il corriere della città - gennaio 2012

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orr ı ere C ıttà C orrıere C ıttà C il www.ilcorrieredellacitta.com libertà informazione politica cronaca cultura sport Sigma-Tau cronaca di una crisi pag.8 Ecco le Primarie di Ardea pag.6 Il futuro che vorrei parlano i cittadini pag.10 Vandali “Festivi” pag.14 Strade maledette un dicembre da incubo pag.22 ANNO 4 NUMERO 1 GENNAIO 2012 GRATUITO della

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Anno 4 Numero 1 - Gennaio 2012 Ultime Notizie da Pomezia & Ardea: Cronaca, Politica, Attualità, Sport, Eventi e Meteo

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Page 1: Il Corriere della Città - Gennaio 2012

libertà - informazione - culturapolitica - sport - cronacaorrıereC ıttàC

orrıereC ıttàCilwww.ilcorrieredellacitta.com

libertà informazione politica cronaca cultura sport

Sigma-Taucronacadi una crisi

pag.8

Ecco lePrimariedi Ardea

pag.6

Il futuro che vorreiparlanoi cittadini

pag.10

Vandali“Festivi”

pag.14

Strademaledetteun dicembreda incubo

pag.22

ANNO 4 NUMERO 1GENNAIO 2012

GRATUITO

della

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Il Corriere della Cittàlibertà informazione politica cronaca cultura sport Ardea

Anno nuovo, vita nuova, ma anche giornalenuovo. A partire da questo numero una serie dicambiamenti investiranno Il Corriere della Città, apartire dalla grafica, per arrivare ad un rapportopiù intenso con i lettori, che potranno interagirecon la redazione per offrire suggerimenti sia suicontenuti che sugli aspetti della rivista. Già daquesto numero avremo “A te la parola”, un com-mento da parte dei cittadini su uno degli eventidel mese ma, cosa più importante, ci sarà la pos-sibilità di partecipare al sondaggio “Il giornaleche vorrei”. Compilando il questionario che tro-verete all’interno ed inviandolo in redazione viaposta ordinaria o attraverso il web, sul sitowww.ilcorrieredellacitta.com, potrete decidere acosa si dovrà dare più spazio affinché il giornale

diventi più interessante per tutti. Staremo sempre più dalla parte dei lavoratoritutte le volte – e speriamo siano sempre menofino a scomparire – che ce ne sia la necessità,dando voce e visibilità alle varie emergenze delterritorio.Cercheremo di avvicinarci di più ai giovani, conrubriche che li coinvolgano direttamente, per farsì che diventino cittadini più informati anchesugli argomenti che solitamente non sono di lorointeresse.Continuerà la collaborazione con Telepontina:nella trasmissione “La pagina del Corriere” i cit-tadini potranno incontrare gli amministratori persegnalare i piccoli ed i grandi problemi che sivivono quotidianamente; il nostro scopo sarà

quello di trovare un punto d’incontro tra le esi-genze dei lettori e l’amministrazione, scavalcan-do gli irti percorsi della burocrazia “ordinaria”. Lenovità non finiscono qui, ma le illustreremo stra-da facendo in questo 2012 che vi auguriamo siamolto migliore rispetto alle catastrofiche previ-sioni basate solo sulla terribile crisi economicache tutti stiamo vivendo. Concludiamo ringraziando i 486.976 lettori chehanno sfogliato la rivista in formato PDF sul webper quanto riguarda le uscite del 2011(dati verificabili su issuu.com, all’indirizzohttp://issuu.com/ilcorrieredellacitta/docs),i 513.539 visitatori del giornale on line (dati goo-gle analitics) e tutti quelli, non quantificabili, cheleggono la versione cartacea. Buon 2012 a tutti!

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2012ILGIORNALECHEVERRÀ

editoriale

Tra numeri e proposte,ecco“Il(NUOVO)Corriere della Città”

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Fine anno con il “botto” per il PDL di Pomezia,che si è compattato per cercare di contrastare ilgoverno De Fusco soprattutto in ambito finanzia-rio. Il bilancio consuntivo del 2010, approvato inconsiglio lo scorso 20 dicembre, è infatti statoduramente contestato dai quattro consiglieri ber-lusconiani, che hanno addirittura inviato unesposto alla Corte dei Conti per falso in bilancio. “Ma il problema non è da ricercare solo nelbilancio – dichiara Romano Errico – questaamministrazione, infatti, non ha assolutamenteprodotto niente di buono per la città, ma, al con-trario, ha continuato a produrre danni, indirizzan-do tutte le sue energie verso l’urbanistica e lacementificazione, argomenti che solo per unaserie di coincidenze non sono ancora stati appro-vati in consiglio. Per quanto riguarda il resto, non è invece statofatto nulla per tutelare gli interessi della città edei suoi abitanti: questo impedisce di vederepositivo il prossimo futuro, reso già incerto dallecondizioni di crisi del Governo centrale. La nostra città sta soffrendo incredibilmente, tracrisi occupazionale e mancanza di servizi edinfrastrutture che potrebbero consentirne unrilancio economico”. I continui ricorsi agli ammortizzatori sociali ele riduzioni di personale in varie aziende delterritorio stanno mettendo alle corde il mer-cato del lavoro di Pomezia: cosa potrebbesuccedere?“Sicuramente nulla di buono, soprattutto per chinon ha “santi in paradiso”. Sembra infatti che atrovare una buona sistemazione siano, ancorauna volta, solo i favoriti dalle assunzioni cliente-lari che questa amministrazione continua a fareattraverso i vari staff di sindaco e assessori.Anche chi spera nei concorsi non è messo bene:il Comune di Pomezia sta infatti proseguendocon le procedure concorsuali pur sapendo che, acausa della finanziaria, le assunzioni sono com-pletamente bloccate. Reputo questo atteggia-mento una mancanza di serietà, per non direproprio una presa in giro, nei confronti di chi ha

fatto domanda di partecipazione”. Di cosa habisogno Pomezia?“Innanzi tutto di un risanamento economico, poidi maggiori speranze per i giovani. Ma non vedointeresse, da parte di questa amministrazione, adun rilancio vero del territorio, che coinvolga inostri figli, assicurando loro un futuro in questacittà. Credo invece che l’interesse di questamaggioranza sia rivolto verso cose diverse, comeappunto l’urbanistica”. Parliamo di politica:che clima si respira all’interno dell’opposi-zione? “Sicuramente migliore di quello che aleg-gia nella maggioranza, dove la spaccatura tral’IDV e Forza Pomezia è ormai sotto gli occhi ditutti. Ma anche noi abbiamo qualche problemino,che spero possa essere risolto nel corso del2012”. Ovvero? “Spero che il nuovo anno portimaggiore coesione all’interno dell’opposizione,che oggi purtroppo non vedo”.A causa della diversa provenienza politicadelle forze che ne fanno parte?“Anche, ma non solo. Le differenze non sono solodi cultura politica, ma anche personale: siamoforse troppo diversi tra noi”.Qual è la componente destabilizzante dell’op-posizione, quella che potrebbe rendere vanitutti i tentativi di unione contro la maggioran-za? “Preferisco non rispondere su questo: non

voglio accusare nessuno in particolare”.Cambiamo quindi la domanda: è più facileche qualcuno dell’opposizione passi in mag-gioranza o viceversa? “Al momento direi che entrambe le possibilitàesistono e sono sullo stesso piano. Aggiungoanche che qualcuno potrebbe rimanere all’oppo-sizione, ma fare il gioco della maggioranza”. Qualcuno di quale partito? “Chi frequenta ilconsiglio comunale e segue la politica locale puòfacilmente capire a chi mi riferisco”. Finora ilPDL ha dimostrato, almeno apparentemente,quella compattezza che mancava in passato. Ma siete davvero così uniti? “Nì… Diciamo che su alcune cose la pensiamoallo stesso modo, su altre non siamo d’accordo”.Perché avete perso le elezioni?“A parte per le spaccature iniziali, anche perchéqualcuno che ha fatto finta di stare con noi inrealtà ha remato contro, soprattutto in occasionedel ballottaggio”. Cosa si augura per il 2012?“Che questa amministrazione vada a casa, iocompreso, per dare a Pomezia una nuova oppor-tunità, stavolta da non sprecare, attraverso ilritorno al voto. La maggioranza, in questi 7 mesidi governo, ha dimostrato di non meritare la fidu-cia che i cittadini le hanno accordato”.

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“Qualcuno dell’opposizionepotrebbe passare dall’altra parteo, peggio, restare in opposizionefavorendo però il gioco della maggioranza…”

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PERIL2012UNAUGURIO...TUTTIACASA

Questa amministrazione sta continuando aprendere in giro i cittadini, tra assun-zioni clientelari e la farsa dei concorsi

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L’attività politica del 2011 si è conclusa con ilconsiglio comunale del 20 dicembre, giorno incui l’Italia dei Valori si è imposta sul resto dellamaggioranza proponendo il ritiro di tutti i puntiall’OdG tranne il bilancio e la situazione occupa-zionale. Ma cosa ha indicato questa presa diposizione? “È stata una reazione – ha spiegatoLuigi Lupo, capogruppo consiliare dell’IdV – chevuole far capire al resto della maggioranza chenon si possono imporre forzature. Già nella pre-cedente conferenza dei capigruppo avevamoespresso la nostra posizione in merito allo svol-gimento dell’assise, facendo mettere per iscrittoche non si potevano discutere argomenti impor-tanti se prima non ci fosse stato un chiarimentopolitico all’interno della maggioranza. Per questoavevamo chiesto un confronto con il sindaco edil PD, in quanto partito di maggioranza relativa,per discutere di quella che noi riteniamo unaposizione di predominanza da parte di “ForzaPomezia”, che ci era stata presentata primadelle elezioni come una lista civica che nonaveva nulla a che fare con i partiti, ma che erasolo di sostegno al sindaco, il quale garantiva suimancati legami dei suoi componenti con la poli-tica di stampo classico. Invece Forza Pomeziaaltro non era che l’alter ego di Forza Italia, unpartito di centrodestra che ben poco ha a chefare con l’ideologia di centrosinistra. Ma quelloche maggiormente da’ fastidio è la sensazione diprevaricazione nei confronti degli ideali del restodella coalizione, fermo restando il giusto ricono-scimento di visibilità nei loro confronti”. Temeuno spostamento verso destra? “Dico solo chenon abbiamo alcuna rassicurazione sul fatto chequesta lista non decida, ora o in futuro, di ritor-nare alle origini, ovvero nel centrodestra, alla

prima occasione propizia. Non si può stare dauna parte e nel frattempo già pensare a come sistarebbe da quella opposta. Quello vorremmo èinvece un’identificazione politica chiara, cheparta dai tre simboli “d’origine” della coalizione,ovvero il PD, l’IDV e il PSI”. In fase di consiglioavete vinto voi, grazie all’appoggio dell’oppo-sizione che ha votato per il ritiro dei punti. Mase così non fosse stato, cosa sarebbe succes-so? “Avremmo anche potuto votare contro variprovvedimenti della maggioranza. Calcolandoche l’opposizione è formata da dieci persone edaggiungendo noi tre dell’IDV, avremmo superatonumericamente il resto della maggioranza”. Macosa contestate principalmente? “La mancan-za di continuità politica con la vecchia ammini-strazione, su cui si puntava in fase di campagnaelettorale. La Giunta dovrebbe essere lo specchiodella composizione del consiglio comunale, macosì non è. A breve dovrà essere nominato ilnuovo assessore alle Attività Produttive: il nomeche verrà indicato sarà il termometro della situa-zione e ci farà capire come comportarci”. Questofa capire che l’attuale composizione non siacompletamente di vostro gradimento, così comedichiarato anche da una parte del PD: avete giàavuto modo di confrontare le posizioni tra“dissidenti”? “Abbiamo parlato solo di problemiamministrativi e non del quadro politico. Il chia-rimento va fatto con l’intero partito e non solocon una parte di esso”. Intanto è stato fissato peril 10 ed 11 gennaio il nuovo consiglio con glistessi punti da voi fatti ritirare. Cosa succede-rà? “Se riusciremo ad incontrarci con il restodella coalizione e raggiungere un’intesa politicaprima di quella data, allora bene, altrimenti cicomporteremo esattamente come la volta prece-

dente, così come ho detto nell’ultima conferenzadei capigruppo, quella in cui è stata determinatala data dell’assise. Non so invece cosa farannoaltre persone…”. Ovvero? “Da voci insistentisembra che qualcuno stia cercando consensialtrove e che si stia preparando il passaggio inmaggioranza di alcuni componenti dell’opposi-zione, provenienti da partiti diversi tra loro. Speroche non sia vero, perché questo significherebbeil tradimento del patto elettorale non solo tra ipartiti, ma anche nei confronti dei cittadini chehanno votato, ai quali era stato promesso propriodal sindaco che non ci sarebbero stati aggiusta-menti o allagamenti successivi solo per salvarela poltrona. Noi vorremmo il rispetto di quantodetto fino al ballottaggio. Passatemelo come bat-tuta, ma mi sono sembrate “sospette” le lunghepasseggiate dell’ex assessore Gaetano Pennacon l’ex presidente del consiglio, che prima era ilsuo più acerrimo nemico: se l’UDC, o membri dialtri partiti, vogliono passare in maggioranza, lodovrebbero dire chiaramente, prendendosianche le dovute responsabilità davanti ai loroelettori”. Come vede questa legislatura in con-fronto a quella che ha governato nei 5 anniprecedenti? “La vedo peggio della precedente ecredo che potrà continuare solo se il sindaco riu-scirà a prendere in mano le redini del governo,cosa sicuramente non facilissima. Ad influireanche la situazione economica disastrosa e leprevaricazioni politiche di cui si discuteva in pre-cedenza”. Tutto negativo, quindi? “Di positivovedo la grande compattezza all’interno del miopartito, sia a livello consiliare che di direttivo”.Come vede il 2012 di Pomezia sul fronte poli-tico-amministrativo? “Un anno di lacrime esangue...” Maria Corrao

Luigi Lupo: “Non accetteremo più prevaricazioni

né forzature, né tantomeno “strani” allargamenti”

