iride luglio 2012

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iride luglio 2012

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In p

rimo

pian

o

Sede, Uffi ci, Recapiti

CONTATTI FEDERAZIONE INTERPROVINCIALESegreteria, tel. 0321.674223

Amministrazione, tel. 0321.674205Responsabile Fiscale, tel. 0321.674221-215

Campagna Amica, tel. 0321.674207Terranostra, tel. 0321.674207

Responsabile CAA, tel. 0321.674222Inipa, tel. 0321.674209

Segretario di Zona Novara, tel. 0321.674218Uffi cio Caa, tel. 0321.674208-225

Uffi cio Fiscale, tel. 0321.674215 – 220 – 217CreditAgri Italia, tel. 0321.674242

Responsabile Provinciale Epaca, tel. 0321.674219Elaborazione Buste Paga, tel. 0321.674216

• Editoriale........................................................3

• SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE.........4

• Protocollo d'intesa tra Camera di Commercio e Agenzia delle Dogane.......5

• Piani Regolatori: il suolo agricolo è da preservare.............................................7

• Il riso e la pasta "100% made in Italy" ai Grest di Novara.........................................8

• Oscar Green regionale al giovane viticoltore Marco Ioppa.................................9

• Monticazione: è strategicaper la tutela della montagna......................16

• Il futuro dei vini ossolani nel forum Coldiretti a Domo......................18

• Anticipo Domanda Unica, a fi ne luglio Arpea inizia ad erogare il contributo..........20

• Allevamenti con emissioni in atmosfera:la domanda di autorizzazione generale.....18

• Apicoltura ed aiuti: aperto nuovobando nel Novarese....................................20

• Novara Vco, Coldiretti rappresenta oltre il 50% dei produttori di latte..............22

• Vigneto e diritti di reimpianto: studi e proposte..........................................23

• Giacenza vino, la denuncia va fatta entro il 10 settembre..................................24

• 2012, il Decreti Sviluppo è sulla Gazzetta Uffi ciale............................26

• Variazione catastale dei fabbricati rurali: proroga al 1/10 per la comunicazione.......28

• Il nuovo sistema dei contributi previdenziali.........................28

• Il Corsivo...................................:...................31

ORARIO ESTIVO COLDIRETTIInformiamo gli associati e tutti i nostri letto-ri che gli Uffici del sistema Coldiretti Novara Vco, nel mese di agosto e nel mese di settem-bre osserveranno l'orario estivo e resteranno aperti al pubblico al mattino dalle ore 8.00 al-le ore 13.00. La settimana dal 13 al 17 ago-sto, gli uffici rimarranno chiusi al pubblico: viene garantita la reperibilità del responsabile d'ufficio a cellulare per eventuali emergenze.

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Editorialedi GIAN CARLO RAMELLA, direttore Coldiretti Novara Vco

Le parole pronunciate all'assemblea nazionale dal presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini incaricano le nostre due province di una responsabilità importante: far progredire l'agri-coltura come nuovo settore di sviluppo. Anche

noi, che siamo terra di riso, cereali, zootecnia, vino, mie-le e tanti altri prodotti di un amplissimo paniere dobbia-mo sentire l'impegno di un'azione massiccia per essere motore "di un'Italia che fa l'Italia".Quello che ci attende, alla luce della grande assemblea nazionale di Coldiretti, è la prosecuzione del nuovo cor-so che vede un positivo protagonismo dell'agricoltura italiana e di Novara-Vco.Attorno alla stessa Coldiretti e al ruolo che può e deve avere un'agricoltura “che sa produrre economia reale” per la ripresa, si concentrano le speranze di ampi settori socioeconomici. Lo si coglie in primis dal messaggio inviato dal presiden-te della Repubblica Giorgio Napolitano, che chiama noi di Coldiretti “ad offrire un apporto rilevante di rifl essione e di proposta sul contributo che questo settore può dare alla ripresa di una crescita forte e sostenibile dell’econo-mia italiana”; e lo ribadisce il pensiero di Papa Benedet-to XVI, che ha voluto incontrare i vertici di Coldiretti e il presidente Marini le scorse settimane. Anche a Novara e Vco l'agricoltura ha però bisogno di poter lavorare con certezze e prospettive che purtroppo, però, si impattano con continue non risposte da parte della politica ad ogni livello e contro il peso di un'ecces-sia burocrazia che costa annualmente alle nostre imprese circa 100 giorni di lavoro.In un Paese che, per forza di cose, deve guardare al supe-ramento della congiuntura, occorre cogliere l’occasione della spending review per togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti burocratici inutili che costono all’attività di impresa vera i 100 giorni l’anno sopra detti.Ma questa necessità deve portrci anche a levar di trno la politica dell'"ombra del campanile", ombra che non ripa-ra, anzi, costa molto e ci fa impoverire costantemente. In questa logica, va dunque letta l'integrazione del si-stema Impresa Verde di Novara-Vco e Vercelli-Biella, in modo tale da poter essere molto più performante nelle risposte ai bisogni degli associati e contenere i costi ge-stionali che ricadono sulle tasche delle imprese. Come sempre è avvenuto, Coldiretti sa leggere i tempi e prevenire, agendo nel modo giusto con l'obiettivo di

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anticipare, anche in questo caso, quei "tempi migliori" di cui si parlava...Alla politica che, come dicevo, non sta dando corso amolte domande poste dal settore agricolo, chiediamo nuovamente le risposte che ancora non sono giunte ri-spetto ad impegni che la stessa aveva preso: senza qui riassumere tutta la "lista della spesa" (dal momento che Coldiretti non presenta liste, ma progetti sostenibili), ri-badiamo le istanze - che da tempo attendono risposta - nei riguardi della politica comunale del capoluogo in merito alla Tarsu,delle amministrazioni comunali del-le due province che ancora non hanno provveduto in merito all'Imu ridotta, del governo in merito al decreto semplifi cazione, che va accelerato e che troppo tempo è rimpallato fra Camera e Senato.Sul fronte dell'economico, la "terra del Gorgonzola" qual-che risposta diversa la deve dare ai propri produttori di latte in merito alla valorizzazione di tutto il latte novarese che, prodotto a kmZero, serve a creare uno dei formaggi leader dell'export agroalimentare italiano che gode di ot-tima salute sui mercati...Le prospettive, dunque, ci sono. La condivisione e la convinzione di imprese e cittadini, anche: ne è ulteriore conferma il successo della rete di Campagna Amica che, attraverso Punti, Botteghe, Agrimercati e Agriturismi, ga-rantisce ai consumatori quelle “certezze alimentari” che erano loro, molto spesso, negate: certezze di rintracciabi-lità, eticità di produzione, genuinità e fi liera nazionale.Un sistema, dunque, che può davvero creare per il nostro Paese un futuro diverso, più sereno e più sicuro.

Facciamo la nostra parte per realizzare

l'Italia che fa l'Italia!▶ IL TAVOLO DELA PRESIDENZA ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE

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SINDACALE

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Rendiamo partecipi tut-ti gli associati di Coldi-retti Novara Vco che non hanno potuto partecipa-re all'Assemblea Nazio-

nale di Roma, ove era presente una nutrita delegazione del nostro ter-ritorio, dei passi principali della relazione del presidente nazionale di Sergio Marini sui principali temi trattati, che indicano alcune tra le priorità d'azione sindacale di Col-diretti nell'immediato futuro.Invitiamo tutti i nostri lettori ad un'attento esame al fine di condi-videre nel migliore dei modi la vita organizzativa di Coldiretti che di-stinguerà i prossimi mesi di lavoro.

CRISI: PER BATTERLA L’ITALIA TORNI A FARE L’ITALIA Noi rappresentiamo un’idea di crescita e di sviluppo completamente diversa da quella dominante: l’Italia e il suo fu-turo sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifattu-riere che poi sanno crescere e conqui-stare il mondo. C’e’ una Italia del buon cibo e di quell’a-groalimentare che sa incontrare i bi-sogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del turismo, dell’arte, della cultura, della bellezza, dell’innovazione intelligente. È questa l’Italia futura, quella per cui il territorio è una miniera di opportunità, il cui modello di sviluppo è compatibile con la salvaguardia di un capitale uma-no e sociale unico al mondo e con la sa-piente ricerca della felicità e dello stare bene insieme.

SPENDING REVIEW: TAGLI I 100 GG DI BUROCRAZIAOccorre cogliere l’occasione della spen-ding review per togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti bu-rocratici inutili che tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. Il vero vantaggio di una spending review “possibile” non è solo nel taglio del per-sonale pubblico che sarà difficile per il costo sociale che ne deriverebbe ma nel recupero di almeno 100 giornate di la-voro all’anno che gli imprenditori per-dono per stare dietro alle carte. Non vanno certo eliminati quegli adem-pimenti che garantiscono la sicurezza alimentare ed ambientale che qualifi-cano il nostro made in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso la burocra-zia si inventa pratiche per giustificare se stessa. Basterebbe ridimensionare que-sta micidiale spinta creativa per recupe-rare qualche punto di Pil. C’E’ UNA VIA ITALIANA ALLO SVILUPPOIl modello delle economie di scala e le leggi del Pil e della finanza da sole stan-no impoverendo le nostre famiglie e i nostri territori spingendo a produrre al minor costo senza tenere in alcuna con-siderazione il prezzo sociale, ambienta-le ed etico che provocanoSiamo convinti che il nostro Paese possa ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e glo-bali solo se saprà ripartire dai territo-ri, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creativi-tà delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che saprà reggere anche la competizione globale, contando sulla

produzione e su flussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consu-matori sparsi in molti luoghi del mondo. Ma vi è anche un altro aspetto, forse più importante. L’agricoltura che rappresentiamo, fatta di dialogo diretto con la società attra-verso la vendita diretta e di risposte con-crete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può ge-nerare nuova economia e nuova occu-pazione arricchendo nel contempo la comunità, garantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consu-matori. È tempo di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. RIFORME: POLITICA SPESSO HA SMARRITO CAMMINOTroppo spesso la politica ha smarrito il suo cammino: non media fra le spin-te conflittuali dei ceti e degli stati, con sempre maggior frequenza confonde gli interessi particolari con quelli generali. Così in Italia e così in Europa. Si dice che stiamo vivendo una crisi fi-nanziaria economica globale: questa è una “non verità” perché quella che stia-mo vivendo è una crisi “politica globale”. La responsabilità è infatti della politica che ha fatto un passo indietro, accettan-do la globalizzazione dei mercati sen-za globalizzarsi. In ciò non è mancata una certa supponenza: l’idea infatti che il mercato si sarebbe autoregolamenta-to è stata puntualmente smentita dalla storia. La globalizzazione senza regole è diven-tata globalismo, il mercato senza regole mercatismo dove tutto è merce e il Pil è l’unico misuratore con la speculazio-ne che vince sull’etica e sul lavoro. Dalla politica non si prescinde, oltre c’è il vuo-to, lo sappiamo, ma sappiamo anche che “la cattiva politica” rischia di com-promettere il destino del paese e il desti-no dell’Europa. Abbiamo bisogno di tanta buona poli-tica, che sappia intervenire tempestiva-mente, che sia rivolta al fare, che ritrovi una salda visione etica. Ne abbiamo bi-sogno a casa nostra e fuori. Per usare le parole di De Gasperi, “lo sforzo di mediazione e di equità... è com-pito necessario dell'Autorità europea”. CRISI: INVESTIRE SU VALORI ETICI E BENI COMUNIPossediamo una borsa valori che sa mi-surare con puntualità solo il danaro e la

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SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE

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ricchezza. La crisi in cui viviamo non deve oscurare - come è accaduto in que-sti anni - la necessità di investire anche su un'altra gamma di valori, che sono valori che non si vendono e acquistano e che quindi non sono misurati dal Pil ma sono durevoli, continuativi che non conoscono erosione: la socialità, l’ami-cizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali, la solidarietà. In questi anni l’Italia ha conosciuto il lo-gorio di una serie di beni che nell’ulti-mo cinquantennio le hanno consentito di diventare una grande potenza econo-mica. Un ulteriore peggioramento su questa strada, potrebbe comprometterne seve-ramente la ripresa. Vi sono “beni” dalla cui stabilità dipendono le energie stes-se e la coesione dell’intera comunità: ci riferiamo alla salute, alla formazione, al concetto di sussidiarietà, alla stru-mentazione scientifica, a condizioni di

lavoro ‘dignitose’ che necessariamen-te comprendono una soglia di reddito equa per tutti. Dalla tenuta di questo patrimonio, in un’economia sociale di mercato - ha concluso Marini - dipen-dono le vite delle famiglie, l’avvenire dei figli, l’autunno degli anziani e i singoli destini individuali. Noi restiamo impegnati per far sì che l’azione dello stato, delle amministra-zioni pubbliche, dei soggetti privati sia avviata in questa direzione. CRISI: MERCIFICAZIONE CIBO AFFAMA 1 MLD DI PERSONELa mercificazione del cibo accende fo-colai di rivolte e costringe un miliardo di persone a soffrire la fame.La speculazione non dà ormai riparo da periodiche volatilità dei prezzi dei pro-dotti agricoli che è solo uno degli effet-ti di un sistema economico globale che ha declassato il cibo a merce qualsiasi dimenticandone l’essenza come bene essenziale e, per sua natura, a destina-zione universale. È sul valore del cibo come bene comu-ne e della produzione agricola come sua premessa primaria che si basa il nostro progetto a sostegno dell’agroalimentare italiano. Il valore del cibo come bene comune è l’unico che possa garantire uno sviluppo sostenibile della produzione alimentare fondato sui territori che coniughi i prin-cipi di sovranità e sicurezza alimentare con quelli di equità e accessibilità di tut-ti al cibo. È attorno a questo valore che

la nostra agricoltura di qualità concilia gli interessi delle nostre imprese con quelli dei cittadini e della collettività. UE: POLITICA TORNATA SOVRANA. VETO ANCHE SU PACCon il recente vertice di Bruxelles la po-litica ha dimostrato che puo’ recuperare la sua sovranità e l’Italia puo’ tornare ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri.La politica ha battuto un colpo anche grazie alla minaccia di veto dell’Italia che non bisogna avere paura di usa-re nei momenti centrali, come la rifor-ma della politica agricola comune (Pac) dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita del Made in Italy. L’agricoltura produce beni etici durevoli in termini sociali e ambientali che non si misurano con il Pil, ma dai quale di-pende molta parte della qualità della vi-ta degli italiani. CRISI: AGROALIMENTARE ITALIANO È MODELLO VINCENTENel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei pro-dotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diret-ta dell’identità italiana, dei suoi territo-ri, delle sue risorse umane. Questo patrimonio è inalienabile e co-stituisce la più forte leva competitiva del nostro ‘produrre’, come conferma-no le imitazioni del nostro made in Italy su scala mondiale che hanno raggiunto proporzioni gigantesche a riprova della sua assoluta unicità e della sua straordi-naria bontà. L’agroalimentare italiano è un riferimen-to per individuare strategie di sviluppo per l’intero Paese: il modello agrico-lo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qua-lità, tipicità e nella salubrità delle pro-duzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchez-za netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese. Leadership per i prodotti tipici, record di longevità grazie alla dieta mediterra-nea, top di presenze per il turismo eno-gastronomico, i sistemi di controllo più efficaci del mondo per garantire la salu-brità dei prodotti, sono alcuni dei pri-mati del Made in Italy agroalimentare. Un settore che rappresenta il 15 per cen-to del Pil nazionale, con un valore com-plessivo di 250 miliardi di euro.

