presbifagia e disfagia · malattie della muscolatura striata orale e faringea-malattie della...

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PRESBIFAGIA E DISFAGIA Dr. Salvatore Coscarelli Responsabile UNIT di Foniatria e Deglutologia AOU CAREGGI Firenze

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  • PRESBIFAGIA E

    DISFAGIADr. Salvatore Coscarelli

    Responsabile UNIT di Foniatria e Deglutologia

    AOU CAREGGI Firenze

  • FISIOPATOLOGIA DELLA DEGLUTIZIONE

    Fenomenologia della deglutizione adulta (7 fasi):1. fase anticipatoria2. fase di preparazione extraorale3. fase buccale4. fase orale5. fase faringea6. fase esofagea7. fase gastrica

  • Modificazioni del cavo orale e faringeo prima che il cibo oltrepassi lo sfintere labiale.Funzione: preparare tutte le strutture deglutitorie e digestive a svolgere al meglio la loro funzione.

    Meccanismo: gli input sensoriali forniti principalmente da vista e olfatto,combinati con i ricordi espliciti ed impliciti, modificano la secrezione salivare egastrica così come il tono della muscolatura liscia e striata.Significato: favorire l’assimilazione di sostanze favorevoli allo sviluppo e almantenimento ed evitare il contatto con sostanze nocive.

    Fase anticipatoria

  • Modificazioni di consistenza, viscosità, temperatura e dimensioni del bolo che deveessere introdotto nel cavo orale.

    Funzione: modificazione delle caratteristiche degli alimenti per permetterne l’assunzione e migliorarne l’appetibilità.

    Particolarità:• Esclusiva della specie umana.• Può essere effettuata da terza persona.• Fondamentale nella riabilitazione della deglutizione.

    Fase di preparazione extraorale o fase zero

  • Modificazioni del cibo fino a trasformarlo in bolo pronto a essere deglutito; di questa fase fanno parte la salivazione e la masticazione.

    Tre sottofasi:• ingestione, momento in cui il cibo oltrepassa lo sfintere labiale;

    • trasferimento alla regione post-canina dove avviene la masticazione;• formazione del bolo.

    Fase buccale o di preparazione orale

    Meccanismo:1. Chiusura dello sfintere labiale, per contrazione del muscolo orbicolare;2. Movimento laterale e rotatorio della mandibola per l’azione combinata dei

    muscoli elevatori della mandibola e dei loro antagonisti;3. Tono buccale e facciale, per contrazione dei muscoli facciali;4. Movimenti laterali e rotatori della lingua, per azione della muscolatura linguale

    intrinseca;5. Protrusione anteriore del palato molle, per ridurre la caduta prematura non

    intenzionale del cibo in faringe, per azione del muscolo palatoglosso;6. Assemblaggio del cibo sparso nelle varie parti della bocca in un bolo unico;7. La lingua circonda il bolo e lo tiene verso la parte centrale del palato,

    immediatamente prima dell’atto deglutitorio.

  • Fase buccale o di preparazione oraleParticolarità:• Aspetto edonistico della deglutizione;• Funzioni “intelligenti” della bocca, cognitive, volitive e di decision making.

  • Il controllo centrale della deglutizione

  • Apertura della bocca:• Rilasciamento mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Contrazione mm. Sotto-Ioideiper stabilizzare l’osso Ioide

    Fase buccale della deglutizione - Ingestione di cibo

    Fase buccale della deglutizione – Masticazione: • Attività sincronizzata dei mm. Masticatori, Sovra-Ioidei e Sotto-ioidei

  • Avvio volontario della fase orale di deglutizione, con rapido spostamento (

  • Fase più complessa, di durata

  • Fase faringea della deglutizione –Elevazione del complesso Ioido-Laringeo e apertura UES:• Contrazione mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Rilasciamento mm. Sotto-Ioidei• Rilasciamento m. Crico-Faringeo

  • Fase faringea della deglutizione –Elevazione del complesso Ioido-Laringeo e apertura UES:• Contrazione mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Rilasciamento mm. Sotto-Ioidei• Rilasciamento m. Crico-Faringeo

