(allegato 2) scheda progetto per l’impiego di operatori ... · per la salute umana e...
TRANSCRIPT
1
(Allegato 2)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE
1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: via dei Transiti, 21‐ 20127 Milano Tel: 0226113524 Email: [email protected] Sito Internet: https://www.arciserviziocivile.it/ascnetwork/lombardia/ Responsabile dell'Associazione locale ente accreditato: Sergio Silvotti Responsabili informazione e selezione dell’Associazione Locale: Manuela Colicchia – Andrea Fumagalli 1.1) Eventuali enti attuatori
Legambiente Lombardia
Legambiente Bergamo Legambiente Brescia Legambiente Cinisello Balsamo Legambiente Lecco Legambiente Alto Sebino Legambiente Seregno Legambiente Varese 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponente (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
2
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
TUTTI IN AZIONE!
5) Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*) Settore: Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbanaArea di intervento: Riqualificazione urbana Codifica: 8 6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)
7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC è un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU.
3
Ente/i attuatore/i: Legambiente Lombardia, con più di 80 circoli locali, è giuridicamente riconosciuta da Regione Lombardia come organizzazione di secondo livello, e costituisce a tutti gli effetti l’articolazione regionale dell’Associazione nazionale Legambiente ONLUS di cui condivide natura, origine e missione. I Circoli della Lombardia sono coordinati da un ufficio regionale che ha sede a Milano. Ogni Circolo ha un'origine specifica legata sovente alle contraddizioni di quel territorio, realizza attività locali e di promozione delle campagne regionali e nazionali dell'associazione. Ogni circolo, in relazione alle esigenze specifiche del contesto in cui opera, sviluppa maggiormente delle tematiche, prediligendo delle campagne e delle attività che si sposano meglio con le necessità locali e le passioni delle persone che volontariamente si adoperano in quel territorio. In particolare tra le sue sedi di attuazione locali che si attiveranno con il progetto ci saranno: Legambiente Prim'Alpe (Canzo) Il Centro di Educazione Ambientale di Prim'Alpe (725 m s.l.m.), struttura di proprietà di Ersaf data in gestione a Legambiente, è una Onlus. Legambiente Pavia Legambiente Pavia, organizzazione locale di volontariato, si occupa di coordinamento e appoggio ai sette gruppi territoriali. L'azione del circolo si concentra nei principali temi cittadini quali la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e il verde urbano. Legambiente Bergamo Legambiente Bergamo è una Onlus e ha assunto negli anni funzione di coordinamento dei circoli della provincia di Bergamo, 7 circoli distribuiti nella provincia.
Legambiente Brescia Il circolo Legambiente Brescia è un’associazione di volontariato si occupa della diffusione delle buone pratiche per uno stile di vita sostenibile e di tutela dell’ambiente. Legambiente Cinisello Balsamo Il Circolo Legambiente Cinisello Balsamo Onlus. Si occupa in particolare di educazione ambientale, di cura del verde Legambiente Lecco Il circolo Legambiente Lecco è una Onlus .Il Circolo di Lecco ripropone a livello locale gran parte delle campagne di sensibilizzazione condotte a livello nazionale.
Legambiente Alto Sebino Il circolo Legambiente Alto Sebino è una organizzazione di volontariato che ha sede a Castro, opera nel territorio che comprende i paesi rivieraschi della sponda nord del lago d’Iseo e quelli dell’immediato entroterra. Legambiente Seregno Legambiente Seregno, associazione di volontariato. Vigila sulla gestione del territorio e interviene attivamente sulla qualità della vita delle comunità presenti sul territorio. Legambiente Varese Legambiente Varese Onlus si propone di diffondere cultura e stili di vita sostenibili e promuovere
4
la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alla provincia di Varese.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
L'idea ispiratrice del progetto è quella di informare, sensibilizzare e soprattutto coinvolgere i cittadini e i diversi attori del territorio nell'ambiziosa sfida dello Sviluppo Sostenibile, in particolare in relazione alla sua dimensione ambientale e alle tematiche che rappresentano una priorità nel territorio lombardo, ovvero quelle di acqua, aria, suolo, economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici. Consapevoli che nessun cambiamento ambientale e sociale può realizzarsi senza che la società per cui è pensato non solo lo conosca e desideri ma ne sia parte attiva, riteniamo fondamentale fornire ai diversi attori del territorio lombardo gli strumenti necessari affinché possano contribuire attivamente al percorso di Sviluppo Sostenibile, obiettivo globalmente riconosciuto prioritario. IL 25 settembre 2015, infatti, L'Assemblea generale dell'ONU ha adottato l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Al centro dell'Agenda ci sono i 17 Obiettivi con i loro 169 traguardi per lo Sviluppo Sostenibile. Tali obiettivi tengono in considerazione e integrano tre dimensioni necessarie per assicurare una vita sulla terra sostenibile, pacifica, prospera ed equa per tutti, nel presente e nel futuro: economica, sociale e ambientale. La salvaguardia dell'ambiente rientra quindi ormai tra le sfide prioritarie che l'umanità intera deve affrontare affinché sia possibile uno sviluppo sostenibile. DALL'AGENDA 2030: "Siamo determinati a proteggere il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo e una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future" (Preambolo) "Riconosciamo che lo sviluppo economico e sociale dipende dalla gestione sostenibile delle risorse naturali del nostro pianeta" (Art. 33) " Riconosciamo che lo sviluppo e la gestione urbani sostenibili sono cruciali per la qualità della vita dei nostri concittadini....Ridurremo gli impatti negativi delle attività urbane e delle sostanze chimiche che sono nocive per la salute umana e l'ambiente, includendo una corretta gestione a livello ambientale, l'utilizzo sicuro di sostanze chimiche, la riduzione e il riciclo dei rifiuti e l'uso più efficiente di acqua e di energia. Lavoreremo per minimizzare l'impatto delle città sul sistema climatico globale." (Art. 34) Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS) Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e
promuovere un’agricoltura sostenibile Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico‐
sanitarie Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e
produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti Obiettivo 9. Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione
equa, responsabile e sostenibile Obiettivo 10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni
5
Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo
sostenibile Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo
sostenibile *in verde gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile relativi alla dimensione ambientale
Per raggiungere gli obiettivi indicati dall'Agenda è necessaria la collaborazione e l'attivazione di tutti i livelli: i governi, il settore privato, la società civile e ogni individuo. Un impegno globale che richiede però la collaborazione di ogni istituzione di governo, che deve attivare politiche che vadano nella direzione dello sviluppo sostenibile. Le misure necessarie sono, come gli obiettivi che l'Agenda si pone, di triplice natura: sociale, economica ed ambientale.
In questo senso l'Italia si pone come un paese che, pur facendo dei passi avanti verso l'adozione di politiche sostenibili, ha ancora notevoli criticità ambientali. Un paese che, per quanto riguarda la gestione dei RIFIUTI, si presenta in maniera molto disomogenea, con delle situazioni all'avanguardia unite a delle realtà con gravi difficoltà ad allinearsi agli standard europei. Un paese in ritardo nell'attuazione di efficaci politiche di adattamento e mitigazione dei CAMBIAMENTI CLIMATICI: anno dopo anno fenomeni meteorologici sempre più intensi ed estremi (nubifragi, siccità, ondate di calore sempre più forti e prolungate) continuano a causare danni ai territori e alle città e alla salute dei cittadini. Un paese che presenta una grave inefficienza nella gestione dei sistemi idrici che vanno dalle notevoli perdite di acqua potabile alla gestione affannosa delle molte aree a rischio idrogeologico; in cui si riscontra l'anomalia tutta italiana di un consumo eccessivo dell'ACQUA in bottiglia (l'Italia è al primo posto per consumo di acqua in bottiglia in Europa e fra le prime nel mondo); dove si riscontrano enormi ritardi nell'adempimento delle direttive europee circa lo stato di qualità dei corpi idrici superficiali e delle falde, risorse queste strategiche e fondamentali per il benessere di ciascuno di noi. Un paese dove l'ARIA è molto spesso fortemente inquinata con situazioni critiche sia in contesti urbani che rurali, e dove anche la risorsa su cui ha maggiori responsabilità, il suolo, è sempre più esposta al degrado che si traduce in perdita di fertilità, erosione, inquinamento o, addirittura, nella perdita definitiva a causa di scelte urbanistiche e infrastrutturali dissipative della risorsa suolo.
