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Page 1: ORARIO SANTE MESSE Festivo - parrocchiasarnico.it · 16 Riflettiamo: Impariamo il verbo ringraziare 17 31 Maggio 2014. Si raccomanda l'invio degli articoli in word e Tu es Petrus:
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ORARIO SANTE MESSE

NUMERI TELEFONICI ED E-MAIL

Direttore responsabile: Giuseppe Valli - Amministrazione: don Luciano Ravasio - Casa parrocchiale: Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971Stampa e inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292Redazione: don L. Ravasio, don L. Fumagalli, don G. Fiorentini, M. Dometti (Civis), R. Gusmini e S. Marini. Collaboratori: don V. Salvoldi, A. Arcangeli, P.L. Billi, G.Cadei, C. Casati, G. Dossi, E. Frattini, G. F. Gaspari, P. Gusmini, R. Modina.Progetto grafico: Studio PéldyUfficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale : Tel. 035 4262490

Parrocchia 035 4262490don Luciano 348 9049113Oratorio 035 912 078don Loris 328 3932361don Giuseppe 347 2659420Sacrista 339 2087660Centro pr. ascolto 035 910916Sala Giochi (Meulì) 035 912107Cine Junior 035 910916

Centro Quader 035 912420Centro Famiglia 035 911252Sito web: www.parrocchiasarnico.itE-mail sito: [email protected] C.SI.: www.csioratoriosarnico.itE-mail C.S.I.: [email protected] de “ilPorto:[email protected]

E-mail parroco: [email protected] don Loris: [email protected] don Giuseppe: [email protected] sacrista: [email protected]/c postale Parrocchia: 49089303Sito web Oratorio: http://oratorio.parrocchiasarnico.it

1 Copertina Foto San Marco 2 Sommario - Orario Sante Messe - Numeri telefonici 3 Il Cero Pasquale e l'Acqua del Battesimo foto Marini 4 Editoriale: Respirare la devozione alla Madonna 6 Calendario e numeri utili 7 Laurea a don Giuseppe - Un'amicizia preziosa 8 Sante Messe nei quartieri 9 Questione di soldi - Questione di preti10 Chiesa Universale - Chiesa Diocesana14 Liturgia: Curiosità e coraggio15 Fine di una bellissima avventura16 Riflettiamo: Impariamo il verbo ringraziare17 Tu es Petrus: Santificazione dei due Papi18 Riflettiamo: La saggia bellezza del "Lasa fa a lÜ"20 Elezioni: Liste comunali22 Casa di Riposo 23 L'Arcobaleno24 I volti: Claudio Gervasoni25 Rassegna dialettale: il programma26 AVIS: Assemblea Provinciale27 AIDO: 40°di fondazione28 Fotocronaca30 Una giornata con il Vescovo di Vigevano31 ASD Judo Sarnico 32 Associazione Anziani e Pensionati33 Neolaureati34 L'organo a canne 36 I saluti e i ringraziamenti del Sindaco - Pagine del Comune 41 Sarnico - Peio: coltivare l'amicizia42 Ospedale Habilita: Nuovo tirocinio di fisioterapia44 Evento: Un lago diVino 45 I Canterini del Sebino a Roma46 Progetto Chinaski e Ass.ne ArteFatta48 Come eravamo50 Il senso dell'umorismo51 Bike Lab & Team Gauss52 Il grazie ...degli Angeli53 Anagrafe parrocchiale55 Arte e Fede56 Pellegrinaggio al Santuario di Caravaggio

SOMMARIO

APRILE 2014

Il prossimo numero de “il Porto” sarà in distribuzione da sabato 31 Maggio 2014. Si raccomanda l'invio degli articoli in word e delle immagini in Jpeg ad alta risoluzione, entro e non oltre lune-dì 19 Maggio 2014, a [email protected] o la consegna presso la casa parrocchiale. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la collaborazione.

Festivoore 8.00 (Parrocchia) - 9.00 (Ospedale) 9.30 - 11.00 -18.00 - 20.00 (Parrocchia)

Feriale 8.00 - 16.00 - 20.00 (Parrocchia)

Vigilia di Festa ore 18.00 - 20.00

Funerali ore 15.15

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Sabato Santo: Liturgia battesimale foto Silvano Marini

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4 - IL PORTO APRILE 2014

EDITORIALE

Da mia mamma ho respirato il fascino della devozione alla Madonna. Sono convinto che è la famiglia la prima scuola che trasmette gli affetti più intimi; io, ancora in fasce, data la precarietà della mia salute minacciata in modo molto preoccupante, avvolto tra le coperte mia madre mi ha portato davanti all’altare che venera la pre-senza di Maria nella chiesa parrocchiale del mio paese e, nella sua semplicità, ma con una profonda fede invidiabile mia mamma si è rivolta alla Vergine dicendo: “Madonna cara, ecco il mio bambino: io te lo offro ma, ti prego, non farlo morire!” e da quel momento io ho cominciato a star bene e a riprendermi…. Questo fatto, raccontatomi da mio papà diversi anni dopo, è restato nell’animo mio e spero di riuscire ogni giorno a dire grazie al Signore, attraverso la Madonna, del dono grandissimo della vita. Anche il mio essere “prete” l’ho letto in questa luce, of-ferto da mia mamma al Signore.Ecco perché San Tommaso d'Aquino ci insegna che la vera devozione consiste nella «donazione pronta e com-pleta di tutto se stesso». Non esiste devozione senza “donazione”, o meglio, senza «donarsi» con amore, con generosità e l’impegno della propria vita. In seminario, sull’esempio di Padre Massimiliano Kolbe, ero entrato a far parte di coloro che si erano consacrati alla Madonna. La mia devozione alla Madonna, quindi, consisteva nella donazione amorosa di me stesso alla Madonna. Anche oggi, qui con voi, iniziando le celebrazioni del Mese di Maggio, con i bambini della Prima Comunione, faccio dono di me alla Madonna. E se di un dono si può fare quel che si vuole, dico alla Madonna che può fare di me, suo dono, quello che vuole. Solo chiedo anche che mi dia la grazia e la forza per non deluderla troppo.Tanto più sono devoto della Madonna, quanto più mi abbandono a Lei, mi conformo a Lei, vivendo in tutto e per tutto guidato da Lei. Anche nel confessionale indico diverse volte alle mamme penitenti, spesso preoccupate per l’andamento della famiglia o del comportamento dei

RESPIRARE LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Abbandonarsi a Leiconformarsi a Lei vivere in tutto e per tutto guidati da Lei

figli: “Rivolgiti con fiducia alla Madonna perché lei è mamma come e più di te e riesce ad arrivare anche là dove tu non ce la fai; lei raggiunge i suoi figli nell’intimo più profondo di se stessi”. La devozione mariana così intesa, nel suo senso più pieno e più profondo, comporta l'offerta a Maria di tutto il proprio essere, di tutto ciò che si è e di tutto ciò che si ha e tutto diventa espres-sione di un dono che raggiunge la nostra vita. Da qui alcune conseguenze:1. L’accoglienza sempre pronta della vita come benedizione del Signore2. La recita, anche nelle famiglie cristiane, di al-meno una decina del S. Rosario3. La partecipazione all’eucarestia domenicale,

a cura del parroco don LUCIANO RAVASIO

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EDITORIALE

IL PORTO APRILE 2014 - 5

ma soprattutto all’opportunità offerta di ricevere il Signore quando nel proprio quartiere o nelle vi-cinanze si celebra la Santa Messa. A volte si arriva anche a non partecipare quando c’è la possibilità nel proprio cortile4. Avere a cuore un altare della Madonna del-la nostra Chiesa e portarvi spesso i bambini sia nell’andare, ma soprattutto nel tornare dalla scuola dell’infanzia…5. Dire “Eccomi” come prima parola della gior-nata…Dio fu Colui che per primo si donò a Maria, e si donò a Lei in modo così perfetto da farsi suo Figlio! In questo senso Gesù fu il primo e sommo devoto di Maria Santissima.

- Ma senti un po'... To', non ci avevo mai pensato!... Ma è proprio vero!... - così esclamò un tale, stupito all'udire questa riflessione.C'è una graziosa poesia in cui santa Teresina descrive l'impressione felice che provava pensando a questa dolce realtà: Gesù e Teresa sono figli della stessa Madre... Que-sta è la nostra felice condizione, il nostro felice dovere: imitare Gesù nel suo essere figlio di Maria.Dino Buzzati, commentando la visita del Santo Papa Gio-vanni XXIII a Loreto, pellegrinaggio che ha segnato un passo storico nell’apertura del Vaticano al mondo intero, ci mostra la grandezza del nostro Papa Giovanni che, at-traverso la Madonna, ha cambiato la storia del mondo e ha dato slancio alla chiesa del nostro tempo.“Qui a Loreto la Madonna familiare con cui è così facile intendersi, con la quale i bambini e le bambine stringono patti segreti all'insaputa dei grandi ed austeri santi poco inclini a tali confidenze. Qui a Loreto la figura, di tutto il Paradiso trionfante, più vicina a noi, più bella e più in-dulgente. Sta qui a Loreto la Madonna che fu appesa so-pra la nostra nuca di neonati, la Madonna della prima comunione, la Madonna della medaglietta che portiamo appesa al collo, la Madonna degli ingenui fioretti a cui chiedemmo perdono per aver detta la prima bugia e che dalla penombra della cappella ci fece segno di sì, la Ma-donna appostata nelle fumose nicchie dei vicoli antichi, la Madonna che in anni lontani mandò il suo Bimbo a portarci l'orsacchiotto nella notte di Natale, la Madonna che al riverbero di un fievole lumino saluta i viandanti al bivio solitario, la Madonna che ci vuole bene.Perciò è venuto qui da Roma il Santo Padre rompendo dopo oltre un secolo un severo incanto. Eccolo inginoc-chiato, lui importantissimo tra gli uomini importanti, di-nanzi alla misteriosa statuetta.”…Nasce quindi la confidenza unica che il figlio può avere con la mamma: a volte ci è difficile parlare con Dio e non sappiamo neppure, dice san Paolo, cosa sia conveniente domandare, ma se passiamo dalla Madonna lei ha già ca-pito prima che apriamo le labbra perché legge il nostro cuore. Sviluppiamo il massimo della confidenza con la Madonna e sentiremo anche la sua premura femminile e delicata che fascia le nostre ferite!Respiriamo l‘infinito e il grazie della vita attraverso la Ma-donna: il mese di Maggio può essere una bella occasione per tutti!

Anno 2007 - La Madonna di Fatima a Sarnico - foto Silvano

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6 - IL PORTO APRILE 2014

GIO 01 ore 10.00 Festa degli anniversari matrimonialiVEN 02 Adorazione primo venerdì del mese ore 20.30 Confessioni genitori prima Comunione ore 21.00 Rassegna dialettale cine JuniorSAB 03 ore 11.00 Matrimonio in San Paolo DOM 04 ore 10.00 PRIME SANTE COMUNIONI Cori Effatà Junior LUN 05 Inizio Celebrazioni MarianeMAR 06 ore 20.30 Incontro "La Casa" a Villongo S.F. Incontro formazione animatori CERMER 07 ore 20.45 Gruppo MissionarioGIO 08 ore 12.00 Supplica alla Madonna di PompeiVEN 09 ore 21.00 Rassegna dialettale cine JuniorSAB 10 ore 20.30 festa 40° dell'AIDO al cine JuniorDOM 11 PRIME CONFESSIONI GIORNATA MONDIALE VOCAZIONI ore 11.00 Santa Messa per il 40° dell'AIDOMER 14 ore 16.45 Redazione de "il Porto"GIO 15 ore 17.00 Centro di primo ascolto ore 21.00 Incontro genitori dei battezzandi

VEN 16 ore 21.00 Rassegna dialettale cine JuniorSAB 17 ore 11.00 MatrimonioDOM 18 ore 11.00 Battesimi comunitari Ritiro cresimandiMER 21 ore 20.00 Ufficio ComunitarioGIO 22 ore 20.30 Consiglio Pastorale VicarialeVEN 23 ore 17.00 prove e confessioni cresimandi ore 20.45 Confessioni genitori, padrini e madrine ore 21.00 Rassegna dialettale cine JuniorSAB 24 ore 15.30 Matrimonio DOM 25 ore 15.00 Associazione Santo Rosario ore 17.00 SANTE CRESIMEGIO 29 Chiusura del mese di maggio in oratorioVEN 30 ore 21.00 Conclusione Rassegna dialettale presso il cine JuniorSAB 31 ore 11.00 Matrimonio INIZIO FESTA DELL'ORATORIO

MAGGIO 2014

PROTEZIONE CIVILE Sede operativa: tel. 035 911893 Responsabile operativo: tel. 338 5467160e.mail: [email protected]

tel. 035 912134 lunedì chiusoMartedì 14.30-19.00 Mercoledì 15.00-19.00 Giovedì 09.00-12.30 15.00-19.00 Venerdì 15.00-19.00Sabato 09.00-12.30 / 15.00-17.00

NUMERI UTILI UFFICI COMUNALI

tel. 035 924111 - fax 035 924165

Uffici Amministrativi (anagrafe)tel. 035 924126 da lunedì a venerdì 9.00 -12.30lunedì martedì giovedì 17.30 -18.30

Ufficio Tecnico ComunaleUrbanistica/Edilizia Privata tel. 035 924145Lavori Pubblici/manutenzione tel. 035 92414

Polizia municipale tel. 035924 114 - 335 5454846da lunedì a venerdì 9.00-12.30 /15.00 - 18.00Ufficio assistente sociale tel. 035 924152lunedì 17.30-18.30 mercoledì/giovedì 9.00 12.30Ufficio tributi tel. 035 924112 lunedì mercoledì venerdì 9.00 -12.30 giovedì 17.30-18.30

EMERGENZA Ambulanza - Carabinieri - Vigili del fuoco - Polizia: tel. 112Caserma Carbinieri: tel. 035 910031 Guardia medica: tel. 035 914553Ospedale: 035 3062111Farmacia: 035 910152 orari 8.30-12.30 / 15.30-19.30

BIBLIOTECA COMUNALE

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a cura dellaREDAZIONE

EVENTILAUREA AL NOSTRODON GIUSEPPE

IL PORTO APRILE 2014 - 7

Se qualcuno volesse assistere alla discussione della tesi, si può rivolgere diretta-mente a don Giuseppe per i dettagli organizzativi.

UN'AMICIZIA PREZIOSA

IL PORTO APRILE 2014 - 7

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8 - IL PORTO APRILE 2014

CalendarioLunedì 5 VIA NASTRO AZZURRO, 8Martedì 6 VIA CERRO ALTO, 28Mercoledì 7 PIAZZETTA SAN PAOLOGiovedì 8 VIA MANZONI, 12Venerdì 9 VIA GHIACCIAIA, 8Lunedì 12 VIA SUARDO, 10 (Cond. Ester)Martedì 13 VIA MARINAI, 6Mercoledì 14 VIA SPARTANA, 30Giovedì 15 VIA FALETTO, 17Venerdì 16 VIA ALPINI, 20Lunedì 19 VIA VITTORIO VENETO, 55Martedì 20 VIA COLOMBO, 18Mercoledì 21 UFFICIO COMUNITARIOGiovedì 22 VIA MANZONI, 32-IVenerdì 23 CORSO EUROPA 52-BLunedì 26 VIA DONIZETTI, 5Martedì 27 VIA VITTORIO VENETO, 11Mercoledì 28 VIA FACCANONI, 12Giovedì 29 CHIUSURA IN ORATORIO

SANTE MESSE NEI QUARTIERI

EVENTI a cura dellaREDAZIONE

In occasione del mese mariano di maggio, da lunedì 5 fino a giovedì 29, celebreremo Maria coinvolgendo soprattutto le famiglie della Parrocchia. Nel nome di Maria, Cristo verrà portato nei quartieri tramite la celebrazione dell'Eucaristia. Un segno di Benedizione che accompagnerà tutte le fami-glie nel corso dell'anno sarà rappresentato dalla consegna di un libro dal titolo "Una preghiera al giorno toglie il diavolo di torno", brani classici e pensieri religiosi, una semplice occasione per aiutare a compiere quella cosa che unicamente l'uomo riesce a fare: alzare, con sincerità di cuo-re, gli occhi verso il Cielo per pregare. Una freccia che arriva al bersaglio se si ha la forza e la mira per colpire il bersaglio. E l'obiettivo è chiaramente Lui, L'Unico che è e che dona l'amore.L'inizio delle celebrazioni è fissato per le 19.30 con la recita del Santo Rosario e a seguire la Santa Messa.

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IL PORTO APRILE 2014 - 9

Durante il primo trimestre 2014 le offerte pervenute alla parrocchia registrano l’importo di:...............................................................................................................................

Euro 11.307,00

che aggiunte a quelle pervenute dall’inizio dei lavori di restauro di:.................................. e ai depositi infruttiferi (prestiti) dei privati di: .............................................................................

EuroEuro

1.338.996,00 155.000,00

al 31 Marzo 2014 ammontano a: .................................................................................................... Euro 1.505.303,00 Alla stessa data risultano spesi:........................................................................................................................__________________________________________________________

SITUAZIONE DEBITORIA AL 31 MARZO 2014- ancora da pagare ai fornitori.........................................................................................................................- debito bancario residuo del mutuo (dopo 10 rate trimestrali pagate su 40)....................- debito bancario del fido di conto corrente..........................................................................................- debito verso privati per PRESTITI (vedi sopra)................................................................................. Totale debiti con varie scadenze ammontanti al 31 MARZO 2014:.................................

Euro____

EuroEuroEuroEuroEuro

3.320.000,00____________

99.778,00742.341,00 332.005,00 155.000,00

1.329.124,00

RESTAURIa cura delCONSIGLIO PASTORALE AFFARI ECONOMICI

QUESTIONE DI SOLDIOPERE DI RESTAURO E CONSERVAZIONE

CHIESA PARROCCHIALE

Anche per questo trimestre è doveroso ringraziare tut-ti coloro che hanno contribuito con qualsiasi somma, espri-mendo comunque il desiderio di mantenere l'anonimato. In particolare da segnalare i volontari che, ormai da consuetudi-ne, allestiscono le bancarelle “Gocce di solidarietà” per la vendi-ta di articoli vari, e gli ammalati che non lasciano mai mancare il loro contributo.