L’IDV ha raggiunto una compattezza senzaprecedenti: è questa la nostra forza

PAROLAD’ORDINE

CHIAREZZA

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Finalmente ci siamo, domenica 22 gennaio 2012i cittadini di Ardea sapranno chi sarà il candidatosindaco del Centrosinistra che sfiderà i probabi-li due candidati delle destre alle elezioni ammini-strative della prossima primavera. Le primariesono un grande strumento di partecipazionedemocratica e spesso un vero toccasana per ipartiti che vi aderiscono. E’ indubbio che l’attesasia divenuta quasi spasmodica e dalle urne usci-ranno indicazioni che certamente non si limite-ranno alla semplice consegna del nome del can-didato sindaco del Centrosinistra. Intanto si saprà quale effettivamente è l’appealdel Centrosinistra in questo momento, poi, indi-rettamente, si avranno notizie importanti percomprendere la reale forza elettorale del PartitoDemocratico e così del rinato Partito Socialista edei neonati Alleanza per L’Italia e Sinistra ecolo-gia e libertà. In qualche misura saranno un ter-mometro anche per i Verdi, che non hanno aderi-to alla coalizione per le primarie, ma hanno

dichiarato di voler far parte del Centrosinistraalle imminenti elezioni. Per la Federazione dellasinistra, invece, Il nome del candidato sindacosarà importante, poiché determinerà la decisionese correre da sola o con tutto il Centrosinistra. Ancora, le primarie condizioneranno anche lelegittime ambizioni e le iniziative dell’Italia deivalori: qualora vi fosse una forte partecipazionepopolare, quel partito forse non manterrebbe lasua autonoma candidatura a sindaco. Ma grandinovità potrebbero arrivare anche per l’Unione dicentro, un partito che a livello locale ha certa-mente il “fuoco sotto le ceneri” e non è affattocerto che al prossimo appuntamento rimanga nelCentrodestra. Anzi, sembrano più forti le possibi-lità che faccia il salto di coalizione per nonrischiare di rimanere fuori dal prossimo consigliocomunale che, com’è noto, passa dagli attuali 20a 16 consiglieri: chi perde le elezioni avrà solo seiposti, veramente pochi per soddisfare tutte leambizioni. Le previsioni sull’esito delle primariesono assai difficili e certo la battaglia tra i candi-dati, al di là delle assicurazioni di non eccessiva“belligeranza”, si fa sempre più dura e si svolgea colpi di manifesti, vele, striscioni, lettere, volan-tini e depliant, oltre ai soliti “santini” in numerodavvero considerevole. Secondo i bene informati- a patto che esistano, ma ne dubitiamo molto -la battaglia vera sarà tra Abate e Giordani. Infatti,pare che Sarrecchia si sia mobilitato soprattuttoper conoscere la misura del suo consenso perso-nale in vista della candidatura a consiglierecomunale. Cacciotti, invece, sembra che debbasolo dimostrare ai suoi interlocutori politici alivello regionale che ha compiuto un buon lavorocon i giovani.In ogni caso il tredici gennaio è previsto un con-

fronto/dibattito tra i candidati, dal quale potreb-bero uscire utili indicazioni. Di certo i “cavalli dirazza” Abate e Giordani non staranno a guardaree cercheranno di farsi del “male”, senza peròdanneggiare il partito. Al momento la battaglia èconcentrata soprattutto sull’esibizione muscola-re, data dal ricorso alla massiccia diffusione deiloro volti attraverso tutti i canali pubblicitari pos-sibili. Cacciotti fa leva sul “nuovo che avanza” eutilizza con una certa efficacia “La PiazzaPulita”del noto programma televisivo, con manifestiaffissi in maniera capillare, inoltre sfruttaFacebook al meglio delle sue possibilità. Abate faricorso ai cartelloni, ai manifesti, ai calendari e aisoliti santini, oltre ai contatti interpersonali por-tati avanti con notevole impegno. Giordani puntasulla forte presenza sul territorio delle vele e suimanifesti e pare stia organizzando un incontrooceanico dei suoi, nel solito locale dei grandieventi di sua proprietà. Sarrecchia, invece, il più“dimesso” dei quattro, comunque nel suo stile enon certo meno efficace, fa ricorso a un depliantrassicurante con indicazioni protese sul versanteprogrammatico. Ma l’occasione ghiotta sarà cer-tamente quella annunciata per 13 gennaio, l’in-contro con cittadini nel corso del quale i quattropresenteranno le proprie idee programmatiche ecercheranno di indirizzare il consenso verso leproprie proposte. In ogni caso, almeno a giudica-re dalle ribadite affermazioni dei contendenti e,soprattutto, dai documenti sottoscritti con leforze politiche di riferimento della coalizione,appena chiuse le urne tutti dovrebbero comincia-re a remare dalla stessa parte e unirsi al candi-dato sindaco per cercare di sconfiggere ledestre. Staremo a vedere: il tempo, si dice, è dasempre galantuomo! Michele Lotierzo

Battagliae propostetra Abate,Cacciotti,Giordani eSarrecchia

ECCOLEPRIMARIE!

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E’ iniziato male l’anno politico-amministrativo diArdea, dove il tema di questi giorni è quello delrinvio a giudizio, il prossimo 29 marzo, per ottopersone tra tecnici e amministratori comunali. Ilprovvedimento, emesso da giudice per l'udienzapreliminare del Tribunale di Velletri Aldo Morginiaccogliendo la richiesta avanzata dal sostitutoprocuratore Giuseppe Travaglini, era in realtàstato confermato poco prima di Natale, ma lanotizia è stata resa pubblica solo il 2 gennaio.Gravi i capi d'imputazione che si leggono neldispositivo emesso dal Gup: concussione e tur-bativa in concorso e continuazione di reato, oltrea riferimenti a presunte tangenti per favorirel'assegnazione dell'appalto per la manutenzionedel cimitero di via Strampelli. I fatti risalgono alperiodo 2008/2009 e riguardano due distinti filo-ni d’indagini, di cui il primo sulla presunta ces-

sione di loculi nel periodo in cui il Comune avevabloccato le vendite a causa della mancanza diposti liberi nel Cimitero, causata dal ritardo del-l’avvio dei lavori di ampliamento dello stesso.Nonostante il divieto da parte dell’amministrazio-ne, sarebbero stati venduti in una sorta di mer-cato nero a caro prezzo alcuni loculi che doveva-no invece essere assegnati solo post-mortem,attraverso il titolare di un’agenzia funebre.L’altro filone scavava invece su una presunta tur-bativa d’asta per l’assegnazione di un appaltoper l’esecuzione di lavori all’interno del cimitero,atta a favorire una specifica ditta. Al terminedelle indagini preliminari furono emessi ottoavvisi di garanzia da parte della Procura diVelletri, su richiesta del pm Giuseppe Travaglini.Avvisi che fecero scalpore per i nomi coinvolti:l’attuale assessore all’Ambiente e politiche cimi-

teriali Nicola Petricca, che all’epoca ricoprival’incarico da soli otto mesi, il suo predecessoreCassio Roccafiorita, il consigliere comunale delPDL Luca Di Fiori, l’ex dirigente dell’ufficioAmbiente, due dipendenti comunali ed un notoimprenditore che opera nel campo delle pompefunebri. Dal giugno del 2010 ad oggi le indaginisono proseguite, convincendo il Gup a rinviare agiudizio le otto persone indagate. Una storiaancora tutta da provare, per la quale il giudice hacomunque riconosciuto cinque parti lese, tra cuiil Comune di Ardea e tre imprenditori che aveva-no partecipato alla gara d'appalto. E proprio dauno di loro era partita la denuncia che ha dato ilvia all’inchiesta. Adesso si attende il 29 marzo,data in cui si svolgerà la prima udienza, per capi-re se la speculazione e l’avidità non hanno scru-poli neanche davanti ai morti.

Ardea: nomi eccellenti in Tribunale il 29 marzo

PRESUNTETANGENTIETURBATIVED’APPALTO OTTORINVIIAGIUDIZIO

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IL CORTEOMa anche senza fare scioperi i lavo-ratori della Sigma Tau sono riusciti atenere alta l’attenzione sul loro pro-blema ricorrendo a varie iniziative: laprima, quella più eclatante, è il cor-teo che si è svolto il 17 dicembre.Partito dallo stabilimento di viaPontina, un lungo serpente di dimo-stranti sono arrivati in piazzaIndipendenza, guidati dai rappresen-tanti istituzionali di Pomezia e deiComuni limitrofi ed accompagnati dadecine e decine di cittadini chehanno compreso non solo la difficol-tà dei dipendenti che rischiano ilposto, ma anche l’importanza eco-nomica che la società riveste nell’in-tero territorio. Una manifestazionepacifica e colorata, che non si è fattafermare neanche dalla pioggia edalla grandine, e che si è conclusacon il discorso dei sindacalisti cheinvitavano tutti i presenti ad una coe-sione senza precedenti per poter arri-vare a risultati positivi e propositivi. Altra bella iniziativa quella votata allasolidarietà, che si è svolta il 23dicembre, dalle 12 alle 14, orario incui sono scaglionate le pause pran-zo: i dipendenti si sono ritrovati nelpiazzale dello stabilimento per dona-re alla Caritas i pacchi natalizi ricevu-ti come ogni anno dall’azienda. “È un piccolo contributo a chi ha pro-blemi ancora più grossi dei nostri”,hanno dichiarato i lavoratori.

SIGMATAU CRONACADIUNACRISI

Continua la battaglia dei lavoratori della SigmaTau, in allarme dal 28 Novembre, data in cuil’azienda farmaceutica ha annunciato l’avviodelle procedure di cassa integrazione straordina-ria a zero ore per 569 dipendenti, anticipata dallicenziamento in tronco di 13 dirigenti. Per i lavo-ratori la CIGS sarebbe dovuta partire il 27 dicem-bre, ma una serie di incontri hanno bloccato leprocedure almeno fino al 13 gennaio, data in cuitutte le parti interessate si riuniranno ad un tavo-lo di trattative al Ministero del Lavoro,Dipartimento per lo Sviluppo Economico. Negliuffici gestiti dal Ministro Corrado Passera si èarrivati per gradi: dopo una lunghissima sedutain Regione, lo scorso 6 dicembre, lavoratori esindacati, CGIL, CISL, UIL e COFAI, sono riusciti afar riconoscere – grazie all’esistenza di altreaziende del Gruppo Sigma Tau, la Praxis diMilano e la Tecnogen di Caserta – la problemati-ca a livello nazionale. Il primo incontro al mini-stero è stato infinito: davanti al FunzionarioCastani, delegato dal Ministro Corrado Passera acondurre le trattative, c’erano da una parte l’am-ministratore delegato della Sigma-Tau, AndreaMontevecchi, gran parte del Consiglio diAmministrazione ed i responsabili del settorerisorse umane. Dall’altra i rappresentanti deilavoratori e tutte le sigle sindacali coinvolte. Inmezzo, per cercare di mediare, l’Assessore

regionale al Lavoro Mariella Zezza ed il Sindacodi Pomezia Enrico De Fusco. Ore di trattative,mentre sotto al Ministero, nella ricca via Veneto,centinaia di dipendenti, armati di striscioni,trombette e tamburi, tentavano di far sentire laloro voce. L’estenuante seduta ha avuto terminecon il massimo risultato ottenibile dai lavoratori:la sospensione temporanea dei termini dellacassa integrazione ed il divieto di azioni unilate-rali da parte dell’azienda. All’uscita dal Dicasteroi sindacalisti sono stati accolti come eroi, traapplausi scroscianti: almeno il Natale di questefamiglie era salvo. Altra tappa importante nel percorso che i lavora-tori della Sigma Tau stanno tentando per evitarela cassa integrazione è quella dell’incontro che siè svolto il 22 dicembre in Regione. Dall’incontro,mediato dall’Assessore Mariella Zezza e duratopiù di cinque ore, sono usciti fuori numeri soloapparentemente confortanti: 475 invece che 569le persone interessate alle procedure di cassaintegrazione, ma solo perché 95 lavoratori ver-ranno “ceduti” ad aziende esterne insieme aduna serie di servizi finora gestiti completamentedal Gruppo Sigma Tau. Ma l’esperienza insegna,ed il timore dei sindacati è quello che possaaprirsi uno scenario ancora peggiore di quelloinizialmente prospettato, dal momento che,come già accaduto in passato con altre realtà

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industriali, dopo le cessioni dei rami d’aziendao dei servizi è molto facile che dopo lo start upe comunque entro un paio d’anni il dipenden-te si ritrovi a casa. “Quella prospettata duran-te l’incontro non è certo una soluzione – hadichiarato Pina Magni, responsabile dellaRSU/CGIL – ma semplicemente l’aver scoper-to le carte che si avevano in mano sin dall’ini-zio. Noi rigettiamo categoricamente questostrumento invitando la società a riflettere sualtre soluzioni. La Sigma Tau è un grupposano, in grado di affrontare un processo dirisanamento attraverso le aziende interne: nonc’è bisogno di affidare a terzi il nostro lavoro,iniziando un processo di trasferizzazione chefarebbe del male non solo ai dipendenti, maalla società stessa”. Le posizioni, secondoPina Magni, sono quindi rimaste identiche aquelle di una settimana prima. “I responsabilihanno solo ufficializzato quello che già sape-vamo ad intuito, ovvero che gli ammortizzato-ri sociali avrebbero colpito un numero minoredi persone, ma solo perché quelle restantisarebbero state girate altrove. Ma chi garanti-

sce per il loro ed il nostro futuro?”. Ma la sin-dacalista non è sentita per nulla sconfitta oamareggiata. “Abbiamo dei dati oggettiva-mente positivi, primo fra tutti che il tavolo nonè andato deserto e che la conseguente tratta-tiva andrà avanti a gennaio. L’AssessoreMariella Zezza ha infatti già stabilito un ulte-riore incontro tra noi ed i responsabili del-l’azienda, per trovare soluzioni migliori. Almomento le posizioni tra le parti sono ancoramolto lontane, ma non disperiamo: l’atteggia-mento dei rappresentanti della Sigma Tau èstato dialogante e non di rottura, anche seeffettivamente non si sono mossi dalle lorointenzioni iniziali. Non dimentichiamo poi chenon verranno intraprese iniziative unilaterali:questo significa che non faremo altri scioperi,in attesa di trovare un accordo”. Più ottimisti-ca la visione dell’Assessore Mariella Zezzasull’esito del tavolo di concertazione.“L’incontro che si è svolto oggi pressol’Assessorato al Lavoro per la vertenza dellaSigma Tau si è aggiornato con un primo risul-tato acquisito. Rispetto alla procedura iniziale

che riguardava 569 lavoratori, l’intesa rag-giunta prevede la richiesta di cassa integrazio-ne straordinaria per 100 lavoratori in meno.Per i rimanenti 255 dipendenti dello stabili-mento di Pomezia, ai quali vanno aggiunti icirca 200 informatori tecnico-scientificiricompresi nel piano di riorganizzazione azien-dale e che si occupano degli aspetti commer-ciali su tutto il territorio nazionale, la vertenzaè stata aggiornata per i primi di gennaio. Sitratta di un primo risultato che, con l’impegnodi tutti, potrà essere ulteriormente miglioratoin previsione dei prossimi incontri - ha dichia-rato al termine della riunione – Come già anti-cipato nei giorni scorsi abbiamo dato la nostradisponibilità a mettere in campo ogni stru-mento utile per salvaguardare gli aspettisociali della vicenda e per favorire una ripresadelle attività produttive del sito. Sono certache continuando questo confronto costruttivoe dando vita, con la buona volontà di tutti isoggetti coinvolti, al Distretto delle Istituzionidel territorio, sarà possibile ottenere altrepositive risposte per i lavoratori di Pomezia”.

