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DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNO 2011 Approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 25 ottobre 2010 con la relazione del Collegio sindacale

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DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNO 2011

Approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 25 ottobre 2010

con la relazione del Collegio sindacale

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNO 2011

PremessaLa Proposta di Documento Programmatico Previsionale anno 2011, che viene sottoposta all’approvazione del Consiglio di Indirizzo ai sensi dell’art. 15 comma 1 lettera g) dello statuto, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nella riunione del 27 settembre 2010, trasmessa a norma dell’art. 27 comma 2 dello statuto al Collegio dei Sindaci per il parere di competenza, e come consuetudine, sottoposta all’esame dell’Assemblea dei Soci per il parere consultivo, ai sensi dell’art. 10 punto 1 lettera f) dello statuto.

Il Documento è stato redatto nel rispetto delle norme regolamentari e statutarie vigenti.In particolare si è tenuto conto del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 maggio 2004 n. 150 recante: “Regolamento ai sensi dell’ art. 11 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, in materia di disciplina di fondazioni bancarie” e del decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF del 13 aprile 2010, con il quale sono state fornite indicazioni circa la redazione del bilancio 2009 e determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per lo stesso esercizio, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi.

La Proposta è rispettosa inoltre di quanto stabilito all’art. 27 c.5 dello statuto relativamente alla individuazione dei limiti sia per le spese di funzionamento che per le spese direttamente destinate al perseguimento delle finalità statutarie; è altresì osservante di quanto disposto all’art. 8, comma 1 del D. Lgs. 153/1999 in tema di destinazione del reddito.

E’ stato valutato, nel rispetto delle norme regolamentari dell’Ente, quanto stabilito dal Piano di Programmazione Pluriennale 2010/2012, approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 26 ottobre 2009, per quanto riguarda la individuazione dei settori di intervento, le finalità da perseguire, le priorità, gli strumenti e le linee generali della gestione patrimoniale.

Settori di intervento Nel Piano di Programmazione Pluriennale relativo al periodo 2010/2012 sono indicati tra i settori ammessi, così come definiti ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera c-bis) del D.Lgs. 153/99, i settori rilevanti, ovvero quei settori ai quali assegnare almeno il 50% della quota di reddito che residua dopo aver dedotto le spese di funzionamento, gli oneri fiscali e l’accantonamento alla riserva obbligatoria, oltre ad eventuali ulteriori settori ammessi ai quali destinare il restante reddito disponibile .I settori rilevanti sono:

1. Arte, attività e beni culturali;2. Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola;3. Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;4. Sviluppo locale ed edilizia popolare locale;5. Volontariato, filantropia e beneficenza.

Nel corso dell’ attuazione delle scelte programmatiche, l’Organo di Amministrazione provvederà nel rispetto delle proprie attribuzioni statutarie alle determinazioni concernenti la individuazione dei soggetti beneficiari degli interventi e dei relativi importi.

Per quanto attiene agli aspetti gestionali degli investimenti viene mantenuta l’impostazione prudenziale già assunta nei precedenti esercizi considerando quale orizzonte temporale di

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riferimento, quello del medio-lungo periodo sia rispetto alle valutazioni dell’attesa dei rendimenti degli investimenti che nella previsione degli effetti di ricaduta dei benefici dei propri interventi.

Per quanto concerne agli investimenti mobiliari, il 2011 viene considerato ancora un anno che si presenta con caratteri di forte volatilità, con grande incertezza sugli andamenti dei mercati finanziari.

Le analisi sui fondamentali dei mercati azionari, danno al momento indicazioni sostanzialmente positive.L’indice di borsa più rappresentativo, l’americano S&P500, ha perso nel corso degli ultimi 10 anni circa il 20% del proprio valore, sebbene nel contempo gli utili per azione medi siano saliti del 45%. Ciò è accaduto in uno scenario di discesa dei tassi di interesse. Negli Usa il rendimento del treasury è sceso sino al 3%, mentre il rapporto P/E (prezzo/utili) delle società dello S&P500 è di circa 13,6 volte. Quando i tassi di interesse scendono, di solito la valutazione delle azioni sale e dunque i capitali vengono attratti dalle azioni. Finora ciò non è accaduto risultando la valutazione delle azioni ancora inferiore a quanto evidenziato. Se le stime di consenso sugli utili per il 2011 dello S&P500 indicano, come detto, un P/E ratio di 13,6 volte, è pur vero che 147 di queste società, rappresentanti circa il 40% della capitalizzazione dell’indice, hanno un P/E di 10 o anche meno.

Per quanto riguarda invece la componente obbligazionaria, è diffusa opinione che la politica monetaria delle Banche Centrali difficilmente muterà prima del 2012, con i tassi di interesse ufficiali che sono dunque destinati a rimanere per diverso tempo su livelli estremamente bassi; una misura questa resa necessaria da una condizione dell’economia particolarmente difficile.

Criteri per la gestione delle risorse patrimonialiPer l’attività di gestione delle risorse patrimoniali l’Ente proseguirà nell’adozione di criteri prudenziali conformemente a quelli già assunti negli esercizi precedenti anche al fine di riequilibrare la complessiva esposizione al rischio degli investimento della Fondazione ed assicurare quindi la doverosa conservazione del valore economico del patrimonio .Per consentire all'attività operativa della Fondazione, rispetto a fasi ed andamenti finanziari, potranno venire eventualmente impiegate risorse aggiuntive, dalle riserve e dagli accantonamenti operati negli anni precedenti , con funzione di stabilizzazione delle erogazioni.

Linee generali nella gestione delle risorse patrimonialiLe linee complessive e generali proprie della Fondazione nella gestione delle risorse patrimoniali, si ispirano ai principi che discendono dalla normativa generale e dalle stesse indicazioni statutarie.

Per il 2011 varranno gli indirizzi assunti in materia dal Consiglio di Indirizzo a partire con la fondamentale determinazione del 18 aprile 2001, via via adeguata nei suoi contenuti di aggiornamento fino alla deliberazione del 21 febbraio 2009, e dalle successive determinazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione. Si conferma l’impostazione che prevede di affidare a due gestori esterni, un mandato di gestione patrimoniale in titoli mobiliari, con caratteristiche analoghe per importo e definizione dei limiti dello stesso, al fine di consentire una opportuna diversificazione del rischio unitamente alla possibilità di verifica e confronto tra di loro. L’obiettivo di investimento sarà quello di conseguire attraverso una gestione attiva un rendimento assoluto positivo e stabile, mantenendo bassa la volatilità con salvaguardia del valore economico del capitale investito secondo un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

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L’ allocation strategica dovrà tener conto dei seguenti limiti di massima :Azionario con quota costante del 15-20%.Investimenti a tasso fisso del restante 85-80%.

L’ obiettivo è quello di prevedere una moderata crescita del patrimonio da conseguirsi con un rendimento superiore a quello monetario, mantenendo bassa la volatilità, in conformità al benchmark strategico individuato, con un profilo di rischio medio basso.

