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Planimetria Generale Altimetria Generale Girotappe 19 maggio - 10 giugno 2001 Emilio Tadini, La fiaba del Giro

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Planimetria Generale

Altimetria Generale

Girotappe

19 maggio - 10 giugno 2001Emilio Tadini, La fiaba del Giro

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Planimetria Generale

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Girotappe

Giorno Tappa Chilometri

16 Mercoledì Operazioni preliminari di accredito

17 Giovedi Operazioni preliminari di accredito

18 Venerdi Operazioni preliminari di accredito

19 Sabato Prologo PESCARA (Cronometro individuale) 8

20 Domenica 1ª tappa GIULIANOVA - FRANCAVILLA AL MARE 197

21 Lunedì 2ª tappa FOSSACESIA – LUCERA 146

22 Martedì 3ª tappa LUCERA – POTENZA 144

23 Mercoledì 4ª tappa POTENZA - MONTEVERGINE DI MERCOGLIANO 172

24 Giovedì 5ª tappa AVELLINO – NETTUNO 226

25 Venerdì 6ª tappa NETTUNO – RIETI 153

26 Sabato 7ª tappa RIETI – MONTEVARCHI 238

27 Domenica 8ª tappa MONTECATINI TERME - REGGIO EMILIA 179

28 Lunedì 9ª tappa REGGIO EMILIA – ROVIGO 144

29 Martedì 10ª tappa LIDO DI JESOLO – LUBIJANA 198

30 Mercoledì 11ª tappa BLED – GORIZIA 190

31 Giovedì 12ª tappa GRADISCA – MONTEBELLUNA 136

1 Venerdì 13ª tappa MONTEBELLUNA - PASSO PORDOI 224

2 Sabato 14ª tappa CAVALESE – ARCO 163

3 Domenica 15ª tappa SIRMIONE TERME – SALÒ

(Cronometro individuale) 55

4 Lunedì 16ª tappa ERBUSCO – PARMA 131

5 Martedì RIPOSO

6 Mercoledì 17ª tappa SANREMO “Circuito dei Fiori” 138

7 Giovedì 18ª tappa IMPERIA - S. ANNA DI VINADIO 234

8 Venerdì 19ª tappa ALBA - BUSTO ARSIZIO 184

9 Sabato 20ª tappa BUSTO ARSIZIO – ARONA 188

10 Domenica 21ª tappa ARONA – MILANO 124

Totale Km. circa 3.572

MA

GG

IOG

IUG

NO

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AltimetriaGenerale

PescaraGiulianova

Francavilla al Mare

FossacesiaLuceraPotenzaMontevergine

Avellino

NettunoRieti

Rovigo

Lubijana

Gorizia

Passo PordoiArco

San Remo

S. Anna di VinadioBusto Arsizio

Milano

Montevarchi

Reggio Emilia

Montecatini Terme

Lido di JesoloBled

GradiscaMontebelluna

Cavalese

Sirmione Terme

SalòErbusco

Imperia

Alba

Arona

ParmaSan Remo (Circuito dei Fiori)

Corso Garibaldi, 86 20121 Milano, Italia

tel. +39.02.6282.8762-3-4fax +39.02.2900.9684

e-mail: [email protected]

Montesilvano Marina

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La corsa in sintesi

LA PARTENZAGli otto chilometri in rettilineo sul lungo-mare che collega Montesilvano Marina a Pe-scara saranno teatro del prologo per l’asse-gnazione della prima maglia rosa dell’84° Gi-ro d’Italia: scelta dei rapporti, aerodinamicae soluzioni tecniche applicate alla biciclettainfluiranno in modo determinante sul ri-sultato.

IL PERCORSOPrima tappa completamente abruzzese at-traverserà le quattro province avendo nelPasso delle Capannelle e nell’erta di Chieti imomenti più significativi. Da Fossacesia, nelricordo di Alessandro Fantini, una secondatappa per velocisti che si concluderà all’om-bra del Castello di Lucera.La terza frazione lasciata Lucera e la pianu-ra foggiana, da Melfi a Potenza presenteràun percorso vallonato per reggiungere il tra-guardo. La quarta tappa vedrà sicuramentein prima fila gli scalatori che affronterannoin finale i 1.200 metri di Montevergine do-ve la classifica potrebbe presentare novità.Da Avellino verso Nettuno si supererannoper la prima volta i duecento chilometri sen-za però incontrare difficoltà di sorta e sullacosta tirrenica gli attori saranno ancora unavolta i velocisti.Sesta tappa completamente laziale con unfinale intorno a Rieti vivace ma che non do-vrebbe incutere eccessivi timori.La più lunga tappa del Giro, la settima, pre-senta in finale l’ascesa di Monte Luco con al-cuni tornanti con pendenze superiori al 10%ed una veloce discesa su Montevarchi. La do-menica 27 maggio si valicherà l’Appenninoe dopo l’Abetone gli strappi finali di Carpi-neti e Baisio dovrebbero lasciare il segno.Dopo la veloce tappa pianeggiante di Rovi-go, che riabbraccia il Giro dopo oltre mezzosecolo, un breve trasferimento ci porterà aLido di Jesolo. All’indomani, decima tappa,senza grandi difficoltà, fino a Lubijana, ca-pitale della giovane Repubblica Slovena, cheospita il Giro con un amichevole abbraccio.L’undicesima tappa, all’insegna della can-cellazione dei confini, dopo le impegnativeascese del Passo di Predil e del Collio, riuni-rà simbolicamente con un circuito Nova Go-rica e Gorizia. Da Gradisca a Montebelluna

un solo balzo per preparare ancora un sprintregale.La tredicesima e la quattordicesima frazionesaranno terreno di caccia esclusivo per gliscalatori: il Trentino sarà l’ideale palcosce-nico con Passo Rolle, Passo Fedaia e due vol-te il Passo Pordoi e poi ancora il giorno suc-cessivo Monte Bondone e S. Barbara dal qua-le una veloce picchiata ci porterà ad Arco.Trasferimento sul Lago di Garda e quindi tap-pa a cronometro dalle Terme di Sirmione aSalò con un percorso veloce ed altamentespettacolare.Lunedì 4 giugno da Erbusco, attraverso i pre-giati vigneti della Franciacorta, si andrà velo-cemente verso le terre verdiane Busseto e Par-ma, con una tappa dedicata al grande com-positore nel centenario della sua scomparsa.Meritato riposo a Sanremo il 5 giugno peraffrontare poi il gran finale verso Milano.Diciassettesima tappa nell’entroterra sanre-mese con le scalate del Passo di Ghimbegnae del Monte Ceppo: un trabocchetto per chinon gradisce la giornata di riposo.Lunghezza e asperità caratterizzano la di-ciottesima tappa: Col di Nava, Colla di Ca-sotto, Colle Fauniera (Cima Coppi) e arrivoai 2.010 metri di S.Anna di Vinadio sarannogiudici severi per i pretendenti alla magliarosa finale.Una tappa pianeggiante tra Alba e Busto Ar-sizio con circuito finale per ritemprarsi pri-ma dell’ultimo e inappellabile responso: adArona dopo la duplice scalata del Mottaro-ne il nome del vincitore dell’84° Giro d’Ita-lia non sarà più un mistero.Gran finale a Milano con il tradizionale cir-cuito intorno a Castello Sfrorzesco e al Par-co Sempione.

LE CARATTERISTICHEIl Giro del 2001 prende le mosse da Pescaracercando di seguire un percorso tecnico ta-le da lasciare incertezza fino all’ultimo istan-te sulla falsa riga di quelli sperimentati nel-le ultime edizioni.Una alternanza di tappe miste, pianeggian-ti e di montagna dovrebbe rispondere a que-sto scopo.Una leggera riduzione del chilometraggio(dai 3990 di quattro anni orsono, si passa ai3550 circa di quest’anno) risponde ad una

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esigenza del ciclismo moderno più impron-tato alla spettacolarità.La scelta di programmare una sola crono-metro dovrebbe equilibrare la riduzione del-l’altimetria generale.Una specifica caratteristica dell’84° Giro èrappresentata dalle città di tappa tutte dif-ferenti rispetto all’edizione precedente.Ciò nonostante innumerevoli candidaturenon hanno potuto veder realizzato il lorodesiderio, ma il Giro non dimenticherà perle edizioni future la loro preziosa e insosti-tuibile collaborazione.Qui di seguito sono riassunte le caratteristi-che tecniche, paragonate ai due anni prece-denti.

ABBUONI PER LA CLASSIFICA GENERALEInvariati resteranno gli abbuoni per le tap-pe in linea (il Regolamento Tecnico Inter-nazionale esclude gli abbuoni nelle tappe acronometro).Saranno assegnati sul Traguardo Intergiro,6”- 4”- 2” abbuoni ai primi tre classificati e12” - 8” - 4” abbuoni ai primi tre dell’arrivodi Tappa.

