patogenesi del diabete tipo 2 insulinoresistenza deficit -cellulare diabete tipo 2

111
PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresiste nza deficit - cellulare DIABETE TIPO 2

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Page 1: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2

Insulinoresistenza deficit -cellulare

DIABETE TIPO 2

Page 2: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

INSULIN RESISTANCE: THE ORIGIN OF SEVERAL ABNORMALITIES IN TYPE 2 DIABETES

AND THE METABOLIC SYNDROME

INSULIN RESISTANCE

HyperglycemiaDyslipidemia

Hypertension ThrombophiliaHyperuricemia

INSULIN RESISTANCEINSULIN RESISTANCE

Page 3: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE

Microangiopatia- retinopatia ---> cecità- nefropatia ---> insufficienza renale

Macroangiopatia- infarto, ictus, vasculopatia arti inferiori e carotidi,

gangrena e amputazioni, etc.

Neuropatia- sensitiva (dolori e perdita di sensibilità)- motoria (paralisi, atrofia muscolare)- autonomica (alterato assorbimento nutrienti,

ipotensione ortostatica, aritmie, morte improvvisa, piede diabetico, etc.)

Page 4: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

TERAPIA FARMACOLOGICADEL DIABETE

• Insulina*

• Ipoglicemizzanti orali– stimolanti la secrezione insulinica*– sensibilizzanti all’azione insulinica– interferenti con l’assorbimento intestinale dei

carboidrati

*: possono causare ipoglicemia

Page 5: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico nel diabete- implicazioni -

• Alterazioni nell’adattamento all’esercizio fisico legate al diabete, all’insulinoresistenza e alla terapia

• Effetti benefici dell’esercizio fisico sulla malattia (prevenzione, terapia, complicanze)

• Rischi legati alle complicanze già presenti

Problematiche specifiche dell’anziano

Page 6: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Glucosio

Lattato Corpi chetonici

Page 7: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

0 1 2 3 4

25

50

75

100Glicogeno muscolare

glicogeno

FFA ematici

captazione di glucosio + FFA

Glucosio ematico

captazione glucosio captazione FFA

Contributo percentuale dei diversi substrati come fonte energetica durante esercizio fisico

ore

Page 8: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

NORMALE

8 12 16 20 24

180

100

ore

Gli

cem

ia (

mg

/dl)

Page 9: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali ormoni coinvoltinell’omeostasi glicemica

Insulina

Glucagone Catecolamine

Cortisolo GH

iperglicemia ipoglicemia

Page 10: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

REGOLAZIONE INSULINICA DELL'UTILIZZO DI GLUCOSIO

- Tessuti insulinodipendenti (muscolo, grasso, fegato):tessuti di deposito, possono utilizzare glucosio solo in presenza di insulina

- Tessuti non insulinodipendenti (sistema nervoso, globuli rossi):tessuti vitali, utilizzano glucosio anche in assenza di insulina

Page 11: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

FEGATO Glucosio

SANGUE

SNC/GR

MUSCOLO/TESS. ADIP.

Ormoni controinsulari

Insulina

_+ _+

REGOLAZIONE ENDOCRINA DELL’OMEOSTASI GLUCIDICA

Page 12: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

FEGATO Glucosio

SANGUE

SNC/GR

INTESTINO

MUSCOLO/TESS. ADIP.

Ormoni controinsulari

Insulina

_+ _+

REGOLAZIONE ENDOCRINA DELL’OMEOSTASI GLUCIDICA

Page 13: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali risposte ormonali all’esercizio fisico

Si riduce: Insulina

Aumentano: Glucagone Catecolamine Cortisolo GH

iperglicemia

ipoglicemia

Page 14: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

FEGATO

Ormoni controinsulari

Insulina

_+

Glucosio

SANGUE

SNC/GR

TESSUTIINSULINODIP.

_+

REGOLAZIONE ENDOCRINA DELL’OMEOSTASI GLUCIDICA DURANTE ESERCIZIO FISICO

MUSCOLOCHE LAVORA

Page 15: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

FATTORI CHE AUMENTANO LA CAPTAZIONE MUSCOLARE DI

GLUCOSIO DURANTE ESERCIZIO

- Aumento del flusso sanguigno ai muscoli in attività

- Apertura dei capillari con aumento del letto vascolare

- Reclutamento di trasportatori del glucosio (GLUT-4)

Page 16: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

• ••••

•••••• •

•••

• • • • • • •

calcium

?

contraction

MAPK/JNKp38

Chronic adaptations?

Autocrine(no adenosine?)