  • Fase faringea della deglutizione –Elevazione del complesso Ioido-Laringeo e apertura UES:• Contrazione mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Rilasciamento mm. Sotto-Ioidei• Rilasciamento m. Crico-Faringeo

  • Fase faringea della deglutizione –Elevazione del complesso Ioido-Laringeo e apertura UES:• Contrazione mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Rilasciamento mm. Sotto-Ioidei• Rilasciamento m. Crico-Faringeo

  • Fase faringea della deglutizione –Elevazione del complesso Ioido-Laringeo e apertura UES:• Contrazione mm. Masticatori• Contrazione mm. Sovra-Ioidei• Rilasciamento mm. Sotto-Ioidei• Rilasciamento m. Crico-Faringeo

  • Il bolo alimentare viene rapidamente spinto in cavità gastrica per effetto sinergicoe combinato di un’onda peristaltica primaria dell’esofago e della forza di gravità(durata 8-20 sec).

    Fase esofagea

    Meccanismo:1. Contrazione delle fibre circolari della muscolatura esofagea, che precedono e

    seguono la progressione del bolo alimentare, rispettivamente, rilassandosi a valle e contraendosi a monte del bolo stesso;

    2. Contrazione delle fibre longitudinali della muscolatura esofagea, che si contraggono per avvicinare l’esofago distale al bolo e all’onda peristaltica inprogressione.

  • Comprende tutto il lasso di tempo in cui il cibo oltrepassa lo sfintere esofageo inferiore e permane all’interno della tasca gastrica fino al suo scaricarsi nel duodeno, oltrepassando la porta pilorica.

    Fase gastrica

    Meccanismo:1. Contrazione tonica degli sfinteri pilorico ed esofageo;2. Azione della muscolatura liscia gastrica.

  • CLASSIFICAZIONE DELLE DISFAGIE

    ETÀ ADULTA

    ETÀ EVOLUTIVA ETÀ SENILE

    DISFAGIA: qualsiasi disagio nel deglutire (aspetto soggettivo) o qualsiasidisfunzione deglutitoria obiettivamente rilevabile direttamente oppureindirettamente per le sue conseguenze (O. Schindler, Deglutologia, 2011).

    DISFAGIA

  • CRITERIO EZIOLOGICO: distingue i tipi di disfagia in base allamalattia o alterazione dalla norma che determina disfagia.

    CLASSIFICAZIONE DELLE DISFAGIE

    • E. MALFORMATIVA (ereditaria, non ereditaria)• E. INFETTIVA (batterica, virale, micotica…)• E. DEGENERATIVA (nervosa, muscolare…)• E. VASCOLARE (centrale, periferica)• E. DISMETABOLICA• E. NEOPLASTICA (benigna, maligna)• E. TOSSICA (endogena, esogena)• E. TRAUMATICA (traumi interni, esterni)• E. IATROGENA (chirurgia, radioterapia…)

  • CRITERIO PATOGENETICO: distingue i tipi di disfagia sulla base delmeccanismo che determina il deficit deglutitorio.

    CLASSIFICAZIONE DELLE DISFAGIE

    • DISFAGIE MECCANICHE- Intraluminali- Stenosi intrinseche - Compressioni estrinseche- Alterazioni iatrogene

    • DISFAGIE MOTORIE- Alterazioni dell’avvio della deglutizione- Malattie della muscolatura striata orale e faringea- Malattie della muscolatura liscia esofagea

    • DISFAGIE RESPIRATORIE- Dissociazione chirurgica delle vie aero-digestive- Ostruzione delle vie aeree- Deficit del volume e della velocità di respirazione- Deficit funzionale della valvola laringea

    • DISFAGIE PSICHIATRICHE- Iperprotezione alimentare- Bolo isterico- Fagofobia (verso tutti i cibi, verso un alimento o una classe di cibi, verso una consistenza,in una certa circostanza)

  • CRITERIO FISIOPATOLOGICO: distingue i tipi di disfagia sulla basedella fase in cui si determina il deficit deglutitorio.

