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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANODIPARTIMENTO DI SCIENZE

FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

Milano, 03.08.2010

Via Balzaretti, 9, 20133 Milano

VERBALE DELLA RIUNIONE DEL COMITATO DI AREA 10

Il giorno 3 agosto 2010 alle ore 14.00 si è riunito presso la Sala Consiglio del Dipartimento

di Scienze Farmacologiche (Via Balzaretti 9 - Milano) il Comitato di Area 10. Sono presenti i

proff. Maria Pia Abbracchio, Francesca Guidobono, Marco De Amici (segretario), è assente

giustificata la prof. Mariaelvina Sala, che ha già comunicato agli altri membri del Comitato il suo

parere sulle attività svolte dagli assegnisti e sulle sue priorità per i rinnovi.

Si discute il seguente ordine del giorno:

1) Comunicazioni

2) Rinnovo assegni di ricerca attribuiti nel 2008

3) Varie ed eventuali

1) Comunicazioni

La prof. Abbracchio ricorda ai membri del Comitato di Area l’Art. 12 - Norma transitoria per i

rinnovi degli assegni post-doc di tipo A attribuiti nell’anno 2008 - del nuovo regolamento per gli

assegni di collaborazione ad attività di ricerca, sottolineando che al Comitato compete valutare:

- il progetto di ricerca per il periodo richiesto;

- la relazione sull’attività svolta dal titolare dell’assegno;

- i lavori scientifici pubblicati o in corso di pubblicazione;

- la partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche.

Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze Farmacologiche

Via Balzaretti 9, 20133 Milano – tel. 02.50318310/18355 - fax 02.50318250 e-mail [email protected]

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANODIPARTIMENTO DI SCIENZE

FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

Il Comitato, ai fini della valutazione, dispone collegialmente di 6 punti. La relativa attribuzione dei

punti dovrà corrispondere alla scala seguente: 0 insufficiente; 1 appena sufficiente; 2 sufficiente, 3

discreto; 4 buono; 5 ottimo; 6 eccellente. La valutazione deve essere motivata. Per essere presi in

considerazione ai fini del rinnovo, i richiedenti dovranno conseguire un punteggio complessivo non

inferiore a 5 punti, essendo stata accertata la pubblicazione di almeno un lavoro scientifico.

2) Rinnovo assegni di ricerca attribuiti nel 2008

La prof. Abbracchio comunica che sono pervenute 5 richieste di rinnovo per un assegno di ricerca

da parte dei seguenti assegnisti:

Dott. Manolo CASAGRANDE (docente referente: prof. Anna SPARATORE)

Dott. Silvia FRANCHI (docente referente: prof. Paola SACERDOTE)

Dott. Chiara Grazia Milena GENNARI (docente referente: prof. Luisa MONTANARI)

Dott. Emanuela MRAK (docente referente: prof. Francesca GUIDOBONO CAVALCHINI)

Dott. Davide LECCA (docente referente: prof. Maria Pia ABBRACCHIO)

Il Comitato d’Area valuta, per ogni assegnista, il parere dei Consigli di Dipartimento e il giudizio

dei rispettivi docenti referenti, la relazione sull’attività svolta, le pubblicazioni scientifiche prodotte

nel periodo di decorrenza dell’assegno (dal novembre 2008 al giugno 2010), e il progetto di ricerca

presentato per il secondo biennio. Durante la discussione delle attività svolte dal dott. Davide

Lecca, la prof. Abbracchio esce dall’aula. Durante la discussione delle attività svolte dalla dott.

Emanuela Mrak, la prof. Guidobono Cavalchini esce dall’aula. Come di seguito riportato, il

Comitato d’Area formula una valutazione analitica per ognuno dei richiedenti.

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DEL DOTT. MANOLO CASAGRANDE

PER IL RINNOVO DELL’ASSEGNO DI RICERCA 2010-2012

Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze Farmacologiche

Via Balzaretti 9, 20133 Milano – tel. 02.50318310/18355 - fax 02.50318250 e-mail [email protected]

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANODIPARTIMENTO DI SCIENZE

FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

Dott. Manolo CASAGRANDE - Dipartimento di Scienze Farmaceutiche “Pietro Pratesi”.

