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DPI e segnaletica nella pubblica amministrazione - istruzione ing. Domenico Mannelli ing. Domenico Mannelli

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DPI e segnaletica nella pubblica amministrazione - istruzione

ing. Domenico Mannelliing. Domenico Mannelli

2006 DPI e segnaletica nella pubblica amministrazione - istruzione

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DispositiviDispositivi di di ProtezioneProtezione IndividualeIndividuale: : definizionedefinizione

SiSi intendeintende per per dispositivodispositivo di di protezioneprotezioneindividualeindividuale“qualsiasi“qualsiasi attrezzaturaattrezzatura destinatadestinata ad ad essereessere

indossataindossata e e tenutatenuta daldal lavoratorelavoratore alloallo scoposcopo di di proteggerloproteggerlo controcontro unouno o o piùpiù rischirischi suscettibilisuscettibili di di

minacciarneminacciarne la la sicurezzasicurezza o la salute o la salute durantedurante ilil lavorolavoro, , nonchénonché ogniogni complementocomplemento o o accessorioaccessorio destinatodestinato a a

tale tale scoposcopo” (art. 40 ” (art. 40 d.lgsd.lgs. n. 626/94).. n. 626/94).

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I dispositivi di protezione individuale vengono forniti I dispositivi di protezione individuale vengono forniti dal datore di lavoro che addestrerdal datore di lavoro che addestreràà allall’’uso degli stessi i uso degli stessi i propri dipendenti cospropri dipendenti cosìì come stabilito dalla norma (D.Lgs. come stabilito dalla norma (D.Lgs. 626/1994 Titolo IV e successive modifiche).626/1994 Titolo IV e successive modifiche).

Gli occhiali a tenuta per agenti chimici.Gli occhiali a tenuta per agenti chimici.

I guanti per proteggere la I guanti per proteggere la pelle. pelle.

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Per la loro stessa natura i dispositivi di protezioneindividuale non comportano l’eliminazione del rischio

connesso per la protezione dal quale vengonoutilizzati, ma agiscono come ultimo sistema di

protezione nei confronti dello stesso.

Pertanto la protezione individuale deve essere di complemento e quindi successiva ai sistemi di prevenzione e prevenzione tecnica collettivi.

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: Ilavoratore: I

I lavoratori devono sottoporsi al programma di formazione e

addestramento organizzato dal datore di lavoro.

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: IIlavoratore: II

Utilizzano i D.P.I. messi a loro disposizione conformemente all’informazione, alla

formazione e all’eventuale addestramento ricevuti.

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: IIIlavoratore: III

Hanno cura dei D.P.I. messi a loro disposizione

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: IVlavoratore: IV

Non vi apportano modifiche di loro iniziativa.

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: Vlavoratore: V

Segnalano immediatamente Segnalano immediatamente al datore di al datore di lavoro o al dirigente o al prepostolavoro o al dirigente o al prepostoeventuali difetti eventuali difetti o inconvenienti o inconvenienti

rilevati nei rilevati nei D.P.I.D.P.I. messi a loro messi a loro disposizione, che potrebbero disposizione, che potrebbero

comprometterne l’efficacia e la comprometterne l’efficacia e la funzionalità.funzionalità.

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Prescrizioni a carico del Prescrizioni a carico del lavoratore: VIlavoratore: VI

Al termine dell’utilizzo convenuto e autorizzato seguono le procedure previste per la riconsegna.

N.B. Anche i lavoratori sono soggetti a sanzioni penali.

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La La responsabilitàresponsabilità delladella conservazioneconservazione e e delladellamanutenzionemanutenzione deidei D.P.I. è D.P.I. è attribuitaattribuita al al datoredatore di di

lavorolavoro. .

E’ E’ possibilepossibile demandaredemandare le le operazionioperazioni di di manutenzionemanutenzione al al lavoratorelavoratore cheche ha in ha in dotazionedotazione

ilil D.P.I. ?D.P.I. ?

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FermoFermo restandorestando cheche la la responsabilitàresponsabilità rimanerimane al al datoredatore di di lavorolavoro, è , è possibilepossibile fare in fare in modomodo cheche le le operazionioperazioni venganovengano

fattefatte direttamentedirettamente daldal lavoratorelavoratore a a condizionecondizione cheche lo lo stessostesso vengavenga messomesso in in gradogrado di di effettuarleeffettuarle in in modomodo

correttocorretto..