In Lombardia (con una superficie di 23.844 Kmq e una popolazione di 10.036.258 con una densità media di 420,57 ab./Kmq ) ritroviamo tutte le criticità nazionali, accentuati dall'elevata densità di popolazione e attività economiche. L’ ACQUA è stato un elemento determinante nello sviluppo della Lombardia, dove sono presenti eccezionali opere di canalizzazione, navigazione, bonifica e irrigazione di dighe e navigli. Purtroppo la densità abitativa e le attività industriali e agricole intensive hanno reso sempre più complessa e non sempre ottimale la gestione dell’acqua nella nostra regione. Gli obiettivi di qualità delle risorse idriche discendenti dalla direttiva quadro acque (2000/60/CE) sono per la nostra regione particolarmente sfidanti, dato che alla scadenza del primo periodo di monitoraggio (2009/2014) risultavano in “buono” stato qualitativo solo il 30% dei corpi idrici e che le carenze del ciclo di depurazione delle acque reflue è uno tra i più significativi fattori di pressione responsabili della insufficiente qualità delle acque. Solo a titolo di esempio, durante la campagna Goletta dei Laghi 2018, che da più di 10 anni monitora lo stato dei corpi lacustri, emerge che più del 50% dei punti monitorati sono inquinati da reflui fognari non collettati o che
6
arrivano da impianti di depurazione che non rispettano i parametri di legge. Dal Rapporto COMUNI RICICLONI 2017 ‐ redatto da Legambiente con la collaborazione di ARPA Lombardia per la raccolta dei dati e di ARS Ambiente per la loro elaborazione ‐ che riporta i dati del 2016 sulla gestione dei RIFIUTI emerge che in Lombardia la produzione di rifiuto è mediamente di circa 461,99 Kg/abitante e che la percentuale di raccolta differenziata è in crescita rispetto agli anni precedenti con una media regionale di 60,8%, anche se ci sono realtà dove ancora la raccolta differenziata fa molta fatica a decollare, come la provincia di Pavia che è al di sotto della media regionale con soltanto il 48,3 & per cento dei rifiuti differenziati. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER PROVINCIA
Per quanto riguarda la qualità dell'ARIA lombarda, negli ultimi anni c'è stato un miglioramento rilevante, ma assolutamente insufficiente a collocare i lombardi in 'area di sicurezza' rispetto agli effetti pericolosi dello smog sulla salute. Anzi il 2017 ha fatto registrare un chiaro peggioramento dei dati di inquinamento dell’aria rispetto al 2016: in tutti i capoluoghi, tranne Monza, le concentrazioni medie di PM10 sono cresciute, complici sia la minor piovosità, registrata soprattutto nelle località della bassa Padana, sia il generalizzato aumento del traffico veicolare. Anche per quanto riguarda le giornate di superamento dei limiti contemplati dalle norme europee, la soglia critica dii 50 mg/mc viene complessivamente superata un giorno ogni quattro, e un giorno su due se si considerano i soli sei mesi freddi in cui si concentrano gli sforamenti. La situazione è un po' migliore nei capoluoghi insubrici (Lecco, Varese e Como) e a Sondrio, che con 22 giorni è l’unica città che nel 2017 non ha superato la tolleranza di 35 giorni contemplata dalle norme europee. A Milano il superamento della soglia è avvenuto per 97 giorni, dato superiore alla media dell’intero decennio. Giornate di superamento della soglia critica giornaliera (50mg/mc) nei capoluoghi lombardi (el. Legambiente su dati ARPA Lombardia)
Anche in Lombardia i fenomeni meteorologici intensi ed estremi legati ai CAMBIAMENTI
Provincia 2016 2017 CREMONA 63 105 PAVIA 67 101 MILANO 73 97 LODI 52 91 MANTOVA 64 87 MONZA 61 86 BRESCIA 64 81 BERGAMO 53 80 COMO 60 69 VARESE 35 45 LECCO 31 43 SONDRIO 24 22
7
CLIMATICI sono sempre più frequenti e provocano danni ai territori, alle città e alla salute dei cittadini: negli ultimi 10 anni, per esempio, sono state 32 le esondazioni del torrente Seveso nell’area milanese e dal 2010 ammonta a 15 il numero dei giorni in cui il trasporto ferroviario e metropolitano è stato sospeso a causa di eventi meteorologici estremi. Ad agosto 2016 blackout dovuti a temporali e bombe d’acqua sono avvenuti in vaste aree della Lombardia, dal Basso e Medio Verbano a Valtellina e Valchiavenna. Regione Lombardia ha elaborato nel 2015 un “Documento di Azione Regionale sull’Adattamento al Cambiamento Climatico” che individua le priorità su cui intervenire e 30 misure per la salute umana e la qualità dell’aria, la difesa del suolo e del territorio, la gestione e qualità delle acque, l’agricoltura e biodiversità. Tuttavia si registrano ritardi e disattenzioni, oltre alla mancanza di una indispensabile regia comune. È necessario dare attuazione concreta alle azioni previste nel documento, a partire dai regolamenti edilizi e dalla pianificazione territoriale. Sono molti, infatti, gli interventi che le Amministrazioni locali possono attuare e che possono essere presi come modelli, come per esempio fissare delle percentuali obbligatorie di terreni permeabili negli spazi privati e pubblici per una corretta e sicura gestione delle acque e per ridurre l’effetto isola di calore, promuovere il ricorso ai tetti verdi, fissare un obbligo di risparmio idrico o incentivare il riutilizzo delle acque grigie. Per quanto riguarda il consumo del SUOLO la Lombardia rimane la regione italiana con la più alta superficie di suolo investita da trasformazioni urbane e infrastrutturali: quasi il 15% del territorio regionale (dato DUSAF) è urbanizzato e sottratto agli usi agricoli e forestali. Inoltre l'agricoltura lombarda è sicuramente una delle più intensive a livello europeo, con riflessi molto rilevanti sia sulla contaminazione dei suoli (solo il 3,2% del territorio agricolo è a coltivazione biologica, un valore cinque volte più basso della media nazionale) sia sulla perdita di sostanza organica e sul dilavamento dei nutrienti che attualmente costituisce la fonte principale di contaminazione delle acque superficiali e di falda.
dati del consumo di suolo nelle province lombarde (estratto dal rapporto ISPRA 2018)
Come si evince dai dati provinciali presentati, nelle aree dove i circoli coinvolti dal progetto svolgono le loro attività sono presenti situazioni di forte criticità in relazione alle tematiche affrontate. Analisi delle criticità su cui si intende intervenire attraverso l’attuazione del progetto
8
Le emergenze ambientali individuate rappresentano un pericolo non solo per l'ambiente, ma anche per la salute e la qualità della vita delle persone. Sono per questo diventate prioritarie per tutta la società e sono una sfida che deve essere affrontata immediatamente, globalmente e in maniera trasversale dai diversi attori della società, come sottolineato dall'Agenda 2030, che ha riconosciuto in modo puntuale ed esaustivo le priorità e le emergenze da affrontare entro il 2030 per la sostenibilità globale. Le cause di tali problematiche si possono individuare principalmente nella scarsa lungimiranza dei decisori politici, ma sono anche da ricercare nello scarso coinvolgimento e nella mancata presa di responsabilità degli individui nel percorso verso lo sviluppo sostenibile. In particolare nel contesto sopra descritto emergono le seguenti criticità:
1. non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo;
2. mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e tende a delegare alle istituzioni la loro risoluzione;
3. mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare.
Questo triplice livello di criticità è confermato dall'Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzato da LifeGate in collaborazione di Eumetra MR, che monitora l’interesse e la percezione del tema della sostenibilità da parte degli italiani. I risultati dell'indagine del 2018 disegnano un quadro di interesse crescente per le tematiche relative alla sostenibilità affiancato però dalla necessità di approfondire e ampliare la conoscenza e soprattutto il senso di responsabilità individuali nei confronti delle emergenze ambientali. Dall'indagine emerge che il 20% degli italiani possiede una piena conoscenza dei temi legati alla sostenibilità, il 42% una conoscenza con riserva, mentre il 38% non possiede nessuna conoscenza. I temi che vengono associati maggiormente al termine sostenibilità sono quelli di ambiente e energia, mentre ancora poco conosciuti sono quelli relativi ad alimentazione, città, casa, economia, turismo, azienda e moda. Per quanto riguarda l'interesse e la sensibilità verso il tema della sostenibilità, vi sono alcuni temi che stanno molto a cuore agli italiani: Il 92% si preoccupa di come si fa correttamente la raccolta differenziata, il 90% dei problemi legati all'inquinamento dell'aria o dei danni provocati dai pesticidi usati in agricoltura. In generale vi è una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, che è ritenuta un tema prioritario dal 33% degli italiani, il 41% la ritiene importante anche se non il tema principale, mentre il 26% afferma di essere poco o per nulla coinvolto dai temi che la riguardano. Tra questi, quelli sulla cui necessità gli italiani si trovano maggiormente d'accordo sono: l'investimento in fonti di energie rinnovabili (96%), il potenziamento dei mezzi pubblici (96%) e il sostegno all'agricoltura biologica (85%). Alcuni temi considerati prioritari, come quello dei cambiamenti climatici, sono però sentiti come un problema la cui soluzione va ricercata a livello istituzionale, davanti a cui l'individuo è impotente: il 73% degli italiani ritiene infatti che “Il problema del riscaldamento globale (l'innalzamento generale della temperatura) deve essere affrontato dai Governi, il singolo individuo non può fare molto”. Nelle scelte quotidiane si registra un'attenzione sempre maggiore nelle abitudini domestiche (l'81% afferma di fare sempre la raccolta differenziata a casa e di utilizzare elettrodomestici a basso consumo energetico), nella scelta alla qualità e alla provenienza dei prodotti legati all'alimentazione a alla cura (il 35% dichiara di scegliere sempre prodotti a Km0, il 19% biologici) e
9
nelle modalità di spostamento quotidiane (il 33% evita di prendere la macchina quando possibile). Nonostante questo trand positivo, vi sono dei temi per cui vi è una generale indifferenza: solo il 15% degli italiani è super attento verso i temi legati all'acqua, il 38% moderatamente attento e il 47% indifferente. Il 56% della popolazione a casa beve acqua minerale in bottiglia, di questi il 68 % cambierebbe atteggiamento se avesse maggiore certezza della sua sicurezza in termini di salute. La sostenibilità non è ancora un elemento determinante per esempio nell'acquisto dell'abbigliamento (solo l'11% degli italiani compra regolarmente vestiti sostenibili) e dei prodotti di cosmesi (l'11%), nell'organizzazione delle vacanze (il 5%) e nella scelta dell'occupazione (l'attenzione alle tematiche di sostenibilità dell'azienda è all'ultimo posto tra i criteri che ci fanno decidere dove lavorare, al primo posto l'attenzione dell'azienda ai dipendenti). Da questi dati emerge quindi una situazione di necessità di chiarezza e approfondimento del concetto di sostenibilità e dei temi a esso legati, che sono riconosciuti come sfide prioritarie nell'Agenda 2030, e di una maggiore consapevolezza del ruolo che gli individui possono e devono giocare personalmente nel processo verso lo sviluppo sostenibile, nel trovare e mettere in pratica soluzioni concrete e quotidiane alle emergenze che mettono a rischio ambiente e salute umana.