▶ RAMELLA E GERMANO PRETI CON LA DELIBERA DI CUREGGIO

"Ci salveremo grazieai prodotti, manufatti ed alle modalità di produzione che sonoespressione direttadell'identitàe dei territori italiani»

▶ PASSERA, MARINI, CATANIA

▶ IL GRUPPO DI NOVARA E VCO

▶ SVENTOLANO LE BANDIERE

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Impollinazione

ECONOMICO

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

Il sistema camerale piemontese ha varato il “Bando per favorire l’accesso al credito per la partecipazione alle manifestazioni internazionali da parte delle piccole imprese piemontesi”, finalizzato a sostenere le micro

e piccole imprese della regione che vogliano prendere par-te ad eventi fieristici all’estero e ad eventi fieristici in Italia aventi carattere internazionale. Il bando, la cui gestione è affidata a Finpiemonte Spa, sa-rà attivo a partire dal 23 luglio e scaricabile on line dal sito www.pie.camcom.it/internazionalizzazione/piano_strate-gico/bando_credito.Le aziende interessate potranno beneficiare sia di una ga-ranzia pubblica su un finanziamento dedicato, concesso da istituti di credito convenzionati, sia di un contributo volto all’abbattimento dei relativi interessi bancari passivi. Le risorse disponibili sono pari a un milione di euro, pro-venienti dalle Camere di commercio piemontesi, di cui 700mila a favore del Fondo di Garanzia e 300mila come ab-battimento degli interessi bancari passivi.Il bando si inquadra nell’ambito del Piano Strategico per l’Internazionalizzazione del Piemonte, firmato da Union-camere Piemonte e Regione Piemonte lo scorso 17 febbraio con l’obiettivo di rendere le imprese piemontesi più forti sul mercato internazionale e di ottimizzare la capacità d’in-tervento delle istituzioni in favore del sistema produttivo.Le statistiche economiche sono tutte concordi nell’indica-re come, anche e soprattutto in questa fase economica così difficile, i mercati esteri rappresentino il principale traino del nostro sistema produttivo regionale.

"Novara che lavora e produce": aperti

i termini per le domande

Ricordiamo che sono aperti aperti i termini per la partecipazione a "Novara che lavora e pro-duce", rivolto a lavoratori e imprese che hanno dimostrato un impegno costante e duraturo

nello svolgere la propria attività che hanno fornito un contributo allo sviluppo dell'economia del territorio.L'edizione 2012 prevede l'assegnazione di 100 premi a la-voratori e 10 a dirigenti che abbiano prestato non meno di 30 anni di servizio, di cui almeno 20 in provincia di Novara. A ciò si aggiungono 40 premi a favore di imprese no-varesi che abbiano svolto non meno di 30 anni di inin-terrotta attività e dieci premi riservati a realtà aziendali che si siano particolarmente distinte per il contributo apportato al progresso economico. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso gli uffici zona Coldiretti.

Protocollo, d'intesatra Camera di Commercioe Agenzia delle Dogane

Internazionalizzazione:Camere di Commerciosostengono le impreseStanziato un milione di euro in Piemonte

Èstato firmato lunedì 9 luglio, presso la sede camerale, il protocollo d’intesa tra l’Agenzia delle Dogane – Uffi-cio delle Dogane di Novara e la Camera di Commercio di Novara, finalizzato a sviluppare collaborazioni e si-

nergie a vantaggio del sistema locale delle imprese, in termini di semplificazione delle procedure, miglioramento dei servi-zi, regolazione del mercato e tutela del consumatore e, più in generale, valorizzazione del territorio e dell'imprenditorialità nell’ambito della provincia di Novara.Com'è stato sottolineato in occasione della firma del proto-collo, l'Agenzia delle Dogane e la Camera di Commercio pre-sentano ambiti di operatività contigui, in particolare quelli relativi all’internazionalizzazione delle imprese, alla vigilan-za sui prodotti e alla lotta alla contraffazione: è in tali ambiti che intendiamo collaborare, sia mediante l’organizzazione di eventi formativi ed informativi rivolti in modo prioritario alle imprese, sia ricercando forme di coordinamento per l’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo sui prodotti, nell’ottica di accrescerne l’efficacia evitando duplicazioni e sovrapposizioni e riducendo nel contempo la possibile turbativa nell’esercizio dell’attività delle imprese.

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Torna il premio Calice d'Oro

I vini delle quattro province del Piemonte settentrio-nale saranno di nuovo protagonisti grazie al con-corso enologico “Calice d’Oro dell’Alto Piemonte”, indetto dalla Camera di Commercio di Novara in ac-

cordo con gli Enti camerali di Biella, Verbano-Cusio-Os-sola e Vercelli e con il supporto tecnico dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani.Al concorso sono ammessi tutti i vini a denominazione d’origine presentati da viticoltori e vinificatori in pro-prio, cantine sociali, aziende commerciali ed industriali aventi sede nelle quattro province di Novara, Biella, Vco e Vercelli.I campioni presentati saranno suddivisi nelle seguenti categorie previste dal regolamento del concorso: Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. bianchi; Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. rossi e rosati; Nebbioli da invecchiamento.

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SINDACALE

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Piani Regolatori,il suolo agricoloè da preservare

da NOVARA - PAOLO SEITONE

Per diversi Comuni del territorio no-varese è tempo di piani regolatori: valga l'esempio di Tornaco e Bel-linzago, ove il consiglio comunale

ha appena adottato il progetto preliminare.La stesura di un piano regolatore, come pu-re la realizzazione di una cosiddetta "grande opera" infrastrutturale è sempre argomen-to delicato, che non sempre trova puntuale attenzione nemmeno da noi stessi.Un Piano Regolatore, per definizione, pia-nifica lo sviluppo di un'area comunale, stabilendo la natura delle aree ed appor-tando, una variazione dello status quo. Va da sè che la stesura di un Prg può compor-

siglio Comunale. Il Consiglio Comunale con deliberazione motivata si pronun-cerà sull'accoglimento o meno delle os-servazioni presentate, entro centottanta giorni dalla scadenza dei sessanta gior-ni di cui sopra; con lo stesso atto il Con-siglio adotta definitivamente il PRG con le modifiche apportate a seguito dell'ac-coglimento di alcune osservazioni.Nei trenta giorni successivi alla delibera di adozione definitiva il PRG verrà tra-smesso alla Giunta Regionale la quale si esprimerà sulla conformità del PRG alla normativa sovraordinata (per esempio: PPAR, PIT e PTC) .Il parere espresso dalla Giunta Regiona-le entro centottanta giorni, qualora favo-revole consente al Consiglio Comunale di approvare il PRG nei successivi ses-santa giorni. Qualora la Giunta Provin-ciale esprimesse dei rilievi in ordine alla conformità del PRG il Comune può: a) approvare il PRG recependo totalmente i rilievi formulati dalla Giunta Provincia-le, b) respingere i rilievi e controdedurre con deliberazione motivata (entro no-vanta giorni).Dalla data di adozione della variante generale sino alla data di approvazio-ne definitiva sono in vigore tutti e due gli strumenti urbanistici generali (quello vigente e quello adottato).

Nell'ordinamento italiano il Piano Re-golatore Generale Comunale (P.R.G.C.) è definito come uno strumento che re-gola l'attività edificatoria in un territo-rio comunale. È uno strumento redatto da un singolo comune o da più comuni limitrofi (Piano Regolatore Generale In-tercomunale) e contiene indicazioni sul possibile utilizzo o tutela delle porzioni del territorio cui si riferisce.Il P.R.G. inizia il suo iter mediante l'ado-zione del consiglio comunale. In questo momento i rappresentanti della colletti-vità devono depositare e pubblicare il piano. Le procedure di deposito e pub-blicazione sono descritte dalla L.U.N. 1150/1942. Per 30 giorni il P.R.G. de-ve poter essere visto da tutti mediante affissione all'albo pretorio. Una recen-te legge stabilisce che la notizia della pubblicazione sia data anche tramite giornali a tiratura nazionale. Tutto que-sto tramite una fase preventiva di osser-vazioni che nascono come contributo che singoli o associazioni possono da-re per perfezionare il piano adottato. Possono essere fatte per altri 30 giorni. Tutte le osservazioni, catalogate in ordi-ne di arrivo, pervenute nei termini di cui sopra sono state oggetto di valutazione da parte dei progettisti del PCS e degli uffici preposti, quindi sottoposte al Con-

tare una sottrazione del territorio agricolo a beneficio dell'edilizia, ciò in considera-zione dello sviluppo delle aree industriali, commerciali ed abitative di un Comune in espansione. Spesso i Prg sono redatti con interessi con-trapposti a quelli dell'agricoltura e del suo-lo che essa occupa.Una tendenza che si può considerare vali-da soprattutto per il passato, in quanto oggi la situazione appare radicalmente mutata: è infatti l'agricoltura, oggi, a rivendicare la necessità dei propri spazi e l'importanza di non vedersi sottrarre ulteriori porzioni di territorio.Da qui la necessità di richiamare l'attenzio-ne di tutti sulla possibilità di porre le relative

COS'È E COME FUNZIONA IL PRG

osservazioni in merito ai Prg in adozione.Purtroppo, oggi non si tratta solo di "esse-re favorevoli o contrari alla realizzazione di questa o quell’opera": la posta in gioco, in-fatti, è molto più alta perché di questo pas-so non avremo più terreno da coltivare e non potremo avere a disposizioe gli spazi che l'agricoltura richiede. Come ha sottolineato il presidente di Col-diretti Sergio Marini nel corso dell'assem-blea nazionale del 5 luglio, la continua erosione del nostro patrimonio agricolo e ambientale provoca «gravi danni per noi e per le generazioni future. Il fatto più allar-mante è che non si sta facendo nulla per salvaguardare il territorio agricolo di parti-colar pregio e più vocato alla coltivazione».Ed anche il ministro dell’agricoltura Mario Catania ha defi nito il consumo del suolo nel nostro Paese «un dramma e una follia che deve essere fermata» perché negli ultimi 30 anni ci è costata ben 5 milioni di ettari di suolo agricolo. Potremo parlare di vero sviluppo quando riusciremo a gestire in modo ragionato e razionale un bene importante come il ter-ritorio in cui viviamo, in particolare quello agricolo che è indispensabile per produrre ciò di cui ci alimentiamo. Il mondo agrico-lo non è contrario per principio alla realiz-zazione di infrastrutture utili alla comunità, ma pone con forza le questione di come si possa conciliare l’idea di uno sviluppo re-ale e durevole con la perdita ogni anno di grandi porzioni di superfi cie produttiva.Già oggi un italiano su quattro non può mangiare “made in Italy” perché negli ulti-mi anni è andata persa la superfi cie che ci garantiva l’autosuffi cienza alimentare: ciò rischia quindi di tradursi in gravi diffi coltà operative per le nostre imprese agricole.Ricordiamo che chi fa attività agricola non vende i propri terreni, se mai cerca anzi di acquistarne di nuovi per poter allargare la propria attività.Negli ultimi anni il problema delle modifi-che di destinazioni d’uso a favore dell’edi-izia - anche di aree molto vaste - è stato reale: ora chiediamo che vi sia maggior at-tenzione, da parte di tutti i nostri Comuni che adottano nuovi Prg, in merito alle aree destinate all'agricoltura, alle aree di inte-resse paesaggistico, storico o ambientale e alle aree che non saranno soggette a tra-sformazione urbanistica.Nella confinante Lombardia, una delle aree più densamente urbanizzate del paese, or-mai il consumo di suolo agricolo sta viag-giando a una media di 5.835 ettari all’anno e, se continua di questo passo, alla fi ne del 2012 la superfi cie agricola verde sarà scesa a meno di 970 mila ettari contro i 981 mila del 2010 e ben al di sotto del milione e 39 mila ettari del 2000.

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

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Impollinazione

LA COLDIRETTI E I GIOVANI

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 20128

da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI(Referente Campagna Amica)

«Plaudiamo all’iniziativa del-la Coldiretti, è importante che ai giovani vengano co-municati valori: anche quelli

di una sana alimentazione». Così il vicario episcopale per la città di Novara don Fau-sto Cossalter ha concluso il suo intervento, questa mattina, nell'incontro stampa del

Il riso e la pasta100% made in Italyai Grest di NovaraConsegnati in parrocchia a Sant'Eufemia il 29 giugno

29 giugno con cui Coldiretti ha presentato (e “realizzato” nei fatti) una nuova, inedi-ta iniziativa: si tratta della consegna di una fornitura di riso e pasta della “filiera tutta italiana” ai Grest cittadini.L’iniziativa della Federazione interprovin-ciale Coldiretti è assolutamente inedita e di particolare valore formativo: e gli stes-si Grest delle parrocchie novaresi rappre-sentano un’importante punto di forza per “sensibilizzare l’attenzione dei più giovani

all’alimentazione sana e rintracciabile an-che in ambito extra-didattico”.Il 29 giugno, nella parrocchia di Sant’Eufe-mia a Novara, i responsabili dei vari Grest si sono succeduti per ritirare il prodotto: la pasta è quella a marchio Coldiretti-Coop, proviene da grano italiano ed è trasformata in Sicilia in un pastificio appartenente alla rete dei Consorzi Agrari.Il riso, invece, proviene da un’azienda ade-rente alla “Filiera Italiana Riso” di Briona.

In Primo Piano

▶ LA CONSEGNA AI GREST

Riso e pasta 100% italiani anche ai bimbi bielorussi

«Un gesto di solidarietà. Piccolo ma, crediamo, intelligente ed utile». Co-sì i vertici della Coldiretti interpro-vinciale di Novara Vco alla consegna

di una fornitura di Pasta e Riso 100% italiani all’as-sociazione “Adottiamo un orfanotrofio nel Vco” che in queste settimane accoglie ad Arizzano, sulle altu-re verbanesi, 28 bimbi provenienti dalle aree vicino a Chernobyl, in Bielorussia.I 28 bambini, di 12 anni, vengono ospitati per uno o due mesi nelle strutture scolastiche del paese o presso alcune famiglie: per loro si tratta di una “vacanza tera-peutica”, organizzata sul modello di un centro estivo.