INTERGIROSaranno 21 i traguardi validi per questa spe-ciale classifica che si avvarrà dell’assegna-zione di tempi e di abbuoni.Tappe in linea: a tutti i corridori verrà as-segnato il tempo del vincitore dell’inter-tappa; inoltre, i primi sei classificati frui-ranno di questi abbuoni: 30” al primo, 25”al secondo, 20” al terzo, 15” al quarto, 10”al quinto, 5” al sesto.

Tappa a cronometro: ai primi sei classifi-cati verrà attribuito il tempo realmente im-piegato per superare la distanza che va dal-la partenza al traguardo Intergiro; a tutti glialtri spetterà il tempo del settimo classifica-to.

LE MAGLIESempre quattro le maglie dei leader:- Classifica generale a tempi: maglia rosa- Classifica a tempi “Intergiro”: maglia az-

zurra- Classifica a punti: maglia ciclamino- Classifica a punti G.P. della Montagna: ma-

glia verde

MONTEPREMIAi corridori sarà riservato un montepremi diLit 2.600.000.000.= (duemiliardiseicentomi-lioni).

LA PARTECIPAZIONEIl Giro d’Italia è aperto ad un massimo diventi squadre di nove corridori ciascuna.Entro il 16 febbraio 2001, saranno invitatele prime sedici squadre della classifica defi-nitiva GS/1 dell’U.C.I. e i gruppi sportivi ita-liani classificati tra la 17a e la 22a posizione.Preso atto di eventuali rinunce, per raggiungereil numero fissato di partecipazione, sarannoinvitate le squadre a seguire, nell’ordine diclassifica del GS/1 e poi GS/2, purché questiultimi non siano al di là della decima posi-zione alla data del 26 marzo 2001.Entro il 31 dello stesso mese, sarà ufficializ-zato il campo definitivo dei partenti.

CITTÀ DI TAPPALa conferma definitiva delle città di tappadell’84° Giro d’Italia, sarà data entro il 28febbraio 2001. Tale conferma resta subordi-nata, oltre che alle risultanze dei sopralluo-ghi ed alla definizione dei vari aspetti tecni-ci, anche alla disponibilità a collaborare ga-rantita dagli Enti interessati.

TAPPE 22 21 e prologo 21 e prologoCHILOMETRAGGIO 3.757 3.696,6 3.572 circa

MEDIA GIORNALIERA 170,78 176,200 170,100 circaTIPO DI TAPPA:

pianeggianti - ondulate 10 9 11media montagna 4 5 4

montagna 6 5 5cronometro 2 2 2

CHILOMETRI A CRONOMETRO 77 83 63DISLIVELLO IN MT. 25.840 23.200 21.200

RIPOSO 1 1 1TRASFERIMENTO IN KM. 653 386 753

1999 2000 2001

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LE DEPARTPour remettre le premier maillot rose de ce 84èmeTour d’Italie, les huit kilomètres de ligne droiteen bord de mer qui séparent Montesilvano Ma-rino de Pescara serviront de cadre au prologue.Choix des rapports, aérodynamique et recherchetechnique sur la bicyclette influeront de façondécisive les performances.

LE PARCOURSLa première étape, entièrement localisée dans larégion des Abruzzes en traversera ses quatre dé-partements. Les moments forts de la journée se-ront dans le Passo delle Capannelle et dans lamontée du Chieti. La deuxième étape pour sprin-ters partira de Fossacesia en souvenir d’Ales-sandro Fantini et se concluera à l’ombre du châ-teau de Lucera.La troisième étape laissera derrière elle Luceraet la plaine foggiana à la rencontre d’un par-cours vallonné entre Melfi et Potenza. La qua-trième étape verra sûrement apparaître en pre-mière ligne du peloton les grimpeurs au momentd’affronter dans le final les 1200 mètres du Mon-tevergine. Le classement pourrait bien alors su-bir ses premières modifications. Entre Avellinoet Nettuno nous dépasserons pour la premièrefois de ce Giro les 200 kilomètres sans cepen-dant avoir à faire face à de grandes difficultés.Le long de la côte tyrrhénienne les sprinters se-ront de nouveau les principaux protagonistes.La sixième étape se déroulera entièrement dansla région du Latium avec un final autour de Rie-ti rapide mais qui ne devrait pas inspirer de peursexcessives. La septième étape est la plus longuede ce Giro. Elle présente dans le final l’ascen-sion du Monte Luco avec quelques lacets de pen-te supérieure à 10% et une descente délicate versMontevarchi. Dimanche 27 mai nous franchi-rons les Appenins. Après l’ascension de l’Abeto-ne, les côtes finales de Carpineti et Baisio de-vraient laisser des traces.Après la rapide étape de plaine de Rovigo, citéqui retrouvera le Giro après près d’un demi siècled’absence, un bref transfert nous amènera à Li-do de Jesolo. Le lendemain : dixième étape sansgrandes difficultés jusqu’à Lubijana, capitale dela jeune République Slovène qui accueille avecgrand enthousiasme le Giro cette année.La onzième étape, sous le signe du franchisse-ment des frontières, après les difficiles ascen-sions des Passo Predil et du Collio, réunira sym-

boliquement par un circuit Nova Gorica et Go-rizia. Entre Gradisca et Belluno le terrain se fera d’unetraite pour préparer une nouvelle fois un sprintroyal.Les treizième et quatorzième étapes seront le ter-rain de chasse exclusif des grimpeurs : le Tren-tin constituera un décor idéal avec les ascensionsdu Passo Rolle, du Passo Fedaia et du Passo Por-doi (à parcourir deux fois). Le jour suivant il fau-dra attaquer le Monte Bondone et le Valico di S.Barbara pour redescendre ensuite vers Arco.Puis nous nous déplacerons vers le Lac de Gardepour aborder une épreuve de contre la montre de-puis les Termes de Sirmione jusqu’à Salò, sur unparcours rapide et extrêmement spectaculaire.Lundi 4 juin le départ sera donné à Erbusco. Onpassera à vive allure les vignes réputées de laFranciacorta pour se diriger vers les terres de Giu-seppe Verdi, Bussetto et Parma. Cette étape se-ra dédiée au grand compositeur à l’occasion ducentenaire de sa disparition.Le 5 juin nous aurons droit à une journée de re-pos bien méritée à Sanremo pour ensuite abor-der la partie finale finale vers Milan.La dix septième étape se déroulera dans l’arriè-re pays sanremese avec les montées des côtes duPasso Ghimbegna et du Monte Ceppo ; une éta-pe piège pour ceux qui ont des difficultés à re-prendre après une journée de repos.La dix huitième étape est caractérisée par sa lon-gueur et sa difficulté. Il faudra franchir les Colde Nava, Calla di Casotto, Colle Fauniera (jugé‘Cima Coppi’) avant d’affronter une arrivée à2 .010 mètres, à S. Anna di Vinadio. Une étapesévère pour les prétendants au maillot rose final.Une étape plate avec circuit final suivra ensuite entreAlba et Busto Arsizio pour reprendre des forces avantle dernier jugement à Arona. Après la double as-cension du Mottarone, le nom du vainqueur du84ème Tour d’Italie ne sera plus un mystère.Le final à Milan se déroulera sur le traditionnel cir-cuit autour du Château Sforzesco et du Parc Sem-pione.

LES CARACTERISTIQUES DU PARCOURSLe Tour d’Italie 2001 partira de Pescara poursuivre un parcours technique taillé, comme lesprécédentes éditions, de façon à faire régner lesuspens jusqu’au dernier moment.Ainsi, nous alternerons étapes mixtes, de plai-ne et de montagne.

La course en bref

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La légère diminution du nombre de kilomètres(3990 il y a quatre ans, 3550 environ cette an-née) répond aux exigences du cyclisme moderneplus enclin au spectacle.Le choix de ne programmer qu’un seul contre lamontre seulement a pour but d’équilibrer la ré-duction de l’altimétrie.Une particularité de ce 84ème Giro est le choixdes villes étapes, toutes différentes de l’éditionprécédente. De nombreuses candidatures n’ontpu être satisfaites mais le Giro n’oubliera pourles prochaines éditions leur précieuse et fonda-mentale collaboration.Ci dessous sont résumées les caractéristiquestechniques du Giro 2001, comparées aux deuxannées précédentes.

LES BONIFICATIONSPOUR LE CLASSEMENT GENERALLes secondes de bonifications attribuées sur lesétapes en ligne sont inchangées (le RèglementTechnique International exclu les bonificationssur les étapes de contre la montre).A l’arrivée de l’Inter-étape (“Intergiro’’), 6’’ – 4’’ – 2’’ seront attribuées aux trois premiers arri-vés alors que les trois premiers à l’arrivée de l’éta-pe se verront accréditer 12’’, 8’’ e 4’’.