Plasma membrane

paracrine• • • • • • •Glucose

?IRS-1

PI3-kinase

Rab4

GLUT4 Vesicles

Sarcoplasmatic reticulumTransverse

tubule

Insulin Exercise

Effetto dell’insulina e della contrazione sui GLUT-4

Page 17: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Tra

spor

to (

nmol

/g m

in)

glucosio (mmol/l)

riposo

Curve dose-risposta fra concentrazione di glucosioe trasporto del glucosio nel muscolo in vitro

citocalasina B

contrazioni (48/min)

riposo+insulina (10mU/ml)

0

100

200

300

400

0 10 20 30

(da Nesher et al, 1985)

contrazioni+insulina

Page 18: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

EFFETTI DELLA CONTRAZIONE SUL TRASPORTO DEL GLUCOSIO NEL

MUSCOLO

Aumentato rapporto

AMP/ATP

Attivazione Kinasi AMP-dipendente

Traslocazione GLUT4

Page 19: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali risposte ormonali all’esercizio fisico

Si riduce: Insulina

Aumentano: Glucagone Catecolamine Cortisolo GH

iperglicemia

ipoglicemia

Page 20: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Catecolamine GH Glucagone Cortisolo

Regolazione endocrina della mobilizzazione delle riserve energetiche

T. adiposo Fegato Muscolo

Lipolisi

acidi grassi

Produzione ATP Sintesi proteica

chetoni glucosio aminoacidi

GH

Proteolisiglicogenolisineoglucogenesi

chetogenesi

Page 21: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Ruolo degli ormoni controinsulari nell’adattamento all’esercizio fisico

Effetti emodinamici• aumento gettata cardiaca• ridistribuzione del flusso sanguigno

Effetti metabolici• aumento glicogenolisi muscolare• aumento produzione epatica di glucosio• aumento lipolisi e chetogenesi• riduzione utilizzazione del glucosio

Effetti ventilatori• broncodilatazione• aumento frequenza respiratoria

Page 22: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Significato della riduzione dell’insulinemia nell’adattamento all’esercizio fisico

• favorisce l’effetto di stimolo degli ormoni controinsulari su produzione epatica di glucosio e lipolisi

• non impedisce l’aumento della captazione di glucosio nel muscolo in attività

• modula l’effetto iperglicemizzante degli ormoni controinsulari

• riduce la captazione di glucosio nei muscoli non impegnati nella contrazione

Page 23: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti acuti dell’esercizio fisico sulla produzione e utilizzazione di glucosio

• Aumento utilizzazione muscolare di glucosio, malgrado la riduzione dei livelli di insulina (aumento sensibilità periferica all’insulina)

• Nell’esercizio protratto riduzione progressiva della glicemia

• Graduale sostituzione del glucosio con gli acidi grassi come substrato energetico muscolare

• Aumento produzione epatica di glucosio (glicogenolisi + neoglucogenesi), a bilanciare l’aumentato consumo e garantire l’apporto del substrato per muscolo e SNC

Page 24: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

DIABETE MELLITOTipo 1 :

carenza assoluta di insulina- esordio in genere in età giovane- peso in genere normale

Tipo 2 :carenza relativa + inefficacia dell’insulina (insulinoresistenza)

- esordio in genere in età adulta/senile- spesso associato a obesità

Page 25: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

DIABETE MELLITOTipo 1 :

carenza assoluta di insulina- esordio in genere in età giovane- peso in genere normale

Tipo 2 :carenza relativa + inefficacia dell’insulina (insulinoresistenza)

- esordio in genere in età adulta/senile- spesso associato a obesità

Page 26: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Il soggetto con diabete tipo 1 può fare attività fisica?

Page 27: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Steve Redgrave5 volte oro olimpico

(1984,1988,1992,1996,2000)

Diabete tipo 1

Page 28: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

E’ utile che il soggetto con diabete tipo 1 faccia attività fisica?

Page 29: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti dell’esercizio fisico su insulinemia e glicemia nel diabete tipo 1

.

.

.

riposo

0

3

6

9

12

0 40 80 120 1600

4

8

1 2

1 6

0 40 80 1 20 160minuti

esercizio glicemia (mmol/l)insulinemia (mU/l)

minuti

esercizio esercizio

insulina/colazione

(Ronnemaa e Koivisto, 1988)

insulina/colazione

Page 30: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Mortalità a 7 anni in pazienti diabetici di tipo 1 (n=548) suddivisi in quintili di attività fisica

0

5

10

15

20

25

1 2 3 4 5

p=0.001

Quintili di attività fisica

%

(Moy et al, 1993)

Page 31: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

FEGATO Glucosio

SANGUE

SNC/GR

MUSCOLO/TESS. ADIP.

Ormoni controinsulari

Insulina

_+ _+

REGOLAZIONE ENDOCRINA DELL’OMEOSTASI GLUCIDICA

Insulina esogena

Page 32: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali fattori che influenzano la risposta glicemica all’esercizio nel diabete tipo 1

• terapia insulinica– tipo di insulina e dose– distanza di tempo dalla somministrazione– sito di iniezione (evitare arto esercitato)

• controllo metabolico del momento• alimentazione prima e durante l’esercizio• intensità e durata esercizio

• temperatura esterna

Page 33: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Andamento dell’insulinemia durante esercizio nel diabete insulino-trattato

soggetto non diabetico

ipoinsulinemia

iperinsulinemia

normoinsulinemia(stabile)

durata esercizio

insu

linem

ia

Page 34: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Inconvenienti di un deficit di insulina durante esercizio fisico

• ridotta captazione di glucosio nel muscolo che lavora, con scadimento della performance

