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Atti Parlamentari - 38955 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 198 9 RESOCONTO STENOGRAFIC O 354 . SEDUTA DI MARTEDÌ 24 OTTOBRE 198 9 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I INDI DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I INDIC E PAG. Missioni 3895 7 Disegni di legge : (Assegnazione a Commissione in sede referente) 3899 2 (Proposta di assegnazione a Commis - sione in sede legislativa) 3895 7 (Trasmissione dal Senato) 3899 2 Disegno di legge: (Seguito della discus- sione) : Ordinamento delle autonomie local i (2924) ; e delle concorrenti propost e di legge BASSANINI ed altri: Determi- nazione di termini per l'elezion e degli organi esecutivi delle regioni , delle province e dei comuni, e dispo - sizioni sullo scioglimento dei rela - PAG . tivi consigli in caso di inosservanz a dei termini di legge (113) ; TATARELL A ed altri : Norme per la prima adu- nanza dei consigli comunali e pro - vinciali (236) ; TEALDI: Elezione d i membri delle minoranze nelle rap- presentanze dei consigli comunal i (360) ; QUARTA: Norme per la delega di funzione delle regioni agli ent i locali (711) ; LA GANGA ed altri : Modi - fiche alle procedure per l'elezion e delle giunte comunali e provincial i (805) ; VOLPONI ed altri : Revoca de l presidente della provincia, degli as- sessori provinciali e degli assessor i comunali (1565) ; CONSIGLIO REGIO- NALE DELLA LIGURIA: Termini per la costituzione degli esecutivi dei con -

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Atti Parlamentari

- 38955 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

RESOCONTO STENOGRAFIC O

354.

SEDUTA DI MARTEDÌ 24 OTTOBRE 198 9

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

INDI

DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

INDICE

PAG.

Missioni 38957

Disegni di legge:(Assegnazione a Commissione in sede

referente) 38992

(Proposta di assegnazione a Commis -sione in sede legislativa) 38957

(Trasmissione dal Senato) 38992

Disegno di legge: (Seguito della discus-sione) :

Ordinamento delle autonomie locali(2924) ; e delle concorrenti propost edi legge BASSANINI ed altri: Determi-nazione di termini per l'elezionedegli organi esecutivi delle regioni ,delle province e dei comuni, e dispo -sizioni sullo scioglimento dei rela -

PAG .

tivi consigli in caso di inosservanzadei termini di legge (113) ; TATARELL Aed altri : Norme per la prima adu-nanza dei consigli comunali e pro-vinciali (236); TEALDI: Elezione d imembri delle minoranze nelle rap-presentanze dei consigli comunal i(360) ; QUARTA: Norme per la delegadi funzione delle regioni agli ent ilocali (711) ; LA GANGA ed altri: Modi -fiche alle procedure per l'elezionedelle giunte comunali e provincial i(805) ; VOLPONI ed altri : Revoca delpresidente della provincia, degli as-sessori provinciali e degli assessor icomunali (1565) ; CONSIGLIO REGIO-

NALE DELLA LIGURIA: Termini per lacostituzione degli esecutivi dei con -

Atti Parlamentari

— 38956 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PAG .

sigli delle regioni e degli enti local i(2240) ; MARTINAllOLI ed altri : Ordi-namento delle autonomie locali(2295) ; MASTRANTUONO ed altri : Di-sciplina delle aree metropolitane(2590) ; ZANGHERI ed altri : Nuovo or-dinamento delle autonomie locali(2952) ; DEL PENNINO ed altri : Ordina-mento delle autonomie local i(3441)

PRESIDENTE . . 38958, 38959, 38960, 38961 ,38963, 38964, 38967, 38969, 38972, 38976 ,38978, 38979, 38982, 38983, 38984, 38985 ,

38987BARBIERI SILVIA (PCI) 38969BASSANINI FRANCO (Sin . Ind.) 38959,

38961, 38982, 38987CALDERISI GIUSEPPE (FE) 38958, 38961, 3898 5CIAFFI ADRIANO (DC), Relatore per la

maggioranza . . . . 38958, 38959, 38960,38982

FRANCHI FRANCO (MSI-DN) . . 38958, 38963 ,38984, 38987

LABRIOLA SILVANO (PSI), Presidentedella I Commissione 38960, 38978, 38979

LANZINGER GIANNI (Verde) 38967MASINI NADIA (PCI) 38976MELLINI MAURO (FE) 38972, 38974NOVELLI DIEGO (PCI) 38964SENALDI CARLO, Sottosegretario di Stato

per le finanze 38982SERRA GIANNA (PCI) 38979

Proposta di legge:(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 38992(Proposta di assegnazione a Commis -

sione in sede legislativa) 38957(Proposta di trasferimento dalla sed e

referente alla sede legislativa) 38957

Interrogazioni e una mozione:(Annunzio) 38993

PAG.

Risoluzioni(Annunzio) 38993

Commissione parlamentare d ' in-chiesta sulla attuazione degli inter -venti per la ricostruzione e lo svi-luppo dei territori della Basilicatae della Campania colpiti dai terre-moti nel novembre 1980 e febbrai o1981 :

(Sostituzione di un deputato compo-nente) 38993

Commissione parlamentare per il con -trollo sugli interventi nel Mezzo -giorno :

(Sostituzione di un deputato compo-nente) 38992

Giunta per le autorizzazioni a proce-dere :

(Sostituzione di un componente) . . 38992

Per lo svolgimento di una interroga-zione :

PRESIDENTE 38988MELLINI MAURO (FE) 38988

Proclamazione di deputati suben-tranti :

PRESIDENTE 38988

Richiesta ministeriale di parere parla-mentare 38993

Votazioni nominali . . 38983, 38984, 38985

Ordine del giorno della seduta di do-mani 38988

SEDUTA PRECEDENTE N . 353 — DI LUNEDÌ 23 OTTOBRE 1989

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

La seduta comincia alle 17 .

GIANNI LANZINGER, Segretario, legge i lprocesso verbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell 'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, i deputati Brocca, Carlo Casini ,Facchiano, Fracanzani, Galasso, Caloger oMannino, Martinazzoli, Emilio Rubbi eStegagnini sono in missione per incaricodel loro ufficio .

Proposta di assegnazione di progetti di -legge a Commissioni in sede legisla-tiva.

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l 'assegnazione, in sede legisla -tiva, dei seguenti progetti di legge, che pro -pongo alla Camera a norma del comma idell 'articolo 92 del regolamento :

alla IV Commissione (Difesa):

S. 1747 — «Aumento della autorizza-zione di spesa di cui alla legge 18 luglio1984, n. 342, per l 'acquisizione di nav icisterna per il rifornimento idrico delleisole minori» (approvato dalla IV Commis -

sione del Senato) (4274) (con parere della Ve della VIII Commissione);

alla VII Commissione (Cultura) :

SANGIORGIO ed altri: «Riapertura dei ter-mini, a favore delle imprese radiofoniche ,per la dichiarazione di rinuncia agli utili d icui all 'articolo 9, comma 2, della legge 25febbraio 1987, n. 67, per l 'accesso ai bene-fici di cui all'articolo 11 della legge stessa»(3850) (con parere della I e della V Commis-sione) .

Proposta di trasferimento di un progettodi legge dalla sede referente alla sedelegislativa.

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l 'assegnazione, in sede legisla -tiva, della seguente proposta di legge, pe rla quale la XIII Commissione permanent e(Agricoltura), cui era stato assegnato insede referente, ha chiesto, con le prescrittecondizioni, il trasferimento alla sede legi-slativa, che propongo alla Camera a norm adel comma 6 dell 'articolo 92 del regola-mento :

ZUECH ed altri: «Sanatoria per i ritardativersamenti dei prelievi comunitari di cor-responsabilità sul latte, relativi al mese d iaprile 1988» (3574) .

Ulteriori comunicazioni all 'Assemblea

Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

saranno pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna.

Seguito della discussione del disegno d ilegge: Ordinamento delle autonomie lo -cali (2924); e delle concorrenti propostedi legge: Bassanini ed altri (113) ; Tata-rella ed altri (236); Tealdi (360) ; Quarta(711); La Ganga ed altri (805); Volponied altri (1565); Consiglio regionale dellaLiguria (2240); Martinazzoli ed altri(2295); Mastrantuono ed altri (2590) ;Zangheri ed altri (2952) ; Del Pennino edaltri (3441) .

PRESIDENTE . L 'ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno d ilegge: Ordinamento delle autonomie lo -cali ; e delle concorrenti proposte di legge :Bassanini ed altri, Tatarella ed altri, Te-aldi, Quarta, La Ganga ed altri, Volponi edaltri, Consiglio regionale della Liguria,Martinazzoli ed altri, Mastrantuono ed al -tri, Zangheri ed altri, Del Pennino ed al-tri .

Ricordo che nella seduta del 13 ottobrescorso è cominciata la votazione degl iemendamenti presentati all 'articolo 1 deldisegno di legge n . 2924, nel testo dell aCommissione, ed è stato respinto l'emen-damento Bassanini 1 .4 .

Dobbiamo ora passare alla votazionedell 'emendamento Calderisi 1 .6 .

Poiché su tale emendamento è statachiesta la votazione nominale mediant eprocedimento elettronico, decorre d aquesto momento il termine di preavvis oprevisto dal quinto comma dell'articolo 49del regolamento .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Franchi . Ne ha facol-tà .

FRANCO FRANCHI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, i deputati del gruppodel MSI-destra nazionale sono favorevoli alarga parte dell 'emendamento in esame ese i proponenti rinunciassero all'inciso fi-nale «e nel rispetto dell'autonomia statuta-ria» saremmo pronti a votare a favore.

Avanzo questa richiesta perché noi non

crediamo all'autonomia statutaria e so-prattutto non riteniamo necessario conce-derla ai comuni che non ne hanno maisentito il bisogno . Permanendo, quindi, laprevisione di tale autonomia, non po-tremmo approvare l 'emendamento Calde-risi 1 .6 .

PRESIDENTE . Onorevole Calderisi, ac-cetta la proposta dell 'onorevole Franchi d isopprimere dal suo emendamento le pa-role «e nel rispetto dell 'autonomia statuta -ria»?

SILVANO LABRIOLA. Quello propost odall'onorevole Franchi è un subemenda-mento, signor Presidente .

GIUSEPPE CALDERISI . Non intendo, si-gnor Presidente, rinunciare all'inciso cuiha fatto riferimento l'onorevole Franchi .Chiedo, però, la votazione per parti sepa-rate del mio emendamento 1 .6, nel senso divotare tale inciso e poi la restante part edell 'emendamento .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Cal -derisi .

Nessun altro chiedendo di parlare perdichiarazione di voto, sospendo la sedutaper consentire il decorso del termine d ipreavviso .

La seduta, sospesa alle 17,10 ,è ripresa alle 17,30 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .La Commissione e il Governo hanno in

precedenza espresso parere contrariosull 'emendamento Calderisi 1 .6 .

Conferma tale parere, onorevole rela-tore?

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza. Sì, signor Presidente, confermo i lparere contrario all'emendamento Calde -risi 1 .6 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

ANTONIO GAVA, Ministro dell 'interno .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Confermo il parere contrario all 'emenda-mento Calderisi 1 .6 .

PRESIDENTE. Onorevole Bassanini, in-sistè nella sua richiesta di votazione nomi-nale sull'emendamento Calderisi 1 .6?

FRANCO BASSANINI . Non insisto, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene.Passiamo alla votazione dell 'emenda-

mento Calderisi 1 .6, 'sul quale è statachiesta la votazione per parti separate .

Pongo in votazione la prima part edell 'emendamento Calderisi 1 .6, fino alleparole: «in attuazione della Costituzione» ,non accettata dalla Commissione né dalGoverno.

(È respinta).

La restante parte dell'emendamentoCalderisi 1 .6 è pertanto preclusa .

Pongo in votazione l'emendamentoFranchi 1 .1, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoTassi 1 .2, accettato dalla Commissione edal Governo .

(Segue la votazione).

Poiché i deputati segretari non son od'accordo sull 'esito della votazione e mene hanno fatto espressa richiesta, ai sens idel primo comma del l 'articolo 53 del rego-lamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senza re -gistrazione dei nomi .

(L'emendamento è approvato) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Barbera 1 .5 e Bassanini 1 .7 (ex 2 .12) ,non accettati dalla Commissione né da lGoverno .

(Sono respinti) .

Pongo in votazione l'articolo 1, nel test omodificato dall'emendamento approvato .

(È approvato) .

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza . Signor Presidente prima di passareall 'esame dell'articolo 2 e dei relativiemendamenti, osservo che il quint ocomma dell'emendamento Bassanini 2 .19

recita: «Le comunità locali, mediante refe-rendum, determinano la forma di governodel comune o della provincia, nell'ambitodei principi e dei modelli previsti dallalegge». Inoltre, il quinto comma del l 'emen-damento Bassanini 2.20, recita: «Le comu-nità locali, nell 'esercizio dell'autonomiastatutaria, determinano la forma di go-verno del comune o della provincia ,nell'ambito dei princìpi e dei modelli pre-visti dalla legge». Infine, l'emendamentoCalderisi 2.18, sostitutivo del quartocomma dell 'articolo 2, recita : «Nel l 'ambitodelle leggi i comuni e le province hannoautonomia statutaria, che comprende lafacoltà di determinare, tra i metodi di ele -zione dei loro organi previsti e disciplinatidalla legge, quello applicabile mediantereferendum popolare o con deliberazioneassunta con la maggioranza qualificat aprevista dalla presente legge. I comuni e leprovince hanno autonomia finanziari anell'ambito delle leggi e del principio d icoordinamento della finanza pubblica».

Propongo che i commi e l 'emendamentoin questione siano accantonati e che il loroesame sia rinviato al momento in cui siaffronterà l'articolo 4, relativo all'auto-nomia statutaria, restando salva ed impre-giudicata la questione dell'ammissibilit àche il relatore, a nome della maggioranz adel Comitato dei nove, ha sollevat oall'inizio del dibattito .

FRANCO BASSANINI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente ,poiché due emendamenti fra quelli indi-cati dal collega Ciaffi sono stati presentat idal nostro gruppo, devo innanzi tutto chie-

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dere un chiarimento allo stesso relatore eal presidente della Commissione .

Abbiamo proposto emendamenti intera-mente sostitutivi dell 'articolo che defi-nisce in linea di principio l'autonomi adegli enti locali — comuni e province — e di suoi principali contenuti . Nell'ambito d itale autonomia, riteniamo che debba rien -trare anche la facoltà di scegliere tra l ediverse forme di governo, nel quadro d imodelli che questa legge dovrebbe pi ùavanti definire, contenuti anche in alcuninostri emendamenti che abbiamo già pre -sentato da molti mesi .

Signor Presidente, non vedo come siapossibile accantonare singoli commi d iemendamenti sostitutivi . È possibile ac-cantonare l'articolo o, se è necessario ope -rare un ripensamento od un approfondi-menti, rinviare la definizione dell 'oggettoe del contenuto dell 'autonomia; tuttavianon mi pare sia possibile stralciare un aparte della nostra proposta relativa ai con -tenuti dell'autonomia statutaria e soste -nere che questa dovrebbe essere votata —non si capisce perché — più avanti .

Pertanto, se la proposta del relatore ri-guarda l 'accantonamento dell'articolo 2 ,credo che possa essere accolta ; se invecel'accantonamento concerne soltantocommi di nostri emendamenti, ciò creaqualche difficoltà in più . Non vedo, peraltro, come possa ritenersi affattoestranea all 'oggetto di questo disegno dilegge una norma che determina — i nmodo certamente diverso da quello pro -posto dalla Commissione — il contenutodell'autonomia statutaria dei comuni edelle province.

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Signor Presidente, desider oappoggiare la proposta del relatore, ch ese, non ho inteso male, è preliminare aqualsiasi altra, perché riguarda . . . SignorPresidente, non è facile farsi ascoltare!

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevoleLabriola . Prego i colleghi di consentireall 'onorevole Labriola di proseguire il suointervento .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della I

Commissione . . . . anche perché l 'emiciclo èingombro e il ministro per i rapporti con ilParlamento se ne serve per intrattenere ,appunto, i rapporti con il Parlamento . . .

In ogni modo la maggioranza della Com -missione concorda con la proposta del re -latore in quanto ritiene che la sede piùidonea per trattare i contenuti dei comm iricordati sia proprio quella dell 'esamedell 'articolo 4, facendo salva ogni que-stione relativa all 'ammissibilità degl iemendamenti in questione, come ha sotto-lineato in precedenza l 'onorevole Ciaffi .

Siamo, invece, contrari ad accantonarel'articolo 2, proprio perché il problemariguarda la sede più propria per l 'esame diparti di emendamenti e non l ' intero arti-colo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole relatore . Ne ha facoltà .

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza . Intendo aggiungere, anche per ren -dere più facile lo scioglimento del nodoposto dall'onorevole Bassanini, che tutt igli altri commi degli emendamenti Bassa -nini 2.19 e 2.20, ad eccezione di quelli di cu isi propone l'accantonamento, sono ana-loghi ad altri emendamenti che ci accin-giamo a discutere. Pertanto l 'approva-zione o la reiezione di questi ultimi avrebb ecomunque conseguenze sugli altri comm idell 'emendamento Bassanini 2.19 .

Il comma 5 dell'emendamento Bassa-nini 2.19 è di natura diversa dal l 'articolo 2e dai relativi emendamenti e, come è stat oaffermato dallo stesso onorevole Bassa-nini, è riferito all'articolo che si occupadell'autonomia statutaria e non del l 'auto-nomia generale degli enti locali . Lo stessopuò dirsi per il comma 5 dell 'emenda-mento Bassanini 2.20 .

PRESIDENTE . Onorevole Bassanini,

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quale è la sua posizione dopo le delucida-zioni del presidente della I Commissione edel relatore?

FRANCO BASSANINI . Signor Presidente ,sulla base dell'ultima precisazione del re -latore, accetto la proposta di considerare icommi 5 dei miei emendamenti 2.19 e 2.20riferiti all 'articolo 4, alla norma cioè ch edisciplina i contenuti dell'autonomia sta-tutaria. Naturalmente posso parlare sol-tanto a mio nome, i presentatori degli altr iemendamenti esprimeranno il rispettivopunto di vista .

PRESIDENTE. Onorevole Calderisi, ac-cetta la proposta del relatore di accanto-nare il suo emendamento 2.18 e di riferirloall'articolo 4?

GIUSEPPE CALDERISI. Signor Presi-dente, concordo che si affronti la que-stione contenuta nell 'emendamento 2.1 8

di cui sono primo firmatario al momentodell 'esame dell'articolo 4.

Auspico che il periodo che trascorreràtra l'esame dell 'àrticolo 2 e quello dell'ar-ticolo 4 possa servire a decidere comeaffrontare la questione del sistema di ele-zione del sindaco, che è anch'essa relativ aall 'ordinamento delle autonomie locali .

Nella speranza pertanto che si trovi i lmodo di discutere del problema che h oricordato, conveniamo che la sede più pro -pria per la valutazione dell'emendament o2 .18, di cui sono primo firmatario, siaquella dell 'esame dell 'articolo 4 .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, senon vi sono obiezioni, ritengo possa rima-nere stabilito che i commi 5 degli emenda -menti Bassanini 2.19 e 2 .20 e l'emenda-mento Calderisi 2 .18 sono accantonati peressere esaminati quando si passerà all'ar-ticolo 4 .

(Così rimane stabilito).

legge n . 2924, nel testo della Commissione .Ne do lettura :

«1 . Le comunità locali, ordinate in co-muni e province, sono autonome .

2. Il comune rappresenta la comunitàlocale, ne cura gli interessi e ne promuovelo sviluppo.

3. La provincia, ente intermedio fra co-mune e regione, cura gli interessi e pro -muove lo sviluppo della comunità provin-ciale .

4. I comuni e le province hanno auto-nomia statutaria ed autonomia finanziarianell 'ambito delle leggi e del principio d icoordinamento della finanza pubblica .

5. I comuni e le province sono titolari d ifunzioni proprie . Esercitano, altresì, se-condo le leggi statali e regionali, le fun-zioni attribuite o delegate dallo Stato edalla regione» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituirlo con il seguente:

(Autonomia dei comuni e delle province).

1. Le comunità locali, ordinate in co-muni e province, sono autonome .

2. Il comune è l'ente locale che rappre-senta la propria comunità, ne cura gli inte-ressi e ne promuove lo sviluppo .

3. La provincia, ente locale intermediofra comune e regione, cura gli interessi epromuove lo sviluppo della comunità pro-vinciale .

4. Ai comuni e alle province è riconoscitaautonomia politica, statutaria, organizza-tiva, finanziaria e amministrativa .

5. Le comunità locali, mediante referen-dum, determinano la forma di governo delcomune o della provincia, nell 'ambito deiprincìpi e dei modelli previsti dall alegge .

6. Ai comuni e alle province competonotutte le funzioni pubbliche esercitate alivello locale, salvo che la legge della Re-pubblica ne riservi la competenza alloStato, alla regione o ad altri enti pub-blici .

2.19.

Passiamo all'articolo 2 del disegno di

Bassanini .

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Sostituirlo con il seguente :

(Autonomia dei comuni e delle province)

1. Le comunità locali, ordinate in co-muni e province, sono autonome .

2. Il comune è l'ente locale che rappre-senta la propria comunità, ne cura gli inte-ressi e ne promuove lo sviluppo .

3. La provincia, ente locale intermedi ofra comune e regione, cura gli interessi epromuove lo sviluppo della comunità pro-vinciale .

4. Ai comuni e alle province è ricono-sciuta autonomia politica, statutaria, orga -nizzativa, finanziaria e amministrativa .

5. Le comunità locali, nell'esercizi odel l 'autonomia statutaria, determinano l aforma di governo del comune o della pro-vincia, nell 'ambito dei principi e dei mo-delli previsti dalla legge .

6. Ai comuni e alle province competon otutte le funzioni pubbliche esercitate alivello locale, salvo che la legge della Re -pubblica ne riservi la competenza alloStato, alla regione o ad altri enti pub-blici .

2 . 20.Bassanini .

Sostituire il comma 1 con il seguente:

1 . Gli enti autarchici territoriali godonodell'autonomia richiesta dall'esercizi odelle funzioni amministrative proprie oattribuite dallo Stato o delegate dalle re-gioni .

2 . 1 .

Franchi, Tassi .

Sostituire il comma 1 con il seguente:

1. I comuni e le province, che rappresen-tano le comunità locali, sono enti autonomi.

2. 6 .Franchi, Tassi .

Sostituire il comma 2 con il seguente:

2. Il comune è l 'ente locale che rappre -

senta la propria comunità, ne cura gli inte-ressi e ne promuove lo sviluppo .

2 . 13 .La Commissione .

Sopprimere il comma 3 .

2 . 21 .Calderisi, Teodori, Zevi, Rutelli ,

Vesce .

Al comma 3, sopprimere le parole: enteintermedio tra comune e regione .

2. 2 .Tassi .

Al comma 3, dopo la parola : ente aggiun-gere la seguente: locale .

2 . 15 .La Commissione .

Al comma 3, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Indirizza e promuove al-tresì l 'organizzazione dei servizi sul terri-torio e la stessa gestione, singola o asso-ciata, secondo la convenienza economica efunzionale, in caso di impossibilità dei co-muni ad esercitare in proprio i serviz istessi .

2. 3 .Franchi, Tassi .

Sostituire il comma 4 con il seguente:

4 . Nell'ambito delle leggi i comuni e leprovince hanno autonomia statutaria, checomprende la facoltà di determinare, tra imetodi di elezione dei loro organi previsti edisciplinati dalla legge, quello applicabilemediante referendum popolare o con deli-berazione assunta con la maggioranzaqualificata prevista dalla presente legge . Icomuni e le province hanno autonomiafinanziaria nell'ambito delle leggi e de lprincipio di coordinamento della finanzapubblica .

2 . 18 .Calderisi, Teodori .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Al comma 4, sopprimere le parole : prin-cipio di .

* 2. 4 .

Tassi .

Al comma 4, sopprimere le parole : prin-cipio di .

* 2 . 16 .

La Commissione .

Sostituire il comma 5 con il seguente :

5. Ai comuni ed alle province competonotutte le funzioni pubbliche esercitate alivello locale, salvo che la legge della Re-pubblica ne riservi espressamente la com -petenza allo Stato, alla regione o ad altrienti pubblici . I comuni e le province eser -citano, altresì, secondo le leggi statali eregionali che ne prevedono la relativa co-pertura finanziaria, le funzioni attribuite odelegate dallo Stato e dalla regione . Primadella approvazione delle leggi statali o re-gionali ora richiamate devono essereascoltate le rappresentanze istituzionalidei comuni e delle province .

2. 10 .

Barbieri, Barbera, Strumendo ,Pacetti .

Sostituire il comma 5 con il seguente:

5. Ai comuni e alle province competonotutte le funzioni pubbliche esercitate alivello locale, salvo che la legge della Re-pubblica ne riservi espressamente la com -petenza allo Stato, alla regione o ad altrienti pubblici .

2. 17 .

Bassanini, Rodotà.

Al comma 5, dopo la parola: regionali ,aggiungere la seguente: anche .

2 . 5 .

Tassi .

Al comma 5, sopprimere le parole : attri-buite o.

2. 11 .

Bassanini, Rodotà .

Ricordo che i commi 5 degli emenda-menti Bassanini 2.19 e 2.20 e l'emenda-mento Calderisi 2.18 sono stati accantonat iper essere esaminati quando si passeràall 'articolo 4.

Passiamo alla discussione sul l 'articolo 2

e sugli emendamenti ad esso presentati .Ha chiesto di parlare l 'onorevole Franchi .Ne ha facoltà .

FRANCO FRANCHI. Signor Presidente ,desidero richiamare l 'attenzione dei col -leghi sull'importanza dell'articolo 2 delprovvedimento al nostro esame, che mutaalcuni princìpi costituzionali, anche seforse non ce ne siamo accorti .

Presidente, in questo modo non riesco aparlare. . .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, viprego di non fare capannelli, e vi ricordoche il regolamento prescrive di non voltarele spalle al Presidente . Onorevole Franchi ,mi aiuti a ristabilire un po ' d'ordine .

FRANCO FRANCHI. Mi è difficile, signorPresidente, perché, soprattutto se si parladal banco della Commissione, il nuovo di -spositivo di amplificazione non consent eall 'oratore di farsi sentire con chiarezzadai colleghi. I microfoni degli altri banch isono più vicini alla bocca degli oratori econsentono di essere sentiti meglio . A mesembra che da qui la voce non giungachiara ai colleghi . Sono costretto, dunque ,a parlare molto -vicino al microfono .Credo, signor Presidente, che sarebbe beneovviare a tale inconveniente .

Signor Presidente, l 'articolo 128 dellaCostituzione recita : «Le province e i co-muni sono enti autonomi» . La nostra Cartacostituzionale ha pertanto previsto ch esolo i comuni e le province godano di auto -nomia. Ma con l'articolo 2 del progetto di

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legge in esame si concede autonomia allecomunità locali, violando così un precis oprincipio costituzionale .

Non sono intervenuto poco fa, quando èstato chiesto l 'accantonamento del quint ocomma degli emendamenti Bassanini 2.1 9e 2.20, ai quali siamo favorevoli, perché ilnostro gruppo chiede di accantonarel 'esame dell'intero articolo 2, oppure dimodificarlo per non sovvertire il principi ocontenuto nell 'articolo 128 della Costitu-zione. Com'è possibile infatti stabilire chele comunità locali siano autonome? Cer-cate di rendere la legge compatibile co nl 'articolo 128 della Costituzione !

Il nostro gruppo è contrario a conside-rare autonome le comunità locali — e perquesto vi chiediamo di ripensare l ' interoarticolo 2 del provvedimento — anche per -ché in questo caso si scontrano le due vec -chie «anime» in materia di autonomia . Pernoi non è pensabile che lo Stato debbariconoscere le autonomie, giacché null apreesiste allo Stato, che pertanto non h anulla da riconoscere . Lo Stato ha invece i lcompito di promuovere le autonomie, se-condo il principio che ispira gli enti autar -chici territoriali, intesi come enti ausiliar idel potere centrale .

Tale impostazione potrà forse non pia -cere, per la fonte dalla quale proviene, m aè quella che ha sempre consentito di difen -dere la nazione da molteplici squilibri . Col -tivando il tema dello Stato delle autono-mie, avete permesso (e sono stati presen-tati alcuni emendamenti che addirittur aaggravano questa situazione) che vi fos-sero comuni ricchi, che godono di condi-zioni sempre migliori, anche per i servizisuperflui dei quali dispongono, mentr ealtri mancano dei servizi essenziali .

Tali inconvenienti si debbono soprat-tutto al vostro concetto di autonomia . Perquesto vi chiediamo di ripensare l 'articolo2 . Non vi faremo perdere tempo: nonaspetteremo l 'esame dell'articolo 3 delprovvedimento. Abbiamo rinunciato a pre -sentare altri emendamenti per favorire l arapida approvazione degli articoli del pro -getto di legge in esame; ma abbiate i lcoraggio di modificare quanto previst odall'articolo 2 per rispettare la Costitu -

zione, che non può essere violata in ma-niera così sfacciata !

Volete gli enti autonomi? Ma allora do-vete fare riferimento ai comuni ed alle pro-vince, non alle comunità locali!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Novelli . Ne ha facoltà .

DIEGO NOVELLI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, credo che in un'Assem -blea come la nostra non sia necessario unlungo preambolo sulle condizioni critichein cui si trovano i nostri comuni, né unaparticolare sottolineatura del limite di rot -tura della resistenza fisica che caratterizzala vita delle nostre amministrazioni comu -nali .

Ecco perché da più parti si sollecita l'at -tuazione di una riforma. Ma quando s iparla di riforma, onorevole ministro, si-gnifica che si ha intenzione di mutare, dimodificare, di cambiare; questo almeno èil senso di tale parola. Io credo invece chenell 'articolo 2 del disegno di legge oggi alnostro esame vi siano affermazioni estre-mamente generiche del principio di auto-nomia, chg poi però non trovano una cor-rispondenza nell ' intero articolato.

Il ministro Gava — spero non me nevoglia — nel suo discorso di pochi giorni f aall 'assemblea nazionale dell 'ANCI a Pa-lermo ha cercato di presentare questa pro -posta del Governo come una proposta de-stinata a cambiare radicalmente la vita de icomuni. Ebbene, signor ministro, io nonho alcun pregiudizio, ed il mio non è asso -lutamente un atteggiamento aprioristico ;avrei solo voluto — l'ho detto all'assem-blea dell'ANCI quando lei aveva già la -sciato quella sede e lo ripeto in quest 'aula— che dopo la riforma di cui si parla i lministro dell'interno non dovesse più oc-cuparsi delle autonomie locali . E credoche questo mio auspicio sia condivis oanche da tutti coloro che operano nelsistema degli enti locali .

Io mi rendo conto che all'atto della pro-clamazione da parte di Vittorio EmanueleII dell'unità nazionale, aveva senso accen -trare nelle mani di un ministro il controllo

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— diciamolo pure! — delle autonomie lo-cali . Ma dopo 125 anni dalla proclama-zione dello Stato unitario mi domandoquale significato possa avere ancora oggi ,in una Repubblica come la nostra e nell ospirito della Costituzione repubblicana ,una siffatta presenza del ministro dell'in-terno .

Una riforma corretta avrebbe dovutoprendere l'istituzione di un apposito mini-stero per le autonomie ; meglio ancora ,come noi sosteniamo (e lo ripeteremo nelcorso del dibattito sugli articoli), sarebbestato giusto che questa materia fosse stat adi competenza della Presidenza del Consi-glio, con l ' istituzione di un delegato chia-mato a coordinare i vari ministeri su com -petenze, responsabilità ed interessi relativ ialle autonomie locali .

Abbiamo invece creato un Ministero pe rla riforma, abbiamo creato un Ministeroper le aree urbane (e credo che nemmeno i lministro responsabile di questo dicasterosia in grado di definire cosa sia un'areaurbana) e siamo oggi di fronte ad una pro -posta di riforma della legge che deve rego-lare l'ordinamento delle autonomie locali,la quale sancisce ancora una volta la pre-senza del Ministero dell ' interno, contrad-dicendo di conseguenza le affermazion icontenute nell 'articolo 2, oggi all'esamedella nostra Assemblea.

Cos'è che chiedono e hanno chiesto a granvoce gli amministratori locali, signor mini -stro, rappresentanti del Governo, amici ecolleghi che avete avuto esperienze a livellodi autonomie locali (tanti infatti sono i depu -tati che sono stati sindaci, assessori e consi -glieri comunali nel corso di questi anni)? Vi èun vero e proprio esercito di amministrator ilocali, 130 mila uomini e donne, giovani eanziani che quotidianamente sono impe-gnati sul fronte delle autonomie rinun-ciando al loro tempo libero, sacrificandointeressi personali e familiari e mettendos icompletamente a disposizione della comu -nità. Costoro chiedono soprattutto che sianorisolti due problemi centrali dei quali non v iè traccia nel disegno di legge al nostro esameche, al contrario, contiene articoli contrad -dittori rispetto a quanto affermato nell'arti-colo 2 .

Gli amministratori locali chiedono chia-rezza in merito alle competenze e alleresponsabilità . E quali sono i compiti e leresponsabilità di un sindaco, signor mini-stro? Quali le competenze e le responsabi-lità di un assessore o di un consiglier ecomunale? Di tutto questo non vi è alcunatraccia nel provvedimento che stiamo di-scutendo. Quali sono le certezze e le ga-ranzie per un cittadino italiano che accett idi assumersi responsabilità a livello di am-ministrazione pubblica?

Oggi si opera in un quadro di totaleincertezza e di assoluta mancanza di ga-ranzie. Non chiedo le guarentigie, signorministro, ma pretendo un minimo di ga-ranzia per chi assuma una carica che com-porta responsabilità. Oggi basta che unalunno di una scuola municipale o statalestrappi la striscia antisdrucciolo da un gra-dino provocando così la caduta di un suocompagno perché il giorno dopo il sindacoo l'assessore competente ricevano una co-municazione giudiziaria ; nel migliore deicasi saranno rinviati a giudizio e quindisottoposti a processo, anche se poi c'èsempre la soluzione dell 'oblazione.

Ma è possibile continuare ad operare i nun quadro di incertezze di questo tipo? Èpossibile esporre migliaia di cittadini ch eassumono responsabilità a livello locale ,senza dar loro un minimo di garanzie? Èbene che tutto questo si sappia, visto chesiamo alla vigilia di un'importante compe-tizione elettorale che riguarda la città d iRoma. Tra pochi mesi, inoltre, sarannochiamati a votare i cittadini di migliaia emigliaia di comuni, nei quali decine dimigliaia di persone sono impegnat enell'amministrare la vita di oltre 32 milionidi italiani. Tanti sono coloro che sarannochiamati alle urne la prossima prima -vera .

Il rischio che corriamo proprio a caus adella mancanza di un quadro di certezze edi garanzie è che l'esercito di amministra -tori locali diventi sempre più piccolo, chele persone disposte ad impegnarsi suquesto versante diventino sempre di meno .Questo è il rischio! Parliamo tanto di logo-ramento delle istituzioni e di degrado dellavita politica e poi, quando si tratta di ope-

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rare riforme, non si ha il coraggio di met-tere mano a quelle che sono in grado d isciogliere i nodi più importanti .

Non voglio fare il facile profeta, maritengo sia molto semplice prevedere che ,di fronte al disimpegno di tante person eoneste, aumenteranno gli incapaci, i pres -sappochisti, i faccendieri, cioè coloro ch enon hanno nulla da perdere e allora son odisposti anche a competere in una cam-pagna elettorale allo scopo di assumereresponsabilità di governo delle nostre co-munità. È dunque importante e necessari oridefinire il quadro delle competenze edelle responsabilità a livello locale .

Nel prosieguo dell 'esame degli articol iavremo modo di soffermarci sul merito d imolte questioni, ma ora voglio anticiparnealmeno una. Lei, signor ministro, ha for-nito all ' assemblea dell 'ANCI un dato allar -mante che riguarda la crisi che ha investit ole amministrazioni locali . Da uno studiopromosso dal suo ministero (non so fino ache punto reso ufficiale) risulta che i noltre il 50 per cento dei comuni con più di 5mila abitanti, nel corso degli ultimi quattr oanni e mezzo, cioè dalle elezioni ammini-strative del 1985, vi sono stati rimpasti ,crisi, verifiche (per non parlare delle«pause di riflessione» che caratterizzanoormai la vita quotidiana dei nostri co-muni) . Si è cioè praticamente consumatometà del tempo trascorso dal 1985 ad ogginon per amministrare o per governare l enostre comunità, ma per cercare di met-tere d'accordo coloro che secondo le scelt edelle maggioranze avrebbero dovuto go-vernare .