L’INTERGIRO21 arrivées compteront pour ce classement spé-cial qui s’appuie sur l’attribution de temps et debonifications.Sur les etapes en ligne: tous les coureurs se ver-ront crédités du temps du vainqueur de l’inter-étape. Les six premiers bénéficierons en outre desbonifications suivantes : 30’’ au premier, 25’’au deuxième, 20” au troisième, 15’’ au qua-trième, 10’’ au cinquième et 5’’ au sixième.

Sur les etapes de contre la montre: aux sixpremiers il sera attribué le temps réellement em-ployé par chacun d’eux pour parcourir la dis-tance de la ligne de départ à la ligne d’arrivée del’Intergiro alors que tous les autres coureurs se-ront crédité du septième temps réalisé à l’Inter-giro.

LES MAILLOTSToujours quatre maillots distinctifs seront à at-tribuer :- Pour le classement général au temps, le maillot

rose.- Pour le classement au temps de “l’Intergiro’’,

le maillot bleu clair.- Pour le classement au point, le maillot cycla-

men.- Pour le classement au point du Grand Prix de

la Montagne, le maillot vert.

LES PRIXUn montant de Lit 2.600.000.000 (deux mil-liard six cent millions de lires) de prix sera ré-servée aux coureurs.

LA PARTICIPATIONLe Tour d’Italie est ouvert à un maximum devingt équipes de neuf coureurs chacune.D’ici le 16 février 2001 les seize premièreséquipes du classement définitif GS/1 de l’UCIainsi que les groupes sportifs italiens classésentre la 17ème et la 22ème position de ce clas-sement seront invités.Après avoir pris acte des éventuelles défectionset afin d’arriver au nombre de participants fixé,les équipes suivant dans l’ordre du classementGS/1 puis GS/2 seront invitées à conditions queces dernières ne se trouvent pas au dela de ladixième position du classement GS/2 au 26mars 2001.Avant le 31 de ce même mois, la liste définitivedes équipes sélectionnées sera officiellement an-noncée.

VILLES ETAPESLa confirmation définitive des villes étapes dece 84ème Tour d’Italie sera donnée le 28 février2001. Cette confirmation est subordonnée auxrésultats de l’inspection du parcours, à la défi-nition des divers aspects techniques ainsi qu’àla disponibilité de collaboration garantie par lescollectivités intéressées.

NOMBRE D’ ETAPES 22 21 et prologue 21 et

prologue

KILOMETRAGE TOTAL 3.7573.696,6 3.572 environ

MOYENNE KM. JOURNALIERE 170,78

176,200 170,100 environ

TYPE D’ETAPE:Plates ou Vallonnées 10 9 11

De Moyenne Montagne 4 5 4De Montagne 6 5 5

De Contre la Montre 2 2 2KILOMETRAGE DE CLM 77 83 63

DÉNIVELLATION 25.840 23.200 21.200JOURNEES DE REPOS 1 1 1

TRANSFERTS (EN KM) 653 386 753

1999 2000 2001

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Le salite

VALICO DI CAPANNELLE 1299

VALICO DEL MARMO 820SANTUARIO DI MONTEVERGINE (arrivo) 1263

MONTE LUCO 834

ABETONE 1388CASTELLO DI CARPINETI 805

PASSO DI PREDIL 1156COLLIO (VRHOVLJE) 392

PASSO ROLLE 1989PASSO PORDOI 2239PASSO FEDAIA 2057PASSO PORDOI (arrivo) 2239

MONTE BONDONE 1537S. BARBARA 1165

PASSO DI GHIMBEGNA 898MONTE CEPPO 1505

COL DI NAVA 941COLLA DI CASOTTO 1381COLLE FAUNIERA (CIMA COPPI) 2511S.ANNA DI VINADIO (arrivo) 2010

MOTTARONE (1° passaggio) 1421MOTTARONE (2° passaggio) 1421

1a tappaDomenica 20

4a tappaMercoledì 23

7a tappaSabato 26

8a tappaDomenica 27

11a tappaMercoledì 30

13a tappaVenerdì 1

14a tappaSabato 2

17a tappaMercoledì 6

18a tappaGiovedì 7

20a tappaSabato 9

METRI

MA

GG

IOG

IUG

NO

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Le salite: il dettaglio

GIULIANOVA – FRANCAVILLA AL MARE (Km. 197)VALICO DI CAPANNELLE (MT. 1299) • Km 16,7 di salita - dislivello mt. 464 - pendenza media 2,79%

POTENZA MONTEVERGINE (Km. 172)VALICO DEL MARMO (MT. 820) • Km. 7 di salita - dislivello mt. 333 - pendenza media 4,75% SANTUARIO MONTEVERGINE (MT. 1263) • Km. 11,5 di salita – dislivello mt. 538 – pendenza media 4,68%

RIETI – MONTEVARCHI (Km. 238)MONTE LUCO (MT. 834) • Km. 8 di salita - dislivello mt. 369 - pendenza media 4,62%

MONTECATINI TERME – REGGIO EMILIA (Km. 179)ABETONE (MT. 1388) • Km.12 di salita - dislivello mt. 607- pendenza media 5,10%CASTELLO DI CARPINETI (MT. 805) • Km. 5,7 di salita – dislivello mt. 467 – pendenza media 8,20%

BLED – GORIZIA (Km. 190)PASSO DI PREDIL (MT. 1156) • Km. 8,5 di salita - dislivello mt. 340 - pendenza media 4%COLLIO (VRHOVLJE) (MT. 392) • Km. 4,5 di salita - dislivello mt. 249 - pendenza media 5,53%

MONTEBELLUNA – PASSO PORDOI (Km. 224)PASSO ROLLE (MT. 1989) • Km. 19,5 di salita - dislivello mt. 1224 - pendenza media 6,28% PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10%PASSO FEDAIA (MT. 2057) • Km. 15,4 di salita - dislivello mt. 1043 - pendenza media 6,6%PASSO PORDOI (MT. 2239) • Km. 11 di salita - dislivello mt.774 - pendenza media 7,10%

CAVALESE – ARCO (Km. 163)MONTE BONDONE (MT. 1537) • Km. 15 di salita - dislivello mt. 1337- pendenza media 8,91% S.BARBARA (MT. 1165) • Km. 13,5 di salita - dislivello mt. 935 - pendenza media 6,93%

SANREMO Circuito dei Fiori (Km. 138)PASSO DI GHIMBEGNA (MT. 898) • Km. 10 di salita - dislivello mt. 792- pendenza media 7,92% MONTE CEPPO (MT. 1505) • Km. 16,2 di salita - dislivello mt. 1045 - pendenza media 6,45%

IMPERIA – S.ANNA DI VINADIO (Km. 234)COL DI NAVA (MT. 941) • Km. 10,2 di salita - dislivello mt. 701- pendenza media 6,87% COLLA DI CASOTTO (MT. 1381) • Km. 11,7 di salita - dislivello mt. 800 - pendenza media 6,83%COLLE FAUNIERA (MT. 2511) • Km. 14,4 di salita – dislivello mt. 1370 – pendenza media 9,5%S.ANNA DI VINADIO (MT. 2010) • Km. 15 di salita – dislivello mt. 1106 – pendenza media 7,37%

BUSTO ARSIZIO – ARONA (Km. 188)MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 % MOTTARONE (MT. 1421) • Km. 12 di salita - dislivello mt. 898- pendenza media 7,48 %

1a tappaDomenica 20

4a tappaMercoledì 23

7a tappaSabato 26

8a tappaDomenica 27

11a tappaMercoledì 30

13a tappaVenerdì 1

14a tappaSabato 2

17a tappaMercoledì 6

18a tappaGiovedì 7

20a tappaSabato 9

4A SANTUARIOMONTEVERGINE 1263 538 11,5 4,68%

13A PASSO PORDOI 2239 774 11 7,10%

18A S. ANNADI VINADIO 2010 1106 15 7,37%

N.tappa località arrivo Quota mt. Dislivello mt. Salita effettiva km. Pendenza media

GIU

GN

OM

AG

GIO

I TRE ARRIVI IN SALITA

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Le tappe di montagna: altimetrie

POTE

NZ

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MO

NTE

CA

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I TER

ME

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BEL

LUN

A

MO

NTE

VER

GIN

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EGG

IO E

MIL

IAPA

SSO

PO

RD

OI

4A tappa:

POTENZAMONTEVERGINEDI MERCOGLIANO

13A tappa:

MONTEBELLUNAPASSO PORDOI

8A tappa:

MONTECATINI TERMEREGGIO EMILIA

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17A tappa:

SANREMO“Circuito dei Fiori”

20A tappa:

BUSTO ARSIZIOARONA

18A tappa:

IMPERIAS. ANNA DI VINADIO

Page 13: Planimetria Generale Girotappe Altimetria Generale · 2000-11-15 · Altimetria Generale Girotappe 19 maggio - 10 giugno 2001 Emilio Tadini, La fiaba del Giro. Planimetria Generale

IL GIRO E VERDIIl Giro d’Italia, da sempre sensibile ai grandieventi del Paese, si legherà nella sua prossimaedizione alle celebrazioni del centenario del-la morte di Giuseppe Verdi. D’intesa con ilComitato per le Celebrazioni Verdiane, sonostate messe allo studio una serie di iniziativeculturali che legheranno il Giro d’Italia allafigura del grande maestro scomparso nel 1901.Madrina del Giro del 2001 sarà Katia Ric-ciarelli, una delle maggiori interpreti ver-diane.