    CLASSIFICAZIONE DELLE DISFAGIE

    • DEFICIT DELLA FASE DI PREPARAZIONE ORALE DEL BOLO• DEFICIT DELLA FASE ORALE• DEFICIT DELLA FASE FARINGEA• DEFICIT DELLA FASE ESOFAGEA• DEFICIT DELLA FASE GASTRO-DUODENALE

  • CRITERIO TOPOGRAFICO: distingue i tipi di disfagia sulla base dellastazione nervosa o muscolare coinvolta.

    CLASSIFICAZIONE DELLE DISFAGIE

    • DISFAGIA OROFARINGEA (alta)• DISFAGIA ESOFAGEA (bassa)• DISFAGIA DA LESIONE DEL I MOTONEURONE• DISFAGIA DA LESIONE DEL II MOTONEURONE• DISFAGIA DA COMPROMISSIONE DELL’INNERVAZIONE SENSORIALE• DISFAGIA DA LESIONE DELL’EFFETTORE MUSCOLARE O NEUROMUSCOLARE

  • CAUSE DI DISFAGIA NELL’ADULTO (1)

    Cause iatrogene• effetti collaterali di terapie farmacologiche (chemioterapia,

    neurolettici, etc.)• post-chirurgica muscolare o neurogena• radioterapia• corrosiva (lesione da pillole, intenzionale)

    Cause infettive• tonsillite• difterite• botulismo• sifilide• mucosite (Herpes, Cytomegalovirus, Candida, etc.)

  • CAUSE DI DISFAGIA NELL’ADULTO (2) Cause miopatiche

    • malattie del connettivo• dermatomiosite• miastenia grave• distrofia miotonica• distrofia oculofaringea• polimiosite• sarcoidosi• sindromi paraneoplastiche

    • polio• sindrome post-polio• discinesia tardiva• encefalopatie metaboliche• sclerosi laterale amiotrofica (SLA)• morbo di Parkinson• demenza

    Cause neurologiche• tumori del tronco• trauma cranico• stroke• paralisi cerebrale• sindrome di Guillan-Barrè• morbo di Huntington• sclerosi multipla

  • CAUSE DI DISFAGIA NELL’ADULTO (3)

    Cause psicogene• fagofobia• disturbi somatoformi

    Cause strutturali• barra cricofaringea• diverticolo di Zenker• cicatrici cervicali• tumori orofaringei, laringei, esofagei• osteofiti e anomalie scheletriche

  • Modificazioni quantitative delle fasi deglutitorie con l’aumentare dell’età, conaumento significativo della durata complessiva.

    Deglutizione senile: presbifagia

    Declino delle funzioni sensoriali(soprattutto olfatto)

    Cambiamento delle strutture dentariee debolezza muscolare

    Fasi anticipatoria e dipreparazione extraorale

  • ETÀ SENILE

    Presbifagia

    Deglutizione fisiologica dell’anziano,condizione di maggiore rischio

    Disfagia secondaria adeventi patologici

    Presbifagiaprimaria

    Presbifagiasecondaria

  • CAUSE DI PRESBIFAGIA SECONDARIA Patologie neurologiche associate

    • malattia cerebrovascolare• morbo di Parkinson• paralisi sopranucleare progressiva• morbo di Alzheimer ed altre demenze• malattia del motoneurone• sclerosi multipla• neoformazioni cerebrali

    Patologie scheletriche• osteofitosi cervicale

    Patologie iatrogene• esiti di chirurgia delle vie aero-digestive superiori• esiti neurochirurgici• esiti di radioterapia• effetti collaterali di terapie farmacologiche

  • 1. Aspirazione tracheo-bronchiale con polmonite ab ingestis2. Malnutrizione3. Disidratazione4. A questi ultimi aspetti si possono associare disturbi del

    comportamento e diminuzione delle difese immunitarie5. Un aspetto a cui è necessario prestare maggiore attenzione

    è quello legato alle restrizioni sociali del paziente disfagico e alla conseguente compromissione della qualità di vita come espressione di riduzione di autostima, sicurezza, capacità lavorativa e svago

    Principali complicanze della disfagia:

  • DISFAGIA: Conseguenze• Broncopolmonite• Malnutrizione • Disidratazione• Aumento giornate

    degenza• Depressione

    • Peggiore stato clinico• Peggiore stato

    funzionale• Difficoltà gestionale• Peggiore qualità vita

    Stroke 2003; 34: 1252-1257. Martino Stroke 2005; 36: 2756-2763

  • GLOSSARIOCADUTA PREMATURA O SPILLAGE: passaggio di bolo dalla cavitàorale in faringe, in assenza di un atto deglutitorio.