Criticità su cui si intende intevenire
Indicatori di contesto/Rilevazione della
criticità
1
non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo
‐ n. di eventi pubblici realizzati nelle sedi di progetto (banchetti, manifestazioni...) ‐ n. di partecipanti agli eventi pubblici ‐ n. di percorsi divulgativi realizzati nelle scuole ‐ n. di pubblicazioni on line e off line ‐ n. di uscite sui media
2
mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e tende a delegare alle istituzioni la loro risoluzione
‐ n. di campagne di coinvolgimento realizzate dalle sedi di progetto ‐ n. di enti pubblici aderenti alle campagne promosse ‐ n. di laboratori realizzati nelle scuole ‐ n. di aziende coinvolte in attività di volontariato ‐ n. di campi di volontariato realizzati
3
mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare
‐ n. di attività di citizen science realizzate ‐ n. di partecipanti alle attività di citizen science ‐ n. di percorsi di coprogettazione realizzati ‐ n. di partecipati ai pecorsi di coprogettazione ‐ n. di feste, eventi culturali/artistici/ricreativi realizzati ‐ n. di volontari coinvolti alla realizzazione di feste, eventi culturali/artistici/ricreativi ‐ n. di partecipanti alle feste, eventi culturali/artistici/ricreativi
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
10
Destinatari Cittadini residenti dei territori in cui operano i circoli di Legambiente e con i quali andremo a sviluppare le attività progettuali: circa 20.000, che rappresentano l’1% della popolazione totale dei territori coinvolti nel progetto. scuole: 125 Scuole per un totale di circa 18.500 studenti istituzioni: 200 aziende: 10 Beneficiari Coloro i quali, pur non avendo partecipato direttamente allo sviluppo del progetto, saranno favoriti dal risultato finale: le famiglie degli studenti, i dipendenti delle aziende, i cittadini raggiunti con le campagne social degli eventi, i collaboratori delle amministrazioni pubbliche.
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Agenzia Innova21 per lo sviluppo sostenibile L’Agenzia Innova21 nasce a Seveso il 27 aprile 2005, nell’ambito del processo di Agenda 21 Intercomunale avviato nel luglio 2000 dalla collaborazione dei comuni di Cesano Maderno, Desio, Meda, Seveso con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, all’interno di un territorio unito forzatamente dal disastro ambientale causato, nel 1976, dalla fuoriuscita di una nube tossica di diossina. L’Agenzia InnovA21 è il frutto di un’esperienza concreta, in un territorio che ha investito il proprio sviluppo basandosi sugli obiettivi del Programma di Agenda 21, approvato dalla conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. InnovA21 è la trasformazione in Associazione no profit dell’Ufficio Agenda 21 Intercomunale, attivato nel febbraio 2002, al fine di coordinare e supportare, dal punto di vista tecnico‐scientifico e organizzativo, il processo di Agenda 21 Intercomunale. Dal momento della sua costituzione come Associazione, l ’Agenzia è cresciuta non solo in termini di personale e di esperienze lavorative sul territorio, ma anche a livello di associati: nei primi quattro anni di attività il numero di soci è più che raddoppiato. Ad oggi sono Soci dell'Agenzia InnovA21: Comune di Barlassina, Comune di Bovisio Masciago, Comune di Cesano Maderno, Comune di Desio, Comune di Lentate sul Seveso, Comune di Meda, Comune di Seveso, Comune di Varedo, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Legambiente Lombardia Onlus. Le attività che l ’Agenzia promuove riguardano principalmente i seguenti settori: • processi partecipativi; • educazione, formazione e informazione; • progettazione per la sostenibilità. Le attività hanno diversi livelli di attuazione, da quello comunale, più vicino agli enti locali e ai cittadini, a quello a scala intercomunale e sovracomunale di più ampio respiro. Lo sviluppo esterno al territorio di origine dell’associazione ha permesso di consolidare l’esperienza locale rafforzando le potenzialità di autonomia e soprattutto concretizza i processi di innovazione in cui il confine comunale appare un limite. L’obiettivo della sostenibilità è il presupposto che muove la ricerca dell’Agenzia, attraverso il metodo del partenariato e della condivisione delle esperienze. L’Agenzia si sta proponendo sul territorio non come una organizzazione di consulenza ma come un’opportunità di relazione professionale ed esperienziale, come un luogo di sperimentazione e messa in rete delle conoscenze e delle buone pratiche. Genitori antiSmog
11
Le “Mamme Antismog di Milano” sono nate nell’inverno 2001/2002, in un momento di particolare emergenza ambientale, a fronte della quale l’unica iniziativa dell’amministrazione è stata quella di consigliare alle mamme di tenere i figli a casa. Tale situazione ci ha spinto a rafforzare il nostro impegno, fino a decidere di costituirci in una nuova associazione dal nome “Genitori Antismog“. Da 10 anni l’associazione conduce una campagna di azione, per spronare l’amministrazione a mettere in atto e perseguire una vera politica ambientale, e di cultura, per toccare quei luoghi che possano dare un contributo al miglioramento del traffico e dell’inquinamento attraverso iniziative e progetti (scuole, istituzioni comunali, aziende e attività commerciali). I Genitori Antismog si definiscono apartitici perché lottano affinché tutti i cittadini vivano nella loro città senza problemi di salute causati da elevati livelli di inquinamento. Nel corso degli anni l’associazione ha sostenuto moltissime iniziative per migliorare le condizioni ambientali della città; per sensibilizzare l’opinione pubblica; per spronare le istituzioni a rendere la città sempre più vivibile, “respirabile” e a misura d’uomo. L’associazione si muove su piani differenti: quello legale, con ricorsi al Tar per annullare delibere incoerenti con le politiche antinquinamento; educativo con progetti di educazione ambientale nelle scuole, come il progetto Siamo Nati per camminare; della sensibilizzazione dell’opinione pubblica tramite articoli, interventi, flash mob, e partecipazione attiva a tutti momenti di vita pubblica dove è possibile fare sentire la propria voce. Le risorse dell’Associazione sono costituite dal lavoro volontario, dalle quote associative e dalle donazioni. Greenpeace Greenpeace è un'associazione non violenta, che utilizza azioni dirette per denunciare in maniera creativa i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. Con circa tre milioni di sostenitori in tutto il mondo, Greenpeace è uno dei più grandi movimenti ambientalisti del mondo. Greenpeace si ispira ai principi della nonviolenza; è indipendente da qualsiasi partito politico; non accetta aiuti economici né da governi né da società private e si finanzia esclusivamente con il contributo di singoli individui che ne condividono gli ideali e la missione. Greenpeace è formata da una rete di uffici nazionali e regionali interdipendenti che lavorano insieme a Greenpeace International, ad Amsterdam. Il ruolo di Greenpeace International è di avviare e coordinare i programmi e le attività di campagna. Ogni ufficio nazionale o regionale lavora su alcune o su tutte le priorità stabilite da International, anche se questo non impedisce agli uffici nazionali di stabilire priorità a livello locale che possono anche portare a una vera e propria campagna. Greenpeace International è finanziata dagli uffici nazionali che, a loro volta, vivono delle donazioni fatte dai sostenitori dei rispettivi paesi. Tutti gli uffici sono tenuti a sostenere Greenpeace International con il 18% delle loro entrate, mentre Greenpeace International, oltre a finanziare le campagne internazionali, ad assicurare la manutenzione della flotta e a investire in ricerca scientifica ed innovazione tecnologica, lavora su specifiche campagne internazionali in paesi chiave e aiuta economicamente gli uffici più piccoli che non riescono ad autofinanziarsi.
8) Obiettivi del progetto (*)
Obiettivo generale: attivare la cittadinanza per concorrere al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall'Agenda 2030, con particolare riguardo ad azioni di riqualificazione urbana e di salvaguardia del patrimonio ambientale, che sono comunque imprescindibili da quelle sociali ed
12
economiche. Le tematiche da affrontare, particolarmente critiche in Lombardia e generate dalla presenza significativa di aree con alte densità abitative, sono: acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare. Obiettivi specifici:
1. obiettivo: far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare);
2. obiettivo: responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni;
3. obiettivo: fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile e al processo di riqualificazione urbana.
Gli obiettivi individuati verranno raggiunti attraverso l'impegno realizzato contemporaneamente da tutte le sedi di attuazione previste dal progetto.