E’ E’ comunquecomunque consigliabileconsigliabile definiredefinire procedure precise in cui procedure precise in cui vengonovengono esplicitateesplicitate le le azioniazioni dada svolgeresvolgere chiaramentechiaramente dopodopo

avereavere informatoinformato, , formatoformato e e addestratoaddestrato ilil lavoratorelavoratore a a svolgerlesvolgerle..

E’ E’ opportunoopportuno ancheanche cheche vengavenga organizzataorganizzata unauna vigilanzavigilanza dadaparteparte del del datoredatore di di lavorolavoro..

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Esiste per il datore di lavoro l’obbligo di Esiste per il datore di lavoro l’obbligo di tenere formalmente un registro dei tenere formalmente un registro dei

D.P.ID.P.I., ove annotare ad esempio ., ove annotare ad esempio l’avvenuta consegna del l’avvenuta consegna del D.P.I.D.P.I. al al

lavoratore?lavoratore?

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Non esiste un obbligo esplicito di tenuta di un registro dei D.P.I., tuttavia è nella logica del d.lgs. n.626/94 attestare per iscritto

l’adempimento dei vari obblighi.

Del resto, da un punto di vista organizzativo-gestionale è necessario tenere una contabilità delle dotazioni di D.P.I. ed è

quindi una pratica comune dei “responsabili del magazzino” curare la registrazione dei D.P.I. dati in dotazione, anche per assicurare la necessaria sostituzione in caso di scadenza (es.filtri) o di usura

(guanti, scarpe,ecc).

Il registro, insomma, è uno strumento necessario per la gestionedei D.P.I.

La sua mancanza non è sanzionata, ma rischia di rendere piùdifficile la dimostrazione dell’avvenuta consegna dei D.P.I. al

lavotratore.

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QualoraQualora i i lavoratorilavoratori non non utilizzinoutilizzino i D.P.I. i D.P.I. qualiquali procedure procedure sisi possonopossono formalizzareformalizzare

??

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NelNel casocaso cheche ilil lavoratorelavoratore rifiutirifiuti l’usol’uso di questi di questi dispositividispositividopodopo ripetutiripetuti richiamirichiami sisi puòpuò giungeregiungere ad un ad un provvedimentoprovvedimentodi di richiamorichiamo verbaleverbale o o allaalla multamulta. . L’artL’art. 28. 28 del del ccnlccnl--EntiEnti di di ricercaricerca prevedeprevede cheche le le sanzionisanzioni disciplinaridisciplinari sisi applicanoapplicano

per le per le seguentiseguenti infrazioniinfrazioni…….…….……inosservanzainosservanza deglidegli obblighiobblighi in in materiamateria di di prevenzioneprevenzione

deglidegli infortuniinfortuni e di e di sicurezzasicurezza sulsul lavorolavoro………………………………

E’ E’ necessarionecessario individuareindividuare preventivamentepreventivamente chi ha la chi ha la responsabilitàresponsabilità del controllo, del controllo, informandoneinformandone ilil R.L.S. e R.L.S. e

divulgandodivulgando tratra i i lavoratorilavoratori talitali informazioniinformazioni..

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QualiQuali sonosono le procedure per le procedure per arrivarearrivareall’individuazioneall’individuazione delladella sceltascelta deidei D.P.I. D.P.I. ??

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Le procedure Le procedure correttecorrette per per individuareindividuare i D.P.I. i D.P.I. adeguatiadeguati sonosono strettamentestrettamente connesseconnesse con con ilil

processoprocesso di di valutazionevalutazione deidei rischirischi..

InfattiInfatti in in questaquesta fasefase è è necessarionecessario individuareindividuarequellequelle lavorazionilavorazioni cheche, , ancheanche dopodopo le le misuremisure di di prevenzioneprevenzione, , mantengonomantengono un un livellolivello di di rischiorischioresiduoresiduo tale tale dada comprometterecompromettere la salute la salute deidei

lavoratorilavoratori..

Per Per questequeste e solo per e solo per questequeste devonodevono essereessere previstiprevistiI D.P.I.I D.P.I.