LA FIABA DEL GIROEmilio Tadini, noto artista milanese , gran-de appassionato di ciclismo, ha dedicatoall’84a edizione del Giro d’Italia l’opera Lafiaba del Giro; questo dipinto, omaggio al-l’evento sportivo più popolare del nostro pae-se, evoca l’aspetto fantastico della corsa nel-l’immaginario collettivo, raccontandone ladimensione di sogno che tanta parte ha nelcreare ed alimentare la passione sportiva.La fiaba del Giro costituirà il motivo con-duttore dell’evento dal punto di vista del-l’immagine e accompagnerà l’84° Giro d’I-talia dalla presentazione fino all’arrivo a Mi-lano il 10 giugno 2001.

ASPETTANDO IL GIROL’attesa ha un ruolo molto importante pergli appassionati che si assiepano lungo le stra-de del Giro, accresce il desiderio di vederearrivare la corsa e dà spazio ai sogni e allefantasie. Proprio sulla base di queste consi-derazioni, nella settimana che precederà lapartenza del Giro a Pescara e in quella cheprecederà l’arrivo a Milano, saranno orga-nizzate delle manifestazioni nello spirito del-la corsa che faranno crescere la tensione pergli appassionati e contribuiranno a far en-trare gli spettatori nel clima della gara.

Partenza. In collaborazione con la Regio-ne Abruzzo, è allo studio un programma diattività legate al ciclismo in ambito cultura-le (mostre di arte e fotografia, rassegna cine-matografica), di intrattenimento (giochi, col-lezionismo ciclistico, concerti ed esibizioni)e sportivo (cicloturismo e assistenza tecnica);il programma coinvolgerà l’intera regione evedrà a Pescara i momenti salienti.

Arrivo. In collaborazione con il Comune diMilano, è in corso di definizione un pro-gramma che costituirà parte integrante del-l’Estate Milanese e culminerà il giorno del-l’arrivo del Giro con la celebrazione del vin-citore, il carosello delle squadre e un con-certo a chiusura della manifestazione.

IL MERCHANDISING DEL GIROIl Giro d’Italia è una manifestazione sporti-va profondamente radicata nella storia delnostro paese, capace di suscitare emozioni esentimenti che travalicano la pura passioneper il ciclismo. L’evento è un vero e proprioappuntamento per milioni di persone cheogni anno scendono sulle strade del Giro elo seguono in televisione e sui giornali perl’intera sua durata. A questa profonda pas-sione è dedicata una linea di merchandisingche darà la possibilità a tutti di sentirsi “den-tro” alla manifestazione e di ottenere un ri-cordo che permetta di dire “io c’ero”; offri-rà, inoltre, ai cicloamatori una collezione diprodotti tecnici per il ciclismo con la griffedi qualità della corsa più amata. La collezione di capi sportivi e tecnici è rea-lizzata in collaborazione con Asics, aziendaleader nel settore sportivo e da quest’annoFornitore Ufficiale della Maglia Rosa e dellealtre maglie leader del Giro d’Italia. Asics haprestato la propria esperienza e creatività perla realizzazione di prodotti originali e unici,che saranno disponibili nei negozi di sport,via catalogo e all’arrivo di ogni tappa.

LA CAROVANA PUBBLICITARIALa Carovana Pubblicitaria precede di circaun’ora la corsa e con la sua lunga colonna dimezzi variopinti e decorati offre uno spetta-colo allegro e divertente al pubblico in atte-sa dei corridori.Il favore crescente che questo originale e uni-co strumento di comunicazione incontra èdovuto al contatto non mediato con un pub-blico enorme (circa sei milioni di persone),in un’atmosfera di festa dello sport.In ogni tappa la Carovana effettua soste pro-grammate dove è consentito distribuire gadg-et od effettuare sampling di prodotti. Le par-tecipazioni di enti e aziende di turismo o diservizi, anche a carattere regionale, sono con-siderate con particolare attenzione e favore.

Il Giro e la comunicazione

Page 14: Planimetria Generale Girotappe Altimetria Generale · 2000-11-15 · Altimetria Generale Girotappe 19 maggio - 10 giugno 2001 Emilio Tadini, La fiaba del Giro. Planimetria Generale

LE GIRO ET VERDILe Tour d’Italie, toujours sensible aux grandsévénements du pays, se liera pour sa prochaineédition aux célébrations du centenaire de la dis-parition de Giuseppe Verdi. En accord avec leComité pour les Célébrations de Verdi, une sé-rie d’initiatives culturelles ont été mises à l’étu-de pour que le Tour d’Italie rencontre la grandefigure du maître disparu le 27 janvier 1901.Pour le 2001 la marraine du Giro sera KatiaRicciarelli, une des plus grandes interprète deVerdi.

LA FABLE DU GIROEmilio Tadini, artiste milanais, grand passion-né de cyclisme, a dédié à la 84ème édition duTour d’Italie son oeuvre La fable du Giro; cet-te toile, hômage à l’évènement sportif le plus po-pulaire de notre pays, évoque l’aspect fantastiquede la course dans l’imaginaire collectif, en en su-blimant la dimension de rêve qui a une grandepart dans la création et l’alimentation de la pas-sion sportive.La fable du Giro constituera le fil conducteurde l’évènement du point de vue de l’image etaccompagnera ce 84ème Tour d’Italie de laprésentation à l’arrivée à Milan le 10 juin2001.

EN ATTANDANT LE GIROL’attente occupe un rôle très important dans lavie de tous les passionnés qui se pressent le longdes routes du Giro. Elle accroît leur désir de voirarriver les coureurs et leur laisse du temps pourle rêve et la fantaisie. C’est sur la base de cesconsidérations que, dans la sermaine qui pré-cédera le départ du Giro à Pescara et dans cel-le qui précédera l’arrivée à Milan, des mani-festations seront organisées dans l’esprit du Gi-ro afin d’accroître la tension du passionné etd’amener progressivement le spectateur au coeurde l’épreuve.

Départ. En collaboration avec la région desAbruzzes un programme est à l’étude d’activitésculturelles liées au cyclisme (exposition d’art etde photographie, festival de cinéma), de ren-contres (jeux, collections cyclistes, concerts et ex-hibitions) et de manifestations sportives (cyclo-tourisme et assistance technique). La réalisationdu programme trouvera son point culminant àPescara mais impliquera la région entière.

Arrivée. En collaboration avec la mairie de Mi-lan, un programme similaire à celui existant audépart est en cours d’élaboration. Le programme,qui sera partie intégrante de l’Eté Milanais, trou-vera son apogée le jour de l’arrivée du Giro avecla célébration du vainqueur, le défilé des équipeset un concert en clôture de la manifestation.

LE PRODUITS DU GIROLe Tour d’Italie est une manifestation profon-dément ancrée dans l’histoire de notre pays, ca-pable de susciter des émotions et des sentimentsqui dépassent la pure passion pour le cyclisme.L’événement est un véritable rendez vous pourdes millions de personnes qui, chaque année,descendent sur les routes du Giro, suivent l’épreu-ve dans toute sa durée à la télévision et dans lesjournaux. A cette profonde passion est dédiéeune ligne de produits qui donnera la possibilitéà tous de se sentir partie intégrante de la mani-festation et d’en garder un souvenir qui leur per-mettra de dire “moi j’y étais”; Elle offrira de plusaux cyclo-amateurs une série d’objets pour leurvélo avec la griffe de qualité de leur course fa-vorite.La collection de ces pièces sportives et techniquesest réalisée en collaboration avec Asics, entrepri-se leader dans le domaine sportif et depuis cetteannée Fournisseur Officiel du Maillot Rose et desautres maillots de leader du Giro. Asics a mis sapropre expérience et créativité au service de la réa-lisation de produits originaux et uniques, qui se-ront disponibles dans les magasins de sport, surcatalogue et à l’arrivée de chaque étape.