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L’EVOLUZIONE

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Siete soddisfatti della vostra città? E della classe politica?Sono state queste alcune delle domande che vi abbiamosottoposto in questi mesi, nel tentativo di comprendere seil territorio nel quale vivete rispetta in qualche modo levostre aspettative di vita o se al contrario servono deicambiamenti; a partire dalla data di pubblicazione, il 20Novembre scorso, fino al 31 Dicembre è stato disponibilesul nostro sito un semplice ma puntuale questionario, deltutto anonimo, volto a misurare proprio il grado di benes-sere dei cittadini. Non solo. L’altro obiettivo fondamentaledella ricerca era rilevare direttamente da voi le proposteconcrete, i suggerimenti, dove insomma si dovrebbeintervenire per avere una Pomezia o un’Ardea migliore.Per chi non avesse avuto occasione di compilare il nostroquestionario (distribuito anche per via cartacea) ricordia-mo che era suddiviso in tre parti: la prima riguardavainformazioni a carattere generale (Genere, Fascia d’etàecc.), la seconda conteneva due scale di giudizio ,conpunteggio da 0-10, sul grado di soddisfazione in meritoalla città di residenza e alla relativa classe politica, ed infi-ne una terza parte con le proposte ed i suggerimenti –anche attraverso un commento libero – da parte del cit-tadino. Quali sono stati dunque i risultati? Prima di proce-dere occorre sottolineare un ultimo aspetto fondamenta-le del nostro lavoro: i dati raccolti non hanno la pretesa dieffettuare generalizzazioni su tutta la popolazione diPomezia o Ardea (non troverete frasi del tipo “I pometinipensano…” o cose del genere) bensì hanno lo scopo difotografare un segmento specifico della cittadinanza,ovvero quello del campione scelto * per la nostra indagi-ne. I dati, pertanto, si riferiscono solo a coloro che hannopartecipato anche perché lo scopo di partenza era proprioquesto, rilevare non solo la semplice “crocetta” ma anchela partecipazione attiva del cittadino e capire come, qua-lora ne avesse la possibilità, egli interverrebbe concreta-mente sul territorio. Insomma un campione ristretto masicuramente più profondo e dettagliato. Adesso toccheràa voi lettori stabilire se siete o meno d’accordo con quan-to espresso dai vostri concittadini. Sei soddisfatto della tua città? Era questa una delledomande cruciali dell’intero test: capire se effettivamen-te, a livello complessivo, il cittadino è felice di quello cheha intorno o se al contrario, avendone l’opportunità,lascerebbe senza troppi problemi il territorio. I risultati,come si evince dal grafico (ma non solo) riportato,mostrano un gradimento molto basso in entrambe le cit-tadine; i voti si sono concentrati infatti sostanzialmentenelle prime sette classi ma è opportuno sottolineare alcu-

Con il nuovo anno i cittadini si aspettano una migliore qualità della vita sia a Pomezia che ad Ardea: basta cemento, più servizi

ILFUTUROCHEVORREI I RISULTATI DELL’INDAGINE A POMEZIA ED ARDEA

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Pomezia e Ardea

ne differenze: nella città del Sindaco De Fuscoassistiamo ad una distribuzione abbastanzaomogenea nelle classi da 0-7, con un picco perla votazione 2. Infatti il grafico, per estrapolare ungiudizio, da solo non basta: calcolando qualcheindice ci si accorge ad esempio che la media deivoti è appena 3,69 mentre la MODA (ovvero ilvoto che ha ricevuto più preferenze rispetto aglialtri) è soltanto 2. Insomma le persone intervista-te, anche se con qualche importante eccezione,

nel complesso non sono soddisfatte della città incui vivono. Lo stesso discorso lo possiamo esten-dere alla cittadina rutula, dove qui la situazione èperfino peggiore; sì perché i voti sono concentra-ti solo nelle vprime cinque classi e anche quispicca la “colonnina” del 2. Media e Moda sonoinvece rispettivamente 3,12 e ancora una volta 2.Sei soddisfatto della classe politica locale?E’ stata sicuramente la domanda più gradita dainostri intervistati: in molti si sono sentiti soddi-sfatti nell’apporre il proprio giudizio a chi cigoverna e i risultati dovrebbero seriamente farriflettere i diretti interessati. Anche perché ilnostro questionario si colloca in un periodo parti-colare per i comuni di Pomezia ed Ardea: nellaprima sono passati pochi mesi dalle recentiamministrative mentre nell’altra ci si appresta atornare alle urne il prossimo Maggio. Capire dun-

que cosa pensavano i cittadini della politica loca-le era fondamentale. Il risultato in entrambe lecittà è stato univoco e, ahinoi, seriamente scon-fortante; ciò che salta subito all’occhio è il sor-prendente 37% attribuito dai nostri intervistati diPomezia alla categoria “0”, che tra l’altro costi-tuisce per questa graduatoria anche il valoreModale. Non stupisce allora che la media aritme-tica sia prossima a tale cifra, registrando un 2,15degno del peggiore alunno. Il resto dei voticomunque non arreca sollievo alla classe diri-gente che al massimo ottiene – parliamo di pun-teggi rilevanti – una valutazione pari a 5; soltan-to il 4% degli intervistati ha dato la sufficienza achi ci governa. Situazione Ardea. Anche qui iltrend è lo stesso, con un’insoddisfazione piuttostomarcata: la media dei voti sfiora a malapena il 2,e soltanto 10 intervistati hanno dato un voto posi-tivo che comunque non supera il 7. Una classepolitica respinta in blocco dunque e, se è vero cheavevamo promesso di non generalizzare i risulta-ti ottenuti, forse in questo caso possiamo fareun’eccezione; non crediamo – anche se questa èla nostra personale opinione – che esista qualcu-no in questo momento disposto a dare voti più altidi quelli ottenuti agli “abitanti del Palazzo”,soprattutto in pieno clima “Lacrime e Sangue”. La voce del cittadino Terminata la disaminasulla duplice valutazione nei confronti della Cittàe della Classe governativa, il questionario propo-neva una parte “attiva”, ovvero uno spazio dedi-cato alla vostra opinione e/o alle vostre proposteconcrete da rivolgere alle varie amministrazioni.La prima domanda di questa terza e ultimasezione del questionario riguardava i settoricarenti nella città di residenza; i due grafici atorta realizzati con i dati raccolti ci mostrano duesituazioni differenti: a Pomezia le preferenze –l’intervistato (anche per Ardea) ne poteva espri-mere fino a 3 – si sono concentrate sulla voce“Tutela dell’ambiente”, e , a scendere, nelle clas-si “Trasporto e Mobilità” – sono stati davvero intanti a lamentare i profondi disservizi nei collega-menti con Roma e con i territori limitrofi – e“Istruzione e Cultura”; ad Ardea invece emerge ilsettore Trasporti (19%), preferito allo “Sport”(14%) e alla “Tutela dell’Ambiente” (13%). Deidati sicuramente quello che incuriosisce di più,soprattutto ad Ardea, è quello dello Sport dove lacarenza di strutture adeguate, basti pensare allevicende che hanno interessato l’Airone Ardea e ilN. Florida portando l’esempio del calcio – inizia afarsi sentire soprattutto tra i più giovani. Diversiintervistati, sia per Pomezia sia per Ardea, hannoinoltre aggiunto la voce “Sicurezza” lamentandoun incremento della microcriminalità.Il commento libero e il “Se fossi sindaco...”Quale modo migliore di concludere un questiona-rio se non con uno spazio dedicato alle vostreriflessioni? Dobbiamo sottolineare, soprattuttoper i questionari pervenutici tramite il nostro sito,il grande successo di questi due spazi, con com-menti molto profondi e articolati segno che lavoglia di partecipazione dei cittadini è ancoramolto forte; per questo, anziché riportare i dati

Mancala pianificazione, mancano le idee,manca l’onestà.

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magari raggruppati in categorie o scrivere noi uncommento su quanto letto, abbiamo deciso diriproporvi per intero (ove possibile per motivi dispazio) e senza troppe censure (sì, non sonomancate le offese!) i vostri commenti, al fine direndere ancora più incisive le vostre idee.Pertanto, ecco alcuni dei contributi raccolti nelledue cittadine, suddivisi per domanda.Cosa manca nello specifico nella tua città? “Una classe politica onesta e che ami realmentela nostra città!” “Manca una programmazioneche consenta di recuperare vivibilità migliorandoi servizi vitali per i cittadini” “Trasporti ridicoli!”“La capacità di immaginare il futuro di Pomezia”“ Manca una classe politica competente...Se si ègovernati da una classe politica seria o buffona lo

si vede chiaramente dai risultati; se ci guardiamointorno ci rendiamo conto immediatamente aquale delle due categorie appartiene la classepolitica pometina” “Manca la pianificazione,mancano le idee, manca l’onestà” “Centri diaggregazione per lo svago e per il tempo libero;parco e pista ciclabile che colleghi Pomezia aTorvajanica, sfruttamento del litorale con conces-sione ai privati dell’arenile per creare posti dilavoro soprattutto tra i più giovani” “Illuminazionepubblica in molte strade, un teatro fermo da anni,uno smaltimento di rifiuti valido, strade sanesenza buche; un ponte tra Castagnetta e CampoJemini visto che sta crollando ma soprattuttogente seria all’interno del Comune”“Collegamento all’acquedotto di quartieri interni,

servizi per le famiglie che vivono in periferia (far-macie, scuole, delegazioni comunali..)” “Lametro e la discoteca!” “Manca tutto, siete tuttipapponi” “Manca un ospedale adibito alla mater-nità o infantile, manca un istruzione superioreadeguata a ogni scelta dei ragazzi, mancanodocenti adeguati soprattutto nell’ambito di labo-ratorio, manca organizzazione per le visite spe-cialistiche per le fasce più povere” “Un prontosoccorso più efficiente e più completo, per fron-teggiare tutti i tipi d’intervento”Se fossi sindaco... “Valorizzazione del litorale,interventi strutturali contro l’erosione dellaspiaggia” “Raccolta differenziata Porta a Porta intutta la città” “Manderei a casa tutta la classepolitica attuale e starei tutti i santi giorni in trin-cea per risolvere tutti i problemi” “Manderei tutti a F.....” “Una più attenta riscos-sione dei tributi” “Aprirei dei forum periodici perdiscutere con i cittadini e decidere assieme doveintervenire nella città” “Mi dimetterei!” “Parlereicon tutti i giovani di Pomezia per vedere cosavogliono da questa città ad esempio fare unastruttura dove si possono riunire ogni pomerig-gio, fare attività e organizzare feste” “Bisognadare il buon esempio e ricordarsi che essereprimo cittadino non significa essere diversi daglialtri, anzi bisogna rappresentarli e quindi esserealla pari” “Licenzierei un casino di mangiapane atradimento!” “Investirei meglio i nostri soldi”“Basta cemento!” “Manderei a quel paese (insenso buono e garbato) tutte le lobby e tutti queipoliticanti che vogliono fare soltanto i propri inte-ressi” “Metterei on-line tutti gli atti amministrati-vi per far sapere come vengono spesi i soldi ecosa si fa con le risorse del comune” “Farei unbel giro in macchina per i quartieri periferici evedrei cose che “voi politici (umani) non avetemai visto!” “Eliminerei la prostituzione dalle stra-de” “Riscoprire la storia di Pomezia, quella anti-ca e recente per dare un senso d’identità eappartenenza ai cittadini” “Non lo so” “Sarebberiduttivo indicare tre proposte visto anche l’anda-mento negativo del Comune di Ardea in virtùdelle ultime vicissitudini susseguitesi in merito alrimpasto della giunta comunale effettuato pochigiorni fa; [...] comunque mi piacerebbe parlaredelle nuove linee guida in merito alla politica divicinato proposte dall’UE [...]” “Recuperare areeabusive al territorio pubblico” “Farei una rivolu-zione!” “Più rispetto per gli anziani e i cittadini”“Prenderei a calci tutti i consiglieri”

Luca Mugnaioliv* Sono stati intervistati 100 cittadini per Pomezia e 50 per Ardea;le tecniche di campionamento (non probabilistiche) utilizzate sonostate il metodo “A cascata (o valanga)” e ad “Adesione volontaria”.

Per i politici: servedare il buon esempio!

