pieghevole vino
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Piemonte
Una questione di etichetta
DOC e DOCG sono menzioni
che troviamo sull’etichetta e sulla fascetta dei vini. Certificano
l’origine certa del vino che beviamo, oltre a garantire tutta una serie di requisiti minimi obbligatori.
In Piemonte possiamo degustare vino sicuro e di qualità grazie a una serie di strumenti:• anagrafe agricola del Piemonte• dichiarazione di vendemmia e produzione• dichiarazione di giacenza• piano dei controlli
Il piano dei controlliL’attività di controllo, sia documentale sia ispettiva, segue tutte le fasi, dalla produzione in vigneto, alla vinificazione fino all’imbottigliamento. Essa è totalmente a carico dei produttori e si completa con la certificazione delle produzioni di vino sulla base degli esiti analitici e organolettici, svolti su ogni partita che voglia fregiarsi della denominazione d’origine. La legge ha disposto che l’attività di controllo sia affidata a un organismo terzo.
della qualità
Una questione di etichetta
nel segnoAnnate di qualità
Lo sapevi che anche il vino è iscritto
all’anagrafe? Ogni azienda fa parte
dell’anagrafe agricola unica dove
vengono riportati i vigneti coltivati,
sia quelli di proprietà sia quelli
in conduzione. Non solo ma, oltre
ai vigneti, vengono riportati anche
i vini che sono idonei alla produzione
ovvero le DOCG e le DOC.
L’imbarazzo della sceltaIl Piemonte ha una produzione vitivinicola di altissima qualità, oltre che di quantità. Possiamo infatti scegliere tra 42 DOC e 16 DOCG. Si tratta di vini rossi, bianchi, rosati, spumanti secchi o dolci, passiti che sono espressione del territorio perché profondamente legati alla terra, al clima e al lavoro dei viticoltori.
menzione quantità caratteristiche
DOC 42
Sono vini di qualità che hanno origine in zone limitate, le cui caratteristiche sono strettamente connesse all’ambiente natu-rale e ai fattori umani.
DOCG 16
Rappresentano il gradino più alto della qualità. Oltre ad avere le medesime caratteristiche della DOC, la DOCG caratterizza i vini con “particolare pregio qualitativo” ottenuti da uve coltivate in una zona viticola particolarmente vocata (Barolo, Barbaresco ecc.) il cui nome viene utilizzato per designare un prodotto rinomato e di qualità.
La fascetta sul colloOgni bottiglia di vino DOC o DOCG prodotta e commercializzata in Piemonte deve recare sul collo una fascetta. Non va confusa con l’etichetta che garantisce al consumatore di leggere la tracciabilità del vino a partire dal vigneto. La fascetta, che viene stampata dal Poligrafico dello Stato, riporta un numero attraverso il quale è possibile risalire all’origine del prodotto
garantendo così la rintracciabilità, ossia di risalire al vigneto a partire dal vino.
della qualità
Come per altri prodotti, anche l’etichetta del vino prevede una se-rie di informazioni che ci permettono di conoscere la filiera del prodotto che stiamo bevendo. Alcune informazioni sono obbliga-torie per legge, altre sono facoltative.
Informazioni obbligatorie in etichetta▸ la denominazione di vendita (es. Piemonte)▸ l’eventuale tipologia relativa alla caratteristica
(es. frizzante, dolce ecc.)▸ il nome e la sede del produttore
o del confezionatore o di un venditore▸ la sede dello stabilimento di produzione
o di confezionamento▸ le indicazioni relative alla salute
(es. prodotto che contiene solfiti)▸ la capacità del contenitore▸ il titolo alcolometrico effettivo▸ l’identificativo di lotto, a titolo di tutela
merceologica e sanitaria
Informazioni facoltative in etichetta▸ modalità di conservazione▸ caratteristiche organolettiche quali
colore, sapore, profumi▸ adempimenti ambientali▸ consigli sugli abbinamenti e sulle temperature
di servizo▸ linguaggi/segni per non vedenti▸ q code
beviamoinformati La controetichetta
Sul retro della bottiglia è
spesso presente un’altra
etichetta, solitamente di
dimensioni più piccole. Si tratta
della controetichetta. È bene
ricordare che la normativa
non prevede quali indicazioni
mettere in etichetta e quali in
controetichetta, ma soltanto
quali sono quelle obbligatorie
che devono essere presenti
sull’intera superficie visibile
della bottiglia.