Responsabile della ricerca: prof. Anna SPARATORE - Titolo del progetto: “Progettazione, sintesi

e valutazione farmacologica di nuove molecole solforate, inibitrici degli enzimi istone

deacetilasi (HDAC), a potenziale attività antitumorale”.

Il progetto di ricerca riguarda lo studio di nuovi inibitori delle istone deacetilasi (HDAC), una

famiglia di enzimi che partecipano al rimodellamento della cromatina e intervengono nella

trascrizione genica. Poiché, tra le diverse potenzialità associate a questa classe generale di derivati,

alcuni dei termini stanno emergendo come promettenti composti ad azione antitumorale, il

programma delle ricerche svolte dal dott. Casagrande è finalizzato alla preparazione di nuove

molecole solforate, strutturalmente correlate a potenti inibitori di HDAC noti (ad es. appartenenti

alla classe degli acidi idrossammici oppure degli acidi grassi a catena corta), che siano caratterizzate

dalla presenza di gruppi in grado di chelare lo Zn2+. Con l’intento, da un lato, di ottimizzare la

struttura di composti promettenti già preparati dal gruppo di ricerca al fine di migliorarne

ulteriormente l’attività antiproliferativa e le proprietà farmacocinetiche, dall’altro, di migliorare il

profilo farmaco-tossicologico di farmaci antitumorali noti.

L’attività di ricerca svolta dal dott. Casagrande nel biennio 2008-2010 si è quindi focalizzata sulla

preparazione di una serie di derivati ditioltionici caratterizzati da attività inibitrice le istone

deacetilasi (HDAC), che in taluni casi è risultata comparabile o superiore a quella del SAHA, il

farmaco di riferimento. Dai risultati ottenuti si evince che i gruppi ditioltionici utilizzati sono

coinvolti direttamente nell’inibizione dell’enzima grazie sia alla loro proprietà Zn-chelante, e si

comportano come cap group migliori rispetto al gruppo anilidico presente nel SAHA. In nove dei

composti sintetizzati è stata osservata una buona attività antiproliferativa su cellule A549, correlata

all’inibizione delle HDAC, in quanto è stato osservato un sensibile incremento dell’iperacetilazione

dell’istone H4 sulle linee cellulari impiegate.

Il dott. Casagrande presenta 2 lavori pubblicati su riviste internazionali, tipiche del settore chimico-

farmaceutico con IF medio-elevato (3.82), e un manoscritto accettato per la pubblicazione. I

risultati di tali ricerche sono stati oggetto di presentazioni orali o poster nell’ambito di 4 congressi

internazionali e 1 convegno nazionale.Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze

Farmacologiche Via Balzaretti 9, 20133 Milano – tel. 02.50318310/18355 - fax 02.50318250

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FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

I promettenti risultati ottenuti sui nuovi composti, sia in termini di attività inibitrice delle istoni

deacetilasi che di attività antiproliferativa, indirizzeranno lo sviluppo delle ricerche del prossimo

biennio 2010-2012 verso la progettazione e la sintesi di nuovi derivati solforati in grado di inibire lo

sviluppo e la progressione delle metastasi ossee, tramite l’inibizione dell’attivazione di NFkB, e nel

contempo di bloccare il riassorbimento osseo. Inoltre, poiché l’inibizione di HDAC rappresenta un

potenziale bersaglio molecolare per lo sviluppo di nuovi farmaci antimalarici, l’estensione ulteriore

delle ricerche riguarderà la determinazione dell’eventuale attività antimalarica per alcune delle

molecole già sintetizzate nel primo biennio. Sulla base dei risultati ottenuti, si procederà alla

progettazione e alla sintesi di nuovi composti inibitori delle istone deacetilasi del Plasmodium

falciparum, che potrebbero trovare impiego come nuovi agenti antimalarici.

Il Comitato d’Area, in conformità con i criteri per il rinnovo degli assegni di ricerca attribuiti

nell’anno 2008, esprime la seguente valutazione: “Il dott. Manolo Casagrande, come documentato

dalla relazione, dai lavori pubblicati o in corso di stampa e come testimoniato dal giudizio del

docente responsabile del progetto, ha disegnato e sviluppato un gruppo di inibitori delle istoni

deacetilasi potenzialmente interessanti come agenti antitumorali, dimostrando applicazione

costante, autonomia scientifica e predisposizione alla ricerca. Il Comitato d’Area all’unanimità

attribuisce il punteggio complessivo di 5.5 (ottimo/eccellente) e auspica il rinnovo dell’assegno di

ricerca al dott. Manolo Casagrande per il periodo 01.11.2010/31.10.2012”.