Voglio più rispetto per gli anziani ed i cittadini

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ArdeaCirca duecento cittadini, ad Ardea, hannosottoscritto un appello al Sindaco e agliassessorati competenti, nonché allaProcura della Repubblica di Velletri, aiCarabinieri, al Ministero delle Comunicazionie alla Rai, per denunciare la presenza sulterritorio di antenne di radioamatori checausano danni eccessivi. I medesimi hanno domandato di farequalcosa per rimediare al grave disturboambientale al quale vanno incontromolte famiglie. Nella denuncia è riportato che si verifi-cano disturbi agli apparecchi televisivi,ai telefoni, ai supporti informatici, aicancelli automatizzati e alle auto contelecomandi. Gli appellanti ritengono anche che l’ac-cresciuto impatto ambientale provochianche una svalutazione degli immobili ditutte le zone limitrofe rispetto a ViaSiena e conseguentemente chiedono chesiano effettuate opportune verifiche perristabilire la normalità nell’usufruire deiservizi che richiedono pagamenti dicanoni elevati anche per l’uso non pie-namente garantito. L’iniziativa è stata responsabilmentesostenuta dal Centro Anziani di NuovaFlorida, che si augura un pronto inter-vento delle autorità competenti.Michele Lotierzo

LEANTENNEDEIRADIOAMATORIDISTURBANOICITTADINI

SILENZIODELLEISTITUZIONI

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Hanno atteso le feste per poter agire indisturba-ti, i vandali entrati in azione a ridosso diCapodanno. La prima “vittima” è stata il consi-gliere comunale di Ardea Tonino Abate, uno deiquattro concorrenti per le primarie del centrosi-nistra dalle quali uscirà il nome del candidatosindaco alle prossime elezioni amministrative.Ignoti teppisti, proprio nella notte di Capodanno,hanno divelto e poi gettato al centro della stradaun cartellone pubblicitario relativo alla sua attivi-tà commerciale, mettendo tra l’altro a rischio lapubblica circolazione. Non contenti, hanno taglia-to, fino a renderlo inservibile, uno degli striscionielettorali con l’effige di Abate, posto all’internodel cancello del suo Bed &Bbreakfast di viaLaurentina. Non ancora soddisfatti dei danni cau-sati, si sono portati in via dell’Idrovora, angolo viaBergamo, per cercare di danneggiare con un palodi legno il cartellone pubblicitario che invitava icittadini a votare per Abate. Ma, durante il tenta-tivo di danneggiamento, i teppisti sono mala-mente caduti e, per evitare di essere colti sulfatto, hanno preferito desistere quindi e sonofuggiti. In passato, ad Ardea, durante le campa-gne elettorali si sono verificati fatti analoghi edanche peggiori, come il taglio di parte di alberisulla piazza di Ardea, il pestaggio di avversaripolitici, con imbrattamento delle facciate di casae degli striscioni; ricordiamo inoltre i lanci di uovadell’ultima campagna elettorale, in danno deicandidati nel cartello della lista Eufemi. “Gli epi-sodi di vandalismo subìti dal consigliere comuna-le Antonino Abate vanno condannati senza riser-ve – ha dichiarato Rocco Maugliani, CommissarioProvinciale PD per il Circolo di Ardea - La campa-gna elettorale per le elezioni primarie è basata suuna forte unità di intenti che ha visto tutte le“anime” del Partito rinsaldarsi nella volontà con-creta di proporsi nella soluzione dei grandi temiche affliggono Ardea. Non saranno scellerategesta di sorta a rovinare il clima di grande rispet-to sino ad ora dimostrato e fortemente voluto da

tutti i candidati in corsa. Esprimo personale soli-darietà al consigliere Abate e auspico che il con-fronto prosegua nella direzione di grande lealtà esana dialettica che sono fondamento di maturitàdemocratica. Episodi violenti di qualsiasi naturanon appartengono al nostro modo di vivere econcepire la politica”. Danni maggiori nel secon-do episodio di vandalismo, che ha visto la distru-zione della scuola media Virgilio di Tor SanLorenzo. Ad accorgersi dell’accaduto, la mattinadel 2 gennaio, alcuni operai di una ditta edile chestava eseguendo dei lavori di manutenzione:ignoti vandali, approfittando della chiusura per lefestività natalizie, si erano introdotti nella struttu-ra distruggendo aule, corridoi, stampanti e mate-riali vari. Le sedie ed i banchi sono stati lanciatifuori dalle finestre, il vetro della fotocopiatricefrantumato in mille pezzi, così come le finestredelle aule e dei corridoi. I danni, ancora nonquantificati esattamente, ammontano a decine dimigliaia di euro. Il primo a giungere sul posto èstato il comandante Roberto Fareri, della localestazione carabinieri, seguito dal sindaco di Ardea. “Una vera e propria devastazione, chiedo peneesemplari per gli autori di questo ennesimo spre-gevole gesto che offende la scuola e la città con-danni per migliaia di euro”, è stato il duro com-mento del Sindaco Carlo Eufemi, Dirigente scola-stico della scuola “Virgilio”, in merito ai gravissi-mi atti di vandalismo. “La scuola, chiusa per lefestività natalizie – ha continuato il primo cittadi-no chiedendo la collaborazione dei cittadini – erastata appena ristrutturata con interventi che stia-mo portando avanti su tutte le scuole del territo-rio con un impiego consistente di risorse econo-miche. Mi auguro che chi sa parli. Tolleranza zeroda parte delle istituzioni, ma anche omertà zero”.Presi di mira dai vandali diversi locali tra cuialcune aule, sala professori, presidenza, portine-ria, palestra. Sono stati divelti e completamentesvuotati gli estintori, spaccati vetri, lanciati ban-chi e sedie dalla finestra, sfondate porte, imbrat-

tati muri, presi di mira registri di classe, danneg-giati altri materiali. Sul posto, insieme al SindacoEufemi, anche la Polizia Municipale di Ardea, iCarabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo,l’Assessore all’Ambiente Nicola Petricca, i consi-glieri comunali Franco Marcucci, MauroIacoangeli e Romolo De Paolis. Immediati icomunicati di sdegno da parte delle varie forzepolitiche. “Ci troviamo oggi a dover prendereposizione su due gravi episodi di vandalismo edintolleranza che, non essendo purtroppo i primi,proiettano un’ombra sulla nostra città – hannodichiarato da Sinistra Ecologia Libertà, AlleanzaPer l’Italia e Partito Socialista Italiano - La distru-zione con atto delinquenziale di una scuola, laVirgilio, per le modalità con le quali è avvenuta,non può e non deve passare per una “ragazzata”.Vi si deve scorgere la volontà di colpire il benecomune in una delle sue espressioni più pre-gnanti, la scuola, che è il luogo di elezione prepo-sto alla crescita civile e democratica della socie-tà. La distruzione di materiale elettorale di uncandidato, Antonino Abate, partecipante ad unacompetizione politica di grande valenza demo-cratica, quale sono le primarie di una coalizione,da chiunque compiuta, indica la volontà di intimi-dire ed al contempo colpire la libertà e la demo-crazia. Nel condannare nel modo più assolutoquesti episodi intollerabili, e nella speranza che icolpevoli vengano al più presto individuati epuniti in modo esemplare, esprimiamo la nostrasolidarietà e vicinanza alle Istituzioni ed alCandidato”. Più polemico il PD. “Purtroppodurante il fine settimana abbiamo dovuto regi-strare l’ennesimo scempio perpetrato da ignoti adanno di un plesso scolastico. Questa volta è toc-cato al plesso scolastico del Circolo didattico diArdea 2 che accoglie la scuola media “Virgilio”. Èovviamente unanime la condanna verso talimisfatti di cui non vorremmo mai parlare speran-do sempre nell’affermazione della cultura eell’educazione del vivere civile. Si assiste alle

VANDALI“FESTIVI”

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Teppisti in azionecontro la scuola di Tor San Lorenzoe i manifestipubblicitaridi Abatedichiarazioni di indignazione e di volontàche gli autori siano “esemplarmente puniti”senza, però, che si sia mai mosso un ditoper la messa in sicurezza dei luoghi. Oramainon si contano più le volte che le scuole diArdea abbiano subito violenze più o menodevastanti. L’aggravante nei confronti del-l’amministrazione viene dal fatto che gliorgani scolastici competenti hanno ripetu-tamente avanzato richieste scritte per l’in-stallazione di un banalissimo impianto diallarme con almeno un paio di telecamere acircuito chiuso ed è inutile dire che nessuncorso è stato dato a tali richieste. Addiritturail portone di ingresso è rimasto di quelli conserrature apribili con la classica spallata.Perché la scuola viene trascurata? Se non siriesce a garantire un minimo di sicurezza aipiù piccoli come si affrontano le grandi que-stioni delle Salzare? Come si può garantireai cittadini la lotta all’abusivismo? Con qualiargomenti tranquillizziamo i cittadini one-sti?” È quello che proprio i cittadini onesti sichiedono da tempo. Intanto, su facebook, igruppi di persone che chiedono legalità etranquillità soprattutto nelle zone più arischio diventano sempre di più: dai comita-ti di quartiere alle pagine aperte, è tutto unsusseguirsi di segnalazioni che spessocadono in un assordante vuoto...Giuditta Zampiero

SCUOLA BLINDATAA seguito dei gravissimi atti vandalici chesi sono verificati nei giorni scorsi presso lasede di Tor San Lorenzo della scuola“Virgilio”, il Comune di Ardea ha provve-duto immediatamente ad incaricare unaditta che sta effettuando, a tempo direcord, gli interventi più urgenti affinché sipossa regolarmente consentire la ripresadelle lezioni per il 9 gennaio.L’Amministrazione comunale, inoltre, hadisposto ulteriori interventi per aumentarela difesa dell’immobile dalle incursionivandaliche. “Stiamo blindando la scuola,ahimè! – ha dichiarato il Sindaco CarloEufemi, Dirigente scolastico della ‘Virgilio’– Siamo costretti a rendere ciò che deveessere un luogo aperto, polo di educazio-ne e cultura, una specie di ‘Fort Knox’imprendibile e inviolabile. Ma questi sono itempi e mi piacerebbe che tutte le forzepolitiche, anziché individuare come al soli-to superficialmente nelle istituzioni lacolpa di quanto avviene, elevassero paro-le ferme di condanna nei confronti di quat-tro delinquenti dei quali, prima o poi,potrebbero essere vittime anche i partitistessi, come dimostrano altri recenti fattiaccaduti. Al rientro a scuola, proprio per-ché si sviluppi una riflessione su questiargomenti, agli alunni sarà assegnato uncompito in classe su quanto accaduto”.

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INIZIODIUNASTORIALa città vista dal punto di vista sociale

Pomezia non è più la città dei pomi da molto tempoormai. I campi coltivati a grano, i frutteti e gli agru-meti che un tempo coloravano e profumavano l’aria,sono per noi oggi un lontano ricordo che qualchevolta rivive nella memoria popolare, o meglio anco-ra, nel cesto colmo di frutta portato in capo delladonna come simbolo della città. Al loro posto inve-ce, sono cresciuti come funghi dopo una pioggiaabbondante interi quartieri sconnessi tra loro e dallacittà contribuendo alla formazione di piccoli “ghetti”lasciando così poco spazio all’integrazione e moltaall’emarginazione. Tutti conosceranno il famoso quar-tiere 167, così chiamato in onore all’omonima leggedel 1962 di cui lo articolo uno recita: “I Comuni conpopolazione superiore ai 50.000 abitanti o che sianocapoluoghi di Provincia sono tenuti a formare un pianodelle zone da destinare alla costruzione di alloggi acarattere economico o popolare, nonché alle opere eservizi complementari, urbani e sociali, ivi comprese learee a verde pubblico.” Molto spesso, come si è visto più volte a Pomezia, lacostruzione di alloggi a carattere popolare ha favoritole imprese costruttrici e i politici di turno con qualchebella campagna elettorale, protagonisti di eco-mostri escempi architettonici al limite dell’abusivismo, dimen-ticando quella piccola clausola che prevede l’allesti-mento di spazi verdi, aree di aggregazione per pro-muovere la cultura e il senso civico. Tralasciamo perun attimo questo problema di carattere puramenteambientale e sociale tornando a parlare e a conosceremeglio i quartieri popolari della nostra città. Questoprogetto di reportage mira a raccontare, attraverso leparole della gente e la fotografia cercando di ridareun’immagine forse più dignitosa a una realtà cittadinasociale spesso soggetto di giudizi negativi e pregiudi-zi. Una di queste aree urbane di edilizia popolare cheprenderemo in considerazione dal prossimo numerosarà il quartiere “Fellini”, a ridosso del cimitero. Questivasti condomini hanno conosciuto una storia particola-re; destinati ad accogliere le famiglie aventi diritto diun alloggio perché risultati idonei nella graduatoria delbando comunale, furono soggetto di violazioni e occu-pazioni, sequestri e vendite. A raccontarci la storia di questo quartiere, in specialmodo del suo condominio è Betty, una donna forte ecoraggiosa che non ha paura di parlare e raccontarcila sua storia e le mille avventure che hanno dovutoaffrontare per usufruire finalmente del suo diritto. Ci racconterà di come le differenze etniche e culturalipossono trovarsi a vivere insieme, un condominio doveincontrare e conoscere una donna, Betty. Quella che pubblicheremo sul prossimo numero saràquindi la prima tappa di questo viaggio alla riscopertadei quartieri della nostra città, per imparare a cono-scere i nostri vicini. Giuditta Zampiero

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Ardea spesso finisce sulle cronache per cattive odrammatiche notizie, questa volta invece fa noti-zia, e che notizia, un evento che la colloca vera-mente sugli “scudi”. Si tratta della sua capacitàdi essere protagonista in quello che troppo sem-plicemente è liquidato come un semplice ballo,ma in realtà rappresenta un mondo speciale, unmodus di vivere sempre più esteso e contraddi-stinto da alto contenuto sociale (come si noterànel prosieguo) e che meriterebbe molte attenzio-ni anche da parte della componente pubblicalocale e forse anche provinciale e regionale.Parliamo di un Gran Galà di Natale che ha vistola partecipazione di 12 scuole di ballo riunitedalla “J.R. School Academy” di Jole Mancini eRoberto Proietti e che ha interessato ben 550persone di tutte le età. Quattro sono state le oredella kermesse, che ha coinvolto ben 90 gruppidi ballo. Un evento molto interessante, sul qualeabbiamo chiesto qualcosa in più direttamenteagli organizzatori. La Sig.ra Iole Mancini, una deititolari della scuola, è una donna molto dinamicache ha da poco superato la sessantina, ma sem-bra non accorgersi del passare del tempo, tant’èvero che trascorre molte ore in piedi, per farcapire a ballerini più o meno provetti quali sonoi passi, i ritmi musicali e come bisogna muover-si per fare un ottimo esercizio fisico e verificare,al contempo, se si vanta o no qualche reconditapropensione al ballo. Ma la sua splendida forma è tutto meritodel ballo?“Penso proprio di sì. Ma non succede solo a me:la conferma arriva dai miei allievi, che riferisconodi sentirsi sempre meglio sia fisicamente chepsicologicamente nel frequentare con regolaritàle lezioni”.

