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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 183 6. I “Siti Sperimentali” Nel Capitolo 5 - Inquadramento tecnologico dei rifugi alpini della Valle d’Aosta, si è avuto modo da analizzare le principali dotazioni impiantistiche dei rifugi valdostani. Si sono, altresì, individuati i principali aspetti ambientali derivanti dalla conduzione di una struttura ricettiva in alta quota e, dove è stato possibile, essi sono stati quantificati, ad esempio, per quanto concerne le emissioni di CO 2 derivanti dall’utilizzo di un gruppo elettrogeno o la produzione di BOD 5 legata alle acque reflue. Alcune realtà analizzate sono state reputate particolarmente interessanti, sia per la particolarità della presenza di impianti sperimentali o “di frontiera”, ma anche per alcuni accorgimenti gestionali che i gestori hanno posto in essere negli anni al fine di limitare e contenere i propri aspetti ambientali. Questi rifugi sono stati definiti “Siti Sperimentali”, ovvero rifugi che si propone di visitare perché da esempio o da spunto di riflessione per veicolare le scelte sull’opportunità o meno di installare determinate tecnologie o propendere per particolari scelte gestionali, sulla base dei risultati che le stesse hanno ottenuto in altre realtà. 6.1. La scelta dei “Siti Sperimentali” Nello scegliere i “Siti Sperimentali” si è tentato di individuare un rifugio per ogni area analizzata. La scelta è, quindi, ricaduta sulle seguenti strutture: 1. Rifugio Giorgio Bertone: “Sito Sperimentale” per l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda (valenza tecnologica) e per la volontà dichiarata dal gestore di provvedere all’installazione di un impianto di depurazione dei reflui più performante rispetto a quello attualmente in funzione (valenza tecnologica-gestionale). 2. Rifugio Walter Bonatti: “Sito Sperimentale” per il compostaggio della frazione organica dei rifiuti (valenza tecnologica) e per la Certificazione ambientale secondo lo Standard UNI EN ISO 14001 (valenza gestionale), attraverso l’adesione , insieme a 9 strutture appartenenti all’Associazione dei Gestori dei Rifugi della Valle d’Aosta, ad un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) Multisito [1]. 3. Rifugio Federico Chabod: “Sito Sperimentale” per l’impianto di depurazione dei reflui (valenza tecnologica) e per la certificazione ambientale secondo lo Standard UNI EN ISO 14001 (valenza gestionale), conseguita, primo al mondo, nell’Ottobre del 2001 [2] e successivamente aderendo alla certificazione Multisito. 4. Rifugio Albert Deffeyes: “Sito Sperimentale” per l’installazione di un impianto sperimentale di depurazione dei reflui, che ha avuto delle difficoltà di carattere gestionale.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 183

6. I “Siti Sperimentali”

Nel Capitolo 5 - Inquadramento tecnologico dei rifugi alpini della Valle d’Aosta, si è avuto modo da analizzare le principali dotazioni impiantistiche dei rifugi valdostani.

Si sono, altresì, individuati i principali aspetti ambientali derivanti dalla conduzione di una struttura ricettiva in alta quota e, dove è stato possibile, essi sono stati quantificati, ad esempio, per quanto concerne le emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di un gruppo elettrogeno o la produzione di BOD5 legata alle acque reflue.

Alcune realtà analizzate sono state reputate particolarmente interessanti, sia per la particolarità della presenza di impianti sperimentali o “di frontiera”, ma anche per alcuni accorgimenti gestionali che i gestori hanno posto in essere negli anni al fine di limitare e contenere i propri aspetti ambientali.

Questi rifugi sono stati definiti “Siti Sperimentali”, ovvero rifugi che si propone di visitare perché da esempio o da spunto di riflessione per veicolare le scelte sull’opportunità o meno di installare determinate tecnologie o propendere per particolari scelte gestionali, sulla base dei risultati che le stesse hanno ottenuto in altre realtà.