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7L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012 9

da NOVARA - ELEONORA BARE'(Segreteria Coldiretti Giovani Impresa)

ÈMarco Ioppa, viticoltore di Ro-magnano Sesia, il vincitore del premio regionale “Oscar Green” per la categoria “esportare il ter-

ritorio”. Il premio, consegnato il 12 luglio, gli riconosce la grande capacità di espor-tare anche all'estero i propri prodotti e la cultura rurale della terra in cui opera: un obiettivo caro agli Oscar Green di Coldi-retti Giovani Impresa che mirano proprio a valorizzare l'innovazione e la creatività in agricoltura.Marco Ioppa (dell’Azienda Agricola Viti-vinicola Ioppa F.lli Gianpiero e Giorgio Società Agricola Semplice) si è dunque aggiudicato l'Oscar Green prevalendo su diverse imprese candidate in tutto il Pie-monte: l’impresa operante nel settore vi-tivinicolo ormai da sette generazioni, da circa 30 anni si è occupata della vendita diretta del proprio vino. In partenza que-sta attività di vendita era indirizzata al prodotto sfuso consegnato direttamente al consumatore dal quale spesso emerge-vano importanti suggerimenti. La costante attenzione rivolta al consu-matore ha permesso all’azienda di cre-scere e migliorarsi nelle produzioni, modificando anche la propria tecnica aziendale indirizzandola alla produzione integrata, e modificando la propria atti-vità di vendita orientandola alla vendita del prodotto imbottigliato. Negli ultimi anni l’azienda ha raggiunto un eccellente risultato produttivo rappresentato dalle diverse tipologie di vini Doc e Docg or-ganizzandosi poi nella vendita attraverso un distributore internazionale di vini.Ad oggi il commercio ha luogo in Norve-gia, Danimarca, Cina, Germania, Giappo-ne, Svizzera, Olanda, Canada, Usa.

Ioppa: "Un'impresa agricola può essereparte di un sistema territoriale vincente»

«Esportare il territo-rio? Per me significa molto. Innanzitutto, dimostrare che un’im-

presa agricola può essere parte di un sistema comprensoriale vincen-te, che con le giuste sinergie può fare bene a vantaggio di un’intera comu-nità. E poi si tratta di valorizzare il “nostro” made in Italy, quello pro-dotto sul territorio che è una parte importante di quella “Filiera Tutta Italiana” che Coldiretti e i suoi im-prenditori “firmano” con orgoglio e responsabilità».È lo stesso Ioppa, ora a racconta-re la sua esperienza imprenditoria-le e, soprattutto, i progetti futuri di un’azienda che in questi anni ha sa-puto molto scommettere su innova-zione e sviluppo imprenditoriale.«L’esperienza dell’oggi – dice Ioppa - è in realtà l’ultimo capitolo di una lunga storia, che la mia famiglia vi-ve da sette generazioni: un lunghis-simo periodo di tempo in cui sono la viticoltura stessa e l’agricoltura ad

aver vissuto profonde fasi di cambia-mento ed evoluzione: come risulta da documenti del 1852, già il nostro avo Michelangelo aveva acquistato i terreni che ancora oggi sono da noi coltivati a vigneto.Negli ultimi anni, l’azienda Ioppa si è dotata di una moderna struttura aziendale, “un luogo ideale dove pro-durre vini di prestigio e qualità: Nel-la nuova sede vi è una cantina con botti di rovere per l'invecchiamento, una per l'affinamento e al piano su-periore i locali per la fermentazione e l'imbottigliamento. Oltre al punto vendita abbiamo una sala per degu-stazioni, il luogo migliore per poter testare direttamente i nostri prodot-ti».Come detto, l’esperienza di Marco Ioppa è data da una famiglia che, con dedizione, si dedica alla cura dei vigneti e della cantina: «Il rapporto con mio cugino Andrea è fondamen-tale: insieme abbiamo deciso di com-piere i passi necessari a promuovere i nostri prodotti sui mercati nazio-nali ed internazionali, affidandoci a figure professionali importanti e di grande serietà.Un lavoro di grande sinergia che an-che i nostri papà Giorgio e Giampie-ro condividono con affiatamento e convinzione: sono loro ad averci in-segnato l’importanza di riservare, nel nostro lavoro, una particolare attenzione anche all’ambiente e alla salute del consumatore».

Oscar Green regionaleal giovane viticoltore Marco IoppaVincitore nella categoria "esportare il territorio"

I GIOVANI DI COLDIRETTI l'OSCAR GREEN

▶ MARCO IOPPA

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da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI(Referente Terranostra)

Ben vengano i controlli su bed and breakfast, resort e centri benesse-re e altre strutture che si spacciano per agriturismi senza averne i ne-

cessari requisiti. È quanto afferma la Coldi-retti nel commentare i risultati dei blitz della Guardia di Finanza che, a partire dal ponte del primo maggio, si sono susseguiti contro l’abusivismo e gli esercizi che dichiarano fal-samente di svolgere attività di agriturismo. L’uso del termine agriturismo viene troppo spesso utilizzato a sproposito per indica-re strutture di ristorazione ed ospitalità che non hanno nulla a che fare con le aziende agricole provocando un danno economico e di immagine al settore, che rischia di essere ingiustamente criminalizzato. Si è verificato negli ultimi anni un forte au-mento della vacanza verde, con il numero degli agriturismi che è praticamente rad-doppiato negli ultimi dieci anni e può con-tare su oltre ventimila strutture censite dall’Istat accanto alle quali è cresciuto però in modo preoccupante il fenomeno dell’a-busivismo e dei finti agriturismi che dan-neggia e fa concorrenza sleale a quelli veri. Il vademecum della Coldiretti per la scelta della vacanza verde consiglia di verificare il possesso dell'autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l'esercizio dell'atti-vità agrituristica ed è preferibile scegliere gli agriturismi in cui il lavoro agricolo è visibile e dove l'accoglienza sia di tipo cordiale e cu-rata direttamente dall'imprenditore agrico-lo o dalla sua famiglia. Ma poiché per la maggioranza degli ospiti l'agriturismo significa soprattutto cibi ge-nuini e buona alimentazione è determi-nante controllare il legame dell'azienda con l'attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente ed accerta-re che nel menù offerto siano indicati ali-menti stagionali e tipici della zona. Vanno preferite le aziende che aderiscono a una

TERRANOSTRA

CONTROLLIben vengano se smascheranoi "fi nti agriturismi"

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012 11

TERRANOSTRA

Sostenibilità e turismo responsabile con gli agriturismi di Campagna Amica

Una vacanza in agriturismo significa, prima di tutto, essere certi della provenienza e dell'origine di quanto si consuma.Si tratta di un valore aggiunto non trascurabile, se consideriamo che chi scegli di trascorrere all'estero le proprie ferie non è immu-

ne dal rischio di incappare in uno tra le migliaia di "falsi agroalimentari". Qualche esempio? Il “Parma salami”, un “Chianti” californiano o, peggio, un improbabile Gorgonzola prodotto in Wisconsin, meglio cambiare aria.E questi sono solo alcuni dei “falsi agroalimentari” che, purtroppo, infestano gli scaffali di tutti i continenti: un esempio dei danni provocati da quella ri-cerca di ”italian sounding” che ha portato sul mercato diversi prodotti che di italiano non hanno nulla se non vaghi richiami nel nome e simbologia.Gli esempi, tutti negativi, di “falso made in Italy nel mondo” si sprecano: il problema riguarda tutte le categorie merceologiche come i pomodori San Marzano coltivati in Usa, lo Spicy thai pesto statunitense, l’olio Romulo con tanto di lupa venduto in Spagna, ma anche una “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, un barbera bianco rume-no e il provolone, anch’esso del Wisconsin.Intanto, numeri positivi si leggono per le vacanze negli agriturismi italiani, che si stima saranno meta per oltre 4 milioni di cittadini. Trovare gli agriturismi è facile anche su internet grazie al sito www.terrano-stra.it, mentre è ormai scaricatissima l'App per smartphone "iTerranostra"

associazione come Terranostra e che sono segnalate dalle guide (www.terranostra.it) e che presentano le garanzie di accredita-mento offerte da Campagna Amica. Infine, prima di partire, vale sempre la pe-na di prendere contatto con l'imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su co-sa offre l'azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali ma anche ser-vizi (ospitalità animali) sono offerte e com-prese nel prezzo. Le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo sfiorano in Italia le 20 mila unità con 385470 posti a sedere a tavola au-torizzati e 206145 posti letto. Le aziende sono relativamente più concen-trate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3% delle aziende mentre seguono il Cen-tro (34,1%) e il Mezzogiorno (20,6%).

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ImpollinazioneImpollinazione

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Impollinazione

CAMPAGNA AMICALA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA

da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI(Referente Campagna Amica)

Anche nelle province di Novara e del Verbano Cu-sio Ossola è in crescita costante la presenza di Campagna Amica, la Fondazione che sostiene l'a-gricoltura e l'alimentazione “made in Italy”, l'am-

biente e il turismo in campagna: un'opportunità in più, per i consumatori di conoscere ed acquistare i prodotti firmati dalla principale organizzazione agricola italiana ed euro-pea, forte di oltre un milione e mezzo di associati.Unsistema fatto di tanti territori e prodotti che, grazie a Campagna Amica, il pubblico dei consumatori può trova-re nei Farmer's Market (o Agrimercati degli agricoltori), nei Punti e nelle Botteghe.Campagna Amica, infatti, promuove ed organizza nuo-ve forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera agroalimentare e che sono sostenibili, responsabili e van-taggiose per produttori e consumatori.In particolare, Campagna Amica promuove la più grande rete di vendita diretta in Europa, per dimensioni econo-miche ed estensione territoriale, di produttori agricoli: si tratta, allo stesso tempo, del più grande canale di consumo consapevole e sostenibile del nostro Paese, che ha l'obiet-tivo – caro a Coldiretti – di realizzare una “filiera agricola tutta italiana” capace di creare più concorrenza e più tra-sparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i cittadini.La rete a marchio “Campagna Amica”, ad oggi, è già parte-cipata da migliaia di aziende agricole, agriturismi, coope-rative, consorzi agrari e da centinaia di Agrimercati diffusi capillarmente su tutto il territorio italiano.Ora, a questa grande rete si sono uniti anche gli agrituri-smi di “Terranostra”, presenti anche sul territorio del Vco e convinti sostenitori del progetto “Agriturismi di Campagna Amica”.Campagna Amica e Coldiretti sono l'esempio di un'Italia re-ale e possibile del buon cibo e di un comparto agroalimen-tare che sa incontrare i bisogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del turismo, dell’arte, della cultura, della bel-lezza, dell’innovazione intelligente. È questa l’Italia futura, quella per cui il territorio è una miniera di opportunità, il cui modello di sviluppo è compatibile con la salvaguardia di un capitale umano e sociale unico al mondo e con la sapiente ricerca della felicità e dello stare bene insieme.

La rete a marchio"Campagna Amica"ad oggi è già partecipatada migliaia di impreseagricole, agriturismi,cooperative,consorzi agrarie da centinaiadi agrimercatidiffusi anche nel Novarese e Vco

Le aperture estivedei 4 Agrimercati sul territorio

I quattro Agrimercati di Campagna Amica del No-varese restano “aperti per ferie”: a Novara in largo Leo-nardi l’Agrimercato si tiene ogni prima domenica

del mese; a Oleggio ogni terzo sabato all’ex Foro Boa-rio; a Massino Visconti ogni seconda domenica del me-se e a Nebbiuno ogni ultima domenica del mese.

Campagna Amica,progetto in crescitanelle provincedi Novara e VcoPromuove a livello nazionale la piùgrande vendita diretta in Europa

Borse in plastica addio?Campagna amica è d'accordo

Il Comune di Novara, con l'obiettivo di dare corpo all'idea di una città sostenibile, assume per primo in Italia il provvedimento che preclude a tutti gli esercenti la possibilità di fornire ai clienti i sac-

chetti in plastica non conformi a quanto dettato dalla legge 28. Si anticipa così un obbligo che verrà adottato a livello nazionale solamente nel 2014.Tra chi plaude all'iniziativa c'è Campagna Amica, che già da tempo aderisce al "Manifesto ambientale dell'imballaggio sostenibile" che ha l'obiettivo di crea-re filiere virtuose che connettono chi consuma respon-sabilmente e chi produce eticamente.Anche gli agrimercati, dunque, offriranno i propri pro-dotti a km0 in buste biodegradabili ed eco-friendly.

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012 13

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12 Ottobre-Novembre 2011 - L’Iride Agricoltura 2000L'Iride Agricoltura 2000 - Gennaio 201212

AGRICOLTURA E MERCATI

Riso, l'exporta inizio luglio

è ritornatoa crescere

da NOVARA

Riportiamo gli ultimi dati di-sponibili relativi al mercato del riso nazionale;Andamento del mercato ita-

liano: la prima settimana di luglio, i produttori hanno venduto 34.573 tonnellate di risone, così ripartite: 17.393 tonnellate di “lunghi A”, 8.804 tonnellate di “lunghi B”, 7.773 ton-nellate di “tondi” e 603 tonnellate di “medi”. Complessivamente il collo-camento della disponibilità vendibi-le ha riguardato l’88,56%; i “lunghi B” risultano collocati per il 95,44%, se-guiti dai “tondi” (90,84%), dai “lunghi A” (83,77%) e dai “medi” (79,62%).Andamento del mercato europeo: Con le 12.694 tonnellate richieste, il computo totale delle importazio-ni della campagna si porta a 697.362 tonnellate, base lavorato, risultando in calo di 11.884 tonnellate (-1,7%) ri-spetto all’anno scorso. Le importazio-ni di riso semigreggio fanno segnare un calo dell’8,5%, mentre le impor-tazioni di riso lavorato evidenziano un aumento del 6,7%. Per quanto ri-guarda l’export il volume settimanale di richiesta ha interessato 2.036 ton-nellate che portano il dato generale dell’annata a 146.470 tonnellate, base lavorato; rispetto ad un anno fa risul-ta un calo di 3.780 tonnellate (-2,5%).

Dal Territorio: Basso e Medio Novarese

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201214

Istituto Agrario Bonfantini:Marcalli nuovo dirigente scolastico

L'Istituto Agrario "Bonfantini" di Novara ha un nuovo dirigente scola-stico: si tratta del professor Pierangelo Marcalli, che andrà a ricopri-re il ruolo di preside in sostituzione di Andrea Barraco, che lascia la scuola per andare in pensione.

Il nuovo dirigente scolastico dell'Istituto Agrario arriva a Novara dall'istituto su-periore "Gaudenzio Ferrari" Di Borgosesia.La Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco, nell'augurare buon lavoro al nuovo dirigente, auspica di poter rafforzare un rapporto sinergico di collaborazione con la scuola che, dal 1952, forma i periti agrarinovaresi. Il "Bonfantini" sorge com'è noto alle porte della città, in una zona a vocazione esclusivamente agricola.

ACCOGLIERANNO I PIÙ PICCOLI

PIEMONTE,terra di Agritatein campagna

da NOVARA - ELEONORA BARÈ(Responsabile Coldiretti Donne Impresa)

Si sta sviluppando positiva-mente in Piemonte il progetto AgriTATA: una innovativa figu-ra professionale, per ora speri-

mentale, che potrà accogliere in casa propria un massimo di cinque bambi-ni di età compresa fra 3 mesi e 3 anni. Domesticità e ruralità le parole chiave della sperimentazione ideata da Coldi-retti Piemonte, in collaborazione con gli assessorati regionali alle Politiche sociali e per la famiglia, Agricoltura, Formazione e Lavoro: si tratta infat-ti di un servizio all’infanzia che si re-alizzerà presso le aziende agricole per permettere ai piccoli di crescere a con-tatto con la natura, conoscere i ritmi e i tempi dell’agricoltura, vivere un’espe-rienza educativa fortemente stimolan-te e personalizzata sulle esigenze della famiglia e dei bambini.Il servizio è estremamente flessibi-le negli orari e nei tempi, proprio per mettere in primo piano le necessità dei piccoli ospiti; per svolgere l'attività le future agriTate sono tenute a frequen-tare e superare un corso di formazione

obbligatorio di 400 ore “Tecniche di assistenza all’infanzia in ambito do-miciliare - Agritata" articolato in 260 ore di teoria e 140 ore di stage da svol-gersi presso un servizio per la prima infanzia autorizzato, studiato ad hoc per la sperimentazione, in collabora-zione con Domus, leader nel settore per i progetti “mamme di giorno”.Importanti gli obiettivi che Coldiret-ti e Regione Piemonte si prefiggono con la sperimentazione triennale: promuovere l’occupazione femmini-le nelle aree rurali, presidiare territori altrimenti privi di servizi all’infanzia, favorire lo sviluppo di nuovi servizi dell’agricoltura nell’ottica della mul-tifunzionalità.Questa nuova figura professionale in ambito agricolo permette, alle don-ne che hanno scelto di rimanere sul territorio e lavorare in campagna, la generazione di nuove forme di reddi-to per le imprese agricole e una reale conciliazione dei tempi della vita fa-miliare e lavorativa. Per ulteriori informazioni circa il progetto AgriTata è possibile rivol-gersi presso gli uffici zona o Coldi-retti Donne Impresa Novara Vco.

▶ RISO IN SELEZIONATRICE

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15L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

"LATTE SOTTO LE STELLE": pieno successo a Oleggio Tra le iniziative anche il I premio ai Formaggi del Territorio

Èstata coronata dal giusto successo la manifestazione "Latte sotto le Stelle" promossa a Oleggio da Coldiret-ti e Giovani Impresa.La concomitanza con la gara della nazionale con la

Germania non ha penalizzato lo svolgimento di “Latte sotto le Stelle” lo scorso 28 giugno a Oleggio ma, anzi, ha reso la mani-festazione un momento magico, ricco di eventi ed entusiasmo.Del resto, gli ingredienti per un buon successo c’erano tutti. E così, la bella serata dedicata alla valorizzazione dei prodot-ti lattiero caseari “made in Oleggio e Novara-Vco” si è aperta nel migliore dei modi già alle 18.30, con il concorso caseario “I Formaggi del Territorio”: dieci le degustazioni valutate da una giuria attenta e preparata, presieduta dal delegato novarese Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) Al-berto Sebastiani: con lui, a giudicare le forme provenienti dai quattro angoli delle due province, il sindaco di Oleggio Massi-mo Marcassa con il consigliere delegato Alessandro Bellan, la presidente dell’Atl di Novara Maria Rosa Fagnoni, la preside dell’Istituto Alberghiero “Maggia” di Stresa Manuela Miglio, il giornalista enogastronomico Riccardo Milan, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Novara Vco Giacomo Martinelli.Alla fine, vincitrice è risultata l’azienda di Silvio Pella a Macu-gnaga, con un formaggio che porta il nome della cittadina ca-

Dal Territorio: Basso e Medio Novarese

poluogo della Valle Anzasca; seconda classificata, l’azienda di Giampaolo Rossi, nel Vergante.Tante le iniziative promosse dai “Giovani Impresa” di Coldiret-ti, come tradizionale gara di mungitura o la degustazione del “Grana della Solidarietà” proveniente dalle zone terremotate dell’Emilia Romagna e del “Gelato Solidale al Gorgonzola” pre-parato dallo chef e mastro gelatiere Gian Carlo Rebuscini.

▶ SOPRA:IL CONCORSO

DEDICATOAI FORMAGGI

DEL TERRITORIOCON LA GIURIA

DI ESPERTIAL LAVORO

▶ SOTTO:LA TRADIZIONALEGARA NOTTURNA

DI MUNGITURAA "LATTE

SOTTO LE STELLE"

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L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201216

Dal Territorio: Alto Novarese e Vco

da ALTO NOVARESE E VCO (REDAZIONE)

Le mandrie sono tornate in alpeg-gio. Anche quest’estate si è or-mai completata la monticazione di bovini e greggi ovicaprine,

una pratica che affonda le proprie origi-ni nella notte dei tempi e che è tutt’oggi mantenuta dai molti allevatori della pro-vincia del Verbano Cusio Ossola e delle vicine colline del Vergante e del Cusio novarese: secondo le stime della Coldi-retti interprovinciale, sono oltre 2000 i capi bovini impegnati nella transumanza nell’area compresa tra l’Alto Novarese e l’intera provincia azzurra, mentre gli ovi-ni sono oltre 4100 e i caprini circa 3.300.«È un’importante consuetudine legata alla zootecnia ed al settore lattiero casea-

DAL MOTTARONE ALL'OSSOLA, CONTINUA LA TRADIZIONE

Monticazione, strategicaper la tutela della montagnaLE MANDRIE E LE GREGGI SONO TORNATE IN ALPEGGIO

rio – dice il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella – che ha effet-ti molto positivi sul territorio montano, mantenuto in ordine e presidiato grazie alla presenza stessa degli imprenditori agricoli: è uno dei tanti segni della mul-tifunzionalità delle nostre imprese, senza le quali ampie porzioni di territorio mon-tano sarebbero lasciate all’abbandono».Molti dei rinomati formaggi prodotti fra le alture dei laghi d’Orta e Maggiore e le cime ossolane di confine con la Svizze-ra si devono proprio all’attività dell’al-peggio: uno fra i più noti è sicuramente il Bettelmatt, che si produce negli alpeg-gi dell’alta Valle Formazza a pochi chi-lometri dalla Confederazione Elvetica sulla via del Passo San Giacomo.La salita all’alpeggio storicamente pas-

sava attraverso varie fasi che si identi-ficano con pascoli e strutture poste a diversa altezza sulla stessa montagna. L’alpeggio ricomprende nelle nostre province sia le mandrie bovine che le greggi ovicaprine e interessa sul territo-rio un’ampia fascia che parte dall’Alpe Mottarone e, attraverso le cime di Valle Strona, Val Grande e Ossola, giunge sino ai confini con la Svizzera.«l valore aggiunto dell’alpeggio porta no-tevoli vantaggi agli animali da un punto di vista di benessere animale, e si riflette anche sulla qualità delle produzioni lat-tiero casearie ottenute».I formaggi prodotti in alpeggio hanno ca-ratteristiche uniche: non a caso, alcuni di essi possono essere prodotti solo in estate con la salita in montagna delle mandrie.Storicamente, proprio il mantenimento delle vie che portano agli alpeggi osso-lani ha avuto grande importanza stori-ca, sia per i collegamenti con la Svizzera e il Centro Europa (che avvenivano pro-prio grazie alle vie che collegano la val-le Formazza con i passi del Gries e del San Giacomo, terra di Bettelmatt e Grasso d’Alpe), sia per l’economia do-mestica delle imprese a conduzione fa-miliare, la cui vita era regolata dai ritmi e dalle esigenze dell’attività d’alpeggio.«La transumanza e la presenza in alpeg-gio degli animali - conclude Ramella – è poi fondamentale dal punto di vista tu-ristico e paesaggistico e crea ogni anno, sulle nostre Alpi, uno scenario unico, ap-prezzato e ricercato da un numero cre-scente di visitatori, con ottimi benefici socioeconomici per l’intero territorio».

Sono migliaiai capi bovini, ovinie caprini impegnatinella transumanzanell'area compresatra il Mottaronee la val d'Ossola.Benefi ci economiciper l'intero territorio

▶ VACCHE AI PASCOLI MONTANI

EXTRACOMUNALI INTRACOMUNALIBOVINI OVINI CAPRINI BOVINI OVINI CAPRINI

2000 3500 2500 1600 4200 3500

L'alpeggio 2012 nelle stime di Coldiretti

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INAUGURATA la nuova sede COLDIRETTI a DOMODOSSOLA

Al Forum sulla viticoltura ossolana di sabato 30 giugno è se-guita l'inaugurazione della nuova sede, ricavata dalla ristrut-turazione di un’antica baita in borgata Casa delle Rane, a fianco del Consorzio Agra-

rio, facilmente raggiungibile da tutta l'Ossola e le vicine valli.Oltre alla specificità delle consu-lenze tecniche e fiscali rivolti alle imprese del settore primario, infat-ti, Coldiretti mette a disposizione dell’intera cittadinanza le proprie competenze in materia fiscale e previdenziale: grazie allo sportello Caf (Centro Assistenza Fiscale)e a quello del Patronato Epaca.

Dal Territorio: Verbano Cusio Ossola

da DOMODOSSOLA - BRUNO BACCAGLIO(Segretario di Zona Coldiretti Domodossola)

Un Forum sulla viticoltura os-solana, punto di contatto fra tradizione e futuro. Coldiret-ti lo ha promosso sabato 30

giugno, in una giornata che è stata un momento di incontro e confronto per tutti i produttori agricoli – ma anche per le autorità e i cittadini – nel capo-luogo ossolano.Dopo il saluto alle autorità (presenti, fra gli altri, l'assessore all'agricoltura del Vco Germano Bendotti e il sinda-co di Domodossola Mariano Cattrini), alle ore 9.30, il forum-convegno ha svi-luppato il tema della "Doc Valli Osso-lane ad un anno dal riconoscimento: ricadute e prospettive di sviluppo" (con l’enologo domese Roberto Garrone), per poi trattare della "difesa fitosani-taria del vigneto in funzione nella for-ma di allevamento" e dell'"ocm vino e cenni di normativa vitivinicola" (que-sti due temi sono stati affrontati con grande attenzione e dovizia di partico-lari dal responsabile Servizio Vitivinico-lo di Coldiretti dott Carlo Todeschino). In conclusione, il presidente della Col-diretti interprovinciale di Novara e Vco Paolo Rovellotti ha ricordato il lungo percorso che ha portato alla designa-zione della nuova Doc, soffermandosi sull'importanza e sul ruolo che posso-no avere i vini ossolani sia per l'econo-mia del territorio che per l'immagine e la promozione dell'intero comprenso-rio della provincia, in Italia e all'estero.

LA DENOMINAZIONELa denominazione di origine control-lata “Valli Ossolane” è riservata ai vini “Valli Ossolane“ Rosso (per vini ottenu-ti con uve Nebbiolo, Croatina, Merlot per almeno il 60% da soli o congiunta-mente; altri vitigni a bacca rossa, non aromatici idonei alla coltivazione nella

UN PARTECIPATO INCONTRO CON GLI ESPERTI E I TECNICI

Il futuro dei vini ossolaninel forum Coldiretti a DomoL'ENOLOGO GARRONE E IL RESPONSABILE VITIVINICOLO DI COLDIRETTI TODESCHINOHANNO DISCUSSO DI POTENZIALITÀ, PROBLEMATICHE E INNOVAZIONI DEL COMPARTO

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Regione Piemonte, per un massimo del 40%), “Valli Ossolane” Nebbiolo (Neb-biolo 85%: possono concorrere altri viti-gni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemon-te, fino ad un massimo del 15%), “Val-li Ossolane” Nebbiolo Superiore (idem,

ndr) e “Valli Ossolane” Bianco (per vini ottenuti da vitigno Chardonnay per al-meno il 60%; altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte per un massi-mo del 40%). La zona di produzione dei vini ricompresi nella Doc “Valli Ossola-

ne” comprende l’intero territo-rio amministra-tivo dei comuni di Beura Cardez-za, Bognanco, Crevoladossola, Crodo, Domo-dossola, Masera, Montecrestese, Montescheno, Pallanzeno, Pie-dimulera, Pieve Vergonte, Pre-mosello, Orna-vasso, Trontano, Viganella, Villa-dossola, Vogo-gna.

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

▶ L'INAUGURAZIONE DELLA SEDE

▶ VIGNETI IN OSSOLA

Page 18: Iride luglio 2012

CAA - IN PRIMO PIANO CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201218

L'importo che verràliquidato sarà parial 30% del valoredei titoli storicidi ogni azienda.Il valore dei titoliprovvisori fi ssati da ogni azienda non saràsoggetto ad anticipo

Sospesi l’operatività del Sistri e i contributi 2012. È quanto previsto dall’articolo 52 del decreto legge per la cre-

scita (D.L. 22 giugno 2012, n.83) che conferma quanto già anticipato infor-malmente dal ministero dell’Ambien-te nelle scorse settimane.La sospensione è stata disposta per po-ter svolgere ulteriori verifiche ammini-strative e funzionali del Sistema, resesi necessarie anche a seguito del parere reso dalla Digitpa (l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Am-ministrazione) che ha evidenziato al-cune criticità con riferimento a diversi

NUOVO RESPONSABILE

CAA COLDIRETTI

Referente è il P.A. Lorenzo Rolando

Il Perito Agrario Lorenzo Rolando è il nuovo respon-sabile del Centro Assistenza Agricola (CAA) Coldiretti di

Novara e Vco.Persona di grande esperienza e professionalità, ha compiuto l'intero percorso formativo all'in-terno del Sistema Coldiretti. Un particolare ringraziamento a Claudio Salsa, che andrà ad occuparsi dell'attività di Inipa, dei sistemi informatici e dell'atti-vità relativa alla contabilità Inea nelle quattro province di Nova-ra, Vco, Vercelli e Biella.Per prendere un appuntamento con il P.A. Rolando, tutte le im-prese interessate possono rivol-gersi presso gli uffici di Coldiret-ti Novara Vco.

Sistri, sospesal'operatività

e i contributi 2012

Anticipo Domanda Unica,A fi ne luglio Arpea iniziaad erogare il contributoPAC, ci sarà un ulteriore anticipo comunitario in autunno

da NOVARA - LORENZO ROLANDO(Responsabile CAA Coldiretti)

Tutti i nostri uffici hanno già provveduto a richiedere e trasmettere ad Arpea la domanda di anticipo sulla Domanda Unica 2012. Arpea provvederà ad erogare il contributo richiesto, presumibilmente dal 27 luglio prossimo. L’importo che verrà liquidato sarà pari al 30% del valore dei titoli storici di

ogni azienda. Quindi il valore dei titoli provvisori fissati da ogni azienda, non sarà soggetto ad anticipo (ex accoppiato del riso ). Bisogna segnalare che ad ottobre/novembre ci sarà la possibilità di accedere an-che ad un ulteriore anticipo “comunitario”. L’anticipo comunitario sarà pari al 50% dei titoli storici. Quindi, se per un qualche motivo l’azienda non riceve a fine luglio l’anticipo regionale (recuperi debiti od anomalie del sistema), potrà ricevere l’aiu-to comunitario ad ottobre/novembre. Le aziende, invece, che riceveranno rego-larmente l’anticipo regionale, potranno ricevere l’ulteriore anticipo comunitario: in questo caso quest’ultimo sarà solo del 20% ( 30% regionale + 20% comunitario), in quanto la misura massima è fissata al 50% del titolo. Ricordiamo che l’anticipo regionale e reso possibile in quanto la Regione con fondi propri mette a disposizio-ne un certo plafond finanziario per dare liquidità al sistema.

profili tecnici ed amministrativi.Il Sistri, quindi, unitamente ad ogni adempimento informatico connesso, sarà sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e, comunque, non oltre il 30 giugno 2013. La norma pre-cisa che le imprese restano obbligate alla tenuta del registro di carico e sca-rico e alla compilazione dei formulati di trasporto, secondo la disciplina an-che sanzionatoria previgente.Contestualmente, la disposizione pre-vede la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l'anno 2012, che, diversamente, sareb-be scaduto a novembre.

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19L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012 19

CAA - IN PRIMO PIANO CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Allevamenti con emissioniin atmosfera: la domandadi autorizzazione generaleI tempi sono ristretti: va presentata entro il 31 luglio

da NOVARA - LORENZO ROLANDO(Responsabile CAA Coldiretti)

Questa problematica si aggiunge a tutte le altre si-tuazioni di effettiva complicazione e disagio, che gli allevatori devono affrontare per poter gestire i propri allevamenti zootecnici.

Mi spiego meglio: con l’entrata in vigore del Dlgs n 152 del 03.04.2006 sono stati stabiliti, tra le altre cose, anche i quanti-tativi delle emissioni in atmosfera degli stabilimenti produt-tivi, anche quelli agricoli.La normativa nazionale demandava poi alle varie Regioni il compito di legiferare in materia. Nel 2010 vi fu una modifica della 152 dove si affrontò, in concreto, anche la procedura di

autorizzazione degli stabilimenti zootecnici con particolari dimensioni. Le Regioni dovevano approntare il regolamento specifico e comunque gli allevatori avrebbero dovuto presentare una specifica richiesta per iniziare o continuare l’attività nel lo-ro allevamento. Ora la Regione Piemonte ha pubblicato sul B.U.R. il 12 luglio scorso da Determina del 06.07.2012 che ri-guarda questa materia.Bisogna subito chiarire che questo adempimento non riguar-da tutti gli allevatori , ma solamente quelli che possiedono al-levamenti effettuati in ambiente confinato, il cui numero di capi potenzialmente presenti è compreso nell’intervallo in-dicato, per le diverse categorie di animali, nella seguente ta-bella (*):

Gli allevatori che si trovano in questa condizione, devono presentare entro il 31.07.2012 agli uffici del SUAP una do-manda di autorizzazione di carattere generale per le emis-sioni in atmosfera provenienti da allevamenti zootecnici.La domanda deve essere poi completata con la presentazio-ne entro il 31.12.2012 di una serie di documenti tecnico/am-bientale riguardanti gli impianti presenti nello stabilimento.Visto i tempi ristrettissimi del provvedimento, i nostri uffi-ci hanno già provveduto, mediante una serie di riunioni sul territorio, a contattare le aziende che potenzialmente sono in queste condizioni in modo da informarle e da metterle in condizione di presentare questa autorizzazione richiesta.Invito, per una più approfondita disamina della materia, gli interessati a passare presso gli uffici per chiarimenti e dubbi.

VACCHE DA LATTE da 300 a 600 capi

RIMONTA VACCHE DA LATTE da 300 a 600 capi

ALTRE VACCHE da 300 a 600 capi

BOVINI INGRASSO da 300 a 600 capi

VITELLI A CARNE BIANCA da 1000 a 2500 capi

SUINI SCROFE da 400 a 750 capi

SUINI INGRASSO da 1000 a 2000 capi

OVICAPRINI da 2000 a 4000 capi

OVAIOLE da 25000 a 40000 capi

POLLASTRE da 30000 a 40000 capi

POLLI DA CARNE da 30000 a 40000 capi

TACCHINI MASCHI da 7000 a 40000 capi

TACCHINI FEMMINE da 14000 a 40000 capi

(*) Nella tabella non abbiamo compreso, per brevità, altre specie.

Gli allevatori che si trovanoin una delle condizioni previstedevono presentare entro il 31 luglio 2012agli uffici del Suapuna domanda di autorizzazionedi carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da allevamenti zootecnici

▶ VACCA IN STALLA

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CURATA DA COLDIRETTI

MAIS, prorogatoil divieto

di utilizzare i neonicotinoidi

Il ministero della Salute ha ap-provato la decisione della Com-missione consultiva dei prodotti fitosanitari, che si è espressa in

favore della proroga della sospen-sione cautelativa dell’autorizzazione all’impiego di sementi di mais tratta-te con prodotti fitosanitari contenen-ti le sostanze attive neonicotinoidi, tenuto conto di possibili effetti sulla salute delle api.È stata concessa una proroga di altri 7 mesi, che si è resa necessaria in atte-sa di acquisire da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sia il parere sui risultati del pro-

getto Apenet che le conclusioni delle analisi in merito agli effet-ti acuti e cronici dei neonicotinoi-di sulle api. Il de-creto di proroga di sospensione sarà pubblicato a breve sulla Gaz-zetta Ufficiale.

CAA - APICOLTURA CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Apicoltura e aiuti, aperto nuovo bandonel NovareseI requisiti per presentare domanda

da NOVARA - (REDAZIONE)

La Provincia di Novara ha attivato un bando di aiuto per il migliora-mento del settore apistico.In particolare, esso riguarda:

a) la costruzione, ristrutturazione e am-modernamento delle strutture azien-dali di lavorazione e conservazione della produzione degli alveari;

b) l'acquisto di macchine e attrezzature per la lavorazione e la commercializza-zione dei prodotti degli alveari, acqui-sto o ammodernamento degli apiari;

c) l'adeguamento alle norme igienico-sa-nitarie dei locali di lavorazione dei pro-dotti dell’alveare;

d) le spese generali e tecniche connesse a realizzazione degli interventi di cui ai punti a e b con un massimale del 7% in zona svantaggiata e 6% altrove.

Possono presentare domanda, in carta libera, per accedere ai contributi anche di più interventi gli apicoltori produtto-ri apistici singoli o associati e gli apicol-tori amatoriali che si impegnino, entro un anno dal godimento dei contributi, ad acquisire tutti i requisiti dell’apicolto-re produttore apistico e a proseguire tale attività per almeno cinque anni, nel caso di investimenti immobiliari e fondiari, e

si impegnino, inoltre, a mantenere il vin-colo di destinazione degli immobili per almeno 10 anni. Occorre aver presentato denuncia annuale di possesso alveari. Le domande possono essere presentate alla Provincia di Novara - Settore Agricol-tura – corso Felice Cavallotti, 31 entro le ore 12:00 del 15 ottobre.Verrà data priorità nell’ordine:•) agli apicoltori produttori apistici singo-

li o associati;•) agli apicoltori amatoriali.La concessione dei contributi averrà nel limite annuo ammissibile fissato per la spesa minima in euro 1.000 e nella spesa massima in euro 25.000 per azienda, con un massimo di euro 5.000 per l’acquisto degli alveari, cumulabile con la presenta-zione di più domande.Non saranno accettate domande su in-terventi precedentemente richiesti sulla legge in oggetto, e non ancora collaudati.Le percentuali di contributo sono per le zone svantaggiate (montagna) 50% per gli interventi di tipo fondiario e 40% per quelli di tipo agrario, e per le zone non svantaggiate (collina e pianura) 40% per gli interventi di tipo fondiario e 30% per quelli di tipo agrario.Coldiretti è a disposizione per il suppor-to alla compilazione delle domande.

STUDI EUROPEI

Api, 3,2 milioniper studiareil problema della morìa

La Commissione europea ha stanziato 3,2 milioni di eu-ro per sostenere 17 Stati membri nella realizzazione

di studi per raccogliere informazio-ni sulle perdite delle colonie di api. Gli studi saranno co-finanziati dal-la Commissione europea al tas-so del 70% dei costi ammissibili per il periodo fino al 30 giugno 2013.L’Italia ha in dotazione 521.590 euro.

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201220

Concessala prorogadi altrisette mesinecessariain attesadel pareredell'Efsa

Possono presentaredomandaper accedereai contributianche in piùinterventigli apicoltoriproduttori apisticisingoli o associatie gli apicoltoriamatoriali▶ API AL LAVORO

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da NOVARA (REDAZIONE)

La Legge Regionale n. 10 dell'11 luglio 2011 “Disposizioni colle-gate alla legge finanziaria per l'anno 2011” all’art. 6 ha mo-

dificato il comma 1 bis dell’art. 4 della L.R. n. 11 del 25 maggio 2001 istitutiva del CO.SM.AN. il Consorzio obbligato-rio per lo smaltimento o il recupero dei rifiuti di origine animale provenienti da allevamenti ed industrie alimentari. Con la nuova formulazione della legge si sancisce quanto segue, fermo restan-do che permane l’obbligo di adesio-ne al Consorzio (ai sensi dell’art. 7-ter L.R. n. 11/2001 e DGR n. 26-1405 del 19/01/2011) da parte di tutti gli allevato-ri di tutti i settori di interesse zootecnico con consistenze animali nei propri alle-vamenti superiori alle 10 UBA (Unità Bo-vino Adulto):1. l’obbligatorietà di adesione al-la polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento degli animali morti o ab-battuti in focolai di malattie infettive e diffusive disciplinate dalle norme di po-lizia veterinaria, (con copertura totale o parziale, da parte del contributo pub-blico regionale, dei costi di smaltimen-to sostenuti dagli allevatori);2. la possibilità di non aderire alla polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento dei capi morti in alle-vamento per mortalità ordinaria (con copertura parziale, da parte del con-tributo pubblico regionale, dei costi di smaltimento sostenuti dagli allevatori) comunicandolo entro i termini e con le modalità stabilite dal Consorzio. Conseguentemente il Consorzio è chia-mato dalla legge a stabilire i termini e le modalità con le quali gli allevatori con-sorziati possono comunicare al Con-sorzio che non intendono più aderire alla polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento degli animali morti per mortalità ordinaria.Il Consiglio di Amministrazio-

Notizie dal Cosman:novità dalla legge regionalesullo smaltimento carcasseI termini per gli adempimenti che riguardano le aziende

ne del Consorzio nella seduta del 14 giugno 2012 ha deliberato che l’allevatore che intenda esercita-re tale opzione debba inoltrare al Consorzio, entro e non oltre il ter-mine del 30 settembre 2012, una comunicazione di non adesione per l’anno 2013 alla polizza assicura-tiva collettiva per lo smaltimento degli animali morti per mortalità ordinaria.In assenza di comunicazioni pervenute entro tale termine ogni allevatore con-sorziato risulterà aderente per l’anno 2013 alla polizza assicurativa collettiva

per lo smaltimento ordinario, usufruen-do del consueto servizio di smaltimen-to attraverso denuncia al call center Smaltimenti e beneficiando del premio assicurativo agevolato dai contributi pubblici regionali nell’entità che sarà fis-sata dalla Giunta Regionale in occasione dell’approvazione del Programma an-nuale di attività del Consorzio per il 2013.Poiché la legge e lo statuto pongono in ca-po al Consorzio l’onere dell’organizzazio-ne del sistema regionale di smaltimento degli animali morti in allevamento, di-venta essenziale effettuare da parte del Consorzio il monitoraggio dei flussi di smaltimento.A tal fine, gli allevatori che tra-smetteranno le comunicazioni di non adesione si impegnano altre-sì a comunicare al Consorzio en-tro il termine del 28 febbraio 2013 le modalità alternative di smalti-mento attivate e comunque conformi alla normativa sanitaria ed ambientale vigente, consapevoli che i costi di smal-timento dell’anno 2013 saranno total-mente a loro carico.Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici del Consorzio al nu-mero 011/4326084 o al fax 011/4326085 o all’e-mail [email protected].

▶ VACCA AL PASCOLO IN ALPEGGIO

Caldo, nelle stalle ridottala produzione di latte del 10-20%

A seguito dell’ondata di caldo straordinario che ha stressato anche le mucche in Italia sono stati prodotti quasi 100 milioni di litri di latte in meno a distanza di un mese dall’arrivo del primo dei tre anticicloni che hanno attraversato l’Italia. È quanto emerge da un

monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che le mucche hanno prodotto in media dal 10 al 20% di latte in meno con punte che arrivano anche al 50 per cento nei giorni più roventi. Per le mucche – sottolinea la Coldiretti - il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli ani-mali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte anche se in soccorso in molte stalle sono scattate le contromisure con l’accensione di ventilatori e doccette refrigeranti e l’utilizzazione di integratori specifici.

CAA - ZOOTECNIA CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

21L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

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L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201222

da NOVARA - (REDAZIONE)

Lo scorso mese di giugno è sta-to di intense trattative per la de-finizione del nuovo prezzo del latte in Piemonte.

Coldiretti Piemonte evidenzia l’impor-tanza che riveste la ripresa delle tratta-tive e che è nuovamente in atto, nella nostra Regione, una forte importazione di latte e di cagliate dall’estero.Prodotti usati da molte industrie pie-montesi per “tagliare” il nostro latte ed abbattere così i loro costi di produzio-ne, con una inevitabile perdita di gusti e sapore, frutto della tradizione casearia piemontese a danno dei consumatori e degli allevatori. «Abbiamo chiesto all’assessore Clau-dio Sacchetto di rilevare con urgenza dall’U.V.A.C. (l’Ufficio che monitora le importazioni agro-alimentari nel nostro Paese) i dati, che già nel 2010, anno di ultima pubblicazione, con un’azione di Coldiretti Piemonte erano stati resi pub-blici ed evidenziavano in maniera forte il fenomeno» dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e diretto-re di Coldiretti Piemonte. «Il fenomeno è sicuramente in aumento, a danno dell’e-

Novara Vco, Coldirettirappresenta oltre il 50%dei produttori di latte

conomia piemontese. Le importazio-ni di latte e cagliate rappresentano una concorrenza sleale al nostro prodotto: e se, poi, i trasformati fossero spacciati per prodotti caseari made in Piemonte, allo-

ra si tratterebbe di una truffa ai danni dei consumatori».Intanto, in un incontro tenutosi venerdì 22 giugno a Roma, Coldiretti Piemon-te ha evidenziato al Commissario stra-ordinario di Agea per la gestione delle quote latte, Paolo Gulinelli, la neces-sità dell’applicazione totale della legge 33/2009. Uno strumento legislativo importante che aveva e deve avere lo scopo di con-sentire la regolarizzazione delle multe sulle quote latte.

Sia in Piemonte che in Lombardia è stata raggiunta l'intesa sul prezzo del latte: il prezzo del latte alla stal-la: la particolare collocazione delle

province di Novara e Vco impone di ripor-tare entrambe le trattative.Partiamo dalla Lombardia, da sempre importante riferimento per il nostro terri-torio: qui il prezzo è pari a 38 centesimi al litro per le consegne da giugno a settembre e 36 centesimi al litro per quelle già confe-rite nei mesi di aprile e maggio, iva esclusa e più i premi previsti dalla tabella qualità. L’accordo è stato siglato con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Par-malat, Galbani, Invernizzi e Cademartori. In Piemonte il prezzo del latte alla stalla se-

Latte alla stalla, fi ssato il prezzoregionale in Piemonte e Lombardia:

sono i due riferimenti per Novara-Vcocondo il principio dell’indicizzazione, per il mese di maggio si avvicina ai 37 centesimi al litro con uno standard di grasso di 38 gr/litro e uno standard di proteine di 33 gr/li-tro. Le variazioni sono legate alla qualità del latte.Questo il commento della Coldiretti su-balpina: «Seppure il risultato economico non ci soddisfi, va evidenziata l’importan-za del prezzo indicizzato che adottato in Piemonte e del suo mantenimento. L’indice in base al quale viene retribuito il latte al-la stalla tiene conto dei costi di produzione sostenuti dagli allevatori, dei costi di tra-sformazione e del mercato nazionale ed internazionale dei formaggi e della polvere di latte». MARCO CIAMPANELLI

CAA - LATTIERO CASEARIO CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Piemonte, le importazionidi latte e cagliatecondizionano il mercato

La Coldiretti di Novara Vco è leader anche sul territorio interrpovin-ciale di Novara Vco, sia per la rappresentanza delle aziende zootecni-che produttrici di latte sia per la quantità di latte nel sistema quote. Si riportano in tabella i relativi dati. Numeri che dimostrano una for-

za e un dovere di rappresentanza che ci incoraggiano a ben proseguire.

▶ UNA STALLA

TOTALE QUOTA LATTE COLDIRETTI (NO) 47.121.132 59,68%

TOTALE QUOTA LATTE ALTRI (NO) 31.830.187 40,31%

TOTALE QUOTA LATTE COLDIRETTI (VCO) 3.756.458 64%

TOTALE QUOTA LATTE ALTRI (VCO) 2.086.759 36%

TOTALI PESO PERCENTUALE

Page 23: Iride luglio 2012

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

Pubblicate le linee guida per gli

Unione Europea,quindici Paesi sono contrari

alla fine dei diritti di impianto

S ono 15 finora gli Stati Membri (ultimo in ordine di arrivo la Bul-garia) che si oppongono alla fine dei diritti di impianto della vite, prevista nel 2016. Al fine di ottenere la maggioranza qualificata necessaria per mettere mano alla normativa, occorre però che al-

tri Paesi aderiscano al gruppo promotore della revisione del provvedi-mento previsto dalla riforma dell’OcmVitivinicolo del 2008. Ad oggi, la situazione è la seguente: alcuni Paesi si astengo dal prendere una chiara posizione (Regno Unito, Irlanda, Finlandia, Belgio e Paesi Bas-si), mentre altri (Germania, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Unghe-ria, Austria, Romania, Lussemburgo, Cipro, Repubblica Ceca, Slovacchia, Grecia, Slovenia e Bulgaria) si sono schierati contro la liberalizzazione. Per i restati sette Stati Membri, la posizione è ancora meno chiara. La questione è oggetto di discussione nell’ambito del Gruppo di alto li-vello Viticoltura istituito alla fine dello scorso mese di gennaio. Sull’'argomento è stato pubblicato uno studio di cui trattiamo nell'arti-colo principale di questa pagina.

CARLO TODESCHINO

CAA - IL VINO E IL VIGNETO CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

da NOVARA - CARLO TODESCHINO(Responsabile Servizio Vitivinicolo)

P otrebbero essere molto pesanti le conseguenze economiche e so-ciali della liberalizzazione dei di-ritti di impianto della vite.

Uno studio scientifico realizzato dall’Arev, l'Assemblea delle autorità europee delle regioni vitivinicole, fa ilpunto sulle possi-bili conseguenze economiche e sociali de-rivanti dalla liberalizzazione dei diritti di impianto della vite. Scopo dello studio è quello di alimentare il dibattito sulla fine dei diritti di impianto prevista per il 1° gennaio 2016 o, al più tar-di, entro il 2018. Con l’avvicinarsi della scadenza, questa deregulation viene sempre più messa in di-scussione dagli addetti ai lavori che temo-no conseguenze disastrose per il settore. In sintesi, lo studio mostra che: la dimen-sione delle imprese non è necessaria-mente sinonimo di economie di scala e di

Vigneto e dirittidi reimpianto:studi e proposte

crescita in termini di reddito;• il prezzo dei diritti di impianto non au-

menta significativamente il costo della creazione di un vigneto;

• se applicate in maniera meno rigorosa, un sistema di diritti di impianto non sa-rà sufficiente per evitare una sovrappro-duzione (come accaduta nelle regioni Alentejo, Aquitaine, Valle della Loira, ma anche in Argentina), con una reazione negativa a catena su più regioni virtuose;

• l'assenza di sistemi di regolazione degli impianti nel Nuovo Mondo non ha reso capaci i competitors europei di evitare squilibri sul mercato;

• altri paesi hanno eliminato questo siste-ma, a causa della difficoltà di far rispet-tare le regole, e per questo hanno fissato altre misure di regolamentazione del mercato (Argentina).

Le esperienze altrui come esempioSecondo questo studio, gli esempi dell'Au-stralia, dove l'organizzazione gerarchica dei vini per territorio è ancora in fase ini-ziale, e dell’Argentina, dove è stata sot-toposta a disciplinare solo una parte del territorio, ostrano che il potenziale di pro-duzione deve essere controllato per tutte le categorie di vino. La logica della eliminazione dei diritti di impianto impone un focus sulla futura ubicazione dei nuovi impianti con riferi-mento ai vigneti attuali. A questo punto, una domanda sorge spontanea: i nuovi impianti saranno cre-ati in competizione con le zone viticole agricole (zone geografiche non ancora delimitate) o con le zone agricole gene-rali, oppure con le zone da cancellare? In ogni caso, gli ambienti e i paesaggi delle regioni viticole saranno inevitabilmente influenzati. Anche se gli economisti non sono in grado di fare previsioni sull’im-patto, sono però in grado di affermare che il trasferimento verso le pianure avrà inizio, e questo danneggerà il turismo del vino e la sua fiorente economia, così co-me la competitività dei vigneti ubicati nei pendii ripidi, con inevitabili conseguenze ambientali.

L'industrializzazione del settoreL'evoluzione del settore vitivinicolo negli ultimi decenni è stata principalmente ca-ratterizzata da un indubbio procedere ver-so l'industrializzazione, che sta spingendo gli operatori a muoversi sul versante del-la produzione, un processo questo che ri-chiede il ricorso al capitale esterno. Inoltre, la pressione finanziaria dovuta alla recessione sta costringendo le imprese ad effettuare un veloce e significativo rientro sui loro investimenti: da qui la necessità di produrre grandi volumi da vendere rapi-damente. Finora, 14 Stati membri hanno preso posi-zione contro la fine dei diritti di impianto a partire dal 2016. Tuttavia, la maggioran-za richiesta non è ancora stata raggiunta, rendendo ancora possibile il ribaltamen-to delle decisioni prese nel quadro del-la riforma dell’Ocm Vitivinicolo del 2008. (Fonte: ue)

23

▶ VIGNETO IN LUGLIO

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L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201224

CAA - IL VINO E IL VIGNETO CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

da NOVARA - CARLO TODESCHINO(Responsabile Servizio Vitivinicolo)

L e giacenze di vino e/o mosti di uve e/o mosti concentrati e/o mosti concentrati rettificati al-le ore 24.00 del 31 luglio 2012,

devono essere riportate nella denuncia annuale che deve essere presentata dal 1° agosto 2012 al 10 settembre succes-sivo, come previsto dalla regolamenta-zione comunitaria. Circa la modalità di presentazione queste sono esclusivamente in manie-ra telematica utilizzando la procedura presso i Caa ai quali il soggetto ha dato delega.La normativa ad oggi vigente indica i soggetti che sono esonerati dalla pre-sentazione della dichiarazione e che sono:· I consumatori privati;· I rivenditori al minuto che esercitano

professionalmente un’attività com-merciale comprendente la cessione diretta al consumatore finale di quan-titativi di vino non superiori, per cia-scuna vendita, a 60 litri;

· I rivenditori al minuto che utilizzano

Giacenza vino,la denunciava fatta entro il 10 settembre

cantine attrezzate per il magazzinag-gio e il condizionamento di quan-titativi di vino non superiori a 10 ettolitri.

In ordine al contenuto della dichiara-zione, vengono poi fornite alcune pre-cisazioni e cioè:a) le quantità da dichiararsi nella di-

chiarazione di giacenza debbono es-sere riferite alle detenzioni delle varie tipologie di prodotto alle ore 24.00 del 31 luglio di ogni anno.

b) le quantità riferite ai vini assunti in carico nel registro di carico e scarico come vini atti a diventare vini a De-nominazione di Origine vanno inclusi nel modello di dichiarazione di gia-cenza nelle caselle pertinenti ai vini DOP medesimi, ciò anche se alle ore 24.00 del 31 luglio tali vini non sono stati ancora certificati dalla compe-tente Camera di Commercio Indu-stria ed Artigianato.

c) nelle apposite caselle del modello di dichiarazione di giacenza per i “vini”, con o senza Igp, devono essere indi-cate anche le quantità di vini Dop che hanno subito declassamento in data anteriore al 1° agosto.

d) i vini detenuti da terzi alle ore 24.00 del 31 luglio in “conto imbottiglia-mento” od altro conto lavorazione, di cui si trova riscontro nei registri di ca-rico intestati all’impresa che effettua la relativa prestazione di servizio, de-vono essere inclusi nella dichiarazio-ne di giacenza di quest’ultima. A tal fine le quantità di prodotto in carico a terzi devono essere annotate nel-la parte inerente il “commercio” sen-za necessità di distinzione da quelle eventuali dell’impresa che effettua l’operazione.

e) nel caso di “depositi all’ingrosso” di propri vini istituiti al di fuori della sede principale dell’impresa, la di-chiarazione di giacenza deve esse-re presentata, di norma, a cura dello stesso depositante proprietario del vino e titolare del registro di carico e scarico. Tuttavia, nei casi consentiti in cui i predetti vini siano iscritti in regi-stri intestati a trasportatori o ad altri soggetti, la dichiarazione di giacenza deve essere presentata dal titolare del registro che cura il deposito tempora-neo per conto di terzi.

f) i vini detenuti da coloro che svolgo-no l’attività di “magazzino all’ingros-so”, da non confondersi con quella di “deposito all’ingrosso” di cui al prece-dente comma, devono essere dichia-rati nella dichiarazione di giacenza del titolare dell’impresa stessa, anche se esonerato dalla tenuta del registro di carico e scarico.

g) la codifica di vini Dop da utilizzare è quella sancita dal Decreto Ministeria-le del 28 dicembre 2006 e comunque la codifica è allegata alle istruzioni di compilazione della dichiarazione di giacenza.

La dichiarazione viene quindi sottopo-sta a controllo amministrativo.I produttori/commercianti di prodotti vitivinicolo pertanto debbono chiude-re i registri di commercializazione alla data del 31 luglio, calcolando le giacen-ze sui registri stessi ed effettuare tutte le dovute verifiche di cantina al fine della corrispondenza dei dati, per ogni tipo-logia di prodotto e annata per i prodot-ti Doc/Docg, mediante la redazione sui registri stessi del bilancio di cantina. Sui registri di imbottigliamento si effettua la chiusura senza alcuna annotazione.Su tutti i registri vitivinicoli la numera-zione progressiva delle operazioni, da annotare nella prima colonna, riparte con il primo agosto dal n. 01, in quan-to si entra nella campagna vitivinicola 2012/2013.

▶ BOTTI E BARRIQUES IN CANTINA

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LAVORO - SERVIZI ALLE IMPRESE

25L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012

Nei campi è record di laureati-agricoltoriche scommettono sul settore primario

da NOVARA - ELEONORA BARE'(Segreteria Coldiretti Giovani Impresa)

I n dieci anni sono raddoppiati i laureati alla guida delle aziende agricole a conferma di un pro-cesso di professionalizzazione

che ha riguardato anche la straordi-naria crescita degli agricoltori impe-gnati in attività multifunzionali di trasformazione e vendita di prodotti e nell’offerta di servizi innovativi. È importante sottolineare che del 6,2% dei capi azienda laureati la grande maggioranza ha frequentato facoltà diverse da quelle di agraria a dimostrazione del fatto che il setto-

re ha allargato i propri ambiti di ope-ratività. I nuovi dati del censimento arri-vano a distanza di circa undici an-ni dall’approvazione della legge di orientamento fortemente sostenu-ta dalla Coldiretti che ha allargato i confini dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impre-sa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi si pos-sono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, ma

sempre possibile l'accertamento della in-sussistenza del carattere di quietanza an-che delle sottoscrizioni eventualmente apposte dal lavoratore sulle busta paga. Inoltre, va precisato che la sottoscrizione "per ricevuta" opposta dal lavoratore alla busta paga non implica, in maniera uni-voca, l'effettivo pagamento della som-ma indicata nel medesimo documento, e pertanto la suddetta espressione non è tale da potersi interpretare alla stregua del solo riscontro letterale, imponendo invece il ricorso anche agli ulteriori cri-teri ermeneutici dettati dagli art. 1362 ss. c.c. (Cass. civ. Sez. lavoro 24 giugno 1998 n. 6267). Tale principi consentono, quindi, al lavo-ratore di dimostrare che le somme per-cepite fossero inferiori a quelle indicate sulle buste paga. È bene quindi sempre pagare con mezzi tracciabili, quali assegni e bonifici ricor-dando anche che la Manovra Monti ha sensibilmente abbassato la soglia di trac-ciabilità della normativa antiriciclaggio. Dal 2012 l’utilizzo del contante è limitato ad un massimo di 1.000 euro.

PAGHE: come prova di pagamento non basta la fi rma sul cedolinoImportante tenere la tracciabilità delle retribuzioni

È opportuno ricordare che non basta la firma sul cedolino co-me prova di avvenuto pagamen-to della retribuzione. Il cedolino

paga è solo il prospetto che definisce l’en-tità dello stipendio del lavoratore.L'art. 1 della l. 5.1.1953 n. 4 impone al da-tore di lavoro l'obbligo, anche penalmen-te sanzionato, di consegnare ai lavoratori dipendenti, all'atto della corresponsione della retribuzione, un prospetto conte-nente l'indicazione di tutti gli elementi costitutivi della retribuzione medesima. È pacifico che la busta paga, sebbene sot-toscritta, non è sufficiente di per sé a di-mostrare la assoluta veridicità di quanto in essa indicato sia con riferimento alla rispondenza della retribuzione indica-ta a quanto effettivamente percepito sia con riferimento, nella specie, al numero di giorni lavorati (Cass. civ., 2001 n. 9688), all'inquadramento indicato ed altro.La giurisprudenza di legittimità ritiene che non esiste una presunzione assolu-ta di corrispondenza della retribuzione percepita dal lavoratore rispetto a quella risultante dai prospetti di paga per cui è

Stagionali extra-Ue:domande telematiche

Fino alle ore 24 del 31 dicem-bre 2012 è possibile l'inoltro telematico delle domande relativo ai flussi stagionali

per i lavoratori extracomunitari.Secondo il vigente decreto flussi, tali lavoratoriche potranno essere assun-ti in agricoltura o nel settore turisti-co-albeghiero. Il tetto è di 35.000 unità, da ripartire tra regioni e province autonome.Gli uffici della Coldiretti interprovin-ciale di Novara Vco sono a disposizio-ne per l’espletamento delle pratiche.

anche della fornitura di servizi a pri-vati e alla pubblica amministrazione. E ancora, validi esempi di imprendi-toria giovanile qualificata sono rap-presentati dalle fattorie didattiche convenzionate con le scuole, dagli agriasili e dagli agriospizi.La Coldiretti interprovinciale di No-vara e Vco, con il proprio sistema ser-vizi il movimento "Coldiretti Giovani Impresa", è vicina a quanti vogliono intraprendere la creazione di una nuova impresa agricola sul territorio ed è in grado di fornire un'adegua-ta azione di supporto a partire dalla fase di programmazione della nuova impresa.

Il datore di lavoro deve consegnarealla corrisponsionedella retribuzioneun prospettocon l'indicazionedi tutti gli elementicostitutividella retribuzionemedesima

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da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI(Referente Campagna Amica)

L'apicoltura cresce e mantiene la propria strategicità nella pro-vince di Novara e Vco, dove sono diverse le imprese agricole dedi-

te a tale attività: in particolare, il Novarese si posiziona tra i primi posti in Piemonte, con 207 apicoltori presenti in provincia, consi-derando anche gli hobbisti, per un totale di circa 22 mila arnie. Nel Vco, invece, gli api-coltori sono 351, per un totale di 5.500 arnie.Nelle due province si riescono a produrre molti mieli monoflorali.Alcuni possono essere raccolti tutti gli an-ni con produzioni variabili per quantità ma con caratteristiche costanti per qualità organolettiche, altri, invece, risultano più

saltuari e variabili o ancora possono essere prodotti solo in aerali molto ristretti e infine solo se si verificano particolari condizioni climatiche. Vediamo, quindi di individuare tutti i potenziali raccolti.Tra i mieli monofloreali principali vi sono

quelli di Acacia, di Castagno, di Tiglio, cui si aggiunge, particolarmente in Ossola, quello di Rododendro.A questi vanno aggiunti gli altri prodotti del-le api, come propoli e cera.Importante è, anche per il settore dell'api-coltura, il collegamento con la rete degli Agrimercati, dei Punti e delle Botteghe di Campagna Amica, canali di mercato ideali per poter raggiungere i consumatori anche al di fuori dei confini del comprensorio.Coldiretti è a disposizione di tutti gli api-coltori con la propria struttura tecnica ed i servizi a loro dedicati: per informazioni, è possibile rivolgersi agli uffici zona presenti sul territorio.Approfondiremo puntualmente l'argo-mento filiera miele sui prossimi numeri del giornale.

da NOVARA - ELENA SASSONE(Responsabile Fiscale Impresa Verde e Coldiretti Novara Vco)

Dopo tanta attesa è finalmente stato pubblicato sul-la Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 83/12, an-che conosciuto come decreto sviluppo 2012 e con la pubblicazione è anche entrato in vigore. Il de-

creto legge 22 giugno 2012, n. 83, intitolato «Misure urgenti per la crescita del Paese», pubblicato sul Supplemento Ordi-nario n. 129 alla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012 contiene numerose conferme e delle novità rispetto alle voci circolate nei giorni scorsi.

2012, il Decreto Sviluppoè sulla Gazzetta Uffi ciale

FISCALE E CAFSISTEMA SERVIZI COLDIRETTI

Pubblicato in G.U. il 26 giugno 2012, il DL n. 83/2012 è entrato ufficialmente in vigore con tutte le novità che porta per il rilancio dell'economia del nostro Paese, tra cui le detrazioni Irpef al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia

C'è tempo fino al 1° ottobre 2012 (in quanto il 30 set-tembre 2012 cade di do-menica) per comunicare

la variazione catastale dei fabbricati ru-rali già iscritti in Catasto fabbricati, clas-sificati in categorie diverse da A/6 per le abitazioni e D/10 per quelli strumen-tali all’esercizio delle attività agricole.La richiesta è volta a ottenere che all’immobile venga attribuita:- la categoria A/6, se si tratta di immo-

bile rurale ad uso abitativo;- la categoria D/10, se si tratta di immo-

bile rurale ad uso strumentale.La proroga è contenuta nell’art. 3, com-ma 19 del DL 6 luglio 2012 n. 95 (Decre-to “spending review”), che dovrà essere convertito in legge entro il 4 settembre.La comunicazione di variazione cata-

Il DL sulla spending review proroga al 1° ottobre il termine entro cui comunicare la variazione catastale dei fabbricati rurali

stale riguarda soltanto i fabbricati rura-li già iscritti nel Catasto fabbricati. Per quelli iscritti nel Catasto terreni, infatti, l’accatastamento mediante la procedura DOCFA dovrà essere eseguito entro il 30 novembre 2012.L’adempimento non ha alcun effetto ai fini dell’Imu, ma riguarda soltanto l’Ici (i fabbricati rurali erano esenti dall’impo-sta comunale) e si rende necessario per mettersi al riparo dall’orientamento del-la Corte di Cassazione secondo cui la na-tura di fabbricato rurale è condizionata dalla classificazione in A/6 per le abita-zioni e D/10 per i fabbricati strumentali. Conseguentemente, l’art. 7, commi 2-bis e ss. del DL n. 70/2011, convertito dalla L. n. 106/2011, nel recepire il nuovo orien-tamento della Suprema Corte aveva sta-bilito espressamente che, ai fini del rico-noscimento della ruralità dei fabbricati, i soggetti interessati possono presentare all’ufficio locale dell’Agenzia del Territo-rio (originariamente entro il 30 settem-bre 2011), una domanda di “variazione della categoria catastale” per l’attribu-zione delle categorie A/6 e D/10. La domanda deve essere corredata da un’autocertificazione nella quale il ri-chiedente attesta che l’immobile “pos-siede, in via continuativa a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di

presentazione della domanda, i requi-siti di ruralità” di cui al vigente art. 9 del DL n. 557/1993.

Domanda di variazione con effetto retroattivoSebbene risulti incomprensibile la sentenza della C.T. Reg. di Milano n. 77/1/12 del 24 maggio 2012 secondo cui la variazione catastale non avrebbe effetti retroattivi, la volontà del legisla-tore di emanare una norma con effi-cacia retroattiva si evince dalla stessa norma nel punto in cui dispone che i requisiti di ruralità devono sussistere “in via continuativa” per 5 anni, che coincidono con le annualità d’imposta oggetto sia di accertamento da parte dei Comuni, sia di rimborso da parte dei contribuenti.In secondo luogo, dal momento che la domanda di variazione catastale non ha effetti per l’Imu, ma soltanto per l’Ici (che era applicabile fino al 31 dicembre 2011), non si capirebbe il senso del-la proroga al 1° ottobre 2012 ad opera dell’art. 3, comma 19 del DL n. 95/2012 se l’adempimento non avesse degli ef-fetti retroattivi; tanto più che la dispo-sizione contenuta nei commi 2-bis e ss. dell’art. 7 del DL 70/2011 è stata abro-gata con effetto dal 1° gennaio 2012.

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La comunicazionedi variazionecatastale in oggetto riguardasoltanto i fabbricatirurali già iscrittinel Catasto fabbricati

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Ristrutturazione: detrazione al 50%Tra le conferme abbiamo l’aumento della detrazione Irpef per lavori di ristrutturazione edilizia dal 36 al 50% e la ri-duzione della quota prevista per interventi di risparmio energetico da 55 al 50%. In particolare si prevede che le spe-se effettuate per interventi di recupero edilizio, nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2012 e il 25 giugno 2012 godono del bonus al 36% con il limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare. Dal 26 giugno 2012 ( da quando è entrato in vigore il decreto sviluppo 2012) al 30 giugno 2013, la detrazione si alza a quota 50% con limite di spesa di 96mila euro per unità immobilia-re, per poi riabbassarsi al 36% dal 1 luglio 2013. Il risparmio al 50% è riconosciuto per il conseguimento di risparmi ener-getici anche senza opere edili, acquisendo idonea documen-tazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia. In tal caso servono il bonifico bancario o postale parlante, ossia con l’indicazione della causale del pagamento e il codice fiscale delle parti, insieme ovviamente al rispetto della normativa vigente in materia di risparmio energetico attestato con ido-nea documentazione.

Decreto sviluppo 2012: le confermeConfermati anche il ritorno dell’Iva per le cessioni e loca-zioni di fabbricati effettuate da imprese di costruzioni, il credito di imposta per le as-sunzione di personale quali-ficato, pari al 35% delle spese calcolate sul costo azienda-le, con un limite massimo di 200mila euro annui ad im-presa.

Srl a capitale ridottoTra le novità si segnala l’isti-tuzione di una nuova forma societaria: la srl a capitale ridotto. A dispetto delle mo-difiche paventate per la srl semplificata, soprattutto per ciò che riguarda il limite ana-grafico dei 35 anni, il decreto sviluppo 2012 introduce nel nostro sistema ordinistico la srl a capitale ridotto per i soggetti che al momento della costituzione della so-cietà abbiano compiuto 35 anni di età. Ciò significa che per la srl semplificata, quella simbolicamente identificata ad 1 euro, non vedrà aboliti i requisiti anagrafici per la sua costituzione.

Esenzione Imu immobili invendutiNiente esenzione Imu per gli immobili realizzati da impre-se di costruzioni, che rimangono invenduti per un tempo

di 3 anni. Viene così stralciata nel testo definitivo del decre-to legge n. 83/2012 l’esenzione dall’imposta municipale sugli immobili invenduti che avrebbe fatto respirare il settore edi-lizio che già in verità, con il decreto legge n. 83/2012, gode del rispristino Iva per le cessioni e le locazioni.

Fondo crescita e ricerca Dopo anni di attese, arriva poi il riordino degli incentivi al-le imprese. Cancellate 43 norme nazionali si punterà essen-zialmente sul credito agevolato rispetto ai vecchi strumenti basati sul fondo perduto. Risorse di revoche e abrogazioni confluiranno nel Fondo unico per la crescita sostenibile che parte da 300 milioni. Altri 300 milioni arriveranno da vecchi fondi della programmazione negoziata, circa 1 miliardo po-trà derivare dal Fri della Cassa depositi e prestiti e altrettanto dalle revoche della legge 488.

Contributi imprese sopra i 1.000 euroSovvenzioni, contributi e sussidi alle imprese e l'attribuzio-ne di compensi a persone ed imprese per forniture, servizi, incarichi e consulenze ad enti pubblici e privati, di importo complessivo superiore a 1.000 euro nel corso dell'anno sola-re, sono soggetti alla pubblicità su internet. Lo prevede la bozza del dl sviluppo.

Credito d'imposta del 35% per personale qualificatoIn conferenza stampa, il ministro Passera sottolinea l'impor-tanza del primo capitolo: quello dedicato al lavoro. Arriva in-fatti il credito d'imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro annui ad impresa, per l'assunzione di perso-nale qualificato.

Aziende in crisi: c'è il concordato preventivoLe aziende colpite dalla crisi, ma che hanno comunque pro-spettive di ripresa, non saranno obbligate a dichiarare il fal-limento ma potranno ricorrere direttamente al concordato preventivo. Lo prevede la bozza del decreto Sviluppo all'esa-me del Cdm. Il ricorso diretto al concordato preventivo con-sente la continuità dell'attività dell'impresa ivi compreso il mantenimento dei contratti di fornitura con la P.a.

Accelerazione sui processi Saranno velocizzati anche i rimborsi per i processi civili più lunghi: a decidere sul diritto ai rimborsi potrà essere "un so-lo giudice e con una procedura molto semplice". Insomma cambia la legge Pinto (sulla ragionevole durata di un processo): con il decreto svilup-po si prevedono infatti inden-nizzi predeterminati e calmierati (da 500 a 1.500 per ogni anno di ritardo) e termini di fase per i procedimenti che vengono pre-fissati.La durata complessiva di un pro-cesso è prevista in sei anni, tre per il primo grado, due per l'ap-pello ed una per la Cassazione.

A decideresul dirittoai rimborsipotrà essereun solo giudice,con una proceduramolto semplicee con indennizzipredeterminatie calmieratida 500 a 1500 europer ogni annodi ritardo

La nuova srl a capitale ridottoè una nuovaforma societariaintrodotta dal decreto sviluppocui potrannofar riferimento i soggettiche al momentodella suacostituzioneabbiano compiutoi 35 anni di età.Per la srlsemplificata,non vedràaboliti i requisitianagraficiper la suacostituzione

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NOTIZIE EPACA

LA SOMMA AGGIUNTIVA

Quattordicesimapagata a luglio

a tre milioni di pensionati

da NOVARA - DORIANA VITTON(Responsabile provinciale Epaca Verbania)

S ono più di 3 milioni i pensionati italiani che hanno ricevuto il paga-mento, con alla pensione di luglio 2012, di una somma aggiuntiva (la

cosiddetta “quattordicesima”), di importo variabile tra 336, 420 e 504 euro. I pagamenti sono stati determinati dall’In-ps sulla base dei dati contributivi e reddi-tuali presenti nei propri archivi; potrebbe - però - succedere che alcuni non aventi diritto ricevano il “bonus”, mentre altri soggetti aventi diritto non lo ricevano;in questi casi gli interessati possono rivol-gersi all’Epaca per ottenere l’assistenza ne-cessaria per attivarsi nei confronti dell’Inps.Di seguito, in modo sintetico i requisiti per l’ottenimento della “quattordicesima”:Età: pari o superiore a 64 anni; Reddi-to personale: non superiore a 9.370,34 euro (con esclusione dei redditi deri-vanti dall’Anf o dagli Af, l’indennità di accompagnamento,le pensioni di guerra, la casa di abitazione, il Tfr e gli arretrati soggetti a tassazione separata). La somma aggiuntiva varia, perché è calcolata anche: in base all’anzianità contributiva .Se è pensionato da lavoro dipendente: fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessiva-mente a 336 euro; da 15 a 25 anni, la som-ma aggiuntiva è pari complessivamente a 420 euro; se l’anzianità contributiva è su-periore a 25 anni, la la somma aggiuntiva complessiva è pari a 504 euro.Se è pensionato da lavoro autonomo: fino a 18 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessiva-mente a 336 euro; da 18 a 28 ann, la som-ma aggiuntiva è pari a 420 euro; se l’anzia-nità contributiva è superiore a 28 anni, la somma aggiuntiva complessiva è 504 euro.Nel caso in cui il reddito personale sia di poco superiore al limite di reddito stabi-lito (9.370,34 euro), la somma aggiuntiva spetta, ma sarà proporzionalmente ridot-ta, partendo dal limite di reddito, aumen-tato dell’importo teoricamente spettante e sottraendo il reddito lordo posseduto.

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FISSATE LE ALIQUOTE DALL'INPS

Il nuovo sistema dei contributi previdenziali

da NOVARA - PAOLO FAVINI(Responsabile provinciale Epaca Novara)

Sono state fissate dalla direzio-ne generale dell'Inps le aliquote contributive (con relativi im-porti) dovuti dai coltivatori di-

retti per l'anno corrente. Per il 2012, il reddito medio convenzio-nale giornaliero di riferimento viene fissato in 52,45 euro: tale importo vie-ne moltiplicato per il numero di giorna-

te stabilte dalla legge di riforma del '90, come riportato nella tabella 1 in base al reddito agrario dei terreni (a qualsiasi titolo siano coltivati) e al reddito dell'al-levamento degli animali presenti.Moltiplicando quindi l'importo giorna-liero (52,45 euro) per il diverso nume-ro di giornate si determina il reddito convenzionale di ogni iscritto: reddito utilizzato sia per il conteggio della con-tribuzione che per la liquidazione della pensione.

RiduzioniLa finanziaria del '98 ha revisto per gli iscritti negli elenchi dei cltivatori diretti con età non inferiore a 65 anni, la pos-sibilità, su precisa istanza, di ridurre la contribuzione previdenziale del 50%.Quanti l'hanno richiesta verseranno nel corrente anno gli importi riportati nella tabella di seguito riportata e ram-mentiamo a quanti non si sono avvalsi di questa opportunità o che compiran-no a breve il 65° anni di età di riolgersi agli uffici del Patronato Epaca per sotto-scrivere la omanda portando in visione il modello O Bis M con riportato l'im-porto della pensione in pagamento nel corso del 2012.

Per il 2012,il reddito medioconvenzionale

giornalierodi riferimentoviene fissatoin 52,45 euro

Fascia Num.giornate Reddito agrario

1 156 sino a € 232,40

2 208 da € 232,40 a € 1032,91

3 260 da € 232,40 a € 1032,91

4 312 da € 2.324,06

TABELLA 1 - Fasce di reddito

Fascia Importo

1a fascia € 1.353,85

2a fascia € 1.608,86

3a fascia € 1.836,87

4a fascia € 2.118,88

TABELLA 2 - Fasce di redditoCULLA

Ci felicitiamo con la collega ANNA OT-TONE dell'Ufficio Zona di Verbania per la nascita del piccolo TOMMASO REN-DA, nato il 26 luglio scorso.Alla mamma, a Tommaso, al papà Se-bastiano e alla sorellina Beatrice la Col-diretti augura un futuro ed una vita felici.

Moltiplicando l'importo giornaliero per il numerodi giornate è possibile determinare il reddito convenzionaledi ogni iscritto

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I DATI INAIL

Infortuni, negliultimi 10 annicalo-record

in agricoltura da NOVARA - PAOLO FAVINI

(Responsabile provinciale Epaca Novara)

È nelle campagne che si è veri-ficata la maggiore riduzione degli infortuni sul lavoro ne-gli ultimi dieci anni durante

i quali hanno registrato una riduzio-ne del 56% con un calo del 24% per le morti nello stesso periodo.Il dato emerge da una analisi del-la Coldiretti sulla base dei dati Inail che evidenziano nel 2011 un totale di 46.963 infortuni in agricoltura con 115 casi mortali. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è neces-sario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l'in-novazione e la formazione, che sap-piano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto.Il trend registrato conferma il prezio-so lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi an-ni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro.

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 2012 29

Figli "studenti e coltivatori" in estate:il vantaggio dell'iscrizione temporanea

agli elenchi dei coltivatori diretti

Terminato l'anno scolastico, molti studenti figli di coltivatori di-retti patecipano attivamente ai lavori agricoli nelle aziende fa-miliari.L'Inps, sollecitato anche dalla Coldiretti, ha considerato questa

particolare situazione previdenziale-assicurativa ed ha previsto la possi-bilità di iscrizione negli elenchi dei coltivatori diretti per il solo periodo estivo.In qualche caso, debitamente accertato, l'iscrizione può coprire l'intero anno solare: in questa situazione, l'impegno dello studio non dovrà al-lontanare il richiedente dall'azienda agricola e lo stesso dovrà far valere i requisiti previsto dalla legge, ovvero abitualità e prevalenza di tempo e reddito derivanti dall'attività agricola.L'esempio da prendere come riferimento è quello del figlio studente uni-versitario che giornalmente rientra in azienda.La possibilità di assicurare i figli che svolgono attività agricola, per la maggior parte delle nostre aziende agricole, riguarda il periodo estivo e consente almeno due importanti vantaggi.Il primo è la copertura assicurativa nel caso di infortunio agricolo (con obbligo di denuncia da parte del titolare d'azienda entro le 48 ore) con il riconoscimento di tutte le prestazioni previste dalla legge, quali indenni-tà temporanea, liquidazione del danno biologico e rendita permanente.Il secondo vantaggio è il versamento della contribuzione previdenziale, utile poichè i giovani (chi versa contributi dal 1996) andranno in pen-sione con il conteggio effettuato sulla contribuzione versata nell'intera vita lavorativa. Tale contribuzione si potrà detrarre da una possibile do-manda, onerosa, del periodo di laurea he permetterà di anticipare il rag-giungimento ell'anzianità assicurativa di 41 anni per le donne e 42 per gli uomini prevista dalla riforma pensionistica i fine 2011.Si precisa, infine, che dal settem-bre 2007 è possibile l'iscrizione ne-gli lenchi dei coltivatori diretti dei familiari che compiono il sedicesi-mo anno di età, requisito previsto in seguito all'elevazione a dieci an-ni di istruzione obbligatoria.

IMPORTANTE: in mancanza di giovani familiari o per far fron-te ai diversificati periodi di mag-gior lavoro (raccolta piccoli frutti, serre e orti, fienagione ed alpeg-gi) le aziende agricole possono as-sumere (a far data dallo scorso 1° giugno) giovani dai 16 ai 18 anni previa visita medica di idoneità e sino ai 25 anni, se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi, con il sistema dei voucher.Tale procedura, semplificando gli adempimenti per il datore di la-voro, consente di corrispondere le prestazioni con buoni lavoro che comprendono la copertura assicu-rativa (infortuni) e previdenziali e non sono soggetti a ritenute fiscali.

LAUREALa federazione interprovinciale di Col-diretti si complimenta con la dottores-sa ELISA FERRARI, appena laureatasi a Torino presso la facoltà di Veterina-ria con la prestigiosa votazione di 110 e lode.Elisa Ferrari è figlia dei nostri soci AN-TONIO FERRARI e CINZIA SAVINO.Titolo della tesi, "Effetto del tratta-mento con corticosteroidi e impianti sottocutanei di steroidi su testicolo ed epididimo di bovini da carne".Ci uniamo ai ringraziamenti che la neo dottoressa ha rivolto al prof. Bar-tolomeo Biolatti, relatore, alla dott.ssa Angela Odore, alla co-relatrice dott.ssa Paola Pregel, ala dott.ssa France-sca Tiziana Cannizzo e alla dott.ssa Chiara Sferra oltre, ovviamente, alla sua famiglia.

In mancanzadi giovani familiario per far fronteai diversificati periodidi maggior lavorole aziende agricolepossono assumeregiovani dai 16ai 18 anni,previa visita medicadi idoneità e sinoai 25 anni,se regolarmenteiscritti ad un ciclodi studi, con il sistemadei voucher

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 201130

il Corsivo Agroalimentare

di JACOPO FONTANETO(Responsabile Comunicazione)

Novarese, conosciamol'ATL e le nuove prospettive del TURISMO RURALE

L'Iride Agricoltura 2000 - Luglio 201230

D a molto tempo, Coldiretti è presen-te con due quota (pari allo 0,70%) all'interno dell'Atl (Agenzia Turistica Locale) di Novara, che ha recente-

mente rinnovato i propri organismi dirigenti con-fermando Maria Rosa Fagnoni alla presidenza.Una presenza importante, quella di Coldiretti in relazione al connotato di “turismo rurale” che può avere il territorio novarese il quale de-ve valorizzare le realtà d'impresa già presenti e nascenti sul territorio.Un sistema in cui le stesse imprese agricole

possono creare un volano d'interesse turisti-co e benefici economici estesi: occorre però che le stesse vengano maggiormente integra-te - e qui l'Atl può giocare un ruolo decisivo - nei percorsi e nei "pacchetti" turistici, valo-rizzando il sistema di rete degli agriturismi, dei Punti, delle Botteghe e degli Agrimercati di Campagna Amica.Va dunque presa piena coscienza di quanto l'agricoltura novarese può offrire, grazie an-che ad un ambiente unico come quello delle risaie, specie nel periodo della loro sommer-sione: da qui si può partire per creare connes-sioni importanti con tutti i diversi ambienti produttivi "tra la pianura e le alpi, passando per le colline vinifere del Novarese".Tutti gli indicatori puntualizzano sulla validi-tà del turismo rurale e anche le rilevazioni di Coldiretti indicano come nell'estate 2012 ben 4 milioni di cittadini abbiano scelto l'agrituri-smo come meta delle loro vacanze e come la maggioranza dei vacanzieri prediliga il "sou-venir enogastronomico" per ricordare, anche a casa, le ferie trascorse.In tutto questo - lo ribadiamo - il circuito di Campagna Amica può e deve avere un ruolo centrale, con alle imprese che vi aderiscono.È comunque importante che questo processo di crescita turistica del territorio della "Bassa" vada a collocarsi in un sistema di rete com-plesso che impone, da un lato, di “fare siste-ma” con le realtà vicine e, dall’altro saper guardare ad un mercato europeo chesi volge insistentemente alla volontà di scoprire mete diverse in un’Italia che non è solo “mare, al-pi e lago”.La posizione di Novara è particolarmen-te felice, sia perché facilmente raggiungibile dall’area mitteleuropea (in treno o grazie alle

autostrade chela connettono con il Monte Bian-co e la Svizzera), sia per la vicinanza con me-te di turismo “storiche” come i laghi d’Orta e Maggiore.Novara è parte, inoltre, di quell’antica regio-ne detta “Insubria” che ancor oggi mette “a si-stema” aree omogenee come le province della Lombardia settentrionale, l’area milanese, il canton Ticino e, appunto, le province di Nova-ra e Vco: un’area che si può configurare a pie-no titolo come “regione d’Europa” e che dalla stessa Comunità Europea può ottenere le risorse ed i progetti necessari a valorizzare le proprie risorse turistiche.Una nuova forma di turismo che, va detto, non va a sostituirsi all’esistente ma si volge a soste-nerlo e ad incrementarne l’appeal: e torniamo qui a parlare di “sistema interprovinciale e in-terregionale”, offrendo a chi già si reca sui la-ghi e in montagna la possibilità di “sconfinare” nella vicina pianura novarese e a prolungare di qualche giorno la propria vacanza (con un evi-dente beneficio per tutti).È chiaro che il lavoro da fare è molto: occorre innanzitutto creare una condivisione tra tutti gli attori della “filiera turistica locale” (albergato-ri, ristoratori, imprese agricole, enti e comunità, ecc.) e individuare quelle connessioni e per-corsi in grado da fare da apripista: percorsi che vanno seriamente ponderati e promossi all’este-ro e alla stampa, con appositi educational-press ed una serrata partecipazione alle principali fie-re turistiche del continente e non.Coldiretti ci crede e può mettere a disposizione tutta la sua esperienza, forza aggregativa e ca-pacità di “comunicare il territorio”.E per un'area dalle mille potenzialità come il Novarese, i risultati possono essere davvero grandi.

L’Iride Agricoltura 2000Mensile di politica, ambiente, agricoltura

di Novara, della Valsesia e del Verbano Cusio Ossola

DIRETTORE EDITORIALE E AMMINISTRATIVO: GIAN CARLO RAMELLA

DIRETTORE RESPONSABILE: JACOPO FONTANETO

direzione, redazione, amministrazione: via Ravizza, 11-13- 28100 NovaraRecapiti telefonici: 0321.674224 Recapito fax: 0321.674200e-mail della redazione: [email protected]

hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:Bruno Baccaglio, Eleonora Barè, Marco Ciampanelli, Paolo Favini, Domenico Giorcelli, Lorenzo Rolando, Elena Sassone, Carlo Todeschino, Paolo Seitonealimentazione e salute: Elena Amoruso

Fotocomposizione ed impaginazione a cura del nostro Settore Grafi co - Generazione CTP e Stampa: Tipografi a Italgrafi ca, Novara

Inserzioni e pubblicità si raccolgono presso la redazione, per ogni informazione su tariffe, promozioni e disponibilità di spazio contattare lo 0321-674224 o inviare una mail a: novara@ coldiretti.it

Il giornale è iscritto registrato al Tribunale di Novara, aut. n° 62 del 5-11-2002

Non si garantisce la restituzione del materiale inviato

Il numero è stato chiuso in redazione il 23 luglio

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CONVENZIONEColdiretti ha rinnovato la convenzione con Fleming Research di Novara anche per l'anno 2012: queste le gevolazioni previste:

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