Da quanto tempo si dedica a questa passione,o possiamo chiamarla attività?“Attività è una parola un po’ grossa: certamentec’è una tale passione, che dura ormai da 11 anni,che diventa qualcosa in più di un hobby. Per miofiglio Roberto la stessa passione è sbocciatamolto tempo prima: infatti ha cominciato a balla-re, ottenendo anche molti riconoscimenti, daquando era giovanissimo. Pian piano il nostroraggio d’interesse si è esteso, arrivando a coin-volgere circa 400 persone nelle nostre iniziative,che vanno anche oltre il ballo”. Ovvero?“Organizziamo dei fine settimana da passareinsieme: portiamo i nostri aderenti a ballare inlocali attrezzati, dove è anche possibile cenare inassoluta tranquillità e continuare a familiarizzare.Questo consente la nascita di bellissime amiciziee non solo: è infatti capitato che persone che fre-quentano i nostri corsi - che vedono una parteci-pazione dai quattro anni ai settanta e anche oltre– diventino compagni di vita, arrivando in alcunicasi anche al matrimonio. Molti, infatti, sono solidopo la perdita del coniuge, evento che spessopuò portare alla depressione. Ci sono casi esituazioni complesse, ma molti problemi col ballosi dimenticano almeno un po’, riportando lanecessaria serenità”.Allora la vostra iniziativa ha anche risvoltidi positività sociale?“Vista sotto questo aspetto certamente sì. Proprioper creare un clima di socialità spesso organiz-ziamo gite in pullman verso musei o località diforte interesse culturale o artistico. Di recenteabbiamo perfino organizzato delle crociere digruppo”.Quali sono i balli più richiesti e qualiriconoscimenti avete ottenuto nell’arco

dei vostri 11 anni d’impegno?“I riconoscimenti sono tantissimi, mentre i ballipreferiti sono quelli di coppia o di gruppo, preva-lentemente latino/americani”. Sig. Proietti, cos’è per lei questa disciplina?“Il ballo per me ha assunto una funzione vera-mente importante: spesso m’impegna anchesei o sette ore per alcuni giorni della settimana.Io ho 29 anni ed ho cominciato a ballare vera-mente in tenera età. Oggi che stiamo attraver-sando una crisi di lavoro spaventosa, che miriguarda anche personalmente, il ballo haanche la funzione, direi addirittura terapeutica,di distogliere l’attenzione da una piaga socialeche è diventata drammatica e che interessaanche i tanti giovani che da anni si arrabattanonel precariato. Quanto ai premi ricevuti finora,sono lieto di dirle che a casa mia fra un pò nonci sarà più posto per collocare i tantissimi rico-noscimenti nazionali e anche internazioni cheabbiamo ricevuto nel corso degli anni”.A chi consiglia il ballo e perché?“Penso che non ci siano né anni né situazioniparticolari per ballare, l’effetto benefico è asso-lutamente garantito e non si limita alla solapositività fisica, ma interessa anche la salutementale: aiuta a socializzare, a sconfiggere lasolitudine e rende più sicuri di sé. Per me è unagioia sapere che, grazie al ballo, da due solitu-dini è nata una bella storia d’amore o d’amici-zia. Spero che sempre più persone si avvicininoa questa disciplina: non bisogna aver timore dinon essere all’altezza. Nel contempo vorrei con-sigliare a chiunque di rivolgersi sempre a pro-fessionisti del ballo, come consiglia anche lanostra federazione nazionale”.

Michele Lotierzo

PERILBALLOARDEASUGLISCUDI!

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IlCorrieredellaCittàNUMERO 1 ANNO 4 / GENNAIO 2011DISTRIBUZIONE GRATUITAVia Danimarca, 57 - 00040 Pomezia

La Città

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Alessia Ambra Achille, Mauro Valentini,Luca Mugnaioli, Matteo Acitelli,Alfredo Corrao, Pietro Conti, Savino Tommasi, Giuditta Zampiero,Claudia Sperduti, Michele Lotierzo.

Fabio D’Achille Studio24 www.studio24.it

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06/01/2012

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Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

L’anno nuovo ha portato un “regalino” agli abi-tanti di Pomezia, che, attraverso la Delibera diGiunta 2011/245 del 29/12/2011 si sono visti –anche se forse ancora non lo sanno – aumenta-re la TARSU, ovvero la “tassa per lo smaltimentodei rifiuti solidi urbani ed assimilati” del 15%. “Visto l’articolo 77-bis, comma 30, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito conmodificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 –si legge nella delibera – il quale estende a tutto iltriennio 2009-2011 la sospensione del poteredegli enti locali di deliberare aumenti dei tributi,delle addizionali, delle aliquote ovvero delle mag-giorazioni di aliquote ad essi attribuiti da Leggedello Stato disposta dall’articolo 1, comma 7, deldecreto legge 27 maggio 2008,n. 93, ad eccezio-ne degli aumenti relativi alla tassa sui rifiuti soli-di urbani; dato atto quindi che, per quanto riguar-da la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani inter-ni, permane invariato il potere del comune diaumentare le tariffe, al fine di conseguire l’inte-grale copertura dei costi del servizio; rilevato:che le tariffe relative alla Tassa Rifiuti Solidi

Urbani sono state da ultimo aggiornate nell’anno2009, garantendo un grado di copertura dei costiper una percentuale pari al 71% circa; richiama-to l’art 14 comma 1 del D.L del 6 dicembre 2011nr 201 il quale prevede che: “A decorrere dal 1°gennaio 2013 è istituito in tutti i comuni del ter-ritorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti esui servizi, a copertura dei costi relativi al servi-zio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assi-milati avviati allo smaltimento, svolto in regime diprivativa dai comuni, e dei costi relativi ai serviziindivisibili dei comuni”. Ritenuto, pertanto, opportuno, al fine di garantirel’equilibrio di bilancio e di raggiungere gradual-mente l’obiettivo di integrale copertura dei costidel servizio, obbligatorio a partire dal 2013, pro-cedere, per l’Esercizio Finanziario 2012, ad unincremento delle tariffe relative alla Tassa suiRifiuti Solidi Urbani (Ta.R.S.U.) nella misura per-centuale del 15%”. Agli aumenti decisi dalGoverno centrale per IVA, benzina e autostrade –con conseguenti aumenti di tutti i generi alimen-tari e non, visto che il trasporto in Italia è quasi

tutto su gomma – ed all’introduzione dell’IMU,ovvero un’ICI più che raddoppiata, ecco anchel’aumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti. Si spera almeno che l’aumento possa determina-re anche un miglioramento del servizio, che atutt’oggi non è certo ottimale, come si è potutopurtroppo notare ancora una volta durante ilperiodo festivo... “Tra sei mesi il contratto diappalto con le attuali ditte scadrà e provvedere-mo ad una nuova gara, con un capitolato piùadatto alle esigenze della città e con garanziemaggiori nei confronti dell’Amministrazione e deicittadini – ha spiegato Pietro Toce – per quantoriguarda l’aumento, si è reso necessario perché,con i precedenti parametri di pagamento, rima-neva scoperta una fetta sostanziale, quasi il30%, che ricadeva sulle casse comunali. Abbiamo comunque cercato di contenere il disa-gio per i cittadini, trovando la via di mezzo del15% che ci porta ad una copertura dei costidell’86%. Il restante contiamo di ottenerlo attra-verso il recupero dell’evasione fiscale”.

Mauro Valentini

RIFIUTIAPOMEZIAAUMENTIDEL15%“Ritocco” alla TARSU a partire da quest’anno

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E’ sicuramente uno dei quartieri più fortunati diPomezia, quello dei Letterati: centralissimo, aridosso di via Roma e di piazza Indipendenza,fornito di tutti i servizi primari e secondari, i suoiabitanti sembrerebbero non aver motivo dilamentare alcun problema. E invece... “Invece sfido chiunque dell’ammini-strazione comunale a vivere qui”, esordisceMario De Santis, presidente del Comitato diQuartiere. “Non metto in dubbio i vantaggi dellanostra zona, peccato vengano però quasi azze-rati dai disagi che viviamo giorno e notte acausa della vicinanza delle nostre case con laPontina e la sua complanare”. La strada regionale, che si snoda a ridosso delquartiere, è infatti fonte di un continuo inquina-mento acustico ed ambientale, contro il quale iresidenti si battono da anni. “Dopo tante vicissi-tudini siamo riusciti ad ottenere che venisserealizzata una barriera antirumore. Il progetto prevedeva la costruzione nell’interotratto urbano, per una lunghezza di un chilome-tro. Peccato che, dopo 230 metri, i lavori sisiano interrotti”. Il problema, ovviamente, è dinatura economica: anche se i fondi erano statigià stanziati per tutto il tratto, per motivi ignotisono stati bloccati, facendo così fermare i lavo-ri che più volte erano stati annunciati in pompamagna. “Noi siamo disperati – prosegue DeSantis – oltre al fastidio continuo, c’è anche unproblema di stabilità delle costruzioni, minata

alle fondamenta dal continuo passaggio deimezzi pesanti che transitano nella complanare eche fanno vibrare gli edifici. Più volte abbiamo chiesto all’amministrazioneuna variazione della viabilità locale, presentan-do anche un progetto alternativo, che vede ilpassaggio dei Tir fuori dall’ambito urbano, ma lanostra proposta non è stata accettata”. Il problema dipende anche da un palleggio dicompetenze, tra Comune, Provincia e Regione,visto che la Pontina Nuova appartiene allaRegione e la Pontina Vecchia al Comune, maalcune responsabilità sembrano ancora in cari-co alla Provincia, Ente che prima aveva ingestione la strada.Pur essendo il principale, quello della Pontina edella sua complanare non è l’unico problemadel quartiere. “Da più di vent’anni in viale Manzoni insiste unacostruzione mai terminata ed abbandonata: neltempo è stata più volte oggetto di atti vandali-ci, senza contare la pericolosità di alcuni puntiormai deteriorati. Dopo molte insistenze da parte dei residenti,dopo l’intervento dei vigili del fuoco la costru-

zione è stata chiusa con una recinzione inlamiera, ma – a parte la bruttura estetica ditutto l’edificio – questo ha comportato che ilperimetro, dalla parte del piccolo parcheggioall’incrocio con via Spaventa, venga ora utilizza-to come discarica. Da mesi ci sono dei sacchi di calcinacci chegiacciono a terra, senza che nessuno proceda araccoglierli nonostante le mille degnazioni fatte.Noi, per una riqualificazione dell’intero quartie-re, chiediamo che l’intero edificio venga abbat-tuto o portato a termine. Bisognerebbe intervenire anche sul lotto di terraabbandonato che si trova in via Boccaccio,ormai diventato una vera e propria discarica,dove gettare di tutto”. Sempre a proposito di abbandoni, gli abitantichiedono che si intervenga anche sulla pompadi benzina posta all’inizio di viale Manzoni, indisuso ormai da anni. “A parte la sporcizia e le erbacce che ormaihanno invaso l’intera superficie, c’è una perico-losità dovuta al fatto che, in prossimità dellapompa di benzina, il marciapiede viene interrot-to da una rete metallica, che costringe i pedoni

Abbiamo invitato più volte sindacoed assessori a dormire a casanostra, per far provare loro cosasignifica convivere con questi rumori

Abbiamo invitato più volte sindaco edassessori a dormire a casa nostra, perfar provare loro cosa significa convivere con questi rumori

UNQUARTIEREADALTA

DENSITÀDI...RUMORE

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a passare sulla strada. La nostra proposta è quella di risalire al proprie-tario dell’area per poi utilizzarla come parcheg-gio pubblico, vista la carenza di posti auto cheaffligge il quartiere”. Carenza di posti che vienesentita soprattutto in prossimità delle scuole divia Boccaccio e di via Spaventa. “Per quanto riguarda l’asilo di via Boccaccio –spiega il presidente – la struttura si trova tra ilterreno abbandonato, che nei nostri sognipotrebbe diventare un giardinetto per i bambini,ed uno spiazzo erboso ed incolto, che quandopiove diventa un vero e proprio pantano. Lì potrebbero essere ricavati dei parcheggi,indispensabilisoprattutto negli orari di entrataed uscita dei piccoli alunni, quando la stradadiventa praticamente un “tappo” dal quale è dif-ficilissimo uscire. Lo stesso problema si creadavanti alla scuola di via Silvio Spaventa, dove igenitori, per accompagnare i bambini, spessosono costretti a lasciare la macchina in postiimprobabili, sul marciapiede o in mezzo allastrada, con il risultato che il traffico ne risente inmaniera totale”.Ma che rapporto c’è con l’Amministrazionecomunale? “Noi segnaliamo i problemi, cerchia-mo di essere propositivi fornendo anche dellesoluzioni, ma difficilmente veniamo ascoltati.Dobbiamo però riconoscere che da quando ècambiato l’assessore all’ambiente le cose sonomigliorate per quanto riguarda la pulizia del-l’area verde antistante alla complanare dellaPontina. L’appunto che dobbiamo però fare riguarda laraccolta della plastica: i camion che si occupa-no di questi rifiuti passano troppe poche volterispetto alle reali necessità del quartiere. Questo comporta che gli operatori ecologici chetrovano i sacchetti con dentro la plastica pog-giati sotto le campane ormai colme li raccolga-no per gettarli insieme all’indifferenziata, vanifi-cando i nostri sforzi di differenziazione”.Un altro problema molto sentito è quello del sot-topasso della Pontina, che ad ogni forte tempo-rale si allaga completamente, con l’acqua chesupera il metro di altezza. “Ogni volta devono intervenire i mezzi di soc-corso per aiutare gli automobilisti bloccati. Ilpericolo è reale, perché più di una volta si èrischiato che qualcuno morisse affogato.

Qualche anno fa la Provincia posizionò dellegrate all’entrata ed all’uscita del sottopasso:peccato che il sistema di scolo non solo nonabbia mai funzionato, perché l’acqua nondefluisce lo stesso, ma provochi, forse a causadell’instabilità delle grate stesse, altri disagilegati al rumore. Ogni volta che un mezzo passa sopra al metallonoi lo sentiamo dalle nostre case, e questoaccade migliaia di volte al giorno”.Il sottopasso è pericoloso anche all’altezza del-l’incrocio su via Spaventa: la visibilità per chiarriva dal lato est – quello dove si trova laSigma Tau – è limitata da un canneto ormai cre-sciuto a dismisura, che impedisce di vedere leauto che provengono dalla complanare dellaPontina. “Qui ci sono sempre incidenti, spesso ancheseri, ma nessuno fa niente – spiega De Santis –Noi abbiamo proposto una piccola rotatoria, maci è stato risposto che lo spazio non è sufficien-te, anche se a noi sembra il contrario. Sempre

qui manca l’illuminazione ed una pensilinaall’altezza della fermata del pullman: chi deveaspettare i mezzi pubblici dopo il tramonto lo faa suo rischio e pericolo, perché le auto che arri-vano, spesso ad alta velocità, non riescono adindividuare la fermata”. Insomma, anche se al centro della città, i pro-blemi in questo quartiere non mancano. “Noi cireputiamo sicuramente più fortunati rispetto aquei cittadini che vivono in zone dove mancanoi servizi primari, ma non per questo accettiamodi essere abbandonati a noi stessi. E la mancanza di attenzione nei nostri confron-ti ci da’ proprio questa sensazione. Concludiamo con un’altra segnalazione: anchese ci rendiamo conto che non è una priorità,vorremmo far notare il problema dei marciapie-di in via della Tecnica, praticamente inesistentima necessari, soprattutto in previsione di unosviluppo dell’area mercatale proprio in quellazona”.

