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«Buon giorno», disse il piccolo principe. «Buon giorno», disse il mer- cante. Era un mercante di pillole per- fezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana non sentiva più il bisogno di bere. «Perché vendi questa roba?», disse il piccolo principe. È una grossa economia di tempo», disse il mercante. «Gli esper- ti continuò – hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti alla setti- mana». «E che cosa si fa di questi 53 minuti?», chiese il piccolo principe. «Se ne fa quel che si vuole», rispose il mercante. «Io disse il piccolo principe se avessi 53 minuti da spendere, cam- minerei adagio verso una fontana». I lluminante è questo apologo tratto dal piccolo principe dello scrittore francese A. de Saint Exupéry. Il cuo- re del racconto è tutto nel significato del tempo, la realtà che più aderisce a noi, costituendo quasi la nostra pelle esisten- ziale. Saper gioire del tempo e non esserne schiavi, saper godere il tempo senza sciuparlo e senza programmarlo rigida- mente, saper comprendere e amare a tempo, senza dissiparlo o esserne tra- volti: questo è un grande impegno di vi- ta. La Bibbia invita a pregare così: «Insegnaci, Signore, a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore» (Salmo 90,12). Nel tempo della vita sboccia la festa L’esistenza di tutti è vissuta nella quotidiana sequenza di gesti, atti, even- ti, relazioni, scelte che si susseguono nel divenire dei giorni. Viviamo l’esperien- za di essere mangiati dal tempo e dal fa- re. Desiderio di uscire, rompere la pri- gione che ci blocca. Ecco nascere la festa che fa abbrac- ciare con uno sguardo simpatico cose ed esperienze che tessono la vita. Fa raccogliere, con amore, le piccole pa- role della vita e dispone ad ascoltarle per coglierne il mistero profondo che esse celano. Si riscopre la gratuità nel dedicare tempo e attenzione a ciò che più vale: amicizie, sogni, valori, sofferenza, gioie... Si gusta l’Otre e l’Altro da noi. Ciò che il nostro cuore sempre desidera, insoddisfatto di quanto noi sappiamo, facciamo, siamo. La vita è il vero soggetto della festa: il mistero che noi siamo e sentiamo: na- scita, morte, comunità, progetti, scelta di vita, fede. La fede cristiana riscopre in Dio co- lui che è autore della vita ed è provvi- denza: per tutti desidera vita, in pienez- za. Nell’Incarnazione di Gesù constatia- mo la conferma più grande che la nostra vita, con le gioie, il dolore, le attese, le realizzazioni, le tragedie, è abitata da una Presenza che vuole la riuscita più piena della persona. Una comunità in festa Nella festa, con il piccolo principe, anche noi spendiamo i cinquantatre mi- nuti per andare verso la fontana della Comunità parrocchiale per incontrare volti, scambiare sorrisi, mangiare assie- me, condividere gioie, preoccupazioni, vestire di festa il banale quotidiano, sco- prendone le semplici ricchezze, che hanno sapore di autentico. Festa di Santa Croce: occasione per apprezzare la disponibilità delle PARROCCHIA S. CROCE - TEL. 045 526243 - VERONA - VIA GUIDO D’AREZZO – Direttore responsabile: Bartolomeo Videsott - Consiglio di Redazione: Renzo Tonin, tel. 045530485; R. Bellamoli, E. Zuppini - Impaginazione grafica: R. Tonin, Z. Cisamolo, A. Santi - Pubblicità: Carlo Montresor, tel. 045 532190 - (Autorizzazione N. 480 in data 15/2/1980 del Presidente Tribunale di Verona) essere comuni t à essere comuni t à PERIODICO DELLA PARROCCHIA SALESIANA SANTA CROCE DI VERONA Inserto “EDUCATORI DI VITA” Un ragazzo di pace EDUCARE ALLA PACE Autunno 2011 anno XXX n. 159 – Fondazione Beato G. Tovini Onlus – MICROCREDITO DI SOCCORSO La Fondazione Beato Tovini Onlus è presente in Parrocchia con un suo Centro d’Ascolto per dare assistenza e, se è necessario, aiutare sottoforma di prestito a con- dizioni favorevoli, le famiglie in difficoltà economiche; le caratteristiche del prestito sono le seguenti: massimo 5000 euro con rimborsi mensili fino a sessanta rate. Il Centro è aperto il martedì e il giovedì dalle ore 17,30 alle 19 in Parrocchia (tel. 045 526243). segue a pag. 3 www.santacrocevr.it

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«Buon giorno», disse il piccoloprincipe. «Buon giorno», disse il mer-cante. Era un mercante di pillole per-fezionate che calmavano la sete. Se neinghiottiva una alla settimana nonsentiva più il bisogno di bere. «Perchévendi questa roba?», disse il piccoloprincipe. È una grossa economia ditempo», disse il mercante. «Gli esper-ti continuò – hanno fatto dei calcoli.Si risparmiano 53 minuti alla setti-mana». «E che cosa si fa di questi 53minuti?», chiese il piccolo principe.«Se ne fa quel che si vuole», rispose ilmercante. «Io disse il piccolo principese avessi 53 minuti da spendere, cam-minerei adagio verso una fontana».

Illuminante è questo apologo trattodal piccolo principe dello scrittorefrancese A. de Saint Exupéry. Il cuo-

re del racconto è tutto nel significato deltempo, la realtà che più aderisce a noi,costituendo quasi la nostra pelle esisten-ziale.

Saper gioire del tempo e non esserneschiavi, saper godere il tempo senzasciuparlo e senza programmarlo rigida-mente, saper comprendere e amare atempo, senza dissiparlo o esserne tra-volti: questo è un grande impegno di vi-ta. La Bibbia invita a pregare così:«Insegnaci, Signore, a contare i nostrigiorni e giungeremo alla sapienza delcuore» (Salmo 90,12).

Nel tempo della vitasboccia la festa

L’esistenza di tutti è vissuta nellaquotidiana sequenza di gesti, atti, even-ti, relazioni, scelte che si susseguono nel

divenire dei giorni. Viviamo l’esperien-za di essere mangiati dal tempo e dal fa-re. Desiderio di uscire, rompere la pri-gione che ci blocca.

Ecco nascere la festa che fa abbrac-ciare con uno sguardo simpatico coseed esperienze che tessono la vita. Faraccogliere, con amore, le piccole pa-role della vita e dispone ad ascoltarleper coglierne il mistero profondo cheesse celano.

Si riscopre la gratuità nel dedicaretempo e attenzione a ciò che più vale:amicizie, sogni, valori, sofferenza,gioie... Si gusta l’Otre e l’Altro da noi.Ciò che il nostro cuore sempre desidera,insoddisfatto di quanto noi sappiamo,facciamo, siamo.

La vita è il vero soggetto della festa:il mistero che noi siamo e sentiamo: na-scita, morte, comunità, progetti, sceltadi vita, fede.

La fede cristiana riscopre in Dio co-lui che è autore della vita ed è provvi-denza: per tutti desidera vita, in pienez-za. Nell’Incarnazione di Gesù constatia-mo la conferma più grande che la nostravita, con le gioie, il dolore, le attese, lerealizzazioni, le tragedie, è abitata dauna Presenza che vuole la riuscita piùpiena della persona.

Una comunità in festaNella festa, con il piccolo principe,

anche noi spendiamo i cinquantatre mi-nuti per andare verso la fontana dellaComunità parrocchiale per incontrarevolti, scambiare sorrisi, mangiare assie-me, condividere gioie, preoccupazioni,vestire di festa il banale quotidiano, sco-prendone le semplici ricchezze, chehanno sapore di autentico.