Le informazioni facolta-tive presenti in etichet-ta non possono essere messe a discrezione del produttore ma dipendo-no dai singoli disciplinari
di produzione ossia dall’in-sieme delle regole e delle indi-
cazioni che il produttore è obbligato a seguire per ottenere un vino DOC o DOCG.
Che cosa prevede il disciplinare di produzione• la denominazione, i vitigni, la zona e la quantità
in percentuale delle uve• la resa dell’uva, il titolo alcolometrico minimo dell’uva, la densità delle viti• le procedure di vinificazione• le caratteristiche organolettiche e tecniche del prodotto finale come
colore, odore, acidità totale
Le menzioni aggiuntiveSono delle indicazioni previste dal disciplinare di produzione di un de-terminato vino e che possono es-sere messe in etichetta (classico, superiore, riserva ecc.).
il vinoin vignaLa controetichetta
Sul retro della bottiglia è
spesso presente un’altra
etichetta, solitamente di
dimensioni più piccole. Si tratta
della controetichetta. È bene
ricordare che la normativa
non prevede quali indicazioni
mettere in etichetta e quali in
controetichetta, ma soltanto
quali sono quelle obbligatorie
che devono essere presenti
sull’intera superficie visibile
della bottiglia.
La filiera del vino, caratterizzata dai sistemi di tracciabilità e rintrac-ciabilità, è una garanzia per il consumatore che può tranquillamente acquistare una bottiglia di vino sia nelle enoteche sia nella grande distribuzione. L’importante è sempre leggere l’etichetta e verifi-
care che i vini DOC e DOCG abbiano la fascetta sul collo della bottiglia.
Possiamo acquistare i vini del Piemonte presso:• la grande distribuzione• i negozi di alimentari• le enoteche• le cantine sociali• direttamente dal produttore
La nostra Regione, con l’aiuto degli enti locali, dei produttori associati, delle cantine cooperative sostiene attivamente la costituzione delle Botteghe del Vino e delle Cantine Comu-nali che selezionano e raccolgono il vino scelto nel rispet-
to delle stesse regole adottate per i vini esposti nelle Enoteche Piemontesi.
Le Enoteche RegionaliCostituite dai Comuni e da altri Enti Pubblici territoriali,
le Enoteche Regionali hanno una dimensione molto più ampia delle Botteghe del Vino o delle Cantine Comunali che, in genere, rappresentano la vitivinicoltura di un sin-golo Comune. Le Enoteche, oltre a valorizzare il territo-rio con le numerose manifestazioni e iniziative, gestisco-no anche musei dedicati al vino e ristoranti.
tra bottegheed enoteche
Negli ultimi anni il consumo del vino avviene in modo sempre più consapevole grazie anche alle efficaci campagne di comuni-cazione promosse dalla Regione Piemonte. L’acquisto di un vino rispetto a un altro è quindi frutto di una scelta meditata da parte del consumatore che tiene conto delle caratteristiche organolet-tiche, del tipo di abbinamento, del produttore ecc.
Scegliamo il vino in base al:• metodo di vinificazione• vitigno di origine• produttore• consiglio di una guida o di un esperto
Prendiamoci curaPer evitare spiacevoli sorprese il vino va conservato con cura, in una cantina con temperatura costante tra i 15 e i 18 °C, senza fonti dirette di luce. La temperatura di servizio dipende dalla tipologia di vino:
tipologia di vino temperatura di servizio bicchiereVino spumante 8-10 ºC Flûte o coppaVino bianco giovane 10-12 ºC Calice a tulipanoVino bianco maturo 12-14 ºC Calice bordoleseVino rosato 10-12 ºC Calice bordoleseVino rosso giovane 14-16 ºC Calice bordoleseVino rosso invecchiato 18-20 ºC BalloonVino passito 10-18 ºC Calice a tulipano piccolo
in altoi calici
Il vino sfusoIn molti casi il vino può essere anche acquistato sfuso in contenitori di grandi capacità. In questo caso è bene affidarsi ad aziende di fiducia oppure a enoteche o cantine sociali di provata serietà.
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