LA CARAVANE PUBLICITAIRELa Caravane Publicitaire précède d’environ uneheure la course et, avec sa longue file de véhi-cules bariolés et décorés, offre une spectacle joyeuxet drôle au public qui attend les coureurs.L’engouement croîssant que cet original et uniqueinstrument de communication rencontre est dûau contact direct entre le produit et l’enorme pu-blic (environ 6 millions de personnes), dans uneatmosphère de fête du sport.A chaque étape la Caravane effectue des arrêtsprogrammés au cours desquels il est autorisé dedistribuer des gadget ou des échantillons de pro-duits. La participation des organismes ou officesde tourisme ou de service, même à caractère ré-gional, est considérée avec une attention et unefaveur toute particulière.

Giro et communication

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Il Giro in Abruzzo

PROVINCIA PER PROVINCIA TUTTI GLI ARRIVI

CHIETI (9): 1909, 1920, 1921, 1923, 1933, 1946, 1962, 1974, 1979BLOCK HAUS (4): 1967, 1968, 1972, 1984FRANCAVILLA AL MARE (2): 1970, 1972LANCIANO (7): 1932, 1935, 1938, 1973, 1981, 1997, 1999VASTO (5): 1959, 1983, 1988, 1998, 2000

L’AQUILA (7): 1914, 1924, 1935, 1936, 1950, 1954, 1965ASSERGI (1): 1985AVEZZANO (2): 1986, 1988GRAN SASSO D’ITALIA (3): 1971, 1989, 1999PESCASSEROLI (1): 1971RIVISONDOLI (1): 1970ROCCA DI CAMBIO (3): 1965, 1966, 1968ROCCARASO (6): 1952, 1953, 1964, 1976, 1980, 1987SCANNO (5): 1955, 1958, 1969, 1991, 1993SULMONA (5): 1911, 1925, 1926, 1928, 1992

PESCARA (16): 1912, 1919, 1922, 1927, 1931, 1937, 1939, 1947, 1948, 1951, 1956, 1957,1960, 1963, 1977, 1982LORETO APRUTINO (1): 1994

TERAMO (8): 1910, 1930, 1932, 1934, 1959, 1980, 1990, 2000ALBA ADRIATICA (1): 1973PRATI DI TIVO (1): 1975SILVI MARINA (2): 1969, 1978TORTORETO LIDO (1): 1995

Nel corso di 84 edizioni il Giro d’Italia nonha fatto tappa in Abruzzo solo in sei occa-sioni (1913 –1929 – 1940 – 1949 – 1961 –1996). Quindi numerose cittadine abruzze-si sono state quasi sempre protagoniste del-la corsa rosa o come sede di arrivo, o di par-tenza.La centralità di questa regione e il suo lega-me con lo sport del pedale ha fatto sì che ilGiro d’Italia vi facesse tappa volentieri, sem-

pre accolto dalla popolazione locale con gran-de entusiasmo, pronta ad acclamare i suoicampioni (Taccone, Fantini, Masciarelli, Giu-liani e, adesso, il giovane Di Luca…) ma nonsolo loro.Nonostante questo fortissimo legame però,l’Abruzzo non era stato mai sede di avviodel Giro. Questa lacuna verrà colmata nel 2001, conla partenza dell’84° edizione.

PROVINCIA DI CHIETI

PROVINCIA DIL’AQUILA

PROVINCIA DIPESCARA

PROVINCIA DITERAMO

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PESCARA 16 arrivi (1912 Azzini Ernesto - 1919 Corlaita Ezio - 1922 Sivocci Alfredo - 1927 BindaAlfredo - 1931 Binda Alfredo - 1937 Cimatti Marco - 1939 Leoni Adolfo - 1947Conte Oreste - 1948 Bevilacqua Antonio - 1951 Minardi Giuseppe - 1956 Pa-dovan Arrigo - 1957 Rolland Antonin - 1960 Botella Salvador - 1963 Carlesi Gui-do - 1977 Maertens Freddy - 1982 Contini Silvano)

POTENZA 12 arrivi (1929 Binda Alfredo - 1961 Taccone Vito - 1963 Adorni Vittorio -1965 AdorniVittorio - 1967 Planckaert Willy - 1969 Dancelli Michele - 1971 Paolini Enrico- 1975 De Vlaeminck Roger - 1979 Bortolotto Claudio - 1981 Masciarelli Pal-miro - 1986 Visentini Roberto - 1989 Giuliani Stefano)

MONTEVERGINE 1 arrivo (1962 Desmet Armand )

RIETI 10 arrivi (1936 Di Paco Raffaele - 1937 Cimatti Marco - 1938 Leoni Adolfo - 1939 Sapo-netti Carmine - 1960 Nencini Gastone - 1962 Carrara Joseph - 1984 Freuler Urs- 1986 Da Silva Acacio - 1991 Poulnikov Vladimir - 1993 Baffi Adriano)

REGGIO EMILIA 4 arrivi (1927 Binda Alfredo - 1947 Maggini Luciano - 1966 Zandegù Dino - 1983 Se-gersal Alf)

ROVIGO 4 arrivi (1913 Bordin Lauro - 1930 Mara Michele - 1935 Guerra Learco - 1946 ConteOreste)

LUBIJANA 1 arrivo (1971 Bitossi Franco)

GORIZIA 3 arrivi (1939 Valetti Giovanni - 1963 Bariviera Vendramino - 1983 Argentin Moreno)

PASSO PORDOI 3 arrivi (1990 Mottet Charly - 1991 Chioccioli Franco - 1996 Zaina Enrico)

ARCO 2 arrivi (1972 De Vlaeminck Roger - 1972 Merckx Eddy)

PARMA 7 arrivi (1921 Annoni Luigi - 1929 Piemontesi Domenico - 1948 Maggini Luciano - 1964Taccone Vito - 1966 Adorni Vittorio - 1980 Saronni Giuseppe - 1983 SaronniGiuseppe )

SANREMO 10 arrivi (1938 Vicini Mario - 1949 Maggini Luciano - 1952 Brasola Annibale - 1955 De-filippis Nino - 1961 Poblet Miguel - 1968 Sels Eduard - 1968 Zilioli Italo - 1974Perletto Giuseppe - 1987 Visentini Roberto - 1987 Roche Stephen)

BUSTO ARSIZIO 1 arrivo (1985 Freuler Urs)

ARONA 1 arrivo (1966 Bitossi Franco)

MILANO 74 arrivi (plurivittoriosi con 3 vittorie : Binda Alfredo - Cipollini Mario)

OSPITANO IL GIRO PER LA PRIMA VOLTA

In arrivo

LUCERA • NETTUNO • MONTEVARCHI • MONTEBELLUNA • SALÒ • S.ANNA DI VINADIO

In partenza

FOSSACESIA - GRADISCA - ERBUSCO

I precedenti arrivi nelle città di tappa

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Cenni storici sul Giro d’Italia

Di tutti gli eventi proposti da La Gazzetta del-lo Sport in oltre un secolo di storia il Giro d’I-talia è quello di maggior rilievo. Per tutti il Gi-ro è “la festa di maggio”, come lo definì Bru-no Raschi, uno dei cantori del ciclismo.La corsa rosa monopolizza l’attenzione ge-nerale fra metà maggio e la prima settimanadi giugno. Circa 6 milioni di spettatori si ac-calcano ogni giorno sulle strade al passaggiodei corridori e quasi 43 milioni di italiani sigodono la corsa in Tv. Il Giro, col succedersi delle edizioni, cresceal punto di divenire una “città viaggiante”che ormai ingloba circa 1700 persone, tuttiaddetti ai lavori. Il seguito del Giro è unospettacolo variopinto, con non meno di 700automezzi in rappresentanza di organi distampa, televisione, fotografi, squadre, ser-vizi di assistenza tecnica, per tacere dei mez-zi multiforme e multicolore della carovanapubblicitaria che – seguendo lo stesso per-corso della tappa – precede di circa un’ora icorridori.