Festa di Santa Croce: occasioneper apprezzare la disponibilità delle

PARROCCHIA S. CROCE - TEL. 045 526243 - VERONA - VIA GUIDO D’AREZZO – Direttore responsabile: Bartolomeo Videsott - Consiglio di Redazione: Renzo Tonin, tel. 045530485; R. Bellamoli,E. Zuppini - Impaginazione grafica: R. Tonin, Z. Cisamolo, A. Santi - Pubblicità: Carlo Montresor, tel. 045 532190 - (Autorizzazione N. 480 in data 15/2/1980 del Presidente Tribunale di Verona)

esserecomunitàesserecomunità

PERIODICO DELLA PARROCCHIA SALESIANA SANTA CROCE DI VERONA

Inserto“EDUCATORI DI VITA”

Un ragazzodi pace

EDUCARE ALLA PACE

Autunno 2011anno XXX

n. 159

– Fondazione Beato G. Tovini Onlus –

MICROCREDITO DI SOCCORSOLa Fondazione Beato Tovini Onlus è presente in Parrocchia con un suo Centrod’Ascolto per dare assistenza e, se è necessario, aiutare sottoforma di prestito a con-dizioni favorevoli, le famiglie in difficoltà economiche; le caratteristiche del prestitosono le seguenti: massimo 5000 euro con rimborsi mensili fino a sessanta rate.Il Centro è aperto il martedì e il giovedì dalle ore 17,30 alle 19 inParrocchia (tel. 045 526243).

segue a pag. 3

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2 IINNFFOORRMMAANNDDOOessere comunità

Carissimi,è trascorsa veloce l’estate con

un susseguirsi di proposte ed espe-rienze che hanno coinvolto le variefasce dei parrocchiani.

I bambini di seconda e terzaelementare hanno iniziato la seriedei campo scuola con intensi egioiosi quattro giorni a Cesuna(VI). Dopo di loro è stato il turnodei bambini di quarta e quinta ele-mentare nel fantastico ambiente diAlbarè di Costernano.

Ed ecco esplodere la fantasticaesperienza del GREST, propostaeducativa caratterizzata dalla gioio-sa ed entusiastica partecipazione dibambini e ragazzi.

Vero dono a più di trecentocin-quanta famiglie che hanno avuto lapossibilità di trovare un ambienteeducativo per i loro figli durante tresettimane. Grande riconoscenza variconosciuta ai numerosi animatoriche hanno donato tempo, creativitàe passione ai fratelli più piccoli.

Subito a seguire c’è stato ilcampo scuola per i ragazzi dellemedie a Mavignola, vissuto que-st’anno con l’esaltante esperienzadi essere ospitati in tenda.

In agosto c’è poi stato il campogiovani famiglie a Maranza (1414m.) nella splendida cornice delle al-pi dell’Alto Adige. Meravigliosi so-no stati i bambini nell’affrontarepercorsi impegnativi e nel gestirsicon creatività momenti di svago.

Contemporaneamente, nell’in-canto della Valle di Primiero, gliadulti hanno trascorso una setti-mana a Mezzano di Primiero, consvariate possibilità di itinerari disten-sivi. A creare un diversivo una bruttacaduta di don Luigi che l’ha un po’sfigurato in volto, ma ha dimostratoancora una volta la sua tempra di roc-cia solida. Per nulla impressionatodalla caduta, appena tornato, eccolo

testa bassa, sfrecciare in bicicletta perle vie della Parrocchia.

Un bel gruppo di giovani han-no partecipato alla XXVI Gior -nata mondiale della gioventù pre-ceduta dagli esercizi spirituali adAvila per alcuni, e per altri dalpellegrinaggio a Lourdes.

A conclusione, il dono di graziadel pellegrinaggio in Terra Santa emonte Nebo, è stata una esperienzadensissima di cinquanta personedella Parrocchia.

Estate con tante proposte checertamente sono state per tutti occa-sione di crescita e di approfondi-mento della fede in Gesù.

Ed eccoci all’inizio del nuovoAnno Pastorale con la grande Festadi Santa Croce.

Come già è stato annunciato,quest’anno la Festa di Santa Croceassume anche il significato d’iniziodell’anno pastorale.

Già da tempo si cercava un’oc-casione per trovarci e dare l’avvioufficiale a tutte le innumerevoli atti-vità della Parrocchia. È sembratoche questa fosse la cornice più adat-ta, valorizzando anche l’apportospecifico dei giovani come protago-nisti nell’animazione di una seratadella festa.

Nella domenica 11 settembre,in clima festoso, ci sarà la presenta-zione del nuovo Progetto Pastora-le della Parrocchia

La festa dei lustri, domenica 18settembre, concluderà solennementela settimana dei festeggiamenti. Ungrande grazie riconoscente a tutti co-loro che danno il loro apporto perqueste iniziative.

Auguro ed invoco per tutte le fa-miglie e per ognuno tanta gioia, entu-siasmo e abbondante sia la Grazia diGesù e la protezione di Maria Ausi-liatrice.

il vostro parroco don Guido

BATTESIMICol Sacramento del Battesimo

sono stati accoltinella Comunità dei Credenti:

201119) SOFIA di Luzi Andrea e Ferrari Valentina20) GEREMIA di Paolino Michele e Zandomeneghi

Sara21) SASEN RANISKA FERNANDO di Warnakulsuriya

Rodini M. e Sachinì Pushppa Senali 22) BEATRICE OLGA UMBERTA di Bortolaso

Riccardo e Albanese Barbara23) GEMMA di Leso Roberto e Gardini Chiara24) NiCOLA di Dassié Emanuele e Angiulli Lucia25) DAVID ALEX di Etinosa Okonkwo Basil

Ikemefume e Alika Favour26) AYODYA FERNANDO di Calambage Neel

Thusharakumar e Sembukutti ArachchilageKalyani

DEFUNTICon la liturgia Esequiale abbiamoconsegnato nelle mani del PadreMisericordioso per la vita eterna:

201130) TRISCORNIA ILIO, anni 86, deceduto il 30

maggio31) CECCHIN ERALDO, anni 78, deceduto l’i giugno32) DI MARIA FRANCESCO, anni 75, deceduto il 15

giugno33) SALGARO MARIA, vedova Aldrighetti, anni 92,

deceduta il 16 giugno34) PERINI ALDO, anni 85, deceduto il 22 giugno35) SABAD1}41 TULLIO, anni 99, deceduto il 24

giugno36) BOZZOLA VITTORINO, anni 74, deceduto il 6

luglio37) VENTURI ALBA, vedova Mezzetti, anni 86,

deceduta l’li luglio38) GOLO LUIGIA, vedova Tosi, anni 103, deceduta

il 19 luglio39) BELLIGOLI RINA (MARIA), in Dusi, anni 73,

deceduta il 30 luglio40) COLOMBARI GINO, anni 76, deceduto il 4

agosto41) ZANONI I VANA, in Marchi, anni 70, deceduta l’8

agosto42) LIPPI GIOVANNA, vedova Cagliari, anni 84,

deceduta il 13 agosto43) ANSELMI FERNANDO, anni 69, deceduto il 22

agosto

ANAGRAFEPARROCCHIALE

Suor Maria ci salutaDopo sei anni trascorsi in questa parrocchia

suor Maria ci lascia per passare alla comunità diMontebelluna.

Le siamo riconoscenti per la sua presenza acco-gliente, serena, discreta e cordiale. Donna di rap-porti simpatici è stato un dono per tutti noi.

Le auguriamo tanta gioia nella sua nuova comunità.Un benvenuto cordiale a suor Antonietta Curto che verrà a far parte

della comunità delle nostre suore, assieme a suor Carlina e a suorFrancesca.

