il corriere della città - febbraio 2013

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orriere C ittà C orriere C C www.ilcorrieredellacitta.com POMEZIA: ARRIVATI I COMMISSARI E GLI AUMENTI PAG. 04-05 il ittà della Anno 5 Numero 02 FEBBRAIO 2013 GRATUITO OMICIDIO A TORVAIANICA ALTA PAG. 14 ARDEA: SPECIALE SICUREZZA PAG. 16-19 UN CITTADINO CONTRO LA PROSTITUZIONE PAG. 22 libertà informazione politica cronaca cultura sport INVERSIONE DI TENDENZA? Mortalità Aziende: Pomezia ed Ardea distanti dai dati Nazionali

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Ultime Notizie dalle città di Pomezia ed Ardea. Il Corriere della Città, il giornale di Cronaca, Politica, Cultura, Economia e Sport più letto a Pomezia ed Ardea.

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Page 1: Il Corriere della Città - Febbraio 2013

Politica Pomezia

Il Corriere della Città libertà - informazione - culturapolitica - sport - cronacaorriereC ittàC

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POMEZIA: ARRIVATII COMMISSARI EGLI AUMENTI

PAG.04-05

il

ittàdella

Anno 5 Numero 02FEBBRAIO 2013

GRATUITO

OMICIDIO A TORVAIANICA ALTA

PAG.14

ARDEA: SPECIALESICUREZZA

PAG. 16-19

UN CITTADINO CONTRO LA PROSTITUZIONE

PAG.22

libertà informazione politica cronaca cultura sport

INVERSIONE DITENDENZA?

Mortalità Aziende: Pomezia ed Ardeadistanti dai dati Nazionali

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Febbraio 2013 03

Mancano pochi giorni alle elezioni, mal’enorme quantità di simboli – ben 219depositate al Viminale, di cui 184 liste

ammesse – che sono stati presentati di certo nonaiutano nella scelta: dalle liste provocatorie,come “Basta tasse”, “Dimezziamo gli stipendi aipolitici” o “No Gerit Equitalia”, a quelle “derivate”,come “Fratelli d’Italia”, ci si perde in una miriadedi nomi e colori che confondono i cittadini.Abbiamo provato a chiedere ai nostri concittadinicosa ne pensano. “Tra i partiti più importanti,ovvero PD e PDL, la chiarezza c’è – ha commen-tato la signora Anna – ma poi ci si perde: sononati troppi partiti, più di 200, una cosa esagerata,forse fatta proprio per confonderci. Ma penso cheognuno di noi, alla fine, sappia bene chi andare avotare e, soprattutto, chi vuole mandare via dalnostro Parlamento e dalla nostra Regione”. Pocatrasparenza anche per la signora Paola. “Si sonomischiati talmente tanto che la politica ormai è unenorme minestrone. Purtroppo gli ingredientiprincipali sono sempre gli stessi, che in un modoo nell’altro ricompaiono e riescono ad essereeletti. Ma io non mi accontento del solito mine-strone: ho le idee molto chiare, questa volta votoBeppe Grillo”. Che molti simboli siano frutto dellaspaccatura di vecchi partiti e che siano solo l’en-nesimo tentativo di “prenderci in giro” è opinionedel 75% dei cittadini che abbiamo intervistato. “E’stato fatto per imbrogliarci, ma forse proprio perquesto io sto più attenta del solito – ha dichiaratola signora Giuseppina – Forse riuscivano nel loro

intento prima di questa grossa crisi, ma ora siamotutti stanchi di pagare colpe che non abbiamo. Ioso già, senza bisogno di altre chiacchiere, chivoterò”. “Ci sono troppi simboli, troppi nomi, trop-pi partiti – ha aggiunto la signora Franca – questaè l’unica cosa sicura. Quello che è molto menosicuro è che questi partiti vogliano davvero il benedegli italiani”. Anche Sonia la pensa allo stessomodo. “Credo che ci siano tanti simboli, ma nonaltrettanti valori. Si salva solo una piccolissimaparte della politica italiana. Il problema è cercaredi capire quale sia, questa parte: io non ci sonoancora riuscita. Ma so i nomi di chi non va asso-lutamente più votato”. “Secondo me anche que-st’anno non riusciremo a far eleggere qualcuno diveramente valido – ha commentato il sig. Vittorio– Sono sempre gli stessi, che si “sparpagliano” adestra e sinistra a seconda della convenienza,che ovviamente è la loro e non quella dei cittadi-ni. Tutto questo proliferarsi di liste e partiti non faaltro che complicare le cose e favorire i prossimiinciuci”. “Sono delusissimo di quello che sembra-va essere il “salvatore della Patria” – ha afferma-to Luca – cioè di Monti, che ha salvato solo lebanche, come dimostra la vicenda del Monte deiPaschi di Siena. Vicenda che apre spiragli inquie-tanti anche sul PD, di cui non mi fido più. Credoche il proliferare di liste sia una reazione allo spa-droneggiare dei partiti che da decenni decidonodel nostro destino senza valutarne le conseguen-ze, ma solo per salvaguardare i loro interessi. Ilproblema è che l’intenzione iniziale di chi crea

queste nuove liste magari è buona, ma poi o siperdono per strada perché non ottengono abba-stanza voti o si lasciano coinvolgere nel solitomeccanismo della politica, che li rende uguali atutti gli altri”. “Io tornerò a votare Berlusconi – haasserito Laura – e lo faccio perché, anche se ciha resi ridicoli davanti agli occhi degli altri Stati,almeno non ci faceva piangere come ha fattoMonti”. “Io voterò la parte estrema della sinistra –ha dichiarato invece Claudia – perché la colpa diquello che stiamo vivendo va proprio ricercatanella gestione allegra di Berlusconi. Ma non mifido neanche della sinistra “moderata”. Troppicompromessi, che io non accetto, come nonpotrei tollerare un’alleanza con Monti”. Ma chilamenta poca chiarezza in assoluto sono i giova-ni. “Io ho 19 anni – ha commentato Paolo – equesto sarà per me il primo voto. Ma devoammettere che non ho convinzioni politiche, per-ché non esiste una corretta informazione in meri-to. La politica in generale non viene spiegata aigiovani, che quindi se ne disinteressano. Io vote-rò il partito che mi indicheranno i miei genitori. Disicuro non è un buon metodo di scelta, ma pensoche finché i giovani verranno trascurati, o addirit-tura danneggiati, come nel caso dei tagli allascuola, dalla politica, i ragazzi non ne verrannoattratti. E di questo atteggiamento l’Italia nepagherà le conseguenze tra una ventina di anni,quando i politici attuali, almeno quelli di lungocorso, saranno finalmente andati a casa”.

Alfredo Corrao

184 SIMBOLI PER LE ELEZIONI: LE OPINIONI DEI CITTADINIVerso il voto in una giungla di liste e partiti

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Ancora una volta il risanamento del bilanciopubblico, in questa circostanza comunale,ricade sulle tasche dei cittadini. Per cerca-

re di ridare un po’ di liquidità alle casse comunaliverranno infatti al più presto ritoccate verso l’altole tariffe dell’acqua e della TARSU. Questo èquanto importerà maggiormente, nell’attualeperiodo di crisi economica, ai cittadini di Pomezia.La conferma viene dal Commissario PrefettizioSerenella Bellucci, che dal 17 gennaio guidaPomezia insieme al sub Commissario AntonioTedeschi, nel corso della conferenza stampa chesi è svolta il 31 gennaio. “Il nostro compito è quel-lo di traghettare Pomezia fino alle prossime ele-zioni, che si svolgeranno a fine maggio – ha esor-dito il vice prefetto Bellucci – attraverso la gestio-ne dell’ordinaria amministrazione e gli adempi-menti di legge”. La prima cosa sulla quale i dueinviati della Prefettura di Roma hanno messo lemani è il bilancio, aspetto tra i più preoccupanti.“Siamo ancora in fase di ricognizione e di analisi,ma possiamo tranquillamente affermare chePomezia non corre il rischio del dissesto finanzia-rio: sulla base dello studio commissionato ad unconsulente finanziario dall’Amministrazione

uscente, che mette in evidenza dei parametripositivi, non ci sono i presupposti per il dissesto.Certo il problema creato dall’Aser e la conse-guente mancata riscossione di più di 50 milioni dieuro pesa parecchio, perché si tratta di cifre inse-rite in bilancio tra le voci di attivo, ma che, visto ilfallimento della società, sarà quasi impossibilerecuperare. La conseguenza è che non c’è liqui-dità nelle casse comunali”. Come si può rimedia-re? “E’ nostra intenzione mandare avanti quantogià avviato dalla precedente Amministrazione inmerito al decreto Salva Comuni (che consentireb-be un prestito di poco più di 18,5 milioni di euroche l'Amministrazione dovrà restituire in diecianni, ndr), che consentirebbe di risanare parzial-mente il bilancio e fornire la liquidità di cassanecessaria per far fronte alle ingiunzioni di paga-mento. La delibera era già pronta, ma l’abbiamofermata per adeguarla alle normative comunicatedal Ministero proprio in questi giorni. Cercheremopoi di ridurre tutte le spese, nell'ottica della spen-ding review introdotta da Monti. Ma ci sono poialtre cose da fare per risanare il bilancio”. Deltipo? “Di sicuro rivedere le tariffe dell’acqua,ferme da anni. La legge prevede che il costo

venga del servizio venga corrisposto per unacerta percentuale dall’utente finale: a Pomezia,invece, il Comune andava a pagare un importosuperiore a quello di sua competenza, coprendola differenza tra quanto ricevuto dai cittadini equanto richiesto dalla società fornitrice del servi-zio. Ora questo non è più possibile: siamo quindicostretti a ritoccare le tariffe”. Stesso discorso perla raccolta dei rifiuti. “Occorrerà rifare i conteggi,che porteranno anche in questo caso ad unaumento”. Anche se il servizio è spesso pessi-mo? “Al momento è in fase di completamento ilcapitolato d’appalto per la gara europea per lagestione del servizio, in scadenza a giugno.L’Amministrazione passata aveva avviato unaprocedura per fare un’azienda speciale, derivatadalla Pomezia Servizi, per la gestione dei servizisocio assistenziali, mentre il personale che attual-mente si occupa di verde e manutenzione,dovrebbe essere assorbito dalla ditta che siaggiudicherà l’appalto”. Questo porta il discorsoproprio sulla Pomezia Servizi ed ai debiti delComune nei suoi confronti, ma anche alConsorzio universitario, altra azienda partecipa-ta. “La prima cosa da fare è risanare queste

0404 Febbraio 2013

AUMENTI PER ACQUA E RIFIUTIPomezia NewsPolitica Pomezia Il Corriere della Città

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Commissari al lavoro per il risanamento del bilancio comunale di Pomezia

Page 5: Il Corriere della Città - Febbraio 2013

Accertamenti in corsoAi due Commissari è stato fatto presente chesono molti i cittadini che hanno ricevuto car-telle di accertamento da parte della societàAndreani rispetto al pagamento dellaTARSU, con calcoli delle superfici non sem-pre corretti, ma errati in eccesso. La verifica,poi, non riporta solo l’aumento in base allenuove metrature, ma anche la mora sui man-cati pagamenti delle differenze arretrate,nonostante gli importi siano stati versati daicittadini seguendo le indicazioni date dalComune stesso. Altro tema affrontato duran-te la conferenza stampa, sollevato dai gior-nalisti, è l’aggio preso proprio dall’Andreaniper il recupero dell’evasione fiscale: il 18,9%sul 25% del totale accertato e il 18,9% rispet-to a quanto effettivamente incassato dalComune a seguito del lavoro di accertamen-to. Cifre consistenti, che forse potrebberoessere risparmiate e che, di conseguenza,potrebbero diventare un risparmio per i citta-dini. Su questi argomenti Serenella Bellucci eAntonio Tedeschi hanno garantito un appro-fondimento. Sui sospetti di infiltrazioni mafiose ilCommissario non si è sbilanciata. "A volte lastampa enfatizza le notizie - ha commentato- Non mi risulta che sia stata istituita dalMinistero una Commissione di accesso perverificare se a Pomezia ci sono infiltrazionimafiose. Posso però confermare che ci sonoindagini in corso".

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aziende. Per quanto riguarda la Pomezia Servizisi proseguirà sulla strada intrapresa dalla GiuntaDe Fusco, cioè la creazione di un’azienda spe-ciale. Anche il Consorzio universitario, per legge,non può più essere una partecipata del Comune,che può essere presente solo se all’interno cisono servizi di sua diretta gestione, come scuolematerne o elementari,mentre l’istruzione uni-versitaria non è compe-tenza comunale. Se ilconsorzio dovesserimanere comunale sidovrà rivedere loStatuto, cambiareragione sociale, pas-sando come laPomezia Servizi ad Azienda Speciale, e utilizza-re il relativo patrimonio immobiliare per attivitàcomunali. A questo si dovrebbe aggiungere lapartecipazione dei privati, per abbattere i costi”.Per il Consorzio, che da un più di un mese è inconcordato fallimentare a causa del grosso debi-to con la LUM, i problemi riguardano anche il per-sonale, che non sa quale sia il suo destino. “Conil passaggio di società proveremo a chiedere cheai dipendenti venga mantenuto il posto di lavoro,ma purtroppo mi risulta che negli anni passatierano state assunte numerose persone “allegra-mente”, quindi abbiamo un numero di lavoratoriche non è giustificato dagli scopi del Consorziostesso. Dobbiamo quindi proseguire nell’opera dirisanamento iniziata dal nuovo consiglio d’ammi-nistrazione”. Oltre che di economia si è parlato

anche dei problemi pratici, come le numerosebuche che costellano le strade del territorio eche, in questi giorni, stanno creando notevolidisagi agli automobilisti. “Per quanto riguarda lestrade di competenza provinciale ho già scrittoagli uffici preposti, richiedendo un immediatointervento. Per quelle comunali abbiamo iniziato

a lavorare su alcuni trat-ti: invito i cittadini amandarci segnalazioniin merito a questo pro-blema, per poter fareinterventi più mirati”.Perché non incaricareanche gli agenti dellaPolizia Locale di effet-tuare questo servizio?

“E’ sicuramente una buona idea, a cui daròseguito”. Una parola è anche stata spesa per idipendenti comunali, ancora in stato di agitazio-ne dallo scorso 20 novembre, che hanno richie-sto un incontro con i Commissari. “Questa matti-na è stato firmato il contratto decentrato. Nonconosco ancora i particolari della protesta deilavoratori in merito al fondo rivendicato, ma saràmia cura cercare di capire cosa è possibile fare,valutando ovviamente anche lo stato di liquiditàdelle casse dell’Ente”, ha dichiarato ilCommissario Bellucci, che ha garantito anche ilcontrollo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, altroproblema segnalato dai dipendenti comunali.