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DELLA DOTT. SILVIA FRANCHI PER IL

RINNOVO DELL’ASSEGNO DI RICERCA 2010-2012

Dott. Silvia FRANCHI - Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica.

Responsabile della ricerca: prof. Paola SACERDOTE - Titolo del progetto: “Identificazione del

sistema Bv8/prokineticine come nuovo bersaglio per lo sviluppo di farmaci antinfiammatori e

immunomodulatori”.

L’attività di ricerca nel biennio 2008-2010 ha messo in luce Bv8 quale nuovo immunomodulatore.

La proteina induce un fenotipo macrofagico di tipo infiammatorio, in quanto attiva la cellula Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze

Farmacologiche Via Balzaretti 9, 20133 Milano – tel. 02.50318310/18355 - fax 02.50318250

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promuovendo la migrazione e la produzione delle citochine proinfiammatorie IL-1, TNF e IL-12,

mentre diminuisce la citochina antinfiammatoria IL-10. E’ stato anche dimostrato che Bv8

modifica la funzionalità dei linfociti T, in quanto influenza l’equilibrio tra linfociti T helper (Th) 1,

coinvolti nell’immunità cellulo-mediata e nell’infiammazione, e Th2, alla base delle risposte

umorali e allergiche. La somministrazione di Bv8 in vivo ed in vitro determina uno spostamento

dell’equilibrio Th1/Th2 verso Th1. Questi risultati suggeriscono un possibile impiego di antagonisti

del sistema Bv8/Prochineticine nel trattamento di patologie caratterizzate da una prevalenza Th1, ad

esempio nel trattamento della sclerosi multipla. Recentemente, utilizzando un modello sperimentale

ben caratterizzato di dolore neuropatico nel topo, la costrizione cronica del nervo sciatico (CCI), è

stato dimostrato che i neuroni non sono le sole cellule ad essere coinvolte nell’insorgenza e nel

mantenimento del dolore neuropatico. La lesione del nervo provoca una cascata di eventi

neuroinfiammatori che progrediscono verso i gangli della radice dorsale (DRG) e il midollo spinale,

portando a una sensibilizzazione neuronale con sviluppo e mantenimento di dolore neuropatico.

Sono coinvolte le cellule di Schwann, le cellule immunitarie infiltranti, le cellule satelliti dei gangli

e la microglia spinale. E’ stato inoltre dimostrato che l’inibizione dei segnali reciproci tra i neuroni

e le cellule non neuronali potrebbe offrire una nuova opportunità per il trattamento di questo dolore.

Come riportato precedentemente, la maggior parte delle cellule coinvolte nelle interazioni neuro

immuni posseggono recettori per il Bv8 e esprimono la PK2.

La Dott. Silvia Franchi presenta un lavoro accettato per la pubblicazione su rivista internazionale

con IF 2,32 e due lavori inviati per la pubblicazione, tipici del settore farmacologico, con

particolare riferimento all’immunologia, con IF medio-elevato (circa 3). Questi lavori

rappresentano la continuazione di un’intensa attività di ricerca documentata da 5 pubblicazioni

comparse nel 2008. I risultati delle ricerche svolte sono stati presentati a cinque congressi

internazionali e due convegni nazionali.

L’obiettivo del progetto di ricerca presentato per il rinnovo dell’assegno per il biennio 2010-2012 si

propone di analizzare il ruolo del sistema Bv8/PK2 a livello delle interazioni neuroinfiammatorie

che hanno luogo durante l’insorgenza del dolore neuropatico, con l’impiego di antagonisti selettivi

per bloccare gli eventi neuroinfiammatori. Lo studio verrà effettuato nell’animale affetto da dolore

neuropatico per costrizione cronica del nervo sciatico (CCI), valutando la comparsa di iperalgesia

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termica e allodinia meccanica a tempi differenti dall’induzione della patologia mediante test

comportamentali. Verrà valutato l’effetto del trattamento preventivo con antagonisti selettivi per i

recettori delle prochineticine, quali il PC1, a scopo preventivo o terapeutico. Al termine della

sperimentazione su tessuti, verranno valutati i livelli di espressione di citochine pro- ed anti-

infiammatorie e dei recettori Toll like (TLR) mediante real time PCR. Sarà inoltre determinato il

quantitativo di proteina mediante ELISA (citochine) o Western blot (TLRs). Mediante esperimenti

di immunocitochimica, saranno identificate le cellule responsabili della produzione di tali citochine.