20113) ZANOLLI FABIO con GUERRA MORENA, il 4

giugno4) BONADIMÀN ANDREA PIETRO con ASSAMOI

BOMO JOCEL1NE, il 18 giugno5) RIGHETTI 1VAN con MONTOLLI ALESSIA, il 27

agosto

MATRIMONICol Sacramento del Matrimonio

hanno iniziatoil cammino di fede e di amore

nella Chiesa domestica:

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essere comunità IINNFFOORRMMAANNDDOO3

Parrocchia S. Marco EvangelistaTel. 045 529901Ferialeda Lunedì a Mercoledì ore 8,00Giovedì Venerdì e Sabato ore 18,30Domenica ore 8,30 - 10,00 - 11,15

Parrocchia S. Giuseppe f.m.Tel. 045 525276Ferialeda Lunedì a Venerdì ore 8,00 e 18,30Sabato ore 18,30Domenica ore 8,30 - 10,00 - 11,30 - 18,30

Parrocchia S. Pio XTel. 045 526696Ferialeda Lunedì a Venerdì ore 8,30 e 18,30Sabato ore 18,30Domenica ore 8,30 - 10,00 - 11,30 - 18,30

Parrocchia S. Felice ExtraTel. 045 529459Ferialeda Lunedì a Venerdì ore 8,20Sabato ore 18,00Domenica ore 8,30 - 11,00

Parrocchia S. Maria AddolorataTel. 045 521571Ferialeda Lunedì a Sabato ore 8,30 e 18,00Domenica ore 8,00 - 10,00 - 11,15 - 18,00

Parrocchia di MontorioTel. 045 557017Feriale da Lunedì a Sabato ore 8,30 e 18,00Domenica ore 7,00 - 9,00 - 11,00 - 18,00

ore 10,00 Ponte Florioore 10,30 Trezzolano

PARROCCHIA S.CROCE - Anno Pastorale 2011/12

ORIENTAMENTICOMUNITÀ SALESIANA

don GUIDO NOVELLA, parrocodon GIANLUCA BRISOTTO, vicario, incaricato Oratorio -Centro Giovaniledon LUIGI LONARDI, don OTTORINO CARIOLATO,don GIANNI PELLINI, don SERGIO PIGHICanonica: via G. d’Arezzo 27 - tel 045.526243 - fax 045.8400690

• SUORE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICEsuor CARLINA PRANDIN, direttricesuor ANTONIETTA CURTO - suor FRANCESCA GIACHETTOCasa delle Suore:Canonica, via G. d’Arezzo 27 - 045.8485441

• ORGANISMI DI COORDINAMENTO PASTORALECONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALECoordinatore: Bante Maurovia Pergolesi 13 - 045.525274CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICiCoordinatore: Aldrighetti Paolovia Belvedere 60/c - 045.521095S. VINCENZOCoordinatore: Roncari Ottorinovia Montorio 27 - 045.8403566

UFFICIO PARROCCHIALE• Ogni mattina (10-12 eccetto il giovedì) c’è un sacerdote a

disposizione.• Certificati: se ne può fare richiesta anche per telefono.• Matrimonio: per preparare i documenti si chiede appun-

tamento per telefono. I documenti hanno una validità di seimesi. Il percorso di preparazione al sacramento annuale èaperto a tutti.

• Battesimi: la richiesta del Battesimo per i figli si fa alParroco almeno un mese prima della celebrazione.Ordinariamente si celebra in forma comunitaria.

• Ammalati: sia per quelli giacenti in casa che per i degentiin ospedale, è gradita la segnalazione in Parrocchia perpoter svolgere una cura pastorale.

• Benedizione e visita alle famiglie: si svolge per tutto l’ar-co dell’anno. Se la si desidera per qualche ragione parti-colare, telefonare al Parroco.

ORATORIO-CENTRO GIOVANILEOrario apertura Sala giochi:• quotidiano: ore 15,00-19,00• festivo: sabato ore 15,00-19,00

domenica ore 15,30-19,00

Prenotazione Campi da gioco e sale:don Gianluca Brisotto - tel. 045.8403147

Celebrazioni Liturgiche in S. CroceFeriale Lodi e Vespri: 8 - 18,30

Rosario: 8,45S. Messe: 7 - 8,30 - 18

FestivoS. Messe: Sabato: 18 - 19

Domenica: 7,30 - 9,30 -10,45 -12 -18

innumerevoli persone che offrono ilcontributo perché la fontana dellaParrocchia doni sempre l’acqua buo-na e fresca che disseta e placa la setedi incontro, dialogo, comprensione,Parola, Pane, Perdono, Carezza diDio, Acqua viva.

Nel tempo, sbocciato in memoria,sintesi del passato, presente e futuro,la storia dell’uomo è salvata di Cristo.La festa è, dire con parole maiuscole,la vita che si esprime con le umili pa-role della quotidianità, segni percepi-

bili dai sensi per comunicare il misteroineffabile dell’uomo e di Dio.

Perché la festa fioriscaParrocchia, famiglia di Dio in festa.

Nella festa la celebrazione di Cristo,Signore della storia. Cose, spazio, paro-le, relazioni, presenze che sono sacra-mento, epifania del Mistero e dono digrazia della salvezza. Sintesi, impasto didivino nell’umano. L’opacità divienetrasparenza, riflesso di luce, quella vera.

La vita esplode, in abbondanza,

nella riscoperta del senso. Le cose del-l’umile quotidiano dicono l’ineffabile.E ti senti ricreato, fatto nuovo dalVivente. Risorto. Colui che fa nuovetutte le cose.

E allora preghiamo, cantiamo, dicia-mo a voce alta le piccole parole della vi-ta abbracciata dal Signore della storia.Noi, tutti insieme, strumenti, protagoni-sti della Vita che viene celebrata.

Per dono di Lui, Dio della storia.La tua.

d. Guido Novella

segue dalla prima pagina

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essere comunità IINN PPEELLLLEEGGRRIINNAAGGGGIIOO4

Da un viaggio si ritorna, da un pellegrinaggio si riparte

È appena terminata una settimana intensa; ci trovia-mo all’aeroporto di Tel Aviv in attesa del volo chedeve riportarci tutti a casa e che ha “solo” sei ore di

ritardo. Pazienza, invece che alle 02,00 del mattino arri-veremo alle 07,00: ci aspetta una notte accampati in ae-roporto.

È strano come si vedono diversamente le cose: soltantoqualche giorno fa, questo contrattempo mi avrebbe urtato

non poco. Oggi no: è diverso, io sono diversa. Non sono piùla stessa persona che è partita, una settimana fa, per la TerraSanta.

Non ho più paure, non ho dubbi: Dio mi ama ed io vo-glio contraccambiare questo amore che mi fa scudo da ognipericolo. Ogni dono che Dio mi ha elargito è per me moti-vo di gratitudine. Se Egli non avesse voluto “trasformar-

mi” ogni verità mi sarebbe rimasta nascosta; eppure nonso cosa ho fatto per meritarlo. Lui ha sempre piani impre-vedibili e trova sempre vie imperscrutabili. È fatto così.

Una sola grande tristezza appesantisce il mio cuore: ve-dere la terra di Gerusalemme divisa, ferita dall’odio. I cri-stiani ed i palestinesi affrontano in questa terra, ogni giorno,una vita molto dura che richiede grande coraggio, ma soprat-tutto una vita che nessun uomo merita...

Pensieri e dono che nascono da un’esperienza ricca vissu-ta assieme.

19 agosto 2011 un gruppo di pellegrini, partiti dalla chie-sa di Santa Croce, ha iniziato il tanto atteso viaggio inTerrasanta: cinquanta persone persone, molto diverse tra lo-ro e che, in taluni casi, non avevano mai avuto occasione diconoscersi prima, sono partite con una valigia piena di aspet-tative e di curiosità.

È stata una settimana impegnativa, talvolta faticosa,per visitare i luoghi sacri alla cristianità, sulle orme deipassi compiuti da Gesù, dove egli è nato, cresciuto, ha vis-suto ed ha pronunciato le sue parole di grazia per tutti gliuomini.

Una esperienza in cui tutti i partecipanti sono stati do-no l’uno per l’altro, nello stile familiare.

Un libro-guida (340 pagine!), preparato con amore, ha co-stituito un piccolo corso biblico, scandendo le giornate conuna tematica guida e con proposte di preghiere e discrete ri-flessioni che hanno fatto vivere con intensità e gioia l’espe-rienza spirituale, aiutati dalla geografia sacra che ha visto lapresenza del Salvatore.

La bisaccia e del libro del pellegrino, i filatteri, lo spec-chio-progetto, la boccettina con l’acqua del Giordano, ricor-do del Battesimo, l’olio del Getsemani e la mezuzà: segni-memoria perché il cammino fiorisse in memoria dell’incon-tro con Gesù che salva la nostra vita e la riempie di speranzae gioia nello scorrere dei giorni.

Dopo sette giorni molto intensi i pellegrini hanno pre-parato la valigia per il ritorno, una valigia pesante.Hanno portato con sé un’esperienza spirituale profonda,la gioia di aver potuto compiere questo percorso, la con-sapevolezza del grande Amore di Dio respirato in ogniluogo, la responsabilità di testimoniare a tutti la serenitàe la forza che la nostra fede ogni giorno ci regala.