Matteo Acitelli

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05Febbraio 2013

“Non solo aumenti ditasse, ma anche

riduzione di tutte lespese e riorganizzazionedelle aziende speciali”

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0406 Febbraio 2013

“Adesso che c’è la conferma da parte di per-sone molto più autorevoli di me, come iCommissari prefettizi, spero che sia stata

messa la parola “fine” all’allarmismo che per anniè stato diffuso da alcuni consiglieri dell’opposizio-ne, in particolar modo del PDL, che hanno tenta-to di mettere in cattiva luce l’operato della miaGiunta accusandola di aver portato la città al dis-sesto finanziario”. Così esordisce l’ex sindacoEnrico De Fusco dopo le dichiarazioni diSerenella Bellucci - alla guida di Pomezia dopo ledimissioni di 15 consiglieri che hanno causato lafine anticipata della consiliatura - che durante unaconferenza stampa ha escluso il rischio di disse-sto finanziario. “Di certo le difficoltà economicheci sono, aggravate anche dal buco lasciatodall’Aser. I 50 milioni di euro non riscossi e inse-riti in bilancio erano una voce che, dietro consigliodell’ufficio legale, andava comunque riportatacome residui attivi, perché Pomezia era inseritanella proceduta fallimentare dell’Aser”. “Noi – haproseguito De Fusco - stavamo facendo il possi-bile per risolvere i problemi di liquidità delle cassecomunali: lo dimostra il fatto che i Commissaristiano proseguendo per la strada da me intrapre-sa, ovvero quella di ricorrere al decreto SalvaComuni, che andrebbe ad alleggerire il peso deidebiti esistenti, dando nel contempo risposta atutte quelle società che da tempo stanno atten-dendo il saldo dei lavori prestati perl’Amministrazione comunale. Stessa cosa perquanto riguarda l’istituzione di un’Azienda specia-le al posto della Pomezia Servizi, procedimentoche avevamo già adottato in consiglio, per ilquale mancava solo la formalizzazione davanti alnotaio”. L’ex sindaco condivide anche quantoaffermato dai Commissari in merito al Consorziouniversitario. “Credo sia evidente la differenza tral’attuale CdA e quello che lo ha preceduto: con lanuova gestione non solo non ci sono stati più

sprechi, ma sono stati fatti tagli laddove in passa-to si agiva in modo a dir poco, per utilizzare leparole del Commissario, “allegro”. Ora, dietroprecisa indicazione data da me, si fa particolareattenzione ai conti, agli obiettivi ed ai risultati”. Mai Commissari hanno dichiarato che, così com’è, ilConsorzio non può più esistere, perchél’Università non è di competenza comunale.“Infatti era già stato messo a punto un nuovoStatuto, che sarebbe dovuto approdare in consi-glio comunale già da tempo, se alcuni consiglieridi maggioranza non avessero remato contro,attraverso il quale si dava una caratteristica diver-sa al Consorzio, ovvero la pubblica utilità.L’intenzione era di creare un parco pubblico, ditrasformare l’area dei bungalow in scuola mater-na per poter abbattere la lunga lista d’attesa esi-stente, e di inserire una serie di servizi per la col-lettività”. Sempre riguardo i tagli agli sprechi, “nonè stato rinnovato il contratto di affitto per i contai-ner che ospitavano alcune classi di studenti, checostavano al Consorzio circa 5 mila euro almese”. Qual è stata la cosa migliore fatta nel suoultimo mandato? “Il contenimento delle spese delpersonale, sceso da quasi 20 milioni a poco piùdi 16, e la lotta all’evasione fiscale. So che alcunicittadini hanno avuto dei problemi per accerta-menti non esatti: penso che qualche errore cipossa anche stare, ovviamente provvedendo allasua correzione. Ma il fine era scovare tutti queglievasori totali che hanno danneggiato non solol’Amministrazione, ma tutte le persone onesteche hanno sempre pagato. Il mio obiettivo eraquello di far pagare tutti, per pagare di meno. Equesto mi ricollega l’unico punto sul quale nonconcordo con i Commissari: l’aumento delle tarif-fe dell’acqua e della TARSU. Noi eravamo giànell’ottica prevista dalla legge che vuole il contri-buto dei cittadini per il 75% del costo del servizio,solo che gli incassi effettivi erano molto inferiori a

“IL DISSESTO? UN’INVENZIONE DELL’OPPOSIZIONE”L’ex sindaco Enrico De Fusco analizza lapassata consiliatura e pensa al futuro

causa dei troppi evasori. Anche se quella dell’au-mento è una scelta che i Commissari hanno tuttoil diritto di fare, credo che sia più giusto andare ascovare gli evasori che alzare le tasse a chi già lepaga. La mia era stata una scelta politica: non mel’ero mai sentita di ritoccare le tariffe alle famigliegià troppo colpite dalla pressione fiscale”.Pensa di aver sbagliato a dare le dimissioni?“Penso che a sbagliare siano stati quei consiglie-ri che hanno anteposto i soliti giochi di potere albene della città. Eravamo partiti, nel 2011, sotto imigliori auspici, visto l’eclatante risultato elettora-le ottenuto, con una maggioranza apparentemen-te solida che ci ha permesso subito di avviare unaserie di iniziative - tra cui spiccano il progettoPLUS, che consentirà di costruire asili, strade evari servizi, e la sostituzione di tutta la pubblicailluminazione con lampade a led, che permette-ranno un notevole risparmio economico – chefacevano ben sperare per il futuro. Invece le coseben presto sono cambiate: a “correre” tra i variproblemi della città, che sono davvero tanti, era-vamo sempre gli stessi, mentre altri remavanocontro. E così non era più possibile andare avan-ti”. Era quindi stanco di fare il sindaco? “No, misento ancora fresco lucido per portare avantil’opera di risanamento già iniziata, ma di certonon alle condizioni dei mesi passati, con unaparte della maggioranza che faceva accordi tra-sversali. Non mi sono dimesso perché volevoabbandonare la città, ma perché mi ero accortoche si era formata una sorta di maggioranza sot-terranea che voleva tenere sotto scacco me ed ilresto della maggioranza ufficiale. Questo è con-fermato dall’ordine delle firme nel documento didimissioni dei consiglieri che hanno determinatola caduta di questa consiliatura”. C’erano anchealtri problemi? “La maggioranza è sempre stata“risicata”: sin dall’inizio abbiamo avuto un consi-gliere in meno a causa di errati calcoli. Sarebbedovuto entrare Di Giulio al posto della Russo.Poco dopo abbiamo perso Antonini per le notevicende giudiziarie. A questo si aggiungono leassenze di Valle: significa che la maggioranzapoteva contare su 11 elementi più il sindaco, matra questi c’erano i 3 dell’IDV: cosa avremmopotuto fare?”. Aprire all’UDC, per caso?“L’apertura all’’UDC non era certamente finalizza-ta all’esclusione dell’IDV, ma solo a dare una sta-bilità di governo che consentisse di lavorare. Maanche l’UDC ha dimostrato di essere formata daanime diverse, tant’è che due consiglieri hannofirmato le dimissioni proposte dall’IDV ed uno no,a testimonianza che gli accordi sotterranei non listavamo facendo noi, ma qualcun altro, con laregia di qualcuno che già in passato ha fattodanni a Pomezia”. Quale sarà l’alleanza del futu-ro? “Il PD ha vicino il PSI e Forza Pomezia. Glialtri partiti non so come si schiereranno: non misembra che esista un vero centrodestra. I grillininon si alleano con nessuno, mentre l’UDC non haancora preso una posizione. In questa prospetti-va, il centrosinistra potrebbe nuovamente vince-re”. Con lei come sindaco? “Non dipende certo dame. Dovrebbero essere innanzi tutto i partiti a pro-pormi, e poi gli elettori a decidere. Non nascondoche questi quasi 7 anni sono stati faticosi e diffici-li, anche se si è trattato di un’esperienza straordi-naria. Mi auguro che ci sia la continuità ammini-strativa del centrosinistra e che la persona chediventerà sindaco possa proseguire quanto io hoiniziato”.

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Pomezia News

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Politica Ardea

Febbraio 2013

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L’Imu, a giudizio unanime, è una tassa odio-sa e iniqua. Non è ben modulata e, comespesso capita in Italia, colpisce in maniera

scriteriata e generalizzata tutti senza un’effettivaprogressività, anche grazie alla circostanza chela redditività degli immobili è ancorata a valoricastali arcaici. Capita perfino che chi abbia unprestigioso appartamento nel centro di una gran-de città possa pagare molto meno rispetto a unappartamento in periferia. E ad Ardea?L’amministrazione Di Fiori, in coerenza con glislogan elettorali di appena qualche mese fa,prova a far ripartire l’economia locale a modosuo. Ricordate l’efficace e compendioso “Ardeacresce”? Oppure, l’altro sforzo comunicativo:“Continuiamo il buon lavoro cominciato”? Bene,la parola è parola e allora occorre mantenerla,magari al contrario, ma questo è solo un detta-glio. Si è partiti mantenendo l’aliquota massimasulla prima casa e ovviamente massima al 10 permille sulla seconda casa. Ma bisogna intendersisulla seconda casa ad Ardea, poiché spesso la“seconda casa” in realtà altro non è che la prima.Chi non sa, ad esempio, che ad Ardea, alle portedella metropoli romana, ci sono tantissime cop-pie separate di fatto o che attendono la separa-zione da anni e anni a causa della lentezza dellamagistratura? Dunque, passi pure che nullaabbia fatto il comune per contenere quel 4 permille sulla prima casa che altri Comuni hannoinvece ridotto o addirittura eliminato sopperendocon risorse interne, ma applicare senza alcuntentennamento il 10 per mille su tante presunteseconde case è stato davvero un atto miope econtraddittorio, non solo rispetto alle esigenzeeconomiche del territorio, ma anche al program-ma di sviluppo economico strombazzato in cam-pagna elettorale. Ardea ha certamente delle ric-

chezze, delle opulenze reddituali, ma ha anchetante, tantissime sacche di grande povertà, spes-so di assoluta povertà. Non servono indagini sta-tistiche per saperlo, basta recarsi davanti ad alcu-ni centri commerciali per vedere il crescentenumero di persone atte a chiedere l’elemosina oquelle che molto più prosaicamente si offrono perportare il carrello della spesa negli spazi previstiper incamerarne l’euro. Oppure prestare atten-zione ai cassonetti dell’immondizia delle stradesecondarie, dove si assiste allo spettacolo squal-lido e indecoroso, per l’Italia e per Ardea, digente che mestica tra i rifiuti in cerca di qualcosada salvare per mettere assieme un frugale e forsepericoloso pasto, probabilmente anche unico,giornaliero. Chi finge di non saperlo è un irre-sponsabile, un avventuriero, colpito sì dal sacrofuoco della politica, ma con la coscienza sporca ededita solo alla “coltivazione” della clientela elet-torale. Peraltro, le forme di assistenza sociale perArdea sono pressoché nulle, trincerate dietro lamancanza di risorse finanziarie, mentre si conti-nua a sprecare denaro pubblico con facilità. Nonè un’opinione, basta domandare quanto costano,rispetto al prezzo di mercato, alcuni beni quali adesempio certi arredi, oppure alcuni impianti di cli-matizzazione. In un periodo mai così tragicofinanziariamente come questo, bisognerebbeprestare maggiore attenzione all’utilizzo dellerisorse economiche, maggiore attenzione, aiuto ecomprensione per i tanti cittadini che soffrono nelsilenzio e nell’indifferenza bieca di chi fa dell’opu-lenza il pane quotidiano. Ma l’insensibilità e lacontraddizione dell’amministrazione, che sipotrebbe coniugare come vergogna, è dataanche da altre due enormità: il primo è fruibilefacilmente da tutti, basta passare dentro Tor SanLorenzo, la strada principale, per notare come al

peggio non c’è mai fine. La carreggiata è ridottain condizioni che definire da terzo mondo è offen-sivo per quel mondo. Al centro è sfregiata damesi e continua ad avvallarsi paurosamente conaumento costante di buche che, soprattutto dinotte, mettono a dura prova tutti gli autoveicoli egli stessi conducenti. Solo otto mesi fa sulla stes-sa strada si aprirono i cantieri eufemiani per lan-ciare il successo di Di Fiori e oggi la strada, malconcepita e affrettatamente dotata di marcia apiedi privi di adeguati convogliatori dell’acquapiovana, anche con modesti temporali diventa unlungo fiume quasi navigabile. Bene, su questotessuto sociale e economico in grande sofferen-za, la misura veramente non attesa non potevache essere quella dell’introduzione di un altroodioso balzello: la tassa di soggiorno di un euro.Anzitutto, il gettito è esiguo, e poi dove sono i verituristi ad Ardea? Ci sono manovalanze sempre inforte riduzione a causa della crisi economica chesoggiornano prevalentemente in modesti affitta-camere e pochi Bed & Breakfast. Soprattuttoquest’ultimi sono concepiti non come attivitàcommerciale, ma come attività economico/fami-liare di sostegno per la famiglia, tanto è vero cheè sottratta agli obblighi di fatturazione. Umiliarlicon tale balzello potrebbe indurli a chiudere e eli-minare quel qualcosina che ora più che maipotrebbe risultare di grande aiuto. Il turismo chealberga ad Ardea, per la stragrande maggioran-za, è quello definito “fagottaro” o, se vogliamorivalutarlo un po’, è un “mordi e fuggi” e quindinon bisognerebbe far altro che concepire iniziati-ve per assecondarlo, tentare di rafforzarlo, for-nendo quelle informazioni che mancano e queiservizi indispensabili, quali la pulizia, e l’igiene ela totale copertura della rete fognaria e dell’acquapotabile, per non dire del gas.

