIONE (PREPARATO GALENICO) COMPOSTO DA :- 50 ML ACQUA BIDISTILLATA- 50 ML COLLUTORIO- 20 ML SODIO BICARBONATO- 4 ML LIDOCAINA- 20 ML ANTIMICOTICO- 3 MG ACIDO FOLICO
(I COMPONENTI E IL MEDICAMENTO POSSONO VARIARE IN BASE ALL’ETÀ DEL PAZIENTE E AL PROBLEMA CLINICO)
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� Evitare sostanze irritanti (fumo, alcool, cibo piccante, bevande gassate) e cibi caldi
� Somministrare antidolorifici topici locali (es. lidocaina)(C)
� Effettuare una profilassi delle sovrainfezioni locali (antifungini orali o antibiotici) topici e/o per via sistemica (C)
� Eseguire coltura in caso di lesione sospetta (c)
RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLA
MUCOSA ORALE
PIANIFICAZIONE INTERVENTI
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NUTRIZIONE INFERIORE AL FABBISOGNOCorrelato a:
� STATI IPERMETABOLICI ASSOCIATI AL CANCRO� CHEMIO,RADIO, INTERVENTO CHIRURGICO� STRESS EMOTIVO, AFFATICAMENTO, DOLORE
NON CONTROLLATO� CAVO ORALE INFIAMMATO E DOLENTE
manifestato da:• RIFERITA ASSUNZIONE INADEGUATA DI
ALIMENTI• ALTERAZIONE DEL GUSTO• VOMITO• RIDUZIONE DEL 20% DEL PESO CORPOREO• DIARREA O STIPSI, CRAMPI ADDOMINALI
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DOLORE TOTALE
� SOFFERENZA FISICA (perdita di funzioni, disabilità, sintomi, dolore…)
� PSICHICA (depressione, ansia, aggressività, isolamento, noia…)
� SOCIALE (perdita del ruolo, del lavoro, di relazioni sociali, dello status economico….)
� SPIRITUALE (disperazione, perdita del senso della vita… perdita della fede, della progettualità)
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STRAVASO DEI CHTA
Infiltrazione dei tessuti da parte di un farmaco chemioterapico per
fuoriuscita dal vasoI farmaci antiblastici si possono suddividerein:� Irritanti, causano sofferenza venosa, con
o senza reazione flogistica cutanea, ma non creano danno tissutale
� Vescicanti, in grado di provocare un danno tissutale, in genere irreversibile
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PERICOLOSITPERICOLOSITÀÀ DEI CHTA A SEGUITO DISTRAVASO
�� Antiblastici non irritantiAntiblastici non irritanti: 5-fluorouracile, bleomicina, ciclofosfamide, melfalan
�� Antiblastici irritantiAntiblastici irritanti: carboplatino, cisplatino, metotrexato, ifofosfamide
�� Antiblastici vescicantiAntiblastici vescicanti: derivati della vinca, mitomicina
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STRAVASO CHTA
Le manifestazioni conseguenti allo stravaso, in ordine di gravità, sono
le seguenti:
� Eritema� noduli o pustole� ulcerazioni
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STRAVASO CHTA
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RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELL’INTEGRITÀ CUTANEA
CORRELATO A� Effetti della chemioterapia (stravaso)
e radioterapia
� Deficit immunologico
� Stato nutrizionale alterato
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RISULTATI ATTESI
La persona � DICHIARERA’ DI COMPRENDERE LE
RAGIONI DOVUTE AL PROCESSO PATOLOGICO E AL TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO entro ...
� IDENTIFICHERÀ INTERVENTI APPROPRIATI ALLA CONDIZIONE SPECIFICA entro ...
� PARTECIPERÀ ALLE TECNICHE PER PREVENIRE LE COMPLICANZE E PROMUOVERE LA GUARIGIONE entro ...
