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Atti Parlamentari -87317-- Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 199 1 RESOCONTO STENOGRAFIC O 681 . SEDUTA DI VENERDÌ 27 SETTEMBRE 199 1 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA INDICE PAG . Missioni 8731 9 Missioni valevoli nella seduta del 2 7 settembre 1991 8733 8 Proposte di legge : (Adesione di un deputato) 8733 8 (Annunzio) 8733 8 (Approvazione in Commissione) 8733 9 (Richiesta, da parte di una Commissio - ne di merito, del parere di altra Com - missione 8 7 3 3 9 Proposta di legge costituzionale : (Annunzio) 8733 8 Proposte di legge di iniziativa regionale : (Approvazione in Commissione) . . . . PAG . Proposte di inchiesta parlamentare: (Annunzio) 8733 9 Interpellanza e interrogazioni (Svolgi- mento) : PRESIDENTE . .87319, 87321, 87322, 87323 , 87324, 87327, 87329, 87330, 87331, 8733 2 BAGHINO FRANCESCO GIULIO (gruppo MSI-destra nazionale) 8732 3 assi GIANPAOLO, (Sottosegretario di Stat o per il lavoro e la previdenza sociale 87321 , 87322, 87324, 87328, 8733 0 GHEZZI GIORGIO, (gruppo comunista- PDS) 87320, 8732 1 RAVAGLIA GIANNI, (gruppo repubblicano) 8733 1 Russo FRANCO, (gruppo verde) . . . . 87325

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Atti Parlamentari

-87317--

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 199 1

RESOCONTO STENOGRAFIC O

681 .

SEDUTA DI VENERDÌ 27 SETTEMBRE 199 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA

INDICE

PAG .

Missioni 8731 9

Missioni valevoli nella seduta del 27settembre 1991 8733 8

Proposte di legge :(Adesione di un deputato) 8733 8(Annunzio) 8733 8(Approvazione in Commissione) 87339(Richiesta, da parte di una Commissio-

ne di merito, del parere di altra Com-missione 8 7 3 39

Proposta di legge costituzionale :(Annunzio) 87338

Proposte di legge di iniziativa regionale :(Approvazione in Commissione) . . . .

PAG .

Proposte di inchiesta parlamentare:(Annunzio) 87339

Interpellanza e interrogazioni (Svolgi-mento) :

PRESIDENTE . .87319, 87321, 87322, 87323 ,87324, 87327, 87329, 87330, 87331, 87332

BAGHINO FRANCESCO GIULIO (gruppoMSI-destra nazionale) 87323

assi GIANPAOLO, (Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale 87321 ,

87322, 87324, 87328, 8733 0GHEZZI GIORGIO, (gruppo comunista-

PDS) 87320, 8732 1RAVAGLIA GIANNI, (gruppo repubblicano) 8733 1Russo FRANCO, (gruppo verde) . . . . 87325

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PAG .

Interrogazioni :(Annunzio) 87339

Petizioni:(Annunzio) 87319

PAG.

Per lo svolgimento di interpellanze :PRESIDENTE 8733 3PIRO FRANco (gruppo PSI) 8733 3

Ordine del giorno della prossima seduta 8733 6

SEDUTA PRECEDENTE N . 680 — DI GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 1991

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La seduta comincia alle 9,5 .

GIANNI RAVAGLIA, Segretario f. f., legge ilprocesso verbale della seduta del 25 settem-bre 1991 .

(È approvato)

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, i deputati Guglielmo Castagnetti eCavicchioli sono in missione a decorrer edalla seduta odierna.

Pertanto i deputati complessivamente i nmissione sono undici, come risulta dall'elen-co allegato ai resoconti della seduta odierna.

Annunzio di petizioni .

PRESIDENTE. Si dia lettura dei suntidelle petizioni pervenute alla Presidenza .

GIANNI RAVAGLIA, Segretario f. f., legge :

Nicola Rusciano, da Udine, chiede che si aadottato un complesso di misure atte aconsentire una maggiore efficienza nell'ap-plicazione della normativa sul trattament odi quiescenza dei pubblici dipendenti e ch ei miglioramenti economici riconosciuti alpersonale in servizio siano corrisposti ancheal personale in quiescenza (449) ;

Lorenzo Benedetti, da Barga (Lucca) ,chiede che i limiti di reddito per usufruiredell'esenzione dal pagamento delle quote dipartecipazione alla spesa sanitaria siano ri-valutati annualmente in base all'indice I -STAT e che inoltre, per i pensionati, talilimiti siano elevati in presenza di familiari acarico (450) ;

Lorenzo Benedetti, da Barga (Lucca) ,chiede che i portatori di patologie gravi ecroniche e gli invalidi siano esentati dalpagamento delle quote di partecipazione all aspesa sanitaria (451) .

PRESIDENTE. Le petizioni testè lette sa-ranno trasmesse alle Commissioni compe-tenti .

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa-ranno pubblicate in allegato ai resocontidella seduta odierna.

Svolgimento di una interpellanz ae di interrogazioni .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca :Interpellanza e interrogazioni .

Cominciamo dalla seguente interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare Mi-nistro del lavoro e della previdenza sociale eil Ministro dell ' interno, per sapere — pre-messo che :

il presidente dell'associazione industrial idi Bologna, dottor Gianandrea Rocco di

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Torrepadula, ha recentemente interessato ilprefetto ed il questore di Bologna, nonché i lprocuratore della Repubblica ed il comand odei carabinieri, circa presunte modalità discioperi effettuate nella provincia di Bolognaa sostegno del rinnovo del contratto nazio-nale di categoria dei metalmeccanici;

nel bolognese le lotte operaie si sonosempre distinte per decisione e fermezza ,ma anche per la civiltà dei comportamenti ,e d'altra parte quasi tutti i contratti aziendal ipiù recenti sono stati firmati senza necessitàdi ricorrere a scioperi ;

i lavoratori in questione, nei casi indicati ,hanno soltanto cercato di conseguire tra iloro compagni la massima solidarietà, tant' èvero che il medesimo presidente degli indu-striali ha poi dichiarato, in una successiv aintervista, che «non c'è violenza» — :

se non ritengano che iniziative com equelle ricordate in apertura, tese a prospet-tare la possibilità di un intervento di carat-tere penale del tutto illegittimo, si qualifichi -no, in realtà, come un tentativo di indebitapressione sui lavoratori in lotta, costituendocosì anche una grave turbativa del percors onegoziale volto al rinnovo del contratto na-zionale di categoria dei metalmeccanici edello stesso tentativo di mediazione posto i nessere dal Ministro del lavoro e della previ-denza sociale .

(2-01220)

«Ghezzi, Barbera, Lodi Faustin iFustini, Serra Gianna, Zan-gheri» .

(14 novembre 1990) .

L'onorevole Ghezzi ha facoltà di illustrarela sua interpellanza n . 2-01220 .

GIORGIO GHEZZI . Signor Presidente, l'in-terpellanza in questione è stata presentat a1'11 novembre 1990 in relazione ad alcuniepisodi riguardanti gli scioperi in corso peril rinnovo del contratto dei metalmeccanici .Mi permetterà di rilevare, signor Presidente ,che non ha molto senso politico discutere sufatti relativi all'esercizio del diritto di sciope -

ro a quasi un anno dal momento in cui s isono verificati .

Ho l'impressione (lo dico in relazione alsenso politico, e non di pura liturgia orga-nizzativa, che dovrebbe sempre essere all abase dei lavori parlamentari) che argomentidi questo genere o si affrontano quando i lferro è ancora caldo, oppure rischiano diessere discussi per così dire «a babbo mor-to», quando ormai il problema è politica-mente superato . Bisogna infatti ricordareche il contratto dei metalmeccanici è stat ogià da tempo sottoscritto .

Ciò premesso e ricordando brevemente i lfatto, voglio sottolineare che esso facev ariferimento a dichiarazioni dí tenore alquan -to borbonico rilasciate in occasione di alcuniscioperi nella provincia di Bologna dal pre-sidente dell'associazione industriali di Bolo-gna, che in quella occasione interessò i lprefetto, il questore, il procuratore dellaRepubblica ed il comando dei carabinier icirca presunte modalità degli scioperi effet-tuati nel bolognese, pur ammettendo, in un asuccessiva intervista, che non c'era stataviolenza .

Ebbene, noi sappiamo che il comporta-mento attuativo del diritto di sciopero, co-stituzionalmente garantito, non può esseresindacato o controllato né tanto meno pre-ventivamente denunciato, perché compianoaccertamenti, ai prefetti, ai procuratori dell aRepubblica, ai comandi dei carabinieri, ameno che non venga specificato che durantelo sciopero è stato commesso un reato . Nelcaso in questione si ammetteva invece espli -citamente che violenza non c'era.

Per questo motivo presentammo l'inter-pellanza, chiedendo al ministro competentese non ritenesse che iniziative come quellada noi denunciata dovessero essere qualifi-cate come un tentativo di indebita pressionesui lavoratori in lotta e come una turbativadel percorso negoziale volto al rinnovo de lcontratto di categoria.