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La La sceltascelta deidei D.P.I. D.P.I. adeguatiadeguati a a questequeste lavorazionilavorazioni e e aiailavoratorilavoratori cheche lili debbonodebbono utilizzareutilizzare devedeve avvenireavvenire poi poi attraversoattraverso la la collaborazionecollaborazione del del responsabileresponsabile ServizioServizio

PrevenzionePrevenzione e e ProtezioneProtezione per per l’analisil’analisi delledellecaratteristichecaratteristiche tecnichetecniche piùpiù affidabiliaffidabili rispettorispetto al al rischiorischio, del medico , del medico competentecompetente per la per la valutazionevalutazione

deglidegli aspettiaspetti ergonomiciergonomici e e sanitarisanitari e del R.L.S. per la e del R.L.S. per la sceltascelta deidei D.P.I. D.P.I. piùpiù ““portabiliportabili” ” durantedurante l’attivitàl’attività

lavorativalavorativa (a (a paritàparità di di protezioneprotezione daldal dannodanno).).

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Il Il responsabileresponsabile del del ServizioServizio PrevenzionePrevenzione e e ProtezioneProtezionee e ilil medico medico competentecompetente hannohanno poi poi ilil compitocompito di di

collaborarecollaborare a a predisporrepredisporre ilil programmaprogramma per per informareinformaree e formareformare i i lavoratorilavoratori sullesulle ragioniragioni cheche hannohanno portatoportato

all’usoall’uso di questi di questi dispositividispositivi e e sulsul loroloro usouso correttocorretto..

E’ poi E’ poi necessarionecessario cheche ilil datoredatore di di lavorolavoro prevedapreveda ancheanchemomentimomenti di di verificaverifica e controllo e controllo dada parteparte di di dirigentidirigenti e e prepostipreposti sullasulla correttacorretta applicazioneapplicazione delledelle direttivedirettive suisui

D.P.I.D.P.I.

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D.P.I.: D.P.I.: ObbligoObbligo di di vigilanzavigilanza dada parteparte del del datoredatore di di lavorolavoro.. Corte di Corte di CassazioneCassazione 2 2 maggiomaggio 20032003

Il datore di lavoro non può Il datore di lavoro non può --e non devee non deve-- limitarsi a mettere a limitarsi a mettere a disposizione dei singoli lavoratori il materiale necessario disposizione dei singoli lavoratori il materiale necessario

all’allestimento dei mezzi di protezione, limitandosi ad ordinarall’allestimento dei mezzi di protezione, limitandosi ad ordinare che e che se ne faccia uso ma deve, in concreto, assicurarsi che ciò sia se ne faccia uso ma deve, in concreto, assicurarsi che ciò sia

avvenuto. avvenuto.

Essendo le norme di protezione e di sicurezza poste a tutela delEssendo le norme di protezione e di sicurezza poste a tutela della la integrità fisica del lavoratore, esse devono essere attuate anchintegrità fisica del lavoratore, esse devono essere attuate anche e contro la sua volontà, sicché il datore di lavoro che non espliccontro la sua volontà, sicché il datore di lavoro che non esplichi la hi la necessaria sorveglianza circa la loro rigorosa osservanza, risponecessaria sorveglianza circa la loro rigorosa osservanza, risponde nde della loro violazione in termini di della loro violazione in termini di culpa in vigilandoculpa in vigilando, non rilevando , non rilevando l’affidamento sulla diligente condotta esecutiva dei prestatori l’affidamento sulla diligente condotta esecutiva dei prestatori di di

lavoro.lavoro.

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Decreto legislativo 626/94

Titolo IV, art. 41I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di prevenzione collettiva e … da procedimenti di riorganizzazione del lavoro

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Decreto legislativo 626/94

Titolo IV, art. 42I DPI devono essere conformi al D.lgs. 475/92I DPI devono essere adeguati al lavoroI DPI devono tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore

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MARCATURA CE Decreto legislativo 475/92

I dispositivi conformi alla legislazione vigente devono essere dotati di marcatura CE apposta in maniera leggibile, indelebile per tutto il periodo di durata del DPI

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requisiti essenziali dei dpi

a)essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore

b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro

c) tenere conto delle esigenze di lavoro o di salute del lavoratore

d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità

In caso di rischi multipli che richiedono l'uso di più D.P.I., questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell'uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti

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CARATTERISTICHE DEI DPI

Principi di progettazione:– ergonomia;–adeguamento dei DPI alla morfologia dell'utilizzatore;–leggerezza e solidità di costruzione;–compatibilità tra i DPI destinati ad essere utilizzati simultaneamente– livelli di protezione quanto più possibile elevati;– classi di protezione adeguate ai diversi livelli del rischio;Innocuità dei DPI:

– assenza di rischio o di altri fattori di disturbo "autogeni";

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Decreto legislativo 475/92

Per ottenere la marcatura CE il fabbricante deve preparare una documentazione tecnica contenente tutte le informazioni tecniche relative alle prove di sicurezza del DPI fabbricatoL’organismo di controllo rilascia l’idoneità

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Decreto legislativo 475/92

Categorie di DPI - Prima categoriaazioni lesive superficiali per azione meccanicaazioni lesive di lieve entità da prodotti per pulizieurti o contatto con oggetti con temp. > 50 °Cordinari fenomeni atmosfericiurti e vibrazioni lieviraggi solari

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Decreto legislativo 475/92

Categorie di DPI - Seconda categoriaTutti i DPI che non rientrano nella prima e nella

terza categoria

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Decreto legislativo 475/92

Categorie di DPI - Terza categoriaapparecchi per la filtrazione di aerosolapparecchi di protezione isolanteprotezione limitata contro aggressioni chimiche e radiazioni ionizzantiattività a temp. > 100°C con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusioneattività in ambienti con temp. < -50°Csalvaguardia da cadute dall’altosalvaguardia da tensioni elettriche pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni

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Dispositivi collettivi

Isolamento acusticoIl rumore nell’ambiente di lavoro è diffuso per via diretta o riflessaE’ possibile diminuire la propagazione del rumore impiegando determinati materiali

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Dispositivi collettivi

Isolamento acusticocontro la propagazione diretta si usano tramezzi o schermi Gli schermi o tramezzi devono essere collocati il più vicino possibile alla sorgente di rumore

contro la propagazione riflessa si usano materiali fonoassorbenti (lana di vetro, di roccia, poliuretano) Il coefficiente di assorbimento del rumore è in funzione della frequenza

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Protezione delle mani

Protezione dai rischi meccaniciresistenza all’abrasione = 4 livelliresistenza al taglio = 5 livelliresistenza alla lacerazione = 4 livelliresistenza alla perforazione = 4 livelli

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Protezione delle mani

Protezione da calore/fuococomportamento alla fiamma = 4 livellicalore di contatto = 4 livellicalore convettivo = 4 livellipiccole proiezioni di metallo fuso = 4 livelligrandi proiezioni di metallo fuso = 4 livelli

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Protezione delle mani

Protezione contro freddofreddo convettivo = 3 livellifreddo di contatto = 3 livellipermeabilità all’acqua = 1 livello

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Protezione delle mani

Protezione da rischi elettriciclasse 00: da 500 V a 5.000 Vclasse 0: da 1.000 V a 10.000 Vclasse 1: da 7.500V a 20.000 Vclasse 2: da 17.000 a 30.000 Vclasse 3: da 26.500 a 40.000 V

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Protezione dei piedi

Ciascuna categoria ha 5 livelli di protezioneCalzature di sicurezza: hanno puntale per sostenere un impatto fisico di 200 jouleCalzature di protezione: hanno puntale per sostenere un impatto fisico di 100 jouleCalzature da lavoro: non hanno puntale

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Protezione dei piedi

Proprietà di sicurezza (pittogrammi)antistaticheimpermeabilità tomaialamina antiforoconduttività elettrica della suolaisolamento da caloreisolamento da freddoresistenza agli idrocarburiresistenza al calore per contatto

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Protezione dell’udito

Gli otoprotettori devono essere scelti sulla base dei livelli di esposizione equivalente (Leq) presenti nell’ambiente di lavoro

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Protezione dell’udito

L’otoprotettore deve quindi essere in grado di riportare la pressione sonora sull’orecchio al di sotto del livello di azione (pari ai sensi del D.lgs.277/91 a 85 dB(A))

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Protezione dell’udito

La protezione dell’udito non deve essere eccessiva (iperprotezione)ovvero si deve evitare di arrivare al livello pari a livello di azione - 15 dB(A)Una eccessiva protezione comporta un isolamento dell’operatoreLa protezione ottimale è quella che garantisce all’operatore di essere esposto tra 75 e 80 dB(A)

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Protezione dell’udito

La scelta degli otoprotettori deve tenere conto principalmente del SNR = Riduzione Semplificata del RumoreL’attenuazione del rumore viene indicata dal produttore di otoprotettori con un valore medioLa scelta finale deve tenere conto anche della frequenza del rumore

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Protezione dell’udito

· protettori auricolari da introdurre nel condotto uditivo in mododa otturarlo quasi completamente, come ovatta o lanapiumaprotettiva e tamponi o tappi auricolari;· protettori auricolari che coprono l’intero orecchio esterno, quali le cuffie antirumore, tipo leggero o pesante;· protettori auricolari che coprono le orecchie e la testa, quali i caschi antirumore (per situazioni speciali).