Una valigia impegnativa? Certamente, ma dopo un simi-le viaggio ogni pellegrino è pronto a ripartire lungo il com-plicato cammino delle vita di ogni giorno, con rinnovato im-pegno e particolare energia.

È proprio vero: da un viaggio si ritorna,da un pellegrinaggio si riparte.

Renata e Donatella

Suor Chiara DusiRingraziamo il Signore per il dono della

vocazione missionaria di nostra figlia e aLui affidiamo Chiara e tutta la nostra fami-glia affinché uniti nella preghiera ci sentia-mo reciprocamente sostenuti nel camminomissionario e nel cammino famigliare.

Grazie - i genitori

Pensieri e riflessioni dalla Terra Santa

Chiara (29 anni),ora suora Comboniana,

è partita per il Brasileil 16 agosto.

Ha trascorso la suagiovinezza in Oratorio

come animatrice deinostri ragazzi.

Auguri e vento inpoppa per la tua nuova

missione.

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essere comunità GGIIOOVVAANNIILLEE5

visita il sito www.oratoriosantacroce.com

a cura della Redazione

dell’ORATORIO

CENTRO GIOVANILE

SANTACROCE

SCAMPIA…MO DAI LUOGHI COMUNIGrest in periferia di Napoli

con gli Scout più grandi della nostra Parrocchia

Scampia…mo dai luoghi comuni. Questo è il motto con il qua-le gli scout del clan vr6 hanno deciso di vivere l’esperienzadel campo di servizio di quest’estate. Dal 29 al 6 agosto una

trentina di ragazzi e ragazze dai sedici ai diciannove anni, affian-cati da quattro capi, hanno organizzato a Miano, prima periferiadi Napoli che con Secondigliano e il celeberrimo quartiere diScampia forma “il triangolo delle meraviglie”, un grest estivo peri ragazzi del quartiere, all’interno del convento francescano dellaparrocchia di Santa Maria dell’Arco.

L’arrivo. La fantastica accoglienza dei ragazzi del quartiere e diFra Sabbatino, francescano coordinatore dell’oratorio è stata im-pareggiabile, affettuosa e straordinariamente calorosa. Nel po-meriggio sessanta scatenati ragazzini dai quattro ai tredici anni sisono riversati nel chiostro del convento per divertirsi, giocare ecostruire lavoretti sul tema “Peter Pan, realizza i tuoi sogni e im-para a volare”. Partiti con quella che pensavamo essere “apertu-ra mentale”, non nascondiamo di essere scesi alla stazione in-crostati di qualche pregiudizio su Napoli, i suoi abitanti e so-prattutto sui dintorni di Scampia.

Scampia. Tristemente famoso grazie al libro-denuncia “Gomorra”di Roberto Saviano, Scampia è un quartiere sovrappopolato, checonta 80 mila abitanti, residenziale (grandi strade, alberato, mol-ti condomini…), “normale” all’apparenza, se non fosse per la ma-lavita che ne impregna le fondamenta. Al centro troneggiano leVele, orrendi palazzi binari collegati da scale e impastati di abu-sivismo, malasanità, spaccio e quant’altro. Quattro quelle ancorain piedi, una volta erano sette. Sette vele che andavano tutte ab-battute. Sono “loro” che rendono Scampia una delle più grandipiazze della droga d’Italia. Nei loro parcheggi, nei seminterratidurante la notte accade di tutto, tra vetri rotti e tubi che goccio-lano. Eppure accanto al degrado su un poggiolo sono distese ma-gliette di bambini; nell’angusto giardino di una delle vele si ve-dono due bambine che si tuffano in una piscina alta un metro emezzo, a ridosso del muro scrostato. E se da un lato si pensa:come si può vivere così? Tollerare di vivere così? E come si fa adaccettare che altri vivano così? Dall’altro lato questa visione sem-bra dirci che c’è vita anche in mezzo a ciò che vita non è.

“Brava gente”. Un altro momento forte è stato l’incontro con RitaRomanò, signora della parrocchia di Santa Maria dell’Arco, madredi Attilio Romanò, vittima innocente di Camorra, il cancro che vor-

rebbe divorare questi quartieri di Napoli, un malessere talvoltamanifesto, come nella sparatoria del 24 gennaio 2005, quando ilventenne Attilio Romanò fu freddato nel suo negozio di telefonia“per sbaglio”, perché scambiato con un’altra persona (anch’essacomunque innocente) e a volte all’apparenza invisibile. «Trentamila euro al mese –racconta la signora Rita - prende un ragazzodi sedici anni che spaccia. Ma a cosa gli serve se poi la sua vitafinisce a vent’anni? Non ho provato nient’altro che pena quandoquest’anno per la prima volta ho visto al processo l’assassino dimio figlio. Ciò che ha tolto a mio figlio, nello stesso momento incui l’ha ucciso l’ha tolto anche a se stesso». In questi casi la sitocca con mano la Camorra e allora si pensa a quanto precariapossa essere la vita di Annachiara, Antonella, Stefania,Alessandro, Gilberto, Chiara, i ragazzi che aiutano il parroco e checon noi hanno vissuto l’intera settimana, nostri coetanei che con-ducono una vita totalmente diversa dalla nostra, anche se inItalia, anche se in una delle più grandi città di quello che è chia-mato “il Belpaese”.

La chiave di volta. Solamente alla fine della settimana abbiamocompreso il vero senso del nostro servizio, l’abbiamo capito dal-l’affetto dei ragazzi della parrocchia, dai sorrisi dei bambini cheabbiamo animato, dai mille ringraziamenti dei genitori, dal co-raggio di Fra Sabbatino che ogni giorno lotta per cambiare que-sta situazione partendo dai ragazzi, dai bambini, educandoli adun altro stile di vita, facendo sperimentare loro esperienze sane,mostrando loro che c’è qualcosa di migliore, che si può vivere inun altro modo.

Saluti. Nel momento dell’addio, i ragazzi hanno consegnato adognuno un bigliettino con scritto “Grazie per essere Scamp…atidai luoghi comuni”. Perché a Miano e dintorni non sono tutti ca-morristi, c’è la maggioranza della gente che è “perbene”, caloro-sa e gentile, che ogni giorno s’impegna, che crede fermamenteche si possa cambiare. Ma per cambiare bisogna sporcarsi le ma-ni, tutti, indistintamente. La memoria del sacrificio di tanti devefarsi impegno, deve renderci tutti testimoni. Don Ciotti, fondato-re dell’associazione Libera, ricordando Attilio Romanò attraversouna frase scritta su un muro di Amburgo in memoria di 20 bam-bini uccisi per esperimenti scientifici, disse: “Qui sosta in silen-zio, ma quando ti allontani, parla”.

Clan Vr

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essere comunità GGIIOOVVAANNIILLEE6

Diario di bordo di una partita vinta passo dopo passo.

VENERDì 12 AGOSTO

Sono le 17 in punto e a S.Croce arriva un pullman di 60ragazzi. È l’inizio del nostro viaggio di esercizi spirituali,sulle orme di Santa Teresa d'Avila. Una messa condivisa,merenda e finalmente la partenza!! Un po' di titubanzaci accompagna, cerchiamo i volti noti e ci accorgiamoche non sono poi così tanti… ma va bene così, abbiamotante ore di viaggio per conoscerci meglio!

SABATO 13 AGOSTO

Dopo interminabili ore in pullman (che abbiamo comun-que saputo vivere bene con canti, film, giochi e ancorafilm, film e film) arriviamo a Salamanca a sera inoltrata.Ci sistemiamo e in un attimo siamo pronti a vivere lamessa insieme sul terrazzo, per poi crollare a letto…fi-nalmente un letto!! Ma ovviamente le sorprese non fini-scono…non c'è acqua calda, ma cosa volete che sia do-po 26 ore di pullman!