GLI ALBORILa vocazione organizzativa de La Gazzettadello Sport si manifesta sin dagli albori delgiornale, nato il 2 aprile 1896 dalla fusionefra “Il Ciclista” e “La Tripletta”. Il primo nu-mero reca in prima pagina un riquadro conl’annuncio della Milano-Monza-Lecco-Erba,gara ciclistica organizzata dal giornale. Al-l’origine bisettimanale, la Gazzetta divienetrisettimanale in occasione del primo Girod’Italia (1909) e quotidiana per l’edizione del1913. Il giornale è di colore rosa dal primonumero del 1899.Il 7 agosto 1908 La Gazzetta dello Sport an-nuncia in prima pagina lo svolgimento del1° Giro d’Italia per il 1909, battendo sul tem-po Il Corriere della Sera che stava proget-tando un giro ciclistico dopo il successo diquello automobilistico di cui era il promo-tore. Con eleganza e stile il Corriere replicòalla Gazzetta offrendo al vincitore del Giroun premo di 3.000 lire. Il primo Giro d’Italia parte il 13 maggio 1909alle 2.53 del mattino dal rondò di Loreto, aMilano. Le tappe sono 8 per un totale di 2448chilometri e 127 sono i concorrenti, dei qua-li solo 49 giungono a Milano. Le notizie del-la corsa, vinta da Luigi Ganna, pervengono

a Milano attraverso dispacci telegrafici chel’organizzazione appende dentro le vetrinedella Lancia-Lyon Peugeot, in Piazza Castel-lo, mentre i pochi che possiedono il telefo-no possono informarsi chiamando il 33.68.Luigi Ganna, primo vincitore del Giro, gua-dagna 5.325 lire, l’ultimo classificato 300 li-re. Un confronto utile viene dallo stipendiodi Armando Cougnet, Direttore del Giro (eamministratore del giornale oltre che capo-redattore della rubrica ciclismo) che perce-piva 150 lire al mese.

LA MAGLIA ROSA E LE ALTRE MAGLIENel 1931 viene istituita la maglia rosa - colo-re distintivo del giornale - quale simbolo delprimato in classifica. Il primo a indossarla èLearco Guerra, vincitore della tappa inaugu-rale del 19° Giro d’Italia, la Milano-Mantova.Al 1933 risale il primo Gran Premio dellaMontagna, con quattro salite che assegnanopunti. Alfredo Binda ne è il dominatore, trans-ita primo in vetta a tutte. A partire dal 1974la maglia della speciale classifica del G.P.M.è di colore verde. La classifica a punti viene istituita nel 1966.Dal 1967 al 1969 il capo-classifica veste lamaglia rossa, quindi - dal 1970 - la classificaa punti corrisponde alla maglia ciclamino. Nel 1989 viene istituito l’Intergiro e i premial passaggio dell’Intertappa si conteggianoper la classifica generale a punti.

UNA REGINA E UN TIRANNOIl Giro d’Italia annota anche una regina, pro-tagonista negli anni Venti: Alfonsina Stradafa scalpore quando il direttore della Gazzet-ta dello Sport, Emilio Colombo, annunciache in gara contro i maschi, al Giro, ci saràanche lei. Era il 1925. Parte col numero 72,per cadute e vicissitudini finisce fuori tem-po massimo, ma prosegue senza numero eraggiunge ugualmente Milano, concluden-do il Giro fra gli applausi.Un altro episodio che in quegli anni fa scal-pore ha invece come protagonista un uomo:Alfredo Binda. Dopo aver vinto con facilità ilGiro in quattro edizioni consecutive (dal 1926al 1929) viene invitato a rimanere a casa permanifesta superiorità. Nel 1930 percepirà, pernon correre, il premio (22.500 lire) che avreb-be guadagnato in caso di vittoria.

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I PATRONDalle origini e sino al 1948 Armando Co-ugnet è la figura chiave del Giro d’Italia, l’au-tentico patron. Gli succede Vincenzo Tor-riani, cresciuto alla sua scuola dal 1946. Tor-riani reggerà le sorti del Giro sino al 1992,ma dal 1989, causa le sue non eccellenti con-dizioni di salute, Carmine Castellano ricevela più ampia delega a procedere.

LO SPETTACOLO E I MEDIANel 1923, a testimoniare l’eco che il Giro su-scita, entra in scena la cinematografia, per leriprese degli arrivi. Tutto senza sonoro, all’i-nizio. Negli anni Trenta l’interesse per il ci-clismo e per il Giro fa scendere in campo icinegiornali che allo “sport del pedale” de-dicano sempre maggiore attenzione.Nel 1947 Radio Rai si aggrega al Giro e la tra-smissione tecnico-sportiva viene affiancatada un varietà: il dopocena è riservato a “IlGirino Innamorato”. Nel 1949 la rivista deldopocorsa si intitola “Il Giringiro” duranteil quale ogni sera la voce della maglia rosasussurrava la “buonanotte girini”.Il 36° Giro (1953) dopo le trasmissioni spe-rimentali dell’anno prima, vive la prima di-retta televisiva, mentre il 1954 coincide conle prime interviste radiofoniche ai raduni dipartenza. Il 1963 segna l’avvento de “Il Pro-cesso alla Tappa”, condotto da Sergio Zavo-li, una trasmissione di grande successo re-plicata negli anni più recenti.Grazie ai diritti tv ceduti a emittenti stra-niere, il Giro ha non meno di 100 milioni dicontatti giornalieri in tutto il mondo. L’ul-tima edizione, l’83.a, ha fatto registrare inItalia uno share medio del 31.39% (oltre untelevisore su tre era sintonizzato sul Giro du-rante le 2 ore della diretta su Rai 3).Il Giro del 2000 ha visto 933 giornalisti ac-creditati, in rappresentanza di 492 testateinternazionali.

LE GRANDI RIVALITÁIl ciclismo, e il Giro d’Italia, vivono di gran-di rivalità sin dalle origini. La prima figuradi eroe dominante è Costante Girardengo,meglio noto come “l’omino di Novi”, cui sioppone il francese Henry Pelissier. Terzo in-comodo Tano Belloni. Negli anni Venti tra-monta la stella di Pelissier, prontamente so-

stituito da Alfredo Binda che porta nel cicli-smo una nota di eleganza e il tifo delle don-ne. Binda, il suonatore di cornetta della ban-da di Cittiglio, genera modernità e congiungedue epoche. Con Girardengo non parla, silimita a staccarlo, sempre, in salita. Binda èbravo e fortunato perché l’avversario che po-trebbe dargli noia, il friulano Ottavio Bot-tecchia, è costretto a emigrare in Francia inquanto è inviso ai patron delle Case italia-ne. E Oltralpe si farà valere, vincendo il Tourde France nel ‘24 e nel ‘25.Learco Guerra, mantovano, formidabile pas-sista, meglio noto come “la locomotiva uma-na” è l’avversario del Binda di fine carriera,nei primi anni Trenta, con Giuseppe Olmoguastafeste. Guerra è amato da tutti per ilsorriso aperto e il fare “alla mano” ma an-che per le sue qualità atletiche.Nel 1935 spunta la stella di Gino Bartali, “ilpio”, destinato a dominare a lungo la scena.Il toscano imperversa sino al 1940 quandola Legnano, per la quale gareggia, ingaggial’avversario più temibile. Fausto Coppi, gio-vane promessa, fa centro al primo colpo, vin-ce il primo dei suoi cinque Giri proprio a spe-se del suo capitano, Bartali, che mai gli per-donerà l’affronto. Alla ripresa dopo la guerra, nel 1946, Bar-tali ha ragione del rivale. Coppi si rifarà ne-gli anni dispari (‘47, ‘49 e ‘53) aggiungen-do una perla pari, nel ‘52. Secondo un col-laudato copione nella rivalità Bartali-Cop-pi si inserisce Fiorenzo Magni, “il terzo chegode”, toscano capace di vincere ben treGiri d’Italia, nonostante le ridotte attitu-dini in salita.Per ritrovare altri duelli epici bisogna aspet-tare le rivalità fra Adorni e Gimondi e fra Gi-mondi e Motta, ma l’avvento di Merckx, unasso pigliatutto, mortifica le ambizioni dimolti avversari. L’ultima rivalità è quella fra Moser e Saron-ni, che vede, per la prima volta, il tifo orga-nizzato in club. Francesco Moser assommasino a 53 mila appassionati nel suo magico1984, anno che annota il doppio primatodell’ora in Messico, la vittoria nella Milano-Sanremo e, dopo tanti tentativi infruttuosi,il successo nel Giro d’Italia, grazie al quale iltrentino accorcia le distanze (Saronni avevavinto il Giro nel 1981 e nel 1983).

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Parmi toutes les manifestations proposées par laGazzetta en plus d’un siècle d’histoire c’est le Gi-ro d’Italia qui remporte la palme de la popula-rité. Pour tous le Giro représente “la fête du moisde mai”, comme l’a défini Bruno Raschi, l’undes grands chantres du cyclisme.La course rose monopolise l’attention généralede la mi-Mai à la première semaine de juin. En-viron 6 millions de spectateurs s’entassent chaquejour sur les routes au passage des coureurs etprès de 43 millions d’Italiens suivent la courseà la télévision.Au fur et à mesure des éditions le Giro grandit àtel point qu’il devient une “ville itinérante” comp-tant environ 1700 personnes ayant toutes des fonc-tions officielles. La caravane du Giro est un spec-tacle multicolore d’environ 500 véhicules repré-sentant la presse, la télévision, les opérateurs pho-to, les équipes et les services d’assistance technique,sans parler des véhicules multiformes et multi-colores de la caravane publicitaire qui tout aulong du parcours de l'étape précède d'environ uneheure les coureurs.