Le specifiche stabilite sono le seguenti :a. Strumenti finanziari. Compatibilmente con i criteri di efficienza e di economicità e tenuto conto

degli obiettivi di diversificazione del mandato, saranno da preferire gli investimenti attraverso selezione diretta in titoli.

b. Limiti d’investimento. azionario (diretto e indiretto) da un min di 5% ad un max di 20%; alternativi (Hedge, FoF, OICR non armonizzate, fondi immobiliari) max 10%; obbligazionario:

- corporate max 50% del totale obbligazionario;- rating: min 50% del totale “A” S&P, max 10% del tot in non investment grade;- duration media: max 3 anni;

derivati: max 10% se usati non per copertura; aree geografiche: mercati europei e internazionali. Limite mercati emergenti max 20%;

esposizione valutaria: valuta di riferimento Euro, esposizione valutaria non coperta max 10%.

c. Benchmark: 10% Eurostoxx 50, 5% MSCI World ex Europe, 85% JPM EMU 1-3.

Una deroga a quanto sopra stabilito riguarda l’investimento in strumenti monetari di importo adeguato a sostenere esclusivamente le ordinarie esigenze di liquidità connesse al funzionamento della struttura .

Principi generali dell’attività erogativaCon riferimento agli indirizzi di intervento, in aderenza a quanto già ampiamente attuato nel corso dei precedenti esercizi, potranno realizzarsi attività secondo impostazioni operative che risulta abbiano già conseguito obiettivi aderenti alle attese del Territorio e dei vari destinatari dell’attività di intervento medesima.

Si avrà cura pertanto di operare nell’ambito del generale spirito della missione dell’Ente e dei principi di sussidiarietà, in modo da finanziare attività e progetti di diversa natura, con l’obiettivo di considerare con valore prioritario quelli che:

risultino in grado di poter assicurare positive ricadute di ordine sociale ed economico nel Territorio; prevedano forme di partecipazione e cofinanziamento da parte di altri soggetti pubblici e privati; si articolino secondo positivi processi di integrazione e di razionalizzazione delle risorse.

Si proseguirà nell’impostazione di privilegiare progetti di più ampio respiro, in collaborazione sia con le istituzioni locali, ma anche con enti ed organismi del non profit anche nella fase di impostazione e formulazione dei progetti stessi.

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Nello svolgimento delle attività di istituto la Fondazione si uniforma alle previsioni del “Regolamento di erogazione” approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 25 giugno 2001 e assicurare una adeguata ripartizione delle risorse nell’ambito del proprio Territorio di attività.

Procedure e criteri istruttoriLa Fondazione opererà, nel rispetto del principio di sussidiarietà, sia come soggetto erogatore nei confronti di associazioni, organizzazioni e operatori in possesso di adeguate competenze e riconoscimenti in grado di gestire validi progetti ed iniziative di utilità sociale, sia attraverso interventi diretti. In ogni caso verrà evitata la sostituzione all’azione degli enti e delle istituzioni preposti al perseguimento di finalità di pubblico interesse. Particolare attenzione verrà inoltre posta nella verifica dei risultati conseguiti dalle più significative iniziative progettuali.

Anche per l’anno 2011 si intende proseguire nella positiva esperienza già attuata nel corso degli ultimi esercizi, con l’adozione delle procedure e dei criteri per la istruttoria e la valutazione delle domande e dei programmi, secondo le modalità indicate dal vigente Regolamento di erogazione in materia di <<Programmi specifici>> di attività di cui all’art. 5 del Regolamento stesso, nonché per quanto riguarda i relativi Bandi di Erogazione e i criteri per la valutazione delle domande di contributo.

I Bandi di Erogazione medesimi troveranno esplicazione attraverso due specifiche modalità:- Bandi con scadenza che vengono riproposti annualmente e prevedono un termine entro il quale possono essere presentate richieste di contributo;- Bandi senza scadenza che rappresentano linee erogative permanenti e permettono la presentazione delle richieste di contributo in ogni momento dell’anno.

Con tali strumenti, che si distinguono per settori-sottosettori di intervento, si vogliono comunque conseguire obiettivi essenzialmente basati su criteri di compartecipazione, sulla base di linee progettuali condivise ed indicate specificatamente nel bando di concorso ed aventi per finalità la creazione di occasioni di sviluppo del territorio.

La finalità è quella di far crescere la consapevolezza dell’importanza delle risorse locali, attraverso la promozione di nuovi percorsi creativi che possano da un lato creare opportunità di occupazione e nuove imprese in campo culturale. Si punterà su iniziative in grado di aggregare la partecipazione degli enti, delle associazioni, del mondo della scuola, delle imprese, del volontariato finalizzato all’assistenza della categorie sociali deboli.

Per i Bandi senza scadenza saranno da privilegiare quelle iniziative che appaiono rivolgersi ad interventi di minore ampiezza e di maggiore definizione rispetto a situazioni collegate a specifiche caratteristiche di localizzazione nel rispetto di criteri di ampia trasparenza e sulla base di motivazioni connesse a necessaria tempestività ed adeguatezza dell’azione proposta.

Scelte di linee operative negli interventiAnche per l’anno 2011 vengono riproposte le linee di indirizzo già assunte dalla Fondazione negli anni precedenti. Si proseguirà nell’attività di gestione delle erogazioni, secondo le indicazioni fissate negli appositi regolamenti adottati per disciplinare le procedure dell’attività istituzionale improntate alla programmazione degli interventi nonché al controllo ed al monitoraggio degli stessi per una attenta verifica dei risultati conseguiti . Si ritiene in sostanza di dover proseguire secondo modalità che possano assicurare:

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- la trasparenza delle scelte;- l’efficiente utilizzazione delle risorse;- l’efficacia degli interventi.

Per quanto concerne la definizione delle linee operative di intervento si ritiene, in armonia con le positive indicazioni emerse dai precedenti esercizi, di mantenere le seguenti:-privilegiare interventi che consentano una più evidente valutazione degli effetti e delle ricadute in

termini di benefici sociali e che al tempo stesso abbiano una corretta logica economica;-evitare la dispersione delle risorse che risultano limitate rispetto alle domande ed ai bisogni del

Territorio;-indirizzare le erogazioni ove i bisogni sono più urgenti, onde assicurarne un utilizzo efficiente ed

efficace;-attenta verifica al fine di evitare interventi di puro sostegno ad iniziative che risultassero aver

ottenuto forme di finanziamento da altri soggetti in particolare con riferimento agli interventi derivanti dall’applicazione dei Bandi di concorso sia con scadenza che senza scadenza;

-rendere pubbliche le priorità adottate, allo scopo di assicurare trasparenza e imparzialità al processo di selezione delle richieste di contributo.

SETTORI RILEVANTIIn armonia con le linee di indirizzo del Piano di Programmazione Pluriennale 2010-2012, nell’esercizio 2011 si ritiene di poter privilegiare quegli elementi con i quali si intenderebbe poter meglio recepire le emergenze che vanno sempre più caratterizzando la nostra realtà territoriale e la sua evoluzione: una realtà dalla quale emergono con sempre maggiore evidenza fenomeni legati al crescere della povertà familiare e del disagio giovanile.

Proseguirà quindi il sostegno di iniziative avviate nel 2010 volte a fronteggiare le emergenti condizioni di povertà e di esclusione sociale presenti nel nostro territorio.Tale azione si realizzerà mediante la messa in campo di articolati ed organici programmi che prevedano specifici progetti da condurre in stretta collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato locale.