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RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELL’INTEGRITÀ CUTANEA
PIANIFICAZIONE INTERVENTI� Scegliere la sede idonea (avambraccio
con CVP; vena centrale con CVC)� Istruire il paziente rispetto alle
sensazioni di bruciore, pizzicore o fastidio che potrebbe percepire durante l’infusione
� Infondere soluzione fisiologica prima del trattamento
� Monitorare il sito, evidenziare precocemente la necrosi del tessuto
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PROCEDURA STANDARDPROCEDURA STANDARD DITRATTAMENTO DELLO STRAVASO
� Sospendere immediatamente l’infusione
� Aspirare alcuni ml di sangue/ siero/ liquido per recuperare i residui del farmaco
� Rimuovere la cannula o ago batterfly
� Mantenere l’arto in scarico
� Applicare ghiaccio o borsa di acqua calda (dipende dal tipo del farmaco/vedi protocolli aziendali)
� Avvisare il medico (SCHEDA RILEVAZIONE STRAVASO)
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Alcuni farmaci CHTA vescicantiCHTA vescicanti richiedono la somministrazione di antidoti appropriati
� Consultare sempre i protocolli utilizzati all’interno della U.O.
� Somm.ne di Dimetil sulfossido (DMSO farmaco Topico)
� Somm.ne s.c. di Ialuronidasi (vicino al sito d’iniezione)
PROCEDURA PROCEDURA ““SPECIFICASPECIFICA”” DITRATTAMENTO DELLO STRAVASO
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I RISCHI PER IL PERSONALE SANITARIO
� I farmaci antiblastici determinano effetti tossici, di diversa entità, a carico dei tessuti sani, sono direttamente proporzionali alla dose del farmaco.
� E’ difficile valutare il rischiooccupazionale, non si è in grado di determinare la quantità di farmaco a cui l’operatore è stato esposto.
LA PREVENZIONE =>> TECNICHE ADEGUATE DI MANIPOLAZIONE
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LE POTENZIALI VIE DI CONTAMINAZIONE
� Contatto: assorbimento attraverso cute e/o mucose.
� Aerea: inalazione di aerosol e/o polveri.
� Parenterale: iniezione accidentale.
� Enterale: ingestione di cibi o bevande contaminati, presenti nell’area di preparazione.
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I PRINCIPALI MOMENTI DIRISCHIO:
� Estrazione di un ago da un fialoide con tappo in gomma, contenente una soluzione di farmaco.
� Rottura di una fiala di vetro contenente il farmaco in soluzione.
� Espulsione dell’aria dalla siringa per misurare l’esatto volume di farmaco da somministrare.
� Eliminazione di guanti, maschere, aghi, siringhe, flaconi, residui di farmaci.
� Escreti dei pazienti in terapia.
� Somministrazione al paziente.
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GLI EFFETTI TOSSICI� Effetti allergici locali e/o sistemici
LA PATOLOGIA ALLERGICA È LA PIÙ FREQUENTEAlcuni farmaci possono provocare per contatto
con cute e mucose:* effetto irritativo (reazioni flogistiche)
* effetto vescicante (formazione di vesciche)
► Sintomi precoci:* dermopatie alle mani * orticaria* prurito* irritazione grave della mucosa nasale e bronchiale* rinite* asma bronchiale* edema della glottide* shock anafilattico
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RIFERIMENTI LEGISLATIVI:D.P.R. 547/55, D.P.R. 030/56,
D.L.vo 626/94, L. 81/2008
� Linee guida per la conformità dei locali , l’immagazzinamento, la preparazione e la somministrazione dei farmaci CTA riferite all’igiene e alla sicurezza nei luoghi di lavoro
� Linee guida per la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario
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PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
GUANTI
� in lattice con un buon spessore (almeno di 0.35/0.5 mm) ed elasticità
� sufficientemente lunghi da essere indossati sopra i polsini del camice
� senza talco, perchè lasciano residui sulla superficie di lavoro e sulle mani
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PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
Guanti
� sostituirli ogni 30 minuti,� sostituirli ogni qualvolta si verifica
una rottura,� indossare due paia di guanti, uno
sopra all’altro, per una maggiore protezione, quando si manipolano farmaci irritanti e vescicanti.
PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
Si ricorda che:� L’uso dei guanti NON SOSTITUISCE il
lavaggio delle mani che deve essere: ► antisettico, prima di indossarli, ► sociale, dopo la rimozione
� Non utilizzare i guanti in PVC sottili ed in lattice sottili, di comune uso
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PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
Mascherine� E’ obbligatorio indossare maschera chirurgica
semplice per la preparazione asettica dei farmaci
� Non evitano la respirazione di polveri o aerosol di farmaci potenzialmente tossici
� Indossare maschere semi rigide a conchiglia, per proteggere naso e bocca, del tipo FFP2S/EN149 in casi particolari
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PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
� Occhiali con protezione laterale:solo in caso di preparazione degli antiblastici senza cabina a sicurezza biologica.