6.1. La scelta dei “Siti Sperimentali” Nello scegliere i “Siti Sperimentali” si è tentato di individuare un rifugio per ogni area analizzata. La scelta è, quindi, ricaduta sulle seguenti strutture:

1. Rifugio Giorgio Bertone: “Sito Sperimentale” per l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda (valenza tecnologica) e per la volontà dichiarata dal gestore di provvedere all’installazione di un impianto di depurazione dei reflui più performante rispetto a quello attualmente in funzione (valenza tecnologica-gestionale).

2. Rifugio Walter Bonatti: “Sito Sperimentale” per il compostaggio della frazione organica dei rifiuti (valenza tecnologica) e per la Certificazione ambientale secondo lo Standard UNI EN ISO 14001 (valenza gestionale), attraverso l’adesione , insieme a 9 strutture appartenenti all’Associazione dei Gestori dei Rifugi della Valle d’Aosta, ad un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) Multisito [1].

3. Rifugio Federico Chabod: “Sito Sperimentale” per l’impianto di depurazione dei reflui (valenza tecnologica) e per la certificazione ambientale secondo lo Standard UNI EN ISO 14001 (valenza gestionale), conseguita, primo al mondo, nell’Ottobre del 2001 [2] e successivamente aderendo alla certificazione Multisito.

4. Rifugio Albert Deffeyes: “Sito Sperimentale” per l’installazione di un impianto sperimentale di depurazione dei reflui, che ha avuto delle difficoltà di carattere gestionale.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 184

5. Rifugio Oratorio di Cuney e Rifugio Quintino Sella al Felik: entrambi “Siti Sperimentali” per la produzione di energia elettrica. Il Rifugio Quintino Sella al Felik ha installato un impianto fotovoltaico ad isola che ha mostrato nel corso degli anni ottimi rendimenti, mentre il Rifugio Oratorio di Cuney ha recentemente installato un impianto fotovoltaico in grado di sopperire alle necessità energetiche della struttura.

Nei paragrafi successivi, saranno analizzati i “Siti Sperimentali” selezionati.

I “Siti Sperimentali” sono stati riportati in una scheda il cui format è riportato nell’Allegato 13 al presente rapporto.

La scheda prevede un inquadramento generale del rifugio (ubicazione, altitudine, posti letto, presenza del locale invernale, ecc.), una seconda sezione che riporta la tecnologia o la modalità gestione nel dettaglio ed una terza parte che rappresenta un corredo fotografico, ove disponibile.

6.1.1. RIFUGIO GIORGIO BERTONE Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di Courmayeur, Val Sapin.

Altitudine: 1.980 m.

Gruppo Montuoso: Mont de la Saxe.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 6°58’45’’.

- Latitudine: 45°48’35’’.

Proprietario: Società Fier Mont Blanc.

Gestore: Lorenzino Cosson.

Apertura: 1 giugno-30 settembre e maggio su richiesta.

Numero di posti letto: 45.

Locale invernale: Sì, 4 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: C18 [4].

18 Per la suddivisione in categorie dei rifugi, si è utilizzata la dicitura che il Club Alpino Italiano ovvero: 1° Gruppo - RIFUGI Categoria A: quelli raggiungibili con strada rotabile o comunque ubicati in prossimità di questa. Per questi rifugi è ammessa una differente classificazione per il periodo invernale qualora la situazione ambientale risulti condizionare la possibilità di rifornimento. Categoria B: quelli raggiungibili con mezzo meccanico di risalita in servizio pubblico, escluse le sciovie, o comunque ubicati in prossimità dello stesso. 2° Gruppo - RIFUGI ALPINI

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 185

Sito Sperimentale per la tecnologia del solare termico

Caratteristiche tecniche dell’impianto:

Impianto solare termico a circolazione forzata.

Pannelli solari installati: 6 pannelli.