IMU AL MASSIMO E NUOVI BALZELLI

di Michele Lotierzo

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Pomezia News

0410

Politica Ardea

Febbraio 2013

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E’ una situazione di certo anomala, quellache si è andata a creare nel PD di Ardea,dove circa 180 iscritti, tra cui tutti i consiglie-

ri comunali, si sono autosospesi per protesta con-tro il commissario, Rocco Maugliani, colpevole diaver “snobbato le richieste a lui presentate daparte del gruppo consiliare in merito alle candida-ture per il rinnovo del Consiglio regionale delLazio” e per il suo manifesto disinteresse rispettoalle problematiche locali. Alle autosospensioni sisono aggiunte anche le dimissioni dal partito daparte di Mauro Giordani, deluso per non esserestato scelto come candidato territoriale alleRegionali. A pochi giorni dalle elezioni, il clima èancora teso, come conferma Antonino Abate.“C’è sicuramente una critica nei confronti del par-tito centrale, che ha praticamente snobbato l’otti-mo risultato ottenuto a livello locale. In occasionedelle elezioni comunali, lo scorso anno, il PD haraccolto un notevole consenso, diventando ilprimo partito della città, grazie all’impegno degliiscritti del posto. Impegno dettato anche dalla

particolarità di un Comune che sembra sempremeno governato, di un territorio dove si sospetta-no infiltrazioni malavitose, e dove l’attenzionedeve sempre essere altissima. Per questo eranecessario avere un rappresentante locale alme-no in Regione. Invece, ancora una volta, hannoavuto il sopravvento logiche diverse, quelle dellecomponenti, a cui noi non abbiamo intenzione disottostare”. Su un noto social network ha impaz-zato un suo post, nel quale riferiva di una “burra-scosa” telefonata ricevuta da un alto vertice delPD, il quale la rimproverava per la sua poca disci-plina e per i suoi modi irruenti, tra l’altro confer-mati dalla sua risposta data al dirigente in que-stione. “Che io sia in polemica con il partito ormaiè cosa nota. Ho voluto ribadire che, per me, sonopiù importanti gli interessi della gente di quelli delpartito. E l’interesse della mia gente poteva sicu-ramente essere difeso meglio se avessimo avutoqualcuno che li potesse rappresentare inRegione o in Parlamento”. Poteva essere lei, ilcandidato ideale? “No. Ho subito messo in chiaro

che non mi sarei proposto, per evitare polemichee strumentalizzazioni. Ho invece appoggiato leproposte avanzate dai circoli, Mauro Giordani eStefano Ludovici, ai quali ho aggiunto anche ungiovane, Alessandro Mari”.I due Comuni limitrofi, Anzio e Pomezia, hannoqualcuno in lista: Aurelio Lo Fazio per ilParlamento, ad Anzio, e Marco Mesturini per laRegione, a Pomezia. Quanto potrebbero fare perArdea?“Di sicuro meno di quello che avrebbe potuto fareun candidato di Ardea, per questo sono arrabbia-to con il partito. Ardea ha bisogno di una rappre-sentanza del territorio. Anzio è troppo diversa daArdea, mentre Pomezia, che è molto più simile,non ha condiviso con noi la scelta del candidato,ignorandoci completamente. Io faccio gli auguri aMesturini, ma ricordo a tutti che noi non abbiamoavuto modo di discutere la sua candidatura, nénessun’altra. Se invece la scelta fosse stata con-divisa, magari ci sarebbe stata una partecipazio-ne diversa da parte nostra nella fase successiva.Comunque credo che il Partito Democratico, vistanostra la presa di posizione, stia prendendonuove decisioni”. Ma ormai non si possono cam-biare i candidati. “No, perché i “giochi” sono statifatti, ma – ed è notizia di questi giorni – si sta cer-cando di creare un “ruolo” anche per Ardea. Se,al contrario, questo non avvenisse, non ho pro-blemi a dire che in campagna elettorale io faròquello che i miei concittadini mi chiederanno difare”. Ovvero? “Io sono dalla parte dei cittadini,quindi, a garanzia del nostro territorio, non saròuna marionetta nelle mani del partito. Del resto,un Comune importante come Ardea non può nonavere una sua rappresentanza”.Riguardo alla politica locale, cosa pensa delledimissioni di Giordani dal PD e della conseguen-te uscita dal gruppo consiliare? “Pur compren-dendo le ragioni di Giordani, deluso dall’esclusio-ne, spero che ci possa ripensare, perché il parti-to ed il gruppo consiliare hanno bisogno di perso-ne come lui”. Ma viste le numerose polemiche, leinon ha mai pensato di lasciare il PD per altri lidi?

“Assolutamente no. Io sono il capocartello di quelcentrosinistra che, lo scorso maggio, si è contrap-posto a Di Fiori e, ancora oggi, mi sento parteintegrante di un progetto, quindi non ho nessunaintenzione di abbandonare la nave nei momentidi difficoltà. La mia battaglia la faccio all’internodel partito. Mi sono autosospeso perché non con-dividevo la linea adottata e per questo sono statoripreso, anche attraverso quella telefonata di cuipoi si è parlato su Facebook, che ho conclusomandando a quel paese il mio interlocutore. Maio pretendo il rispetto nei confronti dei cittadini:sono loro che mi hanno eletto ed è a loro cherendo conto e che voglio rappresentare nel modopiù giusto”.

Alessia Ambra Achille

ABATE CONTROCORRENTE

Il capocartello del centrosinistra polemizza per lamancata rappresentanza di

Ardea alle elezioni regionali“Gli interessi dei cittadini sono più

importanti di quellidei partiti”

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Pomezia News

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Economia

Febbraio 2013

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Economia ed imprese in Italia, un disastro.Numeri impressionanti, che fanno paura:364.972 aziende scomparse solo nel 2012,

mille al giorno, quasi una al minuto.Contemporaneamente, i consumi sono scesi ailivelli di quindici anni fa, soprattutto a causa deiredditi delle famiglie, che sono precipitati indietrodi 27 anni, ovvero a quelli che si registravano nel1986. Nel 2012 i consumi reali sono di 15.920euro pro capite, 734 euro in meno rispetto all’an-no precedente, ed il reddito è di 17.337 euro, 879euro in meno rispetto al 2011, con una diminuzio-ne del 4,8%, mentre il debito pubblico, nello stes-so periodo, è salito del 5,7%. Altissima la pressio-ne fiscale che, per chi paga le tasse, toccheràquest'anno il 56%. Disoccupazione e povertàsono in grave aumento, mentre la fiducia dellefamiglie e delle imprese è scesa rispettivamentedell’11 e del 12%. Un quadro spaventoso, fornito da Movinprese diUnioncamere e diffuso da Reteimprese Italia, chelancia i dati del 2012: anno in si registra un saldonegativo di 100mila aziende, alle quali – questa èla triste previsione – se ne aggiungeranno moltealtre nei prossimi mesi. Un'emorragia che disgre-ga il tessuto sociale, oltre che quello imprendito-riale, del Paese. Lo scorso 28 gennaio le aziende artigiane e delterziario - 300 associazioni territoriali e 30milaimprese - si sono mobilitate a livello locale enazionale attraverso una manifestazione pro-mossa da Rete Imprese Italia insieme aCasartigiani, Cna, Confartigianato,Confcommercio, Confesercenti, le maggiori orga-nizzazioni dell'artigianato, del commercio, deiservizi e del turismo, per far sentire la loro vocepresentando ai politici proposte concrete daattuarsi nella prossima legislatura in merito afisco, burocrazia, credito, lavoro, infrastrutture,energia. I punti principali di cui si è parlato sonole tasse, ormai troppe, così come gli adempimen-

ti, arrivati a 120 in un anno, ovvero tre alla setti-mana, i tassi d'interesse troppo alti e un sistemabancario che ha tagliato nell'ultimo anno di 32miliardi l'erogazione di finanziamenti alle aziende.Il 2013 rappresenta un momento fondamentale.Chiunque vinca le elezioni, hanno dichiarato ipresidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianato,Confcommercio e Confesercenti, deve immedia-tamente agire per la ripresa e la crescita econo-mica. Ma di chi è la colpa? I dati emersi dal sondaggiodi Rete Imprese sono chiari. Secondo il 47% degliimprenditori, quindi quasi uno su due, l'Italia nonemerge dalle sabbie mobili della crisi a causa del-l'incapacità della politica di trovare soluzioni effi-caci. Ma le responsabilità, secondo più del 32%degli imprenditori, vanno imputate anche alle logi-che della politica internazionale ed alla burocra-zia che blocca le riforme. Per uscire dal baratro, Rete Imprese Italia ha pro-posto “una vera azione di spending review” chegarantisca - senza tagli lineari - un processo diristrutturazione della spesa pubblica, a cuidovrebbe seguire la riduzione della pressionefiscale. Indispensabile scongiurare l'innalzamen-to dell'aliquota Iva previsto per luglio. Il conteni-mento della pressione fiscale dovrebbe esserebilanciato dalle risorse che scaturiranno dallalotta all'evasione. L’attenzione è poi andata al cre-dito nei confronti di piccole e medie aziende, perle quali è sempre più difficile accedere ad un pre-stito. Importante anche la creazione di nuovi postidi lavoro. Tra le richieste delle imprese c’è quelladella riorganizzazione dei servizi per l'impiego edella semplificazione per il lancio del nuovoapprendistato. Secondo le Pmi va garantito il rifi-nanziamento degli ammortizzatori in deroga pertutto il 2013 ed occorre poi intervenire sul cuneofiscale e retributivo, per diminuire il costo del lavo-ro.

Alessia Ambra Achille

Cosa dice UNIONCAMERESono 383.883 le imprese nate nel 2012 (ilvalore più basso degli ultimi otto anni e 7.427in meno rispetto al 2011), a fronte delle quali364.972 - mille ogni giorno - sono quelle chehanno chiuso i battenti (+24mila unità rispettoall’anno precedente). Come conseguenza, ilsaldo tra entrate e uscite si è attestato sul valo-re di 18.911 imprese, il secondo peggior risul-tato del periodo considerato e vicino - dopodue anni consecutivi di recupero - a quello del2009, l’anno peggiore dall’inizio della crisi.Considerando anche le cancellazioni delleimprese ormai non operative da più di tre anni,al 31 dicembre dello scorso anno lo stock com-plessivo delle imprese esistenti ammontava a6.093.158 unità. Si restringe ulteriormente (-6.515 imprese) iltessuto imprenditoriale dell’industria manifattu-riera – trascinato dalla forte contrazione dell’ar-tigianato, che chiude l’anno con 20.319 impre-se in meno – quello delle costruzioni (-7.427) edell’agricoltura (-16.791). Il conto più salato del2012 lo paga il Nord che – Lombardia esclusa– perde complessivamente circa 6.600 impre-se, i tre quarti delle quali (poco meno di 5milaunità) nel solo Nord-Est. Giovani under 35,immigrati e donne, attività del turismo, delcommercio e dei servizi alle imprese e alle per-sone sono le tipologie di imprenditori e i setto-ri di attività che, nel 2012, hanno consentito amantenere in lieve attivo il bilancio anagraficodelle imprese italiane (+0,3% contro il +0,5 del2011). Questi i dati ufficiali sulla natalità e mor-talità delle imprese risultante dal Registro delleimprese diffusi a fine gennaio da Unioncameresulla base di Movimprese, la rilevazione stati-stica condotta da InfoCamere, la società diinformatica delle Camere di Commercio italia-ne. “In questi anni – ha detto il Presidente diUnioncamere, Ferruccio Dardanello - le impre-se italiane hanno fatto letteralmente dei mira-coli per restare sul mercato. In tante, anche inassenza di vere politiche di sostegno, sonoaddirittura riuscite a migliorare le proprie posi-zioni e a rafforzarsi. Ma molte di più non cel’hanno fatta e, con loro, si sono persi migliaiadi posti di lavoro, per non parlare di competen-ze e tradizioni importanti. Ora però il tempo èscaduto, tra poco la politica avrà di nuovo inmano le sorti del Paese e deve sapere chel’obiettivo primo e urgente della sua agendadeve essere quello di rimettere al centro del-l’azione politica l’impresa, da cui dipende illavoro, riducendo su entrambi i fronti la pres-sione fiscale in linea con le più competitiveeconomie europee. La ripresa può venire solodal mercato e dunque serve favorire la nascitadi nuove imprese ad elevato contenuto occu-pazionale e tecnologico, dando priorità alMezzogiorno, ai giovani, alle donne e all’im-prenditoria sociale”.

STRAGE DI IMPRESEImpressionanti idati forniti daUnioncamere. Ma aPomezia ed Ardea…

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Idati allarmanti diffusi da Unioncamere sullostato di salute delle aziende italiane, con untasso di “mortalità” pari a una al minuto, non tro-

vano pieno riscontro sul territorio di Pomezia edArdea dove, in controtendenza rispetto ai valorinazionali e, soprattutto, a sorpresa, visto lo statodi crisi economica in cui versa il distretto, nel2012 hanno aperto ben 1058 aziende di variogenere, a fronte delle “sole” 429 che hanno inve-ce chiuso i battenti. Un dato davvero inaspettato,in particolar modo se raffrontato al resto dellaregione, che pure registra un trend positivo: nelLazio, nello steso periodo, sono state registratealla Camera di Commercio 41.658 nuove attività,ma ne sono cessate 32.269. Il tasso di crescitadel Lazio è quindi dell’1,54%, mentre a Pomeziaed Ardea è intorno al 2,3%. Analizzando nel dettaglio quanto accade neinostri due Comuni, ci si accorge che la fanno dapadrone le attività rientranti nella categoria“Commercio, riparazioni auto e beni per la casa”:ben 276 hanno visto luce lo scorso anno. Elevateanche le società legate alle “Costruzioni”, ben148, a fronte delle 23 attività immobiliari nate nel2012. Alberghi e ristoranti (41) e “attività di servi-zio di alloggio e ristorazione” (85) sono in lineacon il territorio a vocazione turistica, anche senon sfruttata nel modo più corretto. 95 le agenziedi viaggio, società di noleggio e servizi, 109 leattività professionali, 38 attività manifatturiere e50 di intermediazione finanziaria. Si tratta solo dialcune categorie, che fotografano una realtà cheha risvolti non visibili se non confrontati con leattività che nel contempo chiudono. Anche sulfronte delle cessazioni a farla da padrone è il set-tore “Commercio, riparazioni auto e beni per lacasa”, con 113 chiusure, seguite dalle 61 nell’am-bito delle costruzioni. Sono stati 39 i liberi profes-sionisti (attività professionali e scientifiche) chehanno dovuto smettere, così come 31 “attività diservizi di alloggio e ristorazione” e 23 alberghi eristoranti, oltre a 26 attività manifatturiere e 25 traagenzie di viaggi, noleggio e servizi. Tra questi numeri ci sono 50 attività che hannoaperto e chiuso nello stesso anno: c’è chi ha ope-rato qualche mese, chi solo qualche settimana,trend che prosegue in questo inizio di annonuovo. E questo potrebbe celare, secondo gliesperti, degli escamotage finanziari per eludere oalleggerire la pressione fiscale. Si apre, si acqui-sta merce, si fallisce e si riapre con un’altra ragio-

ne sociale.Altro punto da mettere in evidenza è l’importanzae la grandezza delle aziende che aprono e chiu-dono. Spesso a chiudere sono società che hannoun numero consistente di dipendenti, come laBoiron o il salumificio Cecconi - entrambe consede ad Ardea, hanno cessato l’attività tra set-tembre e dicembre 2012 – mentre ad aprire sonoditte individuali, che spesso non fanno alcunaassunzione o che possono offrire lavoro solo apoche persone. Quindi, nonostante il trend positi-vo, cresce la disoccupazione, così come cresco-no le persone oggetto di riduzione di orario dilavoro e, conseguentemente, di stipendio. Daregistrare anche il fatto che, tra le nuove apertu-

re, soprattutto alla voce “Commercio, riparazioniauto e beni per la casa”, è altissima la presenzadi stranieri. Le attività in cui si registrano maggior-mente stranieri sono l’abbigliamento, l’ortofrutta egli alimentari.L’immagine di Pomezia ed Ardea che esce daidati ufficiali è quella di un territorio ormai multiet-nico che tenta - nonostante la crisi, o forse proprioper reazione ad essa – di investire nel futuro, checrede poco nell’agricoltura (17 attività aperte e 11chiuse) e nell’istruzione (10 attività aperte e 1chiusa), ma ancor meno nel sociale (1 attivitàaperta e 4 chiuse), ma che spera invece nel turi-smo e nel commercio.

Matteo Acitelli

13Febbraio 2013

Il Corrieredella Cittàwww.ilcorrieredellacitta.com

Numero 02 Anno 5FEBBRAIO 2013 - Distribuzione gratuita

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

DIRETTORE RESPONSABILE:Maria Corrao

E-MAIL:[email protected]@ilcorrieredellacitta.it

IN REDAZIONE:Alessia Ambra Achille, Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli, Alfredo Corrao, Claudia Sperduti, Michele Lotierzo, Francesca Poddesu, Mattia Bassi, Giulia Presciutti, Alessandro Introcaso

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE: 04/02/2013

STAMPA: Arti Grafiche

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

ECONOMIA ED IMPRESE A POMEZIA ED ARDEATREND POSITIVO E SORPRENDENTE:

MA E’ TUTTO “VERO”?