� Cuffie:i capelli devono essere raccolti dentro a cuffie TNT, in quanto possono essere fonti di inquinamento e raccogliere le contaminazioni
� Calzari:devono essere utilizzati solo nel locale di preparazione, con il duplice scopo di ridurre l’inquinamento ambientale e prevenire la diffusione della contaminazione
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PRESIDI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
Camici:Le indicazioni per il loro utilizzo sono:* sostituire in caso di contaminazione accidentale* non utilizzare fuori dalle aree di manipolazione dei farmaci antiblastici
Le caratteristiche:- monouso in tessuto non tessuto (TNT) idrorepellente, non di stoffa- rinforzati anteriormente e sulle braccia con materiale barriera che offra una scarsa permeabilità ai farmaci- allacciatura posteriore- manica lunga e polsini di elastico o maglia
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VIDEO MANIPOLAZIONE CTA
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UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
� La preparazione dei farmaci dovrebbe essere svolta in modo centralizzato dalla Farmacia.
� Quando non è possibile sarà gestita dal Servizio di Oncologia Medica ed Ematologia.
� Per la preparazione di questi farmaci utilizzare rigorose tecniche asettiche: * somministrati soprattutto per via endovenosa (periferica/centrale)* spesso i pazienti sono immunodepressi o defedati
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� Per ridurre il rischio per gli operatori e la contaminazione microbica è vietato nell’ unità di preparazione farmaci:
* conservare cibi, bevande, bere e mangiare* masticare chewing-gum* fumare* truccarsi* ACCEDE SOLO PERSONALE AUTORIZZATO* contrassegnato da apposite indicazioni di
pericolo* collocato lontano dal transito di altro
personale
UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
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� Dovrebbe essere fornita di un sistema di RICAMBIO DELL’ARIA di almeno 6-10 ricambi all’ora, meglio se filtrata
� Temperatura ideale: 20°C in inverno, 25°C in estate, con umidità relativa del 50%
UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
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� Dovrebbe avere una superficie sufficientemente ampia, per permettere lo svolgimento delle attività senza limitazioni
� Dotata di pavimento e pareti facilmente lavabili (es. PVC), le pareti non dovrebbero presentare angoli
UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
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� Presenza di una stanza filtro con armadi chiusi per la conservazione di mezzi di protezione individuale, sostanze per la neutralizzazione chimica, dispositivi per la rimozione dei farmaci versati
� Punto di decontaminazione fornito di un lavandino a pedale
UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
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� Porte d’ingresso a battente con apertura verso l’esterno, per mantenere la depressione all’interno dell’ambiente
� I locali devono essere provvisti di una cabina per la sicurezza biologica a flusso laminare verticale (CAPPA)
UNITÀ DI MANIPOLAZIONE DEI FARMACI CTA
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CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE
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CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE
Ha lo scopo di:
- proteggere il farmaco da contaminazione microbica
- proteggere il personale da potenziali pericoli derivanti dalle sostanze impiegate
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deve essere dotata di
1. Filtri HEPA(High Efficency Particulate Air)
2. Filtri a carbone attivo
3. Flusso laminare verticale
CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE
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PRESIDI/ACCESSORI PROTETTIVI PER IL PERSONALE
Siringhe, deflussori, aghi:
� Le siringhe ed i deflussori dovrebbero essere dotati attacchi luer-lock per evitare la sconnessione dell’ago
� Le siringhe non devono essere riempite per piùdi ¾ del loro volume. UTILIZZARE PIU’SIRINGHE
� Utilizzare aghi con filtro equalizzatore di pressione durante la ricostituzione di un farmaco in polvere, per eliminare l’aumento della pressione all’interno del fialoide e prevenire la formazione di schizzi o aerosol di farmaco.
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PROCEDURE CORRETTE PER IL TRASPORTO E LO STOCCAGGIO
Per evitare caduta, rottura dei contenitori e prevenire versamenti accidentali dei farmaci
antiblastici:
� Le confezioni sono provviste di diciture che evidenziano la necessità di manipolare i farmaci con cautela
� Il trasporto dei farmaci preparati deve avvenire su vassoi con bordi rialzati
� Utilizzare contenitori a tenuta, in caso di lunghi tragitti, per il trasporto di siringhe e fleboclisi pronte per la somministrazione