Detto questo, signor Presidente, vorreirichiamare l'attenzione dell'onorevole sotto-segretario su un punto. I metodi per com-primere l'esercizio del diritto di scioperosono tanti, e tra questi probabilmente quelloseguito dall'allora presidente dell'associazio-ne industriali di Bologna (tuttora in carica e

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con il quale i sindacati hanno oggi migliorirapporti) era tra i meno preoccupanti . Icomportamenti tesi ad impedire l'eserciziodel diritto di sciopero sono infatti assai piùpericolosi quando sono più sottili . Al riguar-do, invito l'onorevole sottosegretario a leg-gere l ' interrogazione presentata ieri, e pub-blicata sull'allegato ai resoconti della sedutadi giovedì 26 settembre, che reca le firmedell'onorevole Antonio Bassolino e di altricolleghi, tra i quali io stesso, relativa a dalcuni comportamenti che emergono da unaintervista rilasciata al quotidiano il manife-sto di ieri e che si riferisce alla Fiat . Sirenderà conto di quali metodi assai piùsottili, più tortuosi e più silenziosi, possanoessere posti in essere per comprimere l'eser-cizio di un diritto costituzionalmente garan-tito quale è il diritto di sciopero, certamentepiù pericolosi delle dichiarazioni di saporeun po' borbonico — come dicevo — e ched' altra parte oggi non rivestono più quellaattualità politica che allora presentavano ,rilasciate dal presidente dell'associazione in-dustriali di Bologna per le quali abbiamopresentato l'interpellanza oggi così tardiva-mente discussa .

PRESIDENTE. L'onorevole sottosegreta-rio di Stato per il lavoro e la previdenzasociale ha facoltà di rispondere .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . SignorPresidente, onorevoli colleghi, l'episodio acui si riferisce l'interpellanza n . 2-01220,come già ha ricordato l'onorevole Ghezzi, s iè verificato nel mese di ottobre dello scorsoanno. Si può dire dunque che esso sia ormaiassai remoto, anche al di là dell'aspett opuramente cronologico, poiché è stato oc-casionato (come ha già detto l'onorevol eGhezzi) dalla vertenza sindacale per il rin-novo del contratto collettivo nazionale dilavoro dei metalmeccanici in seguito inter-venuto il 14 dicembre del 1990 .

Durante le agitazioni sindacali promossein quel periodo dai sindacati metalmeccanic idi Bologna, il presidente dell'associazion eprovinciale degli industriali inviò lettera allecompetenti autorità locali manifestando lasua preoccupazione circa il comportamento

dei lavoratori in quasi tutte le aziende me-talmeccaniche della provincia di Bologna . Inproposito, l'ispettorato del lavoro di Bolo-gna, che prontamente svolse i relativi accer-tamenti, ha comunicato di non aver rilevatomai elementi tali da convalidare i timori delpresidente dell'associazione degli industria -li . Infatti, le manifestazioni operaie ed ilcomportamento dei lavoratori e dei lororappresentanti si sono sempre mantenuti ne lrispetto delle norme di legge .

Tutto ciò è confermato dal fatto, accertatoanche presso gli uffici della procura dellaRepubblica e della pretura circondariale d iBologna, che non sono state presentate de-nunce e che non esiste alcun procedimentopenale a carico dei manifestanti .

Per completezza di informazione preciso ,inoltre, che da quanto affermato dai desti-natari della citata comunicazione o denun-cia-esposto (prefetto, questore, procura del-la Repubblica e via dicendo), l'iniziativa h aavuto un carattere essenzialmente preventi-vo ed è stata probabilmente dettata daltimore di veder svilupparsi forme anomaledi agitazione .

Probabilmente il presidente dell'associa-zione industriali di Bologna aveva in que lmomento poca fiducia nelle possibilità diaccordo tra sindacato e datori di lavoro, pu rcon la mediazione dell'allora ministro Do-nat-Cattin. Un timore che si è poi dimostrat oinfondato, se pochi giorni dopo questa de-nuncia-esposto fu firmato il contratto de imetalmeccanici .

PRESIDENTE . L'onorevole Ghezzi ha fa-coltà di dichiarare se sia soddisfatto per l asua interpellanza n . 2-01220 .

GIORGIO GHEZZI . Signor Presidente, midichiaro sostanzialmente soddisfatto dellarisposta data dal rappresentante del Gover-no. Essa dà atto che l'ispettorato non rilevòelementi di reato, né furono presentate de-nunzie, né esistono procedimenti penali .Pertanto, quei timori che vennero esternat iallora dal presidente dell'associazione indu-striali erano chiaramente pretestuosi e —aggiungo io — strumentali alla conclusionedel contratto .

Per i motivi esposti dichiaro nuovamente

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la mia soddisfazione per la risposta fornit adal sottosegretario .

PRESIDENTE Passiamo alla seguente in-terrogazione :

DEL DONNO e BAGHINO . — Al Ministrodel lavoro e della previdenza sociale . — Persapere :

se il ministro ha considerato con la do-vuta attenzione la situazione dei disoccupatiin Puglia, dove una persona su undici èsenza lavoro, stando ai dati dell'osservatori odel mercato del lavoro in Puglia, riferitiall'agosto del 1989 ;

se vi sono in programma iniziative perrisolvere problemi così gravi. Sono stat eregistrate oltre seimilacento unità in più didisoccupati rispetto al luglio 1989, salendoalla quota totale di circa trecentosettantaset-temila e quattrocento disoccupati (3-02256).

(7 febbraio 1990) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per i llavoro e la previdenza sociale ha facoltà d irispondere .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . SignorPresidente, la risposta a questa interrogazio-ne conterrà una elencazione di dati poich ési chiede di conoscere in maniera specific aquanto il Governo intenda fare per risolvereil problema della disoccupazione nella regio -ne Puglia e, più in generale, nel meridione .

Il numero degli iscritti nelle liste di col-locamente nella regione Puglia effettivamen -te è in aumento . Alla data del 30 giugno1991 era pari a 385 .196 unità, con unaumento effettivo di 5.241 unità rispettoal dato registrato nello stesso mese dell'ann oprecedente .

Gli iscritti risultano così ripartiti : a Bari127.377 unità, a Brindisi 45.949, a Foggia62.999, a Lecce 96 .574 e 52 .297 in provinci adi Taranto .

Come è noto, il dato numerico non corri-sponde però alla reale entità dei disoccupati .Notevole è infatti la consistenza delle iscri-

zioni determinate dalla possibilità di fruiredei benefici connessi e pertanto non motiva -te dalla effettiva ricerca di occupazione .

Va aggiunto inoltre che i mesi estivi sonoquelli in cui statisticamente il numero degliiscritti nelle liste di collocamento raggiungei suoi massimi livelli, sia in coincidenza dinuove iscrizioni di giovani al termine dell'an-no scolastico, sia per l'approssimarsi di atti-vità stagionali nei vari settori, specie i nquello agricolo . Va anche precisato che ,soprattutto in tale settore, per effetto dell eattuali procedure che consentono l'automa-tica reiscrizione dei lavoratori al termine d irapporti di breve durata, il numero degliiscritti, pur in presenza di massicci avvia -menti, rimane pressoché invariato . Mi rife-risco ai lavoratori stagionali .

Al di là di tutto ciò, non può comunquenegarsi che l'attuale andamento delle iscri-zioni nelle liste di collocamento denoti unaggravamento della situazione occupaziona-le nella regione Puglia .

In proposito, si deve ricordare che l'eco-nomia locale nel suo complesso attraversauna fase recessiva particolarmente avvertitanei settori della siderurgia, della meccanica ,della chimica, in quello tessile e dell'abbi-gliamento. A ciò si aggiunge il perdurantestato di arretratezza dell'agricoltura .

Pertanto, se si eccettua il settore terziario ,che ha denunciato lievi incrementi di oc-cupazione, tutti gli altri comparti eviden-ziano sostanziali variazioni in diminuzion edei rispettivi livelli occupazionali . Nel set-tore industriale sono in atto processi diristrutturazione da parte di numerose a-ziende, con conseguente ricorso al tratta -mento straordinario di cassa integrazion eguadagni che riguarda complessivament e12 .577 lavoratori . Oltre 7 mila sono, inoltre ,quelli destinatari dell'indennità speciale d idisoccupazione .

Un ulteriore obiettivo fattore di appesan-timento del mercato del lavoro pugliese èstato rappresentato dalla presenza dei pro -fughi albanesi . Alla regione è stato assegnatoun contingente di 1 .700 profughi di cu i1 .290 sono stati avviati al lavoro entro l oscorso 31 agosto .

Particolarmente colpiti sono i giovani i ncerca di prima occupazione che, per il titolo

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di studio posseduto, aspirano ad un lavoroimpiegatizio . Il fenomeno riguarda in mag-gior misura le dorme: infatti, al 30 giugno1991 le giovani iscritte nelle liste di colloca-mento con qualifiche impiegatizie erano75 .500 a fronte dei 69 mila giovani di sessomaschile . Tutto ciò pur in presenza di unmaggior ricorso nella regione all'istituto de lcontratto di formazione lavoro mediante i lquale i giovani avviati al lavoro sono statiquasi 11 mila nel 1989 16 mila nel 1990 equasi 8 mila nel primo semestre dell'anno i ncorso. Rilevante è stato altresì il numero deidisoccupati utilizzati, seppur in modo pre-cario, nell'esecuzione dei progetti di utilit àcollettiva di cui all'articolo 23 della legge n.67 del 1988, che nel 1990 è stato pari a 9.570unità .

Risultati apprezzabili, pur se indubbia -mente non risolutivi, sono stati prodottidalle misure straordinarie per la promozion ee lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanil enel Mezzogiorno, previste dalla legge n . 44del 1986, nonché dalle provvidenze contem -plate dal piano straordinario per l'occupa-zione giovanile di cui alla legge n. 113 del1986 . A valere sulla legge n . 44 sono statipresentati nella regione, fino al 24 settembredel 1991, 426 progetti ; di questi ne sono statiapprovati 94 con l ' occupazione complessiv adi quasi tremila giovani, di cui 746 in qualitàdi soci di tali nuove imprese giovanili .

Sono da tenere presenti, inoltre, gli inter-venti del fondo per il rientro della disoccu-pazione, di cui all'articolo 6 della legge n.160 del 1988, finalizzati alla creazione dioccupazione aggiuntiva particolarmente ne iterritori del Mezzogiorno . Finora sono statiapprovati 27 progetti di cui 9 riguardanoanche la regione Puglia .