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Giallo a Torvaianica. Ferite di arma dataglio, prodotte verosimilmente da un col-tello. Queste le tracce che hanno portato i

Carabinieri ad avere la certezza che VincenzoIale, l’uomo di 68 anni ritrovato morto nella tardamattinata di domenica 2 Febbraio nella sua abita-zione di Torvaianica Alta, sia stato ucciso. Iale èstato trovato riverso a terra, bocconi, con diverse

tracce ematiche intorno al corpo, dai Carabinieridi Torvaianica, allertati dai familiari che non rice-vevano risposta alle continue telefonate.Un omicidio, al momento in cui andiamo in stam-pa, ancora tutto da chiarire per quanto riguarda ilmovente: non si sa se si tratta di un tentativo dirapina finito male, una vendetta o un omicidiopassionale. L’anziano, che non aveva precedenti

Trovato il cadavere di un 68enne nella sua abitazione in Via Mar dei Coralli

GIALLO A TORVAIANICA: UCCISO PENSIONATO

Pomezia News

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Cronaca

Febbraio 2013

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Un antico tracciato viario romano potrebbebloccare per sempre i piani integrati nel-l’area ex Feal, sulla via del Mare. E’ del 28

gennaio il protocollo al Comune di Pomezia, set-tore Edilizia Privata, del parere del Ministero per iBeni e le Attività culturali, Direzione regionale peri Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, in meri-to al “Programma Integrato d’intervento –Riqualificazione Urbanistica Ambientale ViaPontina – Via del Mare. La verifica di assoggetta-bilità alla valutazione ambientale strategica(V.A.S.), inviata anche alla Regione Lazio ed allaSoprintendenza per i Beni Archeologici, riportache “il sito d’intervento, per sé non direttamenteinteressato da vincoli paesaggistico-archeologici(…), risulta in parte ricadente o tangente al siste-ma di insediamento archeologico lineare dellaVia del Mare, come rappresentato dalla tav. C delP.T.P.R.. L’indicazione topografica di tracciato via-rio antico deriva direttamente dall’esame dellaCarta Archeologica ricostruttiva del territorio di G.Lugli”. Le conseguenze di questa scoperta sonoche, ai sensi delle leggi vigenti, la Direzioneregionale “ritiene le previsioni del piano integratod’intervento non coerenti con la salvaguardia delpatrimonio archeologico e propone la conclusio-ne della verifica in argomento con esito negativoo, in alternativa, il rinvio del piano alla valutazionestrategica ex art. 13 del D. Lgs. 152/2006”.

PIANI INTEGRATI, UN “TRACCIATO VIARIO ANTICO” POTREBBEBLOCCARE LE COSTRUZIONI SULLA VIA DEL MARE

penali, viveva da solo in una villetta bifamiliare adue piani di via Mar dei Coralli, al civico 2, chenon presentava segni di effrazione. Si presumequindi che la vittima abbia aperto al suo assassi-no. Il medico legale non ha ancora stabilito l’oraesatta della morte, che potrebbe essere avvenu-ta tra il 1° ed il 2 febbraio. I Carabinieri delGruppo di Frascati, guidati dal ColonnelloRosario Castello, insieme ai militari del Nucleoinvestigativo di Roma, della Compagnia diPomezia e della Tenenza di Torvaianica, oltrealla squadra scientifica, il medico legale ed ilmagistrato dott. Taglialatela del Tribunale diVelletri, hanno lavorato l’intera giornata nella vil-letta di via Mar dei Coralli, facendo rilievi sia den-tro l’abitazione che nel giardino e nel terrazzo delprimo piano, dove si trovavano ancora i pannistesi dall’uomo. I militari hanno poi provvedutoall’acquisizione dei filmati delle telecamere degliantifurti delle abitazioni vicine per cercare di cat-turare immagini che possano aiutare nell’identifi-cazione dell’assassino. Le indagini proseguonoa ritmo serrato, coinvolgendo decine di militari,per cercare di arrivare al più presto all’esattaricostruzione della dinamica dell’omicidio. I vicinidi casa lo ricordano come una persona tranquil-la e riservata, che non dava molta confidenza.

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Pomezia News

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Inchiesta

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Prosegue in nostro viaggio alla scoperta delterritorio in versione notturna. Questa voltasiamo ad Ardea, in compagnia di una pattu-

glia dei Carabinieri della Tenenza guidata dalLuogotenente Antonio Landi, che seguiamo nelloro servizio di pattugliamento serale. Ad Ardea,quantomeno nella parte interna, sembra che nonci siano senzatetto. I problemi sono altri, primo fratutti la percezione di poca sicurezza, dovuta allaforte presenza di microcriminalità soprattutto incerte zone. Solo nella parte di competenza dellaTenenza, quindi escludendo Tor San Lorenzo e lafascia costiera, lo scorso anno ci sono state 13rapine nei negozi, di cui 11 risolte con l’arresto deicolpevoli. Lasciata la caserma, i militari iniziano illoro giro andando a controllare i negozi in chiusu-

ra. I tanti furti e le rapine negli esercizi commer-ciali spesso vengono effettuati proprio a que-st’ora. Al supermercato “Eurospin” della NuovaFlorida il personale è quasi tutto femminile. Lasera, poco prima di abbassare le serrande, un po’di paura c’è sempre, soprattutto dopo le numero-se rapine avvenute proprio qui, l’ultima lo scorsosettembre, mentre un anno e mezzo fa ignotihanno fatto saltare la cassa continua, di notte,con una bomba. Alle 19:50 c’è ancora parecchiagente che sta ultimando la propria spesa, maquesto non tranquillizza del tutto commesse ecassiere. “Una volta i rapinatori sceglievano soloorari in cui il supermercato era praticamentevuoto – spiega una cassiera – ma adesso questonon è più un fattore discriminante: non ci sono più

parametri con i quali regolarsi, questi criminalinon si fanno nessuno scrupolo”. La pattuglia deiCarabinieri passa spesso, raccogliendo informa-zioni su eventuali movimenti sospetti notati dalpersonale. “Se vediamo qualcuno che viene piùvolte ed ha atteggiamenti strani, come guardarecon attenzione dove sono le telecamere, lo rife-riamo ai Carabinieri che passano periodicamen-te. Grazie a loro ci sentiamo più tranquille, ma ilproblema è che le forze dell’ordine a disposizionedi questo territorio sono troppo poche per le realinecessità – prosegue la cassiera – Gli agenti cer-cano di fare il massimo nel limite delle loro possi-bilità, ma queste possibilità forse sono troppopoche…”. “Il problema è che il tasso di criminali-tà di questo territorio, troppo vasto per poter

“Questo è un territorio dove l’unica forza di poli-zia presente sono i Carabinieri – ha dichiarato ilLuogotenente Antonio Landi, comandante dellaTenenza di Ardea – Anche se altre forze di poli-zia concorrono, hanno la loro base fuori, quindila maggior parte dei reati vengono denunciatiqui”. Il Comandante parla però solo dei reatiregistrati alla Rocca, alla Nuova Florida, aMontagnano o comunque nell’entroterra fino aiconfini con i Castelli Romani e con Aprilia, per-ché per quanto riguarda il litorale la competen-za spetta ai Carabinieri della Stazione di Tor

San Lorenzo. “Perquanto riguarda i reati“predatori” – scippi,furti e rapine – le stati-stiche rientrano nellamedia nazionale. Nonci sono picchi o incre-menti che fanno pen-sare che ad Ardea lasituazione sia partico-larmente preoccupanterispetto al resto d’Italia.Se guardiamo alle rapi-ne, possiamo dire diaver risolto più del 90%dei casi, arrivandoall’identificazione degli

autori. Per quanto attiene ai furti ed alla ricetta-zione, invece, non abbiamo questa percentualecosì alta, ma ci siamo comunque dati molto dafare”. I furti sono il crimine più frequente, ma ireati che si registrano ad Ardea sono di variotipo: dal traffico di auto rubate a quello di sostan-ze stupefacenti, che vedono protagonisti giova-ni dall’età media sempre più bassa. Un omicidiolo scorso anno, con l’autore subito preso, il casodella signora anziana trovata morta nella suaabitazione ad agosto è stato sicuramente il cri-mine più grave, fortunatamente isolato, mentre

sono frequenti i reati di stalking, che hanno por-tato anche a diversi arresti. Non vengono ripor-tati, nel corso del 2012, casi conclamati di pedo-filia o di stupri. Fermi anche i reati legati al furtodi reperti archeologici. La particolare conformitàdel territorio, ricco di storia, negli anni passati haattirato diversi “tombaroli”. “La storia antica diArdea, che risale all’epoca pre-romana, rende ilterritorio ricco di reperti. Nel passato abbiamosvolto diverse operazioni che ci hanno condottoal ritrovamento di una notevole quantità di restiarcheologici rubati, molti dei quali sono inmostra proprio in questa caserma. Abbiamosempre dedicato attenzione, attraverso accura-te indagini, a questa attività illecita di scavo. Inpassato era un’attività molto fiorente, ma in que-sti ultimi mesi sembra diminuita”. Non è invecediminuito lo spaccio di sostanze stupefacenti:sempre più Ardea si trova al centro di trafficinazionali e internazionali. “Su questo puntosiamo sempre in massima allerta. Per poter pre-venire il fenomeno ci siamo anche impegnati inservizi informativi nei confronti dei giovanissimi,con attività svolte all’interno delle scuole.Nell’ultimo anno abbiamo avuto dei buoni risul-tati delle indagini condotte, con ritrovamenti divarie piantagioni di hashish con l’arresto didiversi spacciatori, soprattutto di cocaina”.

ARDEA DI NOTTE: QUALE SICUREZZA?

Inchiesta di Maria Corrao e Francesca Poddesu

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essere controllato accuratamente – aggiunge uncliente – è molto alto. Servirebbero altri uomini emezzi, magari anche un posto di Polizia, per fareda deterrente. Ma a quanto pare non ci sonofondi sufficienti per garantire la sicurezza dei cit-tadini”. “La scorsa notte sono entrati i ladri in casadi mia madre, che è molto anziana – rimarca unadonna che ha appena terminato di fare la spesa– ha avuto uno spavento tremendo e si è sentitamale. Adesso è a casa mia. Ma possiamo conti-nuare a vivere con la paura?”. Il lavoro deiCarabinieri, quando non vengono chiamati peremergenze, è quello di far sentire la loro presen-za e scoraggiare gli atti criminosi. I negoziantisono una delle fonti maggiori di informazione peril corretto svolgimento del loro lavoro, perchériportano sensazioni, sospetti, indicazioni, aiutan-do – con i loro racconti - anche nelle ricerche deicriminali. I servizi esterni sono garantiti nelle 24ore, ma la rapidità di intervento in caso di neces-sità dipende da dove si trova la pattuglia nelmomento della chiamata. Considerata la vastitàdel territorio di competenza, l’arrivo degli agentipotrebbe anche essere tardivo, sempre a causadella carenza di personale. Proseguendo il girotra i negozi in chiusura, emerge che sono ledonne ad avere maggiori timori, ma solo perchéalmeno l’80% delle attività commerciali sonogestite o curate da donne, che siano le proprieta-rie o le commesse. La paura serpeggia infattianche tra gli uomini. “Leggere sul giornale, vede-re in tv o sentire raccontare dai vicini di casa o dinegozio i fatti criminosi che spesso accadono nelnostro Comune non è di certo incoraggiante,anzi, diffonde un certo grado di insicurezza.Purtroppo questa è la nostra realtà attuale, con lacrisi economica che acutizza la microcriminalitàed i traffici illeciti”, commenta un cittadino. Ed èproprio del giorno del nostro servizio la notiziadell’arresto di due meccanici “in proprio”, che uti-lizzavano la villa del padre di uno dei due, in viaLecce, alla Nuova Florida, per smontare le autorubate e rivenderne i pezzi, colti sul fatto mentresmontavano una macchina rubata il giorno stes-so a Roma Eur. Un giro che prevedeva anche il“riciclo” delle auto di grossa cilindrata, spesso per

il mercato estero. Dopo due giorni di carcere aVelletri per i due, uno dei quali con precedentipenali specifici, sono tornati a casa, agli arrestidomiciliari. “Spesso fanno prima i delinquenti atornare ad Ardea da Velletri che la pattuglia deiCarabinieri che li aveva accompagnati in carce-re”, commenta ironico un cittadino. L’arresto deidue uomini segue di pochi giorni un’analoga ope-razione, questa volta condotta dalla PoliziaStradale e dal Commissariato di Albano. Altri due“meccanici” specializzati nello smontaggio di autodi grossa cilindrata, che effettuavano in un capan-none di via Ardeatina, sono stati sorpresi mentre,attrezzi alla mano, stavano smontando il motoredi un’autovettura di grossa cilindrata, ovviamenterubata. Il giro della pattuglia prosegue con il controllo dialtre attività, per poi arrivare lasciare il centrourbano e dirigersi verso via Pontina Vecchia. Quisolitamente ci sono diverse prostitute, ma questasera non se ne vedono, forse a causa del mal-tempo. L’auto dei Carabinieri gira poi su viaStrampelli, dove c’è un vecchio casolare abban-donato, dove a volte la notte trovano rifugio degli

sbandati. Il cancello, solitamente chiuso, staseraè aperto. L’area sembra deserta, ma un particola-re insospettisce i militari: la porta di accesso delprimo piano, murata con blocchetti di cementofino al controllo precedente, effettuato solo tregiorni prima, è stata abbattuta. I Carabinieri fannoun giro di perlustrazione, ma il casolare è deser-to. Torneranno con la luce del giorno, per appura-re se ci sono stati furti: qui vengono infatti a ruba-re materiali ferrosi, e spesso le prostitute di viaPontina Vecchia vi si appartano con i loro clienti. Il servizio della pattuglia che stiamo seguendoprevede ora un posto di blocco, effettuato su viaLaurentina, per il controllo della sicurezza sullestrade. E’ sabato notte, quindi viene data partico-lare attenzione ad eventuali guide in stato diebbrezza o sotto effetti di stupefacenti. Lasciamo gli agenti al loro lavoro, e proseguiamoper le strade addormentate del quartiere dellaNuova Florida. Tutto sembra tranquillo, ma tra lebuche nelle strade ed il buio pesto di alcune vie,non possiamo non pensare che magari, mentreconcludiamo il nostro giro, qualche illecito si staconsumando a pochi passi da noi.