DOMENICA 14 AGOSTO

Iniziano gli esercizi…SPIRITUALI! Tema: introduzione a “Ilcastello interiore” testo di Santa Teresa d’Avila. Luogo:Salamanca. Eccoci pronti e da bravi “allievi” abbiamo giàpreso i ritmi spagnoli...siamo sempre in ritardo!! Viviamoi primi momenti di deserto e riflessione...comincia il lavo-ro duro. Eppure una così bella compagnia rende tutto piùleggero e sicuramente più bello! Non mancano infatti imomenti di divertimento, soprattutto la sera insieme airagazzi provenienti da Francia, Inghilterra, Austria, Cina,Brasile, India e ovviamente Italia a suon di bans e danze!!

LUNEDì 15 AGOSTO

Tema: la conoscenza di se stessi attraverso l'umiltà.Luogo: Alba de Tormes…abbiamo scoperto di aver dor-mito nella prima casa di suor Eusebia Palomino…che bel-lo! Oggi ai momenti di deserto si è aggiunta la condivi-sione a due. Come? Tutti a casa a piedi (un'oretta circa)parlando di se stessi ad un’altra persona…e se l’espe-rienza mi spaventava, alla fine non mi sono nemmenoaccorta del tempo trascorso, anzi...è stato davvero unmomento unico.

MARTEDì 16 AGOSTO

Tema: la lotta interiore e il peccato. Luogo: Fontiveros,città di San Giovanni della Croce. Oggi abbiamo cono-sciuto un altro Santo vicino a Teresa, un piccolo preteche ha fatto grandi cose e sopportato grandi sofferenze.È stata una giornata abbastanza intensa per le temati-che trattate ma anche per il paesaggio arido (che nonaiuta!) e gli spostamenti. È seguita però una serata turi-stica a Salamanca e finalmente…sangria per tutti!!Brindiamo alla città e alle suorette che ci hanno ospita-ti! Si rifanno le valige, domani si riparte con destinazio-ne Avila!

MERCOLEDì 17 AGOSTO

Tema: la gratuità nell'obbedienza a Dio. Luogo:Salamanca-Avila. Ed eccoci arrivati al giorno del ROMI-TAGGIO...cos'è?? È un percorso da fare a piedi (nel no-

GMG 2011: STRETCHING A VERONA, ESERCIZI A SALAMANCA EDAVILA PER SCENDERE IN CAMPO E CONQUISTARE MADRID

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Crescereuominiuomini

di paceChi non è in pace con se stessonon sarà mai in pace con gli altri,ma proietterà su tutti la sua lottainteriore. Perciò tutte le volte cheaiutiamo un figlio ad amare se stesso («Coraggio, ce la fai!»,«Sei magnifico!») diamo ali di pace.

Èpossibile formare un uomo di pacefin dai primissimi anni di vita. Per ar-

rivare a tale traguardo, così alto e pre-zioso, abbiamo a disposizione due stra-de fondamentali:

LA PRIMA STRADA è quella di pre-parare le strutture psicologicheprofonde che mettono le basi perché ilfiglio sia in pace con la pace: se tra i ge-nitori c'è tensione, mancanza di dialo-go, il bebè sente che non vanno d'ac-cordo, soprattutto se alzano la voce insua presenza;

LA SECONDA STRADA sta nel farcrescere sul quel terreno preparato, lapace, appunto, offrendo pensieri, paro-le e gesti che la sostengano.

La lite facile in famiglia, invece,può avere effetti disastrosi per la pa-ce del figlio. Lo dice Mara (12 anni) inquesta richiesta al responsabile di unarivista per adolescenti:

«Caro… ho un grave problema: imiei genitori litigano spesso per va-ri motivi. Quando litigano così fe-rocemente io devo stare zitta, an-dare via, discutere con loro o la-sciare che se la sbrighino da so-li? E se un giorno non se la sbri-gassero più? Che farei io? Hotanta paura che ciò possa succe-dere. Ti supplico, aiutami!».

II LL PP UU NN TT OO

EducareEducarealla pacealla pace

PAGINA 1100COMEFORMARE ALLA PACE

PAGINA 1111MA QUANTO SEI SIMPATICO?

Per educare un figlio alla pace igenitori devono essere come ledue metà di una mela: così comple-mentari l'una all'altra che non pos-sono vivere staccate, ma si cercanoe si abbracciano.

AAmmaarree ii ll ff iigg ll iiooss iiggnnii ff ii ccaa iinnsseeggnnaarrgg ll ii

.. .. .. aa ccaammmmiinnaarree ddaa uuoommoo..Abbiamo imparato a nuotare come i pesci...Abbiamo imparato a volare come gli uccelli...

Abbiamo imparato a solcare gli spazi come le meteore...

......Quando impareremo a camminareQuando impareremo a camminaresulla terra come gli uomini?sulla terra come gli uomini?Per imparare a camminare da uominibisogna vedere persone che vivanoda uomini.Questi dovrebbero essere per definizione

ii genitorigenitori e glie glieducatorieducatori!!

Documentazioni tratte da pubblicazione Salesiane a cura di Angelo Santi

educatoridi vitaDevono sentirsi ed essere considerate EDUCATORI DI VITA tutte le persone educatori-genitori-figli-nonni che ogni giorno siimpegnano onestamente nelle loro attività. Questo “Inserto” raccoglie alcune riflessioni ed esperienze per genitori ededucatori che nascono dal cuore e dal sistema educativo salesiano di Don Bosco, sorprendentemente efficaci, ieri come oggi.

AAnnnnoo XX -- nn°° 4477

SSuupppplleemmeennttoo aa ““EEsssseerree ccoommuunniittàà””PPeerr iioodd ii ccoo ddee ll ll aa PPaarr rroocccchh iiaa SSaa ll eess ii aannaa SSaannttaa CCrrooccee VVeerroonnaa

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INSERTO

educatoridi vita

UN RAGAZZOUN RAGAZZOII

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COME FORMARE ALLA PACE

• La prima esperienza di cui par-liamo è quella della FIDUCIADI FONDO. Chi sente, fin dai pri-mi anni della sua esistenza, di esse-re arrivato in un mondo di cui ci sipuò fidare, in un mondo in cui siè accolti, accetta la vita, accetta ilproprio sé. Ebbene, questo è essen-ziale per la pace. Inoltre è bene sottolineare che:

* chi non è in pace con se stesso,non sarà mai in pace con gli altri, maproietterà su tutti la sua lotta inte-riore, espanderà germi di lotta;

* tante guerre, specialmente lapiccola guerra familiare o nel proprioambiente o nel gruppo, nascono, ap-punto, da qui: dal non accettare sestessi, dalla stizza nei confronti delnostro corpo, del nostro tempera-mento, del nostro carattere;

* quindi, tutte le volte che aiu-tiamo il figlio ad amare se stes-

so incoraggiandolo, diamo ali di pace;* troppe mascelle grintose, troppi

musi lunghi rabbuiano il mondo e lo av-velenano: diciamo di smettere! Sorge-ranno, allora, tanti centri di serenitàsparsi ovunque: sarà un successo per lapace mondiale ma soprattutto familiare.

• La seconda esperienza che pre-para un uomo di pace è la PACEIN FAMIGLIA. Dalla pace dei genito-ri dipende la pace del figlio. Il bambi-no che riposa tranquillo, che cantic-chia felice, è un uomo in pace che ri-vela l'armonia della coppia.

Con ciò non vogliamo dire che incasa tutto debba sempre correre li-scio. Se si può esprimere con forzala propria opinione, è segno che ilrapporto è solido, ma fa anche be-ne al figlio: gli fa incontrare unostacolo, gli fa le ossa.

Assistere ad un litigio in famigliapuò far capire al bambino che avere

dei disaccordi è normale eche, dopo una spiegazione,anche un po' troppo vivace, cisi capisce di più e ci si vuolebene.

Quel che invece è inaccetta-bile è la lotta continua, la litefacile. Queste possono avereeffetti disastrosi per la pace delfiglio.

Insomma, va detto che i fi-gli hanno bisogno di avverti-re che i genitori vanno, fon-damentalmente, d'accordo.• Terza esperienza capa-ce di formare una psicheavviata alla pace è l'ESPE-RIENZA DELL'ORDINE.Ordine vuol dire rispetto del-le regole, cioè che il bambi-

no deve imparare che quell'armadio non si apre,in quella stanza non si entra, questo non si toc-ca… Ordine vuol dire puntualità alla scuola, alcatechismo, ai pasti, agli impegni vari.