Criticità Obiettivo Indicatori Ex Ante Indicatori ex Post Non conoscenza o conoscenza parziale delle tematiche affrontate dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo
Far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare)
n. 30 stand informativi n. 500 classi coinvolte in attività di sensibilizzazione n. 15 incontri pubblici n. 50 articoli n. 1500 post Facebook n. 120 comunicati stampa n. 7000 sottoscrizioni newsletter
n. 40 stand informativi n. 600 classi coinvolte in attività di sensibilizzazione n. 25 incontri pubblici n. 70 articoli n. 1700 post Facebook n. 140 comunicati stampa n. 7200 sottoscrizioni newsletter
Mancanza di senso di responsabilità individuale: anche quando vi è conoscenza, il singolo ha infatti la percezione di essere impotente di fronte a queste grandi emergenze e tende a delegare alle istituzioni la loro
Responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i
n. 30 campagne n. 100 classi coinvolte in percorsi laboratoriali n. 5 aziende coinvolte in attività di volontariato n. 8 campi di volontariato
n. 40 campagne n. 150 classi coinvolte in percorsi laboratoriali n. 7 aziende coinvolte in attività di volontariato n. 10 campi di volontariato
13
risoluzione livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni
Mancanza di informazione relativa alle possibili soluzioni che il singolo può mettere in pratica per contrastare le problematiche che minacciano la salute dell'ambiente e dell'uomo: spesso, anche quando l'individuo ha la volontà di agire personalmente, non sa come fare
Fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile e al processo di riqualficazione urbana
n. 30 eventi culturali/artistici/turistici/festival n. 10 azioni di citizen science n. 5 percorsi di co‐progettazione
n. 40 eventi culturali/artistici/turistici/festival n. 15 azioni di citizen science n. 8 percorsi di co‐progettazione
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della non violenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. In particolare nel progetto “Tutti in Azione” gli obiettivi specifici dei volontari di SC: ‐ approfondimento delle sfide ambientali trattate dall’Agenda 2030 e affrontate durante il servizio; ‐ formazione specifica sui temi ambientali, sia nei contesti territoriali sia in un contesto globale; ‐ capacità di lavorare in reti associative territoriali e confrontarsi sui diversi approcci nella risoluzione dei problemi; ‐ sviluppo di capacità relazionali con cittadini, anche stranieri e con profili culturali molto differenti tra loro; ‐ acquisizione di competenze pratiche di gestione di eventi e realizzazione di una campagna di informazione sui temi ambientali; ‐ saper interagire sia con istituzioni pubbliche, come comuni, scuole, enti sovracomunali, sia con soggetti del mondo profit. 9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse
umane impiegate nel progetto (*)
14
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) La sfida dello sviluppo sostenibile del nostro millennio ha bisogno del contributo di tutti: ognuno di noi può, attraverso le sue scelte quotidiane, avere un impatto significativo sul percorso di tutela dell'ambiente, e di conseguenza sulla qualità della vita e della salute umana. Affinché si realizzino questa presa di responsabilità da parte dei singoli e la conseguente volontà di agire, è necessario implementare le attività di informazione, sensibilizzazione ed empowerement in modo che siano più diffuse, capillari, adatte ai nuovi contesti, strumenti e approcci; è necessario cioè un rinnovato e potenziato processo di sensibilizzazione e coinvolgimento in grado di provocare un cambiamento nel modo di pensare e di comportarsi, una vera e propria rivoluzione culturale. Avendo informazioni complete e affidabili, messaggi efficaci e strumenti adeguati alla conoscenza e alla comprensione delle problematiche ambientali, i cittadini potranno davvero attivare un cambiamento che possa incidere in modo positivo sulla qualità dell'aria, la gestione sostenibile dell'acqua, il suolo, l'adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici e le dinamiche di economia circolare dei processi produttivi. Perché questa rivoluzione culturale avvenga, è fondamentale un approccio partecipativo adeguato alle criticità e alle sfide attuali, che sia in grado sia di veicolare contenuti specifici e nuovi rispetto al passato (come cambiamenti climatici ed economia circolare) sia di sviluppare le competenze necessarie affinché gli individui contribuiscano, in quanto cittadini informati, attivamente e in prima persona allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione urbana. L'Agenda 2030 pone tra le priorità la sostenibilità in ambito urbano (Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili). Una strategia fondamentale per conseguire tale obiettivo, ma anche tutti gli altri proposti dall'Agenda, è rappresentata da un approccio partecipativo consapevole e informato. La proposta progettuale guiderà e permetterà di far elaborare ai singoli conoscenze e competenze necessarie per partecipare alla realizzazione dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione urbana.
Inoltre le attività progettuali seguiranno i principi di sostenibilità in tutti gli aspetti organizzativi: scelta dei contenuti da veicolare, spazi espositivi, ristorazione, raccolta differenziata, scelta dei materiali da utilizzare etc. Obiettivo 1: far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare) Azione 1: Tutti informati! Per realizzare l'obiettivo 1 ‐ far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare) ‐ ci proponiamo di realizzare le seguenti attività: 1.1 Conoscere in piazza 1.2 Scoprire a scuola 1.3 Approfondire con gli esperti 1.4 Informarsi da lontano
15
Con il supporto dei partner coinvolti (DASTU e Ars Ambiente srl), Legambiente garantirà un approccio scientifico e tecnico a questi processi di divulgazione.
‐ Attività 1.1 Conoscere in piazza Il banchetto informativo sulle tematiche affrontate dal progetto è lo strumento che raggiunge in modo diffuso e non targettizzato un elevato numero di destinatari. La scelta del luogo e del momento in cui realizzarlo è fondamentale per il successo dell’attività. Tutte le sedi indicate realizzeranno banchetti nel proprio territorio. In relazione allo specifico contesto territoriale Prim’Alpe, Lecco, Lovere e Varese si dedicheranno al tema “Acqua” e “Cambiamenti climatici”, mentre Bergamo, Brescia, Seregno, Cinisello e Pavia si focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti”. I destinatari questa attività sono le comunità dei territori coinvolti dal progetto. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto, ad eccezione del mese di agosto.
‐ Attività 1.2 Scoprire a scuola Intendiamo realizzare nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado percorsi educativi relativi alle tematiche progettuali di:
‐ qualità dell'aria ‐ gestione sostenibile dell'acqua ‐ adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici ‐ dinamiche di economia circolare dei processi produttivi
Questi percorsi intendono fornire i contenuti necessari per comprendere il tema nel contesto globale e nelle sue declinazioni locali e metterlo in relazione con lo sviluppo sostenibile e insieme stimolare la capacità di analisi critica e di trovare possibili soluzioni alle problematiche affrontate. Saranno elaborate linee guida che differenzieranno i percorsi didattici per tematica ambientale e per tipologia di scuola (scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado). Tutte le sedi di attuazione del progetto realizzeranno percorsi educativi nel proprio territorio e sceglieranno l'argomento o gli argomenti da affrontare e la tipologia di scuola in cui svolgere la loro attività educativa in relazione alle esigenze e all'interesse delle scuole locali. Nello specifico le sedi di Bergamo, Brescia, Pavia, Varese e Milano avrano un focus particolare sulle scuole secondarie di secondo grado, le sedi di Castro, Lecco e Cinisello Balsamo avranno un'attenzione particolare per le fasce di età dagli 11 ai 13 anni. La sede di Seregno sperimenterà le attività per la prima infanzia. Infine la sede di Prim'Alpe svolgerà attività di formazione per formatori. Dati i target il periodo di realizzazione di questa attività sarà legata al calendario scolastico, ad eccezione per la formazione dei formatori.
‐ Attività 1.3 Approfondire con gli esperti L'approfondimento che si fonda su dati scientifici e sul confronto tra portatori di interesse, esperti, realtà profit e no profit, è un presupposto indispensabile per una conoscenza che possa produrre un cambiamento reale. Legambiente produce annualmente analisi scientifiche sulla situazione nazionale e regionale in relazione ad alcuni temi specifici di rilevanza ambientale i cui risultati vengono presentati in dossier e report. Gli argomenti affrontati da questo progetto sono sviluppati ad esempio nei seguenti documenti: #NoOil, fermiamo il business del petrolio!, Città e clima, Ecosistema Urbano, Ecosistema a rischio, Mal'Aria, Dossier Goletta dei Laghi e Comuni Ricicloni.
16
Intendiamo quindi realizzare momenti per divulgare i risultati di queste analisi, dati e conoscenze, dove sia possibile confrontarsi con temi spesso complessi e di difficile comprensione. Questi incontri saranno di diversa natura ‐ convegni, workshop tematici, seminari con presentazione di dossier ‐ e vedranno la partecipazione di esperti dei settori, enti pubblici, aziende, mondo accademico, associazioni e cittadini interessati. Saranno quindi l'occasione per mettere a confronto esperienze, competenze e punti di vista differenti. Ogni sede di progetto organizzerà incontri sugli argomenti rilevanti per il suo territorio e sceglierà la tipologia del contesto in cui svolgere le loro attività: le sedi di Varese, Brescia e Bergamo avranno come priorità tematica la qualità dell'aria; Lecco, Prim'Alpe, Varese e Castro svilupperanno in particolare attività legate al tema dell'acqua; Cinisello Balsamo, Seregno e Pavia si occuperanno principalmente di promuovere inziative legate all'economia circolare. La sede di Milano sarà coinvolta in iniziative legate a tutte le tematiche sopra citate, in quanto hanno rilevanza sia locale che regionale. Questi eventi sono destinati a una pluralità di attori del territorio: destinatari: enti pubblici, profit, associazioni, cittadini, mondo accademico. Le iniziative si concentreranno principalmente da settembre a giugno.
‐ Attività 1.4 Informarsi da lontano Per rendere ancora più efficace e capillare la diffusione delle informazioni, riteniamo fondamentale affiancare l'attività nelle piazze, nelle scuole e durante gli incontri pubblici, con una comunicazione che si serva di una pluralità di strumenti. Prevediamo quindi di svolgere:
‐ Attività di comunicazione offline i cui prodotti saranno quelli più tradizionali come articoli, comunicati stampa, volantini, poster, manuali informativi. In un'ottica di sostenibilità si cercherà di ridurre al minimo indispensabile la stampa dei materiali cartacei;
‐ Attività di comunicazione online che utilizzerà siti internet, blog e social quali Twitter, Facebook e Instagram e i cui prodotti saranno di diversa natura: pillole informative, twitt, post, articoli, video, fotografie.