Ebbene, io credo che tutto ciò non possacontinuare, perché un simile andamentofinisce per mettere in discussione lo stessosistema democratico. Sappiamo come i lsenso di sfiducia e di qualunquismo ser-peggi ormai tra la gente, tra l 'opinionepubblica . Non è questa la sede per unesame più approfondito della questione ,ma certo la stessa presenza di 23 liste all eelezioni amministrative per il comune d iRoma dovrebbe farci riflettere . Io noncredo che questo fenomeno vada demoniz -zato, ma certamente dobbiamo cercare d icapire come mai il cittadino non si rico -

nosca più nelle forze politiche tradizionali,nei partiti e cerchi invece una soluzionealternativa, illudendosi di trovarla in listeminori, in gruppi che si richiamano ma-gari a particolari hobby o a specificheetnie. In Piemonte vi sono addirittura dueliste che si richiamano alla tradizione pie -montese (non so in base a quale esame delsangue o altro esame clinico si possa poiaccertare o stabilire la maggiore «piemon -tesità» di una persona rispetto ad un'al -tra!) . Siamo arrivati al grottesco! Si tratt adi un segnale preoccupante, un segnale didegrado della vita politica, un segnale cheevidenzia come ormai il «Palazzo» vivaseparatamente e sia distaccato dalla comu -nità. Vuol dire che si è creata una fratturatra gli eletti e gli elettori .

E in fondo alla strada lastricata di sfidu-cia, onorevoli colleghi, noi sappiamo benequello che possiamo trovare: la soluzioneautoritaria, l'auspicio che arrivi qualcunoche provveda, che decida, in modo che nonvi siano più le serate e le notti inconclu-denti passate nelle aule dei consigli comu -nali. Dopo ore e ore di discussione vienespesso a mancare il numero legale ; non sidecide mai nulla e c'è sempre la possibilit àdi ribaltamenti delle maggioranze .

Io credo che una riforma seria — se laparola «riforma» ha ancora un signifi-cato nella lingua italiana — debba ten-dere ad affrontare e risolvere questi pro-blemi. E al riguardo dobbiamo esserechiari, dobbiamo dare risposte precis ealle domande che ci vengono non sol -tanto dagli amministratori locali, no nsoltanto da questo esercito di uomini ,donne, giovani ed anziani impegnati quo-tidianamente su quel fronte, ma anch edalla cittadinanza, da chi ha bisogno chei comuni funzionino . Perché, ci piaccia ono, le amministrazioni comunali sonocerto il luogo deputato alla vita democra-tica della comunità, ma sono soprattuttodelle aziende, anomale finché si vuole ,ma vere e proprie aziende, che devon orispondere alle esigenze dei cittadini edevono fornire dei servizi . Come è pensa-bile che una grande azienda come la Fia t(penso ad esempio alla mia città, a To-rino) abbia lo stato maggiore continua-

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mente in crisi, la direzione nell'assolut aimpossibilità di agire e di governare ?

Nell 'articolo 2 licenziato dalla Commis-sione si afferma che il comune rappre-senta la comunità, ne cura gli interessi e n epromuove lo sviluppo. Ma come potetefare una simile affermazione di principi o(che noi condividiamo), se poi non trovalogica corrispondenza negli articoli cheseguono? Si dice in linea teorica che ilcomune deve curare gli interessi e pro -muovere lo sviluppo della comunità ; ma inquale quadro, signor ministro? Con qualigaranzie, con quali certezze per coloro cheverranno eletti dal popolo per ammini-strare la comunità?

Ecco perché credo che questa riform asia una grossa occasione che si presenta alParlamento ed al paese . Ritengo infatti chenon sia pensabile di poter rimettere indiscussione, tra qualche anno, in un temp orelativamente breve, una riforma diquesto tipo e di questa natura, che investetanti e così complessi problemi .

Se per ottenere una proposta di riformache non è una riforma (mi assumo tutte l eresponsabilità di questa affermazione) ab-biamo dovuto attendere 125 anni dallaproclamazione dell'unità nazionale, se ab-biamo dovuto aspettare tanto per metter emano alla legge fondamentale che ha rego-lato in questi 125 anni la vita dei nostricomuni, come pensate sia possibile, traqualche anno, rimettere in discussion equesta legge? E impensabile !

Allora perché una tale fretta? Perchéaccettare in linea di principio certe affer-mazioni e poi contraddirle nei contenuti ?Perché in Commissione vi è stata tanta osti -nazione nei confronti delle proposte ch evenivano dai settori non della maggio-ranza e che esprimevano la volontà soprat -tutto degli amministratori locali?

Credo vi siano ancora il tempo e la pos-sibilità, anche nel corso di questo dibattito ,di dare coerenza, di far coincidere, signorministro, quello che si pensa con quelloche si dice e, soprattutto, quello che si dicecon quello che si fa. Ecco i tre piani chenon collimano mai! Si pensa in un deter-minato modo, si rilasciano dichiarazioninei convegni, nelle assemblee, nelle tavole

rotonde, magari ci si trova d'accordo neidibattiti (a me è capitato che il responsa-bile della democrazia cristiana per gli entilocali, l'amico e collega Guzzetti, mi desseragione), ma poi ci si ferma. Perché non sicerca di far collimare il pensiero con l aparola e, soprattutto, la parola conl 'azione? In questo caso l 'azione è l 'attolegislativo, il documento che viene sotto -posto all 'approvazione del Parlamento eche deve diventare legge .

Ecco quindi la necessità — mi permettoancora di insistere — di esaminare conmaggiore attenzione le proposte relative aquesto articolo, perché il nostro gruppocondivide le affermazioni di principio i nesso contenute, che però non trovano poicorrispondenza nelle norme che devonocalare nella realtà viva della vita degli ent ilocali .

Signor ministro, onorevoli colleghi, è u ntempo, il nostro, in cui i margini dei tem-poreggiamenti o — se mi consentite —delle astuzie levantine e delle manovre s isono ristretti . Abbiamo bisogno, invece, d iagire, di agire prima che sia troppo tard iper la vita dei nostri comuni e delle auto-nomie locali italiane (Applausi dei deputatidei gruppi del PCI e della sinistra indipen-dente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Lanzinger . Ne ha facoltà .

GIANNI LANZINGER. Presidente, colle-ghi, i verdi ritengono che alla base diquesta legge vi sia il seguente paradosso: lanorma di principi, di garanzie, la norma inqualche modo capace di evocare poter idelle autonomie locali, la norma insommache rappresenterebbe la nuova anima delmovimento autonomistico in Italia ha inrealtà una struttura che non le è stataimpressa da tale movimento, dalla cultur adella novità dei rapporti tra cittadino ecomune e provincia e nemmeno, in defini-tiva, dal Parlamento o dalle forze politichein esso rappresentate . Si tratta di unanorma che è stata scritta e pensata dalministro o dal Ministero dell ' interno.

Ci pare che già questo sia un rilievo nondi poco conto e non soltanto di carattere

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stilistico. In definitiva, colui che dovrebb ediventare l 'interlocutore, ma anche unpolo dialettico che libera dalla sua supre-mazia l 'autonomia del comune e della pro -vincia, di fatto è divenuto il proponente ditale riforma. Essendo questo un rilievo d icarattere metodologico, esso potrebbeavere poca rilevanza se, leggendo le normedel provvedimento governativo, non affio-rassero poi in realtà le ragioni di una con-cezione che, nonostante tutte le cosmes ilinguistiche, è comunque e sempre un aconcezione prefettizia dello Stato .

Certamente il movimento delle auto-nomie è oggi in crisi non soltanto perch é— con ragione — si può parlare di un neo -centralismo che di fatto ha soffocato i nanni di tentativi di emancipazione i poteridei comuni e delle province, ma, a parer edegli ambientalisti, anche perché tale mo -vimento non è riuscito ad affermare, conforza e con durezza laddove necessario (edin quante parti lo sarebbe!), il bisogno d istabilire una clausola di salvaguardi adell 'ambiente e delle risorse naturali com eprecondizione per una amministrazion eche voglia essere contemporaneament eforte e trasparente .

Per quale ragione abbiamo oggi comun iche stanno soffocando a causa dell ' inqui-namento? Per quale ragione dai rubinettidi molte città oggi esce acqua non pota-bile? Per quali ragioni le risorse non rinno -vabili della nostra terra subiscono un pro -cesso di consumazione irreversibile ?

Noi crediamo che esista un problema d iasfissia dei partiti che hanno in qualchemodo occupato taluni spazi di libertà co-munale. Crediamo che oggi esista un pro-blema di «partito degli affari» che governa ,un problema di eccessiva penetrabilità de igruppi di pressione nei confronti dellescelte dell 'amministrazione, un problemadi ostilità, di opacità della vita del comun erispetto alle esigenze della gente ed al su obisogno di essere «dentro» i comuni, anch econ riferimento ai servizi .

Noi condividiamo un elemento di fond oche giustamente il sindaco Orlando ha rile -vato all 'assemblea dell'ANCI. Mi riferiscoal principio secondo cui, rispetto al di -segno relativo ai comuni, manca l'ele -

mento di collegamento — che soltanto un aforte autonomia statutaria riesce a dare —tra il potere di decidere, la responsabilit àdelle scelte verso i cittadini e il consenso ,che può essere raccolto soltanto attravers oil «bisogno» di presentarsi alla gente pertutto quello che si sta facendo .

Tutto ciò è possibile ad una condizione :che si affermi in questa parte del provve-dimento, che tratta dei principi generali ,l'elemento della centralità rappresentativadei comuni ; una centralità che riesca adefinire nuovi rapporti tra cittadino edente pubblico, tra popolazione ed istitu-zione; una centralità che faccia spazio a inuovi diritti della gente. E per gente inten-diamo non soltanto i cittadini ma anche gl iospiti di un comune, i pendolari, gli stra-nieri e i giovani che non votano .

Riteniamo, come rappresentanti del mo -vimento per le autonomie, che non servadefinire nei princìpi il comune o la pro-vincia (già la Costituzione li descriveastrattamente, negli articoli 5 e 128) ,mentre siamo convinti che sia necessario(e ciò non è previsto all'articolo 2 dellapresente legge) definire una clausola gene -rale di competenza a favore del comune, i lquale non dovrebbe essere investito di u nsemplice dovere derivato ma dovrebbe av-valersi di altre normative (quali quelle invigore nella Repubblica federale tedesca) ,in base alle quali poter regolare nell 'am-bito della legge, sotto la propria responsa-bilità, tutti gli affari della comunità lo-cale .

L'articolo 2 del provvedimento, nono-stante una premessa evasiva (il comunecura gli interessi e promuove lo sviluppodella comunità locale), contiene un 'affer-mazione indubbiamente restrittiva del po -tere del comune, che non consente in pra -tica allo stesso di sviluppare una capacit àespansiva di intervento e di rappresen-tanza. Comuni e province, infatti (comma5 dell'articolo 2), sono titolari di funzioniproprie ed esercitano, secondo le leggi sta-tali e regionali, le funzioni attribuite dall oStato e delegate dalla regione . Vi è quindiun'ispirazione di carattere gerarchico ,una discesa piramidale dall'alto di potest àe di potere. A nostro parere, si tratta di una

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vecchia concezione delle autonomie tal-mente sperimentata e condannat adall'esperienza che, con gli articoli succes-sivi, queste rischiano di diventarenient 'altro che semplici canali di spesa delpotere centrale .

Oggi le autonomie possono nuovament ediventare bracci di erogazione di servizi edi risorse già determinati, nei fini fonda-mentali e nei limiti finanziari, da quell'in -tervento statale che, in ultima analisi, èdiretto del ministro del l ' interno: ecco per-ché ho parlato di concezione prefettizia .

Anche se siamo convinti che il provvedi-mento debba essere approvato presto ebene (e non presto e male), riteniamo pos -sano esservi apportati importanti corret-tivi mediante alcuni emendamenti presen -tati dal nostro e da altri gruppi . Siamoanche a favore (ed in questo senso l'appro -vazione dell 'articolo 2 ci sembra imma-tura) di una differenziazione tra comune eprovincia nel governo del territorio, rico-noscendo l'utilità di quest'ultima nel go-verno di una vasta area, con compiti diffe-renziati rispetto al comune, al punto dadiventare essa stessa una novità, o megli ola riedizione di una novità .

Parlare di provincia in termini nuovivuoi dire anche pensare ad una nuova peri -metrazione di tale ente, al di là ed al ripar odelle spinte corporative e secondo un con -cetto razionale ed ambientale di gravita-zione urbana. Il che rappresenterebb el'elemento determinante per la definizion edelle nuove province .

Il provvedimento al nostro esame attri-buisce invece alle province compiti so-vrapposti a quelli dei comuni, sicchè lad-dove il comune rappresenta la comunitàlocale, ne cura gli interessi e ne promuovelo sviluppo, la provincia cura gli interessi epromuove lo sviluppo della comunità pro -vinciali . I compiti, come si vede, sono so-vrapposti .

L 'articolo al nostro esame ci sembraestremamente importante proprio perch ériteniamo che esso debba contenere i prin -cìpi fondanti dell'autonomia dei comuni edelle province . Tale articolo è talmentemal formulato da non riuscire ad espri-mere tutta la ricchezza che il dibattito ha

prodotto intorno alla tematica relativa aicomuni; si tratta di un articolo che risent eancora della preoccupazione di non dartroppo.

Colleghi, non dobbiamo dare qualcosa aicomuni ma dobbiamo riconoscere loro l acapacità originaria di rappresentare col-lettivamente l'interesse della popolazion ecomunale e, soprattutto, la capacità e lapotenzialità di essere ancora sportello d iservizi ed occasione di pratica democra-tica, senza di che ogni riforma delle auto -nomie resterebbe soltanto sulla carta (Ap-plausi dei deputati dei gruppi verde e mi -

sto) .

PRESIDENTE. Ha• chiesto di parlar el'onorevole Barbieri. Ne ha facoltà .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

ALDO ANIASI .

SILVIA BARBIERI. Signor Presidente,onorevoli colleghi, signor ministro, anchel'articolo 2, al pari del l 'articolo 1 sul qual eabbiamo già discusso e votato, dovrebberappresentare un forte elemento di riferi-mento della volontà innovatrice contenutain un disegno di legge che pomposament esi definisce di riforma dell 'ordinamentodelle autonomie locali, se ci fosse, ap-punto, tale volontà innovatrice .

Infatti, quale articolo più di questo po-trebbe contenere elementi innovativi, vistoche il suo titolo è, appunto, «Autonomia deicomuni e delle province» e considerato ch eil suo contenuto tende a definire ruolo efunzioni di comuni e province, concett ocentrale nella definizione dell'intero ordi-namento?

Purtroppo, anche in questo caso valgon ole osservazioni formulate da diversi col-leghi in ordine all'articolo 1 . La letturadell 'articolo 2, nel testo della Commis-sione, rispecchiando fedelmente — in ve-rità — il testo del disegno di legge gover-nativo, salvo una marginale correzione, c ianticipa quanto avremo poi modo di veri-ficare nel corso dell 'esame dell ' intero di-segno di legge in discussione .

Non c'è volontà di rinnovamento vero . di

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riforma reale; secondo alcuni pare chenon ci sia nemmeno una volontà vera dirazionalizzare l 'esistente, che in questomodo viene peggiorato, quanto meno po-nendo una data, una sigla temporale at-tuale su provvedimenti che hanno ancora econservano uno stampo ottocentesco .

Anche in quest'articolo, come nell'arti-colo 1, si fotografa l ' esistente, si descriveuna situazione di fatto, si inchioda la realtàalle sue attuali caratteristiche, si confer-mano i modi e le forme in cui è statasempre organizzata (forse si potrebbe dir eimpedita) la vita delle autonomie locali, s ene fotografano le funzioni perpetuandolenel tempo.

Nel testo al nostro esame manca total-mente non solo l 'ispirazione autonomi-stica ma addirittura il minimo tentativo d ivedere in modo moderno l 'insieme dellefunzioni dell'ente locale, che in quest omodo rimangono genericamente indivi-duate nella rappresentzna della comunitàlocale, nella cura dei suoi interessi, nellapromozione del suo sviluppo. Non si parl adi autogoverno della comunità locale, nonsi allarga il concetto di autonomia oltrequella statutaria e finanziaria (e vedremopoi con quali limiti anche in queste duedirezioni) .

L'articolo 2, nel testo proposto dal no-stro gruppo, aveva un impianto di diversorespiro, riconoscendo ai comuni auto-nomia politica, statutaria, organizzativa ,finanziaria ed amministrativa, ma soprat-tutto attribuendo ai comuni ed alle pro-vince tutte le funzioni pubbliche a livell olocale salvo quelle su cui gravasse unariserva di legge statale o regionale, nonch éle funzioni attribuite o delegate dallo Statoo dalle regioni con relativa copertura fi-nanziaria e con coinvolgimento degli ent ilocali nella fase di predisposizione dell eleggi di attribuzione o di delega .

Ciò che avevamo proposto e che ci ani-mava non era quindi un disegno che riser -vasse agli enti locali competenze residuali,ma un provvedimento che attribuisse adessi funzioni centrali e proprie, tese all osviluppo, nei diversi ambiti e settori, dellecollettività locali .

Il testo in esame non ha però raccolto

alcuna di queste sollecitazioni, intese adare forza e contenuto al concetto di auto -governo locale. Si tratta di un testo timidoed elusivo e, come tale, certamente nonriformatore, certamente non capace —mentre pretende di recidere i legami con i lpassato — di aprire nuove prospettive peril futuro .

Dalla lettura dell 'articolo 2 non emergeassolutamente una chiara idea di quale siail ruolo delle autonomie locali, il nuovoruolo che si vuole attribuire loro: quellodell'autogoverno locale . Perché, colleghi ,non si è voluto nemmeno usare questo ter -mine? Lo si è ritenuto troppo impegnativo,compromettente?

L'articolo 2, per ciò che dice, ma soprat-tutto per ciò che non dice, rivela la pre-senza di idee e convinzioni, più o menoconsapevoli, che rappresentano il retro-terra culturale di quei processi di centra-lizzazione e progressiva emarginazione delgoverno locale in un ruolo secondario ederesponsabilizzato . Si tratta di processiche, venuti avanti pesantemente in quest ianni, sono l'effetto combinato delle incer-tezze finanziarie e legislative in cui son ostati lasciati gli enti locali nonchédell 'avvio di movimenti di centralizzazion edelle decisioni di spesa che hanno caratte -rizzato le leggi finanziarie di questi ultim ianni, trovando puntuale corrispettivonelle diverse leggi di settore .

Tale processo di marginalizzazione èstato accompagnato, in un non casual econtrappunto, da una campagna denigra -toria tesa ad individuare nell 'ente localeun centro dissipatore di risorse, una vora -gine insaziabile in cui precipita il denaropubblico, un esempio di inefficienza, con-fondendo e mortificando con ciò, in ununico generalizzato e ingiusto giudizio, si-tuazioni — che pure sappiamo esistere —di inefficienza, di spreco e di corruzione edesperienze importanti, innovative — esono tante — in cui, malgrado tutti gl iimpacci e le lacune di ordine normativo,organizzativo e finanziario, gli enti localisono riusciti a dare risposte concrete, im -mediate, dirette, ed in molti casi appro-priate, alle esigenze delle comunità ammi-nistrate (spesso in posizione di supplenza

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rispetto all ' inesistente e tardivo interventodello Stato) .

È mai possibile pensare che, di fronte a igrandi processi di trasformazione dell anostra epoca, alla accelerazione dei cam-biamenti nella composizione del corpo so-ciale, al l 'emergere di bisogni nuovi ed ine -diti, alle spinte che tendono a spostare ledecisioni che riguardano tutti dai luoghidella democrazia ai ben difesi fortini de lpotere economico, la soluzione istituzio-nale preferibile risieda nella compression edelle autonomie locali e nella centralizza-zione degli strumenti e delle decisioni con iquali si governano questi processi di cam -biamento?

Si sa che le soluzioni centralizzatriciprovocano un forte sovraccarico di do-mande al centro, aggravano la crisi dellostato sociale, allentano il rapporto tra i lcontributo finanziario del cittadino all aspesa pubblica e l 'utilizzazione delle ri-sorse prelevate, accentuano i fenomeni d iburocratizzazione e di inefficienza, annul-lano ogni possibilità di controllo democra -tico. Esse di fatto minano mortalmente i lrapporto fiduciario cittadino-istituzione ,che diciamo di voler porre al centro di que ldisegno di riforma istituzionale di cu iquesta legge dovrebbe essere un tassell ofondamentale .

Mentre il relatore ci assicura che quest oè un provvedimento che vuole riformare i lsistema delle autonomie e che a tal finesono preordinati i singoli articoli, sap-piamo però che l'impatto che il progetto d iriforma — di cui l'articolo 2 è, ripeto, unimportante punto di riferimento — h aavuto con il mondo delle autonomie non èstato certo positivo. E un progetto che nonha colto i consensi di coloro che ogn igiorno operano nei comuni al servizi odegli interessi della collettività e che noncoglie l 'adesione piena — lo abbiamo sen -tito in diverse occasioni, anche i nquest 'aula nel corso della discussione ge -nerale — di tanti colleghi della maggio-ranza. Certo, presumo non abbia l 'ade-sione piena di quelli che hanno avuto etuttora mantengono incarichi di ammini-strazione locale e che sanno che di ben altr icontenuti riformatori e rivitalizzatori

hanno bisogno i nostri comuni e le nostr eprovince.

All'articolo 2 si dice che i comuni e leprovince hanno autonomia statutaria e fi -nanziaria. Abbiamo forti riserve circa i lmodo con cui agli articoli successivi s itenta di dar corpo al concetto di auto-nomia statutaria, ma è certo palmare e devidente come l'inserimento di tale con-cetto di autonomia finanziaria nel provve-dimento sia un esercizio di ipocrisia legi-slativa; e si sa come in tema di finanzalocale i comuni abbiano bisogno non d iipocriti ammiccamenti ma di decision iconcrete e di risorse .

Il tema della finanza locale, e con essoquello del l 'autonomia finanziaria ed impo-sitiva, è appunto totalmente eluso nel pro-getto di legge, che opera l'ennesimo rinvi odi un impegno ormai più che decennale.Eppure non c 'è sede in cui si discutanoquesti problemi che non veda autorevolirappresentanti della maggioranza manife-stare la propria convinta adesione alla ne -cessità di definire un sistema di autonomiafinanziaria ed impositiva per i comuni .Tuttavia, alla prova del fatti (e questo eraappunto un articolo di tale prova), dallamaggioranza e dal Governo ci siamosempre ` sentiti contrabbandare comeprimi elementi di autonomia impositivaprovvedimenti che di fatto individuavanonei comuni i gabellieri di nuovi e fantasiositributi, con il compito di chiudere di voltain volta, le falle di una finanza local esempre più inaridita sul versante dei tra-sferimenti erariali .

Si tratta — come dicevo — di un atteg-giamento elusivo e di rinvio, che trova pun-tuale conferma nel testo dell'articolo 2 . Alquinto comma si fa cenno alle funzioni cheai comuni ed alle province sono attribuit eo delegate dallo Stato e dalle regioni, senzaperò prevedere che comunque, a frontedell 'attribuzione di nuove funzioni, le legg istatali e quelle regionali contengano l arelativa copertura finanziaria, cioè le ri-sorse necessarie, e senza prevedere unmomento di consultazione degli enti local iin fase di predisposizione delle leggi diattribuzione o di delega di dette funzioni .Forse il senso dell 'autonomia finanziaria

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per i comuni, così come si desume dal testodell'articolo 2 che ci viene proposto, èquello di dir loro : «Arrangiatevi!» . . .

Questo è purtroppo un problema con-creto ed attuale, sul quale fin da questoarticolo si sarebbe dovuto fare chiarezza .Troppo spesso, infatti, gli enti locali si sonovisti e si vedono chiamati a farsi carico dinuovi compiti senza che si provveda a dattribuir loro le necessarie risorse . Ancorauna volta non si coglie l 'occasione per sta-bilire una regola certa in materia .

Con ciò si apre ancora la strada alla sfi-ducia. Il cittadino sa che al comune devechiedere conto delle risposte che gli son odovute ma non conosce l ' inesistenza dellanecessaria provvista finanziaria, una prov-vista che lo Stato non ha disposto ; sa però,se è un contribuente onesto, di partecipareper la sua quota alla spesa pubblica . Senon ottiene risposta, si sente ancora un avolta raggirato e non sa a chi attribuire consicurezza la responsabilità della mancat arisposta.

Tutto questo inquina il principio dell aresponsabilità politica, inquina la basestessa della democrazia . Se con il disegnodi legge in esame si può contribuire ad u nrilancio delle sedi e dei modi di sviluppodella democrazia, allora davvero, se vo-gliamo dare ai comuni strumenti reali pervivere ed agire in modo appropriato in un asocietà che ha bisogno di referenti demo-cratici immediati, bisogna modificare l'ot-tica con cui si è avviato tale disegno pseu -doriformatore .

Se è vero, come dicevo in precedenza ,che tanti «distinguo» sono venuti da lmondo degli amministratori, tanti ordin idel giorno fortemente critici sono stati vo -tati all'unanimità dai consigli comunali ,tanti accenti critici e tante riserve son ostate avanzate da molte forze della mag-gioranza, dalla vostra stessa parte politica,onorevole relatore, onorevole ministro; seè vero che tanti suggerimenti stimolant isono venuti dal mondo degli studiosi, ri-flettiamo, allora, onorevoli colleghi, fin d aquesti primi articoli, sull 'impianto deltesto da definire . Recuperiamo un atteg-giamento di apertura ai suggerimenti ealle collaborazioni, che potrà evitarci di

procedere alla redazione di un testo aridoed inconsistente, del tutto inadeguato all erichieste che provengono dal mondo dell eautonomie, alle esigenze che il paese evi-denzia e che, al contrario, oggi possonotrovare una prima risposta .

Lasciamoci alle spalle il testo unico del1915 e la legge comunale del 1934, malaciamoceli alle spalle in positivo, con u nrespiro che guardi al futuro! Non riconfer -miamo, alle soglie del 2000, un impiantoottocentesco, limitandoci, come sembrafare già da questi primi articoli il testo inesame, ad alcuni ritocchi di facciata! (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PCI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Mellini. Ne ha facoltà.

MAURO MELLINI . Signor Presidente, si-gnor ministro, colleghi, nell 'architetturadel progetto di legge l 'articolo 2 svolge cer-tamente una funzione importante, a condi -zione che le parole abbiano un significato enon siano soltanto «aria fritta». Dobbiamodire con preoccupazione che, in realtà ,sembra proprio che articoli di portata ge-nerale vengano formulati in termini tali darisultare soltanto «aria fritta» .

Come dicevo, si tratta di un articolo im-portante, o che dovrebbe essere tale; per-tanto, il dibattito sull'articolo 2, come sidesume anche dagli interventi dei collegh iche mi hanno preceduto, offre il destro aconsiderazioni di carattere generale, ch einvestono il modo in cui la legge affronta laquestione delle autonomie dei comuni edelle province . Non sfuggirò neanch 'io ,dunque, alla tentazione di soffermarmi s uaspetti che riguardano l'articolo prece-dente o la questione in generale .

Sono già intervenuto nella discussion esulle linee generali ; essa peraltro risale amolto tempo fa, così da giustificare l ariproposizione in questa sede di question idi carattere generale, dal momento che i ltempo è uno degli elementi della politica e ,quindi, dei dibattiti parlamentari .

A mio avviso, il vizio fondamentale de lprogetto di legge in esame è quello di nonaver chiaro-il concetto di autonomia. In-fatti, o l'autonomia consiste in una riparti-

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zione rigorosa di competenze, in una vi-sione in cui il diritto significa certezza(perché al di là e al di fuori della certezza edella funzione di creare certezze il diritt onon è tale), oppure è meglio non parlare d iautonomie. Le autonomie non equival-gono alla mancanza di controlli ; anche atale proposito, si ha l 'impressione chequesta legge si fondi sulla confusione tr aautonomia e labilità (o assenza) di con-trolli .

Non credo che significhi essere antiau-tonomisti pretendere che intervengan ocontrolli rigorosi su tutti i meccanismi ne iquali si articola il potere e, in particolare ,sui comuni, sulle province e sulle regioni .Ciò rappresenta la chiave per poter assicu-rare — e non per limitare — l'autono-mia.

Ritengo che un elemento che ha segnat ouna pagina nera nella storia delle auto-nomie del nostro paese sia stato rappre-sentato dall ' istituzione dei CORECO, or-gani che destano scandalo per la loro inef -ficienza e complicità con tutte le peggior imalefatte. La mancanza di controlli —visto che i CORECO molto spesso rappre-sentano in realtà la duplicazione del mec-canismo dei veti incrociati con cui si cercadi amministrare (o meglio, di disammini-strare) la cosa pubblica — fa sì che inter -venga un'altra modalità di controllo, chenon è quella della giurisdizione vera e pro -pria ma consiste in un intervento dell amagistratura che si traduce in realtà in u ncontrollo amministrativo.

Le procure della Repubblica sono diven-tate organi amministrativi, che moltospesso gestiscono i loro interessi ed i lor odisegni politici mediante un accorto do -saggio di comunicazioni giudiziarie, di in-sabbiamenti e di mandati di cattura; moltospesso esse finiscono per operare comeorgani non di controllo ma addirittura d iamministrazione attiva! Esse interven-gono (si sono verificati casi scandalosi, enon certo nell'ultimo comune o nell'ultim aprocura della Repubblica del nostr opaese) in vicende nelle quali la distinzionetra la funzione giudiziaria e quella del con -trollo amministrativo dovrebbe invece es-sere netta .

Se facciamo affermazioni di questo ge-nere — certamente gravi — dobbiamoanche ricordare che la soluzione del pro-blema non risiede certo nel restringimentodelle previsioni penali relative ai reaticompiuti da pubblici ufficiali contro l apubblica amministrazione . Un nostro col-lega sollecitava, in Commissione giustizia ,l'approvazione della riforma della disci-plina dei reati contro la pubblica ammini-strazione; egli sosteneva che, poiché ne l1990 si svolgeranno le elezioni comunali eprovinciali, approvando rapidament equella riforma si consentirà a coloro ch eintendono farlo di candidarsi con serenit àal ruolo di pubblici amministratori .

Si potrebbe fare dell'ironia al riguardo ;tuttavia, dobbiamo dire che purtroppoquesta è la realtà . Si cerca di trovare unastrada, anche in presenza di obiettive in-terferenze e di abusi da parte di magistrati ;i magistrati che hanno il mandato di cat-tura facile sono spesso degli insabbiatori ,ma non è detto che non sappiano compiereprevaricazioni, invadendo un campo ch enon è certamente quello della magistra -tura. Questo è purtroppo il quadro dellasituazione giudiziaria italiana e non puòcerto sfuggire tale aspetto della vicenda.

La strada giusta, allora, non è certa -mente quella di adottare depenalizzazion iin materia di reati dei pubblici ufficial icontro la pubblica amministrazione . Se èvero che la corruzione dei pubblici poterirappresenta uno degli aspetti più gravidella vita del nostro paese e se il fatturatodella tangente è probabilmente assai mag-giore di quello delle più grandi industrie edi gran lunga superiore a quello della cri-minalità organizzata che passa sott oquesto nome (non parlo di quella che esist eanche in questo settore), la strada non puòevidentemente essere rappresentata dalladiminuzione delle previsioni penali, dall adepenalizzazione di alcune figure di reatoe dalla riduzione delle pene . Si tratta dimisure che poi con il solito meccanismodell 'amnistia e con le altre vicende propri edella nostra vita giudiziaria finiscono, i nrealtà, con il creare spazi che non possonocertamente essere gabellati come la strad aper evitare interferenze illecite della giuri-

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sdizione nella vita amministrativa né tant omeno possono essere considerate una vi aper raggiungere l'obiettivo dell 'autono-mia .

Torniamo alla questione relativa all arti -colo 2, anche se non credo di aver dett onulla che sia al di fuori della specifica por-tata della discussione sull 'articolo inesame. Aria fritta, dicevo, perché ha i lsapore di aria fritta affermare che «il co-mune rappresenta la comunità locale».Che il comune rappresenti il comune no ncredo dovrebbe essere oggetto di una di-sposizione legislativa . Forse la dizione«rappresenta la comunità locale» vorrebb edire — ma non dice — qualcosa di diverso,se apprendiamo che la provincia non rap -presenta la comunità provinciale . Infatti«Il comune rappresenta la comunità lo -cale» (evidentemente comunale, do-vremmo intendere) «ne cura gli interessi ene promuove lo sviluppo» . Sappiamo po iche le comunità locali, ordinate in comun ie province sono autonome ; ma evidente -mente non è il comune che rappresenta l aprovincia e la comunità provinciale (al-meno credo) .

Secondo l 'articolo di cui ci occupiamo l aprovincia, «ente intermedio fra comune eregione» (e questo si dovrebbe dedurresenza la necessità di una apposita proposi-zione legislativa) non rappresenta la co-munità provinciale; ne cura soltanto gl iinteressi e ne promuove lo sviluppo. E unaspecie di curatore ma non un tutore, unrappresentante . Evidentemente dietro i lconcetto di rappresentanza si cela qual -cosa di più, che nessuno chiarisce e quell oche non è chiarito sta male nelle legg iperché può soltanto far danno .

L'articolo 2 recita ancora: «I comuni e leprovince hanno autonomia statutaria e dautonomia finanziaria nell 'ambito delleleggi». A questo punto le osservazioni de icolleghi che mi hanno preceduto hanno u ngrande valore: non basta affermare ch equesti enti godono di autonomia finanzia -ria, se poi non ne viene configurata la fisio -nomia, l 'entità .

PIETRO SObDU . Viene indicata subit odopo.

MAURO MELLINI . Sì, collega, se ne parlasuccessivamente ; ma quanto? Non abba-stanza per configurare un disegno benpreciso. Il collega Novelli ha affermatopoco fa che abbiamo aspettato 125 anni,dopo l'unità d'Italia, per varare la legg ecomunale e provinciale : ebbene non èvero. Sono state predisposte leggi comu-nali e provinciali e mi domando se no nfossero migliori del provvedimento in di-scussione. Erano certamente più chiare,anche se con una visione più ristrett adell'autonomia: e non so neppure sequesto sia tanto vero, se conveniamo chel'autonomia consiste essenzialmente nellaspecificità e nella chiarezza delle attribu -zioni !

In riferimento alla chiarezza delle attri-buzioni, si comincia subito con l 'aria frittadelle parole, con il girare intorno, con l'uti -lizzare i termini a vanvera . Cosa significa ,infatti, affermare che «i comuni e le pro-vince sono titolari di funzioni proprie e desercitano, secondo le leggi statali e regio -nali, le funzioni attribuite dallo Stato edelegate dalla regione»? La Commissioneha cambiato il testo originario del quintocomma dell 'articolo 2 che adesso recita: «Icomuni e le province sono titolari di fun-zioni proprie. Esercitano, altresì, secondole leggi statali e regionali, le funzioni attri -buite o delegate dallo Stato e dalla re-gione» .

Che cosa significa il termine «attribuite» ,qual è la differenza con il termine «dele-gate»? O si tratta di funzioni dello Stato chevengono delegate, ovvero si tratta di fun-zioni attribuite direttamente alla regione(e in questo caso si rientra nella prima ipo-tesi) da leggi regionali o statali. Non esi-stono funzioni attribuite a comuni e pro -vince che non siano proprie o delegate . Laterza categoria . . .

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza. Secondo gli articoli 117 e 118 dellaCostituzione . . .

MAURO MELLINI . Se prendiamo in con-siderazione le norme della Costituzione, i lproblema si pone in termini ben diversi :per approvare una nuova disciplina delle

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autonomie locali e delle funzioni delle pro -vince e dei comuni occorre infatti affron-tare i problemi derivanti dal fatto che l eregioni violano sostanzialmente la Costitu -zione perché non esercitano il potere legi -slativo!

Tuttavia, esse si comportano in tal mod opoiché, in realtà, da quando è entrata invigore la Costituzione repubblicana, tutt ihanno studiato il modo di frustrarne laportata, soprattuto con riferimento al po-tere legislativo delle regioni, che non desi -derano esercitarlo perché non è sufficien -temente «interessante» per la vera e pro-pria gestione del potere . Esse preferiscon oche i provvedimenti siano predispost idallo Stato, visto che per formulare leggi ènecessario scegliere fra vari interessi, sa-crificandone alcuni; il che non è conve-niente dal punto di vista elettorale : nonconviene, in altri termini, approvare vereleggi, è meglio adottare leggi-provvedi-mento .