• mancato bilanciamento effetto iperglicemiz- zante degli ormoni controinsulari, con aumento della glicemia

• eccessiva mobilizzazione di acidi grassi, con aumentata sintesi chetoacidi e rischio acidosi

Page 35: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Inconvenienti di un eccesso di insulina durante esercizio fisico

• aumento captazione di glucosio indotto dalla attività muscolare, con rischio di ipoglicemia (che persiste anche dopo l’esercizio)

• inibizione mobilizzazione acidi grassi, con ridotta disponibilità di substrati energetici alternativi al glucosio

Page 36: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali fattori determinanti il tipo di risposta della glicemia all’esercizio in pazienti con diabete tipo 1

• Riduzione della glicemia- iperinsulinemia relativa- esercizio protratto (>30-60 min) o intenso- distanza dal pasto > 3h/mancanza di spuntini

• Glicemia stabile- esercizio di breve durata- insulinemia e alimentazione adeguate

• Aumento della glicemia - ipoinsulinemia - esercizio estenuante - eccesso di carboidrati prima/durante esercizio

Page 37: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico e diabete tipo 1Principi fondamentali da seguire

• Avere una buona conoscenza della malattia e degli effetti dell’esercizio• Intensificare l’autocontrollo in occasione dell’esercizio per prevenire effetti metabolici sfavorevoli e per saggiare la risposta individuale allo sforzo e ai provvedimenti adottati• Assumere supplementi di carboidrati nel corso dell’esercizio in caso di sforzo protratto o di sintomi di ipoglicemia• Sottoporsi a controlli medici regolari• Rendere nota la malattia ad un compagno/allenatore• Evitare sport particolari (roccia, immersione subacquea)

Page 38: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Attività fisica e diabeteAdattamento della terapia

- Sperimentare le reazioni individuali all’esercizio fisico e verificare la risposta ai vari aggiustamenti adottati

- Ridurre la dose di insulina precedente ed eventualmente successiva all’esercizio fisico, tenendo presente il valore della glicemia

- Se la riduzione non è possibile, prevedere un aumentato consumo di glucosio e compensarlo, se necessario, con aumentata introduzione di carboidrati

Page 39: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Attività fisica nel diabete insulino-trattato

- automonitoraggio -

• controllare le urine prima (chetonuria e glicosuria)

• controllare la glicemia prima (se possibile durante)

e dopo

Page 40: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Attività fisica e diabete tipo 1Norme pratiche generali

- controllare la glicemia e la chetonuria prima di iniziare l’esercizio fisico• con chetonuria: NO ESERCIZIO FISICO• con glicemia non elevata: INGERIRE CHO

- Attenzione all’ipoglicemia durante e dopo: al primo segno di malessere assumere bevande zuccherate o caramelle

Page 41: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico programmato nel diabete insulino-trattato

1.Ridurre la dose di insulina pronta precedente

2. Iniziare l’attività fisica 1-2 ore dopo il pasto

3. Iniettare l’insulina in zone non interessate dall’attività fisica

4.Nelle ore successive assumere un supplemento di carboidrati, se necessario (misurare glicemia)

Page 42: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico non programmato nel diabete insulino-trattato

2. Se la glicemia e sopra la norma, iniziare l’esercizio e assumere CHO dopo 20-30 minuti

3. Se l’esercizio fisico è intenso e protratto, ridurre la dose insulinica successiva e/o aumentare l’apporto di CHO

1. Se la glicemia è vicina alla norma, ingerire CHO subito e quindi ogni 20-30 minuti

Page 43: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

DIABETE MELLITO

Tipo 1 :carenza assoluta di insulina

- esordio in genere in età giovane- peso in genere normale

Tipo 2 :carenza relativa + inefficacia dell’insulina (insulinoresistenza)

- esordio in genere in età adulta/senile- spesso associato a obesità

Page 44: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico nel diabete tipo 2- elementi da tenere presenti -

• Alterazioni nell’adattamento all’esercizio fisico legate al diabete e all’insulinoresistenza

• Effetti benefici dell’esercizio fisico sulla malattia (prevenzione, terapia) e sui fattori di rischio CV spesso associati

• Rischi legati alle complicanze già presenti

Problematiche specifiche dell’anziano

Page 45: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

PREVALENZA DEL DIABETE IN RAPPORTO ALL’ ETA’

Mirano Study (20-59 anni – con OGTT)

anni

%

≤ 9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 ≥ 700

5

10

15

20

Brunico Study (40-80 anni – con OGTT)

Vicenza Study (tutte le età)Verona Study (tutte le età)

Page 46: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti di una singola seduta di esercizio sulla omeostasi glucidica

• Aumento dell’utilizzazione del glucosio

• Aumentata sensibilità all’insulina per la captazione del glucosio

Gli effetti possono persistere per diverse ore dopo la cessazione dell’esercizio

Page 47: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Modificazioni della glicemia e dell’insulinemia durante esercizio fisico prolungato in pazienti con diabete tipo 2

5

10

15

20

25

-15 0 60 120 1803

4

5

6

7

8

-15 0 30 60 90 120 150 180

Glicemia (mmol/l)

minuti minuti

Insulinemia (mU/l)

controlli

diabetici

controlli

diabetici

(Devlin et al, 1987)