QUESTIONE DI PRETISARÀ LUI IL NUOVO PARROCO?

Ormai non è più un segreto che il nostro Don Luciano ci lascerà e tutti vogliono conoscere il suo sostituto.Il Porto è in grado di mo-strare in anteprima il volto del nuovo Parroco, qui ri-tratto tra don Loris e don Giuseppe durante un’esi-bizione canora tenutasi al Cine Junior in occasione dell’EFFAFESTIVAL. E poi un ...bancario parro-co fa sempre comodo.

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10 - IL PORTO APRILE 2014

CHIESA UNIVERSALE

Sarà un appuntamento «straordinario». Che innanzitutto «coinvolgerà le Chiese del Continente americano, dall’Alaska alla Terra del Fuoco». E che, col suo cadere a ridosso della seconda Assemblea Sinodale in due anni dedicata alla famiglia, sottolinea una volta di più come «Papa France-sco ha voluto porre proprio questo tema al centro dell’attenzione di tutta la Chiesa, dedicandoci anche un Concilio nel febbraio scorso». L’arcive-scovo Paglia, ha presentato l’incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Filadelfia, negli Stati Uniti, dal 22 al 27 settembre 2015. Ossia a poche settimane dall’apertura del Sinodo dei vescovi ordinario che, tornerà ad affrontare il tema della famiglia. Un «evento straordinario, dunque, confi-gurato in un percorso che «si inserisce anche in quel filone di analisi e di dibattito che l’Onu ha proposto in questo anno con l’indizione dell’anno della famiglia». Per il presidente del dicastero vaticano infatti «non va sot-tovalutata la vicinanza fisica tra l’evento ecclesiale che si svolge a Filadel-fia e i dibattiti che si stanno svolgendo nella sede centrale delle Nazioni Unite a New York. È un invito a tutte le istituzioni religiose e civili per un lavorare insieme per un futuro migliore della famiglia. Il presule, a questo riguardo, ha riproposto le tappe più recenti di questo cammino. Tappe, ha detto Paglia, «che scandiscono il cammino che coinvolge le donne e gli uomini di tutte le comunità ecclesiali del mondo. Non dobbiamo dimenti-care - ha aggiunto - il questionario inviato a tutte le Chiese locali per coin-volgerle in questo singolare cammino». «Punto di inizio e di svolgimento di quest’itinerario ecclesiale per la famiglia - ha quindi spiegato - è sempre quello che Papa Francesco ha indicato: la bellezza della famiglia e del ma-trimonio, la grandezza di questa realtà così semplice e insieme così ricca, di gioie e di speranze, di fatiche e di sofferenze, come la vita». Charlea Joseph Caput, arcivescovo di Filadelfia, ha quindi voluto mettere in evi-denza come l’incontro del 2015 «vuole essere un dono, non soltanto per i cattolici, ma per tutte le persone di buona volontà», per annunciare «la bellezza e la verità della vita familiare come luogo privilegiato dell’amore e della cura con affetto reci- proco, che offre luce e calore unici e vigorosi».

Il magistero di Wojtyla: Parola, verità e beneL’omaggio di Bergoglio a nove anni dalla morte

Wojtyla, nove anni dopo. Sempre e per sempre nel cuore dei fedeli che lo ricordano. Lui che «imitando Cristo è stato per il mondo predicatore instancabile della Parola di Dio, della verità e del bene», lui che «fece del bene perfino con la sua sofferenza». Perché «questo è stato il magistero della sua vita a cui il popolo di Dio ha risposto con grande amore e stima». È Papa Francesco che, con queste parole fortemente evocate dell’emozione di quel giorno, quel 2 aprile del 2005, ha voluto ricordare il nono anniver-sario della morte di Giovanni Paolo II. Nove anni da quel sabato in cui si spense, dopo aver sussurrato a suor Tobiana quel «lasciatemi andare dal Signore», che rappresentò il «segno esplicito della con-sapevolezza del Santo Padre che la morte si stava avvicinando, e ormai era una morte attesa». E, ha detto papa Bergoglio prima di salutare i pellegrini polacchi presenti all’udienza generale, proprio questo «anniversario della morte del beato Giovanni Paolo II…. Dirige il nostro pensiero verso il giorno della sua canonizzazione che celebreremo alla fine del mese (il 27 aprile, domenica in albis, festa della Divina Misericordia). L’attesa di questo evento - ha ag-giunto Papa Francesco - sia per noi l’occasione per prepararsi spi-ritualmente e per ravvivare il patrimonio della fede da lui lasciato. La sua intercessione rafforzi in noi la fede, la speranza e l’amore. Durante questa preparazione vi accompagni la mia Benedizione apostolica». Ormai il conto alla rovescia, in vista dell’ultima do-menica di aprile, è cominciato, e dovunque ci si prepara all’evento che vedrà la contemporanea canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, con un fiorire di iniziative davvero impressio-nante. In Polonia, in vista di quel giorno, tutti i fedeli si riuniranno in preghiera attorno al “Fuoco della misericordia”. Presentando l’iniziativa, il segretario della Conferenza episcopale polacca mon-signor Wojciech Polak ha auspicato che i fedeli vivano in maniera “creativa” il periodo che separa dalla canonizzazione di Wojtyla e Roncalli. L’augurio del presule è che questo «sia un tempo in cui ci prepariamo all’evento davvero importante esteriormente, ma che è soprattutto un grande evento di fede, e un incontro con la santità concretamente espressa nella vita e nel servizio di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII».

da AVVENIRE

«A Filadelfia per pensare il futuro della famiglia» Mons. Paglia presenta i percorsi, le sfide e i temi principali dell’incontro del 2015

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CHIESA UNIVERSALE

Da San Benedetto un carisma per la rinascita dell’EuropaCinquant'anni fa Paolo VI lo proclama-va patrono del continente

La luce che si è sprigionata nei secoli dalla figura di Benedetto da Nor-cia testimonia come la centralità di Cristo nella vita dell’uomo abbia come frutto un vivere pienamente umano e che, anche in tempi di crisi gravissime, Dio si fa presente nella storia facendo germogliare motivi di speranza per il mondo e la Chiesa. Su questa convinzione il cardi-nale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha imperniato l’omelia pronunciata nella Basilica cattedrale di Montecassino, nel corso del solenne Pontificato che ha presieduto in occasione della festa del transito di San Benedetto. Una festa che quest’anno è stata caratterizzata da due anniversari speciali per la più nota abbazia benedettina del mondo: i cinquant’anni dalla proclamazio-ne di San Benedetto patrono d’Europa da parte di Papa Paolo VI (con la lettera apostolica Pacis Nuntius del 24ottobre 1964) e i settanta dalla distruzione e ricostruzione dell’abbazia nel 1944, nel corso del secondo conflitto mondiale. Proprio per questa seconda ricorrenza il cardinale Antonelli era a Montecassino, accolto dall’amministratore apostolico dom Augusto Ricci, come inviato speciale di papa France-sco, a testimoniare «la paterna vicinanza» del Pontefice alla comunità monastica e all’intera abbazia territoriale. Riferendosi alla singolare for-ma di vita comparsa nella storia della Chiesa con i monasteri benedet-tini, Antonelli nell’omelia li ha descritti in piena corrispondenza con la figura ideale della comunità cristiana tratteggiata dall’apostolo Paolo. Il cardinale ha quindi riconosciuto che «con il monachesimo benedettino Dio ha dato un segno luminoso della sua presenza nella storia che ci offre, anche per il presente, un motivo di speranza, malgrado la crisi che attanaglia l’Europa» come attesta anche la stessa abbazia di Mon-tecassino che settant’anni fa rinasceva dalle rovine dell’ultima tragica distruzione, per essere anche «la città sul monte che non può restare nascosta». La festa ha chiuso le celebrazioni annuali in onore del patro-no della città di Cassino. Tra le molte iniziative si è segnalata quella del

tradizionale viaggio della Fiacco-lata benedettina, simbolo di

unità tra i popoli, acce-sa lo scorso 2 mar-

zo a Norcia e che quest’anno è stata accolta per alcuni giorni a Zagabria, capitale croata. Per la festa di San Benedetto la Fiac-

cola è arrivata a Mon-tecassino, sulla tomba

del santo da dove è stato proclama-to il «Messaggio di pace» all’Euro-pa e al mondo.

IL PORTO APRILE 2014 - 11

Il Papa ai vescovi della Tanzania: missione, paradigma di tutta la ChiesaAi presuli ricevuti anche l’invito a seguire il lavoro dei catechisti

Quello missionario deve essere «il paradigma di ogni opera della Chiesa». Il Papa l’ha scritto nella Evangelii gaudium e l’ha ribadito ai vescovi della Tanzania ricevuti in udienza per la visita «ad Limina», ricordando che se la loro Chiesa poggia sulle solide fondamenta gettate da generazioni di evangelizzatori, quello sforzo, quell’«im-perativo missionario» deve continuare: È questa la grande sfida che il popolo di Dio in Tanzania deve affrontare oggi: dare una te-stimonianza convincente dell’amorevole redenzione dell’umanità da parte di Gesù Cristo». Papa Francesco ha quindi citato alcune di queste forme di testimonianza, quella «offerta dagli operatori dell’apostolato sanitario della Chiesa, non ultimo prendendosi cura di quanti sono affetti da Hiv/Aids» e quella «di tutti coloro che si dedicano allo sviluppo integrale dei poveri, e in particolare delle donne e dei bambini bisognosi». Il Papa si è quindi soffermato sul ruolo dei sacerdoti, i cui «sacrifici che spesso solo Dio conosce, sono fonte di molta grazia e santità». «È vostra urgente responsa-bilità come loro padri e fratelli in Cristo - ha detto rivolto ai pre-suli - assicurare che i sacerdoti ricevano una formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale adeguata, non solo in seminario, ma durante tutta la loro vita». E così è vitale il coinvolgimento dei laici nell’Annuncio, come evidenziato anche da due eventi recenti, il Congresso eucaristico nazionale del 2012 e il Seminario tenuto in prossimità dell’Anno della Fede. Tra i laici in particolar modo i catechisti, che svolgono un apostolato «particolarmente straor-dinario» ha detto il Papa, che ha aggiunto: «Compite ogni sforzo per fornire ai catechisti una comprensione completa della dottrina della Chiesa. Ciò servirà loro non solo per contrastare le sfide della superstizione, delle sette aggressive e del secolarismo, ma anche, cosa ancora più importante, per condividere la bellezza e la ricchezza della fede cattolica con gli altri». Attenzione particolare di Bersaglio anche «al dono che costituiscono le famiglie integre» e al fatto che promuovendo la preghiera, la fedeltà coniugale, la monogamia, la purezza e l’umile servizio reciproco nelle famiglie, la Chiesa continua a dare un inestimabile contributo al benessere sociale della Tanzania».

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12 - IL PORTO APRILE 2014

da L'ECO DI BERGAMO

Il vescovo ai ragazzi «Riscoprite il valore del

volontariato» «Aiutare gli altri rende la

vita migliore». Il provveditore: «un’esperienza per il vostro domani»

Studenti e vescovo in ascolto reciproco. I primi hanno regalato a monsignor Francesco Beschi il racconto della loro esperienza all’interno dei progetti Scuola-Volontariato e della Consulta provinciale studentesca, il vescovo ha offerto alcune sue riflessioni sul tema del volontariato, della partecipazione e dell’impegno. L‘incontro si è svolto nell’aula magna dell’Istituto Capitanio, con la presenza, oltre che del Vescovo, del dirigente scolastico provinciale Patrizia Graziani, del direttore della Caritas diocesana don Claudio Visconti e di Giorgio Gotti del Centro servizi Bottega del volontariato. Graziani ha espresso l’apprezzamento per quanto viene portato avanti dai giovani. «Le esperienze del volontariato contano per il vostro oggi e anche per il vostro doma-ni, perché si impara ad arricchire il proprio bagaglio personale non solo di nozioni, ma di valori». «Il volontariato è dono, gratuità e fratellanza» - ha aggiunto Gotti . Gli studenti dello Sportello scuola-volontariato hanno presentato al vescovo l’attività di questi anni. «La finalità principale dello Sportello -hanno spiegato - è quella di promuovere la cultura della solidarietà tra gli studenti e fornire occasioni di crescita personale attraverso azioni di volontariato». I rappresentanti della Consulta provinciale studentesca hanno illustrato i loro ideali, quello della partecipazione, del dialogo e della legalità, che caratterizzano il loro lavoro insieme. Il vescovo Beschi ha ringraziato gli studenti e ha ripreso alcuni punti toccati dai giovani. «La crisi ha tante ragioni, ma certamente una nasce dal fatto di ritenere che il volontariato, la gratuità, il dono siano facoltativi. La fatica più grande oggi non è solo quella economica, ma è quella della speranza». «Il volontariato non è una cosa in più, che aggiungete alla scuola o alle altre attività. È un modo di vivere, di essere, è uno stile». A tutti l’invito a fermarsi all’atten-zione verso il bisogno. «Il bisogno è importante, ma la persona è più importante del bisogno. Siamo invitati a un processo generativo che passi dall””io” al “tu” per arrivare a un “noi” sempre più inclusivo, capaci di abbracciare e di diventa-re sempre più grande». Il vescovo in conclusione ha spronato gli studenti a proseguire con fiducia e con animo appassionato. «Il volontariato, il dono, non è una cosa facoltativa, è la possibilità di fare della vita una vita migliore. L’esperienza che oggi vivete nel volontariato deve affrontare il passaggio di diventare cultura nella comunità».

Quattromila ragazzi che gridano, cantano e battono le mani. Quattro-mila ragazzi che poi si mettono in ascolto, in silenzio e che pregano. Sono giunti da più di 100 parrocchie, dalla città e anche da piccoli paesi lontani. «Durante la preparazione di questi mesi - ha detto don Leo-nardo Botta - sembrava che un incontro come questo fosse impossibile da realizzare. Per dono della Spirito Santo è diventato possibile. Anche in migliaia possiamo creare il silenzio e sentire lo Spirito che ci parla sottovoce, bussa alla porta del nostro cuore e chiede di aprirci alla gioia». «La storia di Papa Giovanni, bambino a Sotto il Monte - ha spiegato don Leonardo -, è iniziata come quella di un piccolo seme deposto nel terreno della Chiesa e poi cresciuto»Dalla scalinata davanti alla chiesa parrocchiale il vescovo li ha visti arri-vare. «Sembra una piccola piazza San Piero» ha detto monsignor Beschi salutando loro e i catechisti, i sacerdoti e le suore che li hanno accom-pagnati. «Il piccolo granello di senape - ha detto - diventa grande per la cura che si ha su di lui. Ricordate tutte le persone che vi vogliono bene. Men-tre diventate grandi si rinnovi il vostro grazie per loro». Ad aprire il terzo momento di preghiera le parole di Papa Giovanni XXIII: «Il mio compito è di dare acqua a tutti». Parole che monsignor Beschi ha voluto sottoli-neare in modo particolare. «Ragazzi diventate acqua. Voi siete capaci di dare da bere ai vostri amici, a chi è triste, a chi è solo. Siate belli e forti den-tro. Abbiate braccia che sanno accogliere e abbracciare. Abbiate un cuore grande». Lo sguardo del vescovo si è allungato fino al termine del viale, ai ragazzi che sentivano la sua voce, ma che lo vedevano da lontano e che lo salutavano con le mani. Prima della benedizione, a conclusione del pomeriggio di incontro e di preghiera, le parole di monsignor Be-schi hanno invitato i cresimandi a crescere nel cuore. «Diventate grandi! Siate più potenti della forza, siate più ricchi del denaro, siate più sapienti della scienza, siate grandi di cuore come Papa Giovanni. Lo Spirito Santo che riceverete nella cresima vi faccia diventare sempre più grandi di cuore». Il vescovo ha chiesto ai ragazzi di tornare a Sotto il Monte. «Qui Papa Giovanni è nato e vi è sempre tornato con affetto. Se avete tempo, tornate qui per scoprirlo, per conoscerlo meglio, per vedere i luoghi in cui è cresciuto, per rivivere la sua storia».

CHIESA DIOCESANA

«Ragazzi, abbiate un cuore grande»

Sotto il Monte: il vescovo all’incontro diocesano dei cresimandi nel Paese natale di Giovanni XXIII. Sono arriva-ti in 4.000 da 100 parrocchie. «Sappiate dire grazie a chi vi cura come granelli di senape»

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IL PORTO APRILE 2014 - 13

«Famiglie e scuola, è tempo di ricostruire la fiducia»

A conclusione di Edufest 2014 il vescovo ha incontrato e ascoltato le esperienze dei genitori impegnati negli organi collegiali

La fatica che connota la partecipazione dei genitori alla vita della scuola è un esempio della generale« «crisi di fiducia» che attraversa questi anni e che ha portato a un pluralismo formale dove ciascuno difende il realtà i suoi spazi. Riconquistare il dialogo fra persone, scuole, territorio significa avviarsi verso una «pluralità costruttiva» dei rapporti e delle iniziative. Questo il senso della riflessione, con-clusa dal vescovo Francesco Beschi, che gli organizzatori di Edufest hanno proposto ai genitori impegnati negli organi collegiali. «Speri-mentare la fiducia reciproca - ha osservato il vescovo - è fondamentale per rimettere in moto tutti i processi di partecipazione, si tratti di rap-porti dentro la famiglia, tra la famiglia e la scuola, tra istituzioni. Ma il pane della fiducia è la fedeltà. E - ha continuato Beschi citando il Papa - nei processi di sviluppo umano il tempo è più importante dello spazio, soprattutto della difesa degli spazi. Una “pluralità positiva” dove l’affer-mazione dei valori si accompagna alla capacità di modularli ad alto livello perché siano utili a tutta la comunità, come è accaduto nella formulazio-ne della Costituzione italiana» - Ma per fare questo «occorrono adulti consapevoli di esserlo» non perfetti, ma che non si perdano per stra-da. Perché la fiducia, anche nella forma estrema della Fede, «è alla fine una decisione, sia pure supportata da ragioni». All’incontro, aperto dal saluto di monsignor Vittorio Bonatti, delegato vescovile per la scuola, sono intervenuti anche il provveditore Patrizia Graziani, che ha ripercorso la storia dei decreti delegati, sottolineando l’importan-za della presenza positiva dei genitori ma anche le crescenti difficoltà di rapporto fra famiglie e docenti e suggerendo di ricominciare dalle domande fondamentali (a cosa serve un consiglio d’istituto?) per una riconquista della stima dell’autostima. Esempi positivi di una rimessa in moto della fiducia sono stati portati dai formatori Giulio Caio e Sonia Claris che hanno nalizzato il risultati delle attività intraprese. Edufest è promossa dall’Ufficio per la Pastorale scolastica della dio-cesi, da Animazione cristiana della scuola e dall’Ufficio scolastico.