I risultati ottenuti potrebbero identificare nuovi bersagli terapeutici per il trattamento delle patologie

neuroinfiammatorie per le quali non esiste ancora una terapia efficace.

Il Comitato d’Area, in conformità con i criteri per il rinnovo degli assegni di ricerca attribuiti

nell’anno 2008, esprime la seguente valutazione: “La dott. Silva Franchi ha svolto un’intensa

attività di ricerca, ben documentata nella relazione e testimoniata dalla qualità delle pubblicazioni

scientifiche, nell’ambito di nove strategie farmacologiche per le terapie del dolore

neuroinfiammatorio. Come sottolineato nel giudizio del docente referente, la dott. Franchi è una

ricercatrice brillante e puntigliosa, con elevate capacità tecniche, una notevole abilità

nell’interpretazione critica dei dati sperimentali e nella progettazione di nuovi esperimenti. Il

Comitato d’Area all’unanimità attribuisce il punteggio complessivo di 5,2 (ottimo) e auspica il

rinnovo dell’assegno di ricerca della dott. Silvia Franchi per il periodo 01.11.2010/31.10.2012”.

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DELLA DOTT. CHIARA GRAZIA MILENA

GENNARI PER IL RINNOVO DELL’ASSEGNO DI RICERCA 2010-2012

Dott. Chiara Grazia Milena GENNARI - Dipartimento di Scienze Farmaceutiche “Pietro Pratesi”.

Responsabile della ricerca: prof. Luisa MONTANARI - Titolo del progetto: “Materiali compositi

a base di fibroina per la preparazione di “3D-scaffolds” contenenti fattori bioattivi”.

Il progetto di ricerca è incentrato sullo sviluppo di nuovi materiali compositi costituiti da miscele

binarie di fibroina e polimeri idrofili destinati alla preparazione di scaffold bi- e tri-dimensionali

contenenti fattori bioattivi in grado di favorire la ricrescita del tessuto osseo. Poiché detti scaffold

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devono possedere adeguate proprietà di resistenza meccanica, è necessario che la fibroina assuma,

nella matrice risultante, la conformazione cristallina nativa (-sheet).

Nel corso del biennio 2008-2010, la dott. Gennari si è dedicata in prevalenza allo studio dei

seguenti polimeri: un polossamero, quattro tipi di glicoli poliossietilenici (con peso molecolare

compreso tra 600 e 4000 Da) e un polivinilpirrolidone. L’indagine è stata articolata nelle seguenti

fasi operative: 1) messa a punto del metodo di rigenerazione della fibroina; 2) individuazione del

materiale composito idoneo alla preparazione di scaffold 2D; 3) preparazione di scaffold 3D

placebo per liofilizzazione; 4) determinazione degli effetti della sterilizzazione con vapore saturo

sotto pressione sulle proprietà chimiche e chimico-fisiche della fibroina rigenerata; 5) esecuzione di

prove preliminari di caricamento del principio attivo nello scaffold.

L’attività di ricerca della dott. Chiara Grazia Milena Gennari si è concretizzata in 4 pubblicazioni su

riviste a diffusione internazionale con impact factor medio-elevato (3,17 IF medio), tipiche del

settore tecnologico farmaceutico. Inoltre, 4 manoscritti sono attualmente in fase di valutazione. I

risultati delle ricerche della dott. Gennari sono stati presentati come comunicazioni orali o poster

nell’ambito di 12 tra congressi e convegni nazionali e internazionali.