Page 48: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti metabolici a lungo termine dell’esercizio fisico aerobico

• Aumento della sensibilità insulinicaaumento massa magra aumento capillarizzazione muscolareaumento trasportatori di glucosio nel muscoloaumento attività glicogeno-sintasi

• Modificazioni anti-aterogene del profilo lipidicoaumento colesterolo HDLriduzione trigliceridi riduzione colesterolo LDL (specie LDL piccole dense)

Page 49: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Peculiarità del diabete tipo 2 in relazione all’esercizio fisico

L’esercizio ha effetti benefici sui meccanismi patogenetici della malattia e sui fattori di rischio cardiovascolare associati al diabete: è uno strumento di cura.

Non vi è ipoinsulinemia assoluta: difficilmente l’esercizio può precipitare uno scompenso metabolico.

• L’eventuale iperinsulinemia è in genere conseguenza dell’insulinoresistenza e si riduce con il miglioramento della sensibilità insulinica (non è così se farmaco-indotta)

Page 50: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Concentrazione di glucosio nel plasma venoso (mg/dl)

Diabete mellito Digiuno ≥126Digiuno <126 ma 2-h OGTT ≥200

Ridotta tolleranza glucidica Digiuno<126 e 2-h OGTT 140-199

Alterata glicemia a digiuno Digiuno 110-125(prescinde da OGTT)

Normalità Digiuno <110 e 2-h OGTT<140

CRITERI DIAGNOSTICI DEL DIABETE MELLITO E DELLE ALTRE CATEGORIE DI ALTERATA REGOLAZIONE GLICEMICA

Page 51: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Cambiamenti nel peso e nell’attività fisica in 3234 soggetti con IGT assegnati a un programma intensivo di modifica dello stile di vita*,

metformina o placebo

Diabetes Prevention Program, NEJM 2002

peso (kg)

anni

-8

-6

-4

-2

0

2

4

0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0anni

Placebo

Metformina

0

2

4

6

8

0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0

Placebo

Metformina

Stile di vita

Stile di vita

Attività fisica (MET h / settimana)

* dieta ipocalorica ipolipidica (obiettivo: calo ponderale≥7%) + attività fisica moderata ≥150 min/settimana

.

Page 52: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetto della modifica dello stile di vita o della terapia con metformina sulla comparsa di diabete tipo 2

in 3234 soggetti con IGT

anni

(%)

Placebo

0

10

20

30

40

0.50 3.5 4.01.0 1.5 2.0 2.5 3.0

Stile di vita

Diabetes Prevention Program, NEJM 2002

Metformina

p<0.001

Page 53: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

4

8

12

16

20

24 Media HbA1c = 11% 10%9%

8%

7%

Correlazione tra controllo glicemico, durata del diabete e retinopatia diabetica (Adattata da : The Diabetes Control and Complications Trial Research Group, 44:968, 1995)

Tas

so d

i pro

gres

sion

e de

lla r

etin

opat

ia

Durata del follow-up (anni)

Page 54: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

RR CI

UKPDS - GLUCOSE CONTROL STUDYAGGREGATE CLINICAL ENDPOINTS

0.3 1 1.8

Any diabetes-related endpoint 0.88 0.029

Diabetes-related deaths 0.90 0.34

All-cause mortality 0.94 0.44

Myocardial infarction 0.84 0.052

Stroke 1.11 0.52

Microvascular 0.75 0.0099

•••

••

pRelative risk & 95%CI

Favoursintensive

Favoursconventional

Page 55: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

PREVALENZA DI DISORDINI METABOLICINEL DIABETE TIPO 2

(Verona NIDDM Complications Study, n=1780)

Sovrappeso e obesità

Adiposità centrale

Ipertensionearteriosa

Dislipidemia0

20

40

60

80

%

Page 56: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

SINDROME METABOLICA E ATEROSCLEROSI

obesitàcentrale

iperglicemia dislipidemia

disfunzione endoteliale

stressossidativo

ATEROSCLEROSI

ipertensione

flogosi cronica trombofilia

Page 57: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

RISCHIO E FATTORI DI RISCHIO PER MALATTIE CARDIOVASCOLARI IN MASCHI DIABETICI DI ETA’ >40 anni

(Framingham Study, 1979)

-

Pro

bab

ilità

di C

HD

in 8

ann

i (%

)

0

10

20

30

40

50

60

Fumo

P.A. sistolica

Colesterolo

135

185

2% nei non-diabeticisenza fattori di rischio

3%

-

195

185

8 %

-195

336

33 %

+195

336

46 %

32 %non

diabetici

Page 58: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Perché consigliare l’attività fisica al soggetto diabetico?