Infine, sono stati erogati negli anni 1989e 1990 alle imprese manifatturiere industria -li con meno di 100 dipendenti complessiva-mente 34 miliardi quali contributi per nuoveassunzioni, ai sensi dell'articolo 15 dellalegge n . 67 del 1988 .

Gli interventi indicati evidenziano l'atten-zione particolare dimostrata dal Governo eda questo Ministero nei confronti della situa-zione occupazionale della Puglia . Per farvifronte assume poi, in generale, speciale im-portanza lo svolgimento dei compiti di poli -

tica attiva del lavoro attribuiti all'ammini-strazione principalmente dalle leggi n . 56 del1987 e n. 223 del 1991 . In attuazione dell alegge n . 56 sono state di recente costituite leagenzie regionali per l'impiego chiamate aelaborare proposte-programmi al fine di pro -muovere e incrementare l'occupazione .

Ci si attende che la rispettiva attivit àmanifesti, anche in Puglia e nel più brev etempo possibile, la propria efficacia e con-tribuisca a far ottenere risultati positivi su lpiano dell'incontro tra domanda e offert adi lavoro.

Il Governo intende proseguire nell'azion evolta a facilitare l'inserimento lavorativo so-prattutto dei giovani, e in proposito valuter àla possibilità di inserire nella legge finanzia-ria appositi finanziamenti per il prossimotriennio. Essi dovranno utilizzarsi in modoprevalente a favore del Mezzogiorno e do-vranno riguardare logicamente anche la re-gione Puglia e quindi ne potranno usufruir ei giovani disoccupati della regione stessa alfine di alleggerire la negativa pressione ch esi è determinata .

PRESIDENTE . L'onorevole Baghino hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perl'interrogazione Del Dormo n . 3-02256, dicui è cofirmatario .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor sot-tosegretario, la ringrazio dei dati e dell eprecisazioni forniteci, però nella sostanzal'interrogazione sollecitava il Governo a dassumere iniziative, mentre nella risposta le iha fatto promesse, ha parlato di intenzionie non di realtà . La realtà è che un'interro-gazione, presentata nel febbraio del 1990, haottenuto risposta nel settembre del 1991 eche sono stati forniti dati del giugno 1991 .In pratica si riconosce che la situazione ,rispetto alla data di presentazione dell'inte-rogazione, si è aggravata, tant'è vero cheanche gli striminziti dati provenienti dall'uf-ficio di collocamento dimostrano che la di-soccupazione tra il giugno 1991 e lo stessomese dell'anno precedente è aumentata .

Stando alla risposta del sottosegretario,sembra che tutta l'attenzione del Governosia rivolta ad un maggiore impiego dei gio-vani; tuttavia dobbiamo constatare che, a

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fronte di circa novanta nuove iniziative ,sono poco più di cento i giovani occupati ,troppo pochi rispetto a quelli in cerca diprimo impiego . Dobbiamo pertanto ricono-scere che la situazione in Puglia si è aggra-vata e continua ad aggravarsi, anche perchéquando la crisi investe il settore tessile ,quello chimico e soprattutto quello siderur-gico (ricordo che in Puglia è ubicato i lmiglior impianto siderurgico europeo), allo-ra vuoi dire che la situazione è veramentegrave .

Purtroppo in altre parti d'Italia (mi riferi-sco in particolar modo a Genova) numerosicantieri siderurgici vengono chiusi ed i nPuglia si rischia di fare altrettanto, mentresarebbe sufficiente incrementare e meglioutilizzare le risorse destinate a tale settoreper risolvere il problema . Ricordo che l'Ita-lia importa sempre con maggior frequenz adeterminati lavorati d'acciaio . Il Governoafferma inoltre di essere ben intenazionatoad intervenire a sostegno dell'occupazione ;si citano al riguardo alcune leggi, ma ilrisultato è che la disoccupazione aumenta .Anche il settore agricolo versa in una situa-zione di crisi (ben sappiamo quale sia ildeficit a livello nazionale) e la Puglia, chedovrebbe esportare prodotti agricoli, no ngode di alcun intervento teso ad incremen-tare la produzione e quindi il commercio d itali prodotti .

Mi allarma inoltre la notizia secondo l aquale si prevede un maggiore impegno fi-nanziario a favore del terziario . Sono preoc-cupato della mentalità che si sta diffondend oin Italia . A fronte di finte ristrutturazioni dialcuni comparti industriali, che di fatto pro-ducono una riduzione sia di personale sia d iproduzione (mi riferisco in particolar modoal settore chimico), il terziario, che non dàmolte possibilità di impiego, potrà essereincentivato solo se il settore industriale sar àadeguatamente sostenuto . Tale settore, in-fatti, insieme a quello agricolo, per quantoattiene in particolare alla regione Puglia,dovrebbe godere di una speciale attenzionedel Governo e non solo mediante la sommi-nistrazione di miliardi per una maggioreoccupazione, come ella, ad esempio, haricordato. Sarebbe opportuno, infatti, veri-ficare se tali finanziamenti abbiano davvero,

in proporzione alla loro entità, aumentatol'occupazione .

Per concludere, ringrazio il rappresentan-te del Governo per le notizie che ci h afornito, ma rimango allarmato, come allar-mata è la nostra interrogazione, perché unaverità è davanti a noi e cioè che l'aumentodella disoccupazione dimostra che l'inter-vento effettuato non ha risolto proprio null a(Applausi dei deputati del gruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Passiamo alla seguente in-terrogazione :

RUSSO FRANCO, CIMA e LANZINGER .— Al ministro del lavoro e della previdenz asociale . — Per sapere — premesso che :

la Fincantieri ha licenziato il signor Ba-sile perché questi ha denunciato infiltrazionimafiose nei cantieri navali ed ha con corag-gio, indicato collusioni e infiltrazioni ch eavrebbero dovuto invece suscitare allarme esolidarietà da parte dell'azienda — :

quale sia la valutazione del Governo ri-spetto a questo odioso licenziamento, ch eindebolisce la lotta contro la mafia e qualiiniziative politico-amministrative intenda as-sumere per risolvere il caso Basile . (3-02731 )

(16 novembre 1990) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per i llavoro e la previdenza sociale ha facoltà d irispondere .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . SignorPresidente, l'interrogazione Russo Franc on. 3-02731 si riferisce al licenziamento di unlavoratore, il signor Gioacchino Basile, ope -raio della Fincantieri di Palermo . Tale licen-ziamento è oggi soggetto ad un giudizio diimpugnazione promosso dall'interessato ,che è tuttora in corso .

In sede cautelare il pretore di Palermo h adisposto la reintegrazione del ricorrente nelposto di lavoro . Per effetto di tale pronunciala Fincantieri, la quale non ha riammesso inservizio il lavoratore, provvede a corrispon-dergli la retribuzione che pertanto l'interes-

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sato ha continuato a percepire senza solu-zione di continuità, anche dopo il 30 novem-bre 1990, data di decorrenza del licenzia-mento. L'ulteriore trattazione nel meritodella vertenza giudiziaria, presso la preturadi Palermo, è fissata per l'udienza del 1 0ottobre 1991 .

Il licenziamento è stato disposto dallaFincantieri a seguito di dichiarazioni rila-sciate dal signor Basile alla stampa, riguar-danti pretese infiltrazioni mafiose all'internodei cantieri navali di Palermo, nonché l'ap-palto di parte dell'attività produttiva a ditteesterne, le quali farebbero uso di lavoro ner ooperando senza rispettare le disposizioni inmateria di igiene ambientale e di sicurezz adel lavoro .

L'azienda ha ritenuto le opinioni manife-state dal lavoratore gravemente lesive e dif-famatoria e in tali termini ha motivato illicenziamento. La ditta inoltre ha sportoquerela per diffamazione contro il signo rBasile . Il Basile è stato altresì espulso dalsindacato della FIOM . La sua presa di posi-zione ha invero coinvolto anche le organiz-zazioni sindacali, rappresentate all'internodel cantiere, nelle quali il lavoratore avev ain passato attivamente militato, che hann oreagito sconfessandolo e disponendone l'e-spulsione dal sindacato .

Questi i fatti così come sono stati accertat idall'ispettorato del lavoro di Palermo e rife-riti dal competente assessorato della regionesiciliana, in quanto il Ministero del lavoronon ha competenze in tale regione . Comun-que, al di là della vertenza individuale ed inrelazione all 'aspetto più generale e più in-quietante riguardante le condizioni di lavor oall'interno del cantiere navale di Palermo,l'assessorato siciliano ha comunicato che i llocale ispettorato del lavoro, che dipende dadetto assessorato, ha intensificato l'attivitàdi vigilanza .

Pur in mancanza di specifici riferiment iidonei ad orientare più incisivi interventimirati, l'ispettorato ha effettuato e tuttorasta espletando controlli generali sugli appalt iconferiti e sulle ditte appaltatrici . Per quantoriguarda la materia di prevenzione antinfor-tunistica particolare attenzione è stata pre-stata nello svolgimento della vigilanza ordi-naria benché le relative competenze

facciano capo all'amministrazione della sa-nità.

I casi di infrazione di volta in volta rilevat isono sempre stati sollecitamente riferiti al-l'autorità giudiziaria. Pochi i casi di lavoronero riscontrati, stando ai dati trasmess idall'assessorato regionale siciliano : quelliche l'azione di vigilanza tuttora in corso h afatto emergere riguardano sino ad oggi sol osei lavoratori .

Sono stati invece rilevati frequenti episod idi elusione contributiva concernenti presta-zioni di lavoro straordinario e festivo, an-ch'essi perseguiti a termini di legge .