Le regioni esercitano in proprio la fun-zione amministrativa. E vero che l'articol o118 della Costituzione opera una distin-zione, ma non con riferimento alle fun-zioni attribuite che, nel momento in cuisono assegnate, divengono proprie deglienti locali . Una distinzione è invece effet-tuata (ma nessuno l'ha compresa con chia -rezza nè ha capito come debba essere arti -colata e disciplinata) tra le funzioni che leregioni debbono esercitare delegando i co-muni e le province e quelle che esse espli -cano valendosi degli uffici degli altri entilocali .

Cosa voglia dire «valendosi degli uffici »è un quesito al quale si possono dar ediverse risposte, ma credo che il legisla-tore ordinario, con norme di ordine gene-rale, avrebbe dovuto delineare (senza dele -gare tale compito alle regioni, giacché sitratta di una materia compresa nell'og-getto delle leggi-quadro da emanare per i lcorretto funzionamento del sistema) l emodalità, i limiti ed il preciso significat odelle funzioni amministrative regional iesercitate «valendosi degli uffici» dei co-muni e delle province .

Non occorreva, pertanto, delegare talemateria ai comuni ed alle province, era

sufficiente utilizzare l'organizzazione bu-rocratica di questi enti locali . Dio ci guardi ,comunque, dall 'applicare simili norme!

Il problema è legato alla creazione d inuovi uffici, e le regioni hanno dato provadi una precisa volontà in tal senso, dupli -cando gli uffici dello Stato, guardandos ibene dal delegare (se non in via straordi-naria) le funzioni alle province ed ai co-muni e soprattutto dall 'utilizzare i lorouffici .

Le deleghe non dovrebbero ubbidire aldato della casualità, ma molto spesso c itroviamo a discutere provvedimenti che ,per alcune materie stabilite con legge, pre -vedono deleghe dello Stato alle regioni ,alle province ed ai comuni. Ma un certovolume di esigenze amministrative, che d ivolta in volta sono imposte con provvedi -menti amministrativi delle regioni e dell oStato nei confronti dei comuni e delle pro-vince, comporta che la complessità degliuffici comunali e provinciali sia soggettaall'alea rappresentata dal volume dell efunzioni delegate .

Tutto ciò genera difficoltà in relazion ealle quali occorre prevedere e tener pre-sente l 'opportunità di una proporzione trala struttura amministrativa del comune edella provincia (della quale si parla moltopoco anche in questo progetto di legge) el'entità delle attribuzioni che sono stabilit eper legge e che quindi si pensa — anche senel nostro paese spesso le normative no nsono estremamente stabili — presentinouna certa stabilità .

Per quanto riguarda, invece, le funzion idelegate, il problema esiste, ma purtroppomi pare non trovi neppure un accenno d ipreoccupazione — non dico di soluzione !— nel disegno di legge al nostro esame.

Sono queste le considerazioni che volevosvolgere in riferimento all'articolo 2 delprovvedimento ; ho l'impressione che si ri -veli in esso una certa genericità della for-mulazione e una certa imprecisione chespesso (anche se non sempre) segue pro-prio alla genericità.

Credo inoltre che proprio dalla portata edalla formulazione dell 'articolo 2 risultievidente un certo abborracciamento checaratterizza tutta l ' impostazione del di-

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segno di legge, nel quale si fa ampiosfoggio di termini e di riferimenti al con-cetto dell 'autonomia, ma si viene menoalla funzione di tracciare, in modo certo epreciso, le forme dell 'adempimento deldettato costituzionale (Applausi dei depu-tati del gruppo federalista europeo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Masini . Ne ha facoltà .

NADIA MASINI. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, desidero innanzitutto an-nunciare che non concordo con la formu-lazione dell 'articolo 2, e lo voglio sottoli-neare proprio per la portata e la rilevanzache tale articolo assume nella filosofi adell'intero provvedimento .

Si tratta di un articolo con cui — come èstato sottolineato in molti interventi de icolleghi che mi hanno preceduto — non s iassume una decisione chiara, ma ci si man -tiene nell'alveo di compromessi sia concet -tuali sia di traduzione legislativa ; non s isceglie e non si intende scegliere il con-cetto di autonomia come guida fondamen -tale per ridefinire il sistema delle auto-nomie locali. Questo articolo è frutto ,ancor prima che di una brutta scrittur alegislativa, di una errata — tale almeno l aconcepiamo noi — concezione del sistem adelle autonomie locali .

Quando parliamo di comuni e di pro-vince ci riferiamo a parti dello Stato decen-trato, così come sono disciplinati dall aCostituzione repubblicana, e pertanto con-sideriamo tali organismi come parte inte-grante, e non entità separate dal corpodello Stato .

Al contrario, nel momento in cui nell'ar-ticolo 2 si tende ad affermare in via d iprincipio la caratterizzazione propria de isuddetti organismi dobbiamo rilevare chenon ci pare sia questa la concezione ch edeve informare il riconoscimento del si-stema delle autonomie locali .

Infatti, se gli enti locali, i comuni, le pro -vince sono considerati — anche se in ma-niera pasticciata, dallo stesso punto d ivista concettuale — i referenti del govern odelle comunità locali, perché allora non s idefiniscono immediatamente gli ambiti

dell ' intervento e di esercizio dell 'autogo-verno? Perché non si definiscono subito —è questo l'elemento decisivo — le vere con -notazioni che possano dare al concetto d iautonomia non solo la sua legittimazion eglobale, ma soprattutto gli strumenti veridella sua attuazione?

E questa la ragione per la quale noi insi-stiamo affinché, alla luce della storia esoprattutto della grande esperienza chenegli ultimi due decenni si è realizzata ne igoverni locali, si possa approvare l'emen-damento che noi presentiamo al comma 5dell'articolo 2 (anche se sappiamo che ess oè già stato in parte compromesso dalla nonaccettazione di una parte di emendament oriferito all'articolo precedente) . Il nostrointento è quello di ridefinire globalmente iconcetti di comune e di provincia, laddov eindichiamo che: «Ai comuni ed alle pro-vince spettano tutte le funzioni pubblicheesercitate a livello locale, salvo che la leggedella Repubblica ne riservi espressamentela competenza allo Stato, alla regione o adaltri enti pubblici»; e laddove sottoli-neiamo che «i comuni e le province eserci -tano, altresì, secondo le leggi statali e re-gionali che ne prevedono la relativa coper-tura finanziaria, le funzioni attribuite odelegate dallo Stato e dalle regioni . Primadell'approvazione delle leggi statali o re-gionali ora richiamate devono essereascoltate le rappresentanze istituzionalidei comuni e delle province».

In sostanza, noi ribaltiamo il concettoespresso dall'articolo 2, rivendicando aicomuni ed alle province, proprio all ' in-terno di quel concetto di autonomia chequi viene compresso e di fatto non ricono -sciuto, il vero riferimento ai fini del go-verno dei problemi del relativo territorio . Icomuni e le province infatti (e l 'esperienzaserve proprio a dimostrarlo) hanno quest ocompito principale, proprio perché nonsono «altro» rispetto allo Stato .

Questa è la linea in base alla qual esecondo noi deve svilupparsi una legge diriforma, che è fondamentale non solo per -ché è attesa da oltre un secolo, ma ancheperché è urgente risolvere i gravissimi pro-blemi degli enti locali. In tempi recenti, siaal convegno dell'ANCI sia in varie sedi

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assembleari, sono emerse le difficoltà atti -nenti alla finanza locale nonché tutti glialtri problemi afferenti al sistema dell eautonomie.

La legge di riforma è richiesta propriodall 'urgenza dei problemi; anche in rela-zione agli attacchi che, per volontà dell eforze di maggioranza, sono stati portat icontro il sistema delle autonomie, non cer -tamente in forma surrettizia o strisciante ,ma con molta determinazione e in modoarticolato e chiaro (in particolare, con iprovvedimenti adottati a partire dall'iniziodegli anni '80) . Va ricordato, ad esempio ,che i provvedimenti sulla finanza locale(vorremmo tra l'altro capire come, all'in-terno del l 'articolo 2 e nel contesto di tuttala legge, trovi ricomposizione e legittima-zione un reale riconoscimento dell 'auto-nomia impositiva dei comuni), che in vi asurrettizia — in questo caso, sì! — sembra-vano motivati da una maggiore severità edal riconoscimento dell 'emergenza anchefinanziaria dello Stato, avevano in realt àun obiettivo molto preciso. Stringendoprogressivamente e sempre più dura-mente i cordoni del trasferimento dellerisorse verso gli enti locali, si voleva se-gnare a quel punto il progressivo esauto-ramento degli stessi, non solo sul pianodelle competenze, ma della stessa autono-mia, quella poca autonomia che nel corsodi questi anni hanno potuto esercitare .

Allora, non era forse questo un attaccopolitico? Non era la chiara affermazioneche per il sistema delle autonomie non s iintendeva e non si intende (neppure con l apresente legge) andare verso l 'esaltazionedel coordinamento delle diverse parti de-centrate dello Stato, ciascuna con l 'attri-buzione delle proprie competenze, con l acertezza dei propri finanziamenti, con l acertezza dei trasferimenti e dei prelievi ,con la possibilità di operare in modo tra -sparente sul versante del controllo degl iatti assunti, del l'attuazione delle decisioniadottate, con l 'autonomia di deciderecome spendere le proprie risorse ed inrelazione a quale consenso popolare?

In sostanza, tutto quello che noi inten-diamo per autonomia organizzativa, perautonomia statutaria e finanziaria degli

enti locali non trova nell 'attuale formula-zione dell'articolo 2 il suo riconoscimento ,né tanto meno la sua esaltazione . Mi rife-risco a quella esaltazione, o meglio a quellalegittimazione legislativa che corrispond ealle richieste dei comuni e delle province eche è emersa dall 'esperienza maturata inparticolare negli ultimi vent 'anni .

Perché non voler riconoscere quale ric-chezza di patrimonio democratico si trovanell 'ambito dell'esperienza condotta ne icomuni e nelle province? Al riguardo, nonvoglio certamente fare di tutta l 'erba unfascio né misconoscere che vi sono stati, v isono e sempre più vi saranno fatti moltonegativi anche nella gestione degli ent ilocali; fatti legati non solo alla volontà poli -tica di chi oggi esercita il loro governo, maanche alle progressive pastoie, alle buro-cratizzazioni, alle gerarchizzazioni e di -pendenze che con vari provvedimenti s itende sempre più ad incentivare e ch espingono ulteriormente gli amministrator ia ricercare altrove, anche al di fuori dellenorme e dell'alveo della trasparenza, gl istrumenti per la soluzione dei problemi .

E ovvio che in questo caso mi riferiscoad una gestione, forse non corretta, chenon sia invece motivata da ben altre ra-gioni, da quelle ragioni che spesso ve-diamo prevalere in tanti altri luoghi e mo-menti del governo della pubblica ammini-strazione .

Ecco perché riteniamo che l 'articolo 2(proprio perché contiene l'affermazion edi principio del concetto di autonomia ,vada modificato nel senso indicato dal no -stro emendamento . Occorre infatti dareun chiaro segnale che non si intende conquesto provvedimento andare verso un ul -teriore restringimento degli spazi di auto-nomia, che significherebbe poi — badat ebene — restringimento degli spazi di de-mocrazia. Ciò naturalmente se si consi-dera elemento caratterizzante della demo-crazia il rapporto stretto tra chi governa ,ed ha quindi questo tipo di responsabilità ,e coloro che sono governati . Il nesso strettotra cittadini e governanti rappresenta in -fatti quel fondamento del diritto e dellademocrazia che dovrebbe trovare unadelle sue massime espressioni proprio

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nella proposta di riforma al nostroesame.

Noi quindi auspichiamo la modifica d iquesto articolo ; ne auspichiamo una riscrit -tura che possa dare coerenza all 'interoprovvedimento in vista di ulteriori modi-fiche che riteniamo necessario apportareanche ad altre parti del disegno di legge .Speriamo che ci si muova in tal senso, per-ché ancora una volta non si debba parlar edi una riforma mancata . E se di questo sitratterà — badate bene — non sarà pe rnoncuranza, non sarà per insufficienza diattenzione, ma sarà per un atto di volont àpolitica. È una cosa che voglio sottolineare .Se questa logica fosse presente soltanto ne lprovvedimento al nostro esame, sarei pro-babilmente meno sicura del giudizio che stoesprimendo. Ma una simile logica si rin-viene anche in altri provvedimenti che sirichiamano al concetto di autonomia.Penso, ad esempio, a quello sul l 'autonomiascolastica, che l 'allora ministro Galloni hatanto sbandierato a suo tempo come un odegli strumenti fondamentali della riform adel nostro sistema scolastico . La logica erasempre quella, ristabilire cioè per via gerar -chica la dipendenza dall'apparato central edi parti decentrate dello Stato dando legit -timazione, e quindi una nuova patente legi -slativa, a quel rapporto di dipendenza e d isubordinazione .

Se noi intendiamo invece offrire unaprospettiva diversa al paese, alle tante ri-sorse umane che, nonostante le enormi dif -ficoltà, continuano a governare gli ent ilocali, se non vogliamo che prevalga anchenegli enti locali la logica della gestione de lpotere per propri interessi, personali, d ipartito o di gruppo, allora dobbiamo ri-scrivere il provvedimento al nostro esame ,modificandolo in profondità . Altriment ianche questa sarà un'occasione mancata ;e la responsabilità sarà di chi con ostina-zione intende mantenere inalterato il testoal nostro esame (Applausi dei deputati delgruppo del PCI — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Labriola . Ne ha facoltà .

SILVANO LABRIOLA. Signor Presidente,

onorevoli colleghi, con estrema rapidità ,perché al gruppo socialista non sembrache la questione meriti molte chiose, an-nuncio un giudizio favorevole sul l 'articolo2 e sugli emendamenti che la Commission eha già accolto e che noi ci auguriamo sian oapprovati dall 'Assemblea .

Noi non abbiamo dubbi al riguardo ,anche se ci siamo dimostrati pienamentedisponibili, nel corso dei lavori della Com -missione, a qualsiasi contributo di specifi -cazione migliorativa della definizione con -tenuta nell'articolo 2 e riferita al ripartodelle funzioni. A nostro avviso, per altro ,proposte migliorative non sono state pro-spettate. Il testo contenuto nella propostadi legge del partito comunista sostanzial-mente ripete le nozioni fissate nel testodella Commissione . Neanche l'opposi-zione, quindi, pur esercitando una note-vole opera emendativa, è riuscita a pro-porre un'alternativa alla semplice, chiar ae concisa formulazione del testo dell aCommissione .

Voglio fare solo due precisazioni d icarattere generale per la memoria degl iatti parlamentari . La prima riguarda laquestione della finanza locale . Il grupposocialista è il solo in questa Camera chepuò rivendicare con coerenza e senso d icompiacimento il fatto che la sua opi-nione sia finalmente prevalsa . Quandoinfatti alcuni anni fa fu varata la riformadella finanza pubblica, si escluse la pote-stà di impostazione degli enti locali ,quindi la fonte autonoma di provvistafinanziaria degli stessi, contro l'opinionedel gruppo socialista .

Fummo i soli a sostenere che la priva-zione della potestà impositiva rappresen-tava uno scadimento dell'autonomia poli-tica degli enti locali e rimanemmo soli i nquesta Camera dei deputati a sosteneretale teoria .

Oggi le cose sono in termini diversi, e laposizione che allora fu solo dei socialisti èfinalmente largamente condivisa. Fac-ciamo questa prima sottolineatura con evi -dente soddisfazione .

GIUSEPPE RUBINACCI . Solo che mancalo spazio impositivo . . .!

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SILVANO LABRIOLA. Vengo infatti allaseconda questione. La ringrazio, ma c istavo arrivando.

Comprendiamo come il provvediment osi fermi a questo, non potendo andar eoltre. Infatti, se andasse oltre affronte-rebbe la riforma del sistema della finanzapubblica nel modo più sbagliato possibile ,che è quello di intervenire in modo fram-mentario e addirittura al di fuori dei prov -vedimenti generali che in questo momentosono discussi dal Senato e che tra pocosaranno esaminati dalla Camera dei depu -tati .

Come potrebbe questo ramo del Parla-mento specificare tale dichiarazione diprincipio, che tuttavia vincola il legisla-tore, senza per ciò stesso farlo nel modopeggiore, compromettendo sia un ordi-nato sistema di finanza autonoma degl ienti locali, sia il più generale ed ordinatoprogetto di revisione della finanza pub-blica?

Questo sarebbe — ripeto — il modo peg -giore per legiferare . Il gruppo socialistanon potrà certo ignorare tale giudizio nell avalutazione positiva, che quindi conferma ,dell 'articolo 2.

Ecco le ragioni per le quali, onorevol ePresidente, siamo soddisfatti del testo defi -nito in Commissione con il concorso d itutti i gruppi, anche se con alcuni dissensi ,e dichiariamo fin d 'ora di condividerel 'opinione della maggioranza della Com-missione sugli emendamenti presentat iall'articolo 2 .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Serra . Ne ha facoltà .

GIANNA SERRA. Signor Presidente, ono -revoli colleghi, nel definire i principi gene -rali, con l'articolo 2 oggi in discussioneponiamo le fondamenta ed indichiamo ipunti e le cordinate sulle quali dovrà svi-lupparsi l ' insieme della riforma delle auto -nomie locali.

Credo che un attento lettore colga conchiarezza la differenza di filosofia tra i ltesto della Commissione proposto all'As-semblea e a quello risultante dalla suariformulazione sulla base degli emenda -

menti presentati . Mi pare che vi siano duefilosofie, due concezioni molto divers edell 'autonomia degli enti locali . Negliemendamenti definiamo un concetto cor-poso e pieno di autonomia politica, statu -taria, organizzativa, finanziaria ed ammi-nistrativa. Poniamo con chiarezza il con-cetto di autogoverno .

Molto diverso è invece il testo del comma4 dell'articolo 2 del disegno di legge, i lquale recita : «I comuni e le province hannoautonomia statutaria ed autonomia finan -ziaria nell 'ambito delle leggi e del prin-cipio di coordinamento della finanza pub -blica». Abbiamo di fronte due logiche e dueprincipi diversi .

Io, come tanti altri amministratori lo -cali, ho approvato cento, duecento, tre-cento ordini del giorno che chiedevano lariforma delle autonomie ; l'Italia è statasommersa da migliaia di documenti di tal enatura. Certamente però si pensava ad unariforma che non ammettesse timidament equello che già esiste e che le autonomielocali sono riuscite a strappare . Si pensavae si pensa ad una riforma per i comunidegli anni Duemila, per i comuni dell'Eu-ropa che, attraverso il concetto dell 'auto-governo e della responsabilità, della crea-tività, della costruzione di proposte con-crete, affrontano insieme agli altri livell idello Stato, ma con una forte autonomia, i lproblema di come governare nel futuro lacomplessa realtà che abbiamo di fronte .

Non penso che noi, dopo un secolo emezzo, possiamo accontentarci di una ri-forma delle autonomie locali che si dimo-stri valida soltanto per i prossimi 5-6 anni .L'abbiamo aspettata per tanto tempo, pos-siamo quindi almeno cercare di guardareun po' più avanti !

Nei fatti, questa riforma delle auto-nomie locali è forse la più splendida ope-razione gattopardesca portata avanti dalParlamento . Si cambia il titolo, si cam-biano le date (spariranno quelle del 1933 edel 1934) ma purtroppo non si cambiano icontenuti . Con ciò, si rinuncia ad un'occa-sione storica . Oggi, l'Assemblea sta discu-tendo della riforma delle autonomie localied è questo il momento per interrogarci ,tutti quanti, su cosa sarà necessario per il

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futuro delle autonomie locali , per il futur odi questo paese che deve «entrare» in Eu-ropa.

Abbiamo dunque bisogno di un mag-giore coraggio e soprattutto di una mag-giore capacità di guardare avanti, di co-struire una legislazione illuminata per i lfuturo, anche perché in questi anni vi sonostate delle riforme ed una grande contro-riforma. Nel settore delle autonomie localiabbiamo infatti vissuto uno dei più grand ilivelli di controriforma . Scrivere nero s ubianco nella legge: autonomia politica, sta -tutaria, organizzativa, finanziaria e ammi-nistrativa, mi rassicura anche rispetto a lfatto di non essere più costretta a misu-rarmi con alcune delle aberrazioni chehanno caratterizzato la controriforma diquesti anni .

Quando parliamo di autonomia, dob-biamo pensare che siamo ancora allamedia dei costi tra asili nido e lampadevotive . Ci troviamo ancora a questo livellodi autonomia degli enti locali, dove vera -mente i ragionieri — occorre darglieneatto — hanno raggiunto dei livelli eccezio -nali nello stabilire parametri di raffront otra entità che non sono assolutamente pa -ragonabili tra loro .

Quando vengono diminuiti gli stanzia -menti destinati alla Cassa depositi e pre-stiti e si approvano leggi speciali perch émagari si vuole andare alla rincorsa deifondi per i parcheggi (anche se, ad esem-pio, in una determinata realtà essi non rap -presentano una priorità), ciò significa checi troviamo di fronte a scelte che in quest ianni sono state compiute, nei modi piùsofisticati, sulla base di un disegno centra -listico .

Oggi noi dobbiamo liberarci di tale lo-gica, che ha caratterizzato per esempio —come poc'anzi ha detto il collega Novelli —l'azione del dicastero per i problemi dell earee urbane. Si tratta di «pezzi» che sonostati via via sovrapposti senza la volontà diaffrontare i problemi più concreti edemergenti della vita dei comuni .

Bisogna uscire dalla logica che in questianni ha caratterizzato i diversi Governi e l ediverse maggioranze nel cercare i sistem ipiù sofisticati per togliere autonomia agli

enti locali . Occorre invece pensareall'Italia delle autonomie, attenti a quelliche sono i centri motori della vita demo-cratica. Alcuni hanno definito in questoParlamento, e non per la prima volta, gl ienti locali «inquilini del piano terra», per -ché essi sono i sensori più attenti ed hannodentro di sé il grado più elevato della com -plessità . Le autonomie locali, le grandi e lepiccole città del nostro paese, hanno nellaloro vita quotidiana una dimensione dellacomplessità della vita sociale ed econo-mica che è certamente maggiore, in ter-mini di sensibilità e di proposta, di quell ache viene espressa anche all'interno diquest'aula . Dobbiamo dunque sviluppareil discorso relativo a quel livello dello Statosul quale sono ricadute le contraddizionireali . Quando ho ricoperto la carica diamministratore, mi chiedevo spesso, difronte ai provvedimenti del Governo,quale pietra ci sarebbe caduta in testa, cio èquale livello di contraddizione saremmostati chiamati a gestire rispetto — moltospesso — ad una non voluta conoscenzadei meccanismi e alle conseguenze che n ederivavano. Si cerca infatti, talvolta, d irispondere, a livello nazionale, alle emer-genze e alle contraddizioni, scaricando l asoluzione dei problemi sui comuni .Quando si discute di riforma dunque, ci s iscontra con quella maggioranza che inquesti anni ha attuato numerose controri -forme rispetto ai principi sanciti nella Co -stituzione. E questo è il disegno che sta all abase del provvedimento al nostro esame .

Bisogna essere consapevoli che senz al'adeguato apporto dei poteri locali no nsarà possibile affrontare le nuove sfidedella qualificazione dell 'apparato produt-tivo. Si pensi, ad esempio, all'impresa ch eopera nel mercato, a tutti livelli, nonché ainuovi strumenti che bisogna avere perdare risposte adeguate ad un vivere social esempre più complesso, più moderno, chetuttavia presenta nuovi dati di individuali -tà. Vi è quindi l 'esigenza di affermare con -cetti di libertà e di solidarietà in modo tal eche i cittadini partecipino ai nuovi diritti d icittadinanza .

In questi anni lo stesso concetto di egua-glianza è mutato. Da quando è stata ema-

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nata la Costituzione siamo passati da u nconcetto di eguaglianza asessuato ad unosessuato; il che ha aperto la strada al con-cetto delle diversità, cioè a come, in ter-mini diversi, occorre garantire pari oppor -tunità ai cittadini. Sul fronte dell 'emigra-zione e su quello delle nuove contraddi-zioni sociali sono proprio gli enti locali adessere in prima linea, fornendo risposteadeguate ai problemi emergenti .

Oggi, per quanto riguarda i nuovi dirittidi cittadinanza, vale a dire il nuovo mododi essere cittadini, esiste il problemadell ' internazionalizzazione, dell'europeiz-zazione, di una nuova qualità dello svi-luppo che ha al suo centro la persona e lanatura.

Occorre ricordare che base dell'unitàeuropea è la regionalizzazione, ossia l avalorizzazione ed il potenziamento delruolo degli enti locali che sono espressionedell 'autonomia regionale. Di conseguenzail ruolo di tanti enti è rivolto da un lato arappresentare le esigenze locali, responsa -bilizzando maggiormente il cittadino ,dall 'altro a rendere i poteri locali soggettifondamentali per la formulazione, il coor -dinamento e la gestione di programmi con -creti di governo . Su tali questioni possonoesprimersi i livelli di autonomia che inten-diamo realizzare all'interno di questa lo-gica .

Nei paesi comunitari il processo di de-centramento regionale e locale è andatofortemente avanti, tanto che gli enti local ihanno assunto un ruolo fondamentale siaper quanto concerne le scelte di caratter esocio-territoriale, che più direttamente co -involgono la vita dei cittadini, sia perquanto riguarda l 'esercizio delle attivitàproduttive e finanziarie (il che implica lacapacità di determinare le prospettive fu-ture). Negli altri paesi si è estesa l 'auto-nomia impositiva e tributaria, tanto cheoggi l 'Italia è all'ultimo posto della classi -fica europea per quanto attiene a questospecifico problema .

Quando parliamo di autonomia finan-ziaria e tributaria degli enti locali (puntocentrale del nuovo ordinamento locale )dobbiamo tener presente che oggi siamo inuna fase di proposta. Come gruppo comu -

nista abbiamo combattuto durante la di-scussione delle numerose leggi finanzia -rie, avanzando delle proposte, affermandoche vi deve essere una piena comparteci-pazione al gettito tributario nazionale, per-ché questo rappresenta certamente unpunto fondamentale della questione . I co-muni in questi anni hanno infatti cercatodi contrastare, per quello che potevano, l econtinue riduzioni dei trasferimenti ordi-nari, pur essendo tutti noi a conoscenzadell'entità del gettito IRPEF. Il fiscal dragche i lavoratori non hanno ricevuto neglianni passati non è mai finito nelle cass ecomunali, nonostante i comuni fossero i lreferente primo dei lavoratori .

Certamente la compartecipazione deicomuni al gettito tributario nazionale ,come l'autonomia impositiva nel settor edegli immobili, rappresenta un punto fon -damentale, per attribuire agli enti local ipari dignità .

Alle soglie del 1990 ci troviamo in unafase di elaborazione dell'autonomia finan -ziaria degli enti locali e fra alcuni ann iprobabilmente potremo individuare altrisettori ed altri livelli nei quali costruir eforme di autonomia finanziaria per i co-muni. Andiamo a vedere come funzionan ole municipalità nel resto del mondo e qual isiano le loro possibilità di autonomia, nonsolo sul terreno tributario ma anche inaltri settori .

Ciò che oggi abbiamo elaborato in ter-mini di proposta, dal punto di vista del l 'au-tonomia finanziaria (speriamo diventi unpunto qualificante della legge finanziaria),potrebbe avere nuove prospettive grazieanche al concorso di altre idee .

Per concludere, vorrei ricordare che lacittà di Bologna, dalla quale provengo, inquesti ultimi mesi ha operato una pro -fonda riflessione sul bilancio per il 1990 inordine al funzionamento della vit adell 'ente locale, ai suoi compiti storici, a icriteri di minore o maggiore efficienza efunzionalità nella gestione dei servizi esoprattutto al livello d 'inadeguatezzadell'intervento in alcuni settori, quali, adesempio, quello dell 'ambiente e degli an-ziani, che rappresentano le nuove emer-genze.

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Il comune di Bologna ha avanzato al -cune proposte, definite interessanti, chepongono problemi di autorif orma e di au-togoverno del comune; un autogoverno eun 'autoriforma del comune che devonomuoversi su un terreno chiaro e vero ,nell 'ambito di una visione aperta al nuovoche oggi è maturato e che potrà maturarenegli anni futuri .

Per parlare di riforma in questa speci-fica situazione ci vuole più coraggio, pi ùcapacità di guardare all 'Europa e almondo, con la convinzione di pensareall 'Italia come ad un paese moderno (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PCI —Congratulazioni) .

PRESIDENTE . Nessun'altro chiedendodi parlare, chiedo al relatore di esprimereil parere della Commissione sugli emenda -menti presentati all'articolo 2 .

ADRIANO CIAFFI, Relatore per la maggio-ranza . La Commissione esprime parerecontrario sull 'emendamento Bassanini2 .19, i cui primi quattro commi riprodu-cono, sia pure in forma diversa, quelli con-tenuti nell'articolo 2 nel testo della Com-missione (il comma 5 dell 'emendamentoBassanini 2.19, come è noto, è stato accan-tonato). Questo emendamento non fa rife-rimento al termine «autogoverno», ma loriassume nel concetto di autonomia .

La Commissione esprime, altresì, parerecontrario sugli emendamenti Bassanini2.20 e Franchi 2.1 e 2.6 . La Commissioneraccomanda l'approvazione del suo emen-damento 2.13 ed esprime parere contrari osugli emendamenti Calderisi 2.21 e Tass i2.2 . Raccomanda l 'approvazione del suoemendamento 2 .15 ed è contrari aall ' emendamento Franchi 2 .3 .

Ricordo che l 'emendamento Calderis i2 .18 è stato accantonato e trasferito all'ar-ticcolo 4 .

La Commissione, infine, raccomandal 'approvazione del suo emendamento 2.16 ,identico all 'emendamento Tassi 2.4 . E con-traria agli emendamenti Barbieri 2 .10 ,Bassanini 2.17, Tassi 2.5 e Bassanini2.11 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

CARLO SENALDI, Sottosegretario di Statoper le finanze. Il Governo accetta gli emen -damenti della Commissione e concordaper il resto con il parere espresso dal rela -tore.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli emendamenti Bassanini 2.19 e 2.20,sui quali, come sui successivi, è statachiesta la votazione nominale .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Bassanini. Ne ha fa-coltà .

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente ,gli emendamenti 2.19 e 2.20, che recano l amia firma e che credo saranno votati in-sieme, in quanto (dopo l'accantonament odel quinto comma di ciascun testo) risul-tano identici, differiscono dalla formula-zione della Commissione su alcuni punti diun certo rilievo, sui quali credo sia neces-sario richiamare l 'attenzione dell 'Assem-blea .

L'articolo 2 definisce i principi dell 'au-tonomia degli enti locali . Può sembrare u narticolo unicamente introduttivo, ma inrealtà, in una legge-quadro, in una legge d iprincìpi come questa vuole essere, anch enorme che hanno una portata di defini-zione molto generale di princìpi e di indi-rizzi hanno un loro preciso significato eduna loro rilevante importanza .

Da questo punto di vista ci è sembratoanzitutto necessario che non mancassero ,in questa definizione riassuntiva delle di-mensioni dell'autonomia degli enti locali ,alcune indicazioni che, secondo l 'elabora-zione effettuata in questi anni ma risalentegià all'epoca della Costituzione repubbli-cana, dovrebbero considerarsi ormai ac-quisite .

Non si parla invece nel testo in esame diautonomia politica del l 'ente locale. È veroinfatti che la formulazione dei primi trecommi rende implicito che il comune e laprovincia godono anche di autonomia po-litica, ma, poiché il comma 4 indica le dire-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

zioni o le dimensioni dell'autonomia, a no isembra debba essere esplicito il riferi-mento all'autonomia politica .

Ci pare altresì opportuno che vengadetto esplicitamente che gli enti locali go-dono di autonomia organizzativa, cioè chepossono adeguare i mezzi ai fini, nei sol ilimiti che questa legge-quadro stabilisce .Anche sotto tale profilo proponiamo ch equesta dimensione dell 'autonomia sia evi -denziata nel testo dell 'articolo 2.

Un discorso parzialmente diverso con-cerne l 'autonomia finanziaria . Nel quartocomma dell 'articolo 2 se ne parla in ter-mini estremamente riduttivi, affermand oche i comuni e le province hanno auto-nomia finanziaria nel l 'ambito delle leggi edel principio di coordinamento della fi-nanza pubblica .

Non c'è dubbio che l 'autonomia degl ienti locali, quale che ne sia il profilo o l adimensione, è autonomia nell'ambito delleleggi . L 'autonomia non è legibus soluta: equindi la precisazione formulata, che po-trebbe sembrare superflua o ripetitiva, as-sume qui il significato di una affermazion eriduttiva e restrittiva dell 'autonomia fi-nanziaria degli enti locali .

Riteniamo che in questa sede tale defini-zione restrittiva sia da evitare, trattandos icertamente di autonomia nell'ambito dell alegge e non di indipendenza o di sovranità .Il precisare che l 'autonomia finanziariaesiste nel l 'ambito delle leggi significa dareper scontato che essa — come ahimè ènella legislazione attuale — sia una se-miautonomia, estremamente limitata eforse non degna neppure di questonome.

Riteniamo che si debba parlare quind iunicamente di autonomia finanziaria, rin-viando ovviamente alle apposite disposi-zioni la fissazione delle norme quadro chela riguardano.

Questo per quanto concerne la nostraproposta alternativa sul quarto comma,rispetto alla quale veramente non capisco imotivi i quali il Comitato dei nove si siapronunciato in senso negativo. Infatti, perle ragioni che ho enunciato, mi sembre-rebbe che la nostra formulazione abbiasicuramente molti vantaggi di chiarezza e

di precisione rispetto al testo della Com-missione e non possa suscitare obiezioni .

Più complessa, me ne rendo conto, è l aproposta di formulazione alternativa alquinto comma del testo della Commis-sione, perché qui si scontrano in realtà du eimpostazioni diverse. Quella del testo dellaCommissione indica semplicemente, inmodo quasi didascalico, che i comuni e l eprovince hanno funzioni proprie e fun-zioni derivate, attribuite o delegate dallalegge statale . Noi proponiamo invece lasoluzione, certamente sotto questo profilofortemente innovativa o alternativa, se-condo cui agli enti locali andrebbero attri-buite tutte le funzioni pubbliche che pernatura devono essere esercitate a dimen-sione locale, quindi con uffici o strutturelocali, salvo eccezioni espresamente indi-cate dalla legge .

Su questo secondo punto capisco che i lComitato dei nove possa avere resistenze ocontrarietà, però mi pare che qui ci sia unaimportante scelta da compiere .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendodi parlare per dichiarazione di voto, pas-siamo alla votazione degli emendament iBassanini 2.19 e 2.20, che risultano identiciin seguito all'accantonamento dei punti 5di entrambi gli emendamenti .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indìco la votazione no-minale, mediante procedimento elettro-nico, sugli identici emendamenti Bassa-nini 2.19 e 2.20, nel testo riformulato, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico che le missioni concesse nellesedute precedenti ed in quella odiern asono in numero di 16 .

Procedo all 'appello dei deputati in mis-sione.

(Segue l 'appello) .

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Poiché dei deputati testé chiamati 1 4risultano assenti, resta confermato il nu-mero di 14 missioni, salvo eventuali retti-fiche in base ai risultati della votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 306

Maggioranza 154Hanno votato sì 11 5Hanno votato no 19 1

Sono in missione 14 deputati .

(La Camera respinge) .

Indico la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Franchi 2.1, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 316Maggioranza 159

Hanno votato sì 6Hanno votato no 31 0

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Franchi 2.6 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Franchi . Ne ha fa-coltà .

FRANCO FRANCHI . Onorevoli colleghi, c isembra che la formula contenuta nel mi oemendamento 2.6 sia più corretta, perchérispetta la dizione dell'articolo 128 dellaCostituzione il quale stabilisce che «le pro-vince ed i comuni sono enti autonomi» ; enon le comunità! E vero, come qualcunomi faceva rilevare, che bisogna pure con-siderare l 'articolo 5 della Costituzione, m aanche questo conforta la nostra tesi .Stiamo attenti a non capovolgere unanorma costituzionale con la formula di

una legge ordinaria! La Costituzione ,all'articolo 5, si limita infatti a dire che «laRepubblica ( . . .) riconosce e promuove l eautonomie locali», mentre quando dev eindividuare l'ente autonomo, fa riferi-mento ai comuni e alle province.