«Sacra Spina, invito a una vita più pulita»

Festa per diecimila - San Giovanni Bianco: folla alla processione.Il cardinale Re ha concluso le intense celebrazioni

«La Sacra Spina ci invita a cambiare vita, ci impegna a un’esistenza più pulita, più onesta, ricca di buone opere. Da questa celebrazione così partecipata, così devota e fervorosa nasca in voi il desiderio di chiedere la misericordia del Signore, che accoglie chiunque si rivolge a lui, morto per noi e sempre disposto a perdonarci». Così il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della con-gregazione per i vescovi, si è rivolto ai fedeli che gremivano la chiesa prepositurale di San Giovanni Bianco, a conclusione della lunghissima processione in onore della reliquia della Sacra Spina. Sono stati giorni intensissimi quelli vissuti dalla comunità brembana attorno al suo tesoro: la Sacra Spina appunto. Iniziati due domeni-ca fa con il messaggio del vescovo di Bergamo Francesco Beschi e concluse con i tradizionali festeggiamenti, fatti di celebrazioni e pre-ghiere,, ma anche di festa. La concelebrazione solenne e quindi la processione presieduta dal cardinale Re con decine di sacerdoti del vicariato o originari di San Giovanni Bianco. Lunghissimo il corteo che si è snodato sui cinque ponti del paese, sempre partecipato con grande commozione e preghiera. In pro-cessione, con la reliquia, 22 confraternite religiose provenienti dalla Bergamasca e da tutta la Lombardia. Da sempre il momento centrale della festa, la processione, durata circa un’ora, ha attirato da fuori migliaia di fedeli. A conclusione del lungo cammino, il saluto del parroco don Die-go Ongaro che, ricordando il possibile prodigio del 2016, ha detto come «La grande partecipazione nella preghiera di questi giorni rappre-senta il miracolo più bello e più grande che una comunità cristiana possa chiedere al Signore. Un segno che lascia il segno nel cuore di tutti». E, rivolgendosi, al cardinale Re, ha consegnato due lettere da portare a Papa Francesco e a Papa Benedetto, con gli auguri di Pasqua dalla comunità di San Giovanni Bianco.

CHIESA DIOCESANA

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14 - IL PORTO APRILE 2014

Nella sua "Passione Secondo Matteo", J. S. Bach, tra i reci-tativi che leggono il testo del Vangelo, inserisce sublimi co-rali e arie che costituiscono la sua meditazione sull'evento centrale della nostra fede. Così facendo, in qualche modo rende "sua" la Passione di Cristo, entra in essa. Curioso, meravigliato, stupito, a volte sconvolto o inorridito, tutta la sua musica è un grande ascolto che contempla.Le prime parole di questa delicatissima lettura orante (Lec-tio divina) della Passione sono queste: «Kommt, ihr Töchter, helft mir klagen. Sehet. - Wen? - den Bräutigam. Seht ihn - Wie? - als wie ein Lamm» («Venite, voi figlie, aiutatemi a piangere. Guardate - Chi? - lo Sposo. Guardatelo - Come? - come un agnello»). Sì, venite e guardate, guardate ascol-tando, questo è l'ascolto contemplativo che ci permette di entrare nella liturgia, di prolungarla nel nostro stile quoti-diano. Ogni volta che partecipiamo all'Opera di Cristo che è la liturgia, la nostra vita si trasforma in una sinfonia di con-templazione dello «Sposo»: in altri termini, ci scopriamo invitati a Nozze, ma Nozze molto particolari.La prima caratteristica di queste Nozze è che il posto d'o-nore tocca a noi invitati, e non si vede la sposa. Non si tratta perciò di un matrimonio di altri, alla cui gioia parteci-piamo più o meno coinvolti. La sposa non si vede, perché quel posto d'onore compete a noi!A ciascuno di noi. Cosa pensereste di una sposa che entra in chiesa il giorno del suo matrimonio, e si ferma svogliata o timorosa in fondo, nascosta in un angolino buio? Forza fra-tello, forza sorella, avvicinati allo Sposo, perché Egli aspetta proprio te!Il secondo tratto originale di questo "strano" matrimonio è che non ci sono solo ripieni d'organo, quartetti d'archi e fiati, non solo fiori immacolati e colori danzanti, ma c'è tutta la vita, tutta, tutto il suo dramma. Nella meravigliosa Settimana Santa abbiamo gustato anche il sapore del ferro, del sangue, delle lacrime e del dolore dello Sposo «come un agnello». Il mese scorso suggerivamo la curiosità, ora

occorre aggiungere il coraggio: senza il coraggio di cele-brare nella liturgia anche i nostri limiti, di affidare le nostre paure, difficoltà, sconfitte, persino i nostri tradimenti e tutti i nostri peccati, non si riesce ad entrare in queste Nozze.In una corale meravigliosa, cantata su una melodia che co-nosciamo molto bene (quella di "Signore Dolce Volto"), Bach ci esorta esattamente a questo coraggio: «Befiehl du deine Wege / Und was dein Herze kränkt / Der allertreu-sten Pflege / Des, der den Himmel lenkt. / Der Wolken, Luft und Winden / Gibt Wege, Lauf und Bahn, / Der wird auch Wege finden, / Da dein Fuß gehen kann» («Affida il tuo cammino / e quanto offende il tuo cuore / all'amorosa guida di colui / che regna in cielo. / Chi dà la via, l'impeto e la corsa / alle nuvole, al vento e al turbine, / troverà an-che i sentieri / ove può andare il tuo piede»). E si tratta di un vero coraggio, poiché questo affidamento emerge nel silenzio di Gesù davanti a Pilato che sta per condannarlo, la-sciando che il popolo gli preferisca Barabba. Si tratta perciò del coraggio della Fiducia: anche se il mondo mi condanna, anche se io stesso mi condanno, lascio il vero giudizio a Colui che dà i veri sentieri al mio piede.Il coraggio della Fiducia è il coraggio di Maria. Il mese di maggio, che stiamo per iniziare, ci doni la consuetudine con il coraggio consolante e incoraggiante della Madre della Fi-ducia. Nei momenti più duri, più oscuri, imitiamo San Gio-vanni XXIII: Mater mea, Fiducia mea!

CURIOSITÀ ECORAGG IO

LITURGIA a cura diDON GIUSEPPE FIORENTINI

«Venite, Guardate, Affidate.Camminate»

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a cura diCIVIS

COMUNITÀ

IL PORTO APRILE 2014 - 15

Un sorriso rassicurante, una misurata allegria, una fede cer-ta. Aperto e ben disposto all’a-micizia, a quella vera, sincera. Questa è stata la mia prima im-pressione quando incontrai don Luciano al suo ingresso a Sarni-co come prevosto. Veniva dalla fervente parrocchia di Schilpa-rio carico di valori e aspirazioni; qui ha trovato pane per i suoi denti e lui lo ha farcito di impe-gno, volontà e fede.

È facile cadere nella retorica con simili parole, ma non le avrei sicuramente scritte se non avessi notato, sul volto di tante persone, la medesima espressio-ne di spontaneo rincrescimento. Per-sone di qualsiasi età, corrente politica o provenienza che non abbia cambia-

to (in modo peggiorativo ovviamente) l’espressione del viso nell’apprendere la notizia che si era diffusa informal-mente nei giorni scorsi: don Luciano lascia Sarnico. La notizia, prima trapelata in modo riservato, è stata “velatamente” antici-pata dallo stesso parroco nell’editoria-le de “il Porto” del mese scorso quan-do parlò di “obbedienza al Vescovo”, è diventata ufficiale domenica 6 aprile, quando don Luciano l’ha comunicata - con una certa giustificata fatica - ai fedeli nel corso delle celebrazioni: “Da metà settembre sarò il nuovo parroco di Osio Sotto”. Se ne va dopo tredici anni. Tanti ne sono trascorsi da quel 7 ottobre 2001, quando iniziò la sua esperienza a Sarnico. Allora era tutto nuovo, una sfida non facile ma che è poi diventata una bellissima avventura.

Cambiare il parroco in una comunità può sembrare una “forzatura” ed è difficile comprendere fino in fondo il motivo di questi avvicendamenti che promuovono sì l’autentica comunio-ne fra i presbiteri, i diaconi e i fedeli cercando prima di tutto il bene com-plessivo della nostra Diocesi, ma pon-gono interrogativi sul perché non è più come una volta, quando il parroco accompagnava per tutta la sua vita la comunità che gli era stata affidata. Come sempre, c’è un rovescio della medaglia ed è la risposta alla domanda che, dopo l’incredulità iniziale, la gen-te si pone: «Ma il cambio del parroco può giovare ad una comunità?». Credo che l’arrivo di don Vittorio Rota, che il Vescovo nominerà a metà settembre, sarà un'occasione per ri-flettere e collaborare con il nuovo pa-store affinché ciò che don Luciano ha seminato non vada perso ma continui a crescere con forza nuova. Certo, si fa una certa fatica a spiega-re il “senso ecclesiale” della scelta del Vescovo, ma quello che emoziona è vedere come la gente di Sarnico ami profondamente e in modo autentico i suoi sacerdoti.

Un grazie a Renato Santin che ha realiz-zato la vignetta.

FINE DI UNA BELLISSIMA AVVENTURA

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Nel vocabolario umano si trovano due bellissime parole, mol-to brevi: la parola “sì” e la parola “grazie”.Per molti la parola grazie è difficile da pronunciare, eppure se si dicesse, molte relazioni tra gli uomini migliorerebbero. Un grazie sincero se una persona ti ha fatto del bene e ti ha risollevato da un momento difficile e doloroso. Non bisogna essere egoisti e superbi; un grazie pieno di rispetto e di amore da parte dei figli verso i genitori che si sacrificano per tutta la vita fino all’ultimo respiro.Il Santo Vangelo ci dice che Gesù mondò dieci lebbrosi ma uno soltanto tronò indietro per ringraziare il Maestro; gli altri nove dove erano finiti, si erano dimenticati di ringraziare e pronun-

ciare quella parolina “grazie”.Un datore di lavoro deve dire grazie ai suoi operai, alla coscien-ziosa attività dei suoi impiegati, e non dire ingiustamente: «è il suo dovere, lo pago per questo!». L’operaio a sua volta deve ringraziare il suo datore di lavoro perchè rischia il suo capitale e per il lavoro che gli ha procurato. Occorre un grazie recipro-co. Mio padre, nella sua onestà e semplicità, ma anche ne suo parlare senza paura, mi diceva spesso: «Pier Luigi non bisogna sputare sul piatto dove si mangia». Occorre però difendere la propria dignità di persona, senza alcuna paura. Ripeto ancora una volta, il grazie deve essere reciproco, tra l’operaio e il da-tore di lavoro. C’è carità cristiana e calore umano contenuto in un ”grazie”, dobbiamo rendercene conto, non ci costa nulla.Un grazie si esprime con i fiori, con una lettera, con un abbrac-cio o un bacio sincero. Bisogna abituare i nostri bambini a dire grazie ai genitori ed ai nonni che hanno fatto sacrifici, dando sostegno anche quando non ne hanno voglia.Il grazie che il marito rivolge alla moglie vale tutto l’oro del mondo, in quanto ci si rende conto dell’attenzione che la mo-glie ha per lui. In questo noi uomini dobbiamo migliorare; ce ne accorgiamo soltanto quando siamo ammalati o in ospedale, ne so qualcosa personalmente. La moglie deve ringraziare il marito per la sua dedizione alla famiglia ed al lavoro, per il co-raggio che ha nell’affrontare quotidianamente la lotta per la vita, oggi così dura per i colpi che vi si ricevono e spesso anche per la cattiveria degli uomini.Quel grazie che la moglie rivolge al marito è un raggio di sole che egli porta con sé, nei cantieri, nelle officine o negli uffici dove spesso non regna armonia. L’uomo e la donna hanno sì bisogno del pane, ma hanno anche bisogno di un po’ di sole e di “coccole”, come si usa dire.Un grazie sincero riempie di gioia la nostra giornata, soprat-tutto se pronunciato con amore e con affetto. Occorre sì il salario, ma secondo il mio modesto pensiero, occorrono di più relazioni umane, amore e affetto. Ciò che noi desideriamo di più dai politici è il rispetto, perché questo va direttamente al cuore. Le troppe, inutili chiacchere, non producono nulla di buono.È necessario riflettere ogni tanto e pronunciare certe parole che è doveroso dire a tempo e luogo. Una di queste è proprio la parola “grazie”. Il cristiano per prima cosa, deve ringraziare Dio pert utto quello che egli ha elargito: ci ha creati dal nulla e ci fa partecipi della Sua gloria. Prego sempre così: «Ti ringra-zio e ti ringrazierò sempre per avermi fatto cristiano, creato e conservato nella santa chiesa, da te fondata e voluta, difesa fino alla fine dei secoli». La penso così nella mia fiduciosa sicurezza. Buona Santa Pasqua a tutti!

16 - IL PORTO APRILE 2014

RIFLETTIAMO a cura diPIER LUIGI BILLI

RIFLETTIAMO:IMPARIAMO IL VERBO RINGRAZIARE

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EVENTI"TU ES PETRUS"

Santi insieme i due pontefici ai quali Bergoglio maggiormente si ispira nella sua azione riformatrice e di apostolato nelle "pe-riferie" esistenziali e geografiche. Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno canonizzati il 27 aprile. Francesco ha comuni-cato la sua decisione nel corso di un Concistoro ordinario pubblico. Bergoglio ha annunciato la data parlando come di consueto in latino durante un concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione dei beati Roncalli e Wojtyla, che si è svolto alle 10 nella sala del Concistoro del palazzo apostolico vaticano. Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congre-gazione dei santi, ha dapprima ricordato, parlando in italiano, la figura dei due pontefici sottolineando i tempi di profonde trasformazioni nei quali hanno vissuto, la "mite fermezza" con cui hanno annunciato la "autentica dignità dell'uomo" il "dialo-go" che hanno instaurato all'intero e all'esterno della Chiesa e, infine, il servizio alla "pace tra le nazioni" che hanno assicurato entrambi. Il porporato salesiano ha poi rammentato a grandi linee le biografie dei due futuri santi prima che Papa Bergoglio annunciasse la canonizzazione. Il papa argentino ha decretato che Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II siano inscritti nell'albo dei santi il 27 aprile 2014, seconda domenica di Pasqua o do-menica "della divina misericordia".

La scelta di Francesco è caduta sulla domenica in albis, che è la Festa della Misericordia, solennità istituita da Wojtyla che nel 2005 morì alle 21.37 del 2 aprile, cioè ai primi vespri di dome-nica 3, data in cui quell'anno ricorreva la proprio la Festa della Misericordia. Come è noto, in giugno il Pontefice ha approva-to il miracolo, attribuito all'intercessione del Beato Giovanni Paolo II e ha dispensato Giovanni XXIII dal processo relativo a un secondo miracolo dopo quello che ha portato alla beati-ficazione del 2000: la grazia concessa a suor Caterina Capitani guarita inspiegabilmente il 25 maggio 1966 a dalle conseguen-ze di una grave emorragia dopo che, oltre un anno prima, era

stata sottoposta ad una resezione gastrica quasi totale.

Francesco ha deciso questa dispensa essen-do così radicata e diffusa la fama della santità di Roncalli: a Sotto il Monte, ad esempio, nella casa natale, una stanza intera è colma di fiocchi rosa e azzurri inviati da coppie ritenute sterili che hanno avuto la gioia di un figlio dopo aver invocato il Papa Buono. Secondo il postulatore della causa, il francescano fra Giovangiuseppe Califano, la decisione «è il segno che il ricordo di Giovanni XXIII - il Papa che 50 anni fa ha con-vocato il Concilio Vaticano II - è sempre vivo in tutto il mondo. Anche se non viaggiò mai Oltre-oceano, sappiamo che spesso inviò radiomes-saggi ai Paesi dell'America Latina, si interessò dei problemi di quelle genti grazie anche ai mis-

sionari e alle nunziature. E poi sicuramente ci furono contatti con la presidenza degli Stati Uniti, testimoniata anche dal fatto che Giovanni ricevette fra gli altri la moglie di Kennedy, Jacque-line, e il presidente Lyndon Johnson».