L'ordine è via alla pace perché crea armoniainteriore e rispetto.

Il disordine, invece, prepara individui irrispet-tosi, invadenti.

A questo punto sarà bene dire che proporre alfiglio un certo ordine, non è una forma di sottileviolenza. All'opposto!

Oggi si sostiene (prove alla mano!) che un'in-fanzia senza regole prepara un adolescenterompiscatole, sbandato, pieno di pretese; pre-para un adulto instabile, insicuro: insomma,prepara tutta una struttura psicologica con laquale la pace, vera e profonda, fa corcocircuito. • Quarta esperienza che impianta unuomo di pace è l'ESPERIENZA DELLASERENITÀ.Chi è sereno è automaticamentepacifico, non capriccioso, non litigioso: gli uo-mini che ridono non sparano mai!

Ecco perché tutte le iniziative di rasserena-mento (giochi, divertimenti, contatto con ilcreato…) sono iniziative di pace.

• La quinta e ultima esperienza che for-ma un uomo di pace è l'ESPERIENZADELL'AMORE. L'amore accetta l'altro, lo ri-spetta, lo aiuta a crescere. L'amore è il veropadre della pace.

«Cessa di battagliare e scrivi parole pacifiche,ti raccomando». (DON BOSCO)

Un rUn raaggaazzzzooSi possono crescere uomini di pace soltanto se, fin dalla nascita,si ha la possibilità di compiere alcune esperienze che arrivano alleradici del nostro io e gli danno una mentalità pacifica; esperienzeche si portano, poi, sempre in sé e colorano ogni gesto della vita. Insomma, esperienze così decisive che non dovrebbero mancare anessun figlio d'uomo che approda sul pianeta.

LIBRO “LETTO PER VOI”della ELLE DI CI, pagg. 112

Dalla pace dei genitori ddel figlio; il bambino che

rivela l’armonia che r

IIII

FFAAMMIIGGLLIIAA ccuull llaa ddeell llaa vviittaa COME DON BOSCO

16 pagine AUTUNNO 2011 per lastre:16 pagine Avvento-Natale 6-09-2011 10:22 Pagina 8

i dipende la tranquillitàhe riposa serenamentee regna nella coppia

FFAAMMIIGGLLIIAA ccuull llaa ddeell llaa vviittaaragione religione amorevolezza

IIIIII

SE VUOI SAPERNE DI PIÙ: PINO PELLEGRINO, «Educare a tutto campo», Editrice ELLEDICI, pp. 206

Educare alla paceEducare alla pacesuper TESTTEST impara a conoscertiimpara a conoscerti

MMaa qq uu aa nn tt oo

ss iimmppaa tt ii cc oo??

Sei una persona allegra, sim-patica e ricercata?O sei una persona rigida einflessibile, quasi da evitare?Questo test te lo rivela!Immedesimati nelle situazio-ni proposte dalle domande escegli la frase che più rispec-chia il tuo modo di fare.

11 Al mattino appenati alzi ...

a. dai il “buongiorno” a tuttib. aspetti che te lo dianoc. fai le “tue cose”

22 I tuoi discutono e non chie-dono il tuo parere, tu...

a. lo dai ugualmenteb. aspetti tranquillamentec. ti agiti

33 A scuola un tuo compa-gno ti sporca una pagina del quaderno...

a. dici: ci mancava solo questa!b. sorridi e non dai importanzac. lasci perdere

44 Ti sei preso una bella cot-ta, ma sembra proprio chelui/lei non ti guardi...

a. continui a mandargli/le dei mes-saggi

b. cambi look per farti notarec. è chiaro, non gli/le piaccio

55 Quando sei ad unafesta...

a. racconti barzellette e storie di-vertenti

b. ti abbuffic. partecipi a quanto viene proposto

66 Sei invitato acena...

a. porti i migliori cioccolatinib. porti buone caramellec. basta la tua presenza

77 Come ti vesti disolito ...

a. da buon negoziob. firmatoc. casual

88 Quale gioco prefe- ri-sci ...

a. la damab. la triac. gli scacchi

99 Qual’è la tua frase più ri-corrente ...

a. troppo forte!b. che peccato!c. la sai l’ultima?

1100 Quale sport preferi-sci ...

a. qualsiasi sportb. la pallacanestroc. i tuffi dal trampolino

1111 Dove andresti in va-canza...

a. ovunque, purché con gli amicib. alle Maldive da soloc. in Sardegna

1122 Quale hobby vorrestipraticare ...

a. collezionare scatolette di fiammi-feri

b. coltivare orchideec. collezionare orecchini (per lei) o

modellini (per lui)

Da 6 a 9 punti UN PO’ COMPLESSATO.Sei un tipo modesto e remissivoperché forse pensi che tutti i guai capitino solo a te. Probabilmente hai bi-sogno di un incoraggiamento per affrontare i problemi quotidiani con un po’di grinta. Sappi che è possibile sforzarsi per rendersi... più simpatici!Da 10 a 20 punti SIMPATICONE.Ti riesce naturale essere al centro del-l’attenzione con ruolo da protagonista. Per te non esistono problemi senzasoluzione e ti piace essere in competizione, ma leale, con un misto di alle-gria e spensieratezza, generosità e spacconeria. Ma non esagerare.

Da 21 a 28 punti AMBIGUO.Quando si è con te non si riesce bene a capire con chi si ha a che fa-re. A volte sei capace anche di contraddirti pur di non perdere la stima altrui, e questo è negativo.Da 29 a 34 punti“ROMPI”.Sei un po’ troppo rigido e rischi di renderti antipatico con la tua maniadi perfezione. Datti una scrollatina e ti renderai sicuramente più simpatico a tutti e meno “rompi”.

11 °° 22 °° 33 °° 44 °° 55 °° 66 °° 77 °° 88 °° 99 °° 1100 °° 1111 °° 1122 °°a. 1 2 2 2 2 1 2 2 0 0 1 1b. 2 0 1 1 3 2 3 1 1 1 3 3c. 0 3 3 0 0 3 0 3 3 3 2 2

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NNEELLLLOO SSPPOORRTTessere comunità

Continua la

Scuola Calcio AARREESSSABATO 10 SETTEMBRE 2011ore 16.00

APERTA AI BAMBINI del2001-2002-2003-2004-2005-2006

Continua laSCUOLA CALCIO ARES presso ilcampo sportivo di via Pergolesi 4Centro Parrocchiale di S. Croce.

Siamo stati ospitati presso l’Istituto salesianoSanta Croce, con trattamento di albergo.

L’accoglienza e la disponibilità di don Gianni e didon Loris e di tutto il giovane personale ci ha fatto su-bito sentire a casa partecipi di una grande famiglia.

La casa soggiorno è situata in una posizioneda cui si possono ammirare le Pale di s. Martino,spettacolari tramonti e la notte illuminata dalla lu-na. La valle è attorniata da boschi e prati.

Fiera di Primiero ha offerto molteplici iniziati-ve di tipo escursionistico, culturale, musicale edartistico.

Il sole ci è stato garantito per tutta la settimanadalle preghiere di suor Maria, di don Luigi e confer-mato dalle azzeccate previsioni di don Gianni. Perciòabbiamo potuto raggiungere rifugi e vette senza laminaccia della pioggia. Il menù è stato ottimo e vario.

Unanimemente abbiamo goduto di un’espe-rienza molto positiva e ci siamo ripromessi di ri-trovarci il prossimo anno.

Mezzano22001111

Allenamento e giochi con la palla, dal Lunedì alGiovedì dalle ore 17 alle 18.30; il Sabato alle ore 15partitella.

Gli allenamenti si svolgono sul campo sportivo diBorgo S. Croce nella bella stagione e, per i più piccoli(2005-2006), nella palestra della scuola elementare“G. Rodari” in via Cipolla in inverno.

L’attività inizierà a partire dal 10 Settembre 2011 fi-no a fine Maggio 2012 con le pause previste dal ca-lendario scolastico.

La SCUOLA CALCIO ARES è certificata dallaF.I.G.C. come “Scuola Calcio Qualificata” ed è se-de di C.A.S. (Centro di Avviamento allo Sport), auto-rizzato dal C.O.N.I.