• Migliora il controllo glicemico

• Migliora il profilo cardiovascolare

• Riduce l’incidenza delle complicanze croniche

• Migliora l’aspettativa di vita

• Migliora il senso di benessere psico-fisico

Page 59: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti favorevoli dell’esercizio fisico sui fattori di rischio cardiovascolare nel diabete tipo 2

• Riduzione glicemia• Aumento sensibilità insulinica• Riduzione colesterolo LDL e trigliceridi• Aumento colesterolo HDL• Riduzione tessuto adiposo, specie viscerale• Riduzione fattori pro-coagulanti• Controllo dell’ipertensione (lieve)

Riduzione mortalità cardiovascolare

Page 60: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

OBIETTIVI TERAPEUTICIper la riduzione del rischio cardiovascolare nel diabete

mellito di tipo 2

• Riduzione di peso corporeo e obesità viscerale• HbA1c < 7.0 %• Colesterolemia LDL < 100 mg/dl• Colesterolemia HDL > 40 mg/dl• Trigliceridemia < 150 mg/dl• Pressione arteriosa < 135/85 mmHg• Sospensione del fumo• Attività fisica ( > 10 MET)

Page 61: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti del training sul metabolismo energetico

• Aumento dell’ossidazione dei lipidi

• Diminuzione relativa dell’utilizzazione del glucosio

• Minore produzione di acido lattico

Page 62: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Durata

Frequenza Almeno 3-4 volte alla settimana (preferibilmente tutti i giorni)

30 – 60 minuti/seduta

40-60% VO2maxIntensità

Attività fisica raccomandatanel diabete tipo 2

AerobicaTipologia

Page 63: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

CONTRIBUTO DEL GLUCOSIO E DEGLI FFA COME FONTE ENERGETICA IN RAPPORTO ALLA

INTENSITA’ DELL’ ESERCIZIO

% VO2 max 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Ra

Glu

cosi

o e

FF

A(µ

mol

·kg-1

·min

-1)

GLUCOSE FFA

da Brooks e Trimmer, J Appl Physiol 80: 1073, 1996

0

10

20

30

40

50

60glucosio acidi grassi

Page 64: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Rischi connessi con l’esercizio fisico nel diabete tipo 2

Aggravamento complicanze croniche severe (retinopatia, piede diabetico)

Evento cardiovascolare acuto• cardiopatia ischemica (silente!)• neuropatia autonomica

Page 65: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

PERCENTUALE DI SOGGETTI DIABETICI CHE HANNO RAGGIUNTO IL LIVELLO RACCOMANDATO DI ATTIVITA’ FISICA E STIME DI ATTIVITA’ MEDIA

DOPO 2 ANNI DI ATTIVITA’ EDUCATIVA INTENSIVA

Intervento Controllo p<0.01

020406080

% >10 MET-h/week0

10

20

30

MET-h/week

Di Loreto et al, 2003

Page 66: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

0 1-10 11-20 21-30 31-40 > 40

Peso Kg

HbA1c %

PA max mmHg

PA min mmHg

Col. tot mg/dl

Col. LDL mg/dl

Col. HDL mg/dl

TG mg/dl

CHD %

Circonf. vita cm

+ 0.8

+ 1.0

+ 0.03

- 1.8

- 4.6

- 3.8

- 4.5

+ 0.1

+ 3.4

+ 0.1

p<0.05

+ 0.6

+ 1.0

- 0.06

- 1.5

- 2.4

- 5.6

- 7.1

+ 1.1

+ 2.1

- 0.3

+ 0.1

- 0.9

- 0.44

- 6.4

- 2.9

- 10.2

- 3.4

+ 2.9

- 48.2

- 2.6

- 2.2

- 3.8

- 0.88

- 5.5

- 4.8

- 10.7

- 5.3

+ 5.6

- 55.2

- 3.7

- 3.0

- 5.5

- 1.11

- 6.6

- 5.3

- 7.4

- 6.3

+ 10.4

- 57.4

- 4.8

- 3.2

- 7.1

- 1.19

- 9.2

- 7.1

- 10.9

- 7.7

+ 6.3

- 68.4

- 4.3

Di Loreto et al, Diabetes Care 2005

Modificazioni osservate in base al livello di attività fisica raggiunto (MET)

Page 67: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Massimo carico di lavoro permesso nei diabetici

• Fino alla stanchezzaSenza complicanze

• I parametri cardiovascolari e metabolici devono restare negli intervalli di normalità

Con complicanze (clinicamente significative)

Page 68: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Position Statement 2004American Diabetes AssociationExercise and Diabetes

• A graded exercise test may be helpful if a patient…..is at high risk for underlying cardiovascular disease, based on one of the following criteria:

- age > 35 years

- etc…..

• In patients planning to partecipate in low-intensity forms of physical activity (<60% of max heart rate), such as walking, the physician should use clinical judgment id deciding whether to recommend an exercise stress test.