Superficie coperta dai pannelli: 10 m2 circa.

Capacità del bollitore: 600 litri.

Unica tecnologia per la produzione di acqua calda: NO, anche:

- 1 boiler a gas con capacità di 80 litri.

- 2 boiler elettrici con capacità di 200 litri.

Archivio fotografico:

Figura 6.1: Vista dall’alto del Rifugio Bertone

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

Categoria C-D-E: rispettivamente, in relazione alla situazione locale con particolare riferimento alla quota, alla durata e difficoltà di accesso, nonché all'incidenza del sistema normalmente adottato per i rifornimenti. Per la categoria C è ammessa la divisione in sottocategorie.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 186

Figura 6.2: Dettaglio dei pannelli solari19

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

6.1.2. RIFUGIO WALTER BONATTI Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di Courmayeur, Val Ferret.

Altitudine: 2.025 m.

Gruppo Montuoso: Grandes Jorasses.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 7°02’05’’.

- Latitudine: 45°50’52’’.

Proprietario: Società Dolina S.a.s. di Guichardaz.

Gestore: Mara Rizzo.

Apertura: 1 marzo-31 ottobre, capodanno ed altri periodi su richiesta.

Numero di posti letto: 75.

Locale invernale: Sì, 7 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: C [4].

19 In primo piano l’immagine riporta un pannello fotovoltaico.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 187

Sito Sperimentale per la tecnologia del trattamento dei rifiuti - Compostaggio - e per l’adesione al Sistema di Gestione Ambientale Multisito certificato UNI EN ISO

14001:2004

Caratteristiche tecniche dell’impianto:

Le dimensioni della fossa per il compostaggio, in cm, sono le seguenti: 120 * 60 * 60.

Archivio fotografico:

Figura 6.3: Vasca per il compostaggio al Rifugio Bonatti

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

Figura 6.4: Durante l’apertura della vasca per il compostaggio

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 188

6.1.3. RIFUGIO FEDERICO CHABOD Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di Valsavarenche, Valsavarenche.

Altitudine: 2.750 m.

Gruppo Montuoso: Gran Paradiso.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 7°14’23’’.

- Latitudine: 45°32’28’’.

Proprietario: Società Piccolo Paradiso S.n.c..

Gestore: Andrea Benedetti.

Apertura: 13 giugno-21 settembre e 24 marzo-10 maggio.

Numero di posti letto: 85.

Locale invernale: Sì, 16 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: C [4].

Sito Sperimentale per la tecnologia della depurazione dei reflui e per l’adesione al Sistema di Gestione Ambientale Multisito certificato UNI EN ISO 14001:2004

Caratteristiche tecniche dell’impianto20:

L’impianto di trattamento dei reflui si compone di tre fasi:

Sedimentazione primaria in fossa Imhoff.

- Il volume del comparto permette un tempo di ritenzione dei fanghi mineralizzati di 180 giorni. Il prelievo dei fanghi ha una frequenza bimestrale.

Trattamento a biomassa adesa su filtro percolatore aerobico.

- Il percolatore ha uno sfiato che permette all’aria di penetrare al materiale filtrante favorendo la formazione di biomassa adesa che instaura un processo bio-aerobico di filtrazione.

Sedimentazione finale in fossa Imhoff.

- La fossa Imhoff è dimensionata per garantire un tempo di ritenzione di 180 giorni. Il prelievo dei fanghi ha una frequenza bimestrale. E’ utilizzata per separare con

20 Le caratteristiche tecniche dell’impianto sono state fornite dal gestore del rifugio Chabod.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 189

sedimentazione e decantazione il materiale spoglio staccatosi dalla superficie del filtro percolatore.

Tutti tre i manufatti sono costruiti in polietilene lineare ad alta densità per garantire tenuta idraulica.