L’ovatta protettiva, i tamponi auricolari e le cuffie antirumorepossono essere impiegati in modo combinato.

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Lanapiuma protettiva

La lanapiuma può essere inserita in ogni condotto auricolare e non causa punti di pressione.La si può acquistare in strisce o in conetti preformati. I conetti di recente confezione sono involti in una sottile pellicola di plastica, per evitare che nell’uso restino dei piccoli frammenti di lanapiumanel condotto auricolare.La lanapiuma si usa una volta sola e si butta via. Esistono due pratiche soluzioni, a scelta, per la sua distribuzione al personale: il distributore automatico e l’astuccio tascabile. La comune ovatta di cotone offre una scarsa attenuazione del rumore, così da renderla un mezzo scadente e quindi inadeguato per la protezione dell’udito.

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attenti al dpr 547/55

I lavoratori, qualora siano addetti a lavorazioni in cui esistono pericoli di ustioni, causticità, schiacciamenti ecc., devono essere provvisti di adatte calzature resistenti e adatte a proteggere ipiedi. Queste calzature devono essere tali da potersi sfilare rapidamente (DPR 547/art. 384).

I lavoratori esposti al pericolo della proiezione di schegge o di materiali friabili, roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devono essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati (DPR 547/ art. 382

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caratteristiche degli indumenti e dei dispositivi di protezione individuale

Alcuni dispositivi di protezione potendo diventare veicoli di contagio, debbono essere strettamente personali e non possono essere scambiati, prestati o riciclati tra gli operatori che li utilizzano (DPR 303/ art. 26).

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Le tute dei lavoratori addetti alla raccolta e all’allontanamento dei R.S.U.sono sicuramente ricettacolo di microrganismi di ogni tipo, come dimostrato dalle indagini effettuate, il cui carico microbico varia a seconda delle mansioni svolte dagli operatori. Si ritiene, pertanto, assolutamente necessario che tali indumenti debbano essere trattati, ai fini della pulizia e della disinfezione, presso lavanderie centralizzate e sicuramente non a livello domestico. Infatti, gli indumenti di lavoro possono costituire un pericolo infettivo per la famiglia; inoltre il lavaggio casalingo non comporta un adeguato abbassamento della carica microbica se eseguito con cicli di lavaggio a temperature non corrette, o per tempi non sufficienti.E’ stato, inoltre, constatato che gli stessi indumenti venivano frequentemente indossati anche durante il consumo dei pasti, con le possibili conseguenze che ciò poteva comportare sia a livello di igiene personale, sia a livello di igiene dell’ambiente. E’ necessario, pertanto, che agli operatori vengano impartite precise disposizioni affinché il personale acceda alla mensa solo dopo essersi sottoposto a doccia e ad aver cambiato gli indumenti di lavoro.

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Gli operatori sono forniti dei seguenti DPI:· divisa aziendale (versione estiva e invernale)· guanti di protezione antitaglio· scarpe antinfortunistiche· indumenti ad alta visibilità

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Protezioni nei laboratori

Occhiali protettivi, per proteggere gli occhi durante esperimenti nei quali vi sia pericolo di schizzi di materiale irritante o corrosivo (ad esempio acidi) o di particelle infiammate o incandescenti. In caso di incidenti come quelli citati gli occhi sono la parte più soggetta a subire danni anche gravi

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Protezioni nei laboratori

Mascherina antipolvere, da impiegare quando si manipolano polveri metalliche o composti irritanti, evita danni alle vie respiratorie.Attenzione: la mascherina antipolvere non è una maschera antigas! Non fornisce alcuna protezione contro gas o vapori tossici e/o irritanti, in caso si conducano esperimenti che possano produrre gas o vapori irritanti o tossici bisogna aver cura di agire in un ambiente ben ventilatooppure all'aperto.

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CREME BARRIERA

Le “creme barriera” sono speciali creme che, spalmate sulla mano, formano una sottile pellicola protettiva, che difende la cute dal contatto con sostanze aggressive.