Per quanto riguarda la canonizzazione di Papa Wojtyla, essa avviene a meno di dieci anni dalla sua morte, quasi un record perché solo Sant'Antonio da Padova, morto il 13 giugno 1231, ha fatto più in fretta: la solenne cerimonia si tenne nella catte-drale di Spoleto il giorno di Pentecoste del 1232 alla presenza di Papa Gregorio IX. In questo caso, l'istruttoria sul miracolo è stata accuratissima. Si tratta della guarigione di una signora del Costa Rica, Floribhet Mora, inspiegabilmente risanata da una paralisi cerebrale il primo maggio 2011, giorno della bea-tificazione di Wojtyla, una circostanza che è all'origine di nu-merose conversioni tra i testimoni del fatto. Anche su questo importante evento, infatti, la linea di Francesco è la stessa di Benedetto XVI che aveva concesso la dispensa papale, evitan-do un'attesa di cinque anni per l'inizio della causa, aperta dal cardinal Camillo Ruini, allora vicario di Roma, già nel giugno del 2005. Sei anni dopo è arrivata la beatificazione e il 27 aprile 2014 avverrà la canonizzazione che, è evidente, non è stata dunque decisa «a furor di popolo», come era stato richiesto dalla folla fin dal giorno delle esequie del Papa polacco, quando l'allora cardinale Joseph Ratzinger invitò il mondo intero a rivolgere il suo sguardo alla «finestra del Cielo» da cui Giovanni Poalo II avrebbe continuato a parlarci, come per 27 anni ha fatto ogni domenica all'Angelus, affacciandosi su piazza San Pietro. «Santo subito» era infatti uno slogan affascinate ma anche ri-schioso. Il rigido iter fissato per le canonizzazioni proprio da Karol Wojtyla e aggiornato senza stravolgimenti da Benedetto XVI è stato dunque scrupolosamente rispettato.

IL PORTO APRILE 2014 - 17

dal quotIdiano"LA STAMPA"

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a cura didon VALENTINO SALVOLDI

No, non è una espressione cinese o araba, bensì una sublime pro-fessione di fede dei cristiani bergamaschi. Di fronte ad eventi in-spiegabili – non con un senso di rassegnazione, ma con la certezza che prima o poi Dio metterà a posto ogni cosa – il credente, nel passato, sussurrava fiducioso: «Lasa fa a Lü (Lascia fare a Lui)».Così si esprimevano quanti avevano vivido il concetto della divina Provvidenza, confidando in quel Dio che – come scrisse Alessan-dro Manzoni – «Non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per procurarne loro una più certa e più grande». «Lasa fa a Lü», mi diceva mio padre quand’ero piccolo e andavo da lui a protestare perché, sentendo forte il senso della giustizia, non ammettevo che le cose non andassero per il verso giusto.«Lasa fa a Lü», mi ha detto oggi un amico, quasi a velato rimpro-vero per aver espresso la mia amarezza perché, dopo tanti anni che prego, molte cose non si sono messe a posto secondo le mie richieste: non a mio vantaggio, ma a beneficio di chi amo. E mi sono pure sentito rimproverare perché, alla mia veneranda età, dovrei pregare non per ottenere qualche cosa, ma perché sia fatta la volontà del Signore.

Alla ricerca di un esempio contemporaneo da proporre ai creden-ti nella linea del «Lasa fa a Lü», niente di meglio della vita passata e presente di papa Francesco che parla al mondo con gesti, più che con le parole e affascina il mondo intero con la sua sconcer-tante umiltà. Gesti che è inutile sottolineare, perché sono sotto gli occhi di tutti. Mentre vale la pena mettere in risalto alcune sue espressioni che hanno caratterizzato il suo essere cristiano, prete, arcivescovo, cardinale.Era già papabile al tempo del conclave che poi si espresse con l’elezione di Benedetto XVI. Ma i tempi non erano ancora maturi per accogliere il futuro papa Francesco. Nel conclave del 2013 il cardinale Bergoglio, nella lista dei papabili, si trovava al 48° posto. Ma Lui, lo Spirito Santo, ha spiazzato tutti… Ecco perché bisogna ripetere: «Lasa fa a Lü ».Arriva così, nel cuore del cattolicesimo, un uomo dagli estremi confini del mondo ad indicarci la strada della santità, attraverso la gioia di abbandonarsi completamente alla volontà del Signore che, al momento opportuno, «volge lo sguardo all’umile» e lo fa gran-de, non per i suoi meriti, ma perché l’illogico Amore interviene ad

RIFLETTIAMO

LA SAGGIA BELLEZZA DEL «LASA FA A LÜ»

Papa Francesco continua a chiedere che si preghi per lui

18 - IL PORTO APRILE 2014

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RIFLETTIAMO

IL PORTO APRILE 2014 - 19

“abbattere i potenti dai troni e a innalzare gli umili” che solo in Lui confidano.Quando il cardinale camerlengo gli chiese se accettasse di esse-re papa rispose: «Sono un peccatore, ma accetto». E da quel momento si è messo all’opera per rinnovare la Chiesa che vuole povera, fraterna, libera, semplice, generosa e gioiosa. Ecco le sue sfide, che brevemente commento, sulle orme di un collaboratore di papa Francesco quand’era vescovo di Buenos Aires:- La Chiesa (ogni cristiano) deve fare di tutto per non essere “auto-referenziale”. Per paura di non essere compreso, Bergoglio spiega che non vuole una «Chiesa che si guarda l’ombelico, avviluppata in intrighi interni o bisogni mondani, anziché aprirsi, spendersi con gioia e servire con umiltà». La Chiesa deve essere missionaria e serva, non ripiegata su se stessa, ma a servizio della gente. Ai suoi preti nell’America Latina chiedeva che restassero disponibili al po-polo, si mantenessero aperti alla ricerca e al dialogo, non fossero giudici implacabili, conservassero l’«odore delle pecore».- Continuamente chiede che si preghi per lui. E’ consapevole dei suoi limiti, per cui ha bisogno dell’aiuto costante di Dio e della pre-ghiera degli altri. Commovente vedere il neoeletto Papa inchinarsi davanti alla folla radunata in S. Pietro per la sua elezione, chiedere un momento di silenzio per pregare per lui e dargli la benedizione del Signore. - Stigmatizza quella società che crea gli “scarti”, gli “avanzi”, per-sone che non trovano posto nella logica della produttività e del consumo. Chi non ha bellezza, denaro, potere o giovinezza viene buttato come spazzatura nel cestino dell’oblio. E questo è uno scandalo, una vergogna e un sacrilegio, come ha ribadito a Lampe-dusa accusando tutti noi, e se stesso, per l’indifferenza fratricida. - Predica l’umiltà quale virtù indispensabile per non rovinare le opere migliori: «Umiltà, perché il Signore possa continuare a fare grandi cose. Umiltà che si esprime nella gratitudine, nel ringraziamen-to: solo i grandi sanno ringraziare, coscienti che tutto è dono». - Invita ad essere audaci quanti si sottovalutano o si lasciano vince-re dalle paure. Secondo lui, nulla è mai del tutto perduto: «Corag-gio. Rialza la testa e non lasciare che ti rubino la tua dignità». Questo

invito del Papa dovrebbe risuonare come sublime musica agli orecchi di chi, compiuto un peccato, non si perdona. Di chi, di fronte al falli-mento del proprio matrimonio, non frequenta più la Chiesa, non si fa più vedere nella sua comunità e giunge al punto da cambiare paese, schiacciato da un malsano senso di colpa. E così facendo dimostra di non credere in quel Dio che «fa più festa in cielo per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione». - Invita gli operatori pastorali ad andare nelle “periferie esistenzia-li”, là dove non va nessuno: «Uscite dalle catacombe, uscite dalle sa-crestie... Meglio correre il rischio di essere investiti da un’auto che star-sene rinchiusi». Non ha forse fatto così anche Gesù, che dedicava il suo tempo al cieco lungo la strada, al lebbroso, alla peccatrice? - Augura che i cristiani siano animati da una “passione apostolica”. Avere un fuoco interiore, come quello che consumava il profeta Geremia: «Tu mi hai sedotto, Dio e io mi sono lasciato sedurre. Hai fatto violenza, hai prevalso». - Cerca di incoraggiare gli uomini di buona volontà a cercare tutto ciò che avvicina, unisce, affianca, crea contatti tra le persone e i gruppi. È appassionato del bene comune e dell’amicizia sociale. Vuole che si sviluppi la “cultura dell’incontro”. - A chi esercita un’autorità chiede di “prendersi cura della fragilità del popolo”. Nessuno riceve potere o forza per ricavarne benefici o glorie mondane, ma piuttosto perché si prenda cura della gente, per sostenere e promuovere i più deboli. Modello del «prendersi cura» è San Giuseppe, colui che dalla Provvidenza ha avuto l’inca-rico di custodire la vita del Figlio di Dio. - E infine, la perla: «Lasciati misericordiare». I papi e i poeti possono permettersi il lusso di inventare un termine che dica, in maniera forte, il meglio del loro messaggio. A chi è schiacciato dai sensi di colpa ribadisce quanto ho già commentato parlando dell’audacia: se sei misero, lascia che la misericordia di Dio ti inondi, lasciati abbracciare dalla tenerezza di un Padre prodigo che fa festa in cie-lo quando riconosci la tua colpa, chiedi perdono e ti affidi a Lui, accogliendo come grazia chi ti ricorda: «Lasa fa a Lü».

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EVENTI COMUNALI

20 - IL PORTO APRILE 2014

a cura dellaREDAZIONE

LISTA "CENTRO DESTRA SARNICO"Candidato Sindaco Prof. Giorgio Bertazzoli, 34 anni, editore de "Il Giornale del Basso Sebino", Segretario Lega Nord Sarnico, Capo-gruppo e Consigliere Comunale dal 2009, Presidente Comm. Servi-zi Sociali e Istruzione, membro Comm. Urbanistica. Il Gruppo Lega Nord con il nuovo Club Forza Italia-Forza Silvio e un Gruppo di indi-pendenti ha deciso di allearsi per un progetto comune e innovativo riguardante i valori del Centro-Destra del paese. Il nostro program-ma è stato verificato in termini di fattibilità e copertura finanziaria. Più coinvolgimento nelle scelte strategiche del paese, basta sprechi e maggior trasparenza. Maggior sicurezza mediante il controllo as-siduo del territorio e verifica delle situazioni abitative anomale. Sul versante del lavoro e delle politiche sociali ci concentreremo per i giovani e i disoccupati con strumenti quali voucher inps e creazio-ne/destinazione di spazi a costo di gestione per iniziare nuove im-prese. Tassazione minima con l'ottimizzazione dei servizi comunali e dei relativi costi. Recupero della Contrada intesa come "Centro commerciale a cielo aperto", completamento del lungolago con le Residenze sul Porto e rifacimento del lungolago davanti a Piazza XX Settembre. Recupero delle zone marginali e abbandonate del pa-ese, riqualifica di Via Vittorio Veneto e altre vie. Incremento della promozione culturale e turistica, anche con la creazione del Museo storico Riva e l’implemento di un turismo legato all'Expo 2015. Ri-organizzazione Lidi con entrata al Lido Nettuno a pagamento per i NON residenti. I nostri candidati: Umberto Bortolotti, Giuseppe Bettera, Lorenzo Bellini, Angelo Bonassi, Marco Berardi, Gian Pietro Vitali, Luca Manenti, Nicola Danesi, Sara Brignoni, Flavia Gozzini, Ma-rina Brignoli, Maria Rosa Galli.

ELEZIONI

LISTA CIVICA "SARNICO È TUA!"Candidato Sindaco: Piero Arcangeli.Alari Federico, Bettoni Giuseppe, Cadei Gianni, Colosio Patrizia, Lel-li Luisa, Pansera Giacomo, Plebani Giancarlo, Reccagni Luigi, Rossi Anna, Sacella Mario, Serpellini Martina, Viviani Angiola.Programma:Sarnico è Tua! è ispirata dall’esigenza di rinnovamento, sentita da molti cittadini Sarnicesi, nella gestione amministrativa del Comune e per questo si è preferito puntare sulle qualità della persona rispet-to a pure e semplici logiche di appartenenza a gruppi o partiti. Gli interventi saranno molteplici e, in particolare, il prolungamento del lungolago sino alla zona Fosio, la riqualificazione della Contrada, di piazza XX Settembre e via V.Veneto, l’attenzione alle zone periferi-che (es: Campomatto), la promozione di un polo scolastico tecni-co – scientifico con impulso a creazione di scuole post – diploma, investimenti in formazione sociale diretta ad operatori del territorio ed a creazione di osservatori specifici volti ad individuare e gestire alcune sacche del disagio, la costituzione della Camera delle asso-ciazioni ove i gruppi di volontariato condivideranno una strategia comune, valorizzazione di un unica agenzia di promozione del terri-torio (pro-loco) con progetti finalizzati allo sviluppo del turismo, la destinazione di spazi comunali ad aule studio e locali incubatori per nuove iniziative promosse da giovani imprenditori nel settore delle start-up digitali ed informatiche. Potenziamento del controllo del territorio attraverso installazione di nuove telecamere e intensifica-zione del pattugliamento delle forze dell’ordine, costruzione di un Ostello della Gioventù secondo i criteri comuni all’Unione Europea, condivisione con l’associazione Anziani di un percorso di valorizza-zione della storia del paese, per la crescita di tutte le età.

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IL PORTO APRILE 2014 - 21

EVENTI COMUNALI

LISTA "SARNICO PROTAGONISTA"Candidato Sindaco: Romy GusminiCadei Lauretta, Facchinetti Fabrizio, Marini Alberto, Savoldi Augusto, Bonardi Ornella, Campigli Rebecca, Casanova Carlo, Mavaro Filippo, Morotti Amedeo, Morotti Nicola, Omoboni Andrea, Pedrocchi Silvia. Programma:Sarnico Protagonista garantisce esperienza e novità. La presenza della maggior parte della Giunta Dometti che ha saputo trasforma-re il volto di Sarnico sia sociale che ambientale, si avvale della par-tecipazione di giovani preparati, inseriti in contesti di volontariato. Molti gli interventi previsti: riqualificazione di Piazza XX Settembre e lungolago antistante, già in parte finanziata con contributo regionale a fondo perduto; presidio, salvaguardia e difesa scelte operate nel nuovo PGT, continuando nell’ampliamento del verde pubblico e nel recupero degli immobili esistenti. Progetti rivolti a politiche familiari per garantire sicurezza (videosorveglianza) e sostegno economico. Attenzione forte ai giovani: aula studio già avviata quest’anno presso l’oratorio, assegnazione di un immobile oggetto di sequestro per attività lavorative condivise, creazione di un concorso di eccellenze giovanili con finanziamento pubblico-privato di un master plurienna-le, trasformazione dell’Arti e Mestieri in uno spazio per l’eccellenza, la cultura, l’accoglienza, la ricerca, la formazione e l’albergo didattico/ricettivo per giovani. Collaborazione indiscussa con l’Associazione Anziani tramite il Progetto Clessidra, sostegno economico per per-sone in difficoltà (casa di riposo), attività ricreative estive-invernali. Realizzazione di una sede comune per le Associazioni da condivi-dere e gestire autonomamente, progettata e realizzata insieme (ex biblioteca). Progetto Oratorio-Comune-Ospedale per creare al Quader un polo educativo/sportivo per i ragazzi.

AMMINISTRATIVE

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22 - IL PORTO APRILE 2014

a cura diMARIO SACELLA

COMUNITÀ

CASA DI RIPOSO Riunione del Consiglio di

Amministrazione

Il 25 Marzo si è tenuta probabilmente l'ultima riunione del Consi-glio di Amministrazione della Casa di Riposo prima del probabile avvicendamento degli attuali componenti, vista l'imminente tornata elettorale che vede interessato il nostro Paese.

All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2013.

Il risultato anche per il 2013 evidenzia un sostanziale equilibrio eco-nomico (+2.404 euro) nonostante siano state contabilizzate voci di costo di carattere straordinario che si è ritenuto opportuno con-centrare nell'esercizio. Flussi di cassa positivi hanno permesso il regolare rimborso dei finan-ziamenti contratti per la realizzazione della struttura. Al 31/12/2013 la posizione finanziaria netta è risultata negativa di 4,3 milioni di euro contro i 4,6 milioni iniziali a coprire un attivo fisso di oltre 10 milioni. Opportuno ricordare che nel corso dell'anno sono state mantenute inalterate le rette già in uso nel 2012, e solo a partire da gennaio 2014 si è ritenuto necessario procedere ad un minimo aumento.Nel chiudere la seduta il Presidente, oltre a richiedere l'approvazione dei dati presentati a tutti i consiglieri, ha ritenuto opportuno coinvol-gere nella lettura positiva dell’andamento gestionale tutto il persona-

le, la Direzione e i volontari ope-ranti presso la Casa di Riposo, riconoscendo nel loro prezioso lavoro, svolto in un ambito diffi-cile e impegnativo, il vero fattore di successo.

Ripercorrendo, alla fine del man-dato, le tappe di un progetto nato del 2004 con l'obiettivo di sanare la gravissima situazione finanziaria in cui versava allora l'Ente (saldo cassa negativo per oltre 400 mila euro), e di realiz-zare una struttura (oltre 9 milio-ni euro) che potesse rispondere alle richieste di standards sanitari imposti dalle ASL al fine dell'ac-creditamento, il Consiglio si è ri-conosciuto nelle decisioni anche dolorose e a volte impopolari, adottate per rimettere in equi-librio la struttura e nelle scelte organizzative che consentono oggi il pieno riconoscimento di efficienza operativa da parte del-le ASL e la piena autosufficienza finanziaria.

Oggi diciamo con orgoglio: è stata la scelta giusta!

La fortuna, fattore indispensabile nella realizzazione di un investi-mento così importante, è stata una valida alleata, basti pensare a cosa è successo dopo il 2009 in ambito immobiliare/finanziario. La speranza è che la stessa buo-na sorte possa accompagnare anche chi nei prossimi anni sarà chiamato a continuare il lavoro così avviato.

Bambini in visita alla casa di Riposo

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IL PORTO APRILE 2014 - 23

L'ARCOBALENOa cura della REDAZIONE

ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAAVIATORI D'ITALIA SEZIONE G. MOLERI dI SARNICO

Il direttivo della Sezione di Sarnico, unitamente ai nuclei di Gorlago, Trescore e Clusone, festeggeranno il 25 maggio prossimo la

FESTA DELLA SANTA PATRONAMADONNA DI LORETO

Il programma prevede: ore 09.00: Ritrovo presso la sede in via Libertà, 37 per un rinfresco a tutti i partecipanti. ore 09.45: Sfilata in corteo verso il monumento dell'Aeronautica in piazza Magg. Pilota Enrico Mosca, dove sarà deposto un omaggio floreale.ore 11.00: Santa Messa officiata dal parroco don Luciano Ravasio nella chiesa parrocchiale.