Page 69: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Esercizio fisico e diabete tipo 2Precauzioni generali da adottare

• Preferire attività aerobiche, regolari e non superiori al 50-60% della VO2 max

• Sottoporsi a visita medica preliminare

• Effettuare autocontrollo glicemico in caso di terapia farmacologica con insulina o sulfoniluree

Page 70: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

-60 0 70 130 1900

6

7

9

10

11

8

esercizio

Glibenclamide

*

SE

0-60 0 70 130 190

30

40

60

70

80

20

50

esercizio*

Glibenclamide

E+S

E+S

E

S

Glicemia (mmol/l) Insulina (pmol/l)

minuti minuti(Larsen et al, Diabetes Care 1999)

Interazione fra sulfoniluree ed esercizio sull’omeostasi glucidica nel diabete

Dopo assunzione di sulfonilurea (S)Dopo 60’ di esercizio al cicloergometro (E)Esercizio + sulfonilurea (E+S)

Page 71: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

-60 0 70 130 190

0.2

0.3

0.5

0.6

0.7

0.1

0.4

0.0

*Glibenclamide

minuti

esercizio

**

**

**

*

*

FF

A (

mm

ol/l)

E+S

E

S

(Larsen et al, Diabetes Care 1999)

Concentrazioni plasmatiche di FFA in 8 pazienti studiati in 3 occasioni: dopo sulfonilurea (S), dopo esercizio fisico (E) e dopo esercizio fisico combinato con sulfonilurea (E+S)

Page 72: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Attività fisica nella cura del diabete tipo 2Indagini preliminari

1.Retinopatia

2.Nefropatia

3.Coronaropatia (forme silenti!) e macroangiopatia

4.Neuropatia somatica

5.Neuropatia autonomica

Valutare la presenza e la gravità di:

Page 73: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Position Statement - American Diabetes Association, 2004

Esercizio fisico e diabeteRaccomandazioni in presenza di retinopatia

• evitare attività che possono incrementare marcatamente

la pressione arteriosa

Retinopatia non proliferante moderata-severa:

Retinopatia proliferante: • evitare qualsiasi attività strenua o che comporti una

manovra di Valsalva, colpi o scuotimenti bruschi

Page 74: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Position Statement - American Diabetes Association, 2004

Esercizio fisico e diabeteRaccomandazioni in presenza di neuropatia periferica

• evitare attività che possono facilitare lesioni al piede

(jogging, step, cammino prolungato, etc)

• favorire nuoto, bicicletta, esercizi agli arti superiori, etc

In caso di perdita della sensibilità al monofilamento:

Page 75: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Il problema della neuropatia autonomica

• Altera il compenso emodinamico allo sforzo• Espone il paziente ad un elevato rischio

cardiovascolare e di lesioni al piede• Non consente di utilizzare la frequenza cardiaca

come indice di intensità dello sforzo• Comporta una ridotta capacità di contrastare e

percepire l’ipoglicemia • Può provocare problemi digestivi con

incoordinazione temporale fra effetto dei farmaci e assorbimento dei nutrienti

Opportuno non far superare livelli di attività fisica percepiti come sforzo moderato

Page 76: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Position Statement of the American Diabetes Association, 2004

Esercizio fisico e diabeteRaccomandazioni in presenza di neuropatia

autonomica

• evitare attività strenue o in ambienti caldi o freddi,

porre attenzione all’idratazione

• Considerare scintigrafia con tallio per valutare la

perfusione miocardica

• Monitorare attentamente la risposta pressoria allo

sforzo

Page 77: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Position Statement of the American Diabetes Association, 2004

Esercizio fisico e diabeteRaccomandazioni in presenza di nefropatia

• porre attenzione al controllo pressorio

Page 78: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Captazione di ossigeno durante esercizio al cicloergometro nel diabete tipo 2 non complicato

Regensteiner et al, 1998

0

5

10

15

20

25

30

35

controlli magri sedentari

0

3

6

9

12

controlli obesi sedentaridiabetici tipo 2 obesi sedentari

VO2 max VO2/ lavoro

ml

x kg

x m

in

ml

x kg

x m

in

*

*

Page 79: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Risposte all’esercizio submassimale nel diabete tipo 2 non complicato

Regensteiner et al, 1998

Lattacidemia VO2/ VO2 max

mm

ol/

l

0

1

2

3

4

5

20 w 30 w 80 w 20 w 30 w 80 w0

30

60

90

%

controlli magri

controlli obesicontrolli magri

controlli obesi

diabetici tipo 2

* *

diabetici tipo 2

Page 80: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

0

10

20

30

40

50

60

70

Resting Handgrip

Frazione di eiezione del ventricolo sinistro in diabetici tipo 2 a riposo e durante handgrip

*

* p<0.01 vs controlli

Controlli

T2DM

Scognamiglio et al, 2004

Page 81: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Adiposità e VO2 max in soggetti magri normoglicemici con familiarità di 1° grado per diabete tipo 2

Nyholm et al, 2004controllifamiliari di diabetici

0

3

6

9

12

0

10

20

30

0

20

40

60

80

Sensibilità insulinica

BMI Adiposità viscerale

IMG

U (

mg/

kg F

FM

x m

in)

Kg/

m2

cm2

*

0

10

20

30

40

50

60

70

VO2 max

ml/k

g F

FM

x m

in

**

Page 82: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

insulinoresistenza riduzione attività fisica

diabete tipo 2

Page 83: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Modificazioni della VO2 max dopo 3 mesi di training nel diabete tipo 2 (3 h/w 70-85% max)