Arte, attività e beni culturaliObiettivo fondamentale dell’intervento della Fondazione in questo settore è quello di valorizzare ed incrementare la fruizione del patrimonio storico-artistico e culturale del Territorio, ritenuto fondamentale elemento di sviluppo della realtà locale per creare opportunità di occupazione e nuove imprese in campo culturale.

In questo ambito pertanto si intende proseguire secondo una logica di dialogo tra gli operatori del settore artistico-culturale e quelli dello sviluppo locale, per contemperare le varie esigenze, valorizzando i beni e promuovendo le molteplici attività del territorio sempre nella prospettiva di pubblico utilizzo e di ampia fruizione dei beni stessi.

L’azione della Fondazione riguarderà sia interventi diretti di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, sia interventi di promozione e sostegno delle attività culturali quali in particolare teatro, musica, rassegne e arti figurative.

Saranno inoltre privilegiati i grandi eventi culturali che siano veicoli di sicuro richiamo per un più ampio territorio che non quello della Città o della Provincia, per garantire poi positivi effetti di ricaduta e di promozione dell’immagine della Tuscia.

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Nel settore rientrano le attività che vedranno impegnata l’apposita impresa strumentale della Fondazione istituita, con delibera del Consiglio di Indirizzo del 13 marzo 2001, per la realizzazione dell’ intervento di ristrutturazione e gestione del complesso dell’ex-mattatoio comunale in Valle di Faul a Viterbo.

A tal riguardo si proseguirà negli approfondimenti già avviati, in particolare con la collaborazione di Bic Lazio S.p.A., partner nell’iniziativa di recupero dell’ex-mattatoio, per la definizione di un aggiornamento al piano industriale che venne redatto nell’anno 2001, in occasione della istituzione dell’impresa strumentale, prevista per la realizzazione dell’iniziativa in discorso,

In stretta connessione con le attività e lo sviluppo delle funzioni del Museo della Ceramica della Tuscia, ulteriormente potenziato nel corso del 2010 nella dotazione di nuove importanti collezioni, è intenzione poter sostenere in collaborazione con enti ed organismi del ramo attraverso un’azione di coordinamento e promozione, lo sviluppo delle diverse espressioni ed attività dell’artigianato artistico del nostro Territorio.

In conformità a quanto stabilito nel Piano triennale si proseguirà nello sviluppo delle seguenti progetti.

Progetto di sviluppo e valorizzazione del Parco del BulicameL’ iniziativa della Fondazione è stata prontamente recepita dal Comune capoluogo che ha dato avvio

ad una serie di incontri con le diverse realtà interessate al progetto per verificare eventuali indirizzi ed apporti.

Si è andato definendo un tavolo tecnico al quale hanno dato la propria adesione, oltre naturalmente allo stesso Comune di Viterbo (capofila) e la Fondazione Carivit, l'Orto Botanico dell'Università degli Studi della Tuscia, la Ausl, l'associazione Eta Beta e l'Afesopsit (associazione familiari e sostenitori, sofferenti psichici della Tuscia).Gli organismi coinvolti hanno avviato la stesura di un apposito regolamento che vada a disciplinare l'utilizzo di tale area, da destinare anche a fini sociali con il coinvolgimento dei ragazzi disabili. E’ previsto anche un importante intervento riguardante il potenziamento della rete idrica e la messa in sicurezza del luogo, sia per quel che concerne la videosorveglianza, ma anche l'accesso all'area da parte dei viterbesi e di tutti coloro che vorranno usufruire del luogo. Il progetto che verrà redatto a cura dell’Orto Botanico dell'Università degli Studi della Tuscia per conto del Comune di Viterbo si pone anche come obiettivo quello di rendere l’area un vero e proprio percorso naturalistico, tra arte, cultura e storia. 

Gli eventuali impegni erogativi da parte della Fondazione verranno di conseguenza adottati sulla base del piano economico che verrà definito a progettazione ultimata e sulla base delle adesioni e degli apporti assicurati dagli organismi interessati.

Chiesa dei SS. Faustino e Giovita a Viterbo La Fondazione ha promosso di concerto con la Curia e la Parrocchia di S. Faustino l’intervento di restauro della facciata della Chiesa dei SS. Faustino e Giovita a Viterbo. E’ stato conseguito il nullaosta al progetto, redatto a cura della proprietà, da parte della competente Soprintendenza e nel contempo sono state avviate sempre a cura della proprietà le procedure per l’ottenimento delle previste autorizzazioni amministrative e l’esame di alcuni preventivi da parte di imprese interessare all’esecuzione delle opere di restauro.

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La partecipazione economica della Fondazione è prevista nella misura in grado di assicurare, la copertura degli oneri afferenti all’esecuzione dei lavori preventivati , da ripartire in due stralci di pari importo (esercizio 2010 ed esercizio 2011) mentre faranno carico alla parrocchia la copertura degli oneri accessori.

Intervento di recupero dell’ex-mattatoioNel corso del 2010 è stato perfezionato l’acquisto dal Comune di Viterbo dell’immobile secondo le seguenti ripartizioni:Fondazione Carivit 60%Bic Lazio S.p.A. 40%.A seguito di procedura concorsuale adottata da Bic Lazio, in qualità di mandatario, è stato aggiudicato l’appalto delle opere di recupero all’ATI composta da: Donati S.p.A.(Capogruppo) ROMA - Tirrena lavori S.r.l. ROMA - Dema costruzioni S.r.l. ROMA.In data 19 luglio 2010 ha preso formalmente avvio il cantiere.La previsione di conclusione e consegna del manufatto è fissata per il mese di aprile 2012.L’aggiudicazione delle opere con la conseguente concreta definizione del cronoprogramma delle varie fasi del cantiere e dei relativi impegni economici che ne derivano, ha permesso un più realistica definizione delle scadenze finanziarie a carico della Fondazione, con una rimodulazione che accorcia di circa un anno i complessivi tempi prima preventivati per la conclusione delle opere. La progressione e la liquidazione dei SAL contrattualmente previsti fanno prevedere un esborso di competenza della Fondazione per l’anno 2010 pari a € 300.000; € 2.400.000 nel 2011 (pari a circa l’80% dell’importo di aggiudicazione dei lavori di competenza della Fondazione). Per il 2012 è prevista la liquidazione delle opere per ulteriori € 300.000 e l’acquisto degli arredi per ulteriori € 300.000 . Per far fronte a tali impegni, verrà prelevata la disponibilità già accantonata nell’apposito fondo pari a € 2.109.055,08 , ed integrata con le disponibilità presenti nel fondo per interventi istituzionali che risulta adeguatamente capiente.