Il programma di ricerca proposto per il biennio 2010-2012 sarà sviluppato lungo le seguenti

direttrici. a) Determinazione degli effetti della sterilizzazione mediante radiazioni ionizzanti sulle

proprietà chimiche e chimico-fisiche della fibroina rigenerata e dei materiali compositi fibroina

rigenerata/polietilenglicole (PEG). Lo stato solido, in particolare il rapporto tra i domini cristallini e

quelli amorfi, sarà analizzato mediante la DSC, la diffrazione ai raggi X e la spettroscopia ATR-

FTIR. Inoltre, sarà studiata, mediante le medesime tecniche analitiche, l’influenza della presenza

del PEG nei materiali compositi sulla stabilità chimica e chimico-fisica della fibroina. b) Studio

della degradazione degli scaffold 3D placebo in presenza di enzimi proteolitici. La degradazione

sarà valutata in vitro in presenza di enzimi proteolitici, in base alla variazione della distribuzione

del peso molecolare della fibroina e delle caratteristiche meccaniche e morfologiche dello scaffold.

c) Preparazione e caratterizzazione di scaffold 3D contenenti fattori bioattivi. Sulla base

dell’esperienza maturata in precedenza con l’ovalbumina, sarà valutata la possibile veicolazione di

fattori bioattivi utilizzando gli scaffold 3D costituiti da fibroina o fibroina/PEG600.

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FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

Il Comitato d’Area, in conformità con i criteri per il rinnovo degli assegni di ricerca attribuiti

nell’anno 2008, esprime la seguente valutazione: “La dott. Chiara Grazia Milena Gennari ha svolto

un’attività di ricerca intensa e produttiva, che ha come obiettivo lo studio di nuove matrici

polimero/fibroina per il rilascio di principi attivi di rilievo terapeutico. La qualità della produzione

scientifica e il giudizio espresso dal docente referente del progetto di ricerca rendono conto della

dedizione, del metodo e dell’autonomia con i quali la dott. Gennari ha affrontato e sviluppato le

tematiche oggetto di studio. Il Comitato d’Area all’unanimità attribuisce il punteggio complessivo

di 5.8 (ottimo/eccellente) e auspica il rinnovo dell’assegno di ricerca alla dott. Chiara Grazia Milena

Gennari per il periodo 01.11.2010/31.10.2012”.

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DEL DOTT. DAVIDE LECCA PER IL

RINNOVO DELL’ASSEGNO DI RICERCA 2010-2012

Dott. Davide LECCA - Dipartimento di Scienze Farmacologiche. Responsabile della ricerca: prof.

Maria Pia Abbracchio - Titolo del progetto: “Ruoli fisiopatiologici del recettore duale GPR17 nel

cervello di mammifero”.

Il progetto riguarda la caratterizzazione fisio-patologica del nuovo recettore purinergico GPR17

responsivo sia a nucleotidi uracilici che a cisteinil-leucotrieni, di recente “deorfanizzato” dal gruppo

di ricerca al quale il Dr. Lecca appartiene.

In particolare, l’attività di ricerca del biennio 2008-2010 si è focalizzata sulla distribuzione di

GPR17 nel cervello di roditore e sulle variazioni del recettore in condizioni di danno ischemico

cerebrale. Gli studi immunoistochimici condotti dal dott. Lecca hanno dimostrato che, in

condizioni fisiologiche, nel cervello adulto di roditore, la popolazione cellulare maggiormente

esprimente GPR17 è una sottopopolazione di precursori di oligodendrociti (OPC) quiescenti,

presenti in tutto il parenchima cerebrale. L’espressione di GPR17 è associata ad uno stadio

relativamente precoce del differenziamento degli OPC, in quanto il recettore è presente quando i

precursori esprimono anche i marcatori NG2 e Olig2 e scompare durante il differenziamento

terminale ad oligodendrociti maturi mielinizzanti. Il dott. Lecca ha anche dimostrato che GPR17 va Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze

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incontro ad importanti modifiche durante l’evoluzione del danno ischemico cerebrale e nella sua

successiva riparazione, svolgendo all’inizio un ruolo permissivo al danno stesso (probabilmente a

causa di una sua disregolazione funzionale in queste condizioni patologiche), e poi partecipando

attivamente alla fase di rimodellamento della lesione sostenuta dalle cellule micro/macrogliali

attivate e dai precursori neurali parenchimali attivati dal danno stesso. Il dott. Lecca ha anche

condotto studi finalizzati alla caratterizzazione del signaling del recettore in cellule trasfettate con il

recettore ricombinante, in cellule PC12 indotte a differenziare, e in precursori oligodendrocitari

purificati; in particolare, in quest’ultimo modello, è stato dimostrato, per la prima volta, il sistema

di trasduzione del recettore nativo. Il dott. Lecca ha inoltre intrapreso studi sulla comparsa del

recettore durante lo sviluppo embrio-fetale e post-natale nel sistema nervoso centrale di roditore, e

ha collaborato attivamente alla messa a punto di importanti modelli cellulari che verranno utilizzati

per ulteriori caratterizzazioni nel secondo biennio della ricerca.