Alfredo Corrao

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Il Corriere della Cittàlibertà informazione politica cronaca cultura sport PomeziaCi sono spazi abbandonati che potrebberodiventare giardinetti e parcheggi:perché non si interviene?

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STRADEMALEDETTEUNDICEMBREDAINCUBO

TRAARDEAEPOMEZIA

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15 giorni, 4 incidenti, 3 morti, due persone incoma, una decina di feriti: questo il sunto deldrammatico periodo che dall’alba dell’11 dicem-bre arriva al giorno di S. Stefano. Ad aprire que-sta tragica serie di eventi l’incidente avvenutopoco dopo la mezzanotte su via del Lido diCastelporziano. Un’Alfa Romeo 147, guidata dalventitreenne G.B. viaggia nella in direzioneRoma, proveniente dal Lungomare. A bordo cin-que persone, tre ragazzi e due ragazze, entram-be sedute dietro. Ad un certo punto, per causeancora da accertare, l’auto sbanda e G.B. perde ilcontrollo, schizzando verso un albero. Il giovaneriesce a riportarsi in carreggiata, ma si scontracon un’altra macchina, una Nissan Micra, che nelfrattempo sopraggiungeva dalla corsia oppostaalla loro. Già durante l’urto con l’albero uno deglisportelli si apre e Federica Monti, ventunenne diPomezia, viene scaraventata fuori dall’abitacolo.Per la ragazza non c’è niente da fare: muore sulcolpo. Gli altri occupanti dell’Alfa, tutti feriti inmaniera piuttosto grave, vengono portati al pron-to soccorso dell’ospedale di Ostia G.B. Grassi.

Fortunatamente illeso il ragazzo alla guida dellaMicra, che si è ritrovato l’altra auto di frontesenza poterla evitare. Poche ore dopo la confer-ma del XVI Gruppo della Polizia di Roma Capitale:il ragazzo di 23 anni che guidava l’auto schianta-tasi contro un albero causando la morte diFederica è risultato positivo agli oppiacei, canna-binoidi e all’alcol. Un mix terribile, nel quale varicercata la principale causa dell’incidente. Poche ore dopo un altro incidente, ancora più ter-ribile: siamo su via Apriliana, al confine tra Ardeaed Aprilia. Sono le 3:30 ed i cugini PaoloCramerotti ed Alessio De Gasperi, il primo diAprilia ed il secondo della Castagnetta di Ardea,stanno rientrando dopo una serata in discotecainsieme ad un altro amico, a bordo di una MazdaRX8. All’altezza del civico 18 hanno urtato controuna Volkswagen Lupo e sono usciti di strada,scontrandosi prima contro il muro di un’abitazio-ne e poi contro un albero. L’urto ha provocato lamorte sul colpo di Paolo Cramerotti, il venticin-quenne che era alla guida dell’auto, e di AlessioDe Gasperi, di 24 anni. In gravi condizioni il terzo

passeggero, il ventiquattrenne Danilo R., trasferi-to d’urgenza all’ospedale Goretti di Latina. Feritoanche A.I., il conducente della Lupo, un ventenneche stava tornando a casa da solo. Sottoposto altest dell’etilometro dalle forze dell’ordine interve-nute, non è risultato positivo. Il ventenne, che hariportato ferite più lievi, è stato portato al prontosoccorso della clinica S. Anna di Pomezia. Sulladinamica dell’incidente stanno indagando i cara-binieri del Reparto territoriale di Aprilia, guidatidal maggiore Andrea Mommo. A soccorrere iragazzi coinvolti nell’incidente, è intervenuto lozio di Paolo Cramerotti: per ironia della sorte lamacchina con a bordo i tre giovani è finita propriocontro il muretto della villetta dell’uomo. Alessioera conosciutissimo alla Castagnetta, essendofiglio di un consigliere del locale Comitato diQuartiere, mentre Paolo lo era ad Aprilia, dove ilpadre ha ricoperto degli incarichi politici.Anche Federica era molto conosciuta ed amata aPomezia, soprattutto grazie alla pallavolo, sportche praticava insieme a suo padre Armando. E losport ha voluto ricordare questa ragazza il 23

Il Corriere della Città contro gli incidenti stradali: guida responsabilmente, arriverai lontano

Firma anche tu per l’istituzione del reato di omicidio stradale

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Il Corriere della Cittàlibertà informazione politica cronaca cultura sport Pomezia e Ardea dicembre attraverso una partita di beneficienza,alla quale hanno partecipato quasi cinquecentopersone: “Un sorriso per Federica”, così è statochiamato l’evento, ha consentito ai genitori dellaragazza, insieme alla Volley Club Pomezia, di rac-cogliere fondi per l’associazione OFFICIUM,Organizzazione delle famiglie con la fibrosi cisti-ca, di cui Federica Monti faceva parte. Il 22 dicembre ancora un incidente, sul lungoma-re di Marina di Tor San Lorenzo, dove un ragazzodi 26 anni è stato investito mentre attraversava lastrada. Antonio Sbaruffa, che era appena uscitoda un pub con la sua fidanzata, è stato travoltoda una golf grigia vecchio modello con targastraniera, che, dopo aver preso in pieno il giova-ne, è scappata a tutta velocità in direzioneTorvaianica, facendo perdere le proprie traccenonostante un trentaduenne romeno avesseavuto la prontezza di riflessi si salire nella propriaauto per inseguire il pirata della strada. Ma l’inseguimento è durato solo fino alla primacurva sulla litoranea, dove il romeno ha perso divista l’auto investitrice. Il giovane, dopo un volo dicirca 10 metri, è ricaduto contro una macchinaparcheggiata, riportando varie ferite, un gravetrauma cranico e numerose altre lesioni. Portato all’ospedale S. Camillo di Roma, è statoricoverato in prognosi riservata. Le ultime comu-nicazioni ufficiali da parte della Polstrada riporta-no lo stato di coma del ragazzo. È del 26 dicembre l’ultimo tragico episodio sullestrade del nostro territorio: in via Strampelli, adArdea, intorno a mezzogiorno, due auto - una FiatPunto con a bordo un’intera famiglia, padre,madre ed una bimba di appena diciotto mesi, euna Toyota Corolla con al cui interno viaggiavano3 nomadi, si sono scontrate frontalmente all’al-tezza della curva “dei Magi”. L’impatto, tecnicamente “fronto-laterale” è statomolto violento e tutte le persone a bordo dei dueveicoli sono rimaste ferite. A riportare le ferite più gravi la bambina, per laquale si è reso necessario l’intervento diun’eliambulanza che l’ha portata all’ospedaleAgostino Gemelli di Roma, dove è stata ricovera-ta con codice rosso, in prognosi riservata.Sempre al Gemelli è stato portato anche E.B., ilpadre della piccola, mentre gli altri feriti sono

stati trasferiti in varie strutture ospedaliere dallequattro ambulanze intervenute. La venticinquenne M.F. D., la mamma della bam-bina, è stata ricoverata alla clinica S.Anna diPomezia, dove le hanno riscontrato una feritalacero-contusa ed un trauma emitoracico. Il con-ducente della Toyota, invece, ha riportato la frat-tura del bacino ed è stato ricoverato all’ospedaledi Aprilia. Gli altri due nomadi sono invece stati portati alpronto soccorso dell’ospedale S.Giuseppe diAlbano. L’auto con la famigliola proveniva da viaLaurentina diretta verso via della Pescarella, dovevivono i nonni della bambina, dai quali erano statiinvitati per il pranzo. L’altra auto arrivava invecedalla direzione opposta. Dalle prime ricostruzioni sembra che la ToyotaCorolla abbia invaso la carreggiata opposta neltentativo di sorpasso di una terza auto, ma sul-l’esatta dinamica del sinistro sono ancora incorso le indagini da parte della Polizia Stradale.Una serie di incidenti spaventosa, che ha mac-chiato di sangue strade la cui pericolosità è statapiù volte segnalata dagli abitanti dei vari quartie-ri in cui sono accaduti: mancanza di illuminazio-ne e di segnaletica, strade dissestate, poca visi-bilità. Se a questo si aggiungono i comportamen-ti sbagliati da parte di alcuni conducenti, ecco ilrisultato. Il Corriere della Città si unisce alla cam-pagna “David” per la sicurezza stradale e perl’introduzione del reato di omicidio stradale, giàsposata dal Comune di Firenze, dove sono statiaffissi enormi cartelloni pubblicitari con messag-gi choc: “Mandava sms, ma ora non ha più nien-te da scrivere”; “Parlava al cellulare, ma adessonon ha più niente da dire; “Si era fatto una canna,ma ora non ha più niente da fare”; “Aveva bevu-to perché era sabato sera, ma non ha più vistouna domenica mattina”; “Andava veloce per gua-dagnare tempo, ma ora di tempo non ne ha più”.I manifesti invitano a un comportamento respon-sabile al momento della guida puntando il ditocontro alcol, droga, velocità e distrazioni, comeper esempio parlare al cellulare o scrivere unsms mentre si è al volante. L’invito è anche a fir-mare per l’istituzione del reato di omicidio stra-dale, all’indirizzo web http://www.omicidiostra-dale.it/firma.

LaparolaallettoreIn questi giorni alcuni esponenti di varipar-titi di Ardea, già impegnati in cam-pagnaelettorale o primarie, fanno gliauguri ai cit-tadini. Chiaramentesempreimbrattandocon manifesti abusivi, spes-so pagati, primao poi, daicittadini stessi.Che carini. Il 22dicembre passavo con lamia macchinasulla stradaasfaltata di viaViareggio, ango-lo Via Roma, NuovaFlorida e anche a meèvenuta una vogliairrefrenabile di “fare gliauguri” agliamministratori comunali…dopoesserestato centrato in pieno da un PickUpcarico che veniva da destra.Sia io che-l’altro conducente non ci siamo accortidel-l’incrocio, sprovvisto totalmentedisegnale-tica orizzontale o/e verticale.Macchinadistrutta, ma sono illeso. Ilpensiero, dopoessersi resi conto che ci èandata bene(macchine a parte), èimmediatamenteandato a tutti coloroche al contrario subi-sconogravi dannifisici in questi eventi,come purtropporiportato correttamenteanche da questogiornale.E a come si devo-no sentire ipartenti ed amici, oltretutto, sela causaprincipale è dovuta al totale mene-fre-ghismodegli amministratori che si cura-no di mettere cartelli toponomasticimaneancheuno straccio di segnale cheti avvi-sa dell’incrocio. I partiti fannocampagneelettorali, strategieelettorali,coalizioni epoi amministrano. E se parlicon loro tidicono che la politica è unacosa molto-complicata. Strano. Io pen-savo che farepolitica è molto più facile.Magari semplice-mente mettendo car-telli segnaletici che sal-vano la vita dichi, tra l'altro, gli paga purelo stipendio.

Giuseppe Raspa – Pomezia

p.s. io farò a breve un denuncia al Comuneper idanni, anche se non prenderò un cen-tesimo, inquanto da ciò che so il Comune diArdea non haneanche l'assicurazione RCT.Ha emesso unbando per gli ultimi 3 mesi diquest'anno, ma lohanno emesso ad ottobreinoltrato. In pratica lecompagnie dovevanoassicurare il Comune pereventi già accadu-ti. Il bando è andato chiaramente deserto.

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LACITTÀDIPOMEZIAÈLASQUADRADEL2011!Siamo arrivati al classico giro di boa della sta-gione ed è tempo dunque di stilare i primi bilan-ci; quest’anno inoltre non ci siamo limitati adanalizzare soltanto la stagione in corso, maabbiamo voluto ripercorrere – spulciando neivari archivi – l’intero 2011, proponendovi ancheuna classifica riepilogativa con tutti i risultatiottenuti dalle compagini nell’intero anno solare,in modo da avere una visione davvero a 360° diquanto accaduto. Infatti, prendendo in conside-razione i punti accumulati a partire dal 1 genna-io dello scorso anno nelle gare ufficiali disputa-te, abbiamo ricostruito un’ideale graduatoriafondata – come quella che vi proponiamo ormaida qualche mese – sulla media punti, al fine diconfrontare tutte le compagini ed eleggere diconseguenza la miglior squadra del territorio.Per questo 2011 dunque, sebbene con un mar-

gine di appena un punto (0,10 nella media puntindr), è la società del presidente Maniscalco adaggiudicarsi il prestigioso titolo, rilegando alsecondo posto il Cedial Lido dei Pini; la squadra,dopo il grande exploit della passata stagioneconclusa in rimonta al quarto posto, si sta ripe-tendo anche in quella corrente occupando apieno merito la prima posizione nel raggruppa-mento L del campionato di Seconda Categoria.Di questo ed altro abbiamo parlato con ilCommissario Tecnico sig. Sebastiani duranteun’intervista rilasciata ai nostri microfoni.Mister Sebastiani, la sua squadra è in testaal campionato, è in testa nelle nostre specia-li classifiche, ma soprattutto è la squadrache nel 2011 ha realizzato più punti di tutte.A cosa si devono questi straordinari risulta-ti?Sicuramente al gruppo, davvero valido e raffor-zato rispetto alla passata stagione; stiamo lavo-rando bene con il preciso obiettivo di migliorar-ci domenica dopo domenica e i risultati ci stan-no dando ragione. Quando si insediò su questa panchina siimmaginava di riuscire ad arrivare così in alto?Di solito quando accetto un incarico cerco sem-pre di fare il meglio e di puntare il più in altopossibile; detto questo credo che nella passatastagione abbiamo davvero gettato le basi per unprogetto importante e, come detto, oggi ne stia-mo raccogliendo i frutti.Parliamo della stagione in corso. Il testa atesta con il Norma procede a ritmo costante;si sente favorito per la vittoria finale o prefe-risce non sbilanciarsi?