AZALEA DELLA RICERCACome tradizione, in occasione della Festa della Mamma, con l'Azalea della Ricerca AIRC vi offre un modo unico e ricco di significati per festeggiare tutte le mamme.Basta un contributo associativo minimo di 15,00 euro per ricevere in omaggio una Azalea della Ricerca contrassegnata dal marchio dell'Associazione.L'Azalea è da sempre un momento di grande partecipazione collettiva e il suo suc-cesso è dovuto alla generosità dei cittadini italiani e alla disponibilità degli oltre 20.000 volontari che permettono all'AIRC una distribuzione capillare delle piante su tutto il territorio nazionale.Prossimo appuntamento 11 Maggio 2014 In piazza XX Settembre e davanti alla Farmacia di Sarnico

GUARDIA DIFINANZA

Come ogni anno i co-mandi della Guardia di Finanza con sede in Sar-nico, Clusone e Costa Volpino si sono ritrovati per celebrare la Santa Pasqua e scambiarsi gli auguri.Quest’anno la Celebra-zione Eucaristica si è tenuta presso la chiesa Parrocchiale di Clusone

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UN ESEMPIO DI VITA In occasione dei suoi 65 anni abbiamo avvertito il bisogno di esprimere a Claudio tutta la nostra stima e allo stesso modo crediamo di interpretare anche la volontà di tutta Sarnico e non solo. Un uomo onesto, buono e generoso, il suo lavoro è dedizione, amore e spirito di servizio. Il legame che ha saputo creare con il suo paese è forte e profondo, un patrimonio morale e un esempio di vita per tutti.

CLAUDIO GERVASONI

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IL PORTO APRILE 2014 - 25

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ASSOCIAZIONI a cura del PresidenteVITTORIO MARCONI

L’ AVIS provinciale premia Leandro Mora per la zona 9Sabato 29 Marzo presso la Fiera di Bergamo si è svolta l’an-nuale Assemblea provinciale dell’Avis incentrata sui temi dell’accreditamento e della programmazione.Nutrita la presenza dell’Avis di Sarnico con ben 8 rappresentanti.La relazione del presidente Oscar Bianchi ha sottolineato l’impe-gno dell’Avis Provinciale per l’attivazione dei requisiti obbligatori di tipo organizzativo e strutturale delle Articolazioni Organizzative Periferiche (AOP) precisando che, nel corso del 2013, l’ASL di Bergamo ha condotto le verifiche ispettive finalizzate al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle attività di raccolta del sangu, e alla verifica intermedia dei requisiti minimi tecnologici, organizza-tivi e strutturali obbligatori per l’accreditamento delle stesse entro la fine del 2014.Ha elencato la situazione complessiva odierna delle AOP, affer-mando che quella di Sarnico ha ottenuto un giudizio complessivo molto positivo.Sul tema della programmazione ha posto l’accento sul potenzia-mento e ammodernamento dell’infrastruttura informatica, sui corsi di formazione per i Dirigenti Avis, sulle nuove modalità per il trasporto del sangue e l’implementazione della donazione su ap-puntamento presso le AOP, dal 1 gennaio 2015.Come è consuetudine da alcuni anni, nel corso dell’assemblea si

sono premiati, per ciascuna delle 16 zone in cui è suddiviso il ter-ritorio bergamasco, avisini benemeriti segnalati dalle stesse. Per la zona 9 “Sebino”, è stato premiato Leandro Mora con la se-guente motivazione: "Chi conosce Leandro Mora sa bene quanto impegno ed energie ha profuso in lunghi anni di militanza nell’Avis Sarnico e Basso Sebino. Se dovessimo definire con una frase il modo in cui quest’uomo - oggi settantanovenne (classe 1935) - sviluppa la sua attività avisina, credo sarebbe corretto scrivere: “un esempio concreto per tutti, per la sua capacità di coniugare l’etica della responsabilità con i valori morali della convinzione”. «Faccio volontariato perché è un dovere ma anche perché sono convinto della mia scelta». Leandro Mora è anche un esempio di serietà, sobrietà e laboriosità; valori fondamentali per ricostituire un tessuto di ap-partenenza alla Nazione. La sua presenza esprime - e non potreb-be esserci elogio più bello - quell’opera d’arte che è il suo modo di fare volontariato, un esempio, che se seguito da tante persone, darebbe la possibilità di partire per la ricostruzione morale del Paese".L’AVIS Sarnico - Basso Sebino si congratula con Leandro Mora, da decenni prezioso collaboratore, ogni settimana presente e pun-tuale a seguire i donatori e registrare tempestivamente le loro donazioni.Sempre nel corso dell'assemblea il vice presidente della nostra sezione AVIS, Serafino Falconi, è stato eletto quale rappresen-tante della “zona 9” all'Assemblea Regionale, in programma il 26 aprile presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.

26 - IL PORTO APRILE 2014

L’ASSEMBLEA PROVINCIALE “TRA ACCREDITAMENTO E PROGRAMMAZIONE”

Il premiato: Leandro Mora

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ASSOCIAZIONIa cura della REDAZIONE

40° ANNIVERSARIO DI COSTITUZIONE

1974 - 2014Il gruppo pluricomunale AIDO di Sarnico invita tutta la cittadinanza alle manife-stazioni celebrative del 40° Annniversario di costituzione dell'Associazione che avranno il seguente programma:

SABATO 10 MAGGIOOre 20.30 - Presso il Cine-Teatro Junior spettacolo con la partecipazione di:SCUOLA DI DANZA "ENJOYDANCE" di Cristina ZattiCORO "I CANTERINI DEL SEBINO" diretto dal M° Pirondini

DOMENICA 11 MAGGIOOre 8.30 - Ritrovo presso il piazzale dell'Istituto Eugenio Donadoni Ore 8.45 - Inizio corteo con il Corpo Musicale Cittadino di SarnicoOre 10.30 - Arrivo alla Chiesa parrocchialeOre 11.00 - Santa Messa officiata dal parroco don Luciano Ravasio

Dopo la Celebrazione Eucaristica seguirà un ricco buffet nell'atrio del Cine Junior.

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FOTOCRONACA a cura di SILVANO MARINI

Domenica delle Palme

28 - IL PORTO APRILE 2014

Giovedì Santo: Il Sepolcro

Il gesto della lavanda dei piedi

Venerdì Santo - I sacerdoti prostrati a terra

Venerdì Santo - Adorazione della Croce Venerdì Santo - Processione col Cristo morto

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TORNEO DI CALCIO 3x QUADERAnche quest’anno ritorna l’atteso appuntamento del tor-neo di calcio 3x QUADER. Il fischio di inizio sarà lunedì 5 maggio alle 19:30. Le finali si svolgeranno sabato 24 maggio (per le cat. Esordienti e Giovanissimi) e domenica 25 mag-gio (per le cat. Pulcini e Allievi).Vi prenderanno parte le formazioni di Adrara S.Martino, Credaro, Grumello d/Monte, Tagliuno, Tavernola e Viada-nica che, per tre settimane (dal lunedì al giovedì sera), si af-

fronteranno per designare le finaliste. Durante tutta la durata del torneo sarà attivo il servizio Bar con snack, bibite, panini, patatine e altro ancora; inoltre nelle giornate del 24 e 25 Maggio sarà prevista una “zona risto-ro” (cucina,bar, posti a sedere) con

pizze, piadine, patatine e carne alla griglia.Per poter conoscere il calendario delle partite, vi invitiamo a collegarvi al nostro sito Internet www.csioratoriosarnico.it a seguire parteciperemo tutti alla settimana dell’Oratorio

GRUPPO CALCIOPer poter programmare al meglio la prossima stagione cal-cistica, INVITIAMO chiunque fosse interessato e disponi-bile a collaborare con la nostra società sportiva (nel ruolo

di allenatore, accompagnatore, sostenitore), a comunicarlo a Renato Carminati o agli attuali Mister: rivolgersi in sede al Quader, nelle serate del torneo di calcio (dal lunedì al giovedì dalle 19:30 alle 20:30) anche per la pre-iscrizione dei giocatori al campionato 2014/2015.

GRUPPO TENNISTAVOLOIl 30 marzo, presso il palazzetto dello sport di Sarnico, si è svolta la 5a Prova Provinciale di Tennistavolo alla quale hanno preso parte un sessantina di atleti, ragazzi e adulti, suddivisi in 6 categorie. Una giornata che ha visto primeg-giare Federica Patelli nella cat. Femminile, secondo classi-ficato Nicola Vinati e quarto Giorgio Maffi per gli Allievi. Buoni piazzamenti anche per Mario Baroni e Paolo Micheli.

RINGRAZIAMENTIUn Sentito Ringraziamento va agli sponsor che in questa stagione sportiva hanno sostenuto la ns associazione e le squadre, ma soprattutto hanno permesso a molti tesserati di poter praticare sport. Un “caloroso” GRAZIE a coloro che, con la loro dedizione e competenza, hanno svolto un ruolo attivo all’interno del CSI ORATORIO SARNICO. Renato Carminati – Daniele Giudici

A.S.D. CSI ORATORIO

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Il Coro Effatà - Santa Messa di Pasqua ore 18.00 La Neo-battezzata Maribel

Il Coro Effatà Junior - Santa Messa di Pasqua alle ore 9.30 Il Coro diretto da don Giuseppe - Santa Messa di Pasqua alle ore 11.00

IL PORTO APRILE 2014 - 29

La corale "Il Castello" canta il Miserere di Allegri La veglia del Sabato Santo

È Pasqua! M° Giancarlo Corna

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30 - IL PORTO APRILE 2014

COMUNITÀ

30 - IL PORTO APRILE 2014

a cura di CIVIS

Quella di sabato 12 aprile, per i cinquantasei partecipanti alla gita organizzata dall’Associa-zione Culturale Sebinia”, è stata una giornata vissuta all’insegna della cultura, dell’allegria - garantita dalla presenza di un nutrito gruppo delle “Marie”, della “Magionella” - e del piacere di stare insieme. Un piacere che si è rivelato ancora più intenso per la presenza del nostro “don Maurizio Gervasoni”, Vescovo di Vigevano, obiettivo principale della visita alla città capoluogo economico della “Lomellina”, un anello di oltre 150 chilometri rimasto intatto e costellato di monumenti e castelli. Una giornata di vacanza che si è rivelata un misto di sacro e profano, con un itinerario che partiva dalla quattrocentesca Piazza Ducale (che insieme a Piazza Vecchia di Bergamo è una delle più famose d'Italia), vero gioiello di arte rinascimentale e cornice ideale per rilassarsi e proseguiva poi verso il Duomo - costruito per volontà pater-na da Francesco II Sforza, figlio di Ludovico il Moro - per concludersi con la visita al Castello, storica residenza delle famiglie Visconti e Sforza. Oltre ad ammirare le caratteristiche del Maschio (l’edificio principale), della Torre del Bra-mante, della loggia delle Dame e della Falconeria, si sono potute visitare le Scuderie locali, il Museo della Scarpa e la suggestiva “Strada coperta”. Poi un rapido excursus fra gli antichi luoghi degli Sforza, con gli intrighi di corte fra dame e duchi che hanno contraddistinto questa famiglia, la storia, lo stile di vita, le curiosità delle antiche famiglie milanesi.A seguire la pausa pranzo presso il ristorante “Margot”,ubicato all’interno di un’abbazia ri-strutturata con un bellissimo soffitto; un locale molto bello, tranquillo, raffinato, con un'at-mosfera rilassante, almeno fino all’arrivo della comitiva. Ottimo il pranzo caratterizzato dalla “Paniscia”, tipico piatto di riso che è stato apprezzato anche da Mons. Gervasoni che, con pia-cere, ha pranzato insieme ai suoi concittadini. Una cordialità la sua ben nota ma che ha fatto esclamare a qualcuno che forse non lo conosceva bene: «Pensae mia ‘l föss issé ala mà!». Con il Vescovo in testa la comitiva si è poi trasferita ancora in Piazza Ducale e qui l’amicizia di “don Maurizio” si è manifestata nella sua interezza quando ha invitato tutti a visitare la propria abi-tazione, cioè la Curia Vescovile, ubicata alle spalle della cattedrale dedicata a Sant’Ambrogio.All’uscita ha poi salutato ad uno ad uno i suoi concittadini ringraziandoli per la visita che lo ha

riempito di gioia.La gita è poi proseguita con la visita del bor-go di Lomello per scoprire, passeggiando piacevolmente tra le vie, curiosità, storia e leggende degli antichi edifici e dei perso-naggi storici che transitarono e vissero nel borgo. Dopo la visita alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, importante testimonianza di architettura protoromanica e all’adiacente Battistero di San Giovanni ad Fontes, datato tra il IV e il VII secolo, la comitiva ha iniziato il viaggio di ritorno.Il guasto al microfono di bordo ha impedi-to di ringraziare in modo completo chi si è impegnato nell’organizzazione della gita e nel rendere piacevole la giornata. Le pagine de “il Porto” in questo caso fanno da cassa di risonanza al grazie che si vuole rivolgere all’Associazione Sebinia, alle organizzatrici Carmen Bellini e Anna Dossi, alla Sebino Tour e soprattutto al nostro “don Maurizio” per la squisita accoglienza.

Ad multos annos!

UNA GIORNATA CON ILVESCOVO DI VIGEVANO

Il gruppo in Piazza Ducale

Mons. Gervasoni con Carmen e Luisa

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IL PORTO APRILE 2014 - 31

a cura diGIOVANNI CADEI

ASSOCIAZIONIATTIVITÀ DELL’ A.S.D. JUDO SARNICO

La seconda parte del mese di Marzo e l’inizio del mese di Aprile hanno visto un momento di calma per quanto riguarda le competizioni agonistiche.

Da segnalare comunque la partecipazione del nostro Andrea Aloisi alla 11^ edizione dell “Old Teacher's Trophy”, gara organizzata Sabato 5 Aprile a Tarcento dal locale Judo Club, valida come 3^ prova del Campio-nato Italiano Master.Andrea, che non perde nessuno degli appuntamenti lun-go lo stivale, si è trovato impegnato in una gara parti-colarmente difficile perché ha visto accorpati atleti delle

categorie M3 ed M4 (quindi con 10 anni di diffe-renza d’età).Andrea ha purtroppo perso la prima gara con-tro uno degli atleti che hanno poi effettuato la finale di categoria; il nostro atleta non si è dato per vinto prevalendo nel girone di ripescaggio e vincendo per Ippon, grazie ad una leva articolare, l’incontro di finale valido per il 3 posto.Anche in questa occasione Andrea si è portato a casa una medaglia di bronzo che è un bel premio per la sua costanza e dedizionE.Approfittiamo dell’ospitalità di queste pagine per annunciare che durante il week-end del 24 e 25 maggio, si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport Comunale il 2° Torneo Città di Sar-

nico, competizione riservata alle categorie agonistiche e l’ormai tradizionale Meeting per Giovanissimi, giunto quest’anno alla 13^ edizione.Attendiamo atleti da tutto il nord Italia e sicuramente sarà uno spettacolo avvincente ed emozionante.Il Consiglio Direttivo, capitanato dal presidente Enrico Cancelli e coadiuvato dal sempre attivissimo Maestro Mario Galimberti, sta lavorando alacremente perché tut-to sia pronto ed in ordine.Uno spettacolo importante ha però bisogno di un pub-blico importante: vi aspettiamo numerosi!!!

Andrea Aloisi sul podio (bronzo) alla 11° edizione del Old Tea-cher's Trophy di Tarcento(UD)

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ASSOCIAZIONI

RUBRICA DEL MESE DI APRILE 2014

Anziani in gita

a cura diGIANFRANCO GASPARI

32 - IL PORTO APRILE 2014

12 MAGGIORINNOVO CARICHE STATUTARIEDELL'ASSOCIZIONE

12 maggio - rinnovo cariche statutarie dell’AssociazioneLe elezioni avranno luogo lunedì 12 maggio con inizio dalle ore 9.00 ininterrot-tamente sino alle ore 16.00, presso la nostra sede nella sala adibita al gioco della tombola.Intanto vediamo i vari organi come compaiono sulla scheda elettorale:

1) Consiglio di amministrazione: composto da 11 membri eleggibili, quindi sulla lista non possono essere votati più di 11 candidati, pena la nullità del voto; è consentito aggiungere altri nomi purché il totale non superi il numero di 11 votati.2) Collegio Probiviri: sono eleggibili fino a 3 candidati, è consentito aggiungere altri nomi purché il totale non superi il numero di 3 votati.3) Collegio Revisori dei conti: sono eleggibili fino a 3 candidati, è consentito aggiungere altri nomi purché il totale non superi il numero di 3 votati.4) Presidente dell’Assemblea: un solo voto.

Per le modalità di elezione è valido il Regolamento approvato dall’Assemblea il 25 febbraio 1999.L’apposita Commissione Elettorale composta da 5 membri procederà allo spoglio e alla proclamazione degli eletti consegnando poi nelle mani della Presidente in carica tutta la documentazione elettorale. Dalla scheda elettorale risulta che la no-stra Presidente Signora Emy Ruggeri ha insistentemente voluto rinunciare alla pre-

LA SCOMPARSA DI UMBERTINA GAMBA

Ci sembra doveroso ricordare qui la nostra Umbertina Gamba fu-nerata il 24 marzo scorso. La sua lunga presenza al tavolo del tesse-ramento nella nostra sedeSarà per tutti un ricordo da mai più dimenticare. Grazie, Betty ed alla figlia Katia e parenti tutti il rin-novo delle nostre condoglianze.

sidenza dell’Associazione, che ha retto come Lei ha saputo, dalla prima elezio-ne avvenuta il 1° marzo 1989. Cosa ti dobbiamo dire Emy? I lunghi discorsi e le parole di circostanza non sono state a te mai gradite, e allora? Grazie, grazie, e ancora grazie Emy !!!