I nostri istruttori sono appositamente preparati perquesta fascia di età e si tengono costantemente ag-giornati frequentando Corsi di aggiornamento FIGC.

INFO

PER OGNI INFORMAZIONE NON ESITATE ACHIAMARE AL 339/1917442 OPPURE IN SEDEALLO 045/8400820 in via Pergolesi n. 4 - B.go S.Croce - VERONA. Puoi inviare anche una mail di adesione e sarai subi-to contattato: [email protected]

Ciao ti aspettiamo e tanto buon divertimento!

ATTIVITÀ

Mezzano di Primiero, in provincia di Trento, è stata la localitàdove il gruppo di adulti della nostra Parrocchia ha trascorso latradizionale vacanza estiva, dal 7 al 14 agosto.

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essere comunità GGIIOOVVAANNIILLEE7

stro caso 20 km) durante il quale si può riflettere per-sonalmente e, se si vuole, fare condivisione a due econfessarsi. Ovviamente c'è spazio anche per il ristorodel corpo...sempre se si riesce a trovare un albero! Èstata dura arrivare fino in fondo, sotto il sole delle 13,con una strada che non lasciava speranze. Ma quandoAvila si è presentata all'orizzonte, con le sue mura..al-lora non vedevamo l'ora di arrivare! Durante tutti que-sti giorni avevamo l'impegno di prendere un sasso perogni peccato che avevamo dentro e chiedere una gra-zia; arrivati abbiamo fatto un momento di preghiera in-sieme per liberarci dei nostri pesi. E poi l'arrivo alla ca-sa...camere singole, bagno in camera e doccia cal-daaaaa!!

GIOVEDì 18 AGOSTO

Tema: l'abbraccio. Luogo: Avila. Oggi abbiamo cono-sciuto Teresa più da vicino, abbiamo visitato i luoghiin cui ha vissuto e si è formata. La cosa che mi è ri-masta più impressa? La statua di Gesù in piedi mentreviene flagellato..quegli occhi che ti fissano e soprat-tutto ti interrogano. Abbiamo fatto la messa nella chie-setta primitiva, semplice ed essenziale..eravamo stret-tissimi, ma è stato uno dei momenti che ho vissutocon più intensità.

VENERDì 19 AGOSTO

Tema: la trasformazione. Luogo: Avila. È l'ultimo gior-no che vivremo insieme, perchè domani ci riuniremocon gli altri ragazzi dell'Mgs triveneto per andare aMADRID. Assaporo fino in fondo gli ultimi momenti disilenzio, perchè da domani saremo in mezzo al caos!!Ed è in questo silenzio che finalmente mi avvicino al-la confessione..con un po' di titubanza, ma con la vo-glia di non trattenere niente per me, di farmi pervade-re dalla pace di Gesù. E così succede! Una pace dav-vero infinita, come non l'avevo mai percepita, mi fagustare il perdono vero! E poi la messa insieme…han-no dovuto spegnere le luci per farci andare via, nes-suno voleva togliersi da quel clima di pace e fraternitàche si era creato.

SABATO 20 AGOSTO

Sveglia ore 4:30 destinazione Madrid!! L'accoglienzanon è delle migliori. Un ragazzo lancia addosso al pul-lman una bottiglia di coca cola, poi ci spiegano che ingiro ci sono gruppi anti-Gmg..che tristezza! Arriviamo

all'accampamento dei nostri amici del triveneto e ritro-viamo gli altri ragazzi di Santa Croce!Dopo la messapartiamo diretti verso il ritrovo dell'Mgs mondiale e perfinire alla volta di Quatro vientos!!! Arriviamo al setto-re che c'è stato assegnato e scopriamo che non c'è po-sto per noi, il caldo è micidiale, la terra è secca e l'ac-qua che avevamo portato via bollente! Dopo 2 ore diattesa decidiamo di accamparci dietro a tutti i settori,non saremo davanti ma almeno abbiamo un posto!Arrivare fino a sera è davvero dura, gente che sviene osta male per il caldo, ma è proprio lì che si riscopre lospirito di gruppo e il legame affettivo che abbiamo co-struito in questa settimana. Entra il Papa, inizia la ve-glia..riusciamo a seguire poco perchè non si sente e leradioline non prendono il segnale per la traduzione,peggio di così…SCHERZAVO..in cielo ci sono saette spa-ventose..ed inizia a piovere! Ci proteggiamo come pos-siamo, si alza un vento fortissimo. È incredibile vederecome tanti giovani non si facciano scoraggiare nè dal-la pioggia nè da quello che potrebbe accadere..riuscia-mo a rimanere un po' in adorazione ed è assordante ilsilenzio e il raccoglimento. Al termine della celebrazio-ne scopriamo che appena sotto di noi c'è un campo al-trettanto grande che accoglie chi non è riuscito ad en-trare...impressionante la distesa di gente della qualenon si vede la fine.

DOMENICA 21 AGOSTO

“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Mi svegliola mattina e scopro di aver dormito praticamente sullaterra! Piccoli inconvenienti! Mentre aspettiamo l'arrivodel Papa ci dicono che non sarà data la comunione, per-chè non ci sono particole per tutti i “desperados”!!Viviamo la messa insieme a 2 milioni di persone, cer-chiamo di capire quello che viene detto in spagnolo.Tornare a San Josè è una mezza impresa! Le metro sonostracolme di gente e noi siamo sfiniti! Con qualche drit-ta riusciamo ad arrivare a destinazione...finalmente unadoccia! E poi si parte…Verona!

LUNEDì 22 AGOSTO

Siamo in viaggio dalle 20 di ieri sera.. date le pochissi-me tappe in cui abbiamo rischiato di non ripartire più (siè fermato il nostro pulman all'una di notte!!). Viviamol'ultimo momento insieme a Tortona dove celebriamo lamessa e mangiamo ghiaccioli! Arriviamo in serata aVerona S.Croce. Ci salutiamo con la promessa di nonperderci di vista e di rivederci al più presto. Doveva es-sere una tappa veloce, ma tutti i ragazzi del nostro pul-man scendono per salutarci..che belli!!

Cosa mi sono portata a casa? L’aver scoperto di poter co-noscere se stessi fino in fondo non solo nella solitudi-ne, nella preghiera personale, ma anche nel confronto,nelle relazioni con altri. In una settimana abbiamo crea-to dei rapporti profondi, che si possono instaurare soloin Dio, nella sua presenza...mi ritorna in mente una can-zone che dice: “Grazie a Dio ci divertiamo da matti!”…Edè stato proprio così.

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Il gruppo Chierichetti è pronto a ripartire. Si ri-prenderà ad Ottobre, tutti i sabati dalle ore15.30 alle 16.30. Oltre alle prove pratiche per

servire meglio la Santa Messa, si approfondirannola Vita di Gesù, di San Giovanni Bosco, SanDomenico Savio, e le differenti funzioni religiose:S.Messa, Battesimo, Cresima, Santa Comunione...In Oratorio a breve troverete il cartellone con ilgiorno preciso d'inizio.

Tutti i Bambini/Bambine ma anche Ragazzi/Ra -gazze delle medie che vorranno intraprendere que-sto cammino saranno ovviamente i Benvenuti...!!!

– DOMENICA 11 SETTEMBRE

FESTA DELLA COMUNITÀore 9.30 - Ritrovo e incontro al cinema Alcioneore 12.00 - S.Messa e a seguire pranzo insieme

– DOMENICA 18 SETTEMBRESECONDO CONVEGNO SALESIANO DI PASTORALE GIOVANILE"Chi ama educa" - Mestre

– DOMENICA 2 OTTOBRE

FESTA DI INIZIO ATTIVITÀ

Finalmente riaprirà l'oratorio e riprenderannotutte le attività.

Dalla settimana successiva riprenderà ilcatechismo e i gruppi adolescenti

AGENDA foto SCAMPIA

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14 ESSERE COMUNITÀ ESSERE COMUNITÀ 9

È GRADITOL’APPUNTAMENTO

Un SINCERO GRAZIE alle Ditte inserzioniste che concorrono alla pubblicazione di questo Bollettino.