LES ORIGINESLa vocation d’organisatrice de La Gazzetta del-lo Sport apparaît dès les débuts du journal, dontla naissance date du 2 avril 1896 et résulte dela fusion entre “Il Ciclista” et “La Tripletta”. Lepremier numéro porte en première page un en-cadré annonçant la Milano-Monza-Lecco-Erba,course cycliste organisée par le journal. A paru-tion bi-hebdomadaire à ses débuts, la Gazzettadevient tri-hebdomadaire à l’occasion du premierGiro d’Italia (1909), puis quotidien à partir del’édition de 1913. Le journal inaugure sa cou-leur rose avec le premier numéro de l’année 1899.Le 7 août 1908 La Gazzetta dello Sport annon-ce en première page que le 1er Giro d’Italia au-ra lieu en 1909, battant ainsi au temps Il Cor-riere della Sera qui avait en projet un tour cy-cliste après le succès remporté par le tour auto-mobile dont il était promoteur. C’est avec styleet élégance que le Corriere répliqua à la Gazzet-ta en offrant au vainqueur du Giro un prix de3.000 lires. Le premier Giro d’Italia prend le départ le 13 mai1909 à 2:53h du matin, du rondeau de Loreto,à Milan. Les étapes sont au nombre de 8 pourun total de 2448 kilomètres, et il y a 127 cou-reurs au départ, dont seulement 49 terminerontla course à Milan. Les nouvelles sur la course,

gagnée par Luigi Ganna, parviennent à Milanau moyen de dépêches télégraphiques que l’or-ganisation suspend derrière les vitrines de la Lan-cia-Lyon Peugeot, Piazza Castello, tandis que lesquelques fortunés qui possèdent le téléphone peu-vent se renseigner en appelant le 33.68.Luigi Ganna, premier vainqueur du Giro, gagne5.325 lires, et le dernier du classement 300 lire. Atitre de comparaison citons le salaire de ArmandoCougnet, Directeur du Giro (et administrateur dujournal ainsi que rédacteur en chef de la rubriquecyclisme) qui gagnait 150 lires par mois.

LE MAILLOT ROSE ET AUTRES MAILLOTSEn 1931 naît le maillot rose destiné à symboliserla tête du classement. Le premier à la porter estLearco Guerra, vainqueur de l’étape d’inaugura-tion du 19ème Giro d’Italia, la Milan-Mantoue.Le premier Grand Prix de la Montagne remon-te à 1933 et comporte la montée de quatre côtesrécompensées par des points. Alfredo Binda enest le grand dominateur et passe en tête tous lessommets. A partir de 1974 le maillot distin-guant le Grand Prix de la Montagne devient decouleur verte.Le classement aux points est institué en 1966. De1967 à 1969 la tête du classement endosse le maillotrouge puis - à partir de 1970 - le classement auxpoints se reconnaît par le maillot cyclamen.En 1989 est créé l’Intergiro et les prix au passa-ge de l’Inter-étape comptent pour le classementgénéral aux points.

UNE REINE ET UN TYRANLe Giro d’Italia compte également à son palmarèsune reine, protagoniste dans les années 20: Al-fonsina Strada fait sensation en 1925, lorsque leDirecteur de La Gazzetta dello Sport, Emilio Co-lombo, annonce qu’elle sera en compétition contreles Messieurs au Giro. Elle prend le départ avec ledossard 72, et à la suite de chutes et autres vicis-situdes, elle termine au-delà du temps maximum.Cela ne l’empêche pas de continuer sans dossardet de parvenir malgré tout à Milan, où elle termi-ne le Giro sous les applaudissements de la foule.Après avoir gagné haut la main le Giro de quatreéditions successives (de 1926 à 1929) Binda estle protagoniste d’un épisode qui fait sensation:en raison de sa supériorité évidente, il est prié derester chez lui. En 1930 il encaissera, pour nepas courir, la somme qu’il aurait remportée encas de victoire, soit 22.500 lires.

Brève note historique sur le Giro d’Italia

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LES PATRONSDe ses origines et jusqu’en 1948, Armando Cou-gnet est la figure-emblème du Giro d’Italia, levrai patron. Vincenzo Torriani, qui a grandi àson école depuis 1946. prend sa succession. Tor-riani regrat sur le Giro jusqu’en 1992, mais dès1989, en raison de sa santé incertaine, Carmi-ne Castellano jouit des plus amples pouvoirspour poursuivre la voie tracée.

LE SPECTACLE ET LES MEDIAC’est en 1923, sur la lancée de l’enthousiasmesuscité par le Giro, qu’entre en scène le cinémapour filmer les arrivées. Au début c’est du ciné-ma muet. Dans les années 30, suivant l’intérêtgrandissant pour le cyclisme et le Giro, on voitapparaître les premières actualités cinémato-graphiques qui dédient un espace croissant au“sport de la pédale”.En 1947 Radio Rai rejoint le Giro et l’émissiontechnico-sportive englobe un spectacle de varié-tés: l’après-dîner est réservé au “Girino Inna-morato”. En 1949 la revue de l’après-course s’in-titule le “Giringiro” et l’in entende chaque soirla voix du maillot rose susurrer “bonne nuit lesGirini” aux auditeurs. Le 36ème Giro (1953), après les émissions ex-périmentales de l’année précédente, voit la nais-sance de la première reprise télévisée en direct,tandis qu’en 1954 ont lieu les premières inter-views radiophoniques lors du rassemblement dedépart de la course. 1963 est marqué par la pre-mière du “Procès de l’Etape”, présenté par Ser-gio Zavoli, émission de grand succès qui sera ré-pliquée ces dernières années.Grâce aux droits de retransmission cédés aux sta-tions étrangères le Giro se retrouve avec une cen-taine de millions de contacts quotidiens dans lemonde entier. La dernière édition, la 82ème, aeu un share d’audience moyen de 31.39%. L’édi-tion de 2000 comptait 933 journalistes accrédi-tés, représentant 492 organes de presse-tv-ciné.

LES GRANDES RIVALITESLe cyclisme en général et le Giro en particuliervivent depuis toujours de grandes rivalités. Lapremière figure de héros dominateur est celle deCostante Girardengo, mieux connu sous le pseu-donyme de “l’omino di Novi”, auquel s’opposele français Henry Pelissier, celui qui tire les mar-rons du feu étant Tano Belloni. La gloire de Pe-lissier se termite dans les années 20 au profit de

Alfredo Binda qui apporte au cyclisme une touched’élégance et suscite la passion des dames. Bin-da, le jouer de cornet de la fanfare de Cittiglio,apporte une note de modernisme et sert de pivotentre deux époques. Il ne parle pas avec Girar-dengo, il se borne à le doubler, toujours, et encote. Binda est fort et a de la chance car l’ad-versaire qui pourrait lui porter ombrage, le friou-lan Ottavio Bottecchia, se trouve contraint à émi-grer en France car il ne plait pas aux patrons deséquipes italiennes. Il s’y trouvera d’ailleurs fortbien puisqu’il remportera le Tour de France dansles années 24 e 25.Learco Guerra de Mantoue, formidable rouleursurnommé “la locomotive humaine” est l’ad-versaire de Binda en fin de carrière, au début desannées Trente, tandis que Giuseppe Olmo jouele rôle du troisième larron. Guerra est le chéri detous pour son grand sourire et ses manières ai-mables, mais aussi pour ses qualités athlétiques.1935 voit naître l’étoile de Gino Bartali, “lePieux”, qui dominera la scène pendant longtemps.Le toscan mène le jeu jusqu’en 1940 quand laLegnano, la marque pour laquelle il court, enga-ge l’adversaire le plus dangereux. Fausto Coppi,jeune promesse, pour son coup d’essai veut uncoup de maître et gagne le premier de ses cinq Gi-ri aux dépens justement de son capitaine, Bar-tali, qui ne lui pardonnera jamais cet affront.Après la guerre, à la reprise du Giro en 1946,Bartali l’emporte sur son rival. Coppi se venge-ra dans les années impaires (47, 49 et 53), en yajoutant une perle paire, l’année ‘52. Selon unscénarii bien rodé, le troisième larron à s’insérerdans la rivalité Bartali-Coppi est Fiorenzo Ma-gni, toscan qui gagnera trois Giri malgré ses mo-destes talents de grimpeur.Pour retrouver d’autres duels épiques il faudraattendre la rivalité Adorni-Gimondi, puis cellede Gimondi et Motta, mais avec l’avènement del’as Merckx bien d’autres adversaires verrontleurs ambitions s’effriter.La dernière rivalité est celle qui oppose Moser etSaronni. Pour la première fois on voit la naissancede fans clubs organisés. Francesco Moser rassemble53.000 groupes pour son année magique 1984,au cours de laquelle il glanera le double record del’heure au Mexique, la victoire dans Milano-San-remo, et après bien des tentatives infructueuses,le succès dans le Giro d’Italia qui permettra autrentin de réduire la distance avec Saronni quiavait remporté le Giro en 1981 et 1983).