Questa non ci sembra una formula idea -le, perché noi siamo contrari allo Stat odelle autonomie e abbiamo tentato di rein -serire il concetto di «enti ausiliari dell oStato», per quelle che voi chiamate «auto-nomie» (che si sa poi che fine abbian oavuto!) .

Ho capito cosa si vuol dire, quando nellarelazione del Governo ho visto emerger eun nuovo concetto di Stato, lo Stato-comu -nità, formato da comunità a sovranità poli -centrica. Con questo concetto di Stato (cheè un capolavoro!) giungiamo alla polveriz-zazione dello Stato (che non esiste più) e a lfallimento delle autonomie. In via subordi-nata vi invitiamo almeno a rispettare l aformula costituzionale e ad approvare i lmio emendamento 2.6, che abbiamo sen-tito il dovere di presentare per rispettar el'articolo 128 della Costituzione .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indico la votazione no -minale, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Franchi 2.6, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 31 5

Maggioranza 158Hanno votato sì 9

Hanno votato no 306

(La Camera respinge) .

Indico la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

mento 2 .13 della Commissione, accettatodal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 320Votanti 31 7Astenuti 3Maggioranza 159

Hanno votato sì 305

Hanno votato no 1 2

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell 'emendamento Calderisi 2.21 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Calderisi . Ne ha fa-coltà .

GIUSEPPE CALDERISI . Signor Presi-dente, il mio emendamento 2 .21 si giusti-fica anzitutto per la mancanza in questoprovvedimento di norme concernenti l earee metropolitane, norme che sono stat estralciate dalla Commissione .

Ci sembra che la dizione proposta no ndica nulla e sia «aria fritta», come soste-neva il collega Mellini nel suo intervento . I lterzo comma dell'articolo 2 recita infatti :«La provincia, ente intermedio fra comun ee regione, cura gli interessi e promuove l osviluppo della comunità provinciale» . Eb-bene, ci sembra che questo comma nondica nulla di sostanziale e che, in assenza d iuna disciplina della questione delle areemetropolitane, sia opportuno cancellarl odal testo.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazioni nominali .

non accettato dalla Commissione né da lGoverno.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 312Votanti 310

Astenuti 2

Maggioranza 156

Hanno votato sì 7Hanno votato no 303

Sono in missione 14 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sull ' emenda-mento Tassi 2.2, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 31 8

Votanti 31 6

Astenuti 2Maggioranza 159

Hanno votato sì 7Hanno votato no 309

(La Camera respinge) .

Indico la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento 2.15 della Commissione, accettatodal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 320

Votanti 31 6

Astenuti 4

Maggioranza 159

Hanno votato sì 313Hanno votato no 3

(La Camera approva) .

PRESIDENTE. Indico la votazione no-minale, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Calderisi 2.21,

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Franchi 2.3, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 32 1Maggioranza 16 1

Hanno votato sì 10Hanno votato no 31 1

(La Camera respinge) .

Ricordo che l 'emendamento Calderis i2.18 è stato accantonato .

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identic iemendamenti Tassi 2 .4 e 2.16 della Com-missione, accettati dal Governo.

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Bassanini 2 .17, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 31 5Maggioranza 158

Hanno votato sì 11 4Hanno votato no 20 1

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, me-diante procedimento elettronico ,sull'emendamento Tassi 2 .5, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

(Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione .

Dichiaro chiusa la votazione . Comunico il risultato della votazione :

Comunico il risultato della votazione : Presenti 320

Presenti 317 Votanti 318

Votanti 312 Astenuti 2

Astenuti 5 Maggioranza 160

Maggioranza 157 Hanno votato sì 9

Hanno votato sì 206 Hanno votato no 309

Hanno votato no 106 (La Camera respinge) .

(La Camera approva)

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Barbieri 2 .10, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 31 3Maggioranza 157

Hanno votato sì 11 8Hanno votato no 195

Sono in missione 14 deputati

(La Camera respinge) .

Indico la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Bassanini 2 .11, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 319Votanti 317Astenuti 2Maggioranza 159

Hanno votato sì 19Hanno votato no 298

(La Camera respinge) .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell 'articolo 2 nel suo complesso . Hachiesto di parlare per dichiarazione di vot ol'onorevole Bassanini . Ne ha facoltà .

FRANCO BASSANINI. Annuncio l'asten -sione dei deputati del gruppo della sinistr aindipendente sull'articolo in esame, con ilquale la maggioranza ha perso l 'occasionedi indicare, già nella definizione dellenorme di principio sull'autonomia dei co-muni e delle province, i tratti di una verariforma.

L'insieme delle disposizioni di principiocontenute nell'articolo 2, così come defi-nite a seguito dei voti espressi dalla mag-gioranza in quest'aula, riflette l'attualebasso profilo dell ' intero disegno di legge.Non si innova e si ripetono formule vuot edi contenuto. Ad esempio, quella relativaall 'autonomia finanziaria contiene preci-sazioni e limiti che svuotano l 'autonomiastessa di qualsiasi portata innovativa, finoad arrivare all 'ultimo comma dell'articolo2, che definisce in modo del tutto tautolo-gico le funzioni dei comuni e delle pro-vince: secondo tale comma infatti le fun-zioni dei comuni e delle province sonoquelle. . . ad essi attribuite o delegate !

Noi ed i colleghi comunisti avevamo pro -posto una formula innovativa, per pas-sare, come già aveva proposto Gianniniall'epoca della Costituente, ad una chiar aindicazione di principio, nel senso dell'at-tribuzione alla competenza delle auto-nomie locali delle funzioni, dei servizi edegli interventi che per loro natura devonoessere svolti in modo decentrato sul terri-torio da apparati locali, salvo le eccezioniche la legge può stabilire (ma deve farloespressamente) .

Non si è voluta compiere neppure quest ascelta. A questo punto, il massimo che sipuò chiedere a chi ritiene necessaria un ariforma vera è un'astensione molto cri-tica.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Franchi .Ne ha facoltà .

FRANCO FRANCHI. Indicherò i motivifondamentali per cui noi voteremo contr ol 'articolo 2 .

Abbiamo oggi visto alla prova la volontàdella maggioranza, che vuole portareavanti una riforma insignificante . E unamaggioranza che si concederà una paus adi ripensamento per confrontarsi con gl ialtri: ma se non ci ascoltate neppurequando vi chiediamo di rispettare la Costi -tuzione, come faremo a procedere costrut -tivamente ad una riforma di questo ge-nere?

Onorevoli colleghi, vi assumete un agrave responsabilità. Capisco che alla par -titocrazia stia bene il concetto per cui ogn iente autonomo può fare quel che vuole epuò autoamministrarsi all'insaputa deglialtri . Come se tutte le autonomie (quell eche voi definite in tal modo) non apparte-nessero ad una grande ed unica comunitànazionale! Del resto, le conseguenze de ldivario esistente tra le varie autonomi esono evidenti .

Vi assumete soprattutto la responsabi-lità di violare, con una legge ordinaria, iprincìpi costituzionali, che non sono sem-plici formule, ma sostanza. E le conse-guenze sono ben chiare !

Il gruppo del Movimento sociale ita-liano-destra nazionale voterà decisament econtro l'articolo 2 del progetto di legge i nesame, perché è convinto che almeno i lrispetto della Costituzione avrebbe dovut oindurvi ad accettare gli emendamenti pre-sentati .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendodi parlare per dichiarazione di voto, pongoin votazione l 'articolo 2, nel testo modifi-cato dagli emendamenti approvati .

(È approvato).

Il seguito del dibattito è rinviato ad altraseduta .

Per lo svolgimento di un ainterrogazione.

MAURO MELLINI. Chiedo di parlare.

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI. Signor Presidente, in-tendo sollecitare la risposta del Governoall'interrogazione che reca, come prim afirma, quella dell'onorevole Andreis, conla quale si chiede conto di un fatto d ienorme portata istituzionale .

Si tratta della rivolta dei giudici militar icontro una sentenza della Corte costituzio -nale. È una rivolta ben organizzata, che vadalla proposizione di una eccezione di in -costituzionalità . . .

Trattandosi di una rivolta — anche s edei giudici militari — vorrei che il ministrodell ' interno mi ascoltasse !

Mi riferisco ad una rivolta giudiziari amilitare nei confronti di una sentenz adella Corte costituzionale : si è affermatoche tale sentenza, essendo un mero errore ,è destinata semplicemente a non operare ,a generare altre sentenze che discono-scano l 'entrata in vigore di una nuova nor -mativa.

Di fronte ad un fatto come questo, i ocredo che il Parlamento non possa nonintervenire e che il Governo non possa no nriferire puntualmente e sollecitamenteall'organo legislativo, giacché non si trattadi una risposta concernente la materiaoggetto specifico della sentenza dellaCorte costituzionale e presa in considera-zione dai provvedimenti dei tribunali mili-tari, ma di un problema istituzionale dieccezionale portata .

Per questo il Governo non può fare ameno di rispondere all ' interrogazione pre-sentata dall 'onorevole Andreis e da altricolleghi . Se così non fosse, l'indifferenzadel Parlamento e del Governo potrebbeprodurre conseguenze che vanno ben al d ilà della specifica questione nell'ambit odella quale è stata posta in essere una mise -rabile forma di rivolta .

PRESIDENTE. Onorevole Mellini, oltreche dal ministro dell 'interno, la sua ri-chiesta è stata ascoltata anche dal ministr oper i rapporti con il Parlamento. La Presi-denza avrà comunque premura di interes-sare il Governo affinché fornisca una ri-sposta sollecita .

Proclamazionedi deputati subentrati .

PRESIDENTE. Dovendosi proceder ealla sostituzione dell'onorevole AdrianaCeci, comunico che la Giunta delle ele-zioni, nella seduta odierna, — a' terminidegli articoli 81, 86 e 89 del testo unico 30marzo 1957, n. 361, delle leggi per la ele-zione della Camera dei deputati — ha ac-certato che il candidato Fabio Perineisegue immediatamente l'ultimo degli elett inella lista n . 1 (Partito comunista italiano)per il Collegio XXIV (Bari-Foggia) .

Dò atto alla Giunta di questa comunica-zione e proclamo quindi l'onorevole Fabi oPerinei deputato per il Collegio XXIV(Bari-Foggia) .

Si intende che da oggi decorre il terminedi 20 giorni per la presentazione di even-tuali reclami .

Nella medesima seduta, dovendosi pro -cedere alla sostituzione dell 'onorevole An-tonio Mazzone, — ai termini degli articolicitati — la Giunta ha accertato che il can -didato Massimo Abbatangelo segue imme -diatamente l'ultimo degli eletti nella listan. 5 (Movimento sociale italiano - destranazionale) per il Collegio XXII (Napoli) .

Dò atto alla Giunta di questa comunica-zione e proclamo quindi l'onorevole Mas-simo Abbatangelo deputato per il Collegi oXXII (Napoli) .

Si intende che da oggi decorre il termin edi 20 giorni per la presentazione di even-tuali reclami .

Ordine del giornodella seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani .

Mercoledì 25 ottobre 1989, alle 16 :

1. — Interrogazioni ex articolo 135-bisdel regolamento.

2. — Assegnazione di progetti di legge aCommissioni in sede legislativa .

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 198 9

3. — Deliberazione ai sensi dell 'articolo96-bis, comma 3, del regolamento sui di-segni di legge:

Conversione in legge del decreto-legge 7ottobre 1989, n . 335, recante misure ur-genti per il miglioramento qualitativo eper la prevenzione dell 'inquinamentodelle risorse idriche destinate all 'approvvi-gionamento potabile (4245) .

— Relatore : Gei .

Conversione in legge del decreto-legge 9ottobre 1989, n, 337, recante norme i nmateria di trattamento ordinario di disoc-cupazione e di proroga del trattamentostraordinario di integrazione salariale i nfavore dei dipendenti dalle società costi-tuite dalla GEPI SpA e dei lavoratori edilidel Mezzogiorno, nonché di pensiona-mento anticipato (4250) .

— Relatore: Mastrantuono.

Conversione in legge del decreto-legge 9ottobre 1989, n. 338, recante disposizioniurgenti in materia di evasione contribu-tiva, di fiscalizzazione degli oneri sociali ,di sgravi contributivi nel Mezzogiorno e difinanziamento dei patronati (4251) .

— Relatore: Frasson.

S . 1873 . — Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 12 set-tembre 1989, n . 317, recante modifica delladisciplina della custodia cautelare (appro-vato dal Senato) (4293) .

4. — Seguito della discussione dei pro -getti di legge:

Ordinamento delle autonomie local i(2924) .

BASSANINI ed altri : Determinazione ditermini per l 'elezione degli organi esecu-tivi delle regioni, delle province e dei co-muni, e disposizioni sullo scioglimento deirelativi consigli in caso di inosservanza de itermini di legge (113) .

TATARELLA ed altri : Norme per la prim aadunanza dei consigli comunali e provin-ciali (236) .

TEALDI: Elezione di membri delle mino-ranze nelle rappresentanze dei consigli co-munali (360) .

QUARTA: Norme per la delega di funzionidalle regioni agli enti locali (711) .

LA GANGA ed altri: Modifiche alle proce -dure per l'elezione delle giunte comunali eprovinciali (805) .

VOLPONI ed altri : Revoca del president edella provincia, degli assessori provincialie degli assessori comunali (1565) .

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA : Te-mini per la costituzione degli esecutivi de iConsigli delle Regioni e degli enti local i(2240) .

MARTINAllOLI ed altri : Ordinamentodelle autonomie locali (2295) .

MASTRANTUONO ed altri : Disciplina dell earee metropolitane (2590) .

ZANGHERI ed altri : Nuovo ordinamentodelle autonomie locali (2952) .

DEL PENNINO ed altri : Ordinamento delleautonomie locali (3441) .

— Relatori: Ciaffi, per la maggioranza;Franchi, di minoranza.

La seduta termina alle 20,5 .

IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIOSTENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA

DOTT . VINCENZO ARISTA

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEPROF . TEODOSIO ZOTTA

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Stenografia dell'Assemblea

alle 22.5 .

PAGINA BIANCA

Atti Parlamentari

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. Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

COMUNICAZIONI

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 198 9

Trasmissione dal Senato .

In data 23 ottobre 1989 il Presidente delSenato ha trasmesso alla Presidenza il se-guente disegno di legge :

S. 1643 — «Norme in materia di borse d istudio universitarie» (approvato da quellaCommissione permanente) (4296) .

Sarà stampato e distribuito.

Assegnazione di progetti di leggea Commissioni in sede referente .

A norma del comma 1 dell 'articolo 72 delregolamento, i seguenti progetti di leggesono deferiti alle sottoindicate Commis-sioni permanenti in sede referente:

alla IV Commissione (Difesa) :

OCCHETTO ed altri : «Riduzione a sei mesidella durata della leva obbligatoria ed isti-tuzione del servizio civile» (3720) (con pa-rere della I, della V, della VI e della XIICommissione);

alla VIII Commissione (Ambiente) :

D'ANGELO ed altri : «Modifica dell'arti-colo 1-quinquies del decreto-legge 2 7giugno 1985, n . 312, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 8 agosto 1985, n . 431 ,per la tutela delle zone di particolare inte-resse ambientale» (4218) (con parere della Ie della VII Commissione);

alla XI Commissione (Lavoro) :

S. 1579 — «Disposizioni concernenti ifondi di incentivazione per il personale deiMinisteri delle finanze, del tesoro, del bi -

lancio e della programmazione economicae del commercio con l 'estero» (approvatodalla VI Commissione del Senato) (4235)(con parere della I, della III, della V e dellaVI Commissione);

alla XIII Commissione (Agricoltura) :

TASSI e BAGNINO: «Ripristino della fest anazionale dell'albero e obbligo di posa adimora di un albero per ogni autoveicol ocommercializzato in Italia dal 1 ° gennaio1990» (4202) (con parere della I, della Il,della V, della VII, della VIII e della X Com-missione) .

Sostituzione di un componente dellaGiunta per le autorizzazioni a proce-dere.

Il Presidente della Camera ha chiamat oa far parte della Giunta per le autorizza-zioni a procedere in giudizio il deputat oAntonino Lombardo in sostituzione del de -putato Ombretta Fumagalli Carulli, dimis -sionario.

Sostituzione di un deputato componentedella Commissione parlamentare per i lcontrollo sugli interventi nel Mezzo-giorno.

Il Presidente della Camera ha chiamat oa far parte della Commissione parlamen-tare per il controllo sugli interventi ne lMezzogiorno il deputato Alberto Ciampa-glia in sostituzione del deputato Grazian oCiocia, entrato a far parte del Governo .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Sostituzione di un deputato componentedella Commissione parlamentare d'in-chiesta sulla attuazione degli intervent iper la ricostruzione e lo sviluppo deiterritori della Basilicata e della Cam-pania colpiti dai terremoti del no-vembre 1980 e febbraio 1981 .

Il Presidente della Camera ha chiamatoa far parte della Commissione parlamen-tare d 'inchiesta sulla attuazione degli in-terventi per la ricostruzione e lo sviluppodei territori della Basilicata e della Cam-pania colpiti dai terremoti del novembre1980 e febbraio 1981 il deputato GaetanoVairo in sostituzione del deputato Vin-cenzo Buonocore .

Richiesta ministerialedi parere parlamentare .

Il ministro della difesa ha inviato, a' ter-mini dell'articolo 1, comma 1-B), dell alegge 4 ottobre 1988, n. 436, la richiesta diparere parlamentare sul programma di

ammodernamento dell'Aeronautica mili-tare relativo allo sviluppo ed acquisizionedi n. 16 velivoli Tornado versione ECR(Electronic Combat Reconnaisance).

Tale richiesta, a' termini del comma 4dell 'articolo 143 del regolamento, è defe-rita alla IV Commissione permanente (Di -fesa), che dovrà esprimere il proprio pa-rere entro il 23 novembre 1989 .

Annunzio di risoluzioni .

Sono state presentate alla Presidenzarisoluzioni . Sono pubblicate in allegato a iresoconti della seduta odierna.

Annunzio di interrogazionie di una mozione.

Sono state presentate alla Presidenzainterrogazioni e una mozione. Sono pub-blicate in allegato ai resoconti della sedutaodierna .

PAGINA BIANCA

Atti Parlamentari

— 38995 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIQNI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

VOTAZIONI QUALIFICAT E

EFFETTUATE MEDIANTE

PROCEDIMENTO ELETTRONICO

PAGINA BIANCA

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 - identici emendamenti 2.19 e 2.20

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZION E

Presenti 306Votanti 306AstenutiMaggioranza 154

Voti favorevoli 11 5Voti contrari 19 1

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Alborghetti GuidoAngelini GiordanoAngius GavinoAuleta Francesco

Balbo LauraBarbera Augusto AntonioBarbieri Silvi aBargone AntonioBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBecchi AdaBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBianchi Beretta Roman aBinelli Gian CarloBoselli MilviaBrescia Giusepp eBruzzani RiccardoBulleri Luig i

Calderisi GiuseppeCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri LucianoCecchetto Coco AlessandraCeruti Gianluigi

Chella MarioCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiocci LorenzoConti LauraCosta Alessandro

Diaz AnnalisaDi Pietro GiovanniDi Prisco Elisabetta

Fagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini Giovann aFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFracchia Bruno

Galante Michel eGasparotto IsaiaGelli BiancaGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGrilli Renato

Lanzinger GianniLauricella Angel oLa Valle Ranier oLavorato GiuseppeLevi Baldini Natalia

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Lodi Faustini Fustini Adrian aLucenti Giuseppe

Macciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMammone NatiaMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMasini NadiaMellini MauroMenzietti Pietro PaoloMinozzi RosannaMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni o

Nerli FrancescoNovelli Diego

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli EdilioPrandini Oneli o

Quercini GiulioQuercioli Elio

Rebecchi AldoRecchia VincenzoRidi SilvanoRomani Daniel aRonzani Gianni WilmerRusso Franco

Salvoldi GiancarloSamà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio FrancescoSerafini Anna Mari aSerra GiannaSinatra Alberto

Soave SergioSolaroli BrunoStefanini MarcelloStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTorna Mari oTrabacchi Felice

Umidi Sala Neide Mari a

Violante LucianoVisco Vincenzo

Willeit Ferdinand

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalestracci NelloBarbalace Francesc oBaruffi LuigiBattaglia PietroBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini Giovann iBiasci MarioBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio Felic eBorra Gian CarloBorri AndreaBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno Antonio

Atti Parlamentari

— 38999 --

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Buffoni Andre aBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCapria NicolaCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCavigliasso PaolaChiriano Rosari oCiaffi AdrianoCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoContu FeliceCorsi UmbertoCrescenzi Ug o

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato Carl oD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno OlindoDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDuce Alessandr o

Ermelli Cupelli Enrico

Farace LuigiFaraguti LucianoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galli GiancarloGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGava AntonioGei GiovanniGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLeccisi PinoLeone GiuseppeLia AntonioLoiero AgazioLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMalvestio PiergiovanniMancini Vincenz oMartini Maria Elett aMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMonaci Alberto

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Paganelli EttorePatria RenzoPellegatta Giovann iPellicanò GerolamoPellizzari Gianmario

Atta Parlamentari

— 39000 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Perani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicola

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebulla Lucian oRicci FrancoRicciuti RomeoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRubinacci GiuseppeRusso Ferdinand oRusso Raffaele

Sangalli Carl oSanguineti Maur oSantonastaso GiuseppeSapienza OrazioSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSilvestri Giuliano

Sinesio GiuseppeSoddu Pietro

Tancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini Giancarl oTesta AntonioTorchio GiuseppeTrantino VincenzoTravaglini Giovanni

Urso Salvatore

Vecchiarelli BrunoViscardi MicheleVito AlfredoVolponi Alberto

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni Antonin oZarro GiovanniZavettieri Saveri oZolla Michel eZuech Giuseppe

Sono in missione:

Botta Giusepp eBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano Ferdinand oForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino Caloger oMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39001 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 . 1

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 6Votanti 31 6AstenutiMaggioranza 159

Voti favorevoli 6Voti contrari 310

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Del Donno Olind oFranchi FrancoMacaluso AntoninoPellegatta Giovann iRubinacci GiuseppeTrantino Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAngelini Giordan oAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello Giacomo Sebastian oAuleta Francesc oAzzolini Luciano

Balbo LauraBalestracci NelloBarbalace Francesco

Barbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luig iBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBecchi AdaBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian Carl oBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli MilviaBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri Luig iBuonocore Vincenzo

Atti Parlamentari

— 39002 —

Camerq dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati Francesc oCastagnetti PierluigiCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri Lucian oCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraCeruti Gianluig iChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCiocci Lorenz oCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCrescenzi UgoCursi Cesare

D 'Acquisto MarioD 'Addario AmedeoD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia Salvator eD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Mese PaoloDel Pennino Antonio

Diaz AnnalisaDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabett aDuce Alessandro

Ermelli Cupelli Enrico

Fagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini Giuli oFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese AngelaFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli GiancarloGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger GianniLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella Angelo

Atti Parlamentari

— 39003 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

La Valle Ranier oLavorato GiuseppeLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero Agazi oLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMalvestio Piergiovann iMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMartini Maria Elett aMartuscelli PaoloMasini NadiaMastella Mario ClementeMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo Salvator eMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrlandi Nicolett aOrsenigo Dante Oreste

Orsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPiccirillo Giovann iPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari Pierluig iPrandini Oneli oPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuercini Giulio

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio Renat oRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian FrancoRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRusso Ferdinand oRusso FrancoRusso Raffaele

Atti Parlamentari

— 39004 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Salvoldi GiancarloSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli Carl oSangiorgio Maria LuisaSanguineti Maur oSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza OrazioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerra GiannaSilvestri GiulianoSinatra Albert oSinesio GiuseppeSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini Marcell oStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini Giancarl oTesta AntonioTorna Mari oTorchio Giusepp eTrabacchi Felice

Travaglini Giovann i

Umidi Sala Neide MariaUrso Salvatore

Vairo GaetanoVecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleVisco Vincenz oViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni AntoninoZarro GiovanniZavettieri Saveri oZolla Michel eZuech Giuseppe

Sono in missione:

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano Ferdinand oForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroScotti VincenzoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 . 6

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 5Votanti 31 5AstenutiMaggioranza 158

Voti favorevoli 9Voti contrari 306

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì:

Baghino Francesco GiulioBruni Giovann iDel Donno Olind oFranchi FrancoMacaluso AntoninoMellini MauroPellegatta Giovann iRubinacci GiuseppeTrantino Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAngelini Giordan oAngius GavinoAnselmi TinaArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAuleta Francesc oAzzolini Luciano

Balbo Laura

Balestracci NelloBarbalace FrancescoBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luig iBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli MilviaBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruno AntonioBruzzani Riccard oBuffoni AndreaBulleri Luig iBuonocore Vincenzo

Atti Parlamentari

— 39006 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCalderisi Giusepp eCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri Lucian oCavigliasso Paol aCecchetto Coco AlessandraCeruti Gianluig iChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCiocci Lorenz oCobellis Giovann iColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCrescenzi Ug oCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alfa SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue Mauro

Del Mese PaoloDel Pennino Antoni oDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDuce Alessandro

Ermelli Cupelli Enrico

Fagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli Giancarl oGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo Luig iGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella Angelo

Atti Parlamentari

— 39007 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

La Valle RanieroLavorato Giusepp eLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero Agazi oLucchesi GiuseppeLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMalvestio Piergiovann iMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMartini Maria Elett aMartuscelli PaoloMasini NadiaMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello GiovanniMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsenigo Dante Oreste

Orsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPiccirillo Giovann iPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari Pierluig iPrandini Oneli oPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian FrancoRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni WilmerRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRusso Ferdinando

Atti Parlamentari

— 39008 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Russo FrancoRusso Raffaele

Salvoldi GiancarloSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti MauroSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra Albert oSinesio GiuseppeSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini Marcell oSterpa EgidioStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue GianfrancoTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini Giancarl oTesta AntonioTorna Mario

Torchio Giusepp eTrabacchi FeliceTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso Salvatore

Vairo GaetanoVecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni Antonin oZarro Giovann iZolla Michel eZuech Giuseppe

Sono in missione:

Botta Giusepp eBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti GiuseppeRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39009 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2.1 3

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZION E

Presenti 320Votanti 31 7Astenuti 3Maggioranza 159

Voti favorevoli 305Voti contrari 1 2

(La Camera approva) .

Hanno votato sì :

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti GuidoAlessi Alberto'Amalfitano DomenicoAmodeo NataleAngelini GiordanoAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Balbo LauraBalestracci NelloBarbalace FrancescoBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luig iBassanini FrancoBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli LuigiBernasconi Anna Maria

Bertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBruzzani RiccardoBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli Francesc oCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria Teres aCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli Rodolfo

Atti Parlamentari

— 39010 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCastagnola Luig iCavagna MarioCaveri LucianoCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia Salvator eD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Donno Olind oDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabett aDuce Alessandr o

Ermelli Cupelli Enrico

Fagni EddaFaraguti LucianoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari Bruno

Ferrari MarteFerrari WilmoFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia Brun oFrancese AngelaFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli GiancarloGalloni GiovanniGangi GiorgioGasparotto IsaiaGava AntonioGei GiovanniGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo Settim oGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri Ferdinand oLauricella AngeloLa Valle Ranier oLavorato GiuseppeLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini Adrian aLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMacciotta Giorgio

Atti Parlamentari

— 39011 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Mainardi Fava AnnaMalvestio PiergiovanniMammone Nati aMancini Vincenz oMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMartini Maria ElettaMartuscelli Paol oMasini NadiaMastella Mario Clement eMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli Francesc oNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatta Giovann iPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari Gianmario

Perani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPolverari Pierluig iPrandini OnelioPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni WilmerRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubinacci Giusepp eRusso FerdinandoRusso Raffaele

Samà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti MauroSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza OrazioSaretta Giuseppe

Atti Parlamentari

— 39012 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Savino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra Albert oSinesio GiuseppeSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini Marcell oSterpa EgidioStrada Renato

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTancredi Antoni oTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTorna MarioTorchio GiuseppeTrabacchi FeliceTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso Salvatore

Vairo GaetanoVecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZolla Michel eZuech Giusepp e

Hanno votato no:

Baghino Francesco GiulioCalderisi Giusepp eD'Addario AmedeoD'Amato CarloDel Bue MauroFarace LuigiFerrarini GiulioMellini MauroRusso FrancoSarti AdolfoScarlato GuglielmoZavettieri Saveri o

Si sono astenuti:

Bassi Montanari FrancaCeruti Gianluig iSalvoldi Giancarlo

Sono in missione :

Botta GiuseppeBrocca BeniaminoCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39013 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n. 2924 emendamento 2 .21

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZION E

Presenti 31 2Votanti 310Astenuti 2Maggioranza 156

Voti favorevoli 7Voti contrari 303

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Bassi Montanari FrancaCalderisi Giusepp eMacaluso AntoninoMellini MauroRusso FrancoSalvoldi GiancarloSinatra Alberto

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi AlbertoAlborghetti GuidoAlessi AlbertoAmodeo NataleAngelini GiordanoAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalbo Laura

Balestracci NelloBarbalace FrancescoBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luig iBassanini Franc oBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiaf ora Pasqualin oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini Giovann iBiasci Mari oBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBruzzani RiccardoBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Atti Parlamentari

— 39014 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli Mari oCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria Teres aCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCastagnola Luig iCavagna MarioCaveri LucianoCavigliasso PaolaChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiliberti FrancoCimrnino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCrescenzi Ug oCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Airnmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno Olind oDel Mese PaoloDel Pennino Antonio

Di Pietro GiovanniDi Prisco ElisabettaDuce Alessandro

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino Osvald oFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari Mart eFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFiori PublioFiorino FilippoFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo Settim oGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo Luig iGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle RanieroLavorato GiuseppeLeccisi PinoLeone Giuseppe

Atti Parlamentari

— 39015 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Levi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMalvestio PiergiovanniMammone Nati aMancini Vincenz oMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMartini Maria ElettaMartuscelli Paol oMasini NadiaMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMigliasso Teres aMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antonio

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli Francesc oNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi Nicolett aOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti Novello

Paoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatta GiovanniPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPolverari Pierluig iPrandini OnelioPrincipe SandroPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubinacci GiuseppeRusso Raffaele

Samà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti Maur oSanna Anna

Atti Parlamentari

— 39016 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Sannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerra GiannaSerrentino Pietr oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini Marcell oSterpa EgidioStrada Renato

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTancredi Antoni oTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini GiancarloTesta AntonioTorna MarioTorchio Giusepp eTrabacchi FeliceTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo Gaetano

Vecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZarro GiovanniZavettieri SaverioZolla Michel eZuech Giusepp e

Si sono astenuti :

Cecchetto Coco Alessandr aLanzinger Gianni

Sono in missione:

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti GiuseppeRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39017 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 .2

VOTAZIONE PALESE NOMINALE

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 8Votanti 31 6Astenuti 2Maggioranza 159

Voti favorevoli 7Voti contrari 309

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Baghino Francesco GiulioDel Donno OlindoMacaluso AntoninoPellegatta Giovann iRubinacci GiuseppeTrantino Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAngelini Giordan oAngius Gavin oAnselmi TinaAntonucci Brun oArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Balbo LauraBalestracci Nello

Barbalace Francesc oBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone Antoni oBaruff i LuigiBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni Giovann iBruno AntonioBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri Luig iBuonocore Vincenzo

Atti Parlamentari

— 39018 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri Lucian oCavigliasso Paol aCecchetto Coco AlessandraChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCiocci Lorenz oCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia Salvator eD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Mese PaoloDel Pennino Antonio

Diaz AnnalisaDi Pietro GiovanniDi Prisco Elisabett aDuce Alessandr o

Ermelli Cupelli Enrico

Fachin Schiavi Silvan aFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese AngelaFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli Giancarl oGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle RanieroLavorato Giuseppe

Atti Parlamentari

— 39019 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Leccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero Agazi oLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMalvestio PiergiovanniMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMartini Maria ElettaMartuscelli Paol oMasini NadiaMastrantuono Raffael eMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMellini MauroMensorio Carmin eMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNerli Francesc oNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPolverari Pierluig iPrandini OnelioPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio Renat oRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera Giovann iRocelli Gianfranc oRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni WilmerRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRusso FrancoRusso Raffaele

Salvoldi Giancarlo

Atti Parlamentari

— 39020 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL' 24 OTTOBRE 1989

Samà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti MauroSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSinesio GiuseppeSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini MarcelloSterpa EgidioStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini Giancarl oTesta AntonioTorna Mari oTorchio Giusepp eTrabacchi FeliceTravaglini Giovanni

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoVecchiarelli BrunoViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni Antonin oZavettieri Saveri oZolla Michel eZuech Giuseppe

Si sono astenuti:

Calderisi Giusepp eCeruti Gianluig i

Sono in missione :

Botta Giusepp eBrocca BeniaminoCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi Manfred oMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39021 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 .1 5

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 320Votanti 31 6Astenuti 4Maggioranza 159

Voti favorevoli 31 3Voti contrari 3

(La Camera approva) .

Hanno votato sì:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreis Sergi oAngelini Giordan oAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalbo LauraBalestracci NelloBarbalace Francesc oBarbera Augusto Antoni oBarbieri Silvi aBargone AntonioBaruffi LuigiBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia Pietro

Becchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto Arnald oBruni GiovanniBruno AntonioBruzzani RiccardoBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria Teres aCapria Nicola

Atti Parlamentari

— 39022 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Caprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti Pierluig iCastagnola Luig iCavagna MarioCaveri LucianoCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraCeruti GianluigiChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCobellis Giovann iColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCrescenzi Ug oCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo Florind oDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD 'Amato CarloD 'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno Olind oDel Mese PaoloDiaz AnnalisaDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabett aDonati AnnaDuce Alessandro

Ermelli Cupelli Enrico

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistin a

Galante MicheleGalli Giancarl oGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle Ranier oLavorato GiuseppeLeccisi PinoLeone Giuseppe

Atti Parlamentari

— 39023 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Levi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMacciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMartini Maria ElettaMartuscelli PaoloMasini NadiaMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci Albert oMonello PaoloMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti Massimo

Paganelli EttorePallanti Novell oPaoli GinoPascolat Renz oPatria RenzoPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPiccirillo Giovann iPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari PierluigiPrandini OnelioPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian FrancoRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni WilmerRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRubinacci GiuseppeRusso FrancoRusso Raffaele

Salvoldi GiancarloSamà Francesco

Atti Parlamentari

— 39024 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Sanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSapienza OrazioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerra GiannaSerrentino Pietr oSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini MarcelloSterpa EgidioStrada Renato

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTorna MarioTrabacchi FeliceTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vecchiarelli BrunoViolante Luciano

Viscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito Alfredo

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZarro GiovanniZolla Michel eZuech Giuseppe

Hanno votato no:

Del Pennino AntonioMellini MauroTorchio Giusepp e

Si sono astenuti:

Calderisi GiuseppeGitti TarcisioPellegatta GiovanniSanguineti Mauro

Sono in missione:

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi Manfred oMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39025 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 . 3

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 32 1Votanti 32 1AstenutiMaggioranza 16 1

Voti favorevoli IOVoti contrari 31 1

(La Camera respinge).