    PENETRAZIONE: progressione di bolo nel lume laringeo attraversol’adito laringeo, potendosi realizzare fino al piano delle corde vocali.

    ASPIRAZIONE: progressione di secrezioni o bolo al di sotto del pianodelle corde vocali vere. Può essere:

    • pre-deglutitoria (si verifica prima che si sia innescato il riflessodella deglutizione);• intra-deglutitoria o inalazione (si verifica durante la fase riflessafaringea);• post-deglutitoria (si verifica dopo la fase riflessa faringea).

    RISTAGNO: blocco degli alimenti o altro (ad es. saliva) in una porzionedelle prime vie digestive (intra-orale, vallecule glosso-epiglottiche, senipiriformi).

  • Penetrazione

    Passaggio di materiale deglutito in laringe durante la deglutizione.

    Ingresso di liquidi o alimenti attraverso le corde vocali in trachea.

    1. ASPIRAZIONE TRACHEO-BRONCHIALE

    Aspirazione

  • 1. ASPIRAZIONE TRACHEO-BRONCHIALE

    • Broncopolmonite e polmonite ab ingestis (40% decessi)

    • Lobi inferiori (seg. Superiori)• Lobi superiori (seg. Superiori)• Più frequente a dx• Più spesso se il riflesso della tosse è ridotto

  • Soggetto collaborante (cioe’ in grado di accettare l’introduzione del rinofaringolaringoscopio

    flessibile attraverso le fosse nasali, in grado di aprire volontariamente la bocca e di effettuare un

    atto di deglutizione su comando) disfagico oggettivamente e/o soggettivamente

    Disfagia nell’anamnesi

    Gia’ portatore di sondino ng o peg con o senza cannula tracheale

    Pregressi o attuali episodi di broncopolmoniti “ab ingestis” o presunti tali

    Paziente disfonico o con voce “gorgogliante”

    Tosse frequente o viceversa inefficace

    Assenza o marcata riduzione dei riflessi faringei (da verificare stimolando con un abbassalingua il

    palato molle, base lingua, parete posteriore faringe)

    Scialorrea

    Ridotto riconoscimento del gusto e/o della temperatura del cibo

    INDICAZIONI ALLA RICHIESTA DI APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO STRUMENTALE AI FINI DELLA GESTIONE

    DEL SOGGETTO DISFAGICO O PRESUNTO TALE

  • Richiesta di consulenza foniatrica per disfagia in aumento esponenziale

    Casistica personale oltre 10000

  • REPARTI RICHIEDENTI

    Osservazione Medica 16%

    Clinica Medica 37%

    Geriatria 7%

    Pneumologia e Terapia Intensiva Pneumologica 14,5%

    Neurologia 7%

    ORL

    Chirurgia Vascolare

    Chirurgia Toracica 18,5%

    Rianimazioni

    Malattie Infettive

  • • Di base

    • Motivo del ricovero

    • Pazienti con documentazione radiologica

  • Patologie di ingresso23

    9

    2

    9

    14

    5

    12 13

    24

    6

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    BpAb

    ing

    Stato

    conf

    Disfag

    ia

    Disfa.