Ogni sede progettuale utilizzerà i canali di comunicazione più idonei al proprio terriotrio e alle proprie competenze. La sede di Milano, avendo un ufficio stampa regionale dedicato, utilizzerà tutti i mezzi di comunicazione in funzione del target e del contesto (locale o regionale) della singola iniziativa. In ragione della sua natura, questa attività non ha un target specifico ma è destinata a qualsiasi tipo di portatore di interesse. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto. Obiettivo 2: responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, di alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile, che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni Azione 2: Tutti responsabili! Per realizzare l'obiettivo 2 ‐ responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, di alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile, che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non
17
può essere delegato esclusivamente alle istituzioni ‐ intendiamo realizzare le seguenti attività:2.1 Campagne associative 2.2 Laboratori esperienziali 2.3 Volontariato aziendale 2.4 Campi di volontariato
‐ Attività 2.1 Campagne associative Le campagne di sensibilizzazione sui grandi temi ambientali sono un mezzo potentissimo per portare all'attenzione dei cittadini le problematiche del territorio e insieme renderli consapevoli dell'impatto delle loro azioni sui temi affrontati. Da anni Legambiente organizza campagne di sensibilizzazione dalla raccolta differenziata, al recupero di aree urbane degradate e ripristino di luoghi da restituire alla collettività: attraverso attività da svolgere insieme, manifestazioni, flash mob, dimostrazioni e momenti di socializzazione i diversi attori della società (cittadini, scuole, istituzioni, aziende...) vengono coinvolti e sensibilizzati. Affinché le campagne riscuotano successo e quindi abbiano un impatto reale nelle attitudini delle persone e dei decisori politici hanno bisogno di essere alimentate da una comunicazione ricca e innovativa e da un lavoro capillare di dialogo con i cittadini. Alcune delle campagne relative ai temi affrontati nel progetto che intendiamo potenziare con le attività progettuali sono: Treno Verde, Goletta dei Laghi, Puliamo il mondo, Festa dell'Albero, #USAEGETTANOGRAZIE, Mal'Aria, Pendolaria, Civico 5.0, Nontiscordardime, Ecosistema a rischo e Acqua di rubinetto? Si, grazie! . Ogni sede progettuale parteciperà ad alcune delle campagne indicate, impegnandosi nella realizzazione di attività che coinvolgano le comunità locali. In particolare: Prim’Alpe, Lecco, Lovere e Varese si dedicheranno al tema “Acqua” e “Cambiamenti climatici”, mentre Bergamo, Brescia, Seregno, Cinisello e Pavia si focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti". Milano organizzerà e coordinerà campagne su tutte le tematiche. Le campagne a cui dedicarsi verranno scelte in relazione alle caratteristiche specifiche e del territorio. Il partner di progetto Ars Ambiente supporterà l’organizzazione di eventi relativi al tema rifiuti. Target prioritario di questa attività sono i cittadini. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto.
‐ Attività 2.2 Laboratori esperienziali Consapevoli dell'importanza di dare agli studenti l'opportunità fare esperienza sul campo dei contenuti appresi a livello teorico, intendiamo realizzare nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado percorsi laboratoriali relativi alle tematiche progettuali di: ‐ qualità dell'aria ‐ gestione sostenibile dell'acqua ‐ adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici ‐ dinamiche di economia circolare dei processi produttivi Verranno elaborate linee guida che differenzieranno i percorsi laboratoriali in relazione alla tematica ambientale e alla tipologia di scuola (scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado). Tutte le sedi progettuali realizzeranno i laboratori nel proprio territorio e sceglieranno l'argomento o gli argomenti da affrontare e la tipologia di scuola in cui svolgere la loro attività educativa in relazione alle esigenze e all'interesse delle scuole locali. Nello specifico le sedi di Bergamo, Brescia, Pavia, Varese e Milano avrano un focus particolare sulle scuole secondarie di secondo grado, le sedi di Castro, Lecco e Cinisello Balsamo avranno un'attenzione particolare per le fasce di età dagli 11 ai 13 anni. La sede di Seregno sperimenterà le attività per la prima infanzia. Infine la sede di Prim'Alpe svolgerà attività di formazione per formatori.
18
Dati i target il periodo di realizzazione di qiesta attività sarà legata al calendario scolastico, ad eccezione per la formazione dei formatori.
‐ Attività 2.3 Volontariato aziendale Il mondo del profit gioca un ruolo di prima piano per determinare la sostenibilità dello sviluppo del nostro pianeta ed è necessario che assuma a tal proposito degli impegni concreti. Il volontariato d’impresa è un’opportunità di incontro tra il mondo profit e no profit: un modo che le aziende hanno per esprimere la propria responsabilità verso i dipendenti, la comunità, gli stakeholder e l’ambiente circostante. Legambiente in questi anni ha collaborato con numerose aziende per realizzare delle giornate di volontariato aziendale che permettono ai dipendenti di entrare in contatto con alcuni temi ambientali e di fare concretamente qualcosa per migliorare la salute dell'ambiente che li circonda e rigenerare alcuni luoghi in cui l'azienda opera. Tutte le sedi del progetto realizzeranno delle giornate di volontariato aziendale, supportando le aziende nella definizione di percorsi di formazione e orientamento al volontariato per i dipendenti e nella scelta del luogo e della tipologia dell'azione. Le aziende e i loro dipendenti sono i destinatari di questa attività. Questa attività si svolgerà durante tutta la durata del progetto, ad eccezione del mese di agosto.
‐ Attività 2.4 Campi di volontariato Legambiente da anni organizza con successo campi di volontariato per la tutela e la valorizzazione ambientale. Partecipare a un campo di volontariato significa vivere un’esperienza che permette di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, venendo a contatto con persone, luoghi e stili di vita differenti e insieme di contribuire alla cura del nostro pianeta. I campi rappresentano un efficace mezzo di sensibilizzazione e responsabilizzazione: i volontari hanno, infatti, l’opportunità di avvicinarsi a pratiche di ecologia domestica quali la raccolta differenziata, il risparmio idrico ed energetico, l’alimentazione basata su prodotti locali e di stagione, l’utilizzo, ove possibile, di biciclette e mezzi pubblici, la riduzione dei rifiuti. I campi di volontariato hanno un’influenza positiva anche sulle comunità che li accolgono, contribuendo alla diffusione della cultura di volontariato, all’apprendimento interculturale e alla convivenza. Le sedi di Varese, Lecco, Prim'Alpe, Cinisello, in relazione alle loro competenze e risorse, attiveranno in particolare campi internazionali per maggiorenni; Bergamo, Seregno e Prim'Alpe sperimenteranno campi estivi per minorenni nazionali e internazionali. La sede di Milano assumerà il ruolo di coordinamento e di luogo di formazione per i volontari e i responsabili di campo. I destinatari di queste azioni sono i volontari che parteciperanno ai campi. I beneficiari le comunità del territorio in cui i campi si realizzeranno. Il periodo di realizzazione di questa attività sarà principalmente estivo (da giugno a settembre). Obiettivo 3: fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile Azione 3: Tutti pronti ad agire! Per realizzare l'obiettivo 3 ‐ fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli
19
strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile ‐ ci proponiamo di realizzare le seguenti attività: 3.1 Contribuire alla ricerca 3.2 Co‐progettare la sostenibilità 3.3 Divertirsi a impatto zero
‐ Attività 3.1 Contribuire alla ricerca Per fare in modo che i cittadini passino all'azione nel percorso verso lo sviluppo sostenibile, intendiamo organizzare momenti di citizen science grazia a cui anche i non esperti possono contribuire alla ricerca scientifica. Queste attività si svilupperanno attorno alle tematiche ambientali di aria, acqua, cambiamento climatico ed economia circolare con due modalità: ‐ dal vivo: veri e propri eventi di mobilitazione collettiva ‐ bioblitz ‐ della durata di una o più giornate, in cui i cittadini, guidati da esperti, svolgono attività di raccolta dati su un particolare tema ambientale; ‐ a distanza: attraverso l'utilizzo di applicazioni per smartphone grazie a cui i partecipanti raccolgono dati su un tema specifico. Tutte le sedi progettuali organizzeranno attività di citizen scienze e sceglieranno il tema o temi oggetto della ricerca e la modalità con cui realizzarle in relazione al loro contesto di riferimento. In particolare: Prim’Alpe, Lecco, Lovere e Varese si dedicheranno al tema “Acqua” e “Cambiamenti climatici”, mentre Bergamo, Brescia, Seregno, Cinisello e Pavia si focalizzeranno sui temi “Aria” e “Rifiuti”. I destinatari di queste attività sono i cittadini. Le attività si svolgeranno tutto l'anno.
‐ Attività 3.2 Co‐Progettare la sostenibilità Per coinvolgere le comunità nella ricerca di soluzioni efficaci per affrontare le emergenze del nostro territorio, prevediamo di organizzare percorsi di progettazione partecipata con i cittadini che si svilupperanno attorno ai temi ambientali di aria, acqua, cambiamento climatico ed economia circolare. Questi percorsi saranno realizzati con gruppi rappresentativi della composizione della comunità locale e saranno guidati da esperti. Tutte le sedi progettuali realizzeranno le attività di coprogettazione in relazione alle specificità del loro contesto. Questa attività si svolgerà tutto l'anno, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto.