Hanno votato sì :

Baghino Francesco GiulioBianchi Beretta RomanaDel Donno OlindoFranchi FrancoMacaluso AntoninoNucci Mauro Anna MariaOrsenigo Dante OrestePellegatta Giovann iRubinacci GiuseppeTrantino Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi AlbertoAlborghetti GuidoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreis SergioAngelini GiordanoAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastiano

Auleta FrancescoAzzolini Luciano

Balbo LauraBalestracci NelloBarbalace Francesc oBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi LuigiBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora Pasqualin oBianchi FortunatoBianchini Giovann iBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno Antonio

Atti Parlamentari

— 39026 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Bruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri Luig iBuonocore Vincenz o

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCalderisi Giusepp eCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri LucianoCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraCeruti GianluigiChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi Adrian oCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCobellis GiovanniColoni SergioColucci FrancescoConti LauraContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD 'Aimmo FlorindoDal Castello Mario

D'Alfa SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Mese Paol oDel Pennino AntonioDiaz AnnalisaDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati Ann aDuce Alessandro

Ermelli Cupelli Enrico

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace Luig iFaraguti LucianoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese Angel aFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli Giancarl oGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGargani Giusepp eGasparotto IsaiaGava AntonioGei GiovanniGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli Aldo

Atti Parlamentari

— 39027 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Grilli RenatoGrillo Luig iGrippo Ugó

Labriola SilvanoLanzinger GianniLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle RanieroLavorato Giusepp eLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero Agazi oLucchesi GiuseppeLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMalvestio Piergiovann iMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMartini Maria Elett aMartuscelli PaoloMasini NadiaMastrantuono Raffael eMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo Salvator eMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Napoli VitoNenna D 'Antonio Anna

Nerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli Diego

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari Pierluig iPrandini OnelioPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio Renat oRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franco

Atti Parlamentari

— 39028 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Rojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRusso FrancoRusso Raffaele

Salvoldi Giancarl oSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti Maur oSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSapio FrancescoSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSinesio GiuseppeSoave SergioSoddu PietroSterpa EgidioStrada Renato

Taddeî Mari aTagliabue Gianfranc oTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini Giancarlo

Testa AntonioTorna MarioTorchio GiuseppeTrabacchi FeliceTravaglini Giovanni

Umidi Sala Neide MariaUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoVecchiarelli BrunoViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZarro Giovann iZolla Michel eZuech Giuseppe

Sono in missione:

Botta Giusepp eBrocca BeniaminoCasini CarloFacchiano Ferdinand oForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39029 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 identici emendamenti 2.4 e 2.1 6

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 7Votanti 31 2Astenuti 5Maggioranza 157

Voti favorevoli 206Voti contrari 106

(La Camera approva) .

Hanno votato sì :

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreoli GiuseppeAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastian oAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalbo LauraBalestracci NelloBarbalace FrancescoBaruffi LuigiBassanini FrancoBattaglia PietroBecchi AdaBertoli DaniloBiaf ora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini Giovann iBiasci MarioBinetti Vincenzo

Bisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBrunetto Arnald oBruni GiovanniBruno AntonioBuffoni Andre aBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli MarioCapria NicolaCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus Nin oCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCaveri LucianoCavigliasso PaolaChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCobellis GiovanniColoni SergioContu Felice

Atti Parlamentari

— 39030 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Corsi Umbert oCrescenzi Ugo

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo Florind oDal Castello MarioD'Alia Salvator eD'Amato CarloD 'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno OkndoDel Mese PaoloDiaz AnnalisaDuce Alessandr o

Farace Luig iFaraguti LucianoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFumagalli Carulli Battistina

Galli GiancarloGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGava AntonioGei Giovann iGelpi LucianoGhinami AlessandroGitti Tarcisi oGottardo Settim oGregorelli AldoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLa Valle RanieroLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLoiero Agazio

Lucchesi Giusepp eLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMalvestio PiergiovanniMancini VincenzoMartini Maria ElettaMartuscelli PaoloMastrantuono Raffael eMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMonaci Alberto

Napoli VitoNenna D'Antonio Ann aNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Paganelli EttorePatria RenzoPellegatta Giovann iPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari PierluigiPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol a

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebulla Luciano

Atti Parlamentari

— 39031 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Ricci FrancoRicciuti RomeoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubinacci GiuseppeRusso Raffaele

Sangalli CarloSanguineti MauroSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi CarloSerrentino PietroSinesio GiuseppeSoddu PietroSterpa Egidio

Tancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTorchio Giusepp eTravaglini Giovanni

Urso SalvatoreUsellini Mario

Vecchiarelli BrunoViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito Alfredo

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri Amedeo

Zaniboni AntoninoZarro GiovanniZolla MicheleZuech Giusepp e

Hanno votato no:

Alborghetti GuidoAndreis SergioAngelini GiordanoAngius GavinoAuleta Francesco

Barbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBenevellî Luig iBernasconi Anna MariaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Cannelonga Severino LucanoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCastagnola LuigiCavagna MarioCecchetto Coco AlessandraChella MarioCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiocci LorenzoConti LauraCosta Alessandro

Di Pietro GiovanniDi Prisco ElisabettaDonati Anna

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Maria

Atti Parlamentari

— 39032 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Fracchia BrunoFrancese Angel aFranchi Franco

Galante MicheleGasparotto IsaiaGelli BiancaGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGrilli Renato

Lanzinger GianniLauricella AngeloLavorato Giusepp eLodi Faustini Fustini Adrian aLucenti Giuseppe

Macciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMammone NatiaMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMasini NadiaMellini MauroMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antoni o

Novelli Diego

Orlandi NicolettaSono in missione:

Romani DanielaRonzani Gianni WilmerRusso Franco

Samà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio Francesc oSerafini Anna Mari aSerra GiannaSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSoave Sergi oSolaroli BrunoStefanini MarcelloStrada Renato

Taddei MariaTagliabue Gianfranc oTorna Mari oTrabacchi Felice

Umidi Sala Neide Mari a

Si sono astenuti:

Bassi Montanari FrancaCalderisi GiuseppeCeruti GianluigiNerli FrancescoSalvoldi Giancarlo

Pacetti MassimoPallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli Edili oPrandini Oneli o

Quercini GiulioQuercioli Elio

Rebecchi AldoRecchia VincenzoRidi Silvano

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti GiuseppeRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39033 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2.10

VOTAZIONE PALESE NOMINALE

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 3Votanti 31 3AstenutiMaggioranza 157

Voti favorevoli 118

Voti contrari 195

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Alborghetti Guid oAndreis Sergi oAngelini Giordan oAngius Gavin oAuleta Francesc o

Balbo LauraBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBecchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBianchi Beretta Roman aBinelli Gian CarloBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calderisi GiuseppeCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria Teres aCaprili MilziadeCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri LucianoCecchetto Coco AlessandraChella Mario

Ciabarri VincenzoCiafardini MicheleCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiocci LorenzoConti LauraCosta Alessandro

Di Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati Anna

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFracchia BrunoFrancese Angela

Galante MicheleGasparotto IsaiaGelli BiancaGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGrilli Renato

Lanzinger Giann iLauricella AngeloLa Valle RanieroLavorato Giuseppe

Atti Parlamentari

— 39034 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Levi Baldini NataliaLodi Faustini Fustini Adrian aLucenti Giuseppe

Macciotta Giorgi oMainardi Fava AnnaMammone Nati aMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMasini NadiaMellini MauroMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Nerli FrancescoNovelli Diego

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli Edili oPrandini Onelio

Quercini Giulio

Rebecchi Ald oRecchia VincenzoRidi SilvanoRojch AngelinoRomani Daniel aRonzani Gianni WilmerRusso Franco

Salvoldi GiancarloSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio FrancescoSerafini Anna Maria

Serra GiannaSinatra AlbertoSoave SergioSolaroli BrunoStefanini MarcelloStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue GianfrancoTorna MarioTorchio GiuseppeTrabacchi Felice

Umidi Sala Neide Maria

Violante LucianoVisco Vincenz o

Willeit Ferdinand

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreoli GiuseppeAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbalace FrancescoBaruffi Luig iBattaglia PietroBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti VincenzoBisagno Tommaso

Atti Parlamentari

— 39035 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Bonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBuffoni AndreaBuonocore Vincenz o

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli Mari oCapria NicolaCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCavigliasso PaolaChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo AlbertoCobellis Giovann iColoni SergioContu FeliceCorsi Umbert oCrescenzi Ugo

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno Olind oDel Mese PaoloDuce Alessandro

Farace LuigiFaraguti LucianoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari Wilmo

Ferrarini GiulioFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galli GiancarloGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGava AntonioGei GiovanniGelpi Lucian oGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLeccisi PinoLeone GiuseppeLia AntonioLoiero AgazioLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMalvestio Piergiovann iMancini VincenzoMartini Maria ElettaMartuscelli PaoloMastrantuono Raffael eMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMonaci Alberto

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante Oreste

Atti Parlamentari

— 39036 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Orsini BrunoOrsini Gianfranc o

Paganelli EttorePatria RenzoPellegatta Giovann iPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo Giovann iPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPolverari PierluigiPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicola

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebulla LucianoRicci FrancoRicciuti RomeoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubinacci GiuseppeRusso Raffaele

Sangalli CarloSanguineti Maur oSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato Guglielmo

Scotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoddu PietroSterpa Egidio

Tancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini GiancarloTesta AntonioTravaglini Giovanni

Urso SalvatoreUsellini Mario

Vecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVito Alfredo

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni AntoninoZarro GiovanniZolla MicheleZuech Giuseppe

Sono in missione:

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti GiuseppeRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39037 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2.17

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 5Votanti 31 5AstenutiMaggioranza 158

Voti favorevoli 11 4Voti contrari 20 1

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Alborghetti GuidoAndreis SergioAngelini GiordanoAngius GavinoAuleta Francesco

Balbo LauraBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBargone Antoni oBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBecchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani Riccard oBulleri Luigi

Calderisi GiuseppeCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria Teres aCaprili MilziadeCastagnola LuigiCavagna MarioCecchetto Coco AlessandraCeruti GianluigiChella Mario

Ciabarri VincenzoCiafardini Michel eCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiocci LorenzoConti LauraCosta Alessandro

Di Pietro GiovanniDi Prisco ElisabettaDonati Anna

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFracchia BrunoFrancese Angel a

Galante MicheleGelli BiancaGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGrilli Renato

Lanzinger Giann iLauricella AngeloLa Valle Ranier oLavorato GiuseppeLevi Baldini Natalia

Atti Parlamentari

— 39038 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Lodi Faustini Fustini AdrianaLucenti Giuseppe

Macciotta GiuseppeMainardi Fava AnnaMammone Nati aMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMasini NadiaMellini MauroMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antoni o

Nerli FrancescoNovelli Diego

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPetrocelli EdilioPrandini Oneli o

Quercini Giulio

Rebecchi AldoRecchia VincenzoRidi SilvanoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRusso Franco

Salvoldi Giancarl oSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio Francesc oSerafini Anna Mari aSerra GiannaSinatra Alberto

Soave SergioSolaroli BrunoStefanini Marcell oStrada Renato

Taddei MarioTagliabue GianfrancoTorna MarioTrabacchi Felice

Umidi Sala Neide Maria

Violante LucianoVisco Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreoli GiuseppeAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbalace Francesc oBaruffi Luig iBattaglia PietroBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBrunetto ArnaldoBruni Giovanni

Atti Parlamentari

— 39039 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Bruno AntonioBuffoni AndreaBuonocore Vincenz o

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli Mari oCapria NicolaCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati Francesc oCastagnetti PierluigiCaveri Lucian oCavigliasso Paol aChiriano Rosari oCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo Albert oCobellis GiovanniColoni SergioContu FeliceCorsi Umbert oCrescenzi Ugo

D'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato Carl oD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno OlindoDel Mese Paol oDel Pennino AntonioDuce Alessandr o

Farace LuigiFaraguti Lucian oFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiori PublioFiorino FilippoFormigoni Roberto

Franchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGava AntonioGei GiovanniGelpi LucianoGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo Settim oGregorelli AldoGrillo LuigiGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLeccisi PinoLeone Giusepp eLia AntonioLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMalvestio PiergiovanniMancini Vincenz oMartini Maria Elett aMartuscelli Paol oMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMensorio CarmineMensurati Eli oMonaci Alberto

Napoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Atti Parlamentari

— 39040 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Paganelli EttorePatria RenzoPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo Giovann iPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari Pierluig iPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicola

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebulla Lucian oRicci FrancoRicciuti RomeoRiggio VitoRighi Lucian oRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRubinacci GiuseppeRusso Raffaele

Sangalli CarloSanguineti MauroSantonastaso GiuseppeSapienza Orazi oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti Vincenz oSegni MariottoSenaldi Carlo

Serrentino PietroSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoddu PietroSterpa Egidio

Tancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTorchio GiuseppeTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Urso SalvatoreUsellini Mario

Vecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVito Alfredo

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZarro GiovanniZolla MicheleZuech Giuseppe

Sono in missione :

Botta Giusepp eBrocca BeniaminoCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39041 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2 . 5

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 320Votanti 31 8Astenuti 2Maggioranza 160

Voti favorevoli 9Voti contrari 309

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì:

Baghino Francesco GiulioBianchini GiovanniDel Donno Olind oDel Pennino AntonioFranchi FrancoMacaluso AntoninoPellegatta Giovann iRubinacci GiuseppeTrantino Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreis SergioAndreoli GiuseppeAngelini Giordan oAngius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese Vitale .Artioli RossellaAstori Gianfranc oAugello Giacomo Sebastian oAuleta Francesco

Azzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Balbo LauraBalestracci LauraBarbalace Francesc oBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi LuigiBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBecchi AdaBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBrunetto Arnald oBruni GiovanniBruno Antonio

Atti Parlamentari

— 39042 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Bruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri LuigiBuonocore Vincenz o

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCalderisi GiuseppeCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCarrus NinoCasati Francesc oCastagnetti PierluigiCastagnola LuigiCavagna MarioCaveri Lucian oCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCobellis GiovanniColoni SergioConti LauraContu FeliceCorsi Umbert oCosta Alessandr oCrescenzi UgoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD 'Addario AmedeoD'Aimmo Florind oDal Castello Mari oD'Alfa SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo Guido

Darida ClelioDel Bue MauroDel Mese PaoloDiaz AnnalisaDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati Ann aDuce Alessandro

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese Angel aFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli Giancarl oGalloni GiovanniGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti Tarcisi oGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo Luig iGrippo Ugo

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna Girolamo

Atti Parlamentari

— 39043 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Lattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle RanieroLavorato Giusepp eLeccisi PinoLeone GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMalvestio PiergiovanniMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino AntoninoMarri GermanoMartini Maria Elett aMartuscelli PaoloMasini NadiaMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci Albert oMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMontessoro Antonio

Napoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrlandi Nicoletta

Orsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Annamari aPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPiccirillo GiovanniPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini Danil oPolverari Pierluig iPrandini OnelioPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRusso FrancoRusso Raffaele

Atti Parlamentare

— 39044 —

Camera dee Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Salvoldi GiancarloSamà Francesc oSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSinesio GiuseppeSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoStefanini MarcelloSterpa EgidioStrada Renato

Taddei Mari aTagliabue GianfrancoTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna MariaTesini GiancarloTesta AntonioTorna Mari oTorchio Giusepp eTrabacchi FeliceTravaglini Giovanni

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoVecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZarro GiovanniZavettieri Saveri oZolla Michel eZuech Giuseppe

Si sono astenuti:

Sanguineti MauroZaniboni Antonino

Sono in missione :

Botta Giusepp eBrocca BeniaminoCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani Carl oGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo MinoRauti Giusepp eRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39045 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I

OGGETTO: proposta n . 2924 emendamento 2.1 1

VOTAZIONE PALESE NOMINAL E

RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31 9Votanti 317Astenuti 2Maggioranza 159

Voti favorevoli 1 9Voti contrari 298

(La Camera respinge) .

Hanno votato sì :

Andreis SergioBalbo LauraBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBecchi AdaCalderisi GiuseppeCecchetto Coco AlessandraCeruti GianluigiDiaz AnnalisaDonati Ann aLanzinger Giann iLa Valle Ranier oLevi Baldini NataliaMellini MauroPaoli GinoRusso FrancoSalvoldi GiancarloStefanini MarcelloVisco Vincenzo

Hanno votato no:

Agrusti Michelangel oAiardi AlbertoAlborghetti GuidoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndreoli,GiuseppeAngelini Giordano

Angius GavinoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbalace Francesc oBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi LuigiBattaglia PietroBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini Giovann iBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti Vincenz oBisagno TommasoBonsignore Vito

Atti Parlamentari

— 39046 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Borgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBoselli MilviaBrescia GiuseppeBrunetto Arnald oBruni Giovann iBruno AntonioBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCamber GiulioCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapecchi Maria TeresaCapria NicolaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaria FilippoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCastagnola Luig iCavagna MarioCaveri LucianoCavigliasso Paol aChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCobellis GiovanniColoni SergioConti LauraContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCrescenzi UgoCursi Cesare

D ' Acquisto MarioD'Addario Amedeo

D'Aimmo Florind oDal Castello Mari oD'Alia Salvator eD'Amato CarloD'Angelo GuidoDarida ClelioDel Bue MauroDel Donno OlindoDel Mese PaoloDel Pennino Antoni oDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDuce Alessandro

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace LuigiFaraguti LucianoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFumagalli Carulli Battistina

Galante MicheleGalli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaGava AntonioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGregorelli AldoGrilli Renato

Atti Parlamentari

— 39047 —

Camera dei Deputati

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Grillo Luig iGrippo Ugo

Labriola SilvanoLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLeone GiuseppeLodi Faustini Fustini AdrianaLoiero AgazioLucchesi GiuseppeLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Macaluso AntoninoMaccheroni GiacomoMacciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMalvestio PiergiovanniMammone Nati aMancini Vincenz oMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMartini Maria Elett aMartuscelli Paol oMasini NadiaMastrantuono RaffaeleMatulli GiuseppeMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso Teres aMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMontessoro Antonio

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari Giusepp eOrlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPascolat Renz oPatria RenzoPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatta GiovanniPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPiredda MatteoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoggiolini DaniloPolverari PierluigiPrandini OnelioPrincipe Sandr oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRavasio RenatoRebecchi Ald oRebulla LucianoRecchia VincenzoRicci FrancoRicciuti Rome oRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRossi AlbertoRossi di Montelera Luigi

Atti Parlamentari

— 39048 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

Rubinacci GiuseppeRusso Raffaele

Samà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanguineti MauroSanna AnnaSannella BenedettoSantonastaso GiuseppeSanza Angelo MariaSapienza OrazioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerra GiannaSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinatra Albert oSinesio GiuseppeSoave Sergi oSoddu PietroSolaroli BrunoSterpa EgidioStrada Renato

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTancredi AntonioTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTesini GiancarloTesta AntonioTorna MarioTorchio Giuseppe

Trabacchi FeliceTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide MariaUrso SalvatoreUsellini Mari o

Vecchiarelli Brun oViolante LucianoViscardi MicheleViti VincenzoVito Alfredo

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZarro GiovanniZavettieri SaverioZolla MicheleZuech Giusepp e

Si sono astenuti:

Carrus NinoPiccirillo Giovanni

Sono in missione :

Botta GiuseppeBrocca Beniamin oCasini CarloFacchiano FerdinandoForlani ArnaldoFracanzani CarloGalasso GiuseppeGrosso Maria TeresaManfredi ManfredoMannino CalogeroMartinazzoli Fermo Min oRauti GiuseppeRubbi EmilioStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 39049 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

RISOLUZIONI IN COMMISSIONE, INTERROGAZION I

E MOZIONE PRESENTATE

PAGINA BIANCA

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

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RISOLUZIONI IN COMMISSION E

La VIII Commissione ,

premesso che:

gli incendi estivi in Sardegna si ri-petono ormai da molti anni distruggendoingenti percentuali del patrimonio bo-schivo esistente nell 'Isola e seminandomorte. Tali distruzioni rappresentan ocirca il 40 per cento delle distruzioni to-tali in Italia ;

le cause di questi incendi sono sem-pre umane, per atti raramente colposi epiù spesso dolosi con obiettivi non sem-pre identici ;

la possibilità di sviluppo degli in-cendi oltre che, ovviamente, a particolar icondizioni di venti, in Sardegna è dovutaalla insufficienza e sotto alcuni aspett ialla carenza della prevenzione, alla guid adi essa ;

manca una adeguata cura dei bo-schi, del sottobosco, della macchia medi-terranea; manca una adeguata e diffusarete di avvistamento moderna e di moni-toraggio; manca l 'acqua sufficiente perl'azione di spegnimento da terra, man-cano le fasce tagliafuoco indispensabil iper circoscrivere l'azione devastatrice de lfuoco; manca il personale forestale chevigili sui boschi ed intervenga per contra-stare gli incendi ; manca nell'isola unaadeguata presenza di mezzi aerei per l asorveglianza e, in caso di incendio, per l ospegnimento ;

le condizioni di sicurezza, esistononell'area del consorzio della costa Sme-ralda; sono assenti invece in molte lottiz-zazioni _specie in quelle dove. sono stateconsentite strade di larghezza molto limi-tata ;

manca l'essenziale, la prevenzione el'immediatezza dell'intervento ; non sonocioè efficaci neppure i più tempestivi in-terventi dei servizi dipendenti dallo Stato

e dalla regione sarda per evitare chesiano distrutti i boschi e sia messa i npericolo la vita di tanti cittadini, che spe-cie d 'estate, vivono in zone a rischio d iincendi ;

nulla cambia al riguardo nell ' ipotes iche non appare fondata, secondo la qualegli incendi siano opera di terroristi o dispeculatori ;

occorre pertanto una massicci aopera di intervento sul piano della pre-venzione e della sicurezza dei cittadiniincentrata prevalentemente su :

1) la realizzazione di adeguate di-sponibilità idriche e di relativi deposit idestinati allo spegnimento degli incendi oper esso disponibili ;

2) la realizzazione del comand ounico della protezione civile e delle suevarie competenze ;

3) la realizzazione di sistemi mo-dernissimi di avvistamento e di monito-raggio, di impianti tagliafuoco, di stradenelle zone a maggiore rischio ;

4) il rafforzamento dei quadri sta -tali e regionali per la prevenzione degl iincendi ;

5) l 'accelerazione dei concorsi pe rl 'arruolamento di guardie forestali e de isuccessivi corsi di addestramento ; nonchél 'addestramento a livello professionale digiovani per un servizio volontario o retri-buito;

6) il riordino, l'ammodernament oe il coordinamento della polizia rurale, el 'ampliamento dei servizi ordinari di poli -zia ;

7) la presenza in Sardegna di piùvelivoli destinati allo spegnimento degliincendi ed alla costante ispezione del ter-ritorio;

8) la ristrutturazione delle lottiz-zazioni in funzione della sicurezza degl iabitanti, creazione ed ammodernamentodi un sistema viario all'interno ed all oesterno delle zone a rischio e sviluppodella viabilità principale ;

Atti Parlamentari

— 39052 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

9) l ' imposizione, con provvedi -menti amministrativi, statali, solleci-tando, se del caso, l 'adozione di analogh iprovvedimenti regionali, a tutti gli ent ipubblici operanti in Sardegna di misureidonee alla prevenzione degli incendi ealla lotta a essi ;

10) il sostegno per la prevenzion edegli incendi e l ' incremento degli im-pianti di spegnimento da parte dei pri-vati per i molti boschi di proprietà pri-vata ;

11) la promozione di accordi dicarattere internazionale soprattutto con l aFrancia, per la conduzione della lotta agl iincendi nella Sardegna e nella Corsica ;

inoltre la distruzione dei boschi edella macchia mediterranea causata dagl iincendi impone interventi massicci e co-ordinati per la ricostruzione del patrimo-nio perduto;

tali interventi debbono essere com-piuti con il concorso anche dei finan-ziamenti internazionali e debbono ten-dere alla ricostituzione boschiva autoc-tona delle aree colpite dagli incendie all ' incremento del patrimonio boschiv oin Sardegna nel quadro di un complessoorganico di interventi che garantisca l adifesa dagli incendi delle aree rimbo-schite ;

impegna pertanto il Governo

a realizzare urgentemente quanto indi-cato, nonché ad assumere, nell 'ambitodelle sue competenze territoriali, le op-portune iniziative presso la regione e gl ialtri enti locali, perché realizzino quantodi loro competenza con la stessa urgenza .

(7-00296) « Sospiri, Pazzaglia, Franchi ,Massano » .

La VII Commission e

rilevato che :

la legge n . 783 del 1986 ha rico-nosciuto il valore legale del diploma d ibaccellierato internazionale equiparandoload un diploma di istruzione secondariasuperiore anche ai fini dell ' iscrizione al -l'università e agli studi di istruzione su-periore;

che tale diploma, di durata bien-nale, può essere rilasciato da istituzion iscolastiche italiane statali e private estraniere che abbiano ottenuto il ricono-scimento da parte dell'ufficio internazio-nale del baccellierato con sede a Ginevra ;

che le procedure per la definizionedi un elenco comprendente le suddettescuole sono di competenza del Minister odella pubblica istruzione che deve sentireal riguardo il Consiglio nazionale dell apubblica istruzione ;

che nei mesi scorsi è stato presen-tato al Consiglio nazionale della pubblicaistruzione da parte del Ministero dell apubblica istruzione, uno schema di ordi-nanza che dovrebbe dare attuazione all anuova normativa ;

che sulla stessa materia è stato ri-chiesto un parere al Consiglio di Stat oche si è pronunciato al riguardo ;

impegna il Governo

a riferire sugli intendimenti in base aiquali intende dare attuazione alla leggen. 783 del 1986, anche sulla base dei con -tenuti e delle motivazioni del suddettoparere, evitando, comunque, che nelle or-dinanze che saranno emanate in applica-zione della legge venga stravolto l 'ordina-mento costituzionale 'in base al qual esono previsti gli esami di maturità a con-clusione del ciclo di scuola secondaria su-periore .

(7-00297)

« Soave, Sangiorgio, Masini » .

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— 39053 —

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSIONE

CIAFARDINI, CICERONE e DI PIE-TRO . — Ai Ministri della pubblica istru-zione e per gli affari sociali . — Per sapere– premesso che :

nel nostro paese la legge sull'abbat-timento delle barriere architettoniche èquasi del tutto inoperante, soprattutt onelle scuole medie secondarie che son ocollocate in edifici antichi e, spesso, fati-scenti ;

le carenze dello Stato non devon oessere pagate dai giovani portatori ' d ihandicap che, già di per sè sfortunati ,spesso diventano protagonisti oggettivi d itristi vicende ;

la preside e il collegio dei docent idell'istituto tecnico di Penne (Pescara)hanno rifiutato l'iscrizione a frequentar eper la terza volta la prima classe dellostesso istituto al giovane Alessandro Oli-vieri, adducendo motivazioni legate allaesistenza in quell'istituto di barriere ar-chitettoniche che, peraltro, fino all oscorso anno non hanno impedito la nor-male frequenza del giovane alle lezioni ;

in un assurdo gioco di rimpallo d iresponsabilità tra i vari enti scolastici enon, il giovane, nonostante la solidariet àdi tutti gli allievi di quell 'istituto e deglialtri della città, è stato definitivamenteescluso dalla frequenza – :

se non si intenda intervenire in tuttele forme possibili per sanare questo graveatto di ingiustizia e di inumanità e ga-rantire, comunque, al giovane la fre-quenza in quell'istituto ;

quali atti si intenda compiere pergarantire il rispetto delle norme sull ebarriere architettoniche, soprattutto nellescuole di ogni ordine e grado ;

in quante scuole d 'Italia si sia inter-venuti per l'attuazione di queste norma,

in quante scuole d 'Abruzzo e della pro-vincia di Pescara esistono ancora barrierearchitettoniche .

(5-01773)

MASTRANTUONO, DI DONATO ,IOSSA e D 'AMATO CARLO . — Ai Ministridell'interno e del lavoro e della previdenzasociale . — Per sapere – premesso che :

gli interroganti, con precedente in-terrogazione (5/01276 del 28 febbrai o1989) chiedevano accertamenti in ordineall 'operato della Società SEPSA di Na-poli ;

le leggi ed i regolamenti che disci-plinano l'attività dell'EAV (unico proprie-tario azionario SEPSA), demandano a lMinistro dell'interno, al prefetto ed all agiunta provinciale amministrativa di Na -poli compiti di iniziativa, vigilanza e tu-tela ;

considerato il trascorrere del tempoed il verificarsi di nuovi eventi – :

quale è stato il risultato degli accer-tamenti cui si è proceduto da parte dell'i-spettorato del lavoro di Napoli e qual ieventuali sanzioni sono state adottate perle assunzioni di nuovo personale effet-tuate nel corrente anno dalla SEPSA inviolazione delle vigenti disposizioni d ilegge, ed in particolare della legge n. 56del •1987 ;

quali iniziative il Governo intendeassumere nei confronti del consigliere de-legato dell 'EAV, il quale esercitando latitolarità del diritto di proposta, ha res opossibile la propria elezione a presidentedel consiglio di amministrazione dell aSEPSA, venendosi così a trovare nell ainammissibile posizione di controllato -controllore ponendo in essere un ogget-tivo conflitto di interessi fra l 'ente auto -nomo Volturno e la sua controllataSEPSA, entrambe da lui rappresentate ,che dà luogo a responsabilità patrimo-niali e personali che potrebbero travali-care il limite della sola responsabilità ci -vile ;

Atti Parlamentari

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quali controlli il Governo, il prefettoe la giunta provinciale amministrativ ahanno eseguito, sia nella fase dell'elezionedel consigliere delegato dell 'EAV a presi -dente del consiglio di amministrazionedella SEPSA, sia per quanto riguarda l agestione da parte dello stesso in sede d iamministratore della società SEPSA .

(5-01774)

AMALFITANO, CASATI e TESINI . —Ai Ministri dei lavori pubblici e per i ben iculturali e ambientali . — Per sapere senon ritengano opportuno riferire circa l asituazione statica della Torre di Pisa :quali le iniziative, i criteri e le tecnichedi intervento.

(5-01775)

BELLOCCHIO e FERRARA . — Al Mi-nistro dell ' industria, del commercio e del-l'artigianato . — Per conoscere : richiamatii precedenti documenti del sindacat oispettivo, ed in considerazione dell 'esitonegativo sortito dall 'incontro avutos ipresso il Ministero in indirizzo fra l 'a-zienda multinazionale 3M con sede i nSan Marco Evangelista {CE) e le organiz-zazioni sindacali e premesso che :

non è assolutamente accettabile l ' i-potesi dell 'azienda di voler chiudere i lreparto diskettes, strategico per il mante-nimento dei livelli occupazionali senza l aproposizione di .soluzioni alternative ingrado di assicurare con certezza il futuroproduttivo e occupazionale dello stabili -mento di Caserta ;

non è possibile, a chi ha usufruit odi numerosi incentivi, di notevoli agevola-zioni, decidere unilateralmente sulla sortedi circa 200 lavoratori che in questi anni

con enormi sacrifici, e spesso vittime di

inaudito sfruttamento, hanno consentitoalla 3M di rendere sempre più floridi ipropri bilanci, attraverso gli ingenti pro-

fitti – :

quali iniziative urgenti s'intendonoadottare sia per impedire alla 3M di rea-lizzare il proprio disegno a scapito dell a

collettività, sia per riportare al rispettodelle ieggi italiane chi pensa che l'unicalegge vigente « sia quella della giungla » .

(5-01776)

AMALFITANO . — Ai Ministri dellapubblica istruzione, dell 'università e dellaricerca scientifica e tecnologica, delle parte-cipazioni statali, per l'intervento straordina-rio nel Mezzogiorno e del lavoro e previ-

denza sociale . — Per sapere se nel quadrodelle iniziative per la reindustrializza-

zione dell 'area ionico-tarantina non si ri-tenda opportuno mettere in atto un pro-tocollo di intesa ai fini della verifica del-

l 'attuale sistema scolastico-formativo, aifini dell'orientamento, della congruità de i

curricula scolastici secondari e post-secon-dari, nonché dei sistemi integrati per latransazione scuola-mondo del lavoro, incontinuità tra pre-professionalità di basee professionalità idonea ai vari profili ri-

chiesti .

(5-01777)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITTA

TASSI . — Al Presidente del Consigli odei ministri e ai Ministri dell'interno, de ilavori pubblici, dei trasporti e di grazia egiustizia . — Per sapere – premesso che :

si è tentato di impedire l 'accesso d iuna vettura di un parlamentare, guidat adallo stesso, all 'area circostante la Ca-mera dei deputati ;

a detta del vigile in servizio il 23ottobre 1989, alle ore 16,30 circa, il per -messo della vettura non consentiva il pas-saggio in quella strada, per la quale er asegnalato il divieto di circolazione conesclusione dei « veicoli autorizzati » ;

il permesso del veicolo del parla-mentare consente l 'utilizzo delle cosid-dette « corsie preferenziali » addirittur ain senso « vietato » per l'ordinaria - circo-lazione ;

per chi, come lo scrivente, frequen-tatore assiduo dei lavori parlamentari ,tanto da dover vantare una presenza su-periore al 95 per cento, praticamente im-pedito per tempi e percorso nell 'utilizzodei mezzi pubblici, è indispensabile l 'usodel mezzo personale per essere presentealla Camera a fare il proprio dovere d ideputato e appare inaccettabile il fattoche la « istituzione di isole pedonali »non specificamente segnalate, né indicat ealtrimenti, faccia sorgere questioni congli addetti alla vigilanza urbana – :

cosa intenda fare e faccia il Governoe, in particolare, i ministri interrogati i nrelazione alla loro specifica competenza ,in merito al vero e proprio caos creatodalle amministrazioni comunali con isti-tuzione di « isole pedonali » non segna -late adeguatamente, ove, in pratica, .a di-screzione del vigile di turno possono onon possono passare vari autoveicoli, an-corché autorizzati .

(4-16203)

SANNELLA e RONZANI. — Ai Ministr idei trasporti, delle partecipazioni statali e

dell'interno . — Per sapere – premesso che :

gli ingressi dello stabilimento side-rurgico di Taranto sono bloccati dal 2 5settembre dagli autotrasportatori aderential sindacato autonomo SNAT, impedend osia l 'approvvigionamento che le spedi-zioni di materiale siderurgico ;

il blocco ad oltranza delle portineriee della rete ferroviaria sta determinand ola fermata degli impianti e la messa incassa integrazione di migliaia di lavora-tori ;

il protrarsi di tale situazione non h aalcuna giustificazione poiché il 13 ottobre1989 è stato sottoscritto un accordo na-zionale per gli autotrasportatori siderur-gici dove, tra l'altro, si prevedonoaumenti delle tariffe di fatto del 9 percento a partire dal 1° novembre 1989 edel 3 per cento dal 1° settembre 1990, acui vanno aggiunti gli aumenti percen-tuali previsti dai provvedimenti ministe-riali ;

un tale stato di cose si spiega – a davviso degli interroganti – con l'esistenzadi un tentativo di strumentalizzazione de-gli autotrasportatori locali messo in attoda noti esponenti della democrazia cri-stiana locale e regionale ;

una tale situazione oltre a mettere arepentaglio la prospettiva dello stabili -mento ILVA nuoce alla stessa categori adegli autotrasportatori e fa il gioco d icoloro che in passato non hanno esitato asacrificare sull'altare dei propri interessi isacrosanti diritti della categoria ;

questo stato di cose è anche il risul-tato delle decisioni a suo tempo assuntedai dirigenti dell 'Italsider, i quali ave-vano privilegiato nel trasporto di mate-riale siderurgico il consorzio del presi -dente del sindacato autonomo SNAT – :

quali iniziative urgenti intendano as-sumere, nell'ambito delle rispettive are edi competenza, al fine di evitare dann iirreparabili agli impianti siderurgici del-

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l'ILVA di Taranto, all 'economia fonica e amigliaia di lavoratori :

per favorire una immediata ri-presa della trattativa a livello locale sullabase dell'accordo nazionale sottoscrittodalle organizzazioni sindacali di catego-ria, garantendone una sua puntuale, im-mediata ed integrale attuazione ;

per evitare che il guadagno degl iautotrasportatori venga « taglieggiato »prima dai committenti - e poi dai media-tori ;

per intensificare i controlli, previ -sti anche dalla legge sui vettori, sul ri -spetto dell 'obbligo della compilazione de ldocumento di trasporto denominato « let -tera di lettura », sapendo che se tali con-trolli verranno effettuati con continuità ,si .potrebbe ridurre la concorrenza sleale .

(4-16204)

PROCACCI . — Ai Ministri dell ' interno,dell'agricoltura e foreste e della difesa. —Per sapere – premesso che :

a Treviso Bresciano alcuni ambien-talisti ed ecologisti si sono recati sullastrada che conduce in località Cavallinodella Fobbia per raccogliere gli « ar-chetti », le' micidiali trappole usate daicacciatori per catturare gli uccelli ;

l'uso dei suddetti strumenti di cac-cia è vietato dalla legge 27 dicembre1977, n . 968 ;

dopo circa mezz 'ora le persone cheerano rimaste in prossimità delle automo-bili sono state accerchiate da numeros icacciatori, i quali hanno costituito u nvero e proprio blocco stradale, impedend oagli ambientalisti di allontanarsi ;

si è creato così uno stato di grav etensione, durato circa due ore, durante l equali gli ambientalisti sono stati oggett odi insulti e minacce ;

il successivo intervento dei carabi -neri ha impedito che la situazione dege-nerasse ulteriormente –:

se i ministri interrogati non inten-dano disporre delle indagini per accertare

l'identità dei responsabili dei fatti de -scritti, nei quali è ipotizzabile il reato d isequestro di persona.