    Neu

    Emorr

    ag Ictus IRA

    Malnu

    trizSh

    ock

    Traum

    a

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    tale

    Grafico4

    Bp

    Ab ing

    Stato conf

    Disfagia

    Disfa. Neu

    Emorrag

    Ictus

    IRA

    Malnutriz

    Shock

    Trauma

    Patologie di ingresso

    % sul totale

    23.4567901235

    9.2592592593

    2.4691358025

    9.2592592593

    13.5802469136

    4.9382716049

    12.3456790123

    12.962962963

    2.4691358025

    3.7037037037

    5.5555555556

    Foglio2

    bpcobp acuta117.0110.83bpco10.83

    trauma21.27demenza12.74

    ima ira10.64parkinson8.92

    malnutrizione10.64cardiochi4.46

    shock10.64depressione1.27

    tracheo bp10.64epilessia2.55

    preg ictus12.10

    demenzadisf neur53.1812.74ima/scomp3.82

    bp31.91K2.55

    bp ab ing53.18shock3.18

    icuts10.64RT1.27

    ira10.64schizofrenia0.64

    malnutrizione10.64sclerodermia0.64

    shock10.64neuro5.73

    disf neur cj10.64rischio vas30.57

    bp tracheo peg10.64

    alzhaimer bp10.64

    parkinsondisf neur53.188.92

    ab53.18

    trauma emorragia10.64

    ira10.64

    malnutrizione10.64

    shock10.64

    cardiochiira53.184.46

    0.00

    depressionetrauma21.271.27

    epilessiagliobl disf10.642.55

    ictus10.64

    bp10.64

    disf neur10.64

    preg ictusdisf neur85.1012.10

    bp ab ingestis117.01

    ima/scompictus/em31.913.82

    ira21.27

    bp10.64

    Korobp10.642.55

    rinobp10.64

    tirobp10.64

    leucIRA10.64

    shockbp21.273.18

    ira21.27

    malnutrizione10.64

    RTdisfagia21.271.27

    schizofreniadisfagia bp10.640.64

    sclerodermiadisfagia10.640.64

    neuroslaira21.275.73

    disf neur10.64

    tetraparesdisf neur10.64

    paraneopldisf neur10.64

    bp10.64

    miasteIRA10.64

    guillameira10.64

    idrocefalobp10.64

    rischio vasbp74.4630.57

    bp ab ing21.27

    demenza53.18

    disf neur74.46

    emorr53.18

    ictus1610.19

    ira31.91

    trauma31.91

    Foglio2

    malattie

    bpco riacutizzata11%

    demenza scompensata12%

    cardiochirurgia4%

    vascolare scompensato29%

    Foglio1

    patologia di basepatologia di ingresso

    epilessiabp

    rischio vascolaretrauma emorragia cerebralen° pz%

    rischio vascolareemorragia cerebraleBp3823

    rischio vascolaretrauma disfagiaAb ing159

    depressionetraumaStato conf42

    rischio vascolareshockDisfagia159

    rischio vascolarebpDisfa. Neu2214

    bpcotraumaEmorrag85

    ictusbp ab ingestisIctus2012

    ictusdeglutizioneIRA2113

    rischio vascolaredisfagiaMalnutriz42

    demenzashockShock64

    rischio vascolareemorragia cerebraleTrauma96

    ictusdisfagia

    ictusdisfagia

    parkinsonshock

    rischio vascolaredisfagia neurologica

    rischio vascolareemorragia cerebrale

    rischio vascolaredisfagia neurologica

    demenzadisfagia neurologica

    bpcobp

    bpcobp

    shockbp

    rischio vascolarebp

    parkinsonbp

    sanoemorragia cerebrale

    sanoemorragia cerebrale

    ictusdisfagia neurologica

    rischio vascolareictus

    rischio vascolaredemenza

    rischio vascolarebp

    bpcobp

    bpcobp

    depressionetrauma bp

    rischio vascolarebp ab ingestis

    parkinsonbp

    ictusbp

    sanoparalisi cordale

    bpcobp

    cardiochirira

    rischio vascolareictus

    bpcotrauma

    rischio vascolaredisfagia

    rischio vascolaretrauma SNG cannula

    bpcoBP

    rischio vascolareictus

    rischio vascolareictus

    ictusbp

    demenza cjdisfagia neurologica

    rischio vascolaredemenza

    epilessia glioblastomadisfagia neurologica

    parkinsonbp

    demenzaira

    bpcobp

    sanotrauma bp

    rischio vascolareictus

    ictusembolia

    rischio vascolaredisfagia

    rischio vascolarek paratiroidi

    rischio vascolaredemenza

    cardiochirira

    cardiochirira

    bpcobp

    cardiochirira

    rischio vascolareira

    rischio vascolareBP ab ingestis