Archivio fotografico:

Le immagini seguenti [5] riportano gli impianti proposti dall’azienda che ha progettato ed installato l’impianto di depurazione dei reflui al Rifugio Chabod, la ISEA Group e reperibili nel sito Internet aziendale.

Figura 6.5: Filtro percolatore Anapackage

Fonte: http://www.iseagroup.it

Figura 6.6: Fossa biologica Imhoff

Fonte: http://www.iseagroup.it

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 190

6.1.4. RIFUGIO ALBERT DEFFEYES Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di La Thuile, Valle di La Thuile.

Altitudine: 2.494 m.

Gruppo Montuoso: Rutor.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 6°59’13’’.

- Latitudine: 45°40’34’’.

Proprietario: Sezione di Aosta del Club Alpino Italiano.

Gestore: Sergio Pestarino.

Apertura: 14 giugno-14 settembre.

Numero di posti letto: 83.

Locale invernale: Sì, 24 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: D [4].

Sito Sperimentale per la tecnologia della depurazione dei reflui

Caratteristiche tecniche dell’impianto:

L’impianto è costituito da un digestore anaerobico tradizionale cui è stato associato un impianto solare termico al fine di riscaldare il reattore. L’impianto al Rifugio Deffeyes è stato costruito durante l’estate del 1991 ed è entrato in funzione nella stagione successiva (Giugno 1992) [6].

Quattro sono le fasi di funzionamento:

- Pretrattamento meccanico, attraverso una triturazione del liquame.

- Sedimentazione primaria, con estrazione dei fanghi.

- Digestione anaerobica: il reattore è riscaldato dell’impianto solare termico; la temperatura si aggira intorno ai 28-30 °C.

- Disidratazione del liquame in sacchi filtranti, con aggiunta di polielettrolita.

Il dimensionamento dell’impianto è stato fatto in base ai seguenti parametri:

- 250 utenti al giorno.

- 40 l/abitante al giorno la dotazione idrica prevista.

- 1,25 m3 all’ora, la portata massima dell’impianto.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 191

Fabbisogno energetico per il funzionamento dell’impianto:

- Impianto solare: 0 kW.

- Trituratore: 0,75 kW.

- Pompa estrazione fanghi: 0,25 kW.

- Pompa ricircolo: 0,25 kW.

- Gruppo dosaggio polielettrolita: 0,44 kW.

- Potenza totale: 1,69 kW.

L’impianto solare termico è composto da 8 m2 di pannelli solari con una potenza di 3 kWh termici/m2 al giorno.

Archivio fotografico:

Figura 6.7: Vista frontale dell’impianto di depurazione dei reflui del Rifugio Deffeyes

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 192

Figura 6.8: Vista dell’impianto di depurazione dei reflui del Rifugio Deffeyes

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

Figura 6.9: Raccolta del refluo disidratato in sacchi filtranti

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 193

Figura 6.10: Dettaglio della centralina di controllo

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

6.1.5. RIFUGIO ORATORIO DI CUNEY Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di Saint Barthélemy, Valle di Saint Barthélemy.

Altitudine: 2.656 m.

Gruppo Montuoso: Luseney-Merlo.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 7°29’06’’.

- Latitudine: 45°50’33’’.

Proprietario: Parrocchia di Saint Barthélemy.

Gestore: Fabrizio Lombard, Piermauro Reboulaz.

Apertura: 20 giugno-31 agosto.

Numero di posti letto: 27.

Locale invernale: Sì, 15 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: C [4].

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 194

Sito Sperimentale per la tecnologia del solare fotovoltaico

Caratteristiche tecniche dell’impianto:

L’impianto fotovoltaico è stato installato nel 2004. Le sue caratteristiche principali sono le seguenti:

Impianto fotovoltaico stand alone composto da:

- 24 pannelli fotovoltaici policristallini.

- 30 accumulatori stazionari al piombo.

- inverter modello Sunny Boy 1.100 E, tensione di ingresso di 400 V C.C. e potenza di picco massima di 1.500 Wp.