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17Febbraio 2013

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0418 Febbraio 2013

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Erano in pochi, ma ben terminati a far valerei propri diritti di cittadini, i presenti alla mani-festazione “Incontriamoci, uniti per avere

voce” che si è tenuta sabato 2 febbraio nel parcodella Nuova California. L’incontro, organizzato dalComitato di Quartiere Nuova California avevacome temi principali la scuola e la sicurezza.“Abbiamo inteso avviare un progetto di mappatu-ra di Tor San Lorenzo e Nuova California – haspiegato il presidente del CdQ Piero D’Angeli - alfine di raccogliere le segnalazioni provenienti daicittadini riguardo i problemi tipici del quartiere,come la scarsa illuminazione, le strade disastra-te, le frequentazioni a rischio, il fenomeno del ran-dagismo, per poterle poi convogliare verso le isti-tuzioni preposte e per inserirle nella lettera che

verrà inviata al Prefetto”. Ma, nonostante la real-tà di problemi esposti, solo una quarantina di per-sone hanno raccolto l’invito del Comitato.All'incontro hanno partecipato anche i consigliericomunali Riccardo Iotti ed Antonino Abate e l'as-sessore Diego Rubbi. Assente, seppur invitato, ilsindaco Luca Di Fiori. La richiesta più insistenteda parte dei cittadini è stata quella di mandare viai rom dalle torri. Esasperati, gli abitanti del quar-tiere hanno raccontato dei numerosi furti, sianelle abitazioni che di auto, che avvengonoanche in pieno giorno, degli scippi e della sensa-zione di mancanza di sicurezza che c’è tra lapopolazione. Un altro argomento trattato è statoquello della mancata convenzione tral’Amministrazione comunale e gli asili privati.

“Nessuno ha mai detto che la convenzione non sifarà – ha precisato l’assessore Diego Rubbi – noiabbiamo assolutamente bisogno di presidi edu-cativi sul territorio, quindi il nostro massimo impe-gno è quello di garantire la reiterazione della con-venzione, scongiurando eventuali aumenti dellerette per i bambini. Il bilancio verrà predispostonelle prossime settimane e questa sarà una dellepriorità”. Rubbi ha anche parlato di sicurezza.“Visto come assessore ai servizi sociali, possodire che il fenomeno non può essere valutato solocome repressione degli atti criminosi, che compe-te alle forze dell’ordine, con le quali dobbiamocollaborare per rimuovere le condizioni di disagioche creano comportamenti incivili di vario genere.La nostra prima preoccupazione è proprio sullasicurezza dei quartieri: siamo assolutamented’accordo con quanto hanno affermato i cittadinisull’invivibilità del territorio. Umilmente lavoriamo,un passo alla volta, per migliorare la situazione,ma al momento non abbiamo ancora progressi.Non vogliamo fare promesse, ci sono degli impe-gni presi in campagna elettorale, ma per risolve-re un problema come quello delle Torri c’è biso-gno di tempi più lunghi, dettati dalla necessità dirispettare le normative”.

“I problemi del quartiere sono glistessi da anni: la

microcriminalità, laforte presenza di rome di sbandati ed il

poco interesse dell’am-ministrazione comunale”Presente all’incontro anche il Comandante dellaPolizia Locale, Giuseppe Sciaudone, per parlaredi sicurezza. “Mi è bastato poco per entrare neiproblemi della città, tutti importanti, come la pro-stituzione, lo spaccio di droga, i furti, la forte pre-senza di rom. Noi stiamo cercando, compatibil-mente con i numerosi impegni che ci vedonoquotidianamente all’opera, di tamponare e diporre un freno a questa tendenza di illegalità checaratterizza il territorio. Siamo attivando diversidispositivi di controllo, ma non possiamo dimenti-care che il numero di agenti, come noto, non èsufficiente per l’intero territorio”. Alla fine dell’incontro, il presidente del Comitato diQuartiere ha tirato le somme. “Sono deluso dellascarsa partecipazione degli abitanti del quartiere– ha dichiarato D’Angeli – nonostante avessimousato tutti i canali di informazione possibili.Purtroppo la gente non risponde”. D’Angeli haanche commentato le parole dell’assessoreDiego Rubbi “Sono contento che abbia detto divoler mantenere il costo delle rette degli asili aiprezzi attuali grazie al rinnovo delle convenzionicon le scuole paritarie, ma si tratta purtroppo diparole non ancora supportate da un bilancio.Speriamo quindi che non ci siano brutte sorpre-se”.

VOGLIAMO SICUREZZA Questo il gridod’allarme dei cittadini dellaNuova California

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19Febbraio 2013

Diverso il discorso delle Torri. “Sono otto anni chesubiamo ogni tipo di angherie da queste persone.Non si tratta certo di razzismo, da parte nostra,ma di sopportazione: è stato superato ogni limiteed il rischio è di qualche reazione inconsulta. Delresto ci stanno portando via, oltre ai beni materia-li, anche la dignità: furti ogni sera, clima da terro-re. Si portano via anche generi alimentari e vesti-ti: la gente è stanca di questi sbandati che ormaistanno qui in pianta stabile. Mi dispiace poi che ilSindaco non sia stato presente. Sarebbe stato,da parte sua, un bel segnale ascoltare quello cheavevamo da dire”.Diversi cittadini hanno voluto raccontare le loroesperienze.“Qualche sera fa – ha raccontato il signor Carlo,abitante della Nuova California – io ed i miei fami-liari abbiamo sentito le chiavi di casa girare nellaserratura, che qualcuno stava forzando. Ci siamo

messi ad urlare per far sì che i ladri se ne andas-sero. Effettivamente sono fuggiti, ma eranocomunque riusciti ad aprire la porta. Abbiamochiamato i carabinieri, che sono arrivati dopocirca un’ora, da Anzio. Purtroppo i militari presen-ti sul nostro territorio non sono sufficienti per potertenere sotto controllo tutto ciò che succede.Questo ci fa sentire insicuri ed in ansia.Vorremmo che ci fosse maggiore vigilanza edattenzione per questo quartiere”. “Prima di Natale– ha raccontato una signora – sono arrivati i mieifigli dal nord Italia. Non hanno fatto in tempo aparcheggiare e venire in casa a salutarmi che già

gli avevano svaligiato l’auto: bagagli, computer,regali. Tutto sparito, in pieno giorno. Due mesiprima mi avevano rubato la borsa. Ormai non mifido più di nessuno e questo è davvero brutto”.“Anch’io sono stata derubata – racconta un’an-ziana – Mi hanno rubato la borsetta mentre cam-minavo. Ho sentito tirare e, in un attimo, mi hannoportato via il portafogli. Non mi sento più sicura,visto che mi è successo in pieno centro, di gior-no”.

Matteo Acitelli

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0422 Febbraio 2013

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“Mi chiamo Massimiliano De Cesare, abitocon la mia compagna e due figlie minori aTor San Lorenzo, all’incrocio tra Lungomare

Tor San Lorenzo e Viale Marino e tutte le sere ho5 prostitute davanti al cancello di casa”. Questo èl’inizio della lettera inviata lo scorso 12 settembreal Sindaco di Ardea, al Ministro dell’Interno, allaQuestura di Roma, al Commissariato PS diAnzio, ai Carabinieri Ardea, Anzio e Tor SanLorenzo ed alla Polizia Municipale Ardea da partedi un cittadino disperato. “Non posso portare lemie figlie a prendere un gelato se non schivandoi loro corpi seminudi, non posso portare fuori ilcane perché una sera mia moglie è stata seguitada un paio di prostitute e dai loro protettori, vistoche ci siamo permessi di chiedere loro di allonta-narsi dal nostro cancello. Ovviamente non possoinvitare nessuno a casa, perché dalle ore 21all’alba del giorno dopo è un continuo rumore,gente che passa e le insulta, ragazzi che strillanoe loro che rispondono. Ballano in mezzo alla stra-da, facendo inchiodare le macchine e causandopericolo per gli automobilisti. Non posso parcheg-giare la macchina nel mio garage, su VialeMarino, a causa degli spettacoli sessuali che sisvolgono davanti al cancello. Sono prigioniero incasa mia. Da oltre un mese chiamo tutte le serepolizia e carabinieri, rimbalzando da una caser-ma all’altra, cercando aiuto senza alcun risultato,visto che la prostituzione non è reato”.Massimiliano De Cesare, nella lettera, analizzavala situazione, non senza una certa ironia. “La pro-stituzione non è reato: per legge queste donnenon possono prostituirsi a casa loro, ma possonofarlo davanti casa mia. Io non posso filmarle pro-vando l’adescamento, unica fonte di reato, per-ché violo la loro privacy. Poi c’è il lato comico ditutta la situazione, chiamo la polizia e mi consi-gliano di chiamare i carabinieri, che a loro volta miconsigliano di chiamare la polizia. La polizia mirimanda ai carabinieri di Ardea, che mi dicono difare un esposto ai carabinieri di Tor San Lorenzo,

i quali mi informano di non avere nella loro caser-ma l’ufficiale preposto per accettare gli esposti,invitandomi a tornare ad Ardea”. Di tutto questo,il cittadino ha le prove. De Cesare cita poi alcuniimbarazzanti episodi e, alla fine della lunghissimalettera, si rivolge al Primo Cittadino Luca Di Fiori,invitandolo a controllare con i suoi occhi la situa-zione. “Gentile Sindaco di Ardea, quando ha unpo’ di tempo potrebbe venire quaggiù? Magari cifacciamo una passeggiata tra Viale Marino e Viadei Biffi e possiamo raccogliere insieme l’infinitàdi siringhe, preservativi e fazzolettini dove stazio-nano migliaia di spermatozoi. E, visto che cisiamo: ma un lampione che illumini Viale Marino

lato mare, lo devo comprare e mettere io? Con unpo’ di luce sulla strada riuscirei anche a scavalca-re i cumuli di immondizia che prolificano su tuttala via e magari la luce scoraggerebbe anche que-ste sante ragazze a prostituirsi davanti ai cancel-li altrui”.“Non ho mai ricevuto quella lettera – ha dichiara-to il sindaco – altrimenti sarei intervenuto prima”.Già, perché appena lo abbiamo informato dellasituazione che ci aveva esposto il cittadino, LucaDi Fiori è effettivamente intervenuto immediata-mente. Son o stati chiamati una decina di operaidella ditta che gestisce il servizio di raccolta deirifiuti e, in poco più di un paio d’ore, la strada si è

QUANDO LA PROSTITUZIONEINFASTIDISCE I CITTADINI

Un abitante di Tor San Lorenzo segnala una situazione incresciosa.Abbiamo girato la segnalazione al Sindaco di Ardea e…

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Dopo la segnalazione fatta dal cittadino, il sinda-co di Ardea, Luca Di Fiori ha invitato le forze del-l’ordine ad un maggiore controllo finalizzato allarepressione del fenomeno della prostituzione.Dopo pochi giorni, la notte del primo Febbraio, siè svolto un brillante servizio congiunto dellaPolizia Municipale di Ardea in collaborazione conla Guardia di Finanza della Compagnia diPomezia. Un servizio mirato al controllo del terri-torio sia per quanto riguarda attività di prevenzio-ne del fenomeno della prostituzione che la pre-venzione e repressione di illeciti amministrativiinerenti violazione del codice della strada. 10 gliuomini impiegati che, con l’ausilio di tre veicoli e1 etilometro, nel corso del servizio, hanno control-lato circa 60 persone; 20 gli accertamenti di vio-lazione al codice della strada. Oltre alla zona delLungomare sono state diverse le zone interessa-te dall’operazione portata a termine la notte scor-sa tra cui: Colle Romito, Lido dei Pini, Tor SanLorenzo, via Bologna, via Bolzano e altre ancora.“Abbiamo voluto dare un ulteriore segnale della

presenza delle istituzioni sul territorio – spiega ilSindaco Luca Di Fiori – rivolgo un ringraziamen-to al Comandante della Polizia MunicipaleGiuseppe Sciaudone e alla Guardia di Finanza diPomezia per l’ottimo lavoro svolto. Si tratta diun’operazione mirata a eliminare i gravi pericoli e

comportamenti che possono costituire unaminaccia alla sicurezza urbana, la circolazionestradale, l’igiene, al decoro e all’incolumità pubbli-ca. Nei prossimi giorni continueremo con i con-trolli anche in altre zone tra cui Salzare, NuovaCalifornia e su tutto il territorio”.

Febbraio 2013

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Seguici sul sito web per rimanere informato su tutte le ultime news Cronacacompletamente trasformata. “Hanno ripulito tutto– ha commentato soddisfatto Massimiliano DeCesare – finalmente oggi io e la mia famiglia, maanche tutti quelli che abitano nella mia stessastrada, possiamo camminare senza paura di cal-pestare rifiuti davvero schifosi”. “Appena ho sapu-to di questa incresciosa situazione – e per questoringrazio la stampa che se ne è occupata ed il cit-tadino che ha sollevato il problema – sono anda-to sul posto. Lì mi sono incontrato con il signor DeCesare ed insieme abbiamo valutato il problema.Per prima cosa ho incaricato la ditta L’IgieneUrbana di effettuare un’immediata bonifica dell’in-tero tratto. Per quanto riguarda il fenomeno dellaprostituzione, invece, purtroppo le cose non sonocosì semplici: ho comunque contattato i vigiliurbani, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e laPolizia, per far sì che vengano organizzati inter-venti di controllo che possano fare da deterrenteal fenomeno. La legge non ci consente di faremolto: l’unica cosa che posso fare, comeSindaco, è emettere le ordinanze, in modo damultare i “clienti” di queste signorine”. “Mi auguro

– ha commentato De Cesare - che la zona vengadavvero pattugliata con più frequenza, in mododa far desistere sia le prostitute che i loro “clien-ti”. Davvero non ce la facciamo più a sopportarequello che succede ogni sera, con un intermina-

bile via-vai di prostitute che urlano, strillano, bal-lano e vengono insultate dagli automobilisti dipassaggio, che inchiodano perché se le trovanoin mezzo alla strada. Vivo qui solo dallo scorsoagosto, e finora è stato un inferno. Io e la miacompagna abbiamo tre figli minorenni: le suefiglie hanno 9 e 16 anni, mentre mio figlio ne ha14. Ed è difficile spiegare alla più piccola perchéqueste "brave ragazze" stanno nude qui davanti,così come è imbarazzante fare lo "slalom" traprofilattici e fazzoletti per strada. E’ poi estenuan-te dover avere mille occhi per controllare che inostri cani, quando li portiamo a spasso, non sene mettano qualcuno in bocca. Senza contare irumori che impediscono di dormire. Io non neposso più. Per cercare di scoraggiare il fenome-no, la sera, quando porto fuori i cani, esco “arma-to” di torcia, per illuminare le auto dei clienti e farcapire loro che segno le targhe...la mia prossimamossa dovrebbe forse essere quella di fotogra-farle, di stampare le foto e poi affiggerle per le viedi Ardea e Tor San Lorenzo? L’intervento delSindaco mi ha molto confortato, ma voglio vede-re cosa succede da oggi in poi. Io spero che lasituazione possa essere tenuta sotto controllo eche non si torni, in poco tempo, al degrado piùtotale”.