‐ Attività 3.3 Divertirsi a impatto zero Anche il nostro tempo libero, come e dove lo trascorriamo, genera un impatto sull'ambiente che ci circonda: siamo convinti che il divertimento non sia di ostacolo a uno stile di vita sostenibile. Legambiente organizza da 30 anni nella sede di Rispescia in Toscana Festambiente: un festival ricco di iniziative ‐ eventi culturali, musica da vivo, cinema all'aperto e incontri tematici ‐ dove ambientalismo e intrattenimento vanno di pari passo. Da questa esperienza positiva sono nate tantissime feste ecologiche in tutta Italia organizzate dai circoli, ognuna con la propria originalità e identità che coinvolgono centinaia di volontari e migliaia di persone ogni anno. In Lombardia ad esempio nei mesti estivi si tengono Festambiente Laghi, Festambiente Monte Barro e Festambiente Foreste. I partecipanti a questo tipo di iniziative vivono delle esperienze dove il rispetto e l'amore per l'ambiente non ostacolano la possibilità di trascorrere del tempo facendo ciò che gli interessa e divertendosi. Questi momenti, oltre ad essere occasioni importanti per veicolare temi cari all'ambientalismo, rappresentano una bussola per orientare cittadini, governi e aziende verso scelte sempre più consapevoli negli acquisti, nel modo di spostarsi, di gestire i rifiuti e le risorse
20
comuni come acqua ed energia, per ripensare città e territori come luoghi sempre più sani e accoglienti per tutti. Decidere di partecipare a iniziative di questo tipo significa fare una scelta consapevole del nostro impatto sull'ambiente e dare quindi un contributo attivo allo sviluppo sostenibile. Tutte le sedi coinvolte nel progetto organizzeranno eventi culturali, feste, performance artistiche e musicali, gite alla scoperta del territorio o veri e propri festival seguendo questi criteri di sostenibilità. La tipologia dell'evento sarà scelto in relazione alle caratteristiche, gli interessi e le esigenze del singolo circolo e della comunità locale con cui lavora. In relazione allo specifico contesto territoriale: Prim'Alpe, Castro, Lecco e Milano si dedicheranno a Festival e Feste (FestAmbiente). Bergamo, Brescia, Cinisello e Pavia organizzeranno tra le varie attività sagre e feste locali. Milano, Cinisello Balsamo, Pavia e Seregno promuoveranno inizitive dedicate alla mobilità sostenibile e dolce come biccilettate e passeggiate.
L'associazione Alterazioni, partner del progetto, supporterà l'organizzazione di iniziative culturali a impatto zero. I destinatari di questa attività sono i cittadini che parteciperanno agli eventi proposti. Questa arrività si svolgerà tutto l'anno, ad eccezione del mese di gennaio.
21
9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
Obiettivo 1: far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare) 1.1 Conoscere in piazza
1.2 Scoprire a scuola
1.3 Approfondire con gli esperti
1.4 Informarsi da lontano
Obiettivo 2: responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, di alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile, che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni 2.1 Campagne associative
2.2 Laboratori esperienziali
2.3 Volontariato aziendale
2.4 Campi di volontariato
Obiettivo 3: fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile 3.1 Contribuire alla ricerca
3.2 Co‐progettare la sostenibilità
3.3 Divertirsi a impatto zero
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
22
9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Si specifica che tutte le attività verranno realizzate parallelamente in tutte le sedi di attuazione, ma non necessariamente ogni singolo volontario prenderà parte a tutte le attività realizzate nella sede di attuazione a lui assegnata.
Obiettivi del progetto Attività previste dal progetto Ruolo dell'operatore volontario di SC
1. far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare);
1.1 conoscere in piazza ‐ affiancare i responsabili nell'organizzazione dei banchetti: gestione degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario ed eventualmente preparazione delle attività previste ‐ collaborare nell'allestimento e nel presidio dei banchetti informativi ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ collaborazione alla comunicazione dell'evento
1.2 scoprire a scuola ‐ affiancare i responsabili nel contatto con le scuole ‐ collaborare nella preparazione dei percorsi didattici e dei materiali necessari ‐ supportare i responsabili nella realizzazione della attività
1.3 approfondire con gli esperti
‐ affiancare i responsabili nell'organizzazione degli eventi: contatti con i relatori, espletamento degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario, comunicazione dell'evento ‐ collaborare nella realizzazione dell'evento: aspetti logistici di allestimento e smontaggio e accoglienza. ‐ supportare nella comunicazione dell'evento
1.4 informarsi da lontano ‐ collaborare e supportare nell'attività di comunicazione e di elaborazione del materiale informativo
23
2. responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni
2.1 campagne associative ‐ affiancare i responsabili nell’organizzazione delle campagne, compiendo anche un'analisi del contesto politico‐sociale in modo da declinarla ai bisogni del territorio ‐ preparazione sulla tematica affrontata dalla campagna ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata ‐ supporto nella gestione dello stand informativo: logistica, burocrazia e allestimento ‐ supporto nell'attività comunicativa della campagna
2.2 laboratori esperienziali ‐ affiancare i responsabili nel contatto con le scuole ‐ collaborare nella preparazione dei laboratori didattici e dei relativi materiali ‐ supportare i responsabili nella realizzazione del laboratorio
2.3 volontariato aziendale ‐ supportare i responsabili nel contatto con le aziende ‐ collaborare con la organizzazione delle attività: aspetti logistici e burocratici, allestimenti e preparazione di materiali ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata
2.4 campi di volontariato ‐ supporto ai responsabili nell'organizzazione e nella realizzazione dei campi: burocrazia, logistica, gestione del gruppo
24
3. fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile
3.1 contribuire alla ricerca ‐ affiancare i responsabili nella organizzazione dell'attività: contatti con gli esperti, inviti ai cittadini, preparazione del materiale, aspetti logistici e burocratici ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ accompagnare i partecipanti nelle attività previste ‐ supportare le attività di comunicazione
3.2 progettare la sostenibilità ‐ affiancare i responsabili nella organizzazione delle attività: contattare gli esperti, invitare i cittadini, preparare le attività degli incontri e il materiale, espletare gli aspetti logistici e burocratici ‐ preparazione sulla tematica affrontata ‐ affiancare gli esperti nel guidare la progettazione dei partecipanti ‐ supportare le attività di comunicazione
3.3 divertirsi a impatto zero ‐ collaborare nell'organizzazione e nella realizzazione degli eventi: contattare i partecipanti all'evento (relatori/artisti..., catering ...), preparare la scaletta dell'evento, preparare eventuale materiale da distribuire all'evento, espletare aspetti burocratici e logistici ‐ supportare la comunicazione dell'evento
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a
25
cominciare dai soggetti no profit.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*) Essendo un progetto su più sedi le figure previste sono le stesse per tutte le sedi coinvolte:
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero 1.1 conoscere in piazza Membri dei circoli con
esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
Organizzazione dei banchetti: gestione degli aspetti burocratici e logistici, recupero del materiale necessario ed eventualmente preparazione delle attività previste
1‐2 per sede
Membri dei circoli Allestimento e presidio dei banchetti informativi
2‐3 per sede
Grafico, Addetto stampa
Comunicazione dell'evento
1 per sede
1.2 scoprire a scuola Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
Contatti con le scuole
1 per sede
Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative
Preparazione dei percorsi didattici e dei materiali necessari
1 per sede
Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative Educatori ambientali
Realizzazione attività didattiche
1 per sede 10
1.3 approfondire con gli esperti
Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali esperti del settore di competenza (acqua,
Organizzazione degli eventi: contatti con i relatori, espletamento degli aspetti burocratici e logistici, recupero del
1‐2 per sede
26
aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
materiale necessario Consulenza scientifica
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
Realizzazione dell'evento: aspetti logistici, allestimento e accoglienza, moderazione degli incontri. Consulenza scientifica
2‐3 per sede
1.4 informarsi da lontano
Grafico, Addetto stampa
Attività di comunicazione e di elaborazione del materiale informativo
1 per sede
2.1 campagne associative
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
Esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
Organizzazione delle campagne e loro declinazione territoriale Consulenza scientifica
3 per sede
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata
3‐4 per sede
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
gestione dello stand informativo: logistica, burocrazia e allestimento
4‐5 per sede
Grafico, Addetto stampa
attività comunicativa della campagna
1 per sede
2.2 laboratori esperienziali
Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative
contatto con le scuole
1 per sede
Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative
preparazione dei laboratori didattici e dei relativi materiali
1 per sede
27
Referente regionale settore scuola Membri dei circoli con esperienza in attività educative Educatori ambientali
realizzazione del laboratorio
1 per sede 10
2.3 volontariato aziendale
Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
contatto con le aziende 3
Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
organizzazione delle attività: aspetti logistici e burocratici, allestimenti e preparazione di materiali
3
Referente Legambiente Lombardia volontariato aziendale; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
accompagnare i partecipanti nelle attività previste per la giornata
10
2.4 campi di volontariato
Referente Legambiente Lombardia Campi di volontariato; Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali
organizzazione e nella realizzazione dei campi: burocrazia, logistica, gestione del gruppo
5
3.1 contribuire alla ricerca
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti
locali; esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
organizzazione dell'attività: contatti con gli esperti, inviti ai cittadini, preparazione del materiale, aspetti logistici e burocratici Consulenza scientifica
1 per sede
28
Membri dei circoli con esperienza, conoscenza del territorio e contatti locali esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
accompagnare i partecipanti nelle attività previste
2 per sede
Grafico, Addetto stampa
attività di comunicazione
1 per sede
3.2 progettare la sostenibilità
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti
locali, esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
organizzazione delle attività: contattare gli esperti, invitare i cittadini, preparare le attività degli incontri e il materiale, espletare gli aspetti logistici e burocratici Consulenza scientifica
1 per sede
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti
locali; esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
guidare la progettazione dei partecipanti
5
Grafico, Addetto stampa
attività di comunicazione
1 per sede
3.3 divertirsi a impatto zero
Membri dei circoli con Esperienza, conoscenza del territorio e contatti
locali, esperti del settore di competenza (acqua, aria, rifiuti, cambiamenti climatici)
organizzazione e nella realizzazione degli eventi: contattare i partecipanti all'evento (relatori/artisti..., catering ...), preparare la scaletta dell'evento, preparare eventuale materiale da distribuire all'evento, espletare aspetti burocratici e logistici
2‐3 per sede
Grafico, Addetto stampa
comunicazione dell'evento
1 per sede
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
11) Numero posti con vitto e alloggio
18
0
29
12) Numero posti senza vitto e alloggio
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
flessibilità oraria possibilità di svolgere alcune attività nella giornata di sabato e/o domenica possibilità di svolgere alcune attività in orario serale disponibilità a svolgersi attività fuori dalla sede di servizio civile come previsto dal DM del
22/04/2015, anche per più giorni consecutivi disponibilità ad usufruire di una parte del periodo di riposo compatibilmente con le
esigenze del progetto disponibilità a seguire le giornate di formazione anche nella giornata del sabato la formazione specifica verrà tenuta a Milano e in alcune giornate anche nelle sedi
indicate nel box 36 e i volontari delle sedi diverse da quella di svolgimento saranno tenuti a recarsi presso il luogo di formazione e non saranno previsti rimborsi per gli spostamenti
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema “Helios” la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del progetto.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.