Preferisco non sbilanciarmi ma solo perché ilnostro è un campionato davvero equilibrato econ squadre molto preparate, dove puoi vincerecon chiunque ma anche perdere con chiunque;è meglio allora guardare partita dopo partitasenza fare troppi calcoli.Dove si deciderà secondo lei il campionato?Sicuramente verso la fine di febbraio-inizioMarzo dove si delineeranno le reali posizionidelle squadre e capiremo quali saranno leformazioni che potranno lottare fino alla fineper il titolo e quali invece si contenderanno lasalvezza.Per La Città di Pomezia è stata dunque un’anna-ta davvero memorabile, ma ci sono anche altrerealtà che possono comunque ritenersi soddi-sfatte del lavoro svolto, poiché, se si analizzanole cifre, ci si accorge che le differenze fra unaposizione e l’altra non sono poi così marcate. È il caso questo dell’Airone Ardea che per sololo 0.01 si posiziona alle spalle dei rivali del Lidodei Pini con i quali condividono anche quest’an-no lo stesso raggruppamento nel campionato diPrima Categoria; la Società del Presidente Boerisfrutta al massimo il buon finale di stagione, loscorso anno, e la comunque positiva stagione incorso. Come abbiamo più volte sottolineato tuttavia, irisultati ottenuti, spesso a causa di errori inspie-gabili, sono di gran lunga inferiori alle realipotenzialità di questo gruppo che potrebbe tran-quillamente competere a livelli più alti. Ottimo risultato anche per il Torvajanica, quartocon 34 punti totali frutto di 9 Vittorie e 7Pareggi; la compagine guidata dall’espertoAbballe dopo l’eccezionale girone di ritornonella passata stagione si trova, nel campionatoin corso, al settimo posto, comunque un risulta-to positivo. Tra le note negative troviamo invece il Pomeziache al contrario non ha nulla di piacevole daricordare in questo 2011; dopo le vicende cheportarono al fallimento della società, la squadraè ripartita dalla Seconda Categoria ma ad oggi,dopo 12 giornate di campionato, non ha ancoratrovato la giusta quadratura del cerchio, con irisultati che tardano ad arrivare. Sorprende infine il piazzamento di altre tre com-pagini, l’Indomita Pomezia, l’Enea e il TsLorenzo, anche se per ragioni diversi: le primedue vantano un inizio di anno davvero eccezio-nale, (una piazzata al quinto posto nel campio-nato di prima categoria, l’altra eliminata ai pla-yoff validi per il passaggio in seconda) ma

pagano pesantemente il pessimo avvio nelcampionato in corso con davvero pochi puntimessi in cascina. Discorso opposto invece per il TS Lorenzo,retrocesso nella passata stagione ma autore, alcontrario, di un campionato, quello attuale, dav-vero positivo con diversi risultati di prestigiodalla propria parte. Questo dunque il resoconto di quanto accadutonel corso dell’anno. Passiamo ora ad analizzare invece il meseappena trascorso, quello di dicembre, eviden-ziando come di consueto i top e i flop del nostroterritorio, per vedere cosa è cambiato rispetto aimesi precedenti. Chi sale – Il Lido dei Pini realizza il classico EnPlain, vincendo tutte e quattro le partite delmese portandosi a quota cinque successi con-secutivi; risultati questi che trovano confermaanche nella posizione in classifica, con la com-pagine attestata al secondo posto ad una solalunghezza dalla capolista Hermada. Bene ovviamente la Città di Pomezia, al coman-do del proprio girone a pari merito con il Norma.Annoveriamo inoltre tra le note positive anche ilTeam Nuova Florida, protagonista di un buonruolino di marcia con nove punti conquistati suidodici disponibili, e il Torvajanica situato nellaparte centrale del raggruppamento D di TerzaCategoria.Chi scende – Vacanze natalizie amare perquasi tutte le altre compagini, ma in particolarmodo per il Real Pomezia che, dopo aver sogna-to i vertici della classifica con le quattro vittorieconsecutive ottenute nel mese di Novembre, ètornata “normale” racimolando soltanto trepunti nelle gare prima della sosta, e perdendo difatto il treno delle capoliste Pisoniano e OstiaMare. Quotazioni in ribasso anche per VirtusPomezia, Airone Ardea, Unipomezia e TSLorenzo, mentre prosegue ancora la crisi pro-fonda per l’Indomita e per il Pomezia S.r.l; que-ste ultime due non vincono ormai da oltre duemesi e le sfide di Gennaio saranno già decisive.Completano il quadro Vis Pomezia e EneaPomezia entrambe a quota 4 punti nel medesi-mo girone di Terza Categoria.

Luca Mugnaioli

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Il Corriere della Cittàlibertà informazione politica cronaca cultura sport PomeziaaIl team guidato da Mister Sebastianichiude l’anno con 48 punti all’attivo: a Pomezia ed Ardea nessuno meglio di loro

Le classifiche - eccelleza GIR. A: Pisoniano37, Ostia Mare 36, Albalonga 28, TorSapienza 28, Real Pomezia 27, Cecchina 27,Villanova 25, Rieti 24, Montefiascone 24,Fontenuovese 24, Monterosi 22, Tarquinia21, Ladispoli 19, Diana Nemi 17, Fiumicino17, Maccarese 15, Guidonia 11, La Sabina 10

Prima categoria GIR. C: Montespaccato 28,Ladispoli 26, Tor de Cenci 25, S.Severa 24,Civitavecchia 23, Fiumicino 23,Guadaluperos 22, Roma Club Garbatella 20,V. Pomezia 19, Real Civitavecchia 18,Passoscuro 17, Dragona Calcio 17, VisAurelia 13, Al lumiere 8, Cerveteri 5,Magliana 5

Prima categoria GIR G: Hermada 30, CedialLido dei Pini 29, Monte San Biagio 28,Montello 27, Latina Scalo 26, Bellafarnia 21,Sezze 17, Ardea 16, Sonnino 16, R11 Latina15, Nettuno Calciosandalo 13, V. Nettuno 11,Indomita Pomezia 9, Cisterna 8, Real MarconiAnzio 6, Valle Marina 3

Seconda categoria GIR L: Città di Pomezia29, Norma 29, TN Florida 24, Cori 23, VRVelletri 22, Unipomezia 21, LanuvioCampoleone 20, TS Lorenzo 19, Campoverde18, Divino Amore 17, Doganella 16, Cittàd’Aprilia 13, Giulianello 12, Pol. Carso 9, RealVelletri e Pomezia 6

Terza categoria Roma GIR. D: SC Daica 23,V. Campo di Carne 22, Pro Appio 18, Arco diTravertino 17, Colli Albani 16, Calcio EurMunicipio 15, Torvajanica 14, Quadraro 13,Tre Fontane 11, Atletico World Sport 5, VisPomezia 4, Enea Pomezia 4, Royal 3.

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Velocità in contropiede

e difesa incalzante

L’under 17 del Basket Torvaianica chiude il2011 con una bella tripletta vincente: oltre al VisNova, si sono piegati all’eleganza ed alla veloci-tà di gioco dei ragazzi del coach SimoneLudovici anche il Basket Pegaso con il punteg-gio 35-87 e il Vigna Pia con il punteggio 73-19. Contro il Basket Pegaso, nella partita giocata aTarquinia, il tema è chiaro fin da subito: ilTorvaianica, grazie alla velocità in contropiede ealla sua difesa incalzante, non concede nulla allasquadra di casa chiudendo il primo quarto con ilpunteggio 5-28. Nel corso del secondo quarto il Pegaso tenta direcuperare punti approfittando di qualche distra-zione difensiva dei ragazzi di Ludovici, chiuden-do a 16-40. Dopo l’intervallo i gialloblu tornano in

campo determinatissimi, procedendo come unrullo compressore, e alla fine del 3° quarto por-tano il risultato a 22-73. Nella parte finale del gioco la musica non cam-bia, si prosegue con il Basket Torvaianica chetiene sotto controllo la partita chiudendo l’incon-tro con 52 punti di vantaggio.In casa, contro il Vigna Pia, praticamente non c’èpartita; i ragazzi del Torvaianica fanno capire agliospiti che non ce n’è per nessuno fin dal primominuto di gioco e, forti di un maggior controllo econ una difesa puntuale come un orologio, archi-viano anche questa pratica con 54 punti di van-taggio. Per il 2012 ci auguriamo, perciò, di man-tenere questi ottimi risultati e continuare a pun-tare in alto come abbiamo sempre fatto.Felice Anno Nuovo ai ragazzi e a tutti i genitori!

ETRE!BASKETTORVAIANICAUNDER17TRAVOLGENTE

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Disponibile per: Nintendo Wii e Nintendo 3DSGenere: Sportivo, CasualSviluppatore: SEGAPublisher: SEGADistributore: Halifax

Dopo le trasposizioni videoludiche delle due pre-cedenti Olimpiadi, quelle di Beijing e Vancouver,non era difficile immaginare che i due antichirivali, Super Mario e Sonic, sarebbero tornatinuovamente insieme anche per le Olimpiadi diLondra 2012. A differenza delle vere Olimpiadi, che ricordiamoinizieranno a Londra nel mese di Luglio, la casadi produzione ha deciso di anticipare la datad’uscita del videogioco a Dicembre cosi da sfrut-tare al meglio le vacanze di Natale e cercare divendere quante più copie possibili.Il gioco, in esclusiva per la console Nintendo Wiie Nintendo 3DS, parte con un menù molto similea quello già visto nelle due precedenti olimpiadi;ci troveremo infatti a scegliere se affrontare“Eventi Olimpici” o “Eventi Sogno”: gli “EventiOlimpici” rappresentano i classici sport chevediamo in televisione mentre gli “Eventi Sogno”rappresentano discipline pensate ad hoc per ilgioco ma che poco o nulla hanno in comune conle reali discipline sportive.Al primo sguardo balzeranno le new entry, sututte il Calcio, e un'occhiata più attenta riveleràl'assenza di alcune discipline della prima edizio-ne, tra cui il tiro al piattello, il salto con l'asta e iltiro con l'arco, ad ogni modo la maggior partedelle vecchie discipline è presente anche in que-sta edizione.E se da un lato va apprezzato il gran numero di

discipline presentidall’altro si notaanche una minorcura nel gameplaydelle singole disci-pline che risultanomolto semplificate,togliendo ogni tipodi profondità algioco. Si pensi ad esem-pio al lancio delpeso, divenuto unasorta di rhytmgame.In molti sport sonostate introdottedelle super mosse e con la pressione del tasto Be di una combinazione motoria potremo sfruttar-le a nostro vantaggio. Spesso però questa intro-duzione provoca squilibri nel bilanciamento delgioco, ad esempio nella Scherma, dove unasuper stoccata potrà far finire fuori dal perimetrol'avversario. Nel complesso il gameplay apparequindi poco sopra la sufficienza, mostrando dellelacune notevoli in buona parte dei minigiochi. L'unica vera novità degna di nota è rappresenta-ta dalle 'Sfide Londinesi', una sorta di versionelight di "Mario Party": i giocatori, un massimo diquattro tra umani e controllati dalla CPU, sidovranno rincorrere all'intero di una mappa diuna Londra molto labirintica raccogliendo quantepiù figurine possibili al fine di completare l’albume vincere la sfida. In conclusione "Mario e Sonic ai Giochi Olimpicidi Londra 2012" è un gioco deludente sotto molti

punti di vista. Le nuove aggiunte si rivelano quasitutte poco interessanti e in ogni caso quasi tutti iminigiochi soffrono per via di un gameplay fintroppo semplice e piatto anche per un pubblicocasual. Insomma, il franchiese olimpionico diMario & Sonic sembra essere arrivato alla fine, iltitolo denota una mancanza di nuove idee cherendono il gioco troppo simile all’edizione diPechino 2008. Matteo Acitelli

www.cyberludus.com

PROTante Discipline disponibili

MusicheCONTRO

Gameplay troppo semplicisticoAlcune discipline poco curate e noiose

MARIO&SONIC

AIGIOCHIOLIMPICIDILONDRA2012

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Pomezia e Ardea

Pomezia ed Ardea sempre più culle di cultura.Dopo Andrea Camillo, il giovanissimo autore di“Ormai è presto”, in questo numero parliamo diMarco Flammini. Pur essendo nato a Formia, il 9maggio del 1970, insegna da otto anni nella scuo-la media Marone, come docente di spagnolo, e sisente ormai pometino d’adozione. Flammini ha iniziato a scrivere poesie sin da gio-vanissimo, mentre frequentava il Liceo Classico,ma di quanto fatto all’epoca non rimane traccia. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere –con la tesi “La fortuna del romanzo gotico inItalia” – Flammini si lascia guidare dal professorGianni Spallone, docente di Lingua e LetteraturaSpagnola, grazie al quale si appassiona a Blas deOtero ed alla Generazione del ‘27, che hannoavuto su di lui un’importanza fondamentalerispetto all’evolversi del suo modo di scrivere e diconcepire la poesia. Ma la natura romantica di poeta si accompagna,contrastandola ed integrandola, alle altre sue pas-sioni: la musica, preferibilmente metal e punk; lalettura, in particolare di classici spagnoli e inglesi,il cinema, con preferenza per autori come Avati,Bellocchio, Ferrario, Amelio, Comencini eSorrentino, e, ciliegina sulla torta, il calcio, che lovede tifosissimo della Roma. “Ma seguo moltoanche le squadre locali”, precisa. Finora ha pub-blicato, insieme ad altri cinque autori, una raccol-ta di poesie dal titolo “Orme” e altre due raccoltesoliste, intitolate rispettivamente “Poesie?” e“Catartico oblio”. Ha inoltre vinto il primo premioal concorso di Poesia dialettale “Napoleone Vitale2007” con la poesia in vernacolo romanesco cheapre la sua nuova raccolta (Racconto di fine esta-te), nonché il primo premio al concorso di poesiadialettale “B. Casile 2008” con la poesia in verna-colo romanesco “S’annisconne e nun se trova”.Le poesie “Bella Prof”, “Effetto Gelmini” e “Erbecalino” sono state segnalate rispettivamentenel concorso “Il federiciano 2010”, nel “PremioNazionale di Poesia Patrizio Graziani” 2011 e nel

concorso “Il federiciano 2011”.Come mai è passato dall’italiano al romanesco?Sono passato al romanesco quasi per caso nel2007, il mio terzo anno di immersione nella linguae cultura romana/romanesca, che ho sempreadorato. Una sera di fine agosto, andando a dor-mire, dopo una notizia ascoltata al telegiornalerelativa a un clochard, mi vennero in mente delleconsiderazioni in romanesco. La cosa sembravaessere finita lì, invece durante tutta la notte, quasiinconsapevolmente, da quelle considerazioni èuscito un breve racconto poetico in romanesco.Praticamente, senza alcuna fatica, la mattina misono svegliato già con la poesia pronta, come sed'improvviso il romanesco fosse diventata la mialingua madre. Proprio in quei giorni mi arrivò unamail per un concorso di poesie in vernacolo, cosìla inviai e vinsi il concorso. Proseguendo sullastessa strada, decisi di partecipare ad un altroconcorso in vernacolo, vincendo anche quello: daquel giorno ogni ispirazione ed ogni poesia escefuori direttamente in romanesco. Oltre a quellepresenti sul mio blog ve ne sono molte altre,pronte per essere inserite nel mio prossimo libro”.Da cosa viene ispirato? “Da molteplici cose: nelmio primo libro, intitolato "Poesie?" l'ispirazioneera data solo dall'amore in senso stretto, nelsecondo, "Catartico Oblio", l'ispirazione conti-nuava a venirmi dall'amore, ma in senso lato,inteso non più solo come sentimento verso ilprossimo, ma verso una terra, un paese, uno sporte verso la vita... Nelle poesie in romanescoinvece si intrecciano questi due temi, seppuredivisi in periodi diversi. Una prima parte con unritorno alle origini, una seconda parte di disillusio-ne verso l'amore e soprattutto verso la vita, men-tre nell'ultima parte, quella attuale, di gioia versotutto ciò che ci circonda ed una prospettiva posi-tiva verso l'amore che fino a qualche tempo primaveniva visto come dolore, mentre ora viene vistocome felicità ed accettazione”.