Alfredo Corrao

Blitz anti prostituzione

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0424 Febbraio 2013

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SPIAGGE PULITE? MICA TANTO…Grido d’allarme da parte di una cittadina di Tor San Lorenzo

“Signor Sindaco, vorrei far notare a Lei e achi legge che a Novembre e a Dicembresulla spiaggia io c'ero, così come c’erano

altre persone che come me amano passeggiarein riva al mare anche d’inverno, per bearci dellanatura e dell'aria...”. Inizia così la lettera aperta,indirizzata al Primo Cittadino di Ardea Luca DiFiori, inviata alla nostra redazione da Letizia Toci,residente a Tor San Lorenzo, in occasione dellapubblicazione di un articolo in cui il Sindaco ripor-tava gli esiti della pulizia straordinaria fatta sututto il territorio ed in particolare sulle spiagge.“Non è vero – prosegue la lettera - che la dittaL'Igiene Urbana a novembre e agli inizi di dicem-bre "ha effettuato un’altra operazione di puliziadelle spiagge: circa 11 km di costa completamen-te ripuliti da ingombranti e rifiuti di vario genere(soprattutto residui delle mareggiate che si eranoverificate in quel periodo": almeno a Tor SanLorenzo, sono state rimosse solo le canne difiume provenienti dai canali non bonificati! Ma glialtri rifiuti, copertoni, bidoni di nafta, bottiglie divetro e tanto altro, sono rimasti sulla spiaggia. Leil'ha vista? Senza contare che a pochi metri dalmare, sulle dune, ci sono case con tetti di amian-to”. “Noi, io e la mia famiglia, ma parlo anche perconto dei vicini di casa, viviamo qui tutto l’anno –ha spiegato la signora Toci quando siamo andatiad accertarci della veridicità delle sue affermazio-ni – e paghiamo non solo la raccolta dei rifiutiurbani, ma anche la tassa per la pulizia dell’are-nile. Eppure basta guardarsi intorno per capireche si tratta di soldi buttati”. Pezzi di plastica,vetro, ferro. Qualche bottiglia, alcuni preservativi,un tappeto di canne da fiume ormai fatte a pezzidal vento e dai piedi di chi le calpesta. “Non pre-tendiamo che la spiaggia sia perfetta, ma almenopulita quel tanto che basta per poter fare una pas-seggiata senza correre il rischio di inciampare neirifiuti. E’ vero che è ancora inverno, ma chi lo diceche il mare sia bello solo d’estate? Abbiamo un

panorama ed un ambiente naturale bellissimi, mache non riusciamo a rivalutare. Io amo scattarefoto: quando le pubblico, tutti mi chiedono dovesia questo posto fantastico e non ci credono,quando dico che si tratta di Ardea”. Il tratto dispiaggia indicato da Letizia Toci è a Tor SanLorenzo, di fronte all’antica torre, ora abitata dagliSforza Cesarini. “Questo posto potrebbe essereun angolo di paradiso: il mare, una spiaggiaampia e lunghissima, le dune alle spalle. Inveceè trascurata, abbandonata a sé stessa. I rifiutiche arrivano dal canale sfociano in mare, che poili ributta sulla spiaggia alla prima mareggiata, inuna sorta di ping pong senza fine, visto che nes-suno viene mai a pulire. Qualche volta sono riu-scita a coinvolgere i vicini a fare una giornata dipulizia dell’arenile, ma ovviamente non abbiamo i

mezzi adatti per riuscire ad asportare tutto quelloche c’è. Chiedo quindi la collaborazionedell’Amministrazione comunale ed invito ilSindaco a venire in questa spiaggia per rendersiconto di com’è veramente. Non è possibile ricor-darsi che esiste solo nei due mesi estivi, quandoarrivano i turisti da fuori. Ma noi che ci abitiamosempre e che paghiamo le tasse al Comune diArdea non contiamo nulla?”.“Ho preso in carico la segnalazione della signoraToci – ha dichiarato il Sindaco Luca Di Fiori – equanto prima provvederemo con la pulizia anchedel tratto di spiaggia che si trova davanti allaTorre”.

Matteo Acitelli

Anche i bambini di Santa Palomba-Roma2hanno finalmente il loro parco giochiattrezzato. Nei giorni scorsi è infatti arriva-

to il nuovo spazio ludico per i piccoli abitanti delquartiere, allestito ieri presso il parco pubblico divia Fiorucci. Su richiesta avanzata qualche mesefa dall’Associazione Abitanti Roma 2 SantaPalomba, con la collaborazione dell’Ing. RenatoCurci dell’Ufficio LL.PP. del Comune di Pomezia,il sito di Via Fiorucci nel quartiere Roma2 aPomezia ha partecipato ed è stato ammesso albando per l’installazione di aree-gioco pubblichenell’ambito di un progetto emanato dallaProvincia di Roma.

“Finalmente i bimbi della zona hanno a disposi-zione scivoli ed altalene per poter vivere il proprioquartiere insieme a genitori e famiglie – dichiara-no soddisfatti dall’Associazione - abbiamo lavora-to sodo per ottenere questo risultato e regalareun sorriso ai bimbi del Quartiere, che ricordiamoalle istituzioni essere molto numerosi. Stiamoinoltre lavorando alla programmazione delleprossime attività – continuano - che vorremmorealizzare nei prossimi mesi con l’arrivo dellabella stagione, per far sì che la comunità localepossa trovare momenti di aggregazione, renden-do il parco pubblico il centro nevralgico delQuartiere.”

SANTA PALOMBA-ROMA2: APERTOIL PARCO GIOCHI PER I BAMBINI

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Pomezia News

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Ambiente

Febbraio 2013

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Erano più di cento, i volontari che domenica27 gennaio si sono recati nella spiaggiaantistante via Ischia, a Torvaianica, per puli-

re l’arenile e catalogare i rifiuti raccolti, in occasio-ne della XXIª edizione del “Mare d’Inverno” orga-nizzata in tutta Italia da Fare Verde. Almeno unadecina i sacchi riempiti a fine mattinata: molta pla-

stica, ma meno bottiglie degli anni precedenti, unpaio di copertoni auto, tanti cotton fioc e qualchesiringa senza ago. In tutto circa 3 quintali di mate-riale, a cui va aggiunto tutto il legno che è statodepositato davanti la duna di via Ischia per facili-tarne la riformazione.“L’obiettivo dell’iniziativa – hanno dichiarato i

volontari - è controllare, anche quest’anno, quan-ti danni sono stati fatti con i soliti rifiuti mal gestitiche inesorabilmente finiscono attraverso varie vienel mare e sulle spiagge. Fare Verde vuole ripor-tare al centro dell'attenzione la necessità di ridur-re i rifiuti e riciclarli il più possibile, per innescareun vero ciclo che non può assolutamente termi-nare né con l’incenerimento, né con le discariche.Abbiamo quindi provveduto a pulire la spiaggia,censire i rifiuti, far conoscere la vegetazionedunale e ad eseguire piccoli lavori per l’area cir-coscritta dal progetto di rinaturazione”. Per ilsecondo anno consecutivo Fare Verde ha sceltocome location via Ischia. “Prima l’appuntamentoera alle dune di Campo Ascolano – ha spiegatoGiancarlo Lanzone – ma da ora è necessaria lanostra presenza qui, dove è a rischio una dunache dal 2005 stiamo difendendo con i denti e leunghie dal pericolo cementificazione. A seguitodei nostri esposti e all’intervento del Corpo dellaGuardia Forestale di Nettuno, la duna è stata sot-toposta a sequestro. Oltre agli esposti, per tutela-re l’area, nella zona antistante è iniziato l’annoscorso il nostro progetto di rinaturazione dunaleautorizzato dalla Regione Lazio”. Alla manifesta-zione era presente anche il presidente di FareVerde Italia, Massimo De Maio, ma anche leforze dell’ordine locali: Carabinieri, Polizia Locale,Capitaneria di Porto e Protezione Civile.

Alessia Ambra Achille

DOMENICA DI PULIZIE IN SPIAGGIA…

… E NEL BOSCOMentre i volontari di Fare Verde pulivano la spiaggia, pochi chilomentri più nord

i volontari dell’Associazione Tyrrhenum hanno compiuto un sopralluogo lungol’area dunale e la macchia mediterranea, nel tratto di circa 23 ettari denomina-

to Pigneto, compreso nella fascia costiera che va da Torvaianica al Villaggio Tognazzi,nel quartiere di Campo Ascolano. Obiettivo dell’iniziativa, come hanno illustrato gli stes-si organizzatori, la salvaguardia ambientale dell’area e la sua possibile valorizzazionedal punto di vista storico/culturale, in chiave turistica. “Il ritrovamento di un alloro gigan-tesco, avvenuto lo scorso anno in una analoga iniziativa, se opportunamente valoriz-zato potrebbe consentire di utilizzare l’area per ricostruzioni storiche riguardantil’Eneide – hanno spiegato dall’Associazione – Infatti, Virgilio racconta che a Laurentumesisteva un grande alloro sacro al centro delle Reggia di Re Latino: lì si posarono le apia presagio dell’arrivo dei troiani di Enea. L’ambiente è molto suggestivo e selvaggio,ideale per una piacevole passeggiata nella natura”. I volontari hanno provveduto a ripu-lire la zona, da cartacce, bottiglie di plastica, parti di ciclomotori, dalle tante cartuccelasciate dai cacciatori e addirittura da una trappola, nonostante la presenza dei cartel-li del divieto di caccia.

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0428 Febbraio 2013

ASSISTENTI SCOLASTICI E DOMICILIARI:LA PROTESTA ARRIVA IN COMUNE

Erano quasi al completo, gli 80 assistentiscolastici e domiciliari che questo pomerig-gio hanno protestato davanti al Comune di

Ardea per il mancato pagamento degli stipendi,fermi al mese di settembre. Alla manifestazionedei dipendenti della cooperativa Mano Amicahanno partecipato anche le famiglie ed i bambinidisabili, per sensibilizzare l’opinione pubblica,prima fra tutte Barbara Tamanti, mamma di unabimba disabile e segretaria del circolo di Ardea diRifondazione Comunista. Presenti anche i sinda-cati di categoria CISL e USB, oltre ad alcuni con-

siglieri comunali. Assente, invece, il sindaco diArdea Luca Di Fiori, con il quale i lavoratori ave-vano chiesto di parlare. Le ragioni del mancatopagamento degli stipendi, infatti, secondo i sinda-cati vanno ricercate nel corrispondente ritardonella liquidazione da parte del Comune di Ardea,che sembra essere fermo alla corresponsionedelle fatture emesse per i servizi svolti nel giugnoscorso. “La nostra è una situazione insostenibile– ha dichiarato una giovane assistente – andiamoa lavorare rimettendoci i nostri soldi, visto chenon ci pagano ma dobbiamo comunque anticipa-

re le spese il trasporto. Nonostante le difficoltàeconomiche in cui ci troviamo, però, per coscien-za non saltiamo neanche un giorno di lavoro, pernon lasciare questi bambini da soli: ricordiamociche si sta parlando di bambini disabili, e che ilnostro è un servizio essenziale”. La Cisl eviden-zia “ la grave situazione determinatasi nei servizidi assistenza domiciliare e assistenza scolasticaagli alunni disabili del Comune di Ardea. Ad oggi,i lavoratori non hanno percepito le mensilità diottobre, novembre, dicembre e la tredicesimamensilità del 2012, alle quali si sta aggiungendoanche quella di gennaio 2013. Una situazionedrammatica e inaccettabile che mette a seriorischio la regolare prosecuzione dei servizi, non-ché lesiva moralmente e materialmente delladignità di chi, ogni giorno, assiste le fasce piùdeboli della cittadinanza e continua regolarmentea farlo”. Gli assistenti, infatti, lavorando con bam-bini disabili, non vogliono fare alcun tipo di scio-pero, ma solo restare in stato di agitazione. Laprotesta è iniziata alle 14:30, con l’occupazionepacifica del Comune. Il Primo Cittadino ha fattosapere che riceverà gli assistenti lunedì prossi-mo.

Alessia Ambra Achille

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Pomezia News

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Sport

Febbraio 2013

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La squadra di MisterCiciani si fa di nuovosotto in graduatoria. In Eccellenza rallentail Real Pomezia mentrein Promozione il Lidodei Pini rischia. Perla 2a Categoria siattende il salto diqualità del Torvajanica,protagonista di un cammino altalenante. In 3a il Tor san Lorenzo si ferma sul più bello

L'editoriale – Una cosa è certa. Pomezia edArdea si confermano ancora una volta aivertici del calcio dilettantistico , con diverse

squadre impegnate nella lotta per il titolo ocomunque per le zone “nobili” dei raggruppamen-ti. E' il caso, ad esempio, del duello sempre piùavvincente fra Unipomezia e Nuova Florida inPrima Categoria che ogni Domenica si arricchi-sce di un capitolo nuovo e che verosimilmente ciporterà a vivere lo scontro diretto del girone diritorno con il fiato sospeso. Vola alto anche il RealPomezia che, pur con qualche pareggio di trop-po, si conferma fra le big del torneo, chiudendo ilmese al terzo posto a soli quattro punti dallaprima della classe. Mastica amaro invece il Torsan Lorenzo scivolato sul gradino più basso delpodio in virtù della sconfitta nello scontro direttocon l'attuale capolista Torbellamonaca. Nellostesso girone, l'Enea Pomezia si attesta senzatroppe pretese a metà classifica ma la Societàspera comunque in un recupero in extremis pertornare ad occupare le zone alte del tabellone;penultimo invece il Montegiordano Calcio conappena otto punti. Dopo questo breve excursus,come di consueto, vediamo adesso nel dettaglioquanto accaduto durante il mese di Gennaio.Real Pomezia, Unipomezia Virtus, T. NuovaFlorida avanti così! Bene anche l'Airone. In ripre-sa la Città di Pomezia - La squadra allenata daMister Punzi chiude le prime gare dell'anno con

un bilancio sostanzialmente positivo: due vittoriee due sconfitte. Il bottino di punti tuttavia, sareb-be potuto essere anche maggiore se la squadranon avesse sciupato il matchpoint con il Rieti loscorso 20 Gennaio, quando i pometini, avanti diun gol e con un uomo in più si sono fatti recupe-rare nel finale sprecando così una preziosa occa-sione per restare ancorati alla Nuova Santa Mariadelle Mole. Nulla è perduto ovviamente ancheperché il cammino, da qui alla fine del campiona-to , è ancora molto lungo. Non ci sono inveceaggettivi per descrivere Unipomezia e T. NuovaFlorida, rispettivamente prima e seconda del giro-ne C di Prima Categoria, protagoniste di un cam-mino a dir poco eccezionale: il team guidato daMister Ciciani ha avuto inoltre il merito di nonarrendersi anche quando il distacco sembravaormai proibitivo e , approfittando del primo pas-saggio a vuoto degli avversari contro l'Aranova, siè riavvicinato a soli tre punti di distanza dalla riva-le. Tra i top troviamo anche l'Airone Ardea laquale, pur non brillando troppo, ha chiuso il mesesenza mai uscire sconfitta dal campo, con tre paried un successo. Quotazioni in rialzo anche per laCittà di Pomezia che dopo un avvio di stagionedavvero da dimenticare ha trovato la forza di rial-zarsi e di chiamarsi fuori dalle zone basse delraggruppamento; decisiva, a tal proposito, lanetta vittoria (4-0) riportata nell'ultimo turno conl'Indomita Pomezia, all'interno di un derby sostan-

zialmente a senso unico. Chiude la nostra sezio-ne delle note positive, fra le quali menzioniamoanche il Tor San Lorenzo nonostante l'ultimasconfitta, il Torvajanica seppur con qualche riser-va. La squadra infatti fatica ad affermarsi definiti-vamente e deve, al momento, accontentarsi delquarto posto a tre lunghezze dalla prima dellaclasse. Lido dei Pini e Indomita sempre più in crisi, lazona retrocessione è ad un passo – Gennaionero per le due squadre che si ritrovano a fare iconti con le zone calde delle rispettive classifiche.In Promozione il Lido dei Pini manca al successoaddirittura dal 4 Novembre scorso, ultima vittoriaprima di una serie interminabile di pareggi – addi-rittura 7 – ai quali si sono aggiunti tre sconfitte chehanno fatto scivolare la compagine ad una solalunghezza dai play out. Non se la passa meglio lasquadra del Presidente Padula. Nelle quattrogare disputate sono arrivate solo sconfitte, adonor del vero non tutte meritate, e quella chedoveva essere una stagione tranquilla si è pro-gressivamente trasformata in un incubo. Ad oggiammonta a cinque la striscia negativa di risultatie servirà davvero una reazione d'orgoglio per evi-tare lo spettro della retrocessione. Chiude lasezione Flop il Montegiordano Calcio, come dettoattestato al penultimo posto della graduatoria.