Per quanto riguarda l'affermazione conte-nuta nell'interrogazione Russo Franco n .3-02731, secondo quanto si è potuto accer-tare, le dichiarazioni fatte dal signor Basilesono state ritenute lesive dalla direzionedella Fincantieri ed è questo il motivo per i lquale è stato disposto il suo licenziamento .Identiche rimostranze per queste dichiara-zioni, probabilmente eccessive, sono stat eespresse dal sindacato, che ha provvedutoall'espulsione del signor Basile .

L'interrogazione chiede inoltre quali ini-ziative il Ministero del lavoro e della previ-denza sociale intenda assumere . Evidente -mente, allo stato, esso non può prenderealcuna iniziativa, occorrendo attendere l asentenza che tra pochi giorni, il 10 ottobre ,sarà emessa dal pretore di Palermo .

Il caso sollevato dagli onorevoli interro-ganti sarà costantemente seguito dal Mi-nistero in modo che si possa risolvere i nun contesto di giustizia per il lavoratore ,per il sindacato e per la direzione dell aFincantieri .

PRESIDENTE. L'onorevole Franco Russ oha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto .

FRANCO RUSSO . Presidente, spero che ilGoverno voglia attivarsi perché questo cas ogiunga a buon fine . Ci troviamo infatti difronte ad una manifestazione di arroganza edi irresponsabilità .

Vi è una manifestazione di arroganza d aparte della Fincantieri che non rispetta l eopinioni del signor Basile, pur fortement ecritiche nei suoi confronti . Avrei compresoche l'azienda, una volta sporta querela, pro-

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cedesse al licenziamento del lavoratore qua-lora il procedimento giudiziario fosse risul-tato comprovante l'intento diffamatorio del-le dichiarazioni del signor Basile; invece l aFincantieri ha agito in altro modo : ha sportoquerela ed ha licenziato .

Per fortuna il pretore di Palermo ha ordi-nato la reintegrazione del signor Basile nelposto di lavoro secondo lo statuto dei lavo-ratori e vedremo quale sarà l'esito finale d iquesta controversia sul lavoro .

L'irresponsabilità, signor Presidente, ono-revole sottosegretario, risiede inoltre nel fat -to che, invece di difendere un lavoratore, u nsindacalista che ha il coraggio di denunciar eil regime di illegalità vigente all'interno diun'azienda, nel nostro caso importante esignificativa come la Fincantieri, addiritturalo si querela e lo si licenzia, nonostant eormai si sappia che solo attraverso un o«scatto», dei singoli cittadini e delle associa-zioni è possibile produrre una svolta nellalotta alla mafia; tale svolta è infatti conse-guibile se ogni cittadino comincia a resister ealle pressioni, ai ricatti ed alle minacce dellamafia, come hanno cominciato a fare perfortuna gli imprenditori ed i commercianti ,pagando anche un tributo di sangue, comenel caso dell'uccisione di Libero Grassi .

Ritengo grave che chi ricopre funzion isignificative quali quelle di responsabile diun'impresa, pur detenendo un potere socia -le e strumenti formidabili per contribuire aporre un argine alla mafia, divenendo puntodi riferimento della pressione esercitabilecontro di essa, si faccia invece strumento dicollusione con la mafia stessa. Infatti non s ipossono non denunciare le collusioni nelmomento in cui chi combatte apertament ela mafia, sfidandola e rischiando di persona ,viene privato del lavoro e viene querelato .

Non voglio parlare del sindacato . Il fattoche la FIOM abbia espulso Basile è sempli-cemente vergognoso e testimonia la disgre-gazione della democrazia all'interno del sin-dacato ed il livello della capacità d iresistenza dello stesso . D'altro canto sappia-mo che in Sicilia, anche nella funzione pub-blica, ci sono stati scontri interni e chesettori del sindacalismo cislino, ad esempio ,hanno alimentato in passato una lotta con-tro il sindaco Orlando: mi riferisco alla fa -

mosa bara esposta davanti al comune . An-che questi episodi, però, dimostrano ch edobbiamo fare delle pressioni nelle diversestrutture politiche, associative e sindacaliaffinché esse diventino strumento di lott aalla mafia .

Mi auguro che da quando è stata presen-tata la mia interrogazione, nel novembre de l1990, ad oggi — purtroppo anche a causadell'assassinio di Libero Grassi, con un ama-ro tributo di sangue che la società ha pagato— il clima sia mutato . Riconosco che anch egli imprenditori stanno facendo la loro par -te. Un giornale importante come Il Sole 24ore ha lanciato un appello contro la mafia ele associazioni di categoria, soprattutto deicommercianti, si sono mobilitate . Nell'Italiadello sfascio, come viene definita, ci son ocomunque voci emergenti dalla società civi-le, dirette a contrastare la mafia.

Signor Presidente, desidero rivolgerle unarichiesta collegata ai problemi della mafia ,ma che investe gli organi parlamentari e lapregherei di far presente quanto le sto perdire alla Presidente Iotti . In questi giorniabbiamo assistito ad un fatto stravagante . I lpresidente della Commissione antimafia, se -natore Gerardo Chiaromonte, il quale fino aprova contraria presiede un organo parla-mentare, avendo per le mani una lista di 5 2nomi di persone presentate alle ultime ele-zioni in Sicilia senza il rispetto di quel codic edi autoregolamentazione che è stato varatodalla Commissione stessa ed accettato daipartiti, ha ritenuto opportuno compiere laseguente azione politica : ha invitato riserva-tamente, lui, il presidente di una Commis-sione parlamentare, le segreterie dei partit iresponsabili di aver presentato quelle candi-dature nelle loro liste, a fare qualcosa . . . Sitratta di una scorrettezza istituzionale intol-lerabile e a nome del gruppo verde e delpresidente Scalia le chiedo, signor Presiden-te, che il presidente Chiaromonte sia richia-mato al rispetto delle relazioni tra la Com-missione antimafia e il Parlamento. È ilParlamento, infatti, che deve essere infor-mato pubblicamente dei 52 nomi .

Senza voler rivolgere accuse pesanti, ri-tengo tuttavia che questo non sia un mod oper arginare l'omertà e la collusione e credoche la Presidenza della Camera debba richia-

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mare in maniera formale il senatore Chiaro -monte . In tal modo infatti «si lavano i panniin casa», mentre reputo che i panni vadanolavati pubblicamente. E se i partiti hannosbagliato, devono essere denunciati di fronteall'opinione pubblica .

Mi sento di rivolgere un richiamo cos ìforte perché non sto parlando di un privat ocittadino, bensì del presidente di una Com-missione parlamentare che deve essere ri-chiamato alla correttezza dei rapporti tra l eCamere e la Commissione. Spero che l aPresidente lotti e lei stesso, onorevole Presi-dente Zolla, siate d'accordo con il rilievo de lgruppo verde e mi auguro che la Presidenz asi attivi affiché questa sia l'ultima manifesta-zione di un'omertà che non deve assoluta -mente provenire dalle istituzioni .

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,il Presidente della Camera sarà debitament einformato del suo rilievo e naturalment eadotterà le iniziative che riterrà opportun enella sua autonomia e nella sua responsabi-lità .

Senza voler assolutamente entrare nel me-rito della vicenda né giustificare il senatoreChiaromonte (non conosco tutti i termini delproblema), devo tuttavia sottolineare che lepersone comprese nell 'elenco in questionenon hanno riportato alcuna condanna pena -le definitiva . Forse, il senatore Chiaromonte ,è stato indotto da questa considerazione —tutela dei diritti della persona che non ècolpevole fintanto che non vi sia una senten-za passata in giudicato — a non rendere not ii loro nomi.

Si tratta, comunque, onorevole FrancoRusso, soltanto di una spiegazione che io leoffro in questo momento, astenendomi —come ho già detto — dall'entrare nel merit odella questione e dal fare commenti .

Passiamo alla seguente interrogazione :

RAVAGLIA . — Al Presidente del Consigliodei ministri . — Per sapere — premesso che :

in data 15 maggio l ' interrogante ha pre-sentato un'interrogazione, che ancora nonha avuto risposta, con la quale denunciava

tra l'altro: a) un comportamento anomal onella gestione delle colonie ENPAS nel 1990assegnate all 'ASE Coop . ; b) l'esigenza di uncontrollo circa l'assegnazione della gestion edelle colonie del suddetto ente per il 1991 ;in particolare l'interrogante rilevava esplici-tamente come: «con sempre maggiore insi-stenza si sente affermare che è inutile pre-sentare domanda per il bando, in quanto ilcommissario dell'ENPAS avrebbe già decis odi assegnare la gestione di tali immobiliall'ASE Coop.; una delle società facenti capoa certo «signor Lanci» e ciò grazie a specifi-che sponsorizzazioni politiche —:

se sia a conoscenza del fatto che : 1) i lcommissario dell'ENPAS ha assegnato effet-tivamente la gestione di tali colonie all'ASECoop; e ciò nonostante un primo parerecontrario del comitato chiamato a giudicarele offerte di gara; 2) FASE Coop. pare avereottenuto l'assegnazione della gestione dellequattro colonie ai seguenti prezzi per ragaz-zo: Alberoni lido di Venezia a lire 53 .006 ,Fai della Paganella a lire 50 .827, Cesenaticoa lire 49 .197, Gambaria a lire 54 .487 ; 3) laseconda azienda classificata aveva propostola seguente offerta : Alberoni lire 41 .000, Faidella Paganella lire 40 .000, Cesenatico lire37.000, Gambaria lire 45 .000 ; 4) in sostanz al'ASE Coop., se i dati in possesso dell'inter-rogante sono veritieri, avrebbe ottenuto l'as-segnazione della gestione delle quattro colo-nie nonostante che i suoi costi siano di circ alire 10.000 per ragazzo superiori alla secon-da impresa classificata nella gara . Conside-rando che mediamente in tali colonie estiv esono ospitati 2 .200 ragazzi per 21 giorni, icosti maggiori che l'ENPAS dovrà pagareammontano a circa lire 500 milioni . Se,inoltre, risponde al vero la notizia secondocui 1'ASE Coop. sarebbe esonerata dal paga-mento dei contributi per i propri soci-dipen-denti ; l'ulteriore lucro per tale azienda sa-rebbe di altri lire 500 milioni circa; 5) diverseaziende del ramo, interpellate dall'interro-gante, hanno dichiarato che enti come laSIP e le Ferrovie dello Stato hanno conclus ocontratti di gestione per le colonie estive deifigli dei propri dipendenti per importi pe rragazzo che vanno da lire 37 .000 a lire42.000 e che quindi i prezzi offerti dall'ASE

