nutrizione clinica 4

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  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    diabetemellitoditipo2

    IGT insulinoresistenza

    iperlipidemia

    ipertensione

    tuttoquestosiaccompagnaadunaumentodel

    rischiocardiovascolare

    [P. Magni, M. Ruscica, R. Verna, M.M. Corsi. Obesit: fisiopatologia e nuove

    prospettive diagnostiche. Caleidoscopio Italiano; 2003]

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    Studi finora compiuti hanno portato aconcludere che le pi comuni forme di obesit

    hanno uneziologia multifattoriale che risulta da

    una complessa interazione tra biologia delmetabolismo energetico ed ambiente, eventuale

    predisposizione genetica, nonch aspetti

    ormonali, metabolici e comportamentali che la

    possono condizionare.

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    Traiprincipalifattoriricordiamo:

    fattori predisponenti genetici

    fattori ambientali (familiari, lavorativi, micro emacrosociali)

    abitudini alimentari scorrette

    ridotto dispendio energetico

    alterazioni metaboliche

    patologie cardiovascolari e osteoarticolari

    disturbi dellumore e di personalit

    etc.

    SIO e Dipartimento di Fisiopatologia Medica Universit La Sapienza Roma. OBESIT E DCAINDICAZIONI PER I DIVERSI LIVELLI DI TRATTAMENTO; pagg. 1-29

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    (P. Magni, M. Ruscica, R. Verna, M.M., 2003)

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    Un aspetto inerente leziopatogenesi dellobesit essenziale

    riguarda limportanza delliperalimentazione (quali

    quantitativa) e dei fattori socioeconomici.

    E di comune riscontro il fatto che il soggetto obeso si

    alimenta in modo non equilibrato introducendo una quantitcalorica giornaliera eccessiva rispetto alla spesa energetica e,

    generalmente, prediligendo lipidi e/o carboidrati. (P. Magni, M.Ruscica, R. Verna, M.M. Corsi, 2003)

    Fattori condizionanti lincidenza di obesit sono il livelloeducativo, la situazione occupazionale e i suoi cambiamenti,

    lo stato civile, le condizioni abitative, le relazioni sociali,

    lattivit fisica e il consumo di alcool.(Rosmond, Lapidus, et al., 1996)

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    Traleobesitsecondariesirintracciano:

    forme di origine genetica

    forme derivanti da disfunzione ipotalamica (solitamentesecondarie a lesioni neoplastiche o infiammatorie interessanti i nuclei

    ipotalamici che controllano lassunzione di cibo)

    forme legate a malattie endocrine (sindrome di Cushing,

    ipotiroidismo) o dismetaboliche (NIDDM, ipertensione, dislipidemie,uricemia)

    forme legate a disturbi del comportamento alimentare

    forme legate a riduzione del dispendio energetico basale(MB del 15% inferiore ai valori di normalit)

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    Per avere una corretta stima qualiquantitativa della

    distribuzione delladipe di un soggetto si possono

    utilizzare:

    X tecnichedirette

    X tecnicheindirette

    [P. Magni, M. Ruscica, R. Verna, M.M. Corsi. Obesit: fisiopatologia e nuoveprospettive diagnostiche. Caleidoscopio Italiano; 2003]

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    Letecnichedirette comprendono:

    -

    limpedenziometria la densitometria a raggi X (DEXA)

    la tomografia assiale computerizzata (TAC)

    la risonanza magnetica nucleare (RMN)

    lecografia

    la misurazione dellacqua e del K corporeo totale

    Sonometodidimisuraprecisi,madicomplessa

    esecuzione,comportanoalticosti,necessitanodi

    struttureepersonalespecializzato.

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    Letecnicheindirettecomprendono:

    BMI

    Plicometria

    WHR(waist/hip ratio rapportotralacirconferenzavitae

    quellafianchi)

    misure antropometriche

    clearance della creatinina

    Sonotecnichedisempliceeveloceesecuzioneedibasso

    costo,tantodaesserequellepreferibilmenteutilizzatein

    clinica.