    rischio vascolarebp

    demenza tracheo pegIRA

    cardiochirIRA

    BPCOshock

    SLAIRA

    shockIRA

    slaIRA

    bpcobp

    k tiroide met tracheoIRA

    leucemiaIRA

    guillame barréira

    parkinsonira

    demenzadisfagia neurologica

    IMAictus

    alzheimerbp

    ictusdisfagia neurologica

    sanoshock

    bpco tracheoira

    parkinsondisfagia neurologica

    demenzadisfagia neurologica

    ictusira

    ictusbp

    parkinsondisfagia neurologica

    rischio vascolareictus cerebrale

    imaira

    shockmalnutrizione

    rischio vascolareictus cerebrale

    demenzabp

    demenzabp

    ictusbp ab ingestis

    demenzadisfagia neurologica

    imaictus cerebrale

    imaemorragia cerebrale

    rischio vascolareictus cerebrale

    demenzabp

    rischio vascolareictus cerebrale

    bpcobp

    demenzabp ab ingestis

    demenzabp ab ingestis

    demenzabp ab ingestis

    ictusdisfagia neurologica

    parkinsonbp

    rischio vascolarebp

    miasteina gravisira

    rischio vascolarebp

    parkinsontrauma emorragia cerebrale

    schizofreniabp ab ingestis

    parkinsonmalnutrizione

    rischio vascolaredemenza

    demenzamalnutrizione

    bpcomalnutrizione

    parkinsonbp

    scompenso caridacoshock

    epilessia demenzaictus cerebrale

    RTdisfagia

    RTdisfagia

    rischio vascolareictus cerebrale

    K orofaringebp ab ingestis

    rischio vascolareictus cerebrale

    parkinsondisfagia neurologica

    rischio vascolaredispnea parossistica

    rischio vascolareictus cerebrale

    bpcobp

    sindrome paraneoplastica neurologicadisfagia neurologica

    rischio vascolareira bp

    shockira tracheo

    tetraparesi spastica ipossicabp

    sclerodermiadisfagia

    k rinofaringedisfagia

    ictusdisfagia neurologica

    ictusbp ab ingestis

    demenzadisfagia neurologica

    parkinsondisfagia neurologica

    demenzaictus cerebrale

    sindrome paraneoplastica neurologicabp

    rischio vascolaredispnea parossistica

    rischio vascolareictus cerebrale

    sladisfagia neurologica

    epilessiadisfagia neurologica

    idrocefalobp

    ictusbp ab ingestis

    rischio vascolareemorragia cerebrale

    rischio vascolareemorragia cerebrale

    rischio vascolareictus cerebrale

    scompenso cardiacobp

    demenzabp ab ingestis

    rischio vascolaredeglutizione

    rischio vascolareictus cerebrale

    ictusdisfagia neurologica

    bpcoima ira

    parkinsondisfagia neurologica

    ictusbp ab ingestis

    shockbp ab ingestis tracheo peg

    demenzabp ab ingestis

    rischio vascolareictus cerebrale

    ictustracheo peg bp

    Foglio1

    Patologie di ingresso

    bp-> no bp

    ingressoconsulenzn° pzdecessipegsngsemisolparentdieta liberlibera8000008

    30semisol18011907

    parenter1000100

    sng3000201

    semisolido->sng1000100

    2parent1100000

    peg->peg2020000

    2

    sng->sng1001000

    3dieta lib1000001

    peg1010000

    semisol1000100

    parenterale->semisolido3000102

    4dieta lib1000001

    BP in entrata -> NO BP in uscita

    bp -> bp

    ingressoconsulenzn° pzdecessipegsngsemisolparentdieta liberdieta lib4000004

    44no x os7141010

    non es1??????

    parent3300000

    peg5230000

    semisol16100906

    sng82111??

    parenterale->parenterale1010000

    2peg1010000

    peg->peg1010000

    1

    sng->sng2001100

    3peg1010000

    BP in entrata -> BP in uscita

    no bp -> no bp

    ingressoconsulenzn° pzdecessipegsngsemisolparentdieta liberdieta liber172100014

    non es2100000

    no x os1000000

    parent1000010

    peg3030000

    semisolid201001007

    sng1000001

    peg->semisolid1000100

    semisol->semisolid1000001

    NO BP in entrata -> NO BP in uscita

    no bp -> bp

    ingressoconsulenzdecessipegsngsemisolparentdieta liberdieta lib1???????

    non es1???????

    no x os51??????

    parent11??????

    peg2???????

    semisol1???????

    sng2???????