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IL PORTO APRILE 2014 - 33

LAUREAa cura della REDAZIONE

Il 17 Marzo 2014, Isabella Polini ha conseguito la laurea ma-gistrale in "Planning and Management of Tourism Sy-stems" presso l'Università degli Studi di Bergamo, con la tesi dal titolo: "Home Exchange: an Example of Collaborative Con-sumption in Tourism" (Lo scambio casa: un esempio di consumo collaborativo nel settore turistico), con la votazione di 110 e lode. Alla neolaureata i migliori auguri da parte di parenti e amici.

Cara Isabella, ti abbiamo vista crescere, conosciuta e apprezzata per la tua spontaneità, intelligenza ed educazione e ora che ti sei brillantemente laureata ci hai dato la conferma di ciò che pensa-vamo di te. Ti aspetta una brillante carriera. Noi te lo auguriamo. Con affetto dalla Redazione de "il Porto"

ISABELLA POLINI

Carlo Duci, laureatosi il giorno 11 aprile 2014 presso l'Univer-sità degli studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Industriale, corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica, con la tesi "Studio e dimensionamento di un sistema per la dis-salazione e la generazione di energia con accumulo, in aree rurali isolate". Congratulazioni dai genitori Claudio e Silvia, la so-rella Gloria, la nonna Priscilla ed i parenti tutti.

È bello realizzare le proprie aspirazioni e con questa laurea tu sei già a buon punto. Congratulazioni dalla Readazione de "il Porto"

CARLO DUCI

Cinque anni dopo la laurea solo il 6% dei giovani che hanno scelto l’università è ancora senza lavoro. È il dato che rileva AlmaLaurea, il consorzio interuniver-sitario che mira a coinvolgere studenti, mondo accademico e aziende, in una rilevazione che si muove sulla scia degli ultimi dati dell’Istat sulla disoccupazione giovanile, giunta invece al suo massimo storico. Si potrebbe dire: la laurea, o meglio, una buona laurea, è ancora un buon passaporto per entrare nel mercato del lavoro.Fonte: il Messaggero

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Sabato 31 Maggio 2014 alle ore 16.30 si terrà, pres-so la Chiesa Parrocchiale di S. Martino a Sarnico, un concerto d’organo dedicato agli appassionati e agli allievi degli istituti scolastici della zona dal tema: "L’organo a canne, alla scoperta di una me-ravigliosa macchina sonora".

L’iniziativa, promossa dal direttore del Conservatorio di musica L. Marenzio di Brescia, M° Ruggero Ruocco, su proposta del M° Pietro Pasquini, docente di organo e C.O. del Conservatorio stesso, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Parrocchia di Sarnico (che pos-siede un meraviglioso organo recentemente restaurato), in particolare con il parroco don Luciano Ravasio e con il sostegno e l’incoraggiamento del M° Giancarlo Corna, organista e direttore presso la Parrocchia di S. Martino. (In programma, tra l’altro, anche un brano composto proprio dal M° Corna).L’evento ha lo scopo di favorire la conoscenza del reper-torio e delle potenzialità espressive dell’organo a canne, strumento che è da sempre un tratto distintivo della cul-tura del territorio, per rivolgersi a quanti hanno interesse e passione per questo strumento e vorrebbero, a prescin-

dere dal livello delle proprie competenze tecnico-musicali, non solo conoscere da vicino alcuni strumenti antichi e moderni significativi del territorio, ma anche mettersi in gioco come esecutori con l’aiuto di un valido insegnante, valutando la possibilità di iniziare un percorso di pratica dello strumento, di perfezionare le proprie competenze. Non ultimo, anzi, scopo prioritario è di favorire e stimolare allo studio dell’organo i giovani oggi sempre più distaccati da questo strumento, anche a causa della sua scarsa “visi-bilità”.La proposta si articola in momenti di esecuzione concerti-stica a cura degli allievi della classe di organo del M° Pietro Pasquini e prevede una presentazione della macchina so-nora-organo, intesa anche come opera d’arte inserita in un contesto artistico di grande prestigio quale è la chiesa di S. Martino a Sarnico, e una panoramica illustrativa del corso Preaccademico e Accademico di organo attivato presso il Conservatorio di Brescia.Questi momenti rappresentano inoltre una importante opportunità di esperienza concertistica per gli allievi or-ganisti e un momento culturale di particolare valore per gli studenti degli istituti scolastici che vorranno partecipare all’ iniziativa.

EVENTI a cura dellaREDAZIONE

34 - IL PORTO APRILE 2014

L'ORGANO A CANNE

ALLA SCOPERTA DI UNA MERAVIGLIOSA MACCHINA SONORA

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PROGRAMMA

J.S. Bach: Preludio e fuga in do magg. BWV 547

F. Mendelssohn: Andante con variazioni in re magg.

G.F. Haendel: Dal concerto per organo e orchestra in sol min. op. 7 n. 5: Andante larghetto e staccato (organo a 4 mani)

L.N. Clérambault: Dalla Suite du deuxieme ton - Caprice sur les grands jeux

J.S. Bach: Da L’arte della fuga BWV 1080 Contrapunctus II (organo a 4 mani)

E. H. Grieg: da: “Peer Gynt” Suite op. 46 n° 1- (organo a 4 mani) - Il mattino

G. Corna: Preludiando

R. Schumann: da “Studien fur den pedalflugel”: N. 5

M.E. Bossi: Pièce héroique op. 128

L.J.A. Lefébure Wély: Sortie in si b magg.

C. Franck: Choral III in la min

Concerto realizzato a cura della classe di Organo del M° Pie-tro Pasquini, del Conservatorio L. Marenzio di Brescia con la partecipazione degli allievi: Paolo Bonomi, Chiara Giordano, Giacomo Gozzini, Giovanni Mandonico, Giovanni Migliorati, Susanna Soffiantini e Giulio Francesco Togni.

IL PORTO APRILE 2014 - 35

EVENTI

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Carissimi tuttiSeneca doveva essere di Sarnico. Doveva essere uno di noi. In que-sti miei 10 anni da Sindaco di questa meravigliosa comunità, non ho mai avuto dubbi sul porto dove approdare. Solo e unicamente Sarnico nel cuore. Perché Sarnico è la mia casa, la mia terra, la storia della mia famiglia e di tante famiglie che ho incontrato e conosciuto, il mio orgoglio, il mio amore.Non ho mai avuto paura. Ho affidato i nostri sogni al fare. Mai un ripensamento, mai un’incertezza e tutto perché la mia giunta ed io sapevamo che quello che stavamo facendo sarebbe stato un tassello importante per il nostro paese. Si sono presentati alla mia porta tante difficoltà, diffidenza, egoismi ed anche cattiverie, ma quando un uomo e la sua squadra hanno un obiettivo, quello è il rimedio contro ogni male. Abbiamo dato del nostro meglio. Ho riunito tante anime così diverse sotto un unico tetto, riuscendo ad ottenere la migliore collaborazione che un Sindaco potesse desiderare. Ho buttato il cuore avanti e insieme ai dipendenti del Comune, ai membri del Consiglio comunale e ai miei Assessori, l’abbiamo segui-to. Perché il cuore non sbaglia mai. Bisogna sempre fidarsi di quello che sentiamo. Così gli ostacoli sono divenuti solo allenamenti per fare di più e per fare meglio.Tante sono le opere fatte fino ad oggi, tante vedranno la luce an-che dopo la fine di questo mio mandato. Mentirei se non vi dicessi quanto sono felice. Felice perché sono riuscito a dare un contributo

concreto alla mia gente. Ricordo ogni viso ed ogni mano stretta in questi lunghi ed intensi anni. Molti dei vostri sorrisi hanno scaldato il mio cuore. Le associazioni, che sono lo scheletro portante di questa nostra società, insieme al gruppo parrocchiale mi hanno insegnato tanto. Non c’è mai fine per imparare e voi siete stati grandi inse-gnanti. La passione, la dedizione, l’umiltà e la gratuità di ogni vostro singolo gesto impegnato per rendere Sarnico più bella, più aperta, più europea è ciò che fanno di me un Sindaco ed un sarnicense orgoglioso . A Sarnico sono approdate tante manifestazioni, eventi culturali con ospiti illustri. Sarnico è e potrà essere una culla per la cultura, per l’arte, perché non ci manca niente. Abbiamo il lago, cibo sopraffino con i nostri ristoratori, strutture ricettive, bar, bellissimi negozi e una Proloco mai ferma e mai stanca. Dai lidi ai sentieri che raggiungono la Forcella, il rinnovato Pompiano e il monte Bronzone, dai 5 km. di passeggiata in sicurezza che giun-gono fino a Predore, passando per le vie del centro storico, cuore pulsante della Sarnico vera, alla riscoperta del nostro passato: tutto questo è quello che il nostro generoso paese ci offre e che noi dob-biamo tutelare e proteggere. Aprire la finestra di casa nostra sapen-do di poter avere a disposizione tutta questa meraviglia del Creato, ci rende persone fortunate. Non dobbiamo dimenticarlo; dobbia-mo vivere questa terra, perché non ci ha mai traditi. Ci ha sempre offerto molto e noi, spero, abbiamo cercato di renderle merito. Noi

DAL SINDACOa cura del SINDACOFRANCO DOMETTI

36 - IL PORTO APRILE 2014

I SALUTI ED I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO“Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.” (Seneca)

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IL PORTO APRILE 2014 - 37

DAL SINDACO

come Amministrazione Comunale, ma soprattutto voi, che non ci avete mai lasciati soli, che avete affollato e fatto tornare a vivere ogni pezzo della nostra storia. Spero che questa sinergia, unica tra la “Casa del Comune” e le vostre case, continui. Così nasceranno altre associazioni, tanti giovani impareranno che non sempre l’erba del vicino è più verde, quando è possibile godere del blu del nostro Lago e del verde della nostra Collina. Spero che mai nessuno, dopo di me, possa tarpare le giovani idee. Ho imparato con il tempo a ca-pire che non c’è niente di più limitato e di moralmente riprovevole del dividere gli uomini e le donne per colore di appartenenza o di casacca, a discapito della qualità del contenuto. Se una cosa è buona e giusta, allora questa cosa avrà la forza del bianco puro che in sè raggruppa tutti i colori, e con loro tutte le forze vitali. Solo così si può creare. Solo così le energie incontreranno i giusti canali. Solo così, non pensando per scomparti, si potrà investire nel bagaglio culturale e formativo che caratterizza ogni singola persona.Dobbiamo aprirci ai giovani. E non avere mai paura. Loro sono la nostra possibilità di far meglio. Insieme a loro e insieme alla saggezza che ci è stata insegnata dai nostri anziani, non potremo sbagliare. Sarnico avrà modo di diventare ancora più bella, ancora più acco-gliente, ancora più “Perla del Sebino”.In questi anni, quando lavoravo insieme ai miei “ragazzi” in Giunta, ho sempre e solo pensato a quello che Sarnico rappresenta per ognuno di noi. Non mi sono mai interessati i paragoni. Quante vol-te vi sarà capitato di sentire “… se fosse come quel Paese. …. se ci facessero come quell’altro paese…”. Beh, amici, noi siamo noi e

come tali unici e irripetibili. Come amministrazione abbiamo agito sempre e solo con l’esempio di noi stessi. Diversi, forse, ma con vanto. Siamo quel che siamo e ogni azione l’abbiamo modellata sulle nostre esigenze, sulla nostra sensibilità. Con la speranza che la no-stra determinazione non venisse fraintesa ma questo, sono sicuro, non è mai accaduto. A parte la solita e banale strumentalizzazione, che però non mi ha sfiorato, perché ad ogni vostro “ciao Sindaco”, “Eh, Franco”, ad ogni vostra stretta di mano e pacca sulla spalla, capivo che quello che stavamo facendo lo stavamo facendo insieme.Sono cresciuto tanto grazie ad ognuno di voi. Siete stati davvero la mia forza. E permettetemi di ringraziare anche il nostro parroco Don Luciano. L’emozione della nostra Stella Maris e della processio-ne sul lago racchiude senza troppe parole la bella amicizia e il grande aiuto per avermi fatto capire cose che magari a volte mi sfuggivano.Grazie alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile, a chi ha gestito le strutture pubbliche, ai colleghi Sindaci del Basso Sebino che mi hanno voluto loro Presidente di Ambito per 10 anni, e per la fiducia che mi hanno sempre accordato e che mi auguro di avere ricambia-to con il mio impegno.Grazie a tutti, ma proprio a tutti, nessuno escluso.Sarnico è stato ed è tutto questo per me. E mi rendo conto, mentre rileggo questa lettera, che è proprio una vera dichiarazione d’affet-to. Affetto che questa splendida comunità merita in ogni sua forma. Affetto che continuerò ad avere anche dopo la fine di questa mia avventura. Ancora grazie

GRAZIE A TE SINDACO! a cura della REDAZIONE DE IL PORTO

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38 - IL PORTO APRILE 2014

DAL COMUNE

In fase di realizzazione le azioni del quinto bando promosso dalla Regione

Un’asse forte fra pubblico e privato, capace di portare sul territorio centinaia di migliaia di euro a fondo perduto. È quel che è successo grazie ai distretti del commercio, ideati da Regione Lombardia alcuni anni fa e vitalizzati dalla pubblica amministrazione locale. Il distretto che comprende Sarnico, comune capofila, è composto anche dai co-muni di Villongo, Credaro, Predore e Castelli Calepio, dalle relative amministrazioni comunali e dai commercianti. Oggi questo distretto è impegnato nelle azioni del quinto bando emesso dalla Regione, che è interamente imperniato sulla comunicazione e sulla promo-zione del commercio del territorio. Per questo la Regione, anche grazie alla determinazione e l’impegno degli amministratori locali, rappresentati per Sarnico dall’assessore Lauretta Cadei, ha conces-so al distretto un contributo a fondo perduto di quasi 80 mila euro, a fronte di investimenti realizzati (e in fase di realizzazione) pari a più del doppio. Nello specifico i prossimi passi del distretto sono legati ad alcuni strumenti di comunicazione in grado di fondere le nuove e moderne tecnologie con le forme di pubblicità più tradizionali. Così è nata, ad esempio, l’applicazione del distretto per smartphone e tablet, che riporta gli estremi dei quattro itinerari previsti nel pro-getto iniziale. Altro non è che una guida virtuale alla scoperta delle peculiarità del territorio che compongono gli itinerari: dai punti di attrazione (edifici, chiese, peculiarità naturali, monumenti) a quelli di utilità (negozi, ristoranti, locali, attività commerciali in genere). Uno strumento moderno e avanzato, funzionante anche senza la rete internet, scaricabile gratuitamente sul proprio telefonino di ultima generazione. Accanto a questa tecnologia, si sviluppa anche uno strumento più alla portata di fasce d’età un po’ più avanzate: una magazine cartaceo che riporta sostanzialmente gli stessi contenuti e li amplifica. Con grafica accattivante e moderna, il magazine non

dipinge soltanto il territorio, ma si compone anche di funzioni di utilità, con l’inserimento di buoni sconto da spendere in determinati negozi e dai commercianti, con box per costruire la propria gior-nata all’interno del distretto (smart box) e coupon di opportunità turistiche e commerciali. Infine una delle più innovative iniziative va-rate dal distretto consiste nel virtual shopping, un portale web dove le attività del territorio inseriscono quotidianamente promozioni e opportunità, scontistiche e novità. Questa strumento rappresenta un panorama dettagliato, consultabile con un semplice clic, dell’of-ferta commerciale del distretto e coadiuverà i titolari delle attività alla fidelizzazione dei loro clienti. Nuove tecnologie, dunque, mixate a strumenti tradizionali per un risultato che intende coinvolgere tut-te le fasce di età. «Dopo avere dato la possibilità a molti commercianti di rimodernare le proprie attività con contributi a fondo perduto - spiega l’assessore Cadei - ora la Regione ci chiede di promuovere il territorio e il commercio che su questo territorio è uno degli elementi trainanti dell’economia locale. Una bella azione, che siamo riusciti a coordinare grazie all’impegno di tutti, della pubblica amministrazione ma anche delle realtà associative e dei commercianti». Il tutto in vista del più grande appuntamento lombardo di questo inizio di millennio: «L’Expo - conclude l’assessore - rappresenta una grandissima opportunità. Porterà flussi enormi di visitatori ma anche de-naro. Potrebbe essere lo spartiacque per il superamento definitivo della crisi. Dobbiamo farci trovare pronti e per questo stiamo lavorando con determinazione, serietà e impegno».

a cura dellaAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SARNICO

DISTRETTO, IL COMMERCIO CHE GUARDA ALL'EXPO

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«Non m’era mai capitato di essere co-protagonista di un lago». Così Ales-sio Boni ha introdotto la conferenza stampa svoltasi a Sarnico giovedì 10 aprile presso il Centro Culturale Sebi-nia. Il motivo è stato l’annuncio ufficiale di un nuovo film “Respiri” che verrà girato interamente sul Lago d’Iseo nel-la primavera 2015. Il regista Alfredo Fiorillo, alla sua opera prima, e la pro-

duttrice Angela Prudenzi della società L’Age D’or, se ne sono innamorati subi-to, tanto da volerlo come unico teatro per il thriller psicologico, che tra mag-

gio e giugno 2015 porterà sulle sponde bresciane e bergamasche attori di fama nazionale.Iseo, la villa Faccanoni a Sarnico, Parati-co, l’Orrido tra Riva di Solto e Castro porteranno le acque del Sebino nel ci-nema italiano e internazionale.Il protagonista sarà lui, Alessio Boni, barba e capelli incolti, che sul Sebino ci è nato ormai 48 anni fa. «Tutto è nato

da una telefonata del regista che non conoscevo prima. Mi ha proposto questo film, ignaro del fatto che io fossi nato qui. Cercava di farmi capire dove fosse il Lago

d’Iseo - scherza Alessio Boni alla pre-sentazione del film ieri a Sarnico -. Pen-savo che mi prendesse in giro o facesse il furbo. E invece era tutto vero. Da ragazzo proprio qui a Sarnico pensa-vo e fantasticavo sul mio futuro di attore all’ombra dei salici piangenti dei Lazzarini. E ora mi ritrovo a tornarci per girare un film in cui sono protagonista, insieme con un attore d’eccezione: il mio lago. E mi fa piacere perché così tornerò a casa dei miei genitori e vivrò con loro per cinque settimane gustando i buoni piatti prepa-rati da mia madre. Nel film sarò Francesco, un ragazzo pro-fondamente complesso, alle prese con una trasformazione interiore, personag-gio con il quale sento molte affinità inter-pretative».Per il lago d’Iseo si annuncia dunque un 2015 d’eccezione: non solo l’Expo, con la sua ondata di turisti, ma anche "Respiri". Per la prima volta Sarnico e il Lago d’I-seo diventeranno palcoscenico e te-atro di racconti suggestivi e intriganti, ma soprattutto occasione ideale per far conoscere la nostra cittadina e il suo lago anche agli appassionati del cinema italiano all’estero.