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola I programmi della Fondazione in questa area di intervento proseguono nella convinzione dell’importanza e della centralità che riveste l’istruzione e la formazione nell’educazione, nella crescita personale, nello sviluppo economico e nel miglioramento della qualità della vita della comunità. In tale ambito la Fondazione sostiene progetti ed iniziative che riguarda tutto il percorso formativo.In linea con il passato si riconferma quindi la volontà di realizzare progetti di ampio interesse scientifico, culturale e sociale in collaborazione con soggetti istituzionali: quali l’Università degli Studi della Tuscia e le istituzioni scolastiche della Provincia .Con l’Università il rapporto di collaborazione verrà guidato e coordinato da un Comitato paritetico che fa capo al Rettore Magnifico ed al Presidente della Fondazione, istituito nel corso del 2009, al fine di razionalizzare gli interventi, individuare i progetti e le iniziative da sostenere, seguirne la realizzazione e valutarne l’efficacia. Gli ambiti riguarderanno il sostegno di iniziative di alta formazione attraverso la concessione di apposite borse di studio per neo-laureati e la concessione di appositi finanziamenti per il potenziamento delle strutture e dotazioni didattiche e di contributi volti a promuovere la divulgazione di iniziative ed attività scientifiche e di ricerca di particolare interesse per la nostra realtà. Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, si proseguirà nel sostenere iniziative e progetti da realizzarsi con le singole istituzioni scolastiche e in collaborazione e con il coordinamento dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

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Nelle aree di interesse, individuate, che rispondono ad emergenze che con sempre maggior evidenza vengono poste all’attenzione della Fondazione da parte di operatori e referenti del tessuto sociale locale, rientrano nelle seguenti iniziative:gestione delle dinamiche comportamentali e relazionali in ottica preventiva dei fenomeni di bullismo e disturbi del comportamento;diffusione dell’educazione e della pratica amatoriale della musica e del teatro;educazione alla scienza e alla tecnologia;disagio scolastico collegato al disagio sociale.

Saranno privilegiati a tal riguardo quei progetti impostati secondo contenuti e caratteristiche di interdisciplinarietà.

Salute pubblica medicina preventiva e riabilitativaL’attenzione della Fondazione in questo specifico settore è stata sempre particolarmente elevata con impegni che derivano dalla sua forte valenza pubblica e dalle persistenti difficoltà del settore in ordine alla carenza di adeguasti finanziamenti pubblici. Tale impegno si tradurrà nel proseguire in quegli interventi, concordati con la locale AUSL, volti al miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari all’innalzamento del loro livello tecnico, all’adeguamento delle strutture ed alla realizzazione di attività formative.

Sviluppo locale ed edilizia popolare localeIn tale settore riveste particolare importanza l’attività connessa con la realizzazione del progetto di Microcredito sociale.Riguarda l’iniziativa nel campo sociale al quale la Fondazione attribuisce un particolare significato sociale, in quanto strumento di sviluppo economico   che permette l'accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione.Per la sua attuazione l’Ente si è direttamente impegnato nel corso del 2010 per la individuazione degli obiettivi e delle categorie sociali da raggiungere con l’iniziativa attraverso il proficuo colloquio con le realtà locali più vicine e sensibili alla problematica. Nel contempo non sono mancati i riferimenti alle precedenti e consolidate esperienze già attuate nell’ambito del sistema delle fondazioni bancarie che hanno fornito validi supporti e spunti di riflessione per la definizione del progetto.Con deliberazione del 25 marzo 2010 il Consiglio di Amministrazione ha tracciato la struttura operativa del progetto definendo le competenze, gli apporti dei soggetti istituzionali partecipi, nonché la categorie dei beneficiari l’iniziativa.L’organizzazione del progetto prevede l’affidamento della responsabilità operativa ad un ente non lucrativo , Fondazione Risorsa Donna, particolarmente specializzato per analoghe iniziative già condotte con successo in altre realtà nazionali, con la gestione del fondo di garanzia, costituito tramite donazione diretta, con vincolo di destinazione alla Fondazione medesima e la definizione di una serie di accordi e intese con la rete delle associazioni locali attive nel volontariato e nel non profit provinciali per la diffusione dell’iniziativa e la pre-selezione delle candidature al prestito.La stessa Carivit spa con molta sensibilità e disponibilità ha prontamente aderito al progetto assicurando in primo luogo una propria partecipazione alla dotazione del fondo di garanzia con ulteriori 130.000 euro in aggiunta ai 120.000 euro già stanziati dall’Ente. Fra i tre organismi che costituiscono lo schema triangolare del progetto, Fondazione Carivit- Fondazione Risorsa Donna – Carivit s.p.a.. sono stati sottoscritti i rispettivi protocolli di intesa. Al momento mancano le ultime definizioni da parte dell’istituto bancario per l’avvio dell’iniziativa che è comunque previsto entro l’anno 2010.

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Housing socialeUn intervento nel settore del social housing, inteso come edilizia residenziale a canone di locazione calmierato per sovvenire alle crescenti difficoltà di accesso all’abitazione per una sempre più ampia fascia intermedia di popolazione, è una dei programmi di attività previsti per il triennio 2010-2012 dall’Ente che poter efficacemente intervenire in tale settore con varie modalità come ad esempio attraverso lo strumento tipico delle erogazioni o facilitando iniziative di altre istituzioni o affiancandosi ad esse.L’impostazione dell’iniziativa, che tiene naturalmente conto delle dimensioni delle disponibilità finanziarie preventivate, non può prescindere dalla compartecipazione di organismi istituzionali quali in primo luogo il Comune Capoluogo, la Regione Lazio e la Ausl, e secondo una operatività da modulare caso per caso al fine di poter sovvenire ad esigenze abitative di particolari categorie disagiate.Le obiettive difficoltà incontrate, sia di ordine amministrativo che economico, nel poter avviare un tale processo, hanno indotto a considerare opportuno accantonare al momento l’iniziativa, valutando eventualmente di destinare le previste risorse per progetti da individuare nel settore “sociale” mediante i bandi di concorso.Permane tuttavia la possibilità per l’Ente attraverso lo strumento del Microcredito di poter sovvenire a situazioni di estremo disagio e difficoltà che dovessero riscontrarsi anche per esigenze di natura abitativa.

Volontariato, filantropia e beneficenzaIn questo settore la Fondazione non intende svolgere esclusivamente il ruolo di soggetto erogatore nei confronti delle organizzazioni ed associazioni ad impronta volontaristica già mirabilmente operanti nel Territorio ma intende affermarsi, in linea con il principio di sussidiarità, quale interlocutore privilegiato nella realizzazione di progetti e programmi volti a realizzare interventi per il contenimento del disagio.Tali iniziative verranno preferibilmente incentrate sulle problematiche connesse a fenomeni di esclusione sociale che riguardano forme di dipendenza, di disabilità, disagio giovanile e disagio delle classi anziane, difficoltà di integrazione, povertà estrema, ecc..Si manterrà comunque , ove necessario ed opportuno, il sostegno alle forme di volontariato e le organizzazione che caratterizzano la nostra realtà.Rientra in tale settore la nostra partecipazione alla “Fondazione per il Sud”, iniziativa promossa dall’ACRI volta a riequilibrare, a livello nazionale, la destinazione delle risorse delle Fondazioni di origine bancaria e che si propone di promuovere e potenziare l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, attraverso l’attuazione di forme di collaborazione e di sinergia con le diverse espressioni delle realtà locali.

Alla Fondazione per il Sud vengono destinate le risorse stabilite dall’accordo ACRI-Volontariato del 23 giugno 2010 volto a stabilizzare e rafforzare la strategia di sostegno alle regioni meridionali promossa dalle Fondazioni nel corso degli ultimi anni. La natura dell’impegno da parte dell’Ente, da assumere a partire dal 2010, non si configura più come un “extra-accantonamento” aggiuntivo rispetto all’1/15 di cui all’art. 15 L. 266/91, ma da considerare a tutti gli effetti come un’erogazione della fondazione ad un beneficiario – Fondazione per il Sud – di pertinenza del settore Volontariato, filantropia e beneficenza.

L’importo di detta erogazione viene calcolato in proporzione alla media degli accantonamenti ai fondi speciali per il volontariato effettuati dall’Ente negli ultimi tre anni.

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Poiché la quota di competenza del 2011 potrà essere determinata con precisione solo l’anno prossimo, dovendo tenere conto anche degli accantonamenti ex art. 15 L. 266/91 che saranno effettuati nel bilancio 2010, si ritiene di iscrivere per il 2011 un importo pari a quello destinato nel 2010.

SCHEMA DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALEANNO 2011

I dati del DPP 2011 sono confrontati con quelli delle analoghe previsioni relative al DPP 2010 ed a quelli del bilancio consuntivo al 31/12/ 2009

INCASSI E PROVENTI

PARTECIPAZIONI

Dividendi previsti dalla CARIVIT S.p.A.I dati della semestrale al 30/06/2010 dalla Carivit S.p.A. evidenziano lo svolgersi di una attività in un quadro, a livello regionale, di moderata ripresa ciclica, dopo un biennio contrassegnato da una recessione pesante ed estesa, con risultati positivi, anche se non soddisfacenti.

Nel documento di periodo viene evidenziato come nel primo semestre la filali hanno concentrato la loro attività commerciale sul consolidamento delle relazioni con la clientela attuale e l’aumento della base clienti, sfruttando la presenza sul territorio e le sinergie commerciali attivabili all’interno del Gruppo.Successivamente all’adozione del sistema informativo target da parte delle sette Casse dell’Area Centro, nel semestre sono stati predisposti gli interventi necessari a supporto del corretto funzionamento del nuovo modello di integrazione delle Casse nell’ambito della direzione regionale Toscana e Umbria..In coerenza con il modello organizzativo del Centro Servizi Subholding di Banca CR Firenze e con quanto in vigore presso le altre banche controllate da BCRF, le sette Casse del Centro ( CR Ascoli Piceno, CR Città di Castello, CR Foligno, CR Rieti, CR Spoleto, CR Terni e Narni, CR Viterbo) hanno deliberato alcuni importanti accentramenti di attività presso CR Firenze:la funzione internal auditing;la funzione di conformità e l’attività di consulenza legale territoriale nonché di gestione delle controversie giudiziali ed extragiudiziali;la funzione amministrazione.

Per quanto riguarda l’andamento della gestione si evidenziano i seguenti aspetti principali:crediti verso clientela sono pari a 992.692 migliaia di euro. Rispetto alla chiusura dell’esercizio 2009 gli impieghi economici presentano un decremento netto di 20.092 migliaia di euro paro al –2,0%, con le principali variazioni nei comparti dei mutui e dei conti correnti.La raccolta indiretta registra un incremento pari a 30.305 migliaia di euro+3,9%. Tale aumento riviene principalmente dalla raccolta amministrata e dalla raccolta gestita.Per quanto riguarda la raccolta diretta si registra un decremento netto pari a 32.328 migliaia di euro –7,7% determinato principalmente dalla contrazione dei titoli in circolazione dell’operatività delle operazioni in P\T. Si registra nel contempo un aumento nel comparto dei conti correnti di circa 29.044 migliaia di euro.Dalle variazioni relative alla raccolta diretta ed indiretta emerge che la massa amministrata è diminuita del 2,8%.

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Il margine di interesse, che continua a rappresentare (72,28%) la maggiore voce di ricavi, rileva una significativa contrazione.

Gli interessi netti evidenziano un decremento del 16.9% passando dai 24.728 migliaia di euro del/6/2009 a 20.551. del6/20101.

Anche le commissioni nette registrano un decremento del 9,3% risultando pari a 7.497 migliaia di euro.

I proventi operativi netti, si attestano a 28.433, migliaia di euro con un decremento del 15.6%.

Gli oneri operativi, si attestano a 17.031 migliaia con un incremento del 9,1%.In relazione alle altre spese amministrative viene precisato che i costi per service registrano un incremento di 1.006 migliaia di euro.Le rettifiche di valore su crediti si attestano a 1.701 migliaia di euro.Il cost income è pari al 59.90%.Il risultato netto si attesta a 5.862 migliaia di euro con una contrazione del 37,4%.

Nella ipotesi di ripartizione del risultato di periodo al 30/06/2010, il Consiglio di Amministrazione della Cassa formula la seguente proposta di distribuzione dei dividendi:azioni ordinarie 0,0320;azioni di risparmio 0,0360.Per l’Ente questo corrisponde a : n. azioni ordinarie 10.470.157 x div. unitario 0,032= euro 335.045;n. azioni di risparmio 272.500 x div. unitario 0,0360 = euro 9.810;totale euro 689.710.

Un prudente apprezzamento delle valutazioni prima esposte, fa ritenere per il secondo semestre possibile un ulteriore mutamento dei dati di gestione della Cassa e pertanto opportuno valutare l’ipotesi di dividendo complessivo inferiore ai livelli prima prospettati .Ciò porterebbe a considerare i dividendi Carivit S.p.A. per l’intero esercizio 2010 pari a euro 689.710.

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009Dividendi Carivit s.p.a. 690.000 970.000 1.184.962

(*) i dividendi percepiti dall’Ente sono risultati pari a euro 883.350 (- 8,94% rispetto alle previsioni) .

Dividendi previsti da Casse del Centro S.p.A.

La Fondazione non detiene partecipazioni nella holding.Con deliberazione del Consiglio di Indirizzo del 22 febbraio 2010, l’Ente ha aderito alla proposta di acquisto da parte a CR Firenze S.p.A., dell’intera partecipazione detenuta dalla Fondazione in Casse del Centro S.p.A., al prezzo di 1,48 euro per azione per un valore complessivo di 1.416.928 euro. Tale deliberazione, alla quale hanno fatto seguito le determinazioni del Consiglio di Amministrazione per gli adempimenti di competenza, è stata assunta in basa alla considerazione che la partecipazione in Casse del Centro S.p.A. ha cessato, di fatto, di svolgere quella funzione di natura strategica per la

1

quale era stata messa in atto nel corso dell’anno 2004, risultando venute meno quelle motivazioni e quegli interessi che tenevano conto di valori di radicamento, di presenza e di ruolo, espressi dalla nostra Fondazione nel proprio Territorio di attività, e che apparivano di particolare significato per il loro conseguimento, attraverso una presenza ed ulteriore allargamento e sostegno della Holding .

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Dividendi Casse del Centro s.p.a.

0 40.000 (*) 50.454

(*) i dividendi percepiti dall’Ente sono risultati pari a euro 23.935 (-40.17% rispetto alle previsioni)

Dividendi previsti dalla C.D.P S.p.A. La Fondazione detiene una partecipazione nel capitale di C.D.P S.p.A. costituita da n. 200.000 azioni privilegiate al V.N. di 10 euro cad. per un totale di 2.000 migliaia di euro.Come è noto, l’Assemblea straordinaria del 23 settembre 2009 ha emendato lo Statuto della Cassa prorogando di tre anni il termine per la conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie ed eliminando le norme relative al dividendo preferenziale riservato agli azionisti privilegiati. A partire dall’esercizio 2009, quindi, i dividendi incassati sono pienamente e liberamente disponibili per le attività delle Fondazioni azioniste

Le previsioni di dividendi 2011 sono state elaborate sulla base dei dati della semestrale al 30/06/2010 dalla Cassa dalla quale emergono i seguenti elementi:l’ attivo patrimoniale salito a 235.025 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto al dato di fine 2009.Sul fronte degli impieghi si è registrata una crescita dello stock dei crediti (+4,3% rispetto a fine 2009).Sul versante della raccolta, che complessivamente si è attestata a oltre 219 miliardi di euro, risulta positivo l’andamento della raccolta postale, con lo stock che ha superato i 196 miliardi di euro (+3% rispetto a fine 2009). Il patrimonio netto alla fine del primo semestre 2010 si è assestato a 11 miliardi di euro, in flessione rispetto alla fine del 2009 (-10%).L’utile netto è pari a 991 milioni di euro in leggera flessione (-4,6% rispetto al primo semestre 2009) Il Bilancio semestrale consolidato si chiude con un utile netto di pertinenza della capogruppo pari a 869 milioni di euro (-18,7%).

Il totale attivo di Stato patrimoniale raggiunge i 246.632 milioni di euro (+3,6%), mentre il patrimonio netto del gruppo si attesta a 11.629 milioni di euro (-10%).

Per quanto sopra appare opportuno considerare l’ipotesi di dividendi in misura più contenuta rispetto alle risultanze dell’esercizio 2010 . 

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Dividendi C.D.P. s.p.a. 100.000 88.000 (*) 140.000

1

(*) i dividendi percepiti dall’Ente sono risultati pari a euro 171.429 (+94.81% rispetto alle previsioni) .

Fondo Italiano per le Infrastrutture – F2iRiguarda un investimento definito nell’esercizio 2007, per un importo di un milione di euro (pari a n.1 quota di classe “B” ed a una quota di partecipazione e di ripartizione dei richiami al fondo dello 0,0645%).

L’iniziativa avviata dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. si propone, quale strumento attivo nel campo delle infrastrutture, come un operatore primario di riferimento in operazioni di apertura del capitale di grandi e medie infrastrutture, sia nel settore privato che in quello pubblico.

L’interesse della Fondazione al Fondo è motivato dall’obiettivo di conseguire un rendimento stabile e di lunga durata anche se moderato.

Primo Closing: 19/12/2007Closing Finale: 28/02/2009Ammontare sottoscritto al Closing Finale € 1.852.000.000 Durata del Fondo: fino a 15 anni dal Closing FinalePeriodo di investimento: 4 anni (estendibili due volte per un anno), dal Closing FinaleForma giuridica: Fondo mobiliare chiuso di diritto italiano riservato ad Investitori QualificatiGestore: F2i – Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR S.p.A.Settore di investimento InfrastruttureArea Geografica prevalente Italia (almeno 80% del totale investito)

Il valore complessivo netto del Fondo (net asset value-NAV) al 30.06.2010 risultava pari ad € 459,94 mln

Dalla semestrale al 30/6/2010 si rilevano le seguenti partecipazioni

F2i 75% F2i Reti Italia srl 80,0% Enel rete gas;

F2i 100,00% F2i Renewables 15,7% Alerium CleanPower Spa;

F2i 100,00 % F2i Renewables 49,8% HFV Spa;

F2i 100,00 % F2i logistica srl 22,7% Interporto Rivalta Scivia srl;

F2i 26% % Infracis srl;

F2i F2i rete idrica italiana spa 14,1% San Giacomo srl.

Il primo semestre del 2009 è stato per il Fondo F2i un periodo molto importante ed ha visto:l’annuncio della partnership con il gruppo Iride nel settore dell’acqua; F2i investirà fino a €234 per assumere una quota fino al 40% in Mediterranea delle Acque, la società del gruppo che svolge attività di captazione e distribuzione di acqua.Delibera da parte di ENEL Rete gas della distribuzione di 95 mil di dividendo che sono stati utilizzati per coprire i costi di periodo e per effettuare una distribuzione di dividendi di 23,4 mln (€ 12.623 di competenza dell’Ente).

1

Al 30 giugno 2010, gli investimenti effettuati dal Fondo comportavano impegni in essere per € 788,35 mln. (€ 810, 00 mln inclusi i costi di progetto).Nel corso del primo semestre del 2010 il Fondo ha effettuato 3 richiami per complessivi €15,26 mln.il totale cumulato dei draw down effettuati dal Fondo, sin dall’avvio dell’attività, risultavano pari ad € 485,02 mln.

Per l’esercizio 2011 non sono previsti ritorni dall’investimento in F2i.

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Proventi da partecipazione F2i 0 0 (*) 0

(*) i dividendi percepiti dall’Ente sono risultati pari a euro 12.623.

Riassumendo Incassi e Proventi da Partecipazioni

Dividendi da partecipazione 2011

Carivit s.p.a. 690.000

Casse del Centro s.p.a. 0

C.D.P s.p.a. 100.000

F2i 0,00

TOTALE 790.000

INVESTIMENTI

Previsione proventi da gestioni patrimoniali La consistenza media dei titoli in portafoglio e la loro valorizzazione sono basati sulla verifica e valutazione degli elementi che si sono venuti manifestando nei primi otto mesi del 2010In dettaglio:

Gestore Patrimonio al 01.01.2011

Rendimento atteso

Risultato assoluto Patrimonio al 31.12.2011

Patrimonio medio

investitoBanca Finnat 15.150.000 3% 454.500 15.604.500 15.370.000

Banca Profilo 12.400.000 3% 372.000 12.772.000 12.586.000

Totale 1) 27.550.000 826.500 28.376.500 27.956.000

Gestione diretta 3.900.000 (*) 1,5% 36.487 965.000 (**) 2.432.500

Totale 2) 3.900.000 36.487 965.000 2.432.500

TOTALE 1) + 2) 31.450.000 862.987

860.000(arrot.)

29.341.500 30.388.500

1

(*)Nel calcolo dell’ammontare della liquidità investita sono state considerate le somme previste in uscita nel secondo semestre 2010, in esecuzione di attività programmate e giunte a conclusione nell’esercizio

Patrimonio al mese di agosto 2010 5.300.000

Liquidazioni parziali

Centro Grandi Attrezzature (600.000)

Attività istituzionale di competenza (200.000)

Ex-mattatoio (300.000)

Oneri di funzionamento (300.000)

Patrimonio residuo al 31/12/2011 3.900.000

(**)Nel calcolo dell’ammontare della liquidità investita sono state considerate le somme previste in uscita nel corso dell’esercizio 2011,

Patrimonio al mese di gennaio 2011 3.900.000

Liquidazioni parziali

Attività istituzionale di competenza (725.000)

Pagamento rata acquisto ceramiche Lazzarini

(100.000)

Ex-mattatoio (80% oneri appalto) (2.400.000)

Oneri di funzionamento (600.000)

Investimento da dividendi 790.000

Patrimonio residuo al 31/12/2011 865.000

DPP 2011 agosto2010

dicembre 2009

Titoli in portafoglio 30.388.500(*) 32.068.823 31.086.576

(*) consistenza media

Ipotesi di rendimento del portafoglio investito in gestione patrimoniale individuale e gestione diretta. La estrema volatilità e la grande incertezza che attualmente governano i mercati finanziari rendono evidentemente più difficile del normale comporre previsioni di medio periodo.

1

Per quanto concerne il patrimonio in gestione, sia individuale che diretta, viene tenuto conto delle valutazioni al riguardo espresse dalle società di gestione Banca Finnat Euramerica e Banca Profilo che al momento risultano i due gestori del patrimonio liquido dell’Ente.

Le discriminanti principali che, nei prossimi mesi, saranno in grado di condizionare l'andamento delle principali asset class sono rappresentate, a giudizio dei gestori :dalla verifica, nel corso del 2011 ,del miglioramento del quadro macroeconomico generale;dai tempi di risposta delle autorità dei Paesi dell'Area Euro alla crisi del debito pubblico incalzante.

Un contributo significativo alla performance, quantificabile, in termini di guadagno in conto capitale, nell'ordine del 2%, dovrebbe pervenire dal restringimento dei differenziali di rendimento tra titoli di stato italiani e quelli tedeschi. Questo contributo, considerati gli ancora elevati livelli di spread, potrebbe rappresentare una leva di performance interessante qualora trovasse conferma l'ipotesi di attuale consenso prevalente che i tassi ufficiali rimarranno stabili nel corso del 2011.

Per quanto riguarda il contributo che potrebbe derivare dall'asset class obbligazionaria corporate, si ritiene che le possibilità che tale asset class possa rappresentare un driver di performance siano piuttosto scarse soprattutto con riferimento alle emissioni con merito di credito più elevato.

Sul versante azionario il permanere del tassi di interesse a livelli bassi e un progressivo, seppur lento, miglioramento della congiuntura, potrebbero rappresentare uno scenario compatibile con apprezzabili rialzi del listini azionari. A tale riguardo sarà importante verificare l'andamento delle Borse nel corso degli ultimi mesi di quest'anno in corso.

PREVISIONALE 2011Nella cautela che, come sempre, deve necessariamente accompagnare la formulazione e la lettura di previsioni inerenti orizzonti temporali cosi profondi, ci sembra ragionevole e realistico, al momento, individuare un range di rendimento lordo per il mandato affidatoci ricompreso tra 2, 5% ed il 3,5%.

Per quanto concerne la gestione diretta, che nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Organo di Indirizzo, ammonterà ad un importo strettamente necessario a sostenere le esigenze di funzionamento dell’Ente, 3,0 milioni di euro circa, il rendimento medio, considerata la natura dei titoli che lo compongono (P\T, titoli di stati, obbligazioni bancarie) il rendimento annuo è stimato nell’ordine del 1,5% . L’ importo lordo dei proventi previsti dagli investimenti in titoli risulta pertanto di € 860.000.

euroPatrimonio medio in gestione 30.388.500

Tasso rendimento netto Gestione Individuale

Tasso rendimento netto Gestione Diretta.

3,00%

1,50%

Risultato netto 860.000

1

Da depositi bancari. Si ipotizza una consistenza media del conto corrente di corrispondenza intrattenuto con la Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo di 150,00 migliaia di euro circa, l’importo degli interessi lordi risulta pari a 1,0 migliaia di euro.

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Interessi da depositi bancari 1.500 1.500 3.777

RIEPILOGO PROVENTI TOTALI

PROVENTI DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Dividendi da partecipazioni 790.000 970.000 1.184.962

Dall’investimento in titoli 860.000 840.000 1.937.263

Interessi da depositi bancari e contributi da terzi (*) 23.000 23.000 23.000

TOTALE 1.700.000(arrot.) 1.833.000 3.145.225

(*) contributo del Comune di Viterbo destinato al funzionamento del Museo della Ceramica della Tuscia

ONERI DI GESTIONE

Per quanto riguarda questa voce del conto economico si pone, in particolare l’attenzione sul dettaglio dei costi di amministrazione e del personale dipendente come di seguito indicato

SPESE GENERALI E DI AMMINISTRAZIONE

Costo DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

TOTALE 107.000 85.000 107.961

1

PERSONALE DIPENDENTELe previsioni di costo si basano sulla proiezione 2011 della retribuzione lorda del personale in carico alla Fondazione al mese di settembre 2010.

Costo DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

TOTALE 147.000 140.000 152.833

COSTI PER FUNZIONAMENTO ORGANI ISTITUZIONALILe previsioni di costo tengono conto delle deliberazioni del Consiglio di Indirizzo del 26/04/2010 e del 19/04/2006 in merito all’importo delle medaglie di presenza, alle indennità di carica ed ai rimborsi spese. Il numero delle riunioni degli organi collegiali previste, si basa sulle disposizioni statutarie in materia.

Costo DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Consiglio di Indirizzo 17.500 17.500 21.734

Consiglio di Amministrazione 117.400 117.400 119.822

Collegio dei Sindaci 40.100 40.100 51.768

TOTALE 175.000 175.000 193.324

ALTRI ONERI

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Oneri per la gestione del patrimonio mobiliare (commissioni + spese di negoziazione)

50.000escluse spese di

negoziazione

50.000escluse spese di

negoziazione

123.607

Quote ammortamento beni ammortizzabili

51.000 48.000 52.102

1

RIEPILOGO ONERI DI GESTIONE

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Costi generali e spese di amministrazione

107.000 85.000 108.033

Costi per il personale 147.000 140.000 152.833

Compensi e rimborsi spese per cariche sociali e organi collegiali

175.000 175.000 193.324

Oneri gestione patrimonio mobiliare

50.000 50.000 123.607

Quote ammortamento beni ammortizzabili

51.000 48.000 52.102

Fondo per rischi ed oneri (*) -- 0 32.000

TOTALE 530.000 498.000 661.899

(*) quale accantonamento al fondo rischi ed oneri relativo all’“extra dividendo distribuito da C.D.P. s.p.a.

IMPOSTE E TASSE

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Imposte e tasse 18.000 30.000 35.967

TOTALE ONERI DI GESTIONE E IMPOSTE E TASSE € 548.000 migliaia di euro.

Detratti ai proventi le spese di funzionamento e gli oneri fiscali, l’AVANZO PRIMARIO DELL’ESERCIZIO risulta pari a € 1.150.000

2

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Proventi totali (escluso proventi straordinari) 1.700.000 1.961.000 3.330.685

Oneri di gestione 530.000 498.000 661.899

Imposte e tasse 18.000 30.000 35.967

AVANZO PRIMARIO1.152.0001.150.000

(arrot.)1.433.000 2.620.174

ACCANTONAMENTI

Per il calcolo degli accantonamenti di legge risulta: Alla riserva obbligatoria: 20% dell’avanzo primario di esercizio, tenuto conto di quanto stabilito dal decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF datato 13 aprile 2010 con il quale sono state determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per l’esercizio 2009, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi. L’accantonamento al fondo per il volontariato, previsto dall’articolo 15, comma 1, della legge 11 agosto 1991, n. 266, è determinato nella misura di un quindicesimo del risultato della differenza tra l’avanzo dell’esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e l’importo minimo (50%) da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153.

Non vengono preventivati accantonamenti facoltativi:

ACCANTONAMENTI DI LEGGE

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

Accantonamento alla riserva obbligatoria 230.000 286.000 524.035

Accantonamento al fondo per il volontariato 31.000 76.000 139.743

TOTALE 1 261.000 362.000 663.778

ACCANTONAMENTI DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

2

FACOLTATIVIAccantonamento alla riserva per l’integrità del patrimonio 0

(circa 5% avanzo

esercizio)

208.330

TOTALE 2 0 69.000 208.330

DPP 2011 DPP 2010 Consuntivo 2009

TOTALE COMPLESSIVO ACCANTONAMENTI DI LEGGE E FACOLTATIVI

261.000 431.000 872.108

Detratte dai proventi:- le spese di funzionamento;- le imposte e tasse;- gli accantonamenti di legge e facoltativi.Il totale dell’AVANZO DISPONIBILE ammonta a (889.000) 890.000 (arrot.) euro.Utilizzo fondi attività di istituto € 2.737.000.

RIPARTIZIONE FONDI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

SETTORI RILEVANTI euro Percentuale

Arte, attività e beni culturali;escluso l’intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo

500.000 13,8

Intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo 2.400.000 66,1

Intervento di rilevante interesse per la realtà locale compreso lo Sviluppo locale ed edilizia popolare locale 115.000 3,2

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola; 300.000 8,3

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa150.000 4,1

Volontariato, filantropia e beneficenzadi cui alla Fondazione per il Sud

162.00012.000 4,5

Totale complessivo 3.627.000 100

2

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI ALLAPROPOSTA DI DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE PER L’ANNO 2011

Proposta approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 settembre 2010

Signori Consiglieri di Indirizzo,il Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2011, che Vi viene presentato per la relativa approvazione, contiene i seguenti dati riassuntivi:

Proventi totali € 1.700.000

Oneri di gestione € ( 530.000)

Imposte e tasse € ( 18.000)

AVANZO PRIMARIO € 1.150.000 (arrotondato)

Accantonamenti € ( 261.000)

AVANZO DISPONIBILE € 890.000 (arrotondato)

Utilizzo fondi attività di istituto € 2.737.000

TOTALE ENTRATE € 3.627.000

Interventi per attività istituzionali € 3.627.000

TOTALE USCITE € 3.627.000

La proposta di Documento P. P., redatta dal Consiglio di Amministrazione in ossequio all’art. 27 - comma 5 - dello Statuto della Fondazione, indica ai fini informativi gli impieghi e fissa i limiti di spesa con distinto riferimento alle spese di funzionamento ed a quelle direttamente destinate al perseguimento delle finalità istituzionali.

Il Collegio dei Sindaci conferma che il presente Documento P. P. è stato redatto nel rispetto delle vigenti norme statutarie e della normativa al riguardo emanata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e tiene conto degli indirizzi contenuti nella Proposta di Piano di Programmazione Pluriennale 2010-2012 approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nella seduta del 26 ottobre 2009.

In merito ai dati del Documento P. P. il Collegio, nel prendere atto che l’avanzo disponibile per l’esercizio dell’attività istituzionale dell’Ente risulta pari a 890.000 euro, rileva quanto segue:a) i ricavi per i dividendi delle partecipazioni nella Carivit S.p.A. sono previsti sulla base della

proiezione al 31.12.2010 dei dati di bilancio della semestrale al 30.06.2010;b) i dividendi previsti dalla partecipazione nel capitale della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. sono

stati valutati sulla base dei dati della semestrale al 30.06.2010, tenendo presente che l’emendamento apportato allo Statuto della Cassa, a partire dall’esercizio 2009, ha reso disponibili per l’attività delle Fondazioni azioniste i dividendi incassati;

2

c) è stato prudentemente valutato senza ritorni reddituali l’apporto dell’investimento nel fondo F2i; d) i proventi derivanti da titoli in portafoglio dell’Ente e concessi in gestione patrimoniale sono stati

valutati per una consistenza media di Euro 30.388.500,00 ed applicando agli stessi dei tassi di rendimento lordi ritenuti sufficientemente prudenziali;

e) gli interessi da depositi bancari sono stati stimati sulla base di una giacenza media sul c/c di corrispondenza intestato all’Ente pari a 150.000 euro circa, tenendo conto del tasso di interesse lordo attualmente praticato (1%);

f) nella valutazione degli oneri di gestione sono stati applicati i principi della prudenza e della competenza economica, nonché i corretti principi contabili; in particolare si è tenuto conto delle esigenze in ordine al funzionamento dell’Ente e dei suoi degli organi statutari e sono state conteggiate le quote di ammortamento dei beni ammortizzabili;

g) gli oneri fiscali nel settore delle imposte sul reddito sono stati calcolati in base alla previsione di ricavi ed alla normativa vigente.

Per quanto riguarda gli accantonamenti:

- una quota pari al 20% dell’avanzo primario dell’esercizio è stata destinata alla riserva obbligatoria, secondo quanto stabilito dal decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF del 13 aprile 2010, con il quale sono state determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per l’esercizio 2009, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi;

- per le modalità di calcolo dell’accantonamento al Fondo per il Volontariato è stato applicato quanto previsto dall’art. 15 della L. 266/91;

- non sono stati previsti accantonamenti facoltativi.

In merito all’attività istituzionale, il Collegio rileva che il Documento P. P. è stato redatto nel rispetto degli artt. 2 e 3 dello Statuto e delle norme contenute nel Regolamento di erogazione approvato dal Consiglio di Indirizzo del 25 giugno 2001, tenendo altresì conto degli impegni pluriennali assunti. In particolare è stato definito il piano organico di indirizzo e sono state individuate le linee programmatiche unitamente al progetto di ripartizione delle risorse disponibili tra i diversi settori di intervento, sia rilevanti che non rilevanti, che vengono così riassunte:

RIPARTIZIONE FONDI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALISETTORI RILEVANTI euro Percentuale

Arte, attività e beni culturali,

escluso l’intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo

500.000 13,8

Intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo

2.400.000 66,1

Interventi di rilevante interesse per la realtà locale,

2

compreso lo Sviluppo locale ed edilizia popolare locale

115.000 3,2

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola;

300.000 8,3

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa 150.000 4,1

Volontariato, filantropia e beneficenza 162.000 4,5

Totale complessivo 3.627.000 100.00

(1) di cui € 12.000 alla Fondazione per il Sud.

L’importo indicato alla voce “Volontariato, filantropia e beneficenza” è comprensivo dell’accantonamento al Fondo per il Volontariato effettuato ai sensi della Legge 266/91.

Il Collegio prende atto, esprimendo il proprio consenso, dell’utilizzo del Fondo per l’attività di istituto per Euro 2.737.000,00, destinato per € 2.400.000,00 all’esecuzione dell’intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo.

In base a quanto sopra esposto, il Collegio esprime il proprio parere favorevole per l’approvazione del Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2011 dell’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo.

IL COLLEGIO DEI SINDACI RAICHINI Giuliano - Presidente

CIMA Giovanni - Sindaco effettivoSALANI Paolo - Sindaco effettivo

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