Trattamenti esclusiviper la cura ebellezza del capello

OrariMartedì-Mercoledì-Giovedì8-12,30 / 15-19,30Venerdì8-19,30 orario continuatoSabato 8-18orario continuato

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16 pagine AUTUNNO 2011 per lastre:16 pagine Avvento-Natale 6-09-2011 10:23 Pagina 13

NNEELLLL’’EESSTTAATTEE10essere comunità

Il sabato da bollino nero ha reso ilviaggio di andata un po’ faticoso, maall’arrivo volti sorridenti di bimbi e ra-

gazzi che conquistano con la loro serenità,spensieratezza ed affettuosità ti hanno fat-to subito trovare a tuo agio.

È stata una settimana assieme alle gio-vani famiglie, caratterizzata dalla condivi-sione nell’autogestione a Maranza a 1414m. di altitudine in Valle Isarco, in un bel al-bergo confortevole, situato in un ambientesplendido non lontano da Bressanone.

Il clima familiare è stato creato dal-l’apporto di tutti, condividendo propostedi mete ed itinerari e vivendo in sempli-cità e cordialità.

Le giornate si sono trascorse veloci. Ungiorno che prometteva pioggia è stato ri-servato alla visita culturale del monasterodi Novacella e Bressanone, con l’epilogo

alla interessante visita al castello di Roden-go dove è stato imprigionato Masticabro-do, del quale la guida ci ha raccontato lastoria. Si sono effettuate interessanti escur-sioni che, nonostante le impegnative salite,hanno rivelato l’impegno e la grinta dei no-stri bambini, quando sono amorevolmentemotivati dai genitori.

I bambini guidati da Giorgia e con

l’aiuto prezioso diIrene e di Beppehanno dedicato unagiornata alla raccol-ta dei funghi, dimo-strando grande ob-bedienza e interesse.

Un grazie specia-le va riservato al cuo-co Mario e Giulia-na, ad Anna, coa-diuvata da Ornellae da Irene, che si so-no rese disponibiliper le iscrizioni ed ilcoordinamento pre-ciso e professionale

dei vari servizi: portare in tavola, lavaggiostoviglie, preparazione dei panini… Grazieanche alla èquipe che ha curato le propostedegli itinerari.

Una bella vacanza vissuta assiemeche ci ha lasciati tutti con un grandedesiderio di rivederci il prossimo annoper un’altra analoga esperienza.

Il campo di Cesuna svoltosi dal 9 al 12giugno è stato sicuramente un’espe-rienza importante sia per noi anima-

tori che per i bambini.

Questi ultimihanno appresodove possono in-contrare Gesù enon solo alla do-menica ma anchenel quotidiano.Hanno impara-to a riconoscer-Lo anche neglialtri e in partico-lare nei loro ami-

ci e nei genitori.È stato inoltre fondamentale unire

questi momenti di crescita spirituale aquelli di gioco immersi nel verde attorno

alla casa che ci ospitava, dando modo aibambini di riscoprire la bellezza dellanatura e degli animali. Nei momenti dipreghiera hanno capito l’importanza diringraziare il Signore e chi agisce nel suonome per i doni che riceviamo.

Per noi animatori è stata un’occasioneper comprendere quanto nessuna pre-ghiera sia troppo piccola e quanto ilsorriso e la felicità dei bambini riescaad appagare ogni sforzo e persino lastanchezza. È stato per ciò un momentodi crescita umana e spirituale ed è perquesto che posso ritenermi fortunata diessere stata presente a questo bel campo.

Giulia Malvezzi

Mitico campo estivo attesissimodai ragazzi della nostra parrocchiadi quarta e quinta elementare. Il

CUORE NELLE SCARPE è vivace slo-gan che nasconde in sé il desiderio diuna novità grande e gioiosa da vivere in-sieme con spirito di avventura da tutti noisessanta partecipanti.

Correre, correre, tuffarsi nel verdedei grandi prati del parco.Accogliere il calore del sole perascoltare con fede ogni giornola Parola.

Donare affetto, simpatia e con-divisione, partite e scherzi è pro-prio la spinta che viene “dal cuorenelle scarpe” che batte sempre piùforte per scoprire e vivere la bel-lezza dell’amicizia vera.

Ogni giornata ha la sua sor-presa: dalle animatrici della coo-perativa Kreativa con il loro gran-de paracadute colorato, al miticocacciatore Renato che, con la

sua ricca esperienza e il suo amore per la na-tura, ha conquistato il nostro cuore,

La passeggiata tra i boschi e dell’eremo diS. Fermo e Rustico con la scoperta realedell’Eremita.

La gita al santuario della Madonna dellaCorona e le avventure tra i boschi di Ferrara delMonte Baldo. E poi?... Le grandi partite ad AlceRossa, a Guerra Cinese ed altro ancora. Il falònotturno coi giochi del cipollotto e le grandi parti-te tra animatori e i ragazzi. Cosa volete di più?

La simbolica “Pietra Mandeng” (chiedetecispiegazioni) e l’affidamento notturno a MariaRegina del Parco…. Tutto fantastico!!!

Che dire? Un fortissimo grazie ai nostrianimatori con le suore e i salesiani, ai nostri ma-gnifici cuochi e ai nostri genitori che ci hannodonato la possibilità di vivere questa stupendaesperienza.

La nostra gratitudine per tutti, l’abbiano affi-data a Gesù nella celebrazione Eucaristica dichiusura del campo.Viva Albarè.

Ragazzi ed Animatori

CCEESSUUNNAA BBaammbbiinn ii 22aa ee 33aa EE lleemmeennttaarree aa ll llaa ssccuuoollaa dd ii GGeessùù

Il cuorenelle scarpeAlbarè 19-25 giugnoCampo Scuola4a e 5a Elementare

Maranzaggiioovvaannii ffaammiiggll iiee

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La Sagra di S. Croce

IINN FFEESSTTAA12essere comunità

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha dedicato lo scor-so anno alla stesura del Progetto Pastorale Parrocchia-le, assecondando l’esigenza di dare più concretezza a

ciò che già era stato fatto in passato. Lo scopo del Progetto è offrire orientamenti e linee-

guida per il cammino di tutta la comunità: spetterà poi aciascun gruppo calare nella propria realtà tali indicazioni,secondo la propria specificità.

Avere un progetto aiuta a camminare in maniera orga-nica verso obiettivi chiari, comuni e condivisi: si lavorapiù agevolmente, si evita di “navigare a vista”, si vive lacomunione.

Per arrivare a questo, sono state formate quattro Com-missioni, una per ciascun ambito della pastorale: Annun-cio, Celebrazione, Carità/Servizio e Pastorale Giovanile.

Compito di ogni Commissione è stato effettuare un’at-tenta lettura della realtà, individuarne le urgenze e formu-lare delle proposte concrete di intervento.

Oltre ai componenti del Consiglio Pastorale, anche altriparrocchiani sono stati invitati a far parte di tali Commis-sioni: ciascuno ha offerto il proprio tempo e la propriacompetenza con generosità.

La segreteria del Consiglio ha poi fatto sintesi di tutto illavoro ed ha provveduto alla stesura della bozza.

Il Progetto è suddiviso in quattro parti: I ) “La chiamata di Dio”, dove si definisce la

parrocchia ed in particolare la parrocchia sa-lesiana;

II) “I soggetti”, dove vengono esplicitate le va-rie figure e gli organismi che operano in par-rocchia e i loro compiti;

III) “Opzioni privilegiate”, che in maniera tra-sversale orientano tutta la pastorale;

IV) “Gli ambiti”, con l’analisi delle situazioni ele conseguenti linee d’azione.

Ora si tratta di farlo conoscere alla Comunità, in parti-colare a chi svolge un servizio in parrocchia, perché di-venti per tutti un punto di riferimento nella programma-zione delle varie attività.

Occasione privilegiata sarà l’assemblea di domenica11 settembre quando, nel contesto della Festa parrocchia-le, ci troveremo con tutti i gruppi per presentarlo, svolgereun breve lavoro in stile di laboratorio e infine celebrare contutta la comunità, riconoscendo vivo tra noi il dono delloSpirito che tutto opera in tutti, a favore del bene comune.

Un progettoper costruirela nostraComunità

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