IL PORTO APRILE 2014 - 39

ALESSIO BONI...RESPIRA IL SUO LAGO

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40 - IL PORTO APRILE 2014

DAL COMUNE a cura dellaAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SARNICO

Si sono svolti a Sarnico, presso la Pinacoteca Gianni Bellini, tre appuntamenti singolari e molto simpatici (collocati all’inter-no dell’iniziativa ormai tradizionale per la biblioteca, chiamata “Incontri con l’autore”) che hanno dato lustro e il giusto merito

a cittadini lacustri neoscrittori. Da qualche anno stiamo dando spazio a scrittori emergenti, anche nostri cittadini. Dopo l’incon-tro avuto con Lino Fortini che ha presentato la sua autobiografia “Il soffio dell’ora nella nostra vita”, la Biblioteca comunale ha dato il giusto spazio a Emanuela Serughetti alla sua seconda opera con “Sale”, romanzo storico ambientato nel Basso Sebino. “La vera origine di tutta la storia narrata in questo romanzo, si deve a un incontro di idee maturate dall’approfondimento della letteratura storica sulla cultura e la religione dei popoli celtici e dalla ricerca dal titolo “L’origine e il nome di Sarnico”, redatta dal prof. Antonio Paris e resa pubblica nel 2009. Fui colpita dalle interessanti e accurate argomentazioni trattate dal Paris e dal fatto che riguardassero proprio, caso volle, un paese austriaco dove mi ero recata poco tempo prima: Hallstatt... Ho cercato appassionatamente di ricostruire nella mia realtà ro-manzesca tutto ciò che ormai fa parte del passato. I risultati così raggiunti, approfondendo anche il più piccolo dettaglio, con mia sorpresa mi hanno portato a guardare il lago, il paese e i suoi cimeli con occhi diversi, facendomene innamorare”.

Il 12 aprile si è tenuta la presentazione del libro “Sono nata il primo maggio” scritto da Mauro Pennacchio, cittadino di Sale Marasino che ha voluto raccontare la storia di Annetta, 83 anni, settima di quindici fratelli, sostituta della madre a 8 anni e che ha vissuto tra Marone, la Svizzera e Sale Marasino.

Chiuderà il ciclo di incontri Adele Marini, scrittrice nota di libri “noir”, cittadina sarnicese anche se attualmente residente a Mi-lano. Appuntamento il prossimo 10 maggio, alle ore 17.00, presso il Centro Culturale Sebinia con “A Milano si muore così”, un’avvincente storia che svela i codici della “ndrangheta”.

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w

EVENTIa cura diCIVIS

SARNICO - PEIO COLTIVARE L'AMICIZIA

Una giornata ricca di memorie ed emozio-ni: Sarnico e Peio hanno suggellato, lunedì 7 aprile, con la consegna dei rami d'ulivo, un reciproco affetto con scambi sempre costanti, caldi e fruttuosi che hanno visto rinvigorita, di anno in anno, l'amicizia tra i due comuni attraverso il rinnovarsi del rap-porto che lega alcuni da tanto tempo. I dieci rappresentanti di Sarnico: Luigino Belussi e signora Elisabetta, Bepina Dossi, Luigi Giudi-ci e signora Pierina, il parroco don Luciano con la sorella Marilena e in rappresentanza del comune, gli assessori Romi Gusmini e Augusto Savoldi, sono stati accolti con la consueta cordialità dal sindaco di Peio, dal vicesindaco, dai membri della giunta e dagli amici del "gemellaggio; un contatto basato non su un semplice rapporto di simpatia ma indicativo della concreta intenzione di sviluppare un approfondito processo di re-ciproca conoscenza, presupposto indispen-sabile per un'amicizia stabile.Civis

IL PORTO APRILE 2014 - 41

Il gruppo Sarnico - Peio

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SALUTE a cura diFRANCESCA PESENTI

All’inizio del mese di aprile è stata siglata la conven-zione tra l’A.O. “Spedali Civili” di Brescia e la Casa di Cura Habilita SpA - Istituto Clinico Ospedale di Sarnico (BG), relativamente alle attività formative per gli studenti del Corso di Studio in Fisioterapia.

L’attività di tirocinio del Corso di Laurea in Fisioterapia è svol-ta presso strutture sanitarie appartenenti al SSN o private, convenzionate per la formazione clinica.Durante il tirocinio lo studente partecipa all'attività della strut-tura ospitante in rapporto al programma e agli obiettivi del tirocinio stesso. Il tipo e le modalità di partecipazione sono concordati dal direttore delle attività didattiche del corso, in accordo con il responsabile della struttura ospitante o suo delegato, solita-mente il tutore professionale, e lo studente. “La formazione professionale… è un imparare facendo, dove il soggetto, a partire da sé e dalle sue esperienze, costruisce in modo attivo il know-how e le competenze grazie all’azione mediatrice di un educatore che, agendo nei rispetto dei ritmi e delle disposizioni individuali, lo aiuta nella costruzione di una propria identità professionale ed umana” ( cfr Zannini, 2004).«Il tirocinio pratico - introduce Elisabetta Orlandini, Direttri-ce delle attività didattiche del Corso di studio in Fisioterapia di Brescia - è una modalità formativa fondamentale nei corsi

di studio in fisioterapia. L'importanza di una preparazione co-struita anche sul campo è universalmente riconosciuta nelle professioni sanitarie ed è parte integrante e qualificante della formazione professionale tanto che le vengono attribuiti, nei tre anni, 60 crediti formativi (1 CFU di attività pratiche = 25 ore). Il tirocinio è un'esperienza di apprendimento protetta e guidata e viene inteso come parte integrante del curriculum formativo. È un processo che il Corso di Studio programma, supporta e controlla in maniera strutturata. Questa esperienza guidata avviene attraverso laboratori e in contesti lavorativi reali, in cui gli studenti sono chiamati ad an-ticipare in parte la propria futura attività professionale, impa-rando a trasferire in azioni o interventi concreti le conoscenze teoriche acquisite. Il tirocinio ha una forte carica di comples-sità, è un processo di apprendimento originale con una sua identità distinta e complementare rispetto all'apprendimento teorico». In questo modo vengono raggiunti gli obiettivi formativi speci-fici e l’acquisizione di competenze, essenziali ed irrinunciabili, distintive della professione del fisioterapista come detta il pro-filo professionale. Per chi li accompagna in questo percorso formativo (tutor) gli studenti rappresentano un impegno ma anche una risorsa in quanto sollecitano una costante necessità di ragionamento cli-nico, revisione/riflessione sul proprio operato, aggiornamen-

42 - IL PORTO APRILE 2014

ATTIVO IL NUOVO TIROCINIO CON GLI "SPEDALI CIVILI" DI BRESCIA

I fisioterapisti di Habilita a Sarnico

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IL PORTO APRILE 2014 - 43

to professionale, miglioramento delle capacità di trasmissione delle proprie conoscenze; possono inoltre essere portatori di conoscenze nuove in ambito clinico provenienti dall’Univer-sità.«Credo che il tirocinio - conclude Elisabetta Orlandini- rap-presenti un momento molto interessante di “contaminazione” culturale reciproca tra università e contesto sanitario». «La collaborazione con il nostro Ospedale - sottolinea il dr. Giovanni Taveggia, Direttore Sanitario di Habilita Sarnico - è solo agli inizi ma auspichiamo sia fruttuosa e sinergica. Dopo molti anni di lavoro in trincea, raccogliamo il grande lavoro di formazione professionale che è stato compiuto da Habilita. Il fisioterapista è una figura determinante all’interno dell’équi-pe multidisciplinare: è il professionista tecnico che svolge, in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di cura e

riabilitazione nei domini della motricità, delle funzioni corticali superiori e delle funzioni emozionali e relazionali conseguenti a eventi disabilitanti a varia eziologia. Proprio per queste ne-cessità l’Ospedale da anni ha istituito un piano di formazione professionale che si concretizza in eventi periodici con rela-zioni e dibattiti dei massimi esperti della materia a livello na-zionale. Da sempre Habilita offre numerose proposte riabilitative uni-tamente a un marcato interesse in termini di sviluppo della ricerca in ambito tecnologico, grazie anche alla collaborazione già in atto tra i Dipartimenti di Ingegneria dell’Università de-gli Studi di Brescia, che possono sicuramente aprire scenari di ricerca e didattica molto interessanti e sicuramente all’avan-guardia».

LA BOTTEGA DEL LAVORODE "IL BATTELLO"Si realizzano oggetti artistici in vetro su ordinazione per:- bomboniere per matrimoni, cresime, comunioni...- gadgets aziendali- oggettistica negozi- regali personalizzati- specchi, cornici, orologi, svuotatasche, posacenere- crocefissi, bijoux ed anche oggetti che soddisfano la vostra fantasia.

PASSATE A TROVARCI!

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44 - IL PORTO APRILE 2014

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a cura diMIRIAM BELOTTI

ASSOCIAZIONI

IL PORTO APRILE 2014 - 45

"I CANTERINI DEL SEBINO" L'AVVENTURA DEL CORO A ROMA CON TV 2000

È stato emozionante, coinvolgente, interessante. Così “I CANTERINI DEL SEBINO” si sono espressi al loro ri-torno dall’esperienza romana. L’ avventura, iniziata a dicembre dello scorso anno si è conclusa ora, dopo l’invito a partecipare a “LA CANZONE DI NOI – la GARA”. Una trasmissione se-rale in diretta che TV2000 sta mandando in onda da due mesi circa. Si tratta di una vera e propria gara, con tanto di giudici e voti, che mette in competizione cori da tutta Italia: si va dal coro che esegue musica sacra, al coro gospel, al coro popolare. Ma non basta presentare il coro, la redazione di SAT 2000 ha mandato 2 cameraman che hanno ripreso i coristi durante le prove e il paese di provenienza dei cori, con scorci suggestivi dei luoghi più interessanti. Chi ha visto la trasmissione, anche da tutta Italia, ha potuto gustare brevi inquadrature del nostro bellissimo paese. Così è successo anche venerdì scorso 4 aprile quando i “nostri”, durante la diretta, si sono misurati con due cori appunto. Un coro da Roma, con esperienza di musica sacra da una ventina d’anni, un coro dalla provincia di Rovigo che esprimeva musica varia in lingua inglese. Per complicare un poco le cose, il regolamento prevede brani scel-

ti dalla regìa che vengono comunicati ai cori 17 giorni prima della gara. E qui arriva il bello perché i tre cori invita-ti alla diretta hanno dovuto imparare in pochi giorni brani per loro nuovi e in questo caso canzoni napoleta-ne. Quindi anche i “nostri”, dopo gli arrangiamenti che il Maestro Franco ha studiato di notte, hanno iniziato a fare prove su prove. La melodìa del-la canzone napoletana è dolcissima e questo ha aiutato a imparare il testo, non sempre facilissimo. Ma veniamo alla serata: I cori si incontrano a Roma in un salone messo a disposizione dalla emittente televisiva; e qui ci si scruta un poco, si fanno due chiacchiere con i componenti degli altri cori e si sente subito un bel clima rilassato.

Però l’attesa è lunga. Finalmente arriva il momento di esibirsi. Curiosità, emozione, gola secca e poi si canta. Il primo brano è andato, tocca agli altri due cori e poi ancora ai “CANTERI-NI DEL SEBINO” che si lanciano in un energico “ FUNICULÌ FUNICULÀ”. Ai giudici è piaciuto il nostro modo di cantare Napoli però ora ci attende la votazione che fa passare gli altri due cori alla manche successiva.Delusi? Certo un poco sì! Anche perché avevamo ancora un bellissimo brano da cantare e che il nostro Maestro ha arran-giato per noi in modo speciale. Ma sappiamo che in futuro ci saranno altre esibizioni per proporlo al pubblico. Termina la trasmissione ma non la serata; infatti il coro veneto, che è al-loggiato nel nostro stesso hotel, si unisce a noi per commenta-re, tra un biscotto e una risata, l’esperienza appena conclusa. L’ amarezza per l’eliminazione si è già stemperata, la nostra vacanza è solo all’inizio.Così, il mattino successivo, Roma ci attende. “I CANTERINI DEL SEBINO” per due giorni si godono le bellezze della Capi-tale, la natura dei colli romani e l’allegria del gruppo. Ringrazia-mo da queste pagine chi ci ha sostenuto e incoraggiato.

Siete tutti invitati alla nostra prossima esibizione 10 MAGGIO alle ore 21 presso CINE-TEATRO JUNIOR una serata a favore dell’ A.I.D.O.

Nel repertorio anche canti napoletani

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a cura di CIVIS - Foto SAN MARCO

Tra il 4 e il 6 Aprile il centro storico, la contrada e le vie principali di Sarnico hanno ospitato la Cittadella dell'Arte diventando una sorta di museo a cielo aperto, che ha ospitato numerose opere d’arte di artisti emergenti, all’interno dei negozi, per le strade, sui muri delle case, etc... Nella contrada e nelle piazze principali si è respirata l’aria delle grandi metropoli dei nostri tempi, grazie alla riproposi-zione di installazioni artistiche, come "il tetto magico di ombrelli" - in copertina su questo numero de "il Porto" - di Agueda, storica piazza portoghese, o la Wall Art, opere realizzate interamente sulle facciate degli edifici o attorno ai monumenti, riproposte grazie a veri e propri cappotti di legno, ridipinti da giovani artisti del Nord promotori di Street Art.In particolare, in Piazza Umberto I è stato posizionato un elemento artistico di richiamo, allo scopo di attirare l'attenzione e indurre la gente ad avvicinarsi per capire meglio di cosa si tratta, una sorta di porta d'ingresso alla contrada, cuore della proposta artistica.La contrada, al momento svuotata di tanti negozi, è tornata a rivive-re grazie alla valorizzazione di questi luoghi in disuso: al loro interno, e non solo, dove sono state allestite mostre di giovani artisti della zona e provenienti dalle Accademie e dalle Università delle province di Bergamo e Brescia.Sono inoltre state programmate performance artistiche dal vivo, re-ading e improvvisazioni teatrali e musicali, grazie alla collaborazione con Walter Tiraboschi, direttore di Teatro Piroscafo.

Un movimento, coordinato dall'associazione "ArteFatta", che ha de-stato interesse e curiosità e che ha visto i giovani assoluti protago-nisti che a evento concluso, possono ritenersi più che soddisfatti dei risultati ottenuti, visto e considerato che il sodalizio è attivo ed ha iniziato ad operare proprio con il Progetto Chinaski, presentato per la prima volta solo nel novembre scorso.«Per noi, la Cittadella dell'Arte a Sarnico è la realizzazione di mesi e mesi di lavoro e di confronto - ha fatto sapere la presidente Anna Tessaro - che ci è costato non poca fatica: essere però arrivati alla fine, facendo quello che è stato fatto, non può che renderci fieri ed orgogliosi per non aver gettato la spugna anche quando le cose son diventate difficili. Si è visto qualcosa di nuovo, che ha stuzzicato l'immaginazione, ha creato nuovi immaginari e chissà, magari ha fatto anche sognare...Siamo convinti ora più che mai - prosegue la presidente - che arte e cultura sono un valido strumento per creare aggregazione, momenti di incontro e confronto, oltre che mezzi potentissimi per rivalorizzare i numerosi luoghi, molto spesso dimenticati, dei nostri territori: teatri, au-ditorium, ma anche i centri storici, le vecchie ville e gli edifici che hanno fatto la storia di un paese.Un importante ruolo, in questo senso, è svolto dalla Pro Loco di Sarnico, che da anni lavora per promuovere questo tipo di eventi, offrendo un valido servizio non solo per il Comune di Sarnico, ma anche per i Paesi limitrofi e i turisti che ogni anno giungono in questo territorio. L'associa-zione ArteFatta, riconoscendone il valore, desidera proseguire con questo

ASSOCIAZIONI

46 - IL PORTO APRILE 2014

"PROGETTO CHINASKI"E L'ASSOCIAZIONE ARTEFATTA

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IL PORTO APRILE 2014 - 47

ASSOCIAZIONI

legame collaborativo con la Pro Loco proprio per il ruolo importante che ha ricoperto all'interno di Progetto Chinaski».

PERCHÈ CHINASKY

Henry Chinaski, alterego di Charles Bukowski e protagonista di nu-merosi suoi romanzi, incarna la sua figura di disadattato e la sua immagine è diventata il simbolo del disagio sociale.La sua vita, trascorsa tra un eccesso e l’altro, ci racconta di come possa essere difficile vivere all’interno di una società che non ci ap-partiene, senza slanci e passioni. Hank, come viene chiamato dagli amici, si arrende di fronte alla sfida quotidiana della ricerca della vera felicità, limitandosi a sopravvivere.La sua è una storia raccontata nelle pagine di un libro ma parla di emozioni che molti giovani vivono, ragazzi alla ricerca di stimoli con la voglia e il coraggio di cambiare.La via d’uscita può essere l’arte!

Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo.Altrimenti non cominciare neanche.

Nonostante i rifiuti e le peggiori probabilità disuccesso, e sarà meglio di qualunque cosa tu

possa immaginare...Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo.