Luca Mugnaioli

UNIPOMEZIA VIRTUS – NUOVA FLORIDA:SFIDA INFINITA

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REAL POMEZIA UNA REALTA’ SEMPRE PIU’ IN CRESCITA

“Prima di vincere bisogna imparare a perde-re!” Questa massima calcistica trova riscon-tro quasi sempre ed è un ottimo motto

soprattutto per le giovani generazioni che approc-ciano per le prime volte al mondo del calcio.Tuttavia, quando sei abituato a vincere, anzi astravincere, come nel caso del Pomezia Calcio a5 le cose si complicano un po'. Quasi inaspetta-tamente infatti nelle prime tre gare dell'anno ipometini hanno rimediato altrettante sconfittelasciando un effetto “stupore” tra gli addetti ailavori. Ovviamente un calo ci può stare, anzisarebbe preoccupante il contrario! Inoltre ci sonoalmeno altri tre motivi per inquadrare questi pas-saggi a vuoto nella giusta ottica. Premessa fon-damentale il risultato, soprattutto a questa etànon è così fondamentale; aspetti quali il diverti-mento, il rispetto per gli avversari, i movimenti in

campo sono decisamente più importanti.Secondo, le sconfitte sono arrivate con avversa-rie molto organizzate - Lazio, Olimpia, Selva deiPini non sono di certo le ultime della classe - esempre al termine di incontri disputati alla pari,incerti nell'esito fino alla fine. In ultima istanza,perdere, a volte, può essere utile. Aiuta a mante-nere alta la concentrazione, spinge e porta amigliorarsi. Ecco perché ai bambini qualchesconfitta non può che far bene. Vediamo oracome sono andate le altre sfide del mese, analiz-zando i risultati conseguiti dai due gruppi nel pro-seguo delle giornate.I risultati del mese – Dopo la sconfitta con laLazio i 2005 hanno ripreso il cammino interrottonel 2012 segno che la sconfitta subita (5-6),peraltro immeritata, con i capitolini, ha prodotto irisultati sperati. Roma Team Sport e Cecchina

sono infatti crollate, nel turno successivo, sotto icolpi dell'artiglieria dei vari Vidiri, Taurisano ecompagni, al termine di due incontri praticamen-te senza storia e terminati rispettivamente 1-21 e15-1. Nell'ultimo turno di Gennaio invece, la com-pagine guidata dal binomio Passabì-Formicolaha letteralmente travolto la Lazio (la società hapiù di una squadra iscritta nel torneo ndr) aggiu-dicandosi l'incontro addirittura per 19-1. Menobrillante il mese per i 2004 che hanno comunqueavuto una chiusura in crescendo. Usciti sconfittidal doppio-derby a distanza di appena due gior-ni, i pometini hanno saputo riprendersi infatti lascena nell'ultimo appuntamento di Gennaio,aggiudicandosi il derby contro il Torvajanica per5-4 grazie alla tripletta di Vultaggio e alle marca-ture di Bidoli e Biagini.

Luca Mugnaioli

Nei giorni scorsi una mamma ci ha segnala-to una bella esperienza da lei vissuta qualegenitore di un bambino del Real Pomezia.

Suo figlio Luca, ha subito purtroppo un bruttoinfortunio lo scorso Dicembre ma nella sfortuna,Laura, la mamma, ha potuto constatare la gran-de disponibilità e l'affetto mostratogli da tutto lostaff societario in particolare, tra gli altri, dal Misterdella squadra Oliviero Feliciani. Noi del Corrieredella Città abbiamo dunque contattato l'allenato-re, volto noto e stimato del calcio pometino, ilquale ha rilasciato una breve intervista ai nostrimicrofoni. Mister Feliciani sono state spesebelle parole nei confronti sia della Società, siaverso di lei personalmente. Cosa ne pensa?“Sono molto soddisfatto così come penso lo sia laSocietà. Fa sempre piacere ricevere complimen-ti soprattutto per queste cose. L'assistenza aibambini, la vicinanza nelle difficoltà, l'aiuto sotto ilprofilo mano sono sicuramente tra le priorità delReal Pomezia, più che mai con i bambini”Veniamo alla sua squadra “Sono un gruppodavvero fantastico e questo è senz'altro meritodelle famiglie; si applicano, sono volenterosi esono molto affiatati tra di loro” Allenare bambinicosì piccoli non è sicuramente facile. Qual è ilsuo metodo? “Allora tengo a precisare che ibambini prima ancora di imparare a giocare a pal-lone, e su questo insisto molto con i genitori,devono imparare ad essere educati e rispettosi.Per quanto riguarda la gestione del gruppo nonmi piace usare il classico metodo del “bastone e

la carota”, fermo restando che a volte un po' dipolso serve; il bambino deve entrare e deve usci-re con il sorriso perché alla loro età hanno biso-gno solo di divertimento” Il gruppo del Mister Feliciani, aiutato nella gestio-ne degli allenamenti da Davide Volpe, conta adoggi 16 bambini relativi alla fascia d'età 2007-

2008; di seguito i nomi: Bernabeo S., CaminatiM., Chiari A., Delpidio F., Farroni I., Lauria A.,Liguori A., Martinelli S., Palazzetti F., Petrucci L.,Rinaldi S., Rizzo G., Sabatino F., Savo F., ToccaD., Di Vito S.

Luca Mugnaioli

POMEZIA CALCIO A 5: GENNAIO A DOPPIO VOLTO

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Febbraio 2012

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Un altro successo il terzo incontrodi “Storie e Racconti del Mare”.La rassegna, organizzata dalla

Lega Navale Italiana della sezione diPomezia, ha visto la partecipazione diun grande velista, Matteo Miceli. Unuomo pieno di grinta, di passione, pas-sione per il mare ma anche per i can-tieri. Infatti il lupo di mare, oltre adavere un carattere frizzante è ancheuno che le imbarcazioni se le costrui-sce da solo: lo fa talmente bene chegrazie ad una sua opera, un catamara-no realizzato con diversi accorgimenti,riesce a portare a casa ben duerecord. Traguardi prestigiosi raggiuntiin solitaria e in compagnia, che lo rendono unodei migliori nel mondo della vela. Matteo Miceliperò vede questo sport, questa passione, nonvissuto nella giusta maniera nel nostro paese“Credo che sia un peccato il modo in cui la velaviene vista oggi in Italia. Spesso la si accosta adun’attività per privilegiati, per ricchi. Invece qui aPomezia oggi ci sono un sacco di persone che miascoltano con gioia, vivo interesse e passione,con una grande voglia di andare in mare. Credoche questo debba essere lo spirito giusto”. Il veli-sta ha poi parlato dei suoi obiettivi futuri: nell’otto-bre del 2014 partirà il suo giro intorno al mondo,

da Roma a Roma. Si partirà da Ostia, si affronte-ranno le regioni più pericolose e ventilate del PoloSud. Tutto in solitaria. Senza gravi impedimentiMiceli dovrebbe impiegarci cinque mesi, e vivrà inautosufficienza alimentare. All’interno della suaimbarcazione, ancora in fase di costruzione, cisaranno un piccolo orto biologico e una gallina.Grazie ad un particolare sistema di riciclaggioinoltre, con le feci e con alcuni avanzi si creerà uncompost capace di fertilizzare l’orticello, chepotrà così dare alla luce piantine di insalata equant’altro. Una sfida nella sfida. Miceli ci scher-za su: “Sarà un piacere farlo così, in autonomia

totale. Poi sarà un’ottima occasione perdimagrire”. Insomma, non sarà certouna passeggiata per questo mago dellavela. Soddisfatto anche il presidentedella Lega Navale Italiana dellaSezione di Pomezia. “Questo è il terzodegli incontri da noi pianificati, siamo ametà del percorso – afferma MauroZecca – siamo molto soddisfatti di comeè andata oggi e di come stanno andan-do le cose. Il nostro obiettivo era arriva-re agli appassionati di mare del territo-rio; oggi qui non ci sono soltanto gliiscritti al nostro circolo, c’è anche tantagente venuta per pura curiosità. Questoè il nostro obiettivo, far avvicinare quan-ta più gente possibile.” Zecca ha voluto

poi ringraziare durante il corso dell’evento ancheEnrico De Fusco, il sindaco che gli ha permessodi realizzare questa rassegna dedicata al mare eche ha consegnato alla Lega Navale pometinauna sede propria, nonché messo a disposizioneper questi meeting la suggestiva Sala Gatti delladelegazione comunale di Torvaianica. “Storie eRacconti del Mare” tornerà nel mese di febbraio,per la gioia di tutti coloro, giovani e adulti, chevogliono conoscere le imprese di chi vive delmare ne fa la sua vita.

Alessandro Introcaso

STORIE E RACCONTI DEL MARELa Lega Navale ospita Matteo Miceli

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Cinema

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WARM BODIES, ANCHE GLI “ZOMBIE” HANNO UN CUOREWarm Bodies, è stato presentato a Roma

in anteprima mondiale il 16 gennaio dal-l’attore protagonista Nicholas Hoult. Il

film, molto atteso dai giovanissimi, arriverà nellesale il 7 febbraio 2013 ed è già un delirio per lefan di Nicolas che lo hanno aspettato a lungodavanti al cinema sfidando la pioggia fitta e il fred-do improvviso che si è abbattuto sulla capitale.Warm Bodies è una storia di zombie destinata adun pubblico di teen che affascinerà anche unpubblico più adulto. R (Nicholas Hoult), il bellissi-mo zombie, si farà amare dal pubblico che farà iltifo per lui perché è un “ragazzo a modo” che simette in discussione pensa a come appare agliocchi di Julie (Teresa Palmer) la ragazza di cui siinnamora a prima vista. Un personaggio in cui igiovani potranno riconoscere le proprie ansie e leproprie paure quando sono alle prese con i primiamori. Ai più adulti farà tornare alla mente la pro-pria adolescenza e, forse, a guardare con mag-giore tenerezza il mondo dell’adolescenza dioggi. La fantasiosa teoria apocalittica di un virus chetrasforma le persone in zombie che mangianocarne umana per sopravvivere, nasconde in real-tà una storia d’amore e di incomunicabilità.Senza andare a cercare significati troppo nasco-sti e profondi, gli zombie rappresentano un

mondo di alienati in cui si è persa ogni forma dicomunicazione e di memoria. La scintilla della“guarigione” arriva dal un sentimento semplice eincomprensibile che R prova nei confronti di Juliesin dal momento in cui la vede. R farà di tutto pertenerla con se il più a lungo possibile, difenden-

dola dagli altri zombie affamati. Sarà un gesto difiducia reciproca, il prendersi per mano, a dareagli altri zombie la speranza e la memoria, che uncambiamento è possibile. La tensione è spessoallentata da una sana ironia dei personaggi, adesempio nella scena in cui Julie deve fingersi unozombie, oppure quando R dice “gli ossuti sonotroppo andati per poter guarire”. Sinossi: Tratto dall’omonimo romanzo di IsaacMarion (autentico best-seller venduto in quasiventi Paesi, pubblicato in Italia da Fazi Editore),Warm Bodies è la storia di R, giovane e bellissi-mo zombie che scopre l’amore per Julie, laragazza di una delle sue vittime. Il calore del sen-timento riscalderà il suo cuore freddo, trasfor-mandolo in un “uomo” diverso e spingendolo ascontrarsi con i propri simili. In una città sconvol-ta e assediata dagli zombie, tutto è cupo e i sen-timenti sono sopiti. Curiosità: Gli zombies si cibano di carne umanaper sopravvivere eppure Warm Bodies non sipresenta come uno splatter. Nicolas Hoult, R, haraccontato che nella scena in cui mangia il cervel-lo della sua vittima era costretto a mangiare unmiscuglio dolce, molle e freddo di pompelmo,gelatina ed altre cose molto poco gustose.

Rossella Smiragliawww.ilprofumodelladolcevita.it

THE FULL MONTY: SERVIZIO COMPLETO,PAROLA DI SERGIO MUNIZC’è grande attesa per il debutto del musical

‘The Full Monty’ che si terrà al TeatroSistina il 30 gennaio in anteprima naziona-

le.Lo spettacolo prende le mosse dal fortunatissimofilm inglese, diventato poi un musical di succes-so.Un gruppo di operai resta senza lavoro, è neces-sario reagire e cercare una soluzione. Tra sotter-fugi e imprevisti il gruppo si compatta e decide dimettere in scena lo spogliarello che li renderàfamosi e gli ridarà la dignità, quella di guadagnar-si da vivere con un lavoro.Il tema della disoccupazione è quanto mai attua-le e il regista, Massimo Romeo Piparo, ne ha fattoun adattamento tutto italiano ambientando lospettacolo in una imprecisata azienda del torine-se.Le novità introdotte da Piparo hanno uno sfondosociale profondo, ha inserito infatti nel fornitissi-mo cast, ben due disoccupati veri. La scelta deidue protagonisti non professionisti, MarcoSerafini e Simone Ligrasta, è stata del tuttocasuale.“Abbiamo partecipato con uno stand al salone diTorino per persone in cerca di occupazione, perovvi motivi non abbiamo dato molta pubblicità alcasting, volevamo dei veri disoccupati“- spiegaPiparo.