(4-16205)

PROCACCI . — Al Ministro dell 'agricol-tura e delle foreste. — Per sapere – pre-messo che :

da tre settimane l ' interrogante st acercando di ottenere, richiedendolo telefo-nicamente, il testo della circolare del Mi-nistero in indirizzo n . 011729/95328 del 3giugno 1987;

a tutt 'oggi a nulla sono valsi i tenta-tivi delle persone che hanno trascorso in-tere mattinate telefonando agli uffici delMinistero; sono state ottenute soltanto ri-sposte del tipo: « la persona che se neoccupava è andata in pensione . . . »

se il ministro interrogato non in -tenda far pervenire all ' interrogante il te -sto della circolare suddetta ;

quali misure intenda prendere perrendere più agevole il rapporto dei citta-dini con il suo Dicastero e per facilitar el 'accesso di chicchessia alle informazioni .

(4-16206)

BENEDIKTER . — Ai Ministri dell ' in-terno, dei trasporti e dei lavori pubblici. —

Per sapere :

se la polizia della strada svolga si-stematica opera di controllo :

a) per i limiti di velocità impost iad autobus ed autocarri ;

b) per il rispetto dei divieti di su-peramento posti per autobus e autocarri ;

c) per lo stato di usura dei pneu-matici, specialmente degli automezzi pe-santi ;

d) per le condizioni psico-fisich edei conducenti di tutti i veicoli a motore ;

riguardo alle precedenti voci, qual isiano i rilevamenti statistici relativi aimesi estivi dell'anno in corso e del 198 8sia degli incidenti stradali ad esse riferi-

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bili, sia delle violazioni riscontrate sull arete autostradale .

(4-16207 )

BENEDIKTER. — Ai Ministri dei la-vori pubblici e dei trasporti . — Per saperese non ritengano opportuno innovare ra-dicalmente, non trascurando il modellosvizzero, il sistema di pagamento per l 'u-tilizzo delle autostrade, considerando chele varie campagne propagandistiche perle partenze ed i rientri « intelligenti » no nhanno – e mai avrebbero potuto – evitar eglì « stupidi » ingorghi ai caselli, ove s iperde tempo, si consuma carburante e s iinquina terribilmente .

(4-16208 )

TASSI. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri della pubblicaistruzione, della funzione pubblica, del la-voro e previdenza sociale, di grazia e giusti -zia. — Per sapere – premesso che :

in Lombardia si è creato caos e, aseguito della esecuzione « anticipata » d aparte del provveditore di Milano di unaordinanza del tribunale amministrativ oregionale della Lombardia, a richiesta d ialcuni presidi ultrasessantacinquenni, gi àcollocati a riposo, che ottennero la so-spensiva del provvedimento relativo ,« eseguita » da quel provveditore agl istudi mediante reintegrazione nel postoche era già stato degli stessi, ma per i lquale era già stato nominato con provve-dimento ministeriale pubblicato ufficial-mente, il nuovo titolare, che ne avev apreso possesso e iniziato le funzioni ;

esemplare è il caso del preside Emi-lio Pizzamiglio, nominato con decreto mi-nisteriale prot . prov. 1631SEZIV DIVI .del 28 giugno 1989, notificato al mede-simo, il quale aveva già preso possessodel posto dal 10 settembre 1989, con l erelative funzioni ; con « fono » in data 20ottobre 1989 il provveditore agli studi diMilano comunicava al predetto presideEmilio Pizzamiglio di abbandonare lasede suindicata, assegnata con decretoministeriale, e di assumere immediata -mente la funzione di preside alla scuola

media statale di Albairate, ove avrebbesolo la reggenza dell 'ufficio. Il tutto senzanemmeno la notifica di un atto per con-sentire anche un immediato, rituale ri-corso – :

se ritengano che tale politica si aidonea ad assicurare un corretto iniziodell 'anno scolastico, tenuto conto che l aordinanza ministeriale 2 marzo 1984 (conle modifiche seguite), all 'articolo 29, tre-dicesimo comma, recita testualmente :« l'eventuale venir meno della disponibi-lità iniziale che ha dato origine al trasfe-rimento annuale non ha alcun riflesso su itrasferimenti annuali già effettuati e com-porta la messa a disposizione del diret-tore o preside che cessa dalla posizioneprecedente e la sua utilizzazione in u nposto direttivo affidato a reggenza » (cioèesattamente il contrario di quanto fatt odal provveditore agli studi di Milano) .Inoltre l 'articolo 1 della legge n . 567 del1973 (e successive modifiche) statuisceche nessun dipendente di ruolo della pub-blica amministrazione può essere trasfe-rito trascorsi venti giorni dall ' inizio del -l 'anno scolastico (termine spirato il 1 6ottobre 1989, mentre il « provvedimento »di cui trattasi sarebbe « per fono » del 20ottobre 1989) ;

per sapere se, in merito, siano inatto inchieste amministrative, indagini dipolizia giudiziaria, istruttorie o procedi -menti penali, anche per semplice omis-sione o abuso in atti d'ufficio, per saperese le circostanze siano note alla Procur agenerale presso la Corte dei conti o sequesta abbia chiesto notizie o informa-zioni in proposito .

(4-16209)

RENZULLI. — Ai Ministri dell ' indu-

stria, commercio e artigianato e dell'am-biente . — Per sapere – premesso che :

è ormai di dominio pubblico la noti -zia che l 'ENEL intenderebbe riutilizzarela diga di Vajont per la produzione dienergia elettrica da destinare al tessut oindustriale :

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— 39058 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

esisterebbe, al riguardo, già un pa-rere favorevole del consiglio regionale de lVeneto, espresso nonostante le legittimeopposizioni delle amministrazioni nei cuiterritori ebbe luogo (per colpa umana tut-tora impunita) una tra le più pesanti tra-gedie che il paese abbia conosciuto e no-nostante la comprensibilissima e duracontestazione dei familiari delle 2 .018 vit-time del disastro che, a distanza di 26anni, ancora attendono una risposta d igiustizia ;

nel patrimonio culturale e civile de lnostro paese il rispetto ed il dovuto tri-buto di memoria e di considerazione all einnocenti vittime della sconsideratezzaumana occupa, saggiamente, un tale po-sto di rilievo che nessuna ragione può fa rvenir meno ;

nessun Governo possa avere i nanimo di far prevalere al doveroso ri-spetto dei sentimenti delle popolazioni in-giustamente colpite la considerazione diun qualche vantaggio economico – :

quali siano i progetti dell 'ENEL,quale il loro costo economico, e quali ireali vantaggi ai fini del complessivo ri-sparmio nelle importazioni di energi aelettrica nel nostro paese ;

se siano state predisposte misuresufficienti per la sicurezza del territorio edelle popolazioni, e se si consideri che l econdizioni proposte siano idonee per limi -tare danno ecologico che, comunque, ver-rebbe arrecato alla già compromessa si-tuazione idrica del Piave dalla riattiva-zione della diga del Vajont .

(4-16210)

FILIPPINI GIOVANNA, MANGIAPAN Ee CANNELONGA . — Al Ministro delle po-ste e telecomunicazioni. — Per sapere –premesso che :

negli uffici postali di Rimini Ferro-via e in tutti gli uffici del circondario diRimini (20 Comuni) da diverso tempo esi-ste una notevole carenza di personale ad -detto al recapito che è giunta con gl iultimi pensionamenti al 16 per cento; in-

fatti, su un organico di 193 operatori d i

esercizio ne mancano 26 ;

ciò crea un grave disagio, non sol oper il personale che è costretto a rinun-ciare alle ferie garantite per legge, m aalla stessa utenza alla quale non sempreviene garantito il servizio ;

diversi operatori di esercizio oltre a ldisagio sopra detto si trovano anche adovere effettuare una mole di lavoromolto superiore a quella prevista dall anormativa vigente, perché da alcuni ann inon vengono revisionate molte zone d irecapito nonostante l'aumento conside-revole dell'utenza artigianale e commer-ciale –:

se il Ministro è a conoscenza di tal esituazione e quali iniziative intende pren-dere per risolvere positivamente quest ecarenze e questi disagi, ormai giunti a u nlivello non più sostenibile .

(4-16211 )

GROSSO. — Ai Ministri dell'ambiente,per gli affari regionali ed i problemi istitu-zionali, dell'agricoltura e foreste e dell ' in-

terno. — Per sapere – premesso che :

l'amministrazione provinciale diBrescia non ottempera a quanto previst oal punto 5 dell 'articolo 30 della leggeregionale n . 47 del 1978 e successive mo-difiche nonché all 'articolo 16 della legge27 dicembre 1977, n . 968, che regola -menta gli appostamenti fissi di cacci anella regione Lombardia . Infatti, omet-tendo di individuare i valichi montani ecollinari, aree estremamente important iper gli uccelli durante il delicato period odelle migrazioni, ove non possono essereautorizzati gli appostamenti fissi, si con-sentono autentiche stragi di uccelli mi-gratori proprio laddove ,– viceversa –deve sussistere il divieto di caccia, i .e .entro i mille metri di raggio dai valichisopra indicati ;

alcuni comuni traggono dalla sue-sposta situazione motivo di lucro . Inmodo particolare in vai Sabbia ed in vaiTrompia, ove appostamenti fissi in mura -tura eretti su terreno di proprietà comu-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

nate vengono dati in fitto per cifre anch esino a 5 milioni di lire per una solastagione venatoria ;

si viola apertamente quanto dispostoal punto 10 dello stesso articolo 30 dell alegge regionale n. 47 del 1978 e succes-sive modifiche, articolo che vieta espres-samente la concessione in uso degli appo-stamenti a fine di lucro. L'interrogant ecita ad esempio il caso dei comuni d iBione e Polaveno, e di quello di Serle ,addirittura entro il territorio della Ri-serva naturale dell 'altopiano di Cariade-ghe ;

si suppone che questi veri e propr ipiccoli edifici realizzati come apposta -menti fissi e quindi senza alcuna licenz aedilizia

ed

in contrasto anche con

lalegge Galasso n. 431

del 1985, venganoutilizzati a fini diversi da quello venato-rio. In questo caso si viola la lettera d)dell 'articolo 37 ed il punto 4 dell 'articolo30 della legge regionale n . 47 del 1978 esuccessive modifiche – :

quali iniziative i ministri intendanoadottare per far rispettare le leggi sull àcaccia nella provincia di Brescia ;

se e come i ministri in indirizz ointendano verificare l 'effettiva esistenzadell 'autorizzazione da parte del presi -dente della provincia di Brescia per l 'ap-postamento fisso e il nominativo del tito-lare di essa, nonché indagare sul compor-tamento delle amministrazioni comunal iinteressate in materia di affitti dei cosid-detti capanni ;

quali e quanti edifici abusivi sianostati realizzati ; di questi quanti insiston osu terreni del demanio comunale e/o re-gionale; se e quali siano utilizzati comeappostamenti fissi; se questi apposta -menti, che nella stragrande maggioranzapossono essere assimilati a veri e proprichalet o villini, abbiano viceversa una li-cenza edilizia ed in tal caso non posson oessere utilizzati per la caccia ;

se si intenda verificare sull'utilizz odi questi introiti provenienti dall'affitt odi appostamenti . e quindi ottenuti ai

danni dell 'avifauna migratoria, da partedelle amministrazioni comunali ;

se i ministri, anche in considera-zione delle continue inadempienze del -l'amministrazione provinciale di Brescia ,ritengano opportuno procedere ad accer-tamenti diretti attraverso il Corpo fore-stale dello Stato nonché dei Carabinieridel nucleo operativo ecologico (NOE).

(4-16212)

CIMA . — Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni . — Per sapere – pre-messo che :

presso gli uffici delle poste e teleco-municazioni di Lecco sono disponibili ,ma . non utilizzabili, le apparecchiaturenecessarie per la trasmissione telefax aduso pubblico – :

se risponde al vero che il servizio ,all'inizio di ottobre, non era ancore stat oattivato per mancanza del fonogrammarecante l'autorizzazione del Ministero e ,nel caso, quali siano le ragioni di talemancanza e che cosa si intenda fare perovviare alla stessa ;

se non ritenga grave che da unacittà come Lecco un cittadino non poss atrasmettere messaggi via fax se non ricor-rendo a favori di altri privati cittadini oacquistando in proprio l 'attrezzatura oc-corrente ;

quale sia il piano di sviluppo previ -sto, e i relativi tempi, per la dotazionedegli uffici postali di attrezzature idoneealla trasmissione telefax;

se non ritenga opportuno intervenir eper attivare il servizio pubblico telefax intutti i centri urbani superiori ai diecimil aabitanti e nelle circoscrizioni delle mag-giori città italiane .

(4-16213 )

CIMA e FILIPPINI ROSA . — Al Mini-

stro della difesa . — Per sapere – premess oche :

il 22 ottobre scorso in quarantun ocomuni delle province di Cuneo ed Asti s i

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

è tenuto un referendum consultivo, in-detto dai sindaci per consentire alla po-polazione di esprimersi sulla questionedell ' impianto RESOL che l 'ACNA di Cen-gio (SV) intende costruire ;

nella giornata del voto alcuni facino-rosi hanno impedito al capostazione d iCengio (SV) di recarsi al suo posto dilavoro in quanto « colpevole » di esserepiemontese ,

se risponde al vero che i carabinieridi Cengio, anziché tutelare il diritto de lcapostazione di accedere al posto di la-voro, gli hanno consigliato di tornarsenea casa;

se risulta che i facinorosi siano stat iidentificati e, in caso negativo, per qual iragioni i carabinieri hanno deciso di no nprocedere all ' identificazione ;

se intende intervenire per evitare i lripetersi di gravi episodi di intolleranza ,già più volte verificatisi in passato senzaprecisi e decisi interventi delle forze del-l'ordine, nei confronti di cittadini « colpe-voli » di chiedere la chiusura del l'ACN Ao, spesso, semplicemente « colpevoli » dinon essere liguri .

(4-16214)

CIMA e FILIPPINI ROSA. — Al Mini-stro dell'ambiente . Per sapere – pre-messo che:

il 22 ottobre scorso in quarantunocomuni delle province di Cuneo ed Asti s iè tenuto un referendum consultivo, in -detto dai sindaci per consentire alla po-polazione di esprimersi sulla question edell ' impianto RESOL che l'ACNA di Cen-gio (SV) intende costruire contrabbandan-dolo per « impianto per la trasformazion ein solfato sodico e potassico ad alta pu-rezza dei sottoprodotti attualmente conte-nuti in grandi bacini impermeabilizzati » ,come risulta dall ' informazione pubblicita-ria a pagamento pubblica a spese ACNAsul quotidiano La Stampa del 16 settem-bre 1988 ;

tali « sottoprodotti » sono in realt àrifiuti tossici e nocivi non altrimenti trat-tabili ;

al referendum ha partecipato 1 ' 82per cento degli aventi diritto al voto, se-gnando un livello di affluenza alle urneestremamente elevato in considerazionedel carattere consultivo ;

il 94 per cento dei votanti si èespresso contro l ' impianto RESOL nono-stante la propaganda ACNA, diffusa anch eda alcuni esponenti del consiglio di fab-brica e avallata dal sindaco di Cengio edalle recenti decisioni della Regione Ligu-ria, che tende a contrabbandare come im-pianto per la produzione di solfati quell oche in realtà è a tutti gli effetti un ince-neritore di rifiuti, come risulta dal titol odel documento, inviato il 23 dicembre1988 dalla LURGI GmbH di FrankfurtamMain all'ACNA, che aveva chiesto all astessa LURGI dei tests sull'impianto pi-lota di Frankfurtam Main relativi ali'« in-cenerimento di rifiuti acquosi » e com erisulta altresì dall'introduzione allo stessodocumento, in cui sopra si parla di ince-nerimento per la « distruzione di rifiut iacquosi » e di ricerca dei metodi per con-vertire i prodotti della combustione insali utilizzabili, con evidente prevalenzadell'aspetto relativo alla distruzione di ri-fiuti su quello della conversione in sal i

utilizzabili

quali concrete iniziative intenda as-sumere per garantire che l'espressionedella volontà popolare, chiaramente ma-nifestata nella consultazione referendaria ,sia tenuta nella massima considerazione ;

quali concrete iniziative intenda as-sumere per garantire la correttezza del -l'informazione che l 'azienda diffonde a icittadini .

(4-16215)

CIMA . — Al Ministro dell'ambiente . —Per sapere – premesso che :

nel comune di Acceglio (CN), in lo-calità Saretto, il sito denominato « sor-genti del Maira » è soggetto a tutela a isensi della legge 8 agosto 1985, n . 431 ;

in tale località la Regione Piemonte,con delibera n . 1813497 del 2 giugno

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— 39061 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

1987, ha concesso l 'autorizzazione, valid acinque anni, all 'apertura di una cava d imarmo nero da parte della ditta ACMA Rsrl di Dronero (CN) ;

il consiglio comunale di Acceglio, i ndata 23 ottobre 1987, ha a sua voltaautorizzato la ditta ACMAR a svolgereattività estrattiva ;

l 'attività connessa alla « coltiva-zione » della cava compromette lo svi-luppo turistico della zona, da sempre uti-lizzata per campeggio, e le attività silvo-pastorali ;

l 'attività della cava comporta i ltransito lungo strade di montagna, espesso già intasate di auto, di autocarr iper il trasporto del materiale estratto edegli scarti ;

l ' introito del comune di Acceglio ,proprietario del terreno, è di lire un mi-lione l'anno per la concessione ;

contro l 'attività estrattiva si è costi-tuito un comitato di cittadini denominat oComitato per la tutela delle sorgenti de lMaira

se non ritenga opportuno intervenireper accertare la regolarità delle autorizza-zioni alla « coltivazione » della cava ;

se, considerando lo sfregio di rile-vanti proporzioni che si sta producendoin una zona che la stessa delibera dellaregione Piemonte definisce « di singolareintèresse ambientale », non ritenga neces-sario adottare le idonee iniziative, nel -l'ambito della sua competenza, per la so-spensione immediata dell'attività estrat-tiva .

(4-16216 )

CIMA e FILIPPINI ROSA . — Al Mini-stro di grazia e giustizia. — Per sapere s erisponde al vero che il pretore di CairoMontenotte (SV), che recentemente hacondannato 1 'ACNA di Cengio (SV) perinquinamento del fiume Bormida, è statotrasferito a Genova e, nel caso, se risul-tino le ragioni del suo trasferimento, an-che per poter escludere come temono le

interroganti, che si tratti dell'ennesim ocaso di promozione con intenti di rimo-zione .

(4-16217)

COSTA RAFFAELE . — Al Ministro del-l'interno . — Per sapere – premesso che :

il comune di Mondovì attende daquasi cinque anni la promozione alla fa -scia classificata di la/B, possedendo tutt ii necessari requisiti per rientrare in talecategoria ;

città come Alba e Bra, pur avendoparametri inferiori rispetto al comun emonregalese, sono state incluse nell aclasse superiore – :

quali siano le ragioni che ostano aMondovì la promozione alla qualifica d ila/B.

(4-16218)

SOAVE . — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per sapere –premesso che :

il signor Joze Barbis, nato il 6 feb-braio 1926, residente a Sembise 30 ,662253 Knezak – Jugoslavia – ha inol-trato presso l 'INPS, sede regionale Friul i– V.G.R.C.I. reparto convenzioni interna-zionali Via di Toppo, 33 – Udine, unapratica per ottenere concessione dellapensione italiana, riferimento in Italian . 960623 ;

il signor Joze Barbis, il quale haprestato il servizio militare a Reggio Ca-labria, è un contadino con due figli acarico – :

che cosa osti alla concessione de lbeneficio richiesto, e dovuto per legge .

(4-16219)

BENEDIKTER. — Ai Ministri della di -

fesa, dell ' interno e per il coordinamentodella protezione civile . — Per sapere : -

quanti obiettori di coscienza – i nnumero assoluto e in percentuale – tro-vino impiego nei servizi della protezion ecivile e, in particolare, quanti di questi

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

abbiano preso parte all 'opera di spegni -mento del tragico incendio in Sardegnadell 'appena scorsa estate ;

perché gli obiettori di coscienza nonvengano destinati 'prevalentemente al be-nemerito Corpo dei vigili del fuoco (a lquale peraltro vengono assegnati giovanidi leva che obiettori non sono), che – pu rnon essendo certo un corpo armato – in-dubbiamente contribuisce efficacement ealla difesa, intesa nel senso più largo mainsieme più reale, di tutta la nazione .

(4-16220)

BENEDIKTER. — Ai Ministri dell' in-terno, dei trasporti e dei lavori pubblici . —Per conoscere se, al fine di ridurre leoccasioni di incidenti stradali, non riten-gano di dover regolamentare :

a) l ' impiego ed i modelli dei telefon iinstallati dalla SIP nelle autovetture, inquanto con i modelli attualmente in usoaccade, infatti, che il guidatore, durant ela corsa, per armeggiare con il cornett otelefonico debba necessariamente impie-gare una mano, tolta ovviamente dal vo-lante ed inclinare il capo, il tutto co nevidente ed assai grave limitazione all anecessaria attenzione alla condotta del -l 'automezzo e con pericolo attuale di inci-dente ;

b) la potenza di uscita delle autora-dio, che – non essendo stata limitata –può raggiungere valori tali da inibir ecompletamente la capacità del guidatore ,oltre a rappresentare, talvolta, un fasti-dioso disturbo per i cittadini in genere –specie nelle ore notturne – e per gli altriautomobilisti nelle soste ai semafori enelle code del traffico urbano ed ex-traurbano ;

c) l'uso delle cuffie collegate ad ap-parecchi radio o fonoriproduttori da part edi automobilisti e motociclisti, il cui uso ,infatti, annulla le facoltà auditive dell'u-tente, considerando che non vietarne l 'usodovrebbe comportare – per logica conse-guenza – di non porre alcuna limitazioneed alcun gravame per il rilascio della

patente di guida a coloro che, per malat-tia o per età, abbiano menomate facolt àauditive .

(4-16221 )

BENEDIKTER. — Al Presidente de lConsiglio dei ministri e ai Ministri dell'in-terno, dei trasporti e dei lavori pubblici . —Per conoscere se abbiano notizia che imotocicli senza targa sono i mezzi prefe-riti – e sicuri – per la cosiddetta micro-delinquenza urbana (scippi, rapine, ecc .) eche gli stessi mezzi sono troppo spessoutilizzati con totale spregio delle norm edel codice della strada e dei regolament icomunali e anche, purtroppo, delle pi ùelementari convenzioni del vivere civil e(dal fatto di essere utilizzati spesso percondurre più di una persona, al non ri-spettare né i sensi unici di marcia, né i

limiti di carreggiata, al correre sui mar-ciapiedi, al manomettere le marmitte conconseguente produzione di elevatissimarumorosità) e che, pertanto, rappresen-tano un indubbio ed attuale pericolomortale, sia per i ciclomotoristi stessi cheper la generalità dei cittadini – pedoni emotorizzati – e se non ritengano, di con-seguenza, in analogia a quanto già d atempo in uso in altri paesi civili, adottar edegli opportuni provvedimenti rivolti amunire di targa tutti indistintamente iveicoli a motore, in considerazione princi-palmente che l'incolumità dei cittadini e dil rispetto delle norme di legge sono di cert opiù degne di tutela degli eventuali inte-ressi degli industriali che producono talimezzi di locomozione e che potrebberotemere una contrazione dei loro affar idall'imposizione della targa di circola-zione e conseguente obbligatorietà di assi-curazione dei veicoli per i danni causat i

a terzi .

(4-16222)

COLOMBINI e PICCHETTI . — Ai Mi-nistri per il coordinamento della protezionecivile e dell'interno . — Per sapere – pre-messo che :

quasi quotidianamente il degradoambientale, l'incuria, l'abbandono in cu iè tenuta la città di Roma provocano pie-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

coli e grandi rischi : tubature che scop-piano, voragini che si aprono, allaga -menti, incendi, crolli di vario tipo ecc .ecc., con un costo pesantissimo per lacollettività, quando non sono vere e pro-prie tragedie ;

l'apertura dei cantieri per i « mon-diali » senza programmazione, tutti in-sieme, con insufficienti misure di sicu-rezza, ha reso ancora più insicura l acittà ;

intiere aree della città sono irrag-giungibili con i mezzi dei vigili del fuocoper il traffico impazzito e per i mill eintralci che incontrano: vasi per piante ,marciapiedi, catene, automobili parcheg-giate, ecc . ;

da anni i vigili del fuoco chiedonoal comune di installare « idranti a colon-nina », onde evitare che sugli attual i« tombini » non vi si trovino auto par-cheggiate come spesso avviene ;

in previsione dei mondiali del '90non risulta sia stato previsto un piano eun coordinamento di tutte le forze previ-ste per il soccorso per cui sarà quas iimpossibile, in tale situazione, garantirela sicurezza sia ai cittadini romani cheper gli ospiti stranieri e delle altre citt àitaliane –.

se si intende intervenire presso i lcomune di Roma per conoscere le ragion iper le quali non si risponde e non s iadottano i suggerimenti dei vigili delfuoco ;

quali iniziative si pensa di metter ein atto per favorire l'elaborazione di u npiano per la sicurezza dei cittadini ro-mani e degli ospiti durante i mondiali eper realizzare il necessario coordinamentodi tutte le forze ad esso preposte .

(4-16223 )

COLOMBINI e PICCHETTI . — Al Mi-nistro dell'interno. — Per sapere – pre-messo che :

in un 'assemblea di vigili del vuocosvoltasi il 16 ottobre alla caserma de ivigili del fuoco di via Marmorata (Roma)

rappresentanti sindacali e singoli vigil idel fuoco hanno denunciato una forte ca-renza d'informazione sul valore e su lruolo del servizio che svolgono a garanzi adella sicurezza dei cittadini e sulle possi-bilità di evitare inutili perdite di temp o(vedi passaggio attraverso il 113), se icittadini fossero messi in condizioni diconoscere come si accede direttamente a iservizi dei vigili del fuoco e pertanto res odi pubblica e generalizzata conoscenza i ln . 115, che tale accesso consente . Inquesto spirito di servizio i vigili dell acaserma su menzionata avevano ripro-dotto il « 115 » sugli automezzi di cuidispongono;

incredibile, ma vero, tale lodevoleiniziativa è stata impedita da una dispo-sizione del Ministero dell'interno fatt apropria dall'ispettorato regionale, il qualeha disposto per tutti i comandi del Lazi odi togliere il « 115 » da tutti gli auto-mezzi dei vigili del fuoco – :

quali sono i motivi per i quali si èdata una simile disposizione e se s ' in-tende rimuoverla immediatamente dand odisposizione affinché tutti gli automezz idei vigili del fuoco portino bene in evi-denza il n . 115 ;

con quali mezzi ed iniziative si in-tende fare conoscere ai cittadini tutti si ail n . telefonico di accesso ai serviz i« 115 » sia i servizi stessi e il ruolo de ivigili del fuoco per la sicurezza dei citta-dini .

(4-16224 )

PIRO. — Ai Ministri per gli affari so-ciali e della pubblica istruzione. — Persapere se siano a conoscenza dell 'allonta-namento del giovane Alessandro Olivieri ,di 16 anni, che in sedia a rotelle è datorespinto

dalla

scuola

G . Marconi

d iPenne, provincia di Pescara . (4-16225)

LUSETTI . — Ai Ministri per i problem idelle aree urbane e della pubblica istru-

zione. — Per sapere – premesso che

nei pressi del polo scolastico di viaMakallè, a Reggio Emilia, si sono verifi -

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

cati, ultimamente, all'uscita delle lezioni ,diversi incidenti stradali ;

esiste un grave problema di viabi-lità, con serie difficoltà per la sicurezz adegli studenti, a ridosso dei plessi scola-stici reggiani ;

gli studenti hanno sottolineato, at-traverso una composta manifestazione d iprotesta, il loro disagio richiamando l 'at-tenzione degli amministratori locali s utale grave problema – :

se non intendano intervenire attra-verso provvedimenti di carattere generaleper far fronte a situazioni come quell aaccennata in premessa ;

se si possano destinare nel quadrodegli interventi di edilizia scolastica o diviabilità dei centri urbani appositi inve-stimenti per garantire la sicurezza, l ' inco-lumità ed una migliore qualità della vit adegli studenti .

(4-16226)

LUSETTI, CILIBERTI, BATTAGLIAPIETRO, RIGHI e BUONOCORE . — AlPresidente del Consiglio dei ministri e a lMinistro delle .partecipazioni statali . — Persapere – premesso che :

gli organi di stampa informano con-tinuamente della precaria situazione chesi sta verificando all'interno dell 'ENI-MONT ;

la autonomia e la capacità di azionedella dirigenza del gruppo di provenienzapubblica rischia di essere fortemente ri-dotta da parte del socio privato;

se non ritengano opportuno interve-nire presso la presidenza dell'ENI affin-ché il gruppo stesso tuteli l'azione deisuoi manager che hanno portato un con -tributo determinante per il risanament odel settore chimico .

(4-16227 )

BELLOCCHIO, UMIDI SALA, ROMAN Ie DI PIETRO. — Al Ministro dell ' industria ,commercio e artigianato . — Per conoscere– premesso che :

in data 19 aprile 1989 è scaduto i ltermine di due anni, stabilito dall'articolo

3 della legge 13 aprile 1987, n . 148, perla cessazione dall'attività di tutti gli al-lora esistenti enti di gestione fiduciari a(precedentemente regolati dall 'articolo 45del testo unico sulle assicurazioni private)e per la loro conseguente trasformazioneo il loro scioglimento, pena la sottoposi-zione alla procedura della liquidazionecoatta amministrativa ;

al momento dell 'emanazione dell alegge erano operanti tre enti di gestionefiduciaria ;

quale sia stata la sorte (trasforma-zione, scioglimento, liquidazione) degl ienti di cui in premessa, la cui elimina-zione rispondeva, e risponde, a preciseesigenze di protezione del risparmio de l

pubblico .

(4-16228)

ZAMBON e PELLIZZARI . — Al Mini-stro della sanità. — Per sapere – premessoche :

a partire dal 1987, nel Veneto comein altre regioni italiane, si sta diffon-dendo in maniera preoccupante una gravemalattia emorragica virale, detta malatti a« X », che colpisce gli allevamenti di co-nigli sia intensivi che a carattere fami-liare ;

detta sindrome, di cui sono ancorain gran parte ignote le modalità di tra-smissione e la patogenesi, è caratterizzatada elevati tassi di morbilità e mortalità ,con gravissimi danni al patrimonio cuni-colo regionale e nazionale ;

contro questa infezione virale non

esiste al momento alcuna terapia efficace ,ma solo sperimentazioni ;

per quanto riguarda la vaccinazione ,"gli istituti zooprofilattici stanno cercandodi realizzare un vaccino idoneo e di veri-ficarne la reale efficacia sul territorio, masenza raggiungere finora risultati conclu-sivi ;

nella regione Veneto, nella quale atutt 'oggi sono stati rilevati circa 100 foco-lai, si è provvedùto ad indicare agli ope-ratori del settore le più opportune misure

Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 1989

di profilassi da adottare per bloccare i ldilagare di tale malattia, che peraltr ocontinua a diffondersi tanto da distrug-gere in alcune zone, è il caso della pro-vincia di Belluno, gran parte degli alleva -menti ;

le associazioni di allevatori del set-tore richiedono a ragione iniziative atte atutelarli dal punto di vista produttivo edi conseguenza del loro reddito aziendale ;

peraltro, qualsiasi intervento finan-ziario è reso problematico dalla circo-stanza che la malattia di cui trattasi nonè stata ancora inserita tra quelle per lequali è previsto l 'obbligo della denuncia ,ai sensi del regolamento di polizia veteri-naria approvato con decreto del Presi -dente della Repubblica 8 febbraio 1954 ,n. 320;

ciò impedisce di accedere alle prov-videnze economiche previste dalla legge 2giugno 1988, n . 210, e dal recente decretodel ministro della sanità 20 luglio 1989 ,n . 298;

l 'articolo 1 del citato decreto de lPresidente della Repubblica 320 del 195 4prevede che l 'alto commissario per l ' i-giene e la sanità pubblica, con specifich eordinanze, 'può riconoscere il carattere in-fettivo e diffusivo di nuove malattie – :

quali iniziative atte all ' inserimentodella malattia emorragica virale dei coni -gli tra quelle per le quali è previsto l 'ob-bligo della denuncia, ai sensi del regola -mento di polizia veterinaria approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 8 febbraio 1954, n . 320, intenda as-sumere, vista la rapidità di diffusion edella malattia emorragica virale e i con -seguenti gravi danni economici per uncomparto di notevole interesse economic oper il nostro Paese .

(4-16229)

BELLOCCHIO e FERRARA . — Ai Mi-nistri del lavoro e previdenza sociale e dellapubblica istruzione . — Per conoscere –premesso che :

da tempo i lavoratori della 3M, sta-bilimento di San Marco Evangelista (CE)

sono in lotta per impedire il trasferi-mento da Caserta del reparto diskettes ,che nella pratica comporterebbe la mess ain C.I .G. (anticamera del licenziamento )di quasi 200 lavoratori ;

è assolutamente inaccettabile l ' inten-zione della proprietà (azienda multinazio-nale), dopo aver « pompato » incentivi edagevolazioni a tutti i livelli, di buttaresul lastrico circa duecento famiglie senz aoffrire alcuna alternativa che possa fa rben sperare sul futuro produttivo e occu-pazionale dello stabilimento ;

da parte della direzione aziendale s itenta altresì, con ogni mezzo, di limitar eai dipendenti il legittimo diritto di scio-pero (come nel caso dei lavoratori de l-reparto Resine a cui si vorrebbe imporr ela cosiddetta « Comandata ») mettendo i ntal modo in serio pericolo la sicurezzadegli impianti, in quanto essa non puòche essere affidata ai soli addetti all asola sicurezza degli impianti, senza coin-volgerli nel proceso produttivo ;

l'azienda non ha il diritto, propri oper la tutela generale di tutti. i dipen-denti, di ridurre il personale in posizion itecniche e di controllo del processo lavo-rativo – :

quali iniziative urgenti intenda adot=tare per garantire la sicurezza degli im -pianti, la incolumità e la salute di tutti idipendenti, facendo così ntendere a chi d idovere che le leggi italiane debbono es-sere rispettate anche dal capitale stra-niero .

(4-16230)

ZAMPIERI . — Al Ministro delle finanze .

— Per sapere :

se già sulla base delle norme conte-nute nel testo unico delle disposizion iconcernenti l ' imposta di registro (articolo6, comma 4, del decreto del Presidentedella Repubblica 26 aprile 1986, n . 131) ,come del resto specificato dalla circolareministeriale del 16 giugno 1986, n . 37 ,non si sia provveduto ad eliminare quei . . .« sospetti ed espedienti per eludere lenormali imposte . . . » ;

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e, se ciò non fosse, per quale motiv ocon le norme di cui agli articoli 23 e 2 4del decreto-legge 2 marzo 1989, n . 69 ,convertito dalla legge n . 154 del 1989, s iè inteso includere appieno la tassazion esui trasferimenti, ivi compresa anch el ' imposta INVIM (normalmente intrasferi-bile ed a carico del venditore), per iprovvedimenti dell'autorità giudiziaria d imero accertamento della proprietà di im-mobili (usucapione articolo 1158 codic ecivile), che trasferimenti non sono.

(4-16231 )

BATTISTUZZI . — Al Ministro per lafunzione pubblica . — Per sapere – pre-messo che

la legge finanziaria 1988 ha intro-dotto l 'obbligatorietà della visita medicaanche per i soggetti con invalidità supe-riore al 50 per cento e ciò nonostante icriteri seguiti per le assunzioni – secondoquanto risulta all 'interrogante – conti-nuano a violare la legge – :

quante sono state le assunzioni ob-bligatorie di cui alla legge 2 aprile 1968 ,n . 482, e successive modificazioni effet-tuate dall'inizio della presente legislaturae fino al momento attuale presso le am-ministrazioni pubbliche di Roma ;

i nomi di tutti gli assunti con rela-tive residenze ;

il grado di gravità delle invaliditàche hanno motivato le assunzioni stesse .