Gli studi condotti dal dott. Lecca sono documentati da 4 lavori già pubblicati su riviste

internazionali con IF medio-elevato (4.02), e da un manoscritto inviato per la pubblicazione. I

risultati di tali ricerche sono stati inoltre oggetto di ben 12 fra presentazioni orali o poster

nell’ambito di congressi nazionali o internazionali; due di queste, su invito, hanno riguardato la

comunicazione dei risultati ottenuti in lingua inglese. I promettenti risultati ottenuti nella prima fase

del progetto indirizzeranno lo sviluppo delle ricerche del prossimo biennio 2010-2012 alla

caratterizzazione del ruolo di GPR17 in un modello murino di trauma da contusione e in un modello

di sclerosi multipla. Inoltre, è stata avviata dal dott. Lecca un’importante collaborazione per la

validazione dei risultati ottenuti sul roditore nei tessuti umani (tessuti derivanti da biopsie di

pazienti con trauma cerebrale). Infine, il dott. Lecca condurrà studi di silenziamento e

sovraespressione di GPR17 durante l’oligodendrogliogenesi, e di regolazione trascrizionale del

gene codificante per GPR17.

Il Comitato d’Area, in conformità con i criteri per il rinnovo degli assegni di ricerca attribuiti

nell’anno 2008, esprime la seguente valutazione: “Il dott. Davide Lecca, come documentato dalla

relazione, dai lavori pubblicati o sottomessi per la pubblicazione e come testimoniato dal giudizio

del docente responsabile del progetto, ha condotto studi fondamentali alla definizione del ruolo

fisiopatologico del nuovo recettore purinergico GPR17, aprendo la strada allo sviluppo di nuovi

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FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

agenti terapeutici che bersagliano questo recettore e sono di grande interesse per le malattie

neurodegenerative umane. Nelle ricerche condotte, il dott. Lecca ha dimostrato autonomia,

motivazione, dedizione e predisposizione all’attività di ricerca, riuscendo a raggiungere tutti gli

ambiziosi obiettivi previsti dal progetto. Il Comitato d’Area all’unanimità attribuisce il punteggio

complessivo di 5,9 (ottimo/eccellente) e auspica il rinnovo dell’assegno di ricerca al dott. Davide

Lecca per il periodo 01.11.2010/31.10.2012”.

GIUDIZIO SULL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DELLA DOTT.SSA EMANUELA MRAK

PER IL RINNOVO DELL’ASSEGNO DI RICERCA 2010-2012

Dott. Emanuela MRAK - Dipartimento di Farmacologi, Chemioterapia e Tossicologia Medica.

Responsabile della ricerca: prof. Francesca GUIDOBONO CAVALCHINI - Titolo del progetto:

“Regolazione neuronale del metabolismo osseo: analisi in vitro del ruolo di serotonina e

ghrelina sul segnale di Wnt, pathway chiave nell’acquisizione e nel mantenimento della massa

ossea; sull’espressione di osteoprotegerina e RANKL, citochine coinvolte nella regolazione

dell’interazione tra osteoblasti ed osteoclasti, alla base del processo di rimodellamento osseo.”.

Durante il biennio 2008-2010, la dott. Mrak ha focalizzato le ricerche sull’analisi delle cellule ossee

(osteoblasti e osteoclasti) del possibile ruolo della serotonina, del calcitonin gene related peptide

(CGRP) e della ghrelina sul segnale di Wnt, pathway chiave nell’acquisizione e nel mantenimento

della massa ossea.