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Coop. e accettati dall'ENPAS risultano esse-re, assurdamente, fuori mercato ;

se non ritenga infine: a) che risulti per lomeno «anomalo» che nonostante la previa edocumentata denuncia dell'interrogante 1'A -SE Coop. abbia vinto la gara a prezzi cherisultano di gran lunga superiori a quelli d imercato;

b) di assumere idonee iniziative al riguar-do anche in considerazione dell'opportunit àdi informare il Parlamento anche mediant eproduzione di tutti i verbali della commis-sione aggiudicatrice nonché di precise giu-stificazioni da parte del commissario del -l'ENPAS circa le ragioni del suocomportamento ;

c) qualora i fatti sopra denunciati rispon-dano al vero, di procedere all'immediat asostituzione del commissario;

d) di riportare trasparenza e correttezz anella gestione di tale ente, valutando anchele responsabilità dei dirigenti .

(3-03114 )

(20 giugno 1991) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per i llavoro e la previdenza sociale ha facoltà d irispondere .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . SignorPresidente, l'ENPAS provvede ad affidareannualmente la gestione delle proprie colo-nie estive per i minori mediante un appalto -concorso.

Per la stagione 1991 — come per la pre-cedente — è risultata aggiudicataria la coo-perativa ASE (Attività Sociali Europa S.r .l . )con sede a Riccione .

Il relativo procedimento è stato condotto ,ai sensi dell'articolo 59 del decreto del Pre-sidente della Repubblica n . 696 del 1979, dauna commissione appositamente nominatadal commissario dell'ente .

Delle sedici ditte che presentarono do -manda entro il termine fissato ne sono stat einvitate a partecipare quattro, giudicate d aquesta commissione in possesso di tutti irequisiti di idoneità prescritti dal bando .

FRANCO PIRO . Ma sono le cooperative diCristofori, dillo !

PRESIDENTE. Onorevole sottosegreta-rio, prosegua pure nella sua risposta .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale. Inseguito alla valutazione comparativa de iquattro progetti-offerta effettivamente pre-sentati, la commissione ha scelto quellodella cooperativa ASE . I1 commissario del -l'ente ha quindi autorizzato la spesa per lastipula del contratto con l'impresa aggiudi-cataria. La relativa delibera è stata adottat ail 7 giugno 1991 con il parere favorevole de lcomitato dei coadiutori del commissario .

L'aggiudicazione dell'appalto è stata effet-tuata tenendo conto non solo della indica-zione del prezzo, ma anche dei requisit itecnici e funzionali del progetto .

Come è noto, nell'appalto-concorso l'indi-cazione del prezzo di per sé solo non h arilevanza determinante ai fini dell'aggiudica-zione; allo scopo risulta innanzitutto indi-spensabile l'accertamento dei requisiti fun-zionali e di idoneità tecnica del progetto .

Nel caso in questione, tale aspetto essen-ziale è stato adeguatamente valutato dallacommissione che ha verificato la risponden-za funzionale dei singoli progetti presentati ,attribuendo a ciascuno di essi, secondo cri-teri predeterminati, un punteggio tecnic oconferito prima dell'apertura dei plichi con -tenenti le offerte relative al prezzo .

Per questo motivo, si è verificato chealcune offerte, pur recanti prezzi inferiori ,sono state nel loro complesso valutate com emeno convenienti .

Ad ogni modo, il concorrente che nell'ap-posita graduatoria, formata dalla commis-sione, segue immediatamente la cooperativeASE aveva indicato in realtà non un prezz oinferiore, come è stato erroneamente indi-cato nell'interrogazione, ma un prezzo su-periore a quelli offerti dalla aggiudicataria .Dei prezzi inferiori erano stati, invece, effet-tivamente offerti da altri partecipanti all agara i quali, però, significativamente, hannoconseguito un punteggio decisamente infe-riore nella graduatoria tecnica, presentandoi rispettivi progetti contenuti meno rispon-

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denti, più generici e, quindi, ritenuti men oidonei .

Con riguardo poi al preteso esonero dalpagamento dei contributi previdenzialiINPS, di cui secondo l'interrogante benefi-cerebbe la società cooperativa ASE, si f apresente che la ditta non gode di alcunprivilegio particolare che, comunque, nonpotrebbe esserle accordato individualmenteda chicchessia né tantomeno dall'ENPAS .

È vero, invece, che la ditta sostiene di no nessere assoggettato all'obbligo di assicurarepresso l'INPS i propri soci impegnati nellosvolgimento dell'attività lavorativa, negandola sussistenza nei loro confronti di un rap-porto di lavoro subordinato .

L'assunto è stato però ritenuto infondat osotto diversi aspetti dall'ispettorato del lavo-ro di Forli e di Reggio Calabria, i quali giàdurante la stagione estiva dell 'anno 1990

hanno svolto accertamenti presso le casevacanze gestite dalla cooperativa nelle ri-spettive province . Non è quindi stato accet-tato il principio sollevato dalla ditta appalta-trice.

In merito, è stato contestato alla coopera-tiva ASE il mancato versamento dei contri-buti assicurativi ed assistenziali all'INPS edavviato il procedimento di legge per l'irro-gazione delle rispettive sanzioni amministra-tive ed il recupero dei contributi non versati ,il cui importo complessivo ammonta a circ a180 milioni di lire .

Inoltre, l'ispettorato di Forli ha comuni-cato che sono in corso ulteriori verifiche ,dirette ad accertare il regolare adempimentodegli obblighi contributivi in parola per l astagione 1991 .

FRANCO PIRO. Ma l'ispettorato di Forlì èin mano a Cristofori !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale. Ono-revole Piro, se nel 1990 è stato accertatotutto ciò da parte dell'ispettorato del lavoroed è stata irrogata questa sanzione ammini-strativa . . .

FRANCO PIRO. Ma se ha fatto promuoverechi fa gli affari con lui!

PRESIDENTE . Onorevole Piro, l'interro-gante è l'onorevole Ravaglia !

FRANCO PIRO . Ci sono i pentiti! Lei doposentirà i telegrammi! Non copra anche lei i lmalaffare, Bissi !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale. Io miattengo ai dati che mi sono stati fornit idall'ispettorato .

FRANCO PIRO . Ma quali dati? Mi sembr ail sasso in bocca! Ci sarà pure un pentito ,nel Governo, che parli !

PRESIDENTE. Onorevole Piro, lasci par-lare il sottosegretario !

FRANCO PIRO. C'è Cristofori che ruba aidanni dell 'ENPAS !

PRESIDENTE. Onorevole Piro !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . Non sitratta di pentiti, onorevole Piro !

FRANCO PIRO . Come si fa a chiedere ledimissioni di un sottosegretario ?

PRESIDENTE. Onorevole Piro, il regola -mento prevede che ora parli il sottosegreta-rio; gli consenta di farlo perché in quest'aulaognuno — lei compreso — ha il diritto diesprimere liberamente il proprio pensieronelle forme e nei tempi stabiliti .

FRANCO PIRO . Ma non è previsto dalregolamento! Posso chiedere la sfiducia con -tro Pomicino per cacciare Cristofori? Qual èla regola democratica? Come si fa, in Italia ?

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . Io stosolo esponendo dei dati . . .

FRANCO PIRO. Presidente, anche lei comeme «denuncia» chi trasformò la Camera inun'aula sorda e grigia : infatti oggi i fascistinon ci sono!

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PRESIDENTE. Grazie a Dio sono tempiormai passati !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . Ono -revole Piro, queste sono sue opinioni; se le iritiene che tali affermazioni siano valide . . .

FRANCO PIRO. Parlerà Ravaglia, io parleròper un sollecito! Parlerò per un sollecit oanche su Cristofori : è la mafia dei Graci !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . Mi lasciparlare per favore !

PRESIDENTE. Onorevole Piro, lasci par-lare il sottosegretario Bissi! Non le ho datola parola! Potrà chiedere la parola successi-vamente ed avrà modo di esprimere la su aopinione !

FRANCO PIRO . Certo, non voglio micaessere espulso: bisogna espellere Cristofori ,non me!

PRESIDENTE. La prego di continuare ,senatore Bissi .

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . SignorPresidente, vorrei aggiungere, prima di con-cludere, che i dati che ho fornito sono statiaccertati dagli ispettorati del lavoro di Forlie di Reggio Calabria . Ai dati contenuti nel -l'interrogazione presentata dal collega Rava-glia cerco di rispondere in modo serio esenza tentare di coprire nulla, sulla base d iquanto mi è stato comunicato dagli uffici .

L'impresa che si è classificata seconda inquesto appalto-concorso (e che addirittur a— come prima ho sottolineato — si dic eavesse offerto un prezzo inferiore, mentre inrealtà era maggiore) avrebbe potuto facil-mente rivolgersi alla magistratura ammini-strativa o penale se vi fossero state irregola-rità.