(4-16232)

TEALDI. — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per sapere –premesso che :

con decreto-legge n . 25 dell'8 feb-braio 1988 convertito dalla legge n . 93del 21 marzo 1988 è stato così disposto« l'INPS è, autorizzato a corrispondere leprestazioni già liquidate in favore . de imutilati, invalidi civili e sordomuti achese riconosciuti tali dopo il compiment odel 65° anno di . età » :

in base ad informazioni assunt e

presso l'INPS, risulta essere stato così di -

sposto : « devono essere respinte le do-

mande intese ad ottenere la pensione so-ciale, quando tale prestazione sia deriva-tiva dell'invalidità civile il cui riconosci -

mento sia stato richiesto dagli interessat i

dopo il compimento del 65° anno di età

per quanto riguarda le pratich e

relative ad invalidi civili, riconosciuti tal i

dopo il compimento del 65° anno di et à

su istanza presentata prima di tal e

evento, si ribadisce che le stesse devono

essere tenute in sospeso in attesa del pa-rere richiesto in proposito ai Ministeri

vigilanti » ;

per evidente errata interpretazion e

dell'INPS delle norme sopra riportate ,

non sono state liquidate le domande d i

pensione sociale presentate dal 31 dicem-bre 1986 al 21 marzo 1988, prima dell 'en-trata in vigore della legge sopra citata e

sono in corso i provvedimenti di reiezion e

delle domande medesime ;

parimenti, sono tuttora sospese, i n

attesa `di liquidazione, le domande pre-sentate alle Prefetture dagli interessat i

prima del compimento del 65° anno d i

età ancorché accolte dopo il raggiungi -

mento di tale età ;

ciò penalizza gravemente una vastacategoria di cittadini appartenenti a fa-

scia bisognosa degna di ogni attenzione

assistenziale ;

nella fattispecie si tratta di migliai a

di domande che hanno titolo ad essere

accolte e che invece vengono incredibil-

mente respinte ;

pertanto, appare improcrastinabile

una direttiva del Ministro atta ad elimi-

nare l'inconveniente sopra lamentato an-che per evitare giustificati malumori

nella categoria interessata ;

quali provvedimenti urgenti intende

adottare il Ministro' per porre rimedio a

quanto sopra lamentato .

(4-16233)

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COSTA RAFFAELE . — Al Ministro del-l'università e della ricerca scientifica e tec-nologica . — Per sapere :

se risulti che il preside della facolt àdi magistero di Palermo avrebbe propo-sto, per l 'attribuzione di una laurea hono-ris causa, Charles Poletti, già comandantedel Governo militare alleato in Italia ,noto come « proconsole » americano i nItalia, accusato fra l'altro di collusionicon ambienti mafiosi, come riferito dalquotidiano La Stampa del 22 ottobre1989 ;

quante lauree honoris causa sianostate rilasciate negli ultimi cinque ann ida atenei italiani e a chi ;

se non ritenga opportuno intervenir epresso i corpi accademici affinché lelauree ad honorem vengano rilasciate apersonalità che abbiano compiuti studi enon siano invece utilizzate per scopi d ipubbliche relazioni o addirittura per fin iimperscrutabili, come nel caso del colon -nello Poletti, di cui s'ignorano i merit iche giustificherebbero l'attribuzione di uncosì elevato riconoscimento .

(4-16234)

RONCHI, TAMINO e RUTELLI . — AiMinistri dell'ambiente e della sanità . — Persapere – premesso che :

nei primi mesi del 1989, grazie all adenuncia del lavoratore Giancarlo Pas-soni, si venne a conoscenza di come l'a-zienda Telettra di Milano violasse lenorme per la tutela dall'inquinamento ol-tre che la legislazione in -materia di pre-venzione, infortuni ed igiene del lavoro ;

il lavoratore che denunciò tale situa-zione subì un trasferimento ad altra man-sione, trasferimento che fu poi annullat odalla pretura di Monza in data 27 giugn o1989, perché illegittimo ;

la pretura di Monza, in seguito adesposti presentati dall 'associazione am-bientalista « Lega ambiente » nei con -fronti della Telettra, per violazione dell anormativa sui rifiuti tossici, sulle emul-sioni oleose, sull ' inquinamento atmosfe-

rico, idrico e dei suoli, apriva un 'istrutto-ria nei confronti della azienda, incari-cando l 'USL 60 di svolgere un'indagin eall'interno dello stabilimento ;

l 'unità operativa « tutela salute ne iluoghi di lavoro » della USL 60 diffidava ,in data 25 luglio 1989, l'azienda Telettraper violazione dell'articolo 363 decretodel Presidente della Repubblica n . 547del 1955 (stoccaggio di stabilimento), del -l'articolo 18 del decreto del Presidentedella Repubblica 303 del 1956 (stoccaggi odi reparto), dell ' articolo 19 del decretodel Presidente della Repubblica 915 de l1982 e dell 'articolo 3, comma 5, dellalegge 475 del 1988 (smaltimento rifiuti) ,dell 'articolo 4 del decreto del Presidentedella Repubblica 303 del .1956 (inquina-mento da olii minerali e polveri), dell'ar-ticolo 374 del decreto del Presidente dell aRepubblica 547 del 1955 (impianti dicondizionamento), dell'articolo 20 (aspira-zioni localizzate) e dell 'articolo 4 (inqui-namento da rumore) del decreto del Pre-sidente della Repubblica 303 del 1956 edegli articoli 27, 82, 72, 68, 55, 41, 105 ,75, 12, 287 del decreto del Presidentedella Repubblica 547 del 1955 (preven-zione infortuni) ;

presso la pretura di Monza è inoltredepositato copia di un verbale dell'US L60 in data 3 ottobre 1988 il quale, inconformità alla normativa vigente, di -chiara entro i limiti, previsti la presenzadi rame (come inquinante) nelle acquereflue;

tale giudizio desta notevoli perples-sità, data la metodologia utilizzata, si aper ciò che riguarda i parametri usati ,sia per ciò che riguarda il , periodo tempo-rale dei prelievi dei singoli campioni, equindi in contrasto con lo spirito dell alegge Merli ;

in data 22 settèmbre 1989 venivarinvenuta nel perimetro dello stabili -mento Telettra una discarica abusiva d irifiuti industriali speciali tra cui ceneri diforni, scarti contenenti resine fenoliche ,scarti di olii, melme di solventi esausti ,prodotti chimici obsoleti, fanghi di depu-

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razione, bidoni con scritta « cianuro disodio », ecc . ecc;

nella stessa area esiste un pozz od'acqua chiuso dal 1980 perché inquinat oda cloroformio;

in data 4 ottobre sono state rinve-nute ulteriori discariche ascrivibili a lavo-

razioni di galvanica ;

né i dirigenti della Telettra di Vi-mercate né l'amministrazione di tale co-mune sono mai intervenuti per sanaretali situazioni, nonostante fossero bene aconoscenza della realtà sopra descritta ;

come risulta sia dalle dichiarazion i

del consiglio di fabbrica Telettra all'US L

60 sia dall 'asposto della Lega ambiente ;

l'articolo 18 della legge 349 del 198 6

ai commi primo e terzo, prevede che ch idanneggia l'ambiente sia obbligato al ri-sarcimento e che tale azione di risarci-mento sia esercitata in sede penale dalloStato – :

se la Telettra sia stata classificataini base all 'articolo 216 del testo unic odelle leggi sanitarie e quali garanzie especiali cautele sia tenuta a rispettare ;

se sia stata rilasciata dal sindaco d iVimercate apposita autorizzazione all aproduzione, e quali e quanti controll isiano stati effettuati, dall'USL competente

e dall 'ente locale, per verificarne il ri-spetto ;

se l 'amministrazione in oggetto ab-bia provveduto ad istituire mappa territo-riale delle aziende a rischio ed insalubr i

e se la cittadinanza ne sia a conoscenza ;

quali e quante ordinanze siano stateemesse nei confronti della Telettra pe rcontenere il rilascio di sostanze inqui-nanti ;

se non ritengano di dover aprireun 'indagine conoscitiva nei confrontidella USL 60 per verificare l 'operatodella stessa e per eventualmente poten-ziare i presidi destinati all'intervento s uun territorio caratterizzato da una fort epresenza di aziende a rischio :

se non ritengano di dover avviare

azione penale nei confronti della Telettra

di Vimercate ai sensi dell 'articolo 1 8

della legge 349 del 1986 ;

se non ritengano di dover aprireun'indagine conoscitiva di concerto con i

Ministeri competenti per verificare l 'ope-

rato della attuale amministrazione del co-mune di Vimercate, in particolare in me -rito alla attuazione della normativa vi -

gente in materia di tutela dell'igiene pub-

blica .

(4-16235)

SOAVE . — Al Ministro del lavoro e

della previdenza sociale . — Per sapere –

premesso che :

il signor Angel Lazar, nato il 24

marzo 1921 . a Mali Slatnik - 68000 Novo

Mesto - Iugoslavia - ha attivato presso

l 'INPS sede regionale del Friuli -

V.G.R.C .I ., reparto convenzioni internazio-nali, via di Toppo, 33 - Udine, la pratica

n . 927669/8500 00267590 (17 maggio), pe rottenere la concessione della pensione ita-liana per il periodo in cui ha prestato

servizio militare nel periodo antecedente

l 'anno 1943 ;

il signor Angel Lazar, già partigian o

dei battaglioni di attacco, è attualmente

immobilizzato in una sedia a rotelle pe r

ferite di guerra :

che cosa osti alla concessione de l

beneficio richiesto e dovuto per legge .(4-16236)

SOAVE . — Al Ministro del lavoro e

previdenza sociale. — Per sapere – pre-

messo che:

la signora Marja Hrvatin nata a

Kurgent il 4 dicembre 1924, ha attivato

una pratica per ottenere la concessione

della pensione italiana, all 'Istituto nazio-nale della previdenza sociale sede regio-nale Friuli VGRCI reparto convenzioni in-ternazionali - via Di Toppo, 33 - Udine ,

4iferimento in Italia n . 16242, domanda

ricevuta a Udine il 18 giugno 1987, per la

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reversibilità della pensione di GiuseppeHrvatin, nato a Villa del Nevoso il 6novembre

1923,

foglio

matricolaren . 26431 ;

la signora Marja Hrvatin è vedov acon un figlio trentacinquenne in dialis icontinua –

che cosa osti alla concessione de lbeneficio richiesto, e dovuto per legge .

(4-16237)

ARNABOLDI, CIPRIANI e RUSSOSPENA. — Ai Ministri del lavoro e previ-denza sociale e per i beni culturali e am-bientali . — Per sapere – premesso che :

con la legge n . 41/1986, lo stato fi-nanziò, con circa 600 miliardi di lire, unprogetto di catalogazione del patrimoni oartistico nazionale realizzato tramite l aconcessione di appalti a trentanove con-sorzi di aziende private ;

tale progetto ha sollevato notevolirilievi critici in ordine alla trasparenz adegli appalti, agli obbiettivi occupazional i(dei 10 .000 posti di lavoro promessi solocirca 3 .800 sono stati mantenuti), ai risul-tati dell 'operazione (la catalogazione sa-rebbe avvenuta utilizzando diversi sistem iinformatici incompatibili tra di loro risul-tando, quindi, ingestibile senza ulterioriinterventi) ;

in particolare, il progetto « VersoGenova medioevale », affidato al Consor-zio di cooperative genovesi « Grafema » ,solleva ulteriori e particolari dubbi circ ala gestione del finanziamento pubblicoperché il consorzio Grafema è stato l 'u-nico ad ovviare con un taglio occupazio-nale alla diminuzione dei finanziamenti ,taglio ottenuto, dopo una vertenza sinda-cale, con le « dimissioni » da parte di 7lavoratori e la risoluzione anticipata d idue mesi del contratto di lavoro per tutt ii dipendenti (tutti con contratti a termin eo di formazione-lavoro) ; questo mentre, afronte dell 'alta incidenza dei tagli operat isulle voci relative a stipendi e contribut iper i dipendénti (circa un terzo su un

totale di lire 1 .200.000 .000 circa), nei bi-lanci 1987 e 1988 di Grafema risultanospesi, ad esempio, per consulenze affidat eagli stessi soci, circa 2 miliardi di lireall 'anno ;

per i 95 lavoratori di Grafema, nonesistono, ad oggi, sbocchi occupazional icerti –:

quali iniziative hanno posto in atto ,o intendono assumere alla luce di quantoemerso, i Ministeri competenti per garan-tire una gestione del finanziamento pub-blico rispondente agli obiettivi di traspa-renza e di difesa dell 'occupazione, ancor-ché precaria, da parte delle aziende inquestione ed in particolare del consorzioGrafema;

quali garanzie di non dispersione diprofessionalità e di livelli occupazional ivengono prospettate ai lavoratori impe-gnati in questi progetti .

(4-16238)

MATTIOLI e SCALIA . — Ai Ministridell'ambiente, della sanità e per i problem idelle aree urbane. — Per sapere – pre-messo che :

l'area dell 'ex istituto sieroterapic oSerafino Belfanti in Milano è oggetto inquesti giorni di ampio dibattito in senoalla civica amministrazione milanese a lfine della futura destinazione del com-plesso e dei terreni pertinenti . Tale dibat-tito non tiene in alcun conto la gravesituazione sanitaria dei luoghi, ereditàdella passata attività farmaceutica iv isvolta . In particolare, come denunziatodalla Lega ambiente della Lombardia ,sono presenti nell 'area del sieroterapicoBelfanti ingenti quantitativi di rifiuti ab-bandonati con• contenitori in pessimostato di conservazione per cui, conside-rate le poche etichette tuttora leggibil ima soprattutto il genere di attività con -dotta dall'istituto, è lecito ritenere chedetti rifiuti possano contenere sostanz enocive ed inquinanti tali da rappresentareun rischio per la cittadinanza, soprattuttose fossero avviati lavori senza una pre-

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ventiva opera di indagine e bonifica dell ostato dei luoghi –:

quali provvedimenti i ministri, pe rquanto di loro competenza, intendanoadottare per avviare a breve la bonific adel terreno dell 'ex istituto sieroterapicomilanese a spese dei responsabili ;

se non si reputi quindi opportunoche ogni provvedimento in merito all adestinazione d'uso ed .ogni intervento sul -l'area siano sospesi sino a che non s iabbia piena cognizione dello stato igie-nico-sanitario del complesso e i rischi perpopolazione a questo connessi . (4-16239)

CIMA . — Al Ministro dell'agricoltura edelle foreste. — Per sapere – premessoche :

il 15 ottobre scorso, lungo la pist aforestale di Costa Lavezzara, presso Ca-panne di Marcarolo (AL), le guardie eco -logiche della Provincia di Alessandri aGola, Gho e Farinasso hanno contestatoad otto automezzi, tra cui alcuni- fuori -strada, la sosta su una pista vietata a imezzi privati ;

non essendo presenti i conducenti ,copia del verbale è stata lasciata sugl iautomezzi, sette dei quali appartengono a« cinghialisti » di Bosio ;

lo stesso giorno la guardia ecologicaGola, insieme a un collega, in localit àbosco demaniale Colletto, ha contestato atre auto e due moto fuoristrada la pre-senza in zona vietata, chiedendo ai pre-senti di esibire i documenti ;

a tale richiesta alcuni di essi si sonorifiutati di ottemperare, hanno cercato d inascondere le targhe , e, infine, uno de ipresenti ha aggredito e picchiato la guar-dia Gola, che non ha reagito, finché u naltro dei presenti ha fermato l 'aggressore ;

l 'aggressore si è qualificato, co ntono intimidatorio, come ex carabiniere efiglio di carabiniere;

più tardi, in località Caccine Morigo ,i « cinghialisti » verbalizzati in prece -

denza hanno insultato e minacciato ledue guardie pretendendo che stracciasser oi verbali ;

la cascina della guardia Gola è statacircondata dalle auto dei « cinghialisti » ,uno dei quali con il fucile in mano, chehanno insultato e minacciato anche l aguardia e la sua famiglia ;

i « cinghialisti » sono stati identifi-cati e poi allontanati dai carabinieri ;

il Gola ha sporto denuncia alla ma-gistratura

se risponde al vero che oltre centoverbali redatti nel periodo dal 1987 a lgiugno 1989 dalle guardie ecologich edella provincia e poi trasmessi al comun e

..di Bosio per la notifica non sono inrealtà mai stati notificati agli interessatie, nel caso; se non ritenga che tale com-portamento omissivo abbia contribuito acreare una convinzione di impunità per leinfrazioni contestate dalle guardie ecolo-giche e, quindi, favorisca comportamentiquali quelli in premessa ;

quali iniziative intende assumere pe raccertare le responsabilità in relazione a icomportamenti omissivi di cui sopra .

(4-16240)

MASINA . — Al Ministro degli affari

esteri . — Per sapere – premesso che :

la « Fondazione Centro San Roma-nello del Monte Tabor " Jesus Deus Pa-tiens ", Istituto di ricovero e cura a carat-tere scientifico », con sede a Milano, vi aOlgettina 60, presieduto dal reverendo sa-cerdote professor Luigi M . Verzè, ha fon-dato in Brasile il « Centro italo-brasileirode PromoOo sanitaria » allo scopo di« portare nella Bahia l'appoggio della co-operazione italiana del Ministero degli af-fari esteri al progetto di azioni integrateper la salute » ;

detto centro ha ottenuto dal centroindustriale di Aratu un'area per la costru-zione di un ospedale denominato « Sa nRaffaele » nel territorio di Barro Duro ,municipio di Lauro de Freitas ;

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tale area è stata ottenuta mediant eesproprio con conseguente intimazione d isfratto per 35 famiglie di campesinos ,molte delle quali detenevano il possessodella terra da più di sessant'anni ;

successivamente si è preferito co-struire l 'ospedale nel quartiere Pau d aLima alla periferia di Salvador ;

ciononostante, gli agenti della piaorganizzazione, è in particolare il cappuc-cino italiano padre Beniamino Cappell iLamberto, continuano i tentativi di espel-lere dalla zona i contadini, i quali s ioppongono al provvedimento nei loroconfronti, ritenuto del tutto illegale da isindacati ;

questi tentativi del benefico ente ,che si richiama al « Dio paziente », sonosfociati più volte in incursioni della poli -zia la quale, dichiarando i suoi responsa-bili di agire in base a ordini di magi -strati (ordini che per altro non esibi-scono, così come tacciono ogni specifica-zione di uffici o di giudici), ha dapprimadevastato coltivazioni e brutalmente ter-rorizzato gli , abitanti del Barro e in se-guito ne ha distrutto le povere abitazion ie persino la sorgente da cui ricavavanoacqua;

il reverendo padre Beniamino Cap-pelli è riuscito, allo stesso scopo, ad otte-nere la chiusura della scuola rurale fre-quentata da 150 bambini dell'area;

la popolazione così espulsa è stat acostretta a « invadere » altre terre, ingros-sando le miserrime favelas della zona eriducendosi a vivere in abituri di fango ;

i giornali locali hanno più voltedato notizie della drammatica vicenda, ri-cordando che il « Monte Tabor » è di na-zionalità italiana e riceve aiuti dal Mini-stero degli affari esteri italiano – :

se – ovviamente lasciando alle auto-rità religiose e alla sensibilità dei cre-denti di constatare la convinta adesionedel « Monte Tabor » al documento conci-liare in cui è scritto che « La Chiesa rico-nosce nei poveri e nei sofferenti l ' imma-gine del suo fondatore » – non ritenga di

dover assumere le opportune iniziative atutela dell ' immagine della cooperazioneitaliana nella zona .

(4-16241 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministr idella sanità, dell'interno, per i rapporti co nle regioni, di grazia e giustizia. — Perconoscere

premesso che in sede di resocontodelle ispezioni effettuate dai NAS su tuttoil territorio nazionale in varie strutture ,sanitarie e non, il Ministro della sanità ,qualche settimana fa, ha denunciato pub-blicamente che la cosiddetta « farma-truffa « messa in atto ai danni del servi -zio sanitario nazionale è tuttora in corso ,giacché in alcuni depositi sono stati tro-vati grandi quantitativi di farmaci i ncorso di validità privi di fustelle ed, inol-tre, risulta che nei settori della distribu-zione di medicinali, dietetici e prodott iper l ' infanzia vi siano illeciti e truffe. Lostesso Ministro dichiarava alla stampache la fatturazione per regioni del pro -dotto farmaceutico è inferiore al consum oa carico del servizio sanitario nazional eed è quindi evidente che fenomeni ditruffa esistono ed i rinvenimenti dei NA Sne sono la prova . Infine il responsabiledella sanità ha denunciato che in quest oambito le responsabilità del diffondersi d icasi di corruzione anche in enti pubblic ipreposti (le USL in primo luogo) sono d aaddebitare anche ai mancati controlli de icomitati regionali di controllo, lottizzati e« longa manus » degli stessi partiti di . po-tere

quanti e quali casi di irregolarità edilleciti nel deposito e nella distribuzionedi medicinali e prodotti 'farmaceutici sonostati riscontrati dai NAS ;

a quanto ammonterebbe il danno ar-recato al pubblico erario da tali casi d i« farmatruffa » ;

- quali sono . i meccanismi truffaldin iescogitati nei vari casi e se vi sono oritengono che vi possano essere coinvoltimedici, farmacisti, grossisti, funzionari' di

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USL ed altri enti assistenziali, e/o ammi-nistratori pubblici ;

quali iniziative di contromisuresiano state subito adottate e quali prov-vedimenti, giudiziari e non, siano stat iemessi a carico dei responsabili ;

quali casi di corruzione di pubbliciamministratori e/o funzionari le ispezionieffettuate hanno riscontrato e quali ele-menti emergono a crico dei CORECO ,sia in generale che nei vari casi partico-lari ;

se nel caso specifico il Ministrodella sanità intenda sollecitare, e come, leaziende produttrici e commercializzatric idi farmaci, prodotti parafarmaceutici e si-milari ad una attività commerciale e pro-mozionale ben più rigorosa e controllata– anche nella distribuzione per mezzo didepositari e concessionari – oltreché piùrispondente alle normative in tema diconcorrenza sleale ed allo spirito del cor-retto servizio sanitario nazionale .(4-16242 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridell'università e della ricerca scientifica etecnologica e per gli interventi straordinar inel Mezzogiorno. — Per conoscere – pre-messo che :

notizie di stampa (Agenzia Italia del4 agosto 1986 e Avvenire del 5 agosto1986) riportarono dichiarazioni secondo l equali a Senise (Potenza) sarebbe statorealizzato un centro del CNR per la pro-duzione ittica – :

dopo oltre tre anni, quali risultat iconcreti l'iniziativa del CNR abbia pro -dotto ;

se il Governo ritenga finalmente d icensurare le troppo frequenti assicura-zioni del presidente del CNR Rossi Ber-nardi che da tempo ormai promette l arealizzazione di istituti e centri da Mi-lano a Trapani, centri di formazione tec-nica in Basilicata, Puglia, Sicilia (in que-st'ultimo caso è da pensare una connes-sione con la vicenda relativa all'immobil edi Palermo, oggetto di indagini giudizia -

rie). In tal modo, infatti, sono sorte mi-riadi di false aspettative ed aumentate lefrustrazioni di coloro che gli hanno cre-duto, gettando discredito sull 'ente presie-duto e sul Governo che dovrebbe « vigi-lare » sul CNR ma che, sembra, agli in-terroganti, in più occasioni sembra esserelui ad essere « vigilato » dal CNR .

(4-16243 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridelle poste e telecomunicazioni e delle par-tecipazioni statali . — Per conoscere :

per quali motivi la SIP nei giorni disabato e domenica (e nei giorni festivi )non svolge interventi per guasti di im-pianti normali, speciali e di trasmission idati le cui segnalazioni sono registrate eprese in considerazione solo nel tardo po-meriggio del lunedì o del giorno non fe-riale, provocando danni e problemi agliutenti e mancati introiti alla società ;

quale sia l'introito medio quotidian odell 'utenza telefonica il sabato, la dome-nica ed il lunedì, e quanti siano gli utent iche mediamente tra il sabato e la dome-nica registrino guasti agli impianti e l idenuncino tra tali giorni ed il lunedì equale sia il mancato introito mediament econfigurabile a causa di due e più giornidi mancato utilizzo degli impianti ;

quali iniziative per sollecitare l 'atti-vazione di un servizio di intervento pe rmanutenzioni e riparazioni di emergenz anei giorni di sabato e domenica ed i nquelli festivi, intendano assumere .

(4-16244)

PARLATO e MANNA. — Al Ministrodella marina mercantile . — Per conoscere– premesso che il TAR della Campani aha annullato la nomina a direttore gene-rale del consorzio del Porto di Napol idell'esponente democristiano AntonioFrendo, argomentando che i requisiti pre-visti dall'articolo 15 della legge istitutiv adel consorzio (concorso per titoli bandit odal consorzio tra laureati che dispongano

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di particolare competenza nel campo ma-rittimo e portuale) erano stati del tuttodisattesi, non ricorrendo le condizion ipreviste di competenza particolare (giac-ché il Frendo altra professionalità non h apotuto acquisire che quella modestissimaderivatagli dal ruolo di direttore ammini-strativo della Compagnia lavoratori por-tuali unificata di Portici, Torre del Grecoe Torre Annunziata che dispone di u nirrilevante organico di appena diciottouomini e compie le operazioni conse-guenti la cui misura è data dalla inconsi-stente qualità e quantità di traffici i ndetti porticciuoli, anche a seguito dellaloro competenza specifica : in definitivaun 'esperienza, quella del Frendo no nmolto diversa da quella maturata da u namministratore di condominio . . .) – :

se non ritenga, anche nelle moredell'appello che a detta inequivocabilemotivazione fosse stato temerariamenteinterposto, revocare il decreto di nomina ,o comunque, sospenderne l'efficacia sin oall 'esito, in assurda ipotesi favorevole ,della sentenza di secondo grado e -ciò an-che per tacitarne le insistenti voci ch eaffermano essersi trattato di un concors oguidato da criteri di marca merament eclientelare nell'ambito dell'esercizio arro-gante del potere DC, partito al quale in -vece, per pura coincidenza appartenev a(ed appartiene) il presidente del CAP ed ilministro della marina mercantile, all'e-poca dei fatti .

(4-16245 )

PARLATO. — Al Governo. — Per cono-scere – premesso quanto alla propria in-terrogazione n. 4-08760 riguardante iviaggi del ministro Ruberti, ed alla no-ta ministeriale di risposta del 18 mag-gio 1989 nonché alla propria interroga-zione n . 4-74397 con richiesta di chiari -menti ed alla nota ministeriale del 4 ago-sto 1989 – :

se il figlio del ministro Ruberti ab-bia viaggiato e soggiornato a Ginevra ne lmaggio 1988 a spese dello Stato, pe rquale motivazione l 'anzidetta persona si astata inserita nella delegazione ufficiale ;

quali siano stati i viaggi (e conquali accompagnatori) compiuti dal mini-stro Ruberti dal mese di ottobre 1988alla data di risposta alla presente interro-gazione .

(4-16246 )

CHIRIANO e TASSONE. — Al Presi -dente del Consiglio dei ministri e al Mini-stro di grazia e giustizia. — Per sapere –premesso che :

vista la grave situazione in cui versal'Amministrazione della giustizia sia a li -vello nazionale che a livello locale, ed i nparticolare la preoccupante situazione chesi registra negli uffici giudiziari del cir-condario del tribunale di Catanzaro ;

la suddetta situazione interessa siala giustizia civile che quella penale e damministrativa ;

la crisi denunziata minaccia di para-lizzare l'attività giudiziaria con grave e dirreparabile danno per la collettività ediscredito dei poteri dello Stato, che ri-schiano di perdere ogni credibilità ;

la classe forense avverte in modoparticolare i disagi di cui sopra, fungendoda tramite fra cittadini e potere giudizia-rio ;

la situazione è divenuta insostenibil ecome mai prima d'ora, al punto da ri-chiedere immediati e risolutivi interventidi carattere eccezionale;

la causa principale della crisi di cu isopra deve ravvisarsi nella inadeguatezzadell 'organico dei magistrati, il cui nu-mero è rimasto immutato dal secoloscorso, nonostante il proliferare del con-tenzioso civile ed amministrativo e de iprocedimenti penali e nonostante l'immi-nenza dell'entrata in vigore del nuovo co-dice di procedura penale ;

peraltro, il suddetto organico pre-senta numerose scoperture, tanto che i lsolo tribunale di Catanzaro è allo stat oprivo di ben sette magistrati ;

l 'ufficio istruzione, da parte sua, àcausa del trasferimento di uno dei giudici

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istruttori, è rimasto affidato ad un solomagistrato ;

nelle preture del circondario la si-tuazione è, se possibile, peggiore, i nquanto gran parte di esse è priva addirit-tura da anni di un magistrato titolare ;

l 'assemblea degli avvocati e procura-tori ha deciso di proclamare lo stato diagitazione della categoria, con la costitu-zione di un apposito comitato e lo scio -pero con astensione da tutte le udienzecivili, amministrative e penali, queste ul-time anche se con imputati detenuti – :

quali iniziative intende assumere i lGoverno per assicurare e garantire, i nmodo sollecito ed urgente, il funziona -mento dell 'Amministrazione della giusti-zia in una delle zone più disagiate del 'Paese .

(4-16247 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridei lavori pubblici e delle partecipazionistatali . — Per conoscere :

con quali metodologie tecniche ven-gono effettuati sull 'autostrada Napoli-Sa-lerno da parte della società autostrad emeridionali – azienda del gruppo Iri – ilavori di rifacimento del manto stradale :nello scorso mese di giugno, infatti, èavvenuto l 'ennesimo incidente con il coin-volgimento di un camion « portacon-tainers » . L 'automezzo giunto nei pressidi San Giorgio a Cremano (Napoli) an-dava ad urtare il cavalcavia con la partealta del container (che è di misura stan-dard) capovolgendosi . La strage è stat aevitata per puro miracolo . Va consideratoche l 'altezza massima consentita per i ca-richi è di 4 m e che di conseguenza iponti raggiungono di norma l 'altezza d im 4,20 al fine di garantire una certa tol-leranza per i trasporti . In origine, i caval -cavia della Napoli-Salerno raggiungevan oi m 4,20 ma" le continue ripavimentazionidel manto stradale, senza che fosse elimi-nato l 'asfalto sottostante, hanno di fattoridotto l 'altezza, tanto che alcuni pont iora raggiungono appena i 4 m, creandouno stato- di pericolo per l 'utenza ;

quali urgenti controlli intendano di-sporre e come si intendano colpire le evi-dentissime responsabilità della disinvoltagestione autostradale in questione, peral-tro già denunciate dalla CISNAL .(4-16248 )

PARLATO e MANNA . — Al Presidentedel Consiglio dei ministri ed ai Ministr idell'interno, per il coordinamento della pro-tezione civile, per gli interventi straordinar inel Mezzogiorno. — Per conoscere – pre-messo che

il 16 febbraio 1981, con ordinanz an . 325, il sindaco del comune di Massalu-brense (NA) requisì l 'immobile sito allavia Nastro Azzurro n. 17, per assegnare itre appartamenti nei quali si articola l 'e-dificio ad altrettanti nuclei familiari ter-remotati ;

l'immobile è sito in eccezionale posi-zione panoramica ed era completamentee finemente arredato e completo di ogn isua pertinenza ed accessorio ;

nel lungo tempo decorso, solo unappartamento, oltre a due stanze con ba-gno di un secondo, è stato derequisito erestituito ai proprietari germani Casaula ;

lo stato nel quale si trovano sia l aparte degli immobili ancora requisiti siaquelli derequisiti ricorda le devastazionidi Attila e tuttavia, per questi ultimi im-mobili derequisiti, non una lira di risarci-mento è stata ancora corrisposta ai pro-prietari ;

per quanto riflette il canone si èancora fermi all 'entità vigente e dovutaal 1985, senza che alcuna rivalutazion esia avvenuta ;

per quanto riflette una parte del se-condo appartamento e l 'intero terzo ap-partamento ancora requisiti, notizie ine-quivocabili in possesso degli interroganti ,testimoniano un'incredibile ed inaccetta-bile omissione comunale negli atti di uffi-cio dovuti sia in relazione all 'avvenutariattazione degli immobili di provenienza ,sia in relazione al decesso di uno degl iassegnatari terremotati, sia ancora alle

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brillanti condizioni socio-economiche d iuno dei nuclei familiari ancora occupant ievidentemente ora in sopravvenuta vi aabusiva –:

cosa si attenda ancora, a nove annidal sisma ed a quasi altrettanto dallarequisizione, per :

a) restituire ai legittimi proprie -tari la parte dell'immobile ancora requi-sito ;

b) risarcire ai legittimi proprietarigli estesi danni derivanti dall'occupazionedell ' immobile ;

c) integrare il versamento dei ca-noni locatizi ai legittimi proprietari conl'importo degli adeguamenti maturati trail 1985 e date correnti, corrispondendoaltresì i canoni scaduti e non ancora pa-gati ;

d) accertare e reprimere le eviden-tissime responsabilità riguardo all ' incre-sciosa vicenda dell'amministrazione co-munale di Massalubrense che peraltro h arimesso nel possesso degli immobili tutt igli altri proprietari che avevano subit oanaloghe requisizioni, ad eccezione deigermani Casaula .

(4-16249)

PARLATO. — Ai Ministri dell 'universitàe della ricerca scientifica e tecnologica e digrazia e giustizia. — Per conoscere –premesso che :

probabilmente sin dal mese di' april edel corrente anno il Consiglio nazional edelle ricerche ha ricevuto formale comu-nicazione nei confronti dei dipendent iVanna Galli e Andrea Di Pasquale e tut-tora esso con varie motivazioni prete-stuose non ha disposto la convocazion edella commissione di disciplina per l 'e-same dell'eventuale sospensione dal servi -zio. Di contro, il presidente Rossi Ber-nardi ed il dottor Donadio (quest'ultimodirettore del personale), dopo appena duemesi (ivi compreso il mese di agosto1986) dalla ricezione di una comunica-zione giudiziaria contro uno sgradito fun-zionario dell'ente. si sono affrettati alla

convocazione dell'organo disciplinare co nil fine precipuo di ottenere la sospensionecautelare dell 'odiato nemico, ma l ' iniquoprovvedimento non venne concesso dall acommissione – :

se risulti che il procuratore generalepresso la corte di appello di Roma stiaprocedendo nei confronti di Rossi Ber-nardi e del Donadio per l'ipotesi di reat odi interesse privato in atti di ufficio, o daltri, a favore della Galli, avendo ess iconcorso, quali organi monocratici e com-ponenti di organi collegiali, al comand oed all 'assunzione della Galli al fine d isoddisfare la volontà del direttore gene-rale Colle, così da chiedergli (ed ottenere )una persistente azione aggressiva nei con -fronti della dottoressa Agricola (due rinvi ialla commissione di disciplina, esautora-zione da qualsiasi incarico, etc .) ;

se risulti che i signori Colle, Galli eDi Pasquale siano stati sottoposti a proce-dimento penale per l'ipotesi di reato d ipeculato (almeno trenta milioni) o altro afavore della Galli, stante la continuativaed inspiegabile sua missione da Milano aRoma (fatta salva l'interruzione dal ve-nerdì al lunedì, allorché detta impiegatasi assentava dal CNR in contemporane acon il Colle), stanti le modalità ed i fin idella missione e le spese occorse ;

se risulti che il procuratore general eabbia in corso l 'esame anche del funzio-namento e delle responsabilità del mini-stero, in relazione agli incarichi del dot-tor Colle presso società dell 'IRI ed allaposizione della Galli, avendo il ministrovigilante, in risposta ad un 'interrogazionedello scrivente, affermato che dopo du eanni ed oltre, è ancora in attesa di chia-rimenti da parte del CNR, ma non risul-tando alcuna iniziativa volta a rimuover ela grave omissione .

(4-16250)

PARLATO e MANNA. — Ai Ministr idell'industria, commercio e artigianato, dellavoro e della previdenza sociale e della

sanità. — Per sapere – premesso che :

negli stabilimenti della Fiat Iveco d iGrottaminarda (AV) gli operai addetti alle

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operazioni di lastroferratura diventanoquasi tutti sordi a causa dei fortissim irumori prodotti dal ciclo lavorativo;

negli stessi stabilimenti su citati, e desattamente nei reparti per la movimen-tazione ed il trasporto del materiale uti-lizzato nel ciclo produttivo, vengono usat isemoventi con motori a miscela tra i pi ùinquinanti esistenti, che saturano i re -parti di gas tossici per quasi tutta l agiornata lavorativa . Inoltre, si respiranocontinuamente esalazioni di materiali vo-latili come bostik, primer, vetroresina edaltri, che risultano molto nocivi perl 'uomo –:

quali iniziative di controllo della sa-nità aziendale e dei lavoratori hanno ma iassunto sia la USL n . 1 della Campani acompetente per territorio che l 'ufficioprovinciale del lavoro e, se non lo hann ofatto ancora, per quali motivi ;

con quali provvedimenti ritengonodi garantire un ambiente di lavoro ido-neo, e non avvelenato, ai lavoratori dellaFiat di Grottaminarda ;

se risulta che tra i lavoratori sud-detti siano stati riscontrati casi di malat-tie respiratorie, gastriche o dermatologi -che, oltre alle segnalate patologie acusti-che, di che entità e in quale numero per-centuale .