18
0
1.145
5
30
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
SI
SI
31
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
‐ disponibilità a svolgere attività con bambini, giovani e anziani
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle diverse sedi di attuazione sono state raggruppate per macrovoci
Materiali informativi € 800,00
Pubblicità del progetto/SCN (comunicazione on‐line/off‐line) € 1.000,00
Formazione specifica * € 4.950,00
Personale/Risorse umane € 3.562,00
Sedi ed attrezzature (pc, portatili, fotocopiatrici, proiettore, cancelleria, impianto amplificazione, videocamera, scrivanie, aule per incontri/riunioni, telefonia, auto) calcolo ammortamento attrezzature. Spese di realizzazione filmati e foto, acquisto attrezzature per la manutenzione verde e piantumazioni.
€ 2.550,00
Spese viaggio € 2.000,00
Materiali di consumo (dispense, per i laboratori ludico ricreativi colori, carta colorata, materiali per feste aperte al territorio, pennarelli, materiale per semine)
€ 2.000,00
Altro:
Totale € 16.862,00
* Formazione specifica:
Voci di costo Dettaglio Quantità Importo
Docenti formatori 11 € 3.000,00
Personale dedicato Amministrativo 10 € 250,00
Logistica/Sale 3 € 900,00
Materiale didattico 3 € 200,00
Vitto e alloggio € 600,00
TOTALE € 4950,00
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)
Dastu P.Iva 04376620151
Università
Azione 1 supporto nell'attività di divulgazione attraverso l’analisi e
32
C.Fisc. 80057930150 l’interpretazione dei dati a livello globale, europeo, nazionale, regionale, locale sui cambiamenti climatici
Alterazioni C.Fisc. 97662690151
Ente no profit Azione 3.3 collaborazione nell'organizzazione di eventi culturali a impatto zero
ARS Ambiente P.Iva 02636190122
Società profit Azione 1supporto nell'attività di divulgazione attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati a livello globale, europeo, nazionale, regionale, locale sui cambiamenti climatici Azione 2.1 supporto nell'organizzazione di eventi su tema rifiuti
ARPA P.Iva :13015060158
Ente pubblico Supporto nell'azione 3.1 di coinvolgimento dei cittadini in attività di Citizen Science
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Obiettivo 1: far conoscere in modo chiaro e approfondito le tematiche affrontate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolar modo quelle di carattere ambientale legate alle caratteristiche e alle criticità del territorio lombardo (acqua, aria, lotta ai cambiamenti climatici ed economia circolare); Risorse tecniche e strumentali Azione 1: Tutti informati!
Da 1 a 19 Le risorse a disposizione contribuiranno alla realizzazione di banchetti informativi, percorsi di educazione ambientale, corsi di formazione e convegni.
Obiettivo 2: responsabilizzare gli individui di fronte ai rischi ambientali, alimentare la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi può e deve avere nell'affrontare il processo verso lo sviluppo sostenibile che richiede l'attivazione di tutti i livelli della società e non può essere delegato esclusivamente alle istituzioni;
Risorse tecniche e strumentali Azione 2: Tutti responsabili!
Da 1 a 20 e 22 Le risorse segnalate permetteranno di realizzare campagne associative, laboratori esperienziali , volontariato aziendale e campi di volontariato
Obiettivo 3: fornire a cittadini, studenti, aziende e istituzioni le conoscenze e gli strumenti adeguati per poter reagire alle emergenze ambientali in cui viviamo e partecipare in prima persona allo sviluppo sostenibile Risorse tecniche e strumentali Azione 3: Tutti pronti ad agire!
Da 1 a 19 e 21 e 22 Le risorse segnalate serviranno per contribuire alla ricerca, co‐progettare la sostenibilità e divertirsi a impatto zero
33
Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella sottostante risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi Gli operatori volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Risorse materiali e strumenti totali per le sedi di progetto
Risorsa 1) Stanze 10 (tutte le sedi)
Risorsa 2) Saloni 3 (Milano, Prim’Alpe)
Risorsa 3) Aula CEA (sala formazione) 2 (Milano, Prim’Alpe)
Risorsa 4) Scrivanie 18 (tutte le sedi)
Risorsa 5) Telefoni, fax 10 (tutte le sedi)
Risorsa 6) Scanner 7 (tutte le sedi)
Risorsa 7) Computer 18 (tutte le sedi)
Risorsa 8) Computer portatile 3 (tutte le sedi)
Risorsa 9) Fotocopiatrice 9 (tutte le sedi)
Risorsa 10) Stampante 9 (tutte le sedi)
Risorsa 11) Lettori DVD 4 (tutte le sedi)
Risorsa 12) Fotocamere digitali 7 (tutte le sedi)
Risorsa 13) Automezzo 4 (Milano, Lecco, Prim’Alpe, Seregno)
Risorsa 14) Libri 100 (tutte le sedi)
Risorsa 15) Materiale divulgativo opuscoli 100 (tutte le sedi)
Risorsa 16) Pannelli per mostre 10 (tutte le sedi)
Risorsa 17) Tavoli 10 (tutte le sedi)
Risorsa 18) Stand e gazebo 8 (tutte le sedi)
Risorsa 19) Attrezzatura medica 10 (tutte le sedi)
Risorsa 20) Attrezzatura per manutenzionee cura del verde
(tutte le sedi)
Risorsa 21) Impianto audio e visivo 4 (Milano, Lecco, Varese, Cinisello Balsamo)
Risorsa 22) kit per laboratori (termocamera, analisi dell'acqua, analisi del suolo, conoscenza delle api, indagine macroinvertebrati)
6 (Milano, Prim'Alpe, Varese)
Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi
34
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Non ci sono convenzioni attive, ma si può chiedere direttamente all'università per farsi riconoscere le ore come crediti formativi o tirocini
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
Non ci sono convenzioni attive, ma si può chiedere direttamente all'università per farsi riconoscere le ore come crediti formativi o tirocini
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN.
In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego.
Nell’attestato standard è riportato il riferimento a:
le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la
formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori
volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;
le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare
attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo
funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza
del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione
all’orario di servizio.
le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento
permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare
attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono
competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo
alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come
anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone
degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e
delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
35
Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso via Dei Transiti, 21 Milano Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a
36
tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso:
Legambiente Lombardia Via Bono Cairoli 22, Milano Fondazione Legambiente Innovazione sede di Via Gerolamo Vida 7, Milano Centro di Educazione Ambientale Legambiente Prim'Alpe, via per le Alpi, snc Canzo Como Cascina Nascosta Viale Emilio Alemagna, 14 Milano Milano
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di formazione specifica (Cognome, Nome, nato a, il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche Modulo/i formativo/i
Cognome e Nome: Baio Lorenzo Nato a: Milano Il: 10/12/79
Coordinatore e referente del settore Acqua di Legambiente Lombardia. Collabora a diversi progetti regionali e partecipa ai tavoli regionali sulla tematica. Da anni in qualità di formatore aggiorna i circoli e i cittadini sulla situazione idrica lombarda. Ha esperienza nell’organizzazione di diverse campagne di sensibilizzazione sullo stesso tema e nella creazione di percorsi didattici per tutte le fasce scolastiche e per adulti. Laurea in Scienze Naturali.
Acqua: risorsa comune, responsabilità di tutti
Cognome e Nome: Bazzocchi Arianna Nato a: Segrate Il: 01/07/91
Referente del settore educazione di Legambiente Lombardia. Ha collaborato alla creazione di diversi percorsi di educazione ambientale sia per le scuole sia per i Centri di educazione ambientale di Legambiente. Coordina le campagne legate alle scuole e si occupa della promozione delle attività di educazione e formazione. Ha esperienza diretta come guida ambientalista, maturata anche al di
Progettare e gestire la didattica attiva, manuale di educazione ambientale
37
fuori di Legambiente. Ha insegnato per un periodo in una scuola secondaria di primo grado. Laurea in Scienze della Natura.
Cognome e Nome: Cannavò Sergio Nato a: Pavia Il:03/10/71
Avvocato, referente del Ceag Lombardia (centro di azione giuridica), redattore del rapporto EcoMafia di Legambiente. Da anni organizza corsi per enti pubblici e per i circoli sulle tematiche ambientali, in particolare sulla normativa sui reati ambientali. Partecipa come relatore ai convegni sul diretto ambientale e coordina le collaborazioni con altre associazioni impegnate su tematiche legali, come Libera, Arci e Acli. Competenze nel settore: come avvocato, gestisce le attività legali dell'associazione e coordina i ricorsi e i collaboratori legali. Laurea in Giurisprudenza.
Ambiente e Legalità. Gli ecoreati e i nuovi strumenti a difesa dell’ambiente
Cognome e Nome: Causo Andrea Nato a: Taranto Il: 05/08/76
Responsabile amministrativo per Legambiente Lombardia, si occupa di progettazione, nazionale ed europea, volta al recupero di fondi per finanziare le attività dell'associazione. Inoltre, ha maturato esperienza anche come fundraiser. Da alcuni anni si occupa anche delle attività di volontariato ambientale dedicate alle aziende. Laurea Laurea Economia e Commercio.