Inoltre, l'ispettorato di Forlì, anche per ilfatto che esistono queste agevolazioni . . .

FRANCO PIRO . C'è De Sio che fa questecose a Rimini con Cristofori! Un vicesindac ocriminale !

GIANPAOLo BISSI, Sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . Inoltre— dicevo — l'ispettorato di Forli ci hacomunicato che sono in corso ulteriori veri -fiche dirette ad accertare il regolare adem-pimento degli obblighi contributivi in parolaper la stagione 1991, anche in relazione allacolonia di Cesenatico .

Signor Presidente, l'interrogazione Rava-glia n. 3-03114 si riferisce anche ad altra ,precedente, a risposta scritta rivolta al Go-verno nel corso del mese di maggio, inconcomitanza con lo svolgimento dell'ulti-ma gara per l'affidamento dell'appalto .

L'interrogante si duole che, nonostante ladenuncia contenuta nel documento ricorda-to, l 'appalto sia stato poi nuovamente con -ferito dall'ENPAS alla cooperativa ASE . Cre-do che gli elementi oggi forniti in merito a lmalinteso esonero della società ASE dall'ob -bligo di versare i contributi INPS (si trattainfatti di un errore dell'interrogante), su cu iprincipalmente si appuntavano le censuredell'onorevole Ravaglia, consentano di e-scludere qualsiasi dubbio in ordine alla legit -timità dell'operato dell'ENPAS in riferimen -to alla gara di appalto-concorso per lagestione delle colonie marine . Tuttavia miriservo di replicare . . .

FRANCO PIRO . No, non ha proprio lapossibilità di replicare !

PRESIDENTE. Onorevole sottosegreta-rio, il regolamento prevede che in caso d isvolgimento di interpellanze e di interroga-zioni l'ultima parola spetti al Parlamento .

FRANCO PIRO. Se vuole parlare, parli, cosìposso parlare anch'io !

GIANPAOLO BISSI, Sottosegretaro di Statoper il lavoro e la previdenza sociale . La

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procedura fin qui seguita non è stata molt oformale. Non possono essere lanciate accu-se, prive di fondamento e di giustificazio-ne. . .

FRANCO PIRO. De Sio, Cristofori, tramit eDoce, iscritto nella sezione De Gasperi dellaDC di Rimini . . .

PRESIDENTE. Indubbiamente l'onorevo-le Piro ha fatto alcune interruzioni nel cors odella sua risposta, onorevole Bissi, che leituttavia avrebbe avuto la possibilità di con-siderare in quella sede .

L'onorevole Ravaglia ha facoltà di dichia-rare se sia soddisfatto per la sua interroga-zione n . 3-03114.

GIANNI RAVAGLIA . Presidente, non possoche dichiararmi insoddisfatto . Consiglio alsottosegretario di approfondire meglio ilproblema da me sollevato .

Dico subito che con la risposta fornitaabbiamo un esempio dei livelli a cui è giunt al'arroganza del potere nel nostro paese . Sitratta infatti di una risposta burocratica, ch etestimonia solo con quali sofisticate modali-tà ormai si manifesti l'intreccio perverso traaffari e politica in Italia .

Il meccanismo è esemplare; e lo spiego .Si indice un appalto-concorso anche pe riniziative che, come quella in esame (l agestione di colonie estive), non comportanoproposte sofisticate, essendo ormai note l emodalità tipiche delle gestioni in questione.Ma si indice l'appalto-concorso, e non un'a-sta. Nell'appalto-concorso il costo della ge-stione — unico parametro certo — vieneconsiderato elemento secondario, mentre siintroducono elevati punteggi per valutazion iassolutamente discrezionali della commis-sione aggiudicatrice . In tal modo al momen-to dell'aggiudicazione qualsiasi risultato puòtrovare una sua giustificazione, compresaquella di far delle medie (come lei, onorevolesottosegretario, ha citato) tra i costi più alt ie i costi più bassi proposti, per poi giustifi-care i costi maggiori dell'azienda che si vuo ifar vincere. Avviene anche questo . Viene poifatta una preselezione e si valutano i proget-ti. Se tra ì candidati non vi è l'azienda che

deve vincere, si trova una ragione per inse-rirla. Nel caso in specie la ragione può esserela seguente: vi è l'esigenza di gestire quattrocolonie. Poiché inizialmente sono state pre-selezionate tre aziende — e tra queste nonvi è 1'ASE — se ne propone una quarta. Sirileva, ripeto, che, essendo quattro le colo-nie da gestire, si potrebbero prevedere quat-tro aziende a cui affidare la gestione dell ecolonie stesse .

Operata questa scelta, si richiama l'impre-sa che si vuole vincitrice per aggiustare i lprogetto alla luce delle preselezioni. Se ilprezzo è più alto, non è un problema; anzideve essere più alto, perché qualcuno deveguadagnarci al di fuori dell'impresa e del -l'ENPAS. Vi è sempre la discrezionalità dellavalutazione che può imprimere alla gradua-toria il corso che si vuole che segua .

Avviene così che arrivi seconda classifica-ta un'impresa che ha proposto prezzi supe-riori alla prima, che si vuole far vincere, eterza un'altra che pratica prezzi di granlunga inferiori alla prima. Con ciò si vorreb-be anche dimostrare il rigore economic odella scelta . Si predispone anche un mecca-nismo del genere !

In realtà così non è . Non si capisce perchél'ENPAS, ente commissariato, diventato or -mai solo una greppia per politici important ie per qualche portaborse, debba pagare l agestione delle proprie colonie diecimila lirein più per bambino rispetto alla media de icosti che praticano tutti gli altri enti pubbli-ci . Questo non lo capisco, onorevole sotto -segretario, e lei non mi convince richiaman-dosi a valutazioni discrezionali dell acommissione .

Noi abbiamo in questo appalto un costosuperiore di circa 500 milioni rispetto adanaloghi appalti delle Ferrovie dello Stato ,della SIP e di tutti gli altri enti pubblici . Perquanto riguarda la SIP, il gestore dell'appal-to delle colonie per i figli dei dipendenti devegarantire anche le strutture . Nel caso del-l'ENPAS, l'ente ha colonie di sua proprietà ,e quindi ne viene appaltata solo la gestione .Per la SIP quindi l'appaltatore deve' fornireanche l'immobile . Ebbene, mentre la SIP haavuto un costo di 42 mila lire a bambino ,l'ENPAS ne ha avuto uno di 53 mila lire ,perché evidentemente non deve mantenere

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solo i bambini, ma anche la logica partito-cratica del nostro paese . Si tratta di circa 1 0mila lire in più a bambino .

Non vi è una giustificazione seria per l oscempio di denaro pubblico che l'ENPASrealizza ogni anno.

Lei però mi insegna — e mi meravigli odelle considerazioni che ha svolto, signorsottosegretario, anche se ritengo che lei nonne abbia alcuna responsabilità perché, aven-do ricoperto anch'io tale incarico, so chespesso le risposte redatte dagli uffici crean oproblemi ai sottosegretari — che tutte l eaziende pubbliche e private chiedono neibandi il rispetto sostanziale del contratt ocollettivo di lavoro per i dipendenti . Ma selei mi viene a dire che l'ufficio provincial edel lavoro di Forlì ha comminato una multadi 180 milioni per evasione di contributi ,come fa lei, che è tutore delle cooperative edell'ENPAS, ad affermare che questo appal-to è giusto e corretto? Lei avrebbe dovutoimpone all'ENPAS come avevo richiest onella mia interrogazione, di non consentireall 'ASE di partecipare a questo concorso ,perché la gestione delle colonie realizzatadall'ASE l'anno precedente non era corret-ta. E così o no? Su questo chiedo che lei m irisponda.

Ho ricevuto risposte anche dall'ENPAS, i lquale giustifica il fatto che l'ASE non pagh ii contributi ai propri dipendenti accampan-do addirittura norme inesistenti circa pre-sunti esoneri delle cooperative dal pagamen-to dei contributi per i propri dipendenti .Ebbene, io vengo dal mondo cooperativo, edico che non esiste cooperativa seria chenon paghi i contributi ai soci, né esistononorme specifiche che lo permettano . Coloroche non pagano i contributi aggirano l enorme e vanno denunciati . Ma il Ministerodel lavoro non lo ha fatto .

Ma in questa vicenda vi è di più . L'affareè talmente sottile, professionale e ben co-struito, che ci si può permettere anche d itrasformare quasi l'accusatore in imputato ,dicendo che vi è leggerezza nelle affermazio -ni che ha fatto .

Allora debbo dire che in data 10 maggi ovengo a conoscenza che è in corso un band odi appalto-concorso che si presume trucca-to, in quanto ad ogni costo si vuole far

vincere una certa impresa . Il consulente ditale impresa (profumatamente pagato), checonduce tutti gli affari, è stato nominatocavaliere grazie all'intervento dell'onorevoleCristofori, che tale consulente ringrazia conun telegramma — inviato appunto dal dot-tor Angelo Lanci all'onorevole Nino Cristo -fori — che recita testualmente : «Lusingatoper tuo interessamento et onorificenza rice-vuta comunico che cavaliere e cavallo saran -no sempre al tuo fianco» .

Entro poi in possesso di una lettera attri-buibile alla segreteria dell'onorevole Cristo -fori, sottosegretario alla Presidenza del Con-siglio, datata 1 marzo 1990, protocolloDCCN n. 44922, indirizzata al dottor Cibati ,direttore generale dell'ENPAS, che recita :«Come sai, l'amico Angelo Lanci è presiden -te della cooperativa ASE, che partecipa albando di gara per la gestione dei centri d ivacanza. Credo inutile ricordarti l'alta pro-fessionalità della cooperativa. Distinti salu-ti» .