A seconda della loro composizione si hanno:· creme idrorepellenti: possono usarsi in presenza di acqua e soluzioni acquose debolmente acide, basiche o saline; non si sciolgono in acqua, ma vengono dissolte dagli oli e dai grassi;· creme oleoprottettive: possono usarsi in presenza di oli, grassi, ecc.; si sciolgono a contatto con acqua.Le creme barriera non possono essere usate genericamente in sostituzione dei guanti, specie per lavori pesanti e nel caso dicontatto con soluzioni concentrate di sostanze aggressive.

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significato dell'espressione "segnaletica"

Mentre in passato con il termine "segnaletica" venivano compresi solamente i segnali grafici (cartelli segnaletici e contrassegni), attualmente, secondo le norme in vigore, tale termine include tutte le forme di trasmissione di un messaggio con mezzi anche ottici, acustici, gestuali, nonché la stessa comunicazione verbale.

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SCOPI DELLA SEGNALETICA

Vietare comportamenti pericolosiavvertire di rischi o pericolifornire indicazioni per la sicurezza o il soccorsoprescrivere comportamenti sicuriindicare ulteriori elementi di prevenzione

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SEGNALI

- Segnale di DIVIETO avente la funzione di vietare un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo- Segnale di AVVERTIMENTO il cui scopo risulta essere quello di avvertire circa l'esistenza di un rischio o pericolo- Segnale di PRESCRIZIONE il cui compito è quello di prescrivere un determinato comportamento- Segnale di SALVATAGGIO O DI SOCCORSO utile a fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggioSegnale di INFORMAZIONE recante indicazioni diverse.

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SEGNALE LUMINOSO

- Il segnale luminoso può essere illuminato dall'interno o dal retro e ha caratteristiche di forma, colori e pittogrammi simili a quello dei cartelli semplici.La luce emessa da un segnale deve produrre un contrasto luminoso adeguato al suo ambiente, senza provocare abbagliamento per intensità o cattiva visibilità per intensità insufficiente. La superficie luminosa che emette il segnale può essere di colore uniforme o recare un simbolo su sfondo determinato.Un segnale luminoso intermittente sarà impiegato per indicare, rispetto a quello continuo, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione richiesta o imposta.

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SEGNALE ACUSTICO

Il segnale acustico viene emesso e diffuso da un apposito dispositivo senza impiego di voce umana o di sintesi vocale.Il segnale acustico deve avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo, in modo da essere udibile, senza tuttavia essere eccessivo o doloroso; deve essere facilmente riconoscibile in rapporto alla durata degli impulsi e alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall’altra, dai rumori di fondo.Nei casi in cui un dispositivo può emettere un segnale acustico con frequenza costante e variabile, la frequenza variabile andrà impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azionesollecitata o prescritta. Il suono di un segnale acustico di sgombero deve essere continuo.

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I COLORI DELLA SICUREZZA

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LE FORME DELLA SICUREZZA

FORMA ROTONDA PER IL DIVIETO

RETTANGOLARE O QUADRATA PER SALVATAGGIO SOCCORSO ANTINCENDIO

TRIANGOLARE PER AVVERTIMENTO

ROTONDA PER PRESCRIZIONE

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SEGNALI DI DIVIETO

DIVIETO DI FUMO

DIVIETO DI SPEGNERE CON ACQUA

DIVIETO DI INGRESSO - ALT

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SEGNALI DI DIVIETO

ACQUA NON POTABILE

DIVIETO DI TRANSITO

DIVIETO DI USARE FIAMME LIBERE

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SEGNALI DI AVVERTIMENTO

SOSTANZE CORROSIVE

MATERIALE INFIAMMABILE

PERICOLO GENERICO

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SEGNALI DI PRESCRIZIONE

OBBLIGO DI OCCHIALI PROTETTIVI

OBBLIGO DI GUANTI PROTETTIVI

OBBLIGO DI CALZATURE PROTETTIVE

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SEGNALI DI SALVATAGGIO

SCALA DI SICUREZZA

USCITA DI SICUREZZA

PERCORSO DI EMERGENZA

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SEGNALI DI SOCCORSO

PRONTO SOCCORSO

DOCCIA DI SICUREZZA

DOCCIA LAVAOCCHI

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SEGNALI DI ANTINCENDIO

IDRANTE

ESTINTORE

LANCIA ANTINCENDIO

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