Non c'è una sensazione al pari di questa.Sarai da solo con gli Dei,

e il fuoco incendierà le tue notti.Cavalcherai la tua vita dritto verso una risata perfetta.

È l'unica battaglia buona che ci sia.”Hank

CHE COS'È IL PROGETTO CHINASKYIl “Progetto Chinaski” dell'associazione "ArteFatta" è un ambi-zioso Festival Itinerante delle Arti che, tra Novembre 2013 e Aprile 2014, ha toccato diversi Paesi tra le province di Bergamo e Brescia.Le periferie delle province di Bergamo e Brescia, ricche di spet-tacoli e concerti nel periodo estivo grazie all’ottimo lavoro di diverse associazioni, sono purtroppo prive di progetti che pro-muovano l'arte nella stagione invernale, focalizzandosi soprat-tutto sul binomio giovani-cultura: da qui l'idea di lavorare con determinazione e dimostrare che c'è il desiderio di lavorare per proporre iniziative valide ed interessanti.Progetto Chinaski nasce principalmente dalla volontà di utilizza-re l'arte come mezzo di crescita e come strumento per stimo-lare ogni persona ad elaborare un giudizio critico.Partendo da queste premesse, si è deciso di strutturare una programmazione artistica qualitativamente ricercata, che otten-ga una buona risposta da parte del pubblico e che incoraggi le amministrazioni locali, importanti interlocutori nella realizza-zione di questo progetto, a tornare ad incentivare la cultura, rivalutando non solo gli investimenti e gli spazi ad essa riservati, ma anche il ruolo che i giovani possono ricoprire all'interno di tale processo di "rinascita".È importante infatti che la società civile torni a riappropriarsi dei luoghi culturalmente rilevanti presenti sul territorio, facendoli rivivere secondo le proprie aspirazioni e inclinazioni.

I punti saldi di Progetto Chinaski sono i seguenti:1. Arte come crescita: strumento per stimolare ogni persona ad elaborare un senso critico.

2. Arte come ricerca: programmazione qualitativamente ricer-cata e originale.

3. Arte come sinergia: accordo con le amministrazioni locali, af-finché tornino ad incentivare la cultura, rivalutando gli investimenti, gli spazi e le forze giovanili.

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48 - IL PORTO APRILE 2014

COME ERAVAMO a cura dICIVIS

Battista MarchettiFra le tante fotografie pubblicate su Facebook dal gruppo "Sei di Sarnico se..." abbiamo scaricato quella del "Batista dèla Forsèla". Rivedendolo la memoria ci riporta a quando ci si fermava, duran-te il tragitto che portava in Boàl, a bere un sorso d'acqua. Una figura tipica di Sarnico che ricordiamo con piacere perché ci fa tornare ad un tempo che, purtroppo, non tornerà più.

PERSONAGGI STORICI

A SPASSO COL VESCOVO

Mons. Pietro Bonassi, S.E. Giuseppe Piazzi (Vescovo di Bergamo dal 1953 al 1963), don Domenico Bertocchi (curato) e don Felice Luiselli (coadiutore parrocchiale e di-rettore dell'oratorio).Un'istantanea pubblicata da Evelina Dogadi Bratti, nipote della "Cilia dèl preòst Bonassi" e figlia della "Gioanina" che per qual-che anno ha abitato a Sarnico dove ha frequentato le Scuole di Avviamento Commerciale.Non abbiamo informazioni ma dovrebbe trattarsi di una visita del Vescovo alla nostra cittadina. Dietro, fra Mons. Piazzi e don Domenico, si intravvede l'Amato Pitùr, al secolo Amato Giudici.Questa fotografia comunica un'intensa e vibrante commozione. Questi sacerdoti hanno rappresentato una parte importante nella vita di molte persone a Sarnico. Maestri di umiltà, saggezza e pazienza.

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IL PORTO APRILE 2014 - 49

Un contributo di Mario Capoferri, un Sarnicense nato Sarnico e vissuto nella nostra cittadina per quasi trent'anni. «Ho visto e apprezzato molto la pa-gina postata su Facebook e spero che questa foto sia gradita. Al centro Bagnaschi Aldina, mamma della Me-lania (Lia) moglie del Gusto, a destra Capoferri Antonio e a sinistra Capoferri Mario.Il bambino piccolo è Gian Paolo, il fratello dell'indimenti-canile Lia Giovita».

GITA IN BARCA

I MASCHI DEL 1961Oggi questi ragazzini in rigoroso grembiulino nero sono dei maturi ultra cinquantenni.Una classe di soli maschi? Si, a quei tempi non tut-te le classi erano miste, quindi maschi con maschi e femmine con femmine. Poi si sentì l’esigenza di formare classi miste come un aiuto all’emancipa-zione femminile. Si veniva da un periodo dove la donna era penalizzata in quanto il suo futuro era circoscritto alla cura della casa e dei figli; nella vita sociale i due sessi viaggiavano su binari diversi. La classe mista quindi era un sistema per poter inte-grare la donna in un mondo dove l’uomo ancora signoreggiava.

Anno scolastico1946-47Ce la danno come classe 1940, ma potrebbero esserci anche alunni del '38 e del '39. La promo-zione, finita la guerra, non era una garanzia per nessuno. In questo tipo di scuola ci siamo passati in molti: dai più bravi ai cosiddetti “secchioni”, ed anche i più problematici. Però tutti, in un modo o nell’altro, con più o meno successo, abbiamo su-perato le varie prove che ci hanno permesso di arrivare alla vita adulta, pronti ad affrontare ben altre difficoltà.

I MASCHI DEL 1940

ALUNNI DELLA CLASSE 1958Classe 1958 - Anno scolastico 1968-69Sopra da sinistra: Alessandro Resmini , Claudio Rossi, Giovanni Spolti, Antonio Morotti, Gianfranco Morbi, Anna Bruno, Severina Alberti, Irene Zucchetti, Gilia-na Savoldi, Ermenegilda.Sotto da sinistra: Gian Paolo Vavassori, Fabio Marini, Dario Rossini, Flavio Morosini, Emilia Viviani, Miriam Sanguinetta, Maria Grazia Tripodi, Tiziana Zucchetti, Claudia Sacella, Grazia Ferrini, Luigina Valsecchi.A sinistra la maestra Evelina Bortolotti.

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50 - IL PORTO APRILE 2014

COMUNITÀ IL SENSO DELL’UMORISMO È UNA PALESTRA CHE ALLENA IL CERVELLO

a cura di ALESSANDRO ARCANGELI

Numerosi studi confermano che il buon umore tiene lontane mol-te malattie, aumenta l’autostima e ci fa vivere più a lungo. Risolleva il morale e le nostre difese. In alcuni ospedali molti reparti applica-

no sessioni di comico-terapia perché neutralizza l’ansia e lo stress, aumenta la memoria e la capacità di comprensione. Studi recenti, pubblicati su giornali di epidemiologia, han-no dimostrato che esiste connessione fra umore “buono” e durata della vita, combatte l’influenza e stimola le difese im-munitarie. Una sonora risata provoca rilascio di serotonina che è l’ormone del buon umore, apporta benefici alla respi-razione, influisce sul diaframma e rilascia i muscoli del viso. Lo “humor”, insomma, è una forma di esercizio fisico, un modo di mantenere il cervello impegnato e l’esercizio mentale del saper ridere ci fa bene come una corsa o una partita di tennis. Ricordo una preghiera per il buon umore: “Dammi Signore il senso del buon umore, concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri. Amen.”Concludo: “Signore, dammi una buona salute ed il buon umore necessario per mantenerla, con dei buoni succhi gastrici per digerire la decisione del Vescovo di cambiare il nostro amato Parroco don Luciano”. (Vignetta di Renato Santin)

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ASSOCIAZIONI

a cura diSERENA DANESI

IL PORTO APRILE 2014 - 51

Il Team Gauss, squadra di donne junior, è una realtà nata solo nel 2012, ma che ha alle spalle un'esperienza decennale nel mondo delle donne “élite” o meglio conosciute come professioniste.La formazione bresciana è presieduta da Cristina Castelli ed è com-posta da nove atlete che hanno un'età compresa tra i 17 e i 19 anni. Da quest'anno le atlete del Team Gauss pedaleranno in sella a bici Axevo, i fratelli Carminati hanno pensato che il modello più adatto alle Ladies di Cristina Castelli possa essere: AXEVO RD-TEAM con grafica personalizzata per il Team Gauss.Scelta perfetta, infatti dopo due corse sono già due i risultati impor-tanti ottenuti: un quarto posto e un secondo posto, rispettivamente alla Piccola Prova di Coppa del Mondo a Cittiglio e a San Bassano, a due passi da Cremona. Continuità e novità, un progetto solido, traguardi ambiziosi, tanta voglia di crescere ed essere protagoniste: si può riassumere così il piano del Team Gauss per la stagione 2014. “Il gruppo che sta nascendo mi piace molto. Se poi penso al 2014 gli obiettivi sono tanti, grazie anche alla qualità delle atlete. Il primo è sicuramente quello di valorizzare il gruppo e di ottenere risultati importanti di gara in gara. Ad ampia veduta mi auguro che più atlete del Team Gauss possano prendere parte con i colori azzurri alle competizioni internazionali, quali i campionati europei e i campionati del mondo. Faremo un’at-tività a 360 gradi, dalla strada alle cronometro, passando per la pista e cercando di onorare il calendario nel rispetto di chi organizza le gare. Credo inoltre che si possano ottenere risultati importanti. Un gruppo sereno, felice e ben affiatato è già un risultato, ti fa capire che stai lavorando bene”. Questo il comento della Castelli. Conosciamo le atlete del Team: Jessica Ticozzelli, Cristina Landriscina, Sara Coffinardi, Martina To-sin, Claudia Broccardo, Maria Vittoria Sperotto. Quest’ultima nella stagione scorsa ha conquistato la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre su pista nella sfida continentale e un ottimo quarto posto nella sfida iridata, nella stessa specialità. Sperotto inoltre si è piaz-zata in quinta posizione al campionato del mondo nella specialità dell’omnium e ha conquistato la maglia tricolore nei 500 metri da fermo, solo poche settimane fa al velodromo di Montichiari. E poi, al debutto nella nuova categoria: Chiara Bragato, Silvia Toma-

si e Martina Alzini, tra le allieve, vincitrici della prova in linea dei Giochi Olimpici Giovanili, del campionato italiano nella specialità dell’insegui-mento a squadre con il quartetto lombardo e di sei corse su strada. Nove atlete con caratteristiche diverse ma con un solo obiettivo: crescere insieme per racco-

gliere risultati e successi di qualità.

Cogliamo l’occasione per informare i clienti del Punto Vendita AXE-VO BIKE STORE Sarnico per comunicare i cambiamenti organizza-tivi/ logistici che sono stati fatti:Punto Vendita Ciclo Cso EuropaPUNTO VENDITA AXEVO BIKE STORE di Cso Europa (di Mauro ed Enrico Carminati) è stato dato in gestione (con il nuovo nome BIKE LAB) a Cristina Castelli (Vedi sopra).Sede AXEVO s.r.l. di via Rudello 11Continuerà la vendita/assistenza nel settore ciclo esclusivamente ai negozianti (Italia ed estero).Abbiamo deciso di effettuare questa importante divisione per per-mettere alla ns. sede di Via Rudello di:-Dare un migliore e più efficiente servizio a negozianti e costruttori.-Dedicarci alla Vendita e assistenza ai negozianti e costruttori bici-clette.-Migliorare la PROGETTAZIONE/SVILUPPO/PRODUZIONE di componentistica per il settore ciclo ad alta tecnologia (già impor-tante parte del ns. lavoro).La vendita e assistenza al pubblico verrà quindi portata avanti da BIKE LAB in Corso Europa 13, gestito da Cristina Castelli.La continuità nella vendita e assistenza dei prodotti AXEVO verrà comunque garantita.

La figura della nuova responsabile è un momento di svolta, per puntare a far conoscere anche nel mondo femminile il brand Axevo, rinomato e riconosciuto nel mondo delle ruote grasse, grazie ai continui successi ot-tenuti dai Team sponsorizzati Axevo. A Cristina Castelli quindi il compito di far conoscere BikeLab, all'interno del quale non manca nulla e che ora punta soprattutto a un mix tra qualità, efficienza e semplicità. Lo STAFF AXEVO augura a Cristina e Bike Lab un proficuo futuro.

BIKE LAB & TEAM GAUSS

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52 - IL PORTO APRILE 2014

Si è svolto il 13 aprile al Cine Teatro Junior lo Spettaco-lo Teatrale “Da le ses a le dò, da le dò a le des” di Silvio Gandellini e Enrico Re, un atto unico in dialetto bresciano, organizzato da IL SORRISO DI MONICA ONLUS a favore del progetto “Un sorriso per gli angeli”.Un grazie di cuore da parte dell’Associazione a tutti i so-stenitori ed a coloro che hanno partecipato alla serata: le offerte raccolte consentiranno di attrezzare un’unità didattica multimediale per bambini e operatori presso l’Istituto di Riabilitazione “Angelo Custode” di Predore.Un ringraziamento speciale ai Comuni di Sarnico, Parati-co e Predore per il Patrocinio, alla Parrocchia di Sarnico per la grande ospitalità, e a tutti gli sponsor, in partico-lare gli esercizi di Sarnico che hanno aderito all’iniziativa

(Tipografia Sebina, Marchetti Stampe Digitali, Bohem, Bohem Bonbon, Gastronomia il Golosone, Veterinzoo, Parrucchiere Avino, Stebar e Simply).Grazie mille ancora ed un arrivederci per le prossime ini-ziative …. Nel sorriso di tanti bambini … il sorriso di Monica

a cura CRISTINA VOLPIASSOCIAZIONI

IL GRAZIE ...DEGLI ANGELI

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IL PORTO APRILE 2014 - 53

ANAGRAFE

a cura dIROSALIA MODINA

10 Viviani Elisa di anni 85Deceduta l'1.03.2014

11 Raines Rita Francesca Francesca di anni 60Deceduta il 4.03.2014

12 Marini Virginio Everardo di anni 100Deceduto il 4.03.2014

13 Masperi Luigia Francesca di anni 77Deceduta il 10.03.2014

NELLA CASA DEL PADRE

Caro Carlino, la morte per noi è l'inizio della vera vita, essa diventa dolorosa per i tuoi cari che hai lasciato in terra, che ricorderanno sempre il tuo sorriso bonario e simpati-co, la tua dedizione al lavoro e alla famiglia. Ogni volta che ti incontravo ti chiedevo sempre: «Come va l'Inter Carlino?». Tu rispondevi con un sorriso e con un: «Lasciamo perdere Billi! Speriamo sempre in meglio». Ora per me tu sei nel regno dei cieli, nel regno di Dio Gesù. Ho pregato per te. Io ti ricordo così. Il tuo amico Pier Luigi Billi

14 Gamba Umbertina di anni 94Deceduta il 21.03.2014

15 Casati Mario di anni 86Deceduto il 22.03.2014

16 Perletti Carla di anni 63Deceduta il 23 marzo 2014

Belotti Carlino di anni 75Deceduto il 7 marzo 2014

La famiglia Casati ringrazia la redazione de "il Porto" e tutti quanti le sono stati vicini, in diversi modi, in questo momento triste. La vostra vicinanza ci è stata di grande conforto.Un ringraziamento particolare al dottor Barcella, che con il suo personale infermieristico, ausiliario e volontario ha reso serena la permanenza del papà Mario in casa di riposo in questi tre anni e dove altrettanto premurose sono state le cure negli ultimi giorni. GRAZIE di vero cuore a tutti!

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5 Giassi Sofia di Andrea e di Morotti Elisabetta - Nata a Brescia il 20.10.2013Battezzata in questa Parrocchia il 16.03.2014Padrino: Giassi Antonio

54 - IL PORTO APRILE 2014

RINATI ALLA VITA DELLA GRAZIA

ANAGRAFE

7 Levito Edoardodi Alberto e Moleri Cinzia - Nato a Iseo (BS) il 29.10.2013Battezzato in questa Parrocchia il 16.03.2014Padrino: Moleri Giulio

6 Dometti Caterinadi Alessandro e di Biava Francesca - Nata a Seriate il 06.12.2013Battezzata in questa Parrocchia il 16.03.2014Madrina: Dometti Benedetta

Dal libro del profeta Ezechiele (36,24-28)Così dice il Signore Dio: “Vi prenderò dalle nazio-ni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”.

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IL PORTO APRILE 2014 - 55

Elevazione musicale Venerdì 11 aprile presso la no-stra prepositurale. I cori “Il Castello”, “Le Voci” di Marone e il “Coro S. Andrea” di Iseo, con l’Or-chestra giovanile di Brescia, diretti dal M° Mario Car-minati, hanno proposto un concerto incentrato sulle “Sette parole di Cristo sulla croce” con musiche di

Haydn. Hanno fatto da corona musiche di Da Palestrina, Elgar, Galuppi, Bruckner, Allegri, Saint-Saëns e Van der Roost. Come noto “Le sette parole di Gesù sul-la croce” è un’opera dell’austriaco Franz Joseph Haydn, uno deicompositori più affermati della scena musicale del XVIII.La composizione, la cui prima esecuzione ebbe luogo presumibilmente il Venerdì Santo del 1786, si articola in sette sonate in tempo lento che meditano sulle ultime frasi pronunciate da Cristo sulla croce, precedute da una maestosa introduzio-ne e concluse con un Presto che descri-ve il terremoto che sconvolse il Calvario, come racconta il Vangelo di Matteo.

Ancora un plauso al nostro coro polifo-nico "il Castello". La scelta del nostro

parroco e del maestro di eseguire quest'opera è sta-ta davvero felice. La sua austera bellezza e il suo contenuto adattissimi al tempo quaresimale, hanno predisposto a vivere il Mistero centrale della fede cri-stiana. Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce è infatti un esempio tra i più sublimi, in cam-po musicale, di come si possa coniugare arte e fede.

EVENTI a cura diCIVIS

55 - IL PORTO APRILE 2014

ARTE E FEDE

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