Venuto a conoscenza di questi fatti, riten-go sia mio dovere chiedere informazioni .

PRESIDENTE. Onorevole Ravaglia, nonvoglio essere fiscale nel conteggio dei minu -ti, ma lei ha già superato il tempo a su adisposizione .

GIANNI RAVAGLIA . Ho concluso, signorPresidente .

Ritengo sia mio dovere chiedere informa-zioni, ma guarda caso proprio l'aziend acooperativa di cui è consulente il nostrocavaliere, presumibilmente sponsorizzat odal sottosegretario alla Presidenza del Con-siglio, vince il bando con prezzi superiori allamedia, nel 1990 e nel 1991 . Le viene infatt iconcessa nuovamente la gestione nel 1991 ,nonostante non abbia ottemperato alle nor-me sui bandi per il versamento dei contributiai dipendenti .

Tutte le strutture di appoggio per la ge-stione delle colonie — e la pregherei d iprendere appunti — che normalmente ven-gono ritirate dall 'appaltatore, in questo casovengono immagazzinate nelle stesse colonie ,in quanto qualcuno ha la certezza di tornar ea vincere la gara anche nell' anno successivo .

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Così è avvenuto nel 1990, così sta avvenendoin questo momento .

Credo che il Ministero del lavoro debb aintervenire, così come pure la magistraturaper appurare le ragioni e i torti . Ritengo chequesta Italia debba cominciare ad essereripulita per ridare credibilità alla nostra As-semblea ed al nostro lavoro .

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgi-mento dell'interpellanza e delle interroga-zioni all'ordine del giorno .

Per lo svolgimento di interpellanze .

FRANCO PIRO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO PIRO . Signor Presidente, dopo larisposta che lei stesso a tarda sera mi ha datoieri presiedendo la seduta, sono stato tentat oquesta mattina di richiedere l'iscrizione al-l'ordine del giorno di una delle interpellanzeche ho presentato, a scelta del Governo . Sobene che di solito la Camera è così rispettatadal Governo che i funzionari della nostr aAssemblea ci chiedono di scegliere noi l'in-terpellanza alla quale vogliamo sia fornita l arisposta !

Dunque, chiedo formalmente che alle duemie interpellanze (la n . 2-01586 e 2-01587)pubblicate nell'allegato ai resoconti dellaseduta di giovedì 26 settembre 1991 —senatore Bissi, mi permetto di rivolgermi alei che rappresenta in questa sede il Governodella Repubblica — sia data prontamenterisposta.

Del resto, persone che hanno l'esperien-za del Presidente Zolla ieri mi hanno dettoche è necessario trovare il modo perché ilGoverno venga a rispondere in Assemblea .Ed io non vorrei che il Governo avesse unalibi (mi scusi se uso questo linguaggiomalavitoso, ma è proprio il caso di farlo, amio avviso!) . Vede, siccome ho presentatoben dodici interpellanze, non vorrei che vifosse la scusa che non si sa a quale rispon-dere!

Infatti Cristofori, al quale si è riferito

l'onorevole Ravaglia, potrebbe dire ch evi è un'interpellanza che riguarda, per e-sempio, i suoi sporchi affari con uno Statosovrano, la Repubblica di San Marino, af-fari che avvengono tramite il signor Doci ,purtroppo iscritto alla sezione De Gasper idella DC . . .

GIANNI RAVAGLIA. Il quale ha la segreta-ria presso la Presidenza del Consiglio !

FRANCO PIRO . Sì, ha la segretaria pressola Presidenza del Consiglio, gli uffici in viaRoma 102-106, presso il palazzo della SAIa Rimini, e si fa fare crediti di ristabiliment odalla Comunità economica europea per ci-fre superiori ai 5 miliardi, al tasso del 7, 5per cento . Questo delinquente, che provie-ne da zone leccesi come certi funzionari deltribunale di Rimini che sono assoldati, sot-toscrive titoli di Stato ; e poiché questi son osottoscritti da San Marino, è Cristofori cheaumenta il debito pubblico! È un evasoreperché copre il signor Doci, assieme al vicesindaco di Rimini De Sio, il quale è un soci oin affari delle vicende cooperative .

Ma queste non sono cooperative! La coo-perazione è di ispirazione cristiana in Italia !

GIANNI RAVAGLIA. Mazziniana !

FRANCO PIRO . Ma è possibile che sempre ,voi, dobbiate fare i laici? C'è De Micheli sche conosce così bene Milosevic da stringe -re qualche affare di droghe, di armi tramiteSan Marino e il «Pio Manzù»! E poi se laprendono con il Vaticano! Omnia mundamundis! Milosevic, te capì chi è che stabombardando con le armi chimiche di Sad-dam tramite qualche compiacente brescia-no (che fa le triangolazioni di petrolio e diarmi, attraverso San Marino, con la coper-tura di Cristofori)? Mica roba da poco! S itratta di armi chimiche utilizzate da quel -l'assassino di Milosevic contro i cristiani e danche i non cristiani! Perché tu, Ravaglia ,confondi sempre i cristiani e i cattolici . . .voi laici dite: io esisto . E siccome esisti tu ,Cristofori ti risponde allo stesso modo !

GIANNI RAVAGLIA. No, volevo solamentedire che le cooperative sono mazziniane!

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FRANCO PIRO . Ma che mazziniane! Sec'era una persona cristiana, quella era pro-prio Mazzini! Mi tocca ripetere quello ch eCraxi ti disse qui in aula durante la vicend adi Sigonella, e cioè che Mazzini, nel chius odella sua stanza (lui che era cristiano) . . .una volta vi ricordavate almeno di Benedet -to Croce che diceva: non possiamo nondirci cristiani !

PRESIDENTE . Ma sicuramente si inten-deva riferire allo spirito cristiano . . .

FRANCO PIRO. No, Ravaglia confonde icristiani con i cattolici !

PRESIDENTE . . . . inteso secondo l'anticabattuta di Benedetto Croce !

FRANCO PIRO. Io sono cattolico, non son omica cristiano! Sono cristiano per forza . . .

PRESIDENTE. Lo dicevo per tranquilliz -zare lo spirito laico dell'onorevole Ravaglia .

FRANCO PIRO. Ma quale laico! Se c'è unoreligioso dal punto di vista della moralità èproprio lui !

GIOVANNI NEGRI. Addirittura !

FRANco PIRO. Tu che cosa parli? Vienidal PSDI! Io chiedo di aderire . . .

PRESIDENTE. Onorevole Piro, conclud ail suo sollecito .

FRANCO PIRO . Quale sollecito? Mi dic alei, Presidente . . . Con questa operazione ,per esempio, lo Stato italiano risparmia 20 0miliardi per la legge finanziaria : basta arre -stare Doci . C'è una legge, quella sul moni-toraggio valutario! Con Graci, che non èDoci, a Ferrara, il tuo ministro del tesoro ,Bissi, stava per dare 150 miliardi ad un aimpresa mafiosa . Dato che sei al lavoro ,dammi questa risposta. Perché l'impresaCostanzo, riciclando denaro sporco, co -

struisce la sede dell'INPS di Rimini? Eperché il tuo Governo costringe uno comeme, con giacca e cravatta, ad andare con i lpiccone? Perché non gli togliete l'appalto ,come gli fu tolto a Bologna? Perché pren-dete i soldi da loro! E se tu non li prendi ,ed io spero che tu non li prenda . . .

GIANPAOLO BISSI. Non sapevo neanche. . .

FRANCO PIRO. Non lo so, non ho le prove .Sei tu che ti deve giustificare dalle mieaccuse, caro Bissi . Quindi, dissociati daCristofori! Che cosa ti ha detto Ravaglia ?La tua persona è fuori discussione .

Perché lunedì pomeriggio non venite arispondere alle due interpellanze in cui s idice che Pomicino sta per dare 410 miliard iall'Italgrani, con Bodrato contrario? C'è i lCIPI che si deve riunire . . . 410 miliardi più150 miliardi all'impresa mafiosa dei Grac idi Ferrara, più la pinacoteca delle Belle Art idi Bologna in via Irnerio! E sono altri 1 6miliardi e mezzo alla ICLA, quella che i lministro «gioviale» chiama aria e Clara ,come le sue figlie, come il motoscafo di queldelinquente di Ambrosio, che si chiam ainvece Claila! Ma è quello dell'Italgrani, m aè quello di Lombardfin! Quello che h adistrutto la Borsa italiana! È quello di Ador -no e Montalcini . . . Adorno non è un filosofodell'illuminismo, no, è un imbroglione cheha riciclato con la banca di Girgenti . Ecco,il tuo sottosegretario della P2, che quindinon è cristiano e sicuramente non puòessere cattolico (lui, il Bonferroni, dice diessere democristiano) si deve dimettere .Lui dice che è stata la Banca d'Italia. . .Sarà! Ci sarà un infiltrato della P2 !

Ma come è possibile che la banca diGirgenti, che riciclava denaro sporco, ven-ga trafficata con Dominion come se Domi-nion fosse canadese? Ma quale tenda cana -dese! È così romana che c'è una finanziari acollegata alla più grande banca . . . romana !Quella che si sta per chiamare Banca d iRoma nel 1892 si chiamava Banca romana.E la stanno per rifare! Allora, Bissi, caccia-mi da quest'aula se ciò che ho detto, connomi e cognomi, è falso! Sto abusando dellamia responsabilità di parlamentare, ma, se

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è vero che la finanziaria romana ha riciclatoil denaro della mafia, anzi della criminalitàorganizzata siciliana del . . . siciliana di dove ?Ah, perché quella di Catania invece . . . Maqui c'è il traffico di droga !