Potenza nominale dei pannelli fotovoltaici: 90 Wp l’uno.

Superficie coperta dai pannelli: 17 m2 circa.

Potenza totale installata dell’impianto: 2,160 kWp.

Utenze servite:

- illuminazione, 1 frigorifero, 1 congelatore, 1 affettatrice e 1 frullatore.

Presenza di dispositivi a basso consumo:

- lampade a risparmio energetico.

Archivio fotografico:

Figura 6.11: Il Rifugio e l’Oratorio di Cuney

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

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6.1.6. RIFUGIO QUINTINO SELLA AL FELIK Caratteristiche generali:

Ubicazione: Comune di Gressoney-la-Trinité.

Altitudine: 3.620 m.

Gruppo Montuoso: Breithorn-Lyskamm.

Coordinate geografiche [3]:

- Longitudine: 7°47’38’’.

- Latitudine: 45°54’07’’.

Proprietario: Sezione di Biella del Club Alpino Italiano.

Gestore: Alfredo Favre, Liliana Pession, Adriano Favre.

Apertura: 29 giugno-15 settembre e 15 aprile-15 maggio.

Numero di posti letto: 142.

Locale invernale: Sì, 35 posti letto.

Accessibilità: Sentiero.

Categoria Rifugio: E [4].

Sito Sperimentale per la tecnologia del solare fotovoltaico

Caratteristiche tecniche dell’impianto:

L’impianto fotovoltaico è stato installato nel 1994 dall’ENEL CREE Centro Ricerche di Cologno Monzese (MI) e copre il 70-80% del fabbisogno energetico del rifugio.

Le sue caratteristiche principali sono:

Impianto fotovoltaico stand alone, composto da:

- 80 pannelli fotovoltaici modello Helios H55 da 60 Wp l’uno circa.

- 60 accumulatori stazionari al piombo di tipo Tudor 5TF 230HC con capacità C10 = 250 Ah tensione nominale 120 V disposti in apposito locale interno al rifugio su scaffalatura a due piani e vasche in acciaio di contenimento.

- inverter da 5 kWp con tensione di ingresso di 120 V C.C. e uscita a 230 V 50 Hz.

Superficie coperta dai pannelli: 38 m2 circa. I pannelli sono posizionati in facciata Est e Sud del rifugio.

Potenza totale installate dell’impianto: 5 kWp.

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 196

Utenze servite:

- illuminazione, 2 lavastoviglie, 1 frigorifero, 1 congelatore, telefono e radio.

Presenza di dispositivi a basso consumo:

- lampade a risparmio energetico.

Archivio fotografico:

Figura 6.12: Veduta del Rifugio Quintino Sella al Felik

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

Figura 6.13: Dettaglio dei pannelli fotovoltaici

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

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Rapporto finale - Capitolo 6: I “Siti Sperimentali” 197

Figura 6.14: Accumulatori stazionari al piombo

Fonte: Arch. Dipartimento di Scienze Merceologiche

BIBLIOGRAFIA

[1] R. Beltramo, E. Pandolfi, S. Duglio, “La creazione di un SGA multisito come promozione del turismo montano”, in “Ambiente”, n. 6, Giugno 2005, pp. 591-596.

[2] Dal sito http://web.econ.unito.it/cresta/chabod.html

[3] C. Zappelli (aggiornamento di P. Giglio), “Rifugi e bivacchi in Valle d’Aosta”, Musemeci Editore, Quart (AO), 2002.

[4] Commissione Centrale Rifugi ed Opere Alpine del Club Alpino Italiano (A cura di), “Regolamento generale dei rifugi”, Milano, 1997.

[5] Dal sito http://www.iseagroup.it

[6] M. Olmo, “Impianto di depurazione al Rifugio Deffeyes (m 2494)”, in “Lo Scarpone”, Marzo 1993, pp. 16-20.