Volontariato aziendale e found raising. Cosa sono e il ruolo di Legambiente
Cognome e Nome: Colombo Simona Nato a: Milano Il:21/05/74
Direttrice di Legambiente Lombardia, da anni collabora con l’associazione. In particolare, segue i rapporti con i Circoli Lombardi e le lor attività sul territorio. È referente anche per il settore progettazione nazionale ed europea. Ha coordinato la gestione delle aree verdi e delle strutture ricettive dirette dai circoli locali. Laurea in Scienze Ambientali.
Legambiente: origine, storia e la sua mission
Cognome e Nome: Di Simine Damiano Nato a: Giussano Il: 08/07/67
Responsabile scientifico per Legambiente Lombardia, è stato anche presidente dell’associazione fino al 2015. È stato responsabile dell’Osservatorio Parchi e Ambiente Naturale di Legambiente Lombardia e responsabile dell’Osservatorio Alpi di Legambiente, rappresentando Legambiente nella CIPRA
Cambiamo Clima: i cambiamenti climatici, fattori di rischio e soluzioni efficienti.
38
(Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), della cui sezione italiana ha ricoperto l’incarico di Presidente dal 2002 al marzo 2008, è membro della direzione regionale di Legambiente Lombardia, del Direttivo Nazionale e della Segreteria nazionale di Legambiente. Dal 2001 al 2003 è stato membro del comitato di certificazione ambientale di ICILA impegnato nell'implementazione in Italia della certificazione forestale secondo lo schema FSC (Forest Stewardship Council). Nel 2005‐2006 è stato membro del Consiglio Scientifico di Imont, in rappresentanza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Laurea presso la facoltà di Agraria.
Cognome e Nome: Giavini Michele Nato a: Busto Arsizio Il: 14/02/1975
Si occupa di consulenza nella gestione integrata dei rifiuti per conto della società ARS ambiente srl di cui è titolare e per il Consorzio Italiano Compostatori con cui collabora come esperto senior. Il suo focus è la gestione della frazione organica, dalla raccolta fino al suo trattamento in impianti di compostaggio e digestione anaerobica. Ha contribuito alla stesura di alcuni Piani di Gestione dei Rifiuti come quello della Lombardia. Da alcuni anni segue dei progetti all’estero e alcune collaborazioni internazionali per conto di ISWA, sempre sui rifiuti. Laurea in Scienze Ambientali.
Dai rifiuti all’economia circolare: come trasformare un problema in una risorsa.
Cognome e Nome: Marzorati Marzio Nato a: Seregno Il: 10/03/59
Vicepresidente di Legambiente Lombardia. Esperto in comunicazione e organizzazione di eventi ambientali da anni tiene corsi per i circoli e per altri enti del terzo settore. Inoltre, per Legambiente è a capo di diversi progetti in collaborazione con enti pubblici e segue i progetti di cooperazione internazionale dell’associazione. Coordina il gruppo parchi di Legambiente Lombardia. Ha esperienza di organizzazione di iniziative di volontariato aziendale. maturità scientifica
Le campagne di sensibilizzazione. La strategia associativa
Cognome e Nome: Minazzi Responsabile campi e progetti di Volontariato e
39
Valentina Nato a: Varese Il: 11/09/76
volontariato per Legambiente Lombardia, membro del coordinamento nazionale volontariato di Legambiente. Dal 2000 organizza campi di volontariato, principalmente internazionali in collaborazione con amministrazioni e parchi. Fa parte del registro educatori di Legambiente Scuola e Formazione. Ha partecipato ad un corso di formazione per formatori di responsabili di progetti per i giovani riconosciuto dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus plus e a diversi corsi relativi a tematiche ambientali relative all’educazione e formazione del volontariato e del terzo settore. Laurea in Tecnologie Forestali ed Ambientali.
campi di volontariato
Cognome e Nome: Minutolo Andrea Nato a: Roma Il: 01/06/78
Coordinatore Ufficio scientifico Legambiente Nazionale con competenze in campo ambientale e geologico. Dal 2012 per lo stesso ufficio ha coordinato diversi progetti anche di protezione civile in merito ai temi del rischio idrogeologico, bonifica dei siti inquinati, inquinamento atmosferico, amianto, estrazioni petrolifere, interventi di marine pollution in ambito di protezione civile. Per Legambiente Nazionale ricopre anche il ruolo di Operatore Locale di Progetto per i progetti di Servizio Civile. Laurea in Geologia.
Inquinamento atmosferico e citizen science.
Cognome e Nome: Valenti Silvia Nato a: Seriate Il: 16/04/84
Responsabile ufficio stampa di Legambiente Lombardia. Per l’associazione si occupa della preparazione della rassegna stampa quotidiana e invio tramite newletter ai soci di Legambiente; della redazione di comunicati stampa e contenuti redazionali; monitoraggio delle agenzie di stampa: Ansa, Omnimilano, Adnkronos... Cura l’organizzazione e convocazione di conferenze stampa ed eventi. Si occupa dell’aggiornamento costante della rubrica dei giornalisti. Accreditata presso le principali testate
La comunicazione nel terso settore e il funzionamento dell’ufficio stampa
40
nazionali e locali. Gestisce e aggiorna il sito lombardia.legambiente.it e i social network Legambiente Lombardia. Organizza le campagne di comunicazione dei progetti nazionali ed europei di Legambiente Lombardia. Ha una grande esperienza nella creazione di materiale video e fotografico sulle attività di Legambiente per la partecipazione a progetti e campagne. Redazione di tre differenti newletters: eventi e appuntamenti, rassegna stampa, comunicati stampa. Collabora con diverse tesate ed emittenti nazionali e provinciali. Laurea magistrale in Comunicazione Politica e Sociale.
Cognome e Nome: Zanelli Cristian Nato a: Milano Il: 20/03/74
Dal 2000 collabora con la Cooperativa ABCittà di cui diviene socio nel 2004, in Consiglio di Amministrazione dal 2005 e Presidente dal 2011. È impegnato nella promozione e progettazione di processi partecipati in ambito urbanistico, ambientale e sociale. Sul campo svolge ruoli di responsabile di progetti, facilitatore di laboratori e workshop locali, docente per enti pubblici e privati e università. Laurea in Architettura.
Tecniche di facilitazione e coinvolgimento
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli
41
operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
42
Andrea Causo
La raccolta fondi: tecniche, metodi e target Responsabilità Sociale di Impresa: opportunità e criticità
4
Modulo: Volontariato aziendale e found raising. Cosa sono e il ruolo di Legambiente
Formatore Temi Ore
Andrea Minutolo
Qualità dell'aria: dati nazionali e regionali Inquinamento atmosferico: cause e effetti Policy nazionale e regionali Buone pratiche
4
Modulo: Inquinamento atmosferico e citizen science.
Formatore Temi Ore
Arianna Bazzocchi
Scuola e formazione in LegambienteMetodi e approccio associativi Caso studio: progettazione di un percorso didattico
6
Modulo: Progettare e gestire la didattica attiva, manuale di educazione ambientale
Formatore Temi Ore
Cristian Zanelli
Processi facilitativi RicercAzione Strategie della partecipazione Casi studi: town meeting, giardini partecipati, biblioteche viventi
4
Modulo: Tecniche di facilitazione e coinvolgimento
Formatore Temi Ore
Damiano Di Simine
Adattamento e mitigazioneStrategie internazionali, nazionale e regionali Buone pratiche
4
Modulo: Cambiamo Clima‐ i cambiamenti climatici, fattori di rischio e soluzioni efficienti. Formatore Temi Ore
Lorenzo Baio
Ciclo dell'acquaQualità dell'acqua Acqua in bottiglia vs. acqua del rubinetto Gestione delle risorse idriche ragionali
4
Modulo: Acqua: risorsa comune, responsabilità di tutti
Formatore Temi Ore
Marzio Marzorati
Come si progetta e si gestisce un eventoCome si progetta e si gestisce una campagna Campagne associative storiche Campagne su emergenze ambientali contingenti
8
Modulo: Le campagne di sensibilizzazione. La strategia associativa
Formatore Temi Ore
Michele Giavini
Le quattro R (ridurre, riusare, riciclare, recuperare) Gestione dei rifiuti a livello internazionale,
4
43
nazionale e localeDall'economia lineare all'economia circolare Buone pratiche di gestione per la sfida ai cambiamenti climatici
Modulo: Dai rifiuti all’economia circolare: come trasformare un problema in una risorsa.
Formatore Temi Ore
Sergio Cannavò
Le normative internazionali, nazionali e regionali relative alle tematiche ambientali Gli strumenti per i cittadini: Manuale di autodifesa Ecoreati e Dossier EcoMafie
4
Modulo: Ambiente e Legalità. Gli ecoreati e i nuovi strumenti a difesa dell’ambiente
Formatore Temi Ore
Silvia Valenti
Metodologie e strumenti per una comunicazione ambientale efficace e scientifica Ufficio Stampa Gestione dei Media off‐line e on‐line
6
Modulo: La comunicazione nel terso settore e il funzionamento dell’ufficio stampa
Formatore Temi Ore
Simona Colombo
Storia e origine dell'associazioneStruttura dell’associazione Ambientalismo scientifico Presente e futuro Attività
8
Modulo: Legambiente: origine, storia e la sua mission
Formatore Temi Ore
Valentina Minazzi
Reclutamento e consolidamento dei volontari Come si organizza un campo di volontariato Dinamiche di gruppo e gestione dei conflitti
8
Modulo: Volontariato e campi di volontariato
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
44
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Intervento Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbana, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbana Fattori di rischio connessi ad attività di prevenzione e monitoraggio di acque, aria,
ambiente acustico ed elettromagnetico Fattori di rischio connessi ad attività di salvaguardia e tutela di parchi, oasi
naturalistiche, patrimonio forestale, agricoltura in zone montane Fattori di rischio connessi ad attività di campagne, sensibilizzazione, promozione
dell’ambientalismo e dei temi della sostenibilità ed ecologia Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona
45
Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 3 mesi dall’avvio del progetto stesso.
46
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini