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Novi Ligure - Un laboratorio dedicato alla parola letta, det-ta e recitata. Questo il succo del il Parolatorio, l’innovati-va scuola di recitazione che si svolge sotto forma di “wor-kshop ad oltranza”, ideata e diretta da Francesco Parise che da anni “si spende” per il palcoscenico, unendovi pas-sione e lavoro. Per chi sente di “avere i numeri” per calca-re le scene, le selezioni sono aperte.

Gian Battista Cassulo

Novi Ligure - Il Grup-po Alpini di Novi Ligu-re, aderendo al Sistema Bibliotecario Novese, ha aperto una sede distacca-ta della Biblioteca Civi-ca presso la sede “A Baita” di viale Pinan Cichero, 35, dove accoglie-rà volumi riguardanti: gli Alpini, la loro storia e le storie di montagna. I libri saranno in parte trasferiti dalla Biblioteca Civica ed in parte saranno di proprie-tà del gruppo. Verranno messi a catalogo ed a disposizione sia dei

soci sia della cittadinanza.L’iniziativa è stata recente-mente presentata nell’am-bito della rassegna “Pen-nalpine” (Gli alpini si

racconta-no...) che

si è svolta il 5 e 6 novembre,

nella sala conferenze della Biblioteca Civi-ca di via Marconi, 66,

con l’esposizione dei libri citati. Ottima iniziativa per la quale il nostro foglio d’in-formazione locale si ado-pererà per renderla ancor più conosciuta.

Gian Battista Cassulo

Info: 329/11.55.457 e-mail: ipochi@teletu.it

Le «Pennalpine» si raccontano…

Novi Ligure - Un saluto a tutti i lettori de “l’inchiostro fresco”. Siamo Edoardo Tra-verso e Siham Mekrane, vice caporedattori del giornalino studentesco creato quest’an-no all’I.I.S. Ciampini-Boc-cardo. Vorremmo presentarvi la nuova la redazione compo-sta da un gruppo di studen-ti con tanta voglia di fare, e, naturalmente, di scrivere, in-sieme ad un gruppo di docen-ti che coordina il gruppo. Gli incontri sono stati pochi, ma c’è stata subito intesa e colla-borazione da entrambe le par-ti, elemento fondamentale, dato che senza collaborazione non si ottengono risultati. Da subito i ragazzi hanno propo-sto rubriche, idee, tematiche, interviste, ma sono emersi anche problemi e divergen-ze, di cui si è discusso nelle riunioni. Prevediamo due o tre ricche uscite per quest’an-no scolastico, in cui i ragazzi, a coppie o individualmente,

sceglieranno gli articoli su cui lavorare che verranno rivisti e corretti dai Professori coordi-natori e impaginati dai ragaz-zi. Infine le copie verranno stampate e il giornalino dif-fuso nel nostro istituto. Riten-

Novi Ligure - Sabato, 20 novembre, alle ore 10 pres-so la Sala conferenze della scuola media “G. Boccar-do”, in via A Ferrando “Scrivia” è stata presentata la dodicesima edizione del calendario della scuola e del-le sedi associate di Basaluzzo e di Pozzolo Formigaro. Il tema del calendario 2011 è legato al territorio con ripro-duzioni - interpretazioni di costruzioni di terra della no-stra campagna e non solo. Alla manifestazione sono in-tervenute le autorità locali, gli sponsors che con il loro contributo hanno consentito alla scuola di affrontare le spe-se di stampa e mantenere viva questa tradizione, gli alun-ni e gli ex allievi che si sono impegnati nell’esecuzione dei quindici pannelli, le loro famiglie e la cittadinanza tutta. “Omaggio al territorio: le costruzioni di terra” è frutto del lavoro dell’intero anno scolastico 2009/2010 ed e stato co-ordinato dalle docenti di arte e immagine: Marisa Minetti, Simona Pasquali, Ludovica Roncallo, Nella Sardi. (m. m.)

a nOvi ligure gli alunni iMMOrtalanO nel lOrO CalendariO le Case di terra

go importante la possibilità di vivere una reale esperienza redazionale, offerta dal pro-getto provinciale Millerighe, che aiuta gli studenti interes-sati al giornalismo a entrare nel mondo che li appassiona. Lo scopo del giornalino è di informare gli alunni sulle ini-ziative promosse dal nostro istituto, ma non solo, anche sugli argomenti che interessa-no i giovani, con la speranza di riuscire a coinvolgerli e a trasmettere loro la nostra pas-sione. Concludo ringraziando la redazione de “l’inchiostro fresco”, che ci ha messo a di-sposizione un apposito spazio dedicato al nostro istituto.

Siham Mekrane ed Edoardo Traverso

La voce del Ciampini-Boccardo

18 Novembre-dicembre 2010Politica & Territorio

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Valerio e Miranda

Dal 1994 al 2005 si è votato in Italia per le elezioni legisla-tive generali con un sistema misto “maggioritario al 75% e proporzionale al 25%”: un sistema notevolmente complesso al riguardo del quale si possono trarre alcune indicazioni di bilancio, dopo che – appunto – si sono svolte con quel siste-ma tre tornate elettorali, 1994, 1996, 2001. La prima valutazione riguarda il fatto che questo sistema elettorale non aveva, in alcun modo, ridotto il numero dei partiti che, anzi, grazie al potere di ricatto di cui disponeva-no per far vincere/perdere i candidati nei collegi uninomina-li (si noti, non con le liste proporzionali che avrebbero dovu-to superare lo sbarramento del 4% a dimensione nazionale)

il ritOrnO al sisteMa elettOrale prOpOrziOnale

Novi Ligure - L’Onorevo-le Mario Lovelli è un volto noto, qui in Provincia: Sin-daco di Novi Ligure per due mandati, è ora deputato pres-so la Camera nel Gruppo Par-lamentare del Partito Demo-cratico.

On. Lovelli, come si articola la sua attività di parlamen-tare sia a Roma che qui nel novese? Nel novese ho un ufficio che funziona da segreteria per tut-ti coloro che desiderano con-tattarmi. Nei fine settimana la mia pubblica attività si svol-ge nel confronto con i cittadi-ni e varie associazioni, in di-battiti o impegni istituzionali. La nostra Provincia rimane il mio riferimento, anche se con la legge elettorale attualmen-te in vigore, i vecchi collegi non esistono più. Dal martedì al giovedì sono in Parlamen-to, partecipando alle attività

di aula e delle due Commis-sioni a cui collaboro.

È un sentimento diffuso il sentire distanti i cosiddet-ti “palazzi della politica”. Nella sua esperienza di par-lamentare già al secondo mandato, come sta cercan-do di risolvere questa lonta-nanza?La soluzione sta nel fatto che la politica, in generale, mi-gliori in qualità. È eviden-te che il cittadino s’interessa alla politica se questa affron-ta i suoi problemi, proponen-do delle soluzioni. Oggi, in Parlamento, ci stiamo spesso occupando d’altro. Personal-mente, ho alle spalle l’espe-rienza di Sindaco di Novi Li-gure e sono abituato a cercare il confronto con la gente e i suoi problemi. Inoltre, infor-mo i cittadini sulle mie attivi-tà parlamentari attraverso un sito internet (www.mariolo-

velli.it). Sostengo, inoltre, che bisognerebbe evitare di cer-care il contatto con i cittadini solo in campagna elettorale.

Prima ha accennato all’at-tuale legge elettorale. cosa ne pensa della recente pro-posta del Prof. Stefano Pas-sigli per una nuova legge mirata ad abrogare le “liste bloccate”, pur mantenendo lo sbarramento al 4%?Bisogna superare la legge elettorale ora in vigore. Due sono i punti che sottolineo: ridare al cittadino la possi-bilità di votare il suo parla-mentare ed eliminare il mec-canismo attuale che consegna la maggioranza del Parlamen-to a una minoranza del Paese. Reputo valida la proposta del Prof. Passigli: a mio avviso, comunque, la soluzione otti-male rimane quella del col-legio uninominale possibil-mente a doppio turno, che

Nella foto Mario Lovelli (a destra)con Enrico Letta

Se si vuole interessare il cittadino alla politica, la politica, in generale, deve migliorare in qualità. Ovvero la politica deve affrontare i problemi reali del Paese, proponendo soluzioni. Oggi, in Parlamento, ci stiamo spesso occupando d’altro.

On. Lovelli: “La politica dovrebbe migliorare in qualità”

consente un confronto sul territorio e una selezione più adeguata della classe politica.

Lei è componente del-la commissione Trasporti della camera. Nella nostra zona ci sono molti pendola-ri che lamentano disservizi e rincari ingiustificati delle tariffe ferroviarie. cosa può dire a questi cittadini? Quello che lamentano i pen-dolari è la conseguenza di una scelta politica che ha porta-to le Ferrovie dello Stato a privilegiare la scelta dell’Al-ta Velocità come settore su cui investire. Parallelamen-te, è mancata un’iniziativa di Governo tendente a sostene-re il trasporto pubblico loca-le. Addirittura, con la Finan-ziaria che stiamo discutendo in questi giorni, il trasporto pubblico locale gestito dal-le Regioni subirà un taglio consistente. Inoltre, gli osta-

coli posti all’entrata in cam-po di nuovi gestori di servizi alternativi a quelli di Trenita-lia non consente di avere una concorrenza sui binari, fatto che penalizza gli utenti.

Quali sono i temi che le stanno più a cuore? Migliorare la rete delle in-frastrutture e consentire spo-stamenti agevoli ai cittadini, è l’obiettivo di cui maggior-mente mi occupo. Per il no-vese, auspico una soluzio-ne positiva nella questione dell’Ecolibarna di Serraval-le Scrivia. È necessario che lo Stato stanzi i fondi necessa-ri per proseguire sulla messa in sicurezza e sulla bonifica. L’Ecolibarna rischia di esse-re un pericolo per un’area ter-ritoriale molto vasta come la Valle Scrivia ed è un proble-ma che deve trovare una so-luzione.

Claudia Gambarotta

segue nella pagina a fianco

Novembre-dicembre 2010 19Politica & Territorio

si facevano consegnare un numero si-gnificativo di seggi nei collegi ritenu-ti “sicuri”. In secondo luogo il sistema aveva ef-fettivamente incoraggiato la forma-zione di coalizioni e la competizione bipolare (centrodestra – centrosini-stra). Tuttavia, ancora nelle elezioni del 2001 addirittura cinque milioni di elettori scelsero partiti e liste non coalizzate. Inoltre le coalizioni elet-torali, politiche e di governo sono state conflittuali e non hanno conte-nuto l’instabilità di governo. Al terzo punto si è notato come ef-fettivamente sia stata prodotta l’al-ternanza al governo, ma questo fat-to difficilmente può essere attribuito al “sistema”, poiché l’alternanza si ha anche in altri sistemi politici del-le nuove democrazie mediterraanee come Spagna, Grecia, Portogallo, che usano sistemi elettorali propor-zionali. Quarto, ed ultimo punto, i collegi uninominali, nei quali troppo spesso le coalizioni avevano “paracadutato” i loro candidati, non hanno prodotto, tranne in pochi casi eccezionali, un miglioramento nei rapporti tra eletto-ri ed eletti. Tra molte critiche e ipotesi di inter-vento si arrivò fino al 2005 quando i partiti della maggioranza di Cen-trodestra avviarono una proposta di totale rivisitazione del sistema elet-torale che introduceva un sistema proporzionale “corretto”. La nuova legge (270 del 21 Dicembre 2005, at-tualmente in vigore) prevede, innan-zitutto, una molteplicità di soglie di sbarramento applicate secondo per-centuali diverse sia al singolo parti-to sia alle coalizioni, condizionando a questo modo lo svolgimento delle elezioni in termini di ripartizione tra voti e seggi. In secondo luogo è sta-

to introdotto un “premio di maggio-ranza” distribuito alla Camera a li-vello nazionale e al Senato a livello regionale, presentando così il rischio di maggioranze diverse nelle due as-semblee. Infine, per la prima volta dal dopoguerra, è stato abolito il voto di preferenza, con l’introduzione delle liste “bloccate” ( i candidati risultano eletti secondo l’ordine stabilito dalla loro collocazione nella lista, al mo-mento della presentazione elettorale). La logica profonda del sistema ap-provato nel 2005, può essere così ri-assunta in due punti: riportare i par-titi al centro della competizione politica, non abbandonare del tutto la logica del bipolarismo per coalizioni. Ferma restando la base regionale per l’elezione del Senato, per la Camera dei Deputati si è rimasti alle 27 cir-coscrizioni in cui era stato suddiviso il Paese ai fini dell’assegnazione dei seggi per la quota proporzionale, nel precedente sistema. Le elezioni del 2008 hanno prodotto un risultato chiaro e netto assegnan-do al Centrodestra la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento; inol-tre si è avuta una forte riduzione del-la frammentazione partitica. Attual-mente è in corso un forte dibattito su di un ulteriore mutamento del siste-ma, soprattutto attorno alla questione della possibilità di scelta dell’elettore con l’abolizione delle liste “blocca-te” e la messa in discussione dell’as-setto basato su coalizioni forma-te “preventivamente” alle elezioni. Tutti punti sui quali è bene il dibat-tito prosegua e al riguardo del quale speriamo che, da più parti, si possano fornire utili elementi di conoscenza e di riflessione.

Franco Astengo(Facoltà di Scienze Politiche

Università di Genova)

Pozzolo Formigaro - Ci siamo ri-volti al Sindaco, Roberto Silvano, per delineare un breve bilancio di quest’anno e avere un’anteprima sul 2011.

Signor Sindaco, quali, tra gli inter-venti che la sua Amministrazione ha realizzato in quest’anno, desi-dera porre in evidenza? Abbiamo ultimato alcuni interventi presso la Scuola Primaria dell’In-fanzia, dotandola di una mensa mo-derna e attrezzata, e di alcuni locali nuovi. È stata implementata la frui-bilità del Centro sportivo comunale, dotando il campo da calcio seconda-rio, in erba sintetica, con spoglia-toi, per consentire l’allenamento dei ragazzi e dare la possibilità di svol-gere tornei. Sottolineo che quest’an-no due squadre di calcio nel settore giovanile sono passate di categoria, come anche la squadra di pallavolo femminile. Sono poi iniziati i lavo-ri per realizzare le fognature a Bet-

tole di Pozzolo. Quest’anno, inoltre, si sono svolte alcune manifestazio-ni particolarmente riuscite, tra cui la “notte bianca”a cura della LILT e la Biennale di modellismo. Meritorie, come sempre, le attività delle varie associazioni presenti in paese, tra cui la Corale e la Banda.

Quali sono le più importanti sfide per l’anno prossimo?Innanzitutto, l’iter procedurale del Piano Regolatore è in fase di chiu-sura da parte della Regione e, se ver-rà approvato, sarà possibile attuare una nuova permeabilità nella viabi-lità da Novi Ligure in direzione Tor-tona, riducendo così il traffico nel centro del paese. L’Amministrazio-ne ha poi messo a bilancio interventi per ottimizzare l’efficienza energeti-ca degli edifici comunali, in modo da ridurre i costi e migliorare il benes-sere dei locali stessi.

Claudia Gambarotta

A tu per tu con il Sindaco di Pozzolo Formigaro

La mensa della Scuola Primaria dell’Infanzia, campi di calcio rinnovati, una serie di manifestazioni culturali ben riuscite: questi tra i miei più bei ricordi del 2010 e il per il 2011 il Piano Regolatore in arrivo, la nuova viabilità da Novi verso Tortona...

Nella foto il sindaco di Roberto Silvano

segue dalla pag. a fiancoil ritOrnO al sisteMa elettOrale prOpOrziOnale

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20 Novembre-dicembre 2010Dal Territorio

carrosio - La Vallemme of-fre numerosi punti di sosta quasi obbligati. Uno di questi certamente è il “Piper caffè” di Carrosio, sito in posizio-ne strategica sulla circonval-lazione del paese formata dal-la provinciale che congiunge Gavi con Voltaggio e alla di-ramazione per la bella strada panoramica che porta a Bosio e alle Capanne di Marcarolo. L’ampio parcheggio di fron-te al locale è sempre pieno di auto, segno che lì si gustano cose buone e infatti, come ci dice Mariangela Portella che lo gestisce aiutata dalla sorel-la Jessica i prodotti più tradi-

zionali e di qualità sul bancone del Piper non mancano. Oltre a buone e sostanziose colazioni, si possono gustare imbattibili aperitivi che a sera diventano dei veri e propri Apericena e durante la giornata al “Piper” ci si possono concedere pau-se e merende con la cioccola-teria o i dodici tipi di Tè della Eraclea, mentre nel bel salo-ne, dove dalle sue vetrate la vi-sta si perde tra colline e casel-li, è possibile organizzare feste per i compleanni, le comunio-ni, le cresime o vere e proprie convention di lavoro. “Abbia-mo creato anche un angolo per gli stuzzichini con la no-

Il «Piper Caffè» compie un annostra Friggitoria – ci dice Ma-riangela Portella mostrandoci una modernissima Bom Chef – con la quale prepariamo patatine pronte al momento, frittura di pesce, verdure pa-stellate, gnocchette di patate e tante altre cose buone”. E a mezzogiorno i pranzi di lavo-ro a dieci euro tutto compre-so qui diventano veri e propri banchetti. Ma il pezzo forte del “Piper caffè” è il gelato arti-gianale preparato direttamen-te da Mariangela, con tanto di semifreddi in tutte le stagioni e torte gelato anche su ordina-zione per ogni motivo di festa. E poi al “Piper” è possibile an-che incontrare la fortuna per-ché nel settore Tabacchi, dove già è attivo il Lotto, tra poco arriverà anche il Superenalot-to con tutti i suoi servizi.

Gian Battista Cassulo

Il Piper Caffèdi Mariangela Portella

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Lo staff Piper vi augura buone feste!

A pagina 52 “Il Sentiero della Val Lemme” in un'intervista di Marta Calcagno

a Valerio Alfonso

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Vobbia - Da due generazioni i Torrigino preparano salumi la cui fama ha da tempo scaval-cato i confini della Valle Scri-via e ha fatto il giro di tutto l’entroterra genovese e ben oltre. Anche grazie ai nume-rosi mercatini di prodotti tipi-ci e a un’attenzione crescen-te per il recupero dei sapori e delle lavorazioni tradizionali, mostardella e compagni han-no conquistato più di un risto-ratore. Così da anni i Torrigino pre-parano e vendono i salumi tradizionali, i salami arma-tizzati, la testa in cassetta, le salsicce, l’onzina di maiale e le specialità: la vobbiantina e la famosa mostardella. Da pochi mesi Gianni Torri-gino ha affiancato alla macel-leria di suo padre un piccolo laboratorio artigianale. Pic-colissimo, ma assolutamen-te funzionale ed in linea con tutti regolamenti in materia di lavorazione delle carni. “Il salumificio più piccolo d’Eu-ropa” lo chiama Gianni, dove può confezionare le mostar-delle e gli altri prodotti sem-pre più apprezzati e richiesti surmercato. Il segreto del sapore incon-fondibile? “Il budello natu-rale e la qualità delle carni,

che seleziono in allevamenti piemontesi, e poi le caratte-ristiche climatiche di Vobbia. Solo qui la mostardella viene così”. Provare per credere.

La mostardeLLa

La mostardella è prodotto tradizionale ligure, fa parte cioè di quei prodotti agro-ali-mentari i cui metodi di lavo-razione e conservazione risul-tano consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territo-rio interessato, secondo re-gole tradizionali, da più di venticinque anni (ai sensi del D.L.173/98 e D.M. 350/99). La mostardella o mustardella è un insaccato a metà strada tra salame e salciccia. Prodot-to e diffuso in tutto l’entroter-

Il salumificio più Gianni Torrigino ha affiancato alla macelleria di suo padre un piccolo laboratorio artigianale... “Il salumificio più piccolo d’Europa” lo chiama Gianni, che con la qualità dei suoi insaccati dà lustro al paese di Vobbia

Novembre-dicembre 2010 21Dal Territorio

piccolo d’Europara genovese, veniva fatto uti-lizzando i resti di carne suina e bovina scartati durante la la-vorazione dei salumi, questo “salame dei poveri”, come veniva un tempo chiamato, era storicamente diffuso in tutta la Valle Scrivia, in par-ticolare a Casella, Savignone e soprattutto a Vobbia, dove questa lunga tradizione lo ha portato ad avere caratteristi-che particolari. Col passare del tempo, infatti, è diventato un salume più raffinato, che non viene più fatto solo con gli scarti della la-vorazione, ma è molto cu-rato anche nella scel-ta delle carni, che provengo-no da una zona com-presa fra P i e -

monte e, ovviamente, Alta Valle Scrivia. Un gusto più fine e caratteri-stiche organolettiche migliori rispetto a quella che si faceva cinquant’anni fa, cambiamen-to dovuto soprattutto all’affi-namento della tecnica di lavo-razione. Un tempo il modo miglio-re per gustare la mostardella era con le uova al tegamino, o scottata “in sceu cuercettu da stiva” (sul coperchio del-la stufa), così da rendere tene-re anche le parti di grasso non proprio morbido o i nervetti.

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Il comitato civico «Salviamo Urbe dalle biomasse» ci scrive

guidato dal presidente dott. Fla-vio Gaggero. Strumentale e per nulla trasparente è invece il com-portamento del Sindaco Ramo-rino e della giunta del Comune di Urbe, che sostiene il progetto

con argomenti non credibili. In-fatti l’impianto non creerebbe posti di lavoro (diversamente da quanto sostiene la giunta), è for-

Caro inchiostro fresco

Urbe - In una lettera pubblicata in settembre, il Sindaco di Urbe, Maria Caterina Ramorino, ha espresso “precisazioni” che tut-to sono tranne che precise. L’ar-gomento del contendere è un di-scutibile progetto di impianto a biomasse per la generazione di energia elettrica, che per tutta l’estate ha diviso la comunità lo-cale tanto da spingere 1.108 per-sone – tra residenti, proprietari di seconde case e frequentatori del-la valle dell’Orba a costituire il comitato civico “Salviamo Urbe dalle biomasse” per contrastare l’iniziativa.Il Sindaco Ramorino sostiene che a promuovere il comitato ci-vico è il consigliere di minoran-za Franco Dimani, che agirebbe in modo strumentale e generan-do allarmismo sul progetto. Di-mani è uno dei 1.108 firmatari del comitato civico, che è invece

In seguito ad un articolo titolato: “Dal sindaco doverose precisazioni” apparso sul numero di settembre 2010 a pagina 44 de l’inchiostro fresco, pubblichiamo le seguenti lettere che sono giunte in redazione

Caro inchiostro fresco

Urbe - Leggo con disappunto le affermazioni del Sindaco di Urbe, Maria Caterina Ramorino, in un articolo riportato dal Suo giornale nel numero di settembre riguardante la costru-zione di un impianto a biomasse nel territorio comunale. In qualità di consigliere comunale (attualmente all’opposizio-ne), non ho mai espresso parere favorevole alla costruzio-ne di impianti a biomasse, né nel territorio comunale né in qualsiasi altro luogo. Mi sono invece dichiarato favorevole alla realizzazione di impianti alimentati con energie rinno-vabili quali l’eolico e il fotovoltaico. È questo ciò che contie-ne la delibera citata dal Sindaco nell’articolo (C.C. n. 20 del 28/6/2006) e votata anche dal sottoscritto, che non ho diffi-coltà a mostrare a chiunque la volesse leggere. Quanto alle accuse rivoltemi dal Sindaco di avere promosso una raccol-ta di firme contro il progetto dell’impianto a biomasse e di aver tenuto un “atteggiamento allarmistico”, rispondo che ho assolutamente aderito all’iniziativa della raccolta di firme promossa dal comitato civico “Salviamo Urbe dalle biomas-se” del dott. Flavio Gaggero, poiché si oppone al progetto che non condivido. Sono poi sconcertato dal fatto che il Sin-daco non veda gli “allarmi” che invece sono ben avvertiti dalle 1.108 persone – tra cui molti residenti - che sostengono il comitato. Quanto alle strumentalizzazioni politiche, infine, di cui sono accusato, queste non esistono, poiché non ho al-cuna intenzione per il futuro di candidarmi a qualsiasi carica nell’amministrazione del Comune di Urbe.

Franco Dimani

da COnsigliere franCO diMani riCeviaMO e pubbliChiaMO

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Ronco Scrivia - Si chia-ma OMP, ed è una tra le più grandi aziende produttrici di componentistica di sicurezza per auto e piloti da compe-tizione, oltrechè per vetture stradali, un marchio di ec-cellenza, che si è fatto cono-scere ed apprezzare nel corso degli anni, a livello naziona-le e mondiale. Furono i fra-telli Percivale, grandi appas-sionati di motori, a fondare nel lontano 1973 il primo nu-cleo dell’azienda, a Quinto al mare (Ge), avviando la pro-duzione di roll bar artigiana-li per vetture professionisti-che, per passare negli anni a nuove specializzazioni, che ampliarono notevolmente la rete di vendita e richiese-ro spazi più ampi per la com-mercializzazione, per questo l’OMP dall’89 si trasferì a Ronco Scrivia, nell’entroter-ra ligure, cambiando anche la gestione direttiva con i fratel-li Delprato. Oggi a distanza di qua-rant’anni dalla fondazione, l’azienda è diventata tra le maggiori fornitrici di articoli di abbigliamento tecnico per piloti e co-driver nel settore Racing (tute ignifughe, sot-totute , guanti, scarpe), oltre a dispositivi di sicurezza per auto, (sedili racing, caschi,

lo dell’azienda - ci spiega il Dott. Luigi Rossi, responsa-bile del settore vendita OMP - è la progettazione interna da parte di un team di ingegne-ri e tecnici, di tutti i prodotti altamente tecnologici, come ad esempio tute , di elevato contenuto tecnico e di estre-ma qualità e sicurezza, uni-tamente all’opera di esperte sarte e ricamatrici in grado di realizzare a mano dise-gni, richiesti su ordinazione, da vari team motoristici. Del

resto - prosegue il Dott. Ros-si - OMP è conosciuta ed è stata apprezzata da piloti del calibro di Rubens Barrichel-lo, Eddi Irvine, Gerhard Ber-ger, Damon Hill, Mika Hak-kinen, Nigel Mansell, Ayrton Senna, Tommi Makinen, Car-los Sainze dal campione di F1 Michael Schumacher, che hanno indossato le tute in varie competizioni sportive mondiali , lo stesso Valenti-no Rossi le sceglie nostre per i test di Formula 1”.Non bisogna dimenticare che prospiciente allo stabilimen-to di Ronco Scrivia si esten-de una pista di collaudo della lunghezza di 600 metri, strut-turata appositamente per of-frire prodotti studiati e testa-ti direttamente in loco, come conferma L. Rossi: “La pi-sta viene usata essenzial-

mente per il collaudo dei no-stri prodotti o marginalmente per corsi di guida sicura con macchine stradali. L’abbia-mo messa varie volte a dispo-sizione dell’Aci di Genova, per corsi di guida veloce, ma non è questo il nostro busi-ness”. Appuntamento irrinunciabi-le per un’azienda all’avan-guardia come l’Omp è sta-to il Professional Motosport World Expo di Colonia (16-18 novembre 2010), una del-le più importanti fiere del set-tore, in cui è stata presentata, per la prima volta, nel cata-logo 2011 la nuova linea di prodotti off Road, dedicata al fuoristrada 4x4, un nuovo settore marchiato OMP e per questo garanzia di eccellenza.

Marta Calcagno

Sopra: la sede dell’azienda con la pista da kartA lato: l’interno dello store

cinture di sicurezza, estintori, interfoni pedane e pedaliere e tanti altri), nel Karting, con accessori di abbigliamento che assicurano massima pro-tezione negli inseguimenti in pista, nel Vintage, che coniu-ga accessori con linee e colo-ri retrò, a confort e sicurezza, garantita dall’uso di materiali moderni e innovativi. Ed in-fine il Tuning con prodotti studiati per una guida sicura da applicare alle auto da tut-ti i giorni. “Fiore all’occhiel-

Fondata a Quinto al mare nel 1973 dai fratelli Percivale, si è trasferita alla ricerca di nuovi spazi a Ronco Scrivia. Oggi l’azienda è diventata tra le maggiori fornitrici di articoli di abbigliamento tecnico per piloti e co-driver”

A Ronco una realtà imprenditoriale di grande prestigio: l'O.M.P.

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31 Dicembre

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APERITIVO DI BENVENUTO

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salmone affumicato con burro alla maitre d’hotel

insalatina di mare tiepida

PRIMI: risotto al castelmagno

ravioli di pesce al burro di basilico

SORBETTOSECONDI: bocconcini di vitello ai funghi

involtino di branzino con gamberoni al cognac

e cruditè di verdurine fresche

piatto della fortuna (cotechino e lenticchie)

FRUTTA secca e di stagione

DOLCE: panettone al cioccolato caldo

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BRINDISI EURO 70,00

M E N U’ di NATALE

Aperitivo di benvenuto

AntipAsti: carpaccio di salmone

su crostini e burro

tagliere dei salumi

antipastini misti caldi

primi: tortellini in brodo

risotto zucca e taleggio

pansotti di magro con pomodorini

e basilico

sorbetto

secondi: bollito misto con salse varie

cosciotto di agnello al forno con carciofi

Il tagliere di formaggi

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Valle Scriviaaggregazione fra le ammini-strazioni comunali e , nel giro di pochi mesi, gestioni asso-ciate fra i comuni fino a 5000 unità, quindi Vobbia rientre-rebbe a pieno titolo. cosa ne pensa? Il “decentramento amministra-tivo” fino ad oggi non si è an-cora materializzato in provvedi-menti atti ad agevolare i piccoli Comuni, colpiti invece dalla decurtazione di finanziamenti per sostenere gli investimenti, dal rinvio di interventi ordinari e straordinari di manutenzione del territorio, dalla mancata assun-zione di forti responsabilità, che oggi sono indifferibili. A Vobbia siamo riusciti a mantenere co-munque i servizi essenziali per i cittadini con grandi sacrifici, an-che mettendo a frutto la buona volontà dei singoli, a favore del-la collettività. Io mi presto a tap-pare i buchi della strada, quan-do è necessario e, come me, altri volontari si prodigano in attivi-tà che richiedono interventi ur-genti. Siamo in attesa di norme applicative della suddetta legge, intanto cerchiamo di lavorare proficuamente per individuare territori omogenei, su cui appli-care una riorganizzazione am-ministrativa.

Nel salutare il Sindaco per l’ac-coglienza e la calda ospitalità che ci ha riservato, ci auguria-mo che a Vobbia come negli al-tri piccoli paesi del territorio na-zionale si attuino presto nuove sinergie locali, in grado di fa-vorire la diffusione insediativa e garantire un sempre maggior benessere per tutti i cittadini.

Marta Calcagno

Una gita a Vobbia non può non essere fatta, perché lì è come giungere in un paese d’altri tempi con le case disposte a schiera sotto al campanile, quasi appoggiate ai monti alle cui pendici scorre, largo e veloce, l'omonimo torrente. C’è una scuola microscopica con gli alunni raccolti attorno a due maestrine alle quali “la penna rossa” non farebbe dispetto; un bar con tanto di stufa a legna al centro del locale, dove è possibile gustare un buon caffè servito da una simpaticissima ragazza e una piazzetta che all’estate immaginiamo diventi il salotto all’aperto del paese e dei suoi villeggianti. Il tutto ben custodito da un giovanissimo e entusiasta Sindaco che guarda al futuro, ma soprattutto dall’imponente sagoma del Castello della Pietra, arditissima costruzione d’epoca medievale incardinata sopra le nuvole tra due svettanti corni di pura roccia, la puddinga, ancora oggi sentinella di un obbligato passaggio tra il mare della Liguria e le pianure del Piemonte e della Lombardia. La nostra Marta Calcagno è andata a conoscere da vicino questo paese.

Gian Battista Cassulo

A pagina 41 tutto sui lavori al letto del Vobbia

Vobbia (Ge) - Un gruppo di an-tiche case appollaiate su una se-colare roccia dell’Appennino ligure, incastonate in un paesag-gio di straordinaria suggestione, valli e vette panoramiche, bo-schi, pascoli e radure; versan-ti rocciosi a strapiombo, corsi e bacini ricchi d’acqua. È Vob-bia, un Comune di circa 460 abitanti residenti, triplicati in estate, per l’afflusso dei turisti genovesi, che cercano qui pace e frescura, un angolo di natu-ra dimenticato dalla moderni-tà, intriso di storia, cultura ligu-re, preziosa e rara testimonianza di antiche tradizioni, tramandate spontaneamente nel tempo. Si estende nel territorio del Par-co dell’Antola, un area protet-ta di 4.373 ettari, su cui svetta il monte omonimo (1.597 mt.), tra l’alta Valle Scrivia e l’al-ta Val di Trebbia, una zona fit-ta di itinerari escursionistici, vecchie mulattiere, che in pas-sato permettevano i contatti tra comunità locali, per gli sposta-menti stagionali commerciali. Siamo andati a scoprire il pae-se, abbagliati dall’imponenza del Castello della Pietra, una delle maggiori attrattive della Val Vobbia, costruito nell’anno 1.000, tra due maestosi torrioni e oggi grazie a opere di restau-ro, perfettamente conservato. È prioritario rendere nota innan-zitutto la straordinaria bellezza paesaggistica e gli aspetti della cultura paesana, e lo facciamo interpellando il Sindaco An-drea Apicella, ma anche mette-re in luce quali sono oggi le con-crete problematiche legate ad un piccolo comune, che continua a vivere, nonostante il “disagio insediativo” e il progressivo

spopolamento delle aree alpine. “Vobbia è un Comune a rischio di estinzione – ci informa An-drea Apicella accogliendoci nel Palazzo Municipale che ospita anche le Scuole elementari e la Biblioteca - la sua popolazione nell’anno 1903 era di 2335 uni-tà, attualmente l’ultimo Censi-mento Generale della popo-lazione del 21 ottobre 2001 ne registra 497, dislocati in 11 fra-zioni geografiche ed un territo-rio di oltre 33 Km quadrati. Un

ambiente tuttavia interessan-te per il turista, ricco di tradi-zioni e cultura, ma oggi abita-to prevalentemente da anziani, con un’economia ridotta, che vive costantemente la chiusura di piccoli esercizi commerciali (ndr: a Vobbia l’ultimo negozio ha chiuso nel 2003), l’assenza di servizi sanitari e pubblici”.

Sono stati emanate recente-mente disposizioni legisla-tive che prevedono forme di

Vobbia: un pugno di case appoggiate ai monti e raccolte

attorno al campanile

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Dalla Succursale dei Giovi al Terzo Valico

I mIeI 50 annI In ferrovIaPolitica e Territorioa cura di Sergio Pedemonte

stazione posta all’altezza del-la Banca CARIGE. Altri pro-getti si sono poi susseguiti in tempi recenti. Uno, già men-zionato in apertura, venne alla luce nel 1967, commissionato dal Comune, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dal Consorzio Autonomo del Porto di Genova. Redatto da R. Bianchedi, E. Stagni e F. Bordoni, il tracciato partiva da Genova Principe (Galle-ria Granarolo) per proseguire sul torrente Geminiano con un viadotto, poi nella galleria Brasile fino ad imboccare il valico a Morego con un tun-nel di 22.035 metri terminan-te a Rigoroso. Lo studio pre-vedeva anche la dismissione di alcuni tratti della vecchia linea dei Giovi. Nel 1977, la Società di progettazione “Al-pina”, su mandato del Comu-ne di Genova, elaborava un ulteriore collegamento con la Pianura Padana basato su due alternative: una sottopas-sante la “Bocchetta” e un’al-tra detta dei “Giovi” che era un perfezionamento del pro-getto Bianchedi-Stagni-Bor-doni. È dei giorni nostri in-fine l’Alta Velocità “Genova Principe – Milano”, che pre-vedeva una galleria di vali-co sbucante a Carrosio lun-ga circa 16.400 metri. Per il Progetto Esecutivo sono stati

previsti ed in par-te costruiti, due cunicoli di ap-profondimen-to progettua-le situati a Voltaggio e in comune di Fra-conalto intera-mente s c a -v a t i per

circa 1200 metri in argillosci-sti: la tecnica utilizzata non ha fatto riscontrare particola-ri difficoltà di avanzamento ed ha, comunque, conferma-to l’impermeabilità degli ar-gilloscisti fino alla progressi-va raggiunta. Un successivo studio di variante portava la linea ad innestarsi a Geno-va Brignole dopo aver attra-versato il torrente Bisagno a fianco del ponte autostradale e sottopassata la zona dell’o-spedale S. Martino. Nel pros-simo numero vedremo come mai tale progetto non ha avu-to seguito

La conclusione alprossimo numero

I finanziamenti disponibili furono però utilizzati per la Diretta “Ronco – Arquata – Stazzano –Tortona” interrotta durante la prima guerra mon-diale e inaugurata nel 1922.Ci sembra utile aggiungere che a Cornigliano esiste an-cora un ponte in ferro sul Pol-cevera che faceva parte delle “Linee di allacciamento delle nuove calate occidentali del Porto di Genova con le linee Succursale dei Giovi e Geno-va -Ovada”. Tali opere, mai completate, furono realizzate negli anni 1929 - 1931: inol-tre, da una carta conservata presso la ex Direzione Com-partimentale di Genova si de-duce che tale tronco doveva raccordarsi con un ulteriore Terzo Valico che da Pontede-cimo si dirigeva verso ovest. Invece a Rigoroso l’attuale li-nea diretta “Ronco – Arqua-ta” sovrappassa una galleria artificiale preparata eviden-temente per lo sbocco di un tunnel. Costruita con calce-struzzo in calotta e piedritti in bolognini, ha una sezione a doppio binario e gli abitan-ti del luogo testimoniano che doveva servire ad una Diret-tissima mai costruita. Sul profilo planimetrico redatto negli anni Venti-Trenta, essa non compare: si rileva solo un bivio, poco dopo il caval-cavia per Varinella in dire-zione Genova, con la dizione Direttissima e, ovviamente, il tracciato della vecchia “Ge-nova – Torino” che ricalcava l’attuale viale alberato con la

IV Puntata – Segue dal numero di ottobre 2010

Genova - Questo libro “I miei 50 anni in ferrovia” firmato da Vittorio Finzi edito della Coedit nel 2007, è un omaggio alle Ferrovie

e a tutti i ferrovieri “di una volta” e, in

quest’e-p o c a

di gran-di cambia-

menti, ancor più attuale da

leggere, non solo come me-

moria storica, ma anche come

un utile suggeri-mento per il futuro

d e i trasporti su rotaia e per il suo complesso mondo organizzativo. Pagina dopo pagina dal li-bro dell’Ing. Finzi esce una ferrovia che ormai non c’è più ma che molti, forse la stragrande maggioranza della gente, oggi, di fronte allo sfascio di questo stra-tegico settore dei trasporti, vorrebbero rivedere in fun-zione. La ferrovia che de-scrive Finzi è infatti quel-la dello Stato, burocratica e gerarchizzata, dove ogni ferroviere aveva un suo ruo-lo preciso, dal manovale di

stazione al direttore com-partimentale. Ognuno legato all’altro nel fornire un servi-zio alla comunità. Ecco que-sto era e dovrebbe tornare ad essere la ferrovia: un servi-zio pubblico. E un servizio pubblico non può essere valutato solo sotto il profilo del ritor-no economico, ma anche e soprattutto sotto quello del-la valenza sociale. Con ciò non vogliamo giustifica-re gli sprechi ma sempli-cemente dire che i sevizi pubblici in quanto tali rap-presentano dei costi, pur ri-spondendo a determinati re-quisiti e parametrati in base ai modelli di sviluppo azien-dale che si propongono. E le vecchie Ferrovie dello Sta-to, con le loro stazioni sem-pre in ordine ed accoglienti, con i loro treni, rispetto ad oggi, puntualissimi e puliti rappresentavano un servizio sicuro ed erano un mondo nel mondo con i casellanti che lungo linea non abban-donavamo mai il treno a se stesso. Recentemente un In-tercity è rimasto bloccato nella Galleria di Ronco per più di tre ore per via del lo-comotore guasto, con i pas-seggeri al freddo e al buio. Ai tempi delle ferrovie de-scritte dall’Ing. Finzi nel suo libro, questo non sareb-be successo.

Gian Battista Cassulo

26 Novembre-dicembre 2010

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Valle Stura - Un nuovo testo è arrivato ad arricchire il pa-trimonio bibliografico della Valle Stura. Si tratta dell’ul-tima fatica di Pasquale Au-relio Pastorino che ha pub-blicato un interessante libro sulla emigrazione masonese verso l’America dal titolo “Va là che vai bene, l’emigrazione da Masone e dalla Valle Stura tra Ottocento e Novecento”. Il volume esce come supple-mento di “Quaderni di Casa America” ed è edito da Re-dazione (info@e-redazione.it) per conto della Fondazio-ne Casa America di Genova. Arricchito di otre cento im-magini che riproducono grup-pi di masonesi che hanno fat-to la difficile scelta di andare a vivere Oltreoceano, il testo offre numerosi spunti di inte-resse ed una lettura piacevo-le e accattivante. Nei capitoli iniziali le pazienti e puntiglio-se indagini dell’autore sono efficacemente sintetizzate, commentate e ricondotte al più generale contesto del fe-nomeno migratorio dall’Italia all’America Latina durante l’ampio periodo considerato. Pastorino mette in luce le cir-costanze e modalità con cui si è svolta per oltre un secolo l’emigrazione di interi nuclei familiari in netta prevalenza verso l’Uruguay e l’Argenti-na, e in misura minore anche in Cile, Canada, Stati Uniti. Segue un ricco ventaglio di nomi, genealogie, storie per-sonali di matrimoni e parten-ze, di duro lavoro e di affer-mazione economica e sociale al di là dell’Oceano, di ritor-ni a Masone alla ricerca del-

pomeriggio il presidente del-la provincia di Genova. Ales-sandro Repetto che ha sotto-lineato il valore documentario e di testimonianza rappresen-tato dal libro, ricordando an-che l’episodio personale rela-tivo alla emigrazione forzosa in Argentina del padre, per sottrarsi alla persecuzione fa-scista dei primi anni Venti.

Antonio Bellando

(mas. cal.) - La lirica ha conseguito il Primo premio al Concorso per la poesia, narrativa, teatro e saggisti-ca “Mario Tobino” di Vez-zano Ligure (La Spezia) sabato 13 novembre 2010, alla masonese Anna Maria Fattorosi, che ha concorso con la poesia “O chiari uli-vi”.

Il premio le è stato conferito con la seguente motivazio-

ne: “Il paesaggio geogra-fico e umano della Liguria trova in questa lirica la sua immagine più vera, più bel-la. È un canto che s’innal-za verso il cielo come un profumo e il gorgoglio del mare, nella dolcezza di un ricordo che unisce l’amore per la propria terra con gli affetti più cari”.

Quando gli emigranti eravamo noi

Anna Maria Fattorosi vince il premio «Mario Tobino»

campo Ligure - Ci ha la-sciati in punta di piedi, con la stessa discrezione e cal-ma la distinguevano quan-do ancora ricopriva il suo ruolo di maestra nella scuo-la elementare Maria Ausi-liatrice presso la Casa Don Bosco di Campo Ligure.Chi è stato suo alunno ha ancora vivo il ricordo di Suor Maria Lombar-di, una maestra preparata quanto esigente e severa, ma altrettanto compren-siva e disponibile, pron-ta con i suoi insegnamenti ad aiutare tutti ed in parti-colare i più bisognosi. Una figura d’altri tempi di cui i suoi ex alunni non si di-menticheranno mai e che molto potrebbe insegna-re ancora oggi a tutti noi.La redazione del l’inchio-stro della Valle Stura non poteva certo non rivolger-Le un ultimo ringraziamen-to ed un saluto. Arriveder-ci Suor Lombardi. (f. p.)

arrivederCi suOr Maria

le proprie radici e dei parenti rimasti. Le molte “biografie” collettive riportate sono rico-struite con puntuale precisio-ne e si propongono alla lettura con il fascino di piccole gran-di storie familiari. Il volume si conclude con l’anagrafe dei masonesi emigrati in Ameri-ca (sono riportati 480 nomi-nativi) nel periodo conside-rato, corredata con tutti datti

conoscitivi necessari per una loro certa identificazione, comprese le date di partenza e le destinazioni Oltreoceano. La cerimonia di presentazio-ne del libro si è svolta vener-dì 22 ottobre scorso, presso la sala consiliare del Comu-ne di Masone, alla presenza di un folto e interessato pub-blico. Dopo i saluti del sinda-co Paolo Ottonello, vi è sta-

ta una efficace presentazione ufficiale del libro da parte del presidente di Casa America, Roberto Speciale. Di segui-to ha svolto la sua relazione l’autore del libro, Pasquale Aurelio Pastorino, che è en-trato nel merito degli argo-menti trattati, aiutandosi con la proiezione di una parte del-le immagini che sono a corre-do del volume. Ha chiuso il

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Il 4 febbraio si avviava ufficial-mente la nuova organizzazione della raccolta differenziata dei ri-fiuti nella nostra Valle. Il servizio, riguardante la raccolta di diverse tipologie di materiali di scarto av-viabili al recupero, viene effettua-to per quanto concerne plastica, carta, cartone e vetro attraverso punti di raccolta fissi (contenitori stradali) che vengono svuotati per tipologia a giorni alterni prestabi-liti, e relativamente a legno, ferro, elettrodomestici e rifiuti domesti-ci pericolosi mediante un autocar-ro attrezzato “eco-van”, presente giovedì, venerdì e sabato rispet-tivamente nei Comuni di Cam-po Ligure, Rossiglione e Tiglie-to, mentre a Masone nei giorni di giovedì e sabato funziona un’iso-la ecologica.La raccolta differenziata è essen-ziale per tutelare e mantenere le risorse dell’ambiente, a nostro at-tuale beneficio ma specialmen-te nei riguardi delle generazioni future: recuperare i rifiuti, dal-la carta alla plastica, concorre a salvaguardare l’ambiente evitan-do l’impoverimento delle risorse. Tutte le attività umane, anche le più banali come guardare la tv o leggere un libro, generano inqui-namento e considerando tutto ciò che ogni giorno viene prodotto e consumato nel mondo possiamo comprendere l’importanza del ri-ciclo che trasforma gli scarti in materie prime-seconde, evitan-do l’abbattimento di risorse fo-restali, la combustione di milioni

di litri di petrolio e la conseguen-te produzione enormi quantità di CO2 che danneggiano l’atmosfe-ra, lo spreco di milioni di litri di acqua ed altro ancora. Per comprendere meglio l’impor-tanza di una gestione ottimale del ciclo dei rifiuti è sufficiente osser-vare che ogni tonnellata di plasti-ca avviata al riutilizzo consente il risparmio di circa qualche miglia-io di litri di petrolio (ciascuno di noi in un anno produce in media 30 Kg di plastica), che si può ot-tenere un risparmio di circa 10 li-tri di petrolio ogni 100 Kg di vetro recuperato e che la produzione di 100 Kg di carta riciclata consento-no un risparmio di migliaia di litri d’acqua e oltre 300 Kwh rispetto alla produzione della stessa quan-tità di carta vergine.Dall’analisi di questi dati, in at-tesa delle valutazioni dei risulta-ti del primo semestre della nuo-va gestione del servizio, possiamo renderci facilmente conto che la nostra partecipazione alla raccol-ta differenziata, oltre a giovare all’ambiente può tradursi in un risparmio per i nostri bilanci fa-miliari e rappresentare per tutti un ulteriore incentivo ad una sem-pre più attiva partecipazione alla raccolta differenziata concorren-do anche al raggiungimento degli obiettivi imposti dall’UE per la riduzione dei rifiuti prodotti, con-tribuendo a creare una Valle sem-pre più Verde...

Fausto Piombo

Sul numero di giugno è stato pubblicato un articolo a firma Paolo Derchi che de-scrive l’attività del Consorzio Forestale che si costituì nel 1998 sotto l’egida della Comunità Montana, con la principale fi-nalità di occuparsi dei boschi di castagno molto invecchiati e colpiti dalla galaver-na e dalle intemperie in genere.Nel 2004 la Comunità Montana utiliz-zando un finanziamento regionale, fondi propri e dei Comuni ha realizzato la co-struzione di tre impianti di teleriscalda-mento destinati ad essere alimentati con un combustibile naturale e rinnovabile prodotto dalla macinatura delle biomasse provenienti direttamente dalla manuten-zione dei boschi danneggiati e vecchi, il “cippato forestale”.Questo progetto, evidenziando l’atten-zione che i nostri amministratori riserva-no da sempre alla salvaguardia dell’am-biente contribuendo alla valorizzazione del patrimonio naturale che caratteriz-za fondamentalmente la nostra valle, ci

chiama tutti a collaborare, per quan-to possibile, allo sviluppo del program-ma per raggiungere traguardi rilevanti.Pertanto risulta fondamentale promuove-re eventuali nuove adesioni al Consorzio Forestale e diventa capitale l’impegno di tutti a segnalare agli operatori i boschi che necessitano dell’intervento urgente, al fine di renderli nuovamente accessibili e soprattutto riducendo i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico, di cui nei no-stri luoghi è ancora vivo il ricordo.

Fausto Piombo

pOesia

Una Valle... VerdeIl Consorzio Forestale chiede aiuto

per salvaguardare i boschi

Nella foto uno dei tanti boschi resi inaccessibili dalla vegetazione folta e dagli alberi abbattuti dal-le intemperie nel corso degli anni

Nel 2004 la Comunità Montana, utilizzando un finanziamento regionale, fondi propri e dei comuni ha realizzato la costruzione di tre impianti di teleriscaldamento alimentati da combustibile naturale proveniente dalla macinatura delle biomasse provenienti direttamente dal cippato forestale, ovvero dal materiale di risulta della pulizia dei boschi

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Rossiglione - Anche quest’anno Rossiglione si avvici-na al Natale con numerose iniziative nel proprio carnet.Si comincia il 4 dicembre con l’ormai consolidata ma-nifestazione “Mercatini di Natale in Valle Stura... Un’i-dea per ogni Regalo” organizzata dal Gruppo Opera-tori Economici Rossiglione 2000 in collaborazione col Consorzio Expò Vallestura.La manifestazione si protrarrà fino all’8 dicembre nel capannone espositivo dell’Ex Ferriera, con l’esposizio-ne da parte dei negozianti della vallata ed intrattenimen-ti quotidiani con Laboratori per bambini, incontro con Babbo Natale e Musica dal vivo con artisti locali. Non mancheranno esibizioni di Artigiani e Produttori Lo-cali.Gli orari di apertura sono sabato 4, lunedì 6 e martedì 7 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 22.30 mentre Domeni-ca 5 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 22.30 e mercoledì 8 dicembre dalle ore 10.00 alle 20.00.Il pomeriggio del 24 dicembre l’Associazione Pro Loco di Rossiglione effettuerà l’ormai tradizionale consegna a domicilio dei Regali da parte di Babbo Natale ai Bam-bini con partenza come di consueto dalla Borgata Su-periore per terminare a pomeriggio inoltrato in quella

Inferiore. Dal 25 dicembre sarà invece possibile visitare i due pre-sepi caratteristici del Paese.Il primo e più antico si trova nell’Oratorio di San Se-bastiano nella Borgata Superiore, si distingue per la presenza di statuine del ‘700 e dell’‘800 con ambienta-mento della natività in paesaggi locali riprodotti in sca-la, raffiguranti di anno in anno parti del centro storico e delle antiche cascine della valle Berlino. È aperto tutti i giorni festivi e prefestivi dal 25 dicembre a fine genna-io dalle 15.00 alle 19.00. Il secondo, conosciuto anche come “Presepe di Pietra” è una simpatica raffigurazio-ne della natività con statuine tutte rigorosamente fatte con ciottoli dei torrenti locali. L’allestimento di questo presepio è situato all’interno dell’Oratorio di Nostra Si-gnora Assunta nella Borgata Inferiore aperto i festivi e prefestivi dal 24 dicembre a fine gennaio dalle ore 9.30 alle 20.30. Non resta altro che invitarvi a partecipare ed auguravi, anche se in anticipo, di trascorrere un Buon Natale con i vostri cari ed iniziare un Felice 2011.

Fabio Cavanna

I tradizionali Mercatini di Natale

Gli orari di apertura sono sabato 4, lunedì 6 e martedì 7 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 22.30 mentre domenica 5 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 22.30 e mercoledì 8 dicembre dalle ore 10.00 alle 20.00.

Foto Cosimo De Mercurio

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Tiglieto - Anche quest’an-no, per tutte le festività nata-lizie, nella splendida corni-ce dell’Abbazia Cistercense di Tiglieto sarà visitabile la mostra di presepi provenien-ti da ogni parte d’Italia. Nel-la scorsa edizione sono sta-ti esposti presepi artistici ed artigianali provenienti da Ti-glieto (sicuramente da am-mirare l’ingegnosa opera di Renzo Pesce), da Genova, Albisola, Napoli, dalla Sici-lia, fino ad arrivare al prese-pe provenzale e quello del-le suore di Madre Teresa di Calcutta. Anche i bambini delle scuo-le elementari della zona hanno contribuito con prese-pi di loro creazione. I prese-pi saranno esposti in apposi-ti spazi dell’Abbazia messi a disposizione dai monaci, (chiesa, sala capitolare, tun-

nel) in percorsi diversi, per far rivivere nei vari allesti-menti le magiche atmosfere legate al Natale. Con l’inaugurazione per mano della Marchesa Ca-milla Salvago Raggi e Santa Messa dedicata a Marcello Venturi, dall’8 dicembre la mostra è visitabile per tutte

le festività natalizie fino al 2 febbraio tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30. Anche per questa edizio-ne, arricchita dalla musi-ca di zampogne e cemba-li e dalla splendida voce di Giovanna Pesce, il ricava-to sarà devoluto all’Asso-ciazione oncologica Vela di Ovada, che a tal proposito desidera ringraziare i mo-naci cistercensi per l’impe-gno, la soprano Giovanna Pesce e tutti coloro che han-no collaborato a questa ini-ziativa. Le mostre preceden-ti hanno suscitato un grande interesse e l’affluenza di vi-sitatori, in particolare di fa-miglie con bambini, è stata notevole. Vi aspettiamo nu-merosi per condividere con voi la poesia del Natale in una magica cornice! (b.c.)

(e.p & a.s) - Tiglieto av-via e concretizza un nuo-vo progetto in ambito am-bientale. Dopo un attento studio sui costi rilevan-ti e un notevole impatto sull’ambiente di un ipote-tico depuratore da instal-larsi sul territorio (previ-sto dal Piano Regionale di Risanamento delle acque - PRRA-), l’Amministra-zione Comunale ha pensa-to ad una strategia risoluti-va sulla depurazione delle acque reflue attraverso l’u-tilizzo delle già esistenti e funzionanti vasche Himof. Si tratta della Fitodepura-zione, un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico a ridotto impatto ambientale basato su pro-cessi biologici che consen-te un ottimo inserimento ambientale senza alterazio-ni paesaggistiche. Di origi-ne anglosassone, ampia-mente in uso in Francia e Germania e presente in al-cune province italiane, Ti-glieto vanta il primato in Liguria per il progetto in-trapreso. Quest’ultimo è stato approvato attraverso finanziamenti stanziati dal-la Provincia di Genova e dall’A.T.O. (Ambito terri-toriale Ottimale). L’utiliz-zo di un sistema di Fito-depurazione offre enormi vantaggi quali una miglior manutenzione e gestione a costi minori e il corretto funzionamento relaziona-to agli aumenti del numero di abitanti che si verificano in alcuni periodi dell’anno come in estate.

Sabato 4 Dicembre 2010 ra-violata di solidarietà a cura della CRI Masone Sabato11 Dicembre Inaugu-razione nuova sede CRI Villa Bagnara Sabato 11 e Domenica 12 Mercatino Natalizio in strut-tura coperta in V.le Vittorio Veneto Venerdì 17 Dicembre Museo Civico Concerto di musica classica Apertura e Visita dei Presepi nel centro storico Sabato 18 Dicembre ore 21 Teatro Op. Mons. Macciò Concerto benefico degli alun-ni della Scuola Media diretti dalla prof. Olivieri Mercoledì 22 Dicembre Tea-tro Concerto della Banda Mu-sicale Amici di Piazza Castel-lo?Dicembre Teatro Concerto del Coro ANA Rocce Nere di Rossiglione e del Coro Poli-fonico di Masone Venerdì 24 Dicembre Babbo Natale per le vie del paese e dopo la S. Messa di mezza-notte distribuzione di Ciocco-lata calda Venerdì 31 Dicembre nel Sa-lone Oratorio tradizionale Ca-podanno delle famiglie con Musica dal vivo e Discoteca Giovedì 6 Gennaio 2011 la Befana arriva per i bambini nel Salone Oratorio Luminarie nelle vie del pae-se dal 7 dicembre al 6 genna-io 2011 L’Amministrazione comunale ringrazia tutte le associazioni e gruppi del paese che colla-borano alla realizzazione del-le manifestazioni. Auguri di un Sereno Natale e di un Feli-ce 2011 a tutti i lettori.

Giacomo Pastorino

a tiglietO un prOgettO di

fitOdepuraziOnePorte aperte ai Presepi di tutta l’Italia

Con l’inaugurazione per mano della Marchesa Camilla Salvago Raggi e Santa Messa dedicata a Marcello Venturi, dall’8 dicembre la mostra è visitabile per tutte le festività natalizie fino al 2 febbraio tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30

Nella foto il Presepe di Tiglieto

il prOgraMMa delle ManifestaziOni

natalizie di MasOne

Novembre-dicembre 2010 31Valle SturaComune di URBEa cura dell’Amministrazione Comunale

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Il Piano Regolatore alle battute finali

Cari concittadini, è con immenso piacere che ap-profittando delle pagine de “l’inchiostro fresco”, ri-esco a far pervenire a tut-ti, le notizie del nostro co-mune ed i saluti miei e dell’Amministrazione, ri-cordandovi che sono sem-pre molto graditi gli incon-tri con voi nel paese, ma anche in municipio, come sono apprezzati i vostri consigli ed i vostri inco-raggiamenti. Ancora gra-zie a tutti quanti collabora-no con l’Amministrazione per offrire servizi più effi-cienti.Un saluto particolare va a due nostri ragazzi che nel corso del corrente anno si sono laureati, portando brillantemente a termine i loro studi: Elisabetta Zu-nino (laurea in economia gestionale) e Marco Ner-vi (laurea in conservazione dei beni culturali ). Con i nostri saluti, sinceri auguri per un rapido e gratificante inserimento nel mondo del lavoro!In questa edizione, essen-do l’ultima prima del San-to Natale, i nostri salu-ti sono accompagnati dai più sentiti auguri di Buone Feste e di un felice Anno Nuovo.

Maria Caterina Ramorino

i saluti del sindaCO

Il tempo della Comunità Montana volge al termine, l’Ente che per 35 anni ha rappresentato, nel bene e nel male, l’interlocutore princi-pale dei Comuni Montani subirà una profonda trasfor-mazione.La legge 24/2008 che ha sta-bilito una riperimetrazio-ne del territorio montano ha avuto un impatto positi-vo per la Comunità Monta-na del Giovo, in quanto ha portato ad una omogeneiz-zazione territoriale eviden-ziando l’integrazione delle attività amministrative dei sei Comuni.Il Dgl 122/2010 sancisce

un ulteriore passo avanti verso l’obbligatoria Unio-ne di Comuni, come forma di associazione per attuare un nuovo modo di gestire i servizi. Ci auguriamo che la Regione Liguria legife-ri con rapidità, approvan-do una norma che indichi i passaggi necessari e le indi-spensabili coperture finan-ziarie per attuare questa sto-rica trasformazione.Sarebbe un errore soppri-mere le Comunità Montane senza prevedere un Ente al-ternativo che rappresenti lo strumento intermedio utile alla tutela delle popolazioni della Montagna.

Verso l’unione di comuni

to per energia a Biomasse, in-dividuato dalla Regione Li-guria (Settore Urbanistica ed Ambiente) sono state presen-tate osservazioni dal Comi-tato contrario all’iniziativa, insieme ad una raccolta di fir-me, di cui i firmatari residenti nel nostro Comune sono sol-tanto l’8,7 % circa. Per quanto riguarda gli atti amministrati-vi ufficiali, il P.U.C. in linea

con il Programma Elettorale dell’Amministrazione, come ormai noto, è stato votato in Consiglio da tutti i consiglieri, anche di minoranza, ad esclu-sione di uno. Inoltre, sempre in linea con la volontà politico – amministrativa la scelta era già stata fatta con la delibera di C.C. n. 20 del 28.6.2006 votata all’unanimità. (estratto delibera in allegato).

Urbe - Il piano regolatore del nostro comune sta proceden-do verso le battute finali. Il nostro strumento urbanistico è stato portato avanti con gros-sa difficoltà, ma nell’insieme, possiamo dire di essere ab-bastanza soddisfatti, in quan-to il nostro Comune si dote-rà finalmente dello strumento necessario a mettere ordine nell’annosa e complessa ma-teria urbanistica.Abbiamo usato il termine “ab-bastanza” perchè nello speci-fico lo strumento ha anco-ra delle luci e delle ombre, il problema da risolvere è quello delle frane che penalizza an-cora alcune zone del nostro

Comune.Il dato positivo da sottolinea-re è che rispetto alla situazio-ne precedente, dove il territo-rio era penalizzato per il 40% da zone definite in “frana atti-va”, si è avuta una drastica ri-duzione di tale situazione, con l’individuazione della tipolo-gia di “frana quiescente”.L’Amministrazione sta atti-vando uno studio approfondi-to da presentare alla Regione Liguria, per attenuare anche questa ulteriore criticità, che, pur essendo meno penalizzan-te, è pur sempre una forte li-mitazione nei confronti dei cittadini interessati.Per quanto riguarda il Distret-

32 Novembre-dicembre 2010Urbe

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Il ristorante “Tonio”, aperto nel 1810, da sempre a gestione familiare, propone gustose ricette casalinghe. Si trova in una bella valle dell’entroterra genovese, nel verde e nella natura.

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Vara Superiore - Si è svolto con notevole partecipazione ed entusiasmo, un primo cor-so di alfabetizzazione di lin-gua inglese e di informatica. Il corso, organizzato dalla Pro loco, in collaborazione con il Comune, si è tenuto nei loca-li della ex- scuola di Vara Su-periore, nei mesi estivi, grazie all’iniziativa della Signora Zo-raida Quintero che, con l’aiu-to del marito Signor Nicholas si è prodigata negli insegna-menti delle due discipline. Il corso ha avuto da subito nu-merosi iscritti che sono via via aumentati e che si sono distin-ti per l’impegno e l’interesse ed aspettano il proseguimen-to che partirà l’anno prossimo. Gli incontri settimanali sono

stati anche il motivo per “tro-varsi”, per “stare insieme”,

per “aggregarsi”, fattori molto importanti in una realtà come

la nostra, fatta di isolamento e spesso di solitudine.

un preMiO per le sCuOle del sassellOSassello - Il giorno 18 ottobre scorso l’Istituto Comprensivo di Sassello ha ricevuto, a Milano, presso la sede della Regio-ne Lombardia, nell’ambito del Concorso “L’Europa cambia la scuola”, il LABEL 2010 per il riconoscimento della quali-tà della progettualità europea nella scuola italiana, insieme ad altre 9 Istituti italiani. La motivazione del premio, espressa dalla Commissione valutatrice del Ministero dell’Istruzione - Direzione Generale degli Affari Internazionali, è stata la se-

guente: “Il consolidato interesse verso l’Europa è di-venuto ulteriore motore di coesione interna per l’Isti-tuto, localizzato in sei Comuni diversi, rafforzandone

altresì l’identità. La realizzazione professionale de-gli insegnanti e del personale amministrativo, la

valorizzazione delle attività anche con gli Enti locali, il coinvolgimento attivo e mo-

tivato degli alunni e delle

famiglie, hanno reso l’Istituto un punto di riferimento del ter-ritorio per una cooperazione europea consapevole e condivi-sa”.Alla cerimonia per la premiazione hanno partecipato il di-rigente scolastico, Prof. Lia Zunino e la Prof. Maria Anna Burnich, rappresentante l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. L’Istituto Comprensivo di Sassello prosegue la suo percorso europeo, partecipando al Progetto ALCOTRA in rete con altre scuole savonesi, anche attraverso il gemellaggio elet-tronico Etwinning. Inoltre la progettualità europea realizzata ha permesso all’Istituto Comprensivo di Sassello di:potenziare “l’idea di rete”, permettendo la condivisione dei percorsi didattici non solo con istituti stranieri, ma stabilendo una connessione di rete con altri 3 Istituti Comprensivi ligu-ri; realizzare, al proprio interno, una Intranet fonia/dati tra le sedi associate dell’Istituto Comprensivo e, in via di espansio-ne, anche con gli altri Istituti Comprensivi della rete.

Urbe - Domenica quattordi-ci novembre l’Assessore al turismo della Regione Li-guria ha visitato il Comune di Urbe accompagnato dal Sindaco e dal Presidente della Comunità Montana.L’iniziativa è stata molto apprezzata, il Sindaco ha espresso a Berlangieri le problematiche del settore turistico del nostro Comu-ne. L’Assessore ha assicura-to un interesse alle proposte e agli indirizzi dell’Am-ministrazione, anche se la Regione deve confrontarsi con le limitazione economi-che del proprio bilancio. È emersa la necessità di pro-muovere una programma-zione comune, nello spirito dell’unione dei servizi co-munali, che è la nuova sfida con la quale le Amministra-zioni dei piccoli Comuni Montani si dovranno ci-mentare per il futuro. Sem-pre in merito al Turismo, finalmente la Regione ha finanziato alla Provincia di Savona le schede presentate dal Comune di Urbe relati-ve a cinque attività turistico – sportive, tra cui: ciaspole, escursioni a cavallo, cayo-ning, arrampicate guidate, gite in mountain bike.

l’assessOre regiOnale berlangeri a urbe

Inglese ed informatica per gli abitanti di Vara Superiore