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    Classediobesit BMI

    Sottopeso < 18,5

    Normopeso 18,5 24,9

    Sovrappeso 25 29,9

    Obesitlieve I 30 34,5

    Obesitmoderata II 35 39,9

    Obesitsevera(morbigena) III >40

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    La distribuzione del grasso corporeo

    ANDROIDE:seladistribuzionedeltessutoadiposo

    prevalentementelocalizzataalivelloaddominale

    (omentaleemesenterico).

    GINOIDE:seladistribuzionedeltessutoadiposo

    prevalentementelocalizzataalivelloperiferico

    (sottocutaneo),inparticolarealcingolopelvicoealla

    radicedellecosce.

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    WHR102cm

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    La cellularit del tessuto adiposo

    IPERPLASTICA:formacaratterizzatadaunaumento

    delnumerodegliadipociti percampo (origina

    generalmenteinetgiovanileedpispessoditipoginoide)

    IPERTROFICA:formacaratterizzatadaunaumentodel

    volumedeisingoliadipociti (esordiogeneralmentepitardivo,sipresentaingenerecomeobesitandroideesi

    associaadaumentatamortalitpercomplicanze

    cardiovascolariemetaboliche)

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    Criteri clinici

    Lobesit caratterizzata da una presentazione clinica

    complessa e variabile (con manifestazioni cardiovascolari,respiratorie, osteoarticolari, endocrinometaboliche e psico

    sociali).

    Altrettanto complesso (interdisciplinare e integrato)

    deve essere lapproccio terapeuticoriabilitativo, sia in

    fase di valutazione (assessment) che di trattamento

    (management).

    [SIO e Dipartimento di Fisiopatologia Medica Universit La Sapienza Roma. OBESIT E DCAINDICAZIONI PER I DIVERSI LIVELLI DI TRATTAMENTO; pagg. 1-29]

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    Infasediagnostica(assessment)valutare:

    1. STATO NUTRIZIONALE

    X bilancio energetico: osservazione/registrazionedel comportamento alimentare, MB, livello di attivit

    fisica (calorimetria indiretta, diario alimentare equestionario per lattivit fisica)

    X

    composizione corporea: quota e distribuzionedella massa grassa e della massa magra (DEXA, BIA,antropoplicometria)

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    X parametri biologici correlatiallaumento della massa grassa (assettolipidemico e compenso glicemico, in

    particolare) e alleventuale diminuzionedella massa magra (assetto protidemico)

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    2. RISCHIOCARDIOVASCOLAREERESPIRATORIO

    X

    esami clinici (elettrocardiografici ed ecocardiografici,spirometria etc.)

    X grado di sonnolenza diurna collegata a sindrome diapnea ostruttiva nel sonno.

    3. PROFILOENDOCRINOLOGICO

    X parametri ematochimici

    X diagnostica per immagini (indagini ecografiche e conaltre tecniche di imaging biomedico)

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    4.FUNZIONALITAMOTORIAEPROBLEMATICHE

    OSTEOARTICOLARI

    X resistenza

    X forza

    X percezione dello sforzo

    X flessibilit e mobilit articolare

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    5.STATUSPSICHICOconlausiliodistrumentipsicometricidirettiallavalutazionedi:

    R disturbi dellalimentazione

    R disturbi dellimmagine del corpo

    R indici plurimi di psicopatologia

    R qualit di vita

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    Infaseditrattamento(management)lelineeguida

    concordanotuttesudueprincipi:

    1. team approach: approccio multidimensionale,interdisciplinare, multiprofessionale integrato che coinvolge

    medici (internisti, nutrizionisti clinici, psichiatri), psicologi,

    dietisti, fisioterapisti, educatori e infermieri

    2. setting multipli: dalla gestione ambulatoriale a lungo

    termine alla riabilitazione intensiva semiresidenziale e

    residenziale indirizzata agli stati gravi di malnutrizione per

    eccesso, alle fasi di instabilit e scompenso delle comorbilitsomatiche e psichiatriche e allavvio di una correzione stabile

    dello stile di vita (alimentazione e attivit fisica).