    NO BP in entrata -> BP in uscita

    bp -> no bp vs no bp ->no bp

    primaesito

    ingressoconsulenzn° pzdecessipegsngsemisolparentdieta liberdieta liber172100014non es24

    45non es2100000no x os12

    no x os1000000parent1122

    parent1000010peg134269

    peg3030000semisolid1221124723

    semisolid201001007sng12

    sng1000001decesso49

    indeterm49

    peg->semisolid1000100tot pz152

    1

    semisol->semisolid1000001tot teor657

    1

    NO BP in entrata -> NO BP in uscitafattore di moltiplicazione4.32

    ingressoconsall'uscita

    ingressoconsulenzn° pzdecessipegsngsemisolparentdieta liberlibera130000013semisol23928libera8

    87semisol3511119013parenter671semisol

    parenter5400100sng7176parenter

    sng132223?1no x os12sng

    no x os12241010no es2no x os

    no es2??????peg31319no es

    peg734decesso15peg

    indeter3

    semisolido->sng1000100

    2parent1100000

    831431

    23727

    peg->peg3120000671

    37166

    11

    sng->sng30021002

    7dieta lib100000131218

    peg202000014

    semisol10001003

    parenterale->semisolido3000102

    6dieta lib1000001

    parenterale11

    peg11

    BP in entrata -> NO BP in uscita

    bp -> no bp vs no bp ->no bp

    All'ingresso

    Esito consulenza

    Alla dimissione

    disfagia

    All'ingresso

    Esito consulenza

    All'uscita

    Daata di richiestareparto di appartenenzaNomedata di nascitasessopatologia di basepatologia di ingressoRx ingressoRx torace all'uscitatemperatura in ingressotemperatura in uscitadieta all'ingressoritardo richiestamotivazione richiestaesito consulenzaesito finale del ricoverotempo di osservazionebp all'uscitaetà alla visitaetàsessoBp all'ingressoBp ingresso->uscitano BP ingresso -> bp uscitano bp->no bp

    1/8/07utipbisarcavoli giuseppa2/21/38fguillame barréiraBPno bp37.537peg5deglutizione neurologica pegpegpeg, no bp 65650.000

    Somma482Somma1864

    Conteggio150Conteggio77

    &A

    Page &P

  • CASISTICA Età: media: 76 aa;

    min/max: 20/96 aa;mediana 80 aa.

    Sesso: m/f: 61,5%/38,5%

    Durata del ricovero:media: 24 gg;min/max: 4/90 gg;mediana: 25 gg.

    Ingresso: Bp (Rx): 57%;

    Dimissione: Stabilizzati: 84%Decessi: 16%

  • CONSULENZA

    La consulenza foniatrica è stata richiesta rispetto al ricovero

    max in 25 gg

    min in giornata

    media in 3 gg (mediana 2 gg)

    La consulenza viene eseguita entro le 24 h.

  • LA VERIFICA DELL’ATTO DEGLUTITORIO:VALUTAZIONE CLINICA

    Accertamento della normalità anatomica delle strutture delle

    prime vie aero-digestive (neoformazioni benigne/maligne, corpi

    estranei).

    Accertamento di eventuale caduta “predeglutitoria” del bolo.

    Studio della gestione del bolo in ipofaringe.

    Accertamento di eventuale aspirazione silente.

    Valutazione di ristagni salivari e/o alimentari.

    Valutazione del riflesso della tosse con stimolazione laringea.

  • COME SI ESEGUE L’ESAME

  • COME SI ESEGUE L’ESAME

  • GRADO DI SODDISFAZIONE DEI REPARTIVANTAGGI

    Generalmente ben tollerata, ma talvolta il paziente rifiuta la visita

    Eseguibile al letto del paziente

    Consente la visione diretta della gestione del bolo in ipofaringe

    Economica

    Ripetibile e quindi indicata nel follow-up

    Dà maggior sicurezza nella gestione del paziente

  • INDICAZIONI AL TIPO DI ALIMENTAZIONE IN BASE ALLE RISULTANZE DEL TEST DI DEGLUTIZIONE CONDOTTO

    SOTTO CONTROLLO ENDOSCOPICO

    test nella norma

    (assenza di ristagni pre o post deglutitori; assenza di fenomeni di

    aspirazione; assenza di precaduta deglutitoria-passaggio

    prematuro di parte del bolo in ipofaringe-; normale gestione del

    bolo)

    non c’e’ rischio di ab ingestis

    alimentazione normale

  • INDICAZIONI AL TIPO DI ALIMENTAZIONE IN BASE ALLE RISULTANZE DEL TEST DI DEGLUTIZIONE CONDOTTO

    SOTTO CONTROLLO ENDOSCOPICO

    test non nella norma per:

    modesta disfagia per i liquidi;

    precaduta deglutitoria;

    modesto ristagno eliminabile con ripetuti atti deglutitori;

    riflesso di tosse comunque presente ed efficace

    basso rischio di ab ingestis

    (comunque da tener presente)

    vitto di consistenza semisolida e omogenea e liquidi addensati

  • INDICAZIONI AL TIPO DI ALIMENTAZIONE IN BASE ALLE RISULTANZE DEL TEST DI DEGLUTIZIONE CONDOTTO

    SOTTO CONTROLLO ENDOSCOPICO

    test non nella norma per:

    conclamata disfagia per liquidi e solidi;

    significativo ristagno;

    tosse non evocabile o scarsamente efficace

    alto rischio di ab ingestis

    divieto di alimentazione per os

    l’alternativa fra posizionamento di sondino NG o PEG e’ guidata dalla prognosi circa la

    ripresa della funzione deglutitoria (e quindi dal tipo di patologia di base)

  • GLI ESITI DELLA VALUTAZIONE FONIATRICA CON LE INDICAZIONI

    Alto rischio di ab-ingestis (sondino NG o PEG).

    Medio rischio di ab-ingestis (sondino NG e controllo ravvicinato).

    Scarso rischio di ab-ingestis (alimentazione controllata).

  • VISITA FONIATRICA: INDICAZIONI AL TRATTAMENTO RIABILITATIVO LOGOPEDICO

    Basso rischio di ab-ingestis.

    Assenza di patologie delle prime vie aero-digestive che

    aumentino il rischio di ab-ingestis.

    Buona gestione del bolo con scarsi ristagni in ipofaringe.

    Presenza di riflessi faringei e di tosse efficace.

  • PRESBIFAGIA �E� DISFAGIAFISIOPATOLOGIA DELLA DEGLUTIZIONEDiapositiva numero 3Diapositiva numero 4Diapositiva numero 5Diapositiva numero 6Diapositiva numero 7Diapositiva numero 8Diapositiva numero 9Diapositiva numero 10Diapositiva numero 11Diapositiva numero 12Diapositiva numero 13Diapositiva numero 14Diapositiva numero 15Diapositiva numero 16Diapositiva numero 17Diapositiva numero 18Diapositiva numero 19Diapositiva numero 20Diapositiva numero 21Diapositiva numero 22Diapositiva numero 23Diapositiva numero 24Diapositiva numero 25Diapositiva numero 26Diapositiva numero 27Diapositiva numero 28Diapositiva numero 29Diapositiva numero 30DISFAGIA: ConseguenzeDiapositiva numero 32Diapositiva numero 331. ASPIRAZIONE TRACHEO-BRONCHIALEDiapositiva numero 35Diapositiva numero 36Diapositiva numero 37Diapositiva numero 38Diapositiva numero 39Diapositiva numero 40Diapositiva numero 41�LA VERIFICA DELL’ATTO DEGLUTITORIO:� VALUTAZIONE CLINICA�COME SI ESEGUE L’ESAMEDiapositiva numero 44Diapositiva numero 45Diapositiva numero 46Diapositiva numero 47Diapositiva numero 48GLI ESITI DELLA VALUTAZIONE FONIATRICA CON LE INDICAZIONI��VISITA FONIATRICA: INDICAZIONI AL TRATTAMENTO RIABILITATIVO LOGOPEDICODiapositiva numero 51Diapositiva numero 52Diapositiva numero 53Diapositiva numero 54