Lo studio svolto in colture primarie di osteoblasti umani (hOB), derivati da scarti di porzioni di

collo femorale ottenuti durante interventi di protesizzazione all’anca, ha dimostrato che CGRP

induce l’accumulo intracellulare di -catenina 10 sia stimolandone l’espressione sia inibendone la

fosforilazione e successiva degradazione. Il CGRP inibisce l’enzima GSK3 attraverso l’attivazione

di PKA e di conseguenza permette l’accumulo intracellulare di -catenina e la sua migrazione

intranucleare. CGRP inibisce l’apoptosi indotta sia dall’assenza di siero sia dai glucocorticoidi.

Infine, sempre nell’ambito dello studio degli effetti ossei di neuropeptidi, abbiamo da poco iniziato

Università degli Studi di Milano – Facoltà di Farmacia - Dipartimento di Scienze Farmacologiche

Via Balzaretti 9, 20133 Milano – tel. 02.50318310/18355 - fax 02.50318250 e-mail [email protected]

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANODIPARTIMENTO DI SCIENZE

FARMACOLOGICHEDirettore: Prof. Giorgio Racagni

ad analizzare l’effetto anabolico di ghrelina in osteoblasti di ratto. Dati preliminari dimostrano che

ghrelina (10-8M) stimola la proliferazione cellulare come valutato con MTT test.

Nel biennio 2010-2012, la Dott. Mrak intende proseguire lo studio dei meccanismi attivati da

serotonina e da ghrelina negli osteoblasti, in modo da approfondire le conoscenze sul ruolo del

sistema nervoso centrale nel metabolismo osseo. A tale scopo, l’effetto della serotonina verrà

valutato sulla vitalità cellulare degli osteoblasti (MSCs), sul segnale di Wnt, sull’espressione dei

geni attivati da Wnt, sull’apoptosi e sul ruolo della serotonina nel promuovere il differenziamento

osteoblastico delle cellule mesenchimali. Nell’ambito dello studio sulla ghrelina in osteoblasti di

ratto, verrà valutato l’effetto del peptide sulla proliferazione e apoptosi sul metabolismo osseo.

Inoltre, sarà studiato il coinvolgimento della via di segnale di Wnt nel possibile effetto anabolico di

ghrelina, hexarelina e desacil-ghrelina in rOB. Infine verrà valutato l’effetto di ghrelina sul

potenziale differenziamento delle cellule mesenchimali isolate dal midollo di ratto.

L’attività di ricerca della dott. Emanuela Mrak si è concretizzata in 4 pubblicazioni su riviste a

diffusione internazionale con impact factor alto (6,19 IF medio) e un manoscritto inviato per la

pubblicazione. Ha inoltre partecipato a 13 congressi di cui 5 nazionali e 8 internazionali,

presentando comunicazioni sulle proprie ricerche.

Il Comitato d’Area, in conformità con i criteri per il rinnovo degli assegni di ricerca attribuiti

nell’anno 2008, esprime la seguente valutazione: “La dott. Emanuela Mrak ha svolto un’ottima

attività di ricerca produttiva ed articolata, che ha contribuito alla comprensione del ruolo svolto da

alcuni neuropeptidi sull’attività delle cellule ossee. Il giudizio del docente referente mette in rilievo

che la dott. Mrak ha contribuito alla comprensione dei meccanismi endocellulari attivi nelle cellule

ossee. Le ricerche si avvalgono di un approccio multidisciplinare nel quale le tecniche di biologia

molecolare e cellulare si associano all’attività in vivo nell’animale da esperimento fino a

comprendere la patologia umana. La dott. Mrak si è dimostrata in grado di svolgere la ricerca con

notevole dedizione e scrupolosità ed è stata in grado di attivare numerosi contatti con esponenti di

rilievo della ricerca nel settore del metabolismo osseo. Il Comitato d’Area all’unanimità attribuisce

il punteggio complessivo di 6 (eccellente) e auspica il rinnovo dell’assegno di ricerca alla dott.

Emanuela Mrak per il periodo 1.11.2010/31.10.2012. Il Comitato decide inoltre di segnalare alla

CARSTT l’eccezionale attività di ricerca svolta dalla Dr.ssa Mrak nel corso del primo biennio.”

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3) Varie ed eventuali

Non essendoci altro da discutere, il Presidente ringrazia i partecipanti e toglie la seduta alle ore

16.00.

Letto, approvato e sottoscritto.

Prof. Maria Pia Abbracchio Prof. Marco De Amici

Presidente Comitato Area 10 Segretario Comitato Area 10

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