Giuditta Zampiero

POMEZIAEDARDEATERREDIPOETIESCRITTORI

Marco Fammini,insegnante della “marone” presenta

il suo ultimo libro e dedica una poesia a pomezia

PomeziaPassanno pe’ sta città‘n dubbio me sorge,ma nisuno se ne accorgeder danno che stanno a fa?Nun fanno artro che baccajàinvece de pensà de insorgecercanno de farla risorgee lassano tutto come sta.E allora damose na mossa pe’ cambià st’agglomeratoe portamolo alla riscossa.Ma nun scavamose la fossaanche si er core è addoloratoevitanno n’artra sommossa.Er becalino (02/06/2011)Dicheno che l’omo diventa becalinotutte le vorte che je batte forte er corecorrenno e sartanno de prescia de foreappena sente de ‘na sottana er cicalino.Ma quanno poi accenne er luminose rende conto c’ha fatto n’erroree puro si totalmente a malincuoreecchite che se libera der sassolino.E quanno l’omo rinasce a vita novadavanti je se oprono novi orizzontie senza fatica quello che cerca trova.

Ed ecchite che la mente tua s’aritrovaa fa ogni tipo de conti e de raffronticor core che nun sempre approva.

in esclusiva per Il Corriere della Città3 gennaio 2012

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Anche se Natale è già passato, le occasioni per fareun regalo e le persone a cui farlo non finiscono mai.Le diverse tipologie determinano il tipo ed il costodel dono da scegliere. Nel fare un regalo, quindi,bisogna anzitutto pensare alla persona che devericeverlo, alla sua cultura, ai suoi hobbies e soprat-tutto riuscire a notare qualche particolare che si haavuto l’occasione di cogliere nel frequentarla.Questo prima di optare per fiori e piante, dolci ovini, che sono certamente tra i regali più comuni,ma non sempre comunque tra i meno graditi. I fiorie le piante sono forse i più comodi: facili da ordina-re e da recapitare, adatti a tutte le evenienze.I fiori tagliati si mandano sempre in numero dispa-ri, in quantità proporzionale alla grandezza del fioredi modo che la cosa non sappia un po’ di misero(cinque lilium sono abbastanza, cinque tulipani

sono pochissimi). I fiori alcune volte racchiudonodei significati: tutti sanno per esempio che le clas-siche rose rosse significano passione e che quellegialle esprimono gelosia. I fiori si mandano prima odopo un invito a cena e vanno indirizzati alla padro-na di casa: è meglio che portati di persona, perchéchi li riceve dovrebbe altrimenti occuparsi subito diloro, mentre potrebbe avere delle cose più impor-tanti da fare in quel momento. Anche cibi e dolcipossono essere regali graditi, di grande effetto eanche di utilità, ma molto a rischio per la loro depe-ribilità, meglio optare per vini e liquori perchéhanno una maggiore capacità di conservazione. Lapersona che li riceve può anche offrirli direttamen-te ai suoi ospiti - sarebbe un grande gesto di con-siderazione verso la persona che li ha regalati - outilizzarli quando, come e con chi crede meglio.

In generale, per una cena a casa si portano una odue bottiglie di vino di qualità, oppure una bottigliadi buon champagne per qualcosa di più significati-vo. Che si tratti di fiori o piante, dolci o cibi, o altro,tutti i regali devono essere accompagnati da unbiglietto scritto a mano evitando i luoghi comuni e,quando è il caso e se ne siete capaci, cercando diessere leggeri e spiritosi. Infine se ricevete unregalo che gradite, esprimete i vostri ringraziamen-ti con calore, sia personalmente che con un bigliet-to, citando l’oggetto e magari l’uso che ne farete,senza esagerare e senza essere ossequiosi, sce-gliete parole sincere anche nel caso in cui del rega-lo apprezziate soltanto la confezione.

Antonio GUIDOEsperto di Galateo ed Immagine Relazionale

Nasce una nuova realtà editoriale dell’AgroPontino Il libro-denuncia della giornalistaMariaceleste De Martino, il romanzo dell’attriceGabriella Di Luzio (con la prefazione di SandraMilo) e un manuale per scrittori alle prime armi,sono i primi titoli in catalogo. Editoria di qualità,senza richiesta di contributo. Con l’arrivo delnuovo anno, nelle librerie italiane arriva un nuovomarchio editoriale, Edizioni Galassia Arte, la casaeditrice fondata dallo scrittore di Ardea AndreaMucciolo. Opere nuove, soprattutto nel settoredella saggistica e della manualistica: è questol'obiettivo della nuova realtà editoriale con sede aRoma che intende distinguersi per una linea edi-toriale originale e innovativa, rispecchiata in uncatalogo che offrirà pubblicazioni soprattutto del-l'area umanistica (politica, società, religione, sto-ria, filosofia, psicologia, fino alla critica cinemato-grafica e televisiva, toccando anche internet e isocial network) e della scrittura creativa. Ecco alcune delle principali teste di ponte con cuile Edizioni Galassia Arte si presentano ai lettoriitaliani: “Libertà e patate: la mia rivoluzione”, diMariaceleste De Martino. Un libro-denuncia, sco-modo e attuale, che tratta di alcuni fatti di crona-ca recenti che hanno avuto grande risalto sullastampa nazionale, e dei quali è stata protagoni-sta l’autrice stessa. Attraverso iniziative forti eincisive come un pugno nello stomaco,Mariaceleste de Martino con tenacia e taglienteironia, continua con coraggio e integrità la suabattaglia contro ogni censura in nome della liber-tà di espressione e di pensiero. Anche quandol’Ordine dei giornalisti l’ha prima nominataCommissaria d’esame e poi sospesa per essersispogliata “ledendo la professione”, lei non haavuto paura, e non ha smesso neanche per unattimo di credere nel suo progetto. Questo libro èdunque la storia di una giornalista che non sivende e non vende né compra notizie, che nonaccetta di fare carriera in cambio di nulla, chevive la ricchezza di pensare con la propria testa,che reagisce al sistema di una società spesso

perbenista, bigotta e ipocrita, che si ribella a unmondo del lavoro che spesso non è meritocrati-co e non offre opportunità e sogni, e che si spo-glia nuda per urlare la sua indignazione, perdimostrare che piuttosto che accettare l’anticogioco del “bunga bunga” è pronta a vivere la suavita nutrendosi di “Libertà e patate”, per nonaccettare luridi compromessi. Una donna che usal’arma potente della parola e che adopera lapenna come una spada per scrivere scomodeverità. “Rapsodia degli amori perduti”, diGabriella di Luzio. Questo è il libro dei ricordi, allaricerca del tempo perduto e ri¬trovato di Mara. Tra l'estate 2010 e l’estate 2011, si ricompone ilmosaico di tutta la sua vita. Una vita intensa eintensamente vissuta tra golfi incantati e saleconsiliari, che ruota intorno a un terribile segretoe a tre grandi amori: il primo, quello della giovi-nezza, con un imprenditore; il secondo, quellodella maturità, con un famoso giornalista finan-ziario; il terzo, all'età di 52 anni, con un ragazzo

molto più giovane. Dopo la tragica morte di lui inun inci¬dente, nel cuore della donna sembra nonesserci più posto per nessun altro. Ma il destinotrama alle sue spalle, e il quarto amore irrompenella sua vita proprio quando ha smesso diaspettarlo. Da Napoli a New York, da Positano aChicago, da Milano a Tokyo, da Firenze a Parigi,la storia di Mara si dipana tra le più belle città delmondo. È scritta con l'io narrante, ma non è auto-biografica, anche se la prota¬gonista è attrice egiornalista come l'autrice. Piuttosto è biografica,perché tutto quello che racconta, opportunamen-te manipolato, è li¬beramente tratto da vicenderealmente accadute. Gabriella Di Luzio è un'attri-ce cinematografica e teatrale napoletana, resi-dente oramai da molti anni a Roma. Ha lavoratocon registi del calibro di Fellini, Tornatore ePasquale Festa Campanile, ha recitato assiemead Alberto Sordi, Nino D'Angelo e a GiancarloGiannini e ha condotto numerosi programmi tele-visivi. È definita dalla stampa “l'ultima sciantosa”per il suo classico repertorio tipico della belleépoque, usato in maniera ironica nei suoi spetta-coli canori e teatrali. “Come correggere il proprio romanzo”, di ChiaraParenti: un manuale per aiutare gli scrittori aosservare con occhio critico la propria opera,affinché possano facilmente scovare i vari punticontradditori, deboli, oppure grammaticalmentee sintatticamente scorretti. Un testo agevole chepermetterà allo scrittore l’acquisizione di nozionipratiche e teoriche sull’editing e la correzione dibozze. Un’utile guida a metà tra un manuale discrittura e un testo di grammatica, anzi, qualco-sa che va oltre, che comprenderà tecniche etrucchi utilizzati dai migliori editor delle case edi-trici. Un libro che consentirà agli autori in cerca dieditore di presentare un manoscritto il più possi-bile scevro di refusi o improprietà terminologi-che, garantendo, in questo modo, una più eleva-ta possibilità di pubblicazione dell’opera. Un indi-spensabile prontuario da tenere sempre vicino alproprio pc. Mauro Valentini

COMESCEGLIEREUNREGALOE se riprovassimo con le buone maniere? Essere educati è un’arte

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Pomezia e Ardea

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ASS.TYRRHENUMEATOLLOBLUINSIEMEÈMEGLIO!

L’Associazione Culturale Tyrrhenum ha celebrato iventi anni di attività e lo ha fatto nel migliore deimodi, siglando una nuova partnership l’Agenzia diViaggi di Torvaianica “Atollo Blu”. Il sodalizio è stato festeggiato venerdì 16 dicem-bre 2011, quando centinaia di soci si sono riunitiper ripercorrere, attraverso la visione ed il com-mento di oltre trecento immagini, i momenti piùsignificativi della storia dell’associazione: ilGemellaggio tra Pomezia (Lavinium) e Canakkale(Troia), la tutela di Torre Maggiore, la nascita delGruppo Storico Lavinium, il percorso ludico/didat-tico al Sughereto, le 18 commedie teatrali, le rie-vocazioni in costume latino dello Sbarco di Enea,i cortei storici in giro per il mondo, i premi di poe-sie, di fotografia e di pittura, le conferenze e tan-tissimo altro ancora. Madrina della serata è stata la Prof.ssa MariaFenelli, l’archeologa che ha valorizzato il sito diLavinium, che ha spronato i fondatori dell’asso-ciazione nei primissimi anni della Tyrrhenum. Ilmomento più intenso si è vissuto con l’interventodel funzionario dell’Ambasciata di Turchia, AynurBonomo, che ha portato gli auguri del sindaco diCanakkale, Ulgur Gokhan, nonché l’invito allaTyrrhenum a partecipare alla prossima edizionedel Festival Internazionale della Cultura. La manifestazione è stata presenziata dall’asses-sore alla Cultura del Comune di Pomezia, RosariaDel Buono. Tra gli ospiti spiccavano il Presidente

della Pro Loco di Pomezia, Mario Bianchi, il Prof.Alessandro Jaia, responsabile dello scavo archeo-logico del Sol Indiges, il consigliere comunaleRenzo Antonini e il Presidente della “Echo”Protezione Civile, Walter Di Domenico. Ha concluso la serata Anna Maria Greco, respon-sabile dell’Agenzia di Viaggi “Atollo Blu”, la soste-nitrice che ha voluto regalare all’AssociazioneTyrrhenum la possibilità di festeggiare degna-mente un traguardo così importante. “L’associazione culturale Tyrrhenum è un valoreaggiunto della nostra agenzia - ha dichiaratoAnna Maria Greco - per noi è un piacere e unonore avere la loro partecipazione all’ormai famo-so “tutti insieme è meglio”, che va dalle “sempli-ci” gite di tre giorni a stupende nostre crociere,così come è un piacere organizzare per loro viag-gi individuali. In occasione della serata abbiamo quindi unitodue eventi per noi importanti: abbiamo avuto l’oc-casione di augurare buone feste ai clientidell’Atollo Blu e festeggiato nel miglior modo pos-sibile i 20 anni di costituzione della Tyrrhenum. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti aicomponenti dell’associazione, veramente tuttibravi, a partire dal loro presidente Gianni DiSpirito, che li segue con devozione”.

Come è andata la manifestazione?“Al di là delle aspettative: eravamo veramente

tanti. Tutti hanno colto lo spirito della serata, nelcorso della quale volevamo comunicare l’affettoche ci lega ai clienti. È un modo per sentirli vicinial di là del lavoro e per dire loro “Grazie a tutti”...”

Programmi futuri?“Il 30 marzo partiremo per una crociera ai Caraibi,poi Sharm El Sheikh sempre in gruppo, e comeluogo di fede, quest’anno a grande richiestaabbiamo scelto Medjugorje”.

Ma non c’era crisi? “Purtroppo sì, e si sente tanto. È cambiato il mododi viaggiare: oggi si parte di più in gruppo, proprioper spendere meno e divertirsi di più. Sono poi cambiate le modalità di pagamento:nella mia agenzia si finanziano direttamente iviaggi e non solo quelli, il diritto di viaggiareappartiene a tutti indipendentemente dal cetosociale e dallo stato di famiglia...”

L’enfasi che accompagna le sue parole favenire voglia di partire, ma ci tolga una curio-sità: lei viaggia ancora per piacere?“Io purtroppo, o meno male, ho il trolley semprepronto: non si sa mai. Ma soprattutto ho la fortuna di avere un compa-gno che condivide la mia stessa passione!!!”.

Mauro Valentini

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