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Albo d’oro

1909 GANNA Luigi 1960 ANQUETIL Jacques (Francia)1910 GALETTI Carlo 1961 PAMBIANCO Arnaldo1911 GALETTI Carlo 1962 BALMAMION Franco1912 a squadre: ATALA 1963 BALMAMION Franco1913 ORIANI Carlo 1964 ANQUETIL Jacques (Francia)1914 CALZOLARI Alfonso 1965 ADORNI Vittorio1919 GIRARDENGO Costante 1966 MOTTA Gianni1920 BELLONI Gaetano 1967 GIMONDI Felice1921 BRUNERO Giovanni 1968 MERCKX Eddy (Belgio)1922 BRUNERO Giovanni 1969 GIMONDI Felice1923 GIRARDENGO Costante 1970 MERCKX Eddy (Belgio)1924 ENRICI Giuseppe 1971 PETTERSON Gösta (Svezia)1925 BINDA Alfredo 1972 MERCKX Eddy (Belgio)1926 BRUNERO Giovanni 1973 MERCKX Eddy (Belgio)1927 BINDA Alfredo 1974 MERCKX Eddy (Belgio)1928 BINDA Alfredo 1975 BERTOGLIO Fausto1929 BINDA Alfredo 1976 GIMONDI Felice1930 MARCHISIO Luigi 1977 POLLENTIER Michel (Belgio)1931 CAMUSSO Francesco 1978 DE MUYNCK Johan (Belgio)1932 PESENTI Antonio 1979 SARONNI Giuseppe1933 BINDA Alfredo 1980 HINAULT Bernard (Francia)1934 GUERRA Learco 1981 BATTAGLIN Giovanni1935 BERGAMASCHI Vasco 1982 HINAULT Bernard (Francia)1936 BARTALI Gino 1983 SARONNI Giuseppe1937 BARTALI Gino 1984 MOSER Francesco1938 VALETTI Giovanni 1985 HINAULT Bernard (Francia)1939 VALETTI Giovanni 1986 VISENTINI Roberto1940 COPPI Fausto 1987 ROCHE Stephen (Irlanda)1946 BARTALI Gino 1988 HAMPSTEN Andrew (U.S.A.)1947 COPPI Fausto 1989 FIGNON Laurent (Francia)1948 MAGNI Fiorenzo 1990 BUGNO Gianni1949 COPPI Fausto 1991 CHIOCCIOLI Franco1950 KOBLET Hugo (Svizzera) 1992 INDURAIN Miguel (Spagna)1951 MAGNI Fiorenzo 1993 INDURAIN Miguel (Spagna)1952 COPPI Fausto 1994 BERZIN Eugeni (Russia)1953 COPPI Fausto 1995 ROMINGER Tony (Svizzera)1954 CLERICI Carlo (Svizzera) 1996 TONKOV Pavel (Russia)1955 MAGNI Fiorenzo 1997 GOTTI Ivan1956 GAUL Charly (Lussemburgo) 1998 PANTANI Marco 1957 NENCINI Gastone 1999 GOTTI Ivan1958 BALDINI Ercole 2000 GARZELLI Stefano1959 GAUL Charly (Lussemburgo)

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1933 BINDA Alfredo1934 BERTONI Remo1935 BARTALI Gino1936 BARTALI Gino1937 BARTALI Gino1938 VALETTI Giovanni1939 BARTALI Gino1940 BARTALI Gino1946 BARTALI Gino1947 BARTALI Gino1948 COPPI Fausto1949 COPPI Fausto1950 KOBLET Hugo (Svizzera)1951 BOBET Louis (Francia)1952 GEMINIANI Raphael (Francia)1953 FORNARA Pasquale1954 COPPI Fausto1955 NENCINI Gastone1956 Trofeo degli Appennini:

BAHAMONTES Federico (Spagna)Trofeo delle Dolomiti:GAUL Charly (Lussemburgo)Trofeo dello Stelvio:MAULE CLETO

1957 GEMINIANI Raphael (Francia)1958 BRANKART Jean (Belgio)1959 GAUL Charly (Lussemburgo)1960 VAN LOOY Rik (Belgio)1961 TACCONE Vito1962 SOLER Angelino (Spagna)1963 TACCONE Vito1964 BITOSSI Franco1965 BITOSSI Franco1966 BITOSSI Franco1967 GONZALES Aurelio (Spagna)1968 MERCKX Eddy (Belgio)

1969 MICHELOTTO Claudio1970 VANDENBOSSCHE Martin (Belgio)1971 FUENTE Manuel (Spagna)1972 FUENTE Manuel (Spagna)1973 FUENTE Manuel (Spagna)1974 FUENTE Manuel (Spagna)1975 ex aequo: GALDOS Francisco

(Spagna) e OLIVA Andres (Spagna)1976 OLIVA Andres (Spagna)1977 FERNANDEZ OVIES Faustino

(Spagna)1978 SUTTER Ueli (Svizzera)1979 BORTOLOTTO Claudio1980 BORTOLOTTO Claudio1981 BORTOLOTTO Claudio1982 VAN IMPE Lucien (Belgio)1983 VAN IMPE Lucien (Belgio)1984 FIGNON Laurent (Francia)1985 NAVARRO Josë Luis (Spagna)1986 MUNOZ Pedro (Spagna)1987 MILLAR Robert (Irlanda)1988 HAMPSTEN Andrew (USA)1989 HERRERA Lucio (Colombia)1990 CHIAPPUCCI Claudio1991 GASTON Inaki (Spagna)1992 CHIAPPUCCI Claudio1993 CHIAPPUCCI Claudio1994 RICHARD Pascal (Svizzera)1995 PICCOLI Mariano1996 PICCOLI Mariano1997 GONZALES P. JosË Jaime

(Colombia)1998 PANTANI Marco1999 GONZALES P. JosË Jaime

(Colombia)2000 CASAGRANDE Francesco

Gran Premio della Montagna

(maglia verde)

1989 PAVLIC Jure (Yugoslavia)1990 ANDERSON Phil (Australia)1991 LEANIZBARRUTIA Alberto (Spagna)1992 INDURAIN Miguel (Spagna)1993 SVORADA Jan (Slovacchia)1994 ABDOUJAPAROV Djamolidine

(Uzbekistan)

1995 ROMINGER Tony (Svizzera)1996 GUIDI Fabrizio1997 KONYSHEV Dmitri (Russia)1998 FAGNINI Gianmatteo1999 GUIDI Fabrizio2000 GUIDI Fabrizio

1966 MOTTA Gianni1967 ZANDEGU' Dino1968 MERCKX Eddy (Belgio)1969 BITOSSI Franco1970 BITOSSI Franco1971 BASSO Marino1972 DE VLAEMINCK Roger (Belgio)1973 MERCKX Eddy (Belgio)1974 DE VLAEMINCK Roger (Belgio)1975 DE VLAEMINCK Roger (Belgio)1976 MOSER Francesco1977 MOSER Francesco1978 MOSER Francesco1979 SARONNI Giuseppe1980 SARONNI Giuseppe1981 SARONNI Giuseppe1982 MOSER Francesco1983 SARONNI Giuseppe

1984 FREULER Urs (Svizzera)1985 VAN DER VELDE Johan (Olanda)1986 BONTEMPI Guido1987 VAN DER VELDE Johan (Olanda)1988 VAN DER VELDE Johan (Olanda)1989 FIDANZA Giovanni1990 BUGNO Gianni1991 CHIAPPUCCI Claudio1992 CIPOLLINI Mario1993 BAFFI Adriano1994 ABDOUJAPAROV Djamolidine

(Uzbekistan)1995 ROMINGER Tony (Svizzera)1996 GUIDI Fabrizio1997 CIPOLLINI Mario1998 PICCOLI Mariano1999 JALABERT Laurent (Francia)2000 KONYSHEV Dmitri (Russia)

Classifica a punti(maglia ciclamino)

Classifica Intergiro(maglia azzurra)

Albo d’Oro