PRESIDENTE . Onorevole Piro, il suo sol -lecito sta assumendo le dimensioni di unintervento .

FRANCO PIRO. Chiedo scusa, sto perconcludere .

Accetto quanto è stato scritto sul giornaledi un partito al quale va la mia ammirazio-ne, L'Umanità . Questo giornale, che è de lpartito che è stato anche dell'onorevol eNegri, oggi ha scritto che sta dalla parte diPiro perché Piro ha detto in quest'aula cheServadei e Preti hanno fatto delle battagliemorali identiche a quella che Ravaglia h afatto questa mattina . Io dico che sono unimbecille e, proprio per questo, sto dallaparte del PSDI in questo momento . L'Avan-ti!, infatti, ogni tanto mi censura, L'Uma-nità no! L'Umanità non mi ha mai censu-rato. Naturalmente, l'Avvenire, laRepubblica ed anche Famiglia Cristiana . . .e siccome è un samizdat che va ad unmilione e mezzo di cattolici, possiamo direagli affaristi di Milosevic, di qualsiasi parti -to siano, che possono stare tranquilli . Perchi suona la campana? Suona per loro .

Se l'onorevole Caria, calabrese, eletto aNapoli, mi offrirà una candidatura nell eliste per Platì, dovrò accettarla. Certo miauguro che Sandro Principe, deputato ca-labrese, che si è dimesso per questioniimportanti dalla direzione del PSI, me laoffra nelle liste del mio partito, in modo d araccontare a qualche deputato un po' incol-to che l'Avanti! è nato prima dell' Unità edell' Umanità e che Camillo Prampolini ,che ne è stato uno dei fondatori, andava sulsagrato delle chiese la notte di Natale dicen-do: «Siamo noi gli assetati di giustizia» . Erail riformismo di ispirazione cristiana .

Io spero, e mi rivolgo al Presidente diturno, che il Presidente Scàlfaro, che èun'alta autorità morale di questa Camera,intervenga . Perché qui bisogna parlare . Chisa, parli! Io so, e parlo! Questo è il miodovere di deputato .

Venite lunedì pomeriggio a risponder ealle accuse che ho formulato, altrimenti midimetto; e venerdì prossimo (quindi fra un asettimana) invierò una lettera al segretariogenerale del mio partito, onorevole Crax i(che mi ha fatto l'onore di candidarmi nelleliste di un partito antico e pulito, il partit osocialista italiano-unità socialista), rasse-gnando nelle sue mani la proposta di dimis -sioni non del Presidente della Commissionefinanze ma di un deputato della Repubbli-ca. Una settimana dopo, invierò tale letter aal Capo dello Stato. Un giorno, arriveràanche per lei, Presidente Zolla, e per laPresidente Iotti : quel giorno qui si discuteràsenza limiti di tempo, perché si discuteràappunto se in quest'aula abbia dignità disedere chi sta parlando umilmente, comeun povero cristo, che ha il buon senso dinon fare indigestione di superbia .

Io non sono un moralista, ma ciò che hadetto Ravaglia oggi, ciò che hanno afferma -to tanti parlamentari nelle interrogazion irichiede risposte . Perché fu la malavita adassassinare il 10 giugno del 1924 GiacomoMatteotti . E un imbecille, che morì conindosso un cappotto tedesco, prese la paro-la da quei banchi per rivendicare l'assassi-nio.

Cirino Pomicino e Cristofori sono coin-volti con la malavita! Devono dimettersi !Altrimenti mi dimetto io! Io ci tengo avivere . Io non la penso come Costanzo ,quello dell'impresa, ma come Maurizio Co -stanzo: preferisco vivere! Tanto, prima opoi anche qui l'oligarchia decadente e cor-rotta che sta nel suo Governo dovrà dimet-tersi .

So che Andreotti farà tutto quanto può ,perché è il Presidente del Consiglio . Hofiducia in Andreotti, ma ho soprattuttofiducia nel Capo dello Stato. Perché, se ènecessario, i carabinieri, la Guardia di fi-nanza e la polizia, che hanno formato unbel gruppo unificato da questa notte, agi -ranno di dovere . E qualcuno dovrà arresta -re anche i politici (Applausi) !

PRESIDENTE . Onorevole Piro, perquanto riguarda le sue interpellanze, cred odi aver già dato altre volte un'assicurazioneche è l'unica che posso ancora fornire in

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questa circostanza; la Presidenza interesse-rà il Governo .

Ordine del giornodella prossima seduta .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della prossima seduta.

Lunedì 30 settembre 1991, alle 17 :

Interrogazioni .

La seduta termina alle 10,15.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO STENOGRAFIA

DOTT . VINCENZO ARISTA

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EDon . MARIO CORS O

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Stenografia alle 13,30 .

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COMUNICAZIONI

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Missioni valevolinella seduta del 27 settembre 1991 .

Anselmi, Borri, Borruso, Guglielmo Ca-stagnetta, Cavicchioli, d'Aquino, de Luca,Gangi, Marri, Marzo, Vincenzo Russo .

Annunzio di proposte di legge .

In data 26 settembre 1991 sono statepresentate alla Presidenza le seguenti pro -poste di legge dai deputati :

Russo FERDINANDO ed altri : «Estensionedei benefici di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 1° giugno 1972, n . 319 ,per il riordinamento delle ex carriere spe-ciali, al personale della soppressa carrieradi concetto dell'Amministrazione metrica edel saggio dei metalli preziosi del Ministerodell'industria, del commercio e dell'artigia-nato» (5982) ;

AMASI : «Incremento del fondo contribut iinteressi della Cassa per il credito alle im-prese artigiane, per gli armi 1991-1997»(5983) ;

BELLOCCHIO ed altri : «Inopponibilità de lsegreto bancario e istituzione di una banc adati centralizzata» (5984) ;

PERRONE ed altri: «Modifiche alla norma-tiva vigente in materia di avanzamentodegli ufficiali e sottufficiali delle Forze ar-mate e del Corpo della Guardia di Finanza »(5985) .

Saranno stampate e distribuite .

Annunzio di una propostadi legge costituzionale .

In data 26 settembre 1991 è stata presen-tata alla Presidenza la seguente proposta d ilegge costituzionale dal deputato :

MARTINO : «Norme per la regolamentazio-ne giuridica dei partiti politici» (5981) .

Sarà stampata e distribuita .

Annunzio di propostadi inchiesta parlamentare .

In data 26 settembre 1991 sono stat epresentate alla Presidenza la seguenti pro -poste di inchiesta parlamentare dal depu-tato :

MARTINO : «Istituzione di una Commissio-ne parlamentare d'inchiesta sulle spese e-lettorali sostenute dai candidati alle elezionipolitiche e sui contributi finanziari ricevuti »(Doc. XXII, n . 66) ;

MARTINO : «Istituzione di una Commissio-ne parlamentare d'inchiesta sulla attività d ifinanziamento dei partiti politici» (Doc .XXII, n. 67) ;

Saranno stampate e distribuite .

Adesione di un deputat oad una proposta di legge .

La proposta di legge MELLINI ed altri :«Modifica alla legge 14 agosto 1991, n . 278,

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in materia di provvidenze a favore dell'edi -toria» (5964) (annunciata nella seduta de l23 settembre 1991) è stata successivamentesottoscritta anche dal deputato Del Bue .

Approvazione in Commissione .

Nella riunione di ieri la VII Commissionepermanente (Cultura), ha approvato la se-guente proposta di legge :

BONSIGNORE ed altri : «Normativa specialee finanziamenti straordinari per il Teatr oRegio di Torino in occasione del duecento -cinquantesimo anniversario della sua fon-dazione» (4519) ; CONSIGLIO REGIONALE DELPIEMONTE : «Interventi straordinari a favoredegli enti autonomi Teatro Regio di Torinoe Teatro comunale dell'Opera di Genova »(4742) ; CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA :«Interventi straordinari a favore degli ent iautonomi Teatro Regio di Torino e Teatrocomunale dell'Opera di Genova» (4820) ;RocELLI ed altri: « Interventi straordinari afavore dell'Ente autonomo Teatro La Feni-ce di Venezia in occasione del duecentesi-mo anniversario della fondazione del tea-tro» (5608); CURSI ed altri: «Interventi afavore dell'Ente autonomo Teatro dell'Ope -ra di Roma» (5762), in un testo unificatocon il titolo: «Interventi straordinari a fa-vore degli Enti autonomi Teatro comunaledell'Opera di Genova, Teatro Regio di To-rino, Teatro dell'Opera di Roma e Teatro

La Fenice di Venezia» (4519-4742-4820-5608-5762) .

Richiesta, da parte di una Commissionedi merito, del parere d'altra Commis-sione.

La VI Commissione permanente (Finan-ze) nella seduta del l o agosto 1991, in sedereferente, ha deliberato di chiedere il pare -re della XI Commissione permanente (La-voro) sul nuovo testo della proposta di leggePATRIA ed altri: «Disposizioni sull'aggiorna -mento dell'aggio ai rivenditori dei generi dimonopolio, sul finanziamento del settorecartaceo dell'Azienda tabacchi italiani —ATI S.p.A., sul completamento dell'infor-matizzazione e sull'equiparazione dei pro -fili professionali dell'Amministrazione Au-tonoma dei Monopoli di Stato, in materiadi contrabbando, nonché in ordine all aesclusione dei tabacchi lavorati dagli indiciISTAT» (5720) .

Tenuto conto della materia oggetto dell aproposta stessa, il Presidente della Cameraritiene di poter accogliere la richiesta .

Annunzio di interrogazioni .

Sono state presentate alla Presidenza in-terrogazioni pubblicate in allegato ai reso -conti della seduta odierna .

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