0

5

10

15

20

25

30

35

controlli magri controlli obesi diabetici

Brandemburg et al, 1999

BaseDopo training

ml

x kg

x m

in

*

* p<0.05 vs altri gruppi

Page 84: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Type 2 diabetes

• "It is recommended that resistance training at least 2 days per week should be included as part of a well-rounded exercise program for persons with type 2 diabetes whenever possible. A minimum of 8–10 exercises involving the major muscle groups should be performed with a minimum of one set of 10–15 repetitions to near fatigue. Increased intensity of exercise, additional sets, or combinations of volume and intensity may produce greater benefits and may be appropriate for certain individuals.“ American College of Sport Medicine

• "Moderate weight training programs that utilize light weights and high repetitions can be used for maintaining or enhancing upper-body strength in nearly all patients with diabetes.“ American Diabetes association

Page 85: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Elderly

• "Because sarcopenia and muscle weakness may be an almost universal characteristic of advancing age, strategies for preserving or increasing muscle mass in the older adult should be implemented.... Strength training, in addition to its positive effects on insulin action, bone density, energy metabolism, and functional status, is also an important way to increase levels of physical activity in the elderly." American College of Sport Medicine

• "High-resistance exercise using weights may be acceptable for young individuals with diabetes, but not for older individuals or those with long-standing diabetes." American Diabetes association

Page 86: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Attività fisica nella cura del diabete tipo 2 Norme generali

L’attività fisica intensa non è necessaria; anche le passeggiate, effettuate con regolarità, comportano vantaggi metabolici

L’attività fisica va comunque consigliata e quantificata singolarmente

L’attività fisica è uno strumento di cura e va fortemente incentivata

Page 87: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2
Page 88: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali effetti degli ormoni tiroidei sul metabolismo intermedio

Pentosi Glucosio Glicogeno

Lattato/Piruvato

+

++

+ +

+

+

+

+

+

Trigliceridi FFA Acetil CoA Aminoacidi Proteine

CO2 + H2O

Page 89: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Azioni metaboliche generali degli ormoni tiroidei

-aumento consumo di O2 e substrati-aumento produzione e utilizzo ATP-aumento produzione calore

aumento fabbisogno energeticoaumento dispersione di caloreaumento lavoro cardiaco a riposo

Page 90: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Ormoni tiroidei ed esercizio fisico

Gli ormoni tiroidei controllano la produzione di energia e numerosi aspetti della fisiologia dell’unità neuromuscolare (modulazione sintesi proteine contrattili, regolazione flussi ionici transmembrana).

L’esercizio fisico sembra esercitare modeste influenze sull’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide.

Page 91: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Azioni degli ormoni tiroidei a livello muscolare

• regolazione sintesi catene pesanti miosina aumento isoenzima alfa e riduzione isoenzima beta (prevalenza fibre tipo II, ad elevata attività ATP-asica ed efficienza contrattile)

• aumento Ca-ATPasi (potenziamento uptake del calcio nel reticolo sarco-plasmatico con aumento contrattilità)

• aumento Na/K-ATPasi (aumento efflusso cellulare di sodio con potenziamento contrazione e aumento consumo O2 e termogenesi)

Page 92: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

AZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI SUL CUORE

• Dirette– regolazione geni specifici– regolazione canali del calcio

• Indirette– sensibilizzazione alle catecolamine

– vasodilatazione periferica

– aumento volemia

Page 93: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Principali geni modulati direttamente dagli ormoni tiroidei nei cardiomiociti

• Ca2+ATPasi del reticolo sarcoplasmatico

• Isoforma alfa della catena pesante della miosina

• Adrenorecettore 1

Page 94: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti emodinamici degli ormoni tiroidei

T3

contrattilitàmiocardica

az. cronotropa

volemia e massa eritrocitaria

sintesi Ca2+ ATPasi reticolo sarcoplasmatico

pressionediastolica

pressionesistolica

espressioneadrenorecettori 1

sensibilità allecatecolamine

rilassamentodiastolico

gettata cardiaca

rilassamentomuscolatura liscia

vasale

termogenesi

resistenze vascolari

Page 95: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

50

80

110

140

Hyperthyroid Subclin.Hyperthyroid

Control Subclin. Hypothryroid

Hypothyroid

Pre

eje

ctio

n p

erio

d (m

s)Effects of thyroid hormones on cardiac contractility

(evaluated by the preejection period)

Kahaly and Dillmann, Endocr Rev 2005

P<0.0001

Dott. Paolo MOGHETTI
Page 96: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Prevalenza alterazioni funzione tiroidea

Ipertiroidismo

Ipotiroidismo

2

6

0.2

0.8

Femmine Maschi

Page 97: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Effetti avversi delle disfunzioni tiroidee sull’apparato osteo-muscolare

Ridotta tolleranza allo sforzo

Osteoporosi (ipertiroidismo)

Miopatia (ipotiroidismo)

Page 98: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Manifestazioni cliniche dell’ipotiroidismo correlate all’attività fisica

Debolezza, astenia

Dispnea da sforzo

Intolleranza all’esercizio fisico

Pseudoipertrofia muscolare

Page 99: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Cause di ridotta efficienza muscolare nell’ipotiroidismo