“Inizialmente avevo pensato di inserire un soloattore non professionista ma poi ho sceltoentrambi, Marco Serafini, per la sua sensibilità eper la totale estraneità al mondo dello spettacolo.Simone Lagrasta perché al provino è risultatoessere un bravo ballerino e mi ha confessato che,non avendo la possibilità di prendere lezioni diballo, ha imparato dai video di Michael Jackson”

ha continuato Piparo.Nel gruppo di disoccupati una squadra di “cam-pioni”: Paolo Calabresi, Gianni Fantoni, SergioMuniz, Paolo Ruffini, Jacopo Sarno, PietroSermonti.Tra amarezza e allegria il gruppo si scatenerà sulpalco, portando un po’ di ironia su un tema cosìsentito in questi ultimi anni.La domanda è d’obbligo: si spoglieranno davverosul palco? Piparo assicura che non ci sarannotrucchi o inganni di sorta, tutti indistintamentefaranno lo spogliarello completo.Tra gli attori c’è chi non vede l’ora di spogliarsi echi invece confessa il suo imbarazzo. SergioMuniz, nonostante sia stato un modello ed abbiaavuto esperienze di nudo al cinema confessache, non avendo un buon rapporto con il suo fisi-co, gli rimane un po’ di imbarazzo…”al cinemaero davanti a dei professionisti, poche personeabituate a vedere nudi” ci spiega. “In teatro cisarà tanta gente è un po’ diverso” . Sergio Muniz,simpaticamente regala a “Il profumo della dolcevita“ un suo ‘spot‘: “E’ uno spettacolo adattoanche ai bambini, ci verrà anche mia figlia. Noncredete che ci spoglieremo? Bhè, lo spettacolo sichiama “The Full Monty” che tradotto significa“Servizio completo” venite a vederci!”.

Rossella Smiragliawww.ilprofumodelladolcevita.it

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Informazione

Febbraio 2012

“CORRIERE DELLA CITTA', INFORMARE PER INFORMARSI”NOTIZIE TASCABILI di Luca MugnaioliGiù i prestiti ai privati. A novembre fanno -1,5%BANKITALIA - Nuova contrazione segnalata dallaBanca d'Italia. Quelli alle famiglie calano dello0,3% nel raffronto con novembre 2011, per lesocietà non finanziarie crollo del 3,4%. In ripresala raccolta, con i depositi in crescita del 6,6% (Larepubblica) Berlusconi: "Via le tasse per chi assume i giova-ni. E' come farlo in nero" - Silvio Berlusconi, ospi-te di 'Porta a porta', lancia la proposta, per com-battere la disoccupazione: “non far pagare letasse a quelle imprese che assumono "almenouna persona a tempo indeterminato" (AGI) Capannone e casa rurale usate come discariche:sequestrate - CASERTA - Un fabbricato rurale eun capannone in stato di completo degrado tra-sformati in discariche abusive di pneumatici,automobili e arredi sono stati sequestrati dallaGuardia di finanza a Castel Mottone (Caserta).La copertura in lastre di Eternit gravemente dete-riorate - secondo le Fiamme Gialle - sfarinandosiera in grado di produrre scorie di amianto chepotevano contaminare le colture agricole del-l'area, vicino al palazzetto dello sport. Il proprieta-rio dell'immobile e' stato denunciato. (ANSA).Cosentino fuori dalle liste, Pdl nel caos «Io ingalera ma il partito rischia» L'ex sottosegretario:«Sacrificato per i sondaggi». Giallo sulla fuga coni documenti - ROMA - Un’ex corazzata che si pol-verizza. La rottura totale si consuma sul destinodi Nicola Cosentino, che scatena un terremoto emette tutti contro tutti. L'ex sottosegretario restafuori dalle liste ma non ci sta. «Non accetto diessere escluso per qualche sondaggio. Non ci sipuò basare solo sui numeri, soprattutto inCampania», si sfoga. «Con me si vince, lo hannodimostrato i risultati ottenuti finora. La vittoria alleRegionali, nelle Province e in tantiComuni».(ilmessaggero)

Boom di turisti nella Capitale: in un anno un milio-ne e 200mila in più in termini percentuali – Si trat-ta del +5,11% di arrivi e del 4,28% di presenze aRoma. Crescono del 20 per cento il numero deivacanzieri cinesi, seguono gli australiani, i brasi-liani e i russi. E' uno di quei dati che, che in tempidi crisi, tirano su il morale e confermano come ilbrand "vacanze romane" funzioni, nonostantetutto. (la repubblica.it)Altre flash: ESTERI: Obama indica la nuovaAmerica: stessi diritti per i fratelli e le sorelle gay(ilmessaggero) - ESTERI: Nube maleodorantesu Parigi, centinaia di chiamate ai vigili lo scorso22 Gennaio (rainews24) – SANITA': SanRaffaele, ipotesi di accordo anti-tagli dopo con-fronto fiume. Ora referendum (adnKronos) – GIU-STIZIA: Processo Ruby, sentenza dopo il voto.Boccassini ko (ilgiornale.it)

Curiosità & Life StyleUn concorso..fuori dal comune! - “Affronta la crisi,preparati al peggio” è lo slogan del concorso “BeHobo” che chiede ai partecipanti di creare deicartelli per i mendicanti della nuova generazione.“Be Hobo” significa infatti “diventa barbone”. “BeHobo” è un’iniziativa dell’artista Jukuki, persdrammatizzare sulle difficoltà della crisi econo-mica: “Il progetto Be Hobo soddisfa i nuovi biso-gni del mercato, considerando il continuo avan-zamento della crisi economica e ti prepara adiventare un disagiato.” Il concorso è stato aper-to a tutti, si doveva andare nella apposita paginadel concorso e proporre il proprio completamentoper la frase “sono così povero che…”. Il bando siè chiuso il 30 Gennaio scorso e nei prossimi mesisi attendono i nomi dei tre vincitori. (notizie.del-mondo.info)

Care, vecchie cabine telefoniche.. - Cosa faredelle cabine telefoniche, ora che tutti sono dotatidi cellulare e raramente hanno bisogno di un tele-fono fisso per fare chiamate? Tanto più che lamaggior parte della gente è ormai persa senza lapropria rubrica telefonica, dato che ben pochiricordano ancora i numeri di telefono a memoria.Un collettivo artistico giapponese ha ideato uncurioso riutilizzo: trasformarle in acquari per pescirossi. Il gruppo di artisti (che si definisceKingyobu, che in giapponese significa appunto“Club del pesce rosso”) infatti ha riadattato alcu-ne vecchie cabine telefoniche, con un risultatodecisamente insolito. La scelta del pesce rossonon è casuale: in Giappone, infatti, l’animale èconsiderato un portafortuna, che porta felicità eprosperità. (notizie.delmondo.info)Birra liofilizzata, la “bionda” del futuro! - Ai puristidella bionda farà probabilmente storcere il naso,ma bisogna riconoscere che per molti versi l’ideadi un birrificio dell’Alaska ha le sue comodità. LaPat’s Backcountry Beverages ha infatti ideatouna “birra concentrata”, a cui poi basta aggiunge-re acqua (in un apposito contenitore che si occu-pa della “gasatura”, che è l’oggetto specifico del-l’invenzione della società) per poi poterla bere.L’idea della birra deidratata nasce per risolveredue problemi: da un lato quello del trasporto edell’immagazzinamento, molto più semplice se sitoglie dalla birra quel 95% di acqua che la com-pone, dall’altro quello dello smaltimento dei con-tenitori (lattine, bottiglie o fusti che siano).Il siste-ma funziona anche per le comuni bibite gassate(ovviamente utilizzando gli appositi concentratiprodotti dall’azienda). (notizie.delmondo.info)LO SAPEVATE CHE.. SECONDO L’ASSOCIA-ZIONE AMBIENTALISTA Natural ResourcesDefense Council quasi il 40 per cento delle risor-se alimentari degli Stati Uniti va sprecato.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:. gr 400 COUS - COUS precotto- nr 6 GAMBERI ROSSI grandezza media- nr 6 FUNGHI PORCINI- SEDANO, CAROTE, CIPOLLA, AGLIO, OLIOE PEPE q.b.

Mondare le verdure, lavarle , praticare un tagliogrosso per ognuna di esse e tenerle da parte.Staccare la testa ai gamberi e privarli del gusciosul dorso, avendo cura di lasciare integra lacoda.Rosolare le verdurine in una casseruolaaggiungendo le teste dei gamberi, salare epepare, continuare la cottura sfumando convino bianco e aggiungendo un po’ di passata di pomodoro. Cuocere per 30 min a fiamma

moderata.Nel frattempo spazzolare e tagliare i porcini apiacere, saltarli in padella con uno spicchio diaglio ed un pizzico di peperoncino per 5/6 min.Tostare, fino a far diventare di color bruno, ilCous- Cous per almeno 10 min nel forno preri-scaldato a 170°C. Aggiungere un po’ di brodo,già cotto, e farlo riposare per 2 min, poi sgra-

narlo con una forchetta.Filtrare con un passino la bisque, una voltacottaSaltare in padella le code di gambero con unpo’ di aglio.Unire i funghi porcini alla bisque, formare unacupoletta di cous- cous con una tazza, sformar-la nel piatto. Disporre i gamberi e nappare conla bisque.Per la guarnizione adoperare le teste di gambe-ro disidratate al forno ad 80°C per 30 min.

E se non riuscite a farla...Chiamate direttamente lo chefPer contatti:[email protected]. 331/2569941 - 333/4212132

RICETTA DEL MESEdi Salvatore SassanoCUPOLETTA DI COUS-COUS TOSTATO SU BISQUE DIGAMBERO ROSSO MAZZARESE E PORCINO DELL’ETNA

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Bon-Ton

Febbraio 2012

Ricordiamoci del proverbio “sorridi alla vita ela vita ti sorriderà”. Ma come far sapere aglialtri che sei sempre di buon umore?

Semplice, sorridendo. Sorridere sempre nono-stante tutto. Sorridere quando si incontrano lepersone che conosciamo, amici, colleghi ecc..Sorridere quando le cose si fanno difficili.Sorridere quando tutto sembra andare a scatafa-scio.Sì, ma che tipo di sorriso dobbiamo adottare?Cordiale che coinvolga anche gli occhi, sincero,franco, onesto, aperto e felice. E il sistema piùsemplice per ottenere un sorriso così è crederci.Non si può fingere o si viene immediatamente“beccati”. Per sembrare autentici, un sorriso deveessere sincero.E’ importante sorridere anche quando si stringeuna mano. Ci scambiamo spesso strette di manoe di solito lo facciamo in maniera abbastanzainconsapevole ponendo scarsa attenzione. Inrealtà, con quella breve stretta di mano trasmet-tiamo una miriade di segnali, dovremmo renderlaeccezionalmente decisa e rassicurante. Quandoqualcuno ci stringe la mano, dovrebbe trarneun’impressione di forza, fiducia, autorevolezza.Pertanto esercitiamoci a migliorarla e renderlaenergica, senza chiaramente esagerare, evitan-do di far trovare il nostro interlocutore con le ditadoloranti. Possiamo sempre adattare la nostrastretta di mano per renderla più personale, piùmemorabile. Le regole di “Bon Ton” suggerisco-no che sarebbe meglio evitare lo “scambio del

cinque” o il palmo della mano a cucchiaio.Restiamo fedeli alla stretta di mano tradizionale esaremo ricordati come persone sicure ed autore-voli. I bravi stringitori di mano sono quelli che,oltre ad avere una buona stretta, porgono le maniper primi. Emanano sicurezza annunciando il loronome e contemporaneamente porgendo lamano; così facendo, esprimono entusiasmo, cor-dialità, un approccio rilassato e sicuro. Inoltre, tiguardano negli occhi e ripetono il tuo nome, dopoaverlo ascoltato. A tutti piace ascoltare il proprionome, dà un senso di intimità. Quando ci presentiamo, facciamo precedere ilnostro nome da un bel “Buongiorno”, poi si scan-disce il proprio nome. L’effetto migliore lo si ottie-ne presentandosi con una stretta di mano energi-ca e sicura dicendo “Buongiorno, sono LuigiRossi….” ed avrete sicuramente un effetto positi-vo verso la persona a cui siete presentati. Certo,non c’è dubbio e le statistiche lo confermano: lepersone belle hanno più successo. Le personebelle devono impegnarsi meno per fare progres-si. Ma che cosa rende attraente o bella una per-sona? Sicuramente non solo l’aspetto fisico.Conta molto avere carisma, fascino ed un atteg-giamento disinvolto. Queste persone hanno vita-lità, presenza e personalità anche se non sonopropriamente avvenenti. Tutte queste caratteristi-che sono presenti in ognuno di noi, bisogna cre-derci ed esserne consapevoli. E, in ogni caso,sono più semplici da acquisire di quanto sembri.Se ci si presenta bene, prestando attenzione alla

nostra persona, coltivando il sorriso giusto, esse-re sempre cordiali, affabili, spigliati e attenti sare-mo anche attraenti. L’immagine è totalmente rac-chiusa nel sorriso e negli occhi. Ci sono sorrisiche illuminano in maniera magnetica ed esercita-no un forte potere, proprio come la stretta dimano, chiara, trasparente, soddisfatta e sicura. Inoltre, altro sentimento che rende attraenti è laCortesia. Quindi non diamo sempre tutto per scontato ecerchiamo di evitare di essere sempre molto criti-ci con gli altri come con se stessi. Soprattutto nellavoro imparare semplicemente a dire “grazie” ea riconoscere i meriti e le capacità degli altri.Provateci e scoprirete quali effetti straordinaricrea tale atteggiamento; produce una bellissimasensazione che non può essere nascosta e cherende, in chi la percepisce, il desiderio di compor-tarsi allo stesso modo, quasi come se dovesserestituire il favore. D’altronde essere cortesi con-siste essenzialmente in un modo particolare ditrattare gli altri, parlando e agendo in modo taleda tenere sempre in considerazione i sentimentidegli altri, perché fondamentalmente la cortesia èproprio la capacità di voler bene, di provare affet-to per le altre persone e di desiderare di farle starbene attraverso anche e, soprattutto, le “buonemaniere”.

Antonio GUIDOEsperto di Galateo ed Immagine Relazional

“IL SORRISO E LA CORTESIA”

“A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso”

di Riccardo Iacona, editore Chiare Lettere - 80donne uccise nel periodo 1 gennaio - 10 settem-bre 2012 (giorno della stampa del libro) sono ladolorosa punta dell'iceberg del fenomeno dellaviolenza sulle donne. Fenomeno che è diffuso molto di più di quanto sicreda. e che desta molta preoccupazione. Libroche parla di donne ma che è diretto principalmen-te agli uomini: conoscere se stessi per rispettarel'altra metà della mela.

di Gianni Dragoni, editore Chiare Lettere -L'intera storia comincia ad assomigliare a unacommedia già vista: l'economia crolla, la disoccu-pazione va alle stelle, le banche entrano in diffi-coltà, i governi corrono in soccorso. <ma sono lebanche a essere salvate, non i disoccupati.Queste sono le parole di Paul Krugman, premioNobel per l'economia, pubblicate il 12 giugno2012 sull' International Herald Tribune. Basta allafinanza speculativa, si all'economia

di Stephane Hessel, co-estensore della CartaUniversale dei diritti dell'uomo ed Edgar Morin,filosofo e sociologo membro della Scuola di AltiStudi in Scienze Sociali di Parigi. Questi due novantenni propongono una vera epropria rivoluzione del tutto indolore. Leggere le loro pagine è un arricchimento socioculturale particolarmente per le nuove generazio-ni.

SE QUESTI SONO GLI UOMINI BANCHIERI E COMPARI IL CAMMINO DELLA SPERANZALIBRI DEL MESE di Valentino Valentini

“La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passanecessariamente attraverso la conoscenza di se stessi”

Italo Calvino

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