(4-16251 )

PARLATO. — Ai Ministri del bilancio eprogrammazione economica e del tesoro . —Per conoscere – premesso che :

il bilancio preventivo dello Stato perl 'anno 1990 assegna al C .N .R. mille e cin-quanta miliardi (Atto Senato 1349, ta-bella 23, pagina 54) con un aumento dun-que di centocinquanta miliardi rispetto a l1989 – :

1) se il CNR abbia deliberato i lconto consuntivo 1988 dopo il 15 luglio1989, atteso che a tale data detto docu-mento contabile non era ancora perve-nuto al Ministero vigilante ;

2) la serie storica dei residui passiv ial 31 dicembre di ciascun anno dal 1980

al 1988 e l ' incidenza in percentuale ri-spetto alle somme introitate dallo Stato .

(4-16252)

PARLATO, MANNA e RAUTI. — AlPresidente del Consiglio dei ministri . — Perconoscere – premesso che :

la politica del Governo italiano ècaratterizzata, esattamente al contrario d iquanto si assume, da una vocazione e d acomportamenti assolutamente antieuro-peisti ;

ciò è dimostrato dalla serie infinit adi inadempimenti degli obblighi derivant ie dal trattato CEE e dalla normativa con-seguente nonché dalla mancata attuazion edelle direttive comunitarie emanate edancora dalla inesecuzione da parte ita-liana delle direttive CEE ;

il professor Umberto Leanza dellaFacoltà di Giurisprudenza della secondaUniversità di Roma, ha scritto in un arti -colo :

« La Giurisprudenza della Corte diGiustizia, adottata nei confronti dell oStato italiano è, per le ragioni illustrate ,estremamente importante sotto il profil oqualitativo; ma essa è egualmente impor-tante sotto il profilo quantitativo, chenon va dunque trascurato . E tali quanti-tativi non sono per noi confortanti. Leiniziative intraprese dalla Commissionecomunitaria nei confronti dello Stato ita-liano, ex articolo 169 Trattato CEE, costi-tuiscono il 15 per cento circa all 'anno ,nei confronti dei 12 Stati membri . I pa-reri adottati dalla Commissione comuni-taria nei confronti dello Stato italiano, exarticoli 169 e 170 Trattato CEE, costitui-scono il 25 per cento circa all 'anno deltotale dei pareri adottati, in base aglistessi articoli, nei confronti dei 12 Stat imembri . I ricorsi proposti dalla Commis-sione o da un suo Stato membro innanzialla Corte di giustizia contro lo Stat oitaliano, ex articoli 169 e 170 Trattat oCEE, costituiscono il 40 per cento circ aall'anno del totale dei ricorsi promossi, inbase agli stessi articoli, nei confronti dei

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12 Stati membri . Infine, le sentenze dicondanna adottate dalla Corte di giustizi anei confronti dello Stato itraliano, ex arti -colo 171 Trattato CEE, costituiscono il 60per cento circa all 'anno del totale dell esentenze di condanna adottate, in bas eallo stesso articolo, nei confronti dei 1 2Stati membri . Queste statistiche non ri-chiedono commenti e risultano estrema -mente malinconiche per l'Amministra-zione italiana . » ;

al di là della « malinconia «, il giu-dizio politico da parte degli interroganti ,è assolutamente e duramente negativo inordine alla dignità ed alla credibilità del-l'Italia che il Governo italiano ha cos ìpesantemente compromesso – :

caso per caso quali giustificati mo-tivi ostino all'adempimento italiano degl iobblighi derivantici quale Paese membrodella CEE ed in quali tempi brevi si in -tenda adempierli per recuperare un mi-nimo di immagine autenticamente euro-peista ai comportamenti censurabili delloStato italiano nei confronti della Comu-nità europea .

(4-16253)

PARLATO , e MANNA. — Ai Ministridei lavori pubblici, per il coordinamentodella protezione civile, dell'interno, di graziae giustizia e per gli interventi straordinar i

nel Mezzogiorno. — Per conoscere – pre-messo che :

nel 1982, in seguito al terremoto, laparete tufacea che separa via del Prioratodal cavone di Piazza Dante, nel quartiereAvvocata a Napoli, crollò investendo al-cuni palazzi di via Francesco Correra ecausando due morti e decine di feriti ;

da allora circa 40 famiglie vivono insituazione assai precaria ed altre, seppurecolpite da ordinanza di sgombero, risie-dono ancora nelle case pericolanti ;

tra l'amministrazione comunale d iNapoli e la società Fondedile, che ebbeassegnati i lavori di risanamento e iri-strutturazione nel 1983 dal comune diNapoli, dopo un primo intervento urgent edelle ditte Edil-Pianura e Indesud è in

corso una annosa controversia, sfociata intribunale, giacché la società ritenne insuf-ficienti i 750 milioni stanziati al tempoper la realizzazione del muro di conteni-mento, presentando un nuovo preventivo ,che prevedeva un intervento anche su ifabbricati danneggiati, di due miliardi emezzo, laddove il comune insiste nel so-stenere l'inadempimento da parte dell aditta ;

paradossalmente, sulla parte che as-sume dissestata dal costone di tufo il co-mune ha sistemato, qualche mese fa, l'uf-ficio di conciliazione, mentre i fabbricat isgomberati di via Correra sono diventat idepositi di rifiuti e rifugio di tossicodi-pendenti – .

quali iniziative vogliano assumereper ristrutturare il costone ed i fabbricat idanneggiati e garantire la sicurezza degl iabitanti della zona senza affidamenti edi-lizi di malaffare ed in piena trasparenza;

quale destino avranno i cittadinisgomberati che da sette anni vivono insituazioni logistiche precarie e quelli chesi ostinano, pericolosamente, a non la-sciare gli edifici pericolanti ;

quali responsabilità sono state accer-tate dall 'autorità giudiziaria per le lun-gaggini burocratiche, la controversia tracomune di Napoli e Fondedile, l'enorm espreco di pubblico danaro che tanto ri-tardo causa e causerà ai fini della ristrut-turazione del costone e degli edifici ;

come è possibile e immaginabil eche, dopo nove anni, moltissime zone diNapoli, come via Correra, paghino ancoragli effetti del sisma per l'incapacità e l amalafede degli organi competenti .

(4-16254)

PARLATO. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri e al Ministro del tesoro . —

Per conoscere – premesso che :

il decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri 4 giugno 1987 ha disci-plinato la erogazione di talune spese nel -l'ambito del CNR ;

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 24 . OTTOBRE 1989

l 'articolo 3 facultizza l 'ente a pagarele piccole colazioni e le colazioni di la-voro degli organi direttivi e consultivi ;

tuttavia, le sezioni giurisdizionalidella Corte dei conti in materia di conta-bilità pubblica hanno puntualmente cen-surato tale genere di spese, condannand oi convenuti in giudizio ;

presso la Corte dei conti – procur agenerale, era in corso una complessa in -chiesta per le urgenti spese di rappresen-tanza pagate dall'ente (ad esempio ann ifa fu inquisito l 'allora direttore general eMoretti per aver invitato a pranzo il vice -presidente Biorci ed i due autisti, in-viando poi la fattura all 'ente per il paga-mento, ma era allora ministro per la ri-cerca scientifica e tecnologica l 'onorevoleGranelli, nume tutelare del presidente delCNR Luigi Primo Rossi Bernardi, talché èlegittimo per l ' interrogante ipotizzare chevi sia stato un intervento politico d i« salvataggio », stante il fatto che la in -chiesta non ebbe seguito – :

1) il costo dei pranzi sostenuto pergli organi direttivi e consultivi del CNR ,ad eccezione di quelli dei consigli scienti-fici, così da consentire una risposta i ntempi brevi, dal 1980 in poi ;

2) se finalmente si voglia modificareuna norma di dubbia legalità e soprat-tutto di indubbia moralità anche all aluce della crisi economica e finanziaria incui si trova l 'Italia ;

3) se il ministro del tesoro, anche insede politica e governativa, voglia pro -muovere un 'ispezione straordinaria, attesoche la precedente (conclusasi nel 1982 )non ha sinora minimamente scalfito lanavigazione del CNR in un mare di com-portamenti che gli interroganti giudican ocensurabili, come risulta agli uffici de lMinistero da una mole di documenti d idiversa provenienza pubblica e privata .

(4-16255)

PARLATO e MANNA . — Ai Ministridegli affari esteri, per il coordinamentodella protezione civile, per gli interventi

straordinari nel Mezzogiorno, dell' interno edella pubblica istruzione. — Per conoscere– premesso che alla Camera è in discus-sione il disegno di legge n . 3743, già ap-provato dal Senato il 15 marzo 1989, re-cante : « Ratifica ed esecuzione delloscambio di lettere tra il governo dellaRepubblica italiana ed il governo degl iStati Uniti d'America sull 'assistenza sta-tunitense al programma di ricostruzionerelativo al terremoto del 23 novembre1980 nell 'Italia meridionale, effettuato aRoma il 15 dicembre 1985. » ;

si apprende dal disegno di legge chegli USA avrebbero già fornito « assistenz ae cooperazione al Governo italiano edagli organi regionali, provinciali e comu-nali per alleviare la sofferenza causatadal sisma del 23 novembre 1980 » e ch eerano pronti a prestarne ulteriormente eche al riguardo sarebbe stato importat oin Italia « un sistema di vigilanza antisi-smica » nonché forniti « materiali, attrez-zature, servizi e fondi » ;

si apprende ancora dalla relazioneal disegno di legge che tali aiuti : « preve-dono la ricostruzione di numerose scuoleprofessionali – di cui nove già ultimate econsegnate ai comuni interessati ed altrediciannove in fase di costruzione – ed i lpotenziamento dei servizi di sorveglianz asismico-vulcanica nella zona dei Camp iFlegrei nell'Italia meridionale ;

ai fini di tale potenziamento è previ -sto l 'utilizzo di speciali apparecchiature ,che saranno messe a disposizione daparte statunitense e che, essendo desti -nate a perfezionare il sistema di preav-viso in caso di eruzioni vulcaniche, costi-tuiscono un importante complemento del -l'assistenza fornita dagli Stati Uniti peralleviare i danni e le sofferenze del terre-moto – :

dove siano allocate le ventottoscuole professionali già consegnate. ed infase di costruzione ;

se quelle consegnate siano in eserci-zio, con quanti docenti e come reclutati econ quanti discenti ;

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quando sarà completato il pro-gramma di costruzione di dette scuol eprofessionali ;

quali materiali, servizi, attrezzatur ee fondi siano stati erogati dagli USA, achi siano stati materialmente forniti e pe rquali importi ;

in quale precisa parte dei CampiFlegrei sia installato il sistema antisi-smico e chi lo gestisce ;

in che cosa esattamente consista i l« preavviso » in caso di eruzioni vulcani -che e con quale anticipo di tempo ri-spetto a quello dell 'evento sismico-vulca-nico, esso venga dato .

(4-16256)

PARLATO e MANNA. — Al Ministrodell'interno . — Per conoscere :

se risponda al vero che il 3 ottobre1989 una pattuglia della Polizia di Statoin uno ad alcuni agenti in borghese, ab-bia costretto quindici giovani, che si in -trattenevano conversando fra loro i npiazza San Giovanni Battista in Napoli, arecarsi nella vicina stazione delle ferroviedello Stato e, dopo aver loro richiesto chedeclinassero le, proprie generalità, abbi acomminato a ciascuno una multa per l apresunta violazione dell 'articolo 20 del re-golamento delle ferrovie dello Stato ;

se ciò risponda al vero quale si astata l 'esatta dinamica dell 'episodio e lemotivazioni di tali assurdi comportament io comunque quali gravi motivi li abbianodeterminati ;

se non ritenga di intervenire perch él ' iniqua multa elevata nei confronti de iquindici innocenti giovani venga revocata .

(4-16257 )

PARLATO e MANNA . — Al Ministrodella marina mercantile . — Per conoscere :

quali urgenti provvedimenti intendaassumere per porre fine alla strage dimigliaia di esemplari di delfini, cetace ivari, tartarughe marine, perpetrata – so-prattutto nel Mar Tirreno – per catturare

il pescespada con il sistema delle retipelagiche derivanti che non permetton ola selezione della pesca ;

per quali motivi, al riguardo, non èstata data esecuzione alla convenzione diGinevra del 1979, recepita con legge ordi-naria dello Stato italiano nel 1981, lad-dove essa tutela le specie marine protettee vieta la cattura non selezionata di spe-cie delle quali è autorizzata la pesca .

(4-16258)

PARLATO e MANNA. — Al Ministroper gli interventi straordinari nel Mezzo-

giorno. — Per conoscere – premesso che :

nel recente decreto con il quale sonostate impartite norme sulla nuova fasedell ' industrializzazione in Campania e Ba-silicata (legge 219 del 1981) al capo II I(attività degli uffici del ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno) ,articolo 5, comma 2, è scritto : « Nel qua-dro della riorganizzazione prevista a lcomma 1 (relativamente alla riorganizza-zione dell'Ufficio per la ricostruzione e l osviluppo delle zone terremotate dell aCampania e della Basilicata) sarà tra l'al-tro considerata l'utilità di continuare adavvalersi della struttura di supporto co-stituita dalla società ITALTEKNA SUD edegli organi collegiali già operanti press ol 'ufficio speciale per l 'attuazione degli in-terventi attribuiti al Presidente del Consi-glio dei Ministri . . . »

se non ritenga – stanti i disastros irisultati della ricostruzione post-sismica ,oggetto addirittura di una Commission ed'inchiesta la cui opportunità ha trovatounanimi tutti i gruppi parlamentari –considerare del tutto inopportuno conti-nuare a giovarsi del « supporto » dell'I-TALTEKNA ;

in ogni caso, in cosa specificament eed esattamente si è concretato in quest ianni il « supporto » di detta società ;

attraverso quale pubblica gara siastata prescelta 1 'ITALTEKNA quale« struttura di supporto », quali altre so-

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cietà abbiano partecipato a tale pubblic agara e perché siano state escluse le lor oofferte ;

quale sia stato sinora il corrispettivomaturato dalla ITALTEKNA per le sueattività di « supporto » e quanto le siastato sinora versato ;

chi siano i componenti ed attraversoquali criteri trasparenti e non lottizzati e

clientelari, siano stati scelti i componentidel comitato tecnico amministrativo ,della commissione consultiva, della com-missione per la determinazione del valoredegli stabilimenti relitti e se non si ri-tenga di sostituire oltre 1'ITALTEKNA an-che costoro per la non esaltante prov ache sembra abbiano dato alla luce sem-pre dei risultati conseguiti e dell ' inchiestain corso .

(4-16259)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

ARTIOLI, MORONI, DEL BUE e CO -LUCCI . — Al Ministro della pubblica stru-zione. — Per sapere – atteso che :

la preside dell'istituto magistraleBarbara Melzi di Legnano (scuola privat ariconosciuta dallo Stato e gestita da oltrecinquant 'anni dalle suore canossiane) h arifiutato l'iscrizione alla sedicenne Ga-briella Conti, una giovane portatrice dihandicap;

Gabriella Conti parla e scrive corret-tamente (il suo handicap è solo di originemotoria: non cammina) ha un regolarecurriculum scolastico avendo frequentatodalla scuola materna alle medie inferioriistituti pubblici (ha volontariamente ripe-tuto la terza media solo per affrontarecon maggiore preparazione l ' impatto conle scuole superiori) ;

alle prime obiezioni della preside ,relative alla impossibilità di mettere adisposizione un insegnante di sostegno, igenitori avevano risposto che si sarebberoaccollati personalmente l 'onere economic odell'insegnante medesimo ;

risolto quello che i genitori di Ga-briella ritenevano 'fosse l'unico ostacoloall'ammissione della giovane presso l'isti-tuto, la preside obiettava ancora che i nquella scuola si studia filosofia e pedago-gia per cui, a suo avviso, la ragazza no nsarebbe riuscita ;

al contrario le presidi del liceoscientifico e del liceo classico di Legnanohanno assicurato subito la massima di-sponibilità a risolvere il problema tantoche oggi Gabriella è iscritta alla quartaginnasio pubblica – :

quale giudizio esprime su un taleepisodio che, prima ancora di risultaresconcertante, appare gravissimo sia sott oil profilo umano che etico-sociale :

in presenza delle direttive emanatelo scorso anno dal Ministro interrogato ,per le quali è consentito l 'accesso allescuole medie superiori anche agli handi-cappati, quali provvedimenti intenda as-sumere :

per accertare se nell 'episodio spe-cifico risultino espletati gli accertamentidel caso, eventuali responsabilità ;

per evitare che, in futuro, possan oripetersi fatti analoghi che, oltre a pena-lizzare sotto ogni profilo cittadini porta -tori di handicap, offendono ed indignanoquanti credono nei princìpi ispiratoridella nostra Costituzione e nella solida-rietà umana .

(3-02014)

RUTELLI, RONCHI e SCALIA . — A iMinistri della marina mercantile, dell'am-biente, dei lavori pubblici e di grazia e

giustizia . — Per sapere – premesso che :

nel 1985, sulla base del solo atto disottoscrizione della Marina mercantile, l asocietà Riva di Traiano ha iniziato l eopere per la realizzazione in località Ma-rangone nel comune di Civitavecchia diun mega-porto turistico di oltre mille po-sti barca ;

il Ministero per i beni culturali eambientali ha ripetutamente sospeso leopere perché in violazione della legg en. 314;

numerose denunce ed esposti sonostati inoltrati alla magistratura in rela-zione a numerose irregolarità nella con-duzione dei lavori del porto turistico ;

tutto ciò ha portato alla apertura d iuna inchiesta da parte della stessa ammi-nistrazione e di indagini dell'autorità giu-diziaria ;

la Corte dei conti, con deliberan. 1734 della sezione di controllo ha ri-fiutato il visto di legittimità alla conces-sione pluriennale di 250 .000 metri quadridi suolo demaniale per la realizzazionedel porto turistico alla società Riva d iTraiano, contestando tutta una serie di

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irregolarità nelle procedure seguite per i lrilascio della concessione – :

quali provvedimenti intendano assu-mere in ordine alle strutture portuali gi àrealizzate della società Riva di Traianonel comune di Civitavecchia e alle grav iviolazioni di legge riscontrate dalla Cortedei conti .

(3-02015)

MELLINI e MODUGNO. — Ai Ministridella sanità, dell'interno e di grazia e giu-stizia. — Per sapere – premesso che ladottoressa Elisa Pizzo dell'unità sanitari alocale Roma 23 è usa spedire lettere otelegrammi a giovani, a quanto pare rite-nuti più o meno fondatamente tossicodi-pendenti, nel comune di Rignano Flami-nio, convocandoli nella sede della USL ,senza indicazione alcuna del motivo dellaconvocazione, ma con la minaccia, i ncaso di « inottemperanza », di informareil pretore – :

in base a quali norme la suddett adottoressa ritiene di poter convocare deicittadini, con minaccia di interventi giu-diziari, senza indicare i motivi della con -vocazione e, oltre tutto, con biglietti ma-noscritti dei quali è presumibile non ri-manga traccia negli uffici della USL ;

quali provvedimenti intendano adot-tare a fronte di tale strano modo di pro -cedere e quali valutazioni intendanoesprimere i Ministri interrogati anche i nrelazione a possibili generalizzazioni d itali metodi ed all 'espandersi della menta-lità che li determina .

(3-02016)

MELLINI, RUTELLI e VESCE . — AlMinistro di grazia e giustizia. — Per cono-scere :

quali ragguagli e quali valutazion isia in grado di fornire in ordine alla sin-golare vicenda processuale relativa almandato di cattura spiccato dal giudiceistruttore di Roma dottor Mario Alberigh inei confronti di Flavio Carboni e GiulioLena Der i reati di ricettazione e truffa

aggravata, connesso ad una presunta ac-quisizione di documenti già appartenut ial banchiere Roberto Calvi ;

in particolare, per conoscere :

se il ministro è a conoscenza cheil mandato di cattura è stato emesso inbase a dati, atti e documenti che, a pre-scindere dal loro valore probatorio dell eipotesi di reato contestate, in verità inmodo alquanto nebuloso, lacunoso e in -certo sul piano grammaticale, erano be nnoti allo stesso magistrato, che avev aavuto modo di compiere ogni possibil eindagine, nonché di interrogare gli impu-tati di altro procedimento cui tale mate-riale probatorio era attinente e dal qual eè stato stralciato il procedimento in cui èintervenuto il mandato di cattura, all avigilia dell 'entrata in vigore del nuovocodice e senza preventiva comunicazion egiudiziaria agli attuali imputati di cui èstata disposta la cattura ;

se il ministro sia informato, equali valutazioni intenda esprimere al ri-guardo, del fatto che i reati contestati ,oggetto del procedimento 18542/A, tratte-nuto dal dottor Alberighi, sono palese-mente di competenza del pretore, essendomanifestamente insussistente l 'aggravantedi cui all'articolo 640, capoverso n. 1(reato commesso in danno dello Stato odi ente pubblico) e 61, n . 11, del codicepenale, per non avere le banche, comun-que ordinate e costituite, tale qualifica ;

se non appaia sconfortante, e tal eda meritare attenzione anche a fini rela-tivi alle specifiche competenze del mini-stero, il fatto che, dopo una lunga istrut-toria occulta, in spregio dei diritti di di -fesa dell'imputato, il mandato di cattur asia stato emesso con motivazione atti-nente alla necessità di evitare l ' inquina-mento delle prove da lungo tempo as-sunte e così da esserne divenuto l'oggett oe il risultato ampiamente noti e che, all ostesso fine proclamato, il Carboni sia te-nuto in isolamento ;

se risulti che il mandato di cat-tura sia stato emesso in singolare succes-sione con l'arrivo in Italia di documenti

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relativi a deposizioni compromettenti perun alto personaggio e facenti riferimentoad un tentativo di « scalata » di ungruppo politico al controllo di un impor-tantissimo quotidiano ;

quali ragguagli e quali valutazion iintenda fornire il ministro in ordine allapropalazione di notizie relative all'istrut-toria in questione, al contenuto ed all adistorsione della portata di atti e docu-menti acquisiti al processo ed alla singo-lare notizia propalata dalla stampa, se-condo cui il Vaticano, indicato nel man-dato di cattura come il soggetto pe rconto del quale agiva monsignor Hnlica ,si sarebbe indotto ad operare la ricetta-zione dei documenti già appartenuti aRoberto Calvi, in quanto essi avrebberocostituito la prova dell'estraneità e nondel coinvolgimento del Vaticano nelle vi-cende del dissesto del Banco Ambrosiano ,mentre, comunque, tale ricettazione sa-rebbe stata posta in essere con un com-penso costituito da assegni a vuoto ;

se il ministro, a fronte di aspett idella vicenda che denotano quanto meno

sconcertanti manifestazioni di protagoni-smo e che, oltretutto, si riflettono su rap-porti dello Stato con altro ente sovrano ,non intenda esercitare il potere di promo-vimento di azioni disciplinari .

(3-02017)

MELLINI . — Al Ministro dell ' interno .

— Per conscere :

quali provvedimenti siano stati adot-tati contro i candidati vandali che hannocompletamente monopolizzato gli spaz ielettorali e imbrattato le mura di tutt aRoma;

se la personale penale responsabilit àdei candidati effigiati nei manifesti per l eabusive affissioni sia dimostrabile per i lfatto che essi hanno fatto stampare u nnumero di manifesti di gran lunga supe-riore a quello degli spazi disponibili pertutto il loro partito ;

quali impedimenti si frappongonoall 'individuazione dei responsabili e seper caso si ritenga che tutte le affission iabusive siano addebitabili esclusivamenteal candidato Nessuno .

(3-02018)

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MOZIONE

La Camera ,

premesso che:

la valle Bormida è stata dichia-rata « area ad elevato rischio di crisi am-bientale » ai sensi dell 'articolo 7 dell alegge 8 luglio 1986, n . 349;

il Bormida di Millesimo, fino a lcongiungimento con il ramo di Spigno, èinquinato da sostanze chimiche organich edi origine industriale in misura tale daessere, dal punto di vista della qualitàdelle acque, assimilabile in alcune part iad uno scarico industriale ;

la compromissione della qualit àdelle acque del fiume Bormida, l'inquina -mento e il degrado ambientale che colpi-scono l 'intera valle sono dovuti all 'atti-vità degli impianti dell'Acna Chimica or-ganica di Cengio (SV) ;

dalla documentazione relativa allariunione del comitato Stato-regioni del 5maggio 1989 risulta che nel fiume Bor-mida è confermata. la presenza di so-stanze di sicura provenienza Acna, presu-mibilmente pericolose per la saluteumana e per la vita acquatica, spesso suvalori significativi ;

il 27 aprile 1989 l'Istituto supe-riore di sanità esprimeva preoccupazioneper la presenza di valori elevati di con-centrazione di cloronitrobenzeni e ni-troaniline ed affermava che « le sostanzerisultate presenti, indipendentementedalle concentrazioni, hanno caratteristich etossicologiche intrinseche rilevanti su lpiano sanitario » ;

risulta inoltre che le concentra-zioni maggiori delle sostanze presumibil-mente pericolose sono presenti nella cor-rente di reflui a basso tenore salino chenon transita nell ' impianto di depurazionee che esistono composti ad accertata

azione mutagena nonché, presumibil-mente, cancerogeni ;

secondo le ordinanze emesse da isindaci in attuazione dei pareri dell 'US L70 di Alessandria e dell 'USL 75 di AcquiTerme, non è consentito alcun uso direttodelle acque del fiume a scopo irriguo acausa del suo grado di inquinamento ;

con ordinanza del ministro del -l'ambiente del 6 luglio 1989 le attivitàproduttive dello stabilimento Acna d iCengio sono state sospese per sei mesi a lfine di fronteggiare una obiettiva e gravesituazione di rischio ambientale ;

in realtà la situazione, più che d irischio, è di danno gravissimo in atto datempo, con possibilità di innesco di pro-cessi irreversibili ;

l 'attività produttiva dello stabili -mento Acna di Cengio era già stata so -spesa dal 5 agosto al 19 settembre 198 8con ordinanza interministeriale del 29 lu-glio 1988 ;

dal 25 maggio al 5 luglio 1989, l asocietà Acna aveva proceduto alla sospen-sione progressiva della sua attività pe rrealizzare le opere di contenimento de lpercolato che, dal 18 aprile 1989, fuoriu-sciva scaricando nel fiume un liquid ocontenente livelli di inquinanti superior iai limiti consentiti per lo scarico in ac-que superficiali ;

il 5 luglio 1989, con decisione uni -laterale, 1'Acna ha proceduto alla ripres adelle attività produttive sospese nono-stante che, come afferma l 'ordinanza 6luglio 1989, non fosse ancora stato possi-bile procedere al collaudo delle oper eprogettate per assicurare il contenimentodel percolato, verificare la completa te-nuta del sistema di contenimento, defi-nire i limiti massimi dei microinquinant iorganici tossici da imporre all 'Acna, valu-tare l'impatto ambientale dell'impiantoRESOL e sottoscrivere un atto di impe-gno aggiuntivo a quello del 16 settembr e1988 che definisse i dettagli relativi aquanto sopra ;

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l'Acna non è in grado di trattareadeguatamente i propri reflui che, pe rparte rilevante, vengono stoccati in bacin idi raccolta di cui .è dubbia la conformitàalle norme sullo stoccaggio dei rifiuti tos-sici e nocivi, in attesa di un futuro tratta -mento di smaltimento per termodistru-zione in quello che l'Acna definisce « im-pianto di produzione solfati » ;

l ' impianto RESOL è stato autoriz-zato dalla regione Liguria come impiant oproduttivo e, pertanto, senza la preven-tiva pronuncia di compatibilità ambien-tale ai sensi del decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri 10 agosto 1988 ,n . 377, prevista per gli impianti di smal-timento dei rifiuti tramite termodistru-zione ;

' l'impianto RESOL rischia di pro-durre un ulteriore aggravamento dell econdizioni ambientali della valle Bormidaed un ulteriore pericolo per la salute de isuoi abitanti ;

la stessa ipotesi di convogliamentodell 'effluente Acna al depuratore di CàiroMontenotte o a quello di Savona dimo-stra l'incapacità dell'Acna di trattare ipropri reflui ;

il 4 agosto 1989 il ministro del -l'ambiente ha dichiarato alle Commission iambiente della Camera dei deputati e ter-ritorio del Senato della Repubblica ch eentro il 31 agosto sarebbe stato possibileavere la certificazione della regolare ese-cuzione, secondo progetto, dei lavori rela-tivi alle opere di contenimento del perco-lato ed entro il mese di settembreavrebbe potuto essere completato il col-laudo;

il ministro dell'ambiente ha inol-tre dichiarato che avrebbe proposto laripresa graduale della produzione allafine di agosto o all'inizio di settembrequalora fosse stata accertata la disponibi-lità dell'azienda a sottoscrivere l'atto d iimpegno aggiuntivo a quello del 16 set-tembre i988 sulla base delle determina-zioni dei ministri dell 'ambiente e dell asanità, che hanno modificato l'accordodel 20 luglio fra organizzazioni sindacali,

Enimont-Acna e presidente del comitatoStato-regioni, della certificazione di cui a lpunto precedente e del collaudo parzial edelle opere di contenimento del percolato ,con la riserva del completamento del col-laudo entro poche settimane ;

la riunione del comitato Stato-re-gioni prevista per il 31 agosto è stat arinviata su richiesta dell 'Acna per « diffi-coltà tecniche » nella realizzazione delleopere concordate ;

permane una evidente difficolt ànella realizzazione delle opere di conteni-mento del percolato, come risulta anchedal ritardo notevole sui tempi previsti ;

nella nota del servizio geologic odel 24 agosto 1989 si afferma che il sub -strato della discarica ha elevata permea-bilità e, pertanto, che avviene il conse-guente passaggio « senza alcun impedi-mento » del percolato alla falda idrica equindi al fiume, e si afferma inoltre cheil sistema di diaframmi e trincee nongarantisce la tenuta idraulica totale dell adiscarica, tantomeno in condizioni ecce-zionali di portata del Bormida o in casodi esondazione ;

l 'USL 75 di Acqui Terme ha re-centemente denunciato almeno due im-missioni nelle acque del fiume di perco-lato non trattenuto dalle cosiddette« opere di contenimento » in corso di rea-lizzazione ;

i sindaci dell 'Albese si sono recen-temente pronunciati contro la decision edi costruire l'inceneritore ;

il 22 ottobre in quarantuno co-muni delle province di Cuneo ed Asti si ètenuto un referendum consultivo sull'ince-neritore, a cui ha partecipato 1 '82 percento degli aventi diritto al voto espri-mendo il 94 per cento di pareri contrarialla sua realizzazione ;

il ministro dell'ambiente ha in-viato una lettera alla regione Liguria perchiedere di sottoporre alla valutazione diimpatto ambientale le emissioni previsteper l'impianto RESOL ;

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considerato che :

come risulta dal rapporto n . 1 delgruppo di lavoro ad hoc istituito dal mi-nistro dell 'ambiente il 27 maggio 198 8nell 'ambito del comitato tecnico scienti-fico di cui al decreto ministeriale 23 no-vembre 1987, sotto il sito produttivo esi-ste una massa di almeno 30 milioni dimetri cubi di materiale inquinato e l epiene del fiume possono determinare i lpassaggio delle acque sotterranee nel pa-leoalveo che si trova sotto lo stabiliment oe, quindi, la contaminazione per contatt odiretto fra acqua e massa sotterranea dirifiuti ;

anche l ' indagine sulle caratteristi -che del sottosuolo dello stabiliment oAcna, del giugno 1989, conferma che i lsito Acna è una discarica di rifiuti tos-sico-nocivi di circa 30 milioni di metricubi di ghiaie, terreno e materiale conta-minato ;

sulla superficie di tale discarica èstata finora consentita la permanenza diimpianti e di bacini di stoccaggio deireflui, in palese contrasto con il dispostodel decreto del Presidente della Repub-blica n . 915 del 1982 ;

nella normativa vigente non esist ealcuna possibilità di localizzare un im-pianto di incenerimento sopra una disca-rica di rifiuti tossici e nocivi ;

fra i rifiuti delle lavorazioni Acnavi sono sostanze, quali ad esempio i tri-clorofenoli e i triclorobenzeni, che sononote come precursori di diossine e furani ,la cui tossicità elevata unita alla non bio-degradabilità rappresenta un pericolo gra-vissimo per la salute e che esiste il fon -dato sospetto che il sito Acna sia conta -minato da diossine e furani ;

considerato inoltre che :

vi sono chiari e molteplici segnal iche indicano l ' inaffidabilità dell 'Acna sulpiano professionale, tecnico ed etico, non -ché l 'inconsistenza del suo piano di risa-namento e l'impossibilità di renderl acompatibile con l'ambiente e con la sa-lute ;

esiste la necessità, non più procra-stinabile, di mettere in atto interventi ch econsentano di diminuire in maniera dra-stica l 'apporto di sostanze organiche in-quinanti provenienti dagli impianti Acnae dal sito su cui è localizzata ;

appare sempre più necessario eurgente procedere alla completa e defini-tiva chiusura, messa in sicurezza e boni-fica degli impianti dell 'Acna allo scopo d isalvaguardare la salute e l 'ambiente e difavorire lo stabilirsi .delle premesse indi-spensabili per il risanamento e la rina-scita della valle Bormida ;

la revoca dell 'ordinanza presup-pone il venir meno delle circostanze ch el'hanno causata e che allo stato attualehon risulta che ciò sia avvenuto ;

non è accettabile una nuova, af-frettata riapertura degli impianti dopo ledue precedenti, con il rischio di nuov idisastri ecologici a cui sopperire connuove e sempre meno credibili sospen-sioni dell'attività produttiva ;

considerato infine che alla Cameradei deputati la discussione, iniziata amaggio, sulle mozioni relative all'Acn anon è stata conclusa con la votazione diuna risoluzione a causa della crisi di go-verno,

impegna il Governo :

a non adottare provvedimenti di re-voca dell'ordinanza 6 luglio 1989 primadella scadenza dei termini in essa stabi-liti ;

a bloccare i lavori di costruzion edell'impianto RESOL, di cui non è stataeffettuata la procedura di valutazione del-l'irflpatto ambientale, in modo tale danon consentire ulteriori accumuli di so-stanze che l'Acna non è in grado di smal-tire ;

a bloccare i lavori per il convoglia-mento di parte dei reflui verso la Liguria ;

a riconoscere, adottando i provvedi-menti conseguenti, che il livello di incom-

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patibilità ambientale delle attività pro-duttive dell'Acna e del sito su cui è loca-lizzata è tale .da costituire un insosteni-bile ed inaccettabile danno per l'ambientee per la salute e da richiedere un inter-vento di completa e definitiva chiusura ,messa in sicurezza e bonifica degli im-pianti e del sito ;

ad attivare tutte le procedure neces-sarie per ottenere il risarcimento de ldanno ambientale da parte dei responsa-bili ;

ad adottare i provvedimenti neces-sari affinché la vigilanza sull'esecuzionedell 'ordinanza 6 luglio 1989 non sia dele-gata soltanto al prefetto di Savona e a lsindaco di Cengio, ma anche ad unaautorità riconosciuta come super partesdalla popolazione della valle Bormida edai suoi rappresentanti ;

ad adottare i provvedimenti e le ini-ziative necessarie per salvaguardare i li -velli occupazionali mettendo i lavorator ial riparo da strumentalizzazioni e ricattioccupazionali ;

ad assumere iniziative per arrivarealla definizione di un piano finalizzato adun effettivo risanamento e alla rinascitadella valle Bormida che recepisca la pro-posta formulata con il documento dei sin-daci e preveda il più ampio coinvolgi -mento della popolazione interessata, de isindaci e dell 'Associazione per la rinascitadella Valle Bormida .

(1-00339) « Cima, Filippini Rosa, Bass iMontanari, Cecchetto Coco ,Donati, Grosso, Andreis, Ce-ruti, Lanzinger, Mattioli ,Salvoldi, Scalia » .

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