    [SIO e Dipartimento di Fisiopatologia Medica Universit La Sapienza Roma. OBESIT E DCAINDICAZIONI PER I DIVERSI LIVELLI DI TRATTAMENTO; pagg. 1-29]

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    Lareteassistenzialedeveesserearticolata:

    a. longitudinalmente perch lo stesso paziente

    pu aver bisogno, nel corso degli anni, di diverse

    modalit assistenziali in relazione allandamento

    della malattia e alla riacutizzazione di eventuali

    complicanze.

    b. trasversalmente perch pazienti con DA, in

    relazione al grado di comorbilit, fragilit

    disabilit, possono giovarsi delluno o dellaltronodo della rete assistenziale.

    Esu5livellichegarantiscanounprogrammaterapeutico

    riabilitativo dalMMGfinoaricoveriH24

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    Percorsiditrattamento

    Ilprogrammaditrattamentodelpazienteobesodeveintegrare

    medianteapprocciointerdisciplinare:

    a. interventonutrizionalefinalizzatoa:

    ottenere un calo ponderale pari almeno al 10% con una

    significativa riduzione della massa grassa e preservazionedi quella magra

    ricostruire durevolmente corrette abitudini alimentari

    (qualit, quantit, ritmo) basate sui principi della Dieta

    Mediterranea

    ottenere una compliance del paziente funzionale al

    raggiungimento degli obiettivi

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    b. programma riabilitativo motorio finalizzato a:

    riattivare strutture muscolari ipotoniche ed ipotrofiche

    per linattivit.

    recuperare mobilit articolare

    migliorare la performance cardiocircolatoria e

    respiratoria

    aumentare il dispendio energetico

    aumentare il rapporto massa magra/massa grassa

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    c. educazione terapeutica: interventi psico

    pedagogici e psicoterapeutici brevi focalizzati,

    condotti da operatori abilitati e formati, diretti inparticolare a:

    allenare alla gestione e allautocontrollo

    dellalimentazione, dellattivit fisica, dei momenti distress ed ansia (diario alimentare, automonitoraggio,

    controllo degli stimoli, problem solving)

    informare sui comportamenti corretti nellambitodellalimentazione e dellattivit fisica

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    migliorare il rapporto con il corpo e la sua immagine

    (danza

    movimento

    terapia, training autogeno e altretecniche corporee di rilassamento)

    il controllo di semplici parametri clinici (glicemia,

    pressione arteriosa)

    aumentare il senso di responsabilit nella malattia e

    nella cura (illness behaviour)

    favorire la compliance terapeutica (intervista

    motivazionale)

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    d. nursing riabilitativo (rehabilitation nursing)

    interventi svolti da infermieri e diretti a:

    migliorare le risposte dei pazienti a malattie

    croniche, disabilit e stili di vita patogeni

    potenziare i supporti ed i compensi ambientali esociali

    proteggere e stimolare le capacit funzionali e

    relazionali al fine di migliorare la partecipazione alleattivit riabilitative ed ai programmi assistenziali

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    Followup

    Il followup del paziente, tenuto conto delle caratteristiche

    dellobesit, essenziale. Deve essere articolato su:

    educazione allautocontrollo costante da parte del

    paziente di:

    peso

    comportamento alimentare

    livello di attivit fisica

    pressione arteriosa e/o glicemia, ove necessario

    controlli periodici multidisciplinari stato di nutrizione

    patologie obesitcorrelate

    status psicologico

  • 8/6/2019 Nutrizione Clinica 4

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    Data la sua importanza, il followup del

    paziente obeso deve prevedere la

    collaborazione informata e attiva del soggetto

    malato che passa dalla posizione di paziente aquella di partner nel programma terapeutico.

    Incasodiricorrentiricaduteerecidivesidovr

    intraprendereunnuovopercorsoriabilitativo.