• ridotta riserva cardio-vascolareriduzione VO2 maxriduzione gittata cardiacaaumento lattato

• alterazioni metabolicheriduzione capacità di ossidazione substrati

• ridotta riserva polmonare• alterata distribuzione flusso sanguigno• miopatia

Page 100: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Meccanismi di ridotta efficienza muscolare nell’ipotiroidismo

aumento fibre lente (tipo I)

alterata funzione ossidativa mitocondriale

riduzione ATP

riduzione fosfocreatina

diminuzione pH intracellulare

precoce esaurimento glicogeno

Page 101: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

- tachicardia sinusale

Manifestazioni cliniche cardiovascolari dell’ipertiroidismo

- ipertensione sistolica

- aritmie sopraventricolari

- dispnea da sforzo

Page 102: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

SEGNI E SINTOMI DA ECCESSO DI CATECOLAMINE E DI ORMONI TIROIDEI

Frequenza cardiaca

Gettata cardiaca

Pressione arteriosa

Resistenze vascolari

Contrattilità cardiaca

Metabolismo basale

Retrazione papebrale

Labilità emotiva, ansietà

Forza muscolare

Stato iperadrenergico

Ipertiroidismo Reversibilità con -blocco

variabile

variabile

SI

differenziale

SI

SI

SI

SI

SI

SI

NO

NO

SI

SI

SI

SI

Page 103: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

CONSEGUENZE FUNZIONALI DELL'IPERTIROIDISMO

Aumento di: - velocità flusso sanguigno - output cardiaco a riposo Diminuzione di: - efficienza utilizzo O2 - soglia anaerobica - riserva contrattile - capacità di lavoro

Page 104: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Manifestazioni cliniche dell’ipertiroidismo correlate all’attività fisica

- tachicardia a riposo

- ridotta tolleranza allo sforzo

- debolezza muscolare (specie muscoli

prossimali ed estensori)

- riduzione masse muscolari

Page 105: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Meccanismi di ridotta efficienza muscolare nell’ipertiroidismo

- aumento frequenza cardiaca a riposo- aumento gettata cardiaca a riposo- aumento frequenza respiratoria e ventilazione- aumento contrattilità del muscolo - aumento consumo ossigeno (non coordinato con

contraz.)

- ridotta efficienza estrazione e consumo ossigeno- aumento tendenza all’ipoglicemia nell’esercizio

protratto

Page 106: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

riposop<0.05

riposon.s.

riposon.s.

60

80

100

120

140b/

min

2

3

4

5

6

7

8

l/min

x m

2

35

40

45

50

55

ml/

m2

35

40

45

50

55

%

Machill e Scholz, 1994

Parametri emodinamici nell’ipertiroidismo prima e dopo terapia

prima

Frequenza Indice cardiaco

Indice di gettata sistolica Frazione di eiezione

p<0.005

p<0.005

p<0.05

n.s.

riposop<0.05

eserciziop<0.05

eserciziop<0.05

esercizion.s.

p<0.005

p<0.05

n.s.

n.s.

eserciziop<0.05

dopo terapia

Page 107: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

2000

2400

2800

3200

180

140

100Hyperthyroid

Wor

k lo

ad (

wat

t)

Rat

e P

ress

ure

Pro

duct

(bpm

x m

mH

g)

n.s.

Control

p=0.0001

Rate-pressure product (top), as a parameter of cardiac work, and work load at maximal exercise (bottom) in hyperthyroidism

Modified from Kahaly et al, Chest 1996

Page 108: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

Quadro biochimico caratterizzato da livelli soppressi di TSH con ormoni tiroidei all’interno dell’intervallo di riferimento

Ipertiroidismo “subclinico”

Page 109: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

LEFT VENTRICULAR EJECTION FRACTION AT REST AND DURING EXERCISE

IN PATIENTS RECEIVING TSH-SUPPRESSIVE THERAPY

Biondi et al, JCEM 1996**p<0.01

0

10

20

30

40

50

60

70

80

CONTROLS L-T4

rest

**

**

exercise

%

Page 110: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

EXERCISE CAPACITY IN SUBJECTS GIVEN TSH-SUPPRESSIVE L-T4 THERAPY

Controls L-T4

Biondi et al, JCEM 1996

****

**p<0.01

0

30

60

90

120

150Max workload

(watts)

0

3

6

9

12Maximal exercise

duration (min)

Page 111: PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Insulinoresistenza deficit -cellulare DIABETE TIPO 2

ALTERAZIONI NELLA CAPACITA’ DI ESERCIZIO DURANTE TERAPIA TSH-SOPPRESSIVA

46 + 8 *56 + 7Soglia anaerobica (% VO2 max)

8.2 + 2.6 *10.4 + 2.3VO2 / Watt

17 + 3 **22 + 3VO2 max (m/kg min)

4.2 + 1.23.9 + 0.5VO2 basale (ml/kg min)

102 + 14 *117 + 12Carico dI lavoro max (watt)

L-T4 (n=9)Controlli (n=9)

Mercuro et al, JCEM 2000* p<0.05; ** p<0.01